"Buongiorno Palermo"

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Palermo mensile dell’area metroPolitana Free Press

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Primo numero di "Buongiorno Palermo", iniziativa editoriale mensile che si offre come guida per i turisti e gli stessi palermitani sui bellissimi luoghi che la nostra città ha da offrire

Transcript of "Buongiorno Palermo"

Palermomensile dell’area metroPolitana

Free Press

in giro per la città

teatro massimo

Soltanto nel 1897, 22 anni dopo la posa della prima pietra, il Teatro Massimo , il piùgrande d'Italia, il terzo in Europa dopo l'Opéra National di Parigi e lo Staatsoper diVienna, apri le porte alla città. L'imponente edificio progettato da G.B.F.Basile, e com-pletato da suo figlio Giovanni, presenta uno stile mutuato dall'architettura classica, grecae romana. L'ingresso è caratterizzato da un pronao corinzio esastilo elevato su una mo-numentale scalinata, ai lati della quale sono posti due leoni bronzei con le allegoriedella Tragedia e della Lirica. Sono da vedere il soffitto mobile della platea, ideato perconsentirne l'areazione, e la sala pompeiana contraddistinta da uno speciale effettoacustico.

cattedrale

Quando il 10 Gennaio del 1072 Roberto il Guiscardo e suo fratello Ruggero D'Altavillafecero il loro ingresso a Palermo, dopo aver sconfitto gli Arabi e riconsegnato la Siciliaalla Cristianità, gli si fece incontro un anonimo prelato vissuto fino a quel momento inclandestinità. Era il Vescovo di Palermo e la sua sede era una vecchia Basilica paleo-cristiana, sulle cui rovine i Normanni edificarono nel 1185 la nuova Cattedrale, che di-venne il centro della fede restaurata. Il fascino architettonico della Cattedrale diPalermo è tutto all'esterno, con le sue inestricabili guglie, torri, cupole, i bassorilievidella facciata laterale d'ingresso e gli absidi di stile arabo. L'interno, è stato rimaneg-giato più volte nel corso dei secoli, ed ha perso un po' del suo fascino medievale maconserva l'altare maggiore rifinito in marmo, bronzo e pietre dure e i resti della Tribunarealizzata da Antonello Gagini.

CopertinaGiornaleGiugno_Copertina Giornale Giugno 18/06/14 10:08 Pagina 1

oggetto: insieme per la rinascita

Ci rivolgiamo ai titolari di piccole e medie imprese e

aziende di Palermo, esercenti attività artigianali e

commerciali, alle persone responsabili e coraggiose

che ogni giorno affrontano le difficoltà di questa crisi

facendo grandi sacrifici, per presentare il magazine

Buongiorno-Palermo.

la rivista è un Free-Press cartaceo, un mezzo di

informazione che riteniamo sia ancora oggi lo strumento

più semplice ed efficace per farsi conoscere. in essa

vengono evidenziate tutte le bellezze, le particolarità e le

eccellenze di Palermo e della sua provincia, divenendo così

una lente di ingrandimento su tutto ciò che di interessante

la città offre. in considerazione degli argomenti culturali e

sociali trattati e data la piacevolezza delle immagini,

riteniamo che avrà una diffusione capillare e sarà da tanti

collezionata o conservata per successive consultazioni.

la rivista sarà distribuita presso i bar più importanti e

più frequentati della città, sarà presente anche presso gli

studi medici, ambulatori e laboratori di analisi, dove un

gran numero di cittadini troverà in essa un modo

piacevole per ingannare l'attesa. sarà anche distribuita

negli hotel, in aeroporto e presso tutti gli uffici turistici

della città, in modo da rappresentare per i turisti una guida

per le loro visite e per il loro shopping.

la mediagrouP siCilia srl, con “Buongiorno Palermo”,

nel quadro della campagna pubblicitaria “Agire per

ripartire”, volendo dare il suo fattivo contributo alla ripresa

economica, ha adottato per un periodo limitato, una

politica di costi contenuti per l’acquisto di spazi

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l’amministratore

G. Callari

CopertinaGiornaleGiugno_Copertina Giornale Giugno 18/06/14 10:08 Pagina 2

anno xii - numero 1 giugno 2014

free press

Mondello:quAndo lASpiAggiA non èSolo MAre 4

i quArtieri:lA notteBiAncA di viAlefrAnciA 18

il feStino:evvivA pAlerMoe SAntA roSAliA

17

l’ArteBruno cAruSoun ArtiStA perpAlerMo 23

i pAlerMitAnieleonorAABBAgnAto 8

la MartoranauNA ChIeSA Nel CuoRe dellA CIttà C’è una chiesa, a Palermo,

che racconta da sola la storiadella città, le dominazioni, l’al-ternarsi di re e principi: èSanta Maria dell’Ammiraglio,detta la Martorana, a piazzaBellini, nel cuore del centrostorico. Arroccata su un terra-piano che si affaccia sullapiazza, circondata da palmesvettanti e caratterizzata da uncampanile di rara bellezza.Santa Maria dell’Ammiraglio èuna delle più antiche chiese diPalermo e, con i suoi capola-vori musivi ed i suoi numerosirimaneggiamenti architettonici,testimonia il fitto intreccio e lasovrapposizione di stili che sisusseguirono nei secoli. Fu edi-ficata nel 1143 per volere diGiorgio d’Antiochia, grandeammiraglio di re Ruggero II ilNormanno.

Palermo, diceva Goethe, è la città più stupendadel mondo. E dopo trecento anni, lo pensa

anche l'ultimo dei turisti tedeschi in vacanza in città.Ogni anno,infatti, circa quattro milioni di visitatoritrovano il tempo per visitare Palermo. I palermitanispesso, però, se ne dimenticano. Peccato, perché

essere turisti nella propria città può essere un’esperienzastupenda. Si ha la possibilità di scoprire la produzione

artistica, la musica e quella bellezza spesso nascostaproprio a chi vive una città “da residente”. Palermo e ipalermitani hanno bisogno di rinascere e di risvegliarsialla bellezza. Allora, buongiorno Palermo!

Anche questo giornale rinasce. Dalla professionalitàdei giornalisti della Cooperativa Free Press e dalla MediaGroup Sicilia concessionaria di pubblicità, che hannoscelto di investire nella città in cui credono. In unmomento in cui non si parla altro di delocalizzazione,questa è una scelta coraggiosa, oltre che un atto d'amorenei confronti di Palermo e dei palermitani.

Questo giornale, che verrà distribuito in manieratotalmente gratuita, cercherà di riscoprire i luoghi dellacittà, i monumenti, le tradizioni e la storia delle personeche partecipano e sanno occuparsi del bene collettivo noncome se fosse proprio, ma perché davvero gli appartiene.

Pagine che ospiteranno gli eventi di musica e dicultura in città, oltre che agli itinerari di gusto arte, in unavetrina della città per i turisti e in un sostegno per i lettoripalermitani.Un modo di “vivere” la città in manieradiversa dal quotidiano. Esperienze forse brevi, maappaganti e senza sprecare un secondo, approfittando dellemeraviglie che la città offre e fornendo gli strumentinecessari per goderne appieno. E allora BuongiornoPalermo! Che la rinascita cominci. Noi della redazionecercheremo di esserne all'altezza.

Buongiorno Palermo:che la rinascita cominci

Alessia Boschetti

Sapori di

SiciliaMAGAZINE

La Rivista dei Prodotti autentici e tradizionali

Itinerari del Gusto

Sapori di

SiciliaMAGAZINE

La Rivista dei Prodotti autentici e tradizionali

Itinerari del Gusto

Situata in posizione dominante la sot-tostante piazza Bellini, la chiesa diSanta Maria dell’Ammiraglio, nota an-

che come la “Martorana“, deve la sua piùcomune denominazio presenza di un mona-stero benedettino femminile, fondato nel1193 da Goffredo ed Aloisia de Marturano,al quale nel 1435 il re Alfonso “il Magna-nimo” concesse la chiesa.La sua edificazione (1143-1185) si deve algrande Ammiraglio del Regno Giorgio An-tiocheno, come ringraziamento per l’aiuto e

la protezione concessagli dalla SantissimaVergine: il famoso Ammiraglio, volle asse-gnare la chiesa al clero greco bizantino.Nel 1282 dopo la rivolta del Vespro, nellachiesa ebbe luogo la riunione dei maggioribaroni del Regno, in cui si giurò fedeltà aPietro d’Aragona che aveva appoggiato larivolta contro Carlo d’Angiò.L’aspetto attuale, dovuto alle aggiunte di epocabarocca, in parte eliminati dai restauri otto-centeschi operati dall’ ing. Giuseppe Patricolo(1870-1873), rivela chiaramente il contrastotra la facciata barocca e la superficie murariadella originaria costruzione normanna, facil-mente riconoscibile dai caratteri inconfondibilidell’architettura ecclesiale del medioevo sici-liano: il disegno delle arcate, le finestrelle ogi-vali, la muratura eseguita con filari di piccoliconci ben squadrati e la presenza della cupola.

BUONGIORNO giornale di palermo

le chiese mensile dell’area metropolitana2

le

chiese

la Martoranadi Maria Grazia Sclafani

Costituisce l’ingresso alla chiesa l’elegantetorre campanaria a base quadrata costituitada quattro ordini, con i primi due molto squa-drati, coevi alla costruzione originaria, equelli superiori databili al XIV secolo, moltotraforati con bifore e colonnine angolari.L’interno, vero gioiello dell’arte bizantina, èa croce greca inscritta in un quadrato, con ibracci della croce coperti a botte e gli ambientisulle diagonali coperti da volte a crociera. Il fulcro di tutta la composizione è il “Cristoassiso benedicente“, sulla sommità dellacupola, con il mondo ai piedi e, distribuitisulla volta della calotta, quattro angeli pro-strati in atto di adorazione; alla base della

cupola un fregio in legno di abete, scopertonel 1871, reca un’iscrizione dipinta inbianco su fondo turchino, il cui testo, ecce-zionale esempio di convivenza tra culturediverse, comprende un inno della liturgiabizantina (il sanctus con Osanna e Gloria )tradotto in arabo, la lingua madre di Giorgiod’Antiochia.Nel tamburo della cupola sono otto profeti enelle nicchie dei pennacchi angolari i quattroevangelisti.Sull’arco trionfale è raffigurata l’Annuncia-zione, negli arconi la Natività, laDormizionedella Vergine e la Presentazione al Tempio.Nelle volte a botte vi sono raffigurati santi

sempre legati alla figura di Maria. Splendidaè la pavimentazione policroma a mosaici etarsie marmoree. Sotto la zona del presbi-terio si trova l’antica cripta sepolcraledelle monache, dalla quale attraverso uncamminamento sotterraneo sotto PiazzaBellini e Piazza Pretoria, opera dell’ar-chitetto Nicolò Palma nel XVIII secolo,si raggiungeva un belvedere su palazzoGuggino Bordonaro, da dove le monachepotevano godere dell’ambito affaccio sulCassaro.Recenti restauri durati circa due anni hannoriportato a nuova luce il magnifico edificioreligioso.

