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BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO MARCOLIN AL 31 DICEMBRE 2010

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Starring Belen Rodriguez

misssixty.com

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Bilancio ConsolidatoGruppo Marcolinal 31 dicembre 2010

MARCOLIN S.p.A. Sede Sociale e uffici amministrativi:Z.I. Villanova, 4 32013 Longarone (BL)Cap. Sociale Euro 32.312.475,00 i.v.R.E.A. N. 64334Codice Fiscale e N° IscrizioneRegistro Imprese di BL 01774690273Partita IVA 00298010257

Tel. +39.0437.777111Fax +39.0437.777282www.marcolin.com

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Gruppo Marcolin

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INDICE

42 Composizionedegliorganisociali43 LastrutturadelGruppoMarcolin44 Comunicazionefinanziaria44 Datisull’andamentodeltitolo46 Composizionedell’azionariato47 CorporateGovernance47 AttivitàdiDirezioneeCoordinamento47 Societàcontrollateextra–UE48 RelazionesullaGestionedelGruppoMarcolin60 StatoPatrimonialeConsolidato61 ContoEconomicoeContoEconomicoComplessivoConsolidato62 ProspettodellevariazionidelPatrimonionettoconsolidato63 RendicontoFinanziarioConsolidato64 Noteesplicativealbilancioconsolidato

BILANCIoSEPARAtoDIMARCoLINS.p.A.109 RelazionesullaGestionedellaMarcolinS.p.A.118 StatoPatrimoniale119 ContoEconomicoeContoEconomicoComplessivo119 ProspettodellevariazionidelPatrimonionetto120 RendicontoFinanziario121 NoteesplicativealbilancioseparatoMarcolinS.p.A.163 Attestazionedelbilanciod’eserciziobilancioconsolidatoaisensidell’art.81-ter delRegolamentoConsobn.11971167 RelazionedelcollegioSindacale171 RelazionidellaSocietàdiRevisione

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Composizionedegliorganisociali

Consiglio di Amministrazione (1)

Presidente Giovanni Marcolin Coffen (2)

Amministratore Delegato e Direttore Generale Massimo Saracchi (2)

Consigliere Antonio Abete (3)

Consigliere Luigi AbeteConsigliere Emanuele Alemagna (4)

Consigliere Maurizio Boscarato (4)

Consigliere e Vice Presidente Cirillo Coffen Marcolin (2) Consigliere Maurizio Coffen Marcolin (2)

Consigliere Diego Della ValleConsigliere Emilio MacellariConsigliere Carlo MontagnaConsigliere Stefano Salvatori (4)

Consigliere Vito Varvaro

Comitato per il controllo internoStefano Salvatori PresidenteEmanuele Alemagna Maurizio Boscarato

Comitato per la remunerazioneStefano Salvatori PresidenteEmanuele AlemagnaEmilio Macellari

Collegio sindacale (1)

Presidente Diego RivettiSindaco Effettivo Mario CognigniSindaco Effettivo Rossella PorfidoSindaco Supplente Rino FunesSindaco Supplente Ornella Piovesana

Societa’ di revisioneDeloitte & Touche S.p.A. (5)

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabiliSandro Bartoletti (6)

(1) Durata della carica fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010 (delibera Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2008);(2) Consiglieri esecutivi;(3) Nominato con delibera Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2009. Durata della carica fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31

dicembre 2010;(4) Consiglieri indipendenti;(5) Durata dell’incarico esercizi 2008 – 2016 (delibera Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2008);(6) Nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2008. Durata della carica fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio

al 31 dicembre 2010.

Natura delle deleghe conferite ai consiglieri di amministrazione:Sono stati attribuiti, entro determinati limiti, ampi poteri di gestione e di rappresentanza all’Amministratore Delegato Massimo Saracchi.

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Gruppo Marcolin

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LastrutturadelGruppoMarcolin

100,00%

100,00% 14,60% 85,40%

99,82% 23,11% 76,89%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

0,10% 99,90%

40,00%

40,00%

Marcolin USA Inc. U.S.A.

Marcolin Asia Ltd Hong Kong

Marcolin France Sas Francia

Marcolin International B.V.

Marcolin Iberica SA Spagna

Marcolin Portugal Lda

Portogallo

Marcolin Benelux Sprl Belgio

Marcolin UK Ltd Inghilterrra

Marcolin Deutschland GmbH

Germania

Marcolin GmbH Svizzera

Marcolin do Brasil Ltda Brasile

Finitec Srl Italia

Marcolin Japan Co. Ltd Giappone

S.p.A.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Comunicazionefinanziaria

Marcolin S.p.A. mantiene il rapporto costante con i suoi azionisti, investitori e analisti attraverso la funzione di Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo del Gruppo con i mercati finanziari.Sul sito istituzionale www.marcolin.com, alla sezione Investor Relations sono disponibili i dati economico-finanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Datisull’andamentodeltitolo

16/11/201001/10/201018/08/201005/07/201020/05/201006/04/201017/02/201004/01/2010

2,4

1,4

0,9

1,9

2,9

3,4

3,9

4,4

4,9

Prezzo Ufficiale

Elaborazione su dati di Borsa Italiana S.p.A.

Le azioni della Marcolin S.p.A. sono quotate presso il Mercato Telematico Azionario (MTA) dal 19 luglio 1999.Il grafico, qui sopra allegato, illustra l’andamento del titolo dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2010.

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Gruppo Marcolin

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L’anno 2010 è stato caratterizzato dalla ripresa dell’attività economica mondiale, dopo l’incertezza e la crisi economica che avevano caratterizzato il 2009. La ripresa dell’attività prosegue, anche se con ritmo disomogeneo ed ha perso slancio rispetto al primo semestre del 2010, per il venir meno di fattori favorevoli, quali il ciclo delle scorte e gli stimoli fiscali.La crescita è più modesta nelle economie avanzate, mentre in quelle emergenti ha registrato un andamento più dinamico, nonostante un recente rallentamento.Negli ultimi mesi dell’anno gli indici complessivi del mercato azionario nell’area euro e negli Stati Uniti sono, nell’insieme, migliorati. Nell’area euro le quotazioni azionarie hanno, nel complesso, tratto sostegno dalle dinamiche positive della ripresa economica e dalle notizie generalmente favorevoli relative, sia agli indicatori del clima di fiducia, sia alla pubblicazione dei dati economici e quindi i prezzi delle azioni delle società nei settori di materie prime, beni di consumo, industriali e tecnologici hanno segnato rialzi; all’opposto, è probabile che i crescenti tassi di interesse a lungo termine abbiano avuto un impatto negativo sui corsi azionari, in particolare per i titoli bancari.Alla chiusura del 29 dicembre l’indice FTSE MIB Storico registra un calo del 7,66% rispetto a fine 2009, l’indice FTSE Italia All Share registra un calo del 10,29% e l’indice FTSE Mib registra un calo dell’ 11,95%.In questo contesto, il titolo Marcolin si è distinto nel panorama generale per la straordinaria performance registrata. Nel 2010 è infatti risultato il migliore tra i titoli negoziati nel mercato Italiano con una performance del +192.50% ed ha chiuso il 2010 con un valore ufficiale pari a € 4.32 per azione partendo da un valore, ad inizio anno, di € 1.51 per azione (fonte Borsa Italiana Spa).

DATI AZIONARI CONSOLIDATI 2010

Risultato per azione (euro) 0,303Patrimonio netto per azione (euro) 1,27Prezzo fine periodo (euro) 4,37Prezzo massimo telematico (euro) 4,40Prezzo minimo telematico (euro) 1,31Prezzo per azione / Utile per azione 14,42Prezzo per azione / Patrimonio netto per azione 3,45Capitalizzazione borsistica al 31.12.2010 268.334.734Volume medio trattato 97.610Numero azioni che compongono il capitale sociale 62.139.375

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Composizionedell’azionariato(in base ai diritti di voto)

Giovanni Marcolin Coffen*14,753%

Maria Giovanna Zandegiacomo*1,918%

Cirillo Coffen Marcolin*4,251%

Maurizio Coffen Marcolin*4,251%

Monica Coffen*5,211%

Diego Della Valle20,348%Andrea Della Valle

20,348%

Luigi Abete9,754%

Isabella Seragnoli2,092%

JP Morgan2,595%

Treasury stock1,096%

Market13,381%

*Famiglia Marcolin

L’azionista Giovanni Marcolin Coffen detiene le azioni direttamente e indirettamente per il tramite della società INMAR S.r.l. L’azionista Diego Della Valle detiene le azioni per il tramite della società DDV Partecipazioni S.r.l.L’azionista Andrea Della Valle detiene le azioni per il tramite della società ADV Partecipazioni S.r.l.L’azionista Luigi Abete detiene le azioni per il tramite della società LUAB Partecipazioni S.r.l.

Il capitale sociale è composto da n. 62.139.375 azioni ordinarie, del valore nominale di euro 0,52 ciascuna, per un ammontare complessivo di euro 32.312.475,00.

I dati sopra esposti sono aggiornati sulla base delle informazioni ricevute fino al 21 marzo 2011.

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Gruppo Marcolin

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CorporateGovernance

Marcolin S.p.A. ha aderito, con le integrazioni e gli adeguamenti nel tempo adottati, al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana, edito nel marzo 2006.La società ha definito un sistema articolato ed omogeneo di regole di condotta riguardanti, sia la propria struttura organizzativa, sia i rapporti con gli stakeholders aziendali, improntato a principi di buon governo, al fine di massimizzare il valore per gli azionisti e garantire la trasparenza dell’attività.Sul sito www.marcolin.com, nella sezione Investor Relations, sono disponibili le informazioni relative al sistema di governo societario della società, incluso lo statuto.Per informazioni più dettagliate riguardanti la corporate governance, si rimanda alla relazione predisposta ai sensi delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, che riporta una completa informativa sulle modalità di attuazione del sistema di corporate governance e sull’adesione al Codice di Autodisciplina. Tale documento sarà depositato presso Borsa Italiana S.p.A. nei termini di legge e sarà altresì consultabile nella sezione Investor Relations del sito www.marcolin.com.

Informativaaisensidell’art.123-bisdelt.U.F.

Il Consiglio di Amministrazione di Marcolin S.p.A., contestualmente all’approvazione del bilancio, ha approvato la Relazione annuale sul governo societario, nella quale viene fornita l’informativa sui propri assetti proprietari, sulla base del disposto di cui al comma 1 dell’art. 123-bis del T.U.F. ed è illustrato il sistema di governo societario nel rispetto delle informazioni richieste dal comma 2 dello stesso art. 123-bis, nonché dei principi di governance suggeriti dal Codice di Autodisciplina sopra citato, come attuati da Marcolin S.p.A. La relazione annuale sul governo societario, viene messa a disposizione del pubblico congiuntamente alla documentazione di bilancio. La stessa può essere consultata nella sezione Investor Relations del sito www.marcolin.com.

AttivitàdiDirezioneeCoordinamento

Marcolin S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici, generali ed operativi.

Societàcontrollateextra-UE

L’organo amministrativo di Marcolin S.p.A., società che controlla società costituite e regolate da leggi di Stati non appartenenti all’Unione Europea, ha attestato l’esistenza delle condizioni di cui all’articolo 36 del regolamento Consob n. 16191/2007, lettere a), b) e c). In particolare, si è accertato che le società controllate extra Unione Europea:- abbiano fornito al revisore della società controllante le informazioni a questo necessarie per condurre l’attività di controllo dei conti annuali edinfra-annuali;- dispongano di un sistema amministrativo-contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione, all’organo di controllo e al revisore della società controllante i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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RelazionesullaGestionedelGruppoMarcolinperl’eserciziochiusoal31dicembre2010

La Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2010 - comprendente il bilancio consolidato del Gruppo Marcolin ed il bilancio separato di Marcolin S.p.A. - quale relazione finanziaria prevista dall’art. 154-ter del D.Lgs. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF), è stata redatta conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, adottati dalla Commissione Europea, secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002, relativo all’applicazione dei principi contabili internazionali, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione del D.Lgs. n. 38/2005.

osservazionidegliAmministratorisull’andamentodellagestioneSignori Azionisti,L’anno 2010 è stato caratterizzato dalla ripresa dell’attività economica in diversi mercati. La crescita è stata più modesta nelle economie avanzate rispetto a quelle emergenti, che hanno registrato un andamento più dinamico. La tensione politica che si è manifestata in questi ultimi mesi, in particolare nell’area del Nord Africa, impone comunque una certa prudenza nella valutazione delle prospettive per l’anno corrente. Il mercato dell’eyewear ha registrato segnali di ripresa più marcati rispetto ad altri settori, in quanto trainato dal buon andamento del segmento dell’alta moda e del lusso.

In questo contesto macroeconomico, Marcolin si è distinta per avere conseguito nel 2010 ottimi risultati, imiglioridituttalasuacinquantennalestoria.

Nell’ultimoesercizio,ilGruppoMarcolinhainfattiregistrato,alivelloconsolidato,oltreadunsensibileaumentodelfatturato,unEbitdadoppiorispettoaquellodell’esercizioprecedente,unutilenettopiùcheraddoppiatoedunaposizionefinanziarianettaconunsaldonegativopiùchedimezzato.

Nel dettaglio, l’utile netto al 31 dicembre 2010 è pari a 18.606 migliaia di euro (rispetto ad un utile di 7.080 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), l’Ebitda è pari a 31.018 migliaia di euro (15.126 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), il fatturato è pari a 207.679 migliaia di euro, in aumento del 15,2% rispetto al 31 dicembre 2009 (180.321 migliaia di euro) e la posizione finanziaria netta è pari a (8.631) migliaia di euro, rispetto a (23.839) migliaia di euro al 31 dicembre 2009.

La crescita del fatturato consolidato, riflette l’eccellente performance di vendita ottenuta nei principali mercati mondiali, sia dai marchi tradizionali sia dai nuovi marchi recentemente acquisiti ed ha contribuito all’ottenimento dei risultati economici in precedenza evidenziati.

Va sottolineato, inoltre, come i considerevoli miglioramenti della marginalità e dell’utile netto siano da considerarsi strutturali, in quanto frutto delle attività di riorganizzazione dell’operatività aziendale avviate nel 2009 ed in fase di ultimazione. Nell’ambito delle attività intraprese devono essere segnalati, in particolare, gli importanti risultati conseguiti in termini di riduzione del costo del prodotto e l’implementazione del nuovo processo di pianificazione della domanda, che hanno significativamente contribuito al miglioramento dell‘efficienza della produzione e della gestione del magazzino.

A livello generale, i principali fattori ed eventi che hanno caratterizzato l’esercizio 2010 del Gruppo Marcolin, si possono sintetizzare come segue:

- un fatturato che cresce significativamente rispetto al precedente esercizio, nonostante un contesto macroeconomico ancora impegnativo;

- un utile netto, più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, con un miglioramento di oltre cinque punti percentuali in termini di incidenza sul fatturato;

- un Ebit ed un Ebitda che crescono di oltre sei punti percentuali, grazie alla maggiore efficienza produttiva, alla minore incidenza dei minimi garantiti sui contratti di licenza ed ai positivi effetti generati dagli investimenti realizzati al fine di

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Gruppo Marcolin

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supportare e sfruttare pienamente il lancio dei nuovi marchi acquisiti;- un considerevole miglioramento della posizione finanziaria netta, reso possibile anche grazie all’attenta gestione del

capitale circolante;- il rinnovo della licenza “Tom Ford”, importante per il fatturato e la profittabilità dell’Azienda, assicurata dapprima fino

al 2015 e, nei primi mesi del corrente anno, estesa fino al 2022;- la sottoscrizione dell’accordo di licenza in esclusiva con “Diesel”, per la produzione e distribuzione mondiale di occhiali

da sole e montature da vista, della durata di 5 anni;- il lancio dei marchi recentemente acquisiti in licenza quali “Dsquared”, “Tod’s”, “Hogan” e “John Galliano” ed a fine

anno, il lancio a livello mondiale di occhiali da sole e montature da vista con il marchio “Swarovski”;- la notevole riduzione del valore delle scorte di magazzino, ottenuta per effetto della maggiore efficienza del processo di

pianificazione ed alla vendita degli stock;- l’apertura del nuovo stabilimento di Longarone, che ha permesso di concentrare in un unico sito tutte le fasi della

produzione e di creare una nuova moderna sede per il centro logistico;- il rafforzamento della rete commerciale attraverso il potenziamento della struttura e l’ampliamento della rete distributiva,

in particolare nei mercati dell’Asia e del Medio Oriente.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICINel seguito si riporta la tabella di sintesi dei principali indicatori economici del Gruppo.

Anno Ricavi netti

Variazione % rispetto all’anno

precedente

EBITDA % sui ricavi

EBIT % sui ricavi

Risultato netto

% sui ricavi

Earnings per share

(EPS)

(euro milioni) (euro)

2006 157,4 2,3% 4,3 2,8% (7,3) (4,6)% (13,3) (8,4)% (0,291)2007 182,3 15,8% 9,5 5,2% (1,2) (0,7)% (6,9) (3,8)% (0,112)2008 186,8 2,5% 20,3 10,8% 13,2 7,1% 6,1 3,3% 0,1002009 180,3 (3,5)% 15,1 8,4% 9,4 5,2% 7,1 3,9% 0,1152010 207,7 15,2% 31,0 14,9% 24,9 12,0% 18,6 9,0% 0,303

L’Ebitda corrisponde al risultato della gestione operativa (Ebit) ante ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni

Conto economico consolidato 2010 % sui ricavi 2009 % sui ricavi(euro migliaia)

Ricavi netti 207.679 100,0% 180.321 100,0%Risultato lordo industriale 126.617 61,0% 102.092 56,6%Risultato della gestione operativa - EBIT 24.949 12,0% 9.388 5,2%Proventi e oneri finanziari (1.796) (0,9)% (2.137) (1,2)%Risultato prima delle imposte 23.153 11,1% 7.251 4,0%Risultato netto dell’esercizio 18.606 9,0% 7.080 3,9%EBITDA 31.018 14,9% 15.126 8,4%

I ricavi netti di vendita realizzati dal Gruppo nell’esercizio 2010, sono stati pari a 207.679 migliaia di euro (180.321 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), con un incremento pari a 27.358 migliaia di euro rispetto all’anno precedente. In termini percentuali la variazione è stata pari al 15,2% (+12,8% a cambi costanti).

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Il considerevole aumento dei ricavi di vendita è stato ottenuto, in primo luogo, grazie al notevole successo ottenuto, nei principali mercati, dalle linee di prodotto riferite ai marchi già presenti in portafoglio tra i quali spicca il marchio “Tom Ford”, che ha registrato un sostanziale incremento e che rappresenta la linea più importante del portafoglio licenze del Gruppo.A questo si aggiunge il significativo apporto derivante dalle vendite delle linee recentemente introdotte sul mercato, quali “Tod’s”, “Hogan” e “John Galliano”, sulle quali l’azienda ripone grande fiducia e che, unitamente a “Dsquared2”, hanno solo di recente iniziato ad esprimere il loro potenziale in termini di fatturato.

Fatturato per area geografica 2010 2009 Incremento (Decremento)(euro migliaia) Fatturato % sul totale Fatturato % sul totale Fatturato Variazione

- Italia 42.325 20,4% 40.515 22,5% 1.810 4,5%- Europa 65.409 31,5% 62.965 34,9% 2.443 3,9%- USA 44.820 21,6% 39.603 22,0% 5.217 13,2%- Resto del Mondo 55.126 26,5% 37.238 20,7% 17.888 48,0%Totale per area geografica 207.680 100,0% 180.321 100,0% 27.358 15,2%

I dati indicati nella tabella evidenziano il significativo incremento del fatturato ottenuto nell’area geografica Resto del Mondo (+48,0%) e negli U.S.A. (+13,2%); il mercato europeo registra un incremento meno marcato (+3,9%), andamento simile a quello del mercato domestico (+4,5%), in linea con l’andamento del settore.

Nell’area Resto del Mondo, i mercati del Far East e del Medio Oriente, sono quelli che registrano i tassi più elevati di crescita. In particolare la Corea, Singapore, gli Emirati Arabi sono i paesi che hanno avuto gli incrementi maggiori in valore assoluto.

Nel mercato degli Stati Uniti d’America, il fatturato registra un importante incremento, pari al 13,2% a cambi correnti e del 7,6% a cambi costanti.

Con riferimento ai mercati dell’area Europa, si sono registrati significativi progressi in tutta l’area geografica, rispetto all’esercizio 2009, in particolare in Europa Centrale, con l’eccezione di alcuni paesi che continuano a risentire degli effetti negativi della perdurante crisi economica mondiale.

Per quanto riguarda il portafoglio marchi, il Gruppo ha continuato ad operare per garantirsi lo sviluppo e l’acquisizione di brand di massimo livello, sia attraverso il rinnovo di licenze già in portafoglio, sia mediante la sottoscrizione di nuovi accordi.

In particolare si ricorda che:- nel mese di febbraio 2010, è stato formalizzato il rinnovo fino al 31 dicembre 2015 dell’accordo di licenza per il design,

la produzione e la distribuzione a livello mondiale di montature da vista e occhiali da sole con il brand “Tom Ford”. Come meglio descritto in seguito, a marzo 2011 la società licenziante ha, inoltre, garantito al Gruppo Marcolin il diritto di estensione dell’accordo fino al 2022;

- nel mese di marzo 2010, è stato rinnovato anticipatamente fino al 2014 l’accordo di licenza per la produzione e la distribuzione di montature da vista e occhiali da sole “Kenneth Cole New York” e “Kenneth Cole Reaction”, marchio particolarmente importante per il mercato americano;

- nel mese di settembre, è stato rinnovato fino al 31 dicembre 2013, l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione mondiale di occhiali da sole e montature da vista “Timberland”, con possibilità di rinnovo per altri due anni;

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Gruppo Marcolin

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- infine, nel corso del mese di ottobre (l’accordo di massima era già stato definito a luglio) è stato siglato il contratto di licenza in esclusiva con “Diesel”, per la produzione e distribuzione mondiale di occhiali da sole e montature da vista della durata di 5 anni; si tratta di un marchio che costituirà il punto di riferimento nel segmento casual and trend del portafoglio del Gruppo.

Gli ottimi risultati complessivamente realizzati dal Gruppo, illustrati nella precedente tabella di conto economico consolidato, evidenziano un incremento notevole di tutti gli indicatori economici, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, frutto anche dell’attività di riorganizzazione interna intrapresa a partire dal 2009. Questa attività è stata realizzata attraverso una ulteriore attenzione al costo del prodotto, all’efficienza della produttività interna ed alla qualità.

Si evidenzia inoltre che il significativo investimento sostenuto per la realizzazione del nuovo stabilimento di Longarone, ha permesso di trasferire alcune fasi della produzione e di creare una moderna sede per il centro logistico ed i servizi di after sales, con significativi ritorni in termini di complessiva efficienza delle operation, i cui principali effetti saranno visibili, in modo completo, l’anno prossimo.Analizzando in dettaglio i dati relativi ai principali indicatori di performance, si osserva che:

- il risultato lordo industriale è pari al 61,0% del fatturato con un miglioramento di oltre quattro punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2009 (56,6%);

- l’Ebit rappresenta il 12,0% del fatturato ed è pari a 24.965 migliaia di euro; è più che raddoppiato rispetto al valore al 31 dicembre 2009, che era di 9.388 migliaia di euro (pari al 5,2% del fatturato);

- l’Ebitda è pari a 31.018 migliaia di euro (pari al 14,9% del fatturato), rispetto ad un valore al 31 dicembre 2009 pari a 15.126 migliaia di euro (8,4% del fatturato);

- il risultato netto è positivo per 18.606 migliaia di euro (pari al 9% del fatturato), rispetto ad un valore positivo di 7.080 migliaia di euro (3,9% del fatturato) ottenuto al 31 dicembre 2009. Tenuto conto delle maggiori imposte nel periodo in esame, rispetto al 31 dicembre 2009, l’incremento diventa ancora più significativo. Esaminando, infatti, il risultato prima delle imposte, si osserva che, al 31 dicembre 2010, lo stesso è stato pari a 23.153 migliaia di euro (corrispondente all’11,1% del fatturato) rispetto ad un valore di 7.251 migliaia di euro (pari al 4% del fatturato) al 31 dicembre 2009.

Gli ottimi risultati conseguiti nel periodo in esame sono da attribuire principalmente ai seguenti fattori:

- riduzione del costo del prodotto quale effetto della maggiore attenzione ai costi nelle varie fasi del processo produttivo e della maggiore efficienza ottenuta nelle fasi di lavoro, frutto delle attività di riorganizzazione industriale iniziate nel corso del precedente esercizio e che nel 2010 hanno iniziato a produrre gli effetti attesi;

- sviluppo ed implementazione del nuovo sistema di pianificazione della domanda (Demand Planning) che ha consentito di ottenere una maggiore efficienza nella gestione del magazzino, con conseguente diminuzione dei volumi di prodotti invenduti; ciò ha comportato una consistente riduzione delle scorte di magazzino, con benefici anche a livello di posizione finanziaria ed un miglioramento della marginalità, per effetto dei ridotti volumi di prodotti obsoleti, la cui esitazione avviene attraverso canali di vendita che tipicamente generano una redditività ridotta;

- incremento delle vendite di prodotti relativi ai marchi la cui commercializzazione consente di realizzare una marginalità più elevata;

- minore incidenza dei minimi garantiti, a seguito del maggiore assorbimento degli stessi per l’incremento del fatturato e grazie alle attività avviate per ottenere la loro riduzione sui contratti di licenza.

La gestione finanziaria migliora per circa 341 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, passando da un saldo negativo pari a 2.137 migliaia di euro ad un valore negativo di 1.796 migliaia di euro. La riduzione dei costi connessi è stata ottenuta anche grazie al miglioramento dei proventi ed oneri derivanti dalla gestione valutaria per 250 migliaia di euro.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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SituazionepatrimonialeefinanziariaNel seguito si espone il dettaglio della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2010, posta a confronto con quella del precedente esercizio:

Dettaglio (indebitamento) disponibilità finanziarie nette finali 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Cassa 71 198 Altre disponibilità liquide 35.400 24.153 Finanziamenti a breve termine (2.905) (9.322)Parte a breve di finanziamenti a lungo termine (13.747) (9.614)Finanziamenti a lungo termine (27.450) (29.254)

Totale Posizione Finanziaria Netta (8.631) (23.839)

La posizione finanziaria netta complessiva del Gruppo Marcolin registra un consistente miglioramento, rispetto al precedente esercizio, per 15.208 migliaia di euro, per effetto del flusso di cassa generato dalla gestione reddituale, come meglio indicato nel rendiconto finanziario al quale si rinvia per maggiori dettagli.

Si tratta, anche in questo caso, di un miglioramento di assoluto rilievo, ad ulteriore conferma del positivo andamento del Gruppo.

La generazione di cassa della gestione operativa, è stata pari a 26.851 migliaia di euro ed è stata in parte bilanciata dall’attività di investimento, che ha assorbito risorse complessivamente per 9.403 migliaia di euro, principalmente per effetto del completamento del nuovo immobile.

Si ricorda che nel corso del mese di gennaio, la capogruppo Marcolin S.p.A. ha sottoscritto un contratto di finanziamento chirografario, con durata di cinque anni, con la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (Gruppo BNP Paribas), per un importo di 10 milioni di euro al fine di sostenere gli investimenti per lo sviluppo del Gruppo. Tale finanziamento risulta utilizzato per 4 milioni di euro al 31 dicembre 2010.

Nel corso del 2010, la capogruppo Marcolin S.p.A. ha rimborsato quote capitale di finanziamenti per complessivi 16.286 migliaia di euro ed ha contestualmente utilizzato parte delle nuove linee di finanziamento concesse per un ammontare pari a 12.000 migliaia di euro. Per il dettaglio dei finanziamenti a medio e lungo termine, si rimanda alla tabella esposta nelle note esplicative.

Si segnala che il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2010 è stato parzialmente utilizzato nel mese di gennaio 2011 a fronte di pagamenti verso terzi.

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Gruppo Marcolin

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Al fine di completare l’analisi della composizione della situazione finanziaria del Gruppo, evidenziamo che il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto al 31 dicembre 2010 è pari a 0,11, in notevole ulteriore miglioramento, rispetto al valore di 0,41, registrato al 31 dicembre 2009.

Anno Posizione finanziaria netta Patrimonio Netto Grado di indebitamento

(euro migliaia)

2006 (32.060) 52.119 0,62 2007 (36.236) 43.854 0,83 2008 (32.747) 50.074 0,65 2009 (23.839) 57.445 0,41 2010 (8.631) 78.620 0,11

Il grado di indebitamento corrisponde al rapporto tra la posizione finanziaria netta ed il patrimonio netto

Il dettaglio del valore del capitale circolante netto, confrontato con i dati dell’esercizio precedente, è illustrato nella tabella che segue:

Dettaglio capitale circolante netto 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Rimanenze 41.073 38.318 Crediti commerciali e altri 62.306 62.302 Debiti commerciali (36.756) (32.755)Altre attività e passività correnti (19.696) (12.851)

Totale Posizione Finanziaria Netta 46.927 55.014

Con riferimento alle differenti voci che compongono il valore del capitale circolante netto, si evidenzia:- l’incremento, rispetto al precedente esercizio, delle rimanenze per 2.755 migliaia di euro, riconducibile all’aumento

dei materiali per la produzione, a seguito dell’approvvigionamento dei componenti per le nuove collezioni. Per quanto riguarda invece i prodotti finiti, si registra una diminuzione, grazie alla maggiore efficienza del processo di pianificazione della produzione, che si era già manifestata alla fine del precedente esercizio;

- il valore dei crediti commerciali ed altri, resta invariato, pur in presenza del consistente aumento del fatturato. In particolare, i crediti commerciali aumentano in misura esigua per un importo pari a 647 migliaia di euro, a testimonianza del costante e attento monitoraggio della posta in esame, con un miglioramento anche dei giorni medi di incasso;

- l’incremento del valore dei debiti commerciali, per 4.001 migliaia di euro, riconducibile ai maggiori acquisti di produzione effettuati nel periodo.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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I dati di sintesi dello stato patrimoniale sono i seguenti:

Stato Patrimoniale Gruppo Marcolin 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

AttivoAttività non correnti 41.569 30.851Attività correnti 139.233 125.567Attività destinate ad essere cedute 2.969 0Totale Attivo 183.771 156.418

Patrimonio NettoPatrimonio Netto del Gruppo 78.620 57.445

PassivoPassività non correnti 31.663 33.835Passività correnti 73.487 65.138Totale Passivo e Patrimonio Netto 183.771 156.418

Si rinvia alle note esplicative per i relativi commenti.

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Gruppo Marcolin

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FAttIDIRILIEvoAvvENUtIDoPoLAChIUSURADELL’ESERCIzIoEDEvoLUzIoNEPREvEDIBILEDELLAGEStIoNEIl2011èiniziatomoltopositivamenteperilGruppoMarcolin, grazie a tre importanti fattori. Il primo fattore, ed anche quello di maggior rilievo, è la formalizzazione, in data 3 marzo 2011, dell’accordo attraverso il quale Tom Ford ha garantito al Gruppo Marcolin l’estensione fino a dicembre 2022 del contratto di licenza per il design, la produzione e la distribuzione a livello mondiale di montature da vista e occhiali da sole con il brand “TOM FORD”. Si tratta di un accordo molto importante per il Gruppo, poiché questo brand rappresenta una licenza che assicura fatturati e redditività.

Il secondo importante fattore è rappresentato dall’eccellente avvio della commercializzazione dei prodotti della nuova licenza Swarovski. Presentata a gennaio, la nuova collezione ha già registrato ordinativi tali da suggerire una immediata revisione al rialzo delle già consistenti stime di vendita previste per il 2011.

Il terzo fattore da registrare, infine, è che le nuove collezioni di montature da vista, presentate come d’abitudine a partire da gennaio, sono state accolte con molto favore dal mercato e gli ordinativi raccolti sono stati di conseguenza superiori alle attese. Anche le collezioni presentate ad inizio marzo al MIDO di Milano (la più importante mostra internazionale del settore) stanno ottenendo ampi consensi dal mercato.

Oltre a ciò, devono essere segnalati:- a gennaio, l’inaugurazione della nuova prestigiosa Show Room Marcolin situata a Milano in Corso Venezia, ed il

contestuale potenziamento della struttura delle Relazioni Esterne;- nel corso del mese di marzo, la vendita da parte della società controllata svizzera Marcolin Gmbh, di un immobile di

sua proprietà ritenuto non strategico, per un corrispettivo di 3,8 milioni di franchi svizzeri.

Con riferimento al 2011, l’obiettivo è di migliorare ulteriormente i risultati record ottenuti nel 2010, programmando ed implementando tutte le attività necessarie per garantire lo sviluppo e la crescita di fatturati e profitti, attesa nel prossimo futuro.

In termini di strategia, nel corso del corrente anno Marcolin si focalizzerà:

- sullo sviluppo dei mercati ritenuti maggiormente strategici per la crescita del Gruppo, in particolare Far East ed America;

- sullo sviluppo dei Brand in portafoglio, continuando ad alimentare la crescita dei marchi consolidati e sviluppando, nel contempo, i marchi recentemente introdotti sul mercato e le licenze da poco siglate. In particolare, nel corso del mese di giugno sarà presentata la nuova collezione di occhiali a marchio “Diesel”, che costituirà la licenza di riferimento per il segmento diffusion;

- sull’ideazione ed implementazione di progetti innovativi, ad alta profittabilità, che permettano alla Marcolin di compiere un ulteriore salto di qualità nel mercato in cui opera.

PrincipalirischieincertezzecuiMarcolinS.p.A.eilGrupposonoesposti

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economiaLa situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Marcolin è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico presente nei diversi paesi in cui il Gruppo opera, inclusi il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese e l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo. A partire dall’anno 2008, a livello internazionale, si è verificata una fase di recessione economica, i mercati hanno subito contrazioni rilevanti raggiungendo i minimi storici per poi mostrare segni di miglioramento a partire dalla seconda metà del 2009 e nel corso di tutto il 2010; vi sono tuttavia,

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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alcune importanti economie che risultano ancora affette da recessione e che hanno registrato tassi di crescita bassi o stagnazione economica. A causa di queste criticità è difficile prevedere la dimensione e la durata dei cicli economici e fare delle previsioni circa gli andamenti futuri della domanda; è possibile, infatti, che le economie di alcune nazioni possano vedere ancora una lenta crescita economica. Inoltre, vi sono altre circostanze economiche che potrebbero avere conseguenze negative sui mercati in cui opera il Gruppo e generare, unitamente ai fattori di incertezza quali, l’incremento dei prezzi dell’energia e le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, un impatto significativo sulle prospettive di business del Gruppo, sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.Nell’ambito della propria politica di gestione dei rischi relativamente all’esposizione nei confronti dei propri clienti che potrebbero mostrare difficoltà di pagamento, il Gruppo, pone in essere ogni possibile azione per garantire il recupero dei crediti commerciali.

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziariL’evoluzione della situazione finanziaria del Gruppo dipende da numerose condizioni, ivi incluse, in particolare, il raggiungimento degli obiettivi previsti, nonché l’andamento delle condizioni generali dell’economia, dei mercati finanziari e dei settori in cui il Gruppo opera. Il Gruppo Marcolin prevede di far fronte ai fabbisogni, derivanti dall’indebitamento finanziario in scadenza e dagli investimenti previsti, attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari. Anche nell’attuale difficile contesto di mercato, il Gruppo prevede di mantenere un’adeguata capacità di generare risorse finanziarie attraverso la gestione operativa. Tuttavia, significative ed improvvise riduzioni dei volumi di vendita potrebbero avere effetti negativi sulla capacità di generazione di cassa della gestione operativa.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesseIl Gruppo Marcolin opera su più mercati a livello mondiale ed è quindi esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse. L’esposizione ai rischi di cambio è collegata, principalmente, alla diversa distribuzione geografica delle sue attività produttive e commerciali. In particolare, il Gruppo risulta essere principalmente esposto alla fluttuazione del corso della divisa statunitense (Dollaro USA), relativamente alle forniture ricevute dall’Asia ed alle vendite effettuate nel mercato americano.Con riferimento al rischio di variazione dei tassi di interesse, si deve notare che il Gruppo Marcolin utilizza varie forme di finanziamento, finalizzate alla copertura dei fabbisogni delle proprie attività industriali, prevalentemente a tassi variabili. Pertanto variazioni nei livelli dei tassi di interesse possono comportare incrementi o riduzioni nel costo dei finanziamenti; coerentemente con le proprie politiche di gestione del rischio, il Gruppo Marcolin cerca di fare fronte ai rischi relativi alle oscillazioni sfavorevoli dei tassi di cambio e dei tassi di interesse attraverso il ricorso a strumenti finanziari, con finalità di copertura.Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine e significative fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo. Una descrizione analitica dei rischi e degli strumenti di copertura posti in essere dal Gruppo a tale riguardo è fornita nell’ambito delle note esplicative.

