bs 04 2005 - Banca dello Stato del Cantone Ticino · quanto gli analisti avessero ipo- ... molti e...

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S OMMARIO L’EDITORIALE PAG 2 E 3 L’importanza di crescere insieme LA CLIENTELA PAGG 3 Incontro con Rocco Cattaneo di City Carburoil L’ENTE PUBBLICO PAG 4 E 5 Incontro con Paolo Rossi Direttore dell’Azienda Elettrica Ticinese ICOLLABORATORI PAG 6 E 7 Due storie di vita: Mary Bernardasci e Pierluigi Pellandini IL TERRITORIO PAG 8 Le nuove succursali di Chiasso e Locarno IL RISPARMIO 3 PAGG 9 Pensate al futuro con BancaStato LE SPONSORIZZAZIONI PAG 10 E 11 Vicino ad arte e cultura, spettacolo e sport L’AGENDA PAG 12 NO. 2 - 2006 NEWS MAGAZINE DELLA B ANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO BancaStato partner ideale per aziende pubbliche e private Crescere insieme ALLE PAGINE 2 E 3 ALLE PAGINE 2 E 3

Transcript of bs 04 2005 - Banca dello Stato del Cantone Ticino · quanto gli analisti avessero ipo- ... molti e...

SOMMARIO L’EDITORIALE PAG 2 E 3L’importanzadi crescere insieme

LA CLIENTELA PAGG 3Incontro conRocco Cattaneodi City Carburoil

L’ENTE PUBBLICO PAG 4 E 5Incontro con Paolo Rossi

Direttore dell’AziendaElettrica Ticinese

I COLLABORATORI PAG 6 E 7Due storie di vita:Mary Bernardasci ePierluigi Pellandini

IL TERRITORIO PAG 8Le nuove succursalidi Chiasso e Locarno

IL RISPARMIO 3 PAGG 9Pensate al futurocon BancaStato

LE SPONSORIZZAZIONI PAG 10 E 11Vicino ad arte e cultura, spettacolo e sport

L’AGENDA PAG 12

3NO. 2 - 2006NEWSMAGAZINE DELLA BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO

BancaStatopartner idealeper aziendepubblichee private

Crescereinsieme

ALLE PAGINE 2 E 3ALLE PAGINE 2 E 3

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l’editorialedi DONATOBARBUSCIAPRESIDENTEDELLA DIREZIONEGENERALE

L’importanza dicrescere

insiemeCaro lettore,

nell’ultimo numero diBancaStato News avevo

solo brevemente accennato all’e-voluzione degli affari dell’Istitutoin vista della prossima pubblica-zione del Rapporto d’esercizio2005. Non è mia intenzione di-lungarmi troppo su cifre e bilan-ci, ritengo comunque doverosopresentare, anche se in modo sin-tetico, i risultati conseguiti dopoun anno di intenso lavoro.In un contesto macroeconomicosostanzialmente positivo, carat-terizzato da mercati finanziarisvizzeri ed esteri più forti diquanto gli analisti avessero ipo-tizzato, da tassi d’interesse a bre-ve e medio termine mantenutisia livelli modesti, abbiamo regi-strato una progressione soddisfa-cente degli utili, in linea con l’e-voluzione positiva degli ultimianni. Rispetto al 2004, infatti, ab-biamo conseguito un migliora-mento sia dell’utile lordo che del-l’utile netto. Il buon andamentodegli affari è dimostrato dallo svi-luppo complessivo dei crediti neiconfronti della clientela che, inaumento del 4,7%, sfiora i 6 mi-liardi. Da rilevare, in particolare,la crescita dei crediti ipotecari,storicamente la nostra principaleattività, la cui voce di bilancio si èattestata a 4,84 miliardi, con unacrescita del 4,8%. I risultati ottenuti nella primaparte del 2006 sono buoni: neiconfronti dei primi mesi dello

scorso anno, i ricavi netti sonocresciuti e i costi d’esercizio sonorimasti sostanzialmente stabili.L’utile lordo ha quindi segnatouna buona crescita. Il totale deicrediti, come pure il totale degliimpegni nei confronti della clien-tela, hanno anche segnato un di-screto aumento. Un’ultima osservazione perquanto riguarda la pubblicazionedel Rapporto annuale 2005: que-st’anno ci sono state due grandinovità, l’introduzione di un nuo-vo capitolo sul governo d’impre-sa (Corporate Governance) e lapubblicazione in allegato del pri-mo Bilancio sociale ambientale,che stanno ad indicare una politi-ca di comunicazione sempre piùtrasparente. Invito quindi tutticoloro fossero interessati, a con-sultare la documentazione com-pleta presente nel portale Banca-Stato.

Crescere insieme: questo è ilmotto in cui crediamo, promos-so dall’Unione delle Banche Can-tonali Svizzere, e al quale dedi-chiamo l’intero numero. Le pagi-ne seguenti, riportano testimo-nianze concrete - diverse nel lorogenere - di lunghe e fruttuose col-laborazioni realizzate con il no-stro Istituto, rafforzatesi semprepiù con il passare degli anni.

Gli articoli spaziano da raccontidi vita professionale trascorsiquasi interamente in BancaStato,a crediti accordati a clienti privatie pubblici, che in BancaStato han-no creduto e investito il propriocapitale permettendoci di accom-pagnarli per decine e decine di an-ni. Ricordiamo anche le grandimanifestazioni sponsorizzate asostegno dell’economia ticinese,che il grande pubblico associa daanni a BancaStato. Crescere insieme significa anchecrescere nel territorio, cambian-do veste attraverso un rimoder-namento degli stabili. Ne sonol’esempio la ristrutturazionedella succursale di Chiasso, do-ve i lavori termineranno nell’au-tunno dell’anno prossimo, o ilrecente acquisto dell’edificioPalazzo Regina, collocato alcentro di Locarno, a due passida Piazza Grande e dal lago.Queste due operazioni sono ladimostrazione che BancaStatointende investire nelle regioniperché crede nelle loro poten-zialità di sviluppo. Siamo convinti che la chiave delsuccesso, che favorirà un incre-mento duraturo della redditivitàe dell’efficienza - a beneficio deinostri collaboratori e dei nostriclienti - sia proprio il lavoro disquadra, il perseguire un obietti-vo comune con impegno e co-stanza verso nuovi e sempre piùambiziosi traguardi.Buona lettura a tutti!

