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Bilancio 2011

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Lettera del Presidente 5

Cariche sociali di Barilla Holding Società per Azioni 8

Relazione sull’andamento della gestione 13Principi contabili di riferimento IFRS 13Nota metodologica 14Sintesi dei risultati economici consolidati 14Struttura e organizzazione 14I nostri marchi 16Scenario economico internazionale 18Attività operative del Gruppo 19Investimenti in beni strumentali 20Informazioni relative alla corporate governance 20 La condivisione di conoscenza e il business sostenibile di Barilla 21La gestione ambientale 21Il capitale umano 22Attività di ricerca e sviluppo 22Gestione sostenibile della filera e rapporti con il territorio 22Rapporti con i consumatori 22Risk management 23Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio 23Prevedibile evoluzione della gestione 23Altri eventi relativi alla gestione 23Informazioni relative ai rapporti infragruppo e con parti correlate 23

Bilancio consolidato dell’eserciziochiuso il 31 dicembre 2011 26

Stato patrimoniale consolidato 26Conto economico consolidato 28Conto economico delle attività cessate 28Prospetto del risultato complessivo 29Movimenti di patrimonio netto 30Rendiconto finanziario consolidato 31Flussi di cassa generati dalle attività cessate 31

Indice

Note illustrative 331. Struttura e attività del Gruppo Barilla 332. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 333. Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali e transizione agli IFRS 334. Base per la presentazione – Principi contabili e criteri di valutazione 335. Variazioni nell’area di consolidamento 426. Note sui prospetti consolidati 42 7. Strumenti finanziari e posizione finanziaria netta 598. Informativa ai sensi dello IAS 24 sulle parti correlate e sulla retribuzione del management con responsabilità strategiche 62

Allegati 641. Elenco delle società incluse nel consolidamento 642. Elenco delle società collegate e delle altre società del Gruppo 683. Tassi di cambio 69

Relazione della Società di revisione 70

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Guido, Luca e Paolo Barilla

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Lettera del Presidente

Nel corso del 2011, la crisi economica e politica dell’Europa si è aggravata, diffondendo preoccupazione in tutto il mondo. L’in-certezza sul futuro dell’euro ha pesato sulla fiducia delle perso-ne e delle imprese, inducendole a spendere e investire di meno, soprattutto nei Paesi avanzati. Verso la fine dell’anno scorso, anche i Paesi emergenti più dinamici hanno iniziato a mostrare segni di stanchezza a causa del rallentamento delle loro espor-tazioni. Nel frattempo, i prezzi delle materie prime sono rimasti elevati e la grande distribuzione ha assunto sempre maggiore rilevanza, sottoponendo a forte pressione i margini di molti produttori alimentari.

Nonostante il contesto negativo, siamo fiduciosi che la solidità dell’azienda ci consentirà di attraversare questi momenti di turbolenza. I risultati 2011 del Gruppo Barilla mostrano che l’azienda è robusta. Il fatturato consolidato si è attestato a 3.916 milioni di euro, in calo di solo il 2,8% rispetto all’anno precedente. La gestione operativa del Gruppo ha registrato un EBITDA pari a 477 milioni di euro. Seppure in diminuzione rispetto ai 556 milioni di euro del 2010, il rapporto tra EBITDA e fatturato rimane molto soddisfacente. La solidità finanziaria del Gruppo si è confermata: dopo la forte diminuzione regi-strata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel corso del 2011, fedeli alla nostra missione di azienda con marchi leader in Italia e all’estero, abbiamo continuato a investire in ricerca e sviluppo per assicurare un miglioramento costante dei nostri prodotti.

Tuttavia, le difficoltà non sono finite. Per superare un contesto macroeconomico che rimarrà pesante per diversi anni, la strada migliore è quella di concentrarsi su quello che facciamo bene da sempre, sul nostro core business. Dobbiamo avere il corag-gio di uscire da certi settori non strategici in modo da concen-trare tutte le nostre risorse sullo sviluppo della pasta, dei sughi e dei piatti pronti a livello mondiale – dalle Americhe all’Estre-mo Oriente – e sul rafforzamento dei prodotti da forno che portano i nostri marchi in Italia e nei principali Paesi europei.

Abbiamo già cominciato a intraprendere questa strada. Con la vendita di Number1 in Italia, siamo usciti dalla logistica, attività per noi non strategica. In Germania, stiamo cercando nuovi partner per la consociata Lieken, il cui business è sempre più dedicato alle private label nel settore pane, attività che non fa parte della nostra strategia di lungo termine. Queste operazioni ci consentiranno di liberare risorse per continuare a investire sul core business del Gruppo.

Già nel 2011, gli investimenti industriali, pari a 146 milioni di euro, hanno contribuito a finanziare un nuovo stabilimento di sughi. L’impianto, un esempio di come si può investire in Italia guardando al mondo, verrà inaugurato dopo l’estate. I nuovi piatti pronti di pasta lanciati da febbraio negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Austria e Svizzera testimoniano come Barilla sia in grado di adattare la sua offerta alle abitudini dei diversi Paesi. Grazie a una confezione particolarmente innovativa e all’ottima qualità, i piatti pronti contribuiscono anche alla pro-

mozione della cultura gastronomica italiana. Lo sviluppo inter-nazionale continua a essere un importante motore di crescita e sarà sempre più determinante per la nostra impresa. Oggi il 57% del fatturato è realizzato oltre frontiera.

Nell’area dei prodotti da forno, gli investimenti per lo svilup-po della tecnologia di cottura al vapore hanno consentito di produrre biscotti al tempo stesso buoni e con un contenuto di grassi e zuccheri inferiore. In Italia, dove la crisi economica è stata particolarmente acuta, abbiamo difeso i marchi Barilla, Mulino Bianco e Pavesi, i quali mantengono la leadership nelle categorie in cui operano.

Sebbene il contesto sia particolarmente complesso, il Gruppo Barilla ha continuato a operare sui mercati forte dei suoi valori aziendali e a proporre prodotti di qualità che si ispirano al mo-dello alimentare Mediterraneo. Abbiamo preferito limitare, per quanto possibile, l’incremento dei prezzi in considerazione delle diminuite capacità d’acquisto dei consumatori, ridimensionate dalla crisi.

Tramite il Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN), il Grup-po continua a essere all’avanguardia sui grandi temi mondiali dell’alimentazione. Le ricerche del BCFN sono di forte stimolo per l’azienda, per impegnarsi a mantenere alta la qualità dei prodotti e l’attenzione alla salute delle persone. Il primo libro del BCFN, “Eating Planet 2012”, presentato di recente in Europa e negli Stati Uniti, sta aiutando a sensibilizzare le persone alle grandi sfide della Terra. Le mere logiche di profitto devono la-sciare posto alle vere priorità che abbiamo davanti a noi: come risolvere i paradossi del cibo nel nostro pianeta, dove convivono più di un miliardo di persone sottonutrite e un pari numero di persone che sono sovrappeso o obese.

Di fronte alle grosse sfide che abbiamo davanti, dobbiamo ri-pensare il nostro modo di operare come persone e come azien-de. Bisogna tornare a dare il giusto valore al cibo, imparando a mangiare meglio e, in alcuni casi, di meno. Oggi più che mai, diventa necessario chiedersi quale sia il ruolo sociale delle im-prese; quale contributo possiamo e dobbiamo offrire alle perso-ne e al pianeta che ci ospita. In particolare nell’agroalimentare, occorre ridare importanza e dignità alla terra e ai coltivatori. È quanto cerchiamo di trasmettere tutti i giorni a chi sceglie i nostri prodotti: dentro un pacco di pasta o una confezione di biscotti c’è un profondo “saper fare”, la passione di chi ha con-cepito, realizzato e portato quel bene dal campo allo scaffale di un negozio.

Guido Barilla

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Cariche socialidi Barilla Holding Società per Azioni

BARILLA HOLDING SPA

Consiglio di amministrazione

Presidente Guido Maria Barilla

Vicepresidenti Paolo Barilla Luca Barilla

Amministratore delegato Massimo Potenza (sino al 02/12/2011)

Consiglieri Emanuela Barilla

Collegio sindacale

Presidente Luigi Capitani

Sindaci effettivi Alberto Pizzi Augusto Schianchi

Sindaci supplenti Franco Chierici Ugo Tribulato

BARILLA G. E R. FRATELLI

Consiglio di amministrazione

Presidente Guido Maria Barilla

Vicepresidenti Luca Barilla Paolo Barilla

Amministratore delegato Massimo Potenza (sino al 02/12/2011)

Consiglieri Emanuela Barilla Nicolaus Issenmann Manfredo Manfredi Andrea Pontremoli Giuseppe Vita (sino al 04/05/2012)

Collegio sindacale

Presidente Augusto Schianchi

Sindaci effettivi Giampiero Alinovi Mario Tardini

Sindaci supplenti Franco Chierici Alberto Pizzi

LIEKEN AG

Consiglio di sorveglianza

Presidente Wolfang Keller

Consiglieri Guido Maria Barilla Paolo Barilla Nico Issenmann Augusto Schianchi Massimo Potenza (sino al 02/12/2011) Franco Guariglia (dal 05/12/2011)

Rappresentanti dei lavoratori Ernst Busch Carola Luers Ernst Ingber Peter Störling Frank Przyborowski Roland Sandner

Consiglio di amministrazione

Presidente Thomas Horing

Consiglieri Alexander Bott Christian Gieselmann Anja Zapka-Volkmann Markus Biermann Frank Kleiner

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Il 2011 è stato caratterizzato dall’esplosione dell’incertezza sul futuro dell’euro per il progressivo deteriorarsi dei debiti sovrani e per la mancata crescita. L’intrinseca debolezza istituzionale dell’euro ha condotto gli operatori a ritenere il disallineamento dell’Eurozona come una prospettiva im-probabile ma non impossibile e, a un certo momento, ha rischiato di mettere l’Italia nell’imbarazzante condizione di essere “troppo grande per poter essere salvata”. L’azione del Governo italiano negli ultimi mesi è stata orientata a impe-dire la dilatazione del disavanzo e contenere l’aumento dei tassi d’interesse sul debito (insostenibili a lungo termine); quindi sono state adottate manovre di fiscalità fortemente restrittiva, le quali hanno provocato come effetto immedia-to l’emergere di ulteriori aspettative negative degli operatori e il calo del potere d’acquisto delle famiglie con conseguente diminuzione dei consumi (stimato in -1,5%, pari a 2 miliardi di euro di fatturato globale). Per contro, a livello internazionale, i restanti due terzi dell’economia mondiale fuori dall’Eurozona (peraltro inclu-dendo la Germania) hanno proseguito la propria crescita a buon ritmo (seppure rallentata rispetto al trend degli anni passati), nonostante, verso la fine dell’anno, anche i paesi emergenti più dinamici abbiano iniziato a mostrare segni di sofferenza per la ridotta dinamica delle esportazioni, dovu-ta al rallentamento della crescita dell’economia dei paesi avanzati. Per quanto riguarda le materie prime, i loro indici di prezzo si sono mantenuti in linea con la dinamica della domanda mondiale senza evidenziare segnali dell’atteso ri-dimensionamento, anche per effetto del permanere di inve-stimenti di carattere speculativo. Questa mancata riduzione dei prezzi ha sottoposto a forte pressione i margini delle imprese italiane, compressi tra l’impossibilità di adeguare i prezzi per la debolezza della domanda interna, un’attesa di svalutazione (seppure moderata) dell’euro (che ha portato al rialzo ulteriore dei prezzi dell’energia) e tassi d’interesse crescenti in correlazione ai tassi per il rifinanziamento del debito pubblico. In queste condizioni, l’azione delle imprese produttrici di beni di largo consumo ha trovato grandi diffi-coltà. È motivo di grande soddisfazione per il Gruppo Barilla

Relazione sull’andamentodella gestione

e i suoi Stakeholders l’aver conseguito soddisfacenti risultati in condizioni così problematiche. Nonostante questi aspetti fortemente negativi per il quadro macroeconomico, il fatturato consolidato del Gruppo si è attestato a 3.916 milioni di euro (4.029 milio-ni di euro nel 2010) con un decremento del 2,8% rispetto all’esercizio precedente. A parità di perimetro (escludendo il fatturato delle controllate cedute nel 2010) il fatturato si è mantenuto stabile. Il risultato netto consolidato totale evidenzia un utile pari a 76 milioni di euro gravato dalla svalutazione delle Im-mobilizzazioni Immateriali e da oneri straordinari per circa 80 milioni, a fronte di un utile del 2010 pari a 27 milioni di euro. Il risultato netto consolidato del Gruppo (al netto della quota riservata alle minoranze) chiude con un utile pari a 63 milioni di euro rispetto ai 21 milioni di euro realizzati nell’esercizio precedente. L’utile netto attribuibile alle mino-ranze è stato pari a circa 13 milioni di euro. Per il bilancio 2011, Barilla Holding Società per Azioni presenta una struttura societaria invarita rispetto all’anno precedente: la partecipazione nelle società operative è de-tenuta in via indiretta attraverso la sub-holding Barilla Ini-ziative S.r.l., controllata all’85% dalla stessa Barilla Holding Società per Azioni. Le considerazioni che seguono chiariscono analitica-mente i vari aspetti delle attività delle singole società e di Barilla Holding Società per Azioni in ottemperanza ai criteri informativi richiesti dall’articolo 2428 Codice Civile e dall’ar-ticolo 40 del Decreto Legislativo del 9 aprile 1991 n. 127.

Principi contabili di riferimento IFRS

Il bilancio consolidato del Gruppo è stato redatto in appli-cazione dei principi contabili internazionali – International Financial Reporting Standards – IFRS (nel seguito indicati come IAS/IFRS) adottati dall’Unione Europea. Per informa-zioni di maggiore dettaglio si rinvia alle note illustrative al bilancio consolidato.

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Nota metodologica

Tutti i valori sono espressi in migliaia di euro se non altri-menti specificato. Tutti i confronti nel prosieguo della pre-sente Relazione e del Bilancio Consolidato sono effettuati rispetto ai dati dell’esercizio precedente (indicati fra paren-tesi). I rapporti percentuali (margini e variazioni) sono cal-colati con riferimento a valori espressi in migliaia di euro. Il Gruppo facente capo alla società Barilla Holding Società per Azioni è nel seguito indicato come “Gruppo Barilla Holding” o semplicemente “Gruppo”. Quando i commenti si riferiscono alla capogruppo o a società controllate, sono utilizzate le denominazioni sociali complete e la natura giu-ridica delle società stesse.

