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C I S A Impianti di chiusura in sistema Analisi e definizione Schema delle aperture Volume

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C I S A

Impianti di chiusura in sistema

Analisi e definizioneSchema delle aperture

Volume

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I M P I A N T I D I C H I U S U R A I N S I S T E M A

Analisi e definizione

Schema delle aperture

C I S AVia Oberdan 42 • 48018 Faenza

Tel. +39.0546.677.111 • Fax +39.0546.677.578

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SommarioPrefazione i

Terminologia 1

Tipi di impianti 2

Come specificare un sistema 6

Guida alla compilazione 8

Esempi di schemi delle aperture compilati10

Sistema MK 10

Sistema GMK 11

Sistema GGMK 12

Sistema CL 13

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A N A L I S I E D E F I N I Z I O N E . S C H E M A D E L L E A P E R T U R E

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Prefazione

Quando sono coinvolte molte serrature, qualsiasi edificio o struttura comportal’organizzazione di più e più chiavi. Anche se questo aspetto è poco sentito inambito domestico, in contesti più ampi sta nascendo una nuova sensibilità al fattodi dover perdere tempo a cercare la chiave giusta tra tantissime altre in un pesanteportachiavi.

Man mano che cresce il numero di serrature e di persone con diversi permessi diaccesso ai locali, diventa molto forte la necessità di stabilire un’organizzazione delleaperture. Quindi avere una o più chiavi che agiscono su un determinato gruppo diserrature secondo certe esigenze, diventa molto importante in situazioni nell’ambitodi organizzazioni complesse e articolate (grandi edifici, hotel, ospedali, aziende,ecc.).

L’ammaestramento è la scienza che, utilizzando le formule matematicheappropriate, realizza l’organizzazione di aperture desiderata.

Tuttavia le sole formule matematiche sono molto lontane dall’essere esaustive percompletare il quadro della situazione: l’ammaestramento è spesso una questione discelte e compromessi tra il livello di sicurezza e i grandi numeri, tra l’assegnazionedi risorse a un livello piuttosto che a un altro. Questo aspetto si presta aconsiderazioni complesse man mano che l’esperienza e la conoscenzadell’argomento raggiungono livelli più alti.

In questo manuale verranno descritte le varie tipologie di ammaestramenti, e siesporranno le regole per specificare un sistema in modo corretto e completo,mediante la compilazione dello schema delle aperture, il documento riassuntivodi tutte le esigenze, indispensabile per la realizzazione dell’ammaestramento.

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Terminologia

Per uniformare il lessico e acquisire una terminologia specifica, si definisconoalcune delle più importanti parole chiave che saranno usate in questo manuale.1

� Cilindri a chiave uguale (KA - Keyed Alike): due o più cilindri che sono apertidalle stesse chiavi.

� Chiave Individuale (CK - Change Key): una chiave che apre solo un cilindro(o un gruppo KA di cilindri) in un sistema ammaestrato.

� Cilindri a chiave diversa (KD - Keyed Different): due o più cilindri, ciascunocon la propria diversa chiave individuale CK.

� Chiave Maestra (MK - Master Key): una chiave che apre tutti i cilindri in undato gruppo, dove ciascun cilindro del gruppo ha la propria chiave individualeCK.

� Chiave Maestra Generale (GMK - Grand Master Key): una chiave che apretutti i cilindri di due o più gruppi distinti di cilindri. Ciascun cilindroappartenente a qualsiasi gruppo ha la propria chiave individuale CK.

� Apertura Indesiderata (Key Interchange): si manifesta quando una chiaveindividuale all’interno di un sistema ammaestrato apre uno o più cilindri, oltreal proprio, nell’ambito dello stesso sistema, ovviamente senza che questasituazione sia stata specificata.

� Chiavi a Interferenza (Cross Keys): due o più chiavi che aprono più di uncilindro (o gruppo KA) senza una precisa gerarchia (alcuni cilindri in comune,altri distinti).

1 Questa terminologia è accettata dall’Architectural Hardware Consultant (AHC).

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Tipi di impianti

Si elencano di seguito le varie tipologie di impianti corredati da esempi grafici.

