Bus Magazine 2009/2

1
Bimestrale di politica e cultura dei trasporti Anno 9 Numero 2 sped. in abb. post. 70% - DCB Roma 5,00 bus n.2 2009 Marzo Aprile ITALIA: COSA DICE IL DECRETONE UE: 8 MILIARDI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE TRASPORTO PERSONE: ARRIVA L’EURO VI Tutte le “ricette” anti-crisi

description

Bus Magazine n. 2/2009

Transcript of Bus Magazine 2009/2

Page 1: Bus Magazine 2009/2

Bimestrale di politica e cultura dei trasporti • Anno 9 • Numero 2 • sped. in abb. post. 70% - DCB Roma • € 5,00

busn.2 • 2009Marzo • Aprile

ITALIA: COSA DICE IL DECRETONE

UE: 8 MILIARDI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

TRASPORTO PERSONE: ARRIVA L’EURO VI

Tutte le “ricette” anti-crisi

Page 2: Bus Magazine 2009/2

Genova”, sul cui autobus doveva appa-rire questa pubblicità: “La cattiva notiziaè che Dio non esiste, quella buona è chenon ne hai bisogno”. Ritorna la doman-da: Cui prodest? Perché dovere diffon-dere un messaggio anti-religioso?Perché all’ateo interessa non tantoesserlo, quanto convincere gli altri adesserlo pure? Perché dovere annuncia-re ad un altro di non credere a niente?Quando la Chiesa fa riferimento allavita politica e sociale italiana, molti l’at-taccano perché “ingerente” e perché ilnostro Stato è laico, dimenticandosiche il Papa rappresenta la Guida reli-giosa di chi è cattolico ed ha il doveredi indirizzare il proprio “gregge”, essen-done “pastore”. Per i credenti, infatti, il Papa è il rappre-sentante di Gesù Cristo in terra: insom-ma, non tende ad interagire con loStato (che giustamente deve esserelaico), ma sui membri cattolici dellasocietà. Ora, il Comune di conseguen-za deve essere laico ed a Genova, cosìcome altrove, il trasporto pubblico è

tale perché amministrato pubblicamen-te ed è al servizio del pubblico, cioè ditutti i genovesi. Tra di loro ci sono atei,agnostici e fedeli. Il messaggio sull’auto-bus, che non pubblicizza qualcosa cheha una utilità pubblica, pertanto offen-de una parte dei genovesi, acclamandouna verità che non è assoluta, ma è pursempre una forma di fede: si crede cheDio non esiste. Inoltre, si vuole scherni-re il credente, sottolineando che averefede in Dio non giovi a nulla. E’ vero:anche altrove sta avvenendo la stessacosa, come abbiamo visto, ma la diffe-renza con Londra è che lì c’è in più unavverbio che ha un valore non di pococonto: “Probabilmente Dio non esiste.Smetti di preoccuparti e goditi la vita”. Ilgrassetto del messaggio genovese (perlo meno il primo, censurato poi dallastessa agenzia di marketing pubblicita-ria) tende ad evidenziare la faziositàmentre gli inglesi, ancora una volta,dimostrano di avere più rispetto per ilprossimo. Comunque non sarebbe piùbello avere fede in una vita che nonfinisce con la morte, piuttosto cheessere convinti che ci sia il nulla dopoche il cuore smetterà di battere? Infondo, lo psicologo e sociologo france-

se Gustave Lebon scrisse: “Se l’ateismosi propagasse, diventerebbe una religio-ne non meno intollerante di quelleantiche“. eee

I I I O P I N I O N I I

La concessionaria milanese Igp Decaux, responsa-bile degli spazi pubblicitari sugli autobus dell’Amt,

l’azienda municipalizzata trasporti di Genova, hacomunicato all’Unione degli Atei, Razionalisti eAgnostici (Uaar) la decisione di rifiutare la campagnache nei giorni scorsi ha fatto molto discutere.Nell’attesa di conoscere le motivazioni, l’Uaar ha chie-sto formalmente al Comune di Genova, che nei giorniscorsi per voce del sindaco Vincenzi aveva appoggiatol’iniziativa, di revocare la concessione alla Igp Decaux. Fin dal momento in cui era esplosa la polemica il pro-duct manager della IGP Decaux aveva affermato:

“Abbiamo appreso quale fosse il messaggio destinatoallo spazio pubblicitario dei due autobus dell’Amt diGenova leggendo i giornali oggi; la concessione dispazi pubblicitari agli atei “non è scontata” e che ladecisione finale potrebbe addirittura spettare alnumero uno dell’azienda, l’Amministratore DelegatoFabrizio Du Chene”. Due articoli del codice di autodisciplina pubblicitaria,infatti, “ostacolano” la campagna: l´articolo 10 - la pub-blicità non deve essere offensiva - e l´articolo 46 chestabilisce che le campagne sociali non devono lederegli interessi di alcuno. e (da Asca)

LA CONCESSIONARIA IGP CENSURA LA CAMPAGNA

“LA BUONA NOTIZIA È CHE INITALIA CI SONO MILIONI DI ATEI.

L’OTTIMA È CHE CREDONO NELLALIBERTÀ DI ESPRESSIONE”. Con questonuovo slogan, l’Unione atei, agnostici erazionalisti ha ottenuto il via libera dallaconcessionaria di pubblicità Igp Decauxper la campagna di affissioni sugli auto-bus di Genova. Dopo la bocciatura delloslogan “LA CATTIVA NOTIZIA È CHE DIONON ESISTE. QUELLA BUONA È CHENON NE HAI BISOGNO”, messaggio cheera stato ritenuto contrario al Codice diautodisciplina pubblicitaria perché “lesi-vo delle convinzioni religiose delle per-sone”, i razionalisti hanno modificato iltesto e la concessionaria milanese nonha potuto negare l’autorizzazione. Aconfermare la notizia è stato propriol’ufficio relazioni esterne della IgpDecaux. Secondo le prime indiscrezioni,la scritta, su sfondo celeste, dovrebbecomparire sulle fiancate di un solo auto-bus, invece dei due previsti inizialmen-te.e(Apcom)

VIA LIBERA AI BUS “ATEI” DOPO la MODIFICA allo SLOGAN

busmagazine |45Il fotomontaggio di Repubblica.it sui bus di Genova e il manifesto apparso in Portogallo

Page 3: Bus Magazine 2009/2

2|

Page 4: Bus Magazine 2009/2

Nell’era della tecnologia piùavanzata, degli autovelox edei tutor, delle telecamere

digitali a circuito sensibile, dei varchiZTL e simili…in una società in cui è alvaglio dotare gli stadi di telecamere ingrado di stabilire, in tempo reale, se lapalla ha superato la linea di porta omeno ed anche eventuali fuorigioco,bisogna stare attenti a che quella stes-sa tecnologia tanto agognata non si tra-sformi in un boomerang! E si perché seè vero che non bisognerebbe mai esse-re contrari a priori all’adozione deisistemi che la tecnologia ci mette adisposizione, non illudiamoci che que-sta ci semplifichi sempre la vita! Quando si tratta, infatti, di spremere icontribuenti con contravvenzioni fanta-sma o con rincari da lotteria di capo-danno dei premi assicurativi, tutte quel-le diavolerie se non sempre sortisconogli effetti sperati in termini di razionaliz-zazione del traffico e prevenzione degliincidenti, di certo portano un bel po’ disoldi nelle casse delle amministrazionilocali. Ma quel che forse ancor meno cisi aspetta è che questi marchingegniposti sulle strade alle volte non solonon influiscono (riducendoli) sugli inci-denti più gravi, ma ne causano moltialtri! Se si considera, poi, che alle volteè la stessa Amministrazione locale arimetterci, la questione assume i con-torni del paradosso. Miti automobilisti,signori e signore anche di una certaetà, che mai in vita loro avrebbero nep-pure col pensiero osato passare colsemaforo rosso, hanno ricevuto nell’ul-timo scorcio di anno raffiche di multeper aver traguardato un semaforo conluce rossa. Una epidemia di daltoni-smo? Il mite cittadino paga, e perdepunti! Ma quando a passare col rosso è

un (pezzo di) autobus allora c’è davve-ro qualcosa che non quadra. Sempre in nome della razionalizzazionedel traffico cittadino gli autobus dinuova generazione assomigliano avariopinti dragoni cinesi che si aggirano

(e si attorcigliano) nelle nostre città.Spesso troppo lunghi, passano con ilverde, e il K20 (l’apparecchio elettroni-co ai semafori che fotografa la stradaquando si accende il rosso) “strizzal’occhio” e la coda del mezzo vienecolta in fallo.

La dinamica è evidente: l’autobus arrivaal semaforo, supera la linea d’arrestoquando il semaforo dà ancora via libe-ra e si avvia a svoltare su una laterale,poi si arresta perché davanti ha unalunga fila di auto in attesa del momen-to giusto per girare. A quel punto l’ap-parecchio fotografico scatta e vieneripresa la coda del mezzo e parte lacontravvenzione. Un punto criticoriguarda l’assenza, per questi casi, delfotogramma al momento del supera-mento della linea d’arresto. Il caso, fini-to sul tavolo del Giudice di Pace, hainteressato una città emiliana, dove il“vigile elettronico” scatta al momentodel rosso. Un autobus che passa con ilverde rischia di prendere la multa soloperché l’auto davanti a lui, in attesa disvoltare, lo costringe a bloccarsi inmezzo all’incrocio. Così, la polizia muni-cipale pretende il pagamento dellecontravvenzioni da parte dall’aziendaemiliana di pubblico trasporto locale laquale, a sua volta - e non a torto - inve-ste della questione il Giudice impu-gnando ben cinque verbali di accerta-mento. Il Giudice non ha potuto far

10|

[

]

IL PARADOSSO:MULTE A MEZZI

PUBBLICI(E PUBBLICI

RICORSI)

Il semaforo strizza l’occhio:e il serpentone paga...Il K20, l’apparecchio elettronico che ai semafori fotografa chi passa col rosso,“punisce” i mezzi troppo lunghi. E il cittadino paga.

eeePaolaGalantino

[Responsabile Servizio Legale Anav]

I I L C A S O I I I

Page 5: Bus Magazine 2009/2

36|

R U B R I C A I V I A G G I A R E I N E U R O P A I I I

[a cura di RobertaProietti]

La Commissione internazio-nale che si occupa dello svi-luppo del trasporto soste-

nibile – Sustainable TransportAward Committee – ha ricono-sciuto a Milano una menzione spe-ciale per l’introduzione di un siste-ma di limitazione alla circolazionedelle auto sulla base del principioche “chi inquina paga” e per la par-tenza di BikeMi, il servizio di bikesharing, avviato lo scorso dicembre

con le prime 103 stazioni e 1400biciclette. Il premio, organizzato ogni annodall’Istituto americano per loSviluppo delle politiche di traspor-to, è assegnato, insieme alle men-zioni speciali, alle città che si sonomaggiormente distinte per l’attua-zione di politiche di trasporto atutela dell’ambiente. Nel caso di Milano, è stato premia-to l’impegno che ha previsto l’ado-

zione di interventi strutturali cheincentivano la possibilità di muo-versi in città con mezzi ecologici ealternativi all’auto privata. Il premio vero e proprio è statoquest’anno assegnato alla città diNew York per i suoi continui sfor-zi nello sviluppo di soluzioni a favo-re del trasporto sostenibile e perla realizzazione di percorsi pedo-nali e piste ciclabili.e

RICONOSCIUTO ALLA CITTÀ IL FORTE IMPEGNOPER LA “MOBILITÀ SOSTENIBILE”

MILANO:

AMSTERDAM: SMARTCARD NAZIONALE NEL TPL

Il Governoolandese, dopo

due anni di speri-mentazioni estudi, si preparaall’introduzione diuna smart cardnazionale nel

sistema del tpl. Già nel 2006 l’Olandaera stata il primo paese al mondo adintrodurre un sistema nazionale dipagamento elettronico dei trasportipubblici. Ora, sempre gli olandesi sonoi primi a tentare di lanciare questosistema per un intero paese e per tuttele modalità di trasporto, dal treno altram, dall’autobus al traghetto. Oltre adavere un costo inferiore rispetto ad unnormale biglietto cartaceo, le smartcard eliminano l’evasione del pagamen-to, dato che nessuno può superare itornelli e viaggiare senza biglietto, equindi possono contribuire ad aumen-

tare la sicurezza dei viaggi. Inoltre, lesmart card possono essere facilmentericaricate utilizzando i dispositivi pre-senti nelle stazioni o collegandosi alconto bancario del titolare. Ciò forni-sce tra l’altro agli operatori tutta unaserie di informazioni sull’utenza, chepossono essere utilizzate per migliora-re continuamente il servizio ed aumen-tarne il valore. Questo non è tuttavia ilprimo tentativo messo in atto dalgoverno olandese in tal senso. I prece-denti fallirono per mancanza di unaccordo tra i circa 20 diversi operatoridi tpl del Paese. Ora le autorità hannocostituito una società ad hoc, la TransLink Systems, alla quale spetterà appun-to il compito di superare lo scetticismodi operatori ed utenza ed introdurreun sistema elettronico nazionale diemissione e pagamento dei biglietti.e

DIRITTI DEI PASSEGGERIIL PARERE DEI CONSUMATORI SUL REGOLAMENTO UE

Il Consiglio Nazionale deiConsumatori e degli Utenti (Cncu)

ha accolto con favore la proposta diregolamento del Parlamento Europeosui diritti dei passeggeri nel trasportocon autobus. Con l’entrata in vigore delnuovo Regolamento, infatti, si porrebbefine alla disparità di trattamento sia deipasseggeri sia dei vettori dei diversimezzi di trasporto. La proposta di unregolamento comunitario - e dunquedi un atto direttamente applicabilenegli Stati membri – appare inoltre alCncu particolarmente opportuna datala scarsa efficacia ottenuta dalla previ-sione di procedure di autoregolamen-tazione del settore. Il riferimento è alle“Carte dei Servizi” non adottate inmaniera uniforme da tutti i gestori deiservizi pubblici di trasporto.Sono state effettuate alcune osserva-

Page 6: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |29

Chiusura in flessione del 3,7%per il mercato italiano degliautobus nel 2008. Il segmento

urbano registra una perdita del 23%circa, mentre per gli interurbani di lineail calo si attesta al 5,5% e per i turisticial 3,2%. Fa eccezione il segmento deiMinibus e Derivati, che riporta, invece,una crescita del 12,4% nell’anno.Risultato ottenuto anche grazie ad unincremento dei veicoli di derivazioneautomobilistica prodotti da FiatProfessional, che quindi, insieme adIrisbus Iveco, consolida come gruppoFiat la leadership in questo specificosegmento (56,4%). Irisbus Iveco man-tiene nel 2008 la propria leadership,con una quota di mercato pari al 42%circa.Il consuntivo delle gare d’appalto a fineanno è pari a 947 veicoli aggiudicati,contro i 1.203 a fine dicembre 2007,per una contrazione complessiva del21,3% circa. Così si esprime, a proposi-to dell’anno appena concluso e delleprospettive per il 2009, Enrico Vassallo,Presidente del Gruppo AutobusANFIA: ‘‘In generale, il mercato delfinanziato in Italia è drammaticamente

in netta recessione: nell’ultimo triennioè diminuito più del 30% (per esattezza34,1%), che si può scomporre in unaforte decrescita nel segmento urbano(-39,1%) e in una minore, ma sempreconsistente perdita nel segmento inte-rurbano (-30%). È importante eviden-ziare che nel solo 2008 il mercato hafatto registrare un’ulteriore perdita dicirca il 23% per il segmento urbano.Quanto al 2009, in questo momento di

grande difficoltà economica l’unico sce-nario prevedibile è il settore del finan-ziato, che, con la situazione gare a fine2008, fa presagire un mercato di circa1.000 veicoli. Nell’ultimo triennio, infat-ti, si è assistito ad un vero e propriocrollo delle gare d’appalto e, di conse-guenza, delle unità aggiudicate (-61%):siamo passati da 2.416 (1.604 urbani e812 interurbani) veicoli aggiudicati nel2005 ai 947 (386 urbani e 561 interur-

bani) del 2008. L’attività del nostro set-tore, inoltre, è fortemente influenzatada fattori esterni quali la capacità deigoverni di sostenere il trasporto pub-blico o, per il settore privato, il possibi-le impatto del difficile contesto finanzia-rio sui futuri investimenti nel turismo.Pertanto, tutti i programmi per l’abbas-samento dell’età media del parco cir-colante — per ora molto lontana dallostandard europeo dei 7 anni se sipensa che il 35% degli autobus che cir-colano in Italia sono Euro 0 — in que-sto contesto così negativo sarannovanificati’’.In data 28 gennaio 2009, in occasionedell’Assemblea del Gruppo AutobusANFIA svoltasi a Bologna, EnricoVassallo (Irisbus) è stato rieletto allaPresidenza del Gruppo per il prossimotriennio (2009-2011), affiancato allaVice Presidenza da Roberto Ceraudo(Bredamenarinibus), anch’egli riconfer-mato per il prossimo triennio.Contestualmente, sono entrati a farparte del Consiglio Direttivo delGruppo Autobus-ANFIA GiovanniGualeni (Cacciamali) e GiuseppeLepore (Rampini).eee(da www.diariodelweb.it)

I I I A Z I E N D E I

Mercato dell’autobus immatricolazioni a -3,7%L’Anfia registra un 2008 nero, ma non va meglio la previsione per il 2009: si prevede un mercato di appena 1.000 veicoli per i mezzi finanziati.

eee

[

]

DAL 2005CROLLODELLEGARE

D'APPALTO

Page 7: Bus Magazine 2009/2

Il “piano italiano”per far fronte conazioni immediate alla crisi economicarivolge l’attenzione alla ripresa delle

aziende e, in particolare, al mondo deitrasporti. Interventi che, tra luci e ombre,interessano in maniera diretta il nostrosettore. Mentre dall’America di BarackObama arrivano suggestioni sulla ricon-versione “verde” dell’automozione, comevolano per l’economia, e l’Europa vara –sulla stessa lunghezza d’onda – i nuovicriteri e regolamenti per l’“Euro VI”, ilpiano di interventi italiano entra nel meri-to di misure contingenti, sia attraverso ilcosiddetto “decreto anticrisi” che con il“milleproroghe”. Si delinea uno scenariocomplessivo di azioni comunque volte adare fiato alle aziende: da una revisionestraordinaria degli studi di settore chetenga conto dell’attuale situazione dicrisi al rinvio di 24 mesi dei decreti attua-tivi del “Testo Unico sulla sicurezza neiluoghi di lavoro” (si ricorderà che lo stes-so ministro Sacconi si era espresso per laridefinizione del rapporto assicurativoInail); dalla deducibilità parziale dell’Irap(anche in modo retroattivo) all’introdu-zione a regime del principio di esigibilitàdell’IVA all’atto del pagamento dei corri-spettivi. Il via libera al decreto “anticrisi”è stato accompagnato anche dall’appro-vazione di diversi ordini del giorno, unodei quali impegna il Governo, al fine dicontrastare la crisi che sta investendo leimprese esercenti servizi di trasportopubblico di competenza locale e statale eservizi di noleggio con conducente, adadottare, come più volte chiestodall’Associazione, misure dirette ad assi-curare la deduzione integrale del costodel lavoro dalla base imponibile IRAP. Con il decreto “milleproroghe” sono stateapportate, invece, alcune modifiche allenorme che disciplinano l’attività di noleg-gio di autovetture, con l’introduzione dipesanti vincoli per le imprese (ad esem-pio, obbligo di collocazione esclusiva sia

della sede che della rimessa nel territoriodel Comune che ha rilasciato l’autorizza-zione, obbligo di rientrare presso larimessa dopo ogni servizio, ecc.), chenon appaiono proporzionati alla finalitàdi prevenire i fenomeni di abusivismo eche finiscono, invece, per penalizzarequanti operano nel settore con correttez-za e professionalità. Le norme proposte,peraltro, presentano profili di illegittimi-tà, atteso che, a differenza del serviziotaxi (che è un servizio pubblico ad offer-ta indifferenziata soggetto a licenza ed atariffe stabilite amministrativamente dalComune), il servizio di noleggio autovet-

ture con conducente non è obbligatorioed è prestato dietro prenotazione e con-tratto liberamente concluso fra le parti,rientrando, pertanto, pienamente nellalibera iniziativa economica tutelata dallaCostituzione. L’ANAV agirà, affinché talimodifiche siano emendate, riservandosi,in mancanza, di promuovere azioni adogni livello, comunitario e nazionale, atutela degli interessi e a salvaguardia deidiritti dei propri associati. Per avere unquadro più completo degli interventiriguardanti il nostro settore, bisognaaggiungere quelli autonomamente decisio comunque discussi da alcune regioni eprovince, con stanziamenti per il rinnovodel parco autobus. Né può sottovalutarsi la rilevanza, tra le

misure a sostegno delle imprese nell’at-tuale sfavorevole congiuntura economicaapprovate con il decreto “anticrisi”, dellanorma che viene incontro, finalmente,alle reiterate pressioni esercitatedall’Anav, insieme ad Asstra, per un pun-tuale pagamento da parte delle pubbli-che amministrazioni dei corrispettivi per iservizi del TPL: al fine di salvaguardare laliquidità delle imprese, è stato previsto(occorrerà un decreto) l’intervento delleimprese di assicurazione per la prestazio-ne di garanzie, che agevolino l’incassodei crediti vantati nei confronti delle pub-bliche amministrazioni. In attesa deldecreto, comunque, già per il 2009 lepubbliche amministrazioni sono tenute acertificare certezza, liquidità ed esigibili-tà del credito al fine di agevolarne la ces-sione pro-soluto a banche o intermediari.Non è la soluzione del problema, ma unpasso avanti. Resta senza risposta, invece, la richiestadi un intervento di riduzione sulle accisesui carburanti: il prezzo del petrolio,dopo le impennate della scorsa estate, ètornato stabile, ma è indispensabile chealle nostre aziende, per la loro specificitàe per il ruolo pubblico che sono chiama-te a svolgere, venga garantita la possibili-tà di un costo calmierato del carburante,o per lo meno non gravato – come è ora– da anacronistiche tasse, se è vero,come è vero, che sulla benzina pesanoancora contributi persino per la guerra inEtiopia del ’35!In generale, dall’insieme dei provvedi-menti approvati si rileva un’attenzionecomplessiva, purtroppo non semprecoordinata, verso l’attività delle azien-de del trasporto di persone e del tra-sporto pubblico locale in particolare:azioni che dunque, come da semprerivendichiamo, individuano nella cen-tralità del trasporto di persone unmotore trainante per la ripresa dell’inte-ra economia nazionale.eee

|1

di Giuseppe Francesco Vinella EDITORIALE IbusImagazineI

IL TRASPORTOPUBBLICONEL “PIANO ITALIANO”CONTRO LA CRISI

[Presidente Anav]

busmagazine

[

]