Rischi connessi alla capacità del Gruppo di negoziare e mantenere in essere contratti di licenza I mercati in cui il Gruppo opera sono altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, di innovazione e di condizioni economiche. Inoltre, il successo del Gruppo è in parte dovuto alla sua capacità di introdurre prodotti dal design innovativo, alla continua ricerca di nuovi materiali e di moderni processi produttivi, oltre che all’abilità di adeguarsi ai mutevoli gusti dei

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Gruppo Marcolin

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consumatori, anticipando i cambiamenti nelle tendenze della moda e reagendo in modo tempestivo.Il Gruppo ha concluso contratti di licenza pluriennale che gli permettono di produrre e distribuire montature da vista e occhiali da sole con marchi di proprietà di soggetti terzi ed è inoltre costantemente attivo nella politica di rinnovo delle licenze esistenti e nella ricerca di nuove licenze che consentano al Gruppo il mantenimento di una prospettiva di lungo termine.Qualora il Gruppo non fosse in grado di mantenere o rinnovare i contratti di licenza, a condizioni di mercato, con i suoi attuali licenzianti o non fosse in grado di stipulare nuovi contratti di licenza con altre griffe di successo, le prospettive di crescita e i risultati economici del Gruppo Marcolin potrebbero esserne negativamente influenzati.Inoltre, tutti i contratti di licenza in essere prevedono royalties annue minime garantite in favore del licenziante, che dovrebbero pertanto essere corrisposte anche in caso di flessione del relativo fatturato al di sotto di determinate soglie (cosiddetti minimi garantiti), con conseguenti possibili effetti negativi sui risultati economici e finanziari del gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con i fornitoriIl Gruppo si avvale anche di produttori e fornitori terzi per la produzione e/o la lavorazione di alcuni dei suoi prodotti. Tali produttori e fornitori, principalmente dislocati in Asia e in Italia, sono oggetto di verifiche e controlli da parte del Gruppo, al fine di verificare il rispetto di adeguati standard qualitativi e di servizio, anche in termini di tempi e modalità di consegna.L’utilizzo di produttori e fornitori terzi comporta il sostenimento di rischi addizionali, come il rischio di cessazione e/o risoluzione degli accordi contrattuali, di carenze riscontrate a livello della qualità dei prodotti forniti e dei servizi prestati, di ritardi nella consegna dei beni commissionati. Ritardi o difetti nei prodotti forniti da terzi, ovvero l’interruzione o la cessazione dei relativi contratti in essere, senza il reperimento di adeguate fonti di approvvigionamento alternative, potrebbero avere un impatto negativo sull’attività, sui risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo.

Le risorse umaneIl valore delle risorse umane è, in Marcolin, un fattore critico di successo e la formazione delle stesse costituisce un investimento per lo sviluppo dell’attività del Gruppo.

Al 31 dicembre 2010, i dipendenti del Gruppo erano 952, così suddivisi:

Statistiche sui Dipendenti - Numerosità puntualeCategoria 31.12.2010 31.12.2009

Dirigenti 24 23Quadri 86 68Impiegati 456 453Operai 386 418Totale 952 962

Contrattazione collettivaPer quanto riguarda la contrattazione collettiva in materia salariale, si segnala che nel 2010 è stato rinnovato il contratto nazionale, per la parte normativa ed economica.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Piani di Stock OptionNella riunione del 29 aprile 2008, l’Assemblea degli Azionisti di Marcolin S.p.A. ha approvato la proposta di attribuzione di un piano di compensi basato su strumenti finanziari a favore dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Massimo Saracchi, ai sensi dell’art. 114-bis del D.Lgs 58/1998 (nel seguito il “Piano”). A tale riguardo, gli Azionisti hanno deliberato:1. di approvare l’adozione del piano di stock option destinato all’Amministratore Delegato di Marcolin S.p.A., Massimo

Saracchi (il Beneficiario), da eseguirsi mediante l’assegnazione, a titolo gratuito, di numero 500.000 diritti d’opzione personali e non trasferibili per l’acquisto di azioni ordinarie Marcolin S.p.A., secondo le modalità ed i termini illustrati nel documento informativo predisposto dagli Amministratori, ai sensi dell’ art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e nella relazione illustrativa degli Amministratori ed, in particolare, di prevedere:- che l’esercizio, da parte del Beneficiario, dei diritti di opzione assegnati sarà subordinato (i) alla circostanza che il

Beneficiario ricopra la carica di Amministratore Delegato al termine del periodo triennale di maturazione dei diritti e (ii) al conseguimento di obiettivi di natura economica e/o finanziaria del Gruppo, la cui determinazione viene demandata al Consiglio di Amministrazione;

- che la Società, dietro richiesta scritta del Beneficiario, possa estinguere le proprie obbligazioni nei confronti del Beneficiario, corrispondendo allo stesso una somma in denaro di importo pari (i) alla differenza tra valore unitario delle Azioni alla data in cui viene chiesto l’esercizio delle Opzioni e lo Strike Price (ii) moltiplicato per il numero delle Opzioni esercitabili;

2. di conferire al Consiglio di Amministrazione, e per esso al Presidente, ogni potere necessario o opportuno per dare esecuzione al piano di stock option.

Non sono previsti vincoli di indisponibilità sulle Azioni acquistate a seguito dell’esercizio delle Opzioni.Per ulteriori e più dettagliate informazioni, si rimanda al documento informativo predisposto ai sensi dell’art. 84-bis del Regolamento Emittenti, depositato e posto a disposizione del pubblico ai sensi di legge.

Attività di ricerca e sviluppoL’attività di ricerca e sviluppo è attuata dalla Capogruppo, Marcolin S.p.A., attraverso due divisioni: la prima ha il compito di ideare, in stretta collaborazione con i licenzianti, le nuove collezioni, di curare lo stile, la ricerca di nuovi materiali e lo sviluppo delle collezioni relative ai prodotti sole/vista; la seconda, in stretta collaborazione con la prima, provvede allo sviluppo e all’industrializzazione del prodotto.La società, nel corso dell’esercizio 2010, ha proseguito nella sua attività di ricerca e sviluppo.

Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili, né come atipiche, né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.Informazioni dettagliate sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota esplicativa del Bilancio consolidato e nella Nota esplicativa del Bilancio separato di Marcolin S.p.A.Inoltre, il Consiglio di Amministrazione del 12 novembre 2010 ha adottato la “Procedura operazioni con parti correlate”, in ottemperanza alla disciplina prevista dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

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Gruppo Marcolin

59

Azioni proprieAlla data del 31 dicembre 2010, Marcolin S.p.A. deteneva in portafoglio n° 681.000 azioni proprie, per un controvalore nominale di euro 354.120. Il valore iscritto in bilancio, valutato al costo di acquisto, è pari a 947 migliaia di euro. Le azioni proprie detenute dalla Società rappresentano l’1,10% del capitale sociale di Marcolin S.p.A.Nessuna società del Gruppo detiene azioni della capogruppo Marcolin S.p.A.

Protezione dei dati personaliNell’ambito delle attività previste dal D.Lgs. 196/03, denominato “Codice in materia di protezione dei dati personali”, sono state attuate attività utili a valutare il sistema di protezione delle informazioni nelle società del Gruppo assoggettate a tale normativa. Tali attività hanno evidenziato una sostanziale adeguatezza agli adempimenti richiesti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali gestiti da tali società, inclusa la redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza.

Sede legale e sedi secondarieMarcolin S.p.A. ha:- la sede sociale a Longarone (BL), zona industriale Villanova n. 4;- il centro logistico e magazzino in Longarone (BL), zona industriale Villanova n. 20 H;- una sede produttiva in Domegge di Cadore (BL), frazione Vallesella, Via Noai, 31;- una sede adibita a show room e ufficio di rappresentanza in Milano, corso Venezia, n 36.

Prospetto di raccordo tra il risultato ed il patrimonio netto della capogruppo con i saldi di bilancio consolidato

(euro migliaia)Patrimonio

NettoRisultato

d’esercizio

Saldi di bilancio Marcolin S.p.A. 75.367 11.405

Differenza fra valori di carico delle partecipazioni nel bilancio della capogruppo e patrimoni netti contabili delle controllate

4.683 6.728

Eliminazione delle operazioni infragruppo (1.780) 514Eliminazione dividendi distribuiti nell’esercizio 0 0

Effetto della valutazione delle partecipazioni in società valutate con il metodo del Patrimonio Netto

(25) 139

Eliminazione della differenza iniziale di consolidamento/ differenze emerse da operazioni straordinarie

(247) 0

Imposte differite 623 (180)Saldi di Bilancio Consolidato 78.620 18.606

Longarone, 22 marzo 2011Presidente del Consiglio di AmministrazioneCOFFEN GIOVANNI MARCOLIN

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

60

(euro migliaia) Note 31.12.2010 Di cui verso parti correlate

31.12.2009 Di cui verso parti correlate

ATTIVOATTIVITÀ NON CORRENTIImmobili, impianti e macchinari 5 20.180 17.425 Immobilizzazioni immateriali 6 3.732 3.150 Avviamento 6 2.419 2.243 Partecipazioni 7 334 372 Imposte differite attive 8 9.500 7.031 Altre attività non correnti 9 5.404 630 Totale attività non correnti 41.569 30.851

ATTIVITÀ CORRENTIRimanenze 10 41.073 38.318 Crediti commerciali e altri 11 62.306 1.109 62.302 470 Altre attività correnti 12 383 596 Disponibilità liquide 13 35.471 24.351 Totale attività correnti 139.233 1.109 125.567 470

Attività destinate ad essere cedute 13 2.969 0

TOTALE ATTIVO 183.771 1.109 156.418 470

PATRIMONIO NETTO 14Capitale sociale 31.958 31.958 Riserva da sovrapprezzo azioni 24.517 24.517 Riserva legale 1.833 1.776 Altre riserve 820 (1.770)Utili (perdite) portati a nuovo 885 (6.117)Utile (perdita) del periodo 18.606 7.080

Patrimonio netto di terzi 0 0

TOTALE PATRIMONIO NETTO 78.620 57.445

PASSIVOPASSIVITÀ NON CORRENTI

Finanziamenti a medio e lungo termine 15,19 27.450 29.254Fondi a lungo termine 16 3.240 3.784Imposte differite passive 8 974 769Altre passività non correnti 17 0 28Totale passività non correnti 31.663 33.835

PASSIVITÀ CORRENTIDebiti commerciali 18 36.756 852 32.755 2.209Finanziamenti a breve termine 19 16.652 18.936Fondi correnti 20 6.191 4.490Imposte correnti 31 4.614 1.917Altre passività correnti 21 9.274 7.040Totale passività correnti 73.487 852 65.138 2.209TOTALE PASSIVO 105.150 852 98.973 2.209

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 183.771 852 156.418 2.209

Statopatrimonialeconsolidato

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Gruppo Marcolin

61

(euro migliaia) Note 2010 Di cui verso parti correlate

% 2009 Di cui verso parti correlate

%

RICAVI NETTI 23 207.679 2.227 100,0% 180.321 997 100,0%

COSTO DEL VENDUTO 24 (81.062) (783) (39,0)% (78.229) (1.355) (43,4)%

RISULTATO LORDO INDUSTRIALE 126.617 61,0% 102.092 56,6%

Costi distribuzione e marketing 25 (88.069) (3.794) (42,4)% (80.704) (1.440) (44,8)%Costi generali e amministrativi 26 (16.580) (8,0)% (15.755) (8,7)%Altri ricavi e costi 28 2.901 1,4% 2.750 1,5%Ricavi e costi operativi non ricorrenti 29 81 0,0% 1.005 0,6%

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA - EBIT 24.949 12,0% 9.388 5,2%

PROVENTI E ONERI FINANZIARI 30 (1.796) (0,9)% (2.137) (1,2)%

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 23.153 11,1% 7.251 4,0%

Imposte sul reddito dell’esercizio 31 (4.547) (2,2)% (171) (0,1)%Risultato di pertinenza di terzi 0 0,0% 0 0,0%

RISULTATO NETTO DEL PERIODO 18.606 9,0% 7.080 3,9%

EBITDA 31.018 14,9% 15.126 8,4%

UTILE (PERDITA) PER AZIONE 32 0,303 0,115

UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE 32 0,300 0,114

Conto Economico Complessivo Consolidato

RISULTATO NETTO DEL PERIODO 18.606 7.080

Differenze cambio da conversione delle gestioni estere

2.343 186

Variazione netta della riserva di cash flow edge 183 17

RISULTATO NETTO COMPLESSIVO 21.132 7.283

Contoeconomicoconsolidato

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

62

(euro migliaia)

Capitale sociale

Riserva da sovrapprezzo

azioni

Riserva legale

Altre riserve

Utili (Perdite) portati a nuovo

Utile (Perdita) dell’esercizio

PN di Terzi

Totale

Gennaio-09 31.958 24.517 1.703 (2.064) (12.164) 6.124 0 50.074

Utile/(Perdita) riserva di Stock Option

0 0 0 91 0 0 0 91

Allocazione risultato 2009

0 0 73 0 6.051 (6.124) 0 0

Risultato netto complessivo

0 0 0 207 (4) 7.080 0 7.283

Dicembre-09 31.958 24.517 1.776 (1.770) (6.117) 7.080 0 57.445

Gennaio-10 31.958 24.517 1.776 (1.770) (6.117) 7.080 0 57.445

Utile/(Perdita) riserva di Stock Option

0 0 0 44 0 0 0 44

Allocazione risultato 2009

0 0 57 21 7.002 (7.080) 0 0

Risultato netto complessivo

0 0 0 2.526 0 18.606 0 21.132

Dicembre-10 31.958 24.517 1.833 820 885 18.606 0 78.620

Prospettodellevariazionidelpatrimonionettoconsolidato

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Gruppo Marcolin

63

(euro migliaia) 2010 2009

ATTIVITÀ OPERATIVAUtile (perdita) dell'esercizio 18.606 7.080 Ammortamenti 3.610 4.501 Accantonamenti 5.280 6.305 Imposte del periodo 4.547 171 Interessi passivi 1.857 2.229 Altre rettifiche non monetarie 13 (647)Totale flusso di cassa generato dalla gestione reddituale 33.913 19.639

(Aumento) diminuzione dei crediti commerciali (986) (5.157)(Aumento) diminuzione delle altre attività 478 97 (Aumento) diminuzione delle rimanenze (3.171) 9.870 (Diminuzione) aumento dei debiti commerciali 4.001 (1.905)(Diminuzione) aumento delle altre passività 2.206 (854)(Utilizzo) Fondi correnti e non correnti (2.647) (1.425)(Diminuzione) aumento delle imposte correnti (367) 6.146 Altre rettifiche non monetarie (3.785) (4.796)Imposte pagate (1.303) (5.669)Interessi pagati (1.488) (1.422)Flusso di cassa assorbito dalla gestione corrente (7.061) (5.115)

Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa 26.851 14.524

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO(Investimento) in immobili, impianti e macchinari (8.264) (6.049)Disinvestimento in immobili, impianti e macchinari 15 818 (Investimento) in immobilizzazioni immateriali (1.153) (330)Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività di investimento (9.403) (5.561)

ATTIVITÀ FINANZIARIAFinanziamenti attivi- concessioni (5.000) 0- riscossioni 0 0Incremento / (diminuzione) netta dei debiti verso banche (91) (2.076)Finanziamenti passivi: - Assunzioni 12.000 28.150 - Rimborsi (16.286) (24.145)Variazione delle Riserve 2.377 182 Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività finanziaria (7.000) 2.111

Incremento (decremento) nelle disponibilità liquide 10.448 11.073 Effetto delle differenze di conversione sulle disponibilità liquide 672 119 Disponibilià liquide all'inizio del periodo 24.351 13.159 Disponibilità liquide a fine periodo 35.471 24.351

Rendicontofinanziarioconsolidato

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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NoteesplicativealbilancioconsolidatodelGruppoMarcolinal31dicembre2010

PREMESSE

Le note esplicative nel seguito esposte formano parte integrante del Bilancio Consolidato del Gruppo Marcolin.

1.INFoRMAzIoNIGENERALIMarcolin S.p.A. (nel seguito definita anche quale “Capogruppo”) è una società di diritto italiano iscritta nel Registro imprese di Belluno al n° 01774690273, le cui azioni sono negoziate in Italia presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.Marcolin S.p.A. è la società capogruppo del Gruppo Marcolin attivo in Italia ed all’estero nella produzione e commercializzazione di montature da vista e occhiali da sole.

Gli indirizzi della sede legale e delle località presso le quali sono svolte le principali attività della Società sono indicate nell’introduzione al fascicolo di bilancio.

2.PRINCIPICoNtABILIBase per la preparazioneIl bilancio consolidato 2010 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea in quanto il Regolamento n. 1606 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel luglio 2002 ha previsto, a partire dal 2005, l’applicazione obbligatoria dei principi IAS/IFRS ai conti consolidati delle società quotate nei mercati regolamentati della UE. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).Il presente bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica. Il presente bilancio consolidato è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e fatta eccezione per alcune rivalutazioni operate in esercizi precedenti.La valuta dell’area economica in cui il Gruppo opera prevalentemente è l’euro. Per effetto dell’esposizione dei valori in migliaia di euro, possono emergere differenze di arrotondamento nei totali.

Scelta degli schemi di bilancioIn sede di predisposizione degli schemi dei documenti che compongono il bilancio consolidato, il Gruppo Marcolin ha adottato i seguenti criteri:

- Stato Patrimoniale Le attività e passività esposte in bilancio sono state classificate distintamente tra correnti e non correnti in conformità

con quanto previsto dal principio contabile IAS 1. In particolare, un’attività deve essere classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

(a) si suppone sia realizzata, oppure posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo dell’entità;

(b) è posseduta principalmente con la finalità di essere negoziata;(c) si suppone sia realizzata entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio;(d) si tratta di disponibilità liquide o mezzi equivalenti.

Tutte le altre attività sono state classificate come non correnti. Una passività deve essere classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

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Gruppo Marcolin

65

(a) è previsto che sia estinta nel normale ciclo operativo di un’entità;(b) è posseduta principalmente con la finalità di essere negoziata;(c) deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio;(d) l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data

di riferimento del bilancio.

Tutte le altre passività sono state classificate come non correnti. Inoltre, sulla base di quanto disposto dall’IFRS 5, sono classificate, ove esistenti, come “Attività destinate ad essere

cedute” e “Passività correlate ad attività destinate ad essere cedute” quelle attività (e correlate passività) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con l’uso continuativo.

- Conto economico La classificazione dei costi è stata eseguita sulla base del criterio della destinazione indicando distintamente il costo

del venduto, i costi di distribuzione e quelli amministrativi, in quanto si ritiene che tale metodo possa, in funzione del settore di attività in cui opera l’impresa, fornire agli utilizzatori informazioni più significative e rilevanti rispetto all’alternativa classificazione dei costi per natura. Si è deciso, inoltre, di presentare due schemi distinti: il conto economico e il conto economico complessivo.

- Prospetto delle variazioni nel Patrimonio Netto Il prospetto è stato elaborato esponendo le voci in singole colonne con riconciliazione dei saldi di apertura e di

chiusura di ciascuna voce che compone il Patrimonio Netto.

- Rendiconto finanziario I flussi finanziari dell’attività operativa sono presentati adottando il metodo indiretto, in quanto tale criterio è stato

ritenuto il più consono al settore di attività in cui opera l’impresa. Per mezzo di tale criterio, il risultato d’esercizio è stato rettificato degli effetti delle operazioni aventi natura non monetaria, dalle attività operative, di investimento e finanziarie.

Principi di consolidamentoNell’area di consolidamento rientrano le società controllate direttamente ed indirettamente. Di seguito si fornisce l’elenco delle partecipazioni consolidate con il metodo integrale e, per completezza di informativa, l’elenco di quelle valutate con il metodo del patrimonio netto. Quest’ultimo metodo di valutazione prevede che le partecipazioni siano inizialmente rilevate al costo e che tale valore sia successivamente aumentato o diminuito al fine di rilevare la quota di pertinenza dell’utile o della perdita successive alla data di acquisizione oltre agli effetti degli altri movimenti di patrimonio netto.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Elenco partecipazioni

Denominazione Sede Valuta Capitale sociale Metodo di consolidamento

% di possessoDiretta Indiretta

Marcolin Asia Ltd Hong Kong USD 198.863 Integrale - 100,00%

Marcolin Benelux Sprl Faimes EUR 280.000 Integrale 100,00% -

Marcolin do Brasil Ltda Jundiai BRL 9.575.240 Integrale 99,90% 0,10%

Marcolin (Deutschland) GmbH Ludwigsburg EUR 300.000 Integrale 100,00% -

Marcolin GmbH Fullinsdorf (CH) CHF 200.000 Integrale 100,00% -

Marcolin Iberica SA Barcellona EUR 487.481 Integrale 100,00% -

Marcolin International BV Amsterdam EUR 18.151 Integrale 100,00% -

Marcolin Portugal Lda S. Joao do Estoril EUR 420.000 Integrale 99,82% -

Marcolin (UK) Ltd Newbury GBP 850.000 Integrale 100,00% -

Marcolin Usa Inc New York USD 536.500 Integrale 85,40% 14,60%

Marcolin France Sas Parigi EUR 1.054.452 Integrale 76,89% 23,11%

Marcolin Japan Co Ltd Tokyo JPY 99.000.000 Patrimonio Netto 40,00% -

Finitec Srl Longarone EUR 54.080 Patrimonio Netto 40,00% -

Rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, nell’area di consolidamento del Gruppo Marcolin non sono intervenute variazioni nel corso del 2010.

La metodologia di consolidamento adottata è la seguente: sono consolidate con il metodo integrale le società in cui il Gruppo esercita il controllo (“società controllate”), sia in forza del possesso azionario diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto, che per effetto dell’esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, le scelte finanziarie e gestionali delle società, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L’eventuale esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo. Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui si assume il controllo ed escono dal consolidamento a partire dalla data in cui cessa il controllo.Le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (“purchase method”), in forza del quale le attività e passività acquisite sono inizialmente misurate al loro fair value alla data di acquisto. La differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquistate, se positiva, è allocata ad avviamento e, se negativa, è contabilizzata a conto economico. Il costo dell’acquisizione è determinato in base al fair value, alla data di acquisto, delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio.In sede di consolidamento, sono elisi i valori derivanti da rapporti intercorsi tra le società controllate consolidate, in particolare derivanti da crediti e debiti in essere alla fine del periodo, costi e ricavi nonché oneri e proventi finanziari. Sono altresì elisi gli utili e le perdite significativi realizzati tra le società controllate consolidate integralmente. Le eventuali quote di patrimonio netto e di risultato netto di competenza di azionisti terzi sono esposte separatamente in un’apposita voce del patrimonio netto consolidato denominata Patrimonio Netto di Terzi.I dividendi distribuiti da Società consolidate con il metodo dell’integrazione globale sono eliminati dal conto economico, al quale sono acquisiti i risultati di esercizio realizzati.

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Gruppo Marcolin

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Conversione dei bilanci in valuta esteraLa conversione in euro dei bilanci presentati in una diversa valuta funzionale, è effettuata secondo i principi contabili IAS/IFRS nel modo seguente:- le attività e passività sono convertite ai cambi correnti in vigore alla data di chiusura del periodo;- i ricavi ed i costi, così come i proventi e gli oneri, sono convertiti al cambio medio del periodo che si ritiene essere una

ragionevole approssimazione dei cambi effettivi alla data in cui sono avvenute le singole operazioni;- le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di apertura e delle movimentazioni avvenute

nell’esercizio vengono imputate alla voce “Riserva da differenza di traduzione”, compresa nella voce “Altre Riserve”.

Nella tabella seguente sono indicati i cambi applicati nella conversione:

Valute Simbolo Cambio Finale Cambio medio 31.12.2010 31.12.2009 Variazione 2010 2009 Variazione

Sterlina inglese GBP 0,861 0,888 (3,1)% 0,858 0,891 (3,7)%Franco svizzero CHF 1,250 1,484 (15,7)% 1,380 1,510 (8,6)%Dollaro Usa USD 1,336 1,441 (7,2)% 1,326 1,395 (5,0)%Real brasiliano BRL 2,218 2,511 (11,7)% 2,331 2,767 (15,8)%Dollaro Hong Kong HKD 10,386 11,171 (7,0)% 10,299 10,811 (4,7)%Yen Giapponese JPY 108,650 133,16 (18,4)% 116,239 130,34 (10,8)%

Immobili, impianti e macchinariGli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d’acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, ad esclusione dei terreni e fabbricati di proprietà della Capogruppo per i quali è stato utilizzato il modello della rivalutazione/rideterminazione (deemed cost), alla data di transizione, elaborato sulla base del valore di mercato determinato attraverso apposita perizia redatta da un perito qualificato ed indipendente.Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, l’ammodernamento o il miglioramento dei beni di proprietà o in uso da terzi, è effettuata nei limiti in cui gli stessi possano essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. Il valore di iscrizione è rettificato dall’ammortamento sistematico, calcolato in base alla vita utile.Se il bene oggetto di ammortamento è composto da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’immobilizzazione, l’ammortamento viene calcolato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach. Gli utili e le perdite derivanti dalla vendita di attività o gruppi di attività sono determinati confrontando il prezzo di vendita con il relativo valore netto contabile.

I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono ad immobilizzazioni materiali sono registrati come ricavi differiti e accreditati al conto economico lungo il periodo di ammortamento dei relativi beni.Gli oneri finanziari relativi all’acquisto di un’immobilizzazione sono imputati a conto economico a meno che siano direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione di un bene che ne giustifica la capitalizzazione.I beni acquistati con contratto di leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali in contropartita del relativo debito. Il costo del canone è scomposto nelle sue componenti di onere finanziario, contabilizzato a conto

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economico, e di rimborso del capitale, iscritto a riduzione del debito finanziario.Le locazioni nelle quali il locatore non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, secondo le aliquote di seguito indicate:

Categoria Aliquota

Fabbricati 3%Macchine non operative 10%Attrezzature ammortizzabili 40%Macchine operative 15,5%Mobili e arredi d’ufficio 12%Arredamento fiere 27%Macchine elettroniche 20%Automezzi 25%Autocarri 20%

Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono costituite da elementi non monetari, controllabili e privi di consistenza fisica, chiaramente identificabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle immobilizzazioni a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio quando l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente lungo la vita utile.Nelle circostanze in cui viene identificata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre una perdita di valore, si procede alla stima del valore recuperabile dell’attività, imputando l’eventuale svalutazione a conto economico. Qualora vengano meno i presupposti per la svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di acquisto rispetto al valore corrente (“fair value”) della quota di patrimonio netto della società controllata alla data di acquisto, ovvero del ramo d’azienda acquisito. L’avviamento derivante dall’acquisto di società controllate, è iscritto nel conto “Avviamento” e non viene ammortizzato, ma sottoposto a verifica annuale, salvo il caso in cui vi siano indicatori specifici che ne rendano necessaria una revisione infrannuale, al fine di accertare l’esistenza di perdite di valore (“impairment test”). Utili o perdite derivanti dalla vendita di una entità sono determinati considerando il valore dell’avviamento relativo all’entità venduta.

Marchi e licenzeI marchi e le licenze sono contabilizzati al costo. Essi hanno una vita utile definita e vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti effettuati. L’ammortamento è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo di marchi e licenze in relazione alla residua possibilità di utilizzazione.Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risultasse una perdita durevole di valore

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(“impairment”), l’immobilizzazione netta verrebbe conseguentemente svalutata; se in esercizi successivi venissero meno i presupposti della svalutazione, verrebbe ripristinato il valore nei limiti del valore netto di carico che l’attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.I marchi sono ammortizzati con il metodo lineare sulla loro vita utile stimata da 15 a 20 anni.

SoftwareLe licenze acquistate e relative a software vengono capitalizzate sulla base dei costi sostenuti per il loro acquisto e di quelli necessari per renderli utilizzabili. L’ammortamento è calcolato col metodo lineare sulla loro stimata vita utile (da 3 a 5 anni). I costi associati con lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono contabilizzati come costo quando sostenuti. I costi diretti includono il costo relativo ai dipendenti che sviluppano il software.

Costi di ricerca e sviluppoI costi di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e/o processi sono spesati quando sostenuti allorquando non sussistano i requisiti previsti dallo IAS 38 per la loro capitalizzazione.

Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immaterialiIn presenza di indicatori specifici di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali ed immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore (“impairment test”).Ai fini dello svolgimento dell’impairment test, gli asset sono allocati sulle minime unità generatrici di cassa (“cash generating unit”), che è possibile individuare e confrontati con i flussi di cassa operativi attualizzati dalle stesse generati.La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell’attività e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile di un’attività è inferiore al valore contabile, quest’ultimo viene ridotto al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene imputata a conto economico.Per attività non soggette ad ammortamento, e per le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’utilizzo, l’impairment test è effettuato con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori.Le condizioni e le modalità applicate dal Gruppo per un eventuale ripristino di valore di attività in precedenza svalutate, escludendo qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.

Strumenti finanziari derivatiGli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l’intento di copertura al fine di ridurre l’esposizione del Gruppo ai rischi di cambio e di tasso. Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.Quando la strategia di copertura risulta efficace, si applicano i seguenti trattamenti contabili:Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. La posta coperta viene adeguata al fair value per la porzione di rischio coperto e, in contropartita, si registra un utile o perdita in conto economico. Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio, la porzione efficace delle variazioni di fair value

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dello strumento finanziario derivato è rilevata a patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

RimanenzeLe rimanenze vengono valutate al minore tra il costo medio di acquisto o di produzione ed il corrispondente valore di presumibile realizzo desunto dall’andamento di mercato. Il valore di presumibile realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato al netto dei costi diretti di vendita.Il costo di acquisto è stato utilizzato per i prodotti acquistati destinati alla rivendita e per i materiali di diretto od indiretto impiego, acquistati ed utilizzati nel ciclo produttivo, mentre il costo di produzione è stato adottato per i prodotti finiti o in corso di completamento del processo di lavorazione.Per la determinazione del costo di acquisto si è tenuto conto del costo effettivamente sostenuto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, tra cui le spese di trasporto e gli oneri doganali al netto degli sconti commerciali.Nel costo di produzione sono stati considerati, oltre al costo dei materiali impiegati, come sopra definito, i costi industriali di diretta ed indiretta imputazione.Le rimanenze di magazzino obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Attività finanziarie – Crediti e finanziamentiI Crediti commerciali, i Crediti finanziari correnti e gli Altri crediti correnti, ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati e tutte le attività finanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi a tassi inferiori a quelli di mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato e sono iscritti tra le attività non correnti. Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell’ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo. In particolare per quanto concerne i crediti commerciali l’adeguamento al valore di realizzo avviene mediante l’iscrizione di un fondo rettificativo costituito quando vi è un’oggettiva evidenza che il Gruppo non sarà in grado di incassare il credito al proprio valore originario.

Disponibilità liquideLe disponibilità liquide includono la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili, ossia con durata originaria fino a tre mesi, e sono iscritte per gli importi effettivamente disponibili a fine periodo.

Attività destinate ad essere cedute e passività correlateTali voci sono destinate ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività e passività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita (o un gruppo in dismissione) sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

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Qualora tali attività (o un gruppo in dismissione) cessino di essere classificate come attività destinate ad essere cedute, non si riclassificano né si ripresentano gli importi a fini comparativi con la classificazione nello stato patrimoniale dell’ultimo esercizio presentato.

Patrimonio NettoCapitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati all’emissione di nuove azioni sono classificati a diretta riduzione del Patrimonio Netto al netto dell’effetto fiscale differito.

Azioni proprieSono esposte a diminuzione del patrimonio netto del Gruppo. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto. La riserva azioni proprie in portafoglio iscritta in precedenti esercizi, è classificata all’interno della riserva Utili (perdite) portate a nuovo.

Pagamenti basati su azioni (stock option)Il Gruppo riconosce benefici addizionali all’Amministratore Delegato della Capogruppo attraverso un piano di stock option deliberato nel corso del 2008. Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari; pertanto il costo è rappresentato dal fair value delle stock option alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair value dell’opzione successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

Benefici ai dipendentiI benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto), sono riconosciuti nel momento di maturazione del relativo diritto. Le passività relative ai programmi a benefici definiti sono determinate sulla base di valutazioni attuariali e rilevate per competenza coerentemente con le prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici. Le valutazioni attuariali sono state eseguite da esperti indipendenti.Gli utili e le perdite derivanti dall’effettuazione del calcolo attuariale sono imputati a conto economico a prescindere dal valore degli stessi, senza peraltro utilizzare il cosiddetto metodo del “corridor approach”.Il fondo di trattamento di fine rapporto, peculiarità della realtà italiana, rientra nella definizione dei programmi a benefici definiti. A partire dal 1 gennaio 2007 e solo per le società con almeno 50 dipendenti, la Legge Finanziaria 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296 e relativi decreti attuativi) ha introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la possibilità per il lavoratore di scegliere in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest’ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS).Alla luce di tali modifiche l’istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

I cambiamenti intervenuti nella normativa di riferimento hanno comportato variazioni nelle assunzioni attuariali utilizzate per la valutazione della passività relativa al fondo maturato fino al 31 dicembre 2006.Per effetto di tali variazioni è stato registrato nel 2007, ovvero il primo anno di attuazione contabile degli effetti della riforma, il relativo onere (c.d. effetto di curtailment).

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Fondi per rischi e oneriI fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali verso terzi (legali o implicite) derivanti da un evento passato, per l’adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse finanziarie, il cui ammontare può essere stimato in maniera attendibile.Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima attualizzata dell’importo che l’impresa dovrebbe pagare per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del bilancio.Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono identificati nella sezione relativa agli impegni e garanzie senza procedere ad alcun stanziamento.

Debiti commerciali ed altre passività non finanziarieI debiti la cui scadenza rientra negli ordinari termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al loro valore nominale.

Passività finanziarieI finanziamenti sono inizialmente contabilizzati al costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi relativi alla loro accensione. Successivamente alla prima rilevazione, sono valutati al costo ammortizzato; ogni differenza tra l’importo finanziato (al netto dei costi di accensione) e il valore nominale è riconosciuto a conto economico lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e il management sia in grado di stimarli attendibilmente, il valore dei finanziamenti viene ricalcolato per riflettere eventuali cambiamenti attesi nei flussi di cassa.I finanziamenti sono classificati fra le passività correnti se la scadenza è inferiore ai 12 mesi successivi alla data di bilancio e nel momento in cui il Gruppo non abbia un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno 12 mesi.I finanziamenti cessano di essere rilevati in bilancio al momento della loro estinzione o quando sono stati trasferiti a terzi tutti i rischi e gli oneri relativi agli stessi.

Componenti positivi di redditoI ricavi sono valutati al fair value al netto di resi, sconti, abbuoni e premi.In particolare il Gruppo contabilizza i ricavi di vendita dei beni ceduti quando tutti i rischi e i benefici relativi alla proprietà dei beni vengono di fatto trasferiti ai clienti secondo i termini dell’accordo di vendita. Tali ricavi sono iscritti al netto di un accantonamento che rappresenta la miglior stima della perdita di margine dovuta alla eventuale restituzione della merce da parte del cliente. Tale accantonamento si basa su specifiche serie storiche.I ricavi derivanti da prestazioni di servizi sono contabilizzati con riferimento allo stato di completamento dell’operazione alla data del bilancio.Gli interessi attivi sono determinati in conformità al principio della competenza temporale ed in base all’effettivo rendimento dell’attività cui si riferiscono.I dividendi sono rilevati nel momento in cui sorge il diritto da parte dell’azionista a ricevere il pagamento, che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costo del vendutoIl costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese direttamente associati alla produzione. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari e di attività immateriali impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.