Sintesi dei risultati economici consolidati

I principali indicatori economici del Gruppo, di seguito ripor-tati, comprendono le attività cessate fino alla data di perdita del loro controllo. Il margine operativo ricorrente (EBIT) è stato pari a 296 milioni di euro (358 milioni) con un’incidenza dell’7,6% sul fatturato (8,9%). Il risultato ante imposte ammonta a 176 milioni di euro (185 milioni). Le imposte correnti e differite rilevate nell’esercizio am-montano a 100 milioni di euro (137 milioni), l’aliquota fiscale effettiva, escludendo l’effetto delle componenti straordinarie negative, si attesta al 39% (41%). Il margine operativo ricorrente al lordo degli ammorta-menti e delle svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 477 milioni di euro (556 milio-ni ), con un’incidenza media sul fatturato del 12,2% (13,8%). L’indebitamento netto si è attestato a 688 milioni di euro (683 milioni); per il dettaglio delle sue componenti si rinvia alle Note illustrative. II fabbisogno finanziario del Gruppo è integralmente soddisfatto dalle operazioni in essere (maggiori dettagli sono forniti nelle Note illustrative), e in particolare:• prestitiobbligazionariemessidaBarillaFranceS.A.S.

per complessivi 472 milioni di dollari, collocati a investi-tori istituzionali statunitensi nel dicembre 2003 e luglio 2011 e articolati in più tranche (con scadenze comprese tra il 2013 e il 2023, come da dettagli seguenti). Tali prestiti, includendo i relativi derivati di copertura valutati al mark-to-market, esprimono un saldo di bilan-cio a fine esercizio di 363 milioni di euro;

• lineadicreditorevolvingsottoscrittanelgiugno2011 tra Barilla Iniziative S.r.l., Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni, Barilla France S.A.S. e un gruppo di 12 pri-marie banche internazionali, per un importo complessi-vo di 850 milioni di euro di durata quinquennale. Al 31 dicembre 2011, tale linea risultava utilizzata per com-plessivi 360 milioni di Euro;

• einmeritoallecondizionicorrentidiforterestrizione del credito da parte del sistema bancario, le operazioni sopra menzionate – in aggiunta ai flussi positivi di cassa della redditività operativa – hanno assicurato al Gruppo

ampia disponibilità di risorse finanziarie, che hanno ga rantito la completa regolarità negli impegni di paga mento.In accordo con le strategie finanziarie da tempo adottate, il Gruppo ha puntato a mantenere una durata media, elevata, del proprio debito. È stata cancellata la linea di credito ban-cario sottoscritta nel luglio 2007 per originari 1.750 milioni di euro in scadenza nel 2012. La tempistica delle operazioni effettuate ha consentito di prevenire le recenti restrizioni creditizie e i relativi onerosi incrementi degli spread. Al 31 dicembre 2011, il Gruppo disponeva di linea di credito revolving non utilizzata per 490 milioni di Euro. Il costo della parte più significativa del debito mantiene spread nettamente più favorevoli rispetto a quelli oggi applicati sui mercati finanziari. Il Gruppo ha inoltre a disposizione un importo di attivi-tà finanziarie a breve pari a 110 milioni di euro (per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo 7 delle Note illustrative). La crisi greca, nonostante la consistente presenza del Gruppo, non ha evidenziato riflessi particolarmente negativi.

Struttura e organizzazione

Le controllate operative di Barilla Holding Società per Azioni producono e commercializzano, a livello nazionale e inter-nazionale, paste alimentari, sughi e prodotti da forno per un totale di oltre mille prodotti. L’attuale struttura organizzativa del Gruppo si basa su due sub-holding operative: Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni e Lieken AG, con le rispettive controllate (omessi per semplicità di rappresentazione Barilla Iniziative S.r.l. e gli altri veicoli intermedi non esercenti attività industriale).

Il Gruppo opera direttamente in 21 Paesi, esporta i propri prodotti in oltre 100 paesi e possiede 41 siti produttivi in 9

paesi.

Barilla Holding Società per Azioni

Barilla G. e R. Fratelli Lieken

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Nata nel 1997, Number1 è oggi un’organizzazione all’avan-guardia per competere sul mercato della logistica.

BARILLA G. E R. FRATELLI

Lanciato nel 1970 sul mercato francese dei prodotti da forno, il marchio Harrys oggi è leader nel settore del pane e riveste un ruolo da protagonista in quello dei morning goods. Qualità e innovazione sono due dei principali punti di forza che ne hanno decretato il successo.

Nato nel 1975, Mulino Bianco è oggi parte della cultura ali-mentare italiana come testimone della vita quotidiana della famiglia italiana: offre prodotti da forno in tutte le categorie, semplici e genuini, adatti al consumo in casa e fuori casa.

Il marchio Pavesi è nato nel 1937 grazie a Mario Pavesi, geniale pasticcere e imprenditore di Novara. Offre una vasta gamma di prodotti da forno e pasticceria, unici per gusto e tecnologia produttiva. Pavesi fa parte di Barilla dal 1992.

Academia Barilla è un progetto internazionale nato nel2004, dedicato allo sviluppo e alla promozione della culturagastronomica regionale italiana come patrimonio unico almondo.

Marchio leader della pasta in Grecia, Misko è stato fondatonel 1927 e incarna i valori della tradizione pastaia ellenica,identificata nel monaco Akakio che, con l’asinello, va adacquistare la pasta al mercato del villaggio. Misko fa parte diBarilla dal 1991.

Il marchio Barilla, nato nel 1877 da un piccolo negozio dipane e pasta a Parma, rappresenta oggi la pasta numero unoin Italia e nel mondo. Grazie ai migliori grani duri e a tecno-logie all’avanguardia, offre una pasta sempre al dente e sughipronti a milioni di persone in tutto il mondo.

Voiello è stato fondato nel 1879 come piccola bottega arti-giana a Torre Annunziata, fin dal XVI secolo uno dei maggio-ri centri per la produzione di pasta. La pasta Voiello presenta i formati tipici della tradizione gastronomica napoletana, il cui segreto è nella ruvidezza conferita dalla trafilatura a bronzo. Voiello è entrato in Barilla nel 1973.

Fondato in Svezia nel 1919, Wasa è il più grande produttoreal mondo di pani croccanti. Con una vasta gamma di pro-dotti a base di segale e frumento, Wasa distribuisce oggi in più di 40 Paesi. Wasa è entrato in Barilla nel 1999.

Fondato nel 1977, Filiz è uno dei maggiori produttori di pa-sta in Turchia, Paese che si segnala fra quelli con i più elevaticonsumi di pasta. Filiz è parte di Barilla dal 1994.

I nostri marchi

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Dalla sua creazione nel 1963, Golden Toast rappresenta per il mercato tedesco il pane per toast, e oggi si sta espanden-do anche nel segmento dei pani surgelati.

Yemina, nato nel 1952, e Vesta, nato nel 1966, sono due marchi leader del mercato messicano entrati in Barilla a se-guito della joint venture costituita con la società messicana Grupo Herdez nel 2002.

Nato nel 1925 per opera di Fritz Lieken, pioniere della pro-duzione e distribuzione di pane confezionato in Germania,Lieken Urkorn è oggi il marchio del pane tedesco per anto-nomasia. Il marchio Lieken Urkorn è entrato in Barilla nel 2002.

LIEKEN AG

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Scenario economico internazionale

A fronte del ridimensionamento dei tassi di crescita, del pro-cesso generalizzato deleveraging e – in Italia – del calo del reddito disponibile dei consumatori, il Gruppo Barilla ha do-vuto registrare volumi di vendita stazionari, con gestione dei prezzi più moderata rispetto alla dinamica inflazionistica, per l’accresciuta competizione nei riguardi di consumatori con capacità d’acquisto ridimensionate dal crescente peso fiscale e margini in diminuzione perché la domanda mondiale di materie prime, non troppo frenata dalla mancata crescita europea, ha proseguito la sua corsa, con elevata variabilità. L’offerta di nuovi prodotti ha trovato tiepida accoglienza presso i consumatori per le ragioni sopraesposte; pur nell’ap-prezzamento per le innovazioni tecnico-qualitative, la loro col-locazione su profili di prezzo di gamma elevata ne ha impedito un fluido turnover. Il già menzionato calo dei consumi, anche alimentari, per effetto del diminuito potere d’acquisto delle famiglie, rappresenta l’aspetto più preoccupante della crisi, dal momento che essa va anzitutto a incidere sul segmento medio dei consumatori, target naturale dell’offerta Barilla. A questo si aggiunga l’intensificazione della competizione in ambito distributivo, non solo, com’è normale, tra i diversi marchi della grande distribuzione, ma anche tra tipologie distributive. La crescente dimensione delle vendite di prodotti “in promozio-

ne”, concentrata su talune categorie in particolare, e la guerra sui prezzi nella grande distribuzione organizzata esprimono in modo assai visibile le tensioni all’interno del “Trade”, sempre meno ponte neutrale tra produzione e consumo, sempre più autore protagonista di una strategia imprenditoriale autono-ma. Calo dei consumi e concorrenza trasversale nella grande distribuzione hanno elevato le condizioni d’incertezza decisio-nale, introducendo ulteriori elementi di complessità. Questo ha sollecitato un impegno rafforzato per il no-stro Gruppo, concentrato nelle direzioni:• anzitutto,nuovisignificativiinvestimenti(nonostante

la fase di recessione) orientati alla razionalizzazione produttiva per la ricerca di nuova efficienza e riduzione dei costi di produzione e di struttura (a conferma della forte politica di investimenti del Gruppo);

• difesadeivolumidivendita,accettandolasfidacompe-titiva sui prezzi, con il supporto di nuove azioni promo-zionali per la clientela, nell’ottica del value for money;

• assorbimentosuimarginidivenditadellevariazionideicosti delle materie prime senza trasferimento sui prezzi per il consumatore.

Anche nel 2011 si è confermata la tendenza all’aumento dei prezzi di tutte le materie prime (anzitutto il petrolio con il relativo effetto a cascata), con un’importante inflazione dei nostri costi di acquisto, malgrado la presenza di efficaci

260

210

160

gen 10 lug 10 gen 11 lug 11 110

310

360

Grano tenero Europa (Bologna)

Prezzo medio unitarioVariazione

2010 = 100

E/t%

indice

2010

191

2011

293+54%

154

1H’ 11

287+50%

150

2H’ 11

30057%157

Materie prime - andamento prezzi di mercato

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coperture realizzate, che hanno consentito una mitigazione dell’impatto complessivo. La continua crescita della domanda di prodotti agricoli derivante da diversi fattori (nuovi consumi dei paesi emer-genti, utilizzo per alimentazione animale, utilizzo per bio-carburanti e la Cina che ha aumentato in misura abnorme la propria domanda di mais), accoppiata alla mancata capacità della produzione di soddisfare questi livelli, ha determinato forti erosioni degli stocks disponibili, con conseguenti pro-spettive di incrementi significativi dei prezzi. In aggiunta, è da segnalare la presenza di una forte e continua volatilità dei prezzi stessi, anche derivante dall’im-portante presenza degli operatori finanziari sui mercati delle commodities, oltre che da politiche commerciali nazionali (dazi e sussidi) che hanno influenzato l’andamento dei prezzi stessi. Il Gruppo ha sviluppato nuove politiche e strategie di risk management sulle principali commodities, al fine di au-mentare il livello di tutela sull’esposizione al rischio.L’inizio del 2012 conferma un’ulteriore tendenza inflattiva, sempre derivante dai fondamentali che hanno guidato l’au-mento dei prezzi nel 2011.

Attività operative del Gruppo

Barilla G. e R. Fratelli L’attività del gruppo Barilla G. e R. Fratelli nel 2011 era arti-colata attraverso le seguenti unità di business:• Business Unit Meal Solutions, per la produzione e com-

mercializzazione dei prodotti primo piatto a marchio Barilla, Voiello, Misko, Filiz, Yemina e Vesta (paste e sughi), in Italia e nel resto del mondo;

• Business Unit Bakery, per la produzione e commercializ-zazione dei prodotti da forno in Italia e all’estero (con esclusione del mercato nordamericano) principalmente con i marchi Mulino Bianco, Pavesi, WASA, Harrys;

• Business Unit Number 1, che svolge attività, in Italia, di servizio logistico sia per le società del Gruppo che per clienti terzi.

Business Unit Meal SolutionsPastaL’anno 2011 è stato contrassegnato da una contrazione dei consumi di pasta e una diminuzione significativa del mercato a valore in due dei principali mercati dove il Gruppo opera. In Italia si è registrata una contrazione del 3% rispetto all’eserci-zio precedente, sia in volume che a valore, mentre in Germania la flessione è stata contenuta all’1% in termini di volumi, ma ha avuto un impatto più significativo a valore con un calo del 2%. In altri mercati minori, ma pur sempre importanti, come Svezia e Svizzera, si sono registrate perdite di mercato a volu-me del 2%. Con segno positivo, invece, Francia e Stati Uniti, dove i mercati a volume sono cresciuti del 2%; in particolare in Francia, il mercato a valore è aumentato del 3%. Per il mercato turco, il 2011 è stato un anno positivo, con crescita a volumi dell’1% e a valore del 7%, anche a causa di una ripercussione sui prezzi degli aumenti del costo delle materie prime, dopo che il 2010 si era contraddistinto per una forte tensione dei prezzi che aveva depresso l’intera categoria. In questo contesto, Barilla ha deciso strategicamente di

limitare il più possibile eventuali aumenti di prezzo nel com-parto europeo della pasta nel corso del 2011, nonostante aumenti sostanziosi del costo delle materie prime, il che ha in generale migliorato la competitività del business (comun-que con un calo dei margini) e ha consentito di mantenere una posizione di forza come testimoniato dall’andamento delle quote di mercato, che sono salite significativamente in Francia (+ 0,8 % volume), Germania (+ 1,7% volume) e Italia (+ 0,5% volume), e rimaste stabili o in leggera flessione su altri mercati (in USA - 0,1% volume). Nel suo complesso, il fatturato netto totale della Pasta è rimasto in linea con il 2010. Per quanto riguarda il mercato americano, nel corso del 2011 la quota di mercato media rilevata, a valore, negli Stati Uniti è stata del 27,7%, con un decremento del fatturato netto nel Nord America (Stati Uniti e Canada) pari all’1,8% verso l’anno precedente. A tale calo ha contribuito principalmente il cambio sfavo-revole per il 4,7%, mentre l’aumento dei volumi e dei prezzi di vendita ha avuto un effetto positivo rispettivamente per l’1,1% e il 4,3%. Il posizionamento dei prodotti nel mercato al dettaglio ha risentito negativamente sia dell’effetto dell’aumento dei prezzi di vendita che dell’incremento di attività promozionali da parte della concorrenza.

Sughi e condimentiLa categoria Sughi Pronti in Europa ha mostrato volumi stabili o in leggera flessione, ma in generale è aumentato il mercato a valore con crescite, a seconda del Paese, che sono variate tra l‘1% e il 5%. Si evidenzia una crescita importante del mercato francese del 5% sia a volume che a valore, e del mercato tedesco con un incremento del 2% a volume e del 5% a valore. Negli Stati Uniti si è registrata una crescita del mercato a volume del 2% e a valore dell’1%. In questo contesto, il turnover generato da Barilla è sta-to in linea con il 2010. Tra le geografie in cui si opera, si sono registrati trend differenti. In Italia, per esempio, il mercato a valore è cre-sciuto dell’1%, mentre Barilla ha perso quota per circa l’1% a causa di una forte pressione promozionale delle Marche Private, di temi strettamente commerciali di breve periodo e dell’ingresso di alcuni importanti operatori nel segmento dei Sughi Pronti freschi. Risultati eccezionali sono stati raggiunti in Francia, con un aumento delle vendite dell’11%, e in Ger-mania con un aumento del 6%.

Business Unit Bakery Le categorie Bakery nel 2011 hanno continuato a risentire dell’incerto scenario economico. Anche se i principali mer-cati di riferimento sono tornati a crescere a valore in tutta Europa, tale crescita si accompagna a una costante attenzio-ne al potere d’acquisto e quindi a una persistente ed elevata promozionalità di prezzo, nonché a un consolidamento della quota del canale discount e delle Marche Private. In Italia, il 2011 si è chiuso all’insegna di una complessiva crescita dei mercati Bakery nei quali opera Barilla, con aumento nel segmento della Colazione e di una crescita più significativa in quello dei Pani e delle categorie Fuori Pasto, grazie a una for-tissima spinta promozionale da parte dei principali operatori. In questo contesto, Barilla si è trovata a dover incremen-

Page 18: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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tare le attività promozionali, anche se con una minore entità degli sconti praticati rispetto ai concorrenti, in un’ottica di salvaguardia del valore dei propri prodotti; questo ha tuttavia generato ripercussioni sulle quote di mercato, che, su base an-nua, evidenziano una flessione nel comparto Colazione (princi-palmente dovuta al segmento Fette e Biscotti) e in quello Fuori Pasto, mentre rimane stabile nel comparto Pani, grazie al posi-tivo contributo delle innovazioni lanciate negli scorsi due anni. I principali mercati esteri hanno evidenziato un anda-mento a due velocità: il mercato francese e quello tedesco hanno registrato una crescita sia a valore sia a volume, mentre il mercato svedese è rimasto stabile a valore, ma ha mostrato una significativa riduzione a volume. In questo contesto il Business Bakery ha registrato un calo di quota in Francia, sia a valore che a volume, con un indebo-limento più marcato nel segmento Pani non compensato dal segmento Merende, anch’esso in calo, in seguito al crescente peso sia delle Marche Private che della concorrenza a marchio. La quota è risultata in calo anche in Germania e Svezia sia a volume che a valore, con un maggior impatto sulla par-te del mercato tedesco. Nel 2011 la Business Unit Bakery ha registrato un calo dei volumi del 3% rispetto al 2010, derivante dalla contra-zione delle vendite in Russia, dalla riduzione del ramo Busi-ness to Business in Francia e dal calo di quota registrato in Italia dal segmento Colazione e Merende. Il fatturato registra un aumento dell’1% rispetto al 2010 in seguito agli aumenti di listino implementati nei principali mercati (Italia, Francia e Svezia), per fronteggiare parzialmente lo sfavorevole anda-mento dei costi delle materie prime il cui trend in continua crescita ha determinato una significativa perdita di profitta-bilità rispetto all’anno precedente.