LE NOVITÀDEL DECRETO

ANTICRISIE DEL “MILLEPROROGHE”

Page 8: Bus Magazine 2009/2

38|

R U B R I C A I R E G I O N I P R O V I N C E C O M U N I I I I

PIEMONTECONTRO LA CRISIAUTOBUSIN PENSIONEPer battere la crisi la presidente

della Regione Piemonte, MercedesBresso, pensa di mandare “in pensione”tutti gli autobus inquinanti e le auto diservizio della pubblica amministrazionepiemontese. Ad occhio e croce, almeno10mila vetture. Al loro posto, macchineecologiche, a metano o elettriche,purché siano di fabbricazione italiana.L’ultima idea anti-crisi della Regioneparte proprio da qui: coniugare ilrilancio del settore auto in difficoltà(non si dice ma si legge espressamenteFiat) con il miglioramento della qualitàdell’aria. (www.cronacaqui.it)

PALERMOBIGLIETTO GRATISPER ANZIANIIl Comune di Palermo ha individuato

511 mila euro derivanti da economiedi capitoli di bilancio chepermetteranno di fornire a cinquemilaanziani a basso reddito carnet dibiglietti gratuiti (per un valore di103,29 euro ciascuno) per viaggiare suibus del trasporto pubblico Amat. Adaverne diritto sono i cittadini uominiche hanno compiuto i 60 anni di età ele donne 55, a condizione che ilreddito lordo non sia superiore anovemila euro (nel caso di un solocomponente del nucleo familiare) o a18 mila euro (nel caso di duecomponenti).(www2.melitoonline.it)

ROBECCOS/NAVIGLIO44 NUOVI MEZZIE CONTROLLOTELEMATICO

Ifinanziamenti provinciali (1,2 milionidi euro) e regionali (4,5 milioni di

euro) hanno permesso a Movibusl’acquisto di 35 autobus interurbanilunghi e 9 snodati da 18 metri, di cui29 già in esercizio, 2 lunghi e 6 snodatida 18 metri, altri 3 snodati e 4interurbani lunghi in arrivo entro ilprossimo aprile. In totale 44 nuoviautobus per potenziare il servizio e unprogetto di “ampliamento del controllotelematico delle corsie dei bus”.

ROMASICUREZZA:136 PUNTI“CRITICI”Il Comune di Roma - fin dall’omicidio

Reggiani – ha individuato 136 siticritici per quel che riguarda iltrasporto pubblico, tra parcheggi discambio, capolinea, fermate. Finora – haspiegato il sindaco Gianni Alemanno -si è intervenuti con illuminazione,colonnine Sos e videocamere in 35:“Credo sia poi necessario prevedere lapresenza di uomini in divisa su autobuse metropolitane».(da Il tempo)

TORINO

TRIPLICATELE CORSIERISERVATETriplicheranno. E non solo perché

l’hanno richiesto i taxisti sull’orlo diuna crisi di nervi. Le corsiepreferenziali si moltiplicheranno perchécosì auspica il ministero per l’Ambiente- che continua a offrire ai Comunifondi a questo scopo - e perché cosìsta scritto sulle priorità del nuovopiano urbano della mobilità: privilegiareal massimo il mezzo pubblicoproteggendo le corsie riservate a bus etram quando possibile con cordoli etelecamere. La Parola d’ordine è:riduzione della circolazione privata dialmeno 500 passeggeri/giorno per lineacon una riduzione di 3750 veicolicircolanti. Riduzione delle emissioniinquinati: 1094 tonnellate/anno dimonossido di carbonio.(da www.lastampa.it)

Page 9: Bus Magazine 2009/2

che accompagna il progetto dellaCapoco: pianale bassissimo per con-sentire l’accessibilità a tutti e lineemolto simili a quelle del vecchio «dou-ble-decker bus». L’Aston Martin, invece, ha puntato dipiù sull’innovazione: alta manovrabilità,emissioni zero, pannelli solari integrati aun enorme tetto panoramico di vetroe pavimenti in legno. Un bus degno diJames Bond, insomma. «Il concorso ha avuto un successo cla-moroso», ha commentato un raggianteBoris Johnson, sindaco di Londra. Che aveva messo al centro della suacampagna elettorale proprio il ritornodei vecchi Routmaster, mandati in pen-sione dalla precedente amministrazio-ne a partire dal 2005. «Abbiamo ricevuto idee da tutto ilmondo - ha proseguito Johnson - e

ora, grazie a due strabilianti progetti,possiamo andare avanti e produrre unvero autobus-icona per la Londra delXXI secolo». eee

busmagazine |35

I I I E S T E R I I

COSTA D’AVORIOPARTONO I PRIMI BUS PRODOTTI NEL PAESE

Ipendolari della Costa d’Avorio possono dire addioagli autobus importati da Europa e Asia e salire a

bordo dei primi autobus progettati e costruiti nelPaese. Il reparto di ingegneria dell’azienda nazionaledei trasporti, Sotra, ha infatti presentato e lanciato imodelli progettati e costruiti per meglio soddisfare leesigenze degli africani. “Noi vogliamo un trasferimento di tecnologia in Africae vogliamo costruire i nostri autobus, che rispondanoalle nostre esigenze - ha detto il direttore di Sotra,Mamadou Coulibaly, citato dalla Bbc - in Europa la tec-nologia è molto sofisticata, dotata di numerosi stru-menti elettronici. In Africa tutto questo manca.Abbiamo solo bisogno di autobus più resistenti, per-chè le nostre strade non sono in buone condizionicome in Europa. Si tratta di un progetto africano perl’Africa”. Gli autobus sono il mezzo di trasporto più usato nellacapitale Abidjan, dove si vedono spesso in circolazio-ne automezzi molto affollati, anche in mancanza diaria condizionata. I nuovi autobus prodotti dalla Sotra

hanno meno posti a sedere rispetto a un mezzo occi-dentale, riuscendo così a contenere fino a 100 personein piedi. L’azienda ivoriana ha progettato tre tipi dimezzo: pullman, autobus urbano e pullman turistico.Quest’ultimo verrà impiegato per i collegamenti setti-manali con la città di Yamoussoukro, dove si trova unadelle chiese più grandi del mondo: la Basilica diNostra Signora della Pace. A impressionare, sottolinea la Bbc, non è il fatto cheun’azienda locale costruisca autobus, quanto piuttostoche la linea di produzione sia stata lanciata in pienaguerra civile, nel 2003, esattamente un anno dopol’inizio delle ostilità. “Non è vero che se sei in guerracivile non puoi fare niente - ha precisato Coulibaly -perchè come si può vedere, noi abbiamo lanciato que-sto grande progetto durante la crisi”. Un progetto cheha già riscosso successo nei Paesi vicini, tanto che laditta ha cominciato a ricevere ordinativi. L’aziendastima di produrre 100 automezzi nel 2009, che diven-teranno 300 nei prossimi anni. e (Apcom).

Page 10: Bus Magazine 2009/2

44|

GUERRA DI RELIGIONESULLE FIANCATE DEI BUS “Probabilmente Dio non esiste”: lo slogan annunciato per i bus di Genova creapolemiche a non finire. Una campagna che attraversa mezza Europa.

eeeAlessandroCesari

I O P I N I O N I I I I

Èiniziata da Roma la contro-campagna dei CristianiRiformisti con l’affissione di migliaia di manifesti

con la scritta “Una buona notizia: Dio esiste e anche gliatei lo sanno”. L’on.Antonio Mazzocchi deputato delPopolo della Liberta’ e Presidente dei CristianoRiformisti, ha spiegato: “Non vuole essere solo larisposta ad una battaglia degli atei, ma un messaggioforte da parte di noi cattolici che sentiamo oggi più chemai l’esigenza di ribadire le tradizioni e le radici della

cultura italiana ed europea che trovano fondamentonel cristianesimo. E’ una risposta a tutti coloro che difronte ad una timidezza dei cattolici stanno occupandopiazze che prima erano usate per fare processioni omanifestazioni di carattere religioso. Abbiamo inten-zione di far capire bene che c’e’ una maggioranzasilenziosa di italiani che non smette di credere e chenon ha alcuna intenzione di rinunciare alla propriaidentità religiosa nazionale”. e (da Asca)

ROMA: LA CONTRO-CAMPAGNADEI CRISTIANO-RIFORMISTI

Nella foto il manifesto apparso sui muri di Roma

“Probabilmente Dio nonesiste. Perciò smettiladi preoccuparti e

goditi la vita”. Questa frase, che derivada una curiosa campagna ideata dallagiornalista inglese Ariane Sherine colpi-ta dalla reclame di un’associazione cri-stiana che citava un versetto dellaBibbia che condanna i non-Cristiani a“sofferenze eterne in un lago di fuocodell’inferno’’, è quello slogan pubblicita-rio che per la prima volta è apparso sualcuni autobus urbani a Londra e cheha sollevando polemiche a Madrid,Barcellona, che negli Stati Uniti ha sca-tenato l’inferno e in Australia, dall’altraparte dell’emisfero, è stato persinobandito. Attorno a questo fatto, comeprima inattesa risposta è arrivato ilcommento a sostegno (in un paesedove la Regina è anche il capo dellaChurch of England) dato dalla Chiesa

cattolica inglese agli ateisti. Tanto cheStephen Wang, tutor del SeminarioAllen Hall -dove si preparano i futuripreti cattolici della diocesi diWestminster -, si dice “divertito dallacampagna pubblicitaria”. E ne sottoli-nea l’aspetto positivo affermando che,“è meraviglioso spingere la gente apensare”. Insomma, quel “forse” all’ini-zio della frase (“Forse Dio non esiste”)può aiutare a sollevare domande che lagente non si pone più o che non sipone più seriamente. Ciò che perWang è importante è che si possaancora suscitare una reazione che spin-ga la gente a riflettere su ciò che credeveramente.Di opinione diversa è l’Arcivescovadodi Barcellona: «Per i credenti la fedenell’esistenza di Dio non è motivo dipreoccupazione né è un ostacolo pergodere onestamente della vita, ma è

una solida base per vivere la vita conun atteggiamento di solidarietà, di pacee con il senso della trascendenza».Ma a che scopo questa pubblicità suibus di mezza Europa? E come dovreb-bero reagire i cattolici? Domanda nonbanale e risposta non facile, che tira inballo uno dei problemi centrali nellavita di un cattolico. Chiaramente ognicattolico potrebbe reagire in mododiverso, ignorando il fatto o adottandolo stesso linguaggio, come nel casodi Madrid dove a difendere l’onore cri-stiano ci ha pensato la ChiesaEvangelica, che ha battuto sul tempo gliatei affittando lo spazio pubblicitario suun autobus interurbano, che riporta lascritta: “Dio sì esiste: godi della vita inCristo”.Su questa vicenda ovviamente anchel’Italia non poteva resistere nel tenersialla lontana, ed è scoppiato il “caso

Page 11: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |43

Liberalizzazioni, cambia tutto. Così veniva annunciata laportata dei provvedimenti adottati dai famosi“Pacchetti Bersani” oltre due anni fa: nuove norme

sulla concorrenza e i diritti dei consumatori che avrebberomodificato il rapporto tra cittadino-consumatore e fornitoridi servizi. Per il settore dei trasporti, in particolare, il decre-to Bersani conteneva disposizioni finalizzate a due obiettivi:a) incrementare la qualità dei servizi di trasporto a livello sialocale che nazionale, con particolare importanza al potenzia-mento del servizio dei taxi e all’affidamento a nuovi sogget-ti privati di ulteriori tratte intercomunali ed interregionali; b)garantire una maggiore trasparenza delle tariffe e dei prezzi,in primis di aerei e carburante.A tracciare un primo bilancio sul versan-te trasporti, lo studio commissionatoall’istituto di ricerca Ipsos dalle seiAssociazioni dei Consumatori delCNCU (Assoutenti, Confconsumatori,Cittadinanzattiva, Movimento Consumatori,Movimento Difesa del Cittadino, UnioneNazionale Consumatori) promotrici delprogetto “Più concorrenza + diritti”.L’iniziativa ha avuto il sostegno delMinistero dello Sviluppo Economico e siè protratta per più di un anno con il finedi informare i cittadini sulle opportunitàofferte dai processi di liberalizzazioneintrodotti, garantendo informazione sulterritorio (celebrata in 103 piazze laGiornata Nazionale delle Liberalizzazioni), assistenza ai con-sumatori (numero verde, radio-web, 10 vademecum mono-tematici), monitoraggio sulle tematiche affrontate.Ad essere stati intervistati, sia i “liberalizzati”, cioè coloro chesono stati direttamente coinvolti dal processo di liberalizza-zione (responsabili in materia trasporti, associazioni di cate-goria, amministratori pubblici), sia i cosiddetti “osservatori”,ovvero cittadini nella condizione di poter constatare gli effet-ti di tali novità rispetto all’anno passato.Ebbene, benché il decreto Bersani contenesse importantidisposizioni che concernono la mobilità pubblica e privatadei cittadini, l’ambito dei trasporti comunali/intercomunalisembra mantenersi su livelli inalterati rispetto al passato: apensarla così il 62% del campione, a fronte di un 28% cheevidenzia un miglioramento del livello qualitativo dell’offerta.

Nel dettaglio, tale miglioramento sembrerebbe maggior-mente percepito al Centro e nei grandi centri urbani conpopolazione superiore a 250mila abitanti.Valori analoghi si registrano in merito all’ampiezza dell’offer-ta di trasporto, in termini di numero di servizi e proposteofferte alla clientela: il 30% parla di un miglioramento, perce-pito principalmente nel Nord Est del paese. A livello di prezzi applicati al consumatore, la situazione anzi-ché migliorare, registra un deciso peggioramento: a pensarlacosì il 31% degli intervistati.I veri segnali di movimento emergono sulle iniziative pubbli-citarie e di comunicazione (aumentate per il 41% del cam-pione, specie nel Nord Est) e l’orario di servizio: il totale

delle ore settimanali risulta aumentatoper il 21% degli intervistati, specie alCentro. Sulla gestione dei reclami, infine,il campione si mostra diviso: il 40% nonavverte cambiamenti a fronte di un 15%che evidenzia un miglioramento e unaltro 15% che invece nota un peggiora-mento di questa importante variabilenei rapporti tra utenti e gestori di servi-zi di pubblica utilità.La conferma di questo immobilismo difondo sul versante delle liberalizzazioninel trasporto pubblico locale giungeanche dall’Istituto Bruno Leoni di Torino,la think tank di economisti e giuristi cheper il 2007 e il 2008 ha costruito l’Indice

delle liberalizzazioni in Italia, studio che mostra il ritardo delnostro Paese rispetto agli altri Paesi Europei in termini diapertura dei mercati anche per quanto riguarda il settoredel trasporto pubblico locale. Ma di questo avremo modo diparlarne in una prossima occasione.eee

[

]

STUDIO DEICONSUMATORI

I PREZZISONO

PEGGIORATI

DECRETO BERSANICOSA È CAMBIATOPER I CITTADINI?

I I I DALLA PARTE DEL PASSEGGERO I R U B R I C A

[a cura di MarianoVotta - Ufficio stampa Cittadinanzattiva-onlus]

CITTADINANZATTIVA-ONLUS C.F.: 80436250585centralino: 06367181(dal lunedì al venerdì 9.00/17.00 orario continuato);PiT Servizi: 0636718555 (dal lunedì al venerdì 9.00/13.30)mail: [email protected]; fax: 0636718333Per saperne di più sulle attività di Cittadinanzattiva, visita il sito o iscriviti alla newsletter settimanale su www.cittadinanzattiva.it

Page 12: Bus Magazine 2009/2

I M O D U L I S T I C A U E I I I

2

26|

ààà

segue da pag. 23

CON IL TACHIGRAFO DIGITALEQuando, invece, il conducente, guidaun veicolo munito di un tachigrafodigitale deve essere in grado di pre-sentare su richiesta degli addetti aicontrolli la carta tachigrafica di cui ètitolare, ogni registrazione manuale etabulato fatti durante la settimana incorso e nei ventotto giorni preceden-ti, i fogli di registrazione corrispon-denti allo stesso periodo nel caso incui in tale periodo abbia guidato unveicolo munito di un cronotachigrafoanalogico. L’agente abilitato al controllo puòverificare il rispetto del regolamento(CE) n. 561/2006 attraverso l’esamedei fogli di registrazione, dei dativisualizzati o stampati che sono statiregistrati dall’apparecchio di controlloo tramite la carta del conducente o, inassenza di essi, attraverso l’esame diqualsiasi altro documento probanteche permetta di giustificare l’inosser-vanza di una delle disposizioni ineren-ti i tempi di guida e di riposo.

IL MODULO DEVE SEMPRE ESSERE ESIBITOIn base all’art. 9 del D.Lgs. n. 144/2008,l’assenza per malattia, per ferie annua-li oppure la guida di un altro veicoloescluso dal campo di applicazione delregolamento (CE) n. 561/2006, daparte del conducente nei 28 giorniprecedenti deve essere documentataattraverso il modulo in formato elet-tronico e stampabile elaborato dallaCommissione europea e riportato inallegato alla decisione del 12 aprile2007. Il modulo in questione deve essereesibito ad ogni richiesta degli organi dicontrollo e deve essere conservatodall’impresa di trasporto per un annodalla scadenza del periodo cui si rife-risce. Salvo che il fatto costituisca reato eferma restando l’applicazione dellesanzioni previste dal Codice dellaStrada (si applicano le disposizioni deltitolo VI e dell’articolo 180, comma 8,

del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 e suc-cessive modificazioni), il conducenteche non ha con sé ovvero che tiene inmodo incompleto o alterato il modu-lo in questione, è soggetto alla sanzio-ne amministrativa del pagamento diuna somma da Euro 143.00 a Euro570.00. Alla stessa sanzione è soggetta l’im-presa che non conserva il modulo peril periodo di tempo sopra indicato.

COME SI COMPILAIl modulo, sia in formato elettronicoche stampabile, contiene campi pre-stabiliti e numerati che devono esserecompilati a macchina o con altri siste-mi informatizzati e non è modificabile.Il testo del modulo, infatti, non puòessere modificato o integrato median-te dichiarazioni manoscritte, poiché laCommissione Europea ha stabilitoche l’attestazione in esso contenutariguarda solo i tipi di attività in essocontemplati e che risulterà validosolo ciascun modulo firmato in origi-nale sia dal rappresentante dell’impre-

sa che dal conducente prima che iniziil viaggio. L’unica integrazione possibile è quelladi stampare il modulo su carta recan-te il logo aziendale e gli estremi dicontatto dell’azienda, ma i campiriguardanti le informazioni su que-st’ultima devono in ogni caso esserecompletati come prescritto. Una copia del modulo inviata via faxpuò essere accettata solo in circo-stanze eccezionali e nei casi autorizza-ti dalla legislazione nazionale. Allostato manca nel nostro ordinamentouna norma di legge o anche ammini-strativa che disciplini questi casi.

