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AnnoLVII - N .5 1°MAGGIO1933(XI)

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Anno LVII - N. 5

1° MAGGIO 1933 (XI)

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BOLLETTINOSALESIANO.PERIODICO MENSILE PER I COOPERATORIDELLE OPERE E MISSIONI DI DON BOSCO

Sommario : La divozione a Ma-ria Santissima. - Crociata Missionaria.- In famiglia - A zig-zag da l'Alpi alMare - Da un Continente all'altro . -S. A . R. Luigi di Savoia. - Il ConteCays, salesiano . - Lettera di D. Giu-livo ai Giovani. - Anno santo. -Culto e Grazie di Maria Ausiliatrice .- Dalle nostre missioni : Splendidegiornate di entusiasmo e di bene - Più

avanti a nord e a sud. - Per inter-cessione dei Beato Don Bosco. -

Necrologio .

Alla scuola del Beato Don Bosco

La divozione a Maria SantissimaIl Beato Don Bosco fu indubbiamente

uno dei più grandi apostoli della divozionea Maria SS .

A lui spetta anzi la gloria speciale diaver popolarizzato il titolo di Ausiliatriceche omai sgorga spontaneamente dallelabbra di migliaia e migliaia di devoti .

Ma dove il Beato è riuscito a svilupparepiù ampiamente questa cara divozione èall'Oratorio di San Francesco di Sales . Eall'Oratorio di San Francesco di Sales,nei tempi in cui il Beato curava perso-nalmente la pietà dei suoi giovani, noici dobbiamo riportare per farci un'ideaadeguata della stinta ch'egli ne faceva edel carattere ch'egli vi dava .

Stima che ne aveva il Beato D. Bosco.

Straordinaria ! Dopo la divozione aGesù Sacramentato, egli riservava il primoposto alla divozione a Maria Santissima .E, rispettando costantemente quest'or-dine, non le separava mai ; sempre ten-

dendo ad Iesum per Mariam e sforzandosidi condurre le anime per mezzo di Mariaa N. S. Gesù Cristo . Un sogno, ch'egliespose ai suoi giovani nel maggio 1862,e che fu riprodotto proprio quest'annonel Calendario Salesiano inviato a tuttii Cooperatori, gli rese familiare per moltotempo un'allegoria quanto mai significa-tiva. Nel sogno egli aveva visto la ChiesaCattolica sostenere una lotta colossale eduscirne vittoriosa perchè il Papa erariuscito ad ancorare la Nave di Pietrofra due colonne emergenti dall'Oceano,una delle quali reggeva la statua di MariaImmacolata con l'iscrizione AuxiliumChristianorunt, e l'altra, di proporzioniassai superiori, reggeva invece una grandeOstia con la scritta Salus Credentium!

Nel dicembre dell'anno seguente, 1863,scrivendo ai suoi figli prediletti del pic-colo seminario di Mirabello Monferrato,dopo varie esortazioni, raccomandata cal-damente la fuga dell'ozio, la frequenzaalla Santa Comunione, la divozione e

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il frequente ricorso a Maria SS ., credetelo- soggiunse - o miei cari figliuoli, iopenso di non dir troppo asserendo che lafrequente Comunione è una gran colonnasopra di cui poggia un polo del mondo; ladivozione poi alla Madonna è l'altra co-lonna su cui poggia l'altro polo .

E l'indomani, ultimo dell'anno, rac-colti attorno a sè superiori, artigiani estudenti per la Strenna ch'era solito dareper ogni Capodanno, dopo aver chiestoai giovani un dono che gli stava somma-mente a cuore, l'anima loro, ed aver pro-messo di consacrarsi tutto generosamentealla loro salvezza, consigliò le due divo-zioni con queste parole :

Immaginatevi di vedere un gran globosospeso pei due poli a due colonne . Soprauna sta scritto : REGINA MUNDI ; sopral'altra : PANIS VITAE . Sopra questo globocamminano molti uomini in ogni verso .Ma quelli che stanno presso le due colonnegodono di una luce vivissima, mentre glialtri che stanno distanti da esse, cioè nelmezzo del globo, sono in oscure tenebre .Ora vorrei che qualcheduno mi spiegassecosa voglia dire ciò . Ed interrogò unodopo l'altro vari alunni che non diederorisposte soddisfacenti . Poi riprese :

Il globo rappresenta il mondo. Le duecolonne sono una Maria SS ., l'altra il SS .Sacramento. Esse sono che veramente so-stengono il mondo, imperciocchè se nonfosse di Maria SS. e del SS. Sacramentoa quest'ora il mondo sarebbe già rovinato .E gli uomini che vogliono camminare allaluce, cioè per la via del Paradiso, bisognache si accostino a queste due fonti di luceod almeno ad una. Coloro poi che da essesi allontanano, camminano in tenebris etin umbra mortis .

Il cronista aggiunge che Don Bosco fuinterrogato che significasse quell'essere ilglobo attaccato da una parte alla colonnae dall'altra staccato . Rispose significareche l'una tiene su il mondo per virtù propria

(la divozione al SS . Sacramento) ; e l'altrasolo come appoggio . C'è qui tutta la teo-logia della divozione mariana, subordinataalla divozione capitale del SS . Sacramentoe sufficiente anche da sola a salvare leanime, perchè Maria SS . non fa che por-tare a Gesù i poveri peccatori sviati .

Questo alto concetto ch'egli avevadella divozione verso Maria SS . gli ispiròun apostolato incessante per diffonderlae radicarla nel cuore dei suoi giovani edi tutte le persone cui poteva giungerecolla sua parola, coi suoi scritti, coll'in-fluenza delle sue opere, col ministero deisuoi figliuoli . E all'Oratorio, fra i suoigiovani, egli è riuscito a fare a Mariaaddirittura una posizione sovrana .

Ausiliatrice :Madre, Maestra, Regina!

Don Bosco non si è accontentato dirichiamare dal Cielo la grande figuradella Vergine come modello passivo dellamassima perfezione in creatura .No. Sempre elevando la mente dei

suoi giovani al fascino delle sue eccelsevirtù, Don Bosco - se ci è lecita l'e-spressione - non l'ha lasciata in Pa-radiso la Madonna! L'ha voluta in casa,in comunità coi suoi figli di cui eraMadre per tanti titoli, ed ha voluto chei suoi figli la sentissero così, MADRE, nelcorso ordinario della vita, presente semprecol suo sguardo materno a vegliarli pelcammino della vita, col suo aiuto spiri-tuale a preservarli dal male ed a soste-nerli nel bene, col suo aiuto materialeanche, e prodigioso tante volte, ad ali-mentare le loro bocche, a provvedere iloro vestiti, a scamparli dal coléra, damalattie, da incidenti di ogni genere .Sede di sapienza per gli studenti, madredel Divino Operaio per gli artigiani, tuttacuore per gli uni e per gli altri .

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MAESTRA . « Io ti darò la maestra! »gli aveva detto il Personaggio miste-rioso nel sogno fatidico, a nove anni .E la promessa fu senz'altro mantenuta :Maria SS. si pose da quell'istante alsuo fianco e non lo abbandonò più .Dalla scuola materna di Maria, il po-vero contadino uscì sacerdote, apo-stolo, santo! Non gli manca che l'aureoladella canonizzazione . Epperò, conscio del-l'efficacia di questa scuola soprannatu-rale, Don Bosco volle iscrivervi tutti isuoi giovani. Se l'osserviamo bene inmezzo ai suoi giovani egli non è chel'interprete della Celeste Maestra . L'au-torità della Vergine santa è da lui invo-cata quando deve dare un consiglio,un'esortazione, un ammonimento . I gio-vani dell'Oratorio si sentono dire quasiogni giorno: la Madonna desidera questo ;questo alla Madonna non piace . Se do-manda ad uno un atto di virtù che glicosta sacrificio, glielo chiede in nome dellaMadonna . Non passa festa mariana senzache proponga ai suoi giovani l'esempiodi Maria SS. nella pratica di qualchevirtù. La condotta ordinaria dei giovaniè controllata dalla Madonna la quale faconoscere a Don Bosco molte volte lasua soddisfazione o la sua pena . AgliEsercizi Spirituali è sovente la Madonnache dà i ricordi ; la strenna del Capodannoviene pure assai spesso da Lei. Insommanell'Oratorio di Don Bosco la Madonnaha spiccatissima questa posizione di Mae-stra che tutti non solo rispettano, madi cui si preoccupano con affetto di figli .E non si creda soltanto a pie industriedi Don Bosco. Non rare volte il sopran-naturale è trasparente nell'intervento diMaria in questo ministero . Le Memorie

Biografiche sono ricche di documenti .Posizione sovrana . Cui manca solo il

titolo di REGINA . Ma anche questovenne curato dal Beato Don Bosco, chela volle dipinta Ausiliatrice collo scettro

in mano. Così fra i giovani dell'OratorioElla era, celeste Regina alla quale sirendeva da tutti l'omaggio quotidianodella preghiera, l'omaggio periodico dispeciali esercizi di pietà ; di cui si ce-lebravano con rara solennità le festeed i fasti ; cui si consacravano tridui enovene, e l'intero mese dei fiori coli sin-golare trasporto. Le camerate ornavanoun altarino al quale i giovani portavanoceri e fiori, ed ai piedi del quale doman-davano la benedizione della Vergineprima di prender riposo . Ricordiamol'episodio di Domenico Savio che, nondisponendo neppur di un quattrino percontribuire all'ornamento dell'altarino, sivolle privare di un libro avuto in premioe metterlo in lotteria per guadagnarequalche cosa che servisse all'uopo . Nètutto si riduceva a pratiche esterne. DonBosco, buon piemontese, era un uomoeminentemente pratico e l'educazionech'egli dava ai suoi giovani, anche quelladella pietà, era educazione sostanziosa,tutt'altro che sentimentale. Non fiori,ma fioretti costituivano l'omaggio dei suoigiovani alla grande Regina del Cielo . Equindi atti speciali di virtù, correzioneo almeno mortificazione di qualche di-fetto, qualche opera buona, non rarevolte slancio straordinario di perfezione . . .

E per parte della Vergine profusionedi grazie e tesori spirituali, soccorsi edaiuto di ogni genere : Ausiliatrice nelsenso più pieno della parola con munifi-cenza regale !

Lo sia anche fra noi. Epperò nelmese dei fiori, la scuola del BeatoDon Bosco formi e sviluppi anche in noila divozione verso Maria SS . in tuttoquello spirito e con tutto quel fervorech'egli ha saputo coltivare così benementre passava qui in terra « Apostolodella Vergine Ausìliatrice! » .

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CROCIATA MISSIONARIABORSE COMPLETE

Borsa DON BOSCOa cura della Casa Salesiana di Firenze . - Sommaprecedente, 5193 - Una insigne benefattriceche ha conosciuto il Beato Don Bosco, 14 .807 -Totale L. 20 .000 .

Borsa DI BELLA FRANCESCO SAVERIOfondata dalla Sig.ra Brancato Virginia Ved . DiBella in suffragio del defunto marito .

Borsa GESÙ MISERICORDIOSOa cura della Sig.ra Brancato Virginia Ved . DiBella .

BORSE DA COMPLETAREBorsa ANIME DEL PURGATORIO (2a) - Somma

precedente, 8934,60 - Cipparoli Elvira, 1oo -Isotta Mioglie, 5 - Marenghi Luisa, 200 - N. N .,io - N. N ., 5o - Martini Ettorina, io - G. S .di Casale Monf ., 10o - Parino Leopolda, 5 -Rizzo Maria, 5o - Rossi Luigia, io - SorelleDi Francesco, io - Sac. Angelo Celadon, 5o -Totale L . 9534,60 .

Borsa ALIQUO' ING. DOMENICO - Sommaprecedente, 12.000 - Versamento di marzo, 1000- Totale L . 13000 .

Borsa BEATO DON BOSCO (16a) - Sommaprecedente, 15404,35 - Actis Luigia, 15 - An-tonietta Oberti, 20 - Bogliani, Domodossola, 2- Cornaglia Giovanni, 15 - C. M . p . g . r ., 20 -F. G., 5o - Famiglia Ferrero, 5o - FamigliaTriulzi, 5o - Famiglia Segadelli, 12 - FusariniGiuseppe, 5o - Francesco Scorza, Zoo - MariaPisanò, io - Ponzoni Carolina, io - RussoGiuseppe, 5 - Russo Carmela, io - Una coo-peratrice, 5 - Venturi Vittoria, 400 - TotaleL. 16228,35 .

Borsa BELTRAMI DON ANDREA (4a) - Sommaprecedente, 2182 - Cav. Romerio Guglielmo, 20- Dai salvadenari, 183 - Totale L . 2385 .

Borsa BORGATELLO DON MAGGIORINO -Somma precedente, 18999,65 - Pardo Prof . Mi-chele, 40 - Totale L. 19039,65 .

Borsa CIMATTI DON VINCENZO (3a) - Sommaprecedente, 519 - Bertotti Rocco, 5o - TotaleL. 569 .

Borsa « DA MIHI ANIMAS » a cura di un sacer-dote, che desidera conservare l'anonimo, percheun missionario salesiano lo rappresenti nell'evan-gelizzazione degli infedeli, L . 13 .300 .

Borsa DIVINA PROVVIDENZA - Somma pre-cedente, 3480,50 - Ada Oreggi, 5 - Actis Luigia,15 - Coppo Marina, io - Totale L . 3510,50 .

Borsa DON BOSCO EDUCATORE (3a) - Sommaprecedente, 819,85 - Parino Leopolda, io -Rag. Guido Betta, 67-G . R ., 3 -Totale L . 899,85

Borsa DON BOSCO PROTETTORE DEI GIO-VANI - Somma precedente, 1538 - BussettiVed. Oberti, 20 - N. N ., io - Totale L. 1568 .

Borsa DON BOSCO SALVATE I NOSTRI FIGLI- Somma precedente, 6170,50 - Manfredi Gina,20 - Maria Santancini, 300 - Zanon Fortunata,20 - Totale L. 651o,50.

Borsa ETERNO PADRE - Somma precedente,682 - Rinaldi Bianca, io - N. N. con viva rico-noscenza al Signore per l'Anno Santo straordi-nario, Zoo - Totale L. 792 .

Borsa GESÙ - MARIA AUSILIATRICE - DONBOSCO (2a) - Somma precedente, 9493 -- An-tonia Toneguzzo, 190 - Maria Minatelli, 20 -Rossi Luigia, io - Totale L. 77 1 3 .

Borsa GIRA UDI DON FEDELE (2a) - Sommaprecedente, 580 - Andreoli Arturo, 5o - TotaleL. 630 .

Borsa GIUDICI DON LUIGI, a cura della Casadi Firenze - Somma precedente, 1998,25 -Una pia benefattrice che ha conosciuto il BeatoDon Bosco, 10193 - Totale L . 11991,25 .

Borsa LAJOLO DON AGOSTINO - Somma pre-cedente, 595 - Fogliotti Gaspare, io - TotaleL. 605 .

Borsa LASAGNA MONS. LUIGI - Somma pre-cedente, 7060 - Sac. Crocefisso Zanella, 100 -Totale L . 716o .

Borsa MARIA AUSILIATRICE (24a) - Sommaprecedente, 19652,70 - Adele De Paoli, 5 -Antonietta Cavinato, 30 - Actis Luigia, i 5 -Bosco Maddalena, 14 - Di Fant Guerrino, 5 -Edoardo e Maria Ricci, 10 - Castiglione Giusep-pina, 5o - N. N., io -Ramella Rina, 5 - Tac-cone Angela, 50 - Vittoria Martini, 50 - TotaleL. 19896,70 .

Borsa NOGARA MONS . GIUSEPPE - Sommaprecedente, 8477,45 - Vitali Lino, 20 -- Avv .Botto Annibale, in morte Cav . Dott. Guido Dia-nese, 1o ; in morte Foratti Pignolo ReginaBlessano, 15 ; in morte De Vit Propetto Teresa,io - Enrichetta Lirutti ved . Chiaruttini, perpromessa fatta, 50 - De Toma Germina, io -Valentina Beazzi di Tiezzo, 200 - N. N., io -J anis Giuseppe, 2 - Utile netto rappresentazioneteatrale nel collegio Don Bosco di Pordenone, 20- N. N. io - Totale L . 8834,45 .

Borsa PARROCCHIALE MARIA AUSILIATRI-CE (2a) - Somma precedente, 8618,6o - Dallacassetta del Santuario, 270 - Totale L . 8888,60 .

Borsa PEDUSSIA DON LUIGI - Somma prece-dente, 165o - Versamento marzo, 625 - TotaleL . 2275 .

Borsa PICCOLI AMICI DI DON BOSCO -Somma precedente, 2035 - Lucia Vernier, rac-colte fra i suoi piccoli allievi, 21 - Totale L . 2056 .

Borsa PIO X - Somma precedente, 168 ,40 - CarolaFagiuoli, 10 - Totale L . 178,50 .

Borsa PIO XI (2a) - Somma precedente, L. 79 -Cecilia Bezzi, p . g. r ., 25 - Totale L. 104 .

