C fascino di Spoleto I si parte grande!...3 SPOLETO L’antico ducato L’ antica contesa fra Guelfi...

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D Di i r r e et t t t o o r r e e R Re e s sp p o o n n s sa a b b i i l l e e: : M MA A S SS SI I M MO O M MA AN NF F R RE EG GO OL LA A Hanno Collaborato: Roberto Montin Per le foto: Archivio MASMAN Communications Srl Progetto Grafico: Takumi Sakata Stampa: Centro Stampa Srl - 00012 Montecelio - Roma Edito dalla MASMAN Communications Srl Via G.Belli, 6 - 00010 Setteville di Guidonia - Roma Autorizzazione del Tribunale di Tivoli n. 009 del 25/5/2006 e-mail: [email protected] - [email protected] web site e archivio: www.masman.com ANNO IX - N.1 del 01/08/2014 Ipse dixit c di Massimo Manfregola Estate 2014: si parte alla grande! COPIA GRATUITA Un viaggio nel cuore dell’Umbria, visitando e curiosando fra i paesi più caratteristici della provincia di Perugia. Tradizioni, storia e cultura per proporvi una breve vacanza all’insegna del benessere e di paesaggi incantati b P assato e presente rappresentano un unico confine per Spole- to, la cittadina antichissima adagiata ai piedi di Monteluco, luo- ghi di antichi eremi e di storie millenarie. Michelangelo Buo- narroti ne rimase estasiato quanto Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio che celebrarono le sue lodi nelle loro poesie. Fra le strade e le piazze della cittadina, che si è svliluppata sul colle Sant’Elia, si respirano i fasti di una storia ricca e anti- chissima, durante la quale fu dominata e assediata dai Lon- gobardi, conservando una influenza politica che all’epoca era sviluppata su un vasto territorio dell’Italia centro-meridionale. Visitare l’Umbria e in particolare Spoleto è una esperienza ricca di emozioni e di suggestioni che incarnano il perfetto connubio che esiste fra il senso di serenità e l’arte. Vicoli e piazze che si affacciano di volta in volta sul percoso di una città pulsante che si sviluppa fra salite e discese, sono la te- stimonianza di un susseguirsi di stimoli e di iniziative cultu- rali che rendono vivo e brulicante di visitatori questo suggestivo angolo d’Italia. Sulla città domina la Rocca Albornoziana, nel Rinascimento sede dei governatori della città, fra cui Lucrezia Borgia nel 1499, e fatta edificare da Papa Innocenzo VI come monumento alla forza militare dell’autorità della Chiesa. Per- la della città è la piazza dov’è situato il Duomo di Spoleto, o cattedrale di Santa Maria Assunta, edificata sui resti di un’antica chiesa nel 1067, e che conserva gli affreschi del Pin- turicchio e di Fra Filippo Lippi. Famosa anche per il Festival dei Due Mondi, kermesse cultura- le giunta alla sua 57.a edizione, Spoleto è il luogo ideale per una tappa strategica nel- l’Italia che conserva intatte le sue tradizio- ni e il suo fascino intellettuale in un conte- sto naturale di rara bellezza. ® Tutti i diritti riservati UMBRIA L’esclusivo fascino di Spoleto Vallo di Nera è uno dei borghi più belli d’Ita- lia. Arroccato sulle colline del- la Valnerina, il paese monu- mento, grazie alla sua archi- tettura medievale che si è svi- luppata per gran parte nella cintura fortificata dove una volta sorgeva una rocca. Lo ab- biamo visitato per mettere il ri- salto il suo patrimonio storico e culturale. Nelle pagine se- guenti la sua breve storia. L’incanto del borgo di Vallo di Nera A bbiamo la fortuna di vivere al centro del mon- do dove il sapere e la cultura è anche la cul- la della nostra storia. Un territorio unico quel- lo della nostra Penisola, armonizzato da dolci rilievi e da aspre montagne; da soleggiate pia- nure e da boschi lussureggianti. Un patrimo- nio da difendere e da tutelare quello naturale alla stregua di quello storico e culturale che ci ren- de unici nel mondo. E anche se il difficile mo- mento di grave congiuntura economica rende tutto più difficile, inasprito da una politica sempre più lontana e incapace di offrire valide rispo- ste, non ci rimane che coltivare il sogno di un Italia diversa e operosa, grazie alle sue bel- lezze e alla sua identità che incarna quei valori che tut- ti ci invidiano. Allora buon viag- gio e buona lettu- ra con Check-In.

