BOMPIANI 2021 GIRO 4

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BOMPIANI 2021 GIRO 4 NOVITÀ SETTEMBRE — OTTOBRE

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Narratori stranieri

La voce della quercia Andrew Michael Hurley

Due settimane in un’altra cittàIrwin Shaw

Il campo dei ciliegi | Khaled Khalifa

Storie parallele. Nel cuore della notte /2Péter Nádas

Capoversi

Di rose che si aprono nell’acqua Idea Vilariño

Non fiction

After. Il mondo che ci attendeCristina Pozzi, Andrea Dusi

Saremo leggeri. Corrispondenza (1944-1959)Albert Camus, Maria Casarès

La caffettiera di cartaAntonella Cilento

Danza macabraGiovanni Arduino, Loredana Lipperini

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Che hai fatto dei tuoi fratelli? Claude Arnaud Farsi prossimo con gli ultimi Carlo Maria Martini Intelligenza artificiale L’etica necessariaLuciano Floridi, Federico Cabitza

Munizioni

La cala. Storia di un sequestroGiuseppe Ciulla, Catia Catania

Campo Aperto

Mettere al mondo il mondoStefano Bartezzaghi

Amletica leggera

La Cederna (e le altre)Camilla Cederna

Filosofia

Daodejing | Laozi

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NARRATORISTRANIERI

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La voce della querciaAndrew Michael Hurley

N A R R A T O R IS T R A N I E R I

Richard e Juliette Willoughby devono affrontare il dolore più indicibile: la morte improvvisa del loro bambino. Starve Acre, la loro casa al confine con la brughiera, è diventata un luogo in cui si addensano dolorosi ricordi e una tensione crescente. Juliette è convinta che Ewan sia ancora presente in qualche forma, e cerca l’aiuto di un gruppo di occultisti per mettersi in contatto con lui. Richard invece per distogliere il pensiero dalla sofferenza si concentra sul campo di fronte a casa, dove avvia gli scavi alla ricerca dei resti di una quercia leggendaria e maledetta. Che nesso c’è fra il passato remoto di quel luogo, teatro di forme di sommaria, brutale giustizia, e la strana malattia che si è portata via Ewan, e la sua attitudine a distruggere e far male? La terra rivoltata darà le sue risposte, e non sono quelle che ci si aspetta. Una storia gotica, che viaggia tra antiche leggende locali e un presente attraversato dalla pena, con un finale da mozzare il fiato.

ANDREW MICHAEL HURLEY / È l’autore di Loney, romanzo che dopo la prima pubblicazione in cento copie presso un piccolo editore è stato rilanciato dall’editore John Murray e ha vinto molti premi, è stato tradotto in venti Paesi e ha venduto oltre 150 mila copie in Gran Bretagna. Anche il suo secondo romanzo, Il giorno del diavolo, ha ottenuto la sua parte di riconoscimenti. La voce della vecchia quercia diventerà un film.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0261 3Cm B09181

Pagine 240In libreria Settembre 2021Prezzo 17,00 €

ROMANZOBOMPIANI

Un bambino inquietante, una campagna intrisa di antichi segreti. Una storia gotica, tra passato e presente.

“Hurley si è creato una sua nicchia come brillante scrittore gotico.” Observer

“Il suo horror è scritto benissimo, un trionfo di inquietudine.” Mail on Sunday

Traduzione di Giordano Aterini

La voce della quercia

HurleyMichael

Andrew

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Due settimane in un’altra cittàIrwin Shaw

N A R R A T O R IS T R A N I E R I

La dolce vita di un regista in declino e di un attore in ascesa. Arrivando da Parigi a Roma, Jack Andrus, già celebre attore di cinema e ora funzionario della NATO, è accolto sulla porta dell’albergo con un pugno in faccia. Non è che un drammatico preavviso. Queste due settimane in un’altra città, esposte al calore di una società esplosiva, equivarranno per il protagonista a tutto il tempo di una vita e Roma lo metterà in crisi forse per sempre. Mentre un petroliere americano sperpera milioni nel cinema pur di sottrarli al fisco, mentre Robert Bresach, un giovane attore in ascesa, minaccia i rivali col coltello e li innaffia di champagne, Andrus vive la sua tumultuosa vacanza nello stravagante mondo del cinema italiano anni Cinquanta. L’arte di Irwin Shaw non è nei fatti raccontati, per quanto fortemente evocativi di un momento del costume italiano, ma nell’atmosfera, nei personaggi inquieti, complessi, amabili con cui il lettore entra in immediato contatto.

IRWIN SHAW / Nato nel Bronx nel 1913, dopo la guerra intraprese una fortunata carriera di scrittore a tutto tondo, dai romanzi al cinema al teatro. Tra le sceneggiature, i drammi e i racconti spiccano alcuni romanzi di enorme successo mondiale: la saga dei Jordache, scandita in due volumi, Il ricco e il povero (da cui fu tratta una fortunata serie tv con Nick Nolte) e Mendicante ladro, e I giovani leoni, da cui fu tratto il film di Dmytryk con Marlon Brando e Montgomery Clift, che ottenne tre nomination all’Oscar. Shaw morì nel 1984.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0257 6Cm B09177

Pagine 450In libreria Settembre 2021Prezzo 19,00 €

ROMANZOBOMPIANI

Una vacanza romana tra cinema, alcol e donne. La dolce vita raccontata da una voce americana.

Traduzione di Luciano Bianciardi

IRWIN SHAW

D U E S E T T I M A N E I N U N ’ A L T R A C I T T À

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Il campo dei ciliegi Khaled Khalifa

N A R R A T O R IS T R A N I E R I

È una mattina di dicembre del 1907 quando due amici, il musulmano Zakaria e il cristiano Hanna, fanno ritorno al loro villaggio dopo aver trascorso la notte a divertirsi e gozzovigliare. Ad attenderli però non ci sono le loro case e le loro famiglie, ma la distruzione lasciata da un’alluvione. Trovarsi improvvisamente di fronte alla perdita spinge Hanna ad abbandonare il suo stile di vita e a ritirarsi nel Monastero di Zahr El Rumman, dove inizia a riannodare i fili della sua esistenza attraverso le storie di chi ha incontrato, storie non solo di dolore ma anche d’amore: come quello tra Aicha e Michel, morti per mano di un ufficiale ottomano che non accettava il loro legame e voleva Aicha per sé; o quello dello stesso Hanna per la sorella del suo amico Zakaria; o ancora quello di Maryam, una rifugiata armena, per Michel, il secondogenito di Zakaria che deve il suo nome all’amico del padre.Un romanzo dal respiro universale che ci presenta un luogo e una società molto diversi dal Medio Oriente che pensiamo di conoscere.

KHALED KHALIFA / È nato ad Aleppo, Siria, nel 1964. Tra i fondatori della rivista letteraria “Alif”, è autore di romanzi, di numerose sceneggiature di film e serie tv, e vive a Damasco. Tra i suoi titoli ricordiamo L’elogio dell’odio (Bompiani 2011), Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città (Bompiani 2018), che ha vinto la Nagib Mahfouz Medal per la Letteratura nel 2013 ed è stato finalista dell’International Prize for Arabic Fiction nel 2014, e Morire è un mestiere difficile (Bompiani 2019), finalista al Premio Gregor von Rezzori 2020.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0267 5Cm B09187

Pagine 320In libreria Settembre 2021Prezzo 19,00 €

ROMANZOBOMPIANI

Un affresco popolato dai personaggi più diversi: musulmani, ebrei e cristiani uniti dall’amore per la loro città, Aleppo, e dal sogno di un futuro luminoso.

Da leggere perchélontano dai luoghi comuni, questo autore apre una finestra su un mondo poco conosciuto (o misconosciuto) dal pubblico italiano.

Traduzione di Elena Chiti

KHALED KHALIFA

IL CAMPO DEI CILIEGI

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Storie parallele NEL CUORE DELLA NOTTE /2

Péter Nádas

N A R R A T O R IS T R A N I E R I

“Ho un’altra vita.” Inizia così la parte centrale di Storie parallele, con un uomo in fuga per le vie di Budapest. Quella di Carl Maria Döhring è una corsa a perdifiato nel tempo della Storia – dagli anni della Germania nazista a quelli della rivoluzione ungherese – e nel suo cuore, visto che deve scendere a patti con il passato oscuro della propria famiglia. Ma Nel cuore della notte è anche la storia d’amore tra Ágost Lippay e Gyöngyvér Mózes, che nel loro rapporto incarnano uno dei temi cari all’autore: la centralità del corpo umano e dei suoi sensi per raggiungere la conoscenza.Un romanzo immersivo che avvolge, intrappola e libera al tempo stesso.

