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IL PUNTO COLDIRETTI 30 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 4 ECONOMIA Le quotazioni settimanali vedono però perdere terreno le carni bovine e suine Prezzi agricoli, in rialzo il riso e il latte spot Settimana di rialzi per il riso, men- tre perdono terreno le carni bovine e suine. Prosegue l’andamento po- sitivo per le quotazioni del latte spot. Carne - A Milano, secondo le rile- vazioni Ismea, i listini delle vacche razza da carne si sono ridotti del 4,5%, del 9,1% quelli delle vacche varie razze da industria e segni ne- gativi si registrano anche per le vac- che varie razze (-5,3% per la I qualità e -7,1% per la II qualità). Anche a Montichiari segno meno per i Baliotti da ristallo (-13,8%) e per le vacche frisona pezzata nera (- 7,3% I qualità e – 6,7% II). Giù anche le quotazioni dei suini. Ad Arezzo le scrofe hanno perso il 3,8%, -1,3% per i suini da alleva- mento da 65 kg e -1,4% per quelli da macello. Anche a Perugia in terreno negativo i suini sia da macello che da alleva- mento. Per quanto riguarda gli avicoli listini sostanzialmente stabili, unico au- mento a Padova per le galline di ta- glia pesante (+8,6%). A Foggia gli agnelli hanno guada- gnato il 4,2% e gli agnelloni il 3,2%. Conigli in lieve incremento (0,8%) sul mercato di Arezzo. Latte - Senza sosta il trend rialzista del latte spot: ancora un +0,5% a Lodi con quotazioni minime a 46,91 euro/100 litri e massime a 47,94 euro). Fermi i listini dello spot a Verona che restano dunque a 46,60 e 47,94 euro. Cereali - Sul fronte dei cereali a Milano il frumento tenero è aumen- tato dello 0,9%,, l’orzo estero ha guadagnato lo 0,4%, mentre il mais estero si è ridotto dello 0,5%. Bene il riso, con la sola eccezione di Ar- borio e Volano che hanno perso il 2,2%. Così le altre qualità: Baldo +2,8%, Balilla, Centauro e sim.+6,1%, Indica e Thaibonnet +5,4%, S.Andrea +2,9% e Selenio +1,4%: Trend dello stesso tenore anche sulla piazza di Vercelli dove il riso Balilla e Centauro hanno guada- gnato il 6,4%, Baldo l’1,4% e In- dica e Thaibonnet il 5%. Nel campo dei semi oleosi anda- mento negativo per la soia che a Milano ha segnato -0,6% e per l’olio di semi raffinati con un calo dello 0,8% a Genova. Cun - Nella categoria suinetti l’unico aumento nella seduta del 29 novembre si rileva per i lattonzoli da 7 kg quotati 49,60 euro/kg. Nes- sun movimento per i lattonzoli da 15 a 30 kg e per i magroni da 50 kg, in calo invece i magroni delle cate- gorie 65,80 e 100 kg. Stabili le scrofe da macello e i prezzi dei tagli delle carni fresche, mentre sono in ribasso grasso e strutti.Nessun movimento anche per i listini dei conigli. I prezzi delle uova non hanno se- gnato scostamenti dalla prima riu- nione della Cun e cioè 0,85 euro per le small, 1,07 per le medium e 1,11 per le Large per quelle prodotte da allevamenti in gabbia, mentre i prezzi per le uova di allevamenti a terra sono di 0,92 euro per le Small, 1,33 per medium e Large. IL PUNTO COLDIRETTI SETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER LE IMPRESE DEL SISTEMA AGROALIMENTARE Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT N. 42 3 ONOVEMBRE 6 DICEMBRE 2018 COLDIRETTI Ue, 10 allarmi al giorno sul cibo nel 2018 Presentata a Bruxelles la petizione europea Eat Original per l’etichettatura obbligatoria Il 60% delle allerte alimentari viene da paesi extr aeuropei, si punta ad un milione di firme Prandini: “L’obiettivo sono redditi agricoli più alti” ECONOMIA Nell’Unione Europea si sono verificati nel 2018 quasi dieci allarmi sul cibo al giorno che mettono in peri- colo la salute dei cittadini e alimentano psicosi nei con- sumi per le difficoltà di con- finare rapidamente l’emergenza. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha promosso a Bruxelles insieme ad altre nove organizzazioni l’Ini- ziativa Europea dei Cittadini “EatORIGI- Nal - Unmask your food” per estendere l’obbligo di indicare in eti- chetta l’origine di tutti gli ali- menti, sulla base dei dati del Sistema di Allerta Rapido (Rasff) relativi ai primi nove mesi dell’anno. Un’inizia- tiva autorizzata dalla stessa Commissione con la Deci- sione (Ue) 2018/1304 pub- blicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Euro- pea L 244 del 28 settembre 2018 che gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti: dalla Fnsea (il maggior sin- dacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande asso- ciazione di consumatori spa- gnola), da Solidarnosc (storico sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei pic- coli agricoltori in Spagna), da Slow Food a Gaia (asso- ciazione degli agricoltori greci), da Campagna amica a Fondazione Univerde, fino a Green protein (ONG sve- dese). A livello Ue sono stati 2654 gli allarmi scattati nei primi nove mesi del 2018, il 60% dei quali provocati da prodotti di origine extraco- munitaria che spesso arri- vano anche grazie alle agevolazioni tariffarie con- cesse dall’Unione Europea. Al vertice dell’insicurezza c’è la Turchia con ben 231 allarmi dei quali ben 39 si ri- feriscono alle presenza di aflatossine cancerogene nelle nocciole molto usate dall’industria dolciaria, se- guita da vicino dalla Cina (230). Tra i maggiori pericoli ci sono la presenza di mi- crorganismi patogeni, le mi- cotossine, i residui di fitofarmaci, la contamina- zione da metalli pesanti o la presenza di corpi estranei o non