Block Notes Dicembre 2010

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LA RESPONSABILITA’ PENALE DELLE PERSONE GIURIDICHE Lavoro: In questo numero illustriamo alcuni chiarimenti sul lavoro accessorio, la normativa sulla valutazione dello stress, poi il fondo per assunzioni di lavoratori disabili e il bando per la realizzazione di tirocini formativi. Credito: Da un accordo tra CNA ed UGF Banca un plafond di 10 milioni di ero per le PMI (pagina 3). A fine riviesta i tassi e le condizioni della convenzione regionale relativi al mese di dicembre. Legno arredamento: A pagina 8 la situazione di mercato del settore legno- arredamento. Commercio: La normativa sui cosiddetti shopper ovvero le borse di plastica: sono ancora utilizzabili oppure no? Poi un aggiornamento sulle novità per gli esercenti in materia di vendita di alcolici. Moda abbigliamento: tutto quello che c’è da sapere (pagina 9) sulla detassazione per la realizzazione di campionari nel settore tessile. All’interno... Anno XXXIII - N° 128 del 14/12/2010 Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna - Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 Tel. 059/418111 - Stampa: Nova Block Notes M o d e n a I l decreto legislativo 231/2001 n. 231 ha introdotto nel nostro ordinamento giuri- dico la responsabilità penale delle società per comportamenti illeciti compiuti - nel loro interesse o vantaggio - da persone che operano nel contesto organizzativo delle so- cietà stesse. Si tratta di una norma che tocca tutte le so- cietà - a prescindere dalla grandezza e dall’at- tività - in tutte le attività svolte da persone che ne fanno parte. E questo non solo quan- do le attività fanno riferimento a politiche aziendali che implichino, di per sé stesse, la commissione di reati, ma anche le attività in cui la perpetrazione di illeciti dipenda da un difetto di organizzazione o di controllo da parte dei componenti la società che ricopro- no ruoli direttivi. E’ il caso di una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, che ha attribuito all’in- tero CdA di una società la responsabili- tà di malattie professionali contratte nell’ambiente di lavoro, perché tutti i membri del CdA stesso hanno un dovere di con- trollo e vigilanza anche in assenza di deleghe specifiche. Ma quali sono le con- seguenze concrete di questa legge? Le più immediate fanno rife- rimento alle sanzioni connesse alla diretta responsabilità penale delle società, oscillanti tra 258.000 euro e 1.549.000 euro. Non meno pesanti sono le interdizioni applicabili dal giudice penale che vanno dai tre mesi a due anni. Ma a volte l’interdizione può essere decisa in via caute- lare, provvedimento che può comportare il divieto dell’esercizio dell’attività, il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione nonché la sospensione o la revoca delle auto- rizzazioni o licenze. Pene gravissime per chi, ad esempio, opera nel settore degli appalti. Perché ne parliamo soltanto ora? Perché la cosiddetta Legge 231, nata per reprimere i comportamenti illeciti delle imprese emersi nel periodo di “Tangentopoli” (pensiamo a corruzione e concussione), si è poi progres- sivamente ampliata arrivando a contemplare, come avviene ora, tra gli altri, i reati societari, i reati di falso nummario, i reati di ricettazio- ne e ri- Segue a pag 2 >

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Lavoro: In questo numero illustriamo alcuni chiarimenti sul lavoro accessorio, la normativa sulla valutazione dello stress, poi il fondo per assunzioni di lavoratori disabili e il bando per la realizzazione di tirocini formativi. Credito: Da un accordo tra CNA ed UGF Banca un plafond di 10 milioni di ero per le PMI (pagina 3). A fine rivista i tassi e le condizioni della convenzione regionale relativi al mese di dicembre. Legno arredamento: A pagina 8 la situazione di mercato del settore legno arredamento. Commercio: La normativa sui cosiddetti shopper ovvero le borse di plastica: sono ancora utilizzabili oppure no? Poi un aggiornamento sulle novità per gli esercenti in materia di vendita di alcolici. Moda abbigliamento: tutto quello che c’è da sapere (pagina 9) sulla detassazione per la realizzazione di campionari nel settore tessile.

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LA RESPONSABILITA’ PENALE DELLE PERSONE GIURIDICHE

Lavoro: In questo numero illustriamo alcuni chiarimenti sul lavoro accessorio, la normativa sulla valutazione dello stress, poi il fondo per assunzioni di lavoratori disabili e il bando per la realizzazione di tirocini formativi.

Credito: Da un accordo tra CNA ed UGF Banca un plafond di 10 milioni di ero per le PMI (pagina 3). A fine riviesta i tassi e le condizioni della convenzione regionale relativi al mese di dicembre.

Legno arredamento: A pagina 8 la situazione di mercato del settore legno-arredamento.

Commercio: La normativa sui cosiddetti shopper ovvero le borse di plastica: sono ancora utilizzabili oppure no? Poi un aggiornamento sulle novità per gli esercenti in materia di vendita di alcolici.

Moda abbigliamento: tutto quello che c’è da sapere (pagina 9) sulla detassazione per la realizzazione di campionari nel settore tessile.

All’interno...

Anno XXXIII - N° 128 del 14/12/2010Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna - Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 Tel. 059/418111 - Stampa: Nova

Block Notes

Mod

ena

Il decreto legislativo 231/2001 n. 231 ha introdotto nel nostro ordinamento giuri-dico la responsabilità penale delle società per comportamenti illeciti compiuti - nel

loro interesse o vantaggio - da persone che operano nel contesto organizzativo delle so-cietà stesse.

Si tratta di una norma che tocca tutte le so-cietà - a prescindere dalla grandezza e dall’at-tività - in tutte le attività svolte da persone che ne fanno parte. E questo non solo quan-do le attività fanno riferimento a politiche aziendali che implichino, di per sé stesse, la commissione di reati, ma anche le attività in cui la perpetrazione di illeciti dipenda da un difetto di organizzazione o di controllo da parte dei componenti la società che ricopro-no ruoli direttivi.

E’ il caso di una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, che ha attribuito all’in-tero CdA di una società la responsabili-tà di malattie professionali contratte nell’ambiente di lavoro, perché tutti i membri del CdA stesso hanno un dovere di con-trollo e vigilanza anche in assenza di deleghe specifiche.

