Bozza edizione novara iride maggio bassa

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Iride maggio 2013

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in Primo Piano• LA COLDIRETTI, L'ITALIA E L'EUROPA

C'erano anche i vertici della Coldiretti interprovinciale lo scorso 30 maggio a Bru-xelles in occasione del pri-

mo summit europeo sulla riforma della Politica Agricola promosso a da Coldiretti.Un momento di confronto importante, inserito nel percorso avviato con le mag-giori organizzazioni agricole europee e teso a rafforzare e rendere più effi cace una Pac che deve soddisfare sempre me-glio i bisogni dei cittadini e degli agricol-tori europei, come ha ribadito il presiden-te nazionale di Coldiretti, Sergio Marini.Serve una politica agricola che – ha sot-tolineato Marini - «dia maggiore garanzie nell’autoapprovvigionamento alimenta-re, maggior sicurezza dei cibi, risposte alle emergenze sociali, che promuova il ruolo di chi vive di agricoltura, di giovani im-pegnati nella difesa dei territori, dell’am-biente, della biodiversità, della coesione sociale, che promuova la cultura, la tradi-zioni e l’innovazione e che sappia, in una visione comune, valorizzare la distintivi-tà dei territori europei come patrimonio competitivo per il continente». Va dunque difeso il budget nella riforma della politica agricola in una Europa «che ha bisogno di più agricoltura, riequilibra-re la ripartizione del bilancio consideran-do che al momento attuale l’Italia è il pri-mo contribuente netto (in % del Pil) alle politiche comunitarie; inoltre va adottata una Pac che consenta ai singoli Paesi di premiare chi lavora e vive di agricoltura».Alla luce della forte differenziazione del-le normative in Europa e in applicazione del principio di sussidiarietà, secondo la Coldiretti è necessario che la defi nizione di “agricoltore attivo” sia demandata allo Stato membro, affi nché possano essere considerati tali gli imprenditori agricoli professionali, singoli od associati, sulla base della incidenza del tempo dedica-to al lavoro agricolo sul tempo di lavoro complessivo e della incidenza del reddito agricolo sul reddito totale. Il superamento del criterio storico di cal-colo dei pagamenti diretti e il processo di

BRUXELLES: IL PRIMO SUMMIT COLDIRETTI PER LA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA

PRESENTI I LEADER DELLE ORGANIZZAZIONI EUROPEEBRUXELLES - All’evento nella capitale europea si sono registrati gli autorevoli interventi dei presidenti delle principali organizzazioni agricole europee, Xa-vier Beulin di Fnsea (Francia), Joachim Rukwied di Dbv (Germania), John Br-yan di IFA (Irlanda) e Peter Kendall di NFU (Regno Unito) insieme al presiden-te del Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea Simon Coveney e al presidente della Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Parla-mento europeo Paolo De Castro. A mo-derare l'incontro il segretario nazionale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo.

Agricoltura

IL PRESIDENTE MARINI:«L'EUROPA HA BISOGNODI PIÙ AGRICOLTURA E DEVE RIEQUILIBRARE LA RIPARTIZIONE DEL BILANCIO CONSIDERANDOCHE L'ITALIA È OGGI IL PRIMOCONTRIBUENTE NETTOALLE POLITICHE COMUNITARIE»

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convergenza interno a ogni Stato mem-bro necessita di un periodo di tempo adeguato e della massima fl essibilità, per consentire un adattamento progressivo dei settori produttivi, data la situazione differenziata dell’agricoltura italiana. La componente relativa all’inverdimento dei pagamenti diretti, cosi come proposta dalla Commissione europea, costituisce una forte criticità per il sistema agricolo nazionale e rappresenta una contraddi-zione rispetto alle fi nalità della riforma, relative alla produzione ed alla compe-titività. «Per questo - ha precisato Marini - devono essere radicalmente riviste le mo-dalità applicative mentre le somme non spese dell’inverdimento, devono rimanere

agli Stati membri, per fi nanziare misure altrettanto (o più) selettive sul versante ambientale». Le politiche di sviluppo rurale vanno quindi potenziate e fi nalizzate all’inno-vazione e alla competitività delle imprese agricole; in particolare è necessario soste-nere gli investimenti aziendali, promuo-vere il ricambio generazionale, sostenere la realizzazione di azioni di integrazioni di fi liera e di progetti integrati territoriali.E ciò, approfondendo, nel contempo, la centralità e l’attenzione alla fi liera corta, come la vendita diretta e il protagonismo dell’agricoltore lungo la fi liera, che han-no trovato una particolare attenzione nei piani di sviluppo rurale.

• Un momento del summit

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di GIAN CARLO RAMELLA, direttore Coldiretti Novara Vco

Una data importante quella del prossimo 4 luglio, che chia-merà a Roma gli imprenditori agricoli di tutta Italia per l'an-

nuale assemblea di Coldiretti.La cornice è quella, ormai consueta, del Palalottomatica, alla presenza del presi-dente Sergio Marini e dei vertici delle isti-tuzioni nazionali.Anche quest'anno, il territorio delle nostre province di Novara e Vco vi parteciperà con convinzione e con la consapevolezza del ruolo importante e fondamentale che chiama tutti noi al signifi cativo contribu-to per la costruzione della Filiera Agricola Tutta Italiana.Sarà il momento delle rifl essioni impor-tanti e, in primo luogo, sulle scelte priori-tarie da compiere in sede nazionale ed eu-ropea. Siamo consapevoli che l'agricoltura è e resta un settore strategico per l'econo-mia nazionale, anche in vista della ripresa economica che guai se tarderà a venire: nonostante i segnali depressivi sui consu-mi, che hanno interessato anche il com-parto agroalimentare, il settore primario è stato l'unico che, nei primi mesi di questo 2013, si è rivelato in grado di registrare nu-meri positivi a livello di imprenditoria ed impresa, a conferma della validità e della modernità del modello di sviluppo agrico-lo made in Italy che è fondato sulla valo-rizzazione dell'identità, della qualità, delle specifi cità che consentono di affrontare e vincere la competizione internazionale.Il futuro della globalizzazione si esprimerà non più nella direzione dell’omologazione e di un mondo americanizzato, ma dovrà puntare tutte le sue carte sulla diversità attrattiva, su prodotti unici ed originali, che anche il nostro territorio di Novara e

Vco sa offrire con caratteristiche di assolu-ta eccellenza. Il mondo ha fame di Italia, e comprende che l’Italia è fatta di storia, cultura, arte, ma anche di cibo, gusto e saper vivere. Eppure ogni anno dobbiamo vivere la seccante scocciatura di spiegare a questo o a quel ministro, a questo o quello scienziato, a questo o a quel presunto im-prenditore che per noi Ogm è sinonimo di omologazione e quindi di impoverimen-to.Servono politiche che incoraggino le ban-che a rischiare sui progetti e sui talenti e meno sul consolidato, serve - insomma- un po' di coraggio da parte di un Paese che deve credere nell'agricoltura e nell'impe-gno di quanti, in una vita di lavoro, hanno dimostrato di poter essere solidamente utili alla ripresa del Paese: si tratta degli agricoltori, "Forza del Territorio" che, an-che quest'anno, sono pronti a confrontar-si per costruire.La partecipazione è aperta a tutti i soci e, in via prioritaria ai dirigenti e ai rappre-sentanti dei movimenti.

A ROMA IL 4 LUGLIOPER L'ASSEMBLEAAL PALALOTTOMATICA

Editorialepag. 4

SommarioBruxelles: il primo summit Coldiretti per la riforma della Politica Agricola..........3Editoriale di Gan Carlo Ramella....................4Agricoltura, Novara e Vco respirano con lo stop all'Imu.........................................5Imu, prima rata sospesa anche per il fotovoltaico in agricoltura.........5Un successo la Giornata regionale dei Pensionati a Novara...............................7Maltempo: duro bilancio nelle province di Novaa-Vco................................................8Le invasioni dei selvatici complicano il quadro al termine delle piogge..................9Riconoscimento di calamità naturale, avviata l'azione della Coldiretti....................9Ogni anno condizioni meteo sempre più estreme e imprevedibili.............9

TERRANOSTRA/CAMPAGNA AMICA

Agriturismi e normative: è urgente concludere l'iter della legge regionale........10Terranostra, Chiarelli nuovo presidente.....10Web, è attivo il nuovo sito di Campagna Amica...................................11Gli italiani riscoprono il bellodel cibo e del cucinare...............................11

DONNE IMPRESA/GIOVANI IMPRESA

Coldiretti di Donne Impresa valorizzano l'agricoltura sociale: convegno a Torino.....12Un impegno per l'agricoltura sociale e multifunzionale.........................................12Gioani Impresa: lavoro e innovazione i temi centrali dell'assemblea.....................13Gioani disoccupati e scoraggiati in una famiglia su dieci: è crisi sociale...................13

CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA

Tecnica - Legislativo.................................14SPECIALE TRATTORI E 'PATENTE'...............15Tecnica - Legislativo - Riso........................19Tecnica - Vino e Vigneto...........................20Tecnica - Zootecnia e Latte........................21Tecnica - Agricoltura e Montagna.............22Tecnica - Ortofrutta..................................23Credito e Impresa....................................24Fiscale ed Economico...............................25Previdenza, Pensioni, Lavoro...............26-27

NOTIZIE DAL TERRITORIO

Cinghiali, zero fatti dopo le promesse.......28Nuovo Parco tra Ossola e Vallese..............28Brevi da Novara e Vco........................28-29Vco: agricoltura e montagna sono strategiche per lo sviluppo................29Vco: il distretto dei Laghi riduce il personale ma pareggia il bilancio.........29Nasce l'Associazione Produttori Bettelmatt...29Il Corsivo agroalimentare........................30Annunci economici..................................31

• L'assemblea nazionale

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• IN PRIMO PIANO A NOVARA E VCO

Con la sospensione della pri-ma rata Imu da 346 milioni in scadenza per terreni agri-coli e fabbricati strumentali,

il Governo ha dato un importante se-gnale al settore agricolo riconoscen-done la straordinaria importanza in termini economici e sociali e quale perno per una nuova stagione di cre-scita sostenibile. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in ri-ferimento alla decisione del governo: «Un particolare riconoscimento va sicuramente al Ministro delle Politi-che Agricole Nunzia De Girolamo che in pochi giorni ha saputo far proprie le aspettative di un intero settore e so essersi impegnata con determinazione e competenza nell’ottenimento di que-sto importante risultato». Una notizia, come rileva la Coldiretti interprovinciale di Novara Vco, "si-curamente incoraggiante per il riaf-fermarsi di una rinnovata e meritata centralità del settore agricolo in que-sto contesto di straordinaria crisi eco-nomica che vive il Paese. La sospensione, in attesa che venga ri-definita l’intera materia, rappresenta una boccata di ossigeno per le aziende agricole più patrimonializzate. Capannoni, stalle e terreni sono fun-zionali alla produzione e non frutto della speculazione. Il Governo ha ca-pito e gliene diamo atto".Sulla questione Imu la posizione di Coldiretti è nota: già lo scorso dicem-bre, in occasione del pagamento della seconda rata, la Coldiretti aveva este-so la propria preoccupazione “in or-

Agricoltura, Novara e Vcorespirano con lo stop all'ImuDECISIVO L'IMPEGNO DI COLDIRETTI PER LA SOSPENSIONE

Agricoltura e Territorio• il nostro giornale anche su internet: www.novara-vco.coldiretti.it pag. 5

dine ad un balzello che colpisce tutti i fabbricati rurali, tra l’altro fino a quel momento esentati, e con essi i fabbri-cati ad uso strumentale senza distin-zione alcuna e i terreni. La sospensione della prima rata Imu per i beni strumentali all’attività pro-duttiva come terreni e fabbricati ru-rali va dunque letta come un passo importante per la ripresa dell’econo-mia.

IMU, PRIMA RATA SOSPESA ANCHE

PER IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA

NOVARA VCO - Il decreto legge ap-provato il 17 maggio scorso dal Con-siglio dei ministri che ha sospeso il pagamento della prima rata dell’Imu per i terreni agricoli e fabbricati rura-li, in scadenza il 17 giugno, riguar-da anche gli impianti fotovoltaici connessi alle attività agricole. Secondo quanto stabilito dalla Nota dell'Agenzia del Territorio n. 3189 del 6 giugno 2012, infatti, "agli im-mobili ospitanti le installazioni foto-voltaiche, censiti autonomamente e per i quali sussistono i requisiti per il riconoscimento del carattere di rura-lità, nel caso in cui ricorra l'obbligo di dichiarazione in catasto (...) è at-tribuita la categoria D/10 - fabbrica-ti per funzioni produttive connesse a attività agricole". Si può, dunque, dedurre che gli im-pianti fotovoltaici connessi ad attività agricole, accatastati nella categoria D/10 (immobili strumentali per le attività agricole), rientrino tra le ca-tegorie di immobili ammessi alla so-spensione della rata Imu di giugno.Ricordiamo che la norma non preve-de l’annullamento dell’imposta ma soltanto la sospensione con rinvio; infatti il pagamento è fissato al 16 settembre 2013 nel caso in cui il Governo non adotti una complessi-va riforma della disciplina fiscale sul patrimonio immobiliare entro il pros-simo 31 agosto.

COLDIRETTI GIÀ LO SCORSOMESE DI DICEMBRE AVEVA ESTERNATO LA PROPRIA PREOCCUPAZIONEIN ORDINE A UN BALZELLOCHE COLPISCE TUTTII FABBRICATI RURALI,E CON ESSI I FABBRICATIAD USO STRUMENTALESENZA DISTINZIONE ALCUNA, E I TERRENI

• Danni provocati dai cinghiali

• Fabbricato rurale

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 20126

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Il Decreto Crescita obbliga tutte le imprese di qualsivoglia natura giuridica che presentano domanda di prima iscrizione al Registro delle Imprese a dotarsi, contestualmente, dell’in-dirizzo di Posta Elettronica Certificata (Pec). Inoltre, le imprese già attive sono tenute a depositare, presso l’ufficio del Registro delle Imprese competente, il proprio indirizzo Pec entro il 30 giugno 2013. Pertanto, entro tale data, è obbligatorio provvedere all’apertura.Il Sistema Servizi di Impresa Verde Piemonte Orientale nelle province di Vercelli, Novara, Biella e Verbano Cusio Ossola è in grado di fornire supporto per provvedere all’apertura e alla gestione della Pec medesima.

DI COSA SI TRATTA? La Pec è il sistema telematico certificato per spedire o ricevere comunicazioni: per usufru-irne è necessario ovviamente disporre di un computer o altro dispositivo adatto (tablet, smartphone, ecc.). In pratica, la Pec è un sistema che consente di ricevere o spedire e-mail che hanno valenza “certificata” di comunicazione ufficiale, assimilabile quindi ad una raccomandata postale. Ovviamente è necessario aprire regolarmente la posta elettronica per controllare il flusso dei messaggi, verificando con frequenza se qualcosa è arrivato.

La Pec di ogni imprenditore è pubblica al Registro Imprese (Camera di Commercio) e chiunque, fra gli uffici della pubblica amministrazione, potrà utilizzarla per l’invio di co-municazioni.