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Proventi e oneri finanziariGli interessi sono contabilizzati per competenza e sono rilevati sulla base del tasso di interesse pattuito contrattualmente.

Conversione saldi in valutaLe transazioni in valuta diversa da quella funzionale vengono tradotte nella valuta locale utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Le differenze di cambio realizzate nel periodo vengono imputate al conto economico.I crediti e debiti in valuta diversa da quella funzionale vengono adeguati al cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio, rilevando le differenze cambio positive e negative per il loro intero ammontare a conto economico nei proventi ed oneri finanziari.

ImposteLe imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sui redditi imponibili delle società del Gruppo, in conformità alle disposizioni legislative vigenti nei singoli paesi. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.Le imposte differite sono calcolate sulla base delle differenze temporanee che si generano tra il valore delle attività e delle passività incluse nella situazione contabile dell’azienda ed il valore ai fini fiscali che viene attribuito a quella attività/passività.Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.Le imposte anticipate sono contabilizzate nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile tale da consentire, in tutto o in parte, il recupero delle attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse nell’ambito della gestione operativa.

Risultato per azioneIl risultato per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie.

Riconoscimento dei ricaviI ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l’impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l’ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente. I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

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NUovIIFRSEINtERPREtAzIoNIDELL’IFRICPrincipi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2010I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:

IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendaliAggregazioni aziendali. La versione aggiornata dell’IFRS 3 ha introdotto importanti modifiche, che riguardano principalmente: la disciplina delle acquisizioni per fasi di società controllate; la facoltà di valutare al fair value eventuali interessenze di pertinenza di terzi ottenute in un’acquisizione parziale; l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione dei corrispettivi sottoposti a condizione.

Acquisizione per fasi di una controllataNel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, l’IFRS 3 (2008) stabilisce che si realizza un’aggregazione aziendale solo nel momento in cui è acquisito il controllo e che, in questo momento, tutte le attività nette identificabili della società acquisita devono essere valutate al fair value; le interessenze di pertinenza di terzi devono essere valutate sulla base del loro fair value oppure sulla base della quota proporzionale del fair value delle attività nette identificabili della società acquisita (metodo già consentito dalla precedente versione dell’IFRS 3).In un’acquisizione per fasi del controllo di una partecipata, la partecipazione precedentemente detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo lo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, deve essere trattata come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione deve pertanto essere valutata al suo fair value alla data di acquisizione e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione devono essere rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come ‘Altri utili e perdite complessive’, che dovrebbe essere imputato a conto economico a seguito della cessione dell’attività cui si riferisce, deve essere riclassificato nel conto economico.L’avviamento o il provento derivanti dall’acquisizione del controllo di un’impresa controllata devono essere determinati come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l’ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.Secondo la precedente versione del principio l’acquisizione del controllo per fasi era rilevata transazione per transazione, come una serie di acquisizioni separate che generavano complessivamente un avviamento determinato come la somma degli avviamenti generati dalle singole transazioni.

Oneri accessori alla transazioneL’IFRS 3 (2008) prevede che gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale siano rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. Secondo la precedente versione del principio tali oneri erano inclusi nella determinazione del costo di acquisizione delle attività nette della società acquisita.

Rilevazione dei corrispettivi sottoposti a condizione L’IFRS 3 (2008) prevede che i corrispettivi sottoposti a condizione siano considerati parte del prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e che siano valutati al fair value alla data di acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come attività dall’acquirente. Eventuali successive variazioni del fair value devono essere rilevate a rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate

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da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro 12 mesi dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono essere rilevate a conto economico.La precedente versione del principio prevedeva che i corrispettivi sottoposti a condizione fossero rilevati alla data di acquisizione solo se il loro pagamento era ritenuto probabile e il loro ammontare poteva essere determinato in modo attendibile. Ogni variazione successiva al valore di tali corrispettivi era inoltre sempre rilevata a rettifica del goodwill.Le sopra citate variazioni dei principi contabili derivanti dall’adozione dell’IFRS 3 (2008) determinano i seguenti impatti contabili:

IAS 27 (2008) - Bilancio consolidato e separatoLe modifiche allo IAS 27 riguardano principalmente il trattamento contabile di transazioni o eventi che modificano le quote di interessenza in società controllate e l’attribuzione delle perdite della controllata alle interessenze di pertinenza di terzi. In accordo con le regole di transizione del principio, tali modifiche allo IAS 27, hanno effetti sul trattamento contabile di alcune acquisizioni e cessioni di quote di minoranza di società controllate.Lo IAS 27 (2008) stabilisce che, una volta ottenuto il controllo di un’impresa, le transazioni in cui la controllante acquisisce o cede ulteriori quote di minoranza senza modificare il controllo esercitato sulla controllata sono delle transazioni con i soci e pertanto devono essere riconosciute a patrimonio netto. Ne consegue che il valore contabile della partecipazione di controllo e delle interessenze di pertinenza di terzi devono essere rettificati per riflettere la variazione di interessenza nella controllata e ogni differenza tra l’ammontare della rettifica apportata alle interessenze di pertinenza di terzi ed il fair value del prezzo pagato o ricevuto a fronte di tale transazione è rilevata direttamente nel patrimonio netto ed è attribuita ai soci della controllante. Non vi saranno rettifiche al valore dell’avviamento ed utili o perdite rilevati nel conto economico. Gli oneri accessori derivanti da tali operazioni devono, inoltre, essere iscritti a patrimonio netto in accordo con quanto richiesto dallo IAS 32 al paragrafo 35.

Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate.Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27.Improvement agli IAS/IFRS (2009).Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa.IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipataIn data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: presentazione: classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato.L’emendamento in oggetto deve essere applicato dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettivo. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio.In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi

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stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie.In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli ‘Altri utili e perdite complessive’ e non transiteranno più nel conto economico. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazionenecessario per l’applicazione del nuovo principio.

In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dall’impresa diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputata a conto economico nel periodo.L’interpretazione deve essere applicata dal 1° gennaio 2011: si ritiene che l’adozione dell’interpretazione non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che saranno applicabili dal 1° gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo:IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali: l’emendamento chiarisce che le componenti di interessenze di pertinenza di terzi che non danno diritto ai possessori a ricevere una quota proporzionale delle attività nette della controllata devono essere valutate al fair value o secondo quanto richiesto dai principi contabili applicabili. Quindi, per esempio, un piano di stock option concesso ai dipendenti deve essere valutato, in caso di aggregazione aziendale, in accordo con le regole dell’IFRS 2 e la quota di equity di uno strumento obbligazionario convertibile deve essere valutata in accordo con lo IAS 32. Inoltre, il Board ha approfondito il tema dei piani di pagamento basati su azioni che sono sostituiti nell’ambito di un’aggregazione aziendale, aggiungendo una guida specifica per chiarirne il trattamento contabile.IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Questo dovrebbe aiutare gli utilizzatori del bilancio a collegare le informazioni presentate e a costituire una descrizione generale circa la natura e la portata dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la

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Gruppo Marcolin

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richiesta di informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral.IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle variazioni di ogni componente di patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli schemi di bilancio.IAS 34 – Bilanci intermedi: attraverso alcuni esempi sono stati inseriti chiarimenti circa le informazioni aggiuntive che devono essere presentate nei Bilanci Intermedi.Si ritiene che l’adozione di tali improvement non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti.

In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards (IFRS) per eliminare il riferimento alla data del 1° gennaio 2004 in esso contenuta e descritta come data di transizione agli IFRS e per fornire una guida sulla presentazione del bilancio in accordo con gli IFRS dopo un periodo di iperinflazione. Tali emendamenti saranno applicabili dal 1° luglio 2011. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti appena descritti.

In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento appena descritto.

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3.FAttoRIDIRISChIoFINANzIARIoRischi di mercatoLa gestione dei rischi finanziari è parte integrante della gestione delle attività del Gruppo Marcolin ed è svolta centralmente dalla Capogruppo sulla base di indirizzi che coprono alcune aree specifiche, quali la copertura dai rischi di cambio e dai rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse. Il Gruppo cerca di minimizzare gli impatti di tali rischi sui propri risultati anche attraverso l’utilizzo di alcuni strumenti derivati. Coerentemente con la strategia prescelta, sono poste in essere operazioni su derivati esclusivamente con finalità economica di copertura. Tuttavia, nel caso in cui in applicazione dei corretti principi contabili (IAS 39) tali operazioni non siano tecnicamente contabilizzate come operazioni di hedging, le stesse non sono qualificate quali operazioni di copertura.

Rischio di cambioIl Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio (soprattutto per quanto riguarda il dollaro USA), la cui gestione centralizzata è affidata alla Capogruppo che ha il compito, attraverso le proprie strutture interne, di esaminare e monitorare l’evoluzione dei saldi delle diverse partite espresse in valuta e, conseguentemente, di valutare l’eventuale stipula di adeguati contratti con finalità di copertura, mediante la negoziazione degli stessi sul mercato dei contratti derivati. Tale attività consente di mantenere un sostanziale equilibrio delle principali posizioni valutarie e si ritiene pertanto, sulla base delle sensitivity analysis effettuate, che una variazione dei tassi di cambio non impatti in modo significativo sul bilancio consolidato del Gruppo.Si segnala che la Società si è dotata di una specifica policy per la gestione del rischio di cambio.

Segue il dettaglio dei contratti di copertura in essere alla data di chiusura del bilancio.

Contratti di copertura dal rischio di cambio (migliaia)

Tipologia Istituto Nozionale USD Valuta Scadenza Mark to Market EUR

Acquisto a termine valuta Veneto Banca 3.000 USD 30-06-11 (195)Acquisto a termine valuta Veneto Banca 3.000 USD 31-12-11 (96)

Con riferimento alle operazioni in strumenti derivati su cambi, la perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati di gestione del rischio di cambio (currency forward) detenuti dal Gruppo al 31 dicembre 2010, in conseguenza di un’ipotetica sfavorevole ed immediata variazione del 10% nei tassi di cambio EUR/USD (ed in particolare una svalutazione della divisa americana) ovvero in una sfavorevole ed immediata variazione del tasso EUR/CHF, sarebbe pari complessivamente a circa 719 mila euro, mentre l’utile potenziale in conseguenza di una rivalutazione del Dollaro, ovvero di una svalutazione della divisa elvetica sarebbe pari complessivamente a circa 753 mila euro. I relativi dati al 31 dicembre 2009 non sono presentati perché considerati non significativi.

Rischio di tasso di interesseIl rischio di tasso di interesse si suddivide in rischio di fair value e rischio di cash flow.Il Gruppo è esposto prevalentemente al rischio di cash flow originato da debiti finanziari a tassi di interesse variabili. Si rimanda a quanto esposto nella sezione relativa alla descrizione del rischio di liquidità a cui è soggetto il Gruppo, per quanto concerne l’analisi quantitativa dell’esposizione al rischio di cash flow legato ai tassi di interesse sui finanziamenti.Per i dettagli relativi ai finanziamenti in essere si rimanda ai paragrafi n. 15 e n. 19 del presente documento.

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Gruppo Marcolin

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Il Gruppo gestisce il rischio di oscillazione dei tassi di interesse anche mediante il ricorso a contratti derivati, tipicamente interest rate swap, che permettono di ridurre la variabilità del tasso di interesse.Segue il dettaglio dei contratti derivati in essere alla data di chiusura del bilancio.

Contratti di copertura dal rischio di tasso di interesse (euro migliaia)

Tipologia Istituto Nozionale Valuta Scadenza Mark to Market

Interest Rate Swap Efibanca 4.500 EUR 27-06-12 (151)

Sensitivity analysis su tassi di interesseÈ stata effettuata una sensitivity analysis sul tasso di interesse, ipotizzando uno spostamento parallelo e simmetrico di 50 basis points della curva dei tassi di interesse Euribor/Swap Eur, pubblicata dal provider Bloomberg relativa al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009. in tal modo il Gruppo ha determinato gli impatti a conto economico e a patrimonio netto che tali ipotesi avrebbero prodotto.Sono stati esclusi dall’analisi gli strumenti finanziari non esposti in maniera significativa alla variazione dei tassi di interesse come i crediti e debiti commerciali a breve termine. Sono stati ricalcolati i flussi di interesse dei finanziamenti passivi verso banche sulla base delle ipotesi sopra riportate e della posizione in essere in corso d’anno rideterminando i maggiori/minori oneri finanziari calcolati su base annua.

Relativamente ai derivati su tasso di interesse, sono stati ricalcolati i flussi di interesse di competenza dell’esercizio sulla base delle ipotesi precedentemente illustrate. A fine esercizio, i derivati sono stati valutati al fair value utilizzando le curve dei tassi di interesse modificate in base alle ipotesi sopra menzionate. Per i derivati di copertura del cash flow, la contropartita della valutazione al fair value è rappresentata dalla specifica riserva di patrimonio netto, ipotizzando la piena efficacia della relazione, mentre per i derivati di negoziazione, la contropartita della valutazione al fair value è rappresentata dal conto economico.

Per le disponibilità liquide è stato calcolato il saldo medio di periodo considerando i valori di bilancio a inizio e a fine periodo. Sull’importo così determinato è stato calcolato l’effetto a conto economico di un aumento/diminuzione dei tassi di interesse di 50 basis points a partire dal primo giorno del periodo.

La sensitivity analysis, effettuata secondo i criteri sopra esposti, indica che il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse relativamente ai flussi di cassa attesi. In caso di rialzo dei tassi di interesse di 50 basis points, si produrrebbe a conto economico un effetto negativo pari a 191 migliaia di euro (negativo per 55 migliaia di euro nel 2009), causato principalmente dall’aumento degli oneri finanziari dell’indebitamento verso banche che viene solo in parte compensato dal miglioramento del margine di interesse dei derivati, dalla rivalutazione positiva dei derivati di negoziazione e dai maggiori interessi attivi relativi alle disponibilità liquide. Di converso il patrimonio netto aumenterebbe di 22 migliaia di euro (38 migliaia di euro nel 2009) a causa della rivalutazione dei derivati di copertura del cash-flow.

In caso di ribasso dei tassi di interesse di 50 basis points, a conto economico vi sarebbe un impatto positivo di 191 migliaia di euro (positivo per 20 migliaia di euro nel 2009) dovuto principalmente alla diminuzione degli oneri finanziari generati dall’indebitamento, parzialmente compensata dal peggioramento del margine di interesse sui derivati, dalla rivalutazione negativa dei derivati di negoziazione e dai minori interessi attivi relativi alle disponibilità liquide. Di converso il patrimonio netto diminuirebbe di 21 migliaia di euro (38 migliaia di euro nel 2009) a causa della svalutazione dei derivati di copertura del cash-flow.

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Rischio di creditoIl Gruppo non è caratterizzato da significative concentrazioni del rischio di credito. I crediti sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici.Sono state inoltre implementate linee guida nella gestione del credito verso la clientela tali da garantire l’effettuazione di vendite solamente nei confronti di soggetti ragionevolmente affidabili e solvibili, ciò anche attraverso l’istituzione di determinati e differenziati limiti di esposizione del credito.Di seguito si presenta la tabella con la suddivisione del credito per le principali aree nelle quali la società opera al fine di valutare il rischio per paese.

Crediti commerciali ed altri per area geografica 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Italia 19.580 22.747Resto europa 17.301 17.340Nord america 9.966 8.555Resto del mondo 15.459 13.660Totale 62.306 62.302

Rischio di liquiditàUna gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e la disponibilità di fondi per far fronte alle esigenze del capitale circolante tramite un adeguato ammontare di linee di credito. Per la natura dinamica dei business in cui opera, il Gruppo privilegia la flessibilità nel reperire fondi mediante il ricorso a linee di credito. Allo stato attuale il Gruppo ritiene, attraverso la disponibilità delle fonti di finanziamento e di linee di credito, di avere accesso a fondi sufficienti a soddisfare le necessità finanziarie per l’attività ordinaria. Le tipologie di linee di credito disponibili e il tasso base alla data di riferimento sono riportati nel seguito all’interno del paragrafo n. 19 del presente documento.

Liquidity analysisLa liquidity analysis ha riguardato finanziamenti passivi, derivati e debiti commerciali. Per i finanziamenti passivi sono stati indicati, per fasce temporali, i rimborsi di capitale e interessi non attualizzati. I flussi futuri di interesse sono stati determinati sulla base dei tassi forward ricavati dalla curva dei tassi spot pubblicata da Bloomberg a fine periodo.Relativamente ai derivati, sono stati considerati i flussi di cassa attesi in funzione delle medesime variabili di mercato.Tutti i flussi di cassa inseriti in tabella non sono stati oggetto di attualizzazione.

Per la valutazione del fair value dei finanziamenti passivi, sono stati stimati i cash flow futuri sulla base dei tassi forward impliciti nella curva dei tassi d’interesse relativa alla data di valutazione e, per il calcolo della cedola in corso, sulla base dell’ultimo fixing dell’Euribor.I valori così calcolati sono stati attualizzati in base ai fattori di sconto relativi alle diverse scadenze dei cash flow di cui sopra.

I derivati utilizzati dal Gruppo sono classificati come strumenti O.T.C. (Over The Counter) e pertanto non dispongono di un prezzo pubblico formatosi su mercati di contrattazione ufficialmente riconosciuti. Per la valutazione di tali derivati sono stati utilizzati rispettivamente modelli di discounted cash flow e modelli di Black & Scholes, per gli interest rate swap e per i Cap e Floor, alimentati con dati di input pubblicati da Bloomberg.

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Debiti finanziari (euro migliaia)

Finanziamenti Derivati Debiti commerciali

Totali

entro 3 mesi 155 0 29.093 29.248da 3 a 6 mesi 9.701 188 3.109 12.998da 6 a 12 mesi 9.772 184 553 10.509da 1 a 3 anni 21.363 48 0 21.411da 3 a 5 anni 7.358 0 0 7.358oltre 5 anni 3.001 0 0 3.001Totale 31 dicembre 2009 51.350 420 32.755 84.525

entro 3 mesi 1.817 (1.222) 35.273 35.868da 3 a 6 mesi 8.237 (1.142) 1.323 8.418da 6 a 12 mesi 7.574 (2.297) 161 5.437da 1 a 3 anni 16.321 24 0 16.345da 3 a 5 anni 8.740 0 0 8.740oltre 5 anni 4.997 0 0 4.997Totale 31 dicembre 2009 47.687 (4.638) 36.756 79.805

4.USoDIStIMELa preparazione del bilancio consolidato comporta per il management la necessità di effettuare stime che potrebbero influenzare i valori contabili di alcune attività e passività, costi e ricavi, così come l’informativa relativa ad attività/passività potenziali alla data di riferimento del bilancio. Le stime fanno principalmente riferimento alla valutazione della ricuperabilità delle immobilizzazioni immateriali, alla definizione delle vite utili delle immobilizzazioni materiali, alla ricuperabilità dei crediti (anche per imposte anticipate) e delle giacenze di magazzino ed al riconoscimento o alla valutazione dei fondi rischi ed oneri. Le stime e le assunzioni si basano su dati che riflettono lo stato attuale delle conoscenze disponibili.Le stime e le assunzioni che determinano un significativo rischio di causare variazioni nei valori contabili di attività e passività sono:

- Avviamento Il Gruppo annualmente verifica se l’avviamento debba essere assoggettato a “impairment” in accordo con i principi

contabili. I valori ricuperabili sono stati determinati basandosi sulla determinazione del “valore in uso”. Tali calcoli richiedono

l’uso di stime relative agli andamenti economici futuri delle CGU cui l’avviamento si riferisce, al tasso di attualizzazione ed al tasso di crescita tendenziale da applicare ai flussi prospettici.

- Svalutazione degli attivi immobilizzati In accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, gli attivi immobilizzati sono oggetto di verifica al fine di

accertare se si sia verificata una perdita di valore, in presenza di indicatori che facciano presumere che il valore netto contabile ecceda il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il valore d’uso.

La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede da parte degli Amministratori l’effettuazione di valutazioni soggettive basate su informazioni disponibili all’interno del Gruppo e sul mercato, nonché sulle conoscenze del management. Inoltre, in presenza di una potenziale perdita di valore, il Gruppo procede alla determinazione della

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stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. La corretta identificazione degli indicatori dell’esistenza di una potenziale perdita di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e le stime effettuate dagli Amministratori.

- Fondo svalutazione crediti Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la

clientela finale. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell’attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

- Fondo svalutazione magazzino Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo,

determinate in funzione dell’esperienza passata e dell’andamento storico e atteso del mercato.

- Imposte pagate L’iscrizione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La

valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite attive dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle attività in questione.

5.IMMoBILI,IMPIANtIEMACChINARIPresentano la seguente composizione e variazione:

Immobili, impianti e macchinari (euro migliaia)

Terreni e fabbricati

Impianti e macchinari

Attrezzature industriali e commerciali

Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti

Totale

Valore netto inizio esercizio 2009 9.029 2.510 1.794 1.440 27 14.800 Incrementi 1.100 253 1.053 1.183 2.460 6.049Cessioni (38) (292) (7) (1.246) 0 (1.582)Ammortamenti (547) (309) (1.321) 402 0 (1.775)Differenza di conversione 1 0 0 3 0 4Impairment (98) 0 0 0 0 (98)Riclassifiche e altri movimenti 4 0 39 (4) (12) 28Valore netto fine esercizio 2009 9.451 2.162 1.559 1.779 2.475 17.425

Valore netto inizio esercizio 2010 9.451 2.162 1.559 1.779 2.475 17.425 Incrementi 3.689 2.557 885 1.074 59 8.264Cessioni e utilizzi fondo (7) 0 0 (18) 0 (25)Ammortamenti (490) (749) (1.116) (629) 0 (2.983)Differenza di conversione 471 0 3 32 0 506Riclassifiche 1.956 479 11 0 (2.446) 0 Altri movimenti (2.969) 0 (10) (26) (4) (3.008)Valore netto fine esercizio 2010 12.102 4.450 1.331 2.212 85 20.180

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Gruppo Marcolin

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Gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio sono stati pari a 8.264 migliaia di euro (6.049 migliaia nel 2009) e si riferiscono principalmente alla Capogruppo per:- la realizzazione del nuovo immobile che ha consentito di centralizzare le attività di spedizione del Gruppo, (migliorando

il servizio logistico e di after sales) e di incrementare la capacità produttiva per 3.689 migliaia di euro;- l’acquisto di impianti e macchinari per 2.557 migliaia di euro;- l’acquisto di attrezzature commerciali e industriali per 814 migliaia di euro;- l’acquisto di mobili d’ufficio nella categoria Altri beni per 815 migliaia di euro.

Le dismissioni relative alla voce fabbricati, si riferiscono alla Marcolin S.p.A. per l’integrale riduzione del valore delle migliorie su beni di terzi, relative ad un fabbricato per il quale è stato disdetto il contratto di affitto, a seguito dell’ultimazione del nuovo immobile in precedenza citato.La riclassifica relativa alla voce terreni e fabbricati, pari a 1.956 migliaia di euro, si riferisce alla Capogruppo e trae origine dall’ultimazione di investimenti sul citato nuovo immobile, in corso di realizzazione alla fine del precedente esercizio.

Gli altri movimenti, riguardano principalmente il fabbricato di proprietà della controllata Marcolin Svizzera, per un valore al netto del fondo ammortamento pari a 3.712 migliaia di franchi svizzeri (pari a 2.969 migliaia di euro al 31 dicembre 2010), che è stato contabilizzato a fine esercizio tra le attività destinate alla vendita. Nel corso dell’esercizio è stata deliberata la cessione e, nel mese di marzo 2011, è stata formalizzata la vendita del fabbricato per un valore pari a 3.800 migliaia di franchi svizzeri.La voce ammortamenti è pari a 2.983 migliaia di euro che sono compresi:- per 2.019 migliaia di euro (2.109 migliaia nel 2009) tra le componenti del costo del venduto;- per 490 migliaia di euro (771 migliaia nel 2009) tra i costi distributivi;- per 474 migliaia di euro (329 migliaia nel 2009) tra i costi generali ed amministrativi.

La voce impairment esposta con riferimento all’esercizio 2009, si riferisce all’adeguamento al valore di mercato del fabbricato di proprietà della Marcolin Svizzera, a seguito della stima effettuata da un perito indipendente che esprimeva un fair value inferiore per 98 migliaia di euro rispetto al valore di carico contabile; il fabbricato in questione è stato riclassificato tra le attività destinate alla vendita come sopra specificato. Anche gli altri immobili di proprietà della Capogruppo, sono stati oggetto di perizia a fine anno 2010 dalla quale non sono emerse situazioni tali da motivare una svalutazione del valore iscritto a bilancio.

Il valore lordo degli immobili, impianti e macchinari ed il valore del relativo fondo ammortamento a dicembre 2010, sono esposti nella tabella che segue:

Immobili, impianti e macchinari (euro migliaia)

Terreni e fabbricati

Impianti e macchinari

Attrezzature industriali e commerciali

Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti

Totale

Valore lordo 18.312 15.423 15.941 9.617 85 59.378Fondo Ammortamento (6.210) (10.973) (14.611) (7.405) (39.199)Valore Netto 12.102 4.450 1.331 2.212 85 20.180

Si segnala che nell’esercizio sono stati iscritti ad incremento del valore delle immobilizzazioni oneri finanziari per 68 migliaia di euro relativi alla fase di costruzione del nuovo fabbricato industriale di Longarone. Nel complesso il valore netto contabile degli oneri finanziari capitalizzati al 31 dicembre 2010 ricompresi nel valore degli immobili ammonta a 67 migliaia di euro.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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6.IMMoBILIzzAzIoNIIMMAtERIALIEAvvIAMENtoPresentano la seguente composizione e variazione:

Immobilizzazioni immateriali e avviamento (euro migliaia)

Diritto di brevetto e utilizzo opere

d’ingegno

Concessioni, licenze, marchi

Altre Immobilizzazioni in corso

e acconti

Totale Avviamento

Valore netto inizio esercizio 2009 1.239 2.818 74 0 4.131 2.322 Incrementi 293 18 19 0 330 0Ammortamenti (803) (465) (23) 0 (1.291) 0Differenza di conversione 4 (21) (2) 0 (19) (78)Riclassifiche e altri movimenti 10 (10) 0 0 0 0Valore netto fine esercizio 2009 741 2.340 69 0 3.150 2.243

Valore netto inizio esercizio 2010 741 2.340 69 0 3.150 2.243 Incrementi 210 7 2 902 1.122 0Cessioni e utilizzi fondo 0 0 0 0 0 0Ammortamenti (387) (216) (24) 0 (627) 0Differenza di conversione 3 48 6 0 56 175 Riclassifiche 10 (20) 0 10 0 0Altri movimenti 28 0 4 0 32 0Valore netto fine esercizio 2010 606 2.159 55 912 3.732 2.418

Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti per 1.122 migliaia di euro (330 migliaia nel 2009), principalmente per investimenti effettuati dalla controllata Marcolin USA per l’implementazione del sistema ERP SAP (go live a partire dal 1 gennaio 2011), già adottato da quasi tutte le società del Gruppo, e dalla Capogruppo per l’aggiornamento di software.

Gli ammortamenti, sono pari a 627 migliaia di euro e risultano iscritti:- per 105 migliaia di euro (187 migliaia nel 2009) nella voce costo del venduto;- per 457 migliaia di euro (895 migliaia nel 2009) nella voce costi distributivi;- per i restanti 65 migliaia di euro (210 migliaia nel 2009) nella voce costi generali ed amministrativi.

Il valore lordo e del fondo ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e dell’avviamento sono esposti nella tabella che segue:

Immobilizzazioni immateriali e avviamento (euro migliaia)

Diritto di brevetto e utilizzo opere

d’ingegno

Concessioni, licenze, marchi

Altre Immobilizzazioni in corso

e acconti

Totale Avviamento

Valore lordo 6.326 7.533 287 912 15.059 8.042Fondo Ammortamento (5.720) (5.374) (232) (11.327) (5.623)Valore Netto 606 2.159 55 912 3.732 2.419

Il fondo ammortamento dell’avviamento si riferisce agli ammortamenti calcolati fino alla data di transizione a principi contabili internazionali.Nella voce concessioni, licenze e marchi, è contabilizzato il marchio Web. Tale attività, acquistata a novembre 2008 ed il cui valore di acquisto è stato oggetto di apposita perizia di stima da parte di un professionista indipendente, trattandosi

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Gruppo Marcolin

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di una transazione con parte correlata, è sottoposta a processo di ammortamento su un periodo di 18 anni. Il valore al 31 dicembre 2010 è stato sottoposto a test di impairment sulla base dei piani del Gruppo in merito allo sviluppo e alla marginalità delle produzioni a marchio Web. Da tale calcolo, si ritiene che non sussistano perdite di valore con riferimento a tale attività.

La voce avviamento è relativa all’acquisizione, a suo tempo effettuata, di una società americana da parte di Marcolin U.S.A. ed è stata oggetto di apposito impairment test basato sulla determinazione dell’enterprise value della CGU cui si riferisce, costituita dalla filiale americana. La struttura del test e i parametri utilizzati sono di seguito descritti.

Struttura dell’impairment testL’impairment test, secondo quanto previsto dallo IAS 36, viene svolto con cadenza almeno annuale con riferimento alle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e, con riferimento alle altre immobilizzazioni, viene svolto in presenza di indicatori esterni od interni che possano far ritenere sussistano perdite di valore.In particolare, per la redazione del bilancio dell’esercizio 2010, non si è ritenuto sussistessero indicatori tali da far presumere la presenza di perdite di valore con riferimento alle immobilizzazioni materiali.Per quanto attiene specificatamente all’avviamento iscritto nel presente bilancio consolidato con riferimento alle attività nel mercato statunitense, la verifica della presenza di perdite di valore è stata effettuata avendo riguardo alla filiale americana nel suo complesso. E’ stato pertanto ritenuto opportuno stimare il valore d’uso della CGU identificata con la società Marcolin USA sulla base dei parametri di seguito specificati.Il valore d’uso, che viene posto a confronto con il capitale investito, è stato stimato sulla base di proiezioni dei flussi di cassa futuri coerentemente alle previsioni economiche e finanziarie predisposte dal Gruppo con riferimento all’esercizio 2011. In considerazione del persistere delle condizioni di incertezza che caratterizzano l’attuale scenario macroeconomico, gli Amministratori hanno infatti ritenuto opportuno limitare l’orizzonte previsionale ad un solo esercizio.Il budget approvato per l’esercizio 2011 tiene conto dello scenario di crisi economica instauratosi a partire dal 2008; tuttavia è opportuno sottolineare che le stime sono basate su valutazioni relative ad eventi futuri che possono verificarsi con effetti diversi dalle attese, determinando così la possibilità di scostamenti anche significativi rispetto ai dati previsionali considerati. Il valore d’uso è stato determinato quale sommatoria del valore attuale del flusso di cassa previsto per il 2011 e del valore terminale determinato sulla base dei dati previsionali disponibili. A motivo delle condizioni di incertezza generale esistenti, si è ritenuto prudenzialmente di utilizzare un tasso di crescita pari a zero nella determinazione del valore terminale.

Con riferimento al marchio Web sono stati utilizzati dati previsionali aggiornati elaborati dal management con riferimento ad un arco temporale di medio termine e si sono quindi effettuate delle proiezioni per il residuo periodo di ammortamento dell’attività utilizzando assunzioni ritenute prudenziali e che riflettono il ciclo di vita atteso del marchio ed in particolare una contrazione dei volumi, della marginalità e degli investimenti dopo la fase di rilancio che ci si attende di realizzare nel medio termine.

Ai fini dell’attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un tasso pari al 8,97%, al netto dell’effetto fiscale, che riflette le attuali valutazioni di mercato del costo del denaro e del rischio specifico connesso all’attività operativa.Dallo svolgimento del test è emerso che non sussistono perdite di valore con riferimento né all’avviamento relativo alle attività nel mercato statunitense, né al marchio WEB.Inoltre sono state operate tre analisi di sensitività sull’impairment test simulando, rispettivamente, una variazione del tasso di crescita dallo zero all’1% ed una variazione sul tasso di attualizzazione dello 0,5%, in diminuzione ed in aumento e dell’1% e in aumento dell’1,5%. In nessuno degli scenari risultanti da tale analisi sono emerse necessità di svalutazione.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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7.PARtECIPAzIoNILa voce, complessivamente pari a 334 migliaia di euro, si riferisce alle società collegate Finitec S.r.l. per 233 migliaia di euro ed alla Marcolin Japan Co. Ltd. per 101 migliaia di euro. Nel seguito si evidenziano le informazioni relative alle partecipazioni nelle società collegate.

Partecipazioni collegate(euro migliaia)

Finitec Srl Capitale sociale 54.080 EUR 31.12.2010 31.12.2009Attivo 1.967 2.482 Passivo 681 1.087 Patrimonio Netto 1.286 1.395 Ricavi 1.271 1.583 Utile (Perdita) del periodo (109) (284)% di possesso 40% 40%

Marcolin Japan Co Ltd Capitale sociale 99.000.000 JPY 31.12.2010 31.12.2009Attivo 3.334 2.422 Passivo 3.082 2.184 Patrimonio Netto 252 238Ricavi 3.863 2.663 Utile (Perdita) del periodo (39) (76)% di possesso 40% 40%

La società Finitec S.r.l. svolge attività di galvanica e verniciatura di occhiali ed è fornitore della Capogruppo per tali lavorazioni.La perdita di esercizio, di competenza del Gruppo, è pari a 44 migliaia di euro, dopo avere adeguato ai principi contabili di Gruppo il bilancio civilistico della collegata.Il valore del patrimonio netto della società Marcolin Japan Co. Ltd, di competenza del Gruppo, è pari a 101 migliaia di euro a fine anno 2010, pari a 95 migliaia di euro al 31 dicembre 2009.Per entrambe le partecipate il valore di carico riflette puntualmente la frazione di competenza del patrimonio netto della partecipata non essendo stati individuati avviamenti afferenti tali società. La valutazione con il metodo del patrimonio netto ha comportato nell’esercizio un costo rispettivamente pari a 44 migliaia di euro di Finitec S.r.l. ed un costo pari a 16 migliaia di euro per Marcolin Japan. Con riferimento a quest’ultima inoltre la valutazione ha comportato una variazione patrimoniale positiva pari a 21 migliaia di euro per effetto della fluttuazione dei tassi di cambio.

8.IMPoStEDIFFERItEAttIvEEPASSIvELa voce imposte differite attive ha un saldo al 31 dicembre 2010 di 9.500 migliaia di euro, in aumento di 2.470 migliaia di euro rispetto a dicembre 2009.La posta è principalmente imputabile alla Capogruppo, per differenze temporanee, pari a 4.901 migliaia di euro ed alla Marcolin USA che ha contabilizzato, nell’esercizio, un attività che ha comportato l’emersione di differenze temporanee e al beneficio fiscale connesso a perdite fiscali generatesi in precedenti esercizi per 4.564 migliaia di euro. L’iscrizione nell’esercizio delle suddette imposte anticiparte, relative alle perdite fiscali maturate, è resa possibile dal fatto che la controllata statunitense, da qualche anno, regolarmente realizza con regolarità utili.Si segnala che restano peraltro inespresse attività per 7.716 migliaia di euro (9.200 migliaia di euro nel 2009)

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Gruppo Marcolin

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principalmente riconducibili alle perdite fiscali conseguite da Marcolin France e Marcolin USA di esercizi passati che si ritiene potranno ragionevolmente essere contabilizzate nei futuri esercizi nella misura in cui saranno confermati i recenti andamenti economici positivi delle filiali.

Per quanto riguarda le imposte differite passive, il saldo è pari a 974 migliaia di euro (769 migliaia di euro al 31.12.2009) dovute a differenze temporanee tra valori fiscalmente riconosciuti e valori iscritti a bilancio, per maggiori dettagli si rimanda alla tabella di nota 31, imposte sul reddito dell’esercizio.

