Bisogni Educativi Speciali

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CSH – 5 maggio 2014 Direttiva del 27 dicembre 2012 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Ed. Speciali.. C.M. 6 marzo 2013 n°8 Indicazioni operative … USR E.R. n° 6721 - 29.05.2013 Piano per l’inclusione scolastica a.s.2013/’14 Nota MIUR 1551 - 27.06.2013 Piano Annuale Inclusività Nota USR E.R. 13588 – 21.08.2013 BES approfondimenti redazione PAI Nota MIUR n°2563 – 22.11.2013 Chiarimenti sugli strumenti di intervento per alunni BES … Riferimenti alla L.53/2003 - Principio della

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Bisogni Educativi Speciali. Direttiva del 27 dicembre 2012 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Ed. Speciali.. C.M. 6 marzo 2013 n°8 Indicazioni operative … USR E.R. n° 6721 - 29.05.2013 Piano per l’inclusione scolastica a.s.2013/’14 - PowerPoint PPT Presentation

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CSH – 5 maggio 2014

Direttiva del 27 dicembre 2012 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Ed. Speciali..C.M. 6 marzo 2013 n°8 Indicazioni operative …USR E.R. n° 6721 - 29.05.2013 Piano per l’inclusione scolastica a.s.2013/’14 Nota MIUR 1551 - 27.06.2013 Piano Annuale Inclusività Nota USR E.R. 13588 – 21.08.2013 BES approfondimenti redazione PAI Nota MIUR n°2563 – 22.11.2013 Chiarimenti sugli strumenti di intervento per alunni BES …Riferimenti alla L.53/2003 - Principio della personalizzazione dei piani di studio

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Chi sono? Direttiva del 12/2012Chi sono? Direttiva del 12/2012in altri paesi europei: Special Educational Needs

Alunni disabili ai sensi della L. 104/92; alunni con Disturbi Evolutivi Specifici: DSA (dislessia,

disortografia, disgrafia, discalculia), disturbi dell’attenzione e iperattività (A.D.H.D.),

deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria;

funzionamento cognitivo limite (border line 70-85); svantaggio socio-culturale che comprende anche la

non conoscenza della lingua e cultura italiana.

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Che fare?Che fare?Dalla Direttiva MIUR: Dalla Direttiva MIUR: “Elaborare un percorso individualizzatoe personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico –possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.”

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C.M. 8 del 6.3.’13 – Indicazioni operative: … è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team dei docenti nelle scuole primarie, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessarial'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso èbensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita …

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•Per gli alunni in situazione di svantaggio non occorre né certificazione, né diagnosi;• Il Consiglio di Classe o il team dei docenti decide in autonomia per la formulazione o meno di un PDP, anche in presenza di richiesta dei genitori accompagnata da relazione clinica;• Motivare e verbalizzare sempre le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, al fine di evitare contenzioso. (nota 2563 del 22.11.’13)

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GLI - Gruppo di lavoro per l’inclusività GLI - Gruppo di lavoro per l’inclusività C.M. 8 del 6.03.’13 e succ.22.11.’13 (Chiarimenti)I compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto

(GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES (GLI). I suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola e svolge le seguenti funzioni:

rilevazione dei BES presenti nella scuola, raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno)

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CONTENITORE ORGANIZZATO DEGLI ATTI DI PROGRAMMAZIONE, DOCUMENTAZIONE, VALUTAZIONE

E’ contenuto nel POF e delinea le diverse linee di azione che la scuola ha individuato come più efficaci per la presa in carico degli alunni (es. modalità di comportamento in caso di abusi, di cure non adeguate, somministrazione farmaci, istruzione domiciliare …) Sono inseriti in modo organizzato, i documenti condivisi di programmazione, documentazione e valutazione anche personalizzati (PEI e PDP) previsti dalle norme vigenti. Una scuola inclusiva e il suo PAI:

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definizione, su base scientificamente validata e collegialmente condivisa, delle modalità di identificazione delle necessità di personalizzazione dell’insegnamento; definizione dei protocolli per la valutazione delle condizioni individuali e per il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia degli interventi educativi e didattici; i criteri di stesura dei piani personalizzati, della loro valutazione e della modifica;la definizione del ruolo delle famiglie (dalla valutazione alla programmazione) e delle modalità di mantenimento dei rapporti scuola/famiglia in ordine allo sviluppo delle attività educative/didattiche personalizzate; la definizione delle responsabilità dei vari attori del processo e delle collaborazioni interistituzionali;modalità di tutela della riservatezza e della privacy.

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ES. ANNO SCOLASTICO ……………….. Nel piano annuale per l’inclusività sono riassunti i

principali dati inerenti la presenza di alunni per i quali si rende necessario attivare percorsi didattici personalizzati

Quadro di sintesi dei percorsi personalizzati• Alunni disabili• Alunni con segnalazioni DSA• Alunni in particolari condizione di salute• Alunni stranieri non alfabetizzati o insufficientemente alfabetizzati• Alunni che necessitano di interventi di potenziamento per aspetti

cognitivi limite non collegati a deficit certificati• Quadro degli interventi focalizzati alla gestione dei comportamenti

dirompenti, auto ed etero aggressivi, destabilizzanti il contesto scolastico, limitanti le relazioni sociali e l’apprendimento manifestati da alunni non certificati

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