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  • DDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiillee:: MMAASSSSIIMMOO MMAANNFFRREEGGOOLLAA

    Hanno Collaborato: Roberto MontinPer le foto: Archivio MASMAN Communications SrlProgetto Grafico: Takumi SakataStampa: Centro Stampa Srl - 00012 Montecelio - Roma

    Edito dalla MASMAN Communications SrlVia G.Belli, 6 - 00010 Setteville di Guidonia - RomaAutorizzazione del Tribunale di Tivoli n. 009 del 25/5/2006e-mail: [email protected] - [email protected] site e archivio: www.masman.com

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    c di Massimo Manfregola

    Estate 2014:si parteallagrande!

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    UITA

    Un viaggio nel cuore dell’Umbria, visitando e curiosando fra i paesi più caratteristici della provincia di Perugia. Tradizioni, storia e cultura per proporviuna breve vacanza all’insegna del benessere e di paesaggi incantati

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    Passato e presente rappresentano un unico confine per Spole-to, la cittadina antichissima adagiata ai piedi di Monteluco, luo-ghi di antichi eremi e di storie millenarie. Michelangelo Buo-narroti ne rimase estasiato quanto Giosuè Carducci e GabrieleD’Annunzio che celebrarono le sue lodi nelle loro poesie. Frale strade e le piazze della cittadina, che si è svliluppata sulcolle Sant’Elia, si respirano i fasti di una storia ricca e anti-chissima, durante la quale fu dominata e assediata dai Lon-gobardi, conservando una influenza politica che all’epoca erasviluppata su un vasto territorio dell’Italia centro-meridionale. Visitare l’Umbria e in particolare Spoleto è una esperienzaricca di emozioni e di suggestioni che incarnano il perfettoconnubio che esiste fra il senso di serenità e l’arte. Vicoli epiazze che si affacciano di volta in volta sul percoso di unacittà pulsante che si sviluppa fra salite e discese, sono la te-stimonianza di un susseguirsi di stimoli e di iniziative cultu-rali che rendono vivo e brulicante di visitatori questo suggestivoangolo d’Italia. Sulla città domina la Rocca Albornoziana, nelRinascimento sede dei governatori della città, fra cui LucreziaBorgia nel 1499, e fatta edificare da Papa Innocenzo VI comemonumento alla forza militare dell’autorità della Chiesa. Per-la della città è la piazza dov’è situato il Duomo di Spoleto, ocattedrale di Santa Maria Assunta, edificata sui resti di un’anticachiesa nel 1067, e che conserva gli affreschi del Pin-turicchio e di Fra Filippo Lippi. Famosa anche peril Festival dei Due Mondi, kermesse cultura-le giunta alla sua 57.a edizione, Spoleto èil luogo ideale per una tappa strategica nel-l’Italia che conserva intatte le sue tradizio-ni e il suo fascino intellettuale in un conte-sto naturale di rara bellezza.

    ® Tutti i diritti riservati

    UUMMBBRRIIAA L’esclusivo fascinodi Spoleto

    Vallo di Nera è uno dei borghi più belli d’Ita-lia. Arroccato sulle colline del-la Valnerina, il paese monu-mento, grazie alla sua archi-tettura medievale che si è svi-luppata per gran parte nellacintura fortificata dove unavolta sorgeva una rocca. Lo ab-biamo visitato per mettere il ri-salto il suo patrimonio storicoe culturale. Nelle pagine se-guenti la sua breve storia.

    L’incantodel borgodi VVaalllloo ddii NNeerraa

    Abbiamo la fortuna di vivere al centro del mon-do dove il sapere e la cultura è anche la cul-la della nostra storia. Un territorio unico quel-lo della nostra Penisola, armonizzato da dolcirilievi e da aspre montagne; da soleggiate pia-nure e da boschi lussureggianti. Un patrimo-nio da difendere e da tutelare quello naturalealla stregua di quello storico e culturale che ci ren-de unici nel mondo. E anche se il difficile mo-mento di grave congiuntura economica rendetutto più difficile, inasprito da una politica semprepiù lontana e incapace di offrire valide rispo-ste, non ci rimane che coltivare il sogno di unItalia diversa e operosa, grazie alle sue bel-

    lezze e alla sua identitàche incarna quei

    valori che tut-ti ci invidiano.Allora buon viag-gio e buona lettu-ra con Check-In.

  • Attravresando la Valnerina, sul-la strada statale 209 che daNorcia conduce a Spoleto, all’al-tezza del caratteristico paesino di Piedipater-no, si intravede, in alto sulla sinistra, l’abita-to di Vallo di Nera. Come una piccola fortezzamedievale, arroccata a 333 metri di altezzanella lussureggiante valle nella quale scor-re tranquillo il fiume Nera. Conta meno di500 abitanti effettivi, ma la sua storia è mil-

    lenaria. La sua cinta muraria e i suoi anfratti ca-ratteristici testimoniano quanto quei luoghi sia-

    no permeati di tradizioni, sin da quandonel 1177 divenne feudo del duca ger-manico di Spoleto Corrado di Hursligen.