Ma quali sono le con-seguenze concrete di questa legge? Le più immediate fanno rife-rimento alle sanzioni connesse alla diretta responsabilità penale

delle società, oscillanti tra 258.000 euro e 1.549.000 euro. Non meno pesanti sono le interdizioni applicabili dal giudice penale che vanno dai tre mesi a due anni. Ma a volte l’interdizione può essere decisa in via caute-lare, provvedimento che può comportare il divieto dell’esercizio dell’attività, il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione nonché la sospensione o la revoca delle auto-rizzazioni o licenze. Pene gravissime per chi, ad esempio, opera nel settore degli appalti.

Perché ne parliamo soltanto ora? Perché la cosiddetta Legge 231, nata per reprimere i comportamenti illeciti delle imprese emersi nel periodo di “Tangentopoli” (pensiamo a corruzione e concussione), si è poi progres-sivamente ampliata arrivando a contemplare, come avviene ora, tra gli altri, i reati societari, i reati di falso nummario, i reati di ricettazio-ne e ri- Segue a pag 2 >

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ciclaggio, i reati in tema di criminalità informatica, in reati in tema di abusi di mercato, nonché i reati di lesioni colpo-se e omicidio colposo commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro. La società non è tenuta a rispondere di questi reati quando è in grado di provare di aver attuato un adeguato sistema di prevenzione e protezione dal rischio di commis-sione di reati a livello di vertici aziendali (c.d. modello di organizzazione e gestione), ma anche di aver istituito un autonomo organismo di controllo cui sono demandati tutti i poteri disciplinari e di vigilanza (c.d. organismo di vigilanza).

Anche per i reati commesse dai subordinati della società la Legge 231 prevede specifici reati che pure possono essere evi-tati adottando adeguati protocolli di comportamento azienda-le (c.d. modelli di organizzazione e gestione), la cui efficacia deve essere costantemente garantita e verificata attraverso un sistema di controllo preventivo e repressivo da parte dell’or-ganismo d i vigilanza. In entrambi i casi l’individuazione di

modelli organizzativi e di vigilanza permette di assicurarsi di fronte ai rischi penali connessi ai reati contemplati dalla Legge 231.

Reati che sono evidenti nel caso, ad esempio, di imprese edili od alimentari (si pensi a vizi di costruzione o alla con-taminazione di cibi), ma che non sono esclusi nemmeno in attività di servizio come l’attività di autoriparazione (è il caso di incidenti avvenuti a fronte di interventi di manutenzione imperfetti), o nell’acconciatura e nell’estetica. Tutto questo a prescindere dalla dimensione aziendale.

CNA ha voluto rispondere a questi nuovi rischi dell’attività imprenditoriale attivando un servizio modulato sulle esigenze delle diverse imprese, in relazione alla loro attività e alla loro dimensione, con l’individuazione di modelli organizzati-vi e di vigilanza adeguati alle varie realtà imprenditoriali. Si tratta di un nuovo servizio che prenderà il via nel 2011 e sul quale vi daremo dettagli nelle prossime settimane.

< Segue da pag 1

I Soci di CNA SERVIZI MODENA Soc. Coop. a.r.l. possono prendere visione del Verbale di Revisione anno 2009-2010 esposto presso ogni filiale o succursale, rilasciato dai Revisori della Lega Nazionale Cooperative e Mutue in riferimento alla vigilanza sugli Enti Cooperativi ( D.Lgs 2 Agosto 2002 N.220) alla quale è soggetta CNA SERVIZI MODENA Soc. Coop. a .r.l..

REVISIONE LEGA NAZIONALE COOPERATIVE E MUTUE

AmbienteAmbiente

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Sistri, fortissimamente sistriL’attuazione del nuovo sistema di trac-ciabilità dei rifiuti “SISTRI” continua a rivelarsi per le imprese complesso ed oneroso ed ingestibile sotto il profilo sia operativo che gestionale.Nel motivare, ancora lo scorso anno, una prima richiesta di proroga dell’en-trata in vigore del sistema SISTRI, af-fermavamo che questo nuovo sistema, per quanto fondato su principi corretti di legalità e di tutela dell’ambiente, rischiava di generare enormi problemi di gestione e anche maggiori costi, pe-raltro, in un periodo particolarmente difficile per il nostro sistema economi-co e per la specificità delle categorie coinvolte nella nostra Regione.La proroga ottenuta si è, però, rive-lata insufficiente e, allo stato attuale, non vi è alcuna chiarezza in merito a numerosi casi particolari riguardanti i produttori di rifiuti - nelle varie tipolo-gie - o ancora alla tenuta del SISTRI da parte delle Associazioni di categoria, nei casi in cui ciò è consentito.Sul versante meramente operativo, a tutt’oggi molti dispositivi elettronici ri-sultano non consegnati. Inoltre si se-gnala che dalle prime applicazioni del nuovo sistema, nella stragrande mag-gioranza dei casi, risulta inagibile l’ac-

cesso al sistema operativo del Sistri, rendendo assolutamente indispensabile la tenuta della documentazione carta-cea, anche dopo la messa a regime nuovo sistema, contro ogni principio di semplificazione. Le aziende sono pure, chiamate a rivi-sitare completamente la loro organizza-

zione e i loro sistemi gestionali che ad oggi non è possibile interfacciare con il nuovo sistema di tracciabilitàcon il nuovo sistema di tracciabilità.A fronte di un insieme significativo di problematiche, che risultano a tutt’oggi senza risposta è cresciuto il disagio del-le imprese ed il forte disappunto per un sistema che a poche settimane dal-la “reale operatività” risulta totalmente inapplicabile per malfuzionamenti per lo più indipendenti dalle volontà delle imprese. Per queste ragioni la CNA, assieme alle altre Associazioni Imprenditoriali, chie-de una proroga dei termini di avvio del sistema di almeno 1 anno, per con-sentire una effettiva sperimentazione del Sistema, apportando le conseguenti correzioni rispetto ai malfunzionamenti già individuati e quelli che emergeran-no durante il periodo di sperimenta-zione.Per una più accurata analisi della situa-zione, la CNA di Modena, a breve, or-ganizzerà incontri con gli imprenditori e le forze sociali sul territorio.

