Brochure TDV 4 v2

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14 23 MAGGIO 2010 Roma

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14 23 MAGGIO 2010

Roma

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Inventare il presente. Per lasciarlo accadere, succedere, venire a proposito, pararsi dinanzi, occorrere.

Così gli spettacoli di questa quarta edizione, così gli eventi nei lotti e le escursioni fuori dal terreno abituale, allʼAngelo Mai, in una vetrina, in un asilo nido, sulla facciata di un palazzo.

TDV4 non trattiene. Vuole essere attraversato trasformandosi in laboratorio, in terreno per applicare e acquisire competenze e nuova forza progettuale. Costruito, come sempre, a partire da un monitoraggio, da una visione che si amplia ogni anno di più, nutre ed è nutrito da pratiche e aspirazioni. Contro ogni strettoia intellettuale, vuole accadere. Programmando fatti artistici che vogliono rischiare di esserci.

La carne e le ossa sono cambiate e la creatura è cresciuta. Divenuta forse più rigida.

Una scena contemporanea diversa da quella di tre anni fa. Cambiata la mappalocale, cambiato il panorama nazionale. In costante trasformazione le identità oggi tese più che aduna contrapposizione, a ricostruire un patto dʼalleanza tra diversi, tra dissimili, tra impari. Fragilità e disorientamento sono il campo di gioco in cui condividere unʼepoca. Dalla nuova situazione si può trarre forza.

Ma bisogna essere nuovi, lasciarsi cogliere in fallo, rischiare. Inventare il presente e ricucire gli strappi.

Roberta NicolaiDirezionetriangolo scaleno teatro

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edizione

teatro palladiumuniversità roma tre

garbatella spazi urbani

angelo mailaboratorio per le arti

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venerdì 14h 19.30 piazzale Painting Tango

h 20.00 palco Motel [faccende personali]

h 21.00 piazzale Forgetful 0.2

h 21.45 lotto 9 Traccia 03 [Espantos]

h 22.15 parco m. arena Love Car

h 23.00 lotto 15 Life

h 23.15 lotto 15 Féroce Présence

sabato 15h 20.00 foyer Indi-tendente

h 20.30 palco Tratte

h 21.45 lotto 15 Corde e lamiere

h 22.30 sovrappasso atac Joy

h 23.00 palco Zweisam

domenica 16h 19.30 palco 2 [due]

h 20.30 lotto 25 Più che piccola, media

h 21.15 palco Serate bastarde

h 23.00 angelo mai Le Metamorfosi [prima mutazione]

mercoledì 19DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA

h 20.30 palco Il bello degli animali è ...

h 22.00 asilo Il Sindaco :: su prenotazione

h 22.00 lotto 25 Studio per la bella Lena

h 23.15 palco Sotterraneo

giovedì 20VETRINA COREOGRAFICA

h 20.00 vetrina Alice [secondo studio x AH23]

h 20.30 palco 100 Schritte

h 20.45 palco Kalsh

h 21.15 abitazione privata Alice [secondo studio x AH23]

h 21.45 lotto 14 Animalhome

h 22.30 palco Non facciamone una tragedia

h 23.30 piazzale Alice [secondo studio x AH23]

14 / 15 / 16 teatro palladium - orari vari: Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea

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INGRESSO 5 €

RIDOTTO 3,5 €

ABBONAMENTO 20 €valido per tutti gli spettacoli al teatro palladium acquistabile su www.romaeuropa.net/palladium

SPAZI URBANI ingresso libero

ANGELO MAI ingresso con tessera

TKTS teatro palladiumda martedì a domenica h 16-20

t. 06 57 33 27 68 h 16-20

INFO 06 45 55 30 50 da lunedì a venerdì h 10-13 e 14-18

www.romaeuropa.net/palladiumwww.teatridivetro.it

venerdì 21h 20.00 villetta The sample box

h 20.20 piazzale Sconcertolamento da stress

h 21.00 palco anima

h 22.30 lotto 9 Gabbato lo Santo

sabato 22h 18.00 villetta TEATRO CIVILE presentazione del libro

h 20.00/21.45/22.20 teatro 15 Eresia :: su prenotazione

h 20.00 villetta The sample box

h 20.30 palco I fiori dʼarancio

h 21.45 lotto 14 Unʼalba da qualche parte

h 22.40 palco Primi passi sulla Luna

domenica 23h 20.30 palco Limite [anticamera]

h 21.30 angelo mai Crudo

h 23.00 angelo mai The sample boxConcerto di chiusura Festival a seguire Dj set

durante tutto il festival dalle 18 nel foyer: OUTDOOR galleria video/fotografica

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Quattro anni di Teatri di Vetro

È una scelta a cui teniamo, quella di riproporre e di rifinanziare un festival dello spet-tacolo dal vivo, importante per durata e qualità dellʼofferta, in una stagione particolar-mente opaca della cultura italiana. Una stagione di crisi economica e di stagnazione dei valori, molto segnata dalla infe-lice identificazione tra domanda di riduzione degli sprechi e polverizzazione degli in-vestimenti nella cultura. Teatri di Vetro, il festival primaverile della scena contemporanea, affronta il suo quartoanno di ribalta, proponendo volti nuovi, nomi affermati e invitanti anteprime, che sisnodano tra il teatro e il territorio del quartiere. Cucendo insieme, ancora una volta,con la pazienza e la sensibilità della sua direzione artistica, unʼofferta sofisticata epopolare al tempo stesso. Noi crediamo nello spettacolo dal vivo. Crediamo nelle sue potenzialità espressive e di rinnovamento della cultura. Crediamo nella sua capacità di aggregare persone, di animare gli spazi urbani, di tes-sere relazioni tra le generazioni, di sviluppare competenze professionali, di arricchireil linguaggio, e, soprattutto, di offrire una splendida alternativa a una deriva di omo-logazione catodica del gusto e dellʼorganizzazione delle serate.

Cecilia DʼEliaAssessore alle politiche culturali della Provincia di Roma

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Teatri di Vetro, nato nel 2007 come fotografia di un territorio in fermento, a partire dalla scorsa edizioneha confermato e sviluppato la sua vocazione urbana e territoriale e ampliato la sua attenzione allʼinteropanorama nazionale.

La quarta edizione, costruita, come le precedenti, attraverso lo strumento del monitoraggio, mantiene ampioil suo sguardo programmando compagnie emergenti e giovani formazioni.

La stretta connessione con il progetto OFFicINa1011, cantiere per la creatività contemporanea (progettoper il quale il triangolo scaleno teatro è risultato di nuovo vincitore del bando “Officine culturali” promosso dal-lʼAssessorato alla Cultura della Regione Lazio per il biennio 2010/11) consente di sostenere la produzione diSineglossa, Città di Ebla e GMBM.

La collaborazione con il progetto di produzione ZTL_pro, con il Festival Quartieri dellʼArte di Viterbo, con laRete Europe&Cies (progetto di cooperazione franco-italiana), con Ipercorpo (Forlì) e con Nutrimenti (Terni)moltiplica gli sguardi curatoriali, rendendo il festival una zona di riflessione e di scambio anche tra operatori.

La vetrina coreografica offre agli artisti selezionati, lʼopportunità di confrontare con un occhio esterno leloro idee drammaturgiche nella resa coreutica, rappresentando una stimolante possibilità di confronto attraversola quale sviluppare la propria capacità di analisi e la qualità del proprio lavoro.

Eventi collaterali quali la collaborazione con la RomaeuropaWebfactory e con la Nu factory sono espressionedi una progettualità in apertura che intende costruire in stretta connessione con i territori, locali e extralocali ederaglia verso lʼarte contemporanea.

La riconversione on-line del Catalogo nel portale CNAC (Catalogo nazionale artisti e compagnie del terri-torio nazionale) consente agli artisti e alle compagnie del territorio nazionale la registrazione sul sito,lʼinserimento della propria scheda di presentazione (dati anagrafici, linee artistiche, produzioni) elʼaggiornamento costante della propria pagina web.

Teatri di Vetro, realizzato grazie al contributo della Provincia di Roma in co-realizzazione con la FondazioneRomaeuropa, punto dʼarrivo di un lungo percorso compiuto dal tst per creare unʼoccasione significativa di in-contro e di riconoscimento per la scena contemporanea indipendente, supera la sua stessa natura di vetrinaannuale, predisponendo gli strumenti per il sostegno delle arti sceniche contemporanee senza stancarsi di in-dagarne la complessità.

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h 19.30piazzale

14 maggio

NUfactory

PAINTING TANGOPossono le arti e le culture convivere in un contesto dove la diversità diviene fontedi ricchezza creativa? Painting Tango è una performance coinvolgente in cui gli artisti dialogano attraversovarie forme dʼespressione. Una tela 3x3 adagiata sul pavimento sarà il palcodʼincontro tra danza, pittura e musica, donne e uomini. Con piedi intrisi di colore i ballerini lasceranno il loro segno sulla tela bianca, la loroimprovvisazione resterà indelebile. Lʼestro della pittrice esalterà lʼarmonia tra i sessi,il dialogo tra i ballerini nella Milonga.Can arts and cultures live together in a contest where diversity becomes a source of creativity? Painting Tango is an in-volving and captivating performance in which different artists interact with each other through different ways of expres-sion. A canvas of 3m by 3m laid on the floor will be the meeting point between dancing, painting, music, women and men.With their feet soaked with colour the tango dancers will leave the sign of their passage on the white canvas: their im-provisation will be marked permanently. The inspiration of the painter will exalt the harmony between sexes, the dialoguebetween Milonga dancers.

