BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI...

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693 MERCOLEDI ` 1 o AGOSTO 2012 XVI LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE COMITATO PER LA LEGISLAZIONE ..................... Pag. 3 GIUNTA DELLE ELEZIONI ........................... » 25 COMMISSIONI RIUNITE (I e XI) ..................... » 27 COMMISSIONI RIUNITE (II e XII) .................... » 30 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) ................................ » 31 GIUSTIZIA (II) ................................. » 64 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) ................... » 98 DIFESA (IV) ................................... » 122 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) ............. » 138 FINANZE (VI) .................................. » 204 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) ................ » 256 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) ......... » 307 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) ........... » 333 ATTIVITA ` PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) ........ » 342 CAMERA DEI DEPUTATI N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon- sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA; Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

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693 MERCOLEDI 1o AGOSTO 2012

XVI LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

GIUNTA DELLE ELEZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 25

COMMISSIONI RIUNITE (I e XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 27

COMMISSIONI RIUNITE (II e XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 30

AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E

INTERNI (I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 31

GIUSTIZIA (II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 64

AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 98

DIFESA (IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 122

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . » 138

FINANZE (VI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 204

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 256

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 307

TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) . . . . . . . . . . . » 333

ATTIVITA PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) . . . . . . . . » 342

CAMERA DEI DEPUTATI

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania:LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popoloe Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon-sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italiadei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per leAutonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE;Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi peril Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare:Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA;Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 365

AFFARI SOCIALI (XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 380

AGRICOLTURA (XIII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 398

POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (XIV) . . . . . . . . . . . . . . . » 420

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI . . » 431

COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA DELLA REPUB-BLICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 442

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA IL-LECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI . . . . . . . . . . . . . » 443

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUGLI ERRORI IN

CAMPO SANITARIO E SULLE CAUSE DEI DISAVANZI SANITARI

REGIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 445

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 446

— 2 —

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

S O M M A R I O

Comunicazioni del presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO:

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recantedisposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi aicittadini. Esame C. 5389, Governo, approvato dal Senato (Parere alla Commissione V)(Esame e conclusione – Parere con condizioni, osservazioni e raccomandazioni) . . . . . . . . . 3

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-TER, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO:

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Associazione italiana della Crocerossa. Esame Atto n. 491 (Parere alla Commissione XII) (Esame e conclusione – Parerecon condizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Doris LO MORO.

La seduta comincia alle 14.30.

Comunicazioni del presidente.

Doris LO MORO, presidente, in occa-sione della prima seduta del Comitato chesi svolge sotto la sua presidenza, anche anome dei colleghi Duilio, Zaccaria e Lo-renzin, rivolge un sentito ringraziamentoall’onorevole Lussana, per l’equilibrio e lacompetenza dimostrati nell’esercizio delproprio ruolo. Formula altresì i miglioriauguri di buon lavoro all’onorevole Ian-naccone, divenuto vice presidente del Co-mitato.

Lino DUILIO rivolge un caloroso augu-rio all’onorevole Lo Moro, certo che con-durrà la presidenza in linea di continuitàcon il passato.

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS,

COMMA 1, DEL REGOLAMENTO

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-

legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni ur-

genti per la revisione della spesa pubblica con

invarianza dei servizi ai cittadini.

Esame C. 5389, Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla Commissione V).

(Esame e conclusione. Parere con condi-zioni, osservazioni e raccomandazioni).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento in titolo.

Lino DUILIO, relatore, dopo aver bre-vemente illustrato i contenuti del provve-dimento all’esame, segnalandone l’estremacomplessità, osserva come le disposizionida esso recate, pur nella varietà dei settorimateriali di incidenza, siano comunqueavvinte da un nesso teleologico che con-sente di considerarle rispondenti al titolodel decreto-legge. L’estrema varietà delle

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disposizioni da un punto di vista oggettivofa sì che anche le norme, contenute inorigine nel decreto-legge 27 giugno 2012,n. 87, recante misure urgenti in materia diefficientamento, valorizzazione e dismis-sione del patrimonio pubblico, di raziona-lizzazione dell’amministrazione economi-co-finanziaria, nonché misure di rafforza-mento del patrimonio delle imprese delsettore bancario, e confluite, secondo unaprassi assai discutibile, nel corpo del de-creto durante l’esame al Senato, sianocomunque riconducibili alle finalità deldecreto stesso. Ciò non può invece dirsiper alcune norme introdotte nel corsodell’esame del provvedimento al Senato,che intervengono in materia di proroga delCommissario straordinario dell’Aero Clubd’Italia (articolo 7, comma 26-bis), di ge-stione liquidatoria dell’Azienda Universi-taria Policlinico Umberto I (articolo 23,comma 12-sexies), di esercizio del serviziodi smaltimento dei rifiuti solidi urbani neicomuni abruzzesi colpiti dal sisma del2009 (articolo 23, comma 12-septies) e disospensione, nell’isola di Lampedusa, deitermini relativi agli adempimenti ed aiversamenti dei tributi (articolo 23, comma12-octies).

Dà quindi conto della presenza neltesto di innumerevoli problemi di coordi-namento con la normativa vigente, dovutisia alla mancata novellazione delle fontipreesistenti, che alla sovrapposizione conesse della nuova normativa; tali difetti dicoordinamento investono anche codici etesti unici, a discapito, quindi, dell’onni-comprensività della disciplina da essi con-tenuta in relazione ai settori disciplinariche ne formano oggetto.

Dà quindi conto dell’estrema genericitàdi molte della disposizioni contenute nelprovvedimento, la quale si traduce nellapresenza di un numero elevato di normeprive di portata normativa in quanto me-ramente descrittive; nella presenza di rin-vii generici alla normativa vigente; di clau-sole abrogative generiche; nell’assenza diclausole di coordinamento delle disposi-zioni contenute nel decreto con l’ordina-

mento vigente e nell’introduzione di dero-ghe generiche e implicite, delle quali dàanaliticamente conto.

Segnala poi la presenza di innumere-voli profili problematici in relazione airapporti tra le fonti del diritto, nonché alcoordinamento interno ed alla formula-zione del testo.

Procede quindi ad illustrare la seguenteproposta di parere:

« Il Comitato per la legislazione,

esaminato il disegno di legge n. 5389e rilevato che:

sotto il profilo dell’omogeneità delcontenuto:

il provvedimento reca un contenutoestremamente vasto e complesso, inquanto i suoi 25 articoli, ai quali siaggiungono gli ulteriori 14 articoli appro-vati nel corso dell’esame del provvedi-mento al Senato, incidono su un ampiospettro di settori normativi e recano uncomplesso di misure finalisticamenteorientate a favorire la riduzione dellaspesa pubblica mediante:

a) la riduzione delle spese per ac-quisiti di beni e servizi, la riduzione dellepiante organiche delle pubbliche ammini-strazioni, la razionalizzazione del patri-monio pubblico e delle società pubbliche(Titolo I);

b) la riduzione delle spese delleamministrazioni statali, degli enti pubblicinon territoriali, il riordino e la soppres-sione di enti, organismi, agenzie e societàe la riduzione delle spese per il personale(Titolo II);

c) interventi per la riduzione dellaspesa sanitaria (Titolo III);

d) interventi per la razionalizza-zione e la riduzione della spesa degli entiterritoriali, quali il riordino delle provincee delle loro funzioni, la razionalizzazionedell’esercizio associato di funzioni e servizida parte degli enti locali (Titolo IV);

e) l’introduzione di misure volte adimprimere un vincolo di destinazione dei

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risparmi di spesa conseguiti mediante l’at-tuazione delle misure prima indicate (Ti-tolo V);

f) la definizione di interventi fina-lizzati a rendere più efficiente, a valoriz-zare e a dismettere il patrimonio pubblico,a razionalizzarne l’amministrazione eco-nomico-finanziaria, nonché a rafforzare ilpatrimonio delle imprese del settore ban-cario (titolo V-bis, introdotto al Senato, nelquale sono confluiti i contenuti del decre-to-legge n. 87 del 2012);

non appaiono invece riconducibili al-l’ambito materiale oggetto del provvedi-mento, né alla partizione del testo nellaquale sono inseriti, il comma 26-bis del-l’articolo 7 (rubricato “Riduzione dellaspesa della Presidenza del Consiglio deiministri e dei Ministeri”) e contenuto nelTitolo II (Riduzioni di spesa delle ammi-nistrazioni statali e degli enti non territo-riali), che dispone la proroga del Commissario straordinario dell’Aero Club d’Italiaal fine di adeguarne lo Statuto ai principiin materia sportiva previsti dal decretolegislativo n. 242 del 1999, nonché ai prin-cipi desumibili dallo Statuto del CONI edalle determinazioni assunte dal CONImedesimo, nonché i commi 12-sexies, 12-septies e 12-octies dell’articolo 23, rubri-cato “Altre disposizioni di carattere finan-ziario ed esigenze indifferibili” e collocatonell’ambito del Titolo V (Finalizzazione deirisparmi di spesa ed altre disposizioni dicarattere finanziario), i quali intervengono,nell’ordine, sulla gestione liquidatoria del-l’Azienda Universitaria Policlinico Um-berto I; sulla stabilità dell’equilibrio finan-ziario nei comuni abruzzesi colpiti dalterremoto del 2009, anche per garantire lacontinuità del servizio smaltimento deirifiuti solidi urbani, nonché in materia disospensione, nell’isola di Lampedusa, deitermini relativi agli adempimenti ed aiversamenti dei tributi, nonché dei contri-buti previdenziali ed assistenziali e deipremi per l’assicurazione obbligatoria con-tro gli infortuni e le malattie professionali;in proposito, si ricorda che la Corte Co-stituzionale, nella sentenza n. 22 del 2012,richiamando al riguardo quanto già sta-

tuito nelle sentenze n. 171 del 2007 en. 128 del 2008, ha individuato, “tra gliindici alla stregua dei quali verificare serisulti evidente o meno la carenza delrequisito della straordinarietà del caso dinecessità e d’urgenza di provvedere, la evi-dente estraneità della norma censurata ri-spetto alla materia disciplinata da altredisposizioni del decreto-legge in cui è in-serita”, nonché rispetto all’intestazione deldecreto e al preambolo;

sotto il profilo dei rapporti con la nor-mativa vigente:

nel procedere a numerose modifichedella disciplina vigente, il provvedimentoin esame, in numerose circostanze, incidesu di essa mediante modifiche non te-stuali, ovvero reca disposizioni che fannosistema con quelle oggetto di altri prov-vedimenti, all’interno dei quali dovrebberoessere opportunamente collocate al fine didisciplinare in modo ordinato le materiein questione; in altri casi, infine, si so-vrappone alle previgenti normative, ripro-ducendone e talvolta integrandone il con-tenuto, senza però disporre l’abrogazionedelle suddette discipline o, comunque, nel-l’assenza di un adeguato coordinamento.Le anzidette modalità di produzione nor-mativa, che mal si conciliano con lo scopodi semplificare e riordinare la legislazionevigente, si riscontrano in più disposizioni,tra le quali si segnalano, a titolo mera-mente esemplificativo:

l’articolo 1, che, ai commi da 1 a18, introduce un’articolata disciplina inmateria di acquisto di beni e servizi daparte della pubbliche amministrazioni, laquale fa sistema con la disciplina conte-nuta all’articolo 26 della legge n. 488 del1999, nonché con la normativa contenutaall’articolo 1, comma 455 della leggen. 296 del 2006 ai quali si sovrappone e dicui talvolta riproduce il contenuto (si ve-dano, a tale ultimo proposito, in partico-lare i commi 1 e 8 che in parte riprodu-cono e in parte integrano in via nontestuale le disposizioni contenute alcomma 3 dell’articolo 26 della legge n. 488del 1999);

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l’articolo 1, commi 19 e 20, che,laddove prevede che venga realizzato “unProgramma per l’efficientamento delle pro-cedure di dismissione di beni mobili”, recauna disciplina che fa sistema con quellacontenuta in precedenti atti normativi, trai quali si segnala il regolamento di sem-plificazione del procedimento relativo al-l’alienazione di beni mobili di cui al de-creto del Presidente della Repubblican. 189 del 2001, dei quali riproduce par-zialmente il contenuto;

l’articolo 2, che, nell’intervenire alfine di ridurre le dotazioni organiche dellepubbliche amministrazioni, reca una nor-mativa che fa sistema con quella recatadal decreto legislativo n. 165 del 2001,recante “Norme generali sull’ordinamentodel lavoro alle dipendenze delle ammini-strazioni pubbliche”, e, in particolare, conquella contenuta agli articoli 6 (”Organiz-zazione e disciplina degli uffici e dotazioniorganiche”), 19 (”Incarichi di funzioni di-rigenziali”) e 33 (”Eccedenze di personalee mobilità collettiva”) i quali formano inalcuni casi oggetto di modifiche non te-stuali (si vedano, al riguardo, i commi da11 a 16, che integrano in via non testualeil succitato articolo 33 in materia di mo-bilità del personale delle pubbliche ammi-nistrazioni) ed ai quali le disposizionicontenute all’articolo 2 si sovrappongono.I commi 1 e 6 dell’articolo 2 si sovrap-pongono altresì al disposto dell’articolo 1,commi 3 e 4, del decreto-legge n. 138 del2011, che già era intervenuto in tema diriduzione di piante organiche delle pub-bliche amministrazioni mediante una di-sciplina in parte analoga a quella conte-nuta nei commi in esame;

l’articolo 3 che, al comma 1, aicommi da 3 a 8 e al comma 10, reca unacomplessa disciplina in materia di con-tratti di locazione passiva stipulati dallepubbliche amministrazioni, che non vieneinserita in un appropriato contesto nor-mativo e che si sovrappone a quella con-tenuta all’articolo 2, comma 222, dellalegge n. 191 del 2009, e all’articolo 12 deldecreto-legge n. 98 del 2011;

l’articolo 4, che introduce una ar-ticolata normativa in materia di raziona-lizzazione e trasformazione delle societàpubbliche, in molti casi (vedi, ad esempio,il comma 6) formulata in modo generico,senza inserirla in un idoneo contesto nor-mativo ed in assenza di clausole di coor-dinamento (abrogazioni/novelle) con lanormativa vigente;

l’articolo 5 che, ai commi da 1 a 9,interviene in materia di riscossione deitributi, di spese delle pubbliche ammini-strazioni per autovetture, di regime delpersonale addetto alla guida delle mede-sime, di buoni pasto attribuiti al personaledelle pubbliche amministrazioni, in mate-ria di ferie, riposi e permessi del personalee sulla disciplina degli incarichi di consu-lenza senza inserire le disposizioni inquestione in un idoneo contesto normativoed in assenza di clausole di coordinamento(abrogazioni/novelle) con la normativa vi-gente; mentre, al comma 14, modifica invia non testuale l’articolo 6, comma 3, deldecreto-legge n. 78 del 2010;

l’articolo 6, commi 1 e 2, chemodifica in via non testuale le disposizionidi cui all’articolo 1, commi 587, 588 e 589della legge n. 296 del 2006 e che, alcomma 3, laddove dispone che “il potereispettivo attribuito dalla vigente normativaal Dipartimento della funzione pubblica edal Dipartimento della Ragioneria generaledello Stato nei confronti delle amministra-zioni pubbliche è esteso alle società a totalepartecipazione pubblica, diretta o indiretta”interviene in via non testuale sulla nor-mativa che assegna poteri ispettivi ai di-partimenti suindicati, senza tuttavia indi-carne gli estremi. I commi da 3 a 17dell’articolo 6 in oggetto introducono inol-tre una articolata disciplina in materia dicontabilità delle pubbliche amministra-zioni, nonché di amministrazioni pubbli-che diverse dallo Stato, senza inserirla inalcun contesto normativo, né coordinarlacon l’ordinamento vigente;

l’articolo 7 che, intervenendo inmateria di riduzione della spesa dellaPresidenza del Consiglio dei ministri

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(comma 1), di riduzione della spesa delleamministrazioni centrali dello Stato(comma 12) e di conseguente predisposi-zione degli interventi correttivi di finanzapubblica (commi 14 e 15) e in materia diinformatizzazione di iscrizioni alle istitu-zioni scolastiche, di pagelle e registri(commi da 28 e 32), introduce disposizioniavulse da un idoneo contesto normativo, lequali, ai commi 14 e 15, fanno sistema coni contenuti della legge n. 196 del 2009,recante Legge di contabilità e finanzapubblica;

l’articolo 14, comma 13, che, inrelazione al personale docente dichiaratopermanentemente inidoneo alla propriafunzione per motivi di salute, si sovrap-pone alla disciplina recata dall’articolo 19,commi da 12 a 15, del decreto-legge n. 98del 2011, con il quale dovrebbe esserecoordinata;

l’articolo 15, comma 11, che pre-vede che la disciplina in materia di spesafarmaceutica introdotta dai commi prece-denti sostituisca integralmente quella dicui alla lettera b) del comma 1 dell’articolo17 del decreto-legge n. 98 del 2011, senzaprocedere ad una modifica testuale diquest’ultimo;

l’articolo 23, comma 12-octies, in-trodotto al Senato, che differisce in ma-niera non testuale al 31 dicembre 2012 iltermine del 30 giugno 2012 riguardante lasospensione, nell’isola di Lampedusa deitermini relativi agli adempimenti ed aiversamenti dei tributi, nonché dei contri-buti previdenziali ed assistenziali e deipremi per l’assicurazione obbligatoria con-tro gli infortuni e le malattie professionali,peraltro utilizzando il verbo “perdura”, inpresenza di una cesura temporale tra lascadenza del termine (30 giugno) e la datadi entrata in vigore della legge di conver-sione;

in aggiunta alle fattispecie analitica-mente indicate, difetti di coordinamentocon l’ordinamento in ragione della man-cata novellazione della normativa preesi-stente, ovvero dell’introduzione di disci-pline “decontestualizzate”, si rinvengono, a

titolo meramente esemplificativo, all’arti-colo 1, comma 26-ter; all’articolo 3,comma 11-bis, all’articolo 5, commi da 11a 11-sexies, all’articolo 6, comma 15-bis,21-bis e 26-bis, all’articolo 7, commi 22 e38;

si registrano, infine, casi in cui ilmancato coordinamento si verifica in re-lazione a codici o testi unici, dei qualivengono così compromessi i caratteri diunitarietà ed onnicomprensività, propri diun codice riferito ad un determinato set-tore disciplinare; in proposito, si segna-lano:

l’articolo 2, comma 3, e l’articolo 7,comma 6, che intervengono sull’ambitoapplicativo del codice dell’ordinamentomilitare di cui al decreto legislativo n. 66del 2010, senza tuttavia novellarlo;

l’articolo 2, commi 5-bis e 5-ter,che, nel fissare tetti massimi ai trattamentieconomici percepibili dai dipendenti disocietà non quotate, controllate da pub-bliche amministrazioni nonché ai com-pensi stabiliti dai consigli di amministra-zione di tali società, reca una normativache fa sistema con quella contenuta al-l’articolo 2389 del codice civile e conquella contenuta nel decreto legislativon. 165 del 2001, recante “Norme generalisull’ordinamento del lavoro alle dipen-denze delle amministrazioni pubbliche”;

l’articolo 3, comma 16, che estendein via non testuale l’ambito d’applicazionedell’articolo 17, comma 3, del Decreto delPresidente della Repubblica 26 aprile1986, n. 131, recante Testo unico delledisposizioni concernenti l’imposta di regi-stro, alle concessioni di beni immobiliappartenenti al demanio dello Stato;

l’articolo 4, comma 8, che inter-viene in materia di affidamenti diretti dicontratti di servizi e forniture senza inse-rire la disciplina in questione in un ade-guato contesto normativo, rappresentatodal codice dei contratti pubblici di cui aldecreto legislativo n. 163 del 2006;

l’articolo 4, comma 14, che inter-viene sulla disciplina delle clausole arbi-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 7 — Comitato per la legislazione

trarie apposte nei contratti pubblici, senzainserire la suddetta normativa in alcuncontesto normativo, rappresentato dal co-dice dei contratti pubblici di cui al decretolegislativo n. 163 del 2006;

l’articolo 12, commi 74 e 75, cheintegra in via non testuale il disposto degliarticoli 2545-terdecies, 2545-sexiesdecies e2545-septiesdecies del codice civile in ma-teria di commissari liquidatori delle so-cietà cooperative sciolte o poste in liqui-dazione coatta amministrativa;

l’articolo 17 che interviene, tra l’al-tro, su funzioni e organi di governo delleprovince, senza tuttavia inserire la sud-detta disciplina nell’ambito del Testo unicodelle leggi sull’ordinamento degli enti lo-cali di cui al decreto legislativo n. 267 del2000, e in assenza di alcun coordinamentonormativo;

l’articolo 18, che, nell’interveniresulla disciplina delle città metropolitane,introduce un’articolata disciplina che fasistema con quella contenuta nel Testounico delle leggi sull’ordinamento deglienti locali di cui al decreto legislativon. 267 del 2000, nell’ambito del qualedovrebbe essere opportunamente collo-cata; peraltro, il comma 1 si limita adisporre l’abrogazione dei soli articoli 22 e23 del TUEL, senza introdurre gli oppor-tuni coordinamenti con gli articoli da 24 a26 e 82 del succitato testo unico;

il provvedimento, secondo una mo-dalità di produzione legislativa che, comegià rilevato in altre occasioni, non apparepienamente coerente con le esigenze distabilità, certezza e semplificazione dellalegislazione, interviene su settori discipli-nari che hanno formato oggetto, anche intempi molto recenti, di una profonda stra-tificazione normativa; a titolo meramenteesemplificativo, si citano al riguardo, ledisposizioni contenute all’articolo 23-ter,che incide sulla normativa in materia digestione, valorizzazione, utilizzazione e di-smissione dei beni immobili appartenential patrimonio dello Stato, caratterizzatada una notevole stratificazione di disposi-zioni succedutesi a partire dalla legge

n. 579 del 1993, che ha introdotto laprima disciplina in materia di cessioni diimmobili pubblici statali, alla quale sonosuccedute la legge n. 127 del 1997, che èintervenuta sulla cessione del patrimonioimmobiliare degli enti locali, il decreto-legge n. 351 del 2001, che ha dettatodisposizioni in materia di privatizzazione evalorizzazione del patrimonio immobiliarepubblico e di sviluppo dei fondi comuni diinvestimento immobiliare, nonché il de-creto-legge n. 112 del 2008, il decretolegislativo n. 85 del 2010 (federalismo de-maniale) e, da ultimo, il decreto-leggen. 98 del 2011. Disposizioni specifiche pergli immobili della Difesa sono inoltre con-tenute nel Codice dell’ordinamento mili-tare;

il provvedimento si contraddistingueper la genericità delle disposizioni da essorecate, la quale si traduce nella presenzadi un numero elevato di norme prive diportata normativa in quanto meramentedescrittive; nella presenza di rinvii genericialla normativa vigente (risultando così dif-ficilmente individuabile la disciplina og-getto del rinvio); di clausole abrogativegeneriche; nell’assenza di clausole di coor-dinamento delle disposizioni contenute neldecreto con l’ordinamento vigente e nel-l’introduzione di deroghe generiche e im-plicite;

in relazione al primo aspetto, il prov-vedimento contiene numerose disposizioniche appaiono meramente descrittive inquanto:

a) di principio (si vedano, ad esem-pio, tra le tante, l’articolo 6, comma 5, checosì dispone: “Le disposizioni ai commi da5 a 9, sono prioritariamente dirette a ga-rantire la puntuale applicazione dei criteridi contabilità nazionale relativi alle moda-lità di registrazione degli investimenti fissilordi, in base ai quali le spese di tale naturadevono essere registrate nel momento in cuiil bene capitale entra nella disponibilitàdell’acquirente o, per i beni prodotti se-condo contratti pluriennali, al momentodella consegna dei vari stati di avanzamentodei lavori.”;

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b) prive di portata innovativa del-l’ordinamento (si vedano, tra i tanti, l’ar-ticolo 4, comma 2, che prevede che all’af-fidamento di servizi si proceda: “nel ri-spetto della normativa comunitaria e na-zionale”; l’articolo 4, comma 6, cheprevede che l’acquisizione di servizi daparte delle pubbliche amministrazioni av-venga: “in base a procedure previste dallanormativa nazionale in conformità con ladisciplina comunitaria.”; l’articolo 4,comma 8, che “prevede” il “rispetto deirequisiti richiesti dalla normativa e dallagiurisprudenza comunitaria per la gestionein house”; l’articolo 18, comma 7-bis, cheprevede restino “ferme le funzioni di pro-grammazione e coordinamento delle re-gioni, loro spettanti nelle materie di cuiall’articolo 117, commi terzo e quarto, dellaCostituzione, e le funzioni esercitate ai sensidell’articolo 118 della Costituzione”; l’arti-colo 19, comma 1, lettera a): “Fermerestando le funzioni di programmazione edi coordinamento delle regioni, loro spet-tanti nelle materie di cui all’articolo 117,commi terzo e quarto, della Costituzione,e le funzioni esercitate ai sensi dell’arti-colo 118 della Costituzione (...)”);

c) ricognitive della normativa vi-gente, che viene spesso richiamata ricor-rendo ad espressioni quali “fermo re-stando”, “salva” (si vedano, ex plurimis,l’articolo 10, comma 7, che mantienefermo quanto previsto dall’articolo 14,comma 32, del decreto-legge n. 78 del2010); inoltre, talune delle disposizioniricognitive in questione “fanno salva” lanormativa vigente senza identificarla, maindicandola genericamente (vedi, per tutte,l’articolo 2, comma 9, che prevede restino“ferme le vigenti disposizioni in materia dilimitazione delle assunzioni” e l’articolo 3,comma 18, che fa “salva la competenza,prevista da normativa speciale, di altrisoggetti pubblici”; l’articolo 6, comma 3,che prevede resti fermo “quanto previstoda altre disposizioni legislative”; l’articolo7, comma 35 che fa salvi “gli ordinaririmedi previsti dal codice civile”; l’articolo8, comma 3, che “Ferme restando le misuredi contenimento della spesa già previstedalle vigenti disposizioni”, dispone la ridu-

zione dei trasferimenti dal bilancio delloStato ad enti e organismi); oppure man-tengono “ferma” una disciplina senza pre-cisare in quale fonte essa sia contenuta (sivedano, ad esempio, l’articolo 2, comma 6,che fa “salve le procedure concorsuali e dimobilità (...) e le procedure per il rinnovodegli incarichi” e l’articolo 2, comma 11,che mantiene: “fermo (...) per la durata delsoprannumero il divieto di assunzioni dipersonale a qualsiasi titolo”);

in relazione al secondo aspetto, sisegnala che il decreto-legge si rapportaalla normativa vigente procedendo perlo-più mediante richiami effettuati in formagenerica, in relazione ai quali sarebbeinvece opportuno, ove possibile, specificarela normativa oggetto del rinvio; al ri-guardo, si segnalano, a mero titolo esem-plificativo, l’articolo 1, comma 3, che rin-via ad una non meglio precisata “specificanormativa”; l’articolo 1, comma 19, cherinvia alla “normativa vigente”; l’articolo 2,comma 4 che prevede che “Per il compartoscuola e AFAM continuano a trovare ap-plicazione le specifiche discipline di set-tore”;

in relazione al terzo aspetto, il prov-vedimento reca talune clausole abrogativeformulate in modo inappropriato o gene-rico; a titolo meramente esemplificativo,all’articolo 12, comma 48, e all’articolo 12,comma 70, si limita a disporre l’abroga-zione delle “eventuali disposizioni legisla-tive e normative in contrasto con la pre-sente disposizione” e all’articolo 13, comma40 dispone che: “Sono altresì abrogate tuttele disposizioni incompatibili con le normedi cui ai precedenti articoli”; in altri casi,invece, il decreto-legge dispone la soppres-sione di enti e società senza contestual-mente abrogarne le leggi istitutive: adesempio, all’articolo 12, comma 1, si limitaa prevedere che “l’INRAN è soppresso adecorrere dalla data di entrata in vigore delpresente decreto”; peraltro, il successivocomma 2, dopo aver trasferito ad altroente “le competenze dell’INRAN acquisitenel settore delle sementi elette”, ribadisceche “Sono soppresse le funzioni dell’IN-RAN già svolte dall’ex INCA” senza però

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abrogare l’articolo 11 del decreto legisla-tivo n. 454 del 1999, istitutivo dell’ente inquestione; in relazione alle disposizionicontenute all’articolo 12 in oggetto si re-gistrano, in termini più generali, difetti dicoordinamento con la normativa vigenteulteriori rispetto a quelli prima analitica-mente indicati: infatti, l’articolo 12, lad-dove interviene a riordinare e ad accor-pare enti ed organismi esistenti non prov-vede al necessario coordinamento con lanormativa istitutiva degli enti medesimi: atitolo meramente esemplificativo, si segna-lano il comma 17, che dispone l’abroga-zione delle “disposizioni del decreto legi-slativo n. 165 del 1999 incompatibili” conla riforma disposta dal medesimo articoloin merito alle funzioni e agli organi del-l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura(Agea) ed il comma 34 che assegna al-l’Istituto Luce Cinecittà le funzioni dellaCineteca nazionale (contestualmente sop-pressa), senza intervenire sull’articolo 14del decreto-legge n. 98 del 2001 che laistituisce e la disciplina;

in relazione all’ultimo aspetto primamenzionato, il decreto in esame reca nu-merose disposizioni che agiscono in derogaa norme vigenti, talora indicando specifi-camente le disposizioni cui intendono de-rogare, ma più spesso facendo genericoriferimento alla legislazione vigente ovveroderogandovi implicitamente. Deroghe cir-coscritte e puntuali alla normativa vigentesono presenti in molte disposizioni, tra lequali si segnala, a titolo esemplificativo,l’articolo 15, comma 13, lettera c), chederoga ad una disposizione del CodiceCivile. Deroghe formulate in termini ge-nerici si rinvengono, invece, ad esempio,all’articolo 1, comma 12, che consente ildiritto di recesso da parte delle pubblicheamministrazioni “anche in deroga alleeventuali clausole difformi apposte dalleparti”, all’articolo 3, comma, comma 3, checonsente alle regioni e agli enti locali direcedere da contratti di locazione in essere“anche in deroga ai termini di preavvisostabiliti dal contratto”; all’articolo 17,comma 2, che prevede che, ai fini dellasoppressione e delle province, l’individua-zione della popolazione residente sia ef-

fettuata, “anche in deroga alla disciplinavigente (...) in base ai dati dell’Istitutonazionale di statistica relativi all’ultimocensimento ufficiale, comunque disponibilialla data di entrata in vigore della legge diconversione del presente decreto”; all’ar-ticolo 23-sexies, comma 1, lettera a), chedispone “anche in deroga alle norme dicontabilità di Stato” e all’articolo 23-de-cies, comma 5, che indica le numerosedisposizioni che non si applicano all’as-sunzione di partecipazioni azionarie nelMonte dei Paschi di Siena da parte delMinistero dell’economia e delle finanzeconseguente alla sottoscrizione dei NuoviStrumenti Finanziari. Deroghe implicitealla normativa vigente sono invece pre-senti, a titolo esemplificativo, all’articolo 2,che, ai commi 10-bis e 10-ter, derogaimplicitamente all’articolo 17, comma4-bis, della legge n. 400 del 1988, dispo-nendo – rispettivamente – che: per leamministrazioni e gli enti pubblici “ilnumero degli uffici di livello dirigenzialegenerale e non generale non può essereincrementato se non con disposizione legi-slativa di rango primario” e che “Al fine disemplificare ed accelerare il riordino pre-visto dal comma 10, a decorrere dalla datadi entrata in vigore della legge di conver-sione del presente decreto e sino al 31dicembre 2012, i regolamenti di organiz-zazione dei Ministeri sono adottati condecreto del Presidente del Consiglio deiministri, su proposta del Ministro compe-tente, di concerto con il Ministro per lapubblica amministrazione e la semplifica-zione e con il Ministro dell’economia edelle finanze”, laddove l’articolo 17,comma 4-bis, della legge n. 400 del 1988,demanda invece a regolamenti di delegi-ficazione il compito, tra gli altri, di de-terminare l’organizzazione e la disciplinadegli uffici dei Ministeri e le relative pianteorganiche; al riguardo, si segnala, peraltro,che l’articolo 12, commi 10 e 54, deldecreto in esame – con disposizioni chenon risultano coordinate con le precedenti– con specifico riferimento al Ministerodelle politiche agricole ed al Ministerodello sviluppo, dispone che le rispettivedotazioni organiche siano adeguate con

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l’ordinaria strumentazione, cioè con rego-lamenti “da adottarsi ai sensi dell’articolo17, commi 2 e 4-bis della legge n. 400 del1988”;

il decreto-legge introduce altresì mo-difiche – non sempre testuali – alle di-sposizioni, di recentissima approvazione,contenute nei decreti legge emanati nelcorso del 2011 e del 2012 al fine difronteggiare la crisi economica internazio-nale in atto (intervenendo, in particolare,su disposizioni contenute nei decreti-leggen. 98, n. 138, n. 201 e n. 216 del 2011, neidecreti-legge n. 1, n. 5; n. 16; n. 52 – cherisulta in più punti oggetto di modifichenon testuali – del 2012); il provvedimento,all’articolo 23, comma 2, novella altresì larecentissima legge 6 luglio 2012, n. 96,recante Norme in materia di riduzione deicontributi pubblici in favore dei partiti edei movimenti politici;

il provvedimento si connota per ilricorso ad una tecnica normativa – che sirinviene in tutti i più recenti provvedi-menti d’urgenza – consistente nell’intro-duzione, nell’ambito di numerosi articoli,formulati per lo più in termini di novella,di una sorta di preambolo esplicativo, dovesono indicate le finalità perseguite con lenovelle stesse, i principi ispiratori di unadeterminata disciplina, ovvero dove vienedescritto il contesto nel quale vengonoinserite le disposizioni che si intendonoadottare; tali preamboli, evidentementeprivi di qualsiasi portata normativa, sirinvengono, ad esempio, all’articolo 1comma 19; all’articolo 3 comma 1; all’ar-ticolo 6, comma 13; all’articolo 8, comma1; all’articolo 11 comma 1, e all’articolo15, commi 1e 13;

inoltre, secondo una tecnica norma-tiva invalsa nei più recenti provvedimenti,il disegno di legge presenta una peculiarestruttura, consistente nell’introduzione dinumerose previsioni di carattere generalealle quali seguono disposizioni di caratterederogatorio ovvero condizionante delleprime; da ciò consegue che, nell’ambito dinumerose disposizioni, all’enunciazionedella regola segue l’individuazione della

deroga. Tale fenomeno si riscontra, adesempio, all’articolo 2, in materia di ridu-zione delle dotazioni organiche delle pub-bliche amministrazioni, ove il comma 1definisce l’ambito di applicazione dellanorma, mentre i commi 5 e 7 prevedonodelle eccezioni; all’articolo 3, in materia dirazionalizzazione del patrimonio pubblicoe riduzione dei costi per locazioni passive,ove i commi da 1 a 6 contengono ladisciplina di carattere generale e i commi7 e 8 dispongono eccezioni alla loro ap-plicazione; all’articolo 4, ove il comma 1indica la regola e il comma 3 prevede unaserie di eccezioni, nonché ai commi 7 e 8(regola) e 8-bis (eccezione); nonché all’ar-ticolo 12, comma 20, che interviene sulriordino degli organismi collegiali istituitipresso pubbliche amministrazioni;

sul piano delle procedure parlamentaridi formazione delle leggi:

il provvedimento in esame riproduceintegralmente, agli articoli 23-bis e se-guenti, i contenuti del decreto-legge 27giugno 2012, n. 87, recante misure urgentiin materia di efficientamento, valorizza-zione e dismissione del patrimonio pub-blico, di razionalizzazione dell’ammini-strazione economico-finanziaria, nonchémisure di rafforzamento del patrimoniodelle imprese del settore bancario; comegià evidenziato dal Comitato per la legi-slazione in circostanze analoghe, da taleconfluenza in un unico testo di più arti-colati attualmente vigenti – che originanoda distinte delibere del Consiglio dei Mi-nistri e da distinti decreti del Presidentedella Repubblica – possono discendereeffetti di incertezza sull’individuazionedella disciplina concretamente operantenelle materie oggetto di intervento legisla-tivo, nonché un’alterazione del linearesvolgimento della procedura parlamentaredi esame dei disegni di legge di conver-sione dei decreti legge, come definita alivello costituzionale e specificata neglistessi regolamenti parlamentari, sia pureattenuata dall’espressa clausola di salvezzadegli effetti prodotti dal decreto-legge con-fluito nel provvedimento in esame e dun-que destinato a decadere;

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inoltre, il provvedimento, in più punti(si vedano, l’articolo 2, comma 7, l’articolo5, commi da 2 a 4; l’articolo 14, commi 2e 8) reca disposizioni che si intersecanocon quelle di cui agli articoli 3, 3-bis, 4 e4-bis, comma 3, del decreto-legge 20 giu-gno 2012, n. 79, recante misure urgentiper garantire la sicurezza dei cittadini, perassicurare la funzionalità del Corpo na-zionale dei vigili del fuoco e di altrestrutture dell’Amministrazione dell’in-terno, nonché in materia di Fondo nazio-nale per il Servizio civile, attualmenteall’esame della Camera; all’articolo 4,comma 3-quater, fa sistema con l’articolo20 del decreto-legge n. 83 del 2012, re-cante Misure urgenti per la crescita delPaese, approvato dalla Camera ed attual-mente all’esame del Senato ed, al succes-sivo comma 3-quinquies, sembra presup-porre l’attribuzione di alcune competenzeall’Agenzia per l’Italia digitale, le quali, aisensi dell’articolo 20, comma 4, del giàmenzionato decreto-legge n. 83 del 2012,sono state tuttavia conferite a Consip spa.Inoltre, all’articolo 3-bis, reca un’articolatadisciplina in materia di interventi agevo-lativi in favore delle aree colpite dal sismadel maggio 2012, che sono oggetto deldecreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, recanteinterventi urgenti in favore delle popola-zioni colpite dagli eventi sismici che hannointeressato il territorio delle province diBologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reg-gio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio2012, approvato, con modificazioni dallaCamera ed attualmente all’esame del Se-nato, che risulta in più punti oggetto dimodifiche non testuali; sul medesimo de-creto-legge intervengono altresì in via te-stuale il comma 20 dell’articolo 7 e, in vianon testuale, i commi 21 e 21-bis, delmedesimo articolo; da tali circostanze,come più volte segnalato dal Comitato perla legislazione, consegue evidentementeuna potenziale sovrapposizione di fontinormative, non conforme alle esigenze diriordino normativo e di razionale svolgi-mento delle procedure parlamentari diconversione dei decreti legge e suscettibiledi generare incertezza sull’individuazionedella disciplina concretamente applicabile;

da ultimo, si segnala che l’articolo 3,comma 11, e l’articolo 7, commi 5 e 6,incidono in maniera testuale e non te-stuale sul codice dell’ordinamento mili-tare, intervenendo, tra l’altro, sugli articoli306 e 2190, i quali formano oggetto dimodifica anche da parte di un secondoschema di decreto legislativo correttivo delcodice in oggetto, approvato in via preli-minare dal Consiglio dei ministri nellaseduta del 15 giugno 2012;

sotto il profilo dell’efficacia temporaledelle disposizioni:

il provvedimento reca numerosenorme i cui effetti finali appaiono desti-nati a prodursi in un momento signifi-cativamente distanziato rispetto alla loroentrata in vigore; ciò in quanto – trat-tandosi di un provvedimento che, nell’ot-tica della riduzione di spesa, contienenumerose disposizioni di carattere ordi-namentale o che prevedono l’avvio di unafase sperimentale o transitoria (per esem-pio, tra i tanti, l’articolo 6, comma 10,introduce una disciplina sperimentale peril triennio 2013-2015, “nelle more delriordino della disciplina della gestione delbilancio dello Stato”; l’articolo 6, comma16, reca una disciplina sperimentale, va-lida per gli esercizi 2013, 2014 e 2015, inrelazione alle autorizzazioni di spesa plu-riennale) – molteplici sono gli adempi-menti, talora plurimi e/o complessi ne-cessari ai fini della relativa attuazione (sivedano, per tutti, l’articolo 15, commi 2e 13, lettera c));

alcune disposizioni rinviano, ai finidella relativa attuazione, a successivi attilegislativi: ad esempio, l’articolo 17,comma 4, dispone che “Entro sessantagiorni dalla data di entrata in vigore dellalegge di conversione del presente decreto,con atto legislativo di iniziativa governativale province sono riordinate sulla base delleproposte regionali di cui al comma 3, concontestuale ridefinizione dell’ambito dellecittà metropolitane”, mentre l’articolo 21,comma 2, demanda alla legge di stabilitàper il 2013 l’indicazione delle misure voltead evitare l’aumento, dal 1o luglio 2013,delle aliquote IVA;

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inoltre, numerose disposizioni con-tengono un termine iniziale di efficaciadistanziato nel tempo; in particolare, tro-veranno applicazione:

a) a decorrere dall’anno 2013: ledisposizioni contenute negli articoli 1,comma 26; 4, comma 10; 5, comma 2; 6,commi 7 e 20; 7, commi 1, 9, 11 e 12; 8,comma 3; 14, comma 15; 15, commi 3, 4,7, 14, 20 e 23; 14, comma 5-bis; 16, commi2, 6 e 7; 20, commi 1 e 4; 21, comma 1,lettera b), n. 3);

b) a decorrere dal 1o gennaio 2013:le disposizioni contenute negli articoli 2,comma 11, lettera c); 4, commi 6 e 11; 5,commi 1 e 14; 6, comma 6; 7, comma 39;12, comma 84; 15, comma 13, lettera b);19, comma 1, lettera a) capoverso 31-ter,lettera a); 23, comma 7;

c) entro il 28 febbraio 2013: ledisposizioni contenute nell’articolo 15,comma 13, lettera c);

d) entro il 30 giugno 2013: le di-sposizioni contenute negli articoli 2,comma 12; 4, comma 1, lettera b);

e) entro il 31 dicembre 2013: ledisposizioni contenute negli articoli 4,comma 1, lettera a); 18, comma 1; 19,comma 2, capoverso 5;

f) a decorrere dal 1o gennaio 2014:le disposizioni contenute negli articoli 4,comma 8; 12, comma 24; 15, comma 13,lettera f); 19, comma 1, lettera a) capo-verso 31-ter, lettera b);

g) a decorrere dal 1o gennaio 2015:l’articolo 3, comma 4;

h) a decorrere dall’anno 2016: ledisposizioni contenute all’articolo 14,commi 2, 4 e 5;

in relazione a tutte le succitate di-sposizioni, appare dubbia la rispondenzaal requisito, previsto dall’articolo 15,comma 3, della legge n. 400 del 1988, della“immediata applicabilità” delle misure di-sposte dal decreto;

il disegno di legge (agli articoli 3,comma 18; 4, comma 13; 6, comma 1, che

definisce, in via generale, cosa debba in-tendersi per “controllo” in relazione adenti controllati da pubbliche amministra-zioni; 7, comma 42-ter; 14, commi 16 e 22;15, comma 25; 16, comma 11) contienenumerose disposizioni formulate in ter-mini di interpretazione autentica di pre-vigenti normative, in relazione alle qualiappare dubbio il rispetto della prescri-zione della circolare sulla formulazionetecnica dei testi legislativi secondo cui“deve risultare comunque chiaro se ci sitrovi in presenza di una disposizione diinterpretazione autentica ovvero di una di-sposizione di modifica sostanziale allaquale si vuole dare effetto retroattivo”;

sul piano dei rapporti con le fontisubordinate:

il provvedimento, in più punti, incidemediante novelle ovvero modifiche nontestuali su discipline oggetto di fonte nor-mativa di rango subordinato (per le mo-difiche testuali, si vedano, l’articolo 3,comma 2, che novella il Regolamento con-cernente i criteri e le modalità di conces-sione in uso e in locazione dei beni im-mobili appartenenti allo Stato di cui aldecreto del Presidente della Repubblican. 296 del 2005; l’articolo 6, comma 18,che incide sul decreto del Ministro del-l’economia e delle finanze 22 maggio 2012,prorogando testualmente vari termini iviprevisti; l’articolo 7, comma 42, che mo-difica in via testuale l’articolo 5 del Re-golamento recante disciplina in materia dicontributi universitari, di cui al decreto delPresidente della Repubblica n. 306 del1997; per modifiche non testuali a fontisecondarie del diritto, si vedano, invece,l’articolo 6, comma 20, lettera b), cheintegra in maniera non testuale le dispo-sizioni del regolamento di cui al decretodel Ministro della pubblica istruzione 1o

febbraio 2001, n. 44, in ordine alle attri-buzioni del collegio dei revisori delle isti-tuzioni scolastiche; l’articolo 7, comma42-bis, che interviene con previsione legi-slativa in un ambito già regolato dal re-cente decreto ministeriale 16 aprile 2012,n. 71, recante criteri di ripartizione delFondo di finanziamento ordinario delle

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università per il 2012; l’articolo 14, commida 17 a 20, che, in materia di mobilità delpersonale docente, interviene in un ambitogià disciplinato dall’articolo 23 del rego-lamento di delegificazione di cui al decretodel presidente della Repubblica n. 81 del2009; infine, si veda l’articolo 23, comma2, che amplia l’ambito temporale di effi-cacia delle disposizioni di cui al Decretodel Presidente del Consiglio dei ministri indata 23 aprile 2010 in materia di ripartodella quota del cinque per mille dell’im-posta sul reddito delle persone fisiche);tale circostanza non appare coerente conle esigenze di semplificazione dell’ordina-mento vigente: si integra infatti una mo-dalità di produzione legislativa che, se-condo i costanti indirizzi del Comitato,non appare funzionale alle esigenze dicoerente utilizzo delle fonti, in quanto puòderivarne l’effetto secondo cui atti nonaventi forza di legge presentano un diversogrado di resistenza ad interventi modifi-cativi successivi (si veda il punto 3, letterae), della circolare congiunta dei Presidentidi Camera e Senato e del Presidente delConsiglio del 20 aprile 2001);

il decreto-legge, all’articolo 2, comma3, demanda ad un decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri, tra l’altro, ilcompito di rideterminare la “Ripartizionedei volumi organici dell’Esercito italiano,della Marina militare e dell’Aeronauticamilitare”, attualmente fissata per legge,dall’articolo 799 del decreto legislativon. 66 del 2010, recante Codice dell’ordi-namento militare; all’articolo 4, comma3-sexies, demanda ad un decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri la pos-sibilità di prorogare i termini previsti dalcomma 1 del medesimo articolo; all’arti-colo 23-undecies, affida invece ad un de-creto del Presidente del Consiglio il com-pito di procedere ad una “riduzione li-neare delle dotazioni finanziarie” e alla“riduzione di singole autorizzazioni legi-slative di spesa”, consentendo di interve-nire con tale strumento su decisioni dispesa assunte con atti legislativi; nei sud-detti casi, si attribuisce a decreti delPresidente del Consiglio la possibilità diincidere su disposizioni disciplinate da

fonti primarie del diritto, affidando così afonti atipiche del diritto il compito dimodificare disposizioni di rango legisla-tivo, secondo una procedura difforme ri-spetto a quella prevista dall’articolo 17,comma 2, della legge n. 400 del 1988, chenon offre quindi le medesime garanzieindividuate da tale procedura;

il decreto-legge prevede l’adozione dicirca venti decreti del Presidente del Con-siglio dei Ministri a contenuto normativo:si vedano, ad esempio, l’articolo 2, comma3, che demanda ad un decreto del Presi-dente del Consiglio dei Ministri, tra l’altro,il compito di ridurre il totale generaledegli organici delle forze armate; l’articolo2, comma 5, che affida ad uno più decretidel Presidente del Consiglio dei Ministri ilcompito di provvedere alla riduzione delledotazioni organiche e degli uffici dirigen-ziali delle pubbliche amministrazioni; l’ar-ticolo 2, comma 11, lettera d), che affidal’avvio dei processi di mobilità guidatapresso le pubbliche amministrazioni, auno o più decreti del Presidente del Con-siglio dei Ministri; l’articolo 4, comma 3,che demanda ad un decreto del Presidentedel Consiglio dei Ministri l’individuazionedelle società pubbliche sottratte all’ambitodi applicazione dell’articolo 4; l’articolo 5,comma 11, che rimette ad un decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri, pre-vio parere della Commissione per la va-lutazione, la trasparenza e l’integrità delleamministrazioni pubbliche, “l’individua-zione dei criteri per la valutazione organiz-zativa e individuale dei dipendenti pub-blici”; si vedano altresì, l’articolo 4, comma3-sexies, l’articolo 6, comma 9, l’articolo 7,comma 4; l’articolo 14, comma 8; 16,comma 1; l’articolo 16, comma 8; l’articolo17, commi 7 e 8; l’articolo 23, comma 8;l’articolo 23-bis, comma 4; l’articolo 23-ter, comma 1, lettera g), capoversi 8-ter e8-quater; articolo 23-quater, comma 9, se-sto e ottavo periodo, e articolo 23-unde-cies, comma 1; tale circostanza, come piùvolte segnalato dal Comitato per la legi-slazione, non appare coerente con le esi-genze di un appropriato utilizzo delle fontinormative, in quanto si demanda ad unatto, ordinariamente a contenuto politico,

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la definizione di una disciplina che do-vrebbe essere oggetto di una fonte secon-daria del diritto e, segnatamente, di rego-lamenti emanati a norma dell’articolo 17della legge 23 agosto 1988, n. 400 (rego-lamenti governativi nella forma di decretidel Presidente della Repubblica ovveroregolamenti ministeriali);

il provvedimento, in quindici casi (sitratta dell’articolo 1, commi 11 e 20;dell’articolo 12, commi 3, 9, 10, 30, 35, 42,44, 50 e 77; dell’articolo 20, comma 3;dell’articolo 23-quater, commi 3 e 9; 23-duodecies, comma 1), demanda compitiattuativi a decreti ministeriali dei qualispecifica la natura non regolamentare; inproposito, si ricorda che la Corte costitu-zionale, nella sentenza n. 116 del 2006,con riferimento ad un decreto ministerialedel quale si esplicitava la natura nonregolamentare (contenuto all’articolo 3 deldecreto-legge n. 279 del 2004), lo qualifi-cava come “un atto statale dalla indefini-bile natura giuridica” e che, recentemente,l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato,con sentenza 4 maggio 2012, n. 9, sullanatura giuridica dell’articolo 4 del decretoministeriale 6 febbraio 2006, ha osservatoche: “deve rilevarsi che, nonostante la cre-scente diffusione di quel fenomeno effica-cemente descritto in termini di “fuga dalregolamento” (che si manifesta, talvoltaanche in base ad esplicite indicazioni legi-slative, tramite l’adozione di atti normativisecondari che si autoqualificano in termininon regolamentari) deve, in linea di prin-cipio, escludersi che il potere normativo deiMinistri e, più in generale, del Governopossa esercitarsi medianti atti “atipici”, dinatura non regolamentare”;

il decreto-legge contiene quattro au-torizzazioni alla delegificazione (si vedano,l’articolo 2, comma 3, quarto periodo,l’articolo 10, commi 2 e seguenti e l’arti-colo 11, commi 1 e 2), che si discostano inparte dal modello delineato dall’articolo17, comma 2, della legge n. 400 del 1988,in quanto: all’articolo 2, comma 3, quartoperiodo, introdotto dal Senato, in materiadi personale delle forze armate, prevedel’adozione di un regolamento di delegifi-

cazione, senza indicare né le norme ge-nerali regolatrici della materia, né le di-sposizioni da abrogare con effetto dalladata di entrata in vigore del regolamento;all’articolo 10, comma 2, in ordine allariorganizzazione dello Stato sul territorio,talune delle norme generali regolatricidella materia sembrano piuttosto coinci-dere con la finalità della delegificazione (atitolo esemplificativo, la lettera a) si rife-risce al “contenimento della spesa pub-blica”), mentre il comma 3 del medesimoarticolo deroga implicitamente all’articolo17, comma 2 della legge n. 400 del 1988,innalzando da trenta a quarantacinquegiorni il termine per l’espressione delparere da parte delle competenti Commis-sioni parlamentari; all’articolo 11, ilcomma 1 fa riferimento a “criteri” in luogodi “norme generali regolatrici della mate-ria”; il comma 2, nel prevedere una ulte-riore autorizzazione alla delegificazione,richiama per relationem i criteri di cui alcomma 1; in nessuna delle autorizzazionialla delegificazione in oggetto vengonoinoltre indicate le disposizioni da abrogarecon effetto dalla data di entrata in vigoredei regolamenti. Inoltre, il decreto, all’ar-ticolo 12, comma 19, modifica in manieranon testuale l’autorizzazione alla delegifi-cazione contenuta all’articolo 2, comma634, della legge n. 244 del 2007 (leggefinanziaria 2008), finalizzata all’adozionedi regolamenti di delegificazione per ilriordino di enti ed organismi pubblicistatali, centralizzando il potere di propo-sta di tali regolamenti nel Presidente delConsiglio dei ministri e introducendo unafase endoprocedimentale di proposta daparte del Commissario straordinario per larazionalizzazione della spesa per acquistie servizi di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 52 del 2012; in relazione a tuttele citate disposizioni, si ricorda, altresì,che la Corte costituzionale, nella recentesentenza n. 149 del 2012, in un obiterdictum, ha lasciato impregiudicata la pos-sibilità di pronunciarsi sulla “correttezzadella prassi di autorizzare l’emanazione diregolamenti di delegificazione tramite de-creto-legge”, nonché “ogni valutazione sulleprocedure di delegificazione non conformi

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al modello previsto dall’articolo 17,comma 2, della legge n. 400 del 1988,quale è quella prevista dalla disposizioneimpugnata, che non determina “le normegenerali regolatrici della materia”, né in-dica espressamente le norme di rangoprimario da ritenersi abrogate con effettodalla data di entrata in vigore dei rego-lamenti di delegificazione”;

il decreto-legge, in taluni casi prevedealtresì adempimenti indefiniti: si vedano,al riguardo, l’articolo 7, comma 27, cheprevede l’adozione, da parte del Ministerodell’istruzione, di un “Piano per la dema-terializzazione delle procedure amministra-tive in materia di istruzione, università ericerca e dei rapporti con le comunità deidocenti, del personale, studenti e famiglie”senza precisare quale veste giuridica ilpiano in oggetto debba rivestire; l’articolo13, comma 38, che prevede l’adozione diun regolamento “emanato ai sensi dell’ar-ticolo 17” della legge n. 400 del 1988,senza indicare il comma di riferimento equindi la tipologia del provvedimentostesso; l’articolo 23-ter, comma 1, letterag), capoverso 8-quater, che prevede l’ado-zione di un “decreto del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze, su indicazione del-l’Agenzia del Demanio”; l’articolo 23-duo-decies, che, al comma 2, dispone che “IlMinistero dell’economia e delle finanzeriesamina le misure previste dal presentedecreto secondo quanto previsto dalle Co-municazioni della Commissione europea”,mentre, al comma 3 autorizza “emissionidi titoli di Stato a medio-lungo termine, lecui caratteristiche sono stabilite con de-creti di emissione che destinano tutto oparte del netto ricavo a tale finalità”,senza specificare il soggetto competente ademanare tali decreti e lasciando indeter-minata la destinazione dei proventi deititoli di Stato;

sul piano della corretta formulazione,del coordinamento interno e della tecnica diredazione del testo:

il provvedimento presenta una strut-tura molto complessa, in quanto, già nellaversione originaria, era organizzato in 5

titoli, si componeva di 25 articoli, corri-spondenti a 424 commi e conteneva treallegati, per un totale di 86 pagine della“Gazzetta Ufficiale”. Il testo trasmesso dalSenato, si articola in 6 titoli e si componedi 39 articoli, corrispondenti a 559 commi.Molte delle disposizioni contengono no-velle e sono caratterizzate da una strut-tura particolarmente complessa: a titolomeramente esemplificativo, l’articolo 12,concernente la soppressione di enti e so-cietà, occupava, nel testo originario, 11pagine e mezza della “Gazzetta Ufficiale” esi articolava in 88 commi (divenuti 73, aseguito di alcune soppressioni approvate alSenato);

il provvedimento adotta taluneespressioni di cui non appare chiara laportata normativa, ovvero dal significatotecnico-giuridico impreciso o di non im-mediata comprensione; tra di esse si se-gnala, ad esempio, l’articolo 5, comma11-quinquies, che dispone che “Ai dirigentie al personale non dirigenziale che risul-tano più meritevoli in esito alla valuta-zione effettuata, comunque non inferiorial dieci per cento della rispettiva totalitàdei dipendenti oggetto della valutazione”, èattribuito un trattamento retributivo ac-cessorio;

in relazione alla tecnica di redazionedel testo, si segnala che numerose dispo-sizioni contengono sigle che non vengonoseguite dalla denominazione per estesodell’organo o dell’istituto cui ci si intenderiferire, in difformità quindi rispetto aquanto previsto dalla circolare sulla for-mulazione tecnica testi normativi che, alparagrafo 14, lettera b), raccomanda diriportare, nella prima citazione dell’ente,organo o istituto, la sua denominazioneper esteso. A titolo meramente esemplifi-cativo, si segnala che: l’articolo 2, comma4 utilizza l’acronimo “AFAM”; l’articolo 6,comma 14 si riferisce al “sistema infor-mativo SICOGE”; l’articolo 7, comma 42-bis si riferisce ai consorzi interuniversitari“Cineca, Cilea eCaspur”; l’articolo 12 uti-lizza numerosi acronimi quali “INRAN”(comma 1), “CRA” (comma 2); “FEAGA”“FEASR” (comma 7); l’articolo 15, al

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comma 3 utilizza l’acronimo “AIFA” e alcomma 25-bis si riferisce all’AGENAS;l’articolo 23, comma 12-terdecies, si rife-risce al progetto UIRNet del Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti ed allaomonima società;

inoltre, il provvedimento, tra gli altri,all’articolo 1, commi 17 e 18, che siriferiscono all’“e-procurement”, all’articolo4, comma 3-sexies, che si riferisce all’inhouse providing, all’articolo 15, comma 6,lettera c), che si riferisce al payment byresults, risk sharing e cost sarin, e all’ar-ticolo 15, comma 13, che contiene unriferimento al global service e facility ma-nagement, ricorre all’uso di termini inglesiin difformità da quanto previsto dallaCircolare sulla formulazione tecnica deitesti legislativi del 20 aprile 2001, che, alparagrafo 4, lettera m), recita: “È evitatol’uso di termini stranieri, salvo che sianoentrati nell’uso della lingua italiana e nonabbiano sinonimi in tale lingua di usocorrente”;

in relazione al coordinamento in-terno al testo, il decreto-legge, all’articolo2, comma 3, primo periodo, prevede l’ado-zione di un decreto del presidente delConsiglio dei ministri al quale affida lariduzione degli organici e la ripartizionedei volumi organici delle forze armate; alsuccessivo quarto periodo, introdotto dalSenato, prevede l’adozione di un regola-mento di delegificazione, il cui ambito diintervento sembra sovrapporsi a quello delprimo; inoltre, all’articolo 23-duodecies, ilcomma 1, demanda ad un decreto dinatura non regolamentare del Ministrodell’economia e delle finanze il compito distabilire “le disposizioni di attuazione delpresente decreto-legge”: si tratta tuttaviadelle disposizioni di attuazione del titoloV-bis, che assorbe i contenuti del decreto-legge n. 83 del 2012;

infine, il disegno di legge, nel testopresentato al Senato, non è provvisto nédella relazione sull’analisi tecnico-norma-tiva (ATN), né della dichiarazione di esclu-sione dell’analisi di impatto della regola-mentazione (AIR);

ritiene che, per la conformità ai pa-rametri stabiliti dagli articoli 16-bis e96-bis del Regolamento, debbano essererispettate le seguenti condizioni:

sotto il profilo della specificità e omo-geneità di contenuto:

tenuto conto della sentenza dellaCorte Costituzionale n. 22 del 2012, ri-chiamata in premessa, si espungano ledisposizioni di cui all’articolo 7, comma26-bis, all’articolo 23, commi 12-sexies,12-septies e 12-octies, che recano normeestranee rispetto alla materia disciplinatadalle altre disposizioni del decreto-legge;

sotto il profilo dell’efficacia del testo perla semplificazione e il riordinamento dellalegislazione vigente:

siano riformulate le disposizioni in-dicate in premessa, che incidono in vianon testuale su disposizioni contenute incodici o testi unici, in termini di novella aimedesimi, anche al fine di non compro-metterne i caratteri di unitarietà ed on-nicomprensività, propri di un codice rife-rito ad un determinato settore discipli-nare;

siano altresì riformulate le disposi-zioni indicate in premessa, contenute inbuona parte dell’articolato, le quali inci-dono in via non testuale su previgentidisposizioni legislative, in termini di no-vella alle medesime; siano altresì inseritein un idoneo tessuto normativo le dispo-sizioni indicate in premessa che appaionocollocate fuori da un appropriato contesto;

si espungano dal testo quelle dispo-sizioni, indicate in premessa, aventi effi-cacia meramente ricognitiva o descrittiva;

all’articolo 1, commi 11 e 20; all’ar-ticolo 12, commi 3, 9, 10, 30, 35, 42, 44, 50e 77; all’articolo 20, comma 3; all’articolo23-quater, commi 3 e 9 e all’articolo23-duodecies, comma 1, che demandanocompiti attuativi a decreti ministeriali deiquali viene specificata la natura non re-golamentare – tenuto conto anche dellasentenza della Corte Costituzionale n. 116del 2006 e della sentenza 4 maggio 2012,

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n. 9, dell’Adunanza Plenaria del Consigliodi Stato, richiamate in premessa – sianoriformulate le anzidette disposizioni nelsenso di prevedere che la disciplina attua-tiva sia introdotta da regolamenti adottatiai sensi dell’articolo 17, comma 3, dellalegge n. 400 del 1988;

all’articolo 2, commi 3, 5 e 11, letterad); all’articolo 4, commi 3 e 3-sexies;all’articolo 5, comma 11; all’articolo 6,comma 9; all’articolo 7, comma 4; all’ar-ticolo 14, comma 8; all’articolo 16, commi1 e 8; all’articolo 17, commi 7 e 8;l’articolo 23, comma 8; all’articolo 23-bis,comma 4; l’articolo 23-ter, comma 1, let-tera g), capoversi 8-ter e 8-quater; all’ar-ticolo 23-quater, comma 9, sesto e ottavoperiodo, e all’articolo 23-undecies, comma1 – che prevedono l’adozione di ventidecreti del Presidente del Consiglio deiministri a contenuto normativo – sianoriformulate le disposizioni in questione nelsenso di demandare l’adozione della di-sciplina ivi prevista a regolamenti adottatiai sensi dell’articolo 17, comma 1, dellalegge n. 400 del 1988;

all’articolo 2, comma 3; all’articolo 4,comma 3-sexies e all’articolo 23-undecies,laddove prevedono che decreti del Presi-dente del Consiglio dei ministri possanomodificare disposizioni di rango primario– sia verificata l’appropriatezza dell’im-piego degli strumenti normativi in que-stione rispetto al sistema delle fonti deldiritto;

previa valutazione della sentenzadella Corte Costituzionale n. 149 del 2012,richiamata in premessa, si provveda allariformulazione delle disposizioni di cuiall’articolo 2, comma 3, quarto periodo,all’articolo 10, commi 2 e seguenti e al-l’articolo 11, commi 1 e 2, al fine direnderle conformi al modello di delegifi-cazione delineato dall’articolo 17, comma2, della legge n. 400 del 1988;

si sopprimano, nella parte in cuimodificano in via testuale disposizionicontenute in fonti secondarie del diritto, ledisposizioni contenute agli articoli 3,comma 2; 6, comma 18, e 7, comma 42,

nonché, laddove incidono in via non te-stuale su fonti secondarie del diritto, sisopprimano le disposizioni contenute agliarticoli 6, comma 20, lettera b); 7, comma42-bis, 14, commi da 17 a 20 e 23, comma2 – e solo se strettamente necessario – siproceda a riformularle nel senso di auto-rizzare il Governo ad integrare la disci-plina contenuta nelle fonti secondarie deldiritto mediante atti aventi la medesimaforza;

all’articolo 12, comma 1, che disponela soppressione dell’INRAN, senza di-sporre l’abrogazione della norma istitutivadel suddetto ente (e, segnatamente, del-l’articolo 11 del decreto legislativo n. 454del 1999), siano indicate le norme oggettodi abrogazione;

con riferimento alle disposizioni con-tenute all’articolo 23-ter, che intervengonosu settori normativi già oggetto, anche intempi recenti, di una significativa stratifi-cazione normativa, nella materia della ge-stione, valorizzazione, utilizzazione e di-smissione dei beni immobili appartenential patrimonio dello Stato, sia effettuato unadeguato coordinamento con le disposi-zioni previgenti, anche al fine di consen-tire un’agevole individuazione del quadronormativo di riferimento;

sotto il profilo della chiarezza e dellaproprietà della formulazione:

in relazione alle disposizioni indicatein premessa, che contengono rinvii nor-mativi generici o imprecisi, si provveda aspecificare o indicare correttamente lanormativa oggetto del rinvio;

in relazione alle disposizioni indicatein premessa, che contengono clausoleabrogative formulate in termini generici, siprovveda a specificare correttamente lanormativa oggetto di abrogazione;

per quanto detto in premessa, siaverificato il coordinamento interno all’ar-ticolo 2, comma 3, primo e quarto periodo;

all’articolo 17, comma 4 – che rinviaad un “atto legislativo di iniziativa gover-nativa” da adottare entro sessanta giorni

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dalla data di entrata in vigore della leggedi conversione del decreto in oggetto – siaprecisato che non ci si intende implicita-mente riferire all’adozione di un decreto-legge (dal momento che si prefigurereb-bero – sin d’ora e in via legislativa –requisiti di necessità e urgenza privi delrequisito della straordinarietà), bensì adun disegno di legge del Governo; sia pre-cisato altresì che il termine di 60 giorni siriferisce all’esercizio dell’iniziativa daparte del Governo e non anche alla con-clusione dell’esame parlamentare ed alladefinitiva approvazione, nel rispetto degliinterna corporis parlamentari.

Il Comitato osserva altresì quanto se-gue:

sotto il profilo dell’efficacia del testo perla semplificazione e il riordinamento dellalegislazione vigente:

all’articolo 2, commi 10-bis e 10-ter,si dovrebbe valutare l’opportunità delladeroga implicita ivi contenuta all’articolo17, comma 4-bis, della legge n. 400 del1988, recante norme generali sulla produ-zione normativa;

all’articolo 17, che prevede il riordinodelle province e delle loro funzioni attra-verso una complessa procedura, riferen-dosi, tra l’altro, al comma 4, “alle eventualiiniziative dei comuni ai sensi dell’articolo133, primo comma, della Costituzione”, sidovrebbe valutare la congruità della di-sposizione in oggetto (e, in particolare,dell’uso dell’aggettivo “eventuali”) con lacitata disposizione costituzionale, che, sta-bilendo che il mutamento delle circoscri-zioni provinciali e la istituzione di nuoveProvince nell’ambito di una regione “sonostabiliti con leggi della Repubblica, su ini-ziativa dei Comuni, sentita la stessa Re-gione”, colloca l’iniziativa dei comuniquale punto di partenza obbligato dellaprocedura di revisione delle province;

per quanto detto in premessa, sidovrebbero specificare i soggetti compe-tenti e la natura giuridica degli adempi-menti previsti dall’articolo 7, comma 27;dall’articolo 13, comma 38; dall’articolo

23-ter, comma 1, lettera g), capoverso8-quater e dall’articolo 23-duodecies,commi 2 e 3;

sotto il profilo della chiarezza e dellaproprietà della formulazione:

per quanto detto in premessa, all’ar-ticolo 23, comma 12-octies, si dovrebbesostituire il termine “perdura” con i se-guenti: “è differito”;

si dovrebbe altresì chiarire il signifi-cato tecnico giuridico dell’espressione con-tenuta all’articolo 5, comma 11-quinquies,riportata in premessa;

si dovrebbero, infine, sciogliere gliacronimi riportati in premessa, nonchésostituire i termini inglesi riportati inpremessa con un sinonimo in uso nellalingua italiana.

Il Comitato formula, altresì, le seguentiraccomandazioni:

sotto il profilo dell’efficacia del testo perla semplificazione e il riordinamento dellalegislazione vigente:

abbia cura il legislatore di evitareforme di intreccio tra più provvedimentid’urgenza, atteso che la confluenza in ununico testo di più articolati attualmentevigenti – che originano da distinte deliberedel Consiglio dei Ministri e distinti decretidel Presidente della Repubblica – apparecomunque suscettibile di ingenerare un’al-terazione del lineare svolgimento dellaprocedura parlamentare di esame dei di-segni di legge di conversione dei decretilegge, come definita a livello costituzionalee specificata negli stessi regolamenti par-lamentari;

ribadendo il rilievo già più volte for-mulato sulla necessità che ciascuno stru-mento normativo sia utilizzato in modocoerente rispetto alle proprie caratteristi-che, siano valutate le modalità attraversocui assicurare – anche durante l’iter diconversione – la coerenza degli strumentinormativi impiegati con particolare ri-guardo all’esigenza di garantire il rispettodelle norme ordinamentali che definiscono

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i limiti di contenuto della decretazioned’urgenza, ed in particolare del requisitodi immediata applicabilità delle normerecate nei decreti legge, ai sensi dell’arti-colo 15, comma 3, della legge n. 400 del1988;

abbia altresì cura il legislatore diverificare la portata precettiva delle normeche si introducono nei provvedimenti, spe-cie ove questi, come nel caso all’esame,che si compone di ben 559 commi, risul-tano assi lunghi e complessi, evitando inparticolare il ricorso a disposizioni cheappaiono prive di portata innovativa del-l’ordinamento, in quanto generiche, mera-mente descrittive, di principio, ovvero ri-cognitive della normativa vigente, poichétutte le anzidette disposizioni, oltre adaccrescere le dimensioni dei testi, nonsempre risultano effettivamente funzionaliall’esegesi dei testi nelle quali sono inse-rite. ».

Doris LO MORO, presidente, nell’espri-mere il proprio rammarico per l’eccessivaristrettezza dei tempi a disposizione delComitato per svolgere approfonditamente ipropri lavori, dichiara di condividere pie-namente la proposta di parere formulatadal relatore.

Il Comitato approva la proposta diparere.

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-TER,

COMMA 3, DEL REGOLAMENTO

Schema di decreto legislativo recante riorganizza-

zione dell’Associazione italiana della Croce rossa.

Esame Atto n. 491.

(Parere alla Commissione XII).

(Esame e conclusione – Parere con condi-zioni e osservazioni).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento in titolo.

Roberto ZACCARIA, relatore, dopo averbrevemente illustrato i contenuti delloschema di decreto legislativo all’esame,

recante riorganizzazione dell’Associazioneitaliana della Croce rossa, non intendesoffermarsi sulle complesse questioni dimerito che il provvedimento pone in re-lazione alla natura giuridica – pubblici-stica o privatistica della Croce rossa – cosìcome in relazione alla relativa dimensioneterritoriale, nazionale e regionale. In re-lazione ai profili che più interessano lecompetenze del Comitato, segnala che ilprovvedimento reca taluni difetti di coor-dinamento con l’ordinamento vigente: inparticolare, all’articolo 5, interviene sulCorpo militare della Croce rossa, senzaprevedere le opportune clausole di coor-dinamento con il codice dell’ordinamentomilitare, di cui al decreto legislativo n. 66del 2010 e introducendo una disciplinasullo status giuridico del personale appar-tenente al Corpo militare volontario cherisulta contraddittoria con quella conte-nuta nel codice in questione.

Dopo aver dato conto di ulteriori difettidi coordinamento del testo con la norma-tiva vigente, nonché della presenza dirichiami normativi e di clausole abrogativeformulati in modo generico e impreciso,oltre che di disposizioni derogatorie del-l’ordinamento, formulate anch’esse inmodo generico, segnala la presenza neltesto del termine inglese: advocacy. Alriguardo, ricordato che la Circolare sullaformulazione tecnica dei testi legislatividel 20 aprile 2001, al paragrafo 4, letteram), recita: « È evitato l’uso di terministranieri, salvo che siano entrati nell’usodella lingua italiana e non abbiano sino-nimi in tale lingua di uso corrente », os-serva che il termine in questione nonrisulta tuttavia agevolmente sostituibilecon un unico vocabolo in uso nella linguaitaliana. Per tale ragione, non intendeformulare una specifica osservazione alriguardo.

Procede quindi ad illustrare la seguenteproposta di parere:

« Il Comitato per la legislazione,

esaminato l’Atto n. 491, recante rior-ganizzazione dell’Associazione italianadella Croce rossa, in attuazione della de-

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lega conferita ai sensi dell’articolo 2 dellalegge 4 novembre 2010, n. 183, e dell’ar-ticolo 1, comma 2, della legge n. 14 del2012 e ricordato che esso è sottopostoall’attenzione del Comitato in virtù dellarichiesta, ai sensi dell’articolo 96-ter,comma 3, proveniente dalla XII Commis-sione, e che lo stesso Comitato si è giàespresso su uno schema di decreto legi-slativo avente il medesimo oggetto (Atton. 424) in data 13 dicembre 2011;

rilevato altresì che:

sotto il profilo dell’omogeneità delcontenuto:

lo schema di decreto, che si com-pone di 9 articoli, reca un contenutoomogeneo, essendo volto a dare attuazionealla disposizione contenuta nell’articolo 2della legge 4 novembre 2010, n. 183, limi-tatamente alla delega al Governo in ma-teria di riforma organica nell’organizza-zione della Croce rossa, nonché di ridefi-nizione del rapporto di vigilanza dei Mi-nisteri del lavoro e della salute su taleente; a tal fine esso prevede tre distintefasi temporali per il riordino della Crocerossa italiana: una prima fase, fino al 31dicembre 2013, durante la quale si perfe-ziona la fine del commissariamento e haluogo l’elezione degli organi che predi-spongono lo statuto provvisorio dell’Asso-ciazione e dell’Ente (articolo 3); una se-conda fase, a partire dal 1o gennaio 2014,in cui la Croce rossa viene separata nel-l’Associazione italiana della Croce rossa(associazione privata di interesse pubblico)e nell’ »Ente strumentale alla Croce Rossaitaliana » ente pubblico non economico,non più anche associativo, (articoli 1 e 2);una terza fase, a partire dal 1o gennaio2016, in cui l’Ente Croce rossa è soppressoe posto in liquidazione e tutti i rapporti ele funzioni sono trasferite all’Associazione(articolo 8);

sotto il profilo dei rapporti con lanormativa vigente:

il provvedimento, all’articolo 5,interviene sul Corpo militare della Crocerossa, senza prevedere le opportune clau-

sole di coordinamento con il codice del-l’ordinamento militare, di cui al decretolegislativo n. 66 del 2010; ciò si riscontra,in particolare, in relazione al comma 4,che stabilisce che il personale apparte-nente al Corpo militare volontario « non èsoggetto ai codici penali militari e alledisposizioni in materia di disciplina mili-tare recate del testo unico delle disposizioniregolamentari dell’ordinamento militarefatta eccezione per le disposizioni riguar-danti la categoria del congedo », ancorchél’attuale articolo 1653 del codice, conte-nuto nell’ambito del Titolo IV, che recanorme sul personale della Croce rossaausiliario delle Forze armate, preveda che« Gli iscritti nei vari ruoli del personalemilitare dell’associazione, escluso il perso-nale per l’assistenza spirituale, chiamati inservizio, sono militari e sono sottoposti allenorme della disciplina militare e dei codicipenali militari »; in relazione al comma 5,che, nel prevedere la gratuità del servizioprestato dal Corpo militare volontario edal Corpo delle infermiere volontarie fasalva « in quanto compatibile » l’applica-zione delle disposizioni di cui all’articolo1758 del codice che disciplina il tratta-mento economico delle infermiere volon-tarie, nonché al comma 8 dell’articolo 6,che incide sulla disciplina del « richiamoin servizio » di cui all’articolo 1668 delcodice;

lo schema di decreto, all’articolo8, comma 3, laddove proroga ulterior-mente fino alla data dell’elezione del Pre-sidente nazionale e comunque non oltre il31 gennaio 2013, il mandato del commis-sario straordinario della Croce rossa, daun lato reca una modifica non testualeall’articolo 5, comma 10, del decreto-leggen. 102 del 2010, che prorogava sino al 31dicembre 2011 la durata in carica delcommissario straordinario (la quale erastata già prorogata fino alla data di rico-stituzione degli organi statutari a conclu-sione del riassetto organizzativo, e comun-que non oltre il 30 settembre 2012, daultimo dall’articolo 2, comma 3, del de-creto-legge n. 216 del 2011), e, dall’altro,contiene una deroga implicita a quantostabilito dall’articolo 51 dello statuto della

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Croce rossa italiana, approvato con de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 6 maggio 2005, n. 97, in base alquale il commissario straordinario « puòessere nominato per non più di ventiquat-tro mesi entro i quali dovranno esserericostituiti gli organi statutari »;

ulteriori difetti di coordinamentocon la normativa vigente si riscontranoaltresì in relazione al decreto legislativon. 165 del 2001, recante norme generalisull’ordinamento del lavoro alle dipen-denze delle amministrazioni pubbliche. Inparticolare, all’articolo 6, il comma 3, nelprevedere il ricorso alla mobilità per ilpersonale in esubero, non richiama ladisciplina dettata in materia dal citatodecreto legislativo n. 165 del 2001; mentre,il comma 5, primo periodo, in ordine alladisciplina applicabile al personale in mo-bilità, richiama soltanto l’articolo 30,comma 2-quinquies del decreto legislativon. 165 del 2001 e non anche le altredisposizioni in materia recate dal mede-simo testo;

il provvedimento contiene alcunedisposizioni che agiscono in deroga anorme vigenti, talora indicando specifica-mente le disposizioni cui intendono dero-gare, in altri casi, invece, derogandovi inmodo generico; in proposito, si segnalanol’articolo 1, comma 1, che deroga generi-camente alle disposizioni della leggen. 383 del 2000 sulle associazioni di pro-mozione sociale, che si prevede siano ap-plicate « per quanto non diversamente di-sposto dal presente decreto »; l’articolo 3,comma 2, che deroga nella sua integrità aldecreto del Presidente della Repubblican. 361 del 2000; l’articolo 4, comma 1,lettera c), che detta disposizioni in materiadi dismissioni di immobili « in deroga allanormativa vigente in materia economico-finanziaria e di contabilità degli enti pub-blici non economici » e l’articolo 6, comma6, che prevede la possibilità di inquadra-mento presso le aziende e gli enti delServizio Sanitario nazionale dei medicidella Croce rossa, e successivamente del-l’Ente, « anche in deroga al possesso deltitolo di specializzazione »;

lo schema di decreto legislativo,all’articolo 5, comma 2, e all’articolo 8,comma 1, terzo periodo, contiene dispo-sizioni meramente ricognitive dell’ordina-mento vigente;

il provvedimento reca disposi-zioni che contengono richiami normativigenerici in relazione ai quali sarebbeinvece opportuno, ove possibile, specifi-care o indicare correttamente la norma-tiva oggetto del rinvio; rinvii normativigenerici sono contenuti: all’articolo 1,comma 2, che prevede che l’azione dellaCroce rossa italiana debba conformarsi,oltre che alle Convenzioni di Ginevra e airelativi protocolli aggiuntivi, « ai principifondamentali del Movimento internazio-nale della Croce rossa e della Mezzalunarossa » nonché « alle risoluzioni e decisionidegli organi del medesimo » senza chiarirese ci si intenda riferire ai sette PrincipiFondamentali adottati dalla Conferenzainternazionale svoltasi a Vienna nell’ot-tobre 1965, ovvero ad altri principi; al-l’articolo 1, comma 4, lettere c), l) e r),che prevedono, tra i compiti istituzionalie di interesse pubblico dell’Associazionedella Croce rossa italiana, rispettiva-mente, la promozione e la diffusionedell’educazione sanitaria, della culturadella protezione civile e dell’assistenzaalla persona, nonché la diffusione dellacoscienza trasfusionale e della culturadella donazione di sangue ed organi « nelrispetto della normativa vigente »; richiaminormativi effettuati in forma generica oimprecisa si rinvengono, altresì, all’arti-colo 1, comma 6; all’articolo 2, comma 1;all’articolo 2, comma 4, ultimo periodo;all’articolo 4, comma 2; all’articolo 4,comma 7; all’articolo 6, comma 5 edall’articolo 6, comma 6;

infine, lo schema di decreto, al-l’articolo 8, comma 1, contiene una for-mula abrogativa formulata in modo im-preciso: la suddetta disposizione prevedeinfatti l’abrogazione, con decorrenza dal1o gennaio 2014, del « decreto-legge 19novembre 2004, n. 276, convertito, conmodificazioni, dalla legge 19 gennaio 2005,n. 1, fatto salvo l’articolo 2 »: la locuzione

Mercoledì 1o agosto 2012 — 22 — Comitato per la legislazione

potrebbe trarre in inganno circa la so-pravvivenza dell’articolo 2, che risulta giàabrogato (e per questo viene sottratto adun’ulteriore abrogazione) dall’articolo2268, comma 1, n. 1031 del codice del-l’ordinamento militare;

sul piano dei rapporti tra le fontiprimarie e le fonti subordinate:

il provvedimento, all’articolo 6,comma 1, demanda ad un decreto delPresidente del Consiglio dei ministri –per la cui emanazione prevede una pro-cedura particolarmente complessa, chevede il coinvolgimento di più Ministriconcertanti e di altri organi – la defi-nizione dei criteri e delle modalità diequiparazione fra i livelli di inquadra-mento previsti dai contratti collettivi re-lativi ai diversi comparti di contratta-zione delle altre pubbliche amministra-zioni e quelli previsti dal contratto col-lettivo applicabile al personale dellaCroce rossa; tale circostanza, come piùvolte segnalato dal Comitato per la legi-slazione, non appare conforme alle esi-genze di un coerente utilizzo delle fontinormative, in quanto si demanda ad unatto, ordinariamente a contenuto politico,la definizione di una disciplina che do-vrebbe essere oggetto di una fonte se-condaria del diritto e, segnatamente, con-siderata la complessità delle procedurepreviste ed il numero dei soggetti coin-volti, di un regolamento di attuazionenella forma di decreto del Presidentedella Repubblica da emanare ai sensidell’articolo 17, comma 1, della leggen. 400 del 1988;

sul piano dei rapporti tra le fontisubordinate:

ai fini della prima applicazionedel decreto, l’articolo 3, comma 1, letteraa), autorizza il Commissario della Crocerossa a modificare con propria ordinanzalo statuto di cui al decreto del Presidentedel Consiglio dei Ministri n. 97 del 2005avente contenuto oggettivamente norma-tivo, in tal modo attribuendo ad unaautorità amministrativa la potestà di in-cidere su una fonte del diritto;

sul piano della corretta formula-zione, del coordinamento interno e dellatecnica di redazione del testo:

sul piano del coordinamento in-terno del testo, il provvedimento, all’arti-colo 1, comma 4, reca un elenco puntualedei compiti istituzionali e di interessepubblico esercitati dalla Croce rossa e, alsuccessivo comma 5, stabilisce che lastessa « svolge ogni altro compito previstodal proprio statuto »;

sempre riguardo al coordina-mento interno al testo, l’articolo 8, comma4, dello schema di decreto, nel disporreche: « Fino al 31 dicembre 2013 la CRIcontinua ad esercitare i compiti istituzio-nali di cui all’articolo 1, comma 4, appli-cando le disposizioni del presente decreto equelle di cui alla disciplina vigente sullamedesima CRI compatibili con il decretomedesimo » contiene una disposizione cheappare una duplicazione di quanto previ-sto al comma 1 del medesimo articolo chegià individua la disciplina applicabile nellafase transitoria, disponendone l’abroga-zione dal 1o gennaio 2014;

infine, lo schema di decreto le-gislativo è corredato sia della relazionesull’analisi tecnico-normativa (ATN), siadella relazione sull’analisi di impatto dellaregolamentazione (AIR), redatte secondo imodelli stabiliti – rispettivamente – dalladirettiva del Presidente del Consiglio indata 10 settembre 2008 e dal regolamentodi cui al decreto del presidente del Con-siglio dei ministri 11 settembre 2008,n. 170;

ritiene che, per la conformità ai pa-rametri stabiliti dall’articolo 16-bis delRegolamento, debbano essere rispettate leseguenti condizioni:

sotto il profilo dell’efficacia del testoper la semplificazione e il riordinamentodella legislazione vigente:

si proceda al coordinamentodelle disposizioni contenute all’articolo 5,commi 4 e 5, rispettivamente, con gliarticoli 1653 e 1758 del codice dell’ordi-namento militare di cui al decreto legisla-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 23 — Comitato per la legislazione

tivo n. 66 del 2010, anche al fine di noncomprometterne i caratteri di unitarietàed onnicomprensività, propri di un codiceriferito ad un determinato settore disci-plinare;

all’articolo 6, comma 1 – chedemanda ad un decreto del Presidente delConsiglio dei ministri la definizione deicriteri e delle modalità di equiparazionefra i livelli di inquadramento previsti daicontratti collettivi relativi ai diversi com-parti di contrattazione delle altre pubbli-che amministrazioni e quelli previsti dalcontratto collettivo applicabile al perso-nale della Croce rossa – sia riformulata ladisposizione in questione nel senso didemandare la definizione della disciplinain oggetto ad un regolamento di attuazionenella forma di decreto del Presidente dellaRepubblica da emanare ai sensi dell’arti-colo 17, comma 1, della legge n. 400 del1988.

Il Comitato osserva altresì:

sotto il profilo dell’efficacia del testoper la semplificazione e il riordinamentodella legislazione vigente:

si dovrebbero riformulare le dispo-sizioni indicate in premessa, e, segnata-mente, l’articolo 6, commi 3 e 5, primoperiodo e l’articolo 8, comma 3, che inci-

dono in via non testuale su previgentidisposizioni legislative, in termini di no-vella alle medesime;

in relazione alle disposizioni indi-cate in premessa, e segnatamente all’arti-colo 1, commi 2, 4, lettere c), l), r), e 6,all’articolo 2, commi 1 e 4, ultimo periodo,all’articolo 4, commi 2 e 7, all’articolo 6,commi 5 e 6, che contengono rinvii nor-mativi generici o imprecisi, si dovrebbespecificare o indicare correttamente lanormativa oggetto del rinvio;

all’articolo 1, comma 5, laddovestabilisce che la Croce rossa « svolge ognialtro compito previsto dal proprio statuto »,si dovrebbero individuare specificamente icompiti propri di tale ente, così definendola cornice entro la quale deve inserirsi loStatuto; si dovrebbe altresì coordinare ladisposizione in oggetto con l’articolo 196del codice dell’ordinamento militare (de-creto legislativo n. 66 del 2010), che sta-bilisce i compiti della CRI in tempo diguerra, di grave crisi internazionale e diconflitto armato;

all’articolo 8, comma 1, si dovrebberiformulare la clausola abrogativa ivi con-tenuta al fine di scongiurare i dubbiinterpretativi indicati in premessa. »

Il Comitato approva la proposta diparere.

La seduta termina alle 15.10.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 24 — Comitato per la legislazione

GIUNTA DELLE ELEZIONI

S O M M A R I O

GIUNTA PLENARIA:

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

Proposte di convalida delle elezioni dei deputati Mario Adinolfi, proclamato nella XV Circoscri-zione Lazio 1, e Marilena Parenti, proclamata nella V Circoscrizione Lombardia 3 . . . . . . . . . 25

GIUNTA PLENARIA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

La seduta comincia alle 14.30.

Comunicazioni del Presidente.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente,comunica che il Presidente della Camera,in data 5 luglio 2012, ha chiamato a farparte della Giunta delle elezioni l’onore-vole Fabio Evangelisti in sostituzione del-l’onorevole Pietro Tidei, cessato dal man-dato parlamentare il 13 giugno 2012, eche, a seguito del passaggio dell’onorevoleGiorgio Clelio Stracquadanio dal gruppoPdL al gruppo Misto, l’incarico di rappre-sentante del gruppo Popolo della Libertàin Giunta è stato conferito all’onorevoleIgnazio Abrignani.

Proposte di convalida delle elezioni dei deputati

Mario Adinolfi, proclamato nella XV Circoscrizione

Lazio 1, e Marilena Parenti, proclamata nella V

Circoscrizione Lombardia 3.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente,avverte che nella riunione del 25 luglio 2012

il Comitato permanente per le incompatibi-lità, le ineleggibilità e le decadenze hasvolto, ai fini del giudizio sull’ineleggibilità,l’istruttoria sulle posizioni degli onorevoliMarilena Parenti, proclamata nella V Cir-coscrizione Lombardia 3 in subentro al di-missionario onorevole Antonello Soro, eMario Adinolfi, proclamato nella XV Circo-scrizione Lazio 1 in subentro al dimissiona-rio onorevole Pietro Tidei.

Ai fini dell’istruttoria sulla eleggibilità,l’onorevole Parenti ha dichiarato che, al-l’atto della candidatura, ricopriva le cari-che di consigliere comunale di Brembio(Lodi) e di consigliere provinciale di Lodi,che, come è noto, non costituiscono causadi ineleggibilità.

Nessun ricorso è stato presentato allaGiunta delle elezioni avverso la proclama-zione dell’onorevole Parenti.

Sempre ai fini dell’istruttoria sulla eleg-gibilità, l’onorevole Adinolfi ha dichiaratoche, all’atto della candidatura, non rico-priva alcuna carica o ufficio.

Nessun ricorso è stato presentato allaGiunta delle elezioni avverso la proclama-zione dell’onorevole Adinolfi.

Constatata l’insussistenza di elementi diineleggibilità, fa presente che il Comitato,allo stato degli atti, propone alla Giunta, aisensi dell’articolo 16, comma 2, del rego-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 25 — Giunta delle elezioni

lamento della Giunta medesima, di accer-tare l’eleggibilità degli onorevoli Parenti eAdinolfi.

La Giunta concorda.

In conformità alle verifiche dei risultatielettorali già compiute in occasione delleverifiche dei poteri per le CircoscrizioniLombardia 3 e Lazio 1, svolte rispettiva-mente nelle sedute della Giunta dell’8ottobre e del 3 dicembre 2008 e confer-mate dalla successiva verifica su basenazionale, la Giunta, non essendo conte-stabili le proclamazioni e concorrendonegli eletti le qualità richieste dalla legge,propone all’Assemblea la convalida delleelezioni dei deputati Marilena Parenti eMario Adinolfi.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente,avverte peraltro che risultano pervenutealla Presidenza della Camera le dimissioni

dal mandato parlamentare della deputataMarilena Parenti: ove la Camera, in unaseduta che potrebbe essere fissata per laprossima settimana, accettasse le dimis-sioni, si renderebbe vacante un seggioattribuito alla lista n. 12 – Partito Demo-cratico nella V Circoscrizione Lombardia3. Al fine di consentire una tempestivaproclamazione del subentrante laddove ledimissioni fossero accolte, propone che laGiunta, ai sensi dell’articolo 86, comma 1,del testo unico delle leggi per l’elezionedella Camera dei deputati (d.P.R. 30marzo 1957, n. 361), accerti fin d’orapreventivamente che il candidato che,nella stessa lista, nell’ambito della mede-sima circoscrizione, segue immediata-mente l’ultimo degli eletti nell’ordine pro-gressivo di lista risulta essere Ezio Zani.

La Giunta concorda.

La seduta termina alle 14.40.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 26 — Giunta delle elezioni

COMMISSIONI RIUNITE

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)e XI (Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Modifiche agli articoli 23-bis e 23-ter del decreto-legge n. 201 del 2011, in materia ditrattamenti economici erogati a carico delle finanze pubbliche. C. 4901 Dal Lago, C. 5035Bressa e C. 5170 Vassallo (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento del progetto di leggeC. 5170) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente della I Commissione DonatoBRUNO. — Intervengono il sottosegretariodi Stato per l’interno Giovanni Ferrara, ilsottosegretario di Stato alla Presidenza delConsiglio Giampaolo D’Andrea e il vicemi-nistro del lavoro e delle politiche socialiMichel Martone.

La seduta comincia alle 11.10.

Modifiche agli articoli 23-bis e 23-ter del decreto-

legge n. 201 del 2011, in materia di trattamenti

economici erogati a carico delle finanze pubbliche.

C. 4901 Dal Lago, C. 5035 Bressa e C. 5170 Vassallo.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodel progetto di legge C. 5170).

Le Commissioni proseguono l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 18 aprile 2012.

Donato BRUNO, presidente, comunicache è stata assegnata alle Commissioni I eXI la proposta di legge n. 5170 Vassallo edaltri: « Modifiche all’articolo 53 del decreto

legislativo 30 marzo 2001, n. 165, all’arti-colo 23-ter del decreto-legge 6 dicembre2011, n. 201, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 22 dicembre 2011,n. 214, e all’articolo 59 del testo unico dicui al decreto del Presidente della Repub-blica 10 gennaio 1957, n. 3, in materia ditrattamenti economici erogati a caricodelle finanze pubbliche ». Poiché la sud-detta proposta di legge verte sulla stessamateria delle proposte di legge già all’or-dine del giorno, avverte che ne è statodisposto l’abbinamento, ai sensi dell’arti-colo 77, comma 1, del Regolamento.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), relatoreper la I Commissione, riferisce che laproposta di legge C. 5170 Vassallo, daultimo abbinata, modifica innanzituttol’articolo 23-ter del decreto-legge n. 201del 2011 ampliando l’ambito di applica-zione della disposizione. Più precisamente,il comma 1 dell’articolo in questione vienesostituito per prevedere che con decretodel Presidente del Consiglio dei ministri –adottato, previo parere delle competentiCommissioni parlamentari, entro novantagiorni dalla data di entrata in vigore dellaproposta di legge – sia definito il tratta-mento economico annuo onnicomprensivo

Mercoledì 1o agosto 2012 — 27 — Commissioni riunite I e XI

di chiunque riceva a carico delle finanzepubbliche emolumenti o retribuzioni percariche pubbliche o nell’ambito di rapportidi lavoro dipendente o autonomo con leautorità amministrative indipendenti o conle pubbliche amministrazioni di cui all’ar-ticolo 1, comma 2, del decreto legislativon. 165 del 2001, ivi incluso il personale inregime di diritto pubblico di cui all’arti-colo 3 del medesimo decreto.

Viene confermato come limite massimodi riferimento il trattamento economicodel primo presidente della Corte di cas-sazione. Ai fini dell’applicazione della di-sciplina in questione la proposta di leggestabilisce che siano computate in modocumulativo le somme comunque erogateall’interessato a carico del medesimo o dipiù organismi, anche nel caso di pluralitàdi incarichi conferiti da uno stesso orga-nismo nel corso dell’anno.

La proposta in questione abroga poi ilcomma 2 dell’articolo 23-ter, il quale pre-vede che il personale interessato dal limitedi trattamento economico il quale siachiamato, conservando il trattamento eco-nomico riconosciuto dall’amministrazionedi appartenenza, all’esercizio di funzionidirettive, dirigenziali o equiparate, anchein posizione di fuori ruolo o di aspettativa,presso Ministeri o enti pubblici nazionali,comprese le autorità amministrative indi-pendenti, non può ricevere, a titolo diretribuzione o di indennità per l’incaricoricoperto, o anche soltanto per il rimborsodelle spese, più del 25 per cento dell’am-montare complessivo del trattamento eco-nomico percepito.

La proposta Vassallo modifica inoltre iltesto unico delle norme generali sull’ordi-namento del lavoro alle dipendenze delleamministrazioni pubbliche, di cui al de-creto legislativo n. 165 del 2001, inserendonell’articolo 53 un comma 5-bis, che recauna disciplina generale per i soggetti chericevano a carico delle finanze pubblicheemolumenti o retribuzioni per lo svolgi-mento di cariche pubbliche o nell’ambitodi rapporti di lavoro dipendente o auto-nomo con le autorità amministrative in-dipendenti e con le pubbliche amministra-zioni, ivi incluso il personale in regime di

diritto pubblico di cui all’articolo 3 deldecreto stesso, e siano chiamati a ricoprireincarichi in uffici di organi politici o adesercitare funzioni direttive, dirigenziali oequiparate presso le citate autorità o pub-bliche amministrazioni ovvero, qualora siaconsentito, presso società a totale o aparziale partecipazione pubblica.

La proposta stabilisce che tale perso-nale sia collocato in aspettativa senzaassegni e che sia collocato fuori ruolosoltanto nel caso in cui una specificadisposizione di legge qualifichi l’incaricocome attinente agli interessi dell’ammini-strazione di appartenenza o stabilisca che,per un interesse dell’amministrazione chelo conferisce, l’incarico deve essere neces-sariamente affidato alla specifica categoriadi pubblici dipendenti cui appartiene ildipendente chiamato a ricoprire uno degliincarichi sopra detti: in entrambi i casi, laproposta prevede che gli oneri del tratta-mento economico riconosciuto dall’ammi-nistrazione di appartenenza siano posti acarico dell’amministrazione che conferiscel’incarico.

È previsto che il personale in que-stione possa essere autorizzato, di annoin anno, a rimanere in servizio pressol’amministrazione di appartenenza solo sel’incarico consiste in attività di consu-lenza che non crea pregiudizio al pienoassolvimento degli obblighi di servizio;non può essere comunque autorizzato arimanere in servizio se l’incarico implicalo svolgimento di funzioni direttive, di-rigenziali o equiparate.

La proposta stabilisce, poi, che il per-sonale in questione, se collocato fuoriruolo o autorizzato a svolgere incarichiaccessori, fermo restando il parametromassimo di riferimento economico fissatodall’articolo 23-ter del decreto-legge n. 201del 2011, non possa comunque ricevere, atitolo di retribuzione o di indennità ag-giuntiva, o anche soltanto per il rimborsodelle spese, introiti annui superiori al 25per cento dell’ammontare complessivo deltrattamento economico riconosciuto dal-l’amministrazione di appartenenza.

La proposta specifica infine che innessun caso il personale in questione può

Mercoledì 1o agosto 2012 — 28 — Commissioni riunite I e XI

conseguire adeguamenti del trattamentoeconomico riconosciuto dall’amministra-zione di appartenenza fondati sul presup-posto del trattamento economico percepitoper altri incarichi, anche se a qualsiasititolo autorizzati o consentiti. Infine, even-tuali conferimenti di incarichi direttivi osemidirettivi riconosciuti in base all’anzia-nità di servizio maturata nel periodo tra-scorso fuori dal ruolo organico hannoefficacia dopo che siano trascorsi dodicimesi dal termine di detto periodo.

La proposta conseguentemente abroga,all’articolo 68, comma 1, del testo unico ilsecondo periodo che prevede che i dipen-denti delle pubbliche amministrazionieletti al Parlamento nazionale, al Parla-mento europeo e nei Consigli regionalipossono optare per la conservazione, inluogo dell’indennità parlamentare e del-l’analoga indennità corrisposta ai consi-glieri regionali, del trattamento economicoin godimento presso l’amministrazione diappartenenza, che resta a carico dellamedesima.

Inoltre, viene modificato il primocomma dell’articolo 59 del testo unicodelle disposizioni concernenti lo statutodegli impiegati civili dello Stato di cui aldecreto del Presidente della Repubblica10 gennaio 1957, n. 3, e successive mo-dificazioni. L’attuale primo comma delcitato articolo prevede che « All’impiegatocollocato fuori ruolo si applicano lenorme dell’articolo 57 » che riguardano ilpersonale « comandato presso altra am-ministrazione », i cui oneri retributivi siprevede restino « a carico dell’ammini-strazione di appartenenza ». A tale di-sposizione viene aggiunto un periodo perspecificare che, in ogni caso, gli oneri delcomando presso altra amministrazionesono posti a carico dell’amministrazioneche conferisce l’incarico. Infine, è previ-sto che le regioni adeguino i propriordinamenti alla disciplina della propostain esame relativa al personale delle pub-bliche amministrazioni.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore perla XI Commissione, nell’associarsi alla re-lazione svolta dall’on. Mantini, chiede alPresidente quale sia l’organizzazione delprosieguo dell’esame del provvedimento intitolo.

Gianclaudio BRESSA (PD), invita i pre-sidenti a calendarizzare i progetti di leggein titolo in modo da concludere l’esamepreliminare entro la seconda settimana disettembre.

Raffaele VOLPI (LNP) si associa aquanto evidenziato dal collega Bressa, au-spicando che alla ripresa dei lavori dopola pausa estiva sia possibile prevedere unaregolare organizzazione dei lavori, che nonsia inficiata da continui decreti-legge daesaminare e questioni di fiducia da met-tere in votazione.

Mauro LIBÈ (UdCpTP) fa presente cheanche il suo gruppo concorda sull’oppor-tunità di accelerare quanto possibilel’esame dei progetti di legge in titolo,dando la giusta rilevanza alle tematichedagli stessi poste.

Giuseppe CALDERISI (PdL) concordaanch’egli, a nome del suo gruppo, suitempi auspicati per il prosieguo dell’iterparlamentare.

Donato BRUNO, presidente, prende attodi quanto testè evidenziato dai vari gruppi,facendo presente che l’organizzazione deilavori potrà più puntualmente essere de-finita nell’ambito dell’Ufficio di presi-denza, integrato dai rappresentanti deigruppi, delle Commissioni riunite I e XI.

Quindi, nessuno chiedendo di interve-nire, rinvia quindi il seguito dell’esame adaltra seduta.

La seduta termina alle 11.25.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 29 — Commissioni riunite I e XI

COMMISSIONI RIUNITE

II (Giustizia)e XII (Affari sociali)

S O M M A R I O

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Mercoledì 1o agosto 2012.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante disci-plina sanzionatoria per la violazione delledisposizioni di cui al regolamento (CE)n. 1069/2009, recante norme sanitarie re-lative ai sottoprodotti di origine animale eai prodotti derivati non destinati al con-sumo umano e che abroga il regolamento(CE) n. 1774/2002, e per la violazione delledisposizioni di cui al regolamento (UE)n. 142/2011, recante disposizioni di appli-cazione del regolamento (CE) 1069/2009 edella direttiva 97/78/CE per quanto ri-guarda taluni campioni e articoli non sot-toposti a controlli veterinari in frontiera.Atto n. 493.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 30 — Commissioni riunite II e XII

I COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 4 aprile2010, n. 58, di attuazione della direttiva 2007/23/CE relativa all’immissione sul mercatodi articoli pirotecnici. Atto n. 490 (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

SEDE REFERENTE:

Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani.Testo base C. 4534 Governo, approvato dal Senato, C. 1720 Giulietti e C. 1918 Maran(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

ALLEGATO 3 (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

Modifica degli articoli 15 e 16 dello Statuto speciale per la Sardegna, di cui alla leggecostituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, in materia di composizione ed elezione del Consiglioregionale. C. 4664 cost. Palomba, C. 4711 cost. Consiglio regionale della Sardegna e C. 5149cost., approvata, in prima deliberazione, dal Senato (Rinvio del seguito dell’esame) . . . . . 35

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’annofinanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell’interno per l’anno finanziario 2012(Relazioni alla V Commissione) (Seguito dell’esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Associazione italiana della Crocerossa. Atto n. 491 (Rilievi alla XII Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione –Deliberazione di rilievi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

ALLEGATO 4 (Proposta di rilievi del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

ALLEGATO 5 (Rilievi deliberati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 38

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

ALLEGATO 6 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

Mercoledì 1o agosto 2012 — 31 — Commissione I

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta aStrasburgo il 5 novembre 1992. Nuovo testo C. 5118 Governo ed abb. (Parere alla IIICommissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testo C. 4041, approvata dalSenato ed abb. (Parere alla II Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

ALLEGATO 7 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la valorizzazione dell’operaverdiana. Emendamenti C. 1373-A Motta ed abb. (Parere alla VII Commissione) (Esameemendamenti e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

ALLEGATO 8 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO. – Interven-gono i sottosegretari di Stato per l’internoCarlo De Stefano e Giovanni Ferrara.

La seduta comincia alle 11.35.

Schema di decreto legislativo recante modifiche ed

integrazioni al decreto legislativo 4 aprile 2010,

n. 58, di attuazione della direttiva 2007/23/CE re-

lativa all’immissione sul mercato di articoli pirotec-

nici.

Atto n. 490.

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 31 luglio 2012.

Mauro LIBÈ (UdCpTP), relatore, pre-senta una proposta di parere favorevolecon una condizione (vedi allegato 1) sulprovvedimento in titolo, che illustra.

Sottolinea, in primo luogo, l’esigenza diassicurare, preliminarmente, la tuteladella sicurezza umana nell’ambito delladisciplina dell’immissione sul mercato diarticoli pirotecnici.

Ricorda che, come sottolineato anchedalla relazione illustrativa dello schema didecreto, l’intervento di modifica in esameè necessario per evitare l’apertura formaledi una procedura di infrazione nei con-fronti dell’Italia; il 7 febbraio 2012, infatti,

la Commissione europea ha inviato all’Ita-lia richieste di informazioni sull’attuazionedella direttiva 2007/23/CE relativa all’im-missione sul mercato di articoli pirotec-nici.

Ricorda, in particolare, che la Commis-sione europea ha ribadito, replicando alleinformazioni ricevute, con riguardo allanecessità di un permesso/autorizzazionedel Ministero dell’interno per tutti gliarticoli pirotecnici, che dovrebbe esseresufficiente il certificato di omologazioneCE per tipo.

Rileva altresì che, in merito alle dispo-sizioni relative al rilascio di licenze diimportazione/esportazione, ritenute neces-sarie dalle autorità italiane per garantirela sicurezza dello stoccaggio, la Commis-sione europea ha sottolineato che talemotivazione non pare giustificare l’esten-sione dei controlli alle esportazioni/impor-tazioni e al commercio intra UE in quantotali.

Ricorda, quindi, che la Commissioneeuropea ha espresso inoltre perplessità peril ritardo nell’aggiornamento del sistemanazionale di classificazione, nonché per lamancata indicazione di scadenze certe pergli interventi correttivi delle norme rela-tive alla registrazione, notifica, etichetta-tura e al sistema di identificazione etracciabilità e ha ribadito le sue preoccu-pazioni per le conseguenze negative che ledisposizioni transitorie sullo smaltimentodelle scorte potrebbero avere sugli opera-tori.

Evidenzia che disposizioni normativeeccessivamente stringenti rischiano di dan-neggiare le imprese comunitarie nel mer-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 32 — Commissione I

cato nazionale rispetto ad operatori extra-UE, che sono meno vincolati a normerestrittive.

Sottolinea altresì l’opportunità di farein modo che non ricadano sulle impreseoperanti nel settore oneri burocratici ec-cessivi, che non siano direttamente richie-sti dalla normativa dell’Unione europea eche non siano fondati su imprescindibiliesigenze di tutela della sicurezza umana.

Fa quindi presente che nella condizioneposta nella proposta di parere si evidenzial’esigenza che, attraverso il provvedimentocorrettivo in esame, la normativa nazio-nale relativa all’immissione sul mercato diarticoli pirotecnici sia pienamente con-forme alle disposizioni della direttiva2007/23/CE, tenendo conto di quanto evi-denziato dalla Commissione europea insede di richiesta di informazioni all’Italiasull’attuazione della direttiva in questione.

Evidenzia come il settore degli articolipirotecnici coinvolga persone di tutte leetà e numerose aziende operanti in Italia.La normativa nazionale è particolarmentestringente per rispondere all’esigenza diassicurare la tutela della sicurezza umana.

Occorre, tuttavia, riuscire ad indivi-duare un punto di equilibrio che consentadi conciliare le diverse esigenze del settore,anche tenuto conto degli eventi dramma-tici che si sono verificati in relazioneall’utilizzo degli articoli in questione. Deveperaltro tenersi altresì conto dell’esigenzadi non esporre in maniera eccessiva leimprese comunitarie operanti nel settoread una situazione di « concorrenza favo-rita » per le imprese extra-UE in cui vi-gono regole meno rigide.

Il sottosegretario Carlo DE STEFANOconcorda con la proposta di parere testèpresentata dal relatore e con le conside-razioni svolte. Esprime in particolare ap-prezzamento per il fatto che il parereevidenzia la necessità di conciliare le di-verse esigenze che investono il settore inquestione e assicura che il Governo neterrà conto nel prosieguo dell’iter del prov-vedimento.

Pierguido VANALLI (LNP) fa presenteche in questi giorni vi sono stati contattiinformali con il relatore ed il Governo sulprovvedimento in titolo. Prende atto diquanto evidenziato nelle premesse dellaproposta di parere, con particolare ri-guardo all’esigenza di fare in modo chenon ricadano sulle imprese operanti nelsettore oneri burocratici eccessivi e costiinutili, che non siano direttamente richie-sti dalla normativa dell’Unione europea eche non siano fondati su imprescindibiliesigenze di tutela della sicurezza umana.

È a suo avviso quanto mai opportunodefinire un sistema che consenta di pre-miare chi rispetta le regole, senza peraltrocreare eccessivi appesantimenti burocra-tici, sanzionando efficacemente coloro cheintervengono illegalmente sul mercato.

Preannuncia quindi il voto favorevoledel suo gruppo sulla proposta di pareredel relatore.

Giuseppe CALDERISI (PdL) preannun-cia il voto favorevole del suo gruppo sullaproposta di parere del relatore.

Evidenzia quindi l’opportunità, al pe-nultimo capoverso delle premesse dellaproposta di parere, di sostituire le parole:« eccessivamente stringenti » con le se-guenti « immotivatamente restrittive ».

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), nel-l’esprimere la condivisione del suo grupporispetto al lavoro svolto dal relatore, con-corda con il rilievo testé svolto dal collegaCalderisi.

Mauro LIBÈ (UdCpTP), relatore, allaluce delle precisazioni svolte dai colleghi,formula una nuova versione della propostadi parere favorevole con una condizione(vedi allegato 2).

La Commissione approva la proposta diparere del relatore, come testè riformu-lata.

La seduta termina alle 11.45.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 33 — Commissione I

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO. – Interven-gono il sottosegretario di Stato per l’internoGiovanni Ferrara e il sottosegretario diStato agli affari esteri Marta Dassù.

La seduta comincia alle 11.45.

Istituzione della Commissione nazionale per la pro-

mozione e la protezione dei diritti umani.

Testo base C. 4534 Governo, approvato dal Senato,

C. 1720 Giulietti e C. 1918 Maran.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 29 maggio 2012.

Donato BRUNO, presidente, avverte che,a seguito della richiesta della I Commis-sione, il Governo ha trasmesso la relazionetecnica sul disegno di legge C. 4534, ap-provato dal Senato, come modificato dallaCommissione nel corso dell’esame finorasvolto in sede referente.

Raffaele VOLPI (LNP) relatore, presentaalcune proposte emendative (vedi allegato3) volte a rendere pienamente coerente iltesto rispetto a quanto evidenziato nellarelazione tecnica trasmessa dal Governo.

Illustra quindi il contenuto, eviden-ziando che il proprio emendamento 2.200è volto, come richiesto nella relazionetecnica, a superare la discrasia, attual-mente presente nel testo, tra il comma 6e il comma 2 dell’articolo 2. Quest’ultimoprevede infatti che il presidente e i com-ponenti della Commissione non possanoessere nominati o reclutati tra i dipendentidi pubbliche amministrazioni mentre ilcomma 6 fa espresso riferimento al caso incui siano professori universitari.

Con riguardo al proprio emendamento2.201, precisa che il limite annuo dellaretribuzione del presidente, ivi previsto,

era già prevista nel testo. Si tratta solo diuna riscrittura di carattere formale richie-sta nella relazione tecnica.

In merito al proprio emendamento3.200, ricorda che nella relazione tecnicasi evidenzia l’opportunità di reintrodurreil richiamo espresso al contratto collettivonazionale di lavoro relativo al personaledel comparto Ministeri per le spese delpersonale, parametro che è stato comun-que utilizzato per la quantificazione dellespese nella relazione tecnica.

Rileva poi che quanto previsto dalproprio emendamento 12.200 costituisceun aggiornamento della quantificazione dispesa del testo in discussione.

Sottolinea, infine, che, come eviden-ziato nella relazione tecnica, vi è stata unariduzione della spesa complessiva pari al24 per cento rispetto al testo approvatodal Senato, in aderenza con le sollecita-zioni contenute nella lettera trasmessa dalpresidente della V Commissione con ri-guardo al provvedimento in titolo.

Il sottosegretario Marta DASSÙesprime parere favorevole sugli emenda-menti del relatore, ringraziando il presi-dente e l’intera Commissione per il lavorosvolto sul provvedimento in titolo.

La Commissione approva, con distintevotazioni, gli emendamenti 2.200, 2.201,3.200 e 12.200 del relatore.

Donato BRUNO, presidente, avverte cheil testo, come risultante dalle ulteriorimodifiche approvate nella seduta odierna,sarà trasmesso alle competenti Commis-sioni in sede consultiva per l’espressionedel parere di competenza.

Gianclaudio BRESSA (PD) evidenzial’opportunità di procedere, non appenapossibile, al trasferimento del provvedi-mento in sede legislativa.

Mario TASSONE (UdCpTP) concordacon quanto testè evidenziato dal collegaBressa, ricordando che il suo gruppo hachiesto già da tempo che si proceda al

Mercoledì 1o agosto 2012 — 34 — Commissione I

trasferimento del provvedimento in sedelegislativa.

Donato BRUNO, presidente, nessun al-tro chiedendo di intervenire, rinvia quindiil seguito dell’esame ad altra seduta.

Modifica degli articoli 15 e 16 dello Statuto speciale

per la Sardegna, di cui alla legge costituzionale 26

febbraio 1948, n. 3, in materia di composizione ed

elezione del Consiglio regionale.

C. 4664 cost. Palomba, C. 4711 cost. Consiglio

regionale della Sardegna e C. 5149 cost., approvata,

in prima deliberazione, dal Senato.

(Rinvio del seguito dell’esame).

Donato BRUNO, presidente, avverte che,a quanto risulta alla presidenza, il Consi-glio regionale della Sardegna ha rispostoalla lettera del ministro per gli affariregionali, con la quale si comunicava, aisensi dell’articolo 54 dello statuto dellaregione, il testo della proposta di leggecostituzionale C. 4664 Palomba. Osservaquindi che, se la comunicazione ufficialeperverrà in tempo utile, la Commissionepotrebbe concludere l’esame del provvedi-mento in sede referente prima della so-spensione dei lavori parlamentari.

Mario TASSONE (UdCpTP) ribadiscecome, a suo avviso, le regioni a statutospeciale rappresentino una disfunzionalitànel sistema ordinamentale italiano.

Donato BRUNO, presidente, nessun al-tro chiedendo di intervenire, rinvia il se-guito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO. – Inter-viene il sottosegretario di Stato per l’internoGiovanni Ferrara.

La seduta comincia alle 11.55.

Rendiconto generale dell’Amministrazione delloStato per l’esercizio finanziario 2011.C. 5324 Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello

Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome

per l’anno finanziario 2012.

C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero del-

l’economia e delle finanze per l’anno finanziario

2012 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero del-

l’interno per l’anno finanziario 2012.

(Relazioni alla V Commissione).

(Seguito dell’esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto, rinviato nella seduta del 31 luglio2012.

Donato BRUNO, presidente, avverte chel’esame dei provvedimenti in titolo si con-cluderà la prossima settimana e che iltermine per la presentazione di emenda-menti al disegno di legge di assestamento,limitatamente alle parti di competenzadella Commissione, è fissato alle ore 12 dilunedì 6 agosto 2012.

Pierguido VANALLI (LNP) rileva chesarebbe forse preferibile, prima di stabilireil termine per la presentazione degliemendamenti e di concludere l’esame delprovvedimento, attendere lo svolgimentodella indagine conoscitiva di approfondi-mento programmata dalla Commissionebilancio.

Donato BRUNO, presidente, premessoche la questione potrà essere dibattutanell’ambito dell’ufficio di presidenza, in-tegrato dai rappresentanti dei gruppi,esprime comunque l’avviso che sia prefe-ribile concludere l’esame dei provvedi-menti in titolo prima della pausa estiva.Quindi, nessun altro chiedendo di inter-venire, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 12.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 35 — Commissione I

DELIBERAZIONE DI RILIEVISU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 12.

Schema di decreto legislativo recante riorganizza-

zione dell’Associazione italiana della Croce rossa.

Atto n. 491.

(Rilievi alla XII Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Deli-berazione di rilievi).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del25 luglio 2012.

Roberto ZACCARIA (PD), relatore,dopo aver brevemente richiamato le con-siderazioni da lui svolte nella relazioneintroduttiva, formula una proposta di de-liberazione di rilievi, la quale tiene contodi quanto da lui preannunciato in quel-l’occasione (vedi allegato 4). Sottolinea chel’ultimo periodo della sua proposta – nellaquale si evidenzia come la brevità dellaproroga prevista dal decreto-legge n. 79del 2012 comporti la necessità che la XIICommissione esprima il proprio pareresullo schema di decreto in esame in tempitali da evitare che venga a scadenza ancheil nuovo termine di esercizio della delegalegislativa – eccede forse l’ambito di com-petenza della Commissione, ma è, a suogiudizio, importante in quanto sottolineal’esigenza che l’espressione del pareredella Commissione di merito avvenga intempi quanto mai rapidi.

Maurizio TURCO (PD) ritiene che laCommissione affari costituzionali nonpossa non rilevare come il termine delladelega di cui lo schema in esame costi-tuisce l’attuazione sia ormai scaduto ecome la proroga prevista dal comma 2dell’articolo 1 della legge di conversionedel decreto-legge n. 79 del 2012 sia inco-

stituzionale, avendo la Corte costituzionalechiarito nella sentenza n. 22 di quest’annol’incostituzionalità della prassi di intro-durre nei decreti-legge in sede di conver-sione disposizioni estranee all’oggetto pro-prio dei decreti stessi. Quanto al meritodella questione politica, ricorda come ilGoverno proroghi ormai da anni senzafornire spiegazioni il commissariamentodella Croce rossa. Preannuncia pertanto ilproprio voto contrario sulla proposta dirilievi del relatore, qualora essa non siariformulata con la soppressione degli ul-timi due periodi.

Pierguido VANALLI (LNP) ritiene chela Commissione affari costituzionali nonpossa esimersi dal rilevare che il terminedi esercizio della delega legislativa è sca-duto e che per poter procedere occorrepertanto una nuova delega. A suo avviso,affermare – come fa il relatore nella suaproposta di rilievi – che la rilevanzapratica della questione della scadenza deltermine della delega risulterebbe venutameno perché frattanto la legge di conver-sione del decreto-legge n. 79 del 2012 haprorogato ulteriormente al 30 settembre2012 il termine per l’esercizio della delegasignifica eludere il problema di fondo.Ricorda che il deputato Zaccaria non eraaltrettanto conciliante nei confronti delprecedente Governo.

Roberto ZACCARIA (PD), relatore, fapresente che il provvedimento in esame èstato deliberato dal precedente Esecutivo eche, in ogni caso, la sua proposta di rilievinon è affatto conciliante atteso che siorienta in senso contrario rispetto aquanto sostenuto dal Governo, che neidocumenti allegati allo schema di decretoin esame difende la tesi secondo cui ilcomma 2 dell’articolo 2 della legge n. 183del 2010 si potrebbe interpretare nel sensoche il termine per l’esercizio della delegasarebbe prorogato di due mesi anche nelcaso in cui il termine per l’espressione delparere parlamentare scada nei trentagiorni che seguono, e non soltanto neitrenta che precedono, la scadenza deltermine iniziale della delega.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 36 — Commissione I

Sottolinea pertanto come la sua pro-posta di rilievi non eluda affatto la que-stione di fondo, ma si limiti ad osservareche la sua rilevanza pratica nel caso dispecie è venuta meno per effetto dellariapertura della delega disposta dalla leggedi conversione del decreto-legge n. 79 del2012.

Gianclaudio BRESSA (PD) ritiene chele argomentazioni del collega Zaccariasiano perspicue e convincenti e preannun-cia il voto favorevole del suo gruppo sullasua proposta di rilievi.

Mario TASSONE (UdCpTP) dichiarache il suo gruppo reputa corretto il ra-gionamento svolto dal relatore e voteràquindi a favore della sua proposta dirilievi. Rimarca peraltro l’esigenza di af-frontare seriamente i gravi problemi cheaffliggono la Croce rossa italiana.

Giorgio CONTE (FLpTP), pur condivi-dendo la proposta di rilievi avanzata dalcollega Zaccaria, esprime le sue perplessitàin merito alla proroga di una delega giàscaduta inserita al Senato con la conse-guenza del mancato rispetto della sentenzan. 22 del 2012 della Corte costituzionale.

Ricorda che il problema della scadenzadella delega per il riordino della CroceRossa Italiana era stato già sollevato dalsuo gruppo con la presentazione di atti disindacato ispettivo e ribadisce la serietàdell’intera questione.

Raffaele VOLPI (LNP) ritiene che laquestione interpretativa posta dalla XIICommissione in relazione al termine diesercizio della delega relativa alla Crocerossa non possa considerarsi in alcunmodo superata. A suo avviso, piuttosto chedeliberare rilievi che eludono la questione,sarebbe meglio che la Commissione non sipronunciasse.

Maurizio TURCO (PD) ribadisce chel’inserimento di una proroga di delegalegislativa in un disegno di legge di con-versione di un decreto-legge è incostitu-

zionale alla luce dei chiarimenti resi dallasentenza n. 22 del 2012.

Donato BRUNO, presidente, sottolineacome nella proposta di rilievi del relatorela questione posta dalla XII Commissionevenga affrontata nel terzultimo periodo,nel quale si dice che tale questione sembradoversi risolvere nel senso che il terminedella delega « non può ritenersi prorogatooltre il 30 giugno 2012, in quanto l’articolo2, comma 2, della legge n. 183, a diffe-renza di altre norme analoghe, dispone laproroga del termine di delega esclusiva-mente nel caso in cui – come detto – iltermine per l’espressione del parere par-lamentare scada nei trenta giorni cheprecedono, e non anche nei trenta giorniche seguono, la scadenza del termine perl’adozione dei decreti legislativi ».

Fa presente, inoltre, che la norma in-serita dal Senato nel disegno di legge diconversione del decreto-legge n. 79 nonpuò essere oggetto dei rilievi che la Com-missione è chiamata a deliberare, dalmomento che questi concernono loschema di decreto in titolo, e non ildecreto-legge n. 79, il quale è già statoesaminato proprio dalla Commissione af-fari costituzionali in sede referente.

Roberto ZACCARIA (PD), relatore, sot-tolinea che la sua proposta di rilievi pre-cisa in modo molto chiaro – nel passaggiorichiamato dal presidente – che l’inter-pretazione inizialmente sostenuta dal Go-verno per considerare la delega ancoraaperta, a legislazione invariata, dopo il 30giugno 2012 non era condivisibile. Questopunto è importante in quanto vi si potràfare riferimento interpretativo qualora infuturo dovessero sorgere questioni analo-ghe.

Ribadisce d’altra parte che la Commis-sione affari costituzionali non può fingerenei suoi rilievi di ignorare che nel decreto-legge n. 79, che essa stessa Commissioneha esaminato in via principale, è conte-nuta una disposizione che, prorogando ladelega di riferimento, « rimette in corsa »

Mercoledì 1o agosto 2012 — 37 — Commissione I

lo schema di decreto in esame e fa quindivenire meno la rilevanza immediata dellaquestione posta dalla XII Commissione,che riguardava appunto la validità delloschema stesso.

Quanto alla sentenza della Corte costi-tuzionale n. 22 del 2012, osserva che sitratta di una pronuncia importante e for-temente condivisa dal Capo dello Stato,ma, a suo avviso, non del tutto convin-cente, come ha cercato di spiegare in uncommento di dottrina. La sentenza infatti,in sostanza, limita il potere di emenda-mento dei parlamentari rispetto ai decreti-legge, il che potrebbe essere accettabile inun sistema nel quale i decreti avesserodavvero il carattere di eccezionalità che laCostituzione annette loro, ma che non èaccettabile nel momento in cui la legisla-zione si fa invece quasi interamente condecreti di urgenza: in queste condizionilimitare il potere emendativo dei parla-mentari sui decreti equivale di fatto alimitarlo in assoluto.

A parte questo, osserva che l’inseri-mento della norma di proroga della deleganel disegno di legge di conversione deldecreto-legge n. 79 è avvenuta al Senato, ilcui regolamento, a differenza di quellodella Camera, ammette la presentazione diemendamenti recanti deleghe o proroghedi deleghe legislative nei decreti-legge. Sulpunto specifico della costituzionalità dellaintroduzione, da parte del Parlamento, dideleghe legislative nei decreti-legge in sededi conversione, la Corte costituzionale nonsi è peraltro ancora pronunciata.

In conclusione, conferma la sua pro-posta di rilievi, limitandosi a riformulare ilpenultimo periodo sopprimendo l’aggettivo« pratica », che può forse indurre in equi-voco (vedi allegato 5).

Maurizio TURCO (PD) chiede che lavotazione della proposta di rilievi del re-latore avvenga per parti separate, nelsenso che gli ultimi due periodi dellastessa siano posti in votazione separata-mente.

Donato BRUNO, presidente, avverte chela proposta di rilievi del relatore sarà

posta in votazione per parti separate:dapprima tutta la proposta ad eccezionedegli ultimi due periodi e quindi, ovequesta sia approvata, anche gli ultimi dueperiodi. Chiarisce che, ove nella primavotazione la proposta di rilievi del relatorefosse respinta, non si procederà alla vo-tazione degli ultimi due periodi, i qualinon hanno rilievo autonomo.

La Commissione, con distinte votazioni,approva dapprima la proposta di rilieviformulata dal relatore ad eccezione degliultimi due periodi e successivamente an-che questi ultimi.

La seduta termina alle 12.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 1o agosto 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle12.30 alle 12.45.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 12.45.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazioni).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Alessandro NACCARATO (PD), relatore,illustra il testo del disegno di legge C. 5389

Mercoledì 1o agosto 2012 — 38 — Commissione I

Governo, approvato dal Senato, recante« Disposizioni urgenti per la revisione dellaspesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini ».

Sottolinea preliminarmente, come laparticolare congiuntura economica inter-nazionale, abbia imposto un esame estre-mamente rapido del predetto disegno dilegge, con conseguente forte compressionedei tempi disponibili per l’approfondi-mento delle spesso assai delicate e com-plesse questioni poste dall’articolato.

Rileva quindi che le numerose misurecontenute nel decreto-legge sono ricondu-cibili in via prevalente alle seguenti ma-terie: coordinamento della finanza pub-blica; sistema tributario e contabile delloStato; ordinamento e organizzazione am-ministrativa dello Stato e degli enti pub-blici nazionali; legislazione elettorale, or-gani di governo e funzioni fondamentali diComuni, Province e Città metropolitane.

Fa presente che singole disposizioniincidono inoltre su ambiti di interventoriconducibili alle seguenti materie: normegenerali sull’istruzione; tutela della con-correnza; difesa e Forze armate; previ-denza sociale; ordinamento civile; armi,munizioni ed esplosivi; protezione civile;tutela dei beni culturali; valorizzazione deibeni culturali e ambientali e promozione eorganizzazione di attività culturali; deter-minazione dei livelli essenziali delle pre-stazioni concernenti i diritti civili e socialiche devono essere garantiti su tutto ilterritorio nazionale; tutela della salute;governo del territorio.

Evidenzia che le materie sopra ricor-date sono attribuite alla competenza legi-slativa esclusiva dello Stato, alla compe-tenza legislativa concorrente dello Stato edelle regioni.

Rileva quindi che l’articolo 5, che recamisure per la riduzione delle spese dellepubbliche amministrazioni, per le qualinon sono previsti termini finali, è ricon-dotto dal suo comma 6 ai principi dicoordinamento della finanza pubblica, aisensi dell’articolo 117, terzo comma, dellaCostituzione. Segnala peraltro come lagiurisprudenza costituzionale più recente,con la quale sono state scrutinate nume-

rose disposizioni di contenimento dellaspesa pubblica, ha chiarito che possonoessere ritenute principi fondamentali inmateria di coordinamento della finanzapubblica, ai sensi del terzo comma del-l’articolo 117 della Costituzione. le normeche « si limitino a porre obiettivi di rie-quilibrio della finanza pubblica, intesi nelsenso di un transitorio contenimento com-plessivo, anche se non generale, dellaspesa corrente e non prevedano in modoesaustivo strumenti o modalità per il per-seguimento dei suddetti obiettivi » (sen-tenza n. 148 del 2012; conformi, ex plu-rimis, sentenze n. 232 del 2011 e n. 326del 2010).

Rileva che, con riguardo all’articolo 6,che incide sulla ridefinizione degli ambititerritoriali scolastici e sulla nomina deirevisori dei conti, la questione potrebbeessere oggetto di valutazione per la suaconnessione con la programmazione dellarete scolastica, argomento per il quale laCorte costituzionale, con sentenze 200 del2009 e 147 del 2012, ha ribadito la com-petenza delle regioni.

Evidenzia che, nell’ambito dell’articolo9, riconducibile al coordinamento dellafinanza pubblica, materia di competenzaconcorrente ai sensi del terzo commadell’articolo 117 della Costituzione, appareopportuno valutare le disposizioni cheprevedono la soppressione automatica diorganismi, anche regionali, per effetto del-l’inutile decorso di un termine di novemesi, alla luce della competenza regionalein materia di organizzazione dell’ammini-strazione regionale e dell’orientamentodella giurisprudenza costituzionale sultema.

Ricorda che l’articolo 16, relativamenteagli obiettivi di risparmio assegnati alleautonomie speciali per il triennio 2012-2014, da realizzare secondo le procedurepreviste dalle norme statutarie delle au-tonomie medesime, stabilisce che in casodi mancato accordo tra le regioni a statutospeciale ed il Governo l’accantonamento èeffettuato con decreto del Ministero del-l’economia entro il 15 ottobre 2012, inproporzione alle spese per consumi inter-medi per il 2011. Segnala, quindi, l’esi-

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genza di valutare la congruità di talenorma rispetto a quanto stabilito dall’ar-ticolo 27 della legge n. 42 del 2009, espres-samente richiamato dalla disposizione inesame, il quale impone l’adozione di pro-cedure concordate per l’applicazione delledisposizioni alle regioni a statuto speciale.

Rileva, altresì, che la violazione delvincolo che impone l’adozione delle pro-cedure « pattizie » di attuazione statutaria,è la motivazione principale alla base dellarecente sentenza (n. 178 del 2012) con laquale la Corte costituzionale ha dichiaratola illegittimità costituzionale di una normadel decreto legislativo n. 118 del 2011,recante disposizioni sull’armonizzazionedei sistemi contabili e degli schemi dibilancio di regioni ed enti locali (adottatoin base alla legge delega 42).

Evidenzia che all’articolo 18, ove siprevedono competenze degli statuti metro-politani in materia elettorale, sembra op-portuna una specifica valutazione alla lucedell’assegnazione allo Stato della compe-tenza sul « sistema elettorale – tra l’altro– delle città metropolitane » effettuatadalla lettera p) del secondo comma del-l’articolo 117 della Costituzione.

Ricorda, con riferimento all’articolo 7,comma 42, e all’articolo 14, comma 3, chel’articolo 33 della Costituzione dispone chele università (nonché le istituzioni di altacultura e le accademie) hanno il diritto didarsi ordinamenti autonomi, nei limitistabiliti dalle leggi dello Stato.

Sottolinea come l’articolo 15, comma15, preveda che il Ministro della salute, diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, senza la prevista intesa conla Conferenza Stato-Regioni, emani undecreto, entro 30 giorni dalla data dientrata in vigore del decreto legge inesame, per determinare le tariffe massimeper l’assistenza ospedaliera e ambulato-riale.

Richiama, a tale proposito, la sentenzadella Corte Costituzionale del 4 luglio2012, n. 147, che ha dichiarato, tra l’altro,l’illegittimità costituzionale dell’articolo 17,comma 1, lettera d), del decreto-legge 6luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti perla stabilizzazione finanziaria), nella parte

in cui prevede l’emanazione di un regola-mento ministeriale, per l’introduzione dimisure di compartecipazione sull’assi-stenza farmaceutica (ticket), nel caso incui non sia raggiunta l’intesa Stato-Regioniivi prevista; secondo la giurisprudenzadella Corte Costituzionale, infatti, la po-testà regolamentare dello Stato si puòesercitare solo nelle materie di compe-tenza esclusiva, non nei casi caratterizzatida competenze concorrenti.

Con riferimento all’articolo 2, comma6, fa presente che la disposizione nonrichiama espressamente, come sembre-rebbe opportuno, anche l’articolo 19,comma 6, del decreto legislativo n.165 del2001, dove si prevede la possibilità diconferire incarichi di funzione dirigenzialea soggetti esterni alla pubblica ammini-strazione, ovvero a personale pubblico nondirigente (anche appartenente all’ammini-strazione conferente), con contratto atempo determinato.

Segnala, sotto il profilo del coordina-mento con la legislazione vigente, l’oppor-tunità di verificare la coerenza della di-sposizione contenuta nell’articolo 2,comma 20-bis, con il principio di traspa-renza che ispira la più recente legislazionein materia di pubblica amministrazione eche trova tra i suoi strumenti di attuazionequello della pubblicazione di dati su sitiistituzionali.

Evidenzia, con riferimento all’articolo8, comma 4-ter, che la norma dispone unarilegificazione in ordine alla struttura, alriparto ed all’entità della contribuzionedell’ENPAPI, prerogative rimesse, in basealla normativa sugli enti previdenziali pri-vatizzati, agli organi degli enti stessi; siattua inoltre un aumento delle aliquote adecorrere dal 1o gennaio 2012, e cioèretroattivamente.

Rileva, con riguardo all’articolo 17, chepone, in modo implicito, un divieto all’ac-corpamento di una o più province con lecittà metropolitane, come appaia oppor-tuna una valutazione alla luce dell’articolo133, primo comma, della Costituzione, cheprevede la possibilità, senza specifici li-miti, di mutare le circoscrizioni provincialisu iniziativa dei comuni; la stessa dispo-

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sizione costituzionale dovrebbe costituirestregua di riferimento per la valutazionedelle disposizioni dell’articolo 17 che sta-biliscono un ruolo dei Consigli delle au-tonomie locali nel processo di riordinodelle province.

Rileva altresì, con riferimento al me-desimo articolo 17, ove si prevede un « attolegislativo di iniziativa governativa » per ilriordino delle province entro 60 giorni,che, qualora tale locuzione costituisca unimplicito riferimento a strumento d’ur-genza ex articolo 77 della Costituzione, siprefigurerebbero – sin d’ora – requisiti dinecessità e urgenza privi del requisitodella straordinarietà. Qualora invece lastessa locuzione sottintenda un richiamo adisegno di legge del Governo, il termine di60 giorni dovrebbe riferirsi solo all’inizia-tiva del Governo e non anche all’esameparlamentare, perché i relativi terminisono materia riservata ai regolamenti delledue Camere ai sensi dell’articolo 64 dellaCostituzione.

Evidenzia come, in ogni caso, i terminidell’intero procedimento di riordino delleprovince, pongono una questione di coor-dinamento dei termini: infatti, i terminidelle prime tre fasi sono collegati alla datadella pubblicazione della delibera del Go-verno sui criteri di riordino (24 luglio2012) e il termine della terza fase cade il25 ottobre 2012: entro tale data, al piùtardi, devono essere presentate le propostedi riordino da parte delle regioni. Il ter-mine dell’ultima fase, adozione del prov-vedimento di riordino del Governo, è,invece, parametrata sulla data di entratain vigore della legge di conversione: entro60 (sono 20 nel testo originario) giorni datale data dovrà essere emanato il provve-dimento in questione.

Sottolinea dunque che se, come preve-dibile, il decreto-legge in esame sarà con-vertito nei primi giorni di agosto, il ter-mine per l’adozione dell’atto del Governoverrebbe a scadere prima di quello per lapresentazione dei piani di riordino.

Osserva, inoltre, che il termine per leregioni per deliberare le proposte di rior-dino in caso di mancata trasmissione delleipotesi di riordino dei Consigli delle au-

tonomie locali (CAL) viene a coinciderepraticamente con il termine che questihanno per presentare le medesime ipotesi.

Evidenzia che l’articolo 18, ove rimetteallo statuto metropolitano la possibilità didisporre sulla delega di funzioni, sia daparte dei comuni alla città metropolitana,sia da parte della città ai comuni, apparemeritevole di valutazione alla luce dell’ar-ticolo 118 della Costituzione.

Ricorda, infatti, che la competenza adisciplinare la titolarità di funzioni –quantomeno non fondamentali – spettaallo Stato o alle Regioni in funzione dellarelativa competenza legislativa e che per-tanto l’attribuzione da parte della leggestatale alla Città metropolitana di talepossibilità di delega appare da approfon-dire sotto il profilo della compatibilitàcostituzionale, specie per quanto riguardafunzioni eventualmente attribuite dallalegge regionale.

Evidenzia che le modalità di attuazionedell’articolo 1, comma 11, e 20, comma 3,sono demandate ad un decreto di naturanon regolamentare del Ministro dell’eco-nomia e delle finanze.

Ricorda, con riferimento alla natura ditale atto, che la Corte costituzionale, nellasentenza n. 116 del 2006, con riferimentoad un decreto ministeriale del quale siesplicitava la natura non regolamentare(contenuto all’articolo 3 del decreto-leggen. 279 del 2004), lo qualificava come « unatto statale dalla indefinibile natura giu-ridica ».

Presenta quindi una proposta di pa-rere favorevole con osservazioni (vedi al-legato 6).

Maria Piera PASTORE (LNP) sottolineacome i numerosi rilievi evidenziati dalrelatore imporrebbero un parere della ICommissione favorevole con condizioni oun parere contrario. Prende invece attoche il relatore, evidenziando che l’urgenzadell’esame è correlata all’attuale fase dicrisi economica, ha proposto di esprimereun parere favorevole con osservazioni.

Si tratta peraltro di un decreto-leggeprivo dei necessari requisiti di necessità ed

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urgenza previsti dalla Costituzione, comesi evince anche dal fatto che sono previstirinvii a successivi provvedimenti, da adot-tare nel tempo.

Con riguardo all’articolo 17, che attienealle province, sottolinea come la previsionedi un « riordino » anziché della « soppres-sione » delle province non fa venire menole riserve già espresse con riguardo alleprevisioni dell’articolo 133 della Costitu-zione. Le incongruenze e, quindi, l’inco-stituzionalità della norma permangono.

Pur apprezzando i rilievi esposti dalrelatore ritiene che non si possa consentireal Parlamento di lavorare con tempi cosìesigui e con queste modalità.

Preannuncia quindi il voto contrariodel suo gruppo sulla proposta di pareredel relatore, che non consente di superarei problemi di costituzionalità degli articoli17 e 18 e dell’intero provvedimento.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL)ricorda come l’osservazione di cui allalettera a) investa la questione dei « decretidi natura non regolamentare » che in altreoccasioni era stata posta dalla Commis-sione come condizione. Comprende che inquesto caso la ristrettezza dei tempi nonconsentirebbe una ulteriore lettura daparte del Senato e sottolinea quindi l’op-portunità di considerarla come eccezione,essendo importante che la I Commissionecontinui a porre la questione come con-dizione, così da scoraggiare tale modo diintervenire.

Oriano GIOVANELLI (PD) ritiene che ilparere che la Commissione affari costitu-zionali si accinge ad esprimere dovrebbeessere improntato a senso di responsabi-lità e quindi, pur senza negare l’evidenzaquando c’è, dovrebbe evitare di ostacolareil processo di riforma che il provvedi-mento persegue. In quest’ottica, esprimel’avviso che l’osservazione di cui alla let-tera e) della proposta di parere del rela-tore potrebbe essere eliminata, dal mo-mento che non è affatto evidente uncontrasto tra l’articolo 17 del decreto inesame e l’articolo 133 della Costituzione, ilquale prevede il coinvolgimento dei co-

muni in fattispecie diverse da quella toc-cata dall’articolo citato, che reca normeper il riordino delle province.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP) condividegli interventi dei deputati Stracquadanio eGiovanelli. A suo avviso, date le circo-stanze, è necessario formulare in terminidi osservazione rilievi che altrimenti do-vrebbero essere posti come condizioni.Quanto alle province, fa presente che ilriordino delle stesse, anche mediante ac-corpamento, è ritenuto possibile dalla dot-trina prevalente e dalla giurisprudenzacostituzionale e non ha comunque a chevedere con l’articolo 133 della Costitu-zione; diverso sarebbe stato se si fossevoluto procedere alla soppressione del-l’istituzione provinciale con legge ordina-ria. Invita pertanto il relatore a soppri-mere l’osservazione di cui alla lettera e).

Giuseppe CALDERISI (PdL), premessoche il problema del riordino delle provincedovrebbe, a suo avviso, essere affrontatonell’ambito di una più generale revisionedell’ordinamento della Repubblica, di-chiara di condividere la proposta di pareredel relatore, compresa l’osservazione rela-tiva alle province, della quale chiede ilmantenimento, ritenendo che la compati-bilità dell’articolo 17 del decreto in esamecon l’articolo 133 della Costituzione nonsia affatto ovvia.

Pierguido VANALLI (LNP) chiede ilmantenimento nella proposta di pareredella osservazione relativa alle province,sottolineando come l’articolo 133 dellaCostituzione chiaramente preveda per ilprocedimento di revisione delle circoscri-zioni provinciali, e quindi per un riordinocome quello previsto dall’articolo 17 deldecreto in esame, una iniziativa dal basso,vale a dire dai comuni, la quale non puòritenersi validamente sostituita da uncoinvolgimento dei consigli delle autono-mie locali, che, tra l’altro, non sono organirappresentativi delle popolazioni locali.

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Alessandro NACCARATO (PD), relatore,ritiene che molte delle considerazionisvolte dai colleghi siano condivisibili. Ri-corda che i margini per la modifica delprovvedimento sono di fatto inesistenti eche questo obbliga il comitato a noninsistere con troppa forza su rilievi che incircostanze normali dovrebbero essere for-mulati come condizioni. Quanto alle pro-vince, pur comprendendo le argomenta-zioni dei colleghi Giovanelli e Mantini,ritiene che l’osservazione di cui alla letterae) debba essere conservata.

Nessun altro chiedendo di intervenire,il Comitato approva la proposta di pareredel relatore.

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle

lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il

5 novembre 1992.

Nuovo testo C. 5118 Governo ed abb.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e rinvio).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), relatore,illustra il provvedimento, ricordando chela Carta europea delle lingue regionali ominoritarie è stata redatta in seno alConsiglio d’Europa e aperta alla firma aStrasburgo il 5 novembre 1992: dopo ilraggiungimento delle cinque ratifiche pre-viste, la Carta è entrata in vigore a livellointernazionale – condizione per l’entratain vigore nei singoli ordinamenti dei Paesiratificanti – il 1o marzo 1998.

Attualmente la Carta è in vigore per 25Paesi del Consiglio d’Europa, mentre altri8 hanno firmato la Carta senza peraltroancora ratificarla: tra questi ultimi vi èanche l’Italia, la cui firma è del 27 giugno2000.

Ricorda inoltre che nella XIV Legisla-tura la Camera aveva approvato in untesto unificato, poi trasmesso al Senato, 4proposte di legge di autorizzazione allaratifica della Carta: il relativo iter parla-

mentare non è tuttavia terminato entro lafine della Legislatura. Analogamente, nellaXV Legislatura un disegno di legge d’ini-ziativa governativa per l’autorizzazionealla ratifica della Carta era stato esami-nato congiuntamente a quattro progetti dilegge di iniziativa parlamentare ed adot-tato dalla Commissione Esteri della Ca-mera come testo base, ma l’esame delprovvedimento si era interrotto con la fineanticipata della Legislatura.

Fa presente che la Carta è volta allaprotezione e alla promozione delle lingueregionali e minoritarie storicamente radi-cate: essa riflette da un lato la preoccu-pazione di mantenere e sviluppare le tra-dizioni e il patrimonio culturale dell’Eu-ropa, e dall’altro di assicurare il rispettodel diritto universalmente riconosciuto eirrinunciabile di utilizzare una lingua re-gionale o minoritaria tanto nella vita pri-vata che in quella pubblica.

La Carta contiene anzitutto obiettivi eprincìpi che impegnano le Parti con rife-rimento a tutte le lingue regionali o mi-noritarie esistenti sul loro territorio.

Fa presente che il disegno di legged’iniziativa governativa (A.C. 5118), adot-tato come testo-base dalla III Commis-sione nella seduta nel 9 maggio 2012,richiama un disegno di legge presentatonel corso della pregressa legislatura ed èanalogo alla proposta di legge A.C. 38,anche se non contiene la norma di salva-guardia delle eventuali disposizioni nazio-nali vigenti più favorevoli, di cui all’arti-colo 5 della proposta Zeller.

Le lingue oggetto di tutela sono quelledelle popolazioni albanesi, catalane, ger-maniche, greche, slovene e croate e diquelle parlanti il francese, il franco-pro-venzale, il friulano, il ladino, l’occitano e ilsardo che, a seguito della ratifica dellaCarta, saranno considerate « lingue regio-nali o minoritarie » sul territorio dellaRepubblica italiana, sulla base di quantoindicato dall’articolo 2 della legge n. 482del 1999.

Ricorda, a tale proposito, che la Cortecostituzionale, con le sentenze n. 159 del2009 e n. 170 del 2010, ha sottolineatocome la legge n. 482 del 1999 costituisca

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nell’ordinamento interno il quadro di ri-ferimento normativo per la disciplina e latutela delle minoranze linguistiche.

Ai sensi dell’articolo 3 del disegno dilegge, l’elencazione delle minoranze è spe-cificata in conformità a quanto sancitodall’articolo 3, paragrafo 1, della Carta.Secondo quanto previsto dall’articolo 2,paragrafo 2, della Carta, l’Italia s’impegnaad applicare alcuni paragrafi scelti fra ledisposizioni contenute nella parte III dellaCarta ed elencati nell’Allegato A. Inoltre,come precisato nella relazione illustrativa,soltanto per la minoranza croata, si ap-plica la lettera a) dell’articolo 14 (coope-razione transfrontaliera), in quanto la re-lativa misura è prevista dal Trattato italo-croato sui diritti delle minoranze, ratifi-cato ai sensi della legge 23 aprile 1998,n. 129.

Per le lingue delle minoranze presentinelle regioni a statuto speciale (Valle d’Ao-sta, Trentino-Alto Adige e Friuli VeneziaGiulia) e nelle province autonome diTrento e di Bolzano sono stati individuatiulteriori paragrafi, corrispondenti alle piùfavorevoli disposizioni vigenti dei rispettivistatuti.

Secondo quanto disposto dall’articolo 4,riguardante la programmazione radiotele-visiva, in applicazione dell’articolo 11, pa-ragrafo 1, lettera a), della Carta, nel con-tratto di servizio tra il Ministero dellosviluppo economico e la società concessio-naria del servizio pubblico radiotelevisivosiano introdotte misure dirette ad assicu-rare la diffusione di programmi radiote-levisivi nelle lingue regionali o minoritariedi cui all’articolo 3 della presente legge,conformemente a quanto disposto dall’ar-ticolo 12 della legge n. 482 del 1999.

Ritiene importante segnalare che, nelcorso dell’esame in sede referente pressola III Commissione, il 23 maggio 2012,sono stati approvati due emendamenti altesto d’iniziativa governativa: il primo, al-l’articolo 3, d’iniziativa degli onn. Mecaccie Touadi, estende l’ambito di applicazionedella Convenzione non solo alle lingueregionali o minoritarie di cui all’articolo 2della legge n. 482 del 1999 ma anche aquelle delle minoranze rom e sinti, inte-

grando conseguentemente l’Allegato A an-nesso al disegno di legge. Il secondo,d’iniziativa dell’on. Zeller, sostituisce,sempre all’Allegato A, ovunque ricordanole parole « Alto Adige » con le parole « AltoAdige/Südtirol ».

Ricorda che la tutela delle minoranzezingare è stata oggetto di attenzione apartire dalla XIII legislatura nel corsodell’iter parlamentare della legge n. 482del 15 dicembre 1999, recante « Norme inmateria di tutela delle minoranze lingui-stiche storiche ». All’articolo 1 del progettodi legge C. 2973 erano previste alcunedisposizioni di tutela, a favore delle po-polazioni zingare, poi stralciate (C. 2973-ter), poiché si era ritenuto che la tuteladelle stesse dovesse essere approfondita inaltro, specifico, provvedimento; ciò in ra-gione della loro peculiarità, costituendo glizingari una minoranza non ancorata a unterritorio.

Successivamente, con la proposta dilegge C. 2858, presentata alla Camera deiDeputati, nel luglio del 2007, si proponeval’estensione delle disposizioni di tuteladelle minoranze linguistiche-storiche, pre-viste dalla Legge n. 482/99, alle minoranzedei Rom e dei Sinti, recependo i principidella « Carta europea delle lingue regionalio minoritarie », che riconosce le « linguenon territoriali » come lo yiddish e ilromanè. Le ultime legislature, inclusa l’at-tuale, sono state e sono caratterizzate daintensi dibattiti sull’opportunità di inclu-dere le comunità Rom, Sinte e Caminantitra le minoranze linguistiche nazionali inbase alla legge n. 482 del 1999, o piuttostodi adottare delle misure legislative nazio-nali ad hoc e/o omnibus.

Il 28 febbraio 2012 la Presidenza delConsiglio dei Ministri ha presentato laStrategia nazionale d’inclusione dei Rom,dei Sinti e dei Caminanti che attua lacomunicazione della Commissione euro-pea del 5 aprile 2011 « Quadro dell’UE perle strategie nazionali di integrazione deiRom fino al 2020 » nella quale sollecita gliStati membri, in proporzione all’entitàdella popolazione Rom che vive sui rispet-tivi territori e tenendo conto dei loro

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diversi punti di partenza, ad adottare osviluppare un’impostazione globale perl’integrazione dei Rom.

Con riguardo alle previsioni contenutenella Carta europea delle lingue regionalio minoritarie, segnala che l’articolo 1,lettera a) definisce quali « lingue regionalio minoritarie » le lingue: i) usate tradizio-nalmente sul territorio di uno Stato daicittadini di detto Stato che formano ungruppo numericamente inferiore al restodella popolazione dello Stato; e ii) diversedalla(e) lingua(e) ufficiale(i) di detto Stato;questa espressione non include né i dia-letti della(e) lingua(e) ufficiale(i) delloStato né le lingue dei migranti. Secondofonti ministeriali, riportate nella Strategianazionale d’inclusione dei Rom, dei Sinti edei Caminanti, nel 2010 erano presenti inItalia circa 130.000/150.000 Rom e Sinti,di cui all’incirca 70.000 italiani. Le previ-sioni della Carta, pertanto, sembrerebberopotersi applicare soltanto al 50 per centodella popolazione Rom e Sinti dotata dicittadinanza italiana.

Con riferimento alle « lingue non ter-ritoriali », che secondo l’articolo 1, letterac) « ...non possono essere ricollegate aun’area geografica particolare delloStato », la natura e la portata delle misureda adottare per rendere effettiva la Cartadevono essere determinate in modo fles-sibile, tenendo conto dei bisogni e deidesideri e rispettando le tradizioni e lecaratteristiche dei gruppi che usano lelingue in questione (articolo 7, paragrafo5). Su questo punto, ricorda che la Cartaprevede la facoltà per ogni Stato, al mo-mento della firma o del deposito del suostrumento di ratifica, di accettazione, diapprovazione o di adesione, di formulareuna o più riserve ai paragrafi 2-5 dell’ar-ticolo 7 della Carta.

Secondo la lista delle dichiarazioni for-mulate in relazione alla Carta, pubblicatanel sito del Consiglio d’Europa (aggiorna-mento 30 maggio 2012). Alcuni tra gli Statifirmatari che hanno dichiarato di volerestendere le previsioni della Carta anchealle lingue Rom e Sinti (tra gli altri,Germania, Austria, Polonia), hanno speci-ficato, nelle proprie dichiarazioni, le sin-

gole disposizioni da applicare alle linguesopracitate, tra le disposizioni previste nelCapo III. Ad oggi non risultano presentateriserve da parte del Governo italiano.

Isabella BERTOLINI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina del condominio negli

edifici.

Nuovo testo C. 4041, approvata dal Senato ed abb.

(Parere alla II Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione).

Il Comitato prosegue l’esame del prov-vedimento, rinviato nella seduta del 31luglio 2012.

Isabella BERTOLINI, presidente, sosti-tuendo il relatore, ricorda che la relatricesi era riservata di svolgere alcuni appro-fondimenti in relazione ad alcuni profiliproblematici del testo in esame. Tali ap-profondimenti hanno riguardato l’articolo7, nel quale si prevede il diritto di ognicondomino a realizzare, anche sulle su-perfici comuni, impianti per la produzionedi energia da fonti rinnovabili destinati alservizio della propria unità immobiliare eil correlato obbligo degli altri condominidi consentire l’accesso alle proprie unitàimmobiliari ove ciò sia necessario non soloper la progettazione ma anche per l’ese-cuzione delle opere connesse agli impiantiin questione, con la sola limitazione che,qualora per tali opere siano necessariemodificazioni delle parti comuni – quindinon anche delle parti di proprietà indivi-duale dei singoli condomini – l’interessatodeve sottoporre queste modifiche all’as-semblea dei condomini, la quale, a mag-gioranza qualificata, può imporre moda-lità alternative di esecuzione delle opere ocautele a salvaguardia della stabilità, dellasicurezza o del decoro architettonico del-l’edificio.

Chiarisce che, all’esito degli approfon-dimenti condotti, è emersa l’opportunità di

Mercoledì 1o agosto 2012 — 45 — Commissione I

chiedere alla Commissione di merito diriformulare l’articolo 7, comma 1, capo-verso articolo 1122-bis, in termini tali dacontemperare l’interesse di ogni condo-mino a realizzare per sé impianti di ener-gia rinnovabile con il diritto di proprietàdel singolo condomino terzo sulla propriaunità immobiliare individuale: in partico-lare, è apparso opportuno formulare unacondizione per chiedere che siano previstegaranzie idonee ad assicurare il minoresacrificio possibile del diritto di proprietàdel condomino terzo. Presenta quindi unaproposta di parere favorevole con unacondizione in tal senso (vedi allegato 7).

Maria Piera PASTORE (LNP) dichiaradi condividere la proposta di parere delpresidente e preannuncia il proprio votofavorevole.

Nessun altro chiedendo di intervenire,il Comitato approva la proposta di pareredel presidente.

Disposizioni per la celebrazione del secondo cente-nario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppodel Festival Verdi di Parma e Busseto e per lavalorizzazione dell’opera verdiana.Emendamenti C. 1373-A Motta ed abb.(Parere alla VII Commissione).

(Esame emendamenti e conclusione – Pa-rere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame degli emen-damenti al provvedimento.

Isabella BERTOLINI, presidente e rela-tore, dopo aver brevemente illustrato gliemendamenti approvati in linea di prin-cipio dalla VII Commissione al provvedi-mento in esame, formula una proposta diparere favorevole (vedi allegato 8).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

La seduta termina alle 13.25.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 46 — Commissione I

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni aldecreto legislativo 4 aprile 2010, n. 58, di attuazione della direttiva2007/23/CE relativa all’immissione sul mercato di articoli pirotecnici

(Atto n. 490).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La I Commissione,

esaminato, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, lo schema didecreto legislativo recante modifiche edintegrazioni al decreto legislativo 4 aprile2010, n. 58, di attuazione della direttiva2007/23/CE relativa all’immissione sulmercato di articoli pirotecnici (Atton. 490),

vista la valutazione favorevoleespressa dalla V Commissione (Bilancio),

sottolineata l’esigenza di assicurare,in primo luogo, la tutela della sicurezzaumana nell’ambito della disciplina dell’im-missione sul mercato di articoli pirotec-nici,

tenuto conto che, come sottolineatoanche dalla relazione illustrativa delloschema di decreto, l’intervento di modificain esame è necessario per evitare l’aper-tura formale di una procedura di infra-zione nei confronti dell’Italia; il 7 febbraio2012, infatti, la Commissione europea hainviato all’Italia richieste di informazionisull’attuazione della direttiva 2007/23/CErelativa all’immissione sul mercato di ar-ticoli pirotecnici,

ricordato, in particolare, che la Com-missione europea ha ribadito, replicandoalle informazioni ricevute, con riguardoalla necessità di un permesso/autorizza-zione del Ministero dell’interno per tuttigli articoli pirotecnici, che dovrebbe esseresufficiente il certificato di omologazioneCE per tipo,

ricordato altresì che, in merito alledisposizioni relative al rilascio di licenze diimportazione/esportazione, ritenute neces-sarie dalle autorità italiane per garantirela sicurezza dello stoccaggio, la Commis-sione europea ha sottolineato che talemotivazione non pare giustificare l’esten-sione dei controlli alle esportazioni/ im-portazioni e al commercio intra UE inquanto tali,

ricordato, infine, che la Commissioneeuropea ha espresso inoltre perplessità peril ritardo nell’aggiornamento del sistemanazionale di classificazione, nonché per lamancata indicazione di scadenze certe pergli interventi correttivi delle norme rela-tive alla registrazione, notifica, etichetta-tura e al sistema di identificazione etracciabilità e ha ribadito le sue preoccu-pazioni per le conseguenze negative che ledisposizioni transitorie sullo smaltimentodelle scorte potrebbero avere sugli opera-tori,

evidenziato che disposizioni norma-tive eccessivamente stringenti rischiano didanneggiare le imprese comunitarie nelmercato nazionale rispetto ad operatoriextra-UE, che sono meno vincolati anorme restrittive,

rilevata altresì l’opportunità di farein modo che non ricadano sulle impreseoperanti nel settore oneri burocratici ec-cessivi, che non siano direttamente richie-sti dalla normativa dell’Unione europea eche non siano fondati su imprescindibiliesigenze di tutela della sicurezza umana,

Mercoledì 1o agosto 2012 — 47 — Commissione I

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguente condizione:

sia assicurato che, attraverso il prov-vedimento correttivo in esame, la norma-

tiva nazionale relativa all’immissione sulmercato di articoli pirotecnici sia piena-mente conforme alle disposizioni delladirettiva 2007/23/CE, tenendo conto diquanto evidenziato dalla Commissione eu-ropea in sede di richiesta di informazioniall’Italia sull’attuazione della direttiva inquestione.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 48 — Commissione I

ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni aldecreto legislativo 4 aprile 2010, n. 58, di attuazione della direttiva2007/23/CE relativa all’immissione sul mercato di articoli pirotecnici

(Atto n. 490).

PARERE APPROVATO

La I Commissione,

esaminato, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, lo schema didecreto legislativo recante modifiche edintegrazioni al decreto legislativo 4 aprile2010, n. 58, di attuazione della direttiva2007/23/CE relativa all’immissione sulmercato di articoli pirotecnici (Atton. 490),

vista la valutazione favorevoleespressa dalla V Commissione (Bilancio),

sottolineata l’esigenza di assicurare,in primo luogo, la tutela della sicurezzaumana nell’ambito della disciplina dell’im-missione sul mercato di articoli pirotec-nici,

tenuto conto che, come sottolineatoanche dalla relazione illustrativa delloschema di decreto, l’intervento di modificain esame è necessario per evitare l’aper-tura formale di una procedura di infra-zione nei confronti dell’Italia; il 7 febbraio2012, infatti, la Commissione europea hainviato all’Italia richieste di informazionisull’attuazione della direttiva 2007/23/CErelativa all’immissione sul mercato di ar-ticoli pirotecnici,

ricordato, in particolare, che la Com-missione europea ha ribadito, replicandoalle informazioni ricevute, con riguardoalla necessità di un permesso/autorizza-zione del Ministero dell’interno per tuttigli articoli pirotecnici, che dovrebbe esseresufficiente il certificato di omologazioneCE per tipo,

ricordato altresì che, in merito alledisposizioni relative al rilascio di licenze diimportazione/esportazione, ritenute neces-sarie dalle autorità italiane per garantirela sicurezza dello stoccaggio, la Commis-sione europea ha sottolineato che talemotivazione non pare giustificare l’esten-sione dei controlli alle esportazioni/ im-portazioni e al commercio intra UE inquanto tali,

ricordato, infine, che la Commissioneeuropea ha espresso inoltre perplessità peril ritardo nell’aggiornamento del sistemanazionale di classificazione, nonché per lamancata indicazione di scadenze certe pergli interventi correttivi delle norme rela-tive alla registrazione, notifica, etichetta-tura e al sistema di identificazione etracciabilità e ha ribadito le sue preoccu-pazioni per le conseguenze negative che ledisposizioni transitorie sullo smaltimentodelle scorte potrebbero avere sugli opera-tori,

evidenziato che disposizioni norma-tive immotivatamente restrittive rischianodi danneggiare le imprese comunitarie nelmercato nazionale rispetto ad operatoriextra-UE, che sono meno vincolati anorme restrittive,

rilevata altresì l’opportunità di farein modo che non ricadano sulle impreseoperanti nel settore oneri burocratici ec-cessivi, che non siano direttamente richie-sti dalla normativa dell’Unione europea eche non siano fondati su imprescindibiliesigenze di tutela della sicurezza umana,

Mercoledì 1o agosto 2012 — 49 — Commissione I

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguente condizione:

sia assicurato che, attraverso il prov-vedimento correttivo in esame, la norma-

tiva nazionale relativa all’immissione sulmercato di articoli pirotecnici sia piena-mente conforme alle disposizioni delladirettiva 2007/23/CE, tenendo conto diquanto evidenziato dalla Commissione eu-ropea in sede di richiesta di informazioniall’Italia sull’attuazione della direttiva inquestione.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 50 — Commissione I

ALLEGATO 3

Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e laprotezione dei diritti umani (Testo base C. 4534 Governo, approvato

dal Senato, C. 1720 Giulietti e C. 1918 Maran).

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 2.

Al comma 6, primo periodo, sopprimerele parole da: qualora siano professori uni-versitari fino alla fine del comma.

2. 200. Il Relatore.

Sostituire il comma 7 con il seguente:

7. Al Presidente della Commissionecompete un’indennità di funzione deter-minata in misura non superiore a 200 milaeuro annui.

2. 201. Il Relatore.

ART. 3.

Al comma 8, dopo le parole: del perso-nale dell’ufficio aggiungere le seguenti: , aisensi della normativa vigente, il tratta-mento economico e giuridico del personaleaddetto sulla base del contratto collettivonazionale di lavoro relativo al personaledel comparto Ministeri.

3. 200. Il Relatore.

ART. 12.

Sostituirlo con il seguente:

ART. 12.

(Copertura finanziaria).

1. All’onere derivante dall’attuazionedella presente legge, pari a euro741.174,50 per l’anno 2012 e a euro1.322.349,00 a decorrere dall’anno 2013, siprovvede, a decorrere dall’anno 2012, me-diante corrispondente riduzione dellostanziamento del fondo speciale di partecorrente iscritto, ai fini del bilancio trien-nale 2012-2014, nell’ambito del pro-gramma « Fondi di riserva e speciali »della missione « Fondi da ripartire » dellostato di previsione del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze, allo scopo parzial-mente utilizzando l’accantonamento rela-tivo al Ministero degli affari esteri.

2. Il Ministro dell’economia e dellefinanze è autorizzato ad apportare, conpropri decreti, le occorrenti variazioni dibilancio.

12. 200. Il Relatore.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 51 — Commissione I

ALLEGATO 4

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Associa-zione italiana della Croce rossa (Atto n. 491).

PROPOSTA DI RILIEVI DEL RELATORE

La I Commissione (Affari costituzionali,della Presidenza del Consiglio e interni),

esaminato, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, lo schemadi decreto legislativo recante « riorganiz-zazione dell’Associazione italiana dellaCroce rossa » (atto n. 491);

premesso che:

l’articolo 2 della legge 4 novembre2010, n. 183, ha delegato il Governo adadottare, entro dodici mesi dalla data dientrata in vigore della legge stessa, uno opiù decreti legislativi finalizzati alla rior-ganizzazione degli enti, istituti e societàvigilati dal Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali e dal Ministero della sa-lute, nonché alla ridefinizione del rap-porto di vigilanza dei predetti Ministerisugli stessi enti, istituti e società rispetti-vamente vigilati, ferme restando la loroautonomia di ricerca e le funzioni loroattribuite;

il termine per l’esercizio della de-lega in questione, limitatamente alla parterelativa agli enti, istituti e società vigilatidal Ministero della salute, è stato succes-sivamente differito al 30 giugno 2012 dal-l’articolo 1, comma 2, della legge 24 feb-braio 2012, n. 14;

il comma 2 del citato articolo 2della legge n. 183, nel disporre l’acquisi-zione, sugli schemi dei decreti delegati, delparere delle competenti Commissioni par-lamentari, specifica che, qualora il termineper l’espressione del parere parlamentarescada nei trenta giorni che precedono la

scadenza del termine per l’adozione deidecreti legislativi, quest’ultimo termine èprorogato di due mesi;

lo schema di decreto in esame èstato trasmesso dal Governo alle Camere il28 giugno 2012 e il termine per l’espres-sione del parere parlamentare vienequindi a scadenza dopo il 30 giugno 2012;

la Commissione di merito ha ri-chiesto alla Presidenza della Camera diinvitare, ai sensi dell’articolo 96-ter,comma 4, del regolamento, la Commis-sione affari costituzionali a formulare ipropri rilievi sullo schema di decreto inesame fondamentalmente al fine di accer-tare se sia possibile interpretare la normadi cui al citato comma 2 dell’articolo 2della legge n. 183 nel senso che il termineper l’adozione dei decreti legislativi siaautomaticamente prorogato di due mesianche nel caso in cui il termine perl’espressione del parere parlamentare suglischemi di decreto scada – come nel casodi specie – nei trenta giorni che seguonola scadenza del termine per l’adozione deidecreti legislativi (ossia il 30 giugno 2012);

rileva che la questione sopra accen-nata sembra doversi risolvere nel sensoche il termine della delega in questionenon può ritenersi prorogato oltre il 30giugno 2012, in quanto l’articolo 2, comma2, della legge n. 183, a differenza di altrenorme analoghe, dispone la proroga deltermine di delega esclusivamente nel casoin cui – come detto – il termine perl’espressione del parere parlamentarescada nei trenta giorni che precedono, e

Mercoledì 1o agosto 2012 — 52 — Commissione I

non anche nei trenta giorni che seguono,la scadenza del termine per l’adozione deidecreti legislativi;

osserva che la rilevanza pratica dellaquestione risulta peraltro venuta meno,dal momento che frattanto nella legge diconversione del decreto-legge n. 79 del2012 è stata inserita dal Parlamento unanorma (articolo 1, comma 2) che prorogaulteriormente al 30 settembre 2012 il ter-

mine per l’esercizio della delega legislativain questione;

rileva, infine, per inciso, che la bre-vità della proroga prevista dalla normasopra richiamata comporta la necessitàche la Commissione di merito esprima ilproprio parere sullo schema di decreto inesame in tempi tali da evitare che venga ascadenza anche il nuovo termine di eser-cizio della delega legislativa.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 53 — Commissione I

ALLEGATO 5

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Associa-zione italiana della Croce rossa (Atto n. 491).

RILIEVI DELIBERATI

La I Commissione (Affari costituzionali,della Presidenza del Consiglio e interni),

esaminato, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, lo schemadi decreto legislativo recante « riorganiz-zazione dell’Associazione italiana dellaCroce rossa » (atto n. 491);

premesso che:

l’articolo 2 della legge 4 novembre2010, n. 183, ha delegato il Governo adadottare, entro dodici mesi dalla data dientrata in vigore della legge stessa, uno opiù decreti legislativi finalizzati alla rior-ganizzazione degli enti, istituti e societàvigilati dal Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali e dal Ministero della sa-lute, nonché alla ridefinizione del rap-porto di vigilanza dei predetti Ministerisugli stessi enti, istituti e società rispetti-vamente vigilati, ferme restando la loroautonomia di ricerca e le funzioni loroattribuite;

il termine per l’esercizio della de-lega in questione, limitatamente alla parterelativa agli enti, istituti e società vigilatidal Ministero della salute, è stato succes-sivamente differito al 30 giugno 2012 dal-l’articolo 1, comma 2, della legge 24 feb-braio 2012, n. 14;

il comma 2 del citato articolo 2della legge n. 183, nel disporre l’acquisi-zione, sugli schemi dei decreti delegati, delparere delle competenti Commissioni par-lamentari, specifica che, qualora il termineper l’espressione del parere parlamentarescada nei trenta giorni che precedono la

scadenza del termine per l’adozione deidecreti legislativi, quest’ultimo termine èprorogato di due mesi;

lo schema di decreto in esame èstato trasmesso dal Governo alle Camere il28 giugno 2012 e il termine per l’espres-sione del parere parlamentare vienequindi a scadenza dopo il 30 giugno 2012;

la Commissione di merito ha ri-chiesto alla Presidenza della Camera diinvitare, ai sensi dell’articolo 96-ter,comma 4, del regolamento, la Commis-sione affari costituzionali a formulare ipropri rilievi sullo schema di decreto inesame fondamentalmente al fine di accer-tare se sia possibile interpretare la normadi cui al citato comma 2 dell’articolo 2della legge n. 183 nel senso che il termineper l’adozione dei decreti legislativi siaautomaticamente prorogato di due mesianche nel caso in cui il termine perl’espressione del parere parlamentare suglischemi di decreto scada – come nel casodi specie – nei trenta giorni che seguonola scadenza del termine per l’adozione deidecreti legislativi (ossia il 30 giugno 2012);

rileva che la questione sopra accen-nata sembra doversi risolvere nel sensoche il termine della delega in questionenon può ritenersi prorogato oltre il 30giugno 2012, in quanto l’articolo 2, comma2, della legge n. 183, a differenza di altrenorme analoghe, dispone la proroga deltermine di delega esclusivamente nel casoin cui – come detto – il termine perl’espressione del parere parlamentarescada nei trenta giorni che precedono, e

Mercoledì 1o agosto 2012 — 54 — Commissione I

non anche nei trenta giorni che seguono,la scadenza del termine per l’adozione deidecreti legislativi;

osserva che la rilevanza della que-stione risulta peraltro venuta meno, dalmomento che frattanto nella legge di con-versione del decreto-legge n. 79 del 2012 èstata inserita dal Parlamento una norma(articolo 1, comma 2) che proroga ulte-riormente al 30 settembre 2012 il termine

per l’esercizio della delega legislativa inquestione;

rileva, infine, per inciso, che la bre-vità della proroga prevista dalla normasopra richiamata comporta la necessitàche la Commissione di merito esprima ilproprio parere sullo schema di decreto inesame in tempi tali da evitare che venga ascadenza anche il nuovo termine di eser-cizio della delega legislativa.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 55 — Commissione I

ALLEGATO 6

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo, approvato dal

Senato).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo del disegno di leggeC. 5389 Governo, approvato dal Senato,recante « Disposizioni urgenti per la revi-sione della spesa pubblica con invarianzadei servizi ai cittadini »;

preso atto della particolare congiun-tura economica internazionale, che ha im-posto un esame estremamente rapido delpredetto disegno di legge, con conseguenteforte compressione dei tempi disponibiliper l’approfondimento delle spesso assaidelicate e complesse questioni poste dal-l’articolato,

rilevato che:

le numerose misure contenute neldecreto-legge sono riconducibili in via pre-valente alle seguenti materie: coordina-mento della finanza pubblica; sistema tri-butario e contabile dello Stato; ordina-mento e organizzazione amministrativadello Stato e degli enti pubblici nazionali;legislazione elettorale, organi di governo efunzioni fondamentali di Comuni, Pro-vince e Città metropolitane;

singole disposizioni incidono inol-tre su ambiti di intervento riconducibilialle seguenti materie: norme generali sul-l’istruzione; tutela della concorrenza; di-fesa e Forze armate; previdenza sociale;ordinamento civile; armi, munizioni edesplosivi; protezione civile; tutela dei beniculturali; valorizzazione dei beni culturalie ambientali e promozione e organizza-

zione di attività culturali; determinazionedei livelli essenziali delle prestazioni con-cernenti i diritti civili e sociali che devonoessere garantiti su tutto il territorio na-zionale; tutela della salute; governo delterritorio;

le materie sopra ricordate sonoattribuite alla competenza legislativaesclusiva dello Stato, alla competenza le-gislativa concorrente dello Stato e delleregioni,

pur considerato che:

l’articolo 5, che reca misure per lariduzione delle spese delle pubbliche am-ministrazioni, per le quali non sono pre-visti termini finali, è ricondotto dal suocomma 6 ai principi di coordinamentodella finanza pubblica, ai sensi dell’arti-colo 117, terzo comma, della Costituzione;

peraltro la giurisprudenza costitu-zionale più recente, con la quale sonostate scrutinate numerose disposizioni dicontenimento della spesa pubblica, hachiarito che possono essere ritenute prin-cipi fondamentali in materia di coordina-mento della finanza pubblica, ai sensi delterzo comma dell’articolo 117 della Costi-tuzione. le norme che « si limitino a porreobiettivi di riequilibrio della finanza pub-blica, intesi nel senso di un transitoriocontenimento complessivo, anche se nongenerale, della spesa corrente e non pre-vedano in modo esaustivo strumenti omodalità per il perseguimento dei suddettiobiettivi » (sentenza n. 148 del 2012; con-formi, ex plurimis, sentenze n. 232 del2011 e n. 326 del 2010),

Mercoledì 1o agosto 2012 — 56 — Commissione I

rilevato che, con riguardo all’articolo6, che incide sulla ridefinizione degli am-biti territoriali scolastici e sulla nominadei revisori dei conti, la questione po-trebbe essere oggetto di valutazione per lasua connessione con la programmazionedella rete scolastica, argomento per ilquale la Corte costituzionale, con sentenze200/2009 e 147/2012, ha ribadito la com-petenza delle regioni,

evidenziato che, nell’ambito dell’arti-colo 9, riconducibile al coordinamentodella finanza pubblica, materia di compe-tenza concorrente ai sensi del terzocomma dell’articolo 117 della Costituzione,appare opportuno valutare le disposizioniche prevedono la soppressione automaticadi organismi, anche regionali, per effettodell’inutile decorso di un termine di novemesi, alla luce della competenza regionalein materia di organizzazione dell’ammini-strazione regionale e dell’orientamentodella giurisprudenza costituzionale sultema,

ricordato che l’articolo 16, relativa-mente agli obiettivi di risparmio assegnatialle autonomie speciali per il triennio2012-2014, da realizzare secondo le pro-cedure previste dalle norme statutariedelle autonomie medesime, stabilisce chein caso di mancato accordo tra le regionia statuto speciale ed il Governo l’accan-tonamento è effettuato con decreto delMinistero dell’economia entro il 15 ottobre2012, in proporzione alle spese per con-sumi intermedi per il 2011,

segnalata l’esigenza di valutare lacongruità di tale norma rispetto a quantostabilito dall’articolo 27 della legge n .42del 2009, espressamente richiamato dalladisposizione in esame, il quale imponel’adozione di procedure concordate perl’applicazione delle disposizioni alle re-gioni a statuto speciale,

ricordato, altresì, che la violazionedel vincolo che impone l’adozione delleprocedure « pattizie » di attuazione statu-taria, è la motivazione principale alla basedella recente sentenza (n. 178 del 2012)con la quale la Corte costituzionale ha

dichiarato la illegittimità costituzionale diuna norma del decreto legislativo n. 118del 2011, recante disposizioni sull’armo-nizzazione dei sistemi contabili e deglischemi di bilancio di regioni ed enti locali(adottato in base alla legge delega 42),

evidenziato che all’articolo 18, ove siprevedono competenze degli statuti metro-politani in materia elettorale, sembra op-portuna una specifica valutazione alla lucedell’assegnazione allo Stato della compe-tenza sul « sistema elettorale – tra l’altro– delle città metropolitane » effettuatadalla lettera p) del secondo comma del-l’articolo 117 della Costituzione,

ricordato, con riferimento all’articolo7, comma 42, e all’articolo 14, comma 3,che l’articolo 33 della Costituzione disponeche le università (nonché le istituzioni dialta cultura e le accademie) hanno ildiritto di darsi ordinamenti autonomi, neilimiti stabiliti dalle leggi dello Stato,

sottolineato che l’articolo 15, comma15, prevede che il Ministro della salute, diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, senza la prevista intesa conla Conferenza Stato-Regioni, emani undecreto, entro 30 giorni dalla data dientrata in vigore del decreto legge inesame, per determinare le tariffe massimeper l’assistenza ospedaliera e ambulato-riale,

richiamata, a tale proposito, la sen-tenza della Corte Costituzionale del 4luglio 2012, n. 147, che ha dichiarato, tral’altro, l’illegittimità costituzionale dell’ar-ticolo 17, comma 1, lettera d), del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioniurgenti per la stabilizzazione finanziaria),nella parte in cui prevede l’emanazione diun regolamento ministeriale, per l’intro-duzione di misure di compartecipazionesull’assistenza farmaceutica (ticket), nelcaso in cui non sia raggiunta l’intesaStato-Regioni ivi prevista; secondo la giu-risprudenza della Corte Costituzionale, in-fatti, la potestà regolamentare dello Statosi può esercitare solo nelle materie dicompetenza esclusiva, non nei casi carat-terizzati da competenze concorrenti,

Mercoledì 1o agosto 2012 — 57 — Commissione I

con riferimento all’articolo 2, comma6, si fa presente che la disposizione nonrichiama espressamente (come sembre-rebbe opportuno) anche l’articolo 19,comma 6, del decreto legislativo n.165 del2001, dove si prevede la possibilità diconferire incarichi di funzione dirigenzialea soggetti esterni alla pubblica ammini-strazione, ovvero a personale pubblico nondirigente (anche appartenente all’ammini-strazione conferente), con contratto atempo determinato,

segnalata, sotto il profilo del coordi-namento con la legislazione vigente, l’op-portunità di verificare la coerenza delladisposizione contenuta nell’articolo 2,comma 20-bis, con il principio di traspa-renza che ispira la più recente legislazionein materia di pubblica amministrazione eche trova tra i suoi strumenti di attuazionequello della pubblicazione di dati su sitiistituzionali,

segnalato, con riferimento all’articolo8, comma 4-ter, che la norma dispone unarilegificazione in ordine alla struttura, alriparto ed all’entità della contribuzionedell’ENPAPI, prerogative rimesse, in basealla normativa sugli enti previdenziali pri-vatizzati, agli organi degli enti stessi; siattua inoltre un aumento delle aliquote adecorrere dal 1o gennaio 2012, e cioèretroattivamente,

all’articolo 17, che pone, in modoimplicito, un divieto all’accorpamento diuna o più province con le città metropo-litane, appare opportuna una valutazionealla luce dell’articolo 133, primo comma,della Costituzione, che prevede la possibi-lità, senza specifici limiti, di mutare lecircoscrizioni provinciali su iniziativa deicomuni; la stessa disposizione costituzio-nale dovrebbe costituire stregua di riferi-mento per la valutazione delle disposizionidell’articolo 17 che stabiliscono un ruolodei Consigli delle autonomie locali nelprocesso di riordino delle province,

rilevato altresì, con riferimento almedesimo articolo 17, ove si prevede un« atto legislativo di iniziativa governativa »per il riordino delle province entro 60

giorni, che, qualora tale locuzione costi-tuisca un implicito riferimento a stru-mento d’urgenza ex articolo 77 della Co-stituzione si prefigurerebbero – sin d’ora– requisiti di necessità e urgenza privi delrequisito della straordinarietà. Qualora in-vece la stessa locuzione sottintenda unrichiamo a disegno di legge del Governo, iltermine di 60 giorni dovrebbe riferirsi soloall’iniziativa del Governo e non ancheall’esame parlamentare, perché i relativitermini sono materia riservata ai regola-menti delle due Camere ai sensi dell’arti-colo 64 della Costituzione,

evidenziato come, in ogni caso, itermini dell’intero procedimento di rior-dino delle province, pongono una que-stione di coordinamento dei termini: in-fatti, i termini delle prime tre fasi sonocollegati alla data della pubblicazionedella delibera del Governo sui criteri diriordino (24 luglio 2012) e il termine dellaterza fase cade il 25 ottobre 2012: entrotale data, al più tardi, devono esserepresentate le proposte di riordino da partedelle regioni. Il termine dell’ultima fase,adozione del provvedimento di riordinodel Governo, è, invece, parametrata sulladata di entrata in vigore della legge diconversione: entro 60 (sono 20 nel testooriginario) giorni da tale data dovrà essereemanato il provvedimento in questione,

sottolineato dunque che se, comeprevedibile, il decreto-legge in esame saràconvertito nei primi giorni di agosto, iltermine per l’adozione dell’atto del Go-verno verrebbe a scadere prima di quelloper la presentazione dei piani di riordino,

osservato, inoltre, che il termine perle regioni per deliberare le proposte diriordino in caso di mancata trasmissionedelle ipotesi di riordino dei CAL viene acoincidere praticamente con il termine chequesti hanno per presentare le medesimeipotesi,

evidenziato che l’articolo 18, ove ri-mette allo statuto metropolitano la possi-bilità di disporre sulla delega di funzioni,sia da parte dei comuni alla città metro-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 58 — Commissione I

politana, sia da parte della città ai comuni,appare meritevole di valutazione alla lucedell’articolo 118 della Costituzione,

ricordato infatti che la competenza adisciplinare la titolarità di funzioni –quantomeno non fondamentali – spettaallo Stato o alle Regioni in funzione dellarelativa competenza legislativa e che per-tanto l’attribuzione da parte della leggestatale alla Città metropolitana di talepossibilità di delega appare da approfon-dire sotto il profilo della compatibilitàcostituzionale, specie per quanto riguardafunzioni eventualmente attribuite dallalegge regionale,

evidenziato che le modalità di attua-zione dell’articolo 1, comma 11, e 20,comma 3, sono demandate ad un decretodi natura non regolamentare del Ministrodell’economia e delle finanze;

ricordato, con riferimento alla naturadi tale atto, che la Corte costituzionale,nella sentenza n. 116 del 2006, con rife-rimento ad un decreto ministeriale delquale si esplicitava la natura non regola-mentare (contenuto all’articolo 3 del de-creto-legge n. 279 del 2004), lo qualificavacome « un atto statale dalla indefinibilenatura giuridica »,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) all’articolo 1, comma 11, e 20,comma 3, occorre rivedere la previsione diun « decreto di natura non regolamen-tare » considerato in particolare che laCorte costituzionale, nella sentenza n. 116del 2006, con riferimento ad un decretoministeriale del quale si esplicitava lanatura non regolamentare (contenuto al-l’articolo 3 del decreto-legge n. 279 del2004), lo qualificava come « un atto stataledalla indefinibile natura giuridica »;

b) valuti la Commissione di merito laprevisione dell’articolo 9, che prevede lasoppressione automatica di organismi, an-che regionali, per effetto dell’inutile de-

corso di un termine di nove mesi, alla lucedella competenza regionale in materia diorganizzazione dell’amministrazione re-gionale e dell’orientamento della giuri-sprudenza costituzionale sul tema;

c) valuti la Commissione di meritol’articolo 15, comma 15, nella parte in cuinon richiede l’intesa con la ConferenzaStato-Regioni nell’adozione del decretoministeriale ivi previsto;

d) all’articolo 16, relativamente agliobiettivi di risparmio assegnati alle auto-nomie speciali per il triennio 2012-2014,da realizzare secondo le procedure previ-ste dalle norme statutarie delle autonomiemedesime, è opportuno valutare la con-gruità di tale norma rispetto a quantostabilito dall’articolo 27 della legge n .42del 2009, espressamente richiamato dalladisposizione in esame, il quale imponel’adozione di procedure concordate perl’applicazione delle disposizioni alle re-gioni a statuto speciale e della recentesentenza (n. 178 del 2012) della Cortecostituzionale;

e) all’articolo 17, che pone, in modoimplicito, un divieto all’accorpamento diuna o più province con le città metropo-litane, è opportuna una valutazione allaluce dell’articolo 133, primo comma, dellaCostituzione, che prevede la possibilità,senza specifici limiti, di mutare le circo-scrizioni provinciali su iniziativa dei co-muni; la stessa disposizione costituzionaledovrebbe costituire stregua di riferimentoper la valutazione delle disposizioni del-l’articolo 17 che stabiliscono un ruolo deiConsigli delle autonomie locali nel pro-cesso di riordino delle province;

f) si segnala che, con riguardo almedesimo procedimento di riordino delleprovince, vi è una questione di coordina-mento dei termini che occorre definire piùcompiutamente, considerato che il termineper l’adozione dell’atto del Governo ver-rebbe a scadere prima di quello per lapresentazione dei piani di riordino e cheil termine per le regioni per deliberare leproposte di riordino in caso di mancatatrasmissione delle ipotesi di riordino deiCAL viene a coincidere praticamente con

Mercoledì 1o agosto 2012 — 59 — Commissione I

il termine che questi hanno per presentarele medesime ipotesi,

g) si segnala che l’articolo 18, overimette allo statuto metropolitano la pos-sibilità di disporre sulla delega di funzioni,sia da parte dei comuni alla città metro-politana, sia da parte della città ai comuni,appare meritevole di valutazione alla lucedell’articolo 118 della Costituzione;

h) al medesimo articolo 18, ove siprevedono competenze degli statuti metro-politani in materia elettorale, è opportunouna valutazione alla luce dell’assegnazioneallo Stato della competenza sul « sistemaelettorale – tra l’altro – delle città me-tropolitane » effettuata dalla lettera p) delsecondo comma dell’articolo 117 della Co-stituzione.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 60 — Commissione I

ALLEGATO 7

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici (Nuovo testo C.4041, approvata dal Senato ed abb.).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il nuovo testo della pro-posta di legge C. 4041, approvata, in untesto unificato, dal Senato, recante « Mo-difiche alla disciplina del condominio negliedifici »;

rilevato che:

il provvedimento novella il codicecivile e le sue disposizioni di attuazione inrelazione alla materia del condominio de-gli edifici, la quale, anche sulla scorta dellagiurisprudenza della Corte costituzionale,è riconducibile alla materia « ordinamentocivile », di competenza legislativa esclusivadello Stato ai sensi dell’articolo 117, se-condo comma, lettera l), della Costitu-zione;

l’articolo 26, comma 1, capoverso,nel prevedere l’istituzione di un registrodegli amministratori di condominio, è ri-conducibile alla materia delle professioni,la quale è attribuita dall’articolo 117, terzocomma, della Costituzione alla legislazioneconcorrente di Stato e regioni: peraltro laCorte costituzionale ha in più occasioniaffermato che in questa materia spettaallo Stato dettare le norme di principio econ la sentenza n. 57 del 2007 ha dichia-rato illegittima la legge della regione Mar-che n. 28 del 2005, la quale istituiva unregistro regionale degli amministratori dicondominio;

osservato che:

l’articolo 7, comma 1, capoversoarticolo 1122-bis, nel consentire l’installa-

zione – sul lastrico solare, su ogni altraidonea superficie comune e sulle parti diproprietà individuale dell’interessato – diimpianti per la produzione di energia dafonti rinnovabili destinati al servizio disingole unità (immobiliari) del condomi-nio, dispone l’obbligo, per gli altri condo-mini, di consentire l’accesso alle proprieunità immobiliari ove ciò sia necessarioper la progettazione e l’esecuzione delleopere connesse agli impianti in questione,con la sola limitazione che, qualora sianonecessarie modificazioni delle parti co-muni (quindi non anche delle parti diproprietà individuale dei singoli condo-mini diversi dall’interessato), l’interessatodeve sottoporre queste ultime all’assem-blea dei condomini, la quale, a maggio-ranza qualificata, può imporre modalitàalternative di esecuzione delle opere ocautele a salvaguardia della stabilità, dellasicurezza o del decoro architettonico del-l’edificio;

la disposizione dell’ultimo commadel capoverso articolo 1122-bis sopra ri-chiamato – là dove stabilisce che il con-domino terzo deve consentire l’accessonella sua unità immobiliare quando ne-cessario, oltre che per la progettazione,anche « per l’esecuzione delle opere » –sembra poter essere interpretata nel sensoche il condomino terzo deve consentireanche l’esecuzione di lavori che interes-sano la sua proprietà individuale: e ciòsenza il filtro della delibera assembleare amaggioranza qualificata di cui al penul-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 61 — Commissione I

timo comma, che, come detto, riguarda isoli interventi sulle parti comuni;

l’obbligo per il condomino terzo diconsentire l’accesso alla propria unità im-mobiliare ove ciò sia necessario per laprogettazione e l’esecuzione delle opereconnesse agli impianti privati sopra dettipotrebbe risultare eccessivamente limita-tivo della proprietà privata individuale,anche alla luce dell’articolo 42 della Co-stituzione, che, nel tutelare la proprietàprivata, prevede che la legge possa stabi-lire limiti per essa allo scopo di assicu-rarne la funzione sociale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

l’articolo 7, comma 1, capoverso ar-ticolo 1122-bis, sia riformulato in modo dacontemperare l’interesse di ogni condo-mino a realizzare, anche sulle superficicomuni, impianti per la produzione dienergia da fonti rinnovabili destinati alservizio della propria unità immobiliarecon il diritto di proprietà del singolocondomino terzo sulla propria unità im-mobiliare individuale, a tal fine preve-dendo idonee garanzie per assicurare ilminore sacrificio possibile del diritto diproprietà di quest’ultimo.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 62 — Commissione I

ALLEGATO 8

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascitadi Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi di Parma eBusseto e per la valorizzazione dell’opera verdiana (emendamenti C.