PÉTER NÁDAS / È nato a Budapest nel 1942 e vive con la moglie a Gombosszeg, in Ungheria. Tra i suoi titoli pubblicati in Italia ricordiamo La Bibbia e altri racconti (BUR 2009), Fine di un romanzo familiare (Baldini Castoldi Dalai 2009), Minotauro (Zandonai 2010), Amore (Zandonai 2012), Libro di memorie (Baldini Castoldi Dalai 2012) e il primo volume di Storie parallele (Bompiani 2019).

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0376 4Cm B09295

Pagine 368In libreria Ottobre 2021Prezzo 19,00 €

ROMANZOBOMPIANI

Con grande destrezza Péter Nádas riesce a mescolare le storie di due famiglie, gli ungheresi Lippay Lehrs e i tedeschi Döhring, in un’opera coraggiosa che è insieme romanzo storico, saga famigliare, romanzo di formazione e storia d’amore.

Per chi ha amatoI romanzi di László Krasznahorkaie di Imre Kertész

Traduzione di Laura Sgarioto

PÉTER NÁDASSTORIE PARALLELE

2/NEL CUORE DELLA NOTTE

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CAPOVERSI

BOMPIANI

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Di rose che si aprono nell’acqua Idea Vilariño

Una poesia di vibrante sensualità commista a toni di dolente pessimismo, intima e notturna: sono questi i termini entro i quali si dispiega l’opera di Idea Vilariño. Urugayana, fu parte integrante di quel gruppo di intellettuali denominato “Generazione del 45”, assieme a Mario Benedetti, Ida Vitale e Juan Carlos Onetti, una delle principali esperienze letterarie novecentesche dell’America latina. Molta della sua poesia ha come temi l’amore – in particolare quello tormentato con lo stesso Onetti, probabilmente la relazione più famosa della letteratura sudamericana –, la solitudine e soprattutto la morte, lucidamente contemplati a partire da una disincantata consapevolezza dell’insensatezza del vivere.

IDEA VILARIÑO / Nacque a Montevideo nel 1920, dove morì nel 2009. Proveniente da una colta famiglia borghese, cominciò a scrivere poesie prima dei vent’anni, esordendo nel 1945. Professoressa di letteratura fino al colpo di stato del 1973 e poi di nuovo a partire dal 1985, fu anche una apprezzata traduttrice. Figura centrale del panorama letterario sudamericano, ricevette nel 1987 il Premio Municipal de Literatura, il più prestigioso riconoscimento del suo paese, e nel 2004 il Premio Konex MERCOSUR a las Letras dell’argentina Konex Foundation.

Formato 13 x 18Legatura Brossura con aletteEan 978 88 452 9989 6Cm B08895

Pagine 350In libreria Settembre 2020Prezzo 20,00 €

“Non so cosa sia per me la poesia. È un modo di essere, del mio essere. Tutto il resto della mia vita è fatto di casualità. La poesia non è stata casuale. La mia poesia sono io.”

C A P O V E R S I

BOMPIANICAPOVERSI

“Una celebrazione simultanea dell’ebbrezza e della disgrazia; senza compiacimento, senza vie di mezzo, con una capacità di illuminazione e brivido che probabilmente non si può raggiungere senza rinunciare alla vergogna, e che forse si trova allo stato puro soltanto in alcune forme di canzone popolare, nel bolero e nel tango.” Antonio Muñoz Molina

A cura di Laura Pugno

TEST

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A CURA DI LAURA PUGNO

Idea VIlarIñ~ o dI roSe CHe SI aProño ñell’aCQUa

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NON FICTION

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N O N F I C T I O N AfterI L MON D O CHE CI AT T EN DE

Cristina Pozzi, Andrea Dusi

Perché il covid-19 ci ha colti di sorpresa? È stato davvero un cigno nero, un evento raro e imprevedibile? Per restare in tema di metafore animali, meglio dire che si è trattato di un rinoceronte grigio, una minaccia di grande impatto e altissima probabilità, ma trascurata: le pandemie sono infatti studiate da anni come uno dei maggiori rischi per l’umanità. Ma per essere preparati agli scenari futuri non basta immaginarli, studiarli, esplorarli: occorre che le simulazioni si traducano in azioni, diventando strategie per chi governa e cultura per i cittadini.Il rinoceronte invece ci ha colpiti e travolti, e ha cambiato completamente lo status quo: il mondo come lo conoscevamo non esiste più. Ma se siamo arrivati impreparati all’emergenza, rischiamo di esserlo ancora di più di fronte a quello che ci aspetta. Cosa succederà dopo?Per prevedere e costruire il futuro che ci attende sono necessari gli strumenti giusti: facendo ricorso alle teorie della complessità, del cambiamento, al modello VUCA – acronimo inglese di volatilità, incertezza, complessità e ambiguità, quattro parole magiche della nostra epoca – e agli studi di futuro, due esperti future makers prendono in esame i driver del cambiamento e ci mostrano il loro impatto su diversi ambiti: società, tecnologia, economia, ambiente, politica ed etica. Ma ci mostrano anche come la composizione degli scenari futuri dipenda da noi e dalle nostre scelte: il nuovo mondo, l’After, è nelle nostre mani.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0553 9Cm B09476

Pagine 240In libreria Settembre 2021Prezzo 17,00 €

Un rinoceronte grigio ci ha travolti e ha cambiato per sempre le nostre vite: cosa succederà dopo?

BOMPIANIOVERLOOK

afteril mondo che ci attende

cristina pozzi andrea dusi

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AfterI L MON D O CHE CI AT T EN DE

Cristina Pozzi, Andrea Dusi

Da leggere perché

Perché sviluppare il senso del futuro – quella che l’UNESCO chiama Futures Literacy – è una competenza-chiave per il XXI secolo.

Per chi ha amato

I libri di Nassim Nicholas Taleb e di Yuval Noah Harari.

“Come ci prepariamo per l’incertezza? Immaginiamo di essere in aeroporto per prendere un volo last second. Saliremo gratis sul primo volo disponibile, ma la regola del gioco è che la destinazione rimarrà sconosciuta fino all’imbarco. Come facciamo a preparare la valigia? Non ci è dato sapere dove andremo e per quanto tempo saremo in viaggio, figuriamoci poi che tempo farà o quale lingua ci troveremo a parlare. Dovremo quindi preparare una valigia resiliente: ci metteremo il beauty case, per esempio, che è sempre utile, e un abbigliamento flessibile, che si adatti a qualsiasi clima, dalla Groenlandia alle Maldive. Dovremo inoltre essere sicuri di presentarci in aeroporto con un passaporto a prova di restrizioni, che ci permetta di ottenere un visto per qualsiasi meta.

Certamente non faremo mai la valigia perfetta, ma possiamo fare in modo di averne una camaleontica. La valigia modulare, flessibile e resiliente è una metafora della nostra società. Ci servono sistemi economici, politici, sociali veloci e leggeri, centrati sulla comunità di esseri umani e non su obiettivi finanziari di breve periodo, in grado di leggere la realtà che ci circonda e di reagire al cambiamento man mano che accade, senza rigidità e burocrazia. Oggi non siamo stati colpiti da un cigno nero, ma prima o poi ne arriverà uno e noi possiamo farci trovare pronti. L’attuale emergenza ha travolto il nostro paradigma ma potrebbe essere l’occasione per ridisegnarne uno nuovo che sia in grado di rispondere anche all’impensabile.”

CRISTINA POZZI e ANDREA DUSI / Imprenditori, divulgatori e attivisti, nel 2006 hanno fondato Wish Days, società di successo nel mercato dei servizi prepagati, poi venduta nel 2016 a SmartBox in una delle exit più importanti in Italia negli ultimi dieci anni. Nello stesso anno hanno dato vita a Impactscool, prima impresa italiana a occuparsi di ricerca, consulenza e formazione dedicate al Futures Critical Thinking. A marzo 2021 Impactscool è stata acquisita da Treccani ed è nata Treccani Futura, un nuovo polo di tecnologia educativa del quale sono entrambi Consiglieri Delegati. Nel 2019 Cristina è stata scelta dal World Economic Forum come Young Global Leader, mentre Andrea è entrato come Climate Leader nella fondazione Climate Reality Project di Al Gore, che si occupa di azioni per contrastare il cambiamento climatico. Cristina ha pubblicato Benvenuti nel 2050 (Egea, 2019) e Andrea Come far fallire una startup ed essere felici (Bompiani, 2018).