Borsa PISCETTA DON LUIGI - Somma prece-dente, 13448,80 - Avv. Tibone, 300 - Ida Gaz-zera., 55 - N. N., 5o- Rasetti Margherita, 14 -Rasetti Santina, 7,50 - Bellutto Maria, 5 -

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Graziano Maria, 5 - N. N ., 3 - Canuto, 4- N. N. 1,50 -- Graziano Rina, io - TotaleL. 13903,80 .

Borsa RICALDONE DON PIETRO (3a) - Sommaprecedente, 1710 - Maria De Stefanis, 5o -Lenzi Egidio, 20 - Totale L . 1780 .

Borsa RICCARDI DON ROBERTO - Sommaprecedente, 15828,30 - Bassani Maria, io -Totale L. 15838,30 .

Borsa ROCCA DON LUIGI, a cura della casasalesiana di Alassio -Somma precedente, 7500 -Versamento mese di marzo, 2000-Totale L. 95oo .

Borsa SACRA FAMIGLIA - Somma precedente,1511 - Gilardi Giovanni, 100 - Totale L . 1611 .

Borsa SACRO CUORE DI GESÙ CONFIDO INVOI (2a) - Somma precedente, 9505 - Can.Dott. Luigi Toschini, 37,50 - Don Unia Carlo,Zoo - Maccaferri Giuseppe, 35 - Carolina Negri,25 - Actis Luigia, 15 - Coniugi D . L . G . 1500- Totale L . 11217,59 .

Borsa SACRO CUORE DI GESÙ SALVATECI(2a) - Somma precedente, 893960 - Mosca An-gela, 5 - Totale L. 8944,60 .

Borsa SAVIO DOMENICO (4a) - Somma prece-dente, 5059,70 - Rosa Santagostino, 30 - To-tale L . 5089,70 .

Borsa S. ANTONIO DA PADOVA - Somma pre-cedente, 3174 - Agata Gioni, 5 - AntoniettaTransillo, 7 - Totale L . 3186 .

Borsa S . FILOMENA - Somma precedente,13500-N. N., 300-N . N., 5oo-Totale L . 14300

Borsa S . MARGHERITA DA CORTONA -Somma precedente 5532,80 - Margherita N., io- Totale L . 5542,80 .

Borsa S. TERESA DEL BAMBINO GESÙ (boa)- Somma precedente, 16393,20 - Maria Pisanò,4 - Di Carlo Giuseppina, 70 - N. N ., portieria,20 - Totale L . 16487,20 .

Borsa VERSIGLIA E CARAVARIO - Somma pre-cedente, 8406 - Data Maria, io - Totale L . 8416.

Il Giubileo fuori di Roma.A complemento di quanto abbiamo accennato nel

Bollettino di marzo, specifichiamo qui tutte le cate-gorie di persone alle quali il S. P. Pio XI con laBolla Qui umbratilem vitam estende la concessionedel Giubileo fuori Roma :

I . - Dapprima tutte le Monache che vivono in per-petua clausura : e coloro che negli stessi monasterisono probande o postulanti, o compiono il tirocinioo vi convivono per educazione o per qualunque altracausa legittima, quantunque soltanto per la maggiorparte dell'anno . Nè devono eccettuarsi le donne chevi coabitano, ma escono dal monastero o per servizioo per questua .

II . Tutte le Suore di voti semplici, appartenentiad una Congregazione sia di diritto pontificio chediocesano, quantunque non astrette alla legge dellaclausura, assieme alle novizie, alle probande, alleeducande, alle semi-convittrici, non però le esterne,e a quelle altre persone che hanno con le Suore comunela mensa, il domicilio o il quasi-domicilio .

III . - Similmente le Oblate, o le pie donne chevivono in comunità, quantunque non emettano voti,i cui istituti però siano approvati dall'Autorità Eccle-siastica o in modo stabile o ad esperimento, assiemecon le novizie, probande, educande ed altre personeche con esse convivono come si è detto per le Religioseal n. II.IV . - Tutte le Terziarie, a qualunque Terz'Ordine

Regolare appartengano, che convivano sotto lo stessotetto con l'approvazione ecclesiastica, e tutte coloroche con esse fanno vita comune .V . - Le fanciulle e le donne che abitano nei Con-

servatori, quantunque non siano affidate a Monache,a Suore, ad Oblate o Terziarie .

VI . - Gli Anacoreti e gli Eremiti, ma non quelliche, non legati da obbligo di clausura, vivono o incomune o solitari sotto il regime degli Ordinari eottemperando a certe leggi ; bensì quelli che vivono incontinua, quantunque non perpetua, clausura e soli-tudine, dediti alla contemplazione e professano un

Ordine monastico o regolare, come i Cistercensi, iTrappisti, gli Eremiti Camaldolesi ed i Certosini .

VII . - I fedeli di entrambi i sessi che sono tenutiprigionieri da nemici, o si trovano in carcere, o scon-tano la pena dell'esilio o della deportazione, o si tro-vano condannati al lavoro nelle case penali o vivonoin case di correzione : così pure gli ecclesiastici ed ireligiosi che sono detenuti, per emendazione, nei ce-nobii o in altre case .

VIII. - I fedeli di entrambi i sessi, che per infer-mità o debole salute, sono impossibilitati nel corso delGiubileo a portarsi a Roma o non possono compierele prescritte visite alle Basiliche; coloro che, o perpaga o spontaneamente, assistono in modo continuatogli infermi negli ospedali; coloro che sono prepostialla sorveglianza e all'emendazione dei corrigendi ;così pure gli operai che devono guadagnare il paned'ogni giorno col loro lavoro, ed i vecchi che oltrepas-sano il 70° anno di età .

Tutti costoro sono ammoniti ed esortali a confessarsie comunicarsi, ed a pregare secondo l'intenzione delSommo Pontefice, cioè per l'incremento della Chiesacattolica, per l'estirpazione degli errori, per la concordiadei principi, per la pace e la tranquillità dell'umanafamiglia .

In luogo poi delle visite alle Basiliche sarà suffi-ciente che compiano quelle opere di religione, di pietà,di carità che gli Ordinari avranno ingiunto o per sèo per mezzo di prudenti confessori, a seconda dellecircostanze e della salute dei singoli e delle specialiragioni di tempo e di luogo.

Quindi a tutti i sopramentovati, purchè veramentecontriti e, durante l'Anno Giubilare, confessati e co-municati, preghino secondo l'intenzione del SommoPontefice, ed adempiano le altre opere da ingiungersiin luogo delle sacre visite, oppure almeno le abbianoincominciate, se sopravvenga un morbo pericoloso,viene concessa l'indulgenza Plenaria del Sacro Giu-bileo : che potranno lucrare tante volte, nel corso del-l'Anno Santo, quante ripetano le opere prescritte .

I confessori hanno all'uopo facoltà speciali .

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IN FAMIGLIAIl Direttore dell'Istituto Salesiano "Sa-cro Cuore" in Roma Vescovo di Bova

Nel Concistoro segreto del 16 marzo u . s .il S. Padre ha preconizzato alla chiesa cat-tedrale di Bova il Direttore del nostro Isti-tuto Sacro Cuore di Roma, M. R . Don Giu-seppe Cognata .Mons. Cognata ha 48 anni, essendo nato a

Girgenti il 14 ottobre 1885 . Fu alunno deinostri Istituti di Randazzo e San Gregorio ;

vestì l'abito religioso nel 1902 e fu ordinatosacerdote nel 1909 . Resse con tatto squisitoi nostri collegi di Trapani, Randazzo, GùaldoTadino e, da ultimo, l'Istituto «Sacro Cuore »di Roma, cattivandosi ovunque altissimastima e vivissimo affetto . L'elevazione al-l'Episcopato estende ora il campo della suaazione a gloria di Dio ed a servizio dellaSanta Chiesa . E noi, esultando colla Diocesidi Bova, auguriamo a S . E. copia di grazie edi benedizioni . Ad multos annos!

Cooperatori Salesiani elevati all'Epi-scopato.Tra i nuovi Pastori recentemente chiamati

dalla fiducia del Santo Padre al governo dellediocesi ricordiamo i nostri Cooperatori :

S. E. Rev.ma Mons . Giuseppe Rolla, par-roco di Borghetto Lodigiano, eletto vescovodi Forlì ; S. E. Rev.ma Mons . Domenico DellaVedova, già Vic. gen . di Foligno, eletto vescovodi Tivoli ; S . E. Rev.ma Mons . Giuseppe DeBernardi, già parroco di Volpiano, elettovescovo di Pistoia e Prato ; S. E. Rev.maMons . Pietro Tesauri, già parroco di Correggio,eletto vescovo di Isernia e Venafro .

A tutti gli Ecc .mi Presuli umiliamo i nostripiù fervidi auguri ed assicuriamo specialipreghiere presso Maria SS . Ausiliatrice edil B . Don Bosco .

Alle Patronesse, Zelatrici e Coopera-trici Salesiane .In data 3 marzo u . s . il Comitato Centrale

delle Dame Patronesse Salesiane delle Operedel Beato Don Bosco in Torino diresse la suaannuale Circolare di resoconto e programmad'azione alle benemerite Patronesse, Zelatricie Cooperatrici Salesiane, sparse ormai in millealtre città e paesi .

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Dopo le notizie, già da noi pubblicate, sullanuova Presidente effettiva del Comitatostesso, rivolge tra l'altro il seguente appello,che noi qui riportiamo :

«Ed ora che le nostre forze sono nuova-mente in piena efficienza, guardiamo conanimo sereno all'opera che possiamo com-piere e con cuore ardente ed animo volonte-roso mettiamoci al lavoro con zelo ed atti-vità. Il campo è vasto, ma con l'aiuto divinopotremo noi pure dare un contributo che siconverta in bene prezioso .

» Oltre gli Oratori, gli Orfanotrofi e altriconsimili Istituti Salesiani di beneficenza aprò dei giovani poveri ed abbandonati o pe-ricolanti, siano pure oggetto speciale delnostro pietoso interesse le Case di Aspiranti eNovizi, ove si preparano i futuri Sacerdotieducatori e gli intrepidi Missionari .

» Se tutte le opere buone sono lodevoli,quanto più bella e santa fra tutte e sorgented'infiniti meriti e consolazioni è quella dicooperare alla formazione d'un Ministro diDio, d'un Missionario, le cui fatiche e pre-ghiere saranno un po' cosa nostra e ridonde-ranno a bene delle nostre anime per tuttal'eternità .

» E ancora le nostre sollecitudini si rivol-gano con sempre maggior zelo al lavorodel Corredo missionario, cioè alla prepara-zione di sacri arredi, paramenti e sacri lini,e alla provvista di medicinali e di altro mate-riale occorrente alle varie esigenze delle Mis-sioni . . .

» L'Anno Santo, che la bontà paterna delnostro grande Pontefice Pio XI largisce atutto l'Orbe Cattolico, ci sia d'incitamentoefficace ad intensificare le nostre attività, pen-sando che in tal modo le misericordie divinescenderanno più copiose sopra le anime nostree ci saranno di forza e di aiuto maggiore percontinuare l'umile nostro lavoro sotto laprotezione della Vergine Ausiliatrice, dallaquale imploriamo le più materne grazie ebenedizioni, e sotto l'egida del Beato DonBosco, nel cui nome ci sentiamo unite perdedicarci all'Opera sua .

» Frattanto, di tutto il materiale del sud-detto lavoro per il Corredo missionario, siterrà la solita Esposizione in Torino il pros-simo giugno, e si raccomanda che si facciaaltrettanto anche nei vari altri centri, se-condo la consuetudine degli altri anni .

» In Italia, in alcune città, come a Genova,Firenze, Catania, ecc ., si terrà tale Esposi-

zione già in maggio, per potere poi inviareogni cosa alla suddetta Esposizione di To-rino » .

Ecco come è ora composta la Presidenzadel benemerito Comitato Centrale :

Presidente onoraria : SUA ALTEZZA REALELA DUCHESSA DI PISTOIA .

Presidente: Marchesa CARMEN COMPANSDI BRICHANTEAU-MARSAGLIA .

Consiglio delle vice-Presidenti: ContessaELENA GALLEANI D'AGLIANO DI MEANA -Sig.ra AMALIA MAZZONis-AJELLO - Sig.raMATILDE CARPANO-GOVONE - MarchesaIRENE PALLAVIcINO-MossI DI COLLOBIANO- Contessa LIDIA ROSSI DI MONTELERA - -LEUMANN Sig.ra MARIA PRATO-AMBROSIONE_

Mostra didattico-professionale .Nell'interno dell'Oratorio S . Francesco,

cioè all'ombra del Santuario dell'Ausiliatrice,si effettuerà, dal 21 al 28 maggio, una modestaMostra delle Scuole Professionali esistenti nellecase di Torino e viciniori ; cioè: nell'Oratoriostesso (sezione artigiani), nelle Scuole Pro-fessionali Don Bosco di San Benigno Cana-vese e nell'incipiente Istituto Missionario« Conti Rebaudengo » di Torino .

Sono state invitate a partecipare tutte lesezioni esistenti nelle case accennate, appar-tenenti ai vari reparti : arti industriali, artidell'abbigliamento, arti grafiche .

GARA ARTIGIANA . - Per la medesima cir-costanza, la Direzione Generale delle ScuoleProfessionali Salesiane ha indetto una «Garaartigiana » tra gli allievi artigiani degli ultimicorsi delle Scuole Professionali Salesianed'Italia . Si calcola che le Scuole partecipantisiano un centinaio e i gareggianti qualchecentinaio .

Scopo della « Gara » è di abituare i nostriallievi alla ricerca di nuove forme dei prodottidell'arte propria e di stimolarli maggiormentea divenire abili e moderni artigiani, secondola mente del Beato Don Bosco e le saggedirettive dell'Artigianato Nazionale .

I soggetti di concorso delle varie sezioni,pur essendo liberi nella forma, sono statideterminati dalla Direzione Generale, e iltempo di esecuzione non dovrà eccedere le20 ore .

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Ai migliori allievi-artigiani di ogni sezioneverranno assegnati :

il premio Don Bosco, offerto dal ven . Ret-tor Maggiore ;

» » Artigianato, offerto dalla Fede-razione Provinciale artigiana diTorino ;

»

»

Direzione Generale, offerto dallaDirezione Gen . delle Scuole Pro-fessionali Salesiane .

Oggetti e relativo disegno tecnico, eseguitida ogni partecipante alla « Gara », sarannoesposti durante la Mostra Professionale .La « Gara artigiana » ha destato, dentro efuori dei nostri Istituti, il massimo interessee noi facciamo i migliori voti pel buon suc-cesso dell'ottima iniziativa .

A ZIG-ZAG DALL'ALPI AL MARETORINO - Casa Madre . - La gradita im-provvisata dell'Em .mo Card. Arciv. diQuébec (Canadà) .Domenica, 2 aprile u . s ., S. Em. Rev.ma il

Card. Rodrigo Villeneuve, Arcivescovo di Qué-bec, in Canadà, di passaggio a Torino, si degnava

di regalare all'Oratorio una breve ma cordia-lissima visita .

Accolto con venerazione e profonda gratitu-dine dal nostro Rettor Maggiore, dai Superiorie dai giovani studenti ed artigiani, al suonodella banda, S. Eminenza sostò presso il mo-numento di Don Bosco ed ascoltò un devoto eaffettuoso indirizzo di omaggio in lingua fran-cese che un giovane studente lesse a nome ditutti i compagni . Presa poscia la parola, S. Emi-nenza si disse assai lieto di aver potuto soddi-sfare un suo vivo desiderio visitando la nostracasa madre, il centro delle opere del BeatoDon Bosco; e si rallegrò coi giovani per la felicesorte che hanno di formarsi alla scuola di uneducatore il cui metodo ammirabile egli avevapotuto apprezzare attraverso lo studio pubbli-cato dal nostro D . Auffray. Erede della cat-tedra tenuta un giorno dal Card . Bégin, grandeamico dei Salesiani, S. Em . sentiva di averneraccolto pure l'affetto verso i figli di Don Bosco .Godeva S. Em. di constatare che la devozioneal Papa così profondamente inculcata dal BeatoFondatore, vibrasse con tanto entusiasmo nelcuore dei giovani e si augurava che nella lorovita avvenire conservassero questa unione dimente e di cuore col Padre e Pastore supremoperchè solo così avrebbero salvato il tesorodell'educazione religiosa ricevuta all'ombra diMaria Ausiliatrice. Lungi dal Papa non c'è in-fatti chiesa, non c'è religione . Invocata l'assi-stenza dalla Madonna, S . Em. impartì la bene-dizione e salì alle camere del Beato Don Bosco,donde passò col nostro Rettor Maggiore in ra-

pida visita dalla Cappella Pi-nardi alla Basilica di Maria Au-siliatrice, sostando a pregarepresso l'altare della Vergine epresso l'urna del B . D. Bosco .

FRASCATI - Convitto VillaSora . - Azione Salesiana .

Il 9 marzo u . s . la DiocesiTuscolana, pur partecipandoannualmente ai Convegni in-terdiocesani dei CooperatoriSalesiani a Roma, ha volutoper la prima volta tenere nelConvitto « Villa Sora » di Fra-scati un Convegno di Decu-rioni e Zelatori delle sue noveParrocchie . Oltre a quasi tuttii Rev.mi Parroci, vi sono in-tervenuti anche alcuni tra ipiù zelanti Cooperatori laici .