1373-A Motta ed abb).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminati gli emendamenti Tit. 1, 1.1,2.1, 2.3, 2.2, 2.4, 2.5, 3.1, 3.2, 3.3, 5.1 e 6.1del relatore alla proposta di legge C.1373-A Motta ed abb., recante « Disposi-zioni per la celebrazione del secondo cen-tenario della nascita di Giuseppe Verdi,

per lo sviluppo del Festival Verdi di Parmae Busseto e per la valorizzazione del-l’opera verdiana », approvati in linea diprincipio dalla Commissione di merito insede legislativa,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 1o agosto 2012 — 63 — Commissione I

II COMMISSIONE PERMANENTE

(Giustizia)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli ufficidel pubblico ministero. Atto n. 494 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

ALLEGATO 1 (Proposta di parere alternativo degli onorevoli Di Pietro e Palomba) . . . . . . . . . 77

INTERROGAZIONI:

5-06715 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nel carcere Malaspina di Caltanissetta . . 70

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

5-06724 Bernardini: Sulle condizioni di vita di un detenuto paralizzato nel carcere di Siracusa . 71

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli ufficidel pubblico ministero. Atto n. 494 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

ALLEGATO 4 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . 73

ALLEGATO 5 (Proposta di parere dei relatori) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96

ALLEGATO 6 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel Presidente Giulia BONGIORNO. – In-tervengono i sottosegretari di Stato per lagiustizia Antonino Gullo, Sabato Malinco-nico e Salvatore Mazzamuto.

La seduta comincia alle 10.15.

Schema di decreto legislativo recante nuova orga-

nizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del

pubblico ministero.

Atto n. 494.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto legislativo, rinviato il 31luglio 2012.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 64 — Commissione II

Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche anche il gruppo dell’Italia dei valori hapresentato una proposta alternativa di pa-rere (vedi allegato 1).

Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA)dichiara la contrarietà del proprio gruppoal provvedimento in esame, che finisce perscontentare tutti, atteso che i criteri didelega, applicati in modo incomprensibilee irrazionale, determinano forti squilibried evidenti sperequazioni. Ritiene che ilcontenuto del provvedimento non può es-sere definito una « riforma », poiché ci silimita a sopprimere uffici giudiziari, senzache vi siano interventi diretti alla riorga-nizzazione ed al miglioramento dell’effi-cienza della giustizia. Si tratta inoltre diun provvedimento che determina la« morte » delle zone interne e perifericherispetto alle città capoluogo di provincia,con conseguenze negative anche sulle at-tività economiche che orbitano intornoagli uffici giudiziari. Stigmatizza, inoltre, icomportamenti sconvenienti di taluni col-leghi che, nel tentativo di salvare specificiuffici giudiziari, hanno dato vita ad unasorta di « baratto ».

Si sofferma quindi sulla soppressionedi entrambi i tribunali minori della pro-vincia di Avellino, rilevando come talesoppressione causerebbe un vuoto di pre-sidio di giustizia di tutto il territorio dellearee interne. Basti considerare che dallaconcentrazione dei tribunali collocati sulversante del mar Tirreno fino al tribunalecollocato sul versante del mare adriatico(Foggia) vi sarebbero tutte le zone deldorsale appenninico senza Tribunale inzona strategica perché collegamento tra larealtà criminale della Camorra e quelladella Sacra Corona Unita. Per queste ra-gioni già tre anni addietro è stata presen-tata una relazione da parte della Procuradella DDA sulle infiltrazioni malavitose inIrpinia.

A sostegno delle ragioni per un Tribu-nale dell’Irpinia evidenzia una serie dielementi. Rileva che la Provincia di Avel-lino comprende 119 comuni, che si esten-dono nella zona appenninica: essa si pro-fila coi più alti picchi dell’Appennino cam-

pano e che, data la favorevole posizionegeografica, all’interno della Regione Cam-pania, fa da cerniera tra il Napoletano ele Puglie. Importanza ancor più strategicaè costituita dalla posizione del Comune diAriano Irpino (il secondo Comune piùgrande dopo Avellino). Tale posizione ap-pare strategica per il controllo dei flussiper traffici illeciti tra le due Regionicaratterizzate dalla presenza da due or-ganizzazioni criminali (camorra e sacraCorona Unita) che da sempre hanno uti-lizzato il territorio del circondario diAriano Irpino per l’attuazione dei lorotraffici.

Comunque, la particolarità della con-formazione geo-morfologica del territoriorende assolutamente irrazionale prevedereuna concentrazione di servizi ed uffici adAvellino o a Benevento. La provincia diAvellino è costituita da una miriade dipiccoli comuni che non hanno tra loro unaagevole accessibilità e, soprattutto, nonhanno una facile accessibilità con la cittàdi Avellino. Il territorio di natura montanae l’assenza di agevoli strade rende, di fatto,particolarmente disagevole il percorso pergiungere alla città capoluogo o a Bene-vento. Da un esame e da una conoscenzadel territorio si percepisce con palmareevidenza che in provincia di Avellino nonpuò essere allocato un solo Tribunale; laconformazione territoriale impone la per-manenza di almeno un altro presidio giu-diziario. È evidente, in ogni caso, che se sidovesse ritenere che solo uno dei dueTribunali cosiddetti minori debba rima-nere non possiamo non evidenziare conforza che lo studio del territorio e leragioni che di seguito saranno esposteimpongono la permanenza del Tribunaledi Ariano Irpino situato nel comune piùgrande (per estensione e per popolazione)dopo quello di Avellino. Inoltre, trovasi inposizione strategica a cerniera tra la Pu-glia e la Campania presidio di legalità e dicontrollo di legalità.

In relazione al problema della viabilitàsi registra un altro significativo dato che diseguito sarà analizzato e che di fatto nelfuturo immediato il territorio di ArianoIrpino sarà interessato da collegamenti

Mercoledì 1o agosto 2012 — 65 — Commissione II

viari di importanza intercontinentali;parte di tali lavori sono già in corso diesecuzione. Per tale ragione il comune diAriano Irpino assumerà importanza pri-maria rispetto all’intera provincia con laconseguenza che appare poco lungimi-rante sopprimere un Tribunale dove (nonsolo oggi) ma soprattutto nell’immediatofuturo è necessaria la permanenza di unpresidio di legalità.

La posizione del Tribunale di ArianoIrpino è strategica perché zona di confine,crocevia tra diverse province anche ad altotasso di criminalità organizzata tanto cheil Tribunale quale naturale presidio isti-tuzionale e stato da sempre chiamato adesercitare un controllo preventivo a salva-guardia e tutela della popolazione. Non fuscelta a caso Ariano dal Re di Napoliquando nell’Ottobre del 1739 volle che inessa fosse stabilita una delle sedi delneonato Regio Consolato diramazione, insede locale, del Tribunale del SupremoMagistrato del Commercio per « agevolarei traffici ma anche per offrire agli altritribunali un modello di giurisdizione ra-pida e poco dispendiosa », come scrisse unnoto studioso. Su base territoriale taleRegio Consolato aveva competenza giuri-sdizionale su un vasto territorio che com-prendeva oltre sessanta paesi « Accadia,Andretta, Apici, Biccari, Bisaccia, Bonito,Bagnoli, Buonalbergo, Calitri, Campolat-taro, Aquilonia, Carife, Casalbore, Castel-franco, Castel Baronia, Celle, Macedonia,Faito, Flumeri, Fontanarosa, Frangneto,Fragneto Manforte, Gesualdo, San Giorgio,Ginestra degli Schiavoni, Greci, GuardiaLombardi, Lioni, S. Lupo, S. Marco deiCavoti, Melito, Mirabella, Molinara, Mon-tecalvo, Montefalcone, Monteleone, Mon-temalo, Monteverdo, Morra, S. Angelo deiLombardi, San Nicola Baronia, Nusco,Paduli, Pago, San Sossio, Svignano, Tau-rasi, Torella, Trevico, Vallata, Villamaina eZungoli ». Quando poi al regno dei Bor-boni subentrò quello dei Savoia e con essol’unità d’Italia il 2 ottobre 1862, con ilgoverno Rattazzi ed il forte impegno diPasquale Stanislao Mancini, deputatoeletto nel circondario di Ariano, fu isti-tuito il Tribunale che comprendeva otto

mandamenti dai quali dipendevano moltialtri paesi. Il Tribunale aveva competenzaanche in materia Civile e Correzionale,mentre in città aveva sede un carcere cheoggi è costituito da una struttura di mas-sima sicurezza.

Giulia BONGIORNO, presidente, assi-cura che nel corso dei lavori della Com-missione non vi sono stati comportamentisconvenienti come quelli cui si riferival’onorevole Pugliese.

Ivano STRIZZOLO (PD) richiamandosial proprio intervento svolto nella seduta diieri, ribadisce come i criteri di delega nonsiano stati sempre correttamente attuati.Osserva come la giustizia sia un serviziofondamentale che deve essere garantito atutti i cittadini con equità ed uniformitàsul territorio e come ciò significhi anchegarantirle l’accessibilità. Ricorda comel’Italia sia caratterizzata dalla presenza dimolti territori montani e pedemontani,alcuni dei quali particolarmente vasti, chepresentano una particolare difficoltà diaccesso al servizio di giustizia. In talecontesto ribadisce con ampie argomenta-zioni la non conformità alla delega e lapalese irrazionalità della soppressione deltribunale di Tolmezzo, che crea enormidifficoltà ai cittadini, senza alcun concretorisparmio di spesa né alcuna razionaliz-zazione del servizio. Sottolinea, in parti-colare, come i cittadini delle zone piùperiferiche sarebbero costretti a percor-rere più di cento chilometri per raggiun-gere il tribunale accorpante di Udine.Illustra le ragioni per le quali la sezionedistaccata di Palmanova dovrebbe essereaccorpata al tribunale di Udine e non aquello di Gorizia, risultando quest’ultimoinadeguato anche sotto il profilo struttu-rale all’accorpamento.

Ricorda infine come da anni la regioneFriuli Venezia Giulia contribuisca allespese per l’erogazione del servizio giustiziasul suo territorio e come anche tale ele-mento debba essere tenuto in considera-zione dal Governo.

Cinzia CAPANO (PD) esprime una va-lutazione negativa del provvedimento nel

Mercoledì 1o agosto 2012 — 66 — Commissione II

suo complesso, che appare il frutto di unadelega difettosa e di una discutibile appli-cazione dei relativi criteri, che realizzauna pessima distribuzione degli uffici giu-diziari sul territorio. Con riferimento allaproposta di parere dà atto ai relatori diavere compiuto un lavoro pregevole econdivisibile che fornisce al Governo deicriteri oggettivi per modificare il provve-dimento. Al contrario, il parere espressodalla Commissione giustizia del Senato eriprodotto nella proposta alternativa del-l’onorevole Vitali, non contiene alcun cri-terio, ma si limita ad una sorta di elencodi marketing territoriale privo di alcunamotivazione. In alcuni casi, anzi, si puòdire che il parere del Senato appaia privodi criteri razionali, come nella parte in cuiindica la sezione distaccata di Monopolicome sede accorpante da mantenere, men-tre il Consiglio giudiziario ha indicato lasezione di Putignano per le caratteristichedi localizzazione geografica e per la rile-vante distanza dal tribunale di Bari. Cosìcome ha inopinatamente accorpato allasezione distaccata di Altamura quelle diBitonto e Modugno, che distano solo unadecina di chilometri dal tribunale di Barie circa 50 da quella di Altamura.

Ritiene, comunque, che il parere deirelatori possa essere ulteriormente miglio-rato. Propone, in particolare, talune mo-difiche che, pur nell’auspicio che non tuttele sedi distaccate vengano soppresse, invi-tano il Governo a tenere adeguatamente inconsiderazione anche le situazioni logisti-che delle sedi accorpanti.

Marilena SAMPERI (PD) ritiene che siamolto discutibile che il provvedimento inesame prenda come parametro territorialela provincia, posto che non vi è nulla dipiù disomogeneo delle provincie italiane, econsidera irrazionale anche la cosiddetta« regole del tre ».

Ritiene che i relatori abbiano svolto unottimo lavoro, poiché hanno opportuna-mente circoscritto e reso più efficace illavoro dell’intera Commissione, inseren-dosi negli spazi che lo stesso schema didecreto legislativo, e la relazione di ac-compagnamento, hanno lasciato al Parla-

mento, concentrandosi in particolar modosulla verifica dell’impatto della criminalitàorganizzata e sulla specificità dei territori.Si sono quindi svolte audizioni, è stataacquisita una copiosa documentazione, esi è riusciti ad enucleare criteri oggettivi erigorosi che potranno orientare il Governonel riesame del provvedimento. Il risultatoè una proposta di parere non demagogicama serie ed efficace.

Suggerisce peraltro talune modifichevolte a perfezionare la proposta di pareredei relatori e che invitano il Governo atenere in adeguata considerazione i pareridei Consigli giudiziari, nonché la necessitàdi operare un riequilibri territoriali (comenel caso del tribunale di Catania). Eviden-zia la particolare situazione del territoriosul quale insiste il tribunale di Tolmezzoe le razione per le quali è necessariomantenere tale ufficio giudiziario. Quantoalle sedi distaccare, ritiene che, oltre alparametro dell’insularità, il Governodebba tenere in adeguata considerazioneanche il carattere montano del territorio.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) osservacome nella proposte di parere dei relatorie in quelle alternative, ma anche in quelladel Senato, vi sia un passaggio, quellorelativo alle proposte di modifica relativoai tribunali di Pesaro e Urbino e Fano, cheè frutto apparentemente di una erroneainterpretazione delle effettive opinioniespresse dal Consiglio giudiziario e delpresidente del tribunale di Urbino e delPresidente della Corte d’Appello di An-cona. Pone quindi a disposizione dellaCommissione della documentazione sulpunto.

Infatti, sia nel parere del Senato chenella proposta dei relatori, alla lettera c),relativamente alla proposta di accorpa-mento del Tribunale di Urbino a Pesaro, silegge che: « il consiglio giudiziario segnalal’opportunità di accorpare la sezione di-staccata di Fano di 111.719 (utenti) col-locato in zona pedemontana a Urbino,anziché a Pesaro, anche per garantire unamigliore funzionalità delle strutture edili-zie esistenti ».

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Dichiara di avere verificato, nel verbaledi seduta del 18 luglio 2012 del ConsiglioGiudiziario presso la Corte di Appellodelle Marche, come nulla di tutto ciò siaivi contenuto; anzi, il presidente dell’Or-dine degli Avvocati di Pesaro, manifestaperplessità sulla effettiva maggiore effi-cienza « che deriverebbe dalla soppres-sione della sezione distaccata di Fano,terza città delle Marche, sede con 4.600procedimenti all’anno, con una definizioneche, ad oggi, risulta pressoché contestualealle sopravvenienze ».

Neppure nei pareri del presidente deltribunale di Urbino e del presidente diCorte di Appello di Ancona vi è qualcosadi simile.

Infatti, il Presidente del tribunale diUrbino, nell’esprimere parere nettamentecontrario all’accorpamento con Pesaro,propone, in linea subordinata, la costitu-zione di un solo tribunale di « Pesaro-Urbino » con dislocazione di personale edelle attività in forme da definire.

Il presidente della Corte di Appelloesprime, al CSM, parere favorevole alprogetto di ridistribuzione di cui alloschema del decreto con « l’eccezione delTribunale e Procura di Urbino, uffici peri quali si propone la permanenza ancheprevia una rivisitazione delle circoscrizionidei Tribunali interessati, rivisitazione con-sistente nello scorporo della zona pede-montana dell’ex mandamento della sezionedistaccata di Fano e della sua attribuzioneal Circondario di Urbino ».

Tutto questo, nella proposta di parereè diventata una « segnalazione di oppor-tunità di accorpare l’intero territorio diFano ad Urbino, e non eventualmente isoli comuni appartenenti alla fascia pede-montana », con sostanziale travisamento –come sopra illustrato – dei pareri real-mente espressi dai citati interlocutori ma,soprattutto, del buon senso. È infatti pa-lesemente inopportuno in primis soppri-mere una sede distaccata che svolge undocumentato efficiente servizio alla giusti-zia, ma ancor più appare fuori di ognilogica, ammesso che si arrivi ad un ac-corpamento, accorpare 120.000 utenti, ingran parte residenti sulla costa, ad Urbino,

sito in zona montana, e distante circa 50km, invece che a Pesaro, comune costierodistante solo 12 km.

Chiede pertanto ai relatori ed ai pre-sentatori di proposte alternative di pareredi modificare il passaggio relativo al tri-bunale di Fano, sopprimendo, per le ra-gioni sopra esposte, il passaggio da « ilconsiglio giudiziario » fino a « esistenti »prevedendo, semmai, laddove si proce-desse verso la soppressione della sededistaccata di Fano, all’accorpamento conPesaro e non Urbino ovvero, in estremosubordine, all’accorpamento ad Urbinodelle sole parti pedemontane del territoriodell’ attuale ambito di competenza.

Giulio CALVISI (PD) rileva che nellaseduta di ieri 31 luglio, viene riportato nelresoconto sommario a proposito dell’ac-corpamento della sezione staccata di Olbiaal tribunale di Tempio Pausania la se-guente affermazione: « che il tribunaleaccorpante non dispone delle strutture edelle risorse per assorbire l’impatto del-l’accorpamento ».

Chiede la rettifica di tale affermazioneperché mai pronunciata. Afferma testual-mente di aver detto: « Bisogna cambiarel’articolo 7 del decreto poiché quell’arti-colo si limita a richiedere una valutazionese il tribunale accorpante disponga omeno delle strutture e delle risorse perassorbire l’impatto dell’accorpamento ».Ha affermato che a presidenti dei tribu-nali, PM, enti locali non si può attribuireil ruolo di « geometri » nel misurare l’ido-neità degli edifici. Bisogna che venga fattauna valutazione sull’efficienza del serviziogiustizia, sui disagi per la popolazionederivanti dall’accorpamento delle sezionidistaccate. Per questo ha proposto unafase di transizione di 5 anni e la conser-vazione di un presidio di giustizia nellesezioni distaccate.

Afferma, infine, di aver chiesto al Go-verno di valutare la situazione di tresezioni distaccate: Sanluri, Carbonia, Igle-sias e che sarebbe sbagliato abolire senzaconservare alcun presidio giudiziario.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 68 — Commissione II

Afferma infine di aver chiesto al Go-verno di valutare la specificità dei presidigi giustizia nelle isole minori, tra cui l’isoladi La Maddalena.

Esprime il proprio rammarico percome un intervento di 50 minuti possaessere sintetizzato in poche righe confacile possibilità di travisamento delle pro-prie opinioni.

Anna ROSSOMANDO (PD) ritiene chela proposta di parere dei relatori nelcomplesso soddisfacente, potendo peraltroessere migliorata tenendo in considera-zione anche le istanze di territori che, purnon avendo una sede distaccata, in seguitoalla soppressione di determinati uffici giu-diziari vedono aumentare notevolmente ladistanza del più vicino presidio di giusti-zia. Ritiene opportuno quindi prevedereun più incisivo invito affinché il Governotenga conto dell’omogeneità dei territori edei comuni. Fra i tanti esempi cita, inparticolare, il caso di Carmagnola e Asti.

Nicola MOLTENI (LNP) dopo avereribadito il giudizio fortemente critico delproprio gruppo sul provvedimento inesame, rileva peraltro come i relatori ab-biano dimostrato attenzione sensibilità at-teso che nella proposta di parere sonostate accolte sue osservazioni, con parti-colare riferimento agli uffici giudiziari diBassano del Grappa, Legnago e Rho.

Per quanto concerne il tema delle se-zioni distaccate, molte delle quali a suogiudizio è doveroso mantenere, osservacome il parere espresso dal Senato simuova in una direzione opposta rispettoalla proposta dei relatori. Sottolinea, adesempio, come sia impensabile sopprimereben tre sedi distaccate nella provincia diComo, senza creare danni e disservizi.Descrive quindi analiticamente le peculia-rità che rendono doveroso mantenere lesedi distaccate di Cantù, Menaggio e Erba.

Illustra inoltre le ragioni a favore delmantenimento degli uffici giudiziari diVigevano, Crema, Desio, Camerino, Tol-mezzo, Palmanova (da accorpare al tribu-nale di Udine) e Sanremo, invitando irelatori alle consequenziali riformulazionidella proposta di parere.

Con riferimento all’articolo 7 del prov-vedimento, propone ai relatori di inserirenella proposta di parere un rilievo chesolleciti il Governo a prevedere che nelperiodo transitorio di 5 anni nel qualetutte le sezioni distaccate restano in vitaper evadere il carico di lavoro pendente ele sopravvenienze. In subordine, ritieneche debba essere soppresso il comma 4dell’articolo 7, la cui applicazione appareidonea ad arrecare gravi danni alle cassedei comuni.

Conclusivamente fa presente che la po-sizione della Lega Nord sarà commisurataal grado di apertura e disponibilità chesarà dimostrato dai relatori in relazionealle proposte di modifica formulate.

Andrea ORLANDO (PD) evidenziacome il parere approvato dal Senato, vo-tato a maggioranza, sia stato elaborato inbase alla sapienza ed agli elementi acqui-siti dal Senatore Caliendo. Sconsiglia pe-raltro di seguire lo stesso metodo, rite-nendo che quel parere sia inefficace, poi-ché si limita a raccogliere molte istanzema si presta alla critica che proprio questosia il suo unico scopo. Sottolinea inoltrecome il voto a maggioranza depotenziulteriormente il parere approvato dal Se-nato.

Posto che il provvedimento in esame hadelle lacune, propone a tutti i colleghi divalutare la maggiore efficacia di un parerevotato all’unanimità o a larga maggio-ranza, che circoscriva i rilievi ad alcunequestioni e ad alcuni criteri specifici. Ri-tiene inoltre particolarmente utile chenella proposta di parere sia data ampiaconsiderazione ai rilievi dei Consigli giu-diziari, poiché ciò consente di porre alMinistro questioni fondate, provenienti daiterritori e frutto del contraddittorio framagistratura e avvocatura locale.

Sottolinea come sia sconsigliabile porresullo stesso piano istanze con o senzapossibilità di trovare accoglimento, tra-sformare il parere in un infinito elencosenza la previsione di criteri e priorità econ uno scopo che potrebbe appariremeramente preelettorale. È evidente, in-fatti, che solo alcune istanze possano es-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 69 — Commissione II

sere accolte o, almeno, condivise e che sitratti, in particolare, di quelle sostenutedal parere di un Consiglio giudiziario. Inquesto modo, a suo giudizio, sarà possibilerendere un parere serio e credibile.

Precisa come il gruppo del PD si siaattestato su elementi quali la presenzadella criminalità; l’esistenza di nuovestrutture; la necessità di verificare se gliaccorpamenti tengano conto dell’omoge-neità o disomogeneità territoriale; l’ido-neità delle strutture accorpanti, specie sel’ufficio giudiziario accorpante ha dimen-sioni inferiori rispetto a quello accorpato.

Conclude ribadendo come un parereampiamente condiviso e fondato sui criteriprecedentemente illustrati sarebbe certa-mente più efficace.

Alberto TORAZZI (LNP) si soffermasulle problematiche relative al tribunale diCrema, la cui soppressione e accorpa-mento al tribunale di Cremona risultairrazionale e contrario a quanto risulte-rebbe da una corretta applicazione deicriteri di delega. Illustra quindi le ragioniper le quali sia necessario mantenere iltribunale di Crema ed accorparvi la se-zione distaccata di Treviglio. Quest’ultima,invece, secondo quanto previsto dalloschema di decreto legislativo dovrebbeessere accorpata al tribunale di Bergamoche, tuttavia, risulta avere un carico dilavoro tale da non poter sostenere taleaccorpamento se non con pesanti disser-vizi e conseguenti danni per i cittadini.

Settimo NIZZI (PdL) osserva come ilprovvedimento in esame, pur cercando difacilitare la vita nelle aule di giustizia,abbia un impatto negativo sulla popola-zione. Nell’esprimere le proprie conside-razioni critiche, ritiene che non tutte lesezioni distaccate debbano essere sop-presse e che talune debbano essere oggettodi valutazione. Sottolinea l’inadeguatezzadella logica dei tagli lineari in una materiacome la geografia giudiziaria, che richiedeinvece interventi di tipo chirurgico ed unacomplessiva razionalizzazione.

Invita quindi il Governo a tenere inconsiderazione che vi sono sezioni distac-

cate e tribunali che vanno salvaguardati eche occorre evitare un danno alla popo-lazione, anche in considerazione del fattoche il provvedimento appare idoneo aprodurre risparmi minimi.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame alla seduta convocataalle 13 per l’espressione del parere.

La seduta termina alle 11.50.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel Presidente Giulia BONGIORNO. – In-terviene il sottosegretario di Stato per lagiustizia Antonino Gullo.

La seduta comincia alle 11.50.

5-06715 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nel

carcere Malaspina di Caltanissetta.

Il sottosegretario Antonino GULLO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rita BERNARDINI (PD), replicando, sidichiara insoddisfatta della risposta, dallaquale emerge con chiarezza come il dete-nuto, affetto da disturbo depressivo etrattato con psicofarmaci, si trovasse inuna condizione incompatibile con il re-gime carcerario e, comunque, non sia statoadeguatamente curato e controllato. Nellarisposta, inoltre, si ammette l’inadegua-tezza dell’assistenza psicopedagogica, rite-nendo particolarmente grave il taglio deirelativi fondi. Con riferimento al disegnodi legge C. 5019 Governo, il cui esame èfermo in Commissione giustizia dal mesedi giugno scorso, ricorda come sia statoproprio il Governo a chiedere lo stralciodelle disposizioni in materia di depenaliz-zazione in quanto ritenute inefficaci.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 70 — Commissione II

5-06724 Bernardini: Sulle condizioni di vita di undetenuto paralizzato nel carcere di Siracusa.

Il sottosegretario Antonino GULLO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Rita BERNARDINI (PD), replicando, sidichiara insoddisfatta della risposta, dallaquale, per quanto si dica che finalmente aldetenuto è stata messa a disposizione unacarrozzina, emerge il trattamento del tuttoinadeguato al quale egli è sottoposto, te-nuto conto delle sue condizioni di totaledisabilità.

Giulia BONGIORNO, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 12.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel Presidente Giulia BONGIORNO. – In-tervengono i sottosegretari di Stato per lagiustizia Antonino Gullo e Sabato Malin-conico.

La seduta comincia alle 13.30.

Schema di decreto legislativo recante nuova orga-

nizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del

pubblico ministero.

Atto n. 494.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto legislativo, rinviatonella seduta antimeridiana.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche i relatori hanno presentato una nuovaproposta di parere (vedi allegato 4).

Luigi VITALI (PdL) prende atto dellanuova proposta di parere dei relatori che

per quanto non esaustiva può sicuramenteessere considerata un passo avanti rispettoalla proposta già presentata in quantoevidenzia alcune incongruità del provvedi-mento in esame che spetterà poi al Go-verno eliminare in occasione dell’emana-zione del decreto legislativo. Dichiara per-tanto che, facendo un atto di fiducia versoil Governo, voterà a favore della nuovaproposta dei relatori.

Ritira quindi la propria proposta alter-nativa di parere.

Lorenzo RIA (UdCpTP) dichiara di nonessere assolutamente soddisfatto dellanuova proposta dei relatori, la quale comequella precedente non affronta assoluta-mente in maniera soddisfacente la que-stione della soppressione di tutte le sezionidistaccate di tribunale senza tener contodelle esigenze dei diversi territori. Il pa-rere su tale punto dovrebbe invece essereben più incisivo individuando tutte le si-tuazioni territoriali che necessitano di unpresidio giudiziario e che invece ne sonostate private. Per tale ragione dichiara dinon ritirare la propria proposta alterna-tiva di parere.

Federico PALOMBA (IdV) esprime lapropria contrarietà alla nuova proposta diparere dei relatori che non coglie moltedelle gravi questioni che lo schema didecreto legislativo determinerà quandoverrà approvato definitivamente. In parti-colare la proposta di parere è del tuttocarente in merito alla questione apoditticasoppressione di tutte le sezioni distaccate.Raccomanda pertanto l’approvazione dellaproposta alternativa presentata insiemeall’onorevole Di Pietro, che affronta tuttele problematiche determinate dal provve-dimento in esame.

Angela NAPOLI (FLpTP) dichiara divotare a favore della nuova proposta diparere dei relatori, che tiene conto del-l’approfondito lavoro istruttorio compiutodalla Commissione e degli interventi deideputati nel corso della discussione. Os-serva che il provvedimento è stato redattodal Governo tenendo conto solo di tre dei

Mercoledì 1o agosto 2012 — 71 — Commissione II

diversi principi e criteri direttivi contenutinella delega, effettuando quindi dellescelte del tutto disomogenee sul territorio.Compito del Parlamento nel caso in esamenon è quello di effettuare delle valutazionipolitiche, quanto piuttosto di verificare sei principi e criteri di delega siano statiattuati correttamente. Ribadisce pertantoil proprio voto favorevole alla nuova pro-posta di parere, auspicando che il Ministrotenga conto di tutte le indicazioni in essocontenute.

Manlio CONTENTO (PdL) dichiara ilproprio voto favorevole alla nuova propo-sta di parere dei relatori che rappresentail risultato di un lavoro approfondito ef-fettuato dalla Commissione attraverso unaattività istruttoria che è servita ad eviden-ziare molte delle lacune del provvedimentoin esame. Auspica che il Governo tengaconto delle condizioni inserite nel parereoperando delle scelte nell’interesse dellagiustizia e nel rispetto del principio delrisparmio di spesa.

Ida D’IPPOLITO VITALE (UdCpTP) di-chiara il voto favorevole del gruppo del-l’UDC sulla proposta di parere che rap-presenta il punto di arrivo e di sintesi diun approfondito lavoro svolto in Commis-sione. Dopo aver ringraziato i relatori pernon essere caduti nella logica del merocampanilismo, auspica che il Ministrotenga conto del parere che verrà espressodalla Commissione giustizia operandodelle scelte sul territorio che rispondanoall’interesse dei cittadini.

Nicola MOLTENI (LNP) ricorda che ilsuo gruppo all’incirca un anno fa votò afavore della delega sulla geografia giudi-ziaria in quanto questa non prevedeva unasoppressione totale di tutte le sezioni di-staccate e di un così gran numero ditribunali. Da atto ai relatori di aver cer-cato di evidenziare le diverse incongruenzedel testo trasmesso dal Senato, come adesempio quelle relative agli uffici giudiziaridi Bassano del Grappa, Legnago e Rho.

Tuttavia è rammaricato della mancata in-dicazione nella proposta di parere di al-cune gravi incongruenze del testo, comequelle relative agli uffici giudiziari di San-remo, Crema e Desio. Inoltre nel parere sidovrebbe affrontare in maniera sicura-mente più decisa la questione della in-comprensibile scelta del Governo di sop-primere tutte le sezioni distaccate senzafar alcun distinguo tra quelle superflue ele tante che invece rispondono a reali econcrete esigenze dei cittadini. Su talequestione si è invece soffermato in ma-niera soddisfacente il parere approvato dalSenato e recepito integralmente dall’ono-revole Vitali nella proposta alternativa diparere da lui ieri presentata ed oggi riti-rata. A tale proposito esprime il propriorammarico per la scelta fatta oggi dal-l’onorevole Vitali che nel ritirare la suaproposta di parere ha fatto venir meno lapossibilità per la Commissione di appro-vare un parere che affronti adeguatamentela questione delle sezioni distaccate.

Dichiara pertanto l’astensione del suogruppo sulla nuova proposta di parere, chepresenta comunque degli aspetti sicura-mente positivi, come la condizione volta asopprimere il comma 4 dell’articolo 7 chesottopone i comuni a delle spese cheinvece spettano allo Stato, anche se tra-lascia questioni estremamente rilevanti.

Calogero MANNINO (Misto-R-A) di-chiara il voto favorevole del suo grupposulla proposta di parere in esame.

Rita BERNARDINI (PD) dichiara il suovoto favorevole anche se ritiene che siapreferibile la prima proposta di parerepresentata dai relatori. Ritiene comunqueche la nuova proposta di parere dei rela-tori sia comunque migliore rispetto aquella approvata dal Senato, in quantoindica dei criteri validi ai quali il Governopotrà attenersi nell’emanare il decreto le-gislativo anziché elencare una serie di sedigiudiziarie da salvare per ragioni nonsempre trasparenti.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 72 — Commissione II

Andrea ORLANDO (PD) dichiara il votofavorevole del gruppo del PD che, al con-trario di alcuni gruppi che hanno votato afavore della legge delega, si trova a votarea favore di un provvedimento che attuauna delega che non ha votato. Tale sceltasi spiega se si ricorda che il partito de-mocratico aveva inserito nel suo pro-gramma elettorale proprio la riforma dellageografia giudiziaria. La circostanza che ilprovvedimento del Governo non sarà per-fetto non significa che non rappresenteràcomunque un passo avanti rispetto allasituazione attuale. Dichiara di condividerepienamente la scelta dei relatori, che rin-grazia, di presentare una proposta di pa-rere con finalità costruttive, in quanto nonsi è voluto fare una elencazione di sedigiudiziarie da mantenere sulla base discelte spesso localistiche e campanilistiche,quanto piuttosto di fornire al Governo unaserie di elementi in base ai quali diventadel tutto giustificabile un ripensamentodelle scelte già compiute. Politicamentesarebbe stato più facile percorrere l’altravia. Rimane naturalmente la questionedella incongruità di alcuni principi e cri-teri direttivi di delega, come la cosiddettaregola del tre, e la necessaria salvaguardiadi tutti i tribunali con sede in capoluogodi provincia, nonostante che sia in corsouna totale revisione dell’istituto della pro-vincia, che finiscono necessariamente percondizionare il nuovo assetto della geo-grafia giudiziaria. Si tratta tuttavia di unaquestione che non può trovare soluzionein occasione dell’esercizio della delega.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, pone invotazione la nuova proposta di parere deirelatori, avvertendo che qualora venisseapprovata non verrebbero messe in vota-zione le proposte alternative di parerepresentate dagli onorevoli Ria e Di Pietro.

La Commissione approva la nuova pro-posta di parere dei relatori (vedi allega-to 4).

La seduta termina alle 14.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel Presidente Giulia BONGIORNO. – In-tervengono i sottosegretari di Stato per lagiustizia Antonino Gullo e Sabato Malin-conico.

La seduta comincia alle 14.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizioni e osservazione).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Enrico COSTA (PdL), relatore, anche anome della correlatrice, onorevole Fer-ranti, si sofferma sulle parti di compe-tenza della Commissione giustizia, osservache l’articolo 1, al comma 1, modificatonel corso dell’esame al Senato, prevedeche i contratti stipulati in violazione del-l’obbligo di ricorrere alle convenzioni qua-dro ovvero ai parametri prezzo qualitàfissati da Consip S.p.A. ed i contrattistipulati in violazione degli obblighi diapprovvigionarsi attraverso gli strumentidi acquisto messi a disposizione dallamedesima Consip sono nulli, costituisconoillecito disciplinare e sono causa di re-sponsabilità amministrativa.

Nel corso dell’esame al Senato è stataprevisto che tale disciplina trovi applica-zione ai contratti stipulati successivamentealla data di entrata in vigore della legge diconversione del decreto legge in esame.

Il comma 2, sostituito durante l’esameal Senato, prevede, che i criteri di parte-cipazione alle gare devono essere tali danon escludere le piccole e medie imprese(PMI).

Durante l’esame al Senato è stato, inol-tre, introdotto anche il comma 2-bis chereca una serie di modifiche al Codice deicontratti pubblici.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 73 — Commissione II

Il comma 3 dell’articolo 1 – per ovviarealle ipotesi di momentanea indisponibilitàdelle convenzioni quadro stipulate da Con-sip o dalle centrali di committenza regio-nali – prevede che le pubbliche ammini-strazioni obbligate dalle diverse norme vi-genti a fare ricorso alle predette conven-zioni, possono procedere, qualora laconvenzione non sia ancora disponibile e incaso di motivata urgenza, allo svolgimentodi autonome procedure di acquisto direttealla stipula di contratti aventi durata e mi-sura strettamente necessaria e sottoposti acondizione risolutiva nel caso di sopravve-nuta disponibilità della convenzione.

Da mettere anche in correlazione conla facoltà concessa dal comma 3, è ilcomma 13, il quale prevede, per le am-ministrazioni pubbliche che abbiano sti-pulato un contratto di fornitura o diservizi, il diritto di recesso in qualsiasitempo da esso, previa formale comunica-zione all’appaltatore con preavviso noninferiore a quindici giorni, nonché previopagamento delle prestazioni già eseguite eprevio pagamento di un decimo delle pre-stazioni non ancora eseguite.

Il recesso è consentito nel caso in cui,tenuto conto anche dell’importo dovutoper le prestazioni non ancora eseguite, iparametri delle convenzioni quadro stipu-late da Consip S.p.A dopo la stipula delcontratto siano migliorativi e l’appaltatorenon acconsenta ad una modifica, propostada Consip S.p.A., delle condizioni econo-miche previste nel contratto in essere.

Il medesimo comma prevede la nullitàdi ogni patto contrario a quanto sopradisposto e prevede che il diritto di recessosi inserisce automaticamente nei contrattiin corso ai sensi dell’articolo 1339 c.c.,anche in deroga alle eventuali clausoledifformi apposte dalle parti.

In caso di mancato esercizio del dirittodi recesso l’amministrazione pubblica nedà comunicazione alla Corte dei conti,entro il 30 giugno di ogni anno, ai fini delcontrollo successivo sulla gestione.

Il comma 10 obbliga le centrali dicommittenza a comunicare al Commissa-rio straordinario per la razionalizzazionedella spesa per acquisti di beni e servizi di

cui all’articolo 2 del decreto-legge 52/2012,convertito con modificazioni, dalla leggen. 94/2012, ed a Consip s.p.a. l’avvenutastipula dei contratti quadro e delle con-venzioni.

Il comma 11 prevede che il Commis-sario straordinario per la razionalizza-zione della spesa per acquisti di beni eservizi istituisca tramite Consip s.p.a.,senza nuovi o maggiori oneri a carico dellafinanza pubblica, un elenco delle centralidi committenza.

Consip è tenuta altresì a pubblicare idati relativi ai contratti ed alle conven-zioni comunicati al Commissario straordi-nario, ai sensi del comma 10.

Le modalità di attuazione del commain esame sono demandate ad un decreto dinatura non regolamentare del Ministrodell’economia e delle finanze.

Il comma 12 consente all’aggiudicatariodelle convenzioni quadro stipulate da Con-sip S.p.A. e dalle centrali di committenzaregionali di offrire a Consip S.p.A. e allecentrali di committenza regionali, nelcorso della durata della convenzione e deirelativi contratti attuativi, una riduzionedelle condizioni economiche previste nellamedesima convenzione che troverà appli-cazione nei contratti attuativi stipulati estipulandi a far data da apposita comu-nicazione.

La comunicazione è pubblicata da Con-sip S.p.A. e dalle centrali di committenzasui relativi portali, previa verifica dell’ef-fettiva riduzione.

Il comma 14, come sostituito al Senato,introduce un meccanismo transitorio voltoa consentire a Consip S.p.A. ed alle cen-trali di acquisto regionali di stipulareconvenzioni quadro aventi durata fino al30 giugno 2013.

Nel corso dell’esame al Senato è stataintrodotta – quale condizione in presenzadella quale è consentita la stipula di taliconvenzioni – l’esercizio del diritto direcesso da parte dell’aggiudicatario di cuial comma 15.

Il comma 15, sostituito al Senato, fariferimento alle convenzioni quadro Con-sip alle quali sia possibile ricorrere alla

Mercoledì 1o agosto 2012 — 74 — Commissione II

data di entrata in vigore della legge diconversione del decreto legge in esame.

Il comma 16, modificato nel corsodell’esame al Senato, proroga fino al 30giugno 2013 la durata delle convenzioniquadro di cui al comma 15.

L’articolo 1, al comma 26 prevede cheil Ministero della giustizia adotti misure dirazionalizzazione della spesa per intercet-tazioni, per contributi ai comuni per ilfunzionamento degli uffici giudiziari non-ché delle procedure di acquisto di beni eservizi che assicurino risparmi totali com-plessivi non inferiori a 60 mln di euro peril 2012 e a 120 mln di euro per il 2013.

In particolare, è demandata al Mini-stero l’adozione di misure volte alla ra-zionalizzazione:

dei costi dei servizi di intercettazionetelefonica, in modo da assicurare risparminon inferiori a 25 milioni di euro perl’anno 2012 e a 40 milioni di euro adecorrere dall’anno 2013; la razionalizza-zione – secondo la Relazione tecnica al-legata al decreto – prevede la centraliz-zazione e forfettizzazione della spesa perintercettazioni;

dei costi della distribuzione sul ter-ritorio degli uffici giudiziari, in termini diminori contributi ai comuni per le spese difunzionamento dei suddetti uffici, assicu-rando risparmi non inferiori a euro 30milioni per l’anno 2012 ed euro 70 milionia decorrere dall’anno 2013;

dei costi delle procedure di acquistodei beni e servizi, ivi inclusi quelli relativial personale del corpo di polizia peniten-ziaria, assicurando risparmi non inferioriper euro 5 milioni per l’anno 2012 ed euro10 milioni a decorrere dall’anno 2013.

All’articolo 4, il comma 14 vieta, dal 7luglio 2012 – data di entrata in vigore deldecreto-legge – l’inserimento di clausolearbitrali nei contratti di servizio stipulatitra società a totale partecipazione pubbli-che e amministrazioni statali e regionali.L’infrazione di tale divieto comporterà lanullità e la risoluzione del contratto sti-pulato.

La norma prevede, inoltre, che perdanoefficacia dalla stessa data le clausole com-promissorie già inserite nei contratti incorso (o già scaduti), a meno che nonrisultino già costituiti i collegi arbitrali.

All’articolo 12, i commi 75, 76 e 77dettano disposizioni relative ai commissariper la gestione, lo scioglimento o la liqui-dazione delle società cooperative decisedall’autorità di vigilanza in base al codicecivile o in via giudiziale in base alla leggefallimentare (RD 267/1942).

Il comma 75 stabilisce la monocraticitàdelle gestioni commissariali relative allesocietà cooperative. Il comma 76 stabilisceche il provvedimento che dispone sia laliquidazione coatta amministrativa dellecooperative che la contestuale o successivanomina del relativo commissario liquida-tore (articoli 2545-terdecies del codice ci-vile e 198 del L. fall.) sia adottato condecreto del Ministro dello sviluppo econo-mico. Il comma 77 detta disposizione suicompensi dei commissari liquidatori nelleprocedure di liquidazione coatta ammini-strativa delle cooperative.

All’articolo 23, il comma 10-bis asse-gna, per le esigenze derivate dall’emergen-za-neve nelle regioni centro meridionaliuna quota non superiore a 6 milioni dieuro delle risorse del Fondo di rotazioneper la solidarietà alle vittime dei reati ditipo mafioso, delle richieste estorsive edell’usura di cui, al termine del 2011, siastata accertata la disponibilità e che sianostate determinate con decreto intermini-steriale Interni-Economia.

Donatella FERRANTI (PD), relatore,presenta anche a nome dell’onorevole Co-sta una proposta di parere (vedi allegato5), che riproduce integralmente, salvo perquanto riguarda il riferimento alle speseper le intercettazioni, il parere approvatoall’unanimità dalla Commissione giustiziadel Senato.

Rita BERNARDINI (PD) si soffermasulla proposta di parere ed in particolaresulla condizione volta a precisare che dallariduzione delle dotazioni organiche dellepubbliche amministrazioni sia esentato il

Mercoledì 1o agosto 2012 — 75 — Commissione II

personale degli uffici del ministero dellagiustizia, del dipartimento della giustiziaminorile e il personale amministrativo deldipartimento dell’amministrazione peni-tenziaria, ritenendo opportuno fare riferi-mento anche agli educatori ed agli psico-logi ex articolo 80 dell’ordinamento peni-tenziario, considerato che uno dei pro-blemi delle carceri italiane è anche latotale carenza di tali figure.

Antonio DI PIETRO (IdV) dichiara di es-sere favorevole al contenuto delle condizioniinserite nella proposta di parere, ma che nonritiene che si possa esprimere un parere fa-vorevole sul provvedimento in esame chenon si può condividere in alcun punto.

Donatella FERRANTI (PD) dichiara dicondividere l’osservazione dell’onorevoleBernardini e, d’intesa con il correlatore,onorevole Costa, presenta una nuova pro-posta di parere (vedi allegato 6).

Nicola MOLTENI (LNP) sottolinea latotale contrarietà del suo gruppo al prov-vedimento in esame indipendentemente daquanto contenuto nelle condizioni conte-nute nella proposta di parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la nuova propo-sta di parere dei relatori (vedi allegato 6).

La seduta termina alle 14.10.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante dispo-sizioni integrative e correttive al decretolegislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante

codice delle leggi antimafia e delle misure diprevenzione, nonché nuove disposizioni inmateria di documentazione antimafia.Atto n. 483.

SEDE REFERENTE

Delega al Governo in materia di depena-lizzazione, pene detentive non carcerarie,sospensione del procedimento per messaalla prova e nei confronti degli irreperibili.C. 5019 Governo, C. 879 Pecorella, C. 4824Ferranti, C. 92 Stucchi, C. 2641 Bernardini,C. 3291-ter Governo, C. 2798 Bernardini eC. 3009 Vitali.

Modifiche alla disciplina del condominionegli edifici.C. 4041, approvata dal Senato, C. 541 Vitali,C. 2514 Galati, C. 2608 Torrisi, C. 3682Duilio, C. 4139 Maggioni e C. 4168 Giam-manco.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari n. 692 del 31 luglio2012, a pagina 42, seconda colonna, ven-ticinquesima riga, le parole « e che iltribunale accorpante non dispone delleinfrastrutture e delle risorse per assorbirel’impatto dell’accorpamento » sono sop-presse.

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari n. 692 del 31 luglio2012, a pagina 55, prima colonna, dopo latrentottesima riga, aggiungere il seguenteperiodo « Lorenzo RIA (UdCpTP) alla lucedella ulteriore nuova proposta dei relatori,ritira la sua proposta alternativa di parereritenendo che la nuova condizione rispettoalla prima proposta di parere sia estre-mamente importante, in quanto coglie unadelle questioni più serie sollevate dal prov-vedimento in esame, quale l’azzeramentodel principio della giustizia di prossimità ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 76 — Commissione II

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione deitribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero. Atto n. 494.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVO DEGLI ONOREVOLI DIPIETRO E PALOMBA

La Commissione esaminato, il provve-dimento in titolo, per quanto di propriacompetenza,

esprimendo apprezzamento per la fi-nalità di assicurare una più razionaleriorganizzazione delle risorse umane emateriali al fine di realizzare risparmi dispesa e incremento di efficienza, nel ri-spetto dei criteri e principi direttivi di cuiall’articolo 1, comma 2 della legge delega;

criticando la originaria scelta gover-nativa di non procedere contestualmente,da un lato, alla modifica della distribu-zione sul territorio degli altri uffici giudi-ziari di primo grado e, dall’altro, allarevisione dell’assetto territoriale degli uf-fici del giudice di pace;

ritenendo che nell’esercizio del po-tere delegato il Governo non si sia stret-tamente attenuto, nella individuazione de-gli uffici da mantenere o da sopprimere, atutti i criteri di delega disattendendo difatto alcuni dei principi indicati nellelettere b) ed e) dell’articolo 1, comma 2della legge delega, in particolare ricono-scendo ai criteri che impongono, da unlato, di tenere conto delle « specificitàterritoriali del bacino di utenza anche conriguardo alla situazione infrastrutturale »e del « tasso di impatto della criminalitàorganizzata » e dall’altro di assumerecome prioritaria linea di intervento nel-l’attuazione di quanto previsto dalle letterea), b), c) e d) il riequilibrio delle attualicompetenze territoriali, demografiche, efunzionali tra uffici limitrofi della stessaarea provinciale caratterizzati dal rile-

vante differente di dimensione, un ruoloresiduale e succedaneo rispetto a quellioggettivi dell’estensione del territorio, delnumero degli abitanti, dei carichi di lavoroe dell’indice delle sopravvenienze;

ritenendo che una corretta ed equi-librata applicazione dei suddetti principiunitamente al perseguimento di indispen-sabili fini di efficienza, tali da garantireun’adeguata e funzionale presenza di ufficigiudiziari sul territorio impone un diversoprocesso di revisione rispetto a quelloprevisto per quanto concerne la soppres-sione dei cosiddetti tribunali minori ridi-mensionando la portata ablativa del prov-vedimento in esame e prevedendosi, al-tresì, che nelle sedi dei tribunali soppri-mendi sia comunque mantenuta una sededistaccata del tribunale accorpante;

ritenendo non conforme ai criteri didelega la decisione governativa di proce-dere alla totale soppressione di tutte lesezioni distaccate, constatando al riguardocome si assista ad una paradossale situa-zione per la quale da un lato si procedealla soppressione delle sezioni distaccate ealla drastica riduzione dei tribunali mi-nori, in ragione del fatto che il ruolo delgiudice di prossimità dovrebbe essere ga-rantito dai giudici di pace, e dall’altro peròsi dà seguito ad una netta riduzione anchedel numero degli uffici di giudici di pacedislocati sul territorio;

ritenendo che appare non in lineacon il criterio dell’efficienza la soppres-sione delle sezioni distaccate che abbianoun bacino d’utenza superiore ai 100.000

Mercoledì 1o agosto 2012 — 77 — Commissione II

abitanti e un carico di lavoro con unamedia, nel periodo 2006-2010, di oltre4.000 sopravvenienze, anche in considera-zione della negativa incidenza che la lorosoppressione determinerebbe a carico del-l’attività del tribunale accorpante non soloper problemi di edilizia giudiziaria comesegnalati da diversi Consigli giudiziari;

ritenendo che per quanto concerne lesezioni distaccate di Ischia, Lipari e PortoFerraio è necessario che non siano sop-presse in considerazione dell’impossibilitàper i cittadini in alcuni giorni di raggiun-gere la terraferma, assicurandosi l’attivitàgiudiziaria attraverso l’applicazione di ma-gistrati;

ritenendo che per quanto concerne lesezioni distaccate ubicate in aree montanesia indispensabile il loro mantenimentoavuto specifico riguardo a sezioni carat-terizzate da un’altimetria media partico-larmente elevata, significativi disagi infra-strutturali e difficoltà di collegamento con-seguenti anche a fattori climatici special-mente nel periodo invernale;

ritenendo che per quanto concerne lesezioni distaccate di Imola e di Chioggia ènecessario che non siano soppresse avutoriguardo in relazione alla prima delle duedel carico antropico pari a 133.144 resi-denti, alla media delle sopravvenienze dipoco inferiore ai 4.000 affari annui, allanecessità di ridurre il carico di lavoroparticolarmente gravoso del tribunale diBologna in applicazione del criterio di cuialla lettera e); mentre per quanto concernela seconda delle due, previo accorpamentodella sezione distaccata di Dolo, aventenumeri maggiori ma popolazione residentenel capoluogo significativamente inferiore,così raggiungendosi una popolazione di182.686 residenti e un carico di soprav-venienze di 3.885, in considerazione del-l’elevato tasso di criminalità come segna-lato dal consiglio giudiziario e la elevataconcentrazione di attività economiche spe-cializzate di comparto;

ritenendo che ai fini della soppres-sione non si sia tenuto in adeguato contoné del rapporto tra i costi attuali relativi

a ciascun ufficio di primo grado e quellieventualmente necessari per modificare oricollocare le sedi di destinazione, né dellaeffettiva disponibilità ed idoneità dellestrutture immobiliari delle sedi accorpanti,né delle gravi diseconomie derivanti dallamancata utilizzazione conseguente allasoppressione e all’accorpamento di strut-ture già realizzate e che resterebbero privedi specifico utilizzo;

ritenendo che sia necessario preve-dere, nella stesura definitiva del decretolegislativo l’inclusione degli uffici del giu-dice di pace, nei nuovi circondari di tri-bunale, come risultanti dalla revisione, amodifica del provvisorio accorpamento su-gli attuali capoluoghi circondariali de-scritto nello schema di decreto, per leevidenti ragioni di coordinamento ordina-mentale e funzionale;

ritenendo che sia necessario provve-dere alla correzione di errori materiali cheinficiano il testo del provvedimento gover-nativo causando incertezza e confusioneapplicative;

ritenendo che in ordine alla destina-zione dei magistrati e del personale am-ministrativo degli uffici soppressi o accor-pati e dei magistrati titolari di funzionidirigenziali, condividendo il parereespresso dal Consiglio Superiore della Ma-gistratura, sia necessario limitare la fa-coltà di essere destinati in soprannumeroad un posto di consigliere della propriacorte d’appello o a un posto di giudice ditribunale o di sostituto di una procura delproprio distretto per evitare disfunzioni epossibile concentrazione di magistrati inun unico ufficio giudiziario;

ritenendo che appare opportunoespungere dal testo definitivo del decretolegislativo il comma 3 dell’articolo 10 e ilriferimento al distretto della corte d’ap-pello de L’Aquila contenuto nella tabella Aallegata al decreto, in considerazione chela legge delega ha previsto il differimentodi tre anni del termine per l’esercizio delladelega e non soltanto il differimento del-l’efficacia;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 78 — Commissione II

ritenendo che, a parte l’immediataentrata in vigore, sia necessario prevedereun termine assai più breve rispetto aquello previsto e non oltre la fine delcorrente anno per l’efficacia di tutte lenorme stabilite previa ridefinizione degliorganici coerente con l’attuale revisione ditribunali e sezioni distaccate;

esprime parere favorevole subordi-nato all’accoglimento delle seguenti con-dizioni:

con riguardo ai tribunali siano ap-portate al decreto le seguenti modifiche:

1. Siano mantenuti in ragione deltasso di impatto della criminalità organiz-zata i seguenti tribunali:

a) Caltagirone;

b) Sciacca;

c) Lamezia Terme;

d) Rossano;

e) Castrovillari;

f) Paola;

2. Siano mantenuti in ragione deltasso di impatto della criminalità organiz-zata, nonché della specificità territorialedel bacino di utenza, anche con riguardoalla situazione infrastrutturale, operandogli accorpamenti e le correzioni di seguitodescritte, i seguenti tribunali:

a) Lucera (vanno accorpate altribunale di Lucera le sezioni distaccate diManfredonia e San Severo, nonché i co-muni di Vieste e Ossara di Puglia, per unapopolazione di 328.240. Il tribunale diFoggia rimane con popolazione di356.210). (La necessità di mantenimento ditale tribunale è segnalata da più parti perla presenza di criminalità organizzata eavendo competenza su tutto il territoriodel Gargano evita costi eccessivi per icittadini se fossero costretti ad avere comepunto di riferimento giudiziario solo Fog-gia);

b) Cassino (accorpa la sezionedistaccata di Gaeta per una popolazione di

372.224). Le infiltrazioni della criminalitàorganizzata sono specificamente segnalatedal procuratore generale della Repubblicapresso la Corte d’appello di Roma nel suointervento alla cerimonia di inaugurazionedell’anno giudiziario 2012. Mantenere lasezione distaccata di Gaeta nel territoriodi Latina comporta costi eccessivi per icittadini, tenuto conto che quasi tutti icomuni distano da Latina oltre 100 km;

c) Vigevano (vanno accorpati icomuni dell’ex mandamento della procuradi Abbiategrasso: Bareggio, Bernate Ticino,Boffalora Ticino, Corbetta, Magenta, Mar-callo Con Casone, Mesera, Ossona, SantoStefano Ticino, Sedriano e Vittuone, peruna popolazione di 105.543, per cui ilcircondario di Vigevano avrà una popola-zione di 362.010. Il tribunale di Pavia, cuiè accorpato il tribunale di Voghera, ha unapopolazione di 419.052). Si deve tenerconto della infiltrazione della criminalitàcalabrese come testimoniata anche da re-centi processi, senza considerare l’impos-sibilità di Pavia di ricevere entrambi itribunali e il conseguente aumento deicosti.

3. Siano mantenuti, in considera-zione della specificità territoriale del ba-cino di utenza e dell’incidenza eccessivasui costi dell’amministrazione della giusti-zia che sarebbero indotti dalla loro sop-pressione, i seguenti tribunali:

a) Bassano del Grappa (accorpala sezione distaccata di Cittadella per unapopolazione di 372.224, riducendo nelcontempo la popolazione del circondariodi Padova che è di oltre 900.000 abitanti.Si deve tener conto altresì che Bassano delGrappa è dotato di un nuovo tribunale cheè costato oltre 12 milioni di euro). D’al-tronde il sindaco di Bassano ha confer-mato al ministro della giustizia l’offertagratuita di un’area per la costruzione diun nuovo carcere a completamento dellacittadella giudiziaria.

b) Pinerolo, che accorpa le se-zioni distaccate di Moncalieri e Susa, peruna popolazione di 570.652, come sugge-rito dal Consiglio giudiziario.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 79 — Commissione II

c) Chiavari (ampliare la compe-tenza territoriale fino a Genova. Trattasidi una sede con un tribunale nuovo che ècostato 14 milioni di euro, affiancato al-l’istituto carcerario, con conseguente an-nullamento dei costi per le traduzioni deidetenuti).

d) Crema (accorpa la sezione di-staccata di Treviglio, raggiungendo così lapopolazione di 380.794. L’accorpamentoproposto di Crema con Cremona dà luogoa un circondario con popolazione com-plessiva di 355.088. La previsione dellalegge delega della lettera e) ossia di « prio-ritaria linea di intervento... in riequilibriodelle attuali competenze territoriali... trauffici limitrofi della stessa area provin-ciale » non esclude la possibilità di tenerconto di soluzioni migliori con la crea-zione di tribunali omogenei nonché deibenefici derivanti dalla sottrazione al cir-condario di Bergamo che vanta 1.087.401abitanti, di 230.788.

e) Sanremo, che ingloba la se-zione distaccata di Ventimiglia. Trattasi ditribunale di confine con un istituto car-cerario che registra la presenza di oltre330 detenuti, di cui 182 stranieri.

f) Urbino in quanto, pur trattan-dosi di capoluogo di provincia (Pesaro-Urbino) e quindi dovendo essere esclusodalla soppressione in base al tenore let-terale dell’articolo 2 lett. a) della leggedelega è stato accorpato al Tribunale diPesaro. Confortano tale previsione il fattoche l’andamento orografico della provinciae la disposizione delle principali vie dicomunicazione che si collocano ad ovested est rendono complessa se non proble-matica la circolazione sia a nord che a sudsia nelle zone appenniniche. Si segnalainoltre l’opportunità di accorpare la se-zione distaccata di Fano con 111.719 re-sidenti e collocata in zona pedemontanaad Urbino anziché a Pesaro anche pergarantire una migliore funzionalità dellestrutture edilizie esistenti.

g) Sala Consilina prevedendosiche sia mantenuto nel distretto di corted’appello di Salerno con eventuale accor-

pamento di alcuni comuni finitimi facentiparte attualmente della sezione distaccatadi Eboli così riducendone in parte l’ele-vatissimo carico di lavoro. Si segnala finda ora l’assoluta inopportunità per ragionidi natura logistica di un eventuale accor-pamento del tribunale di Sala Consilinasia a Vallo della Lucania sia a Salerno.

h) Lagonegro accorpando al re-lativo circondario i territori dei comuni diCorleto Perticara, Grumeto Nova, MarsicoNuovo, Marsico Vetere, Montemurro, Tra-mutola e Viggiano per un totale di ulte-riori 23.063 residenti, ritenuto che lascelta di detto tribunale è giustificata dalladistanza da Potenza, dalla popolazioneresidente e dalle sopravvenienze, nonchédal territorio vasto e orograficamente di-sagevole.

4. In subordine a quanto previstodalla lettera g) della condizione precedente(sub 3), sia istituito, in considerazionedella particolarità della provincia per laquale sono previsti due capoluoghi, il tri-bunale di Pesaro-Urbino, con sede in en-trambi i capoluoghi e con unica piantaorganica dei magistrati e del personaleamministrativo. Con le tabelle giudiziariesarà prevista l’attività che si svolgerà adUrbino e quella che si svolgerà a Pesaro.

5. Si pone in Piemonte il caso dellaprovincia di Cuneo (che si estende per6.903 kmq su una superficie più ampiadell’intera regione Liguria che misura5.402 kmq e nella quale sono stati man-tenuti quattro tribunali) e nella quale sitrova anche il tribunale di Mondovì chefra quelli aventi sede in comuni noncapoluogo della Corte d’appello di Torinoè quello con la maggiore estensione terri-toriale con 1.667 kmq. Trattasi, tra l’altro,di provincia caratterizzata da un tessutoproduttivo di rilievo internazionale e na-zionale con oltre 80.000 grandi, piccole emedie imprese e non appare condivisibileil decreto governativo che in modo deltutto contraddittorio ed illogico prevede lasoppressione di tutti e tre i tribunalisubprovinciali (Alba, Mondovì e Saluzzo),mantenendosi solo quello di Cuneo. Si

Mercoledì 1o agosto 2012 — 80 — Commissione II

ritiene quindi necessario il mantenimentodi almeno un tribunale subprovinciale at-traverso l’attribuzione ad un attuale cir-condario di un’ulteriore area limitrofa edomogenea che porti ad una estensioneterritoriale complessiva del nuovo circon-dario congrua rispetto al parametro diriferimento individuato dal legislatore de-legato in 2.169 kmq.

6. Siano apportate anche, in con-siderazione delle previsioni che precedonole seguenti correzioni che non incidono sulnumero dei tribunali da sopprimere maattengono solo a modifiche del territoriodi competenza:

a) La sezione distaccata di CasaleMonferrato sia scorporata dal circondariodel tribunale di Alessandria, riducendonela popolazione al minor valore ottimale di378.357 abitanti per essere accorpata altribunale di Vercelli, rafforzando così ilsuddetto tribunale e tenendo conto disegnalazioni dei Consigli dell’ordine e deiminori costi per i cittadini;

b) che la sezione distaccata diChivasso sia mantenuta nel circondario deltribunale di Torino in ragione della di-stanza chilometrica minima e della pre-senza di migliori collegamenti infrastrut-turali con il predetto capoluogo ed altresìtenuto conto del fatto che le sezioni di-staccate di Moncalieri e Susa sono stateaccorpate al tribunale di Pinerolo. Di con-seguenza la popolazione residente nel cir-condario del tribunale di Ivrea si attesteràsu un valore ottimale di 359.317 abitanti;

c) per quanto concerne il tribu-nale di Lodi, sia disposto l’accorpamentodei comuni di San Donato Milanese, Pe-schiera Borromeo e Pantigliati (per unapopolazione complessiva di 404.390), inluogo della sezione di Cassano d’Adda, icui comuni sono collegati a Milano conautostrada, treno e metropolitana, mentrenon vi sono collegamenti, se non conmezzi propri, con Lodi. Si verifichi altresì,la possibilità di accorpare qualche comunedella sezione di Cassano d’Adda per ac-corpamento al tribunale di Crema o diCremona.

d) Che nel distretto di Corte diappello di Perugia, a correzione dell’erroremateriale rilevabile dalla consultazionedelle schede tecniche allegate al decreto,vengano inseriti nel circondario di Spoletoi comuni della Sezione distaccata di Todi,(erratamente inclusi nel circondario diTerni), secondo una corretta applicazionedel prioritario criterio di cui alla lettera e)della legge delega.

e) La sezione distaccata di Pal-manova deve essere mantenuta nel circon-dario del Tribunale di Udine e non ac-corpata al Tribunale di Gorizia per evi-denti ragioni di natura logistica e funzio-nale.

7. sia valutata l’opportunità dimantenere il tribunale di Nicosia, conaccorpamento ad esso del tribunale diMistretta. Trattasi di tribunale, che insistein area montana servita solo da pessimeinfrastrutture viarie con servizi pubblici ditrasporto minimi e ad orari ridotti. L’ac-corpamento col tribunale di Mistretta per-metterebbe, come risulta dalla relazionedel Presidente e del Procuratore generaledella Corte d’appello di Caltanissetta, dimantenere l’efficienza del servizio giustizianei territori delle Madonie e dei Nebrodi,storicamente interessati da rilevanti pre-senze di pericolosi clan affiliati a « CosaNostra ».

8. Prevedere che presso il tribunaledi Napoli Nord sia assicurata l’istituzionedell’ufficio della procura della Repubblica,con le conseguenti modifiche dell’ufficiodel giudice delle indagini preliminari.

9. Prevedere che nelle sedi deitribunali che dovessero essere soppressisiano istituite sezioni distaccate.

10. Sopprimere dal testo definitivodel decreto legislativo il comma 3 dell’ar-ticolo 10 e il riferimento al distretto dellacorte d’appello de L’Aquila contenuta nellatabella A allegata al decreto.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 81 — Commissione II

con riguardo alle sezioni distaccate:

1. siano mantenute le seguenti sezioni:

ID Sede Magi-stratiasse-gnati

Popola-zioneresi-dente2011

Mediasoprav-venuti2006-2010

Perso-nale

ammini-strativo

Sediaccorpate

Nuovobacino

Nuovesoprav-venienze

1 ALBANOLAZIALE

2,0 141.871 3.665 26 Anzio 237.561 6.287

2 ALBENGA 5,0 116.996 4.074 24 Può essere accorpataa Imperia

3 ALTAMURA 2,0 114.661 2.710 19 Acquavivadelle fonti,Bitonto eModugno

386.768 8.626

4 AVERSA 6,0 269.912 8.945 32

5 AVOLA 3,0 102.655 2.417 19 Augusta eLentini

219.827 5.147

6 CASARANO 3,0 119.057 2.965 16 Maglie eNardò

298.492 6.910

7 CASERTA 5,0 120.502 8.511 38

8 CASORIA 4,0 132.252 4.013 18 Afragola eFrattamag-giore

378.796 17.549

9 CESENA 7,0 205.942 5.964 22

10 DESIO 7,0 399.434 8.242 32

11 EBOLI 6,0 201.729 11.140 35

12 EMPOLI 2,0 157.090 4.838 25

13 FRANCA-VILLAFONTANA

3,0 100.972 2.169 17 Ostuni eFasano

206.229 4.480

14 GALLA-RATE

4,0 216.413 5.476 22 parere positivoall’accorpamento

15 LEGNAGO 3,0 157.360 3.293 16 Soave 276.538 5.392

16 LEGNANO 2,0 215.839 4.640 19 Sezione di BustoArsizio

17 MARANODI NAPOLI

8,0 301.822 6.222 20

18 MARCIA-NISE

4,0 159.789 5.197 22

19 MARTINAFRANCA

2,0 48.483 1.610 12 Grottagliee Ginosa(?)

194.575 4.803

Mercoledì 1o agosto 2012 — 82 — Commissione II

20 GIARRE 80.863 2.141 Acireale 210.445 5.269

21 MONCA-LIERI

3,0 236.173 4.867 24 Sezione distaccata diPinerolo

22 OLBIA 3,0 78.606 3.671 12 LaMaddalena

94.670 4.080

23 OSTIA 3,0 228.252 4.264 29

24 PONTE-DERA

4,0 203.291 5.610 30

25 POZZUOLI 6,0 169.669 7.255 18

26 RHO 4,0 302.834 5.804 22 Sezione di Milano

27 MONOPOLI 3,0 63.075 1.502 15 Putignanoe Rutigliano

312.823 6.516

28 SAN DONÀDI PIAVE

3,0 126.146 3.076 19 Portogruaro 222.054 5.123

29 SCHIO 4,0 243.393 4.092 23

30 TREVIGLIO 3,0 230.788 4.240 13 Sezione distaccata diCrema

31 VIAREGGIO 5,0 165.362 5.009 38

32 CECINA 76.235 23 Piombino 132.137 4.029

33 PATERNÒ 77.769 1.716 Adrano,Bronte eBelpasso

206.001 4.523

34 CARBONIA 76.061 1.453 Iglesias eSalluri

276.564 4.779

35 ISCHIA 9,0 61.490 2.783 18

36 PORTO-FERRAIO

3,0 31.543 1.115 9

37 LIPARI 1,0 14.343 609 10

38 IMOLA 145.996 3.706 10

39 CHIOGGIA 70.536 1.353 26 Dolo 182.686 3.885

2. per quanto concerne le sezionidistaccate ubicate in aree montane è in-dispensabile il loro mantenimento avutospecifico riguardo a sezioni caratterizzateda un’altimetria media particolarmenteelevata, significativi disagi infrastrutturalie difficoltà di collegamento conseguentianche a fattori climatici specialmente nelperiodo invernale;

3. per quanto concerne la sezionedistaccata di Corleone, pur difettando irequisiti prospettati, dato l’alto valore sim-bolico di quel territorio, si sottopone alMinistro la valutazione circa l’opportunitàdel mantenimento della stessa;

4. sia prevista, nella stesura defi-nitiva del decreto legislativo, l’inclusione

Mercoledì 1o agosto 2012 — 83 — Commissione II

degli uffici del giudice di pace, nei nuovicircondari di tribunale, come risultantidalla revisione, a modifica del provvisorioaccorpamento sugli attuali capoluoghi cir-condariali descritto nello schema di de-creto, per le evidenti ragioni di coordina-mento ordinamentale e funzionale;

5. sia limitata la facoltà di esseredestinati in soprannumero ad un posto diconsigliere della propria corte d’appello oa un posto di giudice di tribunale o di

sostituto di una procura del proprio di-stretto per evitare disfunzioni e possibileconcentrazione di magistrati in un unicoufficio giudiziario;

6. sia prevista che tutte le normestabilite assumano efficacia non oltre lafine del corrente anno, previa ridefinizionedegli organici dei Tribunali, delle Procuree degli Uffici di Sorveglianza, coerente conl’attuale revisione di tribunali e sezionidistaccate.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-06715 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nelcarcere Malaspina di Caltanissetta.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’atto di sindacato ispettivo in og-getto gli interroganti chiedono notiziecirca il suicidio del detenuto Giuseppe DiBiasi verificatosi presso l’istituto peniten-ziario di Caltanissetta. I parlamentari se-gnalano altresì l’elevato tasso di sovraffol-lamento degli istituti di pena e l’esigenzadi aumentare gli organici del personalepenitenziario ed amministrativo, nonchédei medici in servizio presso detti istituti.

Dagli elementi acquisiti risulta che Giu-seppe De Blasi era stato tratto in arrestoin data 10 gennaio 2010. Il predetto avevasubito una condanna in via definitiva peri reati di ricettazione e violazione dellalegge sulle anni ed un’ulteriore condanna,impugnata in appello, per violenza ses-suale ai danni della figlia minore e mal-trattamenti in famiglia.

Il decesso del De Blasi veniva riscon-trato alle ore 16.30 circa del 27 dicembre2011. Il detenuto si era impiccato con unarudimentale corda fissata alle grate dellafinestra della sua cella.

Inutili risultavano gli interventi riani-matori di rito, effettuati grazie al tempe-stivo soccorso operato dal personale dicustodia e medico.

Al fine di accertare le cause, le circo-stanze e le modalità dell’accaduto è statadisposta un’indagine amministrativa affi-data al Provveditore Regionale per la Si-cilia, il quale è stato altresì invitato arichiedere all’Autorità Giudiziaria gli esitidegli esami necroscopici e/o autopticieventualmente disposti sulla salma del DeBiasi.

Dalla visita ispettiva non sono emerseresponsabilità del personale in serviziopresso l’Istituto di Caltanissetta.

Il comportamento del personale di Po-lizia Penitenziaria è stato infatti caratte-rizzato da professionalità e competenza.

Per quanto riguarda i sanitari, èemerso che gli stessi hanno costantementeseguito il De Blasi nei diversi istituti doveè stato ristretto nell’arco di quasi due annidi detenzione, tanto che il diario clinico sicompone di più di 200 pagine.

In particolare, nei confronti del DeBlasi, in quanto sofferente di « disturbodepressivo in trattamento farmacologico »,sono state prescritte, sia dal personalesanitario che da altre figure, misure voltea prevenire il rischio di condotte autole-sionistiche o anticonservative, attraversol’adozione di specifici accorgimenti consi-stiti nella grande sorveglianza, colloqui disostegno, etc.

Il detenuto effettuava inoltre regolaricolloqui con i familiari, con i fratelli inparticolare, nonché con il figlio, con lanuora, la cognata e il nipote che non loavevano mai abbandonato nel suo per-corso detentivo.

Gli esiti dell’ispezione lasciano quindiconcludere nel senso che il gesto fatalecompiuto dal detenuto sia stato frutto diuna volontà assolutamente imprevedibile,anche perché in contraddizione con tuttele azioni e i comportamenti positivi cheavevano caratterizzato la sua giornata.

Dagli elementi acquisiti non emergono,inoltre, condotte censurabili da parte deimagistrati che si sono occupati dello statuslibertatis del De Blasi.

Risulta, invero, che la Corte d’Appellodi Caltanissetta abbia rigettato l’istanza diremissione in libertà del detenuto, fondatasulla asserita incompatibilità delle condi-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 85 — Commissione II

zioni di salute dello stesso con il regimecarcerario, rilevando, sulla base delle con-clusioni della disposta perizia, come ildisturbo depressivo in trattamento farma-cologico da cui il De Blasi era risultatoaffetto potesse essere adeguatamente cu-rato permanendo in una struttura peni-tenziaria dotata di servizi di psichiatria,per l’individuazione della quale conte-stualmente rimetteva gli atti alle sedi com-petenti. Tuttavia, nelle more sopravvenivail decesso del detenuto.

Quanto all’organizzazione del servizio diassistenza psico-pedagogica, risulta chepresso l’istituto di Caltanissetta opera unsolo esperto psicologo, convenzionato per 7ore mensili fino allo scorso 29 febbraio eper 4 ore mensili a decorrere dal 1o marzoal 28 febbraio 2013, a causa della riduzionedelle risorse economiche disponibili.

Il problema della insufficienza delledisponibilità economiche idonee a garan-tire un’adeguata assistenza psicologica aidetenuti, tenuto anche conto del sovraf-follamento delle carceri, è stato più voltesegnalato nelle sedi competenti.

Non è possibile, in ogni caso, istituireun rapporto di causa ed effetto tra ilsovraffollamento carcerario e l’aumentodei suicidi. Dall’analisi dei dati statisticiemerge infatti un incremento del numerodei suicidi non in maniera assoluta maproporzionale al numero della popola-zione detenuta che è in costante aumento:dai 42 casi registrati nel 2008, si è passatiai 58 verificatisi nel 2009 e ai 63 verifi-catesi nel corso del 2010 e del 2011.

La generalizzata situazione di sovraf-follamento dovrebbe comunque attenuarsigrazie all’entrata in vigore della legge 17febbraio 2012, n. 9 (1) che, prevedendo,tra l’altro, la modifica dell’articolo 558,comma 2, c.p.p. e della legge n. 199 del2010, consentirà di ridurre significativa-mente lo stato di tensione detentiva sia

(1) « Conversione in legge, con modificazioni, del

decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, recante

interventi urgenti per il contrasto della tensione

detentiva determinata dal sovraffollamento delle

carceri ».

limitando il numero di persone che tran-sitano nelle strutture carcerarie per pe-riodi brevissimi (nel 2010 oltre 21.000persone sono state detenute per un pe-riodo non superiore a tre giorni) sia esten-dendo la platea dei detenuti ammessi alladetenzione domiciliare (alla data del 1o

marzo c.a. risultano aver beneficiato ditale misura 5.140 detenuti).

Il disegno di legge delega per il recu-pero dell’efficienza del processo penaleprevede infine la depenalizzazione deireati minori, l’istituto della sospensionedel procedimento con messa alla prova el’introduzione di due pene detentive noncarcerarie quali la reclusione e l’arrestopresso l’abitazione o altro luogo di privatadimora, per i reati puniti con pene deten-tive non superiori ai quattro anni.

È prevista, inoltre l’adozione di unacarta dei diritti e doveri dei detenuti cheindichi in forma chiara le regole deltrattamento penitenziario.

Il Consiglio dei Ministri ha infine decisodi incrementare, per l’anno 2011, la do-tazione dello stato di previsione del Mini-stero della Giustizia al fine di contrastareil sovrappopolamento degli istituti presentisul territorio nazionale.

Per ciò che riguarda, infine, l’implemen-tazione degli organici, risulta che per lapolizia penitenziaria la legge di bilancio haprevisto, per l’anno in corso, uno stanzia-mento di 41 milioni di euro da destinareall’adeguamento dell’organico del Corpo dipolizia penitenziaria. Tale disponibilità fi-nanziaria dovrebbe consentire, fatto salvoquanto si disporrà in sede di conversionedel decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, didare corso all’assunzione di un contingenteaggiuntivo di circa 1.080 unità di personalenella qualifica iniziale del ruolo degli agentied assistenti, rispetto a quello di 1.018unità, recentemente autorizzato per la co-pertura del turn-over nell’ anno 2011.

Per il personale della dirigenza peniten-ziaria e del comparto ministeri, la legge (ar-ticolo 1 del decreto-legge n. 138 del 2011,convertito in legge n. 148 del 2011) ha previ-sto una ulteriore riduzione delle dotazioniorganiche (pari al 10 per cento), da operarsientro il 31 marzo 2012, stabilendo, in caso diinadempimento, il divieto di procedere adassunzioni di personale a qualsiasi titolo.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 86 — Commissione II

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-06724 Bernardini: Sulle condizioni di vita di undetenuto paralizzato nel carcere di Siracusa.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento alla richiesta di notiziein merito allo stato di salute di un soggettoristretto presso la Casa Circondariale diSiracusa, comunico che si tratta del dete-nuto Antonio Antonuccio, affetto da « pa-raparesi con slivellamento degli arti infe-riori, cardiopatia ischemica trattata conPTCA e stent coronano, pregressi infartidel miocardio, ipertensione arteriosa, iper-trofia prostastica, micro litiasi colecistica,degenerazione artrosica del rachide, pro-tusioni discali multiple, angiomi a livelli diL4/L5 ».

A causa delle menzionate patologie, ilpredetto detenuto ha potuto usufruire diuna sedia a rotelle che, in un primomomento, ha dovuto condividere con altridetenuti ma che, da oltre un mese, è nelsuo uso esclusivo, avendo l’Amministra-zione provveduto ad acquistarne altre due.

Per tre ore al giorno, la competenteDirezione dell’istituto ha istituito un af-fiancamento con un altro detenuto aventemansioni di piantone, il quale, peraltro, è

stato collocato nella stessa camera dell’An-tonuccio ed è a sua disposizione per ilperiodo di tempo prestabilito.

Ciò detto, rappresento che il detenutoin questione non si reca all’aria aperta peruna scelta personale, non effettua colloquicon i familiari da oltre un anno e nonrisulta ricevere pacchi. Periodicamente, ri-ceve somme di denaro a mezzo vagliapostale dai familiari. Nonostante le indub-bie difficoltà collegate al suo stato disalute, l’Antoniuccio ha sempre mantenutoun atteggiamento diffidente con gli opera-tori che lo seguono ed è anche incorso inalcune infrazioni disciplinari.

Segnalo, peraltro, che in data 1o feb-braio 2012 è stato emanato un provvedi-mento di assegnazione temporanea del-l’Antonuccio presso la struttura peniten-ziaria di Napoli Poggioreale, in quantostruttura munita di annesso Centro Dia-gnostico Terapeutico, anche al fine diconsentire il completamento degli esaminecessari a monitorarne le condizioni disalute.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 87 — Commissione II

ALLEGATO 4

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione deitribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero. Atto n. 494.

PARERE APPROVATO

La Commissione Giustizia,

esaminato lo schema di decreto legi-slativo recante nuova organizzazione deitribunali ordinari e degli uffici del pub-blico ministero, che, nel dare attuazionealla delega prevista dall’articolo 1, commida 2 a 6, della legge 14 settembre 2011,n. 148, volta a riorganizzare la comples-siva distribuzione sul territorio degli ufficigiudiziari, sopprime complessivamente 37tribunali e le corrispondenti Procure dellaRepubblica (oltre alla Procura della Re-pubblica di Giugliano in Campania) e tuttele 220 sezioni distaccate di tribunale;

considerati i principi e i criteri di-rettivi di delega, tra i quali si richiamaespressamente la lettera b) del comma 2del citato articolo 1 della legge n. 148 del2011, secondo cui la ridefinizione, anchemediante attribuzione di porzioni di ter-ritori a circondari limitrofi, dell’assettoterritoriale degli uffici giudiziari deve es-sere effettuata secondo criteri oggettivi eomogenei che tengano conto dell’esten-sione del territorio, del numero degli abi-tanti, dei carichi di lavoro e dell’indicedelle sopravvenienze, della specificità ter-ritoriale del bacino di utenza, anche conriguardo alla situazione infrastrutturale, edel tasso d’impatto della criminalità orga-nizzata, nonché della necessità di razio-nalizzare il servizio giustizia nelle grandiaree metropolitane;

rilevato che:

la relazione governativa che illustralo schema di decreto dà conto della me-todologia seguita ed in particolare dell’ela-borazione del gruppo di lavoro incaricato

appositamente dal Ministro della Giustizia,nonché degli ulteriori approfondimenti ef-fettuati dall’amministrazione giudiziaria,da cui risulta, tra l’altro, che i parametridi riferimento per il mantenimento deitribunali sono stati individuati in un ba-cino di utenza minimo di 200.000 abitantie in una estensione media del territoriopari a 2.169 kmq, nell’intento di « indivi-duare un modello ideale di ufficio giudi-ziario attraverso il ricorso a standardoggettivi in grado di assicurare anchel’indispensabile specializzazione dei magi-strati »;

i predetti parametri sono stati ne-cessariamente derogati al fine di rispettaredue principi di delega, secondo cui devonocomunque essere mantenute le sedi ditribunale nei circondari di comuni capo-luogo di provincia alla data del 30 giugno2011 (lettera a) del citato comma 2) e deveessere garantito che, all’esito degli inter-venti di riorganizzazione, ciascun distrettodi corte d’appello, incluse le sue sezionidistaccate, comprenda non meno di tredegli attuali tribunali con relative procuredella Repubblica (lettera g) del citatocomma 2);

considerato che:

la scelta di fondo del legislatoredelegante di mantenere i Tribunali sede dicapoluogo di provincia alla data del 30giugno 2011, come da lettera a) dell’arti-colo 1, seppur ancorata ad un criterioobbiettivo, presta il fianco a critiche nelmomento in cui è in atto un processo dirazionalizzazione delle province italiane e,quindi della geografia degli apparati am-ministrativi di riferimento;

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anche l’attuazione della regola dimantenimento in ogni distretto di Corte diAppello di non meno di tre degli attualitribunali con relative Procure della Re-pubblica (la cosiddetta regola del tre) crea,alla luce dello schema di decreto in esamenel suo complesso, irragionevoli discrimi-nazioni, che non trovano nemmeno ade-guata giustificazione sulla base dei criteridi efficienza e razionalità, come ha rile-vato in senso critico anche il CSM nel suoparere rilevando che « la previsione siancora ad un principio aritmetico che malsi concilia con un’analisi delle specificheesigenze dei distretti »;

al riguardo la Camera dei deputatiha approvato il 3 luglio 2012 l’ordine delgiorno n. 9/05273-A/063, sottoscritto daparlamentari di tutti gruppi, con cui siimpegna il Governo ad adottare tutte leiniziative necessarie, comprese anchequelle normative eventualmente d’urgenza,affinché sia soppresso o, comunque, nontrovi attuazione, il principio di cui allalettera f) dell’articolo 1, comma 2, dellalegge 14 settembre 2011, n 148 (la cosid-detta regola del tre);

richiamata l’istruttoria effettuata inCommissione al fine di verificare la com-pleta ed adeguata attuazione dei principi edei criteri di delega e, quindi, gli effetti sulrisparmio di spesa nonché il migliora-mento dell’efficienza del sistema giudizia-rio che dovrebbe essere conseguente allarazionalizzazione delle risorse umane emateriali ed a una più equilibrata distri-buzione sul territorio dei vari tribunali;

considerato che la Commissione nel-l’intento di verificare l’attuazione dei cri-teri concorrenti della delega, in ordine allasoppressione di Tribunali subprovinciali,ha tratto elementi di valutazione rilevantioltre che dalla documentazione trasmessasia da organi ed enti pubblici anche dinatura giudiziaria nonché da operatori deldiritto interessati alla riforma, e dalleaudizioni svolte nell’ambito dell’indagineconoscitive, tra le quali si ricordano quelledei procuratori distrettuali, anche dal-l’esame delle osservazioni richieste ai Con-

sigli giudiziari al fine di avere un quadrodelle diverse situazioni locali filtrato daistanze particolaristiche;

sottolineato che nel corso dell’istrut-toria sono state trasmesse alla Commis-sione diverse osservazioni da parte dioperatori della giustizia che hanno messoin evidenza gravi questioni attinenti all’at-tuale assetto della geografia giudiziaria,come ad esempio quelle relative agli am-biti territoriali dei distretti di Corte d’ap-pello, che non possono essere affrontatedal provvedimento in esame in quanto nonriconducibili ai principi e criteri direttividi delega;

rilevato che dalla istruttoria com-piuta sono stati individuati:

1) Tribunali non suscettibili di es-sere soppressi in quanto situati in areecaratterizzate da fenomeni di criminalitàorganizzata, tenuto conto anche della spe-cificità territoriale del bacino di utenza edella situazione infrastrutturale:

a) per il distretto di Bari, si èrilevata la necessità di mantenere il Tri-bunale di Lucera, accorpandovi il territo-rio della sezione di San Severo, non soloper consentire un riequilibrio finalizzatoall’efficienza dei due tribunali, ma soprat-tutto per garantire un’adeguata rispostaalla criminalità organizzata, ricordandoche da una nota depositata in Commis-sione risulta che il Procuratore della Re-pubblica di Lucera ha segnalato al procu-ratore generale di Bari l’impatto eccezio-nale sul territorio di Lucera della mafia disan Nicandro Garganico, con chiari colle-gamenti con la mafia foggiana;

b) per il distretto di Catania si èrilevata la necessità di mantenere il Tri-bunale di Caltagirone (151.000 abitanti),che potrebbe accorpare i comuni di Ra-macca, Castel di Judica, Raddusa, ed ilmantenimento di Niscemi in considera-zione della estrema difficoltà di collega-mento tra i comuni che ricadono nelcircondario e dell’alto tasso di impattodella criminalità organizzata nella zona,nella quale operano, come risulta dalla

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relazione del Procuratore distrettuale de-positata, due famiglie appartenenti a Cosanostra (La Rocca a Caltagirone e Oliva aRamacca) oltre ad esservi infiltrazioni deiclan Cappello e Laudani di Catania, ecome risulta dal parere del consiglio giu-diziario nonché in applicazione della let-tera E, comma 2, articolo 1 della leggedelega;

c) per il distretto di Catanzaro, siè rilevata la necessità di mantenere iTribunali di Castrovillari, Lamezia Terme,Paola e Rossano, stante la particolareconformazione del territorio, che si svi-luppa per 300 km e attraversa la dorsaleappenninica che separa il versante ionicoda quello tirrenico con a nord il massicciodel Pollino e al centro la Sila e rendeestremamente difficili i collegamenti all’in-terno della Regione, nonché il grave im-patto del fenomeno della criminalità or-ganizzata di stampo mafioso, come rap-presentato dal Procuratore distrettualeLombardo. Qualora non sia possibile man-tenere tutti i predetti tribunali si ritiene insubordine necessario di non sopprimerequei Tribunali che per la distanza chilo-metrica dalla sede provinciale, il carico dilavoro, il bacino d’utenza, la particolaredifficoltà dei collegamenti stradali e con imezzi pubblici e l’incidenza della crimi-nalità organizzata garantiscono nel terri-torio di riferimento presidi di legalitànecessari per il funzionamento della giu-stizia;

d) per il distretto di Palermo, siè rilevata la necessità di mantenere iltribunale di Sciacca, non solo per l’inade-guatezza dei collegamenti tra i comuni delcircondario-zona occidentale della provin-cia di Agrigento e il capoluogo di provincia(inesistenza di rete ferroviaria e di auto-servizi urbani), ma anche e soprattuttoperché insiste in contesti territoriali ca-ratterizzati da un’alta densità criminale (a30 km da Sciacca vi è il comune diCastelvetrano, residenza della famiglia diMessina Denaro) come avvalorato dallaaudizione del Procuratore distrettuale,dott. Messineo;

e) per il distretto di Roma, si èrilevata la necessità di mantenere il tri-bunale di Cassino (59 comuni, di cui 5campani, 225.000 abitanti, superficie 1.885kmq) cui potrebbe essere accorpata lasezione di Gaeta, che ha un bacino di105.000 abitanti con nove comuni situatiad una distanza da Cassino inferiore dellametà rispetto a Latina, in considerazionedell’alto tasso di impatto della criminalitàorganizzata derivante dalle infiltrazionicamorristiche. Sul punto è significativa larelazione del Procuratore generale pressola Corte d’Appello di Roma nell’inaugura-zione dell’anno giudiziario 2012.

2) Tribunali non suscettibili di es-sere soppressi in presenza di strutturededicate agli uffici giudiziari, di recentecostruzione e realizzazione, che hannocomportato notevoli investimenti di risorsepubbliche:

la Commissione ha inoltre proce-duto a verificare l’attuazione del principiodi delega volto a realizzare risparmi dispesa oltre che incremento di efficienzadegli Uffici giudiziaria e ha individuatoall’esito dell’indagine conoscitiva strutturedi recente costruzione e realizzazione, spe-cificatamente destinate a ospitare Tribu-nali sub Provinciali, che hanno compor-tato notevoli investimenti di risorse pub-bliche a carico del Ministero della Giusti-zia, e la cui mancata utilizzazione, in casodi soppressione del relativo ufficio Giudi-ziario, è sicuramente contraria ai principidella delega oltre che ai principi di buonaamministrazione, come è il caso:

a) del Tribunale di Chiavari, oveè stato realizzato un nuovo palazzo digiustizia per 14 milioni di euro, di cui 8,7a carico del Ministero della Giustizia,costituito da una superficie di 8.900 mqadiacente alla sede del commissariato dipolizia e alla casa circondariale, che ri-sulta connessa direttamente con il nuovopalazzo, dove la Cisia ha realizzato unprogetto di cablaggio;

b) del tribunale di Bassano delGrappa, costituito da una superficie di3500 mq, per il quale l’erario ha speso 12

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milioni di euro destinati al completamentodella città della giustizia. In tal caso sipotrebbe procedere anche all’accorpa-mento di territori limitrofi omogenei;

c) del tribunale di Castrovillaridove sono presenti due palazzi di giustizia,uno di nuova costruzione, con un’aulabunker collegata con un tunnel alla casacircondariale, l’unica con sezione femmi-nile nel distretto.

3) Tribunali non suscettibili di es-sere soppressi in quanto necessari perdecongestionare le aree metropolitane:

la Commissione ha altresì rilevato,sempre alla luce degli elementi acquisitinel corso della indagine conoscitiva, che ilcriterio di delega secondo cui la ridefini-zione della geografia giudiziaria dovevaessere realizzato, anche mediante trasfe-rimento di territori dall’attuale circonda-rio a circondari limitrofi, anche al fine dirazionalizzare il servizio giustizia nellegrandi aree metropolitane, non è statoadeguatamente attuato. In particolare si èrilevato che:

a) nel distretto del Piemonte eValle d’Aosta è necessario – come soste-nuto dal Consiglio giudiziario di Torino e,nel corso dell’audizione presso la Com-missione giustizia dal rappresentante dellaprocura della Repubblica – il manteni-mento del Tribunale di Pinerolo, previoaccorpamento dei territori limitrofi edomogenei. Si ricorda peraltro che la lineaferroviaria Pinerolo-Torre Pellice è statarecentemente soppressa, per cui l’accor-pamento realizzato dallo schema di de-creto creerebbe agli utenti notevoli diffi-coltà di collegamento;

b) sempre nel medesimo di-stretto, è necessaria la rimodulazione geo-grafica del circondario del Tribunale diTorino nel cui territorio si deve prevederel’accorpamento del territorio dell’aero-porto di Caselle, nonché dei comuni diLeinì e Rivarolo, facenti parte della se-zione distaccata di Ciriè, i cui consiglicomunali sono stati entrambi sciolti perinfiltrazioni mafiose, nonché della sezione

distaccata di Chivasso, per il quale è stataavviata la procedura per un eventualescioglimento per infiltrazioni mafiose. Sulpunto, è significativa l’audizione del Pro-curatore aggiunto distrettuale di Torinoche ha rappresentato anche la posizionedel Procuratore della Repubblica e delProcuratore Generale di Torino;

c) nel distretto di Milano la se-zione distaccata di Rho, che integra l’areametropolitana di Milano con cui ha effi-cienti collegamenti pubblici di trasportolocale, non può ragionevolemente essereaccorpata al tribunale di Busto Arsizio,geograficamente ed economicamenteestraneo al suo territorio e raggiungibilecon difficoltà.

d) nel distretto di Napoli, la isti-tuzione del tribunale di Napoli Nord, chesostituisce quello di Giugliano istituito nel1999 e mai realizzato, è assolutamenteinadeguata a decongestionare il Tribunaledi Napoli, in quanto, come rilevato dalConsiglio Giudiziario di Napoli, dall’Anm edal CSM, non è prevista una procura adesso specificamente collegata, è privo an-che dell’ufficio GIP, ha un organico esiguorispetto ad un bacino di utenza pari a690.000 abitanti ed all’alta densità crimi-nale. Diversa la valutazione potrebbeavere, proprio per garantire la funzionalitàdegli uffici e un’adeguata risposta allacriminalità organizzata, la istituzione diun secondo tribunale sub provinciale do-tato di proprio ufficio di procura circon-dariale, che possa decongestionare Napolima anche riaffermare un presidio di le-galità in zone ad alta densità camorristica,comprendendo oltre ai comuni delle se-zioni di Afragola, Casoria, Frattamaggiore,Marano di Napoli (680.000 abitanti) ancheil territorio della sezione distaccata diAversa (244.000 abitanti).

4) Tribunali non suscettibili di es-sere soppressi in ragione della grandeestensione territoriale del Circondano,come è il caso:

a) in Piemonte, della provincia diCuneo, che si estende per 6.903 kmq (piùampia dell’intera Liguria, che misura 5.402

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kmq nella quale sono stati mantenutiquattro tribunali) e dove il Tribunale diMondovì è quello con la maggiore esten-sione territoriale fra quelli aventi sede inComuni « non capoluogo » della Corted’Appello di Torino, con 1.666 kmq. Pro-vincia nella quale si articola un tessutoproduttivo costituito da 80.000 piccole emedie imprese, come risulta dalla nota delPresidente Provincia depositata, e per laquale lo schema di decreto prevede, inmaniera non razionale, la soppressione ditutti i tre tribunali (Alba, Mondovì eSaluzzo) e il mantenimento del solo tri-bunale provinciale di Cuneo. Si propone ilmantenimento almeno di un Tribunale subprovinciale attraverso l’attribuzione ad unattuale circondario di una ulteriore arealimitrofa ed omogenea che porti ad unaestensione territoriale complessiva delnuovo circondario congrua rispetto al pa-rametro di riferimento individuato dallegislatore delegato in 2.169 Kmq;

b) in Calabria, il circondario delTribunale di Castrovillari ha una esten-sione di 2.029,3 Kmq;

e) in Puglia, il circondario delTribunale di Lucera ha una estensione di2.813,7 Kmq.

5) Incongruità di alcuni accorpa-menti che possono avere incidenza nega-tiva, comportando forti disagi organizzativie funzionali sia per gli utenti che per ilservizio giustizia quali:

a) nel distretto della Corte d’ap-pello di Salerno, il Tribunale di SalaConsilina viene assegnato addirittura alcircondario del più piccolo Tribunale diLagonegro, del distretto della Corte d’ap-pello di Potenza, nella regione Basilicata,come rilevato criticamente dal Procuratoredistrettuale, dal Consiglio giudiziario edall’ANM, mentre deve essere mantenutonel distretto della Corte d’appello di Sa-lerno;

b) nel distretto di Perugia lasezione distaccata di Todi è stata erronea-mente accorpata a Temi o Spoleto, mentregeograficamente deve essere accorpata a

Perugia, data la breve distanza e la facilitàdi comunicazione lungo la direttrice nord-sud (E45 e rinnovata Flaminia);

c) nel distretto di Ancona, il Tri-bunale di Urbino, è stato accorpato alTribunale di Pesaro, pur trattandosi dicapoluogo di Provincia (Pesaro Urbino) inbase al RD 22.12.1860 n. 4495, per cuidoveva essere escluso dalla secca soppres-sione in base al tenore letterale dell’arti-colo 1 della lettera a) della legge delega,tanto più che l’andamento orografico dellaprovincia e la disposizione delle principalivie di comunicazioni che si collocano adovest ed est rendono complessa se nonproblematica la circolazione sia a nordche a sud, sia nelle zone appenniniche.Inoltre ove si ritenesse applicabile la tuteladella legge sulla montagna agli uffici giu-diziari, si dovrebbe riordinare il circonda-rio di Camerino accorpando la sezionedistaccata di Fabriano.

d) nel distretto di Venezia, i ter-ritori di Arqua Petrarca, Battaglia Terme,Galzignano Terme, Monselice e Monte-grotto Terme per omogeneità territoriale,devono essere accorpati al tribunale diPadova anziché, come risulta dallo schemagovernativo, al tribunale di Rovigo; cosìcome la sezione di Legnago è omogenea ingran parte al territorio di Verona anzichéa quello di Rovigo, il cui vecchio palazzodi giustizia, tra l’altro è appena sufficientea ospitare l’attuale personale e le attivitàin essere, come evidenziato dall’ANM;

d-bis) nel distretto di Triestel’eventuale soppressione del circondario diTolmezzo, dotato tra l’altro di una esten-sione territoriale di notevole ampiezza(oltre 2169 kmq) che coinvolge addiritturail confine di Stato, provoca conseguenzenon indifferenti in ordine al fraziona-mento territoriale del circondario del tri-bunale di Udine, una parte del quale,finendo per essere accorpata al circonda-rio di Gorizia, comporterebbe un notevoleaumento della distanza tra i comuni pe-riferici e la sede del tribunale accorpante,distanza che, in tali casi, potrebbe rag-giungere quasi i cento chilometri.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 92 — Commissione II

La sezione distaccata di Palmanovadeve essere accorpata per omogeneità ter-ritoriale al circondario di Udine.

e) nel distretto della Corte d’appellodi Potenza, l’ottemperanza alla regola deitre tribunali suggerisce unitamente aglialtri criteri concorrenti di valutare ade-guatamente la individuazione del terzo delterzo tribunale, in aggiunta a quelli diPotenza e Matera, tenendo conto dei prin-cipi e criteri di delega;

ritenuto comunque opportuno, nelladefinizione della mappatura delle circo-scrizioni giudiziarie, tenere conto del-l’omogeneità dei territori e dei comuni, inconsiderazione delle numerose osserva-zioni pervenute;

rilevato che intende esercitare la de-lega provvedendo alla soppressione di tuttele sezioni distaccate in quanto sostanzial-mente rappresentano un residuato dellevecchie preture mandamentali sopravvis-sute sia all’introduzione delle preture cir-condariali della legge n. 30/1989, sia allariforma del giudice unico di primo grado,introdotta dal D.lgs. 19/2/1998 n. 51. Talescelta talvolta può creare disagio per icittadini, che vedranno perdere una pros-simità con l’Ufficio giudiziario, in attesa diun sicuro miglioramento della funzionalitàcomplessiva dell’organizzazione giudiziariache deve rappresentare il principale obiet-tivo della riforma della geografia giudizia-ria. Anche al fine di superare l’eccessivadiscrezionalità insita nella disposizionetransitoria di cui all’articolo 7 delloschema di decreto che prevede « che ilMinistro della giustizia può decidere dicontinuare a disporre per un massimo di5 anni degli edifici già sede dei tribunali edelle sezioni distaccate soppresse senzache lo Stato debba corrispondere ai co-muni alcun rimborso spese », appare op-portuno:

a) il mantenimento dei tribunalisub provinciali soppressi, quali « presiditerritoriali di giustizia » dei Tribunali ac-corpanti, per un periodo transitorio nonsuperiore a cinque anni, anche in attesadel completamento della informatizza-

zione degli Uffici giudiziari e della realiz-zazione degli « sportelli telematici dellagiustizia »;

b) il mantenimento, sempre per unperiodo transitorio non superiore a cinqueanni, di quelle sole Sezioni distaccate,anche previo accorpamento, attualmenteesistenti che per carico di lavoro riferitoalle sopravvenienze, bacino di utenza,estensione territoriale ( in alcuni casi piùampio della sede accorpante), caratteri-stiche specifiche della collocazione geo-grafica, quale ad esempio l’insularità e lepeculiarità delle zone montane o di con-fine, risultano oggettivamente necessarieper ovviare, soprattutto nella prima fase diattuazione, disagi organizzativi per la po-polazione e funzionali per il servizio giu-stizia. Sul punto si rinvia alle oggettiveindicazioni provenienti dai Consigli giudi-ziari, che si intendono richiamate integral-mente;

c) sopprimere il comma 4 dell’ar-ticolo 7 dello schema di decreto che ponea carico del comune, in deroga alla nor-mativa vigente, le spese di gestione emanutenzione degli immobili degli ufficigiudiziari che rimangono attive come se-zioni distaccate o presidi territoriali dilegalità;

rilevato che:

l’articolo 1, comma 2, lettera i)della legge delega stabilisce che con de-creto del ministro della giustizia sentito ilConsiglio superiore della magistraturasono determinate le piante organiche deitribunali e delle procure della Repubblicapresso il Tribunale e che tale previsione èriportata nell’articolo 4 comma 3 delloschema di decreto legislativo. Ciò è rile-vante in quanto se da un lato non si dàper scontato che gli Uffici accorpanti sianola sommatoria di quelli accorpati, ma siesige che la revisione della geografia giu-diziaria sia accompagnata da una rimo-dulazione delle piante organiche in ra-gione delle oggettive esigenze dimensionalie territoriali delle nuove aree organizza-tive, che debbono essere riferite quindi

Mercoledì 1o agosto 2012 — 93 — Commissione II

non solo al rapporto tra popolazione enumero dei magistrati, ma alla qualità delcontenzioso (pendenze, sopravvenienze,definizioni) che tenga conto delle specifi-cità territoriali sociali, economici e dellacriminalità organizzata;

è necessario comunque che il de-creto legislativo fissi un termine per l’ado-zione delle nuove piante organiche chedeve essere comunque precedente alla suaefficacia e che come segnalato dall’ANMdovrà riguardare anche gli uffici di sor-veglianza che a seguito della modifica dellecircoscrizioni territoriali dei Tribunali po-trebbero mutare le proprie competenze;

osservato che il termine di diciottomesi dalla pubblicazione sulla GazzettaUfficiale previsto dall’articolo 10 delloschema di decreto legislativo per stabilirnel’efficacia appare troppo rigido ed ecces-sivamente lungo, in quanto il terminecongruo può essere di sei mesi, eventual-mente prorogabile con decreto, previo pa-rere del CSM, per una sola volta e per unpari periodo;

rilevato che:

lo schema di decreto non procedein maniera adeguata all’attuazione deprincipio di delega previsto dalla lettera b)del citato articolo 1, comma 2, secondo cuila ridefinizione, anche mediante attribu-zione di porzioni di territori a circondarilimitrofi, dell’assetto territoriale degli uf-fici giudiziari deve essere effettuata se-condo criteri oggettivi e omogenei chetengano conto anche della necessità dirazionalizzare il servizio giustizia nellegrandi aree metropolitane;

non è stata affrontata adeguata-mente la problematica relativa al decon-gestionamento delle aree metropolitane diRoma e Milano. Per quanto riguardaRoma, il Consiglio giudiziario segnala che« il mancato ampliamento del territoriodel circondario del tribunale di Rieti con-trasta con il criterio di omogeneità previ-sto dall’articolo 1, comma 2, lettera b)della legge n. 148 del 14 settembre 2011 enon soddisfa l’esigenza di razionalizzare il

servizio giustizia nelle grandi aree metro-politane. A tale riguardo si rileva come iltribunale di Rieti sarebbe in grado, per lasituazione infrastrutturale di garantire ilservizio giustizia anche ad altri ulterioriterritori, andando ad alleviare la notasituazione di ingolfamento che caratte-rizza i limitrofi tribunali di Roma e so-prattutto Tivoli ». In ordine all’area diMilano, è opportuno valutare la raziona-lità dell’accorpamento in un unico circon-dario, quale quello del tribunale di Pavia,degli uffici giudiziari dei tribunali di Vi-gevano e Voghera nonché della sezionedistaccata di Abbiategrasso, con una esten-sione territoriale complessiva superiore a3.000 Kmq. È importante inoltre conside-rare l’identità territoriale unica dei co-muni del Magentino e dell’Abbiatense;

in riferimento al comma 3 dell’arti-colo 10 dello schema di decreto, chedifferisce di tre anni l’efficacia delle di-sposizione relative agli uffici giudiziaria deL’Aquila e di Chieti, osservato che:

occorre evidenziare che il graveterremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6aprile del 2009 ha determinato gravi dannianche alle strutture giudiziarie: gli ufficigiudiziari siti in L’Aquila sono stati com-pletamente distrutti, mentre gli uffici giu-diziari di Chieti sono parzialmente inagi-bili, tanto che essi, unici uffici pubblici sitiin un comune non ricompreso tra quellidel cratere sismico, in forza di OPCMn. 3916 del 10/1/2011, sono stati ammessialla fruizione dei fondi stanziati per laricostruzione post sisma;

la legge delega n. 148/2011 ha pre-visto all’articolo 1 comma 5-bis (normaintrodotta dall’articolo 1 comma 3 dellalegge n. 14/2012) che « in virtù degli effettiprodotti dal sisma del 6 aprile 2009 sullesedi dei tribunali de L’Aquila e di Chieti,il termine di cui al comma 2 per l’eserciziodella delega relativamente ai soli tribunaliaventi sede nelle province de L’Aquila e diChieti è differito di tre anni »;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 94 — Commissione II

la predetta norma ha inteso rin-viare ogni valutazione in ordine al rias-setto della geografia giudiziaria in Abruzzoin quanto non è possibile effettuare oggiun giudizio di prognosi e di valutazione inordine alla situazione delle infrastrutture,dell’economia, sociale e burocratica che sideterminerà nella regione Abruzzo tra treanni che, ferma restando la fissazione deicriteri di esercizio della delega come sta-biliti nella bozza di decreto delegato, potràessere effettuata con piena cognizione solosuccessivamente quando la situazione in

Abruzzo dovrà essere comunque avviata asoluzione, con particolare riferimento alleinfrastrutture,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

a condizione che il provvedimento siamodificato secondo tutte le indicazioni ri-portate in premessa, anche con peculiareriferimento sia ai tribunali che alle sezionidistaccate.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 95 — Commissione II

ALLEGATO 5

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica coninvarianza dei servizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE DEI RELATORI

La Commissione,

esaminato il provvedimento in titolo,

per quanto di competenza esprime,

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) che dalla riduzione delle dotazioniorganiche delle pubbliche amministrazionisia esentato il personale degli uffici cen-trali di amministrazione della giurisdi-zione, tenuto conto dell’incidenza che sudi essi hanno già avuto i tagli linearirealizzati dal precedente esecutivo; in par-ticolare si ritiene necessario che sianoesclusi dall’ambito di applicazione dell’ar-ticolo 2, il personale degli uffici del mi-nistero della giustizia, del dipartimentodella giustizia minorile e il personale am-ministrativo del dipartimento dell’ammini-strazione penitenziaria;

2) che dalle misure di riduzione dellespese di personale di cui al comma 2dell’articolo 14 sia escluso l’organico delcorpo della polizia penitenziaria, inquanto tale riduzione rischierebbe di com-promettere ulteriormente la sicurezzadelle strutture carcerarie, eludendo peral-tro anche quanto previsto dall’articolo 2comma 212 della legge finanziaria 2010con il quale è stata autorizzata l’assun-zione di 2.000 unità;

3) che con riguardo alle previsioni dicui al comma 26 dell’articolo 1 le riduzionidella spesa in materia di procedure diacquisto dei beni e servizi non trovinoapplicazione in relazione all’amministra-zione penitenziaria, in quanto tali ridu-zioni finiscono per sostanziarsi in un ta-glio netto di servizi necessari e indispen-sabili, senza previsione di un’azione di« vera razionalizzazione » dei costi al finedi operare i risparmi di spesa previsti, conconseguente perdita di qualità ed efficaciadei servizi stessi;

4) sempre in relazione alle misure dicui al comma 26 dell’articolo 1 le riduzionidi spesa non pregiudichino il ricorso alleintercettazioni telefoniche relative ai reatidi mafia, terrorismo e, comunque, ai reatidi maggiora allarme sociale;

5) con riguardo al comma 12 letterab) dell’articolo 3, ritiene che dall’ambitoapplicativo della norma debbano essereesclusi anche gli immobili degli istitutipenitenziari,

e con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere il coinvolgimentoanche del Ministro della giustizia nell’iterdi adozione dei regolamenti di cui all’ar-ticolo 11 comma 1 per il riordino dellescuole di formazione.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 96 — Commissione II

ALLEGATO 6

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica coninvarianza dei servizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

La Commissione,

esaminato il provvedimento in titolo,

per quanto di competenza esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) che dalla riduzione delle dotazioniorganiche delle pubbliche amministrazionisia esentato il personale degli uffici cen-trali di amministrazione della giurisdi-zione, tenuto conto dell’incidenza che sudi essi hanno già avuto i tagli linearirealizzati dal precedente esecutivo; in par-ticolare si ritiene necessario che sianoesclusi dall’ambito di applicazione dell’ar-ticolo 2, il personale degli uffici del mi-nistero della giustizia, del dipartimentodella giustizia minorile, il personale am-ministrativo del dipartimento dell’ammini-strazione penitenziaria e il personale ci-vile, con particolare riferimento agli edu-catori ed agli psicologi ex articolo 80dell’ordinamento penitenziario.

2) che dalle misure di riduzione dellespese di personale di cui al comma 2dell’articolo 14 sia escluso l’organico delcorpo della polizia penitenziaria, inquanto tale riduzione rischierebbe di com-promettere ulteriormente la sicurezzadelle strutture carcerarie, eludendo peral-tro anche quanto previsto dall’articolo 2comma 212 della legge finanziaria 2010con il quale è stata autorizzata l’assun-zione di 2.000 unità;

3) che con riguardo alle previsioni dicui al comma 26 dell’articolo 1 le riduzionidella spesa in materia di procedure diacquisto dei beni e servizi non trovinoapplicazione in relazione all’amministra-zione penitenziaria, in quanto tali ridu-zioni finiscono per sostanziarsi in un ta-glio netto di servizi necessari e indispen-sabili, senza previsione di un’azione di« vera razionalizzazione » dei costi al finedi operare i risparmi di spesa previsti, conconseguente perdita di qualità ed efficaciadei servizi stessi;

4) sempre in relazione alle misure dicui al comma 26 dell’articolo 1 le riduzionidi spesa non pregiudichino il ricorso alleintercettazioni telefoniche relative ai reatidi mafia, terrorismo e, comunque, ai reatidi maggiora allarme sociale;

5) con riguardo al comma 12 letterab) dell’articolo 3, ritiene che dall’ambitoapplicativo della norma debbano essereesclusi anche gli immobili degli istitutipenitenziari;

e con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere il coinvolgimentoanche del Ministro della giustizia nell’iterdi adozione dei regolamenti di cui all’ar-ticolo 11 comma 1 per il riordino dellescuole di formazione.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 97 — Commissione II

III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli Affari esteri per l’anno 2012 (Relazionealla V Commissione) (Esame congiunto, ai sensi dell’articolo 119, comma 8, del regolamento,e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-07567 Maran: Sulla situazione dei diritti umani in Kazakhistan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

5-07569 Menia: Sul sistema delle prenotazioni telefoniche per l’accesso ai servizi consolari . . . . . . 110

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

5-07568 Evangelisti: Sul rapimento a Sanaa di un carabiniere addetto alla sicurezzadell’Ambasciata d’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 111

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Stefano STEFANI, indi delvicepresidente Fiamma NIRENSTEIN. –Intervengono i sottosegretari di Stato agliaffari esteri, Marta Dassù e Staffan deMistura.

La seduta comincia alle 11.50.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Francesco TEMPESTINI (PD), relatore,osserva che il provvedimento in esame

Mercoledì 1o agosto 2012 — 98 — Commissione III

mira ad incidere sulla spesa pubblicacorrente, attraverso un suo processo direvisione che si propone di superare laspesa storica, ovvero il finanziamentoinerziale di tutti i programmi di spesadelle amministrazioni pubbliche, adot-tando un approccio di tipo selettivo.

Segnala che, tra gli obiettivi della spen-ding review, vi è quello, attuabile nelmedio periodo, di verificare se e in chemisura i programmi di spesa esistentipossano essere attuati con l’impiego diminori risorse (la cosiddetta functionalspending review). In realtà l’obiettivo pre-ferenziale, evidentemente realizzabile solonel lungo periodo, è quello di ridefinire learee e i settori di intervento dello Stato, inaltri termini di ridefinire ciò che questodovrebbe o non dovrebbe fare (è la co-siddetta strategic spending review, posta inessere in Australia, Canada, Danimarca,Paesi bassi e Regno Unito).

Insomma, a suo avviso, una vera spen-ding review non presenterebbe oggi ulte-riori tagli ad un bilancio già assolutamenteinadeguato come quello degli affari esteri,che rappresenta invece uno strumento dipromozione del sistema Paese. Sarebbestato invece coerente alla razionalizza-zione della spesa pubblica, almeno comeinversione di tendenza, un incrementodelle risorse disponibili per la proiezioneinternazionale dell’Italia, che fosse il fruttodel taglio dei veri rami secchi della spesaimproduttiva della pubblica amministra-zione.

In tale ottica, gli è impossibile nonesprimere ai colleghi un certo disagionell’affrontare i profili di competenzadella Commissione, in quanto molte delledisposizioni contenute nel decreto-leggenon sembrano delineare un vero e proprioprocesso di revisione della spesa, che, perla sua natura, avrebbe richiesto tempidiversi, ma sembrano piuttosto ribadire lalogica dei tagli lineari, che risultano piùsemplici e immediati da attuare.

Considera tale logica fortemente pena-lizzante nei riguardi delle specificità checonnotano il Ministero degli Affari esteri,per cui non rileva l’esigenza di perveniread ulteriori risparmi netti, in quanto il

bilancio di quel dicastero incide per lo0,31 per cento sul totale delle spese sta-tali), dal momento che, anche alla luce deiconfronti internazionali, le risorse nonappaiono più comprimibili se non aprezzo di un ulteriore drastico ridimen-sionamento della nostra proiezione inter-nazionale e della relativa rete.

Fa presente che questa valutazione èperaltro confermata dall’ultima Relazionedella Corte dei conti sul Rendiconto ge-nerale dello Stato che non ha messo inrilievo particolari criticità sotto il profilodella gestione finanziaria del Ministero.

Ritiene che l’obiettivo complessivo diun riordino e di una riqualificazione dellaspesa, per aumentare l’efficienza dell’am-ministrazione centrale e della rete esterasia ancora da perseguire e debba esserepazientemente posto al centro della rifles-sione delle strutture ministeriali e dellastessa Commissione nelle prossime setti-mane se davvero si vuole continuare agarantire standard qualitativi decorosi al-l’azione internazionale del Paese e livelliaccettabili di « servizi ai cittadini » – comerecita la titolazione del provvedimento –che risiedono all’estero.

Le principali voci di spesa del bilanciodel Ministero degli affari esteri, sia difunzionamento che di intervento, devonoinfatti essere oggetto di una riqualifica-zione piuttosto che di una riduzione, con-seguibile soltanto attraverso provvedimentidi riforma, che siano il frutto di unripensamento e di un aggiornamento me-ditato dell’organizzazione ministeriale nelsuo complesso e nelle sue varie articola-zioni.

Ricorda che Commissione ha da temposotto osservazione la situazione finanziariadel Ministero degli affari esteri e ne hafatto oggetto di attenta riflessione ognivolta che ha esaminato sia le manovre dibilancio che il rendiconto e l’assestamento.È stata inoltre avviata un’indagine cono-scitiva con l’omologa Commissione del Se-nato, mentre l’Ufficio di presidenza non hainvece inteso di essere rappresentato, di-versamente da quella Commissione, nelgruppo di lavoro sulla spending review ilcui apporto è stato richiesto dal Ministro

Mercoledì 1o agosto 2012 — 99 — Commissione III

degli affari esteri e le cui conclusionirestano comunque agli atti quali elementidi valutazione.

A fronte di tale lavoro sia parlamentareche governativo, reputa gli attuali risultatidel tutto insoddisfacenti e tali da imporreinterventi correttivi di cui la Commissionedeve cominciare a farsi carico da oggi inavanti, soprattutto in vista della prossimamanovra di bilancio, per rivedere il qua-dro che è stato delineato.

La natura indiscriminata di alcune mi-sure previste dal decreto-legge in esame,soprattutto con riferimento alle dotazioniorganiche ed alla presenza all’estero delpersonale diplomatico, deve essere, a suoavviso, corretta e riportata ad una logicapolitica e funzionale, al fine di evitare ilrischio di drastiche riduzioni della rete,che potrebbero arrivare ad un quartodell’attuale consistenza, talmente al difuori di ogni logica da dover indurre alravvedimento anche chi simili norme haconcepito.

Al riguardo, lamenta che il processo direvisione della spesa avviato in seno alMinistero, su precise indicazioni del Go-verno, ad un certo punto abbia ceduto ilpasso ad interventi calati dall’alto. Auspicache il Ministero stesso, sollecitato e con-fortato dal Parlamento, recuperi la suaautonoma capacità di iniziativa, a comin-ciare dal processo di razionalizzazione eristrutturazione della rete degli uffici al-l’estero che, dalla mera e fuorviante logicadei tagli, deve rivendicarsi come grandeoccasione di riorientamento politico estrategico della promozione degli interessinazionali.

Passa quindi in rassegna le principalidisposizioni di nostra competenza. L’arti-colo 1 del decreto-legge introduce un com-plesso di misure volte a contenere la spesapubblica per l’acquisto di beni e servizi ea garantire la trasparenza delle relativeprocedure, misure imperniate sulle con-venzioni stipulate dalla CONSIP.

Il comma 21 dell’articolo stabilisce chele Amministrazioni centrali dello Statoassicurano a decorrere dall’anno 2012 unariduzione delle spese per acquisto di benie servizi che, nel caso del Ministero degli

Affari esteri sono pari a 6,2 milioni nel2012, 22 milioni nel 2013 ed altri 22milioni nel 2014.

Analoga portata valida per la generalitàdelle pubbliche amministrazioni riveste ilrichiamato articolo 2, che reca un com-plesso di disposizioni intese a contenere glioneri per il personale, in primis preve-dendo una riduzione delle dotazioni orga-niche del 10 per cento e di quelle inerentiil personale dirigenziale del 20 per cento,da favorire anche con processi di prepen-sionamento del personale rivelatosi in esu-bero.

Non può non notare come tale previ-sione, parzialmente modificata dal Senato,rischi di determinare una rilevantissimariduzione della dotazione organica delpersonale diplomatico (attualmente risul-tano in servizio 918 diplomatici, a frontedi un organico che prevede 1.120 unità),con effetti dirompenti sulla funzionalitàdella nostra rete all’estero. Giudica evi-dente che la riduzione degli organici mi-nisteriali non possa essere della stessaproporzione per tutte le Amministrazioni:è in altri termini auspicabile che riduzionidi organico inferiori alle percentuali indi-cate, in alcune amministrazioni, sianocompensate da riduzioni superiori degliorganici di altre, sulla base delle lorospecifiche esigenze.

Riferisce poi che, secondo quanto di-sposto dal comma 5 del medesimo arti-colo, riformulato nel corso dell’esame alSenato, per quanto attiene specificamenteal personale della carriera diplomatica, alpersonale dirigenziale e non dirigenzialedel Ministero degli affari esteri, limitata-mente alla quota corrispondente alle unitàin servizio all’estero all’entrata in vigoredella legge di conversione del decreto-leggein esame; le riduzioni, con le modalità e lepercentuali di cui al precedente comma 1,saranno completate all’esito della riorga-nizzazione delle sedi estere, ma in nessuncaso, tuttavia, oltre la data del 31 dicem-bre 2012.

Attende in ogni caso di conoscere dalGoverno il perimetro di applicazione ditali scelte normative: se siano cioè dariferire al complesso delle posizioni pre-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 100 — Commissione III

viste astrattamente nell’organico o al com-plesso degli uffici dirigenziali, anche se sidichiara consapevole di non aspettarsinulla di buono dall’eventuale risposta.

Quanto all’articolo 3, gli risulta difficileipotizzare come possa essere concreta-mente attuabile, in relazione al Ministerodegli Affari esteri, la riduzione ope legisdel 15 per cento dei canoni di locazione adecorrere dal 1o gennaio 2015, in consi-derazione dei diversi ordinamenti giuridicida cui è regolata la quasi totalità dellelocazioni stesse.

L’articolo 5 impone poi a tutte le Pub-bliche amministrazioni di contenere entroil 50 per cento del livello di spesa conse-guito nel 2011 gli oneri per l’acquisto, lamanutenzione, il noleggio e l’esercizio diautovetture, nonché per l’acquisto di buonitaxi, riduce il valore dei buoni-pasto, vietala monetizzazione di ferie, riposi e per-messi, limita la possibilità di attribuireincarichi di studio e consulenza, raziona-lizza il sistema di pagamento delle retri-buzioni.

L’articolo 7 stabilisce, al comma 12, cheai fini del concorso al raggiungimentodegli obiettivi programmati di finanzapubblica, le amministrazioni centrali delloStato assicurano, a decorrere dall’anno2013, una riduzione della spesa in terminidi saldo netto da finanziare ed indebita-mento netto corrispondente agli importiindicati nell’allegato n. 2 del decreto-legge.Nel richiamato allegato 2, la riduzione dispesa riguardante il Ministero degli affariesteri è pari, in termini di saldo netto, a26,8 milioni di euro nel 2013, a 21,5milioni di euro nel 2014 ed a 24,7 milionidi euro nel 2015. In termini di indebita-mento netto, ammonta a 23 milioni nel2013, a 21,5 milioni nel 2014 ed a 24,7milioni nel 2015.

Richiama l’attenzione sul fatto chespetterà ai singoli Ministeri competentiproporre gli interventi correttivi necessariper la realizzazione degli obiettivi di ri-duzione di spesa indicati nell’allegato 2, insede di predisposizione del disegno dilegge di stabilità per il triennio 2013-2015.Nelle more della definizione degli inter-venti correttivi volti al conseguimento delle

economie sopra indicate, il Ministero del-l’economia e delle finanze ha però ilpotere di accantonare e rendere indispo-nibile una quota delle risorse iscritta nelbilancio pluriennale dello Stato, per unammontare pari agli importi indicati nel-l’allegato 2.

L’articolo 12, ai commi 19 e 20, delprovvedimento, dispone il riordino e lasoppressione di enti pubblici e di organi-smi collegiali, alcuni dei quali sono statiistituiti in adempimento di precisi obblighiinternazionali.

Segnala inoltre che, tra le misure spe-cificamente valide per il Ministero degliaffari esteri, l’articolo 14, il comma 11,lettera a) stabilisce una riduzione del con-tingente di personale scolastico comandatopresso gli uffici amministrativi dell’Ammi-nistrazione centrale del Ministero degliaffari esteri, per n. 30 unità; conseguen-temente, si ridurrà il fabbisogno di sup-plenti annuali. Il personale in questione èsia amministrativo che docente.

La lettera b), invece, comporta la ridu-zione di ben 400 unità del personaleimpegnato sul contingente scolastico deiposti nelle scuole italiane all’estero. Aisensi del comma 12, detta riduzione av-viene gradualmente tra l’anno scolastico2012/2013 e quello 2016/2017, man manoche scadono gli attuali collocamenti fuoriruolo ed i comandi. Gli stessi, infatti,hanno durata tipicamente quinquennale.Ai sensi del comma 12, dell’articolo 14,non potranno essere rinnovati i provvedi-menti di comando o di fuori ruolo per ilpersonale da destinare all’estero del Mi-nistero degli affari esteri. Per il Ministerodegli affari esteri, si stima una diminu-zione delle spese, per tali prestazioni, paria 4,22 milioni di euro nell’anno scolastico2012/2013, 8,45 nell’anno 2013/2014 e21,10 milioni nell’anno 2016/2017. Risultapiuttosto difficile pensare che tali obiettivipossano essere soltanto minimamentecompatibili con quelli, tante volte enun-ciati anche in questa Commissione dairappresentanti del Governo, di promuo-vere il nostro patrimonio culturale e lin-guistico nel mondo.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 101 — Commissione III

Il comma 23 prevede che, per l’anno2012, le unità complessive di personalediplomatico e amministrativo e del con-tingente degli esperti di cui all’articolo 168del Decreto del Presidente della Repub-blica 5 gennaio 1967, n. 18 (che fissa ilcontingente a 51 unità), inviate all’esteronon possono essere superiori a quellerispettivamente in servizio alla data dientrata in vigore di questo provvedimento.Si tratta di ulteriori decurtazioni rispettoalle misure attualmente in vigore. La ri-duzione di 4.300.000 euro sul capitolo1276 (ISE) per l’anno 2012 consegue allamancata copertura di posti all’estero.

Evidenzia quindi come il risparmio dispesa previsto sul capitolo relativo alleindennità di servizio all’estero del perso-nale di ruolo e del contingente di esperticomporti la necessità di anticipare rientriin Italia o di rinviare partenze già previste,con il rischio di problemi per il funzio-namento della rete diplomatico-consolare.

Osserva che il risparmio sul capitolo dispesa relativo alle indennità di servizio delpersonale docente presso le istituzioni sco-lastiche all’estero, comporterà una dra-stica riduzione del contingente degli inse-gnanti e correlativamente dell’offerta sco-lastica.

A tali misure si aggiunge la riduzionedel contributo alla politica estera di sicu-rezza comune e di difesa comune cheriduce sensibilmente la credibilità e la« capacità di manovra » del nostro Paese inun delicatissimo momento di rodaggiodella politica estera europea. Tale misurasi somma alla previsione introdotta dalcomma 19 dell’articolo 7 che riduce diquasi 9 milioni di euro per il 2012 ilFondo per il finanziamento delle missionidi pace.

Comunque, fa presente che l’articolo23, comma 6, ai fini della proroga dellapartecipazione italiana a missioni interna-zionali, provvede ad aumentare la dota-zione del medesimo fondo in misura paria 1.000 milioni di euro per l’anno 2013.

Esprime pertanto la sensazione com-plessiva che il decreto-legge sulla spendingreview rappresenti una « occasione per-duta » per la razionalizzazione e la qua-

lificazione dell’azione della nostra Pub-blica amministrazione e, segnatamente, delMinistero degli Affari esteri.

Nel caso di un dicastero come la Far-nesina le linee d’intervento da percorreresono invece, a suo avviso, molto diverse evanno probabilmente nella direzione diuna riconsiderazione complessiva dell’ISEin relazione ai diversi livelli del personaleed alle connesse responsabilità effettiva-mente gestite e di un incremento delleposizioni a contratto, di una valutazionepiù accurata della totale fungibilità deidocenti di ruolo operanti all’estero coninsegnanti assunti in loco, in una diversavalorizzazione del nostro patrimonio im-mobiliare all’estero e last but not least inuna realistica valutazione della nostra at-tuale rete diplomatico-consolare. artico-lando la distribuzione del personale inmaniera più rispondente ai prevalentistandard occidentali ed ai nostri attualiinteressi nazionali. A titolo di esempio,rammenta come il corpo diplomatico fran-cese sia circa il triplo di quello italiano.

Conclusivamente, preannuncia la for-mulazione di un parere favorevole, chefaccia tuttavia stato delle suesposte consi-derazioni critiche e sviluppi alcuni spuntipropositivi, al fine di preconizzare unarapida correzione legislativa almeno conriferimento alle condizioni del Ministerodegli affari esteri.

Il sottosegretario Marta DASSÙ, richia-mandosi alle considerazioni appena svoltedal relatore, fa anzitutto presente che lasituazione del bilancio della Farnesina è ailimiti della sostenibilità, come più volteribadito dalle stesse Commissioni esteridei due rami del Parlamento, Nel 2012,esso ha già subito un taglio di 213 milioni,che sommato ai 19,7 milioni del presentedecreto-legge porta il totale a circa 233milioni, con una riduzione percentuale del12,5 rispetto al 2011. Ne deriva che illivello delle risorse per la politica esteraitaliana, inclusi gli interventi in favore deiconnazionali e del sistema imprenditorialeall’estero, nonché la cooperazione allo svi-luppo, non è più paragonabile a quello deinostri partners.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 102 — Commissione III

A suo avviso, l’Italia deve domandarsise vuole continuare ad avere una politicaestera degna dei paesi principali dell’UE edel G8. Anche alla luce delle profondetrasformazioni in corso nel Mediterraneo,ritiene che l’Italia abbia un vitale bisognodi tale politica estera – per ragioni disicurezza e non solo per ragioni economi-che.

D’altra parte, il processo di spendingreview è indispensabile per l’amministra-zione italiana. Purché sia condotto, nelcaso del MAE, quale vera occasione diriforma ulteriore dell’assetto della reteestera. La riorganizzazione della reteestera è già in corso da anni; nuovi taglibrutali hanno gli effetti deleteri ampia-mente descritti dal relatore.

Interessano, fra l’altro, anche impor-tanti settori di attività internazionale,quali il funzionamento dell’unità di crisi odell’attività di cooperazione.

Quanto al risparmio sulla spesa per ilpersonale docente, che comporta la ridu-zione del 40 per cento degli insegnantiall’estero, osserva che tale misura è total-mente contraddittoria con l’ambizione didiffondere la lingua e cultura italianaall’estero, provocando fra l’altro prevedi-bili reazioni da parte delle collettività,oltre che dei sindacati della scuola. Infine,chiudere parte dei cosiddetti organismicollegiali contrasta con obblighi interna-zionali – cita ad esempio la CommissioneUnesco e del CIDU.

Con riferimento alla riduzione degliuffici, ricorda che il Ministero degli affariesteri ha già tagliato in misura assoluta-mente significativa le strutture dirigenzialigenerali con la riforma del dicembre 2010,passando da 20 a 13 uffici dirigenziali diprimo livello (Direzioni Generali).

Ricordando la riorganizzazione già av-viata della struttura della rete estera, au-spica pertanto che la disposizione conte-nuta nel comma 5 dell’articolo 2 troviun’applicazione razionale: se è indubbioche incidere ulteriormente sulla reteestera sia discutibile, la norma va comun-que a questo punto interpretata a consun-tivo e in misura corrispondente ai risultatiderivanti dalla ristrutturazione già in atto.

Sottolinea infine la specificità dei com-piti dì tutto il personale ministeriale, alfine di assicurare al paese un’adeguatatutela dei suoi interessi e rispondere allacrescente domanda di servizi rivolti allarete. Esclude che l’intento del legislatorepossa essere un serio indebolimento dellarete all’estero e tanto meno l’orientamentodelle Commissioni esteri dei due rami delParlamento. Richiamando di nuovo l’at-tenzione sulle implicazioni dell’articolo 2,comma 5, che collega gli interventi sugliorganici all’esito del processo di raziona-lizzazione delle sedi esteri per una datanon successiva al 31 dicembre 2012, se-gnala il fondato rischio che le riduzioni diorganico si debbano fare « alla cieca » oalmeno prima che qualunque ristruttura-zione abbia potuto cominciare a produrrei suoi effetti in termini di razionalizza-zione dell’impiego del personale. In ognicaso, l’obbligo del Ministero degli affariesteri di effettuare i tagli resta inteso aconsuntivo della ristrutturazione della retediplomatica e consolare, già in corso sullabase di un provvedimento legislativo in viadi attuazione, ossia tenendo conto dei tagligià effettuati.

Ringrazia infine, per l’interesse e l’im-pegno ancora una volta dimostrati la pre-sidenza e tutti i componenti della Com-missione.

Daniele GALLI (FLpTP), nel concordarecon le osservazioni del relatore, rileva lacontraddizione esistente tra gli obiettivi disviluppo economico che il Governo si ponee il drastico ridimensionamento dellastruttura della rete estera la cui efficaciadeve essere invece salvaguardata in quantoè strategica ai fini delle esportazioni ita-liane per il rilancio dell’economia.

Enrico PIANETTA (PdL), ringrazia ilrelatore per l’ampia ed esaustiva introdu-zione al dibattito di cui lamenta la ristret-tezza e l’inadeguatezza dei tempi. A frontedelle molteplici perplessità che il provve-dimento suscita, auspica la presentazionein Assemblea di un ordine del giorno chesalvaguardi l’amministrazione degli affariesteri e quindi il ruolo internazionale del

Mercoledì 1o agosto 2012 — 103 — Commissione III

Paese. Concorda con il collega Galli sullanecessità di potenziare in termini espan-sivi la presenza italiana all’estero. Si ram-marica quindi per il fatto che ancora unavolta diminuisca l’incidenza percentualedel bilancio del Ministero degli affariesteri, accrescendo le preoccupazione nel-l’attuale contesto altamente competitivosul piano internazionale. A suo avviso, nelmomento di grande difficoltà economicache il Paese vive, non ci si può permetteredi ridurre la rete degli uffici all’estero,continuando con i tagli lineare ed aumen-tando il nostro differenziale rispetto adaltri grandi paesi europei come la Francia.

Ritiene che la Commissione debba dareun segnale forte per una correzione dirotta, che denunci la penalizzazione in-ferta al Ministero degli affari esteri, anchese non sussistono i margini per intervenirenell’ambito del provvedimento in esame.

Senza soffermarsi sui temi specifici giàripercorsi dal relatore, manifesta vivapreoccupazioni per le ulteriori riduzionidel personale che contrastano con l’esi-genza di assicurare maggiore presenzanelle aree strategiche del pianeta e racco-manda di salvaguardare il contributo del-l’Italia alla PESC.

Conclude ribadendo la necessità che inun prossimo provvedimento legislativo sipossano compiere i necessari aggiusta-menti.

Marco FEDI (PD), nel condividere larelazione svolta dal collega Tempestini,sottolinea l’interdipendenza esistente tral’inadeguatezza degli stanziamenti per ilprocesso della revisione della spesa, che asuo avviso deve avere un carattere perio-dico come avviene in Australia dove ormaiè un dato strutturale. Ritiene comunqueche l’attuale situazione si sia determinataanche a causa di una stasi delle riformenecessarie all’amministrazione degli affariesteri.

Quanto al problema degli insegnantinelle scuole italiane all’estero, si dice certoche le professionalità occorrenti possanoessere reperite in sede locale. Protestainvece vivacemente verso ogni ipotesi diridimensionamento della rete estera, con-

fidando che l’applicazione dell’articolo 2,comma 5, possa avvenire così come pro-spettato dal Sottosegretario Dassù.

Sollecita quindi il Governo nel suoinsieme a fare le scelte necessarie persostenere la rete degli italiani nel mondoe le piccole e medie imprese che operanoall’estero.

Dichiarando infine che potrà espri-mersi favorevolmente sul provvedimentosoltanto alla luce delle considerazioni cri-tiche svolte dal relatore, auspica che lamateria venga finalmente affrontata intermini politici e non più emergenziali.

Mario BARBI (PD), lamenta il senso dirassegnazione ed impotenza che caratte-rizza l’odierna discussione, che rischia didiventare meramente consolatoria a frontedell’assoluta discordanza tra l’insoddisfa-zione della Commissione, peraltro condi-visa dal rappresentante del Governo, el’inevitabile parere favorevole, al riguardo,dichiara di non condividere il quadroconcettuale che fa assumere come dato dinecessità un modo di procedere nei taglidella spesa pubblica che dovrebbe inveceessere oggetto di una sera riconsiderazionepolitica.

Venendo ad alcuni aspetti problematicidel provvedimento in esame, si domandasu quale pianta organica debba esserecalcolata la riduzione prevista dall’articolo2, dal momento che la formulazione lin-guistica appare alquanto ambigua e zop-picante, ribadendo l’esigenza che sia co-munque salvaguardata la presenza al-l’estero del personale ministeriale.

Quanto ai tagli al personale insegnante,pur considerando anacronistico e costosoil sistema vigente, manifeste preoccupa-zione per le conseguente che ne derive-ranno sul piano dell’offerta italiana al-l’estero.

Ritiene che mai come in questa fasel’Italia debba procedere ad una riflessionegenerale sulla sua politica estera che ri-duca la distanza crescente tra parole ecose concrete, confessando la propriaamarezza circa le reali possibilità che ilpur auspicato ordine del giorno possamigliorare la situazione.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 104 — Commissione III

Fabio PORTA (PD), nell’apprezzare lasaggia ed obiettiva relazione del collegaTempestini ed i successivi interventi deicolleghi Fedi e Barbi, si associa all’intol-lerabile disagio che pervade la Commis-sione a fronte di una revisione della spesache non è affatto tale e che non si cura digarantire al Ministero degli esteri le en-trate corrispondenti ai servizi resi, comead esempio le percezioni consolari.

A suo avviso, un’ulteriore entrata po-trebbe essere rappresentata dai contributiche potrebbero essere richiesti ai tantiitaliani nel mondo che sono in attesa delriconoscimento della cittadinanza, ove sialoro garantita la certezza dei tempi del-l’accoglimento dell’istanza.

Ricordando come si stiano recente-mente addossando alla rete periferica delMinistero degli affari esteri nuovi carichidi lavoro derivanti sia dell’ex ICE chedall’ENIT, reputa assolutamente contrad-dittorio il depotenziamento che ne è inatto e considera improrogabile quell’orien-tamento politico-strategico a cui ha fattocenno il relatore.

Conclude auspicando che questa sial’ultima volta in cui il Parlamento è co-stretto a prendere atto di una similesottovalutazione della dimensione interna-zionale del paese.

Francesco TEMPESTINI (PD), relatore,nel ringraziare tutti i colleghi intervenutiche hanno centrato il punto essenzialedella questione in discussione, fa presentedi avere inteso, in qualità di relatore ed’accordo con il Presidente Stefani, sotto-lineare la gravità della situazione proprioper cercare di sfuggire al destino evocatodal collega Barbi e tentare di invertire,almeno in questo circostanza, la tendenzain atto dell’indebolimento del Ministerodegli affari esteri, rilevata anche dal col-lega Pianetta.

Ritiene che, alla fine della legislatura,occorra compiere fino in fondo il propriodovere, pur nella consapevolezza di nonessere sempre riusciti a conseguire i ri-sultati auspicati.

Richiamando analoghe esperienza eu-ropee, ed in particolare alcune recenti

vicende francesi, osserva come oggi nonsolo in Italia i Ministeri economici efinanziari abbiano assunto una tale pre-ponderanza nella definizione delle politi-che di governo da attenuare significativa-mente la democrazia parlamentare.

Ribadisce le numerose ambiguità edequivocità del provvedimento in esame,manifestando stupore per il fatto che unaderoga generale sia stata ad esempio pre-vista per la Magistratura di ogni ordine egrado e non invece per il corpo diploma-tico, caratterizzato dalla medesima condi-zione di « dirigenza diffusa ». A suo avviso,la priorità da salvaguardare resta la fun-zionalità della rete estera, da migliorarecerto non da depotenziare, come ha ri-cordato il collega Fedi.

A questo proposito, ritiene che si debbadare atto all’amministrazione degli affariesteri di avere in tempi non sospetti av-viato una riflessione sulla revisione delproprio bilancio che può non sempre es-sere stata svolta nel modo più idoneo, mache rappresenta comunque un’eccezionepositiva che non merita di essere liquidatacon atteggiamenti punitivi e persecutori.

Anche con riferimento all’ISE, su cuipure ha rilevato l’opportunità di una ri-flessione in termini propositivi, invita asuperare gli schematismi delle polemichedemagogiche e ad abbandonare logiche dipenalizzazione, puntando invece sulla va-lorizzazione della funzione diplomaticaper lo sviluppo della proiezione interna-zionale italiana nel mondo.

Formula conclusivamente una propostadi parere favorevole (vedi allegato 1), rin-viando alla discussione del provvedimentoin Assemblea la presentazione di un or-dine del giorno che ne sintetizzi il signi-ficato politico.

Il sottosegretario Marta DASSÙ, nelringraziare il relatore e la Commissioneper la posizione assunta, sottopone l’even-tualità che il parere accenni anche all’esi-genza di assicurare l’invarianza dei serviziresi dall’amministrazione degli affariesteri.

Stefano STEFANI, presidente, proponeal relatore di integrare il parere formulato,

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manifestando rammarico per l’assoluta ri-strettezza ed inadeguatezza dei tempi ri-servati alla Commissione per affrontare uncosì delicato ed importante provvedi-mento.

Enrico PIANETTA (PdL) prospetta l’op-portunità di ribadire, nel riferimento allacooperazione allo sviluppo, come essa co-stituisca uno strumento essenziale dellapolitica estera.

Francesco TEMPESTINI (PD), relatore,nell’aderire alle integrazioni proposte dalrappresentante del Governo, dal Presi-dente della Commissione e dal collegaPianetta, riformula la proposta di parerefavorevole (vedi allegato 2).

La Commissione approva la proposta diparere favorevole come riformulata dalrelatore.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2011.

C. 5324 Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello

Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome

per l’anno finanziario 2012.

C. 5325 Governo.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli

Affari esteri per l’anno 2012.

(Relazione alla V Commissione).

(Esame congiunto, ai sensi dell’articolo 119,comma 8, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame con-giunto dei provvedimenti in titolo.

Stefano STEFANI, presidente, avverteche la Commissione si accinge ad esami-nare congiuntamente, per le parti di com-petenza, ai sensi dell’articolo 119, comma8, del Regolamento, il disegno di leggerecante il Rendiconto generale dello Statoper l’anno finanziario 2011 e il disegno di

legge recante l’assestamento del bilanciodello Stato per l’anno finanziario 2012.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, os-serva che con le previsioni assestate per il2011 la dotazione iniziale di competenzadel Ministero degli affari esteri è stataelevata di 8,5 milioni di euro, pari allo0,45 per cento delle previsioni iniziali(originariamente ammontanti a 1.882,3milioni di euro) mentre le autorizzazionidi cassa sono state incrementate di 165,2milioni di euro (8,77 per cento delle pre-visioni iniziali).

Dal rendiconto per il 2011 risultano nelcomplesso 2.061,4 milioni di euro di spesein conto competenza (pressoché comple-tamente allocato sul versante delle spersecorrenti) e 2.218,9 milioni di euro diautorizzazioni di cassa. Per quanto con-cerne le variazioni negli stanziamenti dicompetenza tra le previsioni di bilancioper il 2011 e quelle definitive in sede direndiconto, queste ultime si discostanodalle prime per un aumento complessivodi 179,1 milioni di euro, pari al 9,51 percento delle previsioni iniziali.

Il volume dei residui accertati al 31dicembre 2011 è pari a 333,9 milioni, dicui 326,7 milioni per la parte corrente e7,1 milioni per il conto capitale. I residuisono determinati prevalentemente sulle di-sponibilità della Direzione generale per lacooperazione allo sviluppo (74,6 milionipari al 67,23 per cento dell’intero ammon-tare dei residui). Rileva in proposito chenormativa specifica prevede la conserva-zione delle somme ad essa attribuite, inquanto riferite a progetti che hanno ca-rattere pluriennale ed il cui iter di appro-vazione richiede tempi lunghi, che spessocomportano il superamento delle scadenzedi fine anno.

Evidenzia che un’altra situazione diaccumulo di residui riguarda i fondi as-segnati dai decreti legge di proroga degliinterventi nelle missioni internazionali dipace, la cui tranche relativa al secondosemestre viene assegnata in bilancio in-torno alla chiusura dell’esercizio finanzia-rio. Risultano, infine, consistenti i fondirelativi all’incentivazione del personale (in

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particolare i capitoli 1283 e 1621 relativi alFondo unico di amministrazione), an-ch’essi regolati da disposizioni normative econtrattuali che ne stabiliscono le moda-lità di conservazione.

Ricorda che le attività del Ministero sisvolgono in attuazione della Missione 4(L’Italia in Europa e nel mondo), che haregistrato un incremento pari a 154,4milioni di euro di euro.

Tra gli undici Programmi in cui siripartiscono le risorse afferenti alla Mis-sione n. 4, quello interessato dalla mag-giore variazione è il Programma 4.2 (Coo-perazione allo sviluppo), che ha registratoun aumento di 63,5 milioni, per circa lametà impiegata per contributi volontarialle Organizzazioni internazionali, nonchéalle Banche e Fondi di sviluppo.

Rileva che la Relazione sul Rendicontogenerale dello Stato per il 2011 della Cortedei conti evidenzia come l’analisi finan-ziaria non abbia posto in rilievo partico-lari criticità del Ministero, anche se ilsettore che presenta ancora « sofferenze »rimane proprio quello della cooperazioneallo sviluppo. A tale riguardo la Corte deiconti, come già nella precedenti relazioni,rinnova l’esortazione a definire una disci-plina organica di settore. Rammenta inproposito l’iter di riforma della legge n. 49del 1987 in corso al Senato.

La Relazione sottolinea positivamentelo sforzo compiuto dall’Amministrazionedegli Affari esteri nell’affrontare l’annosoproblema del ritardo con cui vengonoeffettuate le rendicontazioni. A tale scopo,infatti, è stata costituita una task forcededicata allo smaltimento della rendicon-tazione arretrata.

Segnala che il decreto del Presidentedella Repubblica 19 maggio 2010, n. 95 hasensibilmente modificato la struttura or-ganizzativa dell’Amministrazione centraledel Ministero degli affari esteri, riducendole direzioni generali, passate da tredici adotto, articolate per macroaree tematiche,attinenti alle grandi priorità della politicaestera italiana. Alle direzioni generali siaggiungono cinque strutture di primo li-vello ed è stata creata, nelle varie direzionigenerali, la figura di direttore centrale-vice

direttore generale. La rete degli Ufficiall’estero risulta costituita da 317 sedioperative: 123 Ambasciate, 9 Rappresen-tanze permanenti presso gli organismi in-ternazionali, 1 Delegazione diplomaticaspeciale, 95 Uffici consolari ed 89 Istitutidi cultura.

La Corte dei conti sottolinea come ilprocesso di riforma, già pienamente av-viato per la sede centrale, sia ancora infase di completamento per gli altri ambiti:« i compiti prioritari del Ministero, affidatidal Ministro ai rappresentanti diplomaticie consolari sulla base della direttiva an-nuale, richiedono un maggiore impegno,nella prospettiva di rafforzare la tutela ela promozione degli interessi italiani nellearee attualmente a forte indice di svi-luppo. » A tale proposito la Relazione ponein rilievo come il Ministero abbia provve-duto ad una razionalizzazione delle sediestere, riorganizzando la rete diplomatico-consolare (con la soppressione, il declas-samento o l’elevamento di alcune sedi),con il duplice obiettivo di rendere l’orga-nizzazione più rispondente alla nuovarealtà internazionale e di perseguire l’eco-nomicità e l’efficienza, attraverso un piùattento utilizzo delle risorse umane e fi-nanziarie, caratterizzate da un processo digraduale riduzione.

Parimenti positiva è la valutazionedella Corte dei conti in ordine alla possi-bilità per gli uffici all’estero di acquisirerisorse proprie. Ciò infatti può consentiredi fronteggiare alcune difficoltà derivantidalle progressive riduzioni anche se taleforma di recupero di risorse va comunquemonitorata nel corso del tempo, al fine dicomprendere al meglio la portata del fe-nomeno e di poter valutare quanto lerisorse « proprie » impattino sul bilancio diogni sede periferica e quanta parte diqueste risorse possa incidere sulla pro-grammazione delle assegnazioni di risorsenecessarie per il funzionamento delle sediperiferiche.

Più contenuti risultano gli aumenti acarico del Programma 6 (Promozione dellapace e sicurezza internazionale, +18,3 mi-lioni), del Programma 14 (Coordinamento

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dell’Amministrazione in ambito interna-zionale, +14,3 milioni) e del Programma 7(Integrazione europea, +10,2).

Segnala invece, in termini negativi, l’ul-teriore riduzione di 5,1 milioni a caricodel Programma 4.8 (Italiani nel mondo epolitiche migratorie)

La Corte dei conti evidenzia infine ilprocesso di liquidazione dell’Istituto ita-liano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO) di cuila nostra Commissione si è più voltaoccupata e su cui il collega Malgieri haproposto di audire il commissario liqui-datore. La Relazione sottolinea come laprogressiva decurtazione del contributo« istituzionale » erogato dal Ministero degliaffari esteri a valere sul cap. 1163 delbilancio di previsione abbia ingeneratouna situazione d’insolvenza, che ha por-tato alla liquidazione coatta amministra-tiva dell’ente.

A parere della Magistratura contabile,il disavanzo accumulato dall’Istituto non ètuttavia da ascriversi esclusivamente allariduzione del contributo ministeriale, ma èda addebitarsi anche ad una non ottimalegestione delle risorse disponibili nono-stante sia anche stato predisposto, su inputdell’Amministrazione vigilante, un piano dirilancio, risultato insoddisfacente.

Osserva che la liquidazione è attual-mente nella fase operativa più delicataessendo, allo stato, in atto il piano diripartizione dell’attivo. Il Ministro degliesteri ha costituito una Commissione divigilanza, alla quale partecipa anche unrappresentante della Ragioneria generale,con funzioni di controllo.

La Relazione dà conto altresì dei pro-gressi compiuti dal Nucleo di analisi evalutazione della spesa del Ministero degliaffari esteri, costituito da rappresentantidel Ministero, della Presidenza del Consi-glio dei Ministri – Dipartimento dellaFunzione Pubblica e del Ministero del-l’Economia e delle Finanze – Diparti-mento della Ragioneria Generale delloStato. In particolare l’analisi della spesa siè concentrata sui consumi intermedi (de-materializzazione dei documenti contabili,fabbisogni delle strutture periferiche, ra-zionalizzazione e valorizzazione del patri-

monio immobiliare), sugli accordi interna-zionali e sulla questione dei debiti pre-gressi.

Concludendo la prima parte della suaesposizione, ripercorre sinteticamente larecente evoluzione dell’incidenza del Mi-nistero degli Affari esteri sul volume dellespese finali in conto competenza: è evi-dente, in quest’ultimo triennio una co-stante riduzione dell’incidenza percentualedel dicastero in rapporto alle spese finalidi tutto l’apparato statale: si è passatidallo 0,41 per cento dell’esercizio 2010,allo 0,38 per cento del 2011 per arrivareallo 0,31 dell’esercizio 2012. Queste per-centuali appaiono ancora più scoraggiantise consideriamo le dimensioni complessivedelle spese statali, rispetto alle quali ilMinistero degli affari esteri « pesa » sol-tanto per lo 0,22 per cento nel 2012, conuna riduzione del 10,54 per cento rispettoall’anno scorso, quando totalizzava un purmodestissimo 0,25 per cento.

Passando al disegno di legge di asse-stamento rileva che lo stato di previsionedel Ministero degli Affari esteri per il2012, approvato con la legge di bilancio 12novembre 2011, n. 184, reca spese per untotale di 1.683,9 milioni di euro di cui1.676,1 milioni di euro di parte corrente e7,7 milioni di euro in conto capitale.

La consistenza dei residui presunti ri-sulta valutata, al 1o gennaio 2012, in 45,5milioni, tutti di parte corrente. La massaspendibile (competenza più residui) am-monta quindi a 1.729,4 milioni.

Rispetto a tali previsioni iniziali, ildisegno di legge di assestamento 2012 recatalune modifiche dovute in parte all’ado-zione, nel periodo gennaio-maggio 2012, diatti amministrativi che hanno già compor-tato variazioni di bilancio, e per il restoalle variazioni proposte dallo stesso dise-gno di legge di assestamento: La manovraproposta prevede un aumento negli stan-ziamenti di competenza di 1,19 milioni dieuro – di sola parte corrente –, accom-pagnato da un incremento di 35,9 milionidi euro delle autorizzazioni di cassa.

I residui crescono di complessivi 288,3milioni di euro – ed in particolare di 281,2milioni per la parte corrente e di 7,1

Mercoledì 1o agosto 2012 — 108 — Commissione III

milioni per il conto capitale – al fine diadeguare i residui presunti a quelli risul-tanti dal rendiconto del 2011, nonché ditener conto delle variazioni compensativenei residui passivi in seguito all’applica-zione di specifiche disposizioni legislative.

La Missione n. 4 assorbe gran parte(265,7 milioni di euro) dell’aumento deiresidui, concentrato quasi interamente nelProgramma 4.2 (Cooperazione allo svi-luppo, +224,5 milioni).

Segnala inoltre in termini critici ladisposizione recata dall’articolo 3 del di-segno di legge, soppressiva della possibi-lità, contemplata dall’attuale normativasulla cooperazione allo sviluppo, di farconfluire le somme non impegnate o nonerogate nell’ambito di ciascun eserciziofinanziario nella dotazione degli anni suc-cessivi. Vorrei chiedere al Rappresentantedel Governo di fornirci alcuni elementi divalutazione in ordine alla portata effettivadi tale che rischia di ridurre ulteriormentegli ambiti di utilizzo delle già scarse ri-sorse a disposizione della Cooperazioneallo sviluppo.

Riassuntivamente, rileva che rispettoalle previsioni iniziali, le spese previsteregistrano un aumento complessivo di 48,5milioni di euro per la competenza, e di102 milioni delle autorizzazioni di cassa,con le previsioni per il 2012 che risultanoassestate a 1.732,4 milioni di euro per lacompetenza, 1.786 milioni per le autoriz-zazioni di cassa e 333,9 milioni di residuiaccertati.

Per effetto delle predette variazioni, lamassa spendibile, che nelle previsioni dibilancio era di 1.729,4 milioni, risulta, inseguito alle proposte di assestamento, paria 2.066,3 milioni.

Osserva in conclusione che entrambi idisegni di legge in esame delineano unasituazione finanziaria del Ministero degliesteri in buona parte superata a causadegli interventi della cosiddetta spendingreview, di cui al decreto-legge appenaesaminato.

Ritiene che la Commissione, prima diesprimere il suo parere, debba acquisireulteriori elementi e cogliere l’occasione perfare il punto della situazione finanziaria

del MAE: Propone quindi il rinvio dell’ar-gomento alla ripresa dei lavori dopo lapausa estiva, anche in considerazione delfatto chela Commissione Bilancio ha a suavolta rinviato l’esame dei provvedimenti insede referente.

Il sottosegretario Staffan DE MISTURAconferma i dati forniti dal relatore circa ilrendiconto 2011, precisando che le prin-cipali integrazioni sono intervenute a fa-vore dei programmi relativi alla Coopera-zione allo Sviluppo ed alla Promozionedella pace e sicurezza internazionale, perottemperare agli obblighi derivanti dallapartecipazione del nostro Paese alle Or-ganizzazioni Internazionali, nonché per lapartecipazione italiana alle Missioni inter-nazionali di pace. Le ulteriori integrazionisono pervenute per la gestione ordinariadell’Amministrazione, con particolare ri-guardo alla rete degli uffici all’estero,impegnata nel 2011 anche per assicurare ilcorretto svolgimento delle consultazionireferendarie.

Evidenzia che, nel quadro della gravesituazione della finanza pubblica, il Mini-stero degli Affari Esteri ha improntato leproprie proposte di assestamento di bilan-cio 2012 a criteri di massimo rigore, talituttavia da garantire la funzionalità dellestrutture preposte all’attuazione della po-litica estera del Paese. Rispetto alle richie-ste avanzate dal Ministero, il disegno dilegge di assestamento in esame ha asse-gnato risorse per un importo complessivodi 1,19 milioni di euro al netto dellecompensazioni in diminuzione, pari allo0,07 per cento rispetto allo stato di pre-visione iniziale.

Rileva che le integrazioni concesse sisono limitate al contenuto essenziale delprovvedimento di assestamento, con rife-rimento, in particolare, alle voci che ali-mentano i fondi per l’incentivazione delpersonale, ai sensi delle vigenti disposi-zioni contrattuali. L’unico ulteriore im-porto netto accordato (per un ammontaredi circa 300.000 euro) è riferito ad unreintegro di somme anticipate dal Mini-stero degli affari esteri per conto delMinistero dell’Economia e Finanze, in re-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 109 — Commissione III

lazione ad indennità già corrisposte alpersonale della Guardia di Finanza inservizio all’estero.

Precisa che la richiesta di incrementodei fondi destinati alle attività del Ceri-moniale Diplomatico della Repubblica,strategicamente tra le più significative perl’Amministrazione, è in corso di tratta-zione da parte del Ministero dell’Economiae Finanze, mediante variazione di bilancioda disporsi con provvedimento ammini-strativo.

Riconosce la rilevanza per la coopera-zione allo sviluppo del tema sollevato dalrelatore circa la possibilità di far confluirele somme non erogate nell’ambito di cia-scun esercizio finanziario nella dotazionedegli anni successivi e si riserva di effet-tuare i necessari approfondimenti.

Stefano STEFANI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame congiunto ad altra se-duta, che avrà luogo alla ripresa dei lavoridopo la pausa estiva, riservandomi, se nonvi sono obiezioni, di fissare per quella datail termine di scadenza per la presenta-zione degli emendamenti.

La Commissione conviene.

La seduta termina alle 13.20.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Stefano STEFANI. – Inter-viene il sottosegretario di Stato agli affariesteri, Staffan de Mistura.

La seduta comincia alle 13.20.

Stefano STEFANI presidente, ricordache, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma5, del regolamento, la pubblicità dellesedute per lo svolgimento delle interroga-zioni a risposta immediata è assicurataanche tramite la trasmissione attraversol’impianto televisivo a circuito chiuso. Di-spone, pertanto, l’attivazione del circuito.

5-07567 Maran: Sulla situazionedei diritti umani in Kazakhistan.

Il sottosegretario Staffan DE MISTURArisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Francesco TEMPESTINI (PD), repli-cando in qualità di cofirmatario dell’in-terrogazione, osserva che la situazione inKazakhistan presenta aspetti particolarisia in ragione della pervasività dei carat-teri autoritari del regime, sia a causa delcarattere di rivendicazione sociale dellediffuse proteste che vengono represse. Os-serva infatti che alla recente crescita eco-nomica non si è accompagnato un conse-guente aumento del tenore di vita dellamaggior parte della popolazione.

Invita quindi il Governo, alla luce deibuoni rapporti esistenti tra i due Paesi, adadoperarsi per collaborare per individuaresoluzioni atte a diminuire i fattori ditensione esistenti.

5-07569 Menia: Sul sistema delle prenotazioni tele-

foniche per l’accesso ai servizi consolari.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP), in qualità dicofirmatario, illustra l’interrogazione intitolo ribadendo la domanda se l’introdu-zione delle prenotazioni telefoniche sia daconsiderarsi parte integrante della revi-sione della spesa in corso presso il Mini-stero degli affari esteri.

Il sottosegretario Staffan DE MI-STURA risponde all’interrogazione in ti-tolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 4).

Aldo DI BIAGIO (FLpTP), replicando,dichiara di non condividere la ratio disimili provvedimenti che scaricano sullecollettività italiane all’estero, che andreb-bero invece tutelate, le conseguenze deiripetuti tagli delle risorse del Ministerodegli affari esteri.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 110 — Commissione III

Osserva in proposito che l’importanterisorsa costituita dal personale a contrattolocale viene sempre più marginalizzatamentre dovrebbe rappresentare un puntodi forza per offrire servizi di qualità ad uncosto contenuto.

5-07568 Evangelisti: Sul rapimento a Sanaa di un cara-

biniere addetto alla sicurezza dell’Ambasciata d’Italia.

Stefano STEFANI, presidente in ragionedell’importanza e dell’attualità del tema,stante l’impossibilità del presentatore diintervenire a causa di concomitanti impe-gni politico-istituzionali, dichiara di ap-porre la propria firma all’interrogazionein titolo per permetterne lo svolgimentonella seduta odierna.

Il sottosegretario Staffan DE MI-STURA risponde all’interrogazione in ti-

tolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 5).

Stefano STEFANI, presidente, espri-mendo l’auspicio di una rapida liberazionedell’ostaggio, si chiede se il fatto che ilconcittadino rapito sia un carabiniere rap-presenti o meno una circostanza fortuitaperché altrimenti si tratterebbe di unancor più grave attacco al Paese.

Dichiara, quindi, concluso lo svolgi-mento delle interrogazioni all’ordine delgiorno.

La seduta termina alle 13.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.35 alle 13.40.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 111 — Commissione III

ALLEGATO 1

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini. (C. 5389 Governo,

approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La III Commissione,

esaminato, per i profili di compe-tenza, il disegno di legge n. 5389 di con-versione in legge, con modificazioni, deldecreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, appro-vato dal Senato, recante disposizioni ur-genti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi per i cittadini;

sottolineata prioritariamente la spe-cificità ed atipicità dell’Amministrazionedegli Affari esteri in ragione della suavocazione a sostenere la proiezione inter-nazionale dell’Italia e la promozione delsistema – Paese, particolarmente decisivain questa fase economica in cui occorrerilanciare la presenza italiana nel mondo;

premesso che:

le risorse destinate al Ministero degliAffari esteri continuano ad essere ridotte,compromettendone seriamente la capacitàdi funzionamento, anche con riguardo ailivelli comunque garantiti in paesi analo-ghi al nostro;

un processo strategico di razionaliz-zazione della spesa pubblica avrebbe do-vuto orientarsi in modo maggiormenteselettivo verso l’individuazione dei tagli daeffettuare e tenere nel debito conto lanatura strumentale e promozionale dellerisorse destinate alla politica estera;

le voci di bilancio del Ministero degliaffari esteri, sia di funzionamento che diintervento, necessitano di una riqualifica-zione che può essere effettuata in modoserio e duraturo solo sulla base di prov-

vedimenti di riforma che siano il frutto diun ripensamento e di un aggiornamentomeditato;

il Ministero degli Affari esteri ha giàavviato virtuosamente un processo di ri-strutturazione interna che ha ridotto l’en-tità sia degli uffici centrali, sia degli ufficiperiferici, la cui definizione e dislocazioneè in ogni caso da riferirsi a singole valu-tazioni di ordine politico e non può quindiessere oggetto di misure indiscriminate;

rilevato che:

il Ministero degli affari esteri e lacarriera diplomatica presentano specificitàdi cui il presente provvedimento non tieneconto e che avrebbero dovuto consigliarela sua esclusione dal taglio del personaledirigenziale previsto dall’articolo 2,comma 1, la cui disposizione non può inogni caso ritenersi applicabile alla reteestera;

la presenza del personale diplomaticoe amministrativo nonché delle relative sedisulla rete estera non è infatti comprimibilese non rinunciando drasticamente all’as-solvimento delle responsabilità e degli ob-blighi internazionali assunti, per cui nonpuò essere modificata se non caso percaso;

le procedure concorsuali di recluta-mento di giovani diplomatici, già autoriz-zate legislativamente anche in ottempe-ranza alla contribuzione al Servizio euro-peo per l’azione esterna, debbono poterprocedere nei tempi previsti;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 112 — Commissione III

la consistente riduzione del personalescolastico all’estero, pur scaglionata neltempo, mette fortemente a rischio la qua-lità dell’offerta culturale italiana, ove nonsia rimpiazzata da una qualificata sele-zione di docenti a contratto; del pari,occorre tutelare l’offerta linguistica assi-curata dai lettori che sono particolarmenterichiesti ed apprezzati;

il taglio di 2,8 milioni di euro alcontributo italiano alla PESC non devepregiudicare la posizione dell’Italia nelladeterminazione delle posizioni comunidell’UE in una fase particolarmente deli-cata delle relazioni internazionali soprat-tutto nei contesti regionali di nostro inte-resse;

auspicato che:

nei prossimi mesi, ed in particolarenella prossima manovra di bilancio, siapossibile il recupero almeno parziale dellerisorse umane e finanziarie per la proie-zione internazionale dell’Italia;

la riqualificazione della spesa delMinistero degli Affari esteri prosegua at-traverso gli opportuni interventi anchelegislativi al fine di conseguire i seguentiobiettivi:

a) una riduzione delle sedi europee,anche attraverso ulteriori accorpamenti dirappresentanze presso organizzazioni in-ternazionali, come ad esempio quellapresso l’UNESCO, a vantaggio delle semprepiù strategiche sedi extra-europee;

b) la ricerca di sinergie con ilServizio europeo per l’azione esterna e coni servizi diplomatici di altri Stati membrianche attraverso la reciproca ospitalità;

c) la ricerca di sinergie organizza-tive nell’ambito della rete estera accen-trando presso alcune sedi talune funzioniamministrative (ambasciate-hub);

d) il contenimento delle spese perla gestione immobiliare, proseguendo adalienare i beni non più utilizzabili per

riconvertirli in modo tale da ridurre lelocazioni, valutando altresì l’eventualità dicostituire una società di gestione del pa-trimonio immobiliare all’estero per sem-plificarne le relative procedure;

e) per quanto concerne il perso-nale, soprattutto all’estero, un amplia-mento del contingente e dei profili pro-fessionali del personale a contratto locale,al fine di adeguarne il bilanciamento;

f) sia ridotto al minimo indispen-sabile ed escluso tendenzialmente pressole sedi bilaterali il ricorso agli esperti exarticolo 168 del decreto del Presidentedella Repubblica n. 18 del 1967, così comesia altresì limitato a casi di assoluta ne-cessità e qualità il ricorso a nomine perchiara fama presso gli istituti italiani dicultura;

g) sia portato avanti il processo diinformatizzazione dei servizi consolari,unitamente ad una campagna informativaadeguata presso le comunità italiane al-l’estero;

h) le percezioni consolari sianoautomaticamente assegnate al bilanciodelle singole sedi che le riscuotono;

la riforma del settore della coopera-zione allo sviluppo, nei termini che sivanno prospettando in sede parlamentare,possa contribuire a migliorare l’efficaciadella spesa ministeriale per intervento;

analoghe riforme di settore siano av-viate per le scuole italiane all’estero e pergli istituti italiani di cultura, promuovendoun’ottica integrata dell’offerta culturale elinguistica e snellendo le strutture ammi-nistrative oggi esistenti e comunque ridu-cendo significativamente il numero delleattuali sedi,

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 113 — Commissione III

ALLEGATO 2

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini. (C. 5389 Governo,

approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La III Commissione,

esaminato, per i profili di compe-tenza, il disegno di legge n. 5389 di con-versione in legge, con modificazioni, deldecreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, appro-vato dal Senato, recante disposizioni ur-genti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi per i cittadini;

sottolineata prioritariamente la spe-cificità ed atipicità dell’Amministrazionedegli Affari esteri in ragione della suavocazione a sostenere la proiezione inter-nazionale dell’Italia e la promozione delsistema – Paese, particolarmente decisivain questa fase economica in cui occorrerilanciare la presenza italiana nel mondo;

manifestato vivo disagio per il tempoassolutamente inadeguato che viene riser-vato alla Commissione per l’esame di unprovvedimento così delicato ed importanteche interviene profondamente sulla fun-zionalità dell’Amministrazione degli Affariesteri;

premesso che:

le risorse destinate al Ministero degliAffari esteri continuano ad essere ridotte,compromettendone seriamente la capacitàdi funzionamento, anche con riguardo ailivelli comunque garantiti in paesi analo-ghi al nostro;

un processo strategico di razionaliz-zazione della spesa pubblica avrebbe do-vuto orientarsi in modo maggiormenteselettivo verso l’individuazione dei tagli da

effettuare e tenere nel debito conto lanatura strumentale e promozionale dellerisorse destinate alla politica estera;

le voci di bilancio del Ministero degliaffari esteri, sia di funzionamento che diintervento, necessitano di una riqualifica-zione che può essere effettuata in modoserio e duraturo solo sulla base di prov-vedimenti di riforma che siano il frutto diun ripensamento e di un aggiornamentomeditato;

il Ministero degli Affari esteri ha giàavviato virtuosamente un processo di ri-strutturazione interna che ha ridotto l’en-tità sia degli uffici centrali, sia degli ufficiperiferici, la cui definizione e dislocazioneè in ogni caso da riferirsi a singole valu-tazioni di ordine politico e non può quindiessere oggetto di misure indiscriminate;

rilevato che:

il Ministero degli affari esteri e lacarriera diplomatica presentano specificitàdi cui il presente provvedimento non tieneconto e che avrebbero dovuto consigliarela sua esclusione dal taglio del personaledirigenziale previsto dall’articolo 2,comma 1, la cui disposizione non può inogni caso ritenersi applicabile alla reteestera;

la presenza del personale diplomaticoe amministrativo nonché delle relative sedi

Mercoledì 1o agosto 2012 — 114 — Commissione III

sulla rete estera non è infatti comprimibilese non rinunciando drasticamente all’as-solvimento delle responsabilità e degli ob-blighi internazionali assunti ed all’inva-rianza dei servizi ai cittadini, per cui nonpuò essere modificata se non caso percaso;

le procedure concorsuali di recluta-mento di giovani diplomatici, già autoriz-zate legislativamente anche in ottempe-ranza alla contribuzione al Servizio euro-peo per l’azione esterna, debbono poterprocedere nei tempi previsti;

la consistente riduzione del personalescolastico all’estero, pur scaglionata neltempo, mette fortemente a rischio la qua-lità dell’offerta culturale italiana, ove nonsia rimpiazzata da una qualificata sele-zione di docenti a contratto; del pari,occorre tutelare l’offerta linguistica assi-curata dai lettori che sono particolarmenterichiesti ed apprezzati;

il taglio di 2,8 milioni di euro alcontributo italiano alla PESC non devepregiudicare la posizione dell’Italia nelladeterminazione delle posizioni comunidell’UE in una fase particolarmente deli-cata delle relazioni internazionali soprat-tutto nei contesti regionali di nostro inte-resse;

auspicato che:

nei prossimi mesi, ed in particolarenella prossima manovra di bilancio, siapossibile il recupero almeno parziale dellerisorse umane e finanziarie per la proie-zione internazionale dell’Italia;

la riqualificazione della spesa delMinistero degli Affari esteri prosegua at-traverso gli opportuni interventi anchelegislativi al fine di conseguire i seguentiobiettivi:

i) una riduzione delle sedi europee,anche attraverso ulteriori accorpamenti di

rappresentanze presso organizzazioni in-ternazionali, come ad esempio quellapresso l’UNESCO, a vantaggio delle semprepiù strategiche sedi extra-europee;

j) la ricerca di sinergie con ilServizio europeo per l’azione esterna econ i servizi diplomatici di altri Statimembri anche attraverso la reciprocaospitalità;

k) la ricerca di sinergie organizza-tive nell’ambito della rete estera accen-trando presso alcune sedi talune funzioniamministrative (ambasciate-hub);

l) il contenimento delle spese per lagestione immobiliare, proseguendo ad alie-nare i beni non più utilizzabili per ricon-vertirli in modo tale da ridurre le loca-zioni, valutando altresì l’eventualità di co-stituire una società di gestione del patri-monio immobiliare all’estero persemplificarne le relative procedure;

m) per quanto concerne il perso-nale, soprattutto all’estero, un amplia-mento del contingente e dei profili pro-fessionali del personale a contratto locale,al fine di adeguarne il bilanciamento;

n) sia ridotto al minimo indispen-sabile ed escluso tendenzialmente pressole sedi bilaterali il ricorso agli esperti exarticolo 168 del decreto del Presidentedella Repubblica n. 18 del 1967, così comesia altresì limitato a casi di assoluta ne-cessità e qualità il ricorso a nomine perchiara fama presso gli istituti italiani dicultura;

o) sia portato avanti il processo diinformatizzazione dei servizi consolari,unitamente ad una campagna informativaadeguata presso le comunità italiane al-l’estero;

p) le percezioni consolari siano au-tomaticamente assegnate al bilancio dellesingole sedi che le riscuotono;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 115 — Commissione III

la riforma del settore della coopera-zione allo sviluppo, nei termini che sivanno prospettando in sede parlamentare,possa contribuire, quale strumento essen-ziale di politica estera, a migliorare l’ef-ficacia della spesa ministeriale per inter-vento;

analoghe riforme di settore siano av-viate per le scuole italiane all’estero e per

gli istituti italiani di cultura, promuovendoun’ottica integrata dell’offerta culturale elinguistica e snellendo le strutture ammi-nistrative oggi esistenti e comunque ridu-cendo significativamente il numero delleattuali sedi,

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 116 — Commissione III

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-07567 Maran: Sulla situazionedei diritti umani in Kazakhistan.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come noto a questa Commissione, latutela dei diritti umani costituisce unadelle linee ispiratrici essenziali dell’azioneinternazionale del Governo. Il Ministrodegli esteri è ben al corrente della situa-zione dei diritti umani in Kazakhstan edè pertanto attivo a favore della loro tutelain tutte le opportune sedi multilaterali ebilaterali.

Su quest’ultimo piano, la nostra Am-basciata ad Astana mantiene un costantemonitoraggio e non manca di sensibiliz-zare le Autorità Kazake sulla necessità dirafforzare lo stato di diritto, i processidemocratici e la tutela dei diritti umani.Lo stesso Presidente del Consiglio, in oc-casione di due recenti scali ad Astana, haevocato tali temi con le Autorità locali, trai quali l’omologo kazako Massimov, auspi-cando che la oro azione in tali ambitipossa ulteriormente intensificarsi.

A disporre del quadro concettuale eprocedurale più efficace per interveniresistematicamente e autorevolmente sulleAutorità kazake è l’Unione Europea anchealla luce dell’interesse di Astana a raffor-zare il partenariato con Bruxelles. Laconclusione di un nuovo Accordo di Coo-perazione Rafforzata UE-Kazakhstan im-plica infatti una convergenza del Paeseverso gli standard internazionali in mate-ria di diritti fondamentali.

Il Governo continua pertanto a seguirecon la massima attenzione l’evoluzionedella situazione dei diritti umani nel Paeseanche nei competenti gruppi di lavoro aBruxelles, e non manca di promuovere, inpieno coordinamento con la membership,tutte le iniziative volte a un innalzamento

degli standard di rispetto dei diritti umanie delle libertà fondamentali nel Paese. Apartire dal 2007, l’UE si è infatti dotata diuna Strategia per l’Asia Centrale, nel cuicontesto sono stati istituiti per tutti i Paesidella regione – Kazakhnstan incluso – deidialoghi strutturati sui diritti umani in cuivengono condotte approfondite disaminesia del quadro generale della tutela deidiritti umani nel Paese.

A seguito degli scontri avvenuti neldicembre scorso nella città di Zhanaozenin connessione con gli scioperi dei lavo-ratori del settore petrolifero, l’Alto Rap-presentante Ashton ha richiesto alle Au-torità kazake che le indagini condotte sulcaso siano « oggettive e trasparenti » eincoraggiato « il Kazakhstan a perseguirele sue aspirazione per la costruzione diuna società democratica e pluralista nelrispetto dei diritti umani e della libertà deisui cittadini ». Lo stesso Alto Rappresen-tante ha confermato al Ministro degliEsteri Kazykhanov lo scorso 2 febbraiol’aspettativa di una reale convergenza delPaese verso gli standard internazionali inmateria di diritti fondamentali e stato didiritto.

Il Ministro Terzi ha dato istruzione allanostra Rappresentanza a Bruxelles di vi-gilare affinché le questioni del rispetto deidiritti umani in generale, dei seguiti deglieventi di Zhanaozen, e la situazione deglioppositori tuttora detenuti, siano eviden-ziate da parte delle istituzioni europee inoccasione del Comitato di CoperazioneUE-Kazakhstan che si riunirà a settembre.Analogamente, la questione verrà affron-tata in maniera ancor più approfondita e

Mercoledì 1o agosto 2012 — 117 — Commissione III

tecnica in occasione del pertinente Dialogosui diritti umani UE-Kazakhstan previstoper il prossimo autunno.