BUONI RISULTATI IN LINEA

CON L’EVOLUZIONEPOSITIVA

DEGLI ULTIMI ANNI

E ALL’INSEGNA DI UNA

POLITICA DICOMUNICAZIONE

SEMPRE PIÙTRASPARENTE

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la banca e la clientela

“La cosa più importan-te è costruire e man-tenere un rapporto

di fiducia con il proprio partnerbancario. BancaStato accom-pagna le nostre iniziative e iprogetti con estrema attenzio-ne e si è dimostrata fedele an-che nei momenti meno felici,inevitabili nella vita imprendi-toriale. Di questo le siamomolto riconoscenti”.Rocco Cattaneo, amministra-tore delegato della City Carbu-roil di Rivera, parla del suo la-voro con entusiasmo. Con Ban-caStato ‘pedala’ insieme da an-ni, proprio come ha fatto sullebiciclette, la sua “immensa pas-sione”, che lo ha portato ad es-sere un personaggio, arteficecon altri amanti del pedale diquei campionati del mondo sustrada a Lugano nel 1996 e dimountain-bike che si svolsero aLugano e sul Tamaro nel 2003.“L’imprenditore - dice - è un es-sere irrequieto, creativo. I pro-getti sul tavolo sono sempremolti e solo pochi si possonorealizzare. Il credito bancarioaiuta le piccole e medie impre-se a realizzarne il più possibile.In ogni caso è indispensabile

ziato a muoversi con molto ri-tardo e nel confronto con altricantoni o nazioni ha ancoramolta strada da pedalare!”.Nasceranno nuovi campionidel pedale ticinesi? “Penso chedi segreti non ce ne siano. Lapassione è la prima cosa: la vo-glia ogni giorno di prenderequesto favoloso mezzo di tra-sporto che ti dà un enormesenso di libertà. La pazienza ela costanza: i risultati arrivanodopo anni di duro lavoro. Se aquesti elementi si aggiungonoadeguate doti fisiche, ecco chenasce il campione”.Ma perché ciò avvenga occorreche dietro le quinte ci siano or-ganizzazione, club, supporti,sponsor.Il Ticino ciclistico, suggeriscel’imprenditore, ha bisogno ur-gentemente di due cose. La pri-ma: i cicloamatori devonomaggiormente impegnarsi atrasmettere la loro passione aigiovani. La seconda: la creazio-ne di un circuito chiuso al traf-fico in modo permanente dellalunghezza di 2-3 km dove gran-di e piccini possono girare intutta tranquillità. “Non misembra di chiedere molto”.

un'accurata valutazione dei ri-schi tra cui anche il possibilerincaro del costo del denaro”. La sua azienda familiare, fon-data nel 1953 dal padre EgidioCattaneo, è attiva nei seguentisettori: distribuzione di carbu-ranti in tutta la Svizzera attra-verso una rete propria di 27 sta-zioni di servizio con CityShope CitySnackbar con marchioAgip, distribuzione di gas pro-pano nella Svizzera italiana,servizi logistici di carburantinei depositi di Rivera e Bironi-co. Il gruppo City occupa at-tualmente, nei diversi settoriaziendali, 240 persone.Quando il lavoro lo consente,Rocco inforca ancora la suaamata bicicletta. E del pedaleparla sempre con grande ardo-re, anche perché, dopo i mon-diali di mountain-bike, toc-cherà a Mendrisio nel 2009 fre-giarsi di un altro grande avve-nimento: i campionati mondia-li su strada. “La scelta di Mendrisio è laconferma di una grande tradi-zione. Per la quinta volta ap-prodano in Ticino i Mondiali diciclismo: Lugano 1953, Men-drisio 1971, Lugano 1996 e Lu-

gano - Monte Tamaro 2003. Danoi il ciclismo è molto di piùche una semplice disciplinasportiva”. In sordina, se si vuole, senzaclamori apparenti, il ciclismoticinese è cresciuto molto inquesti ultimi anni. I Club cantonali fanno un gros-so lavoro. Il fatto che negli ulti-mi decenni diversi corridori ti-cinesi siano arrivati al profes-sionismo, e con successo, ne èla prova. Secondo Cattaneo, però, lapratica del ciclismo sta comun-que vivendo una fase “parados-sale”: mentre a livello giovani-le si fa molta fatica a stimolarei ragazzi a pedalare (per la con-correnza delle altre disciplinesportive e la paura dei pericolisulle strade), a livello amatoria-le si assiste ad un vero boom,soprattutto dai trent’anni in su. “Una cosa è certa - riprende -bisogna lavorare ancora mol-tissimo per rendere le stradecantonali e comunali più sicu-re. A chi usa la bicicletta persport, svago o come semplicemezzo di trasporto è necessa-rio dare maggior protezione.Da questo lato il Ticino ha ini-

bisognapedalareNel lavoro come in bici

ROCCO CATTANEOAMMINISTRATORE

DELEGATO DI CITY CARBUROIL

DI RIVERA

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“La nostrasfida

grossista è ormai aperto ed in-tegrato.Il fatto che questo processo nonsia stato finora regolato da unquadro legislativo pertinente,ha però determinato delle con-dizioni di ineguaglianza, in par-ticolare per quanto riguardal’accesso alle reti, a detrimentodelle società medie, medio/pic-cole, quali Aet: “La nuova legi-