9.ALtREAttIvItA’NoNCoRRENtILa presente voce si riferisce quasi interamente ad un credito di natura finanziaria concesso dalla controllata Marcolin USA, verso un soggetto terzo e sul quale maturano interessi ad un tasso di mercato. Il rimborso sarà effettuato in più esercizi a partire dal 2013, con rate semestrali e con scadenza 2015.

10.RIMANENzENel seguito viene esposto il dettaglio della voce rimanenze.

Rimanenze 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Prodotti finiti e merci 35.049 36.811Materie prime 11.980 10.289Prodotti in corso di lavorazione 10.965 7.623Rimanenze lorde 57.994 54.723Fondo svalutazione rimanenze (16.921) (16.405)Rimanenze nette 41.073 38.318

Confrontando i valori di magazzino, si rileva nel complesso un incremento delle rimanenze nette, rispetto al precedente esercizio, pari a 2.755 migliaia di euro, riconducibile all’approvvigionamento dei materiali a fine periodo per il lancio delle nuove collezioni nei primi mesi del 2011. Più in generale, la gestione delle scorte è stata resa più efficiente nel corso dell’esercizio anche grazie all’introduzione del nuovo sistema di demand planning e ciò ha permesso un’ulteriore riduzione delle giacenze di prodotto finito che era stata più evidente nel corso del 2009.Nel dettaglio si osserva:- una diminuzione della voce prodotti finiti e merci pari ad 1.762 migliaia di euro;- un incremento del valore delle materie prime pari ad 1.691 migliaia di euro;- un incremento della voce prodotti in corso di lavorazione pari ad 3.342 migliaia di euro.Il valore del fondo svalutazione rimanenze al 31 dicembre 2010 aumenta di 516 migliaia di euro, principalmente per effetto delle prudenti valutazioni effettuate con riferimento alle rimanenze di materie prime e semilavorati.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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11.CREDItICoMMERCIALIEALtRIIl dettaglio dei crediti commerciali e degli altri crediti è il seguente:

Crediti commerciali e altri 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Crediti lordi 64.124 63.008Fondo svalutazione crediti (4.657) (4.533)Crediti commericiali netti 59.467 58.475Crediti tributari 2.289 3.320Crediti verso altri 550 508Totale Altri 2.839 3.827Totale Crediti commerciali e altri 62.306 62.302

Il saldo dei crediti commerciali netti aumenta di soli 992 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio nonostante il rilevante incremento del fatturato. Si registra anche un miglioramento dell’indice dei giorni medi di incasso nonostante il contesto economico generale particolarmente difficile e senza rilevare perdite oltre la media storica aziendale. Si tratta di un dato molto importante a testimonianza della costante attenzione posta ai crediti verso la clientela.L’importo dei crediti esposto in bilancio non è stato oggetto di attualizzazione, in quanto tutti i crediti sono esigibili a breve termine.

Al fine di fornire l’informativa richiesta dall’IFRS 7 nel seguito viene esposto il dettaglio dei crediti di natura commerciale “a scadere” suddivisi per area geografica:

Crediti commerciali a scadere per area geografica 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Italia 17.026 19.092Resto europa 12.072 11.110Nord america 6.819 5.913Resto del mondo 12.937 11.595Totale 48.854 47.709

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Gruppo Marcolin

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Nella tabella seguente si illustra lo scadenzario dei crediti commerciali non sottoposti a procedura di protesto.

Scadenzario crediti commerciali non protestati (euro migliaia)

Valore lordo Fondo svalutazione Valore netto

31.12.2009A scadere 47.709 (92) 47.617Scaduti da meno di tre mesi 5.278 (145) 5.133Scaduti da tre a sei mesi 3.432 (520) 2.911Scaduti da oltre sei mesi 3.800 (1.613) 2.187Totale 60.219 (2.370) 57.848

31.12.2010A scadere 48.854 (96) 48.758Scaduti da meno di tre mesi 5.077 (211) 4.867Scaduti da tre a sei mesi 3.429 (682) 2.746Scaduti da oltre sei mesi 3.909 (1.815) 2.094Totale 61.268 (2.803) 58.465

In alcuni mercati in cui opera il Gruppo, si registrano incassi che, per prassi, avvengono oltre la data di scadenza prevista contrattualmente senza che ciò comporti l’insorgere di difficoltà finanziarie o problemi di liquidità da parte della clientela. Pertanto, vi sono dei saldi relativi a posizioni creditorie verso la clientela che non sono stati oggetto di svalutazione, ancorché i relativi termini di scadenza dei pagamenti siano già decorsi. Nella tabella seguente si illustra il saldo di tali crediti commerciali suddivisi in classi temporali omogenee.

Crediti commerciali scaduti e non svalutati 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Scaduti da meno di tre mesi 4.867 5.133Scaduti da oltre 3 mesi 4.840 5.098Totale 9.707 10.231

Per completezza di informazione, si illustra di seguito lo scadenzario dei crediti sottoposti a procedura di protesto.

Scadenzario crediti protestati (euro migliaia)

Valore lordo Fondo svalutazione Valore netto

31.12.2009Scaduti da meno di dodici mesi 278 (269) 9Scaduti da oltre dodici mesi 2.080 (1.894) 186Totale 2.358 (2.163) 195

31.12.2010Scaduti da meno di dodici mesi 443 (410) 33Scaduti da oltre dodici mesi 1.636 (1.444) 192Totale 2.079 (1.853) 226

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Di seguito si espone la movimentazione del fondo svalutazione crediti.

Fondo svalutazione crediti 2010 2009(euro migliaia)

Apertura 4.533 4.330 Accantonamenti 1.365 1.429 Utilizzi (1.350) (1.165)Riclassifiche ed altri movimenti (6) (49)Differenza di conversione 114 (12)Totale fine periodo 4.657 4.533

Il valore del fondo svalutazione crediti aumenta di 124 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente. Si segnala che gli utilizzi dello stesso si riferiscono prevalentemente alla controllata Marcolin USA ed alla Capogruppo.Si segnala, inoltre, che gli importi iscritti tra i crediti commerciali non sono coperti da garanzie.

12.ALtREAttIvItA’CoRRENtITale voce comprende, principalmente, risconti attivi iscritti a fronte di premi assicurativi e canoni d’affitto pagati anticipatamente.

13.DISPoNIBILItA’LIQUIDELa voce rappresenta il valore delle giacenze di cassa e degli strumenti finanziari altamente liquidabili, ossia con durata originaria fino a tre mesi. L’incremento è pari a 11.120 migliaia di euro, come emerge anche dal prospetto di rendiconto finanziario. Si segnala che parte del saldo è stato utilizzato nel corso del mese di gennaio 2011 a fronte di pagamenti verso fornitori e licenzianti.

14.PAtRIMoNIoNEttoIl capitale sociale della Capogruppo ammonta ad euro 32.312.475,00 ed è composto da n. 62.139.375 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,52 ciascuna.Si ricorda che Marcolin S.p.A. detiene in portafoglio n° 681.000 azioni proprie per un controvalore complessivo di 947 migliaia di euro, portato a riduzione del Capitale Sociale per il valore nominale di 354 migliaia di euro e per le rimanenti 593 migliaia a riduzione della riserva azioni proprie in portafoglio inclusa negli Utili (perdite) portati a nuovo.Per quanto riguarda la movimentazione delle voci che compongono il patrimonio netto, si rinvia al relativo prospetto.

Riserva per stock optionLa riserva per stock option, inclusa nella voce di patrimonio netto ‘Altre riserve’, è calcolata secondo quanto previsto dal principio IFRS 2. L’adozione di un piano di stock option implica, infatti, la necessità di rilevare contabilmente un costo pari al fair value delle opzioni alla data di assegnazione. Tale costo va riconosciuto a conto economico lungo il periodo nel quale maturano le condizioni per l’esercizio delle stesse e in contropartita viene alimentata una apposita riserva di patrimonio netto.

Al 31 dicembre 2010 – terzo esercizio in cui tale riserva risulta essere iscritta - tale posta ammonta a 230 migliaia di euro, in contropartita a conto economico, nell’esercizio in corso, è stato rilevato un costo per un importo pari a 44 migliaia di

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Gruppo Marcolin

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euro, interamente riferibile al piano di stock option deliberato nel corso del 2008 a favore dell’Amministratore delegato della Capogruppo.

15.FINANzIAMENtIAMEDIoELUNGotERMINEIl saldo in essere al 31 dicembre 2010 dei finanziamenti a lungo termine (inclusa la relativa quota a breve), è rappresentato quasi interamente dai finanziamenti erogati da Efibanca S.p.A. (capofila di un pool di istituti di credito finanziatori), da Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A., da Mediocredito Italiano (entrambi del Gruppo Intesa San Paolo) e dal finanziamento acceso a gennaio 2010 con Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo BNP Paribas). Per il dettaglio si rinvia alla nota 19 “Finanziamenti a breve termine”.

Si segnala che quest’ultimo finanziamento sottoscritto per un importo complessivo di 10 milioni di euro, è stato utilizzato al 31 dicembre 2010 per 4 milioni di euro.

Si illustra di seguito la composizione della posizione finanziaria netta per il cui commento si rinvia a quanto già riportato nella relazione sulla gestione.

Dettaglio (indebitamento) disponibilità finanziarie nette finali 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Cassa 71 198 Altre disponibilità liquide 35.400 24.153 Finanziamenti a breve termine (2.905) (9.322)Parte a breve di finanziamenti a lungo termine (13.747) (9.614)Finanziamenti a lungo termine (27.450) (29.254)

Totale Posizione Finanziaria Netta (8.631) (23.839)

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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Nel seguito esponiamo la tabella con il dettaglio delle caratteristiche dei principali finanziamenti erogati a favore del Gruppo:

Banca Valuta Importo originario

Debito residuo

Scadenza Tasso interesse

Altre note

(euro) (euro)

EFIBANCA * EUR(linea di credito)

30.000.00013.178.571

27 giugno 2012

Euribor 6 mesi

+ 0,8%

Finanziamento concesso in data 27 giu-gno 2007 costituito da una lineaTerm Loan Facility di euro 15.000.000, rim-borsabile in 10 rate semestrali a partire dal 27 dicembre 2007, e da una linea Stand by Facility di euro 15.000.000, rimborsabile in 7 rate semestrali a par-tire dal 27 giugno 2009.

Ministero delle attività produttive (Innovazione Tecnologica)

EUR 793.171 485.45226 giugno

20161,012%

Finanziamento agevolato ottenuto ai sensi della legge 46/82, rimborsabile in 10 rate annuali a partire dal 26 giu-gno 2007.

Unicredit Banca (ex Unicredit Corporate Banking)

CHF 3.500.000 3.500.00018 aprile

20111,54%

Finanziamento a breve termine erogato in data 29 gennaio 2008.

Cassa di Risparmio del Veneto * (ex Banca Intesa)

EUR(linea di credito)

15.000.00013.500.000

31 marzo 2015

Euribor 6 mesi

+ 1,70%

Finanziamento concesso in data 26 ottobre 2009, rimborsabile in 10 rate semestrali a partire dal 30 settembre 2010.

Mediocredito Italiano EUR 10.000.000 10.000.00030 settembre

2019

Euribor 3 mesi

+ 1,70%

Finanziamento con ipoteca su immo-bile concesso in data 22 dicembre 2009, rimborsabile in 34 rate trime-strali a partire dal 30 giugno 2011.

Banca Nazionale del Lavoro *

EUR 4.000.000 4.000.00031 dicembre

2014

Euribor 6 mesi

+ 1,70%

Finanziamento di euro 10.000.000 concesso in data 21 gennaio 2010, rimborsabile in 8 rate semestrali a par-tire dal 30 giugno 2011.

* Tali finanziamenti prevedono contrattualmente il rispetto di covenants calcolati sui principali indicatori economico-patrimoniali del bilancio consolidato

Si segnala che tutti i finanziamenti in essere sono stati concessi a condizioni di mercato senza rilascio di garanzie reali.

Gli accordi contrattuali relativi ai finanziamenti concessi a Marcolin S.p.A. dalla Cassa di Risparmio del Veneto (Gruppo Intesa San Paolo), da Efibanca, dal Mediocredito Italiano (Gruppo Intesa San Paolo) e da Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo BNP Paribas), includono una serie di obbligazioni che riguardano aspetti operativi e finanziari. In particolare, si richiede vengano rispettati alcuni indici economico finanziari (“covenants”) calcolati sul bilancio consolidato al termine di ciascun esercizio. Il contratto sottoscritto con la Cassa di Risparmio del Veneto (Gruppo Intesa San Paolo) prevede anche il rispetto dei parametri al termine del semestre di ciascun esercizio.Nel caso in cui tali parametri dovessero risultare disattesi, dovranno essere negoziate con i soggetti finanziatori le condizioni in base alle quali continuare il rapporto di finanziamento, ovvero apportare le opportune modifiche ai sopra menzionati parametri. In caso contrario, si potrebbe manifestare un obbligo di anticipata restituzione degli importi finanziati. I covenants sono calcolati sui principali indicatori economico finanziari (Ebitda, Posizione finanziaria Netta e Patrimonio Netto). Al 31 dicembre 2010 e nel corso dell’esercizio i covenants sono stati costantemente rispettati.

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Gruppo Marcolin

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16.FoNDIALUNGotERMINELa voce è rappresentata totalmente dal fondo di trattamento di fine rapporto (TFR) iscritto nel bilancio della Capogruppo ed esprime il saldo del valore dei benefici a favore dei dipendenti (defined benefit plan), erogabili in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro maturato fino al 31 dicembre 2006; infatti il TFR maturato, a partire dal 1 gennaio 2007, viene trattato come piano a contribuzione definita, pertanto, con il pagamento dei contributi ai fondi previdenziali (pubblici e/o privati), il Gruppo adempie a tutte le relative obbligazioni.

Nel seguito evidenziamo la movimentazione di suddetto fondo:

Fondi a lungo termine - Trattamento di fine rapporto(euro migliaia)

Apertura 3.784 Utilizzi (870)Interessi 145 Perdita (Utile) attuariale 181 Totale 31.12.2010 3.240

Nel prospetto che segue vengono evidenziati i parametri utilizzati in sede di predisposizione del relativo calcolo attuariale:

Ipotesi attuariali 2010

tasso di mortalità Tavola RG48tassi di inabilità Tavole INPS distinte per età sessotasso di rotazione del personale 5,00%frequenza anticipazioni TFR 2,00%tasso di sconto/interesse 4,60%tasso di incremento TFR 3,00%tasso di inflazione 2,00%

17.ALtREPASSIvItA’NoNCoRRENtILa voce rappresenta, principalmente, il valore dei ratei e risconti passivi la cui scadenza è superiore ai 12 mesi rispetto alla data del bilancio.

18.DEBItICoMMERCIALINel seguito viene esposto il dettaglio dei debiti di natura commerciale suddiviso per area geografica:

Debiti commerciali per area geografica 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Italia 20.552 19.945Resto europa 2.405 2.703Nord america 995 869Resto del mondo 12.805 9.239Totale 36.756 32.755

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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L’incremento del valore dei debiti commerciali pari a 4.001 migliaia di euro è riconducibile ai maggiori acquisti per materiali di produzione effettuati nel periodo.L’importo dei debiti commerciali esposto in bilancio non è stato oggetto di attualizzazione, in quanto il valore iscritto in bilancio rappresenta una ragionevole rappresentazione del fair value in considerazione del fatto che non vi sono debiti con scadenza oltre il breve termine.

19.FINANzIAMENtIABREvEtERMINEIl valore rappresenta il saldo dei finanziamenti a breve termine e degli altri debiti di natura finanziaria la cui scadenza risulta essere entro i 12 mesi dalla data di bilancio.

Nel seguito esponiamo il dettaglio della maturity dei debiti finanziari, il cui valore è classificato sia tra le passività correnti sia tra quelle non correnti.

Finanziamenti (euro migliaia)

Fidi utilizzati Finanziamenti Altri finanziatori TOTALI

entro 1 anno 0 18.847 89 18.936da 1 a 3 anni 0 19.644 178 19.821da 3 a 5 anni 0 6.471 179 6.650oltre 5 anni 0 2.618 165 2.78331.12.2009 0 47.579 611 48.190

entro 1 anno 0 16.564 88 16.652da 1 a 3 anni 0 14.751 188 14.939da 3 a 5 anni 0 7.853 163 8.016oltre 5 anni 0 4.412 83 4.49531.12.2010 0 43.579 523 44.102

Di seguito l’informativa sui derivati in essere al 31 dicembre 2010. Si precisa che i contratti in essere sono stati stipulati interamente della capogruppo Marcolin S.p.A.

Passività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico.Nel corso dell’esercizio la Capogruppo ha stipulato due contratti derivati sul cambio con il dollaro americano, con Veneto Banca Holding al fine di proteggersi dal rischio di variazione del tasso di cambio. Il valore del fair value di tali strumenti derivati al 31 dicembre 2010 è negativo per 291 migliaia di euro. Tali derivati, seppur concepiti al fine di coprire il rischio di variazione del tasso di cambio a fronte di operazioni di acquisto da fornitori in dollari americani, non sono stati considerati ai fini contabili come strumenti di copertura (hedge accounting).Si segnala inoltre che a fine anno, è scaduto il contratto derivato sui tassi di interesse (IRS) stipulato in data 28 aprile 2006, dalla Capogruppo con la Cassa di Risparmio del Veneto (ex Banca Intesa), al fine di proteggersi dal rischio di variazione dei tassi di interesse; tale contratto era riferito al finanziamento a tasso variabile ottenuto dallo stesso istituto che è stato completamente estinto al 31 dicembre 2010. Il valore del fair value di tale strumento derivato al 31 dicembre 2009 era negativo per 80 migliaia di euro.Tale derivato, seppur concepito al fine di coprire il rischio di variazione del tasso di interesse, non era stato considerato ai fini contabili come strumento di copertura (hedge accounting), in quanto prevedeva una barriera di knock-out che impediva la realizzazione di una copertura efficace secondo quanto previsto dal principio IAS 39.

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Gruppo Marcolin

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Passività finanziarie valutate al fair value rilevato a patrimonio netto.In data 30 luglio 2007 è stato stipulato un contratto derivato sui tassi d’interesse (IRS) con Efibanca al fine di coprirsi dal rischio di variazione dei tassi di interesse su un finanziamento concesso dalla stessa Efibanca. Tale strumento è stato classificato e contabilizzato dalla Società come di copertura in quanto rispetta i presupposti dello IAS 39. Infatti:- è stato contrattualmente stabilito, al momento della erogazione del finanziamento, di coprire dal rischio di tasso almeno

il 50% dell’importo nozionale del finanziamento stesso;- la data di scadenza del contratto derivato corrisponde a quella del finanziamento coperto;- i giorni di fissazione per il calcolo dell’Euribor sono gli stessi per lo strumento derivato ed il finanziamento sottostante.

Il fair value di tale strumento al 31 dicembre 2010 è negativo per 151 migliaia di euro, dei quali 129 migliaia di euro a breve e 22 migliaia di euro a lungo termine. Il fair value al 31 dicembre 2009 era negativo per 334 migliaia di euro. La variazione di fair value è stata rilevata a patrimonio netto in una apposita riserva (vedasi la tabella relativa alla movimentazione delle voci di patrimonio netto).

Durante l’anno sono stati registrati complessivamente oneri finanziari derivanti dalle periodiche liquidazioni delle reciproche posizioni sui due derivati sui tassi d’interesse per 330 migliaia di euro.

20.FoNDICoRRENtINel seguito si riporta il prospetto contenente le più significative movimentazioni intervenute nell’esercizio:

Fondi correnti (euro migliaia)

Fondi di trattamento di quiescenza e simili Altri fondi Totale

31.12.2009 589 3.901 4.490Accantonamenti 150 2.141 2.292Utilizzi (24) (734) (758)Perdita (utile) da attualizzazione (60) 0 (60)Differenza di conversione 0 126 126Altri movimenti 0 101 10131.12.2010 656 5.535 6.191

La voce Fondi di trattamento di quiescenza e simili accoglie il valore delle indennità stimate per la cessazione dei rapporti di agenzia, il cui valore è stato attualizzato sulla base di una ipotersi di utilizzo pluriennale.Il valore degli Altri fondi rappresenta gli accantonamenti iscritti a fronte dei rischi di resi da parte della clientela (4.461 migliaia di euro), nonché il valore del fondo rischi per altre passività derivanti da obbligazioni attuali di natura legale o implicita (1.074 migliaia di euro).

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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21.ALtREPASSIvItA’CoRRENtINel seguito esponiamo il dettaglio degli altri debiti:

Altre passività correnti 31.12.2010 31.12.2009

(euro migliaia)

Debiti v/personale 6.618 4.682 Debiti v/istituti di previdenza 1.875 1.846 Royalties passive 96 194 Altri ratei e risconti passivi 686 318 Totale altre passività correnti 9.274 7.040

La voce altre passività correnti è principalmente composta dai debiti verso personale, che registra un incremento di 1.936 migliaia di euro e dai debiti verso istituti di previdenza che resta sostanzialmente invariato.

22.IMPEGNIEGARANzIENel seguito esponiamo il dettaglio dei principali impegni e delle garanzie posti a carico delle società del Gruppo:

Garanzie prestate (euro migliaia) 2010 2009

Fidejussioni verso terzi 1.048 1.473

Si segnala inoltre che sono in essere contratti per l’utilizzo dei marchi di proprietà di terzi per la produzione e commercializzazione di montature ed occhiali da sole.Tali contratti richiedono, tra l’altro, il pagamento, da parte del Gruppo Marcolin, di corrispettivi minimi garantiti lungo la durata degli stessi; il totale di tali impegni futuri, al 31 dicembre 2010, ammonta a 189 milioni di euro (222 milioni nel 2009) di cui euro 38 milioni sono in scadenza entro il prossimo esercizio. Segue il dettaglio degli impegni per affitti e leasing operativi ai sensi dello IAS 17:

Impegni 2010 2009

(euro migliaia)

Affitti passiviEntro l’anno 1.005 676 Da uno a cinque anni 1.410 2.415 Oltre cinque anni 59 0 Totale 2.474 3.090

Leasing operativiEntro l’anno 512 35 Da uno a cinque anni 291 23 Oltre cinque anni 4 0 Totale 806 58

TOTALE 3.280 3.148

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Gruppo Marcolin

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Gli impegni relativi agli affitti passivi si riferiscono principalmente ad un contratto di locazione per la sede della filiale americana .

CoNtoECoNoMICo

(euro migliaia) 2010 % 2009 %

RICAVI NETTI 207.679 100,0% 180.321 100,0%

COSTO DEL VENDUTO (81.062) (39,0)% (78.229) (43,4)%

RISULTATO LORDO INDUSTRIALE 126.617 61,0% 102.092 56,6%

Costi distribuzione e marketing (88.069) (42,4)% (80.704) (44,8)%Costi generali e amministrativi (16.580) (8,0)% (15.755) (8,7)%Altri ricavi e costi 2.901 1,4% 2.750 1,5%Ricavi e costi operativi non ricorrenti 81 0,0% 1.005 0,6%

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA - EBIT 24.949 12,0% 9.388 5,2%

PROVENTI E ONERI FINANZIARI (1.796) (0,9)% (2.137) (1,2)%

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 23.153 11,1% 7.251 4,0%

Imposte sul reddito dell’esercizio (4.547) (2,2)% (171) (0,1)%Risultato di pertinenza di terzi 0 0,0% 0 0,0%

RISULTATO NETTO DEL PERIODO 18.606 9,0% 7.080 3,9%

EBITDA 31.018 14,9% 15.126 8,4%

UTILE (PERDITA) PER AZIONE 0,303 0,115

UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE 0,300 0,114

23.RICAvINEttII ricavi netti al 31 dicembre 2010 sono così dettagliati:

Fatturato per area geografica 2010 2009 Incremento (Decremento)(euro migliaia) Fatturato % sul totale Fatturato % sul totale Fatturato Variazione

- Italia 42.325 20,4% 40.515 22,5% 1.810 4,5%- Europa 65.409 31,5% 62.965 34,9% 2.443 3,9%- USA 44.820 21,6% 39.603 22,0% 5.217 13,2%- Resto del Mondo 55.126 26,5% 37.238 20,7% 17.888 48,0%Totale per area geografica 207.680 100,0% 180.321 100,0% 27.358 15,2%

Per un commento circa l’andamento del fatturato nel periodo si rimanda a quanto esposto dagli Amministratori nella relazione sulla gestione.

Va evidenziato che le vendite nel settore ottico sono maggiormente concentrate nel primo semestre dell’esercizio.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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24.CoStoDELvENDUtoLa tabella che segue riporta il dettaglio della composizione del costo del venduto:

Costo del venduto (euro migliaia)

2010 2009 Incremento (decremento)

%

Acquisti materiali e prodotti finiti 52.224 37.508 14.716 39,2%Variazione delle rimanenze (1.896) 13.056 (14.952) (114,5)%Costo del personale 15.965 14.743 1.221 8,3%Lavorazioni esterne 6.878 6.090 789 13,0%Ammortamenti e svalutazioni 2.123 2.296 (173) (7,5)%Altri costi 5.767 4.536 1.232 27,2%Totale 81.062 78.229 2.833 3,6%

Il valore del costo del venduto, in termini assoluti, è aumentato di 2.833 migliaia di euro (aumento di 5.146 migliaia nel 2009). L’incidenza sul fatturato è pari al 39% rispetto al 43,4% registrato nel 2009.Il principale aumento è relativo agli acquisti di materiali e prodotti finiti che aumentano in misura più che proporzionale rispetto all’incremento del fatturato.Per un commento circa le motivazione del miglioramento della marginalità nel periodo si rimanda a quanto esposto dagli Amministratori nella relazione sulla gestione.

25.CoStIDIDIStRIBUzIoNEEMARKEtINGNel seguito esponiamo il dettaglio dei costi di distribuzione e di marketing:

Costi distribuzione e marketing (euro migliaia)

2010 2009 Incremento (decremento)

%

Costo del personale 24.712 21.264 3.448 16,2%Provvigioni 8.866 8.675 191 2,2%Ammortamenti 947 1.665 (719) (43,2)%Royalties 26.477 24.563 1.915 7,8%Pubblicità e PR 13.850 12.709 1.142 9,0%Altri costi 13.217 11.828 1.390 11,7%Totale 88.069 80.704 7.365 9,1%

La voce complessivamente aumenta di 7.365 migliaia di euro, con uno scostamento pari al 9,1% (incremento di 1.641 migliaia di euro pari al 2,1% nel 2009). In valore assoluto la variazione maggiore è riferibile al costo del personale che aumenta per un valore pari a 3.448 migliaia di euro pur registrando una variazione in linea con la crescita del fatturato. I costi per provvigioni e royalties registrano invece un incremento percentuale in misura meno proporzionale del fatturato grazie alla modifica di alcuni accordi contrattuali ed alla migliore efficienza dovuta all’incremento del fatturato.

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Gruppo Marcolin

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26.CoStIGENERALIEAMMINIStRAtIvIIl dettaglio dei costi generali ed amministrativi è il seguente:

Costi generali e amministrativi (euro migliaia)

2010 2009 Incremento (decremento)

%

Costo del personale 5.524 5.130 394 7,7%Svalutazione dei crediti 1.365 1.429 (64) (4,5)%Ammortamenti e svalutazioni 547 640 (93) (14,5)%Altri costi 9.144 8.556 588 6,9%Totale 16.580 15.755 826 5,2%

Il valore totale della voce in commento, aumenta di 826 migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente con un incremento considerevolmente inferiore a quello del fatturato. La voce altri costi aumenta di 588 migliaia di euro e comprende principalmente:- compensi agli amministratori;- altri servizi;- spese EDP;- consulenze legali e amministrative.

Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del Regolamento si segnala che i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 dovuti alla società di revisione della Capogruppo ed alle entità appartenenti alla sua rete per le società controllate, per il servizio di revisione contabile, ammonta a 350 migliaia di euro.

27.NUMERoSItA’DIPENDENtIGRUPPoMARCoLINSegue il dettaglio del numero complessivo dei dipendenti assunti dalle diverse società del Gruppo

Statistiche sui Dipendenti - Numero medioCategoria 2010 2009

Dirigenti 24 23Quadri 83 69Impiegati 454 459Operai 408 419Totale 969 970

Statistiche sui Dipendenti - Numerosità puntualeCategoria 31.12.2010 31.12.2009

Dirigenti 24 23Quadri 86 68Impiegati 456 453Operai 386 418Totale 952 962

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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28.ALtRIRICAvIECoStIIl dettaglio degli Altri ricavi e costi operativi è il seguente:

Altri ricavi e costi 2010 2009(euro migliaia)

Rimborso trasporti 1.342 1.315Rilascio fondi 379 884Altri ricavi 1.250 884Totale altri ricavi 2.971 3.084

Perdite su crediti 0 (3)Minusvalenze e svalutazioni di partecipazioni (71) (331)Totale altri costi (71) (334)

Totale 2.901 2.750

Il saldo di tale voce è positivo per 2.901 migliaia di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2009, di 151 migliaia di euro. La voce altri ricavi è principalmente composta da riaddebiti per materiale pubblicitario per 744 migliaia di euro.Le svalutazioni di partecipazioni danno conto degli effetti economici della valutazione con il metodo del patrimonio netto delle società collegate ed in particolare 44 migliaia di euro per Finitec e 16 migliaia di euro per Marcolin Japan in conseguenza dei negativi risultati registrati dalle partecipate nel periodo.

29.RICAvIECoStIoPERAtIvINoNRICoRRENtISegue la tabella di dettaglio per tale voce:

Ricavi e costi operativi non ricorrenti 2010 2009(euro migliaia)

Proventi non ricorrenti 791 1.378Oneri non ricorrenti (710) (373)Totale 81 1.005

La voce in esame si compone principalmente di sopravvenienze attive e passive e presenta un saldo positivo per 81 migliaia di euro, rispetto ad un saldo di 1.005 migliaia di euro rispetto nel 2009. Occorre evidenziare che nel precedente esercizio era stato iscritto il provento derivante dalla vendita del marchio Cébé per 600 migliaia di euro.

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Gruppo Marcolin

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30.PRovENtIEoNERIFINANzIARIIl dettaglio della voce proventi ed oneri finanziari è il seguente:

Proventi e oneri finanziari 2010 2009(euro migliaia)

Proventi finanziari 2.672 1.856Oneri finanziari (4.468) (3.993)Totale (1.796) (2.137)

I proventi finanziari sono dettagliati nella tabella seguente:

Proventi finanziari 2010 2009(euro migliaia)

Interessi attivi 153 169 Altri proventi 238 73 Utili su cambi 2.281 1.614 Totale 2.672 1.856

Gli oneri finanziari sono dettagliati nella tabella seguente:

Oneri finanziari 2010 2009(euro migliaia)

Interessi passivi (1.777) (1.776)Altri oneri 0 (53)Sconti finanziari (875) (765)Perdite su cambi (1.816) (1.398)Totale (4.468) (3.993)

La voce proventi ed oneri finanziari ha un saldo complessivo negativo, pari a 1.796 migliaia di euro, rispetto ad un valore negativo pari a 2.137 al 31 dicembre 2009. La differenza positiva di 341 migliaia di euro, è principalmente dovuta alla gestione valutaria, che migliora di 250 migliaia di euro.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

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31.IMPoStESULREDDItoDELL’ESERCIzIoIl dettaglio delle imposte differite e la loro movimentazione sono dettagliati nelle tabelle seguenti:

Imposte differite 2010 2009(euro migliaia)

Attività non correnti 126 47Attività correnti 3.836 3.666Accantonamento fondi 974 828Perdite fiscali riportabili 4.564 2.490Imposte differite attive 9.501 7.031

Attività non correnti (1.454) (1.518)Attività correnti 480 748Imposte differite passive (974) (769)

Imposte differite nette 8.527 6.262

Movimenti delle imposte differite nette 2010 2009(euro migliaia)

Imposte differite nette 1 gennaioImposte differite attive (passive) 6.262 2.635 Accredito (addebito) a Conto Economico 2.060 3.628 Altri movimenti 10 0 Differenze cambio 195 0 Imposte differite nette al 31 dicembre 8.526 6.262

In relazione alle perdite fiscali riportabili, si segnala che non si è proceduto all’iscrizione di attività per imposte anticipate per un valore pari a 7,7 milioni di euro (9,2 milioni di euro nel 2009) principalmente riconducibili alle perdite fiscali conseguite da Marcolin France e Marcolin USA.

Occorre inoltre segnalare che si è proceduto ad iscrivere nell’esercizio una parte delle attività per imposte anticipate (pari a 2.074 migliaia di euro), riconducibili a differenze temporanee e al beneficio connesso alla riportabilità di perdite fiscali generate in precedenti esercizi da Marcolin USA, resa possibile dal fatto che la controllata statunitense produce regolarmente utili, creando i presupposti necessari per tale rilevazione.

Per le imposte correnti il carico fiscale è stato determinato sulla base dell’imponibile derivante dal risultato dell’esercizio, tenendo conto dell’utilizzo delle eventuali perdite fiscali pregresse ed applicando le aliquote nominali vigenti in ciascun paese.

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Gruppo Marcolin

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Imposte sul reddito dell’esercizio 2010 2009(euro migliaia)

Imposte correnti (6.603) (3.630)Imposte differite 2.060 3.627 imposte relative all'anno precedente (4) (168)Totale imposte sul reddito dell'esercizio (4.547) (171)

Riconciliazione tax rate 2010 2009(euro migliaia)

Utile (perdita) ante imposte 23.153 7.251 Imposte attese (tax rate locale) 5.253 2.836Imposte esercizi precedenti 4 168Variazione differenze permanenti (181) (1.133)Utilizzo perdite pregresse precedentemente non iscritte in bilancio (1.879) (2.495)Imposte sulle attività produttive e forfettarie 1.350 794Totale imposte 4.547 171

Il tax rate teorico medio dell’esercizio si attesta a 22,69% (39,11% nel 2009), mentre il tax rate effettivo è pari al 19,64% (2,36% nel 2009) per effetto della succitata iscrizione nell’esercizio di effetti fiscali positivi derivanti da precedenti esercizi.

Si evidenzia che il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2010 è pari a 4.614 migliaia di euro (1.917 migliaia al 31 dicembre 2009) a fronte di un accantonamento dell’esercizio pari a 6.603 migliaia di euro.

32.UtILEPERAzIoNEL’utile base per azione è dato dal rapporto fra risultato di pertinenza degli azionisti della Capogruppo e la media ponderata del numero di azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, con l’esclusione delle azioni proprie.Il risultato per azione risulta così composto:

Utili (Perdite) per azione 2010 2009

Utile (Perdita) dell'esercizio (euro) 18.606.136 7.080.037 Numero di azioni 62.139.375 62.139.375 Numero di azioni proprie 681.000 681.000 Numero azioni netto 61.458.375 61.458.375 Utile (Perdita) per azione 0,303 0,115 Utile (Perdita) per azione diluito 0,300 0,114

L’utile diluito è stato calcolato dividendo il risultato di periodo per il numero di azioni in circolazione al netto delle azioni proprie, incrementato delle azioni del piano di stock option.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

104

33.StRUMENtIFINANzIARIPERCAtEGoRIAGli strumenti finanziari sono esposti per classi omogenee nella tabella seguente in cui si evidenzia il fair value ai sensi dello IFRS 7.Per la valutazione del fair value dei finanziamenti passivi, sono stati stimati i cash flow futuri sulla base dei tassi forward impliciti nella curva dei tassi d’interesse a fine esercizio e, per il calcolo della cedola in corso, dell’ultimo fixing disponibile dell’Euribor.I valori così calcolati sono stati attualizzati in base ai fattori di sconto relativi alle diverse scadenze dei cash flow di cui sopra.I contratti derivati utilizzati sono classificati come strumenti O.T.C. (Over The Counter) e pertanto non dispongono di un prezzo pubblico formatosi su mercati di contrattazione ufficialmente riconosciuti. Per la valutazione di tali derivati sono stati utilizzati modelli di discounted cash flow per gli interest rate swap e modelli di Black & Scholes per i contratti di Cap e Floor e, alimentati con dati di input pubblicati da “Bloomberg”.