L’INTERPELLO POSTO DA ANAV AL MINISTEROE’ possibile ipotizzare, nel rispetto deiprincipi sottesi alla prescrizione dilegge, che il modulo in questionepossa essere prodotto dopo undeterminato lasso di tempo dalmomento del verificarsi del controllosu strada ove i periodi di inattività permalattia o per ferie non risultasserodallo stesso. E ciò in quanto le impre-se spesso non hanno il tempo suffi-ciente per dimostrare contestualmen-te la motivazione dell’assenza del con-ducente, specie in caso di malattiadello stesso intervenuta fuori sedeovvero nell’ipotesi assai ricorrente incui il lavoratore prenda servizio insedi o depositi aziendali diversi dallasede amministrativa principale e, per-tanto, privi di strutture o personaleidoneo all’elaborazione del documen-to. Su questo particolare aspetto Anav hapresentato interpello al Ministero delLavoro, della Salute e delle Politichesociali, al fine di giungere ad unadeterminazione certa sulla delicataquestione e di poter dare al più pre-sto alle aziende una completa infor-mazione sulle più opportune proce-dure.e

CARATTERISTICHEDEL MODULO

DECISE DALLACOMMISSIONE

EUROPEA

DOCUMENTIE FOGLI

DA ESIBIREAGLI AGENTI

ABILITATI

Page 13: Bus Magazine 2009/2

Gestire un’azienda di trasporto pubbli-co, oggi, non significa quindi semplice-mente garantire la mobilità della pro-pria utenza, ma implica la necessità difornirle tutte le informazioni e il sup-porto di cui possa aver bisogno, ascol-tarne le opinioni e le lamentele, punta-re a un miglioramento continuo deiservizi offerti, prevenire i disagi e ridur-ne gli effetti qualora si verifichino.Questa nuova visione, che ha trasfor-mato il passeggero in “cliente”, ha costi-tuito una svolta rivoluzionaria nell’offer-ta di servizi da parte delle aziende ditrasporto.Per entrare nel merito delle ultimenovità in fatto di Qualità, a livello mon-diale ed europeo, proprio nell’intentodi continuare a migliorare ed armoniz-zare sempre più le norme legate allaQualità, è stata pubblicata lo scorso 15novembre 2008 la nuova versione dellaNorma ISO 9001, che regola i Sistemidi Gestione della Qualità delle organiz-zazioni. A stretto giro, il 26 novembre, èstata anche pubblicata la versione initaliano della nuova ISO 9001, a curadell’UNI – Ente nazionale italiano diunificazione.Come sempre accade dopo che unoStandard è stato revisionato, si è predi-sposto un periodo di transizione con

una tempistica che prevede: dopo unanno dalla pubblicazione ufficiale dellanuova versione della Norma non sipotranno più emettere certificazioni, orinnovare quelle esistenti, in base alloStandard nella versione dell’anno 2000;dopo due anni dall’entrata in vigoredella versione del 2008, decadranno

tutte le certificazioni rilasciate in basealla versione del 2000.Venendo alla nuova versione, si pre-mette, in primo luogo, che non sonostati modificati i requisiti già presenti

nella ISO 9001 e non ne sono statiaggiunti di nuovi; la logica è stataimprontata a limitare in un certo sensoil disagio verso le moltissime organizza-zioni che si troveranno nel prossimofuturo a dover adeguare il loro sistemagestionale. I cambiamenti voluti nellanuova edizione, infatti, sono statiimprontati su due linee direttive. Laprima concerne la necessità di unamaggiore puntualizzazione di alcuniconcetti, per migliorarne la compren-sione e, conseguentemente, evitare chesiano necessarie delle interpretazioniche possono portare e non applicaresempre nello stesso modo alcuni puntidella norma e dello Standard. La secon-da, invece, risiede nella volontà di ricer-care una sempre maggiore compatibili-tà con la Norma ISO 14001:2004 (cheregola i Sistemi di GestioneAmbientale), in modo da facilitareancora di più l’integrazione dei duestrumenti. Ne consegue che i cambia-menti hanno lo scopo di puntualizzarea chiarire alcuni concetti che potevanoessere sottoposti ad interpretazione daparte di coloro che implementavano loStandard 9001, comportando una nonomogeneità nella applicazione dellostrumento. eee

busmagazine |21

n Nel paragrafo dedicato all’ “Ambiente di lavoro”, la ver-sione del 2000 affermava, genericamente, che l’organizza-zione doveva definire e gestire le condizioni dell’ambientedi lavoro, in modo da assicurare la conformità ai requisitidei prodotti.La revisione del 2008 viene in aiuto alle organizzazioni for-nendo alcuni esempi su cosa si intenda per ambiente dilavoro e come l’organizzazione possa agire, in base alleproprie peculiarità.

n Il paragrafo dei “Processi relativi al cliente” nella deter-minazione dei requisiti relativi al prodotto è stato puntua-lizzato nella versione del 2008 fornendo alcuni esempi suquali possano essere le attività successive alla consegna delprodotto al cliente o della erogazione di un servizio. Inalcuni casi, tali azioni, che devono essere gestite all’internodel sistema qualità dell’organizzazione, possono accompa-gnare il cliente fino allo smaltimento del prodotto stesso. Irequisiti relativi al prodotto e le azioni che ne derivano

sono concetti importanti perché contribuiscono a definirecorrettamente il campo di applicazione del sistema.

n Il paragrafo dedicato ai “Monitoraggi e misurazioni” pre-vede un sottoparagrafo dedicato alla valutazione della sod-disfazione del cliente. La revisione del 2008 pone l’accen-to su come l’organizzazione possa affrontare tale temaattraverso le informazioni che normalmente essa già pos-siede, quali, ad esempio, l’andamento delle vendite. In que-sto modo si invitano in maniera implicita le organizzazioniad avvalersi di tali dati, ai quali si possono eventualmenteaffiancare le più classiche indagini di customer satisfaction.

n Per quanto concerne i temi delle “Azioni correttive” edelle “Azioni preventive”, la nuova ISO 9001:2008 puntua-lizza che non sono tanto le azioni in sé a dover essere rie-saminate dopo che sono state implementate, ma la loroeffettiva efficacia nell’ambito del sistema di gestione.(A.C.).e

[

]

LA NORMAÈ STATARIVISTA

LO SCORSONOVEMBRE

I I I A T T U A L I T À I

Page 14: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |39

I I I R E G I O N I P R O V I N C E C O M U N I I R U B R I C A

VERONAFINANZIAMENTI REGIONALI PER 25 NUOVI BUS Ammonta a 4 milioni 595 mila euro

il finanziamento regionale perconcorrere all’acquisto di nuoviautobus da utilizzare per il trasportopubblico locale nel veronese. Ilcontributo regionale permetteràall’ATV s.r.l. di acquistare 8 autobus ametano per il servizio urbano, altri 3mezzi sempre a metano per i servizisuburbani e 14 pullman Euro 5 daadibire al trasporto interurbano.In base all’intesa la Regione si impegnaad erogare la somma agli enti veronesiinteressati, che la destinerannoall’azienda di trasporto pubblico localeper l’acquisto di mezzi da adibire alservizio di linea in sostituzione diveicoli che siano in esercizio da oltre15 anni.

MILANOATM: 40MILAMULTE IN PIU’ L’ATM rende noto che nel 2008

sono state fatte quarantamila multein più rispetto al 2007, a chi è salito suimezzi pubblici senza biglietto. In totalele sanzioni sono 293mila, comminatedai 195 controllori dell’azienda deitrasporti milanese.ATM ha comunicato che da lunedìprossimo sul suo sito si potrannovedere la sera prima, dove saranno icontrolli del giorno dopo. Un sistema,che secondo i dirigenti dell’aziendatramviaria, potrebbe dissuadere i‘portoghesi’. In ogni caso ci sarannoanche controlli a sorpresa.

TREVISOTELECAMERE SUGLI AUTOBUSAl via “Viaggiasicuro” Telecamere antiaggressione nei bus

Actt: il progetto si chiama «ViaggiaSicuro». Per ora sono sette in tutto esono state installate su cinque mezzi.Gli occhi elettronici sono collegati allacentrale dei vigili e in caso l’autistaravvisi una situazione di pericolo, faràscattare la registrazione delle immagini.Il tutto servirà per favorire le indagininei casi in cui i responsabili delleaggressioni riescano a scappare primadell’arrivo delle forze dell’ordine. Letelecamere sono già entrate infunzione e per potere attuare ilprogetto è stato necessario firmare unapposito accordo aziendale con gliautisti.(www.oggitreviso.it)

FIRENZENUOVE “PORTE”PER VIGILARELE PREFERENZIALIPiù porte telematiche per vigilare le

corsie preferenziali. Ma ancheapparecchi per sorvegliare l’accesso deibus turistici al centro. E’ quantoprevede il progetto di “ampliamentodel controllo telematico delle corsiedei bus” approvato dalla giuntacomunale. Il progetto prevede unostanziamento di 1.200.000 euro ed ècofinanziato dal ministerodell’Ambiente per un importo di700.000 euro nell’ambito di unospecifico accordo di programma.Obiettivo del progetto è ampliarel’attuale sistema di controllo deitransiti abusivi nelle corsie riservate altrasporto pubblico e di estenderlo alcontrollo dei pullman turistici in città. (La Nazione)

FORLÌ-CESENA24 FERMATE SENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE

Sono 24 le fermate autobus che, conl’inizio del 2009, sono accessibili

anche ai passeggeri disabili incarrozzina lungo la linea suburbana 92che collega Forlì e Cesena e servitacon i nuovi mezzi a metano conpianale ribassato e rampa di accesso.Le nuove banchine di fermata (12 aForlì, 7 a Cesena, 5 a Forlimpopoli-Capocolle), tutte segnalate conl’apposito simbolo, sono più larghe erealizzate eliminando ogni barrierafisica tra il marciapiede e la vettura. Ilprogetto pilota di allestimento dialcune fermate strategiche lungo lalinea 92, con risorse assegnate chesuperano i 50.000 euro.Sono inoltrestrutturati dei percorsi diavvicinamento che facilitano l’accessoalle vetture, rendendolo più sicuro. Ilpiano dei quattro comuni interessatiprevede sia l’acquisto di vetture concaratteristiche innovative chel’adeguamento e riprogettazione dellebanchine di fermata.(www.romagnaoggi.it)

Page 15: Bus Magazine 2009/2

“Ricette” anti-crisi:misura per misura Il decreto legge approvato a fine gennaio contiene norme in materia di famiglia,lavoro, occupazione e impresa. Una guida ragionata.

I A T T U A L I T À I I I

eeeNicolettaRomagnuolo

[Responsabile Servizio Fisco e Diritto d’Impresa Anav]

Con il decreto legge “anticrisi”n. 185/2008, convertito dallalegge n. 2 del 28 gennaio

2009, il Governo ha varato una serie dinorme in materia di famiglia, lavoro,occupazione e impresa, volte diretta-mente ed indirettamente a contrastaregli effetti negativi dell’attuale recessioneeconomica. Proroga della detassazionedei premi di produttività, deducibilitàparziale dell’Irap dall’Ires, revisione deglistudi di settore, soprattutto in talunearee del Paese, per rimodulare gli indi-catori di reddito agli effetti della con-giuntura, misure per favorire la mone-tizzazione dei crediti verso la PubblicaAmministrazione, esigibilità dell’IVA percassa: sono queste alcune delle misurepiù importanti proposte dal Governo afavore delle imprese per fronteggiare ladelicata congiuntura economica inter-nazionale e ridisegnare in funzioneanti-crisi il quadro strategico nazionale.Ma vediamo nel dettaglio di cosa sitratta.

Trasporto pubblico localeIl provvedimento dispone il recupero,nei confronti delle società per azioni amaggioranza pubblica maggioritariaesercenti servizi pubblici locali, costitui-te ai sensi del Testo unico delle leggisull’ordinamento degli enti locali, degliaiuti illegittimi corrispondenti alleimposte (e ai relativi interessi) non ver-sate per effetto dell’applicazione delcd. regime di “moratoria fiscale” (arti-colo 66, comma 14 del D.L. n.331/1993, convertito dalla L. n.427/1993). Le somme recuperatedovranno essere riassegnate ad unfondo da ripartire tra gli enti pubblici

territoriali per le esigenze del traspor-to pubblico locale non ferroviario edestinate, in particolare, al migliora-mento della sicurezza, all’ammoderna-mento dei mezzi e alla riduzione delletariffe.

IRAPIn deroga al principio generale di inde-ducibilità dell’Irap dalle imposte suiredditi, il provvedimento anti-crisi haprevisto la deducibilità, in capo ai sog-getti sia Ires che Irpef, di una quotaparte dell’Irap (il 10%), che colpisce ilcosto sostenuto dalle imprese per ilpersonale dipendente e assimilato

nonché la quota imponibile degli inte-ressi passivi e degli oneri assimilati, alnetto degli interessi attivi e dei proven-ti assimilati. In proposito, la relazione diaccompagnamento al provvedimentoprecisa che, per esigenze di semplifica-zione, la quota parte di IRAP deducibi-le va forfetariamente determinata inragione del 10% dell’imposta comples-sivamente dovuta dai soggetti passiviche hanno fatto concorrere nella baseimponibile spese per il personale o perinteressi passivi. Viene altresì prevista lapossibilità di far valere la predettadeduzione anche per gli anni prece-denti il 2008, qualora siano ancoraaperti i termini di cui all’articolo 38 delDecreto del Presidente dellaRepubblica n. 602 del 1973, fissati in 48mesi dalla data del versamento.

Esigibilità IVA per cassaPer ovviare agli effetti particolarmentegravosi che comporterebbe l’anticipa-zione del versamento dell’IVA da partedel cedente o prestatore, nell’ipotesi incui il pagamento dei corrispettiviavvenga in un momento successivo aquello dell’effettuazione delle opera-zioni, viene introdotto a regime il prin-cipio secondo cui l’IVA relativa alle ces-sioni di beni e alle prestazioni di servi-zi effettuate nei confronti di esercentiattività di impresa, arte o professione, èesigibile al momento dell’effettivopagamento dei corrispettivi e non piùal momento di emissione della fattura(come già avviene per le operazionieffettuate nei confronti di determinatecategorie di soggetti, quali gli enti pub-blici territoriali). In fattura deve essereespressamente indicato che si tratta di

4|

L’IRAPSUL PERSONALE

DEDUCIBILE(E CON GLIARRETRATI)

Page 16: Bus Magazine 2009/2

I I I A T T U A L I T À I

busmagazine |9

e tutti i dispositivi nuovi di controllodell’inquinamento di ricambio cherichiedono un’omologazione, venduti omessi in servizio nell’Unione europea,siano muniti di un’omologazione-tipoin base al regolamento in esame. Icostruttori dovranno anche garantire ilrispetto dei limiti delle emissioni fissatedal regolamento. Le misure tecnicheadottate dovranno poi garantire che leemissioni dallo scarico siano effettiva-mente limitate «per tutta la normaledurata di vita dei veicoli in condizionid’uso normali». Il compromesso raggiunto con ilConsiglio conferma la proposta dellaCommissione sui nuovi valori limiti delregime Euro VI. Pertanto, rispettoall’Euro V, applicata dall’1 ottobre 2008,ad esempio, la massa delle emissioni diparticolato consentita dal nuovo rego-lamento dovrà essere ridotta del 66%(10 mg/kWh), mentre nel caso degliossidi di azoto si prevede una riduzio-ne dell’80% (400 mg/kWh). I costrutto-ri dovranno inoltre equipaggiare moto-ri e veicoli in modo tale che le lorocomponenti suscettibili di esercitare uneffetto sulle emissioni siano concepite,costruite e montate in maniera da per-mettere ai motori e ai veicoli di soddi-sfare il regolamento durante il loro usonormale. A partire dal 31 dicembre 2012, leautorità nazionali dovranno rifiutarel’omologazione nazionale o l’omologa-zione-tipo CE ai “nuovi tipi” di motori odi veicoli che, a causa delle emissioni,non siano conformi al regolamento edalle sue misure di applicazione.Potranno invece essere rilasciati certifi-cati tecnici per livelli di emissione pre-cedenti all’Euro VI per i veicoli destina-ti all’esportazione fuori dall’UE. Inoltre,dal 31 dicembre 2013, le autoritànazionali dovranno cessare di ritenerevalidi i certificati di conformità dei “vei-coli nuovi” che non rispettano le dispo-

sizioni del regolamento.La Commissione dovrà adottare unaserie di misure applicative, in particola-re, riguardo alle emissioni di scarico,compresi i cicli di prova, all’applicazionedi sistema di misura portatili per verifi-care le emissioni effettive durante l’uso,al controllo e alla limitazione delleemissioni fuori ciclo ai fini del rispettodei limiti di emissione, alla fissazione deivalori limite per il numero di particelle«nel rispetto degli attuali, ambiziosirequisiti in materia ambientale», e alleemissioni a regime minimo. Ma anchesui sistemi OBD, sulla durabilità deidispositivi di controllo dell’inquinamen-to, sulle emissioni di anidride carbonicae sul consumo di carburante, sui carbu-ranti di riferimento (come benzina, die-sel, gas, bioetanolo, biodiesel e biogas),

sul corretto funzionamento degli stru-menti di controllo dell’inquinamento.Dovrà inoltre adottare particolariprovvedimenti per garantire il correttofunzionamento dei controlli sugli ossididi azoto. Gli Stati membri per la loroparte dovranno fissare sanzioni - effet-tive, proporzionate e dissuasive - dainfliggere in caso di violazione del rego-lamento, adottare tutte le misurenecessarie affinché siano applicate, enotificarle alla Commissione. In parti-

colare tutte le falsificazioni relative aomologazioni e manomissioni.Il compromesso con il Consiglio man-tiene la proposta originale di consenti-re agli Stati membri di introdurreincentivi finanziari da applicare ai veico-li prodotti in serie conformi al regola-mento e alle sue misure di applicazio-ne. Gli incentivi da applicare «a tutti iveicoli nuovi» commercializzati nelloStato membro interessato dovrannocomunque cessare entro il 31 dicem-bre 2013. Una volta entrate in vigore lemisure di applicazione, inoltre, gli Statimembri potranno concedere incentiviper adeguare i veicoli in servizio aivalori limite d’emissione e per demoli-re quelli non conformi al regolamento.I costruttori dovranno inoltre consenti-re agli operatori indipendenti «unaccesso illimitato e normalizzato» all’in-formazione sulla diagnostica di bordo(OBD), alle attrezzature di diagnosticae altre apparecchiature o strumenti,compreso il relativo software, e all’in-formazione sulle riparazioni e la manu-tenzione dei veicoli. Le norme previsteper i veicoli leggeri (artt. 6 e 7 del rego-lamento 715/2007) si applicano, anchea quelli pesanti. In particolare, le infor-mazioni comprendono l’identificazioneinequivocabile del veicolo, i manuali diuso e manutenzione, i manuali tecnici,le informazioni sulle componenti e lediagnosi, gli schemi di cablaggio, i codicidiagnostici di guasto, il numero di iden-tificazione della calibratura del softwareapplicabile a un tipo di veicolo, le infor-mazioni su strumenti e accessori bre-vettati e fornite per mezzo di tali stru-menti e accessori brevettati e le infor-mazioni sui registri di dati e dati bidire-zionali di monitoraggio e prova. Icostruttori potranno inoltre fatturarespese ragionevoli e proporzionate diaccesso alle informazioni per la ripara-zione e la manutenzione dei veicoli.

eee

[

]

SI APPLICAAI VEICOLI

PER ILTRASPORTOPERSONE

Page 17: Bus Magazine 2009/2

D a James Bond aiRoutemaster : sarà l’AstonMartin a disegnare i nuovi

caratteristici autobus rossi a due pianiche torneranno sulle strade di Londranel 2011. La casa automobilistica britannica, iconadi 007, ha vinto la gara lanciata dall’am-ministrazione per disegnare, insiemealla Copaco Design, i Routemaster delnuovo millennio. Tanti i punti di forza:emissioni zero, pannelli solari, pavimen-ti in legno, tetti in vetro e altissimamanovrabilità. Ma nessuna porta pieghevole super-elettronica: i nuovi bus manterranno ilclassico portellone (aperto) da cui ipasseggeri potranno scendere e salirein libertà, agevolati da un pianale moltobasso. I Routemaster erano stati tolti dallestrade nel 2005 dalla precedenteamministrazione comunale, ad eccezio-ne di alcuni esemplari “only for tou-rists”, e sostituiti con più spaziosi pul-

lman snodabili, obiettivamente meno‘british’. Durante la campagna elettora-le, il neo-sindaco di Londra, BorisJohnson, aveva promesso che avrebberiportato in auge i classici pullman rossia due piani, un’icona londinese da oltre50 anni. Detto, fatto. La Aston Martin, la casa produttrice diautovetture sportive quintessenzadello stile British, da sempre le preferi-te di James Bond, ha vinto il concorsocon un progetto, concepito in partner-ship con lo studio Foster&Partners, incui ridisegna il Routmaster del XXIsecolo. Il progetto dell’Aston Martin deve peròdividere il primo gradino del podio,oltre al premio da 25 mila sterline, conquello proposto dalla Capoco Design,azienda basata nel Wiltshire. Entrambele case hanno puntato sull’innovazionee materiali all’avanguardia. Minimocomun denominatore dei due progettiè comunque il portellone posterioresempre aperto dal quale i passeggeri

possono salire e scendere quandovogliono, così come nei tradizionali“Double Decker” protagonisti in tantifilm dove i protagonisti prendono dav-vero il bus “al volo”. Un portavoce del Transport forLondon, l’azienda dei trasporti pubblicilondinese, ha detto che il nuovomodello Routmaster potrebbe far lasua prima corsa nel 2011. In tempo,quindi, per garantire il servizio ai Giochiolimpici del 2012. Sia il progetto dell’Aston Martin chequello della Capoco dovranno ora pas-sare le forche caudine dello studio difattibilità e quindi approderanno allecase produttrici. «Il meglio del vecchiocon il meglio del nuovo» è lo slogan

34|

Londra il ritornodel “Double Decker”Riparte la stagione degli autobus a due piani. Tra le aziende che lo produrrannoanche la “mitica”Aston Martin, la casa che creava le auto di James Bond.

eee

I E S T E R I I I I

Page 18: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |47

ed a Borgo S. Lorenzo. CAP diventavasempre più un punto di riferimento perla sua città e il suo territorio. Verso lafine degli anni ’70, un’iniziativa in parti-colare conferì fama e prestigio allaCooperativa, oltre a rivelarsi anche unafonte di finanziamento. La carenza dimoneta divisionale che si verificò inItalia nel 1978 e che provocava nonpochi problemi per il pagamento deibiglietti alle macchinette emettitrici, chefunzionavano appunto con le moneteda 100 lire, fu ingegnosamente risoltacon l’emissione di “biglietti metallici”,gettoni ad hoc coniati in sostituzionedella moneta. I gettoni, piccole opered’arte realizzate dallo scultore Bino Biniche riportavano su un lato un segnozodiacale e sull’altro un “pezzo dellastoria di Prato”, mostrandone i monu-menti storici, i personaggi più impor-tanti, le iniziative sociali rimarchevoli ,ben presto divennero la moneta di usocomune dei pratesi, surrogato delle100 lire, ed ambita dai collezionisti edai turisti. Quando si provvide al ritirodei gettoni, dei 3.000.000 di pezzi pro-dotti ne furono restituiti solamente500.000, mentre gli altri vennero trat-tenuti per collezione.