Business Unit Number 1Il settore della logistica integrata continua a subire una forte contrazione dei volumi legata all’incerto scenario macroeconomico che risulta drammaticamente peggiorato. Nonostante si siano registrate una riduzione del fatturato rispetto all’anno precedente e una costante razionalizza-zione del portafoglio clienti, basata su criteri di business, si è ottenuto il raggiungimento degli obiettivi prefissati sulla redditività, grazie allo sviluppo e all’implementazione di progetti di razionalizzazione e contenimento costi, con effetti sia nell’area di gestione dei magazzini, sia nella ge-stione del trasporto. L’anno 2011, con l’entrata in vigore della nuova normati-va in materia di trasporto (costi minimi di sicurezza), è stato caratterizzato dalle alterazioni delle condizioni di mercato, che quindi recepisce un profondo cambiamento della strut-tura del settore. Dal punto di vista operativo e amministrati-vo, con la partenza del global design dei sistemi informativi, che ha coinvolto trasversalmente tutte le funzioni aziendali, si sono poste le basi per l’implementazione della nuova ar-chitettura che sarà a regime nell’anno 2012.

LiekenL’anno 2011 ha rappresentato un ulteriore importante pas-so nel programma di ristrutturazione del gruppo Lieken nell’ambito della produzione.

Nel corso dell’anno sono stati chiusi due stabilimenti e il Business portfolio si è ulteriormente stabilizzato, eliminando i segmenti non redditizi. Lieken ha continuato a perseguire i suoi obiettivi fon-damentali di crescita in termini di riposizionamento del prodotto e del portafoglio clienti, rafforzando i propri marchi e migliorando l’efficienza della supply chain grazie anche ai piani di ristrutturazione. Il risultato operativo del 2011 mostra solo parzialmente l’effetto di tali attività in quanto realizzate nel corso del secondo semestre. Il Gruppo Lieken ha registrato un fatturato in calo del 12% rispetto all’anno precedente principalmente dovuto alla cessione dei panifici “Kamps Bakeries GmbH” nel mese di agosto 2010. A perimetro costante il fatturato del 2011 si presenta in linea con l’anno precedente. La riduzione dei volumi guidata dalla ristrutturazione del client portfolio, è stata compensata dall’aumento dei prezzi necessario a coprire il rilevante incremento dei costi delle materie prime.

Investimenti in beni strumentali

Nel corso del 2011, la spesa per investimenti in beni stru-mentali del Gruppo Barilla è stata di circa 146 milioni di euro con un’incidenza sul fatturato del 3,7%. Nel Gruppo Barilla G. e R. le risorse, pari a circa 124 milioni di euro (133 milioni), sono state destinate principal-mente alle seguenti aree:1) innovazione, in particolare nell’area dei prodotti da

forno, con l’installazione e l’avvio di due linee destinate alla produzione di biscotti (stabilimento di Novara) e merendine (stabilimento di Cremona) sfruttando la tec-nologia di cottura al vapore;

2) potenziamento del proprio assetto produttivo con l’ini-zio della costruzione a Rubbiano del primo stabilimento interno destinato alla produzione di sughi pronti;

3) aumento della competitività industriale, in particolare in ambito logistico con l’automazione della movimen-tazione dei prodotti nel magazzino prodotti finiti nel complesso industriale di Pedrignano.

Il Gruppo Lieken ha investito in immobilizzazioni tecniche circa 22 milioni di euro (36 milioni).

Informazioni relative alla corporate governance

La Società adotta il sistema di amministrazione e controllo di tipo “tradizionale”, composto da un Consiglio di Ammi-nistrazione e da un Collegio sindacale entrambi nominati dall’assemblea dei soci. Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è l’organo investito dei più ampi poteri per l’ordinaria e straordinaria amministra-zione tranne quelli riservati per legge o per statuto all’assem-blea dei soci. Ad esso spettano l’indirizzo della gestione, la valu-tazione dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministra-tivo e contabile e la valutazione del generale andamento della gestione. L’attuale CdA è composto da quattro amministratori il cui mandato terminerà alla data della prossima assemblea dei soci convocata per l’approvazione del Bilancio 2011.

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Il CdA ha nominato l’Organismo di Vigilanza, ai sensi del D.Lgs. 231/2001, che nel corso del 2011 ha svolto la propria attività per prevenire la commissione dei reati di cui al medesimo Decreto (e successive integrazioni/modifiche) attraverso la verifica dell’adeguatezza del Modello di orga-nizzazione, gestione e controllo e del Codice Etico adottati dalla Società, nonché attraverso la verifica dell’osservanza delle previsioni in essi contenute.

In data 26 ottobre 2011 il CdA ha approvato una nuova versione del Modello di organizzazione, gestione e controllo, che è stata predisposta per adeguarlo alle più recenti novità normative e organizzative.

Il citato Modello di organizzazione gestione e controllo, che comprende una parte generale e più parti speciali relati-ve ai reati presupposti sensibili oltre al Codice Etico, esprime l’insieme di principi e valori in cui Barilla si identifica, alla cui osservanza sono chiamati gli amministratori, i sindaci, i di-pendenti, i collaboratori esterni, i fornitori e i clienti.

L’Organismo di Vigilanza è composto di tre membri che restano in carica fino al 31 gennaio 2014.

L’Organismo è composto dai responsabili delle direzioni Group Legal and Corporate Affairs e Group Internal Audit, nonché da un membro esterno docente universitario e libero professionista. L’Organismo di Vigilanza relaziona semestral-mente il CdA sulla propria attività.

Il Collegio sindacale vigila sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta ammini-strazione. I suoi componenti sono nominati per un periodo di tre esercizi e sono rieleggibili. L’attuale Collegio sindacale è composto da tre sindaci effettivi e due supplenti, il cui mandato terminerà alla data della prossima assemblea dei soci convocata per l’approvazione del Bilancio 2011.

Il Soggetto incaricato della revisione legale dei conti è la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Alla stessa è stato conferito anche l’incarico della revisione legale dei conti del bilancio consolidato del Gruppo Barilla Holding e del bilancio delle principali società del Gruppo.

La governance delle principali società controllate italia-ne è strutturata in modo coerente alle loro realtà operative e, nelle società estere, fa comunque riferimento alle legisla-zioni locali. Più in particolare per quanto riguarda Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni e le sue società controllate, la struttura di governance è analoga a quella di Barilla Holding Società per Azioni, mentre il sistema di controllo interno e il Modello di organizzazione, gestione e controllo della società, di cui al D.Lgs. 231/2001, sono più specifici.

La condivisione di conoscenza e il business sostenibile di Barilla

Il Barilla Center for Food and Nutrition (www.barillacfn.com) rappresenta la sede istituzionale per l’elaborazione del progetto culturale di Gruppo, nato nel 2009 per analiz-zare i grandi temi legati all’alimentazione e alla nutrizione attraverso un approccio multidisciplinare e per disseminare i risultati della migliore ricerca a livello mondiale presso la pubblica opinione su quattro aree di ricerca: Food for Health, Food for Sustainable Growth, Food for All, Food for Culture. Nel 2011, oltre all’organizzazione di webinar, workshop

e del Terzo Forum Internazionale tenutosi a Milano, è pro-seguito l’accreditamento istituzionale internazionale del Centro, i cui rappresentanti sono stati ricevuti a gennaio dal Presidente della Repubblica Italiana e successivamente dalle ambasciate italiane di Francia e Stati Uniti, raggiungendo gli opinion e i decision maker dei due Paesi, oltre ad avere pro-seguito il dialogo con le Istituzioni Europee. Se la creazione e la condivisione della conoscenza sono capisaldi del modello di business sostenibile di Barilla, la gestione dell’azienda mira a migliorare costantemente i processi nel rispetto del lavoro e del “saper fare” delle per-sone, minimizzando l’impatto ambientale e valorizzando il contributo al territorio e alle comunità. Questo impegno lo trasferisce nei prodotti, per offrire alle persone un cibo di qualità equilibrato da un punto di vista nutrizionale, grazie a un investimento costante nella ricerca. Già a partire dal 2007 l’azienda si è dotata di un sistema di pianificazione, monitoraggio e controllo della sostenibilità, con obiettivi concreti e misurabili sui temi della gestione am-bientale, della valorizzazione del capitale umano, della ricerca e sviluppo per la nutrizione, della gestione sostenibile delle filiere e relazione con le comunità, dei rapporti con i consumatori. Si elencano di seguito i principali risultati raggiunti per ognuna delle aree tematiche sopraelencate.

La gestione ambientale

Procede il piano di estensione del Sistema integrato di ge-stione ambientale Barilla sviluppato in accordo con la norma tecnica ISO 14001. Accanto agli stabilimenti produttivi italiani, che hanno ottenuto l’autorizzazione in accordo alla stringente normativa europea IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), e a quelli dedicati alle produzioni a marchio Wasa che sono già certificati da un ente terzo ISO 14001, nel corso del 2011 si è affiancato al Mulino di Pedri-gnano anche quello di Altamura (con un sistema integrato Sicurezza e Ambiente). Il 73% dei volumi viene prodotto in stabilimenti con un Sistema di gestione ambientale certifi-cato ISO 14001. Barilla è la prima azienda privata ad aver sviluppato e certificato da un ente terzo un sistema di calcolo degli im-patti ambientali dei suoi prodotti attraverso lo strumento dell’Analisi del ciclo di vita (Assets Lifecycle) in accordo al sistema internazionale EPD (Environmental Product Declara-tion) – www.environdec.org – che permette la pubblicazione di dati di impatto ambientale certificati. Sono regolarmente verificati e certificati da un ente ter-zo gli impianti soggetti a Emissions Trading Scheme. In tutti i pastifici italiani è presente un impianto di co-generazione per la produzione combinata di energia elettrica e calore, migliorando l’efficienza e riducendo pertanto gli impatti ambientali. Tutti i pastifici europei sono già certificati da un ente terzo, così come tutte le fornerie che producono a marchio Mulino Bianco, Pavesi e Wasa. Il 2011 è stato il secondo anno in cui è andato a regime il programma globale di Audit riguardante i temi sicurezza, ambiente e prevenzione incendi: sono stati realizzati più di 90 controlli specifici.

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Il capitale umano

Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2011 era pari a 13.141 (14.043) unità, di cui 4.494 (4.665) in Italia e 8.647 (9.378) all’estero. La composizione dell’organico rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente ha avuto la seguente evoluzione:

31/12/2011 31/12/2010

Dirigenti e impiegati 3.299 3.315

Operai e intermedi 9.842 10.728

Totale 13.141 14.043

Per quanto attiene alle Risorse Umane, il gruppo G. e R. Fratelli nel 2011 ha continuato a lavorare sul Barilla Hu-man Capital Model, il modello integrato di tutti i sistemi di People Management a livello internazionale. In particolare sono stati lanciati nuovi programmi di sviluppo manageriale, in collaborazione con alcune delle migliori scuole di formazione al mondo. Sono stati disegnati percorsi di sviluppo ad hoc per gli appartenenti al pool dei talenti, consentendo ad alcuni di loro di intraprendere nuove sfide professionali all’interno del Gruppo, in Italia e all’estero. È proseguita l’attività di selezione e assunzione con l’allarga-mento del network di Università e società di selezione, sia sul territorio italiano che su quello mondiale. Dal punto di vista delle relazioni industriali è stato siglato un nuovo con-tratto integrativo che ha permesso di raggiungere impor-tanti risultati in materia di assistenza sanitaria, formazione, sostenibilità, sicurezza e ambiente. Infine è stato definito un nuovo assetto organizzativo di Gruppo, coerente con le sfide che l’azienda affronterà nei prossimi anni, sia nei mercati tradizionali e maturi che in quelli emergenti. Procede nei tempi stabiliti il progetto pluriennale di estensione a tutti gli stabilimenti del Sistema integrato di gestione della sicurezza sul lavoro Barilla, sviluppato in accordo alla norma tecnica OHSAS 18001 (OccupationalHealth and Safety Assessment Series) a garanzia di una mi-glior tutela della salute e sicurezza del personale attraverso un significativo investimento in formazione. In particolare nel 2011 si sono certificati l’ultima Forneria Italiana (Nova-ra) e due stabilimenti francesi (Talmont e La Malterie). Non si sono avuti infortuni gravi sul lavoro di perso-nale dipendente né sussistono giudizi definitivi a nostro carico per temi legati alla salute e sicurezza. Nel 2011 il Gruppo Lieken ha realizzato un importante programma di una nuova architettura organizzativa affian-cato da un rilancio dei valori aziendali e dallo sviluppo di un modello di leadership che definisce i criteri e le competenze chiave del successo per i dipendenti. Mentre il rilancio dei valori aziendali ha lo scopo di rafforzare l’identità del grup-po, il modello di leadership rappresenta il quadro per indiriz-zare e identificare con rigore il livello di competenze funzio-nali e sociali dei dipendenti. Il modello rappresenta un punto di riferimento costante per un processo di perfezionamento all’interno dell’intera organizzazione. Il continuo migliora-mento in questo ambito e la comunicazione degli sviluppi correlati supporteranno la strategia e il successo del Gruppo Lieken nel futuro.

Attività di ricerca e sviluppo

Il continuo impegno del team Group Research, Development & Quality nella progettazione e realizzazione di prodotti innovativi si è concretizzato nell’ultimo anno con numerose iniziative, di cui ricordiamo tra le tante l’estensione della linea Storie di Frutta, la nuova gamma di biscotti cotti al va-pore e la nuova gamma di sughi Piccolini con verdure. Per supportare lo sviluppo di prodotti ispirati alla Dieta Mediterranea sono proseguite la selezione e la sperimenta-zione di ingredienti, processi e tecnologie innovative, la valu-tazione di nuovi prototipi e delle loro caratteristiche senso-riali, nutrizionali e di sicurezza, per verificarne le potenzialità in contesti geografici sempre più ampi. L’ampio programma di miglioramento nutrizionale, coe-rentemente con le linee guida sviluppate con il supporto del Nutritional Advisory Board, si è concretizzato nella riformula-zione di oltre 100 prodotti ottenendo una riduzione dell’11% del sale contenuto nel portafoglio prodotti globale del Gruppo. Nelle attività di Ricerca e Sviluppo di processo e di pro-dotto il Gruppo ha investito 40,8 milioni di euro nel 2011

(42,5 milioni).