Il Consiglio d’Europa ha dal canto suomanifestato interesse a coinvolgere il Ka-zakhstan nella Politica di Vicinato attra-verso il Centro Nord-Sud di Lisbona, inparticolare con programmi di formazionerivolti alle nuove generazioni. L’Italia èuno dei principali sostenitori dell’educa-zione e formazione come strumento perla promozione dei diritti umani e nonmancherà anche in tale contesto di for-

nire il proprio contributo per inquadrarela collaborazione con Astana in tale cor-nice.

Il Governo resta pertanto attivo a fa-vore della tutela dei diritti umani inKazkhstan. Sul binario UE continuerà asostenere il pieno rispetto dei diritti umanie delle libertà fondamentali nel Paesementre a livello bilaterale le prossimeoccasioni di incontro a vari livelli con leAutorità Kazake potranno fornire un utilestrumento per sostenere le iniziative voltea favorire degli standard di tutela.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 118 — Commissione III

ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-07569 Menia: Sul sistema delle prenotazionitelefoniche per l’accesso ai servizi consolari.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito a quanto richiesto dagli Ono-revoli Interroganti sui servizi consolari, aprescindere dalle problematiche connessealla crescente riduzione delle risorseumane a disposizione e in attesa dell’en-trata a regime dei servizi consolari on-lineche dovrebbero velocizzare e semplificareper molti connazionali le abituali opera-zioni per le quali si rivolgono agli Ufficiconsolari, il Ministero degli affari Esteri,sulla falsariga di quanto adottato anche dadiversi altri partner europei, ha da tempodeciso – d’intesa con l’Avvocatura Gene-rale dello Stato – di avvalersi della pos-sibilità di stipulare contratti di esternaliz-zazione di alcuni servizi nell’interesse del-l’utenza.

In particolare, in circa 50 Paesi vieneaffidata a società esterne l’istruzione dellepratiche di visto. La normativa europea –che ha fatto propria la pratica della ester-nalizzazione – stabilisce in proposito cheil costo di tale servizio non può eccederela metà del costo del visto (60 euro, quindinon oltre 30 euro).

Alla stessa stregua, per i servizi aicittadini italiani all’estero sono attivipresso alcune sedi dei call-center finaliz-zati a fornire all’utenza rapide informa-zioni e/o a fissare appuntamenti per ildisbrigo di pratiche presso gli uffici con-solari. Il costo di tale servizio viene ne-goziato in ogni Paese con il contractorlocale a seconda delle condizioni del mer-cato locale.

Nulla viene incassato dalle Sedi diplo-matico-consolari e va comunque sottoli-neato che resta ferma la possibilità per gliutenti di rivolgersi direttamente all’ufficiosenza alcun costo aggiuntivo negli orari diapertura al pubblico per espletare le pra-tiche consolari. Il servizio di esternalizza-zione consente solo di evitare di recarsipresso la Sede e di ottenere una rispostain tempi più brevi.

Anche nel caso specifico di Monaco diBaviera, il sistema di call-center non rap-presenta una soluzione obbligata, dato chel’utenza può continuare a usufruire deiservizi di informazione e prenotazionesenza alcun costo addizionale via Web ocentralino. Il servizio di call-center si vainfatti ad affiancare ai sistemi di preno-tazione già in essere direttamente pressola Sede e on-line su internet, consentendoall’utenza di essere servita anche negliorari non d’ufficio come con il servizio diprenotazione telematica.

Vorrei infine rassicurare gli onorevoliinterroganti che, compatibilmente con l’at-tuale contesto di riduzione e razionaliz-zazione della spesa pubblica, il Ministerodegli Esteri continuerà ad esercitare ilmassimo impegno per individuare solu-zioni che assicurino servizi efficienti eaccessibili ai nostri connazionali all’estero.In tale contesto vorrei anche rassicuraresul fatto che in tutti i Paesi dove sono statifinora attivati dei servizi di esternalizza-zione, l’utenza si è finora dimostrata sod-disfatta.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 119 — Commissione III

ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-07568 Evangelisti: Sul rapimento a Sanaa di uncarabiniere addetto alla sicurezza dell’Ambasciata d’Italia.

TESTO DELLA RISPOSTA

La situazione di sicurezza dello Yementrova le sue radici nella struttura tribaledel Paese, nei movimenti separatisti delsud e nelle istanze delle tribù ribelli Hou-thi nel nord del Paese. A partire dal 2010,si è inoltre assistito nel sud-est del Paesead un progressivo rafforzamento dellacomponente yemenita di Al Qaeda nellaPenisola Arabica, AQAP.

L’attuale governo di transizione, attiva-mente sostenuto dalla Comunità interna-zionale, pone le questioni di sicurezza alvertice delle priorità ed ha recentementecondotto alcuni importanti operazionicontro le formazioni terroristiche ricon-ducibili ad Al Qaeda nel Sud del Paese eraggiunto alcune intese con le tribù Houthidel nord. Ciò nonostante, la situazione disicurezza resta precaria.

Lo Yemen è uno dei paesi prioritari perla cooperazione internazionale nel settoredella lotta al terrorismo e l’Italia ha par-tecipato attivamente al processo di stabi-lizzazione che negli scorsi anni ha impe-dito all’Amministrazione statuale di dis-solversi. Anche grazie all’impulso italianodato alla Conferenza di Londra nel gen-naio del 2010 è nato l’esercizio Friends ofYemen, che costituisce il foro internazio-nale in seno al quale vengono progettate leiniziative a sostegno del processo di svi-luppo del Paese e coordinati i programmidi aiuto bilaterali e multilaterali. La ne-cessità di un’azione internazionale a so-stegno di una riorganizzazione delle strut-ture di sicurezza yemenite è stata al centrodella terza riunione ministeriale delgruppo tenutasi a Riad il 23 maggio 2012.

Il comune interesse per la sicurezza, ilrilancio della collaborazione bilaterale, ed

il pieno sostegno italiano alla stabilizza-zione del Paese sono stati ribaditi neirecentissimi colloqui alla Farnesina il 19luglio 2012 tra il Ministro Terzi ed il suoomologo yemenita, Al Qirbi. Nel corsodell’incontro è emersa chiaramente la con-sapevolezza dell’attuale governo yemenitadella necessità di realizzare un nuovoassetto istituzionale che superi le spinteseparatiste, ponga le basi per il supera-mento della gravissima situazione econo-mica e rafforzi con l’appoggio della co-munità internazionale la lotta contro igruppi terroristici.

Fin dalle prime manifestazioni dellaviolenta crisi istituzionale che ha sconvoltoil Paese nel corso dell’ultimo anno, ilMinistero degli Esteri, tramite l’Unità diCrisi, ha attivato un monitoraggio conti-nuo della comunità dei connazionali resi-denti o temporaneamente presenti nelPaese. Nell’aprile 2011, un mese primadello scoppio della rivolta che ha portatoalla deposizione del Presidente Saleh,l’Unità di Crisi ha effettuato una specificamissione tecnica per l’aggiornamento e laverifica del Piano di Emergenza per iconnazionali nessuno dei quali però, nellafase in cui l’Ambasciata ha sospeso le sueattività nel Paese, ha accolto l’offerta diassistenza al rimpatrio in Italia.

Ad oggi, la comunità degli italiani pre-senti in Yemen è costituita da circa 100persone, tutte con doppia cittadinanza esostanzialmente prive di legami familiarinel nostro Paese. Ad esse si aggiungonocirca 20 connazionali presenti a titolotemporaneo e costituiti da dipendenti diONG, funzionari di Organizzazioni Inter-nazionali e della Croce Rossa Internazio-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 120 — Commissione III

nale ai quali comunque, da tempo, è statoripetutamente rivolto l’invito a consideraredi lasciare, almeno temporaneamente, ilPaese.

L’Ambasciata a Sanaa continua natu-ralmente ad effettuare uno stretto moni-toraggio di tutta la comunità dei conna-zionali con il quali mantiene costanti con-tatti inviando, direttamente e per il tra-mite dell’Unità di Crisi, indicazioni edavvisi di sicurezza. Vale infatti la pena diricordare che l’Unità di Crisi gestisce eaggiorna un importante servizio di infor-mazione ai connazionali attraverso il sitowww.viaggiaresicuri.it in cui, da tempo, sisconsigliano viaggi a qualsiasi titolo intutto il Paese e si indicano precise racco-mandazioni di sicurezza per tutti coloroche, per assoluta ed inderogabile necessitàsi trovino al momento in Yemen.

Venendo alla vicenda del rapimento delcarabiniere Alessandro Spadotto, comenoto questi si trovava a Sanaa con compitidi sicurezza e vigilanza dell’Ambasciatadal maggio 2012. Il 29 luglio scorso, nelprimo pomeriggio, è stato prelevato da ungruppo armato a Sanaa non lontano dallaSede diplomatica.

Immediatamente allertata dall’Amba-sciata l’Unità di Crisi della Farnesina hasubito attivato tutti i competenti canaliistituzionali e ha preso contatto con lafamiglia del carabiniere Spadotto con la

quale mantiene, dal giorno del rapimento,un costante canale di comunicazione.

È stata quindi subito avviata una in-tensa attività di pressione diplomaticasulle Autorità yemenite. Lo stesso Ministrodegli Esteri Giulio Terzi ha avuto, sin dal29 luglio, diversi contatti telefonici con ilMinistro degli Esteri yemenita Abu Bakr alQbirbi, al quale ha sottolineato con fer-mezza la priorità assoluta che il governoitaliano attribuisce alla tutela dell’incolu-mità del connazionale. Dal canto suo ilMinistro Al Qirbi ha confermato la totaledisponibilità del governo di Sanaa a for-nire la massima collaborazione e impegnoper la soluzione positiva della vicenda,assicurando che le competenti struttureerano state attivate immediatamente e se-guono il caso con la massima attenzione.Contatti costanti per facilitare un esitopositivo della vicenda vengono mantenutisenza soluzione di continuità, a tutti ilivelli del governo yemenita, anche daparte dell’Ambasciata a Sanaa.

Vorrei quindi concludere ribadendo ilmassimo impegno del Governo volto adassicurare l’incolumità del nostro conna-zionale e favorirne una pronta liberazione.Un obiettivo che accomuna tutti quanti noie per il quale sono certo comprenderete lanecessità per il Governo di continuare adosservare il necessario riserbo.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 121 — Commissione III

IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

S O M M A R I O

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione svolta l’8 e il 9 maggio 2012 a La Spezia presso l’Arsenale Militare Marittimo,al Comando Subacquei ed Incursori, agli stabilimenti Oto Melara e a Livorno pressol’Accademia Navale e alla Brigata « Folgore » (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . 122

ALLEGATO 1 (Comunicazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 130

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 12.40.

Sulla missione svolta l’8 e il 9 maggio 2012 a La

Spezia presso l’Arsenale Militare Marittimo, al Co-

mando Subacquei ed Incursori, agli stabilimenti Oto

Melara e a Livorno presso l’Accademia Navale e alla

Brigata « Folgore ».

(Svolgimento e conclusione).

Edmondo CIRIELLI, presidente, rendecomunicazioni sulla missione in titolo(vedi allegato 1).

La seduta termina alle 12.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI. – In-terviene il sottosegretario di Stato per ladifesa, Gianluigi Magri.

La seduta comincia alle 12.45.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazioni).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 122 — Commissione IV

Antonio RUGGHIA (PD), relatore, os-serva che nel disegno di legge all’esamedella Commissione è confluito, come noto,anche il testo di un ulteriore decreto-legge,relativo alle dismissioni del patrimoniopubblico.

Gli aspetti di interesse della Commis-sione sui due provvedimenti, ora confluitiin un unico testo, sono molteplici.

In primo luogo, evidenzia che l’articolo1, comma 21, dispone una riduzione dellespese per acquisto di beni e servizi per leamministrazioni centrali dello Stato a de-correre dall’anno 2012, cui è chiamata aconcorrere anche il Ministero della difesa.La tabella allegata pone l’obiettivo di ri-sparmio, che si traduce in importi accan-tonati e resi indisponibili, pari a 148milioni di euro per gli anni 2013 e 2014che, peraltro, costituisce un contributo trai più cospicui nel triennio rispetto a quellodegli altri ministeri. Analogo obiettivo dirisparmio è disposto dall’articolo 7,comma 12, e dalla allegata Tabella 2, conriferimento alle riduzione di spesa in ter-mini di saldo netto da finanziare e diindebitamento netto per il triennio 2013/2015, cui il Ministero della difesa contri-buisce nella misura più rilevante rispettoagli altri ministeri.

La norma di maggior impatto è comun-que quella recata all’articolo 2, comma 3,che impone una riduzione delle dotazioniorganiche delle Forze armate.

In particolare, la disposizione in esameprevede che, con lo strumento del decretodel Presidente del Consiglio dei ministri,su proposta del Ministro della difesa, diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, sia disposta una riduzionedella dotazione organica delle Forze ar-mate in misura non inferiore al 10 percento e sia rideterminata anche la ripar-tizione dei volumi organici.

Con un emendamento, approvato alSenato, che ha aggiunto un ulteriore pe-riodo al comma in commento, vieneadesso prevista l’adozione di una appositoregolamento di delegificazione al fine di:determinare le dotazioni organiche degliufficiali di ciascuna Forza armata, suddi-vise per ruolo e grado; ridurre il numero

delle promozioni a scelta, esclusi l’Armadei carabinieri, il Corpo della guardia difinanza, il Corpo delle capitanerie di portoe il Corpo della polizia penitenziaria; c)dettare disposizioni transitorie per realiz-zare la graduale riduzione dei volumiorganici entro il 1o gennaio 2016; disporre,infine, l’esplicita estensione dell’istituto delcollocamento in aspettativa per riduzionedi quadri al personale militare non diri-gente.

Quanto al personale in eccedenza, lanorma detta specifiche disposizioni cheriguardano la predisposizione di un pianodi pensionamento biennale, la previsionedi pensionamenti agevolati, la valutazionedei soprannumerari, la mobilità con sal-vaguardia dello status retributivo e previ-denziale.

Inoltre, si prevede che il personale nonriassorbibile in base alle predette disposi-zioni, sarà collocato in aspettativa perriduzione quadri (ARQ), ai sensi e con lemodalità previste dal codice dell’ordina-mento militare.

Segnala, altresì, che sebbene il Senatoabbia apportato alcune modifiche miglio-rative alla disposizione in commento, ri-sultano ancora taluni dubbi interpretativi.In particolare, il richiamato regolamentodi delegificazione sembra intervenire an-che su materie che il primo periodo affidaal citato decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri, ad esempio con ri-guardo alla riduzione dei volumi organicidelle Forze armate e delle relative dota-zioni organiche, con specifico riferimentoagli ufficiali.

Inoltre, rimangono alcuni dubbi. Inparticolare, occorrerebbe specificare:quale sia l’entità della riduzione con rife-rimento agli organici di fatto; se si intendaeffettuare una riduzione proporzionaleoppure differenziare la percentuale di ta-glio tra i diversi ruoli; se la disposizionesia compatibile con il processo di revisionedello strumento militare in discussionepresso l’altro ramo del Parlamento. Alriguardo, la Commissione difesa del Se-nato nell’esprimere un parere favorevole

Mercoledì 1o agosto 2012 — 123 — Commissione IV

sul decreto-legge in esame ha osservato lanecessità di armonizzare i due provvedi-menti.

Un’ulteriore disposizione di interessedella Commissione è recata nell’articolo 3,comma 11 e riguarda la semplificazionedelle procedure di alienazione di immobilidella Difesa.

Integrando con un comma aggiuntivo(4-bis) l’articolo 306 del codice dell’ordi-namento militare, si prevede che i con-tratti di compravendita, stipulati tra l’Am-ministrazione della difesa e gli acquirenti,producano effetti anticipati dal momentodella loro sottoscrizione e siano immedia-tamente trascrivibili e sottoposti esclusi-vamente al controllo di gestione successivodella Corte dei conti, anziché a quelloordinario di carattere preventivo.

La norma affida a un decreto delMinistro della difesa – sottoposto al con-trollo preventivo di legittimità della Cortedei conti – la definizione dei contenutiessenziali dei contratti di compravenditastipulati con gli acquirenti. Inoltre, attri-buisce a tali contratti effetti anticipati dalmomento della loro sottoscrizione e lisottopone esclusivamente al controllo suc-cessivo della Corte dei conti, la quale sipronuncia sulla regolarità, sulla corret-tezza e sull’efficacia della gestione. Nellarelazione illustrativa del Governo, si af-ferma come l’esigenza dell’intervento di-scenda dagli aspetti di criticità e di di-scrasia emersi sul piano applicativo nelcorso delle procedure di vendita deglialloggi, legate alla sottoposizione dei nu-merosi relativi decreti di approvazione deicontratti di alienazione all’ordinario con-trollo preventivo di legittimità della Cortedei conti.

Al riguardo osserva che, se da un lato,sono evidenti i benefici che la disposizionetende a realizzare in termini di maggiorecelerità del provvedimento, dall’altro latoappare opportuno che la Commissionerifletta sul fatto che si elimina un passag-gio importante, quello del controllo pre-ventivo della Corte dei conti su di un attodi rilevante interesse patrimoniale dellapubblica amministrazione, nell’ambito

delle disposizioni generali che regolano iprocedimenti amministrativi dello Stato.

Sempre in materia di immobili, ricordache una disposizione – originariamentecontenuta nel decreto-legge n. 87/2012, al-l’articolo 2, comma 1, lettera g) ma adessotransitata nel testo in esame all’articolo23-ter – inserisce tre nuovi commi (8-ter,8-quater e 8-quinquies) all’articolo 33 deldecreto-legge n. 98 del 2011, al fine diintrodurre nuove modalità operative dellaSocietà di gestione del risparmio (SGR).

Il comma 2 dell’articolo 5 nell’ambitodelle disposizioni recanti la riduzione dellespese per l’acquisto, il noleggio o l’eserci-zio di autovetture, introduce una derogaper i servizi istituzionali svolti nell’areatecnico-operativa della Difesa.

Ulteriore norma da esaminare è l’arti-colo 7 che reca diverse disposizioni fina-lizzate alla riduzione della spesa del Mi-nistero della difesa.

In particolare, il comma 5, lettera a)diminuisce ulteriormente i contributi ero-gati dal Ministero della difesa in favoredell’Agenzia Industrie Difesa, organo isti-tuito con il compito di coordinare e gestiregli stabilimenti industriali appositamenteassegnati all’Agenzia. Per effetto della mo-difica in esame, i contributi a favoredell’Agenzia sono così ridotti da, rispetti-vamente, euro 6.000.000 a euro 5.500.000nell’anno 2012, da euro 5.000.000 a euro3.800.000 nell’anno 2013 e da euro4.000.000 nell’anno 2014 a euro 3.000.000;a decorrere dall’anno 2015 i suddetti con-tributi sono soppressi.

Il comma 5, lettera b) riduce di 56milioni di euro (da 459.330.620,21 a403.330.620,2 euro) gli oneri per il 2012per la professionalizzazione delle Forzearmate. Tali erano gli oneri previsti, aseguito della trasformazione progressivadello strumento militare in professionale,per ridurre l’organico complessivo delleForze armate a 190.000 unità.

Il comma 6 dell’articolo in commentostabilisce che per il 2012 vengano rideter-minate le consistenze organiche delleForze armate, con il decreto di cui all’ar-ticolo 2207 del codice dell’ordinamentomilitare. In base a tale disposizione, le

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consistenze organiche delle Forze armatesono annualmente determinate (fino al2020), con decreto del Ministro della di-fesa secondo un andamento delle consi-stenze del personale in servizio coerentecon l’evoluzione degli oneri indicati nel-l’articolo 582 del codice e nel rispetto dellaripartizione indicata nell’articolo 799. Aseguito di tale intervento, per il 2012 glioneri vengono ridotti di 56 milioni, mentrela ripartizione dei volumi organici saràdefinita ai sensi del citato articolo 2,comma 2 del provvedimento in esame.

Il comma 7 riduce di 5,6 milioni dieuro l’autorizzazione di spesa relativa al2012 per la cosiddetta « mini Naja », di cuiall’articolo 55, comma 5-bis del decreto-legge n. 78 del 2010. In virtù dell’inter-vento qui proposto, l’autorizzazione dispesa della cosiddetta « mini Naja » per il2012 risulterebbe pari a 1,9 milioni dieuro.

Il comma 8 dispone la riduzione di 17,9milioni di euro, a decorrere dal 2012, delledotazioni del fondo concernente la ripar-tizione delle risorse per le quali non si dàpiù luogo alle riassegnazioni allo stato diprevisione del Ministero della difesa. Siinterviene, quindi, sul fondo istituito aisensi dell’articolo 2, comma 616, dellalegge finanziaria per il 2008 (legge 24dicembre 2007, n. 244).

Il comma 9 prevede la riduzione di 8,7milioni di euro per il 2012 e di 7,9 milionidi euro a decorrere dal 2013 delle dota-zioni del fondo di cui all’articolo 613 delcodice dell’ordinamento militare. Quest’ul-timo dispone che, per provvedere alleeventuali deficienze dei capitoli riguar-danti il pagamento degli emolumenti alpersonale, ai fornitori e agli altri creditori(di cui all’articolo 550) e alle deficienze dicassa dipendenti da forza maggiore o an-che da dolo o negligenza di agenti del-l’amministrazione (di cui all’articolo 552),è istituito nello stato di previsione delMinistero della difesa un fondo a dispo-sizione. Il prelevamento di somme da talefondo e l’iscrizione nei capitoli suddettiviene operata con decreto del Ministrodell’economia e delle finanze. I capitoli afavore dei quali possono farsi preleva-

menti dal detto fondo sono indicati in unelenco da annettersi allo stato di previ-sione del Ministero della difesa.

Il comma 10 reca modificazioni all’ar-ticolo 536, comma 1, lettera b) del codice,prevedendo per i contratti di forniturepluriennali relativi al rinnovamento e al-l’ammodernamento dei sistemi d’arma,delle opere, dei mezzi e dei beni diretta-mente destinati alla difesa nazionale, chesiano finanziati attraverso gli ordinaristanziamenti di bilancio, il concerto delMinistro dell’economia e delle finanze conil Ministro della difesa per i decreti diapprovazione.

Il comma 19 riduce di 8,9 milioni dieuro per l’anno 2012 la dotazione delfondo per il finanziamento delle missionidi pace di cui all’articolo 1, comma 1240,della legge n. 296 del 2006, mentre ilsuccessivo comma 6 dell’articolo 23 prov-vede al rifinanziamento del medesimofondo per 1.000 milioni di euro per l’anno2013, al fine di consentire la proroga perl’anno 2013 della partecipazione italiana amissioni internazionali.

L’articolo 11 reca disposizioni volte alriordino delle Scuole pubbliche di forma-zione.

Per i profili di interesse della Commis-sione, evidenzia che il comma 2 prevedeche entro 180 giorni dall’entrata in vigoredel presente decreto si provveda, medianteuno o più regolamenti adottati su propostadel Ministro della difesa di concerto con iMinistri dell’economia e delle finanze eper la pubblica amministrazione e la sem-plificazione, al riordino delle scuole mili-tari e degli istituti militari di formazionein conformità con i criteri indicati alcomma 1.

Infine, l’articolo 23, comma 7, consentedi prorogare, a decorrere dal 1o gennaio2013 e fino al 31 dicembre 2013, gliinterventi di impiego del personale delleForze armate per le operazioni di con-trollo del territorio L’ultimo periodo delcomma dispone che per la proroga delpiano di impiego del personale delle Forzearmate sia autorizzata per l’anno 2013una spesa di 72,8 milioni di euro, dei quali67 milioni di euro destinati al personale

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della Forze armate di cui al comma 74 deldecreto-legge n. 78/2009 e 5,8 milioni dieuro a beneficio del personale delle Forzedi polizia impiegato ai sensi del comma 75del medesimo decreto legge.

Il sottosegretario Gianluigi MAGRI, rin-grazia l’onorevole Rugghia per aver svoltouna relazione esaustiva e ricca di impor-tanti valutazioni politiche. Condivide, in-fatti, quanto evidenziato dal relatore ri-guardo il fatto che, assommata alle ridu-zioni già operate dai precedenti provvedi-menti, la notevole partecipazione dellaDifesa alla politica di risparmi attuata dalprovvedimento in esame pone seri pro-blemi per l’efficiente funzionamento dellamacchina militare.

Segnala tuttavia che, durante l’esame alSenato, sono state affinate alcune prece-denti discrasie contenute nel testo origi-nario del provvedimento. In particolare, siriferisce alla modifica apportata all’arti-colo 2, comma 3, che prevede l’emana-zione di un regolamento di delegificazioneal fine di consentire la riduzione in misuranon inferiore al 10 per cento delle dota-zioni organiche delle Forze armate me-diante l’emanazione di un apposito de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri. Nel raccogliere le preoccupazionimanifestate dal relatore riguardo la ridu-zione del personale, sottolinea, tuttavia,che sebbene le disposizioni della spendingreview non possano essere considerateparte integrante del più ampio provvedi-mento di revisione dello strumento mili-tare in discussione al Senato, non si pon-gono comunque in contrasto con esso. Ledifferenze rilevabili tra le disposizioni deidue provvedimenti sarebbero, quindi,compatibili e non concettuali in quanto leprime anticiperebbero alcune misure pre-viste dal secondo soltanto ai fini di otte-nere gli obiettivi di risparmio di spesa,mentre le disposizioni sulla revisione dellostrumento militare opererebbero ad inva-rianza di spesa.

Segnala, poi, che la norma recantedisposizioni in materia di razionalizza-zione del patrimonio pubblico (articolo 3)è stata integrata con l’inserimento dell’ar-ticolo 19-bis che prevede il trasferimento

del compendio dell’Arsenale di Venezia,con esclusione delle aree utilizzate dalMinistero della difesa per i suoi compitiistituzionali da definire d’intesa conl’Agenzia del demanio, in proprietà alComune di Venezia che a sua volta neaffiderà la valorizzazione e la gestione allasocietà Arsenale di Venezia Spa.

Quanto alle disposizioni recate daicommi 1-8 dell’articolo 4, dirette in viagenerale a mettere in liquidazione e pri-vatizzare le società a partecipazione pub-blica o quantomeno a ridurne le capacitàoperative, esse hanno subito una serie dimodifiche, la più importante delle quali –per gli aspetti di interesse legati alla so-cietà Difesa servizi spa, società in housedirettamente partecipata dal Ministerodella difesa – appare essere quella dellasostituzione del comma 3 che, nell’attualeformulazione, ha ampliato le tipologie disocietà e le fattispecie in cui non siapplicano le disposizioni di cui al comma1 del medesimo articolo 4, che prevedonol’obbligo di scioglimento o di alienazioneper le società partecipate dalla pubblicheamministrazioni che abbiano conseguitonel 2011 il 90 per cento del fatturatocomplessivo per servizi resi in fare dipubbliche amministrazioni.

Si sofferma, quindi, sulla modifica pre-vista all’articolo 7, comma 12. In partico-lare l’allegato 2, cui fa riferimento lanorma, recante gli importi delle riduzionidella spesa delle amministrazioni centralinel triennio 2013-2015, è stato modificatoallo scopo di dare ulteriore copertura allemisure dirette a favorire la ricostruzionenei territori dell’Emilia Romagna, Lom-bardia e Veneto colpiti dal recente sisma.Per la difesa rimangono invariate le ridu-zioni previste per gli anni 2013 e 2014pari, rispettivamente, a 236,1 milioni dieuro e a 176,4 milioni di euro, mentre lariduzione originariamente prevista perl’anno 2015, pari a 256,8 milioni di euro,è stata portata a 269,5 milioni con unincremento di 12,7 milioni di euro.

In ultimo, sebbene non abbia subitomodificazioni rispetto alla formulazioneoriginaria ritiene opportuno richiamarel’attenzione sull’articolo 14, comma 2, che

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ha disposto la riduzione del turn over perl’assunzione da parte dei Corpi di poliziae del Corpo nazionale dei vigili del fuoco,portando l’attuale percentuale del 100 percento al 20 per cento nel triennio 2012-2014 e al 50 per cento per l’anno 2015, eprevedendo il ripristino del completo turnover solo a decorrere dall’anno 2016. Talemisura, infatti, oltre ad avere un direttoimpatto sulla funzionalità delle Forze dipolizia, compresa l’arma dei Carabinieri inrelazione agli specifici compiti militari, adun diretto e significativo effetto sulla con-creta possibilità per le amministrazioni cuifanno capo le Forze di polizia ad ordina-mento militare e civile di assumere in viadefinitiva i volontari di truppa in fermaprefissata quadriennale al termine di taleferma, come previsto nei bandi di con-corso, acuendo in tal modo la problema-tica della stabilizzazione dei VFP4. Sitratta, in sostanza, di soggetti che purvincitori di concorso bandito dalla Forzedi polizia non potranno essere assunti,quantomeno nei tempi previsti, in ragionedelle drastiche riduzioni del turn oversopra indicato. Risulterebbe, quindi, op-portuno fare emergere già in questa insede dagli atti parlamentari la delicatezzadel problema e l’esigenza di un interventocorrettivo, eventualmente da realizzarenell’ambito della legge di stabilità 2013.

Salvatore CICU (PdL) osserva come datroppo tempo ormai ci si sia abituati aprovvedimenti che, in ragione delle neces-sità dettate dalla situazione economica-finanziaria, hanno operato drastiche ridu-zioni nei bilanci delle pubbliche ammini-strazioni. Le considerazioni condivisibilidel relatore sul fatto che ci troviamo asubire tali scelte senza poter incidere sulleeffettive decisioni e le stesse parole oggipronunciate dal sottosegretario Magri, te-stimoniano la preoccupazione per il ri-schio di trovarsi – in un prossimo futuro– a operare con uno strumento militareinadeguato alle esigenze del Paese e inef-ficiente. Ritiene, pertanto, che sia giunto ilmomento non più procrastinabile di svol-gere in ambito parlamentare un discorso

che tenti di andare oltre la cosiddettapolitica dei tagli.

A nome del proprio gruppo, quindi,auspica che al più presto possa avviarsi inCommissione un dibattito che riguardi iltema delle scelte e delle decisioni politicherelative alla Difesa. Si tratta di un compitocui il Parlamento ha il dovere di adem-piere, soprattutto in un momento in cuisono i nostri militari a chiedere questo.

Passando, infine, al problema della sta-bilizzazione dei volontari di truppa inferma prefissata di quattro anni, ricordache lui stesso, quando ricopriva l’incaricodi sottosegretario alla Difesa, aveva atti-vato un meccanismo per l’inserimento ditale personale in altri settori attraversoopportune forme di coinvolgimento.

Franco GIDONI (LNP) dichiara il pienoappoggio da parte del suo gruppo all’in-tenzione, prospettata dal collega Cicu, diavviare in Commissione un adeguato ap-profondimento sul tema delle scelte e delledecisioni di Difesa del nostro Paese.

Manifesta, invece, perplessità sull’im-pianto del provvedimento in esame cheattinge i maggiori risparmi dal Ministerodella difesa, quando sarebbe stato inveceopportuno operare riduzioni più ponde-rate anche in considerazione che, pressol’altro ramo del Parlamento, è in fase diavanzato esame un’importante provvedi-mento di legge delega sulla revisione dellostrumento militare.

Valuta, altresì, negativamente la dispo-sizione che prevede che per i contratti diforniture pluriennali relativi al rinnova-mento e all’ammodernamento dei sistemid’arma, nell’ambito dei decreti di appro-vazione del Ministro della difesa, vi siaanche il concerto del Ministro dell’econo-mia e delle finanze.

Osserva, poi, che il risparmio ottenutoattraverso la riduzione di circa un terzodella dotazione del fondo per il finanzia-mento delle missioni di pace per l’anno2013, è stato operato senza che il Parla-mento fosse stato chiamato a pronunciarsiin alcun modo. Sul punto, facendo unesercizio di ipotesi, può soltanto immagi-

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nare che tale riduzione potrebbe imputarsia una diminuzione del contingente impie-gato nella missione in Afghanistan.

Analogamente, ravvisa perplessità sulledisposizioni relative alla valorizzazione de-gli immobili della Difesa tramite la costi-tuzione di una società SGR.

Per tali ragioni, preannuncia pertanto ilvoto contrario da parte del suo gruppo.

Francesco BOSI (UdCpTP) sottolinea lanecessità che, oltre ad attuare una politicadi tagli, si avvii un percorso di riordinocomplessivo dello strumento militare do-tandolo di armamenti ed equipaggiamentiadeguati. Diversamente si rischia di mi-nare la credibilità delle nostre Forze Ar-mate, anche nel confronto con i nostripartner internazionali. Auspica, inoltre,che la Commissione promuova un dibat-tito sulle conseguenze derivanti dall’appli-cazione del provvedimento in esame, an-che di quanto è all’esame del Senato sulriforma dello strumento militare. Alla lucedi quanto emerso dal dibattito, incoraggiala presentazione di un ordine del giorno ilpiù possibile condiviso da tutte le forzepolitiche presenti in Parlamento per indi-care un percorso futuro utile a correggereeventuali difetti e a scongiurare il piùpossibile la riduzione del gettito fiscaledovuta al generale impoverimento dellapopolazione contribuente. Rileva la scarsachiarezza delle norme in tema di proce-dura di alienazioni del patrimonio dellaDifesa ritenendo che esse dovrebbero con-templare una previsione per cui gli introitisono acquisiti pro quota dal Ministerodella Difesa. Ribadisce quindi che il com-parto della Difesa e delle strutture prepo-ste a garantire la sicurezza dei cittadinirappresentano un elemento costitutivodello Stato da cui dipende in larga misurail prestigio internazionale di un Paese.

Francesco Saverio GAROFANI (PD)ringrazia il relatore e, in particolare, ilrappresentante del Governo per la rap-presentazione obiettiva degli aspetti piùproblematici e preoccupanti connessi al-l’approvazione del provvedimento in titolo,con particolare riferimento all’articolo 14.

Rileva come i tempi del dibattito allaCamera dei deputati, come appare ormaiessere la norma, siano estremamente con-tratti, a paragone di quanto avviene inSenato, con l’aggravante della « blinda-tura » delle disposizioni. Sottolinea,quindi, come il provvedimento intervengain modo particolarmente severo nei con-fronti del Ministero della Difesa, a partiredalla considerazione che le misure di ri-sparmio sono distribuite su un biennio inluogo del triennio previsto per le altreamministrazioni. Condivide l’opinione dichi ravvede un rischio nell’intreccio tra lenorme del provvedimento di spending re-view e quelle all’esame del Senato e con-corda, conseguentemente, con l’onorevoleCicu quando propone una riflessione dipiù ampio respiro sulla politica di difesanel suo complesso. Quanto ai risparmirealizzati sulla cosiddetta mini-naja, ri-tiene che essi vadano in una direzione piùvolte auspicata, alla luce della valutazionenegativa a suo tempo espressa rispetto atale istituto. Nell’auspicare pertanto chedopo la pausa estiva dei lavori parlamen-tari le attività della Commissione possanoriprendere a partire dalle tematiche gene-rali evocate in questo dibattito, preannun-cia un voto favorevole sulla proposta diparere del relatore pur non celando ri-serve e perplessità connesse soprattutto aitempi di esame.

Augusto DI STANISLAO (IdV), pur ri-levando che la logica che sottende il prov-vedimento in esame non è più quella deicosiddetti tagli lineari, evidenzia che ledisposizioni del decreto-legge mostranoscarsa sensibilità per il futuro di uomini edonne che servono il Paese attraverso leForze armate, nonché poca considerazioneper un settore – quello della Difesa – cheinsieme a quello del Welfare dovrebbeinvece fungere da cartina di tornasole perverificare quanto uno Stato sia davveropresente.

Ritiene che durante l’esame dei prece-denti provvedimenti di riduzione dellaspesa pubblica si sarebbe dovuto fare dipiù e meglio per sviluppare un dibattitopolitico forte che invece non c’è stato e,

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pertanto, in questo momento risulta dif-ficile « piangersi addosso ». Tale situazioneha finito per impoverire l’intero compartoe, anche adesso, il provvedimento in esamemostra troppe ombre e poche luci. Neldichiarare, pertanto, un voto contrario,auspica che prevalga in futuro un atteg-giamento di responsabilità che possasgombrare il campo da ogni tipo di de-magogia per consentire al Parlamento diriappropriarsi delle proprie prerogative.

Giacomo CHIAPPORI (LNP), nel perce-pire una sorta di amarezza da parte deicolleghi intervenuti per le cose non fatte inpassato e che avrebbero potuto evitare leulteriori riduzioni al bilancio della Difesapreviste dal provvedimento in esame, evi-denzia come tale considerazione rafforzi lasua convinzione per un voto contrario sulprovvedimento. Infatti, giudica non veritierii bilanci prospettati da questo provvedi-mento di spending review e, piuttosto cheassoggettarsi a dati falsi, preferisce inter-rompere una pratica di riduzione delle ri-sorse priva di qualsiasi prospettiva.

Edmondo CIRIELLI, presidente, con ri-ferimento all’articolo 11, comma 2, delprovvedimento sottolinea che le missionisvolte dalla Commissione hanno consentitodi delineare un quadro assai positivo sulleistituzioni formative in campo militare edesprime, di conseguenza, una posizionecontraria ad ogni intervento che muovanella direzione della loro soppressione.Osserva che occorre tenere conto del ruolosvolto dalle scuole ed istituti militari edella dedizione e passione che caratteriz-zano gli allievi, come peraltro ha eviden-ziato il relatore. Sottolinea che i criticabilicontenuti del provvedimento in esame po-trebbero condurre ad una valutazionecomplessivamente negativa, tuttavia prean-nuncia un voto favorevole in onore dellosforzo compiuto dal relatore e, soprat-tutto, della necessità di contribuire inmodo migliorativo al provvedimento inesame. Con riferimento all’articolo 14,comma 2, sottolinea l’esigenza che siatutelata la legittima aspettativa dei vinci-tori di un concorso all’assunzione entro un

ragionevole lasso di tempo anche al fine dinon determinare un inesorabile invecchia-mento del personale delle Forze di poliziacon conseguenze che sarebbero moltopreoccupanti.

Antonio RUGGHIA (PD), relatore, allaluce del dibattito svolto e delle sollecita-zioni da più parti evidenziate, formula unaproposta di parere con osservazioni, cheillustra (vedi allegato 2).

Francesco BOSI (UdCpTP) auspica chela proposta di parere formulata dal rela-tore possa essere integrata rendendo piùesplicita la sua preoccupazione per il fattoche le disposizioni sull’estensione del-l’aspettativa per riduzione quadri (ARQ)non si armonizzano con le misure inmateria di turn-over.

Francesco Saverio GAROFANI (PD), inconsiderazione del tema trattato, ritieneche la proposta avanzata dal collega Bosipossa più agevolmente trovare accogli-mento in un ordine del giorno da appro-vare in Assemblea piuttosto che in un’os-servazione da inserire nel parere dellaCommissione.

Antonio RUGGHIA (PD), relatore, evi-denzia che il tema dell’aspettativa perriduzione quadri ha trovato ingresso nelparere in quanto l’attuale disciplina pre-vede tale istituto esclusivamente per ilpersonale appartenente alla categoria degliufficiali, mentre occorre garantire ad unambito soggettivo adeguato, in relazionealla riduzione delle consistenze organichepreviste dal provvedimento, l’applicazionedelle disposizioni dell’istituto, senza tutta-via estenderlo indiscriminatamente.

Il sottosegretario Gianluigi MAGRI ma-nifesta compiacimento per il dibattito chela Commissione ha svolto, che giudicaricco di contenuti anche da parte di chi haespresso posizioni contrarie al provvedi-mento. Ritiene assai importante che attra-verso tale dibattito e gli atti da essoscaturiti possa farsi sentire al personaledelle Forze armate la riconoscenza delPaese e delle Istituzioni che lo rappresen-tano. Ritiene tale atteggiamento positivo e

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costruttivo per il prosieguo dei lavori cheParlamento e Governo svolgeranno in talecampo.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole con osservazioni, comeformulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.05 alle 14.10.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari n. 690 del 25 luglio

2012, a pagina 69, seconda colonna, sosti-tuire l’intervento del deputato Walter Ve-rini con il seguente:

Walter VERINI (PD) si dichiara par-zialmente rassicurato dalle dichiarazionidel Governo per la parte che riguarda ilcontributo per l’anno 2012 alle associa-zioni combattentistiche e partigiane che, dianno in anno è sempre più esiguo, nono-stante il rilevante significato sul pianopolitico e della testimonianza storica diquesti soggetti. Esprime rammarico per ilfatto che l’Esecutivo non abbia ritenuto dirisolvere, di propria iniziativa e tempesti-vamente, il problema del finanziamento ditali associazioni che, a partire dall’ANPI,rappresentano un altissimo patrimonio divalori sociali e politici su cui si fonda laRepubblica italiana ed auspica che i me-desimi problemi non si ripropongano ilprossimo anno.

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ALLEGATO 1

Sulla missione svolta l’8 e il 9 maggio 2012 a La Spezia pressol’Arsenale Militare Marittimo, al Comando Subacquei ed Incursori,agli stabilimenti Oto Melara e a Livorno presso l’Accademia Navale e

alla Brigata « Folgore ».

COMUNICAZIONI

Nelle giornate dell’8 e 9 maggio 2012una delegazione della Commissione Difesa,composta dal sottoscritto, dal vice presi-dente Giacomo Chiappori e dagli onorevoliFausto Recchia e Augusto Di Stanislao, hasvolto una missione a La Spezia pressol’Arsenale militare marittimo, il Comandosubacquei ed incursori, nonché gli stabi-limenti Oto Melara e a Livorno pressol’Accademia militare, nonché la Brigata« Folgore ».

La missione era principalmente volta avisitare l’Accademia militare di Livorno, alfine di dare seguito all’impegno assuntogià dal 2008 di dedicare particolare atten-zione al tema della formazione nelleScuole e Accademie militari e di svolgereuna serie di visite presso tali strutture. Inparticolare, nel corso della legislatura,hanno già avuto luogo visite presso laScuola militare Nunziatella di Napoli el’Accademia militare di Pozzuoli il 13maggio 2010, presso la Scuola militareaeronautica « G. Douhet » di Firenze epresso l’Accademia militare di Modena il23 e 24 novembre 2010.

Tuttavia, in quest’occasione si è rite-nuto opportuno integrare il programmadella visita anche con una sosta a LaSpezia presso l’Arsenale militare, con an-nessa visita agli stabilimenti Oto Melara eal Comando Subacquei ed Incursori(COMSUBIN), nonché alla Brigata Folgore,che ha sede a Livorno.

La prima visita è stata dedicata allasede del CONSUBIN. In quest’occasione,nel corso dell’accurato briefing, il Con-

trammiraglio Mario Caruso, Comandantedel Raggruppamento Subacquei ed Incur-sori ne ha illustrato l’organizzazione conparticolare riferimento agli aspetti cheriguardano i due Gruppi Operativi dipen-denti.

Il Raggruppamento è intitolato al Mag-giore del Genio Navale Teseo Tesei, me-daglia d’oro al valore militare alla memo-ria, inventore del famoso siluro a lentacorsa, più noto come « Maiale ». Al per-sonale della Xo Decima MAS, di cui COM-SUBIN è orgoglioso erede, sono state as-segnate ben 33 Medaglie d’oro al valormilitare che rendono il RaggruppamentoSubacquei ed Incursori il Reparto piùdecorato tra le Forze armate nazionali.

Il Gruppo Operativo Incursori è unreparto di Forze Speciali particolarmenteorganizzato, addestrato ed equipaggiatoche impiega tecniche e modalità operativenon convenzionali e può essere impiegatoin situazioni di pace, crisi o guerra, iso-latamente o in coordinamento con altreforze, allo scopo di acquisire obiettivi avalenza strategica.

Direttamente connessi ai gruppi opera-tivi ci sono altri elementi di organizza-zione di rilevante importanza. In partico-lare, il Gruppo Navale Speciale è costituitodalla Nave ANTEO e da due Unità minoriNave MARINO e Nave PEDRETTI, e co-stituisce lo strumento che fornisce sup-porto navale alle componenti operative.L’Ufficio Studi si occupa di studiare, pro-gettare, acquisire, sperimentare e collau-dare armi, mezzi e materiali speciali da

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incursione, nonché apparecchiature e ma-teriali subacquei. Inoltre, collaborandocon alcuni Centri Universitari nazionali, èimpegnato nello studio delle varie proble-matiche sanitarie nel settore della Fisio-patologia Subacquea (FSB). Il GruppoScuole si occupa di selezionare e formareil personale subacqueo e incursore, non-ché di specializzare il personale medico/sanitario in Fisiopatologia subacquea.

I compiti assegnati al Gruppo Opera-tivo Incursori sono i seguenti: condurreattacchi contro obbiettivi navali e terrestri;effettuare missioni di ricognizione e intel-ligence; infiltrare ed esfiltrare personale emateriale in aree di interesse nazionale;fornire supporto ad altre operazioni mi-litari, aeronavali, anfibie e terrestri (qualiricerca e soccorso di personale in territo-rio non controllato – ricognizioni su ter-ritorio ostile – controllo del traffico mer-cantile, ecc.); condurre operazioni di con-troterrorismo navale e antisabotaggio; for-nire concorso in operazioni di protezionecivile.

Le caratteristiche peculiari del GruppoOperativo Incursori sono la totale autono-mia logistica e operativa e la capacità dirapido approntamento, fattori questi chene fanno un reparto idoneo a intervenireovunque, in situazioni di emergenza, an-che con minimo preavviso.

Per tali caratteristiche esso opera inoperazioni di sostegno alla pace e opera-zioni umanitarie, in particolare nelleazioni di proiezione dal mare e sul mare,di neutralizzazione di obiettivi fondati inmare/terra o di attacchi navali, di infil-trazione/esfiltrazione personale e di desi-gnazione laser. Inoltre, esso è particolar-mente specializzato nelle ricognizioni spe-ciali di intelligence, ovvero in profondità odi carattere strategico. Particolarmentequalificante è l’attività di contrasto alterrorismo, in funzione di controterrori-smo e di riacquisizione obiettivi, medianteoperazioni speciali nei tre ambienti acqua,aria, terra. Ne consegue che per tali ope-razioni, occorre un altissimo livello diaddestramento del personale e di capacitàdi utilizzo di mezzi ed equipaggiamentotecnologici.

Il Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.)ha prettamente compiti di soccorso disommergibili sinistrati e di bonifica diordigni inesplosi, di qualsiasi natura, postisott’acqua (E.O.D. explosive ordnance di-sposal), anche in funzione di prevenzionedel rischio terroristico ad installazioni na-zionali (oleodotti, centri di comunicazione,ecc..), nonché lavori subacquei complessi aquote profonde.

Le operazioni subacquee volte alla bo-nifica dei fondali e delle opere fondate inmare da ordigni subacquei ordinari (EOD)o improvvisati (IEDD) sono condotte sia interritori nazionale (dal RPI del GOS o daiNuclei dipartimentali) sia in ambito extra-nazionale con l’invio dei team EOD nellemissioni che la marina conduce all’estero.

Il raggruppamento ha operato di re-cente nelle missioni Antica Babilonia, Mi-mosa, Leonte, Enduring Freedom, OceanShield, Medal 08, White Crain ad Haiti,nonché in occasione del recente affonda-mento della Costa Concordia.

Quanto al gruppo scuole COMSUBIN,esso forma gli operatori subacquei di eser-cito, aeronautica, carabinieri, guardia difinanza, guardia costiera e polizia di stato.

Nella medesima giornata la Commis-sione ha svolto anche una visita all’Arse-nale militare marittimo di La Spezia.

È stato ricordato che la costruzionedell’Arsenale ha determinato la vera na-scita della città e il suo primo disegnourbanistico. Già Napoleone Bonaparte in-tuì l’importanza strategica del Golfo e feceprogettare la costruzione di un grandeArsenale, ma l’idea di Napoleone fu ri-presa da Camillo Benso Conte di Cavourche ottenne nel 1857 il trasferimento dellaMarina Militare da Genova alla Spezia e ilfinanziamento per la costruzione di unArsenale militare. Gli imponenti lavori dicostruzione ebbero inizio nel 1861 e fu-rono progettati dall’allora Maggiore delGenio Militare Domenico Chiodo. La ce-rimonia dell’inaugurazione ebbe luogo il28 agosto del 1869. I lavori proseguirononegli anni successivi, attraverso ulterioriampliamenti, fino al 1900 circa, quandol’Arsenale raggiunse la configurazione de-finitiva.

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Inizialmente il compito dell’Arsenaleera quello di costruire unità navali per laMarina Militare e, fra il 1871 e il 1923,furono varate dagli scali dello stabilimento8 corazzate, 6 incrociatori, 2 torpediniere,2 cannoniere, 9 sommergibili, oltre a nu-merose unità minori di appoggio. Dal1923, in concomitanza con la crescita dellaFlotta Navale, l’Arsenale converte la suamissione iniziale (costruzione) a favoredella manutenzione delle unità navali.

Attualmente, l’Arsenale assomma icompiti propri di un’industria navalmec-canica, di una stazione appaltante, di ungestore di servizi (controllo, distribuzione,manutenzione rete elettrica, acqua, etc.) edi un polo di gestione – giuridica eamministrativa – di personale.

L’organizzazione vede il vertice nelCapo di stato maggiore della Marina, cuifa capo l’Ispettorato logistico, da cui di-pendono l’Arsenale di La Spezia, quello diTaranto e quello di Augusta.

I compiti e le attività dell’Arsenale sonomolteplici. In particolare riguardano ilmantenimento in efficienza del naviglio edei mezzi navali della Marina militare, ilmantenimento in efficienza di infrastrut-ture, mezzi e attrezzature impiegati perl’assolvimento dei compiti di istituto, lagestione della rete elettrica di alta, mediae bassa tensione per l’alimentazione ditutta la base navale e delle infrastrutturedel comprensorio spezzino/massese (53sottostazioni ), la gestione della rete idrica,l’attività ecologica e ambientale per tuttala base.

Quanto ai lavori alle unità e mezzinavali, per le unità in sosta lavori (DLS)esse comprendono la manutenzione pro-grammata, ammodernamento, trasforma-zione, estensione della vita delle navi e lemanutenzioni correttive. Per le unità ope-rative (DSD), essi invece sono imperniatisull’eliminazione delle avarie in Italia eall’estero e sul supporto tecnico alla ma-nutenzione preventiva.

Rilevante impegno richiede l’ammini-strazione sotto il profilo economico e giu-ridico del personale dipendente, del CSSNe degli Uffici Tecnici della Marina del

Nord Italia, nonché l’acquisizione di ma-teriali/equipaggiamenti e componenti diuso navale.

Presso la base navale della Spezia visono, oltre alla Duilio (classe orizzonte), 4fregate classe maestrale (di cui 3 ammo-dernate ), 1 nave rifornitrice di squadra,12 unità contro misure mine, nave Ve-spucci, nave Palinuro, 4 unità a vela (Orsamaggiore, Stella polare, Capricia, CorsaroII), nave Anteo per soccorso subacqueo, 3navi idrografiche (Magnaghi, Aretusa, Ga-latea), 1 unità supporto polivalente (Elet-tra), unità ausiliarie (rimorchiatori, navicisterna, bettoline, pontoni, ecc.).

Alcuni dati riferiti al 2011 sono apparsiparticolarmente significativi. Nel corsodell’anno passato sono state sottoposte ainterventi di differente importanza e du-rata 24 unità navali. Per le attività diacquisizione di beni e servizi, navale eterrestre, sono stati impegnati nel 201122,2 milioni di euro. Sono gestiti contrattistipulati dalla direzione generale Navarmper 28 milioni di euro. L’Arsenale hafornito manodopera diretta per 33 milioni.Sono stati utilizzati 17 milioni di euro dimateriali. Il conto economico sintetico ri-sulta pari a 78 milioni di euro. La pro-duzione è stata effettuata per il 40 percento con risorse interne e per il 60 percento con il ricorso all’I.P: La produzioneinterna copre in prevalenza i settori a piùelevato contenuto tecnologico.

Numerose sono le collaborazioni consoggetti istituzionali, quali la Provincia,con cui vi è un accordo nel settore dellaformazione e per la cessione di spazi incambio di effettuazione di corsi di aggior-namento professionale, con l’Universita’ diGenova, per la mostra « da Cavour allaCavour », con Intermarine per l’allesti-mento di nuove costruzioni navali e conFincantieri ed il Comune, anche per lavalorizzazione degli archivi storici.

Attualmente è in corso una vasta operadi ristrutturazione dell’area (Piano Brin).in un’ottica di superamento del degrado edi riqualificazione degli edifici (molti daabbattere), degli impianti tecnici (elettrici,idraulici, sollevamenti, riscaldamento, con-dizionamento, etc.) e delle grandi infra-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 133 — Commissione IV

strutture (bacini in muratura, banchine,strade); analogamente si procede per ade-guare gli standard di sicurezza e igiene sullavoro, razionalizzare le lavorazioni inbase ai moderni criteri industriali, ridurreil numero dei fabbricati gestiti riducendole spese fisse di gestione di infrastrutturee impianti, concentrare e avvicinare lelavorazioni alle darsene interne ed ai ba-cini, adeguare le aree lavorative agli effet-tivi carichi produttivi, aumentare la pro-duttività.

Nel corso del briefing non sono statenascoste talune criticità che riguardanoquesta grande struttura. In primo luogocon riguardo al personale dipendente, perla carenza di organico (su una tabellaorganica di 1397 unità, risultano copertisolo 822 posti, con una vacanza organicapari a ben 577 unità), l’elevata età mediaconnessa al blocco del turn-over (i dipen-denti cessati/trasferiti nel corso del 2011sono stati 46, mentre le assunzioni nelanno 2011 sono state solo 16), il gap tra gliskill posseduti e la complessità nuovi si-stemi, per l’inadeguatezza dell’attuale con-figurazione dei profili professionali e larigidità del mansionario.

Conclusivamente, il Direttore dell’Arse-nale, C.A. Marco Manfredini, ha sintetiz-zato le proposte di rilancio dell’Arsenalein misure di internalizzazione a regimedelle attività per circa 113.000 ore, pari acirca il 35 per cento delle ore I.P. 2010, dimantenimento dell’organico a 870 unità, di133 assunzioni nel periodo 2011-2015 (at-tualmente confermate 95) e di 111 assun-zioni nel periodo 2015-2020. Ha, infine,auspicato una revisione dell’attuale nor-mativa che superi la complessità e farra-ginosità degli adempimenti giuridico am-ministrativi richiesti, anche al fine di fa-cilitare l’uso delle risorse e stabilizzarnel’afflusso, oltre che una revisione dell’at-tuale regime contrattuale, comune conquello del personale ministeriale, che nonconsente elementi di flessibilità, incentiva-zione e formazione continua.

Ha pertanto ribadito che gli arsenalirimangono ancor oggi il modo più econo-mico per mantenere operativa la flotta.

Sempre nella giornata dell’8 maggio, ladelegazione della Commissione ha ancheavuto occasione di visitare brevemente glistabilimenti OTO MELARA siti a La Spe-zia. Si tratta di una delle più dinamicherealtà imprenditoriali del gruppo Finmec-canica, che a sua volta controlla le societàOto-Melara Iberica e Oto-Melara NorthAmerica. Per comprenderne le dimensioniindustriali, è stato segnalato che vi sonoimpiegati 1227 lavoratori (di cui a LaSpezia ben 1048) mentre i ricavi ammon-tano a 433 milioni di euro (nel 2011).

La linea di business è orientata suProdotti Aeronautici per l’8 per cento (1,2per cento estero), Sistemi Navali, Muni-zioni e Lanciatori per il 41 per cento (67per cento estero) e sui Sistemi Terrestriper il 51 per cento (27 per cento estero).I prodotti di maggior successo riguardanole munizioni per sistemi navali da 127 mme artiglierie terrestri da 155 mm (conparticolare riferimento alla produzione del« Vulcano ») nonché i più noti veicoli usatidalle Forze armate, sia cingolati (Ariete eDardo), sia ruotati (Centauro, VBM Frec-cia, Puma), sia obici semoventi (PzH 2000).In quella sede è stata illustrata anche laproduzione di sistemi terrestri (Torrette,Sistema di Comando Controllo Naviga-zione, Vehicular Integrated SurveillanceTarget Acquisition Reconnaissance Systeme lo sviluppo di sistemi di difesa (Scudo,Draco e Porcospino). La linea di prodottiper armamenti aeronautici comprendetorrette per elicotteri, Sistemi a guidaGPS/ Guida laser, Cannoni a tiro rapido,nonché lo sviluppo di UAV, unmannedaerial vehicles, (horus, trp5-ibis, helistark)e UGV unmanned ground vehicles (trp1-b,trp2 trp3, antartic scout, praetor, trp7).

Ovviamente ogni linea produttiva è cor-redata da servizi di studi, documentazionelogistica, manuali tecnici e corsi di adde-stramento, parti di ricambio, attrezzature,allenatori, servizi di riparazione, manuten-zione e assistenza tecnica, simulatori dimissione, kit di modifica e ammoderna-mento.

Di particolare pregio sono apparse letecnologie legate alle munizioni guidateDart 76/62mm, Vulcano 76-127 mm, Vul-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 134 — Commissione IV

cano 155 mm ed al caricamento automa-tico e servo sistemi, nonché alle protezionibalistiche per scafo, torrette e terminalballistic.

Di particolare interesse è stato l’incon-tro della delegazione svolto nella giornatadel 9 maggio alla Caserma Ruspoli, sededella brigata Folgore. In quest’occasione,nel corso del briefing, il comandante, ge-nerale di brigata Massimo Mingiardi haillustrato le principali attività svolte dallastruttura da lui diretta, soffermandosi inparticolare sulle attività di selezione, ad-destramento e preparazione del personaleche sono unanimemente riconosciutecome tra le più rigorose. Questo pone laBrigata Paracadutisti « Folgore » tra le piùprestigiose realtà delle Forze armate per laversatilità e la rapidità di impiego in quasitutti i teatri operativi in cui l’Italia è statapresente, nonché per le riconosciute ca-pacità operative in condizione di partico-lare difficoltà.

In particolare, si tratta di una forza diproiezione che si caratterizza principal-mente per le possibilità di aviotrasporto eaviolancio, che si combinano con elevatecapacità di interoperabilità tra il reggi-mento di assalto, quello di acquisizioneobiettivi e con il reggimento genio guasta-tori.

La delegazione ha avuto la possibilità diverificare in presa diretta il livello dipreparazione e organizzazione della Bri-

gata, sia assistendo all’attività aviolanci-stica ad Altopascio (LU), dove è ubicatauna « zona Lancio », sia svolgendo unsopralluogo al Complesso Lustrissimi, do-tato di infrastrutture d’avanguardia (poli-gono di tiro, nuoto operativo, FATS (po-ligono virtuale), campo e torri d’Ardi-mento, poligono in galleria).

La visita all’Accademia navale, che haospitato la delegazione, si è conclusa conun approfondito breafing sul funziona-mento di questa prestigiosissima struttura.L’Ammiraglio di Divisione Giuseppe CavoDragone, Comandante della struttura, neha ricordato la gloriosa storia, sviluppatanelle sedi di Livorno, Genova e Napoli, el’imponente struttura di cui ancor oggi siavvale l’Istituto, che comprende il Poli-gono, il porticciolo di San Jacopo il pa-lazzo studi, oltre all’Area Allievi. Sonopresenti 370 militari e 522 operatori civili,per 792 studenti.

I corsi sono strutturati in tre classi pergli allievi e 2 anni per gli Ufficiali, cui siaccede superando una rigorosissima sele-zione: nel 2011 su 5011 candidati, solo 120sono diventati allievi e di questi solo 100hanno continuato. Molto nutrita è la com-ponente femminile (22 per cento).

Quanto ai moduli formativi, vi è unequilibrato rapporto tra attività educativa(28 per cento) e attività di istruzione verae propria (72 per cento). I corsi istruttivie di laurea sono ovviamente distinti.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 135 — Commissione IV

ALLEGATO 2

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo,

approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,

esaminato, per le parti di compe-tenza, il disegno di legge C. 5389 Governo,approvato dal Senato, recante « Disposi-zioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi aicittadini »;

preso atto che esso reca numerosedisposizioni finalizzate a realizzare ri-sparmi mediante la riduzione delle speseper acquisto di beni e servizi, la fissazionedi obiettivi di risparmio, la diminuzionedei contributi erogati all’Agenzia IndustrieDifesa e la riduzione degli oneri per laprofessionalizzazione delle Forze armate,per il personale, per la cosiddetta « mini-naja », nonché, infine, mediante il ridimen-sionamento della dotazione di alcuni fondidella Difesa, tra cui quello relativo alfinanziamento delle missioni di pace per il2012;

evidenziato che si modifica anche ladisposizione derivata dalla cosiddetta« legge Giacché » al fine di prevedere cheper i contratti di forniture pluriennalirelativi al rinnovamento e all’ammoderna-mento dei sistemi d’arma, vi sia il concertodel Ministro dell’economia e delle finanzecon il Ministro della difesa per i decreti diapprovazione;

ricordato che l’articolo 11 reca di-sposizioni volte al riordino delle Scuolepubbliche di formazione, tra cui rientranole scuole militari e gli istituti militari diformazione, che si connotano per l’altovalore storico e culturale delle proprieattività formative;

rilevato che l’articolo 14, comma 2,ha disposto la riduzione del turn over perle assunzioni da parte dei Corpi di poliziae del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco,portando l’attuale percentuale del 100 percento al 20 per cento nel triennio 2012-14,e al 50 per cento per l’anno 2015, eprevedendo un ripristino del completoturn over solamente a deporre dall’anno2016, tale disposizione ha diretto effettosulla possibilità per le amministrazioni cuifanno parte le forze di polizia ad ordina-mento militare e civile di assumere in viadefinitiva i volontari di truppe in fermaprefissata quadriennale, al termine di taleferma, acuendo in tal modo la problema-tica della stabilizzazione dei VFP4;

segnalata l’ulteriore proroga degli in-terventi di impiego del personale delleForze armate per le operazioni di con-trollo del territorio (articolo 23, comma 7);

valutate positivamente le disposizionifunzionali ad accelerare e semplificare leprocedure di alienazione di immobili dellaDifesa (articolo 3, comma 11 e articolo23-ter) al fine di consentire che una quotaparte delle risorse derivanti dalla cessionedelle quote dei fondi immobiliari cui sonoconferiti gli immobili di proprietà delloStato non più utilizzati dal Ministero delladifesa siano assegnate al Ministero mede-simo, pur nella considerazione della rile-vanza del principio del controllo preven-tivo di legittimità da parte della Corte deiconti sugli atti del Governo nell’ambito deiprincipi dell’ordinamento giuridico;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 136 — Commissione IV

rilevato che, ai sensi dell’articolo 2,comma 3, con decreto del Presidente delConsiglio dei ministri, il totale generaledegli organici delle Forze armate è ridottoin misura non inferiore al 10 per cento eche con il medesimo decreto è ridetermi-nata la ripartizione dei volumi organici;

segnalato che la ripartizione dei vo-lumi organici, così come il totale generaledegli organici delle Forze armate, è defi-nito con norma di rango legislativo;

evidenziato che la disposizione nonreca criteri in ordine alle modalità con cuieffettuare la suddetta riduzione;

preso atto che la norma è stataintegrata al Senato con la previsione di unulteriore provvedimento, avente natura diregolamento di delegificazione,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

all’articolo 2, comma 3, si valuti l’op-portunità di:

a) rimettere al solo regolamento didelegificazione di cui al terzo periodo ladeterminazione del totale generale degliorganici delle Forze armate e la rideter-minazione della ripartizione dei volumiorganici, in quanto – dovendosi interve-nire su una materia disciplinata da fontedi rango primario – non appare possibilemodificarla con lo strumento del decretodel Presidente del Consiglio dei ministri dicui al primo periodo e, inoltre, ciò con-

sente un adeguato coinvolgimento delleCommissioni parlamentari in sede diespressione dei pareri sugli schemi deiprovvedimenti attuativi ed elimina possi-bili sovrapposizioni con i contenuti delcitato decreto del Presidente del Consigliodei ministri;

b) garantire ad un ambito sogget-tivo adeguato, in relazione alla riduzionedelle consistenze organiche, l’applicazionedelle disposizioni di estensione dell’istitutodell’aspettativa per riduzione quadri edella normativa di favore concernente itrattamenti pensionistici riferita alle unitàdi personale in sovrannumero all’esitodelle riduzioni previste ai sensi dell’arti-colo 2, comma 1;

all’articolo 11, comma 2, si valutil’opportunità di prevedere che, in sede diadozione dei regolamenti di riordino dellescuole militari, nel rispetto del limite diinvarianza della spesa, sia assicurato ilmantenimento degli attuali istituti di for-mazione militare (scuole e istituti militari)e sia dato adeguato riconoscimento all’im-pegno assunto dagli allievi di tali istituti,anche al fine di prevedere che il servizioda loro prestato presso le scuole militaricostituisce rapporto di servizio militare atempo determinato;

all’articolo 14, comma 2, si valutinole conseguenze che la disposizione deter-mina in senso negativo ai fini dell’even-tuale assunzione da parte delle Forze dipolizia ad ordinamento militare e civile diassumere, in via definitiva, i volontari ditruppa in ferma prefissata quadriennale,al termine della ferma.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 137 — Commissione IV

V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 138

SEDE REFERENTE:

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testo C. 4041, approvato dalSenato (Parere alla II Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli ufficidel pubblico impiego. Atto n. 494 (Rilievi alla II Commissione) (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157

AUDIZIONI INFORMALI:

Seguito dell’audizione del Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti,Rita Arrigoni, in merito alle problematiche concernenti l’autonomia finanziaria dellaRegione Siciliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichia-razione d’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa naturale del musicista Roncole Verdi. Emendamenti nuovo testo unificato C. 1373 eabb. (Parere alla VII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . 164

SEDE REFERENTE:

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Seguito dell’esame e conclusione) . 166

ALLEGATO (Proposte emendative riferite al testo del decreto-legge) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle8.35 alle 8.45 e dalle 16.45 alle 16.50.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Giancarlo GIORGETTI. —

Interviene il sottosegretario per l’economiae le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 8.45.

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della

spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 138 — Commissione V

Rolando NANNICINI (PD), relatore, fapresente che un provvedimento così volu-minoso e complesso quale quello oggiall’esame della Commissione poco si prestaa valutazioni sintetiche e sembra piuttostocaratterizzarsi per l’eterogeneità e, non dirado, la frammentarietà dei contenuti.Segnala che a rilievi di questo tipo siprestavano del resto non pochi provvedi-menti di manovra adottati negli anni piùrecenti nel tentativo di ottenere, in tempibrevissimi, risultati estremamente ambi-ziosi al fine di fronteggiare la cosiddettacrisi debiti sovrani che, alimentata dallaspeculazione finanziaria e contrastata coneccessiva titubanza ed incertezza a livellodell’Unione europea, continua ad affliggerecon particolare intensità il nostro Paese.Ritiene, tuttavia, che, nella fattispecie, ilsignificato politico e, in particolare, dipolitica economica e finanziaria del prov-vedimento in esame è estremamentechiaro e va valutato senz’altro assai posi-tivamente. Da un lato, infatti, il decreto-legge conferma l’indirizzo politico di fondovolto a risanamento della finanza pubblicama, in coerenza con le dichiarazioni piùvolte rese dal Governo, non dà corpo adun’ulteriore manovra finanziaria, limitan-dosi a correggere l’orientamento di quelleeffettuate in precedenza. Osserva cheun’ulteriore manovra non solo non ap-pare necessaria per il conseguimento de-gli obiettivi di finanza pubblica, maavrebbe un effetto chiaramente procicliconei confronti dell’economia nazionale, an-cora preda per quest’anno di una spiralerecessiva. Fa presente che il provvedi-mento, invece, è ispirato alla volontà diavviare un processo di riduzione dellapressione fiscale spostando il peso dellemanovre già attuate sul versante dellaspesa pubblica attraverso misure di ra-zionalizzazione e riduzione delle spesesuperflue e inefficienti definite sintetica-mente, oramai nel linguaggio comune,come spending review. Segnala che di taleapproccio il Paese è debitore al Ministrodell’economia e delle finanze del governodi centrosinistra in carica nella scorsalegislatura, Tommaso Padoa – Schioppa,che per primo aveva ravvisato la neces-

sità di mettere mano con intelligenza e,per così dire, precisione chirurgica allaspesa pubblica a livello nazionale e lo-cale.

Rileva che l’obiettivo immediato deldecreto-legge è quello di evitare l’ormaiimminente aumento dell’IVA realizzandoeconomie per circa 4,3 miliardi di euro mache, a regime, risulterebbero pari a circa10 miliardi di euro, consentendo verosi-milmente ulteriori e diversi interventi voltiad alleviare il peso del carico fiscale.Osserva che un ulteriore aumento dell’IVAnella fase attuale avrebbe significato de-primere in misura ancora più accentuatae i consumi con conseguenze pesante-mente negative per l’intera economia. Evi-tare che ciò avvenga favorirà, al contrario,la ripresa dell’economia che già gli osser-vatori non ritengono imminente ma chesenz’altro sarebbe stata procrastinata daun ulteriore inasprimento della tassazioneinfluendo tra l’altro assai negativamentesulla fiducia delle famiglie e delle imprese.Ricorda come, del resto, più volte nelcorso delle audizioni svolte in Commis-sione i rappresentanti delle istituzioni eu-ropee ed internazionali avevano sottoli-neato come il risanamento della finanzapubblica vada attuato agendo prevalente-mente sul lato della spesa piuttosto che sulversante delle entrate, al fine di attenuarel’effetto recessivo di manovre finanziariedi dimensioni imponente ed attuate intempi estremamente brevi nel tentativo dirasserenare i mercati e attenuare i feno-meni di speculazione finanziaria. Propriol’urgenza e la necessità di provvederehanno reso inevitabile procedere, in unaprima fase, ad un incremento della pres-sione fiscale che ha tuttavia raggiuntolivelli tali da poter ostacolare la stessacompetitività del nostro sistema produttivogià fortemente colpito dal calo della do-manda interna.

Sottolinea che il provvedimento inesame non contraddice pertanto, ma ècoerente con la scelta del Governo e lamaggioranza di favorire e di dare un’as-soluta priorità in questa fase alla crescita

Mercoledì 1o agosto 2012 — 139 — Commissione V

economica, senza una ripresa della qualenessuna politica di risanamento finanzia-rio può risultare efficace. Sotto tale pro-filo, ritiene che lo stesso vertice europeodel 28 e 29 giugno scorso, debba esserevalutato positivamente perché, sul pianodei principi, anche se non su quello quan-titativo e delle misure concretamente as-sunte, ha riconosciuto come la crescitaeconomica debba ora rappresentarel’obiettivo fondamentale della strategia eu-ropea volta a contrastare gli effetti dellacrisi economica e finanziaria.

In tal senso, osserva che le decisioniassunte in materia di project bonds rap-presentano la spia di una correzione dirotta che l’Italia, forte della coerenza conla quale sta attuando la politica del rigore,deve concorrere a sostenere e a sviluppare.Segnala che, come Parlamento è necessa-rio avere il coraggio di dire con moltachiarezza che si è oramai esaurito lospazio per politiche di nuovo prelievofiscale e di contenimento, non giustificatoda obiettivi di razionalizzazione, dellaspesa sociale. Alle famiglie ed alle impresesono stati richiesti sacrifici e occorre oraadottare provvedimenti in grado di aprirenuove prospettive sul fronte dell’occupa-zione e dello sviluppo, stimolare la fiduciae creare opportunità, intervenendo inmodo intelligente nei settori della ricerca,dell’istruzione, dell’energia e delle infra-strutture.

Fa presente che il decreto-legge al-l’esame della Commissione si muove, inestrema sintesi, su quattro linee principalidi intervento al fine di conseguire i risul-tati di contenimento della spesa necessariessenzialmente per evitare l’aumento del-l’IVA, secondo la ripartizione nei differentititoli del provvedimento stesso. In parti-colare, esso reca preliminarmente dispo-sizioni di carattere generale e procedurale,volte alla razionalizzazione dei processi dispesa e alla più corretta gestione delpatrimonio immobiliare, seguono quindidisposizioni precipuamente indirizzate allariduzione delle spese, rispettivamente,delle amministrazioni centrali e degli entinon territoriali, in campo sanitario e deglienti territoriali.

In particolare, nell’ambito del primofilone di interventi rientrano gli articoli da1 a 6. segnala che l’articolo 1, modificatodal Senato, reca disposizioni in materia diriduzione della spesa per l’acquisto di benie servizi e trasparenza delle procedure,incidendo sulla disciplina del mercato de-gli acquisti della pubblica amministrazionee prevedendo un programma per l’effi-cientamento delle procedure di dismis-sione di beni mobili, nonché obiettivi diriduzione della spesa in tale campo dellepubbliche amministrazioni. In tal senso, lemodifiche introdotte dal Senato riguar-dano essenzialmente novelle al codice de-gli appalti coerenti con gli obiettivi dirazionalizzazione. L’articolo 2, modificatodal Senato, reca disposizioni per la ridu-zione delle dotazioni organiche delle pub-bliche amministrazioni, prevedendo formedi mobilità e pensionamento nel caso dipersonale in soprannumero. Disposizioniparticolari, introdotte dall’altro ramo delParlamento regolano le riduzioni delledotazioni organiche per le amministra-zioni della Difesa e dell’Interno. L’articolo3, modificato dal Senato, detta disposizionicirca l’utilizzo degli spazi da parte dellepubbliche amministrazioni e i relativi co-sti. L’articolo 4, modificato dal Senato,contiene essenzialmente disposizioni rela-tive allo scioglimento o privatizzazione disocietà in house che svolgono servizi neiconfronti della pubblica amministrazione;alla composizione dei consigli di ammini-strazione di tali società; all’applicazionedel principio della selezione competitivaper l’individuazione di beni e servizi stru-mentali all’attività della pubblica ammini-strazione; ai limiti di assunzioni nellesocietà pubbliche; al divieto di arbitrati neicontratti di servizio tra lo Stato e lesocietà partecipate. L’articolo 5 reca di-sposizioni volte al contenimento di alcunevoci di spesa delle pubbliche amministra-zioni, tra cui ricorda la ulteriore riduzionedelle auto di servizio, la riduzione deibuoni pasto per i dipendenti pubblici, ildivieto di monetizzazione delle ferie. Sot-tolinea che anche la Banca d’Italia saràchiamata ad applicare nel proprio ordi-namento i principi di razionalizzazione

Mercoledì 1o agosto 2012 — 140 — Commissione V

della spesa recati dalle richiamate dispo-sizioni. L’articolo 6, modificato dal Senato,reca interventi finalizzati al rafforzamentodella funzione statistica e del monitoraggiodei conti pubblici, con diverse disposizioniessenzialmente volte a potenziare gli ob-blighi informativi e i controlli relativi aibilanci delle amministrazioni pubbliche eagli enti da esse controllati.

Osserva che gli articoli da 7 a 14, tuttimodificati dal Senato, attengono invecealla riduzione delle spese delle ammini-strazioni centrali e degli enti non territo-riali. In particolare, l’articolo 7 reca di-sposizioni diverse volte al contenimentodelle spese della Presidenza del Consiglioe dei Ministeri, attraverso la soppressionedi strutture, la riduzione di contributi,nonché, per ciascun Ministero, le riduzionidi spesa ad esso relative. Segnala poi lapresenza di diverse disposizioni in materiadi razionalizzazione della spesa in materiadi istruzione, in particolare attraverso l’as-soggettamento al sistema di tesoreriaunica, e l’aumento delle tasse universitarieper gli studenti fuori corso e l’accorpa-mento di consorzi interuniversitari. L’ar-ticolo 8 persegue riduzioni di spesa daparte degli enti pubblici diversi da quelliterritoriali, mediante una molteplicità diinterventi, quali: l’ampliamento dell’uti-lizzo delle carte elettroniche istituzionaliper pagamenti; la riduzione delle comu-nicazioni cartacee con gli utenti; la ridu-zione delle spese di telefonia; lo scambiogratuito di dati entro il settore pubblicoallargato; la razionalizzazione degli ufficicollocati nel medesimo comune; la dema-terializzazione degli atti. L’articolo 9 pre-vede che le autonomie territoriali inter-vengano, con procedure specificamente in-dividuate, su enti, agenzie e organismi cheesercitino funzioni fondamentali o fun-zioni amministrative spettanti agli entilocali, sopprimendoli o anche accorpan-doli, in modo da garantire – in tal ultimocaso – almeno il 20 per cento di risparmie dispone per l’avvenire il divieto di isti-tuire gli stessi soggetti. L’articolo 10 dise-gna una riconfigurazione della organizza-zione dello Stato nel territorio, raffor-zando ulteriormente il ruolo delle Prefet-

ture, quali ufficio unico di garanzia deirapporti tra i cittadini e lo Stato, seguendodi norma la territorializzazione dellenuove Province. L’articolo 11 reca dispo-sizioni volte al riordino delle Scuole pub-bliche di formazione, attraverso l’elimina-zione di sovrapposizioni e duplicazionidelle funzioni; l’individuazione precisa deicompiti di ciascuna struttura; la concen-trazione in un’unica scuola centrale esi-stente delle funzioni di formazione gene-rica dei dirigenti e dei funzionari statali edegli enti pubblici non economici. L’arti-colo 12 reca un’articolata soppressione dienti ed organismi ovvero una riduzionedegli amministratori. L’articolo 13 recal’assorbimento dell’ISVAP nel nuovo Isti-tuto per la vigilanza sulle assicurazioni(IVASS). L’articolo 14 reca disposizionirelative alla riduzione di spese per ilpersonale delle pubbliche amministra-zioni, confermando in particolare i limitiassunzionali già previsti, anche con ri-guardo ai corpi di polizia e di Vigili delfuoco, e di mobilità, protraendo di unanno i limiti rispettivamente stabiliti conriferimento al 2013, al 2014 e al 2015 edestendendo tali limiti ai corpi di polizia eai Vigili del fuoco. Fa presente che ana-loghe disposizioni vengono introdotte an-che in riferimento alle università e aglienti di ricerca, che potranno procedere alturn-over nella misura del 20 per centonel triennio 2012-2014, del 50 per centonel 2015 e del 100 per cento dal 2016.Specifiche disposizioni riguardano anche ilpersonale della scuola, introducendo inparticolare una nuova disciplina a regime,riguardante l’utilizzo dei docenti che, altermine delle operazioni di mobilità, ri-sultino in esubero.

Fa presente che le disposizioni per ilcontenimento della spesa in campo sani-tario sono recate dall’articolo 15, modifi-cato dal Senato, che reca un’articolataserie di interventi a partire dall’incre-mento della percentuale che il Serviziosanitario nazionale trattiene, a titolo disconto, sui farmaci. L’obbligo per il me-dico di prescrivere i farmaci, indicando,nella prescrizione del Servizio sanitarionazionale, la sola denominazione del prin-

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cipio attivo contenuto nel farmaco è me-diato dalla facoltà dell’indicazione di unfarmaco specifico. Si prevedono, tra lealtre cose, la modifica della disciplinarelativa ai contratti di acquisto di beni eservizi anche con specifico riferimento aidispositivi medici, da parte di aziende oenti del Servizio sanitario nazionale; laprocedura ed i termini temporali per ladeterminazione di nuove tariffe massimedi remunerazione delle strutture sanitarieaccreditate che erogano, in base ad ac-cordi e contratti, assistenza ospedaliera edambulatoriale a carico del Servizio sani-tario nazionale e le norme sul conteni-mento delle spese per il personale delServizio sanitario nazionale; innovazionialle norme sui posti letto ospedalieri.

Segnala poi che l’ultimo campo di in-tervento per il contenimento delle speseriguarda gli enti territoriali ed è contenutonelle disposizioni di cui agli articoli da 16a 20, modificati dal Senato. L’articolo 16fissa, come sarà specificato nel prosieguodella relazione, il contributo degli entiterritoriali al conseguimento degli obiettividi finanza pubblica, modificando all’uopoil patto di stabilità interno. Ricorda che ilSenato ha poi introdotto l’articolo 16-bisrecante l’introduzione di un patto traGoverno e regioni, disponendo che condecreto del Presidente del Consiglio deiministri si provveda alla definizione dicriteri e modalità con cui ripartire etrasferire alle regioni a statuto ordinario lerisorse del Fondo per il finanziamento deltrasporto pubblico locale, anche ferrovia-rio, nelle regioni a statuto ordinario di cuiall’articolo 21, comma 3, del decreto-leggen. 98 del 2011 e all’30, comma 3, deldecreto-legge n. 201 del 2011. L’articolo17 stabilisce il principio che le provincedelle regioni a statuto ordinario sono sot-toposte a riordino sulla base di requisitiminimi di popolazione e territorio e diapposite proposte regionali che verrannoriportate in un atto di iniziativa legislativadel Governo. L’articolo 18 sopprime leProvince di Roma, Torino, Milano, Vene-zia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napolie Reggio Calabria e istituisce contestual-mente le « relative » città metropolitane a

decorrere dal 1o gennaio 2014 o da dataprecedente se se ne verificano le condi-zioni. L’articolo 19 concerne le funzionifondamentali dei comuni e le modalità diesercizio associato di funzioni e servizicomunali, con particolare riferimento al-l’esercizio associato di funzioni, già previ-sto dall’articolo 14 del decreto-legge n. 78del 2010, dettando specifiche disposizioniper i comuni fino a 1.000 abitanti. L’ar-ticolo 20 destina il 20 per cento deitrasferimenti erariali per il 2010 ai comuniche diano luogo a una fusione a partiredal 2012. Gli articoli 7, comma 21, e gliarticoli da 21 a 23 sono volti a destinarei risparmi di spesa, rispettivamente, adinterventi per la ricostruzione delle areecolpite dal sisma del maggio 2012; aldifferimento dell’eventuale aumento del-l’IVA al secondo semestre del 2013; adampliare il numero dei lavoratori chepotranno godere della salvaguardia deilavoratori dall’incremento dei requisiti diaccesso al sistema pensionistico e ad in-terventi vari di carattere finanziario, legatiad esigenze diverse di carattere finanziarioper il sostegno di determinati interventi osettori.

Con riferimento alle principali innova-zioni introdotte dal Senato, rileva che,presso il Senato, il provvedimento è statooggetto di una copiosa attività emendativa.Segnala che innanzitutto, l’altro ramo delParlamento, dopo aver svolto, attraverso leCommissioni bilancio e finanze, l’esamedel decreto-legge 27 giugno 2012, n. 87, inmateria di efficientamento, valorizzazionee dismissione del patrimonio pubblico, irazionalizzazione dell’amministrazioneeconomica-finanziaria, nonché misure dirafforzamento del patrimonio delle im-prese del settore bancario, l’ha fatto con-fluire, attraverso l’attività emendativasvolta presso la Commissione bilancio, neldecreto-legge al nostro esame. La coerenzadel contenuto dei due strumenti legislativiè del resto piuttosto evidente, posto cheun’oculata gestione del patrimonio pub-blico rappresenta un elemento fondamen-tale della spending review e che la razio-nalizzazione dell’amministrazione econo-mico-finanziaria è ispirata a principi non

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difformi da quelli applicati alle altre pub-bliche amministrazioni centrali e alle au-tonomie territoriali.

Tra le numerose proposte emendativeapprovate al Senato segnalare, in partico-lare quelle relative a due filoni di inter-vento, rinviando per il resto alla copiosadocumentazione predisposta dagli uffici.Fa presente che, in primo luogo il Senatoha introdotto una serie di disposizionirecanti interventi in favore delle aree delpaese di recente colpite da calamità na-turali di rilevante entità e, segnatamente,dell’Emilia-Romagna e dell’Abruzzo. Inparticolare, l’articolo 3-bis, dopo aver pre-visto che i contributi già disponibili alegislazione vigente e destinati ad inter-venti di riparazione, ripristino e costru-zione di immobili di edilizia abitativa o aduso produttivo nelle aree colpite dal sismadel 20-29 maggio 2012 possano essereconcessi anche sotto forma di finanzia-menti agevolati, sotto il profilo fiscale, haprevisto la possibilità di fruire dei contri-buti in questione con le modalità delfinanziamento agevolato da parte degliintermediari bancari. A tal fine la normadispone che, in caso di accesso ai finan-ziamenti agevolati accordati dalle banche,in capo ai beneficiari maturi in credito diimposta fruibile in compensazione nei li-miti di un’autorizzazione di spesa pari a450 milioni di euro annui a decorrere dal2013. Nonostante si provveda al relativoonere a valere su risorse già stanziate infavore dei medesimi territori, la misura inquestione appare in grado di esercitare unimpatto estremamente positivo sulle atti-vità di ricostruzione del patrimonio edili-zio delle famiglie e delle imprese, accele-rando la completa ripresa delle attivitàeconomiche. Rileva che l’articolo 23 recainvece disposizioni relative al concorsodello Stato all’equilibrio finanziario delcomune dell’Aquila e degli altri comunidel cratere. Osserva che un terzo rilevanteintervento effettuato dal Senato riguarda ilPatto di stabilità interno. In particolare,l’articolo 16, senza alterare i saldi difinanza pubblica, prevede che gli obiettividel patto di stabilità interno siano ride-terminati per 700 milioni di euro per

l’anno 2012 e di 1000 milioni di euro adecorrere dall’anno 2013. È inoltre previ-sto che le risorse statali a qualunque titolodovute dallo Stato alle Regioni a statutoordinario, escluse quelle destinate al fi-nanziamento del Servizio sanitario nazio-nale e al trasporto pubblico locale, sianoridotte di 700 milioni nell’anno 2012 e di1000 milioni di euro a decorrere dall’anno2013. Vengono inoltre dettate una serie didisposizioni volte a rendere compatibilisotto il profilo finanziario il cosiddettopatto verticale incentivato con il pattonazionale orizzontale, prevedendo una ri-duzione dei contributi in favore dei co-muni che cedono spazi finanziari. È inol-tre previsto un contributo, pari a 800milioni di euro, in favore delle regioni astatuto ordinario, della Regione Siciliana edella Sardegna destinato alla riduzione deldebito pubblico. Viene, infine, consentito,attraverso una specifica procedura, ai co-muni che non risultano beneficiari dellerisorse del patto verticale incentivato dipresentare nuove richieste di spazi finan-ziari da acquistare attraverso il patto na-zionale orizzontale. Gli spazi finanziariceduti da ciascuna regione vengono ripar-titi tra i comuni, al fine di favorire ipagamenti dei residui passivi in contocapitale in favore dei creditori.

In conclusione segnala che, con riferi-mento a tutte le modifiche del testo in-trodotte dal Senato, è stata redatta unarelazione tecnica, debitamente verificatadalla Ragioneria generale dello Stato, voltaa chiarirne i profili finanziari.

Per quanto attiene agli effetti finanziaridel provvedimento, osserva che nel testoiniziale le risorse utilizzate sono reperiteesclusivamente dal lato delle spese edammontano in termini di indebitamentonetto a 4,4 miliardi di euro nel 2012, a10,3 miliardi di euro nel 2013 e a 11,2miliardi di euro nel 2014. Per quantoriguarda i risparmi di spesa, essi sonodeterminati in larga parte dalla riduzionedelle spese dei ministeri e degli stanzia-menti del fondo speciale di parte capitale,mentre le amministrazioni locali contri-buiscono al reperimento delle risorse inmisura superiore alle amministrazioni

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centrali attraverso gli interventi sul pattodi stabilità interno, sulla sanità e sul fondoperequativo per gli enti locali.

Sul fronte degli impieghi, segnala che lerisorse sono invece destinate in misuraprevalente alla compensazione delle mi-nori entrate derivanti dal differimentodell’incremento dell’IVA, che determinaoneri quantificabili in 3,3 miliardi di euronel 2012, a 6,6 miliardi di euro nel 2013e a 9,9 miliardi di euro nel 2014. Lemaggiori spese previste nel testo inizialedel decreto sono, invece, pari a 500 milionidi euro nel 2012, a 3,7 miliardi di euro nel2013 e a 1,24 miliardi di euro nel 2014 ecomprendono, invece, gli interventi relativiall’emergenza per il terremoto in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, che am-montano ad un miliardo di euro nel 2013e nel 2014, il rifinanziamento delle mis-sioni di pace per un miliardo di euro nel2013, il rifinanziamento del fondo per leesigenze indifferibili di cui all’articolo7-quinquies del decreto-legge 10 febbraio2009, n. 5, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 33 del 2009.

Fa presente che il quadro complessivodegli effetti finanziari del decreto non èsignificativamente mutato a seguito del-l’esame svolto dal Senato della Repubblica.Segnala che le minori spese, a seguito dellemodifiche, ammontano a 4,4 miliardi dieuro nel 2012, a 10,9 miliardi di euro nel2013 e 11,7 miliardi di euro nel 2014,mentre le minori entrate sono invariate.Sul piano degli impieghi, le maggiori spesesi incrementano a 600 milioni di euro nel2012, a 4,3 miliardi di euro nel 2013 e a1,8 miliardi di euro nel 2014. La modificadi importo più rilevante è riconducibileall’articolo 16, comma 12-bis, che attribui-sce un contributo di 800 milioni di euronell’anno 2012 alle regioni a statuto ordi-nario e alle regioni Sicilia e Sardegna i cuicomuni siano beneficiari di risorse era-riali, da destinare alla riduzione del de-bito. Ai relativi oneri, che si manifestanosolo in termini di saldo netto da finan-ziare, si provvede quanto a 300 milioni dieuro mediante corrispondente riduzionedegli incentivi per il patto di stabilitàinterno orizzontale nazionale e, quanto a

500 milioni di euro, mediante versamentoall’entrata del bilancio dello Stato di quotaparte delle risorse disponibili sulla conta-bilità speciale n. 1778. Un ulteriore inter-vento è previsto dall’articolo 17, comma13-bis, che attribuisce un contributo di100 milioni di euro nell’anno 2012 alleprovince delle regioni a statuto ordinarioe delle regioni Sicilia e Sardegna, an-ch’esso destinato alla riduzione del debito.Anche in questo caso, all’onere, che simanifestano solo in termini di saldo nettoda finanziare, mediante versamento all’en-trata del bilancio dello Stato di quotaparte delle risorse disponibili sulla conta-bilità speciale n. 1778. Sul punto, consi-derata anche la rilevanza dei riversamentialle entrate previsti dal provvedimento,giudica utile acquisire maggiori informa-zioni dal Governo in ordine alle disponi-bilità della contabilità speciale n. 1778 ealla possibilità di ridurne l’ammontareanche in assenza di interventi in materiadi entrata.

Per quanto riguarda gli esercizi finan-ziari successivi, segnala che l’intervento dicui all’articolo 3-bis, comma 6, che con-cede un credito di imposta per il finan-ziamento degli interventi di ripristino ericostruzione di immobili nelle zone inte-ressate dal sisma del maggio 2012. Alriguardo, osserva che, per i primi dueanni, la misura trova copertura nelle ri-sorse già stanziate dal provvedimento perla ricostruzione, mentre a decorrere dal-l’anno 2015, le risorse sono reperite at-traverso ulteriori riduzioni delle spese deiministeri e l’incremento del concorso deglienti territoriali al contenimento deglioneri.

Per quanto attiene agli effetti comples-sivi del provvedimento sui saldi di finanzapubblica, rileva preliminarmente che essinon sono stati alterati dall’esame pressol’altro ramo del Parlamento. Per il saldonetto da finanziare si registra un saldopositivo di 243,8 milioni di euro nell’anno2012, mentre per fabbisogno ed indebita-mento netto si registra un miglioramentodi 1,5 miliardi di euro nel 2012, 15,8milioni di euro nel 2013 e 27,3 milioni dieuro nel 2014.

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Ricorda che, nel corso dell’esamepresso l’altro ramo del Parlamento neldecreto-legge in esame è stato fatto con-fluire, negli articoli da 23-bis a 23-duode-cies, il contenuto del decreto-legge n. 87del 2012, recante misure urgenti in ma-teria di efficientamento, valorizzazione edismissione del patrimonio pubblico, dirazionalizzazione dell’amministrazioneeconomico-finanziaria, nonché misure dirafforzamento del patrimonio delle im-prese del settore bancario. Le disposizionirecano in primo luogo, all’articolo 23-bis,norme volte alla razionalizzazione e alriassetto delle partecipazioni detenutedallo Stato, suscettibili di determinaremaggiori entrate nell’ordine di 9-10 mi-liardi di euro, che potranno essere rilevatisolo a consuntivo, da destinare, alternati-vamente, alla riduzione dello stock deldebito pubblico o a migliorare i tempi deipagamenti dello Stato verso i privati. Lealtre disposizioni rilevanti sotto il profilofinanziario sono, poi, quelle relative all’in-corporazione dell’Amministrazione auto-noma dei Monopoli di Stato nell’Agenziadelle dogane e dell’Agenzia del territorionell’Agenzia delle entrate e alla riduzionedelle dotazioni organiche e riordino dellestrutture del Ministero dell’economia edelle finanze e delle agenzie fiscali. Inentrambi i casi, tuttavia, la relazione tec-nica, pur fornendo alcuni dati riferiti asingoli aspetti della normativa, precisa chei risparmi per la finanza pubblica po-tranno essere quantificati con precisionesolo a consuntivo. Di segno opposto sono,invece, gli interventi recanti misure dirafforzamento patrimoniale delle impresedel settore bancario, che prevede la sot-toscrizione da parte del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze di strumenti finan-ziari emessi da Banca Monte dei Paschi diSiena S.p.a. fino all’importo di 3,9 miliardidi euro. Fa presente che, ai sensi dell’ar-ticolo 23-undecies le risorse necessarie perfinanziare la sottoscrizione degli strumentifinanziari sono individuate attraverso: lariduzione lineare delle dotazioni finanzia-rie, a legislazione vigente, delle missioni dispesa di ciascun Ministero, con esclusionedi alcune categorie di spesa assimilabili in

larga parte a spese di carattere obbligatorioo aventi natura obbligatoria, cui si aggiun-gono altre specifiche spese ritenute « indi-sponibili »; la riduzione di singole autoriz-zazioni legislative di spesa; l’utilizzo me-diante versamento in entrata di disponibi-lità esistenti sulle contabilità speciali,nonché sui conti di tesoreria intestati adAmministrazioni pubbliche ed enti pubblicinazionali, con esclusione di quelli intestatialle Amministrazioni territoriali, nonché diquelli riguardanti i flussi finanziati inter-correnti con l’Unione europea ed i connessicofinanziamenti nazionali, con corrispon-dente riduzione delle relative autorizza-zioni di spesa e contestuale riassegnazionead un apposito capitolo dello stato di previ-sione del Ministero dell’economia; l’emis-sione di titoli del debito pubblico.

Fa presente che il meccanismo di co-pertura individuato corrisponde a quelloprevisto dall’articolo 12, comma 9, deldecreto-legge 29 novembre 2008, n. 185,convertito, con modificazioni, nella legge28 gennaio 2009, n. 2, con riferimento aicosiddetti « Tremonti bonds » e presentapeculiarità già segnalate in occasione del-l’esame di quel provvedimento, riferibili inparticolare al possibile utilizzo con finalitàdi copertura finanziaria dell’emissione dititoli del debito pubblico e all’affidamentoad una norma di rango secondario delpotere di ridurre risorse iscritte in bilancioin forza di una autorizzazione legislativadi spesa.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-leva che il Governo dovrebbe spiegarecompiutamente il funzionamento dellacontabilità speciale richiamata dal rela-tore, anche al fine di meglio compren-derne le potenzialità per eventuali futurecoperture finanziarie.

Antonio BORGHESI (IdV) osserva pre-liminarmente che il suo gruppo annettevagrandi speranze al provvedimento inesame, avendo sempre considerato laspending review come la strada giusta perun effettivo contenimento della spesa pub-blica. Rileva tuttavia come i risultati con-seguiti fino adesso appaiano deludenti e

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sottolinea come lo stesso relatore abbia evi-denziato l’eterogeneità del provvedimentoin questione, aggravata dall’accorpamentodi un altro decreto-legge, che configura, asuo avviso, una violazione dell’articolo 77della Costituzione e contravviene a quantoaffermato dal Capo dello Stato in due spe-cifici richiami sulla materia. Esprime delu-sione sulle scelte effettuate dal Governo,rilevando come, anziché procedere ad unarevisione strutturale dei meccanismi dispesa, si sia largamente preferito conti-nuare a ricorrere a tagli lineari. Rileva inproposito come la parte prevalente dei ri-sparmi sia affidata, al di là del condivisibilerafforzamento del principio della centraliz-zazione degli acquisti della pubblica ammi-nistrazione, a tagli sul pubblico impiego,sulla sanità e sugli enti locali

Maria Teresa ARMOSINO (PdL) os-serva, su un piano generale, che il prov-vedimento in esame non determina alcuneffetto di sviluppo, né di contrazione deldebito pubblico, limitandosi a dilazionarenel tempo il previsto aumento dell’impostasul valore aggiunto, senza chiudere effet-tivamente i rubinetti della spesa. Ritiene,pertanto, che non sussistano le condizioniper votare il decreto in esame, né pervotare favorevolmente sulla questione difiducia che il Governo porrà al terminedell’esame presso questo ramo del Parla-mento. Si sofferma quindi sugli interventirelativi alle province, ricordando di essereintervenuta su questi temi più volte nelcorso della presente legislatura, al fine didenunciare le mistificazioni e le autenticheprese in giro che si stanno consumando ariguardo. Osserva, infatti, come sia para-dossale l’accanimento sulle province, men-tre il Senato, nel corso dell’esame deldecreto, ha svuotato di contenuto le di-sposizioni in materia di imprese parteci-pate dagli enti locali, mantenendo di fattoin vita un sistema contrario alla traspa-renza della spesa pubblica e alla concor-renza. Segnala, come a fronte di questascelta, evidentemente non virtuosa, si èinvece deciso di colpire le province, chedovranno affrontare problemi gestionalipotenzialmente insormontabili, essendo

chiamate a far fronte a riduzioni signifi-cative di spesa rispetto a bilanci di dimen-sione relativamente modesta, nei quali unaquota consistente di risorse è destinata aspese in conto capitale. Richiamandol’esperienza della provincia di Asti, di cuiè presidente, segnala che si renderà ne-cessario rivedere il bilancio e rinunciare aspese incomprimibili, mettendo a rischio,ad esempio, il regolare avvio dell’annoscolastico. Nel sottolineare come gli am-ministratori provinciali siano esposti aresponsabilità anche penali per i mancatiinterventi in materia di sicurezza scola-stica, evidenzia come né l’attuale Governo,né il precedente Esecutivo si siano fatticarico della situazione, mettendo a rischiol’apertura delle scuole superiori, per lequali le amministrazioni provinciali de-vono sostenere spese ingenti non solo perinterventi strutturali, ma anche per ilfunzionamento, con riferimento, ad esem-pio, ai costi del riscaldamento. A suoavviso, i tagli apportati dal provvedimentoimpediranno il regolare espletamento dellefunzioni delle amministrazioni provincialie giudica, pertanto, vergognoso il riferi-mento, anche da parte di autorevoli espo-nenti del Governo, a presunte lobby delleprovince, che impedirebbero seri inter-venti di contenimento delle spese. Ritiene,invece, che sarebbe più serio che il Go-verno, a fronte della riduzione delle ri-sorse a disposizione delle province, avesseil coraggio di dire a quali interventi siintende rinunciare.

Alfredo MANTOVANO (PdL), interve-nendo sull’ordine dei lavori, ricorda chenella seduta del 3 luglio 2012, in occasionedell’esame dell’atto Camera 5273, il Go-verno ha accettato l’ordine del giorno asua prima firma 9/5273-A/2 relativo alFondo unico giustizia, costituito all’iniziodella legislatura ed alimentato con i benisequestrati e confiscati alle organizzazionimafiose. Ricorda in particolare che taleFondo è destinato, per il 49 per cento,all’incremento delle risorse del Ministerodell’interno e, per un altro 49 per cento,all’incremento delle risorse del Ministerodella giustizia. Ritiene in proposito che sia

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preliminare rispetto al seguito dell’esamedel provvedimento in discussione avere unchiarimento del Governo, in ottemperanzadel richiamato ordine del giorno, sullaeffettiva consistenza del Fondo unico giu-stizia e sulla possibilità di utilizzare talefondo per limitare corrispondentemente itagli alle amministrazioni dell’interno edella giustizia.

Giulio CALVISI (PD) riguardo alla ri-duzione delle piante organiche dei dipen-denti della pubblica amministrazione dicui all’articolo 2, chiede al Governo dichiarire se siano ricomprese, tra le am-ministrazioni cui si applicano tali dispo-sizioni, anche le autorità portuali, la cuiqualificazione giuridica non è sempre uni-voca. Chiede inoltre che sia precisato se larichiamata riduzione delle piante organi-che attenga alle piante organiche ovvero alpersonale effettivamente in servizio, attesele significative differenze che avrebbe l’ap-plicazione dell’uno ovvero dell’altro crite-rio. In riferimento all’intervento svoltodall’onorevole Armosino, rileva come oc-correrebbe svolgere un’attenta riflessionesui contributi che gli enti territorialihanno fornito nel corso degli ultimi annial conseguimento degli obiettivi di finanzapubblica. In proposito rileva come, con lemanovre succedutesi a partire da decreto-legge n. 78 del 2010, alle regioni a statutoordinario sia stato chiesto un contributopari a 6,1 miliardi di euro, mentre a quellea statuto speciale sia stato richiesto uncontributo pari a 3 miliardi di euro. Conil provvedimento in esame tale contributoaumenterebbe, nell’anno 2014 rispettiva-mente di un miliardo per le prime e di 1,5miliardi per le seconde. Rileva come talinumeri dimostrino chiaramente la fortis-sima sproporzione del sacrificio richiestoalle regioni a statuto speciale, nelle qualirisiedono meno di 10 milioni di italiani,rispetto a quello richiesto alle regioni astatuto ordinario. Evidenzia come in talesituazione, già sperequata a danno delleregioni a statuto speciale, si debba regi-strare una situazione particolarmente ne-gativa della Sardegna, che non riceve an-cora le somme che lo Stato le deve a titolo

di compartecipazione radiale per 1,1 mi-liardi di euro, aggravando in tal modo lasua condizione finanziaria.

Renato CAMBURSANO (Misto) di-chiara preliminarmente di comprendere,anche alla luce della propria esperienza diamministratore nella provincia di Torino,le difficoltà segnalate dalla collega Armo-sino con riferimento all’attuazione dellemisure relative alle province, osservandocome le amministrazioni locali siano chia-mate a dare quotidianamente risposta anumerosi problemi posti dai cittadini. Ri-tiene, tuttavia, che vi siano margini dirazionalizzazione, se si pensa alle spesesostenute dalle amministrazioni territorialidella Valle d’Aosta per ospitare il ritirodella Juventus, e reputa che il provvedi-mento in esame contenga alcuni aspettipositivi al riguardo.

In proposito, segnala in primo luogoche gli interventi previsti dal provvedi-mento sono necessariamente parziali, inquanto la rivisitazione integrale dellaspesa richiede evidentemente tempi lunghi.Quanto al contenuto del decreto, esprimeforti perplessità sulle disposizioni relativealla spesa degli enti territoriali, ritenendoinsoddisfacente l’intervento sulle province.Sottolinea, infatti, come la via migliore perridurre le spese per tali amministrazionisarebbe una riforma costituzionale, cheriveda in modo complessivo l’assetto ter-ritoriale della Repubblica. Quanto alle mi-sure di riduzione della spesa, osserva comeil provvedimento persegua l’adozione di unapproccio selettivo, ma non abbandoniancora la logica dei tagli lineari e dei tettidi spesa che aveva caratterizzato i prece-denti interventi correttivi in materia difinanza pubblica. Per quanto attiene agliaspetti del provvedimento che giudica conmaggior favore, richiama in primo luogo lemisure di riduzione della spesa per beni eservizi, che dovranno tenere conto deglieccessi di costo registrati rispetto al valoremediano dei costi del complesso dei Mi-nisteri. Esprime, inoltre, apprezzamentoper le misure di riduzione delle dotazioniorganiche delle pubbliche amministra-zioni, previste dall’articolo 2 del decreto,

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nonché per le misure di razionalizzazionedelle amministrazioni locali, attraverso ilriordino delle province e delle loro fun-zioni e l’obbligo di costituire unioni dicomuni al fine di ottenere una dimensioneterritoriale ottimale delle amministrazionicomunali. Reputa, altresì, positive le mi-sure in materia di riduzione della spesadelle pubbliche amministrazioni, richia-mando in particolare la fissazione di unvalore massimo dei buoni pasto per ilpersonale pubblico, la riduzione delle autodi servizio e l’obbligo di fruizione di ferie,riposi e permessi senza che sia possibile laloro monetizzazione. Giudica, inoltre, confavore le disposizioni volte a contenere laspesa per i servizi di pagamento delleretribuzioni dei dipendenti delle pubblicheamministrazioni e quelle tese a contenerela spesa per locazioni passive. Nel sotto-lineare come tutti questi interventi deter-minino risparmi senza incidere sui serviziresi ai cittadini, ritiene invece che occorravalutare l’impatto della riduzione dellerisorse disponibili per gli enti territoriali,evidenziando la necessità di assicurare lagaranzia di prestazioni minime. A titolo diesempio, richiama i problemi connessi allasicurezza degli edifici scolastici, ricor-dando il drammatico caso di Rivoli. Inproposito sottolinea come anche le risorsedisponibili a diverso titolo per tali inter-venti non siano state effettivamente utiliz-zate, evidenziando come non sia stato datoalcun seguito neppure alle risoluzioniadottate dalle Commissioni riunite V e VIIdella Camera nel 2010 e nel 2011 inmateria di edilizia scolastica. Per quantoattiene alla situazione finanziaria deglienti territoriali, evidenzia come siano statesostanzialmente riscritte le regole delPatto di stabilità interno, prevedendo, tral’altro, che le riduzioni delle risorse dicompetenza dei comuni debba tenereconto delle procedure finalizzate all’indi-viduazione dei costi standard. Esprime,tuttavia, la preoccupazione che i terminiprevisti per l’individuazione della riparti-zione non consentano di completare leprocedure previste con l’acquisizione delparere degli organismi rappresentativi de-gli enti territoriali. In ogni caso, rileva

come alle amministrazioni territorialivenga richiesto uno sforzo superiore aquello sopportato dallo Stato centrale,chiedendosi se la riduzione delle risorse sitradurrà in un contenimento degli sprechio in una riduzione dei servizi ai cittadini.Esprime, poi, un giudizio critico sullatecnica legislativa seguita dall’altro ramodel Parlamento, che ha portato alla con-fluenza,nel provvedimento in esame, deldecreto-legge n. 87 del 2012. Quanto aicontenuti di tale ultimo provvedimento,dichiara di condividere su un piano gene-rale le disposizioni volte ad attribuire acassa e depositi e prestiti SpA un impor-tante ruolo nel processo di dismissionedelle partecipazioni azionarie detenutedallo Stato, che potrebbe originare mag-giori entrate quantificate in circa 10 mi-liardi di euro. Reputa, tuttavia, che l’at-tribuzione di nuove funzioni alla Cassadepositi e prestiti ne determini un muta-mento strutturale, facendone in sostanzauna nuova IRI, per la quale dovrebbetuttavia evitarsi il ripetersi delle espe-rienze, non positive, già vissute in passato,con riferimento alla gestione dell’IRI e,soprattutto, dell’EFIM. In ogni caso, ri-tiene che il mutamento del ruolo dellaCassa depositi e prestiti richieda una ri-flessione sul sistema di governance dellasocietà e sull’esigenza di rafforzare il con-trollo parlamentare sulle scelte imprendi-toriali compiute, utilizzando risorse che,come è noto, derivano dal risparmio po-stale. Esprime, invece, perplessità sulledisposizioni contenute negli articoli 23-sexies e seguenti, relative all’emissione, daparte della Banca Monte dei Paschi diSiena, di strumenti finanziari che sarannosottoscritti dal Governo, ritenendo chel’intera operazione di ricapitalizzazionedella banca presenti aspetti critici. Quantoalle condizioni previste per la sottoscri-zione degli strumenti, evidenzia come, inmancanza di utili distribuibili, lo Statoacquisirà partecipazioni azionarie di va-lore pari all’importo della cedola noncorrisposta. Quanto alla governance dellabanca, ritiene che in passato vi sia statauna eccessiva concentrazione degli investi-menti patrimoniali della Fondazione ban-

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caria di riferimento nel capitale azionariodella banca, osservando tuttavia come at-tualmente la situazione sia migliorata. Sidichiara, comunque, fiducioso che gli at-tuali vertici della banca abbiano le capa-cità per affrontare la difficile situazione incui essa versa, assicurando la salvezza diun’istituzione fondamentale, non solo peril territorio senese, ma per l’intero Paese.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) nel ri-chiamare preliminarmente l’interventosull’ordine dei lavori svolto dall’onorevoleMantovano, si associa alla richiesta di unchiarimento sul Fondo unico giustizia. Ri-corda che con il decreto-legge n. 201 del2011 il Paese ha potuto riacquistare la suacredibilità internazionale dopo che lamancata attuazione degli impegni conte-nuti nella lettera del Presidente dellaBanca centrale europea e del Presidentedella Commissione europea aveva fattoregistrare il record negativo nella quota-zione del differenziale di rendimento tra inostri titoli di Stato e gli equivalenti titolidi Stato tedeschi. Rileva come la rinnovatacredibilità internazionale dell’Italia sia te-stimoniata anche dalla frequenza dei rap-porti attualmente intercorrenti tra il Pre-sidente degli Stati Uniti d’America e ilPresidente del Consiglio dei ministri. Ri-corda inoltre l’esito positivo dell’ultimoConsiglio europeo del 28 e 29 giugno cheha introdotto importanti novità al fine didifendere i paesi in linea con l’attuazionedegli obiettivi di finanza pubblica da in-giustificati ed eccessivi differenziali di ren-dimento dei titoli di Stato rispetto agliequivalenti titoli tedeschi. Ritiene dunqueche il Paese sia ormai sulla strada giustaper la salvezza ed evidenzia come il prov-vedimento in esame rappresenti in talsenso un tassello importante. Osservacome il vero problema sia ancora l’inca-pacità per le istituzioni internazionali diintrodurre una regolamentazione dei mer-cati finanziari e soprattutto dei prodottiderivati. Sottolinea, in riferimento alle po-lemiche che spesso provengono dal Popolodella Libertà e dalla Lega Nord sul FiscalContact che esso, di fatto, riproduce im-pegni già assunti dal precedente Governo

Berlusconi con il Six Pack, con particolareriferimento al rientro progressivo dal de-bito pubblico. Sottolinea comunque comenon sia più possibile anche alla luce deirichiamati impegni europei, proseguiresulla strada del deficit spending e come cisi trovi sostanzialmente di fronte a duesole alternative: l’aumento della pressionefiscale ovvero la riduzione della spesapubblica. Ritenendo l’aumento della pres-sione fiscale una politica prociclica che,nell’attuale fase negativa, deve essere evi-tata, sottolinea come l’unica scelta possi-bile sia quella della riduzione delle spese,che riguardando le spese improduttiveavrà, a suo avviso, effetti anticiclici ecomporterà un positivo ammodernamentodella pubblica amministrazione. Pur con-dividendo la necessità di evitare, nell’at-tuale congiuntura, l’aumento dell’IVA, os-serva come tale imposta non sia da con-siderare negativa di per sé, ma ritiene cheessa sia da valutare con attenzione nel-l’ottica di uno spostamento della pressionefiscale dalle persone alle cose e anche inrelazione ai suoi effetti positivi sulle espor-tazioni, potendo, se coerentemente utiliz-zata insieme ad una politica di riduzionedel cuneo fiscale e quindi dei costi diproduzione, rappresentare un valido sosti-tuto delle svalutazioni competitive. Os-serva, inoltre, come l’anticipazione del fe-deralismo fiscale potrà sopperire agli at-tuali tagli per gli enti locali che, riferen-dosi ancora al criterio della spesa storica,penalizzano, di fatto, gli enti locali piùvirtuosi. Auspica quindi che gli enti localipossano essere ristorati di tali tagli. Conriferimento alle riduzioni di personaledelle pubbliche amministrazioni, osservache il personale in esubero potrà essereutilmente ricollocato, previa adeguata for-mazione, presso altre strutture. Prendeatto positivamente delle disposizioni rela-tive al riordino delle province e alle di-smissioni del patrimonio dello Stato evi-denziando che rappresentano un primopasso nella giusta direzione, pur non es-sendo ancora sufficienti. Conclude eviden-ziando che la spending review più che unprovvedimento deve essere considerato unprocesso che dovrà proseguire in futuro.

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Maino MARCHI (PD) nell’esprimererammarico per il fatto che su un provve-dimento di tale rilevanza non sia possibileincidere, osserva tuttavia come si tratti diun fenomeno che ha caratterizzato l’interalegislatura e che, nell’ultimo anno, si ècomprensibilmente accentuato per l’inten-sificarsi della crisi economica e del con-seguente ricorso a misure più consistenti epiù ravvicinate nel tempo. Rileva quindicome stiano emergendo due novità. InEuropa si stanno infatti affermando lecondizioni per un salto di qualità sulpiano dell’integrazione politica ed econo-mica e il Presidente del Consiglio deiministri sta svolgendo un ruolo fondamen-tale nel mettere a punto la strategia eu-ropea. Inoltre, l’accresciuta credibilità eaffidabilità dell’Italia sono attestate dalfatto che, dopo la Grecia, adesso c’è laSpagna e non più il nostro Paese comerealtà maggiormente a rischio. Ritiene cheil provvedimento in esame presenti luci edombre. Per quanto concerne la spendingreview c’è il rischio che diventi sinonimodi tagli e non una sorta di piano indu-striale volto a razionalizzare l’uso dellerisorse. Ritiene, tra l’altro, che ogni sop-pressione o modifica di strutture dovrebbeessere esaminata in maniera approfonditae che vi siano spazi per azioni più incisiverispetto alle mere riduzioni di spesa. Di-chiara invece di condividere gli interventiin materia di beni e servizi che assicuranola possibilità di conseguire con meno ri-sorse i medesimi risultati. Osserva come,continuando a ridurre le risorse delleregioni e degli enti locali, si mettano arepentaglio i servizi ai cittadini correndo ilrischio, in presenza di una condizionesociale del paese più difficile, di creareuna situazione insostenibile. Rileva, inparticolare come, qualora si continui adoperare solo sui costi standard senzapreoccuparsi di garantire i servizi, si col-piscano le amministrazioni più virtuose enon si proceda a una effettiva attuazionedella legge n. 42 del 2009 sul federalismofiscale. Dopo aver evidenziato come nonsia stato assicurato l’allentamento delPatto di stabilità, dichiara di condividerela scelta del Senato di prevedere un rior-

dino dal basso delle amministrazioni pro-vinciali, anche se manifesta talune per-plessità in merito ai parametri individuatial riguardo dal provvedimento. Dichiaraquindi di condividere la necessità di ri-durre la pressione fiscale e anche l’inter-vento in materia di IVA seppure attuatocon modalità discutibili. Rileva tuttaviacome tale provvedimento consentirà infuturo di adottare ulteriori misure volte adifferire ulteriormente nel tempo ovvero ascongiurare gli aumenti dell’IVA. Perquanto riguarda il tema degli esodati,ritiene che permangano rilevanti elementidi opacità e il problema non possa rite-nersi completamente risolto, anche sel’estensione della platea dei beneficiarioperata dal Senato va nella direzionegiusta. Esprime quindi apprezzamento inmerito alle disposizioni in materia di ca-lamità naturali che, per quanto riguardain particolare l’Emilia Romagna, consen-tiranno di procedere alla ricostruzione piùvelocemente facendo ripartire il settoreedilizio. Ritiene peraltro che, anche inquesto caso, il Parlamento dovrà tornaread occuparsi della questione.

Roberto SIMONETTI (LNP) dichiarapreliminarmente di concordare in largaparte con le considerazioni del deputatoMarchi che ha evidenziato talune criticitàdel provvedimento. Analogamente condi-vide le considerazioni del deputato Armo-sino che hanno concorso a certificare ilpassaggio dal federalismo fiscale, intro-dotto dalla legge n. 42 del 2009, all’attualefase centralista. Rileva quindi come ilGoverno e la maggioranza stiano proce-dendo a colpi di fiducia sui decreti-leggeed adottino interventi al limite della Co-stituzione come quello relativo alle pro-vincie. Osserva quindi come dal decretoSalva Italia in avanti le risorse venganorecuperate quasi esclusivamente a valeresugli enti locali, rilevando, in particolare,come la riduzione del fondo perequativoannulli ogni margine di autonomia di talienti. Ritiene che il contributo richiesto alleregioni e agli enti locali al risanamentofinanziario sia assolutamente sproporzio-nato, rilevando come alle provincie occor-

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rerebbe attribuire ulteriori funzioni e ren-derle più competitive anziché ridurre itrasferimenti ad esse destinati. Osservaquindi come, al fine di onorare i debitidelle amministrazioni nei confronti delleimprese, si ricorra al fondo di cui allacontabilità speciale n. 1778 dell’Agenziadelle entrate che è già destinato a rim-borsare le imprese, senza pertanto stan-ziare nuove risorse a beneficio del sistemaproduttivo. Dopo aver rilevato come l’uti-lizzo delle risorse continui a privilegiare loStato che no è il soggetto maggiormentevirtuoso, osserva come si incrementi ildebito pubblico per sostenere il Monte deiPaschi di Siena, perpetuando una logicaintrodotta dal ministro Tremonti che a suotempo era stata fortemente criticata. Evi-denzia inoltre come ciò avvenga in virtùdella simbiosi politica tra il Monte deiPaschi e l’amministrazione comunale dellacittà di Siena si domanda perché si ricorraal debito pubblico solo per salvare lebanche e non per lo sviluppo delle im-prese. Riguardo ai tagli effettuati al per-sonale pubblico, rileva come si intervengasulle piante organiche e non sui soggettieffettivamente in servizio, osservandocome occorrerebbe invece determinare ilnumero dei dipendenti pubblici sulla basedella popolazione dei singoli territori. Ri-leva in conclusione come emerga l’incapa-cità dello Stato di riformarsi e comecresca l’incidenza del debito pubblico. Lastessa Unione europea risulta incapace dirisolvere i problemi in presenza di unacrisi evidente degli Stati nazionali. Ri-chiama in conclusione a titolo esemplifi-cativo i dati relativi agli interventi inmateria di edilizia scolastica effettuati ne-gli ultimi anni che evidenziano il mode-stissimo apporto di risorse statali a frontedegli sforzi ben più rilevanti effettuatidalle amministrazioni locali, ricordandocome i fondi stanziati dalla finanziaria peril 2010, nonostante l’adozione della riso-luzione parlamentare che aveva destinato115 milioni all’edilizia scolastica, nonsiano stati ancora utilizzati.

Alfredo MANTOVANO (PdL) ricolle-gandosi al suo precedente intervento sul-

l’ordine dei lavori, osserva come sarebbeestremamente opportuno in questa fasepoter disporre delle risorse del Fondounico giustizia. Rileva quindi come il prov-vedimento in esame risulti assai eteroge-neo e alcune norme appaiano adottate inmaniera automatica, quasi per un riflessocondizionato. In linea generale, ritienecondivisibili gli obiettivi del provvedimentoma rileva come si sia proceduto con l’ac-cetta ricordando, in particolare, comefosse stata originariamente prevista la sop-pressione per l’ente per il micro creditoche garantisce un flusso di risorse netta-mente superiore ai finanziamenti che ri-ceve dallo Stato. Con riferimento ai tagli dispesa relativi ai singoli ministeri, ricordacome le spese per il Ministero della giu-stizia vengano ridotte di 60 milioni nel2012 e di 120 milioni a decorrere dal 2013,osservando come la riorganizzazione dellesedi giudiziarie non consenta, nell’imme-diato ma solo in futuro, la riduzione dellerisorse e ciò rischi di pregiudicare lafunzionalità della giustizia. Osserva quindicome per circa un terzo degli edifici sedidelle Forze dell’ordine non venga più cor-risposto il relativo canone di locazione eciò costituisca un problema rilevante per iprivati proprietari che potrebbe verosimil-mente essere risolto ricorrendo al Fondounico giustizia. Ricorda inoltre come ilblocco del turn over per gli anni a venire,per quanto riguarda il settore della sicu-rezza, determinerà l’impossibilità di sosti-tuire l’80 per cento del personale dal 2012al 2014 mentre, a decorrere dal 2015, ilturn over potrà riguardare il 50 per centodelle forze di polizia, rilevando come lariduzione del personale pari complessiva-mente a 7 mila unità nei prossimi quattroanni che verrà in tal modo a determinarsicontrasti con l’esigenza di garantire l’or-dine pubblico. Osserva peraltro come, intaluni casi, le risorse individuate dal prov-vedimento potrebbero essere utilizzate inmaniera più efficace rilevando, ad esem-pio, come lo stanziamento di cui all’arti-colo 23, comma 7, funzionale a garantireil prosieguo della sperimentazione dellepattuglie miste composte da personale del-l’esercito e delle Forze di polizia potrebbe

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essere più opportunamente utilizzato perincrementare gli organici delle Forze dipolizia. Inoltre, con riferimento all’articolo5, comma 10 si chiede se l’unificazionepresso il Ministero dell’economia e dellefinanze dei servizi per la corresponsionedelle retribuzioni nel pubblico impiego siaeffettivamente destinata a produrre mag-giore efficienza, osservando come le sin-gole amministrazioni potrebbero risultarein grado di assicurare tale servizio ai lorodipendenti ad un costo inferiore. Rilevaaltresì come la disciplina delle società inhouse preveda una fase transitoria cheterminerà solo nel gennaio del 2014 nelcorso della quale sarà possibile il rinnovodegli affidamenti in essere, generando ilrischio di molteplici rinnovi anticipati ingrado di vanificare gli obiettivi dell’inter-vento legislativo e addirittura suscettibilidi produrre effetti opposti. Si augura con-clusivamente che, quanto meno entro ilimiti che ha da ultimo indicato, sussista lapossibilità di modificare il provvedimentoin esame.

Massimo BITONCI (LNP), pur rite-nendo in linea di principio condivisibilel’obiettivo della razionalizzazione dellaspesa pubblica perseguito dal provvedi-mento, si dichiara assolutamente insoddi-sfatto del contenuto del decreto-legge inesame, che reca tagli lineari delle risorsefinanziarie senza applicare criteri che tu-telino i comportamenti virtuosi sul pianofinanziario. In questo quadro, rileva inprimo luogo come importanti elementi peruna razionalizzazione della spesa a livelloterritoriale fossero contenuti nei provve-dimenti attuativi del federalismo fiscale,che intendevano avviare un percorso versol’adozione di costi e fabbisogni standard aiquali commisurare la spesa degli entiterritoriali. Rileva, invece, come questoprocesso sia sostanzialmente stato abban-donato, perseguendo in questa sede unariduzione della spesa che consentirà disterilizzare solo temporaneamente il pre-visto aumento dell’imposta sul valore ag-giunto, senza incidere realmente sui costidi funzionamento delle amministrazionipubbliche. Osserva, infatti, come, nono-

stante le manovre realizzate, si continui adassistere ad un costante aumento dellaspesa pubblica e del debito pubblico, an-che in considerazione degli ingenti costisostenuti per gli interessi sui titoli di Stato.A suo avviso, il provvedimento in esamenon contiene alcuna riforma strutturale,ma si limita ad apportare tagli in mododisordinato, mentre vi sarebbero state lecondizioni per operare interventi seri,come quelli proposti nel corso dell’esamepresso l’altro ramo del Parlamento dallaLega Nord, che ha scelto di presentareproposte emendative dotate di una solidacopertura finanziaria volte a realizzareinterventi non demagogici. Quanto ai pos-sibili interventi da realizzare, segnala inprimo luogo l’opportunità di una revisionedelle regole del patto di stabilità interno,evidenziando come si tratta di una que-stione che più volte è stata segnalata daparlamentari di tutte le parti politichenegli ultimi anni. In proposito, sottolineacome i vincoli derivanti dal patto limitinonon solo la spesa corrente, ma anchequella riferita agli investimenti, con indi-cative ricadute anche sull’economia reale,in quanto gli enti locali spesso non pos-sono procedere al pagamento di servizi ealla realizzazione di investimenti infra-strutturali. Osserva, in particolare, comecon le attuali regole le amministrazioniterritoriali di fatto cessino i propri paga-menti intorno alla metà dell’esercizio, de-terminando ritardi nei pagamenti che avolte sono superiori ad un anno. In pro-posito, rileva come il tema dei ritardi deipagamenti sia strettamente connesso aquello dei residui perenti, emerso nelcorso dell’audizione dell’Ispettore generalecapo dell’ispettorato generale del bilanciodella Ragioneria generale dello Stato, svol-tasi nella giornata di ieri. A suo avviso,sarebbe infatti opportuna una operazionedi revisione approfondita delle caratteri-stiche di questi residui, il cui ammontaresupera i 100 miliardi di euro, in modo daverificare se si tratti di veri debiti oppuredi somme a fronte delle quali non sussi-stono reali impegni delle amministrazionistatali. In ogni caso, ritiene che la traspo-sizione a livello territoriale degli obiettivi

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finanziari rilevanti nell’ordinamento euro-peo determini evidenti problemi gestionali,in quanto l’adozione del criterio dellacompetenza mista favorisce il realizzarsidi consistenti ritardi nei pagamenti, inquanto la spesa è imputata in conto com-petenza, ma l’amministrazione locale nonpuò procedere al pagamento. Riprendendouna proposta già formulata in anni pas-sati, reputa necessario fare riferimento adun solo criterio, eventualmente adottandoun sistema incentrato sulla gestione dicassa. Ritiene, comunque, necessario in-trodurre precisi criteri premiali per i co-muni che adottino comportamenti virtuosisul piano finanziario, secondo quanto evi-denziato anche dal collega Simonetti.Quanto alle misure di riduzione dellaspesa, ritiene che maggiori risultati sisarebbero potuti ottenere riducendo il nu-mero dei ministeri, nonché operando unadrastica riduzione delle « auto blu », attra-verso l’esclusione dell’utilizzo di autovei-coli di servizio ad eccezione di alcunecariche specificatamente individuate dallanorma di legge. Per quanto attiene allariduzione dei dipendenti delle pubblicheamministrazioni, ritiene che, come già se-gnalato dal collega Simonetti, i tagli do-vrebbero operarsi sul personale effettiva-mente in servizio e non rispetto a dota-zioni organiche di diritto. In ogni caso,ritiene, anche alla luce dell’esperienzadella Regione Siciliana, che non sia pos-sibile consentire incrementi della dota-zione di personale da parte di ammini-strazioni territoriali che presentino situa-zioni finanziarie gravemente squilibrate. Asuo avviso, ulteriori risorse potrebberoreperirsi attraverso una riduzione deglistipendi dei manager pubblici, la soppres-sione integrale del finanziamento pubblicoai partiti, la soppressione del Pubblicoregistro automobilistico e delle prefetture,la drastica riduzione delle spese per mis-sioni militari internazionali e la soppres-sione dell’autorizzazione di spesa previstadal decreto in esame per l’emergenzaimmigrazione. Segnala, inoltre, come po-trebbe ipotizzarsi la fissazione di un tettoai trattamenti pensionistici collocabile acirca 5 mila euro, nonché la privatizza-

zione della RAI, che consentirebbe anchela soppressione di un odioso balzello comeil canone. Nel segnalare come le risorsereperite dovrebbero essere prioritaria-mente destinate a ridurre il carico fiscalesul sistema produttivo, reputa, inoltre in-dispensabile un intervento correttivo sulladisciplina dell’IMU, che giudica profonda-mente iniqua, anche al fine di destinarel’intero gettito dell’imposizione agli entilocali.

Lino DUILIO (PD) osserva preliminar-mente come il provvedimento in esamerechi luci ed ombre e come occorra an-dare oltre l’adozione di misure estempo-ranee. Rileva che, quando si richiamanogli effetti della crisi finanziaria interna-zionale, occorrerebbe contemporanea-mente indicare soluzioni e proposte senzadimenticare come oggi si scontino gli ef-fetti di un decennio perduto. Ricorda inproposito come la Lega Nord nel 2006stigmatizzare come inutili vessazioni l’at-teggiamento di rigore sui conti pubblicitenuto dal Governo Prodi e dal MinistroPadoa – Schioppa e le parole rassicurantidel ministro Tremonti sulla solidità deifondamentali dell’economia italiana. Au-spica pertanto che il Governo possa for-nire elementi di chiarezza sulle prospettivedella situazione economica del Paese. Ve-nendo al merito del provvedimento, sot-tolinea positivamente la scelta di destinarei risparmi di spesa ad evitare l’aumentodell’IVA, gli interventi in favore dei terri-tori colpiti dal sisma del maggio scorso equelli per risolvere, sia pure ancora par-zialmente, la questione degli esodati non-ché gli altri per altri interventi economiciconsiderati indifferibili. Ritiene che le mo-difiche introdotte dal Senato abbiano, nel-l’invarianza dei saldi, introdotto novitàpositive ed evidenzia come il provvedi-mento segni una inversione di tendenza,malgrado le difficoltà fisiologiche cui essova incontro, passando da una politica diaumento di entrate a una di riduzionedella spesa. In proposito, rileva che oc-correrà svolgere un lavoro particolarmenteapprofondito per conseguire gli effetti spe-rati e, in tal senso, anche il Parlamento

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dovrà giocare il suo ruolo procedendo aduna analisi dei singoli programmi di spesa,previa audizione dei soggetti responsabilidei medesimi. Ricorda inoltre come larelazione presentata dal ministro Giardaabbia evidenziato gli aumenti di costi diproduzione di beni e servizi pubblici esignificative differenze di tali costi nellediverse aree del Paese. Auspica in propo-sito che, con il provvedimento in esame,possa intraprendersi un positivo percorsoal fine di migliorare la qualità della spesapubblica onde ridurne l’entità. Ritiene cheoccorra abbandonare definitivamente lalogica dei tagli lineari e in propositoritiene che potrà essere particolarmenteutile la relazione del commissario Bondi.Sottolinea inoltre come la riduzione dispesa che si chiede di effettuare agli entilocali sia molto più significativa di quellarichiesta per le amministrazioni centrali,denunciando il rischio che si possanoridurre i servizi per i cittadini. Prende attocon soddisfazione della soluzione relativaal riordino delle province in merito allaquale osserva come si sia abbandonatauna impostazione demagogica al fine diindividuare soluzioni concrete. Auspicatuttavia che il coinvolgimento delle regioninella definizione delle province da soppri-mere non comporti una marcia indietrocome nel caso delle comunità montane.Ritiene inoltre positivi gli interventi inmateria di ricerca al fine di scongiurare iltaglio che sarebbe stato previsto nel 2012e che, a suo avviso, si sarebbe posto incontraddizione con gli obiettivi del nostropaese in relazione alla strategia Europa2020. In proposito, osserva che i risultatidel lavoro dell’Agenzia nazionale di valu-tazione per la ricerca potranno fornireutili elementi al fine di valutare quali entidebbano effettivamente essere preservati equali soppressi senza pregiudicare la ri-cerca nel nostro Paese. Ritiene che ilprovvedimento in esame sia complessiva-mente da accogliere con favore perchéregistra un cambio di rotta rispetto allanecessità di rincorrere gli aumenti dellaspesa pubblica con pari aumenti delleimposte. Per il futuro, auspica che ilGoverno possa indirizzare ulteriori ri-

sparmi di spesa che deriveranno dal pro-cesso di razionalizzazione in corso allacrescita economica. Pur consapevole che ilpensiero dominante porta ad un approccioin cui si esalta la fine del deficit spendinge della impossibilità di ricorrere ulterior-mente al debito pubblico per finanziare gliinvestimenti, chiede al Governo se sia statasvolta una riflessione sugli eventuali effettirecessivi che una riduzione della spesapossa comunque avere sull’economia e, inparticolare, se essa non possa comportareun effetto moltiplicatore inverso rispettoagli investimenti pubblici. Conclusiva-mente, osserva che il Governo ha beneoperato ed è riuscito a ristabilire unacredibilità internazionale mentre, a suoavviso, sarebbero irresponsabili le elezionianticipate in questo momento, mancandola possibilità di formare un Governo chepossa avere una credibilità maggiore diquella del Governo in carica.

Massimo POLLEDRI (LNP) osserva pre-liminarmente come il provvedimento inesame produca effetti economici moltorilevanti, malgrado il saldo positivo delleoperazioni che si effettuano sia moltolimitato, dimostrando che esso realizzasostanzialmente ad una redistribuzione dirisorse. Pur valutando positivamentel’avere evitato l’aumento dell’IVA, eviden-zia ancora la spesa continui, di fatto, adaumentare. Rileva come i tagli recati dalprovvedimento siano ancora largamenteispirati alla logica delle riduzioni lineari,contro le quali una parte dell’attuale mag-gioranza gridava allo scandalo durante ilprecedente Governo Berlusconi, ricor-dando come tuttavia i tagli operati da quelGoverno fossero in realtà preordinati acostringere le amministrazioni ad una au-toriduzione e ad una autoriorganizzazionevolta al contenimento delle proprie spese.Evidenzia in proposito come l’attuazionedel federalismo fiscale sarà cruciale per ilconseguimento degli obiettivi di riduzionedella spesa pubblica, ma rileva che ilGoverno tecnico non potrà sicuramenteimprimere una accelerazione in tale dire-zione per la sua stessa natura, comeevidenziato dal mancato taglio di alcune

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posizioni apicali in alcune amministra-zioni centrali e dal contributo in favore diRoma capitale per ulteriori 30 milioni dieuro, che dimostrano la volontà di colpiresolo chi è lontano dal potere centrale.Ritiene che non vi siano sufficienti garan-zie in ordine all’efficacia delle dismissionidel patrimonio pubblico, mentre vi è, asuo avviso, un approccio fantasioso anchenella individuazione del titolo stesso delprovvedimento che parla di invarianza deiservizi ai cittadini. Sottolinea inoltre lecriticità del trasferimento di alcune societàalla CONSIP in mancanza delle direttivespecifiche sulla gestione proprietaria dellemedesime. Rileva quindi come i tagli agliorganici non tengano conto delle fortidifferenze tra le diverse amministrazioniterritoriali tra Nord e Sud del Paese. Conriferimento al salvataggio del Monte deiPaschi di Siena, pur ricordando come essosi muova nella logica dei cosiddetti « Tre-monti bond », rileva come sarebbe neces-saria una riflessione sull’argomento e sucome sono stati gestiti tali strumenti. Sot-tolinea inoltre come i tagli relativi agli entiterritoriali siano eccessivi. Con riferimentoall’articolo 4, rappresenta come le nuovenorme in materia di affido dei servizipubblici rischierebbero di penalizzare for-temente il terzo settore e come molteassociazioni di volontariato che attual-mente gestiscono importanti servizi socialihanno già fatto sapere di non volerepartecipare più al tavolo del volontariato.Rileva come anche le risorse per la ridu-zione del debito delle regioni vengonodistribuite non tenendo conto degli entipiù virtuosi. Stigmatizza in particolarel’atteggiamento del Governo sulla vicendadegli esodati, sulla quale vi è stato a suoavviso un indecente balletto di cifre.Esprime inoltre preoccupazione in ordineagli effetti finanziari di tale misura sulprepensionamento di molti dipendentipubblici e in ordine al trattamento di finerapporto e alla maggiore spesa previden-ziale. Esprime una forte critica sul rior-dino delle province, ricordando come or-gani rappresentativi democraticamenteeletti non possono essere spazzati via perlegge in assenza di guerra o di rivoluzione.

Rivendica in particolare l’istituzione dialcune province che hanno un profondosenso storico anche precedente all’unitàd’Italia rispetto ad alcune regioni, sottoli-neando come la loro soppressione deter-minerebbe una perdita di identità nongiustificata. Nel complesso, sottolineacome il provvedimento potrà avere effettirecessivi e come non basti l’austerità peruscire dalla crisi in cui versa l’euro.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che il Senato ha trasmesso unacorrezione del messaggio relativo alla tra-smissione del testo del decreto-legge inesame nel senso che alla pagina 51, allasesta e settima riga, dello stampato leparole da: « al medesimo fine » fino allafine del periodo devono intendersi sop-presse e a pagina 381, alla settima riga,all’articolo 23, comma 12-undecies, il se-condo periodo deve intendersi soppresso.Comunica inoltre che vi è un’ulteriorecorrezione nel senso che alla pagina 109,ventiduesima riga, all’articolo 2, comma20-quinquies, dopo le parole: « si appli-cano » deve intendersi inserita la seguente:« rispettivamente »

Rinvia il seguito dell’esame del decreto-legge all’odierna seduta pomeridiana.

La seduta termina alle 12.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Giancarlo GIORGETTI. —Interviene il sottosegretario per l’economiae le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 13.15.

Modifiche alla disciplina del condominio negli

edifici.

Nuovo testo C. 4041, approvato dal Senato.

(Parere alla II Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

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Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), rela-tore, illustra sinteticamente il contenutodel provvedimento, già approvato dal Se-nato, evidenziando che esso reca disposi-zioni di carattere prevalentemente ordina-mentale, volte a modificare la disciplinadel condominio negli edifici.

Per quanto attiene ai profili di interessedella Commissione, osserva in primo luogoche l’articolo 25 prevede che sia istituito,presso ogni ufficio provinciale dell’Agenziadel territorio, il repertorio dei condomini,nel quale sono annotati, per ogni condo-minio una pluralità di informazioni. Inproposito, andrebbe a suo avviso acquisitauna valutazione del Governo circa l’ido-neità del meccanismo finanziario previstodal testo, che prevede il versamento con-tributi per le registrazioni delle nomine eper gli accessi ai dati del repertorio, aprovvedere alle spese per lo sviluppo, lamanutenzione e la gestione operativa delrepertorio dei condomini. In particolare,dovrebbero essere valutate le modalità conle quali il decreto ministeriale di fissazionedegli importi potrà tenere conto del di-verso impatto amministrativo del nuovorepertorio sui vari uffici provinciali del-l’Agenzia del territorio, operanti in areecaratterizzate da densità abitative nonomogenee, nonché del necessario allinea-mento temporale fra gli oneri da sosteneree gli introiti da acquisire, soprattutto nellafase di avvio del repertorio. Segnala, al-tresì, che l’articolo 26 prevede che pressoogni ufficio provinciale dell’Agenzia delterritorio sia istituito un registro degliamministratori di condominio a cui pos-sono essere iscritte anche società, Anche inquesto caso, ritiene necessario che il Go-verno chiarisca con quali risorse sarannoattivati e gestiti i registri degli ammini-stratori di condominio presso gli ufficiprovinciali dell’Agenzia del territorio. Suun piano sistematico, segnala altresì l’esi-genza di valutare se rientri nella compe-tenza dell’Agenzia del territorio la tenutadi registri e repertori con le caratteristicheindicate dal provvedimento, osservandocomunque che le disposizioni dovrebberoessere coordinate con quanto previsto dal-l’articolo 23-quater, comma 1, del decreto-

legge 6 luglio 2012, n. 95, attualmenteall’esame della Commissione, che ha sta-bilito l’incorporazione dell’Agenzia del ter-ritorio nell’Agenzia delle entrate. Da ul-timo, evidenzia che l’articolo 31 stabilisceche i contributi per le spese di manuten-zione ordinaria e straordinaria, nonchéper le innovazioni, sono prededucibili dal-l’attivo risultante dall’espletamento di unaprocedura concorsuale a carico di uncondomino nel caso in cui tali spese sianodivenute esigibili durante le procedureconcorsuali. Al riguardo reputa necessarioche il Governo chiarisca se la prededuci-bilità dei contributi prevista dalla normain esame possa pregiudicare, in sede diprocedura concorsuale, la soddisfazione dicrediti maturati dallo Stato nei confrontidel condomino, con particolare riferi-mento a quelli di natura fiscale.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOsegnala che il provvedimento presenta ta-lune criticità sotto il profilo finanziario,che giustificano l’espressione, allo Stato diun parere contrario al suo ulteriore corso.In particolare, rappresenta che gli articoli25 e 26 prevedono l’istituzione presso gliuffici provinciali dell’Agenzia del territoriodi un repertorio dei condomini e di unregistro degli amministratori di condomi-nio, evidenziando al riguardo che la tenutadi tali registri non rientra fra i compitiistituzionali assegnati a tale Agenzia dal-l’articolo 64 del decreto legislativo n. 300del 1999. Sottolinea, peraltro che il decre-to-legge n. 95 del 2012 prevede l’incorpo-razione dell’Agenzia del territorio nel-l’Agenzia delle entrate. Con riferimento aicosti di tenuta del repertorio, evidenziache nell’ultimo comma del novellato arti-colo 71 delle disposizione per l’attuazionedel codice civile occorre specificare che ladeterminazione delle somme dovute per leannotazioni del repertorio deve tenereconto degli oneri amministrativi comples-sivi relativi alla gestione del repertoriomedesimo. In ogni caso, allo scopo digarantire in maniera costante integrale

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copertura dei costi di tenuta del reperto-rio, reputa opportuno inserire la previ-sione di un aggiornamento dell’importodelle tariffe, con una cadenza temporaleche potrebbe avere carattere biennale.Rappresenta, inoltre, la necessità di inse-rire una specifica previsione volta a disci-plinare le modalità di copertura finanzia-ria dei costi di tenuta del registro degliamministratori di condominio di cui al-l’articolo 26 del provvedimento. Ritiene,pertanto, che la Commissione potrebbevalutare l’opportunità di segnalare questecriticità alla Commissione di merito, alfine di sollecitare una riscrittura degliarticoli 25 e 26.

Antonio BORGHESI (IdV) esprime unavalutazione fortemente critica sugli articoli25 e 26 del provvedimento, che creano ungrave appesantimento degli oneri burocra-tici, suscettibile di determinare effetti ne-gativi per la finanza pubblica e maggiorispese per i cittadini,

Renato CAMBURSANO (Misto), con-cordando con le considerazioni del collegaBorghesi, sottolinea come gli articoli 25 e26 del provvedimento presentino rilevanticriticità anche sotto il profilo finanziario

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), rela-tore, prendendo atto dei profili problema-tici segnalati anche dal rappresentante delGoverno, ritiene che sia possibile superarele criticità evidenziate attraverso la previ-sione nella proposta di parere di specifichecondizioni, volte a garantire il rispettodell’articolo 81, quarto comma, della Co-stituzione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ap-prezzate le circostanze, ritiene opportunoun rinvio del seguito dell’esame del prov-vedimento.

Claudio D’AMICO (LNP), concordandocon le considerazione del presidente Gior-getti, ritiene necessario chiarire qualisiano gli oneri derivanti dall’articolo 25 e26, verificando altresì quali costi sianoposti a carico dei cittadini.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito dell’esame del provvedimento adaltra seduta.

La seduta termina alle 13.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI

SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Giancarlo GIORGETTI. —Interviene il sottosegretario per l’economiae le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 13.30.

Schema di decreto legislativo recante nuova orga-

nizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del

pubblico impiego.

Atto n. 494.

(Rilievi alla II Commissione).

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo96-ter, comma 2, del Regolamento, e con-clusione).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto, rinviato, da ultimo,nella seduta del 25 luglio 2012.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), relatore, prima di formularela propria proposta di deliberazione,chiede al Governo se è in grado di fornirei chiarimenti da lui richiesti nella sedutadel 25 luglio 2012.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOcon riferimento ai profili finanziari delprovvedimento, sottolinea come le risorsederivanti dalla riorganizzazione degli ufficigiudiziari di primo grado concorrono alraggiungimento degli obiettivi fissati in viagenerale per il Ministero della giustizia, aisensi dell’allegato 1 di cui all’articolo 1,comma 21 del decreto-legge n. 95 del2012, attualmente all’esame della Commis-sione. Per quanto attiene alla gestionedegli immobili destinati agli uffici giudi-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 157 — Commissione V

ziari, segnala come spesso si riscontrinoproblemi per i pagamenti da parte delMinistero della giustizia agli enti territo-riali proprietari degli immobili medesimi.In ogni caso, ritiene che si tratti di unprovvedimento virtuoso che determineràeffetti positivi, quantificabili allo Stato incirca 2,9 milioni di euro per l’anno 2012,17,5 milioni di euro per l’anno 2013 e di31,5 milioni di euro per l’anno 2014.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), relatore, si dichiara sostan-zialmente soddisfatto dai chiarimenti for-niti dal rappresentante del Governo, os-servando che il sottosegretario Polillo nonha peraltro affrontato i temi da lui segna-lati nella relazione svolta lo scorso 25luglio. Fa presente, tuttavia, che nel corsodegli ultimi giorni ha lavorato a strettocontatto con i relatori sul provvedimentopresso la Commissione giustizia ed è per-venuto alla formulazione di una propostadi deliberazione sostanzialmente omoge-nea a quella presentata nella Commissionedi merito. Evidenzia infatti come sia par-ticolarmente utile evitare distonie e con-traddizioni tra le deliberazioni dei diversiorgani parlamentari, al fine di dare mag-gior forza alle valutazioni espresse dalParlamento sul testo elaborato dal Go-verno. Illustra, quindi, la seguente propo-sta di deliberazione:

« La V Commissione Bilancio, tesoro eprogrammazione,

esaminato, per quanto di compe-tenza, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma2, del Regolamento, lo schema di decretolegislativo recante nuova organizzazionedei tribunali ordinari e degli uffici delpubblico ministero (atto n. 494);

rilevato che:

l’articolo 1, comma 2, della legge 14settembre 2011, n. 148, nel delegare ilGoverno a procedere, attraverso l’emana-zione di uno o più decreti legislativi, allariorganizzazione della distribuzione sulterritorio degli uffici giudiziari, precisa che

la finalità di detta riorganizzazione èquella di realizzare risparmi di spesa eincremento di efficienza;

sussiste la necessità di coordinare ilcriterio di cui alla lettera a) del comma 2del richiamato articolo 1, che stabilisce lapermanenza degli uffici giudiziari almenonell’ambito provinciale con le disposizionidi cui all’articolo 17 del decreto-legge 6luglio 2012, n. 95, che recano il riordinodelle province delle regioni a statuto or-dinario;

il medesimo articolo 1, comma 2,lettera b), nel fissare i principi e criteridirettivi per la suddetta delega, stabilisceche il Governo debba tenere conto “del-l’estensione del territorio, del numero de-gli abitanti, dei carichi di lavoro e dell’in-dice delle sopravvenienze, della specificitàterritoriale del bacino di utenza, anchecon riguardo alla situazione infrastruttu-rale, e del tasso d’impatto della criminalitàorganizzata”;

tale disposizione appare stretta-mente connessa alla finalità di conseguirei richiamati risparmi di spesa e, dunque,un’attenta valutazione dei citati profiliappare prodromica al conseguimento ditale scopo;

per l’effettivo conseguimento deirisparmi di spesa è necessaria un’attentavalutazione dell’idoneità delle struttureesistenti presso i tribunali accorpanti adospitare il personale magistratuale e am-ministrativo, attesa la già critica situazioneinfrastrutturale degli uffici giudiziari intutto il territorio nazionale;

il Governo, nello schema di decretolegislativo in esame, non sembra avereprestato adeguata attenzione all’incidenzadella criminalità organizzata e alla effet-tiva situazione infrastrutturale di taluniuffici giudiziari di cui si propone la sop-pressione;

le attività della criminalità organiz-zata sono infatti suscettibili di inciderenegativamente sull’economia dei territori

Mercoledì 1o agosto 2012 — 158 — Commissione V

interessati, con evidenti ricadute sulla fi-nanza pubblica soprattutto in termini diminori entrate tributarie;

a tale fine, occorre garantire unadeguato presidio dello Stato per combat-tere efficacemente le organizzazioni cri-minali, evitando il rischio che i risparmiconseguenti alla soppressione degli ufficigiudiziari operanti in tali territori sianosuperati dalle mancate entrate tributariederivanti dalla emersione di attività illegalie dalla confisca di beni;

le disposizioni di cui all’articolo 6,relative al personale di polizia giudiziaria,non sono riconducibili alla delega di cui alrichiamato articolo 1, comma 2, della leggen. 148 del 2011, relativo al solo personalemagistratuale e amministrativo e, per-tanto, potrebbero originare contenziosocon ricadute sulla finanza pubblica;

il provvedimento prevede che siproceda alla soppressione di tutte le Se-zioni distaccate senza valutare il ruolo chequeste potrebbero ancora svolgere nell’in-teresse dell’amministrazione della giusti-zia;

appare opportuno salvaguardare itribunali ove sono state di recente realiz-zate strutture con notevoli investimenti dirisorse pubbliche;

preso atto dei chiarimenti fornitidal Governo,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto legislativo, subor-dinatamente all’accoglimento dei seguentirilievi sulle sue conseguenze di caratterefinanziario:

all’articolo 1, Tabella A, aggiungere iseguenti tribunali, in quanto situati in areecaratterizzate da fenomeni di criminalitàorganizzata, tenuto conto anche della spe-cificità territoriale del bacino di utenza edella situazione infrastrutturale:

a) per il distretto di Bari, il Tribu-nale di Lucera;

b) per il distretto di Catania, ilTribunale di Caltagirone;

c) per il distretto di Catanzaro, iTribunali di Castrovillari, Lamezia Terme,Paola e Rossano;

d) per il distretto di Palermo, ilTribunale di Sciacca;

e) per il distretto di Roma, il Tri-bunale di Cassino;

sopprimere l’articolo 6.

e formula le seguenti osservazioni:

valuti il Governo l’opportunità diadottare le opportune iniziative normativeal fine di prorogare il termine per l’eser-cizio della delega in relazione al riordinodelle Province di cui all’articolo 17 deldecreto-legge 6 luglio 2012, n. 95;

con riferimento alle Sezioni distac-cate, occorre mantenere i tribunali subprovinciali soppressi quali « presidi terri-toriali di giustizia » dei tribunali accor-panti, per un periodo transitorio non su-periore a 5 anni, nonché mantenere, sem-pre per un periodo transitorio di paridurata, le sole sezioni distaccate, ancheprevio accorpamento, che, per carico dilavoro riferito a caratteristiche diverse,quale ad esempio l’insularità e le peculia-rità delle zone montane, di confine oproduttive, risultano oggettivamente neces-sarie sulla base delle indicazioni dei con-sigli giudiziari;

con riferimento ai tribunali ove sus-sistono strutture di recente realizzazione,si valuti in particolare l’opportunità dicontinuare a utilizzare le strutture deltribunale di Chiavari, del tribunale diBassano del Grappa e del tribunale diCastrovillari. ».

Maino MARCHI (PD) chiede di sospen-dere brevemente la seduta, al fine di potervalutare la proposta di deliberazione delrelatore.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 159 — Commissione V

Giancarlo GIORGETTI, presidente, so-spende la seduta.

La seduta sospesa alle 13.50, riprendealle 13.55.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), relatore, sottolinea come lapropria proposta recepisca gli aspetti piùqualificanti sotto il profilo finanziario dellaproposta di parere elaborata dai relatoripresso la Commissione di merito, non ri-percorrendo gli aspetti riferibili principal-mente alla funzionalità dell’organizzazionedegli uffici giudiziari. Richiamando quantogià evidenziato nella seduta del 25 luglio,sottolinea che nella proposta di delibera-zione si è concentrata in particolare l’atten-zione sulla esigenza di non sopprimere sedidi tribunale costituite in territori caratte-rizzati da una forte presenza della crimina-lità organizzata. Evidenziando le ricadutedelle attività criminali sull’economia deiterritori e, conseguentemente, sulla finanzapubblica, fa presente che nelle specificheindicazioni contenute nella sua proposta harecepito quanto segnalato dai competentiorganismi giurisdizionali.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOosserva come i rilievi contenuti nella propo-sta del relatore non attengano ad aspetti ri-feribili ai profili di carattere finanziario delprovvedimento, che, come ha già eviden-ziato, è suscettibile di determinare apprez-zabili risparmi per la finanza pubblica.Esprime, pertanto, forti perplessità sullaproposta del relatore, evidenziando che,qualora questa non fosse riformulata, nonpotrebbe che esprimere un parere contrario.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), relatore, evidenzia come siail procuratore nazionale antimafia, sia imagistrati coinvolti direttamente nellalotta alla criminalità organizzata hannoavuto modo di indicare in modo inequi-voco i gravi costi sociali ed economiciderivanti dalle attività criminali. A taleriguardo, evidenzia inoltre come la pre-senza di uffici giudiziari sul territoriogarantisca una maggiore efficacia del-

l’azione di repressione della criminalitàorganizzata, che determina effetti finan-ziari positivi in ragione dell’emersione diattività illegali, con conseguente incre-mento del gettito tributario e delle confi-sche dei beni degli appartenenti alle or-ganizzazioni criminali. Sottolinea, inoltre,il ruolo che le Procure di prossimitàesercitano nella persecuzione dei cosid-detti reati spia, che sono indice essenzialeper il riconoscimento della presenza diattività di criminalità organizzata. In que-sta ottica, ritiene che la soppressione deitribunali nelle aree caratterizzate da unaforte presenza della criminalità organiz-zata sia suscettibile di determinare danniassai superiori ai modesti risparmi attesidalla nuova organizzazione.

Massimo BITONCI (LNP) dichiara dinon condividere la proposta di delibera-zione del relatore, evidenziando come i ri-lievi in essa contenuti attengono essenzial-mente al merito del provvedimento di com-petenza della Commissione giustizia. Inogni caso, ritiene che l’esclusione dalla sop-pressione solo di alcune sedi giudiziarie siairragionevole, evidenziando come dovrebbeprioritariamente perseguirsi il manteni-mento in funzione delle sedi di tribunale,come Bassano del Grappa, nelle quali sonostati realizzati negli ultimi anni forti inve-stimenti infrastrutturali per immobili chesarebbero di fatto inutilizzabili in futuro.

Michele VENTURA (PD) ritiene che laproposta di deliberazione del relatoredebba essere sostanzialmente riscritta, inquanto la Commissione bilancio non ha lacompetenza per scegliere quali tribunaliescludere dalla soppressione. Ritiene, co-munque, che debba farsi una valutazioneanche con riferimento ai tribunali per iquali sono stati sostenute spese, ancheingenti, negli ultimi anni, evidenziandotuttavia come anche queste considerazionidebbano essere effettuate principalmentedalla Commissione di merito.

Maria Teresa ARMOSINO (PdL) osservacome nell’esame del provvedimento siponga un problema di metodo, in quanto laCommissione bilancio non può esprimere

Mercoledì 1o agosto 2012 — 160 — Commissione V

considerazioni che attengono al meritodello schema in discussione. In questa ot-tica, dissente anche dalle considerazionidell’onorevole Bitonci, evidenziando comeil fatto che si siano sostenute delle spese perla costruzione di nuovi tribunali non negiustifichi di per sé la sopravvivenza, qua-lora essa si ponga in contrasto con un’allo-cazione efficiente delle risorse. Fa presente,pertanto, di non condividere la proposta delrelatore, segnalando di poter concordaresolo sulla prima osservazione e sulla primaparte della seconda osservazione, purché nevenga limitata la portata attraverso la pre-visione di un necessario accorpamentodelle sezioni distaccate. Si dichiara, invece,radicalmente contraria alla terza osserva-zione contenuta nella proposta, eviden-ziando che la criminalità non si combattecon la semplice presenza di una sede di untribunale ma, innanzitutto, attraversol’opera di prevenzione delle forze dell’or-dine.

Renato CAMBURSANO (Misto) ritieneche la proposta del relatore debba essereintegralmente riscritta, in quanto essa ec-cede le competenze della Commissionebilancio, formulando rilievi che attengonoal merito dello schema in esame. Nelsegnalare la propria contrarietà al man-tenimento delle sezioni distaccate, eviden-zia come sia irragionevole evitare la chiu-sura di sedi di tribunali solo in alcune areedel territorio nazionale, dal momento chela presenza della criminalità organizzata èparticolarmente evidente anche in alcunearee del centro-nord, quali in particolarele città di Torino e la Lombardia.

Cesare MARINI (PD) esprime perples-sità su quanto osservato dal sottosegreta-rio Polillo, evidenziando in particolarecome la materia della riorganizzazionedegli uffici giudiziari sia essenzialmente dicompetenza del Ministero della giustizia edel Consiglio superiore della magistratura,mentre in questa sede s’intendono valutareesclusivamente i profili di carattere finan-ziario della nuova organizzazione propo-sta. A tale riguardo, osserva in primoluogo che i risparmi dovrebbero essere

assai modesti in quanto le sedi degli ufficigiudiziari sono principalmente site in im-mobili di proprietà pubblica e, pertanto, laloro chiusura non determinerà apprezza-bili effetti di risparmio. Segnala, inoltre,come nelle sedi dei tribunali minori vi siaun forte coinvolgimento degli enti localinella gestione delle sedi giudiziarie, adesempio, attraverso la messa a disposi-zione di personale della polizia locale.Osserva, altresì, come l’accorpamento deitribunali comporterà ingenti spese di tra-sferimento per i cittadini e gli operatoridella giustizia che dovranno raggiungere lasede giudiziaria, specialmente nel caso disedi periferiche ed estremamente mal col-legate come quella di Rossano. Con par-ticolare riferimento alla situazione dellaCalabria, evidenzia come la ’ndranghetarappresenti una forma di criminalità par-ticolare, che costituisce una sorta di Statonello Stato, sottolineando come la ridu-zione della presenza dello Stato rafforza lasensazione di impotenza nell’opinionepubblica ed alimenta la forza della crimi-nalità organizzata.

Antonio BORGHESI (IdV) dissente ra-dicalmente rispetto al metodo seguito nel-l’elaborazione della proposta di parere,che affronta questioni attinenti al meritodel provvedimento al fine di salvaguardaretribunali di specifiche aree territoriali.Rappresenta, in ogni caso, che le sedi deitribunali sono parametrate ad una piantaorganica largamente scoperta e, pertanto,esse possono accogliere senza problemi leattività precedentemente svolte nelle sedisoppresse.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che la Commissione giustizia haconcluso l’esame del provvedimento, e per-tanto, gli eventuali rilievi formulati dallaCommissione sarebbero sostanzialmenteinutili.

Alberto GIORGETTI (PdL), pur espri-mendo la massima stima per il relatore ericonoscendo il valore del lavoro svolto nel-l’elaborazione della proposta di delibera-zione, dichiara tuttavia di non condividernei contenuti, che attengono essenzialmente

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ad aspetti di competenza della Commissionegiustizia. In proposito, si duole del fatto chela Commissione giustizia abbia concluso ilproprio esame senza attendere i rilievi dellaCommissione, evidenziando come questiavrebbero consentire un approfondimentodi temi specificamente attinenti alla sfera dicompetenza propria della Commissione,quali quelli attinenti alla quantificazione deirisparmi attesi dalla riorganizzazione. Inquesta ottica, giudica erronea la scelta diprevedere rilievi di carattere territoriale omicrosettoriale, evidenziando come unaeventuale scelta in tal senso dovrebbe esserefrutto di una decisione politica condivisadall’intera Commissione e non derivare daun recepimento di valutazioni formulate inaltra sede. Nel dichiararsi, pertanto, contra-rio a rilievi riferiti a specifici tribunali, sidichiara assolutamente contrario alla pro-posta di deliberazione del relatore.

Giulio CALVISI (PD) fa presente come ilprovvedimento persegua due obiettivi, unoriferito alla riduzione della spesa pubblica,di competenza di questa Commissione, eduno connesso all’efficientamento della of-ferta di giustizia, che invece è riconducibileessenzialmente alle competenze della IICommissione. Alla luce di queste premesse,evidenzia come i risparmi derivanti dallariorganizzazione territoriale degli ufficigiudiziari siano complessivamente modestie rischiano di essere abbondantemente su-perati dagli effetti recessivi determinatidalla soppressione degli uffici giudiziarimedesimi. A suo avviso, la proposta di pa-rere elaborata dai relatori presso la Com-missione giustizia corregge profondamentele carenze di impostazione iniziale delprovvedimento, garantendo una maggioreefficienza dell’amministrazione giudiziaria,che non penalizza eccessivamente le esi-genze delle diverse realtà territoriali. Nelconcordare con il collega Alberto Giorgettisull’importanza dei rilievi della Commis-sione bilancio, esprime il proprio ramma-rico sulla circostanza che la Commissionegiustizia abbia concluso l’esame del provve-dimento senza attendere l’espressione ditali rilievi, che, a suo avviso, avrebbero po-tuto stimolare ulteriori riflessioni.

Maino MARCHI (PD) rileva come l’ac-corpamento dei tribunali non debba risol-versi in un taglio di spesa ma garantirealtresì una giustizia più rapida. Ricordainfatti come il Ministro Padoa-Schioppaosservasse come i tribunali superflui rap-presentino un costo che impedisce di au-mentare le risorse destinate a promuoverela qualità della funzione giudiziaria. Rilevainoltre come i risparmi derivanti dall’in-tervento in esame siano complessivamentecosì modesti che, se non si conseguisse unamaggiore efficienza, l’intera operazione ri-sulterebbe priva di senso. Qualora poi siregistrasse una perdita di efficienza, perquanto riguarda la giustizia civile ne sof-frirebbero in primo luogo le imprese,mente sul piano della giustizia penalerisulterebbe penalizzata l’azione di con-trasto alla criminalità organizzata. Ritienein conclusione che la diffusione sul terri-torio dei tribunali non garantisca di per semigliori risultati ma che agli accorpamentidelle sedi si debba procedere con estremaattenzione.

Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA)ritiene che la Commissione bilancio do-vrebbe verificare se il provvedimento siasuscettibile o meno effetti recessivi sulpiano economico. Al riguardo osservacome le scelte operate dallo schema didecreto privilegino nettamente i capoluo-ghi alle aree interne e ciò quando neipiccoli centri la presenza di un tribunalesostiene una molteplicità di attività eco-nomiche. Ritiene pertanto che, al di là diogni valutazione di merito, i tagli previstidal provvedimento siano tali da generaredanni irreparabili per i territori determi-nando una forte recessione economica.

Giuseppe FALLICA (Misto-G.Sud-PPA)nel condividere i rilievi del deputato Cal-visi, esprime perplessità in ordine all’ef-fettiva idoneità del provvedimento a gene-rare risparmi di spesa. Osserva quindicome anche altre volte sia entrata nelmerito di provvedimenti e rileva come laproposta del relatore riproduca parte deicontenuti della proposta di parere presen-tata presso la II Commissione.

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Massimo POLLEDRI (LNP) nel dichia-rare di condividere taluni aspetti dellaproposta del relatore quali le osservazioniin merito alle sedi di tribunale interessatedi recente da interventi di ristrutturazione,osserva come la Commissione potrebbeesprimere il proprio punto di vista alministro della giustizia attraverso la let-tera del presidente.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nelribadire come la Commissione abbia tar-dato nell’esprimere valutazioni di compe-tenza, osserva come dalla discussionestiano in ogni caso emergendo posizioninon univoche.

Guido CROSETTO (PdL) ritiene incom-prensibile che la Commissione giustiziaabbia espresso il parere senza attendere irilievi della Commissione bilancio. Con-ferma in ogni caso come la Commissioneavrebbe dovuto esprimere dei principi concarattere di equità coni quali procederealla spending review. Osserva, ad esempio,che se tutti gli uffici pubblici venisserodislocati nei capoluoghi di provincia non siterrebbe conto di come l’Italia si articoli in8 mila comuni. Ritiene che il problema difondo sia costituito dall’equa ripartizionedella spesa pubblica sui territori ed os-serva come un provvedimento quale quelloin esame debba essere necessariamentevalutato sotto il profilo economico e nonpossa invece essere sorretto solo da affer-mazioni ideologiche. Conclusivamente ri-badisce di ritenere grave che la Commis-sione giustizia non abbia atteso l’espres-sione dei rilievi da parte della Commis-sione bilancio.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, os-serva come il termine per l’espressione deirilievi fosse scaduto il 24 luglio scorso enon vi siano quindi spazi per contestaredal punto di vista formale l’operato dellaCommissione giustizia. Rileva peraltrocome la Commissione giustizia fosse statadebitamente informata della concomitanteriunione delle Commissione e, se non altroper ragioni di stile, avrebbe dovuto atten-dere l’espressione dei rilievi, ciò anche in

considerazione della possibilità di espri-mere il parere anche nelle giornate del 5e del 6 agosto nelle quali l’Assemblea sarànuovamente convocata.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), relatore, dichiara di condi-videre o comprendere alcuni rilievi criticima di considerarne altri assolutamenteirricevibili. Ricorda quindi di aver svoltouna relazione nella quale erano stati postiuna serie di interrogativi sui profili finan-ziari del provvedimento al rappresentantedel Governo. il Governo non ha ritenuto,tuttavia, di fornire risposta puntuale e ciòa fronte di un provvedimento di natura« massificatrice » che parte da un assuntoideologico. Nel dichiararsi in linea di prin-cipio favorevole a non esprimersi sui sin-goli tribunali, ritiene tuttavia che debbacostituire un punto fermo il riconosci-mento dell’impatto, anche sotto il profiloeconomico, della criminalità organizzatain alcuni territori del Paese. Rileva infatticome la sottrazione dei territori al con-trollo dello Stato da parte della criminalitàorganizzata produca effetti disastrosi sulciclo economico a danno delle popolazioniivi residenti.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, di-chiara concluso l’esame del provvedi-mento.

La seduta termina alle 14.45.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 1o agosto 2012.

Seguito dell’audizione del Presidente della Sezione

regionale di controllo della Corte dei Conti, Rita

Arrigoni, in merito alle problematiche concernenti

l’autonomia finanziaria della Regione Siciliana.

L’audizione informale è stata svoltadalle 15.10 alle 16.20.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 163 — Commissione V

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Giancarlo GIORGETTI. —Interviene il sottosegretario di Stato perl’economia e le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 16.30.

Disposizioni per la celebrazione del secondo cente-

nario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo

del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera

verdiana e sulla dichiarazione d’interesse nazionale

della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda

e della casa naturale del musicista Roncole Verdi.

Emendamenti nuovo testo unificato C. 1373 e abb.

(Parere alla VII Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame degliemendamenti riferiti al provvedimento.

Roberto SIMONETTI (LNP), relatore, fapresente che, in data 1o agosto 2012, la VIICommissione ha trasmesso dodici propo-ste emendative a prima firma del relatore,approvate in linea di principio, sul nuovotesto unificato riguardante disposizioni perla celebrazione del secondo centenariodella nascita di Giuseppe Verdi, per losviluppo del Festival di Verdi, per lavalorizzazione dell’Opera verdiana e sulladichiarazione d’interesse della Villa Verdiin Sant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa natale del musicista Roncole Verdi.Ricorda che il provvedimento è stato giàesaminato dalla Commissione bilancio, daultimo nella seduta del 22 giugno 2011. Inquell’occasione, la Commissione haespresso un parere favorevole, formulandoalcune condizioni volte a garantire il ri-spetto dell’articolo 81, quarto comma,della Costituzione. Tali condizioni sonostate recepite dalla Commissione di me-rito. Evidenzia che le proposte emendativein esame incidono sugli articoli 1, 2, 3 4,5 e 6 del provvedimento. In particolare, fapresente che: l’emendamento 1.1 prevedeche le ville e i luoghi legati alla figura di

Giuseppe Verdi, richiamati al comma 3dell’articolo 1 siano dichiarati beni cultu-rali di interesse particolarmente impor-tante ai sensi e per gli effetti di cuiall’articolo 10, comma 3, lettera d), delCodice dei beni culturali e del paesaggio.Osserva che la predetta norma del Codicedei beni culturali e del paesaggio attribui-sce la qualifica di beni culturali alle coseimmobili e mobili aventi un interesse par-ticolare, subordinatamente all’interventoad apposita dichiarazione; l’emendamento2.1 modifica il comma 1 dell’articolo 2, alfine di limitare agli anni 2012 e 2013 gliinterventi di promozione dell’opera e dellafigura di Giuseppe Verdi meritevoli di unfinanziamento da parte dello Stato. Il testoattuale prevede che l’ambito temporale ditali interventi decorra dal 1o gennaio 2012;l’emendamento 2.2 modifica le disposi-zioni di cui alla lettera d) del medesimocomma 1, al fine di espungere gli inter-venti concernenti la sistemazione viariadegli itinerari relativi ai luoghi verdiani;l’emendamento 2.3 include il FestivalVerdi organizzato dalla Fondazione TeatroRegio di Parma fra gli interventi meritevolidi finanziamento da parte dello Stato e,contemporaneamente, sopprime l’articolo4, concernente il Festival Verdi. Tale ar-ticolo autorizza la spesa di 1,5 milioni dieuro per ciascuno degli anni 2012 e 2013a titolo di contributo alla FondazioneTeatro Regio di Parma per la realizzazionedel Festival Verdi; gli emendamenti 2.4 e2.5 e 3.3 operano modifiche tese al coor-dinamento formale del testo; l’emenda-mento 3.1 sopprime, al comma 1, la pre-visione per cui il comitato promotore dellecelebrazioni verdiane sia istituito a decor-rere dal 1o gennaio 2012, mentre l’emen-damento 3.2 modifica la composizione delpredetto comitato; l’emendamento 5.1 ri-duce da 3,75 milioni di euro a 3.25 milionidi euro per ciascuno degli anni 2012 e2013 il contributo straordinario di cui alcomma 1 dell’articolo 5, da attribuire alsuddetto comitato. Viene, inoltre, sop-pressa la previsione che le risorse sianoversate annualmente al predetto comitatoda parte del Ministero dell’economia edelle finanze; l’emendamento 6.1, alla luce

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della soppressione dell’articolo 4 e dellemodifiche all’entità del contributo di cui alcomma 1 dell’articolo 5, modifica conse-guentemente il comma 1 dell’articolo 6,provvedendo alla copertura dei soli oneriderivanti dal comma 1 dell’articolo 5,quantificati in 3.25 milioni di euro perciascuno degli anni 2012 e 2013. L’attualetesto del comma 1 dell’articolo 6 prevedeun onere 5.25 milioni di euro per ciascunodei predetti anni in relazione alle dispo-sizioni di cui agli articoli 4, comma 3, e 5,comma 1. La proposta emendativa, inoltre,modifica la copertura finanziaria, preve-dendo l’utilizzo delle risorse dell’autoriz-zazione di spesa di cui alla legge 30 aprile1985, n. 163, relativa al fondo unico per lospettacolo, come rifinanziata dall’articolo1, comma 1, lettera b), del decreto-legge 31marzo 2011, n. 34, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 26 maggio 2011,n. 75. L’attuale testo prevede che vengonoutilizzate le risorse della predetta leggen. 163 del 1985, come rifinanziata dallalettera a) del medesimo articolo 1, comma1, del decreto-legge n. 34 del 2011. rilevache, in sostanza, la proposta emendativautilizza, a fini di copertura, le risorseaggiuntive destinate alla manutenzione ealla conservazione dei beni culturali cheaffluiscono al fondo unico per lo spetta-colo, anziché le risorse proprie del mede-simo fondo. Al riguardo, osserva che lemodifiche introdotte dalle proposte emen-dative in esame non sembrano comportareprofili problematici di carattere finanzia-rio, consentendo, anzi, una minore spesadi 2 milioni di euro per ciascuno deglianni 2012 e 2013 rispetto agli attuali onericomplessivi del provvedimento quantificatidal comma 1 dell’articolo 6. Per quantoconcerne le risorse utilizzate a copertura,osserva che, da informazioni pervenuteper le vie brevi dai competenti uffici dellaRagioneria generale dello Stato, risulta chel’autorizzazione di spesa di cui alla leggen. 163 del 1985, come rifinanziata dall’ar-ticolo 1, comma 1, lettera b), del decreto-legge n. 34 del 2011, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge n. 75 del 2011, recale necessarie disponibilità. Conclude affer-mando che appare, comunque, opportuno

acquisire una conferma da parte del Go-verno in merito alla disponibilità dellepredette risorse.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere favorevole sugli emenda-menti in discussione.

Antonio BORGHESI (IdV) ricorda cheil suo gruppo si è opposto al trasferimentodel provvedimento in esame in sede legi-slativa in considerazione dell’opportunitàdi evitare interventi disorganici sulla ma-teria oggetto del provvedimento. Sottolineain proposito come questo modo di legife-rare rischi di essere discriminatorio ri-spetto a situazioni analoghe, privilegiandosolo le manifestazioni che possono goderedi una particolare sensibilità da parte ditaluni membri del Parlamento. Si chiedein proposito per quale motivo si dovrebbefinanziare la celebrazione del bicentenarioverdiano e non, ad esempio, quello relativoalla nascita di Cavour.

Massimo POLLEDRI (LNP) esprimeuna particolare soddisfazione per la solu-zione che è stata individuata malgrado visia la decurtazione di 500 mila euro che,tuttavia, rimangono comunque nelle zoneverdiane in quanto destinati alla ricostru-zione dei comuni colpiti dal sisma delmaggio 2009. In relazione alla ultima os-servazione dell’onorevole Borghesi, osservacome non sia possibile paragonare il geniodi Giuseppe Verdi con quello di CamilloBenso conte di Cavour.

Roberto SIMONETTI (LNP), relatore,formula la seguente proposta di parere:

« La V Commissione,

esaminati gli emendamenti Tit.1, 1.1,2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 3.1, 3.2, 3.3, 5.1 e 6.1riferiti al nuovo testo unificato del pro-getto di legge C. 1373 e abb. recantedisposizioni per la celebrazione del se-condo centenario della nascita di GiuseppeVerdi, per lo sviluppo del Festival di Verdi,per la valorizzazione dell’Opera verdiana esulla dichiarazione d’interesse nazionale

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della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanovasull’Arda e della casa natale del musicistaRoncole Verdi;

esprime

PARERE FAVOREVOLE ».

La Commissione approva la proposta diparere presentata dal relatore.

La seduta termina alle 16.45.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Giancarlo GIORGETTI. —Interviene il sottosegretario per l’economiae le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 16.50.

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della

spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell’esame e conclusione).

Simonetta RUBINATO (PD), pur com-prendendo le pressioni dell’opinione pub-blica per la riduzione della spesa pubblica,ricorda che il Governo aveva dichiarato chenon avrebbe proseguito sulla strada dei ta-gli lineari sulla scorta dell’esperienza delprecedente Governo. Osserva inoltre comesia corretto parlare di revisione della spesasolo se si analizzano i risultati della spesapubblica stessa. In proposito, rileva comesia possibile configurare due tipologie direvisione della spesa, una di carattere stra-tegico, caratterizzata dalla revisione deiservizi che si offrono ai cittadini ed un’al-tra, di carattere funzionale, caratterizzatainvece dall’obiettivo di rendere più effi-cienti le spese garantendo l’invarianza deiservizi. Rileva come dal titolo del provvedi-mento si comprenda come l’obiettivo delGoverno sia maggiormente riconducibile aquesto secondo tipo di attività e pertantoparticolarmente ambizioso, anche in consi-derazione del fatto che la spesa pubblica

primaria italiana si presenta già tra le piùbasse d’Europa, in rapporto al prodottointerno lordo. Sottolinea come particolariproblemi si pongono rispetto all’impatto delprovvedimento sugli enti locali, poiché essonon valuta sufficientemente i bisogni chetali amministrazioni devono soddisfare e irisultati che esse conseguono. In partico-lare, osserva che, in continuità con prece-denti analoghi provvedimenti, si pone unobiettivo di riduzione riferendosi esclusiva-mente alla spesa, esclusa quella per il per-sonale, senza considerare altri fattori ed inmaniera difforme rispetto a quanto di sta-bilisce per le amministrazioni centrali. Os-serva come, attraverso una tale imposta-zione, vi sia il concreto rischio di penaliz-zare ulteriormente gli enti virtuosi. Fa pre-sente che, sulla base di talune indiscrezioni,sembra che il commissario Bondi avrebberichiesto alla Sose di sospendere l’elabora-zione dei costi e dei fabbisogni standard perconcentrarsi sulle cosiddette frontiere del-l’efficienza. In proposito, ricorda come an-che il ministro Giarda abbia espresso lanecessità d utilizzare come parametro pervalutare l’apporto degli enti territoriali alraggiungimento degli obiettivi di finanzapubblica del complesso della spesa correntedei medesimi e non solo di quella per i benie i servizi. Osserva come, in mancanza del-l’entrata in vigore dell’utilizzo del costo edei fabbisogni standard, si continuerebbe aprocedere solo sulla strada dei tagli linearimentre, a suo avviso, la spending review, perpoter essere considerata efficace, dovrebbetenere nel debito conto una attenta valuta-zione dei risultati conseguiti dalle ammini-strazioni, ricordando in proposito anche idati recentemente emersi dai servizi degliorgani di informazione. Ricorda inoltre lospecifico impegno che il Governo aveva as-sunto in proposito, accogliendo l’ordine delgiorno 9/5372-A/62 a sua prima firma nellaseduta del 3 luglio 2012. Richiama inoltrel’azione intrapresa dal compianto MinistroPadoa-Schioppa che per primo aveva postoall’attenzione del Parlamento il tema dellanecessità di effettuare una revisione dellaspesa pubblica al fine di poter spenderemeglio garantendo servizi migliori. Ricordain proposito i contatti che, a suo tempo,

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furono assunti con il Governo inglese e unamissione svolta dal Fondo monetario inter-nazionale. Rileva come il copioso materialeistruttorio che fu prodotto su impulso delGoverno Prodi dalla Commissione tecnicaper la finanza pubblica, malgrado fossestato puntualmente presentato al nuovoGoverno e al Ministro Tremonti, non siastato preso in considerazione e il processodi revisione della spesa sia stato archiviatofino all’anno scorso. Auspica quindi cheanche il Governo attuale possa, nello spiritotracciato dal Governo Prodi, intraprenderecon grande decisione il percorso di revi-sione della spesa pubblica.