Il volano del turismo Di pari passo con la sua crescita, CAPiniziò a diversificare le proprie attivitàorientandosi verso il settore che costi-tuiva il suo naturale sbocco commer-ciale, il turismo. Dal 1964, anno in cuiè stata inaugurata la prima agenziaCAP Express di Piazza Duomo, l’azien-da si è affermata anche come gruppoturistico potendo annoverare, in unpercorso di quaranta anni, agenzie diviaggi a Prato e Firenze, un tour opera-tor (CAP Viaggi), un’azienda di inco-ming (Joy Planet), un hotel di alta cate-goria in Firenze, l’ Hotel Raffaello. Dal1994 la CAP si è assunta la gestionedei parcheggi della città, con la costitu-

zione di una nuova società,la “Prato Parcheggi”, oraridenominata Essegiemme,che, partecipata da aziendepubbliche, ha completatola gestione del sistemadella mobilità - trasporto esosta - all’interno di Prato.Nel 1998, CAP ha parteci-pato, con ATAF e FlorentiaBus, alla costituzione di Li-nea SpA, laprima società di trasporto pubblicolocale a partecipazione mista pubblico– privata con maggioranza privata.L’azienda, che iniziò a esercire il servizioil I gennaio 1999, con un parco mezzi direcupero per gestire le linee debolidella rete ATAF, festeggia nel 2009 ilproprio decennale, segnato da una soli-da struttura finanziaria ed efficienzagestionale. La strategia di espansionesocietaria, che mira a muoversi daFirenze verso il mare, ha conosciuto uncompletamento territoriale con leoperazioni di privatizzazione dellesocietà di trasporto pubblico. CAP, inpartenariato con Lazzi, ha partecipatoe vinto le gare indette dalle Province diLucca, Pisa, Pistoia, Livorno per la ces-sione di una parte del pacchetto azio-nario delle rispettive società. La sinergiacon Lazzi che ha permesso l’acquisizio-ne di quote nelle società CLAP(Lucca), COPIT (Pistoia), CPT(Pisa),ATL (Livorno) ha consentito di darevita al progetto Compagnia ToscanaTrasporti (CTT), holding di servizi chepone le basi per la creazione di ungruppo toscano del trasporto pubblicoche si appresta a competere con igrandi gruppi nazionali e internazionali

per le prossime gare d’appalto.

La rete ad alta mobilitàIl rapporto tra CAP e il suo territoriodi Prato è sempre stato molto forte el’azienda è sempre stata molto sensibi-le ai mutamenti che riguardavano que-st’area. Alla fine degli anni novanta lacittà era profondamente cambiata e ilservizio di trasporto pubblico necessi-tava di una trasformazione per poterrispondere efficacemente alle esigenzedegli utenti. Fu così che nacque il siste-ma LAM (2003). Le Linee ad AltaMobilità (LAM) sono state costruite sulmodello delle metropolitane: raziona-lizzando il servizio in modo da garanti-re, a parità di risorse, maggiore fre-quenza (passaggi ogni sette minuti). Ilrisultato è una rete molto leggibile eorganizzata secondo snodi che per-mettono di muoversi più agilmentesulle linee. La LAM ha un privilegio neltraffico, grazie allo sforzo infrastruttura-le compiuto dal Comune di Prato perla costruzione di corsie preferenziali (inmolti casi in contro flusso). Il sistemaLAM è fondato sull’intermodalità: icapolinea si trovano in corrispondenzadi parcheggi scambiatori e di stazioniferroviarie così da poter offrire all’uten-za un sistema integrato e completo di

I I I LA NOSTRA STORIA I R U B R I C A

Un vecchio bus della CAP

[

]

LA “LAM”UN SISTEMA

MODELLOPRONTO ALLAESPORTAZIONE

Page 19: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |27

L’AUTOBUSDI ROBINHOE QUELLODI ADRIANO

Robinho (il chiacchieratissimobrasiliano del Manchester City,giocatore della Premier League) eAdriano (stella brasiliana dell’Inter)sono accomunati oltre che dalsuccesso con il pallone, dal “difficile”rapporto con gli autobus. Sui sitiinternet specializzati di sport, infatti, siracconta come l’uno e l’altro nella lorocarriera hanno avuto ritardi e difficoltàa raggiungere i campi di allenamento.Ma ben diversi tempi e modi. ARobinho, infatti i colleghi delManchester hanno regalato unabbonamento all’autobus per vederloarrivare finalmente in orario al campo:dono risultato inutile perché il ilbrasiliano del City ha deciso dicomprarsi una Lamborghini da 250mila

euro, e di arrivare con “mezzi propri”.Adriano, invece, l’autobus lo dovevaprendere quando era ancora unragazzino, e nei ricordi del suoallenatore del Flamengo, CarlosAlberto, il problema maggiore era cheogni tanto Adriano Leite Ribeiroproprio non si presentava al campo:“Era un ragazzo molto povero e moltotimido; spesso non veniva agliallenamenti semplicemente perché nonaveva i soldi per l’autobus”.

UN DEPOSITODI PULLMANSUL CAMPODI ATLETICAA Genova protesta ilcoach dei campioni

L’ultimacampionessauscita dal suovivaio è MartinaRosati, azzurradella staffetta, mala sua storia è

ricca di soddisfazioni. Angelo Gazzo è ilcoach dell’atletica ligure perantonomasia, sul campo di Sturla ci ènato. E l’idea di vedersi sfrattato perfar posto a una rimessa di autobus,

come sembra ormai deciso nelleintenzioni del Comune, non riesceproprio ad accettarla. «Vivo sul campodi Villa Gentile dal lontano 1980, primacome atleta ed ora come tecnico -spiega sconsolato -. Villa Gentile èl’unico campo di atletica leggera inLiguria dove si possa svolgere l’interaattività (i lanci su altre strutture non èpossibile effettuarli). Ogni giorno viene usata da centinaia diutenti di ogni fascia di età. Ci siallenano atleti della Nazionale e unnumero consistente di atleti di elevatolivello nazionale. Chiudere l’impianto diSturla, considerando i tempi biblici diuna impresa del genere, significherebbedare un colpo durissimo al movimentoatletico della città ed alle societàsportive che operano solo suquell’impianto in quanto l’unicodedicato esclusivamente all’atleticaleggera».(da il giornale.it)

UN GIORNALEGRANDECOME UN BUS Cosa c’è di meglio di una pubblicitàche fa il giro della città? E’ quello chehanno pensato all’ufficio marketing del“Giornale di Brescia”, dove hanno“fasciato” un intero mezzo con lapubblicità del giornale, e poi sonoandati di piazza in piazza apubblicizzare il quotidiano. Lo slogan?“Desideriamo incontrarti, ascoltarti,parlarti, prendere un caffè insieme,affinché il Giornale di Brescia diventisempre di più il tuo giornale”.

ARosario, una città a 500 km daBuenos Aires, per combattere

l’omofobia si è pensato di stamparesugli abbonamenti degli autobus(l’anno scorso ne sono stati emessi13 milioni) slogan per agevolare ilrispetto per gay e lesbiche. Il provve-dimento è stato ben visto dalla Vov,

un’associazione di omosessuali elesbiche locale, secondo la quale cosìfacendo i problemi legati alla comu-nità omosessuale diventerannooggetto di dibattito o almeno diriflessione per molte più persone.

(da babiloniamagazine.it)e

A BUENOS AIRES BIGLIETTI BUSA FAVORE DI GAY E LESBICHE

Page 20: Bus Magazine 2009/2

Sostegno alla mobilità. La Commissione europea intende con-cedere sovvenzioni per azioni a soste-gno delle politiche di mobilità sosteni-bile per gli agglomerati urbani. Tali azio-ni dovrebbero promuovere una mobi-lità urbana sostenibile, sulla base diquanto indicato nel Libro Verde “Versouna nuova cultura per la mobilità urba-na”. Il budget disponibile è di 5 milionidi euro. Il contributo comunitario puòcoprire tra il 10% e il 50% del totale deicosti ammissibili per l’azione. I progettidevono, in particolare, contribuire adattuare e verificare misure tese amigliorare la fluidità del traffico, ridurre

la congestione e l’inquinamento nellecittà, migliorare l’accessibilità e renderepiù sicuro il trasporto urbano. Le azio-ni devono essere visibili, tangibili e ope-rative. Esse vanno realizzate tra unminimo di tre e un massimo di cinquecittà e Paesi in diversi Stati membridell’Unione europea. Le propostedovranno pervenire a Bruxelles entro il31 marzo 2009 al seguente indirizzo:European Commission Directorate -General Energy and Transport DM 28- 0/110 - Archives B-1049 Brussels;www.civitas-initiative.eu eee(da Il Sole 24 Ore)

busmagazine |33

I I I S V I L U P P O I

Il Forum CIVITAS offre una piattaforma per lo scam-bio di idee ed esperienze tra le 17 città pilota che par-

tecipano all’iniziativa CIVITAS II e con altre città impe-gnate a introdurre strategie ambiziose per la realizza-zione di trasporti urbani non inquinanti. Quelle chepartecipano al Forum CIVITAS traggono vantaggio dal-l’esperienza condivisa delle città europee più avanza-te nel settore dei trasporti urbani.

LE CITTÀ DEL FORUMIl Forum CIVITAS è aperto a tutte le città che voglionosaperne di più sull’utilità e sulle misure a supporto ditrasporti urbani puliti e realizzare in modo proattivo illoro impegno a partecipare.

VANTAGGILa partecipazione al Forum CIVITAS comporta nume-rosi vantaggi a diversi livelli, tra cui assistenza nellaformulazione delle politiche, apprendimento e condivi-sione delle informazioni e richiesta di finanziamenti.

RIUNIONI DEL FORUMIl Forum CIVITAS funziona a due livelli strettamentecorrelati per radunare i partecipanti, aiutarli a condivi-dere conoscenze tecniche e di gestione e favorirel’elaborazione di raccomandazioni a livello politico.

COME DIVENTARE MEMBRIL’ammissione è basata su un impegno ambizioso neiconfronti di una linea programmatica di trasportiurbani sostenibili, avallata a livello politico dalla cittàpartecipante. La domanda consiste nella presentazio-ne della Dichiarazione firmata del Forum CIVITAS.

LE MISURE CIVITASSono state individuate otto categorie di misure checostituiscono gli elementi essenziali di una strategiaintegrata. Ogni città CIVITAS sceglie una serie appro-priata di misure tra quelle fondamentali e le abbina inmodo da formare soluzioni integrate per la realizza-zione di trasporti urbani puliti e implementa una strut-tura di pianificazione adeguata che assicuri sostegno ecoinvolgimento politico e definisca le partnershipnecessarie per la realizzazione dei piani.(da www.civitas-initiative.net).e

Il Forum CIVITAS

Page 21: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |3

In Copertina:Foto di Paolo Caprioli

busmagazine

13

31

13

4644

37

5

1227

10

34

EditorialeIl trasporto pubblico nel“piano italiano” contro la crisi 1Giuseppe Francesco Vinella

Attualità“Ricette” anti-crisi:misura per misura 4Nicoletta Romagnuolo

La mobilità verde:è targata “Euro VI” 8Gabriele Montecorboli

Il casoIl semaforo strizza l’occhio:e il serpentone paga... 10Paola Galantino

Dal “gotto” allo spinelloe la sicurezza va in fumo 12Virginia Lupo

AttualitàCustomer satisfactionle nuove regole d’oro 20Alessandro Cesari

Flash 22

Specialea cura di Paola Galantino

Guida pratica alla compilazionedei moduli comunitari per le assenze del conducente (ferie o malattia) 23

Flash 27

AziendeMercato dell’autobus immatricolazioni a -3,7% 29

Il casoDimmi dove ti siedi ...e ti dirò chi sei 30

AssociazioneTarghe Anav alla memoriadi Liscio, Pampanelli e Romano 31

SviluppoLa UE investe 8 miliardiper il trasporto urbano 32

EsteriLondra il ritornodel “Double Decker” 34

OpinioniGuerra di religionesulle fiancate dei bus 44Alessandro Cesari

RubricheViaggiare in Europa 36Regioni province comuni 38La sentenza 42Dalla parte del passeggero 43La nostra storia 46

Bimestrale di politica e cultura dei trasporti • Anno 9 • Numero 2 • sped. in abb. post. 70% - DCB Roma • € 5,00

busn.2 • 2009Marzo • Aprile

ITALIA: COSA DICE IL DECRETONE

UE: 8 MILIARDI

PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

TRASPORTO PERSONE: ARRIVA L’EURO VI

Tutte le “ricette”

anti-crisi

Page 22: Bus Magazine 2009/2

La Qualità e le norme della fami-glia ISO 9000 hanno ormaiassunto un ruolo fondamentale

per il successo di un’azienda sul merca-to: è infatti il livello della prestazioneofferta la principale arma concorren-ziale nel business dei servizi.Lo stesso concetto di Qualità si è for-temente modificato nel tempo, e da unambito strettamente industriale si èadattato alla realtà dei servizi; origina-riamente associato a un contenuto diestetica più che di sostanza, si è succes-sivamente trasformato in attenzione alrispetto delle specifiche e delle proce-dure nelle fasi specificamente produtti-ve, per estendersi in questi ultimi anniall’ambito organizzativo più in generale,

impattando sui processi oltre che sulprodotto/servizio finale. La Qualità è dunque divenuta un fatto-re strategico, legato ad una riconversio-ne globale e culturale in cui la preven-zione sostituisce la correzione, e in cuinulla deve essere lasciato al caso, mavanno costituite norme e procedurechiare e ben definite per ogni attività.Del resto, essendo il servizio un ele-mento più soggettivo e meno legatoalle nuove tecnologie, è maggiormentesottoposto allo spirito critico del clien-te rispetto al prodotto tradizionale; e,d’altra parte, per le caratteristicheintrinseche del servizio, in questo ambi-to risulta più difficile misurare i risultatidi qualità.

In particolare, il settore dei trasporti èstato negli ultimi anni interessato dauna nuova attenzione per la Qualità ela Customer satisfaction, favorita dalegislazioni nazionali e locali, e dalla tra-sformazione del mercato in corso, cheha ormai imboccato la direzione dell’af-fidamento dei servizi alle aziende attra-verso procedure concorsuali. Tali nor-mative prevedono, tra l’altro, il rispettodi standard minimi di qualità ed effi-cienza nell’esercizio, l’effettuazioneperiodica di rilevazioni di Customersatisfaction, il conseguimento di certifi-cazione di qualità, la stesura di Cartedei servizi, l’istituzione di sistemi di inte-razione con l’utenza e di gestione deireclami.

20|

Customer satisfactionle nuove regole d’oro Il successo di un’azienda sul mercato si misura sul livello della prestazioneofferta, dove la “prevenzione” ha sostituito la “correzione”.

eeeAlessandroCesari

[Responsabile Servizio Relazioni esterne e Sistemi informativi Anav]

LE NOVITA’ DELLA REVISIONE 2008Ecco quali sono i principali chiarimenti della nuova ISO 9001:2008, messi a confronto con la versione precedente dell’anno 2000:

n Nel paragrafo “Sistema di Gestione per la qualità”, nellaversione del 2000 si specificava che l’organizzazione dove-va identificare i processi, stabilire la sequenza e le intera-zioni fra essi e monitorare, misurare ed analizzare i pro-cessi. Inoltre, si parlava già dei processi che l’organizzazio-ne dava all’esterno, affermando che questi dovevano esse-re controllati. Con la revisione, si chiarisce meglio come debbano essereposti sotto controllo da parte dell’organizzazione proprioquei processi che la stessa esternalizza.

n Nel paragrafo dedicato alle “Risorse umane”, nella ver-sione del 2000 si affermava la necessità che il personale, lecui attività avevano influenza sulla qualità del prodotto,avesse un’adeguata istruzione, addestramento, abilità epreparazione. Con la revisione del 2008 si chiarisce meglio come debbaessere ampliata la formazione del personale in quanto laconformità del prodotto ai requisiti è influenzata indiret-tamente dall’operato del personale stesso. Ciò si traducein un maggior sforzo che le organizzazioni dovrebberoporre in essere al fine di istruire ed addestrare gli addetti.

I A T T U A L I T À I I I

Page 23: Bus Magazine 2009/2

46|

La CAP è una società cooperati-va fondata nel 1945 su iniziativadell’allora Sindaco di Prato Dino

Saccenti e dell’imprenditore prateseAlfredo Menichetti. La Cooperativa,fondata da trenta cittadini diversi perprofessione ed orientamento politico,nasceva per ristrutturare il servizio ditrasporto pubblico spazzato via dallaguerra contribuendo al ritorno allanormalità e alla ripresa economica esociale del territorio, trasportando glioperai al lavoro nelle industrie tessili.I primi autobus erano mezzi trovatiabbandonati, sfuggiti alle perquisizionidei tedeschi oppure ceduti dal coman-do degli Alleati. Il bacino servito siestendeva, fin dal 1949, a tutte le frazio-ni limitrofe di Prato comprendendoanche linee per Firenze, Montemurlo,Montale, Poggio a Caiano, Signa,

Calenzano, il Mugello e la Val diBisenzio. Dal 1949 al 1955, in una fase di difficol-tà economia, CAP riuscì a resistere allacrisi nonché alle forze centrifughetendenti allo snaturamento dellaCooperativa grazie alla coesione deisuoi soci lavoratori. Paradossalmente, ilcommissariamento (1951), richiesto agran voce dai lavoratori pronti a grandi

sacrifici pur di salvare l’azienda in cuiavevano creduto, fu l’atto che ne con-sacrò la rinascita.Gli anni che seguirono videro una sem-pre maggiore radicalizzazione sul terri-torio con una CAP che si era afferma-ta come unico vettore operativo nelcomune. Il parco mezzi crebbe di paripasso con l’espansione nel territorioextraurbano conseguente all’acquisizio-ne di alcune autolinee da altri vettoricome Sita, Lazzi, Copit e Veta.

Lo sviluppo della cooperativaAllo sviluppo della Cooperativa feceroseguito investimenti immobiliari: neglianni ’60 fu allestito il complesso dire-zionale di piazza Duomo, l’officina di viaVestri a Prato, la sistemazione di auto-rimesse e garage a S. Quirico di Vernio

[

]

UNA AZIENDAVOLUTA

DAI CITTADINIE SVILUPPATACON LA CITTA

1945: PRATORIPARTE IN BUSCON LA CAPStoria di una società cooperativa nata nell’immediato Dopoguerra con mezzi abbandonati, per riportare gli operai al lavoro.

Page 24: Bus Magazine 2009/2
Page 25: Bus Magazine 2009/2

28|28|

0q Desidero acquistare n. …… spazi pubblicitari sulla rivista Bus Magazine

n. … pagine intere n. … mezze pagine n. … 1/3 di pagina n. … box b/n q col. q

n. … II o III copertina n. … IV di copertina n. … pagine inserto n. … redazionale

q Desidero sottoscrivere n. abbonamento/i alle seguenti condizioni:.

q n. 1 abbonamento q n. … abbonamenti con riduzione del 20% q n. … abbonamenti con riduzione del 30%

per un totale di € .............................

Cognome……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Nome …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Indirizzo ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

CAP …………………………… Città …………………………………………………………………………………………………………… Prov. …………………………

Tel …………………………………………………… Fax …………………………………………………… E-mail ……………………………………………………………

q c/c postale intestato a Promobus S.r.l. n. 31580004

q c/c bancario intestato a Promobus S.r.l. Banco Posta IT 89 S 07601 03200 000031580004

"

*Tutela della privacy L. 675/96: Titolare del trattamento dei dati è Promobus Srl, con sede in Piazza dell’Esquilino, 29 – Roma. Ogni richiesta di recesso, correzione,cancellazione, opposizione, ecc. deve essere indirizzata al titolare.