PRESSO I NOSTRI UFFICI PUOI TROVARE SUPPORTO PER ATTIVARE E GESTIRE LA PEC - POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

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• L'AGRICOLTURA NELLA REGIONE

Un grande successo e una Cattedrale colorata del giallo delle bandiere e dei foulard di Coldiretti per la Giornata Regionale dei Pensionati che si è celebrata il 6 giugno scorso a Novara: un gran-

de momento di festa, alla presenza di oltre 500 pensionati giunti da tutto il Piemonte e accolti dalla federazione nova-rese nel quadriportico medievale della Canonica di Novara.Una giornata insieme alla storia. La storia di una città, rac-contata dalle mura antiche del Battistero, del Broletto e della Canonica stessa, che gli ospiti hanno avuto modo di visitare; e la storia di un’agricoltura, di una civiltà del riso

Giornata Regionale dei Pensionati

UN SUCCESSO LA GIORNATA UN SUCCESSO LA GIORNATA REGIONALE DEI PENSIONATIREGIONALE DEI PENSIONATIIL VESCOVO MONS. BRAMBILLA HA CELEBRATO LA MESSA IN UN DUOMO GREMITO

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500presenti

dal Piemonteper un evento

di successo

• Il duomo di Novara gremito

• Il vescovo Brambilla accoglie i doni all'Offertorio

che, con la mostra mercato dei “tesori alimentari della ter-ra novarese” e con il pranzo a chilometro zero, ha concluso la giornata nel Centro sportivo di Novarello, nel comune di Granozzo.Monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, ha celebrato personalmente la Messa in un Duomo stracolmo, ricordando le origini contadine della sua famiglia, in parti-colare della madre.Un saluto «a chi ha vissuto una vita in campagna e che ora è in pensione, anche se sappiamo bene che chi è agricoltore non si riposa mai, ma continua a far progredire l’attività del-la propria famiglia» ha detto monsignor Brambilla. Ha ricordato il valore della “pazienza” propria della civiltà contadina, il significato della parola “umiltà” che deriva da “humus” e rimanda alla terra. E ha rimarcato le parabole e i passi evangelici che – numerosissimi – parlano delle cam-pagne. Un passo anche su alcuni dei temi centrali dell’agricoltura di oggi, dalla stagione fredda e piovosa che ha caratterizza-to la primavera alle problematiche connesse «a un mondo della finanza che ha purtroppo abbandonato quello dell’im-presa».Tra i concelebranti della Messa anche i consiglieri ecclesia-stici piemontese, come Don Sabino Frigato (regionale) e Don Mario Bandera (interprovinciale per Novara-Vco).Da tutte le province del Piemonte sono stati portati all’alta-re i doni della terra, simboli di tante agricolture diverse che compongono la preziosità agroalimentare che caratterizza la regione subalpina.Al termine della Messa i saluti delle autorità presenti: il pre-sidente della Federpensionati di Novara Vco Emilio Simo-nelli, «orgoglioso di aver accolto a Novara questo importante evento, che resta e resterà nel cuore della città e dell’agri-coltura del territorio», il presidente della Federpensionati piemontese Bruno Porta, che ha ricordato anch’egli «l’im-pegno grande dei nostri pensionati al servizio della società e dell’agricoltura», il segretario nazionale Pensionati Col-diretti, Danilo Elia, che ha portato i saluti del presidente nazionale Antonio Mansueto; Maria Chiara Bellino, segre-taria della Federpensionati Coldiretti regionale.«Una grande giornata in cui abbiamo condiviso valori im-portanti» concludono i vertici interprovinciali di Coldiret-ti. «La ruralità, la socialità, la consapevolezza di poter dare molto ed avere tuttora un ruolo importante per il nostro Pa-ese: ricordi che porteremo con noi per tutto il corso di questa annata agraria».Come detto, la giornata si è chiusa al centro sportivo Nova-rello, con il grande pranzo con gli ingredienti “a chilometro zero” delle nostre terre come il riso al nebbiolo, il Gorgon-zola, i salumi e i frutti con cui è stata preparata la crostata che ha concluso il menu.

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Maltempo: duro bilancionelle province di Novara-VcoDAL RISO ALLE FORAGGERE, DANNEGGIATE TUTTE LE COLTURE

Situazione delicatissima per l’agricoltura novarese e del Vco al termine delle lunghe piogge che hanno rovinato le semine e

rallentato di oltre un mese le operazioni colturali di ogni comparto. Il settore si trova ora alle prese con il pe-ricolo di una recrudescenza delle inva-sioni di cinghiali e ungulati.Il maltempo lascia dietro di sé una lunga lista di danni, che ha convinto Coldiretti a chiedere alla Regione il ri-conoscimento dello stato di calamità naturale per il Piemonte: mais da rise-minare (cinghiali permettendo), riso che non riesce a crescere, alberi da frut-to minacciati dalle malattie fungine. «I terreni della pianura novarese - spie-ga il direttore di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella - si erano ridotti a mezze paludi e gli agricoltori hanno do-vuto fare i conti con la distruzione del-le semine appena fatte sperando che il tempo tenesse, dopo settimane di piog-gia battente.».Il calo di produzione previsto per le principali colture è a due cifre percen-tuali: l’eccesso di pioggia rischia di sof-focare gli apparati radicali delle giovani piantine, facendo calare le produzioni previste o, addirittura, creare lo svilup-po di patologie fungine in grado di ge-nerare la morìa totale delle piantine di mais (come già si registra in molti cam-pi da poco seminati).Non va meglio per i florovivaisti che hanno perso i primi due mesi di una stagione che stenta a decollare: e anche diversi apicoltori hanno avuto difficol-tà, trovandosi costretti ad alimentare le api per un periodo prolungato.Nel Novarese e Vco, come nelle altre province risicole di Piemonte e Lom-bardia il danno è grave anche per il ri-so, con perdite che raggiungono il 50% in alcune zone, in particolare dove i ter-reni sono più impermeabili: una situa-zione delicata per un comparto che, a causa del crollo delle quotazioni, ha già visto ridursi l’ettarato dedicato a risa-ia. È rovinata anche la raccolta del fie-

no maggengo a causa delle piogge che hanno ritardato il primo taglio. Semine ritardate anche per la soia e situazione difficile per il comparto ortofrutticolo, dove risulta in gran parte compromessa la fase di allegagione dei fiori.Le precipitazioni nel nord Italia sono risultate superiori del 53% rispetto alla media nei primi quattro mesi dell’anno e, tra Castelletto Ticino e Sesto Calende, il lago Maggiore ha raggiunto i massi-mi livelli del periodo: intanto anche nei giorni scorsi in Valsesia e nell’Ossola so-no continuate le nevicate, mentre una situazione di instabilità meteo è attesa anche per i prossimi giorni.

RISO E MAIS DECIMATIriso: le piogge hanno ritardato le semi-ne e il freddo ha ostacolato lo siluppo vegtativo delle piante; difficoltà anche per le operazioni di diserbo, che le piog-

ge non hanno agevolato. La difficol-tà nello sgrondo delle camere di risaia, sempre per le piogge, hanno ostacolato la crescita delle piantine. In alcune zo-ne, la produzione è compromessa fino al 50%.

mais: in molti campi non è stato possi-bile entrare per le operazioni di semina ed aratura; per quantificare le perdite occorrerà attendere il prosieguo della stagione, ma potrebbero raggiungere il 40-50%. Inoltre, se il maltempo dovesse dare un colpo di coda, potrebbe render-si necessario cambiare la semente.

foraggi: nella stragrande maggioranza dei prati di pianura non è ancora stato possibile entrare per il primo taglio (che è quello principale) per cui si potrebbe stimare perdita di prodotto anche del 30%-40%. Inoltre, quando si riuscirà a sfalciare, molto probabilmente si avrà un prodotto con un contenuto di fibra significativamente più elevato in rela-zione alla stagione avanzata.Forti ritardi per il primo taglio in colli-na, il foraggio è ancora poco e non svi-luppato a dovere.

miele: rovinati molti raccolti, in quanto le api hanno bottinato poco a causa del maltempo: la riduzione della produzio-ne è stimabile intorno al 40%.

orticoltura: in coltura protetta (tun-nel) non si sono riscontrati danni ef-fettivi, ma le basse temperature stanno rallentamento il ciclo vegetativo, de-terminando raccolti con marcati ca-li quantitativi. Diversa la situazione in campo aperto, dove in molti casi non si è nemmeno riusciti ad entrare in cam-po per le lavorazioni preparatorie. ri-tardi nell'accrescimento e perdita per marciume delle zone caratterizzate da ristagno idrico.

floricoltura: le produzioni primaverili sono rimaste quasi totalmente inven-dute: inoltre, aggravio costi di produ-zione per la necessità di riscaldare serre per tutto il mese di maggio.

PRODUZIONE DI MAISDECIMATA, CEREALIMINACCIATI DALLE MALATTIEFUNGINE, ALBERI DA FRUTTOCON SOFFERENZEVEGETATIVE E SCARSITÀDI IMPOLLINAZIONE SONO SOLO ALCUNIDEGLI EFFETTI PROVOCATIDALLE PIOGGE PROLUNGATE

pag. 8 • MONDO COLDIRETTI

Novara/Vcopag. 8

• Risaia alle porte di Novara

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• I DANNI DOPO LE PIOGGE SUL TERRITORIO

Agricoltura e maltempopag. 9

Davvero non c'è pace per l'agricoltura delle nostre province. Nemmeno al termine delle piogge. Il settore si trova infatti a dover fare i conti con un altro fenomeno purtroppo noto: si tratta delle invasioni dei cinghiali e degli animali selvatici, che continuano ad invadere campi e pascoli.

Un periodo delicato, che coincide con le semine di mais, già ritardate dal mal-tempo. Gli imprenditori agricoli si trovano con i campi appena seminati e subito devastati dagli animali. In molti non sanno cosa fare, anche la risemina diventa un’incognita poiché si rischia di aggiungere ulteriori perdite ai danni già subiti.Il fenomeno dei danni provocati dalla fauna selvatica è avvertito nell’intero com-prensorio interprovinciale e, oltre ai campi di mais, interessa i prati a fieno e il fru-mento. Una grave complicazione, che assume i contorni della beffa, soprattutto per le aziende a duplice indirizzo cerealicolo e zootecnico che utilizzano il mais per l’alimentazione dei propri animali: alla perdita del raccolto si aggiunge infatti la necessità di acquistare esternamente (e a più caro prezzo) il mais o i mangimi per rifornire le stalle.I danni provocati dalla fauna selvatica ammontano in Piemonte a quasi tre milioni: somme che si potrebbero risparmiare a fronte di una seria azione di contrasto: e ciò è importante soprattutto in tempi di congiuntura economica.

Coldiretti Piemonte ha chiesto alla Regione di approvare con urgen-za lo stato di calamità naturale per l’agricoltura piemontese. Anche nel resto delle province pie-montesi, infatti è stata compromessa la produzione del mais con percen-tuali oscillanti tra il 30 e il 45%. Compromessa anche per almeno il 30% la raccolta del fieno maggengo a causa delle piogge che hanno ritar-dato il primo taglio del fieno.Importanti testate televisive nazio-nali ed internazionali, nel contem-po, si sono occupate del maltempo nelle nostre province, non ultima la Televisione della Svizzera Italiana (TSI-La1) che ha effettuato riprese nei campi di mais, in risaia e nei frutteti, e ha intervistato il presidente di Col-diretti Piemonte Roberto Moncalvo.

RICONOSCIMENTODI CALAMITÀNATURALE,

AVVIATA L'AZIONEDELLA COLDIRETTI

Le invasioni dei selvaticicomplicano il quadroal termine delle piogge

• Gli effetti su un campo di mais

• Moncalvo intervistato dalla TSI

Le condizioni meteo diventano ogni anno più estreme e imprevedibili. Con un contesto del genere, i terreni coltivati, grazie alla loro capacità di assorbimento, rappresentano un vero e proprio airbag naturale contro l’impatto dell’acqua. «Per proteggere il territorio ed i cittadini, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’atti-vità agricola» afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che «l’impegno degli agricoltori italiani è proprio quello di affermare e trasmette-re alle nuove generazioni un modello di sviluppo diverso e più sostenibile».A causare i danni sono stati sicuramente gli effetti del cambiamento climatico che quest’anno si è manifestato nel settentrione con il 53% di precipitazioni cumulate in più rispetto alla media, ma ha contribuito anche l’azione dell’uomo con trop-pe case, strade e capannoni che hanno ridotto la capacità dei terreni di drena-re l’acqua in eccesso, soprattutto in periodi di maltempo come quelli che stiamo vivendo.

OGNI ANNO CONDIZIONI METEOSEMPRE PIÙ ESTREME E IMPREVEDIBILI

• Danni in un prato invaso dai cinghiali

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• AGRITURISMO E ALIMENTAZIONE

Occorre "accelerare l’iter del-la nuova legge regionale su-gli agriturismi”. A chiederlo a gran voce gli agriturismi del

Piemonte Orientale, attraverso i dirigenti di Terranostra: una richiesta che si unisce a quella della Coldiretti regionale che, at-traverso una comunicazione ufficiale, ha chiesto alle Istituzioni regionali di accele-rare l’iter relativo all’approvazione della proposta di legge sulle “Nuove disposi-zioni in materia di agriturismo e di attivi-tà connesse all’agricoltura”.“La necessità di velocizzare l’iter della nuova normativa è quanto mai opportu-no – evidenzia la lettera indirizzata all’as-sessore regionale Agricoltura e Foreste Caccia e Pesca, Claudio Sacchetto, all’as-sessore regionale all’Economia Montana, Gianluca Vignale, primo firmatario della proposta di legge in oggetto, all’assessore regionale Istruzione Sport e Turismo, Al-berto Cirio e al presidente del Consiglio Regionale, Valerio Cattaneo - per soppe-rire alle carenze più volte evidenziate nel settore, generate dalla normativa in essere - Legge regionale 23 marzo 1995, n. 38 - i cui limiti oggettivi, nel regolare una mate-ria in continua evoluzione, si riscontrano a partire dal fatto che era stata formulata quasi vent’anni fa”. Dopo un proficuo percorso di confron-to maturato con la predisposizione della proposta di legge da parte dei diversi sog-getti istituzionali, è necessaria, per la cor-retta regolamentazione delle attività che riguardano il settore agrituristico, una adeguata comunicazione agli operatori, che fornisca un preciso quadro normati-

AGRITURISMI e normative:è urgente concludere l'iterdella legge regionale

vo, nell’interesse non solo delle imprese, ma anche dei consumatori.In un momento in cui il settore turistico vive oggettivamente delle difficoltà legate alla congiuntura economica, è il mondo dell’agriturismo che riceve più attenzio-ne e dà una risposta al desiderio di vacan-za degli italiani e di sempre più numerosi turisti provenienti dall’estero, sapendo coniugare la qualità dei servizi di ricetti-

Terranostra• pagine a cura di MASSIMILIANO GRAZIANIpag. 10

TERRANOSTRA, CHIARELLI ELETTONUOVO PRESIDENTE NAZIONALE

ROMA - Alessandro Chiarelli è il nuovo presidente di Terranostra, l’associazione degli agriturismi che fanno parte della rete di Campagna Amica pro-mossa dalla Coldiretti e ben radicata anche nelle nostre province del Piemonte orientale.52 anni, sposato, l’imprenditore agricolo siciliano è stato eletto all’unanimità dall’assemblea riunitasi a Roma. Chiarelli, che è presidente regionale di Coldiretti Sicilia, gestisce un’azienda agrituristica a Partinico, in provincia di Palermo, con attività di fattoria didattica e corsi per fare il formaggio, ol-tre a produrre vino, olio extravergine d’oliva, ortaggi, e frutta e miele. «L’agriturismo è una grande risorsa per il Paese, le imprese, i cittadini, poiché rap-presenta un’opportunità di sviluppo e di occupazione, a cominciare dai giovani» ha dichiarato Chiarelli. «L’obiettivo è continuare nel cammino tracciato da Coldiretti per una Filiera agricola tutta italiana, ospitando ogni giorno e facendo gustare ai cittadi-ni quelli che sono i piaceri del vivere in campagna».Come detto, l'azione di di Terranostra è sinergica con quella di Coldiretti e di Fonda-zione Campagna Amica: l'associazione agrituristica, infatti, scorso anno è entrata a pieno titolo del progetto di Campagna Amica. Gli "Agriturismi di Campagna Ami-ca" aderenti si impegnano a rispettare, oltre alla “carta dell’accoglienza”, anche un disciplinare/regolamento studiato appositamente per il settore, partecipando e usu-fruendo anche di tutte le attività promosse da Fondazione Campagna Amica.

vità, con la valorizzazione del territorio e dei prodotti locali. “Auspicando una celere prosecuzione dell’iter – concludono Roberto Moncal-vo e Stefania Grandinetti – presidente regionale Coldiretti Piemonte Terrano-stra, firmatari della lettera - confermiamo la piena disponibilità nel confrontarci sui successivi passaggi per rendere operativa quanto prima la nuova legge”.