� Sistema KA: nei sistemi KA tutti i cilindri sono aperti dalla stessa chiave.

I sistemi KA sono utilizzati, adesempio, nelle abitazioni, per ilcilindro della porta d’ingresso, dellacantina, del cancello, del garage ecc.;negli uffici, per i cilindri deglischedari, delle finestre, delle varieporte d’ingresso ecc.; nellefabbriche, per i cilindri dideterminati settori, dei servizi, deilocali di lavoro, degli uffici, ecc. Intutti questi casi, si può evitare che levarie porte siano dotate di cilindri achiave diverse, con l’evidentevantaggio di utilizzare una solachiave.

� Sistema CL (Central Locking): nei sistemi CL uno o più cilindri, detti centrali,sono azionati da due o più chiavi individuali appartenenti al sistema.

I sistemi CL sono particolarmenteadatti nelle abitazioni. In unostabile di diversi appartamenti, essipermettono a tutti gli inquilini diazionare, utilizzando la chiave delproprio appartamento, cilindricomuni come quello di ingresso,quello di accesso al locale caldaia,ecc. Naturalmente ciascuna chiaveaziona, oltre ai cilindri centrali,esclusivamente il singolo cilindrodel proprio appartamento. In talmodo si ha la comodità diutilizzare una sola chiave.

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� Sistema MK (Master Key): i sistemi a chiave maestra sono costituiti da ungruppo di cilindri ciascuno dotato della propria chiave individuale (CK), matutti apribili dalla stessa chiave maestra (MK).

I sistemi MK sono utilizzati in tutti icasi in cui una persona abbia lanecessità di azionare più cilindridotati di chiavi individuali tra lorodiverse. Ad esempio, il direttore diun’impresa, utilizzando una chiavemaestra (MK), può azionare tutti icilindri montati sulle portedell’impresa medesima. Le chiavidelle porte dei singoli locali sarannoaffidate ai vari responsabili.Ciascuno potrà accedere al locale dipropria pertinenza, ufficio,magazzino, officina, ecc., e nonpotrà accedere a nessun altro locale.

� Sistema GMK (Grand Master Key): i sistemi a chiave maestra generale sonousati quando è necessario gestire più gruppi MK contemporaneamente. Inquesto caso tutti i cilindri sono aperti dalla chiave maestra generale GMK (oltreche dalla MK del rispettivo gruppo di appartenenza).

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� Sistema GGMK (Great Grand Master Key): questo tipo di sistema è utilizzatoquando sono necessari più gruppi GMK. Tutti i cilindri appartenenti al sistemasono aperti dalla chiave denominata appunto GGMK (oltre che dalla MK eGMK dei rispettivi gruppi di appartenenza).

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� Sistema a interferenze (Cross Keying): in un sistema a interferenze non èpresente una gerarchia pura tra le chiavi maestre presenti, ma esse agiscono sugruppi non separati di cilindri, per cui uno o più cilindri possono essere azionatida due o più chiavi maestre appartenenti allo stesso livello.

Si tenga presente che le tipologie precedentemente descritte possono conviverenell’ambito di uno stesso sistema ammaestrato. E’ cioè possibile che un sistemaammaestrato comprenda sia chiavi maestre, che cilindri centrali, che gruppi ka dichiavi e cilindri.

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Come specificare un sistema

Lo strumento che si utilizza per specificare un sistema è lo schema delle aperture.Lo schema delle aperture è un modulo che in primo luogo permette dischematizzare in maniera guidata e logica le esigenze di aperture del sistemaammaestrato, e, una volta compilato, racchiude tutte le informazioni checonsentono lo sviluppo del sistema ammaestrato in termini di calcolo prima, e infase di produzione poi.

Uno schema delle aperture correttamente compilato garantisce che il prodottofornito sia in linea con la specifica assegnata, e non può che ottimizzare il servizio.Infatti il tempo per la definizione del sistema non è tempo produttivo

Si veda di seguito il facsimile del documento con la descrizione dei campi adisposizione.