Con: Elena Tsili, Mauro Holzmann e la pittrice Francesca De Angelis Ideazione: Francesco DobrovichFoto: Matteo Armellini

NUfactory cerca attraverso le arti visive di comunicare la contemporaneità. Painting Tango è un progettodi apertura, che si avvale della collaborazione speciale di Mauro Holzmann e Elena Tsili, entrambi allievidi Rodolfo Dinzel. La sinergia con Francesca De Angelis nasce in modo spontaneo, il suo action paintingsi armonizza naturalmente ai movimenti dei ballerini, esaltando il lato comunicativo del Tango

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h 20.00palco

14 maggio

Gruppo Nanou

MOTEL [faccende personali]prima e seconda stanza

Motel è unʼunità di tempo, un luogo familiare, disabitato; è la stanza dei segreti, degliamanti, delle puttane, il rifugio degli assassini, la sosta dei viaggiatori. La drammaturgia, scandita in episodi, è lʼinterazione di un ristretto numero di per-sonaggi immersi in un ambiente familiare e sostanzialmente ordinario, in cui ele-menti straordinari spostano lʼandamento quotidiano dellʼazione.An uninhabited familiar place, the room for secrets, lovers and whores, the shelter for murderers, the break for travel-lers. The drama, divided into episodes, is the interaction of a limited number of characters within familiar and ordinarypremises. The daily flow is interrupted by extraordinary elements. The episodes are substantially independent.

Prima Stanza - prodotta da nanou ass. cult. e Fondo Fare AnticorpiSeconda Stanza - prodotta da nanou ass. cult. e Fondazione Pontedera Teatro - co-prodotta da ZTL_Pro in collaborazione con Palladium Università Roma Tre - RomaeuropaLa Trilogia di Motel è sostenuta da: Fondazione Pontedera Teatro e Fondazione Fabbrica Europa.

Di e con: Marco Valerio Amico, Rhuena BracciCon: Alessandro CafisoSuono: Roberto RetturaLight design: Fabio SajizScene: Antonio RinaldiConcept feat. Robert Rebotti {jacklamotta}Foto: Laura Arlotti

Gruppo Nanou affronta, attraverso la condivisione delle proprie peculiarità, una pratica di lavoro basatasulla “relazione scenica” dei linguaggi, facendo riferimento al montaggio cinematografico come praticadi sintesi per una miscellanea di strumenti usati al di fuori da gerarchie.

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h 21.00piazzale

a loop

14 maggio

Daniele Spanò

FORGETFUL 0.2

Forgetful 0.2 è il secondo atto di un progetto che prevede, attraverso interventi sitespecific, di indagare il rapporto tra spazio urbano e spazio intimo.Le facciate degli edifici della città, attraverso l'uso di videoproiezioni, si trasformanoin superfici capaci di accogliere stati d'animo, emozioni, di un'umanità estranea aluoghi una volta familiari.Forgetful 0.2 is a project second step which, through site specific interventions, envisages to inquireabout the relationship occurring between that space that is at one time urban and intimate.The city buildings façades are being made alive by means of video projections, so to become specialsurfaces ready to house moods and emotions of a mankind that has lost the significance of once famil-iar places.

Istallazione video: Daniele SpanòSound design e soundtrack: Davide Severi

in collaborazione con Romaeuropa Web Factory la community promossa da Telecom Italia con la dire-zione artistica di Fondazione Romaeuropa rivolta ad artisti che sperimentano nei campi della videoarte,musica elettronica, scrittura creativa e spot. www.romaeuropawebfactory.it

Daniele Spanò si diploma come Scenografo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma nel 2003. Tra le esperienze piu significative: regia del documentario "Gary Hill, Resounding Arches" Electa, regiadelle due edizioni della rassegna di video-letture “La Città Fuori le Mura Esplorazioni urbane con gli scrit-tori de La Repubblica” a cura di Lorenzo Pavolini, Teatro Palladium.

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h 21.45lotto 9

14 maggio

Caterina Moroni

TRACCIA 03 [espantos](studio per)

Quando si va nel bosco, così come quando si attraversano vicoli e piazze e case esguardi, per poter udire certi mirabili canti, occorre stare in silenzio. Occorre sparire.Quando anche solo per un attimo si riesce, si aprono mondi, il minuscolo si conse-gna imponente. Espantos è un avvicinamento bambino, forse posticcio, al silenzio.È l'occasione di spiare collettivamente un momento intimo, un attimo d'apnea, quel-l'attimo in cui ci si perde, in cui il tempo non esiste, sostituito da un mondo nuovo,fatto di niente. Di quel niente che ci riguarda.When you enter a wood, in the same way you cross alleys and piazzas and houses and gazes, to be ableto listen to some stunning chants, you must be silent. You must disappear. When youʼre able to do that,only just for a second, new worlds open before your eyes, exiguity turns into majesty.Espantos is a childish proximity to, or maybe a fake of, silence. It is the occasion to spy collectively ona private moment, a second of diving that moment when you get lost, when time doesnʼt exist, replacedby a new world, made of nothing, that nothing that concerns us.

Progetto e testi: Caterina Moroni Suono e musiche dal vivo: Claudio RaggiVoci: Caterina Moroni e Lucio MattioliDisegno luci: Emiliano AusteriCon il sostegno di Associazione Demetra

Caterina Moroni è attrice, autrice e regista. Ha lavorato con la Compagnia del Pino e Societas raffaelloSanzio e studiato con diversi maestri l'arte dell'attore, della voce e della scrittura. Nel progetto "Tracce",di cui espantos è il terzo tassello dopo semenza e spennuti attualmente sono coinvolti Emiliano Austeri(scenografo e scenotecnico), Diletta Boni (artista visiva), Lucio Mattioli (attore ed organizzatore), Clau-dio Raggi (ingegnere e musicista), Maria Chiara Carboni (costumista), il centro di Palmetta, lʼAssociazioneDemetra. Incontri sacri, in un cantiere aperto.

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h 22.15parco

M. Arena

14 maggio

Macellerie Pasolini

LOVE CAR

Love Car declina il viaggio di unʼintera esistenza nellʼattimo che precede il suotrapasso: evento che in qualche modo illumina e definisce il suo senso profondo,portando in primo piano il problema etico e politico dellʼeutanasia.Love Car accepts the whole trip of a life right before its passing. When it happens it somehow enlightensand defines the deep meaning of existence, and it also points out the ethical and political problem ofeuthanasia.

Macellai: Cristina Matta, Romano TreréEnnio Ruffolo, Fabio FiandriniSara Garagnani, Maria Donnoli, Leonardo Principe

Macellerie Pasolini è un progetto che prevede il coinvolgimento di artisti di ogni nazionalità, disciplina eformazione, chiamati a collaborare intorno a temi della cultura contemporanea. Istituite a Roma nel 2009,Macellerie Pasolini, creano, producono e sostengono opere interdisciplinari, dislocandosi nei luoghi diresidenza artistica dei suoi componenti: oltre Roma, Bologna e New York, sono in via di attivazione le sedidi Londra e Madrid.

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h 23.00lotto 15

14 maggio

Margine Operativo

LIFEmanuale disincantato per esseri in divenire

Radiografia pop sulle possibili prospettive della specie umana, oltre il confine dellapelle. Gioco di specchi tra quello che siamo e quello che avremmo voluto essere onon essere.Il campo di azione è lo spazio metropolitano, la città protettrice e assasina.LIFE è un ̓altra tappa del percorso artistico di Margine Operativo di attraversamentoe confronto con la metropoli contemporanea.Pop x-rays about the possible expectations of the human species, beyond the limits of skin. Mirror gamebetween what we are and what we would or wouldnʼt have been. The field of action is the metropolitanspace, the city protector and murderer at the same time. LIFE is another step of the artistic journey, oftrespassing and confrontation with the contemporary metropolis made by Margine Operativo

Ideazione, regia: Pako Graziani e Alessandra FerraroCon: Pako GrazianiPaesaggio sonoro: Madpat Video: Margine Operativo

Margine Operativo (Roma) è un progetto artistico multidisciplinare. Crea spettacoli teatrali e performance,costruisce eventi, realizza video e live set visuali. Agisce nelle zone di confine tra differenti codici arti-stici. Propone formati in bilico tra teatro_performance_ musica_video.Organizza dal 2001 il festival Attraversamenti Multipli.Web: margineoperativo.net

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h 23.15lotto 15

14 maggio

Cie Twain

FÉROCE PRÉSENCE“Non c'è niente di permanente in questo mondo malvagio neanche i nostri dispiaceri.” Charlie Chaplin

Un ritratto strutturale e non psicologico che tenta di parlare da dentro, dal punto dimassima profondità, dallʼabisso delle carni.Vampate di frammenti dolorosi che zampillano dai corpi e come le grandi inondazionitravolgono tutto ciò che trovano sul loro percorso.