Dal libro

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N O N F I C T I O N Saremo leggeri C O R R I S P O N D E N Z A ( 1 9 4 4 - 1 9 5 9 )

Albert Camus, Maria Casarès

Le lettere appassionate tra il premio Nobel e la grande attrice, testimonianza di una storia d’amore travolgente.

BOMPIANIOVERLOOK

Albert Camus e Maria Casarès si incontrano il 19 marzo 1944 a casa di Michel e Zette Leiris, in occasione di una rappresentazione del Desiderio preso per la coda di Pablo Picasso. Lei, galiziana, figlia dell’ultimo primo ministro della Spagna repubblicana fuggito a Parigi nel 1936, ha ventun anni e ha iniziato la sua carriera di attrice nel 1942 al Théâtre des Mathurins, proprio quando Albert Camus pubblicava Lo straniero e Il mito di Sisifo. Camus, che di anni ne ha trenta e vive da solo a Parigi, lontano dalla moglie Francine rimasta in Algeria, resta incantato da Maria. Quel primo incontro è il preludio di una storia d’amore travolgente: i due si amano, poi si lasciano, poi si ritrovano, e nel frattempo si scrivono centinaia di lettere. Quelle di lei rivelano la vita di una grande attrice, le giornate frenetiche, le registrazioni, le prove, le rappresentazioni, le riprese, ma anche il coraggio, la vitalità sconcertante, le fragilità. Da quelle di lui emergono lo stesso amore per la vita, la passione per il teatro, e poi i temi che gli stanno a cuore, il mestiere di scrittore, i dubbi, il lavoro della scrittura nonostante la tubercolosi. Ma soprattutto le lettere raccontano un amore tenace, lucido, consapevole, stretto “dai vincoli della terra, dell’intelligenza, del cuore e della carne”.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 452 9984 1Cm B08890

Pagine 1312In libreria Settembre 2021Prezzo 50,00 €

Traduzione di Yasmina Mélaouah e Camilla Diez

Prefazione di Catherine Camus

“Un’opera a due cuori e quattro mani, un’opera simbiotica.”Le Monde des livres

Albert Camus Maria Casarès

C O R R I S P O N D E N Z A ( 1 9 4 4 - 1 9 5 9 )

SAREMO LEGGERI

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Saremo leggeri C O R R I S P O N D E N Z A ( 1 9 4 4 - 1 9 5 9 )

Albert Camus, Maria Casarès

ALBERT CAMUS (1913-1960) / Nacque in Algeria, dove studiò e cominciò a lavorare come attore e giornalista. Affermatosi nel 1942 con il romanzo Lo straniero e con il saggio Il mito di Sisifo, raggiunse un vasto riconoscimento di pubblico con La peste. Nel 1957 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura.

MARIA CASARÈS (1922-1996) / Nacque a La Coruña e si trasferì a Parigi nel 1936, quando suo padre, primo ministro spagnolo, abbandonò la Spagna allo scoppio della guerra civile. Esordì a teatro nel 1942, e negli anni ottenne ruoli sempre più importanti fino a diventare una celebrità. Come attrice cinematografica recitò in capolavori come Amanti perduti di Marcel Carné, La Certosa di Parma di Christian-Jaque e Orfeo di Jean Cocteau.

Hanno detto

“Dalla passione nascono centinaia di lettere sublimi.”Le Point

“Ogni pagina rivela una stima e una ammirazione reciproca. Cosa scopriamo? Le grandi affinità tra Camus e Casarès – intellettuali, morali e politiche.”Le Figaro littéraire

“Sei entrata per caso in una vita di cui non andavo fiero, e da quel giorno qualcosa ha cominciato a cambiare [...] Ho respirato meglio, ho detestato meno cose, ho ammirato liberamente ciò che meritava di esserlo. Prima di te, fuori di te, non aderivo a nulla. Quella forza per cui ogni tanto mi prendevi in giro è sempre stata solo una forza solitaria, una forza di rifiuto. Con te ho accettato più cose. Ho imparato a vivere, in un certo senso. [...] Per questo forse il mio amore è sempre stato pervaso da una gratitudine immensa.”Albert Camus a Maria Casarès, 14 dicembre 1949

“Nulla può separarci. Amiamoci nella fiducia e siamo sempre trasparenti uno per l’altra. Ci siamo incontrati, ci siamo riconosciuti, ci siamo abbandonati l’uno all’altra, siamo riusciti ad amarci di un

amore ardente di cristallo puro, ti rendi conto della nostra felicità e di ciò che ci è stato dato?”Maria Casarès ad Albert Camus, 4 giugno 1950

“Non ti ho mai parlato del mio lavoro, o molto di rado. Del resto non ne ho parlato con nessuno. Nessuno sa esattamente cosa voglio fare. E tuttavia ho grandissimi progetti. Così ambiziosi da farmi girare la testa, a volte. [...] Se continuo al ritmo che ho mantenuto finora, mi ci vorranno due vite per fare quel che devo fare [...]. Chi potrebbe vivere senza ambire a una vita smisurata! Dopo tutto sono uno scrittore. E bisogna pure che ti parli di questa parte di me che adesso ti appartiene come tutto il resto.”Albert Camus a Maria Casarès, 24 agosto 1948

Dal libro

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N O N F I C T I O N La caffettiera di cartaINVENTARE, TRASFIGURARE, NARRARE: UN MANUALE DI LETTURA E SCRITTURA CREATIVA 

Antonella Cilento

“Chi siamo veramente? Il nostro destino è deciso da una frase che abbiamo udito nell’infanzia? Chi c’è dietro la maschera che ognuno di noi indossa a volte inconsapevolmente per tutta la vita?” Ciascuno di noi è una storia, anzi il frutto dell’intrecciarsi di moltissime storie. Imparare a pensarle, capirle, raccontarle ci rende migliori e allunga la vita, gli scienziati ne sono certi. Ma per raccontare bene una storia, qualunque essa sia, bisogna dominare strumenti delicatissimi e sfuggenti, forse magici: la memoria e l’invenzione, il tempo, lo spazio, la voce, la punteggiatura, lo stile...Da trent’anni Antonella Cilento dedica la sua vita alla scrittura. Queste pagine – frutto della sua esperienza di autrice, insegnante e maieuta – sono un caleidoscopico manuale di lettura e di scrittura e un canto d’amore per la letteratura, nella convinzione che essa abbia  a che fare “con tutto quel che di ingovernabile e inaccettabile è in noi, e l’unica cosa che dobbiamo imparare a governare è la tecnica con cui la parola si esalta”.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0524 9Cm B09446

Pagine 560In libreria Settembre 2021Prezzo 20,00 €

Dai grandi capolavori alle ansie di ogni apprendista scrittore, dalla consistenza di un foglio bianco alla solitudine degli schermi, dalla lettura fino alla pratica teatrale, questo libro è un sorprendente viaggio attraverso la magia della parola.

BOMPIANI OVERLOOK

ANTONELLA CILENTO

LA CAFFETTIERA DI CARTA

inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa

“Scrivere è aprire una porta e affacciarsi. Poi lasciare la porta aperta.”

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La caffettiera di cartaINVENTARE, TRASFIGURARE, NARRARE: UN MANUALE DI LETTURA E SCRITTURA CREATIVA 

Antonella Cilento

ANTONELLA CILENTO (Napoli, 1970) / Nel 1993 ha creato Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), uno dei primi laboratori a proporre in Italia l’insegnamento della scrittura creativa. Dal 2019 ha ideato e coordina il primo Master di scrittura ed editoria del Sud Italia, SEMA, in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa. Dal 2007 dirige la rassegna di letteratura internazionale “Strane Coppie”. Tra le sue opere, tradotte in numerosi paesi, ricordiamo Asino chi legge (Guanda, 2010),  Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Boccaccio), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018) e Non leggerai  (Giunti, 2019). Ha scritto per il teatro, la radio e attualmente collabora con la Repubblica – Napoli.