“L’Azienda ElettricaTicinese (Aet) hada sempre avuto

un rapporto importante conBancaStato. Ambedue le azien-de dipendono dal medesimoproprietario, il Cantone, edoperano per questo in base aduna comune filosofia azienda-le, che mira a creare e sviluppa-re know how e funzioni direzio-nali a sostegno della piazza eco-nomica ticinese”. Che l’energiasia un asset strategico per il go-verno cantonale, è storicamen-te assodato. L’energia idroelet-trica, in particolare, che il terri-torio dona copiosamente, co-stituisce un punto di forza del-l’intero sistema economico. Va da sé che Paolo Rossi, diret-tore generale dell’Azienda Elet-trica Ticinese, parli di “rappor-ti fiduciari tra BancaStato edAet immediati”. Naturalmente, essi non si svol-gono su base esclusiva, ancheper evitare concentrazioni ec-cessive e ripartire conveniente-mente i rischi che derivano dal-le rispettive attività. “BancaSta-to è comunque di gran lunga ilprincipale partner finanziariodi Aet”, conferma il direttore.Aet è un produttore ed un‘grossista’ dell’energia elettricache, dunque, non opera nelladistribuzione agli utenti finali.Nel contesto operativo in cui simuove, il mercato è di fatto li-beralizzato ed integrato a livel-lo internazionale, anche se per-mangono, fino all’assunzioneanche in Svizzera di regole legi-slative, zone d’ombra che ren-dono la condizione dell’Azien-da Elettrica Ticinese più debo-le. “Se vuole mantenersi comesoggetto autonomo, limitandonel contempo ai propri utenti irischi derivanti dalla chiusurasul proprio mercato regionale,Aet ha dovuto elaborare unanuova strategia rispetto al pas-sato”, spiega Rossi. Essa deveinfatti fronteggiare una crescitacontinua della domanda, men-tre la sua capacità produttiva èrimasta costante. La conse-guenza è un’erosione del pro-prio grado di autocopertura delfabbisogno ticinese. Questo fat-to è ulteriormente aggravatodalla concentrazione geografi-ca e tecnologica delle fonti diproduzione di Aet. Basta unasiccità persistente (come quellain corso da 2 anni) che Aet è co-stretta ad acquistare grandiquantità di energia dal mercatoper sopperire alla mancata pro-duzione propria. Essa, non di-spone inoltre su larga scala di

alcuni prodotti, come l’energiadi banda, quella che fa funzio-nare il frigorifero per intender-ci, che acquista integralmenteda grossisti terzi. “Questa cre-scente dipendenza dal mercato,riduce la sicurezza dell’approv-vigionamento del Ticino e loespone al rischio di forti oscilla-zioni dei prezzi”, precisa il di-rettore. Per parare questi rischi,Aet ha intrapreso un’importan-te politica di investimenti in Ti-cino ed all’estero (più di 300 mi-lioni di franchi da investire neiprossimi anni, di cui la maggiorparte nel nostro Paese) al finedi aumentare il grado di auto-copertura dell’approvvigiona-mento ticinese e diversificare iprodotti generati.Il mercato elettrico internazio-nale, poi, è fortemente cambia-to. La liberalizzazione ha inve-stito tutti i paesi ed il mercato

PAOLO ROSSIDIRETTORE GENERALEDELL’AZIENDA ELETTRICATICINESE (AET)

“BANCASTATO È DI GRAN LUNGA IL PRINCIPALEPARTNERFINANZIARIO DI AET”

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è investire”

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la banca e l’ente pubblicoIL DIRETTORE

GENERALE FA IL PUNTO

SU PRESENTE E FUTURO

DELL’AZIENDAELETTRICA

TICINESE

slazione in discussione alle Ca-mere Federali - spiega ancoraRossi - dovrebbe però limitare egovernare questo strascico del-l’oligopolio privato, che fa ma-le sia al mercato in generale chealle regioni periferiche in parti-colare”.Fare energia, comporta investi-menti rilevanti: la tecnologiacorre e occorrono molti soldiper stare al passo.La componente finanziaria èessenziale per programmare gliinvestimenti, gestire le attivitàday by day, governando nel con-tempo la liquidità. In questosenso sembra definitivamentetramontato il periodo in cui leaziende elettriche potevanooperare, in regime di autofi-nanziamento, l’insieme degliinterventi. Rossi precisa che “il ricorso a si-stemi di finanziamento, ancheinnovativi e l’uso di prodotti diprotezione, in particolare perquanto riguarda gli acquisti sulmercato a termine, sono dive-nuti competenze necessarienella gestione delle nostre atti-vità. L’innovazione tecnologicaè un fattore rilevante per deci-dere sugli investimenti da ope-rare. In effetti nel settore elet-trico i tempi di ammortamentodegli impianti sono molto lun-ghi (da 20 a 40 anni). Durantequesto lasso di tempo progressidecisivi potrebbero essere fattinel campo delle celle a combu-stione o di altri veicoli per la ge-nerazione locale di energia”. Questa evoluzione potrebbecambiare drasticamente il ruo-lo e la funzione delle aziendeelettriche, il cui mercato passe-rebbe da un sistema fortementecentralizzato (costruito sugrandi impianti di produzione)ad un sistema decentralizzato,in cui l’azienda sarebbe chiama-ta ad integrare produzioni econsumi di terzi. Se vogliamofare un paragone con l’infor-matica, questo passaggio è assi-milabile a quello dai grandi ap-parecchi per la gestione dei si-stemi di calcolo, al Pc casalingo.

alle aste di capacità (cioè le astein cui vengono messe in “ven-dita” capacità di trasporto sutratte in cui la domanda superal’offerta) tra la Francia e l’Ita-lia, che ha permesso all’azien-da di acquisire con anticipo ilknow how e di concorrere consuccesso all’acquisizione dipossibilità di trasporto tra laGermania e la Svizzera, canalenecessario all’approvvigiona-mento quotidiano del nostroCantone. In secondo luogo, lacreazione insieme ad alcunioperatori della piazza finanzia-ria ticinese di opportunità di in-vestimento per risparmiatoriistituzionali. Come sarà Aet tra venti otrent’anni? Paolo Rossi nonlegge la sfera di cristallo ma siaccontenterebbe “… di vederlain buona salute e capace di rac-cogliere la sfida di gestire inmodo autonomo, e nell’inte-resse dei cittadini ticinesi, il re-cupero delle acque di Maggia,Blenio e Verzasca alla fine del-le concessioni di 80 anni rila-sciate nell’immediato dopo-guerra. In questo senso stiamooperando, nel solco dello “spi-rito della Biaschina” che neglianni 50 portò alcuni politicilungimiranti alla coraggiosascelta di creare l’Aet”.

ga di una forte coscienza socia-le. Interessante notare come itraders ritengono che essa stiacostruendo con successo unarete di relazioni internazionali.I limiti, sempre a detta dellepersone intervistate nell’inda-gine, sono rappresentati dall’e-sigua taglia dimensionale, dallapercezione (a mio modo di ve-dere esagerata) di un controllopolitico sulle nostre attività el’ancora esigua presenza oltreGottardo”. Al di là delle lodiraccolte, a Rossi interessa so-prattutto focalizzare i difettiper eliminarli o limitarne la pe-ricolosità. In questo senso, Aetha avviato il più volte citatoprogramma di investimenti esta discutendo con partner affi-dabili la costruzione di catenecommerciali.Ma nel mercato dell’energiaconta sempre di più la flessibi-lità, la dinamicità… “Mi pareche Aet incarni un modello di-namico di azienda, aperta alrinnovamento del modo di fareimpresa nel proprio core busi-ness, - precisa il direttore - al-l’acquisizione di nuove espe-rienze ed al sostegno ad attivitàinnovative collegate con ilrafforzamento della piazzaeconomica ticinese”. Due esempi. La partecipazione