L'adunanza è stata onoratadalla Benedizione del RettorMaggiore, Sig. Don Ricaldone,dalla presenza dell'Ispettore

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D. Festini e da una cordialissima adesione delRev.mo Mons. Vicario Generale della Diocesi,impossibilitato ad intervenirvi proprio all'ultimomomento. Dopo la costituzione dell'Ufficio Dio-cesano nelle persone del Rev .mo Mons. Venturiniquale Direttore e del Rev.mo Can.co Ciuffa DonMariano quale Segretario, sono state prese dellepratiche deliberazioni per un maggiore risvegliodello spirito salesiano specialmente in meritoall'educazione della gioventù ed allo sviluppodelle vocazioni ecclesiastiche, alla diffusionedella Buona Stampa con le Letture Cattoliche, ead una più intensa cooperazione alle varie operedell'Azione Cattolica nelle singole Parrocchie .

FIRENZE - Per le Missioni Salesiane.È giunto da Firenze alla Casa Madre di To-rino il primo contributo all'Esposizione annualeindetta dal Comitato Centrale Dame Patronesse,a favore delle nostre Missioni . Il semplice elencodei lavori eseguiti basta a dimostrare l'attivitàdel Comitato salesiano di Firenze al quale pro-testiamo fin d'ora la gratitudine nostra e deinostri missionari :

5 pianete - 3 stole - un velo omerale - 9 to-vaglie - 2 sotto-tovaglie - 3 camici - 3 cordigli- 7 cotte - 22 amitti - 29 corporali - zio purifi-catoi - 36 manutergi - 82 palle da calice - 4 co-nopei da pisside - 5 conopei per ciborio - 8 bor-sette - molti indumenti di lana e di cotone perragazzi, e un altarino completo - una teca d'ar-gento e un vassoino dorato per la Comunione .

Il tutto per un valore approssimativo dicirca L . 5ooo. All'elenco devono essere aggiuntedue casse di medicinali ottenute da farmacisti .

Sappiamo che altri centri importanti comeCatania, Genova, ecc ., allestiranno per maggiol'esposizione locale . Ci auguriamo di cuore chela loro generosità pareggi i bisogni ingenti dellenostre Missioni .

MORIALDO-BECCHI - Presso la casellanatia del B. Don Bosco .Si è ormai ufficialmente costituita una pro-

mettente sezione della Associazione GiovanileCattolica Parrocchiale «Beato Cafasso » .

La nuova sezione, che forma i giovani effet-tivi ed aspiranti proprio là dove Don Boscofece della sua giovinezza il primo apostolato,ha preso il nome dal giovane che meglio corri-spose alle cure del grande Apostolo della gio-ventù: «Domenico Savio » . Ha incominciatoufficialmente la sua vita dal 12 marzo u . s .,dopo alcuni mesi di preparazione intesa a dare

ai giovani la retta coscienza degli impegni cheassumono. E lo ha fatto in forma solenne . Inun salone della Casa « Maria Ausiliatrice », pre-senti i Salesiani, i Vice-presidenti di Zona e lefamiglie dei soci, il Prevosto Vicario Foraneodi Castelnuovo, Teol . Nizia, compì la cerimoniadella consegna delle tessere e rivolse opportuneparole di compiacimento e di incoraggiamento,che offersero lo spunto a paterne esortazionidel direttore D . E. Fracchia e ad un caldo di-scorso del rag . Guarina. La scolaresca dellafrazione, diretta dalla maestra Rosa SandraBordiglia, rallegrò la cerimonia con una graziosaaccademia musico-letteraria .

Così il Beato Don Bosco rivive fra la gioventùdella sua borgata, che riprende, colla prima-vera, la caratteristica animazione omai tradi-zionale dei frequenti pellegrinaggi al Santuariodi Maria Ausiliatrice .

PENANGO MONFERRATO (Alessandria) -La festa del Papa .Il nostro Istituto Missionario di Penango

Monferrato ha scelto il giorno della festa litur-gica di S. Giuseppe per celebrare i fasti del Pon-

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tificato di S . S . Pio XI e dare una pubblica mani-festazione di venerazione e di amore al Papadelle Missioni . I 17o giovani Aspiranti Missio-nari vi si erano preparati da oltre un mese con unampio programma elaborato nelle Compagnie delSS. Sacramento, di Maria SS . e di S . Luigi . Conopportune letterine tutti erano riusciti a farsiregalare dai proprii parenti mia vita del SantoPadre onde raccogliere episodi e documenti peruna gara di componimenti destinata a parte-cipare al concorso indetto da Lo Scolaro diGenova. Il 19 marzo, poi, chiusi i lavori delleCompagnie, si raccolsero nel teatrino per assi-stere alla proiezione del film della Conciliazioneche accrebbe a mille doppi il loro entusiasmo .L'indomani mattina preghiere e Comunioni

furono la prima e più preziosa offerta al SantoPadre. Fu invitato a cantar Messa il Parrocolocale e l'oratore della circostanza accostò lafigura del Sommo Pontefice a quella del gloriosoPatriarca traendo da interessanti analogiemotivi di venerazione e di fiducia nel « dolceCristo in terra » . Dopo le funzioni del pomerig-gio, in una riuscitissima accademia, tanto lavita, quanto le opere principali del Santo PadrePio XI furono richiamate ed esaltate in versie prose d'occasione, alternati dall'Inno Ponti-ficio, dalle « Adclamationes » e da altri canti,osannanti al Vicario di Cristo . Di magnificoeffetto i quadri plastici riproducenti i momentipiù salienti della vita del Capo degli Apostoli,

mentre alunni delle diverse classi del ginnasione declamavano il testo evangelico, in italiano,in latino ed in greco. Un solo desiderio rimaseinsoddisfatto: quello di poter far sentire alSanto Padre direttamente tutto l'affetto chevibrava in quel giorno nei cuori di quei figliche, nella preghiera e nello studio, si preparanoa dilatare il Regno di Cristo .

SAN CATALDO - Oratorio Salesiano -- Lafesta del Papa .

Domenica 12 febbraio u . s . s'inaugurò la nuovaAssociazione Giovanile di Azione Cattolica«Beato Don Bosco» con una grandiosa festadel Papa. Alle ore 8,30 celebrò la Messa dellaComunione generale alle associazioni giovaniliil Rev. P . G. Rizzo - Assistente Federale eV. Rettore del Seminario Diocesano - il qualerivolse calde parole di circostanza, benedissee consegnò il distintivo ai soci e distribuì ilPane Eucaristico a ben 225 giovani.

La sera alle ore 18 nel teatrino dell'Oratoriosi svolse una solenne accademia .

Oratori ufficiali furono : il Rev .mo Can. Giu-seppe Calì e l'Avv . Giuseppe Alessi i qualitennero sospeso l'uditorio con due poderosi egeniali discorsi, il primo sul Papa Maestro dellaFede, il secondo sul Papa Maestro di civiltà .La numerosa Schola Cantorum dell'Oratorio

eseguì pezzi scelti d'occasione e l'inno al Papa .

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TORINO - Monterosa. - Oratorio "MicheleRua" .L'obiettivo ha colto questa volta sessanta

bocche di vispi frugoletti intenti a consumareuna buona refezione . Appartengono alle fami-glie più povere dell'Oratorio e dicono collosguardo la loro riconoscenza ai vari benefattoriche, colle loro offerte, hanno permesso ai Sale-siani di allestire quotidianamente nel periodoinvernale una modesta mensa per supplire allestrettezze delle singole famiglie . La provvidainiziativa è frutto di quello spirito di caritàche regna nell'Oratorio « Michele Rua, » il qualeaccoglie ogni domenica oltre cinquecento giovi-netti e li cura attraverso fiorenti associazioni,dai più piccoli ai più grandi, con tutte le risorsedel sistema di Don Bosco .

CASTEL SANT' ELIA (Viterbo). - Festa delBeato Don Bosco .

Anche quest'anno lo zelante Arciprete D . F .Marcacci ha organizzato una bella festa adonore del Beato Don Bosco per la domenica5 marzo . Grazie ad un triduo efficacissimo pre-dicato dal salesiano Don Gallini, la festa assunseun carattere spiccatamente eucaristico allaMessa della Comunione generale celebrata daS. E. Rev.ma Mons. Olivares, vescovo di Nepie Sutri . Vi intervenne anche il Circolo « GiosuèBorsi » di Nepi quasi in pio pellegrinaggio, con-ducendo un socio malato da oltre un anno checon vivissima divozione chiese al Beato DonBosco la grazia della guarigione.

Il segretario di Mons . Vescovo ci assicurache da quel giorno le sofferenze del pazientesono cessate e si spera che non ritornino più .

Tanto alle funzioni del mattino come a quelledella sera prese la parola Mons . Vescovo entu-siasmando il popolo cogli esempi della vita delBeato Don Bosco e spronandolo non solo allaconfidenza nella sua potente intercessione, maancora all'imitazione delle sue virtù .

COSTARICA - Cartago. - Due date memo-rande nelle Feste Giubilari .

Dalla cronaca delle Feste Giubilari celebratedal nostro Collegio di Cartago nel XXV dellasua fondazione, rileviamo la particolare solen-nità che ha assunto la distribuzione dei premie l'omaggio speciale reso a S. E. Rev.ma Mons .Arcivescovo ed al Clero cittadino .

La premiazione.

L'anno scolastico professionale si chiuse so-lennemente alla presenza dell'Ecc .mo Sig. Sot-tosegretario all'Educazione Pubblica, Dott .Teodoro Picado, del Governatore della Pro-vincia, Dott . Raffaele Lauro Calvo, del Coman-

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dante della Piazza, Colonnello Coto, del Reg-gente la Legazione d'Italia, sig . Felice Scaglietti,del fior fiore della cittadinanza e di una fol-tissima schiera di genitori e parenti dei ra-gazzi .Sua Eccellenza il Conte Vittorio Marcello

Negri, Ministro d'Italia in Panamà e Costa Ricaaveva generosamente concorso ai premi in-viando una serie completa di attrezzi perebanista. Le principali case commerciali dellaCapitale e di Cartago avevano concorso gene-rosamente alla premiazione . Alle 12 s'era tenutoil banchetto di omaggio al Sottosegretario e alleAutorità. La festa dei premi (bellissimo il pro-gramma tipografico) era dedicata all'Ecc .moSignor Presidente della Repubblica, Dott . Ric-cardo Jimenez Oreamuno, che non potè inter-venire per un lutto familiare recente . Ai brindisiil Direttore D. Lunati ringraziò pubblicamente il

Supremo Governo per l'appoggio offerto all'o-pera salesiana nei 25 anni di vita e il Presidentedella Giunta dell'Ospizio degli Orfani per lagrande fiducia che dimostrava ai Salesiani .Risposero entrambi con felici improvvisazioninelle quali ringraziarono a loro volta i figli diD. Bosco per il proficuo lavoro speso nei 25 annidi attività salesiana a beneficio della Costarica .Le spontanee e cordiali dichiarazioni dei dueuomini di stato (il Presidente della Giunta del-l'Ospizio nostro sig . Dott. Arturo Volio yJimenez è Presidente della Camera dei Depu-tati) lasciarono la più consolante impressione .

Al mattino s'era ricevuto solennemente il

rappresentante del Governo e s'era inauguratoun nuovo padiglione della scuola tipografica el'esposizione dei lavori d'esame degli alunni .

Ben tredici furono i diplomati nei rami ditipografia, sartoria, calzoleria, ebanisteria emeccanica .

Piacque assai nella solenne tornata dei premiil coro « Oh Signor che dal tetto natio . . . » di Verdi,cantato con buon gusto in italiano dai minuscoliartisti e chiamò l'attenzione il fatto di averpresentato nel programma l'esecuzione di pezzidi musica per opera, dai due distinti corpi mu-sicali del collegio, la banda degli effettivi equella degli allievi del primo anno, che poi sifusero insieme nel pezzo finale con magnifico,grandioso effetto .

Un solenne omaggio all'Arcivescovo e alClero fu tributato dal nostro collegio di Cartago

la domenica 23 di ottobre . Bisogna ricordare che25 anni or sono, quando arrivarono i Salesiania Cartago, era parroco di detta città il Rev .moSacerdote Don Raffaele Ottone Castro che oggi-giorno copre la più alta carica ecclesiasticaessendo appunto l'attuale Arcivescovo di SanJosé. Nè va dimenticato che il nostro collegiofu edificato dall'indimenticabile Sac . Don Gioa-chino Alvarado e aiutato sempre da altri piisacerdoti fra i quali saranno per sempre inbenedizione i RR. Don Apollonio Gutierrez,Don Vittoriano Mavorga e Don FrancescoCalderon .

Ecco perchè il Direttore volle che una spe-

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ciale data delle Feste Giubilari fosse dedicataall'Ecc.mo Arcivescovo e al Clero .La giornata riuscì solennissima, dal ricevi-

mento del Prelato alle ore 10 a . m., al banchetto,alla tornata accademico-drammatico-musicaleche alle 5 poni. terminava fra la soddisfazionecomune .

L'Ecc.mo Prelato era circondato da tre reve-rendissimi Canonici (uno dei quali, il Rev .moDon Riccardo Zuniga, nel 1887 aveva avuto lafortuna di esser benedetto dal Beato nostroDon Bosco in Roma), da vari parroci e vice-parroci, dal Superiore dei Domenicani, dalRappresentante dei PP . Cappuccini, dall'at-tuale Parroco di Cartago Don Anton MariaRojas, nonchè dalle Autorità provinciali e cit-tadine, fra cui spiccava il Governatore e il Pre-sidente della Giunta del nostro Ospizio sum-mentovati .

I nostri 15o giovanetti, ben preparati all'uopo,al mattino avevano offerto la Comunione Ge-nerale per il veneratissimo presule diocesanoe alle 10 avevano eseguito in canto gregorianocorale la Messa degli Angeli .

Come ricordo della indimenticabile gior-nata fu offerto all'amato Presule, un pregia-tissimo lavoro della nostra scuola di fale-gnameria ed ebanisteria; l'organo della Ar-chidiocesi El Mensajero del Clero si fece ecoentusiasta della dimostrazione di stima e ri-conoscenza salesiana, così come anteriormenteaveva voluto dedicare tutte le pagine del suonumero del mese di agosto a celebrare il 25°dell'arrivo dei Salesiani nella Repubblica diCostarica .

FRANCIA - Maretz . - Istituto per le voca-zioni degli adulti allo stato ecclesiastico .Maretz, grazioso paese di 2400 anime, ai

confini dei dipartimenti dell'Aisne e del Nord,a 4 km. da Clary, 25 da Cambrai e vicinissimoa Busigny, importante centro di comunicazionedella rete del Nord, ha accolto nello scorsoautunno l'« Opera delle Vocazioni Tardive »che già fioriva in Belgio a Melles-le-Tournai .L'Ecc.mo Arcivescovo di Cambrai, che da

tanto tempo la desiderava nella sua Archidiocesi,ne ha dato con gioia l'annunzio al suo Clero,invitando i Parroci ad indirizzarvi i giovaninei quali si sviluppasse, ad età già un po' inol-trata, la vocazione allo stato ecclesiastico .

Ai Salesiani poi affidò immediatamente anchela cura delle anime assegnando loro la Parroc-chia colla nuova chiesa parrocchiale che hauna storia gloriosa. E infatti la terza che sorgead attestare la pietà dei fedeli . La prima fudistrutta nel 1712 nella guerra degli Imperialicontro la Francia ; la seconda fu rasa al suolodalla Rivoluzione del 1 793 ; l'attuale, saltatain aria durante la grande guerra, fu ricostruitadopo i trattati di pace e benedetta nel '930 .

L'Istituto, convenientemente adattato alloscopo prefisso, fu in pochi mesi ampliato, finoad ospitare 75 belle vocazioni. Vi hanno con-tribuito generosamente anche l'Em .mo Card .Liénart e le LL . EE. i Vescovi di Chalòns edi Verdun. Le speranze della Chiesa riceverannoqui quella formazione che ha già una tradizione .di ottimi successi . Poichè in un quarto di secolo,quest'Opera delle Vocazioni Tardive ha giàdato 9o sacerdoti e 130 seminaristi o novizi .

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S. A . R. LUIGI DI SAVOIA

Duca degli AbruzziIl 18 dello scorso marzo, confortato dai SS .

