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BRESCIA 13 giugno 2014 AMBIENTE. IL NOSTRO IMPEGNO.
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BRESCIA 13 giugno 2014
AMBIENTE. IL NOSTRO IMPEGNO.
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Ambiente. Il nostro impegno.
SI, MOLTO SI, MA SOLO IN PICCOLA PARTE
Premessa Le politiche ambientali sono strategiche per l’economia e la qualità della vita e negli ultimi anni questa consapevolezza è cresciuta nell’opinione pubblica, pur nel pieno di una crisi economica che ha drenato la gran parte delle attenzioni dei nuclei familiari. Il quadro generale La sensibilità per la salvaguardia del bene comune costituito dalla terra e dal suo habitat è considerevolmente aumentata nel corso degli ultimi dieci anni, in particolare lungo due linee conduttrici: la maggior diffusione culturale al riguardo e la consapevolezza che l’antitesi sviluppo-tutela dell’ambiente poteva essere superata. La ricerca si pone, come primo obiettivo, di mettere in evidenza, attraverso alcuni indicatori, come evolve il rapporto tra il cittadino e le tematiche ambientali. Le tabelle segnalano: Cresce in modo stabile la consapevolezza che le azioni per garantire la tutela ambientale non
sono incompatibili con lo sviluppo economico e un aumento dell’occupazione; anzi ne possono essere un presupposto. Ormai quasi ¾ dell’opinione pubblica sostengono questa equazione
All’inverso, si verifica quanto siano forti alcuni pregiudizi; si osserva che attorno a 1 cittadino su 3
pensa che vi sia un allarme eccessivo sulla questione ambientale
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SI, MOLTO SI, MA SOLO IN PICCOLA PARTE
Legislazione e preoccupazioni Entrando nel merito delle situazioni sia dal punto di vista normativo che di realtà locale, si osserva che i cittadini non ritengono adeguata la legislazione italiana in materia ambientale. Tale convinzione, peraltro largamente maggioritaria, non è sempre frutto di una conoscenza specifica ma rimanda la percezione che l’opinione pubblica ha sul tema. Questa sensazione è legata al fatto che si parla di molte situazioni in cui la tutela dell’ambiente non appare, o non è, salvaguardata in modo sufficiente; un’azione più incisiva appare, pertanto, pienamente giustificata agli occhi dei cittadini. Accanto al tema delle normative percepite come poco tutelanti, emergono altre due convinzioni: che le aziende possano ridurre l’impegno a favore dell’ambiente a causa della crisi economica che si aggrava la condizione ambientale del luogo dell’intervistato L’insieme di queste valutazioni segnala la preoccupazione che si diffonde; da un lato c’è, come abbiamo visto un crescita di sensibilità, dall’altro una richiesta, che va esaudita, di maggiore impegno su questo terreno.
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SI, MOLTO SI, MA SOLO IN PICCOLA PARTE
La sensibilità ambientale Dopo aver tratteggiato gli aspetti più generali della tutela dell’ambiente – opinione pubblica, norme e economia - è utile verificare come i cittadini stessi valutano il loro atteggiamento. Si osserva che l’attenzione che rivolgono a diversi comportamenti costitutivi di una sensibilità ambientale, coinvolge attorno alla metà della popolazione. Si potrebbe dire che vi è un’ammissione di una differenza ancora troppo larga tra la presa di coscienza relativa al tema e la sua traduzione in atti concreti. Un altro elemento che fa comprendere la percezione del tema “ambiente” da parte dell’opinione pubblica è la sua decodifica. Si coglie una gerarchia che tende a privilegiare la protezione della natura in senso generale e la preoccupazione per l’habitat che lasceremo in “eredità” alle prossime generazioni. Poi intervengono l’inquinamento e i danni ambientali, cioè aspetti più contingenti. Di nuovo, i cittadini hanno la consapevolezza dell’ambiente come fondante del vivere e dell’ esistenza futura ma sembra che non colgano appieno la connessione con certi impatti sociali. E segnalano acutamente la debolezza generale nell’utilizzo delle risorse naturali; sia gli stessi cittadini, che il Governo italiano, che il mondo economico-produttivo non fanno abbastanza per un loro uso corretto. Solo attorno a 2 su 10 ritengono che vi sia un comportamento positivo.
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Le azioni e l’informazione Un elemento essenziale per riflettere sul tema ambientale e dar luogo ad azioni incisive è verificare che cosa la popolazione ritiene possa essere efficace per una politica di tutela dell’ambiente. La gerarchia che l’opinione pubblica riverbera è molto netta: La prima cosa da fare è assicurare il rispetto delle norme esistenti; l’opzione più lineare è
adempiere a quanto prescritto, anche se ci sono dei limiti nella legislazione. E’ un segnale importante che vi sia un richiamo alle regole; si dice spesso che è uno dei problemi principali che ci assillano
Poi si osserva che la gravità delle situazioni di cui si parla, conduce alla richiesta di un aggravamento delle pene; il tema è quello della certezza che i colpevoli non riescano a evitare di scontare le loro trasgressioni
Interviene, successivamente, l’opzione dell’informazione; si cambia terreno e si introduce il tema della conoscenza, la chiave per far crescere la coscienza ambientale
Accanto a questo, viene collocata la voce “incentivi”; si ritiene che i comportamenti virtuosi vadano incoraggiati
Le ultime voci sono rappresentate da una più incisiva legislazione di merito, dall’uso efficiente delle risorse e, infine, e poco indicato, un aggravio fiscale per chi danneggia
L’ultima verifica ci porta al livello di informazione dichiarato sulle tematiche ambientali; il dato europeo segnala che il nostro Paese è nella fascia bassa e sotto la media europea. Anche questo è un terreno sul quale si può lavorare per recuperare quell’incisività nella salvaguardia dell’ambiente che l’opinione pubblica, consapevole dei suoi stessi limiti, chiede.