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana le chiese 3

BUONGIORNO giornale di palermo

la palermo beach mensile dell’area metropolitana4

Mondello. “Un angolo di paradiso terre-stre” ecco come è stata definita dal reFerdinando di Borbone, una delle lo-

calità turistiche più ambite di Palermo. Unaconca tra Monte Pellegrino e Capo Gallo, in cuisi estende un chilometro di spiaggia da godersiin qualsiasi mese dell’anno. In inverno un luogodove poter fare lunghe passeggiate tra viali albe-rati e giardini delle ville di inizio secolo in stileliberty, che richiamano la belle epoque palermi-tana. In estate, invece, è possibile vivere a pienola spiaggia con amici e parenti, tra una nuotata eun po’ di relax sotto il sole. Tuttavia, è durante lebelle giornate dei mesi primaverili che è possibileapprezzare la vera bellezza della grande spiaggiadai colori tropicali, dove è possibile rilassarsiperdendosi tra le mille sfumature del mare. Mondello subì nei secoli diverse trasformazionifino a diventare una grande meta turistica. Du-

rante il periodo di dominazione araba, questapiccola località, era conosciuta con il nome di“Marsa ‘at Tin”, in italiano “Porto del Fango”per le caratteristiche acquitrinose di una buonaparte del terreno. Ed è in questo periodo chevenne creato un piccolo villaggio di pescatori,di cui c’è rimasto ancora oggi il porto davanti lapiazza centrale e le due torri, situate un sullapizza del paese e l’altra ubicata un po’ più anord, dove oggi sorge il centro denominato “LaTorre”. Per circa due secoli, durante i quali Pa-lermo divenne una capitale a livello europeodove i nobili abitavano o sostavano per le lorovacanze, in ville che accontentavano il loro bi-sogno di agiatezza, Mondello rimase una zonapaludosa. Bisogna aspettare fino al 1891, annoin cui ebbe inizio l’opera di bonificazione, grazieall’intervento del principe Francesco Lanza diScalea. Dal 1912 in poi, Mondello si trasformò

nella sede dell’alta borghesia e della nobiltàdella città, grazie alla concessione fatta alla so-cietà belga “Les Tramways de Palerme”, oggiconosciuta come “Mondello Immobiliare ItaloBelga S.A.”, la quale si impegnò nella costru-zione di un Grand Hotel, un Kursaal, una chiesa,uno stabilimento balneare costruito a palafittasul mare, progettato dall’architetto Rudolf Stual-ker, 300 villini la cui costruzione è stata affidataa Basile, la realizzazione, inoltre, della reteidrica e fognaria, ed infine, un campo da golf anove buche e alcune opere di arredo urbanocome chioschi, illuminazioni e giardini. A tutte queste costruzione, che ancora oggidanno prestigio alla spiaggia, si aggiungo diversicircoli nautici, ognuno con attività differenti persoddisfare tutte le esigenze. I quali li ritroviamolungo la conca che si estende da Capo Gallo, ri-serva natura dove è possibile passare una gior-nata immersa nella natura e anche tra i bellissimifondali marini, sino alle rocce dell’Addaura,oltre la spiaggia. I circoli, oltre a differenziarsi per le loro attività,si differenziano anche per il loro lusso, dove perentrare, ad esempio ad un party, bisogna essereinvitati da un socio, ma ve ne sono anche di piùsportivi e alla mano, aperti con varie formule aituristi di passaggio.

la palermobeach

Mondelloun piccolo paradiso terrestre:

di ornella romano

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana la palermo beach 5

Tra i più importanti vi sono l’EuroyachtingClub, ospitato dal grande stabilimento sulmare in stile liberty, che è inoltre sede di unnoto ristorante estivo chiamato “Alle ter-razze”. Lo stabilimento, inoltre, dispone diun bar con terrazza aperta al pubblico, maanche di cabine gestite dal club. Qui il turi-sta può trascorrere una giornata con un bi-glietto d’ingresso che gli permette diutilizzare lettini, docce, cabine, ma anche dinoleggiare attrezzature sportive come surf,canoe, gommoni e bombole per immer-sione, maschere e pinne per lo snorkeling.In perfetto stile hawaiano abbiamo l’Albariacon gazebo bar ricoperto di palme e lettiniper la siesta, offre anche al surfista sportivoattività come il surf e la vela, ed è dotato diuna piccola sede di appoggio dall’altro latodella strada. Suo vicino di casa è il Clubinodel Mare frequentato da molti ragazzi e fa-miglie per le mangiate domenicali ed i partyserali con musica dal vivo. Tra i più esclusivi vi sono il circolo Canot-

tieri del Lauria, con la villa e il parco privatodi fronte, e circolo della Vela, che hanno ilprivilegio di vantare campioni olimpici delmare. Meno e esclusivo ma meta della mag-gior parte dei ragazzi palermitani, è il lidoL’ombelico del mondo, di cui vi sono duelocation una poco distante dalla piazza, chesi estende sulla spiaggia, l’altra location, in-vece, si trova difronte all’Addaura Hotel ca-ratterizzata dagli scogli.Mondello è anche un’attrazione turistica peri grandi sportivi internazionali di surf e win-dsurf, in quanto sede dal 1985 del WorldWindsurf Festival, ribattezzato nel 2001Windsurf Festival on the Beach, a cura delclub Albaria. Un evento che raggruppa an-nualmente, intorno alla metà di maggio, variemanifestazioni di sport tra cui windsurf, vela,beach volley, nuoto, corsa e tanti altri, maanche eventi musicali, che permettono dipassare una giornata in compagni fino a nottefonda, tra sole, mare e una piacevole brezzaprimaverile che accompagna la serata.

BUONGIORNO giornale di palermo

i teatri mensile dell’area metropolitana6

Dal ‘400 al 2005 il complesso diMontevergini ebbe diverse trasfor-mazioni. Nel lontano‘400 la chiesa

voluta dalla nobildonna Luisa Settimo e de-dicata alla Modonna delle Grazie di Monte-vergini, sorgeva di fronte all’attualecomplesso conventuale. Questo primo nu-cleo venne quasi del tutto demolito intornoal 1885 per la realizzazione dell’istituto tec-nico Filippo Parlatore. Nei secoli successivi alla costruzione, si an-darono aggiungendo all'originario conventonuove strutture.La chiesa odierna, che da qualche annoospita al suo interno un teatro, è stata edifi-cata nel 1687 dall’architetto gesuita Lo-renzo Ciprì, il quale diresse i lavori fino allasua morte e poi sostituito da Andrea Palma.La chiesa al suo interno è composta daun'unica navata alta e luminosa, le cui velemantengono gli affreschi di Guglielmo Bor-remans, raffiguranti le Allegorie della Virtù,anche nel soffitto ritroviamo un altro affre-sco di Borremans, con la Gloria dell’Ordinefrancescano.Molto bella e imponente è la facciata delcomplesso di Montevergini, che si mostrasulla piazza omonima, occupandone intera-

mente un lato. Essa ospita nelle nicchie la-terali dell’ordine inferiore le statue di SantaChiara e Santa Rosolia, opera di GiovanniMarino. Nel 1866 il complesso venne incameratotra i beni del Demanio statale, a causadella soppressione degli ordini religiosi.Da questo momento, il complesso nel pas-sare degli anni subì diversi riadattamenti,prima come istituto scolastico di arti e me-stieri, detto “degli Artigianelli”; poi, lachiesa divenne un tribunale, sede della Ca-mera del Lavoro e sede di un’organizza-zione sindacali.Fino a quando nel 1997 il comune appaltò ilavori di recupero dell'intero immobile e nel2005 per un progetto voluto dall’ex sindaco

Diego Cammarata e realizzato dalla Set Ar-tisti associati, la chiesa oggi ospita l’Asso-ciazione Palermo Teatro Festival. Ilcomplesso Montevergini, ormai teatro è do-tato di 150 posti a sedere e di un'acusticache lo rendono ottimale per i concerti di mu-sica da camera. Il palcoscenico è posto nellaparte absidale della chiesa, tutto il progettoè stato eseguito tenendo conto della rever-sibilità dell'edificio, il teatro è quindi com-posto da sole parti mobiliNegli anni trascorsi dalla sua apertura adoggi, il Nuovo Montevergini è diventatoluogo di esibizione per gruppi e artisti pa-lermitani e siciliani delle nuove generazioni,ricche di fermenti da valorizzare e centroproduttivo di nuove realtà emergenti.

i

teatri

dal Sacro al teatroMontevergini

di ornella romano

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana i mercati storici 7

i mercatistorici ... il cApo

...l’esaltazione dei sensi

Palermo araba, barocca, spagnola, eso-tica. Città stratificata di culture, stili,profumi e colori, segni di storia. Una

città, che al viaggiatore di ieri e di oggi haregalato e continua a regalare forti emozioni.Al pari infatti dei viaggiatori del gran tourdi fine ottocento, la visita ai mercati dellacittà antica, Ballarò, Capo, Vucciria, costi-tuisce ancora oggi un divertentissimo viaggiodei sensi, un’esperienza culturale tra anticoe moderno ben più intensa e profonda diquanto non si creda.Il quartiere del Capo è un mondo antico, co-lorato e brulicante difensivo della cinta, mu-raria della Palermo vecchia in uso sino al-l’Ottocento per difendere le città dallescorrerie di pirati nel Mediterraneo.Ad accoglierti sono le tipiche cantilene indialetto palermitano che si levano sulla folla:“così belli e freschi...” e l’icona della Ma-donna delle Mercede che è dappertutto, santapatrona del mercato e della sua gente, cele-

brata con musica e luci in occasione dellafesta dell’ultima settimana di settembre.Nonostante la crisi del commercio nei centristorici il Capo è rimasto tra i più vivaci mer-cati di araba origine che fanno di Palermouna città fortemente mediterranea. Qui, dalleprime ore del mattino, sui banchi illuminatida grandi lampade sotto una festa di tendonotra odori, colori, voci e mercanzie si rinnoval’incontro e la fusione tra culture diverse,quell’incredibile mosaico che ha fatto la storiadi quest’isola.Il mercato è frequentato dai palermitani chevengono qui a fare spesa, a comprare ottimopesce e verdure fresche dei campi, gli odoriforti di giornata, la frutta ancora dai dolcisapori.

