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Argenteria, bomboniere e articoli da regalo Ingrosso e dettaglio ----------------------------------------------------------- Via Pelacane,41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni di prestigio ----------------------------------------------------------- Via Pelacane,41 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 8680460 12 Numero 12 - Anno Terzo - Aprile 2002 - Bimestrale - Stampato in proprio Costituito a norma dell’art. 18 della Costituzione e dell’art. 36 del C.C. IL BACO DA SETA - Appuntamento di Cultura e Società di Lugagnano C.F. 93139380237 - www.lugagnano.it - e-mail - [email protected] Buon Compleanno Baco... Inserto Speciale a pag. 40 Giornata dell’ammalato, Madonna di Campagna, 1969 (Foto Silvestri)

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Argenteria, bomboniere e articoli da regaloIngrosso e dettaglio

-----------------------------------------------------------Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567

Stime, consigli, creazioni di prestigio

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12Numero 12 - Anno Terzo - Aprile 2002 - Bimestrale - Stampato in proprio

Costituito a norma dell’art. 18 della Costituzione e dell’art. 36 del C.C.

IL BACO DA SETA - Appuntamento di Cultura e Società di LugagnanoC.F. 93139380237 - www.lugagnano.it - e-mail - [email protected]

Buon Compleanno Baco...

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S o m m a r i o

Buon compleanno BacoEppur qualcosa si muoveAppuntamento con l’elettrosmogIl Baco dalla parte dei genitoriLe campane di LugagnanoLe parole e i fattiL’Assessore Ezio Costa: “La pista ciclabile? Sì, ...”La caccia ai pedoni.Drammi primaveriliNuovi sensi unici a LugagnanoDecalogo di argomenti contro il senso unicoDiritto & RovescioKarnevals, Carnevale. Ovvero Germania - Italia 1:1Cena di Gala beneficaNAL in festa!S.O.S. di Sona, bilancio di fine annoGruppo Alpini Lugagnano:Avis. Rinnovate le cariche!Acat... e la vita ti sorrideFrugando... nella storia del Chievo VeronaFigurine di LugagnanoPalla o Persona al centro?

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Lasagne primavera (alle vongole)Affermazione internazionale per il Lugagnano.Terre Moreniche: un’opportunità per il territorioFly to Pisa. Una gita restata nella storiaCaro Baco ti scrivo...La Gazzetta ComunaleRelaxUna penisola di lugagnanesiI Gioielli come forma d’arteTavola Rotonda: una rispostaLugagnano: ci siamo anche noi.Concorso a premi... Frase indovinata!Cava Lova: un altro duro colpo al territorioBuonanotte Sognatori 2002La Festa degli EmigrantiLe zone DOC del Comune di Sona:Una finestra sulle medieDue chiacchiere con il Professor CambioliLettere al giornaleDiscorsi da barVocabolario minoreMister Lugagnano 2002

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Stampato con il contributo della

Filiale di LugagnanoVia 26 aprile, 2 - Tel. 045 514666

Stampato con il contributo del

Comune di SonaAssessorato alla Cultura - Biblioteca

Stampato con il contributo della

Luigi Residori

Il Baco da Setalo puoi trovare presso

EdicolaCastioni Sergio

Via Cao Prà, 30 - Lugagnano (Verona)Tel. 045 514268

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Buon compleanno BacoRiflessioni su due anni di cammino

E così, smentendo ogni nostra più ottimistica previsione, il Baco da Se-ta compie due anni. Siamo ovviamente ancora troppo giovani per poter-ci permettere una cronistoria, una biografia editoriale, ma vale la pena,forse più per noi che per chi ci legge, ripercorrere qualche tappa di que-sto cammino, ricordarci i motivi di alcune scelte.L'idea del giornale prende corpo nel febbraio del 2000 grazie all'intuizio-ne di Gianluigi Mazzi, appassionato storico delle vicende paesane, cheraccolse me e Gianmichele Bianco attorno a questo progetto. Un pro-getto ambizioso ma allo stesso tempo semplice, quello di dare al paeseuno strumento di confronto, una pagina di dibattito, una piazza virtuale diincontro.Inizialmente questo progetto ci parve più una bella idea che una reale pos-sibilità. Ma nel corso di parecchie serate di discussioni, di un interminabilemasticare progetti, di un continuo smontare e rimontare programmi, pianpiano capimmo che la cosa si poteva fare, che lo spazio per muoverci c'e-ra, che la passione era sufficiente a sopperire alle mancanze, che il pro-getto valeva lo sforzo.Il primo numero esce il 15 maggio 2000, erano 26 pagine (oggi sono56) autofinanziate, stampate in maniera assolutamente artigianale e cheriuscimmo a distribuire grazie all'aiuto preziosissimo dell'EdicolaCastioni, che diverrà il nostro principale centro di distribuzione.Lo scrivemmo in tre e, ripreso in mano oggi, appare un po' timoroso edincerto nei contenuti e nel proporsi, come forse era fisiologico che fosse.Ma comunque una risposta dal paese arrivò, superiore alle nostre aspet-tative e, sicuramente, ai nostri meriti, confermandoci nell'idea di quantoLugagnano avvertisse la necessità di un terreno comune di incontro.In breve tempo trovammo la disponibilità di realtà associative del paese edi numerosi negozi di Lugagnano a finanziarci, trovammo il sostegno del-l'Assessorato alla Cultura del Comune di Sona, trovammo persone che cipermisero di continuare. E aggregammo quasi da subito un importantecollaboratore, Gianfranco Dalla Valentina, che diventerà presto partedella Redazione.E così dai tre che eravamo nel primo numero arriviamo ai ottantacinqueche hanno collaborato in questi due anni, collaborazione che va dallo scri-vere, allo stampare, al fornire informazioni, al correggere bozze (oscuroma fondamentale ruolo) al semplice inviarci una foto, ma che contribuiscein maniera determinante al crescere di questo giornale. Fondamentale èstato aggregare lungo la strada nel corso dei due anni nuove "penne"che si sono ritagliate spazio sul giornale e che rendono il Baco ogni nume-ro più ricco e completo. Basti ricordare che da quel maggio del 2000 han-no scritto sul Baco ben sessantatre persone diverse.Tra di loro, tutte egualmente importanti e preziose, non possiamo non ci-tare quelle che sono sempre presenti con la loro firma, come MassimoGasparato, Vera Tomelleri, Matteo Buttini, Veronica Fenzi, Mas-simo Adamoli, Danila Mazzi e i nostri due editorialisti misteriosi El Ba-can e La Sietta.Crescono, inevitabilmente, anche le spese. Ormai un numero ci costa 800euro per una spesa annua di circa 4.800 euro, e questo solo per la stam-pa. Ma cresce anche l'aiuto del paese, dei nostri sponsor, dei nostri lettori

Cosa si può scrivere quando si vuole proporre un nuovo giornale,quando si vuole dare vita ad una nuova esperienza di informazione?Già il nome giornale spaventa, riecheggia delle immagini grandiosedei pionieri della stampa, profuma di tipografie e di inchiostri antichi,di battaglie civili e di notti insonni, di penne argute e di pensieritalvolta liberi talvolta meno. Troppo. Troppo per poter soloaccennarne, troppo solo per citarle. Cosa si può scrivere allora perpartire bene, per essere credibili. Si potrebbe cominciare con qualchecitazione dei padri della Democrazia, Pericle o Tocqueville peresempio, ammantando di nobiltà un così modesto inizio. Troppo.Troppo per poter anche solo pensarci.E allora? Allora forse conviene cominciare dall'inizio, dai perché. Infondo tutto è sempre una questione diperché.Lugagnano sta assumendo attorno a noiuna dimensione nuova, sta crescendo inmaniera vistosa, evidente, inglobandorealtà sociali, economiche ed etnichenuove. Il paese che era non è già più. Unbene o un male? Il ricordo e la memoriagiocano brutti scherzi, patinando sempredi romantico e di bello ciò che è stato ebizzarramente velando di inquietudini ilfuturo. Il rifugio nel come eravamopermette sempre di vagheggiare momentipiù sereni e lieti, mentre forse tali sonosolo perché cullati dalla mano catarticadella memoria. Noi crediamo invece chequesta nuova realtà possa essere

La Sfida

S o m m a r i o

La SfidaScusi... Ma che via è questa?Vocabolario minoreSOS - Servizio Operativo Sanitario di SonaLa domanda commerciale del nostro territorioLa carta de dota de la Teresa da LugagnanLugagnano: terra di parrucchiere e parrucchieriIl Baco da Seta - Lo statuto del periodicoRegolamento per opifici della zona di SchioLe foto curioseUna penisola di lugagnanesiAmatori Lugagnano: un anno da ricordareAC Lugagnano: un settore giovanile da recordViabilità: un problema? ParliamoneIl Baco da InternetLugaWeb ovvero Lugagnano on lineTimeline, ai confini del tempoGiochi e curiosità Le freddureADSL? Asap! Ma con giudizioLettere al giornaleLa Gazzetta ComunaleDiscorsi da bar

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IL BACO DA SETA - Appuntamento di Cultura e Società di Lugagnano

Il paese di Lugagnano, come veniva ritrattoin una cartolina del 1915.

Sopra la copertina del primonumero del nostro periodico.Sotto, un manifesto apparso adIstanbul (Turchia) nel gennaioscorso!

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collettive. Dalla sinergia di queste due spinte nascel'ideale democratico e per questo motivo tantoimportante e assolutamente imprescindibile risultaogni tentativo di coinvolgere il maggior numeropossibile di concittadini nella vita pubblica. In que-sta ottica non possiamo esimerci dal ringraziaretutte le figure, istituzionali e non, operanti sul terri-torio.Dall'Amministrazione Comunale e dal gruppodi maggioranza relativa che ci hanno sempre di-mostrato una disponibilità assoluta ed incondizio-nata, a tutte le forze di minoranza e alle varierealtà parziali che ci hanno individuati da subitocome interlocutori seri e affidabili, confermandocianche qui come forse quello che mancava fossesolo un terreno di incontro.Il nostro obiettivo a medio e lungo termine è che ilBaco da Seta cresca e diventi a tal punto proposi-tivo da arrivare a qualificarsi come un'amministra-zione-ombra, capace di proporre per il nostropaese scelte, ipotesi, interventi alternativi e con-correnziali con quelli posti in essere da chi il Co-mune lo amministra veramente. Sempre confidan-do nel valore positivo e pedagogico del confron-to.Abbiamo tentato anche la via del sito internet,www.lugagnano.it, che ha vissuto una breve stagio-ne di notevole popolarità e che ora stiamo ripen-sando nelle forme e nei contenuti per riuscire afornire nuovi servizi e proposte diversificate. An-che se quello di cui avremmo bisogno assoluta-mente è di ragazzi e ragazze con il pallino dell'in-formatica disposte a darci una mano. Mezzi e stru-menti non mancano, bastano entusiamo e spirito diintraprendenza.Per chiudere una notizia che diamo con sicuro or-goglio: compiamo due anni ma ormai è certo che abreve avremo addirittura un figlio. Partirà infattinel giro di pochissimo tempo un'edizione delBaco da Seta interamente dedicata a Sona,e questo grazie alla passione e all'impegno di ungruppo di amici del capoluogo che già si propon-gono con alcuni articoli sul numero che avete trale mani.Crediamo fortissimamente in questo progetto,nell'importanza di creare una rete di confronto edibattito che unisca, pian piano, tutto il Comune diSona. Un'idea che cresce e che si ramifica, dandoun minimo comune denominatore a realtà, espe-rienze, persone, gruppi, comunità diverse. Un'ideache potrebbe riservare prospettive assolutamenteimprevedibili.Se vorrete darci una mano le nostre porte, reali evirtuali, sono sempre aperte.Buon compleanno Baco.

Mario Salvetti

[email protected]

e così in qualche maniera e conparecchie economie si riesce adandare avanti.Con il passare dei mesi il dialogocon il paese e le sue diverse real-tà si è intensificato, è cresciuto inquantità, qualità e sostanza, rami-ficandosi e coinvolgendo semprepiù interlocutori.Grosso consenso ha da subito in-contrato l'area storica del Baco,segno di come una comunità gio-coforza si ritrovi sempre nelleproprie origini, che non devonoessere dimenticate ma che devo-no costituire fondamento di unasocietà in divenire.Grande attenzione abbiamo sem-pre cercato di riservare al temadelle carenze strutturali e logisti-che di cui soffre Lugagnano. Equesto non per inutile gusto dellapolemica, uno degli atteggiamentipiù miseri e soprattutto sterili cheesistano, ma perché crediamoche il paese necessiti urgente-

mente di scelte coraggiose e difficili quanto neces-sarie.E perché riteniamo giusto e doveroso che suigrandi temi della vita paesana cresca un dibattito ilpiù ampio possibile, in maniera da creare una co-scienza collettiva che sia di conforto a chi poi cer-te scelte deve effettivamente prenderle.Nei trascorsi due anni ci siamo sforzati anche discovare e di presentare alla comunità singoli per-sonaggi, gruppi o occasioni associative che contri-buiscono a rendere Lugagnano più ricco e diversi-ficato di quanto a volte si pensi. Il paese continuaa crescere, ad assorbire nuovi abitanti, ma in ma-niera inversamente proporzionale purtroppo sem-bra diminuire la sua capacità di riconoscersi comeentità autonoma e coesa. Una tendenza che vo-gliamo tentare di invertire.Non abbiamo nemmeno trascurato, e anzi inten-diamo intensificare, la cronaca politica locale, certicome siamo che solo dal dibattito e dal confrontonascano consapevolezza, coscienza e un comunesentire che sono presupposto di una comunitàmatura e democraticamente funzionante. Il polito-logo Percy Allum teorizza come la partecipazionesia, per un verso, riconoscimento dell'appartenen-za ad un sistema, identificazione con gli "interessigenerali" della comunità, azione per promuovereobiettivi condivisi.E come per l'altro verso sia difesa di interessi par-ticolari in un contesto di competizione, tentativo diinfluire sulla distribuzione del potere e sulle scelte

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Il volantino soprariportato anticipò inmodo ironico l’uscitadel primo numero.

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Da 100 anni il pane di LugagnanoNovità: Pane con farina da coltivazione biologica

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In questi ultimi due mesi in molti hanno avuto mo-do di vedere nella zona dei campi sportivi divia Marconi, davanti alla casa di riposo, le ruspe inazione.Abbiamo voluto indagare su quale fosse il risultatofinale di tanto movimento.L'intenzione - a detta dell'Amministrazione - èquella di ottenere un'unica grande area di tiporicreativo con un percorso che possa mettere inconnessione il Centro Anziani, l'area dei campisportivi, che verrà potenziata con la costruzione diuna tribuna laterale, il circolo tennis e le palestre.Tutta quest'area e il percorso in particolare, verràpiantumato, per poter costituire un’area verde pia-cevolmente usufruibile da anziani e da giovani chefrequentano le varie attività sportive.Il tutto poi potrebbe essere gestito da un circoloprivato, come il Circolo Tennis che è già fortementeintenzionato ad ampliare la sua attività anche conla presenza di un punto di ristorazione per tuttal'area.- Intanto iniziamo con la realizzazione dei par-cheggi e la sistemazione dell'area circostante ilcampo da calcio con la realizzazione della tribuna,attualmente fortemente degradata, poi un po' allavolta arriveranno la piantumazione e tutte le altreopere -, così ha affermato l'Amministrazione.Le ruspe che abbiamo visto in azione rappresenta-no quindi il primo passo per la realizzazione diquel polo sportivo e ricreativo che effettiva-mente manca a Lugagnano.E se qualcosa nel piccolo di Lugagnano si muove,al di fuori dei nostri confini si continua a ragionarein grande scala, con scelte che condizioneranno

lo sviluppo socio-urbano di Lugagnano per moltianni.Così sembra effettivamente venga realizzataquella strada la quale, partendo dalla tangenzialeche collega Verona Nord a S. Pietro in Cariano,passando dietro l'area del centro commerciale Au-chan, che, per inciso, verrà raddoppiato, attraver-sando con una rotonda la SS 11 all'altezza delQuadrante, sfocierà alla Grande Mela.Sembra poi ormai certa la realizzazione appena aldi là della ferrovia, sotto Madonna del Monte, delparco divertimenti Mirabilianda, che si estenderàsino al casello di Sommacampagna, che verrà conl'occasione spostato.L'Alta Velocità ferroviaria è già in realizzazione enon tarderà ad arrivare anche nel nostro territorio.L'aeroporto Catullo si amplierà notevolmente e ilsuo ingresso verrà traslato tra Caselle e Somma-campagna.Ma, che ne sarà di Lugagnano?

Gianfranco Dalla Valentina

[email protected]

Eppur qualcosa si muoveFacciamo il punto sui lavori pubblici

Sono in fase diultimazione iparcheggi nella zonatra il CentroPolifunzionale e ilcampo sportivo di viaMarconi.

Consegna a domicilio pane e latte fresco

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Quando nel numero 8 del giornale abbiamo trattatoil problema dell'elettrosmog, segnalando alcuneproblematiche del paese legate a diversi elettrodot-ti che passano vicini l'abitato, la promessa era di ri-mandare ai prossimi numeri eventuali notizie ri-guardanti le stazioni radio base per cellulari.La novità al momento è quell'alto palo che da po-che settimane si nota a ridosso del cimitero, que-sta, che è ufficialmente la prima stazione radio ba-se per cellulari installata a Lugagnano, risulta diproprietà dell'Omnitel ed è in funzione dal 29 mar-zo c.a.Ricordiamo che il nostro paese era stato risparmia-to da questo tipo di impianti, benché nel territoriocomunale se ne contino ben 12 con particolare

concentrazione a San Gior-gio in Salici. Vale la penasegnalare le altre stazionipiù vicine al paese: una ri-sulta di proprietà TIM co-stituita da tre antenne da900 MHz (no dual band)facilmente riconoscibili per-ché sistemate sull'enor-me insegna del CentroCommerciale dellaGrande Mela, l'altra è untraliccio alto 30 ml in viaBinelunghe, territorio delComune di Verona, installa-to e gestito da Alcatel perconto di Wind.Solitamente un gestore ditelefonia mobile decide diintervenire sul territorio alverificarsi di una di queste

tre circostanze: i clienti si lamentano per la scarsaqualità del segnale, la stazione più vicina è in crisi acausa dell'eccessivo numero di utilizzatori, viene ri-levata, attraverso particolari misurazioni, l'esigenzadi aumentare il segnale in un certa zona.La stazione radio base del cimitero è di tipoprovvisorio, e in quanto tale non necessita di par-ticolari autorizzazioni, è stata realizzata per copriretemporaneamente il servizio in attesa che il Comu-ne e gli altri organi preposti rilascino l'autorizzazio-ne per costruirne una definitiva.E' composta da un palo di sostegno alto circa 20 -25 ml, sul quale sono collocate tre antenne di po-tenza massima 20 Watt ciascuna con frequenza a900 MHz (no dual band), quindi una bassa poten-za.Ogni antenna emette un fascio che copre una por-zione del territorio, in gergo tecnico denominato"cella". Nel caso specifico la prima puntata in dire-zione nord copre il centro del paese, la seconda indirezione est è al servizio della zona di Corte Bec-carie, Loc. La Rampa e Corte Messedaglia, mentrel'ultima orientata in direzione ovest garantisce lacopertura di via Betlemme e Loc. Mancalaqua finoad arrivare circa a Sona.Le antenne emettono fasci di energia a radiofre-

quenza stretti in direzioneverticale (10° circa) e larghinella direzione orizzontale(65° circa), grazie a questapiccola apertura verticale delsegnale e all'altezza del palo,l'intensità di campo elettriconelle immediate vicinanze ri-sulta molto basso.Il gestore nel momento in cuisi presenta il progetto è obbli-gato ad allegare la simulazio-ne, creata attraverso l'uso diparticolari software, dei valori

Appuntamento conl’elettrosmog

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L’installazione Telecom posizionata sull’insegnadella Grande Mela. Sotto la nuova antenna Omnitelinstallata presso il cimitero e in basso la zona dicopertura della stessa.

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Puntaspi l lo

del BacoDisservizi!

C O R N E Rdi campo elettrico nelle case che distano meno di150 metri dalla stazione radio base, prendendo co-me dato il momento in cui la stazione lavora allamassima potenza. La recente tecnologia permettedi far operare questi apparati mediamente al 30 -50 % delle loro potenzialità.E' stimabile quindi che un’installazione di questo ti-po, sufficientemente lontana dal centro abitato, creiverso le case più vicine valori di campo elettricopari a 1 V/m (volt su metro) ben al di sotto dei6 V/m fissati dalla normativa (Decreto del Ministerodell'Ambiente 10 settembre 1998 n. 381).A conclusione una considerazione: la continuaespansione di questo mercato comporterà l'aumen-tare del numero di stazioni radio base sul territorio,questo sottolinea quanto è di fondamentale im-portanza che i Comuni si dotino di regolamenti cheassicurino la corretta collocazione nel territorio de-gli impianti.

Matteo Buttini

[email protected]

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La signora Ada Negra Coppa ha portato alla nostra conoscenza unfatto spiacevole che la riguarda. La signora, che abita di fronte al-l’edificio delle Scuole Medie di Lugagnano, si trova purtroppo ognigiorno a dover affrontare un disagio notevole per motivi assoluta-mente banali.Infatti, essendo disabile, ha chiesto più volte all’Amministrazione Co-munale di poter usufruire, davanti a casa, di un parcheggio riser-vato che le permetta di muoversi e di uscire di casa. Questo perchèimmancabilmente tutti i parcheggi sono occupati dal personale chelavora nella scuola, e la mancanza di un posto auto impedisce di fat-to alla signora di spostarsi. Ad aggravare la situazione si aggiungeil fatto che nel medesimo stabile vive un’anziana signora, costretta aspostarsi in carrozzina, e che per i medesimi motivi vede fortementelimitata la propria possibilità di movimento.La Signora Negra Coppa da parecchio tempo sollecita presso gliuffici competenti un aiuto nella soluzione del problema. Ha ancheparlato personalmente e più volte con i vigili, con l’Assessore com-petente Vanni Cordioli e con il Sindaco.Inutilmente.Capiamo che un’Amministrazione possa essere occupata da problemidi più ampio respiro, ma pensiamo che l’attenzione alla qualitàdella vita dei cittadini passi anche dal saper risolvere questi piccoli,ma fastidiosi, disservizi. Basterebbe delimitare di giallo uno spazio-parcheggio e riservarlo ai disabili per risolvere la spiacevole situ-azione.Ci auguriamo vivamente che il problema si risolva in brevissimo tem-po. Comunque sia vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.

componenti il nucleo familiare siano più di tre.L'importante è fare questa richiesta entro i primisei mesi dalla nascita del bambino.

Altra occasione per ricordare il lieto evento è quel-la di piantare un albero nel vostro Comune, an-che questo stabilito per Legge. Quindi il vostrobimbo vi può aiutare a vivere in un paese piùverde e ciò tornerà a vantaggio anche per il suofuturo. Chiedete agli Uffici Comunali la messa adimora di un albero per la nascita e magari accer-tatevi che questa nuova pianta sia messa nelvostro paese.

A questo punto il Baco non può far altro che com-plimentarsi ancora con i neo genitori e augurarloro buona fortuna.