Sacramenti e da una speciale benedizione delS. Padre, nella Somalia italiana, nel paese cheporta il suo nome, lasciava la terra per la Patria

celeste S. A. R. Luigi Amedeo di Savoia, Ducadegli Abruzzi . Il lutto che ha colpito la Nazione,

ebbe un'eco speciale nella famiglia salesiana per-chè S. A. R. l'ha più volte onorata di augustetestimonianze di benevolenza. Nel 189o, in unosuoi celebri viaggi, sostando a Puntarenas,

regalò ai Salesiani una visita cordialissima . Ac-colto con straordinario entusiasmo, si interessòminutamente delle condizioni e della corrispon-denza degli Indii; assistette con edificante con-tegno alla Messa domenicale ed alla predica delnostro D . Beauvoir, e, nel congedarsi, lasciò unabella offerta per le Missioni ed un magnifico tri-colore italiano che venne tosto inalberato tra glievviva di tutti i presenti . . Pochi giorni dopo, S . A .ebbe la triste notizia della morte del padre suo, ilPrincipe Amedeo, e Don Beauvoir si affrettò al-l'incrociatore « Amerigo Vespucci e per presentarglile condoglianze e celebrare la Santa Messa . In

altri contatti colle Opere Salesiane, S . A . fu sempre largo di ammirazione e di plauso . L'anno scorsopoi si degnò di visitare la nostra Scuola Agricola di Cumiana e di intrattenersi affabilmente colnostro Rettor Maggiore, coi Superiori e coi giovani Aspiranti Missionari, lieto di ammirarela scuola modello che prepara i tecnici agrari per tutte le Missioni salesiane . In dicembre ancora,prima di, ripartire per l'Africa, ricevette con grande cordialità il nostro esploratore professorDon Alberto M . De Agostini il quale gli fece una relazione dettagliata delle sue ultime esplo-razioni. E S. A . ricordando concommozione l'omaggio fattoglinel 1923, coll'imposizione delsuo nome ad uno dei monti piùimportanti della Terra del Fuocoad un magnifico ghiacciaio edun grazioso lago, rinnovò a DonDe Agostini l'espressione dellasua più viva gratitudine e gliofferse la fotografia coll'auto-grafo che riproduciamo . L'e-sploratore del Polo Artico, l'ar-dito navigatore, il pioniere dellacolonizzazione, vive ora nel cuoredella Patria e nell'ammirazionedel mondo ; ma avrà sempre ungran posto nei collegi salesianiove l'augusta figura brillerà aigiovani fascinatrice ai nobiliardimenti delle sublimi con-quiste della virtù e del sapere .

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NEL CENTENARIO DELLE CONFERENZE DI SAN VINCENZO

Il Conte Cays - Salesiano.

A unirci, per quanto meschinamente, allamondiale commemorazione del Centenario delleConferenze di S. Vincenzo - maggio 1833 -1933 - ci torna a proposito di accoppiare alnome glorioso di Federico Ozanam quelli diDon Bosco e del salesiano conte Cays zelatorifervidi delle Conferenze a Torino .

Fare qui una biografia di Ozanam, indugiarcia narrare nei particolari come l'Opera provvi-denziale incominciò e si sviluppò, non sarebbeproporzionato a questo periodico . D'altronde,il fondatore e le sue Conferenze hanno ornaiuna copiosa letteratura quale si meritano .L'appellativo trae la sua origine da confe-renze che il giovane laureato, appoggiato daaltri sette compagni, teneva a Parigi ogni set-timana in una sala con libero accesso, attrez-zato com'era nelle discipline filosofiche, teolo-giche e storiche, così da rimanere vittoriosodinanzi alle obiezioni che gli venivano lanciate .

Ma presto poi anch'egli ebbe a convincersiche questo sistema di concorrere alla salvezzasociale coll'aridità della scienza e delle teorieriesciva in fondo negativo e che bisognava in-vece operare fra gli umili, fra i poveri facendorisplendere nel inondo la luce della carità cri-stiana, che è verità .

Detto fatto! Nell'ultima delle Conferenze abase di chiacchere i soliti intervenuti posaronolo sguardo, nell'angolo della sala, su un mucchiodi legna che doveva servire ad alimentare lastufa. Con Ozanam a capo si caricarono lalegna sulle spalle e la portarono a un malatoche sapevano soffrire freddo e fame nella soffittadi quella stessa abitazione .

Così ebbe inizio il soccorso dei poveri a do-micilio; così si incominciarono a vedere ricchi,titolati, nobili, affratellati ai poveri, ai malatinelle loro stamberghe. Fu una evangelizzazioneuniversale che in poco tempo si estese al mondointero, producendo un prodigioso avanzamentospirituale nei beneficati e nei benefattori .

Federico Ozanam rimane così una delle gloriepiù fulgide della Chiesa e della società civile .Egli ha rivendicato il suo essere fattivo allavera carità, proclamando colle sue Conferenzeche, non cogli spettacoli, non colle ruote dellasorte, nè colle danze procaci la si esercita, macol sacrificio e coll'umiliazione personali .

Che lo spirito dell'Opera di Ozanam trovassecorrispondenza con quello dell'Opera di DonBosco è facile comprendere, mentre tutte e due

tendevano a salvare le anime col prestigio dellacarità. Perciò Don Bosco, prima ancora chenel 185o si radunassero i sette distinti perso-naggi nella sagrestia dei SS. Martiri per lafondazione delle Conferenze a Torino, era statolargo ad essi di norme e di consiglio . Invitato,intervenne a detta adunanza e a tante altreche si susseguirono, rivolgendo ai soci, a piùriprese, la sua parola animatrice ed esortatriceper mantenerli, specialmente verso i poveri vi-sitati, in quella integrità di tratto confacentea così santa istituzione e raccomandando chea questi e ai figli loro dimostrassero interessa-mento e amore paterno. Per molti anni inoltreintervenne alla grande adunanza generale chenel dicembre tenevasi solennissima ora nellachiesa dei SS . Martiri ora in quella dei Mercanti;e ogni volta prendeva la parola .

Fu quindi socio attivo : rimanendo tale, lofu ;poi onorario, probabilmente dopo il 1852,coll'arcivescovo Mons . Fransoni e con SilvioPellico . E certo però che questi fu anch'eglisocio attivo . Infatti in un Verbale del 25 luglio1850 si legge che fu accolto come membroattivo « il signor Silvio Pellico » . A fianco delVerbale vi è un segno per richiamare l'atten-zione su questa ammissione .

Don Bosco e il Pellico consolidavano cosìla loro amicizia nella intimità della beneficenzacristiana .

Molto del bene deve aver risentito l'operadelle Conferenze di Torino dall'appoggio diDoli Bosco : ne è prova quanto si legge alcapo VII del volume IV delle Memorie Bio-grafiche scritte dal nostro Don Lemoyne :

« Il 6 maggio 19oo, quattrocento confratellidella Società di S. Vincenzo de' Paoli si radu-navano nella casa salesiana di Valsalice perassistere a una divota e religiosa funzione pressola tomba di D. Giovanni Bosco .

«Essi commemoravano il cinquantesimo an-niversario della Istituzione delle Conferenze inTorino e in Piemonte . S . E. il Cardinal Richelmycelebrava la S . Messa e distribuiva il paneEucaristico . I rappresentanti delle Conferenzeerano in maggior parte operai e agricoltori .In una sala di Valsalice tenevasi una plenariaadunanza e poscia i confratelli sedevano a lietaagape. E s'inneggiò più volte a Don Boscole cui ossa dovettero esultare nel trovarsi inmezzo a quel trionfo della carità » .

L'esempio del Padre fu raccolgo dai figli.In Torino anche i Salesiani partecipano alleConferenze ., Si può dire che, altrove, nelle Case

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e nelle parrocchie non mancano . Perfino i nostriMissionari, in mezzo a tanto lavoro e a tanteangustie ne curano la fondazione. Il carissimoDon Cimatti, superiore alle Missioni del Giapponein una lettera al nostro Rettor Maggiore, pub-blicata nel Bollettino del febbraio scorso, scrivefra altro :

«Amici nostri gli umili ed operosi elementidella Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli diMiyazaki, i quali con vera abnegazione vannoalla ricerca delle miserie materiali e morali,che il paganesimo produce e trascura » . E a

documentare questa asserzione univa la foto-grafia, nel detto Bollettino riprodotta, di «unfervente zelatore delle Conferenze di S. Vin-cenzo de' Paoli di Miyazaki » .

Dell'amicizia che, anche in causa delle Con-ferenze legò Don Bosco e il Pellico ebbe poia godere il conte Cays, pel quale essa addi-venne più tardi paternità .

Prima però di presentarlo zelatore di esse,fa d'uopo qualche cenno biografico di questonobiluomo ; anzitutto perchè la maggior partedei nostri odierni Cooperatori non conoscendolo,non potrebbero valutarne il merito, poi perchèessendo ricorso nell'ottobre 1932 il cinquante-nario della sua morte, intendiamo di farglidoveroso omaggio intrecciando il suo nome aquello di Ozanam e di Don Bosco .

Carlo Alberto Cays conte di Giletta e Casel-lette nato a Torino il 21 novembre 1812, stu-

dioso, coltissimo, laureato in giurisprudenza,sposato nel 1837 a distinta nobildonna, rima-stone vedovo dopo otto anni, dedicò il cuoree l'ingegno alla cristiana educazione dell'unicofiglio Luigi e all'amore operoso di Dio e delprossimo .Fu deputato al Parlamento subalpino dal

1851 al 186o ove fece udire la sua eloquenteparola anche in difesa dei sani principi e deidiritti della Chiesa e d'onde si ritirò ritornandoa vita privata quando vide che la politica ri-voluzionaria attentava contro il cattolicismo .Rimase però assai stimato e caro a tutti, com-preso il Sovrano e la Reale Famiglia cui aperseil suo castello di Casellette durante il colèradel 1854 .

E qui interviene una di quelle metamorfosidi cui si serve la Provvidenza per porre sullavia; già da essa assegnata, la sua creatura che,dinanzi al bivio, l'aveva errata .

Pare che il conte vagheggiasse l'idea del sa-cerdozio subito dopo la sua vedovanza . Cir-costanze di varia natura lo fecero allora desistere ;ma coll'andar del tempo il desiderio si accen-tuava, tanto che, adescato per la sua frequenzaagli Oratori di D. Bosco che lo ebbero sosteni-tore, patrono, catechista e per la devozioneche gli nutriva, finì per aprirgli il cuore e chie-dergli di accettarlo in Congregazione .

Il dialogo che ne seguì fu lungo; e in essonon si saprebbe se più ammirare il contradit-torio birichino di D . Bosco, inteso a scrutareil vero spirito del conte, oppure la vigile fer-mezza di questi contro le avanzategli difficoltà,quella compresa dei suoi 64 anni .

Intesi di soprassedere per dar luogo alla pre-ghiera, il conte pochi giorni appresso attendevanell'anticamera di Don Bosco, quando successesotto i suoi occhi il noto fatto prodigioso dellabambina Giuseppina Longhi che, presentatatutta rattrappita, impotente a reggersi e par-lare, a D . Bosco per una benedizione, dallamadre piangente, rientrò nell'anticamera tuttagiuliva, completamente guarita, dopo che ilvenerato Padre l'aveva incoraggiata e benedetta .Ne fu tanto impressionato e commosso ilconte che pregò D . Bosco ad accettarlo senz'al-tro in Congregazione e ne fu esaudito, quan-tunque si trattasse di eccezione affatto straor-dinaria .

Entrò all'Oratorio il 26 maggio 1877 . Glifu arduo il mutamento di vita . Un uomo a 64anni, abituato a riposo prolungato, ad abitarestanze signorili nei suoi manieri con tutti iconforti delle stagioni, a cibi abbondanti,sostanziosi, delicati, passare d'un tratto allalevata più che mattutina, a una mensa parcae piuttosto grossolana, a una fredda soffittacome gli stambugi della povera gente, ove allamancanza di riscaldamento suppliva avvolgen-dosi in un copertone militare tolto dal letto . . .

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mal non si appose chi giudicò un miracolo laresistenza e la rassegnazione del Cays, il qualeanche nei momenti di dubbio penoso sulla suacostanza si mostrò generoso così da rifiutareil trattamento speciale a mensa offertogli daiSuperiori .

Qui noi riscontriamo la perfezione qualefu dichiarata da Nostro Signore. - Il conteCays non si accontentò di aiutare i poveri, divisitarli nelle loro catapecchie, di intrattenersiamabilmente con loro, di confortarli, ma vollefarsi povero egli stesso, rivestirsi della loro mi-seria, delle loro sofferenze per seguire il con-siglio evangelico e imitare il divino Maestro dicui nel povero contemplò le sembianze .

Versato com'era in scienze religiose e profanenon gli fu difficile completare in breve lo studiodella teologia così che Don Bosco potè darglil'abito clericale il 18 settembre 1877 e ricevernela professione religiosa l'8 dicembre successivoin quella chiesa di S . Francesco alla costruzionedella quale aveva munificamente concorso . Ilnostro caro Padre si commosse a quella ceri-monia, e nel discorso rivoltogli, ricordando ilpriorato che tante volte il Cays aveva esercitatonelle solennità della stessa, soggiungeva : « Sisarebbe giudicato un pazzo allora chi avessedetto che il conte Cays avrebbe lasciato pos-sessioni, comodità, parenti per farsi religiososalesiano e pronunciare in questa chiesa mede-sima i voti di povertà, castità, obbedienza,assoggettandosi così a una vita austera e mor-tificata. Fu questa operazione di Provvidenza » .

Il 28 settembre 1878 fu consecrato sacerdotenella Cattedrale di Torino dall'arcivescovoMons. Gastaldi alla presenza della più cospicuanobiltà torinese e di folla di popolo . Ma egliper isfuggire a ogni festa e cerimoniale, presoseco il figlio Luigi, si recò alla nostra Casa diS. Pier d'Arena, a celebrare tranquillo la primaMessa assistito da Don Bosco .

Questi poco dopo lo destinava primo diret-tore della nuova Casa di Challonges (Savoia)ove godeva trastullarsi coi fanciulli, confessarli,catechizzarli, predicare, aiutato da due soliconfratelli. Caduto malato il parroco locale siaddossò anche il peso della pieve e i fedeliaffollavano il suo confessionale. Mancando peròdella cittadinanza francese, dovette dopo nonmolto ritornare a Torino, dedicandosi special-mente alle confessioni nel Santuario di MariaAusiliatrice ; antecessore in ciò dell'indimenti-cabile Don Angelo Lago, anche lui sacerdotesalesiano in età avanzata, anche lui di cospicuafamiglia, istruito anche lui : Don Lago, il santolavoratore, silenzioso, nascosto! . . .

Esaurito di forze, Don Carlo Cays morivasantamente all'Oratorio il 4 ottobre 1882 dopodi aver, come i vecchi patriarchi, impartitoun'ultima benedizione al figlio e ai parenti,ricca di ricordi e raccomandazioni .

Tale l'uomo che, prima di essere Religiososalesiano e sacerdote, fu con Don Bosco econ Silvio Pellico, fra i primi confratelli delleConferenze a Torino .

Vi entrò il 10 giugno 1850 . Era ben notocome ancor prima egli si prodigasse moralmentee materialmente agli infermi, ai derelitti nellecase e negli ospedali e come avesse innaturatoil genio della carità. Le conferenze addiveni-vano il suo ideale che era quello di farsi servoai poveri; e fu così che non esitò ad accettarela carica di vice-presidente di quelle di Torino

cui fu nominato il 17 giugno 1850, soli settegiorni dalla sua entrata . Ma crescendo i membriattivi e onorari e essendosi formate in cittàquattro distinte Conferenze, fu costituito adirigerle un Consiglio particolare sotto la presi-denza del conte Cays . L'Opera si era sviluppata :nel 1856 ; Torino contava undici Conferenze ediciannove erano sorte fuori città ; perciò ilConsiglio Generale di Parigi nel 1856 decretòun Consiglio Superiore al quale fu assegnatotutto il Piemonte . Il nostro conte ne fu presi-dente fino al gennaio 1869 .

Non volemmo trascurare questi dati per farcomprendere come il lavoro del Cays qualepreposto all'Opera del Piemonte deve esserstato ingegnoso, appassionato, costante se talifurono gli splendidi risultati durante la suapresidenza . Certo non si lasciò superare nellevisite ai poveri presso i loro miseri e fors'ancoluridi tuguri, negli avvisi, nelle ammonizioni,nei conforti, negli eccitamenti alla pratica reli-

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dosa, nel procurare di rendere cristiane leunioni illegittime .

La sua attività come presidente gli procuròsoddisfazioni ineffabili ma anche gravi disgusti .Quella gente meschina che temeva antipatriot-tici gli appellativi di divina alla Provvidenzae di ausiliatrice alla Madonna, denunciava alGoverno poliziotto di allora il propagarsi delleConferenze ; non erano contrari i babbei agliaiuti materiali che si davano ai poveri, ma erala poderosa organizzazione che li preoccupava,serio pericolo alla integrità dello Stato . - Fattoè che un bel giorno il conte entrando nel suopalazzo lo vide invaso da questurini che per-quisivano a destra e a sinistra per rinvenire lasecreta corrispondenza politica che il Caysdoveva tenere coi capoccia delle così dette Con-ferenze a Parigi. Sequestrarono quattro letteredel Consiglio Generale, le quali nulla avevanoa fare colla politica .

Se ne risentì il nobiluomo, e pubblicò unapiccante protesta nella quale rivendicava colsuo l'onore e la dignità del casato .

Grazie a Dio i tempi sono cambiati, e ilinondo si appresta a onorare nell'Ozanam pelcentenario quanti zelarono e propagarono lasua grande Opera. Ed è a sperare che il semprecrescente progresso di essa concorra a dissiparequella crisi morale-economica che incombe do-vunque, la quale non si giungerà a vincere senzala forza che anima le Conferenze : la carità diCristo!