Rolando NANNICINI (PD), relatore, inrelazione agli interventi svolti dai deputatiintervenuti, fa presente che rimangono asuo avviso ancora da sciogliere alcuni nodiparticolarmente complessi relativi all’ap-porto degli enti territoriali alla revisionedella spesa pubblica prevista dal decreto inesame, al fine di consentire una effettivainvarianza dei servizi per i cittadini comeprevisto dal titolo stesso del provvedimento.In riferimento all’intervento dell’onorevoleMantovano sulle problematiche connessealle riduzioni di spesa con particolare rife-rimento al settore della sicurezza, sottoli-nea come il Governo dovrebbe valutare taleaspetto con particolare attenzione Per con-sentire di valutare le scelte del provvedi-mento in discussione con riferimento aisingoli comparti di spesa, richiama i risul-tati di una analisi sulla dinamica dellaspesa pubblica tra il 2009 e il 2011 effet-tuata dagli uffici e evidenzia come vi siastata una riduzione di oltre 1,5 miliardidella spesa per il personale, un aumento dicirca 8 miliardi della spesa per interessi,una riduzione di oltre 13 miliardi dellaspesa delle amministrazioni locali e unariduzione delle spese statali di circa 9 mi-liardi. Con particolare riferimento ai taglirelativi al comparto degli enti territoriali,evidenzia come la maggior parte degli stessiricadano sulle regioni e osserva come sa-rebbe stato opportuno evitare l’ulteriore ri-duzione disposta dal decreto in esame conriferimento all’anno in corso. Osserva che,com’era prevedibile, l’unica voce del bilan-

cio dello Stato significativamente in au-mento nel periodo considerato è stataquella relativa alla previdenza e all’assi-stenza. Esprime quindi apprezzamento perl’azione di governo che ha iniziato proprioda questo settore il proprio impegno per ilcontenimento della spesa pubblica. Con ri-ferimento all’utilizzo della contabilità spe-ciale n. 1778, osserva come il fondo rechiuna capienza di 25 miliardi di euro e comeesso sia già stato utilizzato per la coperturadi un parziale pagamento dei debiti com-merciali delle pubbliche amministrazioni,in merito al quale la Commissione bilanciodella Camera e del Senato avevano espressotalune perplessità. Con riferimento all’in-tervento sul comparto provinciale, pur va-lutando opportunamente la concessione dei100 milioni di euro in termini di cassa, avalere sulla richiamata contabilità specialen. 1778, osserva come, a differenza dell’in-tervento sul comparto comunale, non vi siala ripartizione tra i diversi enti almeno subase regionale. In proposito osserva come sidovrà opportunamente rivedere, tenendoconto delle esigenze provenienti dal territo-rio, l’assetto delle funzioni esercitate dalleprovince, in applicazione dell’articolo 17del provvedimento. Esprime infine una va-lutazione particolarmente positiva sulla ri-duzione dei tempi in relazione agli affittipassivi per immobili pubblici.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO,sottolineando come il dibattito svoltosi siastato particolarmente intenso, con riferi-mento alla presunta mancanza dei requi-siti di necessità e urgenza di cui all’arti-colo 77 della Costituzione, lamentata dal-l’onorevole Borghesi, evidenzia come essisiano riconducibili al persistere delle tur-bolenze sui mercati finanziari. Richiamain proposito il recente rapporto dell’agen-zia Moody’s che ha sottolineato, per giu-stificare il declassamento del debito pub-blico italiano, il persistere di un rischiopolitico connesso alle incertezze derivantidalle prossime elezioni. Evidenzia come lasussistenza di un Governo politicamente ingrado di imporre, in caso di necessità,scelte anche pesanti per la sostenibilità deldebito pubblico, è al centro delle valuta-

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zioni che spingono a considerare necessa-rio l’intervento in esame. Con riferimentoalla strategia del Governo, osserva come visia, da un lato, un intervento immediato alfine di consentire l’avvio del lavoro delcommissario Bondi sulla riduzione deiconsumi intermedi e un impegno pro-grammatico, introdotto con l’approvazionedi un emendamento presso il Senato dellaRepubblica, al fine di una ricognizioneanalitica di tutte le voci di spesa perl’individuazione dei tagli effettivamenterealizzabili e sostenibili. Osserva come unprimo segnale in tale direzione sia rap-presentato dall’introduzione di indicatoridi riferimento in una logica comune aicosti e ai fabbisogni standard e sottolineacome il provvedimento in esame non sipossa considerare una manovra finanzia-ria ma l’inizio di un percorso permanente,come sottolineato dallo stesso Presidentedel Consiglio. Evidenzia inoltre come, conriferimento all’IVA, si sia riusciti a rin-viare la decisione su un eventuale au-mento, nella prospettiva di evitare taleincremento anche nel prossimo anno. Inriferimento al contributo degli enti terri-toriali alle riduzioni di spesa, rileva comela visione del relatore non sia completa esottolinea come occorra tenere conto deirisultati emersi da un recente studio del-l’ISTAT sull’andamento della spesa pub-blica dello Stato e degli enti territoriali dal1990 al 2010, che si riserva di depositareagli atti della Commissione. Rappresentacome, da tale rapporto, emerga come, neivent’anni considerati, il contributo delloStato alla riduzione della spesa pubblicasia stato nettamente maggiore di quellofornito dagli enti territoriali e come solonegli ultimi due anni tale tendenza si siainvertita, proprio in considerazione degliandamenti del ventennio precedente. Pertali ragioni, fa presente che si è passatialla utilizzazione del criterio della ridu-zione della quota di spesa effettivamentegestita da ciascun livello di governo e nelprovvedimento in esame il peso delle ri-duzioni di spesa sia stato ripartito in partiuguali tra Stato, regioni ed enti locali perun terzo ciascuno. In riferimento alleosservazioni dell’onorevole Duilio, fa pre-

sente che il Governo ha svolto riflessionisugli effetti economici del provvedimentoin esame, e ritiene che esso non avràeffetti negativi. Precisa tuttavia come, inogni caso, pur non disconoscendo l’impor-tanza di un intervento pubblico nell’eco-nomia per favorire la ripresa e la crescita,a seguito degli impegni europei assuntidall’Italia di riduzione del debito e con-tenimento del deficit strutturale, non sa-rebbe comunque possibile per il Governoadottare politiche anticicliche aumentandol’indebitamento netto. Con riferimento allacontabilità speciale 1778, precisa che essa,attualmente denominata « Agenzia delleEntrate – Fondi di Bilancio », è stataistituita dall’articolo 2, comma 1, letteraa), del decreto ministeriale n. 189 del 18maggio 1998 ed è utilizzata per il trasfe-rimento dei fondi agli agenti della riscos-sione, ai sensi del decreto ministeriale del1o febbraio 1999, per la successiva eroga-zione ai contribuenti dei rimborsi in contofiscale, a cura degli agenti medesimi; ilpagamento diretto ai contribuenti dei rim-borsi scaduti da più di 10 anni, ai sensidell’articolo 9, comma 1, del decreto-leggen. 185 del 2008; la regolazione contabiledelle minori entrate derivanti dalle com-pensazioni esercitate tramite modello F24;per crediti tributari, ai sensi dell’articolo17 del decreto legislativo n. 241 del 1997e per determinarti crediti d’imposta dinatura agevolativa, secondo le specifichedisposizioni emanate in materia. Osservache per effettuare le descritte operazioni,la contabilità speciale n. 1778 viene ali-mentata dai capitoli di spesa sui qualisono stanziati fondi a copertura dei creditid’imposta compensabili e dei rimborsi.Rileva che le attuali disponibilità eccedentirispetto alle occorrenze per i rimborsiammontano a circa 1,5 miliardi di euro.Infine, segnala che numerose disposizioninormative, nel corso degli ultimi anni,hanno previsto il riversamento in entrataal bilancio dello Stato di fondi esistentisulla contabilità speciale n. 1778. Eviden-zia che, l’impatto relativo all’utilizzo didette risorse è solo in termini di saldonetto da finanziare e non in termini diindebitamento netto. In proposito, fa pre-

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sente che non è possibile ipotizzare co-perture ulteriori a valere su tale contabi-lità e che pertanto il Governo, utilizzandola medesima, ha dovuto provvedere adappositi reintegri di cassa. Con riferimentoal Fondo unico giustizia, fa presente cheesso reca risorse effettivamente disponibilipari a poco più di 1 miliardo di euro.Precisa che, a valere su una parte dellesomme sequestrate, per le quali la proba-bilità di doverne effettuare la restituzioneagli originari titolari è molto bassa, sonostati effettuati, sulla base della normativavigente, versamenti all’entrata dello Statoa titolo di anticipazione delle future con-fische delle medesime somme. Fa presenteche l’eventuale utilizzo di dette somme perla copertura di spese impatterebbe nega-tivamente sui conti pubblici, in quanto lepredette entrate sono considerate secondoi criteri di contabilità nazionale dei prestitifinché non interviene la confisca defini-tiva. Fa inoltre presente che i versamentia titolo di anticipazione ammontano a 343milioni e pertanto il fondo, al netto di talianticipazioni, dispone di 722,52 milioni dieuro e che, sulla base delle previsioni dientrate correlate ai nuovi sequestri e diuscite per la restituzione di beni eventual-mente dissequestrati, al 31 dicembre 2012,il Fondo dovrebbe recare una disponibilitàdi circa 661 milioni di euro. Sottolineacome non sia comunque possibile coprireoneri permanenti con le risorse del pre-detto fondo. Con riferimento alle gestioniin house, osserva che è stato fornito unsegnale politico nel senso di procedimen-talizzare il percorso per pervenire alledismissioni.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che le Commissioni I, II, III, IV,VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII e XIV,nonché la Commissione per le questioniregionali e il Comitato per la legislazione,hanno espresso i prescritti pareri. Comu-nica che, prima dell’inizio della seduta,l’emendamento Boccuzzi 3.5 è stato riti-rato dal presentatore. Avverte che sonostate presentate 115 proposte emendativeriferite al disegno di legge in esame e che,ai sensi dell’articolo 89, comma 1, e 96-bis,

comma 7, del Regolamento le seguentiproposte emendative le seguenti proposteemendative non possono essere conside-rate ammissibili in quanto non stretta-mente attinenti alla materia oggetto deldecreto-legge: Cambursano 1.01 volto adaumentare le deduzioni per oneri di fa-miglia e a prevedere l’istituzione di unfondo per la famiglia, la cui dotazione èdefinita annualmente dalla legge di stabi-lità, al quale affluirebbero le risorse de-rivanti dalla riduzione delle spese peracquisti di beni e servizi e per consumiintermedi sostenuta dalle amministrazionipubbliche con esclusive finalità di coper-tura; Cambursano 4.01 che dispone l’isti-tuzione del Fondo per le imprese al qualeaffluiscono le risorse rivenienti dalla sop-pressione dei trasferimenti alle imprese eprevede la trasformazione di trasferimentia fondo perduto nella concessione di cre-diti d’imposta; Turco 10.2, volto ad intro-durre una delega per il riordino dell’Armadei carabinieri e del Corpo della guardiadi finanza; Vincenzo Antonio Fontana14.1, relativo all’accesso al trattamentopensionistico per i professori universitari;Mantovano 14.01, recante disposizioni inmateria di corso di formazione per gliallievi vice ispettore della Polizia di Stato;Mantovano 14.02, recante procedurestraordinarie per l’accesso alla qualifica divice sovrintendente della Polizia di Stato;Osvaldo Napoli 16.8 volto a consentire aglienti territoriali non dissestati l’utilizzo dipersonale attraverso contratti di lavoroflessibile per garantire lo svolgimento deiservizi di educazione e assistenza all’in-fanzia e dei servizi connessi allo smalti-mento dei rifiuti; Cambursano 21.01 cheprevede la deducibilità di spese relativealla salute della famiglia, alla formazionedei figli e a interventi sugli immobili;Cambursano 22.02, relativo alla contribu-zione figurativa per i lavoratori interessatida una riduzione stabile dell’orario dilavoro, a fronte di una riduzione dellaretribuzione.

Alfredo MANTOVANO (PdL) illustra lesue proposte emendative, soffermandosi,in particolare, sulla questione attinente

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all’utilizzo del Fondo unico giustizia, sulquale si riserva di presentare appositi attidi sindacato ispettivo. Si dichiara, infatti,totalmente insoddisfatto dai chiarimentiforniti al riguardo dal rappresentante delGoverno, il quale in sostanza ha fattopresente che delle risorse intestate a taleFondo, che ammontano ad oltre 2 miliardie 200 milioni di euro, solo poco più di unmiliardo di euro è effettivamente disponi-bile. Nella nota messa a disposizione, sievidenzia inoltre che l’ammontare nettodelle disponibilità è stimabile in poco piùdi 660 milioni di euro, una quota dellaquale sarebbe tuttavia riferibile a sommesequestrate, per le quali potrebbe sorgerel’esigenza di restituzione agli aventi diritto.Dichiara di non comprendere le ragionidell’indisponibilità dei fondi, esprimendoaltresì dubbi su quanto asserito in ordineall’utilizzabilità di tali risorse solo perinterventi una tantum. Osserva, infatti,come anche le risorse che sarebbero di-sponibili secondo la ricostruzione prospet-tata sarebbero comunque sufficienti a farfronte ai tagli che interessano le dotazionidi bilancio del Ministero della giustizia edel Ministero dell’interno nei prossimi dueanni. Nel segnalare, inoltre, come talirisorse potrebbero essere assai utili asostenere gli oneri derivanti dall’accorpa-mento delle sedi giudiziarie, osserva comeil Governo nelle riduzioni di spesa nonabbia utilizzato il bisturi o la forbice,come si era assicurato, ma ha proceduto atagli sostanzialmente indiscriminati. Riba-disce, in ogni caso, come sia stato disattesol’impegno assunto dal Governo a fronte diun ordine del giorno sostenuto da tutte leforze politiche ed accolto dall’Esecutivo edauspica una revisione dell’orientamentomanifestato in questa sede.

Rolando NANNICINI (PD), relatore, for-mula un invito al ritiro di tutte le proposteemendative presentate, avvertendo che al-trimenti esprimerà parere contrario.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere conforme al relatore.

Alfredo MANTOVANO (PdL) acco-gliendo l’invito del relatore e del rappre-

sentante del Governo, ritira le proprieproposte emendative.

Renato CAMBURSANO (Misto) ritira leproprie proposte emendative, che comun-que ripresenterà ai fini dell’esame in As-semblea.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti Osvaldo Napoli1.2, 2.2 e 2.1 devono intendersi decadutiper assenza del presentatore.

Massimo BITONCI (LNP) illustral’emendamento Dozzo 2.3, da lui sotto-scritto unitamente a tutti i componenti delgruppo Lega Nord Padania, evidenziandocome esso disponga in primo luogo lasoppressione delle esenzioni previste inmateria di trasparenza degli incarichi infavore delle Agenzie fiscali, nonché il ri-pristino della soppressione dell’Ente na-zionale per il microcredito e il ripristinodel termine del 1o gennaio 2013 per laliquidazione della società ARCUS SpA.Sottolinea, inoltre, come l’emendamentoproponga la soppressione di disposizionifortemente volute dal Ministro della sa-nità, volte a rafforzare i compiti dell’AGE-NAS, in passato presieduta dallo stessoMinistro. L’emendamento dispone, altresì,la soppressione dell’attribuzione al co-mune di Roma delle risorse del Fondoprevisto dall’articolo 14, comma 14-bis deldecreto-legge n. 78 del 2010, nonchél’abrogazione delle autorizzazioni di spesaper l’emergenza immigrazione e per lasospensione degli adempimenti previden-ziali e fiscali dell’isola di Lampedusa.Evidenzia come tutti gli interventi volti aconseguire risparmi siano finalizzati alreperimento di risorse destinati alla revi-sione della normativa volta a tutelare icosiddetti lavoratori esodati.

La Commissione respinge l’emenda-mento Dozzo 2.3.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti Osvaldo Napoli3.1, Mancuso 3.4, Osvaldo Napoli 3.2, 3.3,4.11, 4.12, 4.17, 4.13, 4.14 e 4.15 devono

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intendersi decaduti per assenza dei pre-sentatori. Dopo aver comunicato che gliemendamenti Toccafondi 4.8 e 4.9 sonostati ritirati, fa presente che gli emenda-menti Osvaldo Napoli 4.16, MaurizioTurco 5.3 e 5.2 nonché Mancuso 5.7devono intendersi decaduti per assenza deipresentatori.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra ilproprio emendamento 5.8, volto a sospen-dere l’acquisizione del sistema d’armaJoint Strike Fighter fino al 31 dicembre2014 e a destinare i conseguenti risparmia interventi per la messa in sicurezza perdell’edilizia sanitaria pubblica e l’ediliziascolastica.

La Commissione respinge l’emenda-mento Borghesi 5.8.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti Maurizio Turco5.4, 5.5 e 5.6, Osvaldo Napoli 6.2, 7.2 e 7.3,nonché Mancuso 8.2 devono intendersidecaduti per assenza dei presentatori.Dopo aver avvertito che l’emendamentoTocci 8.1 è stato ritirato, fa presente chegli emendamenti Osvaldo Napoli 9.1 e 9.2,Iannaccone 10.1, Osvaldo Napoli 11.1 e12.1, Vincenzo Antonio Fontana 14.1, DiBiagio 14.4 e 14.5, Moroni 15.8, 15.7 e15.9, D’Anna 15.3, 15.4, 15.5 e 15.6, Mau-rizio Turco 15.10, Osvaldo Napoli 16.6,16.7 e 16.9, Tommaso Foti 17.3, 17.5, 17.4,17.1 e 17.2, nonché Del Tenno 17.13devono intendersi decaduti per assenza deipresentatori.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) dichiara di sottoscrivere gliemendamenti Minardo 17.15 e 17.14 edinsiste per la votazione dei medesimi.

La Commissione respinge l’emenda-mento Minardo 17.15.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che l’emendamento Scilipoti 17.11deve intendersi decaduto per assenza deipresentatori.

La Commissione respinge l’emenda-mento Minardo 17.14.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti Tommaso Foti17.6 e 17.7, Garagnani 18.3, Osvaldo Na-poli 19.2, 19.10, 19.3, 19.4, 19.5, 19.6, 19.7,19.11, 19.8 e 19.9 e Lo Presti 22.1 devonointendersi decaduti per assenza dei pre-sentatori.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra ilproprio articolo aggiuntivo 22.01, che in-tende fornire una risposta alla questionedei lavoratori esodati, riprendendo il con-tenuto di una proposta di legge presentatadai deputati Damiano, Cazzola e Dozzo,che giace presso la Commissione lavorodella Camera.

Pier Paolo BARETTA (PD) osservacome il tema affrontato dall’articolo ag-giuntivo Borghesi 22.01 sia di particolarerilievo e sottolinea come si stia lavorandoper procedere all’elaborazione di una pro-posta organica che fornisca una soluzionedefinitiva al problema apertosi con l’ado-zione della riforma pensionistica realiz-zata con il decreto-legge n. 201 del 2011.Ritiene, in questa ottica che non sia tut-tavia questa la sede più opportuna peraffrontare la materia, esprimendo riserveanche sulla scelta del Governo di unintervento nell’ambito del decreto-legge inesame, ed auspica che i presentatori riti-rino l’articolo aggiuntivo 22.01 per valo-rizzarne la portata e consentire un suoesame serio ed approfondito in altra sede.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOevidenzia che non è possibile effettuareuna valutazione dei profili finanziari dellaproposta emendativa in discussione, chepur affronta un tema per il quale c’ègrande attenzione da parte del Governo edi tutte le forze politiche. Ribadisce,quindi, l’opportunità di ritirare la predettaproposta al fine di consentire l’approfon-dimento delle valutazioni sui lavoratoriesodati in altra sede.

Antonio BORGHESI (IdV) non accogliel’invito al ritiro del suo articolo aggiuntivo22.01 ed insiste per la votazione.

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La Commissione respinge l’articolo ag-giuntivo Borghesi 22.01.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che l’emendamento Osvaldo Na-poli 23.3 deve intendersi decaduto perassenza del presentatore.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) illustra il suo emendamento23.1 e l’emendamento Gioacchino Alfano23.2 che dichiara di sottoscrivere, eviden-ziando come le disposizioni che si proponedi sopprimere o modificare intervengonosu procedure concorsuali in corso connorme che nulla hanno a che vedere conla materia della riduzione della spesapubblica.

La Commissione, con distinte votazioni,respinge gli emendamenti Gioacchino Al-fano 23.2. e Marinello 23.1.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che gli emendamenti MaurizioTurco 23.4, Garagnani 23.5 e Zeller 24-bis.1 devono intendersi decaduti per as-senza dei presentatori. Essendosi conclusol’esame delle proposte emendative presen-tate propone di conferire mandato al re-latore a riferire in senso favorevole all’As-semblea sul testo del provvedimento ap-provato dal Senato.

Antonio BORGHESI (IdV), interve-nendo per dichiarazione di voto, annunciail voto contrario del proprio gruppo sullaproposta di conferimento del mandato alrelatore a riferire in senso favorevole sultesto del provvedimento, richiamando leconsiderazioni già formulato in sede diesame preliminare.

Alberto GIORGETTI (PdL) formulapreliminarmente alcune considerazioni inordine al metodo dell’esame del provvedi-mento, osservando come il Parlamento siaormai costretto a lavorare in tempi estre-mamente contenuti in ragione dell’esi-genza di assicurare la tempestiva conver-sione in legge dei decreti presentati dalGoverno in un contesto di elevata insta-

bilità dei mercati economici e finanziari.Ritiene, tuttavia, che anche in questo dif-ficile quadro vi sarebbero state le condi-zioni per consentire alla Camera di dare ilproprio contributo al miglioramento deltesto in esame, sottolineando come contale considerazione intenda anche richia-mare l’attenzione sulla esigenza di assicu-rare un ruolo adeguato alla Commissionebilancio nell’ambito dell’esame dei futuriprovvedimenti in materia economica e fi-nanziaria. Reputa, infatti, che anche insede di assegnazione dei provvedimenti laCommissione abbia visto un ridimensiona-mento del proprio ruolo, che disconosce laqualità che ha sempre caratterizzato ilavori della Commissione medesima. Nelsottolineare come ci si trovi davanti, so-stanzialmente, ad un’occasione persa,esprime comunque pieno apprezzamentoper il lavoro svolto dal relatore, che hacolto numerosi aspetti meritevoli di ap-profondimento in un provvedimento com-plesso e non del tutto omogeneo, che, piùche realizzare una revisione approfonditadella spesa pubblica, ha puntato al repe-rimento delle risorse necessarie ad rin-viare il previsto incremento dell’IVA. Conriferimento alle scelte di politica econo-mica e finanziaria del Governo, rileva che,al termine di una fase che ha visto unsensibile inasprimento del carico fiscale, inquesto provvedimento si è finalmente av-viato un processo volto ad un controlloselettivo della spesa pubblica, che rappre-senta senza dubbio un passo avanti ri-spetto al passato, ma non appare ancorapienamente soddisfacente. Ritiene, in par-ticolare, che debba essere riconsideratal’efficacia delle misure in materia di ridu-zione dei consumi intermedi, di acquisticentralizzati e di spesa sanitaria, al fine dievitare che numerose disposizioni costitui-scano semplici annunci privi di reale in-cidenza sulla spesa pubblica. Per quantoattiene al contenimento della spesa,esprime apprezzamento per la dichiara-zione del sottosegretario Polillo in ordinealla volontà di non abbandonare la stradadella definizione dei costi standard, evi-denziando inoltre l’opportunità di assicu-rare un efficace utilizzo di risorse dispo-

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nibili quali quelle del Fondo unico giusti-zia cui ha fatto riferimento il collegaMantovano. In questa ottica, sottolineacome sia ormai indispensabile un inter-vento che, fermi restando gli obiettivi difinanza pubblica, assicuri un adeguatosostegno alla crescita, in una congiunturache mostra evidenti sintomi della reces-sione in atto. Ritiene, inoltre, necessarioun intervento volto ad una sensibile ridu-zione del debito pubblico, che consenti-rebbe anche una riduzione della spesa perinteressi sostenuta annualmente, creandogli spazi per ulteriori interventi di sostegnoall’economia reale. In questa ottica anchealla luce delle recenti audizioni svoltesi suquesti temi, rileva come il Governo sembriperseguire un intervento di manutenzionevolto a reperire un volume di risorsequantificabile in 10-15 miliardi di euroannui, mentre, a suo avviso, dovrebbevalutarsi la possibilità di misure di mag-giore impatto nella immediatezza. Ritiene,altresì, che la questione del finanziamentoattraverso strumenti obbligazionari dellaBanca Monte dei Paschi di Siena avrebbedovuto essere oggetto di un maggiore ap-profondimento nel corso dell’esame par-lamentare, evidenziando come si tratti diun’operazione sostanzialmente diversa daquelle realizzate in attuazione dell’articolo12 del decreto-legge n. 185 del 2008.Esprime, inoltre, riserve sulle disposizionirelative alla razionalizzazione delle Agen-zie fiscali, evidenziando come, in una fasenella quale si persegue il rafforzamentodella lotta all’evasione fiscale, si realizzinointerventi che determinano modesti ri-sparmi e rischiano di indebolire la fun-zionalità delle Agenzie. In questa ottica,segnala come, nel corso dell’esame pressol’altro ramo del Parlamento, il senatoreMorando avesse proposto di accorpare leagenzie in un’unica struttura, prospet-tando un’ipotesi interessante che, a suoavviso, avrebbe potuto essere discussa conmaggiore approfondimento nell’ambitodell’esame del disegno di legge recante ladelega legislativa in materia fiscale. Con-clusivamente, sollecitando una riflessionesul ruolo della Commissione bilancio euna valorizzazione delle sue competenze,

annuncia il proprio voto favorevole al con-ferimento del mandato al relatore, con l’au-spicio che questo decreto, che costituisce, asuo avviso, un provvedimento « ponte »,possa preludere a futuri interventi volti asostenere la crescita economica.

Pier Paolo BARETTA (PD) dichiarapreliminarmente di condividere le osser-vazioni di carattere generale del collegaGiorgetti, che, a suo avviso, sollecitano unariflessione seria ed approfondita anche daparte dell’Esecutivo. Evidenzia infatti cheal termine naturale della legislatura man-cano ancora alcuni mesi e, pertanto, visono le condizioni per un maggiore equi-librio della ripartizione delle attività tra idue rami del Parlamento, osservandocome la credibilità della politica passianche dalla valorizzazione dei lavori par-lamentari. Pur prendendo atto della limi-tatezza dei tempi disponibili, dovuta ancheall’esigenza di tenere conto delle tensioniesistenti sui mercati, evidenzia come laCommissione possa assicurare un lavoroserio e condiviso sui provvedimenti al suoesame, come testimonia la relazione svoltadal relatore Nannicini, che ringrazia per ilsuo lavoro, la quale contiene spunti digrande interesse riferibili non tanto amodifiche del provvedimento in esame, maalla definizione di un’agenda da realizzarein futuri provvedimenti. Nel sottolinearecome la discussione abbia evidenziatocome sussistano sensibilità comuni tra lediverse forze politiche che sostengono lamaggioranza, ritiene che il Governo do-vrebbe saper cogliere i segnali emersi nelcorso del dibattito, che potrebbero costi-tuire oggetto di futuri interventi in materiaeconomica e finanziaria. In questa ottica,associandosi a quanto osservato dal col-lega Alberto Giorgetti, concorda sulla ri-levanza della questione della riduzione deldebito pubblico, in quanto il sempliceconseguimento del pareggio di bilancio el’adozione di politiche di rigore finanziarionon garantiscono la riduzione dello stockdel debito. Osserva, infatti, come una tem-pestiva riduzione del debito consentirebbeun contenimento della spesa per interessi,liberando risorse che potrebbero essere

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destinate al sostegno dell’economia, e ri-tiene, pertanto, corretto approfondire iltema delle dismissioni patrimoniali. Giu-dica, quindi, con favore il provvedimentoin esame, evidenziato tuttavia come lemisure in esso contenute non siano pie-namente soddisfacenti, specialmente perquanto attiene alla situazione finanziariadelle autonomie territoriali. Con riferi-mento, invece, agli strumenti finanziariemessi dalla Banca Monte dei Paschi diSiena, ritiene che le disposizioni del de-creto sollecitino una riflessione più ampiasul nostro sistema bancario, che manifestasintomi di debolezza e problematiche che,in una prima fase, non sono forse stateadeguatamente considerate. In definitiva,evidenzia come il dibattito svoltosi abbiaevidenziato come permangano molti temida affrontare nei prossimi mesi ed auspicache la Commissione possa svolgere unruolo significativo nell’esame dei relativiprovvedimenti, avvalendosi anche degli ap-profondimenti istruttori avviati in questafase, che giudica particolarmente impor-tanti. Annuncia, pertanto, il voto favore-vole del proprio gruppo sul conferimentodel mandato al relatore a riferire favore-volmente in Assemblea sul provvedimento.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) rileva preliminarmente comeanche l’esame di questo decreto-legge abbiaconfermato la mutazione recentementeprodottasi nel nostro sistema parlamen-tare, ormai caratterizzato da un bicamera-lismo imperfetto ed alternato, nel qualeprevale decisamente il ruolo del Senatodella Repubblica. Quanto al contenuto delprovvedimento, evidenzia come alcune di-sposizioni non appaiano pienamente con-vincenti, richiamando in primo luogo lenorme relative all’incorporazione dell’Am-ministrazione autonoma dei Monopoli diStato e dell’Agenzia del territorio, rispetti-vamente, nell’Agenzia delle dogane e nel-l’Agenzia delle entrate. In proposito, ritieneche la soppressione dei Monopoli di Statorappresenti un’operazione estremamenterischiosa, considerata la particolare delica-tezza dei compiti attribuiti a tale Ammini-strazione, ritenendo altresì erronea la

scelta di sopprimere l’Agenzia del territorioconsiderato il ruolo da essa esercitato nel-l’emissione di base imponibile immobiliare.Segnala, inoltre, che l’assenza di una disci-plina transitoria rischia di determinare ef-fetti negativi per la finanza pubblica.Esprime, inoltre, un giudizio critico sullasoppressione dell’Agenzia per lo sviluppodel settore ippico, che, a suo avviso, deter-mina una destrutturazione dell’intero set-tore che finirà per avvantaggiare solo alcunioperatori privati. Pur con queste riserve econ quelle manifestate nel corso dell’esamedelle proposte emendative, esprime pienoapprezzamento per il lavoro svolto dal rela-tore ed annuncia il voto favorevole del pro-prio gruppo sulla proposta di conferirgli ilmandato a riferire favorevolmente in As-semblea.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) fa pre-sente preliminarmente che il suo grupponon ha presentato emendamenti ma siriserva di presentare nove proposte emen-dative in Assemblea. Esprime quindi ap-prezzamento per il lavoro svolto dal re-latore che, come è suo costume, ha uti-lizzato argomenti convincenti in quantobasati sui numeri. Dopo aver osservatocome uno dei temi fondamentali del prov-vedimento sia rappresentato dalle misurerelative agli enti locali, rileva come inseguito al netto ridimensionamento delladimensione provinciale e alla riduzione delnumero dei piccoli comuni, il ruolo delleamministrazioni comunali sia destinato adivenire centrale. Per quanto concerne glianticipi della riforma tributaria contenutinel testo, rileva come occorra concentrarsinon solo sui costi standard ma anche suifabbisogni standard al fine di garantire unlivello adeguato dei servizi pubblici. Sot-tolinea inoltre come l’impostazione difondo del provvedimento sia quella dipuntare sulla crescita, spendendo meglioper spendere meno, e di ridurre la pres-sione fiscale. Rileva quindi come definireil Presidente del Consiglio come l’uomodelle tasse non tenga conto di come lamanovra lorda per il 2012, pari a 25miliardi di euro, sia costituita in granparte dalla riforma previdenziale e come i

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contributi previdenziali vengano conside-rati al fine di individuare il livello dellapressione fiscale. Ritiene che la spendingreview rappresenti un metodo innovativorispetto all’esperienza di questi ultimi treanni, nei quali sono stati realizzati concriterio ragionieristico tagli lineari perdecine di miliardi di euro. Osserva inoltrecome la riduzione della pressione fiscalevada perseguita anche attraverso la lottaall’evasione che rappresenta il problemaetico fondamentale del Paese. Ritiene, in-fine, che non debba essere accantonata laquestione della patrimoniale, rispetto allaquale si è espressa favorevolmente ancheConfindustria e che deve essere vista comeuno strumento per realizzare una piùequa distribuzione del carico fiscale.

Renato CAMBURSANO (Misto) ricordadi aver a suo tempo proposto la patrimo-niale come possibile alternativa all’IMU.Ringrazia quindi il relatore del lavorosvolto, dal quale sono venuti anche stimolie indicazioni per il futuro. Nel condividerel’opportunità di rilanciare il ruolo dellaCommissione nella parte finale della legi-slatura, osserva come la strategia del Go-verno di coniugare il rigore con la ripresaproduttiva debba subire adesso, dopo laratifica del fiscal compact e la riformadell’articolo 81 della Costituzione, una ac-celerazione attraverso l’adozione di misureanticicliche basate anche, ma non solo,sulle risorse rivenienti dal provvedimentoin esame. Osserva quindi come occorrariconoscere che il provvedimento, accantoad interventi mirati da valutare positiva-mente, si basi tuttavia ancora anche sutagli lineari effettuati soprattutto nei con-fronti delle amministrazioni locali. Os-serva infine come il risanamento dellafinanza pubblica non possa comportare lasvendita del nostro sistema produttivo, edin particolare delle imprese di maggiorerilievo, che appaiono gestite in manieracomplessivamente positiva e rispetto allequali bisogna semmai richiamare gli azio-nisti alla correttezza dei comportamenti e

chiedere allo Stato di valorizzare al megliole proprie partecipazioni.

Roberto SIMONETTI (LNP) osservacome il sistema istituzionale che si è, difatto, venuto a creare, determini lo svili-mento di almeno uno dei due rami delParlamento, in una situazione di monoca-meralismo alternato. Ricorda i dibattitiche si sono svolti in seno alla Commissioneparlamentare per l’attuazione del federa-lismo fiscale in ordine alle cause e alleresponsabilità della creazione dell’attualelivello di debito pubblico in Italia. Ri-chiama in proposito la celebre definizionedell’allora Ministro Tremonti che definì ildebito pubblico come un albero storto,imputando le cause della sua formazioneprincipalmente alla finanza locale. Ri-corda come l’onorevole Nannicini abbia, asuo tempo, criticato aspramente tale de-finizione, mentre oggi il Governo Montisembra avere proseguito la stessa strada,penalizzando fortemente gli enti locali.Ritiene che le cause più profonde dell’altolivello del differenziale di rendimento trai nostri titoli di Stato e i corrispondentititoli tedeschi sia da ricercare nell’assettoistituzionale dello Stato che ancora nonriesce a ridurre il peso della burocraziacentrale, attribuendone la responsabilitàalle comunità locali. Osserva in propositocome la riforma della legge elettorale nonsarà sufficiente, in assenza di una revi-sione complessiva dell’assetto dello Stato,ed allentare le tensioni sui mercati inter-nazionali a danno dell’Italia.

La Commissione delibera di conferire ilmandato al relatore di riferire in sensofavorevole all’Assemblea sul provvedi-mento in esame. Delibera altresì di chie-dere l’autorizzazione a riferire oralmente.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, siriserva di designare i componenti del Co-mitato dei nove sulla base delle indicazionidei gruppi.

La seduta termina alle 19.

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ALLEGATO

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini. C. 5389 Governo,

approvato dal Senato.

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AL TESTODEL DECRETO LEGGE

ART. 1.

Al comma 8, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: Non sono comunquenulli i contratti stipulati tramite altracentrale di committenza a condizioni eco-nomiche più favorevoli.

1. 2. Osvaldo Napoli.

Al comma 21, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: Alle riduzioni previsteper il Ministero dell’interno e per il Mi-nistero della giustizia secondo gli importiindicati nel predetto allegato 1 corrispon-dono assegnazioni di pari importo prove-nienti annualmente in eguale misura dalFondo unico giustizia.

1. 1. Mantovano.

Dopo l’articolo 1, aggiungere il seguente:

ART. 1-bis.

(Meno spesa per acquisti di beni e servizi,più deduzioni per carichi di famiglia).

1. A decorrere dall’anno 2012 la spesaper acquisti di beni e servizi e per consumiintermedi sostenuta dalle amministrazionipubbliche inserite nel conto economicoconsolidato della pubblica amministra-zione, come individuate dall’Istituto nazio-nale di statistica (ISTAT) ai sensi dell’ar-ticolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre2009, n. 196, è rideterminata, attraverso

una riduzione degli stanziamenti in modoche essa sia pari alla spesa sostenuta nel2009, ridotta del 10 per cento. Con decretodel Presidente del Consiglio dei Ministri èannualmente definita, entro il 30 ottobre,la quantificazione dei risparmi ottenutidalla rideterminazione con una riduzionerispetto alla spesa complessiva program-matica esposta nella decisione di finanzaper gli anni 2011-2014. Le risorse rive-nienti da tale quantificazione affluisconoal fondo di cui al comma 3, la cui entitàè definita annualmente con la legge distabilità. A tale fine le amministrazioniadottano con immediatezza, e comunqueentro 60 giorni dalla data di entrata invigore della legge di conversione del pre-sente decreto, le necessarie misure di ade-guamento ai nuovi limiti di spesa. Ledisposizioni di cui al precedente periodo siapplicano in via diretta alle regioni, alleprovince autonome, agli enti, di rispettivacompetenza, del Servizio sanitario nazio-nale ed agli enti locali e agli enti previ-denziali privatizzati. Ai fini del conteni-mento della spesa pubblica e dell’attua-zione delle disposizioni di cui al presentecomma le regioni, entro il 31 dicembre2012, adottano disposizioni, normative oamministrative, finalizzate ad assicurare ilrispetto della disposizione citata. La di-sposizione di cui al presente comma co-stituisce principio fondamentale di coor-dinamento della finanza pubblica, ai finidel rispetto dei parametri stabiliti dalpatto di stabilità e crescita dell’Unioneeuropea. I risparmi di spesa derivantidall’attuazione del presente comma sono

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aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalpatto di stabilità interno.

2. Al testo unico delle imposte suiredditi, di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917, e successive modificazioni, sosti-tuire l’articolo 12 con il seguente:

ART. 12.

(Deduzioni per oneri di famiglia).

1. Dal reddito complessivo si deduceper ciascuna delle persone indicate nel-l’articolo 433, comma primo, n. 1) e 2) delcodice civile, per oneri di famiglia, l’im-porto di 5.000 euro ovvero di 10.000 euronel caso dei soggetti di cui all’articolo 3della legge 5 febbraio 1992, n. 104 affettida grave e permanente invalidità o meno-mazione o comunque non autosufficienti.

2. La deduzione di cui al comma 2spetta a condizione che le persone allequali si riferisce possiedano un redditocomplessivo, computando anche le retri-buzioni corrisposte da enti e organismiinternazionali, rappresentanze diplomati-che e consolari e missioni, nonché quellecorrisposte dalla Santa Sede, dagli entigestiti direttamente da essa e dagli enticentrali della Chiesa cattolica, non supe-riore a 2.840,51 euro, al lordo degli onerideducibili. Tale condizione non si applicaai soggetti di cui al citato articolo 3 dellalegge 5 febbraio 1992, n. 104.

3. Le deduzioni di cui al comma 2 sonorapportate a mese e competono dal mesein cui si sono verificate a quello in cuisono cessate le condizioni richieste.

4. In caso di redditi di lavoro dipen-dente e assimilati, qualora la deduzione dicui al comma 2 sia di ammontare supe-riore al reddito complessivo, l’assegno peril nucleo familiare di cui all’articolo 2 deldecreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, con-vertito in legge, con modificazioni, dall’ar-ticolo 1, comma 1, della legge 13 maggio1988, n. 153, è incrementato di un im-porto pari al risparmio d’imposta nongoduto.

3. La disposizione di cui al comma 2entra in vigore nell’anno di imposta suc-

cessivo a quello di determinazione dellerisorse disponibili a valere sul fondo di cuial presente comma ed è stabilita in unamisura determinata annualmente, fino aconcorrenza della deduzione prevista alprecedente comma 2, con decreto delMinistro dell’economia e delle finanze, acondizione di integrale copertura deglioneri aggiuntivi. A decorrere dal 2012, èistituito il fondo per la famiglia, al qualeaffluiscono le risorse rivenienti dai ri-sparmi di spesa derivanti dalle disposi-zioni recate dal comma 1.

1. 01. Cambursano.

(Inammissibile)

ART. 2.

Al comma 7, primo periodo, dopo leparole: comparto sicurezza, aggiungere leseguenti: i Corpi e servizi di polizia locale.

2. 2. Osvaldo Napoli.

Al comma 11, alinea, dopo le parole: dalcomma 1, aggiungere le seguenti: e dall’ar-ticolo 16 comma 8.

Conseguentemente:

a) al comma 13, ultimo periodo, dopole parole: le domande di ricollocazioneaggiungere le seguenti: senza adeguata mo-tivazione;

b) dopo il comma 16, aggiungere ilseguente:

16-bis. Ai dipendenti degli enti inseritinel conto economico consolidato dallapubblica amministrazione, come indivi-duati dall’Istituto nazionale di statistica(ISTAT) ai sensi dell’articolo 1 della legge31 dicembre 2009, n. 196, possono essereapplicate in via facoltativa le previsioni dicui al comma 11, lettera a).

2. 1. Osvaldo Napoli.

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Sopprimere il comma 20-bis.

Conseguentemente:

a) all’articolo 12, dopo il comma 23,aggiungere i seguenti:

23-bis. L’Ente nazionale per il micro-credito di cui all’articolo 8, comma 4-bisdel decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70,convertito con modificazioni dalla legge 12luglio 2011, n. 106, è soppresso e i relativiorgani decadono, fatti salvi gli adempi-menti di cui al comma 43.

23-ter. Con decreto di natura non re-golamentare del Ministro dello sviluppoeconomico e nominato un dirigente dele-gato che esercita i poteri attribuiti alpresidente e al consiglio di amministra-zione dell’ente, fatti salvi gli adempimentidi cui al comma 43, e provvede allaliquidazione delle attività, all’estinzionedelle passività e alla definizione delle pen-denze dell’ente soppresso. Il dirigente de-legato è individuato tra i dirigenti delMinistero dello sviluppo economico e ilrelativo incarico costituisce integrazionedell’oggetto dell’incarico di funzione diri-genziale conferito ai sensi dell’articolo 19,comma 2, del decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165, e non comporta variazionidel trattamento economico complessivo.

23-quater. Il collegio dei revisori incarica alla data della soppressione assi-cura il controllo delle attività del dirigentedelegato. Entro 30 giorni dalla data dientrata in vigore del presente decreto, ilbilancio di chiusura dell’ente soppresso èdeliberato dagli organi in carica alla datadi cessazione dell’ente, corredato dall’at-testazione redatta dall’organo interno dicontrollo in carica alla data di soppres-sione dell’ente medesimo e trasmesso perl’approvazione al Ministero dello sviluppoeconomico e al Ministero dell’economia edelle finanze. Il bilancio da’ evidenza dellecontabilità separate attivate per la gestionedelle risorse comunitarie e dei fondi cor-risposti all’ente da altri soggetti pubblici oprivati. I compensi, indennità o altri emo-lumenti comunque denominati ad essispettanti sono corrisposti ai componentidegli organi dell’ente soppresso fino agli

adempimenti previsti dal presente commae comunque non oltre 30 giorni dalla datadi soppressione.

23-quinquies. Le convenzioni in esseretra l’ente e le amministrazioni ed entipubblici e privati sono risolte alla datadell’entrata in vigore del presente decreto.Le amministrazioni e gli enti interessatidefiniscono con il dirigente delegato di cuial comma 42 le relative pendenze finan-ziarie. Il Ministro dello sviluppo econo-mico, con decreto di natura non regola-mentare, su proposta del dirigente dele-gato, individua i soggetti e le modalità ditrasferimento dei programmi e progetticomunitari, al fine di garantire l’adempi-mento degli obblighi assunti in sede co-munitaria.

23-sexies. Le risorse umane, nei limitidel personale con contratto di lavoro su-bordinato a tempo indeterminato in ser-vizio presso l’ente alla data dell’entrata invigore del presente decreto, sono trasferite,con i relativi rapporti giuridici attivi epassivi, al Ministero dello sviluppo econo-mico che provvede corrispondentementead incrementare la propria dotazione or-ganica.

23-septies. I contratti di consulenza, dicollaborazione coordinata e continuativa,di collaborazione occasionale e i rapportidi lavoro subordinato a tempo determi-nato in corso alla data di soppressionedell’ente cessano di avere effetto il quin-dicesimo giorno successivo all’entrata invigore del presente decreto; entro taledata, il dirigente delegato può prorogarnel’efficacia, non oltre l’originaria scadenza,per far fronte alle attività previste dalcomma 42.

23-octies. L’eventuale attivo netto risul-tante dalla chiusura della gestione deldirigente delegato di cui al comma 42 e lerisorse finanziarie disponibili, a qualsiasititolo, sul bilancio di chiusura dell’entesoppresso sono versate all’entrata del bi-lancio dello Stato; le risorse allocate nellostato di previsione del Ministero dellosviluppo economico costituiscono econo-mie del bilancio dello Stato. Le risorse

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strumentali dell’ente sono acquisite al pa-trimonio del Ministero dello sviluppo eco-nomico.

23-octies. È abrogato l’articolo 8, comma4-bis, del decreto-legge 13 maggio 2011,n. 70, convertito, con modificazioni, dallalegge 12 luglio 2011, n. 106, e le eventualidisposizioni legislative e normative in con-trasto con la presente disposizione.

b) al medesimo articolo 12 ai commi24, 26, 27 sostituire, ovunque ricorra, laparola: 2014 con la seguente: 2013;

c) all’articolo 15, comma 25-bis, sop-primere il terzo e quarto periodo;

d) all’articolo 16, sopprimere ilcomma 12-octies;

e) sostituire l’articolo 22 con il se-guente:

ART. 22.

1. All’articolo 24 del decreto-legge 6dicembre 2011, n. 201, convertito, conmodificazioni, dalla legge 22 dicembre2011, n. 214, e successive modificazioni,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 14:

1) all’alinea, le parole: « nei limitidelle risorse stabilite ai sensi del comma15 e sulla base della procedura ivi disci-plinata » sono soppresse;

2) le parole: « 4 dicembre 2011 »,ovunque ricorrono, sono sostituite dalleseguenti: « 31 gennaio 2012 »;

3) la lettera d) è sostituita dallaseguente: « d) ai lavoratori che siano statiautorizzati alla prosecuzione volontariadella contribuzione e che abbiano presen-tato la relativa domanda alla data del 31gennaio 2012 »;

4) è aggiunta, in fine, la seguentelettera: « e-ter) ai lavoratori che alla datadel 31 dicembre 2011 si trovino in mobi-lità o in cassa integrazione guadagni e chematurino requisiti di accesso alla pensionesecondo il sistema previgente prima della

data di entrata in vigore del presentedecreto nel periodo di percezione del trat-tamento di sostegno al reddito ovveroentro i due anni successivi al termine deltrattamento medesimo »;

b) al comma 15, il terzo periodo èsoppresso.

2. All’articolo 6, comma 2-ter del de-creto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 24febbraio 2012, n. 14, sono apportate leseguenti modificazioni:

a) le parole: « nei limiti delle risorsee » sono soppresse;

b) le parole: « il cui rapporto dilavoro si sia risolto entro il 31 dicembre2011, in ragione di accordi individualisottoscritti » sono sostituite dalle seguenti:« il cui rapporto di lavoro si risolva inragione di accordi individuali sottoscrittientro il 31 gennaio 2012 »;

c) le parole: « la decorrenza del trat-tamento medesimo » sono sostituite dalleseguenti: « la maturazione del diritto altrattamento pensionistico ».;

f) all’articolo 23, sopprimere i commi11 e 12-octies.

2. 3. Dozzo, Maroni, Bossi, Bitonci,D’Amico, Polledri, Simonetti, Lussana,Fogliato, Montagnoli, Fedriga, Fugatti,Alessandri, Allasia, Bonino, Bragantini,Buonanno, Callegari, Caparini, Caval-lotto, Chiappori, Comaroli, NunzianteConsiglio, Crosio, Dal Lago, Desiderati,Di Vizia, Dussin, Fabi, Fava, Follegot,Forcolin, Gidoni, Goisis, Grimoldi, Isi-dori, Lanzarin, Maggioni, Martini, Me-roni, Molgora, Laura Molteni, NicolaMolteni, Munerato, Negro, Paolini, Pa-store, Pini, Rainieri, Reguzzoni, Rivolta,Rondini, Stefani, Stucchi, Togni, To-razzi, Vanalli, Volpi.

ART. 3.

Al comma 2-bis, lettera b), sostituire leparole da: Le Regioni fino a: di immobili

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di loro proprietà con le seguenti: Nell’am-bito dei piani di razionalizzazione di cuiall’articolo 2, comma 222, della legge 23dicembre 2009, n. 191, l’Agenzia del de-manio, le regioni e gli enti locali di cui aldecreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267,utilizzando anche gli strumenti di cuiall’articolo 3-ter del decreto-legge 25 set-tembre 2001, n. 351, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 23 novembre 2001,n. 410, concordano le reali necessità intermini di spazi al fine di individuareimmobili di proprietà delle regioni e deglienti locali di cui al decreto legislativo 18agosto 2000, n. 267, non diversamente va-lorizzabili da concedere in uso gratuitoalle amministrazioni dello stato per lefinalità istituzionali di queste ultime.

3. 1. Osvaldo Napoli.

Al comma 3 aggiungere, in fine, il se-guente periodo: Per gli immobili rispetto aiquali è stata esercitata tale facoltà direcesso, è prevista una procedura sempli-ficata per chiedere ed ottenere la modificadi destinazione di uso dell’immobile.

3. 4. Mancuso.

Al comma 12, lettera c), dopo le parole:decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81aggiungere le seguenti: , fermo restandoquanto previsto dall’articolo 18, comma 3,del medesimo decreto legislativo.

3. 5. Boccuzzi.

Al comma 14, sopprimere la lettera a).

3. 2. Osvaldo Napoli.

Al comma 14, dopo la lettera d), ag-giungere la seguente:

d-bis) al comma 6 dopo le parole « aisensi dell’articolo 143 » sono inserite leseguenti: « ed anche dell’articolo 153 »; al

termine del periodo, la parola « compati-bile » è è sostituita con la seguente « com-patibili ».

3. 3. Osvaldo Napoli.

Dopo l’articolo 3, aggiungere il seguente:

ART. 3-bis.

(Dotazione finanziaria per la realizzazionedelle infrastrutture e investimenti in ricerca

e innovazione).

1. A decorrere dal 2013 nello stato diprevisione del Ministero delle infrastrut-ture e dei trasporti è istituito il fondoinfrastrutture ferroviarie e stradali conuna dotazione di 4 miliardi di euro adecorrere dallo stesso anno fino al 2016.Le risorse del fondo di cui al presentecomma sono assegnate dal CIPE, su pro-posta del Ministero delle infrastrutture edei trasporti, di concetto con il Ministroper l’economia e le finanze.

2. Per la realizzazione di progetti diricerca e di innovazione tecnologica postiin essere dalle università congiuntamentecon le imprese è stanziata l’ulterioresomma di 2 miliardi di euro per il fondoper il funzionamento delle università dicui all’articolo 5, comma 1, della leggen. 537 del 1993.

3. A decorrere dall’anno 2012 la spesaper acquisti di beni e servizi e per consumiintermedi sostenuta dalle amministrazionipubbliche inserite nel conto economicoconsolidato della pubblica amministra-zione, come individuate dall’Istituto nazio-nale di statistica (ISTAT) ai sensi dell’ar-ticolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre2009 n. 196, è rideterminata, attraversouna riduzione degli stanziamenti in modoche essa sia pari alla spesa sostenuta nel2009, ridotta del 10 per cento. Con decretodel Presidente del Consiglio dei Ministri èannualmente definita, entro il 30 ottobre,la quantificazione dei risparmi ottenutidalla rideterminazione con una riduzionerispetto alla spesa complessiva program-matica esposta nella decisione di finanzaper gli anni 2011-2014. Le risorse rive-

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nienti da tale quantificazione affluisconoal fondo di cui al comma 1, la cui entitàè definita annualmente con la legge distabilità. A tale fine le amministrazioniadottano con immediatezza, e comunqueentro 60 giorni dalla data di entrata invigore della legge di conversione del pre-sente decreto le necessarie misure di ade-guamento ai nuovi limiti di spesa. Ledisposizioni di cui al precedente periodo siapplicano in via diretta alle regioni, alleprovince autonome, agli enti, di rispettivacompetenza, del Servizio sanitario nazio-nale ed agli enti locali e agli enti previ-denziali privatizzati. Ai fini del conteni-mento della spesa pubblica e dell’attua-zione delle disposizioni di cui al presentecomma, le regioni, entro il 31 dicembre2012, adottano disposizioni, normative oamministrative, finalizzate ad assicurare ilrispetto della disposizione citata. La di-sposizione di cui al presente comma co-stituisce principio fondamentale di coor-dinamento della finanza pubblica, ai finidel rispetto dei parametri stabiliti dalpatto di stabilità e crescita dell’Unioneeuropea. I risparmi di spesa derivantidall’attuazione del presente comma sonoaggiuntivi rispetto a quelli previsti dalpatto di stabilità interno. »

3. 01. Cambursano.

Dopo l’articolo 3, aggiungere il seguente:

ART. 3-bis.

(Fondo immobiliare « Italia » per l’abbatti-mento del debito pubblico).

1. Ai fini della valorizzazione del pa-trimonio dello Stato e dell’abbattimentodel debito pubblico è costituita la societàper azioni denominata fondo immobiliareItalia S.p.a. con capitale sociale iniziale di1 milione di euro interamente sottoscrittodal Ministero dell’economia e delle fi-nanze. Successivi aumenti di capitale so-ciale sono attuati secondo quanto previstodai successivi commi 2 e 3. La fondoimmobiliare Italia S.p.a. può collocare ti-toli obbligazionari sul mercato.

2. Con contratto preliminare di vendita,secondo prezzi e modalità di pagamentoconcordate, lo Stato trasferisce alla Cassadepositi e prestiti propri beni e dirittidisponibili e non strategici per un contro-valore di 400 miliardi di euro. Alla Cassadepositi e prestiti medesima viene altresìdato mandato di conferire alla società perazioni fondo immobiliare Italia S.p.a. ilcontratto preliminare di vendita di cui alprecedente periodo a fronte di un au-mento del capitale sociale pari alla valu-tazione del medesimo contratto prelimi-nare secondo le ordinarie regole stabilitedall’articolo 2343 del codice civile.

3. La fondo immobiliare Italia S.p.a.,successivamente al conferimento da partedi Cassa depositi e prestiti previsto alprecedente comma 2, delibera un aumentodi capitale pari a non meno di un quartodel valore periziato dei beni e dirittioggetto del contratto preliminare di ven-dita indicato dal precedente comma 2. Lasottoscrizione delle quote del fondo im-mobiliare Italia S.p.a. è aperta ai soggettiprivati italiani ed esteri operanti nel set-tore bancario e finanziario.

4. Per acquistare a titolo definitivo ibeni e diritti dello Stato da valorizzare, giàoggetto del contratto preliminare di cui alcomma 2, fondo immobiliare Italia S.p.a.emette e colloca sul mercato obbligazionia scadenza non inferiore a cinque anni,prive della garanzia dello Stato, con war-rant negoziabile separatamente.

5. Il Ministro dell’economia e dellefinanze con proprio decreto da emanarsientro tre mesi dalla data di entrata invigore della legge di conversione del pre-sente decreto stabilisce le modalità attua-tive del presente articolo, con particolareriguardo allo statuto di funzionamentodella società, alle modalità attuative ri-guardanti la sottoscrizione del capitale delfondo immobiliare da parte di operatoribancari e finanziari privati, e ai requisitirichiesti ai predetti operatori bancari efinanziari per la partecipazione al capitaledel fondo. Il Ministero dell’economia edelle finanze partecipa al capitale delfondo immobiliare Italia con una propriaquota non superiore al 10 per cento del

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totale. I corrispettivi derivanti dalla ces-sione dei beni e diritti dello Stato sonodestinati esclusivamente alla riduzione deldebito pubblico.

3. 02. Cambursano.

ART. 4.

Al comma 1, alinea, sostituire le parole:da prestazione di servizi a favore dellepubbliche amministrazioni con le seguenti:da prestazione di servizi affidati senzagara a favore delle pubbliche amministra-zioni controllanti.

Conseguentemente, alla lettera b), sosti-tuire le parole: 30 giugno 2013 con leseguenti: 31 dicembre 2013.

4. 11. Osvaldo Napoli.

Al comma 1, lettera a), aggiungere, infine, le parole: Il conseguente trasferimentodei beni e rapporti a favore delle ammi-nistrazioni controllanti non da luogo, aifini delle imposte sui redditi, a realizzo adistribuzione di plusvalenze, ricavi o mi-nusvalenze, compreso il valore di avvia-mento, non costituisce presupposto per latassazione in capo all’amministrazionecessionaria, è escluso dal campo di appli-cazione dell’Iva ed assoggettato in misurafissa alle imposte di registro, ipotecarie ecatastali né sconta oneri tributari o dialcuna altra natura.

4. 1. Cambursano.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

1-bis. Per le società oggetto dei processidi cui al comma 1 lettere a) e b), leconnesse procedure di scioglimento o alie-nazione, prevedono specifiche forme ditutela del personale in servizio. In ognicaso al personale di cui al periodo pre-cedente, si applicano gli ammortizzatorisociali previsti dalle vigenti norme in ma-

teria nonché le clausole di salvaguardia dicui all’articolo 22 del presente decreto.

4. 12. Osvaldo Napoli.

Al comma 2, sostituire il primo periodocon il seguente: Ove l’amministrazione nonproceda secondo quanto stabilito ai sensidel comma 1, gli affidamenti di servizi inessere in favore delle predette societàcessano alla data del 31 dicembre 2013 e,in ogni caso, a decorrere dal 1° gennaio2014 le medesime società non possonocomunque ricevere nuovi affidamenti di-retti di servizi.

Conseguentemente, al comma 8 appor-tare le seguenti modificazioni:

a) al primo periodo sostituire le pa-role: dal 1° gennaio 2014 con le seguenti:dalla data di entrata in vigore della leggedi conversione del presente decreto;

b) sopprimere il secondo periodo.

4. 10. Mantovano.

Al comma 3, primo periodo, sostituire leparole: anche aventi rilevanza economicacon le seguenti: operanti nel settore rela-tivo ad insediamenti produttivi e commer-ciali, e di rilevanza economica.

4. 3. Cambursano.

Al comma 3, primo periodo, dopo leparole: anche aventi rilevanza economicaaggiungere le seguenti: alle società chesvolgono servizi culturali, alle società con-trollate direttamente o indirettamentedalle regioni istituite prima della data dientrata in vigore del presente decreto, conleggi regionali e già oggetto di riordino delsistema regionale delle partecipazioni so-cietarie in attuazione della legge 24 di-cembre 2007, n. 244.

4. 2. Cambursano.

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Al comma 3, primo periodo, dopo leparole: anche aventi rilevanza economicainserire le seguenti: alle società che svol-gono servizi culturali,.

4. 17. Osvaldo Napoli.

Al comma 3, dopo le parole: del pre-sente decreto aggiungere le seguenti: allesocietà di cui all’articolo 52, comma 5, deldecreto legislativo 15 dicembre 1997,n. 446, alle società che nel triennio 2009-2011 non abbiano registrato perdite, allesocietà di cui all’articolo 113, comma 13,del decreto legislativo 18 agosto 2000,n. 267,;

Conseguentemente, al medesimo comma,medesimo periodo:

a) dopo le parole: comunitari delsettore agricolo aggiungere le seguenti: e diassicurare l’efficacia della gestione ai sensidel successivo comma 3-bis;

b) aggiungere, infine, le seguenti pa-role: d’intesa con la Conferenza unificatadi cui all’articolo 8 del decreto legislativo28 agosto 1997, n. 281.

4. 13. Osvaldo Napoli.

Al comma 3, primo periodo, sopprimerele parole: del settore agricolo.

4. 4. Cambursano.

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:

3.1 Il decreto di cui al comma 3 defini-sce, per le società non in perdita, le moda-lità di deroga dalle disposizioni di cui alcomma 1 del presente articolo, nel caso difornitura di servizi agli stessi parametri ov-vero a parametri migliorativi, convenzionidi cui all’articolo 26 della legge 23 dicembre1999, n. 488 stipulate da Consip S.p.a. odalle centrali di committenza regionali co-stituite ai sensi dell’articolo 1, comma 455,della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

4. 14. Osvaldo Napoli.

Al comma 4, dopo il secondo periodo,aggiungere il seguente: Le cariche di Pre-sidente e amministratore delegato sonocongiunte.

4. 15. Osvaldo Napoli.

Al comma 5, sostituire il secondo, terzo,quarto e quinto periodo con il seguente:Qualora siano nominati membri dei sud-detti consigli dipendenti dell’amministra-zione titolare della partecipazione ovverodipendenti della società controllante, i me-desimi hanno obbligo di riversare i relativicompensi assembleari rispettivamente al-l’amministrazione o alla società di appar-tenenza ai sensi del comma precedente.

4. 5. Cambursano.

Al comma 6, terzo periodo, dopo leparole: l’alta formazione tecnologica ag-giungere le seguenti: nonché gli enti chesvolgono servizi nel campo della cultura.

4. 6. Cambursano.

Al comma 6, terzo periodo, sostituire laparola: operanti con le seguenti: aventifinalità.

4. 8. Toccafondi.

Al comma 6, terzo periodo, dopo leparole: operanti aggiungere le seguenti: di-rettamente o indirettamente.

4. 9. Toccafondi.

Al comma 8, primo periodo, dopo leparole: l’affidamento diretto aggiungere leseguenti: delle attività di cui al comma 1.

4. 16. Osvaldo Napoli.

Al comma 13, primo periodo, aggiungerele parole: nonché alle società operanti neisettori disciplinati dal decreto legislativo

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1o settembre 1993, n. 385, e alle societàfinanziarie regionali istituite in forza dilegge regionale.

4. 7. Cambursano.

Dopo l’articolo 4, aggiungere il seguente:

ART. 4-bis.

(Fondi perduti trasformati in credito d’im-posta e deduzione del monte salari dalla

base imponibile IRAP).

1. A decorrere dall’anno 2012 gli stan-ziamenti destinati ai trasferimenti alle im-prese, di parte capitale e parte corrente,sono soppressi, ad eccezione dei trasferi-menti all’ANAS, al settore del trasportopubblico locale e alle Ferrovie dello StatoSpa. Al fine di assicurare la continuitàdelle erogazioni già deliberate, con decretiinterministeriali di natura non regolamen-tare da emanarsi entro sessanta giornidalla data di entrata in vigore della leggedi conversione del presente sono dettate ledisposizioni transitorie. In caso di inadem-pienza provvede con proprio decreto ilPresidente del Consiglio dei ministri. Adecorrere dall’anno di imposta in corso al1o gennaio 2012, i soggetti che effettuanoinvestimenti in beni strumentali nuovi ov-vero realizzano progetti produttivi secondole modalità e le tipologie valide per gliincentivi previsti dalla legge n. 488 del1992, ovvero fruiscono a qualsiasi titolo diun finanziamento a fondo perduto frui-scono di un credito di imposta, utilizzabilein dieci anni, per un ammontare corri-spondente ai contributi che sarebbero statierogati in conto capitale e fino a concor-renza di tali somme, nel rispetto deimassimali previsti dalla disciplina degliaiuti di stato dell’Unione europea per learee svantaggiate. La fruizione del creditodi imposta è automatica e avviene a com-pensazione dei debiti di imposta ai sensidell’articolo 17 del decreto legislativo 9luglio 1997, n. 241, per l’anno di impostain corso al 31 dicembre 2010 e per isuccessivi. I risparmi di spesa derivantidall’attuazione del presente comma ulte-

riori rispetto agli oneri previsti sono in-tegralmente utilizzati a riduzione del de-ficit.

2. A decorrere dal periodo di impostain corso al 1o gennaio 2012, dalla baseimponibile dell’imposta regionale sulle at-tività produttive di cui al decreto legisla-tivo 12 dicembre 1997, n. 446, determi-nata ai sensi degli articoli 4, 5, 5-bis, 6 e7 del citato decreto legislativo, si conside-rano deducibili le spese per il personaledipendente e assimilato.

3. La disposizione di cui al comma 2entra in vigore nell’anno di imposta suc-cessivo a quello di determinazione dellerisorse disponibili a valere sul fondo di cuial presente comma ed è fruita dalle im-prese entro il limite del numero di addettiindividuato annualmente con decreto delMinistro dell’economia e delle finanze, acondizione di integrale copertura deglioneri aggiuntivi. A decorrere dal 2012, èistituito il fondo per le imprese, al qualeaffluiscono le risorse rivenienti dai ri-sparmi di spesa derivanti dalle disposi-zioni recate dal comma 1.

4. 01. Cambursano.

(Inammissibile)

ART. 5.

Dopo comma 7, aggiungere i seguenti:

7-bis. Al personale militare delle Forzearmate, del Corpo della guardia di finanzae dell’Arma dei carabinieri si applicano ledisposizioni contenute negli articoli 82, 83,84, 88, 89, 90, 91, 92, 93 e 95 della legge1o aprile 1981, n. 121, e successive modi-ficazioni.

7-ter. Il Ministro della difesa, di con-certo con il Ministro dell’economia e dellefinanze, adotta entro tre mesi dalla data dientrata in vigore della legge di conversionedel presente decreto-legge uno o più de-creti secondo i criteri e le disposizioni dicui agli articoli elencati nel periodo pre-cedente.

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7-quater. Al decreto legislativo 15marzo 2010, n. 66, sono apportate le se-guenti modifiche:

a) gli articoli 1476, 1477, 1478, 1479,1480, 1481, 1482, 2043, 2044 e 2257, sonoabrogati;

b) all’articolo 2013, le parole: « sullarappresentanza militare e » sono sop-presse;

c) all’articolo 2045, le parole: « e neforniscono copia ai consigli di rappresen-tanza » sono soppresse;

d) all’articolo 2046, le parole: « coa-diuvati dagli organi di base della rappre-sentanza militare, » sono soppresse;

e) all’articolo 2129, le parole: « , sen-tito il parere delle sezioni del Consigliocentrale di rappresentanza interessate »sono soppresse.

7-quinquies. Il capo I, del libro quarto,titolo IX del decreto del Presidente dellaRepubblica 15 marzo 2010, n. 90, è abro-gato.

7-sexies. I risparmi di spesa realizzatiin attuazione dei commi 7-bis, 7-ter,7-quater e 7-quinquies, valutati non infe-riore a euro 2.000.000 per il 2012 e noninferiori a euro 5.200.000 a decorrere dal2013, sono versati all’entrata del bilanciodello Stato.

5. 3. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernar-dini, Farina Coscioni, Mecacci, Zampa-rutti.

Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

7-bis. Gli articoli 986, 987, 988, 992,993, 994, 995, 996, 1622, 1623, 1624, 1625,1802, 1803, 1804, 1815, 1816, 1870, 2162,2261, 2262, del decreto legislativo 15marzo 2010, n. 66, nonché gli articoli 3 e5 della legge 28 febbraio 2000, n. 42, e icommi 22 e 23 dell’articolo 43 e l’articolo43-ter della legge 1o aprile 1981, n. 121,sono abrogati. A decorrere dalla data dientrata in vigore della legge di conversionedel presente decreto i risparmi di spesa

realizzati in attuazione del presentecomma, valutati non meno di euro390.000.000, sono versati all’entrata delbilancio dello Stato.

5. 2. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernar-dini, Farina Coscioni, Mecacci, Zampa-rutti.

Dopo il comma 9, aggiungere il seguente:

9-bis. In considerazione dell’autono-mia gestionale ed organizzativa sancitadall’articolo 2 del decreto legislativo 30giugno 1994, n. 509, nonché in forza delCCNL privato siglato tra i sindacati el’associazione degli enti previdenziali pri-vati, i commi 2, 4, 7 del presente articolonon si applicano agli enti previdenzialiprivati di cui al decreto legislativo 30giugno 1994, n. 5 e al decreto legislativo10 febbraio 1996, n. 103.

5. 7. Mancuso.

Al comma 10, lettera a), capoverso, dopol’ultimo periodo, aggiungere il seguente:

Le disposizioni del presente commanon si applicano alle amministrazionipubbliche che con apposita attestazionedimostrano che i servizi espletati in pro-prio determinano maggiori risparmi dispesa di quelli derivanti dall’applicazionedei parametri definiti dal decreto di cui alperiodo successivo.

5. 1. Mantovano.

Dopo il comma 14-bis, aggiungere ilseguente:

14-ter. Il programma pluriennale diA/R n. SMD 02/2009, relativo all’acquisi-zione del sistema d’arma Joint Strike Fi-ghter e realizzazione dell’associata lineaFACO/MROU nazionale è sospeso fino al31 dicembre 2014. A decorrere dall’eser-cizio finanziario per l’anno 2015 e fino al2026, gli importi da erogare annualmentesono ridotti del 50 per cento. I risparmi dispesa realizzati in attuazione del presente

Mercoledì 1o agosto 2012 — 185 — Commissione V

comma, valutati in 891,724 milioni di europer l’anno 2012, in 997,931 milioni di europer l’anno 2013, in 969,655 milioni di eurol’anno 2014 e in 4.384,138 milioni di europer il periodo 2015-2026, sono versatiall’entrata del bilancio dello Stato peressere riassegnati, con decreto del Ministrodell’economia e delle finanze da adottareentro trenta giorni dalla data di entrata invigore della legge di conversione del pre-sente decreto, a favore di interventi per lamessa in sicurezza dell’edilizia sanitariapubblica e dell’edilizia scolastica.

5. 8. Borghesi, Di Stanislao, Mura, Evan-gelisti.

Dopo il comma 14-bis, aggiungere ilseguente:

14-ter. Il programma pluriennale diA/R n. SMD 02/2009, relativo all’acquisi-zione del sistema d’arma Joint Strike Fi-ghter e realizzazione dell’associata lineaFACO/MROU nazionale è sospeso fino al31 dicembre 2014. A decorrere dall’eser-cizio finanziario 2015 fino al 2026 gliimporti da erogare annualmente sono ri-dotti del 50 per cento. I risparmi di spesarealizzati in attuazione del presentecomma, valutati in 891,724 milioni di europer l’anno 2012, in 997,931 milioni di europer l’anno 2013, in 969,655 milioni di eurol’anno 2014 e in 4.384,138 milioni di europer il periodo 2015-2026, sono versatiall’entrata del bilancio dello Stato.

5. 4. Maurizio Turco, Bernardini, FarinaCoscioni, Mecacci, Zamparutti.

Dopo il comma 14-bis, aggiungere iseguenti:

14-ter. L’articolo 1621 del decreto legi-slativo 15 marzo 2010, n. 66, è sostituitodal seguente:

« 1621. (Trattamento economico del-l’Ordinario militare, degli ispettori e deicappellani militari).

1. Al personale del servizio assistenzaspirituale non compete il trattamento eco-

nomico a carico dello Stato, ovvero delMinistero della difesa.

2. In coordinamento con l’ordinariatomilitare, il trattamento economico e pre-videnziale del personale del servizio assi-stenza spirituale è assicurato dalla diocesidell’ambito territoriale del comando mili-tare ».

14-quater. Gli articoli 1622, 1623, 1624e 1625 del medesimo decreto legislativo 15marzo 2010, n. 66 sono soppressi a de-correre dal 1o gennaio 2013 e i risparmi dispesa realizzati in attuazione del presentecomma, non inferiori a euro 8.631.618sono versati all’entrata del bilancio delloStato.

5. 5. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernar-dini, Farina Coscioni, Mecacci, Zampa-rutti.

Dopo il comma 14-bis, aggiungere ilseguente:

14-ter. Dall’attuazione degli articoli 12e 13 dell’intesa fra il Ministro dell’internoe il Presidente della Conferenza episcopaleitaliana, firmata il 9 settembre 1999, al-legata al decreto del Presidente della Re-pubblica del 27 ottobre 1999, n. 421, con-cernente l’esecuzione dell’intesa sull’assi-stenza spirituale al personale della Poliziadi Stato di religione cattolica, non possonoderivare oneri a carico del bilancio delloStato, ovvero del Ministero dell’interno. Iltrattamento economico e previdenziale delpersonale del servizio assistenza spiritualeè assicurato dalla diocesi dell’ambito ter-ritoriale della questura ove presta servizio.A decorrere dalla data di entrata in vigoredella legge di conversione del presentedecreto i risparmi di spesa che dovesserorealizzarsi in attuazione del presentecomma sono versati all’entrata del bilanciodello Stato.

5. 6. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernar-dini, Farina Coscioni, Mecacci, Zampa-rutti.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 186 — Commissione V

ART. 6.

Sostituire il comma 17 con il seguente:

17. A decorrere dall’esercizio finanzia-rio 2013, nelle more dell’entrata in vigoredell’armonizzazione dei sistemi contabili edegli schemi di bilancio di cui al decretolegislativo 23 giugno 2011, n. 118, gli entilocali istituiscono un fondo svalutazionecrediti non inferiore al 25 per cento deiresidui attivi, di cui ai titoli primo e terzodell’entrata, aventi anzianità superiore a 5anni. La costituzione del fondo svaluta-zione crediti può avvenire sia con iscri-zione di apposito stanziamento nel bilan-cio di previsione, anche per quota parte,sia vincolando i fondi liberi disponibilinell’avanzo di amministrazione accertatocon l’ultimo rendiconto della gestione ap-provato. Previo parere motivato dell’or-gano di revisione, possono essere esclusidalla base di calcolo i residui attivi per iquali i responsabili dei servizi competentiabbiano analiticamente certificato la per-durante sussistenza delle ragioni del cre-dito e l’elevato tasso di riscuotibilità.

6. 1. Cambursano.

Al comma 17, sostituire il primo periodocon il seguente: a decorrere dall’eserciziofinanziario 2012, nelle more dell’entrata invigore dell’armonizzazione dei sistemi con-tabili e degli schemi di bilancio di cui aldecreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118,gli enti locali accantonano una quota diavanzo di amministrazione disponibile alfondo svalutazione crediti non inferiore al25 per cento dei residui attivi, di cui ai titoliI e III dell’entrata, aventi anzianità supe-riore a 5 anni. Tale vincolo di destinazioneopera anche se il risultato di amministra-zione non è capiente o è negativo.

6. 2. Osvaldo Napoli

ART. 7.

All’articolo 7, comma 22, aggiungere,infine, il seguente periodo: Con successivo

provvedimento, di natura non regolamen-tare, il Ministero dell’interno definisce lemodalità di accesso, per le amministra-zioni rappresentate presso la Conferenzaunificata di cui all’articolo 8 del decretolegislativo 28 agosto 1997, n. 281, alleinformazioni di cui al presente comma.

7. 2. Osvaldo Napoli.

Sopprimere il comma 41.

7. 3. Osvaldo Napoli.

ART. 8.

Al comma 3, aggiungere, infine, le pa-role: , ne agli enti di previdenza privati dicui al decreto legislativo 30 giugno 1994,n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio1996, n. 103.

8. 2. Mancuso.

Dopo il comma 4 aggiungere il seguente:

L’autorizzazione di spesa di cui all’ar-ticolo 1, comma 578, della legge 23 di-cembre 2005, n. 266, è ridotta di 20 mi-lioni di euro per l’anno 2012 e di 50milioni di euro per gli anni 2013 e 2014.

Conseguentemente, sono ridotti propor-zionalmente di pari importo gli importi dicui all’Allegato 3.

8. 1. Tocci.

ART. 9.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

1.1. Sono esclusi dalla soppressione dicui al comma 1 i consorzi che al 1°gennaio 2010 gestivano uno o più servizi aisensi dell’articolo 31 del decreto legislativo18 agosto 2000, n. 267, e successive mo-dificazioni.

9. 1. Osvaldo Napoli.

Al comma 6, premettere le parole: Ec-cezion fatta per i servizi culturali.

9. 2. Osvaldo Napoli.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 187 — Commissione V

ART. 10.

Al comma 2, lettera b), dopo la parola:mantenimento aggiungere le seguenti: dellacircoscrizione provinciale soppressa e/oaccorpata per almeno 5 anni quale ambitoterritoriale di competenza delle Prefettu-re-Uffici territoriali dello Stato e degli altriUffici periferici delle pubbliche ammini-strazioni dello Stato, già organizzati sullabase della provincia accorpata e/o sop-pressa:

Conseguentemente alla lettera e) numero1, dopo la parola: assegnazione aggiungerela seguente: entro 5 anni.

10. 1. Iannaccone, Belcastro, Porfidia.

Dopo il comma 2, aggiungere i seguenti:

2-bis. Al fine di assicurare l’economi-cità, l’efficienza e la rispondenza al pub-blico interesse delle attività istituzionali, ilGoverno è delegato ad adottare, entro unanno dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, uno o più decreti legislativiper adeguare l’ordinamento e i compitidell’Arma dei carabinieri e del Corpo dellaguardia di finanza, ivi comprese le attri-buzioni funzionali dei rispettivi Coman-danti generali, in conformità ai seguenticriteri direttivi:

a) collocazione dell’Arma dei carabi-nieri nell’ambito del Ministero dell’interno– Dipartimento della pubblica sicurezza,con dipendenza del Comandante generaledal Capo della polizia – Direttore generaledella pubblica sicurezza, per l’assolvi-mento dei compiti d’istituto, in conformitàa quanto disposto dalla legge lo aprile1981, n. 121;

b) collocazione del Corpo della guar-dia di finanza nell’ambito del Ministerodell’economia e delle finanze – Diparti-mento delle finanze, con dipendenza delComandante generale dal Direttore gene-rale delle finanze, per l’assolvimento deicompiti d’istituto, in conformità a quantodisposto dal regolamento di cui al decreto

del Presidente della Repubblica 30 gennaio2008, n. 43 e, ai fini della tutela dell’or-dine e della sicurezza pubblica, dalla legge1o aprile 1981, n. 121.

2-ter. Gli schemi dei decreti legislatividi cui al precedente periodo sono tra-smessi alle organizzazioni sindacali mag-giormente rappresentative a livello nazio-nale del personale della Polizia di Stato,dell’Arma dei carabinieri e del Corpo dellaguardia di finanza, che esprimono il pro-prio parere nei successivi venti giorni; glischemi medesimi, unitamente ai predettipareri pervenuti entro il termine e aglialtri pareri previsti dalla legge, sono tra-smessi alla Camera dei deputati e al Se-nato della Repubblica per il parere delleCommissioni parlamentari competenti permateria e per i profili di carattere finan-ziario, che si esprimono entro sessantagiorni dalla data di assegnazione.

2-quater. Entro sei mesi dalla data dientrata in vigore dei decreti legislativi di cuial primo periodo, è consentito, a domanda eprevia intesa tra le amministrazioni inte-ressate, il trasferimento dei dipendenti ap-partenenti all’Arma dei carabinieri e alCorpo della guardia di finanza nelle altreamministrazioni pubbliche di cui all’arti-colo 1, comma 2, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, e successive modifica-zioni, nei limiti dei posti disponibili per lemedesime qualifiche possedute nelle rispet-tive piante organiche, nel rispetto delle di-sposizioni dell’articolo 39 della legge 27 di-cembre 1997, n. 449, e successive modifica-zioni, e dell’articolo 3 del citato decretolegislativo n. 165 del 2001, e successive mo-dificazioni. Qualora il trattamento econo-mico dell’amministrazione di destinazionesia inferiore a quello percepito nell’ammi-nistrazione di provenienza, il dipendentetrasferito percepisce, fino al suo riassorbi-mento, un assegno ad personam di importocorrispondente alla differenza di tratta-mento.

2-quinquies. Il secondo comma dell’ar-ticolo 6 della legge 1 aprile 1981, n.121, èsostituito dal seguente:

« 2. Per l’espletamento delle funzioni dicui al primo comma è assegnato, secondo

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criteri di competenza tecnico professio-nale, personale appartenente ai ruoli del-l’Amministrazione civile dell’interno, se-condo contingenti fissati con decreto delMinistro dell’interno, nonché personaledelle altre amministrazioni dello Stato,secondo contingenti determinati con de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri, su proposto del Ministro dell’in-terno, di concerto con il Ministro dell’eco-nomia e delle finanze e con i Ministriinteressati ».

2-sexies. A decorrere dalla data di en-trata in vigore dei decreti legislativi di cuial comma 2-bis i risparmi di spesa chedovessero realizzarsi, valutabili in euro4.000.000.000, sono versati al bilanciodello Stato.

10. 2. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernar-dini, Farina Coscioni, Mecacci, Zampa-rutti.

(Inammissibile)

ART. 11.

Al comma 1, dopo le parole: sono in-dividuate idonee forme di coordinamentotra le scuole pubbliche di formazioneaggiungere le seguenti: compresa la Scuolasuperiore della pubblica amministrazionelocale, di cui all’articolo 104 del decretolegislativo 18 agosto 2000, n. 267.

11. 1. Osvaldo Napoli.

ART. 12.

Dopo il comma 20, aggiungere il se-guente:

20-bis. Il presente articolo non si ap-plica al Comitato minori stranieri, di cui aldecreto del Presidente del Consiglio deiministri n. 535 del 1999.

12. 1. Osvaldo Napoli.

ART. 14.

Sopprimere il comma 2.

Conseguentemente:

a) all’articolo 23, sopprimere ilcomma 7;

b) all’articolo 24, dopo il comma 1,aggiungere il seguente: 1-bis. Alla coperturadegli oneri, pari a 107.388.000 euro perl’anno 2012, a 319.428.400 euro per l’anno2013, a 527.472.000 per l’anno 2014, a694.699.050 per l’anno 2015 e a758.533.300 euro a decorrere dall’anno2016, si provvede mediante assegnazioni dipari importo provenienti annualmente dalFondo unico giustizia e, per l’anno 2013,attraverso il contenimento di spesa, pari a72,4 milioni di euro, derivante dalla sop-pressione del comma 7 dell’articolo 23.

14. 2. Mantovano.

Sostituire il comma 2 con i seguenti:

2. All’articolo 66, comma 9-bis, deldecreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 6agosto 2008, n. 133, le parole: « A decor-rere dall’anno 2010 » sono sostituite dalleseguenti: « Per gli anni 2010, 2011 e 2012 ».In fine è aggiunto il seguente periodo: « Lapredetta facoltà assunzionale è fissatanella misura del cinquanta per cento peril triennio 2013-2015 e del cento per centoa decorrere dall’anno 2016 ».

2-bis. Alla copertura degli oneri deri-vanti dall’attuazione del comma 2, pari a107.388.000 euro per l’anno 2012, a119.785.650 euro per l’anno 2013, e a197.802.000 a decorrere dall’anno 2014, siprovvede mediante assegnazioni di pariimporto provenienti annualmente dalFondo unico giustizia e, per l’anno 2013,attraverso il contenimento di spesa, pari a72,4 milioni di euro, derivante dalla sop-pressione del comma 7 dell’articolo 23.

Conseguentemente, all’articolo 23, sop-primere il comma 7.

14. 3. Mantovano.

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Dopo il comma 15, aggiungere il se-guente:

15-bis. I professori universitari diprima fascia, già in possesso di decretorettoriale di pensionamento al raggiungi-mento del settantaduesimo anno di età,sono collocati, a domanda, fuori ruolo altermine dell’anno accademico nel qualecompiono il settantesimo anno di età, perun periodo di ulteriori due anni. I pro-fessori di cui al precedente periodo, col-locati fuori ruolo, mantengono le prero-gative accademiche e le funzioni che giàricoprivano prima del decreto rettoriale,proprie dello status di professore di ruolo.Agli stessi soggetti di cui al primo periodoè erogato, senza oneri aggiuntivi a caricodelle rispettive università, il trattamentopensionistico ordinariamente spettante acarico del competente ente previdenziale.

14. 1. Vincenzo Antonio Fontana.

(Inammissibile)

Sopprimere il comma 24.

14. 4. Di Biagio.

Sostituire il comma 25 con il seguente:

25. Per l’anno 2012 gli stanziamentirelativi alle spese di cui al comma 23nonché alle indennità di servizio all’esterodi cui all’articolo 171 del decreto delPresidente della Repubblica 5 gennaio1967, n. 18, sono ridotte, rispettivamente,di euro 4.300.000 e di euro 5.000.000.

14. 5. Di Biagio.

Dopo l’articolo 14, aggiungere il se-guente:

ART. 14-bis.

(Disposizioni urgenti per il corso di forma-zione per allievo vice ispettore della Polizia

di Stato).

1. Per i concorsi interni per la nominaalla qualifica di vice ispettore della polizia

di Stato, di cui all’articolo 27-ter, comma1, lettera b), del decreto del Presidentedella Repubblica 24 aprile 1982, n. 335,relativi ai posti disponibili fino al 31dicembre 2011, l’Amministrazione è auto-rizzata ad articolare i relativi corsi se-condo la ricettività degli istituti di istru-zione, tenendo conto del numero degliammessi ai corsi medesimi, fatta salva ladecorrenza giuridica ed economica dellanomina a vice ispettore dalla data diconclusione del primo dei corsi riferito adogni singolo concorso e senza effetti re-troattivi sul trattamento economico acces-sorio.

14. 01. Mantovano.

(Inammissibile)

Dopo l’articolo 14, aggiungere il se-guente:

ART. 14-bis.

(Procedure straordinarie per l’accesso allaqualifica di vice sovrintendente della Polizia

di Stato).

1. Al fine di garantire adeguati risparmidi spesa, assicurando il pieno espleta-mento dei compiti istituzionali della Poli-zia di Stato, alla copertura dei posti di-sponibili per il periodo dal 31 dicembre2004 al 31 dicembre 2011, nella qualificadi vice sovrintendente della Polizia diStato, si provvede esclusivamente me-diante concorso interno per titoli, di cuiall’articolo 24-quater, comma 1, lettera a),del decreto del Presidente della Repub-blica 24 aprile 1982, n. 335, attraversouna o più procedure straordinarie per iposti annualmente disponibili, riservati:

a) per il quaranta per cento agliassistenti capo;

b) per il sessanta per cento al per-sonale del ruolo degli agenti e assistentiche abbia maturato quattro anni di effet-tivo servizio.

2. Per la partecipazione alle proceduredi cui al comma 1, per i posti disponibili

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al 31 dicembre di ogni anno dal 2004 al2011, il personale deve essere in possesso,alla medesima data, della qualifica e del-l’anzianità di servizio previsti dallo stessocomma. 1 posti rimasti scoperti a seguitodelle procedure straordinarie per ciascunanno sono utilizzati per incrementare iposti disponibili per l’anno successivonella rispettiva riserva di cui al medesimocomma 1.

3. In deroga a quanto previsto daiprovvedimenti attuativi, di cui all’articolo24-quater, comma 6, del decreto del Pre-sidente della Repubblica 24 aprile 1982,n. 335:

a) nel bando di concorso le sedidisponibili a livello provinciale sono indi-cate per la sola procedura di cui al comma1, lettera b). I vincitori delle procedure dicui al comma 1, lettera a), sono confermatinella medesima sede di servizio;

b) il punteggio massimo per i seguentititoli ammessi a valutazione è il seguente:

1) per il personale di cui al comma1, lettera a), per i rapporti informativi egiudizi complessivi del biennio anteriore,fino a punti 8, per la categoria dell’anzia-nità complessiva di servizio, fino a 14punti e per quella degli speciali riconosci-menti e ricompense, fino a 4 punti, nonchéper quella dei titoli di studio e del supe-ramento della prova selettiva in precedentianaloghi concorsi, rispettivamente, fino a 3e a 2 punti;

2) per il personale di cui al comma1, lettera b), per i rapporti informativi egiudizi complessivi del biennio anteriore,fino a punti 8, per la categoria deglispeciali riconoscimenti e ricompense, finoa 4 punti, nonché per quella dei titoli distudio e del superamento della prova se-lettiva in precedenti analoghi concorsi,rispettivamente, fino a 8 e a 2 punti;

c) la formazione e l’approvazionedella graduatoria assicurano la distinzionedei posti disponibili per ciascun anno deicandidati ammessi per la copertura deglistessi posti, in relazione a quanto previstodal presente articolo, secondo le modalità

stabilite con decreto del capo della polizia-direttore generale della pubblica sicu-rezza;

d) la durata del corso di formazioneprofessionale è stabilita in tre mesi, di cuiuno di applicazione pratica presso la sededi assegnazione, secondo le modalità sta-bilite con decreto del capo della polizia-direttore generale della pubblica sicu-rezza;

4. Per quanto non previsto dai commi1, 2 e 3, si applicano le disposizioni di cuiagli articoli 24-quater e 24-quinquies deldecreto del Presidente della Repubblica 24aprile 1982, n. 335, e dei relativi provve-dimenti attuativi, comprese quelle sui titoliammessi a valutazione, sulla decorrenzagiuridica e sulla decorrenza economica.

14. 02. Mantovano.

(Inammissibile)

ART. 15.

Al comma 2, sopprimere il primo e ilsecondo periodo.

15. 8. Moroni.

Al comma 2, primo periodo, dopo leparole: del presente decreto aggiungere leseguenti: e fino al 31 dicembre 2012.

15. 1. Cambursano.

Al comma 2, dopo il primo periodo,aggiungere i seguenti: A decorrere dalladata di entrata in vigore della legge diconversione del presente decreto e, co-munque, non oltre il 1o gennaio 2013,trova applicazione il nuovo metodo dicalcolo della remunerazione mista dellefarmacie, secondo i criteri stabiliti dalcomma 6-bis dell’articolo 11 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito,con modificazioni, dalla legge 30 luglio2010, n. 122. Con l’entrata in vigore delnuovo metodo di remunerazione, sono

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abrogate tutte le disposizioni che preve-dono l’imposizione di sconti e trattenutesu quanto dovuto alle farmacie per leerogazioni in regime di Servizio sanitarionazionale. La base di calcolo per definireil nuovo metodo è riferita ai marginivigenti al 30 giugno 2012.

15. 2. Cambursano.

Al comma 2, quinto periodo, sostituire leparole: A decorrere dal 1o gennaio 2013fino alla fine del comma, con le seguenti: Adecorrere dalla data di entrata in vigoredella legge di conversione del presentedecreto e comunque non oltre il 1o gen-naio 2013, trova applicazione il nuovometodo di calcolo della remunerazionemista delle farmacie, secondo i criteristabiliti dal comma 6-bis dell’articolo 11del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,convertito, con modificazioni, dalla legge30 luglio 2010 n. 122. Con l’entrata invigore del nuovo metodo di remunera-zione, sono abrogate tutte le disposizioniche prevedono l’imposizione di sconti etrattenute su quanto dovuto alle farmacieper le erogazioni in regime di Serviziosanitario nazionale. La base di calcolo perdefinire il nuovo metodo è riferita aimargini vigenti al 30 giugno 2012 ».

15. 7. Moroni.

Sopprimere il comma 11-bis.

15. 9. Moroni.

Sopprimere i commi 15, 16, 17, 18 e 19.

15. 3. D’Anna, Marmo.

Sostituire il comma 15 con il seguente:

15. In deroga alla procedura previstadall’articolo 8-sexies, comma 5, del decretolegislativo 30 dicembre 1992, n. 502, inmateria di remunerazione delle struttureche erogano assistenza ospedaliera ed am-bulatoriale a carico del Servizio sanitario

nazionale, il Ministro della salute, di con-certo con il Ministro dell’economia e dellefinanze, con proprio decreto, entro 90giorni dalla data di entrata in vigore dellalegge di conversione del presente decreto,determina le tariffe massime che le regionie le province autonome possono corri-spondere, nei tre anni successivi, allestrutture accreditate, di cui all’articolo8-quater del decreto legislativo n. 502 del1992. Ai fini del calcolo delle tariffe puòtenersi conto dei tariffari regionali appro-vati all’esito di attività istruttorie chediano conto di ciascun fattore di costoutilizzato o che risultino coerenti con ilcriterio di soglia minima di efficienza dicui all’articolo 8-quater, comma 3, letterab), del decreto legislativo n. 502 del 1992,come individuato nell’accordo sancito il 23marzo 2011 tra il Governo e le Regioni ele Province autonome di Trento e Bolzanosul documento recante « Criteri per lariorganizzazione delle reti di offerta didiagnostica di laboratorio ».

Conseguentemente, dopo il comma 17,aggiungere i seguenti:

17-bis. A partire dal 1o gennaio 2015,l’aggiornamento delle tariffe massime perla remunerazione delle prestazioni e dellefunzioni assistenziali è effettuato con lemodalità di cui all’articolo 8-sexies,comma 5, del decreto legislativo n. 502 del1992.

17-ter. All’aggiornamento delle tariffemassime per la remunerazione delle pre-stazioni e delle funzioni assistenziali siprocede con cadenza triennale.

15. 4. D’Anna, Marmo.

Al comma 15, sostituire le parole: sullabase dei dati di costo disponibili con leseguenti: sulla base dei dati di costo rile-vati su un campione di strutture sanitarieprivate accreditate, le cui dimensionisiamo coerenti con il criterio di sogliaminima di efficienza, come individuatonell’accordo sancito il 23 marzo 2011 tra

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il Governo e le Regioni e le Provinceautonome di Trento e di Bolzano suldocumento recante « Criteri per la riorga-nizzazione delle reti di offerta di diagno-stica di laboratorio ».

15. 5. D’Anna, Marmo.

Al comma 15, sostituire le parole: sullabase dei dati di costo disponibili con leseguenti: sulla base dei dati di costo.

15. 6. D’Anna, Marmo.

Dopo il comma 25-ter, aggiungere ilseguente:

25-quater. All’articolo 14 del decretodel Presidente della Repubblica 29 ottobre2001, n. 461, dopo il comma 2, è aggiuntoil seguente:

« 2-bis. Il superamento del computomassimo dei termini procedimentali previ-sti dal comma precedente senza che siastato emesso il provvedimento finale deter-mina l’accoglimento della domanda di cuiall’articolo 2 e il conseguente riconosci-mento della dipendenza da causa di servi-zio, anche nei casi previsti dall’articolo 3. »;

e, dopo il comma 5, è aggiunto ilseguente:

« 6. I termini procedimentali per ilcompimento degli atti di competenza del-l’amministrazione previsti dal presente re-golamento sono perentori. Il superamentodi detti termini costituisce fatto illecitosanzionabile a norma dell’articolo 328,comma primo, del codice penale. Il re-sponsabile che abbia provocato col propriofatto illecito, colposo o doloso, un dannoingiusto è obbligato a risarcire il danneg-giato. ». I risparmi di spesa che dovesserorealizzarsi in attuazione del presentecomma sono versati al bilancio dello Stato.

15. 10. Maurizio Turco, Beltrandi, Ber-nardini, Farina Coscioni, Mecacci,Zamparutti.

Dopo l’articolo 15, inserire il seguente:

ART. 15-bis.

(Prescrizioni mediche per dosi e non perconfezioni).

1. Al fine di razionalizzare il sistemadistributivo del farmaco, anche a tuteladel consumatore, nonché al fine di effi-cientare la spesa farmaceutica pubblica, ilMinistro della salute, con proprio decretoda emanarsi entro quattro mesi dalla datadi entrata in vigore della legge di conver-sione del presente decreto, sentita l’AIFA,stabilisce modalità di distribuzione deifarmaci diverse dalla scatola preconfezio-nata, al fine di rendere le dosi distribuitee vendute il più possibile corrispondenti aquelle effettivamente indicate dal mediconella ricetta.

2. I risparmi derivanti dall’applicazionedel comma 1 confluiscono totalmente nelFondo per la famiglia, istituito a decorreredall’anno 2012, e possono essere utilizzatiesclusivamente a copertura di sgravi fiscalia favore delle famiglie. La determinazionedelle risorse disponibili a valere sul Fondodi cui al presente comma è stabilita an-nualmente con decreto del Ministro del-l’economia e delle finanze.

15. 01. Cambursano.

ART. 16.

Al comma 2, dopo le parole: entro il 30settembre 2012, aggiungere i seguenti pe-riodi: A questo scopo, entro il 20 agosto2012, il Ministro dell’economia e dellefinanze, anche sulla base delle analisi dellaspesa effettuata dal Commissario straor-dinario di cui all’articolo 2 del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, convertito, conmodificazioni, dalla legge 6 luglio 2012,n. 94, presenta una proposta di riduzionida imputare a ciascuna regione. Nellaelaborazione di questa proposta il Mini-stro rende in ogni caso espliciti i criteri, lemodalità di calcolo e i parametri assunti abase della definizione del valore medianodi spesa utilizzato per definire gli eccessi

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di spesa ipotizzati, così da favorire lapresentazione, da parte di ogni singolaRegione e Provincia autonoma e da partedella Conferenza permanente per i rap-porti tra lo Stato, le Regioni e le Provinceautonome di Trento e Bolzano, di propostedi imputazione delle riduzioni a ciascunaregione diverse da quelle del Ministro,rendendo a loro volta espliciti criteri,modalità di calcolo e parametri messi abase delle proposte stesse. Il Ministrodell’economia e delle finanze, nell’avan-zare l’ipotesi di imputazione delle ridu-zioni di cui al periodo precedente, tiene inparticolare conto degli eccessi di spesaderivanti da anomale differenze di prezzodei beni, dei servizi e delle prestazioniacquistati, come rilevati dal Commissariodi cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 52del 2012.

16. 1. Cambursano.

Al comma 6, sostituire il primo e ilsecondo periodo, con il seguente: Il fondosperimentale di riequilibrio, come deter-minato ai sensi dell’articolo 2 del decretolegislativo 14 marzo 2011, n. 23, il fondoperequativo, come determinato ai sensidell’articolo 13 del medesimo decreto le-gislativo n. 23 del 2011, ed i trasferimentierariali dovuti ai comuni della RegioneSiciliana e della Regione Sardegna sonoridotti dell’importo risultante dall’analisidella spesa effettuate dal commissariostraordinario di cui all’articolo 1 del de-creto-legge 7 maggio 2012, n. 52, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 6 luglio2012, n. 94, degli elementi di costo neisingoli settori merceologici, dei dati rac-colti nell’ambito della procedura per ladeterminazione dei fabbisogni standard edei conseguenti risparmi potenziali di cia-scun ente, dalla Conferenza Stato-città edautonome locali, sulla base dell’istruttoriacondotta dall’ANCI, e recepite con decretodel Ministero dell’interno entro il 30 set-tembre 2012. La percentuale di riduzionesarà fissata dalla legge di stabilità annuale.

16. 6. Osvaldo Napoli.

Al comma 6, secondo periodo, dopo leparole: entro il 30 settembre 2012, aggiun-gere i seguenti periodi: A questo scopo,tenendo conto delle analisi della spesa dicui al periodo precedente, il Ministro del-l’economia e delle finanze, entro il 20agosto 2012, avanza una proposta di ri-duzioni da imputare all’aggregato dei co-muni di ogni regione. Entro il 15 settem-bre 2012 l’ANCI formula osservazioni sulriparto regionale delle riduzioni propostodal Ministro, anche proponendo criteri,modalità di calcolo e parametri diversi daquelli adottati dal Ministro. Entro il 25settembre 2012 ogni singola Regione for-mula alla Conferenza Stato-città ed auto-nomie locali una proposta di imputazionedelle riduzioni a ciascun comune dellaRegione stessa, da mettere a base delladeliberazione di cui al presente comma.

16. 2. Cambursano.

Al comma 7, primo periodo, sostituire leparole da: sono ridotti di 500 milioni dieuro per l’anno 2012 fino a: a decorreredall’anno 2015 con le seguenti: sono ridottidi 350 milioni di euro per l’anno 2012 e di700 milioni di euro a decorrere dall’anno2013.

Conseguentemente, dopo il primo pe-riodo, aggiungere il seguente: Le provincerideterminano il proprio obiettivo di pattodi stabilità interno per gli anni 2012 e2013 nella misura corrispondente alla ri-duzione assegnata con le modalità di cui alperiodo successivo.

16. 3. Cambursano.

Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

7-bis. Per l’anno 2012 le Province pos-sono escludere dal saldo rilevante ai finidel rispetto del patto di stabilità internorelativo ai pagamenti in conto capitaleeffettuati entro il 31 dicembre 2012 per unimporto non superiore al 10 per centodell’ammontare dei residui passivi in contocapitale per interventi nel settore dell’edi-

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lizia scolastica e della sicurezza stradale,come risultanti dal rendiconto dell’eserci-zio 2011.

16. 4. Cambursano.

Sostituire il comma 8, con il seguente:

8. Fermi restando i vincoli assunzionalidi cui all’articolo 76, del decreto-leggen. 112 del 2008 convertito, con modifica-zioni, dalla legge n. 133 del 2008, e suc-cessive modificazioni ed integrazioni, condecreto del Presidente del Consiglio deiministri, da emanare entro il 31 dicembre2012 d’intesa con la Conferenza Stato-cittàed autonomie locali, sono stabiliti i para-metri di virtuosità per la determinazionedelle dotazioni organiche degli enti locali,articolati in classi demografiche, tenendoprioritariamente conto del rapporto tradipendenti e popolazione residente. Per leunioni di comuni e i comuni aderenti, ilimiti percentuali, previsti dal precedentecapoverso, possono essere superati, te-nendo conto delle specificità delle singoleamministrazioni, a condizione che il mag-giore rapporto di un ente sia compensatocon quelli degli altri enti costituentil’Unione o che il rapporto tra la somma-toria di tutti i dipendenti in servizio pressoi comuni e l’Unione e la sommatoria ditutta la popolazione residente nei comunicostituenti l’Unione sia uguale o inferioreai medesimi limiti. A decorrere dalla datadi entrata in vigore della legge di conver-sione del presente decreto, gli enti cherisultino collocati ad un livello superioredel 20 per cento rispetto alla media perclasse demografica applicano le misure digestione delle eventuali situazioni di so-prannumero di cui all’articolo 2, comma11, e seguenti del presente decreto.

16. 7. Osvaldo Napoli.

Dopo il comma 8, aggiungere il seguente:

8-bis. In ragione dell’esigenza di garan-tire la funzionalità dei servizi di educa-zione ed assistenza all’infanzia e dei ser-vizi connessi alla gestione dei rifiuti, per il

2012 ed il 2013, per gli Enti che non sianodissestati o strutturalmente deficitari, èconsentito l’utilizzo, per motivate esigenze,di personale con rapporto di lavoro fles-sibile in deroga alle previsioni di cui alcomma 7 dell’articolo 76 del decreto-legge25 giugno 2008, n. 112, convertito, conmodificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,n. 133, nei limiti della spesa complessivagià sostenuta nel 2009.

16. 8. Osvaldo Napoli.

(Inammissibile)

Dopo il comma 12, aggiungere il se-guente:

12.1. È soppresso l’articolo 4, comma12-bis del decreto-legge 2 marzo 2012,n. 16, convertito in legge, con modifica-zioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44.All’articolo 7 comma 2, lettera a) deldecreto legislativo 6 settembre 2011,n. 149, dopo le parole: « pari alla diffe-renza tra il risultato registrato e l’obiettivoprogrammatico predeterminato » sono ag-giunte le seguenti: « e comunque per unimporto non superiore al 3 per cento delleentrate correnti registrate nell’ultimo con-suntivo ».

16. 5. Cambursano.

Dopo il comma 12-octies, aggiungere ilseguente:

12-nonies. Il termine di cui all’articolo193, comma 2, del decreto legislativo 18agosto 2000, n. 267 è rinviato al 31 ottobre2012.

16. 9. Osvaldo Napoli.

ART. 17.

Sopprimerlo.

17. 3. Foti, Corsaro.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 195 — Commissione V

Al comma 2, primo periodo, sostituire leparole: da individuarsi nella dimensioneterritoriale e nella popolazione residentein ciascuna provincia con le seguenti: daindividuarsi nel rispetto dei parametriconcernenti gli indicatori di virtuosità sta-biliti con decreto del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze 25 giugno 2012, inattuazione dell’articolo 20, comma 2, deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, come modificato dall’ar-ticolo 30 della legge 14 novembre 2011,n. 183 e, in subordine, nella dimensioneterritoriale o nella popolazione residentein ciascuna provincia.

17. 5. Tommaso Foti, Corsaro.

Al comma 2, primo periodo, sostituire leparole: da individuarsi nella dimensioneterritoriale e con le seguenti: da indivi-duarsi nella dimensione territoriale o.

Conseguentemente, al comma 3, ultimoperiodo, dopo le parole: Resta fermo che ilriordino deve essere effettuato nel rispettoaggiungere le seguenti: di uno.

17. 4. Tommaso Foti, Corsaro.

Al comma 2, ultimo periodo, aggiungere,in fine, le parole: nonché le provinceconfinanti solo con province di regionidiverse da quella di appartenenza e conun’unica provincia della medesima re-gione, che alla data di entrata in vigoredella legge di conversione del presentedecreto possieda i requisiti derivanti dal-l’applicazione dei criteri stabiliti nellaprima parte del presente comma.

17. 1. Tommaso Foti, Corsaro, Polledri.

Al comma 2, ultimo periodo, aggiungere,in fine, le parole: e le Province istituite alladata di entrata in vigore della legge 3febbraio 1871, n. 33, escluse quelle di cuial comma 1 del successivo articolo 18.

17. 2. Tommaso Foti, Corsaro.

Al comma 2, ultimo periodo, aggiungere,in fine, le parole: e con oltre il 90 per centodei comuni montani. Sono fatte altresìsalve le province limitrofe per le quali ladistanza tra i rispettivi capoluoghi siasuperiore a 75 chilometri. Ai fini delpresente articolo, ed eventualmente anchein deroga alle disposizioni vigenti, la di-stanza tra i capoluoghi di province limi-trofe è determinata sulla base della effet-tiva percorrenza stradale e non sulla di-stanza aerea.

17. 13. Del Tenno.

Al comma 3, dopo il primo periodo,aggiungere i seguenti: Nell’ipotesi di rior-dino si tiene conto della necessità diassicurare l’invarianza dei servizi ai citta-dini e, ai territori interessati, una distri-buzione uniforme degli uffici e dei serviziprovinciali. A tal fine valuta l’opportunitàdi mantenere, per taluni servizi e funzioni,delle sedi distaccate.

17. 15. Minardo.

Al comma 3, dopo il secondo periodo,aggiungere il seguente: Nell’eventualità chele Regioni non ottemperassero a quanto dicompetenza, trascorsi novantatré giornidalla citata data di pubblicazione, il Go-verno può procedere al riordino preve-dendo la possibilità di accorpare ancheprovince confinanti ubicate in regioni di-verse secondo un piano nazionale di rior-dino delle autonomie locali.

17. 11. Scilipoti, Marmo.

Al comma 3, dopo il secondo periodo,aggiungere i seguenti: Nelle ipotesi e pro-poste di riordino le regioni stabiliscono,sentiti i consigli provinciali uscenti, ledenominazioni della nuova provincia. Talidenominazioni, salvo il caso in cui sianostabilite ex novo, non possono coinciderecon quella di una delle province accorpate,ma possono consistere nella sommatoriadelle precedenti denominazioni.

17. 14. Minardo.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 196 — Commissione V

Al comma 6, dopo le parole: di indirizzoe di coordinamento aggiungere le seguenti:, comprese quelle di assistenza tecnica edamministrativa agli enti locali del terri-torio.

Conseguentemente:

a) al comma 10, alinea, sopprimere leparole: All’esito della procedura di accor-pamento;

b) al comma 10, lettera a), sopprimerele parole: per gli aspetti di competenza;

c) al comma 10, sostituire la letterab-bis) con le seguenti:

« b-bis) programmazione dell’of-ferta formativa e gestione dell’edilizia sco-lastica delle scuole secondarie di secondolivello;

b-ter) organizzazione e gestione deiservizi per l’impiego e le politiche per illavoro;

b-quater) organizzazione e gestionedelle attività di formazione professionale;

b-quinquies) gestione integrata de-gli interventi di difesa del suolo;

b-sexies) amministrazione generale,la programmazione e la raccolta dati, lagestione finanziaria e contabile;

d) dopo il comma 10, aggiungere ilseguente:

10-bis. Resta ferma, ai sensi dell’arti-colo 118, secondo comma della Costitu-zione, la competenza delle Regioni di con-ferire ulteriori funzioni di area vasta alleProvince nelle materie di cui all’articolo117, terzo e quarto comma, della Costitu-zione.

17. 8. Cambursano.

Al comma 10, dopo la lettera b-bis),aggiungere la seguente:

b-ter) promozione e valorizzazionedei beni culturali, coordinamento ed assi-

stenza tecnico-amministrativa ai Comuninel processo di aggregazione degli entilocali minori.

17. 6. Foti, Corsaro.

Dopo il comma 12, aggiungere il se-guente:

12-bis. Resta altresì fermo che gli or-gani provinciali che devono essere rinno-vati successivamente al 31 dicembre 2012restano in carica fino alla scadenza natu-rale, ai sensi dell’articolo 23, comma 20,del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito, con modificazioni, dalla legge22 dicembre 2011, n. 214.

17. 7. Foti, Corsaro.

Dopo il comma 13, aggiungere il se-guente:

13-bis. In attesa dell’elezione degli or-gani di governo delle nuove province isti-tuite ai sensi del comma 4, le provinceaccorpate esercitano in forma associata lefunzioni provinciali, senza oneri per lafinanza pubblica, per la gestione della fasetransitoria, la definizione di una propostadi statuto del nuovo ente e il trasferimentodelle funzioni, dei beni, del personale edelle risorse strumentali e finanziarie allanuova provincia.

17. 9. Cambursano.

ART. 18.

Al comma 1, primo periodo, sopprimerela parola: Bologna.

18. 3. Garagnani.

Al comma 2, dopo il primo periodo,aggiungere il seguente: In deroga a quantostabilito nel primo periodo, si applical’articolo 133, secondo comma, della Co-stituzione alle deliberazioni assunte daicomuni almeno tre mesi prima della sca-denza dei termini di cui al comma 1, a

Mercoledì 1o agosto 2012 — 197 — Commissione V

maggioranza assoluta dei propri compo-nenti, di non far parte della città metro-politana, optando per una provincia con-finante.

18. 1. Cambursano.

ART. 19.

Al comma 1, lettera a), capoversocomma 27, dopo la lettera l), aggiungere leseguenti:

m) coordinamento delle attività com-merciale dei pubblici esercizi, in coerenzacon la programmazione regionale;

n) costruzione, gestione e manuten-zione e delle strade comunali, regolazionedella circolazione stradale urbana e ru-rale;

o) gestione dei beni e dei serviziculturali di cui il come e abbia la titola-rità;

p) gestione dei beni demaniali e pa-trimoniali dell’ente.

19. 1. Cambursano.

Al comma 1, lettera a), capoversocomma 27, lettera b) sostituire le parole: diambito comunale con le seguenti: di com-petenza comunale.

Conseguentemente:

a) al comma 1, lettera a), capoversocomma 27, dopo la lettera l) aggiungere leseguenti:

m) gestione dell’ambiente e del ter-ritorio;

n) gestione dei beni e dei serviziculturali di competenza.

b) al comma 1, lettera b) capoversocomma 28, primo periodo, dopo le parole:ad esclusione della lettera l) aggiungere leseguenti: e delle lettere m) ed n).

19. 2. Osvaldo Napoli.

Al comma 1, lettera b), capoversocomma 28, dopo il primo periodo, aggiun-gere il seguente: Con le medesime formeassociative possono essere esercitate lefunzioni di cui alla lettera l) di cui alcomma 27.

19. 10. Osvaldo Napoli.

Al comma 1, lettera d), capoversocomma 30, primo periodo, sostituire leparole: nell’ambito del Consiglio delle au-tonomie locali, la dimensione territorialeottimale e omogenea per area geograficaper lo svolgimento con le seguenti: nel-l’ambito del Consiglio delle autonomie lo-cali, ove costituito, e l’ANCI regionale, ladimensione territoriale adeguata e omoge-nea per area geografica per lo svolgimento.

19. 3. Osvaldo Napoli.

Al comma 1, lettera e), capoversocomma 31, aggiungere, in fine il seguenteperiodo: Sono fatti salvi i provvedimentiregionali di individuazione dei limiti de-mografici già adottati alla data di entratain vigore della presente disposizione.

19. 4. Osvaldo Napoli.

Al comma 1, lettera e), sostituire ilcapoverso comma 31-ter con il seguente:

« 31-ter. I comuni interessati assicuranol’attuazione delle disposizioni di cui alpresente articolo:

a) entro il 1o gennaio 2013 con ri-guardo ad almeno tre delle funzioni fon-damentali di cui al comma 28;

b) entro il 1o gennaio 2014 con ri-guardo ad ulteriori tre funzioni fondamen-tali di cui al comma 28;

c) entro il 1o gennaio 2015 con ri-guardo alle restanti funzioni di cui alcomma 28 ».

19. 5. Osvaldo Napoli.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 198 — Commissione V

Al comma 3, capoverso articolo 32,comma 3, terzo periodo, sostituire le parole:non superiore a quello previsto per icomuni con popolazione pari a quellacomplessiva dell’ente, garantendo la rap-presentanza delle minoranze e assicu-rando, ove possibile, la rappresentanza diogni comune con le seguenti: non supe-riore a quello previsto per i comuni conpopolazione pari a quella complessiva del-l’ente, salvo che ciò sia necessario a ga-rantire la rappresentanza delle minoranzedei singoli comuni e assicurare la rappre-sentanza di ogni comune.

19. 6. Osvaldo Napoli.

Al comma 3, capoverso articolo 32,comma 4, aggiungere, in fine il seguenteperiodo: I sindaci dei comuni facenti partedell’unione possono delegare al presidentedell’unione di comuni, previa comunica-zione al prefetto, le funzioni di cui all’ar-ticolo 54.

19. 7. Osvaldo Napoli.

Al comma 3, capoverso articolo 32,sostituire il comma 5 con il seguente:

5. All’unione sono conferite dai comunipartecipanti le risorse umane e strumen-tali necessarie all’esercizio delle funzioniloro attribuite. La spesa sostenuta per ilpersonale dell’unione non può compor-tare, in sede di prima applicazione, ilsuperamento della somma delle spese dipersonale sostenute precedentemente daisingoli comuni partecipanti. A regime, at-traverso specifiche misure di razionalizza-zione e una rigorosa programmazione deifabbisogni, deve essere assicurato il ri-spetto dei vincoli previsti dalla normativavigente in materia di personale.

Conseguentemente, al medesimo comma3, capoverso articolo 32, dopo il comma 8,aggiungere il seguente:

9. In relazione alle funzioni gestite informa associata mediante unione, i segre-tari dei comuni che la costituiscono, in-

dipendentemente dalla fascia professionaledi appartenenza, prestano la loro attivitàanche per l’unione. Il Presidente del-l’unione può designare un coordinatore.

19. 11. Osvaldo Napoli.

Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

7-bis. All’articolo 16 del decreto-legge13 agosto 2011, n. 138 del 2011, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 14 set-tembre 2011, n. 148 il comma 31 è abro-gato.

19. 8. Osvaldo Napoli.

Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

7-bis. I comuni risultanti dalla fusionetra comuni con popolazione fino a 5.000abitanti, sono esclusi dall’assoggettamentoal patto di stabilità interno per un periododi cinque anni.

19. 9. Osvaldo Napoli.

ART. 21.

Dopo l’articolo 21, aggiungere il se-guente:

ART. 21-bis.

(Contrasto all’evasione fiscale e emersionedi reddito imponibile con il conflitto di

interesse).

1. Al fine di incentivare il contrastoall’evasione fiscale e favorire l’emersionedi maggiore reddito imponibile, all’articolo10, comma 1, del testo unico delle impostedirette di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917, dopo la lettera l-quater) è aggiuntala seguente:

« l-quinquies) le spese relative allasalute della famiglia e alla formazione deifigli e le spese di manutenzione, ripara-zione, ammodernamento e ristruttura-zione relative agli immobili, ivi compresi

Mercoledì 1o agosto 2012 — 199 — Commissione V

gli impianti elettrici, idraulici e quellegenerici di riscaldamento e condiziona-mento e quelle di manutenzione e ripa-razione dei beni mobili registrati per unimporto complessivo annuo non superiorea euro 3.000 oggetto di fattura ai sensi dilegge, non ricomprese nelle lettere prece-denti o nelle spese detraibili di cui agliarticoli 14, 15 e 16 e dall’articolo I dellalegge n. 449 del 1997; ».

2. A decorrere dall’anno 2012 la spesaper acquisti di beni e servizi e per consumiintermedi sostenuta dalle amministrazionipubbliche inserite nel conto economicoconsolidato della pubblica amministra-zione, come individuate dall’Istituto nazio-nale di statistica (ISTAT) ai sensi dell’ar-ticolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre2009, n. 196, è rideterminata, attraversouna riduzione degli stanziamenti in modoche essa sia pari alla spesa sostenuta nel2009, ridotta del 10 per cento. Tale ride-terminazione comporta una riduzione ri-spetto alla spesa complessiva programma-tica esposta nella decisione di finanza pergli anni 2011-2014, quantificata comples-sivamente in 6 miliardi di euro a decor-rere dall’anno 2012. A tale fine le ammi-nistrazioni adottano con immediatezza, ecomunque entro 60 giorni dalla data dientrata in vigore della legge di conversionedel presente decreto, le necessarie misuredi adeguamento ai nuovi limiti di spesa. Ledisposizioni di cui ai precedenti periodi siapplicano in via diretta alle Regioni, alleProvince autonome, agli enti, di rispettivacompetenza, del Servizio sanitario nazio-nale ed agli enti locali e agli enti previ-denziali privatizzati. Ai fini del conteni-mento della spesa pubblica e dell’attua-zione delle disposizioni di cui al presentecomma le regioni, entro il 31 dicembre2012, adottano disposizioni, normative oamministrative, finalizzate ad assicurare ilrispetto della disposizione citata. La di-sposizione di cui al presente comma co-stituisce principio fondamentale di coor-dinamento della finanza pubblica, ai finidel rispetto dei parametri stabiliti dalpatto di stabilità e crescita dell’Unioneeuropea. I risparmi di spesa derivanti

dall’attuazione del presente comma sonoaggiuntivi rispetto a quelli previsti dalpatto di stabilità interno.

3. Le maggiori entrate prodotte dal-l’emersione di nuova base imponibile inconseguenza dell’applicazione del comma1, confluiscono in un fondo per la famigliaappositamente istituito. Il Ministro del-l’economia e delle finanze provvede ognianno alla quantificazione delle predettemaggiori entrate e alla loro specifica in-dicazione nel documento di economia efinanza.

21. 01. Cambursano.

(Inammissibile)

ART. 22.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

2-bis. Al comma 18, del decreto-legge 6dicembre 2011, n. 201, convertito, conmodificazioni, dalla legge 22 dicembre2011, n. 214, l’ultimo periodo è sostituitodal seguente:

Fermo restando quanto indicato alcomma 3, primo periodo, le disposizioni dicui al presente comma si applicano ailavoratori iscritti del settore di macchina eagli addetti del settore di coperta dellacategoria marittimi ai quali è riconosciutoil carattere usurante della relativa attività.

22. 1. Lo Presti, Muro.

Dopo l’articolo 22, aggiungere i seguenti:

ART. 22-bis.

(Modifiche all’articolo 24 del decreto-legge 6dicembre 2011, n. 201, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,

n. 214).

1. All’articolo 24 del decreto-legge 6dicembre 2011, n. 201, convertito, conmodificazioni, dalla legge 22 dicembre

Mercoledì 1o agosto 2012 — 200 — Commissione V

2011, n. 214, e successive modificazioni,dopo il comma 10 sono inseriti i seguenti:

« 10-bis. In deroga a quanto previsto alcomma io, è consentito al lavoratore l’ac-cesso alla pensione anticipata alle seguenticondizioni:

a) in via sperimentale dal 1o gennaio2013 al 31 dicembre 2014, in presenza diun’anzianità contributiva pari a 35 anni,facendo valere un’età, comprensiva delperiodo occorrente per l’esercizio del di-ritto, pari o superiore a 58 anni, per lelavoratrici dipendenti, a 59 anni, per lelavoratrici autonome e per i lavoratoridipendenti, a 60 anni, per i lavoratoriautonomi;

b) in via sperimentale dal 1o gennaio2015 al 31 dicembre 2017, in presenza diun’anzianità contributiva pari a 35 anni,facendo valere un’età, comprensiva del pe-riodo occorrente per l’esercizio del diritto,pari o superiore a 60 anni per i lavoratorie le lavoratrici dipendenti e a 61 per anniper i lavoratori e le lavoratrici autonome.

10-ter. Nei casi di cui alle lettere a) eb) del comma 10-bis il trattamento pen-sionistico è liquidato interamente con ilsistema di calcolo contributivo, anche conriferimento all’anzianità contributiva ma-turata prima del 1o gennaio 1996. Entro il31 settembre 2017 il Governo trasmettealle Camere una relazione sugli effettidella sperimentazione di cui al medesimocomma 10-bis, ai fini di una sua eventualeprosecuzione ».

2. All’articolo 24, comma 14, del de-creto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 22dicembre 2011, n. 214, e successive mo-dificazioni, sono apportate le seguenti mo-dificazioni:

a) le parole: « 4 dicembre 2011 »,ovunque ricorrono, sono sostituite dalleseguenti: « 31 dicembre 2011 »;

b) alla lettera a), le parole: « entro ilperiodo di fruizione dell’indennità di mo-bilità di cui all’articolo 7, commi 1 e 2,

della legge 23 luglio 1991, n. 223 » sonosostituite dalle seguenti: « entro ventiquat-tro mesi dalla fine del periodo di fruizionedell’indennità di mobilità di cui all’articolo7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991,n. 223, a prescindere dalla data di con-clusione della procedura di mobilità av-viata sulla base dei citati accordi sindacalie della data di effettivo collocamento inmobilità, eventualmente preceduto da unperiodo di fruizione di cassa integrazioneguadagni »;

c) alla lettera b), sono aggiunte, infine, le seguenti parole: « , a prescinderedall’effettivo collocamento in mobilità en-tro tale data »;

d) alla lettera c), le parole: « in talesecondo caso gli interessati restano tutta-via a carico dei fondi medesimi fino alcompimento di almeno 60 anni di età,ancorché maturino prima del compimentodella predetta età i requisiti per l’accessoal pensionamento previsti prima della datadi entrata in vigore del presente decreto »sono sostituite dalle seguenti: « , fermerestando le condizioni previste dall’arti-colo 6, comma 2-ter, del decreto-legge 29dicembre 2011, n. 216, convertito, conmodificazioni, dalla legge 24 febbraio2012, n. 14 »;

e) alla lettera d), sono aggiunte, infine, le seguenti parole: « , a condizioneche perfezionino i requisiti utili alla de-correnza del trattamento pensionistico en-tro il 31 dicembre 2018 ».

3. All’articolo 24, comma 18, del de-creto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 22dicembre 2011, n. 214, e successive mo-dificazioni, l’ultimo periodo è sostituito dalseguente: « le disposizioni di cui al comma17 si applicano anche ai lavoratori iscrittial Fondo speciale istituito presso l’INPS aisensi dell’articolo 43 della legge 23 dicem-bre 1999, n. 488, nonché ai lavoratori delsettore di macchina e agli addetti delsettore di coperta della categoria dei ma-rittimi, ai quali è riconosciuto il carattereusurante della relativa attività ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 201 — Commissione V

ART. 22-ter.

(Modifiche all’articolo 6, comma 2-ter, deldecreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,convertito, con modificazioni, dalla legge 24

febbraio 2012, n. 14).

1. All’articolo 6, comma 2-ter, del de-creto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 24febbraio 2012, n. 14, sono apportate leseguenti modificazioni:

a) le parole: « il cui rapporto dilavoro si sia risolto entro il 31 dicembre2011, in ragione di accordi individualisottoscritti anche ai sensi degli articoli410, 411 e 41 2-ter del codice di proceduracivile, o in applicazione di accordi collet-tivi di incentivo all’esodo stipulati » sonosostituite dalle seguenti: « il cui rapportodi lavoro si risolva in ragione di accordiindividuali sottoscritti entro il 31 dicembre2011 o in applicazione di accordi collettividi incentivo all’esodo stipulati, anch’essientro il 31 dicembre 2011, »;

b) le parole: « la decorrenza del trat-tamento medesimo » sono sostituite dalleseguenti: « la maturazione del diritto altrattamento pensionistico »;

c) è aggiunto, in fine, il seguenteperiodo: « Ai fini della concessione deibenefici di cui al presente comma, nonrileva l’eventuale prestazione di altra at-tività lavorativa di natura temporaneadopo la sottoscrizione degli accordi indi-viduali o la stipulazione degli accordicollettivi di incentivo all’esodo ai sensi delperiodo precedente ».

ART. 22-quater.

(Copertura finanziaria).

1. Agli oneri derivanti dall’attuazionedelle disposizioni di cui agli articoli 22-bise 22-ter, valutati in 240 milioni di euro perl’anno 2013, 630 milioni di euro per l’anno2014, 1.040 milioni di euro per l’anno2015, 1.220 milioni di euro per l’anno

2016, 1.030 milioni di euro per l’anno2017, 610 milioni di euro per l’anno 2018e 300 milioni di euro a decorrere dall’anno2019, si provvede ai sensi del comma 2.

2. Ferma restando la clausola di sal-vaguardia di cui all’articolo 6-bis, comma1, del decreto-legge 29 dicembre 2011,n. 216, convertito, con modificazioni, dallalegge 24 febbraio 2012, n. 14, il Ministerodell’economia e delle finanze-Amministra-zione autonoma dei monopoli di Stato,entro sessanta giorni dalla data di entratain vigore della presente legge, adotta mi-sure in materia di giochi pubblici on line,lotterie istantanee e apparecchi e congegnidi gioco, utili al fine di assicurare, conriferimento ai rapporti negoziali in esserealla data di entrata in vigore della presentelegge, il reperimento delle maggiori entratedi cui al comma 1. A decorrere dall’anno2013, le maggiori entrate derivanti dall’at-tuazione delle disposizioni di cui al pre-sente comma, accertate annualmente condecreto del Ministero dell’economia e dellefinanze, sono riassegnate allo stato diprevisione del Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, per essere destinate allefinalità di cui al presente articolo.

22. 01. Borghesi, Mura, Paladini, Mes-sina, Formisano, Barbato.

Dopo l’articolo 22, aggiungere il se-guente:

ART. 22-bis.

1. All’articolo 2 del decreto-legge 30ottobre 1984, n. 726, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984,n. 863, dopo il comma 6 è inserito ilseguente:

« 6-bis. Nei confronti dei lavoratori in-teressati da riduzione stabile dell’orario dilavoro, con riduzione della retribuzione,anche ai sensi dei commi che precedono,i datori di lavoro o i fondi di solidarietàdi cui all’articolo 3 della legge 28 giugno2012, n. 92, possono versare la contribu-zione figurativa calcolata in relazione allaretribuzione persa ».

22. 02. Cambursano.

(Inammissibile)

Mercoledì 1o agosto 2012 — 202 — Commissione V

ART. 23.

Al comma 9, sostituire le parole: 9milioni di euro, per l’anno 2012 con leseguenti: 240 milioni di euro, per l’anno2012 diretti ai comuni.

23. 3. Osvaldo Napoli.

Al comma 12-duodecies, dopo la letteraa), aggiungere la seguente:

a-bis) Le farmacie ubicate nei Co-muni con popolazione fino a 10.000 abi-tanti, le quali risultino ancora soprannu-merarie a seguito della revisione in base ainuovi parametri di cui al comma 1, adomanda, possono richiedere il trasferi-mento in una sede di nuova istituzionenell’ambito della Provincia di apparte-nenza, secondo una graduatoria provin-ciale elaborata sulla base dei criteri di cuiagli articoli 4, 5 e 6 del decreto delPresidente del Consiglio dei ministri 30marzo 1994, n. 298 e successive modifi-cazioni e integrazioni.

23. 2. Gioacchino Alfano.

Sopprimere i commi 12-septies-decies e12-duodevicies.

23. 1. Marinello.

Dopo il comma 12-undevicies, aggiun-gere il seguente:

12-vicies. Ferme restando le proceduredi commissariamento degli enti vigilati dalMinistero della Salute, comunque denomi-nati, previste dalle norme vigenti, nel casodi modifiche statutarie inerenti alla mis-sione e alla loro struttura di governo,ovvero nel caso di comprovata difficoltà difunzionamento o di mancato raggiungi-mento degli obiettivi indicati dal Governo,il Governo può procedere al commissaria-mento degli enti, o alla sostituzione del

commissario in carica, attraverso decretisottoposti al parere delle Commissioniparlamentari competenti. Il commissariostraordinario è nominato con decreto delPresidente del Consiglio dei ministri ed èscelto nell’ambito del ruolo dei dirigentigenerali in servizio presso il ministerovigilante. Le Commissioni si esprimonoentro venti giorni dalla data di trasmis-sione. Decorso tale termine, il Governopuò comunque procedere al commissaria-mento. Dalle disposizioni del presentecomma non devono derivare nuovi o mag-giori oneri per il bilancio dello Stato.

23. 4. Maurizio Turco, Beltrandi, Ber-nardini, Farina Coscioni, Mecacci,Zamparutti.

Dopo il comma 12-undevicies, aggiun-gere il seguente:

12-vicies. L’autorizzazione di spesa dicui all’articolo 33, comma 16, della legge12 novembre 2011, n. 183, è incrementatadi 100 milioni di euro per ciascuno deglianni 2012 e 2013. Al relativo onere siprovvede mediante corrispondente ridu-zione del Fondo per il finanziamento diinterventi urgenti e indifferibili, di cuiall’articolo 7-quinquies, comma 1, del de-creto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile2009, n. 33. Il Ministro dell’economia edelle finanze è autorizzato ad apportare,con propri decreti, le occorrenti variazionidi bilancio.

23. 5. Garagnani.

ART. 24-bis.

Al comma 1, sopprimere le parole da:Fermo fino a: comma 3.

Conseguentemente, sostituire le parole:predette regioni con le seguenti: regioni astatuto speciale.

24-bis. 1. Zeller, Brugger.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 203 — Commissione V

VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. C. 4041, approvata dal Senato, e abb.(Parere alla II Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento,per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Nulla osta) . . . . . . . . . . . . . 204

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato. (Parere alla V Commissione)(Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti allamateria tributaria, e conclusione – Parere favorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante ulteriori modifiche ed integrazioni al decreto legislativon. 141 del 2010, recante attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti dicredito ai consumatori, nonché modifiche del titolo V del testo unico bancario in meritoalla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attivitàfinanziaria e dei mediatori creditizi. Atto n. 486 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . 242

ALLEGATO 2 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 251

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 243

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Gianfranco CONTE. — In-terviene il sottosegretario di Stato per l’eco-nomia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 11.30.

Modifiche alla disciplina del condominio negli edi-

fici.

C. 4041, approvata dal Senato, e abb.

(Parere alla II Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis, del regolamento, per gli aspetti atti-nenti alla materia tributaria, e conclusione– Nulla osta).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Gerardo SOGLIA (Misto-G.Sud-PPA),relatore, rileva come la Commissione siachiamata ad esaminare, ai fini dell’espres-sione del parere alla Commissione Giusti-zia, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis,del regolamento, per gli aspetti attinentialla materia tributaria, la proposta di leggeC. 4041, approvata dal Senato, recantemodifiche alla disciplina del condominionegli edifici, come risultante dagli emen-damenti approvati dalla Commissione.

In linea generale evidenzia come ilprovvedimento, che si compone di 32 ar-ticoli, operi un riordino complessivo delladisciplina in materia di condominio, alfine di superare l’insufficienza della disci-

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plina vigente, contenuta nel codice civile,superando il concetto tradizionale del con-dominio ed adeguandolo alle nuove realtàedilizie (villette a schiera, supercondo-mini), nella prospettiva di cristallizzarenormativamente gli indirizzi giurispruden-ziali prevalenti e di ridurre il contenziosoin materia.

L’articolo 1 sostituisce l’articolo 1117del codice civile, recante la disciplina delleparti comuni dell’edificio, dando una de-finizione più articolata della nozione ditali parti comuni, oggetto di proprietàcomune dei proprietari delle singole unitàimmobiliari (piuttosto che, come nel testovigente, dei diversi piani o porzioni dipiani dell’edificio).

Inoltre la nuova formulazione dellanorma si adegua alle nuove ed esteseinnovazioni tecnologiche intervenute ri-spetto all’epoca dell’approvazione del co-dice civile, che hanno radicalmente tra-sformato il quadro dei servizi e delleutilità funzionali alle abitazioni. In taleottica sono esplicitamente compresi nelleparti comuni, tra gli altri, le facciate degliedifici, i parcheggi, gli impianti di condi-zionamento, quelli per la ricezione radioTV e per l’accesso ad ogni genere di flussoinformativo, anche satellitare o via cavo.

L’articolo 2 introduce tre nuovi articolidopo l’articolo 1117 del codice civile, alfine di disciplinare la materia dell’usodelle parti comuni che in questi anni hadato luogo ad un significativo contenziosocivile.

In particolare, il nuovo articolo 1117-bis, superando la tradizionale concezionedella « verticalità » del condominio, chia-risce l’ambito applicativo della disciplinasul condominio esteso a complessi immo-biliari composti da unità unifamiliari non-ché ai cosiddetti « supercondomini »; in talcaso, tuttavia, il complesso abitativo deveperò essere realizzato in modo che l’uti-lizzazione delle unità abitative richieda lafruizione di parti comuni come definitedall’articolo 1117.

Il nuovo articolo 1117-ter detta unaspecifica procedura per la tutela control’eventuale attività contraria alle destina-zioni d’uso da parte del singolo condo-

mino, prevedendo che i condomini pos-sano diffidare l’esecutore dell’attività echieder al riguardo la convocazione del-l’assemblea, che delibera con a maggio-ranza degli intervenuti e di almeno lametà del valore dell’edificio.

L’articolo 3 sostituisce l’articolo 1118del codice civile, in materia di diritti deipartecipanti sulle parti comuni, valoriz-zando nel calcolo del diritto di ciascuncondomino sulle cose comuni il valoredell’unità immobiliare posseduta, e raffor-zando gli obblighi di partecipazione allespese condominiali. L’ultimo comma dellanorma è dedicato alla precisazione dellecondizioni, fonte di numerosi contenziosi,che rendono legittimo il distacco del sin-golo condomino dall’impianto centraliz-zato di riscaldamento o condizionamento.

L’articolo 4 modifica l’articolo 1119 delcodice civile, in materia di indivisibilità delcondominio, prevedendo che le parti co-muni dell’edificio possano essere sottratteall’uso comune solo con delibera unanime,e comunque rispettando la destinazione esenza pregiudicare il valore delle unitàimmobiliari.

L’articolo 5 integra l’articolo 1120 delcodice civile, in materia di innovazioniall’edificio comune, prevedendo che essepossano essere adottate con quorum menoseveri (maggioranza degli intervenuti emetà del valore dell’edificio) di quelli at-tualmente previsti, ed avere ad oggetto leopere e interventi volti a migliorare lasicurezza e la salubrità degli edifici e degliimpianti; le opere e gli interventi previstiper eliminare le barriere architettoniche; acontenere il consumo energetico; a realiz-zare parcheggi destinati a servizio delleunità immobiliari o dell’edificio; per laproduzione di energia mediante l’utilizzodi impianti di cogenerazione, fonti eoliche,solari o comunque rinnovabili; l’installa-zione di impianti centralizzati per la ri-cezione radiotelevisiva.

L’articolo 6 sostituisce l’articolo 1122del codice civile, in materia di opere suparti di proprietà o uso individuale, pre-cisando che le opere compiute dal condo-mino nella propria unità immobiliare ov-vero nelle parti normalmente destinate

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all’uso comune, attribuite in proprietàesclusiva o destinate all’uso individuale,non può eseguire, oltre che opere recantidanno alle parti comuni, neanche opereche determinino significativo pregiudizioalla stabilità, alla sicurezza o al decoroarchitettonico dell’edificio, prevedendo inogni caso l’obbligo di preventiva notiziaall’amministratore, che ne riferisce all’as-semblea.

L’articolo 7 inserisce nel codice civilegli articoli 1122-bis e 1122-ter.

Il nuovo articolo 1122-bis disciplinal’installazione nel condominio di impiantinon centralizzati di ricezione radiotelevi-siva e di produzione di energia da fontirinnovabili, prevedendo che essi siano rea-lizzati in modo da recare il minor pre-giudizio alle parti comuni e alle unitàimmobiliari di proprietà individuale, epreservando il decoro architettonico del-l’edificio.

Inoltre si consente l’installazione diimpianti per la produzione di energia dafonti rinnovabili destinati al servizio disingole unità del condominio sul lastricosolare, su ogni altra idonea superficiecomune e sulle parti di proprietà indivi-duale dell’interessato.

La disposizione disciplina anche leeventuali modificazioni delle parti comunisi rendano necessarie in sede di realizza-zione dei predetti impianti, stabilendo chel’assemblea possa prescrivere, a maggio-ranza dei condomini e con i due terzi delvalore dell’edificio, modalità alternative diesecuzione o imporre cautele a salvaguar-dia della stabilità, sicurezza o decoro ar-chitettonico dell’edificio, nonché subordi-nare l’esecuzione alla prestazione di ga-ranzia per i danni.

Il nuovo articolo 1122-ter stabilisce chele deliberazioni concernenti l’installazionesulle parti comuni dell’edificio di impiantidi videosorveglianza su di esse sono ap-provate dall’assemblea a maggioranza deicondomini e con la partecipazione di al-meno la metà del valore dell’edificio.

L’articolo 8 modifica il primo commadell’articolo 1124 del codice civile, in ma-teria di manutenzione, oltre che dellescale, anche degli ascensori, prevedendo

che essi sono mantenuti e sostituiti daiproprietari delle unità immobiliari a cuiservono. Le modifiche rispetto alla nor-mativa vigente riguardano la suddivisionetra i condomini della spesa relativa, che èripartita, per metà in ragione del valoredelle singole unità immobiliari (e non piùin base al valore dei piani) e per l’altrametà esclusivamente in misura proporzio-nale all’altezza di ciascun piano dal suolo.

L’articolo 9 sostituisce l’articolo 1129del codice civile, in materia di nomina,revoca ed obblighi dell’amministratore.

Rispetto alla disposizione vigente siprevede che, in caso di inerzia dell’assem-blea, la nomina dell’amministratore è fattadall’autorità giudiziaria su ricorso di unoo più condomini o dell’amministratoredimissionario.

Inoltre si prevede che, contestualmenteall’accettazione della nomina e ad ognirinnovo dell’incarico, l’amministratore co-munichi i propri dati anagrafici e profes-sionali, il codice fiscale, o, se si tratta disocietà, anche la sede legale e la denomi-nazione, il locale ove si trovano il registrodi anagrafe condominiale, il registro deiverbali dell’assemblea, il registro di no-mina e revoca dell’amministratore e ilregistro di contabilità, nonché i giorni e leore in cui ogni interessato, previa richiestaall’amministratore, può prenderne gratui-tamente visione e ottenere, copia.

L’amministratore deve altresì presen-tare ai condomini una polizza individualedi responsabilità civile per gli atti compiutinell’esercizio del mandato, con oneri acarico dei condomini, nonché adeguare imassimali della polizza se nel periodo delsuo incarico l’assemblea deliberi lavoristraordinari.

Le nuove disposizioni prevedono ancheche sul luogo di accesso al condominio siaaffissa l’indicazione delle generalità, deldomicilio e dei recapiti, anche telefonici,dell’amministratore, ovvero, in mancanzadell’amministratore, che sia affissa l’indi-cazione delle generalità e dei recapiti,anche telefonici, della persona che svolgefunzioni analoghe.

Si stabilisce quindi che l’amministra-tore debba far transitare le somme rice-

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vute a qualunque titolo dai condomini oda terzi, nonché quelle a qualsiasi titoloerogate per conto del condominio, su unospecifico conto corrente, postale o banca-rio, intestato al condominio, cui ciascuncondomino può accedere per prenderevisione ed estrarre copia della rendicon-tazione periodica.

Alla cessazione dell’incarico l’ammini-stratore è tenuto alla consegna di tutta ladocumentazione in suo possesso afferenteal condominio e ai singoli condomini e adeseguire le attività urgenti, senza diritto adulteriori compensi.

La norma innalza da uno a due anni ladurata dell’incarico di amministratore, chesi intende rinnovato per eguale durata, eprevede che l’assemblea convocata per larevoca o le dimissioni delibera in ordinealla nomina del nuovo amministratore.

Si specifica altresì che la revoca del-l’amministratore è deliberata con la mag-gioranza prevista per la sua nomina op-pure con le modalità previste dal regola-mento di condominio. Si mantiene la pre-visione della revoca per atto dall’autoritàgiudiziaria, su ricorso di ciascun condo-mino, oltre che nel caso previsto dalquarto comma dell’articolo 1131, anche sel’amministratore non rende il conto dellagestione, ovvero in caso di gravi irregola-rità. In tale ultimo si precisa che l’assem-blea non può nominare nuovamente l’am-ministratore revocato.

La norma inserisce quindi la previsionesecondo cui, nei casi di gravi irregolaritàfiscali o di mancata apertura del contocondominiale, i condomini possono chie-dere la convocazione dell’assemblea perfar cessare la violazione e revocare ilmandato all’amministratore. In caso dimancata revoca da parte dell’assemblea,ciascun condomino può rivolgersi all’au-torità giudiziaria ed in caso di accogli-mento della domanda, avrà titolo di ri-valsa per le spese legali nei confronti delcondominio che a sua volta potrà rivalersinei confronti dell’amministratore revocato.

La norma specifica che sostituiscono,tra le altre, gravi irregolarità:

l’omessa convocazione dell’assembleaper l’approvazione del rendiconto condo-

miniale, il ripetuto rifiuto di convocarel’assemblea per la revoca e per la nominadel nuovo amministratore o negli altri casiprevisti dalla legge;

la mancata esecuzione di provvedi-menti giudiziari e amministrativi, nonchédi deliberazioni dell’assemblea;

la mancata apertura e utilizzazionedel conto di cui al settimo comma;

la gestione secondo modalità che pos-sono generare confusione tra il patrimoniodel condominio e il patrimonio personaledell’amministratore o di altri condomini;

l’aver acconsentito, per un creditoinsoddisfatto, alla cancellazione delle for-malità eseguite nei registri immobiliari atutela dei diritti del condominio;

qualora sia stata promossa azionegiudiziaria per la riscossione delle sommedovute al condominio, l’aver omesso dicurare diligentemente l’azione e la conse-guente esecuzione coattiva;

l’inottemperanza agli obblighi di curae tenuta del registro di anagrafe condo-minale, del registro dei verbali dell’assem-blea, del registro di nomina e revocadell’amministratore, del registro di conta-bilità e del rendiconto condominiale;

l’omessa, incompleta o inesatta co-municazione dei propri dati anagrafici eprofessionali.

Si inserisce inoltre l’obbligo per l’’am-ministratore, all’atto dell’accettazione dellanomina e del suo rinnovo, di specificareanaliticamente, a pena di nullità dellanomina, l’importo dovuto a titolo di com-penso per l’attività svolta, e si specifica cheegli non ha diritto a compensi ulteriorisalvo diversa deliberazione dell’assembleache lo nomina.

L’articolo si applica anche agli edifici dialloggi di edilizia popolare ed economica,realizzati o recuperati da enti a totalepartecipazione pubblica o con il concorsodello Stato, delle regioni, delle province odei comuni, nonché a quelli realizzati da

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enti pubblici non economici o societàprivate senza scopo di lucro con finalitàsociali.

L’articolo 10 sostituisce l’articolo 1130del codice civile, in materia di attribuzionidell’amministratore. Rispetto agli obblighigià vigenti, ed in aggiunta a quanto pre-visto dall’articolo 1129, si integra la nor-mativa nel senso che l’amministratore,deve:

convocare annualmente l’assembleaper l’approvazione del rendiconto condo-miniale;

eseguire gli adempimenti fiscali;

curare la tenuta del registro di ana-grafe condominiale contenente le genera-lità dei singoli proprietari e dei titolari didiritti reali e di diritti personali di godi-mento, comprensive del codice fiscale edella residenza o domicilio, i dati catastalidi ciascuna unità immobiliare, nonchéogni dato relativo alle condizioni di sicu-rezza;

curare la tenuta del registro dei ver-bali delle assemblee, del registro di no-mina e revoca dell’amministratore e delregistro di contabilità;

conservare tutta la documentazioneinerente alla propria gestione riferibile siaal rapporto con i condomini sia allo statotecnico-amministrativo dell’edificio e delcondominio;

fornire al condomino che ne facciarichiesta attestazione relativa allo stato deipagamenti degli oneri condominiali e delleeventuali liti in corso;

redigere il rendiconto condominialeannuale della gestione e convocare l’as-semblea per la relativa approvazione entrocentottanta giorni.

L’articolo 11 inserisce nel codice civilel’articolo 1130-bis, in materia di rendi-conto condominiale, il quale si compone diun registro di contabilità, di un riepilogofinanziario, nonché di una nota esplicativadella gestione ed è redatto con criteri dicompetenza, in modo da consentire l’im-

mediata verifica delle voci di entrata e diuscita e di ogni altro dato inerente allasituazione patrimoniale del condominio.

I condomini e i titolari di diritti digodimento sulle unità immobiliari possonoprendere visione dei documenti giustifica-tivi di spesa in ogni tempo e estrarne copiaa proprie spese, specificandosi che le scrit-ture e i documenti giustificativi devonoessere conservati per dieci anni dalla datadella relativa registrazione.

In tale ambito si prevede che l’assem-blea possa nominare, con la maggioranzaprevista per la nomina dell’amministra-tore, un revisore che verifichi la contabi-lità del condominio, a spese dei condominisulla base dei millesimi di proprietà. Lanorma consente altresì all’assemblea dinominare, oltre all’amministratore, unconsiglio di condominio composto da al-meno tre condomini negli edifici di al-meno dodici unità immobiliari, con fun-zioni consultive e di controllo.

L’articolo 12 integra l’articolo 1131 delcodice civile, in materia di poteri di rap-presentanza dell’amministratore, preve-dendo che, nell’attuazione delle delibera-zioni sulle innovazioni alle cose comunidel condominio e, in ogni caso, in materiadi atti di alienazione, concessione in go-dimento o disposizione di beni comuni,costituzione di servitù attive e passivenonché nell’esecuzione degli atti ad esserelativi, l’amministratore rappresenta an-che i condomini assenti o dissenzienti,considerandosi come non apposto ognilimite o condizione ai poteri di rappre-sentanza dell’amministratore stesso.

L’articolo 13, comma 1, sostituisce l’ar-ticolo 1134 del codice civile, il quale, nellaformulazione vigente, disciplina le spesefatte dal condomino prevedendo che ilcondomino che le ha effettuate senza au-torizzazione dell’amministratore o dell’as-semblea non ha diritto al rimborso, salvele spese urgenti. Rispetto alla norma invigore si sostituisce il riferimento allespese con quello all’assunzione, da partedel condomino, della gestione delle particomuni.

Il comma 2 sostituisce il numero 4)dell’articolo 1135, primo comma, del co-

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dice civile, relativo alle attribuzioni del-l’assemblea dei condomini, stabilendo cheessa provveda, oltre che alle opere dimanutenzione straordinaria, anche alle in-novazioni, costituendo obbligatoriamente(e non più facoltativamente) un fondospeciale di importo pari all’ammontare deilavori.

Il comma 3 inserisce un nuovo commanel predetto articolo 1135, prevedendo chel’assemblea possa autorizzare l’ammini-stratore a partecipare e collaborare aprogetti, programmi e iniziative territorialipromosse dalle istituzioni locali o da sog-getti privati qualificati, anche medianteopere di risanamento di parti comuni degliimmobili nonché di demolizione e rico-struzione e messa in sicurezza statica, alfine di favorire il recupero del patrimonioedilizio esistente, la vivibilità urbana, lasicurezza e la sostenibilità ambientaledella zona in cui il condominio è ubicato.

L’articolo 14 sostituisce l’articolo 1136del codice civile, in materia di costituzionee validità delle deliberazioni dell’assem-blea condominiale – Rispetto alla formu-lazione vigente si specifica, al primocomma, che la previsione secondo cuil’assemblea è regolarmente costituita conl’intervento di tanti condomini che rap-presentino i due terzi del valore dell’interoedificio e la maggioranza dei partecipantial condominio, si riferisce alla prima con-vocazione

Inoltre, al terzo comma, si prevede chela deliberazione in seconda convocazione èvalida se approvata dalla maggioranza de-gli intervenuti con un numero di voti cherappresenti almeno un terzo del valoredell’edificio, eliminando la previsione chefa riferimento anche al voto favorevole delterzo dei partecipanti al condominio.

Al quarto comma si inseriscono, tra ledelibere che devono essere assunte con lamaggioranza degli intervenuti e almeno lametà del valore dell’edificio, anche le de-liberazioni di cui agli articoli 1117-ter (inmateria di cessazione delle attività dan-nose per la destinazione d’uso delle particomuni), 1120, secondo comma (in mate-ria di innovazioni pregiudizievoli alla si-curezza, stabilità o decoro dell’edificio),

1122-ter (in materia di installazione diimpianti di videosorveglianza), e 1135, se-condo comma (in materia di partecipa-zione a progetti delle istituzioni locali o diprivati per il recupero del patrimonioedilizio), devono essere sempre prese conla maggioranza stabilita dal secondocomma.

Al quinto comma, si inserisce, tra de-liberazioni che devono essere approvatedall’assemblea con un numero di voti cherappresenti la maggioranza degli interve-nuti ed almeno i due terzi del valoredell’edificio anche quelle di cui all’articolo1122-bis, secondo comma, in materia diinstallazione di impianti per la produzionedi energia da fonti rinnovabili.

L’articolo 15 sostituisce l’articolo 1137del codice civile, in materia di impugna-zione delle deliberazioni dell’assemblea.

Rispetto alla formulazione vigente, siprevede che il ricorso contro le delibera-zioni contrarie alla legge o al regolamentodi condominio può essere presentato, oltreche da ogni condomino dissenziente, an-che dal condomino assente o astenuto,chiedendone l’annullamento nel termineperentorio di trenta giorni, che decorredalla data della deliberazione per i dis-senzienti o astenuti e dalla data di comu-nicazione della deliberazione per gli as-senti. Si specifica che l’azione di annulla-mento non sospende l’esecuzione delladeliberazione, salvo sospensione ordinatadall’autorità giudiziaria. Inoltre si prevedeche l’istanza per ottenere la sospensioneproposta prima dell’inizio della causa dimerito non sospende né interrompe iltermine per la proposizione dell’impugna-zione della deliberazione.

L’articolo 16 apporta alcune modificheall’articolo 1138 del codice civile, in ma-teria di regolamento di condominio.

In particolare, rispetto alla formula-zione vigente del terzo comma si stabilisceche il regolamento deve essere allegato alregistro dei verbali dell’assemblea indicatodal numero 7) dell’articolo 1130.

Inoltre si prevede che le norme delregolamento non possono porre limiti alle

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destinazioni d’uso delle unità di proprietàesclusiva né vietare di possedere o dete-nere animali da compagnia.

L’articolo 17 integra il numero 1) delprimo comma dell’articolo 2659 del codicecivile, stabilendo che nella nota di trascri-zione al registro immobiliare per i con-dominii devono essere indicati l’eventualedenominazione, l’ubicazione e il codicefiscale.

Gli articoli da 18 a 27 recano modifichealle disposizioni per l’attuazione del codicecivile e disposizioni transitorie, di cui alregio decreto n. 318 del 1942.

In particolare, l’articolo 18 sostituiscel’articolo 63 delle predette disposizioniattuative. Rispetto al testo vigente si pre-vede che per la riscossione dei contributiin base allo stato di ripartizione approvatodall’assemblea, l’amministratore può otte-nere un decreto di ingiunzione immedia-tamente esecutivo senza bisogno di auto-rizzazione dell’assemblea, ed è tenuto acomunicare ai creditori non ancora sod-disfatti che lo interpellino i dati dei con-domini morosi.

Inoltre si stabilisce che i creditori nonpossono agire nei confronti degli obbligatiin regola con i pagamenti, se non dopol’escussione degli altri condomini, si pre-vede che la sospensione del condominomoroso dalla fruizione dei servizi comunipuò essere disposta dall’amministratore aprescindere dal contenuto del regolamentodi condominio, si chiarisce che l’obbligosolidale al pagamento dei contributi daparte di chi subentra nei diritti del con-domino si riferisce ai contributi dovuti alladata del subentro (e non più a quellirelativi all’anno in corso e a quello pre-cedente).

Si stabilisce altresì che chi cede dirittisu unità immobiliari resta obbligato soli-dalmente con l’avente causa per i contri-buti maturati fino al momento in cui ètrasmessa all’amministratore copia auten-tica del titolo che determina il trasferi-mento del diritto.

L’articolo 19 sostituisce l’articolo 64delle disposizioni attuative, in materia dicontenzioso sulla revoca dell’amministra-tore, modificando i riferimenti al codice

civile contenuti nell’articolo, nonché sta-bilendo che l’amministratore sia sentito incontraddittorio con il ricorrente.

L’articolo 20 integra l’articolo 66 delledisposizioni attuative, stabilendo che l’av-viso di convocazione dell’assemblea, devecontenere specifica indicazione dell’ordinedel giorno, e deve essere comunicato al-meno cinque giorni prima della data fis-sata per l’adunanza in prima convoca-zione, a mezzo posta raccomandata, postaelettronica certificata, fax o consegna amani, e deve contenere l’indicazione delluogo e dell’ora della riunione. In caso diomessa, tardiva o incompleta convoca-zione degli aventi diritto, la deliberazioneassembleare è annullabile su istanza deidissenzienti o assenti.

Inoltre si specifica che l’assemblea inseconda convocazione non può tenersi nelmedesimo giorno solare della prima; chel’assemblea, sia in prima sia in secondaconvocazione, non può svolgersi in ungiorno in cui ricorre una festività religiosariconosciuta come tale dalla Chiesa catto-lica o dalle confessioni che hanno stipulatointese con lo Stato.

Si attribuisce altresì all’amministratorela facoltà di fissare più riunioni consecu-tive in modo da assicurare lo svolgimentodell’assemblea in termini brevi, convo-cando gli aventi diritto con un unico avvisonel quale sono indicate le ulteriori date edore di eventuale prosecuzione dell’assem-blea.

L’articolo 21 sostituisce l’articolo 67delle disposizioni attuative.

Rispetto alla disposizione vigente siprecisa che la delega assembleare deveessere scritta e che, se i condomini sonopiù di venti, il delegato non può rappre-sentare più di un quinto dei condomini edel valore proporzionale.

Inoltre si prevede che, qualora un’unitàimmobiliare appartenga in proprietà indi-visa a più persone, queste hanno diritto aun solo rappresentante nell’assemblea, cheè designato dai comproprietari interessatia norma dell’articolo 1106 del codice ci-vile.

Si stabilisce altresì che nei casi in cuiil condominio sia costituito da più edifici

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o più unità immobiliari o più condomini,quando i partecipanti sono complessiva-mente più di sessanta, ciascun condominiodeve designare, il proprio rappresentanteall’assemblea per la gestione delle particomuni a più condominii e per la nominadell’amministratore. In mancanza, ciascunpartecipante può chiedere che l’autoritàgiudiziaria nomini il rappresentante delproprio condominio. Qualora alcuni deicondominii interessati non abbiano nomi-nato il proprio rappresentante, l’autoritàgiudiziaria provvede alla nomina su ri-corso anche di uno solo dei rappresentantigià nominati, previa diffida a provvedervientro un congruo termine.

Si precisa che ogni limite o condizioneal potere di rappresentanza si consideranon apposto e che il rappresentante ri-sponde con le regole del mandato e co-munica tempestivamente all’amministra-tore di ciascun condominio l’ordine delgiorno e le decisioni assunte dall’assem-blea dei rappresentanti dei condominii.

Si stabilisce quindi che all’amministra-tore non possono essere conferite delegheper la partecipazione a qualunque assem-blea.

Nelle altre deliberazioni, il diritto divoto spetta ai proprietari, salvi i casi in cuil’usufruttuario intenda avvalersi del dirittodi cui all’articolo 1006 del codice ovvero sitratti di lavori od opere ai sensi degliarticoli 985 e 986 del codice. In tutti questicasi l’avviso di convocazione deve esserecomunicato sia all’usufruttuario sia alnudo proprietario, i quali rispondono so-lidalmente per il pagamento dei contributidovuti all’amministrazione condominiale.

L’articolo 22 sostituisce l’articolo 68delle disposizioni di attuazione, in materiadi tabella millesimale.

Rispetto alla formulazione vigente siprevede che il valore proporzionale diciascuna unità immobiliare è espresso inmillesimi in apposita tabella allegata alregolamento di condominio, senza più farriferimento al valore dei piani o delleporzioni di piano.

L’articolo 23 sostituisce l’articolo 69delle disposizioni di attuazione, in materiadi variazione della tabella millesimale.

Rispetto alla formulazione vigente sisostituisce il riferimento ai piani o alleporzioni di piano con quello al valore dellesingole unità immobiliari.

Per quanto riguarda i casi in cui èpossibile la modifica, si novella inoltre ilnumero 2) del comma 1, facendo riferi-mento, oltre che alle mutate condizioni diuna parte dell’edificio, all’incremento disuperfici o di incremento o diminuzionedelle unità immobiliari, quando sia alte-rato per più di un quinto il valore pro-porzionale dell’unità immobiliare anche diun solo condomino.

Si prevede altresì che, ai soli fini dellarevisione dei valori della tabella, può es-sere convenuto in giudizio unicamente ilcondominio in persona dell’amministra-tore.

Tali norme si applicano anche per larettifica o la revisione delle tabelle per laripartizione delle spese redatte in appli-cazione dei criteri legali o convenzionali.

L’articolo 24 sostituisce l’articolo 70delle disposizioni di attuazione, innal-zando fino ad euro 100 e, in caso direcidiva, fino ad euro 1.000, la sanzioneper le infrazioni al regolamento di con-dominio.

L’articolo 25 sostituisce l’articolo 71delle disposizioni di attuazione, preve-dendo l’istituzione, presso ogni ufficio pro-vinciale dell’Agenzia del territorio, il Re-pertorio dei condominii, nel quale sonoannotati, per ogni condominio: il titolo; ilcodice fiscale; le unità immobiliari che locompongono con i relativi estremi cata-stali; le delibere condominiali che dispon-gono la modifica della destinazione d’uso,l’alienazione o l’acquisto di ulteriori beniimmobili condominiali; le delibere condo-miniali che hanno per oggetto la nominao la revoca degli amministratori; i rego-lamenti di condominio e i relativi attimodificativi; i bilanci del condominio; tuttigli atti o i contratti da cui derivino ob-bligazioni a carico del condominio di va-lore superiore a diecimila euro; le litiattive e passive; le sentenze e le ordinanzeemesse in cause nelle quali il condominiosia parte in causa.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 211 — Commissione VI

In tale ambito segnala, in quanto rile-vanti per i profili di competenza dellaCommissione Finanze, i commi dal se-condo al quarto.

Il secondo comma prevede che l’ammi-nistratore del condominio è tenuto a co-municare all’Agenzia del territorio ogniatto o fatto soggetto ad annotazione entroil termine di trenta giorni dal suo com-pimento. In caso di ritardo ed omissione siprevede la sanzione amministrativa pecu-niaria da euro cinquecento ad euro cin-quemila.

Il terzo comma affida la definizionedelle modalità attuative del Repertorio adprovvedimento dell’Agenzia del territorio,entro novanta giorni dall’entrata in vigoredella legge, prevedendo in ogni caso che idati contenuti nel Repertorio siano gestiticon modalità informatizzate, onde consen-tire la ricerca per denominazione e indi-rizzo del condominio, sia per codice fi-scale, sia per nome dell’amministratore.

Ai sensi del quarto comma, con decretodel Ministro dell’economia e delle finanze,da emanare entro centoventi giorni dalladata di entrata in vigore della legge, sentitele associazioni degli amministratori che nefacciano richiesta, sono determinate lesomme dovute per la registrazione dellanomina e della cessazione dell’ammini-stratore dall’ufficio, nonché quelle dovuteper l’accesso ai dati del repertorio.

L’articolo 26 inserisce nelle disposizionidi attuazione gli articoli 71-bis, 71-ter e71-quater.

Per quanto riguarda i profili di com-petenza della Commissione Finanze, se-gnala il nuovo articolo 71-bis, il qualeistituisce presso ogni Ufficio provincialedell’Agenzia del territorio un Registro de-gli amministratori di condominio.

Le condizioni per l’iscrizione nel Regi-stro sono:

a) il godimento dei diritti civili;

b) l’assenza di condanne per delitticontro la pubblica amministrazione, l’am-ministrazione della giustizia, la fede pub-blica, il patrimonio e per ogni altro delittonon colposo per il quale la legge comminila pena della reclusione non inferiore, nel

minimo, a due anni e, nel massimo, acinque anni;

c) l’assenza di misure di prevenzionedivenute definitive;

d) l’assenza di provvedimenti di in-terdizione, inabilitazione o fallimento;

e) la non annotazione nell’elenco deiprotesti cambiari;

f) il diploma di scuola secondariasuperiore;

g) la frequenza di un corso di for-mazione iniziale e lo svolgimento di atti-vità di formazione periodica, secondo cri-teri definiti dall’Agenzia del territorio;

h) la sottoscrizione di un’assicura-zione per responsabilità professionale, se-condo i criteri definiti dall’Agenzia delterritorio.

Al registro possono essere iscritte an-che società: in tal caso, i requisiti devonoessere posseduti dai soci illimitatamenteresponsabili, dagli amministratori e daidipendenti incaricati di svolgere le fun-zioni di amministrazione dei condomini afavore dei quali la società presta i servizi.

La disposizione disciplina i casi di can-cellazione o di sospensione dal registro,prevedendo inoltre, in via transitoria, checoloro i quali abbiano svolto attività diamministrazione di condominio per al-meno un anno nell’arco dei tre anniprecedenti all’entrata in vigore della di-sposizione, possono iscriversi nel registro èdisposta anche in assenza dei requisitiformativi di cui alle lettere f) ed g) delprimo comma, fermo restando l’obbligo diformazione periodica.

La norma specifica che l’iscrizione alregistro non costituisce requisito perl’esercizio dell’attività di amministratore dicondominio.

Il nuovo articolo 71-ter prevede che surichiesta dell’assemblea, che delibera amaggioranza degli intervenuti e di almenola metà del valore dell’edificio, l’ammini-stratore è tenuto ad attivare, a spese deicondomini, un sito internet del condomi-nio, aggiornato mensilmente, ad accesso

Mercoledì 1o agosto 2012 — 212 — Commissione VI

individuale protetto da parola-chiave, checonsenta agli aventi diritto di consultareed estrarre copia in formato digitale deirendiconti mensili, dei registri e docu-menti di gestione e degli altri documentiespressamente previsti dalla delibera as-sembleare, salvo diversa previsione dell’as-semblea.

Il nuovo articolo 71-quater intervienesulla definizione codicistica delle contro-versie in materia di condominio, ai finidell’applicazione dell’istituto della media-zione.

In tale contesto si precisa che la do-manda di mediazione deve essere presen-tata presso un organismo di mediazioneche si trovi nella circoscrizione del tribu-nale nella quale il condominio è situato eche al procedimento è legittimato a par-tecipare l’amministratore, previa deliberaassembleare.

Si specifica inoltre che la proposta dimediazione deve essere approvata dall’as-semblea a maggioranza degli intervenuti edi almeno la metà del valore dell’edificio;se non si raggiungono le predette maggio-ranze, la proposta si deve intendere nonaccettata.

L’articolo 27 inserisce nelle disposizionidi attuazione l’articolo 155-bis, in base alquale l’assemblea, ai fini dell’adeguamentodegli impianti non centralizzati per laricezione radiotelevisiva, già esistenti almomento dell’entrata in vigore del pre-detto articolo, adotta le necessarie prescri-zioni con le maggioranze di cui all’articolo1136, comma primo, secondo e terzo.

L’articolo 28 modifica l’articolo 2,comma 1, della legge n. 13 del 1989, alfine di prevedere che le deliberazionieventi ad oggetto le innovazioni da attuarenegli edifici privati per eliminare le bar-riere architettoniche, devono essere as-sunte, invece che con le maggioranze pre-viste dall’articolo 1136, secondo e terzocomma, del codice civile (maggioranzadegli intervenuti e almeno la metà delvalore dell’edificio, oppure, in secondaconvocazione, maggioranza degli interve-nuti e almeno un terzo del valore dell’edi-ficio), con la maggioranza prevista dalsecondo comma del predetto articolo 1136,

secondo (cioè la maggioranza degli inter-venuti e almeno la metà del valore del-l’edificio).

L’articolo 29, comma 1, modifica l’ar-ticolo 26, comma 2, della legge n. 10 del1991, al fine di prevedere che le decisionicondominali relative agli interventi per ilcontenimento del consumo energetico de-gli edifici e l’utilizzo di fonti di energiarinnovabili, devono essere assunte non piùa maggioranza semplice delle quote mil-lesimali rappresentate dagli intervenuti inassemblea, ma a maggioranza degli inter-venuti, con un numero di voti che rap-presenti almeno un terzo del valore del-l’edificio.

Il comma 2 modifica invece il comma5 del predetto articolo 26 della legge n. 10,al fine di prevedere che le innovazionirelative all’adozione di sistemi di termo-regolazione e contabilizzazione del caloresono deliberati dall’assemblea di condomi-nio non più a maggioranza semplice, macon la maggioranza della metà degli in-tervenuti e di almeno la metà del valoredell’edificio.

L’articolo 30 modifica l’articolo 2-bis,comma 13, del decreto-legge n. 5 del 2001,al fine di prevedere che le opere di in-stallazione di nuovi impianti per la rice-zione di radiodiffusioni da satellite sonoapprovate non più con la maggioranzadella metà degli intervenuti e di almeno unterzo del valore dell’edificio, ma con lamaggioranza della metà degli intervenuti edi almeno la metà del valore dell’edificio.

L’articolo 31 stabilisce che i contributiper le spese di manutenzione ordinaria estraordinaria, nonché quelli per le inno-vazioni, sono prededucibili, ai fini dell’ero-gazione delle somme derivanti dalla liqui-dazione dell’attivo fallimentare, se le pre-dette spese sono divenute esigibili, in forzadi un decreto ingiuntivo, durante le pro-cedure concorsuali.

L’articolo 32 integra l’articolo 23,primo comma, del codice di proceduracivile, nel senso di estendere la compe-tenza del foro in cui si trovano i benicomuni o la maggior parte di essi, anchealle cause tra condomini e condominio,oltre che alle cause tra condomini.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 213 — Commissione VI

Rileva quindi come il provvedimentonon presenti aspetti rilevanti per gli ambitidi competenza della Commissione Fi-nanze, proponendo di esprimere su di essonulla osta.

La Commissione approva la propostadel relatore.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis, del regolamento, per gli aspetti atti-nenti alla materia tributaria, e conclusione– Parere favorevole con osservazione).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Gianfranco CONTE, presidente, segnalacome la Commissione Bilancio termineràl’esame in sede referente nella giornataodierna, e come pertanto la Commissionedeve concluderne l’esame in sede consul-tiva nella stessa seduta di oggi.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, ri-leva come la Commissione sia chiamata adesaminare, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis, del regolamento, per gli aspetti at-tinenti alla materia tributaria, ai fini delparere alla Commissione Bilancio, il dise-gno di legge C. 5389, approvato dal Senato,di conversione del decreto-legge n. 95 del2012, recante disposizioni urgenti per larevisione della spesa pubblica con inva-rianza dei servizi ai cittadini.

Evidenzia quindi come nell’ambito deldecreto- legge, che ha subito significativemodifiche durante l’esame al Senato, aseguito dell’approvazione del maxiemenda-mento presentato dal Governo durante ladiscussione in Assemblea sul provvedi-mento, sia stato trasfuso il contenuto deldecreto-legge n. 87 del 2012, recante mi-sure urgenti in materia di efficientamento,valorizzazione e dismissione del patrimo-

nio pubblico, di razionalizzazione dell’am-ministrazione economico- finanziaria,nonché misure di rafforzamento del pa-trimonio delle imprese del settore banca-rio.

Per quanto riguarda gli ambiti di com-petenza della Commissione Finanze, se-gnala le norme di seguito sintetizzate.

L’articolo 3, ai commi da 1 a 10 e da12 a 18, detta disposizioni volte a ridurree razionalizzare gli spazi utilizzati dallepubbliche amministrazioni per scopi isti-tuzionali, nonché a contenere la spesa perlocazioni passive. In particolare, per icontratti di locazione passiva delle pub-bliche amministrazioni, è disposta la ri-duzione del 15 per cento del canone e lasospensione per un triennio degli adegua-menti ISTAT. Le disposizioni introducono,inoltre, un parametro di riferimento pergli spazi ad uso ufficio e addetti a cui lepubbliche amministrazioni devono ade-guarsi. Sono previste norme finalizzate aridurre le locazioni passive, favorendol’utilizzo da parte delle amministrazionipubbliche di immobili di regioni ed entilocali a titolo gratuito, in condizione direciprocità, e di enti pubblici non territo-riali a canoni agevolati.

In particolare, il comma 1 dispone ilblocco per il triennio 2012-2014 degliadeguamenti ISTAT relativi ai canoni do-vuti dalle amministrazioni pubbliche non-ché dalle autorità indipendenti, inclusa laCONSOB, per l’utilizzo di immobili inlocazione passiva, di proprietà pubblica oprivata.

In tale ambito il comma 14-bis dell’ar-ticolo 5, inserito nel corso dell’esame alSenato, ha esteso all’ordinamento dellaBanca d’Italia i principi in materia dicontenimento della spesa recati dai commi1 (blocco aggiornamento ISTAT) e 4 (ri-duzione del 15 per cento dei canoni dilocazione) dell’articolo 3.

La relazione tecnica allegata al disegnodi legge di conversione stima che lo Stato,attraverso il blocco degli aggiornamentiISTAT che si riferisce ai contratti inessere, nonché a quelli di nuova sottoscri-zione, possa conseguire un risparmio peril secondo semestre del 2012 pari a 5

Mercoledì 1o agosto 2012 — 214 — Commissione VI

milioni di euro, per l’anno 2013 pari a 16milioni di euro e a decorrere dall’anno2014 pari a 15 milioni di euro. Per quantoriguarda gli enti territoriali si ipotizza unrisparmio di 5 milioni di euro per ilsecondo semestre del 2012, di 17 milionidi euro per il 2013 e di 16 milioni di euroa decorrere dall’anno 2014.

Il comma 2 prevede la possibilità chealle regioni e agli enti locali possa essereconcesso, per fini istituzionali, l’uso gra-tuito di beni immobili di proprietà delloStato, e reciprocamente, che allo Statopossa essere concesso, per fini istituzio-nali, l’uso gratuito di beni immobili diproprietà delle regioni e degli enti locali.

Il comma 2-bis, inoltre, modifica, l’ar-ticolo 1, comma 439, della legge n. 311 del2004 (legge finanziaria per il 2005), pre-vedendo espressamente che le regioni e glienti locali possono concedere l’uso gra-tuito degli immobili di loro proprietà alleamministrazioni statali per le proprie fi-nalità istituzionali. Al riguardo la rela-zione illustrativa afferma che attualmentele amministrazioni dello Stato utilizzanoimmobili di proprietà delle regioni e deglienti locali a fronte della corresponsione diun canone complessivo pari a 132 milionidi euro annui. A loro volta le regioni e glienti locali pagano, per l’uso di immobilistatali, un canone annuo di 12 milioni dieuro, determinato in misura agevolata se-condo le disposizioni di cui all’articolo 11del decreto del Presidente della Repub-blica n. 296 del 2005.

Il comma 3 dà agli enti territoriali lafacoltà, da esercitarsi entro il 31 dicembre2012, di recedere dai contratti in essere,anche in deroga alle clausole contrattuali.

I commi da 4 a 8 riguardano invece lariduzione dei canoni di locazione passivaper le amministrazioni centrali.

Il comma 4 dispone, a favore delleamministrazioni centrali individuate nel-l’elenco dell’ISTAT e a favore delle auto-rità indipendenti, inclusa la CONSOB, lariduzione del 15 per cento del canone dilocazione per gli immobili in uso istitu-zionale, a decorrere dal 1o gennaio 2015(la disposizione originaria del decreto pre-

vedeva come data a decorrere dalla qualesi applicava la riduzione imperativa deicanoni il 1o gennaio 2013).

Nel corso dell’esame al Senato è statainserita una disposizione volta ad antici-pare alla data di entrata in vigore dellalegge di conversione del decreto-legge lapredetta riduzione imperativa dei canonidi locazione passiva nel caso di contrattiscaduti o rinnovati dopo tale data.

La norma specifica che la riduzione delcanone di locazione si inserisce automa-ticamente nei contratti in corso ai sensidell’articolo 1339 del codice civile, il qualeprevede che le clausole, i prezzi di beni odi servizi, imposti dalla legge sono didiritto inseriti nel contratto, anche insostituzione delle clausole difformi appo-ste dalle parti, facendo salvo il diritto direcesso del locatore.

La riduzione del 15 per cento si applicaanche agli utilizzi di immobili in assenzadi titolo alla data del 7 luglio 2012, giornodi entrata in vigore del decreto-legge.

Lo stesso comma 4 dell’articolo 3 di-spone che il rapporto di locazione potràessere rinnovato solo in presenza dellerisorse finanziarie necessarie per il pe-riodo di durata del contratto e della per-manenza delle esigenze allocative, consi-derando a tal fine i piani di razionalizza-zione di cui all’articolo 2, comma 222,della legge n. 191 del 2009.

Il comma 5 disciplina la risoluzione deicontratti e la riduzione del canone per inuovi contratti. Qualora non ricorrano lepredette condizioni, infatti, i relativi con-tratti di locazione sono risolti alla sca-denza e le amministrazioni devono indi-viduare in tempo utile soluzioni allocativealternative economicamente più vantag-giose.

Nel caso in cui, pur sussistendo lecondizioni citate, il locatore eserciti ildiritto di recesso alla scadenza, le ammi-nistrazioni dello Stato e gli enti pubblicivigilati dai Ministeri, per poter proseguirenell’utilizzo degli immobili già condotti inlocazione, devono essere autorizzati condecreto del Ministro competente, d’intesacon il Ministro dell’economia e delle fi-nanze, sentita l’Agenzia del demanio. Per

Mercoledì 1o agosto 2012 — 215 — Commissione VI

le altre amministrazioni comprese nel pre-detto elenco ISTAT la prosecuzione nel-l’utilizzo deve essere autorizzata dall’or-gano di vertice dell’amministrazione el’autorizzazione deve essere trasmessa al-l’Agenzia del demanio per la verifica tec-nica ed economica; in caso di esito nega-tivo della verifica, gli atti sono trasmessialla procura regionale della Corte deiconti.

Il comma 6 stabilisce che anche i nuovicontratti di locazione passiva stipulatidalle amministrazioni centrali per uso isti-tuzionale prevedano un canone ridotto del15 per cento rispetto a quello giudicatocongruo dall’Agenzia del demanio.

Il comma 7 qualifica le norme riferitealla rinegoziazione dei canoni di locazionepassiva come disposizioni di principio, aifini di coordinamento della finanza pub-blica per le regioni, le province autonomee gli enti del servizio sanitario nazionale.

Il comma 8 esclude dalla riduzione deicanoni di locazione passiva gli immobili diproprietà dei fondi comuni di investimentoimmobiliare costituiti ai sensi dell’articolo4 del decreto-legge n. 351 del 2001, ilquale ha autorizzato il Ministro dell’eco-nomia a promuovere la costituzione difondi comuni di investimento immobiliare,conferendo o trasferendo beni immobili auso diverso da quello residenziale delloStato, dell’Amministrazione autonoma deiMonopoli di Stato e degli enti pubblici nonterritoriali, individuati con uno o più de-creti che disciplinano le procedure perl’individuazione o l’eventuale costituzionedella società di gestione, per il suo fun-zionamento e per il collocamento dellequote del fondo e i criteri di attribuzionedei proventi derivanti dalla vendita dellequote.

Il comma 9 reca criteri per la razio-nalizzazione degli spazi utilizzati dagliuffici pubblici, sia per gli addetti, sia perl’uso archivio.

In particolare, attraverso l’introduzionedi un nuovo comma 222-bis all’articolo 2della legge n. 191 del 2009, è definito unparametro di riferimento, compreso tra 20

e 25 metri quadrati per addetto, cui sidovranno uniformare le amministrazionipubbliche.

Le amministrazioni interessate dallaprevisione del nuovo comma 222-bis sonoquelle richiamate dal comma 222 dell’ar-ticolo 2 della predetta legge n. 191, ilquale, a sua volta, fa riferimento alleamministrazioni dello Stato di cui all’ar-ticolo 1, comma 2, del decreto legislativon. 165 del 2001, incluse la Presidenza delConsiglio dei ministri e le agenzie, anchefiscali.

In merito la disposizione prevede che leamministrazioni dovranno predisporre,entro il 3 ottobre (90 giorni dalla data dipubblicazione del decreto-legge), piani dirazionalizzazione degli spazi che rispettinoil nuovo parametro di riferimento peraddetto (tali piani dovranno, inoltre, te-nere conto della riduzione degli assettiorganici prevista, tra l’altro, dallo stessodecreto). I piani dovranno essere comuni-cati all’Agenzia del demanio, mentre allaRagioneria generale dello Stato dovrà es-sere comunicato il rapporto tra metriquadrati per addetto scaturente dal piano.In caso di nuove costruzioni o di ristrut-turazioni integrali il rapporto tra metriquadrati per addetto è determinato dal-l’Agenzia del demanio.

La norma contiene anche una disci-plina di carattere premiale per le ammi-nistrazioni che conseguono un risparmiodi spesa all’esito della razionalizzazionedegli spazi: infatti, una quota del 15 percento dei risparmi è utilizzata dalla stessaamministrazione per la realizzazione diprogetti di miglioramento della qualitàdell’ambiente di lavoro e di miglioramentodel benessere organizzativo, purché taliprogetti siano inseriti nell’ambito dei pianidi razionalizzazione (la sussistenza deirisparmi di spesa sarà verificata e accer-tata con decreto del MEF). Il successivonuovo comma 222-ter condiziona l’eroga-zione di tali risorse alla realizzazionedell’attività ivi prescritta, ovvero lo scartodegli atti cartacei di archivio.

L’ultimo periodo del comma 222-bisprevede che le disposizioni da esso recatecostituiscono norme di principio a cui le

Mercoledì 1o agosto 2012 — 216 — Commissione VI

regioni e gli enti locali, negli ambiti dirispettiva competenza, adeguano i propriordinamenti.

Al riguardo evidenzia come tali previ-sioni riprendano in larga parte il conte-nuto della proposta di legge C. 4149 Co-maroli (cui è abbinata la proposta di leggeC. 4843 Moffa), all’esame, in sede referentedella Commissione Finanze, la quale in-tende anch’essa introdurre misure voltealla riduzione ed ottimizzazione nell’uti-lizzo degli spazi da parte delle ammini-strazioni dello Stato, anche mediante ladefinizione di standard tecnici per l’asse-gnazione degli spazi in uso alle ammini-strazioni statali, l’attribuzione alle singoleamministrazione di una quota pari al 25per cento dei risparmi conseguiti, la pos-sibilità di disdire i contratti in essere,l’individuazione di un facility manager perciascuna amministrazione, nonché l’esten-sione dei principi di risparmio agli entilocali e alle regioni. In particolare, analo-gamente alla norma in esame, la propostadi legge 4149 intende introdurre un para-metro di riferimento complessivo mediocompreso tra 20 e 25 metri quadrati peraddetto.

Il nuovo comma 222-ter dell’articolo 2della legge n. 191 del 2009, sempre al finedella razionalizzazione degli spazi delleamministrazioni statali, prescrive lo scartodegli atti cartacei di archivio, da effettuareentro il 31 dicembre di ogni anno. Leamministrazioni comunicano annualmenteall’Agenzia del demanio gli spazi ad usoarchivio liberati all’esito della procedura.Ciò al fine di consentire all’Agenzia diavviare, ove possibile, un processo di ac-corpamento in poli logistici degli archivi dideposito delle amministrazioni. Comedetto, è prevista una sorta di penalizza-zione per le amministrazioni che nonprovvedono a tale attività: non possonoessere destinatarie della quota del 15 percento di risparmi di spesa conseguiti al-l’esito della razionalizzazione degli spazidi cui al nuovo comma 222-bis.

Il comma 10, nell’ottica della raziona-lizzazione e del risparmio di spesa pub-blica, prevede, per gli enti pubblici nonterritoriali compresi nell’elenco ISTAT,

l’obbligo di comunicare all’Agenzia deldemanio gli immobili di loro proprietà alfine di verificare l’idoneità degli stessi adessere utilizzati in locazione passiva, acanoni ed oneri agevolati, dalle ammini-strazioni statali per finalità istituzionali.

La misura dell’agevolazione è stabilitànel 30 per cento del valore locativo giu-dicato congruo dalla competente commis-sione dell’Agenzia del demanio. La dispo-sizione specifica che la comunicazionedeve avvenire entro il 31 dicembre di ognianno e che, in caso di inadempimento, èeffettuata una segnalazione alla procuraregionale della Corte dei conti.

Nel disciplinare tale nuovo adempi-mento la norma fa salvo quanto stabilitodall’articolo 8 del decreto-legge n. 78 del2012, il cui comma 4 ha previsto che glienti previdenziali destinino una quotadelle risorse proprie all’acquisto di immo-bili adibiti ad ufficio in locazione passivaalle amministrazioni pubbliche, secondo leindicazioni fornite dall’Agenzia del dema-nio sulla base dei piani di razionalizza-zione.

Il comma 12 dell’articolo 3, tramite unamodifica all’articolo 12 del decreto-leggen. 98 del 2011, in tema di manutenzionedegli immobili pubblici, consente all’Agen-zia del demanio di avvalersi di società atotale o prevalente capitale pubblico alfine di individuare gli operatori specializ-zati nell’esecuzione degli interventi manu-tentivi sugli immobili in uso alle ammini-strazioni dello Stato. In tal modo l’Agenziadel demanio opererebbe quale centrale dicommittenza.

L’esecuzione degli interventi manuten-tivi mediante tali operatori è disposta,oltre che per il Ministero delle infrastrut-ture e dei trasporti, anche per il Ministerodella difesa e il Ministero per i beni e leattività culturali; è infine prevista la co-stituzione di un apposito ufficio, all’in-terno dei provveditorati, dotato di idoneeprofessionalità, dedicato allo svolgimentodelle attività connesse alla realizzazionedegli interventi manutentivi.

La norma precisato inoltre che gli in-terventi volti ad assicurare l’adeguamentodegli immobili alle prescrizioni contenute

Mercoledì 1o agosto 2012 — 217 — Commissione VI

nel decreto legislativo n. 81 del 2009, intema di tutela della salute e della sicu-rezza nei luoghi di lavoro, restano in capoalle amministrazioni utilizzatrici.

Il comma 13 consente all’Agenzia deldemanio di impiegare una parte delleproprie risorse disponibili per l’acquisto diimmobili da destinare alle esigenze allo-cative delle amministrazioni statali; pertali contratti di locazione si applica lariduzione del 15 per cento del canoneprevista dal comma 4 dell’articolo. Gliacquisti da parte dell’Agenzia del demaniosono effettuati sulla base dei piani dirazionalizzazione di cui all’articolo 2,comma 222, della legge n. 191 del 2009appena menzionato, subordinatamentealla verifica del rispetto dei saldi struttu-rali di finanza pubblica.

Il comma 14 modifica l’articolo 3-bisdel decreto-legge n. 351 del 2001, in primoluogo al fine di eliminare il limite massimodi cinquanta anni per la durata dellelocazioni e concessioni di valorizzazioneper gli immobili di proprietà dello Statoappartenenti al demanio storico-artistico.

La norma attribuisce all’Agenzia deldemanio l’iniziativa per la convocazionedelle conferenze di servizi o la promozionedi accordi di programma per la valoriz-zazione degli immobili; viene riconosciutaai comuni interessati, per l’intera duratadella concessione o della locazione, unaquota del 10 per cento del relativo canone.

Viene, inoltre, subordinata adun’espressa previsione del bando di garal’operatività del meccanismo premiale, giàprevisto dalla previgente norma in favoredei comuni, nella misura non inferiore al50 per cento e non superiore al 100 percento del contributo di costruzione dovutoai sensi dell’articolo 16 del testo unicodelle disposizioni legislative e regolamen-tari in materia edilizia (di cui al decretodel Presidente della Repubblica n. 380 del2001), per l’esecuzione delle opere neces-sarie alla riqualificazione e riconversione.Tale importo è corrisposto dal concessio-nario o dal locatario all’atto del rilascio odell’efficacia del titolo abilitativo edilizio.

Si prevede quindi la possibilità di sta-bilire, nei bandi di gara predisposti dal-

l’Agenzia del demanio, la possibilità per ilconcessionario di subconcedere le attivitàeconomiche o di servizio per i cittadini.

Il comma 15 prevede l’applicazione allesocietà promosse dall’Agenzia del demanioper la valorizzazione del patrimonio im-mobiliare pubblico, ai sensi dell’articolo33-bis del decreto-legge n. 98 del 2011,delle norme (di cui all’articolo 1, commida 131 a 139, della legge n. 296 del 2006)relative alle Società di investimento im-mobiliare quotate (SIIQ) in materia di:esenzione del reddito d’impresa derivantedall’attività di locazione immobiliare dal-l’imposta sul reddito delle società; obbligodi operare una ritenuta del 20 per centosui dividendi distribuiti ai soci; possibilitàper il contribuente di scegliere il tipo ditassazione delle plusvalenze realizzate al-l’atto del conferimento di immobili insocietà che abbiano già optato per ilregime speciale; esenzione IVA dei confe-rimenti costituiti da una pluralità di im-mobili prevalentemente locati; assoggetta-mento ad imposta di registro, ipotecaria ecatastale, in misura fissa.

Il comma 16 prevede la possibilità diassolvere l’imposta di registro relativa-mente alle concessioni di beni immobiliappartenenti al demanio dello Stato an-nualmente sull’ammontare del canone re-lativo a ciascun anno. Al riguardo ricordache, ai sensi della disciplina previgente,l’imposta di registro relativa alle conces-sioni aventi ad oggetto immobili apparte-nenti al demanio dello Stato era liquidatain un’unica soluzione al momento dellaregistrazione dell’atto, per un ammontarecorrispondente alla totalità delle annualitàdi durata del rapporto concessorio, deter-minando in tal modo un notevole esborsoa carico del concessionario.

Il comma 17, nell’ambito della liquida-zione del patrimonio trasferito alla societàFintecna S.p.A. (ai sensi dell’articolo 41del decreto-legge n. 207 del 2008), stabi-lisce una permuta tra gli immobili diproprietà di Fintecna utilizzati in loca-zione passiva dal Ministero dell’economiae delle finanze, i quali vengono trasferiti

Mercoledì 1o agosto 2012 — 218 — Commissione VI

allo Stato, e immobili dello Stato di valoreequivalente (da individuare e valutare acura dell’Agenzia del demanio).