• Chiarelli

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• AGRICOLTURA, TERRITORIO, PRODUZIONI

Web: è attivo il nuovo sitodi CAMPAGNA AMICAIL PORTALE DELLA FONDAZIONE SI RINNOVA PER VALORIZZARE E DARE PIÙVISIBILITÀ ALLA RETE DELLE IMPRESE AGRICOLE A CONTATTO CON LA SOCIETÀ

Campagna Amicapag. 11

GLI ITALIANIRISCOPRONO

IL BELLO DEL CIBOE DEL CUCINARE

Si rinnova il sito internet di Cam-pagna Amica che diventa il "portale dell'Italia sostenibile", valorizzando un impegno che

parte dall'agricoltura ma passa inevita-bilmente dal paesaggio, dal buon cibo italiano, dal turismo e da tutte le nuove eccellenze del made in Italy.Tutte le peculiarità della rete, ormai va-stissima, di Campagna Amica trovano adeguato spazio nelle sezioni del sito: ad ognuno - Mercati, Fattorie, Agriturismi, Gruppi di offerta, Botteghe italiane e Ri-storanti - è dedicata una scheda di det-taglio completa di recapiti ed indirizzi. Grazie ad una piantina interattiva si potranno facilmente tutti i luoghi do-ve poter acquistare o gustare i prodotti italiani di Campagna Amica, ma an-che dove poter trascorrere una vacanza d'eccellenza in campagna.Nella sezione "invito in Bottega", ogni realtà di questo tipo potrà poi far cono-scere le proposte e gli eventi promossi per raccontare ai cittadini la cultura del cibo e dei territori, temi per i quali si re-gistra un interesse sempre maggiore da parte dei consumatori.È presente, inoltre, un'area a marchio Fai (Firmato dagli Agricoltori Italiani) dove sono descritti tutti i prodotti del-la filiera agricola italiana certificata, di-stribuiti nei punti vendita della rete e nella distribuzione organizzata.Tutto questo si accompagna all'infor-mazione quotidiana su tutte le novità, le curiosità e gli eventi che riguardano le iniziative di Campagna Amica realiz-zate su tutto il territorio nazionale.

ROMA - Crollano del 4% gli acqui-sti di piatti pronti surgelati e del 3% quelli delle merendine mentre fan-no registrare un vero boom quelli di uova e farina (+6%) e addirittura dell’8% i preparati per dolci che in-sieme al miele (+10%) sono i prodotti che mettono a segno il balzo positi-vo maggiore, come mai era avvenuto dal dopoguerra. Aumentato il tempo trascorso ai for-nelli dagli italiani che è cresciuto in media 56 minuti al giorno nei gior-ni feriali che salgono a 69 minuti la domenica o nei giorni festivi, per un totale di oltre 7 ore alla settimana.L’esigenza è di far quadrare i conti familiari, ma anche acquisire espe-rienza in una attività che è tornata ad essere gratificante per se stessi e agli occhi dei propri figli, perché permette di esprimere creatività, aiu-ta a star bene in salute e contribuisce alla qualità della vita. Dopo decenni, saper cucinare per uo-mini e donne è finalmente tornato ad essere un valore aggiunto anche per i bambini che chiedono sempre più spesso alle mamme la preparazione di piatti prelibati e, perchè no, tipici.

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• MOVIMENTI COLDIRETTI

Donne Impresa

Coldiretti e Donne Impresavalorizzano l'agricoltura sociale: convegno a Torino

Conoscere e comprendere l'in-novazione che c'è per agire: un tema di massima attualità per unagiornata di aggiorna-

mento e formazione sull'agricoltura so-ciale che Fondazione Campagna Amica e Coldiretti Piemonte hanno proposto il 31 maggio al Circolo dei Lettori di Torino: all'introduzione dei lavori a cura di Toni De Amicis hanno fatto seguito gli inter-venti di Roberto Moncalvo (presidente Coldiretti Piemonte) e Francesco Di Ia-covo (Università di Pisa).Si è poi parlato di "Agricoltura sociale: conoscere e conoscersi per apprende-re" con l'introduzione di Angela Galasso (Fondazione Campagna Amica/Aicare).Ampio spazio è stato dato alle esperienze maturate dai gruppi di lavoro: si è parla-to di tre macro-temi legati al rapporto tra il settore primario e le tematiche sociali: Agricoltura sociale: riabilitazione; Agri-coltura sociale: formazione, inserimento lavorativo e inclusione sociale; Agricol-tura sociale: ricreazione, qualità della vi-ta e educazione.All'incontro hanno partecipato, fra gli al-tri Federica Rosso in rappresentanza di Donne Impresa Vercelli-Biella e Cristina Iato in rappresentanza di Donne Impre-sa Novara-Vco.

AGRICOLTURA SOCIALE - L'agricoltura sociale è una pratica di agricoltura mul-tifunzionale ancora poco nota, sebbene molto praticata, in Italia e in Europa. All'interno dell'Ue si stimano oltre seimi-la progetti di agricoltura sociali, di cui un migliaio presenti in Italia.Le esperienze di agricoltura sociale emer-gono grazie al ruolo attivo, protagonista e collaborativo di numerosi soggetti del-le comunità locali, tra cui le imprese agri-cole, il mondo della cooperazione sociale, istituzioni, associazioni e la società civile. L'agricoltura sociale lega le politiche agri-cole, sociali, di lavoro, formative, sanitarie e della giustizia in un progesso progressi-vo di avvicinamento delle risposte ai bi-sogni delle persone.

UN IMPEGNO PER L'AGRICOLTURASOCIALE E MULTIFUNZIONALE

Iil dibattito sulla multifunzionalità dell'agricoltura, negli ultimi tempi, si è in-dirizzato anche sul tema della produzione di beni pubblici in campo sociale, destando notevole attenzione, anche a seguito dell'emergere di pratiche in-novative in molti territori dell'Unione Europea.

L'offerta di servizi da parte di aziende che praticano agricoltura sociale riguarda una vasta gamma di utenti (minori, anziani, persone con disabilità e a bassa con-trattualità) per servizi di diversa natura, non ultimi i progetti di inclusione lavora-tiva di fasce deboli, di recupero terapeutico e di erogazione di servizi di prossimità alla collettività. Ciò per rispondere ai bisogni di persone di diverse fasce di età e/o con specifici bisogni.La rinnovata attenzione nei confronti dell'agricoltura sociale sta determinando, in molte aree rurali, nuove utilità per l'agricoltura e il territorio, assicurando una leva utile per promuovere la diversificazione delle attività economiche nelle zone rurali.Inoltre, essa diviene strumento capace di contrastare l'abbandono delle aree rurali e marginali, migliorando la qualità della vita che vi abitano e vi lavorano (come previsto anche dal terzo asse del Psr relativo alla "qualità della vita").A ciò si aggiunge che, in un momento di forte crisi come quello che stiamo vi-vendo, essa è in grado di rafforzare le reti di proezione sociale e diversificare gli strumenti ed i percorsi utili per l'inclusione e l'organizzazione di servizi, diversi-ficare le reti di prossimità e offrire risposte utili per contrastare l'erosione in ato nei servizi disponibili alla persona. E, ancora, consente alle imprese agricole di intraprendere percorsi di responsabilità sociale di impresa.Queste nuove occasioni di crescita per le imprese agricole multifunzionali e per l'intero sistema Paese costituiscono una nuova frontiera anche nel grande pro-getto per una Filiera Agricola Tutta Italiana su cui Coldiretti si sta impegnando in tutto il territorio nazionale, in rete con la Fondazione Campagna Amica, agendo come forza sociale impegnata in azioni a supporto della comunità e dei cittadini, anche nel territorio delle quattro province del Piemonte Orientale.

• pagine a cura di ELEONORA BARÈ

L'AGRICOLTURA SOCIALEÈ UNA PRATICAMULTIFUNZIONALEANCORA POCO NOTA,SEBBENE MOLTO PRATICATAIN EUROPA E NELLA STESSA ITALIA, DOVE SI CONTANOUN MIGLIAIO DI IMPRESE DEDITE A PROGETTICHE LEGANO IL SETTOREALLA SOCIETÀ CIVILE

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Giovani Impresa• MOVIMENTI COLDIRETTI

Scommettono sul futuro senza di-menticare la tradizione; sanno innovare, ma tenere salda la me-moria di un grande passato. E,

soprattutto, sanno creare opportunità di lavoro e di “nuova impresa” in una fase di generalizzata congiuntura economica. Sono i giovani imprenditori della Coldi-retti, che si sono confrontati nei giorni scorsi alla grande assemblea nazionale che ha riunito centinaia di partecipanti da tutta Italia all’Auditorium “Parco della Musica” di Roma. Nutrita la delegazione dei giovani delle nostre province.Una richiesta precisa è giunta, in sede di assemblea, dal delegato nazionale Vitto-rio Sangiorgio, che ha lanciato un appel-lo al governo «a sospendere il pagamento di imposte e contributi per cinque anni alle imprese familiari in cui si concretizza quella che viene defi nita la staffetta gene-razionale. L’agricoltura sta vivendo una straordinaria fase di attenzione da parte dei giovani, ma alle imprese è preclusa la possibilità di ospitare giovani tirocinanti e offrire quindi l’opportunità anche a stu-denti di effettuare brevi esperienze full im-mersion in una realtà di impresa». Altro problema è la pretesa che per ospi-tare un tirocinante l’impresa debba avere alle proprie dipendenze almeno un di-pendente a tempo indeterminato: «Ciò comporta, in un settore nel quale molte imprese utilizzano solo manodopera fa-miliare, l’impossibilità di dare corso a questa esperienza».Nel Piemonte Orientale i giovani scelgo-no di fare impresa per passione e per con-tinuare una salda tradizione familiare (lo dichiara oltre il 70% degli intervistati), e ciò porta ad un’importante inversione di rotta, che vede un ritorno progressivo dei ragazzi nelle campagne e in montagna.Dalla staffetta generazionale è possibi-le l’inserimento di 200mila giovani nelle campagne italiane dove il 37,3% delle im-prese ha un conduttore di età superiore ai 65 anni: da qui la strategicità del tema dell’occupazione giovanile, che rientra nelle priorità annunciate dall'esecutivo.

GIOVANI IMPRESA: LAVOROE INNOVAZIONE I TEMICENTRALI DELL'ASSEMBLEA

SANGIORGIO LANCIAL'APPELLO ALLE ISTITUZIONIA SOSPENDEREIL PAGAMENTODI IMPOSTE E CONTRIBUTIPER CINQUE ANNIALLE IMPRESEFAMILIARI OVESI CONCRETIZZALA "STAFFETTAGENERAZIONALE"

GIOVANI DISOCCUPATI E SCORAGGIATIIN 1 FAMIGLIA SU 10: È CRISI SOCIALE

In almeno una famiglia italiana su dieci c’è un giovane di età compresa tra i 15 e i 29 anni che resta a casa senza studiare ne' lavorare ne' tantomeno cercare un posto di lavoro. Tale situazione è fonte di depressione e ansia so-ciale ed economica che compromette la qualità della vita, ma anche le opportunità di sviluppo del Paese. È quanto ha affermato all'assembea nazionale il delegato nazionale dei giovani del-la Coldiretti Vittorio Sangiorgio in riferimento al-la presenza in Italia di 2,1 milioni di giovani “neet”, che sono in uno stato di “not in educa-tion, employment or training”. «Una perdita straordinaria di energie e di intelligenze che il Paese non può davvero permettersi. Ci incoraggia il fatto che oggi abbiamo in questa sala un premier che alla nostra assemblea del 2011 disse: “l’Italia degli anni 60 aveva i giovani nel motore di sviluppo del Paese, oggi li ha messi in panchina”. Noi siamo pronti a svolgere il nostro ruolo per il bene del Paese, nel suo motore pos-siamo mettere il miglior carburante (le energie giovani) proveniente da fonte rin-novabile (il meglio del territorio italiano). Abbiamo certamente il merito di aver in questi anni argomentato il perché la classe dirigente più vecchia d'Europa non sarebbe stata in grado di portare il Paese verso la rotta giusta. In politica abbia-mo iniziato un ricambio di qualità, ma terremo alta l’attenzione contro tentativi di retromarcia». Il fatto che il ministro più giovane del governo, l’onorevole Nunzia De Girolamo,  abbia la delega alle Politiche agricole – ha concluso il delegato dei giovani Col-diretti - «è un'opportunità per cogliere al meglio ciò che di “straordinariamente giovane” sta avvenendo in agricoltura e nei territori italiani».