autoriz- zati. Per spingere l’Unione Europea a completare il percorso nasce un fronte euro- peo per la trasparenza in etichetta con la rac- colta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione. L’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’ob- bligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Porto- gallo, Grecia, Finlandia, Li- tuania, Romania e Spagna, ha già adottato decreti nazio- nali per disciplinarlo in al- cuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso. Il sito per sottoscrivere l’iniziativa è www.eatorigi- nal.eu. QUALITà Pubblicata la relazione annuale del Ministero sui controlli Sicurezza a tavola, Italia leader L’Italia si conferma prima nei controlli dei prodotti alimentari e mangimi. Il ministero della Salute ha pubblicato la relazione annuale relativa al 2017 del Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi. Dal report emerge che l’Italia è numero uno per segnalazioni in- viate alla Commissione Ue con il 14,6% della notifiche totali. Nel 2017 sono state trasmesse attraverso il Sistema di allerta rapido 3.759 notifiche contro le 2.925 dell’anno prece- dente, con un balzo del 28%. E la quota ita- liana è di 548 allerte. Si conferma dunque, come sottolinea il ministero della Salute, la particolare attenzione delle autorità di confine, territoriali e degli organi di polizia specializ- zati (Nas) alle attività di controllo per la sicu- rezza alimentare . E il 42% degli interventi ha riguardato respingimenti al confine. Pubblichiamo l’intervista al presidente di Coldiretti Ettore Prandini su L’Infor- matore Agrario. Presidente, la prima grande questione che dovrà affrontare è il ri- schio di riduzione del budget agricolo del- l’Unione europea. Ogni ragionamento sulla Pac deve avere come pre- supposto la consapevolezza del ruolo imprescindibile del sostegno europeo allo svolgimento dell’attività agricola e zootecnica. Il tentativo di ridurre la spesa agricola non ci piace e lo contrasteremo. Ricordiamo che la Pac è stata elemento qualificante e fondante del progetto europeo. Se è necessario perseguire anche altre politiche a livello unitario sarà necessario aumen- tare il budget europeo, non tagliare quello destinato all’agricoltura. Anche la questione Brexit viene stru- mentalizzata, ma gli agricoltori non sono responsabili della Brexit. In questo momento auspichiamo il rinvio della discussione, sia sul bilancio sia sulla Pac, al pros- simo Parlamento europeo: questo ci consentirebbe di proseguire con la precedente programmazione e cioè con il vecchio bilancio probabilmente fi no al 2023. D’altra parte la proposta Pac di Dacian Ciolos era stata oggetto di 8.000 emendamenti discussi nei successivi 2 anni. Il commissario Phil Hogan vuole anticipare i tempi e chiudere la prossima Pac prima dello sciogli- mento del Parlamento per confermare una visione sto- ricamente a vantaggio dei Paesi del Nord Europa. Ma dimentica gli oltre 13.000 emendamenti alla sua pro- posta già presentati e da discutere in soli due mesi e mezzo di lavori. Il pagamento a superficie va superato? L’aiuto erogato a superficie penalizza il nostro Paese. SEGUE A PAG 2 Crescita record per la compravendita di terreni agricoli I terreni agricoli sorpassano quelli edificabili e trainano l’aumento delle compravendite di immo- bili del primo semestre del 2018. Sono state infatti 57.284 le operazioni che hanno interessato i terreni agricoli a fronte delle 52.882 del primo semestre dello scorso anno con un aumento dell’8,32%. Meno vivace il mercato dei terreni edificabili con 13.624 atti di acquisto. Lo evidenzia il nuovo Rapporto dati statistici notarili, presentato il 27 no- vembre, che conferma una tendenza già eviden- ziata nel 2017. Complessivamente le compravendite di immobili sono state pari a 443.337 e hanno messo a segno un incremento del 10,8%. L’aumento si registra per immobili di tutte le fasce di prezzo con una impennata (+26,7%) di quelle di prezzo superiore a 900mila euro. “Un dato che evidenzia la rinnovata attrattività della campagna che andrebbe incentivata anche agevo- lando gli operatori del settore primario delle aree montane, a partire dalla defiscalizzazione dell’Iva in manovra per tutto il comparto zootecnico, al fine di favorire il presidio del territorio e prevenire il dissesto idrogeologico” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare pe- raltro “la disponibilità del settore a partecipare al programma di privatizzazioni paventato dal Go- verno anche su proprietà agricole in mano al set- tore pubblico per un controvalore di 10 miliardi di euro. Per quanto riguarda le movimentazioni dei terreni agricoli in base ai prezzi i maggiori incre- menti si rilevano, secondo le statistiche notarili, per quelli delle fasce fino a 99.999 euro (+8.17%), tra 400mila e 499.999 euro (+17,6%), tra 600mila e 699.999 euro (+150%) , mentre sono stabili le compravendite di immobili “verdi” tra 900mila e 999.999 euro. Il positivo andamento delle aree agricole, che si ritrova anche nelle donazioni (+2,1%) , conferma l’appeal dell’attività agricola in particolare per quanto riguarda i giovani. E’ utile ricordare che coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap) beneficiano di una tas- sazione agevolata per l’acquisto di terreni. Ma anche chi ancora non ha la qualifica può ottenere gli sconti fiscali in attesa del riconoscimento del requisito da parte delle Regioni.