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BUONGIORNO giornale di palermo

i palermitani mensile dell’area metropolitana8

Trasportare in terra straniera il mododi fare, per un siciliano, non è maifacile. Esistono però casi in cui

questo non solo avviene, ma accade conuna personalità tale ed un successo tal-mente entusiasta da lasciare stupefatti. Eleonora Abbagnato, nata a Palermo nel1978, nel 2001 è diventata Première Dan-seuse dell’Opèra di Parigi, mentre nel 2013Etoile della celebre casa dell’arte parigina.Un successo straordinario per un’artistache non ha mai dimenticato le sue origini,ma che anzi le sottolinea come modellod’ispirazione per la propria crescita pro-fessionale e soprattutto umana. Radici, ri-cordi d’infanzia che la tengono legata aduna terra passionale tanto quanto lei, chedi passione e sacrificio nel suo lavoro èobbligata a metterne. Tutti gli anni tra-scorsi nel capoluogo francese, però, la

hanno resa, a suodire, cosmopolita edindipendente.Il momento chiavedella sua carriera, se-condo le sue parole,è stato quando Ro-land Petit, noto co-reografo e danzatoretransalpino (mortonel 2011) la scelse a12 anni per il ruolo diAurora bambina ne“La bella addormen-tata nel Bosco”. Dopo essersi sposatacon l’ex terzino delPalermo, FedericoBalzaretti (in quelloche è stato definito il“matrimonio del se-colo”) ha avuto lasua prima figlia,Julia, nome sceltoappositamente perfar sì che non venissestorpiato in francese.Una carriera in conti-nua ascesa ed una fa-miglia serena dunque,ma la Abbagnato col-tiva ancora altri sogni:l’apertura, ad esem-

pio, di una scuola di danza tutta sua in cuitrasmettere ed insegnare la sua passione aigiovani.Non solo il palco però: la Abbagnato halavorato in televisione sia agli albori dellasua carriera, ballando ad 11 anni in un pro-gramma di Pippo Baudo, sia recitando nelfilm di Ficarra e Picone, “Il 7 e l’8”. Haanche affiancato Paolo Bonolis nella con-duzione della seconda serata del Festivaldi Sanremo del 2009.E se alla splendida ballerina palermitanaviene chiesto cosa significhi bellezza, larisposta è tanto semplice quanto evoca-tiva: “la bellezza è armonia, un risultatoottenibile solo grazie ad esercizi costanti,sacrifici e determinazione”.

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i palermitani

una palermitana a parigieleonora Abbagnato

di Silvia d’Alia

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana il sociale 9

il

sociale

la bellezzasalverà il Mondo

di Maria Grazia Sclafani

Pare che il primo giorno di prova cifosse spazio in abbondanza. Tanti leg-gii, ma solo pochissimi bambini, con

archi, clarinetti e tamburi in mano, strim-pellavano in un salone. Di Beethoven nonsapevano nulla. Oggi, a meno di un anno didistanza, lontani dalla strada e dai suoi giri,i ragazzi del coro orchesta Quattro Canti,organizzato da Padre Bucaro, all’interno delprogetto il Genio diPalermo, non hannonulla da invidiare ai“dirimpettai” delConservatorio. Nonentrano nemmenostiracchiando inlungo e largo tuttoil salone. E sonobravissimi ed into-natissimi. L’Orchestra e il coro infantili del centro sto-rico di Palermo “Quattro Canti”sono uno stra-ordinario esperimento educativo e di coesionesociale, che vede la musica quale elementodi contrasto al fenomeno della marginalitàsociale, messo a punto nell’ambito delleazioni organizzate e promosse dal progetto“Il Genio di Palermo. La Bellezza salverà ilMondo”, il cui ente capofila è la parrocchiadi San Mamiliano, diretta da padre Bucaro.

“Ci siamo inspirati a El Sistema del maestroAbreu, un metodo educativo che insegna lamusica ai bambini, strappandoli alla vio-lenza, al crimine, alla povertà.- dichiara Ma-ria Carmela Ligotti, direttrice - E regalandoloro una nuova vita: lo strumento”. Tocar yluchar, cioè suonare e lottare, è appunto ilmotto delle orchestre di Abreu. Perché suo-nare, a Caracas, non solo ti cambia, ma ti

salva la vita. E lastessa cosa vale aPalermo. “Non èsolo questione dimusica. Qui si in-segna la solida-rietà, l’armonia,l’ordine, la bel-lezza, il rispetto.E prima di tuttol’umiltà”.

“Il Genio di Palermo. La bellezza salveràil mondo” è un progetto che sa di miracolo.Quello che solo gli uomini sanno fare.Tutto inizia con un’idea di condivisione.Padre Bucaro si ritrova ad essere respon-sabile di un distretto composto dalle chiesetra le più belle di Palermo: I cosiddetti “te-sori della loggia” che comprende l’Oratorioe la Chiesa di S. Cita – SS. Rosario in S.Domenico – S. Giorgio dei Genovesi.

Queste chiese, oltre ad essere fruibili ai tu-risti, devono essere aperte alla città, a queipalermitani, tanti, che non le hanno maivisitate.In poco tempo, Padre Bucaro ha realizzatoun Distretto Sociale Evoluto che prendevita dall’attuazione dei concetti di coesionesociale, di convivenza interculturale, di va-lorizzazione e sostegno alle risorse localie dei talenti e la fruizione e messa a redditodel patrimonio culturale.“Si tratta - spiega padre Giuseppe Bucaro -di un intervento di sviluppo locale, rivoltoai residenti dei quattro mandamenti più an-tichi di Palermo come Palazzo reale-Alber-gheria, Monte di Pietà-Capo, Tribunali-Kalsa, e Castellammare-La Loggia”.Tra gli obiettivi del progetto la creazionedi due cooperative di giovani che offrirannoai turisti tour alla scoperta delle realtà multietniche, l’accompagnamento di giovani im-migrate in attività artigianali, la realizza-zione di un portale in cinque lingue perprenotare e acquistare biglietti on-line eapplicazioni web da scaricare su dispositivimobili. Saranno inoltre realizzati laboratorie sportelli polifunzionali per favorire l’in-tegrazione sociale a soggetti disagiati.Un sistema di coesione sociale, di sviluppoeconomico e culturale, ispirato dalle lineestrategiche dell’Unione Europea, già ap-plicate con successo a Lisbona, che mira acreare l’interconnessione tra sistemi terri-toriali di welfare ed educativi, tra attivitàeconomiche e terzo settore, tra soggetti isti-tuzionali e associazioni di cittadini, tra lediverse risorse umane e le capacità socialidi promozione e crescita.La bellezza salverà il mondo, dicevaDostoevskij. Il Genio di Palermo ci staprovando, iniziando prendendosi curadel proprio quartiere. E non ponendosialcun limite.

BUONGIORNO giornale di palermo

i palazzi storici mensile dell’area metropolitana10

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i palazzistorici

di davide prestianni

Palazzo Ziino, situato nella centralis-sima Via Dante, è stato recentementeriaperto al pubblico dall'Amministra-

zione comunale e percorrendo i suoi corridoie le sue stanze è possibile percepire le at-mosfere di raffinatezza ed eleganza che loresero splendido in passato e che oggi nefanno cornice prediletta per le manifesta-zioni culturali cittadine.Residenza che fu dell'avvocato OttavioZiino, fu progettato dal fratello Nunzio edinaugurato nel 1895 con una festa alla qualeparteciparono le più alte espressioni dellaborghesia palermitana dell'epoca. L'inaugu-razione precedette di due anni quella delTeatro Massimo e per questo motivo ci sonodegli elementi che saranno poi ripresi nelcelebre teatro, come ad esempio le quattrograndi colonne corinzie.Il modello architettonico è quello propriodei palazzi del '700, con un ampio andronecarraio dove al centro troneggia una impo-nente scalinata in marmo bianco di Carrara;i locali di servizio e lo studio dell'avvocatoa pian terreno; ed ancora, i piani superioriper famiglia e personale.Grandi artisti collaborarono alla realizza-zione degli interni, da Rocco Lentini a Giu-seppe Enea, o ancora Ernesto Padovano e

Giuseppe Damiani. Ogni stanza mostravauna decorazione differente, che spaziava daimotivi geometrici a quelli floreali, tendential liberty.Durante la guerra fu seriamente minacciatodalle esplosioni, che fortunatamente non lodistrussero, tuttavia nel periodo immediata-mente successivo iniziò la sua fase di deca-denza. In seguito a vari furti ed all'abban-dono, nonostante fosse stato ufficialmentevenduto all'Enpas (che lo utilizzò come ar-

chivio), nel 1985 il palazzo fu acquistatodal Comune, che iniziò i lavori di restauro,terminati nel 1999, e gestiti dall'ingegnereGiorgio Fernandez. Oggi restano ancora decori ed affreschi, maparecchio è andato ovviamente perduto.Al primo piano è possibile ammirare unaricca collezione di gessi, recentemente re-staurati e che portano la firma di celebriartisti siciliani attivi tra '800 e '900: ricor-diamo ad esempio Mario Rutelli, BenedettoCiviletti, Rosario Bagnasco e GiovanniBarbera.Il secondo piano, invece, è dedicato ad espo-sizioni e mostre di particolare prestigio, conben quindici stanze per gli allestimenti. Quisono state ospitate manifestazioni importanticome la rassegna “Sulle orme di Caravag-gio”, un itinerario attraverso i pittori sicilianiche subirono l'influenza del grande artistadurante il suo breve soggiorno nell'Isola).Il terzo ed ultimo piano, infine, è riservatoalla Mediateca, una sezione della Biblio-teca comunale che grazie a trenta posta-zioni multimediali, alle quali è possibileaccedere gratuitamente, consente di usu-fruire di servizi quali montaggio di imma-gini, suoni, testi o editor video con tradu-zioni simultanee.

palazzo Ziinocasa dell’arte e della tecnologia

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana i musei 11

i

musei

Oltre 4 mila oggetti provenienti da diverse

zone della sicilia; 3.500 tra fotografie,

diapositive e stampe; più di 24 mila vo-

lumi conservati nella biblioteca specializzata,

tra cui non poche cinquecentine, manoscritti e

testi rari. Sono i numeri del Museo Etnografico

Pitré, una raccolta di testimonianze unica nel

suo genere e tra le più apprezzate d’Europa.