Classi di attività finanziarie Crediti commerciali

Derivati di negoziazione attivi(euro migliaia)

2009Prestiti e altri crediti finanziari 58.043 0Attività finanziarie al fair value a conto economico 0 0Investimenti detenuti fino a scadenza 0 0Attività finanziarie disponibili alla vendita 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2009 58.043 0Fair value na

2010Prestiti e altri crediti finanziari 58.690 0Attività finanziarie al fair value a conto economico 0 0Investimenti detenuti fino a scadenza 0 0Attività finanziarie disponibili alla vendita 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2010 0 0Fair value na

Classi di passività finanziarie Debiti commerciali

Derivati di negoziazione passivi

Finanziamenti passivi(euro migliaia)

2009Passività finanziarie al fair value a conto economico 0 80 0Derivati di copertura 0 334 0Altre passività finanziarie 32.755 0 47.776 Passività finanziarie disponibili alla vendita 0 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2009 32.755 414 47.776Fair value na 414 na

2010Passività finanziarie al fair value a conto economico 0 291 0Derivati di copertura 0 151 0Altre passività finanziarie 36.756 0 46.222 Passività finanziarie disponibili alla vendita 0 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2010 36.756 442 46.222 Fair value na 442 46.222

I derivati esposti in tabella sono classificati assieme ai Finanziamenti passivi (nota n. 19)

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Gruppo Marcolin

105

RAPPORTI CON SOCIETA’ CONTROLLATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO, COLLEGATE E CORRELATE AL 31 DICEMBRE 2010

Società Costi Ricavi Debiti Crediti Tipologia(euro migliaia)

Finitec Srl 783 10 218 2 CollegataMarcolin Japan 219 971 109 775 CollegataTod’s SpA 3.575 1.246 525 332 Correlata

INFoRMAtIvAINtEMADIoPERAzIoNIAtIPIChE,INUSUALIECoNPARtICoRRELAtECon riferimento anche ai suggerimenti forniti con le Comunicazioni Consob n. DAC/98015375 del 27 febbraio 1998 e n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, di seguito vengono fornite le necessarie informazioni in materia di operazioni atipiche, inusuali e con parti correlate.

Operazioni atipiche e inusualiNon si segnala l’esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo, poste in essere nel corso dell’esercizio 2010, né di operazioni estranee all’ordinaria attività imprenditoriale, ovvero in grado di influire in modo significativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società Marcolin S.p.A. e del Gruppo.

Operazioni con parti correlateI rapporti con le imprese del Gruppo sono in prevalenza di natura commerciale e sono poste in essere a condizioni di mercato. Il Gruppo nel corso dell’esercizio 2010 ha avuto rapporti di fornitura con la società Tod’s S.p.A. in forza del contratto di licenza siglato con la società stessa e riconducibile ai soci Diego Della Valle (Consigliere di Marcolin S.p.A.) e Andrea Della Valle, come dettagliato nella tabella sopra esposta.Considerato quanto sopra si ritiene che le operazioni citate non abbiano un incidenza significativa sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del gruppo.

Eventi ed operazioni significative non ricorrentiNon si segnalano eventi ed operazioni significativi il cui accadimento risulta non ricorrente, che hanno inciso sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del gruppo nel corso dell’esercizio 2010 oltre a quelli evidenziati nelle apposite voci del conto economico consolidato.

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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010

106

INFoRMAtIvADISEttoRELe informazioni di seguito riportate sono fornite con riferimento alle aree geografiche in cui il Gruppo opera. Le aree geografiche sono state identificate quali segmenti primari di attività. I metodi utilizzati per l’identificazione dei segmenti primari di attività sono stati individuati anche in considerazione dei criteri di gestione del Gruppo. In particolare, tali criteri si basano sul raggruppamento per area geografica definito in funzione della sede legale delle società appartenenti al Gruppo. Pertanto, le vendite identificate secondo tale segmentazione sono determinate per origine di fatturazione e non per mercato di destinazione.

Informativa di settore ITALIA FRANCIA RESTO D’EUROPA

STATI UNITI ALTRO E CONSOLIDAMENTO

GRUPPO MARCOLIN

(euro migliaia) 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009

Ricavi Netti 128.575 112.626 21.858 17.660 35.663 31.240 53.023 46.763 (31.440) (27.968) 207.679 180.321 Inter settore 0 0 0 0 20 20 0 0 (20) (20) 0 0 Ricavi verso terzi 128.575 112.626 21.858 17.660 35.643 31.220 53.023 46.763 (31.420) (27.948) 207.679 180.321

Risultato lordo industriale

57.969 44.422 11.591 8.983 18.512 15.315 32.364 27.318 6.182 6.055 126.617 102.092

in % sui Ricavi Netti 45,1% 39,4% 53,0% 50,9% 51,9% 49,0% 61,0% 58,4% -19,7% -21,6% 61,0% 56,6%

Risultato della gestione operativa

18.249 4.696 177 139 1.574 (193) 4.509 3.728 440 1.018 24.949 9.388

Quota di Utili (Perdite) di società valutate al PN

139 (114) 0 0 0 0 0 0 (139) 59 0 0

Attività di settore 173.066 156.448 8.041 6.521 24.572 24.315 41.030 30.223 (62.938) (61.088) 183.771 156.418Partecipazioni in collegate e valutate al PN

359 557 0 0 0 0 0 0 (25) (186) 334 372

Passività di settore (97.698) (92.713) (6.290) (4.769) (17.519) (18.836) (12.879) (10.029) 29.236 27.374 (105.150) (98.973)Investimenti fissi 8.263 6.074 1 1 70 131 925 120 (985) (224) 8.274 6.102

Ammortamenti e svalutazioni

(2.388) (2.642) (296) (147) (687) (747) (898) (71) (1.800) (2.131) (6.069) (5.738)

Altri (costi)/ricavi non monetari

(1.456) (2.480) 49 (221) (12) (315) 830 (110) 0 0 (588) (3.125)

Alla data di bilancio non sono identificati segmenti secondari.

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BILANCIO SEPARATOMARCOLIN S.P.A.

AL 31 DICEMBRE 2010

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Marcolin S.p.A.

109

Relazione sulla Gestione Marcolin S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010

La Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2010 - comprendente il bilancio di esercizio - quale relazione finanziaria prevista dall’art. 154-ter del D.Lgs. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF), è stata redatta conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002, relativo all’applicazione dei principi contabili internazionali, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione del D.Lgs. n. 38/2005.

Osservazioni degli Amministratori sull’andamento della gestioneSignori azionisti,come già descritto nella relazione sulla gestione del Gruppo Marcolin al 31 dicembre 2010, alla quale si rinvia per ulteriori approfondimenti, il contesto macro economico internazionale, nel corso del 2010, è stato caratterizzato dalla ripresa dell’attività economica in diversi mercati. La crescita è stata più modesta nelle economie avanzate rispetto a quelle emergenti, che hanno registrato un andamento più dinamico. La tensione politica che si è manifestata in questi ultimi mesi, in particolare nell’area del Nord Africa, impone comunque una certa prudenza nella valutazione delle prospettive per l’anno corrente.Il mercato dell’eyewear ha registrato segnali di ripresa più marcati rispetto ad altri settori, in quanto trainato dal buon andamento del segmento dell’alta moda e del lusso.In questo contesto macroeconomico, Marcolin si è distinta per avere conseguito nel 2010 ottimi risultati, i migliori di tutta la sua cinquantennale storia.

Nell’ultimo esercizio, Marcolin S.p.A. ha infatti registrato, rispetto al precedente esercizio, un significativo aumento del fatturato, un Ebitda ed un utile netto considerevolmente più elevati ed una posizione finanziaria netta in netto miglioramento.

Nel dettaglio l’utile è pari a 11.405 migliaia di euro (1.144 migliaia di euro registrato nel 2009), l’Ebitda è pari a 20.835 migliaia di euro (7.364 migliaia di euro nel 2009), il fatturato è di 128.575 migliaia di euro, con un incremento del 14,2% rispetto al 2009 (112.626 migliaia di euro) e la posizione finanziaria netta è negativa per 17.272 migliaia di euro (rispetto a 27.849 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).

La crescita del fatturato riflette l’eccellente performance di vendita ottenuta nei principali mercati mondiali, sia dai marchi tradizionali sia dai nuovi marchi recentemente acquisiti ed ha contribuito all’ottenimento dei risultati economici in precedenza evidenziati.

A livello generale, i principali fattori che hanno caratterizzato l’anno 2010 per Marcolin S.p.A., sono stati i seguenti:- un significativo incremento del fatturato; - un netto miglioramento di tutti i principali indicatori economici quali Ebit, Ebitda e risultato netto;- un deciso miglioramento della posizione finanziaria netta, grazie all’attenta gestione del capitale circolante;- il rinnovo della licenza “Tom Ford”, fondamentale per il fatturato e la profittabilità dell’azienda, assicurata dapprima fino

al 2015 e, nei primi mesi del corrente anno, estesa fino al 2022;- la sottoscrizione dell’accordo di licenza in esclusiva con “Diesel”, per la produzione e distribuzione mondiale di

occhiali da sole e montature da vista, della durata di 5 anni; - il lancio dei marchi recentemente acquisiti quali “Dsquared”, “Tod’s”, “Hogan” e “John Galliano”; ed a fine anno, il

lancio a livello mondiale di occhiali da sole e montature da vista con il marchio “Swarovski”.

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

110

Nel seguito si riporta la tabella di sintesi dei principali indicatori economici di Marcolin S.p.A.

Anno Ricavi netti

Variazione % rispetto all’anno

precedente

EBITDA % sui ricavi

EBIT % sui ricavi

Risultato netto

% sui ricavi

Earnings per share

(EPS)

(euro milioni) (euro)

2006 87,8 3,1% 8,6 9,8% (6,4) (7,3)% (11,0) (12,5)% (0,241)2007 110,8 26,1% 9,7 8,8% 2,7 2,4% (1,8) (1,6)% (0,029)2008 120,6 8,8% 11,0 9,1% 6,5 5,4% 1,5 1,2% 0,0242009 112,6 (6,6)% 7,4 6,5% 4,7 4,2% 1,1 1,0% 0,0192010 128,6 14,2% 20,8 16,2% 18,2 14,2% 11,4 8,9% 0,186

L’Ebitda corrisponde al risultato della gestione operativa (Ebit) ante ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni

Conto economico 2010 % sui ricavi 2009 % sui ricavi(euro migliaia)

Ricavi netti 128.575 100,0% 112.626 100,0%Risultato lordo industriale 57.969 45,1% 44.422 39,4%Risultato della gestione operativa - EBIT 18.249 14,2% 4.696 4,2%Proventi e oneri finanziari (1.260) (1,0)% (2.204) (2,0)%Risultato prima delle imposte 16.989 13,2% 2.493 2,2%Risultato netto dell’esercizio 11.405 8,9% 1.144 1,0%EBITDA 20.835 16,2% 7.364 6,5%

La seguente tabella evidenzia che il fatturato della Marcolin S.p.A. ha registrato, rispetto all’anno precedente, un incremento pari a 15.949 migliaia di euro che, espresso in termini percentuali, equivale ad un incremento del 14,2%. Il considerevole aumento dei ricavi di vendita è stato ottenuto, in primo luogo, grazie al notevole successo ottenuto, nei principali mercati, dalle linee di prodotto riferite ai marchi già presenti in portafoglio tra i quali spicca il marchio “Tom Ford”, che ha registrato un sostanziale incremento e che rappresenta la linea più importante del portafoglio licenze della società.A questo si aggiunge il significativo apporto derivante dalle vendite delle linee recentemente introdotte sul mercato, quali “Tod’s”, “Hogan” e “John Galliano”, sulle quali l’azienda ripone grande fiducia e che, unitamente a “Dsquared2”, hanno solo di recente iniziato ad esprimere il loro potenziale in termini di fatturato.

Fatturato per area geografica 2010 2009 Incremento (Decremento)(euro migliaia) Fatturato % sul totale Fatturato % sul totale Fatturato Variazione

- Italia 42.263 32,9% 40.515 36,0% 1.748 4,3%- Europa 40.297 31,3% 37.690 33,5% 2.607 6,9%- USA 11.064 8,6% 9.585 8,5% 1.480 15,4%- Resto del Mondo 34.951 27,2% 24.836 22,1% 10.115 40,7%Totale per area geografica 128.575 100,0% 112.626 100,0% 15.950 14,2%

I dati indicati nella tabella sopra riportata evidenziano il significativo incremento del fatturati ottenuti in tutte le aree ed in particolare nell’area definita Resto del Mondo.Nel mercato domestico l’incremento è stato del 4,3%, nel mercato riferito al resto d’Europa del 6,9%, negli Stati Uniti del 15,4% e nell’area del Resto del mondo del 40,7%.

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Marcolin S.p.A.

111

Nell’area del “Resto del Mondo”, i mercati del Far East e del Medio Oriente sono quelli che registrano i tassi più elevati di crescita. In particolare la Corea, Singapore, gli Emirati Arabi sono i paesi che hanno avuto gli incrementi maggiori in valore assoluto.

Analizzando il fatturato verso le società controllate, si segnala l’incremento delle vendite verso tutte le filiali ed in particolare verso le filiali belga (+21,46%), francese (+15,78%) ed americana (+13,79%).Gli ottimi risultati complessivamente realizzati dalla società, illustrati nella precedente tabella di conto economico, evidenziano un incremento notevole di tutti gli indicatori economici, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, frutto anche dell’attività di riorganizzazione interna intrapresa a partire dal 2009 nell’ambito della quale ulteriore attenzione è stata posta al costo del prodotto, all’efficienza della produttività interna ed alla qualità.

Si evidenzia inoltre che il significativo investimento sostenuto per la realizzazione del nuovo stabilimento di Longarone, ha permesso di trasferire alcune fasi della produzione e di creare una moderna sede che ospita il centro logistico ed i servizi di after sales, con significativi ritorni in termini di complessiva efficienza delle operation, i cui principali effetti saranno maggiormente visibili l’anno prossimo.

L’esercizio 2010 si è chiuso con un risultato lordo industriale pari al 45,1% del fatturato rispetto al 39,4% del 2009, con un miglioramento di 5,7 punti percentuali, grazie principalmente ad una maggiore efficienza dei processi di pianificazione e di produzione industriale. L’Ebitda è pari a 20.835 migliaia di euro (7.364 migliaia di euro nel 2009), pari al 16,2% del fatturato (6,5% l’incidenza sul fatturato nel 2009).Il risultato della gestione operativa (Ebit) è pari a 18.249 migliaia di euro (pari al 14.2% del fatturato) rispetto ad un valore di 4.696 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 (pari al 4,2%). Per quanto riguarda l’Ebitda, si precisa che, anche nel corso dell’esercizio 2010, è stato rilevato un effetto positivo per il ripristino di una parte dei crediti finanziari vantati verso la controllata francese (ex Cébé S.A. ora Marcolin France S.a.s.) per 1.579 migliaia di euro (1.751 migliaia di euro nel 2009), a suo tempo completamente svalutati e il cui recupero è divenuto possibile per effetto del positivo risultato economico realizzato dalla controllata negli ultimi due esercizi.

Gli ottimi risultati conseguiti nel periodo in esame sono da attribuire principalmente ai seguenti fattori:- riduzione del costo del prodotto quale effetto della maggiore attenzione ai costi nelle varie fasi del processo produttivo

e della maggiore efficienza ottenuta nelle fasi di lavoro, frutto delle attività di riorganizzazione industriale iniziate nel corso del precedente esercizio e che nel 2010 hanno prodotto gli effetti attesi;

- sviluppo ed implementazione del nuovo sistema di pianificazione della domanda (Demand Planning) che ha consentito di ottenere una maggiore efficienza nella gestione del magazzino, con conseguente diminuzione dei volumi di prodotti invenduti; ciò ha comportato una consistente riduzione delle scorte di magazzino con benefici anche a livello di posizione finanziaria ed un miglioramento della marginalità per effetto dei ridotti volumi di prodotti obsoleti, la cui esitazione avviene attraverso canali di vendita che tipicamente generano una redditività ridotta;

- incremento delle vendite di prodotti relativi ai marchi la cui commercializzazione consente di realizzare una marginalità più elevata;

- minore incidenza dei minimi garantiti a seguito del maggiore assorbimento degli stessi per l’incremento del fatturato e grazie alle attività avviate per ottenere la loro riduzione sui contratti di licenza.

I proventi e gli oneri finanziari registrano un miglioramento pari a 944 migliaia di euro principalmente grazie all’effetto della gestione cambi (per 754 migliaia di euro).

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

112

Situazione patrimoniale e finanziaria Nel seguito si espone il dettaglio della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2010, posta a confronto con quella del precedente esercizio:

Dettaglio (indebitamento) disponibilità finanziarie nette finali 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Cassa 24 24Altre disponibilità liquide 18.117 11.924Crediti finanziari verso controllate a breve 8.687 8.389Finanziamenti a breve termine (2.894) (9.318)Parte a breve di finanziamenti a lungo termine (13.756) (9.614)Finanziamenti a lungo termine (27.450) (29.254)

Totale Posizione Finanziaria Netta (17.272) (27.849)

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2010 è negativa per 17.272 migliaia di euro con un miglioramento pari a 10.577 migliaia di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2009 (27.849 migliaia di euro). Tale saldo comprende anche il valore dei crediti finanziari a breve verso le controllate Marcolin Svizzera, Marcolin International BV e Marcolin France.La generazione di cassa della gestione operativa è stata pari a 18.750 migliaia di euro, controbilanciata, in parte, dalle risorse assorbite dall’attività di investimento netta (8.187 migliaia di euro), principalmente riconducibile agli investimenti sostenuti per il completamento del nuovo immobile industriale di Longarone. Si rinvia al rendiconto finanziario per maggiori dettagli.

Nel corso del mese di gennaio 2010, Marcolin S.p.A. ha sottoscritto un contratto di finanziamento chirografario, della durata di cinque anni, con la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (Gruppo BNP Paribas), per un importo di 10 milioni di euro al fine di sostenere gli investimenti per lo sviluppo del Gruppo. Tale finanziamento risulta utilizzato per 4 milioni di euro al 31 dicembre 2010.

Nel corso del 2010, Marcolin S.p.A. ha rimborsato quote capitale di finanziamenti per complessivi 16.286 migliaia di euro ed ha contestualmente utilizzato parte delle nuove linee di finanziamento concesse per un ammontare pari a 12.000 migliaia di euro. Per il dettaglio dei finanziamenti a medio e lungo termine, si rimanda alla tabella esposta nelle note esplicative.

Con riferimento alla composizione dell’indebitamento dell’esercizio, rispetto alla situazione al 31 dicembre 2009, si osserva un incremento delle disponibilità liquide pari a 6.193 migliaia di euro. Si tratta di un effetto temporaneo dovuto al parziale utilizzo dei nuovi finanziamenti sopracitati le cui risorse sono state utilizzate nel corso del mese di gennaio 2011.

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Marcolin S.p.A.

113

Al fine di completare l’analisi della composizione della situazione finanziaria di Marcolin S.p.A., evidenziamo che il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto è pari a 0,23 (0,44 al 31 dicembre 2009).

Anno Posizione finanziaria netta Patrimonio Netto Grado di indebitamento

(euro migliaia)

2006 (24.832) 63.077 0,39 2007 (32.595) 61.204 0,53 2008 (34.564) 62.483 0,55 2009 (27.849) 63.735 0,44 2010 (17.272) 75.367 0,23

Il grado di indebitamento corrisponde al rapporto tra la posizione finanziaria netta ed il patrimonio netto

Il dettaglio del valore del capitale circolante netto, confrontato con i dati dell’esercizio precedente, è illustrato nella tabella che segue:

Dettaglio capitale circolante netto 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Rimanenze 33.317 29.424Crediti commerciali e altri 45.938 51.085Debiti commerciali (35.996) (31.215)Altre attività e passività correnti (12.642) (7.680)

Totale Posizione Finanziaria Netta 30.616 41.614)

Con riferimento alle differenti voci che compongono il valore del capitale circolante netto si evidenzia:- l’incremento, rispetto al precedente esercizio, delle rimanenze per 3.893 migliaia di euro è riconducibile principalmente

all’approvvigionamento dei materiali a fine periodo per la produzione delle collezioni che sono state presentate nei primi mesi del corrente anno;

- il significativo decremento del valore dei crediti commerciali ed altri pari a 5.148 migliaia di euro, si riferisce principalmente alla riduzione dei crediti verso le società controllate. I crediti commerciali verso terzi registrano un modesto incremento nonostante la crescita importante del fatturato grazie alla sempre attenta gestione del credito che ha generato anche un miglioramento dell’indice dei giorni medi di incasso;

- l’incremento dei debiti commerciali di 4.781 migliaia di euro è riconducibile ai maggiori acquisti di produzione effettuati nel periodo;

- l’incremento delle altre attività e passività correnti per 4.962 migliaia di euro, è dovuto principalmente all’aumento del debito per imposte correnti (2.541 migliaia di euro ), del debito verso il personale dipendente (1.141 migliaia di euro) ed al maggiore accantonamento ai fondi correnti (1.125 migliaia di euro).

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

114

I dati di sintesi dello stato patrimoniale sono i seguenti:

Stato Patrimoniale Marcolin S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

AttivoAttività non correnti 75.552 63.716Attività correnti 97.514 92.732Totale Attivo 173.066 156.448

Patrimonio Netto 75.367 63.735

PassivoPassività non correnti 32.291 34.612Passività correnti 65.408 58.101Totale Passivo e Patrimonio Netto 173.066 156.448

Si rinvia alle note esplicative per i relativi commenti.

Partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche (art.79 Regolamento Consob delibera n° 11971 del 14.5.1999)In conformità all’allegato 3C, schema 3 del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 si riporta di seguito l’elenco delle partecipazioni in Marcolin S.p.A. e nelle società dalla stessa controllate, detenute dagli amministratori, dai sindaci e dai dirigenti con responsabilità strategiche alla data di chiusura del 31.12.2010 (sulla base dei dati disponibili non risultano partecipazioni detenute dai sindaci e dai dirigenti con responsabilità strategiche).

Cognome e Nome Società partecipata Numero azioni possedute alla fine

esercizio precedente

Numero azioni

acquistate

Numero azioni

vendute

Numero azioni possedute alla fine esercizio in

corso

Abete Luigi Marcolin SpA 6.001.371 60.000 6.061.371 Della Valle Diego Marcolin SpA 12.614.279 30.000 12.644.279 Coffen Giovanni Marcolin Marcolin SpA 9.167.646 9.167.646

Marcolin France Sas 1 1 0Coffen Marcolin Cirillo Marcolin SpA 2.641.853 2.641.853

Marcolin Asia Ltd 1 quota 1 quotaMarcolin UK Ltd 1 quota 1 0Marcolin France Sas 2 quote 2 0Marcolin Portugal Lda 1 quota 1 quota

Coffen Marcolin Maurizio Marcolin SpA 2.641.853 2.641.853Marcolin France Sas 1 quota 1 0Marcolin Benelux Sprl 1 quota 1 0

Saracchi Massimo Marcolin SpA 0 193.132 193.132

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Marcolin S.p.A.

115

FAttIDIRILIEvoAvvENUtIDoPoLAChIUSURADELL’ESERCIzIoEDEvoLUzIoNEPREvEDIBILEDELLAGEStIoNEIl 2011 è iniziato molto positivamente per Marcolin, grazie a tre importanti fattori. Il primo fattore, ed anche quello di maggior rilievo, è rappresentato dalla formalizzazione, in data 3 marzo 2011, dell’accordo attraverso il quale Tom Ford ha garantito al Gruppo Marcolin l’estensione fino a dicembre 2022 del contratto di licenza per il design, la produzione e la distribuzione a livello mondiale di montature da vista e occhiali da sole con il brand “TOM FORD”. Si tratta di un accordo fondamentale per Marcolin, poiché questo brand rappresenta la licenza più importante del portafoglio ed il suo mantenimento nel lungo termine assicura solidità e certezze alla società.Il secondo importante fattore è rappresentato dall’eccellente avvio della commercializzazione dei prodotti della nuova licenza Swarovski. Presentata a gennaio 2011, la nuova collezione ha già registrato ordinativi tali da suggerire una immediata revisione al rialzo delle già consistenti stime di vendita previste per il 2011. Il terzo fattore da registrare, infine, è riferibile al favorevole accoglimento da parte del mercato delle nuove collezioni di montature da vista presentate, come di consueto, a partire da gennaio e che hanno registrato una raccolta ordini superiore alle attese. Anche le collezioni presentate ad inizio marzo al MIDO di Milano (la più importante mostra internazionale del settore) stanno ottenendo ampi consensi dal mercato. Oltre a ciò, va segnalata, a gennaio, l’inaugurazione della nuova prestigiosa Show Room Marcolin situata a Milano in Corso Venezia ed il contestuale potenziamento della struttura dedicata alle Relazioni Esterne. Per quanto riguarda il mercato giapponese, si segnala che a partire da gennaio 2011 è stato siglato un contratto di distribuzione con un nuovo partner, relativo ad alcuni dei nuovi marchi in portafoglio. Gli altri marchi continueranno ad essere distribuiti dalla società collegata Marcolin Japan. Con riferimento al 2011, l’obiettivo è migliorare ulteriormente i risultati record ottenuti nel 2010, programmando ed implementando tutte le attività necessarie per garantire lo sviluppo e la crescita di fatturati e profitti, attesa nel prossimo futuro.

In termini di strategia, nel corso del corrente anno Marcolin si focalizzerà:- sullo sviluppo dei mercati ritenuti maggiormente strategici per la crescita del Gruppo, in particolare Far East ed America;- sullo sviluppo dei brand in portafoglio, continuando ad alimentare la crescita dei marchi consolidati e sviluppando, nel

contempo, i marchi recentemente introdotti sul mercato e le licenze da poco siglate. In particolare, nel corso del mese di giugno sarà presentata la nuova collezione di occhiali a marchio “Diesel”, che costituirà la licenza di riferimento per il segmento diffusion;

- sull’ideazione ed implementazione di progetti innovativi, ad alta profittabilità, che permettano alla Marcolin di compiere un ulteriore salto di qualità nel mercato in cui opera.

PrincipalirischieincertezzecuiMarcolinS.p.A.èespostaIn relazione all’analisi dei principali rischi ed incertezze ai quali Marcolin S.p.A. è sottoposta, in particolare per i rischi connessi alle condizioni generali dell’economia, al fabbisogno di mezzi finanziari, alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse, alla capacità di negoziare e mantenere in essere i contratti di licenza ed ai rapporti con i fornitori, si rimanda a quanto indicato in modo dettagliato nella relazione sulla gestione del Gruppo Marcolin al 31 dicembre 2010.

Le risorse umaneIl valore delle risorse umane è in Marcolin un fattore critico di successo e la formazione delle stesse costituisce un investimento per lo sviluppo dell’attività. Al 31 dicembre 2010 i dipendenti erano 570, così suddivisi:

Statistiche sui Dipendenti - Numerosità puntualeCategoria 31.12.2010 31.12.2009

Dirigenti 12 12Quadri 18 14Impiegati 159 164Operai 381 417Totale 570 607

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

116

Contrattazione collettivaPer quanto riguarda la contrattazione collettiva in materia salariale, si segnala che, il contratto nazionale è stato rinnovato nel corso del mese di febbraio 2010 e fino al 31 dicembre 2012.

Piani di Stock OptionNella riunione del 29 aprile 2008, l’Assemblea degli Azionisti di Marcolin S.p.A. ha approvato la proposta di attribuzione di un piano di compensi basato su strumenti finanziari a favore dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Massimo Saracchi, ai sensi dell’art. 114-bis del D.Lgs 58/1998 (nel seguito il “Piano”). A tale riguardo, gli Azionisti hanno deliberato:1. di approvare l’adozione del piano di stock option destinato all’Amministratore Delegato di Marcolin S.p.A., Massimo Saracchi (il Beneficiario) da eseguirsi mediante l’assegnazione a titolo gratuito di numero 500.000 diritti d’opzione personali e non trasferibili per l’acquisto di azioni ordinarie Marcolin S.p.A. (le Opzioni), secondo le modalità ed i termini illustrati nel documento informativo predisposto dagli Amministratori ai sensi dell’ art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e nella relazione illustrativa degli Amministratori ed, in particolare, di prevedere:- che l’esercizio da parte del Beneficiario dei diritti di opzione assegnati sarà subordinato (i) alla circostanza che il Beneficiario ricopra la carica di Amministratore Delegato al termine del periodo triennale di maturazione dei diritti e (ii) al conseguimento di obiettivi di natura economica e/o finanziaria del Gruppo, la cui determinazione viene demandata al Consiglio di Amministrazione;- che la Società, dietro richiesta scritta del Beneficiario, possa estinguere le proprie obbligazioni nei confronti del Beneficiario corrispondendo allo stesso una somma in denaro di importo pari (i) alla differenza tra valore unitario delle Azioni alla data in cui viene chiesto l’esercizio delle Opzioni e lo Strike Price (ii) moltiplicato per il numero delle Opzioni esercitabili;2. di conferire al Consiglio di Amministrazione, e per esso al Presidente, ogni potere necessario o opportuno per dare esecuzione al piano di stock option.Non sono previsti vincoli di indisponibilità sulle Azioni acquistate a seguito dell’esercizio delle Opzioni.Per ulteriori e più dettagliate informazioni, si rimanda al documento informativo predisposto ai sensi dell’art. 84-bis del Regolamento Emittenti, depositato e posto a disposizione del pubblico ai sensi di legge.

Attività di ricerca e sviluppoL’attività di ricerca e sviluppo è attuata attraverso due divisioni: la prima ha il compito di ideare, in stretta collaborazione con i licenzianti, le nuove collezioni, di curare lo stile, la ricerca di nuovi materiali e lo sviluppo delle collezioni relative ai prodotti sole/vista; la seconda, in concorso con la prima, provvede allo sviluppo e all’industrializzazione del prodotto.Nell’anno l’anno 2010 ha preso avvio   il progetto di ricerca sviluppo e innovazione denominato “Industria 2015” Nuove tecnologie per il “Made in Italy” da Distretto a Filiera: Occhialeria e innovazione industriale Area Obiettivo B con Numero Progetto MI00153.Il progetto ha come obiettivo la realizzazione di una piattaforma per l’integrazione di filiera che operi sul fronte tecnico e gestionale delle aziende e che favorisca uno sviluppo competitivo e tecnologico del sistema imprese dell’occhialeria italiana. La piattaforma dovrà fare in modo che gli eventi che si manifestano sul fronte commerciale e lungo la filiera siano recepiti rapidamente dall’intero processo produttivo e che qualunque criticità che comporti modifiche della pianificazione lungo la filiera, sia tempestivamente “visibile” a tutti i soggetti coinvolti. La piattaforma dovrà inoltre consentire l’interattività comunicativa tra i soggetti della filiera. Questo progetto prevede un finanziamento complessivo pari a 14.314.720,75 euro ed agevolazioni complessive pari a 4.732.762,29 euro. La quota dell’azienda Marcolin S.p.A. è  pari a 849.686,49 euro per un contributo alla spesa complessivo di 233.802,45 euro e nel corso dell’anno sono stati sostenuti costi così come previsti dal piano finanziario.

Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche, né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

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Marcolin S.p.A.

117

Informazioni dettagliate sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota esplicativa.

Azioni proprieAlla data del 31 dicembre 2010 Marcolin S.p.A. deteneva in portafoglio n° 681.000 azioni proprie, per un controvalore nominale di euro 354.120. Il valore considerato in bilancio, valutato al costo di acquisto, è pari a 947 migliaia di euro. Le azioni proprie detenute dalla Società rappresentano l’1,10% del capitale sociale di Marcolin S.p.A.Nessuna società del Gruppo detiene azioni della capogruppo Marcolin S.p.A.

Protezione dei dati personaliNell’ambito delle attività previste dal D.Lgs. 196/03, denominato “Codice in materia di protezione dei dati personali”, sono state attuate attività utili a valutare il sistema di protezione delle informazioni nelle società del Gruppo assoggettate a tale normativa. Tali attività hanno evidenziato una sostanziale adeguatezza agli adempimenti richiesti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali gestiti da tali società, inclusa la redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza.

Sede legale e sedi secondarieMarcolin S.p.A. ha:- la sede sociale a Longarone (BL), zona industriale Villanova n. 4;- il centro logistico e magazzino in Longarone (BL), zona industriale Villanova n. 20 H;- una sede produttiva in Domegge di Cadore (BL), frazione Vallesella, Via Noai, 31;- una sede adibita a show room e ufficio di rappresentanza in Milano, corso Venezia, n 36.Nel corso del 2010 Marcolin S.p.A. ha trasferito la propria sede legale da Domegge di Cadore (BL) a Longarone (BL).

Altri fatti e notizieNon si segnalano ulteriori fatti di rilievo che possano aver influito in modo rilevante sull’andamento aziendale o che possano aver modificato la struttura patrimoniale, finanziaria ed economica della Società.

Proposta di destinazione del risultato d’esercizioSignori Azionisti,il bilancio al 31 dicembre 2010, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, evidenzia un utile netto di esercizio pari ad euro 11.405.377,48, che vi proponiamo di destinare come segue:- di accantonare alla riserva legale, utili in ragione di euro 570.268,87;- di riconoscere agli Azionisti un dividendo complessivo calcolato sulla base di un importo di euro 0,10 per ciascuna azione

ordinaria, di cui gli stessi saranno titolari (escluse quindi le azioni proprie in portafoglio della Società) alla data di stacco cedola, al lordo delle ritenute di legge. Resta inteso che l’utile non distribuito a titolo di dividendo sarà riportato a nuovo;

- di riportare a nuovo l’utile residuo;- di mettere in pagamento il dividendo a partire dal 12 maggio 2011, con stacco cedola in data 9 maggio 2011.

Longarone, 22 marzo 2011Presidente del Consiglio di AmministrazioneCOFFEN GIOVANNI MARCOLI

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

118

(euro) Note 31.12.2010 Di cui verso parti correlate

31.12.2009 Di cui verso parti correlate

ATTIVOATTIVITÀ NON CORRENTIImmobili, impianti e macchinari 5 19.636.021 14.209.957Immobilizzazioni immateriali 6 2.413.118 2.261.976Avviamento 0 0Partecipazioni 7 34.851.365 34.349.494Imposte differite attive 30 4.900.798 4.506.407Altre attività non correnti 8 13.750.257 13.750.257 8.388.527 8.388.527TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 75.551.558 63.716.361

ATTIVITÀ CORRENTIRimanenze 9 33.316.849 29.423.541Crediti commerciali e altri 10 45.937.538 14.828.803 51.085.324 18.473.612Altre attività correnti 11 119.457 274.686Disponibilità liquide 12 18.140.421 11.948.395TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 97.514.264 92.731.946

TOTALE ATTIVO 173.065.823 156.448.307

PATRIMONIO NETTO 13Capitale sociale 31.958.355 31.958.355Riserva da sovrapprezzo azioni 24.517.276 24.517.276Riserva legale 1.833.145 1.775.962Altre riserve 8.454.205 8.227.615Utili (perdite) portati a nuovo (2.800.966) (3.887.445)Utile (perdita) del periodo 11.405.377 1.143.663TOTALE PATRIMONIO NETTO 75.367.393 67.735.426

PASSIVOPASSIVITÀ NON CORRENTI

Finanziamenti a medio e lungo termine 14 27.449.871 29.254.129Fondi a lungo termine 15 3.239.549 3.783.587Imposte differite passive 30 1.601.300 1.573.790Altre passività non correnti 16 0 0TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 32.290.720 34.611.507

PASSIVITÀ CORRENTIDebiti commerciali 17 35.995.514 3.903.103 31.214.774 4.838.867Finanziamenti a breve termine 18 16.650.253 18.931.594Fondi correnti 19 3.792.849 2.667.958Imposte correnti 30 3.843.898 1.303.293Altre passività correnti 20 5.125.196 3.983.755TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 65.407.710 58.101.374

TOTALE PASSIVO 97.698.429 92.712.881TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 173.065.823 156.448.307

Statopatrimoniale

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Marcolin S.p.A.

