LA BUONA PRATICA DEL “SELF-TALK”" 24 NOVEMBRE 2011

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Le persone con la mente “dubita-tiva” sono più intrinsecamente motivate ad agire. Esse cercano un’ispirazione positiva interiore, piuttosto che attenersi a una norma rigida. Le persone “af-fermative” invece mancano di questa ispirazione interiore, il che spiega in parte il loro debole impegno (e la loro spesso insop-

portabile superbia). Coloro che af-fermano una totale fiducia nella forza di volontà è come se chiudes-sero la propria mente, restringendo la visione sul futuro. Chi invece domanda e ascolta ha spesso la mente più aperta, e quindi una maggiore predisposizione a indivi-duare e cogliere nuove opportunità.

La volontàè un concetto centrale di molti metodi di sviluppo personale, così come di al-cune teorie comportamenta-li, il più delle volte nordame-ricane, fondate sull’assunto che “volere è potere”.

Anche il coaching, almeno nelle sue forme più cono-sciute, vede la “self confi-dence” e il raggiungimento di obiettivi come legati da una sorta di relazione causa-effetto. Questa imposta-zione non trova in me una grande tifoso al con-trario pongo l’accento sulla reale differenza tra l’essere “realisticamente positivi” e un’eccessiva fiducia nelle proprie o altrui capacità, un “ottimismo cieco” peri-colosamen-te contagio-so.

- MR

Recentemente, lo psicologo Ibrahim Senay dell’Università dell’Illinois ha sviluppato alcu-ni intriganti esperimenti su determinazione e volontà, per esplorare le possibili connessioni con intenzione, motivazione e azioni dirette verso un obiettivo, individuando alcuni tratti carat-teristici.

Per fare questo, Senay ha utilizza-to il fenomeno del “self-talk”, ovvero il dialogo interiore che articola i nostri pensieri: opzioni, intenzioni, speranze, paure, e così via. La forma e la consistenza di questa conversazione sono im-portanti nella formazione di piani e nell’esercizio della volontà.

UN ESPERIMENTO INTERESSANTE: SCEGLI UNA MODALITA’ E RISOLVI...

“Ce la farò?” vs. “Ce la farò!”La modalità dubitativa contro la modalità volontà. Quale avere?

IL DUBBIO