N° 3 - NOVEMBRE 2009

LA PIU’ COMPLETA E AUTOREVOLE GUIDA AL FUORISTRADA

QUATTROQUATTRO

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EVENTI IN 4x4Il salone di Valloire

SPORTWarn Trophy Italia

BODY BUILDING La FJ Cruiser by 4Technique mostra i muscoli

ELABORAZIONISuzuki Jimny 1.3 by ZanfiMan 19372 4x4 by Musi / Sansavini

ALLESTIMENTI FAI-DA-TELand Rover 110 camperizzata

Toyota KZJ 70 3.0 Td Fiat Panda 4x4

N° 3€ 5,00Novembre 2009

REPORT VIAGGILABRADOR

Inferno verde

Jeep Wrangler JK V8 by MB Offroad Nissan Patrol GR by 4Extreme

DOSSIER OMOLOGAZIONE

ACCESSORI OFF-ROAD

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TOYOTA FJ CRUISER by 4TECHNIQUEQ - ELABORAZIONEQ

IL TRENDY SPOSA IL TRIAL

La più audace 4x4 di Toyota colpisce per il look retrò, ma si fa apprezzare anche per le insospettabili capacità off road, che l’azienda modenese ha incrementato quasi fino al limite con una cura ben calibrata

Testo e foto diFrancesco Fatichenti

Pur non essendo importata ufficialmente, la FJ Cruiser sta diventando decisamente

popolare anche in Italia. La sua linea originale e “di tendenza” si ispira appunto alla FJ, un’icona dell’off road tanto negli USA (mercato per il quale la FJ Cruiser è stata ideata) quanto nel nostro Paese (che la conosce perlopiù nella versione BJ, cioé con motore diesel), ma oltre alle accattivanti

apparenze questa 4x4 vanta anche molta sostanza che la pone all’altezza della tradizione del marchio, dato che il telaio è pari pari quello della Land Cruiser 120, semplicemente (ma abilmente) ri-carrozzato e ri-motorizzato con un brillante 4.0 V6 a benzina.La 4Technique di Modena è stata la prima azienda in Italia ad essersi cimentata nell’elaborazione di una

FJ Cruiser, nel caso specifico un esemplare equipaggiato con il cambio automatico (e quindi dotato di trazione integrale inseribile). Gli interventi, pochi ma indovinati, hanno puntato soprattutto a migliorare le già elevate capacità fuoristradistiche della FJ senza compromettere la guidabilità su strada e senza trascurare il look che è stato reso ancora più esclusivo, per non correre il rischio di passare inosservati...

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Il raffinato ed esuberante V6 di 4 litri (foto 1), con distribuzione a fasatura variabile (VVT-i) e collettori di aspirazione a lunghezza variabile, sviluppa di serie 239 cavalli, un valore più che adeguato per spingere adeguatamente in ogni situazione la pur pesante FJ, perciò non si è ritenuto opportuno modificarlo, anche per non compromettere l’affidabilità. Le uniche modifiche apportate sono state l’installazione di uno snorkel della Safari (foto 2) e di un filtro dell’aria più performante della K&N. Segnaliamo anche la trasformazione a Gpl, effettuata con l’installazione di un moderno impianto a iniezione sequenziale liquida JTG-Common Rail prodotto dalla Icom. Questo sistema non solo ha consentito di non perdere neanche un cavallo di potenza, ma ha anche reso leggermente più fluida l’erogazione della coppia motrice. Il serbatoio toroidale del Gpl, capace di circa 60 litri effettivi, è stato installato sotto lo sbalzo posteriore della carrozzeria. La trasmissione è rimasta invariata, con il differenziale posteriore bloccabile al 100% di serie.L’assetto è stato rialzato di circa 7 cm mediante l’adozione di molle elicoidali “heavy duty” della Old Man Emu, dalla taratura più rigida tra quelle disponibili, abbinate ad ammortizzatori anch’essi “heavy duty” monotubo a gas della Hot Bits più lunghi di 5 cm, dotati di serbatoio separato dell’azoto, corpo da 52 mm e stelo da 22 mm, e possibilità di regolazione in compressione su 32 posizioni. Gli ammortizzatori anteriori sono stati modificati dalla stessa 4Technique, che ne ha allungato la corsa di circa 15 cm per adattarli alla superiore escursione consentita dai nuovi bracci delle sospensioni prodotti dall’americana Total Chaos Fabrication, installati sia all’avantreno che al retrotreno. Il kit di bracci anteriori (foto 3) include triangoli superiori e triangoli inferiori in acciaio allungati rispetto agli originali (la carreggiata infatti si è allargata, nel complesso, di circa 8 cm), cinghie di fine corsa (foto 4), tamponi di fine corsa allungati, tubi dei freni di tipo aeronautico e più lunghi, silent block in poliuretano. La maggiore escursione che si ottiene grazie a questi bracci è notevole, ed impone la sostituzione anche dei semiassi anteriori con altri più lunghi di 4 cm e rinforzati, anch’essi prodotti dalla Total Chaos, nonché l’eliminazione della barra stabilizzatrice. È da notare che i triangoli superiori (foto 5), dotati di giunto uniball, riportano ai giusti valori l’angolo di caster modificato dal rialzo