Il costo per l’abbonamento annuale alla rivista

Nel caso si volessero sottoscrivere più abbonamenti saranno applicate le seguenti riduzioni:– da due fino a cinque sottoscrizioni: sconto del 20% – oltre le cinque sottoscrizioni sconto del 30%

è di € 30

Pagina colore € 8001/3 di pagina colore € 5001/2 pagina colore € 600

Box bianco e nero € 300Box colore € 500Redazionale € 500

II e III di copertina a colori € 1.500 IV di copertina a colori € 2.000Pagine inserto € 1.500

ABBONAMENTI 2009

LISTINO SPAZI PUBBLICITARI 2009

ORDINE DI ACQUISTO

(i prezzi s’intendono al netto di IVA 20%)

(i prezzi s’intendono al netto di IVA 20%)

TARIFFE E FORMATI

* L’ordine di acquisto sarà ritenuto valido solo se accompagnato da fotocopia del bonifico bancario o del versamento postale dainviare a Promobus al fax n. 06 4821204* Per la pubblicità si invita a spedire il presente modulo ed a contattare Promobus S.r.l.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a Promobus S.r.l. tel. 064879301 • e-mail [email protected]

bus

bus

Edizioni Promobus SrlP.za dell’Esquilino, 29 – 00185 RomaTelefono 06.48.79.301 (r.a.) Fax 06.48.21.204E-Mail: [email protected]

Page 26: Bus Magazine 2009/2
Page 27: Bus Magazine 2009/2

sto protocollo, che di fatto si rifaceva auna normativa precedente, la cosiddet-ta Iervolino-Vassalli – venivano incari-cati i Sert, che giudicarono “buona” lanuova normativa: per il presidente diFederserd (federazione dei Sert), AlfioLucchini, quelle interessate dal provve-dimento sono “categorie importantiper la sicurezza dei cittadini” e il ruolo

dei Sert “è un giusto ruolo tecnico, cheattiene alla consolidata professionalitàdel personale, all’interno delle compe-tenze sanitarie complessive delle azien-de sanitarie”. Il commento di RiccardoDe Facci, responsabile tossicodipen-denze del Coordinamento nazionaledelle comunità di accoglienza (Cnca), fuinvece meno ottimista: “In una logica di

|15magazinebus

I I I I L C A S O I

Chi conduce un mezzo pubblico ha responsabilitàmorali nei confronti dei trasportati e ha il dovere di

mettersi alla guida totalmente sobrio e senza aver assuntosostanze stupefacenti. Anche se alla Rt, la spa pubblica chegestisce il trasporto in provincia di Imperia, non sono maiaccaduti incidenti o comunque episodi che possano farpensare a un comportamento colpevole da parte degliautisti, né alcun conducente di bus è mai stato licenziatoper aver guidato in preda ai fumi di alcol o droghe, il nuovol’amministratore delegato dell’azienda di via Nazionale haadottato il protocollo Stato-Regioni sulla prevenzione. “Si tratta di controlli previsti dalla normativa - afferma l’an-ministratore delegato Enzo Amabile - che tuttavia nontutte le aziende applicano anche perchè rappresentano uncosto notevole. Ma la sicurezza del personale e dei passeg-geri vale molto di più e l’azienda ha stabilito che tutti colo-ro che si pongono alla guida dei nostri mezzi debbanoessere giudicati idonei e per questo debbano essere sotto-posti a visita medica».

Alcol, sostanze stupefacenti, ma anche uso dei cel-lulari nel mirino della Riviera Trasporti che stapuntando molto sulla sicurezza.

«Stiamo inviando a tutti i nostri dipendenti - dice ancoraAmabile - una nota in cui viene loro ricordato che il cellu-lare deve essere utilizzato con estrema cautela per untempo brevissimo ed esclusivamente per motivi di servi-zio. E’ vero che come le forze dell’ordine anche gli autistidei mezzi pubblici non sono sottoposti al divieto di telefo-nare mentre guidano, ma è anche vero che la legge nonprevede l’uso del cellulare per telefonate chilometriche e

per motivi personali». In altre parole il cellulare può essere usato ma soltanto pertelefonate brevi e per motivi di servizio. Tornando allacampagna contro alcol e droghe, entro l’anno tutti i 250autisti della Rt si recheranno a Genova presso il centrospecializzato delle Ferrovie, l’unico abilitato alla valutazio-ne degli autoferrotranvieri, per essere sottoposti alle visi-te finalizzate a capire se negli ultimi tempi siano stateassunte droghe o alcol.

«Non vogliamo - ha ancora aggiunto Amabile - anche senon c’è mai stato alcun problema di questo tipo, che anchequi possa accadere quello che è successo in altre realtàcome Genova dove qualche anno fa una autista risultòpositiva a sostanze stupefacenti dopo essere finita fuoristrada con un bus carico di passeggeri e all’inizio di que-st’anno è stata licenziata perchè aveva avuto una valutazio-ne negativa, sul recupero, rilasciata dalla comunità per tos-sicodipendenti dove aveva accettato di curarsi».

Entro la fine dell’anno la Riviera Trasporti conta di averfatto esaminare ognuno dei dipendenti che quotidiana-mente prestano servizio sugli autobus. La decisione presaappena il nuovo Amministratore delegato ha assunto ladirezione dell’azienda anche per l’esistenza della leggenazionale, non ha trovato oppositori.I rappresentanti sindacali hanno però voluto sottolineareche vigileranno sul metodo e sull’applicazione della leggeaffinchè a ogni dipendente sia garantita riservatezza rispet-to ai colleghi, sui risultati dei test. Ogni anno tutto il per-sonale viaggiante verrà nuovamente sottoposto a test. e(dal “Secolo XIX” del 14 gennaio 2009)

IMPERIA: Test preventivisu alcol e stupefacenti

i comuni

Page 28: Bus Magazine 2009/2

40|

R U B R I C A I R E G I O N I P R O V I N C E C O M U N I I I I

FIRENZEUN BIGLIETTO PER L’OSPEDALEPER BAMBINIAtaf ha stampato biglietti speciali per

il bus, il cui ricavato andrà allaricerca contro le malattie respiratoriee polmonari dei bambini. E’ il progetto“RespiriAmo Meyer”, con cui l’aziendadi trasporti dell’area fiorentina e laFondazione Meyer (ospedale perbambini) sono unite per il sostegno allaricerca contro le malattie respiratoriee polmonari dei bambini. Ataf ha infattipredisposto 500mila biglietti speciali dadue corse, e rinuncerà ai ricavi sullaseconda corsa che andrà totalmente asostengno della ricerca scientifica. Ognibiglietto ha una grafica speciale,dedicata all’evento, curata dalle artisteche collaborano con la FondazioneMeyer.

PIEMONTEVIA LIBERA A BIBLIOTECA DI CHIVASSOSarà all’interno del “Movicentro”Èstato approvato il nuovo progetto

preliminare per l’inserimento dellabiblioteca civica all’interno delMovicentro di Chivasso. Il nuovoprogetto prevede il completo ridisegnodella piazza antistante, integrata con ilterminal autobus, con gli spazicommerciali e i servizi all’utenza.L‘ingresso principale è collegato allanuova biglietteria per autobus e treniche mantiene, al piano terra, le suefunzioni di accoglienza, emeroteca,lettura, biglietteria, mentre al primopiano ospita zona ragazzi/bambini,mediateca e back office. Il progettovale 2 milioni e 700 mila euro, con uncontributo regionale di 1 milione e 600mila euro.(da Asca)

ROVIGODUE NUOVIBUS A METANO

Grazie ai finanziamenti regionalidestinati alla aziende di trasporto

pubblico polesane, il Comune di Rovigoacquisterà due nuovi autobusalimentati a metano per il serviziourbano nel capoluogo polesano. I nuoviacquisti si aggiungeranno ai 35 mezzigià circolanti; salgono a 9 gli autobuscomprati dall’amministrazionecomunale negli ultimi 2 anni. L’acquistodei nuovi autobus rientra nel pianodelle azioni strutturali per migliorare laqualità dei trasporti, svecchiare l’etàmedia dei mezzi circolanti e migliorarela salubrità dell’ambiente della città.(www.rovigooggi.it)

BOLOGNAFERMATE EXTRAURBANE PERICOLOSEUn ordine del giorno della Provincia

di Bologna che sollecita lacostruzione di pensiline nelle fermatedi autobus extraurbani sulle stradeprovinciali, idonee a garantire lasicurezza dei passeggeri in attesa. Ildocumento presentato in Consiglioritiene prioritaria la sistemazione dellefermate in cui manca la piazzola disosta. Dopo aver considerato i tagli dibilancio previsti dall’Amministrazione,invita la Giunta a controllare affinché laSocietà reti e mobilità (Srm) attivi unpiano coordinato con gli entiproprietari delle strade. (da www.sassuolo2000.it)

GROSSETOPROGETTO SUPER FUSIONETra Rama, Train,Atm e Lfi “Percorso per la realizzazione del

progetto Toscana del Sud”: èquesto il titolo del progetto che, inpoche pagine, mette nero su biancostrategie e obiettivi dell’ipotesi difusione fra Rama (Grosseto), Train(Siena), Atm (Piombino) e Lfi (Arezzo).La fusione porterebbe alla nascitadi un soggetto da “collocarsi tra leprime dieci realtà italiane” del settore,con un fatturato annuo di 80 milioni dieuro, mille addetti e 30 milioni divetture-km/anno. Il documento portale firme congiunte dei quattropresidenti delle società di trasporto,ma non vede ancora il coinvolgimentodelle proprietà aziendali e quindi leProvince ed i Comuni, e quindi ad oggiè poco più di una bozza progettuale.

LECCOSCONTI AGLI STUDENTI DELLE SUPERIORI La Provincia di Lecco ripropone

anche per l’anno scolastico in corsouna specifica agevolazione tariffaria pergli studenti residenti in Provincia diLecco costituita dall’abbonamentogratuito per il mese di maggio.Glistudenti che possono richiedere laconcessione del contributo devonofrequentare scuole superiori e statali,istituti secondari parificati e privati consede in Provincia di Lecco e nelleProvince confinanti; utilizzare l’autobusper recarsi a scuola; sostenere uncosto mensile superiore a euro 60 perl’acquisto dell’abbonamento mensile.

Page 29: Bus Magazine 2009/2

potrebbe e dovrebbe sfruttare persostenere i settori (ad esempio, quellodel noleggio autobus con conducente)più pesantemente colpiti dagli effettidella crisi.Funzionale alla revisione degli studi disettore prevista dal decreto anticrisi èl’iniziativa della So.Se. (la Società per gliStudi di settore del Ministerodell’Economia e delle Finanze) di moni-torare gli effetti della crisi sui soggettiche applicano gli studi di settore, attra-verso la predisposizione di un appositoquestionario. Contrazioni degli ordini,difficoltà di accesso al mercato del cre-dito, ritardi riscontrati nei pagamenti aifornitori e negli incassi dai clienti, ridu-zioni di personale, oltre ad informazio-ni sui dati del conto economico (ricavi,costi di acquisto di materie prime, costiper la produzione di servizi, costi dellavoro, ecc.): sono queste alcune dellenotizie che il contribuente potrà forni-re all’Amministrazione Finanziaria attra-verso la compilazione, anche in forma

anonima, del questionario. Si tratta di un’iniziativa di grande utilitàper reperire informazioni utili ad analiz-zare lo stato di crisi che gli operatorieconomici hanno vissuto nel 2008 edindividuare quindi, nel modo più miratoe selettivo possibile, per ciascun setto-re e per territorio, i necessari correttiviagli studi di settore che saranno appli-cabili per l’anno 2008.La trasmissione del questionario dovràavvenire, in via telematica, entro il 5marzo 2009, per consentire alla So.Se.di analizzare i dati forniti dai contri-buenti, unitamente a quelli provenientida altre fonti informative (individuate inparticolare nelle più importanti banchedati di Istituti di ricerca pubblici e priva-ti, nella Rete degli Esperti appartenential mondo dell’Università e a primariIstituti di ricerca), in tempo per la riu-nione della Commissione degli esperti,già fissata per la fine di marzo, chedovrà varare gli opportunicorrettivi.eee

I I I A T T U A L I T À I

busmagazine |7

Il Consiglio regio-nale del Lazio ha

all’ordine del giornola discussione di una legge regionale per regola-mentare il servizio di noleggio autobus e servizi dilinea Gran Turismo (ovvero le modifiche alla leggedel ’98). L’urgenza di trattare questo tema – comerisulta dalla relazione alla proposta di legge regio-nale – deriva dal mancato recepimento nel Laziodella legge 218/03 e l’obiettivo di “contrastare possi-bili distorsioni della libera concorrenza nel settoredel trasporto su strada di viaggiatori”. Per questimotivi la Commissione Europea ha fatto pressionisul Governo italiano, affinché la disciplina fosse

attuata su tutto il territorio nazionale. “La temuta distorsione alla libera concorrenza - èscritto nella relazione al provvedimento regionale -sopravviene nel caso in cui l’attività di trasportomediante autonoleggio di autobus con conducenteviene effettuato da mezzi utilizzati per il trasportopubblico locale, per i quali l’azienda ha ottenuto faci-litazioni finanziarie o contribuzioni a carattere pub-blico. Questa condizione, che la legge vieta esplicita-mente, è particolarmente sentita perché nella condi-zione attuale l’imprenditore del settore autonoleggiosi trova a dover competere in un libero mercato, conimprese che sfruttano il doppio regime, godono diindubbi vantaggi, in maniera indebita”. e

NEL LAZIO IN DISCUSSIONEREGOLAMENTO PER I BUSA NOLEGGIO CON CONDUCENTE

QUESTIONARIO:LA CRISI

MONITORATAPER GLI STUDI

DI SETTORE

Page 30: Bus Magazine 2009/2

La Ue finanzia progetti di mobili-tà urbana sostenibile mediante iFondi strutturali (finanziamenti

in “via indiretta” erogati da ciascunaregione sulla base dei Por) e i finanzia-menti in “via diretta”, rivolti a tutto ilterritorio comunitario.

I Fondi strutturali. La politica di coesione della Ue conti-nuerà a essere un’importante fonte diapporti finanziari nelle regioni benefi-ciarie durante il periodo 2007-2013.Nel precedente periodo 2000-2006 ilFondo europeo di sviluppo regionale

(Fesr) ha finanziato progetti di traspor-to per un totale di circa 35 miliardi dieuro, di cui poco più di 2 miliardi desti-nati al trasporto urbano. Secondo idocumenti di programmazione, il Fesre il Fondo di coesione erogherannoquasi 8 miliardi di euro a favore del tra-sporto urbano durante il periodo2007- 2013. I regolamenti dei due entifanno esplicito riferimento al trasportourbano pulito (nonché, per la primavolta, alle sue strategie integrate) e altrasporto pubblico. La maggior partedei quadri strategici di riferimentonazionali presentati dagli Stati membri

comprendono tra le aree d’interventoil trasporto urbano sostenibile.Gli strumenti di coesione della Ue pos-sono co-finanziare investimenti nelleinfrastrutture (per esempio ferrovie estazioni) e nel materiale rotabile (auto-bus puliti, filobus, tram, metropolitane eferrovie suburbane). Sono sovvenzio-nabili anche interventi come il riadatta-mento e la riqualificazione del materia-le esistente o l’installazione di nuovecomponenti che fanno parte di unsistema di trasporto urbano integratoe alla portata di tutti (Sti, informazioneai passeggeri, biglietteria integrata,regolazione del traffico e così via). IlFesr può inoltre finanziare investimentilegati a progetti di trasporto urbanosostenibile dal punto di vista ambienta-le o volti ad agevolare l’accesso di talu-ne categorie della popolazione (anziani,disabili) ai normali servizi di trasportopubblico. Esso finanzia in misura cre-scente progetti legati ai sistemi di tra-sporto intelligenti.

Cos’è Civitas. L’acronimo sta per CIty-VITAlity-Sustainability(CIttàVITAlità-Sostenibilità),cioè trasporti migliori e più puliti nellecittà. Con questa iniziativa (la primafase è stata avviata nel 2002, la secon-da copre il periodo dal 2005 al 2009)la Ue intende compiere un balzo deci-sivo, sostenendo l’adozione di strategieambiziose di trasporto urbano sosteni-bile integrato, determinanti per ilbenessere dei cittadini europei. Essacoinvolge un totale di 36 città in tuttaEuropa (17 nella prima fase 19 nellaseconda), che sono sovvenzionate dallaUE con 100 milioni di euro. Il budgettotale dell’iniziativa supererà 300 milio-ni di euro.

32|

I S V I L U P P O I I I

La UE investe 8 miliardiper il trasporto urbanoAttraverso i Fondi di Coesione e il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale)saranno finanziati progetti di mobilità urbana sostenibile.

eee

[

]

MOBILITÀSOSTENIBILEE PROGETTI

PER ANZIANIE DISABILI

Page 31: Bus Magazine 2009/2

I I I M O D U L I S T I C A U E I

2

busmagazine |23

>>

uesto inserto vuoleessere una guidapratica all’utilizzo ealla correttacompilazione delmodulo predisposto

dalla Commissione Europea peri casi in cui il conducente chenormalmente è adibito a serviziregolari di linea (con percorsosuperiore ai 50Km) e a servizi dinoleggio autobus conconducente, nei 28 giorniprecedenti a quello in cui siaoggetto di controllo da partedegli organi accertatori, siastato assente per malattia, perferie annuali oppureabbia guidato unaltro veicolo esclusodal campo diapplicazione delregolamento n.561/2006.

GUIDA PRATICA ALLA COMPILAZIONEDEI MODULI COMUNITARI PER LE ASSENZEDEL CONDUCENTE (FERIE O MALATTIA)

Speciale a cura diPaola Galantino

Q2

1ààà

La Commissione Europea, con la Decisione n.1470/2006, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

UE dell’aprile 2007, ha determinato le caratteri-stiche del modulo da compilare in caso di assen-za per malattia o ferie del conducente ovvero nelcaso in cui lo stesso guidi un veicolo non sogget-to alla normativa comunitaria dettata dai regola-menti n.561/2006 e 3821/1985. Il provvedimento adottato dalla Commissione sicolloca nel solco delle novità contenute nelRegolamento n. 561/2006 nell’ottica di fornirestrumenti più efficaci a contrastare le più fre-quenti infrazioni (superamento dei tempi di guida,inosservanza dei riposi, ecc). Tuttavia, manca adoggi una disciplina che regolamenti in modo com-piuto l’utilizzo pratico di questo strumento.

CON IL CRONOTACHIGRAFO ANALOGICOIl Regolamento n. 3821/1985 (art. 15, paragrafo 7)chiarisce che il conducente, quando guida un vei-colo munito di un cronotachigrafo analogico deveessere in grado di presentare, su richiesta degliaddetti ai controlli: i fogli di registrazione dellasettimana in corso e quelli utilizzati dal conducen-te stesso nei ventotto giorni precedenti, la carta

tachigrafica del conducente(se ne è titolare) e ogni regi-strazione manuale e tabulatofatti nella settimana in corsoe nei ventotto giorni prece-denti, come richiesto dallostesso regolamento e dalregolamento (CE) n.561/2006.

segue a pag. 26

ààà

SANZIONIPER CHI

NON COMPILACORRETTAMENTE

I MODULI

Page 32: Bus Magazine 2009/2

sicurezza pubblica – dichiarò - gli stru-menti di controllo, come gli etilometri,vanno potenziati. Ma il rischio che sicorre è di ridurre il tema al solo con-trollo, trascurando l’aspetto fondamen-tale della prevenzione”. All’inizio di quest’anno – dopo, pur-troppo, una litania di incidenti anchegravi – è stato il ministro del Lavoro,della Salute e delle Politiche Sociali,Maurizio Sacconi, a intervenire sultema, in una audizione allaCommissione Trasporti della Camera,in cui ha parlato di “tolleranza zero”sull’assunzione di alcol e droghe: gli inci-denti stradali – ha ricordato - sono laprima causa di morte per le persone dietà compresa tra i 15 e i 35 anni.Tenendo presente l’obiettivo comuni-tario di dimezzare, entro il 2010, ilnumero dei morti sulle strade euro-

16|

I I L C A S O I I I

L’AQUILA27 dicembre 2008GUIDA UN AUTOBUS DI LINEADOPO AVERASSUNTO SOSTANZESTUPEFACENTI, ma l’andaturazigzagante del mezzo insospettisce icarabinieri che lo fermano e lodenunciano. E’ accaduto all’Aquiladove un autista di linea della societa’municipalizzata Ama Spa, di 38 anni,e’ stato denunciato, in stato di liberta’,per guida sotto influenza di sostanzestupefacenti. Mentre guidaval’autobus di linea nella tratta checollega il centro commerciale“L’aquilone” con il “Terminal Bus” delcapoluogo, e’ stato fermato dalla“gazzella” dei carabinieri sulla statale17 poiche’ procedeva con andaturasospetta. L’autista di linea, cosi’ comee’ apparso ai carabinieri, presentavadifficolta’ di coordinamento, equilibrioprecario ed ha reagito in modoinconsulto. Si e’ rifiutato infatti di

sottoporsi alla prova dell’etilometroed ha iniziato a contestare il fatto chefosse stato fermato un mezzo di lineapubblico con a bordo dei cittadini chedovevano raggiungere la lorodestinazione. Ha minacciato i militariaffermando che stavanointerrompendo un pubblico servizio.E’ stato condotto presso l’ospedale“San Salvatore” per farlo sottoporreagli accertamenti del caso. La societa’“Ama s.p.a.” (azienda mobilita’aquilana) ha inviato un altro autista el’autobus ha ripreso la corsa insicurezza.