Lettera di Don Giulivo ai Giovani .Carissimi,

Alcuni distinti giovani, membri di Associazionid'Azione Cattolica, si presentarono un giorno alBeato Don Bosco, interpellandolo su certe operedi zelo che avevano in animo di promuovere .

Il Beato li ascoltò con ammirazione e paternabontà; poscia disse loro: « Cari amici, eccovi ungran consiglio : lanciatevi pure con ardore in cosìbelle imprese, ma prima accorrete a parlarne aGesù in Sacramento, fate ressa ai piedi del Taber-nacolo Eucaristico ; ivi van maturate le vostre ini-ziative, e ne avrete lume, forza e costanza » .Eccoci ora noi nell'anno giubilare del XIX cen-

tenario della nostra Redenzione, dell'istituzionedell'Eucaristia, dell'averci Gesù data la Madre suaMaria Santissima a Madre nostra. Oh gli splendidiCentenari da celebrarsi dalle Compagnie Religiose,sia maschili che femminili, del SS . Sacramento edi Maria SS . e da tutte le altre Associazioni Catto-liche Giovanili, con feste e commemorazioni, tornateaccademiche e giornate di Congressi!

Sorgano le ferventi iniziative, portatele al S . Cuoredi Gesù Eucaristico e all'altare della Divina SuaMadre, implorandone ispirazione, aiuto e benedi-zione .Addio .

Sempre vostroDoN GIULivo .

ANNO SANTOOspitalità nei nostri Istituti .

Le Figlie di Maria Ausiliatrice, in Roma,dispongono di alloggi nelle Case di :

VIA MARGHERA, 65 . Dalla stazione Termini,alla vicina via Marsala; di qui la seconda viaa sinistra . - Posti disponibili : n . 5o duranteil periodo delle vacanze .

VIA DALMAZIA, 12 . Dalla stazione, tram cir-colare sinistra, C . S., fino a Piazza Fiume ;di qui con l'autobus n . 106 fino alla primafermata presso il Corso Trieste . --- Postidisponibili : n. 7o durante il periodo dellevacanze .

VIA DELLA LUNGARA, 233. Tram circolare de-stra, C. D., fino a Ponte Sisto ; passare ilponte stesso, a destra della Fontana entrarein via S. Dorotea; dopo l'Arco di PortaSettimiana, la prima Casa a destra . - Postidisponibili: n . 14 dal 1° aprile a tutto l'AnnoSanto .

VIA APPIA NUOVA, 179 . Tram delle Cave daVia Regina Giovanna di Bulgaria di frontealla stazione, fino alla fermata dopo PiazzaRe di Roma, sulla stessa Via Appia . - Postidisponibili: n. 7 dal1°aprile;40nelle vacanze.

VIA GINoRI, 10. Tram circolare destra, C . D .,fino a Piazza Montanara ; di qui tram n . 26 .- Posti disponibili : n. 4o dal 1° aprile atutto l'Anno Santo .Condizioni modicissime ovunque ; trattamento

di famiglia.

Gli Istituti Salesiani non hanno posti dispo-nibili durante l'anno scolastico ; ma per le pros-sime vacanze allestiranno alloggi convenientianche per comitive numerose .

Per ogni informazione rivolgersi alle singoleDirettrici ed ai singoli Direttori .

Ho pensato più volte che se ogni nostro Coo-peratore, ogni nostra Cooperatrice riuscisse, collasua propaganda tra persone agiate e caritatevolie coll'obolo suo personale, a farci avere da cinquea dieci lire ogni mese, potremmo continuare asvolgere meno trepidanti le opere intraprese .

Il RETTOR MAGGIOREnella sua circolare ai Cooperatori .

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Culto e grazie di Maria Ausiliatrice24 Maggio : Tutti a Maria Ausiliatrice!

Pontificherà S . Em . Rev .ma il Card . Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino,il quale porterà pure alla solenne Processione lo splendore della sacra Porpora .

Cenni sull'Associazione dei divotidi Maria Ausiliatrice

Quest'Associazione, ch'è un mezzo opportu-nissimo per propagare sempre più la divozione aMaria sotto questo glorioso titolo, venne fondatadal Beato D . Bosco, ed eretta canonicamentenel Santuario-Basilica di Maria Ausiliatrice inTorino (Via Cottolengo, 32) con Decreto del18 aprile 1869 . In seguito i Sommi PonteficiPio IX, Leone XIII e Pio X la arricchironod'innumerevoli favori e grazie spirituali, e laelevarono al grado di Arciconfraternita, confacoltà di aggregare alla medesima altre Asso-ciazioni dello stesso nome e scopo, comunicandoa queste le grazie e i favori predetti .

Essa ha lo scopo di promuovere le glorie dellaDivina Madre del Salvatore, per meritarsi lasua protezione in vita e specialmente in puntodi morte. Mezzi speciali per ottenere tale scoposono : dilatare la divozione a Maria e la venera-zione a Gesù Sacramentato ; e ciò principalmentecol promuovere il decoro e la divozione nellenovene, feste, ecc . ; col diffondere buoni libri,immagini, medaglie ; colla frequenza alla SantaMessa e alla Comunione ; col cercar d'impedireogni bestemmia e cattivo discorso . . .

I soci recitano ogni giorno, dopo le orazionidel mattino e della sera, le due giaculatorie :Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santis-simo e Divinissimo Sacramento, e Maria Auxi-lium Christianorum, ora pro nobis . Essi nonsono tenuti ad alcuna annualità pecuniaria .

Gli associati godono numerosi vantaggi spi-rituali, fra-cui : Indulgenza plenaria nel giornodell'Ascrizione, nelle feste di Natale, Circonci-

sione, Epifania, Ascensione, Pentecoste, CorpusDomini, Immacolata Concezione, Natività,Presentazione, Annunciazione, Visitazione, Pu-rificazione, Assunzione della B . V., solennitàdi Maria SS. Ausiliatrice ; il 24 d'ogni mese; inpunto di morte ; e numerose indulgenze parzialie stazionali, suffragi, ecc .

Benedice un'operazione . - Nel mese di agostou. s . ben due volte ho dovuto sottopormi all'esamedei raggi per un tumore allo stomaco.E i bravi professori dell'ospedale Mauriziano

decisero di tentare l'operazione . Devota di MariaAusiliatrice, iniziai la novena consigliata dal BeatoD. Bosco per ottenerne esito felice . Il 15 settembrefui operata felicemente e in breve riacquistai laprimiera salute. Riconoscente a Maria Ausiliatriceed al suo fedel servo, Beato D . Bosco, invio un'of-ferta per le missioni salesiane invocando la lorocontinua protezione e assistenza su di me e sui mieicari .

Torino, 1-3-1933 .

VISCA EUGENIA .

Mi assiste in due difficili operazioni . - Da cinquelunghi mesi soffrivo di febbri intestinali . Disperatadai medici fui condotta all'ospedale di Chiavari,per essere sottoposta a due operazioni, e vi rimasidue mesi. Nei miei più forti dolori invocai con tuttoil cuore e colla certezza di essere esaudita MariaAusiliatrice e il Beato D . Bosco . Fiduciosa iniziaiuna novena e al termine di essa riacquistai le forzee, perfettamente guarita, ritornai alla mia famiglia .

S. Maria del Taro, 2- 2 -1933 .EMMANUELI CATERINA.

Una grazia straordinaria . - Mia moglie, coope-ratrice salesiana, ebbe a soffrire lunghe e penosemalattie e a sostenere gravi operazioni chirurgiche,l'ultima delle quali allo stomaco per ulcere gastrica,che l'aveva ridotta in fin di vita . Ne uscì semprefelicemente grazie all'assistenza visibile del BeatoD . Bosco .

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Il 22febbraio u. s. fu colta da atroci e improvvisidolori allo stomaco e all'addome . La nostra trepi-dazione fu grande : si ricorse al medico e nello stessotempo si fece celebrare una S. Messa in onore diMaria Ausiliatrice, interponendo, quale intercessore,il Beato Don Bosco .Oh bontà di Maria! Appena celebrata la Messa

l'inferma si sentì subito sollevata dai suoi atrocidolori, che in breve scomparvero, e riprese le suefaccende di casa .È una grazia straordinaria questa, che preghiamosia pubblicata in segno di riconoscenza e di ringra-ziamento alla Madonna del Beato Don Bosco .

Gorizia, 2- 3 - 1933 .CASONATO Dott. VITTORIO eCASONATO CAMPOPIERO EMMA.

Guarisce da peritonite e tifo . - Quattro mesi fami ammalai di peritonite e tifo e il medico curantemi dava poche speranze di guarigione .

Ricorsi allora con fede vivissima alla VergineAusiliatrice : iniziai una novena e al mio capezzaleposi la reliquia « ex indumentis » del Beato D . Bosco.La Madonna si degnò ascoltare ed esaudire lemie preghiere e mi concesse la sospirata graziadella guarigione perfetta e duratura .

ZUPPAR ELISABETTA .

Esprimono pure la loro riconoscenza a MariaAusiliatrice i seguenti:

Sotgiu Maddalena (Santa Teresa Gallura) ricono-scentissima ringrazia Maria Ausiliatrice per l'otte-nuta guarigione della mamma .

Ferraro GiovannieGiovannina(Torino) esprimonola loro riconoscenza all'Aiuto dei Cristiani che, perintercessione del Beato D . Bosco, guarì il loro figliocolpito da polmonite .

Zucconi Venosta Elisa (Bologna) avendo un ni-potino gravemente infermo ne affidò la guarigionealla Madonna del Beato D . Bosco e fu prontamenteesaudita .

Osella Lorenzo (Caramagna) sofferente da piùmesi per forti dolori allo stomaco, e non ricevendoalcun benefizio dai rimedi usati, ricorse con fiduciaalla Vergine Ausiliatrice, e potè, dopo una dolorosaoperazione, riacquistare salute perfetta .Ferrero Maria Angela (Torino) angosciata per

aver un figlio colpito da bronco-polmonite, fiduciosanella materna bontà di Maria Ausiliatrice, le affidòla guarigione del caro infermo che in breve temposi ristabilì in salute .Z. C. R . (Torino) sofferente per grave affezione

di fegato ricorse a Maria Ausiliatrice, colla novenaconsigliata dal Beato D. Bosco, e ottenne d'essereliberata dall'infermità che le era stata causa ditanti dolori .N. N. (Brusnengo) dovendo sottoporsi a difficile

operazione affidò l'esito della medesima alla Ma-donna del Beato D. Bosco e fu esaudita . Attendealtra grazia .Piovano A . Ermelinda (Torino) afflitta da miste-

rioso e grave malore si rivolse con fiducia all'Aiutodei Cristiani con una fervorosa novena . Al terzogiorno notò un leggero miglioramento ed al nonopotè lasciare il letto sebbene non del tutto guarita .Attende il compimento della grazia . Riconoscente

offre un mese del suo salario e attende grazie spe-ciali .

Vanara Camilla e Rina riconoscenti a MariaAusiliatrice per segualatissima grazia ricevuta por-gono tenue offerta per le missioni .E B . (Miane) sofferente per grave irritazione

laringo-tracheale e poi di bronco-alveolite dovettelasciare per venti mesi il suo ufficio . Con filiale fiduciasi rivolse a Maria Ausiliatrice ed al suo fedel Servo,Beato D. Bosco . Un bel mattino, dopo un giornoed una notte di più atroci sofferenze, si sentì im-provvisamente meglio, e in seguito potè riprenderele sue ordinarie occupazioni . Commossa e ricono-scente porge offerta per le missioni .

Spinoglio Matilde (Serralunga di Crea) col cuorericolmo di gioia e di riconoscenza ringrazia MariaAusiliatrice e il Beato D . Bosco per la guarigioneconcessa a persone care da lungo tempo gravementeinferme .Bonazzi Luigina (Tirano) ringrazia Maria Ausi-

liatrice che ottenne un impiego ad una personacara .

Ceratti Luigi e Consorte (Cressa) avendo una bam-bina di tre anni, colpita da polmonite acuta, neaffidarono la guarigione a Maria Ausiliatrice ; e,dopo una novena di fervorose preghiere, la piccolainferma fu salva.

Mangiola Dottor Marco, ex-allievo (Marina diGioiosa Ionica) temendo di perdere l'ottima suasposa, spedita da colleghi e da valenti professori,pose ogni sua speranza nella potente intercessionedi Maria Ausiliatrice e del Beato D . Bosco, ed ora,finalmente, è ritornata la pace nella sua casa e trepiccoli bimbi rivedono la loro mammina risortaa vita novella .La famiglia Brambilla ringrazia Maria Ausilia-

trice ed il Beato D . Bosco per varie grazie ricevute .Ceresa Santina porge tenue offerta alla Madonna

del Beato Don Bosco che le guarì la mamma .Ghilotti Maria esprime vivissima riconoscenza a

Maria Ausiliatrice per l'ottenuta guarigione .

NOVENA

consigliata dal Beato Don Bosco per otteneregrazie e favori da Maria SS . Ausiliatrice .

1 . Recitare per nove giorni : Tre PaterAve, Gloria al SS. Sacramento con la giacu-latoria : Sia lodato e ringraziato ogni momentoil Santissimo e Divinissimo Sacramento ; treSalve Regina a Maria SS. Ausiliatrice conla giaculatoria : Maria Auxilium Christia-norum, ora pro nobis .

2 . Accostarsi ai Ss . Sacramenti .3. Fare un'offerta secondo le proprie forze

per le Opere Salesiane .4. Aver molta fede in Gesù Sacramentato

e in Maria SS . Ausiliatrice .

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DALLE NOSTRE MISSIONISiam .

Splendide giornatedi entusiasmo e di bene .

Amatissimo Padre,Abbiamo avuto fra noi il Delegato del Santo

Padre, S. Ecc. Rev.ma Mons. ColombanoDreyer, Francescano . Egli del Padre comuneci ha portato la benedizione, il saluto, la paroladi conforto, i desideri ; e lo ha fatto con tantocuore, con tanta bontà e delicatezza, da averne,ancor oggi, anzi ora specialmente, l'animo pienodi incancellabili emozioni, di profonda ricono-scenza .

UNA CRISTIANITÀ CHE VIVE . - ABang-Nok-Khuek, dove era già conosciuto, si èvisto circondato dalla massa dei cristiani, conaffetto tutto particolare, ma soprattutto da unfoltissimo gruppo di giovani . Furono essi cheandarono a riceverlo sulle barchette tra gridagioconde e spari di petardi; essi che suonaronol'Inno Pontificio in unione colla banda dei nostricari Chierici allievi Missionari ; essi che servi-rono all'altare, schiera bianco-vestita del piccoloClero, mentre quei della Comunione solennegiuravano, davanti a Lui rivestito degli abitipontificali, fedeltà a Cristo Re . Questi ultimipenso abbiano lasciato particolari impressioninel cuore paterno di Sua Eccellenza .

Non erano ancor le quattro del mattino del-l'ottava dell'Immacolata, che già accostavanole loro barche all'imbarcadero, cinguettandocome stuolo di passeri, parlando delle cose piùvarie, ma specie della bella giornata che li atten-deva, e ripetendo, di tanto in tanto, ad altavoce, la formula del giuramento che avrebberorecitato nel pomeriggio .

Qualcuno di noi si alzò . « Zitti, zitti, biri-

chini! . . . . ma vi pare? . . . così presto! . . . » . Fecerotosto silenzio, poi, vinto il primo momento diconfusione, «Ritorna a riposare, Padre, staremobuoni! » : E così fu davvero per un po' di tempo .Ma sì . . . ogni tanto arrivava qualcun'altro esia perché questi non sapeva della promessafatta e sia che gli altri l'avessero dimenticata,riprendeva il lieto gorgheggio . Fu giocoforzalasciarli continuare, finchè al suono dell'Ave,quando quasi tutti noi avevamo già accese lenostre lucerne, il cicaleccio cessò per incantoe si cambiò in devota preghiera, che parveprendere dall'entusiasmo di quel momentol'espressione del più giocondo saluto alla Stelladel Mattino .

« Benedetti figliuoli, - mormorò qualcuno,- come si fa a non voler loro bene! » .

In quell'istante Sua Eccellenza aprì la portadella sua camera . « Ah, les bons enfants, qu'ilsétaient gais, qu'ils étaient contents! . . . », e spin-geva giù lo sguardo verso l'approdo per vederese erano ancora là, poichè la sua umile stanza,per essere la più vicina al fiume, doveva averricevuto in pieno l'eco di quel chiasso giovanile .Gli demmo il buon giorno . Gli baciammo

con affetto l'anello . Avevamo capito troppobene l'atto delicato del buon Padre .

Ci sono dei momenti in cui i giovani traboc-cano, e in quegli istanti agiscono come se fosserosoli al mondo . Allora la bontà indulgente dichi non si meraviglia, e capisce quell'atto chepotrebbe sembrare così egoistico, è tanto cara!

Il Rappresentante del Papa si è congratulatocon Bang-Nok-Khuek, perchè ha constatato chec'era della vita . «Una Cristianità che vive -ha detto, - vive nell'opera e vive nella giovi-nezza! » . E godette di vedersela attorno cosìnumerosa, così piena d'entusiasmo . Con parti-colare benevolenza benedisse in quel pomerig-gio, 15 dicembre, il gagliardetto dei giovanidel Circolo S. Francesco Saverio, quasi tuttiallievi-maestri e catechisti, i futuri apostoli di

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Azione Cattolica nella nostra Missione Salesianadel Siam, dove c'è da compiere tutto un immensolavoro di costruzione materiale e spirituale .