La sua fondazione risale al 1910 ad opera del

grande demologo palermitano Giuseppe Pitré,

che collocò le collezioni in alcuni angusti locali

di via Maqueda. Alla sua morte (1916), dopo il

declino e il progressivo abbandono, l’allievo

“ideale” Giuseppe Cocchiara ricevette l’incarico

di trasferire e riordinare il museo. La sede idonea

per il suo allestimento definito fu individuata

nelle dipendenze della Casina alla cinese (o

Palazzina Cinese), la deliziosa e singolare co-

struzione che l’architetto Giuseppe Venanzio

Marvuglia aveva realizzato nella riserva reale

del Parco della Favorita alla fine del ‘700 per il

re Ferdinando di Borbone, rifugiatosi da Napoli

a Palermo dopo la proclamazione della Repub-

blica Partenopea. Nel plesso dei servizi stavano

la cucina, vari “quartini” per gli alloggi della

servitù, la rimessa, la stalla, la cantina sotterranea

con ingresso da una botola nel passetto d’accesso

alla paglialora. Questi corpi furono interessati

da grandi lavori di ristrutturazione e amplia-

mento condotti nel primo decennio dell’800,

fino ad avere l’assetto che ancora oggi presen-

tano. Entro un recinto rettangolare sono distri-

buiti, ai lati di una stradina e di un ampio cortile

ad essa ortogonale, i vari corpi di fabbrica. A

nord ci sono le scudere, con cinque navate co-

perte con volte a crociera; adiacenti, il blocco

della cucina rustica, con gli annessi e la rimessa

con quattro grnadi campate a crociera su pilastro

centrale; il lato est è occupato da un corpo a due

piani, probabilmente destinato ad alloggi per la

servitù; ad ovest, dirimpetto, un fabbricato per

altri servizi e la chiesa.

pitré: i segnidella Sicilia antica

Dettidi un tempo che fu

Jocu di pidocchiuo di la musca o di carcerati

Ma che fai u jocu di pidocchiu o di lamusca o di carcerati?, si chiedevauna volta quando il tempo nonpassava mai e in qualche modo sidoveva pur ammazzare.Oggi non esiste più questo problemagrazie alla civiltà mediatica ed èscomparso pure il detto, inventatodai carcerati più di due secoli fa.Gli ospiti della Vicaria, detenuti perreati civili, criminali, pedofili eviolenti mescolati tutti insieme,scontavano le loro pene in celle fetidee piene di mosche e di pidocchi,controllati a vista da carcerieri senzascrupoli e da un firraloru, che avevail compito di dare sferzate a destra eamanca per riportare a più mitipropositi coloro che si mostravanoinsofferenti alla reclusione.Non parliamo poi delle condizioniin cui vivevano i carcerati neidammusi che erano celle “sottoterra,buie, grondanti umidità, sudice,muffite, angustissime”.Bastava però una moneta perdimenticare guai, dolori reumatici,bruciore alla ferite e pititto i moriri.“I carcerati” annota il marchese diVillabianca “son quasi ignudi;prendono una moneta e vi fannovolare le mosche della camera.Vince quello sulla cui moneta vienea posarsi la mosca”.Ma come sarà stato contento ilcarcerato con la mosca o ilpidocchio sopra la moneta,contento per essere stato presceltoda un insetto, contento perchéquella mosca se la potevamangiare, contento perché avrebbeavuto un pidocchio in meno dacacciare durante la notte!

d

d

BUONGIORNO giornale di palermo

sposi a palermo mensile dell’area metropolitana12

sposia palermo

prepArAtivi:croce e DeLiziA

Il matrimonio, giorno pieno di momentiindimenticabili in cui si corona un sogno,il giorno più bello, più atteso dai più ro-

mantici. Un giorno in cui tutto deve essereperfetto, dai preparativi al ricevimento finale.I preparativi del matrimonio sono una corsacontro il tempo, già dopo la fatidica propostasi incomincia a cercare la chiesa, gli abiti,gli inviti, le fedi, si pensa alla lista di nozzee al ricevimento, si curano le scelte dei fiori,delle bomboniere, le fotografie e anche alla

luna di miele tanto attesa e, addirittura, altema. Il matrimonio è l'esaltazione diun'amore che nasce da due giovani ragazziche, con pazienza e maturità, decidono diproseguire la storia per tutta la vita. In Sicilia,prima del XXI secolo, era difficile per duegiovani trascorrere con tranquillità la propriastoria, i genitori controllavano i propri figlie si informavano sul lavoro dei genitori delfidanzato/a, perciò molti tentavano la cosid-detta “fuitina”. Ora, anche in Sicilia si dàuna certa libertà ai giovani per poter sceglierela loro strada sia in campo professionale cheamoroso, alcuni ragazzi aspettano di avere

il grandegiornodi Francesco Anastasi

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana sposi a palermo 13

un'indipendenza economica per fare il grandepasso, altri decidono di diventare coppia ef-fettiva anche sin da giovanissimi. Detto que-sto, organizzare un matrimonio non è maifacile, richiede tempo e spreco di energie econ gli impegni lavorativi e quotidiani di-venta ancora più difficile. Bisogna prenotarela chiesa, decidere il giorno, acquistare l'abitoda sposa, pensare agli addobbi e al catering,di solito è la donna della coppia che impiegamaggior tempo a ciò, l'uomo si sa, non ha igusti delle donne e le scelte le faranno co-munque loro.

lA SpoSA e lo SpoSo

Sposa: l'abito da sposa è forse l'oggetto piùdesiderato dalle bambine e dalle ragazzine,ma non è solo un oggetto, è anche il simbolodell'incoronazione di un sogno, del giornotanto atteso da una donna quando il suo prin-cipe la accompagna per il resto della vitacon amore e dedizione. Il sogno diventa re-altà quando si decide di sposarsi e da quelmomento in poi per la futura sposa non c'èaltro pensiero al giorno del matrimonio.Bianco, rosa, colorato, lungo, corto, rica-mato, largo, stretto, scollato, pudico, ognunafa la sua scelta, ma ciò che accomuna tutte è

l'importanza di quel giorno, di sentirsi pro-tagoniste. Ogni tipo di abito scelto risalta lapersonalità di una sposa, c'è quello più par-ticolare, merlettato oppure quello semplice,la scelta ricadrà anche nelle decisioni su tuttoil resto dell'organizzazione del matrimonio.Ai tempi, in Sicilia, la sposa veniva vestitada abiti puri, con scollature pudiche e bottonidi perle, il vestito bianco è simbolo di castità,perciò si teneva a raffigurare la sposa inmodo più puro e casto possibile.

Sposo: La scena d'incanto appartiene allasposa sì, ma la figura dello sposo ha la suaimportanza. Dev'essere elegante ed impec-cabile, diverso dagli altri ospiti e dai testi-moni, possibilmente più vicino possibile allostile della sposa. Spesso si ricorre a marchidi gran classe, non solo per l'abito, ma ancheper gli accessori, dall'orologio alla cintura,alle scarpe. Si può dare qual-che eccezione, basta chesia di uno stile modernoe sobrio. Il modello“classico” è l'abitocon giacca nera ogrigia allacciata allavita da un solo bot-tone, non manca ilgilet con lo stesso co-

lore della giacca, ma non perforza. La camicia deve esserediversa come colore, ma iden-tica nel tessuto possibilmente.Il cappello e i guanti ormaihanno perso il suotempo nei matri-moni, ora si è piùsobri donandoeleganza condiamanti nellacravatta o neibracciali.

...il ricordodei grandi momenti resta per sempre !

gli

amici

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mensile dell’area metropolitana i personaggi 15

i personaggi

il conte dicagliostro

di Alessandra Alesi

Tra le numerose personalità cui Palermoha dato i natali c’è una figura misteriosae davvero unica, di cui scrisse persino

Goethe. Costui era il conte di Cagliostro. Maprocediamo con ordine; in una casetta nelcuore del mercato Ballarò, il 2 giugno 1743nacque Giuseppe Balsamo, figlio di una mas-saia e di un venditore di stoffe.Ribelle fin da ragazzino, fu mandato al con-vento dei Fatebenefratelli di Caltagirone perimparare un mestiere e soprattutto per sedarela sua indole.Tornato a Palermo iniziò la sua carriera di“briccone” (così come lo definì Goethe), truf-fando, causando risse e avendo i suoi primiguai con la giustizia.Iniziò anche a viaggiare tra Egitto, Rodi,Malta, Inghilterra, Francia continuando la suaattività di truffatore (coinvolse la regina MariaAntonietta nel celebre “scandalo della col-lana”) e falsario, arrivando persino a spingerela moglie alla prostituzione.