“Nothing is forever in this world save our own displeasures.” Charlie ChaplinA structural and not psychological portrait that tries to say something from the inside, from the point ofmaximum deepness, from the abyss of the flesh. Flushes of painful fragments that spurt from the bodies and, like the big floods, sweep away everythingthey find on their way.

Coreografia e drammaturgia: Loredana ParrellaMusica: J.S.BachIdeazioni costumi: Loredana Parrella Realizzazione: Sartoria MulasInterpreti: Anna Basti, Yoris PetrilloProduzione AcT

Cie Twain nasce nel 2006 dallʼincontro tra la coreografa e regista italiana Loredana Parrella e il designerbelga Roel Van Berckelaer. Compagnia dʼautore con allʼattivo oltre 10 produzioni in soli tre anni di atti-vità.La Compagnia è residente presso lo Spazio CTw che dal 2007 si trasforma in un cantiere di produ-zione artistica ospitando progetti della compagnia, direzione artistica di Loredana Parrella, e finanziatidalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma: 2007 “Attività Artistiche in Residenza” ; 2010 “caMpus: mu-sica, movimento,messa in scena; inoltre nei bienni 2008-2009 e 2010-2011 ospita diversi progetti di “OF-FicINa” di triangolo scaleno teatro.

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h 20.00foyer

video

15 maggio

Collettivo Alternato

INDI-TENDENTEIl teatro romano e le sue realtà

La necessità di confrontarsi con le nuove tecnologie, il problema di fare cultura eraggiungere un pubblico giovane sempre più alienato. La volontà di informare diproblemi economici ed organizzativi di un settore in fermento ma da sempre svilito,voglia di parlarne con un linguaggio nuovo. Indi-Tendente presenta uno spaccatodella scena indipendente romana per dare la possibilità di scegliere.Theatre in the web society time: the problem of reaching a more and more absent young audience.The intention to communicate the economic and organizing problems of a sector that recognises thecrisis, the wish to discuss about the use of a really new language.Indi-Tendente presents the independent scene of roman artists to give us an idea of the actual situation.

Si ringraziano: Circolo degli Artisti, Co.Re Lazio, Duncan 3.0,Kollatino Underground, Rialto Santambrogio, Accademia della Tuscia,Gaspare Balsamo, Roberta Nicolai, Gianni Varrica, AA.VV.

Il Collettivo Alternato, composto da: C. Ciucci Giuliani, V. Collina, D. Costantino, D. Franciosi, A. Lombardi,C. Lo Monaco e TooQuoque.com è una realtà giovanile desiderosa di portare avanti lo spiritodʼinformazione culturale con un linguaggio contemporaneo. Il Collettivo Alternato è un contenitore di idee per lʼinformazione libera e di facile fruizione.

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h 20.30palco

15 maggio

Gaspare Balsamo

TRATTE...harraga dei mari e dei deserti

Tratte sono gli schiavi, le sabbie, il treno più lungo del mondo, i pozzi dʼacqua, ilferro, la gomma arabica, i datteri, le case di fango, le frontiere nellʼacqua e sulledune, i gendarmi e le marine, i padroni, gli arabi, i neri, i bianchi…Nel tentativo di rac-cogliere parti di tutto questo, che non è trama o vicenda, ma che come una tratta ègrido, speranza, retaggio, solco, traccia, impronta e residuo, differenza e separa-zione, incoerenza e indifferenza del nostro tempo presente, Tratte si fa epopea neltentativo di affermare valori che oggi possono ancora dare un senso alla nostraumanità, quelli della libertà e della alterità.Tratte means slaves, sand, the longest convoy of the world; means wells, iron and gum arabic, dates, mudhouses, borders drawn on the water or between the dunes; means soldiers and Navy fleets, masters, arabs,black men and white ones. In the attempt to keep all these elements together, not just following or telling astory in a proper way, Tratte -speaking at the same time about screams, hopes, heritage, furrows, traces,trails, residuals, differences and separations, incoherences and indifference of the present- becomes a kindof epopee stating otherness and freedom like ethical values able to give mankind itself a sense, even today.

Testo e regia: Gaspare BalsamoCon: Gaspare Balsamo, Mambaye Diop, Silvia Balossi (kora) e Carmelo Cacciola (chitarra e oud) Collaborazione artistica: Donatella FranciosiLuci: Giuseppe PesceProduzione: produzionepovera con il sostegno di Hormiai Teatro di LimosaPromozione: Progetto Teatro Sostenibile - Partner di promozione: Infinito Edizioni(debutto)

Lʼassociazione culturale produzionepovera nasce nel 2006 dallʼincontro tra Donatella Franciosi e Ga-spare Balsamo con lo scopo di promuovere e sostenere lʼespressività artistica e di esplorarne il legamecon lʼesperienza esistenziale.

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h 21.45lotto 15

15 maggio

Francesco “Fuzz” Brasini – corde e suono

Dario Neri – macchine sonore

CORDE E LAMIERE“Corde e Lamiere” è pura interazione con la sorgente sonora, nel preciso intento direstituire il ruolo dʼattore protagonista al suono stesso, che si manifesta potente,profondo, avvolgente, capace di trasformare in materia la propria energia.È cura e ricerca delle sfumature del suono, di cui enfatizza le armoniche.È esplorazione della geografia del suono, con le sue regole dʼespressività, da assecondare in tutto e per tutto.."Corde e Lamiere" is pure interaction with the sound source, in the precise intention of restoring the roleof actor to the sound, which appears powerful, deep, enveloping, able to turn into subject his own energy.It is care and research of the nuances of sound, which emphasizes the harmonics. It is exploration of thegeography of sound, with its rules of expressiveness, supporting him in every way..

Idea, produzione, esecuzione: Dario Neri, Francesco “Fuzz” BrasiniTecnico del suono: Roberto Villain collaborazione con IPERCORPO

Francesco “Fuzz” Brasini: chitarrista e ricercatore del suono, ha lavorato nel mondo musicale fin daglianni ʼ80. La ricerca di un suo suono personale lo ha portato ad un profondo studio degli strumenti mu-sicali, costruendo prototipi di chitarre, bassi, amplificatori a valvole ed effetti analogici.www.myspace.com/7guitars7

Dario Neri: musicista poli-strumentista e tecnico del suono. Nel 2003 ha inizio lo studio e la costruzionedelle - MACCHINE SONORE - vibrazioni acustiche di strutture metalliche complesse. Caratteristica diogni materiale è un suono "proprio" . La sfida è dargli la possibilità di essere udito…www.myspace.com/darioneri

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h 22.30sovrappassoatac

15 maggio

Teatro Inverso

JOYChe la nostra vita sia un paradosso è ormai un dato di fatto. Come si relaziona, però,lʼuomo a questo paradosso? Da dove trova la voglia di vivere, la forza di superarele crisi quotidiane che lo affliggono, la solidità di sconfiggere paure piccole o ance-strali? Una risposta ovviamente paradossale cʼè. Joy vuole indagare il paradosso del vivereper restituire un senso profondo alla parola felicità.Nowadays it is a matter of fact that our life is a paradox. However, how can the man act in relation to thisparadox? Where can someone find the desire to live? Where can someone take the force to overcome theeveryday crisis? How to face our worst little and ancestral fears? Here it is the answer, obviously a paradoxical one. Joy explores the paradox of living to discover againthe deep meaning of the word happiness.

Ideazione, regia e performance: Davide D'Antonio e Roberto Capaldo

Teatro Inverso è una compagnia teatrale che nasce nel 1998 con due aree di interesse: la produzione diperformances e lʼorganizzazione di eventi secondo un unico progetto artistico. Teatro Inverso è un luogo,un'idea ed una modalità di produrre, organizzare e fare teatro cercando sempre di essere adeguato allacontemporaneità e rivolgendosi alla ricerca di nuove forme di rappresentazione.

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h 23.00palco

15 maggio

Lotte Rudhart & Roberto Zuniga

ZWEISAMUn albero, un materasso per bambini Bartok, Beethoven Basinski - di cosa abbiamo bisogno per vivere? Dell' "altro” ?A tree, a children mattress, Bartok, Beethoven, Basinski - what do we need for life? The "other one" ?

Idea, coreografia & danzatori: Lotte Rudhart, Roberto ZunigaMusiche: Bela Bartok, Coon Sanders, William Basinski, Kaspar Tarvo Toome,Holger Czukay, Afrikanisches Orchester, W. A. Mozart, Nina Simone, RavendraBanhart, L. v. Beethoven, MSTRKRFT, Monolake, Peter Gabriel, Heinz RühmannProduzione: Lotte RudhartFoto: Marcel Ahrenholz(prima italiana)

In immagini poetiche, allegre e non convenzionali Lotte Rudhart (Germania) e Roberto Zuniga (CostaRica) stanno esplorando stati diversi di "essere uno" e "essere due": il bisogno di essere veri con sestessi e la brama di donarsi completamente alla persona amata. Un atto di equilibrio eterno.