Stefano FerrariIl Resp. Servizio Sicurezza Ambiente CNA Modena

CommercioCommercio

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La Regione Emilia Romagna, per uniformità con le regioni confinanti ha modificato il calendario delle vendite di fine stagione invernali. Ecco le nuove date: i saldi invernali possono svolgersi a partire dal 6 gennaio di ogni anno, creando così un collegamento con la festività dell’E-pifania, e per un periodo massimo di 60 giorni. (N.B.: La delibera parla di “periodo fisso di 60 giorni”; tale espressione è da interpretare quale “periodo massimo”).Il periodo dei saldi estivi rimane invece confermato dal primo sabato di luglio fino al primo sabato di settembre.

Le modalità e le prescrizioni sono rimaste le medesime, pertanto dal: 6 Gennaio 2011 al 6 marzo 2011 possono svolgersi le vendite straordinarie nella modalità dei saldi di fine stagione. Ciò significa che un operatore commerciale può effettuare i saldi nell’ambito di questo periodo, della durata scelta dall’esercente stesso, purché non vada oltre il 6 marzo (può iniziare il 6 gennaio o in data successiva così come può cessare in qualsiasi data di gennaio o febbraio, ma comunque non oltre il 6 marzo). L’inizio del periodo dei saldi va comunicato al Comune con un preavviso di almeno 5 giorni.Fra le altre cose, sono assolutamente da ricordare le modalità di esposizione al pubblico del prezzo di vendita:- Prezzo normale di vendita- Sconto o ribasso sul prezzo normale- Prezzo netto di vendita

Riteniamo utile ricordare le seguenti disposizioni:1. La pubblicità deve essere presentata, anche graficamente, in modo non ingannevole per il consumatore.2. E’ obbligatorio che la pubblicità indichi, espressamente, gli estremi della comunicazione al Comune, nonché la durata

della vendita stessa.3. Il venditore deve essere in grado di dimostrare la veridicità di qualsiasi pubblicità relativa sia alla composizione merce-

ologica sia alla qualità delle merci vendute, nonché agli sconti o ribassi dichiarati.4. Nel caso che per una stessa voce merceologica vengano praticati al consumatore prezzi di vendita diversi a seconda della

varietà degli articoli che rientrano in tale voce, è fatto obbligo di indicare nel materiale espositivo tutti i prezzi con lo stesso rilievo tipografico e visivo.

5. Nel caso venga indicato un solo prezzo, è fatto obbligo di vendere a quel prezzo tutti gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata.

6. E’ fatto obbligo di praticare nei confronti del consumatore i prezzi pubblicizzati senza limitazioni di quantità e senza alcun abbinamento di vendite, fino all’esaurimento delle scorte.

7. Gli organi di vigilanza del Comune, muniti dell’apposita tessera di riconoscimento, hanno facoltà di accedere ai punti di vendita per effettuare i relativi controlli.

8. E’ vietato il riferimento, nella presentazione della vendita o nella pubblicità, a fallimento, a procedure fallimentari e simili, anche come termine di paragone.

Saldi di fine stagione, eCCo le dAte

SALDI

CreditoCredito

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10 MIlIoNI dI eURo PeR le PMIDieci milioni di euro per finanziamenti a condizioni particolarmente facilitate. E’ questo il plafond della convenzione firmata nei giorni scorsi da CNA e UGF Banca destinato alle aziende associate alla Confederazione modenese dell’Arti-gianato e della piccola e Media Impresa. <Un atto concreto - commenta Luigi Mai, presidente di CNA - per sostenere le imprese sia sull’immediato, sia nei loro progetti di investimento>.L’accordo, infatti, prevede due diverse linee di intervento. Tre milioni di euro saranno destinati a finanziare linee di credito a breve termine (fido di cassa, castelletti, anticipo fatture), i rimanenti sette milioni per sostenere mutui - chiro-grafari o ipotecari, fino ad un massimo

rispettivamente di 60 e 180 mesi - accesi a fronte di investimenti, con particolare riferimento all’innovazione tecnologica, e all’acquisto di scorte.Ma la convenzione non si ferma al pla-fond, fissando anche condizioni partico-larmente favorevoli agli associati CNA per mutui chirografari liquidità e per operazioni di ristrutturazione finanzia-ria delle imprese.<Grazie alla sensibilità mostrata da UGF Banca - commenta Mai - in que-sto modo riusciremo ad offrire alle imprese una risposta alle emergenze finanziarie, ma anche strumenti per guardare avanti in termini di innova-zione e gestione finanziaria. In una pa-rola, per favorire la competitività delle

piccole imprese sul territorio>.Particolarmente agevole sarà la presenta-zione delle richieste, che le imprese do-vranno inoltrare non all’istituto di cre-dito, bensì direttamente alle sedi CNA. Saranno queste ultime a rapportarsi di-rettamente con UGF Banca.La convenzione, in particolare, prevede un finanziamento massimo per impresa di 25.000_ per lo scoperto di conto corrente, di 100.000_ per finanziamen-ti di natura commerciale a breve ter-mine, di 50.000_ per investimenti in scorte di 250.000_ per impresa a fron-te di investimenti in immobilizzazioni tecniche, macchinari ed attrezzature.

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FormazioneFormazione

La Provincia di Modena ha approvato l’Avviso Pubblico per la realizzazione di tirocini per l’inserimento lavorativo di giovani presso imprese, alla ricerca di personale, operanti in settori tecnologicamente avanzati o su processi produttivi in-novativi, in particolare nei settori delle nuove tecnologie, delle tecnologie ambientali, dello sviluppo sostenibile.L’obiettivo delle proposte di tirocinio dovrà essere quello di favorire l’inserimento lavorativo finale di giovani tirocinanti diplomati o laureati, di età inferiore ai 30 anni, inoccupati (in cerca di prima occupazione) o disoccupati (espulsi dal mercato del lavoro). I candidati saranno individuati a partire dai nominativi forniti dalla Provincia di Modena e/o otte-nuti dalla Provincia in raccordo con l’Università, Er.go e gli Istituti di istruzione superiore.I tirocini dovranno avere una durata non superiore a 6 mesi, inoltre i tirocinanti potranno usufruire di una inden-nità oraria di frequenza. E’ prevista l’attività di tutoraggio e di accompagnamento per il giovane inserito e per il rapporto con l’impresa durante tutto il percorso di tirocinio a cura di un ente di formazione accreditato.

Sono previste due scadenze per la presentazione dei progetti:• laprimaentroil 28/01/2011;• lasecondadal 14/02/2011 al 31/05/2011.Le imprese interessate a partecipare all’Avviso Pubblico po-tranno contattare direttamente il servizio IoLavoro CNA via mail [email protected] o al numero di telefono 059 418168.