Balsamo, che si autoproclamò Conte di Ca-gliostro (dal cognome della sua madrina dibattesimo), si iniziò alla massoneria e comin-ciò a praticare l’alchimia e l’esoterismo, arri-vando ad inventare il “rito Egizio”, una sortadi ordine massonico-religioso.Dopo altre travagliate vicende, diviso tra isuoi ruoli di donnaiolo, ladro, cartomante esedicente guaritore, tornò in Italia, dove vennecondannato per eresia dal Sant’Uffizio. E sta-volta a nulla servirono le sue doti persuasive.Morì nel 1791 nella cella della Rocca di SanLeo, anche se c’è chi sostiene che il prigio-niero sia invece riuscito a fuggire, anche per-ché non vi è traccia della sua sepoltura. Un personaggio così affascinante fa parlaredi sé ancora oggi.Il quartiere di Ballarò è pieno di indicazioniper raggiungere la sua (presunta) casa natalee un ristorante nel cuore del mercato, le deliziedi Cagliostro, ricorda questa stravagante fi-gura.

BUONGIORNO giornale di palermo

la cucina di strada mensile dell’area metropolitana16

La città di Palermo si offre al visitatoreattento e curioso con innumerevoli stra-ordinarie possibilità di lettura. Tutte ab-

bastanza nitidie, almeno quelle dei momentipiù importanti, e comunque molto intriganti.Da sempre “città capitale”, sede del poteretemporale e delle principali strutture politico-amministrative, conserva le vestigia del passatoe della sua affascinante storia, che la vide pri-meggiare ed affermarsi. Quasi ogni angolodella città antica, con il suo tessuto urbano e

monumentale, parla della vita di ogni giorno,di stili architettonici, di potere temporale e re-ligioso, di una nobilità fiera e gaudente e deisuoi vezzi e costumi.Utilizzando un po’ di immaginazione, sarà pos-sibile vedere sfilare davbanti agli occhi, comein un magico claeidoscopio, i Fenici giuntinell’VIII secolo a.C., i Romani, i Bizantini, gliArabi, i Normanni, gli Angioini, gli Arago-nesi-Spagnoli, i Piemontesi, gli Austriaci, iBorboni. Tutti popoli che hanno contribuito acreare quella stratificazione culturale irripeti-bile che rende la città di Palermo uno straordi-nario mosaico, dalle mille bellissime tessere.

la cucinadi strada

i sapori dallemille etnie

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana la festa del popolo 17

ALuglio la regina di Palermo è lei: SantaRosalia. Ogni anno la città si ferma es’inchina davanti alla sua Santa. Un’im-

portante festa popolare nota come il “festino”poiché esso è considerato “a granni festa”, lagrande festa, si svolge per cinque giorni, dal 10al 15 luglio, e rappresenta il momento più altodell’espressione popolare delle tradizioni e delfolklore palermitano“A Santuzza miraculusa” è riferita a quell’annomaledetto, il 1624, in cui la morte nera falciavala popolazione di Palermo. Nessun rimedioumano era giovato ad arrestare il morbo, e lequattro Sante cui in quel periodo era ufficial-mente affidata la protezione della città (Agata,Cristina, Oliva e Ninfa) non riuscivano a conte-nere il malefico male, né tantomeno i Santi Se-bastiano e Rocco, ritenuti specialisti in guarigionida peste bubbonica.La leggenda vuole che di Rosalia non si cono-scesse nulla, tranne la sua origine, poiché essa

visse in onore di santità, sfuggendo alla vitaagiata della corte di Re Ruggero. Figlia di Si-nibaldo di Quisquina e morta in data incerta inuna grotta del Montepellegrino, successiva-mente trasformata in santuario, apparve ad uncacciatore, tale Vincenzo Bonello, diversi secolidopo, gli indicò il luogo in cui giacevano lesue spoglie e gli disse di riferire all’Arcive-scovo di Palermo di mettere insieme le sacrereliquie in un sacco e di portarle in processioneper le strade della città. La processione avvenne e al loro passaggio, ilmale misticamente regredì. Palermo in breve fuliberata dalla peste e, in segno di riconoscenzaper tanto beneficio, il Senato palermitano si votòalla nuova Santa e decretò che in suo onore, ognianno, i giorni della liberazione fossero ricordaticome il trionfo della Santa, nel frattempo dive-nuta protettrice della città.

Da allora, alla Santuzza fu tri-butato l’antico trionfo romano,per conferire la ricompensapiù onorevole ad un supremocondottiero che avesse ripor-tato una grande vittoria. Inquesto caso il supremo con-dottiero è proprio lei, Rosalia!Quattro grandi ruote, ungrande carro porta in trionfola santa lungo l’antico Cassaro(Corso Vittorio Emanuele), dalpiano del Palazzo Reale finoal mare della Cala, percor-rendo idealmente l’intera città,da nord a sud, dalla morte allarinascita.La narrazione- rappresenta-zione è divisa in più quadri. Nelprimo, che si svolge a PalazzoReale, c’è la zona del porto chevive e brulica di artigianato ecommercio, nel secondo qua-dro, alla Cattedrale, la centrale,la città è già flaggellata dallapeste.Veli di tulle e proiezioni di luci,in lungo palcoscenico cin la sce-nografia da archi per rappren-sentare un lazzaretto per acco-gliere gli appestati. Il centrodello spettacolo è il carro trion-fale che si muove lungo il Cas-saro, coperto da drappi rossi eilluninato dal bagliore delle lu-minarie, fino a quatto Canti, sce-nario del terzo quadro.È il trionfo della Santa tra lesante, dove termina la dramma-

turgia e inizia la festa, con il momento dell’urloliberatorio della città, salvata dalla peste e dalmale da Santa Rosalia. Viva Palermo e SantaRosalia. È il sindaco ad urlarlo a nome di tutti icittadini, in cima al carro, accompagnato da mu-siche e canti. Inizia la festa fino Foro Italico, almare con lo spettacolo pirotecnico nello specchiod’acqua davanti a Porta Felice.Anche quest’anno, sarà ancora una volta unafesta di grandi suggestioni e grandi emozioni, incui sacro e profano si mescoleranno, in manieraindissolubile, insieme al brulicare della folla agliodori e ai sapori dei dolci tipici, alle bancarelledi calia e simenza, al rito dei botti e della ma-sculiata.Per liberare la città dalle mille sofferenze chel’attanagliano e desiderare il ritorno a quella bel-lezza accecante che fa urlare: “Viva Palermo esanta Rosalia!”.

la festadel popolo

evviva palermo eSanta rosalia

di Maria Grazia Sclafani

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reg. Tribunale di palermo al n. 6 del 2002

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BUONGIORNO giornale di palermo

i quartieri mensile dell’area metropolitana18

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Si terrà sabato 21 giugno la I° nottebianca di Viale Francia, organiz-zata dal movimento “Comitati Ci-

vici”, in collaborazione con il comitatodei commercianti di Viale Francia, e leassociazioni “Cominciamo dal quar-tiere”, “Il senso della vita” e “Vivo ci-vile”.L’iniziativa, nata con lo scopo di far tra-scorrere una serata diversa, di puro di-vertimento ai cittadini palermitani, saràl’occasione per rivalutare dal punto divista commerciale l’asse viario in que-stione, nonché tutta la zona del quartiereStrasburgo.Le attività si svolgeranno lungo il mar-ciapiede di Viale Francia, compreso tra

l’incrocio con Viale Strasburgo e PiazzaSan Marino. “Ancora una volta - affer-mano Leonardo Canto, consigliere dellasesta circoscrizione e presidente dei Co-mitati Civici, e Renato Di Fede, coordi-natore del comitato degli esercenti diViale Francia - ci siamo impegnati perrealizzare in modo semplice, senza con-tributi pubblici ma grazie all’entusiasmodi commercianti ed associazioni del ter-ritorio, manifestazioni che regalino allacittadinanza un momento di svago e direlax”.La manifestazione infatti si snoderà perdiverse ore ed il suo programma pre-vede eventi ed attrazioni per adulti e peri più piccoli.

• SABAto 21

1° notte BiAncAdi viAle frAnciA

i quarv i a l e s t r

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana i quartieri 19

ecco il progrAMMA della

notte BiAncA

20:30 Renato Musica live

21:00 Aperitivo e live Music degli “Stracordi”

21:30 esibizione di zumba e di Funtional training

21:45 Sfilata di moda sotto le stelle

22:15 esibizione ballerini latino Americano eCaraibico

22:30 Si Balla! Balli di gruppo e gara di ballo aperta al pubblico con premiazione finale

23:15 live Karaoke

24:00 Premiazione e saluti

rtieri r a s b u r g o

BUONGIORNO giornale di palermo

una gita a carini mensile dell’area metropolitana20

una gitaa carini

affascinante e leggendarioil castello di carini

di Anna ferrante

Imponente e avvolto in un alone di mistero: ilCastello di Carini è uno dei più affascinanticastelli presenti in Sicilia. Al-Idrisi, scrittore

arabo di scienze naturali e geografo, nel suo libro“Il figlio di Ruggero” del 1154, scrisse : “Carinisdominata da una fortezza di recente costruzione”. L’edificio, costruito per volere di Rodolfo Bo-nello, feudatario normanno e guerriero al seguitodel conte Ruggero, si erige su un colle roccioso,su resti arabi. Del resto, il recente restauro ter-minato nel 2001, ha riportato alla luce strutturemurarie precedenti al periodo normanno. Nel1283, sotto il regno di Costanza d’Aragona, ilCastello passa alla famiglia Abate, poi ai Chia-

ramonte e un secolo dopo al “miles panormitano”Ubertino La Grua a cui il re Martino I affida ilterritorio di Carini. Questo non avendo figli ma-schi dà in sposa l’unica figlia, Ilaria, al nobilecatalano Gilberto Talamanca, consigliere del re,dando così vita alla casata La Grua Talamanca. Al Castello è legato il tragico episodio della «ba-ronessa di Carini». Protagonista della tragedia fuCesare Lanza, barone di Trabia e conte di Mus-someli, legato al potere del vicerè Ferrante Gon-zaga e all’imperatore Carlo V. Egli sposò la ve-dova Lucrezia Gaetani da cui ebbe due figlie:Laura e Costanza. Nel 1543, a soli 14 anni, laprimogenita Laura venne data in sposa a Vincenzo