L’indagato, invece, al termine delleanalisi di laboratorio, e’ risultatopositivo alla cocaina e anche allamorfina. La patente e’ stataimmediatamente ritirata e l’indagatoe’ stato inoltre segnalato alla localePrefettura quale assuntore disostanze stupefacenti. (Agenzia Italia)

Questa la risposta della società Trambus all’incidentemortale in via Isacco Newton provocato da un auti-

sta di un mezzo pubblico che aveva assunto cocaina. Adannunciarlo è il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a mar-gine di un’iniziativa benefica all’ospedale PoliclinicoUmberto I: “E’ in atto un confronto tra i sindacati e i ver-tici di Trambus per fare in modo che i controlli siano piùpervasivi, bisogna fare un protocollo diverso e mettere daparte la privacy, che non c’entra niente ed è stato il vinco-lo che ha impedito controlli più intensivi”.Secondo il sindaco “quando uno è al volante di un mezzo

pubblico non c’è privacy che tenga. Bisogna fare dei con-trolli pervasivi e ogni guidatore deve essere disponibile afarsi verificare giorno per giorno per quanto riguarda ilsuo non consumo di droghe e di alcol”. Insomma, conclu-de Alemanno, “ci deve essere un controllo quotidiano.Sono convinto che i sindacati accetteranno questo nuovoprotocollo”. L’idea, comunque, è di estendere il protocollo“a tutte le categorie che hanno in mano la sicurezza pub-blica. Chi ha un compito pubblico deve sottoporsi a con-trolli pervasivi al di là di qualsiasi logica di privacy”.e

ROMA: i comuni

Un protocollo per controlli agli autisti

>> dai giornali: le notizie sugli incidenti

Page 33: Bus Magazine 2009/2

non essere in regola, dipende da sog-getto a soggetto, dal peso corporeo,persino dal sesso.Il giro di vite riguarda in particolare iltrasporto pubblico di persone, soprat-tutto dopo la tragedia avvenuta all’ini-zio del 2007 a Vercelli, quando si rove-sciò un bus di ragazzini che tornavanoda una gita (e due di loro morirononell’incidente), e l’autista risultò positivoalla cannabis. Come si dice, si era “fattouno spinello” prima di mettersi allaguida. L’allora ministro alla Salute LiviaTurco definì “necessari” i test periodiciper verificare l’assunzione di droga daparte degli autisti di mezzi pubblici pro-posti dall’opposizione, e anche se l’on.Luxuria nell’occasione invitò i colleghiparlamentari che attaccavano le “dosiminime” a non fare i “moralisti(“Diversi parlamentari si drogano”), ilcaso entrò a far parte a tutti gli effettidelle questioni politiche, per le qualiservivano norme uguali per tutti. Nelgiugno di quell’anno, comunque, il mini-stro Turco varò l’obbligo di test antidro-ga per una lunga lista di lavoratori (pro-tocollo approvato poi nel settembredel 2007 della Conferenza Stato-Regioni).

I controlli pubbliciA realizzare i controlli – secondo que-

14|

I I L C A S O I I I

ROMA20 dicembre 2008TRAVOLTO E UCCISO DALCONDUCENTE DI UN AUTOBUSCHE SI TROVAVA SOTTOL’EFFETTO DI STUPEFACENTI. È accaduto sabato sera a Roma, in viaNewton. Gino Anselmi, 66 anni,originario di San Cesareo, avevaappena parcheggiato la sua Volvo,forse per un guasto, ed era scesodopo aver azionato le quattro frecce,per avvicinarsi al marciapiede. Erano da poco passate le 20.30.L’uomo non ha avuto nemmeno iltempo di rendersi conto di quantostava accadendo. Alessandro Morini,29 anni, autista della linea 31, lo hacentrato in pieno uccidendoloall’istante. Ieri mattina sul luogodell’incidente, uno stradone ascorrimento veloce che congiunge lazona periferica dei Colli Portuensi conil quartiere Eur, c’era il segno dellafrenata di due metri del bus. Poco piùin là, pezzi di lunotto sbriciolati e unagarza medica, completamente intrisadi sangue. Una storiaccia, cheavvalora la scarsa fiducia dei romaninei confronti della categoria degliautisti dei mezzi pubblici. Cinquemesi fa anche l’Agenzia per ilcontrollo e la qualità dei servizi localidel Comune di Roma aveva pubblicatoun’indagine, evidenziando la scarsaprofessionalità di una buonapercentuale dei conducenti diTrambus, il 10 per cento, che utilizza ilcellulare durante la guida o ascolta laradiolina portatile.Ma mai nessuno avrebbe potutopensare che ieri Morini, sei anni diesperienza alle spalle, avesseassunto cocaina prima di guidare ilmezzo pubblico. Invece, le analisiordinate dal pm Giuseppe De Falcosubito dopo la tragedia hannodimostrato il contrario. Al momentodell’investimento l’autista, che inpassato aveva avuto qualche richiamosul lavoro, aveva terminato il turno dilavoro e stava tornando al deposito.Sotto l’effetto della droga,probabilmente, non ha avuto i riflessipronti per evitare il pedone.

Per Morini sono scattate le manette,con l’accusa di omicidio colposoaggravato dall’uso di stupefacenti edè stato condotto a Regina Coeli, doveoggi il pm chiederà la convalidadell’arresto al gip, che dovràaccertare anche se l’investitore sia unassuntore abituale di cocaina.Ieri Trambus spa, che ha già avviatoun’inchiesta interna, ha licenziato intronco il dipendente e si è dettapronta a costituirsi parte civile nelprocedimento giudiziario. «Nonvogliamo e non possiamo accettare -sottolinea l’amministratore delegatoAdalberto Bertucci - che chi conduceun mezzo pubblico manchi del piùelementare senso di responsabilitànei confronti di se stesso e deicittadini. Ci sarà tolleranza zero neiconfronti di tutti gli autisti cheabusano di alcol o droga. Mi preme,infine, esprimere il mio cordoglio allafamiglia della vittima, assicurandoloro la vicinanza di tutta l’azienda inquesto momento di dolore». I residenti della zona parlano in partedi tragedia annunciata. «Via Newtonla sera resta totalmente al buio -racconta il gestore di un distributoredi benzina poco distante dal luogodell’incidente -. Qui le auto sfreccianoed è molto pericoloso». «Il miocollega che era di turno ci haraccontato dell’incidente - diceFranco, che lavora come barista inuna grande gelateria sulla strada -. Èuna cosa incredibile morire così e ilfatto che il conducente fosse sottoeffetto di stupefacenti crea rabbia eamarezza: ma saranno sottoposti acontrolli gli autisti?». Una domandaalla quale indirettamente rispondel’azienda dei trasporti, che haconvocato per domani i sindacati peranticipare la campagna aziendale diprevenzione sull’uso di alcol e drogherivolta agli autisti. (www.ilgiornale.it)

>> dai giornali: le notizie sugli incidenti

Page 34: Bus Magazine 2009/2

I A T T U A L I T À I I I

Se gli Stati Uniti si muovono pervolontà del nuovo Presidenteverso un futuro automobilistico

meno inquinante, anche la vecchiaEuropa non sta a guardare. IlParlamento europeo ha, infatti, adotta-to a maggioranza, su proposta dellaCommissione, un regolamento cheintroduce nuove norme per l’omologa-zione di camion e autobus riguardo alleloro emissioni inquinanti e all’accessoalle informazioni tecniche da partedegli operatori indipendenti. Con lenuove norme, già nel 2014, i nuovi vei-coli pesanti dovranno ridurre dell’80%le emissioni di ossidi di azoto e del 66%quelle di particolato. Sono ammessiincentivi finanziari ai veicoli nuovi e perl’adeguamento o la rottamazione diquelli già in servizio.Approvando con 610 voti favorevoli,11 contrari e 22 astensioni la relazionedel tedesco Matthias Groote, ilParlamento ha adottato, lo scorso 16dicembre 2008, il regolamento Euro VIche prevede l’introduzione di prescri-zioni tecniche comuni per l’omologa-zione-tipo di veicoli commercialipesanti, motori e pezzi di ricambio perquanto riguarda le loro emissioni dimonossido di carbonio (CO), ossidi diazoto (NOx) e particolato (PM). Ilregolamento stabilisce inoltre regoleper la conformità di veicoli e motoriquando sono in funzione, la durabilitàdei dispositivi di controllo dell’inquina-mento, i sistemi diagnostici di bordo(OBD), la misura del consumo di com-bustibile, le emissioni di anidride carbo-nica (CO2) e per l’accessibilità alleinformazioni sui veicoli, la loro ripara-zione e manutenzione. Prevede inoltrela possibilità per gli Stati membri di

introdurre incentivi finanziari da appli-care ai veicoli nuovi che rispettano ledisposizioni del regolamento, all’ade-guamento di quelli in servizio e alla rot-tamazione. Scopo del provvedimento è di assicu-rare il funzionamento del mercatointerno e, al tempo stesso, garantire

elevati livelli di protezione dell’ambien-te. Dato che l’Aula ha approvato ilmaxi-emendamento di compromesso

negoziato con il Consiglio e sostenutoda tutti i gruppi politici, il regolamentopotrà entrare in vigore il ventesimogiorno dopo la sua pubblicazione sullaGazzetta Ufficiale. Alcune disposizionisaranno applicabili da quella data, altrea partire dal 31 dicembre 2012 e altreancora dal 31 dicembre 2013.Circa il campo di applicazione, il rego-lamento si applica agli autoveicoli amotore delle categorie M1 e M2, N1 eN2 con massa di riferimento superiorea 2.610 kg cioè ai veicoli progettati ecostruiti per il trasporto di persone,aventi al massimo otto posti a sedereoltre al sedile del conducente e conuna massa massima non superiore a 5tonnellate, nonché ai mezzi progettati ecostruiti per il trasporto di merci, aven-ti massa massima non superiore a 3,5tonnellate e a quelli con una massacompresa tra 3,5 e 12 tonnellate. Siapplica, inoltre, a tutti i veicoli a moto-re progettati e costruiti per il trasportodi persone, aventi più di otto posti asedere oltre al sedile del conducente emassa massima superiore a 5 tonnella-te (M3), nonché a quelli progettati ecostruiti per il trasporto di merci, aven-ti massa massima superiore a 12 ton-nellate (N3). Le case costruttrici dovranno dimo-strare che tutti i veicoli nuovi venduti,immatricolati o messi in servizio nellaComunità, nonché tutti i motori nuovi

8|

[

]

I NUOVI LIMITI

PER LEEMISSIONI

INQUINANTI

La mobilità verde:è targata “Euro VI”Il parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza il regolamento con le nuove norme per l’omologazione di camion e autobus.

eeeGabrieleMontecorboli

[Responsabile Servizio Mobilità e Turismo Anav]

Page 35: Bus Magazine 2009/2

22|

PASSEGGERIAUMENTATIDEL 10%IN 5 ANNIIndagine dell’Ufficiostudi Mediobanca

I passeggeri del trasporto pubblicolocale sono cresciuti del 10% negliultimi 5 anni - soprattutto a Roma eNapoli - ma viaggiare senza bigliettoresta un vizio ancora diffuso tra il 20%degli utenti a livello nazionale. Sonoalcuni dei risultati di una indaginedell’Ufficio studi di Mediobanca perl’associazione Civicum che “fotografa”il Tpl. Secondo lo studio nel 2007l’offerta di trasporto pubblico locale inItalia ha superato i 2milioni di vetture-km: 1.897,7 milioni da trasporto sustrada (787,1 milioni in ambito urbano,1.110,6 milioni extraurbano), 36,8milioni da tranvie, 90,3 milioni dametropolitana e 0,6 milioni dafunicolari. Complessivamente a fine2006 operavano in Italia 1.181 aziendeoperanti nel Tpl su gomma, 286 dellequali solo nel servizio urbano.

Alla stessa data circolavano in Italia 7,9autobus ogni diecimila abitanti. Solol’11,9% delle imprese di Tpl su gommaaveva più di cento addetti, mentreoltre il 50% di quelle con non più didieci addetti risiedeva nel Meridioned’Italia. Si stima che circa il 67%dell’offerta di Tpl in Italia faccia capoad azionisti pubblici, quelli privatioperano per lo più nelle regioni diminori dimensioni. Tra gli operatoristranieri il gruppo inglese Arriva Plc -Arriva Holding Italy S.r.l.- è presente indiverse regioni del Nord Italia(Lombardia, Piemonte, Friuli e Liguria):anche attraverso partecipazioni non dicontrollo il gruppo inglese èconsiderato il principale operatoreprivato di Tpl in Italia, con una flotta di2.401 bus, oltre 3.500 dipendenti eduna offerta di 105 milioni di vetture-km (dati 2007). Meno capillare lapresenza del gruppo francese Transdev(Torino, Savona, Genova e Belluno).

INDAGINE IPSOS“SUFFICIENZA”PER IL TPL-LAZIO

Masonocarentipuliziae igiene

“Sufficienza” per il trasporto pubblicolocale del Lazio, promosso dal 51%

degli utenti, secondo uno studio diIpsos-Movimento Consumatori. Alprimo posto nella classifica stilata daiviaggiatori troviamo la metropolitana,seguono a ruota autobus e tram. “Icittadini - rileva l’Ipsos - lamentanol’affollamento dei mezzi pubblici e lamancanza di pulizia ed igiene. Sonoinvece soddisfatti sia per il prezzo delbiglietto sia per l’atteggiamento delpersonale definito cortese e puntualenell’informazione”. Gli autobus, siaurbani che extraurbani, incontrano ilgradimento del 60% degli utenti. Gliaspetti positivi sono il prezzo delbiglietto, la segnaletica, la cortesia delpersonale, la sicurezza delle vetture egli strumenti di comunicazione adisposizione.

UN TELECOMANDOPER CHIAMAREL’AUTOBUSPer i non vedentiSi tratta di apparecchi che consentonodi utilizzare il sistema a infrarossi chetrasmette informazioni vocali allefermate e a bordo dei mezzi pubblici, esono stati sperimentati a Udine.Secondo l’Unione Ciechi, dopo alcunicorrettivi, oggi il sistema funziona e iprimi quaranta telecomandi sono giàstati tutti consegnati. Secondo alcunepersone non vedenti, però, più che itelecomandi sarebbero necessariinvestimenti, come i percorsitattiloplantari e i semafori sonori.I primi quaranta telecomandi sonogiunti nelle scorse settimane presso lasede dell’UIC di Udine e l’obiettivo cuisi punta con questi strumenti - chesintetizzano i segnali infrarossitraducendoli in messaggi audio - è farsì che i non vedenti possano essereinformati dell’arrivo dei bus allefermate o delle prossime fermate abordo dei bus. Per i telecomandi sonostati finora stanziati 15.000 euro edessi vengono distribuiti, su richiestadell’UIC, da parte del ConsiglioRegionale.

I senatori MaurizioCastro e FilippoSaltamartini (Pdl)hanno fatto unainterpellanza alMinistro dell’internosul fenomeno crimi-nale “grave per le suedimensioni e inquie-tante per le sue ramificazioni inter-nazionali” dei furti di autobus adibi-ti al trasporto turistico. Negli ultimidue anni, infatti risultano rubati circa1.500 pullman, ciascuno del valoremedio di 150.000/180.000 euro.I furti dei mezzi sono concentrati nel

Nord del Paese, e inparticolare nell’areatra il Veneto e laLombardia orientale, esarebbero eseguiti - èscritto nell’interprel-lanza – “da organiz-zazioni criminali inter-nazionali (presumibil-

mente moldave) che poi “riciclano” imezzi, dopo averli adeguatamentecamuffati, presso le aziende di com-piacenti tour operator dei Paesidell’Est europeo (i quali li utilizze-rebbero per trasportare i viaggiatorida quei Paesi in Italia)”. e

INTERPELLANZA PARLAMENTARECONTRO I FURTI DI AUTOBUS

Page 36: Bus Magazine 2009/2

Nelle foto il presidente Francesco Vinella consegna le targhe. Dall'alto in basso: Ezio Romano, Ilaria e Ileana Pampanelli, Mario Liscio.

busmagazine |31

I I I A S S O C I A Z I O N E I

TARGHE ANAV alla memoriadi Liscio, Pampanelli e RomanoDurante il Consiglio Direttivo dello scorso 10 dicembre sono state consegnate dal presidente Vinella le targhe alla memoria ai soci emeriti.

eee

Il Consiglio Direttivo dell’Anav, nella riunione del 10dicembre 2008, ha deciso di assegnare una targa allamemoria a tre soci emeriti, recentemente scompar-

si, il cav. Giuseppe Liscio, il dott. Antonio Pampanelli e ildott. Sebastiano Romano. Nel corso di una breve cerimonia il presidente Anav,Giuseppe Vinella, ha consegnato le targhe ai familiari. Eccole motivazioni:

Alla memoria delCav. Giuseppe Liscio: “Indomito pioniere del trasporto di persone nellaBasilicata, fulgido esempio di imprenditore e di uomo”. Haritirato la targa il figlio Mario.

Alla memoria del Dott. Antonio Pampanelli: “Un vulcanico imprenditore, un uomo unico, di tempra,fiero e leale”. Hanno ritirato la targa le figlie Ilaria e Ileana.

Alla memoria del Dott. Sebastiano Romano: “Una vita di sofferenza senza mai abbandonare l’aziendadi famiglia alla quale ha dedicato le sue grandi capacità dimanager e di imprenditore”. Ha ritirato la targa il fratelloEzio.

Page 37: Bus Magazine 2009/2

48|

La vostra storia è la storia di tuttinoi, associati, artigiani,

industriali, cittadini. Per questo abbiamo deciso didedicare questa rubrica alle

vostre aziende, per mettere incomune un patrimonio fatto di

pionieri e di innovatori, che hannosaputo far muovere l’Italia.

Inviate il materiale a:Promobus

Piazza dell’Esquilino, 29 - 00185 Romao via E-Mail:

[email protected]

Raccontateci la vostra Azienda

La storiaLa storia

BUS MAGAZINEBimestrale di politica e tecnicadei trasporti a cura di ANAV Associazione Nazionale Autotrasporto ViaggiatoriEdito da Promobus s.r.l

Anno 9 - Numero 2 Marzo - Aprile 2009

DIRETTORE EDITORIALEFrancesco Paolo Fortunato

DIRETTORE RESPONSABILESilvia Garambois

COORDINAMENTO REDAZIONALEElisabetta Paris

COMITATO SCIENTIFICOGiuseppe AlfieriAlessandro CesariMarco FicaraPaola GalantinoAntonello LucenteRoberto MaginiGabriele MontecorboliRoberta ProiettiNicoletta Romagnuolo

COLLABORAZIONIVirginia LupoMariano Votta

PROGETTO GRAFICOE IMPAGINAZIONEAlessandra Nelli[[email protected]]

STAMPAEurograf Sud s.r.l.Uffici e stabilimento: Via delle Grotte, 11 00040 Zona Industriale Ariccia (RM)Tel. (+39) 06 9344741 (6 linee r.a.)Fax (+39) 06 9343700

EDIZIONI PROMOBUS s.r.l.AMMINISTRAZIONEPUBBLICITÀ E ABBONAMENTIResponsabileAlessandro Cesari00185 Roma,Piazza dell’Esquilino, 29Tel (+39) 06 4879301Fax (+39) 06 4821204[[email protected]]

Finito di stampare nel mese di febbraio 2009

Registrazione presso il tribunale di Roman.336 del 26 luglio 2001

sped. in abb. post. 70% Roma

busmagazine

mobilità. Con il lancio delle lineeLAM, CAP ha inoltre effettuato inve-stimenti importanti per un sostanzia-le rinnovamento del parco mezziorientandosi, tra l’altro, sempre più suautobus a ridotte emissioni inquinan-ti (ibridi e a metano). Gli ottimi risul-tati del sistema hanno suscitato l’inte-resse di altre realtà toscane, afferentialla CTT, tanto da esportare il siste-ma LAM nella realtà di Pisa e valutar-ne l’applicazione anche a Pistoia e aLucca. A distanza da sei anni dal lan-cio della prima LAM, CAP si apprestaa festeggiare il compimento di unsistema che ha permesso di centrarel’obiettivo della soddisfazione degliutenti (raddoppiati da quando èstato introdotto il sistema). Nel 2009l’azienda sarà impegnata a rilanciareinvestendo sulla qualità del servizioavviando un altro importante rinno-vo del parco mezzi e riqualificando lepensiline. Festeggerà inoltre con alcu-ne iniziative culturali organizzate eproposte con associazioni e istituzio-ni attive sul territorio. I primi mesidell’anno saranno caratterizzati dal

concorso LAM! Si gira!. Organizzatocon l’Associazione Culturale Try DogLab, il concorso di cortometraggidedicati alle LAM si concluderà conuna serata aperta alla cittadinanzaper proiettare i lavori dei registiemergenti toscani e non. La secondaparte dell’anno vedrà il concorsoLAM: Leggere A Metri che, propostoeorgan izzato da l l ’Assoc iaz ioneCulturale Microcosmo, raccoglieràtrenta racconti che, a seconda dellalunghezza del testo, saranno offertiall’utenza su mezzi urbani o extraur-bani e saranno scelti dai trasportatisulla base dei metri che percorreran-no sui bus della rete LAM. In collabo-razione con la Provincia di Prato el’Azienda di Promozione Turistica,CAP ha poi curato paline di fermatadedicate ai tesori culturali dellaProvincia di Prato. Il progetto “LAMti accompagna” consentirà agli utentie ai turisti di conoscere le bellezzedel territorio usufruendo delle LAM. Forte della sua lunga storia, della suainventiva, CAP si appresta ad affron-tare le sfide del futuro. eee

Page 38: Bus Magazine 2009/2

LONDRA - Dimmi dove siedi, eti dirò chi sei. Sottinteso, in auto-bus: ma forse, chissà, anche in

altri luoghi pubblici. Chi sul bus sceglie iposti davanti è un ottimista che guardaal futuro. Chi si mette in mezzo è unospirito indipendente e solitario, cheama stare per i fatti suoi. Chi si siede infondo, invece, ha un animo ribelle,pronto a contestare tutto e tutti.Questa, perlomeno, è la tesi di un teamdi ricercatori britannici, che hanno“spiato” e analizzato per mesi le abitu-dini, i comportamenti, le reazioni deiloro compatrioti mentre viaggiano inautobus. Il risultato è che esiste unarelazione molto evidenti tra il caratteredella gente e la posizione in cui si siedesu un autobus: ovvero, il posto in cuiuno poggia le natiche rivela qualcosadella sua personalità. Ammesso, naturalmente, che sul bus cisia posto a sedere e non sia così fitto digente da impedire di scegliere dovemettersi, ringraziando soltanto di esser-ci riusciti a infilare dentro, come le pro-verbiali sardine nella scatola. In tutto, glipsicologi della Salford University hanno

riscontrato sette distinti gruppi di pas-seggeri, differenziati sulla base delposto che scelgono. La scelta, bisognadire, sui bus inglesi è spesso più ampiache in quelli di altri paesi perché lamaggioranza degli autobus sono a duepiani, e ciò aumenta le possibilità. Ma le regole base si possono apparen-temente applicare anche ai bus a unpiano solo. Primo gruppo: chi siededavanti, al piano superiore, è per l’ap-punto una persona che “guarda avanti”,pensa alle opportunità del futuro piùche alle delusioni del passato, ha ilcoraggio di buttarsi in nuove avventureo iniziative. Forse perché, con la suascelta, segnala di non avere alcuna pre-occupazione di andare a sbattere con-tro un altro veicolo. Chi siede in mezzo,sempre al piano di sopra, è catalogatocome uno spirito libero, un individuoche sa godere della propria autonomiaed eventualmente apprezzare la solitu-dine, per lo più dedito a leggere ungiornale, un libro o ad estraniarsi ascol-tando musica su un iPod. Chi al pianosuperiore va a mettersi nei sedili di die-tro, ecco la terza categoria, è un tipo

ribelle, forse perché da laggiù, dove èpiù facile non essere visti ma si vedonotutti gli altri passeggeri, è più facile valu-tare la situazione, stabilire se il momen-to è propizio per una rivolta, complot-tare nell’ombra. E passiamo al piano disotto. Qui quelli che stanno davantisono gli animali sociali per eccellenza,desiderosi di salutare il prossimo, scam-biare due chiacchiere con uno scono-sciuto, incontrare un amico (o amica):sono in effetti i primi a vedere chi salea bordo. I più chiacchieroni, tuttavia,sono coloro che, sempre al piano disotto, si collocano al centro del bus: uncrocevia da dove si controlla pratica-mente qualsiasi movimento, chi sale, chiscende, chi c’è, chi non c’è. E quelli che al primo piano si mettonodi sotto sono coloro che amano ilrischio, forse perché è il posto dove sivede meno bene dove sta andando ilmezzo pubblico e di conseguenza è piùfacile perdere l’equilibrio. C’è infineun’ultima categoria, la settima, ribattez-zata “camaleonti”: sono i passeggeri chesi siedono una volta qui, una volta là, eche si trovano sempre bene, con chiun-que, in qualunque circostanza. Studianaloghi sono stati compiuti in passatoanche su treni, aerei, cinema, non soloper comprendere il carattere di chi èseduto in un determinato posto maanche per migliorare le uscite di emer-genza e le condizioni di sicurezza. “Un gesto abituale come sedersi su unbus rivela aspetti importanti della per-sonalità”, dice al Daily Telegraph il pro-fessor Tom Fawcett, che ha diretto laricerca ed è lo psicologo a disposizionedegli atleti della squadra olimpica bri-tannica. eee (da "Repubblica")

30|

I S O C I E T À I I I

DIMMI DOVE TI SIEDI…E TI DIRÒ CHI SEII risultati di un singolare studio inglese: “Chi si mette in mezzo ama stare per i fatti suoi. Chi preferisce i posti indietro è un ribelle”.

eee

Page 39: Bus Magazine 2009/2

pee, Sacconi ha proposto di portare illimite alcolico a zero per i giovani fino

a 21 anni e per i neopatentati conl’estensione del valore zero per i con-ducenti professionisti, da quelli deimezzi pubblici agli autotrasportatori.