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� CN: numero assegnato da CISAche identifica univocamente ognicilindro all’interno del sistema. Vieneinoltre indicata la presenza dieventuali KA presenti nel sistema,poiché a cilindro uguale corrispondenumero uguale.

� Descrizione dell’ambiente e/odella porta dove andrà alloggiato ilcilindro.

� Quantità richiesta di cilindri.

� Campi dedicati al codice articoloCISA: tipo, dimensione e finitura delcilindro.

� Spazio utile per indicare laquantità richiesta di chiavi individuali.

� NPN: Marcatura specificarichiesta dal cliente per le chiavi edeventualmente i cilindri.

� CN Chiave: numero assegnatoda CISA che identifica univocamenteogni chiave maestra all'interno delsistema.

� Marcatura specifica richiesta dalcliente per le chiavi maestre.

Quantità richiesta di chiavimaestre.

Zona riservata alle connessionitra le chiavi e i cilindri.Una crocetta o un pallino, all'incrociotra una colonna e una riga, indicanoche la chiave di quella colonna apre ilcilindro di quella riga.

La parte in alto a sinistra dello schema delle aperture comprende le informazionigeneriche del sistema.'Sistema' è il codice che identifica univocamente il sistema ammaestrato. Vienegenerato da CISA e deve essere indicato dal cliente solo in caso di ampliamento diun sistema esistente. Anche per duplicati di chiavi o cilindri, va indicato questocodice unitamente al numero CN che identifica le chiavi o i cilindri.

La rappresentazione dei cilindri centrali sullo schema delle aperture è rimandata alprossimo capitolo - Esempi di schemi delle aperture compilati - in modo che tramitel’esempio risulti più immediata la comprensione della rappresentazione del cilindrocentrale.

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Guida alla compilazione

A chi si avvicina per la prima volta all’argomento ‘Ammaestramenti’, l’operazione dispecifica da fare sullo schema delle aperture può sembrare non immediata. In questasede si cerca di dare un metodo per trasferire le proprie esigenze di ammaestramentosullo schema delle aperture.

Per prima cosa occorre contare le porte su cui si vuole realizzare l’ammaestramento.Nel caso in cui si debbano organizzare molte porte, può risultare utile fare anche unaclassificazione delle porte stesse con:- una semplice numerazione, ovvero- la descrizione degli ambienti a cui corrispondono le porte, ovvero- l’assegnazione di un codice significativo per il cliente. Tale classificazione va riportata nel campo � (‘Ambiente’) dello schema delleaperture.

Per ogni porta bisogna specificare quale cilindro si intende montare. Nel campo �va perciò riportato il codice del cilindro (tipo, dimensioni e finitura).

Indicare ora nei campi � e � quanti cilindri e quante chiavi assegnare alla porta. Sinoti che indicare un numero di cilindri superiore a uno, implica che quei cilindrisaranno KA tra loro. La quantità di chiavi da indicare è il totale delle chiavi richiesteper quel/quei cilindri. Se si indica 0 chiavi, la chiave individuale non viene fornita, ma in futuro si potràrichiederne delle copie; se si indica un trattino ('-') invece della quantità chiavi allorala chiave non viene fornita e non sarà possibile richiederla neanche in futuro.

Se tra i cilindri specificati su righe diverse si desiderano dei KA, essi sono dacontraddistinguere scrivendo nel campo � lo stesso numero CN. Per comprendere meglio quest’ultima possibilità, mostriamo un esempio (vedifigura).

Nell’esempio i cilindri contrassegnati dal CN numero 1001 (riga 1 e 2) sono KA traloro. Anche alla riga 5 i cilindri 1004 sono 2 e sono KA tra loro (diversi dal 1001). Seper i cilindri e le loro chiavi individuali è richiesta una specifica marcatura, essa vaindicata nel campo � (NPN) in corrispondenza di ciascun cilindro.

A questo punto la parte relativa alle porte è stata completamente specificata.

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Si devono ora individuare i potenziali utilizzatori delle chiavi e inserire le chiavimaestre necessarie.