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• Il delegato Vittorio Sangiorgio parla all'assemblea

In almenouna famigliaitaliana su diecic'è un giovanetra 15 e 29 anniche resta a casasenza studiare,nè cercarsiun posto di lavoro

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Tecnica - Legislativo• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Cassazione: il falso sull'origineequivale a frode in commercioETICHETTA È STRUMENTO CHE GARANTISCE TRASPARENZA NEGLI SCAMBI COMMERCIALI

Costituisce reato vendere pro-dotti alimentari utilizzando una etichetta equivoca sia per il contenuto che per la scarsa

leggibilità, in quanto idonea ad ingan-nare il consumatore sull’origine dell’ali-mento. È ciò che si legge nella recentissima sen-tenza della Corte di Cassazione (Cass. pen., sez. III, n. 19093/2013), la quale ribadisce e valorizza l’importanza del-la etichettatura come strumento che garantisce la trasparenza negli scambi commerciali tra acquirente e venditore. Per tale ragione, la Corte giunge a rite-nere che integra gli estremi della frode in commercio (ai sensi dell’art. 515 c.p.) la vendita di pistacchi aventi un’origine diversa da quella, ambigua e troppo ge-nerica, dichiarata in etichetta.Da qui all'esempio pratico, efficace an-che se si discosta dalle specialità dei no-stri territori: la rinomanza dei pistacchi siciliani è a tutti nota: è, dunque, evi-dente che, se un supermercato offre in vendita pistacchi confezionati, nella cui etichetta si legge, in caratteri gran-di, “sfiziosità siciliane” e, in caratteri più piccoli, quasi minuscoli, “pistacchi sgu-

sciati Mediterraneo”, non si può essere certi di aver effettivamente acquista-to pistacchi prodotti in Sicilia, data la vastità dell’area del Mediterraneo, che comprende diversi Paesi tra i quali, ad esempio, la Turchia.Risulta, pertanto, giustificata, secondo la Corte, non tanto la sanzione ammi-nistrativa prevista dalla legge n. 4/2011, quanto la più grave pena della reclusio-ne fino a due anni o della multa fino a 2.065 euro, secondo quanto disposto

dall’art. 515 c.p. Un'etichettatura che non fornisce in-formazioni adeguate, precise e corrette sulle caratteristiche del bene acquista-to sicuramente truffa il consumatore e svaluta, squalifica e svilisce le qualità del prodotto. Occorre, invece, che sia garantita la libertà di ognuno di indi-viduare, tra la molteplicità di prodotti che il mercato offre, quello che, previa attenta e consapevole valutazione, sod-disfa maggiormente i propri gusti o le proprie aspettative. Di conseguenza, risulta evidente come l’informazione relativa all’origine, ovvero, al luogo ge-ografico di produzione, sia in grado di orientare ampiamente la scelta finale del consumatore.A tal proposito, la Corte di cassazione ri-corda che esistono norme chiare e spe-cifiche, tanto a livello nazionale quanto a livello comunitario, che sottolineano la necessità di riportare in etichetta in-formazioni chiare e leggibili sulle carat-teristiche dei prodotti alimentari, con il fine di evitare che omissioni o false in-dicazioni possano indurre in errore il consumatore. Viene, infatti, richiamato, non solo il d.lgs. n. 109/1992 che disciplina l’eti-chettatura, la presentazione e la pubbli-cità dei prodotti alimentari, ma anche la più recente legge n. 4 del 2011, in materia di etichettatura e qualità degli alimenti, la quale, pur non avendo an-cora ricevuto piena attuazione, perché in attesa della emanazione degli oppor-tuni decreti interministeriali, espres-samente prevede l’obbligo di indicare in etichetta, tra le altre informazioni, il luogo di origine o di provenienza degli alimenti, proprio al fine di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari. La legge citata, tra l’altro, at-tualizza, con attenzione e rigore, il biso-gno diffuso e condiviso della collettività di disporre di dati chiari, trasparenti e non ingannevoli, al fine di procede-re agli acquisti con sicurezza e fiducia, senza dover convivere con la sensazio-ne di aver subito una truffa.

• resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO

Il Senato ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Go-verno ad adottare la clausola di salvaguardia sull’utilizzo degli Ogm in agricol-tura, prevista da una direttiva della Cee del 2001 “a tutela della salute umana, dell'ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare”. Il documento unitario invita, inoltre l’Esecutivo, a “rafforzare la già efficace opera di monitoraggio e controllo posta in essere con il coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato, il quale da tempo effettua verifiche per evitare la contaminazione tra colture geneticamente modificate e non e per controllare l'eventuale presenza di sementi transgeniche non autorizzate”.«Un'intesa positiva che apre la strada all’avvio delle procedure per l’attivazione della “clausola di salvaguardia” da parte del Governo per scongiurare in Italia qualsiasi rischio di contaminazione» commenta il presidente della Coldiretti, Ser-gio Marini. Il ricorso alla clausola di salvaguardia è già stato richiesto in più occasioni dalle amministrazioni regionali ed è uno strumento esercitato da alcuni Stati membri dell’Ue in relazione a nuove evidenze scientifiche che evidenziano l’impatto degli Ogm anche su aspetti diversi da quelli economici.

OGM E CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

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• Rintracciabilità e chiarezza in etichetta sono da sempre prioritarie per Coldiretti

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• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI pag. 19

SISTRI: RISCHIO AVVIO IN OTTOBRE, SERVE

RISCRIVERE IL SISTEMA 

FOCUS

ROMA - Cosa ne pensano gli ope-ratori del Sistri e dell’imminente sca-denza di ottobre, prevista per l’avvio dell’operatività del sistema? Questo l’oggetto dell’incontro svoltosi al mi-nistero dell’Ambiente e coordinato dal professor Edo Ronchi, incaricato dal ministro di organizzare e gesti-re il confronto con le organizzazioni professionali e gli operatori potenzial-mente interessati al sistema di traccia-bilità dei rifiuti.Obiettivo dei lavori è verificare la pos-sibilità di far partire il sistema, even-tualmente a seguito di alcune modi-fiche tecniche o funzionali. Coldiretti ha segnalato come sia impensabile l’avvio del Sistri, permanendo tutte le difficoltà e le anomalie segnalate nel corso degli anni e che sono attualmen-te ancora irrisolte. Il sistema attuale, infatti, nonostante le modifiche più volte apportate, non risulta efficiente e non è funzionale alle esigenze di controllo e di semplificazione, con un conseguente inutile aggravio di oneri economici e di adempimenti burocra-tici per le imprese.Con specifico riferimento alle impre-

se agricole, l’esonero dall’iscrizione al sistema di tracciabilità previsto per le piccole imprese dall’articolo 39, com-ma 9 del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n.205 è scaduto a luglio 2013. L’eventuale avvio di operatività del siste-ma, previsto a partire da ottobre 2013, in combinazione con la scadenza dei termini per l’esonero dall’iscrizione per il settore, determinerebbe l’insorgenza di molteplici criticità connesse all’intro-duzione di adempimenti ed oneri inso-stenibili.Si è evidenziato, peraltro, come il pe-sante aggravio burocratico ed econo-mico che deriverebbe dall’applicazione del sistema di tracciabilità anche ad

Grazie alla collaborazione tra Amministrazione nazionale, associa-zioni di categoria e BASF Italia Spa è stata ottenuta l’autorizzazio-ne in via eccezionale di Facet Flow, erbicida a base di quinclorac, principio attivo impiegato per la lotta ai giavoni “bianchi” del riso. L’autorizzazione all’impiego avrà validità fino al 22 agosto 2013. Facet Flow è uno strumento fondamentale per gestire i sempre più diffusi problemi di giavoni resistenti; il prodotto va impiegato sem-pre in miscela ad altri principi attivi a differente meccanismo d’azio-ne alla dose di 1,2 L/ha. Nell’ambito della Tecnologia Clearfield®, Facet Flow può essere utilizzato nel primo passaggio, in miscela a Beyond, per controllare i giavoni bianchi resistenti. È importante ricordare che è vietato l’utilizzo di Facet Flow nei siti della Rete Natura 2000 (aree SIC e ZPS) e su terreni con un conte-nuto di sabbia maggiore del 50%. Nel corso del 2013 verrà attuato un monitoraggio per determinare l’impatto ambientale sulle acque di superfice e di falda.

UN’ARMA IN PIÙ PER IL CONTROLLO DEI GIAVONI DEL RISO• Risaia in sommersione

Tecnica - Legislativo - Riso

LA PIATTAFORMA SISTRI,BASATA SU UN COMPLESSOSISTEMA, ALLO STATODEI FATTI RISULTAINUTILMENTE ONEROSA,CON UN PESANTEAGGRAVIO BUROCRATICOED ECONOMICOPER LE IMPRESE AGRICOLE

imprese di modeste dimensioni non risulta giustificato da superiori obietti-vi di tutela ambientale, in quanto gli adempimenti imposti risultano del tutto inutili o sproporzionati.A ciò deve aggiungersi che gli svi-luppi del procedimento penale avvia-to dalla Procura di Napoli al fine di verificare la correttezza e la legalità nell’affidamento e nella gestione del servizio rendono indispensabile im-pedire che le imprese siano chiamate a rispondere economicamente per gli impegni assunti dall’Amministrazione in tale contesto.Sono stati quindi proposti alcuni prin-cipi cardine per la definizione di un sistema funzionale, efficiente, sempli-ficato, ma soprattutto - rispetto alle im-prese agricole - adeguato alla realtà del settore, chiedendo una revisione radicale del sistema, a partire dai cri-teri di delega che lo hanno introdotto.L’intera piattaforma Sistri, basata su un complesso sistema legato all’uso di chiavette usb per l’annotazione e gestione dei dati e della black box per il tracciamento satellitare dei mez-zi, risulta, infatti, inutilmente onerosa, anche considerando che la direttiva comunitaria 2008/98/CE fissa a ca-rico degli Stati l’obbligo di assicurare la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, senza imporre l’impiego di tecnologie informatiche. Tutte le associazioni in-tervenute hanno condiviso le preoccu-pazioni indicate, richiedendo, sostan-zialmente, la riscrittura del sistema.

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• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Consumo di vino ai minimimentre si temono gli effettidepressivi dell'aumento Iva

CANTINE E PRINCIPALI REQUISITI GENERALI PER L'OPERATIVITÀ

ACCESSO AI TINI UTILIZZATI PER LA FERMENTAZIONE DELLE UVELa salita sulla sommità dei tini, utilizzando una scaletta por-tatile o struttura metallica fissa costituita da scale di acces-so e passerelle espone i lavoratori a rischio caduta, verso l’esterno o all’interno del tino. L'eventuale presenza di gas asfissianti (anidride carbonica) o tossici (anidride solforo-sa) e di vapori alcolici può aggravare il rischio di caduta dall’alto. Nel caso in cui lungo i fermentini esistano strutture fisse di accesso e relative passerelle, le stesse devono esse-re realizzate in materiali antiscivolo (ad esempio grigliato metallico) dotate di parapetti e fasce fermapiedi. Le passerelle grigliate devono essere realizzate in modo che il boccaporto superiore del tino sia qualche cm. più basso del piano di calpestio, prevedendo una “botola” in-cernierata sul grigliato che può essere aperta per togliere il coperchio del boccaporto del tino e poi immediatamente richiusa lasciando il boccaporto aperto.

LOCALI/AREE INVECCHIAMENTO/AFFINAMENTO/REMUAGENon sono richiesti requisiti particolari. I locali di invecchia-mento/affinamento/remuage possono essere approntati in funzione delle specifiche caratteristiche organolettiche che si intende far assumere al prodotto finale, stante il fatto che in tali ambienti, solo occasionalmente, stazionano i lavora-tori. In ogni caso il lavoro nelle zone a microclima sfavo-revole deve essere organizzato in modo tale da rendere minimi i tempi di esposizione prevedendo delle pause in altri locali con microclima adeguato al benessere dei la-voratori.

SPECIFICHE DI SICUREZZA PER LOCALI CANTINA COMPLETAMENTE INTERRATINel caso in cui tali locali siano interrati per decidere in qua-li locali o ambienti sotterranei di uno stesso edificio effettua-re le misure di concentrazione di gas radon, bisogna tenere conto del fatto che le misure devono essere pianificate in modo da essere rappresentative dell’esposizione del perso-nale. Perciò, in linea di massima, le misure non dovranno essere condotte in locali che non siano occupati con conti-nuità dai lavoratori. In tal modo non dovranno essere sotto-posti a misura a meno che il personale nel suo complesso non vi trascorra una frazione di tempo significativa, che viene indicativamente fissata in 10 ore al mese.

(segue sul prossimo numero)

Vino e Vigneto• pagina a cura di CARLO TODESCHINO

Inuovo aumen-to dell’Iva avrà un ulteriore effetto depressivo sui con-

sumi di vino, dopo il crollo record del 7% de-gli acquisti familiari nel primo trimestre 2013. Nello spazio di un decen-nio, gli italiani - conti-nua la Coldiretti - hanno detto addio ad un bic-chiere di vino su quattro,tanto che i consumi nazionali sono scesi a 22,6 milioni di et-tolitri, rispetto ai 29 milioni bevuti negli Usa e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che detiene il primato mondiale. L’Italia è addirittura tallonata da vicino dalla Germania e so-prattutto dalla Cina con un consumo interno di 18 milioni di ettolitri in rapida crescita (+9%). In compenso, l’Italia resta saldamente il maggior esportatore di vino nel mondo dove quasi una bottiglia scambiata su cinque è italiana.

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Le osservazioni critiche e le richieste che Coldiretti ha mosso contro la sfrenata corsa alla “telematizzazione” hanno portato il Ministero delle Politiche Agricole a ri-considerare le precedenti posizioni che avrebbero com-portato, a partire da agosto 2013, l’obbligo indistinto all’impiego di supporti informatici per tutti i documenti di trasporto dei prodotti vitivinicoli. Nello specifico, Coldiretti ha chiesto di esonerare i pro-dotti imbottigliati poiché il lotto in etichetta e la fascetta applicata sono sufficienti a dimostrare e garantire l’av-venuta certificazione, il controllo e la rintracciabilità del vino. La telematizzazione potrà in futuro portare benefici, ma questa deve essere attentamente e progressivamente introdotta, continuando ad ammettere il cartaceo, quan-do non sia possibile utilizzare il sistema informatizzato o l’impresa non possa dotarsi di mezzi informatici.Tutto rimandato, a data da destinarsi; il ministero ha infat-ti confermato un approccio graduale e autorizzato il pro-seguimento all’impiego dei tradizionali stampati. «Sebbene al momento non sia il testo definitivo – conclu-de Roberto Cabiale, delegato per il settore vinicolo della giunta regionale - la predisposizione in formato elettroni-co dei documenti sarà solamente volontaria e non obbli-gatoria per i produttori».

TELEMATIZZAZIONE RIMANDATA

• La vite in maggio

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Zootecnia e Latte• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Monticazione in alpeggioin ritardo per freddo e neveIMPOSSIBILE SALIRE AI PASCOLI DI QUOTA PIÙ ELEVATA. MANCA ANCHE L'ERBA

Si va in alpeggio con un for-te ritardo, quest’anno, sui monti della Valsesia e del Biellese: 15-20 giorni, una si-

tuazione pesante per un compar-to-chiave dell’economia agricola e montana delle due province.C’è ancora neve sopra i 1400-1500 me-tri di altitudine, l’erba crescerà con grande ritardo e, per ora, mandrie e greggi restano in stalla: il problema in-teressa centinaia di imprese agricole tra Valsesia, Val d'Ossola, Biellese ed Alto Novarese.Impossibile fino a pochi giorni fa sali-re negli alpeggi posti oltre i 1300-1400 metri: da Alagna all'alta val Formazza, da Riva Valdobbia, al monte Rosa, da Carcoforo, fino al monte Mucrone e le alpi biellesi, la situazione si ripete sen-za soluzione di continuità.Ciò comporta innanzitutto un deciso aggravio di costi di produzione per i nostri allevatori, costretti ad alimenta-re le vacche in stalla, acquistando fie-no e mangimi.Le ultime settimane hanno visto i fioc-chi di neve imbiancare ampie porzio-ni del territorio montano valsesiano e biellese: una situazione del tutto ano-mala, se pensiamo che tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno, so-litamente, i nostri alpigiani salgono ai pascoli alti con i loro animali. Cer-tamente, quest’anno, la monticazione non avverrà prima di fine giugno, con una ventina di giorni di ritardo. Nei pascoli di media montagna, inve-ce, il bel tempo di questi giorni ha ac-centuato il problema delle invasioni di cinghiali e fauna selvatica, che rovina-no i prati a fieno e pongono forti in-terrogativi anche sul prosieguo della stagione in alpeggio.Inoltre, il clima freddo ha rallentato la partenza della stagione turistica nelle terre alte di Valsesia e Biellese, e a ri-sentirne sono i molti operatori agri-turistici che vedono compromessa la prima parte della stagione estiva.