A BANG-PONG . - Bang-Pong è una popolosacittadina adagiata sulle sponde del Meklong,sulla linea Bangkck-Singapore, ed al termined'una strada che la legherà colla BirmaniaOrientale. Tutti sono d'accordo nel dire che èun luogo di avvenire .

Quando il 17, il rapido, verso le 5 pomeridiane,arrivò alla stazione, v'era là una folla quale forsenon s'era mai vista . Gente che si accalcava,bande che suonavano, squilli di gioia, piccolie grandi che accorrevano a baciare l'anello alRappresentante del Papa benedicente ; cristianie pagani mischiati assieme, pieno l'animo disanta letizia i primi, sorpresi, ma rispettosi isecondi ; confusione delle lingue specie tra ifolti gruppi di Cinesi presenti, numerosi e vi-vaci al solito . Uno spettacolo curioso ed inte-ressante!

Sua Eccellenza diede a quella cristianità chediremmo nascente, uno speciale attestato d'af-fetto: egli annunziò subito che non sarebbepartito che il lunedì, 19, dopo aver vissuto,ma sul serio, tutta la loro vita, chiassosa e mo-vimentata fuori delle sacre funzioni, ma piae raccolta nei momenti più solenni, nello spet-tacolo commovente della Messa celebrata all'a-perto, nella Comunione assai numerosa .

LA BENEDIZIONE DELLA SCUOLA . -Attesa da tutti era la benedizione e l'inaugura-zione ufficiale della nuova Scuola ed Oratorioquotidiano, che sacrifici non pochi e carità dianime buone ci avevano aiutato ad innalzaree a convenientemente arredare . Ciò spiega ilraduno così numeroso e vario di quella matti-nata memoranda, splendida di luce giocondae di clamorosa letizia festiva. Non è mancatoil concorso cordiale delle Autorità e degli amici .Sua Eccellenza il Delegato ricordò l'opera dellaChiesa, Madre di verità e di sapere, attraversoi secoli, sempre, dovunque, nei suoi grandiuomini e nelle sue opere e richiamò la figuradel Papa delle Missioni, che della scienza èaltissimo Mecenate. Anche la nuova opera deiSalesiani ne era una prova e s'augurava cheassurgesse ai più alti fastigi . La sua parolacalda e paterna, tradotta dal nostro Don Ca-setta, piacque tanto .

Poco prima un Salesiano, il chierico siameseGiovanni Gabriele Praxum aveva così espressoil nostro pensiero : « Grande conforto è per noiin questo momento il poter inaugurare il nuovoedificio scolastico di Bang-Pong, alla presenza diS. Eccellenza Mons . Colombano Dreyer, De-legato Apostolico, e delle Autorità del nobilee grande Siam. Il Rappresentante del Paparicorda a noi il còmpito del Missionario Catto-lico, che è quello di far del bene ; la presenzadelle Autorità, che questo bene noi vogliamo

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farlo nel massimo rispetto alle leggi ed ai Go-vernanti, educando i giovani nella virtù, nellascienza, nell'amore al proprio paese » .

Poi, dette le preghiere di rito, s'era alzatala mano benedicente dell'Arcivescovo, e tagliatoil nastro, le porte avevano aperto i loro bat-tenti, mentre scrosciavano gli applausi e glievviva e si diffondevano nell'aria, lontano,lontano, argentini squilli di cornetta . Fiduciosavisione di bene presente e futura : si era portatiistintivamente a pensare il Beato Don Boscopresente, stendere le braccia alla cara gioventùnostra come quando era quaggiù; perchè anchequesta giovinezza non doveva essere stataestranea alle sue celesti visioni .

PER IL SOVRANO. - Il programma diquel mattino si chiuse con un atto memorando .Alle 11,45 S. M. Prajadipok passava a Bang-Pong, diretto alla villa reale di Huahin . Tuttaquella giovinezza nostra con a capo i loro ma-estri e missionari si trovò schierata alla stazioneper rendere omaggio al Re . Il treno allentò lacorsa fin quasi a dar l'impressione di esserfermo ; le bande dei giovani e dei Chierici allieviMissionari suonarono il «Kavora », l'inno na-zionale del Siam ; tutti gli altri sull'attenti . Cifu chi fece osservare, e non era cristiano, cheforse in nessun'altra parte, durante il tragitto,il Sovrano avrebbe avuto un omaggio più bello,più vibrante, più significativo.

LA BENEDIZIONE APOSTOLICA . --A pomeriggio inoltrato, S . Eccellenza impartivala benedizione apostolica inviata con tantocuore paterno dal Santo Padre ai suoi figli delSiam, Missionari e cristiani . Poi, per desideriodi quella turba irrequieta, salì sul poggiuolo .Volevano essi e volevamo noi che echeggiasseancora un grido di evviva che dicesse tutta lapiena del nostro affetto e della nostra ricono-scenza . E risuonò : « Per il Papa, per il Siam,Xajo!» .

In uno dei gruppi ginnastici del mattino,fatti con tanta corretta eleganza e così bene,un Siamesino, levato in aria, su robuste spalle,aveva stretto forte forte fino a toccarsi le ban-diere del Papa e del Siate . Ora erano anime ecuori che dicevano la loro fede cattolica ed illoro amore alla Patria. Il gruppo simbolicodiveniva realtà viva, palpitante, commovente .

IL RITORNO. -- Il lunedì, ascoltata laS. Messa, fu il giorno del ritorno alle singoleresidenze. Il nostro Don Pinaffo, Direttoredella nuova Scuola, ed i Confratelli potevanoben ringraziare Iddio di aver così generosamentebenedette le loro fatiche ed i loro sacrifici neilunghi e laboriosi giorni dei preparativi . Tuttiavevano lavorato, giovani, maestri, cristiani,con mirabile slancio, e questi ultimi, benchèpiccolo gregge, avevano pure generosamenteconcorso a rendere possibili e liete le modeste

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agapi quotidiane, e gradevole e decoroso ilsoggiorno. Segnalo un episodio gentile . Nono-stante che avessero messo a disposizione tuttii locali per collocarvi centinaia e centinaia digiovani venuti da tutti i centri missionaria, cifu un momento in cui un gruppo di piccolisembrava dovesse rimanere senza tetto . Nonsarebbe stato difficile provvedere, ma un nota-bile, che aveva dato una casa nuova ed un capa-

cissimo granaio, ci prevenne . Fece sgombrarela sua stanza particolare e fece posto a tuttiquei cari amici, i quali dissero poi, contenticome pasque, che avevano dormito sogni doratisotto gli sguardi dell'Angelo Custode e di unassistente tanto buono . L'assistente era statoil simpatico vecchio settantenne . Forse fuanche per questo che piccoli e grandi volleroripetergli un commosso grazie, mentre la bandamandava gli ultimi squilli prima di avviarsipel ritorno . Splendide giornate di entusiasmoe di bene davvero, e sarebbero bastate a ren-derle tali le prove così numerose e cordiali dibontà e di carità avute in quei giorni indimenti-cabili. Sono tanto belle e profumate di fre-schezza queste virtù, quando sbocciano incuori che si aprirono da poco al bacio soavedel Cristianesimo .

PRESENTE E FUTURO . - Mentre scrivo,il Ministero della Pubblica Istruzione ci fa sa-pere che la Scuola di Bang-Pong è stata ricono-sciuta come scuola popolare libera con autoriz-zazione di sviluppare un programma massimofino ai corsi universitari .

Ci siamo messi all'opera con fiducia ed amorema non è che un piccolo, umile passo . Losguardo si spinge ansioso lungo la penisola,da Rajaburi all'estremo limite Sud dove nonvi è ancora nessuna residenza missionaria : unpunto cieco, come fu ben detto, per riguardo

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alla evangelizzazione. A quando l'ora del Si-gnore? Noi speriamo che la carità cristiana (lastoria delle Missioni ha delle pagine così elo-quenti in questo senso) ci aiuti in questo XIXCentenario della Redenzione del mondo, apiantare le tende in tutti i centri più impor-tanti dove i suoi frutti non sono ancora giunti .

Faccia Iddio che s'adempiano i nostri voti .Baciandole la mano a nome di tutti i suoi

figli del Siam,

aff.moD. GAETANO PASOTTI

Miss. salesiano .

Più avanti a nord e a sud .Tokyo e Miyakonojo.

Amatissimo Padre,Come vede le scrivo da Tokyo, dalla seconda

città del mondo per popolazione, dalla Capitaledell'Impero, per annunciarle ufficialmente l'en-trata dei Salesiani nel più grande centro del-l'Impero. Entrata calma e tranquilla, senzasquilli di tromba o rulli di tamburi, entratapacifica di tre suoi figliuoli D. Piacenza, Ch . Fi-lippa, Coad . Ragogna, che già sono al lavoro,sul terreno affidato loro dal nostro gran bene-fattore Mons. Chambon delle Missioni Estere diParigi, Arcivescovo di Tokyo .

IL NUOVO CAMPO DI LAVORO . - Ilcampo di lavoro è esteso, poichè comprende duecompartimenti della Capitale (Arakawa ku,Adachi ku), con un complessivo di 300.000abitanti, di cui una trentina appena cristiani .Zona poverissima, notoriamente conosciuta

come la più misera di tutta la città, la piùbisognosa in tutti i sensi . Il campo di la-voro è formato da una moltitudine di ra-gazzi . Nei pressi della Missione vi sono variescuole rigurgitanti di allievi, che, finito il corsoelementare inferiore, non trovando altre scuole

nè lavoro, bighellonano a migliaia per le vie .Sono chiare le conseguenze . Come vede, amatoPadre, è proprio un campo di lavoro adattoper i Salesiani, che vi ci si trovano, mi lascidir così, come in casa loro. Pur non essendosifatta réclame, nè potendo per ora svolgersiancora un programma coordinato di azione, ilcortile nel pomeriggio è sempre pieno di gio-vani, e si comincia a sentire già la ristrettezzadel locale. Il nostro D. Bosco andava per le viedi Torino a cercare i ragazzi per il suo oratorio ;a Tokyo si sono invertite le parti, e sono i ra-

gazzi che hanno cercato e trovato i Salesiani,e non par loro vero di aver a disposizione unbel cortile ove scorazzare, e non par vero a noidi aver potuto realizzare con tanta facilitàl'inizio di quello che noi chiamiamo oratorio .

Il resto verrà poco a poco e chissà che entrol'anno non possa annunziarle qualche bella edimportante notizia, che consolerà certo il suocuore e quello dei nostri cari Cooperatori eCooperatrici. Lei comprende che a Tokyo spe-cialmente bisogna farsi onore ; quindi ormailei ed i nostri benefattori sono impegnati a nonfarmi fare brutta figura . Mi aiutino in modospeciale . Tokyo a cui s'appunta il pensiero e ilcuore dei Giapponesi, perchè in essa risiede illoro gran tesoro ; Tokyo, sede di quanto nelcampo intellettuale ha di migliore il Giappone ;Tokyo, centro, emporio di ogni genere, che dàvalore a quanto parte di là ; Tokyo la grande,che come tutte le metropoli accoppia le mas-sime grandezze e le massime miserie (e i figlidi D. Bosco guazzano tra queste ultime), loesige . Le autorità civili della circoscrizione cihanno accolto colla massima deferenza e giàformulano le più liete speranze sull'opera nostra .Si sono messe a nostra disposizione per facili-tarci il compito, e spero presto che non solol'oratorio quotidiano, ma il dopo-scuola e lascuola serale e qualche altra istituzione ci darà

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modo di metterci in efficace contatto colla por-zione eletta del cuore di Dio . La casa è in magni-fica posizione . Prospiciente col fronte su unastrada frequentatissima, circondata da caseoperaie; a pochi passi dal Municipio (dellazona), dalla polizia e ufficio postale, dai pom-pieri (di somma importanza in una città oveogni giorno si può dire che non manchino in-cendi) . Il buon Dio ci scampi dall'altro flagello,il terremoto, contro cui non valgono difese .Formano il caseggiato un vasto salone, cheinizialmente serviva per tutto, e due casette didue piani: una per dimora dei Missionari e piccolacappella provvisoria, e l'altra per scuole spe-ciali. Costruzioni modeste in legno, in attesa

che lo sviluppo dell'opera esiga altro di meglio .Le autorità religiose poi, gli istituti religiosimaschili e femminili, non potevano più fra-ternamente dimostrare la loro stima ed illoro affetto ai poveri figli di Don Bosco . Ilz9 gennaio festa di San Francesco di Salesnostro Patrono, data scelta per l'inaugurazione,vollero di persona manifestare la loro gioiacoll'intervenire alla funzione . S. E. Mons. Arciv .Chambon compì la cerimonia, e con delicatopensiero, che mise il colmo alla gioia nel cuorenostro, volle che il 31 gennaio, giorno nataliziodel nostro B . Padre, i suoi sacerdoti missionarifinissero il ritiro mensile nella nuova residenzadei Salesiani . Nella zona a noi affidata a un2o minuti di distanza, i buoni Padri Gesuitihanno pure il Settlement dell'Università Cat-tolica, ove giornalmente essi pure in ambientepoverissimo lavorano cogli stessi nostri intentiper la gioventù povera dei dintorni . Connubiosanto di carità che lega sullo stesso terreno dilavoro, i figli di S . Ignazio coi figli di Don Bosco .

Oh, quanto ne siamo contenti e quanto nebenediciamo il Signore! Coincidenza provviden-ziale di avvenimenti poi volle che la nuovacasa fosse dedicata a S. Giovanni Evangelista!Accettai con gioia la proposta, perchè ricorderàl'onomastico del Padre nostro, e al povero scri-vente in modo speciale ricorderà la carità deinostri benefattori ed amici del caro IstitutoS. Giovanni in Torino, e la bella sua chiesa el'indimenticabile oratorio San Luigi .

Dica loro, amato Padre, che il povero DonCimatti non potrà mai dimenticare il benericevuto ; si degnino ricordare quest'opera,elle anche per l'identità del nome deve certoloro tornare gradita .

UNA NUOVA CASA IN MISSIONE . -Ma un'altra notizia pure rallegrerà il suo cuorenel sapere che nello stesso giorno 29 gennaio,in forma più povera, più modesta, in casa d'af-fitto, si inaugurò al sud della missione unanuova residenza, a Miyakonojo. La volemmointitolata al nostro caro Patrono S . Francescodi Sales . Oh, che Egli apostolo di carità, modellodi missionario, ci aiuti ad avvincere nella caritàa Gesù tutte queste anime, che ancor non loconoscono .

Miyakonojo è la seconda per importanza dellecittà della provincia di Miyazaki . Conta 35 milaabitanti, centro commerciale importante e nododi comunicazione per tutta la parte sud dellaMissione. Domina la bella pianura coltivataassai, il Kirshima, vulcano, che collegato a nordcoll'Aso e più a sud col Sakurajima, è fontedelle non infrequenti scosse che turbano questeterre. Storicamente poi la sottoprefettura diMiyakonojo si collega cogli avvenimenti, chediedero inizio all'impero giapponese, alle lottedel periodo feudale e della restaurazione . Lanuova residenza dal punto di vista missionariodà modo di curare tutta la parte sud dellaMissione ove già si trovano qua e là sparsi uncentinaio di cristiani . Le buone disposizionicon cui le autorità accolsero il nostro D . Tanguy,cui è affidata la zona, ed il fervore con cui ipochi cristiani della città si misero ad aiutareil missionario, dànno bene a sperare per l'avve-nire di questa zona importantissima .

DOVETE RADDOPPIARVI. - Lei sa,amato Padre, che vorremmo inondare questeterre a noi affidate di missionari, per dilatareil più possibile il regno di Gesù . Ci venga inaiuto. La messe biondeggia lentamente, ma,grazie a Dio, biondeggia . Ci venga dunque inaiuto. Oltre questa, bisogna aprire altre resi-denze; molte altre residenze. Bisogna che molti-plichiamo le vocazioni indigene . Ci venga inaiuto. L'ultima volta elle ebbi la fortuna d'in-ginocchiarmi ai piedi del S . Padre, mentreS. S. faceva il giro nella sala del Trono, dando

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a baciare la mano agli ammessi all'udienza,si degnava rivolgermi rapide domande sullanostra Missione, e sul numero dei Salesianiin Giappone. Ed alla risposta mi diceva: « Bi-sogna che vi raddoppiate, bisogna che vi rad-doppiate » . Amato Padre, mi dia modo di ubbi-dire a S. S. Solo chi conosce il Giappone ed ilcarattere giapponese può valutare l'importanzache viene ad assumere la fondazione di Tokyoed il riflesso di bene che ne verrà alla Missione,ed all'espandersi dell'opera salesiana nel grandeImpero . Chi è e chi va alla Capitale, chi viene

dalla Capitale, quanto da essa procede, ha perquesto popolo un valore tutto speciale . Ci aiuticolla preghiera, col consiglio, coi mezzi a valo-rizzare sempre più la nuova provvidenzialesituazione, e ci benedica tutti; ci raccomandiai fratelli, agli allievi, ai cooperatori e coopera-trici nostre, e specialmente non dimentichi ilsuo povero figlio

D . VINcENzo CIMATTI,Missionario Salesiano .