119

Contoeconomico

Prospettodellevariazionidelpatrimonionetto

(euro) Note 2010 Di cui verso parti correlate

% 2009 Di cui verso parti correlate

%

RICAVI NETTI 22 128.575.270 40.468.688 100,0% 112.625.719 36.100.904 100,0%

COSTO DEL VENDUTO 23 (70.606.509) (1.980.029) (54,9)% (68.204.007) (2.637.152) (60,6)%

RISULTATO LORDO INDUSTRIALE 57.968.761 45,1% 44.421.712 39,4%

Costi distribuzione e marketing 24 (43.220.566) (4.499.185) (33,6)% (40.888.063) (1.933.375) (36,3)%Costi generali e amministrativi 25 (8.830.979) (6,9)% (8.108.738) (7,2)%Altri ricavi e costi 27 11.911.673 2.905.481 9,3% 8.727.850 3.757.288 7,7%Ricavi e costi operativi non ricorrenti 28 420.138 0,3% 543.529 0,5%

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA - EBIT 18.249.028 14,2% 4.696.289 4,2%

PROVENTI E ONERI FINANZIARI 29 (1.260.023) 205.224 (1,0)% (2.203.786) 154.902 (2,0)%

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 16.989.005 13,2% 2.492.504 2,2%

Imposte sul reddito dell’esercizio (5.583.628) (4,3)% (1.348.841) (1,2)%

RISULTATO NETTO DEL PERIODO 11.405.377 8,9% 1.143.663 1,0%

RISULTATO NETTO DEL PERIODO 11.405.377 1.143.663

Variazione netta della riserva di cash flow hedge 182.853 16.840

RISULTATO NETTO COMPLESSIVO 11.588.230 1.160.503

(euro migliaia)Capitale sociale

Riserva da sovrapprezzo

azioni

Riserva legale

Altre riserve

Utili (Perdite) portati a nuovo

Utile (Perdita) dell’esercizio

Totale

Gennaio-09 31.958 24.517 1.703 8.119 (5.276) 1.461 62.483Utile/(Perdita) riserva di Stock Option 0 0 0 91 0 0 91Risultato netto complessivo 0 0 73 17 1.388 (318) 1.161Dicembre-09 31.958 24.517 1.776 8.228 (3.887) 1.144 63.735

Gennaio-10 31.958 24.517 1.776 8.228 (3.887) 1.144 63.735Utile/(Perdita) riserva di Stock Option 0 0 0 44 0 0 44Risultato netto complessivo 0 0 57 183 1.086 10.262 11.588Dicembre-10 31.958 24.517 1.833 8.454 (2.801) 11.405 75.367

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

120

RendicontofinanziarioMarcolinS.p.A.

(euro migliaia) Note 2010 2009

ATTIVITÀ OPERATIVAUtile (perdita) dell'esercizio 11.405 1.144Ammortamenti 5,6 3.000 3.559 Accantonamenti 9,10,15,19 2.721 2.665 Fair value partecipazioni 7 198 26Imposte del periodo 30 5.584 1.349 Interessi passivi 29 763 1.811 Altre rettifiche non monetarie 13,25 (1.632) 513 Totale flusso di cassa generato dalla gestione reddituale 22.040 11.066

(Aumento) diminuzione dei crediti commerciali 10,25 6.511 4.775 (Aumento) diminuzione delle altre attività 11 (3.628) (1.714)(Aumento) diminuzione delle rimanenze 9 (5.177) 8.555 (Diminuzione) aumento dei debiti commerciali 17 4.781 (3.344)(Diminuzione) aumento delle altre passività 20 1.141 (281)(Utilizzo) Fondi correnti e non correnti 15,19 (2.020) (651)(Diminuzione) aumento delle imposte correnti (2.970) 604 Altre rettifiche non monetarie (7) 0Imposte pagate (433) (3.965)Interessi pagati (1.487) (1.421)Flusso di cassa assorbito dalla gestione corrente (3.289) 2.557

Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa 18.750 13.623

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO(Investimento) in immobili, impianti e macchinari 5 (8.090) (5.845)Disinvestimento in immobili, impianti e macchinari 5 10 132 (Investimento) in immobilizzazioni immateriali 6 (497) (230)(Acquisto) cessione partecipazioni 7 390 (2.384)Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività di investimento (8.187) (8.326)

ATTIVITÀ FINANZIARIAIncremento / (diminuzione) netta dei debiti verso banche 14,18 (85) (2.044)Finanziamenti passivi: - Assunzioni 14,18 12.000 28.150 - Rimborsi 14,18 (16.286) (24.145)Variazione delle Riserve 0 0Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività finanziaria (4.371) 1.960

Incremento (decremento) nelle disponibilità liquide 6.192 7.258 Disponibilià liquide all'inizio del periodo 11.948 4.690 Disponibilità liquide a fine periodo 18.140 11.948

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Marcolin S.p.A.

121

NoteesplicativealbilancioseparatoMarcolinS.p.A.al31dicembre2010

PREMESSELe Note esplicative nel seguito esposte formano parte integrante del Bilancio separato della Marcolin S.p.A. e sono state predisposte in conformità alle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2010. E’ stata inoltre redatta la relazione sull’andamento della gestione di Marcolin S.p.A.

1.INFoRMAzIoNIGENERALIMarcolin S.p.A. è una società di diritto italiano iscritta nel Registro imprese di Belluno al n° 01774690273, le cui azioni sono negoziate in Italia presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.Marcolin S.p.A. è la società capogruppo del Gruppo Marcolin attivo in Italia ed all’estero nella produzione e commercializzazione di montature da vista e occhiali da sole.

Gli indirizzi della sede legale e delle località presso le quali sono svolte le principali attività della Società sono indicate nell’introduzione al fascicolo di bilancio.

Ai sensi dell’Art 2497-bis c. 4 del C.C. si rileva che Marcolin S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da alcuna entità in quanto rappresenta la Capogruppo.

2.PRINCIPICoNtABILIBase per la preparazioneIl bilancio 2010 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea in quanto il Regolamento n. 1606 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel luglio 2002 ha previsto, a partire dal 2005, l’applicazione obbligatoria dei principi IAS/IFRS ai conti consolidati delle società quotate nei mercati regolamentati della UE. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).I principi contabili adottati sono omogenei con quelli utilizzati nell’esercizio precedente. Il presente bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica. Il presente bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e fatta eccezione per alcune rivalutazioni operate in esercizi precedenti.La valuta dell’area economica in cui la Società opera prevalentemente è l’euro.

Scelta degli schemi di bilancioIn conformità a quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 “Disposizioni in materia di schemi di bilancio in attuazione dell’art. 9, comma 3, del Decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005” in sede di predisposizione degli schemi dei documenti che compongono il bilancio separato, la Marcolin S.p.A. ha adottato i seguenti criteri:

- Stato Patrimoniale Le attività e passività esposte in bilancio sono state classificate distintamente tra correnti e non correnti in conformità

con quanto previsto dal principio contabile IAS 1. In particolare, un’attività deve essere classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

(a) si suppone sia realizzata, oppure posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo dell’entità;

(b) è posseduta principalmente con la finalità di essere negoziata;(c) si suppone sia realizzata entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio;(d) si tratta di disponibilità liquide o mezzi equivalenti.

Tutte le altre attività sono state classificate come non correnti.

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Una passività deve essere classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:(a) è previsto che sia estinta nel normale ciclo operativo di un’entità;(b) è posseduta principalmente con la finalità di essere negoziata;(c) deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio;(d) l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data

di riferimento del bilancio. Tutte le altre passività sono state classificate come non correnti. Inoltre, sulla base di quanto disposto dall’IFRS 5, sono state classificate come “Attività destinate ad essere cedute” e

“Passività correlate ad attività destinate ad essere cedute” quelle attività (e correlate passività) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con l’uso continuativo.

- Conto economico La classificazione dei costi è stata eseguita sulla base del criterio della destinazione indicando distintamente il costo

del venduto, i costi di distribuzione e quelli amministrativi, in quanto si ritiene che tale metodo possa, in funzione del settore di attività in cui opera l’impresa, fornire agli utilizzatori informazioni più significative e rilevanti rispetto all’alternativa classificazione dei costi per natura.

- Prospetto delle variazioni nel Patrimonio Netto Il prospetto è stato elaborato esponendo le voci in singole colonne con riconciliazione dei saldi di apertura e di

chiusura di ciascuna voce che compone il Patrimonio Netto.

- Rendiconto finanziario I flussi finanziari dell’attività operativa sono presentati adottando il metodo indiretto, in quanto tale criterio è stato

ritenuto il più consono al settore di attività in cui opera l’impresa. Per mezzo di tale criterio, il risultato d’esercizio è stato rettificato degli effetti delle operazioni aventi natura non monetaria, dalle attività operative, di investimento e finanziarie.

Immobili, impianti e macchinariGli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d’acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, ad esclusione dei terreni e fabbricati di proprietà della Capogruppo per i quali è stato utilizzato il modello della rivalutazione/rideterminazione (deemed cost), alla data di transizione, elaborato sulla base del valore di mercato determinato attraverso apposita perizia redatta da un perito qualificato ed indipendente.Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, l’ammodernamento o il miglioramento dei beni di proprietà o in uso da terzi, è effettuata nei limiti in cui gli stessi possano essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. Il valore di iscrizione è rettificato dall’ammortamento sistematico, calcolato in base alla vita utile.Se il bene oggetto di ammortamento è composto da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’immobilizzazione, l’ammortamento viene calcolato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach. Gli utili e le perdite derivanti dalla vendita di attività o gruppi di attività sono determinati confrontando il prezzo di vendita con il relativo valore netto contabile.I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono ad immobilizzazioni materiali sono registrati come ricavi differiti e accreditati al conto economico lungo il periodo di ammortamento dei relativi beni.

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Gli oneri finanziari relativi all’acquisto di un’immobilizzazione sono imputati a conto economico a meno che siano direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione di un bene che ne giustifica la capitalizzazione. I beni acquistati con contratto di leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali in contropartita del relativo debito. Il costo del canone è scomposto nelle sue componenti di onere finanziario, contabilizzato a conto economico, e di rimborso del capitale, iscritto a riduzione del debito finanziario.Le locazioni nelle quali il locatore non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, secondo le aliquote di seguito indicate:

CATEGORIA ALIQUOTA

Fabbricati 3%Costruzioni leggere 10%Macchine generiche 10%Macchine generiche plastica 10%Attrezzature ammortizzabili 40%Macchine specifiche 15,5%Macchine specifiche plastica 15,5%Mobili e arredi d'ufficio 12%Arredamento fiere 27%Macchine elettroniche 20%Automezzi non strumentali 25%Automezzi strumentali 20%

Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono costituite da elementi non monetari, controllabili e privi di consistenza fisica, chiaramente identificabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle immobilizzazioni a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio quando l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente lungo la vita utile.Nelle circostanze in cui viene identificata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre una perdita di valore, si procede alla stima del valore recuperabile dell’attività, imputando l’eventuale svalutazione a conto economico. Qualora vengano meno i presupposti per la svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di acquisto rispetto al valore corrente (“fair value”) delle attività acquisite. L’avviamento non viene ammortizzato, ma sottoposto a verifica annuale, salvo il caso in cui vi siano indicatori specifici che ne rendano necessaria una revisione infrannuale, al fine di accertare l’esistenza di perdite di valore (“impairment test”). Utili o perdite derivanti dalla vendita delle attività cui l’avviamento si riferisce sono determinati considerando il valore dell’avviamento relativo.

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Marchi e licenzeI marchi e le licenze sono contabilizzati al costo. Essi hanno una vita utile definita e vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti effettuati. L’ammortamento è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo di marchi e licenze in relazione alla residua possibilità di utilizzazione.Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risultasse una perdita durevole di valore (“impairment”), l’immobilizzazione netta verrebbe conseguentemente svalutata; se in esercizi successivi venissero meno i presupposti della svalutazione, verrebbe ripristinato il valore nei limiti del valore netto di carico che l’attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.I marchi sono ammortizzati con il metodo lineare sulla loro vita utile stimata da 15 a 20 anni.

SoftwareLe licenze acquistate e relative a software vengono capitalizzate sulla base dei costi sostenuti per il loro acquisto e di quelli necessari per renderli utilizzabili. L’ammortamento è calcolato col metodo lineare sulla loro stimata vita utile (da 3 a 5 anni). I costi associati con lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono contabilizzati come costo quando sostenuti. I costi diretti includono il costo relativo ai dipendenti che sviluppano il software.

Costi di ricerca e sviluppoI costi di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e/o processi sono spesati quando sostenuti allorquando non sussistano i requisiti previsti dallo IAS 38 per la loro capitalizzazione.

Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immaterialiIn presenza di indicatori specifici di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali ed immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore (“impairment test”).Ai fini dello svolgimento dell’impairment test l’avviamento è allocato sulle minime unità generatrici di cassa (“cash generating unit”) che è possibile individuare e confrontato con i flussi di cassa operativi attualizzati dalle stesse generati.La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell’attività e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile di un’attività è inferiore al valore contabile, quest’ultimo viene ridotto al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene imputata a conto economico.Per attività non soggette ad ammortamento, e per le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’utilizzo, l’impairment test è effettuato con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori.Le condizioni e le modalità applicate dalla Società per un eventuale ripristino di valore di attività in precedenza svalutate, escludendo qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’Avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.

Strumenti finanziari derivatiGli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l’intento di copertura al fine di ridurre l’esposizione della Società ai rischi di cambio e di tasso. Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.Quando la strategia di copertura risulta efficace, si applicano i seguenti trattamenti contabili:Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. La posta coperta viene adeguata al fair value per la porzione di rischio coperto e, in

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contropartita, si registra un utile o una perdita in conto economico. Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio, la porzione efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato è rilevata a patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

RimanenzeLe rimanenze vengono valutate al minore tra il costo medio di acquisto o di produzione ed il corrispondente valore di presumibile realizzo desunto dall’andamento di mercato. Il valore di presumibile realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato al netto dei costi diretti di vendita.Il costo di acquisto è stato utilizzato per i prodotti acquistati destinati alla rivendita e per i materiali di diretto od indiretto impiego, acquistati ed utilizzati nel ciclo produttivo, mentre il costo di produzione è stato adottato per i prodotti finiti o in corso di completamento del processo di lavorazione.Per la determinazione del costo di acquisto si è tenuto conto del costo effettivamente sostenuto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, tra cui le spese di trasporto e gli oneri doganali al netto degli sconti commerciali.Nel costo di produzione sono stati considerati, oltre al costo dei materiali impiegati, come sopra definito, i costi industriali di diretta ed indiretta imputazione.Le rimanenze di magazzino obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Attività finanziarie – Crediti e finanziamentiI Crediti commerciali, i Crediti finanziari correnti e gli Altri crediti correnti, ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati e tutte le attività finanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi a tassi inferiori a quelli di mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato e sono iscritti tra le attività non correnti. Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell’ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo. In particolare per quanto concerne i crediti commerciali l’adeguamento al valore di realizzo avviene mediante l’iscrizione di un fondo rettificativo costituito quando vi è un’oggettiva evidenza che la Società non sarà in grado di incassare il credito al proprio valore originario.

Disponibilità liquideLe disponibilità liquide includono la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili, ossia con durata originaria fino a tre mesi, e sono iscritte per gli importi effettivamente disponibili a fine periodo.

Attività destinate ad essere cedute e passività correlateTali voci sono destinate ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività e passività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività

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destinate alla vendita (o un gruppo in dismissione) sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.Qualora tali attività (o un gruppo in dismissione) cessino di essere classificate come attività destinate ad essere cedute, non si riclassificano né si ripresentano gli importi a fini comparativi con la classificazione nello stato patrimoniale dell’ultimo esercizio presentato.

Patrimonio NettoCapitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione di nuove azioni sono classificati a diretta riduzione del Patrimonio Netto al netto dell’effetto fiscale differito.Azioni proprieSono esposte a diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto. L’importo nominale delle azioni proprie in portafoglio è portato a diretta riduzione del capitale sociale, mentre il valore eccedente quello nominale è portato a riduzione dell’importo della riserva azioni proprie in portafoglio inclusa tra le riserve di Utili (perdite) portati a nuovo.

Pagamenti basati su azioni (stock option)Marcolin S.p.A. riconosce benefici addizionali all’Amministratore Delegato della Capogruppo attraverso un piano di stock option deliberato nel corso del 2008. Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari; pertanto il costo è rappresentato dal fair value delle stock option alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair value dell’opzione successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.

Benefici ai dipendentiI benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto), sono riconosciuti nel momento di maturazione del relativo diritto. Le passività relative ai programmi a benefici definiti sono determinate sulla base di valutazioni attuariali e rilevate per competenza coerentemente con le prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici. Le valutazioni attuariali sono state eseguite da esperti indipendenti.Gli utili e le perdite derivanti dall’effettuazione del calcolo attuariale sono imputati a conto economico a prescindere dal valore degli stessi, senza peraltro utilizzare il cosiddetto metodo del “corridor approach”.Il fondo di trattamento di fine rapporto, peculiarità della realtà italiana, rientra nella definizione dei programmi a benefici definiti. A partire dal 1 gennaio 2007 e solo per le società con almeno 50 dipendenti, la Legge Finanziaria 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296 e relativi decreti attuativi) ha introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la possibilità per il lavoratore di scegliere in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest’ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS).Alla luce di tali modifiche l’istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.I cambiamenti intervenuti nella normativa di riferimento hanno comportato variazioni nelle assunzioni attuariali utilizzate per la valutazione della passività relativa al fondo maturato fino al 31 dicembre 2006.Per effetto di tali variazioni è stato registrato nel 2007, ovvero il primo anno di attuazione contabile degli effetti della riforma, il relativo onere (c.d. effetto di curtailment).

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Fondi per rischi e oneriI fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali verso terzi (legali o implicite) derivanti da un evento passato, per l’adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse finanziarie, il cui ammontare può essere stimato in maniera attendibile.Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima attualizzata dell’importo che l’impresa dovrebbe pagare per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del bilancio.Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono identificati nella sezione relativa agli impegni e garanzie senza procedere ad alcun stanziamento.

Debiti commerciali ed altre passività non finanziarieI debiti la cui scadenza rientra negli ordinari termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al loro valore nominale.

Passività finanziarieI finanziamenti sono inizialmente contabilizzati al costo, corrispondente al fair value della passività al netto dei costi relativi alla loro accensione. Successivamente alla prima rilevazione, sono valutati al costo ammortizzato; ogni differenza tra l’importo finanziato (al netto dei costi di accensione) e il valore nominale è riconosciuto a conto economico lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e il management sia in grado di stimarli attendibilmente, il valore dei finanziamenti viene ricalcolato per riflettere eventuali cambiamenti attesi nei flussi di cassa.I finanziamenti sono classificati fra le passività correnti se la scadenza è inferiore ai 12 mesi successivi alla data di bilancio e nel momento in cui la società non abbia un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno 12 mesi.I finanziamenti cessano di essere rilevati in bilancio al momento della loro estinzione o quando sono stati trasferiti a terzi tutti i rischi e gli oneri relativi agli stessi.

Componenti positivi di redditoI ricavi sono valutati al fair value al netto di resi, sconti, abbuoni e premi.In particolare la Società contabilizza i ricavi di vendita dei beni ceduti quando tutti i rischi e i benefici relativi alla proprietà dei beni vengono di fatto trasferiti ai clienti secondo i termini dell’accordo di vendita. Tali ricavi sono iscritti al netto di un accantonamento che rappresenta la miglior stima della perdita di margine dovuta alla eventuale restituzione della merce da parte del cliente. Tale accantonamento si basa su specifiche serie storiche.I ricavi derivanti da prestazioni di servizi sono contabilizzati con riferimento allo stato di completamento dell’operazione alla data del bilancio.Gli interessi attivi sono determinati in conformità al principio della competenza temporale ed in base all’effettivo rendimento dell’attività cui si riferiscono.I dividendi sono rilevati nel momento in cui sorge il diritto da parte dell’azionista a ricevere il pagamento, che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

CostiI costi sono registrati nel rispetto dei principi di inerenza e competenza economica.

Proventi e oneri finanziariGli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione.

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Conversione dei saldi in valutaLe transazioni in valuta diversa da quella funzionale vengono tradotte nella valuta locale utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Le differenze di cambio realizzate nel periodo vengono imputate al conto economico.I crediti e debiti in valuta diversa da quella funzionale vengono adeguati al cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio, rilevando le differenze cambio positive e negative per il loro intero ammontare a conto economico nei proventi ed oneri finanziari.

ImposteLe imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.Le imposte differite sono calcolate sulla base delle differenze temporanee che si generano tra il valore delle attività e delle passività incluse nella situazione contabile dell’azienda ed il valore ai fini fiscali che viene attribuito a quella attività/passività.Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.Le imposte anticipate sono contabilizzate nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile tale da consentire, in tutto o in parte, il recupero delle attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse nell’ambito della gestione operativa.

Riconoscimento dei ricaviI ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l’impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l’ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente. I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

Stagionalità dei ricaviVa evidenziato che le vendite nel settore ottico sono maggiormente concentrate nel primo semestre dell’esercizio.

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NUovIIFRSEINtERPREtAzIoNIDELL’IFRICPrincipi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2010I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno della Società alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendaliAggregazioni aziendali. La versione aggiornata dell’IFRS 3 ha introdotto importanti modifiche, che riguardano principalmente: la disciplina delle acquisizioni per fasi di società controllate; la facoltà di valutare al fair value eventuali interessenze di pertinenza di terzi ottenute in un’acquisizione parziale; l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione dei corrispettivi sottoposti a condizione.Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate.Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27.Improvement agli IAS/IFRS (2009).Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa.IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipataIn data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: presentazione: classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato.L’emendamento in oggetto deve essere applicato dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettivo. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà effetti sul bilancio della Società.

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio.

In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie.In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli ‘Altri utili e perdite complessive’ e non transiteranno più nel conto economico. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.

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In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio della Società.

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dall’impresa diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputata a conto economico nel periodo.L’interpretazione deve essere applicata dal 1° gennaio 2011: si ritiene che l’adozione dell’interpretazione non comporterà effetti significativi sul bilancio della Società.

In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che saranno applicabili dal 1° gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dalla Società:IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali: l’emendamento chiarisce che le componenti di interessenze di pertinenza di terzi che non danno diritto ai possessori a ricevere una quota proporzionale delle attività nette della controllata devono essere valutate al fair value o secondo quanto richiesto dai principi contabili applicabili. Quindi, per esempio, un piano di stock option concesso ai dipendenti deve essere valutato, in caso di aggregazione aziendale, in accordo con le regole dell’IFRS 2 e la quota di equity di uno strumento obbligazionario convertibile deve essere valutata in accordo con lo IAS 32. Inoltre, il Board ha approfondito il tema dei piani di pagamento basati su azioni che sono sostituiti nell’ambito di un’aggregazione aziendale, aggiungendo una guida specifica per chiarirne il trattamento contabile.IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Questo dovrebbe aiutare gli utilizzatori del bilancio a collegare le informazioni presentate e a costituire una descrizione generale circa la natura e la portata dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la richiesta di informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral.IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle variazioni di ogni componente di patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli schemi di bilancio.IAS 34 – Bilanci intermedi: attraverso alcuni esempi sono stati inseriti chiarimenti circa le informazioni aggiuntive che devono essere presentate nei Bilanci Intermedi.Si ritiene che l’adozione di tali improvement non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti.

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In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards (IFRS) per eliminare il riferimento alla data del 1° gennaio 2004 in esso contenuta e descritta come data di transizione agli IFRS e per fornire una guida sulla presentazione del bilancio in accordo con gli IFRS dopo un periodo di iperinflazione. Tali emendamenti saranno applicabili dal 1° luglio 2011. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti appena descritti.

In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento appena descritto.

3.FAttoRIDIRISChIoFINANzIARIoRischi di mercatoLa gestione dei rischi finanziari è svolta sulla base di indirizzi che coprono alcune aree specifiche, quali la copertura dai rischi di cambio (soprattutto nei confronti del dollaro USA) e dai rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse.La Società cerca di minimizzare gli impatti di tali rischi sui propri risultati anche attraverso l’utilizzo di alcuni strumenti derivati. Coerentemente con la strategia prescelta, sono poste in essere operazioni su derivati esclusivamente con finalità economica di copertura. Tuttavia, nel caso in cui, in applicazione dei principi contabili vigenti (in particolare rappresentati dal principio IAS 39), tali operazioni non siano tecnicamente qualificabili quali operazioni di copertura, le stesse non sono contabilizzate come operazioni di hedging.

Rischio di cambioLa Società opera a livello internazionale ed è esposta al rischio di cambio (soprattutto per quanto riguarda il dollaro USA); si pone pertanto l’obiettivo, attraverso le proprie strutture interne, di esaminare e monitorare l’evoluzione dei saldi delle diverse partite espresse in valuta e, conseguentemente, di valutare l’eventuale stipula di adeguati contratti con finalità di copertura, mediante la negoziazione degli stessi sul mercato dei contratti derivati.Tale attività consente di mantenere un sostanziale equilibrio delle principali posizioni valutarie e si ritiene pertanto, sulla base delle sensitivity analysis effettuate, che una variazione dei tassi di cambio non impatti in modo significativo sul bilancio della Società.Si segnala che la Società si è dotata di una specifica policy per la gestione del rischio di cambio.

Rischio di tasso di interesseIl rischio di tasso di interesse si suddivide in ‘rischio di fair value’ e rischio di cash flow.La Società è esposta prevalentemente al rischio di cash flow originato da debiti finanziari a tassi di interesse variabili. Si rimanda a quanto esposto nella sezione relativa alla descrizione del rischio di liquidità a cui è soggetto la Società, per quanto concerne l’analisi quantitativa dell’esposizione al rischio di cash flow legato ai tassi di interesse sui finanziamenti.Per i dettagli relativi ai finanziamenti in essere si rimanda al paragrafo n.19 del presente documento.

La Società gestisce il rischio di oscillazione dei tassi di interesse anche mediante il ricorso a contratti derivati, tipicamente interest rate swap, che permettono di ridurre la variabilità del tasso di interesse.

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Segue il dettaglio dei contratti derivati in essere alla data di chiusura del bilancio.

Contratti di copertura dal rischio di tasso di interesse (euro migliaia)

Tipologia Istituto Nozionale Valuta Scadenza Mark to Market

Interest Rate Swap Efibanca 4.500 EUR 27-06-12 (151)

Nella sezione relativa alle passività finanziarie verranno fornite più dettagliate indicazioni su tali strumenti derivati.

Contratti di copertura dal rischio di cambio (migliaia)

Tipologia Istituto Nozionale USD Valuta Scadenza Mark to Market EUR

Acquisto a termine valuta Veneto Banca 3.000 USD 30-06-11 (195)Acquisto a termine valuta Veneto Banca 3.000 USD 31-12-11 (96)

Sensitivity analysis su tassi di interesseÈ stata effettuata una sensitivity analysis sul tasso di interesse, ipotizzando uno spostamento parallelo e simmetrico in aumento ed in diminuzione di 50 basis points della curva dei tassi di interesse Euribor/Swap Eur, pubblicata dal provider “Bloomberg”, con riferimento alle date del 31 dicembre 2010 e del 31 dicembre 2009. In tal modo sono stati determinati i potenziali impatti a conto economico e a patrimonio netto che tali ipotesi avrebbero prodotto.Sono stati esclusi dall’analisi gli strumenti finanziari non esposti in misura significativa alla variazione dei tassi di interesse, come i crediti e debiti commerciali a breve termine. Sono stati ricalcolati i flussi di interesse dei finanziamenti passivi verso banche sulla base delle ipotesi sopra riportate e della posizione in essere in corso d’anno rideterminando i maggiori/minori oneri finanziari calcolati su base annua.

Relativamente ai derivati su tasso di interesse, sono stati ricalcolati i flussi di interesse di competenza dell’esercizio sulla base delle ipotesi precedentemente illustrate. A fine esercizio, i derivati sono stati valutati al fair value utilizzando le curve dei tassi di interesse modificate in base alle ipotesi sopra menzionate. Per i derivati di copertura del cash flow, la contropartita della valutazione al fair value è rappresentata dalla specifica riserva di patrimonio netto, ipotizzando la piena efficacia della relazione, mentre per i derivati di negoziazione, la contropartita della valutazione al fair value è iscritta a conto economico.

Per le disponibilità liquide è stato calcolato il saldo medio di periodo considerando i valori di bilancio a inizio e a fine periodo. Sull’importo così determinato è stato calcolato l’effetto a conto economico di un aumento/diminuzione dei tassi di interesse di 50 basis points a partire dal primo giorno del periodo.

La sensitivity analysis, effettuata secondo i criteri sopra esposti, indica che la Società è esposta al rischio di tasso di interesse relativamente ai flussi di cassa attesi. In caso di rialzo dei tassi di interesse di 50 basis points, si produrrebbe a conto economico un effetto negativo pari a 191 migliaia di euro (negativo per 55 migliaia di euro nel 2009), causato principalmente dall’aumento degli oneri finanziari dell’indebitamento verso banche che viene solo in parte compensato dal miglioramento del margine di interesse dei derivati, dalla rivalutazione positiva dei derivati di negoziazione e dai maggiori interessi attivi relativi alle disponibilità liquide. Di converso il patrimonio netto aumenterebbe di 21 migliaia di euro (38 migliaia di euro nel 2009) a causa della rivalutazione dei derivati di copertura del cash-flow.

In caso di ribasso dei tassi di interesse di 50 basis points, a conto economico vi sarebbe un impatto positivo di 191

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migliaia di euro (positivo per 20 migliaia di euro nel 2009) dovuto principalmente alla diminuzione degli oneri finanziari generati dall’indebitamento, parzialmente compensata dal peggioramento del margine di interesse sui derivati, dalla rivalutazione negativa dei derivati di negoziazione e dai minori interessi attivi relativi alle disponibilità liquide. Di converso il patrimonio netto diminuirebbe di 21 migliaia di euro (38 migliaia di euro nel 2009) a causa della svalutazione dei derivati di copertura del cash-flow.

Rischio di creditoLa Società non è caratterizzata da significative concentrazioni del rischio di credito. I crediti sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici.Sono state inoltre implementate linee guida nella gestione del credito verso la clientela tali da garantire l’effettuazione di vendite solamente nei confronti di soggetti ragionevolmente affidabili e solvibili, ciò anche attraverso l’istituzione di determinati e differenziati limiti di esposizione del credito.Di seguito si presenta la tabella con la suddivisione del credito per le principali aree nelle quali la Società opera al fine di valutare il rischio per paese.

Crediti commerciali ed altri per area geografica 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Italia 19.578 22.747Resto europa 15.216 15.858Nord america 1.379 4.294Resto del mondo 9.764 8.186Totale 45.938 51.085

Rischio di liquiditàUna gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e la disponibilità di fondi ottenibili tramite un adeguato ammontare di linee di credito. Per la natura dinamica dei business in cui opera, la Società privilegia la flessibilità nel reperire fondi mediante il ricorso a linee di credito. Allo stato attuale la Società ritiene, attraverso la disponibilità delle fonti di finanziamento e di linee di credito, di avere accesso a fondi sufficienti a soddisfare le necessità finanziarie per l’attività ordinaria. Le tipologie di linee di credito disponibili e il tasso base alla data di riferimento sono riportati nel seguito all’interno del paragrafo n. 19 delle note esplicative del bilancio di esercizio.

Liquidity analysisLa liquidity analysis ha riguardato finanziamenti passivi, derivati e debiti commerciali. Per i finanziamenti passivi sono stati indicati, per fasce temporali, i rimborsi di capitale e interessi non attualizzati. I flussi futuri di interesse sono stati determinati sulla base dei tassi forward ricavati dalla curva dei tassi spot pubblicata da Bloomberg a fine periodo.Relativamente ai derivati, sono stati considerati i flussi di cassa attesi in funzione delle medesime variabili di mercato.Tutti i flussi di cassa inseriti in tabella non sono stati oggetto di attualizzazione.

Per la valutazione del fair value dei finanziamenti passivi, sono stati stimati i cash flow futuri sulla base dei tassi forward impliciti nella curva dei tassi d’interesse relativa alla data di valutazione e, per il calcolo della cedola in corso, sulla base dell’ultimo fixing dell’Euribor.I valori così calcolati sono stati attualizzati in base ai fattori di sconto relativi alle diverse scadenze dei cash flow di cui sopra.

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I derivati utilizzati dalla Società sono classificati come strumenti O.T.C. (Over The Counter) e pertanto non dispongono di un prezzo pubblico formatosi su mercati di contrattazione ufficialmente riconosciuti.

Debiti finanziari (euro migliaia)

Finanziamenti Derivati Debiti commerciali

Totali

entro 3 mesi 155 0 29.093 29.248da 3 a 6 mesi 9.701 188 3.109 12.998da 6 a 12 mesi 9.772 184 553 10.509da 1 a 3 anni 21.363 48 0 21.411da 3 a 5 anni 7.358 0 0 7.358oltre 5 anni 3.001 0 0 3.001Totale 31 dicembre 2009 51.350 420 32.755 84.525

entro 3 mesi 1.817 (1.222) 34.512 35.107da 3 a 6 mesi 8.237 (1.142) 1.323 8.418da 6 a 12 mesi 7.574 (2.297) 161 5.437da 1 a 3 anni 16.321 24 0 16.345da 3 a 5 anni 8.740 0 0 8.740oltre 5 anni 4.997 0 0 4.997Totale 31 dicembre 2010 47.687 (4.638) 35.996 79.045

Per la valutazione di tali derivati sono stati utilizzati modelli di discounted cash flow per gli interest rate swap e modelli di Black & Scholes per i contratti di Cap e Floor e, alimentati con dati di input pubblicati da “Bloomberg”.

4.USoDIStIMELa preparazione del bilancio comporta per il management la necessità di effettuare stime che potrebbero influenzare i valori contabili di alcune attività e passività, costi e ricavi, così come l’informativa relativa ad attività/passività potenziali alla data di riferimento del bilancio.Le stime fanno principalmente riferimento alla valutazione della ricuperabilità delle immobilizzazioni immateriali, alla definizione delle vite utili delle immobilizzazioni materiali, alla ricuperabilità dei crediti (anche per imposte anticipate) e delle giacenze di magazzino ed al riconoscimento o alla valutazione dei fondi rischi ed oneri. Le stime e le assunzioni si basano su dati che riflettono lo stato attuale delle conoscenze disponibili.Le stime e le assunzioni che determinano un significativo rischio di causare variazioni nei valori contabili di attività e passività sono:- Svalutazione degli attivi immobilizzatiIn accordo con i principi contabili applicati, gli attivi immobilizzati sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata una perdita di valore, in presenza di indicatori che facciano presumere che il valore netto contabile ecceda il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il valore d’uso. I valori ricuperabili sono stati determinati basandosi sulla determinazione del “valore in uso”. Tali calcoli richiedono l’uso di stime relative agli andamenti economici futuri, al tasso di attualizzazione ed al tasso di crescita tendenziale da applicare ai flussi prospettici. La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede da parte degli Amministratori l’effettuazione di valutazioni soggettive basate su informazioni disponibili all’interno della Società e sul mercato, nonché sulle conoscenze del management. Inoltre, in presenza di una potenziale perdita di valore, la Società procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. La corretta identificazione degli indicatori dell’esistenza di una

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potenziale perdita di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e le stime effettuate dagli Amministratori.- Attività per imposte anticipateL’iscrizione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte in questione.