“Ero dell’idea, a quell’età, come molti miei corsisti negli anni a venire, che praticare con i ferri usurati della storia fosse come per un gran signore umiliarsi ai lavori di lavanderia. Non avevo preso sul serio, o non avevo capito bene, quel che diceva Cechov: chi non pratica con la polvere non può scrivere.” “Di solito scrivo con i miei studenti e, se proprio sono bloccati, rileggo a mia volta a voce alta, con loro. Spesso è il momento in cui si fidano, cominciano a lasciarsi andare. E allora frammenti della vita reale, ricordi, sogni e desideri iniziano a prendere forma: scappano al controllo parole che da tempo immemorabile sopravvivevano fra gli strati della vita diurna, camuffate da utili appoggi dell’opaco e piatto quotidiano. Neanche lo sanno che la loro memoria ha iniziato a tessere gli inganni dell’invenzione: mi ripetono, invano, certificato di credibilità dell’improbabile, ma questo, la cosa che ho scritto, mi è accaduta davvero! Davvero? Ti è accaduto? Sei sicuro?

Accade qui, adesso, sul foglio.Inventare, lo dice il verbo latino, è trovare.Inventare è trasfigurare.Inventare, trasfigurare, decidere, verità.I materiali della fabbrica dei sogni.” “Difendere il proprio spazio creativo dalle unghie di chi ne dubita o teme per noi è la prima strategia di sopravvivenza. Julia Cameron, autrice de La via dell’artista, chiama le persone che ci disincentivano artistofagi. Quelli che ci denigrano, quelli che ci tolgono la forza. Parenti, amici, a volte gli editori, rischiano di essere artistofagi. Occorre imparare a fare orecchie da mercante alle lusinghe della depressione e della demotivazione: il quadrato creativo, il cerchio d’invenzione da cui componiamo, è antico e sacro. Fuori i miscredenti.” “Se siamo disposti a farci cambiare la vita, i libri sono lì, non aspettano che essere i testimoni delle nostre scelte.”

Da leggere perchéSul fornello di ciascuno c’è una caffettiera ribollente di storie, di visioni, che chiedono di essere raccontate con la precisione e la pazienza di un giovane discepolo e la spudoratezza di chi cerca se stesso. 

È un libro generoso e ricchissimo, che ci accompagna attraverso la letteratura di tutti i tempi svelandocene i segreti in punta di piedi, e invitandoci a creare lo spazio interiore perché il prodigio possa compiersi nuovamente sulla pagina, sotto i nostri occhi.

Dal libro

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Danza macabraUN BALLO NEL FANTASTICO SUI PASSI DI STEPHEN KING

Giovanni Arduino, Loredana Lipperini

A unire la parte maschile e quella femminile di questo libro è Stephen King. La parte maschile conosce a fondo la sua opera, e l’ha anche tradotta a lungo. Quella femminile lo legge, e anzi lo rilegge ogni giorno. Questo non è un vero e proprio saggio e tanto meno un’elencazione di titoli e autori. L’idea è capire cosa ne è di quegli archetipi che Stephen King rintracciò in Danse Macabre: Vampiri, Licantropi, Cose Senza Nome, Fantasmi, che nel frattempo hanno assunto nuove forme, e la leggenda dell’Uncino. Storie sussurrate di bocca in bocca, o di tastiera in tastiera, storie antiche quanto la nostra paura, che mutano aspetto e non cambiano mai. L’idea, insomma, è provare a raccontare le nostre debolezze di esseri umani, e il modo in cui gli scrittori di letteratura fantastica le hanno viste e restituite. Capire le nostre paure, anche, che si inanellano indietro nel tempo fino alla paura più antica, che è quella che separa il bene e il male, l’ordine e il caos, l’apollineo e il dionisiaco.

GIOVANNI ARDUINO / È scrittore, traduttore, consulente editoriale e script doctor per case cinematografiche straniere. Tra i suoi lavori più recenti, la traduzione e curatela delle ultime opere di Stephen King; Morti di fama (Corbaccio, 2013) e Schiavi di un dio minore (UTET, 2016), entrambi scritti con Loredana Lipperini; Il diavolo è nei dettagli (Frassinelli, 2017).

LOREDANA LIPPERINI / È scrittrice, saggista, giornalista e conduttrice per il programma radiofonico Fahrenheit. Il suo blog Lipperatura, attivo dal 2004, è un punto di riferimento per la discussione letteraria, culturale e politica. Con Bompiani ha pubblicato i romanzi L’arrivo di Saturno (2016) e La notte si avvicina (2020), la raccolta di racconti Magia nera (2019), la nuova edizione del saggio Non è un paese per vecchie (2020).

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 452 9933 9Cm B08839

Pagine 176In libreria Settembre 2021Prezzo 16,00 €

DANZA MACABRAun ballo nel fantastico sui passi di

STEPHEN K ING

giovanni arduino loredana lipperini

Non è questione di scaffali e di generi, è questione di specchi: il fantastico, come il realismo, ci fa vedere il nostro volto, però lo deforma, e così facendo coglie quello che non sappiamo vedere.

N O N F I C T I O N

BOMPIANIOVERLOOK

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Che hai fatto dei tuoi fratelli? Claude Arnaud

N O N F I C T I O N

Inizio anni sessanta, periferia di Parigi. Un palazzone nuovo, il segno del mondo che cambia. Claude è un bambino curioso e timido che ama leggere di nascosto, a letto, la sera, così come fanno i suoi fratelli grandi, immersi in Chateaubriand e Tucidide. Il padre, che vorrebbe coglierli sul fatto, scivola sul pavimento lucido e si spacca il naso. È con una scena insieme buffa, drammatica e simbolica che si apre il romanzo-memoir di Claude Arnaud. Che ha dodici anni quando esplode il sessantotto e si getterà nelle braccia della controcultura, cambierà nome e pelle, assaggerà amori di ogni genere e l’estasi delle droghe. Intanto la famiglia si disperde, muore la mamma, Pierre precipita nella follia, Philippe va a fare il giro del mondo. Il vitalismo eccessivo e rischioso di una generazione, il contrasto fra euforia collettiva e drammi personali, la ricerca spasmodica dell’identità sono i temi-chiave di un libro sfaccettato e affascinante, scritto con slancio e precisione.

CLAUDE ARNAUD / Scrittore e saggista, è nato a Parigi nel 1955.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0680 2Cm B0023A

Pagine 384In libreria Ottobre 2021Prezzo 19,00 €

BOMPIANIOVERLOOK

L’infanzia e la giovinezza di un ragazzo del sessantotto: un mondo che cambia, la ricerca spasmodica della propria identità.

Traduzione di Alessandro Bassini

CLAUDE ARNAUDCHE HAI FATTO

DEI TUOI FRATELLI?

“Una testimonianza notevole dell’incredibileadolescenza di una generazione.” Le Nouvel Observateur

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Farsi prossimoCON GLI ULTIMI

Carlo Maria Martini

Carlo Maria Martini conosceva bene il rischio della parola carità: “Non pochi pensano subito a qualche atto di umana compassione, o a tirar fuori qualcosa dal portafoglio, o a gesti e attitudini poco efficaci a cambiare davvero la storia”. Ma non è questa la testimonianza dei cristiani, uomini e donne che hanno smesso di pensare a se stessi perché hanno sperimentato dentro la propria persona la forza di Dio. E da qui nasce la decisione, l’energia inesauribile, l’ascolto, il movimento verso il vicino, il prossimo, l’accoglienza per creare una nuova umanità. Questo è il potente insegnamento di Martini che non aveva una ricetta pronta ma che si metteva in ascolto profondo dei suoi “vicini”: carcerati, disabili, malati, poveri, migranti e stranieri, emarginati dalla droga, anziani, terroristi e brigatisti, con i quali Martini intrattenne per lungo tempo un rapporto epistolare regolare e che sfociò nel noto episodio della consegna delle armi avvenuto segretamente nei locali della curia milanese.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 452 9961 2Cm B08867

Pagine 960In libreria Ottobre 2021Prezzo 25,00 €

“È mai possibile che, dopo essere stati tanto amati, noi siamo ancora così insensibili all’esigenza di imitare e testimoniare l’amore che ci è stato donato?”

Il sesto volume dell’opera omnia del cardinale raccoglie tutti i suoi interventi sul tema della carità e alcuni testi inediti.