Una raffica di incidentiMa incidenti - alcuni molto gravi altrievitati per l’intervento delle forze del-l’ordine - sono avvenuti uno via l’altrotra la fine di dicembre e l’inizio di gen-naio (a Roma un uomo è stato travol-to e ucciso da un bus il cui conducen-te aveva fatto uso di sostanze stupefa-centi; a Sassari è stato fermato l’autistadi un bus che faceva servizio pendola-ri, che visibilmente ubriaco aveva cau-sato un incidente; a L’Aquila è stato

denunciato l’autista di un mezzo pub-blico che, sotto l’uso di stupefacenti,

guidava zigzagando), provocandonuove reazioni sia da parte della cosid-

detta “società civile”, sia dei politici, cheannunciano nuove misure di prevenzio-ne, sia delle aziende che hanno alzato illivello di guardia al loro interno.

L’intervento pubblico“Un ruolo chiave – ha detto il ministroSacconi durante l’audizione allaCamera - ritengo sia giocato dai con-trolli da svolgere, in particolare, sullecosiddette categorie a rischio. Mi riferi-sco sia ai giovani (in particolare, perquelli sino ai 21 anni) che ai lavoratoriaddetti a mansioni legate all’attivitàdi trasporto di passeggeri e merci, conriguardo ai quali ritengo necessarioassumere un atteggiamento di “tolle-

|17magazinebus

I I I I L C A S O I

IL MINISTROSACCONI:

“TOLLERANZAZERO” SULLE

STRADE

Uno dei primi atti del nuovo amministratore delegatodi Amt, Daniele Diaz, è la conferma del pugno di ferro

contro alcol e droga al volante dei mezzi pubblici. Primo: èstata licenziata l’autista che nel 2005 risultò positiva asostanze stupefacenti dopo essere finita fuori strada conun “64” carico di passeggeri (e che ha fatto parlare di sé,di recente, anche per altri episodi). Ed è stato licenziato A.Z. (le generalità, all’epoca, non furono rese note), autista di40 anni “arrestato per spaccio nei primi mesi dell’annoscorso”. Non finisce qui: domani è in programma un incon-tro tra i vertici dell’azienda del trasporto pubblico e i rap-presentanti sindacali per definire i dettagli dell’operazione“guida pulita”, una campagna di controlli a tappeto che, asorpresa, guarderanno nel sangue e nelle urine di tutto ilpersonale viaggiante. Entro la fine del 2009 tutti i dipen-denti passeranno in rassegna. Il controllo potrà avvenireanche durante lo svolgimento del servizio o al capolinea, aturno terminato, e come ogni sorpresa che si rispetti nonverrà annunciato da alcun preavviso. Il 3 maggio 2005

Federica Moro, oggi trentaduenne, finì fuori strada in viaCarso, sulle alture di Genova, al Righi, mentre era alla guidadi un autobus dell’Amt. Dopo quel caso clamoroso, dalquale scaturì un’inchiesta della polizia sui vertici dell’exmunicipalizzata, l’autista accettò - per salvaguardare ilposto di lavoro - la proposta avanzata dall’azienda diaffrontare un percorso di recupero in comunità. A metàottobre 2008 finì in carcere per furto in un grande magaz-zino. A metà dicembre fu fermata dalla polizia per averdistrutto il dehors di un piano bar in via Cadorna, aBrignole. In circostanze ancora da spiegare, alla vigilia diNatale la donna è caduta dalla finestra di casa per causeaccidentali. Si trova ancora ricoverata in gravi condizioniall’ospedale San Martino. La Moro aveva ricevuto la letteradi licenziamento da Amt tra la fine di novembre e l’iniziodi dicembre. La motivazione era la valutazione negativa, sulrecupero, rilasciata dalla comunità per tossicodipendenti.

e(dal “Secolo XIX”, 8 gennaio 2009)

GENOVA: i comuni

LICENZIATAL’AUTISTA “POSITIVA”

Page 40: Bus Magazine 2009/2

infuocate polemiche esplose quandoquesto tema ha toccato persino mem-bri del Parlamento e della grande indu-stria. La questione resta, e resta in tuttala sua gravità.

Per una birra in piùE’ vero che, probabilmente, il fenome-no dell’uso e abuso di sostanze chealterano lo stato di attenzione e con-centrazione – dal “gotto” allo spinello,dal “bicchierino” di troppo di superal-colici alle droghe pesanti – è di sempre;è altrettanto vero però che nel sentirecomune c’è maggiore sensibilità di untempi sui danni sociali provocati dall’as-sunzione di queste sostanze; ma c’èsoprattutto la constatazione dolorosache un paese civile non si può permet-tere di considerare “normali” tante vit-

time innocenti per la dissennatezza dialcuni (né tante scelte operate – anchein settori nevralgici del Paese - senza ladovuta presenza intellettiva).La prevenzione dei rischi sulle stradesono al centro di una legislazione incontinuo divenire: dopo la battaglia

contro l’uso dei telefonini, è stata scate-nata dalle forze dell’ordine – in virtùdelle nuove regole – una guerra controalcool e droghe. In tutti i bar è espostoil severissimo decalogo sull’assunzioneconsentita di alcolici prima di mettersialla guida: basta una birra, a volte, per

busmagazine |13

I I I I L C A S O I

d’autobus, dopo aver fumato uno spi-nello, investì un bambino. Allora si èdiscusso sulla necessità di stilare unregolamento ma il tutto è rimasto let-tera morta. Appena ho acquisito ladelega al contrasto delle tossicodi-pendenze, ho voluto pensarci io».

• E sembra esserci riuscito, alme-no sulla carta. Di fatto però icontrolli non ci sono ancora. «Il regolamento ora c’è, anche se perarrivarci ho dovuto lottare controtutti, soprattutto i funzionari del mini-stero che volevano si distinguessero,

nel documento, i consumatori occa-sionali da quelli abituali o dipendentida sostanze psicotrope. Ora però, aquanto sembra, molti datori di lavoroignorano l’esistenza del protocollo».

• Quali categorie devono rendereobbligatori i test antidroga per ipropri dipendenti? «Questi sono previsti in generale pertutti quei lavori che prevedono diavere la responsabilità di altre perso-ne. Quindi i lavoratori del settore tra-sporti, conducenti di autobus, treni,navi, piloti di aerei, controllori di volo.

Ma anche chi è addetto alla guida dimacchine di movimentazione terra emerci o per quanti si trovano amaneggiare sostanze pericolose comegas tossici, esplosivi e fuochi d’artifi-cio. Non dimentichiamo poi che, adesempio, l’Esercito li fa già da moltotempo. Devo dire poi che sto pensan-do di inserire nell’elenco anche imedici». e(dall’intervista di Alessandro Bertasi su “Iltempo” del 23 dicembre 2008)

Page 41: Bus Magazine 2009/2

Dal “gotto” allo spinelloe la sicurezza va in fumoNuove campagne contro l’uso e l’abuso di alcolici e droghe: troppi incidenti causati da un bicchiere di troppo o da sostanze stupefacenti.

eee

Alcool e droga. Il problema èsul tavolo: del governo, delleamministrazioni locali, delle

aziende. I fatti sono sui giornali: e inquesto caso si tratta di incidenti strada-li, anche mortali. Il trasporto pubblicolocale, i suoi dipendenti, i suoi autisti,non sono esenti dal tarlo sociale.Difficile, del resto, immaginare il contra-rio. Alcool e droga sono un problemaper tutti i settori sociali, a tutti i livelli, enon sono di consolazione alcuna le

12|

I I L C A S O I I I

VirginiaLupo

Il sen. Carlo Giovanardi, sottosegretarioalla presidenza del Consiglio comeresponsabile del Dipartimento antidroga,è stato intervistato dal quotidiano diRoma “Il Tempo”, all’indomani dell’inci-dente mortale avvenuto nelle stradedella capitale: anche in questo caso leanalisi avevano evidenziato l’uso di dro-ghe - cocaina - da parte del conducente,e la polemica che ne era seguita denun-

ciava anche una carenza da parte dellegislatore.«Le dichiarazioni che ho letto in que-sti giorni - ha detto il sen. Giovanardi- mi hanno fatto capire quanto le per-sone parlino senza cognizione dicausa. È inammissibile la disinforma-zione e il pressappochismo di troppiche dell’esistenza di tali norme nonsanno o fanno finta di non sapere. LaConferenza Stato-Regioni approvònell’ottobre 2007 il protocollo chesanciva controlli sui lavoratori desti-nati a mansioni che comportanorischi per la sicurezza, l’incolumità e la

salute dei terzi. Il protocollo, rettifica-to lo scorso settembre, che perfezio-na l’articolo 125 del Dpr 309 del1990, è la risposta che va a riempire ilvuoto legislativo che era in essere.Quindi, non mi si accusi di nulla».

• Un protocollo che dopo 18 annidalla legge del ‘90 finalmentepone dei paletti a chi usa sostan-ze stupefacenti e mette a rischiola vita di terze persone. Non ci sipoteva arrivare prima? «Ci aveva tentato anche l’ex ministroLivia Turco, dopo che un conducente

In una intervista il responsabile del Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio illustra il protocollo rettificato lo scorso settembre.

GIOVANARDI: “TESTANTIDROGA OBBLIGATORI”

Page 42: Bus Magazine 2009/2

operazione ad esigibilità differita.L’imposta diviene comunque esigibile(salvo che il cessionario o committentesia stato assoggettato a procedure con-corsuali o esecutive), decorso un annodalla data di effettuazione dell’opera-zione.La disposizione non è immediatamenteoperativa, in quanto la sua efficacia èsubordinata all’autorizzazione dellaCommissione Europea e ad un decre-to del Ministero dell’Economia e delleFinanze, che dovrà fissare il volumed’affari dei contribuenti nei cui con-fronti è applicabile tale beneficio.

Premi di produttivitàIl provvedimento anticrisi conferma,anche per il 2009, il regime di tassazio-ne agevolata delle somme erogate aidipendenti del settore privato, in rela-zione ad incrementi di produttività,innovazione ed efficienza organizzativae ad altri elementi di competitività eredditività legati all’andamento econo-mico dell’impresa. La misura, fortemen-te voluta dai sindacati e dalle imprese,consentirà l’applicazione di un’impostasostitutiva dell’Irpef e delle addizionalicomunale e regionale nella misura del10%, su premi ed incentivi legati allaproduttività erogati ai lavoratori che,nel periodo d’imposta 2008, abbianopercepito un reddito di lavoro dipen-dente non superiore a 35.000 euro.L’agevolazione è concessa per il 2009su un importo complessivo non supe-riore a 6.000 euro (al netto dei contri-buti obbligatori per legge).

Studi di settoreGli studi di settore saranno rivisti pertener conto della crisi economica e deimercati “con particolare riguardo adeterminati settori o aree territoriali”.Per far questo si ricorrerà a un decre-to del Ministero dell’Economia e delleFinanze, che procederà ad un’integra-zione degli studi, tenendo conto anchedei dati della contabilità nazionale, deglielementi acquisibili presso istituti edenti specializzati nell’analisi economica

e delle segnalazioni degli osservatoriregionali dell’Agenzia delle Entrate. Sitratterà, dunque, di una «revisione con-giunturale» e «speciale» degli studi disettore.

Pagamenti della P.A.Al fine di agevolare la riscossione deicrediti vantati da fornitori di beni e ser-vizi nei confronti della PubblicaAmministrazione e di salvaguardare,quindi, la liquidità delle imprese è stataprevista l’emanazione di un decretoche preveda l’intervento delle impresedi assicurazione e della SACE s.p.a. nellaprestazione di garanzie, che agevolinol’incasso dei crediti vantati nei confron-ti della P.A. Per l’anno 2009 è previsto,altresì, che i creditori di somme dovuteper somministrazioni, appalti e fornitu-re possano richiedere la certificazione,da parte di Regioni ed enti locali, dellacertezza, liquidità ed esigibilità del cre-

I I I A T T U A L I T À I

|5busmagazine

ASSICURAZIONEE GARANZIE

SUI PAGAMENTIDEI SOGGETTI

PUBBLICI

Page 43: Bus Magazine 2009/2

ranza zero”, rispetto all’assunzione dialcol o all’uso di sostanze stupefacentiche possano mettere in pericolo laloro incolumità o quella di terzi”.Il Ministero ha inoltre confermato l’im-pegno “al miglioramento della certifica-zione medica di idoneità alla guidasia iniziale, sia successiva a fatti di salute(patologie neurologiche, psichiche, ecc)o a episodi di guida pericolosa (è ilcaso, ad esempio, della guida in stato diebbrezza o di alterazione psichica dadroghe, ecc). In questo ambito è daintendersi l’adesione del Ministero delLavoro, della Salute e delle PoliticheSociali all’iniziativa di costituire, presso ilDipartimento Politiche Antidroga, untavolo di lavoro per la sperimentazionedel “drug test” per l’ottenimento dellacertificazione sanitaria di idoneità allaguida”.

L’attenzione delle aziendeDecisivo, comunque, oltre alla respon-sabilizzazione degli addetti, è l’interven-to all’interno delle aziende, in accordocon le rappresentanze sindacali. Solo laformazione e la sensibilizzazione al pro-blema – ancor più che misure restritti-ve e controlli periodici – possono infat-ti debellare quel connubio micidiale di

alcool e droga che rendo-no pericoloso mettersi allaguida dei mezzi: quella dacombattere è l’idea che unbicchiere di vino o uno spi-nello non solo non faccia-no male, ma “tengano su”. Le tragedie sulle strade,raccontano proprio il con-trario.eee

18|

I I L C A S O I I I

Sassari22 dicembre 2008PRIMA HA CAUSATO UNINCIDENTE, FORTUNATAMENTESENZA FERITI, POI È STATOACCERTATO CHE ERA ALLAGUIDA UBRIACO.Un 54enne di Bulzi è stato bloccato edenunciato dalla polizia a Sassari. Eraalla guida di un autobus ubriaco e conil certificato di assicurazionecontraffatto. Un 54enne di Bulzi èstato bloccato e denunciato dallapolizia a Sassari, dopo un incidentestradale avvenuto in corso Margheritadi Savoia. Gli agenti hanno accertato che l’uomoaveva un tasso di alcol nel sangue trevolte superiore al limite di legge.L’autobus della ditta “Doria Viaggi”,che ogni giorno effettuava il serviziodi linea Valledoria-Sassaritrasportando studenti pendolari, èstato sequestrato.(L’Unione sarda)

>> dai giornali: le notizie sugli incidenti

Roma30 gennaio 2009UBRIACO GUIDAVA UN AUTOBUS DELL’ATAC.Un autista dell’azienda di trasportopubblico di Roma e’ stato denunciatoieri sera dai carabinieri della stazioneTomba di Nerone. L’uomo, di 31 anni, era al volante diun mezzo della linea 334. Al capolineadi piazzale di Saxa Rubra, zona norddella citta’ sulla via Flaminia, e’ statonotato da alcuni passanti compieredelle strane manovre con l’autobus.Qualcuno ha avvisato il 112 e quandosono arrivati i miliari dell’Arma hannosottoposto il conducenteall’etilometro. Nel suo sangue c’era una percentualedi alcol molto alta: 1,13, il doppioconsentito dalla legge. L’uomo e’ statocosi’ denunciato.(Repubblica.it)

ààà

ààà

Page 44: Bus Magazine 2009/2

42|

L’imprenditore è tenuto a garantire la sicurezza delproprio personale anche quando questo è impegna-to presso altre aziende.

Nei casi di esternalizzazione di alcune fasi del processo pro-duttivo, infatti, il datore di lavoro deve accertare i rischi pre-senti sul «teatro di lavoro» e, di conseguenza, istruire gli ope-rai in modo adeguato e prevenire le situazioni di pericolo.Sono questi i principi indicati dalla sezione lavoro dellaCassazione nella recente pronuncia (sentenza n. 45 del 7gennaio 2009) che, in presenza di un sempre più crescentericorso al fenomeno dell’outsourcing, hadettato regole precise agli imprenditori.L‘occasione per esprimere l’importantepronuncia è stata determinata dal ricor-so presentato da un autista dipendentedi una ditta di trasporti incaricato direcarsi con un’autocisterna pressol’oleodotto di una grande impresapetrolifera per effettuare operazioni diriempimento di olio combustibile con-trollandone il livello. Durante la fase dilavoro, effettuata dagli operai di un’altraazienda secondo le loro modalità tecni-che, la manichetta che collegava l’oleo-dotto all’autobotte si è staccata violente-mente colpendolo in pieno viso e pro-curandogli un danno permanente agliocchi. L’infortunato, per questo motivo,ha chiesto al proprio datore di lavoro ilpagamento del danno ma la domanda, inprimo grado, è stata respinta. La Corte d’Appello, però, haribaltato la decisione riconoscendo la colpa del datore dilavoro per non avere accertato se le modalità di riempimen-to dell’oleodotto, decise e attuate da terzi, potessero esserepericolose per il proprio lavoratore, in relazione ai compitiassegnati e alla posizione in cui si trovava al momento del-l’infortunio. La vicenda è arrivata così in Cassazione dovel’imprenditore condannato al risarcimento ha rivendicato lapropria estraneità all’infortunio facendo rilevare che il lavo-ratore al momento del sinistro indossava l’elmetto di prote-

zione e che la fase tecnica di svuotamento e riempimentoera effettuata da un’altra impresa. Pertanto, secondo il ricor-rente, era compito di questa impresa garantire la sicurezzadi chi operava o si trovava in quel luogo. Non solo. Il ragio-namento della Corte sarebbe anche illogico perché dallapericolosità di una tecnica esterna e ignota all’impresa ricor-rente deduce un obbligo per la stessa di accertamento pre-

ventivo delle modalità di espletamentodell’operazione e un conseguente obbli-go di cautela. La Cassazione, nel confer-mare la decisione di merito, ha stabilitoche la responsabilità conseguente allaviolazione delle norme sulla sicurezzadei lavoratori può discendere anche dacomportamenti omissivi consistenti nelmancato apprestamento di misure orga-nizzative e fisiche di sicurezza o nell’as-senza di informazione circa i rischi dellalavorazione. In entrambi i casi, ha chiari-to la Suprema Corte, il danno può deri-vare non solo da comportamenti deldatore di lavoro o dei suoi dipendentima anche da attività di terzi. In ogni casol’obbligo di sicurezza si estende a tuttol’ambiente lavorativo nel quale è chia-mato a operare il dipendente. Pertanto,in presenza di esternalizzazione di alcu-

ne fasi del processo produttivo dell’impresa, ciò che rileva è«il dato obiettivo della compresenza di più attori produttivi,che concorrono a configurare l’ambiente lavorativo nelquale il lavoratore viene invitato ad operare, e non il datosoggettivo dei rapporti giuridici tra i vari datori di lavoro».Ne consegue, conclude la Cassazione, che in presenza didipendenti provenienti da più imprese e operanti sul mede-simo «teatro lavorativo», questo deve essere considerato illoro ambiente di lavoro e ciascun datore di lavoro è pertan-to obbligato «ad informarsi dei rischi derivanti dall’opera odal risultato dell’opera degli altri attori sul medesimo teatrolavorativo, e dare le conseguenti informazioni e istruzioni aipropri dipendenti». eee

[

]

GARANTIRELA SICUREZZA

ANCHE SEIL LAVORO È

PRESSO TERZI

I I I L A S E N T E N Z A I R U B R I C A

L’IMPRESAE I RISCHI DELL’OUTSOURCING

[a cura di PaolaGalantino]

Page 45: Bus Magazine 2009/2

I I I M O D U L I S T I C A U E I

busmagazine |25

Page 46: Bus Magazine 2009/2

|19magazinebus

I I I I L C A S O I

La Toscana è in prima fila sul frontedei controlli per evitare che ferro-

vieri, conducenti di autobus, guardiegiurate, marittimi, controllori di volofacciano uso di droghe. Alla fine diottobre, la Toscana ha infatti approva-to, prima regione in Italia, una delibe-ra per dare piena attuazione allenorme per il controllo dei lavoratori«destinati a mansioni che comporta-no rischi per la sicurezza, l’incolumitàe la salute di terzi». La delibera dun-que c’è, le direttive delle Aziende sani-tarie locali pure, ma i controlli ancoranon sono partiti, anche se le principa-li aziende di trasporto pubblico giura-no che le visite scatteranno prestissi-mo, già a gennaio.