Il Baco vorrebbe in questa occasione dare unamano a tutti quei genitori che hanno da poco avu-to la gioia di una nuova venuta portandoli aconoscenza che la Legge 338/2000 ha introdottoun assegno di euro 1.326,00 per ogni nuovamaternità.Spesso, un po' per pigrizia e un po' per una man-cata fiducia nella possibilità di ottenere questi con-tributi, si evita di fare questo tipo di richieste. Maprovare in questo caso costa poco, soltanto mez-zoretta e il risultato può essere una bella scorta dipannolini!Ma come fare per ottenere questo contributo?Semplicemente bisogna mettersi in contatto con gliUffici Servizi Sociali del Comune di Sona (tel. 045514122) e compilare la classica richiesta di con-cessione del contributo di maternità (ex art.66L.448/98). Il contributo viene concesso ai nu-clei familiare che nel 2001 hanno conseguito unreddito inferiore a 52.120.800 lire determinatotenendo conto del reddito lordo lavoro dipendenteo autonomo, e del 20% del patrimonio mobiliare eimmobiliare (sono previste delle franchigie chevariano a seconda del tipo di patrimonio). Il limitesopra definito vale per nuclei familiari composti da3 persone, e deve essere riparametrato qualora i

Il Baco dallaparte dei genitori

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paese aumentava, cresceva anche lo sdegno perl'indifferenza con cui i lugagnanesi - nella lorogrande maggioranza - avevano lasciato distrugge-re il simbolo non solo religioso della loro comunità.La chiesa è sempre stata l'immagine classica diogni cartolina di paese, non parliamo poi del cam-panile, simbolo indiscusso dell'identità di ogni bor-go, tanto da far parlare di campanilismo, que-stioni di campanile e così via. E se chiesa e cam-panile sono sempre state - per così dire - la "fac-cia" di un paese, le campane ne sono state la vo-ce. In tempi meno rumorosi dei nostri, ossia fino apochi decenni or sono, chiunque sapeva distingue-re il suono delle campane dei vari paesi del vicina-to e i più potevano anche prevedere così, dalla di-rezione del vento, che tempo avrebbe fatto.Non so se è stato davvero così, ma mi piaceva - emi piace - pensare che, almeno davanti alle cam-pane, la smania di modernità di quegli anni si siaplacata per un attimo, così invece di venderle furo-no stipate in un bugigattolo dietro la chiesa .Lo ammetto: io ho un debole per le campane: i lo-ro rintocchi lontani, ovunque mi capiti di ascoltarli,solenni o festosi che siano, mi suscitano sempreun sentimento di profonda familiarità. E' come senascessero sempre dallo stesso bronzo, come sequalsiasi campana fosse in fondo sempre la stessae quindi patrimonio di tutti, anche mio.Ma forse è troppo comodo, per un lugagnanese:qualunque giudice potrebbe condannarmi per ap-propriazione indebita.Già, perché Lugagnano non sarà l'unico paese adaver distrutto il proprio campanile, ma temo chesia l'unico ad aver ammutolito le sue campaneper quasi trent'anni in un loculo, a livello del suoloe che poi, addirittura, sia riuscito a farle sprofon-dare ancora, sistemandole in uno scantinato sottola scuola materna!Ironia della sorte, proprio per finanziare l'iniziodella costruzione della Casa del bambino (primonome della scuola materna parrocchiale) chiesa ecampanile erano state vendute alla Cassa diRisparmio nel 1963, ricevendone in cambio no-ve milioni e cinquecentomila lire.Le cinque campane di Lugagnano che, a detta dimolti, avevano costituito uno dei concerti più ar-moniosi della provincia, erano state realizzate167 o 177 anni or sono (nel 1820 o nel 1830,dunque: esistono fonti discordanti) dal fonditoreveronese Antonio Selegari. C'era la Prima, che pe-sava 7,75 quintali, la Seconda, di 5,50 quintali, laTerza (q. 3,85), la Quarta (q. 3,15) ed infine laQuinta (q. 2,25).Il concerto raggiungeva dunque un peso approssi-mativo di 22,50 quintali e fu inaugurato assiemeal campanile, debitamente restaurato per acco-glierle.

Forse non solo per coincidenza, l'anno era il1968: periodo di grandi cambiamenti, dunque.Io avevo sette anni e mi trovavo con qualche altrobambino, ad aspettare che la gru facesse oscillarela gigantesca sfera di metallo, badando bene di re-stare a debita distanza.Nei miei ricordi la strada era vuota di traffico e -mi sembra - anche di gente: ma forse era solol'eccitazione del momento, ad accentrare tutta lamia attenzione sulla imminente distruzione dellachiesa e del campanile.

Ricordo invece bene ladelusione, nel constatareche ben più di un colpoera stato necessario peraver ragione di quel vec-chio edificio. Ma come!Una macchina così impo-nente, una palla di ferrocosì enorme, l'attesa e iltifo di noi bambini… equella vecchia chiesache non si sbriciolava alprimo tocco, come inve-ce noi avevamo immagi-nato! Certo, la colossalenuvola di polvere che siera sollevata al momen-to del crollo e la nostralunga e festosa fugaavevano poi giustificatola rinuncia alla consueta,interminabile partita apallone. Però, insomma,era stato meno emozio-

nante di quanto mi aspettavo… Forse è per que-sto che non ricordo altrettanto nitidamente la di-struzione del campanile, intervenuta qualche gior-no dopo, o forse neanche c'ero, impegnato ad in-seguire un pallone su qualche campetto fuori pae-se.Il vuoto lasciato da chiesa e campanile ho iniziatoa sentirlo diversi anni dopo, quando ho comin-ciato ad interessarmi del passato di Lugagnano.Mano a mano che la passione per la storia del mio

Le campane di LugagnanoProposta per riscoprire un pezzodelle nostre origini

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Soleluna Cartoleria e Articoli Regalodi Cristian BenedettiVia XXVI Aprile, 31 - 37060Lugagnano - Verona - Tel. e Fax 045 514284

e-mail [email protected]

Giusto un secolo fa, nel 1902, il castello di soste-gno delle campane, originariamente in legno, erastato sostituito con uno in ferro, grazie alla gene-rosità personale dell'allora parroco don SanteManganotti, che aveva anticipato di tasca propriala considerevole spesa di oltre trecento lire.Nel 1905, poi, la rinomata Fonderia Cavadini avevarifuso ed irrobustito le campane, triplicandone ad-dirittura il peso complessivo che infatti risulta oggidi 70 quintali, cambiando anche il tono dal Fa ori-ginario all'attuale Mi.Sono passati ormai 34 anni da quando le campa-ne, ridotte al silenzio, sono scese dal vecchio cam-panile settecentesco, il 4 novembre 1968. Il caso ha voluto che fossero uno dei pochi relittiscampati al naufragio della vecchia chiesa. Sarem-mo dunque ancora in tempo per dare un lieto finea questa brutta storia.Se non possono tornare nel posto che compete-rebbe loro, ossia in alto, a scandire il tempo ed arisuonare nei momenti di festa e di tristezza del

nostro paese, almeno riesumiamole dalloro sepolcro, riportiamole alla luce!Si potrebbe, per esempio, collocarle di-gnitosamente in fondo ad una delle na-vate laterali della chiesa: don Mario, voiche leggete, cosa ne pensate?

Massimo Gasparato

[email protected]

Nella foto di pagina 8 una veduta delvecchio campanile fotografato dal parcodi Villa Maria. In basso a sinistra la“fattura” di spesa dei lavori fatti per lachiesa e il campanile dalla ditta Giocarle.

Foto storica di fine anni 50.Le ragazze sono quelle della classe52, davanti alle scuole vecchie. Lamaestra è Fantebon Vittoria.Quest’anno, in occasione dei 50 anni icoscritti organizzano una gita a Por-torose (Slovenia).Per informazioni rivolgersi presso laPasticceria Delizia (045 984755).

Alcune delle notizie riportate inquesto articolo sono descritte, in

maniera più approfondita ed ampliata, nel libro “Fregoledi Storia - Appunti e spuntisu Lugagnano e dintorni”di Massimo Gasparato con la

collaborazione di Gianluigi Mazzi.

Classe 1952

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Le parole e i fattiSi intensifica il dibattito sullapolitica comunale

spazio politico rimasto vuoto essendo andata per-sa, anche a Lugagnano, una cultura della politicaintesa come confronto e dibattito. Si sentono partedella Casa delle Libertà senza esserne legati condoppio nodo, riservandosi uno spazio di autono-mia culturale e politica. La strada è quella di risco-prire i motivi dell'azione pubblica in quanto - so-stengono - è importante trovare soluzioni ai pro-blemi concreti ma bisogna prima riconoscersi invalori condivisi. "Solo dopo - ci spiega Farina - vipuò essere analisi delle scelte operative da pren-dere o da non prendere. E' vero che la maggiorparte delle decisioni che competono ad una ammi-nistrazione sono di natura tecnica, ma a monte ri-teniamo debba sempre esserci una valutazione,politica e culturale, del tipo di comunità che siimmagina e che si vuole creare". E tutto questo vasotto il nome di "modello paese", slogan checappeggia sulla loro lavagna.Decisamente più diretta, e polemica, diventa la dis-cussione quando chiediamo una valutazione sul-l'attuale maggioranza. Secondo loro il Maestralenon ha programmazione, non è espressione di unpercorso politico, di una ricerca. E' estemporanearisposta alle esigenze che man mano si presenta-no. Secondo Rigo e soci il Maestrale ha avuto all'i-nizio della sua storia la fortuna e la scaltrezza diapprofittare del momento di deriva della politica aseguito del fenomeno di tangentopoli e di inserirsiin un panorama che era rimasto libero. Poi ha avu-to la capacità di spendersi bene nel proporsi alpaese basando tutto su una operazione di immagi-ne, ma senza contenuti. A questo punto è stato fa-cile obiettare loro che ci sembra eccessivo impu-tare un doppio mandato elettorale al solo concate-narsi di una serie di eventi positivi. E la risposta èstata che "va in effetti fatta anche autocritica daparte di tutte le forze di minoranza che alle ultimeamministrative, con la scelta suicida di non riuscirea trovare punti di incontro e di alleanza, hanno difatto spalancato la porta alla vittoria dell'attualemaggioranza". Quando poi chiediamo a Pacheracome concili questa visione della politica alta, fi-nalizzata solo ai valori, con l'alleanza che alle ulti-me elezioni a Sona il suo gruppo, il C.C.D., avevastretto con la Lega Nord unicamente a fini eletto-rali, tanto che ora è un'alleanza che rinnegano, ciè sembrato che si sia preferito glissare.Per chiudere ci tengono a dire che: "Il nostroobiettivo adesso è di farci conoscere il più possi-bile, ma è difficilissimo avvicinare le persone, co-involgere il paese. Non esistono più spazi per dis-cutere, per formarsi, per crescere. Un piccolotentativo per far passare le nostre idee saràquello di creare una bacheca a cui appenderedocumenti, proposte, avvisi. Vogliamo ridare di-gnità alla politica che, come diceva Paolo VI, è la

Prosegue anche in questo numero il nostro viag-gio attraverso il mondo della politica di Lugagnanoe del Comune di Sona, secondo quel progetto checi siamo prefissati di graduale avvicinamento allaprossima tornata elettorale di Sona del 2003.In questi due mesi abbiamo tentato di intensificarei rapporti con i vari interlocutori, istituzionali enon, per meglio definire il quadro che si sta an-dando a comporre.L'incontro più strutturato che abbiamo avuto èstato sicuramente quello con l'Unione dei De-mocratici Cristiani, l’U.D.C., che nello scorsonumero avevamo provocatoriamente chiamato

"carbonari", per questo loro incontrarsi in manierapoco visibile e poco conosciuta. Siamo andati asentirli nel luogo dove tengono le loro riunioni tuttii lunedì sera, sotto lo studio del Geometra StefanoPachera, sede che, onestamente, è risultata appa-rire effettivamente carbonara per la sua ubicazionesotterranea.L'occasione nasce dalla lettera, che vedete pubbli-cata nel trafiletto affianco, che l'U.D.C. ci ha inviatoinserendosi nel dibattito che abbiamo iniziato daqualche numero a questa parte su queste pagine.All'incontro erano presenti Alessandro Rigo, ca-pogruppo consigliare, Stefano Pachera, MauroRighetti e Renato Farina da San Giorgio. Ilgruppo, che nasce dalla federazione del C.C.D. edel C.D.U., tiene a ribadire di sentirsi diretta ema-nazione di quella che fu l'esperienza della Demo-crazia Cristiana, di essere nato per riempire uno

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Una delle pochestrade “bianche”presenti aLugagnano(traversa di viaBrennero).

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linee di pensiero, che la parrocchia non sia piùscuola di socialità. L'impressione è che ci si siagettati a capofitto sull'organizzazione del tempo li-bero, attività sicuramente meritoria, ma che tuttocominci e finisca li.Anche gruppi politici di spessore nazionale, comeAN, Lega Nord e Forza Italia il cui nuovo coor-dinatore è Marco Gatti, esistono come forza rap-presentata in consiglio comunale ma in realtà ap-paiono come poco più che scatole vuote, non es-sendo espressione di gruppi realmente operantisul territorio. Anche se, in effetti, sembra che perquel che riguarda Alleanza Nazionale qualcosaa Lugagnano si stia muovendo come potete legge-re nella lettera che pubblichiamo nella pagina se-guente.Altri grandi partiti poi, come ad esempio i Demo-cratici di Sinistra, a Sona sopravvivono con nu-meri che oscillano attorno ai venti iscritti, e sembrache lo stesso storico segretario di sezione, Vitto-rio Zardini, sia intenzionato a lasciare.La crisi appare, allo stato attuale, irreversibile.

forma più alta di carità".Prima di andarcene chiediamo lumi sul loro rap-porto con Bonometti, mai come oggi figuracontrastata e di difficile lettura del panorama poli-tico comunale. Dopo la dichiarazione, scontataquanto forse poco credibile, di come sia veramen-te presto per parlare di candidati Sindaci, dalle pa-role usate appare evidente come non sia assoluta-mente scontato che Bonometti sarà il candidatounico della Casa delle Libertà, e quindi anche il lo-ro. Anche perché, ribadiscono, non è così scon-tato che la Casa delle Libertà si presenti comeun'alleanza elettorale compatta. Riprendono cosìsostanza le voci che vedono in questo momento ladottoressa Morone avvantaggiata nella corsaper ottenere l'investitura come prossimo candidatoSindaco della coalizione.A proposito di Bonometti, per la cronaca va se-gnalato che nella seduta consigliare del 28 marzoscorso è trasmigrato dal Gruppo del Maestrale aquello di Forza Italia, non perdendo l'occasioneper attaccare subito il suo vecchio gruppo.Il Maestrale, che abbiamo sentito in altra occa-sione, si oppone vigorosamente ad essere etichet-tato come un gruppo di improvvisatori pronti asfruttare situazioni favorevoli. "Il nostro è un impe-gno continuo - ci dice il Sindaco Tomelleri - chenasce attorno ad un programma scritto nel 1995,rivisto nel 1998, e che si è concretizzato anche at-traverso periodici direttivi aperti a tutti e utilizzaticome spazio di discussione. Un approccio della po-litica dal basso che riteniamo, anzi, minacciatodal ritorno sulla scena comunale di figure controppi chiaroscuri". Rimane che dai colloqui avuticon Sindaco e Vicesindaco ci è sembrato intuirecome dietro il loro grosso e personale impegnoscarseggi forse l'azione del resto del gruppo, si hatalvolta l'impressione che Tomelleri e Costa nontrovino all’interno della loro giunta tutta la collabo-razione che vorrebbero.Dall'analisi del mondo politico locale che stiamoconducendo un dato appare a tutta evidenza, enon è sicuramente un dato confortante. Fuori daiquattro o cinque movimenti politici, pure non parti-colarmente in salute nonostante l'indubbio impe-gno di molti, non esiste altro. Non esistonogruppi di pressione, non esistono realtà di discus-sione seria, non esistono anche minimi laboratoridi idee. Un panorama civicamente desolante.Lo stesso mondo cattolico annaspa nel grigiore.Perché la Parrocchia e l'ANSPI non sono più ingrado di fare cultura, di promuovere dibattito pub-blico, di essere fucina di persone capaci poi di fareopinione, di diventare traino per la comunità? Pos-sibile che tutto si riduca ad organizzare sagre ecarnevali? E' depauperante per il paese che daquell'area non si riesca più, da anni, ad elaborare

COSA NE PENSANO I CONCITTADINI

UNA REPLICA DAI “CARBONARI” DELL’U.d.C.

Gentilissimo Mario Salvetti,ci permettiamo di esprimere a Lei ed ai suoi collaboratori de "Il Baco DaSeta" i complimenti per la buona riuscita del giornale; è uno strumentoimportante di comunicazione e di valorizzazione della componente cul-turale/politica della nostra comunità. Non è semplice comporre un gior-nale, ma voi ci state riuscendo molto bene anche con qualche "provo-cazione" che non guasta perché a volte è il sale della vita politica.Abbiamo simpaticamente sorriso quando nel suo articolo su " vita pub-blica" dell'ultimo numero ci ha paragonati ai "carbonari": non lo abbiamoletto come un'offesa anche perché i "carbonari" hanno combattuto con-tro un potere assoluto e per riforme liberali.Noi dell'U.D.C. semplicemente ci troviamo ogni Lunedì per parlare dellavita politica a Sona cercando di interpretare le esigenze di un correttosviluppo sociale della nostra comunità. Questi nostri incontri si svolgonoda Stefano Pachera perché gentilmente e gratuitamente ci ospita; d'al-tronde a Lugagnano non ci sono molte altre possibilità di sale.Pachera insieme ad altri con i quali condividiamo una comune visione di"città - paese - Comunità" è componente del Consiglio Nazionale delC.D.U. e di conseguenza del nascente "UdC", oltre che appassionato allapolitica locale.Se Lei ritiene, gentilissimo Salvetti Mario, siamo disponibili a confrontarcied a portare il nostro contributo nello svolgersi della vita politico/cultur-ale di Lugagnano (meglio di tutto il Comune) attraverso le pagine de "ilBaco da Seta".Ci saranno a breve alcune nostre iniziative che coinvolgeranno la comu-nità di Sona e quindi avremo modo di conoscerci meglio.Un cordiale augurio di buona prosecuzione del vostro giornale.

Sandro Rigo, U.d.C. (C.D.U.-C.C.D.-D.E.)

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scire ad infiammare gli animi e ad appassionarele persone sono quei comitati che nascono con unobiettivo comune ben definito, quale ad esempio ilComitato dei Cittadini contro la Ca' di Capri.Ma sono esperienze estemporanee, pur se impor-tanti, e che hanno il grosso limite di trovare il fon-damento del loro esistere unicamente nell'essere"contro" qualcosa.A proposito del Comitato contro la Ca' di Capri,sembra che parecchie delle sue "anime" spinganoper diventare un vero e proprio movimento eletto-rale, all'apparenza smentendo quanto sopra ab-biamo sostenuto, con lo scopo di aggregare grup-pi di centro e singoli cittadini. Come leader si parladell'avvocato Fausto Scappini, molto attivo al-l'interno del gruppo. Sinceramente non crediamomolto nel futuro politico di questo tipo di aggrega-zioni se non come forze di pressione: ne seguire-mo comunque gli sviluppi.Per chiudere consentiteci una considerazione sucome noi del Baco riteniamo che dovrebbero esse-re prese le decisioni per una comunità che si ha ilmandato di amministrare."Bene" o "male", "migliore" o "peggiore", come in-segnava Russel, sono termini che possono pre-starsi a una definizione oggettiva, ma che vannocompresi in primo luogo in modo relativo e con-dizionato. Una cosa spesso è "buona" se è ap-prezzata per sé stessa, e non solo per gli effettiche produce. Noi ci adattiamo a prendere medicinedisgustose perché speriamo che producano effettidesiderabili, mentre un raffinato buongustaio,anche se affetto da gotta, beve vino stagionatoper il piacere di berlo a dispetto di possibili conse-guenze sgradite. La medicina è utile ma non buo-na, il vino è buono ma non utile. Quando ci trovia-mo a dover scegliere se far esistere o no una cer-ta situazione dobbiamo prendere in considerazio-ne i suoi effetti. Ecco che noi riteniamo nellamaggioranza dei casi assolutamente imprescindibi-le, in sede di programmazione di un piano com-plessivo di interventi, valutare non il bene imme-diato che la comunità ne può ricavare ma l'utilefinale, che scaturisce dall'analisi di tutte le com-ponenti del quadro sociale e territoriale. In que-st'ottica un singolo intervento può apparire nel-l'immediato positivo, perché esteticamente grade-vole e funzionale, ma se non rientra in una visionecomplessiva rischia di essere alla lunga, più dan-noso che positivo e, anzi, di diventare freno eostacolo per lo sviluppo della comunità.Ed esempio ne possono essere, per motivi diversi,il progetto della nuova piazza della Chiesa e lascelta del senso unico in centro paese.

Mario Salvetti

[email protected]

Mancano totalmente spazi fisici e culturali di dibat-tito. Non si riescono a coinvolgere persone, non siriescono a produrre idee e iniziative per questacomunità, tanto ricca quanto socialmente inerte.Abbiamo l'impressione che le stesse forze politicheche operano sul territorio abbiano perso la capaci-tà di parlarsi, di incontrarsi per discutere, di trova-re momenti di confronto. Fuori dalle sedute di con-siglio, e spesso nemmeno in quella sede, non vi èconfronto né, tanto meno, tentativo di penetrazio-ne nella comunità.Le uniche aggregazioni che sembrano ancora riu-

UNA LETTERA

CHIACCHIERE E MIGRAZIONI

Leggo con molto interesse gli articoli relativi agli "equilibri" (?) politico-geografici che interessano il Comune di Sona con particolare attenzionea quelli di Lugagnano, anche se è molto più divertente osservare, sorri-dendo, i movimenti dei nostri "politici". Il trasferirsi con disinvoltura felinada destra a sinistra, dal centro verso il centro, entrare e uscire da listepiù o meno civiche, tradire il patto elettorale contratto con gli elettori alleultime elezione comunali, sembra uno "sport" molto alla moda in questomomento, con i "big" del paese che si candidano, più o meno autonoma-mente, alla poltrona di Sindaco del Comune di Sona.Che sia l'avvicinarsi delle elezioni a creare tanto fermento? Un sipariettoridicolo, con erranti di ogni dove, che sono pronti ad attraccare su ognisponda si renda disponibile alla loro accoglienza.Ma quello che mi mette più a disagio, è che spesso si è fatto, più omeno indirettamente, il nome di Alleanza Nazionale per sponsorizzarequalcosa o qualcuno. Queste voci sono prive di qualsiasi fondamento.Allenaza Nazionale si sta muovendo, ma con il lavoro, con un program-ma, con un gruppo di persone che lascia le chiacchiere da bar agli altri.Un gruppo di persone in forte crescita, che sta cercando di elaborareprogetti concreti, rispettosi di cose e persone, che sta analizzandosoluzione realizzabili ai nostri problemi, senza però ingannare le per-sone con progetti quanto belli quanto irrealizzabili, privi di qualsiasi fon-damento sul nascere, poiché sprovvisti di qualsivoglia copertura fi-nanziaria ma tronfi solamente di propaganda. Riuscite voi ad immaginareun buon padre di famiglia che prima di fare una spesa importante noncontrolli preventivamente il portafogli per verificare di quale cifradispone? Io no, ed è lo stesso principio che deve valere per chi ci am-ministra e per chi vorrà amministrarci in futuro, ed è sicuramente il prin-cipio che ci guida nell'affrontare problemi e soluzioni.Noi vogliamo che il nuovo corso politico ed amministrativo sia vicino aicittadini, che sia guidato da noi cittadini, dai nostri bisogni, dalle nostreaspettative e dalle nostre priorità, in modo da risolvere le paure ed iproblemi della nostra vita quotidiana. Ci asteniamo, come abbiamo sem-pre fatto, da corse alle poltrone, ci asteniamo dalla politica delle parole,vogliamo bensì, assieme a chi di voi volesse aiutarci, trovare soluzioniconcrete a problemi concreti, ai problemi di tutti noi. Se volete riappro-priarvi delle sorti del nostro paese unitevi a noi.