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IL PUNTO COLDIRETTI 30 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 20184

ECONOMIa Le quotazioni settimanali vedono però perdere terreno le carni bovine e suine

Prezzi agricoli, in rialzo il riso e il latte spotSettimana di rialzi per il riso, men-tre perdono terreno le carni bovinee suine. Prosegue l’andamento po-sitivo per le quotazioni del lattespot.Carne - a Milano, secondo le rile-vazioni Ismea, i listini delle vaccherazza da carne si sono ridotti del4,5%, del 9,1% quelli delle vacchevarie razze da industria e segni ne-gativi si registrano anche per le vac-che varie razze (-5,3% per la Iqualità e -7,1% per la II qualità).anche a Montichiari segno menoper i Baliotti da ristallo (-13,8%) eper le vacche frisona pezzata nera (-7,3% I qualità e – 6,7% II). Giùanche le quotazioni dei suini.ad arezzo le scrofe hanno perso il3,8%, -1,3% per i suini da alleva-mento da 65 kg e -1,4% per quelli

da macello.anche a Perugia in terreno negativoi suini sia da macello che da alleva-mento.Per quanto riguarda gli avicoli listinisostanzialmente stabili, unico au-mento a Padova per le galline di ta-glia pesante (+8,6%).a Foggia gli agnelli hanno guada-gnato il 4,2% e gli agnelloni il 3,2%.Conigli in lieve incremento (0,8%)sul mercato di arezzo.Latte - Senza sosta il trend rialzistadel latte spot: ancora un +0,5% aLodi con quotazioni minime a46,91 euro/100 litri e massime a47,94 euro). Fermi i listini dello spota Verona che restano dunque a46,60 e 47,94 euro.Cereali - Sul fronte dei cereali aMilano il frumento tenero è aumen-

tato dello 0,9%,, l’orzo estero haguadagnato lo 0,4%, mentre il maisestero si è ridotto dello 0,5%. Beneil riso, con la sola eccezione di ar-borio e Volano che hanno perso il2,2%. Così le altre qualità: Baldo+2,8%, Balilla, Centauro esim.+6,1%, Indica e thaibonnet+5,4%, S.andrea +2,9% e Selenio+1,4%:trend dello stesso tenore anchesulla piazza di Vercelli dove il risoBalilla e Centauro hanno guada-gnato il 6,4%, Baldo l’1,4% e In-dica e thaibonnet il 5%.Nel campo dei semi oleosi anda-mento negativo per la soia che aMilano ha segnato -0,6% e perl’olio di semi raffinati con un calodello 0,8% a Genova.Cun - Nella categoria suinetti