Gestione sostenibile della filierae rapporti con il territorio

Barilla acquista circa 800 materie prime e 50 tipologie di materiali di confezionamento da circa 1.200 fornitori in tut-to il mondo. Il modello di filiera integrata di Barilla mira a coinvol-gere i diversi attori in progetti di partnership strategica sul lungo periodo. Approvvigionare l’azienda attraverso una filiera integrata significa assicurare un maggior controllo sulla qualità della produzione, tendere verso un’equilibrata formazione dei prezzi che spesso determina la capacità di investimento dei produttori, nonché contribuire al benessere del territorio attraverso la creazione di lavoro e di opportu-nità per le persone. Un esempio è quello della filiera del gra-no duro, dove Barilla sviluppa accordi con i partners di filiera che consentono di ottimizzare la selezione delle varietà, la moltiplicazione delle sementi, i protocolli di coltivazione e conservazione del grano; tali accordi hanno coperto nel 2011 circa il 40% dell’acquistato totale. La collaborazione sul ter-ritorio consente anche di rendere più efficienti le filiere: oltre il 70% del grano duro utilizzato nel 2011 per le varie marche del Gruppo Barilla è stato coltivato localmente, nel paese di produzione della pasta. Per quanto riguarda la responsabilità delle filiere che possono presentare criticità dal punto di vista dei diritti umani e ambientali, il 100% dei fornitori di cacao e dell’olio di palma sono membri degli enti internazio-nali responsabili della sostenibilità lungo le rispettive filiere.

Rapporti con i consumatori

Barilla, per sua missione, “propone un’offerta di qualità fatta di prodotti gustosi e sicuri”. La verifica della qualità dei prodotti è quindi al centro di un sistema di gestione che copre tutti gli aspetti della filiera, dalla selezione delle materie prime al punto

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vendita. Grazie a questo impegno, nel 2011 l’indice di confor-mità dei lotti di prodotto finito è stato estremamente elevato. L’impegno per rafforzare la relazione con i consumatori passa anche attraverso la qualità delle informazioni sui prodotti, of-

ferte sulle confezioni e nei siti dedicati.

Risk management

Nel corso del 2011, nell’ottica di consolidamento delle atti-vità di gestione del profilo di rischio aziendale, è proseguita l’implementazione del progetto di Enterprise Risk Manage-ment. L’obiettivo prefissato è quello di fornire alla direzione aziendale uno strumento capace di monitorare i rischi ope-rativi fronteggiati dal Gruppo, in modo che siano congrui con la propria propensione al rischio strategico. L’azienda ha esplicitamente intrapreso a partire dal 2010 un percorso che ha portato alla determinazione sia del pro-prio livello di propensione al rischio (Financial & Reputatio-nal Risk Appetite) sia di metriche condivise a livello aziendale per la valutazione di ciascun evento. Inoltre l’organizzazione del registro dei rischi aziendali (Risk Register) ha portato all’identificazione delle aree di rischio a cui l’azienda è poten-zialmente esposta e all’assegnazione delle responsabilità di gestione alle unità organizzative responsabili per la gestione dei singoli rischi (Risk Ownership). Inoltre, nel corso del 2011, sono stati realizzati progetti specifici mirati a valutare le aree di rischio prioritarie per l’azienda:• la volatilità dei prezzi delle materie prime (anzitutto grano

duro e grano tenero), focalizzandosi sulla combinazione di coperture fisiche, finanziarie, e sulla dotazione di stru-menti in grado di misurarne e valutarne l’efficacia;

• l’analisi del rischio derivante dall’interruzione dell’atti-vità produttiva valutato a partire dalla mappatura dei prodotti più importanti per l’azienda (sia Bakery che Meal Solutions), identificando le alternative e le capaci-tà produttive disponibili e infine proponendo soluzioni tecniche per minimizzare l’incidenza di fasi critiche nel network produttivo e distributivo di Gruppo;

• la mitigazione del rischio di comportamenti di business disallineati rispetto alla governance globale attraverso la predisposizione di policies comuni e condivise;

• l’analisi dei rischi e degli impatti sul business model aziendale derivanti da un particolare contesto macroe-conomico nelle geografie in cui l’azienda opera.

Per quanto attiene ai rischi relativi all’area Information Tech-nology, il Gruppo è dotato di un servizio di disaster recovery per la maggior parte degli ambienti applicativi e in particolare per quelli maggiormente critici per l’operatività quali SAP e Dassault-Enovia MatrixOne (Product Lifecycle Management). Il livello di servizio implementato prevede, in caso di disastro, il riavvio dei sistemi in oggetto entro 24 ore come massimo e senza la perdita di alcun dato già inserito a sistema. Ogni anno sono effettuate delle prove di simulazione al fine di verificare il corretto funzionamento del processo e del sistema. Analoga-mente è stato realizzato un servizio di disaster recovery per l’ac-cesso del sito di Pedrignano (Headquarter in Parma) alla rete, in modo da garantire la connettività al Datacenter. Infine tutte le linee di comunicazione integrate dispongono di backup. Al fine di mantenere costantemente adeguato il livello

di sicurezza relativo all’ambito dell’Information Technology, a livello di Gruppo, ogni anno vengono realizzati progetti in ambito IT security e periodicamente vengono effettuate, da specialisti esterni, attività di vulnerability assessment. Nel corso dell’anno si è provveduto inoltre alla realizza-zione di progetti scaturiti dalle indicazioni dell’assessment sulle procedure e norme operative di gestione dei sistemi con focalizzazione sul D.Lgs. 231/2001 e reati informatici. Per un dettaglio analitico delle diverse tipologie di ri-schio, quali il rischio di mercato (inclusi rischi di cambio, di tasso d’interesse e di prezzo), di credito e di liquidità si ri-manda al capitolo 7 delle Note illustrative .

Eventi successivialla chiusura dell’esercizio

Successivamente al 31 dicembre 2011, data di chiusura dell’esercizio, non si sono verificati eventi significativi.

Prevedibile evoluzione della gestione

Nei primi mesi dell’esercizio 2012 si registrano performance positive per il Gruppo, sia verso le previsioni di budget che rispetto ai risultati realizzati nel corso del periodo omologo dell’anno precedente. L’andamento delle principali materie prime si è man-tenuto, nel corso dei primi mesi dell’anno, in linea con le previsioni di budget che confermavano il trend di crescita cominciato nel corso del 2011. A partire dal mese di gennaio, sono stati implementati nei mercati europei gli aumenti di listino pianificati, a segui-to degli incrementi dei prezzi previsti per tutte le principali materie prime.

Altri eventi relativi alla gestione

Nel corso dell’esercizio 2011 sono state realizzate le seguenti operazioni:• costituzione della Società Barilla Singapore Pte Ltd., de-

tenuta al 100% dalla Società Barilla G. e R. Fratelli So-cietà per Azioni con capitale sociale pari a S$ 200.000 avente oggetto attività commerciali;

• cessione delle società non operative Harrys Russia (Denmark) A/S e Harrys Management Services, en-trambe detenute dalla Società Barilla France S.A.S.

Informazioni relative ai rapportiinfragruppo e con parti correlate

Le operazioni intervenute con le società del Gruppo e con le parti correlate non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando invece nell’ordinario corso degli affari delle società del Gruppo. Tali operazioni sono avvenute a condizioni concordate tra le parti considerando le condizioni di mercato. Si rimanda al paragrafo 8 delle note illustrative al bi-lancio consolidato dove è descritta la natura dei principali rapporti con le parti menzionate e sono riportate le infor-mazioni di dettaglio previste dallo IAS 24.

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(migliaia di euro)

L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011 in data 4 maggio 2012.

Stato patrimoniale consolidato

Bilancio consolidato dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2011

Attività Note 31/12/2011 31/12/2010

Attività correnti

Cassa, depositi bancari e postali 6.1 107.163 265.104

Crediti verso clienti 6.2 566.257 524.961

Crediti tributari 6.3 92.205 58.772

Altri crediti verso controllante 6.4 1.456 2.191

Altri crediti 6.5 69.871 82.377

Rimanenze 6.6 294.576 254.513

Strumenti finanziari derivati 6.22 2.749 2.668

Attività detenute per la vendita 6.7 4.569 7.999

Totale attività correnti 1.138.846 1.198.585

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 6.8 1.107.528 1.194.266

Avviamento 6.9 508.117 507.866

Immobilizzazioni immateriali 6.10 96.588 131.248

Crediti verso clienti e altri crediti 6.11 7.955 6.561

Imposte differite attive 6.12 71.725 78.539

Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.13 1.260 1.238

Crediti finanziari 6.14 22.064 20.419

Strumenti finanziari derivati 6.22 40.469 1.138

Totale attività non correnti 1.855.706 1.941.275

Totale attività 2.994.552 3.139.860

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(migliaia di euro)

Passività Note 31/12/2011 31/12/2010

Passività correnti

Debiti verso fornitori 6.15 815.232 772.435

Debiti verso banche e altri finanziatori 6.16 21.778 74.244

Strumenti finanziari derivati 6.22 1.006 164

Passività per benefici futuri ai dipendenti 6.17 7.728 11.692

Debiti per imposte correnti 6.18 4.796 15.424

Altri debiti 6.19 181.101 213.328

Fondi rischi e oneri 6.20 46.303 67.483

Totale passività correnti 1.077.944 1.154.770

Passività non correnti

Debiti verso banche e altri finanziatori 6.21 795.555 857.491

Strumenti finanziari derivati 6.22 19.572 19.736

Passività per benefici futuri ai dipendenti 6.17 140.086 144.871

Imposte differite passive 6.12 116.466 113.204

Altri debiti 6.23 4.616 5.499

Fondi rischi e oneri 6.20 31.898 35.136

Totale passività non correnti 1.108.193 1.175.937

Patrimonio netto 6.24

Capitale 131.000 131.000

Riserve:

- Riserve di conversione 18.386 12.220

- Altre riserve 475.831 504.063

Utili/(Perdite) dell’esercizio 62.670 20.836

Totale patrimonio netto di competenza del Gruppo 687.887 668.119

Capitale e riserve di terzi 107.296 135.070

Risultato delle minoranze 13.232 5.964

Totale patrimonio netto di competenza di terzi 120.528 141.034

Totale patrimonio netto 808.415 809.153

Totale delle passività e del patrimonio netto 2.994.552 3.139.860

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(migliaia di euro)

Conto economico delle attività cessate*

Conto economico consolidato

(migliaia di euro)

Note Esercizio 2011 Esercizio 2010

Ricavi 6.25 3.915.938 3.902.933

Costo del venduto 6.26 (2.303.579) (2.164.157)

Margine lordo 1.612.359 1.738.776

Costi logistici 6.26 (581.369) (595.583)

Spese di vendita 6.26 (155.432) (154.840)

Spese di marketing 6.26 (336.946) (342.934)

Costi di ricerca e sviluppo 6.26 (29.783) (30.605)

Spese generali e amministrative 6.26 (195.829) (221.535)

Altri (oneri) e proventi 6.27 (74.262) (128.357)

Svalutazioni avviamento e immobilizzazioni immateriali 6.9 - 6.26 (23.000) (53.526)

Margine operativo 215.738 211.396

Oneri finanziari (101.705) (72.924)

Proventi finanziari 61.541 47.365

Totale oneri e proventi finanziari 6.28 (40.164) (25.559)

Risultato prima delle imposte 175.574 185.837

Imposte 6.29 (99.672) (137.503)

Risultato netto dall’attività corrente 75.902 48.334

Attività cessate – (21.534)

Risultato dell’esercizio del Gruppo e di terzi 75.902 26.800

Utile/(Perdita) dell’esercizio di pertinenza di terzi 13.232 5.964

Utile/(Perdita) dell’esercizio di pertinenza del Gruppo 62.670 20.836

Esercizio 2011 Esercizio 2010

Ricavi – 126.139

Costi – (126.585)

Margine operativo ricorrente – (446)

Totale oneri e proventi finanziari – (49)

Imposte – –

Risultato netto delle attività cessate – (495)

Plusvalenza/(minusvalenza) da cessione al netto dei relativi costi – (21.039)

Imposte – –

Attività cessate – (21.534)

* Il conto economico consolidato non evidenzia nel “Risultato della gestione corrente” i risultati relativi alle attività cessate nel corso del 2010, espostiseparatamente nel conto economico delle attività cessate.

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Prospetto del risultato complessivo

(migliaia di euro)

Note Esercizio 2011 Esercizio 2010

Risultato dell’esercizio del Gruppo e di terzi 75.902 26.800

Utili/(Perdite) attuariali relativi a benefici futuri dei dipendenti 6.17 1.451 (4.924)

Riserva per copertura di rischio flussi di cassa (4.954) 3.279

Differenza di conversione 7.238 53.876

Imposte 6.12 1.284 190

Totale delle altre componenti del risultato complessivo 5.019 52.421

Totale risultato riconosciuto nell’esercizio 80.921 79.221

di cui:

Utile/(Perdita) di pertinenza di terzi 13.888 13.829

Utile/(Perdita) di pertinenza del Gruppo 67.033 65.392

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Movimenti di patrimonio netto

31/12/2009 Destinazionedel risultato

Dividendi e distribuzione

di riserve

Operazioni con soci di minoranza,

cessioni e altri movimenti

31/12/2010Totalerisultato

riconosciuto nell’esercizio

Totalerisultato

riconosciuto nell’esercizio

31/12/2010 Destinazionedel risultato

Dividendi e distribuzione

di riserve

31/12/2011

Capitale sociale 131.000 – – – 131.000

Riserva di conversione 12.220 – – 6.166 18.386

IAS 19 (9.004) – – 1.233 (7.771)

Cash flow hedge 10.482 – – (4.212) 6.270

Imposte differite (497) – – 371 (126)

Riserve e utili a nuovo 503.082 20.836 (47.265) 804 477.457

Risultato dell’esercizio 20.836 (20.836) – 62.670 62.670

Patrimonio del Gruppo 668.119 – (47.265) 67.033 687.887

Patrimonio dei terzi 135.070 5.964 (34.394) 656 107.296

Risultato delle minoranze 5.964 (5.964) – 13.232 13.232

Totale patrimonio netto di competenza dei terzi 141.034 – (34.394) 13.888 120.528

Totale patrimonio netto 809.153 – (81.658) 80.921 808.415

(migliaia di euro)

(migliaia di euro)

Capitale sociale 131.000 – – – – 131.000

Riserva di conversione (33.567) – – – 45.786 12.220

IAS 19 (4.828) – – – (4.176) (9.004)

Cash flow hedge 8.600 – – (905) 2.788 10.482

Imposte differite (1.009) – – 354 158 (497)

Riserve e utili a nuovo 636.921 (87.623) (46.322) 106 – 503.082

Risultato dell’esercizio (87.623) 87.623 – – 20.836 20.836

Patrimonio del Gruppo 649.494 – (46.322) (445) 65.392 668.119

Patrimonio dei terzi 184.802 (13.229) (44.844) 476 7.865 135.070

Risultato delle minoranze (13.229) 13.229 – – 5.964 5.964

Totale patrimonio netto di competenza dei terzi 171.573 – (44.844) 476 13.829 141.034

Totale patrimonio netto 821.067 – (91.166) 31 79.221 809.153

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Rendiconto finanziario consolidato

Flussi di cassa generati dalle attività cessate

(migliaia di euro)

(migliaia di euro)

Esercizio 2011 Esercizio 2010

Risultato prima delle imposte 175.574 164.303

Proventi e oneri finanziari netti escluse plusvalenze su partecipazioni 40.164 20.805

Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 180.649 197.971

Ricavi e perdite derivanti dalla vendita di immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie 3.711 2.283

Svalutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali 72.000 120.526

Minusvalenze derivanti dalla vendita di partecipazioni – 21.534

Variazione crediti/debiti commerciali 2.227 51.711

Variazione rimanenze (40.063) 5.664

Variazione fondi (inclusi fondi del personale) (39.996) 270

Variazione altre attività e passività (24.680) 30.423

Imposte sul reddito pagate (123.260) (139.616)

Differenze cambio e altre minori 6.461 22.995

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività operative (A) 252.787 498.869

Investimenti in immobilizzazioni materiali (138.282) (161.272)

Investimenti in software (7.773) (7.291)

Investimenti in leasing finanziari di immobilizzazioni materiali – (39.551)

Incassi per disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 12.043 7.409

Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2.685) (2.242)

Incassi per cessioni di partecipazioni o rami d’azienda – 21.514

Incassi per cessioni di attività finanziarie disponibili per la vendita – 6.957

Incassi di contributi per acquisto immobilizzazioni materiali 1.923 1.490

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di investimento (B) (134.774) (172.986)

Variazione netta debiti finanziari (165.870) (339.553)

Pagamento di dividendi e distribuzione di riserve (81.658) (106.139)

Interessi pagati (36.519) (22.128)

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di finanziamento (C) (284.047) (467.820)

Totale variazione cassa e mezzi equivalenti (A+B+C) (166.034) (141.937)

Cassa e mezzi equivalenti al netto dei conti correnti bancari passivi all’inizio del periodo 259.465 408.077

Cassa e mezzi equivalenti al netto dei conti correnti bancari passivi alla fine del periodo 93.746 259.465

Differenze di conversione su disponibilità liquide (315) 6.675

Totale variazione cassa e mezzi equivalenti (166.034) (141.937)

Conti correnti bancari attivi 107.163 265.104

Conti correnti bancari passivi (13.417) (5.639)

Totale cassa e mezzi equivalenti al netto dei conti correnti bancari passivi 93.746 259.465

Esercizio 2011 Esercizio 2010

Flusso di cassa netto da attività operative – 10.887

Flusso di cassa netto da attività di investimento – 21.349

Flusso di cassa netto da attività di finanziamento – –

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1. Struttura e attività del Gruppo Barilla

Il Gruppo Barilla Holding (di seguito il “Gruppo”) fa capo alla controllante Barilla Holding Società per Azioni (di seguito “Baril-la Holding”), società di diritto italiano con sede a Parma (Italia), ed è attivo nella produzione e vendita, a livello nazionale e in-ternazionale, di paste alimentari, sughi e prodotti da forno. L’intero capitale azionario è detenuto indirettamente dalla società Guido Maria Barilla e F.lli S.a.p.A. tramite le sue controllate CO.FI.BA S.r.l. e Gelp S.p.A. Per il dettaglio delle società consolidate si rimanda all’Allegato 1.

2. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Si segnala che non si sono verificati eventi di particolare ri-lievo dopo la chiusura dell’esercizio.

3. Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali e transizione agli IFRS

Il bilancio è stato predisposto nel rispetto di tutti i principi contabili internazionali (IFRS) emessi dall’International Ac-counting Standards Board (IASB) e omologati dall’Unione Europea (UE). Per IFRS si intendono tutti gli International Fi-nancial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Re-porting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominato Standing Interpretations Committee (SIC). Il Gruppo non ha apportato cambiamenti nei principi contabili applicati fra i dati comparativi al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2011. I saldi del bilancio 2010, presentati ai fini comparativi, sono stati riclassificati ove necessario per renderli omogenei e comparabili con quelli relativi al bilan-cio chiuso al 31 dicembre 2011.

4. Base per la presentazione – Principicontabili e criteri di valutazione

Ai sensi del regolamento n. 1606 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel luglio 2002, il bilancio consolidato (di seguito “bilancio”) è stato predisposto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2011. Gli IFRS sono stati applicati in Italia e in altri paesi e nel loro contesto vi sono numerosi principi di recente pubbli-cazione, o revisione, per i quali non esiste ancora una prassi consolidata alla quale fare riferimento ai fini dell’interpreta-zione e applicazione. Il bilancio è stato pertanto redatto sulla base delle migliori conoscenze degli IFRS e tenuto conto del-la miglior dottrina in materia; eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei succes-sivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento. Il bilancio al 31 dicembre 2011 è comparato con il bilancio dell’esercizio precedente (importi indicati tra parentesi nella parte descrittiva delle note) ed è costi-tuito dallo stato patrimoniale consolidato, conto econo-mico consolidato, prospetto del risultato complessivo, movimenti di patrimonio netto e rendiconto finanziario consolidato, nonché dalle presenti note illustrative. Si precisa che il Gruppo ha adottato una struttura di conto economico con rappresentazione delle componenti di costo ripartite per destinazione nonché una struttura di stato patrimoniale con ripartizione fra attività e passività correnti e non correnti. Il Gruppo ha optato per un conto economico dove il costo del venduto comprende tutti i costi di produzione dei prodotti venduti, ovvero l’acquisto di materie prime, l’acqui-sto di componenti, i costi di lavorazione diretti e indiretti sia interni che esterni, gli ammortamenti industriali e tutti gli oneri accessori alla produzione. I flussi di cassa evidenziati nel rendiconto finanziario sono presentati secondo il metodo indiretto.

Note illustrative

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Principi contabili, modifiche e interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2011

In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso una modifica allo IAS 32 – Strumenti finanziari: esposizione e note al bilancio avente come oggetto la classificazione delle emissioni di di-ritti. La modifica in questione chiarisce come contabilizzare taluni diritti quando gli strumenti emessi sono denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. La mo-difica è efficace dal 1° gennaio 2011. L’interpretazione disci-plina una fattispecie non presente all’interno del Gruppo. In data 4 novembre 2009, lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate. La versione rivista di tale documento, così come le modifiche all’IFRS 8 pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 20 luglio 2010, sono applicabili dal 1° gennaio 2011. L’adozione del nuovo IAS 24 non ha impatto sulla valutazione delle singole poste di bilancio e non produce effetti significativi sull’infor-mativa dei rapporti con le parti correlate del Gruppo. In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso una mo-difica all’interpretazione IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di clausole di contribuzione minima, per definire la contabilizzazione delle passività relative ai fondi pensione nel caso in cui un’entità debba sottostare ai limiti di patri-monializzazione di piani a benefici definiti ed effettui un pagamento in via anticipata a titolo di garanzia. Alla data del presente documento, gli organi competenti dell’Unio-ne Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per la sua applicazione. La versione rivista del documento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 20 luglio 2010, è applicabile dal 1° gennaio 2011. L’interpretazione disciplina una fattispecie non presen-te all’interno del Gruppo. In pari data l’IFRIC ha pubblicato l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività finanziaria tramite strumenti di capitale che tratta le casistiche nelle quali un finanziatore si accorda con un’entità debitrice per estinguere il proprio credito mediante la cessione di titoli rappresentativi del capitale. La versione rivista del documento, pubblicato sul-la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 24 luglio 2010, è applicabile dagli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2010. L’interpretazione disciplina una fattispecie non presente all’interno del Gruppo. In data 6 maggio 2010, lo IASB ha pubblicato un in-sieme di Improvements a sette IFRS come parte del pro-gramma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. Il documento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 19 febbraio 2011 ed è applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1˚ gennaio 2011. Tali emendamenti non hanno avuto effetti significativi sulla posizione finanziaria e sulla performance del Gruppo:IFRS 1 - Prima adozione degli International Financial Repor-ting StandardsIFRS 3 - Aggregazioni aziendaliIFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni aggiuntive

IAS 1 - Presentazione del bilancioIAS 27 - Bilancio consolidato e separatoIAS 34 - Bilanci intermediIFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela

Principi contabili, modifiche e interpretazioni di nuova emissione non ancora entrati in vigore o non adottati in via anticipata dal Gruppo

In data 7 ottobre 2010, lo IASB ha pubblicato alcune modi-fiche al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni aggiuntive. Tali modifiche hanno l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle atti-vità finanziarie e dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali atti-vità. È richiesta una maggiore informativa nel caso in cui un numero rilevante di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Il documento è stato pubblica-to nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 23 novembre 2011 ed è applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2011. In data 28 ottobre 2010, lo IASB ha pubblicato nuovi re-quisiti per la contabilizzazione delle passività finanziarie. Tali requisiti saranno integrati nell’IFRS 9 a completamento della fase di classificazione e misurazione del progetto di sostitu-zione dello IAS 39. In data 12 novembre 2009, lo IASB ha emesso la prima parte del principio contabile IFRS 9 – Strumenti finanziari, che sostituirà lo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valuta-zione. Questa prima pubblicazione riguarda la classificazione degli strumenti finanziari ed è inserita in un progetto artico-lato in tre fasi che riguarderanno rispettivamente le modalità di determinazione dell’impairment di attività finanziarie e le modalità di applicazione dell’hedge accounting. L’emissione del nuovo principio, che ha l’obiettivo di semplificare e ridurre la complessità della contabilizzazione degli strumenti finan-ziari, prevede la classificazione degli strumenti finanziari in tre categorie che la società definirà in base al modello di business utilizzato, alle caratteristiche contrattuali e ai relativi flussi di cassa degli strumenti in questione. Il Gruppo sta valutando gli impatti derivanti dall’applica-zione di questi nuovi principi sui bilanci futuri. Non si prevedono impatti di rilievo dall’entrata in vigore dei nuovi principi, emendamenti o interpretazioni sopra ri-portati.

Si ricorda, infine, che sono stati emessi i seguenti principi e interpretazioni, non ancora omologati dall’Unione Europea:In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso il documento Deferred Tax: Recovery of Underlying Assets (Emendamento allo IAS 12). In pari data è stato pubblicato Severe Hyperinfla-tion and Removal of Fixed Dates for First-time Adopters (emen-damento all’IFRS 1) che prevede la rimozione di specifiche date nell’IFRS 1 al fine di consentire ai neo-utilizzatori degli IAS/IFRS l’utilizzo delle medesime regole di semplificazione previste per i soggetti che avevano effettuato la transizione ai principi contabili internazionali nel 2005 e, per le imprese che presentano per la prima volta un bilancio in accordo agli

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IFRS (dopo essere state impossibilitate a presentarlo a causa dell’iperinflazione), di inserire un’esenzione all’applicazione retrospettica degli IFRS in sede di prima applicazione. Tale modifica consente alle imprese di utilizzare il fair value come sostituto del costo per tutte le attività e passività presenti. In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emanato gli IFRS 10, 11, 12 e gli emendamenti agli IAS 27 e 28. Nella stessa data lo IASB ha emesso il documento IFRS 13 – Misurazione del fair value. In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emenda-mento al documento IAS 1– Presentazione del bilancio. In pari data, lo IASB ha, inoltre, pubblicato la versione rivista dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti. In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha pubblicato Manda-tory Effective Date and Transition Disclosures (emendamento agli IFRS 9 e IFRS 7), che posticipa la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 dal 1° gennaio 2013 al 1° gennaio 2015, rimane comunque consentita l’applicazione del principio in via antici-pata. In pari data, lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 32: Offsetting Financial Assets and Financial Liabilities. In pari data è stato pubblicato un emendamento allo IFRS 7: Di-sclosures - Offsetting Financial Assets and Financial Liabilities. Alla data del presente documento, gli organismi compe-tenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il pro-cesso di omologazione degli emendamenti. Il Gruppo sta valutando gli impatti derivanti dall’applica-zione di questi nuovi principi sui bilanci futuri. Non si prevedono impatti di rilievo dall’entrata in vigore dei nuovi principi, emendamenti o interpretazioni sopra riportati.

Principi contabili e criteri di valutazione adottati

Criteri di redazioneLa valuta di presentazione del bilancio è l’euro e i saldi di bilancio sono espressi in migliaia di euro (salvo ove diversa-mente indicato). Il bilancio è redatto secondo il criterio del costo, eventualmente ridotto per perdite di valore a eccezio-ne di alcuni strumenti finanziari valutati a fair value. I principi contabili sono applicati omogeneamente in tutte le società del Gruppo. Le transazioni finanziarie sono contabilizzate alla data di negoziazione.

Formulazione di stime e assunzioniLa preparazione del bilancio comporta per il management la necessità di effettuare stime che si fondano su assunzioni soggettive talora basate sull’esperienza storica di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. Tali stime influenzano i valori contabili di alcune attività e passività, costi e ricavi, così come l’infor-mativa relativa ad attività/passività potenziali alla data di riferimento del bilancio. Le stime e le assunzioni fanno principalmente riferimento alla valutazione sulla recuperabilità delle immobilizzazioni im-materiali, alla definizione delle vite utili delle immobilizzazioni materiali, alla recuperabilità dei crediti nonché al riconosci-mento e alla valutazione dei fondi per rischi e oneri. Le stime e le assunzioni si basano su dati che riflettono lo stato attuale delle conoscenze disponibili.

Principi contabili di particolare rilevanza e maggior soggettivitàDi seguito sono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte del management nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le as-sunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio:

a. AvviamentoIl valore dell’avviamento è verificato annualmente al fine di accertare l’esistenza di eventuali perdite da rilevare a conto economico (impairment test). In particolare, la ve-rifica in oggetto comporta l’allocazione dell’avviamento alle unità generatrici di flussi di cassa (cash generating units) e alla successiva determinazione del relativo valore recuperabile, inteso come il maggiore tra il fair value e il valore d’uso. Qualora il valore recuperabile dovesse ri-sultare inferiore al valore contabile delle cash generating units, comprensivo dell’avviamento allocato, si dovrà pro-cedere a una svalutazione. L’allocazione dell’avviamento alle cash generating units e la determinazione del valore d’uso di queste ultime comportano l’effettuazione di sti-me che dipendono da assunzioni soggettive nonché da fattori che possono cambiare nel tempo con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effet-tuate dagli amministratori.

b. AmmortamentiIl costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la loro vita utile. La vita utile delle immobilizzazioni del Gruppo è stimata dagli amministratori nel momento in cui l’immobilizzazione è stata acquistata; la stima è basata sull’esperienza storica per analoghe immobi-lizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l’effettiva vita utile può differire da quella stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodi-co potrebbe comportare una variazione nel periodo di am-mortamento e quindi anche nella quota di ammortamento degli esercizi futuri.

c. Svalutazione degli attivi immobilizzatiGli attivi immobilizzati sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata una perdita di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono sin-tomi che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l’uso o la vendita. La verifica dell’esistenza dei suddetti sintomi richiede da parte degli amministratori l’effettuazione di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili sia di fonte interna che esterna, nonché da assunzioni sogget-tive talora fondate sull’esperienza storica. Inoltre, qua-lora si ritenga che possa essersi generata una potenziale perdita di valore, si procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. La corretta identificazione degli indicatori dell’esistenza di

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una potenziale perdita di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipende da assunzioni sog-gettive nonché da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e le stime effettuate dagli amministratori.

d. Imposte differiteLa contabilizzazione delle imposte differite attive è effettua-ta sulla base delle aspettative di generazione di reddito im-ponibile negli esercizi futuri, nonché sulla valutazione degli elementi tecnico-istituzionali propri dell’ordinamento tribu-tario a cui tali imposte si riferiscono (per esempio l’esistenza di limiti temporali per l’utilizzo di perdite fiscali). La stima dei redditi imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori e assunzioni che posso-no variare nel tempo e che possono avere effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

e. Fondi rischi e oneriA fronte di taluni rischi quali quelli legali e fiscali, sono rile-vati accantonamenti rappresentativi del rischio di soccom-benza. Il valore dei fondi iscritti in bilancio rappresenta la miglior stima possibile alla data di chiusura del bilancio. Tale stima comporta l’adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione del bilancio.

f. Determinazione del fair value di strumenti finanziariIl fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base delle quotazioni di mercato ovvero, in loro assenza, sulla base di adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato nonché, ove possibile, tenendo conto dei prezzi rile-vati in transazioni recenti su strumenti finanziari similari.

Principi di consolidamento

Il bilancio comprende i bilanci di Barilla Holding, società ca-pogruppo, e delle controllate nelle quali Barilla Holding de-tiene, direttamente o indirettamente, il controllo. Nell’area di consolidamento rientrano, oltre alle società controllate, anche le società controllate congiuntamente. Sono società controllate quelle su cui Barilla Holding esercita il controllo avendo il potere, direttamente o indiretta-mente, di determinare le politiche finanziarie e operative per ottenerne i benefici dall’attività. In generale, sono considerate controllate le società di cui Barilla Holding detiene oltre il 50% dei diritti di voto. I bilanci delle società controllate sono conso-lidati integralmente dal momento dell’assunzione del controllo fino alla data della sua cessazione. Le operazioni fra le società controllate del Gruppo sono eliminate integralmente. Tutte le società del Gruppo chiudono l’esercizio al 31 dicembre. Le partecipazioni in società soggette al controllo con-giunto ( joint venture) sono consolidate con il metodo propor-zionale. Gli effetti delle operazioni con tali società sono elimi-nati nella misura in cui non sono state realizzate con terzi.