Michele Cimichella, ALLEANZA NAZIONALE

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I peschi: l’orgoglio dellenostre terresempre più...asfaltate!

Accarezzato dagli appassionati della bicicletta edai cittadini più giovani, il sogno di una pista ci-clabile a Lugagnano potrebbe diventare realtà.Davvero.A garantire che non si tratta di un miraggio ma diun progetto realistico è una fonte decisamente at-tendibile: l'assessore a Scuola e Cultura Ezio Co-sta. “L'idea di una pista ciclabile, un'esigenza mol-to sentita dalla popolazione, è stata valutata se-riamente. Ed è stata giudicata realizzabile”. Certo,per il via ai lavori bisogna aspettare ancora un po'.E affrontare, prima di tutto, l'immancabile questio-ne economica. “Il problema, come sempre, è quel-lo di reperire le risorse necessarie a concretizzareil progetto. Può sembrare strano, ma i costi di unpercorso ciclabile asfaltato sono quasi paragona-bili a quelli di una strada normale: la pista è piùstretta rispetto ad una strada, ma richiede unmaggior numero di segnali e indicazioni” spiegal'assessore. Un ostacolo, quello dei costi, comun-que aggirabile. La strategia? Coinvolgere le isti-tuzioni pubbliche, i politici e, magari, anche i priva-ti. Una missione non certo impossibile. Perché larealizzazione di una pista ciclabile potrebbe rien-trare nel piano di promozione e valorizzazione delterritorio sostenuto sia dal progetto Terre Moreni-che Veronesi che dal Piano d'Area Quadrante Eu-ropa. Iniziative che si pongono, tra gli obiettivi pri-mari, la "tutela della viabilità protetta" e, quindi, "laprogettazione e la creazione di piste ciclabili da ri-cavare al di fuori delle grandi vie di scorrimen-to". E se i sostegni economici, al momento, "latita-no", le idee invece non mancano. Quattro le propo-ste più accreditate. “La prima riguarda tutti e quat-tro i Comuni e verrebbe realizzata nella zona col-linare: questo progetto verrà presentato al piùpresto in Regione per ottenere gli indispensabilicontributi”. Obiettivo Lugagnano: le ipotesi presein considerazione sono essenzialmente tre. “Si po-trebbe studiare un percorso che colleghi il centrodel paese alla zona degli impianti sportivi e delCentro Polifunzionale”. Una pista di interesse "pra-tico", ideale soprattutto per garantire la sicurezzadi bambini e ragazzi.“Un'altra idea, di interesse ambientale, è quella diuna pista che, dalle Corti Messedaglia e Bec-

L’Assessore Ezio Costa: “La pista ciclabile? Si, è possibile”

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carie, costeggi la linea ferroviaria fino alle Canovedi Sona”.La terza proposta è quella più complessa e ambi-ziosa. “Nel piano di riordino della viabilità di Luga-gnano, potrebbe trovare spazio l'idea di un per-corso ciclabile che segua la via principale: unprogetto che, naturalmente, potrà essere preso inseria considerazione solo se funzionerà il sensounico”.In attesa del passaggio dalla teoria alla pratical'assessore lancia un'interessante idea ispirata adun'iniziativa attuata a livello nazionale, quella delle"domeniche a piedi": percorsi alternativi lungole innumerevoli strade secondarie, aperti, nelweek-end, esclusivamente a ciclisti e pedoni.

Vera Tomelleri

[email protected]

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C'è un tipo di caccia a Lugagnano che è apertatutto il tempo dell'anno.Si tratta della caccia ai pedoni, razza non ancorain pericolo di estinzione ma sicuramente assai po-co propensa ad offrirsi sul piatto come cacciagio-ne.Involontarie prede: persone anziane, bimbi e co-munque noi tutti, ci aggiriamo sulle strade di Luga-gnano, offrendoci al tiro a segno di automobili,camion e scooter che sfrecciano veloci per la stra-da principale.Questo per l'assoluta incompletezza dellastruttura stradale del paese, intendendo per stra-da non solo la sede deputata al passaggio di auto-vetture, bensì quell'insieme di elementi fisici che

consentono una normale, nonché adeguata ai tem-pi, circolazione di mezzi e persone.Si diceva adeguata in quanto Lugagnano non èpiù un paese interessato dal passaggio di carri etrattori, o perlomeno lo è in maniera molto limita-ta, quindi da automezzi che circolano a velocitàmolto limitata, bensì da un traffico continuo e velo-ce che mette costantemente a repentaglio la salu-te, fisica e mentale, degli sventurati pedoni.Sicuramente causa principale di tale disagio è, enon ci stancheremo mai di ribadirlo, il traffico che

deve essere deviato al di fuori del centro abita-to, ma concausa di tutto ciò è sicuramente la man-canza in lunghi tratti della strada principale di mar-ciapiedi e la totale mancanza di alberature e di pi-ste ciclabili lungo tale strada.Prendiamo per esempio il tratto di strada che vadal negozio di Cacciapesca Gamba, giusto perrimanere in tema di caccia, alla zona del vecchiocampo sportivo.Questo tratto è completamente sprovvisto di mar-ciapiedi, per non parlare di piste ciclabili che sa-rebbe veramente chiedere troppo.Questa situazione potrebbe essere accettabile, an-che se con molte riserve, se si riscontrasse in unazona marginale del paese, scarsamente interessa-ta dal passaggio pedonale o automobilistico.Invece no! Siamo nel bel mezzo del paese, in una zonadove quotidianamente centinaia di bambini uscen-do dalle scuole elementari si espongono al rischiodi essere investiti, e a poco serve che degli effi-cientissimi operatori li aiutino ad attraversare lastrada se poi devono percorrere qualche centinaiodi metri ai margini della carreggiata interessata daun flusso veicolare continuo.E la cosa più strana di tutte è che i marciapiedi so-no presenti prima e dopo questo tratto, propriocome se ci si fosse dimenticati di questo pezzo.Allora ci siamo chiesti il perché proprio in queltratto manchino i marciapiedi.Forse perché le dimensioni della strada sono trop-po limitate e risulta impossibile inserire dei marcia-piedi. Ma siamo andati a verificare e la strada ri-sulta larga almeno 8 metri nei tratti più ristretti,quindi sufficiente ad ospitare due corsie carrabilidi 3.00 metri ciascuna e due marciapiedi da 1.00metro l'uno.Allora forse non sono stati realizzati per l'eccessi-vo costo dell'opera! Siamo andati verificare anchequesto e ci risulta che, utilizzando prezzi fornitidalla Camera di Commercio quindi abbastanza ve-rosimili e senza volevi eccessivamente annoiarecon dettagli tecnici, per ciascun metro di marcia-piede realizzato con autobloccanti simili a quelli giàpresenti sugli altri marciapiedi e profilo in cementosu base in calcestruzzo vi sia un costo di euro116,50 per ogni metro di marciapiede. Quindi per200 metri di marciapiede da ambo i lati verremmoad avere una spesa di circa euro 46.600,00.Lasciamo ai nostri lettori il giudizio se la spesa inquesto caso sarebbe giustificata.Certo, a poco servono marciapiedi e piste ciclabilise poi al primo tentativo di attraversamento dellastrada incappiamo nel disgraziato di turno chepercorre la via ai 90 all'ora!Qui entra in gioco la coscienza civica di ciascuno dinoi. Ma visto che in taluni soggetti tale coscienza è

La caccia ai pedoniOvvero, considerazioni sulla cronica mancanza dimarciapiedi

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completamente assente, non rimarrebbe, ove am-messo dalle norme vigenti, altra via di uscita deidissuasori di velocità, odiatissimi da tutti noi, mastrumento assai efficace contro tutti questi nostra-ni imitatori di SchumacherRiuscire poi a coniugare l'utilità di questi dissuaso-ri con un complessivo miglioramento dell'ar-redo urbano, determinando dei veri e propri rialziin prossimità degli attraversamenti pedonali, unpo' come è stato fatto dai nostri cugini di Caselle,utilizzando autobloccanti o materiale lapideo, con-tribuirebbe a rendere un po' più sicure le nostrestrade e, se non proprio comode da percorrere inautomobile, piacevoli a livello visivo e per chi ledeve percorrere a piedi o in bicicletta.

Gianfranco Dalla Valentina

[email protected]

A pagina 14 la sezione di come potrebbe essere realizzata la “strada ideale”.In alto “lo stradone” di Via Beccarie che potrebbe essere reso menopericoloso con marciapiedi ed abbellito con alberi lungo la careggiata.

Drammi primaverili

Cari lettori, è arrivata la primavera finalmente!Fioriscono gli alberi, torna l'ora legale, l'aria è piùmite e frizzante e noi studenti universitari facciamoi nostri onorevoli tentativi di rimanere con la tes-ta sui libri invece che vagare con la mente esognare ad occhi aperti. Com'è dura restare suilibri con tutte queste tentazioni! Certamente lapiù allettante è quella di partecipare alle variefeste che si organizzano in questo periodo, comedire di no ai vari inviti?Eh sì, i party di primavera sono tra i più diver-tenti, anche se, se siamo noi ad organizzarli, pos-sono capitare spiacevoli inconvenienti.Lo studente medio infatti deve sempre tener contodel magro budget a disposizione e nonostante siapronto a macinare chilometri alla ricerca del super-mercato più conveniente, spesso cade nelle trap-pole delle super offerte del giorno e acquista chilidi pop-corn dell'anno scorso e decine di crostatealla marmellata (gusto indefinibile albicocca-ciliegia-prugna…mistero!) che poi nessuno simangerà. Ruolo fondamentale spetta poi alle be-vande, che sono un po' il fulcro della serata, alcol-iche e non: anche qui si rischiano enormi frega-ture, perché se "spuma", "cola", "gazosa" dimarche sconosciute, sono comunque bevibili,spesso capitano certe bottiglie di vino, molto eco-nomiche sì, ma che forse hanno visto l'uva solosull'etichetta. Non parliamo poi dei surrogati diquelli che dovrebbero essere i superalcolici perpreparare esotici cocktails, quando la qualità èscadente il gusto ricorda da vicino quello deglisciroppi per la tosse (se va bene).

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Il guaio è che per quanto la padrona di casa si siaaffannata a preparare un tranquillo buffet in piediper venti persone poi arrivano, di solito ad oratarda, gli "amici degli amici" pronti a spazzare viaqualunque cosa si trovi sul loro cammino (ali-mentare), e non c'è modo di fermarli: sono nu-merosi, più o meno alticci (o fingono di esserlo) esoprattutto sembra non vedano del cibo da an-ni, perciò l'unica soluzione è tenere in serbo pac-chi di vecchie patatine del compleanno scorso ebottiglie di vino-aceto dei nostri esperimenti dabarman, da offrire con un gran sorriso, mettendoin salvo le nostre torte.Gli autoinvitati poi creano problemi anche con ilnostro vicinato, non serve a nulla sgolarsi e spie-gare che l'ultima volta i signori del piano di sottohanno minacciato di chiamare la polizia, se hannointenzione di cantare fuori dalla finestra tutto ilrepertorio delle canzoni da stadio che conoscono,non li fermeremo! Meglio a questo punto proporreun'uscita generale verso un pub o una discotecavicina, controllando di non lasciare a casa nessuno(spesso si dimentica qualcuno che si è messo adormire o a curiosare nelle varie stanze) e che nes-suno decida di rubare qualche souvenir.Al nostro ritorno, si sa, ci aspetta un pavimentosudicio, un numero imprecisato di bicchieri e piattirotti, resti di cibo appiccicati ovunque…e parecchioolio di gomito: se si è particolarmente fortunatiqualcuno verrà ad aiutarci il giorno dopo, nonos-tante il cerchio alla testa…e lì si vedono i veri ami-ci! E se 24 ore dopo troveremo ancora del tiramisùsul divano, una sedia senza una gamba e il nostropeluche preferito imbevuto di vino… non ci resteràche un pensiero: ma chi me l'ha fatto fare?

Veronica Fenzi

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Nuovi sensi unici a LugagnanoCambia la viabilità in centro paese

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Ci siamo!Dopo tanto parlarne, il senso unico sulla stradaprincipale è un dato di fatto.Probabilmente già qualche giorno prima dell'uscitadi questo numero del Baco, oppure a brevissimo, inostri concittadini avranno avuto modo di saggia-re questa importante novità.Il nostro parere sulla assoluta necessità di una via-bilità alternativa, con la realizzazione di una tan-

genziale effettivamente usufruibile e non quellaspecie di gimcana ora prevista, è stato più volte ri-portato, quindi abbiamo voluto, questa volta, darespazio alla voce degli altri.Siamo andati tra la gente e ne abbiamo raccoltogli umori e ne è uscito fuori una sorta di decalo-go, che come era prevedibile, si dimostra ben po-co favorevole a modificare uno status quo consoli-dato da anni.

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Di contraltare, abbiamo raccolto il parere di chi hapromosso tale iniziativa, contrapponendolo di-rettamente a chi invece non la trova giustificata.Inoltre abbiamo pensato cosa utile riportare unapianta dettagliata del nuovo schema viabilistico.Come si può vedere dalla mappa, il senso unico indirezione Sona, partirà, sulla strada principale, al-l'altezza della farmacia, sull'angolo con via DonBosco e terminerà all'incrocio con via Fiume, chesarà invece, parimenti a via Kennedy, a senso uni-co verso Verona.All'incrocio della posta verrà messo un semaforo"funzionante", mentre via Caduti del Lavoro e viaDon Bosco rimarranno a doppio senso di marcia.

La redazione

Un’immagine che èdestinata a diventarestorica: la doppiacircolazione dalsemaforo versoVerona, nel centro diLugagnano.

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Puntaspi l lo

del BacoDecalogo di argomenti contro (e solo contro) il senso unico

C O R N E R

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Ovvero, un decalogo di argomenti contro esolo contro il senso unico, da usareall'occorrenza in dibattiti e discussionipubbliche e private...

1) Chi di voi è passato recentemente dal cen-tro di Sommacampagna per andare a Villafran-ca? Crediamo nessuno. Se non apposta per ve-rificare se quella parte ormai inesplorata delmondo è ancora come l'avevamo lasciata pri-ma della tangenziale per Villafranca...

2) La nostra tangenziale Nord non si può fareperchè deturpa il territorio e rovina i campi?Rovina per rovina, valutate se è peggio inse-diare una nuova zona industriale da Mancala-qua (si chiama ancora così?) alla provincialemorenica, o costruire una striscia di asfaltochiamata Tangenziale Nord.

3) Ci impiegate 5 minuti ad immettervi sullastrada principale di Lugagnano? Che voleteche sia, ottima occasione per vedere sfrecciarenuovi modelli di macchine, motorini, camion...magari un pensierino a cambiar auto vi verrà.

4) Non vi lasciano passare sulle strisce pedo-nali sulla via principale di Lugagnano allora voivi buttate? Fatevi prima una bella assicurazio-ne sulla vita. Alzate i massimali più che potete.

5) Il senso unico "allevia" il problema del traffi-co a Lugagnano? Errato. Allevia il problema deltraffico in meno del 15% di Lugagnano. Defini-zione di Lugagnano: paese che comincia daiponti dell'autostrada e finisce...già dove fini-sce? Alle Canove di Sona? Gli abitanti dell'altro85% di Lugagnano pregasi trovare il nome peril proprio paese.

6) Non vi fidate a mandare vostro figlio in bicifino alle medie? Fate bene, se apparteneteall'85% di cui sopra.

7) Non vi fidate ad uscire col passeggino? Fatebene, se appartenete all'85% di cui sopra.

8) Nonostante il traffico vi saranno dei beimarciapiedi su tutta la strada dove nessunamacchina potrà mai salire? No comment.

9) Hai costruito una casa su Via Fiume e ViaKennedy perchè essendo non sulla strada prin-cipale comunque hai il vantaggio di non esserenel traffico ma contemporaneamente vicino alcentro? Illuso.

10) Hai un furgone e pensi che il senso unicoti eviterà problemi per il tuo ingombro? Bravo,manovra pure nella curva a gomito tra Via Fiu-me e Via Kennedy.

Sensi unici...non rivedremo piùqueste lunghe codesulla stradaprincipale?

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UN INTERVENTO PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE

"Provare" il senso unico a Lugagnano non vuol dire voler ri-solvere semplicisticamente il problema viabilistico. L'intento èdi mettere un po' d'ordine nella confusa percorribilità attra-verso il paese e creare spazi maggiori e migliori per i pedonie le biciclette (pista ciclabile sulla via principale in connessio-ne con una "viabilità protetta" che dal centro va verso la zo-na sportiva e il Centro Polifunzionale), razionalizzare i par-cheggi e le soste delle auto, dividere il traffico rendendolopiù fluido. E' chiaro che potranno esserci disagi o cose dacambiare, ma se non si prova partendo da un'idea… Si puòpensare si debbano modificare altri percorsi, cambiare sensiunici o introdurne di nuovi: bisogna provare, ascoltando lepersone, rispettando le opinioni, ma decidere. Nel contemposi terminerà la tangenziale nord "alternativa" che contribuiràa deviare il traffico locale da e per la Grande Mela; è statoinserito nel PRG il proseguimento di via Kennedy agevolandoin questo modo l'attraversamento a sud. A breve inizierannoi lavori per la rotonda sulla statale 11, all'altezza dell'incro-cio Quadrante-Grande Mela: da lì ci si potrà connettere conla nuova tangenziale VR Nord-Affi e risolvere la difficile per-corribilità in tutta quella vasta area commerciale, artigianalee industriale. Come si vede attorno a noi gira un trafficoenorme! Traffico del quale "sopportiamo" l'impatto ambienta-le. Migliaia di auto, furgoni e camion che gironzolano a nordnella zona industriale di Bussolengo, sulla statale 11, nellaCà di Capri e cava Benini; ad est sull'A22 e sulla tangenzialeovest di Verona; a sud nelle cave e discariche di Caselle; aovest quelli che entrano più o meno abusivamente nella SunOil. A ben vedere l'unica realtà con indotto positivo e ormaiben integrata sul nostro territorio è la Grande Mela: guardacaso pare anche essere l'unica a creare il disagio traffico(!?)… Lo sforzo rimane comunque quello di partecipare at-tivamente, nelle sedi istituzionali opportune e con gli stru-menti opportuni (variante PRG, Piano d'Area Quadrante Eu-ropa), come si sta facendo, nell'essere propositivi verso inuovi "scenari" che si stanno disegnando su questa vastaarea.. Non solo "senso unico" quindi, ma un'insieme di pro-gettualità al fine di migliorare la vivibilità e "lo star bene" qui,prima possibile!

Ezio Costa

Vicesindaco Comune di Sona

A brevissimo partirà il nuovo sistema di sensi unici per dare una risposta al problema della viabilità. L'andamento sarà quello illustratonella cartina della pagina precedente. Come vedete questo intervento e quali effetti pensate possa ottenere? Ospitiamo un'opinione afavore, quella del rappresentante dell'Amministrazione Comunale Vicesindaco Ezio Costa, e una contraria, quella del compaesano Ro-meo Mazzi.

NON RISOLVE IL PROBLEMA MA DILUISCE SOLO ILTRAFFICO PER LE VIE DEL PAESE.

Sono vari e molteplici i motivi della mia contrarietà. Inutilestare a disquisire sul fatto che da quando sono nato la viaprincipale è sempre stata a doppio senso, oppure perché ioche abito sulla via principale sono costretto a percorrere piùstrada a seguito di questa disposizione, o magari perchétemo vengano disattese le promesse di ridisegnare la stradacon nuovi parcheggi, pista ciclabile e quant'altro.La vera ragione è diversa e ben più significativa; il modo incui questa innovazione mi è stata proposta! Appunto"proposta", ha tutta l'impressione di non essere unaproposta bensì un'imposizione.Una vera e propria imposizione visto che non è stata messasul piatto della discussione nessun'altra proposta, se nonquella del completamento della tangenziale nord, scartatadalla Giunta perché irrealizzabile. Irrealizzabile permancanza di fondi, per non scontentare una parteimportante dell'elettorato, per non modificare il paesaggio,insomma per mancanza di determinazione e di spirito dirinnovamento, indispensabile in un paese in costanteespansione come il nostro. E così mi vedrò obbligato atransitare in zone del paese che normalmente nonfrequento, sentendomi un po' turista ma soprattutto odiatoda quei frontisti che vedono, loro malgrado, mutata larelativa calma che regnava in precedenza.Rimango dell'idea che la soluzione del senso unico nonrisolva il problema traffico, ma si limiti a diluirlo sul territorio.Voglio sperare che questa linea vagamente arrogante vengaabbandonata dalla Giunta in modo che la prossima questioneda risolvere possa venir discussa più serenamente e con lapossibilità di poter scegliere tra diverse opportunità quellapiù indicata per la comunità tutta.