La Grua Talamanca. La giovane donna entrò cosìnella terra di Carini allontanandosi dalla fastositàdei ricevimenti palermitani. Ma fu proprio duranteuna festa che avvenne il fatale incontro con l’af-fascinante rampollo dei Vernagallo, Ludovico. Ilfatto che i Vernagallo possedessero il feudo diMontelepre e che fossero in ottimi rapporti conla famiglia La Grua Talamanca fece sì che Ludo-vico potesse frequentare il Castello di Carini senzadestare sospetto alcuno e incontrare Laura senzadifficoltà, pensando che le alte mura del Castelloriuscissero a mantenere segreto il loro amore. Macosì non fu. Si dice che un frate riferì a CesareLanza la tresca tra i due giovani, e che quest’ul-timo si sia recato da Palermo al Castello notte-tempo commissionando ai suoi sgherri l’uccisionedi Ludovico e assassinando lui stesso, con un pu-gnale, la figlia adultera per pulire col sanguel’onore del casato ( il 4 dicembre 1563). Secondouna leggenda su una parete della stanza dove av-venne il delitto rimase l’impronta della mano in-sanguinata della baronessa, che apparirebbe ogni4 dicembre, giorno in cui fu assassinata. Un celebre componimento (secondo LeonardoSciascia fu composto da Antonio Veneziano) fariferimento alla tragedia che ha troncato brutal-mente la vita della giovane donna:

Comu si persi sta bella Signora!Stidda lucenti, com’appi sta fini?

Povira barunissa di Carini!O gran manu di Diu, ca tantu pisi,

cala, manu di Dio, fatti palisi!

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana i giardini e le ville 21

i giardinie le ville

villa giuliadi Maria Rita pisano

Fu il primo parco pubblico di Palermo, de-finito da Johann Wolfgang Goethe “Il giar-dino pubblico vicino al porto, trascorsi tutto

da solo alcune ore magnifiche. È il posto più stu-pendo del mondo." (Palermo, 7 aprile 1787). Venne costruita nel periodo che va dal 1775 al1778, fuori dalle mura della città, quasi in riva almare, sulla pianura di Sant’Erasmo.Concepita secondo un rigoroso e classico disegnogeometrico, la villa ha una pianta generale che sibasa sulla coesistenza di due forme geometricheelementari, il cerchio e il quadrato.Nei primi decenni del XIX secolo, agli originarielementi del giardinaggio rococò, verranno ag-giunti degli inserti prettamente romantici, che

tuttavia non scalfiscono la doppia anima, razio-nale ed esoterica, che fa di villa Giulia una valentemetafora tardo-settecentesca del binomio illumi-nismo razionale e occulto.La villa è divisa da due strade che intersecandosiformano una piazza dove al centro è posta unafontana circolare, opera di Ignazio Marabitti, conuno scoglio artificiale su cui è collocato un pic-colo “Atlante” in marmo che ha sul capo un do-decaedro con 12 orologi solari, opera del mate-matico palermitano, Lorenzo Federici.Nel corso dell’Ottocento, numerosi interventi hannomutato l’aspetto della Villa: sono stati costruiti tea-trini della musica, quattro esedre (incavi semicir-colari, sovrastati da una semi- cupola), progettate

da Giuseppe Damiani Almeyda.Nel corso degli anni sono stati co-struiti ponti, collinette, aghetti arti-ficiali e collocate statue e busti di,De Spuches, Pacini, Petrella, Leo-pardi, Donizetti, Bellini, Novelli, adopera del Marabitti.Un'altra opera di notevole importanzaè la “Fontana del Genio di Palermo“. La scultura rappresenta la magnifi-cenza e le virtù della città, imperso-nate dal Genio vestito con un'arma-tura romana e con uno scettro inmano, simbolo regale, da una serpe,un cane e una cornucopia: simbolidella Prudenza, della Fedeltà edell’Abbondanza della città, opera

anch’essa di Ignazio Marabitti. Un tempo “VillaGiulia” era la villa più frequentata dai bambini,si vendevano gelati e si poteva godere dell’affa-scinante vista di un vecchio e simpatico Leonesoprannominato “Ciccio” la cui dimora era unagabbia che si trovava dal lato opposto all’ingressodi via Lincoln.Ma il leone non era l’unico animale a popolarela villa, c’erano gabbie con scimmiette, daini epavoni si scorgevano tra la ricca vegetazione diquesto giardino all’italiana, dalla geometria re-golare, in cui ancora oggi si scorgono elementineoclassici come il colonnato accanto all’ingressoprincipale o le finte rovine antiche. Poco distante, l’atmosfera cambia e diventa piùtetra: alti alberi, infatti, rendono ombrosa la zonaadibita a piccolo sacrario, con lapidi e sarcofagicommemorativi dei quattro più grandi sicelioti(o greci di Sicilia): Empedocle agrigentino, Dio-doro Siculo, Teocrito e Archimede da Siracusa.Nella villa sono presenti molte panchine, quellecon la vista migliore circondano la grande piazzarotonda in cui, confluiscono tutti i vialetti dellavilla., dove si trovano le quattro grandi esedre instile pompeiano, progettate dall’architetto paler-mitano Damiani Almeyda a metà Ottocento.La vegetazione della villa, oggi è meno esoticadi quella originale e più mediterranea: grandi Fi-cus, Papiri, Acacie, Pini e Platani rendono la villaun piccolo boschetto in città. Fanno eccezione idue filari di alte Palme nel corridoio centrale,che portano un po’ di California a Palermo.

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giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana l’arte 23

l’ arte

Bruno carusoun artista per palermo

di Francesco Anastasi

Una città che rende omaggio aun suo grande artista, BrunoCaruso, palermitano, uno dei

maestri più amati dell'arte figurativacontemporanea. Il suo lavoro non èsolo conosciuto e apprezzato nellasua città natale, ma anche attraver-sato confini anche molto lontani.Non è solo un pittore però, vive l'artecome racconto dei fatti di cronacadel mondo, della sua cultura e della

sua storia. Per lui, la sua Sicilia è ametafora del mondo, La sua ispira-zione è legata fra i ricordi del passatoe la consapevolezza del tempo pre-sente, soprattutto della giovinezzatrascorsa nella sua Palermo: le tavoledella falegnameria e le nasse dei pe-scatori, la ruota del cordaro solitarioe le barche fiancate colorate allineateai bordi della tonnara di Vergine Ma-ria. Sono sue anche le immagini diuna società scomparsa come quellarappresentata da un giovane conta-dino con la coppola in testa ritrattomentre taglia il pane con un coltelloricurvo. La pittura rappresenta piùelementi della città di Palermo, comela via Ruggero Settimo, l'OspedalePsichiatrico. Tutto il lavoro svoltoda solo con cura meticolosa e grandeattenzione al dettaglio. I suoi ultimidipinti sono i giardini di Palermo dailanguori tropicali. A Palermo ha giàavuto conferito la laurea honoriscausa. Ha realizzato parecchie opereper le strutture della città, dall'aero-porto al Teatro Biondo che ha rea-lizzato scene e costumi nel 2003, inoccasione del centenario della co-struzione del teatro.

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana l’essere donna 25

l’essere

donna

la frutta unsegreto di bellezza

di ornella romano

La frutta è un alimento importante per il no-stro organismo, ma adesso anche per il no-stro corpo. Grazie a Milena Valentini,

cosmetologa, si sta diffondendo la moda di impac-chi e frullati a base di frutta fresca. Di seguito,

diversi suggerimenti per poter scegliere inbase alla pelle e ai risultati che si vogliono

ottenere. Un impacco a base di polpa di pesca è

ottimo per donare alla pelle la lumi-nosità e l’elasticità che le serve.Per una pelle che ha bisogno diidratarsi è consigliato un im-pacco di albicocca, grazie allavitamina A. Il melone, invece, èindicato per il viso e le pellisecche, grazie al suo alto con-

tenuto di minerali. Un mix di frutti di bosco ha pro-

prietà anti-infiammatorie, antiallergi-che e antiossidanti, in più è facilissimo

da realizzare a casa, frullando ribes, mir-tilli e lamponi.

Anche la mela ha i suoi poteri, in quanto riccadi vitamine, sali e pectina, che regala una pelle

idratata ed elastica. Cuocere una mela grattugiatain mezzo bicchiere di latte e poi applicare il com-posto sul viso è un suggerimento per attenuare isegni dell’invecchiamento come le rughe. Per

rassodare, invece, bisogna tagliare alcune fette dimela e adagiarle sul viso per una decina di mi-nuti. Una maschera a base di uva è utile per ri-stabilire il collagene ed l’elastina e lasciare lapelle elastica. Tamponare il succo degli agrumi sul viso serve ariequilibrare il ph della pelle, grazie alla loro pro-prietà dermopurificante. La stessa cosa si può farecon il succo d’ananas,il quale contiene oli-gosaccaridi, acidiAha e vitaminaC. Per chi ha icapelli grassi,Valentini con-siglia il limonepuro. La cosmeto-loga, dopo aver sco-perto la potenza dei principi della nostra frutta,si sta occupando anchedei frutti esotici. Come il borojo che sti mola l’aci do ialuronico e il guaranà cherappresenta unpre zioso tonificante ed elasticizzante. Milenaconsiglia dei semplici frullati di questa tipologiadi frutta da spalmare sul viso per farne assorbirele proprietà. È possibile ottenere effetti similianche con il frutto della passione.

BUONGIORNO giornale di palermo

in poltrona mensile dell’area metropolitana26

la luna e il sole nel segno vi accompagneranno e ren-deranno i giorni piuttosto scorrevoli. Nuove idee e grandiprogetti vi aiute ranno a migliorare in ambito lavorativo.In amore, proverete forze emozioni.

venere potrebbe rendervi di cattivo umore e scaturirequalche piccolo attacco di gelosia. A contrastare ve-nere, ci sarà un bel Mercurio che vi sosterrà. In ambitolavorativo saprete come muovervi in ogni circostanza.