E’ possibile visionare il bando in oggetto consultando il sito della Provincia: http://www.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=5&IDSezione=258&ID=83310

Bando sulla realizzazione di tirocini per l’inserimento lavorativo

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lavorolavoro

Contributi per l’assunzione a tempo indeterminato di persone con disabilitàVi informiamo che anche nell’anno 2010 la Provincia di Mo-dena prevede lo stanziamento di fondi a favore di imprese che abbiano assunto, nel periodo 01/01/2010 - 31/12/2010 persone con disabilità, grazie alle risorse del Fondo Naziona-le per il diritto al lavoro dei disabili.I contributi possono essere richiesti nei seguenti casi:

a) Assunzione a tempo indeterminato di persone iscritte nell’elenco tenuto dalla Provincia. Il contributo previsto è:

• non superiore al 60%del costo salariale per ognilavoratore disabile che abbia una riduzione della ca-pacità lavorativa superiore al 79%, o minorazioniascritte dalla prima alla terza categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, ovvero con handicap intelletti-vo e psichico indipendentemente dalla percentuale di invalidità;

• inmisuranonsuperioreal25%delcostosalarialeper ogni lavoratore disabile che abbia una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67%ed il79% ominorazioni ascritte dalla quarta alla sestacategoria di cui alle tabelle sopra citate.

b) Trasformazione della postazione lavorativa.E’ previsto un rimborso forfetario a parziale copertura delle spese necessarie per la trasformazione del posto di lavoro al fine di renderlo adeguato alle possibilità operative dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%operl’apprestamentoditecnologieditelelavoro,non-ché per la rimozione di barriere architettoniche che limitano l’integrazione lavorativa dei disabili.

La domanda di contributo, unitamente ad una copia fotosta-tica di un documento di identità del legale rappresentante, deve pervenire alla Provincia di Modena - Servizio Politiche del Lavoro, via delle Costellazioni n°180, Modena entro il 30 dicembre 2010 (pena l’esclusione) mediante una delle se-guenti modalità:

• a mano all’indirizzo sopra indicato (orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 13.00 e dal lunedì

al giovedì dalle 14.45 alle 17.00);• a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, all’indiriz-

zo sopra indicato;• tramite fax al n° 059 209070; la spedizione tramite fax

dovrà essere obbligatoriamente seguita dalla consegna dell’originale entro 10 giorni.

La Vostra filiale CNA è a disposizione per ulteriori infor-mazioni.

Leonardo AddabboResponsabile Politiche del Lavoro

(Fondo Nazionale per il diritto al lavoro dei disabili).

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SHoPPeR: SI’ o No?

Stress in Progress: valutazione dello stress lavoro-correlato

Ecco alcune informazioni utili sull’utilizzo dei sacchetti della spesa in plastica, detti più comunemente “shopper”. La legge finanziaria del 2007 prevedeva il progressivo ritiro dal mercato, a partire dal 1 gennaio 2011, dei sacchi per asporto merci che, secondo i criteri fissati dalla normativa comunitaria EN13432, non risultino biode-gradabili. Nonostante la grande distribuzione organizzata continui a utilizzare questa nuova tipologia di sacchetti, si precisa che:

• almomentononrisultapubblicatoalcundecretocheattuileprescrizioni della Finanziaria 2007;

• alla lucedell’articolo1commi1129,1130e1131, ilcampodi applicazione riguarda solo i sacchi per l’asporto delle merci (“shopper”); sono quindi esclusi i sacchi impiegati per la produ-zione di prodotti preconfezionati o preincartati, che realizzano unità di vendita, e sono ceduti tal quali sia al consumatore finale che all’utente professionale;

• nonsonoancorastatideterminatiivaloridellevariesanzioni.

Sul tema abbiamo interpellato anche il Direttore Generale dell’As-sessorato all’ambiente della Regione Emilia Romagna, che ci ha confermato che la questione è in corso di esame da parte del coordinamento delle Regioni, e che l’interpretazione maggioritaria (anche se non unanime) è quella di assoggettare l’obbligo alla pubblicazione di un Decreto attuativo, che non è ancora stato pubblicato. La CNA Nazionale sta elaborando una proposta di pro-roga annuale della scadenza citata, al 1 gennaio 2012. Sarà nostro

compito aggiornarvi tempestivamente sulle ulteriori novità.

COS’E’ LA NORMATIVA “EN 13432”?

La EN 13432 è una norma armonizzata del Comitato europeo di normazione, relativa alle caratteristiche che un materiale deve possedere per potersi definire biodegradabile o compostabile. Nel termine “compostabile” sono contenute norme legate alla non tos-sicità del materiale decomposto se utilizzato in natura. La norma EN 13432 è molto importante per colmare alcune lacune della pre-cedente direttiva 94/62/CE: la precedente creava infatti confusione riguardo ai termini “compostabile” e “biodegradabile”.

Un esempio di queste incomprensioni è il sacchetto in polietilene riportante il marchio “biodegradabile”: questi sacchetti sono realiz-zati con polimeri ai quali sono aggiunti additivi contenenti metalli pesanti, che favoriscono la rottura del materiale in pezzetti. Il materiale si degrada, ma non completamente: rimane infatti visibile nell’eventuale “compost”. Inoltre, sono considerevoli le concentra-zioni di metalli pesanti che ne possono derivare: un esempio di questi additivi metallici è il cobalto, presente in alcuni prodotti con concentrazioni di 4000 milligrammi per chilo. Dopo la de-composizione, questo cobalto verrebbe rilasciato nell’ambiente con relative conseguenze: si tratta di un elemento ecotossico, persistente e bioaccumulativo CMR (Carcinogenico, Mutagenico e tossico per la Riproduzione).

La Commissione consultiva permanente ha approvato a fine novembre le linee guida di valutazione del rischio da “stress lavoro-correlato” da applicare con un percorso “in progress”. Queste linee guida prevedono che il 31 Dicembre 2010 non rappresenti la data finale della valutazione, ma solo il termine entro il quale deve avere avuto inizio questa attività di valu-tazione. La programmazione temporale delle attività di valuta-zione e l’indicazione del termine finale di espletamento delle stesse dovranno essere riportate nel documento di valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi deve essere effettuata dal datore di lavoro avvalendosi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), eventuali Dirigenti e preposti con il coinvolgimento del Medico Competente (ove nominato) e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLST/RLSA). Le indicazioni ministeriali ribadisco-no con estrema chiarezza che la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è parte integrante della valutazione dei rischi, nella quale deve essere indicato un percorso logico e meto-dologico per consentire al datore di lavoro la pianificazione e la realizzazione di misure di eliminazione o, quando essa non sia possibile, di riduzione al minimo di tale fattore di rischio.La valutazione si articola in due fasi:

• Valutazionepreliminare1. mediante questionario, si rileveranno gli indicatori og-

gettivi e verificabili, quali eventi sentinella come denun-ce di mobbing ecc.