Il comma 18 reca una norma di inter-pretazione autentica, diretta a precisareche le competenze dell’Agenzia del dema-nio in materia di gestione dei beni confi-scati devono intendersi riferite alla ge-stione dei beni immobili.

Il comma 19 dell’articolo 3, introdottoal Senato, novella il comma 8 dell’articolo29 del decreto-legge n. 216 del 2011, alfine di posticipare dal 30 giugno 2012 al 30settembre 2012 il termine entro cui re-stano salvi gli effetti delle domande divariazione della categoria catastale presen-tate ai fini del riconoscimento del requi-sito di ruralità degli immobili.

Il riconoscimento del requisito dellaruralità degli immobili assume rilievo, inparticolare, ai fini dell’individuazione degliimmobili assoggettati all’imposta comunalesugli immobili – ICI (la cui disciplina èrecata dal decreto legislativo n. 504 del1992) e, dal 2012, anche dell’imposta mu-nicipale – IMU (come disciplinata dalcombinato disposto dell’articolo 13, commida 1 a 17, del decreto-legge n. 201 del2011 e degli articoli 8 e 9 del decretolegislativo n. 23 del 2011 in materia difederalismo municipale).

Rammenta, peraltro, che per effettodell’introduzione sperimentale dell’impo-sta municipale propria dal 2012, operatadall’articolo 13 del predetto decreto-leggen. 201, i fabbricati rurali risultano assog-gettati all’IMU.

Il comma 19-bis, inserito nel corsodell’esame al Senato, trasferisce la pro-prietà del complesso dell’Arsenale di Ve-nezia al Comune di Venezia (con esclu-sione delle porzioni utilizzate dal Mini-stero della difesa per i suoi specifici com-piti istituzionali), il quale ne deveassicurare l’inalienabilità, l’indivisibilità ela valorizzazione attraverso l’affidamentodella gestione e dello sviluppo alla SocietàArsenale S.p.A.

La disposizione prevede che le risorsericavate dall’utilizzo del compendio del-l’Arsenale sono esclusivamente impiegateper la gestione e la valorizzazione dello

stesso. L’Arsenale è inoltre sottoposto aglistrumenti urbanistici previsti per la cittàdi Venezia e al Codice dei beni culturali edel paesaggio di cui al decreto legislativon. 42 del 2004. Con decreto del MEF saràdefinita, a decorrere dalla data del trasfe-rimento, la riduzione delle risorse spet-tanti al comune di Venezia in misuraequivalente alla riduzione delle entrateerariali conseguenti al trasferimento.

L’articolo 3-bis, introdotto durantel’esame del provvedimento al Senato, recaulteriori interventi agevolativi per le zonecolpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.

In particolare, il comma 1 prevede chei contributi (di cui all’articolo 3, comma 1,lettera a), del decreto-legge n. 74 del 2012)destinati ad interventi di riparazione, ri-pristino o ricostruzione di immobili diedilizia abitativa e ad uso produttivo nellezone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio2012 possano essere concessi, su domandadegli interessati, mediante finanziamentiagevolati.

La disposizione specifica che la con-cessione mediante finanziamenti agevolatiriguarda i contributi « destinati ad inter-venti di riparazione, ripristino o ricostru-zione di immobili di edilizia abitativa e aduso produttivo ».

La concessione sotto forma di finan-ziamento agevolato è prevista nei limitistabiliti dai Presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto con propriprovvedimenti e avviene su apposita do-manda del soggetto interessato. A tal finesi prevede che i soggetti autorizzati al-l’esercizio del credito operanti nei territoricolpiti dal sisma possono contrarre finan-ziamenti, secondo contratti-tipo definitimediante convenzione con l’AssociazioneBancaria Italiana. Tali contratti sono as-sistiti dalla garanzia dello Stato, fino adun massimo di 6 miliardi di euro, eprevedono l’intervento di Cassa Depositi ePrestiti S.p.A.

La norma affida ad appositi decreti delMinistro dell’economia e delle finanzel’erogazione della garanzia dello Statononché la definizione di criteri e modalitàdi operatività della stessa, nonché di mo-nitoraggio, ai fini del rispetto del predetto

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importo massimo di 6 miliardi. La garan-zia dello Stato di cui al presente commasarà elencata nell’allegato allo stato diprevisione del Ministero dell’economia edelle finanze.

Il comma 2 prevede, per i beneficiaridei finanziamenti agevolati, un credito diimposta, fruibile esclusivamente in com-pensazione, in misura pari, per ciascunascadenza di rimborso, all’importo ottenutosommando alla sorte capitale gli interessidovuti, con modalità di fruizione del cre-dito d’imposta affidate a un provvedi-mento del Direttore dell’Agenzia delle en-trate, nel limite annuo di 450 milioni dieuro. Il credito d’imposta è revocato, intutto o in parte, nell’ipotesi di risoluzionetotale o parziale del contratto di finanzia-mento agevolato.

Il comma 3 pone a carico degli inter-mediari finanziatori l’obbligo di comuni-care con modalità telematiche all’Agenziadelle entrate gli elenchi dei soggetti bene-ficiari; l’ammontare del finanziamentoconcesso a ciascun beneficiario; il numeroe l’importo delle singole rate.

Il comma 4 definisce alcune caratteri-stiche dei finanziamenti agevolati: essisono di durata massima venticinquennalee vengono erogati e posti in ammorta-mento sulla base degli stati di avanza-mento lavori relativi all’esecuzione dei la-vori, alle prestazioni di servizi e alleacquisizioni di beni necessari all’esecu-zione degli interventi ammessi a contri-buto.

I relativi contratti devono prevederespecifiche clausole risolutive espresse, an-che parziali, per i casi di mancato oridotto impiego del finanziamento, ovverodi utilizzo anche parziale del finanzia-mento per finalità diverse da quelle indi-cate nel presente articolo.

Il comma 5 affida ad un appositoprotocollo di intesa tra il Ministro del-l’economia e delle finanze e i Presidentidelle regioni Emilia-Romagna, Lombardiae Veneto la definizione dei criteri e dellemodalità di attuazione dell’intero articolo3-bis, anche al fine di assicurare unifor-mità di trattamento e un efficace moni-toraggio sull’utilizzo delle risorse.

Tali provvedimenti sono adottati incoerenza con il decreto del Presidente delConsiglio dei ministri del 4 luglio 2012, colquale è stato ripartito fra le regioni inte-ressate il Fondo per la ricostruzione dellearee colpite dal sisma, nonché sono statideterminati i criteri generali idonei adassicurare, a fini di equità, la parità ditrattamento dei soggetti danneggiati, nelrispetto delle risorse allo scopo finalizzate,in coerenza con medesimo protocollo d’in-tesa, anche al fine di assicurare il rispettodel limite 6 miliardi per la concessione digaranzia statale sui finanziamenti) equello di 450 milioni di euro annui pre-visto dal comma 6 per l’attuazione com-plessiva delle norme recate dall’articolo3-bis.

Il comma 8 prevede una specifica de-roga ai fini dell’assunzione, con contrattidi lavoro flessibile, nel biennio 2012-2013,per le strette finalità connesse alla situa-zione emergenziale prodottasi a seguitodel sisma del 20 e 29 maggio 2012, di uncontingente massimo di 170 unità di per-sonale per i comuni colpiti dal sisma, e diun contingente massimo di 50 unità dipersonale da parte della struttura com-missariale istituita presso la Regione Emi-lia Romagna, ai sensi del comma 5 del-l’articolo 1 del richiamato decreto-leggen. 74.

Lo stesso comma 8 dispone altresì che,nei limiti delle risorse impiegate per leassunzioni destinate ai comuni, non ope-rano i vincoli assunzionali contenuti inspecifiche disposizioni normative.

Le richiamate assunzioni sono effet-tuate dalle Unioni di Comuni, con facoltàdi attingere dalle graduatorie, anche per leassunzioni a tempo indeterminato, appro-vate dai Comuni costituenti le Unionimedesime e vigenti alla data di entrata invigore della legge di conversione del de-creto-legge, in ogni caso garantendo ilrispetto dell’ordine di collocazione deicandidati nelle medesime graduatorie.L’assegnazione delle risorse finanziarie perle assunzioni tra le diverse regioni è ef-fettuata in base al riparto delle risorseeffettuato con il decreto del Presidente delConsiglio dei ministri 4 luglio 2012. Il

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riparto fra i comuni interessati avvieneprevia intesa tra le Unioni ed i Commissaridelegati. I comuni non ricompresi inUnioni possono stipulare apposite conven-zioni con le Unioni per poter attivare lapresente disposizione.

In base al comma 9, agli oneri derivantidalle assunzioni effettuate, nel limite di3.750.000 euro per il 2012 e di 9.000.000euro per il 2013, si provvede medianteutilizzo delle risorse del Fondo per laricostruzione delle aree colpite dal sismadi cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 74del 2012, nell’ambito della quota assegnataa ciascun Presidente di regione.

Sempre in favore delle zone colpite dalsisma del 20 e 29 maggio 2012, segnalal’articolo 7, comma 21-bis, introdotto du-rante l’esame del provvedimento al Senato,il quale proroga di sei mesi la sospensionedei termini di prescrizione e decadenzariferiti all’attività delle articolazioni del-l’Agenzia delle entrate che operano neiconfronti dei contribuenti aventi domiciliofiscale nelle zone colpite dal sisma.

Più in dettaglio, tale proroga concernela sospensione dei termini di prescrizionee decadenza indicati dall’articolo 8,comma 1, numero 3), del decreto-leggen. 74 del 2012 (termini di notifica dellecartelle di pagamento e di quelli utili allariscossione di somme risultanti dagli attidi accertamento cosiddetto « esecutivo »; itermini di prescrizione e decadenza rela-tivi all’attività degli uffici finanziari, ivicompresi quelli degli enti locali e dellaRegione), con riferimento all’attività dellearticolazioni dell’Agenzia delle entrate cheoperano nei riguardi dei contribuentiaventi domicilio fiscale, al 20 o al 29maggio 2012, nei comuni delle zone colpitedal sisma.

All’articolo 4, segnala i commi 3-bis e3-ter, introdotti nel corso dell’esame alSenato, i quali riproducono i commi 7 e 8dell’articolo 4 del decreto-legge n. 87 del2012.

Il comma 3-bis prevede che le attivitàin materia informatica a supporto delleamministrazioni pubbliche svolte dallaCONSIP S.p.A. siano trasferite ad unaspecifica divisione della Sogei S.p.A., man-

tenendo inalterato il pregresso modello direlazione con il Ministero dell’economia edelle finanze. Al momento in cui l’opera-zione di scissione acquisterà efficacia,tutte le disposizioni normative che affi-dano a CONSIP S.p.A. le attività oggetto ditrasferimento si intenderanno riferite aSogei S.p.A.

Ai sensi del comma 3-ter, CONSIPconserverà le sole attività di realizzazionedel Programma di razionalizzazione degliacquisti, le attività di centrale di commit-tenza e di e-procurement per le ammini-strazioni pubbliche. Essa svolgerà i pre-detti compiti anche per la Sogei.

L’articolo 5, comma 1, prevede che suiruoli emessi dal 1o gennaio 2013, l’aggiosulle somme riscosse dalle società agentidel servizio nazionale della riscossione siaridotto di un punto percentuale. Accanto atale previsione, si stabilisce un’ulteriore,eventuale riduzione dell’aggio: essa potràessere alimentata dalle eventuali maggioririsorse rispetto a quanto considerato neisaldi tendenziali di finanza pubblica –correlate anche al processo di ottimizza-zione ed efficientamento nella riscossionedei tributi e di riduzione dei costi difunzionamento del gruppo Equitalia S.p.A–, fino a un massimo di ulteriori quattropunti percentuali.

La norma affida a un decreto delMinistro dell’economia e delle finanze, daemanarsi entro il 30 novembre 2012 ilcompito di accertare le eventuali maggioririsorse rispetto a quanto considerato neisaldi tendenziali di finanza pubblica non-ché di individuare le modalità con cuiviene comunque assicurato al gruppoEquitalia S.p.A. il rimborso dei costi fissidi gestione risultanti dal bilancio certifi-cato.

Al riguardo ricorda che, per quantoattiene alla remunerazione degli agentidella riscossione, il decreto legge n. 201del 2011 – intervenendo sull’articolo 17del decreto legislativo n. 112 del 1999 –all’articolo 10, i commi da 13-quater a13-septies ha recentemente operato uncomplessivo riassetto del sistema della re-munerazione degli agenti della riscossione,in base al quale – in estrema sintesi – il

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sistema di remunerazione con aggio verràsostituito da una forma di rimborso per-centuale, alla determinato sulla base dielementi di fatto (come l’andamento dellariscossione) e in rapporto a indicatori diproduttività ed efficienza dell’agente unicodella riscossione. Le nuove norme sarannotuttavia applicabili solo a decorrere dalladata di entrata in vigore dei decreti at-tuativi della nuova disciplina.

Per effetto della norma dell’articolo 5,comma 1, ove gli adempimenti attuatividella riforma del sistema di remunera-zione degli agenti della riscossione nonvenissero completati entro il 1o gennaio2013, da quella data l’aggio verrebbe ri-dotto dalla misura del nove a quella del-l’otto per cento delle somme iscritte aruolo e dei relativi interessi.

Con riferimento all’articolo 12, ri-chiama i commi da 41 a 48, soppressidurante l’esame al Senato, i quali preve-devano la soppressione dell’Ente nazionaleper il microcredito e affidavano ad undirigente del Ministero dello sviluppo eco-nomico, delegato dal Ministro, la gestionedella liquidazione delle attività dell’entesoppresso, ivi compresi gli adempimenti inmateria di bilancio e la gestione dellerisorse umane.

L’articolo 13 prevede la soppressionedell’ISVAP (Istituto per la vigilanza sulleassicurazioni private e di interesse collet-tivo) e la contestuale costituzione dell’Isti-tuto per la vigilanza sulle assicurazioni(IVASS). A seguito delle modifiche intro-dotte al Senato è invece venuta meno lanorma contenente la soppressione dellaCommissione di vigilanza sui fondi pen-sione (COVIP), le cui funzioni sarebberoconfluite nell’IVASS (precedentemente de-nominato IVARP, Istituto per la vigilanzasulle assicurazioni e sul risparmio previ-denziale).

In base ai commi 1 e 2 il nuovo Istituto– avente personalità giuridica di dirittopubblico e con sede legale in Roma – hala finalità di assicurare la piena integra-zione dell’attività di vigilanza nel settoreassicurativo, anche attraverso un piùstretto collegamento con la vigilanza ban-caria.

Il comma 1, nella formulazione modi-ficata dal Senato, fa inoltre salva la disci-plina in materia di poteri di vigilanzaregolamentare, informativa, ispettiva esanzionatori esercitati dalla CONSOB suisoggetti abilitati e sulle imprese di assicu-razione nonché sui prodotti finanziariemessi dalle medesime imprese.

Al riguardo rammenta che alcuni Paesieuropei hanno recentemente riformatol’assetto della vigilanza assicurativa. Inparticolare, la Francia, con il decreto-leggen. 2010-76, ha previsto la fusione fra leautorità di controllo dei settori bancario eassicurativo (Commission Bancaire, ACAM-Autorité de Contrôle des Assurances, Comi-tés des Entreprises d’Assurances, Comitésdes Etablissements de Crédit et des Entre-prises d’Investissement) mediante la costi-tuzione della nuova « Autorité de contrôleprudentiel » (ACP), presieduta dal Gover-natore della Banque de France.

Nel Regno Unito è stata istituita la« Prudential Regulation Authority » (PRA),dipendente dalla Bank of England, con ilcompito di garantire una stabile e pru-dente operatività del settore finanziarionazionale. La PRA adotta un approcciospecifico per il settore assicurativo (che,per numero di imprese e compagnie, rap-presenta circa metà dell’intero settore fi-nanziario del Regno Unito). La nuovaarchitettura normativa e regolamentarediverrà pienamente operativa entro la finedel 2012.

In Germania, vi è un’unica autorità divigilanza su banche e assicurazioni (Ba-Fin). Da ultimo, la legge per il rafforza-mento della vigilanza sui mercati finan-ziari e assicurativi, approvata il 2 luglio2009, ha modificato la normativa applica-bile alle assicurazioni, attraverso – tral’altro – l’intensificazione della vigilanzasulle holding a capo di gruppi assicurativi;il numero di mandati assumibili dagliamministratori; la qualifica e i compiti deicomponenti il Consiglio di vigilanza diimprese assicuratrici, fondi pensione, hol-ding e gruppi « misti » di tipo assicurativo-finanziario; la facoltà per la BaFin diimporre alle imprese divieti di pagamentodi utili.

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Secondo il comma 3 il nuovo Istitutoopera sulla base di principi di autonomiaorganizzativa, finanziaria e contabile e ditrasparenza e di economicità e mantiene icontributi di vigilanza annuali previsti dalCodice delle assicurazioni private. Inoltre,ai sensi del comma 4, nell’esercizio dellefunzioni, l’IVASS non è sottoposto alledirettive di altri soggetti pubblici o privati.

In base ai commi 4 e 5 l’IVASS puòfornire dati, esclusivamente in forma ag-gregata, al Ministro dello sviluppo econo-mico nonché al Ministro dell’economia edelle finanze e trasmette annualmente alParlamento e al Governo una relazionesulla propria attività.

Il comma 6 attribuisce al nuovo Istitutotutte le funzioni già spettanti all’ente sop-presso.

Anche in tal caso, nel corso dell’esameal Senato, è stato ribadito che restanofermi i poteri esercitati dalla CONSOB suisoggetti abilitati e sulle imprese di assicu-razione con riferimento a:

prodotti finanziari emessi dalle im-prese di assicurazione;

offerta fuori sede, vale a dire lapromozione e il collocamento presso ilpubblico di strumenti finanziari in luogodiverso dalla sede legale o dalle dipen-denze dell’emittente, del proponente l’in-vestimento o del soggetto incaricato dellapromozione o del collocamento, ovvero diservizi e attività di investimento in luogodiverso dalla sede legale o dalle dipen-denze di chi presta, promuove o colloca ilservizio o l’attività;

disciplina della promozione e del col-locamento mediante tecniche di comuni-cazione a distanza di servizi e attività diinvestimento e di prodotti finanziari;

applicazione delle sanzioni ammini-strative pecuniarie in tema di disciplinadegli intermediari, dei mercati e della ge-stione accentrata di strumenti finanziari.

Nel corso dell’esame al Senato è statosoppresso il comma 7, che attribuiva al-l’Istituto le funzioni di vigilanza spettantialla COVIP sulle forme pensionistiche

complementari, nonché i commi 8 e 9, aisensi dei quali le funzioni spettanti allaCOVIP in materia di controllo sugli inve-stimenti delle risorse finanziarie e sullacomposizione del patrimonio degli enti didiritto privato che gestiscono forme pre-videnziali obbligatorie di base venivanoattribuite al Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, il quale poteva stipulareappositi accordi con il nuovo Istituto perl’esercizio, da parte di quest’ultimo, dipoteri di verifica e controllo sugli enti didiritto privato summenzionati.

Nel corso dell’esame al Senato è statopoi soppresso il comma 41, che attribuivaall’IVASS alcuni poteri normativi spettantial Ministro del lavoro e delle politichesociali in materia di fondi pensione.

In base ai commi da 35 a 37 la tenutadel ruolo dei periti assicurativi e di ognialtra competenza dell’ISVAP in materia,nonché la gestione del Centro di informa-zione italiano per i risarcimenti a seguitodi sinistri (derivanti dalla circolazione deiveicoli a motore) avvenuti all’estero sonoattribuite alla Concessionaria servizi assi-curativi pubblici S.p.A. (CONSAP), a de-correre dalla data di subentro, da partedell’IVASS, nelle funzioni svolte dal-l’ISVAP.

Inoltre, con decreto del Ministro dellosviluppo economico, sentita l’IVASS, è sta-bilita la quota dei contributi da ricono-scere alla CONSAP Spa a copertura deglioneri sostenuti per l’esercizio delle fun-zioni attribuite.

Il comma 27 specifica che per l’eser-cizio delle proprie funzioni, l’IVASS puòavvalersi delle infrastrutture tecnologichedella Banca d’Italia.

I commi 10, 11, 13, 14 e 17 disciplinanogli organi dell’IVASS, che sono:

il Presidente, individuato nel Diret-tore generale della Banca d’Italia;

il Consiglio, cui spetta l’amministra-zione generale dell’IVASS, composto dalPresidente e da due consiglieri scelti trapersone di indiscussa moralità ed indipen-denza oltre che di elevata qualificazioneprofessionale in campo assicurativo, no-minati con decreto del Presidente della

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Repubblica, previa delibera del Consigliodei Ministri, ad iniziativa del Presidentedel Consiglio, su proposta del Governatoredella Banca d’Italia e di concerto con ilMinistro dello sviluppo economico; i dueconsiglieri restano in carica sei anni, conpossibilità di rinnovo per un ulterioremandato;

il Direttorio della Banca d’Italia, ilquale, nell’esercizio delle funzioni istitu-zionali attribuite all’IVASS, è integrato coni due consiglieri che (insieme con il Pre-sidente) compongono il Consiglio summen-zionato; al Direttorio integrato spetta l’at-tività di indirizzo e direzione strategicadell’IVASS e la competenza ad assumere iprovvedimenti aventi rilevanza esterna re-lativi all’esercizio delle funzioni istituzio-nali in materia di vigilanza assicurativa.

Le funzioni degli organi sono definitedai commi 12, 15 e 16 e dai commi da 18a 23.

I commi da 24 a 26 disciplinano l’ado-zione dello statuto del nuovo Istituto.Dalla data di entrata in vigore dello sta-tuto, l’ISVAP è soppresso, con il conte-stuale trasferimento all’IVASS della tito-larità di tutti i rapporti giuridici, attivi epassivi, delle risorse finanziarie e strumen-tali e del personale (comma 32).

La fase transitoria – precedente l’appro-vazione dello statuto – è disciplinata daicommi da 28 a 31, in base ai quali, tral’altro, gli organi dell’ISVAP decadono dalladata di entrata in vigore del decreto-legge eil Presidente dell’ente soppresso assumecontestualmente le funzioni di Commissa-rio per l’ordinaria e straordinaria ammini-strazione, mantenendo il trattamento eco-nomico connesso all’incarico precedente-mente ricoperto, ridotto del 10 per cento. IlCommissario, che decade automaticamentedalle funzioni alla data di entrata in vigoredello statuto dell’IVASS, riferisce con ca-denza almeno quindicinale al Direttore ge-nerale della Banca d’Italia in ordine all’at-tività svolta ed ai provvedimenti assuntidall’ISVAP. L’ISVAP, per tutta la fase tran-sitoria, continua ad avvalersi del patrocinioe della rappresentanza in giudizio dell’Av-vocatura dello Stato.

La dotazione organica dell’IVASS è de-terminata dal comma 32 entro il limitedelle unità di personale di ruolo a tempoindeterminato trasferite. Queste ultimeconservano di diritto il trattamento giuri-dico, economico e previdenziale di prove-nienza; tuttavia, ai sensi del comma 33 ilConsiglio, entro 120 giorni dalla data disubentro dell’IVASS nelle funzioni deglienti soppressi, definisce, sentite le orga-nizzazioni sindacali, il trattamento giuri-dico, economico e previdenziale, fermorestando il divieto di determinazione dioneri di bilancio aggiuntivi.

In base al comma 34, entro lo stessotermine di 120 giorni, il Consiglio adottaun piano di riassetto organizzativo chetenga conto dei principi dettati dallo sta-tuto; in ogni caso, il piano deve determi-nare risparmi rispetto al costo totale difunzionamento dell’ente soppresso.

Il comma 38 demanda ad un regola-mento l’istituzione di un’associazione,avente personalità giuridica di diritto pri-vato e sottoposta alla vigilanza dell’IVASS,a cui siano trasferite (dall’IVASS mede-simo) le competenze in materia di tenutadel registro unico degli intermediari assi-curativi e riassicurativi nonché la funzionedi vigilanza sui soggetti iscritti nel registro;il regolamento potrà prevedere, nel ri-spetto dei principi di semplificazione e diproporzionalità, una revisione delle cate-gorie di soggetti tenuti all’iscrizione nelregistro.

Il comma 39 concerne il controllo con-tabile sull’IVASS, nonché il controllo daparte della Corte dei conti.

I commi 40, 42 e 43 recano norme diabrogazione e disposizioni finali.

In particolare, a decorrere dalla datadell’entrata in vigore dello Statuto del-l’IVASS il comma 40 abroga gli articoli 9,10, 11, 12, 13, 14 e 17 della legge n. 576del 1982, in materia di organi dell’ISVAP,nonché l’articolo 13, comma 2, della leggen. 335 del 1995, sui costi di funziona-mento della COVIP.

Il comma 40 contiene quindi unanorma di carattere generale che abrogatutte le disposizioni incompatibili con lenorme di cui ai precedenti articoli.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 224 — Commissione VI

Segnala quindi che l’articolo 14,comma 10, recante la sospensione fino al31 dicembre 2014 della possibilità, per ilpersonale del Corpo della Guardia di fi-nanza, giudicato non idoneo al servizio perlesioni, di transitare nelle qualifiche fun-zionali del personale civile del Ministerodell’economia e delle finanze, è stato sop-presso nel corso dell’esame al Senato.

L’articolo 16, al comma 10, reca un’ar-ticolata disciplina delle modalità di recu-pero delle somme dovute dagli enti pub-blici all’agente della riscossione, in ragionedelle disposizioni che consentono di com-pensare i crediti maturati nei confrontidella P.A. con somme iscritte a ruolo.

In luogo dell’attivazione immediatadelle procedure di riscossione coattiva me-diante ruolo, le norme in esame dispon-gono che l’agente della riscossione diacomunicazione dell’adempimento ai Mini-steri dell’interno e dell’economia e dellefinanze, al fine di recuperare gli importicertificati tramite riduzione delle sommedovute dallo Stato all’ente territoriale aqualsiasi titolo. L’attivazione della proce-dure di riscossione coattiva tramite ruoloè prevista solo ove il recupero non siastato possibile con le suddette modalità.

Più in dettaglio, la disposizione novellail quarto periodo del comma 1 dell’articolo28-quater del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 602 del 1973, disposizioneche è stata oggetto di recenti modifiche adopera dell’articolo 13-bis, comma 2, deldecreto-legge n. 52 del 2012.

Al riguardo ricorda che l’articolo 28-quater stabilisce, a partire dal 1o gennaio2011, che i crediti non prescritti, certi,liquidi ed esigibili, maturati nei confrontidello Stato, degli enti pubblici nazionali,delle regioni, degli enti locali e degli entidel Servizio sanitario nazionale per som-ministrazione, forniture e appalti, possonoessere compensati con le somme dovute aseguito di iscrizione a ruolo. A tal fine ilcreditore acquisisce apposita certifica-zione, da utilizzare per il pagamento totaleo parziale delle somme dovute a seguitodell’iscrizione a ruolo. L’estinzione deldebito è condizionata alla verifica dell’esi-stenza e validità della certificazione. La

norma prevede anche apposite proceduredi recupero delle somme certificate e nonversate dal debitore all’agente della riscos-sione, oggetto di modifica con le disposi-zione in commento. Nel testo antecedentealle modifiche, il quarto periodo delcomma 1 dell’articolo 28-quater prevedeval’immediata attivazione delle procedure diriscossione coattiva in base a ruoli neiconfronti dell’ente debitore – secondo ledisposizioni generali in materia –, ovequesto non avesse versato all’agente dellariscossione l’importo certificato entro ses-santa giorni dal termine indicato nellacertificazione medesima.

Per effetto delle modifiche recate dalcomma 10 viene introdotta una specificaprocedura di recupero delle somme dovutedalle regioni, dagli enti locali o dagli entidel Servizio sanitario nazionale.

In luogo dell’attivazione immediatadelle procedure di riscossione coattiva me-diante ruolo, ove i predetti enti non ver-sino tempestivamente all’agente della ri-scossione l’importo certificato (e cioè entrosessanta giorni dal termine indicato nellacertificazione medesima), l’agente della ri-scossione ne deve dare comunicazione aiMinisteri dell’interno e dell’economia edelle finanze.

In tal caso, l’importo certificato vienerecuperato tramite riduzione delle sommedovute dallo Stato all’ente territoriale aqualsiasi titolo, incluse le quote dei fondisperimentali di riequilibrio o fondi pere-quativi e le quote di gettito relative allacompartecipazione a tributi erariali.

Sono escluse dalle nuove modalità direcupero le risorse destinate al finanzia-mento corrente del servizio sanitario na-zionale (costituite da somme derivanti dal-l’aliquota IRAP, dall’addizionale regionaleIRPEF, dalla compartecipazione regionaleIVA e dalle accise sulla benzina, ai sensidel decreto legislativo n. 56 del 2000); intali ipotesi, al mancato versamento seguel’attivazione delle procedure di riscossionecoattiva. L’attivazione della procedure diriscossione coattiva tramite ruolo è previ-sta solo ove il recupero non sia statopossibile con le predette modalità (adesempio, per incapienza dei fondi).

Mercoledì 1o agosto 2012 — 225 — Commissione VI

L’articolo 21, al comma 1, prevede ilposticipo dell’incremento delle aliquoteIVA del 2 per cento, stabilito dal decreto-legge n. 201 del 2011

Più in dettaglio, la lettera a) del comma1 novella il comma 1-ter l’articolo 40 deldecreto-legge n. 98 del 2011, al fine diprevedere che:

il previsto incremento di 2 puntipercentuali delle aliquote IVA del 10 e del21 per cento decorra dal 1o luglio 2013fino al 31 dicembre 2013 (anziché dal 1o

ottobre 2012 fino al 31 dicembre 2012);

a decorrere dal 1o gennaio 2014,l’incremento delle suddette aliquote siapari complessivamente all’1 per cento (an-ziché al 2,5 per cento). Da tale data,pertanto, le aliquote sono rideterminate,rispettivamente, nella misura dell’11 e del22 per cento.

La lettera b) novella il comma 1-quaterdell’articolo 40 al fine di prevedere che:

il predetto incremento delle aliquoteIVA non si applica qualora entro il 30giugno 2013 (anziché entro il 30 settembre2012, come disposto dal testo previgente)siano entrati in vigore provvedimenti legi-slativi in materia fiscale ed assistenzialeaventi ad oggetto il riordino della spesa inmateria sociale, nonché la eliminazione oriduzione dei regimi di esenzione, esclu-sione e favore fiscale che si sovrappongonoalle prestazioni assistenziali;

gli effetti positivi, ai fini dell’indebi-tamento netto, disposti dalla predettanorma, sono rideterminati in 6.560 milionidi euro annui a decorrere dall’anno 2013.

Il comma 2 stabilisce che con la leggedi stabilità per l’anno 2013 siano indivi-duate le misure di attuazione del pro-gramma di razionalizzazione della spesapubblica che il Governo, ai sensi dall’ar-ticolo 1, comma 1-bis, del decreto-leggen. 52 del 2012, è tenuto a presentare alParlamento entro il 30 settembre 2012,nonché le disposizioni di eliminazione oriduzione dei regimi di esenzione, esclu-sione e favore fiscale previste dall’articolo

40, comma 1-quater, del decreto leggen. 98 del 2011, novellato dall’articolo 21,comma 1, del decreto in esame.

I risparmi di spesa e le maggiori en-trate derivanti dalle misure suddette –assieme ai risparmi provenienti dai rego-lamenti di riordino, trasformazione e sop-pressione di enti ed organismi statali opartecipati dallo Stato previsti dall’articolo12 del decreto in esame – concorrono adevitare l’aumento delle aliquote IVA adecorrere dal 1o luglio 2013.

L’articolo 23, comma 12-octies, inseritodal Senato, proroga fino al 1o dicembre2012 la sospensione degli adempimentifiscali, contributivi e assicurativi obbliga-tori per i datori di lavoro privati e per ilavoratori autonomi operanti nel territoriodell’isola di Lampedusa a seguito delladichiarazione dello stato di emergenza (12febbraio 2011).

L’articolo 23-bis (che corrisponde al-l’articolo 1 del decreto-legge n. 87 del2012) reca norme in materia di dismis-sione e razionalizzazione di partecipazionisocietarie dello Stato.

Più in dettaglio, il comma 1 attribuiscea Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP), ildiritto di opzione – esercitabile, anchedisgiuntamente, entro 120 giorni dall’en-trata in vigore del decreto-legge – perl’acquisto delle partecipazioni azionariedetenute dallo Stato in Fintecna S.p.A.,Sace S.p.A. e Simest S.p.A.

La norma finalizza l’operazione allarazionalizzazione e al riassetto industrialedelle partecipazioni detenute dallo Stato.

La Relazione illustrativa rileva comel’operazione verrà condotta secondo criteridi mercato, nel pieno rispetto dell’autono-mia gestionale di CDP.

Ai sensi del comma 2, entro 10 giornidall’esercizio del diritto di opzione, CDPdeve pagare al Ministero dell’economia edelle finanze un corrispettivo provvisorio,pari al 60 percento del valore del patri-monio netto contabile, come risultante dalbilancio, ove redatto consolidato, al 31dicembre 2011 di ciascuna società oggettodi opzione. Conseguentemente si provvede

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agli adempimenti connessi al trasferi-mento delle partecipazioni, quali, adesempio, la girata delle azioni.

Il comma 3 rinvia ad un decreto dinatura non regolamentare del Ministrodell’economia e delle finanze, da emanarsientro 60 giorni dalla data di esercizio deldiritto di opzione, la determinazione delvalore definitivo del trasferimento.

Pertanto, in virtù del richiamo alla pre-detta norma il valore definitivo di trasferi-mento (e di iscrizione in bilancio) sarà de-terminato in base ad una relazione giuratadi stima, prodotta da soggetti nominati dalMinistero dotati di adeguata esperienza equalificazione professionale, e dovrà essereritenuto congruo anche da CDP.

La relazione tecnica allegata al prov-vedimento afferma che le disposizioni incommento, potrebbero determinare, intermini di finanza pubblica, a seguitodell’esercizio del diritto di opzione daparte di CDP maggiori entrate per circa9-10 miliardi di euro, sulla base di preli-minari stime patrimoniali delle tre societàinteressate.

Il comma 4 prevede che i corrispettivi(provvisorio e definitivo) delle operazionidi cessione delle partecipazioni – al nettodei relativi oneri – devono essere versatiall’entrata del bilancio dello Stato peressere riassegnati al Fondo per l’ammor-tamento dei titoli di Stato o destinati alpagamento dei debiti dello Stato: a tal fine,i corrispettivi possono essere riassegnati aiFondi speciali per la reiscrizione dei re-sidui passivi perenti delle spese correnti ein conto capitale; ovvero essere utilizzatiper incrementare l’importo massimo con-sentito di assegnazione di titoli di Statoper l’estinzione dei crediti commercialimaturati dalle imprese verso la pubblicaamministrazione.

Segnala come alle medesime finalità diriduzione del debito, appena descritte,siano anche destinati i proventi delle pro-cedure di dismissione degli immobili pub-blici, di cui all’articolo 2 del provvedi-mento.

Le percentuali di riparto dei corrispet-tivi delle operazioni di cessione tra lediverse finalità sopra indicate saranno in-

dividuate con decreto del Presidente delConsiglio dei ministri, su proposta delMinistro dell’economia e delle finanze.

Ai sensi del comma 5 Fintecna S.p.A.,Sace S.p.A. e Simest S.p.A. continuano asvolgere le attività loro affidate in base allenorme e ai regolamentari vigenti alla datadi entrata in vigore del testo in esame.Inoltre, per quanto concerne in particolareSimest S.p.A. la norma garantisce l’osser-vanza delle convenzioni già sottoscritte oche verranno sottoscritte con il Ministerodello sviluppo economico per la gestionedegli interventi di sostegno finanziario al-l’internazionalizzazione del sistema pro-duttivo.

Il comma 6 abroga una serie di dispo-sizioni, incompatibili con il nuovo assettoazionario che si verrà a realizzare, adecorrere dalla data di trasferimento dellepartecipazioni azionarie detenute dalloStato.

Il comma 7 novella la lettera b) delcomma 3 dell’articolo 5 del decreto-leggen. 269 del 2003, al fine di prevedere chei decreti di natura non regolamentare delMinistro dell’economia e delle finanze ditrasferimento di partecipazioni statali allaCDP, ivi previsti, dovranno essere assog-gettati al controllo preventivo della Cortedei Conti. I citati decreti devono esserealtresì trasmessi alle competenti Commis-sioni parlamentari.

Il comma 8 prevede che – fermo re-stando quanto previsto circa l’esercizio deldiritto di opzione – entro 10 giorni dallapubblicazione della norma nella GazzettaUfficiale, la CDP dovrà comunque presen-tare le necessarie istanze preventive fina-lizzate al rilascio di pareri, nulla-osta oper l’emissione di tutti gli atti o provve-dimenti necessari. Viene peraltro specifi-cato che i termini per il rilascio deisuddetti pareri e nulla-osta e per l’emis-sione degli atti decorrono dalla data dicomunicazione delle istanze.

L’articolo 23-ter (che corrisponde al-l’articolo 2 del decreto-legge n. 87 del2012) reca, al comma 1, una serie dimodifiche e integrazioni all’articolo 33 deldecreto-legge n. 98 del 2011, con il qualeè stata istituita una Società di gestione del

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risparmio (SGR), interamente possedutadal Ministero dell’economia e delle fi-nanze, con il compito di istituire fondi chepartecipano a quelli immobiliari costituitida enti territoriali, anche tramite societàinteramente partecipate, a cui siano con-feriti immobili oggetto di progetti di va-lorizzazione (cosiddetto « Fondo nazio-nale » o « Fondo dei fondi »).

Dette modifiche sono finalizzate adintrodurre ulteriori modalità operativedella società di gestione del risparmio:pertanto, allo scopo di conseguire la ridu-zione del debito pubblico, si prevede che ilMinistro dell’economia e delle finanze,attraverso la SGR promuova la costitu-zione di uno o più fondi comuni d’inve-stimento immobiliare, a cui trasferire im-mobili di proprietà dello Stato non utiliz-zati per finalità istituzionali (cosiddetto« Fondo diretto »), nonché diritti reali im-mobiliari; analogamente, il Ministro del-l’economia e delle finanze, attraverso laSGR, promuove uno o più fondi comuni diinvestimento immobiliare a cui conferiregli immobili di proprietà dello Stato nonpiù utilizzati dal Ministero della difesa perfinalità istituzionali e suscettibili di valo-rizzazione (cosiddetto « Fondo difesa »).

In dettaglio, il comma 1, lettera a), recamodifiche e integrazioni al predetto arti-colo 33 del decreto-legge n. 98 del 2011,con le quali si prevede che il capitalesociale della SGR deve essere pari adalmeno 1 milione e comunque non supe-riore a 2 milioni di euro (il testo previ-gente stabiliva che il capitale fosse pari a2 milioni di euro); i fondi d’investimento acui partecipa la SGR possono essere, oltreche promossi, anche partecipati dagli entilocali, in forma consorziata o associata; intal modo possono accedere al Fondo na-zionale anche i fondi promossi dai privatiai quali gli enti locali partecipano trasfe-rendo o conferendo i loro immobili; ilcapitale della SGR è detenuto interamentedal Ministero dell’economia e delle fi-nanze, fatto salvo quanto previsto dalcomma 8-bis, che consente il trasferimentoa titolo gratuito all’Agenzia del demaniodelle azioni della SGR; i fondi istituiti

dalla SGR investono, anche, direttamenteper acquisire immobili in locazione pas-siva alle P.A.

La lettera b) modifica il comma 2dell’articolo 33, prevedendo, analogamentea quanto contemplato dalla lettera a), chei fondi d’investimento possono essere, oltreche promossi, anche partecipati dagli entilocali, in forma consorziata o associata; sispecifica che ai suddetti fondi possonoessere sia apportati che trasferiti beniimmobili e diritti reali immobiliari; vieneprecisato che le proposte di valorizzazionedegli immobili da parte dei soggetti privatidevono effettuarsi secondo le modalitàpreviste dal codice dei contratti pubblici.

La lettera c), modificando il comma 3dell’articolo 33, estende il meccanismo difinanziamento del Fondo nazionale aiFondi di cui ai commi 8-ter (Fondo di-retto) e 8-quater (Fondo difesa), inseritidalla lettera g) del comma: l’investimentoanche nei predetti fondi viene reso com-patibile con le vigenti disposizioni in ma-teria di attività di copertura delle riservetecniche delle compagnie di assicurazioneprivate; è espressamente prevista la pos-sibilità di una partecipazione da partedella Cassa depositi e prestiti; in partico-lare il venti per cento del piano di impiegodei fondi disponibili previsto per gli entipubblici, di natura assicurativa o previ-denziale, deve essere destinato per gli anni2012, 2013 e 2014 alla sottoscrizione dellequote dei predetti fondi.

La lettera d), che interviene sul comma4 dell’articolo 33, in tema di destinazionefunzionale dei beni conferiti ai fondi, spe-cifica che i beni possono essere sia con-feriti che trasferiti ai fondi di investi-mento; che l’apporto o il trasferimento aifondi è condizionato al completamentodelle procedure amministrative di valoriz-zazione e di regolarizzazione; che per ilcompletamento della valorizzazione deibeni trasferiti al fondo è necessario fareriferimento alle valutazioni della relativaSGR.

Viene quindi aggiunto un periodo spe-cificamente dedicato alla remunerazionedell’apporto da parte degli enti territorialiai fondi diretti, riconoscendo a tali enti un

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ammontare pari ad almeno il 70 per centodel valore di apporto dei beni in quote delfondo, mentre la restante parte del valoreviene corrisposta in denaro, compatibil-mente con la pianificazione economico-finanziaria dei fondi.

La lettera e) reca una norma di coor-dinamento con le modifiche apportate alcomma 4: viene pertanto modificato ilcomma 7 dell’articolo 33, prevedendo chele agevolazioni ivi previste si applicano,oltre che agli apporti, anche ai trasferi-menti ai fondi effettuati ai sensi dellostesso articolo.

La lettera f) modifica il comma 8-bisdell’articolo 33, specificando che la con-venzione con cui devono essere regolati irapporti fra la SGR e l’Agenzia del de-manio riveste carattere oneroso (mentre iltesto previgente faceva generico riferi-mento ad una convenzione per l’avvali-mento da parte della SGR del personaledell’Agenzia del demanio in via transito-ria) ed inserendo alcune disposizioni diordine finanziario in favore dell’Agenziadel demanio.

La lettera g) inserisce tre nuovi commi(8-ter, 8-quater e 8-quinquies) nell’articolo33 del decreto-legge n. 98 del 2011, al finedi introdurre nuove modalità operativedella SGR.

Il nuovo comma 8-ter prevede che – alfine di conseguire la riduzione del debitopubblico – il Ministro dell’economia edelle finanze, attraverso la SGR citata,promuova la costituzione di uno o piùfondi comuni d’investimento immobiliarea cui trasferire o conferire immobili diproprietà dello Stato non utilizzati perfinalità istituzionali. A differenza delfondo di cui ai commi 1 e 2 (Fondonazionale) che dovrebbe prevalentementeoperare come fondo di fondi, tale fondoagirebbe come fondo diretto al quale pos-sono essere trasferiti o conferiti immobilistatali non utilizzati per finalità istituzio-nali, nonché diritti reali immobiliari; im-mobili di società controllate direttamenteo indirettamente dallo Stato, previa deli-bera; beni demaniali valorizzabili, indivi-duati dall’Agenzia del demanio, per i qualiè prevista, a seguito di richiesta, la ces-

sione gratuita a comuni, province e re-gioni; beni immobili di regioni, province ecomuni e di enti o società interamentepartecipate dai predetti enti.

La norma rimanda quindi a successividecreti del Ministro dell’economia e dellefinanze per disciplinare le modalità diconcertazione con le strutture tecnichedegli enti interessati e attribuire agli entiterritoriali le quote dei fondi derivanti dalconferimento.

Ai predetti fondi possono conferirebeni anche gli enti territoriali e altri entipubblici o società interamente partecipatedai tali enti. I proventi che derivano dallavalorizzazione e dall’alienazione degli im-mobili delle regioni e degli enti localitrasferiti ai fondi diretti sono destinati allariduzione del debito dell’ente e, solo inassenza del debito, o comunque per laparte eventualmente eccedente, a spese diinvestimento.

Il nuovo comma 8-quater prevede che– sempre al fine della riduzione del debitopubblico – il Ministro dell’economia edelle finanze, attraverso la SGR, promuovaanche la costituzione di uno o più fondicomuni di investimento immobiliare a cuisono apportati o conferiti gli immobili diproprietà dello Stato non più utilizzati dalMinistero della difesa per finalità istitu-zionali e suscettibili di valorizzazione,nonché diritti reali immobiliari (Fondodifesa).

A tal fine è prevista l’emanazione diuno o più decreti del Ministero delladifesa, sentita l’Agenzia del Demanio, perl’individuazione di tutti i beni statali as-segnati al medesimo Dicastero e non uti-lizzati per finalità istituzionali; gli immo-bili inseriti in tali decreti sono automati-camente classificati come patrimonio di-sponibile dello Stato.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Uf-ficiale dei predetti decreti, l’Agenzia delDemanio può avviare le procedure di re-golarizzazione e valorizzazione relativa-mente ai beni suscettibili di valorizza-zione, potendo utilizzare anche l’articolo33-bis nel decreto-legge n. 98 del 2011, ilquale prevede che l’Agenzia del demanio

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possa promuovere iniziative per valoriz-zare e alienare il patrimonio immobiliarepubblico.

Le risorse derivanti dalla cessione dellequote dei fondi sono attribuite al Mini-stero della difesa in misura pari al 30 percento, destinandole prioritariamente allarazionalizzazione del settore infrastruttu-rale, ad esclusione di spese di naturaricorrente. Una parte delle restanti quotedello stesso Ministero, nella misura mas-sima del 25 per cento e, come precisatonel corso dell’esame al Senato, nella mi-sura minima del 10 per cento, sono inveceassegnate agli enti territoriali interessati.Anche in tale ipotesi le risorse derivantidalla cessione vanno destinate alla ridu-zione del debito dell’Ente e, solo in suaassenza, a spese di investimento.

Inoltre, analogamente a quanto già pre-visto dal comma 8-ter, si prevede che lerisorse derivanti dalla cessione delle quotedel Ministero dell’economia e delle fi-nanze, destinate all’entrata del bilanciodello Stato, siano riassegnate al Fondo perl’ammortamento dei titoli di Stato e de-stinate al pagamento dei debiti dello Stato.

Per quanto concerne invece gli immo-bili di proprietà dello Stato assegnati alMinistero della difesa e non utilizzati perfinalità istituzionali, essi, qualora non fos-sero suscettibili di valorizzazione, rien-trano nella disponibilità dell’Agenzia deldemanio per la loro gestione e ammini-strazione.

Gli obblighi di custodia degli immobilisono attribuiti all’Amministrazione delladifesa, fino a che questi non siano confe-riti ai fondi ovvero siano riconsegnatiall’Agenzia del demanio.

Il nuovo comma 8-quinquies dell’arti-colo 33 prevede che – con provvedimentidell’Agenzia del demanio – sia dispostod’ufficio l’accatastamento o la regolarizza-zione catastale degli immobili di proprietàdello Stato, ivi compresi quelli in usoall’Amministrazione della difesa, anche inderoga alla normativa vigente. Successiva-mente l’Agenzia fiscale competente pro-cede alle conseguenti attività di iscrizionecatastale.

Il comma 2 dell’articolo 23-ter abrogauna serie di norme.

In particolare, la lettera a) abroga al-cune disposizioni del decreto legislativon. 85 del 2010, in materia di federalismodemaniale:

l’articolo 3, comma 6, il quale reca ladisciplina relativa ai beni qualificati cometrasferibili, relativamente ai quali le re-gioni e gli enti locali non hanno presentatola richiesta di attribuzione;

l’articolo 5, commi 5-bis e 5-ter, checonsentivano, su richiesta, l’attribuzionedei beni oggetto di accordi o intese tra loStato e gli enti territoriali per la raziona-lizzazione o la valorizzazione dei rispettivipatrimoni immobiliari;

l’articolo 7, il quale stabiliva che, adecorrere dal 1o gennaio 2012 e concadenza biennale, potevano essere adottatiulteriori decreti del Presidente del Consi-glio dei ministri finalizzati all’attribuzionedi ulteriori beni resisi disponibili.

La lettera b) interviene all’articolo 6,comma 1, della legge n. 183 del 2011,sopprimendo il riferimento ivi contenutoagli immobili inseriti negli elenchi predi-sposti ai sensi del decreto legislativo n. 85del 2010 e degli enti pubblici non terri-toriali inclusi quelli di cui all’articolo 1,comma 3, della legge n. 196 del 2009.

La lettera c) abroga l’articolo 314 deldecreto legislativo n. 66 del 2010, (Codicedell’ordinamento militare), dedicato aifondi comuni di investimento immobiliareper la valorizzazione e l’alienazione diimmobili militari.

La lettera d) abroga il secondo, terzo,quarto e quinto periodo del comma 196-bis dell’articolo 2 della legge n. 191 del2009, concernenti l’alienazione degli im-mobili militari oggetto di valorizzazione dicui al protocollo d’intesa sottoscritto indata 4 giugno 2010 tra il Ministero delladifesa e il comune di Roma.

Il comma 1-bis dell’articolo 23-ter, in-trodotto durante l’esame al Senato, pre-vede, in materia di edilizia residenzialeconvenzionata, una riduzione da 30 a 20

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anni del limite temporale da utilizzare peril calcolo della durata delle nuove conven-zioni cosiddette sostitutive.

L’articolo 23-quater (che corrispondeall’articolo 3 del decreto-legge n. 87 del2012) reca disposizioni di riorganizzazionedi alcuni enti della amministrazione eco-nomico-finanziaria.

In dettaglio, il comma 1 prevede, adecorrere dal 1o dicembre 2012, l’incor-porazione dell’Amministrazione autonomadei Monopoli di Stato (AAMS) nell’Agenziadelle dogane, che assume la denomina-zione di « Agenzia delle dogane e deimonopoli », nonché l’incorporazione del-l’Agenzia del territorio nell’Agenzia delleentrate, senza alcuna modifica della de-nominazione.

A decorrere dalla stessa data decadonoinoltre gli organi degli enti incorporati.

Il Senato ha introdotto un ulterioreperiodo in base al quale entro il 30 ottobre2012 il Ministro dell’economia e dellefinanze trasmette una relazione al Parla-mento.

Al riguardo ricorda che la CommissioneFinanze della Camera dei deputati haapprovato, nella seduta del 4 luglio 2012,una risoluzione (8-00185 Ventucci ed altri)con cui impegna il Governo ad adottarecon la necessaria tempestività le misure, dinatura normativa o regolamentare, fina-lizzate ad operare, nel quadro più ampiodelle misure di razionalizzazione e ridu-zione della spesa pubblica, una comples-siva riforma dell’organizzazione dell’Am-ministrazione finanziaria, anche attra-verso una revisione del numero delleAgenzie ed una redistribuzione delle re-lative competenze, da realizzare nell’am-bito della delega legislativa recante dispo-sizioni per un sistema fiscale più equo,trasparente ed orientato alla crescita, dicui al disegno di legge C. 5291, assegnatoin sede referente alla Commissione Fi-nanze della Camera. In particolare, larisoluzione impegna il governo a coordi-nare ogni iniziativa relativa al riassettodell’Agenzia del territorio con il contenutodel disegno di legge C. 5291, contenentedelega al Governo recante disposizioni perun sistema fiscale più equo, trasparente e

orientato alla crescita, il quale intendeattribuire alla predetta Agenzia ulteriorifunzioni nel quadro della revisione delcatasto dei fabbricati, tenendo inoltreconto dell’esigenza di mantenere distintele funzioni di attribuzione del valore edella rendita catastale dei fabbricati daquelle di accertamento e liquidazione deitributi immobiliari basati su tali valori;ridurre le articolazioni territoriali a livellosub-provinciale, laddove ciò non confliggacon le esigenze di adeguato presidio delterritorio, a tutela degli interessi erariali, econseguentemente ridefinire il livello degliincarichi dirigenziali sulla base delle ef-fettive competenze a livello territoriale;rafforzare ed ampliare le sinergie tra lediverse branche dell’Amministrazione fi-nanziaria, il Corpo della Guardia di fi-nanza, le altre amministrazioni delloStato, le Regioni e gli enti locali, segna-tamente attraverso il rafforzamento deimeccanismi di collaborazione per quantoriguarda i controlli sul territorio; verifi-care lo stato del processo di trasforma-zione dell’Amministrazione autonoma deimonopoli di Stato in Agenzia fiscale deimonopoli di Stato, prevista dall’articolo40, comma 2, del decreto-legge n. 159 del2007.

La nuova Agenzia delle dogane e deimonopoli e l’Agenzia delle entrate conti-nuano ad esercitare, ai sensi del comma 2,le funzioni degli enti incorporati con lerelative risorse, compresi i rapporti giuri-dici attivi e passivi, anche processuali,senza esperire alcuna procedura di liqui-dazione, neppure giudiziale.

Riguardo in particolare alle risorse fi-nanziarie inerenti all’Agenzia delle doganee dei monopoli, queste vengono esclusedalle modalità di determinazione delledotazioni da assegnare alla medesimaAgenzia ai sensi dell’articolo 1, comma 74,della legge finanziaria 2006 (legge n. 266del 2005). La disposizione si rende neces-saria in quanto la dotazione annuale dibilancio dei due enti risulta determinata inmodo differente.

Ai sensi del comma 3 il trasferimentodelle risorse umane strumentali e finan-ziarie degli enti incorporati è demandata a

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successivi decreti di natura non regola-mentare del Ministro dell’economia e dellefinanze, da adottare entro il 31 dicembre2012.

Con una norma transitoria si prevedeinoltre che, sino all’adozione di tali de-creti, l’Agenzia incorporante possa dele-gare uno o più dirigenti per lo svolgimentodelle attività di ordinaria amministrazionedell’ente incorporato, i cui conti correntirimangono aperti fino alla stessa data.

In base al comma 4, sempre entro il 31dicembre 2012 devono essere deliberati, daparte degli organi in carica alla data dicessazione dell’ente – i bilanci di chiusuradegli enti incorporati con la relativa rela-zione redatta dall’organo interno di con-trollo.

Ai componenti degli organi degli entiincorporati, che decadono dall’entrata invigore della legge di conversione del de-creto legge, vanno corrisposti i compensi,indennità o emolumenti loro spettanti finoalla data di deliberazione dei bilanci dichiusura e, comunque, non oltre novantagiorni dalla data di incorporazione.

Per quanto concerne invece i comitatidi gestione delle Agenzie incorporanti, de-vono essere rinnovati entro il 15 dicembre2012.

Il comma 5 incrementa provvisoria-mente – a decorrere dal 1o dicembre 2012– le dotazioni organiche delle Agenzieincorporanti in numero pari alle unità dipersonale di ruolo trasferite, in serviziopresso gli enti incorporati, che vengonoinquadrate nei ruoli delle Agenzie incor-poranti.

Per quanto riguardo i restanti rapportidi lavoro, il comma 6 prevede che leAgenzie incorporanti subentrano nellaloro titolarità fino alla naturale scadenza;i dipendenti trasferiti mantengono l’inqua-dramento previdenziale di provenienza e iltrattamento economico fondamentale e ac-cessorio (limitatamente alle voci fisse econtinuative) corrisposto al momento del-l’inquadramento. Qualora il loro tratta-mento economico risulti più elevato diquello previsto per il personale dell’am-

ministrazione incorporante, viene loro at-tribuito per la differenza un assegno adpersonam riassorbibile.

Il comma 7 prevede anzitutto che leAgenzie incorporanti esercitino i compiti ele funzioni degli enti incorporati con learticolazioni amministrative individuatemediante le ordinarie misure di defini-zione dell’assetto organizzativo. In secondoluogo, viene stabilito che le predette agen-zie istituiscano due posti di vicedirettore,di cui uno per i compiti di indirizzo ecoordinamento delle funzioni riconducibiliall’area di attività dell’agenzia incorporata.

Per l’Agenzia delle dogane e dei mo-nopoli è inoltre prevista la stipula diapposite convenzioni, non onerose, con laGuardia di finanza e con l’Agenzia delleentrate per lo svolgimento sul territoriodei compiti già svolti dall’AAMS.

Il comma 8 dispone che, a decorreredal 2013, le risorse finanziarie disponibili,a qualsiasi titolo, sui bilanci degli entiincorporati (AAMS e Territorio) siano ras-segnate alle Agenzie incorporanti (Doganee Entrate). Si prevede inoltre che, al finedi garantire la continuità nella prosecu-zione dei rapporti già avviati, la gestionecontabile delle risorse finanziarie perl’anno in corso (2012), già di competenzadell’AAMS, proseguono in capo alle equi-valenti strutture degli Uffici incorporanti.

Il comma 10 reca una serie di novelle– decorrenti dal 1o gennaio 2013 – aldecreto legislativo n. 300 del 1999, resesinecessarie a seguito delle procedure diriorganizzazione previste dai commi pre-cedenti.

Rispetto al testo originario del decreto-legge, il Senato ha soppresso il numero 4della lettera d) del comma 10, che abro-gava il comma 4 dello stesso articolo 64,con il quale si prevede che il comitato digestione dell’Agenzia del territorio vengaintegrato da due membri nominati sudesignazione della Conferenza Stato-cittàed autonomie locali.

Il comma 9 dispone inoltre la soppres-sione dell’Agenzia per lo sviluppo del set-tore ippico (ASSI); le funzioni già eserci-tate da ASSI e le relative risorse devonoessere ripartite con decreti interministe-

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riali non regolamentari fra il Ministerodelle politiche agricole alimentari e fore-stali e l’Agenzia delle dogane e dei mono-poli. Con DPCM saranno anche ridetermi-nate le dotazioni organiche del Ministerodell’agricoltura, ferma restando, peraltro,la validità delle graduatorie dei concorsipubblici espletati sia dall’ASSI che dal-l’UNIRE.

Il comma 9-bis, introdotto durantel’esame al Senato, fa salve le funzioniesercitate da Unirelab s.r.l., società diproprietà dell’Unire, al quale sono affidatele attività di analisi antidoping sui cavallida corsa.

L’articolo 23-quinquies (che corri-sponde all’articolo 4 del decreto-leggen. 87 del 2012) prevede, ai commi da 1 a6, la riduzione del personale, sia dirigen-ziale sia non dirigenziale, del Ministerodell’economia e delle finanze e delle Agen-zie fiscali, provvedendo altresì ad indivi-duare i principi – tra cui la riduzione delnumero delle strutture territoriali e l’ac-corpamento delle direzioni generali chesvolgono funzioni analoghe – sulla cuibase procedere ad una riorganizzazionedel Ministero e delle Agenzie medesimi.

In base al comma 1 la riduzione delpersonale del Ministero dell’economia edelle finanze e delle Agenzie fiscali avvienemediante un procedimento riorganizzativoarticolato secondo tre aspetti: la riduzionedell’organico del personale di livello diri-genziale; la modifica della proporzione trapersonale dirigenziale e personale nondirigenziale; la rideterminazione delle do-tazioni organiche del personale non diri-genziale.

Tale riduzione, che andrà attuata cheentro il 31 ottobre 2012, va operata al-l’esito della riduzione degli assetti orga-nizzativi prevista dall’articolo 1 del decre-to-legge n. 138 del 2011; la stessa, per-tanto, costituisce un taglio ulteriore ri-spetto a quest’ultima.

Conseguentemente, ai sensi della letteraa) del comma 1 il MEF deve procedere adapportare, entro il 31 ottobre 2012, un’ul-teriore riduzione degli uffici dirigenziali dilivello generale e di livello non generale,nonché delle relative dotazioni organiche.

Per quanto riguarda il Ministero, ilnumero 1) della lettera a) stabilisce che lariduzione non deve essere inferiore al 20per cento rispetto al risultato dell’appli-cazione del decreto-legge n.138 del 2011.

Per le Agenzie fiscali il numero 2) dellalettera a) stabilisce invece che il rapportotra personale dirigenziale di livello nongenerale e personale non dirigente nondeve superare 1 su 40; tale rapporto èprevisto invece in misura consistentementeinferiore per l’Agenzia del demanio, per laquale è pari ad 1 su 15, sulla base diquanto dispone il comma 1-bis, introdottonel corso dell’esame al Senato. Inoltre, ilrapporto tra personale dirigenziale di li-vello generale e personale dirigenziale dilivello non generale non deve superare 1su 20 per l’Agenzia delle entrate e 1 su 15per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Per non compromettere la funzionalitàdelle Agenzie fiscali successivamente allariduzione dell’organico e all’accorpamentodelle funzioni, il medesimo numero 2)della lettera a) dispone che i risparmiottenuti dalle Agenzie possano essere uti-lizzati, entro il limite massimo dell’80 percento, per assegnare posizioni organizza-tive di livello non dirigenziale a personaledotato di esperienza e capacità professio-nale maturata in almeno cinque anni dipermanenza nella terza area, vale a dire ilavoratori che svolgono, nelle unità dilivello non dirigenziale a cui sono preposti,funzioni di direzione, coordinamento econtrollo di attività rilevanti, ovvero lavo-ratori che svolgono funzioni che si carat-terizzano per il loro elevato contenutospecialistico. Il conferimento di tali inca-richi a questo personale dovrà avvenire inmodo selettivo, e senza che venga creataun’apposita area di vicedirigenza, comeinvece richiederebbe l’articolo 17-bis delcodice sull’ordinamento del lavoro alledipendenze dell’amministrazione pubblicadi cui al decreto legislativo n. 165 del2001.

Inoltre la norma prevede che tali po-sizioni siano pari al numero dei postidirigenziali soppressi con il decreto-legge.Il personale così selezionato e assegnatoalle funzioni descritte avrà diritto ad

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un’indennità e ad un aumento della retri-buzione, ma in misura inferiore allasomma corrisposta alle figure professio-nali dirigenziali che vanno a sostituire.Precisamente, l’indennità di funzione do-vrà essere la metà di quella corrisposta aldirigente di livello retributivo più basso, el’incremento della retribuzione non dovràsuperare del 20 per cento quella correntedi posizione.

Ai sensi della lettera b) del comma 1 leAgenzie fiscali dovranno procedere ad unariduzione non inferiore al 10 per centodella spesa complessiva relativa al numerodei posti in organico (come risultanteall’esito delle operazioni di incorporazionedisposte dall’articolo 3 del decreto-legge )e, per quanto concerne gli uffici dirigen-ziali di livello generale e di livello nongenerale, ad un ridimensionamento dellerelative dotazioni organiche sulla base deicriteri seguenti.

Il comma 1-bis, introdotto nel corsodell’esame presso il Senato, stabilisce chele riduzioni delle dotazioni organiche sta-bilite dal comma 1 per il MEF trovinoapplicazione anche per gli uffici di direttacollaborazione del Ministro dell’economiae delle finanze.

Il comma 2 prevede che alle ammini-strazioni che non adempiono a quantostabilito dal comma 1 entro il 31 ottobre2012 è fatto divieto di procedere ad as-sunzioni di personale a qualsiasi titolo econ qualsiasi contratto.

Fino all’emanazione dei provvedimentiapplicativi delle suddette riduzioni, le do-tazioni organiche sono provvisoriamenteindividuate in misura pari ai posti copertialla data di entrata in vigore della legge diconversione del decreto-legge. Sono fattesalve le procedure concorsuali e di mobi-lità nonché di conferimento degli incarichiper funzioni dirigenziali disciplinati dal-l’articolo 19 del decreto legislativo n. 165del 2001, avviate alla medesima data del31 ottobre 2011.

Il comma 3 dispone che la riduzionedelle dotazioni organiche non si applichial personale amministrativo di livello nondirigenziale che lavora presso le segreterie

delle commissioni tributarie, nonché aigiudici tributari. Inoltre viene disposto:

che gli attuali otto posti di livellodirigenziale generale corrispondenti a po-sizioni fuori ruolo istituzionale del Mini-stero dell’economia e delle finanze sianotrasformati in posti di livello dirigenzialenon generale;

che, per la quota di competenza delDipartimento della ragioneria generaledello Stato la riduzione dei posti di livellodirigenziale generale concorra alla ridu-zione di organico prevista dal comma 1;

che i soggetti titolari dei corrispon-denti incarichi alla data di entrata invigore del decreto-legge conservino l’inca-rico dirigenziale generale fino alla data dicessazione dello stesso;

che siano fatte comunque salve leprocedure finalizzate alla copertura deiposti di livello dirigenziale generale avviatealla medesima data;

che la riduzione della dotazione or-ganica degli uffici dirigenziali non generalinon abbia effetto sul numero degli inca-richi di livello dirigenziale conferibili asoggetti esterni.

Il comma 4 stabilisce che, ferme levigenti disposizioni in materia, le assun-zioni di personale fatte dal Ministero del-l’economia e delle finanze e dalle Agenziefiscali siano prioritariamente finalizzate alreclutamento dall’esterno di personale dilivello non dirigenziale munito di diplomadi laurea.

Il comma 5 prevede che la riorganiz-zazione del Ministero dell’economia e dellefinanze venga effettuata riducendo il nu-mero delle strutture territoriali, avendoriguardo prioritariamente alla chiusuradegli uffici aventi sede in province conmeno di 300.000 abitanti o con numero didipendenti inferiore a 30 unità, ovverodislocati in stabili con locazione passiva;accorpando le direzioni generali che svol-gono funzioni analoghe; modificando lecompetenze dei funzionari e degli ufficiche fanno parte di strutture operanti a

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livello territoriale. Le modifiche andrannooperate in modo tale che gli incaricati difunzioni di livello dirigenziale generalenon abbiano competenze infraregionali equelli di livello dirigenziale non generalenon abbiano competenze infraprovinciali(fatti salvi gli uffici con sede nelle cittàmetropolitane) ed, infine, gli uffici infra-provinciali siano retti da funzionari.

Per quanto riguarda la struttura in-terna del Ministero, il comma 6 disponevariazioni nelle competenze di alcune di-rezioni generali, stabilendo che:

la Direzione della giustizia tributariae la Direzione comunicazione istituzionaledella fiscalità, ora presso il Dipartimentodelle Finanze, siano trasferite, con il re-lativo assetto organizzativo e gli attualititolari, al Dipartimento dell’Amministra-zione generale del personale e dei servizi;

alla Direzione legislazione tributariadel Dipartimento delle Finanze, oltre allecompetenze in materia di coordinamentodella comunicazione relativa alle entratetributarie e alla normativa fiscale, sonoattribuite le competenze relative a norma-tiva, monitoraggio e analisi del contenziosotributario.

Il comma 7 dispone, in ragione dellamodifica alle competenze delle due Societàe dei loro organi, la decadenza dei com-ponenti dei Consigli di amministrazione,sia della Sogei sia della CONSIP, a decor-rere dalla data di pubblicazione del prov-vedimento in esame, escludendo la possi-bilità di una loro rielezione o di unaeventuale loro facoltà di ottenere un ri-sarcimento di danni per essere stati fattidecadere in anticipo sulla scadenza delmandato, ipotesi previste dal codice civile,all’articolo 2383, terzo comma.

In tale contesto la disposizione attri-buisce al Ministero dell’economia e dellefinanze il compito di nominare, entrotrenta giorni dall’entrata in vigore delpresente decreto-legge, i nuovi Consigli diamministrazione, composti ognuno da tremembri (attualmente sono cinque), di cuidue provenienti dall’amministrazione eco-

nomico finanziaria e uno con funzioni dipresidente e amministratore delegato.

Il comma 8 dispone che il Ministerodell’economia e delle finanze, esercitandoi suoi diritti di unico azionista procedatempestivamente a realizzare le necessarieoperazioni societarie e le conseguenti mo-difiche statutarie, tenendo conto che sitratta di società pubbliche di servizi.

Le disposizioni di cui agli articoli da23-sexies a 23-duodecies (che corrispon-dono agli articoli da 5 a 11 del decreto-legge n. 87 del 2012) recano misure fina-lizzate alla ripatrimonializzazione dellaBanca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.(MPS).

In merito evidenzia come l’interventonormativo si inserisca nel solco delle in-dicazioni e delle direttive fornite in sedeeuropea per il rafforzamento dei requisitidi capitale degli istituti di credito, stante leperduranti tensioni sui mercati finanziaricon particolare riferimento ai titoli didebito sovrano.

Infatti, nell’ambito dell’accordo rag-giunto in sede di Consiglio europeo il 26ottobre 2011, si è convenuto, tra l’altro, dipotenziare la qualità e la quantità delcapitale delle banche europee, decidendodi portare, entro il 30 giugno 2012, al 9per cento il rapporto tra capitale di qua-lità più elevata (Core Tier 1) e le attivitàponderate per il rischio.

La Banca d’Italia, nel corso dell’audi-zione tenutasi il 10 luglio 2012 presso leCommissioni riunite Bilancio e Finanzedel Senato, in occasione dell’esame delprovvedimento, ha precisato che per quat-tro istituti italiani erano emerse esigenzedi capitale aggiuntivo, nel complesso paria 15,4 miliardi di euro. Tre istituti hannocomunicato, sulla base dei piani predispo-sti e vagliati dalla Vigilanza, di essere inlinea con la raccomandazione dell’Euro-pean banking Authority (EBA) senza ne-cessità di ricorrere a sostegno pubblico;mentre MPS, il 22 giugno 2012, ha comu-nicato alla Banca d’Italia di non essere ingrado di reperire tale capitale aggiuntivoentro il 30 giugno 2012, venendosi per-tanto determinare le condizioni per l’atti-

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vazione di una misura di sostegno statale,come previsto dall’accordo del Consiglioeuropeo del 26 ottobre 2011.

Al riguardo la Relazione illustrativa aldecreto-legge specifica che, per MPS, l’am-montare di capitale di vigilanza Core Tier1 mancante per il raggiungimento dellivello del 9 per cento è stato quantificatodalla Banca d’Italia e dall’EBA in euro3.267.000.000.

In tale contesto, il decreto-legge auto-rizza MPS all’emissione di nuovi strumentifinanziari, che verranno sottoscritti daparte del Governo per il citato importomassimo di 2 miliardi; si tratta di stru-menti simili a quelli già emessi dalla bancaai sensi dell’articolo 12 del decreto-leggen. 185 del 2008 (cosiddetti « Tremontibond »), salvo alcune modifiche necessarieper tenere conto dell’evoluzione della di-sciplina comunitaria in materia di aiuti diStato. A tale importo si aggiungerà l’emis-sione di ulteriori 1,9 miliardi, destinata asostituire i « Tremonti bond » emessi dallabanca nel 2009 e non ancora rimborsati.L’importo complessivo dell’emissione po-trà quindi essere pari al massimo a 3,9miliardi.

In particolare, l’articolo 23-sexies (checorrisponde all’articolo 5 del decreto-leggen. 87 del 2012) definisce le caratteristichefondamentali dell’autorizzazione legisla-tiva all’intervento finanziario a supporto diMPS. Il Ministero dell’economia e dellefinanze è autorizzato a sottoscrivere, entroil 31 dicembre 2012, nuovi strumenti fi-nanziari emessi dalla Banca Monte deiPaschi di Siena S.p.A., computabili nelpatrimonio di vigilanza (Core Tier 1) finoall’importo di euro 3,9 miliardi di euro,dietro richiesta dell’Istituto e al verificarsidi specifiche condizioni (definite dall’arti-colo 6, comma 1, e dagli articoli 7 e 8).

Più in dettaglio, la sottoscrizione ri-guarderà anzitutto strumenti finanziaricomputabili nel patrimonio di vigilanza(Core Tier 1), fino all’importo di duemiliardi di euro. Inoltre, il MEF provve-derà altresì a sottoscrivere nuovi strumentifinanziari per l’importo ulteriore di 1,9miliardi di euro al fine dell’integrale so-

stituzione dei cosiddetti « Tremonti bond »emessi in conformità all’articolo 12 deldecreto-legge n. 185 del 2008.

L’articolo 23-septies (che corrispondeall’articolo 6 del decreto-legge n. 87 del2012) individua le condizioni per la sot-toscrizione, da parte del Ministero del-l’economia e delle finanze, degli strumentifinanziari emessi da MPS, stabilendo, alcomma 1, che il Ministero dell’economia edelle finanze non può sottoscrivere i nuovistrumenti finanziari se l’emittente (MPS)non provvede a riscattare i Tremonti bondemessi da MPS, e sottoscritti dallo stessoMinistero in forza dell’articolo 12 deldecreto-legge n. 185 del 2008. Inoltre ilcomma 2 vincola l’emittente medesimo adaccettare preventivamente le condizioni diremunerazione dei Tremonti bond per ilperiodo compreso tra il 1o gennaio 2012 ela data di riscatto degli stessi.

L’articolo 23-octies (che corrisponde al-l’articolo 7 del decreto-legge n. 87 del2012), al comma 1 subordina la sottoscri-zione da parte del Ministero dell’economiae delle finanze dei nuovi strumenti finan-ziari emessi da MPS alla compatibilitàdelle misure previste nel decreto-legge conla normativa UE in materia di aiuti diStato.

Ai sensi del comma 2 è fatto divieto adMPS, in caso di sottoscrizione dei nuovistrumenti finanziari da parte del Mini-stero, di operare in modo da abusare delsostegno ricevuto e conseguirne indebitivantaggi.

Il comma 3 impone ad MPS di presen-tare, conformemente a quanto previstodalla Comunicazione della CommissioneUE del 6 dicembre 2011, un piano diristrutturazione conforme alla disciplinacomunitaria in materia di aiuti di Statoanche per quanto attiene alle strategiecommerciali e di espansione, alle politichedi distribuzione degli utili e ai meccanismidi remunerazione e incentivazione.

Il piano e le sue eventuali successivevariazioni dovranno essere presentati allaCommissione europea.

In base al comma 4 durante il periododi attuazione del piano di ristrutturazione,MPS non potrà acquisire – né diretta-

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mente né indirettamente – nuove parte-cipazioni in banche, in intermediari finan-ziari e in imprese di assicurazione e diriassicurazione. Dette acquisizioni sonotuttavia consentite se funzionali all’attua-zione del piano e compatibili con la nor-mativa europea in materia di aiuti diStato.

Un’ulteriore condizione è posta a MPSdal comma 5, il quale prevede che qualorail bilancio approvato evidenzi una perditadi esercizio, non possono essere corrispostiinteressi sugli altri strumenti finanziarisubordinati il cui contratto preveda lafacoltà per la banca emittente di noncorrispondere la remunerazione in caso diandamenti negativi della gestione.

In sostanza, in presenza di una perditadi esercizio la banca dovrà attivare leclausole contrattuali (ove presenti) che leconsentono di non corrispondere interessisu altri strumenti finanziari subordinaticomputabili nel patrimonio di vigilanza.

Per effetto delle modifiche apportatedurante l’esame del provvedimento al Se-nato, MPS, per il tempo necessario all’at-tuazione del Piano di ristrutturazione, èvincolata al contenimento della compo-nente variabile delle remunerazioni – iviinclusi bonus monetari e stock options –accordate o pagate ai vertici dell’azienda.Il contenimento della componente varia-bile della retribuzione è effettuato inmodo tale da assicurarne l’effettivo colle-gamento con i risultati aziendali, con irischi cui la banca è esposta e con l’esi-genza di mantenere adeguati livelli dipatrimonializzazione. In caso di inosser-vanza, si applica una sanzione ammini-strativa pecuniaria da 2.580 a 129.110euro.

L’articolo 23-novies (che corrispondeall’articolo 8 del decreto-legge n. 87 del2012) delinea la procedura di valutazionedell’operazione di emissione dei nuovistrumenti finanziari da parte di MPS,nonché di sottoscrizione degli stessi daparte del Ministero dell’economia e dellefinanze.

In particolare, il comma 1 prevede che,qualora MPS intenda emettere i nuovistrumenti finanziari, almeno trenta giorni

prima dalla data di sottoscrizione previstadeve trasmettere una richiesta al Ministerodell’economia e delle finanze e alla Bancad’Italia contenente la delibera del consigliodi amministrazione, l’importo della sotto-scrizione richiesta, il valore nominale ini-ziale di ciascuno strumento finanziarioemesso, la data di sottoscrizione previstanonché il piano di ristrutturazione.

La Banca d’Italia, entro i quindicigiorni successivi alla predetta richiesta,valuta: l’adeguatezza del piano di ristrut-turazione, anche riguardo alla sua confor-mità alla normativa europea in materia diaiuti di Stato; l’adeguatezza patrimonialeattuale e prospettica di MPS; il suo profilodi rischio; le caratteristiche dei nuovistrumenti finanziari, la loro conformità altesto in esame e alle norme attuative; laloro computabilità nel patrimonio di vigi-lanza; l’ammontare dei nuovi strumentifinanziari ai fini del conseguimento degliobiettivi di rafforzamento patrimonialeprevisti in attuazione della raccomanda-zione della European Banking Authoritydell’8 dicembre 2011. Tali valutazioni sonopoi comunicate a MPS e al Ministero.

In base al comma 3 la Banca d’Italiapuò chiedere chiarimenti ed integrazioni aMPS ed effettuare accertamenti; le pre-dette attività sospendono il termine, pari aquindici giorni, per l’espressione delle va-lutazioni.

I commi da 4 a 6 concernono lasottoscrizione dei nuovi strumenti finan-ziari da parte del Ministero dell’economiae delle finanze, la quale è subordinata allavalutazione positiva, da parte della Bancad’Italia, degli elementi di cui al comma 2:ai sensi del comma 4 l’ammontare sotto-scritto – che è comunicato dalla Bancad’Italia – è quello necessario al consegui-mento degli obiettivi previsti in attuazionedella citata raccomandazione dell’EBA; inbase al comma 5 la sottoscrizione avvienedopo l’entrata in vigore del decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri, pre-visto dall’articolo 10, con cui sono indivi-duate le risorse per il finanziamento, men-tre il comma 6 specifica che la sottoscri-zione è approvata con decreto del Ministrodell’economia e delle finanze.

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L’articolo 23-decies (che corrispondeall’articolo 9 del decreto-legge n. 87 del2012) individua le caratteristiche princi-pali dei nuovi strumenti finanziari emessidalla Banca Monte dei Paschi di SienaS.p.A. (MPS) e sottoscritti dal Ministerodell’economia e delle finanze.

Più in dettaglio, ai sensi del comma 1i nuovi strumenti finanziari sono privi deidiritti di voto indicati nell’articolo 2351 delcodice civile e sono convertibili in azioniordinarie a richiesta di MPS; l’eserciziodella facoltà di conversione è tuttaviasospensivamente condizionato alla delibe-razione di aumento di capitale.

Sono peraltro previste regole semplifi-cate, rispetto alla disciplina ordinaria delcodice civile, per quanto concerne i quo-rum richiesti per l’approvazione della de-liberazione di aumento di capitale.

Il comma 2 attribuisce all’emittente lafacoltà di rimborso o riscatto dei nuovistrumenti finanziari; l’esercizio di tali fa-coltà è tuttavia condizionato alla autoriz-zazione dalla Banca d’Italia, avendo ri-guardo alle condizioni finanziarie e disolvibilità sia dell’emittente che del gruppobancario relativo.

Il comma 3 fa dipendere il pagamentodegli interessi sui nuovi strumenti finan-ziari dalla disponibilità di utili distribui-bili, ai sensi dell’articolo 2433 del codicecivile; la disposizione specifica altresì che,in tal caso, la delibera con la qualel’assemblea decide sulla destinazione degliutili è vincolata al rispetto delle condizionidi remunerazione degli strumenti finan-ziari stessi.

La mancata corresponsione degli inte-ressi per assenza o incapienza degli utilidistribuibili è disciplinata dal comma 4, ilquale prevede, in tale ipotesi, che MPSdebba assegnare al Ministero dell’econo-mia e delle finanze azioni ordinarie dinuova emissione per una quota del patri-monio netto corrispondente all’importodella cedola non corrisposta.

In tal caso, inoltre, l’aumento di capi-tale relativo – o, comunque, l’emissionedelle azioni e la conseguente modificadell’indicazione del numero di azioni or-

dinarie nello statuto – devono essere de-liberati dal consiglio di amministrazione.

Poiché la legge prevede che i Tremontibond emessi dalla banca nel 2009 sianocontestualmente sostituiti con le nuoveemissioni, il MEF beneficerà delle nuovecondizioni relative al pagamento degli in-teressi anche sulla precedente emissione.

Il comma 5 elenca una serie di dispo-sizioni di cui si prevede la disapplicazione,nell’ipotesi in cui il Ministero dell’econo-mia e delle finanze venisse ad assumerepartecipazioni azionarie in MPS a seguitodella sottoscrizione dei nuovi strumentifinanziari.

All’assunzione di partecipazioni aziona-rie in MPS da parte del Ministero non siapplicano pertanto:

le disposizioni di cui al capo III sullepartecipazioni nelle banche e al capo IVsui requisiti di professionalità e di onora-bilità nelle banche del titolo II del testounico delle leggi in materia bancaria ecreditizia (TUB) di cui al decreto legisla-tivo n. 385 del 1993;

le disposizioni degli articoli 106,comma 1 (in materia di offerta pubblica diacquisto totalitaria) e 109, comma 1 (inmateria di acquisto di concerto), del testounico delle disposizioni in materia di in-termediazione finanziaria (TUF) di cui aldecreto legislativo n. 58 del 1998, nonchégli eventuali limiti di possesso azionarioprevisti da disposizioni legislative o statu-tarie.

Il comma 6 attribuisce il potere dideliberare in merito all’emissione deinuovi strumenti finanziari al consiglio diamministrazione di MPS.

L’articolo 23-undecies (che corrispondeall’articolo 10 del decreto-legge n. 87 del2012), comma 1, demanda ad un decretodel Presidente del Consiglio dei ministri –da trasmettere alle Camere per l’espres-sione del parere delle Commissioni com-petenti per i profili di carattere finanziario– l’individuazione delle risorse per finan-ziare la sottoscrizione dei nuovi strumentifinanziari.

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Il comma 2 prevede che lo schema deldecreto del Presidente del Consiglio deiministri, corredato da relazione tecnica,sia trasmesso al Parlamento, per l’espres-sione del parere delle Commissioni com-petenti per i profili di carattere finanziarioda esprimersi entro quindici giorni; ilGoverno, qualora non intenda conformarsialle condizioni formulate con riferimentoai profili finanziari, è chiamato a trasmet-tere nuovamente alle Camere lo schema didecreto corredato dai necessari elementiintegrativi di informazione, per il pareredefinitivo delle Commissioni, da espri-mersi entro dieci giorni dalla data ditrasmissione, decorsi inutilmente i quali ildecreto potrà comunque essere adottato.

L’articolo 23-duodecies (che corri-sponde all’articolo 11 del decreto-leggen. 87 del 2012) affida a un decreto nonregolamentare del Ministro dell’economiae delle finanze, da adottarsi entro il 27luglio 2012, sentita la Banca d’Italia, l’in-dividuazione delle disposizioni attuativedella disciplina di cui agli articoli da23-sexies a 23-undecies.

La disposizione specifica inoltre cheprospetto di emissione dei nuovi strumentifinanziari dovrà disciplinare la remunera-zione, i casi di riscatto, rimborso e con-versione e ogni altro elemento necessarioalla gestione delle fasi successive alla sot-toscrizione.

Il comma 2 prescrive il riesame, daparte del Ministero delle economia e dellefinanze, delle misure disposte in favore diMPS alla luce delle comunicazioni dellaCommissione europea.

Il comma 2-bis, introdotto nel corsodell’esame al Senato, autorizza l’emissionedi titoli di Stato ai fini della contribuzionealla sottoscrizione del capitale di MPS.

A conclusione della sintetica disaminadel contenuto del decreto-legge in esame,rileva, innanzitutto, come talune disposi-zioni da esso recate attribuiscano allapubblica amministrazione poteri ancoramaggiori rispetto a quelli contemplatidalla legislazione vigente. In particolare,sembra caratterizzato da profili di nonsufficiente trasparenza l’articolo 23-ter,comma 1, il quale, creando la prevista

congerie di fondi d’investimento immobi-liare, fornisce l’occasione per soddisfare leaspirazioni di coloro che ambiscono adoccupare posizioni di vertice negli organidelle società di gestione.

Inoltre, non sembrano eclatanti i ri-sparmi di spesa derivanti dalla sospen-sione per il triennio 2012-2014, dispostadall’articolo 3, comma 1, del decreto-legge,degli adeguamenti, in base agli indici ela-borati dall’ISTAT, dei canoni corrispostidalle pubbliche amministrazioni in rela-zione ai contratti di locazione in essere,nonché a quelli di nuova sottoscrizione.

Suscitano altresì perplessità, le previ-sioni di cui all’articolo 3, comma 14, ilquale consente che il bando di gara pre-disposto dall’Agenzia del demanio possaprevedere la possibilità di una subconces-sione, nonché di cui all’articolo 23-quater,comma 4, ai sensi del quale i bilanci dichiusura degli enti incorporati sono deli-berati, entro il 31 dicembre 2012, dagliorgani in carica alla data di cessazionedegli enti stessi, la quale interviene tutta-via già il 1o dicembre 2012, con conse-guente decadenza dei predetti organi.

Formula, quindi, una proposta di pa-rere favorevole con un’osservazione (vediallegato 1). In particolare, la proposta diparere evidenzia, nelle premesse, come ilcomma 9 dell’articolo 3, recante criteri perla razionalizzazione degli spazi utilizzatidagli uffici pubblici, riprenda in largaparte il contenuto della proposta di leggeC. 4149 Comaroli, all’esame, in sede refe-rente, della Commissione Finanze, la qualeintende anch’essa introdurre misure voltealla riduzione ed ottimizzazione nell’uti-lizzo degli spazi da parte delle ammini-strazioni dello Stato.

Le premesse della proposta di parererichiamano quindi la risoluzione n. 8-00185 Ventucci ed altri, approvata dallaCommissione Finanze il 4 luglio 2012, concui si impegna il Governo a realizzare ilriassetto delle Agenzie fiscali nell’ambitodella delega legislativa recante disposizioniper un sistema fiscale più equo, traspa-rente ed orientato alla crescita, di cui aldisegno di legge C. 5291, assegnato in sedereferente alla stessa Commissione Finanze

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della Camera. In tale contesto la propostadi parere sottolinea l’esigenza che la ri-forma dell’organizzazione dell’Ammini-strazione finanziaria sia attuata in paral-lelo con la riforma più complessiva delsistema tributario, prevista dal già citatodisegno di legge delega C. 5291, al fine diassicurare la necessaria coerenza tra ladisciplina tributaria sostanziale e gli as-setti amministrativi chiamati ad attuare lapredetta disciplina, assicurando inoltre ilnecessario coordinamento tra la riformadel sistema catastale prevista dal predettodisegno di legge delega e la riorganizza-zione delle strutture competenti in talemateria operato con il decreto-legge.

Inoltre si rileva come il riassetto del-l’Amministrazione finanziaria dovrà essererealizzato con la massima attenzione ecautela, al fine di assicurare la piena ecostante operatività di tutte le strutture incui essa si articola, evidenziando altresìl’esigenza di vigilare con attenzione affin-ché l’incorporazione dell’Agenzia del ter-ritorio nell’Agenzia delle entrate non de-termini confusioni tra l’attività di attribu-zione delle rendite catastali degli immobilie quella di accertamento e liquidazione deitributi immobiliari, non si traduca in unaforma di innalzamento della pressionefiscale sui cespiti immobiliari, né pregiu-dichi il processo di decentramento e col-laborazione già in atto con gli enti localiper quanto attiene allo svolgimento dellefunzioni catastali e delle altre funzionilegate agli adempimenti immobiliari.

Con riferimento al settore dei giochi laproposta di parere richiama la necessitàche le strutture pubbliche cui è affidata lavigilanza in materia assicurino la tuteladegli interessi erariali, nonché garanti-scano il pieno rispetto della legalità e dellatrasparenza in un settore connotato perl’estrema rilevanza degli interessi econo-mici e finanziari coinvolti e per la pre-senza di profili di speciale delicatezza,rispetto ai rischi di possibili infiltrazionida parte delle organizzazioni criminali.

L’osservazione segnala invece alla Com-missione di merito, con riferimento all’ar-ticolo 4, comma 3-quater, che attribuiscealla CONSIP la funzione di centrale di

committenza relativamente alle reti tele-matiche delle pubbliche amministrazioni,al Sistema pubblico di connettività e allaRete internazionale della pubblica ammi-nistrazione, l’opportunità di coordinaremeglio tale previsione con quelle di cuiall’articolo 20, comma 3, lettera e), ecomma 4, del decreto-legge n. 83 del 2012,le quali attribuiscono alla stessa CONSIP ilcompito di collaborare con l’Agenzia perl’Italia digitale per la vigilanza sulla qua-lità dei servizi e sulla razionalizzazionedella spesa in materia informatica, nonchéil compito di formulare pareri sulla con-gruità economica e tecnica degli interventie contratti relativi all’acquisizione dei benie servizi informatici e telematici e dimonitorare l’esecuzione dei medesimi con-tratti, al fine di evitare sovrapposizioni trai compiti della medesima CONSIP e quellidell’Agenzia per l’Italia digitale, appenaistituita dal citato decreto-legge n. 83 del2012, nonché di escludere confusioni tra leattività di verifica e controllo sui predettirapporti contrattuali e quelle di stipula deicontratti stessi, nell’ottica di assicurare larealizzazione di effettivi risparmi di spesa.

Marco CAUSI (PD) preannuncia il votofavorevole del proprio gruppo sulla pro-posta di parere formulata dal relatore,chiedendo, tuttavia, al Governo di prestarela dovuta attenzione a due questioni che,a suo giudizio, dovranno essere oggetto diadeguato approfondimento alla ripresa deilavori parlamentari dopo l’aggiornamentoper il periodo estivo.

In primo luogo, pur dando atto all’Ese-cutivo di avere affrontato il tema dellariduzione delle spese intermedie delle pub-bliche amministrazioni utilizzando conmetodologie statistiche più raffinate diquelle utilizzate in passato, le quali con-sistevano principalmente nei cosiddetti ta-gli lineari, ritiene che l’applicazione di talimetodologie agli enti locali, una voltasuperata la fase degli interventi emergen-ziali, non possa sostituirsi al processo dideterminazione dei costi e dei fabbisognistandard, già in atto da un paio di anni,all’esito del quale sarà possibile rapportareil finanziamento della spesa relativa alle

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funzioni fondamentali e ai livelli essenzialidelle prestazioni erogate da comuni eprovince.

A tale proposito, precisa che l’esigenzadi assicurare la coerenza delle metodologiesottese al decreto-legge in esame conquelle volte alla determinazione dei fab-bisogni standard risponde non tanto a unamera finalità di difesa di quanto già rea-lizzato per effetto del decreto legislativon. 216 del 2010, di attuazione della leggen. 42 del 2009, quanto, piuttosto, allanecessità di garantire i livelli di serviziodegli enti locali.

In secondo luogo, per quanto riguardale norme in materia di dismissione delpatrimonio pubblico, invita il Governo,anche alla luce delle audizioni recente-mente svolte presso la Commissione Bi-lancio, a elaborare una strategia operativaper la vendita degli immobili pubblici, laquale appare indispensabile per conse-guire gli attesi effetti di riduzione deldebito pubblico.

Sergio Antonio D’ANTONI (PD), conriferimento alle incorporazioni dell’Ammi-nistrazione autonoma dei monopoli diStato nell’Agenzia delle dogane e del-l’Agenzia del territorio nell’Agenzia delleentrate, previste dall’articolo 23-quater deldecreto-legge, che disattendono le sagge edequilibrate indicazioni contenute nella ri-soluzione n. 8-00185, approvata all’unani-mità dalla Commissione lo scorso 4 luglio,ritiene che la Commissione, alla ripresadei lavori dopo l’aggiornamento per ilperiodo estivo, debba svolgere sollecita-mente l’esame, in sede referente, del di-segno di legge C. 5291, recante delega alGoverno per la riforma del sistema fiscale,prima della scadenza del termine, fissatoal 1o dicembre prossimo, per l’attuazionedelle disposizioni recate dal predetto ar-ticolo 23-quater. In tal modo, infatti, ilGoverno sarà indotto ad adeguarsi allesoluzioni che in quella sede saranno in-dividuate e a riconsiderare alcune sceltefrettolosamente operate con il decreto-legge n. 87 del 2012, poi confluite neldecreto-legge n. 95 del 2012, le quali nonsoddisfano in alcun modo le attuali esi-

genze di riorganizzazione dell’Amministra-zione finanziaria.

Gianfranco CONTE, presidente, con ri-ferimento alle considerazioni svolte daldeputato D’Antoni, ritiene che l’esame deldisegno di legge C. 5291 potrà essereavviato dalla Commissione nella secondasettimana del mese di settembre.

Maurizio LEO (PdL), nel condividerele considerazioni svolte dal deputatoD’Antoni, considera rassicurante la pre-cisazione del Presidente Conte in meritoall’inizio dell’esame del disegno di leggeC. 5291.

Poiché il Governo ha tenuto contosoltanto in parte delle indicazioni conte-nute nella risoluzione n. 8-00185, ritiene,quindi, che la Commissione debba perse-guire l’obiettivo di concludere sollecita-mente l’esame, in sede referente, del pre-detto disegno di legge, sia per evitareforme di riorganizzazione che prevedonol’accorpamento, in maniera alquanto gros-solana, di articolazioni dell’Amministra-zione finanziaria cui sono attribuiti com-piti diversi, sia per collegare la modificadella struttura organizzativa delle agenziefiscali, com’è stato fatto in passato, con lacomplessiva riforma del sistema fiscale.

Nel ricordare come, in occasione delleprecedenti riforme, si sia proceduto concautela ed attenzione, facendo trascorrereun congruo periodo di tempo prima dell’en-trata in vigore delle norme che ridisegna-vano l’assetto organizzativo dell’Ammini-strazione finanziaria, auspica che sia possi-bile addivenire all’approvazione del disegnodi legge delega prima della scadenza deltermine di applicazione, fissato al 1o dicem-bre 2012, delle disposizioni recate dall’arti-colo 23-quater del decreto-legge.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, fa-cendo riferimento alle considerazioni svoltedal deputato Leo, ritiene che un’ulterioreconferma circa il carattere affrettato e nonsempre adeguatamente fondato di alcunedisposizioni del decreto-legge si rinvenganel disposto del comma 7 dell’articolo 23-quater, il quale prevede che l’Agenzia delle

Mercoledì 1o agosto 2012 — 241 — Commissione VI

dogane e dei monopoli stipuli apposite con-venzioni con la Guardia di finanza e conl’Agenzia delle entrate per lo svolgimentosul territorio dei compiti già svolti dal-l’AAMS. Rileva, in proposito, come la di-sposizione, nell’attribuire alla Guardia difinanza altri onerosi compiti senza indicareun’adeguata motivazione di tale scelta, tra-disca una certa sfiducia del Governo nellacapacità dell’Agenzia incorporante di svol-gere in maniera proficua le funzioni dell’in-corporata Amministrazione autonoma deiMonopoli di Stato.

Gianfranco CONTE, presidente, osservache sarà possibile approfondire l’aspettoda ultimo considerato nel corso di unaprossima audizione del nuovo Coman-dante generale della Guardia di finanza.

La Commissione approva la proposta diparere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 12.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Gianfranco CONTE. — In-terviene il sottosegretario di Stato per l’eco-nomia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 12.

Schema di decreto legislativo recante ulteriori mo-

difiche ed integrazioni al decreto legislativo n. 141

del 2010, recante attuazione della direttiva 2008/

48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori,

nonché modifiche del titolo V del testo unico ban-

cario in merito alla disciplina dei soggetti operanti

nel settore finanziario, degli agenti in attività finan-

ziaria e dei mediatori creditizi.

Atto n. 486.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclu-sione – Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 5luglio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricordainnanzitutto che, come convenuto in senoall’ufficio di presidenza, integrato dai rap-presentanti dei gruppi, della Commissione,è stato chiesto alle organizzazioni le qualiavevano domandato di essere ascoltate inaudizione di inviare documentazionescritta; le memorie pervenute sono stateraccolte in un fascicolo, a disposizione deideputati.

Alessandro PAGANO (PdL), relatore,coglie l’occasione per sottolineare, preli-minarmente, l’ottima qualità del lavoroche la Commissione ha svolto negli ultimianni, contribuendo non soltanto all’attua-zione alla direttiva 2008/48/CE, ma anchealla soluzione, in maniera innovativa, dellecriticità che caratterizzavano, tra l’altro, lediscipline in materia di cessione del quintodello stipendio o della pensione, nonché disoggetti operanti nel settore finanziario, diagenti in attività finanziaria e di mediatoricreditizi.

Ritiene, in particolare, che la Commis-sione, dopo avere adempiuto tale compito,possa rivendicare il merito storico di avereconcorso a realizzare un processo di tra-sparenza che può essere annoverato traquelli più virtuosi finora attuati.

Formula, quindi, una proposta di pa-rere favorevole con osservazioni (vedi al-legato 2), la quale recepisce anche alcuneosservazioni fatte pervenire alla Commis-sione dagli operatori del settore, all’esitodi una fase di pubblica consultazione conil Governo durata alcuni mesi.

Tra le numerose osservazioni elencatenella proposta di parere, ritiene meritevoledi particolare menzione quella di cui allalettera b), volta a ridurre taluni oneriburocratici eccessivi posti dalla disciplinavigente a carico degli enti e delle coope-rative finanziarie costituite tra dipendentidi una medesima amministrazione pub-blica, ai quali lo schema di decreto legi-slativo riconosce la possibilità di conti-nuare a svolgere attività di finanziamento,in ragione della funzione meritoria da essisvolta.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 242 — Commissione VI

Stefano GRAZIANO (PD) chiede delu-cidazioni in merito all’osservazione di cuialla lettera a), volta a realizzare la sop-pressione dell’obbligo di indicare nei con-tratti di credito anche il tasso effettivoglobale (TEG).

Esprime quindi apprezzamento, in par-ticolare, per l’osservazione di cui alla let-tera d), con la quale si invita il Governo avalutare la possibilità di limitare forte-mente l’obbligo di doppia iscrizione deipromotori finanziari, degli agenti assicu-rativi e dei consulenti finanziari nel-l’elenco degli agenti in attività finanziaria,in particolare prevedendo che, per i pro-motori finanziari, gli agenti assicurativi ei consulenti finanziari i quali svolgano soloattività di promozione e collocamento dicontratti di credito, non sussiste l’obbligodi iscriversi anche nell’elenco degli agentiin attività finanziaria, circoscrivendo in-vece tale obbligo ai soli mediatori, agentiassicurativi e consulenti finanziari chesvolgano anche attività di conclusione deicontratti di credito.

Per quanto concerne l’Organismo com-petente per la gestione degli elenchi degliagenti in attività finanziaria e dei media-tori creditizi di cui all’articolo 128-unde-cies del TUB, chiede, altresì, se sia stataprevista la partecipazione delle organizza-zioni rappresentative delle categorie pro-fessionali interessate.

Chiede quindi al relatore di inserirenella proposta di parere un’osservazionecon la quale si inviti il Governo a valutarel’opportunità, segnalata anche nei rilieviespressi sul provvedimento dalla Commis-sione Bilancio, di integrare il dettato del-l’articolo 112 del TUB, al fine di prevedereche i soggetti operanti nel settore dellafinanza mutualistica e solidale sianoiscritti in una sezione separata dell’elencodegli operatori del microcredito di cuiall’articolo 111, comma 1, del medesimoTUB, nonché di prevedere, in considera-zione del valore sociale del loro ruolo, cheessi possano svolgere la propria attività nelrispetto delle modalità operative determi-nate dalla Banca d’Italia.

Alessandro PAGANO (PdL), relatore, ri-spondendo alle considerazioni ed ai quesitidel deputato Graziano, ricorda, per quantoriguarda la proposta soppressione dellanorma che prevede l’indicazione del TEGnei contratti, come la sostanziale assenzadi vantaggi derivanti dall’indicazione ditale tasso, posta in risalto dagli operatoridel settore, sia stata confermata sia dalMinistero dell’economia e delle finanze,sia dalla Banca d’Italia.

Ribadisce, inoltre, che si è tenuto conto,in sede di predisposizione della propostadi parere, della documentazione fatta per-venire dalle organizzazioni di categoriadelle categorie professionali coinvolte.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI os-serva come l’obbligo di indicazione delTEG nei contratti determinerebbe un di-sallineamento rispetto alla normativa co-munitaria, rilevando inoltre come taletasso, potendo essere calcolato, in alcunicasi, soltanto ex post, non si presti adessere indicato all’atto della stipula delcontratto.

Alessandro PAGANO (PdL), relatore,accogliendo il suggerimento del deputatoGraziano, riformula la propria proposta diparere (vedi allegato 3), inserendovi un’ul-teriore osservazione volta a segnalare l’esi-genza che i soggetti operanti nel settoredella finanza mutualistica e solidale sianoiscritti in una sezione separata dell’elencodegli operatori del microcredito di cuiall’articolo 111, comma 1, del TUB.

La Commissione approva la proposta diparere, come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 12.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 1o agosto 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle12.15 alle 12.20.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 243 — Commissione VI

ALLEGATO 1

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo, approvato dal

Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione,

esaminato, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis, del Regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, ildisegno di legge C. 5389, approvato dalSenato, di conversione in legge, con mo-dificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012,n. 95, recante « Disposizioni urgenti per larevisione della spesa pubblica con inva-rianza dei servizi ai cittadini »;

rilevato come il comma 9 dell’articolo3, recante criteri per la razionalizzazionedegli spazi utilizzati dagli uffici pubblici,riprenda in larga parte il contenuto dellaproposta di legge C. 4149 Comaroli, al-l’esame, in sede referente, della Commis-sione Finanze, la quale intende anch’essaintrodurre misure volte alla riduzione edottimizzazione nell’utilizzo degli spazi daparte delle amministrazioni dello Stato,anche mediante la definizione di standardtecnici per l’assegnazione degli spazi inuso alle amministrazioni statali, definendoa tal fine un parametro di riferimentocomplessivo medio compreso tra 20 e 25metri quadrati per addetto, nonché pre-vedendo l’attribuzione alle singole ammi-nistrazioni di una quota pari al 25 percento dei risparmi conseguiti, la possibilitàdi disdire i contratti in essere, l’istituzionedi un facility manager per ciascuna am-ministrazione, nonché l’estensione deiprincipi di risparmio agli enti locali e alleregioni;

segnalato, con riferimento all’articolo23-quater, il quale prevede l’incorpora-

zione dell’Amministrazione autonoma deiMonopoli di Stato (AAMS) nell’Agenziadelle dogane, nonché l’incorporazione del-l’Agenzia del territorio nell’Agenzia delleentrate, come la Commissione Finanzedella Camera dei deputati abbia affrontatotale complessa tematica, approvando, nellaseduta del 4 luglio 2012, la risoluzionen. 8-00185 Ventucci ed altri, con cui siimpegna il Governo ad adottare con lanecessaria tempestività misure finalizzatead operare, nel quadro più ampio dellemisure di razionalizzazione e riduzionedella spesa pubblica, una complessiva ri-forma dell’organizzazione dell’Ammini-strazione finanziaria, anche attraverso unarevisione del numero delle Agenzie fiscalied una redistribuzione delle relative com-petenze, da realizzare nell’ambito delladelega legislativa recante disposizioni perun sistema fiscale più equo, trasparente edorientato alla crescita, di cui al disegno dilegge C. 5291, assegnato in sede referentealla stessa Commissione Finanze della Ca-mera;

evidenziato, in particolare, come lapredetta risoluzione impegni il Governo acoordinare ogni iniziativa relativa al rias-setto dell’Agenzia del territorio con ilcontenuto del citato disegno di leggeC. 5291, il quale intende attribuire allapredetta Agenzia ulteriori funzioni nelquadro della revisione del catasto deifabbricati, tenendo inoltre conto delleesigenze di: mantenere distinte le fun-zioni di attribuzione del valore e della

Mercoledì 1o agosto 2012 — 244 — Commissione VI

rendita catastale dei fabbricati da quelledi accertamento e liquidazione dei tributiimmobiliari basati su tali valori; ridurrele articolazioni territoriali a livello sub-provinciale, laddove ciò non confligga conle esigenze di adeguato presidio del ter-ritorio, a tutela degli interessi erariali, econseguentemente ridefinire il livello de-gli incarichi dirigenziali sulla base delleeffettive competenze a livello territoriale;rafforzare ed ampliare le sinergie tra lediverse branche dell’Amministrazione fi-nanziaria, il Corpo della Guardia di fi-nanza, le altre amministrazioni delloStato, le Regioni e gli enti locali, segna-tamente attraverso il rafforzamento deimeccanismi di collaborazione per quantoriguarda i controlli sul territorio; verifi-care lo stato del processo di trasforma-zione dell’Amministrazione autonoma deimonopoli di Stato in Agenzia fiscale deimonopoli di Stato;

ribadita, in quest’ambito, l’esigenzache la riforma dell’organizzazione del-l’Amministrazione finanziaria sia attuatain parallelo con la riforma più complessivadel sistema tributario, prevista dal giàcitato disegno di legge delega C. 5291, alfine di assicurare la necessaria coerenzatra la disciplina tributaria sostanziale e gliassetti amministrativi chiamati ad attuarela predetta disciplina, assicurando inoltreil necessario coordinamento tra la riformadel sistema catastale prevista dal predettodisegno di legge delega e la riorganizza-zione delle strutture competenti in talemateria operato con il decreto-legge;

sottolineata altresì, sempre al mede-simo riguardo, la necessità di procederecon la massima attenzione e cautela alriassetto dell’Amministrazione finanziaria,al fine di assicurare la piena e costanteoperatività di tutte le strutture in cui essasi articola, le quali sono chiamate, soprat-tutto nell’attuale, difficile congiuntura del-l’economia e della finanza pubblica nazio-nale, a svolgere una sempre più efficaceazione di contrasto dell’evasione fiscale,nonché a garantire un rapporto di traspa-renza, buona fede e collaborazione tra ilfisco ed i contribuenti onesti;

segnalata, in particolare, l’esigenza divigilare con attenzione affinché l’incorpo-razione dell’Agenzia del territorio nel-l’Agenzia delle entrate non determini al-cuna confusione tra le attività di attribu-zione delle rendite catastali degli immobilie l’attività di accertamento e liquidazionedei tributi immobiliari, non si traduca inulteriore, improprio strumento di inaspri-mento della pressione fiscale sui cespitiimmobiliari, né pregiudichi il processo didecentramento e collaborazione già in attocon gli enti locali per quanto riguarda losvolgimento delle funzioni catastali e dellealtre funzioni legate agli adempimenti im-mobiliari;

evidenziata altresì la necessità che lestrutture pubbliche cui è affidata la vigi-lanza sui giochi pubblici assicurino latutela degli interessi erariali, nonché ga-rantiscano il pieno rispetto della legalità edella trasparenza in un settore il quale sicaratterizza per le dimensioni rilevantis-sime degli interessi economici e finanziaricoinvolti e che presenta profili di specialedelicatezza per quanto riguarda i rischi dipossibili infiltrazioni da parte delle orga-nizzazioni criminali,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

con riferimento all’articolo 4, comma3-quater, che attribuisce alla CONSIP lafunzione di centrale di committenza rela-tivamente alle reti telematiche delle pub-bliche amministrazioni, al Sistema pub-blico di connettività e alla Rete interna-zionale della pubblica amministrazione,valuti la Commissione di merito l’oppor-tunità di coordinare meglio tale previsionecon quelle di cui all’articolo 20, comma 3,lettera e), e comma 4, del decreto-leggen. 83 del 2012, le quali attribuiscono allastessa CONSIP il compito di collaborarecon l’Agenzia per l’Italia digitale per lavigilanza sulla qualità dei servizi e sullarazionalizzazione della spesa in materiainformatica, nonché il compito di formu-

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lare pareri sulla congruità economica etecnica degli interventi e contratti relativiall’acquisizione dei beni e servizi informa-tici e telematici e di monitorare l’esecu-zione dei medesimi contratti, al fine dievitare sovrapposizioni tra i compiti dellamedesima CONSIP e quelli dell’Agenzia

per l’Italia digitale, appena istituita dalcitato decreto-legge n. 83 del 2012, nonchéal fine di escludere confusioni tra le atti-vità di verifica e controllo sui predettirapporti contrattuali e quelle di stipula deicontratti stessi, nell’ottica di assicurare larealizzazione di effettivi risparmi di spesa.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 246 — Commissione VI

ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante ulteriori modifiche ed integra-zioni al decreto legislativo n. 141 del 2010, recante attuazione delladirettiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori,nonché modifiche del titolo V del testo unico bancario in merito alladisciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in

attività finanziaria e dei mediatori creditizi.(Atto n. 486).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VI Commissione Finanze della Ca-mera dei deputati,

esaminato lo schema di decreto legi-slativo concernente ulteriori modifiche edintegrazioni al decreto legislativo n. 141 del2010, recante attuazione della direttiva2008/48/CE relativa ai contratti di creditoai consumatori, nonché modifiche del titoloV del testo unico bancario in merito alladisciplina dei soggetti operanti nel settorefinanziario, degli agenti in attività finanzia-ria e dei mediatori creditizi (Atto n. 486);

rilevato in primo luogo come il de-creto legislativo n. 141 del 2010 assumaun rilievo fondamentale per la moderniz-zazione della disciplina sul credito ai con-sumatori, la cui disciplina era preceden-temente caratterizzata da gravi carenze;

evidenziato come lo schema di de-creto legislativo in esame recepisca sostan-zialmente alcuni rilievi formulati dallaCommissione Finanze in occasione deipareri espressi sullo schema del decretolegislativo n. 141 del 2010, nonché sulloschema del decreto legislativo n. 218, cor-rettivo del predetto decreto legislativon. 141, ad esempio per quanto riguarda:una più incisiva disciplina della catenadistributiva del settore della cessione delquinto dello stipendio o della pensione; larevisione del regime transitorio relativa-mente alla disciplina degli agenti in attività

finanziaria e dei mediatori creditizi;l’esclusione dall’esercizio di agenzia in at-tività finanziaria o mediazione creditiziaanche alle società di servizi controllate daassociazioni di categoria; la revisione delladisciplina in materia di mandati degliagenti in attività finanziaria;

richiamata, in tale contesto, l’inda-gine conoscitiva sul credito al consumosvolta dalla Commissione Finanze tra il2009 e il 2010, la quale ha consentito diindividuare le criticità sulle quali biso-gnava intervenire – tra cui, in particolare,quelle concernenti la struttura, il numeroe i requisiti di onorabilità e professionalitàdegli operatori, nonché la trasparenzadelle condizioni contrattuali e l’adegua-tezza delle informazioni fornite ai consu-matori – , nonché di fare luce sul preoc-cupante fenomeno delle frodi connesse alcredito al consumo e agli strumenti dipagamento collegati;

sottolineato positivamente il rapportodi fattiva collaborazione instauratosi sutali temi tra la Commissione Finanze e ilMinistero dell’economia e delle finanze,che ha consentito di non limitare gliinterventi legislativi in materia ad un merorecepimento delle norme comunitarie, maha consistito di definire, attraverso il pre-detto decreto legislativo n. 141 del 2010,una normativa calibrata in relazione allecaratteristiche e alle specificità del sistema

Mercoledì 1o agosto 2012 — 247 — Commissione VI

finanziario italiano, che appare all’avan-guardia a livello europeo;

rilevato quindi come l’intervento le-gislativo recato dallo schema di decreto,unitamente a quelli già adottati sulle me-desime questioni, rappresenta un contri-buto determinante, a vantaggio dei consu-matori, per la costruzione di un sistemafinanziario più virtuoso e più improntatoa canoni etici;

sottolineato inoltre come la presen-tazione alle Camere dello schema di de-creto legislativo in esame faccia seguito aduna fase di pubblica consultazione durataalcuni mesi, che ha consentito di effet-tuare una opportuna interlocuzione contutti gli operatori del settore;

preso atto dei rilievi espressi sulloschema di decreto dalla Commissione Bi-lancio, per quanto riguarda le conseguenzedi carattere finanziario,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) con riferimento all’articolo 1,comma 1, lettera d), dello schema di decretolegislativo, valuti il Governo l’opportunitàdi sopprimere la lettera d), la quale intro-duce nell’articolo 125-bis del testo unicodelle leggi in materia bancaria e creditizia(TUB) di cui al decreto legislativo n. 385 del1993, una previsione recante l’obbligo diindicare nei contratti di credito anche iltasso effettivo globale (TEG);

b) ancora con riferimento all’articolo1, comma 1, dello schema di decreto,valuti il Governo l’opportunità di inte-grare l’articolo 122, comma 1, del TUB,nel senso di escludere dall’ambito diapplicazione della disciplina sul credito alconsumo di cui al capo II del titolo VIdel medesimo TUB i finanziamenti con-cessi dagli enti e dalle cooperative finan-ziarie costituite tra dipendenti di unamedesima amministrazione pubblica,fatte salve le norme recate dal predettocapo II recanti previsioni poste a salva-

guardia dei diritti dei consumatori, qualiin particolare gli articoli 124 (Obblighiprecontrattuali), 125-bis (Contratti e co-municazioni), 125-ter (Recesso del con-sumatore), 125-quinquies (Inadempimentodel fornitore), 125-sexies (Rimborso an-ticipato);

c) con riferimento all’articolo 3,comma 1, lettera g), dello schema di de-creto, il quale inserisce nel corpo dell’ar-ticolo 111 del TUB un nuovo comma 3-bis,relativamente alla prestazione congiuntadelle attività di microcredito, valuti il Go-verno l’opportunità di riformulare il nuovocomma nel senso di prevedere che, in casodi esercizio dell’attività di cui al comma 3,questa e l’attività di cui al comma 1devono essere esercitate congiuntamente;

d) con riferimento all’articolo 6,comma 1, lettera a), numero 5), delloschema di decreto, valuti il Governo lapossibilità di limitare fortemente l’obbligodi doppia iscrizione dei promotori finan-ziari, degli agenti assicurativi e dei con-sulenti finanziari nell’elenco degli agenti inattività finanziaria, in particolare sosti-tuendo il comma 8 dell’articolo 128-quaterdel TUB, nel senso di prevedere che, peri promotori finanziari, gli agenti assicura-tivi e i consulenti finanziari i quali svol-gano solo attività di promozione e collo-camento di contratti di credito, non sus-siste l’obbligo di iscriversi anche nel-l’elenco degli agenti in attività finanziaria,circoscrivendo invece tale obbligo ai solimediatori, agenti assicurativi e consulentifinanziari che svolgano anche attività diconclusione dei contratti di credito; valutiinoltre il Governo, con riferimento all’ar-ticolo 13 dello schema di decreto, l’oppor-tunità di prevedere, in tale ultimo caso,una riduzione del contributo richiesto perl’iscrizione dei promotori, degli agenti as-sicurativi e dei consulenti finanziari nel-l’elenco degli agenti in attività finanziaria,operando a tal fine una modifica dell’ar-ticolo 20 del decreto legislativo n. 141 del2010; valuti altresì il Governo l’opportu-nità di favorire lo svolgimento di pro-grammi di formazione congiunti, nonché ilcoordinamento e la creazione di sinergie

Mercoledì 1o agosto 2012 — 248 — Commissione VI

tra gli organismi tenuti alla gestione deglialbi e degli elenchi delle citate categoriedegli agenti in attività finanziaria, deipromotori finanziari, degli agenti assicu-rativi e dei consulenti finanziari;

e) in connessione con l’osservazionedi cui alla lettera d), valuti il Governo, conriferimento all’articolo 10 dello schema didecreto, l’opportunità di integrare l’arti-colo 17 del decreto legislativo n. 141 del2010, nel senso di sancire la compatibilitàtra l’attività di conclusione dei contratti dicredito e quella di promotore finanziario,di agente assicurativo o di consulentefinanziario, fermo restando, ove sussi-stente, l’obbligo di iscrizione nei relativielenchi o albi;

f) qualora si intenda accogliere laproposta, recata dall’osservazione di cuialla lettera d), di escludere dall’obbligo diiscrizione nell’elenco degli agenti in atti-vità finanziaria i promotori finanziarisvolgenti solo attività di promozione ecollocamento di contratti di credito, valutiil Governo l’opportunità di modificare l’ar-ticolo 17, comma 1, lettera e), numero 3),dello schema, nel senso di riferire lapossibilità di esonero dall’esame perl’iscrizione nell’elenco degli agenti in atti-vità creditizia (prevista dal nuovo comma2-bis dell’articolo 26 del decreto legislativon. 141 del 2010) ai mediatori creditizi chedebbano iscriversi nel predetto elenco, inquanto svolgono attività di conclusione deicontratti di credito, e che abbiano svoltoattività di agenzia per complessivi tre anninel quinquennio;

g) ancora con riferimento all’articolo17, comma 1, lettera e), numero 3), delloschema di decreto, valuti il Governo l’op-portunità di consentire, attraverso unamodifica dell’articolo 26 del decreto legi-slativo n. 141 del 2010, anche agli agentiassicurativi e ai consulenti finanziari chedebbano iscriversi nell’elenco degli agentiin attività finanziaria, in quanto svolgonoattività di conclusione dei contratti dicredito, di essere esonerati dall’esame perl’iscrizione nel predetto elenco, qualoraabbiano effettivamente svolto attività di

agenzia in attività finanziaria per almenotre anni nel quinquennio antecedente allapresentazione della domanda di iscrizionenel predetto elenco;

h) con riferimento all’articolo 6,comma 1, lettera e), dello schema di de-creto, il quale sostituisce l’articolo 128-decies del TUB, in materia di trasparenzae controlli sugli agenti in attività creditiziae sui mediatori creditizi, valuti il Governol’opportunità di rivedere la formulazionedella disposizione, nel senso di specificareche sono attribuiti alla Banca d’Italia po-teri ispettivi anche per quanto riguarda ilcontrollo del rispetto della normativa ditrasparenza da parte dei mediatori credi-tizi e degli agenti insediati in Italia perconto di istituti di moneta elettronici o diistituti di pagamento comunitari, di chia-rire che, anche nello svolgimento delleispezioni presso i mediatori creditizi e gliagenti insediati in Italia per conto diistituti di moneta elettronici o di istituti dipagamento comunitari la Banca d’Italiapuò avvalersi della Guardia di finanza,nonché di stabilire l’obbligatorietà dell’isti-tuzione del punto di contatto centrale dicui all’articolo 42, comma 3, del decretolegislativo n. 231 del 2007;

i) sempre con riferimento all’articolo6, comma 1, lettera e), dello schema, valutiil Governo l’opportunità di verificare la for-mulazione del secondo periodo del comma4 del sopra citato articolo 128-decies delTUB, in quanto la previsione della possibi-lità di trasferire, con decreto del Ministrodell’economia e delle finanze, le funzioni dicontrollo sui mediatori dalla Banca d’Italiaall’Organismo competente per la gestionedell’elenco dei mediatori creditizi di cuiall’articolo 128-undecies del TUB, nonchédi indicare le modalità di esplicazione delcontrollo, i relativi oneri e i poteri sanzio-natori, suscita alcuni dubbi circa la legitti-mità ad effettuare con atto di normativasecondaria, quale il decreto ministeriale, unsiffatto trasferimento di funzioni e poteri,anche sanzionatori, ed appare pertanto su-scettibile di determinare contenzioso inmateria;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 249 — Commissione VI

l) con riferimento all’articolo 6,comma 1, lettera a), dello schema didecreto, valuti il Governo l’opportunitàdi modificare il comma 4 dell’articolo128-quater del TUB, nel senso di circo-scrivere l’obbligo di mandato esclusivogravante sugli agenti in attività finanziariaalle sole attività di promozione e conclu-sione dei contratti di credito al consumo;

m) con riferimento all’articolo 17,comma 1, lettera b), dello schema didecreto, il quale interviene sul termineentro cui le autorità competenti devonoemanare le disposizioni attuative dellenorme del titolo VI-bis del TUB, nonchédel titolo IV del decreto legislativo n. 141del 2010, in materia di disciplina degliagenti in attività finanziaria e dei media-tori creditizi, valuti il Governo l’opportu-nità di posticipare il predetto termine dal31 luglio 2012 al 31 dicembre 2012;

n) valuti il Governo l’opportunità diprevedere la soppressione, a decorrere dal1o gennaio 2013, dell’articolo 136 del TUB,al fine di evitare ogni sovrapposizione trale previsioni recate da detto articolo equelle contenute nell’aggiornamento delleDisposizioni di vigilanza prudenziale ema-nato in materia dalla Banca d’Italia inattuazione dell’articolo 53, comma 4, delmedesimo TUB, che entrerà vigore a par-tire dalla predetta data;

o) con riferimento all’articolo 29dello schema di decreto, valuti il Governol’opportunità di riformulare il comma 2dell’articolo 6-bis del decreto del Presi-dente della Repubblica n. 180 del 1950,nel senso di chiarire che, ferma restandola previsione dell’articolo 12, comma 1,lettera b), del decreto legislativo n. 141 del2010, ai sensi della quale non costituisceesercizio di agenzia in attività finanziariao di mediazione creditizia la promozionee la conclusione di contratti relativi afinanziamenti in qualsiasi forma da partedi banche, intermediari finanziari, impresedi investimento, SGR, SICAV, assicura-zioni, istituti di pagamento e Poste italianeSpA, i soggetti ammessi alla concessione diprestiti verso la cessione del quinto dello

stipendio o della pensione possono stipu-lare accordi con gli operatori sopra ri-chiamati ai fini della distribuzione di taleservizio di prestito, con esclusione dell’at-tività di conclusione dei contratti e co-munque senza applicazione di maggiora-zioni nelle commissioni, oneri e spese aqualunque titolo posti a carico delle per-sone che richiedono il finanziamento;

p) sempre con riferimento alle temati-che della cessione del quinto affrontate dal-l’articolo 29 dello schema di decreto, valutiil Governo l’opportunità di chiarire chel’obbligo di cui all’articolo 43 del già citatodecreto del Presidente della Repubblican. 180 del 1950, in forza del quale l’INPS,nel caso in cui il debitore di un finanzia-mento erogato nella forma di cessione delquinto passi dallo status di lavoratore aquello di pensionato, è tenuto a continuaread operare le trattenute sulla pensionedello stesso debitore del finanziamento, siapplica non solo ai dipendenti pubblici, maanche ai dipendenti privati, al fine di supe-rare la prassi contraria in materia tuttoraseguita dall’INPS, la quale costringe gli entierogatori del finanziamento a comunicareai soggetti che hanno fornito la garanzia sulfinanziamento stesso il venir meno dell’effi-cacia della cessione, determinando in talmodo un innalzamento del costo delle ga-ranzie richieste ai dipendenti privati afronte del finanziamento;

q) valuti il Governo l’opportunità di in-serire anche le imprese di assicurazione tra isoggetti partecipanti al sistema pubblico diprevenzione delle frodi nel settore del cre-dito al consumo di cui all’articolo 30-ter deldecreto legislativo n. 141 del 2010;

r) ancora con riferimento all’articolo30-ter del decreto legislativo n. 141 del2010, valuti il Governo l’opportunità dimodificare il comma 3 della predetta di-sposizione, limitandosi a prevedere la pos-sibilità, per il Ministero dell’economia edelle finanze, di avvalersi, per la gestionedell’archivio, della Consap S.p.A., nonchéattribuendo la titolarità dell’archivio in-formatizzato al Ministero dell’economia edelle finanze.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 250 — Commissione VI

ALLEGATO 3

Schema di decreto legislativo recante ulteriori modifiche ed integra-zioni al decreto legislativo n. 141 del 2010, recante attuazione delladirettiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori,nonché modifiche del titolo V del testo unico bancario in merito alladisciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in

attività finanziaria e dei mediatori creditizi.(Atto n. 486).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione Finanze della Ca-mera dei deputati,

esaminato lo schema di decreto legi-slativo concernente ulteriori modifiche edintegrazioni al decreto legislativo n. 141del 2010, recante attuazione della direttiva2008/48/CE relativa ai contratti di creditoai consumatori, nonché modifiche del ti-tolo V del testo unico bancario in meritoalla disciplina dei soggetti operanti nelsettore finanziario, degli agenti in attivitàfinanziaria e dei mediatori creditizi (Atton. 486);

rilevato in primo luogo come il de-creto legislativo n. 141 del 2010 assumaun rilievo fondamentale per la moderniz-zazione della disciplina sul credito ai con-sumatori, la cui disciplina era preceden-temente caratterizzata da gravi carenze;

evidenziato come lo schema di de-creto legislativo in esame recepisca sostan-zialmente alcuni rilievi formulati dallaCommissione Finanze in occasione deipareri espressi sullo schema del decretolegislativo n. 141 del 2010, nonché sulloschema del decreto legislativo n. 218, cor-rettivo del predetto decreto legislativon. 141, ad esempio per quanto riguarda:una più incisiva disciplina della catenadistributiva del settore della cessione delquinto dello stipendio o della pensione; larevisione del regime transitorio relativa-

mente alla disciplina degli agenti in attivitàfinanziaria e dei mediatori creditizi;l’esclusione dall’esercizio di agenzia in at-tività finanziaria o mediazione creditiziaanche alle società di servizi controllate daassociazioni di categoria; la revisione delladisciplina in materia di mandati degliagenti in attività finanziaria;

richiamata, in tale contesto, l’inda-gine conoscitiva sul credito al consumosvolta dalla Commissione Finanze tra il2009 e il 2010, la quale ha consentito diindividuare le criticità sulle quali biso-gnava intervenire – tra cui, in particolare,quelle concernenti la struttura, il numeroe i requisiti di onorabilità e professionalitàdegli operatori, nonché la trasparenzadelle condizioni contrattuali e l’adegua-tezza delle informazioni fornite ai consu-matori – , nonché di fare luce sul preoc-cupante fenomeno delle frodi connesse alcredito al consumo e agli strumenti dipagamento collegati;

sottolineato positivamente il rapportodi fattiva collaborazione instauratosi sutali temi tra la Commissione Finanze e ilMinistero dell’economia e delle finanze,che ha consentito di non limitare gliinterventi legislativi in materia ad un merorecepimento delle norme comunitarie, maha consistito di definire, attraverso il pre-detto decreto legislativo n. 141 del 2010,una normativa calibrata in relazione alle

Mercoledì 1o agosto 2012 — 251 — Commissione VI

caratteristiche e alle specificità del sistemafinanziario italiano, che appare all’avan-guardia a livello europeo;

rilevato quindi come l’intervento le-gislativo recato dallo schema di decreto,unitamente a quelli già adottati sulle me-desime questioni, rappresenta un contri-buto determinante, a vantaggio dei consu-matori, per la costruzione di un sistemafinanziario più virtuoso e più improntatoa canoni etici;

sottolineato inoltre come la presen-tazione alle Camere dello schema di de-creto legislativo in esame faccia seguito aduna fase di pubblica consultazione durataalcuni mesi, che ha consentito di effet-tuare una opportuna interlocuzione contutti gli operatori del settore;

preso atto dei rilievi espressi sulloschema di decreto dalla Commissione Bi-lancio, per quanto riguarda le conseguenzedi carattere finanziario,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) con riferimento all’articolo 1,comma 1, lettera d), dello schema didecreto legislativo, valuti il Governo l’op-portunità di sopprimere la lettera d), laquale introduce nell’articolo 125-bis deltesto unico delle leggi in materia bancariae creditizia (TUB) di cui al decreto legi-slativo n. 385 del 1993, una previsionerecante l’obbligo di indicare nei contrattidi credito anche il tasso effettivo globale(TEG);

b) ancora con riferimento all’articolo1, comma 1, dello schema di decreto,valuti il Governo l’opportunità di inte-grare l’articolo 122, comma 1, del TUB,nel senso di escludere dall’ambito diapplicazione della disciplina sul credito alconsumo di cui al capo II del titolo VIdel medesimo TUB i finanziamenti con-cessi dagli enti e dalle cooperative finan-ziarie costituite tra dipendenti di unamedesima amministrazione pubblica,

fatte salve le norme recate dal predettocapo II recanti previsioni poste a salva-guardia dei diritti dei consumatori, qualiin particolare gli articoli 124 (Obblighiprecontrattuali), 125-bis (Contratti e co-municazioni), 125-ter (Recesso del con-sumatore), 125-quinquies (Inadempimentodel fornitore), 125-sexies (Rimborso an-ticipato);

c) con riferimento all’articolo 3,comma 1, lettera g), dello schema di de-creto, il quale inserisce nel corpo dell’ar-ticolo 111 del TUB un nuovo comma 3-bis,relativamente alla prestazione congiuntadelle attività di microcredito, valuti il Go-verno l’opportunità di riformulare il nuovocomma nel senso di prevedere che, in casodi esercizio dell’attività di cui al comma 3,questa e l’attività di cui al comma 1devono essere esercitate congiuntamente;

d) con riferimento all’articolo 3 delloschema di decreto, valuti il Governo l’op-portunità di integrare il dettato dell’arti-colo 112 del TUB, al fine di prevedere chei soggetti operanti nel settore della finanzamutualistica e solidale siano iscritti in unasezione separata dell’elenco degli operatoridel microcredito di cui all’articolo 111,comma 1, del medesimo TUB, nonché diprevedere, in considerazione del valoresociale del loro ruolo, che essi possanosvolgere la propria attività nel rispettodelle modalità operative determinate dallaBanca d’Italia;

e) con riferimento all’articolo 6,comma 1, lettera a), numero 5), delloschema di decreto, valuti il Governo lapossibilità di limitare fortemente l’obbligodi doppia iscrizione dei promotori finan-ziari, degli agenti assicurativi e dei con-sulenti finanziari nell’elenco degli agenti inattività finanziaria, in particolare sosti-tuendo il comma 8 dell’articolo 128-quaterdel TUB, nel senso di prevedere che, peri promotori finanziari, gli agenti assicura-tivi e i consulenti finanziari i quali svol-gano solo attività di promozione e collo-camento di contratti di credito, non sus-siste l’obbligo di iscriversi anche nel-l’elenco degli agenti in attività finanziaria,

Mercoledì 1o agosto 2012 — 252 — Commissione VI

circoscrivendo invece tale obbligo ai solimediatori, agenti assicurativi e consulentifinanziari che svolgano anche attività diconclusione dei contratti di credito; valutiinoltre il Governo, con riferimento all’ar-ticolo 13 dello schema di decreto, l’oppor-tunità di prevedere, in tale ultimo caso,una riduzione del contributo richiesto perl’iscrizione dei promotori, degli agenti as-sicurativi e dei consulenti finanziari nel-l’elenco degli agenti in attività finanziaria,operando a tal fine una modifica dell’ar-ticolo 20 del decreto legislativo n. 141 del2010; valuti altresì il Governo l’opportu-nità di favorire lo svolgimento di pro-grammi di formazione congiunti, nonché ilcoordinamento e la creazione di sinergietra gli organismi tenuti alla gestione deglialbi e degli elenchi delle citate categoriedegli agenti in attività finanziaria, deipromotori finanziari, degli agenti assicu-rativi e dei consulenti finanziari;

f) in connessione con l’osservazionedi cui alla lettera e), valuti il Governo, conriferimento all’articolo 10 dello schema didecreto, l’opportunità di integrare l’arti-colo 17 del decreto legislativo n. 141 del2010, nel senso di sancire la compatibilitàtra l’attività di conclusione dei contratti dicredito e quella di promotore finanziario,di agente assicurativo o di consulentefinanziario, fermo restando, ove sussi-stente, l’obbligo di iscrizione nei relativielenchi o albi;

g) qualora si intenda accogliere laproposta, recata dall’osservazione di cuialla lettera e), di escludere dall’obbligo diiscrizione nell’elenco degli agenti in atti-vità finanziaria i promotori finanziarisvolgenti solo attività di promozione ecollocamento di contratti di credito, valutiil Governo l’opportunità di modificare l’ar-ticolo 17, comma 1, lettera e), numero 3),dello schema, nel senso di riferire lapossibilità di esonero dall’esame perl’iscrizione nell’elenco degli agenti in atti-vità creditizia (prevista dal nuovo comma2-bis dell’articolo 26 del decreto legislativon. 141 del 2010) ai mediatori creditizi chedebbano iscriversi nel predetto elenco, inquanto svolgono attività di conclusione dei

contratti di credito, e che abbiano svoltoattività di agenzia per complessivi tre anninel quinquennio;

h) ancora con riferimento all’articolo17, comma 1, lettera e), numero 3), delloschema di decreto, valuti il Governo l’op-portunità di consentire, attraverso unamodifica dell’articolo 26 del decreto legi-slativo n. 141 del 2010, anche agli agentiassicurativi e ai consulenti finanziari chedebbano iscriversi nell’elenco degli agentiin attività finanziaria, in quanto svolgonoattività di conclusione dei contratti dicredito, di essere esonerati dall’esame perl’iscrizione nel predetto elenco, qualoraabbiano effettivamente svolto attività diagenzia in attività finanziaria per almenotre anni nel quinquennio antecedente allapresentazione della domanda di iscrizionenel predetto elenco;

i) con riferimento all’articolo 6,comma 1, lettera e), dello schema di de-creto, il quale sostituisce l’articolo 128-decies del TUB, in materia di trasparenzae controlli sugli agenti in attività creditiziae sui mediatori creditizi, valuti il Governol’opportunità di rivedere la formulazionedella disposizione, nel senso di specificareche sono attribuiti alla Banca d’Italia po-teri ispettivi anche per quanto riguarda ilcontrollo del rispetto della normativa ditrasparenza da parte dei mediatori credi-tizi e degli agenti insediati in Italia perconto di istituti di moneta elettronici o diistituti di pagamento comunitari, di chia-rire che, anche nello svolgimento delleispezioni presso i mediatori creditizi e gliagenti insediati in Italia per conto diistituti di moneta elettronici o di istituti dipagamento comunitari la Banca d’Italiapuò avvalersi della Guardia di finanza,nonché di stabilire l’obbligatorietà dell’isti-tuzione del punto di contatto centrale dicui all’articolo 42, comma 3, del decretolegislativo n. 231 del 2007;

l) sempre con riferimento all’articolo6, comma 1, lettera e), dello schema, valutiil Governo l’opportunità di verificare laformulazione del secondo periodo delcomma 4 del sopra citato articolo 128-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 253 — Commissione VI

decies del TUB, in quanto la previsionedella possibilità di trasferire, con decretodel Ministro dell’economia e delle finanze,le funzioni di controllo sui mediatori dallaBanca d’Italia all’Organismo competenteper la gestione dell’elenco dei mediatoricreditizi di cui all’articolo 128-undecies delTUB, nonché di indicare le modalità diesplicazione del controllo, i relativi oneri ei poteri sanzionatori, suscita alcuni dubbicirca la legittimità ad effettuare con atto dinormativa secondaria, quale il decretoministeriale, un siffatto trasferimento difunzioni e poteri, anche sanzionatori, edappare pertanto suscettibile di determi-nare contenzioso in materia;

m) con riferimento all’articolo 6,comma 1, lettera a), dello schema didecreto, valuti il Governo l’opportunità dimodificare il comma 4 dell’articolo 128-quater del TUB, nel senso di circoscriverel’obbligo di mandato esclusivo gravantesugli agenti in attività finanziaria alle soleattività di promozione e conclusione deicontratti di credito al consumo;

n) con riferimento all’articolo 17,comma 1, lettera b), dello schema didecreto, il quale interviene sul termineentro cui le autorità competenti devonoemanare le disposizioni attuative dellenorme del titolo VI-bis del TUB, nonchédel titolo IV del decreto legislativo n. 141del 2010, in materia di disciplina degliagenti in attività finanziaria e dei media-tori creditizi, valuti il Governo l’opportu-nità di posticipare il predetto termine dal31 luglio 2012 al 31 dicembre 2012;

o) valuti il Governo l’opportunità diprevedere la soppressione, a decorrere dal1o gennaio 2013, dell’articolo 136 del TUB,al fine di evitare ogni sovrapposizione trale previsioni recate da detto articolo equelle contenute nell’aggiornamento delleDisposizioni di vigilanza prudenziale ema-nato in materia dalla Banca d’Italia inattuazione dell’articolo 53, comma 4, delmedesimo TUB, che entrerà vigore a par-tire dalla predetta data;

p) con riferimento all’articolo 29dello schema di decreto, valuti il Governo

l’opportunità di riformulare il comma 2dell’articolo 6-bis del decreto del Presi-dente della Repubblica n. 180 del 1950,nel senso di chiarire che, ferma restandola previsione dell’articolo 12, comma 1,lettera b), del decreto legislativo n. 141 del2010, ai sensi della quale non costituisceesercizio di agenzia in attività finanziariao di mediazione creditizia la promozionee la conclusione di contratti relativi afinanziamenti in qualsiasi forma da partedi banche, intermediari finanziari, impresedi investimento, SGR, SICAV, assicura-zioni, istituti di pagamento e Poste italianeSpA, i soggetti ammessi alla concessione diprestiti verso la cessione del quinto dellostipendio o della pensione possono stipu-lare accordi con gli operatori sopra ri-chiamati ai fini della distribuzione di taleservizio di prestito, con esclusione dell’at-tività di conclusione dei contratti e co-munque senza applicazione di maggiora-zioni nelle commissioni, oneri e spese aqualunque titolo posti a carico delle per-sone che richiedono il finanziamento;

q) sempre con riferimento alle tema-tiche della cessione del quinto affrontatedall’articolo 29 dello schema di decreto,valuti il Governo l’opportunità di chiarireche l’obbligo di cui all’articolo 43 del giàcitato decreto del Presidente della Repub-blica n. 180 del 1950, in forza del qualel’INPS, nel caso in cui il debitore di unfinanziamento erogato nella forma di ces-sione del quinto passi dallo status dilavoratore a quello di pensionato, è tenutoa continuare ad operare le trattenute sullapensione dello stesso debitore del finan-ziamento, si applica non solo ai dipendentipubblici, ma anche ai dipendenti privati, alfine di superare la prassi contraria inmateria tuttora seguita dall’INPS, la qualecostringe gli enti erogatori del finanzia-mento a comunicare ai soggetti che hannofornito la garanzia sul finanziamentostesso il venir meno dell’efficacia dellacessione, determinando in tal modo uninnalzamento del costo delle garanzie ri-chieste ai dipendenti privati a fronte delfinanziamento;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 254 — Commissione VI

r) valuti il Governo l’opportunità diinserire anche le imprese di assicurazionetra i soggetti partecipanti al sistema pub-blico di prevenzione delle frodi nel settoredel credito al consumo di cui all’articolo30-ter del decreto legislativo n. 141 del2010;

s) ancora con riferimento all’articolo30-ter del decreto legislativo n. 141 del

2010, valuti il Governo l’opportunità dimodificare il comma 3 della predetta di-sposizione, limitandosi a prevedere la pos-sibilità, per il Ministero dell’economia edelle finanze, di avvalersi, per la gestionedell’archivio, della Consap S.p.A., nonchéattribuendo la titolarità dell’archivio in-formatizzato al Ministero dell’economia edelle finanze.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 255 — Commissione VI

VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 257

SEDE LEGISLATIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichia-razione d’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa natale del musicista in Roncole Verdi. Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri,C. 2110 Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri (Discussione e rinvio) . . . . . 258

ALLEGATO 1 (Testo unificato, elaborato in sede referente, adottato come nuovo testo base dallaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’annofinanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell’istruzione, università e ricerca per l’annofinanziario 2012.

Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l’annofinanziario 2012 (Relazione alla V Commissione) (Seguito dell’esame congiunto, ai sensidell’articolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione – Relazione favorevole sulRendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011 (C.5324) e Relazione favorevole con condizioni e osservazioni su Assestamento del bilancio delloStato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2012 (C. 5325) . 259

ALLEGATO 2 (Relazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 281

ALLEGATO 3 (Proposta di relazione del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 283

ALLEGATO 4 (Relazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 286

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262

ALLEGATO 10 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 299

ALLEGATO 11 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 301

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 269

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270

Mercoledì 1o agosto 2012 — 256 — Commissione VII

SEDE LEGISLATIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per losviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichiarazioned’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e della casa nataledel musicista in Roncole Verdi. Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri (Seguito della discussione e rinvio) . . . . . . 270

ALLEGATO 5 (Emendamenti approvati in linea di principio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289

RISOLUZIONI:

7-00449 Pes: Sui corsi di specializzazione per il personale docente in esubero ai fini delconseguimento del titolo per l’insegnamento per posti di sostegno (Seguito della discussionee conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00197) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271

ALLEGATO 6 (Proposta di riformulazione della deputata Pes) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 291

ALLEGATO 7 (Risoluzione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale per il riparto della quota del Fondo ordinario per gli entie le istituzioni di ricerca per l’anno 2011 destinata al finanziamento premiale di specificiprogrammi e progetti proposti dagli enti. Atto n. 498 (Esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . 272

ALLEGATO 8 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297

ALLEGATO 9 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 275

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 275

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni concernenti l’istruzione . . 275

5-07572 Bachelet: Sulla chiusura di sedi di nuclei territoriali e sulla assunzioni pressol’ANSAS-INDIRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 275

ALLEGATO 12 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303

5-07573 Zazzera: Sull’indizione di un concorso a cattedre nelle scuole secondarie superiori . . . 375

ALLEGATO 13 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304

5-07574 Rivolta: Sul contenzioso relativo al concorso per dirigenti scolastici indetto nel luglio2001-Regione Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276

ALLEGATO 14 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305

5-07575 Mario Pepe (Misto): Sulla situazione dell’Accademia Nazionale di danza (AND) . . 276

ALLEGATO 15 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sulla proposta di legge C. 1294 Siliquini recante Ordinamento dellaprofessione di statistico e istituzione dell’Ordine e dell’albo degli statistici.

Audizione di rappresentanti delle associazioni di categoria, Federazione Italiana per ilSuperamento dell’Handicap (FISH), Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili(FAND) e Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA) (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione informale di rappresentanti dell’Agenzia di Valutazione del Sistema Universitarioe della Ricerca (ANVUR) e di associazioni di docenti universitari, sui processi divalutazione per le abilitazioni alla docenza universitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle8.30 alle 9.15.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Manuela GHIZZONI. – In-tervengono il sottosegretario di Stato per i

Mercoledì 1o agosto 2012 — 257 — Commissione VII

beni e le attività culturali, Roberto Cecchi,e il sottosegretario di Stato per l’istruzione,l’università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

La seduta comincia alle 9.15.

Disposizioni per la celebrazione del secondo centena-

rio della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del

Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera ver-

diana e sulla dichiarazione d’interesse nazionale della

Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e della

casa natale del musicista in Roncole Verdi.

Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110

Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri.

(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione.

Manuela GHIZZONI, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna è assicurata anche tramite latrasmissione attraverso l’impianto audio-visivo a circuito chiuso, ai sensi dell’arti-colo 65, comma 2 del regolamento. Cosìrimane stabilito.

Avverte che l’ufficio di presidenza, in-tegrato dai rappresentanti dei gruppi, hadefinito l’organizzazione della discussionedel provvedimento, stabilendo altresì iltempo disponibile, ripartito ai sensi del-l’articolo 25, comma 3, del Regolamento.

Ricorda che la Commissione ha già esa-minato in sede referente le proposte dilegge in titolo, giungendo all’elaborazione diun testo unificato, sul quale le Commissionicompetenti hanno espresso i prescritti pa-reri. È stato quindi richiesto il trasferi-mento alla sede legislativa, deliberato dal-l’Assemblea nella seduta del 31 luglio 2012.Aggiunge, quindi, che l’assenso del Governoal trasferimento alla sede legislativa è statosubordinato al recepimento di alcune mo-difiche al provvedimento in discussione.

Dichiara quindi aperta la discussionesulle linee generali.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore,illustra il testo unificato delle proposte dilegge n. 1373 Motta ed altri, n. 1656 Rai-nieri ed altri, n. 2110 Tommaso Foti ed

altri, n. 2777 Barbieri ed altri e n. 4085Polledri ed altri (vedi allegato 1), elaboratonel corso dell’esame in sede referente e sulquale la Commissione aveva deliberato diriferire favorevolmente in Assemblea, chepropone di adottare come nuovo testobase per il seguito dell’esame. Ricorda cheil provvedimento reca disposizioni per lacelebrazione del secondo centenario dellanascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppodel Festival Verdi, per la valorizzazionedell’Opera verdiana e sulla dichiarazioned’interesse nazionale della Villa Verdi inSant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa natale del musicista in Roncole Verdi.

Segnala quindi che, anche al fine direcepire le richieste di modifica cui è statosubordinato l’assenso del Governo al tra-sferimento in sede legislativa, predisporràle seguenti proposte emendative: all’arti-colo 2, comma 1, sostituire le parole « adecorrere dal 1o gennaio 2012 » con leseguenti « negli anni 2012 e 2013 »; all’ar-ticolo 3, comma 1, sopprimere le parole« a decorrere dal 1o gennaio 2012 »; all’ar-ticolo 5, comma 1, sostituire la cifra « 75 »con la seguente « 25 » e, conseguentemente,di sopprimere il comma 2. Si riserva, inogni caso, di presentare ulteriori proposteemendative che risultassero necessarie al-l’esito della discussione e del parere delrappresentante del Governo.

Il sottosegretario Roberto CECCHIesprime la convergenza del Governo sullaproposta di relazione dell’onorevole Bar-bieri, proponendo al riguardo talune in-tegrazioni e precisazioni.

Massimo POLLEDRI (LNP) esprimesoddisfazione per il lavoro svolto da tuttii gruppi per il contributo fornito, chie-dendo al sottosegretario alcuni chiarimential riguardo.

Manuela GHIZZONI, presidente, chiari-sce alcuni aspetti in proposito ed esprimela sua soddisfazione in ordine all’iniziodell’esame del testo unificato, finalizzato aonorare la figura e l’opera di GiuseppeVerdi, che appartengono al patrimonioculturale dell’umanità.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 258 — Commissione VII

Pierfelice ZAZZERA (IdV), pur ricono-scendo le ragioni della valorizzazione del-l’opera verdiana, ricorda che il gruppoItalia dei Valori ha votato contro il tra-sferimento della proposta di legge inesame in sede legislativa, al fine di evitareche tali celebrazioni diventino occasioneper valorizzare una cerchia ristretta diterritori, alla luce del fatto che il patri-monio lasciato in eredità da Verdi è na-zionale e merita il coinvolgimento dell’in-tera nazione.

Dopo un intervento per alcune preci-sazioni di Manuela GHIZZONI, presidente,Enzo CARRA (UdCpTP) accoglie favore-volmente l’inizio della discussione in sedelegislativa del testo unificato delle propo-ste di legge in esame, che rende il giustoonore ad un grandissimo musicista ita-liano.

Erica RIVOLTA (LNP) condivide consoddisfazione le osservazioni formulate daicolleghi.

Manuela GHIZZONI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, dichiaraconclusa la discussione sulle linee generali.Sulla base di quanto indicato dal relatore,propone quindi di adottare come testobase per il prosieguo della discussione iltesto unificato delle proposte di legge C.1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085Polledri, elaborato nel corso dell’esame insede referente.

La Commissione delibera quindi diadottare come testo base per il seguito delladiscussione il testo unificato delle propostedi legge nn. 1373 Motta, 1656 Rainieri,2110 Tommaso Foti, 2777 Barbieri e 4085Polledri, adottato nel corso dell’esame insede referente (vedi allegato 1).

Manuela GHIZZONI, presidente, pro-pone quindi di fissare il termine per lapresentazione di eventuali emendamentialle ore 11 della giornata odierna.

La Commissione concorda.

Manuela GHIZZONI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ladiscussione del provvedimento ad altraseduta.

La seduta termina alle 9.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Manuela GHIZZONI.

La seduta comincia alle 11.15.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2011.

C. 5324 Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello

Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome

per l’anno finanziario 2012.

C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero del-

l’economia e delle finanze per l’anno finanziario

2012 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero del-

l’istruzione, università e ricerca per l’anno finanzia-

rio 2012.

Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per

i beni e le attività culturali per l’anno finanziario

2012.

(Relazione alla V Commissione).

(Seguito dell’esame congiunto, ai sensi del-l’articolo 119, comma 8, del regolamento econclusione – Relazione favorevole sulRendiconto generale dell’Amministrazionedello Stato per l’esercizio finanziario 2011(C. 5324) e Relazione favorevole con con-dizioni e osservazioni su Assestamento delbilancio dello Stato e dei bilanci delleAmministrazioni autonome per l’anno fi-nanziario 2012 (C. 5325).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti in titolo, rin-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 259 — Commissione VII

viato, da ultimo, nella seduta del 18 luglio2012.

Rosa DE PASQUALE (PD), relatore,propone di riferire favorevolmente sulrendiconto generale dell’Amministrazionedello Stato per l’esercizio finanziario 2011(vedi allegato 2). Illustra altresì una rela-zione favorevole con condizioni e osserva-zioni sul disegno di legge di assestamento(vedi allegato 3).

Pierfelice ZAZZERA (IdV) ritiene che iprovvedimenti in esame non contribui-scano a regolarizzare la spesa pubblica ead una corretta revisione della stessa,prevedendo invece pesanti tagli sulla ri-cerca e sull’istruzione, settori il cui poten-ziamento contribuirebbe al rilancio dellacompetitività del Paese. Preannunzia,quindi, il voto contrario sul provvedimentoin esame, anche alla luce della mancanzadi investimenti nel settore dell’edilizia uni-versitaria, che ha costretto gli atenei a farericorso allo stesso Fondo di finanziamentoordinario per la copertura di parte degliinterventi edilizi avviati.

Giovanni Battista BACHELET (PD) stig-matizza preliminarmente che il rapportodella spesa per l’istruzione sul prodottointerno lordo in Italia risulti di gran lungainferiore a quello della media dei PaesiOCSE. L’incidenza percentuale delle ri-sorse per istruzione, università e ricercasul bilancio dello Stato è infatti passatadal 10,5 per cento del rendiconto 2010 al10 per cento del rendiconto 2011. Ri-chiama, quindi, l’interpellanza Coscian. 2-01613, concernente i tempi per l’ado-zione dei provvedimenti governativi rela-tivi all’immissione in ruolo del personaledocente nonché amministrativo, tecnico edausiliario per l’anno scolastico 2012-2013,alla quale il 26 luglio il Governo ha datorisposta in Aula, dimostrandosi intenzio-nato a sbloccare le immissioni in ruolo,essendo state esperite tutte le verifichenecessarie per autorizzare per il prossimoanno scolastico 2012/2013 un contingentedi immissioni in ruolo pari a 21.112 postiper i docenti e 5.336 per il personale ATA.

Aggiunge, quindi, in primo luogo cheoccorre mitigare le penalizzazioni deri-vanti dai mancati scatti stipendiali, pagatisolo per il 2010, mentre non vi è alcunaprevisione di recupero degli scatti 2011 e2012. Ricorda, in proposito, che il Mini-stero per la funzione pubblica ha annun-ciato il proprio via libera all’atto di indi-rizzo dell’Aran per il recupero degli scatti,chiedendo in proposito chiarimenti sullarelativa copertura. In secondo luogo, au-spica un ripianamento del deficit di bi-lancio degli istituti scolastici. Esprime, inproposito, alcune perplessità sul fatto chealla fine dell’anno scolastico 2010/2011risultano 800 milioni di residui attivi, circametà dei quali nei confronti dello Stato,mentre non risulta esservi alcun corri-spondente residuo passivo per il Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca. Segnala, al riguardo, che occorreevitare che la didattica pesi sui fondidestinati alle famiglie. Aggiunge che laspesa per la ricerca in Italia, come ricor-dato anche nel corso delle audizioni svoltealla Commissione nella seduta di ieri, èparticolarmente bassa, rispetto agli stan-dard europei. L’Italia si trova in unasituazione anormale visto che investe l’1,53per cento del PIL rispetto al 3 per centorichiesto dalla Strategia per l’Europa 2020.Nel preannunziare il voto favorevole delsuo gruppo sulle proposte di relazione inesame, auspica quindi che il Ministero siimpegni a bandire concorsi per immissioniin ruolo, anche con cadenze progressive egraduali. Rileva quindi che alcune dellecondizioni previste dalla relatrice nellaproposta di relazione sul disegno di leggedi assestamento, come in particolare,quella sul FFO.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI(UdCpTP), nonostante i numerosi tagliprevisti dai provvedimenti in esame,preannunzia anche a nome del suo gruppoil voto favorevole sui provvedimenti inesame, prendendo atto dello sforzo com-piuto dal Governo ed auspicando unarapida conclusione del periodo transitorioin atto, al fine di programmare al piùpresto investimenti sulla ricerca che resti-

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tuiscano futuro al Paese. Propone, quindi,in primo luogo, di aggiungere alcune spe-cificazioni alla condizione di cui al punto5) della proposta di relazione sulle dispo-sizioni per l’assestamento del bilanciodello Stato e dei bilanci delle Amministra-zioni autonome per l’anno finanziario2012, in modo da evidenziare che lo stan-ziamento ivi previsto sia erogato in tempoutile al fine di consentire agli Istituti nonstatali una corretta programmazione sco-lastica. In secondo luogo, propone di tra-sformare in condizione l’osservazione dicui alla lettera e). Preannunzia, quindi, ilvoto favorevole del suo gruppo sulle pro-poste di relazione in esame.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritiene chedebba essere affrontata in modo serio laquestione della dispersione scolastica, pro-ponendo di aumentare opportunamente leore di esercitazione in laboratorio. Inrelazione alla proposta di relazione dellarelatrice, propone quindi di eliminare alpunto 3 il riferimento alla possibilità dirifinanziare la cosiddetta legge Masininonché di riformulare in modo più chiaroi punti 4 e 7. Chiede, poi che le osserva-zioni di cui alle lettere b), c), d), e), h) e i)vengano trasformate in condizioni.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) ringraziala relatrice per il lavoro svolto, osservandocome sia molto reale il rischio di unosvuotamento del lavoro del Parlamento; difronte all’emergenza finanziaria il Go-verno appare determinato a non consen-tire la normale dialettica parlamentareche varrebbe a tutelare i diritti e le ragionidi tutti gli interessati. Condivide quindi, inparticolare, il rilievo contenuto nella pro-posta di parere della relatrice che stigma-tizza le spese nella difesa e negli arma-menti, quando invece non si ha scrupolo atagliare la spesa in istruzione e ricerca.Aggiunge che manca oramai qualsiasi ri-ferimento nell’agenda politica del Governoall’asta per le frequenze televisive, con unatteggiamento che considera al limite del-l’omertà. Preannuncia, quindi, la suaastensione dal voto sulla proposta di pa-rere della relatrice.

Paola GOISIS (LNP) osserva, innanzi-tutto, che seppure il suo gruppo dovrebbe,per coerenza, esprimere un voto favore-vole sulla proposta di parere della rela-trice, in considerazione del fatto che ilprecedente Governo godeva anche dell’ap-poggio della Lega Nord, le attese messia-niche nell’operato del Governo Monti nonsi sono tradotte in risultati concreti, tantoda indurre ad esprimere un giudizio ne-gativo. La Lega d’altra parte aveva giàprevisto i risultati che ora sono sotto gliocchi di tutti, votando a suo tempo lasfiducia al Governo in carica. Per talemotivo, soprattutto dopo aver letto le nu-merose condizioni ed osservazioni conte-nute nella proposta di parere della rela-trice, preannuncia il voto contrario del suogruppo, anche in considerazione del fattoche le condizioni e le osservazioni nonsaranno attuate dal Governo che ancorauna volta blinderà il provvedimento inquestione ponendo la fiducia in Assem-blea.

Maria Letizia DE TORRE (PD) ringra-zia la relatrice per il puntuale lavorosvolto, proponendo che l’osservazione dicui alla lettera h) venga riformulata comecondizione nel senso di prevedere politichedi maggiore investimento nella « missioneItalia nell’Europa » ora più che mai es-senziale per una formazione e istruzionecomune necessaria a costruire politicheeconomiche condivise e soprattutto allacostruzione di un Europa federale.

Rosa DE PASQUALE (PD), relatore,ricorda di aver inserito come condizioni eosservazione nella proposta di relazionenumerosi rilievi già mossi dalla Corte deiconti. Auspica, quindi, che l’attuale Go-verno tenga conto di tali rilievi per indi-rizzare la sua futura attività. Illustra, per-tanto, una riformulazione della sua pro-posta di relazione sul disegno di legge diassestamento (vedi allegato 4).

Emerenzio BARBIERI (PdL), chiedeche si proceda alla votazione per partiseparate della proposta di relazione pre-sentata dalla relatrice, che non ha accolto

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le sue indicazioni relative alla condizionen. 5).

Manuela GHIZZONI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, dichiaraconcluso l’esame congiunto dei provvedi-menti in questione.

Si passa all’esame del disegno di leggedi rendiconto 2011.

La Commissione approva, quindi, larelazione favorevole sul rendiconto gene-rale dell’Amministrazione dello Stato perl’esercizio finanziario 2011, presentatadalla relatrice (vedi allegato 2).

Si passa all’esame del disegno di leggedi assestamento 2012.

Manuela GHIZZONI, presidente, avverteche essendo stato richiesta la votazioneper parti separate della proposta di rela-zione sul disegno di legge di assestamento,si procederà dapprima alla votazione del-l’intera proposta di relazione, come rifor-mulata, ad eccezione della condizione 5) equindi alla votazione delle premesse edella condizione 5).

La Commissione approva, quindi, convotazione per parti separate, la relazionefavorevole con condizioni e osservazionisul disegno di legge n. 5325 del Governo,come riformulata dalla relatrice (vedi al-legato 4), nominando la deputata De Pa-squale quale relatore presso la V Com-missione.

Sull’ordine dei lavori.

Manuela GHIZZONI, presidente, pro-pone di passare subito all’esame del prov-vedimento previsto in sede legislativa.

La Commissione concorda.

Manuela GHIZZONI, presidente, so-spende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 12.30, è ripresaalle 13.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisionedella spesa pubblica con invarianza dei servizi aicittadini.C. 5389 Governo, approvato dal Senato.(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazioni).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, ri-corda che il decreto-legge n. 95 del 2012in esame, come integrato in sede di con-versione presso il Senato, reca un ampionumero di interventi la cui comune fina-lità è il contenimento e la razionalizza-zione della spesa pubblica. Le principalimisure in esso contenute concernono ilmiglioramento dell’efficienza della spesaper beni e servizio delle Amministrazionipubbliche, il ridimensionamento degli or-ganici di alcune categorie del pubblicoimpiego, un miglior utilizzo del patrimoniopubblico, nonché interventi in materia disocietà pubbliche, riduzioni delle spese perle amministrazioni centrali e gli enti ter-ritoriali, riordino del numero delle pro-vince e, da ultimo, norme per il conteni-mento nel comparto sanitario e della spesafarmaceutica. Lo stesso contiene altresìdisposizioni in tema di valorizzazione edismissione del patrimonio pubblico non-ché di rafforzamento degli assetti patri-moniali delle imprese del settore bancario.

Per quanto concerne i profili di com-petenza della Commissione cultura, ri-corda che l’articolo 1, comma 26-ter, di-spone innanzitutto la sospensione, dalladata di entrata in vigore della legge diconversione e fino al 31 dicembre 2015,dei contributi statali per interventi con-servativi volontari sui beni culturali. Inmerito alle riduzioni dell’organico nellepubbliche amministrazioni previste dal-l’articolo 2, il comma 4 del medesimoarticolo dispone che per il comparto dellascuola e dell’alta formazione artistica emusicale (AFAM) continuano a trovareapplicazione le specifiche discipline di set-tore. Disposizioni in tema di riorganizza-

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zione degli uffici e di mobilità del perso-nale sono altresì recate dall’articolo 2,commi 17, 18 e 19, che vanno a modificarel’articolo 5 , comma 2, e l’articolo 6 deldecreto legislativo n. 165 del 2001. L’arti-colo 3, commi da 1 a 10 e da 12 a 18, dettadisposizioni volte a ridurre e razionaliz-zare gli spazi utilizzati dalle pubblicheamministrazioni per scopi istituzionali,nonché a contenere la spesa per locazionipassive. In particolare, per i contratti dilocazione passiva delle pubbliche ammini-strazioni, è disposta la riduzione,a decor-rere dal 2015 (anziché dal 2013 come neltesto originario) del 15 per cento delcanone e la sospensione per il triennio2012-2014 degli adeguamenti Istat. È in-trodotto, inoltre, un parametro di riferi-mento per gli spazi ad uso ufficio e addettia cui le pubbliche amministrazioni devonoadeguarsi. Sono previste norme finalizzatea ridurre le locazioni passive, favorendol’utilizzo da parte delle amministrazionipubbliche di immobili di regioni ed entilocali a titolo gratuito, in condizione direciprocità, e di enti pubblici non territo-riali a canoni agevolati. L’articolo 5,comma 8, riguarda la fruizione obbligato-ria di ferie, riposi e permessi spettanti alpersonale, mentre l’articolo 5, comma 10-ter, introdotto durante l’esame al Senato,dispone in materia di trattamento econo-mico dei professori e ricercatori universi-tari rientrati nei ruoli dopo aver espletatoun servizio in altro ente.

Osserva, quindi, che l’articolo 6, comma20, intervenendo con novelle sulla leggen. 296 del 2006, pone un tetto al numerodegli ambiti territoriali scolastici a decor-rere dal 2013 (non più di 2000) e ampliai compiti affidati ai revisori dei conti delleistituzioni scolastiche. L’articolo 7, comma11, riduce i contributi all’emittenza tele-visiva locale e radiofonica nazionale elocale. La riduzione, in seguito alle modi-fiche apportate nel corso dell’esame pressoil Senato, è di 20 milioni di euro perl’anno 2013 e di 30 milioni di euro adecorrere dal 2014. L’articolo 7, commi da27 a 32, riguardano la de materializza-zione delle procedure amministrative: sitratta di disposizioni volte a ridurre gli

oneri nel settore istruzione, università ericerca per famiglie, studenti, docenti epersonale, attraverso l’utilizzo delle nuovetecnologie e l’eliminazione di documenticartacei e relative procedure (iscrizioneon-line, pagelle on-line, registri on-line). Siconsacrano così a livello legislativo alcunesperimentazioni avviate nel corrente annoscolastico. L’articolo 7, commi da 33 a 36,assoggettano le istituzioni scolastiche ededucative statali al sistema di tesoreriaunica di cui alla legge n. 720 del 1984,prevedendo, in ragione di tale assoggetta-mento, il deposito delle disponibilità li-quide presso la tesoreria statale. L’articolo7, commi 37, 37-bis, 37-ter e 38, interven-gono sulla disciplina di alcuni fondi isti-tuiti nello stato di previsione del Ministerodal 2007 – riportando ad essi ulterioririsorse disposte a favore del settore istru-zione – nonché sul pagamento delle com-petenze accessorie al personale scolastico– finora gravante su uno dei suddettifondi – estendendo la disciplina del c.d.« cedolino unico » anche al personale in-caricato di supplenze brevi. Si prevede,inoltre, un monitoraggio sul conferimentodelle stesse supplenze. L’articolo 7, comma39, stabilisce che dal 1o gennaio 2013 lecontabilità speciali su cui affluiscono lerisorse da destinare alle istituzioni scola-stiche non sono più alimentate e vengonosoppresse a decorrere dal 2016. Le sommedisponibili saranno riassegnate ai capitolirelativi alle spese di funzionamento dellescuole iscritti nello stato di previsione delMinistero. Il comma 40 dispone l’acquisi-zione all’erario della somma di 30 milionidi euro nel 2012 a valere sulle predettecontabilità speciali scolastiche. L’articolo7, comma 41, dispone in materia di con-tributo dello Stato alle spese, di compe-tenza degli enti locali, per il servizio dimensa gratuita per gli insegnanti, stabi-lendo che lo stesso sia corrisposto diret-tamente agli stessi enti locali e indivi-duando un nuovo parametro di riferi-mento. L’articolo 7, comma 42, nel testocome modificato dal Senato, inserisce nel-l’articolo 5 del d.P.R. n. 306 del 1997, cheregola il limite della contribuzione studen-tesca universitaria rispetto al FFO, una

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disciplina specifica concernente i contri-buti degli studenti fuori corso, che po-tranno essere aumentati dalle università,fino al raddoppio rispetto a quelli relativiagli studenti in corso. Tali incrementi nonconcorrono al raggiungimento del limitesopra indicato. Dispone, infine, per i treanni accademici decorrenti dall’anno ac-cademico 2013/2014, in materia di limitiall’incremento dei contributi per gli stu-denti iscritti entro la durata normale deicorsi, il cui ISEE familiare non sia supe-riore a 40.000 euro.

L’articolo 7, comma 42-bis, introdottodurante l’esame al Senato, dispone lapromozione di un processo di accorpa-mento dei consorzi interuniversitari Ci-neca, Cilea e Caspur. L’articolo 7, comma42-ter, introdotto durante l’esame al Se-nato, reca una disposizione di interpreta-zione autentica sulla prorogatio del man-dato dei rettori, allo scopo di garantireuna corretta transizione al nuovo ordina-mento universitario.

Ricorda, poi, che l’articolo 8, comma 4,dispone le riduzioni dei trasferimenti sta-tali agli enti di ricerca facenti capo a variMinisteri, a decorrere dal 2012, nella mi-sura per ciascuno indicata nell’allegato 3.In caso di impossibilità di operare lariduzione, si prevede l’applicazione delledisposizioni di cui al comma 3 dell’arti-colo. Durante l’esame al Senato sono in-tervenute variazioni relativamente alle ri-duzioni riguardanti gli enti di ricerca vi-gilati dal Ministero. A tal fine, è statointrodotto il comma 4-bis, che a decorreredal 2013 riduce di circa 51 milioni ladotazione del Fondo per gli enti di ricerca.L’articolo 12, commi da 24 a 28, comemodificati dal Senato, dispongono lamessa in liquidazione dal 1o gennaio 2014della Società per lo sviluppo dell’arte, dellacultura e dello spettacolo – ARCUS Spa,riportando nell’ambito dell’ordinaria ge-stione del Ministero per i beni e le attivitàculturali le attività ad essa demandate. Ilcommissario liquidatore dura in caricafino al 31 dicembre 2014. I commi 29 e 30recano disposizioni per l’utilizzo dellaquota del Fondo infrastrutture ferroviariee stradali destinata ai beni e alle attività

culturali fino al 2016. L’articolo 12, commida 31 a 38, soppressi durante l’esame alSenato, prevedevano la soppressione dellaFondazione Centro sperimentale di cine-matografia e l’istituzione del Centro spe-rimentale di cinematografia, quale nuovoIstituto centrale afferente alla Direzionegenerale per il cinema del Ministero per ibeni e le attività culturali, nonché lasoppressione dell’Istituto centrale per ibeni sonori e audiovisivi e il trasferimentodelle funzioni e strutture alla Direzionegenerale per le biblioteche, gli istituti cul-turali e il diritto d’autore del Ministero.L’articolo 12, comma 90-bis, riguarda lamobilità del personale della società CONIservizi s.p.a. L’articolo 14, comma 3, no-vellando il comma 13 dell’articolo 66 deldecreto-legge n. 112 del 2008, e introdu-cendo nello stesso il comma 13-bis, di-spone in merito ai limiti assunzionali perle università statali, che potranno proce-dere al turn-over nella misura del 20 percento del personale cessato dal servizionell’anno precedente per il triennio 2012-2014, del 50 per cento per il 2015 e del100 per cento dal 2016. Le misure per-centuali indicate valgono con riferimento« al sistema » nel suo complesso, mentreall’attribuzione del contingente di assun-zioni spettante a ciascuna università siprovvede con decreto ministeriale, tenutoconto di quanto previsto dall’articolo 7 deldecreto legislativo n. 49 del 2012. Le di-sposizioni sul turn-over non si applicano,fino al 31 dicembre 2014, a tre istitutiuniversitari ad ordinamento speciale. L’ar-ticolo 14, comma 4, dispone in merito ailimiti assunzionali per gli enti di ricerca,che potranno procedere al rinnovo delturn-over nella misura del 20 per centodel personale cessato dal servizio nell’annoprecedente per il triennio 2012-2014, del50 per cento per il 2015 e del 100 percento dal 2016. L’articolo 14, commi 11 e12, riducono il contingente di personaledel Ministero messo a disposizione delMinistero per gli affari esteri per ammi-nistrare, coordinare e vigilare le scuoleitaliane all’estero, nonché quello impe-gnato presso le stesse scuole italiane al-l’estero, le scuole europee e le istituzioni

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scolastiche e universitarie estere (quelle,cioè che, disciplinate ai sensi della legisla-zione dello Stato ospitante, prevedano lapresenza di docenti di lingua e culturaitaliana retribuiti dal Ministero in base, adesempio, ad accordi bilaterali in materiadi scambi culturali). L’articolo 14, commi13 e 14, recano disposizioni concernenti iltransito di personale docente nei ruoli dipersonale amministrativo, tecnico ed au-siliario (ATA), con l’effetto – indicato nellarelazione tecnica – di ridurre il fabbisognodi supplenti ATA. In particolare, il comma13 riguarda il personale docente dichia-rato, sia permanentemente che tempora-neamente, inidoneo alla propria funzioneper motivi di salute, mentre il comma 14riguarda il personale docente attualmentetitolare delle classi di concorso C999 (in-segnanti tecnico-pratici – ITP di cui allalegge n. 124 del 1999, articolo 8, comma 3)e C555 (esercitazioni di pratica professio-nale). L’articolo 14, comma 15, fra l’altro,demanda ad un decreto interministerialel’emanazione dei criteri e delle procedureper l’attuazione dei commi 13 e 14 eprevede il monitoraggio degli effetti finan-ziari derivanti dalle nuove disposizioni.

Osserva, quindi, che l’articolo 14,comma 16, reca una norma interpretativa,stabilendo che per « aree geografiche ca-ratterizzate da specificità linguistica », aifini dell’applicazione dei parametri perl’assegnazione dei dirigenti scolastici, siintendono quelle nelle quali sono presentiminoranze di lingua madre straniera (enon quelle in cui vi sono minoranze lin-guistiche riconosciute ai sensi della leggen. 482 del 1999). L’articolo 14, commi da17 a 21, riguardano le assegnazioni delpersonale della scuola in esubero. L’arti-colo 14, comma 20-bis, prevede una de-roga alla normativa vigente in materia direquisiti per l’accesso ai trattamenti pen-sionistici a favore del personale docentenon riutilizzabile, a condizione che maturii requisiti entro il 31 agosto 2012. L’arti-colo 14, comma 22, con disposizione diinterpretazione autentica dell’articolo 25,comma 5, del decreto legislativo n. 165 del2001, stabilisce che la delega di compiti aidocenti, da parte del dirigente scolastico,

non costituisce affidamento di mansionisuperiori o di funzioni vicarie. Dispone,inoltre, in tema di retribuzione del do-cente delegato.

L’articolo 14, comma 27, prevede che, apartire dal 2012, il Ministero ripartisce trale regioni al cui finanziamento del Serviziosanitario nazionale concorre lo Stato, ilfondo per il rimborso forfettario dellespese sostenute per le visite fiscali relativeal personale scolastico ed educativo as-sente dal servizio per malattia. Pertanto, lescuole non saranno più tenute a corri-spondere alcuna somma per le visite fi-scali. Ricorda, poi, che l’articolo 19 defi-nisce le funzioni fondamentali dei comuni,ridefinendo alcune funzioni tra cui l’edi-lizia scolastica, per la parte non attribuitaalle province, e la gestione dei serviziscolastici, modificando la disciplina del-l’obbligatorio esercizio di funzioni e no-vella quella dell’unione di comuni conte-nuta nel Testo unico per gli enti locali.L’articolo 23, comma 3, autorizza la spesadi 10 milioni di euro per il 2013 per leuniversità non statali legalmente ricono-sciute. L’articolo 23, comma 4, incrementadi 90 milioni di euro per l’anno 2013 ladotazione del Fondo di intervento integra-tivo per la concessione dei prestiti d’onoree l’erogazione delle borse di studio per glistudenti universitari. L’articolo 23, comma5, autorizza infine in via permanente, adecorrere dal 2013, la spesa di 103 milionidi euro per la fornitura gratuita, ovvero incomodato, dei libri di testo scolastici.

Giuseppe GIULIETTI (Misto), prean-nuncia che si asterrà dalla votazione sulprovvedimento in esame.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), lamenta cheil provvedimento in esame sia pratica-mente immodificabile, al punto che ladiscussione parlamentare si rivela inutile,chiede quindi al presidente dalla Commis-sione di fare presente al Presidente allaCamera che procedendo in tal modo ri-sultano precluse le prerogative parlamen-tari,soprattutto dei gruppi di minoranza.Si assiste ad una vera e propria sospen-sione dell’ordinaria attività istituzionaledel Parlamento.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 265 — Commissione VII

Manuela GHIZZONI, presidente, ricordaall’onorevole Zazzera che ha provvedutoad inviare una lettera al Presidente dellaCamera in data di ieri, con la quale harappresentato, a nome della Commissione,l’esigenza di assicurare tempi di congrui diesame in Commissione dei provvedimenti,come concordato in ufficio di presidenza,integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), preso atto diquanto rappresentato dalla presidenteGhizzoni rileva che allora si dovrebbeinviare per ogni provvedimento una letteradi protesta al Presidente della Camera.Preannuncia, quindi, il voto contrario nelmetodo e nel merito del provvedimento inesame, ricordando come questo rappre-senti uno strumento di tagli indiscriminatialla spesa pubblica, ove il Governo siesercita solo contro le parte più deboli. Alriguardo, ricorda come il Governo abbiaceduto sui farmaci griffati, ma poi nonl’abbia fatto quando si è trattato di ta-gliare le spese in ricerca e investimentipubblici. Stigmatizza, quindi, l’articolo 14,comma 13, del provvedimento in titolo chedequalifica i docenti ritenuti inidonei, conun’azione diretta contro la fascia più de-bole del personale della scuola. Ricorda,poi, il taglio alle risorse all’emittenza ra-diotelevisiva locale, che rappresenta unavera emergenza democratica nel settoredell’informazione mentre il conflitto diinteressi continua a non essere rimosso.Osserva, inoltre, come il previsto incre-mento delle tasse universitarie vada acolpire i ceti più poveri, che non potrannomantenere i figli agli studi superiori, tra-sformando così l’università italiana inun’odiosa università di classe.

Maria Letizia DE TORRE (PD) chiedeuna seria riflessione sulla necessaria ri-forma della legge n. 440 del 1997, ricor-dando che sono state presentate due pro-poste di legge a firma sua e dell’onorevoleCentemero.

Paola FRASSINETTI (PdL), critica ladisposizione recata dall’articolo 7, comma42-ter, introdotta al Senato, la quale, pro-

rogando il mandato dei rettori delle uni-versità, rischia di snaturare sul punto lariforma recata dalla legge n. 240 del 2010.Invita quindi la relatrice a tenere conto ditali osservazioni affinché ciò non avvenga.

Emilia Grazia DE BIASI (PD), chiedeinnanzitutto che venga inserito nella pro-posta di parere un apprezzamento sull’ar-ticolo 4, comma 6, del provvedimento, checostituisce una virtuosa eccezione ai taglidi risorse. Chiede inoltre che nella pro-posta di parere sia menzionata la preoc-cupazione per il disposto dell’articolo 1,comma 26-ter e che, in relazione all’arti-colo 7 comma 11, in materia di emittenzaradiotelevisiva, sia indicato l’auspicio chenell’ambito del disegno di legge di delegadi riforma legislativa dell’editoria sia con-templata la materia dell’emittenza locale,discutendosi inoltre al più presto unacompiuta normativa sul conflitto di inte-ressi. Rileva in particolare la necessità chela relazione rechi uno specifico richiamoall’esigenza di considerare anche la ri-forma della RAI, quale concessionaria delservizio pubblico, tra gli interventi neces-sari.

Rosa DE PASQUALE (PD), osservacome le disposizioni recate dall’articolo 14,comma 11 e 12, vadano sostanzialmentecontro la prospettiva di un Europa deipopoli.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI(UdCpTP) si associa alle considerazioniespresse dall’onorevole Zazzera sulla man-canza di un serio dibattito e confrontoparlamentare sul provvedimento, conside-rati i tempi ristretti di esame. Osserva,tuttavia, come sia doveroso assumersi laresponsabilità di scelte anche impopolaridinnanzi alle future generazioni, evitandodi cercare oggi un facile consenso. Prean-nuncia, pertanto, anche a nome del suogruppo, il voto favorevole sulla proposta diparere in esame.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia ilvoto contrario del suo gruppo sulla pro-posta di parere in esame, dichiarando, in

Mercoledì 1o agosto 2012 — 266 — Commissione VII

particolare, la sua contrarietà alla scelta diassoggettare le istituzioni scolastiche alsistema della tesoreria unica, all’aumentodelle tasse universitarie che rischia ditrasformare l’università in un’istituzione diclasse, nonché alla proroga sostanziale delmandato dei rettori dell’università e alleriduzioni di spesa a favore degli enti diricerca.

Giorgio LAINATI (PdL), dissente dallarichiesta dell’onorevole De Biasi riguar-dante l’inserimento nella proposta di pa-rere della questione dei contributi all’emit-tenza locale. Rileva, tra l’altro, che, se-condo un autorevole quotidiano, il pro-gramma esposto ieri dal segretario delPartito Democratico Bersani non include-rebbe la questione del conflitto di inte-resse.

Manuela GHIZZONI, presidente, chiedea tutti i membri della Commissione dimettere a frutto le sollecitazioni che sonopervenute in sede di audizioni dei ricer-catori italiani vincitori di premi interna-zionali, che illustrano e fanno onore alPaese, in quanto le osservazioni che sa-ranno contenute nel parere approvato sulprovvedimento che interviene così pesan-temente sui settori della conoscenza po-tranno essere utili per indicare una tracciadi lavoro futuro. In ordine al problemadell’aumento delle tasse universitarie, evi-denzia come esso sia ancor più penaliz-zante perché non si accompagna ad unaefficace politica del diritto allo studio,auspicando che di tale materia la Com-missione se ne occupi al più presto. Conriguardo, infine, alla disposizione recatadall’articolo 14, comma 20-bis, sottolineache si tratta di un’occasione mancata peri lavoratori della scuola che hanno vistocalpestato il loro diritto alla pensione,nell’ambito della riforma Fornero che nonha tenuto conto della specificità dellascuola, unico ambito del pubblico impiegoche prevede l’accesso alla quiescenza soloed esclusivamente il 1o settembre. Osservache avere dimenticato questa specificità,sempre segnalata in tute le precedentiriforme pensionistiche, ha determinato il

trattenimento al lavoro per 4.000 unità dipersonale della scuola che avrebbero con-seguito i requisiti per il pensionamentoentro il 31 agosto 2012. Purtroppo l’Ese-cutivo non ha ritenuto di utilizzare questoprovvedimento per restituire l’esercizio diun diritto maturato, e pertanto invita laCommissione cultura ad assumere la ri-soluzione di questo problema nell’ambitodi future iniziative.

Elena CENTEMERO (PdL), condivi-dendo gran parte dei numerosi suggeri-menti e osservazioni pervenuti nel corsodella discussione, riterrebbe opportuno so-spendere brevemente la seduta per for-mulare una proposta di parere che netenga conto.

Maria COSCIA (PD) osserva come ilprovvedimento faccia un passo indietroanche con riguardo al blocco del turn overnelle università, che già versano in unasituazione di grave crisi con riferimentoalle assunzioni del personale docente.Chiede quindi alla relatrice di tenere contoanche di tale aspetto.

Sull’ordine dei lavori.

Manuela GHIZZONI, presidente, allaluce della proposta della relatrice, proponedi sospendere brevemente la seduta e dipassare all’esame dell’atto del Governon. 498.

La Commissione concorda.

Manuela GHIZZONI, presidente, so-spende quindi brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 13.55, è ripresaalle 14.10.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, il-lustra una proposta di parere favorevolecon osservazioni (vedi allegato 10).

Emilia Grazia DE BIASI (PD) sottolineala necessità di affrontare in maniera piùincisiva il problema dei tagli all’emittenza

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radiotelevisiva, che riguardano sia il livellonazionale sia il livello locale. Aggiunge atale proposito che nell’osservazione di cuialla lettera h) non vi è traccia alcunadell’inserimento del ben noto e grave temadel conflitto di interessi nel settore radio-televisivo; tanto meno, della richiesta dalei espressa di introdurre il richiamo allanecessaria riforma della RAI, connessacon le problematiche evidenziate. Ritienenecessario inoltre che l’osservazione l) siariformulata in termini di apprezzamentoal Governo per avere escluso enti e asso-ciazioni operanti nel settore della culturadai tagli varati.

Maria COSCIA (PD) evidenzia come ilprovvedimento si muove in una logica ditagli selettivi alla spesa che andrebberomeglio motivati. Chiede quindi che il mi-nistro Profumo possa presto essere auditoin Commissione proprio sulle tematicherelative ai tagli alla scuola e all’università,settori di sua competenza. Ricorda, inparticolare, le criticità riguardanti il per-sonale della scuola e il problema dell’au-mento delle tasse universitarie. Chiede,quindi, che si possa procedere ad un votodella proposta di parere per parti sepa-rate, con riguardo ai punti relativi all’edi-toria e all’emittenza radiotelevisiva.

Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) ricordacome il Parlamento abbia già impegnato ilGoverno, con un voto all’unanimità, sullanecessità di utilizzare uno stanziamento di150 milioni di euro per gli anni 2012 e2013 in favore dell’emittenza radiotelevi-siva locale. Pur ringraziando il Governoper la sensibilità e l’attenzione manifestataper il settore dei beni e delle attivitàculturali, deve ricordare che il settoreradiotelevisivo locale occupa in molte re-gioni, come la Puglia, migliaia di addettiche saranno senz’altro penalizzati se nonsi interverrà al più presto ad evitare uncolpo mortale per il settore, in specie, eper la cultura in generale. Preannunciaquindi, anche a nome del suo gruppo, ilvoto favorevole sulla proposta di parere,auspicando che la relatrice la riformuli nelsenso da lei indicato.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannunciail voto contrario del suo gruppo su unprovvedimento che non risolve alcun pro-blema, presentandosi piuttosto come unamanovra finanziaria mascherata.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) chiede an-ch’egli una votazione della proposta diparere per parti separate, con riguardoparticolare ai temi dell’emittenza radiote-levisiva, ricordando anche la questionedell’asta delle frequenza radiotelevisive, dicui non si riesce ad avere notizia. Eviden-zia quindi come la riforma della RAI siaanche necessaria per dare certezza e ri-sorse finanziarie all’azienda pubblica.