5.IMMoBILI,IMPIANtIEMACChINARIPresentano la seguente composizione e variazione:

Immobili, impianti e macchinari (euro migliaia)

Terreni e fabbricati

Impianti e macchinari

Attrezzature industriali e commerciali

Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti

Totale

Valore netto inizio esercizio 2009 6.198 2.510 1.727 833 27 11.295 Incrementi 1.100 253 1.024 1.033 2.435 5.845 Cessioni 0 (1) 0 (131) 0 (132)Ammortamenti (448) (600) (1.269) (481) 0 (2.798)Riclassifiche e altri movimenti 0 0 12 0 (12) 0 Valore netto fine esercizio 2009 6.849 2.163 1.495 1.253 2.451 14.210

Valore netto inizio esercizio 2010 6.849 2.163 1.495 1.253 2.451 14.210 Incrementi 3.689 2.557 814 974 55 8.090 Cessioni (7) 0 0 (3) 0 (10)Ammortamenti (413) (749) (1.064) (428) 0 (2.654)Riclassifiche e altri movimenti 1956 479 11 0 (2.446) 0Valore netto fine esercizio 2010 12.075 4.450 1.255 1.796 60 19.636

Gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio sono stati pari a 8.090 migliaia di euro (5.845 migliaia nel 2009) e si riferiscono principalmente al completamento del nuovo immobile industriale di Longarone (che ha consentito di centralizzare le attività di spedizione del Gruppo, migliorando il servizio logistico e after sales e di incrementare la capacità produttiva) ed alla realizzazione del nuovo centro stile.Nel dettaglio sono stati sostenuti costi per terminare la realizzazione degli immobili sopra citati (3.689 migliaia di euro), per l’acquisto di macchinari ed impianti (2.557 migliaia di euro), per l’acquisto di attrezzature industriali e commerciali (814 migliaia di euro). Inoltre, la voce Altri beni aumenta per 974 migliaia di euro principalmente per l’acquisto di mobili ed arredi d’ufficio.La riclassifica della posta terreni e fabbricati, pari a 1.956 migliaia di euro, si riferisce alla parte di investimenti sul citato nuovo immobile, in corso di realizzazione alla fine del precedente esercizio.

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Il valore lordo degli immobili, impianti e macchinari ed il valore del relativo fondo ammortamento al dicembre 2010, sono esposti nella tabella che segue:

Immobili, impianti e macchinari (euro migliaia)

Terreni e fabbricati

Impianti e macchinari

Attrezzature industriali e commerciali

Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti

Totale

Valore lordo 18.162 15.423 15.712 6.419 60 55.777Fondo Ammortamento (6.087) (10.973) (14.457) (4.623) (36.141)Valore Netto 12.075 4.450 1.255 1.796 60 19.636

6.IMMoBILIzzAzIoNIIMMAtERIALIPresentano la seguente composizione e variazione:

Immobilizzazioni immateriali (euro migliaia)

Diritto di brevetto e utilizzo opere d’ingegno

Concessioni, licenze, marchi

Totale

Valore netto inizio esercizio 2009 994 1.799 2.793Incrementi 230 0 230Cessioni 0 0 0Ammortamenti (660) (101) (761)Riclassifiche e altri movimenti 0 0 0Valore netto fine esercizio 2009 564 1.698 2.262

Valore netto inizio esercizio 2010 564 1.698 2.262Incrementi 173 324 497Cessioni 0 0 0Ammortamenti (245) (101) (346)Riclassifiche e altri movimenti 0 0 0Valore netto fine esercizio 2010 492 1.922 2.413

Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti per 497 migliaia di euro (230 migliaia nel 2009) principalmente per implementazione e aggiornamento software.Non vi sono al 31 dicembre 2010 immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita né valori iscritti a titolo di avviamento.

Il costo di acquisto e gli ammortamenti cumulati delle immobilizzazioni immateriali iscritti a diretta decurtazione del costo, sono esposti nella tabella che segue:

Immobilizzazioni immateriali (euro migliaia)

Diritto di brevetto e utilizzo opere d’ingegno

Concessioni, licenze, marchi

Totale

Valore lordo 5.470 2.650 8.120Fondo Ammortamento (4.978) (729) (5.707)Valore Netto 492 1.922 2.413

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Nella voce concessioni, licenze e marchi è contabilizzato il marchio Web. Tale attività, acquistata a novembre 2008 e il cui valore di acquisto è stato oggetto di apposita perizia di stima da parte di un professionista indipendente, trattandosi di una transazione con parte correlata, è sottoposta a processo di ammortamento. L’ammortamento è effettuato in un arco di vita utile stimata in 18 anni. Il valore al 31 dicembre 2010 è stato sottoposto al test di impairment sulla base dei piani del Gruppo in merito allo sviluppo e alla marginalità delle produzioni a marchio Web. Da tale calcolo, si ritiene che non sussistano perdite di valore con riferimento a tale attività. Per una descrizione dei criteri utilizzati per lo svolgimento del test si veda quanto sotto riportato a commento delle partecipazioni.

7.PARtECIPAzIoNINel seguito si riporta il prospetto di dettaglio delle partecipazioni in società controllate e della loro movimentazione nel corso dell’esercizio:

Controllate(euro migliaia)

31.12.2009 Svalutazioni Rivalutazioni Aumento di capitale/ cessioni

31.12.2010

Marcolin (Deutschland) GmbH 769 0 0 700 1.469Marcolin (UK) Ltd 1.029 0 0 0 1.029Marcolin Iberica SA 826 0 0 0 826Marcolin GmbH (Svizzera) 0 0 0 0 0Marcolin Portugal Lda 414 0 0 0 414Marcolin Benelux Sprl 495 0 0 0 495Marcolin do Brasil Ltda 3.540 0 0 0 3.540Marcolin Usa Inc 25.373 0 0 0 25.373Marcolin France Sas 1.346 0 0 0 1.346Marcolin Intern. BV 0 0 0 0 0Totale 33.792 0 0 700 34.492

Si osserva che nel corso del 2010 si è provveduto ad aumentare il capitale sociale della partecipata Marcolin (Deutschland) GmbH (per 700 migliaia di euro) attraverso la parziale rinuncia di alcuni crediti di natura commerciale.

Con riferimento ad alcune cash generating unit (CGU), che si identificano con le società controllate, identificate sulla base di alcuni indicatori di performance, si è proceduto ad effettuare il test di impairment basato sulla determinazione dell’enterprise value, calcolato stimando i flussi finanziari attesi. Dallo svolgimento di tale test non sono emerse perdite durevoli di valore rispetto ai valori di iscrizione.Nel seguito si evidenziano le informazioni relative alle partecipazioni in società collegate.

Controllate(euro migliaia)

31.12.2009 Svalutazioni Rivalutazioni Aumento di capitale

31.12.2010

FINITEC Srl 258 0 0 0 258Marcolin Japan Co Ltd 299 (198) 0 0 101Totale 557 (198) 0 0 359

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

138

Partecipazioni collegate(euro migliaia)

Finitec Srl Capitale sociale 54.080 EUR 31.12.2010 31.12.2009Attivo 1.967 2.482 Passivo 681 1.087 Patrimonio Netto 1.286 1.395 Ricavi 1.271 1.583 Utile (Perdita) del periodo (109) (284)% di possesso 40% 40%

Marcolin Japan Co Ltd Capitale sociale 99.000.000 JPY 31.12.2010 31.12.2009Attivo 3.334 2.422 Passivo 3.082 2.184 Patrimonio Netto 252 238Ricavi 3.863 2.663 Utile (Perdita) del periodo (39) (76)% di possesso 40% 40%

La partecipazione nelle due società collegate è valutata al costo in conformità allo IAS 28.13.

La Finitec S.r.l. svolge attività di galvanica e verniciatura di occhiali ed è fornitore della Società per tali lavorazioni.

Con riferimento alla società collegata Marcolin Japan, si rileva che si è proceduto ad adeguare il valore della partecipazione al valore del patrimonio netto attraverso una svalutazione pari a 198 migliaia di euro. Si ritiene infatti che le perdite da questa fino a qui realizzate, siano espressive di una perdita durevole di valore dell’investimento.

Struttura dell’impairment testL’impairment test, secondo quanto previsto dallo IAS 36, viene svolto con cadenza almeno annuale con riferimento alle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e, con riferimento alle altre immobilizzazioni, viene svolto in presenza di indicatori esterni od interni che possano far ritenere sussistano perdite di valore. Nel bilancio separato non risultano iscritte immobilizzazioni a vita utile indefinita e per la redazione del bilancio dell’esercizio 2010 non si è ritenuto sussistessero indicatori tali da far presumere la presenza di perdite di valore con riferimento alle immobilizzazioni materiali. Con riferimento alle immobilizzazioni immateriali, come in precedenza accennato, il marchio Web sebbene sia sottoposto a processo di ammortamento, è stato oggetto di verifica anche in considerazione del fatto che il periodo di ammortamento è piuttosto lungo. In relazione ai piani del Gruppo in merito allo sviluppo e alla marginalità delle produzioni a marchio Web, si ritiene che non sussistano perdite di valore con riferimento a tale attività. Per lo svolgimento del test di impairment sul marchio Web sono stati utilizzati dati previsionali aggiornati elaborati dal management con riferimento ad un arco temporale di medio termine (fino al 2015) e si sono quindi effettuate delle proiezioni per il residuo periodo di ammortamento dell’attività utilizzando assunzioni ritenute prudenziali e che riflettono il ciclo di vita atteso del marchio ed in particolare una contrazione dei volumi, della marginalità e degli investimenti dopo la fase di rilancio che ci si attende di realizzare nel medio termine.

Per quanto attiene invece alle partecipazioni iscritte nel bilancio separato si è ritenuto opportuno verificare la presenza di perdite di valore nei casi in cui sia stata ravvisata la presenza di indicatori di impairment. In tali casi è stato ritenuto

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Marcolin S.p.A.

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opportuno stimare il valore d’uso della CGU identificata con la società controllata, sulla base dei parametri di seguito specificati.Il valore d’uso, che viene posto a confronto con il valore contabile delle partecipazioni, è stato stimato sulla base di proiezioni dei flussi di cassa futuri coerentemente alle previsioni economiche e finanziarie predisposte dal Gruppo con riferimento all’esercizio 2011. Infatti, in considerazione delle condizioni di perdurante incertezza che caratterizzano l’attuale scenario macroeconomico, gli Amministratori hanno ritenuto opportuno limitare l’orizzonte previsionale ad un solo esercizio. Il budget approvato per l’esercizio 2011 tiene conto dello scenario di crisi economica instauratosi dal secondo semestre 2008 tuttavia è opportuno sottolineare che le stime sono basate su valutazioni relative ad eventi futuri che possono verificarsi con effetti diversi dalle attese, determinando così la possibilità di scostamenti anche significativi rispetto ai dati previsionali considerati.Il valore d’uso è stato determinato quale sommatoria del valore attuale del flusso di cassa previsto per il 2011 e del valore terminale determinato sulla base dei dati previsionali, opportunamente modificati per tenere conto di effetti di normalizzazione al fine di stimare un flusso di cassa di equilibrio. A motivo delle condizioni di incertezza generale esistenti, si è ritenuto prudenzialmente di utilizzare un tasso di crescita pari a zero nella determinazione del valore terminale. Ai fini dell’attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un tasso pari al 8,97% che riflette le attuali valutazioni di mercato del costo del denaro e del rischio specifico connesso all’attività operativa.Inoltre sono state operate tre analisi di sensitività sull’impairment test simulando, rispettivamente, una variazione del tasso di crescita dallo zero all’1%, ed una variazione sul tasso di attualizzazione dello 0,5%, 1% e 1,5%.

In nessuno degli scenari risultanti da tale analisi sono emerse necessità di svalutazione.

8.ALtREAttIvItA’NoNCoRRENtILa presente voce rappresenta il valore dei crediti derivanti da finanziamenti concessi dalla Marcolin S.p.A. ad alcune società partecipate per un valore complessivo di 13.750 migliaia di euro e più precisamente per un valore di 5.063 migliaia di euro alla controllata Marcolin Usa Inc., 4.310 migliaia di euro alla controllata Marcolin International BV, per 2.798 migliaia di euro alla controllata Marcolin Gmbh (Svizzera) e per 1.579 migliaia di euro alla controllata Marcolin France S.a.s. Rispetto al precedente esercizio, l’incremento di tale posta di bilancio è imputabile principalmente al credito verso la controllata Marcolin Usa (5.063 migliaia di euro) e verso la controllata Marcolin France per effetto del ripristino di parte dei crediti finanziari in essere in precedenti esercizi a suo tempo svalutati . Tale importo è stato incassato nel corso del mese di gennaio 2011.

Secondo quanto previsto dall’art 43 comma 1 n°13 della IV Direttiva 78/660/CEE si rammenta che non esistono al 31 dicembre 2010 finanziamenti concessi ai membri di organi di amministrazione, direzione e vigilanza, né esistono impegni assunti per effetto di garanzie prestate ai membri di organi di amministrazione, direzione e vigilanza, agli amministratori e sindaci

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

140

9.RIMANENzENel seguito viene esposto il dettaglio della voce rimanenze.

Rimanenze 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Prodotti finiti e merci 24.342 24.199Materie prime 11.980 10.289Lavori in corso 10.965 7.623Rimanenze lorde 47.287 42.111Fondo svalutazione magazzino (13.970) (12.687)Rimanenze nette 33.317 29.424

Confrontando i valori delle giacenze di magazzino, si rileva un incremento delle rimanenze, rispetto al precedente esercizio, pari a 3.893 migliaia di euro (sul valore al netto del fondo svalutazione), riconducibile principalmente al maggiore approvvigionamento dei materiali a fine periodo per la produzione delle collezioni che sono state presentate nei primi mesi del corrente anno.

Nel dettaglio si osserva:- un valore dei prodotti finiti e delle merci sostanzialmente invariato rispetto all’esercizio precedente;- un incremento del valore della voce materie prime di 1.691 migliaia di euro;- un incremento di valore dei lavori in corso di lavorazione per 3.342 migliaia di euro.Il valore del fondo svalutazione rimanenze al 31 dicembre 2010 aumenta di 1.283 migliaia di euro.

L’aumento del fondo svalutazione magazzino è imputabile alla politica di svalutazione adottata per tutte le classi di rimanenze, sulla base del valore recuperabile con l’uso desunto dall’esperienza storica a partire dallo scorso esercizio.

10.CREDItICoMMERCIALIEALtRIIl dettaglio dei crediti commerciali e degli altri crediti è il seguente:

Crediti commerciali e altri 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Crediti lordi 50.732 54.394Fondo svalutazione crediti (5.206) (5.230)Crediti commericiali netti 45.526 49.164Crediti tributari 227 1.745Crediti verso altri 184 177Totale Altri 411 1.921Totale Crediti commerciali e altri 45.938 51.085

Il saldo dei crediti commerciali netti diminuisce di 3.638 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.L’importo dei crediti esposto in bilancio non è stato oggetto di attualizzazione, in quanto non vi sono crediti a lungo termine o il cui realizzo sia previsto oltre il breve termine.

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Marcolin S.p.A.

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Al fine di fornire l’informativa richiesta dall’IFRS 7, nel seguito viene esposto il dettaglio dei crediti di natura commerciale “a scadere” suddivisi per area geografica:

Crediti commerciali a scadere per area geografica 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Italia 17.026 18.991Resto europa 7.889 8.698Nord america 96 4.158Resto del mondo 6.879 7.270Totale 31.890 39.118

Sempre in ottemperanza a quanto richiesto dall’IFRS 7, nella tabella seguente si illustra lo scadenzario dei crediti commerciali non sottoposti a procedura di protesto. Il valore del fondo svalutazione crediti rimane sostanzialmente invariato rispetto all’esercizio precedente.

Scadenzario crediti commerciali non protestati (euro migliaia)

Valore lordo Fondo svalutazione Valore netto

31.12.2009A scadere 19.448 0 19.448Scaduti da meno di tre mesi 4.978 0 4.978Scaduti da tre a sei mesi 3.562 (339) 3.222Scaduti oltre sei mesi 5.931 (4.086) 1.845Totale 31.12.2009 33.918 (4.425) 29.493

31.12.2010A scadere 31.892 0 31.892Scaduti da meno di tre mesi 3.964 0 3.964Scaduti da tre a sei mesi 2.594 (478) 2.116Scaduti oltre sei mesi 5.841 (3.950) 1.890Totale 31.12.2010 44.291 (4.428) 39.863

In alcuni mercati in cui opera la Marcolin S.p.A, vi sono incassi che, per prassi, avvengono oltre la data di scadenza prevista contrattualmente senza che ciò manifesti l’insorgere di difficoltà finanziarie o problemi di liquidità da parte della clientela. Pertanto, vi sono dei saldi relativi a posizioni creditorie verso la clientela che non sono stati oggetto di svalutazione ancorché i relativi termini di scadenza dei pagamenti siano già decorsi. Nella tabella seguente si illustra il saldo di tali crediti commerciali suddivisi in classi temporali omogenee.

Crediti commerciali scaduti e non svalutati 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Scaduti da meno di tre mesi 3.964 4.978Scaduti da oltre 3 mesi 4.007 5.068Totale 7.971 10.046

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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Per completezza di informazione, si illustra di seguito lo scadenzario dei crediti sottoposti a procedura di protesto. Si segnala che il valore netto contabile di tali crediti è nullo per effetto delle svalutazioni operate.

Scadenzario crediti protestati (euro migliaia)

Valore lordo Fondo svalutazione Valore netto

31.12.2009Scaduti da meno di dodici mesi 87 (87) 0Scaduti da oltre dodici mesi 718 (718) 0Totale 31.12.2009 805 (805) 0

31.12.2010Scaduti da meno di dodici mesi 181 (172) 9Scaduti da oltre dodici mesi 638 (606) 32Totale 31.12.2010 819 (778) 41

Di seguito si espone la movimentazione del fondo svalutazione crediti.

Fondo svalutazione crediti 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Apertura 1.912 1.818 Accantonamenti (1.179) (1.300)Utilizzi (424) (346)Riclassifiche ed altri movimenti 1.579 1.740 Totale fine periodo 1.888 1.912

Occorre evidenziare che nel corso dell’esercizio è stata ripristinata una parte di un credito finanziario verso la controllata francese ex Cébé S.A. (ora Marcolin France S.a.s) per 1.579 migliaia di euro, a suo tempo completamente svalutato, attraverso la riduzione del relativo fondo per pari importo. Il valore residuo dei crediti finanziari verso tale società, che erano stati interamente svalutati in precedenti esercizi, è pari a 8.475 migliaia di euro ed è iscritto nella voce “Altre attività non correnti” per un valore pari a zero in quanto al netto del fondo a suo tempo stanziato. Tali crediti potranno eventualmente essere recuperati nei futuri esercizi, nella misura in cui la controllata sarà in grado di generare risultati economici positivi.Pertanto gli accantonamenti dell’esercizio, escludendo il sopracitato effetto, sono stati pari a 400 migliaia di euro, in linea con il precedente esercizio.

Si segnala, inoltre, che gli importi iscritti tra i crediti commerciali non sono coperti da garanzie.

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Marcolin S.p.A.

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Di seguito è esposto il dettaglio dei crediti commerciali verso controllate che risultano inclusi nella voce in oggetto.

Crediti verso imprese controllate(euro migliaia)

31.12.2010 31.12.2009

Marcolin (Deutschland) GmbH 1.384 2.314Marcolin (UK) Ltd 363 1.352Marcolin Iberica SA 834 993Marcolin GmbH (Svizzera) 616 599Marcolin Portugal Lda 2.712 2.733Marcolin Benelux Sprl 1.017 1.387Marcolin Usa Inc. 1.377 4.256Marcolin Internantional BV 1.278 1.189Marcolin Asia Ltd 30 1Marcolin do Brasil Ltda 832 1.247Marcolin France Sas 3.277 1.933Totale 13.720 18.004

Da evidenziare che nel corso dell’esercizio i crediti verso la controllata Marcolin Deutschland Gmbh sono diminuiti per 700 migliaia di euro per la già citata conversione a capitale sociale di parte dei crediti vantati verso la partecipata.

11.ALtREAttIvItA’CoRRENtITale voce comprende, principalmente, risconti attivi iscritti a fronte di premi assicurativi e canoni d’affitto pagati anticipatamente.

12.DISPoNIBILItA’LIQUIDELa voce rappresenta il valore della giacenze di cassa e degli strumenti finanziari altamente liquidabili, ossia con durata originaria fino a tre mesi. Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2009, si osserva un incremento delle disponibilità liquide pari a 6.192 migliaia di euro; si tratta di un effetto temporaneo dovuto al parziale utilizzo dei nuovi finanziamenti sopracitati le cui risorse sono state utilizzate nel corso del mese di gennaio 2011.

13.PAtRIMoNIoNEttoIl capitale sociale della Marcolin S.p.A. ammonta a euro 32.312.475,00 ed è composto da n. 62.139.375 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52 ciascuna.Si ricorda che Marcolin S.p.A. detiene in portafoglio n° 681.000 azioni proprie per un controvalore complessivo di 947 migliaia di euro, portato a riduzione del Capitale Sociale per il valore nominale di 354 migliaia di euro e per le rimanenti 593 migliaia a riduzione della Riserva per azioni proprie in portafoglio inclusa negli Utili (perdite) portati a nuovo.Per quanto riguarda la movimentazione delle voci che compongono il patrimonio netto, si rinvia al relativo prospetto di bilancio.

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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Natura/descrizione Importo Possibilità di utilizzazione

Quota disponibile

Riepilogo delle utilizzazioni nei tre precedenti esercizi

(euro migliaia)- per copertura

perdite- per altre

ragioni

Capitale 31.958 Riserva sovraprezzo azioni 24.517 A-B-C* 24.517 1.798 Riserva legale 1.833 B 0 Riserva fair value terreni e fabbricati (FTA) 2.931 0 Riserva FTA 5.445 0 Riserva stock option 230 0 Riserva di Cash Flow Hedge (151) 0 Perdite portate a nuovo (2.801) 0 Totale 63.962 24.517 1.798 0

Quota non distribuibile ex art. 2426, comma 1 n. 5 c.c. 0 Quota non distribuibile ex art. 2431 c.c. 4.559 Residua quota distribuibile 19.959 Quota vincolata ex art. 109 comma 4 lettera b) del T.U.I.R. 0

Legenda:

A – per aumento di capitale B - per copertura perdite C – per distribuzione ai soci D – altre

* Quota disponibile per la distribuzione ai soci 19.959

Tra le variazioni intervenute nell’esercizio si rileva, oltre al risultato economico di periodo, l’adeguamento positivo della riserva di cash flow hedge relativa allo strumento derivato sui tassi di interesse stipulato con Efibanca per euro 183 migliaia e l’incremento della riserva per stock option per euro 44 migliaia, ricompresa nel risultato economico complessivo.

Riserva per stock optionLa riserva per stock option è stata iscritta in conformità al principio IFRS 2. L’adozione di un piano di stock option implica infatti la necessità di rilevare contabilmente un costo pari al fair value delle opzioni alla data di assegnazione. Tale costo va riconosciuto a conto economico lungo il periodo nel quale maturano le condizioni per l’esercizio delle stesse e in contropartita viene alimentata una apposita riserva di patrimonio netto.

Al 31 dicembre 2010 tale posta ammonta a 230 migliaia di euro. Nell’esercizio in corso, è stato rilevato a conto economico un costo pari a 44 migliaia di euro, interamente riferibile alla quota del piano di stock option deliberato nel corso del 2008 a favore dell’Amministratore delegato della Capogruppo che è maturato nell’esercizio 2010.

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Marcolin S.p.A.

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14.FINANzIAMENtIAMEDIoELUNGotERMINEIl saldo in essere al 31 dicembre 2010 dei finanziamenti a lungo termine (inclusa la relativa quota a breve), è rappresentato quasi interamente dai finanziamenti erogati da Efibanca S.p.A. (capofila di un pool di istituti di credito finanziatori), da Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A., da Mediocredito Italiano (entrambi del Gruppo Intesa San Paolo) e dal finanziamento acceso a gennaio 2010 con Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo BNP Paribas). Si segnala che quest’ultimo finanziamento concesso per un importo complessivo di 10 milioni di euro, è stato utilizzato al 31 dicembre 2010 per 4 milioni di euro. Nel seguito esponiamo la tabella con il dettaglio delle caratteristiche dei principali finanziamenti erogati a favore della Società:

Banca Valuta Importo originario

Debito residuo

Scadenza Tasso interesse

Altre note

(euro) (euro)

EFIBANCA * EUR(linea di credito)

30.000.00013.178.571

27 giugno 2012

Euribor 6 mesi

+ 0,8%

Finanziamento concesso in data 27 giu-gno 2007 costituito da una lineaTerm Loan Facility di euro 15.000.000, rim-borsabile in 10 rate semestrali a partire dal 27 dicembre 2007, e da una linea Stand by Facility di euro 15.000.000, rimborsabile in 7 rate semestrali a par-tire dal 27 giugno 2009.

Ministero delle attività produttive (Innovazione Tecnologica)

EUR 793.171 485.45226 giugno

20161,012%

Finanziamento agevolato ottenuto ai sensi della legge 46/82, rimborsabile in 10 rate annuali a partire dal 26 giu-gno 2007.

Unicredit Banca (ex Unicredit Corporate Banking)

CHF 3.500.000 3.500.00018 aprile

20111,54%

Finanziamento a breve termine erogato in data 29 gennaio 2008.

Cassa di Risparmio del Veneto * (ex Banca Intesa)

EUR(linea di credito)

15.000.00013.500.000

31 marzo 2015

Euribor 6 mesi

+ 1,70%

Finanziamento concesso in data 26 ottobre 2009, rimborsabile in 10 rate semestrali a partire dal 30 settembre 2010.

Mediocredito Italiano EUR 10.000.000 10.000.00030 settembre

2019

Euribor 3 mesi

+ 1,70%

Finanziamento con ipoteca su immo-bile concesso in data 22 dicembre 2009, rimborsabile in 34 rate trime-strali a partire dal 30 giugno 2011.

Banca Nazionale del Lavoro *

EUR 4.000.000 4.000.00031 dicembre

2014

Euribor 6 mesi

+ 1,70%

Finanziamento di euro 10.000.000 concesso in data 21 gennaio 2010, rimborsabile in 8 rate semestrali a par-tire dal 30 giugno 2011.

* Tali finanziamenti prevedono contrattualmente il rispetto di covenants calcolati sui principali indicatori economico-patrimoniali del bilancio consolidato

Si segnala che tutti i finanziamenti in essere sono stati concessi a condizioni di mercato senza rilascio di garanzie reali.

Gli accordi contrattuali relativi ai finanziamenti concessi a Marcolin S.p.A. dalla Cassa di Risparmio del Veneto (Gruppo Intesa San Paolo), da Efibanca, dal Mediocredito Italiano (Gruppo Intesa San Paolo) e da Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo BNP Paribas), includono una serie di obbligazioni che riguardano aspetti operativi e finanziari. In particolare, si

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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richiede vengano rispettati alcuni indici economico finanziari (“covenants”) calcolati sul bilancio consolidato al termine di ciascun esercizio. Il contratto sottoscritto con la Cassa di Risparmio del Veneto (Gruppo Intesa San Paolo) prevede anche il rispetto dei parametri al termine del semestre di ciascun esercizio.Nel caso in cui tali parametri dovessero risultare disattesi, dovranno essere negoziate con i soggetti finanziatori le condizioni in base alle quali continuare il rapporto di finanziamento, ovvero apportare le opportune modifiche ai sopra menzionati parametri. In caso contrario, si potrebbe manifestare un obbligo di anticipata restituzione degli importi finanziati.I covenants sono calcolati sui principali indicatori economico finanziari (Ebitda, Posizione finanziaria Netta e Patrimonio Netto). Al 31 dicembre 2010 e nel corso dell’esercizio i covenants sono stati integralmente rispettati.

Nel seguito esponiamo il dettaglio della maturity dei debiti finanziari, il cui valore è classificato sia tra le passività non correnti sia tra quelle correnti.

Finanziamenti (euro migliaia)

Fidi utilizzati Finanziamenti Altri finanziatori TOTALI

entro 1 anno 0 18.845 87 18.932da 1 a 3 anni 0 19.644 178 19.821da 3 a 5 anni 0 6.471 179 6.650oltre 5 anni 0 2.618 165 2.78331.12.2009 0 47.577 609 48.185

entro 1 anno 0 16.562 88 16.650da 1 a 3 anni 0 14.751 188 14.939da 3 a 5 anni 0 7.853 163 8.016oltre 5 anni 0 4.412 83 4.49531.12.2010 0 43.577 523 44.100

Si illustra di seguito la composizione della posizione finanziaria netta per il cui commenti si rinvia a quanto già indicato in relazione sulla gestione.

Dettaglio (indebitamento) disponibilità finanziarie nette finali 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Cassa 24 24Altre disponibilità liquide 18.117 11.924Crediti finanziari verso controllate a breve 8.687 8.389Finanziamenti a breve termine (2.894) (5.927)Parte a breve di finanziamenti a lungo termine (13.756) (13.005)Finanziamenti a lungo termine (27.450) (29.254)

Totale Posizione Finanziaria Netta (17.272) (27.849)

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Marcolin S.p.A.

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IRESRisultato d’esercizio ante imposte 11.405.377Onere fiscale teorico 27,50% 3.136.479Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi 0Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 2.757.182Annullamento differenze temporanee sorte in esercizi precedenti (3.851.809)Differenze permanenti che non si annulleranno negli esercizi successivi 6.380.543Perdite di esercizi precedentiTotale differenze 5.285.916Utile (perdita) fiscale 16.691.294Imposte co rrenti sul reddito dell’esercizio 27,5% 4.590.106Incidenza onere fiscale effettivo 40%

IRAPDifferenza tra valore e costi della produzione 41.992.843[escluse voci B9 e B10 c), d)]Riclassifiche voci di bilancio 0Costi per apprendisti, disabili, CFL ed assicurazioni obbligatorie (7.870.522)Imponibile fiscale teorico 34.122.321Onere fiscale teorico 3,90% 1.330.771Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi 0Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 664.024Annullamento differenze temporanee sorte in esercizi precedenti (1.312.612)Differenze permanenti che non si annulleranno negli esercizi successivi (6.717.662)Totale differenze (7.366.251)Imponibile fiscale 34.626.592Imposte co rrenti 3,90% 1.350.437Incidenza onere fiscale effettivo 3,96%

Posizione finanziaria netta 31-12-10 31-12-09(euro migliaia)

A Cassa 24 24B Altre disponibilità liquide (dettagli) 18.117 11.924C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0D Liquidità (A+B+C) 18.140 11.948E Crediti finanziari correnti 8.687 8.389F Debiti bancari correnti 2.894 5.927G Parte corrente dell’indebitamento non corrente 13.756 13.005I Indebitamento finanziario corrente (F+G) 16.650 18.932J Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) 10.177 1.405K Debiti bancari non correnti 27.450 29.254L Obbligazioni emesse 0 0M Altri debiti non correnti 0 0N Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) 27.450 29.254O Indebitamento finanziario netto (J+N) (17.272) (27.849)

15.FoNDIALUNGotERMINELa voce è interamente rappresentata dal fondo di trattamento di fine rapporto (TFR) iscritto nel bilancio della capogruppo ed esprime il saldo del valore dei benefici a favore dei dipendenti (defined benefit plan), erogabili in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro. L’importo iscritto è composto esclusivamente dal valore del fondo di trattamento di fine rapporto (TFR) maturato fino al 31.12.2006. Infatti il TFR maturato, a partire dal 1 gennaio 2007, viene trattato come piano a contribuzione definita, pertanto, con il pagamento dei contributi ai fondi previdenziali (pubblici e/o privati), la Società adempie a tutte le relative obbligazioni.Nel seguito evidenziamo la movimentazione di suddetto fondo:

Fondi a lungo termine - Trattamento di fine rapporto(euro migliaia)

Apertura 3.784 Utilizzi (870)Interessi 145 Perdita (Utile) attuariale 181 Totale 31.12.2010 3.240

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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Nel prospetto che segue vengono evidenziati i tassi e le altre ipotesi attuariali utilizzati in sede di predisposizione del relativo calcolo:

Ipotesi attuariali 2010

tasso di mortalità: Tavola di sopravvivenza RG48tassi di inabilità: Tavole INPS distinte per età sessotasso di rotazione del personale: 5,00%frequenza anticipazioni TFR: 2,00%tasso di sconto/interesse: 4,60%tasso di incremento TFR: 3,00%tasso di inflazione: 2,00%

16.ALtREPASSIvItA’NoNCoRRENtINon si rilevano valori nella posta “altre passività non correnti”.

17.DEBItICoMMERCIALINel seguito viene esposto il dettaglio dei debiti di natura commerciale suddiviso per area geografica:

Debiti commerciali a scadere per area geografica 31.12.2010 31.12.2009(euro migliaia)

Italia 20.553 19.904Resto europa 3.651 3.587Nord america 995 684Resto del mondo 10.797 7.040Totale 35.996 31.215

L’incremento dei debiti commerciali per 4.781 migliaia di euro è riconducibile ai maggiori acquisti di produzione effettuati nel periodo.L’importo dei debiti commerciali esposto in bilancio non è stato oggetto di attualizzazione, in quanto il valore iscritto in bilancio rappresenta una ragionevole rappresentazione del fair value in considerazione del fatto che non vi sono debiti con scadenza oltre il breve termine.

18.FINANzIAMENtIABREvEtERMINEIl valore rappresenta il saldo dei finanziamenti a breve termine e degli altri debiti di natura finanziaria la cui scadenza risulta essere entro i dodici mesi dalla data di bilancio, inclusa la quota a breve dei finanziamenti a medio e lungo termine.Per il dettaglio si rinvia alla nota 14 “Finanziamenti a medio e lungo termine”.

Qui di seguito viene data informativa sugli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010, le loro caratteristiche e il confronto rispetto all’esercizio precedente.

Attività Finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico.Non si rilevano valori in tale voce.

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Marcolin S.p.A.

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Passività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico.Nel corso dell’esercizio la società ha stipulato due contratti derivati sul cambio con il dollaro americano, con Veneto Banca Holding al fine di proteggersi dal rischio di variazione del tasso di cambio. Il valore del fair value di tali strumenti derivati al 31 dicembre 2010 è negativo per 291 migliaia di euro. Tali derivati, seppur concepiti al fine di coprire il rischio di variazione del tasso di cambio a fronte di operazioni di acquisto da fornitori in dollari americani, non sono stati considerati ai fini contabili come strumenti di copertura (hedge accounting).

Si segnala inoltre che a fine anno, è scaduto il contratto derivato sui tassi di interesse (IRS) stipulato in data 28 aprile 2006, dalla società con la Cassa di Risparmio del Veneto (ex Banca Intesa), al fine di proteggersi dal rischio di variazione dei tassi di interesse; tale contratto era riferito al finanziamento a tasso variabile ottenuto dall’istituto. Il fair value di tale strumento derivato al 31 dicembre 2009 era negativo per 80 migliaia di euro.Tale derivato, seppur concepito al fine di coprire il rischio di variazione del tasso di interesse, non era stato considerato ai fini contabili come strumento di copertura (hedge accounting), in quanto prevedeva una barriera di knock-out che impediva la realizzazione di una copertura efficace secondo quanto previsto dal principio IAS 39.

Passività Finanziarie valutate al fair value rilevato a patrimonio netto.In data 30 luglio 2007 è stato stipulato un contratto derivato sui tassi d’interesse (IRS) con Efibanca al fine di coprirsi dal rischio di variazione dei tassi di interesse su un finanziamento concesso dalla stessa Efibanca. Tale strumento è stato classificato e contabilizzato dalla Società come di copertura in quanto rispetta i presupposti dello IAS 39. Infatti:- è stato contrattualmente stabilito, al momento della erogazione del finanziamento, di coprire almeno il 50% dell’importo

nozionale del finanziamento stesso;- la data di scadenza del contratto derivato corrisponde a quella del finanziamento coperto;- i giorni di fissazione per il calcolo dell’Euribor sono gli stessi per lo strumento derivato ed il finanziamento sottostante.

Il fair value di tale strumento al 31 dicembre 2010 è negativo per 151 migliaia di euro, dei quali 129 migliaia di euro a breve e 22 migliaia di euro a lungo termine. Il fair value al 31 dicembre 2009 era negativo per 334 migliaia di euro. La variazione di fair value è stata rilevata a patrimonio netto in una apposita riserva (vedasi la tabella relativa alla movimentazione delle voci di patrimonio netto).

Durante l’anno sono stati registrati complessivamente oneri finanziari derivanti dalle periodiche liquidazioni delle reciproche posizioni sui due derivati sui tassi d’interesse per 330 migliaia di euro.

19.FoNDICoRRENtINel seguito si riporta il prospetto contenente le più significative movimentazioni intervenute nell’esercizio:

La voce Fondi di trattamento di quiescenza e simili accoglie il valore delle indennità di cessazione dei rapporti di agenzia, il cui valore è stato attualizzato sulla base di un’ipotesi di utilizzo pluriennale.