2. fattori di contenuto del lavoro: ambiente di lavoro, pianificazione dei compiti, carico, ritmi, turni di lavoro ecc.

3. fattori di contesto del lavoro quali ad esempio: diffu-sione organigramma aziendale, sistemi di comunicazione aziendale, presenza di procedure ecc.

• Se dalla valutazione preliminare si rilevano elementi dirischio da stress lavoro-correlato, si procederà ad una va-lutazione più approfondita che coinvolgerà i lavoratori con mansioni o in reparti a rischio stress.

Gli organi di vigilanza, ai fini dell’adozione dei provvedimenti di propria competenza, terranno conto della decorrenza e della programmazione temporale riportata sulla valutazione dei rischi.

Le sedi CNA sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Ferrari Stefano Resp.Servizio Sicurezza Ambiente

Ielo Giulia Servizio Sicurezza Ambiente

CommercioCommercio

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lavorolavorolegislazione del lavorolavoro accessorio, chiarimentiL’INAIL è intervenuta per offrire chiari-menti sulla questione del lavoro accesso-rio, in particolare per ciò che riguarda i buoni-lavoro e dettagli sulle semplificazioni procedurali per le prestazioni occasionali. Vediamole. Le prestazioni eseguite in modo frazionato, ma ripetute in un certo arco temporale, non richiedono una comunica-zione preventiva all’INAIL per ogni chiama-ta del lavoratore. Ciò a condizione che esse avvengano all’interno di un periodo già precedentemente segnalato. Nel caso mutas-se il periodo complessivo, il committente potrà effettuare la comunicazione di varia-zione con le usuali modalità.Il valore del buono-lavoro non è correlato ad un parametro orario. La determinazione del compenso è dunque lasciata all’autono-

mia delle parti. I buoni non sono integra-bili con somme in denaro, neanche a titolo di rimborso spese forfettarie.In caso di infortunio sul lavoro, il com-mittente non è tenuto ad anticipare la re-lativa indennità per conto dell’INAIL. Il lavoratore infortunato può invece chiedere all’INAIL il pagamento di acconti sulla in-dennità spettante, a decorrere dal vente-simo giorno da quello dell’infortunio. Il beneficiario delle prestazioni occasionali di tipo accessorio che non effettua la comu-nicazione all’INAIL è tenuto, se si tratta di un infortunio indennizzabile, a restituire all’INAIL l’ammontare delle prestazioni li-quidate. INAIL ha anche comunicato che, a decorrere dal 4 novembre 2010, sono state introdotte modifiche alla procedura di atti-

vazione delle prestazioni occasionali di lavo-ro accessorio. In particolare viene rinnovata la tabella per la descrizione delle mansio-ni da svolgere ed introdotti nuovi modelli di fax che i committenti devono utilizzare per effettuare comunicazioni e variazioni. Muta anche la formula di rilascio di nuove funzionalità applicative volte a consentire l’inserimento e l’invio, in unica soluzione, di più denunce. E’ anche disponibile una nuova funzione sul sito dell’INAIL, nella finestra “punto cliente”, per effettuare invii multipli.L’INAIL ha infine chiarito che il commit-tente che acquista i voucher di pagamento in tabaccheria non è tenuto ad effettuare la dichiarazione, in quanto l’attivazione effet-tuata presso l’INPS vale anche per l’INAIL.

legno arredamentoLe previsioni di mercato CSIL (Centre for Industrial Studies)

Si è svolto nei giorni scorsi a Milano il consueto Seminario annuale CSIL (Centre For Industrial Studies), nel quale vengono presentati in anteprima i dati generali più significativi del “Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Ita-lia” (2011) e del “World Furniture Outlo-ok 2011”. Dal Seminario di presentazione sono emerse indicazioni chiare sul quadro macroeconomico (con l’ausilio di una in-dagine effettuata da Prometeia) e sulle specifiche prospettive del mercato del Mo-bile. Ne esce confermata l’indicazione di una modesta - e purtroppo disomogenea - ripresa dell’economia mondiale, che non induce particolare ottimismo in vista del 2011: l’anno venturo, infatti, la crescita media dovrebbe essere percentualmente inferiore a quella registrata quest’anno, con un notevole divario tra Paesi svilup-pati(+2,2%)ePaesiemergenti(+6,4%).Il riassorbimento degli effetti della crisi è destinato pertanto a continuare per alcu-ni anni, con prevedibili ulteriori ricadute sull’occupazione. La crescita della doman-da interna coinvolgerà in modo primario i Paesi emergenti, innescando una cresci-

ta del commercio internazionale, ma a un tasso quasi dimezzato rispetto al 2010 (+6,8%contro12,9%).Nelcontempol’I-talia registra tassi di crescita inferiori alla media dell’area Euro - in particolare, in-feriori rispetto alla Germania - e il PIL, dopo un avanzamento a consuntivo 2010 calcolatoall’1,1%,nel2011dovrebbecre-scereappenadello0,8%.Lapropensioneal consumo delle famiglie non vedrà si-gnificative modifiche. Per quanto riguarda il mercato del Mobile, è vero che dopo un biennio di pesantissima contrazione la produzione dovrebbe registrare una timida ripresa (+ 1,5%). Tuttavia l’in-cremento è ben lontano dall’aspettativa legata ai livelli ante-crisi. E’ cresciuto sia il consumo interno di mobili, fortemente legato all’effetto degli incentivi per il solo comparto cucina, e al maggior utilizzo credito al consumo per posticipi oltre due anni. Cresce pure l’export italiano (+ 3,7%).Gli incrementimaggiori sonostati ottenuti sui principali mercati di riferimento europei, con qualche segnale incoraggiante anche dal mercato USA, nonostante il recente apprezzamento del