Paola GOISIS (LNP) stigmatizza in re-lazione all’articolo 14, commi 13 e 14, chevi possa essere un transito di personaledocente alla qualifica di personale ATA,con una netta e repentina dequalificazionedelle mansioni svolte.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore,prendendo atto delle osservazioni, prean-nuncia la sua volontà di riformulare laproposta di parere prevedendo anche peril personale della classe C. 555 la possi-bilità di inquadramento in altre classi diconcorso. Illustra quindi una riformula-zione della sua proposta di parere favo-revole con osservazioni, volta a recepire leindicazioni espresse dai colleghi (vedi al-legato 11).

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, an-che a nome del suo gruppo, il voto con-trario sulla proposta di parere come ri-formulata.

Antonio PALMIERI (PdL), ringraziandoil relatore per il lavoro svolto, preannun-cia, anche a nome del suo gruppo, il votofavorevole sulla proposta di parere.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) rileva chela riformulazione proposta dalla relatricenon tiene conto delle sue importanti os-servazioni riferite alla lettera h), relative alconflitto di interessi e alla necessaria ri-forma della RAI. Intende stigmatizzare

Mercoledì 1o agosto 2012 — 268 — Commissione VII

fortemente tale scelta, di cui certo non lesfuggono le motivazioni, al pari del fattoche, a questo punto dell’esame del prov-vedimento, risulta pressoché impossibilepresentare un parere alternativo, penaliz-zando ulteriormente la possibilità di mo-dificare il testo del provvedimento, visti itempi ristretti per l’esame del provvedi-mento.

Manuela GHIZZONI, presidente, osservacome la scelta di presentare una propostadi parere alternativo è nella legittima di-sponibilità dei deputati, ferma l’esigenza dirispettare il termine per l’espressione delparere alla Commissione bilancio, che do-vrà concludere l’esame del provvedimentoa distanza di poche ore.

Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) sugge-risce di inserire nella proposta di parerel’opportunità di valutare il rifinanzia-mento della legge n. 422 del 1993 recantedisposizioni in materia radiotelevisiva.

Maria COSCIA (PD) ritira la richiestadi votazione per parti separate della pro-posta di parere.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) confermala sua richiesta di votazione per partiseparate della proposta di parere.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore,raccomanda l’approvazione della sua pro-posta di parere come riformulata.

Manuela GHIZZONI, presidente, avverteche essendo stato richiesta la votazioneper parti separate della proposta di pa-rere, come riformulata dalla collega Cen-temero, si procederà dapprima alla vota-zione dell’intera proposta di relazione, adeccezione della osservazione h) e quindialla votazione delle premesse e della me-desima osservazione h).

La Commissione approva, quindi, convotazione per parti separate, la propostadi parere favorevole con osservazioni,come riformulata dalla relatrice (vedi al-legato 11).

Sui lavori della Commissione.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) intendeporre all’attenzione del sottosegretarioRossi Doria il decreto con cui ieri laSezione terza del Tribunale amministra-tivo regionale per il Lazio, pronunciandosisul ricorso n. 6035 del 2012, ha intimatoal Ministero dell’università e della ricercadi ordinare al CINECA di attivare il pro-cedimento idoneo per consentire ai pro-fessori straordinari possessori dell’idoneitànazionale per la prima fascia, ai sensidell’articolo 1, comma 12, della leggen. 230 del 2005 – che hanno fatto ap-punto ricorso al giudice – di presentare ladomanda di partecipazione alle commis-sioni di abilitazioni alle funzioni di pro-fessore universitario di prima e secondafascia, di cui al decreto n. 181 del 2012 deldirettore generale dell’università e dellaricerca del Ministero, dottor Daniele Li-von.

Ricorda, al riguardo, come già in sededi discussione in Commissione culturadello schema di decreto del Presidentedella Repubblica recante il regolamentoper il conferimento dell’abilitazione scien-tifica nazionale per l’accesso al ruolo deiprofessori universitari, nella seduta del 12luglio 2012, egli avesse richiesto il dove-roso rispetto dello status dei professoristraordinari possessori dell’idoneità nazio-nale per la prima fascia, ai sensi dell’ar-ticolo 1, comma 12, della legge n. 230 del2005, ai fini della loro partecipazione allalista di candidati eleggibili nelle commis-sioni di concorso. Osservava infatti, alriguardo, come il loro status fosse total-mente equiparato dalla citata norma dilegge – non abrogata dalla riforma gene-rale del settore recata dalla legge Gelminin. 240 del 2010 – a quello dei professoriordinari, e che l’omissione di una taleprevisione si sarebbe sicuramente tradottanella presentazione di ricorsi giurisdizio-nali da parte degli aventi diritto ingiusta-mente esclusi, con il rischio di bloccaresubito le procedure concorsuali, cosa chesi sta oggi, purtroppo, puntualmente veri-ficando.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 269 — Commissione VII

Stigmatizza, quindi, come soltanto ilricorso al giudice amministrativo valga arivendicare diritti sacrosanti, che altri-menti verrebbero denegati dal comporta-mento dei funzionari ministeriali, che de-vono assumersi la responsabilità di nonaver recepito il dettato della delega legi-slativa contenuta nella legge n. 240 del2010, discostandosene nel recente decreton. 181 del 2012 adottato dal direttoreLivon, oggetto delle sopravvenute giustecensure del giudice amministrativo.

Paola FRASSINETTI (PdL) si associaalle considerazioni svolte dall’onorevoleZazzera, ricordando come l’invito al Go-verno a rispettare lo status dei professoristraordinari possessori dell’idoneità nazio-nale per la prima fascia, ai sensi dell’ar-ticolo 1, comma 12, della legge n. 230 del2005, ai fini della loro partecipazione allalista di candidati eleggibili nelle commis-sioni di concorso, fosse contenuto anchenel parere approvato, nella seduta del 14luglio 2011, dalla Commissione culturasullo schema di decreto del Presidentedella Repubblica recante il regolamentoper il conferimento dell’abilitazione scien-tifica nazionale per l’accesso al ruolo deiprofessori universitari, di cui è stata re-latrice. Ricorda che, sul punto, ha fral’altro presentato il 4 luglio ultimo scorsola risoluzione in Commissione n. 7-00938,che impegna il Governo proprio a dareseguito, anche in sede di esame delledomande di partecipazione alle commis-sioni di abilitazione nazionale da parte deldirettore generale dell’università e dellaricerca del Ministero, al citato parere dellaCommissione cultura reso al Governo il 14luglio 2011. Auspica, quindi, che il Mini-stero si conformi immediatamente sulpunto alle indicazioni della Commissione,confermate vieppiù dalla decisione di ieridel giudice amministrativo ricordata dal-l’onorevole Zazzera, al fine di adeguarsialla delega legislativa recata dalla leggen. 240 del 2010, riconoscendo i dirittidegli interessati e favorendo così un ra-pido avvio delle procedure di abilitazione,oramai da tempo attese dall’intera comu-nità accademica.

Sull’ordine dei lavori.

Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede chesia immediatamente convocato l’ufficio dipresidenza, integrato dai rappresentati deigruppi.

Manuela GHIZZONI, presidente, nonessendovi obiezioni, convoca immediata-mente l’ufficio di presidenza, integrato dairappresentati dei gruppi.

La seduta termina alle 15.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Manuela GHIZZONI. – In-terviene il sottosegretario di Stato per i benie le attività culturali, Roberto Cecchi.

La seduta comincia alle 12.30.

Disposizioni per la celebrazione del secondo cente-

nario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo

del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera

verdiana e sulla dichiarazione d’interesse nazionale

della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda

e della casa natale del musicista in Roncole Verdi.

Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C.

2110 Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085

Polledri.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione.

Manuela GHIZZONI, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna è assicurata anche tramite latrasmissione attraverso l’impianto audio-visivo a circuito chiuso, ai sensi dell’arti-colo 65, comma 2 del regolamento. Cosìrimane stabilito.

Avverte che sono stati presentati dalrelatore alcuni emendamenti (vedi allegato5) che saranno posti in votazione in lineadi principio e, ove approvati, trasmessi alleCommissioni parlamentari competenti perl’espressione del parere.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 270 — Commissione VII

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore,raccomanda l’approvazione di tutti gliemendamenti da lui presentati, che illu-stra.

Il sottosegretario Roberto CECCHIesprime parere favorevole sugli emenda-menti presentati dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni,approva quindi in linea di principio gliemendamenti del relatore 1.1, 2.1, 2.3, 2.2,2.4, 2.5, 3.1, 3.2, 3.3, 5.1, 6.1 e Tit.1.

Manuela GHIZZONI, presidente, avverteche gli emendamenti approvati in linea diprincipio saranno trasmessi alle Commis-sioni parlamentari competenti perl’espressione del parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia quindi il seguito della discussionedel provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Manuela GHIZZONI. – In-terviene il sottosegretario di Stato perl’istruzione, università e ricerca, MarcoRossi Doria.

La seduta comincia alle 12.40.

7-00449 Pes: Sui corsi di specializzazione per il

personale docente in esubero ai fini del consegui-

mento del titolo per l’insegnamento per posti di

sostegno.

(Seguito della discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione n. 8-00197).

Caterina PES (PD) propone una rifor-mulazione della sua risoluzione, in parti-

colare sostituendo l’impegno al Governo« a modificare il decreto ministerialen. 132 del 26 aprile 1993, ovvero a mo-dificare il solo elenco insegnanti di soste-gno della scuola secondaria di secondogrado per tutti i tipi di graduatoria erelativa fasce, attualmente divisi in quattroaree » con l’impegno del Governo a « uni-ficare in un solo elenco gli insegnanti disostegno della scuola secondaria di se-condo grado in sede di predisposizione delnuovo regolamento sulle classi di con-corso » (vedi allegato 6).

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIAsi dichiara favorevole alla risoluzione,come riformulata.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannun-cia il voto favorevole sulla risoluzione inesame, come riformulata, a condizione cheessa venga ulteriormente riformulataespungendo la frase in premessa « mentrein realtà molti dirigenti scolastici richie-dono direttamente agli uffici scolasticiprovinciali i docenti di sostegno »; modi-ficando la premessa « spesso un insegnantedi sostegno, nominato dagli uffici scolasticiprovinciali sulla propria area, quando ar-riva a scuola si vede assegnare » con laseguente: « l’insegnante di sostegno, nomi-nato dagli uffici scolastici sulla propriaarea, quando arriva a scuola si vede as-segnare »; sostituendo, infine, ovunque ri-corra, il riferimento al sottosegretario Vi-ceconte con il riferimento generico a « ilGoverno ».

Luisa CAPITANIO SANTOLINI(UdCpTP) manifesta perplessità sull’unifi-cazione delle aree di sostegno, in quantoricorda che vi sono tanti tipi di disabilità.

Maria Letizia DE TORRE (PD) ricordacome l’insegnante indicato dalla collegaCapitanio sia appunto a sostegno dell’in-tera classe, non dei singoli alunni disabili.

Paola GOISIS (LNP) non concorda, inparticolare, con la volontà di inserire inun’unica graduatoria insegnanti con com-petenze diverse. Riterrebbe opportuno va-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 271 — Commissione VII

lutare eventualmente un rinvio delladiscussione.

Manuela GHIZZONI, presidente, ritienenecessario procedere alla votazione dellarisoluzione nella seduta odierna, ricor-dando che la Commissione ha già svoltotre sedute per la sua discussione, nel corsodelle quali sono intervenuti anche deputatidel gruppo della Lega nord.

Caterina PES (PD) sottolinea come in-segnanti di sostegno siano adibiti allaclasse intera, auspicando che anche nellescuole superiori vi sia una graduatoriaunica degli insegnanti specializzati nel so-stegno. Riformula quindi ulteriormente lasua risoluzione come richiesto dal collegaBarbieri (vedi allegato 7).

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannunciala sua astensione dal voto della risoluzionein discussione.

Paola GOISIS (LNP) lamenta di nonavere avuto tempi adeguati di riflessionesu un provvedimento che, trattando dimateria scolastica, rientra da vicino nelsuo campo di interesse. Preannunciaquindi a nome del suo gruppo il votocontrario.

Erica RIVOLTA (LNP) preannuncia, indissenso dal proprio gruppo, il suo votofavorevole.

La Commissione approva, quindi, larisoluzione come ulteriormente riformu-lata che assume il numero 8-00197.

La seduta termina alle 13.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Manuela GHIZZONI. – In-terviene il sottosegretario di Stato perl’istruzione, l’università e la ricerca, MarcoRossi Doria.

La seduta comincia alle 13.55.

Schema di decreto ministeriale per il riparto dellaquota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzionidi ricerca per l’anno 2011 destinata al finanziamentopremiale di specifici programmi e progetti propostidagli enti.Atto n. 498.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e conclusione – Parerefavorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno.

Walter TOCCI (PD), relatore, ricordache lo schema di decreto in esame –composto di 14 articoli – dispone laripartizione della quota premiale del 7 percento del Fondo ordinario per il 2011,pari, complessivamente, a 125,1 milioni dieuro, accantonati ai sensi dell’articolo 2del decreto ministeriale 28 novembre 2011n. 1031/Ric, con cui è stato disposto ilriparto del Fondo per il 2011 per 1.655,1milioni di euro. L’articolo 12 dello stessodecreto ministeriale aveva disposto chealla ripartizione della quota indicata sisarebbe provveduto con successivo de-creto, da adottare entro il 31 marzo 2012.Il decreto ministeriale 22 maggio 2012,n. 239/Ric individua la finalità dell’asse-gnazione della quota premiale nel sostegnoalle eccellenze presenti negli enti pubblicidi ricerca afferenti al Ministero, nonché alposizionamento internazionale del Paese,anche attraverso la crescita della compe-titività in aree tecnologiche prioritarie. Laquota premiale è assegnata quale contri-buto straordinario, ai sensi dell’articolo 5.Le aree di ricerca e sviluppo di rilevanzastrategica individuate quali prioritarie dal-l’articolo 2 del decreto sono le seguenti:Ambiente, Energia, Agroalimentare e rap-porto dieta-salute, Made in Italy, Patrimo-nio culturale, Homeland security, Tecno-logie dell’informazione e della comunica-zione, Mobilità sostenibile, Salute e scienzedella vita, Dispositivi sensoriali, Aeronau-tica e spazio. Con riferimento ai criteri divalutazione, gli stessi sono individuati nel-l’articolo 3 e si aggiungono al criterio dellacoerenza con gli obiettivi generali del PNR,

Mercoledì 1o agosto 2012 — 272 — Commissione VII

cui fa riferimento l’articolo 5. Si tratta di:favorire lo sviluppo di capacità o compe-tenze sistemistiche di rilevanza nazionaleo internazionale; promuovere lo sviluppodi beni, prodotti o servizi ad alto valoreaggiuntivo; favorire ricerche e sviluppiscientifici o tecnologici di frontiera; pro-muovere collaborazioni e partenariati conaltri enti pubblici di ricerca, anche inter-nazionali, nonché con enti regionali, im-prese o privati; favorire l’attrazione diinvestimenti privati; proporre contenutiattuativi della Roadmap ESFRI e coerenticon il PNR 2011-2013; avere contenutianticipatori delle tematiche prioritariedell’8o Programma Quadro UE; essere ade-renti o riconducibili ad accordi interna-zionali o accordi di collaborazione conaltre amministrazioni statali; determinareimpatto occupazionale sui giovani ricerca-tori; essere suscettibili di ricadute sulpiano della valorizzazione della proprietàintellettuale; rispondere al principio disostenibilità, con particolare riferimentoalle problematiche relative al fabbisognoenergetico, alimentare, e all’interazionecon l’ambiente. Si specifica, inoltre, che« assegnando pari opportunità alle prioritàsopra definite, il costo complessivo diciascun progetto non dovrà superare ilrapporto di proporzione con la dimen-

sione strutturale degli enti proponenti ».Osserva che dalla procedura seguita dallaCommissione per l’assegnazione dellaquota premiale, sembrerebbe evincersi chetale specifica è volta a mantenere in qual-che modo inalterato il rapporto di pro-porzione tra enti, prendendo a riferimentole risorse assegnate in sede di riparto delFOE.

Ricorda quindi, nel dettaglio, che l’ar-ticolo 1 del provvedimento in esame di-spone l’assegnazione dei 125,1 milioni dieuro, che – come risultante dal decretoministeriale 22 maggio 2012, n. 239/Ric –devono essere considerati quali contributistraordinari. Gli articoli da 2 a 13 con-cernono l’assegnazione ai singoli enti: inparticolare, ciascun articolo indica l’asse-gnazione complessiva e quella riferita aisingoli progetti. L’articolo 14 dispone chel’impegno economico grava sul capitolo7236 dello stato di previsione del Mini-stero. Segnala, quindi, il prospetto di se-guito riportato, di cui dà lettura, in cuisono indicati, per ciascun ente, il numerodei progetti finanziati in base a ciascunadelle due quote deliberate dalla Commis-sione, con la somma dei relativi importi,nonché l’importo complessivamente attri-buito ai progetti di ciascun ente:

Mercoledì 1o agosto 2012 — 273 — Commissione VII

Ente

Progettifinanziabilinell’ambitodella prima

quotadeliberata

dallaCommissione

(competi-zione

fra enti)

Importototale

Progettifinanziabilinell’ambito

dellasecondaquota

deliberatadalla

Commis-sione

(competi-zione

all’internodel singolo

ente)

Importototale

Sommeulterioriassegnate

(cfr. verbalen. 5)

TOTALECOMPLES-

SIVO

INFN 5 19.730.000 3 15.569.000 16.833 35.315.833

CNR 2 10.650.000 2 34.450.000 45.100.000

INAF 2 7.200.000 1 3.400.000 10.600.000

ASI 10 16.500.000 8 5.850.000 22.350.000

INRIM 4 2.793.500 1 1.190.000 3.983.500

INDAM 1 130.000 1 150.000 280.000

MuseoE. FERMI

2 203.833 1 100.667 304.500

IISG 4 17.000 – 0 17.000

StazioneA. DOHRN

2 340.400 3 622.844 963.244

AREA diricercascientifica etecnologicadi Trieste

1 1.974.000 – 0 1.974.000

OGS 1 773.000 1 1.696.800 2.469.800

INGV – 0 1 1.740.000 1.740.000

Totali 34 60.311.733 22 64.769.311 125.097.877

Illustra quindi una proposta di parerefavorevole con osservazioni (vedi alle-gato 8).

Giovanni Battista BACHELET (PD) sug-gerisce di inserire un’osservazione finaliz-zata a consentire all’ANVUR di effettuarela valutazione ex post dei progetti finan-ziati.

Erica RIVOLTA (LNP) condivide le os-servazioni dell’onorevole Bachelet, eviden-ziando altresì l’opportunità di potenziareil fondo premiale del 2012, integrando lerisorse disponibili con 50 milioni di euro

da recuperare dal capitolo di bilancion. 7380. Preannuncia quindi il voto favo-revole sulla proposta di parere presentata,ove riformulata conseguentemente.

Antonio PALMIERI (PdL), preannun-ziando il suo voto favorevole sulla propo-sta di parere formulata dal relatore, anchea nome dei deputati del suo gruppo.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannunziail suo voto contrario sulla proposta diparere formulata dal relatore, osservandoche il provvedimento non prevede un ade-guato utilizzo del Fondo di finanziamentoordinario.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 274 — Commissione VII

Luisa CAPITANIO SANTOLINI(UdCpTP) preannunzia il suo voto favore-vole sulla proposta di parere formulata dalrelatore.

Walter TOCCI (PD), alla luce degli in-terventi dei colleghi, illustra una riformu-lazione della sua proposta di parere favo-revole con osservazioni, di cui raccomandal’approvazione (vedi allegato 9).

Il sottosegretario di Stato Marco ROSSIDORIA si impegna a riferire al rappre-sentante del Governo competente le valu-tazioni emerse nel corso del dibattito.

La Commissione approva quindi la pro-posta di parere favorevole con osserva-zioni, come riformulata dal relatore (vediallegato 9).

Sui lavori della Commissione.

Emilia Grazia DE BIASI (PD), interve-nendo sui lavori della Commissione,esprime soddisfazione per il fatto che ierinotte è stata rilasciata dietro il pagamentodi un riscatto Narghes Mohammadi, notaattivista per i diritti umani in Iran.

Manuela GHIZZONI, presidente, si as-socia alla soddisfazione espressa dalla col-lega De Biasi, a nome di tutta la Com-missione.

La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15 alle 15.15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Manuela GHIZZONI. – In-terviene il sottosegretario di Stato per

l’istruzione, l’università e la ricerca, MarcoRossi Doria.

La seduta comincia alle 15.15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata

su questioni concernenti l’istruzione.

Manuela GHIZZONI (PD), presidente,ricorda che, ai sensi dell’articolo 135-ter,comma 5, del regolamento, la pubblicitàdelle sedute per lo svolgimento delle in-terrogazioni a risposta immediata è assi-curata anche tramite la trasmissione at-traverso l’impianto televisivo a circuitochiuso. Ne dispone, pertanto, l’attivazione.

5-07572 Bachelet: Sulla chiusura di sedi di nuclei

territoriali e sulla assunzioni presso l’ANSAS-INDIRE.

Giovanni Battista BACHELET (PD) il-lustra l’interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIArisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 12).

Giovanni Battista BACHELET (PD), re-plicando, si dichiara insoddisfatto dellarisposta fornita dal rappresentante delGoverno, ribadendo altresì la singolarità diun concorso per posti di dirigente diricerca di primo livello professionale, chenon prevede tra i requisiti generali previstiper l’ammissione né il possesso del di-ploma di laurea né quello di scuola su-periore.

5-07573 Zazzera: Sull’indizione di un concorso

a cattedre nelle scuole secondarie superiori.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) illustra l’in-terrogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIArisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 13).

Mercoledì 1o agosto 2012 — 275 — Commissione VII

Pierfelice ZAZZERA (IdV), replicando,si dichiara si dichiara insoddisfatto dellarisposta fornita dal rappresentante delGoverno, che non prevede alcuna misuraconcreta in merito alle iniziative da porrein essere al fine di tutelare i precariabilitati, inseriti nella graduatorie ad esau-rimento e in attesa della stabilizzazione.

5-07574 Rivolta: Sul contenzioso relativo al concorso

per dirigenti scolastici indetto nel luglio 2001-Regione

Lombardia.

Erica RIVOLTA (LNP) illustra l’inter-rogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIArisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato14).

Erica RIVOLTA (LNP), replicando, sidichiara si dichiara parzialmente soddi-sfatta della risposta fornita dal rappresen-tante del Governo, ribadendo la sua preoc-cupazione sull’accoglimento nel merito deiricorsi pendenti, che danneggerebbe gra-vemente il funzionamento del sistema sco-lastico, vanificando altresì le legittimeaspettative dei quattrocento docenti idoneiche aspirano alla dirigenza.

5-07575 Mario Pepe (Misto): Sulla situazione

dell’Accademia Nazionale di danza (AND).

Mario PEPE (Misto-R-A) illustra l’in-terrogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIArisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 15).

Mario PEPE (Misto-R-A), replicando, sidichiara insoddisfatto della risposta for-nita dal rappresentante del Governo, nellaquale non si risolve in alcun modo laproblematica esposta, che renderebbe ne-cessario lo scioglimento del consiglio diamministrazione dell’Accademia nazionaledi danza. Si vanifica così il ruolo del

Parlamento eludendo le legittime richiestedi chiarimento presentate al Governo.

Manuela GHIZZONI (PD), presidente,dichiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Manuela GHIZZONI.

La seduta comincia alle 15.40.

Indagine conoscitiva sulla proposta di legge C. 1294

Siliquini recante Ordinamento della professione di

statistico e istituzione dell’Ordine e dell’albo degli

statistici.

Audizione di rappresentanti delle associazioni di

categoria, Federazione Italiana per il Superamento

dell’Handicap (FISH), Federazione tra le Associa-

zioni Nazionali dei Disabili (FAND) e Fondo Italiano

Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA).

(Svolgimento e conclusione).

Manuela GHIZZONI, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sulcanale satellitare della Camera dei depu-tati e la trasmissione diretta sulla web-tvdella Camera dei deputati.

Introduce, quindi, l’audizione.

Svolgono una relazione sui temi oggettodell’audizione Giulio NARDONE, presi-dente dell’Associazione disabili visivi (ADV)e rappresentante della Federazione italianaper il superamento dell’handicap (FISH),Barbara LEPORINI, rappresentante dellaFederazione tra le Associazioni Nazionalidei Disabili (FAND) e Giuseppe TRIESTE,presidente del Fondo Italiano AbbattimentoBarriere Architettoniche (FIABA).

Mercoledì 1o agosto 2012 — 276 — Commissione VII

Intervengono quindi, per formulare do-mande ed osservazioni, i deputati IleanaARGENTIN (PD), Carmelo PORCU (PdL),Maria Letizia DE TORRE (PD), PaolaFRASSINETTI (PdL) e Luisa CAPITANIOSANTOLINI (UdCpTP).

Rispondono ai quesiti formulati GiulioNARDONE, Barbara LEPORINI, MicheleDI SIVO, rappresentante del Fondo ItalianoAbbattimento Barriere Architettoniche(FIABA), e Walter DI PAOLA, rappresen-tante del Fondo Italiano Abbattimento Bar-riere Architettoniche (FIABA).

Manuela GHIZZONI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, ringraziagli intervenuti e dichiara quindi conclusal’audizione.

La seduta termina alle 16.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 1o agosto 2012.

Audizione informale di rappresentanti dell’Agenzia

di Valutazione del Sistema Universitario e della

Ricerca (ANVUR) e di associazioni di docenti uni-

versitari, sui processi di valutazione per le abilita-

zioni alla docenza universitaria.

L’audizione informale è stata svoltadalle 16.50 alle 18.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Sulla missione svolta il 2 luglio 2012 neiterritori colpiti dal sisma del 20 e del 29

maggio 2012.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 277 — Commissione VII

ALLEGATO 1

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascitadi Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi, per la valoriz-zazione dell’Opera verdiana e sulla dichiarazione d’interesse nazionaledella Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e della casa

natale del musicista in Roncole Verdi.

TESTO UNIFICATO, ELABORATO IN SEDE REFERENTE,ADOTTATO COME NUOVO TESTO BASE DALLA COMMISSIONE

ART. 1.

(Finalità).

1. La Repubblica, nell’ambito delle fi-nalità di salvaguardia e di promozione delproprio patrimonio culturale, storico, ar-tistico e musicale, celebra la figura diGiuseppe Verdi nella ricorrenza del se-condo centenario della sua nascita e nevalorizza l’opera.

2. L’anno 2013, ricorrenza del secondocentenario della nascita di Giuseppe Verdi,è dichiarato « anno verdiano ».

3. La Villa Verdi in Sant’Agata diVillanova sull’Arda e la casa natale delmusicista in Roncole Verdi, rispettiva-mente residenza e luogo di nascita delcompositore Giuseppe Verdi e luoghi neiquali sono conservate importanti memoriedella vita e dell’opera del Maestro, sonodichiarati beni culturali di interesse na-zionale.

ART. 2.

(Interventi).

1. Lo Stato riconosce come meritevolidi finanziamento gli interventi, da realiz-zare a decorrere dal 1o gennaio 2012, dipromozione, ricerca, salvaguardia e diffu-sione della conoscenza della vita, del-l’opera e dei luoghi legati alla figura diGiuseppe Verdi, finalizzati ai seguentiobiettivi:

a) sostegno, direttamente o in colla-borazione con enti pubblici e privati, con

associazioni, fondazioni, teatri, emittentitelevisive, ricercatori e singoli individuiprivati, delle attività formative, anche dicarattere didattico, editoriali, espositive,congressuali, seminariali, scientifiche, cul-turali e di spettacolo volte a promuoverein Italia, in Europa e nel mondo la cono-scenza del patrimonio musicale, artistico edocumentario relativo alla figura e al-l’opera di Giuseppe Verdi, anche in rela-zione ai riconoscimenti conseguiti sulpiano nazionale e internazionale, al fine didare alle celebrazioni verdiane la più vastadiffusione a livello locale, provinciale, re-gionale, nazionale e internazionale, conparticolare riferimento all’Unione europea,anche mediante l’utilizzazione di tecnolo-gie digitali;

b) recupero, restauro e riordino delmateriale storico, artistico, archivistico,museografico e culturale riguardante lafigura di Giuseppe Verdi e recupero, ancheedilizio, di sedi idonee per la collocazionedi tale materiale e per la sua eventualeesposizione al pubblico; prosecuzione dellericerche sulla biografia dell’artista, anchemediante il riordino delle fonti storiche, epubblicazione dei loro risultati e di ma-teriali inediti;

c) promozione della ricerca scien-tifica in materia di studi verdiani, ancheattraverso la pubblicazione di materialiinediti; istituzione di borse di studio edemanazione di bandi di concorso per l’ela-borazione di saggi storiografici e musico-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 278 — Commissione VII

logici sull’opera di Giuseppe Verdi, infavore degli studenti dei conservatori edelle accademie musicali, promuovendonelle scuole di ogni ordine e grado, a finididattici, le « mattinate teatrali-musicaliverdiane » con la partecipazione di giovaniartisti; rivalutazione e valorizzazione delconcorso per giovani cantanti lirici « Co-rale Giuseppe Verdi » di Parma e delconcorso internazionale « Voci Verdiane »di Busseto, per inserire i giovani vincitoriin apposite produzioni operistiche;

d) recupero edilizio e restauro con-servativo dei luoghi verdiani e sistema-zione viaria degli itinerari relativi, ubicatinelle province di Milano, Parma, Piacenzae Reggio Emilia;

e) valorizzazione delle attività svoltedai soggetti, pubblici e privati, che a di-verso titolo operano nel campo della con-servazione, dello studio e della diffusionedei materiali verdiani, anche attraverso ilpotenziamento delle strutture, allo scopodi favorirne la fruizione da parte delpubblico;

f) tutela, salvaguardia e valorizza-zione, anche con finalità di promozioneturistica, dei luoghi in cui Giuseppe Verdiha vissuto e operato, anche attraversointerventi di manutenzione, restauro opotenziamento delle strutture esistenti,con particolare riferimento alla Villa Verdiin Sant’Agata di Villanova sull’Arda e allacasa natale del musicista in Roncole Verdi,e delle infrastrutture di collegamento eaccesso. A tali iniziative è destinata unaquota percentuale non inferiore al 20 percento del contributo straordinario di cuiall’articolo 5;

g) promozione di progetti contraddi-stinti da ampi e qualificati rapporti dicollaborazione tra istituzioni e soggetti,pubblici e privati, a livello locale, provin-ciale, regionale, nazionale e internazionale,con particolare riferimento all’Unione eu-ropea;

h) realizzazione di ogni altra inizia-tiva utile per il conseguimento delle fina-lità della presente legge.

2. All’attuazione del presente articolo siprovvede nell’ambito delle risorse di cuiall’articolo 5, comma 1.

ART. 3.

(Comitato promotore delle celebrazioniverdiane).

1. Per le finalità di cui all’articolo 1,commi 1 e 2, a decorrere dal 1° gennaio2012, è istituito il Comitato promotoredelle celebrazioni verdiane, di seguito de-nominato « Comitato », presieduto dal Pre-sidente del Consiglio dei ministri, o da unsuo delegato, e composto dal Ministrodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca e dal Ministro per i beni e le attivitàculturali, o da loro delegati, dai presidentidelle regioni Emilia-Romagna e Lombar-dia, dai presidenti delle province di Mi-lano, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, daisindaci dei comuni di Busseto, Milano,Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Villa-nova sull’Arda, da un rappresentante perciascuno dei seguenti enti: FondazioneIstituto nazionale di studi verdiani, Fon-dazione Teatro regio di Parma, Fonda-zione Teatro alla Scala di Milano, CasaRicordi, Fondazione Arturo Toscanini efamiglia Carrara-Verdi, nonché da quattroinsigni esponenti della cultura e dell’artemusicali italiane ed europee, esperti dellavita e delle opere di Giuseppe Verdi,nominati con decreto del Ministro del-l’istruzione, dell’università e della ricerca,di concerto con il Ministro per i beni e leattività culturali.

2. Il Comitato, anche avvalendosi dellacollaborazione di soggetti privati, ha ilcompito di promuovere, valorizzare e dif-fondere in Italia e all’estero la conoscenzadella figura e dell’opera di Giuseppe Verdiattraverso un adeguato programma di ce-lebrazioni e di manifestazioni culturali,nonché di interventi di tutela e valorizza-zione dei luoghi verdiani, attraverso l’uti-lizzazione delle risorse finanziarie previstedalla presente legge.

3. Al Comitato possono successiva-mente aderire, previo accordo dei soggetti

Mercoledì 1o agosto 2012 — 279 — Commissione VII

di cui al comma 1, altri enti pubblici osoggetti privati che vogliano promuovere lafigura e l’opera di Giuseppe Verdi.

4. Al termine delle celebrazioni, il Co-mitato, che rimane in carica fino alla datadel 31 dicembre 2013, predispone unarelazione conclusiva sulle iniziative realiz-zate e sull’utilizzazione dei contributi as-segnati, che presenta al Presidente delConsiglio dei ministri, il quale la trasmettealle Camere.

5. Il Comitato costituisce un Comitatoscientifico che formula gli indirizzi gene-rali per le iniziative celebrative del se-condo centenario della nascita di GiuseppeVerdi.

6. Le iniziative celebrative del secondocentenario della nascita di Giuseppe Verdisono poste sotto l’alto patronato del Pre-sidente della Repubblica.

7. Ai componenti del Comitato nonsono riconosciuti compensi o gettoni dipresenza. Le spese per il funzionamentodel Comitato sono poste a carico delcontributo di cui all’articolo 5, comma 1.

ART. 4.

(Festival Verdi).

1. Per le finalità di cui all’articolo 1,commi 1 e 2, della presente legge, laRepubblica riconosce quale patrimonio diinteresse nazionale il Festival Verdi, diseguito denominato « Festival ».

2. Il Festival è organizzato dalla Fon-dazione Teatro Regio di Parma che, perl’ideazione, si avvale della collaborazionedel Comitato di cui all’articolo 3.

3. Al fine di garantire la realizzazionedel Festival, è concesso alla FondazioneTeatro Regio di Parma un contributo di1,5 milioni di euro per ciascuno deglianni 2012 e 2013. La Fondazione TeatroRegio di Parma annualmente redige epubblica il bilancio culturale e finanzia-rio del Festival.

ART. 5.

(Contributo straordinario).

1. Per le celebrazioni del secondo cen-tenario della nascita di Giuseppe Verdi èattribuito al Comitato di cui all’articolo 3un contributo straordinario di 3,75 milionidi euro per ciascuno degli anni 2012 e2013, per la predisposizione e per l’attua-zione di un programma di interventi fi-nanziari e di iniziative culturali, informa-tive, scientifiche ed educative, ai sensidell’articolo 2, anche attraverso l’acquisi-zione e il restauro dei luoghi verdiani nelleprovince di Milano, Parma, Piacenza eReggio Emilia.

2. Il contributo straordinario di cui alcomma 1 è versato annualmente al Comi-tato dal Ministero dell’economia e dellefinanze.

ART. 6.

(Copertura finanziaria).

1. All’onere derivante dall’attuazionedegli articoli 4, comma 3, e 5, comma 1,pari a 5,25 milioni di euro per ciascunodegli anni 2012 e 2013, si provvede me-diante corrispondente riduzione dell’auto-rizzazione di spesa di cui alla legge 30aprile 1985, n. 163, come rifinanziata dal-l’articolo 1, comma 1, lettera a), del de-creto-legge 31 marzo 2011, n. 34, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 26 mag-gio 2011, n. 75.

2. Il Ministro dell’economia e dellefinanze è autorizzato ad apportare, conpropri decreti, le occorrenti variazioni dibilancio.

ART. 7.

(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore ilgiorno successivo a quello della sua pub-blicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 280 — Commissione VII

ALLEGATO 2

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Statoper l’esercizio finanziario 2011. C. 5324.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione,

esaminato per le parti di competenzail disegno di legge n. 5324, recante rendi-conto generale dell’Amministrazione delloStato per l’esercizio finanziario 2011 e leannesse Tabelle;

premesso che i numerosi tagli allerisorse destinate ai settori dell’istruzione,dell’università e ricerca e della culturaappaiono di gran lunga superiori a quellidestinati ad altri settori, come per esempioil settore della difesa, con riduzioni tantopiù penalizzanti in quanto riguardanti set-tori strategici per la crescita del Paese;

considerato che l’andamento delle ri-sorse per competenza assegnate al Mini-stero dell’istruzione, dell’università e dellaricerca nel corso del triennio 2009-2011,registra una diminuzione, che risulta piùmarcata nel 2011 (-4 per cento). In par-ticolare, nel 2011 si registra una riduzionedelle previsioni definitive di competenzarelative alla spesa corrente (-4,2 percento), pari a circa il doppio di quellaregistrata nel 2010 (-2,1 per cento);

in particolare:

per quanto riguarda l’Istruzione ilbilancio del settore dell’istruzione stessa,nel corso del 2011, il Rendiconto registraun decremento di 2.270 milioni di euro intermini di competenza (4.180,1 rispetto al2009) e di 3.597,7 milioni di euro intermini di cassa (5.502,7 rispetto al 2009).Se si considera che con l’Assestamento2012 la previsione di competenza, di cuialla legge di stabilità del 2012 n 184 del2011, si assesta a 52.959,9 milioni e quelladi cassa a 53.941,9 milioni le riduzioni dispesa rispetto al 2009 risultano rispettiva-

mente di 5.349,7 e di 7.566 milioni, e diqueste riduzioni oltre il 90 per centoriguarda il bilancio dell’istruzione;

per quanto riguarda l’Università lerisorse trasferite agli atenei che, con par-ticolare riferimento al Fondo per il finan-ziamento ordinario (FFO), registrano unnuovo decremento, nonché un forte irri-gidimento delle risorse assegnate per ilfunzionamento delle Università che lasciapresumere, come la stessa Relazione dellaCorte dei Conti evidenzia, un preoccu-pante incremento del rapporto FFO-asse-gni fissi nel 2011 che, attesa la mancataconferma dei correttivi quale quello didestinare all’FFO stesso una quota pro-gressivamente crescente alla correspon-sione degli assegni fissi al personale, ri-schia di superare il 90 per cento nellamaggioranza degli atenei;

inoltre, a causa del completo esau-rimento delle risorse destinate all’ediliziauniversitaria, gli atenei hanno dovuto farericorso allo stesso FFO per la copertura diparte degli interventi edilizi avviati;

per quanto riguarda le politiche inmateria di ricerca, la Corte dei conti evi-denzia che le misure avviate per raggiun-gere nel 2020 un livello di spesa pari all’1,53per cento del PIL (obiettivo modesto ri-spetto all’obiettivo europeo del 3 per cento,ma coerente con i vincoli di finanza pub-blica) si snodano attraverso un migliora-mento dell’efficacia dei finanziamenti pub-blici alla ricerca nel quadro degli orienta-menti strategici fissati nel PNR, nella piùefficace utilizzazione dei fondi messi a di-sposizione dall’Unione europea e in azionidirette ad incentivare gli investimenti so-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 281 — Commissione VII

prattutto delle piccole e medie imprese. Inrelazione al primo aspetto, peraltro, sem-pre meno significativa appare la quota dirisorse destinata al Fondo per gli investi-menti nella ricerca scientifica e tecnologica(FIRST), la cui gestione contabile continuaad evidenziare criticità ascrivibili, da unlato, ai tempi fisiologicamente lunghi dicompletamento dei progetti di ricerca e,dall’altro, alla complessità delle proceduredi presentazione, valutazione e finanzia-mento dei progetti;

per quanto riguarda il Ministeroper i beni e le attività culturali, l’anda-mento delle risorse per competenza asse-gnate al Ministero nel corso del triennio2009-2011 presenta una consistente ridu-zione nel 2010 (-7,3 per cento), rispettoall’anno precedente e un leggero aumentonel 2011 (0,7 per cento). In particolare, nel2011 è rimasta pressoché invariata laspesa corrente, dopo una leggera varia-zione in diminuzione registrata nel 2010,mentre sono aumentate la spesa in contocapitale (3,2 per cento) ed il rimborsodelle passività finanziarie (5,7 per cento).La variazione di tale ultima voce è positiva(4,8 per cento) anche nel 2010 rispettoall’anno precedente, a differenza dellaspesa in conto capitale per la quale nel2010 si è registrata una diminuzione del2,7 per cento;

altresì una recente lettera-appellorivolta al presidente della Repubblica e alpresidente del Consiglio dei ministri da ol-tre cento intellettuali e associazioni delmondo dell’arte, della cultura e dello spet-tacolo, ha messo in guardia contro gli effettidella revisione della spesa pubblica sullatutela dei beni artistici e del territorio, te-nuto anche conto che l’investimento finan-ziario nel settore della cultura produce, inmedia, un ritorno dell’investimento pari,almeno, a otto volte il capitale investito;

per quanto riguarda il programma« Sostegno all’editoria », iscritto nell’am-bito dello stato di previsione del Ministerodell’economia e delle finanze, ai capitolin. 1501, che reca le somme, anche pre-gresse, da corrispondere alle concessiona-rie dei servizi di telecomunicazioni per

rimborsi delle agevolazioni tariffarie per leimprese editrici, n. 2183, relativo al Fondointerventi per l’editoria, e n. 7442, relativoal Fondo per gli investimenti del diparti-mento dell’editoria, la somma degli stan-ziamenti iniziali dei predetti capitoli ri-portati nella legge di bilancio per il 2011era pari, sia in conto competenza che inconto cassa, a euro 327,6 milioni. Nelcorso dell’anno si è avuta un variazionedegli stanziamenti in diminuzione di euro13,4 milioni in conto competenza e di euro3,4 milioni in conto cassa;

considerata la necessità per il fu-turo di porre in essere politiche non tantodi riduzione della spesa che vanno apenalizzare i settori indicati, ma, al con-trario, di investimento nei medesimi, per-seguendo nuove forme e nuovi modi direperimento delle risorse, di valorizza-zione delle numerose ed efficaci buonepratiche che già vengono poste in esserenei settori di competenza di questa Com-missione VII e nel miglior utilizzo dellerisorse umane, oltre, anche, tramite lariduzione degli sprechi nei medesimi set-tori o in altri comparti dello Stato;

valutata nel contempo la necessitàche i risparmi operati vengano reinvestitinei settori strategici sopra menzionati, alfine di farli crescere in qualità e quantitàed anche per migliorare il servizio;

considerata altresì la necessità disviluppare una politica della programma-zione, contro un’attuale politica prevalen-temente delle emergenze;

in conclusione, nella consapevo-lezza del grave momento economico-fi-nanziario che il nostro Paese e l’interaEuropa stanno vivendo e che il rendicontofotografa una situazione e provvedimentiormai cristallizzati e non più modificabilima nell’auspicio che quanto evidenziatonella parte conclusiva della presente rela-zione venga preso in seria considerazionenei prossimi provvedimenti in materia enella predisposizione della prossima leggedi stabilità,

DELIBERA DI RIFERIREFAVOREVOLMENTE.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 282 — Commissione VII

ALLEGATO 3

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilancidelle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325.

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE

La VII Commissione,

esaminato per le parti di competenzail disegno di legge n. 5325, recante ildisegno di legge di assestamento 2012;

premesso che i numerosi tagli allerisorse destinate ai settori dell’istruzione,dell’università e ricerca e della culturaappaiono di gran lunga superiori a quellidestinati ad altri settori, come per esempioil settore della difesa, con riduzioni tantopiù penalizzanti in quanto riguardanti set-tori strategici per la crescita del Paese;

considerata la necessità per il futurodi porre in essere politiche non tanto diriduzione della spesa che vanno a pena-lizzare i settori indicati, ma, al contrario,di investimento nei medesimi, perseguendonuove forme e nuovi modi di reperimentodelle risorse, di valorizzazione delle nu-merose ed efficaci buone pratiche che giàvengono poste in essere nei settori dicompetenza di questa Commissione VII enel miglior utilizzo delle risorse umane,oltre, anche, tramite la riduzione deglisprechi nei medesimi settori o in altricomparti dello Stato;

valutata nel contempo la necessitàche i risparmi operati vengano reinvestitinei settori strategici sopra menzionati, alfine di farli crescere in qualità e quantitàed anche per migliorare il servizio;

considerata altresì la necessità di svi-luppare una politica della programma-zione, contro un’attuale politica prevalen-temente delle emergenze;

valutate le importanti osservazioni edindicazioni rappresentate dalla Corte dei

Conti nella propria relazione annuale, an-che al fine tenerle in debito conto e didare loro una adeguata soluzione;

infine tenuto conto delle considera-zioni emerse nella discussione intrattenutapresso codesta VII Commissione,

DELIBERA DI RIFERIREFAVOREVOLMENTE

con le seguenti condizioni:

1) porre in essere politiche atte acombattere efficacemente la dispersionescolastica che in Italia è, attualmente, piùalta della media europea, soprattutto ri-vedendo l’assetto degli ordinamenti pro-fessionali e tecnici, in particolare rivalu-tando la diminuzione delle ore di labora-torio per un congruo aumento delle stesse;

2) che i finanziamenti alle scuolepervengano in tempo utile e non sianooggetto di sistematica riduzione ogni anno,anche adottando modalità che consentanouna preventiva e programmata erogazionedegli stessi, al fine di rendere efficace edeffettiva l’autonomia scolastica;

3) che per l’edilizia scolastica, vengaprevista una politica finalizzata alla messain sicurezza degli edifici scolastici, soprat-tutto nelle zone sismiche, anche tramite lapossibilità di rifinanziare la legge Masini;

4) alla luce della circostanza che laretribuzione degli scatti maturati, dal me-desimo personale della scuola, nello stessoperiodo, doveva essere garantita in baseall’articolo 9 comma 23 del decreto-leggen. 78 del 2010, con una parte delle risorse

Mercoledì 1o agosto 2012 — 283 — Commissione VII

a valere sulla quota del 30 per centodestinato al merito, secondo quanto sta-bilito all’articolo 64 della legge n. 133 del2008, occorre che il Comitato di verificatecnico-finanziaria, di cui all’articolo 64comma 7, della legge n. 133 del 2008,nominato con un decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri e composto darappresentanti del Ministero dell’istru-zione, dell’università e della ricerca e delMinistero dell’economia e delle finanze,con lo scopo di monitorare il processoattuativo delle disposizioni di cui al me-desimo articolo 64, e del quale allo statoattuale non sono noti nè la composizionené il testo ufficiale delle deliberazioni chelo stesso dovrebbe aver assunto in materia,rediga una dettagliata relazione che riportiil monitoraggio del processo attuativo delledisposizioni di cui al citato articolo 64,relazione che poi dovrebbe essere resanota anche a questa VII Commissione;

5) considerato che il disegno di leggedi assestamento 2012 conferma lo stan-ziamento di 511.196.191 euro previstodalla legge di stabilità 2012 nel relativoProgramma ai capitoli 1299 e 1477, appareinderogabilmente necessario adeguare,nella prossima legge di stabilità per il2013, mediante la previsione di una cifraquantitativamente corretta ed in linea coni finanziamenti degli anni precedenti, lostanziamento destinato all’istruzione nonstatale;

6) sviluppare una seria politica disostegno al diritto allo studio sia nellascuola che nell’università;

7) alla luce delle criticità che per-mangono in relazione alle risorse trasfe-rite agli atenei che, con particolare rife-rimento al Fondo per il finanziamentoordinario (FFO), registrano un nuovo de-cremento, il Governo deve individuare unasoluzione volta a risolvere l’annosa que-stione del rapporto FFO – assegni fissiche, gradualmente, attesa la mancata con-ferma dei correttivi quale quello di desti-nare all’FFO stesso una quota progressi-vamente crescente alla corresponsione de-gli assegni fissi al personale, rischia di

superare il 90 per cento nella maggioranzadegli atenei;

e con le seguenti osservazioni:

a) salvaguardare il reimpiego dei la-voratori delle cooperative, a parità di costi,assumendo il personale ATA, al posto delleditte esterne di pulizie, per svolgere oltread incarichi di pulizie anche altri compitiindispensabili, come quello, ad esempio,della sorveglianza degli alunni;

b) che i finanziamenti siano in capoai soggetti cui spetta gestire le politichescolastiche sul territorio, onde evitare ilrischio di una gestione eccessivamente ac-centrata che determina confusione e man-cata riferibilità;

c) poiché dal monitoraggio dei bilanciconsuntivi di oltre il 90 per cento degliistituti scolastici risulta che gli stessihanno iscritto nei propri bilanci, al ter-mine dell’anno scolastico 2010/2011, circa800 milioni di residui attivi, dei quali il 48per cento nei confronti dello Stato, cuiperaltro non corrisponde nel bilancio delMinistero alcun residuo passivo, determi-nando in tal modo un artificioso aumentodell’avanzo di amministrazione, appare in-dispensabile, come rileva anche la Cortedei Conti, stabilire quale porzione di re-sidui attivi sia effettivamente necessariaalle scuole per far fronte alle obbligazioniassunte e alle anticipazioni effettuate dallescuole stesse mediante il fondo di istituto,grazie ai contributi erogati dalle famiglie,in modo da individuare con certezza ladimensione del disavanzo da ripianaremediante risorse a carico del Ministero escongiurare il rischio che i residui attivivengano vanificati;

d) porre in essere una politica chegarantisca un sostegno allo sviluppo del-l’edilizia universitaria, che attualmenteprevede uno stanziamento di risorse pariquasi a zero, costringendo gli atenei a farericorso negli scorsi anni allo stesso FFOper la copertura di parte degli interventiedilizi avviati;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 284 — Commissione VII

e) intraprendere politiche volte adaumentare investimenti programmati nellaricerca, al fine di portarli ai livelli richiestidall’Europa, considerato che il nostro in-vestimento è pari al 1,53 per cento delprodotto interno lordo, diversamente daquanto prescrive l’obbiettivo europeo cherisulta pari al 3 per cento dello stesso;

f) occorre prevedere scelte politicheche individuino congrue soluzioni atte adincrementare e far crescere gli investi-menti nel settore della cultura tutta, oltreche a trovare una adeguata risoluzione perla questione degli enti lirici che versano ingravissime difficoltà;

g) porre in essere azioni che consen-tano di evitare le criticità citate dallarelazione dei Corti dei conti per la liqui-dazione dei FIRST;

h) prevedere politiche di maggior in-vestimento nella « missione Italia nell’Eu-ropa » ora più che mai essenziale percostruire un’Europa degli Stati ed unaformazione/istruzione comune necessariaanche per contribuire ad un’economiacondivisa;

i) destinare al Ministero dei beni edelle attività culturali, invece che al Mi-nistero dell’economia e delle finanze, gliincassi dei biglietti venduti dai musei alfine di investirli in cultura.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 285 — Commissione VII

ALLEGATO 4

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilancidelle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione,

esaminato per le parti di competenzail disegno di legge n. 5325, recante ildisegno di legge di assestamento 2012;

premesso che i numerosi tagli allerisorse destinate ai settori dell’istruzione,dell’università e ricerca e della culturaappaiono di gran lunga superiori a quellidestinati ad altri settori, come per esempioil settore della difesa, con riduzioni tantopiù penalizzanti in quanto riguardanti set-tori strategici per la crescita del Paese;

considerata la necessità per il futurodi porre in essere politiche non tanto diriduzione della spesa che vanno a pena-lizzare i settori indicati, ma, al contrario,di investimento nei medesimi, perseguendonuove forme e nuovi modi di reperimentodelle risorse, di valorizzazione delle nu-merose ed efficaci buone pratiche che giàvengono poste in essere nei settori dicompetenza di questa Commissione VII enel miglior utilizzo delle risorse umane,oltre, anche, tramite la riduzione deglisprechi nei medesimi settori o in altricomparti dello Stato;

valutata nel contempo la necessitàche i risparmi operati vengano reinvestitinei settori strategici sopra menzionati, alfine di farli crescere in qualità e quantitàed anche per migliorare il servizio;

considerata altresì la necessità di svi-luppare una politica della programma-zione, contro un’attuale politica prevalen-temente delle emergenze;

valutate le importanti osservazioni edindicazioni rappresentate dalla Corte dei

Conti nella propria relazione annuale, an-che al fine tenerle in debito conto e didare loro una adeguata soluzione;

infine tenuto conto delle considera-zioni emerse nella discussione intrattenutapresso codesta VII Commissione,

DELIBERA DI RIFERIREFAVOREVOLMENTE

con le seguenti condizioni:

1) porre in essere politiche atte acombattere efficacemente la dispersionescolastica che in Italia è, attualmente, piùalta della media europea, sia con politicheattive poste in essere dagli enti locali, siaimplementando: la scuola materna, la di-dattica laboratoriale, nuove modalità di-dattiche, la formazione dei docenti, pro-getti specifici per i pluriripetenti e dropout, rapporto della scuola con il mondodel lavoro e le imprese, ma soprattuttorivedendo l’assetto degli ordinamenti pro-fessionali e tecnici, in particolare rivalu-tando la diminuzione delle ore di labora-torio per un congruo aumento delle stesse;

2) che i finanziamenti alle scuolepervengano in tempo utile e non sianooggetto di sistematica riduzione ogni anno,anche adottando modalità che consentanouna preventiva e programmata erogazionedegli stessi, al fine di rendere efficace edeffettiva l’autonomia scolastica;

3) che per l’edilizia scolastica, vengaprevista una politica finalizzata alla messain sicurezza degli edifici scolastici, soprat-tutto nelle zone sismiche, anche tramite lapossibilità di rifinanziare la legge Masini;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 286 — Commissione VII

4) alla luce della circostanza che laretribuzione degli scatti maturati, dal me-desimo personale della scuola, doveva es-sere garantita in base all’articolo 9 comma23 del decreto-legge n. 78 del 2010, conuna parte delle risorse a valere sulla quotadel 30 per cento destinato al merito, ilGoverno accerti che il Comitato di verificatecnico-finanziaria, di cui all’articolo 64comma 7, della legge n. 133 del 2008,nominato con un decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri, rediga una det-tagliata relazione che riporti il monitorag-gio del processo attuativo delle disposi-zioni di cui al citato articolo 64, relazioneche poi dovrebbe essere resa nota anchealla VII Commissione;

5) considerato che il disegno di leggedi assestamento 2012 conferma lo stan-ziamento di 511.196.191 euro previstodalla legge di stabilità 2012 nel relativoProgramma ai capitoli 1299 e 1477, appareinderogabilmente necessario adeguare,nella prossima legge di stabilità per il2013, mediante la previsione di una cifrain linea, ed in ogni caso non inferiore, coni finanziamenti degli anni precedenti, lostanziamento destinato all’istruzione nonstatale. È necessario inoltre che tale stan-ziamento sia erogato in tempo utile al finedi consentire agli Istituti non statali unacorretta programmazione scolastica;

6) sviluppare una seria politica disostegno al diritto allo studio sia nellascuola che nell’università;

7) alla luce delle criticità che per-mangono in relazione alle risorse trasfe-rite agli atenei che, con particolare rife-rimento al Fondo per il finanziamentoordinario (FFO), registrano un nuovo de-cremento, il Governo deve individuare unasoluzione volta a risolvere l’annosa que-stione del rapporto FFO – assegni fissiche, gradualmente, attesa la mancata con-ferma dei correttivi quale quello di desti-nare all’FFO stesso una quota progressi-vamente crescente alla corresponsione de-gli assegni fissi al personale, rischia disuperare il 90 per cento nella maggioranzadegli atenei;

8) si preveda altresì che i finanzia-menti siano in capo ai soggetti cui spettagestire le politiche scolastiche sul territo-rio, onde evitare il rischio di una gestioneeccessivamente accentrata che determinaconfusione e mancata riferibilità;

9) poiché dal monitoraggio dei bi-lanci consuntivi di oltre il 90 per centodegli istituti scolastici risulta che gli stessihanno iscritto nei propri bilanci, al ter-mine dell’anno scolastico 2010/2011, circa800 milioni di residui attivi, dei quali il48 per cento nei confronti dello Stato,cui peraltro non corrisponde nel bilanciodel Ministero alcun residuo passivo, de-terminando in tal modo un artificiosoaumento dell’avanzo di amministrazione,appare indispensabile, come rileva anchela Corte dei Conti, appare necessariostabilire quale porzione di residui attivisia effettivamente necessaria alle scuoleper far fronte alle obbligazioni assunte ealle anticipazioni effettuate dalle scuolestesse mediante il fondo di istituto, grazieai contributi erogati dalle famiglie, inmodo da individuare con certezza ladimensione del disavanzo da ripianaremediante risorse a carico del Ministero escongiurare il rischio che i residui attivivengano vanificati;

10) porre in essere una politica chegarantisca un sostegno allo sviluppo del-l’edilizia universitaria, che attualmenteprevede uno stanziamento di risorse pariquasi a zero, costringendo gli atenei a farericorso negli scorsi anni allo stesso FFOper la copertura di parte degli interventiedilizi avviati;

11) intraprendere politiche volte adaumentare investimenti programmatinella ricerca, al fine di portarli ai livellirichiesti dall’Europa, considerato che ilnostro investimento è pari al 1,53 percento del prodotto interno lordo, diver-samente da quanto prescrive l’obbiettivoeuropeo che risulta pari al 3 per centodello stesso;

12) occorre prevedere scelte politicheche individuino congrue soluzioni atte adincrementare e far crescere gli investi-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 287 — Commissione VII

menti nel settore della cultura tutta, oltreche a trovare una adeguata risoluzione perla questione degli enti lirici che versano ingravissime difficoltà;

13) prevedere politiche di maggiorinvestimento nella « missione Italia nel-l’Europa » ora più che mai essenziale peruna formazione/istruzione comune neces-saria a costruire politiche economichecondivise e soprattutto alla costruzione diun’Europa federale;

14) destinare al Ministero dei beni edelle attività culturali, invece che al Mi-nistero dell’economia e delle finanze, gli

incassi dei biglietti venduti dai musei alfine di investirli in cultura.

e con le seguenti osservazioni:

a) salvaguardare il reimpiego dei la-voratori delle cooperative, a parità di costi,assumendo il personale ATA, al posto delleditte esterne di pulizie, per svolgere oltread incarichi di pulizie anche altri compitiindispensabili, come quello, ad esempio,della sorveglianza degli alunni;

b) porre in essere azioni che consen-tano di evitare le criticità citate dallarelazione dei Corti dei conti per la liqui-dazione dei FIRST.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 288 — Commissione VII

ALLEGATO 5

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita diGiuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazionedell’Opera verdiana e sulla dichiarazione d’interesse nazionale dellaVilla Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e della casa natale delmusicista in Roncole Verdi. Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656Rainieri, C. 2110 Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri.

EMENDAMENTI APPROVATI IN LINEA DI PRINCIPIO

ART. 1.

Al comma 3, sostituire la parola: nazio-nale con le seguenti: particolarmente im-portante ai sensi e per gli effetti di cuiall’articolo 10, comma 3, lettera d) delCodice dei beni culturali e del paesaggio dicui al decreto legislativo 22 gennaio 2004,n. 42.

1. 1. Il Relatore.

ART. 2.

Al comma 1, sostituire le parole: adecorrere dal 1o gennaio 2012, con leseguenti: negli anni 2012 e 2013.

2. 1. Il Relatore.

Al comma 1, lettera a), dopo le parole:e di spettacolo, inserire le seguenti: inclusoil Festival Verdi organizzato dalla Fonda-zione Teatro Regio di Parma.

Conseguentemente sopprimere l’artico-lo 4.

2. 3. Il Relatore.

Al comma 1, lettera d), sopprimere leparole: e sistemazione viaria degli itinerarirelativi.

2. 2. Il Relatore.

Al comma 1, lettera f), sostituire leparole: di cui all’articolo 5 con le seguenti:di cui all’articolo 4.

2. 4. Il Relatore.

Al comma 2, sostituire le parole: di cuiall’articolo 5, comma 1, con le seguenti: dicui all’articolo 4.

2. 5. Il Relatore.

ART. 3.

Al comma 1, sopprimere le parole: adecorrere dal 1o gennaio 2012.

3. 1. Il Relatore.

Al comma 1, sopprimere dalle parole: daun rappresentante fino alle parole: e fa-miglia Carrara-Verdi.

3. 2. Il Relatore.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 289 — Commissione VII

Al comma 7, sostituire le parole: di cuiall’articolo 5, comma 1, con le seguenti: dicui all’articolo 4.

3. 3. Il relatore.

ART. 5.

Al comma 1, sostituire la cifra: 75 conla seguente: 25.

Conseguentemente sopprimere il comma2.

5. 1. Il relatore.

ART. 6.

Sostituire il comma 1 con il seguente:

All’onere derivante dall’attuazione del-l’articolo 4, comma 1, pari a 3,25 milioni

di euro per ciascuno degli anni 2012 e2013, si provvede mediante corrispondenteriduzione dell’autorizzazione di spesa dicui all’articolo 1, comma 1, lettera b), deldecreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 26maggio 2011, n. 75, destinata alle spese diparte corrente.

6. 1. Il relatore.

TITOLO

Al titolo sopprimere le parole da: per losviluppo, fino alle parole: Roncole Verdi.

Tit. 1. Il Relatore.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 290 — Commissione VII

ALLEGATO 6

Risoluzione Pes ed altri n. 7-00449: Sui corsi di specializzazione peril personale docente in esubero ai fini del conseguimento del titolo per

l’insegnamento per posti di sostegno.

PROPOSTA DI RIFORMULAZIONE DELLA DEPUTATA PES

La VII Commissione,

premesso che:

gli insegnanti di sostegno dellascuola secondaria di secondo grado sonoattualmente suddivisi in quattro aree:scientifica (AD01), umanistica (AD02), tec-nica professionale artistica (AD03) e psi-comotoria (AD04);

gli insegnanti di sostegno seguono ilmedesimo corso di specializzazione, indi-pendentemente dalla classe disciplinare dacui provengono;

agli insegnanti di sostegno vienerichiesto, sia dai dirigenti scolastici chedalle famiglie, di affiancare tutti i docenticurricolari e di seguire gli alunni in tuttele materie indipendentemente dalla pro-pria area di appartenenza, in base allenecessità degli alunni;

la suddivisione in aree disciplinaridelle attività di sostegno nelle scuole su-periori non è stata istituita per legge;

in seguito all’errata interpretazionedel comma 5 dell’articolo 13 della leggequadro n. 104 del 1992 ( »nella scuolasecondaria di primo e secondo grado sonogarantite attività didattiche di sostegno,con priorità per le iniziative sperimentalidi cui al comma 1, lettera e), realizzatecon docenti di sostegno specializzati, nellearee disciplinari individuate sulla base delprofilo dinamico-funzionale e del conse-guente piano educativo individualizzato »)– dove l’espressione « nelle aree discipli-nari » era riferito alle « attività didattiche »e non ai « docenti specializzati » – fu

emanata l’ordinanza ministeriale n. 78 del23 marzo 1993 che ha fissato una corri-spondenza tra le aree disciplinari e leclassi di concorso per l’insegnamento disostegno nella scuola secondaria di IIgrado;

le aree di cui parlano i documentiPDF (profilo dinamico-funzionale) e PEI(piano educativo individualizzato) dotatoper sua natura di « flessibilità », secondoquanto stabilisce la legge n. 104 del 1992per tutti gli ordini di scuola, nulla hannoa che vedere con le aree in cui sonocollocati i docenti specializzati sul soste-gno;

le voci AREA UMANISTICA –AREA SCIENTIFICA – AREA TECNICAPROFESSIONALE ARTISTICA – AREAPSICOMOTORIA – nei documenti suddettinon sono menzionate;

nel PDF si parla piuttosto di Assicognitivo, affettivo-relazionale, comunica-zionale, linguistico, motorio-prassico, neu-ro-psicologico, dell’autonomia, senso-per-cettivo, dell’apprendimento;

nel PEI si parla di Aree ma noncorrispondenti alle 4 previste per i docentima cognitiva, linguistico-comunicativa,dell’apprendimento scolastico, neuropsico-logica, psicomotoria, personale e dell’au-tonomia, socio-affettiva;

pertanto, risulta incongruente ilcontenuto dell’ordinanza n. 78 del 23marzo 1993 che fa confluire nell’areatecnica AD03 133 tipologie di classi diconcorso (comprendendo insegnanti diplo-mati tecnico pratici, di formazione pret-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 291 — Commissione VII

tamente tecnico/professionale, ad inse-gnanti di materie giuridiche ed economi-che di connotazione più umanistica), men-tre nell’area scientifica AD01 confluiscono12 classi di concorso, nell’area umanisticaAD02 confluiscono 25 classi di concorso enell’area psicomotoria AD04 un’unicaclasse di concorso;

tale suddivisione si presta ad unagestione poco chiara nella designazionedelle cattedre di sostegno nelle diversearee;

tali assegnazioni dovrebbero scatu-rire dalle indicazioni del gruppo misto,mentre in realtà molti dirigenti scolasticirichiedono direttamente agli uffici scola-stici provinciali i docenti di sostegno, concriteri non sempre trasparenti e, a volte,indipendenti dalle reali necessità deglialunni;

spesso un’insegnante di sostegno,nominato dagli uffici scolastici provincialisulla propria area, quando arriva a scuolasi vede assegnare alunni con disabilità cheappartengono ad un’area disciplinare di-versa dalla propria e si verifica, altresì, chequando l’elenco di un’area viene esauritosi attingano i docenti dagli elenchi di altrearee in maniera incrociata tenendo contosoltanto del loro punteggio e ciò a ulte-riore riprova della inutilità della divisionein 4 aree e della necessità della riunifica-zione in un unico elenco;

in seguito all’attuale sistema di re-clutamento, docenti di sostegno di unadeterminata area con un punteggio piùalto rimangono disoccupati e docenti dialtre aree con un punteggio più bassocontinuano a ricevere incarichi di sup-plenza annuale dagli uffici scolastici pro-vinciali, penalizzando spesso insegnanticon una maggiore anzianità di servizio;

perfino i docenti di ruolo a causadelle aree rischiano di perdere la conti-nuità nella scuola in cui insegnano e ciòdetermina grave pregiudizio anche aglialunni con disabilità, i quali vengono lesinel loro diritto alla « continuità didattica »con il medesimo insegnante di sostegno;

tutto ciò vanifica qualunque tenta-tivo di dare qualità all’integrazione scola-stica ed è necessario porvi rimedio;

l’unificazione delle aree darebbe atutti i docenti le stesse possibilità consen-tendo di fare riferimento, nell’assegna-zione degli incarichi, al criterio oggettivodel punteggio maturato in graduatoria enon a scelte soggettive e talvolta discutibilie scollegate dalle effettive necessità deglialunni con disabilità;

per realizzare il processo di in-clusione dell’alunno con disabilità l’inse-gnante specializzato sul sostegno ha pienacontitolarità della classe in cui opera enon si limita ad un rapporto esclusivocon l’alunno cristallizzandolo in una de-terminata area di intervento, ma lavoracon l’intera classe, così da fungere damediatore tra l’allievo disabile e i com-pagni, tra l’allievo disabile e gli inse-gnanti, tra l’allievo disabile e la scuola,ponendosi come strumento indispensabileper assolvere agli impegni sanciti nell’ar-ticolo 3, secondo comma, della Costitu-zione che invita a rimuovere gli ostacoliche si frappongono alla realizzazione diuna effettiva sostanziale uguaglianza diopportunità;

pertanto risulta ancor più fuoriluogo legare il reclutamento dell’inse-gnante di sostegno ad una ipotetica einfondata area di intervento sul singoloalunno;

anche le associazioni, specie quelleaderenti alla federazione per il supera-mento dell’handicap, hanno richiamato datempo il Ministero alla necessità di aboliretali aree;

rispondendo ad un’interrogazione(5/02694) dell’onorevole Siragusa cheesponeva la problematica sopra descritta,il Sottosegretario Viceconte in data 6 luglio2010 aveva ritenuto meritevole di atten-zione la proposta di unificare l’elenco degliinsegnanti di sostegno della scuola secon-daria di secondo grado, analogamente aquanto già previsto per la scuola secon-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 292 — Commissione VII

daria di primo grado, ritenendo altresìopportuno che l’assegnazione dei postivenisse effettuata secondo l’ordine di gra-duatoria;

il sottosegretario si mostrava altresìdisposto a valutare l’opportunità di modi-ficare il decreto ministeriale n. 132 del 26aprile 1993, sentite le organizzazioni sin-dacali, impegna il Governo a modificare ildecreto ministeriale n. 132 del 26 aprile1993, ovvero ad unificare in un solo elencogli insegnanti di sostegno della scuolasecondaria di secondo grado per tutti i tipi

di graduatoria e relative fasce, attualmentedivisi in quattro aree,

impegna il Governo

a unificare in un solo elenco gli insegnantidi sostegno della scuola secondaria disecondo grado in sede di predisposizionedel nuovo regolamento sulle classi di con-corso.

(7-00449) « Pes, Coscia, Frassinetti, Cente-mero, Siragusa, AntoninoRusso ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 293 — Commissione VII

ALLEGATO 7

Risoluzione Pes ed altri n. 8-00197: Sui corsi di specializzazione peril personale docente in esubero ai fini del conseguimento del titolo per

l’insegnamento per posti di sostegno.

RISOLUZIONE APPROVATA

La VII Commissione,

premesso che:

gli insegnanti di sostegno dellascuola secondaria di secondo grado sonoattualmente suddivisi in quattro aree:scientifica (AD01), umanistica (AD02), tec-nica professionale artistica (AD03) e psi-comotoria (AD04);

gli insegnanti di sostegno seguono ilmedesimo corso di specializzazione, indi-pendentemente dalla classe disciplinare dacui provengono;

agli insegnanti di sostegno vienerichiesto, sia dai dirigenti scolastici chedalle famiglie, di affiancare tutti i docenticurricolari e di seguire gli alunni in tuttele materie indipendentemente dalla pro-pria area di appartenenza, in base allenecessità degli alunni;

la suddivisione in aree disciplinaridelle attività di sostegno nelle scuole su-periori non è stata istituita per legge;

in seguito all’errata interpretazionedel comma 5 dell’articolo 13 della leggequadro n. 104 del 1992 ( »nella scuolasecondaria di primo e secondo grado sonogarantite attività didattiche di sostegno,con priorità per le iniziative sperimentalidi cui al comma 1, lettera e), realizzatecon docenti di sostegno specializzati, nellearee disciplinari individuate sulla base delprofilo dinamico-funzionale e del conse-guente piano educativo individualizzato »)– dove l’espressione « nelle aree discipli-

nari » era riferito alle « attività didattiche »e non ai « docenti specializzati » – fuemanata l’ordinanza ministeriale n. 78 del23 marzo 1993 che ha fissato una corri-spondenza tra le aree disciplinari e leclassi di concorso per l’insegnamento disostegno nella scuola secondaria di IIgrado;

le aree di cui parlano i documentiPDF (profilo dinamico-funzionale) e PEI(piano educativo individualizzato) dotatoper sua natura di « flessibilità », secondoquanto stabilisce la legge n. 104 del 1992per tutti gli ordini di scuola, nulla hannoa che vedere con le aree in cui sonocollocati i docenti specializzati sul soste-gno;

le voci AREA UMANISTICA –AREA SCIENTIFICA – AREA TECNICAPROFESSIONALE ARTISTICA – AREAPSICOMOTORIA – nei documenti suddettinon sono menzionate;

nel PDF si parla piuttosto di Assicognitivo, affettivo-relazionale, comunica-zionale, linguistico, motorio-prassico, neu-ro-psicologico, dell’autonomia, senso-per-cettivo, dell’apprendimento;

nel PEI si parla di Aree ma noncorrispondenti alle 4 previste per i docentima cognitiva, linguistico-comunicativa,dell’apprendimento scolastico, neuropsico-logica, psicomotoria, personale e dell’au-tonomia, socio-affettiva;

pertanto, risulta incongruente ilcontenuto dell’ordinanza n. 78 del 23

Mercoledì 1o agosto 2012 — 294 — Commissione VII

marzo 1993 che fa confluire nell’areatecnica AD03 133 tipologie di classi diconcorso (comprendendo insegnanti diplo-mati tecnico pratici, di formazione pret-tamente tecnico/professionale, ad inse-gnanti di materie giuridiche ed economi-che di connotazione più umanistica), men-tre nell’area scientifica AD01 confluiscono12 classi di concorso, nell’area umanisticaAD02 confluiscono 25 classi di concorso enell’area psicomotoria AD04 un’unicaclasse di concorso; tale suddivisione sipresta ad una gestione poco chiara nelladesignazione delle cattedre di sostegnonelle diverse aree;

tali assegnazioni dovrebbero scatu-rire dalle indicazioni del gruppo misto,con criteri non sempre trasparenti e, avolte, indipendenti dalle reali necessitàdegli alunni;

l’insegnante di sostegno, nominatodagli uffici scolastici provinciali sulla pro-pria area, quando arriva a scuola si vedeassegnare alunni con disabilità che appar-tengono ad un’area disciplinare diversadalla propria e si verifica, altresì, chequando l’elenco di un’area viene esauritosi attingano i docenti dagli elenchi di altrearee in maniera incrociata tenendo contosoltanto del loro punteggio e ciò a ulte-riore riprova della inutilità della divisionein 4 aree e della necessità della riunifica-zione in un unico elenco;

in seguito all’attuale sistema di re-clutamento, docenti di sostegno di unadeterminata area con un punteggio piùalto rimangono disoccupati e docenti dialtre aree con un punteggio più bassocontinuano a ricevere incarichi di sup-plenza annuale dagli uffici scolastici pro-vinciali, penalizzando spesso insegnanticon una maggiore anzianità di servizio;

perfino i docenti di ruolo a causadelle aree rischiano di perdere la conti-nuità nella scuola in cui insegnano e ciòdetermina grave pregiudizio anche aglialunni con disabilità, i quali vengono lesinel loro diritto alla « continuità didat-

tica » con il medesimo insegnante di so-stegno;

tutto ciò vanifica qualunque tenta-tivo di dare qualità all’integrazione scola-stica ed è necessario porvi rimedio;

l’unificazione delle aree darebbe atutti i docenti le stesse possibilità consen-tendo di fare riferimento, nell’assegna-zione degli incarichi, al criterio oggettivodel punteggio maturato in graduatoria enon a scelte soggettive e talvolta discutibilie scollegate dalle effettive necessità deglialunni con disabilità;

per realizzare il processo di in-clusione dell’alunno con disabilità l’inse-gnante specializzato sul sostegno ha pienacontitolarità della classe in cui opera enon si limita ad un rapporto esclusivocon l’alunno cristallizzandolo in una de-terminata area di intervento, ma lavoracon l’intera classe, così da fungere damediatore tra l’allievo disabile e i com-pagni, tra l’allievo disabile e gli inse-gnanti, tra l’allievo disabile e la scuola,ponendosi come strumento indispensabileper assolvere agli impegni sanciti nell’ar-ticolo 3, secondo comma, della Costitu-zione che invita a rimuovere gli ostacoliche si frappongono alla realizzazione diuna effettiva sostanziale uguaglianza diopportunità;

pertanto risulta ancor più fuoriluogo legare il reclutamento dell’inse-gnante di sostegno ad una ipotetica einfondata area di intervento sul singoloalunno;

anche le associazioni, specie quelleaderenti alla federazione per il supera-mento dell’handicap, hanno richiamato datempo il Ministero alla necessità di aboliretali aree;

rispondendo ad un’interrogazione(5/02694) dell’onorevole Siragusa cheesponeva la problematica sopra descritta,il Governo in data 6 luglio 2010 avevaritenuto meritevole di attenzione la pro-posta di unificare l’elenco degli insegnantidi sostegno della scuola secondaria di

Mercoledì 1o agosto 2012 — 295 — Commissione VII

secondo grado, analogamente a quanto giàprevisto per la scuola secondaria di primogrado, ritenendo altresì opportuno chel’assegnazione dei posti venisse effettuatasecondo l’ordine di graduatoria;

il Governo si mostrava altresì di-sposto a valutare l’opportunità di modifi-care il decreto ministeriale n. 132 del 26aprile 1993, sentite le organizzazioni sin-dacali,

impegna il Governo

a unificare in un solo elenco gli insegnantidi sostegno della scuola secondaria disecondo grado in sede di predisposizionedel nuovo regolamento sulle classi di con-corso.

(7-00449) « Pes, Coscia, Frassinetti, Cente-mero, Siragusa, AntoninoRusso ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 296 — Commissione VII

ALLEGATO 8

Schema di decreto ministeriale per il riparto della quota del Fondoordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2011destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti

proposti dagli enti (atto n. 498).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione Cultura, Scienza eIstruzione,

esaminato lo schema di decreto mi-nisteriale per il riparto della quota delFondo ordinario per gli enti e le istituzionidi ricerca per l’anno 2011 destinata alfinanziamento premiale di specifici pro-grammi e progetti proposti dagli enti;

preso atto che, per la valutazione deiprogetti presentati per la ripartizione dellaquota premiale del Fondo di finanzia-mento con riferimento al 2011, il Mini-stero dell’istruzione, dell’università e dellaricerca ha deliberato di istituire un’appo-sita commissione;

rilevato, al riguardo, che dopo l’ema-nazione del decreto legislativo n. 213 del2009 – con il quale è stato operato ilriordino degli enti di ricerca ed è stataprevista la sopra richiamata quota pre-miale – la Legge n. 240 del 2010 haprevisto la costituzione del Comitato na-zionale dei garanti della ricerca (CNGR) eche con decreto del Presidente della Re-pubblica n. 76 del 2010 è stata costituital’Agenzia nazionale di valutazione dell’uni-versità e della ricerca (ANVUR);

ritenuto che i due organismi citatipossano fornire un efficace contributo per

l’elaborazione di un adeguato modello divalutazione,

preso atto che il Governo non haritenuto di rendere note a questa Com-missione le osservazioni formulate dallaCorte dei conti sul primo schema di de-creto di natura non regolamentare relativoai criteri per l’attribuzione della quotapremiale,

delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) per la ripartizione della quotapremiale relativa agli anni successivi, sielabori un adeguato modello di valuta-zione avvalendosi del Comitato nazionaledei garanti della ricerca e ricorrendo al-l’ANVUR per l’analisi dei risultati scienti-fici dei progetti;

b) il MIUR riferisca alla Commissionesulle interlocuzioni intercorse con la Cortedei conti ai fini della elaborazione deldecreto di natura non regolamentare re-lativo ai criteri per l’attribuzione dellaquota premiale.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 297 — Commissione VII

ALLEGATO 9

Schema di decreto ministeriale per il riparto della quota del Fondoordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2011destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti

proposti dagli enti (atto n. 498).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione Cultura, Scienza eIstruzione,

esaminato lo schema di decreto mi-nisteriale per il riparto della quota delFondo ordinario per gli enti e le istituzionidi ricerca per l’anno 2011 destinata alfinanziamento premiale di specifici pro-grammi e progetti proposti dagli enti;

preso atto che, per la valutazione deiprogetti presentati per la ripartizione dellaquota premiale del Fondo di finanzia-mento con riferimento al 2011, il Mini-stero dell’istruzione, dell’università e dellaricerca ha deliberato di istituire un’appo-sita commissione;

rilevato, al riguardo, che dopo l’ema-nazione del decreto legislativo n. 213 del2009 – con il quale è stato operato ilriordino degli enti di ricerca ed è stataprevista la sopra richiamata quota pre-miale – la Legge n. 240 del 2010 haprevisto la costituzione del Comitato na-zionale dei garanti della ricerca (CNGR) eche con decreto del Presidente della Re-pubblica n. 76 del 2010 è stata costituital’Agenzia nazionale di valutazione dell’uni-versità e della ricerca (ANVUR);

ritenuto che i due organismi citatipossano fornire un efficace contributo perl’elaborazione di un adeguato modello divalutazione;

preso atto che il Governo non haritenuto di rendere note a questa Com-

missione le osservazioni formulate dallaCorte dei conti sul primo schema di de-creto di natura non regolamentare relativoai criteri per l’attribuzione della quotapremiale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) per la ripartizione della quotapremiale relativa agli anni successivi, sielabori un adeguato modello di valuta-zione avvalendosi del Comitato nazionaledei garanti della ricerca e ricorrendo al-l’ANVUR per l’analisi dei risultati scienti-fici dei progetti;

b) il MIUR riferisca alla Commissionesulle interlocuzioni intercorse con la Cortedei conti ai fini della elaborazione deldecreto di natura non regolamentare re-lativo ai criteri per l’attribuzione dellaquota premiale;

c) si valuti l’opportunità di assegnareall’ANVUR la valutazione ex post dei pro-getti finanziati;

d) appare opportuno, infine, poten-ziare il fondo premiale del 2012, inte-grando le risorse disponibili con 50 milionidi euro da recuperare dal capitolo dibilancio n. 7380.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 298 — Commissione VII

ALLEGATO 10

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo,

approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La Commissione VII (Cultura, scienza eistruzione),

esaminato il disegno di legge C. 5389,recante conversione in legge del decreto-legge n. 95 del 2012, recante Disposizioniurgenti per la revisione della spesa pub-blica con invarianza dei servizi ai cittadini,approvato dal Senato;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) si valuti l’opportunità di utilizzarei docenti soprannumerari su posti per ilsostegno solo nel caso in cui siano già inpossesso del previsto titolo di specializza-zione;

b) si valuti l’opportunità di rivederela norma al fine di individuare un pianoper l’utilizzo del personale dichiarato ini-doneo, tenuto conto delle effettive condi-zioni di salute e delle competenze;

c) si valuti l’opportunità di definireuna modalità con cui sostenere l’autono-mia delle istituzioni scolastiche secondoquanto previsto dal decreto del Presidentedella Repubblica 8 marzo 1999, n. 275;

d) si valuti l’opportunità di riconsi-derare la norma relativa all’aumento delletasse per gli studenti universitari;

e) si valuti l’opportunità di ripristi-nare il finanziamento degli istituti di ri-cerca, anche per il 2013;

f) per quanto riguarda il personaledella classe C. 999, si valuti l’opportunitàdi prevedere la possibilità di inquadra-mento in altre classi di concorso nel casodi possesso del relativo titolo, nonché illoro utilizzo presso gli uffici tecnici diistituti tecnici e professionali;

g) si valuti l’opportunità di rivedere ilcomma 26-ter articolo 1 sulla sospensione,fino al 31 dicembre 2015, dei contributistatali per interventi conservativi volontarisui beni culturali, nell’ottica di favorire ilrapporto pubblico-privato anche in uncampo delicato quale quello della conser-vazione del patrimonio culturale richia-mato tra i principi del codice dei beniculturali;

h) si valuti l’opportunità di rivedere,in relazione all’articolo 7, comma 11, sullariduzione dei contributi alle televisionilocali e emittenti radiofoniche nazionali elocali, le modalità di finanziamento attra-verso la legge delega di riforma dell’edi-toria;

i) si valuti l’opportunità di rivedere lanorma che prevede una ulteriore prorogadel mandato dei rettori in modo tale chenon si verifichino ulteriori deroghe inmateria rispetto a quanto previsto dallalegge n. 240 del 30 dicembre 2010;

j) si valuti l’opportunità di rivedere lanorma sul blocco parziale del turnoverdell’università riportandolo almeno aquanto stabilito nella normativa vigenteapprovata nel maggio scorso;

k) si valuti l’opportunità di definireun percorso di riforma organica delle

Mercoledì 1o agosto 2012 — 299 — Commissione VII

scuole italiane all’estero e dell’insegna-mento della lingua e della cultura italianaall’estero;

l) si valuti l’opportunità di rivederel’articolo 4, comma 6, che esclude, tra

l’altro, gli enti e le associazioni operantinel settore dei beni e le attività culturali,nell’istruzione e nella formazione dallapossibilità, prevista dalla stessa norma, difornire servizi alle pubbliche amministra-zioni.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 300 — Commissione VII

ALLEGATO 11

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo,

approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione VII (Cultura, scienza eistruzione),

esaminato il disegno di legge C. 5389,recante conversione in legge del decreto-legge n. 95 del 2012, recante Disposizioniurgenti per la revisione della spesa pub-blica con invarianza dei servizi ai cittadini,approvato dal Senato;

apprezzato, in particolare, l’articolo4, comma 6, che esclude dai tagli dellerisorse finanziarie, tra l’altro, gli enti e leassociazioni operanti nel settore dei beni ele attività culturali, nell’istruzione e nellaformazione,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) si valuti l’opportunità di utilizzarei docenti soprannumerari su posti per ilsostegno solo nel caso in cui siano già inpossesso del previsto titolo di specializza-zione;

b) si valuti l’opportunità di rivederel’articolo 14, comma 13, al fine di indivi-duare un piano per l’utilizzo del personaledichiarato inidoneo, tenuto conto delleeffettive condizioni di salute e delle com-petenze acquisite;

c) si valuti l’opportunità di definireuna modalità con cui sostenere l’autono-mia delle istituzioni scolastiche secondo lalegge n. 440 del 1997 e secondo quantoprevisto dal decreto del Presidente dellaRepubblica 8 marzo 1997, n. 275;

d) si valuti l’opportunità di riconsi-derare l’articolo 7, comma 42, relativoall’aumento delle tasse per gli studentiuniversitari;

e) si valuti l’opportunità di ripristi-nare il finanziamento degli istituti di ri-cerca, anche per il 2013 e il 2014, al livelloprevigente al provvedimento;

f) per quanto riguarda il personaledelle classi C. 999 e C. 555, si valutil’opportunità di prevedere la possibilità diinquadramento in altre classi di concorsonel caso di possesso del relativo titolo,nonché il loro utilizzo presso gli ufficitecnici di istituti tecnici e professionali;

g) si valuti l’opportunità di rivedere ilcomma 26-ter articolo 1 sulla sospensione,fino al 31 dicembre 2015, dei contributistatali per interventi conservativi volontarisui beni culturali, non congruente con lascelta di favorire il rapporto pubblico-privato anche in un campo delicato qualequello della conservazione del patrimonioculturale richiamato tra i principi delcodice dei beni culturali;

h) si valuti l’opportunità di rivederel’articolo 7, comma 11, sulla riduzione deicontributi alle televisioni ed emittenti ra-diofoniche nazionali e locali, individuandomodalità di finanziamento attraverso lalegge delega di riforma dell’editoria;

i) si valuti l’opportunità di rivedere lanorma che prevede una ulteriore prorogadel mandato dei rettori in modo tale chenon si verifichino ulteriori deroghe inmateria rispetto a quanto previsto dallalegge 240 del 30 dicembre 2010;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 301 — Commissione VII

j) si valuti l’opportunità di rivedere lanorma sul blocco parziale del turnoverdell’università riportandolo almeno aquanto stabilito nella normativa vigenteapprovata nel marzo scorso;

k) si valuti l’opportunità di definireun percorso di riforma organica dellescuole italiane all’estero e dell’insegna-mento della lingua e della cultura italianaall’estero.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 302 — Commissione VII

ALLEGATO 12

5-07572 Bachelet: Sulla chiusura di sedi di nuclei territoriali e sulleassunzioni presso l’ANSAS-INDIRE.

TESTO DELLA RISPOSTA

Agli Onorevoli interroganti, i qualichiedono chiarimenti riguardo alle moda-lità di chiusura e restituzione degli immo-bili dell’ex ANSAS, di conservazione etrasferimento dei beni mobili e attrezza-ture e di reclutamento a tempo indeter-minato di 4 unità di dirigente di ricerca,primo livello professionale, di cui alledelibere del commissario straordinario delmedesimo ente n. 12 e 13 del 4 giugno2012, si rappresenta quanto segue.

Il Ministero dell’istruzione, dell’univer-sità e della ricerca ha provveduto in piùoccasioni a fornire indicazioni all’ANSASaffinché assumesse idonee iniziative rela-tivamente alle modalità di chiusura degliex IRRE. Si segnalano in proposito le noten. 3128 in data 23 maggio 2012 e n. 4644in data 17 luglio 2012.

Ad ogni buon conto giova ricordareche è di specifica competenza del Com-missario straordinario adottare le solu-zioni più idonee e conformi alla norma-tiva vigente in materia. In tal sensoquest’ultimo ha fornito precise indica-zioni ai Direttori degli ex IRRE, con notaprot. n. 316/IST del 17 luglio 2012, sullemodalità di restituzione delle chiavi degliimmobili occupati, individuando con de-lega scritta i soggetti deputati alla rice-zione delle medesime. Tale procedura di

consegna è stata stabilita nei giorni 30 e31 agosto 2012.

Per quanto riguarda i citati bandi diconcorso, si rappresenta che l’Ente si èattenuto a quanto stabilito dalla disciplinavigente.

L’allegato al decreto del Presidentedella Repubblica n. 171 del 12 febbraio1991, che ha recepito l’ipotesi di accordoconcernente il personale delle istituzionie degli enti di ricerca e sperimentazionedi cui all’articolo 9 della legge n. 168 del1989, prevede che la qualifica di dirigentedi ricerca di primo livello è caratterizzatada un’acquisita capacità di ricerca e chele modalità di accesso consistono unica-mente nel concorso pubblico nazionaleper titoli.

In tal senso, i bandi emanati con lepredette delibere del commissario straor-dinario n. 12 e 13, di cui è stata datanotizia con avviso pubblicato nella Gaz-zetta Ufficiale del 12 giugno 2012, hannoprevisto quale requisito per l’ammissioneil possesso di un’esperienza professionaledi almeno otto anni in attività di ricercasvolta presso enti di ricerca, università,enti pubblici o istituzioni nazionali edinternazionali e/o di coordinamento o didirezione di servizi, di strutture o diprogetti di ricerca, requisito assorbente iltitolo di studio.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 303 — Commissione VII

ALLEGATO 13

5-07573 Zazzera: Sull’indizione di un concorso a cattedre nelle scuolesecondarie superiori.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’atto parlamentare cui si rispondegli Onorevoli interroganti propongono unrinvio dell’indizione dell’annunciato con-corso per il personale docente della scuola,in attesa che venga definito il fabbisognoall’interno del sistema di istruzione a se-guito dell’approvazione del decreto di rior-dino delle classi di concorso.

Al riguardo si ricorda che secondo lanormativa vigente (articolo 399 del testounico n. 297 del 1994), il reclutamento delpersonale docente è articolato in due di-stinti canali tra i quali sono ripartiti al 50per cento i posti disponibili: le graduatoriea esaurimento, di cui all’articolo 1, comma605, lettera c), della legge n. 206 del 2006,e i concorsi ordinari per titoli ed esami.

In applicazione della citata normativa èin preparazione il bando del prossimoconcorso a cattedre, che riguarderà i postidisponibili negli anni scolastici 2013/2014e 2014/2015 e con il quale il Ministerointende valorizzare modalità di recluta-mento che accertino la preparazione deicandidati.

In tal senso la suddetta proceduraconcorsuale si svolgerà secondo le vigentiregole e terrà conto delle attuali classi di

concorso, non essendo ancora conclusol’iter di definizione di quelle nuove, maverranno anche inserite novità riguardoalle prove scritte che saranno due: l’unadiretta ad accertare la preparazione teo-rica del candidato; l’altra che consisterànella simulazione di una lezione in aula, inmodo da poter valutare la capacità del-l’aspirante a relazionarsi e a rapportarsicon gli alunni.

I successivi concorsi, ai quali parteci-peranno i docenti già forniti di abilita-zione, si svolgeranno secondo nuovi criteridi selezione, anch’essi elaborati al fine diaccertare nel modo più completo possibilele capacità dei candidati.

È prevedibile che ai concorsi parteci-perà una quota rilevante di docenti inseritinelle graduatorie a esaurimento ma ri-guardo alle preoccupazioni espresse dagliOnorevoli interroganti, si evidenzia chel’indizione degli stessi lascia inalterate lepossibilità dell’attuale personale precariopresente nelle graduatorie a esaurimentodi conseguire annualmente la nomina inruolo in base alla spettante percentualedei posti definita per legge.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 304 — Commissione VII

ALLEGATO 14

5-07574 Rivolta: Sul contenzioso relativo al concorso per dirigentiscolastici indetto nel luglio 2001-Regione Lombardia.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’atto parlamentare in discussionesi chiede quali iniziative in Ministero in-tenda adottare a fronte dei ricorsi propostiavverso le modalità di svolgimento delconcorso a dirigente scolastico della Re-gione Lombardia da parte di alcuni can-didati non ammessi a sostenere la provaorale e a fronte della sentenza del TARLombardia n. 2035 del 17 luglio 2012 cheha accolto alcuni dei predetti ricorsi.

La citata pronuncia ha annullato gliatti relativi allo svolgimento delle provescritte sulla base di una presunta viola-zione del principio dell’anonimato. In par-ticolare, il giudice amministrativo ha rile-vato che le buste deputate alla conserva-zione del cartoncino con il nominativo e idati anagrafici del candidato, contenutenella busta più grande dove è inseritol’elaborato scritto e destinate a essereaperte alla conclusione della correzionedelle suddette prove, non sarebbero risul-tate idonee allo scopo in quanto il modestospessore della carta di cui le stesse sonocomposte avrebbe reso visibile il conte-nuto.

A parere del giudice la sola possibilitàastratta – non essendo peraltro emerso inconcreto alcun elemento in grado di aval-lare l’ipotesi che la commissione giudica-trice abbia effettivamente violato la garan-

zia dell’anonimato – di attribuire la pa-ternità degli elaborati prima della conclu-sione delle operazioni di correzionecomporterebbe la violazione delle disposi-zioni di cui all’articolo 14, comma 2, deldecreto del Presidente della Repubblican. 487 del 1994, regolanti la materia inargomento.

Si condivide quanto segnalato dagliOnorevoli interroganti sulle gravi conse-guenze che l’annullamento delle provescritte del concorso avrebbe sulla posi-zione di coloro che hanno superato lemedesime e sono stati inseriti nella gra-duatoria di merito e sull’organizzazioneamministrativa perché la mancata nominadei vincitori obbligherebbe ad affidare inreggenza una rilevante percentuale discuole della regione.

Le procedure concorsuali in argomentoappaiono infatti essersi svolte nel pienorispetto della normativa vigente; per que-sta ragione è stato già proposto appello alConsiglio di Stato, che ha fissato la primaudienza nei prossimi giorni.

Si assicura comunque che sono in fasedi valutazione dei competenti uffici tutte leeventuali misure da adottare per evitare leripercussioni di un eventuale esito sfavo-revole del giudizio.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 305 — Commissione VII

ALLEGATO 15

5-07575 Mario Pepe (Misto): Sulla situazione dell’AccademiaNazionale di danza (AND).

TESTO DELLA RISPOSTA

L’interrogante chiede al Ministro divalutare l’opportunità di sciogliere il con-siglio di amministrazione dell’Accademianazionale di danza in relazione a una seriedi irregolarità nella gestione descritte nelpresente atto di sindacato ispettivo.

Al riguardo si ricorda che il Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca, unitamente al Ministero dell’econo-mia e finanze e alla Prefettura di Roma,ha disposto un’ispezione per approfondiretali aspetti e i rapporti in essere tral’Accademia nazionale di danza e la Fon-dazione dell’Accademia.

A conclusione di tale ispezione nonsono emerse circostanze o irregolarità talida ipotizzare lo scioglimento degli organidi governance della predetta istituzione.

Per quanto attiene, invece, la Fonda-zione dell’Accademia, tale ente è del tuttoautonomo rispetto all’Accademia nazio-nale di danza e, come peraltro specificatodallo stesso interrogante, il controllo e lavigilanza è di esclusiva competenza dellaPrefettura di Roma che ha disposto inecessari accertamenti e ha trasmesso gliatti alla Procura della Repubblica per glieventuali provvedimenti conseguenti.

Per quanto riguarda il corso di laureatriennale in « discipline coreutiche, tecni-che compositive e scuola di coreografia »da attivarsi ad Avellino, si fa presente chel’articolo 2, comma 1, lettera i), del decreto

Presidente della Repubblica n. 132 del2003 prevede espressamente la possibilitàdi articolazione dell’Accademia nazionaledi danza sul territorio, « anche mediantela stipula di apposite convenzioni con entipubblici e privati nonché le forme diintesa e di collegamento con gli istituti diistruzione primaria e secondaria, ancheattraverso apposite convenzioni finalizzatea realizzare lo sviluppo integrato del pro-cesso formativo ».

Tale possibilità rimane subordinata al-l’osservanza delle disposizioni del regola-mento sulle « procedure, i tempi e lemodalità per la programmazione, il rie-quilibrio e lo sviluppo dell’offerta didatticadel settore » previsto dalla legge n. 508 del1999, che al momento non risulta ancoradefinito.

Ciò precisato, tale proposta è statadebitamente valutata e considerato ancheche la stessa non prevede oneri aggiuntivia carico dell’erario, è stato autorizzatol’avvio delle intese e degli atti preliminaricon il Teatro « Carlo Gesualdo » di Avel-lino per l’attivazione del predetto corso dilaurea triennale con l’intenzione di avviarelo stesso a decorrere dal prossimo annoaccademico 2012/2013.

Il Ministero sta completando l’acquisi-zione di tutti i pareri necessari per com-pletare il relativo iter procedimentale.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 306 — Commissione VII

VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Decreto-legge 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica coninvarianza dei servizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato. Alla VCommissione (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323

SEDE REFERENTE:

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell’Agenzia per laprotezione dell’ambiente e per i servizi tecnici. C. 55 Realacci e C. 3271 Bratti (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 315

ALLEGATO 3 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 324

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. C. 3465-4290-B Governo, approvato dalSenato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato (Seguito dell’esamee rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317

Modifica all’articolo 15 della legge 23 marzo 2001, n. 93, concernente il Parco museo delleminiere di zolfo delle Marche e dell’Emilia Romagna. Testo unificato C. 4258 Brandolinie C. 4467 Vannucci (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317

ALLEGATO 4 (Emendamento del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 329

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi dell’ente « Parco nazionale GranParadiso » C. 4913 Nicco ed abb. (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318

ALLEGATO 5 (Emendamento del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330

Delega al Governo per l’adozione di norme a salvaguardia della salute pubblica dai rischi diinquinamento nelle zone interessate da impianti, anche provvisori, per il deposito, iltrattamento o lo smaltimento di rifiuti urbani e industriali C. 1909 Scilipoti (Rinvio delseguito dell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318

RISOLUZIONI:

7-00821 Lanzarin: Sul sistema di raccolta delle acque reflue urbane (Discussione e conclusione– Approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319

7-00853 Cosenza: Sugli impianti di depurazione delle acque reflue (Discussione e conclusione– Approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319

7-00923 Mariani: Sugli eventi calamitosi del 25 ottobre 2011 in provincia di La Spezia(Discussione e conclusione – Approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319

7-00895 Motta: Sul violento nubifragio dell’11 giugno 2012 che ha colpito la Pedemontanaparmense e in particolare i comuni in provincia di Parma (Discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione 8-00198) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320

ALLEGATO 6 (Risoluzione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 331

Mercoledì 1o agosto 2012 — 307 — Commissione VIII

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichia-razione d’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa natale del musicista in Roncole Verdi. C. 1373 e abb. (Parere alla VII Commissione)(Esame emendamenti e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 321

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel vicepresidente Roberto TORTOLI. —Interviene il sottosegretario di Stato perl’ambiente e la tutela del territorio e delmare, Tullio FANELLI.

La seduta comincia alle 11.30.

Decreto-legge 95/2012: Disposizioni urgenti per la

revisione della spesa pubblica con invarianza dei

servizi ai cittadini

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Armando DIONISI (UdCpTP), relatore,ricorda che la Commissione è convocataper esprimere il parere sul decreto-leggen. 95 del 2012, recante disposizioni ur-genti per la revisione della spesa pubblica,modificato dal Senato nel corso dell’esamein prima lettura. Osserva che il provvedi-mento si configura come il secondo inter-vento importante di revisione della spesapubblica che segue il decreto-legge n. 52del 2012 recentemente approvato dal Par-lamento, dal quale si attendono risparmidi spesa. In ordine alle disposizioni dicompetenza e di interesse della VIII Com-missione, rileva che oltre alle disposizioniconcernenti la spesa pubblica, il decretocontiene disposizioni di competenza cheriguardano alcune questioni recentementeoggetto di esame della Commissione especificamente interventi a favore dellearee colpite dal sisma del maggio 2012 nei

territori dell’Emilia, della Lombardia e delVeneto, e dei territori colpiti dal sismaabruzzese del 2009. Rileva che l’articolo 1,comma 2, prevede che i criteri di parte-cipazione alle gare devono essere tali danon escludere le piccole e medie imprese(PMI); la nuova formulazione del comma2 viene introdotta quale novella all’articolo2, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 (Co-dice dei contratti pubblici). Il comma2-bis, precisa, reca una serie di ulteriorimodifiche al Codice dei contratti pubblici.In particolare, segnala, l’articolo 37,comma 13, che prevede che i concorrentiriuniti in raggruppamento temporaneodebbano eseguire le prestazioni nella per-centuale corrispondente alla quota di par-tecipazione al raggruppamento, viene li-mitato ai soli lavori. All’articolo 41,comma 2, relativo ai requisiti richiesti aifornitori e prestatori di servizi, viene ag-giunto un periodo che prevede l’illegitti-mità dei criteri che fissano, senza congruamotivazione, limiti di accesso connessi alfatturato aziendale. Fa notare che all’ar-ticolo 75, comma 1, che prevede chel’offerta venga corredata da una garanzia,pari al due per cento del prezzo baseindicato nel bando o nell’invito, sottoforma di cauzione o di fideiussione, ascelta dell’offerente, viene aggiunto un pe-riodo che dispone che, per procedure digara realizzate in forma aggregata dacentrali di committenza, l’importo dellagaranzia sia fissato nel bando o nell’invitonella misura massima del due per centodel prezzo base. Rileva che all’articolo113, comma 1, del Codice viene aggiuntoun periodo che determina nella misuramassima del dieci per cento dell’importocontrattuale l’importo della garanzia fi-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 308 — Commissione VIII

deiussoria fissato nel bando o nell’invito,fermo restando quanto previsto dal pe-riodo successivo che riguarda l’aumentodella garanzia nel caso di aggiudicazionecon ribasso d’asta superiore al 10 percento. La disposizione, precisa, sembratrovare applicazione nel caso di proceduredi gara realizzate in forma aggregata dacentrali di committenza.

Rileva che il comma 3 e i commi da 10a 16 dell’articolo 1 recano disposizionivarie in materia di convenzioni quadro perl’acquisto di beni e servizi. Tra questesegnala che il comma 3 consente allepubbliche amministrazioni di procedere invia temporanea allo svolgimento di auto-nome procedure di acquisto di beni eservizi, nell’ipotesi in cui le convenzioniquadro Consip o delle centrali di commit-tenza regionali non siano ancora disponi-bili e in caso di motivata urgenza. Evi-denzia che i commi 10 e 11 obbligano lecentrali di committenza a comunicare alCommissario straordinario per la raziona-lizzazione della spesa per acquisti di benie servizi e a Consip s.p.a. l’avvenuta sti-pula dei contratti quadro e delle conven-zioni e prevedono l’istituzione di un elencodelle centrali di committenza. Il comma12, chiarisce, consente all’aggiudicatariodelle convenzioni quadro di offrire, nelcorso della durata della convenzione e deirelativi contratti attuativi, una riduzionedelle condizioni economiche previste nellamedesima convenzione. Osserva che ilcomma 13 prevede il diritto di recesso daparte delle pubbliche amministrazioni neicontratti di fornitura, nel caso in cui iparametri delle convenzioni quadro stipu-late da Consip S.p.A successivamente allastipula dei contratti di fornitura sianomigliorativi e l’appaltatore non acconsentaad una modifica. Precisa che il comma16-bis prevede che, in casi di particolareinteresse per l’amministrazione, le conven-zioni quadro possono essere stipulate conuna o più imprese alle condizioni contrat-tuali migliorative rispetto a quelle propo-ste dal miglior offerente. Sottolinea che icommi 4 e 6 e 17-18 dell’articolo 1 con-tengono disposizioni volte allo sviluppo delsistema elettronico di acquisti di beni e

servizi della pubblica amministrazione; inparticolare, il comma 4 permette ai Co-muni con popolazione non superiore a5.000 abitanti di effettuare i propri acqui-sti – in alternativa a quanto previstodall’articolo 33, comma 3-bis del Codicedei contratti pubblici, che prevede l’affi-damento obbligatorio ad un’unica centraledi committenza – utilizzando gli strumentielettronici di acquisto gestiti da altre cen-trali di committenza di riferimento, com-prese le convenzioni Consip, nonché ilmercato elettronico delle P.A. Rileva chel’articolo 3, comma 19-bis, inserito nelcorso dell’esame al Senato, trasferisce laproprietà del complesso dell’Arsenale diVenezia al Comune di Venezia (con esclu-sione delle porzioni utilizzate dal Mini-stero della difesa per i suoi specifici com-piti istituzionali), il quale ne deve assicu-rare l’inalienabilità, l’indivisibilità e la va-lorizzazione attraverso l’affidamento dellagestione e dello sviluppo alla Società Ar-senale S.p.A. Evidenzia che l’articolo 3-bis,introdotto durante l’esame del provvedi-mento al Senato, reca interventi agevola-tivi per le zone colpite dal sisma del 20 e29 maggio 2012. In particolare, segnala, siconsente che i contributi per la ricostru-zione degli immobili ubicati nelle zonecolpite dal sisma siano concessi anchemediante finanziamenti agevolati; i relativicontratti sono assistiti da garanzia statalenel limite di 6 miliardi di euro; i benefi-ciari dei finanziamenti agevolati usufrui-scono inoltre di un credito di imposta pari,per ciascuna scadenza di rimborso, all’im-porto ottenuto sommando alla sorte capi-tale gli interessi dovuti. Fa notare che sonoinoltre previste deroghe ai fini dell’assun-zione, per il biennio 2012-2013, per lestrette finalità connesse alla situazioneemergenziale prodottasi a seguito del si-sma del 20 e 29 maggio 2012. Precisa cheper l’attuazione delle norme recate dal-l’articolo 3-bis viene autorizzata la spesamassima di 450 milioni di euro annui, adecorrere dal 2013. Rileva che l’articolo 4,commi 6-8-bis, reca talune disposizioniconcernenti l’acquisto dei servizi strumen-tali all’attività delle pubbliche amministra-zioni; più specificamente, il comma 6 pre-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 309 — Commissione VIII

vede che, a decorrere dal 1o gennaio 2013,le pubbliche amministrazioni possono ac-quisire a titolo oneroso da enti di dirittoprivato servizi di qualsiasi tipo, anchemediante la stipula di convenzioni, sol-tanto in base a procedure previste dallanormativa nazionale e comunitaria. Evi-denzia che sono previste talune esclusionirelativamente all’applicazione della normain esame relativamente, tra gli altri, aglienti e alle associazioni operanti nel campodei servizi socio-assistenziali e dei beni edattività culturali, dell’istruzione e dellaformazione, agli enti e associazioni dipromozione sociale, agli enti di volonta-riato, alle cooperative sociali di cui allalegge n. 381/1991. Il comma 7, sottolinea,obbliga le pubbliche amministrazioni, adecorrere dal 1o gennaio 2014, ad acqui-sire sul mercato i beni e i servizi stru-mentali alla propria attività, mediante leprocedure concorrenziali previste dal ci-tato Codice dei contratti pubblici fattesalve le acquisizioni in via diretta effet-tuate tramite convenzione dagli enti ri-chiamati. Evidenzia che il comma 8 di-spone che, sempre a decorrere dal 1o

gennaio 2014, l’affidamento diretto possaavvenire solo a favore di società a capitaleinteramente pubblico, nel rispetto dei re-quisiti richiesti dalla normativa comunita-ria in materia di gestione in house e acondizione che il valore economico delservizio o dei beni non superi i 200.000euro annui; il comma 8-bis, introdotto nelcorso dell’esame al Senato, prevede che icommi 7 e 8 non si applicano alle proce-dure previste dall’articolo 5 della leggen. 381/1991, relative alle convenzioni chele cooperative sociali possono stipularecon la pubblica amministrazione per losvolgimento di attività finalizzate all’inse-rimento lavorativo di persone svantaggiate.Precisa che i commi 20 e 21 dell’articolo7 recano modifiche alle modalità di finan-ziamento del Fondo per la ricostruzionedelle aree colpite dal sisma del 20-29maggio 2012, istituito dall’articolo 2 deldecreto-legge n. 74 del 2012 in corso diesame al Senato; in luogo delle riduzionealle voci rimodulabili del bilancio delloStato di cui all’allegato della legge

n. 225/92 viene destinata al Fondo per laricostruzione quota parte delle comples-sive riduzioni di spesa previste dal decre-to-legge in esame, per un importo fissato,a seguito delle modifiche approvate nelcorso dell’esame al Senato, in 550 milionidi euro per ciascuno degli anni 2013 e2014 (in luogo di 1 miliardo di euro perciascuno degli anni 2013 e 2014, comeprevisto nel testo originario della norma)in conseguenza dell’approvazione delnuovo articolo 3-bis. Chiarisce che icommi 24 e 25 dell’articolo 7 annullanol’Accordo di Programma tra il Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti, il co-mune e la provincia di Catanzaro e laregione Calabria relativo al trasferimentodel Laboratorio Tipologico Nazionale nel-l’ambito del Centro per lo sviluppo delsettore delle costruzioni di Catanzaro. Pre-cisa che il comma 26 dell’articolo 7 recadisposizioni concernenti la spesa nell’am-bito del Ministero delle infrastrutture e deitrasporti (MIT); in particolare il comma26, lettera a), con una novella all’articolo2, comma 172, secondo periodo, del de-creto-legge 262/2006, prevede l’acquisi-zione al bilancio dello Stato di una quotapari a 2,5 milioni di euro per l’anno 2012,degli introiti che affluiscono annualmentea titolo di contribuzione degli utenti deiservizi del soppresso Registro italiano di-ghe (RID), le cui funzioni sono state tra-sferite al Ministero delle infrastrutture edei trasporti (MIT). Segnala che l’articolo8, comma 4, dispone le riduzioni deitrasferimenti statali agli enti di ricercafacenti capo a vari Ministeri, a decorreredal 2012, nella misura per ciascuno indi-cata nell’allegato 3; in caso di impossibilitàdi operare la riduzione, si prevede l’ap-plicazione delle disposizioni di cui alcomma 3 dell’articolo. Per quanto con-cerne gli enti di ricerca vigilati dal Mini-stero dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare, fa notare, l’allegato 3 fariferimento all’Istituto superiore per laprotezione e la ricerca ambientale –ISPRA. La riduzione è pari ad 1.454.510 dieuro per il 2012, 3.878.692 di euro per il2013 e 3.878.693 dal 2013. Evidenzia chel’articolo 12, comma 23, sottrae la Com-

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missione scientifica CITES alla disciplinariguardante il riordino degli organi diamministrazioni pubbliche anche me-diante soppressione o accorpamento dellestrutture e dispone la gratuità della par-tecipazione alla stessa Commissione. Pre-cisa che l’articolo 12, commi 78 e 79,modifica rispettivamente l’articolo 11 deldecreto-legge 216/2011 e l’articolo 36 deldecreto legge 98/2011 relativamente ai ter-mini per l’entrata in operatività dell’Agen-zia per le infrastrutture stradali e auto-stradali e per il trasferimento delle par-tecipazioni detenute da ANAS nelle societàco-concedenti a Fintecna S.p.A; in parti-colare, il comma 78, lettera a), differisce al30 settembre 2012 il termine entro ilquale, nelle more dell’adozione dello sta-tuto dell’Agenzia, i relativi compiti conti-nuano ad essere svolti dai competentiuffici delle Amministrazioni dello Stato edall’Ispettorato di vigilanza sulle conces-sionarie autostradali e dagli altri uffici diAnas S.p.a.. Viene inoltre previsto, osserva,che in caso di mancata adozione, entro ilpredetto termine del 30 settembre 2012,dello statuto e del D.P.C.M. per l’indivi-duazione delle unità di personale da tra-sferire all’Agenzia, la medesima Agenzia èsoppressa e le attività e i compiti già adessa attribuiti sono trasferiti al Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti a de-correre dal 1° ottobre 2012. Sottolineache la lettera b) novella il comma 6dell’articolo 11 del decreto-legge 216/2011,prevedendo una proroga dal 31 luglio 2012al 30 settembre 2012, del termine di cuiall’articolo 36, comma 4, del decreto leggen. 98 del 2011 entro il quale l’Agenziasubentra ad Anas S.p.a. nelle funzioni diconcedente per le convenzioni in esserealla stessa data e in tutti gli atti conven-zionali con le società regionali, nonché coni concessionari autostradali; il comma 79,lettera b), proroga dal 31 luglio 2012 al 30settembre 2012, il termine entro il quale lasocietà ANAS Spa trasferisce alla societàFintecna Spa tutte le partecipazioni dete-nute da ANAS Spa in società co-conce-denti. Sottolinea che l’articolo 23, comma9, autorizza la spesa di 9 milioni di europer il 2012 per gli interventi connessi alle

eccezionali avversità atmosferiche delmese di febbraio 2012 (emergenza neve), icui oneri sono posti a valere sulla quota dipertinenza statale dell’otto per mille delgettito IRPEF nonché sulle risorse delFondo per il riparto della quota relativa alcinque per mille del gettito IRPEF; ilcomma 10-bis, inoltre, assegna a taleemergenza una quota massima di 6 mi-lioni di euro delle risorse del Fondo dirotazione per la solidarietà alle vittime deireati di tipo mafioso, delle richieste estor-sive e dell’usura resesi disponibili al ter-mine del 2011. Precisa che il comma12-septies dell’articolo 23, introdotto du-rante l’esame al Senato, assegna al Co-mune de L’Aquila, ai comuni del cratereed alla Provincia de L’Aquila un contri-buto straordinario, per il solo esercizio2012 e non rinnovabile, al fine di garantirela stabilità dell’equilibrio finanziario, nellimite di complessivi 23 milioni di euro,indicando la relativa ripartizione tra isoggetti interessati. Evidenzia che ilcomma 12-quaterdecies dell’articolo 23, in-trodotto durante l’esame al Senato, intro-duce disposizioni volte a consentire lafruibilità di dati geospaziali acquisiti conrisorse pubbliche, anche a fini di tutelaambientale, di mitigazione dei rischi e perattività di ricerca scientifica attribuendospecifici compiti in merito ad Ispra. Chia-risce che il comma 1-bis dell’articolo 23-ter, introdotto durante l’esame al Senatocome emendamento al decreto legge n. 87/2012, successivamente confluito nel de-creto legge in esame con il maxiendamentodel Governo sul quale è stata posta laquestione di fiducia, prevede, in materia diedilizia residenziale convenzionata, unariduzione da 30 a 20 anni del limitetemporale da utilizzare per il calcolo delladurata delle nuove convenzioni c.d. sosti-tutive, stipulate in sostituzione di quellepreviste dall’articolo 31, comma 46, dellaL. 448/1998. In conclusione, formula unaproposta di parere favorevole (vedi allegato1) che richiama nelle premesse l’ordine delgiorno sottoscritto dai rappresentanti deigruppi in Commissione nel corso del-l’esame del decreto legge 6 giugno 2012,n. 73, recante disposizioni urgenti in ma-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 311 — Commissione VIII

teria di qualificazione delle imprese e digaranzia globale di esecuzione, che impe-gnava il Governo a non procedere coninterventi frammentari sulla materia degliappalti pubblici, bensì attraverso un orga-nico disegno di riforma del settore. Di-chiara comunque la propria disponibilitàad integrare il contenuto della proposta dilegge alla luce dei rilievi che dovesseroemergere nel corso del dibattito.

Alessio BONCIANI (UdCpTP), interve-nendo in relazione alle norme sui contrattipubblici, dichiara di condividere le finalitàdel testo ed in particolare la previsionevolta ad escludere che il parametro delfatturato si configuri quale condizione chelimita l’accesso alle piccole imprese. Sot-tolinea, tuttavia, che l’eliminazione delvalore del fatturato quale specifico para-metro di valutazione dei lavori e servizirende comunque necessario adottare undiverso criterio di selezione delle imprese,anche per evitare il rischio che si riducanole garanzie previste a tutela delle stazioniappaltanti.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) evidenziache il provvedimento contempla profili dinon marginale interesse per la Commis-sione su cui occorre soffermarsi con at-tenzione. Preliminarmente, ritiene impro-prio il titolo del provvedimento, che non silimita affatto a misure di revisione dellaspesa, intervenendo al contrario su unapluralità di materie non tutte pertinentirispetto agli obiettivi enunciati.

Condivide il richiamo del relatore al-l’ordine del giorno sottoscritto dai rappre-sentanti dei gruppi della Commissione inmateria di appalti pubblici e ribadisce lanecessità che si proceda ad una riforma dicarattere generale attraverso un provvedi-mento sistematico, e non mediante episo-dici e frammentari interventi normativi.Richiama l’attenzione della Commissionesull’opportunità di evitare il rischio che sicomprimano le garanzie per le stazioniappaltanti, come può accadere eliminandoil parametro del fatturato ai sensi delleprevisioni del decreto-legge in esame. Sot-tolinea che la disciplina relativa all’ANAS

ed al comparto autostrade appare an-ch’essa inadeguata e i ripetuti interventinormativi al riguardo di fatto limitanol’efficienza dell’ANAS e pregiudicano l’in-tento di perseguire effettivi risparmi dispesa.

In relazione poi agli eventi sismici chehanno colpito l’Emilia-Romagna, nel ri-cordare le difficoltà nell’individuazionedelle risorse per la copertura finanziariadegli interventi di ricostruzione e di in-dennizzo, sottolinea l’esigenza che si pro-ceda in futuro attraverso un più organicoe compiuto intervento normativo, affinchéla complessa materia degli eventi sismicisia affrontata in modo uniforme nellediverse realtà territoriali interessate.Esprime, in conclusione, una valutazionecomplessivamente negativa sui contenutidel decreto-legge.

Raffaella MARIANI (PD), pur rilevandol’esiguità dei tempi a disposizione dellaCommissione per l’esame del provvedi-mento, ravvisa l’esigenza di approfondirecon attenzione taluni contenuti del mede-simo. Esprime rammarico per l’impossibi-lità di apportare utili modifiche al testo inesame, che considera opportune soprat-tutto in ordine alla disciplina delle infra-strutture ed al codice degli appalti. Su taliversanti sottolinea l’esigenza di procederead una riforma organica e complessivadella materia per venire incontro alleesigenze manifestate in più occasioni dalmondo delle imprese e dalle stazioni ap-paltanti. Auspica una semplificazione dellenorme del settore, pur nella necessariaconformità alla disciplina comunitaria.

Valuta quindi favorevolmente le previ-sioni del decreto-legge che erogano finan-ziamenti destinati al ristoro dei dannisubiti dalle regioni colpite dai gravi eventicalamitosi dello scorso inverno, i cui onerinon avevano ancora ricevuto adeguata co-pertura finanziaria. Ravvisa la necessità, alriguardo, che regioni e comuni che hannosostenuto spese per le calamità idrogeolo-giche avvenute dal 2008 ad oggi possanoricevere, quanto prima, tempestive risorsefinanziarie per coprire gli interventi so-stenuti.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 312 — Commissione VIII

Considera apprezzabile il modello pre-visto dal provvedimento in esame per laricostruzione dei territori colpiti dal sismain Emilia-Romagna, attraverso la Cassadepositi e prestiti. Reputa positiva la mag-giore circolazione delle informazioni e ilsistema di interconnessione tra banchedati relativamente agli enti di ricerca;esprime tuttavia preoccupazione per lalimitazione di risorse prevista per gli isti-tuti di ricerca non vigilati dal Ministerodella istruzione e della ricerca scientifica.Osserva, altresì, che la mancata istituzionedella nuova Autorità per i trasporti, chedovrebbe assorbire le funzioni esercitatedall’ANAS, ha reso necessarie diverse pro-roghe dei termini stabiliti per il passaggioalla nuova disciplina, rendendo necessarial’assegnazione al Ministero delle infra-strutture degli specifici compiti in materiadi concessioni delle grandi infrastrutture.

In conclusione, dichiara di valutarefavorevolmente nel complesso il contenutodel provvedimento.

Ermete REALACCI (PD), nel condivi-dere l’intervento della collega Mariani,sostiene la necessità che in materia diappalti pubblici si proceda attraverso unintervento normativo organico e generale enon mediante misure frammentarie e di-somogenee inserite in diversi provvedi-menti normativi. Fa notare che il titolo delprovvedimento, che enuncia l’invarianzadei servizi, rappresenta solo una meraesortazione, in quanto le norme recate dalprovvedimento di fatto riducono il peri-metro delle risorse nella disponibilità diregioni ed enti locali con la conseguenza diuna pericolosa erosione dei servizi fornitiai cittadini dalle autonomie territoriali.Ritiene quindi necessario avviare una ri-flessione sulla modifica del metodo direvisione della spesa, procedendo ad unaselezione qualitativa dei finanziamenti cheoccorre conservare rispetto ad altre postedi bilancio che possono essere eliminate inquanto improduttive e non efficienti. Ri-tiene che il parametro da adottare debbaessere rappresentato dalla garanzia di noncomprimere le funzioni essenziali delle

amministrazioni locali legate ai serviziindispensabili per la cittadinanza.

Ritiene quindi opportuno che il Mini-stero proceda ad una complessiva rifles-sione in ordine alla riduzione di finanzia-menti ad esso. In particolare, precisa cheil Ministero dell’ambiente, nell’eserciziodelle sue competenze e nella sua autono-mia gestionale, dovrebbe prospettare intempi brevi una meditata razionalizza-zione dell’intera struttura organizzativa, alfine di individuare ambiti e settori su cuioperare un’oculata riduzione di risorse nelquadro del nuovo preannunciato inter-vento di spending review, e al ciò fine dinon esporsi alla pregiudizievole sorte deitagli lineari che comprometterebbe inevi-tabilmente politiche ambientali, che an-drebbero invece tutelate e valorizzate.

Gianluca BENAMATI (PD), pur rite-nendo indispensabili le misure recate daldecreto-legge in esame, nel quadro delnecessario contenimento delle spese in unafase di grave crisi economica che affliggeil Paese, esorta la Commissione a valutarecon particolare attenzione l’impatto so-ciale che potrebbe scaturire dalle ingentiriduzione di spesa previste dal provvedi-mento. Valuta favorevolmente le disposi-zioni volte a fronteggiare i danni prodottidagli eventi sismici dell’Emilia-Romagna e,in particolare, le disposizioni relative aifinanziamenti, pari a circa 6 miliardi dieuro, attraverso il metodo del creditod’imposta, venendo incontro almeno inparte alle esigenze della cittadinanza edelle imprese colpite dal terremoto. Va-luta, quindi, positivamente le misure con-tenute nel decreto-legge in esame, anche sereputa opportuni taluni correttivi per mi-tigare il rigore della limitazione di risorse.

Manuela LANZARIN (LNP), nel con-cordare con il relatore, esprime apprez-zamento per il provvedimento nel suocomplesso, in quanto reca disposizioninecessarie per il contenimento della spesapubblica e per l’auspicato rilancio econo-mico del Paese. Avanza rilievi critici inrelazione alla circostanza che il Governo,in più occasioni, ha assunto l’impegno in

Mercoledì 1o agosto 2012 — 313 — Commissione VIII

Parlamento di varare provvedimenti chetuttavia non sono stati mai attuati, soprat-tutto in relazione al codice degli appalti edal settore dell’ANAS e delle autostrade. Inparticolare, esorta il Governo a rivederequanto prima la disciplina del codice degliappalti. Esprime perplessità sulle previ-sione di cui all’articolo 4, relativo allesocietà in house, in quanto le relativenorme appaiono di incerta e non univocainterpretazione. Valuta negativamente lenorme che prevedono riduzioni di risorsee tagli lineari nel settore della sanità,senza tener conto di elementi di virtuositàche caratterizzano determinati territori.

Tommaso FOTI (PdL) rileva che ilprovvedimento assume una portata moltopiù estesa rispetto a quanto evochi il titoloe ciò rappresenta un esempio di cattivalegislazione. Valuta negativamente le con-tinue proroghe relative all’Agenzia per leinfrastrutture stradali e autostradali chedovrebbe acquisire taluni compiti e fun-zioni dell’ANAS, determinando così soloincertezza e confusione nel settore delleconcessioni e impedendo alla Commissioneed al Governo la necessaria interlocuzionein un settore di grande importanza perl’economia del paese quale quello delleinfrastrutture stradali e autostradali.

Aggiunge che il riordino delle provinceoperato dal decreto-legge, attuato in modonon organico e con riferimenti temporalinon sempre corretti, presenta evidenti in-congruenze quali ad esempio l’incompati-bilità fra i tempi assegnati alle regioni perprocedere al riordino delle province ed ilimiti temporali entro i quali il Governopuò esercitare il potere sostitutivo. Esortaquindi la Commissione a considerare chei compiti assegnati alle nuove provinceafferiscono a competenze della VIII Com-missione ambiente; in particolare fa no-tare che l’edilizia scolastica viene discipli-nata stravolgendo di fatto le competenzeattualmente assegnate agli enti locali.

Rileva, in conclusione, che il decretolegge in esame è stato, a suo avviso,elaborato in modo affrettato e rispetto adesso sono stati compressi i necessari tempiper un approfondito esame in Commis-

sione. Ritiene che tale modo di procedereconduca di fatto ad un depotenziamentodel ruolo del Parlamento e quindi delleCommissioni, che, in taluni casi e conriferimento a provvedimenti omnibus,come quelli in esame, vengono ancheespropriate delle competenze in sede pri-maria.

Giuseppe VATINNO (Misto-ApI), nelcondividere le considerazioni svolte dalrelatore, osserva che il Ministero dell’am-biente risulta particolarmente penalizzatonegli ultimi anni dalla riduzione di inve-stimenti determinata dalle leggi di conte-nimento delle spese degli apparati ammi-nistrativi. Fa notare che i rilevanti taglilineari che hanno colpito il Ministero del-l’ambiente determinano, di fatto, un com-plessivo indebolimento del ruolo svolto daldicastero, la cui azione è stata nel tempopregiudicata e depotenziata mediante unasempre più accentuata sottrazione di ri-sorse. Richiama quindi i membri dellaCommissione ad una attenta riflessione suiprofili evidenziati.

Agostino GHIGLIA (PdL), nel condivi-dere l’intervento del collega Foti, precisache da diversi mesi l’ANAS risulta di fattonon operativo e le società da essa parte-cipate non vengono quindi poste nellacondizione di esercitare il proprio ruolocon conseguenti danni all’economia delPaese, anche in ragione della carenza difinanziamenti alle opere appaltate. Ritieneinspiegabile il protrarsi della menzionataproroga dell’Agenzia per le infrastrutturestradali e autostradali che induce l’ANASad una condizione di inefficienza, pregiu-dicando così una delle possibili leve disviluppo economico del Paese attraverso ilblocco delle gare di appalto. Concludesollecitando l’audizione dei rappresentantidella società Sogesin.

Armando DIONISI (UdCpTP), relatore,sulla base delle considerazioni emerse nelcorso del dibattito, formula una nuovaproposta di parere favorevole (vedi alle-gato 2).

Mercoledì 1o agosto 2012 — 314 — Commissione VIII

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore, come riformulata.

La seduta termina alle 13.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel vicepresidente Roberto TORTOLI. –Interviene il sottosegretario di Stato perl’ambiente e la tutela del territorio e delmare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 13.

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie am-

bientali e disciplina dell’Agenzia per la protezione

dell’ambiente e per i servizi tecnici.

C. 55 Realacci e C. 3271 Bratti.

(Seguito dell’esame e rinvio).

Roberto TORTOLI, presidente e relatore,comunica che sono stati presentati emen-damenti al testo unificato in esame (vediallegato 3).

Con riferimento a tali emendamenti,invita al ritiro, altrimenti esprime parerecontrario, sugli emendamenti Cosenza 2.1,2.2 e 2.3, Zamparutti 3.1, Lanzarin 4.1,Cosenza 5.1, Froner 6.1, Lanzarin 6.3, 7.1,Piffari 11.1 e 11.2, Zamparutti 11.3, 12.2,Froner 14.1, Zamparutti 14.2 e 14.3, non-ché Zamparutti Tit.1. Esprime parere fa-vorevole sugli emendamenti Zamparutti4.2 e 6.2 a condizione che venga riformu-lato (vedi allegato 3), Lanzarin 9.1, Piffari12.1 a condizione che venga riformulato(vedi allegato 3), Piffari 13.1 e 13.2 acondizione che vengano riformulati (vediallegato 3), nonché Zamparutti 14.4. Rac-comanda quindi l’approvazione dell’emen-damento Tit. 2 a sua firma.

Il sottosegretario Tullio FANELLIesprime parere conforme a quello delrelatore.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiaradi ritirare, ai fini di un’eventuale presen-tazione in Assemblea, gli emendamenti asua firma sui quali vi è stato un invito alritiro da parte del relatore o un parerecontrario.

Manuela LANZARIN (LNP) ritira, aifini di un’eventuale presentazione in As-semblea, gli emendamenti presentati dalsuo gruppo sui quali vi è stato un invito alritiro da parte del relatore o un parerecontrario.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) invita ilrelatore e il rappresentante del Governo arivedere il parere sugli emendamenti a suaprima firma 14.2 e 14.3 che mirano ariconoscere a regime in capo all’ISPRA lecompetenze della soppressa Agenzia per lasicurezza nucleare.

Il sottosegretario Tullio FANELLI sot-tolinea come l’invito al ritiro degli emen-damenti Zamparutti 14.2 e 14.3 nasca dalfatto che è in attesa di prossima emana-zione il decreto ministeriale sul trasferi-mento delle competenze della soppressaAgenzia per la sicurezza nucleare, chedovrebbero quindi essere allocate in capoad una struttura interna all’ISPRA.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), alla lucedelle dichiarazioni rese dal sottosegretario,ritira gli emendamenti a sua prima firma14.2 e 14.3, nonché tutti gli altri emenda-menti a sua prima firma sui quali vi èstato un invito al ritiro o un parerecontrario da parte del relatore.

Alessio BONCIANI (UdCpTP) richiamale dichiarazioni fatte dal Ministero del-l’ambiente, Corrado Clini, nella recenteaudizione svolta presso la Commissione,con riferimento alla possibilità che leesigenze di razionalizzazione della spesapubblica inducano a rivedere la strutturae l’ordinamento di vari enti vigilati dal

Mercoledì 1o agosto 2012 — 315 — Commissione VIII

Ministero dell’Ambiente. Ritiene pertantoche andrebbe verificata, proprio alla lucedi tali dichiarazioni del Ministro, la posi-zione del Governo sul nuovo ordinamentodell’ISPRA che il provvedimento in esameintenderebbe introdurre, onde evitare cheil lavoro parlamentare in corso venga poivanificato da successivi interventi di ra-zionalizzazione della spesa pubblica inci-denti proprio sull’ISPRA.

Il sottosegretario Tullio FANELLI, nelprecisare che, in riferimento agli enti vi-gilati, il Ministero dell’ambiente è attual-mente impegnato solo nella predisposi-zione del decreto di trasferimento di com-petenze dalla soppressa Agenzia per lasicurezza nucleare all’ISPRA, sottolineache non risulta essere nelle intenzioni delGoverno un intervento di razionalizza-zione della spesa pubblica incidente sul-l’ISPRA.

Roberto TORTOLI, presidente e relatore,rileva come,in occasione della recente au-dizione richiamata dal collega Bonciani, ilMinistro dell’ambiente, Corrado Clini,avesse evidenziato esclusivamente un pro-blema di riorganizzazione del Ministerodell’ambiente che si riteneva di poter ri-solvere attraverso interventi sul personaledell’ISPRA. Si tratterebbe pertanto di unprofilo diverso che non avrebbe alcunaincidenza sul nuovo ordinamento del-l’ISPRA, sul quale si concentra invece ilprovvedimento in esame.

Ermete REALACCI (PD) prende attodelle dichiarazioni del sottosegretario Fa-nelli sul trasferimento di competenze dallasoppressa Agenzia della sicurezza nuclearea un struttura interna dell’ISPRA, auspi-cando che si proceda al più presto alladefinizione del decreto ministeriale re-cante tale trasferimento. Conclude invi-tando i diversi gruppi a valutare l’ipotesidi una richiesta di trasferimento alla sedelegislativa sul provvedimento in esame,considerata l’ampia condivisione che sutale testo è stata registrata sia in ambitopolitico sia in ambito tecnico.

Alessandro BRATTI (PD) si associa alleconsiderazioni testé svolte dal collega Rea-lacci sul trasferimento alla sede legislativa,ricordando come già nella precedente le-gislatura le forze politiche abbiano pro-vato, senza successo, ad emanare unalegge recante l’istituzione del sistema na-zionale delle agenzie per la protezionedell’ambiente. Ritiene quindi che l’elabo-razione del testo unificato in esame costi-tuisca un risultato molto importante, an-che in considerazione dell’ampia condivi-sione che tale testo ha registrato sia daparte delle Agenzie regionali e dell’ISPRAsia da parte del Governo.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nel di-chiararsi non contrario in linea di prin-cipio al trasferimento alla sede legislativacon riferimento al testo unificato inesame, si riserva di esprimere l’orienta-mento del suo gruppo al termine del-l’esame in sede referente.

Giulia COSENZA (PdL) ritira tutti gliemendamenti da lei presentati sui quali viè stato un invito al ritiro o un parerecontrario da parte del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenirela Commissione approva l’emendamentoZamparutti 4.2.

Roberto TORTOLI (PdL) constata l’as-senza del presentatore dell’emendamentoFroner 6.1: si intende che vi abbia rinun-ciato.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) dichiaradi accogliere la proposta di riformulazionedell’emendamento a sua prima firma 6.2avanzata dal relatore.

La Commissione approva, con distintevotazioni gli emendamenti Zamparutti 6.2(Nuova formulazione) e Lanzarin 9.1.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiaradi accogliere le proposte di riformulazionedegli emendamenti a sua firma 12.1, 13.1e 13.2 formulate dal relatore.

La Commissione approva, con distintevotazioni, gli emendamenti Piffari 12.1(Nuova formulazione), 13.1 (Nuova formu-lazione) e 13.2 (Nuova formulazione).

Mercoledì 1o agosto 2012 — 316 — Commissione VIII

Roberto TORTOLI, presidente, constatal’assenza del presentatore dell’emenda-mento Froner 14.1: si intende che vi abbiarinunciato.

La Commissione, approva, con distintevotazioni, gli emendamenti Zamparutti14.4 e Tit. 2 del relatore.

Roberto TORTOLI, presidente, avverteche il testo unificato, come risultante dal-l’approvazione degli emendamenti, saràtrasmesso, anche ai fini di un eventualetrasferimento alla sede legislativa, alleCommissioni competenti in sede consul-tiva. Rinvia quindi il seguito dell’esame adaltra seduta.

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.

C. 3465-4290-B Governo, approvato dal Senato,

modificato dalla Camera e nuovamente modificato

dal Senato.

(Seguito dell’esame e rinvio – Nomina diun Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento rinviato nella seduta del 18aprile scorso.

Ermete REALACCI (PD), relatore, fapresente l’opportunità di procedere allacostituzione di un Comitato ristretto perdefinire il testo da adottare come testobase, anche in considerazione dell’inseri-mento nel decreto legge 83/2012 recantemisure urgenti per la crescita del Paese dispecifiche norme per promuovere l’autoelettrica, incidenti quindi sul medesimotema oggetto anche del testo in esametrasmesso dal Senato.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) si di-chiara favorevole alla costituzione di unComitato ristretto, precisando al contempoche modifiche sostanziali al testo tra-smesso dal Senato andrebbero attenta-mente valutate se si intende effettivamentegiungere all’approvazione della legge.

Giulia COSENZA (PdL), nel ringraziareil relatore per il proficuo lavoro svolto,sottolinea che i contenuti del provvedi-mento sono stati condivisi anche dal pre-cedente Governo. Auspica pertanto che, insede di Comitato ristretto, alla cui costi-tuzione si dichiara favorevole, non vengavanificato il lavoro di condivisione finorasvolto.

Roberto MORASSUT (PD) si soffermasulle previsioni dell’articolo 4, comma 3,segnalando l’opportunità di un interventosul punto per chiarire la portata dellanorma, in quanto la formulazione attualepresenta elementi di incertezza interpre-tativa.

Il sottosegretario Tullio FANELLI ri-corda che la disposizione richiamata dal-l’onorevole Morassut è stata formulata nelcorso dell’esame da parte dell’Assembleadel Senato, al termine di un ampio eapprofondito dibattito sul punto.

Roberto TORTOLI, presidente, propone,quindi, alla luce della richiesta avanzatadal relatore, di nominare un Comitatoristretto per procedere alla definizione deltesto da adottare come testo base per ilprosieguo dei lavori in sede referente.

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione delibera di costituire un Co-mitato ristretto, riservandosi il presidentedi nominarne i componenti sulla basedella designazione dei gruppi.

Roberto TORTOLI, presidente, rinvia,quindi, il seguito dell’esame ad altra se-duta.

Modifica all’articolo 15 della legge 23 marzo 2001,

n. 93, concernente il Parco museo delle miniere di

zolfo delle Marche e dell’Emilia Romagna.

Testo unificato C. 4258 Brandolini e C. 4467 Van-

nucci.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame deltesto unificato delle proposte di legge,rinviato nella seduta del 28 marzo 2012.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 317 — Commissione VIII

Roberto TORTOLI, presidente, comu-nica che sono pervenuti i seguenti parerisul testo unificato delle proposte di leggein esame, come risultante dall’approva-zione di emendamenti: parere favorevolecon osservazione della I Commissione, pa-rere favorevole con una condizione della VCommissione, parere favorevole della VIICommissione, parere favorevole della XCommissione, parere favorevole dellaCommissione parlamentare per le que-stioni regionali.

Sergio PIZZOLANTE (PdL), relatore,presenta l’emendamento 1.100 (vedi alle-gato 4,) al fine di recepire il contenutodella condizione recata nel parere della VCommissione.

Il sottosegretario Tullio FANELLIesprime parere favorevole sull’emenda-mento 1.100 del relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione approva l’emendamento1.100 del relatore.

Roberto TORTOLI, presidente, conside-rato che per le vie brevi è stata manife-stata la disponibilità al trasferimento allasede legislativa con riferimento al testounificato in esame, si riserva di trasmet-tere alla Presidenza della Camera la ri-chiesta di tale trasferimento, una voltaverificata la sussistenza dei requisiti pre-scritti dall’articolo 92, comma 6, del re-golamento. Rinvia quindi il seguito del-l’esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi

dell’ente « Parco nazionale Gran Paradiso ».

C. 4913 Nicco ed abb.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delleproposte di legge in titolo, rinviato nellaseduta del 29 maggio scorso.

Roberto TORTOLI, presidente, comu-nica che sono pervenuti i seguenti parerisul testo della proposta di legge C. 4913adottata come testo base: parere favore-vole con osservazione della I Commissione,

parere favorevole con condizione della VCommissione e parere favorevole dellaCommissione parlamentare per le que-stioni regionali.

In sostituzione del relatore impossibi-lito a partecipare ai lavori odierni dellaCommissione, presenta l’articolo aggiun-tivo 1.0100 (vedi allegato 5) volto a recepireil contenuto della condizione recato dalparere della V Commissione.

Il sottosegretario Tullio FANELLIesprime parere favorevole sull’articolo ag-giuntivo 1.0100 del relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione approva l’articolo aggiuntivo1.0100 del relatore.

Roberto TORTOLI, presidente, conside-rato che per le vie brevi è stata manife-stata la disponibilità al trasferimento allasede legislativa in relazione al testo dellaproposta di legge C. 4913, adottata cometesto base, si riserva di trasmettere allaPresidenza della Camera la richiesta ditale trasferimento, una volta verificata lasussistenza dei requisiti prescritti dall’ar-ticolo 92, comma 6, del regolamento. Rin-via quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

Delega al Governo per l’adozione di norme a sal-

vaguardia della salute pubblica dai rischi di inqui-

namento nelle zone interessate da impianti, anche

provvisori, per il deposito, il trattamento o lo

smaltimento di rifiuti urbani e industriali.

C. 1909 Scilipoti.

(Rinvio del seguito dell’esame).

La Commissione prosegue l’esame delleproposte di legge in titolo, rinviato nellaseduta del 30 maggio scorso.

Roberto TORTOLI, presidente, nessunochiedendo di intervenire, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.

RISOLUZIONI

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel vicepresidente Roberto TORTOLI. –Interviene il sottosegretario di Stato per

Mercoledì 1o agosto 2012 — 318 — Commissione VIII

l’ambiente e la tutela del territorio e delmare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 14.

7-00821 Lanzarin: Sul sistema di raccolta delle

acque reflue urbane.

(Discussione e conclusione – Approva-zione).

La Commissione inizia la discussionedella risoluzione in titolo.

Manuela LANZARIN (LNP) rileva chela risoluzione a sua firma intende princi-palmente affrontare la questione dellaprocedura di infrazione della Commis-sione europea che pone termini partico-larmente vincolanti alle regioni interessateper adeguarsi alla normativa comunitaria.Nel rilevare l’importate ruolo che dovreb-bero assumere le nuove Autorità di ambitoottimale, raccomanda al Governo di inter-venire in tempi celeri in ordine alle que-stioni segnalate.

Il sottosegretario Tullio FANELLI di-chiara l’orientamento favorevole del Go-verno sul testo della risoluzione.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la risoluzionen. 7-00821.

7-00853 Cosenza: Sugli impianti di depurazione delle

acque reflue.

(Discussione e conclusione – Approva-zione).

La Commissione inizia la discussionedella risoluzione in titolo.

Giulia COSENZA (PdL), illustrando icontenuti della risoluzione a sua firma,evidenzia il particolare rilievo che assumeil piano nazionale sulla depurazione delleacque e lamenta l’inadeguatezza degli ac-cordi di programma che lo Stato ha sti-pulato con le regioni in materia di depu-razione. Dichiara, quindi, di non compren-

dere i motivi per cui sono state stanziaterisorse per coprire solo le spese per l’in-stallazione di taluni depuratori. Ritienenecessario affrontare con tempestività lequestioni enunciate nella risoluzione alfine di superare i rilievi mossi dagli or-ganismi dell’Unione europea e le relativeprocedure d’infrazione. Fa notare che unintervento celere e razionale consentirebbealtresì di favorire il necessario sviluppo delturismo che potrebbe rappresentare unimportante volano per l’economia dei ter-ritori interessati.

Il sottosegretario Tullio FANELLI di-chiara l’orientamento favorevole del Go-verno sul testo della risoluzione in discus-sione.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la risoluzionen. 7-00853.

7-00923 Mariani: Sugli eventi calamitosi del 25

ottobre 2011 in provincia di La Spezia.

(Discussione e conclusione – Approva-zione).

La Commissione inizia la discussionedella risoluzione in titolo.

Chiara BRAGA (PD) illustra la risolu-zione di cui è cofirmataria vertente suldissesto idrogeologico e sugli eventi allu-vionali del 2011. Precisa che l’obiettivoperseguito dalla risoluzione è l’estensionedell’erogazione di risorse ad una serie dipiccoli comuni della Val di Vara che sonostati esclusi dalla assegnazione di finan-ziamenti diretti prevalentemente ai co-muni delle Cinque Terre e di La Spezia.Richiede, pertanto, una particolare atten-zione del Governo su quei territori diminore richiamo turistico che sono statiparimenti colpiti dagli eventi alluvionalicui si riferisce la risoluzione.

Gabriella MONDELLO (UdCpTP), nelringraziare i colleghi che hanno sotto-scritto la risoluzione, ribadisce l’esigenzache i comuni di piccole dimensioni siti nei

Mercoledì 1o agosto 2012 — 319 — Commissione VIII

territori della Val di Vara e dell’entroterraligure ricevano un adeguato supporto e ladovuta attenzione per i gravi eventi allu-vionali subiti.

Il sottosegretario Tullio FANELLIesprime parere favorevole sui contenutidella risoluzione.

Nessuna altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la risoluzionen. 7-00923.

7-00895 Motta: Sul violento nubifragio dell’11 giugno

2012 che ha colpito la Pedemontana parmense e in

particolare i comuni in provincia di Parma.

(Discussione e conclusione – Approvazionedella risoluzione 8-00198).

La Commissione inizia la discussionedella risoluzione in titolo.

Carmen MOTTA (PD), illustrando larisoluzione a sua firma, evidenzia che lastessa risulta sottoscritta da parlamentariappartenenti a diversi gruppi di maggio-ranza e di opposizione. Precisa che larisoluzione si giustifica in ragione del-l’ingente quantità di pioggia caduta inbreve tempo in un territorio che nonvedeva da anni un tale fenomeno. Ram-menta che il Dipartimento della Prote-zione Civile, in sede di valutazione del-l’entità dell’evento, ritenne di non poterravvisare il carattere di straordinarietàdell’evento piovoso, demandando quindialla regione lo stanziamento di risorse,non avendo le relative disponibilità fi-nanziarie per la copertura dei danni.Rammenta che la regione Emilia-Roma-gna ha investito una quota pari a 35 milaeuro per coprire le spese necessarie peril ristoro dei danni provocati dall’eventoe che dal 2009 non risulta più disponibileil Fondo regionale per la Protezione Ci-vile. Fa notare che, per analoghi eventialluvionali accaduti in altre regioni, qualile Marche, la Puglia e l’Abruzzo, è statodichiarato lo stato di emergenza e si èproceduto ai relativi stanziamenti di ri-

sorse. Avanza pertanto la richiesta che ilGoverno si impegni a venire incontro alleesigenze di indennizzo per i danni subitidai cittadini delle località interessate daigravi danni menzionati nella risoluzione.

Il sottosegretario Tullio FANELLI, nelrilevare che il Dipartimento della Prote-zione Civile aveva ritenuto che gli eventirichiamati dalla risoluzione in titolo nonavessero il carattere di straordinarietà,precisa che si rende necessaria, da partedegli uffici del Ministero e del Diparti-mento della Protezione Civile, un’ulteriorevalutazione sulla portata degli eventi inquestione. A tale fine avanza pertanto, alpresentatore della risoluzione una propo-sta di riformulazione dell’impegno al Go-verno (vedi allegato 6).

Carmen MOTTA (PD) dichiara di ac-cogliere la proposta di riformulazioneavanzata dal rappresentante del Governo.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la risoluzionen. 7-00895 Motta, come riformulata, cheassume il numero 8-00198.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel vicepresidente Roberto TORTOLI. –Interviene il sottosegretario di Stato perl’ambiente e la tutela del territorio e delmare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per la celebrazione del secondo cente-

nario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo

del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera

verdiana e sulla dichiarazione d’interesse nazionale

della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda

e della casa natale del musicista in Roncole Verdi.

C. 1373 e abb.

(Parere alla VII Commissione).

(Esame emendamenti e conclusione – Pa-rere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 320 — Commissione VIII

Carmen MOTTA (PD), relatore, nel ri-chiamare i contenuti del parere giàespresso dalla VIII Commissione sulla pro-posta di legge volta a finanziare le cele-brazioni della figura di Verdi e dell’Operaverdiana, illustra le proposte emendativeapprovate in linea di principio dalla VIICommissione. Nell’auspicare, quindi, unarapida conclusione dell’iter del provvedi-mento, formula, in conclusione, una pro-posta di parere favorevole sugli emenda-menti trasmessi ai fini del parere.

Tommaso FOTI (PdL), nel dichiarare ilproprio voto favorevole sulla proposta diparere del relatore, rammenta che il testocui si riferiscono le proposte emendative èstato condiviso dal precedente Governo edevidenziano l’attenzione mostrata anche inquesta legislatura per la valorizzazionedell’Opera verdiana.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiarail proprio voto di astensione sulla propostadi parere favorevole del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.40 alle 14.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifica all’articolo 184 del decreto legi-slativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre dispo-sizioni contro l’inquinamento ambientale ei danni alla salute derivanti dalla disper-sione dei mozziconi dei prodotti da fumonel suolo e nelle acque.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 321 — Commissione VIII

ALLEGATO 1

Decreto-legge 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo,

approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VIII Commissione,

esaminato il disegno di legge di con-versione, con modificazioni, del decreto-legge 95/2012 (C. 5389 Governo), appro-vato dal Senato recante « Disposizioni ur-genti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini »;

rilevato che anche il decreto legge inesame reca modifiche frammentarie alladisciplina legislativa degli appalti pubblici,ancora una volta slegate da una revisionecomplessiva ed organica del mercato degliappalti pubblici, richiesta ormai con insi-stenza dal mondo delle imprese, deglioperatori e delle stazioni appaltanti al finedi avere certezza e chiarezza delle regole;

sottolineato che, in occasione del-l’esame in Assemblea del decreto legge.

73/2012 recante disposizioni urgenti inmateria di qualificazione delle imprese edi garanzia globale di esecuzione (C. 5341)il Governo aveva accolto un ordine delgiorno presentato da tutti i rappresentantidei gruppi in VIII Commissione che loimpegnava a presentare in Parlamento conla massima rapidità e, comunque, entro ilprossimo 31 ottobre, un provvedimentolegislativo generale e complessivo, che af-fronti, chiarisca e semplifichi tutte le di-verse questioni ancora insolute nella vi-gente disciplina legislativa degli appalti diopere pubbliche e delle infrastrutture, evi-tando correzioni sporadiche e frequenti;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 1o agosto 2012 — 322 — Commissione VIII

ALLEGATO 2

Decreto-legge 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo,

approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,

esaminato il disegno di legge di con-versione, con modificazioni, del decreto-legge 95/2012 (C. 5389 Governo), appro-vato dal Senato recante « Disposizioni ur-genti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini »;

rilevato che:

anche il decreto legge in esamereca modifiche frammentarie alla disci-plina legislativa degli appalti pubblici, an-cora una volta slegate da una revisionecomplessiva ed organica del mercato degliappalti pubblici, richiesta ormai con insi-stenza dal mondo delle imprese, deglioperatori e delle stazioni appaltanti al finedi avere certezza e chiarezza delle regole;

appare necessario procedere a unarevisione della spesa pubblica che si basisu criteri selettivi;

appare altresì necessario definireun assetto stabile delle norme concernentile concessioni autostradali evitando, per-tanto, che si proceda a ulteriori differi-

menti dell’entrata in vigore della disciplinadefinita dal decreto –legge n. 98/2011 cheha ridefinito le nuove funzioni di ANAS edell’Agenzia per le infrastrutture stradali eautostradali;

sottolineato che, in occasione del-l’esame in Assemblea del decreto legge.73/2012 recante disposizioni urgenti inmateria di qualificazione delle imprese edi garanzia globale di esecuzione (C. 5341)il Governo aveva accolto un ordine delgiorno presentato da tutti i rappresentantidei gruppi in VIII Commissione che loimpegnava a presentare in Parlamento conla massima rapidità e, comunque, entro ilprossimo 31 ottobre, un provvedimentolegislativo generale e complessivo, che af-fronti, chiarisca e semplifichi tutte le di-verse questioni ancora insolute nella vi-gente disciplina legislativa degli appalti diopere pubbliche e delle infrastrutture, evi-tando correzioni sporadiche e frequenti;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 1o agosto 2012 — 323 — Commissione VIII

ALLEGATO 3

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplinadell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (C.

55 Realacci e C. 3271 Bratti).

EMENDAMENTI

ART. 2.

Al comma 1, aggiungere in fine le se-guenti lettere:

f) « piano di protezione del mare »:l’insieme coordinato degli interventi fina-lizzati salvaguardare, a livello ambientale eturistico, il mare nel contesto di prioritàspecifiche finalizzate a dare piena e con-creta attuazione alle convenzioni interna-zionali sulla protezione del mare e garan-tire la tutela dei corpi idrici, il funziona-mento sicurezza e la gestione degli im-pianti di depurazione delle acque reflue;

g) « piano di riqualificazione co-stiera »: l’insieme coordinato di interventifinalizzati alla protezione, alla bonifica ealla riconversione delle aree industrialidismesse ricadenti nelle aree costiere.

2. 1. Cosenza.

Al comma 1, aggiungere in fine le se-guente lettera:

f) « piano di protezione del mare »:l’insieme coordinato degli interventi fina-lizzati salvaguardare, a livello ambientale eturistico, il mare nel contesto di prioritàspecifiche finalizzate a dare piena e con-creta attuazione alle convenzioni interna-zionali sulla protezione del mare e garan-tire la tutela dei corpi idrici, il funziona-mento sicurezza e la gestione degli im-pianti di depurazione delle acque reflue;

2. 2. Cosenza.

Al comma 1, aggiungere in fine la se-guente lettera:

f) « piano di riqualificazione co-stiera »: l’insieme coordinato di interventifinalizzati alla protezione, alla bonifica ealla riconversione delle aree industrialidismesse ricadenti nelle aree costiere.

2. 3. Cosenza.

ART. 3.

Al comma 1, lettera c), dopo le parole:

ai sensi del decreto legislativo 19 agosto2005 n. 195 inserire le seguenti: Tutta ladocumentazione in possesso del Sistemanazionale deve essere fruibile in internetsui siti dei rispettivi enti, a partire dai datirelativi al catasto rifiuti e a quelli relativiai siti da bonificare.

3. 1. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco.

ART. 4.

Al comma 4, dopo le parole: Ispraemana, anche con il concorso e comeprodotti del Sistema nazionale, inserire leseguenti: previo parere vincolante del Mi-nistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare e acquisita l’intesadella Conferenza Stato-Regioni

4. 1. Lanzarin, Dussin, Togni, Alessandri.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 324 — Commissione VIII

Al comma 6, sopprimere le parole: Incoerenza con la durata degli organi deglienti di ricerca.

4. 2. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

(Approvato)

ART. 5.

Al comma 1, aggiungere in fine la seguentelettera:

h) La predisposizione del piano diprotezione del mare e del piano di riqua-lificazione costiera.

5. 1. Cosenza.

ART. 6.

(Agenzie per la protezione dell’ambiente).

Nel comma 1, sopprimere le parole: edelle Province autonome di Trento e Bol-zano

Conseguentemente al comma 2, soppri-mere le parole: e le Province autonome diTrento e di Bolzano e al comma 7, sop-primere le parole: e le Province autonomedi Trento e Bolzano.

6. 1. Froner.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

2-bis. All’articolo 03 del decreto leggen. 496 del 1993, e successive modifica-zioni, sono apportate le seguenti modifi-cazioni:

a) al comma 4 sono aggiunti, in fine,i seguenti periodi:

« Con decreto del Ministro dell’Am-biente e della tutela del territorio e delmare, d’intesa con la Conferenza perma-nente per i rapporti tra lo Stato, le regionie le province autonome di Trento e Bol-zano, sono definite le procedure concor-suali ad evidenza pubblica per il recluta-

mento dei direttori generali delle Agenziee, in particolare, i requisiti per l’ammis-sione attestanti il possesso di alta profes-sionalità e qualificata esperienza nell’eser-cizio di funzioni attinenti al settore am-bientale, i criteri di valutazione, le provedi esame, la composizione delle commis-sioni esaminatrici. le modalità per la no-mina dei vincitori e per l’utilizzazionedelle graduatorie degli idonei ».

« Sono altresì definite le procedure perl’istituzione cd il costante aggiornamentodi un’Anagrafe dei direttori delle agenzieregionali per l’ambiente che contenga leinformazioni sullo stato patrimoniale deidirettori e per la predisposizione, da partedegli stessi, di un report periodico sulleattività dell’Agenzia regionale per l’am-biente ».

« La regione trasmette all’ISPRA ilprovvedimento di nomina del direttoregenerale e la documentazione contenentela valutazione della commissione:

b) Sono fatti salvi tutti i provvedi-menti adottati dalle regioni prima delladata di entrata in vigore della presentelegge ai sensi dell’articolo 3-bis del decretolegislativo 30 dicembre 1992, n. 502, esuccessive modificazioni, nel testo vigenteprima della medesima data.

6. 2. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

2-bis. All’articolo 03 del decreto leggen. 496 del 1993, e successive modifica-zioni, sono apportate le seguenti modifi-cazioni:

a) al comma 4 sono aggiunti, in fine,i seguenti periodi:

« Con decreto del Ministro dell’Am-biente e della tutela del territorio e delmare, d’intesa con la Conferenza perma-nente per i rapporti tra lo Stato, le regionie le province autonome di Trento e Bol-zano, sono definite le procedure ad evi-denza pubblica per il reclutamento dei

Mercoledì 1o agosto 2012 — 325 — Commissione VIII

direttori generali delle Agenzie e, in par-ticolare, i requisiti per l’ammissione atte-stanti il possesso di alta professionalità equalificata esperienza nell’esercizio di fun-zioni attinenti al settore ambientale, icriteri di valutazione, le modalità per lanomina dei vincitori ».

« Sono altresì definite le procedure perl’istituzione cd il costante aggiornamentodi un’Anagrafe dei direttori delle agenzieregionali per l’ambiente che contenga leinformazioni sullo stato patrimoniale deidirettori e per la predisposizione, da partedegli stessi, di un report periodico sulleattività dell’Agenzia regionale per l’am-biente ».

6. 2. (Nuova formulazione) Zamparutti,Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni,Mecacci, Maurizio Turco.

(Approvato)

Dopo il comma 6, inserire il seguente:

6-bis. In caso di svolgimento, da partedi ISPRA o delle Agenzie, di attività dimonitoraggio per conto di soggetti privati,in attuazione di prescrizioni impartite insede di VIA o AIA. il relativo controllo èeffettuato da parte del Ministero dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare o dalla Regione, secondo le rispettivecompetenze, in sede di verifica di ottem-peranza delle prescrizioni medesime.

6. 3. Lanzarin, Dussin, Togni, Alessandri.

ART. 7.

Dopo il comma 2, inserire il seguente:

2-bis. Le regioni, previo parere delMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare. acquisita l’intesa insede di Conferenza Stato Regioni. possonoapportare modulazioni ai livelli essenzialidelle prestazioni tecniche ambientali, alfine di adattarli a particolari situazioniorogratiche, climatiche, paesaggistiche oantropiche locali ».

7. 1. Lanzarin, Dussin, Togni, Alessandri.

ART. 9.

Al comma 5, aggiungere, in fine, le seguentiparole: previa intesa in sede di ConferenzaStato Regioni

9. 1. Lanzarin, Dussin, Togni, Alessandri.

(Approvato)

ART. 11.

Al comma 2, sostituire le parole: parereobbligatorio, con le seguenti: parere pre-ventivo obbligatorio.

11. 1. Piffari.

Al comma 2, aggiungere in fine le se-guenti parole: nonché sui provvedimentidel Governo avente natura tecnica in ma-teria ambientale.

11. 2. Piffari.

Sopprimere i commi 3 e 4.

11. 3. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

ART. 12.

Al comma 1, aggiungere in fine le se-guenti parole: favorendo il principio dirotazione del medesimo personale conriferimento agli impianti oggetto delleispezioni, di cui al comma 4 del presentearticolo, al fine di garantire la terzietàdell’intervento ispettivo.

12. 1. Piffari.

Al comma 1, aggiungere in fine le seguentiparole: favorendo il principio di rotazionedel medesimo personale al fine di garan-tire la terzietà dell’intervento ispettivo.

12. 1. (Nuova formulazione) Piffari.

(Approvato)

Mercoledì 1o agosto 2012 — 326 — Commissione VIII

Sopprimere il comma 5.

12. 2. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

ART. 13.

Al comma 5, aggiungere in fine le se-guenti parole: entro 180 giorni dall’entratain vigore della presente legge.

13. 1. Piffari.

Al comma 5, aggiungere in fine le se-guenti parole: entro 150 giorni dall’entratain vigore della presente legge.

13. 1. (Nuova formulazione) Piffari.

(Approvato)

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:

6-bis. Con decreto del Ministero del-l’ambiente di concerto con il Ministerodell’Economia, da emanare entro 90 giornidall’entrata in vigore della presente legge,previa intesa con la Conferenza perma-nente Stato-Regioni e Province autonome,sono individuate le modalità di assegna-zione alle Agenzie degli introiti conse-guenti all’attuazione delle disposizioni dicui ai precedenti commi 5 e 6, nonché lemodalità di compartecipazione di detteAgenzie a parte dei proventi delle sanzioniamministrative comminate dalle medesimeAgenzie nei casi di mancata ottemperanzaalle disposizioni previste dalla normativaambientale vigente.

13. 2. Piffari.

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:

6-bis. Con decreto di natura non rego-lamentare del Ministero dell’ambiente diconcerto con il Ministero dell’Economia,da emanare entro 90 giorni dall’entrata invigore della presente legge, previa intesacon la Conferenza permanente Stato-Re-

gioni e Province autonome, sono indivi-duate le modalità di assegnazione alleAgenzie degli introiti conseguenti all’attua-zione delle disposizioni di cui al prece-dente comma 5, nonché le modalità dicompartecipazione di dette Agenzie aparte dei proventi delle sanzioni ammini-strative comminate dalle medesime Agen-zie nei casi di mancata ottemperanza alledisposizioni previste dalla normativa am-bientale vigente.

13. 2. (Nuova formulazione) Piffari.

(Approvato)

ART. 14.

(Disposizioni transitorie).

Al comma 1, sopprimere le parole: edelle Province autonome di Trento e diBolzano

Conseguentemente al comma 2, soppri-mere le parole: delle Province autonome.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

2-bis. Le Province autonome di Trentoe di Bolzano adeguano i rispettivi ordina-menti alle disposizioni di cui alla presentelegge, ai sensi dell’articolo 2 del decretolegislativo 16 marzo 1992, n. 266.

14. 1. Froner.

Aggiungere in fine, il seguente comma:

3. Al comma 20-bis dell’articolo 21della legge 22 dicembre 2011, n. 214, diconversione del decreto-legge 6 dicembre2011, n. 201, le parole: in via transitoria efino all’adozione, di concerto anche con ilMinistro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, del decreto di cui alcomma 15 e alla contestuale definizione diun assetto organizzativo rispettoso dellegaranzie di indipendenza previste dal-l’Unione europea. sono soppresse. Sonoaltresì soppresse, nella riga afferente al-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 327 — Commissione VIII

l’Agenzia per a sicurezza nucleare dellatabella dell’Allegato A del medesimo arti-colo, la seconda e la terza colonna.

14. 2. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

Aggiungere infine il seguente comma:

3. In materia di sicurezza nucleare e diprotezione dalle radiazioni ionizzantil’Ispra promuove, attraverso apposite con-venzioni, le sinergie con le Agenzie inte-ressate, in particolare per quanto attieneal controllo sulle reti di sorveglianza localedella radioattività ambientale.

14. 3. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

Alla rubrica aggiungere in fine le se-guenti parole: e finali

14. 4. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

(Approvato)

Nel titolo della legge sostituire la parola:Istituzione con la seguente: Riforma.

Tit. 1. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

Al titolo, sostituire le parole da: am-bientali fino alla fine con le seguenti: perla protezione dell’ambiente e ordinamentodelle funzioni ad esso relative dell’IstitutoSuperiore per la Protezione e la RicercaAmbientale.

Tit.1 Il Relatore.

(Approvato)

Mercoledì 1o agosto 2012 — 328 — Commissione VIII

ALLEGATO 4

Modifica all’articolo 15 della legge 23 marzo 2001, n. 93, concernenteil Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche e dell’EmiliaRomagna (Testo unificato C. 4258 Brandolini e C. 4467 Vannucci).

EMENDAMENTO DEL RELATORE

Art. 1.

Al comma 2, dopo le parole: attivitàculturali, inserire le seguenti: sentito ilMinistro dell’economia e delle finanze ».

1.100. Il relatore

(Approvato)

Mercoledì 1o agosto 2012 — 329 — Commissione VIII

ALLEGATO 5

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi dell’ente « Parconazionale Gran Paradiso » (C. 4913 Nicco ed abb.).

EMENDAMENTO DEL RELATORE

ART. 1.

Dopo l’articolo 1, aggiungere il seguente:

1-bis. (Disposizioni finanziarie). — 1. Alpersonale dell’Ente « Parco nazionale GranParadiso » trasferito dalle attuali sedi diservizio presso le sedi individuate ai sensidell’articolo 1, comma 1, non è dovutoalcun emolumento aggiuntivo rispetto altrattamento in essere.

2. Le amministrazioni pubbliche inte-ressate provvedono all’attuazione dellapresente legge con le risorse umane, stru-mentali e finanziarie disponibili a legisla-zione vigente e, comunque, senza nuovi omaggiori oneri per la finanza pubblica.

1.0100. Il Relatore.

(Approvato)

Mercoledì 1o agosto 2012 — 330 — Commissione VIII

ALLEGATO 6

7-00895 Motta: Sul violento nubifragio dell’11 giugno 2012 che hacolpito la Pedemontana parmense e in particolare i comuni in

provincia di Parma.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

L’VIII Commissione,

premesso che:

nel pomeriggio di sabato 11 giugno2011 un violento nubifragio (con precipi-tazioni stimate in circa 100 millimetrid’acqua in un’ora) ha colpito la Pedemon-tana parmense e in particolare i comuni diSala Saganza, Fornovo Taro e Collecchio,in provincia di Parma, causando, nel girodi pochissimo tempo, l’esondazione di di-versi corsi d’acqua e il conseguente alla-gamento e danneggiamento documentatodi infrastrutture viarie, edifici pubblici eprivati;

l’esondazione del torrente Scodo-gna è stata anche la causa della tragicamorte del signor Agostino Galeotti, pen-sionato sessantaduenne, che alle ore 17circa è stato travolto da un’onda di duemetri mentre si trovava nel garage dellasua abitazione in località Talignano;

in vigenza dell’articolo 2, comma2-quater, del decreto-legge 29 dicembre2010, n. 225 (proroga di termini previstida disposizioni legislative e di interventiurgenti in materia tributaria e di sostegnoalle imprese e alle famiglie), convertito conmodificazioni, dalla legge 26 febbraio2011, n. 10, che introduceva i commi5-quater e 5-quinquies, primo periodo,nell’articolo 5 della legge 24 febbraio 1992,n. 225, ovvero di disposizioni che impo-nevano alle regioni di deliberare aumentifiscali per far fronte agli oneri relativi aidanni conseguenti ad eventi calamitosi,con nota prot. n. PG 151808 del 21 giugno

2011 la regione Emilia-Romagna ha ri-chiesto al Presidente del Consiglio deiministri l’adozione di provvedimenti statalidi cui all’articolo 5, comma 3, della legge225 del 1992, stante la permanenza disituazioni di pericolo nei territori dei co-muni sopraccitati;

il dipartimento della protezione ci-vile, con nota prot. n. DPC/CG/0045911del 29 luglio 2011 ha riscontrato alla notadella regione Emilia-Romagna comuni-cando « che la situazione determinatasi aseguito degli eventi calamitosi descritti inpremessa non presentava quel caratteri diestensione e intensità tali da legittimare ilricorso a mezzi e poteri straordinari aisensi della legge n. 225/1992 » e « che inogni caso il Fondo nazionale della prote-zione civile non dispone di risorse dadestinare al contesto di cui trattasi »;

con decreto n. 237 del 19 dicembre2011 il presidente della giunta regionaledell’Emilia-Romagna ha dichiarato lo statodi crisi regionale ai sensi dell’articolo 8della legge regionale n. 1 del 2005 fino al30 giugno 2012, per gli eccezionali nubi-fragi occorsi nel giugno 2011 sul territorioregionale e in particolare nei comuni diSala Baganza, Fornovo Taro e Collecchio;

nel decreto viene evidenziato chedal 2009, a seguito di disposizioni nazio-nali, non è più operativo il fondo regionaledi protezione civile e che il bilancio diprevisione per l’esercizio finanziario 2011della regione Emilia-Romagna non di-spone delle risorse sufficienti per supplire

Mercoledì 1o agosto 2012 — 331 — Commissione VIII

all’interruzione dei flussi finanziari statalial suddetto fondo;

la regione ha comunque provve-duto a stanziare, per interventi di sommaurgenza, la somma di euro 510.000 di cuieuro 180.000 per il comune di Sala Ba-ganza, euro 100.000 per il comune diFornovo Taro, euro 90.000 per il comunedi Collecchio ed euro 140.000 per inter-venti del servizio tecnico di bacino neicorsi d’acqua « Scodogna » e « Rio dellaGinestra »;

i cittadini dei comuni colpiti dalnubifragio dell’11 giugno 2011 si sonocostituiti, in comitati per promuovere estimolare l’attivazione dei necessari inter-venti di messa in sicurezza Idraulica delterritorio e mantenere viva l’attenzionesulle richieste di indennizzo del dannisubiti a causa del fenomeno alluvionalestimati in circa 7,5 milioni di euro;

il comune di Sala Baganza si èfatto promotore di un tavolo istituzionale

al fine di assumere e coordinare ogni piùutile Iniziativa per prevenire il verificarsidelle conseguenze connesse all’evento ca-lamitoso e per verificare la possibilità diIndennizzare i privati dei danni subiti,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di individuare,d’intesa con la regione Emilia-Romana e leamministrazioni comunali interessate dal-l’evento occorso in provincia di Parma l’11giugno 2011, ogni iniziativa utile ai fine didefinire un programma di interventi e dirisorse volti alla messa in sicurezza delterritorio dal rischio idrogeologico e per ilristoro del danni subiti nonché misure dicarattere fiscale finalizzate al sostegno delreddito dei cittadini e delle imprese deiterritori colpiti da tale evento calamitoso,in analogia con quanto già avvenuto inrelazione altre situazioni di emergenza.

(8-00198) « Motta, Libè, Lunardi, Rai-nieri ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 332 — Commissione VIII

IX COMMISSIONE PERMANENTE

(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta aStrasburgo il 5 novembre 1992. Nuovo testo C. 5118 Governo e abb. (Parere alla IIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . 338

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 340

AUDIZIONI INFORMALI:

Seguito dell’audizione del presidente di Alitalia-Compagnia Aerea Italiana SpA, RobertoColaninno, e dell’amministratore delegato della medesima società, Andrea Ragnetti,sull’attuale situazione del trasporto aereo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 12.15.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore,fa presente che la Commissione è chia-mata ad esprimere il proprio parere allaCommissione Bilancio in merito al disegno

di legge di conversione del decreto-leggen. 95 del 2012, recante disposizioni ur-genti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini (cdspending review), come risultante dallemodifiche introdotte dal Senato.

Per quanto riguarda le disposizioni didiretto interesse della Commissione, se-gnala gli articoli 5, comma 14, 6, comma19, 7, commi 11 e 26, 12, commi da 80 a86, 16-bis, 23, commi 1, 12-undecies e12-terdecies.

Passando ad una breve descrizione delcontenuto delle disposizioni citate, rilevache il comma 14 dell’articolo 5 riduce diun ulteriore 5 per cento, a decorrere dal1o gennaio 2013, il compenso dei compo-nenti gli organi delle Autorità portuali, giàridotto del 10 per cento per effetto deldecreto-legge n. 78 del 2010.

Il comma 19 dell’articolo 6 approva exlege le convenzioni stipulate con i soggettiche si sono aggiudicati i compendi azien-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 333 — Commissione IX

dali delle società Tirrenia di navigazioneS.p.A. e Siremar-Sicilia regionale marit-tima S.p.A (competente per i servizi ditrasporto marittimo con la Sicilia). Vienealtresì previsto che le convenzioni produ-cano effetti a far data dalla sottoscrizionee che ogni successiva modificazione ovverointegrazione delle suddette convenzioni èapprovata con decreto del Ministro delleinfrastrutture e trasporti di concerto con ilMinistro dell’economia e delle finanze e,come previsto in seguito alle modificheapportate dal Senato, sentite le regioniinteressate. Al riguardo, ricorda che laprocedura di privatizzazione di Tirrenia siè conclusa il 19 luglio 2012 con la sotto-scrizione di una nuova Convenzione tra ilMinistero delle infrastrutture e la compa-gnia di navigazione CIN, che ha rilevato laTirrenia. Il contratto di cessione di Tirre-nia alla CIN è stato stipulato il 25 luglio2011, la CIN è risultata aggiudicatariadella procedura di evidenza pubblica, gra-zie a un’offerta di 200 milioni di euro, acui si aggiungeranno tre rate da 60 milioniciascuna, da versare all’ottenimento deicontributi pubblici previsti in base alleconvenzioni con lo Stato. Rammenta chela procedura di privatizzazione di Siremarrisulta, invece, ancora in corso. Fa pre-sente, infatti, che nell’ottobre 2011 si èaggiudicata la gara per la cessione laCompagnie delle isole, società controllatada Mediterranea Holding SpA, la quale asua volta vede una significativa partecipa-zione azionaria della Regione Siciliana,oltre che di altri operatori del settorecome Lauro, Isolemar, Acies. Tuttavia, lasocietà di navigazione siciliana (compostadalle società Caronte & Tourist e UsticaLines), che aveva partecipato alla gara, harichiesto al TAR del Lazio l’annullamentodella stessa. In particolare, oggetto di con-testazione è stata la controgaranzia finan-ziaria offerta dalla Regione Siciliana allaCompagnie delle Isole, che potrebbe costi-tuire un aiuto di Stato illegittimo. Il TARdel Lazio, con ordinanza del 7 luglio 2012,ha sospeso l’esito della gara; il Consiglio diStato con sentenza del 18 luglio ha tut-tavia revocato la sospensiva.

Il comma 11 dell’articolo 7 riduce icontributi all’emittenza televisiva locale eradiofonica nazionale e locale. La ridu-zione, in seguito alle modifiche apportatenel corso dell’esame presso il Senato, è di20 milioni di euro per l’anno 2013 e di 30milioni di euro a decorrere dal 2014.Ricorda che l’articolo 27, comma 10, dellalegge n. 488 del 1999 (legge finanziaria2000), al sesto periodo, prevede che 82miliardi di lire annui a decorrere dal 2000siano destinati a interventi e incentivi asostegno dell’emittenza televisiva locale edell’emittenza radiofonica locale e nazio-nale. In attuazione di tale previsione, ildecreto del Ministro delle comunicazionin. 292 del 2004 ha poi disposto che itermini procedimentali e le modalità dierogazione dei contributi siano specificatinel bando di concorso emanato dal Mini-stero delle comunicazioni, ora Ministerodello sviluppo economico, entro il 31 gen-naio di ciascun anno e pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Repubblica ita-liana.

Il comma 26 dell’articolo 7 reca dispo-sizioni concernenti alcune spese facenticapo al Ministero delle infrastrutture e deitrasporti. In particolare, la disposizioneprevede l’acquisizione al bilancio delloStato di una quota pari a 2,5 milioni dieuro per l’anno 2012, degli introiti cheaffluiscono annualmente a titolo di con-tribuzione degli utenti dei servizi del sop-presso Registro italiano dighe (RID), le cuifunzioni sono state trasferite al Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti. Inoltre,vengono soppressi i contributi agli enti edistituzioni nazionali ed internazionali e aprivati per attività dell’aviazione civileiscritti nello stato di previsione del citatoMinistero, vale a dire l’Aero Club d’Italiae l’Istituto italiano navigazione.

Il comma 26-bis dell’articolo 7, intro-dotto nel corso dell’esame presso il Senato,proroga – sino alla data di insediamentodegli organi ordinari dell’Ente e, comun-que, per un periodo non superiore ad unanno – l’incarico di commissario straor-dinario dell’Aero Club d’Italia.

Il comma 80 dell’articolo 12 modifica ilsistema sanzionatorio in materia di con-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 334 — Commissione IX

tratti relativi all’autotrasporto di cose perconto di terzi, introducendo un sistema disanzioni amministrative pecuniarie irro-gate in occasione dei controlli sulle im-prese da parte dell’Agenzia delle entrate edella Guardia di Finanza, in quanto, comeevidenziato nella relazione governativa alprovvedimento, il previgente sistema san-zionatorio è risultato « di difficile applica-zione e di efficacia limitata ».

I commi da 81 a 86 dell’articolo 12modificano la composizione, le attribu-zioni ed il finanziamento del Comitatocentrale per l’Albo nazionale degli auto-trasportatori. In particolare, i finanzia-menti sono ridotti di 1,5 milioni di europer ciascuno degli anni del triennio 2012-2014.

L’articolo 16-bis, introdotto nel corsodell’esame presso il Senato, demanda adun D.P.C.M., da emanarsi entro il 31ottobre 2012, la definizione di criteri emodalità di ripartizione e trasferimentoalle regioni a statuto ordinario delle ri-sorse del Fondo per il finanziamento deltrasporto pubblico locale, anche ferrovia-rio, stabilendo altresì che le risorse didetto Fondo e quelle derivanti dalla com-partecipazione al gettito dell’accisa sulgasolio, una volta emanato il predettoD.P.C.M., non possono essere destinate afinalità diverse dal finanziamento del tra-sporto pubblico locale, compreso quelloferroviario.

Ricorda che la dotazione del suddettoFondo era stata originariamente fissata in400 milioni di euro annui a decorrere dal2011; successivamente l’articolo 30,comma 3, del decreto-legge n. 201 del2011 ha previsto, da un lato, un incre-mento della dotazione di 800 milioni dieuro annui a decorrere dall’anno 2012,dall’altro, che il Fondo stesso a decorreredal 2013 sia alimentato da una compar-tecipazione al gettito derivante dalle accisesui carburanti. L’aliquota di comparteci-pazione dovrà essere stabilita, conD.P.C.M., entro il 30 settembre 2012, suproposta del Ministro dell’economia edelle finanze.

Il comma 1 dell’articolo 23 autorizza,per l’anno 2013, la spesa di 400 milioni di

euro per misure di sostegno al settoredell’autotrasporto merci. Viene rimessa adun decreto del Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, di concerto con ilMinistro dell’economia e delle finanze, lasuccessiva ripartizione delle risorse per leesigenze del settore.

Il comma 12-undecies dell’articolo 23,introdotto nel corso dell’esame presso ilSenato, prescrive che le compensazionieconomiche per lo svolgimento degli ob-blighi di servizio pubblico nel settore deltrasporto pubblico regionale e locale deb-bano essere determinate secondo il crite-rio dei costi standard. Tale criterio dovràessere osservato dagli enti affidanti per laquantificazione dei corrispettivi offerti aisoggetti che svolgono il servizio e posticome base d’asta per l’affidamento delservizio stesso. I corrispettivi, come sopraquantificati, dovranno essere indicati nelbando di gara o nella lettera di invito apartecipare alle procedure concorsuali. Lanorma in esame viene introdotta al fine diarmonizzare la normativa di settore deltrasporto pubblico regionale e locale con iprincipi e i criteri stabiliti dalla legge 5maggio 2009, n. 42, in materia di federa-lismo fiscale, ed in attuazione dell’articolo119 della Costituzione, che fissa il princi-pio di autonomia di entrata e di spesadelle regioni e degli enti locali.

Il comma 12-terdecies dell’articolo 23,introdotto nel corso dell’esame presso ilSenato, ripristina la spesa di due milionidi euro, per l’anno 2013, per il comple-tamento della Piattaforma per la gestionedella rete logistica nazionale, con partico-lare riferimento all’efficientamento delleattività dell’autotrasporto, compreso il tra-sporto di merci pericolose. Tali fondierano stati stanziati dalla legge finanziariaper il 2008, nella misura di 5 milioni dieuro per il 2009 e di 10 milioni di euro peril 2010, per il completamento e l’imple-mentazione della rete immateriale degliinterporti, finalizzata al potenziamento dellivello di servizio sulla rete logistica na-zionale. Successivamente, l’autorizzazionedi spesa era stata soppressa dal decreto-

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legge n. 93 del 2008, recante disposizioniurgenti per salvaguardare il potere diacquisto delle famiglie.

In conclusione, nell’esprimere una va-lutazione complessivamente positiva suldisegno di legge in esame, si riserva diformulare una proposta di parere sulprovvedimento all’esito del dibattito.

Daniele TOTO (FLpTP), in relazionealla disposizione di cui all’articolo 16-bis,concernente il Fondo per il finanziamentodel trasporto pubblico locale, anche fer-roviario, fa presente, come emerso anchein risposta ad alcuni atti di sindacatoispettivo, che il Governo ha un contrattoquadriennale con Ferrovie dello Stato delvalore di circa 128 milioni di euro annuida destinare al servizio universale cargoeseguito da Trenitalia, a fronte di unaperdita annua di 256 milioni di euro. Nelfare presente inoltre che la Corte dei conti,nell’esaminare il bilancio delle Ferroviedello stato, ha rilevato una criticità ri-guardo alla valutazione del servizio uni-versale, chiede chiarimenti al Governo ri-guardo alla possibilità di far confluire nelFondo citato, per l’anno 2012, i 128 mi-lioni stanziati per l’anno 2011 per il tra-sporto ferroviario cargo, che, diversamenteda quanto accade per il trasporto passeg-geri, può essere garantito, oltre che daTrenitalia, anche da operatori privati.Chiede inoltre chiarimenti sulla duratadella proroga del commissario straordina-rio dell’Aero club d’Italia, che, a suogiudizio, potrebbe essere ridotta, dal mo-mento che è già stata avviata la proceduradi sostituzione degli organi statutari.