Per individuare la chiave maestra si indica nel campo � il numero CN la identifica.Se è richiesta una specifica marcatura sulla chiave maestra, essa va indicata nelcampo �. Indicare poi nel campo le copie richieste per ciascuna chiave maestra.

Una volta stabilito quali chiavi maestre possono accedere a quali ambienti, nonresta che indicarlo tramite un crocetta all’incrocio della colonna della chiavemaestra con la riga del cilindro ( ).

E’ comunque opportuno precisare che non è strettamente necessario compilaretutti i campi dello schema delle aperture. Il campo Ambiente e NPN infattivogliono essere solo un supporto per il cliente in modo da rendere più facile lastesura dello schema delle aperture, e in seguito, a sistema fornito, la suacomprensione.I campi da compilare strettamente obbligatori, in modo che CISA abbia tutte leinformazioni necessarie per lo sviluppo e la produzione del sistema ammaestrato,sono: �, �, , che sono rispettivamente il codice articolo del cilindro, la quantitàdi cilindri – chiavi e chiavi mastre, la mappa delle connessioni.

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Esempi di schemi delle aperture compilati

In questo capitolo vedremo alcuni esempi di come deve essere compilato loschema delle aperture da inviare a CISA. Gli esempi si riferiscono allerappresentazioni grafiche delle varie tipologie di sistema viste al capitolo Tipi diimpianti.

Sistema MK

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Sistema GMK

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Sistema GGMK

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Sistema CE

L’esempio sopra mostra la presenza di un cilindro centrale quando nello schemadelle aperture vengono visualizzate anche le chiavi individuali. Nelle righe si trovanoi cilindri, mentre nelle colonne tutte le chiavi individuali.

Il cilindro 1010 è relativo all’ingresso comune dell’ALA A dell’edificio: tutte le chiavidell’ALA A lo devono aprire. Sulla riga di questo cilindro infatti è presente unpallino (che indica apertura) in corrispondenza di tutte le chiavi dell’ALA A.

Questa rappresentazione, molto chiara e immediata, ha lo svantaggio di sprecaremolto spazio quando le chiavi che devono aprire un centrale sono tante. Per questaragione è spesso conveniente utilizzare una rappresentazione più sintetica che evitadi riportare una colonna per ogni chiave individuale.

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Nascondendo le chiavi individuali dell’esempio sopra, la presenza di un cilindrocentrale deve essere indicata in modo differente.

Si dedica una colonna (normalmente utilizzata per le chiavi maestre) al centrale, perpoter indicare le chiavi individuali dei cilindri che lo devono aprire.

Nell’esempio si è dedicata al centrale la prima colonna. Una ‘barrettina verticale’indica che la chiave individuale del cilindro di quella riga deve aprire il centrale. Incorrispondenza del centrale si mette il simbolo “E”.

Nell’esempio in oggetto, quindi, a fronte dei cilindri 1001, 1002, 1003, 1004, 1005,1006 le cui chiavi individuali devono aprire il centrale, si è posta la barrettinaverticale.

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Aggiungiamo ora all’esempio precedente una chiave maestra che apre tutti i cilindriin considerazione. Viene quindi aggiunta una colonna per la chiave maestra evengono aggiunti i pallini all’incrocio con ciascun cilindro aperto dalla chiavemaestra.

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Se visualizziamo lo stesso esempio nascondendo le chiavi individuali, vienemodificata la rappresentazione delle colonne.

Questa sezione viene infatti divisa in due parti, ciascuna con le relative descrizioni.La prima contiene tutte le colonne per le chiavi maestre, mentre nella secondavengono riportati i cilindri centrali.

In questo caso nella sezione connessioni troviamo 3 simboli diversi: una ‘X’all’incrocio tra la colonna della chiave maestra e la riga del cilindro aperto dallachiave maestra; una ‘barrettina verticale’ che indica la connessione tra la colonna delcilindro centrale e la riga del cilindro la cui chiave individuale deve aprire il centrale.Infine una ‘E’ all’incrocio tra la riga e la colonna che rappresentano il cilindrocentrale.