l’unico aumento nella seduta del 29novembre si rileva per i lattonzolida 7 kg quotati 49,60 euro/kg. Nes-sun movimento per i lattonzoli da15 a 30 kg e per i magroni da 50 kg,in calo invece i magroni delle cate-gorie 65,80 e 100 kg.Stabili le scrofe da macello e iprezzi dei tagli delle carni fresche,mentre sono in ribasso grasso estrutti.Nessun movimento anche peri listini dei conigli.I prezzi delle uova non hanno se-gnato scostamenti dalla prima riu-nione della Cun e cioè 0,85 euro perle small, 1,07 per le medium e 1,11per le Large per quelle prodotte daallevamenti in gabbia, mentre iprezzi per le uova di allevamenti aterra sono di 0,92 euro per le Small,1,33 per medium e Large.

IL PUNTO COLDIRETTISETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER LE IMPRESE DEL SISTEMA AGROALIMENTARE

Registrato presso il tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT

N. 423ONOVEMBRE

6 DICEMBRE

2018

COLDIRETTI

Ue, 10 allarmi al giorno sul cibo nel 2018Presentata a Bruxelles la petizione europea Eat Original per l’etichettatura obbligatoria

Il 60% delle allerte alimentari viene da paesi extraeuropei, si punta ad un milione di firme

Prandini:“L’obiettivosono redditi

agricoli più alti”

ECONOMIaNell’Unione Europea sisono verificati nel 2018quasi dieci allarmi sul cibo algiorno che mettono in peri-colo la salute dei cittadini ealimentano psicosi nei con-sumi per le difficoltà di con-finare rapidamentel’emergenza. E’ quantoemerge da una analisidella Coldiretti che hapromosso a Bruxellesinsieme ad altre noveorganizzazioni l’Ini-ziativa Europea deiCittadini “EatORIGI-Nal - Unmask yourfood” per estenderel’obbligo di indicare in eti-chetta l’origine di tutti gli ali-menti, sulla base dei dati delSistema di allerta Rapido(Rasff) relativi ai primi novemesi dell’anno. Un’inizia-tiva autorizzata dalla stessaCommissione con la Deci-sione (Ue) 2018/1304 pub-blicata sulla GazzettaUfficiale dell’Unione Euro-pea L 244 del 28 settembre2018 che gode del sostegnodi numerose organizzazionie sindacati di rappresentanzaal fianco della Coldiretti:dalla Fnsea (il maggior sin-

dacato agricolo francese)alla Ocu (la più grande asso-ciazione di consumatori spa-gnola), da Solidarnosc(storico sindacato polacco)alla Upa (l’Unione dei pic-coli agricoltori in Spagna),da Slow Food a Gaia (asso-ciazione degli agricoltori

greci), da Campagna amicaa Fondazione Univerde, finoa Green protein (ONG sve-dese). a livello Ue sono stati2654 gli allarmi scattati neiprimi nove mesi del 2018, il60% dei quali provocati daprodotti di origine extraco-munitaria che spesso arri-vano anche grazie alleagevolazioni tariffarie con-cesse dall’Unione Europea.al vertice dell’insicurezzac’è la turchia con ben 231allarmi dei quali ben 39 si ri-feriscono alle presenza diaflatossine cancerogene

nelle nocciole molto usatedall’industria dolciaria, se-guita da vicino dalla Cina(230). tra i maggiori pericolici sono la presenza di mi-crorganismi patogeni, le mi-cotossine, i residui difitofarmaci, la contamina-zione da metalli pesanti o la

presenza di corpiestranei o non autoriz-zati. Per spingerel’Unione Europea acompletare il percorsonasce un fronte euro-peo per la trasparenzain etichetta con la rac-colta di un milione di

firme in almeno 7 Paesidell’Unione. L’obiettivo èdare la possibilità a livelloeuropeo di estendere l’ob-bligo di indicare l’origine inetichetta a tutti gli alimentidopo che l’Italia, affiancataanche da Francia, Porto-gallo, Grecia, Finlandia, Li-tuania, Romania e Spagna,ha già adottato decreti nazio-nali per disciplinarlo in al-cuni prodotti come latte ederivati, grano nella pasta eriso. Il sito per sottoscriverel’iniziativa è www.eatorigi-nal.eu.

qUaLItà Pubblicata la relazione annuale del Ministero sui controlli

Sicurezza a tavola, Italia leaderL’Italia si conferma prima nei controlli deiprodotti alimentari e mangimi. Il ministerodella Salute ha pubblicato la relazione annualerelativa al 2017 del Sistema di allerta rapidoper alimenti e mangimi. Dal report emergeche l’Italia è numero uno per segnalazioni in-viate alla Commissione Ue con il 14,6% dellanotifiche totali. Nel 2017 sono state trasmesseattraverso il Sistema di allerta rapido 3.759

notifiche contro le 2.925 dell’anno prece-dente, con un balzo del 28%. E la quota ita-liana è di 548 allerte. Si conferma dunque,come sottolinea il ministero della Salute, laparticolare attenzione delle autorità di confine,territoriali e degli organi di polizia specializ-zati (Nas) alle attività di controllo per la sicu-rezza alimentare . E il 42% degli interventi hariguardato respingimenti al confine.