Dopo diciotto anni di attesa, tanto haimpiegato il Parlamento a dare attua-zione a quanto previsto dal Testounico sugli stupefacenti, non sarannopoche settimane di ritardo a metterea rischio l’incolumità pubblica, ma ilcaso di Roma, con un automobilistainvestito da un pullman condotto daun autista positivo alla cocaina, segna-la che occorre fare in fretta e farebene. In appena un mese e mezzo, laRegione ha approvato una deliberache stabilisce criteri e modalità peraccertare che non siano tossicodipen-denti i conducenti di autobus, macchi-nisti, controllori di volo, uomini delleforze armate e dei vigili del fuoco. Lenorme stabiliscono che i lavoratoririsultati positivi vengano immediata-mente sospesi dal servizio e avviati alSert per la disintossicazione, ma nonlicenziati, in modo da neutralizzare ilpossibile pericolo per la collettività.

La delibera della Regione messa apunto dall’assessore alla Salute EnricoRossi è molto severa nella predisposi-zione dei controlli, che verranno fattidando un preavviso massimo di 24ore. Per chi non accetta di sottoporsial controllo senza giustificato motivoscatta immediatamente la sospensio-ne e in caso di mancata presentazionec’è l’obbligo di sottoporre il dipen-dente ad almeno tre controlli tossico-logici a sorpresa nei successivi trentagiorni. Oltre al test annuale, tramiteesame delle urine, la delibera prevedeaccertamenti «per ragionevole dub-bio» e dopo un incidente. Chi vienetrovato positivo dovrà inoltre esseresottoposto a monitoraggio cautelati-vo a cadenza mensile prima di ripren-dere servizio. «I controlli - spiega Giuseppe Petrioli,responsabile del dipartimento preven-zione dell’Asl di Firenze - devonoessere a sorpresa perché nell’urina sievidenzia la presenza di cannabis percirca una settimana e di eroina per untempo che oscilla tra i 5 e i 15 giorni.Di sicuro, la norma nazionale ha unpunto debole, in quanto prevede chesiano controllati solo i lavoratoridipendenti e non chi opera come libe-ro professionista». Alla Copit, spiega ildirettore amministrativo GiulianoMartignoli, è già stata stipulata unaconvenzione per effettuare i controllie i circa 280 autisti della società pisto-iese «saranno sottoposti al test entrola prossima primavera, anche se lalegge concede tempo fino al settem-bre 2009».

Secondo Maurizio Varese, presidentedel Cat di Massa Carrara, con questotipo di controlli «scopriremo i consu-matori abituali e non gli occasionali,ma comunque è già un passo avanti.Peccato che non siano previsti con-trolli per l’alcol che resta la droga piùdiffusa». Massimo Roncucci, presiden-te di TraIn e coordinatore toscano diAsstra, il raggruppamento delle azien-de del trasporto di Cispel, assicurache «gli esami per le visite che prece-dono le assunzioni sono già in corso;per queste ci avvaliamo delle struttu-re delle Ferrovie o delle Asl, mentre cistiamo ancora attrezzando per i testannuali». TraIn, ad esempio, si avvarràdella collaborazione dell’Universitàper controllare già a partire dalleprime settimane dell’anno i 360 auti-sti in servizio. Anche Fabio Maddiidella Lfi parla di un’attesa dovuta sem-plicemente a «tempi tecnici». e(Carlo Bartoli, “Il Tirreno” 23 dicembre 2008)

Autisti, da gennaio i test anti-droga

FIRENZE: i comuni

Page 47: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |49

Page 48: Bus Magazine 2009/2

I A T T U A L I T À I I I

6|

dito. I predetti enti, secondo modalitàche saranno stabilite con appositodecreto del Ministero dell’Economia edelle Finanze possono rilasciare talecertificazione nel termine di venti gior-ni dalla data di ricevimento della relati-va richiesta, al fine di consentire la ces-sione pro-soluto del credito a bancheo intermediari.

Altre disposizioniNell’ottica di ridurre i costi amministra-tivi delle imprese si colloca l’obbligoper le società di nuova costituzione diindicare, all’atto di iscrizione presso ilregistro delle imprese, il proprio indiriz-zo di posta elettronica certificata.L’adempimento di tale obbligo, chedovrà essere assolto anche dalle socie-tà già costituite alla data di entrata invigore del decreto in esame nel termi-ne di tre anni dalla medesima data, èesente da imposta di bollo e diritti disegreteria. Queste, dunque, le principali misureanti-crisi (di interesse delle imprese ditrasporto) varate sino a questomomento dal Governo: la gravità del-l’attuale situazione economica lasciapresagire, tuttavia, che nel corso del-l’anno vi saranno ulteriori interventi

diretti ad agevolare la ripresa, per iquali tornano utili le recenti decisioniassunte a livello comunitario.Proprio nell’ottica di contrastare glieffetti sull’economia reale dell’attualecrisi finanziaria e di agevolare la ripresa,

si pone, infatti, l’intervento dellaCommissione Europea di cui allaComunicazione 2009/C 16/01 del 17dicembre 2008, che ha definito unnuovo (e temporaneo) quadro di rife-rimento in materia di aiuti di Stato, cherimarrà valido fino al 2010. L’obiettivo èquello di rilanciare l’economia dei PaesiUE, incoraggiando le imprese a conti-nuare ad investire ed allentando lastretta del mercato del credito deter-minata dalla crisi dei mercati finanziari,allo scopo di proteggere le imprese dalrischio di non poter accedere allerisorse e ai finanziamenti necessari.Nello specifico la CommissioneEuropea, oltre a fissare limiti menostringenti per gli Stati membri per laconcessione di aiuti sotto forma di tassidi interessi agevolati e di garanzie, hastabilito che, ad esempio, devono rite-nersi compatibili con il mercato comu-ne gli aiuti che gli Stati membri conce-deranno alle imprese entro il 31dicembre 2010, a condizione che l’im-porto della sovvenzione, sommato adeventuali aiuti “de minimis”, non porti iltotale degli aiuti ricevuti dall’impresanel periodo 1° gennaio 2008 – 31dicembre 2010 ad un livello superioreal massimale di 500.000 euro.Un’opportunità che lo Stato italiano

Il disegno di legge sul federalismo fiscale nel suoiter al Senato – dove è stato approvato con 156 voti

favorevoli, 6 contrati e 108 astenuti – è stato arricchi-to “in corso d’opera” con alcune novità sulle cittàmetropolitane ma soprattutto con l’introduzionedella cosiddetta norma “salva isole”.La misura inserita dall’aula del Senato contieneinfatti agevolazioni per gli investimenti in infrastrut-

ture per le realtà insulari e parifica i collegamenticon le isole al trasporto pubblico. Le agevolazionivengono estese anche alle Regioni a Statuto specia-le. L’emendamento, in pratica, riconosce la specifici-tà dell’insularità per quel che riguarda il divarioinfrastrutturale da colmare con apposite risorse,così come aggiunge “i collegamenti con le isole” alcomma sul trasporto pubblico. e

I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE SONO “TRASPORTO PUBBLICO”

RECUPERODEGLI AIUTIILLEGITTIMI(IMPOSTE

NON VERSATE)

Page 49: Bus Magazine 2009/2

I M O D U L I S T I C A U E I I I

24|

Page 50: Bus Magazine 2009/2

zioni. Innanzitutto secondo il Cncu ilregolamento sembra applicabile soloalle autolinee di percorrenza extraur-bana (v. artt. 16, 20 e 21) laddovesarebbe auspicabile che esso sia appli-cabile anche ai gestori dei servizi di tra-sporto su bus urbani, che in Italia sonodi competenza dei Comuni.Inoltre, per assicurare un più adeguatolivello di protezione degli utenti, secon-do il Cncu il Regolamento dovrebbeprevedere che ciascun Paese membroprovveda alla creazione - tenuto ancheconto delle esperienze e competenzeche le Associazioni dei consumatorihanno progressivamente maturato - disedi e di strumenti di partecipazionecivica per quanto riguarda: la valutazio-ne della qualità dei servizi; la definizio-ne degli standard di qualità e di sicurez-za; la promozione dell’accesso ai servi-zi; la gestione delle controversie anchemediante il ricorso alle procedure diconciliazione. (da www.helpconsumatori.it)e

INQUINAMENTO: LA COMMISSIONE UE DIFFIDA 10 STATI

L a Commissioneeuropea ha

avviato una proce-dura di infrazionenei confronti di dieciStati membri chenon hanno ancora

rispettato i valori limite per il PM10 invigore ormai dal 1° gennaio 2005. GliStati membri in questione, ovveroCipro, Estonia, Germania, Italia, Polonia,Portogallo, Regno Unito, Slovenia,Spagna e Svezia non hanno chiestoproroghe per conformarsi alle normein tutte le zone in cui i valori limite delPM10 risultano superati. La nuovadirettiva sulla qualità dell’aria consenteinfatti agli Stati membri di chiedere indeterminate situazioni una prorogalimitata per conseguire i valori limite fis-sati per il particolato. Allo stato attuale,

undici Stati hanno presentato richiestadi proroga per tutte le zone interessa-te. La Commissione dovrà ora verifica-re se le richieste corrispondono ai cri-teri previsti ed ha nove mesi di tempodalla notifica per decidere se sollevareo meno obiezioni. Quattro Stati mem-bri, tra i quali appunto l’Italia, nonhanno chiesto proroghe per tutte lezone in cui si registra un superamentodei valori limite. Gli unici Stati a nonessere interessati dalle violazioni o dal-l’obbligo di notifica sono la Finlandia ela Lituania, che hanno dimostrato che ilsuperamento dei valori era dovuto allasabbiatura invernale delle strade (circo-stanza consentita dalla direttiva) eIrlanda e Lussemburgo, nei quali non siè registrato alcun superamento deivalori limite.eLICENZA COMUNITARIA:NUOVE NORME PER IL RILASCIO

Dal 1° febbraio 2009 sono in vigo-re nuove norme per il rilascio

della licenza comunitaria per il traspor-to internazionale di viaggiatori su stra-da. Il Ministero delle infrastrutture e deitrasporti, al fine di ottimizzare i tempidi rilascio, ha infatti adottato una nuovaprocedura informatica e rivisto l’interoprocedimento. Le imprese che inten-dono richiedere per la prima volta lalicenza comunitaria dovranno dunqueprodurre un’apposita domanda corre-data da una serie di dichiarazioni voltea dimostrare il possesso dei requisitiprevisti, e redatte utilizzando una seriedi modelli allegati alle istruzioni ministe-riali. Medesimi allegati vanno prodottinel caso di domande di sostituzione orinnovo di licenze comunitarie rilascia-te con le precedenti modalità e

busmagazine |37

I I I V I A G G I A R E I N E U R O P A I R U B R I C A

Dal mese di gennaio Londra ha avviato l’utilizzodelle corsie sperimentali destinate agli autobusanche agli utenti delle due ruote. I motociclisti

potranno così circolare insieme a bus, taxi e biciclette evitando la stra-grande maggioranza degli ingorghi cittadini. Per ora la linea interessatadall’iniziativa, la cui finalità è ovviamente quella di ridurre la congestio-ne e l’inquinamento stradale, è quella rossa, gestita direttamente dal-l’autorità per il trasporto di Londra e che si estende su 290 km di stra-de. La sperimentazione durerà 18 mesi, dopo i quali si deciderà se ren-dere definitivo il provvedimento.e

CORSIE PREFERENZIALIANCHE PER LE DUERUOTE

LONDRA:

Page 51: Bus Magazine 2009/2

busmagazine |41

I I I R E G I O N I P R O V I N C E C O M U N I I R U B R I C A

TREVISO3 MILIONI PER 18 AUTOBUS

Oltre 3milioni di

euro difinanziamenti inarrivo daVenezia pernuovi autobusnella MarcaTrevigiana. Una

cifra che Provincia e Comunedovranno poi destinare alle aziende ditrasporto pubblico locale per l’acquistodi mezzi da adibire al servizio di lineain sostituzione di veicoli più vecchi di15 anni. Le aziende di trasportobeneficiarie del contributo avrannoperò l’obbligo di cofinanziare la spesaper l’acquisto dei nuovi veicoli ditrasporto pubblico.La Regione cofinanzia, di fatto,l’acquisto di 18 bus ecologici: tre ametano e quindici di livello euro 5.Degli autobus interurbani euro5 unoandrà all’ACTT, 2 saranno destinatiall’ATM, altri 2 al CTM e 10 alla Marca.I bus urbani a metano andranno invecetutti all’ACTT.(www.oggitreviso.it)

FERRARAVIA LIBERAALLA FUSIONE ACFT E ATC Secondo il piano industriale

elaborato dalle due società ACFT eATC la loro fusione, che ha avuto il vialibera della giunta regionale, porterànel triennio a una riduzione delleperdite di esercizio da 1.018.000 euronel 2009 a 677.000 euro nel 2010, conuna prospettiva di attivo di 111.000euro nel 2011. Il progetto prevedel’incorporazione dell’azienda di Ferrarae della sua controllata Cerm (CentroEmiliano Romagnolo Manutenzioni srl)all’interno dell’azienda felsinea;l’accorpamento dei bacini di traffico ela crescita delle dimensioni del gestore;l’integrazione orizzontale e verticaledelle strutture aziendali e della loro

gestione, per conseguire economie discala, e il mantenimento dellecompetenze territoriali necessarie aconsentire all’utenza di mantenereinvariati i propri riferimenti, specieriguardo ai servizi urbani, e aconservare un rapporto immediatocon le istituzioni locali.

MILANOECOPASSSPERIMENTAZIONE PROROGATA

Fino al 31dicembre

2009 la Giuntacomunale diMilano haapprovato lasperimentazione

di Ecopass, il provvedimento che limital’ingresso delle auto più inquinantiall’interno della Cerchia dei Bastioni.Buoni fin qui i risultati delprovvedimento per quanto riguarda lariduzione del traffico e dellacongestione: la velocità dei mezzipubblici è aumentata del 7,8% el’utilizzo della rete metropolitana èaumentato a sua volta del 7,3%. Tuttele tipologie di Ecopass restanoinvariate: ingresso giornaliero, ingressimultipli (carnet), ingressi multipliagevolati (1-50 e 51-100 ingressi),abbonamento residenti e RID. Conl’inizio del nuovo anno partirà anche laconsultazione con i cittadini milanesi.

CATANZAROINDAGINE SUGLI AUTOBUS EXTRAURBANI

L’Assessorato alla Mobilità diCatanzaro ha realizzato un’indagine

conoscitiva sui tragitti e le fermateeffettuate dagli autobus extraurbani,attraverso una serie di questionariinviati alle compagnie di trasporto, perricavare un quadro d’insieme utile peril futuro piano della mobilità cittadina.Per la rilevazione dei dati (percorsi,orari, fermate ecc) sono statecontattate tutte le principali società ditrasporto: è emerso che a Catanzarocircolano 309 bus extraurbani. Inentrata 125 la mattina, 25 ilpomeriggio. In uscita 126 la mattina e33 nel pomeriggio. In tutto trasportanooltre 20mila e 500 passeggeri. Ma è risultata soprattutto unasituazione di anarchia che creadisordine, traffico, smog e disservizioltre che situazioni di illecito e diconcorrenza sleale. (da www.uscatanzaro.net)

Page 52: Bus Magazine 2009/2

altro che accogliere i ricorsi, dalmomento che “l’autobus, causa ledimensioni impeditive, non avrebbepotuto fare altro che proseguire l’attra-versamento per sgomberare l’area”. Ilgiudice ha precisato che i fatti “non sisono potuti verificare e controllaresecondo un metro sufficientementeobiettivo”, per cui “non si deve trarre laconclusione che la ricorrente abbiaattraversato la linea nonostante il divie-to”. Insomma un gioco di logica per sal-vare capra e cavoli. Del resto, trattan-dosi di un autobus è evidente che il

tempo trascorso tra il superamentodell’incrocio e lo scatto del semafororosso non permette di sgomberarel’area. Assieme ai cinque ricorsi presen-tati dall’azienda dei trasporti e accoltidal giudice figurano anche altre 34 sen-tenze sullo stesso tema, a carico (sigh!)di privati cittadini! E ora il Comune,dichiarato illegittimo il verbale d’accer-tamento della Municipale, dovràrispondere della condanna, oltre che,con molta probabilità, rivedere l’im-pianto semaforico degli incroci incrimi-nati! eee

|11magazinebus

[

]

A RIMETTERCIÈ SEMPRE

L’AMMINISTRAZIONECIOÈ IL

CITTADINO

I I I I L C A S O I

Mister T-Red, l’ ingegnere che ha inventato i sema-fori intelligenti più odiati dagli automobilisti, fini-

sce agli arresti domiciliari. E con lui vengono iscrittinel registro degli indagati altre 108 persone: sessanta-tré funzionari di polizia municipale, quaranta tra sin-daci e assessori, cinque imprenditori. In una grandealleanza del semaforo truccato che ha piazzato,secondo l’ accusa, impianti truccati in mezzo nordItalia. A chiedere la misura cautelare per StefanoArrighetti, 45enne di Seregno, provincia di Milano,ingegnere e amministratore della Kria, è la procura diVerona. L’ accusa è di “frode nella pubblica fornitura”perché avrebbe ottenuto appalti dai Comuni garanten-do che la sua apparecchiatura era omologata dal mini-stero. In realtà, hanno scoperto i carabinieri di SanBonifacio e di Tregnago, in provincia di Verona, l’ omo-logazione non c’ era. L’ approvazione riguardava solole telecamere e non l’ hardware che calcolava le infra-zioni, quello posizionato nelle cabine di vetroresina suimarciapiedi agli incroci. Con Arrighetti, sono indagatiper truffa aggravata e falsità materiale gli amministra-tori di Ci.ti.esse, Maggioli, Traffic Tecnology, OpenSoftware. Alla Kria, si legge nell’ ordinanza, si conte-sta di aver «sostituito una parte essenziale del siste-ma quale la scheda con relè, senza informare di que-sto il ministero». Secondo Gabriele Minniti, l’ avvocatoche difende Arrighetti - definito «uno studioso, un

genio che ci invidia tutto il mondo» - il relè è «un tra-sformatore di segnale elettrico, un pezzo intercambia-bile: non è necessario che sia omologato». Dal 2002 laKria ha sede nel polo tecnologico della Brianza, aDesio, in quella che fu la sede dell’ Autobianchi. Allesue dipendenze, Stefano Arrighetti ha un pool di quin-dici ingegneri impegnati nello sviluppo delle nuovetecnologie. Alla ricerca, la Knowledge research ima-ging application, destina il 26 per cento del proprio fat-turato, cioè circa 800mila euro. E nel 2007, la societàha fatturato tre milioni di euro. Ora, però, i centralinidei comandi dei vigili di tutt’ Italia - da Perugia aFaenza, da Seveso a Vittorio Veneto - sono intasatidalle telefonate di automobilisti che chiedono il rim-borso delle multe. Mentre le associazioni di consuma-tori chiedono alle amministrazioni di «annullare auto-maticamente i verbali con le apparecchiature incrimi-nate» e invitano i cittadini di «rivolgersi al Giudice dipace per l’ annullamento delle multe», il comandantedei carabinieri di San Bonifacio, Salvatore Gueli, con-siglia alle vittime dei T-Red di «costituirsi in comitatiper rendere le procedure più rapide ed evitare iniziati-ve isolate». E anche Domenico Musicco, dell’Associazione italiana familiari vittime della strada,avverte che «truccare i semafori non aiuta la sicurez-za perché ingenera sfiducia nei meccanismi di con-trollo». e (da Repubblica).

LA TRUFFA DEI SEMAFORI INTELLIGENTI arrestato l’inventore, 108 indagati