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Va sottolineato che quella delle nostre montagne è un’agricoltura “strategica” e in grado di legare la tradizione al fu-turo nel segno di prodotti d’eccellen-za e di un legame forte con il turismo: la presenza delle imprese agricole e il mantenimento delle attività d’alpeg-gio garantiscono un presidio del terri-torio importante per la sopravvivenza dell’economia montana.Quando il territorio alpino è ben go-vernato a livello di programmazione e presidio, esso sa porsi al servizio della

pianura e della collettività: sa fare si-stema” con il turismo che deve saper apprezzare ulteriormente il settore dell’allevamento bovino e caprino e si rafforza come importante volano per lo sviluppo dell’economia locale.Sinergie che passano attraverso un “ruolo forte” che l’agricoltura può as-sumere fortificando il proprio appeal nei confronti dell’imprenditoria gio-vanile e guidando, a questo proposito, un “ritorno alla montagna” delle nuo-ve e giovani generazioni.

È opertiva da aprile la cooperativa agriola Lolacoop creata per fornire alle impre-se associate la possibilità di conferire le vacche di razze da latte di fine carriera. Come spiega il responsabile del servizio economico di Coldiretti Piemonte Fran-co Ramello, «la volontà è di estendere all'intera regione il servizio ora già garan-tito alle imprese delle province di Torino e Cuneo».La cooperativa nasce in seguito all'accordo tra Coldiretti e il gruppo Cremonini-Inalca: quest'ultimo ha la necessità di recuperare questa tipologia di vacche in Piemonte da destinare al macello di Ospedaletto Lodigiano per la produzione di hamburger. Il prezzo delle vacche sarà calcolato a peso morto in base alla clas-sificazione europa (griglia Seurop) secondo il listino vacche Inalca aggiornato alla settimana di consegna. Al prezzo sarà sottrato il prezzo del trasporto; il pa-gamento sarà con bonifico bancario entro 10/12 giorni dal carico.Lolacoop è in grado di assicurare agli associati la gestione di emergenze e ur-genze, attraverso accordi con macelli locali; inoltre è in grado, se necessario, di raccogliere i vitelli delle imprese associate che conferiscono le vacche. I vitellini verranno ritirati con un peso di almeno 45 kg e saranno pagati al prezzo di mer-cato cui verrà sottratto il costo del trasporto.

LOLACOOP DIVENTA OPERATIVA

STIMATO DA 15-20 GIORNIIL RIMANDO DELLA SALITAIN ALPE, DALLA VALSESIA,ALL'OSSOLA, ALL'ALTONOVARESE E BIELLESE.CIÒ COMPORTA L'AGGRAVIO DEI COSTI DI PRODUZIONE PER I NOSTRI ALLEVATORI, COSTRETTI AD ALIMENTARE LE VACCHE IN STALLA E AD ACQUISTARE FIENO E MANGIMI

• Cagliata e lavorazione del Gorgonzola

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Agricoltura e Montagna• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

LA MONTAGNAVUOLE VIVERE:ecco il documentoC

oldiretti Piemonte ha pre-sentato il 13 giugno in confe-renza stampa il documento "La Montagna vuole vivere"

che sintetizza le priorità che legano il settore agricolo e l'ambito montano.Per garantire la conservazione dell’am-biente montano e la salvaguardia del territorio è necessaria la presenza umana. Di qui la necessità di garanti-re la vivibilità della famiglia con i ser-vizi socio-asssitenziali ai giovani, alle famiglie ed agli anziani.Passa sempre dalla presenza dell’uo-mo sul territorio lo sviluppo di impre-se agro alimentari che producono nel rispetto delle tradizioni introducendo nelle loro imprese innovazione e tec-nologia. A questo proposito si chiede alla pubblica amministrazione lo snel-limento delle procedure burocratiche e la celerità nelle risposte alle richieste di intervento paesaggistico, urbanisti-co, economico e finanziario.

Alla pubblica Amministrazione si chie-de anche una scelta di fondo: se la sal-vaguardia della montagna e delle zone marginali passa attraverso la presen-za delle persone, occorre che il siste-ma Paese dia la priorità assoluta a chi vive di montagna attraverso almeno cinque interventi di urgente necessità: mantenimento e potenziamento dei servizi alla persona anche in sinergia con consorzi socio assistenziali e asso-ciazioni di volontariato; favorire l’as-segnazione degli alpeggi ai residenti ed ai margari evitando le speculazio-ni finanziarie in atto in alcune zone da parte dei comuni relativamente ai pa-scoli di proprietà comunale; prevedere un ritorno economico alla montagna quando sono utilizzate risorse prima-rie come l’acqua sia per fini civili che per la produzione di energia alterna-tiva; favorire forme imprenditoriali di valorizzazione del paesaggio e del ter-ritorio attraverso l’agriturismo e l’eno-

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La giunta regionale del Piemonte ha approvato il “Piano regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame dalle predazioni da canidi sui pa-scoli collinari e montani piemontesi”, cui è destinata, per il corrente anno, una somma pari a 287 mila euro.È dunque confermato anche per il 2013 lo strumento utile ad affiancare gli alleva-tori impegnati nell’attuazione di misure di prevenzione contro le predazioni. Potranno presentare richiesta di contributo tutti gli allevatori della Regione Pie-monte che esercitano il pascolo o l’alpeggio di ovini, caprini, bovini o equini; le domande dovranno pervenire entro il 1° luglio 2013 alla Provincia (per i pascoli di collina) o alla Comunità Montana (per i pascoli di montagna). L’erogazione del premio alle imprese richiedenti sarà successiva alla redazione di una specifica graduatoria su base regionale.I danni conseguenti alle predazioni da parte di canidi sui pascoli, in aumento ne-gli ultimi anni, dimostrano l’urgente necessità di rafforzare le misure di prevenzio-ne onde evitare, anche nella stagione che si appresta ad iniziare, di registrare un ulteriore incremento del numero di perdite a danno degli allevatori.Nel corso del 2012 il “Piano regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame” - che ha definitivamente sostituito il Premio per il pascolo ge-stito - ha permesso di finanziare i sistemi di difesa di 176 aziende zootecniche.Per maggiori informazioni rivolgersi presso gli uffici della Coldiretti.

PIANO REGIONALE DI SOSTEGNO PER LA DIFESA DEL BESTIAME DALLE PREDAZIONI SUI PASCOLI

turismo; il contenimento delle specie selvatiche che danneggiano l’agricol-tura (cinghiali, cervi, caprioli, etc)La presenza dell’uomo in montagna e nelle zone svantaggiate deve essere fa-vorita da concreti interventi sul fronte della diminuzione dei costi del lavoro. Gli oneri sociali debbono essere conte-nuti per rendere competitive le impre-se che anche stagionalmente offrono reali possibilità di occupazione. Infine occorre una maggior sinergia tra Enti. Pare una frase fatta ma non lo è. Oggi sui territori montani del Pie-monte operano una serie di sogget-ti pubblico-privati (Gal, ex comunità montane ora Unione di Comuni, par-chi per la tutela ambientale, province, comuni) che necessitano di meglio in-teragire tra loro generando momenti sinergici positivi con le imprese agri-cole od operanti negli settori produt-tivi, si chiede pertanto l’attivazione di una maggior sinergia tra i vari Enti affinchè i loro interventi siano attuati concretamente e sinergicamente ab-battendo anche le tempistiche di in-tervento ed autorizzative.

LA PRESENZA DELL'UOMOIN MONTAGNA VA FAVORITAANCHE DA CONCRETIINTERVENTI SUL FRONTE DEI COSTI DEL LAVORO:GLI ONERI SOCIALI VANNOCONTENUTI PER RENDERE COMPETITIVE LE IMPRESE CHE CREANO OCCUPAZIONE

• In montagna è tornata la neve

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Ortofrutta• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

OCM ORTOFRUTTA:la nuova proposta è attesa a settembre

Si è svolto a Parigi, presso France-AgriMer, l’incontro annuale del comitato misto per l’ortofrutta tra le delegazioni di Italia, Fran-

cia e Spagna. L’organismo ha la parti-colarità di riunire insieme delegazioni formate dai responsabili ministeriali e delle organizzazioni di rappresentanza dei tre paesi, tra cui Coldiretti, sui temi ortofrutticoli. Lo scopo è quello di un confronto e di un coordinamento sui temi comuni dell’ortofrutta, per presentarsi sui ta-voli di Bruxelles con posizioni condi-vise. Nell’incontro sono stati trattati gli aspetti relativi al mercato delle fragole,

TORINO - Un succo d'uva di qualità che nasce dalla collaborazione di Col-diretti Piemonte e della scuola enologia di Alba. Il succo d'uva nasce dall'impe-gno di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana: nelle iniziative dell'orga-nizzazione v'è in primo piano quella di valorizzare l'uva, non soltanto nel pro-dotto principe per eccellenza, i vini del nostro territorio, conosciuti ed apprez-zati in tutto il mondo, ma anche con progettualità come questa, per esten-dere l'attenzione su tutte le potenzialità che hanno le nostre imprese. Il succo

SUCCO D'UVA MADE IN PIEMONTE, SPECIALITÀ DA RILANCIARE

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dell’aglio, del pomodoro da consumo fresco e delle pesche e nettarine, oltre ad argomenti orizzontali a tutto il set-tore ortofrutticolo, quali la riforma della Politica agricola Comune (Pac), la rifor-ma dell’Ocm (Organizzazione comu-ne di mercato) ortofrutta, il sistema dei prezzi di entrata per il controllo delle importazioni. In particolare sono state evidenziate le difficoltà generate dall’accordo Ue-Ma-rocco, le problematiche legate alle trian-golazioni di aglio cinese e la situazione della prossima campagna di pesche e nettarine. La parte più corposa dell’in-contro ha riguardato l’andamento del-

la trattativa per la riforma della Pac e la riforma dell’Ocm ortofrutta. Su questi punti, le rappresentanze ministeriali dei tre paesi hanno dato le più ampie rassi-curazioni rispetto al fatto vi sia una posi-zione condivisa che viene sostenuta nei confronti della Commissione, affinché sia riconosciuta l’importanza economi-ca e strategica del settore ortofrutticolo. La proposta per l’Ocm ortofrutta dovreb-be essere formalizzata dalla Commissio-ne a settembre. Coldiretti, intervenendo ai lavori ha posto poi all’attenzione dei tre ministeri dell’agricoltura e dei pre-senti il tema fondamentale della salute delle piante e delle problematiche lega-te ai troppi organismi nocivi che varca-no le frontiere dell’Ue, minacciando le coltivazioni di vegetali e, di conseguen-za, gli investimenti ed il reddito dei pro-duttori. In questo senso è stato evidenziato co-me alle imprese agricole serva un siste-ma di protezione delle piante efficace, con poca burocrazia e dotato di risorse adeguate per intervenire in caso di dan-ni, di espianti, di riconversioni varietali.

d'uva è un prodotto che già dalla sua nascita ha calamitato l'attenzione del settore: un prodotto, dunque, che va valorizzato secondo le sue peculiarità, che lo rendono particolarmente adatto anche ad un consumo giovane.È ancora presto per parlare di ricaduta sulle imprese, ma le potenzialità sono altissime e si registra un marcato inte-resse da parte di tanti operatori eco-nomici.Attualmente il succo d'uva sta accre-scendo la sua diffusione: quella di Coldiretti è una proposta di filiera agri-cola, con uva al 100% territoriale, per valorizzare l'uva stessa come bevanda non alcolica da portare a tavola e con precise proprietà benefiche e antiossi-danti.Per ora si potrà trovare direttamente presso le imprese che la producono, negli agriturismi e botteghe di Campa-gna Amica.Come detto, tra i partner del progetto c'è la scuola enologica di Alba, che ha curato lo studio del protocollo di produ-zione, le analisi e la presentazione.

KIWI E BATTERIOSI,OK ALL'USO

D'EMERGENZA DEICOMPOSTI DI RAMEROMA - Il ministero della Salute, con il parere positivo della Commissio-ne consultiva prodotti fitosanitari, ha adottato il Decreto con il quale au-torizza l’uso d’emergenza, per 120 giorni, dell’uso dei prodotti fitosa-nitari a base dei composti di rame sull’actinidia in fase vegetativa, con-tro il rischio d’infezione da cancro batterico: eessi sono autorizzati con la composizione ed alle condizioni d’utilizzo indicate nelle etichette alle-gate al decreto.I prodotti autorizzati sono: Poltiglia Bordolese Disperss, Selecta Disperss, Poltiglia Disperss (Cerexagri Italia Srl); Coprantol Hi Bio, Copernico, Duke, Duke Idrossido, Cuprovit Bio Evolution (Ambechem Ltd); Cupro-caffaro Micro, Iperion, Airone Più, Grifon Più (Isagro); Bordoflow New (Manica Spa); Cobra Nordox Super 75 Wg ( Nordox Industrier As); Ze-taram New Tech, Assoram Elite Wg (Phoenix Del srl).

• Uva

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• CREDITAGRI ITALIA

Credito e Impresapag. 24

CAMPAGNA ANTICIPI PAC 2013: SOLUZIONI FINANZIARIE PER LE IMPRESE AGRICOLE

FOCUS

Anche quest’anno CreditAgri Italia mette a disposizione delle imprese agricole lo strumento dell’anticipo Pac per soddisfa-re, almeno in parte, le proprie esigenze di credito a breve. Attraverso la sottoscrizione di appositi accordi con alcuni Istituti Bancari Partner è stato messo a punto e condiviso, un modello operativo in grado di favorire l’accesso al credito da parte delle impre-se agricole che potranno così richiedere un finanziamento fino all’importo massi-mo dell’ 80% del valore dei titoli richiesti nella domanda unica a tassi di assoluto vantaggio ed in ogni caso non da spor-tello diretto.