Pubblichiamo l’intervista

al presidente di Coldiretti

Ettore Prandini su L’Infor-

matore Agrario.

Presidente, la primagrande questione chedovrà affrontare è il ri-schio di riduzione delbudget agricolo del-l’Unione europea. Ogni ragionamento sulla Pac deve avere come pre-supposto la consapevolezza del ruolo imprescindibiledel sostegno europeo allo svolgimento dell’attivitàagricola e zootecnica. Il tentativo di ridurre la spesaagricola non ci piace e lo contrasteremo. Ricordiamoche la Pac è stata elemento qualificante e fondante delprogetto europeo. Se è necessario perseguire anchealtre politiche a livello unitario sarà necessario aumen-tare il budget europeo, non tagliare quello destinatoall’agricoltura. anche la questione Brexit viene stru-mentalizzata, ma gli agricoltori non sono responsabilidella Brexit. In questo momento auspichiamo il rinviodella discussione, sia sul bilancio sia sulla Pac, al pros-simo Parlamento europeo: questo ci consentirebbe diproseguire con la precedente programmazione e cioècon il vecchio bilancio probabilmente fi no al 2023.D’altra parte la proposta Pac di Dacian Ciolos era stataoggetto di 8.000 emendamenti discussi nei successivi2 anni. Il commissario Phil Hogan vuole anticipare itempi e chiudere la prossima Pac prima dello sciogli-mento del Parlamento per confermare una visione sto-ricamente a vantaggio dei Paesi del Nord Europa. Madimentica gli oltre 13.000 emendamenti alla sua pro-posta già presentati e da discutere in soli due mesi emezzo di lavori. Il pagamento a superficie va superato? L’aiuto erogato a superficie penalizza il nostro Paese.

SEGUE a PaG 2

Crescita record per la compravendita di terreni agricoliI terreni agricoli sorpassano quelli edificabili etrainano l’aumento delle compravendite di immo-bili del primo semestre del 2018. Sono state infatti57.284 le operazioni che hanno interessato i terreniagricoli a fronte delle 52.882 del primo semestredello scorso anno con un aumento dell’8,32%.Meno vivace il mercato dei terreni edificabili con13.624 atti di acquisto. Lo evidenzia il nuovoRapporto dati statistici notarili, presentato il 27 no-vembre, che conferma una tendenza già eviden-ziata nel 2017. Complessivamente lecompravendite di immobili sono state pari a443.337 e hanno messo a segno un incremento del10,8%. L’aumento si registra per immobili di tuttele fasce di prezzo con una impennata (+26,7%)

di quelle di prezzo superiore a 900mila euro. “Undato che evidenzia la rinnovata attrattività dellacampagna che andrebbe incentivata anche agevo-lando gli operatori del settore primario delle areemontane, a partire dalla defiscalizzazione dell’Ivain manovra per tutto il comparto zootecnico, al finedi favorire il presidio del territorio e prevenire ildissesto idrogeologico” ha affermato il presidentedella Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare pe-raltro “la disponibilità del settore a partecipare alprogramma di privatizzazioni paventato dal Go-verno anche su proprietà agricole in mano al set-tore pubblico per un controvalore di 10 miliardi dieuro. Per quanto riguarda le movimentazioni deiterreni agricoli in base ai prezzi i maggiori incre-

menti si rilevano, secondo le statistiche notarili,per quelli delle fasce fino a 99.999 euro (+8.17%),tra 400mila e 499.999 euro (+17,6%), tra 600milae 699.999 euro (+150%) , mentre sono stabili lecompravendite di immobili “verdi” tra 900mila e999.999 euro. Il positivo andamento delle areeagricole, che si ritrova anche nelle donazioni(+2,1%) , conferma l’appeal dell’attività agricolain particolare per quanto riguarda i giovani. E’utile ricordare che coltivatori diretti e imprenditoriagricoli professionali (Iap) beneficiano di una tas-sazione agevolata per l’acquisto di terreni. Maanche chi ancora non ha la qualifica può otteneregli sconti fiscali in attesa del riconoscimento delrequisito da parte delle Regioni.