Operazioni in valuta esteraTutte le operazioni sono contabilizzate nella valuta fun-zionale del principale ambiente economico in cui opera ciascuna società del Gruppo. Le transazioni effettuate con valuta diversa dalla valuta funzionale delle società del Gruppo sono convertite nella stessa sulla base del tasso di cambio alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie sono convertite al cambio della data di fine esercizio, e le differenze cambio sono imputate al conto economico tra le componenti finanziarie. Le attività e pas-sività non monetarie, che sono valutate al costo storico in valuta estera, sono convertite al cambio storico della data della transazione.

Conversione dei bilanci in valuta esteraI bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall’euro sono convertiti secondo le seguenti modalità:• leattivitàelepassivitàsonoconvertiteaicambidifine

esercizio;• iricavieicostisonoconvertitialcambiomediodelpe-

riodo;• ledifferenzecambioemergentidalsummenzionatopro-

cesso di conversione sono imputate a patrimonio netto.Al momento della dismissione dell’entità economica da cui sono emerse le differenze di conversione, le differenze di cambio accumulate e riportate nel patrimonio netto sono riversate nel conto economico.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono va-lutate al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate, mentre quelle a vita indefinita sono sottoposte ogni anno a impairment test. Il costo non include interessi passivi capitalizzati. L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso.

AvviamentoLa differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel fair value delle attività, passività e passività potenziali acquisite nell’ambito di un’aggregazione aziendale è iscritta come avviamento ed è classificata come attività immateriale a vita inde-finita. L’avviamento non è ammortizzato ma è assoggettato a impairment test annuale. Ai fini di tale valutazione l’av-viamento è allocato a gruppi di cash generating units che di norma rappresentano un segmento operativo (unità di business). In nessun caso si procede al ripristino del costo precedentemente svalutato.

Marchi e licenze I marchi e le licenze sono valutati al costo al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. I marchi sono ammortizzati in base alla loro vita utile, mentre le li-cenze nel periodo minore tra la durata contrattuale e la loro vita utile.

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SoftwareI costi delle licenze software, comprensivi degli oneri acces-sori, sono capitalizzati e iscritti in bilancio al netto degli am-mortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate.

Costi di ricerca e sviluppoI costi di ricerca di nuovi prodotti e/o processi sono intera-mente spesati quando sostenuti. In base alla tipologia del business del Gruppo, non vengono sostenuti costi di svilup-po che abbiano i requisiti per la capitalizzazione. Le vite utili delle immobilizzazioni immateriali sono le seguenti:

Marchi da 5 a 20 anniSoftware da 3 a 5 anni

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo d’acqui-sizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate, a eccezione dei terreni, che non sono ammortizzati e che sono valutati al costo, al netto delle perdite di valore accumulate. Alla luce della tipologia di investimenti, il costo delle immobilizzazioni materiali non include, di norma, interessi passivi capitalizzati. Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l’uso, ovvero quando è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici a esso associati. Gli ammortamenti sono imputati su base mensile a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della loro vita utile oppure, in caso di dismissioni, fino all’ultimo mese intero di utilizzo. Gli anni di vita utile sono i seguenti:

Categoria Vita utile

Fabbricati 33 anni

Impianti e macchinari

- generici 13 anni

- specifici 10 - 20 anni

- alto contenuto tecnologico 5 - 8 anni

Attrezzature industriali e commerciali

- beni mobili 8 anni

- macchine elettroniche 3,5 anni

Automezzi 5 anni

Attrezzature 2,5 anni

I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobilizzazioni materiali sono registrati in diminuzione del valore del cespite di riferimento e accreditati al conto eco-nomico lungo il suo periodo di ammortamento. Le migliorie su beni di terzi sono classificate nelle im-mobilizzazioni materiali, coerentemente alla natura del costo sostenuto. Il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra la vita utile residua dell’immobilizzazione mate-riale e la durata residua del contratto di locazione.

I pezzi di ricambio di valore rilevante sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del cespite a cui si riferiscono; gli altri sono spesati a conto economico quando la spesa è sostenuta.

Leasing

Gli immobili, impianti e macchinari posseduti in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciuti come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote pre-cedentemente indicate per la voce di bilancio “Immobili, impianti e macchinari”, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il periodo di ammor-tamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione. Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzial-mente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali (impairment test)

In presenza di indicatori specifici di perdita di valore, le im-mobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali sono soggette a impairment test. La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell’attività e nel confronto di tale valore con il relativo valo-re netto contabile. Se il valore recuperabile di un’attività è inferiore al va-lore contabile, quest’ultimo è ridotto al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore imputata a conto economico. Per attività non soggette ad ammorta-mento, per le immobilizzazioni materiali non utilizzate e per le immobilizzazioni immateriali e materiali non ancora disponibili per l’utilizzo, l’impairment test è effettuato con frequenza annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori. Durante l’anno, il Gruppo verifica se esistono indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita definita possano aver subito una riduzione di valore. A tal fine si con-siderano sia fonti interne che esterne di informazione. Rela-tivamente alle fonti interne si considerano: l’obsolescenza o il deterioramento fisico dell’attività, eventuali cambiamenti significativi nell’uso dell’attività e l’andamento economico dell’attività rispetto a quanto previsto. Relativamente alle

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fonti esterne, si considerano: l’andamento dei prezzi di mer-cato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l’andamento dei tassi di interesse di mercato e del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti. Il valore recuperabile di un’attività è definito come il maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore d’uso di un’attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato appli-cando un tasso d’attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di una singola attività, il Gruppo stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi di cassa cui l’attività appartiene. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato una riduzione di valore, il valore conta-bile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi di cassa è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, ma non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se non fosse stata rilevata alcuna riduzione di valore. Il ripristi-no di valore è iscritto nel conto economico. L’avviamento acquisito e allocato a unità o gruppi di cash generating units nel corso dell’esercizio è sottoposto a impairment test prima della fine dell’esercizio in cui l’acquisi-zione e l’allocazione sono avvenute. Al fine della verifica della sua recuperabilità, l’avviamen-to è allocato, alla data di acquisizione, a ogni unità o gruppo di cash generating units che beneficiano dell’acquisizione. Se il valore contabile dell’unità generatrice di flussi di cassa (o del gruppo di unità), comprensivo dell’avviamento allocato, eccede il rispettivo valore recuperabile, si rileva a conto economico una perdita per riduzione di valore. La perdita per riduzione di valore è imputata dapprima a riduzione del valore contabile dell’avviamento allocato all’unità (o al gruppo di unità) e solo successivamente alle altre attività dell’unità in proporzione al loro valore contabile fino all’am-montare del valore recuperabile delle attività a vita definita. I flussi di cassa futuri sono desunti dai piani azienda-li approvati dal Consiglio di Amministrazione (o organo equivalente) i quali coprono normalmente un periodo non superiore a cinque anni. Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato al fine della stima del valore terminale dell’unità (o del gruppo di unità) viene assunto normalmente in misura non eccedente il tasso medio di crescita a lungo termine del settore, del paese o del mercato nel quale l’unità (o il gruppo di unità) opera. I flussi di cassa futuri sono stimati facendo riferimen-to alle condizioni correnti dell’unità generatrice di flussi di cassa e, pertanto, non si considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l’entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell’unità. Il Gruppo ha identificato le cash generating units a livel-lo di linea produttiva o negozio. Ai fini dell’impairment test, l’avviamento è allocato a livello di gruppi di cash generating units che normalmente rappresentano segmenti operativi. I segmenti operativi del Gruppo sono rappresentati dalle seguenti unità di business:

Business Unit Meal Solutions, Business Unit Bakery, Business Unit North America e Business Unit Number 1.

Criterio del costo ammortizzato per la misurazione di attività e passività finanziarie

Il criterio del costo ammortizzato prevede la quantificazio-ne del tasso di interesse effettivo all’inizio dell’operazione. Il tasso di interesse effettivo è quel tasso che, se applicato come tasso di attualizzazione dei flussi di cassa futuri, li ren-de equivalenti al flusso di cassa iniziale. Eventuali modifiche nei flussi di cassa futuri, se non attribuibili a cambiamenti nei parametri di mercato, deter-minano una rimisurazione del valore di bilancio dell’attività o passività finanziaria con contropartita a conto economico.

Attività finanziarie

Al momento della loro rilevazione iniziale, le attività finan-ziarie sono iscritte al fair value e classificate in una delle seguenti categorie in funzione della loro natura e dello scopo per cui sono state acquistate:(a) attività finanziarie al fair value con contropartita nel

conto economico; (b) crediti e finanziamenti attivi;(c) attività disponibili per la vendita.Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono conta-bilizzati alla data di negoziazione delle relative operazioni. Vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto o il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso. Successivamente alla prima iscrizione in bilancio, le atti-vità finanziarie sono valutate come segue: (a) Attività finanziarie al fair value con contropartita nel conto economicoLa voce comprende attività finanziarie, rappresentate da ti-toli, acquisite principalmente con lo scopo di essere rivendu-te nel breve termine. Tali titoli sono classificati fra le attività correnti. Le attività finanziarie appartenenti a questa categoria sono inizialmente rilevate al fair value e i relativi costi acces-sori sono spesati nel conto economico; tutte le attività finan-ziarie non appartenenti a questa categoria sono inizialmente rilevate al fair value e incrementate dei costi accessori. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair va-lue delle attività finanziarie al fair value con contropartita nel conto economico sono presentati nel conto economico all’interno della voce “Proventi/oneri finanziari”, nel periodo in cui sono rilevati.

(b) Crediti e finanziamenti attiviPer crediti e finanziamenti attivi si intendono attività finan-ziarie, prevalentemente relative a crediti verso clienti, non costituenti strumenti derivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. I

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crediti e finanziamenti attivi sono inclusi nell’attivo corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente. Tali attività sono riconosciute inizialmente al fair value e successivamente valutate in base al metodo del costo am-mortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, al netto di un fondo svalutazione. Le perdite su crediti sono contabi-lizzate in bilancio quando si riscontra un’evidenza oggettiva che il Gruppo non sarà in grado di recuperare il credito dovuto dalla controparte sulla base dei termini contrattuali. L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività ha subito una riduzione di valore include dati ri-levabili che giungono all’attenzione del Gruppo in merito ai seguenti eventi di perdita:(a) significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debi-

tore;(b) inefficacia dell’attività di escussione del credito a causa

dell’indisponibilità di attività da parte del debitore;(c) probabilità che il beneficiario dichiari bancarotta o altre

procedure di ristrutturazione finanziaria.I crediti verso clienti con scadenza inferiore a un anno sono iscritti al fair value che approssima normalmente il valore nominale. I crediti cartolarizzati o ceduti con contratti di factoring pro solvendo o pro soluto per i quali non sono rispettate tutte le condizioni richieste per l’eliminazione dal bilancio delle attività finanziarie sono mantenuti nell’attivo patrimoniale; una passività finanziaria di pari importo è con-tabilizzata nel bilancio come “Debiti verso banche”. I crediti ceduti dove sono rispettate tutte le condizioni previste per l’eliminazione dal bilancio delle attività finanzia-rie, sono eliminati dal bilancio al momento della loro cessio-ne. Gli utili o le perdite relativi alla cessione di tale attività sono rilevati quando le attività stesse sono rimosse dallo stato patrimoniale.

(c) Attività finanziarie disponibili per la vendita La voce comprende le partecipazioni in altre imprese e le altre attività finanziarie rappresentate da titoli non dete-nuti allo scopo di negoziazione. Sono incluse nelle attività non correnti in quanto il management non ha manifestato l’intenzione di cederle nei 12 mesi successivi alla data del bi-lancio. Sono valutate al fair value in contropartita delle altre componenti del risultato complessivo. L’eventuale riclassifica a conto economico nella voce “Utile/perdita variazione di fair value attività finanziarie” è effettuata solo nel momento in cui l’attività finanziaria è effettivamente ceduta. Il fair value di strumenti finanziari quotati è basato sul prezzo corrente di offerta. Se il mercato di un’attività finanzia-ria non è attivo (o ci si riferisce a titoli non quotati), il Gruppo definisce il fair value utilizzando tecniche di valutazione che di norma fanno riferimento a strumenti similari, ad analisi basate sui flussi di cassa o modelli di prezzo basati sull’utilizzo di indicatori di mercato. Nel processo di formulazione delle valutazioni, il Gruppo privilegia l’utilizzo di informazioni di mer-cato rispetto all’utilizzo di informazioni interne specificamente riconducibili alla natura del business in cui opera il Gruppo. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se esiste un’oggetti-va evidenza di perdita di valore delle attività finanziarie. Nel caso

di partecipazioni classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita, un prolungato o significativo declino nel fair value della partecipazione al di sotto del costo iniziale è considerato un indicatore di perdita di valore. Nel caso esista questo tipo di evidenza per le attività finanziarie disponibili per la vendita, la perdita cumulata e calcolata come la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value alla data del bilancio al netto di even-tuali perdite di valore contabilizzate precedentemente nel conto economico è riconosciuta nel conto economico. Eventuali riprese di valore di attività finanziarie rappre-sentate da strumenti di capitale e precedentemente svalu-tate a conto economico sono classificate tra le altre compo-nenti del risultato complessivo. Eventuali dividendi derivanti da partecipazioni iscrit-te nelle attività finanziarie disponibili per la vendita sono presentati tra i componenti positivi di reddito nel conto economico all’interno della voce ”Dividendi” nel momento in cui sorge in capo al Gruppo il diritto a ricevere il relativo pagamento.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono registrate inizialmente al fair value al netto degli oneri accessori e, successivamente alla prima iscrizione, sono valutate al costo ammortizzato uti-lizzando il metodo dell’interesse effettivo. La differenza fra il costo ammortizzato e il valore di rimborso è imputata a conto economico durante la durata delle passività. Le passività finanziarie sono classificate tra le passività correnti a meno che il Gruppo, alla data del bilancio, non ab-bia un diritto incondizionato a estendere la durata del finan-ziamento almeno oltre dodici mesi dalla chiusura dell’eser-cizio. I debiti commerciali e gli altri debiti la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali sono iscritti al fair value che normalmente approssima il loro valore nominale.

Rimanenze

Le giacenze di magazzino sono valutate al minore tra costo, valorizzato con il metodo FIFO (first in – first out), e il loro presunto valore realizzato.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i valori contanti in cassa, i depositi bancari e postali e i mezzi equivalenti liquidabili entro brevissimo termine (tre mesi dalla data di acquisto degli stessi) e non soggetti a significa-tive variazioni di valore.

Passività per benefici ai dipendenti (a) Fondi pensioneLe società del Gruppo hanno in essere sia piani a contribu-zione definita che piani a benefici definiti.

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Un piano a contribuzione definita è un piano al quale il Gruppo partecipa mediante versamenti fissi a soggetti terzi gestori di fondi e in relazione al quale non vi sono obblighi legali o di altro genere a pagare ulteriori contributi qualo-ra il fondo non abbia sufficienti attività per far fronte agli obblighi nei confronti dei partecipanti al piano. Per i piani a contribuzione definita, il Gruppo versa contributi, volontari o stabiliti contrattualmente, a fondi pensione assicurativi pubblici e privati. I contributi sono iscritti come costi del personale secondo il principio della competenza economica. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti corrisponde al valore attuale dell’obbligazione alla data di bilancio, al netto, ove applicabile, del fair value delle attività asservite al piano. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario in-dipendente utilizzando il metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle relative obbligazioni (projected unit credit method). Il valore attuale del piano a benefici definiti è determinato scontando i flussi di cassa futuri a un tasso di interesse pari a quello di obbli-gazioni high-quality corporate emesse nella valuta in cui la passività sarà liquidata e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. Gli utili e le perdite attuariali derivanti dai suddetti aggiustamenti e dalle variazioni delle ipotesi attuariali sono imputati tra le altre componenti del reddito complessivo.