Saper prevedere la lunghezza diquesto passaggio dalle tecnolo-gie tradizionali a quelle nuove egestirlo al meglio (visto che nelfrattempo bisogna comunquecostruire nuovi impianti per ri-spondere ai bisogni della so-cietà), implica un’attenzioneparticolare all’innovazione eduna sua comprensione, anchein termini di impatti economi-ci. Recentemente, Aet ha effettua-to un’indagine di mercato permonitorare il grado di soddisfa-zione della propria clientela.L’indagine di mercato ha rile-vato come i punti di forza diAet siano rappresentati dall’af-fidabilità nelle forniture, l’at-teggiamento dinamico, inno-vativo ed orientato al mercato:“In questo senso i nostri part-ners ritengono che Aet siaaperta al dialogo e che dispon-

AFFIDABILITÀ NELLEFORNITURE,ATTEGGIAMENTODINAMICO ED ORIENTATO AL MERCATO SONO I PUNTI DI FORZA DI AET

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Lei, Mary Bernardasci,membro di direzione diBancaStato, è una delle di-

rigenti più alte in grado della fol-ta delegazione femminile - circa200 donne - dell’Istituto. Lui,Pierluigi Pellandini, da 42 anniin banca, membro di direzione,si occupa dei servizi operativi,che in pratica vuol dire trafficodei pagamenti (in Svizzera e suestero), amministrazione titoli,back office borsa e divise.Due storie professionali che s’in-crociano, e che sono un bell’e-sempio da raccontare, di comedentro una banca si possa vivere,chi serenamente fino alla sogliadella pensione “senza alcun rim-pianto”, come afferma Pellandi-ni; chi coltivando anche le pro-prie passioni, oltre che svolgen-do il lavoro che gli compete, co-me Bernardasci, che cura alcuneattività culturali dell’Istituto, apartire dall’importante pinaco-teca forte di centinaia di quadri esculture.“La presenza femminile sul po-sto di lavoro, sia essa una bancao un altro ambiente professiona-le, è essenziale: garantisce equi-librio, cortesia, relazioni umanepiù complete”, osserva la diri-gente. Un ruolo, quello di Ber-nardasci, segretaria del Consi-glio di amministrazione, spicca-tamente femminile: garantireagli incontri ufficiali, alle cele-brazioni, agli eventi, la perfezio-ne dell’accoglienza, l’etichettache si conviene. “Che in Banca -aggiunge - non è un accessorioinutile, un orpello, ma fa partedella capacità di rapportarsi, indefinitiva, con la clientela”.Non nasconde che il percorso al-l’interno dell’Istituto è stato lun-go e faticoso. “Affermarsi nelmondo del lavoro per una donnaè sempre più difficile. Fino a po-co tempo fa, c’era molta più dif-fidenza sulle capacità di una don-na di potersi ritagliare un ruolodirigente. Certamente, se nonfossi stata donna, la mia carrierasarebbe stata più rapida…”. Ac-qua passata. Nessuna amarezza,

ficenza di Cavaliere dell’Ordinedella Stella della Solidarietà Ita-liana.Un grande amore per la musicae un grande amore per l’arte.BancaStato, sotto il suo dinami-co impulso, ha ampliato e quali-ficato la pinacoteca: una colle-zione che, pur essendo prevalen-temente dedicata all’arte del no-stro Cantone tra Ottocento eNovecento, vanta artisti di pri-missimo livello svizzero, tra cuiCuno Amiet e Ferdinand Hodler.“La mia esperienza professionaleè stata fin qui densa di soddisfa-zioni”. La Banca - osserva Ber-nardasci - è tuttavia molto cam-

Di qui, una smodata passioneper la musica lirica che ha porta-to Mary Bernardasci a prenderele redini dell’Associazione Amicidella Scala, Lugano. Un sodali-zio che oggi conta ben 300 asso-ciati, il cui successo si deve ingran parte alla dedizione della‘signora della lirica’ ticinese. Ca-pace, lei, di portare al Palazzodei Congressi di Lugano il mae-stro Riccardo Muti a dirigerel’orchestra giovanile “LuigiCherubini”. Per il suo impegno afavore dell’Associazione, nel2005 il Presidente della Repub-blica italiana, Carlo AzeglioCiampi, le ha conferito l’onore-

però. Nessun rimpianto. “Sonograta a BancaStato per quelloche mi ha dato, sia in terminiumani che professionali. Sonoentrata come segretaria del diret-tor Giacomo Cattori, ma il mioprofilo professionale, con l’arri-vo del direttor Romano Mellini,si configurò subito come quellodi un’assistente del direttore, enon solo di una segretaria”.Una carriera giocata sempre conun occhio… fuori dalla finestra:per vedere come gira il mondo,quali gusti - soprattutto cultura-li - imperversano, cosa si muovenel mondo della musica, dell’ar-te, della società in generale.

Dalla gavettaMARY BERNARDASCI E PIERLUIGIPELLANDINI

SI RACCONTANO.RICORDI E TRACCE

DI DUE PERCORSIUMANI

E PROFESSIONALIa posizioni dirigenziali:due storie di vita

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la banca e i suoi collaboratori

PIERLUIGI PELLANDINIE MARY BERNARDASCI

MEMBRI DI DIREZIONEDI BANCASTATO

biata: nel 2000 c’è stata una verasvolta con l’arrivo della nuova di-rigenza. È partita una profondaristrutturazione che ha adeguatol’immagine e l’organizzazionedella Banca alle nuove, impegna-tive sfide del mercato”.Un consiglio? “Direi che per cre-scere insieme, occorre coinvol-gere sempre di più anche la clien-tela. Il cliente - piccolo o grandeche sia - deve essere messo nellecondizioni di vivere la ‘sua’ ban-ca come un partner familiare:giorno dopo giorno”.Pierluigi Pellandini ci tiene a ri-cordarlo: “In BancaStato sonoentrato nel 1964…”. Una vita,

insomma. A 19 anni entra incontabilità, dopo aver fatto l’ap-prendistato in azienda e reducedalle scuole di commercio. Ilprimo passaggio di carriera av-viene quando in Banca comin-ciano a entrare le prime ‘mac-chine’ vere: i calcolatori dellaIBM, che lo portano ad impara-re l’informatica, quella di alloranaturalmente, “quando erava-mo quattro giovani a imparare inuovi programmi operativi”.Un anno da pendolare su Mila-no, presso la IBM, per capire co-me si fa la migrazione dai siste-mi meccanografici e quelliinformatici.