Sole e venere in ottimo aspetto con il vostro segno, in-centivano una settimana propizia. Questa settimanal’amore sarà protagonista. Un po’ di confusione potreb-bero farvi rallentare nel lavoro.

Mercurio, Giove e Saturno saranno pronti a stimolarela mente, a farvi pensare in grande e a sostenervi.Marte, Sole e Urano, invece, renderanno difficile la rea-lizzazione dei progetti, provocando un po’ di stress.

Sole e Marte vi aiuteranno a superare gli inconvenienti,provocati da venere e Saturno. In amore, cercate di ri-trovare la vostra natura gentile per superare le incom-prensioni. A lavoro, non avanzare troppo pretese.

Una settimana forse un po’ noiosa, con scarsa voglia didialogare anche con la persona amata. Alcune situazionipotrebbero farvi cambiare programmi prestabiliti o ritardarlia causa di qualche discussione a lavoro.

Settimana di alti e bassi, con qualche momento piace-vole in campo sociale, soprattutto grazie al sostegnodegli amici. I sacrifici a lavoro, comporteranno risultatinotevoli al fine della vostra carriera.

Mercurio vi proteggerà nel vostro cammino settimanale.Avrete nuove idee e le vostre iniziative lavorative an-dranno a buon fine. voglia di trasgressione e di nuoveavventure nella vita affettiva.

Un tris stellare favorevole, formato da Sole, venere e Marte, vigarantirà un’ottima settimana. Starete in ottima forma amorosacon la persona del cuore. A lavoro non dovrete avere fretta,potrebbe causare incomprensioni con i colleghi.

Sole e Marte provocheranno molte incertezze. Nella vitaamorosa, potrebbe nascere qualche discussione e unpo’ di freddezza; anche a lavoro vi saranno momentipressanti. Sarà Mercurio a suggerirvi la soluzione.

venere nel segno aiuterà a fare andare tutto bene nellavita di relazione, cosa che non succedeva da un po’ ditempo. A lavoro avrete un ottimo spirito di iniziativa, por-tando a termine tutti i progetti.

Mercurio nel segno vi riempirà di idee e faciliterà la co-municazione. Si prospettano momenti di grande inten-sità con a persona amata. A lavoro, sarete brillanti econcentrati per la riuscita di ogni impegno.

oroscopo

in

poltrona

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana gli eventi 27

gli

eventi

il palco si trasforma in un universoesplosivo di emozioni e musica, tranuovi brani e vecchie hit, per oltre due ore

di show. Anche Palermo si inserisce nel ca-lendario del “Senza Paura tour 2014” di Gior-gia che fa tappa al teatro di verdura, il 24 luglio,con la sua voce inconfondibile e una scaletta ca-librata e coinvolgente.il tour segue la pubblicazione dell’ac-clamatissimo album “Senza paura”,uscito lo scorso 5 novembre su etichettaSony Music Italy e anticipato dalla ballata“Quando una stella muore”, che ha debut-tato al primo posto della classifica di itunes.l’album, ai vertici della classifica ufficiale divendite, è già stato certificato disco di pla-tino per le 50 mila copie vendute e raccontail desiderio dell’artista romana di non na-scondere nulla di sé, neanche i fallimenti.complice di questa escalation, lascelta dei brani del tour ricade in unaserie di singoli in cui la vocalità di Giorgiasposa tutte le declinazioni della femminilità.dalla poesia di “Quando una stella muore”al sound internazionale nel duetto “I willpray” con Alicia Keys, fino al “Non mi ami”,diventato in breve tempo un inno contro laviolenza di genere.

• Giorno 11 e 12 luglio 2014 allo StadioAngelo Massimino di Catania si esibirà ilcantante rock ligabue con il suo tour“Mondovisione tour Stadi 2014.le date, uniche in Sicilia, senza alcun dubbiofaranno registrare il tutto esaurito.

• Giorno 20 e 21 luglio 2014 al teatro Anticodi taormina si esibirà il gruppo musicale ilvolo, il gruppo di tenore amati in Italia edall’estero, soprattutto negli Stati uniti;

• Giorno 22 luglio 2014 al teatro Antico ditaormina si esibiranno i negramaro conil tour “Amore così grande tour 2014.la data del concerto dei Negramaro, unica inSicilia farà registrare il tutto esaurito.

• Giorno 24 luglio 2014 la cantante giorgiasi esibirà al teatro di verdura di Palermo conil tour “Senza Paura tour 2014.

• Giorno 25 luglio 2014 nel bellissimo teatroAntico di taormina si esibirà la cantantegiorgia, impegnata quest’anno con il suotour “Senza Paura Tour 2014.

• Giorno 26 luglio 2014 al teatro Antico ditaormina si esibirà emma Marrone. lacantante, vincitrice del talent show “Amici”condotto da Maria de Filippi, proporrà il suorepertorio nel segno del rock.

• Giorno 27 luglio 2014 al teatro Antico ditaormina in provincia di Messina, si esibirà ilcantante inglese Jame Blunt con il suotour “Moon landing 2014 World tour”.

• Giorno 28 luglio 2014 al teatro Antico ditaormina e giorno 2 Agosto 2014 al teatrodi verdura di Palermo si esibirà il cantanteGigi d’Alessio.

AppuntAMenti

SenZA pAurA

BUONGIORNO giornale di palermo

lo sport mensile dell’area metropolitana28

Il purgatorio del Palermo è durato solo unanno. Un obiettivo praticamente obbli-gato ad inizio stagione per i rosa, ma ap-

parso a tratti non così scontato da ottenere.

A porre rimedio ad una scelta avventata,senza dubbio prematura, da parte del patronZamparini in giugno, ci ha pensato l'arrivodi un vecchio lupo di mare, che ben cono-sceva, a differenza del suo predecessore, leinsidiose acque della serie cadetta. GiuseppeIachini (detto Beppe) è un signore dellaserie B. A dirlo è la sua storia. 137 vittorie,91 pareggi e 83 sconfitte nelle 311 sullequali si è seduto in cadetteria. Nato adAscoli Piceno il 7 maggio 1964, ha legatola sua vita calcistica a due città in particolarmodo. La prima non potrebbe essere che Fi-renze, la piazza che lo ha adottato per 5anni, dall’89 al 94’, e che ancora oggi loosanna col coro “picchia per noi, Beppe Ia-chini”. Uno che ‘le dava’ lo Iachini giovane

mediano, chiamato a fare il lavoro sporcoper i Baggio e i Batistuta, ma talmente ap-prezzato dalla Viola da proporgli una se-conda vita da dirigente. Lo strano percorsodi Beppe Iachini, però, ha fatto tappa al-trove, fermandosi almeno per il momentonella seconda città della sua storia. Quellodi Palermo è stato un ritorno per lui, che la-sciò proprio Firenze per la Sicilia nel 1994,restandoci per due anni. Nel settembrescorso, eccolo tornare, con meno capellisenza dubbio, ma con tre promozioni allespalle alla guida di Chievo, Brescia e Samp.L’uomo giusto al posto giusto per i colorirosanero, orfani di una A ritrovata con 5giornate d’anticipo sulla fine del campio-nato appena conclusosi.

l’uomo giustoal posto giusto

di lorenzo Anfuso

lo

sport

mister Beppe iachini

BUONGIORNO giornale di palermo

un professionista per amico mensile dell’area metropolitana30

Depressione:il male oscuro si puÒsconfiggere

La depressione e i disturbi del-l’umore in generale rappresen-

tano una delle patologie piùdiffuse che affliggono la nostra so-cietà. La depressione fa parte delleaffezioni dell’umore e occupa lospazio forse più ampio nell’ambitodella psichiatria clinica.in italia circa 8,5 milioni di per-sone soffrono di disturbi depres-sivi: circa il 6% degli uomini e il9,5% delle donne sperimentano in-fatti almeno un episodio di depres-sione, più o meno grave, nel corsodella vita. L’Organizzazione Mon-

diale della Sanità stima che nel 2020 la de-pressione sarà la malattia più diffusa dopoquelle cardiovascolari.

causeLa depressione è una malattia che ha dellebasi biologiche cerebrali e una predisposi-zione genetica ed è spesso scatenata da unostress psicosociale come un lutto, una gravi-danza, la perdita o il cambiamento nel ruololavorativo o il pensionamento, e altri stili divita in cui non si riesce ad adeguarsi.

sintomiAlcuni sintomi sono più ricorrenti di altri e al-l’umore depresso o alla perdita di interesse neiconfronti di qualsiasi attività si associano altremanifestazioni, quali calo dell’appetito, inson-nia o ipersonnia, perdita di energia, sentimentidi colpa o inadeguatezza rispetto al proprioruolo, difficoltà nel concentrarsi e nel prenderedecisioni, pensieri ricorrenti di morte e suicidio.

In queste circostanze ci si sente responsabilie/o in colpa in di tutto ciò che avviene intornoa noi, ci si sente inutili e inguaribili. In alcunicasi si può soffrire anche di attacchi di panico,caratterizzati spesso dall’improvvisa sensa-zione di paura di morire e/o perdere il con-trollo, senso di soffocamento, cardiopalmo,vertigini e tremori.

