bio gruppo di lavoro

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1 Laboratorio co/Auletta. Gruppo di progettazione. Modello di coinvolgimento del gruppo Il gruppo di lavoro è composto da persone con diversa formazione che da tempo collaborano e che si occupano, da diversi punti di vista, dei temi dell’abitare contemporaneo, della vivibilità delle città grandi e piccole, dell’integrazione tra vecchi e nuovi cittadini, della cooperazione tra nord e sud (dell’Italia e del mondo). Si tratta di un gruppo a geometria variabile, in cui le competenze di ciascuno vengono impiegate in modo integrato e non predeterminato, in base a quella che sarà l’effettiva articolazione del progetto e adattandosi alle esigenze che man mano si definiranno. Flessibilità e duttilità caratterizzano da sempre il suo modo di lavorare. Tra le competenze specifiche del gruppo vi sono, in particolare: il ruolo di interfaccia e facilitazione tra diversi soggetti - enti pubblici, e società civile, più o meno organizzata - attraverso l’assistenza tecnica volta all’implementazione delle azioni progettuali (quelle già definite e quelle che si formeranno in itinere) e attraverso l’accompagnamento e il supporto alla progettualità della comunità locale; il supporto alla costruzione di reti e di rapporti di scambio e connessione a livello locale e sovralocale; il lavoro sul territorio, attraverso un presidio continuo che accompagna tutto il percorso di implementazione dei progetti. Profili dei componenti del gruppo Francesco Calabrò, nato a Torino il 11/05/1971. Ha conseguito il diploma di maturità classica nel 1991 e la laurea in lettere moderne indirizzo storico presso l'Università di Torino (110/110 con lode) con una tesi di laurea sull'immigrazione meridionale a Torino: “Immigrazione meridionale a Torino fra integrazione e conflitto: 1958-62”. Dopo la laurea lavora per 3 anni come insegnante di lettere presso le scuole pubbliche medie e superiori. Dal 2003 lavora come formatore e progettista presso la cooperativa Orso di Torino; in particolare si occupa di educazione alla cittadinanza con bambini ed adolescenti e di progetti di politiche giovanili. Vanta notevoli esperienze formative e di gestione sui temi della progettazione partecipata con i bambini e sulla promozione di interventi di mobilità sostenibile con minori. Collabora con CAMINA, associazione nazionale di comuni, province, regioni, che opera per l’affermazione e la promozione di politiche coerenti e innovative per e con l’infanzia e l’adolescenza, sostenendo il miglioramento della qualità sociale e ambientale delle città e del territorio, con particolare riguardo al rapporto tra città e infanzia, alla sostenibilità e alla partecipazione dei cittadini. Dal 2005 collabora con l'associazione Valsusa Filmfest ed è socio del direttivo con il ruolo di responsabile della segreteria organizzativa. E' fra i soci fondatori e segretario dell'associazione nazionale Rete del Caffè Sospeso. Collabora dal 2007 con la Rete dei Comuni Solidali (Recosol) per i progetti di cooperazione internazionale con il Mali e ha partecipato a numerosi interventi con il comune di Riace contribuendo alla creazione del “Riace in Festival” dedicato al tema dell'accoglienza.

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Laboratorio co/Auletta. Gruppo di progettazione. 

Modello di coinvolgimento del gruppo

Il gruppo di lavoro è composto da persone con diversa formazione che da tempo collaborano e che si occupano, da diversi punti di vista, dei temi dell’abitare contemporaneo, della vivibilità delle città grandi e piccole, dell’integrazione tra vecchi e nuovi cittadini, della cooperazione tra nord e sud (dell’Italia e del mondo). Si tratta di un gruppo a geometria variabile, in cui le competenze di ciascuno vengono impiegate in modo integrato e non predeterminato, in base a quella che sarà l’effettiva articolazione del progetto e adattandosi alle esigenze che man mano si definiranno. Flessibilità e duttilità caratterizzano da sempre il suo modo di lavorare. Tra le competenze specifiche del gruppo vi sono, in particolare: ‐ il ruolo di interfaccia e facilitazione tra diversi soggetti - enti pubblici, e società civile, più o meno organizzata -

attraverso l’assistenza tecnica volta all’implementazione delle azioni progettuali (quelle già definite e quelle che si formeranno in itinere) e attraverso l’accompagnamento e il supporto alla progettualità della comunità locale;

‐ il supporto alla costruzione di reti e di rapporti di scambio e connessione a livello locale e sovralocale; ‐ il lavoro sul territorio, attraverso un presidio continuo che accompagna tutto il percorso di implementazione dei

progetti.