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h 19.30palco

16 maggio

Fibre Parallele

2. [DUE]

In una piccola stanza bianca c'è una donna dalle profonde occhiaie e dai capellirossi. Confinata in uno spazio della mente, cʼè quello che rimane della vita di unadonna, la cui storia d'amore è finita con un addio. È un ritorno al massacro, in cui lanarrazione si fonde con l'azione scenica e il bianco della purezza e dell'infermità siconfonde con il nero della cronaca. Il rosso sta per il sangue.In a little white room thereʼs a red-haired woman with deep shadows under her eyes. She is white dressedand she walks with high-heeled shoes. Confined in a fictitious mindʼs space, thereʼs all that remains of awomanʼs life, whose love story finished with an adieu. Itʼs a coming back to the butchery, where the storymelts with the stage action, and the white of purity and insanity melts with the black of the news.The redmeans blood.

Vincitore del primo premio Fringe/LʼAltrofestival al 18° FIT di Lugano in SvizzeraProgetto finalista di EXTRA-segnali dalla nuova scena contemporaneaUno spettacolo di Licia Lanera e Riccardo SpagnuloCon: Licia LaneraLuci e suono: Riccardo SpagnuloSi ringrazia Marluna

Fibre Parallele nasce nel 2005. Il nucleo della compagnia è costituito da Licia Lanera e Riccardo Spagnulo. Nel 2007 Fibre Parallele produce Mangiami l'anima e poi sputala, selezione Premio Scenario 2007, finali-sta a Vertigine 2010. Nel 2008 la compagnia debutta con il monologo 2.(DUE). Nel Maggio 2009 al Teatro Valle di Roma, ha debuttato Furie de Sanghe - Emorragia cerebrale, copro-dotto con il Teatro Kismet OperA e Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, con il sostegno dell'ETI - Ente Tea-trale Italiano e in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

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h 20.30lotto 25

16 maggio

Muna MussiePIÙ CHE PICCOLA, MEDIA

“Vorrei ricoprire tutti i ruoli di una famiglia, di una casa segnata da azioni che custodiscono e rivelano altro”

Una personale riflessione sul concetto di famiglia -ieri e oggi- racconta della sovrap-posizione di solitarie biografie.Poste su differenti piani narrativi e in un costante riassetto, esse tendono alla costi-tuzione di un unico nucleo, compatto ed eterogeneo: il corpo performativo.A personal reflection on the concept of family - yesterday and today - it tells some overlap of solitary bi-ographies.Set on different narrative plans and in a constant rearrangement, they extend to the constitution of an onlynucleus, compact and heterogeneous: the body performativo.

Di Muna MussieCon: Sonia Brunelli, Irena Radmanovic, Manoel Morelli e Muna MussieOggetti di scena: Flavio FavelliCon il supporto produttivo di Xing/RaumFoto: Cosimo Terlizzi

Muna Mussie (Eritrea 1978) inizia il suo percorso artistico nel 1998 a Bologna, formandosi come attriceperformer con il Teatrino Clandestino e con il Teatro Valdoca. Dal 2002 al 2005 è parte attiva nel gruppodi ricerca Open. Parallelamente instaura un dialogo con lʼartista visivo e film-maker Luca Mattei. Nel 2008è vincitrice del Performance day, a cura di Emilio Fantin. È autrice con Flavio Favelli del progetto FFMM,collezione di abiti presentata alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino 2007) e al Museo MarinoMarini (Firenze 2009). Il lavoro performativo di Muna Mussie ricerca accordi precari su ipotesi di s-con-fino per formati medio-piccoli.

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h 21.15palco

16 maggio

Dionisi

SERATE BASTARDELa vita è breve e la liberazione un dovere: di scoprire cosa ci sia dietro a un corpomartoriato dal fuoco che vuole far parte del mondo dello Spettacolo, dietro a unapensionata di 70 anni costretta a lavorare che sfoga se stessa incendiando un paki-stano. Dentro alla tv. Serate Bastarde è un intreccio di quadri eseguiti sotto formadi Stand Up, esibizioni fisiche, video, prosa, satira e tragedia.Life is short and liberation is a duty: of discovering exactly whatʼs behind a body mutilated by fire thatwants to be part of the Entertainment World, behind a pensioner obliged to work at the age of seventywho burns down a paki. Inside Television. Bastard Nights is a tapestry of panels rendered in the form ofstand-up comedy, exhibitionism, drama, satire and tragedy.

Con: Renata Ciaravino, Silvia Gallerano, Carmen Pellegrinelli Assistant Director e light/designer: Carlo Compare Film-making: Elvio LongatoFoto: Masiar

I dionisi sono Renata Ciaravino e Carmen Pellegrinelli. Collaborano con loro artisti come Silvia Galle-rano, Elvio Longato e Carlo Compare. La compagnia lavora principalmente sulla drammaturgia contem-poranea, sui temi di impegno civile e sull'Hard Cabaret. La direzione artistica è di Renata Ciaravino cheha collaborato, tra gli altri, con Serena Sinigaglia e Gianna Nannini. Ha scritto per radio e tv. I suoi testiteatrali sono stati rappresentati in 6 lingue. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo “Potevo essere io”.

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h 23.00angelo mai

16 maggio

Città di EblaLA METAMORFOSI [prima mutazione]

Creazione scenica liberamente ispirata al racconto di Franz Kafka

Sentirsi spaventati dalla propria disumana umanità, sentire il proprio corpo che bollecome unʼofficina surriscaldata. Divenire animale, coltivare la mosca, la blatta che èin noi invece di inseguire le archetipiche figure che la psicanalisi ci suggerisce. Noncʼè nulla di psicanalitico o simbolico in Kafka. Ci sono corpi divenuti animali ora. To feel afraid of your inhuman humanity, to feel your own body that boils as an overheated laboratory. Be-coming an animal, to cultivate the fly, the cockroach that's inside us instead of following the archetypalfigure as the psychoanalysis suggests. There's nothing psychoanalytical or symbolic in Kafka's work.There are bodies that become animals now.

Ideazione, luci e regia: Claudio AngeliniAiuto regia: Valentina BravettiInterpretazione e studio sulla figura: Alessandro BedostiPaesaggi sonori: Elicheinfunzione Sound capture e direzione tecnica: Luca GiovagnoliTecnici di palcoscenico: Stefan Schweitzer Matteo Passamonti Aiuto tecnico: Nicola ManciniCura degli allestimenti: Elisa Gandini Layout camera: Daniele BenericettiRealizzazione scene e costumi: PlastikartOrganizzazione: Roberta Magnani – Aidoru AssociazioneDotazione tecnica: Codex Audio, Lombardi Amplificazioni Una Produzione: Città di Ebla, Festival Lʼoccidente nel labirinto, Teatro Diego FabbriIn coproduzione con OFFicINa1011 di triangolo scaleno teatroCon il sostegno di Comune di Forlì, Provincia di Forlì-Cesena, Regione Emilia-Romagna

Città di Ebla nasce nel 2004 a Forlì. I primi lavori, Othello, Wunferkammer, Pharmakos (2006-2008) le val-gono la partecipazione a diversi festival nazionali. Assieme a Santasangre, gruppo nanou, Cosmesi, Of-fouro fa parte del libro Iperscene. Dal 2006 organizza stabilmente lʼevento Ipercorpo.

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h 20.30palco

19 maggio

Ima®gini“IL BELLO DEGLI ANIMALI E ̓ CHE TI VOGLIONOBENE SENZA CHIEDERE NIENTE”

Tre uomini e una donna parlano di vita, morte e di quello che ci passa in mezzo.Si conoscono? Perché si trovano nello stesso posto? Cosa stanno aspettando? Leparole finiscono per chiuderli in loro stessi. Isole monologanti. Desiderio di direqualcosa o bisogno di dare fiato a qualsiasi pensiero? O piuttosto un “volersi co-municare”? Con Garcìa i miti contemporanei vengono messi alla gogna, analiz-zati, ferendo e divertendo al tempo stesso: fino a che punto siamo consapevoli dimentire costantemente a noi stessi?Three men and a woman dealing with life, death and what is in the middle. Do they know each other? Arethey in any relation of friendship? Why are they in the same place, in a place which reminds us of alounge? What are they waiting for? Words turning them into isolated monologues. A very strong feelingthat this need to communicate is actually a will to communicate themselves. A group-therapy session inwhich the contemporary mythes are analized with sharpness and fun at the same time, bringing up un-avoidable question: at which point we are consciuos to continually lie to ourselves?

Di Rodrigo GarcìaTraduzione di Daniele AluigiRegia: Massimo Di MicheleCon: Piergiuseppe Di Tanno, Cristina Gardumi, Roberto Marinelli, Francesco VillanoLo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con: AMAT (AN), Teatri di Civitanova e Teatro Litta (MI)

LʼAssociazione Culturale Ima®gini nasce nel ottobre 2008 dallʼesigenza profonda di un gruppo di artistidi andare oltre il divario tradizionale tra le discipline generando momenti in cui la creatività sia la chiaveprivilegiata, scambio costante tra i linguaggi, tra artisti e pubblico. In questo senso orientiamo il nostrolavoro: “I margini di solito sono i limiti. Quale modo migliore di superare un limite che quello di divenireil limite stesso? Di poter guardare da entrambe le parti del confine decidendo da che parte spingersi, ilpiù liberamente possibile e seguendo la necessità autentica di una ricerca creativa incondizionata?”