N O N F I C T I O N

SAGGIBOMPIANI

A cura di Paolo Foglizzo e Giacomo CostaPrefazione del Cardinale Luis Antonio Tagle

Fars i pross imo

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CARLO MARIA MARTINI (Torino, 1927 - Gallarate, 2012) / Gesuita, una delle maggiori autorità mondiali nell’esegesi biblica, è stato arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002 e cardinale dal 1983. Nel 2015 Bompiani ne ha avviato la pubblicazione dell’opera omnia con il volume Le cattedre dei non credenti, seguito da I Vangeli (2016), Giustizia, etica e politica nella città (2017), La Scuola della Parola (2018) e Fratelli e sorelle (2020).

Carità, accoglienza, impegno, immigrazione, povertà, terrorismo: parole-chiave del discorso del cardinale a cui tornare in tempi difficili.

L’opera omnia di Carlo Maria Martini

La Scuola della Parola

Ean 9788845295874

Cm B08484

Prezzo 25,00 €

Fratelli e sorelle

Ean 9788830103627

CM B09281

Prezzo 25,00 €

Le cattedredei non credenti

Ean 9788845279935

Cm B00539

Prezzo 25,00 €

I Vangeli.Esercizi spiritualiper la vita cristiana

Ean 9788845282256

Cm B00712

Prezzo 25,00 €

Giustizia, etica e politica nella città

Ean 9788845283635

Cm B00094

Prezzo 25,00 €

Prefazione di Papa Francesco

CMYK

www.bompiani.euISBN 978-88-452-7993-5

25,00

“Io ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente, che si parlano dentro, si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente interrogazioni pungenti e inquietanti l’uno all’altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa”.Con queste parole Carlo Maria Martini apriva la Prima Cattedra dei non credenti nel 1987. Iniziava così un lungo cammino di dialogo che Martini volle espressamente per dare la parola a non credenti, offrendo loro la possibilità di rendere ragione delle proprie convinzioni, e favorendo nei credenti un atteggiamento di ascolto disponibile e pensoso. Attraverso l’incontro con personaggi di spicco della cultura e del mondo scientifico, nel corso delle dodici edizioni delle Cattedre, fu possibile esplorare che cosa significa credere e non credere in rapporto alla città, ai sentimenti, all’arte e alla letteratura, al dolore, al cosmo e alla storia. “L’importante – commenta Martini – è che impariate a inquietarvi. Se credenti, a inquietarvi della vostra fede. Se non credenti, a inquietarvi della vostra non credenza. Solo allora le vostre posizioni saranno veramente fondate”.

Questo volume, il primo di una serie di diciotto volumi che raccoglierà l’intera opera di Carlo Maria Martini, presenta al pubblico la versione integrale e completa di tutte le dodici Cattedre, svoltesi a Milano dal 1987 al 2002, con molti interventi inediti. L’opera, realizzata dalla Fondazione Carlo Maria Martini in collaborazione con la casa editrice Bompiani, nasce con l’intento di conservare, diffondere e soprattutto mantenere vivi, il patrimonio e l’eredità di uno dei grandi protagonisti dell’ultimo secolo.

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PIANI

Carlo Maria Martini nato a Torino il 15 febbraio 1927, entra nella Compagnia di Gesù il 25 settembre del 1944. Viene ordinato sacerdote il 13 luglio 1952. Si laurea nel 1958 in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e nel 1966 in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico, dove insegna Critica testuale e ricopre l’incarico di rettore dal 1969 al 1978, quando passa al rettorato della Pontificia Università Gregoriana. Svolge una intensa attività sia di pubblicazione scientifica, sia di predicazione di Esercizi spirituali. Si impegna nel dialogo ecumenico e in quello interreligioso (in particolare con l’ebraismo). Il 29 dicembre 1979 viene nominato Arcivescovo di Milano da Giovanni Paolo II. Ordinato Vescovo (6 gennaio 1980) e proclamato Cardinale (2 febbraio), entra in Milano il 10 febbraio. Fra le diverse iniziative da lui avviate, hanno avuto ampia risonanza la Scuola della Parola, le Scuole di formazione all’impegno sociale e politico, e la Cattedra dei non credenti. Per i ventidue anni del suo episcopato, la città trova in lui un solido e chiaroveggente punto di riferimento, anche nei momenti di maggior disorientamento, come gli anni di piombo del terrorismo e i rivolgimenti di Mani pulite. L’azione del cardinale Martini va però anche oltre i confini diocesani e nazionali. Dal 1986 al 1993 è presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee; molte delle sue pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue e vengono lette nei cinque continenti, da credenti e non credenti. Lascia la guida della diocesi di Milano nel 2002 e si ritira per lunghi periodi nell’amata Gerusalemme per proseguire gli studi biblici, pur continuando un’opera rilevante di predicazione e testimonianza. Nel 2008, a causa dell’aggravarsi del morbo di Parkinson, rientra definitivamente in Italia, risiedendo nella casa dei Gesuiti a Gallarate, dove muore il 31 agosto 2012.

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“Martini è stato per molti di noi che hanno ascoltato le sue parole o hanno letto i suoi testi un maestro nel far conoscere e apprezzare la Bibbia [...]. Egli ha messo a frutto il contributo specifico che gli Esercizi forniscono alla Lectio divina: discernere il desiderio più autentico [...] in modo che l’ascolto non rimanga in sospeso, ma incida sulla pratica e trasformi la vita.” Con queste parole nella prefazione alle Cattedre dei non credenti Papa Francesco ha voluto sottolineare lo strettissimo e originale legame tra Bibbia ed Esercizi ignaziani nell’opera di Carlo Maria Martini. In questo volume vengono raccolti i corsi di esercizi dedicati ai quattro Vangeli – Marco, Luca, Matteo e Giovanni – tenuti dal Cardinale in diverse occasioni e con diversi destinatari, e con una scelta di metodo innovativa: “Per la prima volta mi sono trovato a impostare gli Esercizi non partendo direttamente dal testo di sant’Ignazio – come ho fatto per molti anni, seguendolo in maniera rigorosa e fedele – ma piuttosto prendendo un singolo Vangelo”. I testi qui raccolti sono commenti ai singoli Vangeli nella loro totalità e contemporaneamente veri e propri percorsi “spirituali” nella tradizione gesuitica degli Esercizi di sant’Ignazio, un’esperienza forte di conversione, da vivere con qualcuno che faccia da guida, per ascoltare, discernere e decidere. Poterne disporre in una versione definitiva, completa e debitamente annotata, permette finalmente al grande pubblico che ha ammirato la forza innovativa di Martini di addentrarsi nella complessità e nella ricchezza dell’opera di uno degli autori cristiani più amati di tutti i tempi. Come osservare da lontano un grande mosaico e vederne le linee maestre per poi scoprire con sorpresa i dettagli, a poco a poco.

I Vangeli è il secondo volume dell’opera omnia del Cardinale, la cui pubblicazione è stata avviata da Bompiani nel 2015 con Le cattedre dei non credenti.

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Carlo Maria Martini, nato a Torino il 15 febbraio 1927, entra nella Compagnia di Gesù il 25 settembre del 1944. Viene ordinato sacerdote il 13 luglio 1952. Si laurea nel 1958 in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e nel 1966 in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico, dove insegna Critica testuale e ricopre l’incarico di rettore dal 1969 al 1978, quando passa al rettorato della Pontificia Università Gregoriana. Svolge una intensa attività sia di pubblicazione scientifica, sia di predicazione di Esercizi spirituali. Si impegna nel dialogo ecumenico e in quello interreligioso (in particolare con l’ebraismo). Il 29 dicembre 1979 viene nominato Arcivescovo di Milano da Giovanni Paolo II. Ordinato Vescovo (6 gennaio 1980) e proclamato Cardinale (2 febbraio), entra in Milano il 10 febbraio. Fra le diverse iniziative da lui avviate hanno avuto ampia risonanza la Scuola della Parola, le Scuole di formazione all’impegno sociale e politico e la Cattedra dei non credenti. Per i ventidue anni del suo episcopato, la città trova in lui un solido e chiaroveggente punto di riferimento, anche nei momenti di maggior disorientamento, come gli anni di piombo del terrorismo e i rivolgimenti di Mani pulite. L’azione del cardinale Martini va però anche oltre i confini diocesani e nazionali. Dal 1986 al 1993 è presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee; molte delle sue pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue e vengono lette nei cinque continenti, da credenti e non credenti. Lascia la guida della diocesi di Milano nel 2002 e si ritira per lunghi periodi nell’amata Gerusalemme per proseguire gli studi biblici, pur continuando un’opera rilevante di predicazione e testimonianza. Nel 2008, a causa dell’aggravarsi del morbo di Parkinson, rientra definitivamente in Italia, risiedendo nella casa dei Gesuiti a Gallarate, dove muore il 31 agosto 2012.