Mario LOVELLI (PD), nel rilevare che itempi imposti per l’espressione del pareresul provvedimento in esame da parte nonsono consoni ad un esame approfonditodelle disposizioni di interesse della Com-missione, sottolinea i risultati raggiuntiattraverso il decreto-legge in esame, chegiudica importanti, dal momento che ilprovvedimento interviene sul fronte dellariduzione della spesa con un metodo in-novativo, che giudica auspicabile, dal mo-mento che si mettono le basi affinché il

processo di revisione della spesa diventiuno strumento permanente di governo.Nell’evidenziare, inoltre, che attraverso lemisure contenute nel provvedimento inesame si è potuto evitare l’aumento del-l’IVA, cui sarebbe conseguito un inevitabileeffetto depressivo sui consumi, non auspi-cabile per il periodo di crisi che il Paesesta attraversando, prende atto con favoredel consistente intervento operato a favoredei cosiddetti « esodati », dal momento chesono state stanziate risorse per sostenerealtre 55 mila salvaguardie, oltre alle 65mila disposte in precedenza, pur rima-nendo ancora sospese 2.000 posizioni cheandranno successivamente valutate e perle quali si dovrà pervenire rapidamente aduna soluzione, in modo da escludere chevi siano lavoratori che possano trovarsisenza posto di lavoro, senza pensione esenza protezione sociale. Nell’evidenziarepositivamente gli interventi recati dalprovvedimento per le regioni terremotate,per le quali è stato previsto un sistemaorganico che comporterà un effetto posi-tivo dal punto di vista della ripresa del-l’economia, mettendo in moto un consi-stente volume di investimenti nel settoreedilizio, fa presente tuttavia che ad alcunequestioni non è stata applicata la nuovafilosofia che anima la spending review, esono stati previsti, come nel passato, taglilineari che, incidendo sul patto di stabilitàcon gli enti locali e sui fondi perequatividestinati ai medesimi, giudica opportunoche vengano riesaminati in sede di legge distabilità. Nel sottolineare, inoltre, positi-vamente gli interventi ordinamentali cheriguardano il riordino delle province e lagestione associata delle funzioni fonda-mentali dei comuni fino a 5.000 abitanti,riguardo agli aspetti specifici di interessedella Commissione, giudica con favore ledisposizioni introdotte al Senato con l’ar-ticolo 16-bis, concernente il finanziamentoa regime del trasporto pubblico locale,anche ferroviario, dal momento che l’as-senza di una norma puntuale di regola-mentazione della materia avrebbe potutofar considerare i fondi per il trasportopubblico locale all’interno delle risorsecomplessive per le regioni, determinando

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gravi conseguenze per i bilanci regionali.Nel ricordare anche le altre disposizioniapprovate al riguardo, come ad esempioquella relativa alle gare per il serviziopubblico locale o alle disposizioni chehanno istituito l’Autorità dei trasporti,ritiene che alla definizione di risorse certedebba accompagnarsi una modifica so-stanziale del sistema di regolazione delservizio universale, che dovrà essere esa-minata da Parlamento e Governo e chepotrà costituire oggetto di un ordine delgiorno in Assemblea. Quanto all’approva-zione ex lege delle convenzioni stipulatecon i soggetti che si sono aggiudicati icompendi aziendali di Tirrenia e Siremare che portano a conclusione il processo diprivatizzazione di queste società, fa pre-sente che la disposizione prevede cheeventuali modificazioni possano essere ap-provate con decreto dei Ministri compe-tenti, sentite le regioni, determinando unaforte responsabilizzazione sia del Governosia del Parlamento, che in futuro dovrebbeessere adeguatamente informato sull’evo-luzione della situazione. Infine, nel pren-dere atto della proroga di un anno dispo-sta a favore del commissario dell’Aeroclub d’Italia e nel ricordare che l’emen-damento approvato dal Senato porta lafirma di un senatore che ricopre propriol’incarico di commissario, giudica negati-vamente il fatto che l’Aero club proseguanella fase di commissariamento. Ritienepertanto necessaria su questo tema unaforte attenzione da parte della Commis-sione.

Marco DESIDERATI (LNP), nel prean-nunciare il voto contrario del gruppo dellaLega Nord sul provvedimento in esame,che giudica poco efficace dal punto dellariduzione della spesa e del recupero del-l’efficienza degli enti pubblici, sottolineache gli interventi a favore dei cosiddetti« esodati » costituiscono la mera corre-zione di un errore fatto in precedenza conl’approvazione della riforma delle pen-sioni. Quanto all’Aero club, ritiene che laproroga di un anno del commissario nonpossa incidere negativamente sul bilanciodello Stato e comunque rappresenti una

questione del tutto priva di importanza seconfrontata con questioni effettivamenterilevanti come quelle che riguardano lasituazione finanziaria della Sicilia.

Antonio MEREU (UdCpTP), nel prean-nunciare il voto favorevole del propriogruppo, reso anche in ragione della situa-zione di emergenza che il Paese sta attra-versando e cui si cerca di fare fronte congli interventi concreti e incisivi contenutinel provvedimento in esame, osserva tut-tavia che non si tiene in adeguata consi-derazione, in questo come nei precedentiprovvedimenti, la difficile situazione so-ciale del Paese, soprattutto in ordine algran numero di disoccupati, che nessunadisposizione mira a risolvere. Quanto alladisposizione che riguarda la società Tir-renia, rileva che, pur disponendosi l’ap-provazione delle convenzioni ex lege, ilproblema non è giunto a soluzione perchéalla vendita della Tirrenia da parte delloStato, resasi necessaria per liberarsi dellepassività da essa generate, e attuata aprezzi assai ridotti, non è conseguito unreale miglioramento per chi usufruisce deirelativi servizi di trasporto.

Mario VALDUCCI, presidente, fa pre-sente che, al di là degli aspetti di perti-nenza della Commissione, il provvedi-mento ha finalità largamente condivisibili,come ad esempio, la riduzione della spesaper beni e servizi della pubblica ammini-strazione, la riduzione degli organici dellapubblica amministrazione, la riduzionedelle locazioni passive a carico delle am-ministrazioni pubbliche, la riduzione dellapresenza degli uffici statali sul territorio,interventi di riordino nel settore sanitario,l’acquisizione da parte della Cassa depositie prestiti delle partecipazioni societariedello Stato in alcune grandi società e ladismissione degli immobili pubblici. Nelsottolineare negativamente il metodo diapprovazione del provvedimento presso laCamera, che non permette alle Commis-sioni parlamentari competenti, per ragionidi tempo, di contribuire positivamenteall’iter legislativo, attraverso un esame ap-profondito delle disposizioni in esso con-

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tenute, ribadisce l’esigenza di approvarerapidamente il provvedimento. Tutto ciòconsiderato, formula una proposta di pa-rere favorevole sul disegno di legge inoggetto.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle

lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il

5 novembre 1992.

Nuovo testo C. 5118 Governo e abb.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizione).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Antonio MEREU (UdCpTP), relatore, fapresente che la Commissione Trasporti èchiamata ad esprimere il parere di com-petenza sul nuovo testo del disegno dilegge recante Ratifica ed esecuzione dellaCarta europea delle lingue regionali ominoritarie, adottato come testo base dallaIII Commissione e modificato nel corsodell’esame in sede referente. Ricorda chela Carta europea delle lingue regionali ominoritarie è stata redatta in seno alConsiglio d’Europa e aperta alla firma aStrasburgo il 5 novembre 1992 e che, dopoil raggiungimento delle cinque ratifichepreviste, è entrata in vigore a livello in-ternazionale. Rileva che attualmente laCarta è in vigore per 25 Paesi del Consigliod’Europa, mentre altri 8 hanno firmato laCarta senza peraltro ancora ratificarla: traquesti ultimi vi è anche l’Italia, la cuifirma risale al 27 giugno 2000. Sottolineache la Carta è volta alla protezione e allapromozione delle lingue regionali e mino-ritarie storicamente radicate: essa riflettela preoccupazione da un lato di manteneree sviluppare le tradizioni e il patrimonioculturale dell’Europa, e dall’altro di assi-curare il rispetto del diritto universal-mente riconosciuto e irrinunciabile di uti-

lizzare una lingua regionale o minoritariatanto nella vita privata che in quellapubblica.

Passando ad un breve esame del con-tenuto della Carta, fa presente che essaconsta di un Preambolo e di 23 articoli.

L’articolo 1 contiene importanti defini-zioni su cui si impernia il seguito dellaCarta: con l’espressione « lingue regionali ominoritarie » si intendono le lingue tradi-zionalmente parlate nell’ambito del terri-torio di uno Stato da una minoranza dicittadini, con esclusione dei dialetti dellalingua ufficiale e delle lingue di origine dieventuali gruppi di immigrati. D’altraparte, con l’espressione « territorio nelquale una lingua regionale o minoritariaviene usata » si intende l’area geograficanella quale l’uso di questa lingua ha unadiffusione tale da giustificare l’adozionedelle diverse misure di tutela e promo-zione previste dalla Carta. L’articolo inesame prevede anche il caso di « linguesprovviste di territorio », minoritarie masenza riferimento a una particolare areageografica.

Gli articoli 2 e 3 riguardano specifica-mente gli impegni delle Parti contraenti dicui si è già fatto cenno: esse si impegnanoad applicare le disposizioni della Parte IIa tutte le lingue regionali o minoritariepresenti nel proprio territorio e rispon-denti alle definizioni dell’articolo 1. Perciascuna lingua indicata al momento dellaratifica ogni Parte si impegna ad applicareun minimo di trentacinque paragrafi sceltitra le disposizioni della Parte III dellaCarta, con obbligo di adottarne dieci diquelli facenti parte di un nucleo irrinun-ciabile, come enunciati agli articoli 8-13.Ognuna delle Parti potrà altresì notificaresuccessivamente di voler applicare altriparagrafi, oltre a quelli comunicati almomento della ratifica, o di voler esten-dere ad altre lingue la tutela assicuratadalla Carta.

Gli articoli 4 e 5 contengono clausole disalvaguardia del diritto internazionale esi-stente (diritto all’integrità degli Stati esi-stenti, Carta delle Nazioni Unite, dirittigarantiti dalla Convenzione europea suiDiritti dell’Uomo), nonché delle eventuali

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previsioni nazionali già esistenti, negliStati che diverranno Parti della Carta, inmerito alla tutela e allo stato giuridico deimembri delle varie minoranze. Ai sensidell’articolo 6, le Parti si impegnano afornire debita informazione sui diritti e idoveri sanciti dalla Carta a tutti i desti-natari di essa (pubbliche autorità, orga-nizzazioni e individui).

L’articolo 7 – che costituisce l’interaParte II – concerne gli obiettivi e i principida perseguire con l’applicazione dell’Ac-cordo: prioritario è il riconoscimento dellelingue regionali o minoritarie quali espres-sione della ricchezza culturale.

La Parte III è costituita dagli articoli da8 a 14 e concerne propriamente le misureche devono favorire la conservazione e losviluppo delle lingue regionali e minorita-rie nei settori dell’istruzione prescolare,primaria, secondaria o professionale, uni-versitaria, della giustizia, della pubblicaamministrazione e dei media. Per quantoriguarda quest’ultimo settore, che più di-rettamente interessa le competenze dellaCommissione Trasporti, l’articolo 11 pre-vede che le Parti si impegnano, nei limitidelle proprie competenze, a incoraggiare itipi di espressione e le iniziative propriedelle lingue regionali o minoritarie, e afavorire i diversi mezzi di accesso alleopere prodotte in queste lingue, inclusaun’attività di traduzione da e verso lelingue regionali e minoritarie.

La Parte IV si compone degli articoli da15 a 17, in base ai quali le Parti presen-teranno al Segretario Generale del Consi-glio d’Europa rapporti periodici sull’attua-zione della Carta.

La Parte V, costituita dagli articoli da18 a 23, reca le clausole finali del Trattato.

Per quanto riguarda il disegno di leggedi iniziativa governativa, segnala che lelingue oggetto di tutela sono quelle dellepopolazioni albanesi, catalane, germani-che, greche, slovene e croate nonché diquelle parlanti il francese, il franco-pro-venzale, il friulano, il ladino, l’occitano e ilsardo che, a seguito della ratifica dellaCarta, saranno considerate « lingue regio-nali o minoritarie » sul territorio dellaRepubblica italiana, sulla base di quanto

indicato dall’articolo 2 della legge n. 482del 1999. Giudica importante segnalare,inoltre, che, nel corso dell’esame in sedereferente presso la III Commissione, il 23maggio 2012, è stato approvato un emen-damento al testo d’iniziativa governativa,che estende l’ambito di applicazione dellaConvenzione non solo alle lingue regionalio minoritarie di cui all’articolo 2 dellalegge n. 482 del 1999, ma anche a quelledelle minoranze rom e sinti, integrandoconseguentemente l’Allegato A annesso aldisegno di legge.

A questo riguardo, segnala che la Cartaeuropea delle lingue regionali o minorita-rie, all’articolo 1, lettera a), definisce quali« lingue regionali o minoritarie » le lingue:usate tradizionalmente sul territorio diuno Stato dai cittadini di detto Stato cheformano un gruppo numericamente infe-riore al resto della popolazione dello Statoe diverse dalla lingua ufficiale di dettoStato. Alcuni tra gli Stati firmatari chehanno dichiarato di voler estendere leprevisioni della Carta anche alle lingueRom e Sinti (tra gli altri, Germania, Au-stria, Polonia), hanno specificato, nelleproprie dichiarazioni, le singole disposi-zioni da applicare alle lingue sopracitate,tra le disposizioni previste nel Capo III.

Ai sensi dell’articolo 3 del disegno dilegge, l’elencazione delle minoranze è spe-cificata in conformità a quanto sancitodall’articolo 3, paragrafo 1, della Carta.Secondo quanto previsto dall’articolo 2,paragrafo 2, della Carta, l’Italia s’impegnaad applicare alcuni paragrafi scelti fra ledisposizioni contenute nella parte III dellaCarta ed elencati nell’Allegato A. Inoltre,come precisato nella relazione illustrativa,soltanto per la minoranza croata, si ap-plica la lettera a) dell’articolo 14 (coope-razione transfrontaliera), in quanto la re-lativa misura è prevista dal Trattato italo-croato sui diritti delle minoranze, ratifi-cato ai sensi della legge 23 aprile 1998,n. 129. Per le lingue delle minoranze pre-senti nelle regioni a statuto speciale (Valled’Aosta, Trentino-Alto Adige e Friuli Ve-nezia Giulia) e nelle province autonome diTrento e di Bolzano sono stati individuati

Mercoledì 1o agosto 2012 — 339 — Commissione IX

ulteriori paragrafi, corrispondenti alle piùfavorevoli disposizioni vigenti dei rispettivistatuti.

Secondo quanto disposto dall’articolo 4,riguardante la programmazione radiotele-visiva, in applicazione dell’articolo 11, pa-ragrafo 1, lettera a), della Carta, nel con-tratto di servizio tra il Ministero dellosviluppo economico e la società concessio-naria del servizio pubblico radiotelevisivodevono essere introdotte misure dirette adassicurare la diffusione di programmi ra-diotelevisivi nelle lingue regionali o mino-ritarie di cui all’articolo 3 della presentelegge, conformemente a quanto dispostodall’articolo 12 n. 482 del 1999.

Ritiene che tali disposizioni, per quantoapprezzabili, non consentiranno di risol-vere e migliorare la situazione di alcunelingue minoritarie che hanno larga diffu-sione sul territorio nazionale, quali lalingua sarda e la lingua friuliana. Inparticolare, per quanto riguarda il sardo,giudica opportuno sottolineare che essorappresenta l’identità culturale di un’in-tera regione nonché la lingua minoritariae regionale più diffusa sul territorio na-zionale. Ciò nonostante, mentre per lelingue protette da accordi internazionalicome il tedesco, lo sloveno, il francese e illadino sono riconosciuti alti livelli di pro-tezione, per le lingue di cui alla leggen. 482 del 1999, tra cui il sardo e ilfriulano sono previsti livelli di protezionepiù bassa, con particolare riguardo aiparagrafi concernenti l’istruzione scola-stica, i media, la giustizia e la pubblicaamministrazione. Estendere i medesimilivelli di protezione anche al sardo e al

friulano rappresenterebbe il modo mi-gliore per conservarne l’uso contribuendocosì a mantenere e sviluppare le tradizionie le identità culturali europee in confor-mità a quanto previsto dal preambolodella Carta europea in oggetto.

Tutto ciò considerato, formula una pro-posta di parere favorevole con una con-dizione (vedi allegato).

Mario LANDOLFI (PdL) preannuncia ilproprio voto di astensione sul provvedi-mento in esame.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 13.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.05 alle 13.10.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 1o agosto 2012.

Seguito dell’audizione del presidente di Alitalia-

Compagnia Aerea Italiana SpA, Roberto Colaninno,

e dell’amministratore delegato della medesima so-

cietà, Andrea Ragnetti, sull’attuale situazione del

trasporto aereo.

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.25 alle 15.30.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 340 — Commissione IX

ALLEGATO

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali ominoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992 (nuovo testo C.

5118 Governo e abb.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione (Trasporti, poste etelecomunicazioni),

esaminato il nuovo testo del disegnodi legge, recante ratifica ed esecuzionedella Carta europea delle lingue regionalio minoritarie, fatta a Strasburgo il 5novembre 1992 (nuovo testo C. 5118, Go-verno e abb);

premesso che:

la Carta europea delle lingue re-gionali o minoritarie riflette, la preoccu-pazione da un lato, di mantenere e svi-luppare le tradizioni e il patrimonio cul-turale dell’Europa e, dall’altro, di assicu-rare il rispetto del diritto universalmentericonosciuto e irrinunciabile di utilizzareuna lingua regionale o minoritaria tantonella vita privata che in quella pubblica;

per ciascuna lingua indicata al mo-mento della ratifica ogni Parte si impegnaad applicare un minimo di trentacinqueparagrafi scelti tra le disposizioni dellaParte III della Carta, con obbligo di adot-tarne dieci di quelli facenti parte di unnucleo irrinunciabile,

nella Parte III vengono previsti, inparticolare, interventi volti alla conserva-zione e allo sviluppo delle lingue regionalie minoritarie, nei settori dell’istruzione

prescolare, primaria, secondaria o profes-sionale, universitaria, della giustizia, dellapubblica amministrazione e dei media;

considerato che il nuovo testo deldisegno di legge in oggetto riconosce altilivelli di protezione alle lingue protette daaccordi internazionali quali il tedesco, losloveno, il francese e il ladino, mentre perle lingue di cui alla legge n. 482 del 1999,tra cui il sardo e il friulano che hannolarga diffusione sul territorio nazionale,sono previsti livelli di protezione piùbassa, con particolare riguardo ai para-grafi concernenti l’istruzione scolastica, imedia, la giustizia e la pubblica ammini-strazione,

esprime:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

1) siano assicurati alla lingua sarda efriulana, nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica, i medesimi livelli di protezioneprevisti dai paragrafi concernenti l’istru-zione scolastica, i media, la giustizia e lapubblica amministrazione per le lingueprotette da accordi internazionali, quali iltedesco, lo sloveno, il francese e il ladino.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 341 — Commissione IX

X COMMISSIONE PERMANENTE

(Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 342

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’annofinanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l’anno finanziario2011 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricercaper l’anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza) (Relazione alla VCommissione) (Seguito dell’esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli) . . . . . . . 356

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 362

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testo C. 4041, approvata dalSenato, ed abb. (Parere alla II Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361

ALLEGATO 2 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 364

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 361

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel vicepresidente Raffaello VIGNALI.

La seduta comincia alle 9.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Andrea MARTELLA (PD), relatore, sot-tolinea che la X Commissione deve ren-dere un parere sul decreto-legge n. 95 del

Mercoledì 1o agosto 2012 — 342 — Commissione X

2012, cosiddetto spending review, nel testoapprovato dal Senato della Repubblica. Ildecreto-legge in esame, rappresenta la se-conda fase dei provvedimenti dedicati allarevisione della spesa pubblica. Ai fini del-l’avvio di un più pervasivo processo direvisione della spesa, infatti, è stato pre-cedentemente adottato il decreto-legge 7maggio 2012, n. 52, il quale reca un com-plesso di disposizioni la cui finalità èquella di consentire, in aggiunta allenorme già vigenti nell’ordinamento, l’eli-minazione di inefficienze e sprechi nellaspesa pubblica, in modo da ridurne l’am-montare e reperire risorse da destinarealla crescita economica.

Nel corpo del decreto-legge in esame èconfluito altresì il testo del decreto-leggen. 87 del 2012, recante disposizioni inmateria di valorizzazione e dismissione delpatrimonio pubblico. Il testo è quindicorposo e complesso; la presente relazionesi soffermerà esclusivamente sugli aspettidirettamente concernenti le competenzedella X Commissione.

All’articolo 7, riguardante la riduzionedella spesa della Presidenza del Consiglioe dei Ministeri, i commi da 12 a 15 recanodisposizioni finalizzate alla riduzione dellespese delle amministrazioni centrali delloStato a decorrere dal 2013, ai fini delconcorso al raggiungimento degli obiettividi finanza pubblica, nella misura di circa1,8 miliardi di euro nel 2013, di circa 1,6miliardi nel 2014 e di circa 1,7 miliardi adecorrere dal 2014. Spetta ai singoli Mi-nistri competenti proporre gli interventicorrettivi necessari per la realizzazionedegli obiettivi di riduzione di spesa indicati

nell’allegato 2, in sede di predisposizionedel disegno di legge di stabilità per iltriennio 2013-2015.

In particolare, il comma 12 stabilisceche le amministrazioni centrali dello Statosono tenute ad assicurare una riduzionedella spesa, a decorrere dall’anno 2013, siain termini di saldo netto da finanziare siain termini di indebitamento netto, corri-spondente agli importi individuati nell’al-legato 2 al decreto-legge in esame.

Nell’allegato 2, come sostituito nelcorso dell’esame al Senato, la riduzione dispesa è complessivamente indicata:

in termini di saldo netto da finan-ziare, in 1.777,3 milioni di euro nel 2013,1.574,5 milioni nel 2014 e in 1.649,5 mi-lioni di euro nel 2015 (in luogo di 1.574,5milioni, come previsto dal testo iniziale);

in termini di indebitamento netto, in1.528,5 milioni di euro nel 2013, 1.574,5milioni nel 2014 e in 1.649,5 milioni nel2015 (in luogo di 1.574,5 milioni, comeprevisto dal testo iniziale).

Poiché la norma impone una riduzionedi spesa permanente a decorrere dal 2013,il taglio indicato per l’anno 2015 dovrebbeintendersi esteso anche agli anni succes-sivi.

Si riporta di seguito il contenuto del-l’allegato 2 al decreto, come sostituito nelcorso dell’esame al Senato, in cui sonoindicate le riduzioni di spesa previste perciascun Ministero. Si segnala che, a seguitodella modifica approvata nel corso del-l’esame al Senato, le riduzioni di spesarelative all’anno 2015 di tutti i Ministeririsultano leggermente superiori rispettoall’Allegato contenuto nel testo iniziale:

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Riduzioni di spesa dei Ministeri

(milioni di euro)

saldo netto da finanziare indebitamento nettoMINISTERI 2013 2014 2015 2013 2014 2015

ECONOMIA E FINANZE 715,5 662,3 541,5 615,3 662,3 541,5SVILUPPO ECONOMICO 52,8 37,2 - 45,4 37,2 -LAVORO E POLITICHESOCIALI

48,4 46,1 51,5 41,6 46,1 51,5

GIUSTIZIA 149,0 122,6 127,5 128,2 122,6 127,5AFFARI ESTERI 26,8 21,5 25,9 23,0 21,5 25,9ISTRUZIONE, UNIVERSITÀE RICERCA

182,9 172,7 236,7 157,3 172,7 236,7

INTERNO - - - - - -AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E MARE

23,0 21,0 31,0 19,8 21,0 31,0

INFRASTRUTTUREE TRASPORTI

207,0 193,5 209,2 178,0 193,5 209,5

DIFESA 236,1 176,4 269,5 203,0 176,4 269,5POLITICHE AGRICOLE ALI-MENTARI E FORESTALI

15,8 8,5 10,4 13,6 8,5 10,4

BENI E ATTIVITÀCULTURALI

55,6 51,4 66,7 47,8 51,4 66,7

SALUTE 64,3 61,3 79,5 55,3 61,3 79,5TOTALE 1.777,3 1.574,5 1.649,5 1.528,5 1.574,5 1.649,5

La relazione tecnica precisa che laripartizione per Ministero della riduzionedella spesa tiene conto dell’incidenza dellespese predeterminate per legge e di quellerelative al fabbisogno, iscritte nel bilanciotriennale a legislazione vigente 2013-2015.

Spetta ai singoli Ministri competentiproporre gli interventi correttivi necessariper la realizzazione degli obiettivi di ri-duzione di spesa indicati nell’allegato 2, insede di predisposizione del disegno dilegge di stabilità per il triennio 2013-2015.

Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze verifica gli effetti finanziari sui saldidi finanza pubblica derivanti dagli inter-venti proposti, ai fini del rispetto degliobiettivi di risparmio prefissati (comma14).

Nelle more della definizione degli in-terventi correttivi volti al conseguimentodelle economie sopra indicate, il Ministrodell’economia e delle finanze è autorizzatoad accantonare e rendere indisponibileuna quota delle risorse iscritte nel bilancio

pluriennale dello Stato, per un ammontarepari agli importi indicati nell’allegato 2(comma 13).

L’accantonamento è effettuato nell’am-bito delle spese rimodulabili delle missionidi spesa di ciascun Ministero interessato,come definite dall’articolo 21, comma 5,lettera b), della legge di contabilità n. 196del 2009.

Sempre all’articolo 7, il comma 22,dispone che il Centro di elaborazione datidel Ministero dell’interno acceda in viatelematica al registro delle imprese tenutodalle Camere di commercio, industria, ar-tigianato ed agricoltura (CCIAA), nonchéagli altri atti, documenti ed informazionicontenuti in registri, albi, ruoli, elenchi erepertori dalle medesime tenuti senzaoneri per lo Stato.

Il comma 22 dispone l’assenza di oneria carico del Ministero dell’interno – comeprevisto dall’articolo 50 del decreto legi-slativo n. 82 del 2005 – in caso di accessotelematico da parte del Centro Elabora-zione Dati (CED), di cui all’articolo 8 della

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legge n. 121 del 1981 dello stesso mini-stero, al registro delle imprese tenuto dalleCamere di commercio, industria, artigia-nato ed agricoltura (CCIAA), nonché aglialtri atti, documenti ed informazioni con-tenuti in registri, albi, ruoli, elenchi erepertori dalle medesime tenuti.

L’articolo 8, al comma 4 dispone leriduzioni dei trasferimenti statali agli entidi ricerca facenti capo a vari Ministeri, adecorrere dal 2012, nella misura per cia-scuno indicata nell’allegato 3.

Per quanto concerne gli enti di ricercavigilati dal Ministero dello sviluppo eco-nomico, l’allegato 3 fa riferimento all’Enteper le nuove tecnologie, l’energia e l’am-biente. La riduzione proposta è pari aEuro 2.460.716 per il 2012, a Euro6.561.910 euro per il 2013 e a euro6.561.911 a decorrere dal 2014.

Nel caso in cui, a seguito della verificaeffettuata dal Ministro dell’economia, gliinterventi correttivi proposti dai Ministricompetenti non risultino adeguati al con-seguimento degli obiettivi di risparmio intermini di indebitamento netto, di cui alcomma 13, il comma 15 prevede che:

il Ministro dell’economia e delle fi-nanze riferisce al Consiglio dei Ministri;

ed eventualmente, con la legge distabilità, è disposta la corrispondente ri-duzione delle dotazioni finanziarie, nel-l’ambito delle spese rimodulabili delle mis-sioni di spesa di ciascun Ministero inte-ressato, a valere sulle risorse provvisoria-mente accantonate e rese indisponibilinelle more della definizione degli inter-venti correttivi.

Per quanto concerne le riduzioni dispesa determinate dai commi in esame, sisegnala che nell’ambito della circolare delMinistero dell’economia e delle finanza del23 luglio 2012, n. 24, relativa alla formu-lazione delle previsioni di bilancio perl’anno 2013 e per il triennio 2013-2015,sono già state fornite indicazioni in meritoall’applicazione delle suddette riduzioni dispesa.

In particolare, è previsto che le Ammi-nistrazioni dovranno individuare selettiva-mente le spese da ridurre, salvaguardando

le risorse che riterranno necessarie inrelazione agli obiettivi prioritari da rag-giungere. I Ministri competenti dovrannosuccessivamente proporre, in sede di pre-disposizione del disegno di legge di stabi-lità per il triennio 2013-2015, gli interventicorrettivi necessari per la realizzazionedegli obiettivi sopra richiamati, i qualipotranno essere raggiunti attraverso lariduzione in via permanente sia dellespese rimodulabili sia di quelle non rimo-dulabili.

In quest’ultimo caso, ovviamente, leAmministrazioni dovranno proporre gliopportuni interventi normativi sostanzialiche, incidendo sugli elementi essenzialiche determinano la spesa, consentano diconseguire i risparmi stabiliti.

Le proposte di interventi correttivi do-vranno essere illustrate in un appositodocumento da far pervenire al Ministerodell’economia e delle finanze entro il 20settembre 2012.

All’articolo 12, il comma 18-bis, intro-dotto dal Senato, dispone la soppressionedella società Buonitalia Spa, attualmentein liquidazione, con attribuzione delle fun-zioni all’ICE – Agenzia per la promozioneall’estero e l’internazionalizzazione delleimprese italiane, a cui vengono trasferiteanche le risorse umane, strumentali efinanziarie residue della soppressa società.

La società per azioni Buonitalia, consede legale a Roma, ha per oggetto lapromozione e la valorizzazione della pro-duzione agroalimentare italiana.

Creata nel luglio 2003, ha avuto comesoci il Dicastero agricolo, l’ICE (alloraIstituto per il Commercio Estero), l’ISMEA(Istituto di Servizi per il Mercato AgricoloAlimentare) e l’Unioncamere (Unione Ita-liana delle Camere di Commercio, Indu-stria, Artigianato e Agricoltura). Al MI-PAAF, in quanto depositario delle funzionidi indirizzo politico amministrativo, è inogni caso riservata la valutazione e ap-provazione delle iniziative e dei pro-grammi della società Buonitalia.

La società Buonitalia avrebbe dovutoessere incorporata, entro il 30 giugno2008, nella società ISA a norma dell’arti-colo 28, comma 1-bis del decreto-legge

Mercoledì 1o agosto 2012 — 345 — Commissione X

n. 248 del 2007, secondo il quale il tra-sferimento di fondi, destinati ai compitid’istituto, sarebbe dovuto avvenire a costozero per ISA (Istituto sviluppo agroalimen-tare), alla quale potevano essere attribuitele sole spese notarili. A seguito dell’incor-porazione ISA era tenuta a modificare leproprie norme statutarie in modo chenegli scopi sociali venissero incluse leattività di pertinenza della incorporataBuonitalia. Tale operazione non è stataeffettuata nei termini previsti, tant’è chenell’audizione svoltasi presso il Senato ilPresidente della società indicava di averpresentato il piano di attività per il 2011e 2012.

Il comma 18-bis in esame, al fine dirazionalizzare l’attuazione delle politichepromozionali di competenza nazionalenell’ambito della. promozione all’esterodelle produzioni agroalimentari italiane erendere più efficaci ed efficienti gli inter-venti a favore della internazionalizzazionedelle imprese agricole, attribuisce lo svol-gimento delle funzioni di Buonitalia Spaall’Agenzia per la promozione all’estero el’internazionalizzazione delle imprese ita-liane.

Con due decreti del Ministro delle po-litiche agricole alimentari e forestali, delMinistro dello sviluppo economico, di con-certo con il Ministro dell’economia e dellefinanze e del Ministro per la pubblicaamministrazione la semplificazione saràdisposto il trasferimento da Buonitalia Spain liquidazione all’ICE:

delle funzioni, delle risorse umane(tale primo decreto dovrà essere emanatoentro 60 giorni dall’entrata in vigore deldecreto-legge);

delle eventuali risorse strumentali efinanziarie residue (tale secondo decretodovrà essere emanato entro 60 giorni dallachiusura della fase di liquidazione).

Per quanto concerne i dipendenti atempo indeterminato in servizio presso lapredetta società al 31 dicembre 2011, lanorma prevede che, previo espletamento di

apposita procedura selettiva di verificadell’idoneità, da espletare nei limiti ed avalere sulle facoltà assunzionali dell’ente,siano inquadrati nei ruoli dell’Ente didestinazione sulla base di un’apposita ta-bella di corrispondenza approvata con ilpredetto decreto. I dipendenti trasferitimantengono il trattamento economico fon-damentale e accessorio, percepito al mo-mento dell’inquadramento. Nel caso in cuiil trattamento economico predetto risultipiù elevato rispetto a quello previsto per ilpersonale dell’Agenzia, i dipendenti per-cepiscono per la differenza un assegno adpersonam riassorbibile con i successivimiglioramenti economici a qualsiasi titoloconseguiti.

La norma in esame, infine, disponel’abrogazione dell’articolo 17 del decretolegislativo n. 99 del 2004, sulla promo-zione del sistema agroalimentare italiano,il quale specificava lo scopo di BuonitaliaSpa (erogazione di servizi alle imprese delsettore agroalimentare finalizzati a favo-rire la internazionalizzazione dei prodottiitaliani) e autorizzava il Ministero dellepolitiche agricole e forestali ad acquistaredall’Istituto di servizi per il mercato agri-colo alimentare (ISMEA) le partecipazionida questo possedute nella società perazioni « Buonitalia », nonché ad esercitarei conseguenti diritti dell’azionista.

I commi da 49 a 58 dell’articolo 12prevedono la soppressione dell’Associa-zione italiana di studi cooperativi « LuigiLuzzatti », le modalità di gestione dellarelativa liquidazione e il trasferimento alMinistero dello sviluppo economico dellefunzioni, delle risorse e del personale dellasoppressa Associazione. In particolare, ilcomma 49 dispone la soppressione del-l’Associazione italiana di studi cooperativi« Luigi Luzzatti » e la decadenza dei rela-tivi organi, mentre il comma 58 ne abrogala norma istitutiva (l’articolo 10, comma10, della legge 23 luglio 2009, n. 99).

Ai sensi del comma 50, con decreto dinatura non regolamentare del Ministrodello sviluppo economico è nominato undirigente delegato individuato tra i diri-

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genti del Ministero dello sviluppo econo-mico che:

esercita i poteri attribuiti al presi-dente e al consiglio di amministrazionedell’associazione;

provvede alla gestione delle opera-zioni di liquidazione delle attività ed estin-zione delle passività e alla definizionedelle pendenze dell’ente soppresso. L’even-tuale attivo netto risultante dalla chiusuradella gestione del dirigente delegato èversato, ai sensi del comma 57, all’entratadel bilancio dello Stato (fatta salva l’ac-quisizione delle risorse strumentali dell’as-sociazione al patrimonio del Ministerodello sviluppo economico).

Ai fini del trattamento economico com-plessivo del dirigente delegato, la normaprecisa che esso non subisce variazioni pereffetto dell’incarico in questione, in quantoesso costituisce integrazione dell’oggettodell’incarico di funzione dirigenziale con-ferito ai sensi dell’articolo 19, comma 2,del decreto legislativo 30 marzo 2001,n.165.

Sia il comma 49 che il comma 50 fannosalvi gli adempimenti per gli organi incarica di cui al comma 51, che consistono:

nel controllo da parte del collegio deirevisori in carica delle attività del dirigentedelegato;

nella deliberazione – entro 30 dalladata di entrata in vigore del presentedecreto – del bilancio di chiusura (deli-berato dagli organi in carica con attesta-zione redatta dall’organo interno di con-trollo) e nella sua sottoposizione per ap-provazione al Ministero dello sviluppo eco-nomico e al Ministero dell’economia edelle finanze.

Le funzioni dell’associazione sono tra-sferite, ai sensi del comma 52, al MiSE,« senza che sia esperita alcuna proceduradi liquidazione, anche giudiziale ».

Lo stesso Ministero deve preventiva-mente accertare che l’interesse pubblicoallo svolgimento delle attività dell’Associa-zione sussista e sia ancora attuale e, solo

in caso di accertamento positivo, provvedead esercitare i relativi compiti e a gestirecon i propri uffici tali attività.

Il comma 53 riguarda le risorse che ilMiSE può utilizzare per proseguire l’atti-vità dell’Associazione, ovvero le sommecorrispondenti alle convenzioni in esseretra l’associazione e il Ministero. Tali con-venzioni sono risolte dalla data di entratain vigore del decreto, e le somme corri-spondenti sono trasferite in un appositofondo da istituire nello stato di previsionedel Ministero dello sviluppo economico.

Le disposizioni concernenti il trasferi-mento del personale della soppressa As-sociazione sono contenute nei commi 54-56.

In particolare, il comma 54 disciplina iltrasferimento al Ministero dello sviluppoeconomico del personale di ruolo dell’As-sociazione in servizio a tempo indetermi-nato. Con apposito decreto interministe-riale viene poi approvata la tabella dicorrispondenza per l’inquadramento delpersonale trasferito, mentre l’adeguamentodell’organizzazione e la dotazione organicadel MISE in misura corrispondente alleunità di personale effettivamente trasferiteviene demandato ad un apposito regola-mento ministeriale. Il personale trasferito,infine, mantiene il trattamento previden-ziale in godimento.

Ai sensi del successivo comma 55, ilpersonale trasferito conserva il tratta-mento economico fondamentale e acces-sorio, limitatamente alle voci fisse e con-tinuative, corrisposto al momento dell’in-quadramento. Nel caso in cui tale tratta-mento risulti più elevato rispetto a quelloprevisto per il personale del Ministero, èattribuito per la differenza un assegno adpersonam riassorbibile con i successivimiglioramenti economici a qualsiasi titoloconseguiti.

Infine, il comma 56 dispone la cessa-zione degli effetti dei contratti di consu-lenza, di collaborazione coordinata e con-tinuativa, di collaborazione occasionale e irapporti di lavoro subordinato a tempodeterminato, salvo che il dirigente delegato

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ne proroghi l’efficacia, non oltre l’origina-ria scadenza, per far fronte alle attivitàconnesse con la liquidazione.

I commi da 59 a 70 dell’articolo 12riguardano la soppressione della Fonda-zione Valore Italia, le modalità di gestionedella liquidazione e il trasferimento alMinistero dello sviluppo economico dellerisorse strumentali, del personale e dellagestione del programma a favore dellemicro, piccole e medie imprese per lavalorizzazione dei disegni e modelli indu-striali. Il testo originario del decreto-leggein esame prevedeva la soppressione im-mediata dell’ente, mentre durante l’iter alSenato la soppressione decorre dal 1o

gennaio 2014.In particolare, il comma 59, sopprime,

a decorrere dal 1o gennaio 2014 la Fon-dazione Valore Italia, i cui organi deca-dono.

Le norme istitutive, di finanziamento equelle conseguenti e contrastanti con lanuova disciplina, sono oggetto di abroga-zione ai sensi del comma 70.

A differenza delle altre disposizionidell’articolo 12 che prevedono la soppres-sione di enti, in questo caso la decadenzadegli organi fa seguito al loro scioglimentodisposto, ai sensi dell’articolo 25 del codicecivile, con il decreto del Ministro dellosviluppo economico che, in data 19 aprile2012, ha nominato un commissario.

I commi da 60 a 64 riguardano leattività connesse alla liquidazione del-l’ente.

Ai sensi dei commi 60, 61 e 64, ilcommissario in carica al momento dellasoppressione (1o gennaio 2014):

esercita i poteri del presidente e delconsiglio di amministrazione della fonda-zione;

provvede alla gestione delle opera-zioni di liquidazione delle attività ed estin-zione delle passività e alla definizionedelle pendenze della fondazione soppressaentro il termine del 30 giugno 2014. A talfine, è istituito nello stato di previsione delMinistero dello sviluppo economico unapposito Fondo al quale sono trasferite,per essere destinate alla estinzione delle

passività risultanti dalla gestione liquida-toria, anche le somme impegnate dal Mi-nistero in favore della Fondazione, indi-viduate con un apposito decreto del Mi-nistro dello sviluppo economico, di con-certo con il Ministro dell’economia e dellefinanze;

riceve un compenso determinato dalMinistro dello sviluppo economico;

verifica la disponibilità degli opera-tori del mercato a subentrare nell’esecu-zione del progetto per la realizzazionedell’Esposizione permanente, senza previ-sione e impegno di oneri per il bilanciodello Stato e,

in caso di esito positivo della veri-fica entro il termine del 30 giugno 2014,trasferisce i rapporti e attività in esserealla data del presente decreto, previa au-torizzazione del Ministero dello sviluppoeconomico;

in caso di esito negativo, tutti irapporti di cui è parte la Fondazione sirisolvono di diritto senza che sia dovutaalcuna compensazione, comunque deno-minata, per l’estinzione anticipata.

presenta il bilancio di chiusura dellafondazione soppressa per l’approvazioneal Ministero dello sviluppo economico e alMinistero dell’economia e delle finanze,entro 15 giorni dalla data di soppressionedell’ente;

le sue attività sono controllate dalcollegio dei revisori in carica alla datadella soppressione.

Il comma 62 riguarda i rapporti con ilMinistero dello sviluppo economico(MiSE), che provvede dal 1o gennaio 2014alla gestione diretta del solo programma,oggetto di specifica convenzione con laFondazione, concernente la « Realizza-zione del programma di agevolazioni afavore delle micro, piccole e medie im-prese italiane per la valorizzazione eco-nomica dei disegni e modelli industriali »,utilizzando a tal fine le risorse trasferitealla Fondazione e depositate su un contocorrente vincolato allo scopo. Tali risorse

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sono versate all’entrata dello Stato peressere riassegnate ad apposito capitolo dispesa dello stato di previsione del Mini-stero dello sviluppo economico e destinateall’esecuzione del suddetto programma se-condo criteri e modalità definite con de-creto del Ministero dello sviluppo econo-mico.

Ai sensi del comma 64, il bilanciopresentato dal Commissario straordinariodà evidenza della contabilità separata at-tivata per la gestione della convenzione trail Ministero dello sviluppo economico e lafondazione, concernente la realizzazionedell’unico programma portato avanti dalMiSE.

Il comma 63 prevede la risoluzioneimmediata delle convenzioni in essere trala fondazione soppressa e il Ministero,nonché i soggetti terzi.

I commi da 65 a 68 contengono lenorme riguardanti il personale della Fon-dazione, e in particolare i commi 65-67riguardano il personale a tempo indeter-minato, mentre il comma 68 il personalea tempo determinato e i contratti di con-sulenza.

Il personale con contratti di lavorosubordinato a tempo indeterminato in ser-vizio presso la fondazione al 1o gennaio2014, è trasferito al Ministero dello svi-luppo economico che provvede corrispon-dentemente ad incrementare la propriadotazione organica (comma 65).

Questo personale viene inquadrato neiruoli del MiSE con decreto del Ministrodello sviluppo economico, adottato di con-certo con il Ministro per la pubblicaamministrazione e la semplificazione e ilMinistro dell’economia e delle finanze,previo espletamento di apposita proceduraselettiva di verifica dell’idoneità, sulla basedi una tabella di equiparazione tra lequalifiche possedute presso la fondazionee quelle del Ministero tenuto conto dellemansioni svolte e dei titoli di servizio(comma 66).

I dipendenti trasferiti mantengono iltrattamento economico fondamentale e ac-cessorio, limitatamente alle voci fisse econtinuative, corrisposto al momento del-l’inquadramento. Nel caso in cui tale trat-

tamento risulti più elevato rispetto aquello previsto per il personale del Mini-stero, è attribuito per la differenza unassegno ad personam riassorbibile con isuccessivi miglioramenti economici a qual-siasi titolo conseguiti (comma 66).

I contratti di consulenza, di collabora-zione coordinata e continuativa, di colla-borazione occasionale e i rapporti di la-voro subordinato a tempo determinato incorso alla data di soppressione della fon-dazione cessano di avere effetto il quin-dicesimo giorno successivo a tale data.Entro tale data, il commissario può pro-rogarne l’efficacia non oltre l’originariascadenza per far fronte alle attività diliquidazione (comma 68).

Il comma 69 riguarda le risorse dellaFondazione, e prevede:

il versamento all’entrata del bilanciodello Stato dell’eventuale attivo netto ri-sultante dalla chiusura della gestione delcommissario e delle disponibilità liquidecostituenti il Fondo di dotazione dellafondazione, o comunque destinate allarealizzazione dell’Esposizione permanente;

l’acquisizione al patrimonio del Mi-nistero dello sviluppo economico delle ri-sorse strumentali della fondazione.

I commi 71-74 dispongono il trasferi-mento a titolo gratuito ad Invitalia Spa, oad altra società interamente partecipata(comma 71), della titolarità degli affida-menti diretti e delle convenzioni in atti trail MISE e Promuovi Italia Spa Inoltre èprevista la stipula di un accordo, preven-tivamente sottoposto al MISE, tra Pro-muovi Italia e Invitalia al fine di indivi-duare la società conferitaria e le attività, ibeni e il personale oggetto di trasferimento(comma 73). Infine è previsto che sia laPresidenza del Consiglio dei Ministri adavvalersi delle ENIT-Agenzia nazionale peril turismo e non più il Ministero delleattività produttive.

Le disposizioni hanno l’effetto di ra-zionalizzare le attività di supporto e assi-stenza di cui si avvale il MISE per svolgerele proprie funzioni in materia di sviluppo

Mercoledì 1o agosto 2012 — 349 — Commissione X

delle attività produttive, con particolareriferimento ai programmi cofinanziati conrisorse comunitarie.

Il comma 71, prevede il trasferimentoall’Agenzia nazionale per l’attrazione degliinvestimenti e lo sviluppo d’impresa (In-vitalia Spa) (in prima persona o mediantesocietà dalla stessa interamente parteci-pata), a titolo gratuito e previa stipula diun accordo, della totalità degli affidamentidiretti disposti dal Ministero dello sviluppoeconomico in favore di Promuovi ItaliaSpa (nel seguito Promuovi Italia) e delleconvenzioni dalla stessa stipulate con ilMinistero.

La relazione tecnica precisa che attual-mente le attività di supporto al MISE sonoaffidate a due società in house, InvitaliaSpa e Promuovi Italia Spa, in virtù dinormative succedutesi nel tempo e anchea seguito del trasferimento alle medesimesocietà dell’assistenza tecnica già prestataal ministero dal soppresso Istituto per laPromozione Industriale (IPI).

Il comma 72 prevede che alla societàconferitaria saranno trasferiti tutti i rap-porti attivi e passivi, i beni strumentali eil personale a tempo indeterminato diPromuovi Italia; la società subentra altresìin tutti i contratti di lavoro temporaneo eper prestazioni professionali in essere alladata di perfezionamento dell’accordo dicui al comma successivo.

Il comma 73 prevede la stipula di unaccordo tra Invitalia e Promuovi Italia perl’individuazione della società conferitaria edelle attività, dei beni e del personaleoggetto di trasferimento, inoltre con ilmedesimo accordo sono individuate le mo-dalità e i criteri per la regolazione deirispettivi rapporti economici. L’accordo èstipulato entro 90 giorni dall’approvazionedel decreto in esame ed è sottoposto allapreventiva approvazione del Ministerodello sviluppo economico (da esercitarsid’intesa, secondo quanto introdotto dalSenato, con il Ministro del Turismo), nel-l’esercizio dei poteri di vigilanza di cuiall’articolo 1, comma 460, della legge fi-nanziaria 2007.

Il comma 74, modificando il comma8-bis dell’articolo 12 del decreto-legge 14

marzo 2005, n. 35, prevede che sia laPresidenza del Consiglio dei Ministri adavvalersi delle ENIT-Agenzia nazionale peril turismo e non più il Ministero delleattività produttive (ora Ministero dellosviluppo economico).

Il Senato ha integrato il comma 74 conun periodo che prevede l’esclusione diENIT – Agenzia nazionale per il turismoe delle società da essa controllate dall’ap-plicazione delle disposizioni dell’articolo 4del presente decreto, che riguarda lo scio-glimento o, in alternativa, la privatizza-zione di società direttamente o indiretta-mente controllate da amministrazionipubbliche che prestano servizi nei con-fronti della sola pubblica amministra-zione.

L’articolo 14, al comma 5, fa venirmeno la disciplina vincolistica speciale174,in merito alle assunzioni delle camere dicommercio (CCIAA), dettata anche per il2012 dall’articolo 2, comma 22, della legge23 dicembre 2009, n. 191. In compenso, lanuova norma prevede che le camere dicommercio, industria, artigianato e agri-coltura possano procedere ad assunzionidi personale a tempo indeterminato se-condo i parametri restrittivi previsti pertutte le pubbliche amministrazioni dallenorme sopraggiunte.

Nel corso dell’esame al Senato è statointrodotto il comma 5-bis all’articolo 14, ilquale prevede che a decorrere dall’anno2013, il regime delle assunzioni di perso-nale a tempo indeterminato delle aziendespeciali create dalle camere di commercio,industria, artigianato e agricoltura corri-sponde a quello previsto per la relativacamera di commercio dal comma 22 del-l’articolo 2 della legge n.191 del 2009,nonché dalla normativa in materia dicontratti di lavoro flessibile ».

L’articolo 23, comma 12-quinquiesde-cies, introdotto durante l’iter al Senato,aumenta a 5 milioni di euro l’importomassimo delle sanzioni in materia di pra-tiche commerciali scorrette di cui all’arti-colo 27, commi 9 e 12, del Codice delConsumo (decreto legislativo 6 settembre2005 n. 206), per le quali la competenza èdell’Antitrust.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 350 — Commissione X

La norma in esame precisa che rimaneescluso il caso in cui le pratiche commer-ciali scorrette siano poste in essere insettori in cui esista una regolazione diderivazione comunitaria, con finalità ditutela del consumatore, affidata ad altraautorità diversa dall’antitrust munita dipoteri inibitori e sanzionatori e limitata-mente agli aspetti regolati.

Come accennato, nel decreto-legge inesame è confluito, quale titolo VI, il de-creto-legge n. 87 del 2012, recante dispo-sizioni per la valorizzazione e la dismis-sione del patrimonio pubblico. Per quantoriguarda la competenza della CommissioneAttività produttive, l’articolo 23-bis attri-buisce a Cassa Depositi e Prestiti Spa (CDPSpa) il diritto di opzione per l’acquistodelle partecipazioni azionarie detenutedallo Stato in Fintecna Spa, Sace Spa eSimest Spa, da esercitare entro 120 giornidall’entrata in vigore del decreto-legge.

Entro i successivi 10 giorni dall’eserci-zio del diritto di opzione, CDP Spa verseràal Ministero dell’economia e delle finanzeun corrispettivo provvisorio pari al 60percento del valore, al 31 dicembre 2011,del patrimonio netto delle società.

Con successivo decreto ministeriale,sarà determinato il valore definitivo ditrasferimento. Il corrispettivo provvisorioe quello definitivo – al netto dei relativioneri – saranno destinati al Fondo perl’ammortamento dei titoli di Stato o alpagamento dei debiti dello Stato.

In particolare, l’articolo 23-bis, alcomma 1 attribuisce a Cassa Depositi ePrestiti Spa, il diritto di opzione – eser-citabile, anche disgiuntamente, entro 120giorni dall’entrata in vigore del decretolegge – per l’acquisto delle partecipazioniazionarie detenute dallo Stato in FintecnaSpa, Sace Spa e Simest Spa.

La norma finalizza l’operazione allarazionalizzazione e al riassetto industrialedelle partecipazioni detenute dallo Stato.

Si ricorda che Cassa depositi e prestiti(CDP) Spa – società non quotata costituitain tale forma giuridica ex lege ai sensidell’articolo 5 del decreto-legge 30 settem-bre 2003 n. 269 – è controllata dalloStato, che possiede il 70 per cento del

capitale, mentre il restante 30 per cento èposseduto da 66 Fondazioni di originebancaria.

Fintecna – Finanziaria per i settoriindustriale e dei servizi Spa, è societàpartecipata al 100 per cento dal Ministerodell’economia e finanze, costituita nel 1993(fusione tra Italstat ed Italimpianti).

Sace – Servizi Assicurativi del Com-mercio Estero Spa è una società nonquotata, costituita in tale forma giuridicaex lege, ai sensi dell’articolo 6 del citatodecreto legge n. 269/2003, partecipata al100 per cento dal Ministero dell’economiae finanze.

Simest – Società italiana per le impreseall’estero Spa –, istituita ex lege, ai sensidell’articolo 1 della legge n. 100 del 24aprile 1990, è una società non quotata,partecipata al 76 per cento dal Ministerodello sviluppo economico e per la restantepercentuale è partecipata da banche, as-sociazioni imprenditoriali e di categoria.

La Relazione illustrativa rileva chel’operazione verrà condotta secondo criteridi mercato, nel pieno rispetto dell’autono-mia gestionale di Cassa depositi e prestiti.

Ai sensi del comma 2, entro 10 giornidall’esercizio del diritto di opzione, Cassadepositi deve pagare al Ministero dell’eco-nomia e delle finanze un corrispettivoprovvisorio, pari al 60 percento del valoredel patrimonio netto contabile, come ri-sultante dal bilancio, ove redatto consoli-dato, al 31 dicembre 2011 di ciascunasocietà oggetto di opzione.

Conseguentemente si provvede agliadempimenti connessi al trasferimentodelle partecipazioni, quali, ad esempio,afferma la relazione illustrativa, la giratadelle azioni.

Per ciò che attiene il patrimonio nettodelle società in questione, secondo i dati almomento disponibili sui rispettivi siti isti-tuzionali di queste, il patrimonio netto diSACE, nel 2011, ammonta a 6.202 milionidi euro,quello di Fintecna Spa ammonta,secondo i risultati di esercizio 2011 a circa2.697 milioni di euro; mentre, quello dellaSimest Spa ammonta nel 2010 (ultimobilancio disponibile sul sito istituzionaledella società) a circa 233,9 milioni di euro.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 351 — Commissione X

Il comma 3 rinvia ad un decreto dinatura non regolamentare del Ministrodell’economia e delle finanze la determi-nazione del valore definitivo del trasferi-mento, ritenuto congruo dal CDP.

Nel corso dell’esame al Senato è stataintrodotta la previsione che il citato de-creto dovrà emanarsi entro 60 giorni dalladata di esercizio del diritto di opzione.Pertanto, in virtù del richiamo alla pre-detta norma il valore definitivo di trasfe-rimento (e di iscrizione in bilancio) saràdeterminato in base ad una relazionegiurata di stima, prodotta da soggetti no-minati dal Ministero dotati di adeguataesperienza e qualificazione professionale,e dovrà essere ritenuto congruo anche daCDP Spa.

La relazione illustrativa al citato de-creto n. 87 del 2012 afferma in propositoche la valutazione di congruità avverràsulla base di una propria perizia da Cassadepositi e prestiti.

La relazione tecnica al medesimo prov-vedimento afferma che le disposizioni incommento, potrebbero determinare, intermini di finanza pubblica, a seguitodell’esercizio del diritto di opzione daparte di CDP Spa maggiori entrate percirca 9-10 miliardi di euro, sulla base dipreliminari stime patrimoniali delle tresocietà interessate.

Tale cifra, sulla base di quanto soprariportato, corrisponde grossomodo al va-lore cumulato dei patrimoni netti dellesocietà oggetto del trasferimento.

La Relazione illustrativa rileva chel’operazione intende aumentare l’efficaciae l’efficienza delle società partecipate dalloStato.

Con riferimento ai profili industrialidell’eventuale integrazione tra Cassa de-positi e prestiti e le società in questione,afferma:

relativamente all’integrazione conFintecna, che verrà consolidata la capacitàdi CDP di supportare gli enti pubblici nellavalorizzazione del loro patrimonio immo-biliare attraverso l’accesso a competenzedi riqualificazione, valutazione, commer-cializzazione e gestione degli asset immo-biliari possedute da Fintecna;

per quanto riguarda l’integrazionecon la Sace, il potenziamento della capa-cità di CDP nel finanziamento delle ope-razioni di internazionalizzazione facendoricorso alle competenze di Sace nella va-lutazione del merito creditizio, nei serviziassicurativi e nella finanza internazionale;

per quanto riguarda l’integrazionecon Simest, che essa realizzerà una piùstretta sinergia industriale tra tutti i sog-getti a capitale pubblico che operano, avario titolo, nell’ambito delle attività disostegno all’esportazione.

Passa, quindi, ad illustrare sintetica-mente le attività svolte dalle società inquestione, posto che gli ambiti operatividelle stesse, nei settori relativi al sostegnoalle imprese, sono stati resi contigui einterconnessi da una serie di interventilegislativi volti al rilancio economico delPaese, che si sono susseguiti a partiredall’anno 2008.

Per ciò che attiene all’attività di Cassadepositi e prestiti Spa, rileva che, mediantel’utilizzo dei fondi provenienti dalla rac-colta postale, assistiti dalla garanzia delloStato e in regime di gestione separata,« per missione tradizionale » finanzia sottoqualsiasi forma, Stato, regioni, enti locali,enti pubblici e organismi di diritto pub-blico. Il finanziamento della pubblica am-ministrazione riguarda genericamente in-vestimenti in infrastrutture. L’utilizzo deifondi della raccolta postale è stato suc-cessivamente esteso al compimento di ognialtra operazione di interesse pubblico pre-vista dallo statuto sociale della CDP Spa,nei confronti dei soggetti istituzionali pub-blici o promossa dai medesimi soggetti.Tale previsione è stata introdotta conl’articolo 22 del decreto-legge n. 185 del2008, il primo di una serie di provvedi-menti legislativi adottati dal Governo tra il2008 ed il 2009, aventi finalità « anti-crisi »e di rilancio dell’economia, che hannovisto il coinvolgimento sia di Cassa depo-siti e prestiti che di Sace Spa, ai fini dellacreazione di maggiori condizioni di ac-cesso al credito e alla liquidità per leimprese nazionali. Le competenze di Cassa

Mercoledì 1o agosto 2012 — 352 — Commissione X

depositi e prestiti Spa sono state ampliateincludendo la possibilità per la medesimasocietà di utilizzare la provvista del ri-sparmio postale per concedere ai soggettibancari finanziamenti finalizzati a fornirea questi ultimi la provvista destinata al-l’effettuazione di operazioni in favore dellepiccole e medie imprese per finalità disostegno dell’economia. Su tale base, sindall’anno 2009, Cassa depositi è dunqueintervenuta per prestare tali forme difinanziamento indiretto nei confronti dellePMI. Ha altresì fornito provvista alle ban-che per il compimento da parte di questedi operazioni di sconto, nonché di ognialtra operazione consentita sui creditidelle PMI verso la pubblica amministra-zione. Tali operazioni vedono, peraltro,l’intervento di SACE, in funzione di ga-ranzia.

Per ciò che specificamente riguardal’interazione di CDP con SACE, è statoistituito il sistema integrato SACE – Cassadepositi e prestiti Spa, di sostegno finan-ziario all’internazionalizzazione, cd.« Export-banca ». Le operazioni di inter-nazionalizzazione assistite da garanzia oassicurazione SACE possono essere finan-ziate da CDP con le risorse provenientidalla raccolta del risparmio postale, dal-l’emissione di titoli, dall’assunzione di fi-nanziamenti o da altre operazioni finan-ziarie. Il finanziamento da parte di CDP èindiretto: CDP fornisce una provvista vin-colata alle banche e indica il livello mas-simo che le banche possono sommare alcosto della provvista (cioè, di fatto, il costoper le imprese del denaro avuto in pre-stito). L’intervento diretto di CDP è con-sentito in taluni casi: indisponibilità delsistema bancario, indisponibilità dellebanche ad accettare il livello massimo delmargine indicato, nel caso di operazioni susettori di interesse strategico. Per ciò checoncerne l’utilizzo di fondi provenientidall’emissione di titoli, dall’assunzione difinanziamenti e da altre operazioni finan-ziarie, senza garanzia dello Stato e conraccolta esclusivamente presso investitoriistituzionali, Cassa depositi compie con taliprovviste operazioni di finanziamento, in

qualsiasi forma, di opere, impianti, reti edotazioni destinati alla fornitura di servizipubblici e bonifiche.

Per ciò che concerne invece la specificaattività di acquisizione di partecipazioni,essa può avvenire anche attraverso l’uti-lizzo dei fondi provenienti dalla raccoltadel risparmio postale ed in tal caso l’ope-razione rientra nella gestione separata diCDP Spa.

L’Istituto per i Servizi assicurativi delcommercio estero (SACE), istituito dal de-creto legislativo n. 143 del 1998 e nel 2003trasformato in società, ha la funzione dirilasciare garanzie, nonché di assumere inassicurazione i rischi di carattere politico,catastrofico, economico, commerciale e dicambio ai quali sono esposti, direttamenteo indirettamente, gli operatori nazionali ele loro controllate e collegate estere nellaloro attività con l’estero e di internazio-nalizzazione dell’economia italiana; la so-cietà è altresì autorizzata a rilasciare, acondizioni di mercato, garanzie e coper-ture assicurative per imprese estere rela-tivamente ad operazioni che siano di ri-lievo strategico per l’economia italianasotto i profili dell’internazionalizzazione,della sicurezza economica e dell’attiva-zione di processi produttivi e occupazio-nali in Italia. Le garanzie e le assicurazionipossono essere rilasciate anche a banchenazionali, nonché a banche estere od ope-ratori finanziari italiani od esteri quandorispettino adeguati princìpi di organizza-zione, vigilanza, patrimonializzazione edoperatività, per crediti concessi sotto ogniforma e destinati al finanziamento dellesuddette attività, nonché quelle connesse ostrumentali. SACE può altresì stipularecontratti di copertura del rischio assicu-rativo a condizioni di mercato con primarioperatori di settore. L’articolo 6 del de-creto-legge n. 269 del 2003 ha disposto latrasformazione della SACE in società perazioni; le azioni sono state interamenteattribuite – a decorrere dal 1o gennaio2004 – al Ministero dell’economia e dellefinanze che provvede altresì alle nominedei componenti degli organi sociali, d’in-tesa con il Ministero dello sviluppo eco-nomico.

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La Società italiana per le imprese al-l’estero (Simest Spa) è la società finanzia-ria di sviluppo e promozione delle impreseitaliane all’estero istituita con la leggen. 100 del 24 aprile 1990. Simest Spa haad oggetto la partecipazione ad imprese esocietà all’estero promosse o partecipateda imprese italiane, ovvero da impreseaventi stabile organizzazione in uno Statodell’Unione europea, controllate da im-prese italiane, nonché la promozione ed ilsostegno finanziario, tecnico-economico edorganizzativo di specifiche iniziative diinvestimento e di collaborazione commer-ciale ed industriale all’estero da parte diimprese italiane, con preferenza per quelledi piccole e medie dimensioni, anche informa cooperativa, comprese quelle com-merciali, artigiane e turistiche. Controllatadallo Stato (il 76 per cento del pacchettoazionario della società è detenuto dalMinistero dello sviluppo economico), èaltresì partecipata da istituti ed aziende dicredito, Eni Spa, cooperative, associazioniimprenditoriali nazionali e territoriali.

Fintecna Spa, finanziaria per i settoriindustriale e dei servizi, è società parte-cipata interamente dal Ministero dell’eco-nomia e finanze. Essa è sorta nel 1993,contestualmente alle criticità emerse nelprogetto Iritecna (fusione tra Italstat edItalimpianti) con il compito di guidare laristrutturazione delle attività rilanciabili edi avviarne il processo di privatizzazione.Nel 2002 l’IRI Spa è stata fusa per incor-porazione in Fintecna Spa. Il Ministerodell’economia ha dunque sostituito la pro-pria partecipazione al capitale dell’IRI Spacon la partecipazione, pari al 100 percento del capitale di Fintecna Spa. IlMinistero dell’economia e delle finanze,nella sua qualità di azionista, ampliando ilperimetro delle attività affidate a FintecnaSpa, le ha conferito il mandato di coor-dinamento, gestione e controllo di tutti iprocessi di liquidazione, ristrutturazione esmobilizzo facenti capo all’IRI. In parti-colare, ai sensi del decreto-legge n. 63 del2002, articolo 9, il Ministero dell’economiaha individuato in Fintecna Spa il soggettocompetente alla gestione delle proceduredi liquidazione del patrimonio e del con-

tenzioso degli enti di diritto pubblico edegli altri enti, soggetti a vigilanza delloStato, i cui scopi siano cessati o non piùperseguibili, o in condizioni economiche digrave dissesto o nella impossibilità con-creta di attuare i propri fini statutari, dasopprimere e porre in liquidazione con lemodalità stabilite dalla legge. Nell’ambitodell’attività liquidatoria, è stato disposto atal fine il trasferimento a titolo oneroso,alla data del 1o luglio 2009, a Fintecna Spadei rapporti in corso, delle cause pendentie del patrimonio immobiliare degli entidisciolti in essere alla data del 30 giugno2009, che vengono dichiarati estinti. Oltrealla gestione del patrimonio azionariodalla stessa detenuto, a Fintecna Spa sonostati altresì trasferiti i patrimoni di Efime delle altre società in liquidazione coattaamministrativa interamente controllate daEfim, per le quali Ligestra Srl (societàinteramente controllata da Fintecna Spa)ha assunto il ruolo di commissario liqui-datore. Fintecna Spa gestisce un pacchettodi partecipazioni di società operanti insegmenti diversi di attività.

Il comma 4 dell’articolo 23-bis prevedeche i corrispettivi (provvisorio e definitivo)delle operazioni di cessione delle parteci-pazioni di cui al comma 1 – al netto deirelativi oneri – devono essere versati al-l’entrata del bilancio dello Stato per es-sere:

riassegnati al Fondo per l’ammorta-mento dei titoli di Stato;

o destinati al pagamento dei debitidello Stato: a tal fine, i corrispettivi pos-sono essere riassegnati ai Fondi specialiper la reiscrizione dei residui passivi pe-renti delle spese correnti e in conto capi-tale; ovvero essere utilizzati per incremen-tare l’importo massimo consentito – dal-l’articolo 35, comma 1, lettera b) deldecreto-legge n. 1 del 2012 – di assegna-zione di titoli di Stato per l’estinzione deicrediti commerciali maturati dalle impreseverso la pubblica amministrazione.

Si segnala che alle medesime finalità diriduzione del debito, sopra descritte, sonoanche destinati i proventi delle procedure

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di dismissione degli immobili pubblici, dicui all’articolo 2 del provvedimento.

Le percentuali di riparto dei corrispet-tivi delle operazioni di cessione tra lediverse finalità sopra indicate saranno in-dividuate con DPCM, su proposta del Mi-nistro dell’economia e delle finanze.

Ai sensi del comma 5, Fintecna Spa,Sace Spa e Simest Spa continuano asvolgere le attività loro affidate in base allenorme e ai regolamentari vigenti alla datadi entrata in vigore del testo in esame.Inoltre, per quanto concerne in particolareSimest Spa la norma garantisce l’osser-vanza delle convenzioni già sottoscritte oche verranno sottoscritte con il Ministerodello sviluppo economico per la gestionedegli interventi di sostegno finanziario al-l’internazionalizzazione del sistema pro-duttivo.

Il comma 6 reca l’abrogazione di unaserie di disposizioni, incompatibili con ilnuovo assetto azionario che si verrà arealizzare, a decorrere dalla data di tra-sferimento delle partecipazioni azionariedetenute dallo Stato. In particolare:

a) a decorrere dal trasferimento aCDP delle partecipazioni della Sace Spasono abrogati i commi 2 e 18 dell’articolo6 del decreto-legge n. 269 del 2003.

Tali disposizioni prevedono, rispettiva-mente:

l’attribuzione delle azioni della SACESpa al Ministero dell’economia e dellefinanze e l’attribuzione delle nomine deicomponenti degli organi sociali al Mini-stero dell’economia e delle finanze (d’in-tesa con il Ministero dello sviluppo eco-nomico);

il versamento al bilancio dello Statodegli utili di esercizio della SACE Spa, dicui è stata deliberata la distribuzione alMinistero dell’economia e delle finanze;

b) a decorrere dal trasferimento aCDP delle partecipazioni della Simest Spasono abrogati i commi 6 e 7 dell’articolo1 ed i commi 5 e 6 dell’articolo 3 dellalegge n. 100 del 1990:

i commi 6 e 7 dell’articolo 1 ri-guardano la composizione, rispettiva-

mente, del consiglio di amministrazione edel collegio sindacale della SIMEST Spa;

i commi 5 e 6 dell’articolo 3 con-cernono, rispettivamente, la distribuzionedegli utili conseguiti dalla SIMEST Spa, ela ripartizione del patrimonio della societàtra i soci in caso di scioglimento.

Il comma 7 novella la lettera b) delcomma 3 dell’articolo 5 del decreto-leggen. 269 del 2003, al fine di prevedere chei decreti di natura non regolamentare delMinistro dell’economia e delle finanze ditrasferimento di partecipazioni statali aCassa depositi e prestiti, ivi previsti, do-vranno essere assoggettati al controllo pre-ventivo della Corte dei Conti.

Nel corso dell’esame al Senato, è stataaggiunta la previsione che i citati decretidevono essere altresì trasmessi alle com-petenti Commissioni parlamentari.

Il comma 8 prevede infine che – fermorestando quanto previsto dal comma 1circa l’esercizio del diritto di opzione –entro 10 giorni dalla pubblicazione dellenorma in esame Gazzetta Ufficiale Cassadepositi e prestiti dovrà comunque pre-sentare le necessarie istanze preventivefinalizzate al rilascio di pareri, nullaosta oper l’emissione di tutti gli atti o provve-dimenti necessari.

Viene peraltro specificato che i terminiper il rilascio dei suddetti pareri e nul-laosta e per l’emissione degli atti decor-rono dalla data di comunicazione delleistanze.

Nel lamentare i tempi eccessivamenteristretti per l’esame in Commissione delprovvedimento, esprime tuttavia un giudi-zio complessivamente positivo per gli in-terventi in esso previsti. In primo luogo,osserva che le scelte effettuate si muovononel senso giusto di riqualificazione dellaspesa per ridurre gli eccessi della pres-sione fiscale destinando le risorse a favoredella crescita e della coesione sociale.Ritiene, in secondo luogo, pienamente con-divisibile la riduzione della spesa per im-pedire la crescita, nel prossimo mese diottobre, di 2 punti percentuali dell’IVA cheaggraverebbe la tendenza depressiva del

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quadro economico. Aggiunge che altriaspetti qualificanti del decreto-legge inesame sono la ulteriore destinazione dioltre un miliardo di euro alle zone colpitedagli eventi sismici (550 milioni per laricostruzione per ciascuno degli anni 2013e 2014 e 450 milioni a partire dal 2013 increditi d’imposta e finanziamenti bancariagevolati), l’attivazione di strumenti credi-tizi agevolati e garantiti dallo Stato afavore di cittadini e imprese, nonchél’estensione a 55 mila lavoratori dellasalvaguardia dall’incremento dei requisitidi accesso al sistema pensionistico dispo-sto dalla recente legge di riforma dellepensioni.

Ritiene necessario procedere ad unaprofonda revisione e riqualificazione dellaspesa pubblica italiana che, a confrontocon quella di altri Paesi europei, è menofunzionale nel rapporto con la qualità deiservizi offerti, soprattutto in considera-zione del fatto che, egli ultimi cinque anni– come risulta anche dalla recente rela-zione al Parlamento del Ministro Giarda.– è aumentata di 5 punti percentuali.

Auspica, pertanto, che si possa prose-guire nella strada intrapresa con un’azionecostante nel tempo basata sulla culturadella buona amministrazione.

Raffaello VIGNALI, presidente, nessunochiedendo di parlare, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel vicepresidente Raffaello VIGNALI.

La seduta comincia alle 12.05.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2011.

C. 5324 Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello

Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome

per l’anno finanziario 2012.

C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero del-

l’economia e delle finanze per l’anno finanziario

2011 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello

sviluppo economico per l’anno finanziario 2011

(limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero del-

l’istruzione, dell’università e della ricerca per l’anno

finanziario 2011 (limitatamente alle parti di com-

petenza).

(Relazione alla V Commissione).

(Seguito dell’esame congiunto e conclusione– Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti in oggetto, rin-viato nella seduta di ieri.

Raffaello VIGNALI (PdL), presidente,avverte che, non sono stati presentatiemendamenti al disegno di legge per l’as-sestamento del bilancio dello Stato.

Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP),relatore, propone di riferire favorevol-mente alla V Commissione sul disegno dilegge C. 5324 Governo, recante rendicontogenerale dell’Amministrazione dello Statoper l’esercizio finanziario 2011, nonché suldisegno di legge C. 5325 Governo, recanteassestamento del bilancio dello Stato e deibilanci delle amministrazioni autonomeper l’anno finanziario 2012, con riferi-mento, rispettivamente, alla Tabella n. 2,Stato di previsione del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze, limitatamente alleparti di competenza; alla Tabella n. 3,Stato di previsione del Ministero dellosviluppo economico, limitatamente alleparti di competenza; alla Tabella n. 7,Stato di previsione del Ministero dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, limi-tatamente alle parti di competenza.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 356 — Commissione X

Andrea LULLI (PD), a nome del pro-prio gruppo, dichiara voto favorevole sullaproposta di relazione.

Alberto TORAZZI (LNP), a nome delproprio gruppo, dichiara voto di asten-sione sulla proposta di relazione.

La Commissione approva la proposta direlazione favorevole sul disegno di legge C.5324 Governo, recante Rendiconto gene-rale dell’Amministrazione dello Stato perl’esercizio finanziario 2011.

Approva altresì, con distinta votazione,la proposta di relazione favorevole suldisegno di legge C. 5325 Governo, recanteAssestamento del bilancio dello Stato e deibilanci delle amministrazioni autonomeper l’anno finanziario 2012, con riferi-mento, rispettivamente, alla Tabella n. 2,Stato di previsione del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze, limitatamente alleparti di competenza; alla Tabella n. 3,Stato di previsione del Ministero dellosviluppo economico, limitatamente alleparti di competenza; Tabella n. 7, Stato diprevisione del Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca, limitata-mente alle parti di competenza. Delibera,infine, di nominare l’onorevole Anna Te-resa Formisano quale relatore presso la VCommissione.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nel-l’odierna seduta antimeridiana.

Andrea MARTELLA (PD), relatore, il-lustra una proposta di parere favorevole(vedi allegato 1).

Alberto TORAZZI (LNP) esprime ungiudizio fortemente critico sul provvedi-mento in esame. Osserva che l’interesse suititoli di Stato è aumentato di 1,5 puntirispetto al 2010. Ciò significa, in unaproiezione a quattro anni, che lo Statodovrà corrispondere circa 40 miliardi diinteressi aggiuntivi che, qualora non com-pensati dalla crescita dell’economia, vani-ficherebbero qualsiasi intervento di razio-nalizzazione della spesa pubblica. Per fa-vorire processi di sviluppo del Paese, sot-tolinea la necessità che le istituzionieuropee intervengano con misure anti-dumping soprattutto nei confronti delleproduzioni dei Paesi orientali e con prov-vedimenti incisivi sul costo del lavoro.Sollecita altresì il Governo ad un piùefficace contrasto all’evasione fiscale par-ticolarmente diffusa nel Sud del Paese.Ritiene che, se nel prossimo futuro nonsaranno assunti provvedimenti incisivi disviluppo, si corre il rischio di una dram-matica sottocapitalizzazione. Dichiara,quindi, a nome del proprio gruppo, il votodecisamente contrario sulla proposta diparere favorevole. Nel preannunciare chela Lega Nord presenterà un solo emenda-mento nel corso dell’esame in Assemblea,ritiene che il disegno di legge di conver-sione possa essere approvato anche senzala posizione della questione di fiducia daparte del Governo. Ciò consentirebbe dipassare, anche dalla prossima settimana,all’esame della nuova legge elettorale.

Enzo RAISI (FLpTP), nell’esprimere ungiudizio complessivamente positivo sulprovvedimento in esame, stigmatizza tut-tavia alcune delle modifiche intervenutenel corso dell’esame presso il Senato dellaRepubblica, in particolare la disposizioneche prevede (articolo 7, comma 26-bisintrodotto nel corso dell’esame presso laCommissione Bilancio del Senato, in se-guito all’approvazione dell’emendamentoVaccari 7.75) con norma ad personam laproroga di un anno dell’incarico di com-missario straordinario dell’Aero Clubd’Italia. Il commissario, nella persona delsenatore Giuseppe Leoni, è stato confer-mato ieri dallo stesso Governo. Ritiene

Mercoledì 1o agosto 2012 — 357 — Commissione X

scandaloso che in un provvedimento dicarattere generale come quello in esamepossano essere inserite misure così parti-colaristiche e in evidente contraddizioneproprio con i criteri di razionalizzazionedella spesa pubblica. Aggiunge che la ca-rica attribuita al senatore Leoni appareanche incompatibile con il mandato par-lamentare, in quanto commissario di unente a controllo ministeriale.

Nella consapevolezza che vi sono ridot-tissimi margini di modifica del decretolegge, invita tuttavia il relatore a trovareuna soluzione a questa poco commende-vole vicenda. Preannuncia sin d’ora che, senon saranno fornite assicurazioni in me-rito alla richiamata vicenda dell’Aero Clubd’Italia, pur condividendo il contenuto delprovvedimento, potrebbe esprimere, in dif-formità dal proprio gruppo, un voto con-trario sulla conversione in legge del de-creto in esame.

Raffaello VIGNALI (PdL), presidente,sottolinea che la materia richiamata daldeputato Raisi non interessa le compe-tenze della X Commissione. Lo invita per-tanto a presentare un ordine del giornoche potrà essere sottoscritto anche da altricolleghi.

Laura FRONER (PD), nell’associarsialle considerazioni del deputato Raisi, ma-nifesta la propria disponibilità a sottoscri-vere un ordine del giorno sulla vicendadell’Aero Club d’Italia.

Gabriele CIMADORO (IdV), nel mani-festare un orientamento decisamente con-trario al provvedimento in esame, ritieneche esso si sarebbe dovuto approvareprima del cosiddetto decreto crescita. Ri-tiene che le misure messe in campo dalGoverno per contenere la spesa pubblicanon tengano conto della drammatica si-tuazione economica italiana che è quelladi un Paese ormai alla deriva. Lamentache le imprese stentano a mantenere unacontinuità produttiva e sono fortementeattratte dalla possibilità di delocalizzare laproduzione in altre zone europee a buro-crazia zero, quali la Svizzera. Annunciache il proprio gruppo presenterà in As-semblea solo due emendamenti: il primo

volto a definanziare l’acquisto degli aereimilitari F-35, recuperando in tal modocirca 17 miliardi di euro, il secondo afavore dei cosiddetti esodati. Dichiaraquindi voto contrario sulla proposta diparere.

Adolfo URSO (Misto-FCP) sottolineapreliminarmente che il provvedimento inesame riceverà il voto favorevole dellapropria componente politica perchémuove nella giusta direzione di recuperodelle risorse, nonostante alcuni aspetticonfusi relativi al riordino del sistemadelle province. Si associa alle osservazionidel deputato Raisi sull’incongrua modificaintrodotta dal Senato in merito alla pro-roga del commissario Leoni all’Aero Clubd’Italia.

Intende soffermarsi particolarmentesulle politiche di internazionalizzazionedel Governo. Nel provvedimento è previ-sta, infatti, la vendita a Cassa depositi eprestiti Spa di SACE Spa e Simest Spa.Ritiene che ciò possa essere utile per lecasse dello Stato. Osserva, tuttavia, chesarebbe stato più opportuno rinnovare ilvertice di Simest Spa dopo la conversionein legge del decreto in esame. Non intendeentrare nel merito dei soggetti scelti che,tuttavia, in alcuni casi cumulano diversiincarichi secondo una logica del tuttocontraria ai principi di razionalizzazionedella spesa.

Lamenta che nell’anno in corso si èregistrata una netta caduta delle attivitàdelle imprese all’estero. Ricorda che finoal 2011 l’export italiano è cresciuto del 17per cento rispetto al 2010 con livelli su-periori a quelli di Germania, Giappone eFrancia. Ciò ha rappresentato per le im-prese italiane un canale di compensazionealla drammatica caduta del PIL. Rilevache, purtroppo, questo andamento positivosi è drammaticamente arrestato all’iniziodel 2012 con il conseguente crollo dicompetitività dei prodotti italiani sui mer-cati internazionali. Ritiene che il Governonon abbia finora assunto provvedimentiincisivi per contrastare questa tendenzanegativa supportando le imprese sull’unicofronte attivo nell’economia del Paese. Evi-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 358 — Commissione X

denziati questi aspetti critici, preannuncia,infine, voto favorevole sulla proposta diparere.

Elisa MARCHIONI (PD), espressa unavalutazione complessivamente positiva delprovvedimento in esame, manifesta per-plessità sulle disposizioni relative al rior-dino delle province che giudica un inter-vento di carattere settoriale. Auspicaquindi la presentazione di un progettogenerale di riforma in grado di interpre-tare più efficacemente le novità necessarieal Paese e ai cittadini.

Fabio GARAGNANI (PdL), manifestaperplessità sulle disposizioni – che giudicaeccessivamente rigide – recate dall’articolo14, commi 5 e 5-bis. Si prevede, infatti,che le camere di commercio possano pro-cedere ad assunzioni di personale a tempoindeterminato secondo i parametri restrit-tivi previsti per tutte le pubbliche ammi-nistrazioni e che, a decorrere dall’anno2013, il regime delle assunzioni di perso-nale a tempo indeterminato delle aziendespeciali create dalla camere di commerciocorrisponda a quello previsto per tutte lepubbliche amministrazioni.

Manifesta inoltre una totale contrarietàalle disposizioni recate dall’articolo 17 inmateria di soppressione e razionalizza-zione di province e delle loro funzioni.Sottolinea che in questo modo si cancel-lano realtà secolari creando, al contempo,surrettizie aree metropolitane che snatu-rano l’identità di un territorio in nome diun risparmio apparente.

Esprime altresì un giudizio fortementecritico sulla riduzione dei finanziamenti infavore delle scuole paritarie che rappre-sentano uno strumento di pluralismo esvolgono una importante funzione socialesoprattutto nella fascia della scuola ma-terna ed elementare.

Andrea LULLI (PD), osserva che se ilprovvedimento in esame fosse stato pre-sentato da parlamentari della sua partepolitica sarebbe stato certamente diversoin molte parti. Bisogna tuttavia conside-rare la situazione contingente del Paese e

l’obiettivo del risanamento dell’economia.Sottolinea che il testo contiene sicura-mente punti deboli, ma ritiene necessariodare un segnale all’Unione europea e aimercati. Solo in questo modo si fa l’inte-resse del Paese e soprattutto della suaparte più debole. Pertanto, al di là dialcuni punti decisamente insoddisfacenti,manifesta un orientamento favorevole sulcomplesso delle misure recate dal decreto-legge ed una positiva valutazione politica.Dichiara quindi voto favorevole sulla pro-posta di parere.

Savino PEZZOTTA (UdCpTP), osservache il decreto-legge deve essere valutatoall’interno del contesto economico attuale.Esprime un giudizio positivo sulle misurevolte alla riduzione della spesa che rappre-sentano un segnale necessario per l’Unioneeuropea. Nella consapevolezza che sonopresenti all’interno del provvedimento di-sposizioni confuse e contraddittorie, ritienesignificativo che, dopo decenni di dichiara-zioni da parte di tutti i gruppi politici sullanecessità di riduzione della spesa pubblica,solo ora si affronti per la prima volta con-cretamente la questione.

I relazione alle considerazioni del col-lega Cimadoro sottolinea altresì che nelprovvedimento in esame manca un riferi-mento alla riduzione della spesa nell’am-bito della difesa. Ciò potrebbe essere po-sitivo, se sarà in breve tempo adottato unprovvedimento specifico al riguardo. Ri-leva la limitata utilità di una riduzionedegli organici nei settori della difesa senzaaffrontare la questione fondamentale delsistema d’arma. Con riferimento alla vi-cenda F-35 richiamata dal collega Cima-doro, osserva che si devono tenere benpresenti anche le conseguenze industriali esociali di un definanziamento del progetto.

In merito alle considerazioni svoltesulla soppressione e razionalizzazionedelle province, ritiene che il Governoavrebbe potuto mettere a punto interventipiù incisivi e invita i colleghi ad unamaggiore coerenza tra quanto sostenutonelle campagne elettorali, dal momentoche in molti programmi era prevista l’abo-lizione totale delle province, e quanto

Mercoledì 1o agosto 2012 — 359 — Commissione X

dichiarato al momento in cui si procedeconcretamente ad un riordino di questienti territoriali.

Dichiara quindi voto favorevole sullaproposta di parere.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) esprimepreliminarmente un giudizio favorevole sulprovvedimento in esame volto ad un po-sitivo orientamento di risparmio nellaspesa pubblica.

Sottolinea che nel programma del PdLera prevista l’abolizione di tutte le pro-vince e che i problemi sono sorti conriferimento all’articolo 17 del decreto-legge in esame proprio perché si è prefe-rito procedere ad un loro riordino basatosu criteri non sempre condivisibili.

Esprime perplessità sulla prevista sop-pressione della Fondazione Valore Italiache opera a favore delle micro, piccole emedie imprese per la valorizzazione deidisegni e modelli industriali.

Con riferimento all’acquisizione daparte di Cassa depositi e prestiti Spa del 60per cento di patrimonio netto di Fintecna,SACE e Simest, osserva che le ultime duesocietà sono al 100 per cento partecipatedallo Stato, quindi in un certo senso sono diproprietà di tutti i cittadini. Nel momentoin cui questo patrimonio si trasferisce aCassa depositi e prestiti Spa, partecipata al30 per cento dalle fondazioni bancarie, si faun piccolo regalo alle medesime. Ritieneche sarebbe stato preferibile che un Go-verno tecnico, spesso accusato di eccessivavicinanza al mondo finanziario, avesse evi-tato questa operazione.

Fabio GAVA (Misto-LI-PLI) dichiaravoto favorevole sulla proposta di parere.Rileva che il provvedimento in esame sisarebbe dovuto approvare immediata-mente dopo il cosiddetto decreto SalvaItalia e prima del decreto crescita. Auspicache si tratti solo di un primo passo nelprocesso di razionalizzazione della spesapubblica, cui dovranno a breve seguirealtri incisivi provvedimenti.

Manifesta, a titolo personale, una totaleinsoddisfazione per le disposizioni relativeal riordino delle province che, a suo av-

viso, avrebbe dovuto essere improntato acriteri molto più stringenti rispetto a quellidell’estensione territoriale e del numero di350.000 abitanti. Aggiunge che l’attribu-zione alle regioni dello sforzo riorganiz-zativo rischia di rallentare il processo diriordino dello Stato introducendo, peral-tro, una disparità assolutamente incom-prensibile tra regioni cui sono general-mente attribuite medesime funzioni ecompetenze a fronte di un numero note-volmente diverso di abitanti.

Andrea MARTELLA (PD), relatore,preso atto delle perplessità espresse daicolleghi nel corso del dibattito, ritienetuttavia di poter confermare il parerefavorevole espresso. Auspica che il decre-to-legge in esame sia seguito da altriinterventi di razionalizzazione della spesaper rendere effettivo e strutturale il risa-namento del Paese e innescare un ciclovirtuoso di buona amministrazione. Nelcondividere le osservazioni del deputatoRaisi in merito alla proroga del commis-sario dell’Aero Club d’Italia, manifesta lapropria disponibilità a sottoscrivere unordine del giorno che contrasti questadisposizione particolaristica contradditto-riamente inserita in un provvedimento dicarattere generale. Concorda con le osser-vazioni del collega Pezzotta in merito alledisposizioni di riordino delle province, pursottolineando che la materia esula dallecompetenze della X Commissione. Sotto-linea che la soppressione delle e l’istitu-zione delle città metropolitane sono pre-viste da numerosi interventi legislativi suc-cedutisi nel tempo fin dal 1990 e sonorichiamate anche dall’articolo 120 dellaCostituzione. Ritiene necessario procederead una razionalizzazione degli enti terri-toriali prevedendo ulteriori processi par-tecipativi per definire poteri, funzioni esistemi elettorali. Ribadisce, infine, che ildecreto-legge in esame si muove nellagiusta direzione riducendo la spesa, nonaumentando la pressione fiscale e libe-rando risorse a favore della crescita edella coesione sociale.

La Commissione approva quindi la pro-posta di parere del relatore.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 360 — Commissione X

Modifiche alla disciplina del condominio negli edi-fici.Nuovo testo C. 4041, approvata dal Senato, ed abb.(Parere alla II Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 31 luglio 2012.

Laura FRONER (PD), relatore, a seguitodel dibattito svoltosi nella giornata di ieriin Commissione, formula una proposta diparere favorevole con condizioni (vedi al-legato 2).

Fabio GAVA (Misto-LI-PLI) dichiaravoto favorevole sulla proposta di parere.Riterrebbe opportuno prevedere nella pro-posta di parere la possibilità di aumentareil valore di 10.000 euro previsto dallanovella dell’articolo 71 delle disposizioniper l’attuazione del codice civile, alla let-tera h), recata dall’articolo 25 del provve-dimento in esame.

Ignazio ABRIGNANI (PdL), nel dichia-rare voto favorevole sulla proposta diparere, propone di inserire alla lettera a)delle condizioni la possibilità di accorparele lettere h) ed i) del novellato articolo 71del codice civile con una formulazionesemplificata, ovvero prevedere la soppres-sione della lettera i) che dispone che nelRepertorio dei condomini siano annotatele liti attive e passive, le sentenze e leordinanze emesse nelle cause nelle quali ilcondominio sia parte in causa.

Gabriele CIMADORO (IdV), nel condi-videre numerose disposizioni recate dalprovvedimento in titolo, esprime tuttavianotevoli perplessità sull’istituzione di unregistro degli amministratori di condomi-nio. Dichiara quindi voto di astensionesulla proposta di parere.

Alberto TORAZZI (LNP), osservato chele disposizioni recate dall’articolo 26 delnuovo testo in esame rappresentano un

appesantimento burocratico nella vita deicondomini, nonostante gli sforzi che rico-nosce della collega Froner, dichiara votocontrario sulla proposta di parere.

Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO(PD), sottolinea che nella realtà territorialedella provincia di Milano sono presentinumerosi grandi condomini costituiti neglianni ’50 e ’60 che hanno accumulato debitidi dimensioni ingenti. Ritiene pertantonecessario prevedere disposizioni strin-genti ed efficaci per il recupero dellemorosità.

Fabio GARAGNANI (PdL) chiede delu-cidazioni alla relatrice in merito all’istitu-zione di un registro degli amministratoridi condominio che potrebbe essere incontrasto con i principi di liberalizzazionedelle professioni da lei citati nella pre-messa al parere.

Laura FRONER (PD), relatore, con ri-ferimento alla questione sollevata dal de-putato Garagnani, sottolinea che la libe-ralizzazione delle attività professionalirende incongrua la previsione di un albodegli amministratori di condominio (comeprevisto nel testo approvato dal Senato).Tuttavia l’istituzione di un registro chenon dà titoli abilitativi alla professione diamministratore, ma informazioni ai con-domini sulle competenze degli ammini-stratori, appare uno strumento utile ai finidella tutela dei consumatori. Rassicurainfine l’onorevole Peluffo che nel testo inesame sono previste norme efficaci direcupero delle morosità condominiali. Ri-formula quindi la lettera a) delle condi-zioni nel senso indicato dal deputato Abri-gnani (vedi allegato 3).

La Commissione approva quindi la pro-posta di parere del relatore, come rifor-mulata.

La seduta termina alle 13.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.40 alle 13.50.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 361 — Commissione X

ALLEGATO 1

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica coninvarianza dei servizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione Attività produttive,commercio e turismo,

esaminato il testo del disegno di leggedi conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,recante disposizioni urgenti per la revi-sione della spesa pubblica con invarianzadei servizi ai cittadini (C.5389 Governo,approvato dal Senato);

esprimendo apprezzamento per l’im-postazione generale del provvedimento, fi-nalizzato a realizzare una riqualificazionedella spesa pubblica che possa liberarerisorse in favore della crescita e del raf-forzamento della coesione sociale delPaese;

auspicando che, in relazione alle di-sposizioni di cui all’articolo 7 concernentila riduzione della spesa della Presidenza

del Consiglio e dei Ministeri, i singolidicasteri provvedano alla realizzazione de-gli obiettivi posti aggredendo sprechi edinefficienze nella salvaguardia dell’effi-cienza delle amministrazioni e dei servizida esse resi ai cittadini;

invitando infine il Governo ad effet-tuare un attento monitoraggio sugli effettiderivanti dall’acquisto delle partecipazioniazionarie detenute dallo Stato in Fintecna,Sace e Simest da parte della Cassa Depo-siti e Prestiti Spa – ai sensi di quantoprevisto dall’articolo 23-bis – sia in ter-mini di finanza pubblica sia, e soprattutto,in riferimento ai profili industriali del-l’operazione,

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 362 — Commissione X

ALLEGATO 2

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testoC. 4041, approvata dal Senato, ed abb.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La X Commissione Attività produttive,commercio e turismo,

esaminato il nuovo testo del progettodi legge recante Modifiche alla disciplinadel condominio negli edifici (C. 4041, ap-provata dal Senato, ed abb.) che riordinacomplessivamente la disciplina in materiadi condominio degli edifici;

esprimendo apprezzamento per al-cune delle modifiche apportate dalla Com-missione Giustizia della Camera, con im-portanti novità rispetto al testo originarioapprovato in prima lettura dal Senato il 26gennaio 2011, in particolare per le modi-fiche finalizzate alla soppressione di al-cune norme che potevano comportare unincremento del contenzioso giudiziario ealla compiuta disciplina del tema dellamorosità del condominio;

rilevate alcune criticità in relazioneall’articolo 25, concernente l’istituzione delRepertorio dei condomini, nel quale de-vono essere annotati, per ogni condominio,una quantità di dati di poco rilievo e discarsa utilità, i cui costi rischiano digravare in modo eccessivo sui cittadini;

prendendo atto, in relazione all’arti-colo 26, concernente l’istituzione del Re-gistro degli amministratori di condominio,degli apprezzabili miglioramenti apportatirispetto al testo proveniente dal Senato,ma comunque sottolineando la necessità diconformarsi alle recenti innovazioni nor-mative, europee e nazionali, tutte direttealla liberalizzazione delle attività profes-sionali, per le quali peraltro può essereopportuno prevedere forme di riconosci-mento finalizzate esclusivamente alla tu-tela dei consumatori,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

a) sia prevista la semplificazione degliatti che devono essere obbligatoriamenteannotati nel Repertorio del condominio, dicui all’articolo 25;

b) all’articolo 26, capoverso ART.71-bis, sesto comma, siano soppresse leparole: « Agli iscritti al registro è rico-nosciuta competenza specifica per l’eser-cizio dell’attività di amministratore dicondominio ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 363 — Commissione X

ALLEGATO 3

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testoC. 4041, approvata dal Senato, ed abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione Attività produttive,commercio e turismo,

esaminato il nuovo testo del progettodi legge recante Modifiche alla disciplinadel condominio negli edifici (C. 4041, ap-provata dal Senato, ed abb.) che riordinacomplessivamente la disciplina in materiadi condominio degli edifici;

esprimendo apprezzamento per al-cune delle modifiche apportate dalla Com-missione Giustizia della Camera, con im-portanti novità rispetto al testo originarioapprovato in prima lettura dal Senato il 26gennaio 2011, in particolare per le modi-fiche finalizzate alla soppressione di al-cune norme che potevano comportare unincremento del contenzioso giudiziario ealla compiuta disciplina del tema dellamorosità del condominio;

rilevate alcune criticità in relazioneall’articolo 25, concernente l’istituzione delRepertorio dei condomini, nel quale de-vono essere annotati, per ogni condominio,una quantità di dati di poco rilievo e discarsa utilità, i cui costi rischiano digravare in modo eccessivo sui cittadini;

prendendo atto, in relazione all’arti-colo 26, concernente l’istituzione del Re-gistro degli amministratori di condominio,

degli apprezzabili miglioramenti apportatirispetto al testo proveniente dal Senato,ma comunque sottolineando la necessità diconformarsi alle recenti innovazioni nor-mative, europee e nazionali, tutte direttealla liberalizzazione delle attività profes-sionali, per le quali peraltro può essereopportuno prevedere forme di riconosci-mento finalizzate esclusivamente alla tu-tela dei consumatori,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

a) sia prevista la semplificazione degliatti che devono essere obbligatoriamenteannotati nel Repertorio del condominio, dicui all’articolo 25, ed in particolare sianosoppresse le lettere h) e i) del primocomma del novellato articolo 71 del codicecivile ovvero, in subordine, sia soppressa lalettera i) e aumentata l’entità delle obbli-gazioni di cui alla lettera h);

b) all’articolo 26, capoverso ART.71-bis, sesto comma, siano soppresse leparole: « Agli iscritti al registro è rico-nosciuta competenza specifica per l’eser-cizio dell’attività di amministratore dicondominio ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 364 — Commissione X

XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 365

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 365

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372

SEDE REFERENTE:

Disciplina delle attività subacquee e iperbariche. Testo unificato C. 344 Bellotti, C. 2369 LoPresti e C. 2509 Carlucci (Seguito dell’esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373

ALLEGATO 2 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 1o agosto 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle11.30 alle 11.35.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. — Inter-viene il viceministro del lavoro e dellepolitiche sociali, Michel Martone.

La seduta comincia alle 11.35.

Dl 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizione).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Paola PELINO (PdL), relatore, fa notareche il decreto-legge n. 95 del 2012, appro-vato con modificazioni dal Senato, reca unampio numero di interventi la cui comunefinalità è il contenimento e la razionaliz-zazione della spesa pubblica: le principalimisure in esso contenute concernono ilmiglioramento dell’efficienza della spesaper beni e servizi delle amministrazionipubbliche, il ridimensionamento degli or-ganici di alcune categorie del pubblicoimpiego, un miglior utilizzo del patrimoniopubblico, nonché interventi in materia disocietà pubbliche, riduzioni alle spese perle amministrazioni centrali e gli enti ter-ritoriali, riduzione del numero delle pro-vince e, da ultimo, norme per il conteni-mento nel comparto sanitario e della spesafarmaceutica.

Osserva che il provvedimento reca nu-merose disposizioni riconducibili alle com-petenze della XI Commissione.

Si sofferma, quindi, sull’articolo 2, chedispone la riduzione degli uffici e delle

Mercoledì 1o agosto 2012 — 365 — Commissione XI

dotazioni organiche delle pubbliche am-ministrazioni dello Stato in misura noninferiore al 20 per cento per il personaledirigenziale e del 10 per cento della spesacomplessiva relativa al numero dei posti inorganico per il personale non dirigenziale;le riduzioni organiche sono disposte conuno o più D.P.C.M. da adottare entro il 31ottobre 2012, operando selettivamente an-che in misura inferiore alle percentualipreviste, a condizione di effettuare unamaggiore riduzione delle rispettive dota-zioni organiche in altra amministrazione;laddove non si provveda alla riduzioneentro il termine del 31 ottobre 2012, èvietato procedere a qualsivoglia assun-zione di personale, fatte salve le procedureconcorsuali e di mobilità già in essere. Fapresente che dalla riduzione degli organicivengono escluse le strutture e il personaledel comparto sicurezza e del Corpo na-zionale dei Vigili del fuoco, il personaleamministrativo degli uffici giudiziari, ilpersonale di magistratura e la Presidenzadel Consiglio dei Ministri, già interessatadal D.P.C.M. del 15 giugno 2012; allariduzione degli organici segue la ridefini-zione degli assetti organizzativi delle am-ministrazioni interessate, entro sei mesidall’adozione dei regolamenti di organiz-zazione con i quali dovrà essere determi-nata la nuova dotazione organica. Rilevache, per il personale risultante in sopran-numero all’esito delle riduzioni di orga-nico, le amministrazioni avviano le proce-dure previste adottando uno specifico or-dine di priorità, ossia pensionamento, mo-bilità, part-time; per il personale nonriassorbile con il pensionamento, la mo-bilità o il part-time, si prevede che l’am-ministrazione dichiari l’esubero, comun-que non oltre il 30 giugno 2013, esten-dendo fino a 48 mesi il periodo di corre-sponsione dell’indennità pari all’80 percento dello stipendio e dell’indennità in-tegrativa speciale per il personale in di-sponibilità che in tale lasso di tempomaturi i requisiti per il pensionamento.

Nell’ambito degli interventi per la ra-zionalizzazione del patrimonio pubblico,segnala l’articolo 3, comma 11-bis, chereca norme per agevolare le dismissioni

immobiliari degli enti previdenziali, men-tre l’articolo 3-bis reca interventi agevo-lativi per le zone colpite dal sisma del 20e 29 maggio 2012: in particolare, si con-sente che i contributi per la ricostruzionedegli immobili ubicati nelle zone colpitesiano concessi anche mediante finanzia-menti agevolati; è prevista, inoltre, la pos-sibilità di procedere ad assunzioni in de-roga alla normativa vigente, con contrattiflessibili e per il solo biennio 2012-2013,per le strette finalità connesse alla situa-zione emergenziale.

Sottolinea che il comma 6-bis dell’ar-ticolo 4 detta norme sul FORMEZ, preve-dendo in particolare il riordino del Con-siglio di amministrazione, il divieto dicompensi per i suoi componenti, nonché ildivieto di forme di controllo in società oenti privati, con cessione di quelle esistentientro il 31 dicembre 2012; i commi da 9a 13 dell’articolo 4, inoltre, dispongonolimitazioni nelle assunzioni per le societàpubbliche che abbiano conseguito nel 2011un fatturato da prestazione di servizi afavore di pubbliche amministrazioni supe-riore al 90 per cento, con esclusione diquelle quotate e le loro controllate, nonchémisure di contenimento della spesa per ilpersonale dipendente dalle società mede-sime. All’articolo 5, recante « Riduzione dispese delle pubbliche amministrazioni »,segnala in primo luogo il comma 5, cheprevede, nel quadro della riduzione delparco autovetture, la restituzione del per-sonale già impegnato alle amministrazionidi appartenenza ed il ricollocamento delrestante personale in diverso profilo pro-fessionale della stessa area funzionale,mentre il comma 7 limita a 7 euro ilvalore dei buoni-pasto e il comma 8 ob-bliga alla fruizione di ferie, riposi e per-messi senza dar luogo in nessun caso allacosiddetta « monetizzazione ». Rileva, al-tresì, che il comma 9 vieta alle pubblicheamministrazioni di attribuire incarichi distudio e consulenza a soggetti in quie-scenza già appartenenti ai ruoli, che ab-biano svolto nell’ultimo anno di serviziofunzioni e attività corrispondenti; ilcomma 11, nelle more dei rinnovi con-trattuali, detta una disciplina transitoria in

Mercoledì 1o agosto 2012 — 366 — Commissione XI

materia di valutazione del dipendenti pub-blici, ai fini dell’attribuzione del tratta-mento accessorio collegato alla perfor-mance; il comma 12 destina risorse finan-ziarie per il finanziamento di progettisperimentali innovativi della Commissioneper la valutazione, la trasparenza e l’in-tegrità delle amministrazioni pubbliche(CIVIT), mentre il comma 13 abroga l’isti-tuto della vice-dirigenza nell’amministra-zione pubblica.

Si sofferma sui commi da 12 a 15dell’articolo 7, che recano disposizioni fi-nalizzate alla riduzione delle spese delleamministrazioni centrali dello Stato a de-correre dal 2013, ai fini del concorso alraggiungimento degli obiettivi di finanzapubblica, nella misura di circa 1,8 miliardidi euro nel 2013, di circa 1,6 miliardi nel2014 e di circa 1,7 miliardi a decorrere dal2014: spetta ai singoli Ministri competentiproporre gli interventi correttivi necessariper la realizzazione degli obiettivi di ri-duzione di spesa indicati nell’allegato 2, insede di predisposizione del disegno dilegge di stabilità per il triennio 2013-2015.Rileva poi che l’articolo 8, comma 2,introduce ulteriori obblighi a carico del-l’INPS ai fini del processo di riduzionedella spesa; il comma 3-bis dispone, a suavolta, il raddoppio di alcune sanzioni com-minate dalla Commissione di garanzia del-l’attuazione della legge sullo sciopero neiservizi pubblici essenziali, mentre ilcomma 4 dispone la riduzione dei trasfe-rimenti statali agli enti di ricerca facenticapo a vari Ministeri, a decorrere dal2012, nella misura per ciascuno indicatanell’allegato 3. Per quanto concerne glienti di ricerca vigilati dal Ministero dellavoro e delle politiche sociali, segnala chel’allegato 3 fa riferimento all’Istituto per losviluppo della formazione professionaledei lavoratori (ISFOL) e all’Istituto supe-riore per la prevenzione e sicurezza dellavoro (ISPESL), mentre il comma 4-terintroduce l’obbligo per l’Ente Nazionale diPrevidenza e Assistenza della ProfessioneInfermieristica (ENPAPI) di coordinare ilregime della propria gestione separataprevidenziale con quello della GestioneSeparata INPS.

All’articolo 12, in tema di soppressionedi enti e società, mette in evidenza icommi 75, 76 e 77, che dettano disposi-zioni relative ai commissari per la ge-stione, lo scioglimento o la liquidazionedelle società cooperative decise dall’auto-rità di vigilanza. Osserva, quindi, che ilcomma 87 prevede la nomina di un com-missario ad acta per l’approvazione delbilancio di chiusura dell’INPDAP, in se-guito alla soppressione dell’ente e alla suaconfluenza nell’INPS; il comma 88 prevedeuna proroga al 31 ottobre 2012 del ter-mine entro il quale deve essere adottato ilregolamento per l’armonizzazione dei re-quisiti di accesso ai regimi e gestionipensionistiche con requisiti diversi daquelli vigenti nell’A.G.O.; il comma 89dispone che il comitato amministratore diFONDINPS continui ad operare in regimedi proroga fino alla ricostituzione dellostesso e, in ogni caso, non oltre il 31ottobre 2012; il comma 90 dispone laproroga dell’attuale regime di commissa-riamento dell’ISFOL fino all’approvazionedel nuovo statuto e, in ogni caso, non oltreil 31 dicembre 2012, mentre il comma90-bis prevede che al personale alle di-pendenze del CONI alla data del 7 luglio2002, transitato alla CONI servizi S.p.A., siapplichi, non oltre il 31 dicembre 2013, ladisciplina della mobilità volontaria.

Fa notare che l’articolo 14 contienenorme in tema di riduzione delle spese dipersonale: i commi 1 e 2 dettano dispo-sizioni in materia di assunzioni da partedelle pubbliche amministrazioni e di mo-bilità, prorogando di un anno i limitirispettivamente stabiliti con riferimento al2013, al 2014 e al 2015 e estendendo talilimiti ai Corpi di polizia e ai Vigili delfuoco; il comma 3 proroga al quadriennio2009-2012 i limiti al turn-over per leuniversità statali pari al 50 per cento dellecessazioni verificatisi l’anno precedente eprevede, per il sistema delle universitàstatali, l’esercizio delle facoltà assunzionalinel limite del 20 per cento della spesacorrispondente al personale cessato dalservizio nell’anno precedente per il trien-nio 2012-2014, del 50 per cento per l’anno2015 e del 100 per cento a decorrere dal

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2016; il comma 4 dispone in merito ailimiti assunzionali per gli enti di ricerca,che potranno procedere al rinnovo delturn-over nella misura del 20 per cento delpersonale cessato dal servizio nell’annoprecedente per il triennio 2012-2014, del50 per cento per il 2015 e del 100 percento dal 2016; il comma 4-bis permettealle amministrazioni pubbliche che nondispongano di graduatorie in corso divalidità di assumere, con il loro consenso,i vincitori di concorso presso altre ammi-nistrazioni, nei limiti delle facoltà e delleprocedure assunzionali vigenti e dei postivacanti all’esito dei processi di riorganiz-zazione. Per quanto concerne le Camere dicommercio, fa presente che il comma 5 delmedesimo articolo 14 prevede che possanoprocedere ad assunzioni di personale atempo indeterminato secondo i parametriprevisti per tutte le pubbliche amministra-zioni, ossia del 20 per cento della spesacorrispondente alle cessazioni dell’annoprecedente fino al 2014, del 50 per centoper l’anno 2015 e del 100 per cento adecorrere dall’anno 2016; con riferimentoalle aziende speciali create dalle Cameredi commercio, il comma 5-bis prevede chea decorrere dall’anno 2013 il regime delleassunzioni di personale a tempo indeter-minato corrisponda a quello previsto pertutte le pubbliche amministrazioni, mentreil comma 6 dispone, già dall’anno in corso,l’assunzione di segretari comunali e pro-vinciali per un massimo dell’80 per centodelle cessazioni dal servizio e il comma 7precisa che le cessazioni dal servizio permobilità previste dal decreto-legge inesame non siano computabili ai fini delbudget assunzionale. Rileva poi che ilcomma 8 introduce misure volte a pro-muovere l’impiego del personale dei Vigilidel fuoco e dei Corpi di Polizia a servizieffettivamente operativi e che il comma 9impone che nell’esercizio delle propriefacoltà assunzionali le pubbliche ammini-strazioni diano priorità al personale dilivello non dirigenziale laureato.

Per quanto concerne, specificamente, ilpersonale docente, evidenzia che i commi11 e 12 riducono il contingente di perso-nale del MIUR messo a disposizione del

MAE per amministrare, coordinare e vi-gilare le scuole italiane all’estero, mentre icommi 13 e 14 recano disposizioni con-cernenti il transito di personale docentenei ruoli ATA, con l’effetto di ridurre ilfabbisogno di supplenti ATA; il comma 13riguarda il personale docente dichiaratoinidoneo alla propria funzione per motividi salute, mentre il comma 14 riguarda ilpersonale docente attualmente titolare dialcune classi di concorso; i commi da 17a 21 indicano le modalità di utilizzo delpersonale docente a tempo indeterminatoche, al termine delle operazioni di mobi-lità e di assegnazione dei posti, risulti inesubero nella propria classe di concorsonella provincia in cui presta servizio; in-fine, il comma 20-bis prevede una derogaalla normativa vigente in materia di re-quisiti per l’accesso ai trattamenti pensio-nistici a favore del personale docente nonriutilizzabile, a condizione che maturi irequisiti entro il 31 agosto 2012.

Per quanto riguarda il personale sani-tario, osserva che l’articolo 15, comma 25,reca una norma di interpretazione auten-tica volta a chiarire che l’applicazione alpersonale convenzionato con il S.S.N. dialcune norme di limitazione della crescitadei trattamenti economici del personaledelle pubbliche amministrazioni decorredall’entrata in vigore delle norme stesse.Per quanto riguarda gli enti locali, segnalache l’articolo 16, comma 8, prevede checon DPCM, da emanare entro il 31 dicem-bre 2012, siano stabiliti i parametri divirtuosità per la determinazione delle do-tazioni organiche, tenendo conto priorita-riamente del rapporto tra dipendenti epopolazione residente; a tal fine, è deter-minata la media nazionale del personalein servizio presso gli enti, prevedendo ilblocco delle assunzioni per le amministra-zioni collocate oltre il 20 per cento el’applicazione delle misure sul soprannu-mero per le amministrazioni collocate ol-tre il 40 per cento. Osserva che il comma9 del medesimo articolo prevede che nellemore dell’attuazione delle disposizioni diriduzione e razionalizzazione delle Pro-

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vince, sia fatto divieto di procedere adassunzioni di personale a tempo indeter-minato.

Si sofferma, poi, sull’articolo 22, cheinterviene sulla nota vicenda dei cosiddetti« esodati », prevedendo un ulteriore con-tingente, pari a 55.000 unità, di soggettisalvaguardati dall’incremento dei requisitipensionistici disposto dalla recente legge diriforma delle pensioni; le modalità diattuazione della norma sono demandatead un decreto interministeriale, da adot-tare entro sessanta giorni dalla data dientrata in vigore della legge di conver-sione; si prevede, poi, che l’INPS procedaal monitoraggio dell’attuazione dellanorma, al fine di assicurare il rispetto delcontingente numerico stabilito. Ricorda, inproposito, che la XI Commissione stalavorando da tempo a un provvedimentosu analoga materia, che risulta molto piùsoddisfacente come soluzione per una am-pia platea di soggetti interessati.

Infine, osserva che l’articolo 23, comma12-duodecies, proroga fino al 31 dicembre2013 l’applicazione di ammortizzatori so-ciali e il beneficio della sospensione deitermini di pagamento delle imposte e deicontributi previdenziali in favore di entinon commerciali operanti nel settore dellasanità privata in alcune aree territoriali.

Si riserva, quindi, di acquisire dal di-battito elementi per la presentazione diuna proposta di parere, rammentando cheesso dovrà inderogabilmente essereespresso entro la giornata odierna.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) chiedeal Governo chiarimenti circa la coperturafinanziaria dell’articolo 22 del provvedi-mento in esame, relativamente alla que-stione dei cosiddetti « esodati », doman-dandosi come sia possibile finanziare inuovi interventi in assenza di risorse chesiano aggiuntive rispetto a quanto giàstanziato nel decreto-legge « Salva Italia ».

Il viceministro Michel MARTONE os-serva che le coperture finanziarie degliinterventi relativi all’articolo 22 risultanoin linea con le quantificazioni fornitedall’INPS.

Silvano MOFFA, presidente, rilevato chel’aspetto delle coperture finanziarie rien-tra nelle competenze del Governo e dellaCommissione di merito, invita il relatore –non essendovi richieste di intervento neldibattito di carattere generale – a formu-lare una proposta di parere sul disegno dilegge in esame.

Paola PELINO (PdL), relatore, presentauna proposta di parere favorevole concondizione sul provvedimento in esame(vedi allegato 1).

Lucia CODURELLI (PD), pur espri-mendo la propria condivisione rispettoalla condizione contenuta nella propostadi parere del relatore, lamenta una evi-dente incongruenza tra il titolo del prov-vedimento in esame e il suo contenutogenerale, soprattutto per quanto concernele disposizioni di revisione della spesapubblica, che, a suo avviso, inciderebberopesantemente sui servizi ai cittadini, con-trariamente a quanto indicato nella ru-brica del decreto-legge, che fa riferimentoal criterio dell’invarianza.

Giuliano CAZZOLA (PdL) osserva chela proposta di parere favorevole con con-dizione presentata dal relatore rischia diapparire inutile e di non determinarealcun effetto, atteso che i margini perincidere sul testo in discussione alla Ca-mera sono inesistenti, in ragione dellavolontà ormai conclamata del Governo diporre la questione di fiducia. Si chiede,pertanto, che senso abbia, per la Commis-sione, porre una mera questione di prin-cipio, richiamando il contenuto di unprogetto di legge incardinato in sede re-ferente, recante interventi di portata moltoampia, sul quale, allo stato, per evidentiragioni di natura finanziaria, appare im-pensabile immaginare un sostegno del Go-verno. Fa notare, peraltro, che – se pro-prio si fosse voluta rappresentare l’esi-genza di soluzioni ulteriori rispetto aquelle già messe in campo dal Governo –si sarebbe dovuto fare riferimento allalinea politica assunta dagli schieramenti dimaggioranza al Senato, che si sono limitati

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a richiamare la necessità di salvaguardaregli accordi decentrati, sottoscritti in sedediversa da quella ministeriale. Rileva, inogni caso, che resta ferma la possibilitàper i gruppi di approfondire la questionee di valutare qualsiasi ipotesi di interventorispetto a quanto già previsto, proprionell’ambito della citata proposta di leggependente in Commissione, il cui esamepotrà proseguire utilmente nella prossimasettimana e alla ripresa dei lavori parla-mentari.

Per le ragioni esposte, preannuncia lapropria astensione sulla proposta di pa-rere favorevole con condizione formulatadal relatore.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), puresprimendo un certo apprezzamento perla condizione contenuta nella proposta diparere in esame, dichiara che il suogruppo non potrà che opporsi a quello chedefinisce un vero e proprio atto di « pro-paganda », privo di effetti sostanziali e tesoesclusivamente a far presa sull’opinionepubblica. Osserva, peraltro, che, oltre allaquestione degli « esodati », sulla quale lemisure approntate dal Governo appaionoinsufficienti, il provvedimento in esamecontiene disposizioni preoccupanti in ma-teria di riduzione della spesa pubblica, lequali, più che prefigurare interventi dirazionalizzazione, fanno pensare alla rea-lizzazione di tagli indiscriminati agli entilocali, suscettibili di mettere a repentaglioessenziali servizi pubblici, come ad esem-pio quelli in materia di sanità. Mette poiin evidenza il comportamento contraddit-torio dei gruppi di maggioranza, i quali,dopo essersi ipocritamente « salvati la co-scienza » mediante l’elaborazione di unaproposta di parere che fa riferimentoall’esigenza di intervenire più a fondo sullaquestione degli « esodati », dovranno poivotare a favore del provvedimento inesame, pur sapendo che non sarà am-messa alcuna modifica al testo, neanche inordine a quel punto. Ritiene che i gruppidi maggioranza, se fossero davvero pro-pensi a risolvere la questione delle derogheal vigente regime previdenziale, piuttostoche votare a favore di semplici « manifesti

ideologici » – salvo poi « inchinarsi » allavolontà del Governo al momento dellafiducia in Assemblea – dovrebbero mo-strarsi favorevoli alle proposte emendativeche il suo gruppo proporrà nel prosieguodell’esame del provvedimento, tese proprioa destinare i risparmi conseguiti dal Go-verno con la riforma previdenziale allarisoluzione di tale problematica.

In conclusione, per le motivazioni testérichiamate, preannuncia il voto contrariodel suo gruppo sulla proposta di parerefavorevole con condizione formulata dalrelatore.

Cesare DAMIANO (PD) fa notare che laproposta di parere favorevole con condi-zione, formulata dal relatore, non puòessere definita un atto propagandistico,non apparendo, peraltro, in antitesi con labattaglia politica portata avanti da tempodai gruppi di maggioranza presenti inCommissione sul tema degli « esodati ».Ricorda, infatti, che è stato proprio graziealle sollecitazioni di tali gruppi parlamen-tari che è stato possibile conseguire (purattraverso la presentazione di atti giuridi-camente non vincolanti, come ordini delgiorno e pareri) importanti risultati inquesto ambito – ad esempio, in sede diesame del decreto-legge cosiddetto « mil-leproproghe » – inducendo il Governo arivedere le proprie valutazioni in tema disalvaguardia dei lavoratori prossimi all’ac-cesso alla pensione. Ritiene pertanto che,lungi dall’apparire un puro « manifestoideologico », l’atto in esame rappresenti ladegna prosecuzione di tale opera di con-vincimento del Governo. Pur evidenziandoche il provvedimento in esame contienenel suo complesso taluni elementi di per-plessità, ritiene, pertanto, che la propostadi parere del relatore vada sostenuta conforza, in piena coerenza con il lavorosvolto dalla Commissione in sede refe-rente, al quale, peraltro, in tal modo,sarebbe conferita maggiore valenza. Fanotare, infatti, che la questione degli « eso-dati » non viene risolta dal provvedimentoapprovato dal Senato, richiedendo un ul-teriore sforzo da parte del Governo e delParlamento, atteso che restano da risol-

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vere le problematiche dei lavoratori inprosecuzione volontaria, dei licenziamentiindividuali e di coloro che sono usciti dallavoro sulla base di accordi non stipulatiin ambito ministeriale. Fatto presente cheil sostegno che il suo gruppo continuerà adare al Governo non preclude la possibi-lità di evidenziare alcuni errori che essocommette in taluni casi, soprattutto inmateria previdenziale, auspica che il la-voro della Commissione in sede referentesul tema delle deroghe alla disciplina pen-sionistica, a cui la proposta di parere inesame fa riferimento, possa continuareutilmente e rapidamente, confidando che,per il finanziamento degli interventi con-templati, si possa fare affidamento suirisparmi conseguiti grazie alle recenti ri-forma previdenziali.

In conclusione, preannuncia il voto fa-vorevole del suo gruppo sulla proposta diparere favorevole con condizione formu-lata dal relatore.

Giovanni PALADINI (IdV), pur condi-videndo il contenuto della condizione re-cata dalla proposta di parere del relatore,che riprende posizioni meritorie assuntedalla Commissione in tema di « esodati »,ritiene di non potersi esimere dall’espri-mere una forte critica al provvedimentonel suo complesso, che sembra realizzareuna sorta di revisione della spesa sullabase di principi assolutamente discrimina-tori. Fa notare, infatti, che il provvedi-mento in questione, mentre, da un alto,opera tagli lineari a scapito di settoristrategici e vitali della società, rendendo lavita più difficile a cittadini, imprese edenti locali, per altro verso mantiene igno-bili privilegi a favore degli istituti bancarie di certi soggetti di interesse pubblico –come, ad esempio, la Consip – che esconorafforzati a dismisura dalla definitiva ver-sione del decreto-legge.

Fatto notare che il provvedimento inesame sembra ignorare i forti risparmi giàconseguiti sulle spalle dei lavoratori aseguito delle recenti misure assunte inmateria pensionistica, preannuncia il voto

contrario del suo gruppo sulla proposta diparere favorevole con condizione formu-lata dal relatore.

Amalia SCHIRRU (PD), pur condivi-dendo il contenuto della proposta di pa-rere formulata dal relatore, ritiene oppor-tuno inserirvi alcune indicazioni in ordineall’esigenza di salvaguardare il rispettodelle norme in materia di assunzioni ob-bligatorie dei soggetti invalidi presso lepubbliche amministrazioni, consideratoche il provvedimento interviene a fissarelimiti stringenti sulle relative dotazioniorganiche. Auspica, pertanto, che il rela-tore possa accogliere tale richiesta.

Angelo SANTORI (Misto), espressa lapropria condivisione sulla proposta di pa-rere del relatore, soprattutto in relazioneal contenuto della condizione riferita altema degli « esodati », mette in luce, tut-tavia, taluni profili di criticità del provve-dimento, che riguardano, peraltro, ambitimateriali non strettamente rientranti nellacompetenza della Commissione. Fa riferi-mento, in particolare, ai tagli operati nelsettore sanitario, che denotano una certamancanza di visione strategica sull’interocomparto da parte del Governo, che nonsembra aver compreso appieno la dimen-sione dei nodi problematici da affrontareper la realizzazione di adeguate economiedi spesa. Osserva, infatti, che, invece direalizzare una riduzione indiscriminatadei posti letto negli ospedali, sarebbe op-portuno procedere ad una valorizzazionedel ruolo, anche domiciliare, dei medici dibase, dal cui corretto operato, a suo av-viso, potrebbero derivare benefici in ter-mini di minore « ingolfamento » delle listedi attesa per le visite specialistiche e dei« pronto soccorso », con conseguenti ri-sparmi sul piano della spesa. Auspica,pertanto, che tali questioni possano essereaffrontate al più presto, anche nell’ambitodi altri provvedimenti, al fine di mante-nere un adeguato livello di assistenza infavore dei cittadini.

Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), sebbeneritenga che nel dibattito siano state

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espresse condivisibili critiche al provvedi-mento in esame, giudica opportuno con-centrarsi sui profili di competenza dellaCommissione, prestando attenzione so-prattutto alla questione degli « esodati »,alla quale la proposta di parere del rela-tore fa riferimento in modo specifico.Ritiene importante, quindi, rimarcare –attraverso il sostegno a tale proposta diparere – la posizione elaborata dalla Com-missione nel corso dell’esame in sede re-ferente delle relative proposte di legge,facendo notare che anche nel recentepassato l’azione di sollecitazione svolta inambito parlamentare ha consentito di rag-giungere dei miglioramenti concreti in ma-teria di deroghe al vigente regime pensio-nistico. Auspica, in conclusione, che taleorientamento della Commissione possa sti-molare il Governo a sbloccare la situa-zione degli « esodati », anche attraversol’utilizzo delle risorse derivanti dai ri-sparmi di spesa conseguiti con la recenteriforma delle pensioni.

Giuliano CAZZOLA (PdL), intervenendoper una precisazione, fa presente che ilsuo voto di astensione, in precedenzapreannunciato, si riferisce alla proposta diparere del relatore e non al provvedimentonel suo complesso, del quale – pur pre-sentando esso una « filosofia di fondo » cheindurrebbe quasi ad accostarlo ad unalegge finanziaria scritta da un Governo dicentrosinistra, piuttosto che a una revi-sione della spesa promossa da un Governodi tecnici – non può disconoscere talunieffetti positivi.

Paola PELINO (PdL), relatore, evidenziache il dibattito ha fatto emergere taluneimportanti questioni critiche (riguardantianche profili di non immediato interessedella Commissione), sulle quali si augurache il Governo – alla ripresa dei lavoriparlamentari, dopo la prevista sospensioneestiva – possa assumere seri impegni, invista dell’adozione delle opportune inizia-tive. Ritiene, pertanto, che la discussioneodierna non sia stata inutile, avendo con-tribuito a sensibilizzare l’Esecutivo su te-matiche di fondamentale importanza,

come quella relativa alla questione degli« esodati », alla quale fa riferimento, inmodo particolare, la sua proposta di pa-rere favorevole con condizione. Nel pre-cisare, pertanto, che non è possibile ac-cogliere le ulteriori richieste di integra-zione della sua proposta di parere nelfrattempo formulate, ne auspica l’appro-vazione, affinché la Commissione segnalicon forza l’esigenza di promuovere impor-tanti misure in favore dei lavoratori piùpenalizzati.

Silvano MOFFA, presidente, dopo avereinvitato i gruppi a concentrarsi maggior-mente – quando la Commissione esaminaprovvedimenti in sede consultiva – sullequestioni di più diretta competenza, rin-viando l’approfondimento di qualsiasi al-tro aspetto all’esame presso la Commis-sione di merito o in Assemblea, desideraesprimere un sincero apprezzamento perl’ottimo lavoro svolto dal relatore, che hacondotto, anche grazie al contributo of-ferto dai deputati intervenuti, all’elabora-zione di una articolata proposta di parere,che, richiamando esplicitamente le dispo-sizioni di un testo unificato elaborato dallaCommissione in sede referente, testimoniail massimo impegno profuso negli ultimimesi sul tema degli « esodati ». Ritiene,dunque, che la Commissione debba pro-seguire lungo questa strada, rafforzando lapropria posizione sul punto e valorizzandoquanto di buono è già stato fatto in sedeparlamentare, al fine di sollecitare conforza il Governo ad un ulteriore interventoa salvaguardia di determinate categorie dilavoratori svantaggiati.

La Commissione approva, quindi, laproposta di parere favorevole con condi-zione formulata dal relatore.

Sull’ordine dei lavori.

Silvano MOFFA, presidente, propone –non essendovi obiezioni ed essendosi in talsenso convenuto, in modo unanime, nel-l’ambito dell’odierna riunione dell’Ufficiodi presidenza integrato dai rappresentanti

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dei gruppi – di anticipare lo svolgimentodella prevista seduta in sede referente, giàfissata per le ore 14.30.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 12.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. — Inter-viene il viceministro del lavoro e dellepolitiche sociali, Michel Martone.

La seduta comincia alle 12.10.

Disciplina delle attività subacquee e iperbariche.

Testo unificato C. 344 Bellotti, C. 2369 Lo Presti e

C. 2509 Carlucci.

(Seguito dell’esame e conclusione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo, rinviato nella se-duta del 16 settembre 2009.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda chenella seduta del 16 settembre 2009 laCommissione ha concluso l’esame degliemendamenti riferiti al testo unificato deiprogetti di legge in titolo, il quale è statosuccessivamente trasmesso alle competentiCommissioni parlamentari per l’espres-sione del prescritto parere. Al riguardo,avverte che – dopo un articolato e com-plesso iter parlamentare, che ha visto latrasmissione di una originaria relazionetecnica negativamente verificata – nellascorsa settimana anche la V Commissioneha espresso il parere di competenza, che siaggiunge ai pareri già formulati – a suotempo – dalle Commissioni I, II, IV, VI,VII, VIII, IX, X, XII, XIV e dalla Commis-sione parlamentare per le questioni regio-nali. Per tali ragioni, comunica che l’Uf-ficio di presidenza, integrato dai rappre-sentanti dei gruppi, ha convenuto – nellariunione del 25 luglio scorso – di conclu-dere oggi l’esame in sede referente del

provvedimento, ferma restando la possibi-lità di valutare, nel frattempo, anche unsuo eventuale trasferimento alla sede le-gislativa, una volta verificata la sussistenzadei requisiti prescritti dall’articolo 92,comma 6, del Regolamento.

Passando, quindi, al seguito dell’esamedel testo unificato in titolo, avverte anzi-tutto che la presidenza – preso atto che ildeputato Di Biagio, già relatore del prov-vedimento, ha cessato di far parte dellaCommissione – ha stabilito di designare ildeputato Muro quale nuovo relatore.

Fa presente, altresì, che lo stesso rela-tore ha predisposto diversi emendamentiriferiti al predetto testo unificato (vediallegato 2), diretti a recepire i principalirilievi contenuti nei pareri espressi o adapportare talune correzioni di natura for-male al provvedimento.

Informa, infine, che – nel periodo in-tercorso dalla trasmissione del testo uni-ficato ai pareri delle competenti Commis-sioni – il Governo aveva presentato diversiemendamenti ad esso riferiti: poiché taliemendamenti, pur essendo nel frattempostato formato un nuovo Governo, non sonostati formalmente ritirati, la presidenza haritenuto opportuno includerli nel relativofascicolo, salvo che lo stesso Governo nondichiari espressamente l’intenzione di ri-nunciare a tali proposte emendative.

Luigi MURO (FLpTP), relatore, ringra-zia anzitutto la presidenza per avere ri-cevuto l’incarico di svolgere le funzioni direlatore, segnalando come il provvedi-mento in esame intenda colmare un vuotolegislativo che ha costituito, anche in re-centi episodi divenuti di tragica attualità,un oggettivo limite per il corretto sviluppodel settore. Fa presente, quindi, di condi-videre in pieno il lavoro sinora svolto dallaCommissione, che auspica possa trovareun rapido esito positivo anche nella suc-cessiva fase di esame del testo unificato inAssemblea.

Raccomanda, quindi, l’approvazione ditutti i propri emendamenti, presentati perassicurare il recepimento dei pareriespressi dalle Commissioni competenti insede consultiva e, in particolare, della V

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Commissione (Bilancio), oltre che l’intro-duzione di alcune correzioni di naturaformale.

Quanto agli emendamenti presentati asuo tempo dal Governo, esprime parerefavorevole sugli emendamenti 2.1, 2.2, 6.1,23.2 e 23.4, segnalando peraltro che l’even-tuale approvazione dell’emendamento 23.2assorbirebbe anche l’emendamento 23.3del Governo. Esprime, invece, parere con-trario sull’emendamento 16.1 del Governo,che intende introdurre un rappresentantedel Corpo nazionale dei Vigili del Fuocoall’interno del Comitato tecnico-scientifico,la cui struttura è in realtà composta dafigure designate dai rispettivi Ministeri diriferimento ovvero da rappresentanti dienti territoriali o delle parti sociali, giu-dicando improprio inserire membri di ununico e specifico Corpo nell’ambito delComitato stesso, nonché sull’emendamento23.1 del Governo, che intende spostare dalMinistero dello sviluppo economico al Di-partimento per lo sviluppo e il turismo lagestione dell’elenco nazionale delle orga-nizzazioni didattiche che si dedicano al-l’addestramento delle attività subacquee,con ciò rischiando di determinare un di-sallineamento dei profili organizzativi ri-spetto alle effettive finalità del provvedi-mento in esame.

Il viceministro Michel MARTONEesprime un parere conforme a quello delrelatore, fatta eccezione per gli emenda-

menti del Governo 16.1 e 23.1, in ordineai quali si rimette alla Commissione.

La Commissione, con distinte votazioni,approva gli emendamenti 1.1 e 1.2 delrelatore, 2.1 e 2.2 del Governo, 5.1, 5.2 e6.2 del relatore, 6.1 del Governo, 6.3, 7.1,7.2, 8.1, 9.1, 16.2 e 16.3 del relatore,respinge l’emendamento 16.1 del Governo,approva gli emendamenti 19.1 e 19.2 delrelatore, respinge l’emendamento 23.1 delGoverno e approva gli emendamenti 23.2e 23.4 del Governo, nonché gli emenda-menti 23.5, 24.1 e 26.1 del relatore.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che,a seguito dell’approvazione dell’emenda-mento 23.2 del Governo, deve intendersiconseguentemente assorbito l’emenda-mento 23.3 del Governo.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione delibera di conferire aldeputato Muro il mandato a riferire fa-vorevolmente in Assemblea sul testo uni-ficato delle proposte di legge nn. 344, 2369e 2509, come modificato nel corso del-l’esame in sede referente. Delibera, altresì,di chiedere l’autorizzazione a riferire oral-mente.

Silvano MOFFA, presidente, si riserva didesignare i componenti del Comitato deinove per l’esame in Assemblea, sulla basedelle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 12.25.

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ALLEGATO 1

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione dellaspesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini

(C. 5389 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,

esaminato il disegno di legge di con-versione del decreto-legge n. 95 del 2012,recante disposizioni urgenti per la revi-sione della spesa pubblica con invarianzadei servizi ai cittadini, approvato dal Se-nato (C. 5389);

considerato che le principali misurecontenute nel provvedimento concernonola spesa per beni e servizi delle ammini-strazioni pubbliche, il ridimensionamentodegli organici di alcune categorie del pub-blico impiego, un miglior utilizzo del pa-trimonio pubblico, nonché interventi inmateria di società pubbliche, riduzioni allespese per le amministrazioni centrali e glienti territoriali, riduzione del numerodelle province e, da ultimo, norme per ilcontenimento nel comparto sanitario edella spesa farmaceutica;

rilevato che il provvedimento recanumerose disposizioni riconducibili allecompetenze della XI Commissione;

segnalato, in particolare, l’articolo 22,che interviene sulla nota vicenda dei co-siddetti « esodati », prevedendo un ulte-riore contingente, pari a 55.000 unità, disoggetti salvaguardati dall’incremento dei

requisiti pensionistici disposto dalla re-cente legge di riforma delle pensioni;

osservato che tale articolo introduceuna soluzione che – sebbene costituiscauna prima, limitata, risposta alle questioniesistenti – appare assolutamente insoddi-sfacente, a differenza di quanto previsto,invece, dal testo unificato delle proposte dilegge C. 5103 e abbinate, adottato cometesto base dalla Commissione, che miraanche a risolvere una serie di ulterioriproblematiche relative al decreto ministe-riale di attuazione dell’articolo 24, commi14 e 15, del decreto-legge n. 201 del 2011(cosiddetto « Salva Italia »), impropria-mente richiamato dal citato articolo 22nelle sue parti chiaramente illegittime edifformi rispetto al dettato della norma dilegge primaria,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

l’articolo 22 sia sostituito, nella partedispositiva, dall’articolato recato dal testounificato delle proposte di legge C. 5103 eabbinate, in corso di esame in sede refe-rente presso la XI Commissione.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 375 — Commissione XI

ALLEGATO 2

Disciplina delle attività subacquee e iperbariche (Testo unificatoC. 344 Bellotti, C. 2369 Lo Presti e C. 2509 Carlucci).

EMENDAMENTI

ART. 1.

Al comma 1, sostituire le parole: e diservizi di carattere turistico-ricreativo conle seguenti: , anche a scopo ricreativo.

Conseguentemente, all’articolo 2, comma1, lettera b), sostituire le parole: carattereturistico-ricreativo con le seguenti: carat-tere ricreativo.

Conseguentemente, all’articolo 19,comma 1, sostituire le parole: a scopoturistico-ricreativo con le seguenti: di tiporicreativo.

Conseguentemente, all’articolo 23, alcomma 1 e alla rubrica dell’articolo me-desimo, sostituire le parole: turistico-ri-creativo con la seguente: ricreativo.

1. 1. Il relatore.

(Approvato)

Al comma 2, dopo le parole: nell’ambitodelle rispettive competenze aggiungere leseguenti: e senza nuovi o maggiori oneri acarico della finanza pubblica.

1. 2. Il relatore.

(Approvato)

ART. 2.

Al comma 2, primo periodo, dopo laparola: Polizia inserire le parole: e delCorpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

2. 1. Il Governo.

(Approvato)

Al comma 2, secondo periodo, dopo leparole: istituti di istruzione universitaria,inserire le seguenti: degli enti di ricerca,.

2. 2. Il Governo.

(Approvato)

ART. 5.

Al comma 1, sopprimere le parole: ,nell’ambito degli ordinari stanziamenti dibilancio e senza nuovi o maggiori oneriper la finanza pubblica,.

Conseguentemente, dopo il comma 3aggiungere il seguente:

4. All’istituzione e al funzionamento deiregistri di cui al presente articolo si prov-vede nell’ambito delle risorse umane, stru-mentali e finanziarie disponibili a legisla-zione vigente e, comunque, senza nuovi omaggiori oneri a carico della finanza pub-blica. I costi di gestione dei registri sonoposti integralmente a carico dei soggettirichiedenti l’iscrizione sulla base delle ta-riffe, determinate con decreto del Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti, di con-certo con il Ministro dell’economia e dellefinanze, da adottarsi entro 30 giorni dalladata di entrata in vigore della presentelegge.

5. 1. Il relatore.

(Approvato)

Al comma 3, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: Ciascun compartimentomarittimo comunica agli enti gestori delle

Mercoledì 1o agosto 2012 — 376 — Commissione XI

aree naturali protette, rientranti nella cir-coscrizione territoriale di propria compe-tenza, i nominativi dei soggetti iscritti nelregistro e le relative variazioni di dati.

5. 2. Il relatore.

(Approvato)

ART. 6.

Al comma 1, lettera c), sostituire leparole: diploma di scuola dell’obbligo conle seguenti: diploma conclusivo del primociclo di istruzione.

Conseguentemente, all’articolo 20,comma 2, lettera d), sostituire le parole:diploma di scuola dell’obbligo con le se-guenti: diploma conclusivo del primo ciclodi istruzione.

6. 2. Il relatore.

(Approvato)

Al comma 1, lettera d), dopo le parole:nell’Arma dei carabinieri inserire le se-guenti: o nel Corpo della Guardia di fi-nanza.

6. 1. Il Governo.

(Approvato)

Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:

6. Le attività di certificazione e diaccreditamento di cui al comma 1, letterad), sono svolte dalle amministrazioni in-teressate con le risorse umane, strumentalie finanziarie disponibili a legislazione vi-gente e senza nuovi o maggiori oneri acarico della finanza pubblica.

6. 3. Il relatore.

(Approvato)

ART. 7.

Al comma 4, alinea, sostituire le paroleda: ad una commissione fino alla fine delcomma con le seguenti: alla commissionedi cui all’articolo 205, quarto comma, deldecreto del Presidente della Repubblica 15febbraio 1952, n. 328.

7. 1. Il relatore.

(Approvato)

Al comma 4, lettera c), sostituire leparole: dall’Istituto di Previdenza per ilSettore Marittimo (di seguito denominato« IPSEMA ») con le seguenti: dall’INAIL.

Conseguentemente, all’articolo 8, comma2, lettera i), sostituire le parole: dell’IP-SEMA con le seguenti: dell’INAIL.

Conseguentemente, all’articolo 16,comma 4, lettera d), sostituire le parole:dell’IPSEMA con le seguenti: dell’INAIL.

Conseguentemente, all’articolo 17,comma 1, sostituire le parole: dell’IPSEMAcon le seguenti: dell’INAIL.

7. 2. Il relatore.

(Approvato)

ART. 8.

Al comma 1, sopprimere le parole: ,nell’ambito degli ordinari stanziamenti dibilancio e senza nuovi o maggiori oneriper la finanza pubblica,.

Conseguentemente, sostituire il comma 6con i seguenti:

6. All’istituzione e al funzionamento delregistro, di cui al comma 1, si provvedenell’ambito delle risorse umane, strumen-tali e finanziarie disponibili a legislazionevigente e, comunque, senza nuovi o mag-giori oneri a carico della finanza pubblica.Per la tenuta del registro e per l’effettua-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 377 — Commissione XI

zione dei controlli periodici, le impresesono tenute a corrispondere, rispettiva-mente, un diritto di iscrizione annuale eduna tariffa, da determinarsi sulla base delcosto effettivo dei relativi servizi, con de-creto del Ministro delle infrastrutture edei trasporti, di concerto con il Ministrodell’economia e delle finanze, da adottarsientro 30 giorni dalla data di entrata invigore della presente legge.

7. Il registro di cui al presente articolosostituisce il registro di cui agli articoli204, 205, 206 e 207 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 15 febbraio 1952,n. 328.

8. 1. Il relatore.

(Approvato)

ART. 9.

Al comma 1, sopprimere le parole: ,nell’ambito degli ordinari stanziamenti dibilancio e senza nuovi o maggiori oneriper la finanza pubblica,.

Conseguentemente, dopo il comma 6aggiungere il seguente:

7. All’istituzione e alla tenuta del li-bretto di cui al comma 1, si provvedenell’ambito delle risorse umane, strumen-tali e finanziarie disponibili a legislazionevigente e, comunque, senza nuovi o mag-giori oneri a carico della finanza pubblica.

9. 1. Il relatore.

(Approvato)

ART. 16.

Al comma 1, sopprimere le parole: ,nell’ambito degli ordinari stanziamenti dibilancio e senza nuovi o maggiori oneriper la finanza pubblica,.

Conseguentemente, sostituire il comma 6con il seguente:

6. All’istituzione e al funzionamento delComitato di cui al comma 1 si provvede

nell’ambito delle risorse umane, strumen-tali e finanziarie disponibili a legislazionevigente e, comunque, senza nuovi o mag-giori oneri a carico della finanza pubblica.Ai componenti del Comitato non è corri-sposto alcun emolumento, indennità orimborso spese.

16. 2. Il relatore.

(Approvato)

Al comma 3, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: Il Comitato assicura chenelle attività di formazione e di qualifica-zione professionale di coloro che svolgonoattività subacquee e iperbariche, ovveroprestano servizi subacquei di caratterericreativo, sia posta particolare attenzioneagli obiettivi della conservazione e dellatutela dell’ecosistema marino.

16. 3. Il relatore.

(Approvato)

Al comma 4, dopo la lettera c), inserirela seguente:

c-bis) un rappresentante del CorpoNazionale dei Vigili del Fuoco;.

16. 1. Il Governo.

ART. 19.

Al comma 1, ultimo periodo, sostituire leparole: di tipo agonistico e quelle indiriz-zate alle persone disabili, così come pre-viste dalle rispettive organizzazioni con leseguenti: organizzate da federazioni spor-tive, discipline sportive associate, enti dipromozione sportiva riconosciuti dal CONIe da associazioni e società affiliate aipredetti enti.

Conseguentemente, all’articolo 20,comma 2, lettera h), dopo la parola: cer-tificante aggiungere le seguenti: ricono-sciuta dal CONI o convenzionata conun’organizzazione riconosciuta dal CONI.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 378 — Commissione XI

Conseguentemente, all’articolo 20,comma 2, lettera h), sostituire le parole:non agonistica con la seguente: agonistica.

19. 1. Il relatore.

(Approvato)

Al comma 3, aggiungere, in fine, leseguenti parole: e, comunque, senza nuovio maggiori oneri a carico della finanzapubblica.

19. 2. Il relatore.

(Approvato)

ART. 23.

Al comma 1, sostituire le parole: ilMinistero dello sviluppo economico, con leseguenti: il Dipartimento per lo sviluppo ela competitività del Turismo della Presi-denza del Consiglio dei ministri.

23. 1. Il Governo.

Al comma 2, sopprimere le parole: delleforze armate e di Polizia,.

23. 2. Il Governo.

(Approvato)

Al comma 2, sopprimere le parole: e diPolizia,.

23. 3. Il Governo.

Al comma 2, sopprimere le parole: edelle istituzioni universitarie e di ricercascientifica.

23. 4. Il Governo.

(Approvato)

Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

5. All’istituzione e al funzionamentodell’elenco di cui al comma 1, si provvedenell’ambito delle risorse umane, strumen-tali e finanziarie disponibili a legislazionevigente e, comunque, senza nuovi o mag-giori oneri a carico della finanza pubblica.

23. 5. Il relatore.

(Approvato)

ART. 24.

Al comma 1, sostituire le parole: chehanno ottenuto l’autorizzazione all’eserci-zio prevista dalla presente legge con leseguenti: in possesso dei requisiti previstidalla presente legge.

24. 1. Il relatore.

(Approvato)

ART. 26.

Al comma 1, secondo periodo, sostituirele parole: Agenzie e Federazioni con laseguente: organizzazioni.

26. 1. Il relatore.

(Approvato)

Mercoledì 1o agosto 2012 — 379 — Commissione XI

XII COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari sociali)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012 Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione).(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 395

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 395

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO, indi delvicepresidente Gero GRASSI. — Intervieneil Ministro della salute, Renato Balduzzi.

La seduta comincia alle 12.55.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazioni).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa pre-sente che la Commissione dovrà esprimereil prescritto parere sul provvedimento inoggetto entro le ore 15 di oggi, avendol’ufficio di presidenza della V Commis-sione stabilito di concluderne l’esame in

sede referente nella giornata odierna. Av-verte inoltre che il Ministro della salute hapreannunciato la sua partecipazione ailavori della Commissione a partire dalleore 14.30.

Anna Margherita MIOTTO (PD), rela-tore, ricorda che la Commissione è chia-mata a esprimere alla V Commissione ilprescritto parere sulle parti di competenzadel disegno di legge n. 5389, di conver-sione in legge del decreto-legge 6 luglio2012, n. 95, recante disposizioni urgentiper la revisione della spesa pubblica coninvarianza dei servizi ai cittadini.

Per quanto concerne le competenzedella XII Commissione, segnala in primoluogo l’articolo 15 del decreto-legge inesame, recante disposizioni urgenti perl’equilibrio del settore sanitario e misuredi governo della spesa farmaceutica.

In particolare, il comma 1 enuncia lefinalità dell’articolo, rinvenibili nel conse-guimento degli obiettivi di finanza pub-blica, nell’efficienza nell’uso delle risorsedestinate al settore sanitario e nell’appro-priatezza dell’erogazione delle prestazionisanitarie.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 380 — Commissione XII

Il comma 2, modificato nel corso del-l’esame al Senato, incrementa, a decorreredall’entrata in vigore del decreto in esame,da 1,82 a 2,25 punti percentuali (in luogodel 3,65 per cento previsto nel testo ori-ginario), l’ulteriore titolo di sconto che ilSSN trattiene sulla quota di spettanzadelle farmacie. Lo sconto è commisuratosul prezzo di vendita al pubblico deifarmaci al netto dell’IVA, lasciando peral-tro inalterati gli sconti già previsti a nor-mativa vigente. Tale quota rideterminataal 2,25 per cento non si applica allefarmacie rurali sussidiate con fatturatoannuo in regime di SSN, al netto dell’IVA,non superiore a euro 387.324,67 e allealtre farmacie con fatturato annuo inregime di SSN, al netto dell’IVA, nonsuperiore a euro 258.228,45.

Contestualmente, viene incrementatada 1,83 a 4,1 punti (in luogo del 6,5 deltesto originario) la misura percentualedelle somme che le aziende farmaceutiche,sulla base di tabelle approvate dall’AIFA edefinite per regione e per singola azienda,devono corrispondere, con il meccanismodel pay-back, alle regioni medesime, inrapporto al prezzo di vendita al pubblico(al netto dell’IVA) dei medicinali erogati inregime di SSN. L’incremento è limitato alperiodo compreso tra l’entrata in vigoredel decreto in commento ed il 31 dicembre2012.

Con ulteriore modifica, introdotta nelcorso dell’esame al Senato, a decorrere dal1o gennaio 2013, l’attuale sistema di re-munerazione della filiera distributiva delfarmaco è sostituito da un nuovo metodo,definito con decreto del Ministro dellasalute, di concerto con il Ministro dell’eco-nomia e delle finanze, previa intesa in sededi Conferenza Stato-regioni, sulla base diun accordo tra le associazioni di categoriamaggiormente rappresentative e l’AIFAper gli aspetti di competenza della mede-sima Agenzia. Il decreto deve essere ema-nato entro 90 giorni dalla data di entratain vigore della legge di conversione delpresente decreto. In caso di mancato ac-cordo, entro il termine di 90 giorni dal-l’entrata in vigore delle legge di conver-sione, si provvede con decreto del Ministro

della salute, di concerto con il Ministrodell’economia e delle finanze, previa intesain sede di Conferenza Stato-regioni, sentitele Commissioni parlamentari competenti.Solo con l’entrata in vigore del nuovometodo di remunerazione, perdono di ef-ficacia le disposizioni che prevedono l’im-posizione di sconti e trattenute su quantodovuto alle farmacie per le erogazioni inregime di SSN. La base di calcolo perdefinire il nuovo metodo di remunerazioneè riferita ai margini vigenti al 30 giugno2012. In ogni caso deve essere garantital’invarianza dei saldi di finanza pubblica.

Il successivo comma 3, modificato nelcorso dell’esame al Senato, riduce, dal2013, il tetto per l’assistenza farmaceuticaterritoriale all’11,35 per cento (11,5 neltesto originario). Tale valore (a differenzadi quanto previsto dalla normativa vigente)si calcola al netto degli importi corrispostidal cittadino per l’acquisto di farmaciequivalenti ad un prezzo superiore ri-spetto a quello massimo di rimborso sta-bilito dall’Agenzia Italiana del Farmaco(AIFA).

A decorrere dal 2013, in caso di sfo-ramento del tetto, restano fermi i mecca-nismi correttivi vigenti con oneri a caricodi aziende farmaceutiche, grossisti e far-macisti, ma, innovando rispetto alla nor-mativa vigente, il comma 3 prevede che ilpay-back sia erogato per il 25 per centoalle sole regioni che hanno superato iltetto e per il restante 75 per cento a tuttele regioni secondo la rispettiva quota diaccesso al riparto del fabbisogno indistintodel SSN.

I commi da 4 a 11 rimodulano la spesafarmaceutica ospedaliera.

In particolare, i commi 5 e 6 recano lanozione di spesa farmaceutica ospedaliera,mentre il comma 4 incrementa dal 2013 iltetto (a livello nazionale ed in ogni re-gione) della spesa farmaceutica ospeda-liera a 3,5 punti percentuali (3,2 nel testooriginario). In caso di sforamento del tetto,a decorrere dal 2013, il ripiano è a caricodelle aziende farmaceutiche per una quotapari al 50 per cento del valore eccedentea livello nazionale. Il ripiano è effettuatodalle aziende farmaceutiche tramite ver-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 381 — Commissione XII

samenti (pay-back) a favore delle regioni edelle province autonome effettuati in pro-porzione alla quota d’accesso al fabbiso-gno sanitario delle stesse regioni/province,al netto delle quote relative alla mobilitàinterregionale. Il restante 50 per centodello sforamento rimane a carico dellesole regioni nelle quali si sia superato illimite, in proporzione ai rispettivi valorieccedenti. Resta fermo che non è tenuta alripiano la regione che abbia fatto regi-strare un equilibrio economico comples-sivo.

Le disposizioni in esame sostituisconointegralmente le previsioni recentementefissate dall’articolo 17, comma 1, lettera b)del decreto-legge n. 98 del 2011 incremen-tando in particolare la quota percentualea carico delle aziende farmaceutiche per ilripiano dello sforamento del tetto (pay-back) dal 35 al 50 per cento.

La spesa farmaceutica ospedaliera,come confermato dal comma 5, indica laspesa farmaceutica ospedaliera rilevata daimodelli CE riferibile ai medicinali di fasciaH acquistati, o resi disponibili all’impiego,da parte delle strutture sanitarie diretta-mente gestite dal SSN, ad eccezione deimedicinali dispensati in distribuzione di-retta e per conto, nonché, innovando, alnetto delle spese per i vaccini e per ifarmaci di fascia C, e al netto delle pre-parazioni magistrali e officinali effettuatenelle farmacie ospedaliere, dei medicinaliesteri e dei plasma derivati di produzioneregionale.

Ai sensi del comma 6 la spesa farma-ceutica ospedaliera è calcolata al nettodelle somme corrispondenti a: a) sommeversate con il meccanismo del pay-backdalle aziende farmaceutiche a fronte dellasospensione della riduzione del 5 percento del prezzo dei farmaci; b) sommerestituite alle regioni e alle province au-tonome dalle aziende farmaceutiche a se-guito del superamento del limite massimodi spesa fissato per il medicinale in sededi contrattazione; c) somme restituite dalleaziende farmaceutiche, anche sotto formadi extra sconti, in applicazione di proce-dure di rimborsabilità condizionata perfarmaci innovativi.

Il comma 4 incrementa dal 2013 il tetto(a livello nazionale ed in ogni regione)della spesa farmaceutica ospedaliera da2,4 a 3,5 punti percentuali (3,2 nel testooriginario) del finanziamento cui concorreordinariamente lo Stato per il SSN.

I commi 7 e 8 riguardano i casi disuperamento del nuovo limite percentualedel 3,5 per cento.

In particolare, il comma 7 prevede che,a decorrere dal 2013, è a carico delleaziende farmaceutiche (secondo i criteri ele modalità di cui al comma 8) una quotapari al 50 per cento del valore eccedentea livello nazionale e che il restante 50 percento è a carico delle sole regioni nellequali si sia superato il limite, in propor-zione ai rispettivi valori eccedenti. Restafermo che, come detto, non è tenuta alripiano la regione che abbia fatto regi-strare un equilibrio economico comples-sivo.

Lo scostamento del tetto della spesafarmaceutica finora è stato coperto dallasingola Regione interessata allo sfora-mento, attraverso misure di contenimentodella spesa farmaceutica, di altre voci delbilancio sanitario, oppure a valere su altricapitoli del bilancio regionale (extra sani-tario). L’imputazione di una quota a ca-rico delle aziende farmaceutiche pari al 50per cento ha pertanto comportato la de-terminazione di una procedura per laripartizione fra le aziende farmaceutichedel pay-back. Tale procedura è stata fis-sata sulla base delle procedure utilizzateper il ripiano della spesa farmaceuticaterritoriale come stabilite dall’articolo 5del decreto-legge n. 159 del 2007.

Il comma 8 definisce l’attribuzione aciascuna azienda farmaceutica titolare diAIC di un budget annuale (attribuito dal-l’AIFA in via provvisoria il 31 marzo e invia definitiva il 30 settembre) calcolatosull’acquisto dei medicinale da parte dellestrutture pubbliche, distintamente per ifarmaci equivalenti e per i farmaci ancoracoperti da brevetto. Vengono inoltre defi-nite le modalità di riparto fra le aziendefarmaceutiche della quota necessaria per il

Mercoledì 1o agosto 2012 — 382 — Commissione XII

ripiano e i provvedimenti da adottare incaso di mancata corresponsione di talequota.

Si prevede, in particolare, che l’AIFApredisponga le procedure di recuperodella quota di disavanzo a carico dellesingole aziende farmaceutiche titolari diAIC in proporzione al superamento delbudget aziendale definitivo tenendo contodi quanto disposto per i medicinali inno-vativi ed i medicinali orfani. In partico-lare: per quanto riguarda i farmaci inno-vativi, la quota del superamento del tettoimputabile allo sforamento da parte deifarmaci innovativi del fondo aggiuntivoper la spesa dei farmaci innovativi vieneripartita ai fini del ripiano, al lordo IVA,tra tutte le aziende titolari di AIC inproporzione ai rispettivi fatturati relativiai medicinali non innovativi coperti dabrevetto; per quanto riguarda i medicinaliorfani, la norma in commento modificatanel corso dell’esame al Senato, prevedeche, in caso di superamento del budgetattribuito all’azienda titolare di farmaci inpossesso della qualifica di medicinali or-fani non innovativi, la quota del supera-mento del budget riferibile a tali farmaci(in luogo del solo 50 per cento previstodalla norma nella sua versione originaria)deve essere ripartita, ai fini del ripiano, allordo di IVA, tra tutte le aziende titolari diAIC in proporzione dei rispettivi fatturatirelativi ai medicinali non innovativi co-perti da brevetto.

Ai sensi del comma 9, l’AIFA segnala alMinistro della salute l’imminente ingressosul mercato di medicinali innovativi adalto costo che, tenuto conto della rilevanzadelle patologie in cui sono impiegati edell’entità numerica dei pazienti trattabili,potrebbero determinare forti squilibri dibilancio per il Servizio sanitario nazionale.

Il comma 10 prevede che il Comitatoparitetico permanente per la verifica del-l’erogazione dei LEA ed il Tavolo tecnicoper la verifica degli adempimenti control-lino annualmente che le regioni abbianoprovveduto a garantire l’attivazione ed ilfunzionamento dei registri dei farmacisottoposti a registro (sottoposti a monito-raggio da parte dell’AIFA) e l’attivazione

delle procedure per ottenere l’eventualerimborso (a carico delle aziende farma-ceutiche interessate ed in favore del pa-ziente). Nel corso dell’esame al Senato èstato inoltre previsto che i registri deifarmaci sono parte integrante del sistemainformativo del SSN.

Il comma 11 reca una norma di coor-dinamento.

Il comma 11-bis, inserito nel corsodell’esame al Senato, incide sulle modalitàprescrittive dei farmaci generici, incre-mentandone l’utilizzo. Il medico di medi-cina generale, in caso di prima diagnosi diuna patologia cronica o in presenza di unprimo episodio di patologia non cronica ea fronte del possibile utilizzo di più me-dicinali equivalenti, è tenuto ad indicaresulla ricetta del SSN la denominazione delprincipio attivo utilizzabile, senza indicarealcun farmaco specifico. Il medico hacomunque la facoltà di indicare un me-dicinale specifico a base dello stesso prin-cipio attivo; affinché tale indicazione siavincolante per il farmacista, l’indicazionedel medico della non sostituibilità delfarmaco prescritto deve essere obbligato-riamente corredata da una sintetica mo-tivazione. Il farmacista è sempre tenuto asostituire il medicinale prescritto con me-dicinale corrispondente di prezzo inferioretranne quando: a) il medico dichiara inprescrizione la non sostituibilità del far-maco; b) c’è una diversa richiesta delpaziente; c) non esistono in commerciomedicinali a prezzo più basso.

Il comma 12, modificato nel corsodell’esame al Senato, specifica che le mi-sure di razionalizzazione della spesa sa-nitaria di cui ai successivi commi 13 e 14si applicano in via immediata per il 2012e continuano ad applicarsi per gli annisuccessivi, fatte salve, per questi ultimi,rimodulazioni contemplate all’interno diuna eventuale Intesa per il Patto dellasalute 2013-2015 da stipularsi tra il Go-verno, le regioni e le PA, entro il 15novembre 2012 (entro il 31 luglio 2012 neltesto originario).

Il comma 13 prevede misure concer-nenti i contratti in essere di appalto diservizi e di fornitura di beni e di servizi.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 383 — Commissione XII

In particolare: dispone la riduzione del 5per cento degli importi e delle connesseprestazioni relativi ai predetti contratti –con esclusione degli acquisti dei farmaci –stipulati da aziende ed enti del SSN (let-tera a)); disciplina il processo di standar-dizzazione dei prezzi di riferimento deibeni e servizi (lettera b)); riduce lo stan-dard di posti letto ospedalieri accreditatied a carico del servizio sanitario regionalead un livello non superiore a 3,7 posti lettoper mille abitanti (attualmente il livello èpari a 4 posti letto per mille abitanti),comprensivi di 0,7 posti letto per la ria-bilitazione e la lungodegenza post-acuzie(lettera c)); stabilisce l’obbligo per gli entidel SSN – ovvero per le regioni e leprovince autonome – di avvalersi, relati-vamente alle categorie merceologiche pre-senti nella piattaforma CONSIP, degli stru-menti di acquisto e negoziazione telematicimessi a disposizione dalla stessa CONSIPo, eventualmente, dalle centrali di com-mittenza regionali di riferimento (letterad)); prevede l’obbligo di verifica della re-dazione dei bandi di gara e dei contratti diglobal service e facility management (let-tera e)); ridetermina il tetto di spesa perl’acquisto di dispositivi medici, prevedendouna riduzione degli importi (lettera f));disciplina in materia di funzioni e i com-piti del direttore sanitario e del dirigentemedico responsabile delle funzioni igieni-co-organizzative (lettera f-bis)); prevedeche nell’ambito del rapporto tra enti delSSN ed erogatori privati accreditati, nonpossa essere previsto un corrispettivo perla remunerazione delle funzioni (prontosoccorso, programmi di prevenzione, spe-rimentazione eccetera) superiore al 30 percento della remunerazione complessiva-mente assegnata (lettera g)).

Il comma 14 stabilisce una riduzionedella spesa complessiva annua dello 0,5per cento per il 2012, dell’1 per cento peril 2013 e del 2 per cento dal 2014, rispettoal valore di spesa consuntivato nel 2011,per l’acquisto di prestazioni sanitarie diassistenza specialistica ambulatoriale e diassistenza ospedaliera, fornite da privatiaccreditati.

I commi da 15 a 19 prevedono nuovetariffe massime per le prestazioni ospeda-liere e ambulatoriali delle strutture sani-tarie accreditate.

Le nuove tariffe massime sono tassativeper le regioni in piano di rientro, mentrele regioni in equilibrio economico hannofacoltà di fissare tariffe massime superiori,la cui differenza rimane carico dei propribilanci.

Per un ulteriore triennio, dal 2013 al2016, le regioni in piano di rientro e noncommissariate proseguono i programmiprevisti nel piano di rientro, a condizioneche abbiano garantito l’equilibrio econo-mico nel settore sanitario, ma non abbianoraggiunto gli obiettivi strutturali previsti.La prosecuzione ed il completamento delpiano di rientro sono le condizioni perl’attribuzione di risorse aggiuntive e dellaquota premiale del finanziamento del SSN(comma 20).

Le misure di contenimento della spesadel personale della pubblica amministra-zione si applicano anche al personaleconvenzionato con il Servizio sanitarionazionale (medici di medicina generale epediatri di libera scelta) (comma 25).

Per effetto delle disposizioni presentinell’articolo in esame, il finanziamentovigente del SSN è ridotto di 900 milioniper il 2012, di 1.800 milioni per il 2013, di2.000 milioni per il 2014 e, come modifi-cato al Senato, di 2.100 milioni a decor-rere dal 2015 (comma 22).

La modalità di ripartizione delle pre-dette riduzioni è stabilità con Intesa inConferenza Stato-Regioni, nell’ambitodella ripartizione delle risorse per il fi-nanziamento del SSN, entro il 30 settem-bre 2012, per l’anno 2012, ed entro il 30novembre 2012, con riferimento agli anni2013 e seguenti. In mancanza della pro-posta sulle riduzioni e sulla ripartizioneannuale delle risorse del SSN, si provvedeapplicando le misure previste dal presentearticolo e dalla normativa vigente.

Dal 2013, una quota premiale annua,pari allo 0,25 per cento delle risorseordinarie previste per il finanziamento delSSN, è assegnata alle Regioni che hanno

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adottato misure idonee per una correttagestione dei bilanci sanitari (comma 23).

Riguardo agli altri articoli del decreto-legge, si segnalano:

il comma 3 dell’articolo 1 del disegnodi legge di conversione, introdotto nelcorso dell’esame al Senato: chiarisce che lemodifiche in materia di sconti a carico deifarmacisti e delle aziende farmaceutiche,apportate in sede referente, produconoeffetti solo dal momento dell’entrata invigore della legge di conversione, restandovalida, nel periodo di pendenza del decre-to-legge, la norma originaria. Si rileva cheper maggiore chiarezza sarebbe stato op-portuno specificare, all’articolo 15, comma2, del decreto in esame che, il valore deglisconti versati al SSN dai farmacisti e dalleaziende farmaceutiche è rideterminatodall’entrata in vigore della legge di con-versione del presente decreto;

i commi 21 e 22: prevedono la ridu-zione delle spese di acquisto di beni eservizi da parte dei Ministeri;

i commi da 6 a 8 dell’articolo 4: siprevede che, a decorrere dal 1o gennaio2013, le pubbliche amministrazioni pos-sono acquisire a titolo oneroso da enti didiritto privato servizi di qualsiasi tipo,anche mediante la stipula di convenzioni,soltanto in base a procedure previste dallanormativa nazionale e comunitaria. Sonopreviste talune esclusioni relativamente al-l’applicazione di tale norma;

i commi da 12 a 15 dell’articolo 7:recano disposizioni finalizzate alla ridu-zione delle spese delle amministrazionicentrali dello Stato a decorrere dal 2013,ai fini del concorso al raggiungimentodegli obiettivi di finanza pubblica, nellamisura di circa 1,8 miliardi di euro nel2013, di circa 1,6 miliardi nel 2014 e dicirca 1,7 miliardi a decorrere dal 2014.Spetta ai singoli Ministri competenti pro-porre gli interventi correttivi necessari perla realizzazione degli obiettivi di riduzionedi spesa indicati nell’allegato 2, in sede dipredisposizione del disegno di legge distabilità per il triennio 2013-2015;

il comma 4 dell’articolo 8: dispone leriduzioni dei trasferimenti statali agli entidi ricerca facenti capo a vari Ministeri, adecorrere dal 2012, nella misura per cia-scuno indicata nell’allegato 3. Per quantoconcerne gli enti di ricerca vigilati dalMinistero del lavoro e delle politiche so-ciali l’allegato 3 fa riferimento all’Istitutoper lo sviluppo della formazione profes-sionale dei lavoratori (ISFOL) e all’Istitutosuperiore per la prevenzione e sicurezzadel lavoro (ISPESL), Istituto soppresso aisensi dell’articolo 7, comma 1, del decreto-legge n. 78 del 2010, le cui funzioni sonostate trasferite all’INAIL;

il comma 27 dell’articolo 14: inse-rendo il comma 5-bis nell’articolo 17 deldecreto-legge n. 98 del 2011 (Legge n. 111del 2011), prevede che, a partire dal 2012,nell’ambito dello stanziamento di 70 mi-lioni di euro previsto dal comma 5 dellostesso decreto-legge n. 98 del 2011, laquota di pertinenza del MIUR è destinataal rimborso forfettario alle regioni dellespese sostenute per gli accertamenti me-dico-legali effettuati dalle aziende sanita-rie locali sul personale scolastico ed edu-cativo assente dal servizio per malattia;

il comma 20 dell’articolo 12: disponeil definitivo trasferimento alle amministra-zioni competenti delle attività svolte daorganismi collegiali operanti presso lapubblica amministrazione per i quali, conl’articolo 29 del decreto-legge n. 223 del2006, era stato avviato un procedimento diriordino, in parte non concluso per effettodi disposizioni successivamente emanate.La disposizione riguarda, infatti, organismiin regime di proroga ex articolo 68,comma 2 del decreto-legge n. 112 del2008, precludendone l’ulteriore prorogabi-lità. Si segnala che il Senato, nel corsodell’esame del provvedimento, ha esclusodall’applicazione della disposizione alcuniorgani collegiali, prevedendo che ai lorocomponenti non spetti alcun emolumentoo indennità a decorrere dall’entrata invigore della legge di conversione;

il comma 8 dell’articolo 23: disponeun rifinanziamento di 658 milioni per il

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2013 della dotazione del Fondo per ilfinanziamento di interventi urgenti e in-differibili, di cui all’articolo 7-quinquies,comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2009,recando altresì le modalità di riparto delledisponibilità del fondo per tale anno (valea dire con decreti del Presidente delConsiglio dei ministri, tra le finalità indi-cate all’articolo 33, comma 1, della legge distabilità 2012, come elencate nell’allegato3 della medesima legge, nonché in viaprevalente, per l’incremento della dota-zione del Fondo per le non autosuffi-cienze, finalizzato al finanziamento del-l’assistenza domiciliare prioritariamentenei confronti delle persone gravementenon autosufficienti, inclusi i malati disclerosi laterale amiotrofica (SLA);

i commi 12-bis e 12-ter dell’articolo23: introdotti durante l’esame del provve-dimento al Senato, recano disposizioni inmateria di ISEE (Indicatore della Situa-zione Economica Equivalente);

il comma 12-sexies dell’articolo 23:disciplina le pendenze relative alla ge-stione liquidatoria dell’Azienda universita-ria Policlinico Umberto I di Roma;

i commi 12-septiesdecies e 12-duode-vicies: intervengono sui criteri di parteci-pazione al concorso straordinario per l’as-segnazione di nuove farmacie. Si segnala,in particolare: la previsione di nuovi cri-teri per la formazione delle graduatorie; lasoppressione del limite di 40 anni perpartecipare al concorso straordinario peril conferimento di sedi farmaceutiche informe associate; la decorrenza dal 1o gen-naio 2015 dell’entrata in vigore dellanorma che obbliga i farmacisti a lasciarela direzione della farmacia privata al com-pimento dell’età pensionabile (oggi 65anni) ad eccezione, però, delle farmacierurali sussidiate.

Antonio PALAGIANO (IdV) intende in-nanzitutto esprimere perplessità sul titolodel decreto-legge che appare contraddit-torio laddove dispone una revisione dellaspesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini, se si considera che i tagli

disposti sommati a quelli già stabiliti dalGoverno precedente mettono di fatto arepentaglio la funzionalità e la tenuta delServizio sanitario nazionale con un con-testuale aumento dei costi a carico deicittadini. Inoltre, non essendo state coin-volte le forze politiche nella fase prepa-ratoria di un provvedimento come quelloin esame più che una spending reviewquella in oggetto appare piuttosto unamanovra estiva che si abbatte sulla pub-blica amministrazione, sulla scuola e sullasanità, mettendo davvero le mani nelletasche degli italiani. Fa riferimento, adesempio, alla disposizione di cui all’arti-colo 16, comma 12-septies, che consentealle regioni che devono rientrare dai di-savanzi di anticipare al 2013 l’aumentodell’1,1 per cento dell’aliquota dell’addi-zionale regionale IRPEF che il decretolegislativo n. 68 del 2011 ha fissato al2014, nonché alle disposizioni sulla ridu-zione dei posti letto, in base alle quali lostandard di posti letto ospedalieri a caricodel servizio sanitario regionale è ridotto adun livello non superiore a 3,7 posti lettoper mille abitanti, quando nella regioneCampania il livello è di 3,6 posti letto permille abitanti e in Emilia Romagna è paria 4,6 posti letto per mille. Questo generedi tagli quindi appare chiaramente impro-duttivo in quanto l’aumento negli anni deicosti sanitari non dipende dal numero deiposti letto ma dall’aumento vertiginoso delpersonale, dovuto principalmente a motiviclientelari.

Ricorda inoltre che negli ultimi diecianni si sono tagliati 45.000 posti lettomentre la spesa sanitaria è aumentata finoad arrivare a 112 miliardi di euro nel2011, cosa che dimostra come non vi siaalcuna corrispondenza tra tagli e anda-mento della spesa sanitaria, che non di-minuisce. Per tali ragioni andrebbe inver-tita la manovra: prima si pensi ad incre-mentare la medicina territoriale e poi sidisponga la riduzione dei posti letto.

Per quanto riguarda poi le norme re-lative alle farmacie, non v’è riscontro conil parere espresso dalla Commissione sulprovvedimento « liberalizzazioni » che evi-dentemente il Governo non ha considerato

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nella stesura del decreto-legge in esame,così come discutibili appaiono le disposi-zioni relative ai farmaci. In propositoricorda che è da diversi anni che si riduceil tetto per la spesa farmaceutica territo-riale che risulta ora ulteriormente decur-tato ed abbassato dal 13,3 per centoall’11,35 per il 2012, mentre sui farmacigenerici da un lato non comprende lereazioni scandalizzate rispetto ad unanorma che vige in tutti i paesi europei, madall’altro tiene ad evidenziare che da que-sta previsione non deriveranno risparmiperché già ora il Servizio sanitario nazio-nale rimborsa alle farmacie solo il costodel principio attivo, essendo la differenzadi prezzo a carico del cittadino. Quantopoi all’articolo 23, commi 12-septiesdeciese 12-duodevicies, recante misure in mate-ria di procedure concorsuali per l’aperturadi nuove farmacie, osserva che la previ-sione secondo cui si sopprime il limite dei40 anni di età per la partecipazione alconcorso in forma associata deluderà igiovani farmacisti che invece avevanoespresso soddisfazione per l’articolo 11 deldecreto-legge n. 1 del 2012. Così come èaltrettanto perplesso sulla disposizione chedifferisce al 1o gennaio 2015 l’efficaciadella norma che impedisce la prosecuzionedella direzione di farmacia da parte delfarmacista che ha raggiunto l’età pensio-nabile, discriminandolo così rispetto aldirettore delle farmacie ospedaliere chepuò andare in pensione all’età di 70 anni.

Infine, ritiene che una giusta misurache avrebbe potuto evitare sprechi di far-maci generando risparmi elevati – cheinvece non figura nel testo – sarebbe stataquella di prevedere la possibilità per ilmedico di prescrivere un solo farmaco perricetta, così come fece la regione Lazio nel2002 e che fruttò il 39,3 per cento dirisparmi.

Lucio BARANI (PdL) annunciando ilvoto favorevole del proprio gruppo sulprovvedimento in esame, evidenzia chetale decisione è dettata da senso di re-sponsabilità.

A tal proposito, rileva come la Camerasia costretta a ratificare, in materia di

spesa sanitaria e di spesa farmaceuticacome anche nelle altre materie, decisioniche sono state assunte presso l’altro ramodel Parlamento, senza che ai deputati siaconcessa la possibilità di intervenire con-cretamente sul merito del provvedimento.Auspica pertanto che il più volte annun-ciato decreto-legge in materia di sanità,che dovrebbe essere emanato entro il mesedi agosto, venga presentato dal Governoalla Camera affinché i componenti dellaXII Commissione possano procedere ad unesame approfondito delle disposizioni chesaranno previste.

Rileva inoltre come il Governo do-vrebbe fare pressione presso la 12a Com-missione del Senato affinché essa concludarapidamente l’iter del disegno di leggerecante disposizioni in materia di speri-mentazione clinica (A.S. 2935), già appro-vato dalla Camera e purtroppo bloccatopresso l’altro ramo del Parlamento.

Carmine Santo PATARINO (FLpTP)precisa innanzitutto che il suo interventonon è volto a dare suggerimenti al relatoreai fini della predisposizione della propostadi parere, sia per non metterla in imba-razzo, ma soprattutto perché è noto a tutticome nulla possa essere modificato e tuttosia stato già stabilito.

Si limita quindi ad una sola osserva-zione di merito: « revisione della spesa »non dovrebbe significare necessariamente« taglio », poiché i tagli si giustifichereb-bero anzi si accetterebbero se fosseropreceduti da un rigoroso approfondimento– che non può certamente esaurirsi nelristretto arco di tempo di tempo a dispo-sizione della Commissione –, sul settorepiù importante anche in termini econo-mici del Paese, ovvero il settore sanitarioe sociale. I tagli indiscriminati non pro-ducono risparmi finalizzati alla promo-zione della crescita e dello sviluppo, comedovrebbe essere, ma piuttosto riguardandotutte le regioni nella medesima manieraavranno come conseguenza che nelle re-gioni più fragili e indebitate le cose an-dranno sempre peggio. I tagli disposti daldecreto-legge in esame riguardano anchegli enti di ricerca, e ciò vale sia per i

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« carrozzoni » sia per gli enti virtuosi chefanno ricerca seriamente e con risultatiimportanti, cosa che provocherà dannienormi al Paese e in particolare al sistemasanitario.

Conclude, preannunciando che il suovoto sarà favorevole solo per senso diresponsabilità.

Delia MURER (PD), dopo aver ringra-ziato l’onorevole Miotto per aver accettatoil ruolo di relatore sul provvedimento inesame e gli uffici per aver messo a dispo-sizione dei componenti della Commissionela documentazione necessaria in tempicosì rapidi, stigmatizza tuttavia il fatto dicostringere una ramo del Parlamento –come sta accadendo nel caso di specie –ad esaminare in poche ore soltanto dispo-sizioni destinate ad avere un forte impattosulla vita dei cittadini. Ritiene che questomodo di procedere sia inaccettabile e,richiamando le considerazioni critichesvolte dall’onorevole Barani a propositodel ruolo di ratifica riservato alla Camerain questa circostanza, condivide l’auspicioespresso da parte dello stesso collega inordine al fatto che l’iter del prossimoprovvedimento d’urgenza in materia disanità, che dovrebbe essere emanato dalGoverno nel corso del mese di agosto,cominci dalla Camera.

Ciò premesso, annuncia che voterà afavore del decreto-legge in esame persenso di responsabilità, non condividendomolte delle disposizioni in esso contenute,a partire dal de finanziamento del sistemasanitario, a fronte del quale molte regionirischiano – come esse stesse hanno messoin luce – di non poter più garantire iservizi ai cittadini.

Entrando nel merito delle singole di-sposizioni, si sofferma su quella concer-nente il patto per la salute (articolo 15,comma 12), i cui contenuti dovrebberoessere, a suo avviso, determinati sulla basedi un confronto con le regioni.

Per quanto concerne poi l’articolo 15,comma 13, lettera a), rileva l’opportunitàdi escludere dalla rinegoziazione dei con-tratti ivi prevista le cooperative sociali ditipo B, in considerazione del fatto che esse

svolgono importanti e delicate funzioni diinserimento lavorativo di persone svantag-giate e pertanto i costi dei servizi da esseerogati sono più elevati dei prezzi diriferimento.

Vincenzo D’ANNA (PT) esprime inprimo luogo il suo disappunto per l’as-senza del Ministro che, avendo preannun-ciato il suo arrivo per le 14,30 quandosaranno esauriti gli interventi dei parla-mentari, si troverà a dover replicare adosservazioni e interrogativi che non haascoltato. Un fatto analogo accaduto du-rante il Governo Berlusconi sarebbe statocriticato ben più duramente.

Passando a formulare alcune conside-razioni di merito, sottolinea come le ideesottese al provvedimento in esame rappre-sentino forme aberranti di statalismo cheopera con tagli orizzontali senza toccare isettori dove esistono i veri sprechi, comead esempio i tagli disposti al numero deiposti letto. Al riguardo, non si può farfinta di non sapere che mentre un posto-letto di una struttura pubblica ha comun-que un costo anche se il letto è vuoto, nellecase di cura private accreditate il posto-letto vuoto non ha alcun costo per ilServizio sanitario nazionale in quanto le-gato al DRG, mentre semmai il costoricade sull’imprenditore. Pertanto come sigiustifica che solo il 50 per cento dellariduzione dei posti letto sia a carico dellestrutture pubbliche, rimanendo il restante50 per cento tutto a carico delle struttureprivate che operano in regime di accredi-tamento ? In tal modo si persiste nellospostare surrettiziamente sulla sanità pri-vata i costi delle manovre.

Nel concludere il suo intervento, chiedealla relatrice di inserire nella proposta diparere una osservazione relativa all’arti-colo 15, comma 15, volta a sopprimere laparola « disponibili », in quanto se il Mi-nistro della salute deve procedere alladeterminazione delle tariffe massime perl’assistenza ospedaliera e ambulatorialeche le regioni possono corrispondere allestrutture accreditate lo dovrebbe fare non

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sulla base di dati già disponibili, in quantoormai vecchi e superati, ma in base a unavera e propria rilevazione dei costi.

Infine, auspica che nel parere sia in-serita anche una seconda osservazionerelativa alla necessità di imporre alle far-macie ospedaliere di rendere conto dellaquantità di farmaci scaduti, che per lamaggior parte vengono gettati via senzaalcun controllo, con conseguente grossospreco di denaro.

Paola BINETTI (UdCpTP) osserva, ingenerale, come molte delle disposizionicontenute nel decreto-legge in oggetto ri-sultino migliorate a seguito delle modificheapportate nel corso dell’esame presso ilSenato.

Con riferimento, poi, all’eventuale pros-simo provvedimento d’urgenza, cui hannofatto riferimento alcuni colleghi già inter-venuti nel dibattito, volto a riformarel’intero sistema sanitario, fa notare che,dal punto di vista logico, il Governoavrebbe dovuto approvare un provvedi-mento di questo tipo prima dell’introdu-zione di tagli alla spesa sanitaria e far-maceutica, previsti dal decreto-legge sullaspending review. Con riferimento ai con-tenuti di quest’ultimo, richiama in parti-colare la norma dell’articolo 15, comma13, lettera c), concernente la riduzione delnumero di posti letto, rilevando che ilpunto criticabile non è tanto l’abbassa-mento del livello – da 4 posti letto a 3,7per mille abitanti – quanto invece il fattoche i 3,7 siano comprensivi di 0,7 postiletto per la riabilitazione e la lungode-genza post-acuzie, numero che ritiene as-solutamente non sufficiente.

Inoltre, fa notare che, a fronte dellariduzione del numero di posti letto, sidovrebbe intervenire attraverso il poten-ziamento dei ricoveri diurni (day hospital),delle strutture intermedie e dell’assistenzasanitaria nazionale, mentre la disposizionecitata è, a suo avviso, carente sotto que-st’aspetto nonostante a seguito di unamodifica apportata nel corso dell’esame alSenato, il testo preveda che il predettoprocesso di riduzione dei posti letto vengaeseguito nel rispetto della riorganizzazione

dei servizi distrettuali e delle cure prima-rie finalizzate all’assistenza 24 ore su 24sul territorio, adeguandoli agli standardeuropei.

Con riferimento agli strumenti di con-tenimento della spesa per il personalesanitario – di cui allo stesso articolo 15,commi 21 e 25 – rileva che occorreprestare attenzione in quanto si poneconcretamente il rischio – già in corso –per cui il personale viene spostato da unreparto all’altro, con tutte le conseguenzeimmaginabili in termini di competenza.

Per quanto riguarda l’obbligo di utiliz-zare i contratti di global service e di facilitymanagement si augura che, attraverso l’in-troduzione di tali misure, sia riesca effet-tivamente a ridurre i costi derivanti dal-l’erogazione delle prestazioni concernentilavori, servizi e forniture.

Inoltre, con riferimento al comma 11-bis dell’articolo 15, concernente il princi-pio attivo, fa presente che tale disposizionedovrebbe essere osservata anche nellestrutture ospedaliere.

Gero GRASSI (PD), nel premettere diessere pienamente consapevole che il suointervento non conseguirà alcun effetto,intende ugualmente svolgere alcune con-siderazioni principalmente per motivi dicoscienza e che riguardano sostanzial-mente il metodo. Fa presente infatti, senzavoler di proposito entrare nel merito,come il provvedimento sia stato postoall’esame della Commissione con modi etempi iniqui, che non consentono unaseria analisi del decreto-legge che già daltitolo appare sostanzialmente una fin-zione: come si può conciliare la revisionedella spesa pubblica con una invarianzadei servizi ? Come può essere giusto unprovvedimento che dispone tagli lineariper cui sono messe sullo stesso pianoregioni virtuose, regioni con piani di rien-tro, regioni commissariate ? È molto dif-ficile che tutto ciò sia stato dettato daesigenze di miglioramento del sistema sa-nitario, rispondendo piuttosto a mere lo-giche economiche di contenimento dellaspesa.

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Pertanto, auspica che la Commissione,nell’esprimere il parere di competenza,assuma una posizione critica netta e pre-cisa nei confronti del decreto-legge inesame. Altrimenti si asterrà dalla vota-zione e solo per senso di responsabilità, inquanto la sua morale gli imporrebbe divotare contro un provvedimento che col-pisce le fasce più deboli della popolazionedelle aree più povere del Paese.

Laura MOLTENI (LNP) esprime preoc-cupazione per il contenuto del provvedi-mento in esame, soprattutto per il fattoche esso opera apportando tagli linearialla sanità, prescindendo, quindi, comple-tamente dal fatto che una regione siavirtuosa o sottoposta a piani di rientro.

Ciò finisce inevitabilmente per dan-neggiare proprio quelle regioni virtuose,tra cui la Lombardia e che operano nelrispetto del Patto di stabilità. Regioniqueste che, subendo tagli al pari di tuttele altre nonostante corrispondano alle areepiù produttive del Paese, che versano piùsoldi allo Stato e che operano da un latonel rispetto del principio del pareggio dibilancio e da un altro lato nel rispetto deiprincipi di efficienza e di appropriatezzadi spesa riferita anche all’appropriatezzadell’erogazione di prestazioni sanitarie, sitroveranno in grande difficoltà, al puntoda mettere a rischio la garanzia dell’ero-gazione delle prestazioni connesse allatutela del diritto alla salute, previsto dal-l’articolo 32 della Costituzione.