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h 22.00asilo

prenotazioneobbligatoria

19 maggio

Angelo Tanzi

IL SINDACOPoco più di dieci anni fa, una nave carica di immigrati clandestini finisce il suo viag-gio sulle coste di un piccolo paese della Calabria. Paese che diventa lʼemblema diuna condizione comune a molti altri paesi del sud Italia. Gerardo, “il sindaco”, è il protagonista dello spettacolo. È lʼuomo che tutti noi vorremmo essere in una determinata situazione, colui che agi-sce con il cuore, che crede nel prossimo e nella sua buona fede, che si scopre fortedella forza che gli ispirano le persone che ama.About ten years ago, a ship full of clandestine immigrants ended up on the shores of a little village insouthern Italy where Gerardo is the Mayor. He tells this story in a dreaming way, mixing up the eventsand his human experience. As a matter of fact, in a dream everything becomes possible; at least untilthe awakening, which above all represents his personal awareness, which will reveal the reality in all itscontingencies.

Di Flora FarinaCon Angelo TanziMusica: Vito QuarantaScene e luci: Gianluigi CarbonaraRegia: Angelo TanziTeatro blue - Provincia di Viterbo - Comune di Vetralla - Comune di Mola di Bari - Presidio del libro diMola di Bari - Ass.cult. Fanalino di coda

Angelo Tanzi, alla formazione teatrale classica, ha unito da sempre un interesse per la ricerca di formeespressive originali, tenendo sempre viva una particolare attenzione per la parola.

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h 22.00lotto 25

19 maggio

Compagnia Franca BattagliaSTUDIO PER LA BELLA LENA

La Bella Lena è un viaggio della memoria, per ricordare e denunciare la violenza cheper anni é stata occultata da finestre chiuse e dal suono di una musica assordante.È una lotta dichiarata contro la morte, è voler ricordare a tutti i costi, “perché comedice Soledad: quien olvida está jodido para toda la vida, chi dimentica è fottuto persempre”.“La Bella Lena” is a journey in oneʼs memory made to remember and denounce a violence concealed byclosed windows and by the sound of deafening music for many years. It's a declared fight against death,it's a stubborn need to remember, “because as Soledad says: quien olvida está jodido para toda la vida,who forgets is fucked forever”.

Con: Valentina Carbonara e Ciro Esposito Costumi, elementi scenici e luci: Arianna Pioppi Drammaturgia e regia: Ilaria Migliaccio

Franca Battaglia nasce da uno stato dʼanimo e dalla ricerca di una nuova identitá e nel marzo 2008 a Na-poli dá vita al progetto La Bella Lena, finalista al premio Scenario 2009. Gli artisti che ne fanno parte pro-vengono da diverse cittá (Napoli, Roma Santiago de Compostela) e da differenti esperienze artistiche(teatro, teatro-danza, cinema, scenografia). La compagnia collabora con lʼAss.Cult. AUéR, che é lʼunionedi piú artisti e della loro libertá creativa

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h 23.15palco

19 maggio

Calibro2 e QdA Festival

SOTTERRANEOSotterraneo, s.m. Locale situato sotto il livello del terreno, fig. Che avviene in segreto,clandestino. Nel Sotterraneo di Benet i Jornet assistiamo allʼesplorazione dei localidellʼedificio psichico di un uomo alla ricerca della propria moglie scomparsa, al-lʼemersione del clandestino e segreto. Una spedizione da fantascienza New Wave nelterrificante abisso della mente umana.Subterrane, -noun, Set of rooms, wholly or partly underground, fig. existing or operating out of sight orsecretly. In Benet i Jornetʼs Subterrane we watch the exploration of psycheʼs rooms by a man looking forhis disappeared wife and a psychologist, and that out of sightʼs emersion. A New Wave science fictionʼsexpedition in human mindʼs frightening abyss.

Di Josep Maria Benet i JornetCon: Luca Di Prospero e Andrea RisoDisegno luci: Angelo UgazziTraduzione: Laura Bernardini, Gian Maria Cervo, Davide Carnevali, Isabel TurullRegia e adattamento: Eleonora Pippo

Eleonora Pippo si forma alla Scuola del Teatro Strabile di Torino. Lavora con Cobelli, Loris, Rifici, Ferrini,Branciaroli, Binasco, Stark, De Capitani. Nel 2005 fonda con Giorgio Lupano CALIBRO2 e dirige "Cinquedonne con lo stesso vestito " di Alan Ball. Poco dopo dirige "Itagliani! " con Margherita Di Rauso. Per ilFestival Quartieri dell' Arte 2009 dirige "Sotterraneo".

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La quarta edizione di Teatri di Vetro danza è una vetrina daiformati molto diversi. La diversità è la peculiarità della brevediscussione drammaturgica che ha coinvolto gli artisti sele-zionati. La disponibilità da parte dei coreografi di osservaree di riflettere sulla propria creazione, insieme a un nucleo dilavoro a loro estraneo, è stata preziosa. Discutere insieme èservito ad attivare nuove dinamiche nella drammaturgia dellacomposizione e in quella dello sguardo anticipando in qual-che modo l’incontro con il pubblico. La vetrina coreografica 2010 inizia in vetrina con la primaparte della performance itinerante Alice, secondo studio perAH23 di Olivia Giovannini. Una sorta di Alice contemporaneaalla scoperta della propria interiorità, pronta a misurarsi consituazioni, spazi e tempi che la sottopongono alla pressanteassenza di un uomo in bianco, sempre presente. Alice una donna in movimento nel quartiere che conduce lospettatore dentro e fuori la creatività di una serata che con-tinua con un’altra donna quella di 100 Schritte, short formatcoreografico di Vinnie Straniero. L’energia audace, il caderedeciso, la dinamica briosa veicolano l’isteria e la dolcezza inun duetto ironico velato di un romanticismo negato.

VETRINA COREOGRAFICAIl ritmo della vetrina incalza con altre treproposte. Kalsh di Francesca Foscarini in-daga il tema dell’abbandono organico e co-gnitivo di un corpo che costretto in unadimensione orizzontale fatta di rinuncia,cedimento e mancata resistenza, si fa com-battente come un’arma, come un Kalashni-kov, per non perdere l’innata verticalità. Uno spazio nello spazio, un uomo e unadonna, un territorio da definire ed esploraretramite relazioni umane, ludiche e umoristi-che, immaginifiche e animalesche, sono ilvuoto fisico di Animalhome di Beatrice Ma-galotti e Giovanni Magnarelli. Uno spazio di-menticato affiora e si delinea nel presentenostalgico dei sei protagonisti di Non fac-ciamone una Tragedia di Progetto Brocken-haus che in un gioco di coralità fatto diacrobati e musicisti immaginari mettono inscena la fragilità dell’essere umano.

Anna Lea Antolini

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h 20.00vetrina

h 21.15abitazione

h 23.30piazzale

20 maggio

S.A.N.

ALICE(2º studio x AH23)

Alice, performance in transito che segue gli spostamenti dei suoi personaggi e abitaluoghi differenti nellʼarco temporale di unʼintera serata, fa parte di un progetto inprogress costruito su una partitura coreografica esatta, contaminata però, da unʼat-titudine performativa che aziona molteplici sfumature suggerite dalle condizionidʼazione. Alice è attirata nella tana ma, viene ignorata fino alla fine di un viaggio che,offre solo il fallimento della comunicazione tra uomo e donna.

ALICE is a transitional performance following the movements of its characters and living in differentplaces in a time lasting one evening. It is part of a project in progress built on a precise choreographicscore, but contaminated by a performative attitude activating a multiplicity of nuances suggested by theconditions of the action. Alice is attracted to the den but ignored till the end of a journey just offering thecomplete failure of the communication between man and woman.

A cura di S.A.N.Concezione coreografica: Olivia GiovanniniDrammaturgia in progress: Laura Milone, Davide Francesca, Olivia Giovannini, Cristiano BaricelliAllestimento e luci: Laura Milone e Davide FrancescaSuono: L.J. DuskCon: Olivia Giovannini e Cristiano BaricelliCon il supporto di TeatrOvunque (Genova)Lʼopera Attenti al… è di Cristiano Baricelli(debutto)

S.A.N. Gruppo che unisce esperienze di persone con provenienze artistiche e professionali differenti(danza contemporanea, ricerca corporea, arte visiva, grafica, progettazione del costume, video, light esound design, fotografia), S.A.N. crea spettacoli strutturati in ambito teatrale, performance e installazioni,attraverso una sperimentazione costante sui linguaggi artistici e gli spazi dʼazione.