A questo proposito ricordiamo che CreditA-gri Italia, il consorzio di garanzia fidi pro-mosso da Coldiretti, è in grado di mettere a disposizione delle imprese agricole i propri accordi e le convenzioni con primari Istituti di Credito a tassi di particolare favore.In particolare all’interno dell’offerta di pro-dotti e soluzioni finanziare, CreditAgri Ita-lia, mette a disposizione di tutte le imprese che hanno presentato domanda in Regime di Aiuto Unico,  soluzioni in grado di soddi-sfare tutte le esigenze ed in grado di dare risposte in tempi rapidi e a condizioni di particolare favore.In modo semplice e immediato, i titolari del-le aziende che decideranno di aderire po-

tranno richiedere l’anticipazione annuale del premio senza dover attendere l’eroga-zione da parte dell’Organismo Pagatore.A differenza degli anni passati, tale pos-sibilità è stata resa disponibile anche alle Regioni dove sono operativi gli Organismi Pagatori Regionali (Opr) e non solo nei territori dove opera direttamente Agea.Per maggiori dettagli sulle opportunità rivolgiti direttamente al tuo sportello Caa Coldiretti dove è stata presentata la Do-manda Unica Pac ovvero direttamente agli sportelli di CreditAgri Italia presenti in tutte le province della Regione indivi-duabili attraverso il sito internet all'indiriz-zo www.creditagri.com.

Profi lo di CreditAgri ItaliaCreditAgri Italia s.c.p.a. è una Cooperativa di garanzia fidi costituita per offrire assistenza e consulenza tecnico - finanziaria nel settore agricolo, agroalimentare ed agroindustriale. Si occupa in modo specialistico di credito agrario e finanza d’impresa a vantaggio delle imprese del settore. CreditAgri Italia si compone di una rete di professionisti chiamati a valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà. CreditAgri Italia attraverso la contrattazione con gli istituti bancari, società di leasing e di factoring, è in grado di mettere a disposizione prodotti e servizi creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai Consorzi Agrari, alle Cooperative ed al settore della pesca e dell’acquacoltura e di tutte le filiere.CreditAgri Italia Consorzio fidi unico nel suo genere, costituisce il più articolato Ente di garanzia fidi italiano operante in agricol-tura ed iscritto nell’Elenco Speciale ex art. 107 del Testo Unico Bancario al nr. 19556.0 e soggetto a vigilanza diretta della Banca d’Italia. Oggi è presente nelle nostre province e in tutte le regioni d’Italia con oltre 60 filiali e 16.000 imprese associate.

Profi lo del Caa ColdirettiIl Centro di Assistenza Agricola Coldiretti (Caa Coldiretti) è una società di capitali costituita dalla Coldiretti autorizzata a svolgere servizi diretti alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale.Il Caa Coldiretti è una struttura specializzata che offre alle aziende agricole servizi orientati alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti amministrativi, assistenza nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, consulenza per la gestione e lo sviluppo delle attività agricole e si occupa anche di diffondere la conoscenza sulle opportunità di finanziamento alle imprese.Il Caa Coldiretti garantisce servizi alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale attraverso unità locali nelle quali opera per-sonale specializzato, aggiornato sulla normativa da applicare, sulle procedure da utilizzare ed in grado di rispondere a tutte le esigenze delle imprese. Attraverso un accordo di collaborazione, il Caa Coldiretti svolge attività di coordinamento dei Caa Coldiretti Regionali (costituiti in alcune Regioni) che partecipano alla rete di società del sistema servizi Coldiretti. È convenzionato con gli Organismi Pagatori e le Regioni per l’acquisizione, la conservazione, la custodia e l’aggiornamento del fascicolo aziendale, cartaceo ed elettronico, e per l’accettazione e la registrazione a sistema delle domande di aiuto, nonché delle dichiarazioni presentate dai produttori agricoli.

• pagina a cura di ANNA ROSSO

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• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI• pagina a cura di ELENA SASSONE pag. 25

Fiscale ed Economico

Deducibilità dei canoni di leasingDall'Agenzia delle Entrate i chiarimenti sulla nuova disciplina

Arrivano le istruzioni per effettuare correttamente la deduzione dei canoni di leasing ai fini delle impo-ste dirette, a seguito della modifica alla disciplina prevista dal Dl n.16 del 2012 che ha eliminato la con-

dizione della durata minima contrattuale, prima richiesta per la deducibilità dei canoni di locazione finanziaria. La circo-lare n. 17/E di oggi fornisce, inoltre, chiarimenti e numerosi esempi sul trattamento fiscale della quota capitale e degli in-teressi passivi impliciti dei canoni di leasing non ancora de-dotti alla scadenza del contratto, sul leasing immobiliare, sulla disciplina per i lavoratori autonomi e sugli effetti ai fini Irap. Le modifiche introdotte dall’articolo 4-bis del decre-to legge 2 marzo 2012, n. 16 interessano i canoni relati-vi ai contratti di leasing stipulati a partire dal 29 aprile 2012.La novità normativa - Il Dl n.16 del 2012 ha eliminato la con-dizione della durata minima contrattuale, prima prevista per la

deducibilità dei canoni di locazione finanziaria, rendendo così la deduzione autonoma rispetto alla durata del contratto. Queste novità interessano gli operatori economici che redigono il bilan-cio secondo i principi contabili nazionali, mentre non coinvol-gono i soggetti Ias adopter.Come gestire i canoni di leasing non ancora dedotti alla sca-denza del contratto – In questo caso i canoni non dedotti de-vono trovare riconoscimento fiscale mediante variazioni in diminuzione, pari all’importo annuale del canone fiscalmente deducibile, da apportare fino al completo riassorbimento dei va-lori fiscali sospesi.Irap - Ai fini Irap rileva l’importo del canone di leasing imputato a conto economico a prescindere dalla durata contrattuale.Lavoratori autonomi: come incide la disciplina – La circolare precisa, inoltre, che il nuovo sistema di deducibilità si applica anche ai contratti stipulati dagli esercenti arti e professioni.

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALEFOCUS

Ottenere le autorizzazioni ambientali sarà più facile con l’autorizzazione unica. Questo è l’o-biettivo del d.p.r. 13 marzo 2013, n.59 (G.U. 42 L del 29 maggio 2013) con cui è stato approvato il Regolamento recante la discipli-na dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi ambientali gravanti sulle piccole e medie im-prese e sugli impianti non soggetti ad autoriz-zazione integrata ambientale.Scopo del provvedimento è l’introduzione e la disciplina della Autorizzazione unica am-bientale: un provvedimento rilasciato dallo sportello unico per le attività produttive, che sostituisce diversi atti di comunicazione, noti-fica ed autorizzazione in materia ambientale (autorizzazione agli scarichi; comunicazio-ne preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste; autorizzazione alle emissioni in atmosfera; comunicazione o nulla osta paesaggistico; autorizzazione all'utilizzo dei fanghi di depu-razione in agricoltura; comunicazioni in mate-ria di rifiuti).L'autorizzazione unica ambientale, che ha du-rata di quindici anni a decorrere dalla data di rilascio, deve contenere tutti gli elementi previsti dalle normative di settore per le auto-rizzazioni e gli altri atti e sostituisce e definisce le modalità per lo svolgimento delle attività di autocontrollo, ove previste, individuate dall'au-

torità competente, tenendo conto della dimensio-ne dell'impresa e del settore di attività.Le procedure definite dal regolamento si applica-no agli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale ed alle piccole e medie imprese, categoria defi-nita dall’articolo 2 del D.M. 18 aprile 2005 e costituita da imprese che hanno meno di 250 oc-cupati, con un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio an-nuo non superiore a 43 milioni di euro. Le dispo-sizioni del regolamento, invece, non si applicano ai progetti sottoposti alla valutazione di impatto ambientale (VIA) quando la normativa statale e regionale disponga che il provvedimento finale di VIA comprende e sostituisce tutti gli altri atti di assenso in materia ambientale.La domanda per il rilascio dell'autorizzazione unica ambientale corredata dai documenti, dal-le dichiarazioni e dalle altre attestazioni previste dalle vigenti normative di settore relative agli atti di comunicazione, notifica e autorizzazione va presentata allo sportello uniche per le attività pro-duttive (SUAP) che la trasmette immediatamente, in modalità telematica, all'autorità competente e ai soggetti competenti in materia ambientale e ne verifica la correttezza formale. Nella domanda sono indicati gli atti di comunicazione, notifica e autorizzazione per i quali si chiede il rilascio dell'autorizzazione unica ambientale, nonché le informazioni richieste dalle specifiche normative di settore. Qualora l'autorità competente riscon-tri che è necessario integrare la documentazione

presentata, lo comunica tempestivamente ed in modalità telematica al SUAP, precisando gli elementi mancanti ed il termine per il deposito delle integrazioni.Le verifiche si concludono entro trenta giorni dal ricevimento della domanda. Decorso tale termi-ne, in assenza di comunicazioni, l'istanza si intende correttamente presentata. Gli imprendi-tori che debbano effettuare adempimenti per i quali è richiesta soltanto una comunicazione di inizio attività (come, ad esempio, l’utilizzazio-ne agronomica degli effluenti di allevamento) possono scegliere di non avvalersi delle proce-dure di autorizzazione unica che in questi casi, anche in considerazione dei costi istruttori con-seguenti, rappresenterebbero una complicazio-ne, piuttosto che una semplificazione.Il regolamento disciplina anche la fase transi-toria prevedendo che i procedimenti avviati prima della data di entrata in vigore del rego-lamento medesimo debbano essere conclusi ai sensi delle norme vigenti al momento dell'avvio dei procedimenti stessi e che l'autorizzazione unica ambientale possa essere richiesta alla scadenza del primo titolo abilitativo sostituito.Il provvedimento rinvia ad un decreto intermini-steriale l’adozione di un modello semplificato e unificato per la richiesta di autorizzazione unica ambientale, chiarendo che sino all'ado-zione del decreto le domande per l'ottenimento dell'autorizzazione unica ambientale possano comunque presentate nel rispetto della proce-dura descritta.

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 20126

• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA

Previdenza, Pensioni, Lavoro

Assegni familiari: i requisitie le modalità per richiederliSONO SOTTOPOSTI A PRECISE CONDIZIONI, LEGATE SOPRATTUTTO AL REDDITOFAMILIARE, CHE DEVE MANTENERSI ENTRO UNA PRECISA SOGLIA DI LIMITE

I coltivatori diretti possono otte-nere gli assegni familiari quando svolgono ttività lavorativa e, uni-tamente agli artigiani e commer-

cianti, quando diventano pensionati.

1) LIMITI DI REDDITOGli assegni sono corrisposti a condizio-ne che la famiglia del richiedente non abbia superato, nell'anno precedente, determinati limiti di reddito.Tali limiti sono rivaluati ogni anno in ragione del tasso di inflazione pro-grammato.Se il reddito familiare supera i limiti, può scattare la revoca degli assegni per il primo figlio oppure per tutti i fami-gliari.Sempre in materia di reddito, inoltre, è previsto un limite di reddito personale che il famigliare non deve superare per essere considerato a carico, che per il corrente anno è di 697,73 euro mensili.

2) REDDITI DA CONSIDERAREAlla formazione del reddito familiare concorrono:1) i redditi assoggettabili all'Irpef;2) il reddito della casa di abitazione;3) redditi esenti da imposta (pensioni

I l supplemento di pensione è una quota aggiuntiva che si somma alla pensione. Spetta a coloro che dopo il pensiona-

mento abbiano accreditata una con-tribuzione in qualità di lavoratori dipendenti o versato direttamente i contributi come coltivatori diretti, artigiani o commercianti.Viene liquidato solo su domanda del pensionato con decorrenza dal me-se successivo alla presentazione.Può essere richiesto dopo due an-

sociali, pensioni di invalidità civile, ecc.) se superano 10.32,81 euro;

4) redditi soggetti a ritenuta alla fonte (interessi bancari, postali, Bot, Cct, ecc.).

Sono esclusi i redditi dei figli maggio-renni, non a carico anche se conviventi.

3) NUCLEO FAMILIAREIl nucleo familiare è così composto:• il richiedente;• il coniuge non legalmente ed effetti-

vamente separato;• i figli minori di 18 anni, anche se non

conviventi e non a carico;

4) BENEFICIARIPossono essere beneficiari degli as-segni il coniuge non separato e i figli minori di 18 anni, studenti di età non superiore a 21 anni, universitari per tutta la durata del corso legale di laurea e comunque non oltre il 26° anno d'età; non esiste limite di età per i figli che siano considerati inabili al lavoro.

Coltivatori diretti: i coltivatori diretti in attività hanno diritto agli assegni fa-miliari esclusivamente in favore dei fi-gli minori, studenti o inabili, in misura pari a 8,18 euro mensili.

Pensionati: i pensionati delle gestioni speciali (coltivatori diretti, artigiani e commercianti) hanno diritto alla mag-giorazione di pensione per il coniuge non legalmente ed effettivamente se-parato e i figli minori di 18 anni, stu-denti o inabili.La misura della maggiorazione è pari a 10,21 euro mensili per ciascun compo-nente a carico;

5) DOMANDAAl fine di ottenere le prestazioni di cui sopra, è necessario inoltrare una spec-fica domanda all'Inps.Si raccomanda di rivolgersi al patro-nato Epaca della Coldiretti, che resta a disposizione per fornire assistenza gra-tuita e supporto per tutti gli adempi-menti del caso.

pag. 26

ni dalla decorrenza della pensio-ne o del precedente supplemento ( per un sola volta ricorrendo il re-quisio dell’età), qualunque sia il nu-mero dei contributi accreditati nel biennio; inoltre, è richiedibile dopo cinque anni dalla decorrenza della pensione o del precedente supple-mento, qualunque sia il numero dei contributi accreditati nel quinquen-nio, senza requisiti d’età.Maggiori informazioni presso gli uf-fici e i recapiti Epaca sul territorio.

ECCO COME SI PUÒ OTTENEREIL SUPPLEMENTO DI PENSIONE

D a notizie per il momen-to ancora ufficiose, cioè da confermare, sembre-rebbe che anche per il

2013 i coltivatori diretti e gli Iap ti-tolari d'azienda riceveranno dall'In-ps il solo frontespizio riepilogativo dei contributi previdenziali ed as-

sistenziali dovuti per i componenti dell'azienda agricola, titolare più co-adiuvanti.Al ricevimento del frontespizio me-desimo, è necessario presentarsi presso i nostri uffici, provinciali e di zona, per la stampa dei modelli F24.

Gianmario Cenerini

CONTRIBUTI PREVIDENZIALICOLTIVATORI DIRETTI 2013

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• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA

I coltivatori diretti, coloni e mezzadri sono assicurati obbligatoriamente all’Inail, quindi sono tutelati non solo se subiscono un infortunio sul lavo-ro, ma anche se contraggono una malattia a causa e nell’esercizio del lavoro svolto o dei materiali utilizzati (ad esempio, esposizione a sostanze dannose,

rumore, ecc.).Le malattie professionali si differenziano dagli infortuni sul lavoro in quanto so-no originate da una causa lenta e prolungata nel tempo. Ne sono esempio, il lento processo di assorbimento di sostanze tossiche da parte dell’organismo.Al contrario, l’infortunio sul lavoro si caratterizza per una causa violenta ed im-provvisa (come una caduta).Il riconoscimento della malattia professionale comporta il conseguente indenniz-zo economico da parte dell’Inail, oltre all’erogazione delle necessarie cure medi-che riabilitative. In ogni caso, per i coltivatori diretti le prestazioni economiche e sanitarie sono condizionate alla regolare iscrizione negli elenchi Inps e, per i titola-ri di azienda, anche al regolare versamento della contribuzione Inail, la cui riscos-sione è affidata all’Inps, unitamente ai contributi previdenziali.Le malattie di orgine professionale riconosciute dalla legge in agricoltura sono elencate in un’apposita tabella e sono associate ad una o più attività o lavorazio-ni. Se la malattia denunciata rientra in questo elenco, il lavoratore, per vedersi ri-conoscere il relativo indennizzo, deve solo dimostrare di aver svolto in modo non occasionale una delle attività che in base alla tabella espongono al rischio di quella malattia.Rientrano ad esempio nell’elenco delle malattie professionali in agricoltura: le malattie causate da esposizione a sostanze dannose, quelle causate da radiazioni solari, per le lavorazioni svolte prevalentemente all’aperto; la sordità da rumore; l’ernia discale lombare causata da lavorazioni svolte con macchine che espongo-no a vibrazioni trasmesse al corpo intero: trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente; mlattie da sovraccarico degli arti superiori: tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ecc.Sono comunque indennizzabili dall’Inail anche le malattie non presenti nella ta-bella di legge: in tal caso, però, il lavoratore deve dimostrare l’origine lavorativa, vale a dire che la malattia si è verificata a causa e nell’esercizio del lavoro svolto.Data la complessità della materia e le possibili ricadute per le aziende (applicazio-ne della rivalsa Inail) è necessario che in caso di sospetta malattia professionale gli interessati prendano contatto tempestivamente con gli uffici del Patronato Epaca.