Il secondo passaggio professio-nale avviene con l’avvento deinuovi applicativi: gli ambientiinformatici complessi in gradodi governare diverse e molteplicifunzioni della Banca. Siamo ne-gli anni ’70. “Fino al 1997 ho ri-coperto l’incarico di sostitutodel responsabile dei servizi infor-matici. Una carica tenuta fino aquando la Banca ha deciso di mi-grare sulla nuova piattaformainformatica”. E siamo ai giorni nostri. “In que-st’ultima fase mi sono occupatodi riorganizzazione e centraliz-zazione, ovvero della razionaliz-zazione dei servizi”, raccontaPellandini, che ricorda comemomento cruciale il 2000, il fa-moso millennium bug, il timoreplanetario che tutta l’informati-ca mondiale finisse per impallar-si e causare danni giganteschi aisistemi economici e operativi.“L’altra rivoluzione in Banca èstata internet”, aggiunge il diri-gente. Con la rete web evolvonoi sistemi di pagamento, prendo-no piede le carte di credito e ilbancomat, il controllo perifericodei conti correnti, l’e-bankinginsomma.“Non ho mai avuto voglia dicambiare banca - precisa Pellan-dini - anche se le occasioni nonmi sono mancate. Ma BancaSta-to non è un Istituto ‘grigio’, do-ve non ci sono possibilità di car-riera e soddisfazioni. A me, e adaltri come me, ha sempre dato lapossibilità di crescere. In manie-ra cadenzata, ma di crescere”.E poi ci sono i valori, in cui ‘lei’ e‘lui’ si riconoscono. I valori di unIstituto controllato dallo Stato,che ha precisi doveri verso la co-munità ticinese: spirito di servi-zio, attenzione al fattore umano,collaborazione con l’econo-mia…Cosa è cambiato? “Oggi si lavorain team”, dice Bernardasci. “Di-versamente dal passato, oggiportiamo la gente in Banca. Unavolta si stava lì ad aspettarli. Orac’è concorrenza, mercato, com-petizione. E bisogna impararead attirare la clientela”. Chechiede sempre più servizi ad per-sonam, il private-banking peresempio, per anni laterale al bu-siness della Banca cantonale. E ildomani? Per Pellandini è ancoraun anno di lavoro: “Da giugno2007 sarò in pensione. Viaggerò.Leggerò. E poi non so…”. No-stalgia? Il rischio forse c’è. Ma larisposta è altrettanto chiara daparte di entrambi: “Bisogna vi-vere con le tensioni e le novitàdel mondo”. Proprio come faBancaStato.

MARY BERNARDASCIHA PORTATO NEL

LAVORO LE PASSIONIPER LA MUSICA

E L’ARTE

PIERLUIGI PELLANDINIHA VISTO NASCERE

L’INFORMATICA IN BANCA

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la banca e il territorio

Per una banca, crescere vuoldire aumentare il numerodei clienti, la redditività, i

prodotti e i servizi, il rapportoeconomico col territorio, il pesospecifico nei mercati di riferi-mento. Non solo. Vuol dire an-che dotarsi di strutture e tecno-logie in grado di rispondere ade-guatamente alle nuove esigenzedei clienti e dei mercati finanzia-ri.“Con la ristrutturazione dellasuccursale di Chiasso e con la riu-bicazione di quella di Locarnonell’immobile di Via NaviglioVecchio, BancaStato disporrà didue nuovi gioielli della propria‘flotta’ immobiliare, costituita da24 stabili sparsi sul territorio, dicui poco meno di una ventina diproprietà”, spiega Renato Arri-goni, membro della Direzionegenerale di BancaStato e respon-sabile dell’area Logistica.Un parco immobiliare notevole,che riflette l’interesse dell’Istitu-to per il territorio.Negli ultimi anni, BancaStato havarato un programma di rinno-vamento a cominciare da Chias-so, la filiale bancaria più a suddella Svizzera.“Chiasso è una sede storica degliinizi del ‘900 - spiega AdrianBaumberger, responsabile deiservizi logistici - e necessitava diuna profonda ristrutturazione.Già nel 1973 era stato aggiuntoun corpo e si era intervenuti sul-lo stabile principale, ma ora i la-vori sono più radicali”.A cantiere finito, la sede chiasse-se si presenterà con un edificioaderente al primo, totalmentecoperto da una struttura vetratae ventilata. Anche il palazzo sto-rico subirà interventi di riqualifi-cazione, a partire dagli infissi fi-no al colore delle pareti esterne,che torneranno ad assumere latinta originaria.All’interno le novità più signifi-cative riguarderanno la creazio-ne di una sala per le operazioni dibanca-elettronica (sportelli ban-comat e plurifunzione), oltre aduna nuova sala sportello-clienti eaccesso agli uffici.“Termineremo i lavori entro il2007 - assicura Baumberger - la

Investimenti finanziari cospicui enumerosi, cantieri e interventidiversi sono programmati da Ai-rolo a Chiasso, da Dongio a Ce-vio. Chiasso e Locarno arrivanoin coda a questo riassetto: “Ov-viamente non in ragione di pre-sunte priorità, ma a causa deglioneri di intervento e di progetta-zione, e quindi dei tempi di ela-borazione e preparazione. Am-bedue i cantieri sono ora aperti ei lavori corrono a pieno ritmo”,precisa Arrigoni.L’altro importante interventostrutturale, come si è detto, ri-guarda la succursale di BancaSta-to di Locarno.L’Istituto ha acquistato l’edificioPalazzo Regina situato in Via Na-viglio Vecchio /Via Dogana Vec-chia a Locarno. Lo stabile, collo-cato al centro della Città di Locar-no a due passi da Piazza Grande edal lago, è prestigioso e ben visi-bile. È accessibile sia da Via Ra-mogna sia da Largo Zorzi, e si si-tua nelle vicinanze delle principa-li fermate dei mezzi pubblici. La sua vicinanza all’autosilo diLargo Zorzi assicura, inoltre, lanecessaria disponibilità di par-cheggi. Lo stabile è rappresenta-tivo per volumetria ed impattoarchitettonico ed è, anche graziealla sua forma monolitica, ben