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h 20.30palco

20 maggio

Vinnie Straniero

100 SCHRITTE [100 passi]

100 passi è una coreografia che tratta dellʼamore, un uomo e una donna si incon-trano, si conoscono e si amano, ma alla fine uno dei due o entrambi si perderanno…la solita vecchia storia che ogni volta è diversa.In scena cʼè una lanterna che regala una luce fioca, come un vicolo del centro storico.I danzatori indossano abiti da sera, non si sono mai visti prima, forse sono entrambidi ritorno da una serata di gala o forse i loro costumi rispecchiano la voglia di sen-tirsi importanti per se stessi o per qualcun altro, se il caso vuole.100 Passi is a choreographic story concerning the love between a man and a woman who meet, come toknow and love one another, but in the end one of them, or maybe both, will get lost … the same old story,different each time.On stage a lantern gives a feeble light, like an alley in the city centre. The dancers appear for the first timeon the scene wearing silk costumes, maybe both are back from a soirée or maybe their attires mirrortheir desire to feel important to themselves or to somebody else, if need be.

Coreografia di Vinnie StranieroCon: Vinnie Straniero, Paolo Fossa(prima italiana)

Vinnie Straniero si forma come danzatrice professionista alla Folkwang Hochschule di Essen in Germa-nia. Dal 2007 lavora come ballerina e coreografa libera professionista con diversi coreografi tra cui DinA13, Jo Parker, Paolo Fossa. Dal 2008 lavora in Italia come insegnante ospite organizzando worshop diteatro danza per adolescenti. Paolo Fossa si forma come danzatore presso il teatro di Torino dove lavora per tre anni. Danza in diversiteatri quali: Teatro Nuovo, Teatro comunale di Heidelberg, Hagen, Bielefeld e nei teatri Statali di Erfurt eDarmstadt. Da libero professionista lavora con coreografi e compagnie di fama internazionale, quale:Giorgio Rossi, Jo Parker, Din A13, Paul Estabrook,Chaim Gebber, Europ ballet, Nina Watt ed altri.

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h 20.45palco

20 maggio

Francesca Foscarini

KALSHKalsh indaga il tema dellʼabbandono, come rinuncia, riduzione della presa sul mondoe il conseguente sprofondare al suolo. Contrapposta a questa condizione, vi è la vo-lontà di rialzare quel corpo che sembra aver dimenticato la posizione eretta, ma checonserva la memoria di un livore e una condanna da sputare al momento giusto.Kalsh da Kalashnikov, unʼarma che rende combattente anche una scimmia. Kalsh is inspired by the idea of abandonment, as renunciation, reduction of the grasp of the world andthe following falling down. Against this condition, the will of getting up that body forgetting its uprightposition is strong. Kalsh is from Kalashnikov, an arm that makes also a monkey a true fighter.

Finalista al concorso GDʼA Veneto 2009 rete anticorpi XLCoreografia e danza: Francesca FoscariniElaborazioni musicali: Simone Sonda Luci: Simone SondaCostume: Federica Todesco

Francesca Foscarini è danzatrice e giovane coreografa indipendente. Importanti per la sua formazione ar-tistica le esperienze professionali con Aldes di Roberto Castello (Il Migliore dei Mondi Possibili 2000-2003), Sonia Brunelli (ANNNA 2008), Sara Wiktorowicz (Grandmother, 2008). Attualmente impegnata nelprogetto internazionale di ricerca coreografica Choreoroam.Kalsh è la sua prima creazione.

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h 21.45lotto 14

20 maggio

G.M.B.M.

ANIMALHOMEDa situazioni note (oggetti quotidiani, un attore, una danzatrice, uno spazio condi-viso), Animalhome smembra e ricostruisce rapporti e funzioni “usuali”, suggerendopossibilità latenti in un nome, in un oggetto, in un soggetto (e nelle “storie” chenascono dallʼincontro di questi), al confine tra il senso e il nonsenso, tra il teatro ela danza.From usual situations (daily objects, an actor, a dancer, a space), Animalhome deconstruct and recon-struct usual relations and behaviours between these known elements, suggesting secret possibilitiesinside a name, an object, a subject, moving on the border between sense and non-sense, between theaterand dance.

Con: Beatrice Magalotti e Giovanni MagnarelliLuci: Marco FumarolaCo-produzione: OFFicINa1011 di triangolo scaleno teatro,Duncan3.0 in Residenza Creativa 2010(debutto)

Beatrice Magalotti (danzatrice, coreografa) e Giovanni Magnarelli (attore, regista) sʼincontrano nel 2009condividendo percorsi di ricerca fra la danza e il teatro a partire dalle suggestioni del quotidiano.

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20 maggio

Progetto BrockenhausNON FACCIAMONE UNA TRAGEDIA

In una sala da ballo dimenticata, tra nuvole di polvere e musiche lontane affioranocome memorie figure stilizzate e grottesche. Sono i personaggi di un presente no-stalgico, di una tragedia del passato a cui rimane tra le dita la friabile ironia dellamorte. Attraverso immagini corali e tragicomiche, attraverso danze vicine e sposta-menti nello spazio, questi uomini e donne migrano da una dimensione più realisticaad una più simbolica. Vivono in un continuo fluire che li porterà ad elevarsi ad arche-tipi, principî, per poi ricadere a terra, diventando macchie di colore sul pavimento.In a forgotten ballroom, in between dust clouds and distant music, there appear stylized and grotesquefigures like memories. They are the characters of a nostalgic present. They are the protagonists of atragedy of the past to which remains among the fingers the friable irony of the death. Through choral andtragicomic images, through near dances and moves in the space, these men and women migrate from amore realistic dimension to a more symbolic one. They live in a continuous flow that will bring them torise to archetypes, principles, for then falling again to earth and becoming stains of color on the floor.

Creazione e interpretazione: Elisa Canessa, Elisabetta di Terlizzi, Piera Gianotti, Federico Dimitri, Francesco Manenti, Emanuel Rosenberg

Il PROGETTO BROCKENHAUS nasce nel 2008 da un incontro dellʼanima, dal desiderio di creare un nuovogruppo di “teatro del movimento”. I sei danzatori-attori provengono dal mondo della danza, del teatro edel circo (Scuola Teatro Dimitri, Scuola Circo Teatro Galante-Garrone, danza contemporanea e danzabutoh) hanno lavorato e lavorano tuttora con diverse compagnie di teatro e danza italiane (Sosta Pal-mizi, Pantakin da Venezia, Teatro Kismet Opera, Habillé d'eau, Compagnia Enzo Cosimi) oltre ad essereautori di lavori personali (Progetto Agatharandagio, compagnia Klupper, E. di Terlizzi).

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h 20.00villetta

a loop

21/22maggio

h 23.00angelo maiconcerto

finale

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Rumori Fuori Scena

THE SAMPLE BOX

The Sample Box è un esperimento interattivo chiuso in una stanza.Un monitor ti guida allʼascolto delle nostre musiche, un microfono cattura i tuoiframmenti sonori.Ogni giorno un nuovo brano è a disposizione dei tuoi impulsi creativi.Sarà un concerto poi a svelare tutto, mettendo insieme i pezzi e riproponendoli in unmontaggio sonoro che accompagna il live, trasformandolo in un tentativo di fusionee interferenza tra esecutore e spettatore.The Sample Box is an interactive experiment, enclosed in a room. A monitor guides you to the listeningof our compositions; a microphone records your resonant fragments. Everyday a new song is at your cre-ative impulses' disposal.Then a concert will reveal everything, assembling the parts and reproposing them in a sound editing thataccompanies a live performance, turns it in a attempt of blending and interference between performersand audience.

in collaborazione con NUTRIMENTI

I Rumori Fuori Scena sono un collettivo musicale formato da Giacomo Agnifili, Marco Belardinelli, LorenzoBernardini, Yuri Rosi e Simone Santamaria. Nato nel 2007, il gruppo si impegna nella ricerca di sonoritàsperimentali, e di soluzioni artistiche installative che prevedano la partecipazione attiva del pubblico.Negli ultimi anni, parallelamente ad unʼintensa attività live, la band realizza installazioni musicali interat-tive nelle principali manifestazioni artistiche Umbre.

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h 20.20piazzale

21 maggio

Giovanni MagnarelliSCONCERTOLAMENTO DA STRESSAllegretto cinico per due voci e un corpo

Tragedia grottesca e irriverente. Una giornata, una vita di corse, autobus affollati,lotte, richieste, corridoi infiniti, attese. Lentamente si entra in una sorta di incubo,una punizione divina per qualcosa di cui si è persa memoria. Non cʼè fine. Lʼuomoprende il suo masso a valle e ricomincia a salire, di nuovo da capo, fino a un puntonoto e ritorno.Cynical and grotesque tragedy. A day. A life. Crowded buses, runs, fights, attemps to ask something dif-ferent, waits… Slowly this nightmare will become true, a punishment for a forgotten (and, maybe, neverbeen) sin. Itʼll never end. The man will take his stone and he will begin to climb the mountain, again andagain, untill the stone will fall down, again and again, and then all will begin again.

Scritto diretto e interpretato da Giovanni MagnarelliCoprodotto da Duncan3.0 in Residenza Creativa 2010(debutto)

Autore, regista, interprete, performer eclettico nel suo percorso fonde esperienze diverse (teatro, danza,video arte), dando vita (2006) ad un laboratorio permanente per diversamente abili e sviluppando una ri-cerca che è messa a nudo di impulsi, irripetibilità irreperibili, teatro informe e indefinibile che è ricerca escoperta delle proprie risonanze.