Previdenza, Pensioni, Lavoro

Malattie professionaliMalattie professionaliI CASI DI TUTELA E LA DIFFERENZA CON GLI INFORTUNI

LE SEDI EPACA

VERCELLIresponsabile provinciale:Gianmario Cenerinipiazza Zumaglini, 14 Tel. 0161.261615 operatrice: Ileana Gili

BIELLA, via Maestri del Commercio, 4 Tel. 015.404532 operatrice: Elena Gremmo

CIGLIANO, piazza Don E. Ferraris, 1 Tel. 0161.44700 operatrice: Vilma Giolito

SANTHIÀvia Matteotti, 58 Tel. 0161.930071 operatrice: Marina Magnetti

BORGOSESIAviale Varallo (Pal. Lingottino) Tel. 0163.25250 operatrice: Barbara Barberi

NOVARAresponsabile provinciale:Paolo Favinivia XX Settembre, 36/38 Tel. 0161.261615 operatrice: Tiziana Tornielli

BORGOMANERO, via Dei Mille, 24 Tel. 0322.82733 operatrice: Marina Guglielmetti

OLEGGIO, piazza Bersaglieri, 1 Tel. 0321.91650 operatrice: Ilenia Facchi

Durante l’estate 2013 saran-no almeno duecentomila i giovani impegnati nelle campagne di raccolta di

frutta, verdura e nella vendemmia. Secondo i dati Istat la disoccupazione giovanile che ha raggiunto livelli re-cord dal 1977: e quest’anno dal primo giugno i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono essere remunerati con voucher, i buoni lavoro che compren-dono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali.

I GIOVANI TORNANO IN CAMPO COI VOUCHER

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L’estate coincide con il periodo di mag-gior impiego di lavoro nelle campagne dove sono in corso le attività di raccol-ta di verdura e frutta, fino alla vendem-mia. Secondo un sondaggio Coldiretti/Swg il 76% dei giovani studenti italiani è di-sponibile a partecipare alla vendem-mia e alla raccolta della frutta che è in partenza nelle campagne italiane. Per gli studenti lavorare nei campi signifi-ca, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro con una giusta re-munerazione, anche fare una esperien-za diretta con la natura, i suoi prodotti

e una cultura che ha fatto dell’Italia un Paese da primato a livello interna-zionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità. I “voucher” rappresentano uno stru-mento che offre anche interessanti opportunità di integrazione al reddi-to a categorie particolarmente debo-li o in difficoltà come cassaintegrati e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei cam-pi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo.

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 2012L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 2012

• NOTIZIE DAL TERRITORIO

Novara-Vco

CINGHIALI, ZERO FATTIdopo le ennesime promesseCOLDIRETTI LANCIA UNA NUOVA ISTANZA AI PARLAMENTARI DEL TERRITORIO NOVARESE

Produttori costretti alla terza ri-semina, zero soldi e promesse non mantenute.Questo, in estrema sintesi, il

quadro che il territorio novarese af-fronta in queste settimane: una recru-descenza sempre maggiore quella dei danni provocati dagli animali selvati-ci e dai cinghiali in particolare, che ha costretto moltissime impresi alla terza risemina di mais (in parecchi casi, al-trettanto inutile, in quanto distrutta da-gli stessi ungulati).La Coldiretti interprovinciale, a fron-te della situazione ulterioremente aggravatasi, ha scritto una lettera ai par-lamentari del territorio novarese rivol-gendo "un ennesimo, estremo appello in ordine alla gravissima situazione che le imprese agricole del territorio novarese vivono in ordine alla recrudescenza dei danni da fauna selvatica e, in particola-re, cinghiali".Uno scenario "che ci porta a rivolgerci, in ultima istanza, ai rappresentanti par-lamentari del territorio attraverso que-sta lettera, ove rimarchiamo la gravità di una contingenza che ha prostrato le imprese agricole.In occasione della Fiera Agricola del 1° maggio a Oleggio, i rappresentanti del-la politica nazionale e regionale presen-ti, espressione del territorio, hanno preso pubblico impegno in ordine ad un loro interessamento diretto alla vicenda.A distanza di oltre un mese, la situazio-ne si è ulteriormente aggravata anziché poter registrare qualche pur timido se-gnale di inversione di tendenza: siamo quindi a richiedere nuovamente un vo-stro più stretto e concreto interessamen-to, per sollecitare alla Regione Piemonte, alla Provincia di Novara, alla Prefettu-ra di Novara la soluzione del problema, non più procrastinabile. Problema che è di natura agricola ma anche civica, in quanto la presenza (in numero sproporzionato) della fauna selvatica ha provocato un numero im-pressionante di incidenti stradali e po-ne continuamente a rischio l’incolumità dei cittadini".

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ENNESIMO ED ESTREMOAPPELLO PER LA GRAVISSIMASITUAZIONE DETERMINATADALLE CONTINUE INVASIONIDEI SELVATICI.INTANTO C'È CHI HA DECISODI ABBANDONARE LA COLTURADOPO LA TERZA RISEMINAANDATA PERDUTA

UN PARCO TRANSFRONTALIERONASCE TRA L'OSSOLA E IL VALLESE

VARZO - Un nuovo parco transalpino tra Ossola e Svizzera: l'iniziativa tran-sfrontaliera nasce dalla convenzione di cooperazione tra il parco piemontese del Veglia-Devero e il Landschaftspark della Binntal vallesana.Un progetto importante, che rafforza il legame tra i due territori confinanti e che favorirà gli incontri di scambio, attraverso sinergie per la tutela del paesaggio, dell'ecosostenibilità e di valorizzazione ambientale.La convenzione transfrontaliera è stata siglata nei giorni scorsi prima a Ernen, in canton Vallese, poi a Varzo, nel Vco.Dalla nuova sinergia si attendono significative ricadute anche per il turismo e la ruralità, con un impegno per la valorizzazione dei prodotti tipici locali che, in quest'angolo delle Alpi, assumono caratteristiche particolari e di assoluta genuinità e bontà.

OLEGGIO - Una petizione di 800 fir-me per tutelare e mantenere la de-stinazione agricola di un terreno di oltre 60 mila metri quadri in frazio-ne Loreto. L'iniziativa è del gruppo di opposizione "Per Oleggio" e riguar-da la cosiddetta "area della Pezza": la raccolta delle firme era partita do-po l'idea d inserire l'area nell'accor-do di programma con la Provincia e i comuni di Marano e Bellinzato per individuare nuove aree produttive.

OLEGGIO, 880FIRME A TUTELA

DEI CAMPI NELLAFRAZIONE LORETO

SI È DIMESSO ANCHE BENDOTTI

VERBANIA - Sono dettate da motivi di lavoro le dimissioni di Germano Bendot-ti da assessore provinciale all'agricoltu-ra del Verbano Cusio Ossola.Dimissioni che seguono, a breve distan-za, quelle del collega novarese Marzio Liuni, di cui davamo notizia sullo scorso numero del giornale. A Bendotti e Liuni il ringraziamento e il saluto di Coldiretti.

• La protesta del I maggio

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• NOTIZIE DAL TERRITORIO

Novara-Vcopag. 29

VCO: IL DISTRETTO DEI LAGHIRIDUCE IL PERSONALE

MA PAREGGIA IL BILANCIOSTRESA - Pareggio di bilancio, con un utile di 4.203 euro, per il Distretto turistico dei Laghi, società consortile a re-sponsabilità limitata che annovera soci pubblici (Comuni, Province e Enti vari) e soci privati (operatori turistici).L'operatività del Distretto turistico dei Laghi è ridotta dallo scorso aprile, a seguito della cassa integrazione in dero-ga di sette dipendenti: ciò in attesa dell'erogazione dei contributi pregressi da parte della Regione e l'assunzio-ne - sempre da essa - della determina per lo stanziamen-to delle risorse riguardanti il 2013: non appena arriverà la determina, come conferma il presidente Antonio Longo Dorni, verrà ripresa la piena operativià e richiamato in servizio il personale.

VCO: AGRICOLTURAE MONTAGNA SONO STRATEGICHEPER LO SVILUPPO

Quella delle no-stre montagne è un’agricoltura “strategica” e in

grado di legare la tradizio-ne al futuro “nel segno di prodotti d’eccellenza e di un legame con il turismo”.Lo dice il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco Gian Car-lo Ramella nell’annuncia-re «con spirito di massima collaborazione, la volontà di fornire al nuovo consi-glio camerale del Vco le più opportune indicazioni in vista del nuovo piano stra-tegico che ha, come fine, il sostegno alle imprese».«Guai ad abbandonare un territorio su cui, invece, occorre scom-mettere con convinzione: un territorio fatto di zootecnia d’eccel-lenza, di una filiera del legno dalle potenzialità enormi, di un comparto floricolo di grande valore e specificità, di un turismo che trae linfa vitare dalle tradizioni agricole e rurali di culture diverse e da una zootecnica che governa e mantiene l’ambiente curato e governato, non ultima quella dei walser».Insieme a Massimo Bernardini, vicepresidente ossolano del-la Coldiretti interprovinciale, il direttore Ramella sta lavorando ad un coordinamento tra i presidenti delle Sezioni del Vco al fine di poter stendere un documento programmatico da sotto-porre all’attenzione della Camera di Commercio: ciò anche al-la luce di una compiuta analisi sul precedente piano strategico camerale riferito al periodo 2008/2012.«Siamo convinti della necessità di lavorare sinergicamente per il futuro dell’agricoltura provinciale. Gli ambiti su cui lavora-re non mancano e vanno dallo sviluppo del territorio, al presi-dio della montagna, alla necessaria attività di prevenzione dei danni provocati dalla fauna selvatica, non ultimo quello della predazione delle greggi che nelle vicine province piemontesi sta provocando danni gravi e preoccupanti. Dobbiamo puntare su una proficua e continua collaborazione al fine di “costruire” e “sviluppare” quel bene comune rappresentato dalla montagna, dalla sua agricoltura e dalle sue tradizioni rurali».Quando il territorio montano «è ben governato a livello di pro-grammazione e presidio, esso sa porsi al servizio della pianura e della collettività: sa “fare sistema” con il turismo che deve sa-per apprezzare ulteriormente il settore dell’allevamento bovino e caprino e si rafforza come importante volano per lo sviluppo dell’economia locale».Concetti emersi nell’incontro che i vertici di Coldiretti hanno condiviso con i presidenti di sezione, al quale hanno parteci-pato anche Vittorina Prina (rappresentante dell’agricoltura in seno al consiglio della Camera di Commercio del Vco, del-la quale è anche vice presidente) e Francesca Negrini, rappre-sentante dell’agricoltura nel Gal “Monti e Laghi”.Sinergie che passano attraverso un “ruolo forte” che l’agricol-tura può assumere fortificando il proprio appeal nei confron-ti dell’imprenditoria giovanile e guidando, a questo proposito, un “ritorno alla montagna” delle nuove generazioni: un’agri-coltura che deve trovare strumenti adatti al proprio sviluppo, e ciò deve essere possibile anche attraverso la crescita e il conso-lidamento del Consorzio Agrario sul territorio del Vco.

NASCE L'ASSOCIAZIONEPRODUTTORI BETTELMATTFORMAZZA - È stata costituita il 19 aprile l'Associazione Produttori Bettelmatt: un progetto che si propone di far convergere e valorizzare obiettivi e finalità tra i produttori che, ogni anno, mantengono viva la tradizione degli al-peggi dove nasce il noto formaggio.La tutela del marchio, oggi detenuto dalla Comunità Mon-tana Valle Ossola, è importante e prioritaia: l'associazio-ne collaborerà per preservare la marchiatura delle forme, che viene fatta tra settembre e ottobre, e per un'attiva pro-mozione del noto ed apprezzato formaggio.

NUOVA FIERA A MAGGIORAMAGGIORA - Il 14 luglio 2013, nell'ambito della manife-stazione "Palio delle Botti", si terrà a Maggiora la prima edizione della "Fiera Agricola di Maggiora": si tratta di un'importante evento per il territorio rurale dedicato alla meccanizzazione agricola e alla zootecnia.Contestualmente, si svolgerà un mercato agricolo di pro-dotti locali: il contatto per avere ulteriori informazioni è al numero telefonico 328.8468398.