prima tappa si concluderà già en-tro quest’anno”.Attraverso la riqualificazionedella propria succursale, Banca-Stato intende dare anche un con-tributo attivo al miglioramentoestetico, architettonico e funzio-nale del Corso San Gottardo, lavia che il Municipio di Chiassoha voluto pedonalizzare facen-dola diventare il ‘salotto’ dellacittà. L’intervento è, quindi, “unsegnale preciso verso la piazzabancaria di Chiasso”, che puòsvolgere ancora il suo ruolo sto-rico di riferimento finanziariosotto confine.“Il parco immobiliare di Banca-Stato - prosegue Arrigoni - rap-presenta però anche un onerenon indifferente per le risorse fi-nanziarie e per i servizi chiamatiad assumersi la gestione dei ri-spettivi edifici”.Nell’ambito dell’area Logistica,il programma di riassetto del par-co immobiliare è iniziato circaquattro anni or sono. “L’obietti-vo prioritario è quello di rivedereil tema sicurezza secondo stan-dard moderni, intervenendo sul-le infrastrutture per ridare lustro,laddove necessario, agli spazi de-stinati al nostro personale ed allaclientela”, aggiunge il responsa-bile dell’area Logistica.

integrato con le costruzioni cir-costanti.Palazzo Regina dispone di spazistrutturati e ben concepiti per losvolgimento dell’attività banca-ria. Nel passato lo stabile aveva,infatti, già ospitato le attività diun istituto di credito. “L’acquisto dello stabile è la di-mostrazione che BancaStato in-tende investire nel Locarnese enella Città di Locarno, poichécrede fortemente nelle potenzia-lità della regione. La crescita mo-strata nel settore immobiliare, irecenti segnali incoraggianti pro-venienti dal settore del turismo ele numerose iniziative imprendi-toriali e culturali, sono solo alcu-ni segnali della vitalità del Locar-nese”, sottolinea Baumberger. Gli ultimi interventi presso la se-de di Viale Guisan, per la zonaclientela in particolare, e nellostabile di Piazza Riforma a Luga-no - progetti che sono ancora so-lo a livello di intenzioni - chiude-ranno il riammodernamentodelle ubicazioni di BancaStato edi rispettivi grandi investimenti. Aconferma della volontà di man-tenere solida la presenza sul ter-ritorio cantonale, con spazi diqualità, a lungo termine e a be-neficio della vicinanza con iclienti attuali e futuri.

A Chiasso e Locarno

due gioiellidi succursale

RENATO ARRIGONIMEMBRO DELLA DIREZIONEGENERALE DI BANCASTATO

E RESPONSABILE DELL’AREA LOGISTICA

ADRIAN BAUMBERGERRESPONSABILE DEI SERVIZI

LOGISTICI

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la banca e il risparmio

Pensate al futurocon BancaStato

Risparmio 3Nel corso della vita gli obiettivie le priorità mutano a dipen-denza delle diverse situazionifamigliari. La nascita di un fi-glio, l’acquisto di una casa o ilpensionamento anticipato in-fluiscono sulla situazione patri-moniale privata. Inoltre si sti-ma che AVS, AI e Cassa Pensio-ne non basteranno a garantire ilmantenimento dello stile di vi-ta abituale durante il pensiona-mento o in caso di invalidità.Pianificando e organizzando lapropria previdenza (sicurezzafinanziaria) per far fronte allevicissitudini della vita, il fattoretempo gioca un ruolo decisivo.Risparmiare denaro per il do-mani, abbinato al reddito delcapitale investito e sfruttandole agevolazioni fiscali, contri-buiscono ad ottimizzare la vo-stra situazione finanziaria.Per creare la propria previden-za vi sono a disposizione stru-menti innovativi ad hoc perogni fase della vita.BancaStato offre ai propri clien-ti, oltre ad altri prodotti mirati,il conto Risparmio 3, una for-ma di risparmio previdenzialeper la vecchiaia e la famiglia,che garantisce una buona op-portunità di rendimento, lamassima sicurezza e che per-mette un’ottimizzazione delleimposte sul reddito e sulla so-stanza.

Realizzare il sogno di unacasa propriaGli immobili sono un investi-mento sicuro e duraturo. Il Ri-sparmio 3, è uno strumentoparticolarmente adatto all’am-mortamento indiretto delleipoteche, e quindi alla tipologiadi clientela BancaStato. Si ha lapossibilità di utilizzare il patri-monio versato sul conto perl’acquisto, la costruzione dell’a-

bitazione per uso familiare o ilrimborso di prestiti ipotecari. Ilprelevamento anticipato perl’accesso alla proprietà è possi-bile ogni 5 anni, sempre con ilconsenso del coniuge.

Investimenti in fondiLPP3 SwisscantoIl capitale accumulato sul con-to Risparmio 3 può essere uti-lizzato per diversificare il patri-monio con investimenti nel-l’ambito dei fondi LPP3* Swis-scanto (nel rispetto delle dispo-sizioni legali OPP2**) con unastrategia su misura con diffe-renziazione individuale del ri-schio. Inoltre si sfrutta l’oriz-zonte di investimento nel lungoperiodo previdenziale e si par-tecipa alle prospettive di cresci-ta dei mercati finanziari checonsente di beneficiare di unpotenziale di rendimento piùelevato.

Assicurazione rischiomorte vincolataSeparatamente, e in modo fa-coltativo, è possibile stipulareuna polizza d’assicurazione ri-sparmio vincolata SwisscantoSafe per garantire il raggiungi-mento dell’obiettivo di rispar-mio quale copertura del rischioin caso di decesso e d’invalidità,per la sicurezza della propria fa-miglia.

Il vostro consulente BancaStatorimane volentieri a disposizio-ne per ulteriori approfondi-menti.

*LPP - Legge federale sulla previ-denza professionale per la vec-chiaia, i superstiti e l’invalidità

**OPP2 - Ordinanza sulla previ-denza professionale per la vec-chiaia, i superstiti e l’invalidità

Le caratteristiche principali:

• Il Risparmio 3 è indicato per tutte le persone con un’attività lucrativa, affiliate e non affiliate ad un istituto di previdenza;

• I versamenti effettuati sono deducibili dal reddito imponibile:massimo versabile e deducibile CHF 6'192.- per le persone affiliate ad una Cassa Pensione; per le persone non affiliate, il 20% del reddito sino ad un massimo di CH 30'960.-;

• Il reddito non è soggetto all’imposta preventiva, né all’imposta sui redditi;

• Il capitale non è soggetto all’imposta sulla sostanza sino al momento del ritiro;

• Tasso variabile e preferenziale;Versamenti flessibili in base alle proprie possibilità finanziarie;

• Il patrimonio può essere ritirato dagli uomini a partire dai 60 anni e dalle donne a partire dai 59 anni.

