Bonometti_Pratiche di formazione indice e introduzione

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PRATICHE DI FORMAZIONE

Esperienze di apprendimento in contesti operativi

Stefano Bonometti

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A Renza e Paolo

PRATICHE DI FORMAZIONE

Esperienze di apprendimento nei contesti operativi

Copyright © Stefano Bonometti

Diritti di traduzioni, riproduzione e adattamento totale

o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi.

EDIZIONI SIMPLE Via Trento, 14 62100 Macerata Stampato da

Via Trento, 14 - 62100 Macerata

ISBN 978-88-6259-xxx-x

Tutti i diritti sui testi presentati sono e restano dell’autore.

Ogni riproduzione anche parziale non preventivamente autorizzata costituisce violazione

del diritto d’autore.

Prima edizione giugno 2009

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Indice

5 Introduzione

8 1. Criteri pedagogico-didattici per lo sviluppo del sapere

pratico

1.1 Il sapere pratico

1.2 L’azione lavorativa come dimensione generativa di

sapere

1.3 L’ambiente lavorativo come contesto di sviluppo della

conoscenza

1.4 Approcci formativi centrati sull’apprendimento

organizzativo

1.5 La Consulenza Formativa e il Knowledge Management:

modelli complementari

1.6 Nuovi scenari per la formazione

40 2. Dare forma all’apprendimento

2.1 Un’esperienza con gli operatori sanitari in formazione:

le modalità di apprendimento durante il tirocinio

2.2 Il quadro teorico di riferimento

2.3 I criteri per la lettura dei dati raccolti

2.4 Il processo di indagine

2.5 I risultati dell’indagine

2.6 Conclusioni

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2.7 Fattori per l’attivazione di un Learning Environment

74 3. Apprendimento e nuove tecnologie didattiche

3.1 Approccio teorico

3.2 Il corso di perfezionamento per Esperti nelle Relazioni

Educative Familiari - EREF

3.3 Modelli didattici

3.4 Conclusione

94 4. Consulenza formativa per il cambiamento organizzativo

4.1 Il progetto “Dal servizio ad un’organizzazione di servizi”

4.2 Indicazioni pedagogiche per l’attività di consulenza

4.3 Il modello didattico centrato sul Problem Based

Learning

4.4 Lo sviluppo e l’integrazione delle competenze

125 Conclusioni

127 Bibliografia

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Introduzione

Agire in modo appropriato in un contesto richiede la capacità di

mobilitare una molteplicità di risorse personali, a volte inaspettate,

finalizzate a compiere un compito, a gestire una situazione, a

realizzare una prestazione. Questa esperienza generata

nell’interazione con l’ambiente circostante, con le sue incertezze,

contraddizioni e complessità, può divenire foriera di innumerevoli

opportunità di apprendimento. Essa sostiene, infatti, la realizzazione

di un processo di crescita individuale e collettiva che non conosce

fine. Ciò significa riconoscere nell’esperienza dei bambini, degli

adolescenti, dei giovani così come anche degli adulti e degli anziani,

una potenzialità di apprendimento che si estende lungo tutto il corso

della vita.

Le relazioni con il mondo esterno rappresentano un volano per lo

sviluppo e la realizzazione della persona. Vivere con

consapevolezza queste esperienze permette di riconoscere e di

incrementare le proprie risorse e, ancora, di trasformarle in

patrimonio personale e sociale.

Procedere nella prospettiva dell’educabilità permanente della

persona significa porre al centro il valore dell’uomo e della sua

attesa di realizzazione, sia personale sia comunitaria. Ciò permette

di superare una prospettiva nella quale la continuità di

apprendimento è dovuta esclusivamente alla necessità di disporre

opportunità di lavoro nel periodo della post-modernità; una sorta di

crescita continua del sapere vincolata al posto di lavoro. Tale

bisogno di controllo dell’incertezza post-moderna può essere una

condizione di necessità, ma al tempo stesso, non è sufficiente per

una riflessione pedagogica sull’educazione permanente. Alcune

linee di interesse per la riflessione indicano la centralità della

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partecipazione sociale, della cittadinanza attiva,

dell’autorealizzazione, della possibilità di espressione delle proprie

risorse. Sostenere questi processi richiede un cambio di prospettiva

in ordine al sistema della formazione. Infatti, se l’apprendimento

continua lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning), le proposte

educative, allora, dovranno protendersi in un lasso di tempo ben più

lungo del periodo scolastico o universitario ed ampliarsi in contesti di

esperienza fino a pochi anni fa esclusi dalla riflessione pedagogica,

quali ad esempio, il lavoro, il tempo libero, il famiglia, il web.

In particolar modo, il mondo del lavoro, diviene un ambito nel

quale riscoprire la dimensione della professionalità come bene

sociale e culturale, l’ambiente di lavoro come luogo di

apprendimento, le conversazioni e le decisioni come processi di

produzione di nuove competenze. La maggior parte di queste

esperienze di apprendimento raramente sono vissute

consapevolmente dai soggetti stessi che le compiono. Sono

prevalentemente vissute nell’operatività, e solo in poche occasioni,

emerge la percezione della competenza generata e del progresso

compiuto. Tale professionalità, maturata nel “tempo del fare” viene

profusa all’interno dei processi di lavoro, in modo tacito, fianco a

fianco, a volte senza aver la consapevolezza del cambiamento

promosso.

Questa particolarità dell’agire professionale può divenire oggetto

di analisi della ricerca pedagogica se si concentra l’attenzione non

solo sui saperi espliciti e socializzati, trasmessi in modo diretto nei

contesti formativi, ma anche su ciò che rimane tacito e

inconsapevole, fortemente intrecciato con l’operatività. Questo

“sapere pratico”, frutto della sinergia fra competenze tecnico-

professionali e competenze strategiche, può essere avvalorato e

diffuso nel gruppo di lavoro attraverso processi di riflessione e

progettazione.

La riflessione pedagogico-didattica sviluppata nel volume, intende

proporre una strategia di intervento coerente con un processo di

apprendimento articolato su una pluralità di livelli, in cui i soggetti

protagonisti progrediscono attraverso processi elaborativi e riflessivi

alimentati dall’esperienza diretta sul luogo di lavoro.

Nei capitoli che seguono viene messa in luce una riflessione in

ordine ad alcuni elementi fondamentali dell’educazione permanente

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e della formazione continua, al fine di avvalorare, dal punto di vista

pedagogico, il lavoro, i lavoratori e l’ambiente di esercizio della

professionalità. Partendo da questi presupposti è possibile

presentare tre esperienze finalizzate ad approfondire i dinamismi

dell’apprendimento dall’esperienza. Nel primo caso, viene presentata

un’indagine sulle modalità di apprendimento degli allievi del corso di

laurea per Infermieri, in riferimento all’attività di tirocinio svolto nel

contesto ospedaliero. Un secondo stimolo di riflessione emerge da

un’esperienza di e-learning per la formazione di Esperti nelle

Relazioni educative familiari secondo la modalità blended

(alternanza aula e online). Infine, viene presentata un’esperienza di

consulenza formativa in supporto ad un processo di sviluppo

organizzativo per un’impresa del terzo settore.

Alla luce di tali esperienza è possibile consolidare la centralità

del valore del sapere pratico per sostenere processi di

apprendimento di adulti nei contesti di lavoro, offrendo nel limite

delle esperienza presentate, alcune indicazioni didattiche.

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