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ISBN 978-88-452-8225-6

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www.bompiani.euwww.giunti.it

Giustizia, etica e politica nella città raccoglie le lettere, i messaggi, gli articoli, gli interventi, le omelie, i colloqui del cardinale Carlo Maria Martini che hanno avuto per oggetto la città, i temi della convivenza sociale e della formazione politica, i problemi del lavoro, dell’assistenza, dell’amministrazione, della corruzione e della giustizia, interpretati sempre alla luce dell’etica comunitaria, con le sue problematiche trasformazioni. Le parole alla città del cardinale hanno sempre rappresentato un appuntamento cruciale a cui hanno guardato con attenzione non solo i cittadini ma anche e soprattutto il mondo del lavoro e della politica. Si tratta di un ricco patrimonio di riflessioni attraverso cui leggere l’evoluzione storica di una città, Milano, e di una nazione, l’Italia, e delle sfide epocali che hanno dovuto affrontare: dal terrorismo alla globalizzazione, dalle guerre internazionali alle tematiche bioetiche, passando per lo sfaldamento del sistema politico italiano, la fine del sistema bipolare della guerra fredda e la configurazione di una nuova aggregazione europea. Si è voluto organizzare questo copioso materiale – che copre gli anni dal 1980 al 2002 –in ordine cronologico, in modo da poterne valorizzare lo sviluppo, sottolineando al tempo stesso la coerenza della visione etica e teoretica e la sensibilità alle novità del processo storico.

Giustizia, etica e politica nella città è il terzo volume dell’opera omnia del cardinale, la cui pubblicazione è stata avviata da Bompiani nel 2015 con Le cattedre dei non credenti, seguito nel 2016 da I Vangeli.

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Carlo Maria Martini, nato a Torino il 15 febbraio 1927, entra nella Compagnia di Gesù il 25 settembre del 1944. Viene ordinato sacerdote il 13 luglio 1952. Si laurea nel 1958 in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e nel 1966 in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico, dove insegna Critica testuale e ricopre l’incarico di rettore dal 1969 al 1978, quando passa al rettorato della Pontificia Università Gregoriana. Svolge una intensa attività sia di pubblicazione scientifica, sia di predicazione di Esercizi spirituali. Si impegna nel dialogo ecumenico e in quello interreligioso (in particolare con l’ebraismo). Il 29 dicembre 1979 viene nominato Arcivescovo di Milano da Giovanni Paolo II. Ordinato Vescovo (6 gennaio 1980) e proclamato Cardinale (2 febbraio), entra in Milano il 10 febbraio. Fra le diverse iniziative da lui avviate hanno avuto ampia risonanza la Scuola della Parola, le Scuole di formazione all’impegno sociale e politico e la Cattedra dei non credenti. Per i ventidue anni del suo episcopato, la città trova in lui un solido e chiaroveggente punto di riferimento, anche nei momenti di maggior disorientamento, come gli anni di piombo del terrorismo e i rivolgimenti di Mani pulite. L’azione del cardinale Martini va però anche oltre i confini diocesani e nazionali. Dal 1986 al 1993 è presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee; molte delle sue pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue e vengono lette nei cinque continenti, da credenti e non credenti. Lascia la guida della diocesi di Milano nel 2002 e si ritira per lunghi periodi nell’amata Gerusalemme per proseguire gli studi biblici, pur continuando un’opera rilevante di predicazione e testimonianza. Nel 2008, a causa dell’aggravarsi del morbo di Parkinson, rientra definitivamente in Italia, risiedendo nella casa dei Gesuiti a Gallarate, dove muore il 31 agosto 2012.

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ISBN 978-88-452-8363-5B00094 e25,00

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44Esecutivo formato: 150 x 210 mm

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CMYK41Esecutivo formato: 150 x 210 mm

www.bompiani.euwww.giunti.it

Duomo di Milano, 6 novembre 1980. Più di duemila giovani si ritrovano nella cattedrale per ascoltare il loro vescovo, che raggiunge i cuori e le menti di quei ragazzi spiegando il metodo della lectio divina per leggere la Bibbia. Inizia così l’avventura della Scuola della Parola, una delle esperienze più innovative e affascinanti del ministero di Martini, che continuò senza interruzioni, anche se con modalità diverse, fino al 2002.Il volume raccoglie tutte le edizioni della Scuola della Parola con brevi introduzioni storiche, i riferimenti biblici e le trascrizioni integrali degli interventi dell’arcivescovo di Milano. L’introduzione generale e l’apparato interpretativo redazionale vogliono essere una guida che accompagna il lettore “in una sorta di pellegrinaggio spirituale dove si aprono meraviglie nuove e antiche”.

La Scuola della Parola è il quarto volume dell’opera omnia del cardinale, la cui pubblicazione è stata avviata da Bompiani nel 2015 con Le cattedre dei non credenti, seguito nel 2016 da I Vangeli e nel 2017 da Giustizia, etica e politica nella città.

Carlo Maria Martini, nato a Torino il 15 febbraio 1927, entra nella Compagnia di Gesù il 25 settembre del 1944. Viene ordinato sacerdote il 13 luglio 1952. Si laurea nel 1958 in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e nel 1966 in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico, dove insegna Critica testuale e ricopre l’incarico di rettore dal 1969 al 1978, quando passa al rettorato della Pontificia Università Gregoriana. Svolge un’intensa attività sia di pubblicazione scientifica sia di predicazione di Esercizi spirituali. Si impegna nel dialogo ecumenico e in quello interreligioso (in particolare con l’ebraismo). Il 29 dicembre 1979 viene nominato arcivescovo di Milano da Giovanni Paolo II. Ordinato vescovo (6 gennaio 1980), entra in Milano il 10 febbraio. Viene proclamato cardinale il 2 febbraio 1983. Fra le diverse iniziative da lui avviate hanno avuto ampia risonanza la Scuola della Parola, le Scuole di formazione all’impegno sociale e politico e la Cattedra dei non credenti. Per i ventidue anni del suo episcopato, la città trova in lui un solido e chiaroveggente punto di riferimento, anche nei momenti di maggior disorientamento, come gli anni di piombo del terrorismo e i rivolgimenti di Mani pulite. L’azione del cardinale Martini va però anche oltre i confini diocesani e nazionali. Dal 1986 al 1993 è presidente del Consiglio delle conferenze episcopali europee; molte delle sue pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue e vengono lette nei cinque continenti, da credenti e non credenti. Lascia la guida della diocesi di Milano nel 2002 e si ritira per lunghi periodi nell’amata Gerusalemme per proseguire gli studi biblici, pur continuando un’opera rilevante di predicazione e testimonianza. Nel 2008, a causa dell’aggravarsi del morbo di Parkinson, rientra definitivamente in Italia, risiedendo nella casa dei Gesuiti a Gallarate, dove muore il 31 agosto 2012.

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Da leggere perché

È un libro dedicato ai giovani, alle autorità civili impegnate a servire le comunità più diverse, ai volontari, agli operatori sociali, ma soprattutto a chi non vuole più pensare prima e solo a se stesso.

“L’immigrazione è davvero un’occasione storica per il futuro dell’Europa, occasione di bene o di male, a seconda di come la governeremo.”Carlo Maria Martini, 3 dicembre 1994

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Intelligenza artificiale L ’ETICA NECESSARIA

Luciano Floridi, Federico Cabitza

Un’iniziativa promossa da Centro “C.M.Martini”, Università degli Studi Milano-Bicocca, Fondazione Carlo Maria Martini.Con il patrocinio della Diocesi di Milano.

Una sera d’autunno del 1998, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, Carlo Maria Martini presentava con trepidazione la decima Cattedra dei non credenti, dal titolo “Orizzonti e limiti della scienza”. Martini voleva ascoltare da persone coinvolte nell’impresa scientifica come vivessero le frontiere della loro conoscenza. La nuova edizione della Martini Lecture Bicocca vuole raccogliere l’eco di quella trepidazione. Luciano Floridi, una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, e Federico Cabitza, tra i maggiori esperti di intelligenza artificiale, ci aiutano a scrutare un orizzonte che sembra sconfinato, ma davanti al quale ci si sente smarriti. Mentre si celebrano le magnifiche sorti e progressive dell’intelligenza artificiale una domanda si fa pressante: concorrerà alla costruzione di una nuova umanità o a un ecosistema nel quale l’uomo sarà ai margini?