dollaro sull’euro. Contemporaneamente si sta registrando una diminuzione del va-lore medio dei prezzi all’estero, orientato alla protezione delle quote di mercato, con evidenti effetti negativi sulla margi-nalità delle aziende. Già nella seconda parte dell’anno, tuttavia, questo slancio ha perso smalto, e le previsioni 2011 promettono un aumento molto contenuto della produzione in Italia (attorno allo 0,9%).Sulmercatomondialeilconsumodi mobili a prezzi di produzione viene stimato attualmente attorno ai 340 mi-liardi di dollari. L’Italia, che era una volta il primo esportatore di mobili a livello mondiale, è stata superata già nel 2005 dalla Cina, passata dai 4 miliardi in valore del 2000 ai 27 del 2008 (scesi poi a 25 nel 2009, ma ora nuovamente salita con la previsione di 30 miliardi a fine 2010). Altri grandi esportatori sono la Germania e la Polonia, in forte cresci-ta. Anche le previsioni 2011 del consumo mondiale sono fortemente differenziate: nell’area Asia/Pacifico si parla di un + 6-7%,esoltantodell’1%nell’EuropaOc-cidentale.

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ModaModa

tremonti quater: detassazione sulla realizzazione di campionari settore tessileDal 1 dicembre 2010 al 20 gennaio 2011 potrà essere effettuato l’invio, esclusi-vamente telematico, del modello CRT per usufruire della “Tremonti-quater”, ossia per beneficiare della detassazione in relazione alle spese sostenute nel corso dell’anno 2010 (periodo d’impo-sta successivo a quello in vigore al 31/12/2009 e fino alla chiusura di quello in corso al 31/12/2010) in at-tività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, cioè volte ad acquisire nuove conoscenze, nuovi prodotti, pro-cessi o servizi oppure sviluppo speri-mentale, finalizzate alla realizzazione di campionari.

Il modello CRT è reso disponibile in formato elettronico, gratuitamente, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate: http://www.agenziaentrate.gov.it/.

Le attività d’impresa agevolate sono le seguenti, di cui alla classificazione Ate-co 2007:

Divisione 13 “INDUSTRIE TESSILI”: questa divisione include la preparazione e la filatura di fibre tessili compresa la tessitura di materie tessili, il finissaggio dei tessili e degli articoli di vestiario, la fabbricazione di articoli in tessuto, diversi dagli articoli di vestiario (ad esempio biancheria per la casa, coperte, scendiletto, corde, ecc.).

Divisione 14 “CONFEZIONE DI ARTI-COLI DI ABBIGLIAMENTO; CON-FEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA”: questa divisione include tutti i tipi di sartoria (abiti confezionati o su misura), in qualsiasi materiale (ad esempio: pelle, tessuto, tessuti a maglia, ecc.), tutti gli articoli di abbigliamento (ad esempio: indumenti esterni, bian-cheria per uomo, donna e bambino; indumenti da lavoro, abbigliamento da città o casual, ecc.) e gli accessori. Non viene fatta distinzione tra abbiglia-mento per adulti e per bambini o tra abbigliamento moderno e classico. La

divisione 14 include anche il confezio-namento di articoli in pelliccia.

Divisione 15 “FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI”: que-sta divisione include la preparazione e la tintura di pellicce, la trasformazione delle pelli in cuoio tramite trattamento o conciatura e la fabbricazione in cuoio di articoli destinati al consumo finale. La divisione include anche la fabbrica-zione di prodotti simili ottenuti con altri materiali (imitazione di pelliccia o similpelle), come scarpe in gomma, valigie in fibra tessile, ecc. i prodotti ottenuti utilizzando il similpelle sono inclusi in questa divisione, in quanto sono lavorati in modo simile a quelli lavorati in pelle (ad esempio valigie) e spesso sono prodotti nella stessa unità.

Voce 32.99.20 “FABBRICAZIONE DI OMBRELLI, BOTTONI, CHIUSURE LAMPO, PARRUCCHE E AFFINI”: fabbricazione di ombrelli, ombrelloni, bastoni da passeggio o bastoni-sedile; fabbricazione di bottoni, bottoni au-tomatici, bottoni a pressione, chiusure lampo; fabbricazione di parrucche, bar-be e sopracciglia finte.

Costi ammessi:sono da considerare ammissibili per il processo di realizzazione del campio-nario nel settore tessile e della moda, l’attività di ricerca e ideazione estetica e quelle di realizzazione dei prototipi che precedono la fase realizzativi del campionario o della collezione.

Le spese dirette all’attività di prepa-razione del campionario o delle colle-zioni, promozione del campionario e gestione del magazzino campioni, sono ammissibili solo se collegate alla re-alizzazione di un prodotto nuovo o sostanzialmente modificato.

Non sono ammissibili le modifiche di routine o le modifiche periodiche ap-portate a prodotti, linee di produzione,

processi di fabbricazione, servizi esisten-ti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentano miglioramenti.

Modalità di fruizione dell’agevolazione:il valore degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo per la realizzazio-ne di campionari è escluso dall’impo-sizione sul reddito d’impresa. dunque (a differenza della Tremonti-ter) i costi afferenti agli investimenti ammissibili, diventano detassabili per il loro intero ammontare.

Il beneficio spetta esclusivamente ai fini Irpef (comprese le relative addizionali) e dell’Ires e non opera ai fini Irap. La detassazione opera indipendentemente dal risultato d’esercizio.

L’impresa richiedente l’agevolazione deve dichiarare, mediante la sottoscri-zione del modello, che alla data del 30 giugno 2008 non versava in condizio-ni di difficoltà (art. 2, comma 2 del DPCM 3 giugno 2009).

E’ previsto il rispetto del limite impo-sto dalla norma sugli aiuti di importo limitato (art. 3, comma 1 del DPCM 3 giugno 2009), in base alla quale l’im-presa deve dichiarare che il totale degli aiuti ricevuti nel triennio 2008/2010 non supera l’importo di 500.000 Euro, compresi gli aiuti “de minimis”.

Note operative:è fondamentale che le aziende interes-sate (la cui attività rientri nei codici Ateco 2007 sopra esplicitati) operino una cernita delle fatture riferite a costi sostenuti, nel periodo d’imposta di cui sopra al primo paragrafo della presente, per la realizzazione di campionari.

Le sedi territoriali CNA sono a dispo-sizione per la compilazione del modulo CRT e l’invio telematico dello stesso (che può essere operato dal 1 dicembre 2010 al 20 gennaio 2011).