    Sul Colle di Flezano venne eretto quello chein passato era un castello la cui urbanisticamedievale è praticamente rimasta intatta.Proprio per la sua posizione strategica,Vallo di Nera fu conteso aspramente fra

    lo Stato della Chiesa e Spoleto, che in-fine lo conquistò nel XIII secolo. Le stra-dine e le case in pietra, che formanovicoli stretti e angusti, ricalcano in modo

    identico la planimetria ellittica di un tem-po, quando esisteva ancora la gabella per ildazio, ancora visibile e ben conservata al-l’interno della cinta muraria. Tre sono lechiese dell’abitato: quella francescana diSanta Maria, che contiene affreschi di scuo-

    la giottesca, tra cui la celebre “Processionedei Bianchi”di Cola di Pietro da Camerino del

    1401; la parrocchia di Giovanni Battistacon affreschi di Jacopo Siculo e quella di

    Santa Caterina. Dispensatrice di profumi e disapori, la Valnerina e in particolare Vallo di Neraè famosa per i suoi legumi, come farro e len-

    ticchie, oltre che che dei tartufi presenti nei bo-schi circostanti. Quiete e tranquillità sono le sen-

    sazioni che contraddistinguono questo luogo di pace edi vacanza, al cospetto di una natura incantevole.

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    La quiete del borgo incantato

    Gold life Flash artPdi Massimo Manfregola

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    Ad impreziosire il patrimonio storico del-l’abitato di Vallo di Nera ci sono le chiese con iloro affreschi. In particolare quella di SantaMaria, edificata dai francescani nel 1273, sullevestigia di una chiesetta dedicata alla Vergine.La chiesa, che si erge a ridosso delle vecchiemura di cinta del castello medievale, si distingueper il suo portale in stile gotico e il campanileturrito. L’arredo interno raccoglie una nutrita colle-

    zione di affreschi realizzati fra il XIV e XV secolo,in buona parte ancora ben visibili e conservati edi palese scuola giottesca. Fra questi spiccanoquelli riconducibili alla mano di Cola di Pietro diCamerino, discendente della

    dinastia di Arcangelo di Cola e di Giacomo di Cola, come L’annunciazione e

    il suggestivo Martirio di Santa Lucia (nella fotoin basso), nella drammatica iconografia che ilpittore di origine marchigiana ha affrescatonella parete di sinistra della chiesa, dove laSanta viene trafitta da una spada alla gola,come epilogo del suo martirio dopo il suo mi-racoloso stato di inamovibilità che indusse Pe-scaio (allora arconte di Siracusa che comminòla pena alla futura santa), ad usare la forzadei buoi nel tentativo di spostarla per con-durla in un “luogo infame” al fine di com-pletare il suo disonore.

    Affreschi preziosi

    VALLO DI NERA

    Martirio di S.Lucia, affresco di Cola di Pietro di Camerino

    STRANGOZZI E TRADIZIONE

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    SSPPOOLLEETTOO L’antico ducato

    L’ antica contesa fraGuelfi e Ghibellini te-stimonia quanto que-sta terra fosse al centro diinteressi strategici e cultu-rali sin dal XII secolo. Unacittà dalla grande perso-nalità, culla di un’arteprofonda che dalla prei-storia si è affermata finoal Medioevo e successiva-mente al Rinascimento.Chiese, ponti e torri sim-boleggiano un interessepolitico ed economico dasempre molto vivace. Il Fe-stival di Spoleto è solouna delle tante iniziativea caratura internazio-nale che interessano l’an-tica cittadina umbra.Ultimo, solo in ordine ditempo, la rassegna Vininel Mondo, con 1 mi-lione di eur di indotto.

    Sotto i Longobardi Spoleto fu capitale dell'omonimo ducato, espandendo la sua influenzapolitica su un vasto territorio dell'Italia centro-meridionale, fino al ducato di Benevento

    La cattedrale di Santa Maria Assunta,costruita in stile romanico nel XI se-colo, guarda la scenografica scalinata diVia dell’Arringo che sorge con una sortadi terrazzamento ai piedi di Colle San-

    t’Elia. All’interno del Duomo si possonoammirare una serie di affreschi diassoluto rilievo storico e artistico. Col-pisce l’abside con un maestoso ciclo di

    narrazioni iconografiche del pittoreFra Filippo Lippi, datate fra 1467

    e il 1469. Di particolare fa-scino è la cappella di San-t’Anna (foto in basso),costruita nel XIV secolo,ad ampiamento deltransetto che custodi-

    sce affre-schi dalTrecento alCinque-cento.