A questo proposito, fa presente che taliregioni per la forte migrazione sanitariaproveniente dal centro-sud del Paese sonoobbligate a erogare prestazioni sanitarie aquesti cittadini. Inoltre, le stesse, per leggedello Stato, si trovano a dover erogare neipronto-soccorso moltissime prestazioni sa-nitarie anche in codice bianco e verde – enon solo quelle salvavita e di emergenzaurgenza – anche nei confronti dei nume-rosi stranieri presenti sul loro territoriomuniti di codice S.T.P.

Rileva, inoltre, come il decreto-leggesulla spending review non intervenga in

maniera efficace sugli sprechi, inefficienzee inappropriatezza di spesa compiuti nelsettore della sanità.

Dopo aver espresso, dunque, in terminigenerali una valutazione negativa del prov-vedimento in oggetto, si sofferma su al-cune delle disposizioni da esso recatequale il comma 2 dell’articolo 15, cheincrementa l’ulteriore titolo di sconto cheil Servizio sanitario nazionale trattienesulla quota di spettanza delle farmacie,norma che, a suo avviso, rischia di inci-dere sui rapporti di lavoro dei dipendentidelle farmacie stesse. Rileva che il sistemadi distribuzione rappresentato dalle far-macie sia un sistema valido in quantopermette da un lato di avere un primopresidio sanitario sul territorio e da unaltro di dare sicurezza alla distribuzione eal consumo del farmaco.

Per quanto riguarda poi il comma 11-bis dell’articolo 15, introdotto nel corsodell’esame al Senato, fa presente che, puressendo favorevole al principio attivo ealla diffusione di una cultura orientataall’uso dei farmaci generici, rileva che leconseguenze che questa disposizione po-trebbero avere effetti negativi su un partedei cittadini che differentemente si trove-rebbero a dover sopperire con proprieeconomie, soprattutto se trattasi di anzianii quali sono abituati ad assumere un certofarmaco con certe caratteristiche anche diriconoscibilità. Ritiene che l’incentivazioneall’uso dei farmaci generici debba avvenirein accordo con i medici di famiglia, la-sciando ai medesimi la libertà e la re-sponsabilità del tipo di prescrizione.

Mostra altresì preoccupazione per ladisposizione di cui all’articolo 15, comma13, lettera a), che dispone la riduzione del5 per cento degli importi e delle connesseprestazioni relativi a contratti di fornituradi beni e di servizi stipulati da aziende edenti del SSN.

Alla luce delle considerazioni svolte,ribadisce che il gruppo della Lega Nordvoterà contro il provvedimento in esame,che, applicando il sistema dei tagli lineari,non favorisce certamente le regioni vir-tuose, che tra l’altro producono il 12 percento del PIL del Paese.

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Luisa BOSSA (PD), nel rammentarecome nella Grecia classica l’uomo politicoera obbligato a dire sempre la verità,richiamandosi a tale principio, osserva –anche in riferimento all’intervento dellacollega Molteni – che nel nostro Paese nonc’è equità territoriale nella sanità, se siconsidera che nelle regioni cosiddette« virtuose », come la Lombardia, si spendemolto di più pro capite rispetto a regionicome la Campania. Pertanto, certe regionisarebbero davvero virtuose se erogasserole medesime prestazioni con risorse moltomeno cospicue.

Vittoria D’INCECCO (PD), dopo averringraziato il relatore per il lavoro svoltoin tempi così ristretti, desidera svolgerealcune considerazioni nel merito del prov-vedimento all’ordine del giorno. In parti-colare, nell’osservare che l’impianto dellaspending review, combinato con gli effettidelle precedenti manovre finanziarie, con-duce al taglio di servizi fondamentali spe-cie nel settore sanitario, ricorda che neigiorni scorsi è stato pubblicato un docu-mento nel quale la Conferenza dei presi-denti delle regioni ha espresso grosse per-plessità e lanciato un allarme sul tema,evidenziando come il decreto-legge apportitagli insostenibili al settore sanitario e nonconsenta quindi di sottoscrivere il nuovoPatto per la salute compromettendo lasostenibilità e la gestione del Serviziosanitario nazionale. In proposito, auspicache il Governo possa in futuro ripensare eriaprire un confronto su queste misureche si sostanziano principalmente in unnetto taglio ragionieristico delle risorse peri servizi sanitari.

Inoltre, osserva che se tutte le regionicommissariate si trovano nelle condizionidi dover riorganizzare la rete degli ospe-dali, spesso ridimensionandola, tuttavianello stesso momento devono potenziare ilterritorio per metterlo nelle condizioni diaccogliere e soddisfare i bisogni di saluteche la riorganizzazione dei servizi rendenecessaria. Per questi motivi è fondamen-tale che le risorse da destinare alla me-

dicina territoriale siano certe e ben defi-nite sempre nel rispetto della appropria-tezza e dei tetti di spesa previsti.

Segnala quindi che il CIPE, in sede diriparto del fondo sanitario nazionale, de-stina il 5 per cento della spesa alla pre-venzione, il 51 per cento alla medicinaterritoriale e il 44 per cento alla reteospedaliera. Del 51 per cento per la me-dicina territoriale il 7 per cento deveessere riservato alla medicina di base.Poiché tale ripartizione è di carattereprogrammatorio, nelle regioni con pianodi rientro questi parametri quasi maivengono rispettati, con la conseguenza chesi rende necessario vincolare risorse certeper mettere il sistema nelle condizioni diaffrontare i cambiamenti necessari. Lamedicina di base è la prima a subireprofonde modifiche strutturali e organiz-zative per cui ribadisce l’esigenza che lerisorse disponibili siano certe, cosa chepuò essere realizzata solo stabilendo, invia legislativa, le risorse da destinare allamedicina di base.

Per quanto riguarda la norma sui far-maci generici, che condivide, ritiene peròche debba essere potenziato il potere dicontrollo del Ministero della salute soprat-tutto per quanto riguarda l’aspetto dellaproduzione di questi farmaci, alcuni ad-dirittura prodotti in Cina o in India, alfine di evitare che provochino reazioni oeventi avversi anche gravi.

Conclude, preannunciando il suo votofavorevole pur con le perplessità testérilevate.

Mariella BOCCIARDO (PdL) annunciache voterà in dissenso dal proprio gruppo,ritenendo che dal provvedimento in esameemerga come oramai il Governo sia di-staccato dal Paese reale.

In particolare, esprime contrarietàsulla disposizione che incrementa l’utilizzodei farmaci generici, non tenendo contodell’impostazione culturale che porta ipazienti, soprattutto quelli anziani, ad as-sumere gli stessi farmaci, la sostituzionedei quali peraltro non è sempre possibile.

Luciana PEDOTO (PD) esprime la pro-pria perplessità per il ruolo riservato alle

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regioni dal decreto-legge sulla spendingreview in quanto, a suo avviso, a ciascunaregione avrebbe dovuto essere assicuratala possibilità di individuare la strada perraggiungere determinati obiettivi, senzapredeterminare anche, in maniera detta-gliata, gli strumenti per la realizzazionedei medesimi.

A questo proposito, richiama le dispo-sizioni previste dal comma 13 dell’articolo15, recante misure concernenti i contrattiin essere di appalto di servizi e di forni-tura di beni e di servizi, facendo notareche sarebbe stato opportuno procedere, ingenerale, con maggiore prudenza, inquanto non si può prescrivere che leregioni debbano acquistare « al ribasso »non lasciando loro spazio per la ricerca disoluzioni alternative.

Per quanto concerne poi la riduzionedei posti letto, ricorda che questo tema eragià stato discusso in passato registrandosisu di esso un generale consenso. Evidenziatuttavia come tale riduzione avrebbe do-vuto essere accompagnata da una riforma,nel senso del potenziamento, della retesanitaria e dell’assistenza, mentre invece siè agito nel senso contrario.

Inoltre, con riferimento al comma 4dell’articolo 8, concernente la riduzionedei trasferimenti statali agli enti di ricerca,evidenzia l’opportunità di estendere il sal-vataggio, previsto in favore di alcuni or-ganismi, anche ad altri enti pubblici diricerca tra cui l’ISS, l’ISPRA e l’ENEA.

Carla CASTELLANI (PdL) si limiterà adalcune brevi considerazioni, essendo giàstato detto tutto dai colleghi che l’hannopreceduta. Nel ringraziare la relatriceMiotto per il difficile lavoro svolto, desi-dera solamente evidenziare come i taglilineari, tanto criticati al Governo Berlu-sconi e riproposti dal Governo tecnico,siano in effetti una necessità legata alnostro sistema Paese che non contente dioperare con interventi mirati e diversifi-cati. Osserva quindi che se, da un lato, èvero che la società è cambiata e che ibisogni di assistenza sanitaria sono diversirispetto a diversi anni fa per cui il numerodei posti letto per post-acuti è sempre

minore, è altrettanto vero, dall’altro, che itagli disposti dal provvedimento, a pre-scindere dai cambiamenti in atto nellanostra società, andranno di fatto ad inci-dere sui cittadini delle regioni meno vir-tuose.

Per quanto riguarda poi i tagli lineariagli enti di ricerca, disposti dall’articolo 8,comma 4, ritiene che si sarebbe potutoprevedere un taglio limitato a quegli entiche non portano concreti risultati allasanità, rappresentando piuttosto degli« stipendifici », mantenendo invece inalte-rate le risorse degli enti di ricerca seri edefficienti.

In conclusione, ritiene che un siffattomodo di incidere sulla spesa sanitaria,quale disposto dal provvedimento inesame, determinerà profondi cambiamentinel sistema sanitario nazionale che, dafiore all’occhiello, arriverà sempre di piùad assomigliare al sistema sanitario ame-ricano, incentrato sul sistema assicurativo.

Anna Margherita MIOTTO (PD), rela-tore, chiede al presidente Palumbo di so-spendere brevemente la seduta in modo daconsentirle di predisporre una proposta diparere, alla luce dei numerosi rilieviemersi nel corso del nutrito dibattito svol-tosi.

Riprendendo quanto già rilevato daparte di diversi colleghi intervenuti neldibattito, si rammarica per le condizioniin cui la Commissione è stata costretta alavorare, avendo essa la possibilità di de-dicare pochissimo tempo all’esame di di-sposizioni che, per la loro ricaduta, ne-cessiterebbero di ben altro approfondi-mento.

Peraltro, la necessità di esprimere ilparere alla Commissione referente per leore 15, fa sì che la successiva fase del-l’esame in sede consultiva, avente ad og-getto la discussione della proposta di pa-rere del relatore, sarà più che mai com-pressa.

Prima di procedere alla formulazionedi tale proposta, intende replicare alleobiezioni mosse da parte di alcuni colleghiintervenuti alla disposizione tesa ad in-centivare l’uso del principio attivo. A tale

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proposito, fa presente che in Italia l’uti-lizzo dei farmaci generici è decisamenteinferiore rispetto alla media dei Paesieuropei, nei quali peraltro il costo di talifarmaci è inferiore. Fa notare, quindi, che,finché sul mercato continuano a circolarefarmaci di marca con prezzi molto piùelevati rispetto ai farmaci generici, è evi-dente che i produttori di questi ultimi nonsaranno affatto incentivati ad abbassare irelativi prezzi. Pertanto, al fine di ottenerequesto risultato, con i risparmi che pos-sono derivare per il SSN, occorre incre-mentare in via legislativa l’utilizzo deifarmaci generici, facendo altresì in modoche siano previsti i necessari controlli sudi essi.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ritieneche si possa senz’altro accedere alla ri-chiesta di sospendere brevemente la se-duta, avanzata dalla relatrice.

Con riferimento, poi, alle considera-zioni emerse dagli interventi di vari col-leghi i quali hanno stigmatizzato le con-dizioni in cui la Commissione è statacostretta a lavorare, pur esprimendo ilrammarico della presidenza per il fatto didover concludere l’esame di un provvedi-mento di tale rilevanza in poche ore, fatuttavia presente che la presentazione deiprovvedimenti del Governo presso l’uno ol’altro ramo del Parlamento non dipendeaffatto dalla volontà dei presidenti delleCommissioni parlamentari competenti.

Pertanto, il Governo deciderà, nell’am-bito della propria autonomia, presso qualeCamera presentare il preannunciato prov-vedimento d’urgenza in materia di sanità.

Dichiara, dunque, sospesa la seduta aifini della predisposizione della proposta diparere sul provvedimento in esame.

La seduta sospesa alle 14.25, è ripresaalle 15.05.

Ileana ARGENTIN (PD) comunica chevoterà a favore del provvedimento inesame, pur nutrendo forti perplessità, so-prattutto per quanto concerne l’imposta-zione seguita nelle misure concernenti gliinvalidi. A questo proposito, richiama il

comma 8 dell’articolo 23 nella parte in cuiprevede che la dotazione del Fondo per leesigenze urgenti ed indifferibili sia utiliz-zata in via prevalente per l’incrementodella dotazione del Fondo per le nonautosufficienze, finalizzato al finanzia-mento dell’assistenza domiciliare priorita-riamente nei confronti delle persone gra-vemente non autosufficienti, inclusi i ma-lati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA).Fa presente come tale disposizione siastata contestata da una parte degli invalidiin quanto non si comprende bene qualesia il punto di riferimento, considerato chela situazione di una persona invalida,anche al 100 per cento, è comunquediversa da quella di un malato di SLA.

Anna Margherita MIOTTO (PD), rela-tore, comunica di aver predisposto unaproposta di parere che tiene conto delleconsiderazioni svolte nella propria rela-zione introduttiva nonché di alcuni deirilievi emersi nel corso degli interventisvolti durante il dibattito, facendo presentele difficili condizioni in cui ha dovutoprocedere come relatore, dovendo addive-nire alla formulazione della predetta pro-posta in tempi eccessivamente ristretti.

Ciò precisato, illustra la proposta diparere formulata (vedi allegato), eviden-ziando che gli ulteriori rilievi che nonhanno trovato accoglimento nelle osserva-zioni ivi contenute potranno essereespressi in forma di ordine del giorno inAssemblea.

Il ministro Renato BALDUZZI, con ri-ferimento all’intervento svolto da ultimodal relatore, fa presente che gli ordini delgiorno che saranno presentati costitui-ranno uno strumento utile per il Governoin sede di predisposizione del testo delprovvedimento d’urgenza che sarà adot-tato in materia di sanità e di sviluppo,presumibilmente entro la fine del mese diagosto.

Precisa altresì che l’intento del Governoè quello di avviare un confronto costrut-tivo con le Commissioni parlamentaricompetenti, consentendo loro di svolgere

Mercoledì 1o agosto 2012 — 393 — Commissione XII

un esame approfondito, a prescinderedalla Camera presso la quale il prossimoprovvedimento sarà presentato.

Pur non volendo entrare nel merito deirilievi critici svolti a proposito del conte-nuto del decreto-legge in esame, avendo laCommissione la necessità di esprimere conla massima tempestività il parere allaCommissione di merito, fa tuttavia pre-sente che, nel rispetto di tutte le opinioni,anche di aperto dissenso, non può nonrilevare che le misure recate dal decreto-legge sulla spending review non s’ispiranoaffatto alla logica dei tagli lineari, dalmomento che a ciascuna regione vengonodati gli strumenti per accertare, in rela-zione alle singole aziende ospedaliere,dove si siano verificati gli scostamentirispetto a ciò che avrebbe dovuto essere.

Donata LENZI (PD), nonostante le ras-sicurazioni fornite dal ministro Balduzzi,continua a ritenere che, attraverso il de-creto-legge in esame, siano stati effettuatidei tagli lineari.

Ringraziando il relatore per la propostadi parere predisposta in condizioni dioggettiva difficoltà, rileva che, a suo avviso,sarebbe opportuno introdurre un’osserva-zione riferita al comma 13 dell’articolo 15,al fine di scongiurare il rischio – tutt’altroche teorico – che nell’ambito delle gare edei contratti « al ribasso » per la fornituradei beni e di servizi vengano introdottedelle misure discutibili nei confronti deidipendenti delle società appaltatrici.

Ritiene, inoltre, che dovrebbe essereevidenziata nelle premesse la necessità dicoinvolgere le regioni nella definizione deicontenuti del Patto per la salute.

Carlo CICCIOLI (PdL) chiede alla pre-sidenza se si possa procedere alla vota-zione per parti separate della proposta diparere presentata dal relatore, specifi-cando a tal proposito di condividere taleproposta ad eccezione della lettera a), nonessendo d’accordo sul fatto che si debbanoescludere le ONLUS dall’obbligo del ri-corso alle procedure d’appalto.

Delia MURER (PD), esprimendo ap-prezzamento per la proposta di parere delrelatore, specifica, con riferimento al-l’obiezione sollevata dall’onorevole Cic-cioli, che il comma 6 dell’articolo 4 giàprevede l’esclusione dall’obbligo del ri-corso alle procedure d’appalto di tutta unaserie di enti, per cui sarebbe discrimina-torio non includere tra questi le ONLUSche operano nel campo socio-assistenzialee dell’assistenza agli immigrati.

Laura MOLTENI (LNP) annuncia ilvoto contrario da parte del suo grupposulla proposta di parere in esame.

Carmelo PORCU (PdL) ritiene che sistia verificando una situazione surreale, inquanto si sta discutendo intorno ad unparere che non sortirà alcun esito, dalmomento che il decreto-legge sulla spen-ding review non sarà mai modificato ri-spetto al testo approvato dal Governo emodificato dal Senato.

Ritenendo che le problematiche postedal provvedimento in oggetto non possanoaffatto essere liquidate in un arco ditempo così ristretto, annuncia che nonparteciperà al voto.

Carla CASTELLANI (PdL) annuncia ilproprio voto di astensione, in quanto con-divide le sole osservazioni di cui allelettere e) e f) della proposta di parerepresentata dal relatore.

Paola BINETTI (UdCpTP) annuncia ilproprio voto favorevole alla proposta diparere del relatore.

Gero GRASSI (PD) annuncia la propriaastensione rispetto alla proposta di parerepresentata dal relatore, per le ragioni giàaddotte nel corso del dibattito.

Giuseppe PALUMBO, presidente, acco-gliendo la proposta di votazione per partiseparata avanzata dall’onorevole Ciccioli,mette in votazione la proposta di parerepresentata dal relatore, esclusa l’osserva-zione di cui alla lettera a).

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La Commissione approva la proposta diparere del relatore, esclusa l’osservazionedi cui alla lettera a).

Giuseppe PALUMBO, presidente, mettein votazione l’osservazione di cui alla let-tera a).

La Commissione approva l’osservazionedi cui alla lettera a).

La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.35 alle 15.45.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Modifiche alla disciplina del condominionegli edifici.C. 4041, approvata dal Senato.

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di assistenza psi-chiatrica.Testo unificato C. 919 Marinello, C. 1423Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C.2065 Ciccioli,C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038Garagnani e C. 3421 Polledri.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 395 — Commissione XII

ALLEGATO

DL 95/2012 Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica coninvarianza dei servizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XII Commissione,

esaminato, per le parti di compe-tenza, il disegno di legge C. 5389 Governo,approvato dal Senato, recante « Conver-sione in legge, con modificazioni, del de-creto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante« Disposizioni urgenti per la revisione dellaspesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini »;

ritenuto indispensabile garantire lacoerenza tra titolo del provvedimento (cheparla di invarianza dei servizi ai cittadini)e contenuto dello stesso;

nel manifestare forti perplessità sulcomplesso delle misure previste per ilsettore sanitario, le quali, ispirate ad unalogica prevalentemente economica e basatesu tagli di risorse di carattere lineare,rischiano di mettere a repentaglio la so-stenibilità del Servizio sanitario nazionalee l’erogazione degli stessi livelli essenzialidi assistenza;

osservato, peraltro, che la stessa pro-grammazione delle spese sanitarie avvienesulla base di riduzione di risorse che nonsono state previamente concordate con leregioni e con gli enti locali, mettendo cosìin discussione un sistema pattizio chefinora ha permesso di tenere sotto con-trollo l’andamento della spesa sanitaria;

rilevato che l’azzeramento degli or-gani collegiali previsto dall’articolo 12,comma 20, priva il Ministero della salutee il Ministero del lavoro e delle politichesociali di strumenti importanti per l’azionedi Governo;

rilevato altresì che l’articolo 4,comma 6, prevede che tutti i servizi svoltidalle pubbliche amministrazioni mediantericorso a convenzioni debba essere sotto-posto a procedure d’appalto;

considerato che le cooperative socialidi tipo B svolgono importanti e delicatefunzioni di inserimento lavorativo dellepersone svantaggiate e pertanto i costi deiservizi da queste erogati sono più elevatidei prezzi di riferimento,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) all’articolo 4, comma 6, valuti laCommissione di merito l’opportunità diescludere espressamente dall’obbligo delricorso alle procedure d’appalto le asso-ciazioni non lucrative di utilità sociale(ONLUS) che operano nel campo socio-assistenziale e dell’accoglienza agli immi-grati;

b) all’articolo 8, comma 4, valuti laCommissione di merito l’opportunità dinon operare le riduzioni dei trasferimentipreviste dall’allegato 3 a carico di ISPELS,ISFOL e Istituto superiore di sanità;

c) all’articolo 12, comma 20, valuti laCommissione di merito l’opportunità diaggiungere all’elenco degli organismi nontrasferiti agli uffici delle pubbliche ammi-nistrazioni la Consulta nazionale per ilservizio civile e il Comitato minori stra-nieri non accompagnati;

Mercoledì 1o agosto 2012 — 396 — Commissione XII

d) all’articolo 15, comma 13, letterab), valuti la Commissione di merito l’op-portunità di escludere dalla rinegoziazionedei contratti le cooperative di tipo B;

e) all’articolo 15, comma 11-bis, va-luti la Commissione di merito l’opportu-nità di prevedere che il Ministero dellasalute debba effettuare i necessari con-trolli sui farmaci generici importati dapaesi terzi, ai fini di garantire la tuteladella salute dei cittadini;

f) all’articolo 15, comma 13, letterac), valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere che a fronte dellariduzione dei posti letto si proceda alpotenziamento dei ricoveri diurni in re-

gime di day hospital, delle strutture inter-medie e dell’assistenza sanitaria territo-riale;

g) all’articolo 15, comma 13, letteraa), valuti la Commissione di merito l’op-portunità che, per quanto concerne lariduzione del 5 per cento degli importi edelle connesse prestazioni relative a con-tratti in essere di appalto di servizi e difornitura di beni e servizi, vengano indi-viduate modalità tali da favorire, ancheattraverso un anticipo di cassa in favoredelle Regioni, una ricontrattazione deiprezzi dei contratti in essere con le dittefornitrici in modo che non si riducano iservizi.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 397 — Commissione XII

XIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Agricoltura)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL n. 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 399

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418

ALLEGATO 2 (Nuova formulazione della proposta di parere del relatore approvata dallaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 419

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Proposta di regolamento recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito deiregimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune – COM(2011)625.

Proposta di regolamento recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli(regolamento OCM unica) – COM(2011)626.

Proposta di regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricoloper lo sviluppo rurale (FEASR) – COM(2011)627.

Proposta di regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politicaagricola comune – COM(2011)628.

Proposta di regolamento recante misure per la fissazione di determinati aiuti e restituzioniconnessi all’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli – COM(2011)629.

Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 73/2009 in ordineall’applicazione dei pagamenti diretti agli agricoltori per il 2013 – COM(2011)630.

Proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 in ordine al regimedi pagamento unico e al sostegno ai viticoltori – COM(2011)631 (Seguito dell’esamecongiunto, ai sensi dell’articolo 127 del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali(Relazione alla V Commissione) (Seguito dell’esame congiunto, ai sensi dell’articolo 119,comma 8, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 416

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per il contenimento dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioniagricole e zootecniche. C. 781 Carlucci, C. 2117 Bellotti, C. 2354 Cenni, C. 4414 Nola, C.4588 Negro e C. 5340 Consiglio regionale della Lombardia (Seguito dell’esame e rinvio –Abbinamento della proposta di legge C. 5340) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 416

Mercoledì 1o agosto 2012 — 398 — Commissione XIII

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame del nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 4108. C. 4114 eC. 5090, recante « Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta ».

Audizione informale dei rappresentanti dell’Associazione italiana tra gli industriali dellebevande analcooliche (ASSOBIBE) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417

Audizione informale dei rappresentanti delle organizzazioni agricole Coldiretti,Confagricoltura, CIA, Copagri, Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroali-mentare e Unci-Coldiretti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 417

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO, indi del vice-presidente Angelo ZUCCHI.

La seduta comincia alle 10.30.

DL n. 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazioni).

La Commissione inizia l’esame del di-segno di legge.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che laCommissione, in base al calendario deilavori della Commissione Bilancio, è chia-mata ad esprimere il parere entro il primopomeriggio di oggi. A tal fine, prospetta lapossibilità di avviare l’esame ora e diproseguirlo al termine delle audizioni in-formali previste a partire dalle ore 13, perprocedere alla deliberazione del parere.

Vincenzo TADDEI (PT), relatore, rilevache il decreto-legge n. 95 del 2012 siinserisce nell’ambito di uno sforzo com-plessivo dell’Italia – così come della granparte degli altri Paesi europei – di ridu-zione strutturale e razionalizzazione dellespese, attraverso la ottimizzazione delleprocedure e delle articolazioni dello Stato.Il testo trasmesso dal Senato incorpora

inoltre il contenuto del decreto-leggen. 87, recante misure urgenti in materia diefficientamento, valorizzazione e dismis-sione del patrimonio pubblico, di raziona-lizzazione dell’amministrazione economi-co-finanziaria, nonché misure di rafforza-mento del patrimonio delle imprese delsettore bancario.

Il testo in esame contiene, dunque, ilcomplessivo apparato di disposizioni adot-tate dal Governo e finalizzate alla revi-sione della spesa pubblica, da operaresenza alcuna variazione dei servizi offertiai cittadini. Obiettivo generale indicato dalGoverno è quello di iscrivere il funziona-mento dell’apparato statale in un quadrorazionale di valutazione e programma-zione, tramite un’operazione strutturaleche coinvolge le procedure e le articola-zioni dell’apparato stesso. Al contempo, irisparmi conseguiti sono altresì utilizzatiper ulteriori finalità, tra cui, in partico-lare, la necessità di posticipare l’aumentodelle aliquote IVA – allo scopo di nonaggravare la già sfavorevole congiunturaeconomica – e di salvaguardare un ulte-riore contingente di soggetti cosiddetti« esodati », nonché di provvedere alle esi-genze connesse agli eventi sismici verifi-catisi in Emilia-Romagna, Lombardia eVeneto.

I contenuti del decreto-legge n. 95 at-tengono, in particolare: alla riduzionedella spesa delle pubbliche amministra-zioni per l’acquisto di beni e servizi e allamaggior trasparenza delle relative proce-dure negoziali; alla riduzione delle dota-zioni organiche delle pubbliche ammini-strazioni, con un recupero di efficienza e

Mercoledì 1o agosto 2012 — 399 — Commissione XIII

un’ottimizzazione nell’allocazione delle ri-sorse umane; alla riduzione di spese indiversi aspetti del settore del pubblicoimpiego; alla razionalizzazione del patri-monio pubblico e alla riduzione dei costiper le locazioni passive; al settore dellesocietà pubbliche e degli affidamenti « inhouse »; alla riduzione della spesa deisingoli Ministeri, realizzata prevalente-mente attraverso la riduzione dell’ammon-tare dei contributi erogati a fondi e agen-zie; alla riduzione della spesa degli entiterritoriali; alla riduzione del numerodelle province; alla razionalizzazione dellespese nel settore della pubblica istruzione,delle università e degli enti di ricerca; e,infine, al recupero di efficienza nella sa-nità.

Per quanto riguarda la parte che ri-prende il decreto-legge n. 87, il provvedi-mento contiene misure finalizzate a unamigliore efficienza, valorizzazione e di-smissione del patrimonio pubblico, ad unarazionalizzazione dell’amministrazioneeconomico-finanziaria, e infine a un raf-forzamento del patrimonio delle impresedel settore bancario. Obiettivo di tali mi-sure è quello di promuovere una sinergicae unitaria operazione di valorizzazione emessa a reddito dei patrimoni immobiliaripubblici, accompagnata da alcune misurevolte a razionalizzare determinati aspetticoncernenti l’amministrazione economico-finanziaria dello Stato.

Nel quadro complessivo delineato, ledisposizioni che investono più diretta-mente la competenza della CommissioneAgricoltura sono quelle relative alla ridu-zione della spesa dei Ministeri (articolo 7),alla riduzione dei trasferimenti statali aglienti di ricerca (articolo 8) e quelle relativealla soppressione e alla riorganizzazione dienti e società (articoli 12 e 23-quater).

Per quanto riguarda la riduzione dellaspesa dei Ministeri, i commi da 12 a 15dell’articolo 7 recano disposizioni finaliz-zate alla riduzione delle spese delle am-ministrazioni centrali dello Stato a decor-rere dal 2013, ai fini del concorso alraggiungimento degli obiettivi di finanzapubblica, nella misura di circa 1,8 miliardidi euro nel 2013, di circa 1,6 miliardi nel

2014 e di circa 1,7 miliardi a decorrere dal2014. Spetta ai singoli Ministri competentiproporre gli interventi correttivi necessariper la realizzazione degli obiettivi di ri-duzione di spesa indicati nell’allegato 2, insede di predisposizione del disegno dilegge di stabilità per il triennio 2013-2015.In particolare, il comma 12 stabilisce chele amministrazioni centrali dello Statosono tenute ad assicurare una riduzionedella spesa, a decorrere dall’anno 2013, siain termini di saldo netto da finanziare siain termini di indebitamento netto, corri-spondente agli importi individuati nell’al-legato 2 al decreto-legge in esame.

Nell’allegato 2, come sostituito nelcorso dell’esame al Senato, la riduzione dispesa è complessivamente indicata: in ter-mini di saldo netto da finanziare, in1.777,3 milioni di euro nel 2013, 1.574,5milioni nel 2014 e in 1.649,5 milioni dieuro nel 2015 (in luogo di 1.574,5 milioni,come previsto dal testo iniziale); in terminidi indebitamento netto, in 1.528,5 milionidi euro nel 2013, 1.574,5 milioni nel 2014e in 1.649,5 milioni nel 2015 (in luogo di1.574,5 milioni, come previsto dal testoiniziale). Poiché la norma impone unariduzione di spesa permanente a decorreredal 2013, il taglio indicato per l’anno 2015dovrebbe intendersi esteso anche agli annisuccessivi. Nell’allegato 2, la riduzione dispesa per il Dicastero agricolo è previstanella misura di 15,8 milioni di euro per il2013, 8,5 per il 2014 e 10,4 dal 2015, intermini di saldo netto da finanziare, e di13,6 milioni di euro per il 2013, 8,5 per il2014 e 10,4 dal 2015, in termini di inde-bitamento netto. La relazione tecnica pre-cisa che la ripartizione per Ministero dellariduzione della spesa tiene conto dell’in-cidenza delle spese predeterminate perlegge e di quelle relative al fabbisogno,iscritte nel bilancio triennale a legislazionevigente 2013-2015.

Come si è detto, spetterà ai singoliMinistri competenti proporre gli interventicorrettivi necessari per la realizzazionedegli obiettivi di riduzione di spesa indicatinell’allegato 2, in sede di predisposizionedel disegno di legge di stabilità per iltriennio 2013-2015. Peraltro, con la circo-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 400 — Commissione XIII

lare del Ministero dell’economia e dellefinanze 23 luglio 2012, n. 24, relativa allaformulazione delle previsioni di bilancioper l’anno 2013 e per il triennio 2013-2015, sono già state fornite indicazioni inmerito all’applicazione delle suddette ri-duzioni di spesa.

Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze verifica gli effetti finanziari sui saldidi finanza pubblica derivanti dagli inter-venti proposti, ai fini del rispetto degliobiettivi di risparmio prefissati (comma14). Nelle more della definizione degliinterventi correttivi volti al conseguimentodelle economie sopra indicate, il Ministrodell’economia e delle finanze è autorizzatoad accantonare e rendere indisponibileuna quota delle risorse iscritte nel bilanciopluriennale dello Stato, per un ammontarepari agli importi indicati nell’allegato 2(comma 13). L’accantonamento è effet-tuato nell’ambito delle spese rimodulabilidelle missioni di spesa di ciascun Mini-stero interessato (ovvero le spese derivantida fattori legislativi, intendendo come taliquelle autorizzate da espressa disposizionelegislativa che ne determina l’importo,considerato quale limite massimo di spesa,e il periodo di iscrizione in bilancio, e lespese di adeguamento al fabbisogno, ossiaspese non predeterminate legislativamentema quantificate tenendo conto delle esi-genze delle amministrazioni).

Nel caso in cui, a seguito della verificaeffettuata dal Ministro dell’economia, gliinterventi correttivi proposti dai Ministricompetenti non risultino adeguati al con-seguimento degli obiettivi di risparmio intermini di indebitamento netto, di cui alcomma 13, il comma 15 prevede che ilMinistro dell’economia e delle finanze ri-ferisca al Consiglio dei Ministri; inoltre, invia eventuale, con la legge di stabilità, èdisposta la corrispondente riduzione delledotazioni finanziarie, nell’ambito dellespese rimodulabili delle missioni di spesadi ciascun Ministero interessato, a valeresulle risorse provvisoriamente accantonatee rese indisponibili nelle more della defi-nizione degli interventi correttivi.

In merito alla riduzione dei trasferi-menti statali agli enti di ricerca, l’articolo

8, comma 4, dispone riduzioni agli enti diricerca facenti capo a vari Ministeri, adecorrere dal 2012, nella misura per cia-scuno indicata nell’allegato 3. In caso diimpossibilità di operare la riduzione, siprevede l’applicazione delle disposizioni dicui al comma 3.

Per quanto concerne gli enti di ricercavigilati dal Ministero delle politiche agri-cole, alimentari e forestali, l’allegato 3dispone una riduzione per l’esercizio incorso pari a 2.895.617 euro complessivi, epari a 7.721.646 euro sia per il 2013 chea decorrere dal 2014, distribuiti tra gli entidi ricerca.

Per il Consiglio per la ricerca e lasperimentazione in agricoltura (CRA) èdisposta una riduzione pari a: 962.445euro per il 2012; 2.566.521 euro per il2013; 2.566.521 euro a decorrere dal 2014.

Per l’Istituto nazionale di ricerca per glialimenti e la nutrizione (INRAN), indicatonel testo ancora come Istituto nazionaledella nutrizione (che, come si vedrà inrelazione all’articolo 12, confluisce nelCRA) è disposta la riduzione di: 708.768euro per il 2012; 1.890.049 euro per il2013; 1.890.049 euro a decorrere dal 2014.

Per l’Istituto nazionale di economiaagraria (INEA) è disposta una riduzionepari a: 1.224.404 euro per il 2012;3.265.076 euro per il 2013; 3.265.076 euroa decorrere dal 2014.

Va inoltre ricordato che, nell’ambitodella riduzione per gli enti vigilati dalMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, è disposta la ridu-zione dei trasferimenti statali anche perl’Istituto superiore per la protezione e laricerca ambientale (ISPRA), nella misuradi: 1.454.510 euro per il 2012; 3.878.692euro per il 2013; 3.878.693 a decorrere dal2014.

Quanto al capitolo relativo alla riorga-nizzazione e soppressione di enti e orga-nismi del settore agricolo, il provvedi-mento interessa l’Istituto nazionale di ri-cerca per gli alimenti e la nutrizione(INRAN), l’Agenzia per le erogazioni inagricoltura (AGEA), la società BuonitaliaSpa e l’Agenzia per lo sviluppo del settoreippico (ASSI).

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In particolare, l’articolo 12, commi 1-6,disciplina la soppressione, a decorreredalla data di entrata in vigore del decretolegge (7 luglio 2012), dell’Istituto nazionaledi ricerca per gli alimenti e la nutrizione(INRAN), al quale la legge attribuiva com-piti inerenti la ricerca, l’informazione e lapromozione nel campo della nutrizione edegli alimenti per una maggiore tutela delconsumatore e del miglioramento qualita-tivo delle produzioni agro-alimentari. Ilcampo d’attività dell’Istituto, in collabora-zione con l’Istituto superiore di sanità, erapertanto quello della qualità e sicurezzadegli alimenti ed era altresì finalizzato allacertificazione, etichettatura nutrizionale evalorizzazione degli elementi di specificitàdi ciascun prodotto nazionale. All’entespettava anche l’attività di informazionediretta all’educazione nutrizionale e ali-mentare nazionale. Nel 2010, con ilcomma 20 dell’articolo 7 del decreto-leggen. 78, sono stati trasferiti nell’INRAN sial’Ente nazionale sementi elette (ENSE) chel’Istituto nazionale per le conserve alimen-tari (INCA), ente pubblico non economicosottoposto alla vigilanza del Ministerodello sviluppo economico, con il compitoistituzionale di vigilare sugli stabilimenti diproduzione di conserve alimentari, sia diorigine vegetale che animale.

Nel dettaglio, con il comma 1 dell’ar-ticolo 8 è disposta la soppressione dell’IN-RAN, ente di diritto pubblico soggetto allavigilanza del Ministero delle politiche agri-cole alimentari e forestali. Il comma 2attribuisce al Consiglio per la ricerca e lasperimentazione in agricoltura (CRA) lefunzioni ed i compiti già affidati all’entesoppresso, con le seguenti due eccezioni: lecompetenze acquisite dall’ente nel settoredelle sementi elette. a seguito della sop-pressione dell’ENSE, sono attribuite al-l’Ente risi; sono invece soppresse le fun-zioni trasferite all’INRAN a seguito dellasoppressione dell’Istituto nazionale per leconserve alimentari (INCA).

Il comma 3 prevede che con decreto dinatura non regolamentare il Ministro perle politiche agricole alimentari e forestali,di concerto con il Ministro per la pubblicaamministrazione e la semplificazione e

con il Ministro dell’economia e delle fi-nanze, individua le risorse umane, stru-mentali e finanziarie trasferite al CRA edall’Ente risi. L’adozione deve avvenire en-tro il termine di 90 giorni dalla entrata invigore del decreto legge (4 ottobre).

La titolarità dei rapporti dell’INRAN ètrasferita agli enti subentranti ed operafino alla loro naturale scadenza. Il nuovoorganico del CRA, così come risultante daltrasferimento del personale dell’INRAN, èrideterminato stabilendo per legge unariduzione pari al 10 per cento della piantaorganica, con esclusione del personale diricerca. Le disposizioni sulla mobilità deldecreto legislativo n. 165 del 2001 sonorichiamate, senza ulteriori specificazioni,dal comma 5 per il personale INRAN cheal momento di entrata in vigore del de-creto-legge svolgeva le funzioni ex INCAora soppresse.

Il comma 6 assicura la continuità deirapporti già in capo all’ente soppresso, conl’attribuzione di una delega, che in ognicaso cesserà nel termine di 12 mesi, aldirettore generale dell’INRAN per lo svol-gimento delle attività di ordinaria ammi-nistrazione, nella quale sono incluse leoperazioni a valere sui conti correnti in-testati all’ente che restano aperti finoall’emanazione dei decreti di cui al terzocomma.

L’articolo 12, commi 7-18, riordinal’Agenzia per le erogazioni in agricoltura(AGEA), trasferendo le funzioni di coor-dinamento degli organismi pagatori in or-dine ai finanziamenti derivanti dalla po-litica agricola comune al Dicastero agri-colo e riordinando gli attuali organi digoverno dell’Agenzia, sostituiti da un di-rettore unico, affiancato dal collegio deirevisori dei conti.

In dettaglio, ai sensi del comma 7, adecorrere dal 1o ottobre 2012, le funzionidi coordinamento degli organismi pagatori– che eseguono i pagamenti connessi al-l’attuazione della politica agricola comunefinanziata sulla base del regolamento (CE)n. 1290/2005 – sono svolte non più dal-l’AGEA, ma dal Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali, che agiscecome unico rappresentante dello Stato

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italiano nei confronti della Commissioneeuropea per tutte le questioni relative alFEAGA e al FEASR. Si tratta di unaprevisione che – unitamente con quella dicui al comma 8, che ne fa salve le com-petenze residue – impatta assai incisiva-mente sulle funzioni dell’AGEA e sul si-stema di competenze delineato dal decretolegislativo n. 165/99, con il quale l’Agenziaè stata istituita.

Al riguardo, si ricorda che il citatoregolamento (CE) n. 1290/2005, sul finan-ziamento della politica agricola comune,prevede all’articolo 6 che per la liquida-zione dei conti gli Stati membri ricono-scano organismi pagatori nazionali, ingrado di offrire adeguate garanzie in me-rito alla verifica della legalità e dell’am-missibilità delle dichiarazioni di spesa allequali deve essere data esecuzione. In par-ticolare, le spese finanziate dal FEAGA edal FEASR sono riconosciute solo se ese-guite dagli organismi pagatori riconosciuti,designati dagli Stati membri (articolo 10).Lo Stato membro che riconosca più di unorganismo pagatore deve poi designare unorganismo di coordinamento unico, con ilcompito di garantire la coerenza nellagestione dei fondi, di fungere da collega-mento tra la Commissione europea e gliorganismi pagatori riconosciuti e di prov-vedere alla rapida comunicazione delleinformazioni richieste dalla Commissioneeuropea sulle attività dei vari organismipagatori. Ricorda inoltre i complessivicompiti oggi affidati all’AGEA, sia inadempimento di disposizioni comunitarie,che in attuazione delle linee d’indirizzo ed’intervento delle autorità nazionali.

Per quanto riguarda il conseguenteriordino dell’AGEA, il comma 9 richiedeche entro il 4 ottobre (90 giorni dall’en-trata in vigore del provvedimento) sianoadottati uno o più decreti di natura nonregolamentare dal Ministro per le politicheagricole, di concerto con quello per lapubblica amministrazione e con il Mini-stro dell’economia, per individuare le ri-sorse umane, strumentali e finanziarie chedovranno essere riallocate presso il Mini-stero. In connessione con la sottrazione dicompiti e risorse, il medesimo comma 9

dispone una riduzione del 50 per centodella dotazione organica del personaledirigenziale di prima fascia e del 10 percento di quello dirigenziale di secondafascia dell’AGEA, fermo restando quantostabilito al successivo comma 12, secondoil quale la pianta organica di tutto ilpersonale dell’AGEA non può in ogni casoeccedere la consistenza numerica comples-siva del personale di ruolo rimasto inservizio presso l’Agenzia successivamenteall’assegnazione al Dicastero agricolo dellenecessarie risorse umane. Ai sensi delcomma 10, i medesimi Ministri concertantiapprovano la tabella di corrispondenzaper l’inquadramento del personale trasfe-rito da AGEA al Ministero, che con rego-lamento adeguerà la propria organizza-zione e dotazione organica.

La titolarità dei rapporti già facenticapo all’AGEA (ultimo periodo del comma11) viene trasferita al Ministero fino allaloro naturale scadenza. Per i rapporti dilavoro e previdenziali il personale trasfe-rito al Ministero mantiene il trattamentoeconomico (fondamentale e accessorio, li-mitatamente alle voci fisse e continuative)corrisposto al momento dell’inquadra-mento; inoltre, nel caso in cui il tratta-mento economico risulti più elevato ri-spetto a quello previsto per il personaledel Ministero, si attribuisce la differenzasotto forma di assegno ad personam rias-sorbile con i successivi miglioramenti eco-nomici a qualsiasi titolo conseguiti.

Con il comma 13, gli organi dell’Agen-zia, che si riconferma essere sottopostaalla vigilanza del Ministero agricolo, adecorrere dall’entrata in vigore del decretolegge (7 luglio) vengono decisamente ri-dotti rispetto all’attuale dislocazione deipoteri all’interno dell’AGEA, fissata dal-l’articolo 9 del decreto legislativo n. 165del 1999: tale articolo viene conseguente-mente abrogato dal comma 17, che recaanche la clausola di abrogazione implicitadelle norme incompatibili. Le nuovenorme prevedono esclusivamente il colle-gio dei revisori dei conti ed il direttoredell’agenzia. Il Senato ha precisato che ilcollegio dei revisori è composto da tremembri effettivi e due supplenti nominati

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con decreto del Ministro delle politicheagricole; è stato, poi, aggiunto che il pre-sidente del collegio debba essere designatodal Ministro dell’economia e finanze, no-minato tra i dirigenti di livello dirigenzialenon generale e collocato fuori ruolo. Per ildirettore dell’Agenzia, la cui nomina spettaal Ministro dell’agricoltura, previa trasmis-sione della relativa proposta alle Commis-sioni parlamentari competenti (previsioneintrodotta durante l’esame presso il Se-nato) sono disposte talune restrizioni inmerito alla durata (triennale), al rinnovo(ammesso per una sola volta), alla incom-patibilità con altri impegni di lavoro(comma 14). La remunerazione (così comei revisori dei conti) corrisponderà al com-penso determinato per decreto del Mini-stro delle politiche agricole, adottato diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze (comma 15). Il medesimoconcerto di Ministri deve adottare il nuovostatuto entro 90 giorni (dal 7 luglio).

Il comma 16 autorizza il Ministro del-l’economia ad apportare, con propri de-creti, le variazioni di bilancio occorrenti adare attuazione alle norme precedenti,mentre il comma 18 contiene la clausoladi invarianza finanziaria.

Il comma 18-bis dell’articolo 12, intro-dotto dal Senato, dispone la soppressionedella società Buonitalia Spa, attualmentein liquidazione, con attribuzione delle fun-zioni all’ICE – Agenzia per la promozioneall’estero e l’internazionalizzazione delleimprese italiane, a cui vengono trasferiteanche le risorse umane, strumentali efinanziarie residue della soppressa società.

Ricorda in proposito che la Commis-sione Agricoltura della Camera ha avviatol’esame di alcune proposte di legge (C.4867 e C. 4939), che prevedono lo sciogli-mento della società Buonitalia, la nominadi un Commissario straordinario liquida-tore, l’assegnazione delle funzioni delladisciolta società all’Istituto sviluppo agroa-limentare (ISA) e il contestuale trasferi-mento delle risorse umane e strumentalidi Buonitalia alla stessa ISA. Inoltre, indata 11 aprile 2012, la Commissione haapprovato una risoluzione contenente in-dirizzi al Governo in merito alla proce-

dura di liquidazione della società. Inoltre,ad iniziativa di diversi rappresentanti deigruppi della Commissione, erano stati pre-sentati emendamenti al decreto-legge inmateria di crescita, poi respinti in Com-missione, con i quali si prevedeva analogotrasferimento dei compiti di Buonitaliaall’Agenzia per la promozione all’estero el’internazionalizzazione delle imprese ita-liane, nonché disposizioni in materia dirisorse e personale della società.

La società per azioni Buonitalia costi-tuiva lo strumento operativo-funzionale edorganico del Ministero delle politiche agri-cole alimentari e forestali, con le finalitàdi promuovere e diffondere nel mondo laconoscenza del patrimonio agricolo eagroalimentare italiano, erogare servizi alsistema delle imprese agroalimentari alfine di favorirne l’internazionalizzazione etutelare le produzioni italiane attraverso laregistrazione e la difesa giuridica interna-zionale dei marchi associati alle produ-zioni nazionali di origine. Creata nel luglio2003, ha come soci il Dicastero agricolo(azionista di maggioranza assoluta, con il70 per cento), l’allora Istituto per il com-mercio estero, l’Istituto di servizi per ilmercato agricolo alimentare (ISMEA) el’Unione italiana delle camere di commer-cio, industria, artigianato e agricoltura(Unioncamere). Al Ministero, in quantodepositario delle funzioni di indirizzo po-litico amministrativo, è in ogni caso riser-vata la valutazione e l’approvazione delleiniziative e dei programmi della societàBuonitalia. L’articolo 10, comma 10, deldecreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 14maggio 2005, n. 80, ha disposto che « alloscopo di favorire l’internazionalizzazionedei prodotti agricoli ed agroalimentari ita-liani il Ministero delle politiche agricole eforestali promuove un programma diazioni al fine di assicurarne un miglioreaccesso ai mercati internazionali con par-ticolare riferimento a quelli extra comu-nitari ». Per l’attuazione del programmaindividuato dalla norma citata, il mede-simo articolo 10, comma 10, ha destinatola somma di euro 50 milioni, disponendoche le modalità e le procedure per l’at-

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tuazione del programma e l’individuazionedelle risorse effettivamente disponibili alloscopo fossero individuate con decreto delMinistro delle politiche agricole e forestali,di concerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, da adottare entro sessantagiorni dalla data di entrata in vigore delrichiamato decreto-legge. Con il decreton. 8 del 20 giugno 2006, il Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestali, diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, ha approvato il « Programmadelle azioni per favorire l’internazionaliz-zazione dei prodotti agricoli ed agroali-mentari italiani » presentato da BuonitaliaS.p.A. il 27 marzo 2006, e ha trasferito daISA S.p.A. su un conto vincolato intestatoa Buonitalia Sparisorse pari ad euro 50milioni – per la sua realizzazione – sta-bilendone altresì le modalità di erogazionein suo favore.

Nel corso dell’assemblea straordinariadei soci del 13 settembre 2011, preso attodella riduzione del capitale sociale al disotto del minimo legale, sono stati delibe-rati lo scioglimento e la messa in liquida-zione di Buonitalia Spa. Per i 19 lavoratoridipendenti a tempo indeterminato dellasocietà è stata avviata, in data 23 maggio2012, la procedura di licenziamento col-lettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 dellalegge 23 luglio 1991, n. 223 (attivata dalliquidatore della predetta società).

Il comma 18-bis dell’articolo 12 deldecreto in esame, al fine di razionalizzarel’attuazione delle politiche promozionali dicompetenza nazionale nell’ambito della.promozione all’estero delle produzioniagroalimentari italiane e rendere più effi-caci ed efficienti gli interventi a favoredella internazionalizzazione delle impreseagricole, attribuisce lo svolgimento dellefunzioni di Buonitalia Spa all’Agenzia perla promozione all’estero e l’internaziona-lizzazione delle imprese italiane.

Con due decreti del Ministro delle po-litiche agricole alimentari e forestali, delMinistro dello sviluppo economico, di con-certo con il Ministro dell’economia e dellefinanze e del Ministro per la pubblicaamministrazione e la semplificazione saràdisposto il trasferimento da Buonitalia Spa

in liquidazione all’ICE: delle funzioni edelle risorse umane (tale primo decretodovrà essere emanato entro 60 giornidall’entrata in vigore del decreto-legge);delle eventuali risorse strumentali e finan-ziarie residue (tale secondo decreto dovràessere emanato entro 60 giorni dalla chiu-sura della fase di liquidazione).

Per quanto concerne i dipendenti atempo indeterminato in servizio presso lapredetta società al 31 dicembre 2011, lanorma prevede che, previo espletamento diapposita procedura selettiva di verificadell’idoneità, da espletare nei limiti ed avalere sulle facoltà assunzionali dell’ente,siano inquadrati nei ruoli dell’ente didestinazione sulla base di un’apposita ta-bella di corrispondenza approvata con ilpredetto decreto. I dipendenti trasferitimantengono il trattamento economico fon-damentale e accessorio, percepito al mo-mento dell’inquadramento. Nel caso in cuiil trattamento economico predetto risultipiù elevato rispetto a quello previsto per ilpersonale dell’Agenzia, i dipendenti per-cepiscono per la differenza un assegno adpersonam riassorbibile con i successivimiglioramenti economici a qualsiasi titoloconseguiti.

La norma in esame, infine, disponel’abrogazione dell’articolo 17 del decretolegislativo 29 marzo 2004, n. 99, che spe-cificava lo scopo di Buonitalia SpA, auto-rizzava il Ministero delle politiche agricolee forestali ad acquistare dall’Istituto diservizi per il mercato agricolo alimentare(ISMEA) le partecipazioni da questo pos-sedute e prevedeva inoltre la possibilitàper le amministrazioni statali, regionali elocali, con apposite convenzioni, di affi-dare a Buonitalia l’esercizio di attivitàstrumentali al perseguimento di finalitàistituzionali attinenti con gli scopi dellamedesima società, anche con l’apporto dipropri fondi.

L’articolo 23-quater dispone la soppres-sione dell’Agenzia per lo sviluppo del set-tore ippico (ASSI), riprendendo le dispo-sizioni già contenute nell’articolo 3,comma 9, del decreto-legge n. 87. Le fun-zioni già attribuite ad ASSI dalla norma-tiva vigente sono ripartite tra il Ministero

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delle politiche agricole alimentari e fore-stali e l’Agenzia delle dogane e dei mono-poli (che incorpora contestualmente L’Am-ministrazione autonoma dei monopoli diStato), nonché le relative risorse umane,finanziarie e strumentali e i relativi rap-porti giuridici attivi e passivi.

L’articolo 14, comma 28, del decreto-legge n. 98 del 2011 aveva trasformatol’Unione nazionale per l’incremento dellerazze equine (UNIRE) in Agenzia per losviluppo del settore ippico (ASSI), strut-tura a carattere tecnico-operativo di inte-resse nazionale, secondo quanto previstodall’articolo 8 del decreto legislativo 30luglio 1999, n. 300, sotto la vigilanza delMinistro delle politiche agricole. I nuovicompiti dell’Agenzia erano così indivi-duati: promuovere l’incremento ed il mi-glioramento delle razze equine; gestire ilibri genealogici; rivedere la programma-zione delle corse e dei programmi diallevamento; affidare il servizio di diffu-sione delle riprese televisive delle corse;valutare le strutture degli ippodromi edegli impianti di allevamento ed allena-mento. L’Agenzia è subentrata nella tito-larità dei rapporti giuridici facenti capoall’UNIRE; la durata dell’incarico del di-rettore generale, dei componenti del co-mitato direttivo e del collegio dei revisoriè stata fissata in tre anni. È stata infineassicurata la continuità del rapporto dilavoro del personale.

Con successivi decreti di natura nonregolamentare del Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali, di concertocon il Ministro dell’economia e delle fi-nanze, da adottare entro novanta giornidalla data di entrata in vigore della leggedi conversione del decreto legge, si prov-vede al trasferimento delle risorse umane,strumentali e finanziarie degli enti incor-porati. Fino all’adozione dei suddetti de-creti, il Ministro delle politiche agricolealimentari e forestali può delegare uno opiù dirigenti per lo svolgimento delle at-tività di ordinaria amministrazione (com-prese le operazioni di pagamento e riscos-sione a valere sui conti correnti già inte-stati all’ASSI).

Trovano peraltro applicazione i commispecificamente riferiti all’incorporazionedell’Amministrazione autonoma dei mono-poli di Stato nell’Agenzia delle dogane edell’Agenzia del territorio nell’Agenziadelle entrate, intendendosi per ammini-strazione incorporante, in tale ipotesi, an-che il Ministero delle politiche agricolealimentari e forestali; resta ferma inoltrela validità delle graduatorie dei concorsipubblici già espletati dall’ASSI e dal-l’UNIRE.

Si demanda infine a decreti del Presi-dente del Consiglio dei ministri l’approva-zione della tabella di corrispondenza perl’inquadramento del personale trasferito ela rideterminazione delle dotazioni orga-niche del Ministero delle politiche agricolealimentari e forestali e l’istituzione di unposto di dirigente generale di prima fascia,in relazione alle funzioni e risorse trasfe-rite.

Il comma 9-bis, introdotto durantel’esame del provvedimento presso il Se-nato, fa salve le funzioni esercitate daUnirelab srl, società di proprietà del-l’UNIRE, alla quale sono affidate le attivitàdi analisi antidoping sui cavalli da corsa.L’esclusione è giustificata per assicurarecontinuità al controllo pubblico sui con-corsi e sulle manifestazioni ippiche. Undecreto del Ministro delle politiche agri-cole alimentari e forestali, da emanare diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, entro 90 giorni dalla data dientrata in vigore della legge di conversionedel decreto, sarà chiamato a stabilire lemodalità di trasferimento delle relativequote sociali al Ministero agricolo. Si pre-vede, infine, che lo scioglimento dellasocietà non sia soggetto alla disciplinarecata dall’articolo 4 del decreto-leggen. 95, riguardante proprio,lo scioglimentoo la privatizzazione di società diretta-mente o indirettamente controllate da am-ministrazioni pubbliche che prestano ser-vizi nei confronti della sola pubblica am-ministrazione.

Nel riservarsi di formulare una propo-sta di parere all’esito del dibattito, prean-nuncia che è sua intenzione segnalare lanecessità che ulteriori interventi di ri-

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forma degli organismi operanti nel settoreagricolo siano preceduti da un confrontopreventivo con il Parlamento, che non puòessere chiamato solo a ratificare le deci-sioni assunte dal Governo.

Corrado CALLEGARI (LNP) non com-prende perché il Presidente abbia prospet-tato di rinviare il dibattito al termine delleaudizioni, di fatto « strozzandolo », quandoora vi sarebbe tempo sufficiente a dispo-sizione. La proposta avrebbe senso sesuccessivamente fosse previsto l’interventodel Governo. Osserva peraltro che anche ildibattito appare privo di significato difronte alla prevedibile prospettiva di unaquestione di fiducia in Assemblea.

Paolo RUSSO, presidente, fa presenteche la sua proposta mirava a venire in-contro a presumibili esigenze soprattuttodelle opposizioni. Pertanto, se vi sonofraintendimenti, si può procedere senzainterruzioni all’esame del provvedimento.

Anita DI GIUSEPPE (IdV), premessoche sarebbe stata opportuna la presenzadel rappresentante del Governo, ritieneopportuno disporre del tempo necessarioalmeno a leggere il testo, trasmesso soloieri sera dal Senato.

Paolo RUSSO, presidente, premesso chela Commissione Bilancio ha invitato leCommissioni ad esprimere il parere entrole ore 15 di oggi, constata che sono diversii percorsi indicati dai gruppi della lega edell’IdV.

Fabio RAINIERI (LNP) chiede se siadisponibile una proposta di parere delrelatore.

Paolo RUSSO, presidente, segnala che ilrelatore sarebbe disponibile ad avanzareuna proposta anche ora, ma che apparepiù congruo che la proposta di parere siail risultato del dibattito in Commissione.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD)ritiene ragionevole procedere al seguitodell’esame al termine delle audizioni.

Corrado CALLEGARI (LNP), ribadendola necessità di non comprimere il dibattitoin Commissione, sottolinea che l’atteggia-mento del Governo Monti determina unasituazione che equivale ad una inaccetta-bile presa in giro del Parlamento, che devesubire i provvedimenti del Governo, senzapoterli modificare, a causa del ripetutoricorso alla fiducia. Anche la discussionein Parlamento finisce così per perderesignificato.

Paolo RUSSO, presidente, ritiene che ildeputato Callegari abbia toccato un temacentrale, che si pone ora in termini esa-cerbati, in quanto le cause che hannoportato alla formazione del Governo Montihanno anche determinato la complessivasituazione attuale. Sottolinea quindi che ilprevedibile ricorso alla fiducia riduce cer-tamente il ruolo del Parlamento e dellaCommissione, ma non ne riduce la re-sponsabilità.

In conclusione, prendendo atto delleesigenze rappresentate, invita i colleghiche intendono intervenire a farlo ora,essendoci ampia disponibilità di tempo,fermo restando che la deliberazione delparere avrà luogo al termine delle audi-zioni informali e comunque prima delleore 15. Propone semmai di sospenderebrevemente la seduta in sede consultivaper riprenderla, con la discussione dicarattere generale, immediatamente dopol’esame degli altri punti all’ordine delgiorno.

Constatando che vi è l’assenso dellaCommissione, sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 10.40, è ripresaalle 10.55.

Sebastiano FOGLIATO (LNP) si sof-ferma in primo luogo sulla parte delprovvedimento relativa agli enti di ricercadel settore agricolo.

Al riguardo, ricordando che il gruppoPD ha sempre protestato di fronte allariduzione delle risorse per la ricerca, sidomanda quale posizione esso assumerà difronte ad una decreto che incide pesan-temente sulla ricerca pubblica in agricol-

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tura. Osserva peraltro che la ricerca pri-vata, svolta soprattutto da grandi aziende,continuerà ad essere finanziata dalle im-prese agricole, attraverso l’acquisto di benie servizi a prezzi crescenti.

Per quanto riguarda invece la soppres-sione di enti, come l’INRAN, sottolinea chein assenza di un complessivo progetto diriordino e di interventi che incidono suuna pluralità di enti, sorge il sospetto chesi vogliano sopprimere gli enti caratteriz-zati da una presidenza riconducibile al-l’area della Lega, chiamando questa ope-razione « spending review ».

Ricorda quindi che un incisivo inter-vento di accorpamento degli istituti diricerca in agricoltura è già avvenuto neglianni passati, con la costituzione del Con-siglio per la ricerca e la sperimentazionein agricoltura (CRA). Sarebbe stato oranecessario creare diverse sinergie, incideresu altri aspetti, senza incidere sul patri-monio legato alla ricerca in agricoltura,che produce scoperte e risultati utili per ilsettore agroalimentare.

Desidera inoltre sottolineare di cono-scere bene l’attività dell’Ente nazionalesementi elette (ENSE), confluito nell’IN-RAN, avendo anche fatto parte del suoconsiglio di amministrazione. Si trattava diun ente capace di autofinanziarsi, senzaoneri per lo Stato, attraverso la sua attivitàdi certificazione delle sementi, e che ope-rava in un settore cruciale, svolgendofunzioni di fondamentale importanza perla qualità e la tracciabilità della produ-zione alimentare, che trova la sua basenelle sementi. Ora, senza alcun criterio esenza un preventivo confronto parlamen-tare su eventuali criticità, si incide nuo-vamente sulle funzioni in questione, sem-pre invocando la spending review.

Con l’accorpamento dell’ENSE nell’IN-RAN, si è accorpato un ente sano in unente con criticità di bilancio e, tuttavia,l’operazione non è riuscita. Tiene tuttaviaa sottolineare che i laboratori dell’ENSEcostituiscono tuttora un’eccellenza a livelloeuropeo, sul fronte della ricerca e delleanalisi. Occorre perciò salvaguardare lecompetenze esistenti in tale organismo econtinuare a garantirne l’operatività, ciò

che avrebbe anche un senso politico rile-vante, visti i compiti svolti in relazione agliorganismi geneticamente modificati.

Per quanto riguarda le riduzioni dispesa, osserva che si dovrebbe interveniresu diversi settori non solo per i profilifinanziari, ma per la necessità di una lororiorganizzazione. Per esempio, l’attivitàsvolta da alcuni enti potrebbe essere ri-portata all’interno del Ministero, facendovenir meno la necessità di autonomi or-gani di amministrazione e i relativi costi.In ogni caso, ciò deve avvenire nell’ambitodi una complessiva riorganizzazione e nontoccando solo alcuni enti.

Riterrebbe inoltre importante interve-nire sulle filiere, per riequilibrare i rap-porti al loro interno, così che la parteagricola non debba più subire le imposi-zioni di soggetti in posizione dominante,spesso multinazionali, come emerso nelcorso dell’indagine conoscitiva sui mercatidelle sementi e degli agrofarmaci.

Per questi motivi, il suo gruppo ècontrario al provvedimento in esame, ri-tenendolo inoltre inadeguato nel suo com-plesso.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) rileva che ilprovvedimento in esame non piace al suogruppo, ma nemmeno alle regioni e aglienti locali, ai quali vengono sottratte ri-sorse, con conseguenze che si ripercuote-ranno su tutti i settori, compresa l’agri-coltura. Inoltre, esso, nonostante le inten-zioni e la dichiarata contrarietà ai taglilineari, finirà per produrre effetti equiva-lenti ai tagli lineari.

Ricorda quindi che, nel corso dellarecente audizione del Ministro Catania, haevidenziato come molti enti del settoreappaiono inutili e costituiscono uno sprecodi risorse pubbliche, sottratte ai cittadini.Per questi motivi, avrebbe ritenuto utileun intervento di riorganizzazione più in-cisivo di quello previsto dal decreto inesame, che riduce i trasferimenti stataliagli enti di ricerca, con ciò compromet-tendo il futuro dell’agricoltura e dei gio-vani, che si deve fondare sull’innovazione.

Dopo aver ricordato che vengono ri-dotti i trasferimenti statali anche al-

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l’ISPRA, si sofferma sul riordino del-l’AGEA, ricordando che da tempo la suaparte politica ha sollecitato un interventodi riordino, che auspica possa dare bene-fici alle imprese agricole, che devono poteraccedere più agevolmente agli aiuti. Siaugura inoltre che la scelta del direttoredell’AGEA non sia il frutto di un accordotra le forze di maggioranza, ma sia ope-rata all’insegna della trasparenza. Rilevaaltresì che si dovrà intervenire anche sulcomplesso delle società partecipate dal-l’AGEA, i cui compiti spesso si sovrappon-gono e che hanno dimostrato di nonfunzionare con efficienza.

Quanto alla società Buonitalia Spa, ri-leva che si trattava di una società già postain liquidazione. Si domanda invece, e ponequesta domanda anche al gruppo del PD,quale effetto avrà sul settore dell’ippica lasoppressione dell’ASSI.

In conclusione, osserva che l’agricolturaè messa da parte anche dal GovernoMonti, al pari degli altri Governi che lohanno preceduto, mentre ci si sarebbeaspettati un diverso atteggiamento da unGoverno tecnico e da un ministro tecnico.Infatti, le uniche risorse che si sono messea disposizione sono i circa 20 milioni dieuro distratti dal settore bieticolo-saccari-fero, mentre del tutto insufficiente è l’in-tervento di riorganizzazione. Stupisce inol-tre che un Governo tecnico penalizzi in talmodo la ricerca, in tutti i settori.

Fabio RAINIERI (LNP) constata chemetà della maggioranza risulta oggi as-sente all’esame di uno dei provvedimentipiù importanti del Governo in carica, chenon ha fatto nulla per l’agricoltura, anchese disponeva di un Ministro che conoscebene il settore e avrebbe potuto svolgereun ruolo ben più significativo.

Nell’esprimere rammarico per i taglialla ricerca pubblica, che andrebbe invecerafforzata, ricorda che la ricerca incide suicosti delle aziende agricole, attraverso iprezzi crescenti imposti dalle grandi im-prese multinazionali sui beni frutto dellaloro ricerca.

Invita quindi il relatore a proporre lasoppressione dell’AGEA, che non ha maifornito servizi efficienti alle imprese e anziè stata causa di alcune disavventure per ilmondo agricolo; la sua soppressione nonprovocherebbe alcun danno, ma semmaiconsentirebbe di utilizzare meglio le ri-sorse che sono ora assorbite dalle impor-tanti retribuzioni dei vertici di tale orga-nismo. Ricorda che la legge prevede datempo l’istituzione di organismi pagatoriregionali, che hanno dimostrato di operaremeglio.

Sabrina DE CAMILLIS (PdL) esprimepreoccupazione per il fatto che il provve-dimento viene all’esame della Camerasenza la prospettiva di poter essere valu-tato ed eventualmente migliorato, tenendoconto del contributo che ciascun deputatopuò offrire, in base alle esperienze delterritorio di provenienza.

Nel merito, il provvedimento contienealcune misure positive di riduzione dellaspesa pubblica, ma in realtà appare piut-tosto una « manovra finanziaria », vistoche la riduzione della spesa non avvienenel quadro di una riorganizzazione strut-turale delle funzioni e degli apparati ingrado di produrre una riduzione struttu-rale di spesa e l’abbattimento del debitopubblico, ma si collega alla necessità dinon aumentare l’IVA. Da questo nasconole difficoltà nel motivare il sostegno alprovvedimento, che pure la sua partepolitica voterà. Peraltro, maggiori erano leaspettative che si potevano riporre in unGoverno tecnico, che avrebbe dovuto sod-disfare la necessità di riforme del Paese.Sottolinea inoltre che si tagliano risorse,senza predisporre cambiamenti strutturalidel sistema socio-sanitario, con la conse-guenza di una riduzione dei servizi per icittadini più deboli, che non possono ri-volgersi ai servizi offerti a pagamento dalsettore privato.

Per quanto riguarda l’intervento sulleprovince, ritiene che esso creerà probleminella sua applicazione e presenti aspetti dicriticità dal punto di vista costituzionale,in quanto i confini delle nuove provincefiniranno per coincidere con i confini

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regionali. A suo giudizio, andavano invececonsiderate le specificità territoriali, manon attraverso accorpamenti di tale ge-nere. Inoltre, non si possono perseguireobiettivi di risparmio con un taglio sem-plicistico dei livelli istituzionali, non ri-spettoso del carattere democratico di unPaese che vuole crescere. Sarebbe inveceopportuna una fase costituente, nellaquale la politica assuma su di sé la re-sponsabilità di riorganizzare i diversi li-velli istituzionali, anche alla luce dell’at-tuazione del federalismo, individuando lerappresentanze territoriali e le aree vasteper macroprogetti. Al contrario, ora sirealizza una situazione che equivale aduna « spada di Damocle » per i territoritroppo piccoli o troppo vasti.

In conclusione, si dichiara favorevole alprovvedimento, per la parte relativa alsettore agricolo, soprattutto dopo le mo-difiche apportate dal Senato, anche seritiene necessarie ulteriori misure sulpiano della semplificazione e della ricercainnovativa sulle tecnologie capaci di mi-gliorare la qualità delle produzioni. Siriserva invece una valutazione complessivasul provvedimento nel successivo esame inAssemblea, precisando che tale valuta-zione dipenderà anche dall’accoglimentoda parte del Governo di alcuni ordini delgiorni sui quali sta lavorando con altricolleghi.

Susanna CENNI (PD) si dichiara con-sapevole del clima delicato in cui avvienel’esame del provvedimento, ma ricorda chela legislatura non è iniziata ora e cheoccorre pertanto chiedersi le ragioni per lequali si è arrivati alla situazione attuale.In ogni caso, i ristretti tempi a disposi-zione e la prospettiva di una votazione difiducia rendono l’esame del provvedimentopiù complesso.

Nel merito, il decreto contiene misurecondivisibili. Per esempio, porrà terminealla prassi diffusa nelle pubbliche ammi-nistrazioni di assegnare incarichi di con-sulenza a dipendenti in pensione.

Altri aspetti appaiono invece più criticie solo in parte sono stati corretti alSenato, anche grazie agli emendamenti

della sua parte politica. Per esempio, ap-paiono critici i tagli lineari che rischianodi penalizzare conplessivamente gli entilocali, compresi quelli virtuosi; cita, alriguardo le conseguenze che subirà il benamministrato comune di San Gimignano.Suscita riserve anche l’intervento sulleprovince, in parte corretto dal Senato, perle modalità con cui si opera in sostanzauna modifica dell’ordinamento dello Stato,che non dovrebbe avvenire con decreto-legge e con una delibera del Consiglio deiministri. Esprime poi preoccupazione peril combinato disposto tra i tagli di bilancioe il blocco degli affitti, che provocherà difatto la chiusura di molti cantieri, conpesanti conseguenze sulle economie locali.

Per quanto riguarda la parte di inte-resse agricolo, ricorda che il PD ha pre-sentato diversi emendamenti al Senato, suiquali il Ministro delle politiche agricoleera favorevole, ma che non sono stati poiaccolti.

In particolare, occorre correggere l’in-tervento relativo all’ENSE, le cui funzionivengono attribuite all’Ente risi. Ricorda inproposito che il suo gruppo si era giàdichiarato contrario all’accorpamento del-l’ENSE nell’INRAN, trattandosi di unascelta priva di significato sia tecnico chepolitico e che difatti non ha portato adalcun risultato positivo. Per questo, non sideve persistere nell’errore.

In tema di razionalizzazione degli entiagricoli, ritiene che il decreto in esameavrebbe potuto fornire l’occasione perscelte più coraggiose. Un primo passo inavanti è stato compiuto, ma si dovevaanche ipotizzare un raccordo con altriMinisteri, considerato per esempio chel’INRAN opera nel campo dell’alimenta-zione e della salute. Giudica inoltre ne-cessario un forte investimento nella ri-cerca e nella sicurezza alimentare.

Infine, nel ricordare le competenzedelle province in materia di attività vena-toria, esprime preoccupazione per le in-certezze che il riordino di tali enti staprovocando in merito alle gestioni fauni-stiche e agli ambiti territoriali di caccia.

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Giovanna NEGRO (LNP), nel richia-mare gli interventi delle colleghe De Ca-millis e Cenni, osserva che personalmente,oltre alle difficoltà del parlamentare, viveanche le difficoltà di chi si trova a subirele decisioni del Governo, in quanto sin-daco di un piccolo comune. Per esempio,il taglio delle risorse per i comuni, che peril suo comune arriva al 46 per cento, nonpotrà non produrre anche un taglio deiservizi per i cittadini. Si dichiara quindisconcertata per le dichiarazioni del Presi-dente della regione Sicilia, che si ramma-rica perché la sua regione è considerata la« palla al piede » dell’Italia, quando sidovrebbero saper affrontare le conse-guenze dei propri comportamenti. Ritieneal riguardo che un vero federalismoavrebbe potuto evitare questi problemi.

Osserva infine che anche quando la suaparte politica faceva parte della maggio-ranza di governo sarebbe stato necessarioassumere decisioni più coraggiose, peresempio per quanto riguarda l’UNIRE.

Teresio DELFINO (UdCpTP) si dichiaraconsapevole delle difficoltà anche proce-durali connesse ad un provvedimento conil quale si persegue il risanamento delPaese. Desidera però richiamare il puntodi partenza della eccezionale situazioneattuale. Infatti, se è vero che le respon-sabilità della situazione italiana risalgonoai decenni passati, è pur vero che laciclicità dei periodi di crisi va consideratain tempo, per adottare misure in grado diattenuare le difficoltà quando si presen-tano. Invece, di fronte alla crisi che sistava annunciando, che pure dipende dallanegativa congiuntura internazionale, ilprecedente Governo ha assunto un atteg-giamento ottimistico circa la capacità delPaese di affrontarla.

A questo punto, occorre valutare ilprovvedimento in esame tenendo presentecon realismo la situazione economico-fi-nanziaria del Paese. Esso contiene misuredolorose che ciascuna parte politica vor-rebbe modulare diversamente. Tuttavia, sidevono raggiungere risultati in tempibrevi, con interventi che devono richia-mare la responsabilità di tutto il Parla-

mento. Va in proposito sottolineato che,grazie all’azione del Governo Monti, è inatto un recupero della credibilità delPaese, nonché un recupero della sua sta-bilità finanziaria.

Sottolinea quindi che la messa in sicu-rezza dei conti pubblici avviene anche incontinuità con alcune misure adottate dalprecedente Governo, non sufficientementecoraggiose. Invita perciò a non paventareil rischio di un aumento dell’IVA da partedi chi ha sostenuto il precedente Governo,che aveva previsto quell’aumento. Il Go-verno Monti ha adottato provvedimentirigorosi e non troppo graditi, ma sarebbestato peggio se non lo avesse fatto. Inoltre,se fosse stato semplice agire diversamente,occorre domandarsi perché il GovernoBerlusconi non lo abbia fatto tempestiva-mente, avendo avuto quattro anni di legi-slatura a disposizione.

Passando ad esaminare la parte diinteresse agricolo, ricorda che la raziona-lizzazione degli enti di ricerca in agricol-tura è iniziata anni fa, con l’accorpamentonel CRA di molti istituti ed enti, e non siesaurirà oggi. Tuttavia, il numero deglienti risulta già oggi ridotto. Più fondataappare invece la questione del finanzia-mento della ricerca, che per troppo tempoha gravato sulla spesa pubblica. È quindiopportuno seguire un percorso di razio-nalizzazione nell’uso delle risorse.

Per quanto riguarda il riordino del-l’AGEA, ritiene che si tratti di una misurache va nella direzione della razionalizza-zione e della riduzione della spesa. Ri-corda peraltro al deputato Rainieri che, inbase alla normativa comunitaria, gli Statimembri devono individuare un organismoa livello nazionale con compiti di coordi-namento. Anche per quanto riguarda glienti, occorre in ogni caso insistere perrendere più efficiente l’uso delle risorsepubbliche.

In conclusione, ritiene che il Parla-mento debba lealmente cooperare con ilGoverno nel sostenere il perseguimentodegli obiettivi di risanamento e di stabi-lizzazione della finanza pubblica, non ri-nunciando ad utilizzare gli strumenti a

Mercoledì 1o agosto 2012 — 411 — Commissione XIII

disposizione per avanzare proposte e for-mulare indirizzi, come gli ordini delgiorno.

Gian Pietro DAL MORO (PD) sottolineache il processo indicato come revisionedella spesa pubblica si caratterizza per ilsuperamento del criterio della spesa sto-rica e per il passaggio ad un sistema diverifica dei costi di gestione delle ammi-nistrazioni pubbliche rispetto ai servizierogati. Si tratta di un lavoro che richiedetempi adeguati di analisi e che si è appenainiziato a compiere, come risulta dalpreannuncio del commissario Bondi circanuove misure più incisive e complesse daadottare a settembre. Al riguardo, registralo sforzo del Governo, che dimostra distare svolgendo analisi molto approfon-dite.

A suo giudizio, la revisione della spesapubblica costituisce un percorso che vasostenuto, pur con i suoi limiti (come gliinterventi lineari sugli enti territoriali). Sipoteva forse fare di più, ma il Governopuò invocare a sua giustificazione la ri-strettezza dei tempi a disposizione. Inoltre,in questa sede, si è voluto non solo evitarel’aumento dell’IVA, ma anche reperirenuove risorse per le zone terremotate.

La riduzione della spesa pubblica ap-pare inoltre una strada obbligata, se sivuole mantenere il welfare e recuperarerisorse in un contesto di PIL in calo,perché l’unica alternativa sarebbe un im-praticabile aumento della tassazione. Per-tanto, anche nei prossimi anni, la spesapubblica andrà ridotta.

Con riferimento all’intervento della col-lega De Camillis, osserva che le classidirigenti sul territorio devono assumersi laresponsabilità della riduzione della spesa,perché sono ormai ingiustificabili compor-tamenti amministrativi differenziati.

Fa quindi presente che si è domandatoperché la classe politica e parlamentareappaia oggi così delegittimata e contestata,mentre in passato non lo era, benchégodesse di privilegi ben maggiori. La ri-sposta risiede, a suo giudizio, nel fatto chein passato per decenni le forze politiche sisono divise si come distribuire risorse,

mentre oggi devono discutere su cometogliere risorse. Se non si affronta talequestione, nessuna legge elettorale potràconsentire un recupero di credibilità dellapolitica. E per poter tornare a distribuirerisorse, ora si deve ridurre la spesa pub-blica.

Per quanto riguarda l’agricoltura, deveregistrare che i Ministri di settore, diquesto e dei precedenti Governi, appaiono« commissariati » dal Tesoro, come laCommissione ha potuto verificare nellasua attività. Richiama al riguardo l’atten-zione della Commissione sul rischio che ilMinistero agricolo diventi un dipartimentodel Ministero dello sviluppo economico,rischio che in questa legislatura è annun-ciato da diversi segnali. Eppure, l’agricol-tura è l’unica attività economica che cre-sce in termini di PIL, producendo occu-pazione e esportazioni. Inoltre, il temadell’alimentazione costituirà in futuro untema centrale in Europa e nel mondo.

Ricorda in proposito l’istituzione dellanuova ICE, che dovrà sostenere le impresenella costruzione di relazioni commercialiin campo internazionale, e della scelta dinon inserire il rappresentante del Mini-stero delle politiche agricole nella cabinadi regia cui è demandata la definizionedelle linee guida e di indirizzo strategicoin materia di promozione e internaziona-lizzazione delle imprese. A ciò si è rime-diato, anche grazie alla pressione eserci-tata in sede parlamentare. Resta tuttavia ilfatto che in tale cabina di regia – dovesono rappresentate le altre organizzazionidelle categorie produttive e persino lecamere di commercio – continuano a nonessere previsti rappresentanti del mondoagricolo e del settore fieristico, che offreun reale sostegno all’export. Questa circo-stanza deve preoccupare, perché appareuna ulteriore pedina per arrivare allasoppressione del Ministero delle politicheagricole, eventualmente quando si tratteràdi ridurre il numero dei ministeri. Forseanche la Commissione rischierà di esserel’ultima a rappresentare l’agricoltura.

Invita pertanto la Commissione a ri-flettere sui rischi indicati e a utilizzareanche il tempo che rimane in questa

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legislatura per scongiurarli, intervenendoper rafforzare il Ministero delle politicheagricole risepetto al Tesoro.

Infine, nella prospettiva di ulterioriinterventi di revisione della spesa, ricordale proposte di riorganizzazione comples-siva avanzate dalla sua parte politica,sottolineando come si debba andare nelladirezione di sostenere e far crescere l’ec-cellenza.

Angelo ZUCCHI, presidente, desideraintervenire nel merito del dibattito, persottolineare come il decreto in esame siastato adottato in una situazione di graveemergenza e vada quindi contestualizzato.La revisione della spesa pubblica, dopo unlungo periodo di tagli lineari, costituisceuna scelta da sostenere, perché basata suun’analisi puntuale dei settori di spesa.Ricorda poi che essa fa seguito alle misureper stimolare la crescita, fattore impre-scindibile per superare la crisi. Il GovernoMonti quindi, dopo aver messo in sicu-rezza i conti pubblici, sta intervenendo suidue fronti della crescita e della spesa. Inquesto, il Governo è sostenuto anche dallasua autorevolezza e dell’accresciuto ruolodell’Italia in ambito europeo e internazio-nale, altro fattore più che mai essenziale.Ciò determina un cambiamento di pro-spettiva, perché buona parte dei problemipossono essere risolti solo in ambito eu-ropeo. In questo modo, a differenza chenel recente passato, si può ritenere che isacrifici richiesti al Paese non siano inutili.

Il provvedimento in esame va quindivalutato in questo contesto generale, anchetenendo presente la necessità di evitarel’aumento dell’IVA e i miglioramenti ap-portati dal Senato, anche grazie all’inizia-tiva del PD e della maggioranza. Da questopunto di vista, rispetto alle criticità circal’uso della decretazione d’urgenza, va pureevidenziato che il Parlamento sempre in-terviene per apportare ai testi del Governomodifiche e miglioramenti. In particolare,ritiene più equilibrata la soluzione indivi-duata al Senato in tema di riordino delleprovince, ente intermedio sul territorio edi programmazione di area vasta.

Per quanto riguarda gli enti agricoli,ricorda che il suo gruppo ha presentatoalla Camera e al Senato articolati progettidi legge per la riorganizzazione deglistessi, individuando quattro aree di inter-vento, sulle quali unificare gli organismiesistenti.

Le misure contenute nel decreto-leggesul riordino dell’AGEA costituiscono l’ade-guato inizio di un intervento necessario,sul quale occorre insistere. Al riguardoappaiono tuttavia fondate le considera-zioni del Ministro Catania che nella re-cente audizione in Commissione ha rile-vato che il decreto-legge non è lo stru-mento più idoneo per organici interventidi riforma.

Condivide invece le perplessità manife-state sul trasferimento all’Ente risi dellefunzioni già attribuite all’ENSE, ritenendoche debbano rimanere distinti i compitirelativi alla certificazione delle sementi daquelli relativi alla commercializzazione.Peraltro, non appare congrua con i nuovicompiti la configurazione del consiglio diamministrazione dell’Ente risi, nel qualesono presenti solo i rappresentanti deirisicoltori. Sarebbe perciò stato opportunocollegare quelle funzioni a quelle di ri-cerca spettanti al CRA. Invita pertanto ilrelatore a inserire nella sua proposta diparere un rilievo in tal senso.

Giudica invece positivamente le dispo-sizioni sulla società Buonitalia, tema sulquale la Commissione si è a lungo impe-gnata, a prescindere da ogni valutazionedella gestione della società, soprattutto peruna soluzione che consentisse di recupe-rare risorse inutilizzate e per salvaguar-dare le competenze del personale. Segnalatuttavia con rammarico che alla Camera igruppi non sono riusciti a far approvareun emendamento al decreto sulla crescita,mentre al Senato tale risultato è statoraggiunto, pur se con il parere contrariodel Governo. Ritiene quindi che forse sidovrebbe nutrire una minore preoccupa-zione nei confronti del Governo, pur sealla Camera vi è forse una maggiorearticolazione di posizioni.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 413 — Commissione XIII

In sintesi, il provvedimento del Go-verno, del quale apprezza lo sforzo, ap-pare caratterizzato più da luci che daombre.

Invita infine ad una riflessione sullepreoccupazioni espresse dal collega DalMoro, che appaiono fondate, anche se varilevato che tutti i ministeri hanno avutodifficoltà nei rapporti con il Ministerodell’economia e non solo quello delle po-litiche agricole, che tuttavia ha forse pa-gato un prezzo più alto. Al riguardo,sottolinea che il Paese ha bisogno di unapolitica agricola nazionale, di una visionenazionale di fronte alle sfide del futuro.

Nessun altro chiedendo di intervenire,sospende quindi la seduta sino al terminedelle audizioni informali, avvertendo che,come convenuto, alla ripresa, entro le ore15, si procederà alla deliberazione delparere.

La seduta, sospesa alle 12.25, è ripresaalle 14.55.

Vincenzo TADDEI (PT), relatore, pre-senta una proposta di parere favorevolecon osservazioni (vedi allegato 1).

Giuseppina SERVODIO (PD), con rife-rimento all’osservazione di cui al numero3), ritiene che si debba dar conto anchedelle proposte di riforma degli enti agricoliesaminate dalla Commissione.

Paolo RUSSO, presidente, e VincenzoTADDEI (PT), relatore, segnalano che sutali proposte non è maturata una decisionedella Commissione.

Sebastiano FOGLIATO (LNP) chiedechiarimenti sull’osservazione di cui al nu-mero 1), relativa all’ENSE, rilevando chele strutture dell’ente continuano ad ope-rare.

Paolo RUSSO, presidente, ritiene chel’osservazione proposta sia coerente con lacircostanza che l’ENSE è già stato sop-presso ed accorpato all’INRAN.

Gian Pietro DAL MORO (PD) invita araccogliere la sua indicazione, relativa al-l’inserimento nella cabina di regia in ma-teria di promozione e internazionalizza-zione delle imprese, di rappresentanti delmondo agricolo e del settore fieristico.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda cheper quanto riguarda il mondo agricolo laCommissione si è già espressa nel sensorichiesto dal deputato Dal Moro in sede diparere sul decreto-legge sulla crescita,mentre per quanto riguarda il settorefieristico riterrebbe inopportuna una pro-nuncia su un aspetto che investe soprat-tutto la competenza di altra Commissione.

Gian Pietro DAL MORO (PD) ribadisceche a suo giudizio vi è il rischio cheattraverso singoli indici di sottovalutazionedel settore agricolo si arrivi alla soppres-sione del Ministero agricolo. Ricorda, peresempio, che le organizzazioni agricolenon sono state consultate in sede di con-fronto con le parti sociali sulla riforma delmercato del lavoro. Occorre quindi che laCommissione dia un segnale politico percontrastare questa strategia.

Paolo RUSSO, presidente, condivide lanecessità di un intervento sulla questionepolitica posta.

Sandro BRANDOLINI (PD) propone diaggiungere un’osservazione riferita allasoppressione dell’ASSI, che condivide, au-spicando che il Governo avvii rapidamenteun processo di riorganizzazione del com-parto ippico ed assicuri le risorse neces-sarie per evitare la chiusura delle attività.

Viviana BECCALOSSI (PdL) condividesolo la prima parte dell’osservazione pro-posta dal deputato Brandolini.

Teresio DELFINO (UdCpTP) non giu-dica opportuna l’osservazione di cui alnumero 3), nella parte in cui si fa riferi-mento criticamente al metodo seguito dalGoverno per il provvedimento in esame.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 414 — Commissione XIII

Vincenzo TADDEI (PT), relatore, ritieneopportuno dare al Governo un segnalepolitico. Su altre questioni sollevate, ri-tiene che la Commissione possa esprimersicon specifiche risoluzioni.

Corrado CALLEGARI (LNP), nel riba-dire la sua contrarietà al provvedimento,ritiene in sostanza inutile l’impegno dellaCommissione. Quanto alle risoluzioni, sidomanda quale esito abbiano avuto lerisoluzioni già approvate dalla Commis-sione.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) ribadisce lacontrarietà del suo gruppo sul provvedi-mento, non solo per la parte che interessail settore agricolo, ma perché esso metteràin seria difficoltà l’erogazione dei serviziessenziali ai cittadini, aspetto che il Go-verno non ha tenuto nel debito conto.

Viviana BECCALOSSI (PdL) sottolineache il suo gruppo giudica favorevolmenteil decreto in esame, pur ritenendo chel’agricoltura e il Ministero agricolo ven-gano considerati solo quando si tratta di« dare ». La riorganizzazione delle funzionie degli apparati potrebbe consentire unminor fabbisogno di risorse per la ge-stione, ma resta la preoccupazione che ilMinistero si trasformi in un ministerosenza portafoglio e senza autorevolezza eche, a prescindere dalle competenze re-gionali in materia, si dia in tal modoattuazione al noto referendum per la suaabolizione, proprio nel momento in cuidovrebbe invece essere più forte, per farfronte ai compiti connessi alla politicaagricola comune e alla sicurezza alimen-tare.

Giuseppina SERVODIO (PD) proponeuna riformulazione dell’osservazione dicui al numero 3), nel senso di prevedereche, in merito alla riforma degli altri entivigilati dal Ministero delle politiche agri-cole alimentari e forestali e delle societàcontrollate, è auspicabile che, al contrariodi quanto accaduto con il provvedimentoin esame, il Governo proceda in tal senso,presentando alla Commissione le proprie

linee programmatiche, al fine di avviarecon urgenza su tale tema – in merito alquale sono state presentate diverse pro-poste di legge – un ampio confronto conil Parlamento.

Vincenzo TADDEI (PT), relatore, pre-senta, alla luce del dibattito svoltosi, unanuova formulazione della sua proposta diparere (vedi allegato 2).

La Commisisone approva infine la pro-posta di parere favorevole con osserva-zioni, come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.10.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 10.40.

Proposta di regolamento recante norme sui paga-

menti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi di

sostegno previsti dalla politica agricola comune –

COM(2011)625.

Proposta di regolamento recante organizzazione co-

mune dei mercati dei prodotti agricoli (regolamento

OCM unica) – COM(2011)626.

Proposta di regolamento sul sostegno allo sviluppo

rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo

sviluppo rurale (FEASR) – COM(2011)627.

Proposta di regolamento sul finanziamento, sulla

gestione e sul monitoraggio della politica agricola

comune – COM(2011)628.

Proposta di regolamento recante misure per la

fissazione di determinati aiuti e restituzioni connessi

all’organizzazione comune dei mercati dei prodotti

agricoli – COM(2011)629.

Proposta di regolamento recante modifica del rego-

lamento (CE) n. 73/2009 in ordine all’applicazione

dei pagamenti diretti agli agricoltori per il 2013 –

COM(2011)630.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 415 — Commissione XIII

Proposta di regolamento che modifica il regolamento(CE) n. 1234/2007 in ordine al regime di pagamentounico e al sostegno ai viticoltori – COM(2011)631.

(Seguito dell’esame congiunto, ai sensi del-l’articolo 127 del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame degliatti in titolo, rinviato nella seduta del 31luglio.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda chenella seduta di ieri si è convenuto dirinviare il seguito dell’esame per consen-tire ai relatori di predisporre le proprieproposte, ai fini della elaborazione deldocumento finale. Invita pertanto i relatoria far pervenire ai gruppi una proposta didocumento finale in tempo utile perché laCommissione possa deliberare nella sedutadi martedì prossimo.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 10.45.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2011.

C. 5324 Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello

Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome

per l’anno finanziario 2012.

C. 5325 Governo.

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle

politiche agricole alimentari e forestali.

(Relazione alla V Commissione).

(Seguito dell’esame congiunto, ai sensi del-l’articolo 119, comma 8, del regolamento, erinvio).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei disegni di legge, rinviato nellaseduta di ieri.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda chenella seduta di ieri, il relatore Cuomo hasvolto la relazione introduttiva.

Antonio CUOMO (PD), relatore, pro-pone di rinviare il seguito dell’esame amartedì della prossima settimana, invi-tando i colleghi a trasmettere anche in-formalmente osservazioni e richieste aifini dell’elaborazione delle sue conclusioni.

Paolo RUSSO, presidente, concordando,rinvia il seguito dell’esame dei disegni dilegge ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.50.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 10.50.

Disposizioni per il contenimento dei danni causati

dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e

zootecniche.

C. 781 Carlucci, C. 2117 Bellotti, C. 2354 Cenni, C.

4414 Nola, C. 4588 Negro e C. 5340 Consiglio

regionale della Lombardia.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodella proposta di legge C. 5340).

Paolo RUSSO, presidente, ricorda chenella seduta del 16 maggio 2012 la Com-missione ha proceduto alla nomina di unComitato ristretto. Avverte quindi che èstata recentemente assegnata la propostadi legge di iniziativa del Consiglio regio-nale della Lombardia n. 5340, recante di-sposizioni per il controllo della popola-zione delle nutrie. Vertendo sulla mede-sima materia delle altre proposte in titolo,tale proposta è stata ad esse abbinata aisensi dell’articolo 77 del Regolamento.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 416 — Commissione XIII

Rinvia quindi ad altra seduta il seguitodell’esame.

La seduta termina alle 10.55.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 1o agosto 2012.

Nell’ambito dell’esame del nuovo testo unificato

delle proposte di legge C. 4108. C. 4114 e C. 5090,

recante « Norme in materia di bevande analcoliche

alla frutta ».

Audizione informale dei rappresentanti dell’Associa-

zione italiana tra gli industriali delle bevande anal-

cooliche (ASSOBIBE).

L’audizione informale è stata svoltadalle 13.10 alle 14.55.

Audizione informale dei rappresentanti delle orga-nizzazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, CIA,Copagri, Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Le-

gacoop-Agroalimentare e Unci-Coldiretti.

L’audizione informale è stata svoltadalle 15.10. alle 16.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle16.30 alle 16.35.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari del 31 luglio 2012, apagina 203, prima colonna, ultima riga, leparole: « e rinvio » sono sostituite dalleseguenti: « e conclusione ».

Mercoledì 1o agosto 2012 — 417 — Commissione XIII

ALLEGATO 1

DL n. 95/2012 Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La XIII Commissione,

esaminato il disegno di legge C. 5389,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

1) si segnala la necessità di evitare iltrasferimento di talune funzioni dell’IN-RAN – precedentemente spettanti all’exENSE – all’Ente nazionale risi, dal mo-mento che determinerebbe incompatibi-lità, con specifico riguardo ai compiticertificativi; si auspica invece il trasferi-mento di quelle funzioni e del relativopersonale al CRA; parimenti si auspica chesiano trasferite allo stesso CRA le funzioni« ex INCA » e siano superate le discrimi-nazioni a danno dei dipendenti « exINCA », per i quali il decreto-legge disponela mobilità;

2) sarebbe stato opportuno indivi-duare un piano di rimodulazione del com-parto della ricerca agraria, promuovendoun approccio interdisciplinare e una mag-giore interazione con il settore imprendi-toriale, senza il quale la soppressionedell’INRAN risulta del tutto avulsa da unquadro strategico complessivo;

3) in merito al riordino di altri entivigilati dal MIPAAF è auspicabile che, alcontrario di quanto accaduto con il prov-vedimento in esame, il Governo, qualoraintenda procedere in tal senso, presentialla Commissione le linee programmaticheal fine di aprire su tale tema un ampioconfronto con il Parlamento;

4) in presenza di un riordino delleprovince, si segnala la necessità di supe-rare, in tempi rapidi, le incertezze che sistanno appalesando in merito alle gestionifaunistiche e alle stesse ATC.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 418 — Commissione XIII

ALLEGATO 2

DL n. 95/2012 Disposizioni urgenti per la revisione della spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo).

NUOVA FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA DI PAREREDEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione,

esaminato il disegno di legge C. 5389,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

1) si segnala la necessità di evitare iltrasferimento di talune funzioni dell’Isti-tuto nazionale di ricerca per gli alimenti ela nutrizione (INRAN) – precedentementespettanti all’ex ENSE – all’Ente nazionalerisi, dal momento che determinerebbe in-compatibilità, con specifico riguardo aicompiti certificativi. Si auspica invece iltrasferimento di quelle funzioni e delrelativo personale al Consiglio per la ri-cerca e la sperimentazione in agricoltura(CRA); parimenti si auspica che sianotrasferite allo stesso CRA le funzioni « exINCA » e che siano superate le discrimi-nazioni a danno dei dipendenti « exINCA », per i quali il decreto-legge disponela mobilità;

2) sarebbe stato opportuno indivi-duare un piano di rimodulazione del com-parto della ricerca agraria, promuovendoun approccio interdisciplinare e una mag-giore interazione con il settore imprendi-toriale, senza il quale la soppressionedell’Istituto nazionale di ricerca per gli

alimenti e la nutrizione (INRAN) risultadel tutto avulsa da un quadro strategicocomplessivo;

3) in merito alla riforma degli altrienti vigilati dal Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali e delle so-cietà controllate, è auspicabile che, alcontrario di quanto accaduto con il prov-vedimento in esame, il Governo proceda intal senso, presentando alla Commissione leproprie linee programmatiche, al fine diavviare con urgenza su tale tema – inmerito al quale sono state presentate di-verse proposte di legge – un ampio con-fronto con il Parlamento;

4) in presenza di un riordino delleprovince, si segnala la necessità di supe-rare, in tempi rapidi, le incertezze che sistanno appalesando in merito alle gestionifaunistiche e agli stessi ambiti territorialidi caccia (ATC);

5) in merito alla soppressione del-l’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico(ASSI), è auspicabile che il Governo avviirapidamente un processo di riorganizza-zione del comparto ippico;

6) si segnala la necessità di preve-dere, nell’ambito della cabina di regia cuiè demandata la definizione delle lineeguida e di indirizzo strategico in materiadi promozione e internazionalizzazionedelle imprese, il coinvolgimento del mondoagricolo e del mondo fieristico ad essocollegato.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 419 — Commissione XIII

XIV COMMISSIONE PERMANENTE(Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 427

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 429

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel vice presidente Enrico FARINONE.

La seduta comincia alle 10.40.

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione

della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai

cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazioni).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Enrico FARINONE, presidente, ricordache la Commissione è chiamata ad espri-mersi ai fini del parere da rendere alla VCommissione (Bilancio) sul disegno dilegge n. 5389, approvato dal Senato, diconversione del decreto-legge recante di-sposizioni urgenti per la revisione dellaspesa pubblica con invarianza di servizi aicittadini.

Ricorda altresì che la discussione delprovvedimento in Assemblea avrà inizio apartire da domani, alle ore 9,30, e che laCommissione competente in sede referentene concluderà l’esame nella giornataodierna. Pertanto, tutte le Commissionicompetenti in sede referente sono chia-mate ad esprimersi entro le ore 15 di oggi.

Invita quindi il relatore, onorevole For-michella, ad illustrare i contenuti del prov-vedimento.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore,fa presente che il provvedimento reca unampio numero di interventi la cui comunefinalità è il contenimento e la razionaliz-zazione della spesa pubblica. Le principalimisure in esso contenute concernono ilmiglioramento dell’efficienza della spesaper beni e servizio delle Amministrazionipubbliche, il ridimensionamento degli or-ganici di alcune categorie del pubblicoimpiego, un miglior utilizzo del patrimoniopubblico, nonché interventi in materia disocietà pubbliche, riduzioni alle spese perle amministrazioni centrali e gli enti ter-ritoriali, riduzione del numero delle pro-vince e, da ultimo, norme per il conteni-mento nel comparto sanitario e della spesafarmaceutica.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 420 — Commissione XIV

Con riferimento all’impianto comples-sivo del provvedimento, ricorda che larevisione della spesa pubblica non costi-tuisce attuazione di specifici obblighi nor-mativi dell’Unione europea ma è oggetto divalutazioni e raccomandazioni indirizzateall’Italia dalle Istituzioni dell’Unione nel-l’ambito del semestre europeo per il coor-dinamento delle politiche economiche e,più in generale, nel quadro del monito-raggio sulle misure volte al conseguimentodegli obiettivi e parametri di finanza pub-blica previsti dal Patto di stabilità e cre-scita.

La revisione della spesa pubblica èoggetto di specifiche indicazioni nelle rac-comandazioni adottate in via definitiva dalConsiglio ECOFIN il 10 luglio 2012 in esitoall’esame del programma di stabilità e delprogramma nazionale di riforma dell’Ita-lia, svolto nell’ambito della procedura delsemestre europeo 2012. Nel preambolodelle raccomandazioni, che opera una va-lutazione della situazione macroecono-mica e di finanza pubblica dell’Italia, laCommissione rileva che « il Governo si èimpegnato a perseguire un miglioramentoduraturo dell’efficienza e della qualitàdella spesa pubblica mediante approfon-dite revisioni della spesa (spending review)a tutti i livelli amministrativi. Tali revisionidovrebbero anche consentire di determi-nare l’ordine di priorità delle voci di spesain modo favorevole alla crescita. ». Alpunto 2 del dispositivo, si raccomandaall’Italia di « perseguire un miglioramentoduraturo dell’efficienza e della qualitàdella spesa pubblica mediante la previstaspending review ».

Con riguardo agli aspetti di compatibi-lità del provvedimento con la normativacomunitaria, segnala la previsione conte-nuta all’articolo 4, comma 8, riguardantegli affidamenti in house, che dispone chea decorrere dal 1o gennaio 2014 l’affida-mento diretto possa avvenire solo a favoredi società a capitale interamente pubblico,nel rispetto dei requisiti richiesti dallanormativa comunitaria in materia di ge-stione in house, nel limite massimo di200.000 euro annui.

In proposito, ricordo che il modellodell’in-house providing - pur essendo de-rogatorio rispetto al metodo di scelta delcontraente mediante gara pubblica richie-sto dai principi comunitari a tutela dellaconcorrenza e del mercato – è statoritenuto ammissibile dalla Corte di Giu-stizia delle Comunità europee entro de-terminati limiti.

Più specificatamente, le condizioni ne-cessarie affinché si possa derogare allagara pubblica (sentenza del 18 novembre1999 della Corte di Giustizia, c.d. « Sen-tenza Teckal », in causa C-107/98) sono:l’esercizio da parte dell’ente committente,sul soggetto affidatario, di un « controlloanalogo » a quello che esercita sui propriservizi e la necessità che il soggetto affi-datario realizzi la parte più importantedella propria attività con l’ente o gli enticommittenti che la controlla (requisitodell’attività prevalente).

Sul requisito del « controllo analogo »la giurisprudenza comunitaria è di recenteintervenuta con numerose pronunce fina-lizzate a ridimensionare l’effettivo ricorsoall’istituto dell’in house. Si ricordano, trai numerosi interventi, la sentenza 11 gen-naio 2005, in causa C-26/03, (sentenzaStadt Halle), in cui la Corte ha sostenutola necessità della partecipazione totalitariadell’ente pubblico di riferimento perchépossa dirsi sussistente il c.d. « controlloanalogo » ed ammessa, quindi, l’eccezio-nale deroga alle norme che impongono ilricorso alla pubblica gara. Con la sentenzaParking Brixen (sentenza 13 ottobre 2005in causa C 458/03) per la Corte occorrealtresì che il soggetto affidante sia in gradodi influenzare in modo determinante gli« obiettivi strategici » e le « decisioni im-portanti » del soggetto affidatario.

Fa presente che i commi 8 e 8-bis,come modificati nel corso dell’esame alSenato, configurano fattispecie derogatorierispetto alla norma, di cui andrebbe va-lutata la coerenza rispetto alla disciplinacomunitaria.

Quanto ai documenti all’esame delleistituzioni dell’Unione europea, segnala in-nanzitutto l’articolo 1, relativo al settoredegli appalti pubblici. Il 20 dicembre 2011

Mercoledì 1o agosto 2012 — 421 — Commissione XIV

la Commissione europea ha presentato:una proposta di direttiva sugli appalti neicosiddetti « settori speciali », vale a direacqua, energia, trasporti e servizi postali(COM(2011)895); una proposta di direttivasugli appalti pubblici (COM(2011)896).

Secondo la tabella di marcia fissatadalla Commissione europea, le nuove di-rettive dovrebbero essere approvate entrola fine del 2012 ed essere recepite negliStati membri entro il 30 giugno 2014.

Ritiene quindi di dover segnalare al-cune disposizioni delle proposte di diret-tiva in esame riconducibili a specificheprevisioni dell’articolo 1 del decreto-leggen. 95/2012.

In particolare, le proposte di direttivaprospettano una serie di norme volte arendere più agevole l’accesso delle PMI edelle imprese in fase di avviamento (start-up) al mercato degli appalti mediante: lariduzione degli adempimenti amministra-tivi nella fase di selezione; la suddivisionedegli appalti in lotti; un migliore accesso aicontratti quadro, prevedendo di limitare –salvo casi debitamente giustificati – aquattro anni la durata degli accordi diquesto tipo conclusi nel settore dei servizidi interesse generale; i pagamenti diretta-mente al subappaltatore da parte delleamministrazioni aggiudicatrici per la for-nitura di prodotti, servizi e lavori prestatial contraente principale nel quadro del-l’esecuzione del contratto di appalto. Nelleintenzioni della Commissione ciò consen-tirebbe ai subappaltatori, che sono spessoPMI, di proteggersi efficacemente dal ri-schio di mancato pagamento; per evitareche ostacoli ingiustificati impediscano allePMI di partecipare alle gare di appalto, siprospetta un elenco esaustivo dei requisitidi partecipazione limitati esclusivamente aquelli indispensabili per assicurare che uncandidato sia in possesso delle capacità edelle competenze necessarie per eseguirel’appalto. I requisiti riguardanti il fattu-rato dovranno in linea di massima essereespressamente limitati, salvo casi debita-mente giustificati, a tre volte il valorestimato dell’appalto. Infine, qualsiasi par-tecipazione di gruppi di operatori econo-mici, che costituisce un’importante oppor-

tunità per le PMI, dovrà essere obiettiva-mente giustificata e proporzionata;un’adeguata assistenza alle PMI, anche pervia elettronica, per favorire una migliorecomprensione delle nuove norme.

Sulla base di quanto prospettato inmateria di centrali di committenza e ag-gregazione della domanda dalle propostein esame, la Commissione ritiene che lacreazione di centrali d’acquisto specializ-zate dovrebbe aiutare significativamente leamministrazioni aggiudicatrici che incon-trano difficoltà a gestire procedure diappalto di valore elevato o che hannodubbi in merito al rispetto della normativadell’UE.

Ad avviso della Commissione, conside-rata l’importanza dei volumi acquistati, lecentrali di committenza dovrebbero con-sentire di ampliare la concorrenza e dirazionalizzare e rendere più professionalile commesse pubbliche, con risultati po-sitivi in termini di risparmio di risorse edi tempo.

La centralizzazione degli acquisti, tutta-via, non dovrebbe tradursi in una concentra-zione eccessiva del potere di acquisto, in unaumento del rischio di collusione o in unariduzione della trasparenza, della concor-renza e dell’accesso delle PMI agli appalti.

Inoltre, si prospetta la possibilità per leamministrazioni aggiudicatrici di conclu-dere appalti comuni che potranno essere:1) di natura occasionale, qualora diversienti appaltanti decidano di eseguire con-giuntamente appalti specifici al fine direalizzare economie di scala e suddividerei rischi e i profitti; 2) oggetto di unospecifico accordo concluso tra enti aggiu-dicatori di Stati membri diversi volto astabilire le disposizioni nazionali applica-bili alla procedura di aggiudicazione e larelativa gestione della procedura, la ripar-tizione delle responsabilità e dei lavori, deiservizi e delle forniture ottenute e laconclusione dell’appalto.

Le proposte di direttiva riconosconoalle amministrazioni aggiudicatrici la fa-coltà di procedere, in situazioni espressa-mente previste dalla normativa nazionalein materia di appalti, alla risoluzione di uncontratto relativo alla conclusione di un

Mercoledì 1o agosto 2012 — 422 — Commissione XIV

appalto pubblico durante il suo periodo divalidità qualora si verifichi una delle se-guenti circostanze: le deroghe previste incaso di appalto aggiudicato da un’ammi-nistrazione aggiudicatrice ad un’altra per-sona giuridica non si applichino in seguitoad una partecipazione privata alla personagiuridica alla quale è stato aggiudicato ilcontratto; una modifica del contratto co-stituisca una nuova aggiudicazione; laCorte di Giustizia dell’UE stabilisca cheun’amministrazione aggiudicatrice di unoStato membro ha aggiudicato l’appalto inquestione senza rispettare gli obblighi de-rivanti dai trattati e dalla normativa UE inmateria di appalti.

Le proposte di direttiva prospettanoaltresì il ricorso obbligatorio agli appaltielettronici per semplificare la pubblica-zione di informazioni e rendere più effi-caci e trasparenti le procedure di aggiu-dicazione. Il passaggio alle procedureonline dovrebbe avvenire gradualmenteper consentire a tutti i soggetti interessatidi far fronte alle sfide operative, evitandoin tal modo la coesistenza di procedureelettroniche e cartacee che comporterebbenotevoli costi sia per le amministrazioniaggiudicatrici sia per gli operatori econo-mici. Si prevede pertanto una transizionein due fasi: in un primo momento, entroil termine previsto per il recepimento dellenuove direttive, dovrebbe essere obbliga-toria per le centrali di committenza e peralcune fasi della procedura di appalto,quali ad esempio la pubblicazione elettro-nica dei bandi e degli avvisi; dopo unperiodo transitorio di due anni (entrogiugno 2016 se verrà rispettata la tabelladi marcia fissata per l’esame delle nuovedirettive) tutte le procedure di aggiudica-zione dovranno essere effettuate comple-tamente per via elettronica.

Inoltre, al fine di facilitare le gared’appalto transfrontaliere, si prospetta ilricorso ad e-Certis, un registro online deicertificati.

Sempre in materia di appalti, con ri-ferimento all’affidamento di servizi inhouse, di cui all’articolo 4 del decretolegge n. 95/2012 si segnala che, conforme-mente alle richiamate proposte di diret-

tiva, dovrebbero essere esclusi dal campodi applicazione delle future direttive gliappalti aggiudicati da un’amministrazioneaggiudicatrice ad un’altra persona giuri-dica qualora: l’amministrazione aggiudica-trice eserciti sulla persona giuridica inquestione un controllo analogo a quello daessa esercitato sui propri servizi; almeno il90 per cento delle attività della personagiuridica siano esercitate per l’amministra-zione aggiudicatrice che la controlla; nellapersona giuridica controllata non vi èalcuna partecipazione privata.

Si stabilisce altresì che un accordoconcluso tra due o più amministrazioniaggiudicatrici non dovrà essere conside-rato un appalto pubblico nel caso in cui:l’accordo in questione stabilisca un’auten-tica cooperazione tra le amministrazioniaggiudicatrici partecipanti, che mira a farsì che esse svolgano congiuntamente i lorocompiti di servizio pubblico e che implicadiritti e obblighi reciproci delle parti;l’accordo sia retto esclusivamente da con-siderazioni inerenti all’interesse pubblico;le amministrazioni aggiudicatrici parteci-panti non svolgano sul mercato aperto piùdel 10 per cento in termini di fatturatodelle attività pertinenti all’accordo; l’ac-cordo non comporti trasferimenti finan-ziari tra le amministrazioni aggiudicatricipartecipanti diversi da quelli corrispon-denti al rimborso dei costi effettivi deilavori, dei servizi o delle forniture; nelleamministrazioni aggiudicatrici non vi siaalcuna partecipazione privata.

Quanto alle procedure di contenzioso,segnala infine che l’articolo 6, comma 19del decreto legge, stabilisce che le conven-zioni (di cui all’articolo 1, comma 5-bis,lettera f) del decreto-legge 5 agosto 2010,n. 125 – legge 163/2010) stipulate con isoggetti aggiudicatari dei compendi azien-dali, si intendono approvate e produconoeffetti a far data dalla sottoscrizione.

In materia di concessioni, la Commis-sione europea ha avviato due procedimentiin relazione alle società partecipate dalgruppo Tirrenia:

1) un’indagine in materia di aiuti diStato, avviata il 5 ottobre 2011, riguar-dante alcune misure di sostegno pubblico

Mercoledì 1o agosto 2012 — 423 — Commissione XIV

adottate dall’Italia a favore delle societàdell’ex Gruppo Tirrenia che gestiscono ilservizio di traghetti tra l’Italia continentalee diverse isole.

L’obiettivo dell’indagine è quello di va-lutare se la proroga dei contratti di ser-vizio pubblico oltre la fine del 2008 siaconforme alle norme UE in materia diservizi di interesse economico generale. Icontratti riguardano i trasporti marittimitra l’Italia continentale e la Sicilia, laSardegna ed altre isole italiane; le societàinteressate dall’indagine sono Tirrenia diNavigazione, Caremar, Saremar, Siremar eToremar. La Commissione esaminerà,inoltre, se vi sia stato un ulteriore sostegnoconcesso alle società del gruppo Tirrenianel contesto della loro privatizzazione chepossa falsare la concorrenza sul mercato.

2) un parere motivato (proceduran. 2007/4609) del 21 giugno 2012 perviolazione del regolamento (CEE)n. 3577/92 sul cabotaggio marittimo.

La Commissione contesta all’Italia diaver prorogato automaticamente la vali-dità di tre contratti di servizio pubblico(scaduti nel 2008) a favore delle società dinavigazione « Caremar » in Campania,« Laziomar » nel Lazio, e « Saremar » inSardegna, senza procedere all’indizione digare per l’aggiudicazione dei nuovi con-tratti. Qualora entro due mesi l’Italia nonnotifichi le misure adottate per confor-marsi al suddetto regolamento, la Com-missione potrà adire la Corte di giustiziadell’UE.

Sul punto il Governo, nella relazioneillustrativa, afferma che le convenzioni, dicui all’articolo 6, comma 19, sono statesottoscritte sulla base di schemi già noti-ficati ufficialmente alla Commissione UE,con cui è stato concordato l’iter di priva-tizzazione di Tirrenia e delle altre società,disciplinato con legge n. 163 del 2010.

Sandro GOZI (PD), esprimendo il pro-prio apprezzamento per la relazione ap-profondita e puntuale svolta dall’onorevoleFormichella, fa presente che il decreto-legge sulla spending review non deve essere

considerato alla stregua di un interventoeccezionale, adottato in una situazione diemergenza, costituendo esso piuttosto ilprimo atto di un percorso che il nostroPaese dovrà continuare a seguire. Rileva,infatti, come sia interesse dell’Italia co-minciare a verificare sistematicamente laqualità e l’efficacia della spesa pubblica,per intervenire predisponendo interventicorrettivi nei casi in cui ciò si rendanecessario.

L’obiettivo ricordato all’Italia, attra-verso le raccomandazioni adottate dalConsiglio ECOFIN, è quello della realizza-zione di un miglioramento duraturo dellaqualità della spesa.

Ribadisce, pertanto, che il provvedi-mento in esame rappresenta un atto chenon può non divenire sistematico, al di làdelle circostanze contingenti, al fine direstituire credibilità al nostro Paese sullascena internazionale.

Passando dalle considerazioni di carat-tere generali ad aspetti connessi più spe-cificamente al contenuto del decreto-leggein oggetto, richiama, in particolare, l’op-portunità di sollecitare il Governo nelladirezione indicata nell’ambito delle conte-stazioni mosse dalla Commissione europeaall’Italia in relazione ai procedimenti dicontenzioso in materia di spese per inter-cettazioni telefoniche giudiziarie.

L’altro aspetto che intende evidenziareconcerne i procedimenti di contenziosorelativi alle società partecipate dal gruppoTirrenia, esprimendo a questo propositoforti dubbi sulla compatibilità comunitariadella proroga dei contratti di servizio pub-blico, una questione molto delicata che hapreceduto la fase della privatizzazione.

Gianluca PINI (LNP), richiamando l’in-tervento svolto dall’onorevole Gozi, rilevacome le intenzioni alla base del provvedi-mento in esame siano condivisibile mache, purtroppo, esse non trovano corri-spondenza nell’articolato, in cui si legit-tima tutta una serie di eccezioni al prin-cipio assunto come regola generale. Ri-tiene, dunque, che l’obiettivo di renderefunzionale la spesa pubblica non sia stato

Mercoledì 1o agosto 2012 — 424 — Commissione XIV

realizzato attraverso il decreto-legge sullaspending review.

A suo avviso, si sarebbe reso necessarioun intervento volto a riformare radical-mente la pubblica amministrazione, chia-rendo una volta per tutte che l’impiegopubblico non può fungere da ammortiz-zatore sociale e che i dipendenti pubblicidevono considerarsi al servizio dello Stato,e non viceversa.

Per tali ragioni, fa presente che ilgruppo della Lega Nord non è disponibilea sostenere un provvedimento che, neifatti, è molto poco funzionale ai fini dellariduzione della spesa pubblica.

Enrico FARINONE, presidente, non es-sendoci altre richieste di intervento, invitail relatore a formulare una proposta diparere.

Nicola FORMICHELLA (PdL) illustra laproposta di parere predisposta alla lucedelle considerazioni svolte nella propriarelazione introduttiva e in parte ripresedall’onorevole Gozi nel proprio intervento(vedi allegato 1).

Sandro GOZI (PD), condividendo, ingenerale, la proposta di parere del rela-tore, ravvisa l’opportunità di inserire nellepremesse il concetto espresso nel suo pre-cedente intervento, secondo cui il provve-dimento in esame non rappresenta un attosporadico bensì l’inizio di un processo direvisione della spesa pubblica che interes-serà il nostro Paese nei prossimi anni.

Nicola FORMICHELLA (PdL), con ri-ferimento alla richiesta di integrazioneavanzata dall’onorevole Gozi, fa notareche al quinto capoverso delle premesse sirichiama quanto rilevato dalla Commis-sione europea a proposito dell’impegnoassunto dal Governo italiano al fine di« perseguire un miglioramento duraturodell’efficienza e della qualità della spesapubblica mediante approfondite revisionidella spesa (spending review) a tutti i livelliamministrativi ».

Sandro GOZI (PD) rileva che quantoappena ricordato dall’onorevole Formi-

chella è senz’altro positivo ma che sarebbealtresì opportuno fare riferimento ad unimpegno politico assunto dall’Italia nel-l’ambito del semestre europeo.

Nicola FORMICHELLA (PdL), acco-gliendo il rilievo dell’onorevole Gozi, ri-formula la propria proposta di parereintroducendo il riferimento, al primo ca-poverso delle premesse, ad un impegnoduraturo assunto dal Governo e dal Par-lamento italiano nell’ambito del semestreeuropeo, con specifiche e dettagliate mi-sure concernenti il miglioramento dell’ef-ficienza della spesa per beni e servizidella amministrazioni pubbliche (vedi al-legato 2).

Sandro GOZI (PD) dichiara di condivi-dere pienamente la proposta di parere delrelatore, come riformulata.

Isidoro GOTTARDO (PdL) obietta che,pur essendo stato specificato espressa-mente l’impegno assunto dal Governo edal Parlamento italiano nel senso di ren-dere sistematico il controllo sulla spesapubblica, ciò non è, a suo avviso, suffi-ciente in quanto un intervento funzionalepresupporrebbe una revisione strutturale,che non è, evidentemente, stata effettuata.

Ritiene che il provvedimento in esamerappresenti l’ennesimo tentativo compiutodall’Italia di assecondare l’equilibrio euro-peo attraverso un contenimento dellaspesa pubblica, senza raggiungere grandirisultati.

Gaetano PORCINO (IdV) annuncia ilproprio voto contrario alla proposta diparere del relatore.

Antonio RAZZI (PT) dichiara di esserefavorevole alla proposta di parere delrelatore, come da ultimo riformulata.

Marco MAGGIONI (LNP) dichiara ilvoto contrario da parte del gruppo dellaLega Nord alla proposta di parere delrelatore, stigmatizzando il fatto che allaCamera sia stato riservato il compito diratificare ciò che è stato già deciso, in

Mercoledì 1o agosto 2012 — 425 — Commissione XIV

maniera definitiva, in sede governativa epresso l’altro ramo del Parlamento.

Eugenio MINASSO (PdL) interviene atitolo personale per dichiarare il propriovoto in dissenso dal gruppo di apparte-nenza, non condividendo, in particolare, ladisposizione di cui all’articolo 17 del de-

creto-legge, concernente il riordino delleprovince e delle loro funzioni.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore, come riformulata.

La seduta termina alle 11.20.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 426 — Commissione XIV

ALLEGATO 1

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012,n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La XIV Commissione,

esaminato il disegno di legge C. 5389Governo, approvato dal Senato, recanteconversione in legge del « DL 95/2012:Disposizioni urgenti per la revisione dellaspesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini »;

premesso che:

il provvedimento reca un ampio nu-mero di interventi la cui comune finalitàè il contenimento e la razionalizzazionedella spesa pubblica, con misure concer-nenti il miglioramento dell’efficienza dellaspesa per beni e servizi delle Amministra-zioni pubbliche, il ridimensionamento de-gli organici di alcune categorie del pub-blico impiego, un miglior utilizzo del pa-trimonio pubblico, nonché interventi inmateria di società pubbliche, riduzioni allespese per le amministrazioni centrali e glienti territoriali, riduzione del numerodelle province e, da ultimo, norme per ilcontenimento nel comparto sanitario edella spesa farmaceutica;

preso atto che la revisione della spesapubblica non costituisce attuazione di spe-cifici obblighi normativi dell’Unione euro-pea ma è oggetto di valutazioni e racco-mandazioni indirizzate all’Italia dalle Isti-tuzioni dell’Unione nell’ambito del seme-stre europeo per il coordinamento dellepolitiche economiche e, più in generale,nel quadro del monitoraggio sulle misurevolte al conseguimento degli obiettivi eparametri di finanza pubblica previsti dalPatto di stabilità e crescita;

ricordato che la revisione della spesapubblica è oggetto di specifiche indicazioninelle raccomandazioni adottate in via de-finitiva dal Consiglio ECOFIN il 10 luglio2012 in esito all’esame del programma distabilità e del programma nazionale diriforma dell’Italia, svolto nell’ambito dellaprocedura del semestre europeo 2012;

ricordato che le raccomandazionierano stata sottoposte dalla Commissioneeuropea al Consiglio il 30 maggio 2012, esuccessivamente avallate politicamente dalConsiglio europeo del 28-29 giugno;

sottolineato che nel preambolo dellaraccomandazione, che opera una valuta-zione della situazione macroeconomica edi finanza pubblica dell’Italia, la Commis-sione rileva che « il governo si è impegnatoa perseguire un miglioramento duraturodell’efficienza e della qualità della spesapubblica mediante approfondite revisionidella spesa (spending review) a tutti i livelliamministrativi. Tali revisioni dovrebberoanche consentire di determinare l’ordinedi priorità delle voci di spesa in modofavorevole alla crescita. »;

evidenziato che al punto 2 del dispo-sitivo, si raccomanda all’Italia di « perse-guire un miglioramento duraturo dell’ef-ficienza e della qualità della spesa pub-blica mediante la prevista spending re-view »;

rilevato che con riguardo agli aspettidi compatibilità del provvedimento con lanormativa comunitaria, la previsione con-tenuta all’articolo 4, comma 8, riguardantegli affidamenti in house, dispone che a

Mercoledì 1o agosto 2012 — 427 — Commissione XIV

decorrere dal 1o gennaio 2014 l’affida-mento diretto possa avvenire solo a favoredi società a capitale interamente pubblico,nel rispetto dei requisiti richiesti dallanormativa comunitaria in materia di ge-stione in house, nel limite massimo di200.000 euro annui;

ricordato, sul punto, che il modellodell’in-house providing – pur essendo de-rogatorio rispetto al metodo di scelta delcontraente mediante gara pubblica richie-sto dai principi comunitari a tutela dellaconcorrenza e del mercato – è statoritenuto ammissibile dalla Corte di Giu-stizia delle Comunità europee entro de-terminati limiti, individuati rispettiva-mente nel « controllo analogo » e nella« attività prevalente »;

tenuto conto che i commi 8 e 8-bisdel decreto legge, come modificati nelcorso dell’esame al Senato, configuranofattispecie derogatorie rispetto alla norma;

segnalato, inoltre, che con riferi-mento all’articolo 1, comma 26, in materiadi razionalizzazione delle spese per inter-cettazioni, il 21 giugno 2012 la Commis-sione europea ha inviato all’Italia unalettera di messa in mora per violazionedella direttiva 2004/18/CE sugli appaltipubblici di lavori, di forniture e di servizi,da parte del regime italiano di assegna-zione di contratti nel campo delle inter-cettazioni telefoniche (procedura di infra-zione n. 2011/4049);

segnalato, altresì, che per quanto ri-guarda l’articolo 6, comma 19 del decretolegge, la Commissione europea ha recen-temente avviato due procedimenti in re-lazione alle società partecipate dal gruppoTirrenia: il primo consiste in un’indaginein materia di aiuti di Stato, avviata il 5ottobre 2011, riguardante alcune misure disostegno pubblico adottate dall’Italia afavore delle società dell’ex Gruppo Tirre-nia, al fine di valutare se la proroga dei

contratti di servizio pubblico oltre la finedel 2008 sia conforme alle norme UE inmateria di servizi di interesse economicogenerale e se vi sia stato un ulterioresostegno concesso alle società del gruppoTirrenia nel contesto della loro privatiz-zazione che possa falsare la concorrenzasul mercato; il secondo procedimento èrappresentato da un parere motivato del21 giugno 2012 (procedura n. 2007/4609)per violazione del regolamento (CEE)n. 3577/92 sul cabotaggio marittimo, incui si contesta all’Italia di aver prorogatoautomaticamente la validità di tre con-tratti di servizio pubblico (scaduti nel2008), senza procedere all’indizione digare per l’aggiudicazione dei nuovi con-tratti e si richiede all’Italia che notifichientro due mesi le misure adottate perconformarsi al suddetto regolamento, al-trimenti la Commissione potrà adire laCorte di giustizia dell’UE

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) valuti la Commissione di meritol’opportunità di richiedere approfondi-menti al Governo circa le coerenza ri-spetto alla disciplina comunitaria delledisposizioni contenute nell’articolo 4,commi 8 e 8-bis del decreto legge, confi-guranti fattispecie derogatorie in materiadi in house providing;

b) valuti la Commissione di meritol’opportunità di sollecitare l’impegno delGoverno nella direzione indicata nell’am-bito delle contestazioni mosse dalla Com-missione europea all’Italia, nei procedi-menti di contenzioso in materia di speseper intercettazioni telefoniche giudiziarie(procedura di infrazione n. 2011/4049) ein relazione alle società partecipate dalgruppo Tirrenia (procedura n. 2007/4609).

Mercoledì 1o agosto 2012 — 428 — Commissione XIV

ALLEGATO 2

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012,n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione (Politiche del-l’Unione europea),

esaminato il disegno di legge C. 5389Governo, approvato dal Senato, recanteconversione in legge del « DL 95/2012:Disposizioni urgenti per la revisione dellaspesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini »;

premesso che:

il provvedimento reca un ampio nu-mero di interventi la cui comune finalitàè il contenimento e la razionalizzazionedella spesa pubblica, nell’ottica di un im-pegno duraturo assunto dal Governo e dalParlamento italiano nell’ambito del seme-stre europeo, con specifiche e dettagliatemisure concernenti il miglioramento del-l’efficienza della spesa per beni e servizidelle Amministrazioni pubbliche, il ridi-mensionamento degli organici di alcunecategorie del pubblico impiego, un migliorutilizzo del patrimonio pubblico, nonchéinterventi in materia di società pubbliche,riduzioni alle spese per le amministrazionicentrali e gli enti territoriali, riduzione delnumero delle province e, da ultimo, normeper il contenimento nel comparto sanitarioe della spesa farmaceutica;

preso atto che la revisione della spesapubblica non costituisce attuazione di spe-cifici obblighi normativi dell’Unione euro-pea ma è oggetto di valutazioni e racco-mandazioni indirizzate all’Italia dalle Isti-tuzioni dell’Unione nell’ambito del seme-stre europeo per il coordinamento dellepolitiche economiche e, più in generale,nel quadro del monitoraggio sulle misure

volte al conseguimento degli obiettivi eparametri di finanza pubblica previsti dalPatto di stabilità e crescita;

ricordato che la revisione della spesapubblica è oggetto di specifiche indicazioninelle raccomandazioni adottate in via de-finitiva dal Consiglio ECOFIN il 10 luglio2012 in esito all’esame del programma distabilità e del programma nazionale diriforma dell’Italia, svolto nell’ambito dellaprocedura del semestre europeo 2012;

ricordato che le raccomandazionierano stata sottoposte dalla Commissioneeuropea al Consiglio il 30 maggio 2012, esuccessivamente avallate politicamente dalConsiglio europeo del 28-29 giugno;

sottolineato che nel preambolo dellaraccomandazione, che opera una valuta-zione della situazione macroeconomica edi finanza pubblica dell’Italia, la Commis-sione rileva che « il governo si è impegnatoa perseguire un miglioramento duraturodell’efficienza e della qualità della spesapubblica mediante approfondite revisionidella spesa (spending review) a tutti i livelliamministrativi. Tali revisioni dovrebberoanche consentire di determinare l’ordinedi priorità delle voci di spesa in modofavorevole alla crescita. »;

evidenziato che al punto 2 del dispo-sitivo, si raccomanda all’Italia di « perse-guire un miglioramento duraturo dell’ef-ficienza e della qualità della spesa pub-blica mediante la prevista spending re-view »;

rilevato che con riguardo agli aspettidi compatibilità del provvedimento con la

Mercoledì 1o agosto 2012 — 429 — Commissione XIV

normativa comunitaria, la previsione con-tenuta all’articolo 4, comma 8, riguardantegli affidamenti in house, dispone che adecorrere dal 1o gennaio 2014 l’affida-mento diretto possa avvenire solo a favoredi società a capitale interamente pubblico,nel rispetto dei requisiti richiesti dallanormativa comunitaria in materia di ge-stione in house, nel limite massimo di200.000 euro annui;

ricordato, sul punto, che il modellodell’in-house providing – pur essendo de-rogatorio rispetto al metodo di scelta delcontraente mediante gara pubblica richie-sto dai principi comunitari a tutela dellaconcorrenza e del mercato – è statoritenuto ammissibile dalla Corte di Giu-stizia delle Comunità europee entro de-terminati limiti, individuati rispettiva-mente nel « controllo analogo » e nella« attività prevalente »;

tenuto conto che i commi 8 e 8-bisdel decreto legge, come modificati nelcorso dell’esame al Senato, configuranofattispecie derogatorie rispetto alla norma;

segnalato, inoltre, che con riferi-mento all’articolo 1, comma 26, in materiadi razionalizzazione delle spese per inter-cettazioni, il 21 giugno 2012 la Commis-sione europea ha inviato all’Italia unalettera di messa in mora per violazionedella direttiva 2004/18/CE sugli appaltipubblici di lavori, di forniture e di servizi,da parte del regime italiano di assegna-zione di contratti nel campo delle inter-cettazioni telefoniche (procedura di infra-zione n. 2011/4049);

segnalato, altresì, che per quanto ri-guarda l’articolo 6, comma 19 del decretolegge, la Commissione europea ha recen-temente avviato due procedimenti in re-lazione alle società partecipate dal gruppoTirrenia: il primo consiste in un’indaginein materia di aiuti di Stato, avviata il 5ottobre 2011, riguardante alcune misure disostegno pubblico adottate dall’Italia a

favore delle società dell’ex Gruppo Tirre-nia, al fine di valutare se la proroga deicontratti di servizio pubblico oltre la finedel 2008 sia conforme alle norme UE inmateria di servizi di interesse economicogenerale e se vi sia stato un ulterioresostegno concesso alle società del gruppoTirrenia nel contesto della loro privatiz-zazione che possa falsare la concorrenzasul mercato; il secondo procedimento èrappresentato da un parere motivato del21 giugno 2012 (procedura n. 2007/4609)per violazione del regolamento (CEE)n. 3577/92 sul cabotaggio marittimo, incui si contesta all’Italia di aver prorogatoautomaticamente la validità di tre con-tratti di servizio pubblico (scaduti nel2008), senza procedere all’indizione digare per l’aggiudicazione dei nuovi con-tratti e si richiede all’Italia che notifichientro due mesi le misure adottate perconformarsi al suddetto regolamento, al-trimenti la Commissione potrà adire laCorte di giustizia dell’UE

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

c) valuti la Commissione di meritol’opportunità di richiedere approfondi-menti al Governo circa le coerenza ri-spetto alla disciplina comunitaria delledisposizioni contenute nell’articolo 4,commi 8 e 8-bis del decreto legge, confi-guranti fattispecie derogatorie in materiadi in house providing;

d) valuti la Commissione di meritol’opportunità di sollecitare l’impegno delGoverno nella direzione indicata nell’am-bito delle contestazioni mosse dalla Com-missione europea all’Italia, nei procedi-menti di contenzioso in materia di speseper intercettazioni telefoniche giudiziarie(procedura di infrazione n. 2011/4049) ein relazione alle società partecipate dalgruppo Tirrenia (procedura n. 2007/4609).

Mercoledì 1o agosto 2012 — 430 — Commissione XIV

COMMISSIONE PARLAMENTARE

per le questioni regionali

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 83/12: Misure urgenti per la crescita del Paese. S. 3426 Governo, approvato dalla Camera(Parere alle Commissioni riunite 8a e 10a del Senato) (Esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 431

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 437

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione dellaCamera) (Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni) . . . . . . . 432

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 439

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la valorizzazione dell’operaverdiana. C. 1373-A esame emendamenti (Parere alla VII Commissione della Camera)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 435

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 441

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 8.15.

DL 83/12: Misure urgenti per la crescita del Paese.

S. 3426 Governo, approvato dalla Camera.

(Parere alle Commissioni riunite 8a e 10a del Se-

nato).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizioni e osservazioni).

La Commissione avvia l’esame del prov-vedimento.

Il deputato Remigio CERONI (PdL),relatore, illustra il provvedimento inesame, approvato dalla Camera, recantemisure urgenti per la crescita del Paese.Rammenta che la Commissione haespresso parere alle Commissioni riuniteVI e X della Camera in data 11 luglio2012. In ordine alle novelle apportate altesto nel corso dell’esame alla Camera, diinteresse della Commissione, segnala chel’articolo 10 reca ulteriori disposizioni perla ricostruzione e la ripresa economica nelterritorio delle province di Bologna, Mo-dena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia eRovigo colpite dagli eventi sismici delmaggio 2012. Le misure adottate, sottoli-nea, sono volte all’apprestamento urgentedi moduli abitativi provvisori, nonché dimoduli destinati ad uso scolastico ed edi-fici pubblici. Rileva che il comma 15-bis

Mercoledì 1o agosto 2012 — 431 — Commissione bicamerale

prevede che i Presidenti delle regioni col-pite dagli eventi sismici dovranno stabilireinterventi urgenti per il ripristino degliedifici ad uso pubblico; il comma 15-terconcede ai medesimi Presidenti la facoltàdi avvalersi di soggetti attuatori all’uoponominati. Sostiene che l’articolo 13-bisintroduce un’ulteriore tipologia di inter-venti per i quali non è necessario alcuntitolo abilitativo, ossia le modifiche internedi carattere edilizio sulla superficie co-perta dei fabbricati adibiti ad esercizio diimpresa ovvero le modifiche della desti-nazione d’uso dei locali adibiti ad eserciziod’impresa. Evidenzia che l’articolo 17-bisapre il Capo IV-bis, recante disposizioniper favorire lo sviluppo della mobilitàmediante veicoli a basse emissioni com-plessive; l’articolo 17-ter prevede che ilGoverno promuova un’intesa con le Re-gioni per assicurare l’armonizzazione degliinterventi in materia di reti infrastruttu-rali per la ricarica dei veicoli alimentati adenergia elettrica. L’articolo 17-quinquies,precisa, interviene in materia di semplifi-cazione dell’attività edilizia e diritto aipunti di ricarica, mentre l’articolo 17-sexies prevede che le infrastrutture, ancheprivate, destinate alla ricarica dei veicolielettrici costituiscano opere di urbanizza-zione primaria. Rileva che l’articolo 17-septies prevede l’adozione di un Pianonazionale infrastrutturale per la ricaricadei veicoli alimentati ad energia elettrica,d’intesa con la Conferenza unificata. L’ar-ticolo 35, sottolinea, reca modifiche alladisciplina delle attività di ricerca, di pro-spezione nonché di coltivazione di idro-carburi liquidi e gassosi in mare. Fanotare che l’articolo 36-bis reca disposi-zioni in materia di criteri di individua-zione dei siti inquinati di interesse nazio-nale (SIN), mentre l’articolo 37 disciplinale gare per la distribuzione di gas naturalee nel settore idroelettrico. Si soffermaquindi sull’articolo 59, che reca disposi-zioni urgenti per il settore agricolo; Fanotare che con un emendamento soppres-sivo sono stati espunti dalla legge di con-versione del decreto i commi 8, 9 e 10, cheintervenivano sul rapporto tra biomassead uso agro-energetico e agricoltura. Il

comma 11, rileva, accentra le competenzeautorizzatorie, nei settori dell’acquacol-tura e della pesca, in capo al Ministeropolitiche agricole alimentari forestali,fermo restando il rispetto dell’articolo 117della Costituzione e quindi del ruolo delleRegioni. Precisa che l’articolo 64 istituisceil Fondo per lo sviluppo e la capillarediffusione della pratica sportiva, finaliz-zato alla realizzazione di nuovi impiantisportivi. Si sofferma sull’articolo 66, cheincentiva il rafforzamento di circuiti vir-tuosi tra le imprese turistico-alberghiere el’indotto economico-produttivo ad essecollegato, attraverso la costituzione di retidi impresa e di filiera; il comma 1-bisintroduce il termine del 31 dicembre 2012per effettuare la delimitazione dei distrettituristici da parte delle Regioni. Precisa chel’articolo 67-ter reca le disposizioni per laricostruzione e gli altri interventi necessariper il ritorno alle normali condizioni divita nelle aree colpite dal sisma del 6aprile 2009 in Abruzzo, che saranno gestitisulla base del riparto costituzionale dicompetenze tra gli enti territoriali e loStato.

Formula, quindi, una proposta di pa-rere favorevole con condizioni e osserva-zioni (vedi allegato 1).

Il senatore Gianvittore VACCARI(LNP), esprimendo riserve sull’impiantocomplessivo del provvedimento, preannun-cia che intende astenersi sulla proposta diparere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della

spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.

C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione della Camera).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizioni e osservazioni).

La Commissione avvia l’esame del prov-vedimento.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 432 — Commissione bicamerale

Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore,illustra il provvedimento in esame, appro-vato dal Senato e su cui la Commissioneha espresso parere alla 5a Commissionedel Senato in data 18 luglio 2012. Inordine alle previsioni di interesse dellaCommissione, segnala che l’articolo 1 di-sciplina il mercato degli acquisti dellapubblica amministrazione attraverso unProgramma per l’efficientamento delleprocedure di dismissione di beni mobili.Rileva che l’articolo 3 detta disposizionicirca l’utilizzo degli spazi da parte dellepubbliche amministrazioni; alle regioni eagli enti locali può essere concesso l’usogratuito di beni immobili di proprietàdello Stato per le proprie finalità istitu-zionali. Evidenzia che l’articolo 3-bis pre-vede il credito di imposta e finanziamentibancari agevolati per la ricostruzione deldopo terremoto in Emilia; con appositoprotocollo di intesa tra il Ministro del-l’economia e delle finanze e i Presidentidelle regioni Emilia-Romagna, Lombardiae Veneto sono definiti i criteri e le mo-dalità attuativi del presente articolo. L’ar-ticolo 4, precisa, prevede riduzione dispese, messa in liquidazione e privatizza-zione di società pubbliche; l’articolo 5 recadisposizioni volte al contenimento di al-cune voci di spesa delle pubbliche ammi-nistrazioni. Evidenzia che l’articolo 9 pre-vede che le autonomie territoriali inter-vengano su enti, agenzie e organismi cheesercitino funzioni amministrative spet-tanti agli enti locali, sopprimendoli o ac-corpandoli. All’articolo 12, segnala, sonosoppressi i commi 21 e 22 sui finanzia-menti perequativi nei confronti dei comuniconfinanti con le Province Autonome diTrento e di Bolzano. Si sofferma quindisull’articolo 15, che reca disposizioni perl’equilibrio del settore sanitario e misuredi governo della spesa farmaceutica; adecorrere dal 1o gennaio 2013 l’attualesistema di remunerazione della filiera di-stributiva del farmaco è sostituito da unnuovo metodo, definito con decreto delMinistro della salute, di concerto con ilMinistro dell’economia e delle finanze,previa intesa in sede di Conferenza per-

manente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano. Precisa che il comma 13,lettera c), dispone che, previa intesa dellaConferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le regioni e le province autonomedi Trento e di Bolzano, le regioni e leprovince autonome adottano provvedi-menti di riduzione dello standard dei postiletto ospedalieri, a carico del Serviziosanitario regionale. Il comma 20, fa no-tare, concerne le possibilità di prosecu-zione, oltre i termini già stabiliti, del pianodi rientro dal disavanzo sanitario regio-nale. Rileva che l’articolo 16 contienenorme per il concorso degli enti territo-riali agli obiettivi di finanza pubblica; lerisorse destinate alle regioni a statutoordinario sono ridotte di 700 milioni dieuro per il 2012 e la ripartizione delleriduzioni è effettuata in sede di Confe-renza Stato-Regioni. Il comma 12-septies,fa notare, che prevede che le regionisottoposte al piano di stabilizzazione fi-nanziaria di cui al decreto-legge 31 maggio2010, n. 78, possono disporre l’anticipoall’anno 2013 della maggiorazione dell’ali-quota dell’addizionale regionale all’impo-sta sul reddito delle persone fisiche. Sot-tolinea che l’articolo 16-bis regola il PattoGoverno-regioni per il trasporto pubblicolocale, mentre l’articolo 17 prevede chetutte le province delle regioni a statutoordinario sono oggetto di riordino sullabase di requisiti minimi. Precisa che l’ar-ticolo 18 sopprime le Province di Roma,Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna,Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria eistituisce le relative città metropolitane,mentre l’articolo 19 concerne le funzionifondamentali dei comuni e le modalità diesercizio associato di funzioni e servizicomunali. Segnala che gli articoli da 23-bisa 23-duodecies recano norme in materia diefficientamento, valorizzazione e dismis-sione del patrimonio pubblico, misure dirazionalizzazione dell’amministrazioneeconomico-finanziaria nonché misure dirafforzamento patrimoniale delle impresedel settore bancario. Evidenzia che l’arti-colo 24-bis stabilisce che fermo restando ilcontributo delle regioni a statuto speciale

Mercoledì 1o agosto 2012 — 433 — Commissione bicamerale

e delle province autonome di Trento e diBolzano all’azione di risanamento le di-sposizioni del presente decreto si appli-cano alle predette regioni e province au-tonome secondo le procedure previste dairispettivi statuti speciali e dalle relativenorme di attuazione.

Formula, quindi, una proposta di pa-rere favorevole con condizioni e osserva-zioni (vedi allegato 2).

Il deputato Mario PEPE (PD) manife-sta riserve e avanza rilievi critici inrelazione ai contenuti del provvedimento,segnalando, in particolare, che le previ-sioni che incidono sull’assetto ordinamen-tale dei livelli di governo del territorioandrebbero inserite in un diverso e piùorganico provvedimento che attui unariforma istituzionale compiuta dell’interaarchitettura delle autonomie territoriali,nel pieno rispetto dei precetti costituzio-nali ed in conformità all’articolo 5 dellaCarta costituzionale. Ravvisa quindi l’esi-genza che le previsioni del decreto-leggesiano coordinate, per i profili e negliambiti di riferimento, con la legge delegasul federalismo fiscale e con i relatividecreti legislativi di attuazione. Evidenziai profili problematici connessi alle normerelative al riordino delle province, la cuidisciplina appare incongrua per motivi dimerito e per le summenzionate ragioni dimetodo. Aggiunge che appare contrario aiprincipi di buona tecnica legislativa con-templare nel medesimo provvedimentomisure urgenti di carattere economico-fiscale, volte ad arginare la grave crisieconomica che affligge il Paese, e dispo-sizioni di portata ordinamentale tese amodificare l’assetto istituzionale dei livellidi governo del territorio prefigurato dallaCarta costituzionale. Valuta negativa-mente l’orientamento del Governo e gliindirizzi delineati nel testo in ordine allariforma degli enti locali, in quanto l’ar-ticolato tende a comprimere e mortificarespecificità e peculiarità territoriali cheandrebbero invece valorizzate, seppur inun quadro di opportuno contenimentodegli oneri di funzionamento degli appa-

rati pubblici. Aggiunge che i parametririchiamati nel provvedimento in ordine alriordino delle province appaiono del tuttoindefiniti e frammentari e avrebbero do-vuto essere inseriti, ribadisce, in una piùorganica e sistematica riforma dell’interamateria.

Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore,esprime forti perplessità sui contenuti deldecreto-legge; segnala che appaiono deci-samente violate talune previsioni degli sta-tuti speciali e delle intese stipulate traregioni e province autonome ed il Governoe le altre regioni. Precisa, al riguardo, chela clausola di salvaguardia di cui all’arti-colo 24-bis appare del tutto insufficiente.Evidenzia profili di criticità in ordine aicontenuti dell’articolo 15 e valuta favore-volmente le previsioni recate dall’articolo4, nella parte in cui è stato soppresso, nelcorso dell’esame del provvedimento al Se-nato, l’obbligo di automatico scioglimentodelle società partecipate. Segnala che pertali motivi sussiste una convinta contra-rietà del gruppo degli autonomisti suldecreto-legge in esame.

Il deputato Luciano PIZZETTI (PD)ritiene apprezzabili le modifiche apportateal testo nel corso dell’esame al Senato, conparticolare riferimento alle previsioni incui si richiamano i parametri dei costi efabbisogni standard in ordine alla disci-plina delle riduzioni di spesa degli enti edapparati pubblici. Valuta favorevolmentele norme afferenti al riordino delle societàpubbliche e partecipate. In relazione alladisciplina che reca il riordino delle pro-vince, ravvisa l’opportunità che sia rico-nosciuta alle regioni una piena potestànell’individuazione degli ambiti territorialiche dovranno configurare il perimetrodelle nuove province. Paventa, quindi, ilrischio che si ingenerino incertezze inter-pretative relativamente alla esatta delimi-tazione territoriale dei capoluoghi di pro-vincia.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 434 — Commissione bicamerale

Il senatore Gianvittore VACCARI(LNP), nel manifestare ampie riserve suicontenuti del provvedimento, evidenzial’inadeguatezza delle risorse stanziate, paria ottocento milioni di euro, che dovrannoessere ripartite tra le regioni. Osserva chela disciplina sulle nuove province recatadal testo appare lesiva della centralità delParlamento in quanto solo il legislatore ètenuto a fissare gli specifici parametri diriferimento rispetto ad una riforma cheincide su materia costituzionale. Ritieneeccessivi gli oneri sostenuti dagli enti localirispetto a quelli, di minore portata, chegravano sulle amministrazioni centrali.Precisa, in relazione all’articolo 15, che leprovince non sono contemplate nel noverodella ripartizione del fondo sulla sanità inragione di un’autonoma decisione assuntadalle medesime province. Valuta negativa-mente, in conclusione, i contenuti dell’in-tero provvedimento.

Il deputato Isidoro GOTTARDO (PdL)sostiene che la filosofia che ispira il prov-vedimento è fortemente centralista e, purrispondendo a giustificate esigenze dimessa in sicurezza dei saldi di bilancio,rischia di pregiudicare le autonomie ter-ritoriali e le competenze loro attribuitedalla Carta costituzionale. Stigmatizza,quindi, l’operato del Governo, che si è resointerprete di una riforma dei profili isti-tuzionali delle autonomie locali attraversomisure non conformi alle procedure co-stituzionali. Ritiene altresì grave che nonsiano stati considerati i pur soddisfacentiesiti raggiunti su diversi fronti dall’ado-zione di importanti provvedimenti varatidal precedente governo, tra cui, in parti-colare, il federalismo fiscale. Rammentache il fondo sanitario regionale del FriuliVenezia Giulia è interamente a caricodella regione e paventa, al riguardo, ilrischio che sia inopinatamente compressal’autonomia regionale attraverso la previ-sione di incisive ed insostenibili riduzionidi spesa. Evidenzia una carenza di culturapolitico-istituzionale e sostiene che le mi-sure contenute nel decreto-legge rischianodi pregiudicare la credibilità delle istitu-zioni. Fa notare che le province rappre-

sentano un livello di governo del territoriodi rango costituzionale e qualsiasi modi-fica afferente al loro assetto istituzionaleesige il pieno rispetto delle procedure egaranzie costituzionali. Valuta negativa-mente, in conclusione, i contenuti dell’in-tero provvedimento.

Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore,sulla base delle considerazioni emerse nelcorso del dibattito, formula una propostadi parere favorevole con condizioni e os-servazioni (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Disposizioni per la celebrazione del secondo cente-

nario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo

del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la

valorizzazione dell’opera verdiana.

C. 1373-A esame emendamenti.

(Parere alla VII Commissione della Camera).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione avvia l’esame del prov-vedimento.

Davide CAPARINI, presidente, in sosti-tuzione del relatore senatore FrancescoBevilacqua, illustra il contenuto delle pro-poste emendative in esame, riferite allaproposta di legge C. 1373-A, recantenorme volte a favorire, in occasione dallaricorrenza, nell’anno 2013, del bicentena-rio della nascita di Giuseppe Verdi, ini-ziative celebrative per le quali è prevista laconcessione di contributi e l’istituzione diun Comitato con il compito di promuo-verle e coordinarle. Osserva che le propo-ste emendative prevedono la delimitazionetemporale degli interventi agli anni 2012 e2013; la soppressione degli interventi disistemazione viaria degli itinerari relativinelle province di Milano, Parma, Piacenzae Reggio Emilia; la soppressione del rife-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 435 — Commissione bicamerale

rimento temporale al 1o gennaio 2012 delladecorrenza dell’istituzione del comitatopromotore; la soppressione della rappre-sentanza nel comitato suddetto di talunienti; la soppressione del festival Verdi; lariduzione del contributo straordinario as-segnato per le celebrazioni del centenario ela riduzione della copertura finanziaria.

Formula, quindi, una proposta di pa-rere favorevole (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione approva la proposta di pa-rere del relatore.

La seduta termina alle 8.30.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 436 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 1

DL 83/12: Misure urgenti per la crescita del Paese(S. 3426 Governo, approvato dalla Camera).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per lequestioni regionali,

esaminato, per i profili di propriacompetenza, il disegno di legge di conver-sione del decreto-legge 22 giugno 2012,n. 83, approvato dalla Camera e in corsodi esame presso le Commissioni riunite 8a

e 10a del Senato, recante misure urgentiper la crescita del Paese, su cui la Com-missione ha reso parere alle Commissioniriunite VI e X della Camera in data 11luglio 2012;

evidenziato che il provvedimento recamisure afferenti ad una pluralità di ma-terie, quali, in particolare, infrastrutture,edilizia e trasporti, pubblica amministra-zione, concorrenza, ricerca, sport e turi-smo;

considerato che agli ambiti ricondu-cibili alla competenza legislativa esclusivadello Stato, ai sensi del secondo commadell’articolo 117 della Costituzione, atten-gono specificamente alla « tutela della con-correnza », al « sistema tributario e con-tabile dello Stato », all’ »ordinamento eorganizzazione amministrativa dello Statoe degli enti pubblici nazionali », alle« norme generali sull’istruzione » ed alla« tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e deibeni culturali »;

rilevato che, in merito alle materie dilegislazione concorrente tra lo Stato e leRegioni, si segnalano, in particolare, iprofili d’intervento relativi al « governo delterritorio »; alle « professioni »; alla « ri-cerca scientifica e tecnologica e sostegnoall’innovazione per i settori produttivi »; al« coordinamento della finanza pubblica e

del sistema tributario »; alla « produzione,trasporto e distribuzione nazionale del-l’energia »; alla « valorizzazione dei beniculturali e ambientali » e « promozione eorganizzazione di attività culturali »; al-l’ »ordinamento sportivo »; preso atto al-tresì che il « turismo » rientra tra le ma-terie di competenza legislativa regionale;

considerate le modifiche apportate altesto nel corso dell’esame alla Camera,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) sia previsto che le politiche dicoordinamento della crescita e dello svi-luppo siano concordate, in sede di Confe-renza Stato-Regioni, con i governi regio-nali e nella salvaguardia delle competenzecostituzionali nel quadro dei vincoli del-l’Unione europea;

2) sia previsto che le politiche dellosviluppo siano raccordate e connesse adun chiaro ed oggettivo screening dellerisorse provenienti dal quadro economicodi sostegno europeo, dai fondi FAS e dallerisorse già previste nei provvedimenti af-ferenti ai programmi di intervento;

3) sia previsto che le risorse dei pianifinanziari previsti per le aree colpite dalsisma del 20-29 maggio, in ordine allarinascita produttiva in gran parte del-l’Emilia, in parte della Lombardia e delVeneto, in proporzione ai danni accertatied asseverati, siano nella disponibilitàdelle regioni interessate e siano organica-

Mercoledì 1o agosto 2012 — 437 — Commissione bicamerale

mente programmati per tutti quei settori(imprese artigianali – impianti industriali– officine manifatturiere – attività del-l’agro filiera e imprese di trasformazione)che possono assecondare e rilanciare lacrescita economico-sociale nei territorisuddetti;

4) sia previsto, all’articolo 39, che iparametri delle aliquote delle accise sul-l’elettricità e sui prodotti energetici impie-gati soprattutto nei settori produttivi sianodefiniti attraverso modalità di coordina-mento e collaborazione istituzionale insede di Conferenza Stato-Regioni;

e con le seguenti osservazioni:

a) valutino le commissioni di meritol’opportunità di prevedere che, in ordinealle materie che incidono sui profili dicompetenza concorrente Stato-Regioni, siafatta salva la piena potestà normativa incapo alle autonomie regionali, in confor-mità ai principi generali fissati dal decre-to-legge ed ai sensi delle prescrizioni delTitolo V della Costituzione;

b) valutino le commissioni di meritol’opportunità di riservare all’esclusivacompetenza regionale la disciplina recatadall’articolo 66 in materia di turismo.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 438 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 2

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblicacon invarianza dei servizi ai cittadini (C. 5389 Governo, approvato

dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per lequestioni regionali,

esaminato, per i profili di propriacompetenza, il disegno di legge di conver-sione del decreto-legge 6 luglio 2012,n. 95, approvato dal Senato ed in corso diesame presso la V Commissione dellaCamera, recante disposizioni urgenti perla revisione della spesa pubblica con in-varianza dei servizi ai cittadini, su cui laCommissione ha espresso parere alla 5a

Commissione del Senato in data 18 luglio2012;

considerati necessari gli obiettivi per-seguiti dal provvedimento, volti a superarecondizioni di inefficienza e criticità negliapparati organizzativi e negli enti dellepubbliche amministrazioni, nonché nellemodalità di allocazione delle risorse pub-bliche;

rilevata l’opportunità di attivare piùincisive modalità di interazione con leautonomie territoriali in relazione all’esi-genza di una graduale modulazione degliinterventi volti alla revisione della spesapubblica di Regioni ed enti locali, ed inriferimento alle previsioni di cui all’arti-colo 23-ter in materia di valorizzazione edismissione di immobili pubblici;

apprezzate le misure tese a determi-nare una riduzione dei costi anche attra-verso la soppressione di enti pubblici nonelettivi ed attraverso la razionalizzazionedegli uffici periferici dello Stato;

considerata l’opportunità di valutarela compatibilità dell’articolo 17 del decre-

to-legge, recante norme volte al riordinodelle province, rispetto alle previsioni delTitolo V della Costituzione e richiamatal’esigenza di incentivare i processi di ag-gregazione municipale e potenziare la ge-stione associata obbligatoria di servizi,forniture e appalti,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) sia precisato, all’articolo 4 inerentealla riduzione di spese, messa in liquida-zione e privatizzazione di società pubbli-che, che gli obiettivi ivi perseguiti sianoattuati con il pieno coinvolgimento delleregioni interessate in relazione agli entipubblici controllati dalle amministrazionilocali e regionali; sia altresì salvaguardatala competenza regionale e delle autonomielocali a definire parametri sulla composi-zione degli organi interni delle societàpubbliche da esse controllate;

2) sia stabilito, in relazione alle pre-visioni di cui all’articolo 15, volte a favo-rire l’equilibrio del settore sanitario, chenon si proceda a riduzioni di spesa attra-verso la logica dei tagli lineari ma me-diante il criterio dei costi e fabbisognistandard dei servizi e delle prestazionisanitarie al fine di verificare il perimetrodelle spese improduttive e non efficienti edeffettuare le conseguenti riduzioni di spesamediante l’intesa in sede di Conferenzaunificata; si consideri, in particolare, che

Mercoledì 1o agosto 2012 — 439 — Commissione bicamerale

le autonomie speciali non partecipano alfinanziamento del Servizio sanitario na-zionale;

3) sia stabilito, in relazione alle di-sposizioni di cui all’articolo 16, che pre-vedono tagli e riduzioni di risorse per glienti locali, che si preveda un espressorichiamo al sistema di definizione ed in-dividuazione dei costi e fabbisogni stan-dard recato dalla disciplina del federali-smo fiscale e sia altresì precisata la por-tata delle norme relative ai parametri diindividuazione dei capoluoghi di provincia;si consideri, altresì, che lo stanziamento dirisorse per i comuni, pari ad ottocentomilioni di euro, appare insufficiente erisultano peraltro indefiniti i relativi cri-teri di utilizzo;

4) sia previsto che i tagli e le ridu-zioni di spesa per gli enti locali sianoeffettuati previa definizione di un piùequilibrato rapporto tra il contributo delloStato e quello delle autonomie locali agliobiettivi di finanza pubblica, affinché ilpeso delle decurtazioni di risorse sia so-stenuto equamente dagli apparati ammi-nistrativi statali e dalle regioni ed entilocali e sia altresì attenuata e ridimensio-

nata l’entità della riduzione dei trasferi-menti di risorse alle autonomie locali;

5) sia precisato, all’articolo 24-bis,che le norme contenute nel provvedimentoe riferite alle autonomie territoriali sianoconformi, oltreché agli Statuti speciali erelative norme di attuazione, al dettatocostituzionale con riferimento al titolo Vdella Costituzione ed alla piena attuazionedel processo federalista, con specifico ri-ferimento alle previsioni della legge delegasul federalismo fiscale e dei decreti legi-slativi di attuazione della medesima;

e con le seguenti osservazioni:

a) valuti la Commissione di meritol’opportunità di verificare che le previsionidi cui all’articolo 17 sul riordino delleprovince siano conformi al dettato costi-tuzionale con riferimento al titolo V dellaCostituzione;

b) valuti la Commissione di merito,all’articolo 23-quater, l’opportunità di pre-cisare che l’Agenzia del territorio possamantenere e valorizzare le eventuali con-venzioni definite con enti ed associazionidi categoria locali.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 440 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 3

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita diGiuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e

per la valorizzazione dell’opera verdiana (emendamenti C. 1373-A).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per lequestioni regionali,

esaminati, per i profili di propriacompetenza, gli emendamenti riferiti altesto C. 1373-A, in corso di esame pressola VII Commissione della Camera, recante« Disposizioni per la celebrazione del se-condo centenario della nascita di GiuseppeVerdi, per lo sviluppo del Festival Verdi diParma e Busseto e per la valorizzazionedell’opera verdiana »;

considerato che l’articolo 117, se-condo comma, lettera s), della Costituzione

ascrive la « tutela dei beni culturali » tra lematerie di competenza esclusiva delloStato, mentre il terzo comma della mede-sima disposizione della Costituzione, rico-nosce la « valorizzazione dei beni culturalie ambientali e promozione e organizza-zione di attività culturali » tra le materiedi legislazione concorrente,

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 441 — Commissione bicamerale

COMITATO PARLAMENTARE

per la sicurezza della Repubblica

S O M M A R I O

Audizione del Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS),ambasciatore Giampiero Massolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 442

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 442

Mercoledì 1o agosto 2012. – Presidenzadel presidente Massimo D’ALEMA.

La seduta comincia alle 8.40.

Audizione del Direttore generale del Dipartimento

delle informazioni per la sicurezza (DIS), ambascia-

tore Giampiero Massolo.

Il Comitato procede all’audizione delDirettore generale del Dipartimento delleinformazioni per la sicurezza (DIS), am-basciatore Giampiero MASSOLO, il qualesvolge una relazione e risponde alle os-servazioni e ai quesiti formulati dall’ono-revole Massimo D’ALEMA (PD), presidente,dai deputati Fabrizio CICCHITTO

(PdL), Pietro LAFFRANCO (PdL), MarcoGiovanni REGUZZONI (LNP) e Ettore RO-SATO (PD) e dal senatore Francesco RU-TELLI (Per il Terzo Polo-ApI-FLI).

Comunicazioni del Presidente.

L’onorevole Massimo D’ALEMA (PD),presidente, svolge alcune comunicazioniconcernenti la documentazione pervenutae l’organizzazione dei lavori sulle qualiintervengono i deputati Pietro LAF-FRANCO (PdL) e Marco Giovanni REGUZ-ZONI (LNP).

La seduta termina alle 10.10.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 442 — Comitato parlamentare

COMMISSIONE PARLAMENTAREDI INCHIESTA

sulle attivita illecite connesse al ciclo dei rifiuti

S O M M A R I O

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 443

Audizione del comandante provinciale Guardia di finanza di Taranto, Salvatore Paiano, e delcomandante del gruppo Guardia di finanza di Taranto, Giuseppe Dell’Anna (Svolgimentoe conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 443

Audizione del sindaco di Statte, Angelo Miccoli (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . 444

Audizione del brigadiere dei Carabinieri, Rosario Francaviglia, quale persona informata difatti rilevanti ai fini dell’inchiesta (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 444

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 444

Mercoledì 1o agosto 2012. – Presidenzadel presidente Gaetano PECORELLA.

La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, propone che la pubblicità dei la-vori sia assicurata anche mediante l’atti-vazione dell’impianto audiovisivo a cir-cuito chiuso. Non essendovi obiezioni, nedispone l’attivazione.

Audizione del comandante provinciale Guardia di

finanza di Taranto, Salvatore Paiano, e del coman-

dante del gruppo Guardia di finanza di Taranto,

Giuseppe Dell’Anna.

(Svolgimento e conclusione).

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, dopo brevi considerazioni prelimi-nari, introduce l’audizione del comandanteprovinciale Guardia di finanza di Taranto,

Salvatore Paiano, e del comandante delgruppo Guardia di finanza di Taranto,Giuseppe Dell’Anna.

Salvatore PAIANO, comandante provin-ciale Guardia di finanza di Taranto, eGiuseppe DELL’ANNA, comandante delgruppo Guardia di finanza di Taranto,svolgono relazioni.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputatiGaetano PECORELLA, presidente, Alessan-dro BRATTI (PD), nonché i senatori Da-niela MAZZUCONI (PD) e Candido DEANGELIS (ApI-FLI).

Salvatore PAIANO, comandante provin-ciale Guardia di finanza di Taranto, eGiuseppe DELL’ANNA, comandante delgruppo Guardia di finanza di Taranto,rispondono ai quesiti posti.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, ringrazia il comandante Paiano e

Mercoledì 1o agosto 2012 — 443 — Commissione di inchiesta

il comandante Dell’Anna per il contri-buto fornito e dichiara conclusa l’audi-zione.

Audizione del sindaco di Statte, Angelo Miccoli.

(Svolgimento e conclusione).

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, dopo brevi considerazioni prelimi-nari, introduce l’audizione del sindaco diStatte, Angelo Miccoli.

Angelo MICCOLI, sindaco di Statte,svolge una relazione.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputatiGaetano PECORELLA, presidente, e Ales-sandro BRATTI (PD), nonché i senatoriDaniela MAZZUCONI (PD) e Vincenzo DELUCA (PD).

Angelo MICCOLI, sindaco di Statte, ri-sponde ai quesiti posti.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, ringrazia il sindaco Miccoli per ilcontributo fornito e dichiara conclusal’audizione.

Audizione del brigadiere dei Carabinieri, Rosario

Francaviglia, quale persona informata di fatti rile-

vanti ai fini dell’inchiesta.

(Svolgimento e conclusione).

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, dopo brevi considerazioni prelimi-

nari, introduce l’audizione del brigadieredei Carabinieri, Rosario Francaviglia,quale persona informata di fatti rilevantiai fini dell’inchiesta.

Rosario FRANCAVIGLIA, persona in-formata di fatti rilevanti ai fini dell’inchie-sta, svolge una relazione.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputatiGaetano PECORELLA, presidente, e Ales-sandro BRATTI (PD), nonché i senatoriGennaro CORONELLA (PdL) e VincenzoDE LUCA (PD).

Rosario FRANCAVIGLIA, persona in-formata di fatti rilevanti ai fini dell’inchie-sta, risponde ai quesiti posti.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, ringrazia il brigadiere Francavigliaper il contributo fornito e dichiara con-clusa l’audizione.

La seduta termina alle 15.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta della Commissione è pubblicato in unfascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza, integrato dairappresentanti dei gruppi, si è riunitodalle 15.40 alle 16.05.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 444 — Commissione di inchiesta

COMMISSIONE PARLAMENTARE

di inchiesta sugli errori in campo sanitarioe sulle cause dei disavanzi sanitari regionali

S O M M A R I O

Audizione del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro (Svolgimento dell’audizionee conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 445

Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenzadel presidente Antonio PALAGIANO. — In-tervengono Stefano Caldoro, Presidentedella Regione Campania, e Mario Morlacco,subcommissario alla sanità della RegioneCampania.

La seduta comincia alle 14.10.

Antonio PALAGIANO, presidente, av-verte che, se non vi sono obiezioni, lapubblicità dei lavori sarà assicurata anchemediante l’attivazione dell’impianto audio-visivo a circuito chiuso.

(Così rimane stabilito).

Audizione del Presidente della Regione Campania,

Stefano Caldoro.

(Svolgimento dell’audizione e conclusione).

Antonio PALAGIANO, presidente, intro-duce il tema oggetto dell’audizione e for-mula alcune considerazioni introduttive.

Stefano CALDORO, presidente della Re-gione Campania, svolge un’ampia relazionesul tema oggetto dell’audizione.

Intervengono a più riprese, ponendoquesiti e formulando considerazioni, i de-putati Giovanni Mario Salvino BURTONE(PD), Francesco NUCARA (Misto), Car-mine Santo PATARINO (FLpTP), LucioBARANI (PdL), Benedetto FrancescoFUCCI (PdL), Americo PORFIDIA (Misto),Maria Grazia LAGANÀ FORTUGNO (PD),Pippo GIANNI (PT), e Antonio PALA-GIANO, presidente.

Stefano CALDORO, presidente della Re-gione Campania, e Mario MORLACCO,Subcommissario alla sanità della RegioneCampania, rispondono ai quesiti posti, for-nendo ulteriori elementi di informazione evalutazione.

Antonio PALAGIANO, presidente, rin-grazia gli auditi ed i colleghi intervenuti edichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 15.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 1o agosto 2012 — 445 — Commissione di inchiesta

INDICE GENERALE

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

Comunicazioni del presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO:

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recantedisposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi aicittadini. Esame C. 5389, Governo, approvato dal Senato (Parere alla Commissione V)(Esame e conclusione – Parere con condizioni, osservazioni e raccomandazioni) . . . . . . . . . 3

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-TER, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO:

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Associazione italiana della Crocerossa. Esame Atto n. 491 (Parere alla Commissione XII) (Esame e conclusione – Parerecon condizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

GIUNTA DELLE ELEZIONI

GIUNTA PLENARIA:

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

Proposte di convalida delle elezioni dei deputati Mario Adinolfi, proclamato nella XV Circoscri-zione Lazio 1, e Marilena Parenti, proclamata nella V Circoscrizione Lombardia 3 . . . . . . . . . 25

COMMISSIONI RIUNITE (I e XI)

SEDE REFERENTE:

Modifiche agli articoli 23-bis e 23-ter del decreto-legge n. 201 del 2011, in materia ditrattamenti economici erogati a carico delle finanze pubbliche. C. 4901 Dal Lago, C. 5035Bressa e C. 5170 Vassallo (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento del progetto di leggeC. 5170) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

COMMISSIONI RIUNITE (II e XII)

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

I Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 4 aprile2010, n. 58, di attuazione della direttiva 2007/23/CE relativa all’immissione sul mercatodi articoli pirotecnici. Atto n. 490 (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

SEDE REFERENTE:

Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani.Testo base C. 4534 Governo, approvato dal Senato, C. 1720 Giulietti e C. 1918 Maran(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

ALLEGATO 3 (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

Mercoledì 1o agosto 2012 — 446 — Indice Generale

Modifica degli articoli 15 e 16 dello Statuto speciale per la Sardegna, di cui alla leggecostituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, in materia di composizione ed elezione del Consiglioregionale. C. 4664 cost. Palomba, C. 4711 cost. Consiglio regionale della Sardegna e C. 5149cost., approvata, in prima deliberazione, dal Senato (Rinvio del seguito dell’esame) . . . . . 35

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’annofinanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell’interno per l’anno finanziario 2012(Relazioni alla V Commissione) (Seguito dell’esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Associazione italiana della Crocerossa. Atto n. 491 (Rilievi alla XII Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione –Deliberazione di rilievi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

ALLEGATO 4 (Proposta di rilievi del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

ALLEGATO 5 (Rilievi deliberati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 38

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

ALLEGATO 6 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta aStrasburgo il 5 novembre 1992. Nuovo testo C. 5118 Governo ed abb. (Parere alla IIICommissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testo C. 4041, approvata dalSenato ed abb. (Parere alla II Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

ALLEGATO 7 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la valorizzazione dell’operaverdiana. Emendamenti C. 1373-A Motta ed abb. (Parere alla VII Commissione) (Esameemendamenti e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

ALLEGATO 8 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

II Giustizia

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli ufficidel pubblico ministero. Atto n. 494 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

ALLEGATO 1 (Proposta di parere alternativo degli onorevoli Di Pietro e Palomba) . . . . . . . . . 77

INTERROGAZIONI:

5-06715 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nel carcere Malaspina di Caltanissetta . . 70

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

5-06724 Bernardini: Sulle condizioni di vita di un detenuto paralizzato nel carcere di Siracusa . 71

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli ufficidel pubblico ministero. Atto n. 494 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

ALLEGATO 4 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88

Mercoledì 1o agosto 2012 — 447 — Indice Generale

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . 73

ALLEGATO 5 (Proposta di parere dei relatori) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96

ALLEGATO 6 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

III Affari esteri e comunitari

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli Affari esteri per l’anno 2012 (Relazionealla V Commissione) (Esame congiunto, ai sensi dell’articolo 119, comma 8, del regolamento,e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-07567 Maran: Sulla situazione dei diritti umani in Kazakhistan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

5-07569 Menia: Sul sistema delle prenotazioni telefoniche per l’accesso ai servizi consolari . . . . . . 110

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

5-07568 Evangelisti: Sul rapimento a Sanaa di un carabiniere addetto alla sicurezzadell’Ambasciata d’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 111

IV Difesa

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione svolta l’8 e il 9 maggio 2012 a La Spezia presso l’Arsenale Militare Marittimo,al Comando Subacquei ed Incursori, agli stabilimenti Oto Melara e a Livorno pressol’Accademia Navale e alla Brigata « Folgore » (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . 122

ALLEGATO 1 (Comunicazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 130

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

Mercoledì 1o agosto 2012 — 448 — Indice Generale

V Bilancio, tesoro e programmazione

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SEDE REFERENTE:

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testo C. 4041, approvato dalSenato (Parere alla II Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli ufficidel pubblico impiego. Atto n. 494 (Rilievi alla II Commissione) (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157

AUDIZIONI INFORMALI:

Seguito dell’audizione del Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti,Rita Arrigoni, in merito alle problematiche concernenti l’autonomia finanziaria dellaRegione Siciliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichia-razione d’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa naturale del musicista Roncole Verdi. Emendamenti nuovo testo unificato C. 1373 eabb. (Parere alla VII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . 164

SEDE REFERENTE:

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Seguito dell’esame e conclusione) . 166

ALLEGATO (Proposte emendative riferite al testo del decreto-legge) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176

VI Finanze

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. C. 4041, approvata dal Senato, e abb.(Parere alla II Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento,per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Nulla osta) . . . . . . . . . . . . . 204

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato. (Parere alla V Commissione)(Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti allamateria tributaria, e conclusione – Parere favorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante ulteriori modifiche ed integrazioni al decreto legislativon. 141 del 2010, recante attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti dicredito ai consumatori, nonché modifiche del titolo V del testo unico bancario in meritoalla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attivitàfinanziaria e dei mediatori creditizi. Atto n. 486 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . 242

ALLEGATO 2 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 251

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 243

VII Cultura, scienza e istruzione

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Mercoledì 1o agosto 2012 — 449 — Indice Generale

SEDE LEGISLATIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichia-razione d’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa natale del musicista in Roncole Verdi. Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri,C. 2110 Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri (Discussione e rinvio) . . . . . 258

ALLEGATO 1 (Testo unificato, elaborato in sede referente, adottato come nuovo testo base dallaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’annofinanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell’istruzione, università e ricerca per l’annofinanziario 2012.

Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l’annofinanziario 2012 (Relazione alla V Commissione) (Seguito dell’esame congiunto, ai sensidell’articolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione – Relazione favorevole sulRendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011 (C.5324) e Relazione favorevole con condizioni e osservazioni su Assestamento del bilancio delloStato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2012 (C. 5325) . 259

ALLEGATO 2 (Relazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 281

ALLEGATO 3 (Proposta di relazione del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 283

ALLEGATO 4 (Relazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 286

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262

ALLEGATO 10 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 299

ALLEGATO 11 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 301

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 269

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270

SEDE LEGISLATIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per losviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichiarazioned’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e della casa nataledel musicista in Roncole Verdi. Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri (Seguito della discussione e rinvio) . . . . . . 270

ALLEGATO 5 (Emendamenti approvati in linea di principio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289

RISOLUZIONI:

7-00449 Pes: Sui corsi di specializzazione per il personale docente in esubero ai fini delconseguimento del titolo per l’insegnamento per posti di sostegno (Seguito della discussionee conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00197) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271

ALLEGATO 6 (Proposta di riformulazione della deputata Pes) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 291

ALLEGATO 7 (Risoluzione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294

Mercoledì 1o agosto 2012 — 450 — Indice Generale

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale per il riparto della quota del Fondo ordinario per gli entie le istituzioni di ricerca per l’anno 2011 destinata al finanziamento premiale di specificiprogrammi e progetti proposti dagli enti. Atto n. 498 (Esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . 272

ALLEGATO 8 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297

ALLEGATO 9 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 275

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 275

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni concernenti l’istruzione . . 275

5-07572 Bachelet: Sulla chiusura di sedi di nuclei territoriali e sulla assunzioni pressol’ANSAS-INDIRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 275

ALLEGATO 12 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303

5-07573 Zazzera: Sull’indizione di un concorso a cattedre nelle scuole secondarie superiori . . . 375

ALLEGATO 13 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304

5-07574 Rivolta: Sul contenzioso relativo al concorso per dirigenti scolastici indetto nel luglio2001-Regione Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276

ALLEGATO 14 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305

5-07575 Mario Pepe (Misto): Sulla situazione dell’Accademia Nazionale di danza (AND) . . 276

ALLEGATO 15 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sulla proposta di legge C. 1294 Siliquini recante Ordinamento dellaprofessione di statistico e istituzione dell’Ordine e dell’albo degli statistici.

Audizione di rappresentanti delle associazioni di categoria, Federazione Italiana per ilSuperamento dell’Handicap (FISH), Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili(FAND) e Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA) (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione informale di rappresentanti dell’Agenzia di Valutazione del Sistema Universitarioe della Ricerca (ANVUR) e di associazioni di docenti universitari, sui processi divalutazione per le abilitazioni alla docenza universitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277

VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

SEDE CONSULTIVA:

Decreto-legge 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica coninvarianza dei servizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato. Alla VCommissione (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323

SEDE REFERENTE:

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell’Agenzia per laprotezione dell’ambiente e per i servizi tecnici. C. 55 Realacci e C. 3271 Bratti (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 315

ALLEGATO 3 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 324

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. C. 3465-4290-B Governo, approvato dalSenato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato (Seguito dell’esamee rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317

Mercoledì 1o agosto 2012 — 451 — Indice Generale

Modifica all’articolo 15 della legge 23 marzo 2001, n. 93, concernente il Parco museo delleminiere di zolfo delle Marche e dell’Emilia Romagna. Testo unificato C. 4258 Brandolinie C. 4467 Vannucci (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317

ALLEGATO 4 (Emendamento del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 329

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi dell’ente « Parco nazionale GranParadiso » C. 4913 Nicco ed abb. (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318

ALLEGATO 5 (Emendamento del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330

Delega al Governo per l’adozione di norme a salvaguardia della salute pubblica dai rischi diinquinamento nelle zone interessate da impianti, anche provvisori, per il deposito, iltrattamento o lo smaltimento di rifiuti urbani e industriali C. 1909 Scilipoti (Rinvio delseguito dell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318

RISOLUZIONI:

7-00821 Lanzarin: Sul sistema di raccolta delle acque reflue urbane (Discussione e conclusione– Approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319

7-00853 Cosenza: Sugli impianti di depurazione delle acque reflue (Discussione e conclusione– Approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319

7-00923 Mariani: Sugli eventi calamitosi del 25 ottobre 2011 in provincia di La Spezia(Discussione e conclusione – Approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319

7-00895 Motta: Sul violento nubifragio dell’11 giugno 2012 che ha colpito la Pedemontanaparmense e in particolare i comuni in provincia di Parma (Discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione 8-00198) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320

ALLEGATO 6 (Risoluzione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 331

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell’Opera verdiana e sulla dichia-razione d’interesse nazionale della Villa Verdi in Sant’Agata di Villanova sull’Arda e dellacasa natale del musicista in Roncole Verdi. C. 1373 e abb. (Parere alla VII Commissione)(Esame emendamenti e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 321

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321

IX Trasporti, poste e telecomunicazioniSEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta aStrasburgo il 5 novembre 1992. Nuovo testo C. 5118 Governo e abb. (Parere alla IIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . 338

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 340

AUDIZIONI INFORMALI:

Seguito dell’audizione del presidente di Alitalia-Compagnia Aerea Italiana SpA, RobertoColaninno, e dell’amministratore delegato della medesima società, Andrea Ragnetti,sull’attuale situazione del trasporto aereo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340

X Attivita produttive, commercio e turismoSEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 342

Mercoledì 1o agosto 2012 — 452 — Indice Generale

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’annofinanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l’anno finanziario2011 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricercaper l’anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza) (Relazione alla VCommissione) (Seguito dell’esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli) . . . . . . . 356

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 362

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Nuovo testo C. 4041, approvata dalSenato, ed abb. (Parere alla II Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361

ALLEGATO 2 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 364

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 361

XI Lavoro pubblico e privato

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 365

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 365

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372

SEDE REFERENTE:

Disciplina delle attività subacquee e iperbariche. Testo unificato C. 344 Bellotti, C. 2369 LoPresti e C. 2509 Carlucci (Seguito dell’esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373

ALLEGATO 2 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376

XII Affari sociali

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012 Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione).(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 395

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 395

XIII Agricoltura

SEDE CONSULTIVA:

DL n. 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 399

Mercoledì 1o agosto 2012 — 453 — Indice Generale

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418

ALLEGATO 2 (Nuova formulazione della proposta di parere del relatore approvata dallaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 419

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Proposta di regolamento recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito deiregimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune – COM(2011)625.

Proposta di regolamento recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli(regolamento OCM unica) – COM(2011)626.

Proposta di regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricoloper lo sviluppo rurale (FEASR) – COM(2011)627.

Proposta di regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politicaagricola comune – COM(2011)628.

Proposta di regolamento recante misure per la fissazione di determinati aiuti e restituzioniconnessi all’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli – COM(2011)629.

Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 73/2009 in ordineall’applicazione dei pagamenti diretti agli agricoltori per il 2013 – COM(2011)630.

Proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 in ordine al regimedi pagamento unico e al sostegno ai viticoltori – COM(2011)631 (Seguito dell’esamecongiunto, ai sensi dell’articolo 127 del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011. C. 5324Governo.

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioniautonome per l’anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali(Relazione alla V Commissione) (Seguito dell’esame congiunto, ai sensi dell’articolo 119,comma 8, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 416

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per il contenimento dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioniagricole e zootecniche. C. 781 Carlucci, C. 2117 Bellotti, C. 2354 Cenni, C. 4414 Nola, C.4588 Negro e C. 5340 Consiglio regionale della Lombardia (Seguito dell’esame e rinvio –Abbinamento della proposta di legge C. 5340) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 416

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame del nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 4108. C. 4114 eC. 5090, recante « Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta ».

Audizione informale dei rappresentanti dell’Associazione italiana tra gli industriali dellebevande analcooliche (ASSOBIBE) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417

Audizione informale dei rappresentanti delle organizzazioni agricole Coldiretti,Confagricoltura, CIA, Copagri, Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroali-mentare e Unci-Coldiretti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 417

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417

XIV Politiche dell’Unione europea

SEDE CONSULTIVA:

DL 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza deiservizi ai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 427

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 429

Mercoledì 1o agosto 2012 — 454 — Indice Generale

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

SEDE CONSULTIVA:

DL 83/12: Misure urgenti per la crescita del Paese. S. 3426 Governo, approvato dalla Camera(Parere alle Commissioni riunite 8a e 10a del Senato) (Esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 431

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 437

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei serviziai cittadini. C. 5389 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione dellaCamera) (Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni) . . . . . . . 432

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 439

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, perlo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la valorizzazione dell’operaverdiana. C. 1373-A esame emendamenti (Parere alla VII Commissione della Camera)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 435

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 441

COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA

Audizione del Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS),ambasciatore Giampiero Massolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 442

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 442

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA ILLECITECONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 443

Audizione del comandante provinciale Guardia di finanza di Taranto, Salvatore Paiano, e delcomandante del gruppo Guardia di finanza di Taranto, Giuseppe Dell’Anna (Svolgimentoe conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 443

Audizione del sindaco di Statte, Angelo Miccoli (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . 444

Audizione del brigadiere dei Carabinieri, Rosario Francaviglia, quale persona informata difatti rilevanti ai fini dell’inchiesta (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 444

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 444

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUGLI ERRORI IN CAMPOSANITARIO E SULLE CAUSE DEI DISAVANZI SANITARI REGIONALI

Audizione del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro (Svolgimento dell’audizionee conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 445

Mercoledì 1o agosto 2012 — 455 — Indice Generale

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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