Profili dei componenti del gruppo Francesco Calabrò, nato a Torino il 11/05/1971. Ha conseguito il diploma di maturità classica nel 1991 e la laurea in lettere moderne indirizzo storico presso l'Università di Torino (110/110 con lode) con una tesi di laurea sull'immigrazione meridionale a Torino: “Immigrazione meridionale a Torino fra integrazione e conflitto: 1958-62”. Dopo la laurea lavora per 3 anni come insegnante di lettere presso le scuole pubbliche medie e superiori. Dal 2003 lavora come formatore e progettista presso la cooperativa Orso di Torino; in particolare si occupa di educazione alla cittadinanza con bambini ed adolescenti e di progetti di politiche giovanili. Vanta notevoli esperienze formative e di gestione sui temi della progettazione partecipata con i bambini e sulla promozione di interventi di mobilità sostenibile con minori. Collabora con CAMINA, associazione nazionale di comuni, province, regioni, che opera per l’affermazione e la promozione di politiche coerenti e innovative per e con l’infanzia e l’adolescenza, sostenendo il miglioramento della qualità sociale e ambientale delle città e del territorio, con particolare riguardo al rapporto tra città e infanzia, alla sostenibilità e alla partecipazione dei cittadini. Dal 2005 collabora con l'associazione Valsusa Filmfest ed è socio del direttivo con il ruolo di responsabile della segreteria organizzativa. E' fra i soci fondatori e segretario dell'associazione nazionale Rete del Caffè Sospeso. Collabora dal 2007 con la Rete dei Comuni Solidali (Recosol) per i progetti di cooperazione internazionale con il Mali e ha partecipato a numerosi interventi con il comune di Riace contribuendo alla creazione del “Riace in Festival” dedicato al tema dell'accoglienza.

 

Raffaella Fusaro (Bergamo, 28/11/1967), operatore sociale, esperto di empowerment territoriale, dal 1989 al 1999 ha lavorato al programma superamento dell’ospedale Psichiatrico di Grugliasco (To) in azioni di integrazione. Dal 2000 al 2003 ha ricoperto il ruolo di responsabile delle Politiche Sociali e di Genere per Arci Vallesusa, fondando il Centro Donna di Collegno (To) ed è stata componente della presidenza Territoriale del Comitato. Nel biennio 2004-2005, nell’ambito del progetto “Essere Cittadino”, ha svolto attività di formazione per stranieri e ha redatto la ricerca “Il corpo in gabbia, la testa fuori” sull’associazionismo di stranieri a Torino. In qualità di amministratore locale, ha ricoperto il ruolo di responsabile del Progetto di cooperazione decentrata con Comuni maliani per la Rete dei Comuni Solidali (Re.Co.Sol – Comuni della Terra per il Mondo). Dal 2005 al 2007 ha svolto la funzione di responsabile delle sperimentazioni territoriali di un progetto nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Equal, finalizzato allo sviluppo di imprenditorialità sociale. Dal 2005 cura i processi di partecipazione e le azioni sociali nell’ambito del Contratto di Quartiere per via Parenzo a Torino. Dal 2008 al 2011 si occupa del coordinamento del progetto “+spazio+tempo”, programma di sviluppo locale in quartieri di Torino. Attualmente, con l’Agenzia per lo Sviluppo locale di San Salvario, è responsabile del progetto di sicurezza integrata “W Nizza, azioni integrate per un territorio in trasformazione” per la riqualificazione dei portici di via Nizza a Torino. Sara Medici nasce a Torino il 23/12/1982. Nel 2010 si laurea in Comunicazione Interculturale con una tesi in antropologia urbana sugli usi dello spazio nelle case popolari del quartiere Vallette e sta proseguendo una specialistica in antropologia ed etnologia all’Università di Torino. Dal 2010, agli studi di antropologia culturale affianca quelli di fotografia ed etnografia visiva del territorio. Dal 2004 al 2007 collabora con la Conservatoria del Piemonte, associazione culturale che -facendo interagire azioni di ricerca e promozione delle culture locali e immigrate e del loro patrimonio culinario, turistico e culturale – si pone un fine sociale di integrazione e condivisione fra le culture del Mediterraneo. Si occupa in modo particolare di promozione e valorizzazione socio-culturale dei mercati urbani e svolge attività di assistenza tecnica nella realizzazione di manifestazioni culturali e progetti europei. Dal 2007 si occupa in vari modi di programmi e progetti di riqualificazione urbana nei quartieri di Torino attraverso i quali ha maturato un’esperienza nell’accompagnamento sociale, mediazione del conflitto e animazione territoriale. Nel 2008 collabora con l’Agenzia di Sviluppo Locale di San Salvario per l’organizzazione di “San Salvario Sound Station – laboratorio musicale diffuso”, progetto biennale di formazione e produzione musicale a San Salvario mirato alla divulgazione della conoscenza e della pratica musicale come forma di incontro sociale e culturale. Nel 2010 partecipa al progetto “tYps – tell Your public space” realizzato nell’ambito del bando di concorso Gioventù Esplosiva promosso dalla Città di Torino. Il progetto aveva come obiettivo la sensibilizzazione all’uso degli spazi pubblici della città attraverso un concorso pubblico, un lavoro di ricerca e una campagna di sensibilizzazione. Dal 2007 ad oggi collabora come operatrice sociale nel Servizio di Accompagnamento al Contratto di Quartiere per via Parenzo (programma integrato di sviluppo locale) dove si occupa di azioni di sviluppo locale e di accompagnamento sociale, attività di animazione territoriale e comunicazione integrata. Chiara Mossetti (Torino, 24/08/1977) si laurea in Architettura nel 2003 presso il Politecnico di Torino; ha approfondito gli studi con il Corso di Perfezionamento in “Habitat, Tecnologia e Sviluppo” presso il Politecnico di Torino. Ha esperienza di ricerca in Burkina Faso e Marocco e ha lavorato in programmi di sviluppo urbano e conservazione del patrimonio storico architettonico diffuso in Kosovo e in Tamil Nadu (India). Attualmente, per conto della cooperativa Sumisura, si occupa del servizio di accompagnamento sociale al Contratto di Quartiere per via Parenzo, progetto della Città di Torino per la rigenerazione urbana della periferia torinese, e dell’assistenza tecnica al progetto +spazio +tempo della Città di Torino e Compagnia di San Paolo. Insieme con l’associazione CoAbitare ha elaborato il progetto di cohousing Numero Zero (www.cohousingnumerozero.org) di cui è membro e socio della cooperativa omonima, oltre che progettista dell’intervento architettonico; è inoltre responsabile per il progetto di banca del tempo a porta palazzo