(b) Benefici per cessazione del rapporto di lavoro I benefici per cessazione del rapporto di lavoro sono corri-sposti quando il dipendente termina il suo rapporto di lavo-ro prima della normale data di pensionamento, o quando un dipendente accetta la risoluzione consensuale del contratto. Il Gruppo contabilizza i benefici per cessazione del rapporto di lavoro quando è dimostrabile che la chiusura del rappor-to di lavoro è in linea con un formale piano che definisce la cessazione del rapporto stesso, o quando l’erogazione del beneficio è il risultato di un processo di incentivazione all’uscita.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di oneri per ob-bligazioni del Gruppo di natura legale, contrattuale o impli-cita, che derivano da un evento passato. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri e se è possibile effettuarne una stima attendibile. Qualora si stimi che tali obbligazioni si manifestino oltre dodici mesi e i relativi effetti siano significativi, le stesse sono attualizzate a un tasso di sconto che tiene conto del costo del denaro e del rischio specifico della passività iscritta. L’eventuale va-riazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel conto economico nel periodo in cui avviene. Nei casi in cui viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantona-mento dovuto al trascorrere del tempo e l’eventuale effetto derivante dal cambiamento del tasso di attualizzazione è rilevato come onere finanziario. Gli oneri per un piano di ristrutturazione sono rilevati quando sussistono le condizioni affinché sorga un’obbligazio-

ne implicita, ovvero quando il Gruppo rende noto alle parti interessate il piano di ristrutturazione o quando il Gruppo effettua annunci sufficientemente specifici che facciano sorgere nelle parti interessate l’aspettativa all’adempimento dell’obbligazione stessa. I fondi per rischi fiscali vengono riconosciuti a seguito di passività fiscali di natura probabile, non ancora definite alla data di bilancio.

Strumenti derivati

Contabilizzazione degli strumenti derivatiGli strumenti derivati sono valutati al loro fair value con contropartita nel conto economico, a eccezione dei derivati di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) che sono rilevati in contropartita delle altre componenti del reddito complessivo.

Derivati qualificati come strumenti di coperturaIn tutti i casi in cui i derivati sono designati come strumenti di copertura, il Gruppo documenta in modo formale, a par-tire dall’inizio della copertura stessa, la relazione di coper-tura tra lo strumento di copertura e l’elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell’effettuare la copertura. Il Gruppo documenta altresì la valutazione dell’efficacia dello strumento di copertura nel compensare le variazioni attribuibili al rischio coperto sulla base delle variazioni di valore dello strumento di copertura rispetto alle variazioni di valore dell’elemento coperto. Tale valutazione è effettuata all’inizio della copertura e in misura continuativa per tutta la sua durata.

Classificazione degli strumenti derivatiSono così classificati: (i) Copertura di flussi finanziari (cash flow hedge): se uno strumento finanziario è designato con finalità di co-pertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa associati a un’attività o una passività iscritta in bilancio o a un’operazione prevista o altamente probabile, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione dello strumento finanziario sono rilevati nelle altre componenti del reddi-to complessivo per la parte considerata efficace, mentre l’eventuale quota non efficace è contabilizzata nel conto economico. A seconda dell’oggetto di copertura, meramen-te finanziario o relativo a commodities, la quota non effi-cace viene classificata rispettivamente alla voce “Proventi/Oneri su operazioni finanziarie” oppure nei “Costi/Ricavi operativi”. Gli importi che sono stati rilevati nelle altre componenti del risultato complessivo sono riclassificati nel conto eco-nomico nell’esercizio in cui l’elemento coperto produce un effetto sul conto economico. Quando uno strumento di copertura giunge a maturazio-ne o è ceduto, oppure non soddisfa più le condizioni per essere designato come di copertura, i relativi aggiustamenti di fair value cumulati fino a quella data rimangono sospesi fino a che l’elemento coperto non manifesta i suoi effetti nel conto eco-

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nomico, e solo in quel momento avverrà la contabilizzazione nel conto economico in modo coerente al suddetto elemento coperto. Se si prevede che l’elemento coperto non genererà al-cun effetto a conto economico, gli aggiustamenti di fair value sono immediatamente riversati nel conto economico. (ii) Strumenti derivati con fair value a conto economico non designati come di copertura sono classificati come atti-vità o passività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza contrattuale. Le variazioni di fair value di questi strumenti sono imputate nel conto economico. A seconda dell’oggetto di copertura, meramente finanziario o relativo a commodities, la quota non efficace viene classificata rispettivamente alla voce “Proventi/Oneri su operazioni finanziarie” oppure nei “Costi/Ricavi operativi”.

Determinazione del fair value di uno strumento derivato Il fair value degli interest rate swaps è calcolato in base al va-lore attuale dei flussi di cassa previsti futuri. Il fair value dei contratti a termine su valute è determinato usando il tasso di cambio a termine alla data di bilancio. Il fair value di altri strumenti derivati quotati in un mer-cato attivo si basa sui prezzi di mercato prevalenti alla data di bilancio. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi, assunzioni e in-formazioni desumibili dai mercati alla data di bilancio.

Attività e passività non correnti destinate a essere vendute (held for sale) e attività e passività operative cessate.

Un’attività, o un gruppo di attività e passività non correnti, è classificata come “destinata alla vendita” quando il suo valore di bilancio verrà realizzato principalmente tramite la vendita anziché il suo utilizzo. Le attività (o gruppi di attivi-tà) destinate a essere vendute sono valutate al minore fra il valore contabile al momento della decisione della vendita e il loro fair value, al netto degli oneri di vendita stimati. Un’attività operativa che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività viene classificata separatamente nel conto economico e nello sta-to patrimoniale al momento in cui soddisfa le condizioni per la classificazione come attività posseduta per la vendita o attività cessata.

Patrimonio netto

I costi direttamente attribuibili a operazioni sul capitale sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono riconosciuti al fair value del corrispettivo rice-vuto per la vendita di prodotti o servizi al netto di sconti ed eventuali resi.

Vendite di prodottiI ricavi per vendite di prodotti sono rilevati quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni che normalmente coincidono con la consegna al cliente:• i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà

dei beni sono stati trasferiti all’acquirente; • l’effettivo controllo sulla merce è trasferito;• il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;• è probabile che i benefici economici derivanti dalla ven-

dita saranno fruiti dall’impresa;• i costi sostenuti o da sostenere sono determinati in

modo attendibile.

Proventi finanziariGli interessi sono riconosciuti per competenza sulla base del metodo dell’interesse effettivo.

DividendiI ricavi per dividendi sono riconosciuti per competenza.

Contributi

I contributi pubblici ottenuti dal Gruppo in conto esercizio sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui sorge il diritto all’incasso.

Oneri e proventi finanziari

Gli oneri e proventi finanziari includono gli interessi passivi maturati su qualunque forma di finanziamento, i proventi finanziari sulle disponibilità liquide e titoli assimi-labili, i dividendi, gli utili e le perdite su cambi nonché gli effetti economici derivanti dalla valutazione delle opera-zioni di copertura dei rischi di tasso e di cambio imputate a conto economico.

Imposte

Le imposte sul reddito includono le imposte correnti e le imposte differite. Le imposte correnti sono rilevate in funzione della stima dell’importo che il Gruppo si attende debba essere pagato applicando ai redditi imponibili l’aliquota fiscale vigente o sostanzialmente in vigore alla data del bilancio in ciascun paese di riferimento. Le imposte differite attive e passive sono stanziate se-condo il metodo dell’allocazione globale (liability method), ovvero sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore determinato ai fini fiscali delle attività e delle passività e il relativo valore di bilancio a eccezione dell’avviamento. Le imposte differite attive e passive sono calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende, alla data di bilancio, saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o estinta la passività. Le eventuali imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel mo-mento della loro distribuzione.

Page 40: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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Gli accantonamenti e i rilasci del fondo svalutazione crediti sono stati inclusi nel conto economico negli altri one-ri e proventi, rispettivamente nelle righe di dettaglio “Sva-lutazione e perdite su crediti” e ”Accantonamenti al netto di rilasci di fondi rischi”. Il fair value dei crediti commerciali approssima il valore di carico alla data di chiusura di bilancio. La massima esposi-zione al rischio di credito è rappresentata da tale valore.

Il dettaglio dei crediti oggetto di svalutazione è il seguente:

2011 2010

Crediti non scaduti 240.442 226.795

Scaduti fino a 3 mesi 134.837 134.103

da 3 a 6 mesi 4.922 2.609

da 6 a 12 mesi 10.006 2.196

oltre 12 mesi 12.046 11.432

Totale 402.253 377.135

Al 31 dicembre 2011 i crediti in essere non scaduti e non ogget-to di svalutazione sono pari a 214.934 euro (196.645 euro).

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è stata la seguente:

2011 2010

Saldo all’inizio dell’esercizio 48.819 27.387

Accantonamenti 5.963 27.691

Utilizzi (3.148) (6.012)

Rilasci (671) (153)

Variazione area di consolidamento - (214)

Delta cambio (33) 120

Saldo alla fine dell’esercizio 50.930 48.819

L’anno precedente, la voce “Variazione area di consolida-mento” si riferiva ai saldi della società Kamps GmbH, ceduta nel mese di agosto 2010.

6.3 Crediti tributariI “Crediti tributari” sono rappresentati dai crediti vantati verso le amministrazioni finanziarie dei paesi in cui opera il Gruppo e sono principalmente relativi a imposte versate in acconto e a crediti IVA. Nel seguito si riporta la composizio-ne di tali crediti:

31/12/2011 31/12/2010

Crediti per imposte 22.817 6.868

Crediti IVA 69.388 51.904

Totale 92.205 58.772

Nel corso dell’anno sono stati incassati crediti IVA per 27.093 euro. Il fair value dei crediti tributari approssima il valore di bilancio.

Ai fini dell’iscrivibilità delle imposte differite attive viene effettuata una stima della probabilità che in futuro sia di-sponibile un reddito imponibile sufficiente al loro recupero. Le attività e le passività fiscali, sia correnti sia differite, sono compensate ove dovute alla stessa autorità fiscale, se il periodo di riversamento è il medesimo e se esiste il diritto legale di compensazione.

Distribuzione di dividendi

La distribuzione di dividendi agli azionisti è riconosciuta per competenza.

Transazioni con i soci di minoranza

Le acquisizioni e le cessioni di quote di minoranza di entità per le quali esiste già il controllo sono assimilate a operazio-ni con gli azionisti del Gruppo. L’eventuale differenza tra il valore di bilancio e il prezzo pagato o incassato è iscritta in contropartita del patrimonio netto.

5. Variazioni nell’area di consolidamento

Durante l’esercizio l’area di consolidamento è variata per effetto della cessione delle società non operative Harrys Russia (Denmark) A/S e Harrys Management Services. Inoltre è stata costituita la nuova società commerciale in Singapore, denominata Barilla Singapore Pte Ltd.

6. Note sui prospetti consolidati

Stato patrimoniale consolidato

6.1 Cassa, depositi bancari e postaliLa voce, pari a 107.163 euro (265.104 euro), include i depositi bancari e postali nonché gli assegni e altri valori presenti in cassa. Per l’analisi della variazione di liquidità registrata nel periodo si rinvia a quanto rappresentato nel rendiconto fi-nanziario consolidato.

6.2 Crediti verso clienti

31/12/2011 31/12/2010

Crediti 617.187 573.780

Fondo svalutazione crediti (50.930) (48.819)

Totale 566.257 524.961

La voce contiene i crediti verso clienti per transazioni com-merciali e prestazioni di servizi, al netto delle perdite di valo-re cumulate.

Page 41: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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6.6 RimanenzeLa composizione della voce “Rimanenze” è la seguente:

31/12/2011 31/12/2010

Materie prime e semilavorati 161.345 142.882

Prodotti finiti 132.416 111.243

Acconti 815 388

Totale 294.576 254.513

La movimentazione del “Fondo svalutazione magazzino” è stata la seguente:

2011 2010

Saldo all’inizio dell’esercizio 11.226 13.690

Accantonamenti 1.010 1.553

Utilizzi (5.689) (4.465)

Differenze cambio (6) 178

Saldo alla fine dell’esercizio 6.541 11.226

6.7 Attività detenute per la venditaIl saldo si riferisce principalmente a immobilizzazioni ma-teriali del gruppo Lieken, facenti parte di piani di ristruttu-razione già avviati e destinate alla vendita. Il decremento rispetto allo scorso esercizio si riferisce alle alienazioni avve-nute nel corso del 2011.

Il saldo risulta essere così composto:

31/12/2011 31/12/2010

Immobilizzazioni materiali 4.569 7.999

Totale 4.569 7.999

6.8 Immobili, impianti e macchinariLa variazione netta delle immobilizzazioni materiali, rispetto al 31 dicembre 2010, pari a 86.738 euro, è principalmente attribuibile ad acquisizioni per 138.282 euro, all’effetto po-sitivo delle conversioni dei valori in valuta estera per euro 309, a dismissioni nette per euro 9.191 e agli ammortamenti e perdite di valore dell’anno per euro 207.628.

6.4 Altri crediti verso controllanteIl saldo di 1.456 euro (2.191 euro) è relativo ai crediti verso la controllante CO.FI.BA. S.r.l. conseguente all’adesione da parte del Gruppo al consolidato fiscale di cui la stessa CO.FI.BA. S.r.l. è capofila.

6.5 Altri crediti La composizione è la seguente:

31/12/2011 31/12/2010

Crediti verso società di factoring 16.907 41.996

Crediti verso fornitori per anticipi 12.606 11.656

Crediti verso il personale 3.301 2.974

Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 2.255 2.545

Depositi cauzionali 708 866

Altri crediti 13.971 6.310

Ratei e risconti attivi 20.123 16.030

Totale 69.871 82.377

La voce “Crediti verso società di factoring” si riferisce a cre-diti vantati nei confronti di società di factoring per crediti ceduti non ancora liquidati. Si segnala che la variazione ri-spetto all’esercizio precedente è imputabile alla mancata ef-fettuazione dell’operazione di anticipazione dei crediti verso clienti ceduti a società di factoring. La variazione alla voce “Altri crediti” è principalmente imputabile alla quota entro l’anno del credito del gruppo Lieken relativo alla vendita di siti produttivi in Germania.La voce “Ratei e risconti attivi” è essenzialmente relativa ai risconti per affitti e assicurazioni anticipati, ratei per inte-ressi attivi maturati e costi sostenuti per l’ottenimento della nuova linea committed Revolving Credit Facility negoziata nel corso dell’esercizio. La voce è al netto delle perdite di valore cumulate che ammontano a euro 28 (Euro 227).

La movimentazione del “Fondo svalutazione altri crediti” è stata la seguente:

2011 2010

Saldo all’inizio dell’esercizio 227 356

Rilasci - (3)

Utilizzi (199) (126)

Saldo alla fine dell’esercizio 28 227

Page 42: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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Di seguito la movimentazione intervenuta nella voce immo-bili, impianti e macchinari:

Si riportano di seguito i principali contratti di leasing in esse-re al 31 dicembre 2011• Barilla G. e R. Fratelli ha in essere due contratti di lea-

sing finanziario relativi a impianti di cogenerazione in Italia, con scadenza 2020 e 2022 con l’opzione di riscat-to alla scadenza, per 34.297 euro.

• Barilla France ha in essere diversi contratti di leasing fi-nanziario, con scadenza massima entro novembre dell’an-no 2015 e con l’opzione di riscatto alla scadenza.

