C Consultori Familiari del Comune di Roma 2010 · mamme, sulle gioie, le emozioni, i piccoli...
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La promozione della salute perinatale:
una prospettiva multidisciplinare.
Sala della Protomoteca in Campidoglio
12 novembre 2015
C
Consultori Familiari del Comune di Roma 2010
Il consultorio familiare: un modello di intervento multidisciplinare per la salute della donna e del bambino.
Pina Adorno Presidente Consulta dei Consultori di Roma
Cosa dice la normativa
Il servizio di assistenza alla famiglia e alla maternità
ha come scopi:
“l’assistenza psicologica e sociale alla maternità e alla paternità responsabile... ...la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento;”
Lg. 405/1975 Istituzione dei Consultori Familiari
“la prevenzione e l’assistenza della patologia materno – infantile nel periodo pre - peri e post natale; ... armonico sviluppo fisico e psichico dei figli...”
L. R. 15/1976 “Istituzione del servizio di assistenza alla famiglia e di educazione alla maternità e paternità responsabili
“Secondo le indicazioni del P.S.N. vanno valorizzate le attività dei Consultori Familiari prevedendone l’integrazione nella rete dei servizi... .... garantire la tutela della salute della donna.... il sostegno al percorso nascita, l’assistenza alla gravidanza fisiologica, la prevenzione e il trattamento delle patologie materno-fetali;”
D.M. del 24 Aprile 2000 “POMI”
La legge n. 34/96 prevede un consultorio familiare ogni 20.000 abitanti nelle zone urbane-metropolitane
• per garantire ad un équipe consultoriale la possibilità di raggiungere attivamente popolazioni ritenute strategiche quali: donne in età fertile, adolescenti, nuove/i nate/i, donne di altra nazionalità;
• per rispondere ai bisogni di salute di questi gruppi; • per assumerne la presa in carico per l’intervento di prima istanza e/o di
garantire se necessario il relativo invio al secondo o terzo livello di assistenza
* Michele Grandolfo , Il consultorio familiare nel Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI)
Numerosità delle popolazioni bersaglio in una comunità di 20 mila abitanti *
Nascite (1% pop.tot.) 200 (di cui 100 prime nascite)
Adolescenti in una fascia di età annuale (1% pop.tot,) 200
Donne di età 25-64 anni (30% pop.tot.) 6000
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riconosce al C.F. un ruolo centrale tra i servizi di primo livello per attuare gli interventi previsti a tutela della salute delle donne
individua il C.F. come il luogo di continuità dell’assistenza della puerpera e del neonato
sottolinea come il percorso nascita sia un’area di intervento strategica quale indicatore della qualità dei servizi
impegna a realizzare un sistema fortemente integrato fra servizi territoriali, ospedalieri ed enti locali.
IL P.O.M.I.
Qualche dato sui consultori
ASL N. distretti
RMA 4 484.166 9 0.37
RMB 4 681.776 14 0.41
RMC 4 539.156 11 0.41
RMD 4 555.247 9 0.32
RME 4 522.046 12 0.46
RMF 4 297.910 12 0.81
RMG 7 460.638 16 0.69
RMH 6 520.604 17 0.65
VT* 5 310.650 16 0.52
RI* 6 156.796 12 1.02
LT 5 537.213 14 0.52
FR 4 494.815 19 0.77
Totale 57 5.561.017 161 0.58
CF per
20.000
abitantiN. CF
Popolazione
Residente
Numero di CF sulla popolazione residente per ASL Indagine ASP Regione Lazio – anno 2009 (161 CCFF su 165)
1 CF ogni 20.000 ab. nelle zone urbane-metropolitane e 1 CF ogni 10.000 ab per le zone rurali e semiurbane (L. 34/96)
*Rapporto calcolato su 10.000 abitanti
ASL N. distretti Popolazione Residente
(fonte ASP Regione Lazio 2010)
N. CF attivi
fabbisogno di CF 1 per 20.000 abitanti
differrenza
RMA 4 484166 9 24 15
RMB 4 681776 12 34 22
RMC 4 539156 10 27 17
RMD 4 555247 11 28 17
RME 4 522.046 9 26 17
totale 20 2782391 51 139 88
D.L. n°509 del 1 gennaio 1995 “Disposizioni urgenti in materia di strutture e spese sanitarie” L. n°34 del 31 gennaio 1996 “Disposizioni urgenti in materia di strutture e spese sanitarie” D.L. 89/2000 “Adozione del progetto obiettivo materno-infantile. PSN 1998-2000 DPR del 29 11 2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza”
Indagine ASP Regione Lazio – anno 2009 (161 CCFF su 165)
Anno 2009 2013
Popolazione residente
2.790.857 ab. 2.889.305 ab.