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h 21.00palco

21 maggio

tst

ANIMA

La ferita dellʼimpossibilità del bene, dellʼimpossibilità di cambiare il mondo.LʼAnima Buona del Sezuan sullo sfondo. Un testo che si fa spezzato e impuro cheinclude altri testi, li assorbe in parte e in parte si lascia dirottare.Nessun personaggio integro. Ogni soggetto, indossato da una pluralità di interpreti,si sparpaglia nelle proiezioni possibili e in quelle improbabili.The wound of the impossibility of the good, the impossibility to change the world.The Good Spirit of the Sezuan on the background. A text that is made broken, impure, a text that in-cludes other witnesses, absorbs them partially and partially one parts to divert. No integral personage.The scattered identities that unravels the individual subject in the possible projections and those im-probable ones.

Progetto, drammaturgia e regia: Roberta Nicolai Con: Michele Baronio, Tamara Bartolini, Antonio Cesari, Francesca Farcomeni, Enea Tomei Costumi e scene: Andrea GrassiSonorizzazioni: Gianluca StaziProduzione: tst e OFFicINa di triangolo scaleno teatro Con il sostegno di Quartieri dellʼArte, Europe&Cies, SantasangreFoto: Enea Tomei

La compagnia è diretta da Roberta Nicolai. Il linguaggio si declina, si snatura e si ritrova, adogni nuova creazione, sotto la spinta di impulsi materiali: testo e spazio. Il rapporto con la tra-dizione e il tradimento hanno dato vita ad una produzione multiforme che non persegue la viadella riconoscibilità, ma ama rischiare di non riconoscersi essa stessa, spostandosi ad ogninuovo progetto.

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h 22.30lotto 9

21 maggio

Gli Omini

GABBATO LO SANTO

Date di festa. Date segnate sul calendario. Saranno i bisogni, le bugie, il non detto,a fare da filo rosso tra giorni rossi. Dondola sul filo, senza criterio, con speranzemal riposte, tra credenze superate, la nostra umanità. Capodanno col botto. Auguri e formalità. Meglio staccare, non ci pensare. Megliofesteggiare.Così la festa rimane e sopravvive a chi la vive e chi la vive si consuma. Bank holydays. Dates marked in the calendar. It will be the needs, the lies, the unsaid, to become the filrouge between these days in red. Rocking on a thread, with no criteria, with unattended expectations, be-tween passed beliefs, our humanity.New Yearʼs Eve with fireworks. Greetings and formalities. Better to be detached, not to think. Better toparty. So the feast remains and survives to them who live it and who lives it is worned out by it.

Di e Con: Roberto Caccavo, Riccardo Goretti, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini

Gli Omini nascono nel 2006 con lo spettacolo “CRISIKO!” (Finalista Premio Scenario ʼ07). Ilmodo di lavorare della compagnia segue un metodo del tutto particolare: tramite settimanedi interviste, costruiscono i loro copioni con le parole della gente di piccoli comuni dʼItalia.Prende così vita la trilogia “Memoria del tempo presente”: CRISIKO, GABBATO LO SANTO,TAPPA.

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h 20.00

h 21.45

h 22.20teatro 15prenotazione

obbligatoria

22 maggio

Sineglossa

ERESIA [1. La Fabbrica delle Parole]

(studio)

Prima porta aperta su Jeanne DʼArc: la selva oscura della conoscenza. La necessitàumana - troppo umana - di imparare a usare gli strumenti, per essere ciò che sarà;gli stessi che firmeranno la sua condanna al rogo. Una lotta tra la luce che definiscee il corpo che rifiuta lʼammaestramento. Dialogo visivo e sonoro tra Jeanne e il suoagiografo (o, che è lo stesso, tra lʼattrice e il suo regista)First open door on Jeanne Dʼarc: the dark woods of knowledge. The human – too human – necessity oflearning how to use the tools, to be what she will be; the same ones which will sign her condemn to thestake. A fight amongst the defining light and the body, which refuses to be trained. A visual and acustic di-alogue between Jeanne and her hagiographer (or, that is the same, between the actress and her director)

Con: Simona SalaLuci: Luca PoncettaVoci: Giancarlo SessaConsulenza scenografica: Michele Regia: Federico BombaProduzione: Sineglossa Co-produzione di OFFicINa1011 di triangolo scaleno teatro

Per poetica, Sineglossa è distante dal pop e dal divertissement. Lavora sul Miraggio e sulla capacità cheha la luce di nascondere. La componente artigianale è una sua prerogativa essenziale: nessun utilizzo disistemi tecnologici, ma solo di manufatti autoprodotti, con i quali, però, raggiunge una qualità visiva ana-logica ad ʻalta definizioneʼ.

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h 20.30palco

22 maggio

Compagnia Andrea Saggiomo

I FIORI DʼARANCIOEntriamo in una sala cinematografica, cʼè un pianoforte, è un film muto forse. Ma ilfilm non inizia: lo schermo resta bianco. Ma davanti e dietro di esso tre figure ani-mano una scena vuota. Il rifrangersi della luce sui loro corpi, le parole dette nellemolte lingue, le note del piano incontreranno, nel gioco di una sottile trama, le im-magini di piccoli film, occhi complici di questo nostro sogno.We enter a movie theater: there is a piano, it is a silent film, perhaps. But the film never begins: the screenremains blank. In front of and behind it three figures enliven an empty scene. The refraction of light ontheir bodies, the words spoken in many languages, the piano notes, playing a thin plot, will meet the im-ages of some small films, watchful eyes of this our dream.

Con Gaëlle Cavalieri, Fulvio Padulano, Gianluca RaiaMusiche: Emiliano Bugatti Direzione della fotografia: Corrado Costetti Elaborazione suoni: Carmine OnoratiAssistente alla drammaturgia: Carmela CovinoRegia e disegno luci: Andrea SaggiomoProduzione: Associazione Culturale DAMM (zone multiple_NAPOLI); nellʼambito di Cantieri Teatrali perFabbrica Europa 09

Attorno ad unʼidea artistica di Andrea Saggiomo, in uno spazio ben definito per una sua interna mesco-lanza di soggetti e modi espressivi diversi (DAMM zone multiple-Napoli), avviene lʼincontro. Nel 2007 lacompagnia vince il concorso Nuove Sensibilità con lo spettacolo CANTI DI MALDOROR. Nel 2009 vinceil concorso Cantieri teatrali per Fabbrica Europa con il progetto I FIORI DʼARANCIO.

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h 21.45lotto 14

22 maggio

Compagnia TeatroViola UNʼALBA DA QUALCHE PARTEUna storia di famiglia, dove la memoria è domestica e odorosa come una pianta dibasilico da travasare. Il breve racconto del viaggio in America dei bisnonni Ernestoe Assunta, cucito di aneddoti e intessuto di affetti. Canti tramandati a voce e suonidʼacqua smossa evocano le parole non dette, le storie non raccontate. Quelle dellafatica e dello scacco di chi partì senza trovare lʼamerica.A family history, where memory is domestic and fragrant like a pot of basil to be re-planted. The briefnarrative of how great-grandparents Ernesto and Assunta went to America, sewn of anecdotes and inter-woven with affection. Alongside, songs passed on by word of mouth evoke the unspoken words and un-told stories of toil and failure of those who set out without finding the Promised Land.

Con: Tiziana Scrocca narrazioneAlessandra Chieli, Nora Tigges cantiOreste Floquet fagottoAlessandro Severa fisarmonicaArrangiamenti musicali: Oreste Floquet, Alessandro SeveraImmagini video: Matteo Delbò Ideazione e regia: Federica Migliotti

La Compagnia TeatroViola si costituisce a Roma nel 2006 iniziando una ricerca sulla valenza delle fiabee musiche tradizionali allʼinterno di produzioni teatrali per lʼinfanzia e svolgendo attività pedagogica nellescuole. Rivolge poi l'attenzione anche a temi sociali e ad un pubblico adulto, allargando la ricerca lingui-stica alla commistione tra teatro, danza contemporanea e video.

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h 22.40palco

22 maggio

Andrea Cosentino PRIMI PASSI SULLA LUNAdivagazioni provvisorie per uno spettacolo postumo

Il nuovo lavoro di Andrea Cosentino inquadra immagini del futuro ormai passate,prendendo spunto dal quarantennale del primo allunaggio, passando per il cinquan-tenario della creazione della prima Barbie e i dieci anni dalla morte di Stanley Ku-brick. Unʼopera portata avanti al tempo imperfetto, che è il tempo dei giochi e deisogni, e che si dissolve al presente. The last work of Andrea Cosentino dwells on images of the future already past, drawing on from the for-tieth anniversary of the first moon-landing, the centenary of the futurist manifesto, the golden jubilee ofthe creation of the first Barbie and the ten years from the Stanley Kubrick's death.