Romeo Mazzi

Diritto Rovescio&

Chiunque volesse mandare commenti, pareri ed opinioni sul tema proposto o sulle due riflessioni puòscriverci in via Beccarie 48 oppure mandarci una e-mail all'indirizzo [email protected]

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Non è solo un appuntamento sontuoso, colorato, rumoroso, festoso edivertente il carnevale di Lugagnano, ma anche un appuntamentotransnazionale potendo contare su una delegazione nutrita di carne-valanti teutonici. E viceversa, con i lugagnanesi che invadono pacifica-mente il mondo germanico nello scambio annuale di maschere e tradi-zioni. Il carnevale di Lugagnano ormai alla sua ventesima edizioneregala ogni anno dei record: l'anno scorso hanno partecipato più di3600 maschere, quest'anno si stima ancor di più essendovi stati quasi80 gruppi e circa 20 carri. Per questo lasciamo la parola alle immagi-ni, più che alle frasi. Più di 100 ne abbiamo raccolte della sfilata e lepiù significative le riproponiamo qui.Arrivederci al prossimo. Aufwiersehen

Gianmichele [email protected]

Karnevals, Carnevale Ovvero Germania - Italia 1:1

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BANDA CON MAJORETTES (LIZZANA di Trento)20° TZIGANO di Lugagnano e la sua CortePAPA' DEL GNOCO GRUPPO WEILER GERMANIA CORPO DELLE GUARDIE GIURATE - COMITATO - LESTREGHEPRINCIPESSA E PRINCIPE DI GAUALGEHEIN PRINCIPE ANTONIO I°, PRINCIPESSA E CORTE(Principato di Franciacorta - Mirandola)RE DEL TORBOLINO E GRAN CARNEVALON (Monteforte d'Alpone)ATTILA (QUINZANO)CICCIOBELLO (BORGO ROMA)RE E REGINA DEL BALDO (Caprino)I VICHINGHI (Contrada L'Orlo del Bosco di Caprino)EGITTO 2002 (Bosco e Belfiore)IL DOMATORE E LA SUA CIURMA (Casella di Bovolone)I RAGAZZI DEL LAGHETTO (San Zeno di Mozzecane)CONTE NOGAROLA (Castel d'Azzano)GLI AMICI DI S. ZENO BERTOLDO BERTOLDINO CACASENNORE DEL GOTO (S. Giovanni Lupatoto)CONTE DELLA BRA (Buttapietra)BARONE DI S. ZENETOCAN DE LA SCALAMARCO PAPARELA - FRA CANAPANOBILI (FAGNANO)RE SOLE (BORGO MILANO)GRUPPO MASCHERE (Alpo)PIRATI (Alpo)PETER PANFumaneEURO CHOC (Oppeano)L'IMPERO DEL MARE (Palù di Zevio)CONTE E CONTESSA DE BISIS (Colognola)GIANBURRASCA (BASSONA)TOROTOTELAORLANDO FURIOSO (BORGO ROMA)BANDA DISNEY (TARMASSIA)CONTE E CONTESSA DEL PIRLAR (PESCANTINA)RE VIOLON E REGINA VIOLETA I REALI VIOLA (ZEVIO)GIANO (POIANO)MESSER GIDINO (SOMMACAMPAGNA)BANDA DI SONARE PIEDONE E REGINA SCARPETTA e I FIORI DELLA REGINA SCARPETTA (Rivoli)QUEL DIAVOLO DI UN EURO (Pizzoletta)CONVENTO DISCO CLUB (Croce bianca)CLONAZIONE DEGLI ANIMALI (Ca degli Oppi)LA PARONA (PARONA)DUCA DEL PIGANZO (ISOLA DELLA SCALA)GRUPPO FANTASIA (MANCALACQUA)RE MENGO (BELFIORE)BARONE DELLA CARBONERA (BRENZONE)KART TEAM S4 (LUGAGNANO)PRINCIPE DEL TARTARO E REGINA DELLA CARFURA (POVEGLIANO)CONTE ALLEGRO (GREZZANA)EL PARON DE LA TORE (OPPEANO)GRUPPO MUSICALE "SCOZZESI" (Bussolengo)RE OTTONE E REGINA ADELAIDE (GARDA)COMMENDATOR LASAGNA e LE FORZE DELLA NATURA (Perzacco Zevio)I SCAVESACOI (Cavaion)ARRIVA L'EURO..MA LA LIRA RESTA (Monte di Sant’Ambrogio)RE DEL GOTO (Colà di Lazise)MARCHESE DI SANTA LUCIA (SANTA LUCIA VR)DUCA DEL PAROL (VIGASIO)EL SIOR DEL DUGAL E SIGNORA (S. PIETRO DI MORUBIO)EL SIOR DEL BRUSA' E RE CAROL (CEREA)BEPO PATATA, PRINCIPESSA SISSI ,GENERAL RADECIO, LA RADECIELA, FRATE FE-TON, CAMPANAR DE S. GIUSTO, DUCA DELLA SEOLA (6 Borghi di Borgo Venezia)MASTRO SOGAR (S. MICHELE EXTRA)DUCA DEL MARON (MONTECCHIO)CONTE DE LA VIA BASSA DI SANTA LUCIADONZELLETTA DEL SABATO DEL VILLAGGIO (BORGO NUOVO)A LUGAGNAN È ARIVÀ ANCA L'HAWAYAN (Comitato Salvi di San Massimo)L'EURO SPOSA LA LIRETTA (Rosegaferro)LA VITA NONOSTANTE TUTTO (Contrada Cappello Pozzomoretto)LASSA CHE I DIGA (CHIEVO) (San Ambrogio di Valpolicella)RE DELLA STANGA (CROCE BIANCA)CASALEONENOGARAMASTRO MUGNAIO (BORGO TRENTO)RE GOLOSO (GOLOSINE)I COWBOYS DI LUGAGNANO

Elenco degli s f i lant i

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Trecento persone si sono ritrovate la sera del 28febbraio per una cena benefica.Una cena che ha coinvolto i principali ristoratoridel Comune che si sono uniti per rappresentare ilpiatto votato l’anno scorso come il piatto di Sona:il guanciale di vitello!

Un servizio impeccabile, ben gestito dal gruppoCarnevale Benefico, aiutati da giovani e bravi ca-merieri (foto a fianco).Alla fine della serata una “simpatica animazione”(direttamente da Radio Birikina) e un piacevoleomaggio di bicchieri personalizzati ha conclusol’allegra serata che ha dimostrato quanto il Comi-tato, e con loro tutti noi, siamo bravi in questieventi benefici.La serata è stata anche impreziosita dalla premia-zione dei principali produttori di vino della no-stra zona. Un ringraziamento va anche all’Ammini-strazione Comune, al NAL, alla Parrocchia e all’as-sociazione ANSPI.

(G.M.)

Cena diGalabenefica

Nella foto un mo-mento della pre-miazione delledue commerciantidurante il pranzosociale.

Il giorno 07 aprile 2002 presso il ristorante“S.Giorgio” di Valeggio sul Mincio, il NAL si è riuni-to per il pranzo sociale. E’ un rituale che si rip-tete annualmente e che quest’anno ha avutoun’importanza particolare. E’ stata illustrata all’as-semblea la modifica che si è dovuta apportare alvecchio statuto dell’Associazione del 20.06.1991per poter usufruire delle agevolazioni fiscali dovutealle associazioni in genere.Chi dei soci volesse essere informato sul patri-

monio finanziario attuale dopo la nuova situazioneeconomica venuta a crearsi in seguito all’esito ac-colto dal TAR Veneto sul ricorso da noi presentatonel 1996, può rivolgersi allo studio commercialisti“Zandotti e Trentin”, che tiene la contabilità del-l’Associazione, o al Presidente Carusio Mirella o alSegretario Castioni Sergio.Avranno tutte le più dettagliate informazioniche desiderano.Al pranzo sociale l’Amministrazione Comunale erarappresentata dalla Sig.ra Perotti e dal Sig.Cordioli che ringraziamo della loro presenza.Quest’anno abbiamo deciso di premiare con un di-ploma e medaglia d’oro le commercianti che datanti anni, e ancora oggi, svolgono la loro attivitàal servizio del paese. Le premiate sono state laSig.ra Manzato Iolanda in Tomelleri e laSig.ra De Massari Simonetti Noemi.Per loro l’Assessore Perotti ha avuto parole diplauso e congratulazioni definendole “colonne delcommercio di Lugagnano”.Ha esortato poi l’Associazione a proseguire per ilcammino intrappreso con costanza e fiducia.Musica e danze hanno completato la giornata.

Il Direttivo N.A.L.

NAL in festa!

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ritori durante il tempo libero, ed acquistati con tan-ta generosità dai cittadini delle quattro frazioni delComune durante le festività.Domenica 7 aprile in piazza a Sona si è svolta l'i-naugurazione della nuova ambulanza, eranopresenti numerosi volontari e collaboratori dell'as-sociazione, il Sindaco e un rappresentante dellaFondazione Cassa di Risparmio, come abbiamo vi-sto più importante finanziatrice per l'acquisto dellanuova autoambulanza.Ricordiamo che questa è la quarta ambulanza ac-quistata dall'associazione e andrà a sostituire la"mitica" Fox 1, che ha svolto più di dieci anni dionorato servizio sulle strade del nostro territorio.

Matteo Buttini

[email protected]

Si è da poco concluso un anno di intenso lavoroper i volontari dell'Associazione SOS e per tut-ti i suoi collaboratori.Nel 2001 Verona Emergenza, tramite la sua cen-trale operativa SUEM 118, ha richiesto 1.642 in-terventi contro i 1.540 dell'anno precedente. Talenumero si è raggiunto nonostante il servizio diurnodi emergenza sia ripreso solo a maggio, riuscendocosì ad ottenere la copertura dell'intera giornata ea soddisfare ad un bisogno (purtroppo) semprepiù richiesto nel nostro territorio. Inoltre è conti-nuato il trasporto di pazienti tra i diversi noso-comi e centri specialistici, l'assistenza durante lemanifestazioni folcloristiche e sportive.Il servizio è stato prestato mettendo a disposizio-ne della comunità più di cento soccorritori, per-sonale dipendente, ragazzi in servizio civile oltread una equipe di medici rianimatori e di infermieriprofessionali. Un gruppo che ha operato comples-sivamente per oltre 35.000 ore per la comunità.Ma l'Associazione SOS non è animata solo da soc-corritori. Si avvale infatti di un nutrito, quanto indi-spensabile, gruppo di altri soci e di benefat-tori che assicurano sostegno morale ed economi-co.Tutti insieme sono riusciti a ottenere i risultati po-c'anzi descritti e a creare la premessa per il mi-glioramento del servizio con investimenti in forma-zione del personale e in acquisizione di nuove at-trezzature.A tal proposito l'anno nuovo si è aperto con un ri-conoscimento del valore del suo operato chiaman-dola in supporto al pronto soccorso di Villafranca,al quale va la nostra solidarietà per il grave inci-dente nel quale sono stati coinvolti tre dei loro soc-corritori il 28 gennaio scorso.Lo scorso 28 febbraio si è svolta la cena benefi-ca del Comitato Carnevale di Lugagnano alla qualehanno aderito circa 300 persone. Nell'occasionesono stati raccolti 2.120 euro destinati a finanziarele attività dell'associazione. I volontari dell’Associa-zione SOS di Sona vogliono porgere un ringrazia-mento particolare al Comitato Carnevale e aigruppi che con esso hanno collaborato per l'ottimariuscita della serata.La cifra raccolta andrà ad aggiungersi ai 36.150euro stanziati dalla FONDAZIONE CASSA DI RISPAR-MIO, e ai circa 11.000 euro proventi dalla venditadi oggetti ed addobbi natalizi, realizzati dai soccor-

S.O.S. di Sona, bilancio di fine anno

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chie emozioni, per la quale fervono preparativi, siallestiscono camper, si predispongono tendaggi eviveri. Per tutte le manifestazioni, il relativo pro-gramma verrà esposto nella bacheca presso la se-de. Infine un caloroso bentornato va all'alpino Se-verino Olioso, dopo la sua opera di volontariatoprestata alle popolazioni bisognose del Nicaragua.

SPORT ALPINOIl 21 maggio avrà inizio il torneo provinciale dicalcio Alpino 2002.Ad oggi, la sezione di Verona ha diramato la listaed i calendari di due gironi, rispettivamente di seie cinque squadre. Tali gironi potranno essere su-scettibili di variazione in quanto non è da esclude-re l'ingresso all'ultimo momento di alcune nuovesquadre. Ferme restando così le cose, il Luga-gnano è stato inserito nel girone A insieme aGrezzana, S. Stefano di Zimella, Boscochiesanuovae Mozzecane. Unica cosa certa è che il gironeeliminatorio si svolgerà sul campo parrocchia-le di Lugagnano, e questa è una grande vittoriae un enorme soddisfazione per l'intero Gruppo edin particolare per i responsabili alla commissionesportiva.

Ecco il calendario degli incontri:

TORNEO CALCIO ALPINO Campo Parrocchiale ANSPI Lugagnano

GIRONE A1 Giornata:ore 21.00 Lugagnano - S. Stefano di Zimella ore 22.00 Grezzana - Mozzecane

2 Giornata:ore 21.00 Mozzecane - Boscochiesanuovaore 22.00 Grezzana - Lugagnano

3 Giornata:ore 21.00 Grezzana - S. Stefano di Zimellaore 22.00 Lugagnano - Boscochiesanuova

4 Giornata:ore 21.00 Lugagnano - Mozzecaneore 22.00 S.Stefano-Boscochiesanuova

5 Giornata:ore 21.00 Boscochiesanuova-Grezzanaore 22.00 S.Stefano-Mozzecane

Semifinali campo di Valgatara.Finali campo di S.Stefano di Zimella.

Massimo Adamoli

[email protected]

Il nuovo direttivo del Gruppo Alpini Lugagnano, incarica dal dicembre 2001 è già in fermento con lesue neonate commissioni interne che hanno ilcompito di seguire le varie attività del Gruppostesso.La commissione alle attività culturali è già al lavoroper l'organizzazione di gite ed uscite da proporreai propri iscritti e simpatizzanti.Di notevole interesse per i suoi risvolti storici, arti-stici e ambientali è l'escursione che si terrà do-menica 16 giugno in traghetto sul fiume

Brenta, alla scoperta delle Ville Venete che in es-so si affacciano, ripercorrendo il percorso degliantichi "burchielli", imbarcazioni della nobiltà vene-ziana.Sicuramente molto sentite e partecipate dagli Alpi-ni saranno poi le manifestazioni in divisa quali l'A-dunata della Zona Mincio a Goito il 28 aprile ei tradizionali pellegrinaggi sull'Ortigara e aPasso Fittanze, rispettivamente il 14 luglio e il21 luglio. Ma più di ogni altra cosa, si attende conansia e partecipazione, l'Adunata Nazionaleche si svolgerà a Catania il 12 maggio, momentonel quale ci si ritrova con vecchi compagni e vec-

Gruppo Alpini Lugagnano:penne nere in “movimento”

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8 dicembre 2001.Gagliardetti e labarialpini nella PiazzaDon Brunelli.

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Lo scorso 13 febbraio, grazie alla consueta dispo-nibilità degli Alpini del nostro paese, è stata convo-cata presso la Baita Monte Baldo l'Assembleaannuale della nostra Sezione.La riunione si è aperta con la relazione morale delpresidente, Marco Signorato, che ha illustrato lediverse iniziative promozionali svolte nell'anno pas-sato, delle quali abbiamo dato sempre conto anchedalle colonne del Baco.Per quanto riguarda poi l'andamento della Sezione,ci si è soffermati sui dati relativi ai Donatori effettivi,alle donazioni realizzate ed ai nuoviDonatori, confrontandoli con l'annoprecedente.Per quanto riguarda i Donatori effetti-vi, si è passati a 335 rispetto ai 346del 2000, le donazioni sono scese a559 dalle 576 del 2000, mentre inuovi donatori sono stati 18, quandonel 2000 erano stati invece addirittura32.E' quest'ultimo il dato che ci ha un po'allarmati. Infatti, possiamo considera-re come non particolarmente rilevantela variazione dei Donatori effettivi e,ancor meno, quella delle donazioni. E'infatti generalizzata la tendenza a so-spensioni temporanee, a seguito diviaggi all'estero o per altre cauteledecise dai Centri Trasfusionali. Pergiunta, l'ASL 20, cui noi facciamo rife-rimento, risulta particolarmente scrupolosa su que-sti versanti, così che la diminuzione registrata a Lu-gagnano è del tutto in linea con le altre Sezioni chefanno capo alla stessa ASL.Ciò non toglie, naturalmente, che l'invito all'assidui-tà nelle donazioni debba essere ripetuto forte echiaro, soprattutto perché all'innalzamento dell'etàmedia dei Donatori effettivi non si riesce a con-trapporre un sufficiente ingresso di nuove leve.E qui arriviamo appunto al numero di giovani che siè unito a noi, nel corso del 2001: sono poco piùdella metà dell'anno precedente (18 a 32).In realtà, dobbiamo considerare che il 2000 ha po-tuto beneficiare dell'effetto pubblicitario della Festadel Donatore, tenutasi in paese. Ci piace infattipensare che quell'appuntamento triennale, che cicosta parecchio di più sia in termini organizzativi

Rinnovate le cariche!

Nella foto un’immagineormai storica di unpranzo sociale Avis ametà degli Ottanta.

che in termini economici, abbia contribuito in ma-niera significativa a raccogliere un numero di nuoveadesioni effettivamente oltre la norma.Non a caso, anche il Presidente provinciale LuigiPiva, che è stato nostro gradito ospite in questaserata, ha affermato che diciotto nuovi donatori al-l'anno sarebbero sicuramente un risultato auspica-bilissimo e che è invece del tutto raro trovare unanno in cui una Sezione possa aumentare del 10%dei donatori effettivi, come è successo a noi nel2000.Proseguendo nell'ordine del giorno, Ezio Gaspa-rato ha quindi provveduto alla presentazione delbilancio consuntivo 2001 e di quello preventivo2002, che sono stati entrambi approvati all'unani-mità dai donatori presenti.Si è infine provveduto al rinnovo del ConsiglioDirettivo, giunto in scadenza di triennio. Per ac-clamazione sono stati eletti tutti i candidati, ossiaBeniamino Bendinelli, Barbara Bergamin, GiuseppeBergamin, Sergio Boldo, Catia Costa, Arnoldo Cristi-

ni, Aleardo Faccincani, Pierluigi Fior, Ezio Gaspara-to, Massimo Gasparato, Andrea Mattuzzi, RenzoMazzi, Giovanni Posenato, Silvio Spada, Marco Si-gnorato, Primo Tomelleri.

Il successivo 18 febbraio il nuovo Consiglio haquindi distribuito le seguenti cariche, valide per ilprossimo triennio:Marco Signorato Presidente Barbara Bergamin Vice PresidentePierluigi Fior Vice Presidente Massimo Gasparato SegretarioCatia Costa Amministratore

Revisori dei conti:Renzo Boscaini (Presidente), Marco Chesini,Stefania Boscaini

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Domenica 14 aprile il Lugagnano ha incontrato nelcampionato di Eccellenza la forte compagine dellaSambonifacese. 3 a 0 il risultato a favore di que-st’ultima (con gol al 43' pt Sambugaro, 33’ st Ma-siero, 41’ Manganotti) che ha portato ad uno sfo-go il Mister del Lugagnano “Puma” Montagnoli,nel dopopartita.Noi non c’eravamo ma da buoni sportivi abbiamovoluto leggere quanto rilasciato al giornalista Lo-renzo Quini e riportato sul quotidiano L’Arena.Il titolo, molto eloquente, ha sollevato delle simpa-tiche battute (e qualche piccola ma piacevole pole-mica) presso la squadra Amatori di Lugagnano. Sileggeva infatti il titolo...Mister Montagnoli: “Sembravamo ama-tori”La ringraziamo Mister Montagnoli per averci “tiratoin ballo” sul quotidiano cittadino, ma ci permetta diinvitarla ad una nostra partita, magari per dimo-strarle che il bel calcio si gioca ovunque, nel mi-glior dei modi, anche nel nostro campionatoamatoriale... Forse lei non sa ma uno di quelliche con noi ha fatto tanta panchina è oggi il suoPresidente! Nessuna polemica... anzi in bocca allupo Mister Puma!

La dirigenza Amatori Lugagnano

Grazie per aver parlato di noi

PROGRAMMA MANIFESTAZIONI70° ANNIVERSARIO DELL'AC LUGAGNANO

sabato 25 MAGGIOCalcio "non stop" dalle 16 in poi;chioschi e musica.

PARTITE1996, 5 contro 5, 30' - 1995, 5 contro 5, 30'1994, 7 contro 7, 30'1993 / 1992, 7 contro 7, 30'1991 / genitori, 9 c. 9, 30'1990 / genitori, 9 c. 9, 30'Giovanissimi / gen. - allen., 11 contro 11, 30'Giov. Reg. / Allievi Reg., 11 contro 11, 30'Juniores / Eccellenza, 11 contro 11, 30'Amatori / Vecchie glorie, 11 contro 11, 30'

domenica 26 MAGGIOMessa 9,30 - Convocazione in Piazza Martiri dellaLibertà per le squadre del settore giovanile alle9,15.

A settembre, in data da definire: cena su preno-tazione in un noto ristorante della zona, aperta atutti gli ex ed ai simpatizzanti dell'AC Lugagnano.Nell'occasione, sarà presentata la nuova edizioneaggiornata del libro "Caro Vecchio Lugagnano" diRaffaele Tomelleri. ( G.M.)

70 anni di AC Lugagnano

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Il club è la cosa che dopo l’alcol ci accomuna e ciha fatto rinascere. In alcuni di noi inmodo doloroso, in altri in modo gioio-so; dolore o gioia perché ognuno dinoi ha scoperto la propria famiglia nelclub.

A.C.A.T.Associazione Club Alcolisti inTrattamento.Ci incontriamo tutti i martedì dalle ore20 e 30 alle 22 presso la sede delGruppo Tempo Libero Anziani,Via Caduti del Lavoro,a Lugagnano.Tel. 338 7085055 (Mara)

Il Direttivo A.C.A.T.

... e la vita ti sorride

A.C

.A.T

.

LA CORNICE

di Elena---

Stampe AnticheCornici

Specchi d'epoca Vetri dipinti

Via di Mezzo, 8

37060 Lugagnano

Tel. 045 514456

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Tabellino Prestazioni e Reti

Arnaldo Circa, campionato di Prima Categoria1960/61 4 reti, campionato di Prima Categoria1961/62 9 reti, campionato di Prima Categoria1962/63 1 reti, campionato di SecondaCategoria 1963/64 7 reti, campionato diSeconda Categoria 1964/65 13 reti,campionato di Prima Categoria 1965/665 reti.

Giancarlo Apostoli, campionato di PrimaDivisione 1957/58 4, campionato di Pri-ma Divisione 1958/59 2 reti, campionatodi Prima Divisione 1959/60, campionatodi Prima Categoria 1960/61 1 rete, cam-pionato di Prima Categoria 1961/62,campionato di Prima Categoria 1962/63,campionato di Seconda Categoria1963/64, campionato di Seconda Cate-goria 1964/65, campionato di Prima Ca-tegoria 1965/66.

Vittorio Zarpelloni, campionato di Serie D1979/80.

Scontri con il LugagnanoLa prima partita del Chievo contro il Lu-gagnano (allora S. Ruberti Lugagnano)allenata da Luigi Petrilli risale al Campio-nato Liberi del 1934/35. All'andata vinseil Chievo 2 a 0 mentre al ritorno si im-pose il Lugagnano per 2 reti a 1 con goldi Irmo Mazzi e di Tomicioli.L'ultima partita di Campionato tra le duecompagini si tenne nel campionato1959/60, in Seconda Categoria, dove al-l'andata si impose il Chievo per 3 a 2 (reti di Gae-tano Sospetti e di Adriano Boscaini) e al ritorno fuuno 0 a 0.

Mazzi Gianluigi

Nel numero 10 del Baco da Seta avevamo pubbli-cato la foto di Giancarlo Apostoli, allenatore permolti anni della locale squadra di calcio e per alcunianni "vera colonna" del Chievo Verona.Già allora qualcuno ci ricordò altri giocatori luga-gnanesi che militarono nel Chievo e dopo una piùattenta analisi possiamo aggiungere altri due com-paesani: Arnaldo Circa e Vittorio Zerpelloni.