N° CCFF 51 49
N° CCFF per 20000 ab.
0,38 0,34
Laziosanità - ASP Indagine sui CCFF Giugno 2008 e Luglio – Dicembre 2009
Rilevazione Consulta CCFF 2013
Nella Regione Lazio il rapporto tra CCFF e popolazione nel 2008 era di 0,58 CF per 20000 ab.
(ASP Regione Lazio - Indagine sui Consultori Familiari nel Lazio - Settembre 2010)
Numero dei Consultori Familiari pubblici nel Comune di Roma
Alle cittadine e ai cittadini di Roma mancano 95 CCFF
25448 bambine e
bambini nati nel 2013
Il lavoro in équipe rappresenta per il CF una strategia imprescindibile. Per équipe non si intende la somma delle professionalità ma un gruppo che elabora ed esprime un pensiero comune e una modalità di approccio condivisa. Tale modalità organizzativa deriva da una diversa posizione attribuita all’utente fruitore della prestazione.
La persona è al centro dell’intervento: è considerata nella sua interezza e responsabile della salute nella comunità cui appartiene: sono le operatrici e gli operatori che debbono coordinare le loro azioni e superare la visione parziale
data dalla specificità professionale. L’incontro fra le diverse professionalità - che trova espressione e rappresentazione nelle “riunioni dell’équipe” - diventa quindi momento fondamentale per lo scambio, il confronto, il coordinamento, il superamento della visione parcellizzata, per la programmazione di interventi che tengano conto dei determinanti sociali di salute, per valutarne l’impatto e migliorare continuamente la propria azione.
Lavoro multidiscilplinare
21 CF su 49 (43%) hanno un équipe incompleta 11 CF mancano di una delle figure di base
(Rilevazione Consulta CCFF 2013)
Operatori di
base
Specialisti
6,1
85,7
87,8
100,0
28,6
100,0
81,6
85,7
assistente sanitaria
assistente sociale
ostetrica
infermiere
amministrativo
ginecologo
pediatra
psicologo
N° di Consultori Familiari in cui sono presenti operatori di base, personale amministrativo, specialisti nei CCFF
(% su 49 CCFF)
Operatori di
base
Specialisti
Va considerato che in molti consultori alcune figure professionali sono impegnate per quote orarie in attività che sono organizzate al di fuori del Consultorio ( es. adozione, screening, vaccinazioni, PUA, ecc.).
Percentuale di Consultori Familiari per frequenza delle riunioni d'équipe (2013)
(% su 49 CF)
Confronto tra la percentuale di frequenza delle riunioni d'équipe nei Consultori Familiari nella rilevazione del 2009 e del 2013
• 2013
ogni 7/15 giorni 6%
ogni 30 giorni 37%
all’occorrenza 57%
• 2009
ogni 7/15 giorni 31,3%
ogni 30 giorni 22,9%
all’occorrenza 43%
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Informazioni, consulenze e visite per una
scelta contraccettiva
Counseling preconcezionale
Incontri informativi
Gruppi di accompagnamento alla nascita
Visite e consulenze ostetriche e
ginecologiche
Visite domiciliari
Sostegno all’allattamento materno
Spazio dedicato alle neo-mamme e ai
neo-genitori
Consulenze ostetriche, psicologiche,
sociali e sanitarie
Campagna “Genitori più”
Consulenze e visite pediatriche
Massaggio neonatale
Prima di avere una figlia-un figlio
Durante la gravidanza
Dopo la nascita
Per la donna
Per la coppia
Per i neo-genitori
Per il bambino
Per la famiglia
Per la comunità territoriale
GRUPPI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA
CONSULENZE OSTETRICHE E SANITARIE
CONSULENZE SOCIALI E PSICOLOGICHE
VISITE GINECOLOGICHE
ACCOGLIENZA DELLA GESTANTE E/O DELLA COPPIA
VISITE OSTETRICHE
...... SI PROPONGONO DI PROMUOVERE IL BENESSERE NELLA DONNA E NELLA COPPIA DURANTE LA GRAVIDANZA, IL PARTO E NEI PRIMI MESI DI VITA DEL BAMBINO …………
………… DI MIGLIORARE LE CONOSCENZE DEI PROPRI DIRITTI, DI AUMENTARE LA PROPRIA CONSAPEVOLEZZA E DI FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALL'EVENTO NASCITA VALORIZZANDO NELLA DONNA LE SUE NATURALI COMPETENZE
DURANTE GLI INCONTRI DI GRUPPO SI FACILITA IL CONFRONTO CON ALTRE DONNE – ANCHE DI CULTURE E TRADIZIONI DIVERSE - CHE STANNO VIVENDO LE STESSE ESPERIENZE ED EMOZIONI
Gruppi di Accompagnamento alla Nascita
N° CF in % in base alle figure professionali coinvolte nei G.A.N.