LUCIANO FLORIDI / È professore ordinario di Filosofia ed Etica dell’informazione all’Università di Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab, e chairman del Data Ethics Group dell’Alan Turing Institute. Dal 2021 è anche professore all’Università Alma Mater di Bologna.

FEDERICO CABITZA / È professore associato di Interazione uomo-macchina all’Università di Milano-Bicocca, dove è responsabile del laboratorio di modelli di incertezza, decisioni e interazioni. Dal 2016 collabora con l’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano per la definizione di supporti decisionali basati su Machine Learning.

Formato 10 x 16,5Legatura Brossura con aletteEan 978 88 301 0938 4Cm B0080A

Pagine 128In libreria Ottobre 2021Prezzo 10,00 €

L’ETICA NECESSARIA

LUCIANO FLORIDI FEDERICO

CABITZAINTELLIGENZA

ARTIFICIALE

MARTINI LECTURE

BOMPIANI

Il nuovo volume della collana Martini Lecture, una serie di lezioni affidate ogni anno a grandi voci italiane e internazionali e ispirate al magistero di Carlo Maria Martini.

N O N F I C T I O N

BOMPIANIPASSAGGI

Nella stessa collana: Marta Cartabia, Adolfo CerettiUn’altra storia inizia quiEan 9788830103269 / CM B09245 Pagine 128 / Prezzo 10,00 €

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Intelligenza artificiale L ’ETICA NECESSARIA

Luciano Floridi, Federico Cabitza

MUNIZIONI

BOMPIANI

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M U N I Z I O N I La calaSTORIA DI UN SEQUESTRO

Giuseppe Ciulla, Catia Catania

Dal 1° settembre al 17 dicembre 2020, diciotto pescatori di Mazara del Vallo vengono tenuti prigionieri dalle milizie del generale Khalifa Haftar, leader della Libia Cirenaica. Per tutto questo tempo subiscono violenze, mortificazioni e minacce, mentre le autorità italiane rassicurano le famiglie. Per tutto questo tempo un drappello di donne dalla tempra formidabile si batte per la loro liberazione, incatenandosi sotto il parlamento per intere settimane. Sono tutte mogli tranne una: Rosetta Ingargiola, di settantaquattro anni. La madre del capitano del Medinea Pietro Marrone – picchiato e messo in isolamento dopo aver contestato l’accusa dei libici di essere un trafficante di droga – ha già perso un figlio in mare. Non vuole perderne un altro. Il rapporto tra madre e figlio è il filo rosso che lega tutte le storie di questa vicenda, specchio di un popolo che vive di pesca e che ha sempre più paura di mettere la prua in mare verso l’altra sponda del Mediterraneo. Le storie di Pietro e Rosetta, e delle donne e degli uomini che hanno vissuto gli interminabili giorni di prigionia, sono le voci del Mare di mezzo, dove poter pescare in sicurezza è di nuovo questione di vita o di morte, e dove un generale spregiudicato ha conquistato un bottino che lo ha fatto tornare protagonista nel grande gioco delle influenze tra Europa e Nordafrica.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0937 7Cm B0079A

Pagine 256In libreria Settembre 2021Prezzo 17,00 €

BOMPIANIMUNIZIONI

Bompiani / Giuseppe Ciulla, Catia Catania “La cala. Storia di un sequestro” 1

COLLANA DIRETTA DAROBERTO SAVIANO

GIUSEPPE CIULLA, CATIA CATANIA

La cattura, la prigionia, la liberazione: la storia vera del sequestro di diciotto pescatori siciliani per mano del generale libico Haftar. E sullo sfondo il mare, la sua gente, e un paese che non conosce pace.

“In mare sei ciò che peschi e la tua vita scorre segnata dall’unica cosa che conta: ‘la cala’, le reti in acqua, e da lì non scappi.”

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La calaSTORIA DI UN SEQUESTRO

Giuseppe Ciulla, Catia Catania

Nella stessa collana

GIUSEPPE CIULLA / È giornalista e autore televisivo. Nato a Mazara del Vallo, vive a Roma, lavora a la7 e ha realizzato reportage e documentari nei Balcani e in Medioriente: Capulcu (2014) e Prigionieri, fuga dall’Isis (2015). Scrive inchieste e racconti di viaggio: Lupi nella nebbia (2010),Ai confini dell’impero (2011), Un’estate in Grecia (2013).

CATIA CATANIA / È blogger e organizzatrice di rassegne letterali e teatrali. Vive a Mazara del Vallo ed è autrice insieme ad altri attivisti di Addiopizzo di Sicilia. Una guida non convenzionale.

“Li svegliarono alle 11 di sera urlando in arabo, e sventolando i fucili dissero loro di uscire dalla cella. L’aria era umida e densa di fumo di sigarette. Il tunisino che traduceva dall’arabo balbettò gli ordini dei carcerieri: ‘Dobbiamo toglierci le magliette. Dicono di schierarci con la faccia contro il muro.’ Si disposero così com’era stato loro imposto, formando una fila di corpi tremanti contro l’intonaco scrostato. I libici continuavano a impartire ordini, e gli uomini sentivano crescere dentro il mostro, il sospetto peggiore. ‘Vogliono che alziamo le mani e chiudiamo gli occhi.’ Giovanni non trattenne più la paura,

gli scivolava macchiando i pantaloni e appestando l’aria. Fu a quel punto che i fucili spararono. Spararono contro il soffitto, crivellandolo ancora: evidentemente il rito della finta fucilazione era una pratica consueta. Le guardie sparavano e ridevano, i pescatori piangevano, non avevano ancora capito che quella liturgia sadica era il pegno da pagare per lo spostamento da un carcere a un altro. I vecchi secondini li salutavano così, ammazzandoli di paura: e adesso andate al diavolo voi e le vostre certezze occidentali, qui siamo in Libia, e non c’è nulla di più precario e appeso alla vita di questa terra.”

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Marie Colvin (Oyster Bay, 1956 – Homs, 2012) reporter pluripremiata, è stata corrispondente per gli Affari esteri per il Sunday Times. Tra le più straordinarie giornaliste della sua generazione, ha coperto il Medio Oriente per più di vent’anni e scritto reportage da Timor Est, Cecenia, Kosovo, e Sri Lanka, dove rimase ferita in un’imboscata e perse l’occhio sinistro. Fu uccisa in Siria il 22 febbraio 2012 mentre documentava l’assedio di Homs.

www.bompiani.itwww.giunti.it

“Per farla breve: non si può scrivere di guerra e farlo come si deve senza esporsi a degli imprevisti.

A interessarmi è l’esperienza delle persone che vivono sulla propria pelle le ricadute più immediate della guerra, le persone che vengono mandate a combattere e quelle che cercano solo di sopravvivere.

Andare sul posto di persona per vedere che cosa succede è l’unico modo di giungere alla verità.”

“Marie era una leonessa – sembrava indistruttibile, nessuno è mai riuscito a piegarla.”CHRISTIANE AMANPOUR

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ISBN 978-88-301-0137-1

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PIANI COLLANA DIRETTA DA

ROBERTO SAVIANO

Corrispondente di guerra tra le più grandi del suo tempo, Marie Colvin ha coperto per decenni i conflitti più feroci del pianeta: Iran, Iraq, Medio Oriente, Libia, Kosovo, Cecenia, Timor Est, Etiopia, Zimbabwe, Sierra Leone, Sri Lanka, Guantanamo, Egitto, Afghanistan, Siria, testimoniando l’eroismo senza gloria e senza voce delle vittime. Scrivere dal fronte era per lei non solo una professione, era la vita stessa, guidata da una regola necessaria: non avere paura di avere paura.La benda piratesca indossata sull’occhio sinistro, colpito dalla scheggia di una granata, non poté che rinforzare un carisma che aggrediva gli stereotipi. Lei che amava indossare lingerie La Perla sotto il giubbotto antiproiettile, lei che nella stessa settimana poteva trovarsi a Los Angeles con Warren Beatty e in Cecenia a rischiare la vita fra le montagne.Uccisa nel 2012 a Homs dal regime siriano, ha lasciato articoli e reportage straordinari, raccolti qui per la prima volta a comporre un modello per le donne – e gli uomini – che fanno il suo mestiere.