Il primo, celebre per le sue micidiali punizioni ad ef-fetto, venne presentato nell'allora Cardi Chievo nelcampionato 1960-61. Cresciuto nel Lugagnano, Cir-ca arrivava dal Villimpenta, dove l'anno prima ave-va giocato in Promozione. Tra i tanti giocatori chehanno vestito la maglia del Chievo, Circa è ricordatocome uno dei più dotati tecnicamente tanto da oc-cupare i primi posti tra i marcatori di tutti i tempi diquella società con 39 reti.Celeberrime le sue "foglie morte" su calcio dipunizione che mandavano in visibilio gli sportivi daipalati più fini! I portieri non avevano scampo suisuoi tiri, liftati e ingannevoli. La mezzala lasciò ilChievo al termine della stagione 1965/66, per pas-sare con il possente centromediano "Trapano" Apo-stoli al Battaglino San Massimo.I due fanno grande il San Massimo conquistandosubito la promozione in Prima Categoria. Successi-vamente Circa giocherà nel Garda e quindi comin-cerà la carriera da tecnico, allenando anche il Lu-gagnano.

Vittorio Zerpelloni (classe 1962) mediano tor-nante milita nel vivaio gialloblu nei primi anni dellaSerie D. E' presente nella rosa del campionato1979/80, allenatore Carlo De Angelis.A 18 anni viene ceduto all'Avellino (in comproprietàcon l'Empoli) dove disputa due campionati. Passapoi all'Empoli (due anni con una promozione in B),Bologna (due campionati con una promozione inB), Padova (altre due stagioni con una promozionein B), Livorno in C1 e Vis Pesaro in C1.

Frugando... nella storia del Chievo Verona ST

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I d e e d i R o b e r t a

Parrucchiera per Signora - Ricostruzione unghie

V i a C a n o v a d i S o n a , 4 - S o n a - T e l . 0 4 5 6 0 8 0 7 5 6

In alto ArnaldoCirca e sottoVittorio Zerpelloni.

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I f ratel l i Mazzi

221 partite e 25 gol, vera epropria colonna e uomosquadra. Giocò in tutti i ruolicompreso quello del portiere evestì la maglia del Lugagnanoper 15 stagioni.

Adone, forse il talento più puronato calcisticamente aLugagnano. Classe 1944,venne venduto al Verona all’etàdi 15 anni per la cifra record di500.000 lire. Segnò 38 reti.

Classe 1946, Albano fu peranni fulcro e regista dellasquadra. Pochi gol fatti ma inquegli anni fu pedinainsostituibile nello scacchieregialloblù.

I S indaci

Classe 1955, proveniente dallaPrimavera del Verona. 167presenze con 41 gol. Venneacquistato nel 73 e rimase nelLugagnano fino al 1983.

Capocannoniere di tutti i tempi!Classe 1927, 137 partite in 11stagioni: con 81 reti detiene ilrecord di gol segnati nell’ACLugagnano.

Figurine di Lugagnano

Settant’anni di calcio paesano

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Raffaele Tomelleri

Antonio Mazzi Adone Mazzi Albano Mazzi

Angelo Boscaini

Settant’anni di... pura passione! Tanti per l’associazione probabilmente tra lepiù vecchie del nostro paese.Era infatti l’estate del 1932 quando, nelcampetto di Mancalacqua, un gruppo di “bal-di” giovani, presieduti da Albino Mazzi, forma-vano l’attuale AC Lugagnano. Inizialmente sichiamava Ruberti Lugagnano e poteva vanta-re giocatori del “calibro” di Irmo Mazzi, “Bi-giatto” Mascalzoni, “Tano” Beniamino Bendi-nelli, Poldo Mazzi, Abramo Tomelleri, GiulioFaccincani, Piero Zampieri, Bruno Guglielmi,“Giole” Quanilli, “Toto” Miglioranzi, RIghetti e“Nino” Assuero Zoccatelli.Tanti giocatori sono passati in tutti questi anni:molti oggi fanno ben altro “lavoro” ma conl’aiuto del libro di Raffele Tomelleri “CaroVecchio Lugagnano”, abbiamo voluto rega-lare a “quasi tutti” un momento di gloria calci-stica: apparire sulle mitiche figurine Panini!

Gianluigi Mazzi

[email protected]

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I f ratel l i Forl in

Classe 1960, difensoreimplacabile, è l’uomo con ilmaggior numero di presenze(oltre 400) nell’AC Lugagnano.12 gol segnati.

Classe 1950, centrocampistainesauribile, dotato di classe egrinta, per lunghe stagioni fupedina chiave del Lugagnanoalla fine degli anni Sessanta.

Portiere, cresciuto nel SanZeno, giocò nel Lugagnano peralcune stagioni ma fu subitocostretto allo stop per ripetutiguai fisici.

I f ratel l i Migl ioranzi

Classe 1943, 101 presenze nelLugagnano con 11 retiall’attivo. Esordì comeattaccante, si ripresentò dopoalcuni anni in altre squadrecome implacabile difensore,dotato di una micidiale botta dafuori.

Classe 1945, 103 presenze,28 reti, fu capocannoniere nelcampionato 1961/62 con 9reti. Giocò sempre in rossonero(colori sociali del Lugagnano inquegli anni), follettoimprevedibile del centrocampo,dotato di classe e fantasia.

Classe 1948, 26 reti fatte. Ilpiù giovane dei fratelli, era unattaccante di razza, con uncarattere forte che spesso loportava a concludere la partitaprima per “colpa dell’arbitro”.Capocannoniere nell’anno1965-66 con 10 reti.

Giovanni Forlin Alfredo Forlin Diego Forlin

Enzo Miglioranzi Franco Miglioranzi Bruno Miglioranzi

Nei prossiminumeri:Omero BenedettiLeonardo BendinelliGiancarlo FiorGiuseppe CristiniAdriano BoscainiFabio CastioniPiergiorgio BriggiFrancesco MichelettoBruno Mazzi...e tanti altri!

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Classe 1932, estroso, era unportiere di grandi prodezze,spesso però vittima di infortuni.Giocò negli anni 50.

I mit ic i . . .

Classe 1936, calciatoreestroso, disputò 120 partitecon 23 gol. Calciatore veloce e grintoso, èstato il primo giocatore asegnare 4 gol in un’unicapartita (nel 1954).

Classe 1936, disputò 235partite con 38 gol, distribuiti in15 stagioni. Lo chiamavano “Meazza” per ilanci millimetrici, dribblingstordenti e la corsa sempre contesta alta.

Classe 1947, disputò 119partite. Centrocampista digrande talento. Debutta a 16anni e diventa subito pedinafondamentale.

Carmelo Cazzadori Adelino Micheletto

Pietro Bendinelli

Classe 1937,probabilmente uno deibomber più prolifici dellastoria lugagnanese con57 gol in 73 partite. Uncaratterino gli costò unalunga squalifica seppurin parte “condonata” inoccasione dei mondialiMessico 70.

Francesco Gasparato

Classe 1940, vennesoprannominato il“Facchetti” delLugagnano, sia per laassomiglianza fisica conil campione interista, siaper le incursionioffensive. 11 stagionitotalizzando 165presenze.

Beniamino Bendinelli

Roberto Modena

Detto Gao, maglia numero 5 confascia di capitano al braccio.327 partite comecentrocampista prima edifensore poi. Classe 1934, erauna vera e propria bestia neraper tutti gli attaccanti!

Giovanni Perina

( p r i m a p a r t e )

Classe 1955, ha disputato 140partite nel Lugagnano. Giocòanche nella primavera delVerona, nel San Massimo,Garda e Rivoli.

Edoardo Briggi

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Un momento dellaserata con Andrea

Lucchetta e Osvaldo Bagnoli.

gran botte nei denti. Alla fine il tennis l'ho abban-donato per motivi di studio".Ma continua Lucchetta "io avevo dei modelli bendefiniti: per ogni momento avevo un modello e neprendevo il meglio finché non riuscivo anch'io a fa-re quel gesto o quelle azioni che a loro venivanocosì naturali. I modelli sono importanti: servono aigiovani. Sono campioni forse inarrivabili, ma sonoguardati e ammirati".Poi rivela di essere arrivato alla pallavolo a 16 anniquasi per caso, anche se il talento non ha tardatoa svelarsi essendo stato in nazionale a 18 anni,"perché ho avuto dei modelli", ritiene Lucchetta."La mia idea di sport deve privilegiare l'attività digruppo. La pallavolo mi ha fatto scoprire il gruppofondendo i caratteri, le ansie e le speranze. Forsemi ha dato una mano l'Istituto Salesiano con i valo-ri sull'uomo, sulla persona e sul gruppo. Prima diqualsiasi risultato viene la persona" ribadisce Luc-chetta, "e la sua voglia di divertirsi"."L'allenatore ha un ruolo fondamentale sul gruppo:lo può creare o distruggere. Il successo da partedegli atleti è primariamente quello di star beneassieme, di allenarsi duramente, di sopportarerapporti tesi".

Ha lasciato perché non si riconosce più nello sportattuale: "ad alto livello non c'è più gioco" rivela."Mio figlio a 7 anni dopo due mesi che aveva co-minciato a giocare a calcio, una sera dopo l'allena-mento viene da me e mi dice: papà, non ci vadopiù a giocare perché mi annoio…Papà mi annoio?Come è possibile che un bambino di 7 annisi annoi giocando?""Abbiamo la fortuna di avere due personaggi comeBagnoli e Lucchetta", esordisce Marco Calamai,prendendo la parola, "Bagnoli ha vissuto la profes-sione sentendosi una persona normale in mezzo aidivi, mentre Andrea è uno che arricchisce quando

Se in Italia vi sono 56 milioni di commissari tecnicidi calcio, neonati inclusi, non altrettanto si può direche "quei" 56 milioni siano anche buoni educato-ri. Come, quando e cosa riesce a fare di un allena-tore un buon educatore?Andrea Lucchetta, mitico (ex) centrale della na-zionale di pallavolo, Osvaldo Bagnoli, allenatoredell'unico (per ora) scudetto calcistico per Veronae Marco Calamai, meno noto ai non addetti ai la-vori ma allenatore di varie società di A1 di basket,hanno cercato di dare indicazioni e risposte duran-te l'incontro "Palla o Persona al centro?" te-nutosi in Sala Consiliare di Sona Martedì 26 Feb-braio. L'iniziativa fa parte del progetto "Rullo ditamburi" per la prevenzione del disagio giovanile,promosso dal servizio educativo territoriale dell'Asl22 in collaborazione con i Comuni di Sona e Som-macampagna e con l'associazione Discanto. È rivol-ta anche ai genitori, agli allenatori e alla scuola."Il punto di partenza", spiega l'assessore Billè, mo-deratore della serata assieme a Roberto Nicolis "èche le agenzie educative sono molte: la famiglia, laParrocchia, il gruppo dei pari, i servizi educativi esicuramente la società sportiva. Ma spesso, pernon dire quasi sempre, non si parlano"."Se dovessi dire qualcosa", inizia l'intervento Ba-gnoli, "direi che farei parte di un'altra epoca. Ma semi avete invitato qui, lo sapevate già…e quindi videve andar bene"."Giocavo a calcio discretamente ma tutto era un di-vertimento", prosegue Bagnoli "forse oggi noi i gio-vani li stiamo instradando male. Se pensiamo cheio giocavo Via Balisasca contro Via Valiani, forse ilconcetto sta tutto qui". "Infatti, io avrei continuato agiocare anche se non fossi stato bravo". "Gioco an-che ora che ho sessantanni e mia moglie mi dice:ma Osvaldo? Osvaldo un bel niente! Mi diverto ebasta" lasciando intravedere anche la caparbietàdel suo carattere. "Probabilmente avrei anche pa-gato per giocare. Tant'è che in questi anni sto pa-gando per imparare a sciare perché mi diverte". Eprosegue Bagnoli "se uno vuole fare attivitàsportiva solo per i soldi, forse sta sbagliando tut-to". Andrea Lucchetta continua sulla falsariga di Ba-gnoli "io invece sono un atleta atipico che ha cerca-to di aumentare anche altri valori: relazionali, cultu-rali, psicologici". "Io nasco tennista", prosegue Luc-chetta "e andavo ad allenarmi al tennis club di Tre-viso, molto rinomato, pagato con i soldi di papà"."Cercavo di sfondare, ma prendevo anche delle

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Palla o Persona al centro?Ovvero, come fa un bambino ad annoiarsi a 7 anni?

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palla al centro". "Una teologa alla domanda: checos'è la felicità per un bambino, rispose: gli dareiuna palla e lo farei giocare". "Bello soprattutto ilverbo - farei - che dà un senso di libertà" poi pro-segue "mi piace ascoltare espressioni sullo sport dichi non è sportivo: Umberto Eco definisce lo sportuno dei 5 bisogni fondamentali dell'uomo: affet-to, nutrimento, cultura, riposo e, appunto, gioco"."Io ho cominciato a lavorare con i ragazzi con han-dicap perché una palla passata da un ragazzo indifficoltà ad un altro ragazzo in difficoltà è un gestoimportante: rispetto dei tempi e rispetto delle per-sone". E qui si aggancia con la sua conclusione "iconcetti fondamentali sono: rispettare il tempoe soprattutto il tempo vuoto. Può essere che ioprepari dei non vincenti ma almeno preparo dellepersone. Non è quello che la società si aspetta, so-lo vincenti, non si fanno i soldi, ma almeno si fannoi valori".Purtroppo la sala consiliare non era piena, anchese l'evento l'avrebbe meritato sicuramente, "l'im-portante però", confida Lucchetta "è che si comin-ci a sgretolare quel muro che separa nettamente lequestioni tecniche da quelle personali". E anche po-che persone, questo, lo possono fare.

Gianmichele Bianco

[email protected]

gli si parla o lo si vede".Marco Calami attualmente allena i giocatori "diver-samente abili" con i quali completa quel "qualcosache mancava" quando allenava ad altro livello il ba-sket, rivela. Ma continua "Lucchetta parla di valoriche secondo me non sono più presenti negli sportattuali"."Chi allena, per mettere persona al centro, deve fa-re percorsi educativi notevoli. Quindi preferiscemettere la palla al centro di tutto: cioè le questionitecniche, le strategie di gara e lasciare cadere leproblematiche umane (NdR, la persona al centrodi tutto, appunto)" Poi sintetizza così la sua visionedello sport: "Sarebbe meglio dire - Persona con

I s o l a m e n t i a c a p p o t t o g a r a n t i t i

20 fiori di zucchine. Salare e cuocere un po’ finchèi fiori si sono appassiti.Adesso prepariamo il sugo di vongole con aglio,olio, sale, peperoncino e vino bianco.Unire i due sughi e spadellare le lasagne, lasciateun po’ al dente, unendo un po’ di prezzemolo tri-tato. Si possono usare anche vongole già sguscia-te dimezzando il peso.

Un piatto straordinario!

Danila Mazzi, [email protected]

Buon giorno amici e amiche, oggi vi voglio propor-re una pastasciutta molto buona.Dose per 6 persone.

INGREDIENTI1 Kg di vongole veraci (aperte in padella conaglio, peperoncino e un bicchiere di vino bianco).20 fiori di zucchine.Lasagne.

PREPARAZIONEA parte in una pentola bassa mettere aglio, olio e i

Lasagne primavera (alle vongole)

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Se volete essere informati sulle uscite del Baco e sulle nostre iniziative

inviateci la vostra e-mail all’indirizzo

[email protected]

Provvederemo in tempo reale ad informarvi sulle nostre iniziative.

N e w s l e t t e r d e l B a c o

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Grande affermazione hanno avutoi colori gialloblu del Lugagnanocon la conquista del trofeo Adriati-co nel Torneo Internazionaledi Rimini recentemente svoltosinei giorni 29, 30 e 31 marzo.A questo torneo per squadre Ju-niores, di buon richiamo inter-nazionale, il Lugagnano ha via viaincontrato ragazzi tedeschi,come quelli del Su Gundlkofen edel FC Wernberg, gli svizzeri delFC Cadedazzo e del Santonino egli inglesi del Bromsgroven-town.I ragazzi guidati da mister Vas-sanelli coadiuvato da Castellanie Melella si sono imposti con strepitoseprestazioni, conseguendo anche risultati tennisticicontro le malcapitate avversarie.Basti pensare che nella finale i nostri ragazzi han-no vinto per 6 a 0 contro gli svizzeri del San-tonino!Ecco i ragazzi che hanno partecipato al torneo diRimini:Alfredini Marco, Barbalaco Matteo,Bendinelli Luca, Bertolaso Marco, CarazzaDavide, Chesini Davide, Donisi Gianmaria,Gallinetta Eddy, Lorenzi Marco, MiglioranziFabio, Recchia Matteo, Ridolfi Fabio Romal-doni Marcello, Vaccaro Marco.Questi ragazzi, assieme a qualche altro che nonha potuto partecipare al torneo per infortunio olimiti di età, rappresentano il futuro della squadrache attualmente milita nel campionato di Eccellen-za.Alcuni di loro, infatti, entreranno già a partire dalprossimo anno, nel giro della prima squadra,mentre altri andranno a "far gavetta" in qualchesquadra limitrofa.Sta di certo che ragazzi come questi, che stannoconducendo un ottimo campionato, confermandoil quarto posto attualmente conquistato eche al Torneo Internazionale di Rimini hannobravamente portato avanti il nome di Lugagnanoben oltre i limiti della nostra provincia, meritanol'applauso di tutti noi!

Gianfranco Dalla Valentina

[email protected]

Affermazione internazionale per il LugagnanoI colori gialloblù trionfano nel torneo “Trofeo Adriatico”

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Chiunque volesse mandarci testi, commenti,lettere o materiale di qualsiasi tipo

può scrivere a:

IL BACO DA SETAVia Beccarie, 48 - 37060 Lugagnano (VR)

oppure mandare una e-mail all'indirizzo:

[email protected]

Risponderemo a tutta la posta arrivata.Non verranno pubblicate lettere

non firmate nè a queste potremo,ovviamente, rispondere.

Nella foto la formazione che ha trionfato al torneo di Rimini.

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Nella foto scattata nel1955 un gruppodomenicale dibambine in posa nelcortile dell’asilo.Qualcuna siriconosce?

di aprile emaggio2002 e ve-de protago-nisti 15 locali presenti sul territorio dei sette Co-muni. Ogni locale presenta un tema culinariodiverso, tutti però obbligatoriamente con piattiabbinati al Bianco di Custoza ed al Bardolino.Appuntamenti stuzzicanti quali la serata della "Car-ne di cavallo e Bardolino docg" (lunedì 6 maggio),la serata dei "Polli di Santa Lucia" (mercoledì 15maggio), la serata della "Cucina dell'amore" (gio-vedì 16 maggio), "Il pesce d'acqua dolce" (venerdì17 maggio), "molluschi crostacei e bollicine" (mer-coledì 22 maggio) e "Le paste ripiene" (venerdì 24maggio).La prima importante uscita ufficiale del progetto èstata la partecipazione al Vinitaly di Veronanell'ambito della manifestazione "VinTour" dove leTerre Moreniche Veronesi sono state presenti conuno stand e una degustazione di prodotti tipici.Nei giorni di uscita di questo numero del Baco vi èanche la partecipazione al Biteg, la Borsa interna-zionale del turismo enogastronomico che si tiene aRiva del Garda.

A partire da maggio poi saranno or-ganizzate visite guidate domeni-cali con possibilità di visitare i mo-numenti più caratteristici del territo-rio. Per il Comune di Sona sono statiinseriti nel percorso della visita laChiesetta di San Quirico (XIII secolo),Villa Trevisan Calderai (XIX secolo)e ilMuseo di Scienze Naturali Attilio Fe-drigo a Sona, la Pieve di Santa Giu-stina, che risale all'anno mille, la Tor-re Scaligera e la Chiesa di Santi Gia-como e Giustina a Palazzolo e poi lasplendida Villa Giusti del Giardino.Per quanto riguarda i progetti più alungo termine, troverà ampio spaziol'approfondimento di un piano divalorizzazione ambientale, conl'obiettivo di salvaguardare e valoriz-zare tutti gli elementi che rappresen-tano la specificità ambientale.

M.S.

Sabato 6 aprile scorso presso la sala dei convegnidel Museo Nicolis di Villafranca è stato presentatoufficialmente il progetto Terre Moreniche Ve-ronesi.Un accordo che nasce come programma per pro-muovere e valorizzare il territorio sotto la spintadelle sette amministrazioni comunali interessate:Bussolengo, Castelnuovo del Garda, Pastrengo,Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio e Vil-lafranca di Verona.L'obiettivo principale - ci spiega l’Assessore allaCultura Ezio Costa - è quello di promuovere il terri-torio intercomunale evidenziandone gli aspetti con-nessi al ricco patrimonio storico, artistico e na-turalistico, nonché a quello agroalimentare, enoga-stronomico e commerciale.Il primo passo è stato quello di proporsi sotto l'e-gida di un marchio collettivo con lo scopo di identi-ficare immediatamente il progetto. Per sollecitaregli interessi nei confronti di una iniziativa d'ampiorespiro come questa si è scelto di usare come bi-glietto da visita una serie di serate enogastro-nomiche.L'iniziativa, che prende il nome di "Golosando nel-

le Terre Moreniche veronesi" si articola tra i mesi

Terre Moreniche:un’opportunità per il territorio

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Una bella impresa alla quale parteciparono ancheparecchi genitori e testimoniata dalle foto che ve-dete qui a fianco.

Manuel Posenato

[email protected]

Nella foto sopra tutto il gruppo che partecipò alla gita di fronte alla torre pendente. In mezzo ai ragazzi i genitori e, nel centro, la maestra Annamaria Toffali.

Nella foto sotto, scattata al porto di Pisa, da sinistra Gabriele Maritan, Rigatelli Marco, Roberto Merzi, Manuel Posenato, Luca Lorenzini, Andrea Zanini, Damiano Peloso, Luca Fasoli, Massimo Panarotto, Moreno Tommasi, Luciano Albertini, Armando Ghisleni.

Nei ricordi relativamente recenti del nostro paeserimane sicuramente un episodio al quale ha par-tecipato qualche anno fa un folto numero di nostricompaesani, la maggior parte dei quali oggi tren-taquattrenni.Nella primavera del 1979, infatti, una quintaelementare della nostra scuola paesana prese unvolo dall'allora embrionale aeroporto di Villafrancacon destinazione Pisa, dove atterrò circa un'oradopo per una gita guidata che li vide far ritorno alpaese nella serata dello stesso giorno. La prima, eforse unica, gita "volante" che abbia conosciutoil nostro Lugagnano.Ma l'episodio ha un antefatto assai simpatico e darivalutare in chiave educativa. Il volo venne infattiauto-finanziato dai bambini grazie all'impegnodurato i cinque anni del ci-clo elementare. Gli scolaristimolati dall'attenta mae-stra Annamaria si impegna-rono a risparmiare millelire al mese per questoscopo fino a totalizzare lacifra necessaria di 55.000Lire. Un grande insegna-mento sul sacrificio e sul-l'impegno prolungato neltempo, oggi che viviamospesso il "tutto, facile e su-bito" di cui ringraziamo laprematuramente scompar-sa Annamaria Toffali inBrentegani.