IL MOTORE E LE SOSPENSIONI

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L’unica modifica con funzione esclusivamente estetica è il rivestimento di tutta la carrozzeria (ad eccezione del tetto) con la famosa pellicola a effetto carbonio della 3M, garantita 3 anni, che rende davvero speciale l’aspetto di questa FJ (foto 1). La sua applicazione richiede una cura estrema, perciò è bene affidarla solo a professionisti. In questo caso, ad applicare a regola d’arte il rivestimento è stata la Intercar Service di Soliera (MO), carrozzeria esperta di allestimenti speciali. Per risolvere il problema della relativa fragilità della parte anteriore della carrozzeria della FJ, che con le sollecitazioni del fuoristrada duro può creparsi a livello dei passaruota, la 4Technique ha adottato una soluzione diversa da quella, più diffusa, dei rinforzi in acciaio, che consiste nella semplice sostituzione dei due supporti della carrozzeria anteriori con altri realizzati ex novo (foto 2) in gomma dalla densità ottimale, trovata dopo vari esperimenti (i nuovi supporti sono morbidi, ma più rigidi dei supporti originali), e più alti di 1,5 cm. Questo accorgimento, dicono alla 4Technique, ha risolto definitivamente il problema. La carrozzeria, inoltre, è stata adeguatamente protetta contro gli urti cui si va incontro nel fuoristrada impegnativo sostituendo entrambi i paraurti originali con quelli in acciaio da 4mm (7 mm nei punti più sollecitati), ben più robusti, della Warn, che grazie alla particolare sagomatura migliorano gli angoli di attacco e di uscita. Il paraurti anteriore (foto 3) include una piastra di supporto per il verricello e, superiormente, è integrato da un’ampia protezione tubolare ad A. Il verricello elettrico installato è l’innovativo Warn PowerPlant HP (che

L’ESTERNO 2 3

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dell’assetto. Al retrotreno, i 4 puntoni di guida e la barra Panhard originali sono stati sostituiti con il kit di elementi rinforzati e regolabili della Total Chaos (foto 6, 7, 8 e 9). Anche qui la barra stabilizzatrice è stata eliminata. Per compensare l’allargamento di quella anteriore, la carreggiata posteriore è stata incrementata con l’applicazione, sui mozzi ruota, di distanziali in alluminio (foto 10) spessi ciascuno 3 cm (ne risulta che la carreggiata posteriore rimane ancora leggermente più stretta di quella anteriore). I cerchi sono quelli originali in lega da 17”, su cui sono montati pneumatici BF Goodrich All Terrain nella misura di serie (265/70).

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sta per “high performance”) da 4,3 tonnellate (foto 4), che in una sola unità accorpa anche un compressore dell’aria (con pressione massima di 7 atmosfere e portata di 140 litri/minuto a 6 atmosfere), ed è dotato di telecomando. Il cavo metallico originale è stato sostituito con un cavo sintetico Yale (certificato) da 9,1 mm x 38 metri. Accanto al verricello

è stato fissato un utile faro di servizio della IPF con fascio luminoso ampio 180 gradi. Il paraurti posteriore (foto 5) include l’alloggiamento del gancio di traino e presenta due robusti occhielli per i grilli. Lateralmente, la parte inferiore della carrozzeria è difesa da due robuste protezioni sottoporta tubolari in acciaio della Arb, adatte anche al “rock crawling” (foto 6). Da

ultimo, la parte inferiore del veicolo è stata quasi completamente “carenata”, dal paraurti anteriore fino al serbatoio del carburante compreso, mediante l’applicazione di una serie di robuste piastre in duralluminio dello spessore di 8 mm prodotte dalla israeliana Rasta (foto 7 e 8). Per raccordarsi con il bumper Warn, la piastra anteriore è stata debitamente adattata.