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Ambiente e sviluppo
Valori %
SI, MOLTO SI, MA SOLO IN PICCOLA PARTE
Il trend esprime la convinzione che occupazione e sviluppo economico debbano passare attraverso la tutela dell’ambiente
NON SA
57 62
69 69 72 72
2007 2009 2010 2011 2012 2013
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Ambiente e allarme
Valori %
SI, MOLTO SI, MA SOLO IN PICCOLA PARTE
C’è troppo allarmismo quando si parla di ecologia e inquinamento poiché la situazione del pianeta non è poi così grave. (% DI ACCORDO)
NON SA
35 31 30 30
24 28
2007 2009 2010 2011 2012 2013
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Ambiente e legislazione
Valori %
4 19
54
13 10
DEL TUTTO SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
Ritiene che la legislazione italiana in materia ambientale sia:
NON SA
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Ambiente e salvaguardia
Valori %
28
47
12 13
SI, MOLTO NO, CI SONO I CONTROLLI
SI, MA SOLO IN PICCOLA PARTE
In seguito alla crisi di questi anni ritiene che le aziende abbiano ridotto le attenzioni per la salvaguardia dell’ambiente ?
NON SA
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La preoccupazione ambientale
Valori %
16
53
28
3
DEL TUTTO D’ACCORDO
IN DISACCORDO D’ACCORDO
La situazione ambientale del luogo in cui vivo mi preoccupa sempre di più. Lei è…
DEL TUTTO IN DISACCORDO
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Sensibilità ambientale: i temi
Valori %
del tutto d’accordo
in disaccordo d’accordo
Direbbe che le persone che vivono nel suo territorio verso i seguenti temi hanno un'attenzione, alta, media o bassa ?
del tutto in disaccordo
2011
2012
2013
13
14
11
50
43
47
37
43
42
risparmio energetico sistemi in grado di produrre energie alternative
2011
2012
2013
10
10
9
43
39
40
47
51
51
alta media bassa
controllo verso qualità e provenienza degli alimenti
riciclo e raccolta differenziata dei rifiuti
acquisto di prodotti realizzati in maniera ecosostenibile (km zero,.)
impegno verso la tutela dell'ambiente e della natura
2011
2012
2013
12
13
10
52
45
48
36
42
42
2011
2012
2013
7
9
7
36
33
33
57
58
60
2011
2012
2013
23
24
21
47
44
43
30
32
36
2011
2012
2013
8
9
5
48
43
41
44
48
54
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Sensibilità ambientale
Valori %
Quando le persone parlano “dell’ambiente”, a cosa si riferiscono principalmente:
italiani
politici 47
44
40
39
37
33
31
28
20
proteggere la natura
l'ambiente che i nostri figli erediteranno
li cambiamento climatico
l'inquinamento urbano
i disastri ambientali provocati dall'uomo (industrie, composti chimici,…)
la qualità del proprio ambiente di vita
lo spreco delle risorse naturali
il paesaggio conservato
terremoti, inondazioni,e altri disastri naturali
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L’azione di tutela
Valori %
Quale dei seguenti modi potrebbe essere più efficace per contrastare i danni ambientali?
italiani
politici
36
33
27
24
23
18
12
far rispettare rigorosamente la legislazione esistente
introdurre pene più pesanti per i trasgressori
fornire maggiore informazione sui temi ambientali
assicurare incentivi finanziari per i comportamenti positivi
introdurre una legislazione ambientale molto severa
usare le risorse naturali in modo più efficiente
introdurre o accrescere le tasse suile attività che danneggiano l'ambiente
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Gli attori
Valori %
del tutto d’accordo
in disaccordo d’accordo
Direbbe che i seguenti fanno quello che devono per utilizzare le risorse naturali correttamente o non lo fanno ?
del tutto in disaccordo
il mondo economico-produttivo
il Governo italiano
i cittadini
16
22
27
79
72
69
5
6
4
lo fanno non lo fanno Fonte Eurobarometro
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Quanto i cittadini si ritengono informati sull’ambiente
Ha vinto
Ha perso
Non sa
Fonte Eurobarometro
www.swg.it | [email protected] | pec: [email protected] Trieste, via S. Francesco 24, 34133 – t +39.040.362525 – f +39.040.635050 Milano, via G. Bugatti 7/A 20144 – t +39.02.43911320 – f +39.040.635050
SWG spa ha scelto di certificarsi nel 1999. È stata tra le prime società del settore a farlo, cogliendo quella che sarebbe stata la linea adottata dall’associazione internazionale della categoria. La certificazione UNI EN ISO 9001:2008 ricomprende tutta l’attività di ricerca, anche quella più recente legata al mondo Internet. La società è membro di due organizzazioni di categoria: ESOMAR e ASSIRM. ESOMAR è l’associazione internazionale della ricerca di mercato e di opinione; svolge un’intensa attività formativa, normativa, regolamentare e rappresentativa della categoria con le istanze pubbliche e private (Unione europea, Stati, associazioni imprenditoriali). ASSIRM è l’omologa associazione italiana; svolge un’intensa attività legata ai problemi e alle necessità delle società di ricerca, con particolare attenzione al tema della qualità. È interlocutore della Pubblica Amministrazione e del mondo delle imprese private per i diversi aspetti dell’espletamento del lavoro di ricerca. SWG fa parte dal 2007 del consiglio direttivo dell’associazione. SWG fa, inoltre, parte di un network internazionale di società di ricerca indipendenti INTERSEARCH - che non fanno parte di gruppi multinazionali; la partecipazione a questa rete consente uno scambio di esperienze e conoscenze e una possibilità di compiere lavori a carattere internazionale.