Fly to Pisa. Una gita rimasta nella storia RI

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28 ottobre 1948,festa di Cristo Re.Un’immagine storica:la posa della primapietra dell’attualechiesa, alla presenzadel parroco donBrunelli, del vescovomons. Cardinale e delprogettista ing. DarioMazzi. (Foto Silvestri)

EL BAR DA L’ADELE

El primo bar che ò frequentàno lò mai desmentegà.

"A le oto da l'Adele" con o sensa le butèle.Al biliardo se zugàa

e quei fora i ne vardàa.A trissete o a ramin

con en palio en bicerìn.A la festa, verso sera

se tornàa da la balèra,da l'Adele coi amissia emparar novi vissi.Ghèra anca na saletapar fumar na sigareta,e guardar en televisiònsempre partìe de balòn,

coi veci che discutèase la squadra la perdèa,

e ghera ci cambiàa canalpar vedar el telegiornàl.

No el ghè più quel vecio barche l'Adele l'à dovùo lassar,

par far posto a la Mariache la verto tintorìa.

LA CIESA VECIA

Vissìn a la piassa del monumentoghèra na ciesa, forse del siessento.

Na ciesa vecia, con la canonicacon na linea bela, molto armonica.

Le campane sul campanili le vedèa tutti stando sul fienìl.

Se la vardàa da en fondo al paese,dove no ghera altro che sese,

e che passasse on careto, per caso,nel polvaron, la parèa drento el bombaso.

Me ricordo el poro campanàr,za vecio alora, sui setanta, me par,

de le campane el tiràa le corde,vegnèa fora co le recie sorde.

I passa i ani, ma come fusse ieri,me ricordo ghèra anca i carabinieri,

è arivà i muradori e con na bala de ferocon tri quatro colpi ià smorzà l'ultimo cero.

Ndò ghera la ciesa i à fato na banca,la sarà piena de schèi,

ma calcossa ghe manca...

Caro Baco,sono un “ragazzo” di 50 anni che, sfogliandoti dapoco, in qualche facciata del tuo opuscolo, ha rivi-sto qualche scorcio di un passato, ormai velato diricordi di gioventù passata per quelle strade, quellevie, quei borghi che la memoria non può o nonvuole dimenticare.Non abito più a Lugagnano da trent’anni manon mi sono mai allontanato. Parte della mia fami-glia abita ancora in paese.Ti scrivo (ed è un po’ che volevo farlo ma non tro-vavo l’occasione, o forse il tempo?) perchè daqualche anno mi diletto a scrivere poesie. Non han-no la metrica dei poeti (ndr. Bepi Sartori, Gian CarloPeretti, Feriani etc.) amici miei, ma che raccontanomomenti di vita, specialmente della mia infanzia, le-gati a personaggi, luoghi e vicende del mio paese;anche se abito in un altro, alla domanda: “di chepaese sei” mi scappa sempre “...di Lugagnano” (èvero amore).

Ne allego alcune che mi sembrano le più indicate:- al bar da l’Adele - si trovava di fronte al “pi-gno”, angolo Boscaini dove ora c’è una “lavasec-co”;- La ciesa vecia - qui non servono nè spiegazioninè commenti;- Compagni de scola - elementari a Lugagnanoanni 60/61/62.Il mio desiderio è di vederne pubblicata almenouna, sta a Te, caro Baco, la decisione.Faccio tanti complimenti a tutti i Tuoi autori.

Angelo Costa, Domegliara

Caro Baco ti scrivo...Un piccolo pensiero da un lugagnanese... lontano!

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La Gazzetta Comunale DE

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Pubblichiamo per estratto una selezione delle de-libere di Giunta e di Consiglio del Comune diSona approvate nel bimestre e di maggiore in-teresse per la nostra comunità o per l’intero Co-mune. In questo numero copriamo il periodo cheva dal 06/02/2002 al 27/03/2002. I testi pub-blicati non hanno carattere di ufficialità. Chiunquefosse interessato ai testi integrali può farne richie-sta presso la Segreteria del Comune di Sona.

Atto Giunta del 06/02/2002 numero 33:Modifica al servizio di raccolta del vetro, della plasti-ca ed integrazione servizio trasporto rifiuti pressole tre isole ecologiche del Comune di Sona e pressoil Centro Commerciale La Grande Mela.Atto Giunta del 08/02/2002 numero 36:Approvazione atto di transazione tra Comune di So-na, Rossetto Group Srl, Soc. Consortile A.R.L. LaGrande Mela, Negozi Associati Lugagnano, MarioPachera, Sergio Castioni e Vincenzo Di Giovine.Atto Giunta del 19/02/2002 numero 43:Approvazione organizzazione iniziative di valorizza-zione del territorio e di rappresentanza in occasionedel gemellaggio con il Comune di Weiler Bei Bingen.Modifica scheda PEG cap. 4450.Atto Consiglio del 19/02/2002:Variazione regolamento per la disciplina della pub-blicità e della affissioni e per l’applicazione dell’im-posta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche af-fissioni.Atto Giunta del 06/03/2002 numero 53:Affidamento incarico Ing. Lorenzo Beghelli dello stu-dio Technes per progetto struttura muro di soste-gno lungo via Roma in Sona per ampliamento sedestradale.Atto Giunta del 06/03/2002 numero 56:Approvazione partecipazione Comuni di “Terre Mo-reniche Veronesi” all’edizione 2002 della rassegna“Dire&Fare nel Nord Est”.Atto Consiglio del 27/03/2002:Istituzione servizi comunali presso ufficio postale diSan Giorgio in Salici - Approvazione convenzionecon Poste Italiane Spa.Atto Consiglio del 27/03/2002:Presa d’atto della Sentenza TAR n.5/02 di annulla-mento delle deliberazioni C.C. nn. 56/01 e 65/01.Affidamento temporaneo del servizio di assistenzadomiciliare e gestione centro polivalente.

COMPAGNI DE SCOLA

Gò sul comò na cornisa de legno,che se usàva ai tempi del regno,

con en canton ancora roto,drento… na vecia foto.

Tuti enmuciè sui larghi scalini,con da na parte el maestro Borghini,

ch'el par, da come l'è messo,come s'el fusse fato de gesso.

Vorèa vedarli na olta solai me veci compagni de scola,

par savér se el so destinl'è quel che i volèa da picenin.

El Cìcio, el Bafo e Rensino,el Gril, Girel e Sega Lino.

Ensieme al Bepo, dito Babango,anca el Duce, soranome de rango.

Brunetto, Silvino e Silvano,Luigino, Giorgio e Giuliano,

ghè el Bonin ensieme a Santèroche de scondòn i lèse bolero.

Me slùsa i oci vardando quel canton rotoe par l'amicissia che mi go en mentevorèa avergheli ancora chi, darente.

Bendinelli Serrandedi Bendinelli Giorgio Gregorio & C.

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pag.38APRILE2 0 0 2

Il vero motivo per il quale gli uomini amano il sessoorale: cinque minuti di silenzio in questa casa!

(Dario Cassini)

Riuscire ad indurre un uomo ad andare in giardinoe a restarvi fino al prossimo pasto è il sogno diogni donna. (Virginia Gaham)

Una notte mi alzo per andare in bagno, apro laporta e la luce si accende da sola, senza toccarel’interruttore; entro, faccio i miei bisogni, esco,chiudo la porta e la luce si spegne da sola senzache io tocchi l’interruttore. Torno a letto e mi dicofra me e me: “Magia? Chiaroveggenza? O forse hopisciato nel frigorifero?” (Mago Oronzo)

Lui a Lei: “Scherza tu, scherza pure. Ma sappi cheil giorno che te ne andrai io aprirò il gas. E anchel’acqua. E poi una scatola di pelati, e poi un paccodi pennette...” (Enzo Ruocco)

Amici chiamateci, lasciate nome, cognome e nume-ro di telefono, noi verremo a casa vostra a mangia-re e dormire per tre mesi senza impegno!

(Fichi d’India)

Rumori che perdiamo in città: il tac di una pera checade, il porcogiuda del contadino colpito dalla pera.

(Marcello Marchesi)

Le fredddd...ure

da ANIMA MINITOUR di FabioFazio. Ediz. Mon-dadori, 1997

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In giro per i nostri anni ‘70Piccolo Dizionario di parole chiave per comprendere quel decennio

MOTORINOIl Boxer è il primo motorino da 50 cc (oltre allaVespa 50 e 50 Special, rispettivamente a 3 e 4marce) ad avere il sellino lungo, molto utile pertrasportare un’altra persona e rischiare di bec-carsi un multone (nel 1997 è di 5.000 lire). Ilmotorino è il sogno di una generazione: chi ama ilcross conosce il Muller, il Fantic o lo Zundapp,mentre i più tranquilli viaggiano in Garellino, Moto-becane e Califfo.ORATORIOE’ l’eterno luogo d’incontro in cui si concreta il bi-nomio fede-sport i cui termini, come risaputo, inItalia sono la stessa cosa. All’interno dell’oratoriotroviamo il campo da basket con in mezzo la reteda pallavolo. Il vero centro dell’oratorio è però lasala da ping pong. Attorno al tavolo ci si riunisceper chiacchierare e si fa il turno di gioco secondola regola “chi vince resta”: criterio inefficace chepermette a uno, massimo due ragazzi, di giocaresempre mentre agli altri tocca aspettare per oreprima di impugnare nuovamente la ruvida rac-chetta di legno, quasi sempre una Arco Falc.OSSERVAZIONI SCIENTIFICHEMateria scolastica detta familiarmente “scienze”,da cui le espressioni idiomatiche “vado male inscienze”, per indicare una scarsa propensione al-la materia e “quella di scienze è una vacca”, perindicare divergenze di vedute con l’insegnante diquesta disciplina. La materia introduce allo studiodegli aspetti fondamentali del mondo che ci cir-conda con particolare riguardo per i vulcani, lespore e i paguri.POLIZIESCOTra i telefilm di genere poliziesco ricordiamo:F.B.I.; Baretta, Attenti a quei due; Hawaii squadracinque-zero; Ironside; Missione Impossibile, Paul

Temple; Charle’s Angels; Simon & Simon, SimonTemplar; Toma; Matt Helm; Uno sceriffo a NewYork; Le strade di San Francisco; Sulle strade dellaCalifornia; Mod Squad; Kojak; Serpico; Petrocelli,Starsky e Hutch; C.H.I.P.S.POSTERRappresentano la tipica decorazione da camerettae sono l’espressione più diretta ed esauriente del-la personalità di chi la occupa. Soggetti tipici diposter in camera maschile sono: scimmia sul ces-so, Frank Zappa sul cesso, Franco Causio in drib-bling, Che Guevara nero su sfondo rosso, JohnLennon con occhialini, Charle Chaplin in Il Monello,ragazza che fuma uno spinello, puledri imbizzarri-ti, Mario Andretti sulla sua Lotus, manifesto pubbli-citario dei jeans Jesus con lo slogan “chi mi amami segua”, chopper con ragazza in hot pants dijeans, Anna Maria Rizzoli, Gloria Guida e, nascostodietro il termosifone, un miniposter di Carmen Vil-lani.In camera femminile abbiamo: scimmia sul cesso,Frank Zappa sul cesso, Hollie Hobby, Kabir Bedi inSandokan, Miguel Bosè con T-shirt bianca arroto-lata sulle maniche, Franco Nero, Franco Simone,Franco Dani dei fotoromanzi Lancio, tramonto sulmare con coppietta di spalle abbracciata in con-troluce, coppia di cocker nel cesto, coppia di gatti-ni nel cesto con gomitolo, poster di Claudio Baglio-ni con capello esageratamente phonato e camiciajeans aperta, bambini travestiti da adulti degli anni‘30 in varie situazioni, romantico hippie visto dispalle con zaino e chitarra, scritta love a carattericubitali. Ma il sogno per ogni camera, maschile,femminile e mista, è l’intera parete con boscod’autunno (quattro metri per due) o, in alternati-va, laghetto alpino, tramonto tropicale e vedutanotturna di New York.

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BEGNINIIn Italia esistono

115 nuclei familiari Begnini

così distribuiti:

ZERPELLONIn Italia esisto-

no 3 nucleifamiliari

Zerpellon cosìinsediati:

RIGHETTI In Italia esistono 3093 nuclei familiari Righetti così distribuiti:

PAONIn Italia

esistono 36nuclei familiari

Paon così distribuiti:

Proseguiamo la rassegna dei cognomi di Lugagnano e laloro distribuzione sul territorio nazionale. I cognomi presiin esame in questo numero sono: Righetti, Zerpellon,Begnini e Paon.

Una penisola di lugagnanesi CU

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Cadendo oggi il trigesimo della scomparsa di PietroValdoni, vogliamo rievocare un piccolo episodio delgrande chirurgo. Come tutti ricorderanno, fu lui adoperare, salvandogli la vita, Palmiro Togliatti, ferito allatesta dalla rivoltella di Pallante. Quando ricevette laparcella, Togliatti la trovò salata e accompagnò il pa-gamento con queste parole: “Eccole il saldo, ma è de-naro rubato”. Valdoni rispose: “Grazie per l’assegno.La provenienza non mi interessa”.

23 dicembre 1976

da “Controcorrente. 1974 - 1986” di Indro Montanelli.Ediz. Mondadori, 1987.

C o n t r o c o r r e n t e

IL BACO DA SETAAppuntamento

di Cultura e Società di Lugagnano

Via Beccarie 48, Lugagnano (VR) - Tel. 338 5936472Codice Fiscale 93139380237

e-mail: [email protected] - www.lugagnano.it

Direttori:Mazzi Gianluigi, Bianco Giovanni, Salvetti Mario

Dalla Valentina Gianfranco

Costituito a norma dell'art. 18 della Costituzione e dell'art. 36 del Codice Civile

STAMPATO IN PROPRIO

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In basso, anello romano in oro concristallo ottaedrico didiamante.

A fondo pagina un ritratto del grandeorafo e scultore Benvenuto Cellini.

Le crociate, così come lo sviluppo delle città mari-nare come Venezia, prima, e Lisbona, poi, riapri-rono i mercati dell'Europa occidentale alle merciprovenienti dall'Oriente. Con una maggiore dispo-nibilità di diamanti, provenienti dall'India, gli orafieuropei si azzardarono a modellare gioielli anchecon queste gemme. Alla fine i loro sforzi portaronoalla creazione di una nuova professione specializ-zata: il tagliatore di diamanti.Verso la fine del Medioevo la posizione occupatadal diamante nella cultura generale cambiò radi-calmente: da amuleto, con un valore principalmen-te mistico e riservato quasi esclusivamente agliuomini delle classi nobiliari, diventò una pietrapreziosa ammirata per la sua bellezza ed indos-sata da entrambi i sessi dell'aristocrazia e dai cor-tigiani favoriti.Quando la politura iniziò a rivelare il fuoco e labrillantezza di queste pietre, il diamante cominciòad attirare l'attenzione di quasi tutti i potenti. NelXV secolo la corte di Borgogna commissionò dei

monili di diamante ad un livello qua-litativo mai visto prima. Molti di que-sti gioielli scomparvero nel corso deisecoli, ma le cronache dell'epoca cihanno fornito delle descrizioni cosìprecise da riuscire a visualizzarli. Tra ireperti vi è un anello, ora custodito aVienna, raffigurante una M gotica indiamanti, che la tradizione fa risalire alfidanzamento di Maria di Borgo-gna con l'arciduca Massimiliano d'Au-stria. Nonostante l'anello di fidanza-

mento con i diamanti sia un'invenzione del XX se-colo, i diamanti assunsero il loro significato di pe-gno d'amore durante il Rinascimento; i diamanticon taglio a punta divennero gli strumenti con cuiscrivere messaggi d'amore sui vetri delle fine-stre. I gioiellieri del Rinascimento diedero liberosfogo alla fantasia nell'utilizzazione dei diamanti efoggiarono monogrammi, pendenti, stemmi araldicietc. Secondo lo spirito di quei tempi essi raffigura-rono anche simboli della mitologia classica. In quelperiodo i diamanti venivano tagliati a rosa, a tavo-la oppure a punta e venivano incastonati lasciandosporgere la metà superiore appuntita, oppure na-

scondendo la metà superiore della montatura inmodo da far sporgere la superficie piatta. In ognimodo le pietre preferite dalla gioielleria del Rina-scimento.

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A I Gioielli come forma d’arte

BENVENUTO CELLINI(1500 - 1571)

La fama del gioielliere e scultore fiorentino, Ben-venuto Cellini, è più dovuta alla sua vita che allasua arte. L'artista passava spesso in secondo pia-no di fronte alla sua reputazione di dongiovanni eattaccabrighe. Nato a Firenze nel 1500 Cellini de-luse le aspettative paterne che lo volevano musici-sta diventando apprendista fabbro ferraio. Il suogenio lo distinse subito come gioielliere e scul-tore. La sua arte lo portò a frequentare le cortidei papi e dei regnati, per i quali disegnò bellissi-mi gioielli e pezzi d'arte. Le creazioni di Cellini so-no molto fluide e denotano una tecnica superbanei dettagli. Fra le opere che hanno acquistatomaggiore importanza ricordiamo la grande salierada cerimonia incastonata di pietre preziose. Lavo-rò anche a Parigi, sotto la protezione di FrancescoI, e alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra. Cellini al-zò il livello della gioielleria, incorporando neisuoi disegni opulenti anche sculture in miniatura dieroi classici e di animali. Rimasto famoso è il suo"Trattato sulla gioielleria".

La Storia

Il Personaggio

Stime, consigli, creazioni di prestigio

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Sul quesito posto nello scorso numero abbiamo ri-cevuto un’unica risposta. Che pubblichiamo volen-tieri.

Come singoli cittadini o come gruppi di co-sa avvertite maggiormente la mancanza aLugagnano? Quali sono le vere carenze delpaese?Lugagnano, come tanti piccoli centri della periferiadi Verona, tende a perdere la sua identità, a diven-tare un "paese dormitorio". Per ovviare a questoservono dei luoghi di aggregazione, dei punti d'in-contro per socializzare, per vivere il paese. Si av-verte pertanto la mancanza di una piazza, comel'agorà degli antichi greci; di un parco pubblicoche preservi una zona verdedall'avanzata di case e capannoni. Ma la cosa piùsemplice e più immediata da realizzare è un per-

corso che unisca le varie realtà del sociale come ilCircolo del Tennis, la Palestra, il Centro Polifunzio-nale (Casa di Riposo) e i Campi di Calcioper i giovani. Questo collegamento potrebbe esse-re formato da una passeggiata con panchine perla sosta, da una pista ciclabile, da un"percorso della salute" con piazzole per esercizi fi-sici specifici. Tanti saluti.

Walter Caceffo

Tavola Rotonda: una risposta

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Nella foto, uncartello apparsosulla provinciale inprossimità del sitodove dovrebbenascere la nuovacava.

a tutti gli altri articoli: - Il nostro paese e i suoi ra-gazzi -.Uno dei temi che sarà sviluppato con maggiore ac-curatezza è: - Lugagnano, "paese dormito-rio" per i giovani? -.A tal proposito incitiamo i lettori a scrivere nume-rosi al Baco, alla nostra casella di posta elettroni-ca: [email protected]. Diteci cosa ne pensate su questo argomento per-chè vorremmo poter sviluppare l'argomento nelmodo più completo possibile, avendo a disposizio-ne le opinioni di voi lettori.La nostra casella e-mail è ovviamente disponibileanche a chi volesse proporre nuovi temi per discu-terne insieme.Detto questo, vi salutiamo e nell'attesa che esca ilprossimo numero del Baco aspettiamo con ansia levostre opinioni e i vostri consigli in merito.

Arrivederci a tutti al prossimo numero!

Faye&Fanny

[email protected]

Ciao a tutti della redazione del Baco da Seta masoprattutto un grosso saluto ai lettori di questogiornale, in particolare ai giovani (nella speranzache lo leggano!).Noi siamo due ragazze di Lugagnano a cui èstato offerto di far parte di questo "staff"... unaproposta che non potevamo non accettare! A questo proposito ringraziamo tutta la redazione,che ci ha permesso di creare un nostro spazio adisposizione proprio dei giovani lettori, no-stri coetanei.Infatti noi crediamo che essi leggerebbero più vo-lentieri il Baco se non trattasse argomenti per lopiù di natura politica e riguardanti l'amministrazio-ne paesana.Appunto per questo abbiamo deciso di trattare de-terminati argomenti nel tentativo di catturarel'attenzione dei teens (chi più chi meno) di Luga-gnano.In questo nostro primo articolo vogliamo darvi unquadro generale di quello di cui si parlerà neiprossimi. Quindi per prima cosa vi esponiamo il"problema" che fungerà da punto di riferimento

Lugagnano: ci siamo anche noiApriamo un forum di discussione

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Foto anni 30 di un gruppo di giovani di Lugagnano.

Nuovo concorso...Riconoscete le persone di questa foto?

Concorso a premi... Frase indovinata!

Grande concorso!Ecco il primo vincitore del concorso a premi, presen-tato nel numero scorso con la domanda: “Qual’eral’esatta dicitura presente sul muro sotto fotografatoposto sul versante ovest del Bar Cin Cin e in qualeperiodo storico è stata fatta?”.L’unica risposta pervenutaci è stata inviata dopo alcu-ni giorni dalla pubblicazione, da Massimo Gasparatoche prontamente ha risolto il nostro quesito.“IL POPOLO ITALIANO HA CREATO CON IL SUOSANGUE L'IMPERO, LO FECONDERA' CON IL SUO SU-DORE E LO DIFENDERA' CONTRO CHIUNQUE CON LESUE ARMI”.

Essendo lui stesso autore del libro “Fregole di storia”abbiamo preferito omaggiare il vincitore con una con-viviale stretta di mano! M.G.

Dal numero Undici...Vi riconoscete in queste foto?

Nel numero scorso abbiamo commesso un errorenella didascalia di questa foto.L’ultimo ragazzo in basso a destra non è taleBrighenti ma bensì il nostro caro Diaconopermanente Dino Costa!

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vera e propria decomposizione ambientale. Nel-la migliore delle ipotesi infatti rimarrebbe un buco di15 metri di profondità inerbito ma dai dati provincialie dall'esperienza comune si sa che rimarrebbe unbuco incompiuto in attesa di ulteriori ampliamenti omeglio anche di discariche.Per questi ed altri motivi, nel corso del 2000 tutte leforze politiche ed amministrative, comunali prima eprovinciali poi, presero posizione contraria all'aper-tura della nuova cava a Sona.Nel febbraio di quest'anno, quando tutto ormai sem-brava archiviato, è giunta la richiesta della Commis-sione Tecnica Regionale di esaminare la doman-da di apertura della cava. A questa Commissioneerano invitati anche il Comune di Sona e la Provinciadi Verona i quali, stimolati e supportati dalla cittadi-nanza, sono andati a Venezia a ribadire le stesse ra-gioni di due anni fa.A Venezia, in Commissione Cave, nonostante tutte lemotivazioni inviate, non c'era affatto l'intenzio-ne di salvaguardare il nostro territorio. A fatica si èottenuto di verificare più attentamente la situazionedi paesaggio e di vincoli esistenti sul luogo proposto.Pertanto è stata momentaneamente sospesa ognidecisione in attesa di un sopralluogo della Commis-sione Tecnica Regionale che dovrebbe rendersi con-to della situazione reale della zona e acquisire chia-rimenti sui vincoli esistenti nell'area.Per questo tutti noi, cittadini e istituzioni, dobbiamomantenere alta l'attenzione e sensibilizzare tutti,soprattutto coloro che in un modo o nell'altro po-trebbero essere di supporto, affinché prevalga l'in-teresse comune di tutela del nostro territorio e nonl'interesse particolare.Questa vicenda ci sta facendo maturare l'idea ed ildesiderio di una politica capace di indirizzare e gui-dare lo sviluppo per il bene di tutti, presenti e fu-turi. Non è infatti possibile adeguarsi a rispondere adomande quotidiane con la scusa delle emergenzeed a necessità vere nell'immediato, se non si provve-de per tempo a pensare al futuro di una comunità.