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Che la FJ Cruiser fosse valida in fuoristrada lo sapevamo, ma non pensavamo che potesse trasformarsi in una trialista. Il sistema di nuovi bracci anteriori allungati regala all’FJ un’escursione delle sospensioni anteriori che ci ha realmente impressionato, considerando che si tratta di uno schema a ruote indipendenti. Grazie a questa ma anche alla maggiore luce a terra e agli angoli caratteristici migliorati, la FJ by 4Technique rivela una mobilità insospettabile anche sui percorsi fortemente accidentati. E l’adeguata protezione “perimetrale” del veicolo conferita dai nuovi paraurti e dai tubi sottoporta permette di avanzare e di entrare in contatto con gli ostacoli con una certa tranquillità, compensando in parte i limiti posti dal passo lungo e dagli ingombri non indifferenti del corpo vettura. L’esuberanza del V6, poi, fa il resto. I nuovi elementi delle sospensioni non hanno influito granchè sulla guidabilità della vettura né sul comfort, che restano entrambi assai elevati. Abbiamo notato solo che lo sterzo ha perso un po’ di sensibilità a inizio corsa (ma nel complesso è diventato più diretto) e che un po’ di rollio in curva, a causa dell’eliminazione delle barre antirollio, ancora si manifesta nonostante la presenza degli ammortizzatori a gas, sebbene non arrivi a infastidire e rimanga sempre controllabile. Per contrastare il coricamento laterale, comunque, c’è sempre la possibilità di irrigidire la taratura degli ammortizzatori, anche se a scapito del comfort di marcia. Il veicolo, infine, denota una leggera rigidità sull’asse posteriore quando il veicolo è scarico.

IN CONCLUSIONE

Motore e SospensioniSnorkel Safari 474Filtro aria K&N -Molle Old Man Emu +7 cm (4) 475Ammortizzatori Hot Bits a gas 1.260regolabili con serbatoio separato allungati (4) Kit bracci per rialzo assetto 4.218ant. Total Chaos (include: triangoli sup. e inf. allungati, silent block,tubi freni allungati, tamponi fine corsa) Semiassi ant. rinforzati e 1.185allungati Total Chaos (2) Kit puntoni + barra Panhard 2.340post. regolabili Total ChaosDistanziali post. in alluminio 3 cm (2) 150

Esterno e internoPellicola rivestimento carrozzeria 4.000*3M effetto carbonio + verniciaturatetto in grigio opaco Paraurti ant. Warn in acciaio con 1.500supporto verricelloParaurti post. Warn in acciaio 1.500Protezioni sottoporta tubolari 522Arb in acciaio (2) Verricello elettrico Warn 1.788PowerPlant HP da 4,3 tonnellate con compressore aria incorporatoCavo verricello sintetico 315Yale 9,1 mm x 38 m Faro di servizio ant. IPF 119Piastre di protezione inferiori Rasta 1.440in duralluminio 8 mm

Prezzi in euro Iva inclusa, manodopera esclusa* Prezzo comprensivo di manodopera per l’ap-plicazione

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Duemila chilometri di percorso e l’attraversamento del Sahara Tunisino, su terreni di ogni genere. Dune di sabbia, piste dissestate, superfi ci salate che nascondono acqua e fango. Terios li ha affrontati senza alcun inconveniente tecnico, per quattro anni consecutivi, nella versione di serie, con l’unica aggiunta di protezioni per la scocca e gli organi meccanici. Adesso immagina dove può portarti il tuo Terios.

È un’avventura. Ma dura.

Consumo misto (l/100 km) da 7,4 a 7,7 benzina e 10,7 GPL; emissioni CO2 (g/km) da 173 a 181 benzina e 173 GPL.

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4TECHNIQUE

Via Germania, 19/21

41100 Modena

Tel. 059-451661

Fax 059-451653

Sito Internet: www.4technique.it

E-mail: info@4technique.it

Referenti: Alessandro Arada, Fabio Ganzerla, Ernesto Maffei,

Claudio Ferrari

Inizio attività: 1999

Specializzazione: importazione e distribuzione di accessori

tecnici per veicoli fuoristrada

Alessandro Arada

IL PREPARATORE