Tokyo, 29 gennaio 1933 .

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Per intercessione del Beato Don Bosco Un caso tragico . - Avevo lasciato il mio nipo-tino Franco coi fratellini a riposare in una stanzaal secondo piano, ed ero scesa raccomandando amio marito, che lavorava in giardino, di badarese mai sentisse alcun rumore. Quale non fu il suospavento quando all'improvviso sentì spalancarsile persiane della finestra della stanza ove dormivanoi piccini e si vide il piccolo Franco aggrappato allemaniglie quasi sospeso nel vuoto! Gli gridò chestesse fermo; corse in camera e riuscì ad afferrareil ragazzo ; ma ci volle assai per staccargli le maninedalle persiane : il terrore ve le aveva come paraliz-zate. Quand'io sopraggiunsi, l'aveva appena messoin salvo ; ed ecco il bimbo, il quale non aveva ancorapotuto dire una parola, preso da un tremito con-vulso, casca a terra e sviene . Abbiamo attribuitoil fatto alla paura e, rinvenuto, speravamo che tuttofosse passato. Ma non fu così . Il ragazzo si fecestraordinariamente taciturno e periodicamente co-minciò ad essere assalito da un male violento chelo sconvolgeva fino a fargli buttar bava dalla bocca,irrigidirgli le mascelle e lasciarlo come morto. Sipuò immaginare lo strazio nostro e soprattuttoquello della sua mamma. Vane le cure dei medicie specialisti, io, che in quell'anno 1929 avevo assi-stito a Torino alla traslazione della salma del BeatoDon Bosco, tornai con una gran fiducia e incominciaicolla mamma sua e coi familiari una novena alBeato. Ne collocammo l'immagine sul lettino edattendemmo . Non si tardò a notare qualche miglio-ramento; ma il 20 maggio 1930 fu sorpreso da unattacco violentissimo . Mia nuora angosciata nonebbe che un grido : « Don Bosco, per carità! . . . » .Bontà di Don Bosco! il bimbo si riebbe e si assopìplacidamente . Fu l'ultima crisi . Da allora non hapiù avuto nulla e gode perfetta salute. Mattino esera bacia con trasporto l'immagine del Beato!Limone sul Garda, 20 - 3 - 1933 .

SEGOLA ROSA IN PIANTONI .

Visibile intervento del Beato Don Bosco . - Inseguito a lieve indisposizione, mio fratello fu col-pito da un potente accesso malarico . Dopo alcunigiorni di febbre, così alta da creare in casa un veroaccorato allarme, il medico trovò una congestionea tutto il polmone destro . Lo schianto fu generale,giacché la debolezza dell'ammalato, da un canto,e la complicazione dell'attacco malarico e dellacongestione polmonare, dall'altro, ci fecero temereprossima la fine dell'unico fratello .

Al mio ritorno dalla Parrocchia, alle 12,30, mi

fu riferita la constatazione del medico . . . Un nodom i serrò la gola. . . Mi feci forza, presi una reliquiadel Beato, l'esposi sul tavolo, accesi una lampadae dissi fra me : « Mio caro Don Bosco, stasera, tor-nando dalla Parrocchia, voglio trovare le cose cam-biate . Pensateci Voi ; son vostro figlio, non mi la-sciate deluso! » .

Rientrando la sera, alle 19, mi si annunziava,con commozione di tutti, che, nell'ultima visita,il medico aveva notata la completa scomparsa delfenomeno polmonare, mentre la febbre accennavaa scemare . L'indomani a mezzogiorno mio fratelloera del tutto sfebbrato ed ora gode perfetta salute .Il medico, dott. Vincenzo Cacciato, conferma

pienamente per iscritto .Grazie, mio caro Don Bosco, grazie! Continuate

la Vostra paterna protezione sulla mia famiglia,tenete stretto al Vostro cuore questo Vostro devo-tissimo figlio, e non mi stancherò mai di propagarela Vostra devozione e le Vostre glorie!

Cammarata, 10 novembre 1932 .Sac . SALVATORE CONSIGLIO,

Ex-allievo Salesiano.

Ci ha guarita la mamma . -- Sin dal gennaio delloscorso anno la mia mamma era assai sofferenteperchè affetta da calcoli al fegato . Nonostante tuttele cure il suo stato andava sempre peggiorando .

Nel giugno fu sorpresa da colica fortissima mentreeravamo in villeggiatura. Il dottore curante lagiudicò gravissima e ne ordinò l'immediato trasportoin una clinica privata per sottoporla ad operazione ilcui esito era, per altro, assai incerto data anchel'età dell'inferma, 67 anni . Allora mi ricordai delBeato Don Bosco e delle tante grazie che egli con-cede a chi l'invoca . . . e affidai a Lui la mia poveramamma che già aveva ricevuta l'Estrema Unzione .L'operazione riuscì a meraviglia . Il nostro Beatoha guidata la mano dei dottori operanti e la miamamma ora è come risorta a vita novella e con meringrazia e loda la bontà e la potenza del BeatoD. Bosco al quale non si ricorre mai invano .

Piacenza, 2 - 2 - 1933 .CAVALLI DOTTI GIOVANNA .

Guarito da pleurite e da otite . -- Nel febbraio del1933 mio figlio s'ammalò gravemente di pleuritee n'ebbe per parecchi mesi .

Noi tutti di famiglia facemmo ricorso al BeatoD. Bosco implorando la guarigione del caro infermo,

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e fummo esauditi. Ma nel dicembre eccolo sorpresoda influenza alla quale sopraggiunse l'otite con mi-naccia di mastoidite . Si temeva che il medico do-vesse ricorrere ad un atto operatorio . Di nuovoricorremmo al nostro Beato: incominciammo unanovella ed applicammo una reliquia alla parte am-malata . Oh, bontà e potenza di Don Bosco! Si potèevitare l'operazione e l'infermo, riacquistando salutedi giorno in giorno, in breve tempo si trovò perfet-tamente guarito . Riconoscente per le due graziericevute invio piccola offerta a beneficio delle mis-sioni .S. Vito al Tagliamento .

ELDA MASOTTI SELIPPO .

Altre anime riconoscenti al Beato D. Bosco:

Suor Teresa Chiola, F . di M . A . (Roma) per laprotezione visibile accordata in tante occasioni ai230 bambini affidati alle sue cure e per l'ottimostato di salute di essi mentre l'influenza mietenumerose vittime .Onesti Marco (Castelboglione) è riconoscente al

Beato Don Bosco che ha ridato la pace al suo cuoredi padre, risanandogli un figlio che era stato speditodai medici .

Gaudio Alfredo (Piedimonte d'Alife) avendo uncaro amico infermo ne affidò la guarigione al BeatoD. Bosco e l'amico guarì perfettamente .

Grimaldi Failla Santina (Caltagirone) trovandosiin gravi angustie per affari intricati di interessescelse per suo protettore ed avvocato il nostroBeato e tutto potè sistemarsi nel migliore dei modi .

Legnani Carlo (Casciago) per la ricuperata saluteottenuta nel secondo giorno di una novena al BeatoD. Bosco .

Formato Ernestina (Casalnuovo di Napoli) com-mossa ringrazia il Beato per averle accordata laguarigione di due figli affetti da grave morbo e neimplora la continua assistenza .

La signora G. C. V. M., da parecchio tempo sitrovava innocentemente impigliata in una gravis-sima controversia finanziaria, che, oltre a gravisacrifizi di denaro, le cagionava continui disturbiper l'adito alle vie legali ed ansiose preoccupazioni .In tali dolorosi frangenti essa si rivolse con fiduciaalla valida protezione del Beato Don Bosco, pro-mettendogli un'offerta per le sue missioni .

Incominciata una novena, quando si prospettavauna più grave complicazione della causa giudiziaria,al quarto giorno ebbe la consolazione di sentirsiannunziare dal suo legale la soluzione di tutte ledifficoltà . Riconoscentissima essa sente il dovere direndere pubblica la grazia grande ottenuta per l'in-tercessione del Beato Don Bosco ed invia l'offertapromessa .

Ferrero Maria Angela (Torino) essendo stata col-pita da tosse insistente e temendo che sorgessequalche complicazione, perchè ancora convalescenteper subita operazione, si raccomandò al Beato DonBosco con una novella e alla fine di essa si trovòin buone condizioni di salute .C. F. (Torino) ringrazia il nostro Beato che ottenne

il buon esito degli esalai del figlio e spera che lagrazia venga completata con un decoroso impiego .M. T. (Flecchia) ringrazia il Beato per la grazia

che le ha concessa e si permette ricordargli che neattende altra .

NECROLOGIOSalesiani defunti .ANDRÉ D. VITTORIO, Sac. da Noirmoutier

(Francia), † a Lione il 5 -II - 1933 . Fu ammesso alnostro noviziato di Santa Margherita dallo stessoBeato Don Bosco, di passaggio a Marsiglia nel 1883 .Richiesto da lui qualche anno dopo perchè si fossefatto religioso, rispose : - Per santificarmi! - Eb-bene - gli disse allora Don Bosco - bada a nonlasciarti sfuggire le occasioni che te ne dà il Signore!- Ebbe questo di mira in tutta la sua vita e reseoltremodo preziosa l'opera sua in varie nostre casedi Francia.BOLOGNA GIOVANNI, Coad . da Garessio

(Cuneo), † a S. Paolo (Brasile) il 21 gennaio 1933 .Partito a 3o anni per l'America attese all'agricol-tura nella Repubblica dell'Uruguay. Ma un giornolo raggiunse la voce del Signore che lo invitò allavita salesiana ; ed egli vi corrispose generosamenteconsacrando così ben 5o anni alla gloria di Dio edalla salvezza delle anime .

CASANOVAS PIRIS D. ANDREA Sac. daCiudadela (Minorca), † a Santander (Spagna) il26 - XII - 1932. Sacerdote esemplare, fu pure unottimo educatore dei giovani alla pietà ed al lavoro .

DELLA VALLE CH. GIULIO da Santo StefanoRoero (Cuneo), † a Torino-Oratorio il I-IV-1932 .

Fu colto dal Signore mentre si preparava, collostudio della S . Teologia, agli Ordini Sacri . Tuttala sua giovinezza fu un profumo di purezza ed unsorriso di bontà inalterabile sotto la continua mi-naccia del male che lo stroncò così presto .GRISONI CARLO, Coad. da Montrigiasco di

Arona, † a Borgo San Martino (Alessandria) il14- II - 1 933 .MAC PARLAND PATRIZIO, Coad. da Ca-

vanakill (Irlanda), † ivi il 9 - II - 1933 .MARUCELLI D . ATTILIO, Sac . da S . Martino

in Chianti (Siena), † a Grosseto il 1o - II - 1933 .Quando venne da noi aveva già i suoi 25 anni .Studente di filosofia partì pel Brasile ; ma ritornòpresto in Italia ove spese la sua esistenza in variecase della Congregazione, apprezzatissimo pel suozelo illuminato e la sua gran prudenza nella dire-zione delle anime.PAREJA MESA D. FEDERICO, Sac . da Ceuta

(Spagna), † a Ciudadela il 28 - I - 1933 . Sacerdotesecondo il cuore di Dio, esplicò prima in diocesi unfervido apostolato sulla cattedra del SeminarioConciliare di Ciudadela, ed in mezzo al popolo,organizzando associazioni giovanili, circoli operai,ritrovi domenicali e scuole . Profuse il suo patri-monio nell'erezione di un istituto e di una chiesaa Maria Ausiliatrice che, terminata anche col con-corso dei cittadini, consegnò ai Salesiani nel 1899 .Nè fu pago di questo ; ma volle completare il dono,entrando egli stesso nella Congregazione Salesiana,

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ove spese tutto il resto della sua vita dirigendoimportanti collegi di Spagna ed edificando tutticon la sua pietà ed il suo zelo apostolico.PEREZ PLACIDO, Coad. da Tepatillán (Messico),† a Messico il 31 - I - 1933. Bussò alle porte della

Congregazione già snaturo di età nel 1894, ma viportò tutto il fervore di un'anima giovanile, catti-vandosi l'affetto dei giovani cui, prestando i piùumili servigi, era pure largo di paterni consigli .PESTARINO D . ANDREA, Sac. da Montaldeo

(Alessandria), † a Viedma (Argentina) il 10 - II -

1933 . Fu uno dei missionari più benemeriti dellaPatagonia ove giunse nel 1884 . Passò alcuni annicome Viceparroco in San Carlos di Buenos Aires,e come direttore nella Scuola Agricola di Uribe-larrea ; mala maggior parte della sua vita la consacròalle missioni della Patagonia specialmente del RioNegro e del Chubut, ove raggiunse i tuguri più po-veri ed abbandonati, sobbarcandosi a disagi e soffe-renze d'ogni genere .REGALDO Ch. CARLO, da Chalchuapa ( Centro

America), † a Torino-Crocetta il 2 - III - 1933. Sipreparava agli ordini sacri nel nostro Istituto Teo-logico Internazionale, sognando il ritorno alla patriadiletta per prodigarsi nella salvezza delle anime .Iddio lo chiamò invece alla Patria celeste ed eglifece generosamente il sacrificio della sua giovanevita esclamando: e Muoio contento perchè sonosalesiano e perchè muoio nel paese di Don Bosco!» .SIGNORETTI D. NATALE. Sac. da Cumiana

(Torino), † a Vercelli il 24 - II - 1933 . Accolto nellaCongregazione dal Beato Don Bosco passò parecchianni nel Collegio di Este assumendone anche ladirezione nel 1903 fino al 1910. Dopo un breve di-rettorato a Frascati ed a Torino-Martinetto, fum andato a Vercelli primo Parroco della parrocchiasalesiana del Sacro Cuore e quivi egli consacrò tuttoil resto della sua vita con zelo illuminato alla curadelle anime che la Provvidenza gli aveva affidato .Alla sua morte lasciò la parrocchia in piena efficienza :oratorio maschile e femminile, asilo, scuole elemen-tari, laboratorio diurno e serale, associazioni fioren-tissime .

Cooperatori defunti .Il Signore ha chiamato ultimamente dalle cat-

tedre episcopali alle sedi celesti, tre Vescovi vene-randi, nostri affezionati Cooperatori :

S. E. REV.MA MONS. AUGUSTO CURI,Arcivescovo di Bari, ivi deceduto dopo lunghe soffe-renze, il 28 marzo u . s .

S. E. REV.MA MONS. GIUSEPPE BATI-GNANI, Vescovo di Montepulciano (Siena), dece-duto il 4 febbraio u . s .

S. E. REV.MA MONS. CARLO CASTELLI,Vescovo di Fermo (Ascoli-Piceno), deceduto l '8 feb-braio u . s .La speciale benevolenza di cui hanno onorato laFamiglia Salesiana e le Opere del Beato Don Boscone serba la cara memoria alla nostra venerazione,ed impegna la nostra gratitudine in larghi suffragi .

FERRERO ANNA ved. ACUTI. Anima apertaad ogni opera buona, ebbe anche per le Opere sale-

siane affettuose cure che prodigò in modo specialeall'Istituto Salesiano di Perosa. Provata con moltetribolazioni, seppe valersene per il bene dell'animasua, lasciando nobili esempi di cristiana virtù .MAINA GIUSEPPE . È morto in Poirino il 4

febbraio u . s . dopo una vita tutta spesa nella praticadelle virtù cristiane e nell'esercizio della carità . Fucordialmente generoso colle Opere salesiane che neserbano grata memoria. Siamogli larghi dei nostrisuffragi .

VILLA DAVIDE . Si spegneva serenamente inInverigo (Conio) il 1° febbraio 1933, a 68 anni dietà, tutti spesi nella cura della famiglia e dellachiesa parrocchiale di cui fu per tanti anni zelantefabbriciere . Cooperatore salesiano di vero stampofu ben lieto di offrire una figliola al Signore nell'I-stituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice . La suamemoria vive in benedizione .FEMMINIS ANTONIA ANTONIOLI da Druo-

gno (Novara) . Volava al Paradiso il 31 gennaio u . s .dopo una lunga vita, tutta spesa in opere buone .Madre di famiglia incomparabile, di fede profonda-mente cristiana, cercò di educare i suoi figli nel santotimor di Dio, ben felice che uno di essi si fosseconsacrato al Signore, nella Congregazione Sale-siana .Al Beato Don Bosco aveva divozione specialis-

sima e, da oltre quarant'anni, seguiva con entu-siasmo il meraviglioso sviluppo delle sue Opere,che aiutò sempre cori tutte le sue forze .

Nell'ultima malattia non cessava di invocarlo,esprimendo sovente il desiderio di andare prestoin Paradiso a tenergli compagnia ; ed il Beato laesaudì, perchè morì proprio il giorno anniversariodella morte di Don Bosco, 31 gennaio, e nello stessogiorno della settimana, martedì.