Antonio Carcereri(a nome del comitato civico spontaneo)

Tutto è cominciato nella primavera del 2000 quan-do si è venuti a sapere che era stata presentatauna domanda per l'apertura di una nuova ca-va in località Lova a Sona. E' stato subito un crescente passaparola di notizieed allarmi per quello che potrebbe essere un altroduro colpo al nostro territorio che già allora era fe-rito dalla situazione scoppiata con l'incendio alladiscarica nella cava Ca' di Capri e dall'aria tal-volta irrespirabile e molto probabilmente nocivaproveniente dalla Sun Oil.Le preoccupazioni dei cittadini e l'impegno dell'Am-ministrazione Comunale sfociarono in un ConsiglioComunale aperto dove vennero recepite le os-servazioni dei cittadini raccolte dal comitato civicospontaneo, che nel frattempo si era costituito.É subito emerso che: 1- Siamo in una zona di ricarica degli acquiferi, os-sia una zona che anche i piani regionali riconosco-no e vincolano come zona di tutela perché di rica-rica delle acque potabili e risorgive.2- Nelle vicinanze ci sono pozzi pubblici di approv-vigionamento dell'acqua per l'acquedotto comu-nale e numerosi pozzi privati.3- La nuova cava verrebbe ad inserirsi non in unavasta pianura lontana da tutti gli insediamenti civilie produttivi come descritto dalla ditta richiedente,ma ai piedi dalla collina del paese di Sona,adiacente ad abitazioni residenziali e ad attivitàcommerciali e artigianali.4- Nei dintorni esistono due corti rurali di partico-lare pregio storico con relativi vincoli e prescri-zioni.5- La parte agricola circostante è interamente de-dicata a coltivazioni pregiate e specializzate difrutta e zootecnia.6- Il fondo interessato all'eventuale attività di cavaè attraversato da una linea elettrica ad alta ten-sione con relativi tralicci, da un metanodotto di por-tata ad alta pressione e da un canale pubblico di ir-rigazione.7- La viabilità della zona , già intensa e spessocongestionata, verrebbe ulteriormente messa allaprova da un traffico pesante.8- La cosiddetta ricomposizione ambientale al ter-mine dell'attività estrattiva si prospetta come una

Cava Lova: un altro duro colpo al territorio del Comune di Sona

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Nella foto soprala veduta del’area Cava Lovadal paese diSona.

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La rassegna teatrale Buonanotte Sognatori, appa-rentemente una piccola rassegna per bambini inprovincia di Verona, celebra un lustro di vita.L'Associazione Cav. Romani è orgogliosa di pre-sentare, in collaborazione con l'Assessorato allaCultura del Comune di Sona e grazie alla direzio-ne artistica di Beatrice Zuin, un ventaglio diquattro proposte originali e professionali nellequali sono presenti due dei maggiori rappresen-tanti del teatro di figura nel mondo: Claudio Ci-nelli e Laura Kibel.La rassegna ha ottenuto nelle scorse edizioni unbel successo di pubblico, tanto da richiamare fa-

miglie anche da fuori Sona.I più piccoli si sono lasciati in-cantare da attori (veri o pupaz-zi) che raccontano storie cheforse conoscono già, ma chenon escono però da un televi-sore; sono invece vissute da-vanti a un palco, con una ma-gia inconsueta che, e questoera uno degli scopi principali, faloro conoscere modi di espri-mere e raccontare diversi.Una rassegna questa che po-trebbe divenire un vero e pro-prio Festival, perché, anche sein forma embrionale, già lo è.

IL PROGRAMMAIl programma in questa edizione del 2002 si svi-luppa in quattro serate all'aperto, suddivisenelle quattro frazioni del comune di Sona.In caso di maltempo ogni spettacolo verrà allestitoin uno spazio coperto.

Sabato 8 giugno 2002Lugagnano (luogo da definire)

Buonanotte Sognatori 2002Rassegna teatrale presentata dall’Associazione Cav. A. Romani

CLAUDIO CINELLI (Vinci- Firenze) inSCHRETHCClaudio Cinelli apre la rassegna con lo spettacolo"Schrethc" e con la sua imponente bravura. Unmaestro che, con due palline, le proprie mani e unbrandello di stoffa crea personaggi che lo hannoreso celebre in tutto il mondo. Senz'altro molti loavranno già visto in TV!

Sabato 15 giugno 2002Palazzolo (presso scuole elementari)LAURA KIBEL (Roma) in VA' DOVE TI PORTAIL PIEDELaura Kibel con i suoi piedi e le sue ginocchiascompare dalla vista per lasciare posto alle suecreazioni viventi. Veronese (ma vive a Roma damolti anni), rappresenta il teatro di figura nei mag-giori festival di settore in Europa e nel mondo.

Sabato 22 giugno 2002S. Giorgio in Salici (presso scuole elemen-tari)TEATRO OMBRÌA (Firenze) in IL TOPOLINOCHE SCOPRÌ IL MONDOUn gradito ritorno del Teatro Ombrìa con il piccolotopolino alla scoperta del mondo per i più piccini,con la poesia e la magia della tecnica delle ombre.

Sabato 29 giugno 2002Sona (presso parco Villa Trevisani)TEATRINO DELL'ERBAMATTA in IL PIFFERAIODI HAMELINEDalla Liguria per la prima volta a Verona, il Teatrinodell'Erba Matta con una varietà incredibile di pu-pazzi di gommapiuma colorata dalle proporzionipiù disparate; una vera cascata di questo materia-le unita alla maestrìa e comicità di questi artisti atutto tondo: costruttori, ideatori e attori.

Enrico Olioso

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La festa esterna fu rallegrata con scelti pezzi dalladistinta banda di Sona.

Doriano Benedetti

[email protected]

Tratto dal libro "La musica di Sona - Cronachebandistiche dal 1831" di Fabrizio Olioso, che parladella storia del Corpo Bandistico di Sona.

...........................Sona, gennaio 1906

Domani nella frazione di Lugagnano da parte diquelli emigranti per l'estero si solenizzerà la fun-zione di S. Rocco con sparo di mortaretti e conl'intervento della banda-musica. Nel darle di quanto sopra partecipazione La prego,specialmente sulla sera, non abbia a mancare lasorveglianza dei militi dell'arma.

Il Sindaco

Il fenomeno dell'emigrazione stagionale, so-prattutto verso la Germania, coinvolgeva molte fa-miglie. Anche alcuni bandisti partivano in primave-ra per cercare lavoro all'estero e tornavano in au-tunno.La possibilità di guadagnare qualche soldo lascian-do il paese li escludeva però dalle attività orga-nizzate in parrocchia e così a Lugagnano, dove gliemigranti erano più numerosi, già da qualche annosi organizzava una festa per loro:

Secondo il costume introdotto da qualche anno og-gi si è celebrata qui la festa di S. Rocco: una festache è tutta un atto di devozione e di gratitudine alglorioso Santo, a cui deve Lugagnano la liberazio-ne dal colera, che infieriva nei paesi circonvicini,l'anno 1855, da parte di quelli del paese che, do-vendone emigrare temporaneamente ogni annoper recarsi ai lavori all'Estero, non possono trovar-si presenti alla festa ordinaria della II Domenica diAgosto.Di tutto ciò è prova la frequenza e pietà con cuiquesti buoni emigranti assistettero alle funzioni ce-lebratesi in chiesa e si accostarono ai SS. Sacra-menti.

In questa occasione la Schola Cantorum del paese,istruita e diretta dal R.mo Arciprete locale, don Ro-mano Caliari, eseguì la prima volta, dopo un perio-do relativamente breve di istruzione, la Messa Ter-tia a 2 voci eguali di M. Haller.L'esecuzione se non perfetta certo molto accuratafece gustare la bellezza di questo genere di musi-ca che ora, dopo Motu Proprio di SS. Pio X, de-v'essere solo usato nelle sacre funzioni.

La Festa degli Emigranti L A S T O R I A

La Schola Cantorumdi Lugagnano intornoal 1910 (BibliotecaComunale di Sona)

Baby World:Nido, baby-sitters, doposcuola

Mese di Aprile: Collaborazione con il Comune di Verona per il festival del Cinema "Schermi d'amore", dal 19 al 28 aprile.

Attività di aprile

10 maggio - FESTA DELLA MAMMA24 maggio - FESTA DI COMPLEANNO!

14 giugno - IL TEATRINO DEI BURATTINI21 giugno - E' ARRIVATA L'ESTATE... Festa a tema

Calendario attività maggio e iugno

IL MESE DI LUGLIO BABYSERVICE RIMARRA' APERTO!!

SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER L'ANNO SCOLASTICO 2002-2003

Informazioni tel. 045 / 86.81.050

Baby Service - Via R. Kennedy 6/a - 37060 Lugagnano (VR)

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cora di più quelli relativi alle superfici effettivamentevitate. Nel suo totale, infatti, i vigneti di Bianco diCustoza raggiungono un'ampiezza di circa 1500ettari con una ripartizione per comune riportata intabella. Dalla sua analisi possiamo scoprire che èancora Sona a detenere il primato con un terzo sultotale dell'intera superficie vitata.Considerando la media annuale di produzione diBianco di Custoza pari a circa 120.000 ettolitridi vino, è facile dedurre che circa un terzo(38.000 Hl) provengono da vigneti collocati all'inter-no del comune di Sona. Questo, assieme agli altri,sono dati sicuramente interessante e stimolanti.Tanto da portare molto lontano se ampliassimo que-sto articolo ad un'idea di promozione di questo vinoaffiancata a quella del nostro territorio.Arrivando al vino è con entusiasmo che invito chilegge a sorseggiare il primo Bianco di Custoza"Superiore", perchè solo da qualche giorno (1aprile) è disponibile alla vendita. Questa interessan-tissima tipologia di vino è la prima di due novità in-trodotte il 30 luglio dello scorso anno al disciplinaredi produzione del Bianco di Custoza DOC, approvatooriginariamente più di vent’anni fa nel 1971.La seconda novità altrettanto interessante, e un pòalla moda, è il Bianco di Custoza "Passito", delquale però per poterne assaporare l'aroma, dovre-mo attendere fino al prossimo 1° settembre.Le caratteristiche più importanti di questi vini sonodate dalle gradazioni alcolometriche totali minime,per il "Superiore" pari a 12,5 % in volume, mentreper il passito tale titolo non potrà essere inferiore al15 %. Altra caratteristica è il periodo minimo di ma-turazione dei vini a cui dovranno essere sottopostiprima dell'imbottigliamento e della messa in com-mercio: 5 mesi per il "Superiore", 10 per il "Passito".In conclusione mi sembra corretto poter dire chebere un buon bicchiere di Custoza (Bianco, Superio-re, Passito, Spumante) è sicuramente un'ottimascelta. Una scelta capace di riservarci sempre dellepiacevoli sorprese.

Massimo De Rossi

[email protected]

Quelle che nel parlare comune vengono dette"DOC", sono delle aree particolarmente vocatealla produzione di vini pregiati. Tant'è che viene ad-dirittura istituito un regolamento con il compito didisciplinarne la produzione. I punti più interessantidi questi decreti stabiliscono i vitigni ammessi, lezone di produzione, i metodi di vinificazione ele caratteristiche del vino al consumo.Evidentemente il territorio del comune di Sona èparticolarmente vocato alla produzione di vini di

pregio vista la presenza contemporanea diben tre zone DOC, Bardolino, Bianco di

Custoza e Garda orientale.E' questo il motivo che ci ha spinto ad ini-

ziare una serie di articoli dedicati adescrivere brevemente le loro carat-

teristiche. Il territorio di produzionedel Bianco di Custoza è inserito in un'a-

rea delimitata a nord dalle colline di Pastrengo edal corso dell'Adige, a est dalle colline di Sona eSommacampagna, a ovest dal Lago di Garda e dalcorso del Mincio e a sud dalle colline di Valeggio.Questa area che si estende per oltre 14000 ettari

comprende in totale o solo in par-te i territori di nove comuni (veditabella).La cosa poco nota, quella che su-bito balza all'occhio leggendo latabella, è che di questi Comuniquello con la superficie maggioreè proprio il nostro, che con isuoi 3500 ettari circa copreun quarto dell'intera area. Analiz-zando più nel particolare la con-nessione tra il nostro comune e laDOC, si deve dire che le frazioniinteressate sono quelle di Sona,S. Giorgio in Salici e Palazzo-

lo, mentre Lugagnano ne è completamente esclusa.Come ben si sa la produzione di un buon vino ne-cessita di una serie di fattori che devono agire tradi loro in modo organico. Uno di questi è sicura-mente il territorio (il terroir dei francesi) e all'in-terno del nostro Comune si trovano alcune tra learee di maggior pregio. Molte le realtà degne di no-ta, ma tra le più interessanti cito soprattutto le col-line di Palazzolo e quelle di Sona.Se geograficamente questi dati ci fanno piacere, an-

Nell’immagine lazona DOC delBianco di Custoza.

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del Comune di Sona:

Il Bianco di Custoza

Comune ettari %SONA 3500 25%VALEGGIO 3420 24%CASTELNUOVO 2945 21%SOMMACAMPAGNA 1900 13%PESCHIERA 700 5%LAZISE 670 5%BUSSOLENGO 620 4%VILLAFRANCA 205 1%PASTRENGO 140 1%(valori arrotondati) 14.100 100%

Comune ettari %SONA 436,2 29,1SOMMACAMPAGNA 343,6 22,9CASTELNUOVO 302,2 20,1VALEGGIO 264,5 17,6LAZISE 67,2 4,5BUSSOLENGO 44,3 3,0VILLAFRANCA 31,5 2,1PESCHIERA 8,5 0,6PASTRENGO 2,0 0,1totali 1500 100

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molte vittime. Qui i medici sono arrivati ad operareben quattro vittime in due ore.In questo secolo è sempre più cresciuto nelle varieguerre il numero delle vittime civili: dal 17% nellaPrima guerra mondiale al 90% nelle guerre odier-ne. Infatti il 93% dei feriti, che vengono curati daEmergency, è gente civile, soprattutto bambini chevengono feriti gravemente dalle mine.Nei territori in guerra ci sono ben 110 milioni di mi-ne inesplose ed ogni 20 minuti esplode una minacausando nuove vittime.Le mine sono molto diffuse perché una mina costapoco, ossia dalle 10 alle 30 mila lire, mentre smina-re costa all'incirca ben 2 milioni.Ci sono vari tipi di mine. Una di queste è la SB33,chiamata mina sasso, che esplode con il peso diuna persona: essa è di produzione italiana e solodal 1997 non viene più prodotta.Ma le mine italiane sono lo stesso il 90%. La minasasso ha il cilindro di un metro e riesce ad ucciderenel raggio di 15-20 metri e a ferire nel raggio di200.Un altro tipo di mina è la mina farfalla, ossia laIFM1: proveniente dalla Russia, uno degli 82 statidove si producono ancora mine, essa ferisce gli artisuperiori e porta siccità nel terreno dove esplode.Il problema maggiore è che le mine si mimetizzanoe non si vedono.Esse si trovano nei boschi e perfino nelle zone colti-vate che devono quindi essere abbandonate. Le vit-time di queste mine sono in gran parte bambini chele credono dei giocattoli e le agitano facendoleesplodere. Per questi bambini serve una cura imme-diata ed è questo che fa Emergency.Ma per le vittime non servono solo le cure mediche,occorre soprattutto che chi viene colpito riacquisti lasperanza e la voglia di vivere.Quando si mettono le protesi sembra loro una ma-gia e sono felici, così accade che le persone normaliprima di andare a lettosi tolgono le scarpe,mentre loro si tolgonole gambe.

Alice Andreoli

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Attenti! Non fatevi influenzare!La droga è un male!!!

Ciao, noi siamo due ragazze della prima media econ questo articolo vi vogliamo dire cosa pensiamosull'uso della droga. Alle volte essa viene utilizzatacome passatempo: per noi non è affatto una cosadivertente e non vogliamo farne uso.Essa è una sostanza inutile e soprattutto nociva,perché quando si comincia a farne uso si diventadipendenti e il nostro corpo non ne può più fare ameno: con il passare del tempo non si riesce più asmettere e si muore.Essa ci può essere offerta quando stai facendo ungiro da sola in città, fuori della scuola o in posti fre-quentati da giovani. Anche le persone meno sospet-te possono spacciarla o farne uso. Secondo noi nonbisogna mai fidarsi ciecamente delle persone che cela offrono, anche se sono nostri amici.Se ci venisse offerta, prima di utilizzarla bisognachiedere consiglio a persone di fiducia: insegnanti,genitori, parenti…Questo è quello che pensiamo noi della droga.

Serena S. e Vanessa C.

EmergencyGli alunni della scuola media Anna Frank incontranoEmergency, l'associazione fondata da Gino Stradache nelle zone di guerra cura i feriti e le vittime del-le mine

Il 19 febbraio a scuola sono venuti due volontari diEmergency. Ecco quello che ci hanno detto.Emergency è un'associazione umanitaria che sui va-ri fronti di guerra aiuta le persone ferite, in granparte dalle mine.Essa è stata fondata il 15 maggio 1994 a Milano daGino Strada e, anche se ha alle spalle solo otto annidi attività, ha già costruito sette ospedali, grazie an-che al contributo di molti personaggi famosi (comeOlmo che ha dato i fondi della vendita del suo CD).Il 12 febbraio 1996 fu inaugurato un ospedale inCambogia, dove ci sono molte mine che provocano

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Ventun anni dietro una cattedra delle scuole medie"Anna Frank". Più che un professore, un'istituzione.La lunga avventura lugagnanese di Ivo Cambioliè iniziata nel lontano 1981.Insegnante di sostegno fino ai primi anni '90, poidocente di lettere, lui, i ragazzi di Lugagnano, li co-nosce davvero "da vicino". In ventun anni li ha os-servati, ascoltati, visti crescere e cambiare.Ha cercato di capirli, e non è facile “perché la loroè un'età in cui si è in continua evoluzione, un'etàdifficile e indefinita”. E attraverso i loro occhi ha vi-sto crescere, cambiare, trasformarsi, anche il pae-se.Una premessa. “Abitando a San Massimo, non pos-so valutare in prima persona i cambiamenti di Lu-gagnano e il tipo di rapporto che c'è tra i ragazzi eil loro paese. La mia è una conoscenza indiretta,filtrata attraverso lo sguardo dei miei alunni”.L'impressione di oggi è che quello con Lugagnanosia, tutto sommato, un buon "feeling". Una prova? Ilsimpatico articolo "Perché vivo bene nel mio pae-se", scritto da due giovani "reporter" di secondamedia e pubblicato proprio sul numero scorso delBaco. Un articolo che, secondo Ivo Cambioli, rifletteun atteggiamento generale. “La mia sensazioneè che i miei alunni siano soddisfatti del paese in cuivivono, che lo apprezzino, nonostante le inevitabilicarenze”. E "una volta", invece? “Fino a qualcheanno fa i ragazzi chiedevano insistentemente cine-ma, piscine, impianti sportivi. Oggi, questa necessi-tà non si avverte più. Perché molte di queste strut-ture esistono o si stanno sviluppando: due esempi

significativi sono la Grande Mela e il Centro Polifun-zionale”.Certo, questo non basta a rendere Lugagnano im-mune dalle critiche dei suoi cittadini più giovani.Che, dimostrando idee chiare e acuto spiritod'osservazione, contestano alcune imperfezionidell'arredo urbano. “Quello che non piace ai ragaz-zi? Le strade dissestate, la mancanza di marciapie-di in certe zone, i parco-giochi un po' trascurati ela scarsa visibilità, in alcuni punti, della segnaleticastradale”.Quello che li differenzia dai loro coetanei di qual-che anno fa, spiega il professore, è anche unamaggior consapevolezza dell'importanza dellestrutture pubbliche. “Tempo fa, gli episodi di teppi-smo erano molto più frequenti. Oggi i ragazzi han-no molto più rispetto nei confronti dell'arredo ur-bano. E questo grazie anche ad iniziative come ilCcr, il Consiglio comunale dei ragazzi, che permetteloro di far sentire la propria voce, di partecipare at-tivamente alle scelte dell'Amministrazione”.Il Ccr, il giornalino d'istituto, il progetto Irma, natoper sostenere chi ha difficoltà o lacune scolastiche:sono alcune delle iniziative che rientrano nel Pianoper l'Offerta Formativa steso in collaborazionecon il Comune. “Una serie di progetti importantissi-mi per gli alunni delle medie, perché favoriscono lacircolazione delle idee e il senso di appartenenzaalla comunità scolastica e a quella del paese” com-menta Ivo Cambioli.A proposito di progetti. Lui, assieme alle classi ter-ze, sta realizzando un ipertesto sulla questione,

purtroppo sempre attuale,del razzismo. E, proprio lavo-rando a questa ricerca, èemerso un dato inquietanteche riguarda la reazione deiragazzi ad uno dei cambia-menti più significativi del pae-se: il fenomeno dell'immigra-zione, che ha reso Lugagna-no, nel suo piccolo, una verae propria comunità mul-tietnica. Paradossalmente, igiovani lugagnanesi di oggisono più chiusi e diffidenti diquelli di ieri. “Soltanto unadecina d'anni fa, l'atteggia-mento nei confronti delle di-versità etniche e culturali era

Vi racconto la Lugagnano dei miei ragazziDue chiacchiere con il Professor Cambioli

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Maggio 1998, la3° media con laquale ilProfessorCambioli (ilprimo a destra)ha realizzato un"ipertesto".

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molto positivo: c'era apertura, tolleranza, solidarie-tà. Oggi, invece, dai discorsi e dai temi dei ragazziemergono sempre più spesso ostilità, pregiudizi,diffidenza. Ed è faticoso riuscire a far capire loro iproblemi degli extracomunitari: l'unico modo per ri-uscirci è aiutarli a mettersi nei panni di questepersone, ad immaginare la miseria e la disperazio-ne che li spingono a lasciare le loro terre per arri-vare fin qui”.

Vera Tomelleri

[email protected]

Sopra, Novezza,venerdì 31 gennaio1997. Uscita sullaneve con le classi IIIA, B e C.

A fianco la copertinadel periodico “Lavoce dei ragazzi”.