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IL PUNTO COLDIRETTI30 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 3IL PUNTO COLDIRETTI 30 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 20182

ECONOMIaagea ha completato a novembre il pagamento dei fondi per 984 milioni a 434mila aziende

Sbloccati gli anticipi Pac e le assicurazioniSbloccati i fondi per gli anti-cipi Pac e per le assicurazionidel 2015,2016 e 2017. L’ageaha annunciato infatti diaver completato a no-vembre il pagamentodegli anticipi della do-manda unica Pac per984 milioni in favore di434mila aziende agri-cole. L’intervento è par-tito a ottobre ed è statoportato a termine con 8decreti. Sempre a no-vembre sono stati inol-tre autorizzati pagamenti perle assicurazioni relative allamisura 17.1 del Programmanazionale di Sviluppo ruraleper 21.789 beneficiari per unimporto di 49,8 milioni rela-

tivo alle annualità 2015,2016e 2017. Con questo ulterioreintervento sono complessiva-

mente 398 i milioni sbloccatiper il capitolo assicurazioninelle tre annualità. E’ statocosì superato l’obiettivo dispesa del 31 dicembre 2018previsto dal Programma na-

zionale di sviluppo rurale di363 milioni. Sono stati auto-rizzati da agea anche decreti

di pagamento nell’am-bito dei ProgrammiRegionali di SviluppoRurale in favore di41.271 beneficiari perun importo di euro169.377.977, av-viando i pagamenti dianticipo sulle do-mande delle misure asuperficie presentatenel 2018. Con tali pa-

gamenti le Regioni Friuli Ve-nezia Giulia e Puglia hannosuperato gli obiettivi di spesadel 31 dicembre previsti dairispettivi Programmi Regio-nali.

Niente antimafia per aiuti sotto 25mila euroanche nel 2019 le aziende agri-cole saranno esentate dall’obbligodi presentare il certificato antima-fia per le domande di contributieuropei di importo fino a 25milaeuro. La misura di semplifica-zione ha raggiunto il traguardocon il decreto sicurezza approvatodefinitivamente dal Parlamento.Si tratta di un risultato importantenella direzione della sburocratiz-zazione richiesta dalla Coldirettiche si è impegnata molto per l’ap-provazione della proroga. Senzaquesto intervento dal 1° gennaio2019 sarebbe scattato l’obbligo dipresentazione della documenta-zione antimafia per le domande diaiuto di importo superiore a 5.000euro, con il conseguente rischio diaggravi burocratici e di forti ral-lentamenti nei pagamenti degliaiuti comunitari per oltre 700milaimprese agricole, compreso il pe-ricolo di un vero e proprio blocco.In particolare per quanto riguardagli aiuti della Politica agricola co-mune l’azienda agricola avrebbe

dovuto fornire il certificato anti-mafia sia in sede di anticipo chedi saldo dei contributi Ue di im-porto superiore a 5 mila euro qua-lora tra i due pagamenti fossedecorso un periodo superiore a seimesi poiché tale documentazione

ha validità semestrale. Per leaziende agricole già stressatedalla burocrazia comunitaria e na-zionale questo adempimento dun-que si sarebbe tradotto in unulteriore rischio di ritardi dei pa-gamenti dei vitali contributi Pac.Con il varo del decreto sicurezzafino al 31 dicembre 2019,il qua-dro degli adempimenti a caricodelle imprese agricole in tema di

documentazione antimafia sarà ilseguente:· per le domande di aiuto di im-porto inferiore a 5.000 euro, è pre-visto a regime l’esonerodall’obbligo di presentare la docu-mentazione antimafia;· per le domande di aiuto di im-porto superiore a 5. 000 euro efino a 25.000 euro, è stata proro-gata fino al 31 dicembre 2019l’esenzione dall’obbligo di acqui-sizione della suddetta documenta-zione;· per le domande di aiuto di im-porto superiore a 25.000 euro, èsempre previsto l’obbligo di ac-quisizione della documentazioneantimafia;· per le concessioni di terreni de-maniali, che ricadono nell’ambitodei regimi di sostegno previstidalla politica agricola comune,sussiste l’obbligo generalizzato diacquisire la documentazione inparola a prescindere dal valorecomplessivo della domanda diaiuto.