Gruppi di Accompagnamento alla Nascita
N° CF in % in base alla partecipazione dei partner ai G.A.N.
È prevista la partecipazione anche dei partner almeno ad alcuni incontri nel 96% dei CF (in 9 consultori a tutti gli incontri)
Confronto dati 2009/2013 su partecipanti ai GAN
* Poiché non tutti i CF hanno fornito il dato consuntivo del 2013, il dato è stato stimato sulla base del numero medio dei corsi e dei partecipanti fornito da ciascun consultorio
**25448 nati vivi Fonte: BILANCIO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE ROMA CAPITALE - Anno 2013 **25879 nati vivi Fonte: BILANCIO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE ROMA CAPITALE – Anno 2009
N° donne partecipanti ai
GAN
% sul totale dei nati vivi
**
n°dei CF in % sul totale dei CF previsti
dalla normativa a Roma
2013 4397 * 17% 33%
2009 6491 25% 35%
Aver partecipato a un Corso di Accompagnamento alla Nascita, soprattutto se presso un Consultorio familiare e se prevede incontri anche dopo il parto, è risultato uno dei fattori associati a:
- un minor ricorso al taglio cesareo
- una maggiore prevalenza di allattamento materno fino ai 5 mesi e oltre
- una maggiore soddisfazione riferita dalle donne.
* cfr. Indagini conoscitive sul percorso nascita realizzate in Italia nel 2002 e nel 2008 dall’ISS e ISTAT
Permette un incontro e uno
scambio, soprattutto tra
mamme, sulle gioie, le
emozioni, i piccoli problemi
e le iniziali difficoltà che
l’essere genitore comporta,
con la possibilità di avere
sostegno e risposte su dubbi
e perplessità da parte dei
diversi operatori del
consultorio
E’ uno spazio ad accesso libero dedicato a gruppi di mamme con i loro bambini nel primo anno di vita
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- Incontri nei gruppi di accompagnamento alla nascita
- Consulenze e sostegno dopo la nascita in consultorio o a domicilio
- Spazio neo-mamme - Consulenza e sostegno tra
pari - Consulenze telefoniche
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Grandolfo M, Donati S, Giusti. Indagine conoscitiva sul percorso nascita, 2002. Aspetti metodologici e risultati nazionali.
Indagine ISTAT 2006 Baglio G, Spinelli A, Donati S, Grandolfo ME, Osborn J. (2000), Valutazione degli effetti dei corsi di preparazione
alla nascita sulla salute della madre e del neonato. Ann. Ist. Super. Sanità, 36, 465-478.
Desiderio delle donne di allattare al seno
Preferenza di un altro parto spontaneo nel 90%
Preferenza del parto spontaneo dopo il cesareo nel 70%
Ruolo protettivo dei CCFF nel ridurre la medicalizzazione in gravidanza e effetto benefico nella promozione dell’allattamento al seno e nella riduzione del tabagismo
I corsi di accompagnamento alla nascita dei CCFF forniscono informazioni più corrette ed obiettive
Le donne seguite nei CCFF arrivano al parto più consapevoli, più serene
Censimento dei Consultori Familiari del
Comune di Rom Censimento dei Consultori
Familiari del Comune di Roma 2010
Grazie!