Nell’immagine a fianco la copertina de “La vocedei Ragazzi”, il periodico bimestrale pubblicato dairagazzi delle Scuole Medie di Lugagnano co-ordinati dal professor Cambioli e dalla professo-ressa Palatini.Il giornale nasce dal lavoro di una numerosa e at-tivissima redazione formata da ragazze e ra-gazzi appartenenti a tutte le classi delle Medie.Redazione che con un grosso lavoro editoriale se-leziona gli argomenti, si divide i servizi da trattare,discute sui temi scelti, confeziona immagini e dise-gni, passa al valio gli articoli preparati prima dipubblicarli per ottenere un prodotto il più validopossibile.E i risultati stanno a dimostrare di una capacità dilavoro e di analisi sicuramente non comuni.Argomenti sempre nuovi, articoli ben scritti, tema-tiche mai scontate, grafica incisiva non sono fattoricasuali ma sono il risultato di impegno e capaci-tà.Un ottimo giornale per i nostri ragazzi delle Medie,una voce “giovane” ma importante per il paese diLugagnano.

(M.S.)

La Voce dei Ragazzi

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A PROPOSITO DEL CONCORSO A PREMI…Lugagnano, marzo 2002

Cari redattori, sono una assidua lettrice del "Baco",non vedo l'ora che esca per leggere tutto: dalla pri-ma pagina all'ultima riga (comprese le pubblicità).Voglio far sapere ai lettori che dopo aver letto alcu-ni articoli sul nostro passato, mi sono appassionatae incuriosita perché rispecchiavano completamentequello che da bambina sentivo qua e là nei miei din-torni. Durante le feste natalizie dell'anno appenatrascorso, ho chiesto alle mie figlie un regalo: il li-bro sulla storia del mio paese: "Fregole di sto-ria"…E' splendido!Devo dire che lo leggo quando il tempo me lo per-mette, perché ho più tempo per soffermarmi e perrileggere, magari, qualche capitolo due volte, e perimmedesimarmi nella nascita della nostra comunitàformata da personaggi che hanno contribuito allosviluppo di questo lembo di terra così descritta ecosì amata da chi vi è nato e cresciuto. Perciò, con-siglio questa lettura, rilassante e bella a tutti coloroche come me hanno il bisogno di sapere.Un grazie agli autori che con grande senso di re-sponsabilità hanno descritto pagine di storia cosìvera che mi fanno rivivere momenti belli del miopassato. Cordiali saluti.

Fausta Zilio

PASSEGGIANDO PER IL PAESELugagnano, aprile 2002

Alla cortese attenzione della Redazione del Bacoda Seta.Mi presento: abito a Lugagnano da circa 25 anni eleggo con molto piacere il vostro giornale, credo inquesto momento sia l'unica opportunità per chi fre-quenta poco il paese di sapere un po' della crona-ca paesana.Fatta questa premessa ho notato che spesso neinumeri del giornale date molta importanza ai pro-blemi del paese, ho apprezzato gli articoli riguar-danti la viabilità, la sistemazione della piazza dellachiesa e tanti altri …Vengo al dunque, vorrei segnalare all'attenzionedei lettori qualcosa di strano che sta accadendo daalcuni mesi in un appezzamento di terreno adia-cente la strada principale, terminato il centro urba-no sulla sinistra in direzione Verona, passo spessoda questa strada la mattina quando mi reco al la-voro. Verso novembre - dicembre ho visto un con-

siderevole movimento diruspe e camion, non eradifficile notarlo anche percome hanno imbrattato diterra in modo vergognosola strada principale delpaese, passato un po' ditempo una mattina mentrevado come di consueto allavoro noto enormi mon-tagne di terra che impedi-scono la visuale all'internodell'area, comunque ca-mion carichi continuavanoad uscire dal cancello.Dopo un po' le montagnedi terra sono sparite, ecominciano a crescere co-me funghi gru edili, di

Lettere al giornale,

o se preferite

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AIl Comitato di Redazione garantisce la pubblicazione degli elaboratiche vengano inviati al periodico e che appaiano rivestire un qualcheinteresse per i lettori, fatta sempre salva la possibilità di escludere itesti in contrasto con il nostro Statuto. Il Comitato di Redazione nonè da considerarsi responsabile a nessun titolo del contenutoideologico degli elaborati pubblicati nella rubrica della posta.

Puntaspi l lo

del BacoL. 17 agosto 1942!

C O R N E R

Ecco evidenziata la norma da cui derivano gli obblighi di cui parla il nostro lettore nella colonna a fianco.

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quelle che si usano per costruire le case per inten-derci, e mi chiedo che cosa stanno costruendo.In occasione del giorno di Pasquetta, durante ilclassico giretto in bici, al ritorno passo davanti e mifermo; noto allora con piacere che stanno co-struendo nuove case, alcune già con il tetto, e pen-so: bene altri abitanti nuovi per il paese ciò vuol di-re che Lugagnano è ancora un bel paese visto checi sono persone che hanno intenzione di abitarci.Però scusa un attimo ci sono le case ma mancaqualche cosa … Ma le strade, i marciapiedi, i giar-dini, le fognature dove sono, se li sono dimenticati?Possibile? Ma costruiscono le case e mancano lestrade per avervi accesso, le fognature per i bagni,i giardini per far giocare i bambini… e poi cos'al-tro manca che io non so.Ancora assorto da queste perplessità mi assale unaltro dubbio a cui non riesco a trovare risposta: Mascusa prima non erano fertili campi ? E lo strato diterra coltivata non c'è più, che fine ha fatto? Infattiè impossibile non notare che il livello del terreno èpiù basso rispetto i campi vicini.C'è poi un ronzio che mi infastidisce, alzo lo sguar-do e ma non è uno nugolo di api! Ma ben sei cavisuddivisi su due sostegni della corrente elettrica,vedo che sono vicini ad una abitazione a due pianiin costruzione con tanto di tetto e penso povero iltizio che abiterà in quella casa avrà sicuramentenotte insonni se qualcuno non provvede a sistema-re quei cavi.Per concludere mi domando come sia possibile cheavvenga tutto questo, non dovrebbe esserci unscrupoloso controllo del territorio, in questi ultimianni si sente parlare moltissimo di un'aumentatasensibilità sia della legge che della gente per l'am-biente e la salute, quei cavi così vicini a quelle casevanno proprio bene?

Lettera Firmata

C a r r o z z e r i a

Zanin Tiziano e figliVerniciatura a forno - Banco di riscontro scocche

Aderente Accordo ANIA

Via Betlemme, 15 - 37060 Lugagnano (VR) - Tel. 045 984093

Il prossimo numero de IL BACO DA SETAlo troverete, sempre in edicola,

il 29 giugno dell’anno 2002.

La redazione e tutti i collaboratori si congratulanodella nascita del piccolo Matteo di Natascia eGianfranco Dalla Valentina avvenuta il 1 marzo2002.Nell'augurare tutto quanto di buono possibile, co-noscendo il padre, gli chiediamo di tenerlo distan-te dal tecnigrafo...

Piccoli architetti nascono (e crescono)

La nuova lottizzazione che sta nascendo all’inizio del paese vista da ViaBrennero (foto in alto) e da Via San Francesco (foto in basso).

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Ci hanno fatto notare la presenza di questo camioncino nel nuovoparcheggio del cimitero di Lugagnano. Siamo andati a verificare e ineffetti abbiamo notato che il mezzo è allacciato (con tanto di impianto)ai tubi del cimitero e porta tanto di cartello “attenti al cane” che haimpedito di verificare sesi tratta di uno scherzoo di un vero e proprioalloggio semovente.Voi ne sapetequalcosa?

C O R N E R

via. Si perché anche Lugagnano come Bussolengopotrebbe sui cartelli stradali apporre il fregio Pfirsi-cheland, terra delle pesche, e forse sarebbemeglio che non "città gemellata con …" per poimettere il nome di qualche cittadina tedesca dovesi è scovata una maschera carnevalesca che bevee che mangia più della nostra! "Parchè ghe l'etocon quei del carneal?" Secca la domanda arriva daltavolo vicino, a cui segue l'immediato rilancio "…elComitato del Carnevale l'è una delle poche robeche funziona ne sto paese, se non altro i organiz-za, i fa, i briga, e la festa par i anziani, e la festapar i buteleti, e la sfilata, che ormai le quasi comequela de Viareggio, solo che qua le butelote non leg'ha gnancora le tette fora e no sfila mia i culattoni,e po sa tireto en bal el carneval che le finio da untoco?" Dal tavolo opposto si inserisce nella discussione ilDottore, personalità di spicco fra gli abitudinari, so-stenuto dal titolo che lo accompagna fin da quandoil dottore era la professione esercitata al riparodella Mutua che lo aveva portato, lui personaggiodi città a curare le magagne di quattro contadiniin un paesino di periferia. Un titolo che lo sostieneancora, anche se nei modi e nei comportamenti,ma soprattutto nel colorito più che roseo di naso eguance, e dalla voce un po' impastata viene quasismentito. Con fare fra l'indifferente e l'assuefatto,senza distogliere lo sguardo dalle carte, e senzafissare alcun interlocutore in particolare, nella sa-letta attenta all'evolvere della discussione inne-scata, con quel po' di prosopopea che gli competerisponde: "…in effetti non trovo nulla di male nellapromozione di sane occasioni di divertimento chetraggono origine da nobili usanze della tradizionepopolare, la cui ammissibile goliardia e leggerezzaconsentono comunque l'elevazione culturale dellacollettività. Anzi approvo ed auspico opportunità diintegrazione fra culture e popoli diversi, che ri-escono ad abbattere barriere linguistiche, storichee di mentalità!". Un minuto di silenzio affinché tutti ipresenti elaborino il concetto espresso, trasforman-dolo chi in dialetto chi in italiano corrente, ognunocon parole proprie. La sfida all'autorità non mancamai! "Ma quala integrasion, nobili tradizioni e ele-vassion culturale? Quattro tedeschi imbriaghi checanta e che bala se te vol te pol nar a vedarli sullago tutta istà. No ghe mia bisogno che i vegna zode febbrar. Te darè che adesso quei del comitato ièdiventè dei diplomatici. Eh, se iè cossita brai comeel dir el dottor, fen sindaco el Ginon, che l'è sta Zi-gano par do, tre, quattro olte, non so mia quante,e quei del Comitato i fen assessori!". Dalla parteopposta della sala ironicamente arriva la risposta:"Ah si, non la sarea mia na bruta idea par quela,questi i fa i paiasi solo du mesi, ghe ne de quei chele fa tutto el tempo de l'ano e sensa vestirse en

"Ci no more se rivede!" è lo stringato saluto che tiviene rivolto dopo qualche mese d'assenza dalbar. Inverno, influenze varie dall'orientale cinese al-le più nostrane bronchitine, ma soprattutto i con-sueti quanto poco definiti "bagoli da sbrigar" ti han-no tenuto lontano da amici e dal mondo civileper diverse settimane, ma nulla al rientro parecambiato. Ritmi e motivi che si ripetono come in uncerimoniale dalla costanza anacronistica rispetto adun mondo in evoluzione talmente veloce che fra loieri e il domani, non c'è più spazio nemmeno perl'oggi! Passato l'uscio del bar tutto è uguale!Forse c'è solo un po' di fumo in meno rispetto al-l'ultima volta, che tutto sommato si giustifica dalfatto che porte e finestre cominciano a rimanereaperte più spesso. I giorni della merla sono ormailontani, ora la merla è impegnata a nidificare, e poicon le stagioni che non sono più quelle d'un tempoil caldo quest'anno si è fatto sentire davvero in an-ticipo."Mai visto tanti fiori sui persegari, e cossita bono-ra tra l'altro, vedaren ben sa ven fora?!?" esclamafra l'incredulo ed il curioso el bacan, che si ritagliauna delle ultime occasioni per perdere qualche oraal bar, prima che il tour de force estivo prenda il

Discorsi da barL

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ventar sindaco de Sona tanto de comandar qualco-sa. Ghe de quei che se presentarà che i dovareavergognarse a girar par el paese, altro che presen-tarse alle elessioni! Se no te podaresse votar la li-sta dei geometri, che alle altre elessioni i s'aveasparpaiè nelle varie liste, sta olta el par che i semeta tutti insieme. Ci sa che qualche d'uno no elpassa! Mi vorrea saver parchè questi par tri anni itromba el Comune fra na concession edilissia e l'al-tra, e quando l'è ora de elessioni ghe se sveia lacossiensa civica?""Beh, beh, adesso fela finia, che el savì che no voimia che se parla de politica da mi …" intervienebruscamente l'anziana ostessa, servendo l'enne-simo giro de rossi ad uno dei tavoli, e mentre rac-coglie i vuoti sollecitando del nuovo consumo, esvuota i portacenere stracolmi, ti si rivolge controdicendoti: "... e ti, le siè mesi che non te te fè vedare te vegni ancò a rompar i ….!". A te, che dopoaver semplicemente ammiccato al Comitato del Car-nevale, non era stato concesso di aggiungere altroe ciò nonostante ti trovi l'onere di aver scatenatouna guerra politica, non rimane altro che finire ilbicchiere e tornare a casa a prenderti il resto dallamoglie.

La Sietta

[email protected]

maschera!". In sala la tensione cresce, perché ladiscussione si porta sul piano politico, di solito at-tentamente evitato perché sempre causa di violentiscontri, prima ancora che qualcuno decidesse di di-videre il popolo elettore in centrodestristi e centro-sinistrosi."Sa vorresito dir? Ti te seto mai impegnà en politi-ca? Eto mai fato qualcosa par i altri? Par ben chete faghe te tol sempre da dir!". Il brusio di fondoaumenta, mentre proporzionalmente cala il ritmodelle giocate alle carte nei vari tavoli. "Mi so soloche na olta el Sindaco e i asessosori l'era genteben volua, che tutti i conossea par gente timorà deDio, persone con esperienza par decidar e riconos-sar i problemi dove i piassè non i le vede. I era pri-ma de tutto gran laoradori e persone colte, de soli-to le più colte del paese. Adesso me par che non lafunziona più cossì!".A questo punto la partecipazione al dibattito èpressoché totale, e dai tavoli ai quattro angoli dellasaletta arrivano i vari contributi anche se non man-ca qualche "va en mona, zuga e tasi li" daparte di chi di politica e discussioni non ne vuol sa-pere. "Te parle ben ti, e ci ghe metteto? Te cate isoliti quattro encarognè che dopo aver proà lacarriera politica in provincia, en region, su na care-ga piuttosto che su n'altra i se contentarea de di-

Ultima puntata con i termini dialettali tipici del no-stro parlato contadino, rubrica che ci ha accompa-gnato in questi due anni. Speriamo di avervi fattocosa gradita e siamo anche sicuri che qualche pa-rola sarà rimasta nella vostra memoria.Spesso si usa dire... come diceva mio nonno...Questo è comodo per presentare alcune paroledialettali, che anche davanti ad un gruppo di “veriitaliani”, fa sempre il suo effetto.Anzi ci sono delle parole che rafforzano il concettoe vi assicuriamo, sono molto più efficaci!Elena ha inviato un bellissimo documento che inquesti ultimi 3 numeri abbiamo pubblicato. Ecco a voi l’ultima parte!

A macarina/A maca: gratis, ma nel senso nega-tivo del termine (a sbafo).Bìgolo de la pansa: ombelicoDo sverselè sul muso: una sberla molto violen-ta in piena faccia.Par omo: a ciascuno, a tutti e due.'na nina de quel che se ghe dir: significa: unpo' di riguardo, un po’ di modo/maniera (per co-se, persone,)

cisà 'ndo' garò le gambe: chissà dove sarò(riferito ad un lasso di tempo)guai ci arfia: guai a chi respira. Usato anche perfar star zitti.Te me cave l'arfio (o il fià): mi togli il respiro,nel senso che "sei pesante".Non essere né da T né da U: né bello né brut-to, indefinito.Malmaùro: immaturo.Nar a sbrindolo, zinzolar: andare a spasso.Roeo: groviglio, far confusione.Desìo: una grande quantità, enorme.Stagnàr/paròl: pentola in rame usata per cuo-cere la polenta;Tabar: tabarro: ampio mantello.Rebalton: scivolone.El mol del pan: la mollica del pane.Parer stranio: fuori posto, fuori luogo. Detto dicosa, di persona non in ordine.O massa, o miga: o troppo, o niente.Nissoi: lenzuola.Foretta: cuscino, guanciale;

Gianluigi Mazzi ed Elena Recchia

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Mister Lugagnano 2002Ultimi due mesi per votare

E così ci avviciniamo a grandi passi alla proclamazione del nostro misterpaesano. E il numero dei pretendenti è salito addirittura a 91! Le votazioniavranno termine domenica 9 giugno 2002 alle ore 24.00 e nel numerodel Baco in edicola dal 29 giugno vi daremo conto della classifica definitivacon proclamazione del vincitore. Al vincitore verrà poi consegnato un atte-stato e andremo a sentire le sue reazioni che pubblicheremo, con foto, sulnumero successivo del Baco.Vi ricordiamo che per votare è sufficiente che mandiate un SMS al numero 338 5936472, una e-mail al-l'indirizzo [email protected] o una lettera in via Beccarie 48, indicando solo nome, cognome e etàdel vostro prescelto. Unico requisito richiesto ai mister in gara è quello di essere residenti a Lugagnano.

LA CLASSIFICA PROVVISORIA

1. Andrea Lisbona..............................anni 19 voti 45Silvio Campara................................anni 22 voti 45

2. Corrado Busatta.............................anni 36 voti 383. Michele Merzi .................................anni 25 voti 374. Antonino Iamundo.......................anni 20 voti 345. Alessandro Bottura.......................anni 29 voti 336. Paolo Bietek Giardini....................anni 25 voti 31

Beniamino Bendinelli ...................anni 61 voti 317. Alessio Lavarini...............................anni 20 voti 28

Mario Nichele .................................anni 54 voti 288. Saverio Parretti ...............................anni 30 voti 269. Maurizio Coati ................................anni 23 voti 25

10. Giuliano Turrini ..............................anni 38 voti 2311. Corrado Danieli..............................anni 28 voti 17

Riccardo Faccincani......................anni 34 voti 1712. Alessandro Busatta .......................anni 39 voti 1613. Matteo Giusti ..................................anni 19 voti 1514. Flavio Brunelli .................................anni 30 voti 1415. Fabio Liber.......................................anni 24 voti 11

Gianfranco Dalla Valentina .......anni 32 voti 1116. Luigi Tomelleri ................................anni 63 voti 10

Mario Gabos ...................................anni 29 voti 1017. Alberto Gisleni................................anni 34 voti 9

Enrico Santi .....................................anni 41 voti 9Gianluca Alberti .............................anni 32 voti 9Josè Zandotti ..................................anni 35 voti 9Luca Dal Barco ...............................anni 31 voti 9Massimo Gasparato......................anni 40 voti 9Pierluigi Fior ....................................anni 39 voti 9Pietro Briggi ....................................anni 16 voti 9Roberto Cerpelloni........................anni 23 voti 9

18. Aldo Zandonà ................................anni 49 voti 8Andrea Mattuzzi ............................anni 21 voti 8Ottone Mazzi ..................................anni 46 voti 8

19. Severino Danieli .............................anni 55 voti 7

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Largo agli Over!

Non ve ne possiamo rivelare il nomema va fatto sicuramente notare che

tra i candidati al titolo di MisterLugagnano 2002 si trova anche

l'illustre vincitore della prestigiosaPalma d'Oro de

"Il Più Baciato del Lago 1975".La caccia è aperta…

20. Andrea Zilio.....................................anni 25 voti 6Marco Signorato ............................anni 39 voti 6Luciano Cacciatori.........................anni 55 voti 6Roberto Brunelli .............................anni 27 voti 6

21. Albino Mascalzoni.........................anni 55 voti 5 Cristian Cerpelloni .........................anni 26 voti 5Fausto Mazzi ...................................anni 50 voti 5Gabriele Bertucco .........................anni 27 voti 5Luca Cordioli ...................................anni 29 voti 5Manuel Posenato ..........................anni 33 voti 5Massimiliano Busatta ...................anni 34 voti 5Simone Girelli .................................anni 22 voti 5

22. Daniele Badin.................................anni 21 voti 4Filippo Zendrini .............................anni 26 voti 4Gianluigi Mazzi ..............................anni 33 voti 4Gianmichele Bianco .....................anni 37 voti 4Gianpaolo Taia Marchesini ........anni 34 voti 4Giuseppe Musolla .........................anni 33 voti 4Jonathan Tacconi .........................anni 21 voti 4Luca Sona ........................................anni 38 voti 4Massimo Mancini ..........................anni 36 voti 4Sergio Spada...................................anni 40 voti 4Riccardo Isacchini .........................anni 29 voti 4Simone Tomaroli ...........................anni 25 voti 4

23. Aldo Caleffi......................................anni 39 voti 3Aleardo Gabos...............................anni 26 voti 3Andrea Falsarolo...........................anni 18 voti 3Cristiano Silvestri............................anni 32 voti 3Elia Mazzi .........................................anni 25 voti 3Gaetano Bissoli ..............................anni 43 voti 3Gianni Cacciatori...........................anni 41 voti 3Gino Brentegani............................anni 36 voti 3Michele Montresor........................anni 22 voti 3Paolo Fasoli .....................................anni 25 voti 3Valeriano Olivo..............................anni 22 voti 3

24. Bruno Bertozzi ...............................anni 44 voti 2Fabio Varotti...................................anni 35 voti 2Lino Tomelleri.................................anni 45 voti 2Luca Fasoli.......................................anni 33 voti 2Luca Pasini.......................................anni 36 voti 2Luca Vantini....................................anni 18 voti 2Mario Salvetti ..................................anni 33 voti 2Mauro Righetti ...............................anni 30 voti 2Mirko Coati ......................................anni 25 voti 2Riccardo Valle.................................anni 22 voti 2Stefano Ferrian ..............................anni 32 voti 2

25. Alessandro Conti...........................anni 28 voti 1Cristian Benedetti..........................anni 26 voti 1Fabio Gasparato............................anni 32 voti 1Giulio Benedetti.............................anni 32 voti 1Luca Lonardi...................................anni 30 voti 1Luigi Residori ..................................anni 43 voti 1Maurizio Benedetti .......................anni 44 voti 1Renato Dal Pozzo..........................anni 56 voti 1Roberto Merzi.................................anni 33 voti 1Sergio Boldo ...................................anni 41 voti 1

Classifica aggiornata al 19 aprile 2002 alle ore 01.00.

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Alla preparazione di questo numero hanno partecipato:Angela Cottini, Antonio Carcereri, Chiara Buttini, Cristiano Silvestri, Danila Mazzi,

Doriano Benedetti, El Bacan, Elena Recchia, Enrico Olioso, Ester Mazzi,Faye & Fanny, Gianfranco Dalla Valentina, Gianluigi Mazzi, Gianmichele Bianco,

Giorgio Bendinelli, I ragazzi delle Scuole Medie, Ivo Cambioli, La Sietta, Letizia Palatini,Luca Fasoli, Manuel Posenato, Mario Pachera, Mario Salvetti, Massimo Adamoli, Massimo De Rossi,

Massimo Gasparato, Matteo Buttini, Natascia Arduini, Raffaello Cristini, Romeo Mazzi,Simonetta Tinazzi, Stefania Paon, Vanna Mazzi, Vera Tomelleri e Veronica Fenzi.

Il dodicesimo numero de Il Baco da Seta è stato stampato in 900 copie.Data di stampa: 19 aprile 2002