La NOVItà Con il Dl sicurezza passa la proroga dell’esenzione dall’obbligo per tutto il 2019le

Il De minimis sale da 15mila a 25mila euroVia libera dalla Commissioneeuropea al nuovo massimale diaiuti de minimis nel settoreagricolo passato dagli attuali15mila a 25mila euro in un pe-riodo di tre esercizi finanziari eall’aumento del massimale na-zionale dall’ 1% all’1,5% dellaproduzione agricola di cia-scuno Stato membro, purché

non più del 50 % del massimaledi uno sia concesso ad un sin-golo settore agricolo. SullaGazzetta ufficiale europea del26 novembre è stato pubblicatala modifica del regolamento1408 del 2013 che regola ilfunzionamento degli aiuti deminimis per l’agricoltura e ilcui periodo di validità termina

il 31 dicembre 2020. La Com-missione ha rilevato che con inuovi massimali non ci sono ri-schi di distorsione della con-correnza e che è necessario chelo Stato tenga un registro degliaiuti de minimis con tutte le in-formazioni necessarie per con-sentire il monitoraggio delrispetto di tali massimali.

La maggioranza degli Statimembri dell’Ue, ignorando leesigenze dell’agricoltura medi-terranea e di quella italiana, dovea seguito del cambiamento cli-matico le malattie fungine diven-tano sempre più aggressive, havotato a favore del rinnovo del-l'autorizzazione per l'uso in agri-coltura dei composti del rame,come la poltiglia bordolese, im-ponendo una riduzione dei quan-titativi. Il limite passa dai 6kg/ettaro/ anno a 28 kg in 7 anni(4 kg/ettaro/anno) consentendoun meccanismo di flessibilità aseconda dell’andamento stagio-nale per cui un agricoltore può ri-durre un anno la dose ad ettaro edaumentarla in quello successivopurché nei 7 anni non superi ilquantitativo massimo dei 28 kg.Per l’agricoltura biologica l’im-patto è drammatico trattandosidell’unico fungicida essenzialeammesso, per cui si prevede unrischio di perdite nella viticolturabio, settore finora in crescitaesponenziale, ed in alcune col-ture, quali il pomodoro, che pos-sono arrivare anche al 100%. LaCommissione Ue non ha intesoattendere che sul mercato arrivas-sero dei prodotti sostitutivi di ori-gine naturale ed ora si apre unoscenario di grande incertezza pergli agricoltori biologici privi delloro principale mezzo di difesa,ma anche in agricoltura conven-zionale il rame ha un ruolo im-portante in quanto vieneimpiegato con altri prodotti per li-mitare il fenomeno delle resi-stenze.

aMBIENtE

Nuove

restrizioni

Ue sull’uso

del rame,

bio a rischio

Si avvicina la scadenza del 14 di-cembre 2018 prevista per l’ultima-zione delle spese connesse agliinterventi di digitalizzazione deiprocessi aziendali e di ammoderna-mento tecnologico da parte dei sog-getti ammessi al voucherdigitalizzazione. Le imprese asse-gnatarie possono presentare la ri-chiesta di erogazione, dopo averprovveduto al pagamento a saldo ditutte le spese, fino al 14 marzo 2019.Resta comunque valida la possibilitàdi presentare richiesta di erogazionea partire dal 14 settembre 2018.

La SCaDENza

Digitalizzazione

entro il 14/12

Vorremmo un meccanismo parametrato sulla plva ettaro e sull’occupazione a ettaro, perché l’Italiaha quasi il triplo di occupati per unità di superfcierispetto alla media Ue. anche la convergenzaesterna in base alla quale l’aiuto a ettaro dovrebbeessere uguale in tutti gli Stati membri va miglio-rata. Bisogna tener conto dei costi di produzionedi ciascun Paese e in Italia sono sicuramente piùalti di molte altre aree dell’Unione. Altra novità molto criticata dell’attuale pro-posta Pac è la cosiddetta «rinazionalizza-zione». Le risorse del Secondo pilastro e le relative mi-sure devono restare in capo alle Regioni, ma cer-tamente serve individuare alcuni interventi daattuare attraverso un Piano nazionale. Mi riferi-sco, ad esempio, al benessere animale che devecoinvolgere tutte le filiere zootecniche, anchequelle fino a oggi escluse da ogni aiuto, comequelle suinicola e avicola. Un altro intervento dicarattere nazionale deve essere rivolto al ricambiogenerazionale, una priorità per Coldiretti, che inquesti anni si è spesa moltissimo in favore deigiovani. Va infine superato il paradosso legato alleattuali regole Ue a causa delle quali i soldi nonspesi da una Regione devono essere restituiti aBruxelles senza possibilità di riallocarli alle am-ministrazioni più efficienti.