• Il conto è senza spese e commissioni.

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DA SEMPREBANCASTATOÈ UNO DEIPRINCIPALISPONSOR DI MANIFESTAZIONIED EVENTI, SENZA LESINARE UN RILEVANTEIMPEGNONELL’AMBITOSPORTIVO

Da sempre vicino alla vitasociale e culturale can-tonale, BancaStato è

uno dei principali sponsor dimanifestazioni ed eventi, sia acarattere continuativo, che epi-sodico.Nella musica sostiene – da giu-gno in poi – Lugano Festival,con il concerto del-l’Orchestra dellaSvizzera italiana el’importante JazzA-scona New Orleans& Classics, la ker-messe musicale nella quale (dal23 giugno al 2 luglio) si possonoascoltare alcuni dei migliori ta-lenti mondiali del jazz, nei di-versi suoi generi: dal blues alsoul, dal gospel al classico.In campo artistico, BancaStatoha sponsorizzato, nello scorsoautunno-inverno a Bellinzona,una mostra di tele per bambinidel celebre pittore Chagall esvolge un importante ruolo dimecenate acquistando e colle-zionando opere d’arte di artistiticinesi, passati e contempora-nei, svizzeri e stranieri. Un’e-sposizione selezionata della va-sta pinacoteca della Banca si ètenuta a Villa Ciani a Lugano inoccasione del 90° anniversariodi fondazione dell’Istituto.L’impegno scientifico e cultura-le si esprime anche stabilmentecon adeguati aiuti economiciverso il Biopolo, il Dizionariostorico svizzero e il portale webwww.e-impresa.ch.Aiuto concreto viene anche for-nito a manifestazioni di caratte-re teatrale, come la rassegna‘Homo ridens’, e spettacolare,quale il Carnevale Rabadan diBellinzona.Numerosi, poi, gli appuntamen-

ti a carattere economico, tra cuila ‘Giornata cantonale delle im-prese’, e il ‘Business Breakfast’,ciclo di conferenze e di confron-to sui temi dell’economia realiz-zate in collaborazione con il Di-partimento cantonale delle fi-nanze e dell’economia. BancaStato è anche artefice di‘ConfronTi’, incontri a carattereseminariale che si svolgono alMonte Verità, dedicati al lavoro,all’occupazione e alla crescitaeconomica, realizzati in collabo-razione con l’Istituto di ricercheeconomiche (IRE).BancaStato esprime, poi, un ri-levante impegno nell’ambitosportivo. Da alcuni anni sostie-ne in qualità di sponsor princi-pale il prestigioso torneo inter-nazionale del Tennis Club Lidodi Lugano, BancaStato Challen-ger, che nel 2004 è stato nomi-nato quale miglior Challengerdel mondo nel circuito tennisti-co Atp.In maniera continuativa, inol-tre, la Banca è sponsor dell’As-

sociazione Calcio Bellinzona,dell’Hockey Club Ambrì Piotta,dell’Hockey Club Lugano (an-che della squadra giovanile) edella Federazione di Sci dellaSvizzera Italiana (FSSI).

Al presidente della FSSI, EnzoFilippini, BancaStato News harivolto alcune domande per ca-pire quale sia il ‘fil rouge’ che le-ga un istituto bancario ad unafederazione sportiva.Presidente Filippini, com’ènata la collaborazione tra laFederazione Sci della SvizzeraItaliana (FSSI) e BancaStato?“La Federazione era alla ricercadi uno sponsor con disponibilitàverso lo sport in generale e conle necessarie possibilità finanzia-rie. Abbiamo preso contatto conil servizio marketing di Banca-Stato, dove abbiamo trovato su-bito un’accoglienza favorevole”.In che cosa consiste tale colla-borazione? “Da parte della Banca si tratta diun importante sostegno finan-

spettacolo e sportVicini ad arte e cultura,

ENZOFILIPPINIPRESIDENTEDELLA FEDERAZIONESCI DELLA SVIZZERAITALIANA (FSSI)

la banca e le sponsorizzazioni

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“SPERO CHE CHISI OCCUPA DELMARKETINGTURISTICO RIESCAA SOLLECITARELE INFRASTRUTTUREAFFINCHÈRICHIAMINO UNTURISMO DIVERSO”

ziario sull’arco di quattro anniche speriamo di prolungare. LaFSSI da parte sua, si è impegna-ta a rendere visibile l’immaginedella Banca in tutte le sue atti-vità: il logo di BancaStato è ap-plicato sull’abbigliamento degliatleti e dei funzionari, su tutte lepubblicazioni ed i manifesti e sututti i pulmini utilizzati per letrasferte anche oltre Gottardo;striscioni con il logo sono collo-cati nei campi di gara ed in tuttele manifestazioni dove gli spon-sors sono convenientemente ci-tati e ringraziati. Questo mododi ricompensare il nostro spon-sor principale sarà rispettato e,se possibile, potenziato durantetutta la validità del contratto”.In generale il mondo economi-co è vicino allo sci? “Basta guardare le trasmissionitelevisive dedicate allo sci perconstatare la presenza di impor-tanti nomi del mondo economi-co: Swisscom, Audi, Raiffeisened Helvetia Patria. Lo sci è unodegli sport maggiormente pre-senti in inverno non solo nell’at-tività e nelle manifestazioni, masoprattutto nei programmi tele-visivi: logico quindi che l’econo-mia ne faccia un suo veicolopubblicitario preferito. Nel no-stro settore regionale, accantoallo sponsor principale Banca-Stato, abbiamo Aet e Win-terthur, senza dimenticare il