Fondi correnti (euro migliaia)

Fondi di trattamento di quiescenza e simili Altri fondi Totale

Apertura 589 2.079 2.668Accantonamenti 150 1.259 1.410Utilizzi e altri movimenti (83) (201) (285)Totale 656 3.137 3.793

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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Il valore degli Altri fondi rappresenta gli accantonamenti iscritti a fronte dei rischi di resi verso la clientela (1.216 migliaia di euro), il valore del fondo rischi per altre passività derivanti da obbligazioni attuali di natura legale o implicita (1.074 migliaia di euro), nonché il valore di un fondo rischi per la copertura di perdite su partecipazioni derivante dalla valutazione al fair value della partecipata Marcolin International BV (846 migliaia di euro). Tale voce accoglie lo stanziamento effettuato per tenere conto del rischio potenziale sulle giacenze di magazzino con riferimento al mercato giapponese.

20.ALtREPASSIvItA’CoRRENtINel seguito esponiamo il dettaglio degli altri debiti:

Altre passività correnti 31.12.2010 31.12.2009

(euro migliaia)

Debiti v/personale 3.539 2.416 Debiti v/istituti di previdenza 1.434 1.486 Altri ratei e risconti passivi 153 82 Totale altre passività correnti 5.125 3.983

La voce altre passività correnti è principalmente composta da debiti verso personale, che aumentano per 1.123 migliaia di euro e debiti verso istituti di previdenza che registrano un decremento pari a 52 migliaia di euro.

21.IMPEGNIEGARANzIENel seguito esponiamo il dettaglio dei principali impegni e delle garanzie posti a carico della Società:

Garanzie prestate (euro migliaia) 2010 2009

Fidejussioni verso terzi 1.048 1.473Fidejussioni per Società del Gruppo 4.292 4.522TOTALE 5.339 5.995

La voce include principalmente l’importo della garanzia fideiussoria (del valore di 761 migliaia di euro) prestata a favore dell’istituto che ha erogato il finanziamento agevolato ai sensi della legge 394/81.Si segnala inoltre che sono in essere contratti per l’utilizzo dei marchi di proprietà di terzi per la produzione e commercializzazione di montature ed occhiali da sole. Tali contratti richiedono, tra l’altro, il pagamento, da parte della Marcolin S.p.A., di corrispettivi minimi garantiti lungo la durata degli stessi; il totale di tali impegni futuri, al 31 dicembre 2010, ammonta a 189 milioni di euro (222 milioni nel 2009) di cui euro 38 milioni sono in scadenza entro il prossimo esercizio.

CoNtoECoNoMICoPer un commento in merito all’andamento della gestione nell’esercizio 2010 e alle principali dinamiche delle variabili economiche si rimanda alla relazione degli amministratori.

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Marcolin S.p.A.

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22.RICAvINEttII ricavi netti dell’esercizio 2010 sono così dettagliati:

Fatturato per area geografica 2010 2009 Incremento (Decremento)(euro migliaia) Fatturato % sul totale Fatturato % sul totale Fatturato Variazione

- Italia 42.263 32,9% 40.515 36,0% 1.748 4,3%- Europa 40.297 31,3% 37.690 33,5% 2.607 6,9%- USA 11.064 8,6% 9.585 8,5% 1.480 15,4%- Resto del Mondo 34.951 27,2% 24.836 22,1% 10.115 40,7%Totale per area geografica 128.575 100,0% 112.626 100,0% 15.950 14,2%

L’incidenza dei ricavi sviluppati dalla Società nell’area denominata Resto del Mondo aumenta significativamente rispetto al precedente esercizio ed è pari al 27,2%. Nel contempo si registra una riduzione dell’incidenza dell’Italia e del Resto d’Europa che si assestano rispettivamente al 32,9% e 31,3%.

23.CoStoDELvENDUtoLa tabella che segue riporta il dettaglio della composizione del costo del venduto:

Costo del venduto (euro migliaia)

2010 2009 Incremento (decremento)

%

Acquisti materiali e prodotti finiti 45.228 30.776 14.453 47,0%Variazione delle rimanenze (3.893) 11.096 (14.989) (135,1)%Costo del personale 15.559 14.417 1.142 7,9%Lavorazioni esterne 6.878 6.088 789 13,0%Ammortamenti e svalutazioni 2.123 2.296 (173) (7,5)%Altri costi 4.712 3.531 1.180 33,4%Totale 70.607 68.204 2.403 3,5%

Il valore del costo del venduto, in termini assoluti, aumenta di 2.403 migliaia di euro con una riduzione della percentuale di incidenza sul fatturato pari a sei punti percentuali grazie ad una maggiore efficienza dei processi di pianificazione e di produzione industriale. Per un ulteriore commento circa le motivazione del miglioramento della marginalità nel periodo si rimanda a quanto esposto dagli Amministratori nella relazione sulla gestione.

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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24.CoStIDIDIStRIBUzIoNEEMARKEtINGNel seguito esponiamo il dettaglio dei costi di distribuzione e di marketing:

Costi distribuzione e marketing (euro migliaia)

2010 2009 Incremento (decremento)

%

Costo del personale 5.789 5.204 583 11,2%Provvigioni 4.757 4.774 (17) (0,4)%Ammortamenti 467 875 (408) (46,7)%Royalties 13.987 13.668 319 2,3%Pubblicità e PR 12.126 10.968 1.158 10,6%Altri costi 6.096 5.399 697 12,9%Totale 43.221 40.888 2.333 5,7%

La voce complessivamente aumenta di 2.333 migliaia di euro (pari al 5,7%) principalmente a seguito dei maggiori costi sostenuti per pubblicità e per l’incremento dei costi del personale nonché degli altri costi per spese di trasporto sulle vendite. L’incremento è parzialmente compensato dalla riduzione della voce ammortamenti. I costi per provvigioni e royalties registrano invece un incremento percentuale in misura meno proporzionale del fatturato grazie alla modifica di alcuni accordi contrattuali ed alla migliore efficienza dovuta all’incremento del fatturato.

25.CoStIGENERALIEAMMINIStRAtIvIIl dettaglio dei costi generali ed amministrativi è il seguente:

Costi generali e amministrativi (euro migliaia)

2010 2009 Incremento (decremento)

%

Costo del personale 3.234 3.036 198 6,5%Svalutazione dei crediti (1.179) (1.300) 121 (9,3)%Ammortamenti e svalutazioni 417 392 25 6,3%Altri costi 6.359 5.981 378 6,3%Totale 8.831 8.109 722 8,9%

Il valore totale della voce in commento aumenta rispetto al periodo precedente per 722 migliaia di euro, principalmente a seguito dell’incremento della voce Altri costi (per 378 migliaia di euro) relativa in particolare alle spese EDP (per 95 migliaia di euro), agli altri servizi di area generale (per 84 migliaia di euro), alle spese telefoniche ed assicurative (per 77 migliaia di euro).

Anche nell’esercizio 2010 la dinamica della voce Svalutazione crediti deriva dal fatto che nel corso dell’esercizio è stata ripristinata una parte di un credito finanziario verso la controllata francese (ex Cébé S.A. ora Marcolin France S.a.s.) per 1.579 migliaia di euro, a suo tempo completamente svalutato, attraverso liberazione del fondo per pari importo. Senza questo effetto, la svalutazione dei crediti dell’esercizio è stata pari a 400 migliaia di euro.Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del Regolamento si segnala che i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010, dovuti alla società di revisione per il servizio di revisione contabile, ammontano a 143 migliaia di euro.Si evidenzia inoltre che, ai sensi del punto 16-bis del comma 1 dell’art. 2427 C.C., l’importo totale dei corrispettivi di competenza dell’esercizio per altri servizi di verifica e/o per servizi diversi dai precedenti, ulteriori rispetto a quelli relativi alla revisione contabile, forniti dalla Società di revisione, sono pari a 32,4 migliaia di euro e si riferiscono a prestazioni accessorie di attività di consulenza e assistenza.

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26.NUMERoSItA’DIPENDENtIMARCoLINS.p.A.Segue il dettaglio del numero complessivo dei dipendenti

Statistiche sui Dipendenti - Numero medioCategoria 2010 2009

Dirigenti 12 12Quadri 18 14Impiegati 161 164Operai 401 418Totale 592 608

Statistiche sui Dipendenti - Numerosità puntualeCategoria 31.12.2010 31.12.2009

Dirigenti 12 12Quadri 18 14Impiegati 159 164Operai 381 417Totale 570 607

27.ALtRIRICAvIECoStIIl dettaglio degli altri ricavi e costi operativi è il seguente:

Altri ricavi e costi 2010 2009(euro migliaia)

Rimborso trasporti 1.869 1.488Rilascio fondi 151 281Altri ricavi 10.101 7.098Totale altri ricavi 12.121 8.867

Perdite su crediti 0 (621)Minusvalenze e svalutazioni di partecipazioni (210) 481Totale altri costi operativi (210) (140)

Totale 11.912 8.728

Il saldo di tale voce è positivo per 11.912 migliaia di euro, con una variazione positiva pari a 3.184 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. La voce altri ricavi comprende il riaddebito di royalties pubblicitarie alle società controllate per 7.658 migliaia di euro ed i dividendi ricevuti dalla controllata Marcolin do Brasil Ltda per 1.090 migliaia di euro.

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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28.ALtRIRICAvIECoStINoNRICoRRENtIIl dettaglio degli altri ricavi e costi non ricorrenti è il seguente:

Ricavi e costi operativi non ricorrenti 2010 2009(euro migliaia)

Proventi non ricorrenti 600 612Oneri non ricorrenti (180) (68)Totale 420 544

Il saldo di tale voce è positivo per 420 migliaia di euro, con una diminuzione pari a 124 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. I proventi non ricorrenti, pari a 600 migliaia di euro, si riferiscono principalmente al rimborso dell’IVA sugli automezzi relativo ad esercizi precedenti ed a rimborsi assicurativi.Gli oneri non ricorrenti, pari a 180 migliaia di euro, si riferiscono a costi relativi ad esercizi precedenti.

29.PRovENtIEoNERIFINANzIARIIl dettaglio della voce Proventi ed oneri finanziari è il seguente:

Proventi e oneri finanziari 2010 2009(euro migliaia)

Proventi finanziari 2.364 1.000Oneri finanziari (3.624) (3.204)Totale (1.260) (2.204)

I proventi finanziari sono dettagliati nella tabella seguente:

Proventi finanziari 2010 2009(euro migliaia)

Interessi attivi 205 155 Altri proventi 97 6 Utili su cambi 2.062 840 Totale 2.364 1.000

Gli oneri finanziari sono dettagliati nella tabella seguente:

Oneri finanziari 2010 2009(euro migliaia)

Interessi passivi (1.773) (1.775)Altri oneri 0 (51)Sconti finanziari (55) (51)Perdite su cambi (1.795) (1.327)Totale (3.624) (3.204)

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La voce proventi ed oneri finanziari ha un saldo complessivo, negativo, pari a 1.260 migliaia di euro, rispetto ad un valore negativo pari a 2.204 migliaia di euro al 31 dicembre 2009. Il considerevole miglioramento è stato ottenuto grazie all’incremento degli utili su cambi (pari a 1.223 migliaia di euro) parzialmente compensato dall’incremento delle perdite su cambi (468 migliaia di euro).

30.IMPoStESULREDDItoDELL’ESERCIzIoRelativamente alle imposte correnti il carico fiscale è stato determinato sulla base dell’imponibile derivante dal risultato dell’esercizio, tenendo conto dell’utilizzo delle eventuali perdite fiscali pregresse ed applicando le aliquote nominali vigenti.

Di seguito si espone il prospetto di riconciliazione dell’onere fiscale:

IRES(euro migliaia)

Risultato d’esercizio ante imposte 11.405.377 Onere fiscale teorico 27,50% 3.136.479Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi 0 Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 2.757.182 Annullamento differenze temporanee sorte in esercizi precedenti (3.851.809)Differenze permanenti che non si annulleranno negli esercizi successivi

6.380.543

Perdite di esercizi precedentiTotale differenze 5.285.916 Utile (perdita) fiscale 16.691.294 Imposte correnti sul reddito dell’esercizio 27,5% 4.590.106Incidenza onere fiscale effettivo 40%

IRAP(euro migliaia)

Differenza tra valore e costi della produzione 41.992.843 [escluse voci B9 e B10 c), d)]Riclassifiche voci di bilancio 0 Costi per apprendisti, disabili, CFL ed assicurazioni obbligatorie (7.870.522)Imponibile fiscale teorico 34.122.321 Onere fiscale teorico 3,90% 1.330.771Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi 0 Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 664.024 Annullamento differenze temporanee sorte in esercizi precedenti (1.312.612)Differenze permanenti che non si annulleranno negli esercizi successivi

(6.717.662)

Totale differenze (7.366.251)Imponibile fiscale 34.626.592 Imposte correnti 3,90% 1.350.437Incidenza onere fiscale effettivo 3,96%

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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Il dettaglio delle imposte differite e la loro movimentazione sono evidenziati nella tabella seguente:

Imposte differite attive / passive(euro migliaia)

Esercizio 2009 Esercizio 2010

Imposte differiteAmmortamenti Attività non correnti 0 0 Differenze attive su cambi non realizzate Attività correnti 47 147 Fair value terreni e fabbricati e f.di Attività non correnti 314 323 F.do indennità clientela agenti Passività non correnti 0 0 Fabbricati Passività correnti 1.157 1.084 Fabbricati leasing 0 0 Rivalutazione azioni proprie Attività non correnti 47 47 Contributi/liberalità rateizzati anno 2002 Attività correnti 9 0 Totale imposte differite 1.574 1.601

Imposte anticipateContributi e compensi per cassa Attività correnti 150 142 Spese di rappresentanza Attività correnti 40 5 Svalutazioni per rischi su crediti Attività correnti 459 458 Differenze passive su cambi non realizzate Passività correnti 36 154

Quota deducibile ex 108 c.3. es. immobilizzazioni immateriali non iscritte x IAS.

Attività non correnti 24 0

Fondo Indennita’ Suppletiva di Clientela Attività correnti 185 206 Altre svalutazioni ed accantonamenti Accantonamento fondi 552 665 Compensi agli Amministratori (Stock Option) Attività correnti 51 63 MAGAZZINO IRES Attività correnti 2.879 3.057 Reddito CFC Attività correnti 131 151 Svalutazione Avviamento per IAS Attività correnti 0 0

Totale imposte anticipate 4.506 4.901 Imposte differite (anticipate) nette (2.933) (3.299)

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Marcolin S.p.A.

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31.StRUMENtIFINANzIARIPERCAtEGoRIAGli strumenti finanziari sono esposti per classi omogenee nella tabella seguente in cui si evidenzia il fair value ai sensi dello IFRS 7.Per la valutazione del fair value dei finanziamenti passivi, sono stati stimati i cash flow futuri sulla base dei tassi forward impliciti nella curva dei tassi d’interesse a fine esercizio e, per il calcolo della cedola in corso, dell’ultimo fixing disponibile dell’Euribor.I valori così calcolati sono stati attualizzati in base ai fattori di sconto relativi alle diverse scadenze dei cash flow di cui sopra.I contratti derivati utilizzati sono classificati come strumenti O.T.C. (Over The Counter) e pertanto non dispongono di un prezzo pubblico formatosi su mercati di contrattazione ufficialmente riconosciuti. Per la valutazione di tali derivati sono stati utilizzati modelli di discounted cash flow per gli interest rate swap e modelli di Black & Scholes per i contratti di Cap e Floor e, alimentati con dati di input pubblicati da “Bloomberg”.

Classi di attività finanziarie Crediti commerciali

Derivati di negoziazione attivi(euro migliaia)

2009Prestiti e altri crediti finanziari 49.164 0Attività finanziarie al fair value a conto economico 0 0Investimenti detenuti fino a scadenza 0 0Attività finanziarie disponibili alla vendita 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2009 49.164Fair value na

2010Prestiti e altri crediti finanziari 45.526 0Attività finanziarie al fair value a conto economico 0 0Investimenti detenuti fino a scadenza 0 0Attività finanziarie disponibili alla vendita 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2010 45.526 0Fair value na

Classi di passività finanziarie Debiti commerciali

Derivati di negoziazione passivi

Finanziamenti passivi(euro migliaia)

2009Passività finanziarie al fair value a conto economico 0 80 0Derivati di copertura 0 334 0Altre passività finanziarie 31.215 0 47.772 Passività finanziarie disponibili alla vendita 0 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2009 31.215 414 47.772Fair value na 414 na

2010Passività finanziarie al fair value a conto economico 0 291 0Derivati di copertura 0 151 0Altre passività finanziarie 35.996 0 46.222 Passività finanziarie disponibili alla vendita 0 0 0Totale valore di bilancio 31.12.2010 35.996 442 46.222 Fair value na 442 46.222

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

158

CoStIERICAvIvERSoSoCIEtA’CoLLEGAtESi evidenziano di seguito i ricavi ed i costi verso le società controllate:

Società(euro migliaia)

Ricavi delle vendite e

delle prestazioni

Altri ricavi e proventi

Proventi finanziari da crediti iscritti nelle

immobilizzazioni

Costo per materie prime, sussidiarie

di consumo e merci

Costi per sevizi

31.12.2010

Società:Marcolin Asia Ltd 68 4 0 61 1.083 (1.073)Marcolin (Deutschland) GmbH 2.669 127 0 0 47 2.749Marcolin GmbH 991 74 53 0 0 1.119Marcolin Iberica SA 5.063 158 0 0 4 5.217Marcolin Benelux Sprl 2.389 129 0 0 88 2.430Marcolin Portugal Lda 1.646 153 0 0 12 1.787Marcolin (UK) Ltd 3.067 154 0 0 23 3.198Marcolin Usa Inc 10.914 294 63 47 352 10.872Marcolin International BV 0 0 89 0 0 89Marcolin France SAS 9.951 585 0 5 180 10.350Marcolin do Brasil Ltda 1.494 128 1.090 0 0 2.712Totale Gruppo 38.252 1.805 1.295 113 1.788 39.450

RAPPoRtICoNSoCIEtA’CoLLEGAtEECoRRELAtEAL31DICEMBRE2010

Società Costi Ricavi Debiti Crediti Tipologia(euro migliaia)

Finitec Srl 783 10 218 2 CollegataMarcolin Japan 219 971 109 775 CollegataTod’s SpA 3.575 1.246 525 332 Correlata

INFoRMAtIvAINtEMADIoPERAzIoNIAtIPIChE,INUSUALIECoNPARtICoRRELAtECon riferimento anche ai suggerimenti forniti con le Comunicazioni Consob n. DAC/98015375 del 27 febbraio 1998 e n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, di seguito vengono fornite le necessarie informazioni in materia di operazioni atipiche, inusuali e con parti correlate.

Operazioni atipiche e inusualiNon si segnala l’esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo, poste in essere nel corso dell’esercizio 2010, né di operazioni estranee all’ordinaria attività imprenditoriale, ovvero in grado di influire in modo significativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società Marcolin S.p.A.

Operazioni con parti correlate.I rapporti con le imprese del Gruppo sono in prevalenza di natura commerciale e sono poste in essere a condizioni di mercato. La Marcolin S.p.A. nel corso dell’esercizio 2010 ha avuto rapporti di fornitura con la società Tod’s S.p.A., riconducibile

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Marcolin S.p.A.

159

ai soci Diego Della Valle (consigliere di Marcolin S.p.A.) e Andrea Della Valle, per un importo totale di 1.246 migliaia di euro (616 migliaia nel 2009). Ha inoltre contabilizzato costi per royalties relativi ai contratti di licenza per i marchi Tod’s e Hogan, per 3.575 migliaia di euro.

Considerato quanto sopra si ritiene che le operazioni citate non abbiano un incidenza significativa sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società.

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Non si segnalano eventi ed operazioni significativi il cui accadimento risulta non ricorrente, che hanno inciso sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società nel corso dell’esercizio 2010.

ALtREINFoRMAzIoNIIn conformità all’allegato 3C, schema 1del regolamento Consob n. 11971 del 14/05/1999 e successive modifiche, si riporta di seguito l’elenco dei compensi relativo agli amministratori, sindaci, direttore generale e dirigenti con responsabilità strategiche, rilevati per competenza.

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160

SOGGETTO DESCRIZIONE CARICA

INIZIO CARICA

SCADENZA CARICA

COMPENSI (migliaia di euro)

Cognome e nome

Carica ricoperta in Marcolin SpA

Emolumenti per la carica

Compensi per la partecipazione

a comitati

Benefici non monetari

Bonus Altro

Coffen Giovanni Marcolin

Presidente del C.d.A.

29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

150 4

Saracchi Massimo

Amministr. DelegatoDirettore generale

29 aprile 200810 dicembre 2007

Approvazione bilancio 31.12.2010

550202 3*

Abete Antonio

Consigliere 28 aprile 2009Approvazione bilancio 31.12.2010

20

Abete Luigi Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20

Alemagna Emanuele

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20 15

Boscarato Maurizio

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20 5

Coffen Marcolin Cirillo

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

330 3

Coffen Marcolin Maurizio

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

402 6

Della Valle Diego

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20

Macellari Emilio

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20 5

Montagna Carlo

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20

Salvatori Stefano

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20 15

Varvaro Vito

Consigliere 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

20

Dirigenti con responsabilità strategiche 1.799

Cognigni Mario

Sindaco effettivo 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

26

Rivetti Diego

Presidente del Collegio Sindacale**

29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

39

Porfido Rossella

Sindaco effettivo 29 aprile 2008Approvazione bilancio 31.12.2010

27

* Si tratta di compensi al lordo degli oneri sociali

** dal 29 aprile 2004

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Marcolin S.p.A.

161

Secondo quanto previsto dall’art 43 comma 1 n°13 della IV Direttiva 78/660/CEE si rammenta che non esistono al 31 dicembre 2010 finanziamenti concessi ai membri di organi di amministrazione, direzione e vigilanza, né esistono impegni assunti per effetto di garanzie prestate ai membri di organi di amministrazione, direzione e vigilanza, agli amministratori ed ai sindaci.

PIANIDIStoCKoPtIoNIn conformità all’allegato 3C, schema 2 del regolamento Consob n. 11971 del 14/05/1999 e successive modifiche, si riporta di seguito la tabella delle stock option attribuite all’Amministratore Delegato e Direttore Generale:

Opzioni detenute all’inizio dell’esercizio

Opzioni assegnate nel corso dell’esercizio

Opzioni esercitate nel corso dell’esercizio

Opzioni scadute

dell’esercizio

Opzioni detenute alla fine dell’esercizio

(a) (b) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)=1+4+7-10 (12) (13)

Nome e CognomeCarica ricoperta

Numeroopzioni

Prezzomedio di esercizio

Scadenza media

Numeroopzioni

Prezzomedio di esercizio

Scadenza media

Numeroopzioni

Prezzomedio di esercizio

Prezzomedio di mercato

all’esercizio

Numeroopzioni

Numeroopzioni

Prezzomedio diesercizio

Scadenza media

Massimo SaracchiDirettore generaleAmministratore Delegato

500.000 1,53 2014 500.000 1,53 2014

INFoRMAzIoNIRELAtIvEALLEPARtECIPAzIoNIDIREttEEDINDIREttE

Denominazione Sede Valuta Capitale sociale

Patrimonio netto

Risultato d’esercizio

Metodo di Consolidamento

% di possesso

Diretta Indiretta

Marcolin Asia Ltd Hong Kong HKD 1.539.785 4.502.489 27.586 Integrale - 100,00%

Marcolin Benelux Sprl Faimes EUR 280.000 79.294 109.623 Integrale 100,00% -

Marcolin do Brasil Ltda Jundiai BRL 9.575.240 12.111.053 1.354.974 Integrale 99,90% 0,10%

Marcolin (Deutschland) GmbH Ludwigsburg EUR 300.000 347.295 177.517 Integrale 100,00% -

Marcolin GmbH Fullinsdorf (CH) CHF 200.000 77.064 (11.252) Integrale 100,00% -

Marcolin Iberica SA Barcellona EUR 487.481 4.150.947 263.751 Integrale 100,00% -

Marcolin International BV Amsterdam EUR 18.151 (1.083.075) (115.643) Integrale 100,00% -

Marcolin Portugal Lda S. Joao do Estoril EUR 420.000 870.628 (236.515) Integrale 99,82% -

Marcolin (UK) Ltd Newbury GBP 850.000 2.260.345 526.002 Integrale 100,00% -

Marcolin Usa Inc New York USD 536.500 37.616.016 8.525.323 Integrale 85,40% 14,60%

Marcolin France Sas Parigi EUR 1.054.452 1.751.197 0 Integrale 76,89% 23,11%

Marcolin Japan Co Ltd Tokyo JPY 99.000.000 27.376.982 (4.289.371) Patrimonio Netto 40,00% -

Finitec Srl Longarone EUR 54.080 1.286.437 (108.877) Patrimonio Netto 40,00% -

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163

ALLEGAto3C-terAttestazionedelbilanciod’eserciziobilancioconsolidatoaisensidell’art.81-terdelRegolamentoConsobn.11971del

14maggio1999esuccessivemodificheeintegrazioni.

I sottoscritti dr. Massimo Saracchi Amministratore Delegato e dr. Sandro Bartoletti Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Marcolin S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e • l’effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato e del bilancio consolidato, nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010.

Si attesta, inoltre, che il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato:

a) corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

b) sono redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dalla Comunità Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005 e, a quanto consta, sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Longarone, 22 marzo 2011

Massimo Saracchi Sandro BartolettiAmministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

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Marcolin S.p.A.

167

Relazionedelcollegiosindacaleall’assembleadegliazionistidiMarcolinS.p.A.Aisensidell’Art.153D.Lgs.n.58/1998edell’Art.2429,Comma3c.c.

Signori Azionisti,

ai sensi dell’art. 153 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, Vi riferiamo sull’attività da noi svolta nel corso dell’esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2010.

Vi confermiamo che nel corso di tale periodo abbiamo svolto l’attività di vigilanza prevista dalla legge e nel rispetto delle disposizioni emanate dalla Consob.

Abbiamo vigilato sull’osservanza delle norme di legge e dell’atto costitutivo attraverso i controlli e le informazioni fornite dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Il progetto di Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010 ci è stato comunicato insieme alla Relazione sulla Gestione nei termini di legge e presenta un risultato positivo di Euro 11.405 migliaia.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo “Marcolin”, presenta un risultato positivo di Euro 18.606 migliaia ed anch’esso ci è stato tempestivamente comunicato unitamente alla Relazione sulla Gestione; il consolidamento ha interessato la Capogruppo Marcolin S.p.A. e le società, italiane ed estere, da essa controllate direttamente e indirettamente; l’area di consolidamento non ha subito sostanziali variazioni rispetto allo scorso esercizio.

Evidenziamo che il bilancio della Società Marcolin S.p.A. chiuso il 31 dicembre 2010 è stato predisposto applicando i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board), in osservanza del D.Lgs n. 38 del 28.02.2005.

In aderenza alle raccomandazioni formulate da Consob, con riferimento alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale compiute dalla Società nel corso dell’esercizio, evidenziamo:

il miglioramento del risultato economico nonchè della posizione finanziaria;

- i positivi risultati economici ottenuti dallo sviluppo dei recenti marchi concessi in licenza: Tod’s, Hogan e Dsquared2 hanno contribuito ad un sostanziale consolidamento del fatturato di Gruppo;

- il raggiungimento di un accordo di licenza inerente occhiali da sole e montature da vista prodotti e distribuiti con il marchio Swarovski e il rinnovo delle licenze già in portafoglio Tom Ford, Roberto Cavalli , Just Cavalli e The Timberland Company;

- il raggiungimento di un accordo di licenza in esclusiva per la produzione e distribuzione mondiale di occhiali da sole e montature da vista Diesel della durata di 5 anni;

- la prosecuzione del processo di implementazione ed efficientamento della gestione del magazzino, che ha favorito una riduzione del valore degli stock;

- l’apertura del nuovo stabilimento di Longarone che ha permesso di concentrare in un unico sito le fasi della produzione.

In adempimento dei nostri doveri, Vi segnaliamo, tenuto anche conto delle indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n. 1025564 del 6 aprile 2001 modificata ed integrata con DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e DEM/6031329 del 07 aprile 2006, che abbiamo:

- effettuato n. 6 riunioni del Collegio Sindacale;

- effettuato n. 2 incontri con la Società di revisione, in ottemperanza ai dettami dell’art. 150 2° comma D. Lgs. 58/98, dai quali non sono emersi rilievi degni di nota;

- partecipato a n. 13 riunioni del Consiglio di Amministrazione;

- effettuato incontri periodici con il Preposto al Controllo Interno e con il Presidente dell’Organismo di Vigilanza;

- partecipato a n. 7 riunioni del Comitato di Controllo Interno.

- ricevuto dagli Amministratori, nel corso delle anzidette riunioni ed in occasione dei periodici incontri intervenuti, le informazioni in ordine all’attività svolta dalla Società e dalle Società Controllate, con particolare riferimento alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, dagli Amministratori stessi compiutamente evidenziate nella Relazione sulla Gestione al bilancio consolidato ed al bilancio d’esercizio della Capogruppo. A tal proposito, possiamo ragionevolmente assicurare che le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alla Legge ed allo Statuto Sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le deliberazioni assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;

- preso atto che la Società non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali con società infragruppo, con parti correlate o terzi, mentre si rilevano operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, che non sono in contrasto con l’interesse della Società ovvero non congrue; i rapporti con imprese controllate e collegate sono in prevalenza

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Bilancio Separato al 31 dicembre 2010

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di natura commerciale e finanziaria, poste in essere a condizioni di mercato, nonché relative a prestazioni di servizi regolate secondo il criterio della ripartizione del costo. Al riguardo, rammentiamo che il Consiglio di Amministrazione del 12 novembre 2010 ha approvato la “procedura operazioni con parti correlate”, in conformità a quanto previsto dal regolamento Consob n. 17221/2010. In apposito prospetto riepilogativo della nota integrativa vengono dettagliate le principali operazioni con parti correlate e con società controllate e collegate: esse riguardano prevalentemente la gestione finanziaria, anche attraverso l’accentramento dei flussi finanziari, servizi di consulenza finanziaria, ivi compresa la definizione di accordi di Gruppo con il sistema creditizio, servizi di consulenza tributaria, contrattuale e nell’ambito dello sviluppo delle risorse umane; a tal proposito abbiamo valutato congrui questi rapporti e rispondenti agli interessi del Gruppo;

- ritenuto adeguate e complete le informazioni rese nella Relazione sulla Gestione degli Amministratori in ordine alle operazioni atipiche o inusuali o con parti correlate;

- preso atto che la Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha revisionato i bilanci separato e consolidato ed ha rilasciato le relative relazioni che risultano senza rilievi e senza richiami di informativa. I revisori hanno verificato la sussistenza del principio di continuità aziendale e delle altre condizioni richiamate dal documento congiunto Banca d’Italia, Consob e Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009;

- acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. n. 58/98, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai responsabili della funzione organizzativa ed incontri con la Società di Revisione ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni rilevanti ed a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;

- vigilato sull’adeguatezza del sistema del controllo interno e del sistema amministrativo e contabile; in particolare, a seguito dell’ottenimento di informazioni dai responsabili delle singole funzioni, dall’esame dei documenti aziendali e dall’analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione possiamo riferirVi che:• il sistema amministrativo contabile risulta adeguato ai fini del rispetto dei principi di corretta amministrazione,

nonché affidabile ed idoneo a rappresentare correttamente i fatti di gestione;• per quanto di competenza del Collegio Sindacale e tenuto conto della apposita relazione emessa dal Dirigente

Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, riteniamo che la struttura organizzativa ed il sistema amministrativo-contabile possano essere considerati affidabili ed adeguati in relazione alle dimensioni e caratteristiche della Società;

• il sistema di controllo interno, allo stato attuale, è ritenuto nel complesso adeguato; a tal proposito, nel corso dell’esercizio abbiamo avuto puntuali riunioni con il Preposto al Controllo Interno che ha compiutamente relazionato sugli esiti degli accertamenti effettuati e sulle attività poste in essere al fine di rafforzare i meccanismi di controllo del Gruppo, con particolare attenzione alla governance ed ai principali processi delle filiali del Gruppo stesso. Il Collegio raccomanda un costante potenziamento del sistema di controllo interno. Dal complesso delle verifiche effettuate non abbiamo rilevato violazioni degli adempimenti di legge e di statuto;

• all’Organismo di Vigilanza sono state attribuite adeguate deleghe nonché risorse finanziarie per il corretto svolgimento dei suoi compiti istituzionali. Non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di violazione del modello da parte dell’Organismo di Vigilanza.

- vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina della società quotate predisposto dal Comitato per la Corporate Governance promosso da Borsa Italiana al quale la Società si è uniformata. Abbiamo verificato che il Consiglio di Amministrazione ha predisposto una dettagliata informativa sulla corporate governance.

Abbiamo valutato i requisiti di indipendenza previsti dall’art. 147-ter, quarto comma, del T.U.F. e la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l’indipendenza dei propri membri, di cui al punto 3 C. 5 del Codice di Autodisciplina.

Non sono intervenute denunce ai sensi dell’art. 2408 cod. civ. e non sono stati ricevuti, né presentati esposti.

Abbiamo verificato la puntuale adozione del codice di Internal Dealing da parte del Consiglio di Amministrazione.

Nel Consiglio di Amministrazione sono presenti numero 3 amministratori non esecutivi indipendenti.

Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza della struttura organizzativa della società per gli aspetti di

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Marcolin S.p.A.

169

competenza, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni e incontri con i rappresentanti della Società di Revisione, incaricata della revisione dei bilanci e della relazione semestrale, anche ai fini dello scambio di dati ed informazioni, dai quali non sono emersi aspetti rilevanti.

Nel corso dell’esercizio, abbiamo valutato la sussistenza e permanenza dei requisiti di indipendenza in capo alla Società di Revisione.

Diamo atto che nel corso dell’esercizio alla Società di Revisione non sono stati conferiti ulteriori incarichi rispetto a quelli relativi al controllo contabile e alla revisione.

Per l’anno 2010, inoltre, non risultano conferiti incarichi a soggetti legati alla rete della società preposta alla revisione contabile da rapporti continuativi di natura patrimoniale.

Nel corso dell’esercizio, il Collegio Sindacale ha rilasciato il parere favorevole sulla determinazione dei parametri per l’attribuzione dei compensi variabili agli amministratori investiti di particolari cariche ai sensi dell’art. 2389, terzo comma, cod. civ.

Diamo atto, altresì, che la Società ha proseguito nel processo di implementazione, revisione ed aggiornamento dei Modelli Organizzativi ai sensi del D.Lgs 231/01 adeguandoli alle modifiche intervenute nelle norme di riferimento; l’Organismo di Vigilanza , come detto, non ha comunicato al Collegio Sindacale fatti di rilievo.

Riteniamo, infine, adeguata e completa l’informativa resaVi dagli Amministratori nella loro “Relazione sulla Gestione” e nella loro “Relazione sulla Corporate Governance”.

Le relazioni della Società di Revisione depositate in data 06 aprile 2011 e rilasciate ai sensi dell’art. 156 del D.Lgs. 58/98 attestano la conformità del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione. Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori non hanno derogato alle norme di legge relative alla formazione del bilancio ed hanno corredato la relazione finanziaria con quanto indicato dal documento Banca d’Italia, Consob e Isvap n. 2 del 06 febbraio 2009, tenendo conto, altresì, delle raccomandazioni contenute nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e Isvap n. 4 del 03 marzo 2010.

In relazione al bilancio consolidato, non abbiamo osservazioni particolari da riferire, per quanto di nostra competenza.

Diamo atto di aver verificato la conformità degli schemi e dei principi contabili adottati ed indicati nella Nota Integrativa alle disposizioni di legge, alle disposizioni regolamentari emanate dalla Consob ed ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standard Board (I.A.S.B.).

Preso atto del Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010, ai sensi dell’art. 153 comma 2 del D. Lgs. 58/1998, esprimiamo l’assenso, per quanto di nostra competenza, alla proposta di deliberazione formulata dal Consiglio di Amministrazione in merito alla distribuzione di un dividendo agli Azionisti ed alla destinazione del residuo risultato positivo dell’esercizio.

Brescia, 06 aprile 2011

Il Collegio Sindacale

Diego Rivetti

Mario Cognigni

Rossella Porfido

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RELAZIONI DELLASOCIETà DI REVISIONE

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