• Vacca Bruna in alpeggio

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 201130

direttore responsabile: Jacopo Fontanetoe-mail della redazione: [email protected]

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• di JACOPO FONTANETO, responsabile comunicazione

Il Corsivo Agroalimentare

Finanziera alla piemontese e "ve-ro" risotto alla Milanese, quello decantato da Pellegrino Artusi nelle sue tre ricette della "Scien-

za in cucina e l'arte di mangiar bene" escono dalla clandestinità imposta negli anni bui dell'emergenza - o allarmismo - di mucca pazza. Potrebbe essere questo uno degli effet-ti della risoluzione adottata nel'ambito dell'assemblea generale dell'Oie (orga-nizzazione mondiale per la sanità ani-male) che ha ufficialmente sancito per l'Italia il uovo stato sanitario per l'ence-falopatia spongiforme bivina (Bse) con il passaggio dall'attuale livello di rischio "controllato" a quello "trascurabile", ov-vero il più basso.L'Italia, in pratica, con Giappone, Isra-ele, Olanda, Slovenia e Stati Uniti va ad aggiungersi alla ristretta cerchia di 19 paesi, sui 178 aderenti all'Oie, che han-

Finanziera e risotto giallo "doc" torneranno presto in tavola?VICINO IL VIA LIBERA A 12 ANNI DI DISTANZA DAGLI STOP IMPOSTI DA "MUCCA PAZZA"

no ragiunto la qualifica sanitaria miglio-re di rischio "trascurabile" per la mucca pazza (Bse) che porta all'ampliamento dell'esportazione di carni bovine e di prodotti derivati precluse fino ad ora in alcuni Paesi. Ed è prevedibile anche la revisione dell'eleno degli organi "a ri-schio" che dovrà essere adottata dalla Commissione Europea.Un sollievo per tutti gli amanti della cu-cina di tradizione, che possono rispol-verare antiche ricette come, appunto, quella del tradizionale "risotto giallo" di antica origine.Va infatti ricordato che il risotto prepa-rato "alla Milanese" impone, tra i suoi ingredienti, il midollo di bue (e non il semplice ossobuco), secondo la ricetta canonica codificata da "Il Cuoco Moder-no" a inizio Ottocento da tale L.O.G. (il titolo originale della ricetta è "Riso giallo in padella" e, tra gli ingredienti, compa-iono cervellato, midolla, e cipolla).L'aggiunta del midollo è mantenuta an-che in un delle due versioni artusiane: il gastronomo di Forlimpopoli, infatti, aveva colto il particolare equilibrio con-ferito da questo ingrediente nel risotto allo zafferano, completando così, dopo tre secoli, la definitiva ricetta del risotto alla Milanese.II "matrimonio" tra lo zafferano e il riso, infatti ,affonda le sue origini, fra storia e leggenda, addirittura al periodo fina-le di costruzione del Duomo di Milano (siamo nel 1574): come citato in un li-bro conservato alla Biblioteca Trivul-ziana di Milano, il garzone del maestro Valerio di Fiandra (incaricato di realiz-zare le vetrate della cattedrale), mischiò per scherzo della polvere di zafferano, al tempo usata per comporre i colori di pittura e decorazione, al risotto durante il banchetto di nozze della figlia del suo maestro: ne risultà un piatto da tutti ap-prezzato, che fu - negli stessi anni - codi-ficato da Bartolomeo Scappi col nome di "Vivanda di riso alla Lombarda".Come detto, anche la piemontesissi-ma Finanziera, noto piatto piemonte-se tanto amato dal conte di Cavour, che nobilita il cosiddetto "quinto quarto":

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LA SVOLTA POTREBBEAVVENIRE IN SEGUITOALLA RISOLUZIONE DELL'OIECHE HA UFFICIALMENTESANCITO PER L'ITALIAIL NUOVO STATO SANITARIOLEGATO ALLA BSE, OVVERO IL RISCHIO"TRASCURABILE": IL PIÙ BASSO

frattaglie e animelle di vitello le donano un sapore davvero impareggiabile.Di origine medievale, la Finanziera è stata codificata nel 1450 dal Maestro Martino de Rubeis, il principale cuo-co europeo del XV secolo, originario del Canton Ticino (ma lavorò a lungo alla corte milanese degli Sforza) e autore del monumentale "De Arte Coquinaria".Di origine contadina e popolare, la Fi-nanziera troverà spazio crescente sulle tavole dei nobili sino ad essere ripresa da Giovanni Vialardi e raffinata nella "salsa e ragout à la Financière".Anche l'origine del nome si divide, se-condo le diverse opinioni, tra cucina ric-ca e povera: c'è chi la riconduce all'abito, chiamato proprio Finanziera, abitual-mente indossato nel 1800 dai banchieri e dagli uomini di alta finanza, ai quali sem-bra che questo piatto piacesse molto; al-tre fonti suggeriscono invece l'origine del nome nel tributo in natura pagato dai contadini alle guardie (i finanzieri, ap-punto) per entrare in città. Tributo com-posto principalmente dalle frattaglie dei polli, ancora oggi fra gli ingredienti fon-damentali.La ricetta della Finanziera prevede, tra gli ingredienti, animelle, filoni, cervella, cre-ste e fegatini.Uno sguardo al resto d'Italia porta a far presagire anche un ritorno dei capitoli-ni rigatoni alla pajata, preparati secon-do tradizione: la pajata è, infatti, la prima parte dell'intestino tenue del vitello da latte, oggi sostituito al ristorante e in trat-toria dall'intestino d'agnello.Stop finito anche per il cervello fritto di bovino adulto, per la pearà veronese (sal-sa a base di midollo i bue molto fresco, insaporito con il burro e unito a pangra-tato finissimo e brodo di carne, nata per insaporire i piatti di carne nel Veneto ma ormai molto apprezzata in tutta Italia per accompagnare i bolliti).A beneficiare dalla fine dello stop sarà, insomma, l'intera tradizione gastrono-mica del Bel Paese, con un positivo ri-torno alle origini di una cucina popolare, che nobilita e valorizza sapori che sem-bravano, ormai, solo un ricordo

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A San Grisante (Crescentino - VC), in storico nu-cleo rurale, vendesi intero edifi cio libero su tre lati in buone condizioni, da ripristinare in alcune par-ti, già suddiviso in tre unità immobiliari. Al piano terra appartamento composto da salone, cucina, cameretta, bagno, ripostiglio, loc. caldaia, rimessa e piccolo fabbricato esterno con deposito e cantina. Al primo piano appartamento compo-sto da grande soggiorno con camino, cucinino, corridoio, due camere grandi, bagno, balcone. Ampio cortile con accesso carraio e pedonale. Classe energetica in corso di defi nizione. Adiacen-ti all’edifi cio due ampie porzioni di terreno ogget-to di trattativa separata: prato - orto di 1.120 mq. e risaia di 2.140 mq. Tel. 011.3185009------------------------------------------------------------------------------------------------------------24 anni, italiano, cerca lavoro. Gestione stalla, pollaio, bovini e suini, mungitura a mano, colti-vazione orticole, uso di macchine agricole piccole (motozappa, motocoltivatore, BCS, ecc.). Tel. 347.8393744------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Ragetta livellatrice in buono stato - Pulitore riso e mais mt. 1,20 - Gruppo bruciatore “Law” da 80 q. RF 16 - Coclee varie da 12 e 10 cm. - Quadro elettrico di comando, 5 prese e 5 inter-ruttori - Cisterna per gasolio o altro, 30 q.li non a norma - Spirale del trasportatore 0,25 x 60 mt. compreso di puleggia e cuscinetti. Tel. 0161.86339------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività, vendesi: Lova 1800 con car-rello porta lame omologato, taglio barra mt.4 - Fiat 880, 4 RM, 5 cilindri, con pompa maggiorata, con spuntoni nuovi, gommato nuovo, con ruote in ferro da cm 180 - Fiat 640, 2 ruote motrici - Car-rello trasporto trattori omologato “Testore” - Car-rello trasporto trattori non omologato - Pompa diserbo “Relcom”, 700 lt., autocertifi cata - Erpice livellatore “Cena” da 3 mt. - Aratro quadrivomere “Vogelnot” 850, riso, anche con dischi interrapa-glie - Aratro pentavomero normale - n.2 Rimorchi da 2 ruote ribaltabili con sponde e soprasponde non omologati - Lama “Fontana” da 3 mt idrauli-ca - Scavafossi “Maletti” - Essiccatoio “Bertona”, 130 ql., piano inclinato con sponde in acciaio inox, con pulitore, bruciatore e vento - Soffi one carrellato per trasporto riso con motore elettrico - Coclea carrellata diam. 160 mm e altre di dimen-sioni diverse - Attrezzatura piccola varia. Prezzi da concordare. Tel. 333.4666280------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Autocaricante medio - Botte diserbo 200 lt. - Mungitrice “Alfa Laval” 2 secchi. Tel. 015.983830------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cerco cascina, pago in contanti. La cascina deve: essere indipendente ed isolata, minimo terreno 20.000 m2, di cui min 10.000 m2 a corredo ed usabili, nel biellese, preferibilmente zona mon-grando, ben soleggiata, avere torrente oppure pozzo oppure ruscello; l’immobile deve essere abitabile/parzialmente abitabile, dotato di ac-qua, corrente elettrica, linea telefono, di superfi cie (compreso immobile, rustici, fi enile ecc.) tra 350 m2 e 500 m2, strada accessibile. Contatto e-mail: [email protected] / tel. 015.666747. Prefe-risco essere contattato via e-mail, mandandomi foto, planimetria, mappali. Massima privacy e discrezione garantita.------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Aratro reversibile “Kverneland” VD100 variabile completo di memoria e ruote profondità - Scraper semi-idraulico. Tel. 349.6718762------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività, vendesi: Rotolone per irriga-zione a pioggia, tubo diam. 70, lungh. 270 mt., 20 ore lavoro, marca “Irrimec”, come nuovo - Sof-

fi oni con bruciatori n.3 BM2, 70.000 Kal/h - Plus-Fog nebulizzatore a caldo per trattamenti in serre e magazzini - Cella frigorifera 3,50 x 1,60 mt. per frutta e verdura - Pesa elettronica da banco, doppio operatore con scontrino, collaudo metrico fi no al 2015. Tel. 338.2332748 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi mietitrebbia “Claas” Dominator 108 Maxi per grano/mais, spannocchiatore 6 fi le, in buono stato. Tel. 347.8846508------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività, vendesi: Rotoimballatrice “Gal-lignani” da 2 q.li - Botte liquami 25 hl - Trinciatutto da 6 mt. di braccio, trincia 1,20 mt. - Trattore FIAT 680 DT, 2000 ore lav. - Caricaletame girevole a pinza, motore a scoppio - Rimorchio “Scalvenzi”, 4 ruote fi sso, portata 30 ql. - Rimorchio “Car-raro”, 4 ruote ribaltabile dai tre lati, portata 50 ql. - Rotolivellatrice “Kunn” - Voltafi eno portato - Moto ranghinatore - Sega a nastro, motore diesel, d’epoca. Tel. 0163.87214 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi per cessata attività: Botte diserbo da 20 q.li / 16 mt., barra con antigoccia - Aratro “Vo-gelnot” pentavomero con quinta idraulica - Car-rello “Bertona” omologato - Rototerra “Ferabo-li”, 2.50 mt. - Erpice stellare, 2.50 mt. - Girello “Eurospand” da 5 q.li - Scraper “Daffare”, 2.30 mt., meccanico - Trinciastocchi “Tarup” da 1.60 mt. - Campana e monovomere per argini - Asse spianone da 6 mt. - Pulitore “canotti” da 1.40 mt. - Vento per essiccatoio “Larr” da 5,5 kW con bru-ciatore “Baltour” - Caricatore “Tussio” con forche e pala per pulizia fossi, 2 mt. - Ruote in ferro per Landini 8500 e Massey Ferguson - Gomme larghe Michelin per M.F. 390 - Coclea da 6 e 7 mt. sup-portate e non, più ballerina. Tel. 340.8908385------------------------------------------------------------------------------------------------------------Perito agrario offre collaborazione ad aziende agricole per lavori manuali e per la guida di trat-trici agricole nelle operazioni colturali. Tel. 340.3490043------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo 300 paletti da recinzione per animali h1.00 mt in pvc, 2,5 km di fi lo elettrico e 350 isolatori a vite ad un ottimo prezzo, causa chiusura azienda. Tel. 346.6278549------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Aratro tira fossi con rulli - Fresa “Maletti” 2,20 mt. con cardano. Tel. 348.4517797------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo per cessata attività: Trattore “FIAT” 680 DTH con ruote in ferro e ramponi “Valenti” mai usati - Aratro quadrivomere “Cantone” - Aratro bivomere a spostamento rapido - Erpice a 21 di-schi - Assolcatore “Maletti” - Botte diserbo lt. 600 apertura barra m. 12, pompa Annoveri-Reverberi (seminuova) - Trinciastocchi seminuovo - Spandi-concime a traino “Lely” portata q.li 18 - Erpice a strascico 5 fi le apribile per risaia. Tel. 348.0452464------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: legna da ardere lunga 2 metri - 30 gior-nate piemontesi di erba in zona Salussola. Tel. 340.5393026------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo seminatrice multipla da grano, largh. 2 mt., marca “Roggero”, come nuova, a euro 2.500. Tel. 333.3484734------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Insolcatrice da mais, 5 fi le, marca “Danie-le” in ottimo stato - Rototerra “Lely”, 3 mt., denti nuovi, ottimo stato, prezzo trattabile. Tel. 349.8051125------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cerco rimorchio anche in pessime condizioni ma con libretto. Tel. 349.8051125------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi estesa proprietà di circa 50.000 mq con

cascinale, composta da piccolo alloggio, due stal-le, servizio, acqua e luce. Si trova a Graglia San-tuario, zona San Carlo, 1.200 mt di altezza. Tel. 336.244292------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività, vendesi: Trattore “John Dee-re” serie 20.20 con 6.600 ore - Rullo per argini con spostamenti idraulici - Fresa tipo “Dondi” da 2,50 mt., zappette nuove - Spandiconcime “Bar-bieri” - Tornio “Giano” 200 da ferro, completo di 3 autocentranti e corredo in ottimo stato. Tel. 0161.310286 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Girello “Malanca” doppia ventola, 600 lt. - Ruote in ferro da 1,90 mt. per Lamborghini 874/90 - Pentavomere “Vogelnot” per risaia. Tel. 338.6021134------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi mietitrebbia Arbos 160 idrostatica, in ot-timo stato, con magazzino ricambi. Tel. 339.4687994------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi n.2 frigo-latte, uno da 10 ql. e uno da 6 q.li. in ottimo stato. Tel. 0161.401210------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: caricatore “Ova”, piedi idraulici, benna fossi, modifi cato per fontane - Rototerra “Rau” mt.3, tipo pesante, rullo Parker - Spannocchiatore 5 fi le fi sso “Olivero”. Tel. 347.7750739------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Essiccatoio aspirato mod. “Ravaro” da 230 q.li risone, 270 q.li mais - Essiccatoio aspi-rato mod “Agrimacchine” da 180 q.li riso, 220 q.li mais, con pulitore, bruciatore, quadro elettrico - Pulitore da 200 cm - Elevatore zincato 10 mt., portata 50 mq/ora. Tel. 336.440815------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo diritti di reimpianto vigneti. Tel. 338.7243050------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi seminatrice a dischi multipla da 2 mt., buono stato, riso/frumento. Tel. 347.4653240------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo rimorchio a due ruote, capacità 8 m cubi, artigianale, omologato, ottimo stato. ùTel. 348.0924585------------------------------------------------------------------------------------------------------------Causa cessata attività, vendesi: Same Antares 130 DT aria condiz. - Spandiconcime 2 piatti acc. inox - Pompa diserbo portata 600 lt., barra 14 mt. - Ruote ferro alt. 2 mt. adatte per Bim-fi lo - Seminatrice riso 6 mt. - Miscelatore per concime - Coppia ruote 540/70/34 Michelin. Tel. 347.8836041------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Carrello porta trattori (non omologato) - Silos cereali - Bruciatore per essiccatoio marca “Law”. Tel. 0161.49341 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Pesa bestiame, 15 q.li con carrello - Volta-fi eno anni ’60 - Spandiconcime per cenamide. Tel. 0161.49376 (ore pasti) - 339.1099533------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi mietitrebbia “New Holland” 8080 com-pleta di cabina aria condizionata, trinciapaglia e carrello portabarra. Revisionata e pronta al ta-glio. Tel. 329.7916056------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi impianto mungitura stabile, 6 posti, mar-ca “Melotte”. Tel. 339.5041597------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo n.10 barriques rovere francese usate po-chissimo. Tel. 335.5268094------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo falciatrice BCS a carrello, barra da 1,20 mt, motore Lombardini a benzina, come nuova, ottimissime condizioni! Ad un terzo del valore dal nuovo, causa cessata attività. Visibile in zona Va-rallo Sesia. Tel. 346.6278549.

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