    “Dormitio Virginis”, la morte di Maria di Fra Filippo Lippi

    L’operosità degli artisti rinascimentali trovano risalto anche a Norcia dove,poco distante dalla piazza e dalla basilica di San Benedetto, troviamo inquella che era la ex chiesa di San Francesco, oggi omonimo auditorium, l’impo-nente pala (4,48x2,62 metri) raffigurante l’incoronazione della Vergine. L’operamonumentale, che porta la firma di Jacopo Siculo, il pittore che fra il 1539 3 il 1541diede vita a questa magnificenza artistica per i frati francescani della chiesa dell’An-nunziata. La pala di Jacopo Siculo, l’artista che affrescò anche il catino dell’absidedella chiesa di San Giovanni Battista a Vallo di Nera, per 25 anni fu “trattenuta” aSpoleto per tutelarla dai movimenti tellurici del 1979 e solo da 2005 ha ritrovato lasua stabile collocazione (si spera) nella ridente cittadina in provincia di Perugia.

    “Incoronazione della Vergine” pala di Jacopo Siculo

    NNOORRCCIIAA

    tesori ritrovatitesori ritrovati b

    w Kitchen

    ILa tradizione e la storia delle nostra gente si consumaaanche a tavola. Gli Strangozzi sono un piatto caratte-ristico del territorio di Foligno e Spoleto. Pietanza semplicee gustosa a base di pasta di semola di grando duro, si ab-bina bene al tarturo oppure con un condito delicato di favee pancetta, come quello preparato dalla trattoria La Tor-retta di Spoleto, di Ezio e Stefano Salvucci in Via Filitteriaal civico 43. Il ristorante è situato nel pieno centro storico diSpoleto, a pochi passi da Piazza Duomo, location della cele-bre manifestazione il "Festival dei Due Mondi".

    Chiuso il Martedì. Tel e Fax 0743/44954

    STRANGOZZI E TRADIZIONE

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    Come nel 2013, anche quest'anno, dal1 al 31 agosto, sarà possibile visitaregratuitamente tutte le mostre in corsoe le collezioni e partecipare alle attività delmuseo MADRE di Napoli. L’iniziativa, ribadendo il successo riscossonel 2013, viene riproposta con l’obiettivo dioffrire nuovamente, a tutti i cittadini cam-pani e a tutti i turisti che trascorreranno ilmese di agosto nella città di Napoli o nellaRegione Campania, la possibilità di avvici-narsi al mondo dell’arte contemporanea vi-sitando le mostre in corso e alle collezionidel museo. Un museo non solo aperto adagosto, ma gratuito, per affrontare il caldodella stagione estiva camminando piacevol-mente in mezzo a capolavori di arte contem-poranea e ad "aria condizionata".Al terzo piano del museo sarà possibile visi-tare la retrospettiva monografica dedicata aEttore Spalletti. Un giorno così bianco, cosìbianco (organizzata in collaborazione conMAXXI, Roma e GAM, Torino, prorogatafino al 25 agosto). Ettore Spalletti, uno dei più grandi maestridell’arte contemporanea italiana, ha svilup-pato nell’arco di quarant’anni un linguaggioespressivo unico, capace di mettere in dia-logo contemporaneità e classicità, come pit-tura, scultura e architettura, luce e colore. Per tutto il mese di agosto il Dipartimento diEducazione del museo MADRE offre unprogramma di visite didattiche gratuite allemostre in corso e alle collezioni, ogni sabato,domenica e lunedì, alle ore 11 e alle ore 17.

    Informazioni (e prenotazioni per le visite): tel. 08119313016 lunedì-venerdì ore 9 -18; sabato ore 9 -14.

    P er un comodo soggiorno apochi minuti d’auto dalcentro di Spoleto l’alternativavalida è l’agriturismo Bellavi-sta, che può godere di una posi-zione invidiabile, in una zonalussureggiante e tranquilla. Uncasale rinascimentale, che sorgesulla vecchia strada statale 395,che già nel lontano Medioevocollegava Spoleto con la Valne-rina fino a Piedipaterno. L'agri-turismo é stato ristrutturato direcente, e dispone di 6 camere e3 appartamenti dotati di tutti i

    comfort per rendere ancora piúpiacevole il soggiorno dei suoiospiti. L’accoglienza è una delleprerogative di questo villino im-merso nel candore della campa-gna umbra. Dispone di uncaratteristico ristorante nel qualeè possibile gustare i piatti dellacuoca Mirella, con strangozzi altartufo, cinghiale arrosto, pro-sciutto fresco e una nutrita seriedi antipastini nostrani preparaticon passione e con un pizzico disana fantasia.

    Agriturismo Villino BellavistaSS395 - 06049 Spoleto (PG)Tel: + 39 0743.47677 - Fax: + 39 0743.47677Cell. Massimo: 328/8130690Cell. Leonardo: 338/4108995e-mail: [email protected]