Cantone Ticino con il suo uffi-cio fondi SwissLos e SportTo-to”.Qual è l’impegno della FSSIverso i giovani e le scuole?“La collaborazione con il Dipar-timento cantonale dell’educa-zione è ottima e di conseguenzaanche con il mondo scolasticocantonale. Le direzioni scolasti-

che concedono abbastanza facil-mente agli atleti delle nostre se-lezioni il permesso di assentarsiper gare di sci o allenamenti, an-che fuori Cantone e all’estero. Ilgrosso problema del coordina-mento sport-studio, che eviden-temente preoccupa anche le fa-miglie, è presente anche nei di-rigenti della FSSI. La soluzioneper quanto riguarda il Cantonerisiede nella Scuola per Sportivid’Elite (SSPE) presso il CentroSportivo di Tenero, dove sonopresenti anche giovani delle no-stre selezioni regionali. Altre so-luzioni con più ampie possibilitàesistono presso il Collegio dellaSwiss-Ski a Briga o nei centri diEngelberg e Davos”.Lo sci in Ticino è sempre statomolto popolare, ma la riduzio-ne delle stazioni e lo scarso in-nevamento hanno pregiudica-to questa passione?“Lo sci è sicuramente uno deglisport più diffusi e popolari in Ti-cino, forse anche per il fatto diaver portato fior di titoli mon-diali, allori olimpici e titoli na-zionali grazie a Doris de Agosti-ni, Michela Figini e NatasciaLeonardi. La chiusura di alcunestazioni, e le stagioni non parti-colarmente ricche di neve, noncredo abbiano ridotto l’attività ela passione dei ticinesi: la mag-giore mobilità ha solo portatofuori Cantone, speriamo prov-

visoriamente, gli sciatori ticine-si”.Quali sono i principali pro-grammi di sostegno a questosport previsti dalla FSSI?“La Federazione non ha grandinovità nei suoi programmi: lavarietà dell’offerta nei diversisettori, dallo Sci alpino allo Scidi fondo e alle discipline più re-centi dello Snowboard e delFreestyle, deve solo essere man-tenuta, e, se possibile, incre-mentata con la formazione dimonitori e allenatori impegnatie competenti, con un’intensacollaborazione con tutti i 55 SciClub attivi nella regione”.Cosa ne pensa dell’inneva-mento artificiale?“Ammettendo che abbiano ra-gione i maghi della meteo - sem-pre meno neve sotto i 1.500 me-tri) - sconfessati da metà dellascorsa stagione, la soluzionedella neve programmata è sicu-ramente tale da assicurare la di-sponibilità di piste perfette an-che in mancanza di consistenti esoprattutto precoci nevicate: losci deve poter iniziare la sua atti-vità al più tardi a dicembre”.Cosa si potrebbe fare perrafforzare questo sport in Ti-cino?“Quanto si fa ora negli Sci Clube nelle scuole è già molto, ma èancora migliorabile anchequantitativamente. Uno dei ma-li dello sci in Ticino e Mesolcinaè che si vive soprattutto di sci digiornata. Non è compito dellaFSSI, ma si spera che chi si oc-cupa del marketing turistico rie-sca a sollecitare le infrastruttureaffinché richiamino un turismodiverso, a tutto vantaggio delmondo economico, che ruotaattorno allo sci”.

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0623 GIUGNO - 2 LUGLIOJazzAscona - New Orleans & ClassicsPer informazioni:www.jazzascona.ch - www.bancastato.ch

6 LUGLIO - 9 NOVEMBRBusiness Breakfast 2006 Ticino competitivo:aziende in primo piano6 luglio - "Responsabilità sociale dell'impresa",dalle 08.00 alle 10.00 presso l'Azienda agraria cantonale di Mezzana7 settembre - "Centri direzionali internazionali",dalle 08.00 alle 10.00 presso l'Azienda agraria cantonale di Mezzana5 ottobre - "Energie rinnovabili: un settore in crescita",dalle 08.00 alle 10.00 presso l'Azienda agraria cantonale di Mezzana9 novembre - "Cooperazione fra imprese nella ricerca e nell'innovazione tecnologica", dalle 17.30 alle 20.00 presso l'Azienda agraria cantonale di MezzanaPer informazioni:www.ti.ch/business-breakfast - www.bancastato.ch

16 - 29 LUGLIOTicino MusicaDomenica 16 luglio, ore 21.00, Chiesa S. Francesco a Locarno -Concerto di apertura del Festival, con serata mozartiana;Domenica 23 luglio, ore 21.00, Corte interna della Scuola magistrale di Locarno - Rappresentazione operistica in ricordo di W.A. Mozart. Première "La finta giardiniera",opera buffa in 3 atti.www.ticinomusica.com

SETTEMRE E NOVEMBRECentro per la formazione degli Enti localiSettembre - Cerimonia per la consegna dei diplomi ai funzionari degli enti localiGiornata sulla gestione strategica, deleghe di competenze e gestione per obiettivi nei comuniNovembre- Cerimonia di consegna dei diplomi ai consulenti di sicurezza sociale.Per informazioni:http://www.ti.ch/decs/DFP/UDPP/temi/fel/avvenimenticerimonie1.aspwww.bancastato.ch

OTTOBRE - DICEMBREMostra su Edmondo Dobrzanski (Retrospettiva)Pinacoteca Casa Rusca di LocarnoPer informazioni:www.bancastato.ch

16 SETTEMBRE - 27 GENNAIO 2007

Mostra"I buffi ritratti di Arcimboldo"Esposizione ludica e interattiva per bambiniMuseo in erba di BellinzonaPer informazioni:www.museoinerba.comwww.bancastato.ch

24 NOVEMBRE - 3 DICEMBREBancaStato Ticino Gospel TrainGruppo: N'ARMONÈ GOSPEL VOICES24 novembre - Chiesa di San Mamete, Lumino25 novembre - Chiesa San Cristoforo, Caslano26 novembre - Chiesa S.Andrea, Faido27 novembre - Chiesa SS. Quirico e Giolitta, Melide28 novembre - Chiesa S. Carlo Cernesio, Barbengo

29 novembre - Chiesa SS. Nazzaro e Celso, Corzoneso30 novembre - Chiesa S. Stefano, Tesserete01 dicembre - Chiesa S. Carlo, Magadino02 dicembre - Chiesa SS. Cosma e Damiano, Mendrisio03 dicembre - Chiesa del Collegio,AsconaDalle ore 20.00Per informazioni: www.bancastato.ch

della Commissione Ticineseper la Formazione dei

Giuristi (CFPG)www.cfpg.ch

dell'Istituto oncologicodella Svizzera italiana

(IOSI)www.iosi.ch

delle 2 squadre ticinesi di Hockey; HCAP e HCL

www.hcap.chwww.hclugano.ch

della Federazione di Scidella Svizzera italiana (FSSI)

www.fssi.ch

dell'Associazione CalcioBellinzona (ACB)

www.acbellinzona.ch

SIAMO SPONSOR

2006