 

(www.coabitare.org/bdt) per il coinvolgimento dei residenti nell’area di porta palazzo e borgo dora a Torino in un sistema di scambi di tempo e competenze e di sperimentazione di reti di economia alternativa che non si basino sul denaro. Marina Pelfini, architetto con specializzazione in Architettura, tecnologia e città per i paesi in via di sviluppo. Si occupa da anni di rigenerazione urbana e sviluppo locale. La sua attività in Amapola (2002/presente) riguarda in particolare l’approccio ambientale alla sicurezza urbana, progetti didattici e di formazione, mentre con Sumisura (2008/presente) si occupa di progetti di sviluppo locale focalizzati sullo spazio pubblico. Ha lavorato in contesti di edilizia residenziale pubblica (Cicsene, 2002/2008) ed è stata coordinatrice di progetti di conservazione e sviluppo in Kosovo (Chwb, 2001/2004). Elisabetta Rosa (Torino, 26/09/1980) si laurea in architettura al Politecnico di Torino nel 2004 con una tesi sulla partecipazione dei cittadini alle decisioni di piani e programmi in materia ambientale. Da allora si occupa di pianificazione urbana e dei temi della città contemporanea, dell’abitare, della qualità della vita e dello spazio pubblico, della promozione di pratiche per la sostenibilità ambientale. Nel 2011 consegue il dottorato di ricerca in Pianificazione territoriale e sviluppo locale al Politecnico di Torino con una tesi sull’abusivismo edilizio in Italia, al sud e al nord. Nel frattempo e dal 2006 collabora con la cooperativa Sumisura - risorse per l’ambiente e la città (Torino) nei diversi progetti di rigenerazione urbana che interessano quartieri più o meno degradati della città (Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario, +spazio+tempo/borgo san paolo ripensa, progetta, inventa; Contratto di Quartiere II per via Parenzo). Nel 2010 partecipa con l’associazione Via Libera (di cui è membro dal 2009) al progetto “tYps – tell Your public space” realizzato nell’ambito del bando di concorso Gioventù Esplosiva promosso dalla Città di Torino. Il progetto aveva come obiettivo la sensibilizzazione all’uso degli spazi pubblici della città attraverso un concorso pubblico, un lavoro di ricerca e una campagna di sensibilizzazione. Dal 2010 collabora con la Rete dei Comuni Solidali occupandosi di un’indagine sullo stato della progettualità della rete e della legislazione locale in materia di cooperazione per individuare possibili progettualità comuni e scambi di buone pratiche. Raffaella Valente (Bari, 05/07/1979) si laurea in architettura al Politecnico di Torino con una tesi sulla progettazione del paesaggio. Nel 2009 consegue la specializzazione in Progetto urbano e del paesaggio presso l’Ecole Nationale d’Architecture de Paris La Villette. Negli anni a Parigi lavora presso lo studio Signes Paysage e collabora ad alcune ricerche finanziate dal Ministero della cultura francese coordinate da Philippe Nys. Dal 2008 a Torino collabora con la cooperativa Sumisura – risorse per l’ambiente e la città lavorando principalmente al progetto +spazio+tempo/ripensa, progetta, inventa (progetto della Città di Torino finanziato dalla Compagnia di San Paolo). Nel 2011 consegue il dottorato di ricerca in Pianificazione territoriale e sviluppo locale al Politecnico di Torino con una tesi sull’uso dello spazio pubblico negli interventi di rigenerazione urbana. Nel 2010 partecipa con l’associazione Via Libera all’ideazione e alla realizzazione del progetto “tYps - tell Your public space”, vincitore del bando “Gioventù esplosiva” della Città di Torino (con il contributo di Governo Italiano, Regione Piemonte, Città di Torino, Torino Giovani). Dal 2010 collabora con la Rete dei Comuni Solidali interessandosi in particolare al tema del riuso dei borghi.