Indicazioni di regia: Andrea Virgilio FranceschiCollaborazione artistica: Valentina GiacchettiLuci: Dario AggioliProduzione: Maraʼsamort ass. cult. Produzione in comune con Benvenuti srl e Pierfrancesco PisaniIn collaborazione con Kilowatt festival

Andrea Cosentino, attore, autore, comico e studioso di teatro. Tra i suoi spettacoli La tartaruga in bici-cletta in discesa va veloce, il ̒ dittico del presente ̓costituito da L'asino albino e Angelica e Antò le Momò-avanspettacolo della crudeltà. In televisione partecipa nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presentaVisitors (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di pla-stica. Sul web promuove il format para-televisivo autarchico Telemomò.

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h 20.30palco

23 maggio

Opera

LIMITEANTICAMERA

Limite è uno spettacolo, ed è la tappa di un percorso.È uno spettacolo perché ha un ritmo legato ad un respiro breve ma finito, ad un solooggetto visto in fronte e in retro. Lʼesterno e lʼinterno. Un oggetto che allʼinterno è buio e allʼesterno porta una maschera. È anche la tappa di un percorso: Limite è lʼanticamera di un progetto in creazione.Limite is both a performance and the step of a journey.It is a performance because it possesses the rhythm of a short sigh, short and finished, one object seenfrontally and from the back.The outside and the inside. An object that inside is dark and outside wears a mask. It is also the step ofa journey. Limite is the anteroom of a creative project.

Cura della visione e regia: Vincenzo SchinoCon: Marta Bichisao, Riccardo Capozza, Gaetano Liberti Produzione: Teatro Valdoca, con il sostegno di Ass. Armunia

OPERA è un gruppo di ricerca artistica nato da un progetto di Vincenzo Schino. Il suo luogo di lavoro è il teatro.Nel 2005 insieme a Marta Bichisao, Gaetano Liberti, Riccardo Capozza, Emiliano Austeri e Marco Bettinasce il gruppo di lavoro, che dal 2010 si chiama Opera, dal nome del loro primo spettacolo.

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h 21.30angelo mai

23 maggio

Zeitgeist

CRUDOCrudo: che essendo di qualità da doversi cuocere, non è cotto.

In senso figurato: duro, aspro, rozzo, rigido, crudele.

La visione è un pasto crudo.Una sequenza dʼimmagini, corpi, presenze, azioni, che prendono forma senza spie-garsi, senza necessariamente legarsi, silenziose e assordanti.Crude, non cucinate. Crude come lo sguardo che le abbraccia, come la luce che leillumina, crude come la realtà.The vision is a raw meal. A sequence of images, bodies, presences, actions, that takes form without beingexplained, without necessarily binding, silent and deafening. Raw, not cooked.Raw as the gaze that covers them, disenchanted as the light that illuminates them, cruel as reality.

Ideazione, regia e coreografia: Stefano TaiutiCon: Cristina Martines, Caterina Galloni, Giusy Quattrone, Karolina Kubalczyk, Roberto Leo, Stefano Taiuti Disegno luci: Gianni StaropoliCostumi: Paola ValentiAmbienti sonori: Claudio MonetaMusiche: Karlheinz Stockausen, Arvo Part, Dido.Produzione: Zeitgeist- Produzione ZTL pro, con il contributo della Provincia di Roma - Assessorato allepolitiche culturaliCon il sostegno di Duncan 3.0(debutto)

Zeitgeist, compagnia riconosciuta dallʼETI ente teatrale italiano, è diretta da Stefano Taiuti.Zeitgeist realizza e produce spettacoli, performance e installazioni mirando costantemente ad azioni ca-paci di essere allo stesso tempo politiche e poetiche. Zeitgeist determina il suo campo dʼindagine nellaricerca sulla danza contemporanea, nello sguardo sul corpo e sul mondo contemporaneo, trovando ilsuo linguaggio sulla linea di confine tra il butoh giapponese e lʼespressione corporea occidentale.

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OUTDOORMostra video/fotograficain collaborazione con NUfactorya cura di Christian Omodeo

La prima mostra in Italia di street-art su edilizia a scopo abitativo che si propone di valorizzare gli spazi urbani attraversola street art. Una galleria video e fotografica che mostra la fase di creazione delle opere e la storia dei singoli artisti. Una collaborazione internazionale apporterà un valore aggiunto alla mostra.NUfactory è unʼassociazione culturale nata nel 2006 con lʼintento di valorizzare i fermenti artistici presenti sul territorio cittadino attra-verso una formula innovativa e in continua evoluzione.

GLI ARTISTI Sten&Lex (Roma) JB Rock (Roma) LʼATLAS (Paris) C215 (Paris)

14 - 23 MAGGIO dalle 18.00 foyer palladium

COORDINAMENTO delle Realtà della Scena Contemporanea14 maggio ore 15-19 15 maggio ore 10-13 e 15-19 16 maggio ore 10-13 e 15-17

Dopo il convegno di Sansepolcro del luglio 2009, gli incontri di Castiglioncello (novembre 2009), Roma (dicembre 2009)e Campsirago (marzo 2010) ha luogo un nuovo incontro del Tavolo di Coordinamento, organizzazione Stati Generali.Prossimi appuntamenti: 9-10-11 luglio a Mondaino (Rn), in occasione del Festival di Santarcangelo.

Gli Stati Generali si terranno a Bassano del Grappa (Vi) il 2-3-4 settembre 2010, all'interno del Bassano Opera Festival. Info: Elena Lamberti 349 5655066 [email protected]

14 - 16 MAGGIO dalle 18.00 teatro palladium

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CONCERTO FINALE+ DJ SET

in collaborazione con NUTRIMENTI E ANGELO MAI

23 MAGGIO dalle 23.00 angelo mai

FRONTIERE DI TEATRO CIVILEPresentazione del Volumedi Letizia Bernazza

Un'accorata indagine sulla nuova generazione di autori/attori/registi: Daniele Biacchessi, Roberta Biagiarelli, ElenaGuerrini, Alessandro Langiu, Ulderico Pesce.

La presentazione si avvarrà della presenza dell'autrice, dell'editore di Editoria&Spettacolo Maximilian La Monica e del prof. Giorgio Taf-fon, docente di Letteratura Teatrale presso l'Università di Roma Tre; moderatore del dibattito con il pubblico: il direttore Marco Fratoddidel mensile di Legambente "Nuova Ecologia"; a seguire, l'avvicinamento diretto alle tematiche e al linguaggio con un loro breve e pre-zioso intervento dal vivo di tre dei cinque autori/attori protagonisti del libro, Roberta Biagiarelli, Elena Guerrini e Alessandro Langiuche concluderanno lʼevento con brani tratti dai loro spettacoli.

22 MAGGIO ore 18.00 villetta

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PROVINCIA DI ROMA

Nicola Zingaretti Presidente

Cecilia D'EliaVicepresidente

Assessore alle politiche culturali

Giuliana PietroboniDirettore Dipartimento VIII

Dirigente Servizio 1

Coordinamento del Progetto:

Francesca Romana MartaAssessorato alle politiche culturali

Roberto PomettiniServizio 1 - Dipartimento VIII

FONDAZIONE ROMAEUROPA ARTE E CULTURAPresidenteGiovanni Pieraccini

VicepresidenteMonique Veaute

Direttore Generale e artisticoFabrizio Grifasi

Responsabile amministrativaSonia Zarlenga

Responsabile organizzativa e direttore teatro PalladiumValeria Grifasi

ProduzioneStefania Lo Giudice ResponsabileFrancesca Manica ProduttriceElisa Vago ProduttriceMaura Teofili AssistenteRenato Criscuolo Produttore Palladium

Produzione tecnicaLuigi Grenna Direttore tecnicoLuca Storari Assistente

Ufficio stampaFrancesca Venuto ResponsabileAntonella Bartoli

ComunicazioneAlessandro Gambino ResponsabileMaria Claudia AzziniMichela Pisanu

BiglietteriaDonatella Franciosi ResponsabileLara MastrantonioSilvia Fandavelli

Pubbliche relazioniValentina Gulizia

SviluppoRoberta MalentacchiClaudia Cottrer

Affari generaliSonia Rico ResponsabilePiero Tauro Information technology e archivi audio/video

Amministrazione e contabilitàGiorgio MarcangeliMichela PiselliGianluca Galotti consulente generaleStudio Prili consulente del lavoro

Consulenti ArtisticiCanio LoguercioLorenzo Pavolini

Tecnica PalladiumAlfredo Sebastiano DirettoreClaudio Amadei ElettricistaAntonello Giammarco Macchinista

Forniture tecnicheFonomaster sas di Riccardo Giampaoletti

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collaborazione

support

media

network

partner

TEATRO 15

patrocinio

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TRIANGOLO SCALENO TEATROdirezione artistica e organizzativa

Roberta NicolaiDirezione

Elisa VagoProduzione

Enea TomeiArt Editing e comunicazione

Andrea GrassiConsulenza artistica e redazione

Anna Lea AntoliniConsulenza artistica per la danza

Tamara BartoliniPromozione pubblico

Federica LaricciaPromozione operatori

Michele BaronioCoordinamento tecnico

Chiara CarpentieriVeronica Tepatti

stagiste

Web design

Arteficina

Stampa

Multiprint - Roma

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