Diagnosi In generale, per arrivare ad una diagnosi, siconsidera che il paziente presenti almenocinque dei sintomi standard dei sistemi clas-sificativi internazionali, per almeno un paiodi settimane.Tuttavia, anche un numero più ridotto di sin-tomi, quando persistenti nel tempo, come ilsenso di vuoto e l’affaticabilità, non andreb-bero trascurati e dovrebbero essere portati al-l’attenzione del Medico Psichiatra pervalutare quanto lo spettro dei sintomi de-pressivi compromette la qualità della vita delpaziente.

interVentiDue sono i principali strumenti di terapiacon cui è possibile trattare la depressione, dautilizzare singolarmente o insieme: la psico-terapia e i farmaci. Quando la forma depres-siva è lieve, prima di somministrare ifarmaci specifici, a volte può essere utile va-lutare il funzionamento di una psicoterapiaad orientamento interpersonale o cognitivo-comportamentale (efficaci secondo le lineeguida internazionali) che nel 30-40% deicasi aiuta molto. La psicoterapia interpersonale è basata sul-l’assunto che le relazioni interpersonali delpaziente giochino un ruolo significativo sianell’esordio sia nel mantenimento della de-pressione. Pertanto il cuore della terapia con-siste nel combattere l’isolamento sociale,

affrontando problemi irrisolti, prendendo inconsiderazione conflitti interpersonali.La terapia cognitivo-comportamentale consi-ste nell’identificare e prendere consapevolezzadei pensieri negativi per rimpiazzarli con pen-sieri più realistici e positivi: il paziente vieneincoraggiato a fare attenzione ai suoi compor-tamenti e ai pensieri e emozioni associati.Tuttavia, quando il paziente arriva all’osser-vazione del Medico di Famiglia o del Me-dico Psichiatra spesso la forma depressiva ègià di intensità moderata o grave ed è neces-sario intervenire prontamente con una tera-pia farmacologica.

farmacoterapiaLa terapia farmacologica si avvale oggi dimolteplici principi attivi, dagli effetti speci-fici e indicati per le singole e diverse condi-zioni morbose. Tra i farmaci utilizzati visono gli antidepressivi SSRI (inibitori selet-tivi della ricaptazione della serotonina),come l’escitalopram e la paroxetina, e gli an-tidepressivi Triciclici come la nortriptilina,a volte meno tollerati ma più efficaci nelleforme più gravi.Nelle forme depressive miste, molto fre-quenti, con componenti eccitative del-l’umore (disturbi dello spettro bipolaredell’umore) come l’iperaffollamento ideico,l’agitazione psicomotoria e l’irritabilità, vaconsiderato l’uso di stabilizzanti dell’umore,come il valproato.In presenza di ansia e/o insonnia si può ag-giungere una benzodiazepina (ad esempio illorazepam), cha va però utilizzata per un pe-riodo limitato di tempo per evitare rischi didipendenza.

DOTT. ANTONIO CALLARIMedico in Formazione Specialistica

in Psichiatria - Università di Pisa

un

professionistaper amico

Sa

lute

giornale di palermo BUONGIORNO

mensile dell’area metropolitana l’esperto risponde 31

Molti cittadininon esercitano i loro dirittisemplicemente perchénon li conoscono...In questa rubrica professionisti qualificatirisponderanno alle vostre domande.

Indirizzare le email a: [email protected]

Case famiglie per bambinibusiness o vero aiuto?

Una questione che merita particolare atten-zione, anche in virtù di quanto emersodalla trasmissione “Le iene” in onda il 29

gennaio scorso, attiene al tema della natura e dellefunzioni proprie delle Case Famiglia, con parti-colare riguardo al sistema che ruota e si sviluppaintorno a queste ultime. Secondo il Decreto n. 308 del Ministero per la So-lidarietà Sociale del 21 Maggio 2001 (in conformitàcon la legge 149/2001 – “Diritto del minore aduna famiglia”,) la Casa Famiglia è una comunitàdi tipo familiare con sede nelle civili abitazioni, lacui finalità è l’accoglienza di minori per i quali lapermanenza nel nucleo familiare sia, temporanea-mente o permanentemente, impossibile o contra-stante con il progetto di crescita individuale.Essa si caratterizza per l’accoglienza di minori indifficoltà che mediante personale specializzatopongono in essere interventi socio-assistenziali ededucativi, integrativi o sostitutivi della famiglia,previa osservazione e definizione della situazionedei minori e della loro famiglia. Infatti, l’acco-glienza dei minori e la previsione dell’ingressonella struttura anche dei genitori degli stessi è fi-nalizzata al riavvicinamento alla famiglia di ori-gine, giusta elaborazione di un progetto di soste-gno sia a livello psicologico che educativo, o neicasi di mancato e/o impossibile recupero, al pas-saggio in famiglia affidataria o adottiva.Sebbene dunque il ruolo della Case Famiglie è ten-denzialmente volto alla salvaguardia dell’interessepsico-fisico del minore ed a donare accoglienza ed

amore ai bambini meno fortunati, in realtà accadetroppo spesso che tali permanenze causano maggioritraumi nei più piccoli che rimangono più a lungo diquanto dovrebbero e quindi non di passaggio. Inrelazione a tale ultimo aspetto, è stato recentementeevidenziato, come la nobile causa sia - a volte - so-praffatta dal business e dagli “interessi di bottega”.Ogni bambino che risiede in una casa-famigliacosta dai 70 ai 120 euro al giorno, retta che vienepagata dai Comuni: soldi pubblici, dunque, erogatifino a quando il bambino resta “in casa”. E così,purtroppo, a volte si cerca di tenercelo il più alungo possibile. Secondo le ultime stime la mediaè tre anni, tempo troppo lungo soprattutto se questotempo sottratto alla vita familiare si colloca neiprimi anni di vita, quelli della formazione, e i piùimportanti per il bambino.Al riguardo, sarebbe auspicabile una forma effi-cace di controllo sulle case famiglia, attraversoun monitoraggio quantitativo e qualitativo.Quest’ultimo aspetto, è stato trattato dalla com-

missione bicamerale per l’infanzia e l’adole-scenza: nel documento si chiede di realizzare uncensimento delle case-famiglia, di istituire un re-gistro degli affidamenti temporanei, di monitorarele condizioni dei minori in queste comunità, dirender noto il numero di inchieste penali in corsoa carico di gestori o operatori di tali strutture e lerelative ipotesi di reato, di disincentivare il feno-meno dei cosiddetti «allontanamenti facili» deiminori dalla famiglia d’origine.Il censimento delle case famiglie avrebbe in al-

tre parole lo scopo di controllare eventuali al-

lontanamenti «troppo facili» dai nuclei familiari,e di guisa gli eventuali fiumi di denaro pubblicospeso senza trasparenza.In conclusione, al fine di evitare che possano, an-cora, verificarsi situazioni come quella oggettodel servizio del noto programma televisivo, sa-rebbe auspicabile una trasparente regolamenta-zione del sistema delle Case Famiglia.La regolamentazione, altresì, consentirebbe unamaggiore tutela di tutti quegli operatori, educatorie figure professionali che operano con moralità,con rispetto e nell’esclusivo interesse del minoree nonché di tutela per i tutti quei genitori che po-trebbero trovarsi a confronto con tali strutture.Cosa fare allora, in caso di dubbi e/o contrasti -ahimè frequenti - con la casa famiglia?Rivolgersi immediatamente ad un proprio legaledi fiducia nell’esclusivo interesse dei piccoli.Per ulteriori informazioni in merito potete lasciareun messaggio alla redazione.

ogni bambino che risiede in una casa famiglia costa

dai € 70 ai € 120AVV. ROSSANA GALLUzzO

l’ espertorisponde

Il cENSIMENtO dEllE cASE FAMIGlIA SERvE A cONtROllARE GlI AllONtANAMENtI “tROppO FAcIlI”

oggetto: insieme per la rinascita

Ci rivolgiamo ai titolari di piccole e medie imprese e

aziende di Palermo, esercenti attività artigianali e

commerciali, alle persone responsabili e coraggiose

che ogni giorno affrontano le difficoltà di questa crisi

facendo grandi sacrifici, per presentare il magazine

Buongiorno-Palermo.

la rivista è un Free-Press cartaceo, un mezzo di

informazione che riteniamo sia ancora oggi lo strumento

più semplice ed efficace per farsi conoscere. in essa

vengono evidenziate tutte le bellezze, le particolarità e le

eccellenze di Palermo e della sua provincia, divenendo così

una lente di ingrandimento su tutto ciò che di interessante

la città offre. in considerazione degli argomenti culturali e

sociali trattati e data la piacevolezza delle immagini,

riteniamo che avrà una diffusione capillare e sarà da tanti

collezionata o conservata per successive consultazioni.

la rivista sarà distribuita presso i bar più importanti e

più frequentati della città, sarà presente anche presso gli

studi medici, ambulatori e laboratori di analisi, dove un

gran numero di cittadini troverà in essa un modo

piacevole per ingannare l'attesa. sarà anche distribuita

negli hotel, in aeroporto e presso tutti gli uffici turistici

della città, in modo da rappresentare per i turisti una guida

per le loro visite e per il loro shopping.

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G. Callari

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Palermomensile dell’area metroPolitana

Free Press

in giro per la città

teatro massimo

Soltanto nel 1897, 22 anni dopo la posa della prima pietra, il Teatro Massimo , il piùgrande d'Italia, il terzo in Europa dopo l'Opéra National di Parigi e lo Staatsoper diVienna, apri le porte alla città. L'imponente edificio progettato da G.B.F.Basile, e com-pletato da suo figlio Giovanni, presenta uno stile mutuato dall'architettura classica, grecae romana. L'ingresso è caratterizzato da un pronao corinzio esastilo elevato su una mo-numentale scalinata, ai lati della quale sono posti due leoni bronzei con le allegoriedella Tragedia e della Lirica. Sono da vedere il soffitto mobile della platea, ideato perconsentirne l'areazione, e la sala pompeiana contraddistinta da uno speciale effettoacustico.

cattedrale

Quando il 10 Gennaio del 1072 Roberto il Guiscardo e suo fratello Ruggero D'Altavillafecero il loro ingresso a Palermo, dopo aver sconfitto gli Arabi e riconsegnato la Siciliaalla Cristianità, gli si fece incontro un anonimo prelato vissuto fino a quel momento inclandestinità. Era il Vescovo di Palermo e la sua sede era una vecchia Basilica paleo-cristiana, sulle cui rovine i Normanni edificarono nel 1185 la nuova Cattedrale, che di-venne il centro della fede restaurata. Il fascino architettonico della Cattedrale diPalermo è tutto all'esterno, con le sue inestricabili guglie, torri, cupole, i bassorilievidella facciata laterale d'ingresso e gli absidi di stile arabo. L'interno, è stato rimaneg-giato più volte nel corso dei secoli, ed ha perso un po' del suo fascino medievale maconserva l'altare maggiore rifinito in marmo, bronzo e pietre dure e i resti della Tribunarealizzata da Antonello Gagini.

CopertinaGiornaleGiugno_Copertina Giornale Giugno 18/06/14 10:08 Pagina 1