CARLO VALENTINI da Busto Arsizio . Edu-cato all'Oratorio secondo lo spirito del Beato DonBosco, portò questo stesso spirito nelle AssociazioniGiovanili di Azione Cattolica di cui fu Segretarioe Presidente, nelle Conferenze di San Vincenzo, piùtardi nel Consiglio Parrocchiale ed in ogni operabuona alla quale non rifiutava mai il suo generosoconcorso . Ebbe la consolazione di vedere un figliosacerdote e chiuse la sua esistenza lasciando pre-ziosi esempi di cristiana pietà e rassegnazione allavolontà di Dio .MONS. REDEMISTO RICCI BITTI, Prelato

Domestico di S. S., Canonico della Collegiata diLugo, è morto Parroco di S . Francesco da Paola,rimpianto da numeroso stuolo di anime alle qualiaveva prodigato i tesori della sua mente e del suocuore nell'esercizio del sacro ministero . Formatoalla scuola di quel grande amico di Don Bosco chefu Mons. Taroni, ebbe per le Opere salesiane cordialee costante cooperazione .BOSONE Prof. Dott . CESARE AUGUSTO .

Nato a Pieve del Cairo, trascorse la maggior partedella sua vita a Novara ispirandosi costantementeai principi cristiani che fecero di lui uno di queicattolici esemplari che sono vanto della Chiesa egloria della Patria . Mente elettissima, cuore gene-roso, aperto alle più nobili iniziative, fu benedettoin molte opere buone e lasciò di sè vivo rimpianto .Ebbe predilezioni speciali per la Congregazione

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Salesiana e per l'Istituto della Carità dell'AbateRosmini. Spegnendosi in San Remo volle eredeuniversale l'Istituto Salesiano per le Missioni . Ilsuo nome vivrà perennemente nel cuore dei missio-nari da lui beneficati .

ROSA TACCONI ved. SANTINI . Donna difede forte e di pietà ammirabile, alla fede ed allapietà profondamente vissuta educò la numerosafigliuolanza che fu benedetta da Dio con due voca-zioni sacerdotali . Trascorse gli ultimi anni col figlioDon Natale, Arciprete a Verghereto, prodigandosinella cura dei fanciulli, dei poveri e dei malati .Tanto di essi preoccupata che anche al suo DonSilvio, salesiano, nelle brevi visite che faceva allaparrocchia del fratello, li raccomandava con cuoredi madre . Morì santamente come visse, confortatada tutti i carismi di nostra Santa Religione, circon-data da tutti i suoi figli ed assistita amorevolmentedai due sacerdoti .MARGHERITA BATTISTINI. Sorella del-

l'indimenticabile Prof. Battistini, ne emulò le virtùesimie e la carità generosa . Beneficò largamentele Opere salesiane .

Altri Cooperatori defunti :ACCASTELLO LUIGIA, Carmagnola (Torino) .ALBERTINI SILVIO, Negrar (Verona) .ALMO VIRGINIA, Lula (Nuoro) .AsTOLFi GIUSEPPE, Carpenedolo (Brescia) .BALDUZZI FILOMENA, Andogno (Trento) .BARCELLINI CLARA, Maggiate (Novara) .BELLEGOTTI TEODORA, Villafranca Lunig. (Massa) .BERNERO INES, Biella (Vercelli) .BERTA PIETRO, Chiusavecchia (Imperia) .BERTOCCI GIUSEPPINA, Pistoia.BERTONE GIUSEPPE, Mallare (Savona) .BIARESE BARTOLOMEO, S. Bartolomeo - Pesio (Cuneo) .BONINI EMILIA ved . CRISTINI, Milano .BONUCCi TICCHIONI GINEVRA, Perugia .BORGO ANTONIA, Arsiero (Vicenza) .BORLA DOMENICA, Torino .BOTTERO GIUSEPPINA Campoligure (Genova) .BRACCINI PIA, Firenze.BREMBATTI ANGELINA, Alzano Lombardo (Bergamo) .CALECA ROSINA COSENZA, Palermo .CANDEO D. GASPARE, Este (Padova) .CARLARINO G . B ., Sestri (Genova) .CARNAZZA GILDA, Tunisi (Tunisia) .CAROTENUTO D . ANTONIO, Boscoreale (Napoli) .CHIAPPASSO LUIGIA, Torino .CHIOSSONE FRANCESCO, Varazze (Savona) .CONTINI EMILIA, Bosco Valtravaglia (Varese) .CoRIELLI ANNA, Malo (Vicenza) .CRISTIANO ADELAIDE, Cairo Montenotte (Savona) .DAGLIA MARIA, Fego (Pavia) .DE CARLI CATERINA, Lavertezzo (Svizzera) .DELEANI BIAGINA, Torino .DELEANI GIUSEPPINA, Torino .DETHOMATIS ANNA Ved . DRAGO, Caravonica .Di NATALE MARIANNA, Agira (Enna) .DUANA LUIGI, Chivasso (Torino) .ENNACORA MARIA, Tarcento (Udine) .FILIPELLO EMILIA, Castelnuovo D. Bosco (Aless.)FREA PIETRO, Montaldo Roero (Cuneo) .FRIGERIO FELICE, Gallarate (Varese) .GENITONI GIUSEPPE, Castelnuovo Monti (Reggio E . ) .GERVASI LUIGI, Casola in Lunigiana (Massa) .GIUSTINIANI Can. AUGUSTO, Subiaco (Roma) .

GONELLA ANGELA ved. SARASINO, Castagnole LanzeGRAMAGLIA MARGHERITA, Torino.GULLÈ CAMIzzo ROSA, Grammichele (Catania) .MAGNETTI MARGHERITA, Costanzana (Vercelli) .MARI PAOLINA, Montorio Romano (Roma) .MASSOcco GIOVANNINA, Nizza Monferrato (Aless .) .M ENIETTI ANTONIO, Pertusio (Aosta) .MIGLIOLO BIAGIO, Maratea (Potenza) .OTTOLIA SEBASTIANO, Montaldo Bormida (Aless .) .PATRUCCO GIUSEPPINA, Borgo S. Martino (Aless .) .PUNCH MARIA PIA, Firenze .PERRO AMALIA, Pinerolo (Torino) .Picco EMILIA, Mosso S. Maria (Vercelli) .PIEMONTESI ANTONIO, Borgomanero (Novara) .POGGESCHI RINALDO, Bologna .POLLERI Comm . EDOARDO, Torino .PRATI LUCIA, Dasindo (Trento) .SPOGLI Can. EUGENIO, Fiesole (Firenze) .SIRCH VIRGILIO, Passarella (Venezia) .SISTI P . NAZZARENO, Perugia .SOLINAS MASALA MADDALENA, Bosa (Cagliari) .TAROLLI MODESTA, Condino (Trento) .TOGNAZZI ENRICHETTA, Somma Lombardo (Varese) .TRICARITO DONATA MARIA, Troia (Foggia) .VALLINOTTI PIETRO, Savigliano (Cuneo) .VARESCO ANTONIA di DEMETRIO . Ziano (Trento) .ZANNI LUIGIA, Falmenta (Novara) .ZORZO MADDALENA PEL, Ziano (Trento) .ZORZOLI GIUSEPPE, Garbana (Pavia) .

Li raccomandiamo tutti caldamente ai suffragi deinostri Cooperatori e delle nostre Cooperatrici e presen-tiamo alle rispettive famiglie le nostre più sentitecondoglianze . Ricordiamo poi che nel Necrologiomensile facciamo menzione soltanto di quei Coopera-tori e di quelle Cooperatrici di cui ci vien comunicatoil decesso direttamente per lettera o per cartolinapostale, o mediante annunzio funebre a stampa .

Anime riconoscenti a Maria Ausi-liatrice ed al Beato Don Bosco :

Ci hanno segnalato grazie ottenute per intercessionedi Maria SS . Ausiliatrice o del Beato D . Bosco, ealcuni hanno anche inviato o erte per la celebrazi onedi Sante Messe di ringraziamento, per le MissioniSalesiane o per altre opere di D . Bosco, i seguenti :

Acci Irene, Accornero Ollorina, Agnello Carolina,Agosto fam .a, Algostino Antonietta, AllemandiMina, Amadei Giuseppina, Anduello Concetta,Anfossi Oddone Alda, Annunziata sorelle, AnsaniRegina, Apostolo Felice, Arato Eugenio, AratoLucia, Arazzo Teresa Ved . Giulian, Ardizzone Vir-ginia, Arietti Caterina, Arosio Angela, AstigianoDomenica, Astigiano sorelle, Auditore NicolosiMaria .

Balbi P., Balsamo Fanny, Balzaretti Pietro, Ba-ralis Cesare, Barusso Maria, Battaglino, BaudocciRosina, Becchis Maria, Berardo Giuseppe, BerettaPierino, Berra Giuseppina, Bertuzzi Rubini Teresa,Bey Raviol Agostina, Bianchini Massoni Guido,Bidinost Perosa Elisa, Bigatto Giuseppe, BindaCotta Luigia, Bisi Vincenzo, Bogetti Ved ., Boi-do Maria, Bonafede Virgilio, Bongera Teresa,Bonino Maria, Bonissone Caterina, Borcalatti

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Camillo, Borgoglio Rita, Bosio Luigia, Bosio Te-resa, Bossi Mina, Bradanini Rosa, Brambilla Ga-limberti Lina, Brambilla Maria, Brazzelli Giuseppe,Brignardello Emma, Brusa Carolina, Buenna,Buffa Carlotta Ved . De Giorgis, Bussa Aurelio .Cagliero Caterina, Canalis Michele, Canavero

Teresa e Luigi, Canepari Anna, Capello coniugi,Carca Maria, Cardone Prof . Francesco, Carradorini,Azema, Casagrande coniugi, Casati Angela, Casta-gneto Maria, Castagneto Olimpia, Castagneto Te-resa, Cavalletto Lodovico, Cavallotto Maddalena,Cercini Santina, Cerrato fam .a, Cerutti Giuseppina,Chiari Draganti Giuseppina, Chiotti Emma, Cival-leri Giacomo, Corbellini Maria, Corrado Santina,Costamagna Giuseppina, Crapanzano Doria Ersilia,C. R. B., Crescentino, Cresto Leonardo, CrosettoCarlo (orecchini oro), C . T.

Dall'Olmo Gina, Dallù Natalina, Dalmasso Rosa,Daziano Lencia, De Donato Grazia, DellagnoloLuigia, Delli Carri Maria, De Lorenzi BressanGiulia, De Marziani Giuseppe ex-allievo, De Mi-chelis Amati Maria, De Paoli Don Antonio, Deste-fanis Guglielmo, Divizia Amelia, Dotto Maddalena,Drago Giuseppe, Durando Arturo, D'Urso Tina .Enrico Giacomina.Failla Vincenzo, Falzoni Gallerani Nice, Fantuzzi

Romolo, Fassio Ernesta, Favre Rachele, FerlaDora, Ferrario Cornelia, Ferrero Angela, FerreroAnna, Ferrero Faustina, Ferretti Giovanni e Giu-seppina, Ferretti Giuseppa, Ferri Giuseppina,Fescia Felice e fam.a, Fontana Barberis Onorina,Foresto Lina, Forte Adele, Fracchia Assunta,Franco Carlo di Ernesto, Franzione fam.a, Fran-zoni Lavagna Nobile Lea, Frosi Alfredo, FurnalettoPietro, Fusi Sandra .

Gai, Gallarate Cecilia (catenina oro), GallaratiFrancina, Gallia Lucia, Gallo Giovanna, GandiniGiuseppina, Garatti Domenica e Maria, GarbarinoAnna di Antonio, Garbarino Annina fu Giovanni,Garbarino Carmela, Garbarino Cesare, GarbarinoEsterina, Garbarino Rosetta, Garetto Ernesta eMaria, Garrone Lodovico, Gastaldi Francesca, G. C.di Alba, Genta Maria, Gérard Amelia, Ghelli Lia,Giacchetti Giulietta, Girardi Nina, Giordana Maria,Giotti Margherita, Giovannoni Alma, GiurlandoGiuseppe, Giuseppina Maria di Pisa, Giusti Mario,G. M . (spilla oro), Gorrini sorelle, Griffini Giuseppina,Guaraldi Amelia.

Iacod Adelina, Imberti Elisabetta, Imberti Te-resa, Immordino Fifina Ved . Mulé, Ingarama Alda(orecchini oro), Isola Laura fu Luigi, Ivaldi Edvige .La Vecchia Amalia, Leonardi Aurora, Leonardi

Francesco, Leoncini Bice, Leva Adele, L . P ., Lu-cianaz Sabina .Macchioro Angelo, Maggia Paolina, Malfatto

Teresa, Marchesi Caterina Rosa, Marchetta Antonia,Marchetti Grazia, Mari Rosina, Mariani coniugi,Marletti Ferdinanda, Marra Marcellina, MarrasMaria, Martinolo, Mattei Mari Gigina, Meinardi,Meli Nunziatina, Mian Emma, Milanesi Agostino,Milone Lina, Momo Erminia, Monasterolo fam .a,Mongilardi Edmondo, Morello Maria, Moreni Rosa,Moretti Maria, Morgante Rag. Raffaele, MorinoLuisa, Musaggi Antonietta, Musso coniugi, MuzziAnna, Muzzi Mario .Nanni Delia, Narcisi Renata e Atina, Navone

Maria, Neira Antonio, Nepote Pietro, Nistri Pic-cioli Bianca, N . N. di Brusnengo, di Mercatino

Marecchia, di Salassa Canavese, di Torino, di No-vara Albina.

Obert Besenval Odilla, Oradini Pia, Ossola Fanny,Ottaviani Giannina .

Panigatti Battista, Paolini Ginetta, PaoluzzoDomenico, Pasquini, Pedrazzini Mariotti Virginia,Pellegatta Rachele, Peloni Isabella, Penna Maurizio,Pepino, Pereno Caterina, Perrando Maria, Pezzana,Piantino Lucia, Piccinelli Lucia, Piola DamianoLucia, Piovano Ermelinda, Pirocchi Clotilde, PonsMaria, Porcu Maria, Priarone Andreina, PrioloSantina, Prosdocimi Pietro, Proserpio Maria .Quaglia Giuseppe, Quarello Giuseppina .Raineri, Raspa Avv . Cherubino, Ravasi Boggio

Giuseppina, Raviola Adele, Raviola Fiorina, RéanDott. Emilio, Reginato Antonietta, Reversi Maria,Rigato Luigia, Riviera Antonio, Rizzi GiovannaVed. Spelta, R. L ., R . M., Romeo Alessi Rosa, Ro-merza Cristina, Rosani Genesia, Rossi coniugi,Rossi Maria (anello d'oro), Rota Pietro, RubiniIda, Russo Anna .Sacchetto Valentino, Sacco Anna, Salassa Do-

menico, Salerno Concetta, Salvino sorelle, SartoriGiovanna, S . C . di Torino, Sciano Maria, Sella Chiara,Serva Anna, S . Giuseppe, Sgrevi Beatrice, SiculianaAngelo, Signa Teresa, Silvagni Angiolina, SlercaVidoli Carmelita, Solari Elisa, Squillarioti Teresa,Stra Felicina, Strolengo Maddalena, Suore Terziarie .

Terzi Myriam, Tesio Rosa, Ticozzi InvernizziMaria, Tommasone Giovanni, Tosi Emanuele, Tra-

bucchi Christarel Olga, Trajna Antonietta, TrapellaMaria, Turricelli Pietro .

Ubaldi Rosa Ved. Morazzoni, Ubaldini Francesca,Uberti Canegallo Rita.

Vacca Maddalena, Valetti Maria, Valle Domenica,Valli Rina e Dott . Edoardo, Valmacchino Adelaide,Valsesia Maria, Vanara Camillo e Caterina, Viga-noni Camilla, Viglianco Emma, Vigliano Rina,Visca Eugenia, Volani Enrico, Voltolini Virginia .

Zanotti Michelangelo, Zavattaro Luigia, Z . C . R .,Zerbino Caterina, Zolin Raimondo .

In fiduciosa attesa :Raccomandiamo caldamente alle preghiere di tutti i

nostri Cooperatori le seguenti persone e le loroparticolari intenzioni :Actis Caporale Lucia, Alberton, Antoniazzi Maria

Rosa, Benso Maria, Bertolino Edoardo, BertottoOrsola, Bevilacqua, Boccardo Maria, BonaudoLivia, Borello Margherita, Borgogno Teresa, Boz-zola Pedemonte, Burzi Maria, Cavallari Antonio,Cei Arturo, Chiappelli Matilde, Coffano Delfino,Coriezza Giovanni, Corino, Costa Giovanna, Fer-raris Maria, Filippa Rita, Fress Ada, Gafforini Elia,Gardetto Maddalena, Gastaldi Lucia, GiacominoPaola, Gillio Maria, G. L. O., Giordano Giovanni,Giordano Olimpia, Gribaldo, Gurgo Francesca,Lateltin Ottilia, Machiorlati Maria, Magno Gio-vanni, Miglio Giulia, Molinario Anna, Motta Ed-vige, Mussano Fiorentino, Parolini Clotilde, PaveseGiovanni, Pelazza Maria, Poggio Libertina, RattiRessia Giuseppina, Rola Maria, Sacchi Clementina,Sacco Maria, Scotti Lena, Tabarini Carla, TargaAda, Testa Isabella, Ugliengo Luigi, VaccaroniCostantino, Zarattino Speranza.