E le scelte politiche nazionali tutelano l’agri-coltura? Penso, ad esempio, ai contenuti dellamanovra finanziaria. Nella manovra sono stati inseriti alcuni interventimolto importanti per il mondo agricolo e zootec-nico, a partire dall’incentivazione degli impiantia biogas. Sono state poi riconfermate l’esenzioneda Imu e Irap, l’agevolazione sul gasolio agricoloe il bonus verde: tutti interventi voluti da Coldi-retti. Non mi sembra poco. Dal canto suo ilmondo agricolo ha teso la mano al Governo di-chiarando la propria disponibilità ad acquisire leproprietà agricole demaniali e in capo a enti pub-blici incluse nel programma di privatizzazionipresentato dal Governo stesso. Si tratta, secondole nostre stime, di un controvalore di 10 miliardidi euro! Il decreto, infine, andrebbe miglioratoprevedendo una fiscalità agevolata per gli opera-tori del settore primario delle aree montane, al finedi favorire il presidio del territorio e prevenire ildissesto idrogeologico. La defiscalizzazione del-l’Iva per tutto il comparto zootecnico consenti-rebbe in particolare per gli allevamenti da carnedi trattenere il 2,5% in più sul prezzo di vendita,una parziale compensazione dei maggiori costidi produzione. Proprio per valorizzare adeguatamente leproduzioni agricole Coldiretti ha intrapresouna storica battaglia per ottenere l’indicazionedi origine in etichetta obbligatoria. È suffi-ciente a raggiungere l’obiettivo? Rivendico questa battaglia del mio sindacato e ri-tengo che l’indicazione in etichetta del luogo diproduzione, non quello di trasformazione, vadaestesa a tutti i prodotti agricoli. Nel comparto lat-

tiero-caseario, nonostante un aumento significa-tivo delle produzioni, il differenziale di prezzo ri-spetto ad altri Paesi UE è cresciuto. Esistonoancora molti alimenti con presenza di latte, comei dolci, dove l’indicazione di origine in etichettanon è ancora obbligatoria: bisognerà arrivareanche lì. Inoltre vanno inasprite le sanzioni: chinon rispetta l’obbligo non può cavarsela conqualche centinaio di euro di multa. Certamenteper rafforzare l’effetto della legge è necessariosensibilizzare i consumatori. Per questo a Bresciaabbiamo avviato un progetto di educazione ali-mentare nelle scuole primarie coinvolgendo nel2018 oltre 15.000 bambini: la disponibilità di for-matori è stata saturata in una settimana. Il suc-cesso dell’iniziativa ci suggerisce di estenderla atutto il territorio nazionale. Coldiretti sta costruendo una nuova alleanzacon l’industria agroalimentare. Qual è il pro-getto finale? Il progetto finale è il reddito degli agricoltori.Campagna amica ha permesso a oltre 13.000aziende agricole di sopravvivere: oggi esistonomercati coperti in tutte le regioni. attraverso imercati contadini abbiamo trasmesso al consu-matore dei valori, come la salubrità, la genuinitàe l’attenzione per l’origine dei prodotti. Valori cheil consumatore cerca oggi anche nella grande di-stribuzione. L’alleanza con l’industria attraversoi progetti di filiera attuati da vari soggetti delmondo Coldiretti servirà a soddisfare anche que-sta domanda e consentirà agli agricoltori di ve-dere remunerato adeguatamente il loro prodotto,evitando quella volatilità dei prezzi che ha messoin crisi nell’ultimo decennio tante imprese.

Prandini: “L’obiettivo sono

redditi agricoli più alti”

CONtINUa Da PaG 1

Pagamenti diretti, in arrivo rimborsi per 37 mlnall’Italia saranno rimborsati 37.174.980 euro dei444 milioni complessivi di fondi europei per i pa-gamenti diretti. Sulla Gazzetta ufficiale Ue èstato pubblicato il regolamento di esecuzione perl’assegnazione ai beneficiari degli stanziamentiinutilizzati che risultano dall’applicazione delladisciplina finanziaria. Il regolamento decorre dal1° dicembre prossimo. L’importo - spiega unanota della Commissione Ue - è stato detratto dalbudget 2018 per il sostegno al reddito degli agri-coltori nell’ambito della Pac finalizzato a costi-

tuire la riserva di crisi. La Commissione ricordache quest’anno, nonostante il settore agricoloabbia dovuto affrontare condizioni meteorologi-che difficili, non è stato necessario utilizzare taleriserva. E le misure necessarie per affrontare leemergenze sono state finanziate dal bilancio di-sponibile Pac e con deroghe relative ai pagamentiper il greening e agli anticipi più elevati per il2019. Gli importi detratti dai pagamenti diretti diquest’anno saranno dunque rimborsati a partiredal 1° dicembre 2018.