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C A M P O A P E R T O Mettere al mondo il mondo

TUTTO QUANTO FACCIAMO PER ESSERE DETTI CREATIVI E CHI CE LO FA FARE

Stefano Bartezzaghi

A un certo punto del secolo scorso si è sentita risuonare una parola rotonda ed espressiva: “creatività”. I discorsi sulla creatività si sono presto infittiti e allargati a ogni ambito dell’attività umana: la creatività è dei designer ed è dei cantautori, degli stilisti e dei programmatori di computer, dei pubblicitari e dei bricoleur, dei bambini e dei tecnologi. Cosa esattamente esprima una parola tanto espressiva è difficile e anzi impossibile da precisare. Intanto però questi discorsi hanno finito per edificare una sorta di piramide che dalla terra punta verso il cielo. La creatività eleva: come l’artista con la sua opera pare voler emulare il Creatore, così chiunque può sperare di parere un artista, grazie alla propria creatività.

Formato 15 x 21Legatura Brossura con aletteEan 978 88 301 0673 4Cm B08016A

Pagine 240In libreria Settembre 2021Prezzo 18,00 €

Sopra, l’alto cielo da cui le Muse offrono ispirazioni divine alle privilegiate aspirazioni degli artisti e dei geni. Sotto, il livello terreno a cui la legge di gravità tiene ancorati noialtri, gente della strada. E in mezzo?

CAMPO APERTO

Polystudio Stefano Bartezzaghi / Mettere al mondo il mondo

STEFANO BARTEZZAGHI

METTERE Al MONdO Il MONdOtutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare

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Mettere al mondo il mondoTUTTO QUANTO FACCIAMO PER ESSERE DETTI CREATIVI E CHI CE LO FA FARE

Stefano Bartezzaghi

STEFANO BARTEZZAGHI / È docente di Semiotica della creatività all’Università Iulm; collabora con la Repubblica. Ha pubblicato diverse raccolte di giochi linguistici, enigmistici e letterari, e ha scritto la prima storia italiana del cruciverba, L’orizzonte verticale (2007). Ha curato e commentato la nuova edizione degli Esercizi di stile di Raymond Queneau, nella classica traduzione di Umberto Eco (2001). Per Bompiani ha pubblicato Parole in gioco (2017) e Banalità (2019).

Gli altri titoli della collanadiretta da Stefano Bartezzaghi

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La Cederna (e le altre)Camilla Cederna

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La delusa, la snob, l’eterna bambina, l’ex bellissima. Ma anche Maria Callas, Anna Magnani, Jacqueline Kennedy. La fioraia della Scala e la regina Elisabetta; le pareti nere dell’inventata (ma quasi vera) Contessa de Belminy e la vestaglietta rosa di Licia Pinelli la notte in cui rimase vedova. Le donne di Camilla Cederna sono tante che bastano, da sole, a raccontare un’epoca. E in questa raccolta di articoli pubblicati tra il 1939 e il 1991 emerge anche il ritratto di una cronista al lavoro, che svela trucchi del mestiere ancora attuali: quasi un manuale di scrittura di costume. Sono gli anni in cui nelle redazioni ci sono solo bagni maschili; e in cui i colleghi scrivono di lei che è una “merlettaia”, una “zitella”, e che difende gli anarchici perché “perlomeno odorano d’uomo”. Ma sono anche gli anni in cui solo le giornaliste – come la Cederna così la Fallaci, la Mulassano, la Aspesi, tutte con l’articolo davanti al cognome come una tassa o la cifra di una carboneria – raccontano la rivoluzione più radicale: quella, appunto, delle donne. E nel racconto degli amori, delle frustrazioni, dei vezzi e delle nevrosi delle signore che diventano “moderne”, si vedono i germogli dei nostri vezzi, delle nostre frustrazioni, delle nostre nevrosi. E naturalmente dei nostri amori.

Formato 14,5 x 18,5Legatura Brossura con sovraccopertaEan 978 88 301 0678 9Cm B0021A

Pagine 320In libreria Ottobre 2021Prezzo 19,00 €

AMLETICA LEGGERABOMPIANI

Le donne di Camilla Cederna sono tante che bastano, da sole, a raccontare un’epoca. Quella in cui solo le giornaliste raccontano la rivoluzione più radicale: quella delle donne, appunto.

A cura di Irene Soave

Polystudio per Bompiani 1Camilla Cederna

La Cederna [ E L E A L T R E ]

C A M I L L A C E D E R N A

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CAMILLA CEDERNA (Milano, 1911-1977) / Giornalista e scrittrice, ha frequentato in mezzo secolo di giornalismo tutti i generi, dalla moda alla cronaca mondana, dalla giudiziaria all’inchiesta politica. Tra i fondatori dell’Europeo, nel 1958 passò all’Espresso, dove tenne fino al 1976 la celebre rubrica di costume intitolata “Il lato debole”. Tra i molti suoi libri ricordiamo Le pervestite (1968), Maria Callas (1968), Pinelli. Una finestra sulla strage (1971), Giovanni Leone. La carriera di un presidente (1978), Milano in guerra (1979), Il mondo di Camilla (1980).

IRENE SOAVE / Vive e lavora a Milano. È giornalista al Corriere della Sera, dove si occupa di esteri, attualità e cultura. Colleziona libri di galateo e riviste femminili, a cui ha dedicato, nel lontano 2005, anche una tesi di laurea. Ha vissuto a Colonia, in Germania, abbastanza a lungo da rimpatriare con gioia. Per Bompiani ha pubblicato Galateo per ragazze da marito (2019).

Gli altri titoli della collanadiretta da Stefano Bartezzaghi

Fran LebowitzLa vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire

Ean 978 88 301 0470 9Cm B09391Pagine 304Prezzo € 19,00

Valentina CrepaxIo e l’asino mio

Ean 978 88 301 0288 0Cm B09208Pagine 320Prezzo € 18,00

Irene SoaveGalateo per ragazze da marito

Ean 978 88 301 0093 0Cm B09005Pagine 384Prezzo € 17,00

Pietro IchinoL’ora desiata vola

Ean 978 88 301 0652 9Cm B0002APagine 256Prezzo € 15,00

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FILOSOFIA

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DaodejingLaozi

TESTI A FRONTE

Una versione nuova e originale dell’antico testo della sapienza taoista.

Il Daodejing è il testo canonico del Taoismo e l’opera più bella e profonda in lingua cinese. È stata ed è tuttora fonte inesauribile di studi sapienziali e di ispirazione estetica. A differenza degli altri classici antichi, nati in ambienti di corte, il Daodejing emerge attraverso un processo di elaborazione all’interno di accolite fortemente orientate all’iniziazione misterica. La sua poesia sapienziale si esprime con grande concisione e singolare oscurità, misteriosa ed evocativa nonostante la semplicità di linguaggio. I suoi contenuti filosofici toccano ambiti disparati, dall’abilità manuale all’arte di governo, dall’esercizio ascetico all’opera mistica, ma sempre nell’intento di sintonizzare il lettore sui nuclei profondi ed efficaci di un sapere totale.

Da leggere perchéÈ la prima versione corredata di un’analisi che ripercorre tutto il testo per uno studio rigoroso dell’opera. Pensata per lo studioso di filosofia, che vuole comprendere le prospettive filosofiche del pensiero cinese, e per lo studioso di sinologia, che vuole approfondire i risvolti filologici della sapienza taoista.

LAOZI è il patrono del Taoismo e il leggendario autore del Daodejing. Secondo la tradizione, fu archivista presso la corte Zhou. Avrebbe poi deciso di abbandonare il mondo allontanandosi verso Occidente nelle inospitali regioni del Kunlun a cavallo di un bufalo. Al momento di valicare il confine cinese, Yin Xi, il guardiano del passo, riconoscendo in lui i segni della sapienza, gli avrebbe chiesto di lasciare in eredità ai posteri l’essenziale dei suoi insegnamenti. Laozi avrebbe accettato l’invito dettando a Yin Xi il testo del Daodejing. Ultimato il compito, fece perdere le proprie tracce.

Formato 11,9 X 19,8Legatura Brossura con aletteEan 978 88 452 9565 2Cm B08462

Pagine 800In libreria Settembre 2021Prezzo 25,00 €

F I L O S O F I A

A cura di Luigi MaggioTesto cinese a fronte

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