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Pubblici eserciziPubblici esercizi

Dal 13 novembre 2010 sono en-trate in vigore le norme in ma-teria di prevenzione nel consumo di bevande alcoliche: norme che pongono alcune modifiche al co-dice della strada che investono anche i titolari e dei pubblici esercizi.Nelle aree di servizio autostradali è ora sempre vietata la sommi-nistrazione di bevande superalco-liche (con gradazione superiore a 21%di alcool), con sanzioneda euro 3.500 a euro 10.500 in caso di violazione. Delle bevande superalcoliche è inoltre vietata la vendita per asporto dalle ore 22 alle ore 6 del mattino successivo, con san-zione da 2.500 a 7.000 euro. E’ inol-tre vietata, dalle ore 2 alle ore 6, la somministrazione di bevande alcoliche di minore gradazione (a partire dall’ 1,2%dialcool)consanzioneda3.500a 10.550 euro.Ogni reiterata violazione di una o più di queste norme comporta la sospen-sione dell’autorizzazione per un periodo di trenta giorni.Sono inoltre attive “Modifiche alla di-sciplina della somministrazione di al-cool nelle ore notturne”, come titola il nuovo testo. Destinatari di queste norme sono gli esercizi di somministra-zione, gli esercizi di vicinato e gli sta-bilimenti balneari. Per questi ora vige il divieto di vendita e di somministra-zione di bevande alcoliche e superalco-liche dalle ore 3 (prima era dalle ore 2, con possibilità di ripresa nelle tre ore successive, possibilità adesso rimes-sa alla volontà del questore). E’ inoltre vietata agli esercizi di vicinato la ven-dita per asporto di bevande alcoliche o superalcoliche dalle ore 24 alle ore 6 (salvo sia diversamente disposto dal questore). Esistono due sole deroghe a quanto disposto: per la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, e per la notte tra il 15 e il 16 agosto.La sanzione per l’inosservanza a tali

obblighi è compresa fra euro 5.000 a euro 20.000; in caso di recidiva (ma le violazioni devono essere “distinte”) vie-ne disposta la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’at-tività, ovvero dell’esercizio dell’attività medesima per un periodo da sette fino a trenta giorni.Le nuove norme prevedono, come già precedentemente comunicato su queste pagine, l’esposizione all’entrata, all’in-terno e all’uscita dei locali, di tabelle che riportino dettagli sulle conseguenze del consumo di alcolici: in particola-re la concentrazione nell’aria alveolare espirata e le quantità - espresse in cen-timetri cubici - delle bevande alcoliche più comuni, sufficienti a determinare il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, fissato a 0,5 grammi per litro, sulla base del peso corporeo. Una sorta di etilometro mentale “fai da te”, tanto consolatorio, quanto ingannevole.Si sancisce pure l’obbligo della presen-za, nei pressi di almeno una uscita, di un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, di tipo precursore chimi-co o elettronico (non occorre che sia omologato).L’inosservanza di tali disposizioni è pu-nita con una sanzione da euro 300 a euro 1.200.Sono esenti da tale adempimento i pub-blici esercizi che non esercitano la pro-

pria attività dopo le ore 24.00. Copie delle succitate tabelle sono già disponibili presso la propria sede CNA di appartenenza.Per gli etilometri è stata stipulata una convenzione per gli associa-ti CNA e la Ditta Alcolix: le imprese associate che vogliono avvalersi della convenzione che troveranno esposta sul sito del-la CNA, devono collegarsi sul sito Alcoolix.com ed entrare in una apposita pagina web. La pa-gina si chiama “Associazioni di categoria” e si trova al percorso

HOME> ETILOMETRI> ASSO-CIAZIONI DI CATEGORIA oppure direttamente al seguente link: http://www.alcoolix.com/vmchk/Associazini-di-categoria.html. In essa sono elenca-ti gli etilometri inclusi nel listino a Voi fornito. Inserendo il codice sconto CNA.MO#2510 si otterrà uno sconto di _ 100 sul valore totale dell’etilome-tro. Il codice è strettamente riservato ai nostri associati e le spedizioni del prodotto saranno effettuate solamente in Provincia di Modena. L’ordine può essere effettuato anche telefonicamente, per fax o e-mail, comunicando il pro-dotto da ordinare ed il codice scon-to di cui sopra a: Ennelle di Muscio Paolo, Servizi per il turismo e l’in-trattenimento, Via Alberti, 6 - 41125 Modena. Tel. +39 338-7788056, fax +39 059-4906782. P.IVA 03142970361 - C.F. MSCPLA72T28D643N.Si ricorda inoltre che il Codice penale (art. 689) sancisce il divieto di som-ministrazione di bevande alcoliche in qualsiasi periodo della giornata a mino-ri di anni 16. Il tutto risulta asseverato anche in una ordinanza del Sindaco del Comune di Modena.La sede provinciale CNA Modena è a disposizione per qualsiasi chiarimento. Potete rivolgervi a CNA.COM, nella persona di Giovanni Flori, ai seguenti riferimenti: Tel. 059-418563 - Fax 059-418598 - e-mail: [email protected].

Bevande alcoliche, le nuove norme

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CONDIZIONI APPLICATE SUI FIDI UTILIZZATI:

Tipo fido FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4

FIDO CASSA

3,558% Euribor 3mmp

+2,500%

4,333% Euribor 3mmp

+3,275%

4,833% Euribor 3mmp

+3,775%

5,458% Euribor 3mmp

+4,400%

ANTICIPO SALVO BUON FINE (S.B.F.)

1,808% Euribor 3mmp

+0,750%

2,058% Euribor 3mmp

+1,000%

2,683% Euribor 3mmp

+1,625%

3,558% Euribor 3mmp

+2,500%

ANTICIPO FATTURE

2,183% Euribor 3mmp

+1,125%

2,683% Euribor 3mmp

+1,625%

3,283% Euribor 3mmp

+2,225%

4,283% Euribor 3mmp

+3,225%

(Euribor 3mmp= Euribor 3 mesi media mese precedente, 1,058% pubblicato Il Sole 24 Ore 30/11/2010.)

La fascia di merito è attribuita dalla banca, su richiesta dell’impresa, in relazione alla sua classe di rischio (rating Basilea 2).

ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA

ASSOCIATI CNA MODENA

ISTITUTI DI CREDITO CONVENZIONATI ACCORDO REGIONALE TESORERIA:

AGGIORNATO AL 30/11/2010VALIDO mESE

DICEMBRE 2010

➣ Banca Carim s.p.a. (ex. Cassa di Risparmio di Rimini); ➣ Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola, Gruppo

Banca pop. Emilia R.; ➣ Banca di Imola s.p.a. (Gruppo Cassa di Risparmio di

Ravenna s.p.a.); ➣ Banca di Romagna s.p.a. (Gruppo Unibanca); ➣ Banca Modenese s.p.a. (Gruppo bancario Cassa di

Risparmio di Ferrara); ➣ Banca Monte Parma; ➣ Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna, Gruppo

Intesa Sanpaolo; ➣ Cassa di Risparmio di Cento s.p.a.; ➣ Cassa di Risparmio di Cesena s.p.a., Gruppo Unibanca; ➣ Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza s.p.a., Gruppo

Credit Agricole; ➣ Cassa di Risparmio di Ravenna s.p.a.; ➣ Consorzio Banche Popolari (CO.BA.PO.):

➥ Banca coop. Cattolica (*);

➥ BancaEtruria s.p.a.; ➥ Banca di Piacenza (*); ➥ Banca popolare dell’Emilia Romagna; ➥ Banca popolare di milano; ➥ Banca popolare di Ravenna; ➥ Banca popolare di Verona -Gruppo Banco Popolare

(Banco S.Geminiano e S.Prospero, Banca popolare di Lodi s.p.a.);

➥ Banca popolare Valconca; ➥ Sanfelice 1893 Banca Popolare.

➣ Credem, Gruppo Bancario Credito Emiliano s.p.a.; ➣ Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia

Romagna; ➣ Intesa Sanpaolo s.p.a. (ex. Carisbo); ➣ Monte Paschi Siena s.p.a. (ex Banca Agricola

Mantovana); ➣ UGF Banca s.p.a. (ex. Unipol Banca); ➣ Unicredit Banca s.p.a.

(*) N.B. Banche che hanno dichiarato l’intenzione di aderire, ma non l’hanno ancora formalizzato.

CreditoCredito

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CreditoCredito

ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA

ASSOCIATI CNA MODENA

AGGIORNATO AL 28/10/2010VALIDO mESE

NOVEMBRE 2010

La Commissione Disponibilità Fondi (C.D.F.) o Corrispettivo Disponibilità Creditizia (C.D.C.) o Corrispettivo per il servizio di disponibilità immediata fondi (D.I.F.), applicati sui fidi concessi, indipendentemente dall’utilizzo, con addebito trimestrale, prevede le modalità di seguito dettagliate:

a) Banche aderenti al Consorzio Banche Popolari (Banca di Piacenza, Banca Coop. Cattolica, Banca pop. Emilia Romagna, Banca pop. di Ravenna, Sanfelice 1893 Banca Popolare), banca Credem Gruppo Credito Emiliano spa, banche aderenti a Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia Romagna, Unicredit Banca spa, applicano una commissione massima così calcolata

Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Trimestrale 0,15% 0,25% 0,30% 0,40%

Annuale 0,60% 1,00% 1,20% 1,60%

b) Carisbo–Gruppo Intesa Sanpaolo, Cassa dei Risparmi di Forlì e Romagna–Gruppo Intesa Sanpaolo, Cariparma Gruppo

Credit Agricole applicano una commissione massima pari a 0,40%, trimestrale (1,60%, annuale);

c) Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero, Gruppo Banco Popolare applica una commissione massima calcolata per importo e per fascia

Fido concesso Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Trimestrale >

Fino €. 50.000

Annuale >

0,250%

1,000%

0,350%

1,400%

0,3625%

1,450%

0,375%

1,500%

Trimestrale >

Da €. 50.000 a €. 500.000

Annuale >

0,175%

0,700%

0,250%

1,000%

0,250%

1,000%

0,250%

1,000%

Trimestrale >

Oltre €. 500.000

Annuale >

0,100%

0,400%

0,125%

0,500%

0,125%

0,500%

0,125%

0,500%

Nel caso di concessione, modifica o revoca del fido, durante un trimestre, le percentuali saranno applicate in misura proporzionale all’importo e alla durata (giorni effettivi) degli affidamenti concessi, da parte di tutte le banche.

CreditoCredito

VALUTE ALTRE COMMISSIONI

Spese chiusure trimestrali €. 10,00

Prelievi con assegno (*) data assegno Spese di istruzione fido massimo ZERO

Versamenti contanti stesso giorno Spese per riga di estratti conto €. 1,10

Assegni circolari emessi dalla banca stesso giorno Modello di pagamento F24 (**) ZERO

Assegni stesso sportello stesso giorno Altri attestati €. 1,25

Assegni stesso Istituto 1

Versamenti assegni circolari altre Istituti giorni lavorativi (*) 1

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto cartaceo

€. 2,85

Versamenti assegni altre Istituti giorni lavorativi (*) 3

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto magnetico

€. 2,53

Effetti a scadenza stessa banca giorni lavorativi 7

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie invio telematico

€. 2,28

Effetti a scadenza su altra banca giorni lavorativi 8 Effetti protestati 0,12%

Effetti a vista su stessa banca giorni lavorativi 12 Effetti protestati costo minimo €. 7,00

Effetti a vista su altra banca giorni lavorativi 14 Effetti protestati costo massimo €. 18,00

Ricevute bancarie stessa banca giorni lavorativi (*) ZERO Ritorno insoluti effetti e Ricevute

bancarie (RIBA) €. 4,21

Ricevute bancarie altre banche giorni lavorativi (*) 1

Effetti richiamati “omnicomprensivi di altri oneri” (*)

€. 8,00

Nota bene: (*) Le valute applicate sono state modificate, con decorrenza dal 5 luglio 2010, per l’entrata in vigore delle norme in materia di incassi commerciali (Decreto legislativo n. 11 del 27/01/2010); (**) Le voci Attestati contributi INPS e Attestati contributi INAIL, indicati nelle precedenti informative, sono state cancellate, in quanto comprese nella voce Modello di pagamento F24.

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AGGIORNATO AL 28/10/2010VALIDO mESE

NOVEMBRE 2010

ALTRI ONERI E COmmISSIONI PREVISTE DALL’ACCORDO REGIONALE DI TESORERIA:

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Consumi ciclo combinato: da 8,0 a 9,4 l/100 km ciclo combinato ed emissioni CO2 da 211 a 249 g/km