Terreni Fabbricati Impianti e macchinari

Attrezzatureind.li e comm.li

Altribeni

Immobilizzazioni in corso

Totale

Movimentazione dell’esercizio 2010

Saldo all’1/1/2010 69.487 451.295 640.871 42.345 19.076 54.158 1.277.232

Acquisti – – – – – 161.272 161.272

Leasing finanziario – – – – – 39.551 39.551

Capitalizzazioni 137 20.598 125.577 8.182 10.690 (165.184) –

Contributi incassati – (271) (1.203) (7) (9) – (1.490)

Alienazioni (1.962) (20.072) (74.878) (9.612) (7.199) (16.071) (129.795)

Utilizzo fondi ammortamento – 7.810 96.388 9.580 6.383 – 120.162

Ammortamenti e perdite di valore – (57.960) (155.949) (13.107) (9.615) – (236.631)

Variazione area di consolidamento (5.184) (15.500) (11.224) (18.944) (1.113) – (51.965)

Differenze cambio 557 5.256 8.906 220 81 910 15.930

Saldo al 31/12/2010 63.035 391.156 628.488 18.657 18.294 74.636 1.194.266

Costo storico 64.181 791.032 2.384.536 117.884 141.484 74.636 3.573.752

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (1.146) (399.876) (1.756.048) (99.227) (123.189) – (2.379.486)

Movimentazione dell’esercizio 2011

Acquisti – – – – – 138.282 138.282

Capitalizzazioni 86 17.234 93.551 19.580 11.084 (141.535) –

Contributi incassati – (65) (1.858) – – – (1.923)

Alienazioni – (2.335) (52.019) (13.757) (5.211) (8.144) (81.466)

Utilizzo fondi ammortamento – 3.453 53.355 10.155 5.312 – 72.275

Ammortamenti e perdite di valore – (23.729) (165.104) (10.047) (8.748) – (207.628)

Riclassifiche a beni disponibili per la vendita (3.319) (3.268) – – – – (6.587)

Differenze cambio 139 (169) 235 (50) (155) 309 309

Saldo al 31/12/2011 59.941 382.277 556.648 24.538 20.576 63.548 1.107.528

Costo storico 61.087 781.806 2.422.572 123.688 146.626 63.548 3.599.327

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (1.146) (399.529) (1.865.924) (99.150) (126.050) – (2.491.799)

Terreni Fabbricati Impianti e macchinari

Altribeni

Totale

Saldo al 31/12/2011 191 4.306 35.223 146 39.866

Saldo al 31/12/2010 191 7.594 39.322 272 47.379

Beni in leasing finanziarioIl valore netto contabile dei beni in leasing finanziario am-monta a 39.866 euro (47.379 euro) ed è relativo a:

I principali contratti sono leasing immobiliari con scaden-ze gennaio e novembre 2015, aventi complessivamente un valore netto contabile pari a 1.545 euro.

• Barilla Deutschland ha in essere un contratto di leasing finanziario su un impianto molitorio con scadenza entro agosto dell’anno 2028. Il valore netto contabile al 31 dicembre 2011 è pari a 2.921 euro.

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Di seguito si riporta il valore dei pagamenti minimi futuri dei canoni leasing per scadenza:

31/12/2011 31/12/2010

Entro 1 anno 5.608 5.990

Da 1 a 2 anni 5.555 5.570

Da 2 a 3 anni 5.558 5.555

Da 3 a 4 anni 5.215 5.558

Da 4 a 5 anni 5.052 5.214

Oltre 5 anni 22.720 27.772

Totale valore pagamenti minimi futuri 49.708 55.659

La riconciliazione fra i pagamenti minimi futuri e il valore attuale di tali pagamenti è la seguente:

31/12/2011 31/12/2010

Valore pagamenti minimi futuri 49.708 55.569

Quota interessi (10.895) (13.098)

Valore attuale canoni leasing 38.813 42.471

Beni in leasing operativi Di seguito si riportano i pagamenti minimi futuri di leasing operativi in essere per scadenza:

2011 2010

Entro 1 anno 45.555 45.630

Da 1 a 5 anni 80.535 89.924

Oltre 5 anni 16.990 27.267

Totale pagamenti minimi futuri 143.080 162.822

I principali beni in leasing operativo sono:• Immobili in Germania relativi a terreni e fabbricati,

in capo alla società del Gruppo Lieken Zimmermann GmbH per i quali sono rilevati pagamenti minimi futuri per 15.816 euro di cui entro 12 mesi per 1.977 euro, tra 12 mesi e 5 anni per 7.908 euro, il residuo per 5.931 euro è dovuto oltre i 5 anni.

• Immobili in Italia adibiti a magazzini e depositi del grup-po Barilla G. e R. Fratelli, per il quale sono rilevati pa-gamenti minimi futuri per 60.746 euro, di cui entro 12 mesi per 13.063 euro, tra 12 mesi e 5 anni per 37.029 euro, il residuo per 10.654 euro è dovuto oltre i 5 anni.

Tali contratti, in capo a Number 1 S.p.A., società di logistica, hanno durate originarie fra i 12 e 15 anni. Il contratto prevede un’indicizzazione annuale (Istat) del canone di affitto. Il contratto non prevede né la possibi-lità di rinnovo né il riacquisto del bene.

• In Italia in base a contratti di noleggio dei semirimorchi utilizzati per l’attività logistica, per i quali sono rilevati pagamenti minimi futuri per 7.822 euro, di cui entro 12 mesi per 2.646 euro, tra 12 mesi e 5 anni per 5.176 euro.

L’ammontare netto dei canoni di locazione per leasing ope-rativi riconosciuti a conto economico è pari a 42.350 euro (43.369 euro).

6.9 AvviamentoLa movimentazione della voce “Avviamento” è la seguente:

Avviamento

Movimentazione 2010

Saldo Iniziale 1/1/2010 486.403

Differenze cambio dell’esercizio 21.463

Totale saldo 31/12/2010 507.866

Movimentazione 2011

Differenze cambio dell’esercizio 251

Totale saldo 31/12/2011 508.117

Al 31 dicembre 2011, la ripartizione dell’avviamento per seg-menti ai fini dell’impairment test è riportata nella seguente tabella:

Segmenti operativi – Unità di business Importo

Bakery 507.033

Altri minori 1.084

Totale 508.117

L’impairment test dell’avviamento è annuale e consiste nella stima del valore recuperabile dei gruppi di cash generating unit a cui l’avviamento è allocato e nel confronto con il va-lore netto contabile dei relativi beni, incluso l’avviamento. Il valore recuperabile dei gruppi di cash generating unit è stato determinato in base al valore d’uso, ossia al valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno associati ai gruppi di cash generating unit. I flussi finanziari utilizzati per determinare il valore d’uso coprono un arco temporale di cinque anni più un valore terminale. I piani vengono sviluppati con dettaglio variabile a seconda delle esigenze e delle significatività delle variabili scelte partendo da una serie di indicatori macroeconomici chiave (es. tassi di cambio, tassi di inflazione, dinamica atte-sa nei vari mercati) e da target economico-finanziari. L’elaborazione del piano di riferimento, qualitativa e quantitativa, è approvata dal management del Gruppo. Il flus-so derivante dei gruppi di cash generating unit al termine del periodo di riferimento corrisponde alla rendita perpetua basa-ta sull’ultimo anno di piano opportunamente normalizzato.

Al 31 dicembre 2011 le assunzioni chiave utilizzate per l’im-pairment test sono le seguenti:

Segmenti operativi – Unità di business

Bakery 7,1% 2,0%

Tassodi sconto

Tasso di crescita

In base a tali assunzioni il valore recuperabile del solo seg-mento Bakery è ampiamente superiore al valore di libro. I principali avviamenti denominati in valuta estera, quali rubli, corone svedesi e norvegesi, hanno subito una variazione di valore per effetto del cambio. Al 31 dicembre 2011 l’effetto di conversione mostra un saldo netto positivo pari a 4.241 euro.

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6.10 Immobilizzazioni immaterialiLa composizione della voce “Immobilizzazioni immateriali” è la seguente:

Anche il 2011 è stato caratterizzato dall’andamento non favorevole di alcuni mercati di riferimento, implicando una variazione nelle strategie di business che ha determinato un ulteriore deterioramento delle prospettive reddituali asso-ciabile al marchio Harrys. L’impairment test predisposto per stimare il loro valore recuperabile è stato sviluppato in base al valore d’uso, ossia al valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno associati ai marchi, determi-nando una svalutazione degli stessi pari a euro 23.000 con riferimento il marchio Harrys. La voce “Marchi” riguarda principalmente Pavesi e Harrys. Il valore dei marchi di Barilla G. e R. (Barilla, Mulino Bianco) non è riflesso in bilancio in quanto sono stati svilup-pati internamente. La voce “Immobilizzazioni in corso” si riferisce princi-palmente agli acquisti, per 7.773 euro (7.291 euro), di nuovi software ERP (Enterprise Resources Planning), sistema di contabilità, finanziario, di gestione e controllo. Nel corso dell’esercizio precedente, il saldo si è decremen-tato per effetto delle cessioni di “Kamps Bakeries GmbH“ clas-sificata nella riga “Variazione area di consolidamento”.

6.11 Crediti verso clienti e altri creditiLa voce “Altre attività non correnti” include:

31/12/2011 31/12/2010

Depositi cauzionali 933 1.065

Atri crediti non correnti 7.022 5.496

Totale 7.955 6.561

Licenze e Marchi Altro Immobilizzazioni Totale software in corso

Movimentazione 2010

Saldo iniziale 1/1/2010 26.992 170.565 1.614 4.738 203.909

Acquisti e capitalizzazioni dell’esercizio 13.670 944 197 7.388 22.199

Variazione area di consolidamento (422) – (14) – (436)

Alienazioni – 183 (1.432) (11.413) (12.662)

Differenze cambio dell’esercizio 16 135 10 – 161

Ammortamenti e perdite di valore dell’esercizio (13.096) (68.748) (79) – (81.923)

Totale saldo 31/12/2010 27.160 103.079 296 713 131.248

di cui: – – – – –

Costo storico 82.487 447.783 22.779 713 553.761

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (55.327) (344.704) (22.483) – (422.514)

Movimentazione 2011 – – – – –

Acquisti e capitalizzazioni dell’esercizio 6.024 1.355 36 3.193 10.608

Alienazioni (16) – (133) – (149)

Differenze cambio dell’esercizio (369) (79) 350 – (98)

Ammortamenti e perdite di valore dell’esercizio (10.477) (34.059) (485) – (45.021)

Totale saldo 31/12/2011 22.322 70.296 64 3.906 96.588

di cui: – – – – –

Costo storico 88.766 356.143 22.097 3.906 470.912

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (66.444) (285.847) (22.033) – (374.324)

La variazione alla voce “Altri crediti” è principalmente impu-tabile alla quota oltre l’anno del credito del gruppo Lieken relativo alla vendita di siti produttivi in Germania.Il valore di bilancio dei crediti verso clienti e altri crediti ap-prossima il fair value.

6.12 Imposte differite attive e passiveLe imposte differite attive e passive sono riconosciute esclu-sivamente a fronte di differenze temporanee tra il valore di bilancio e il valore fiscalmente riconosciuto a componenti attive e passive dello stato patrimoniale. Le imposte differite attive a fronte di perdite fiscali riportate a nuovo sono iscrit-te solo se è probabile il loro realizzo grazie a un reddito im-ponibile atteso non inferiore all’ammontare delle differenze che si andranno a riversare. Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribu-zione di dette riserve ed è probabile che esse non verranno distribuite nel prevedibile futuro.

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La composizione e i movimenti delle imposte differite attive e passive sono indicati nella tabella seguente suddivisa per le voci di stato patrimoniale cui si riferiscono:

Immobili, impianti e macchinari (82.461) 7.693 – 125 (74.643)

Leasing (6.254) 1.205 – 25 (5.024)

Immobilizzazioni immateriali 2.714 (277) – 22 2.459

Magazzino (1.298) (5.821) – (45) (7.164)

Ricambi 6.407 1.450 – 7 7.864

Debiti finanziari e derivati (5.955) 2.497 1.688 (6) (1.776)

Fondi rischi e oneri 17.002 (12.371) – (174) 4.457

Fondi pensione 2.559 5.932 (372) (50) 8.069

Perdite fiscali riportabili a nuovo 30.351 (9.912) – (241) 20.198

Altro 2.270 (1.500) – 49 819

Totale (34.665) (11.104) 1.316 (288) (44.741)

Imposte differite attive 78.539 71.725

Imposte differite (113.204) (116.466)

Totale (34.665) (44.741)

Saldo finale Accrediti/addebiti Effetti sul Effetto cambio Saldo finale 31/12/2010 Conto economico Patrimonio netto 31/12/2011

6.13 Attività finanziarie disponibili alla vendita La voce include principalmente la partecipazione in BRW S.p.A., per 1.109 euro, e altre attività finanziarie non correnti per un totale di 1.260 euro (1.238 euro). Il Gruppo non è in grado di esercitare un’influenza no-tevole sulla partecipazione in BRW S.p.A. nonostante una percentuale di partecipazione compresa tra il 20 e il 50%.Il mercato di riferimento di BRW S.p.A. è quello pubblicitario e di comunicazione. Il Gruppo non ha intenzione di cedere tali partecipa-zioni.

6.14 Crediti finanziariI crediti finanziari, pari a 22.064 euro (20.419 euro), sono ri-feriti principalmente al credito maturato a favore del gruppo Bakkersland, avente scadenza nel 2013.

6.15 Debiti verso fornitoriI debiti commerciali, pari a 815.232 euro (772.435 euro), sono debiti relativi agli acquisti di beni e servizi. I debiti sono iscritti al loro valore nominale che approssima il loro fair value. Tutti i debiti sono scadenti entro l’esercizio successivo. Il saldo include 1.343 euro (3.069 euro) verso la società BRW S.p.A. Il saldo dei debiti verso fornitori include i debiti verso copackers, regolati da contratti di acquisto a medio-lungo termine, stipulati a condizioni di mercato ma che prevedono minimi garantiti, iscritti negli impegni contrattuali per acqui-sti prodotti finiti.

6.16 Debiti verso banche e altri finanziatoriLa voce “Debiti verso banche e altri finanziatori” contiene debiti per i quali il rimborso è previsto entro i dodici mesi.

Nel seguito si riporta il dettaglio della voce:

31/12/2011 31/12/2010

Debiti a breve verso banche e società di leasing 17.893 10.466 Quota corrente dei finanziamenti bancari a durata ultrannuale 3.885 63.778 Totale debiti verso banche e altri finanziatori 21.778 74.244

I debiti verso banche e società di leasing includono i conti correnti bancari passivi, per 13.415 euro (5.639 euro), debiti verso società di leasing, con scadenza entro 12 mesi, per 3.600 euro (3.741 euro), e la quota a breve termine dovuta al finanziamento delle società di leasing del Gruppo Lieken, per 877 euro (1.086 euro). La quota corrente dei finanziamenti bancari a durata ultrannuale, non garantiti da immobilizzazioni materiali, ammonta a 3.885 euro (4.532 euro). L’esercizio precedente, la quota corrente dei finanzia-menti bancari a durata ultrannuale includeva il prestito sin-dacato, per 59.247 euro, e altri finanziamenti bancari non garantiti da immobilizzazioni materiali, per 4.531 euro. Il valore di iscrizione dei debiti finanziari a breve termi-ne è rappresentativo del relativo fair value.

6.17 Passività per benefici futuri ai dipendentiLa voce “Passività per benefici ai dipendenti” include gli stanziamenti per piani a prestazione definita relativi al rap-porto di lavoro quali il trattamento di fine rapporto (TFR), i piani equivalenti e i fondi pensionistici. Il totale delle passività per benefici futuri ai dipendenti è pari a 147.814 euro (156.563 euro), di cui entro l’esercizio

Page 46: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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successivo per 7.728 euro (11.692 euro) e oltre l’esercizio successivo per 140.086 euro (144.871 euro). In Italia, il trattamento di fine rapporto (TFR) è la re-tribuzione differita dovuta da parte dei datori di lavoro ai dipendenti, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, come previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile. La quota di TFR maturata in azienda al 31 dicembre 2006, a seguito della Riforma sulla previdenza complemen-tare, rimane un piano previdenziale a prestazione definita e così trattato, alla stregua del TFR maturato dai dipendenti delle aziende con meno di 50 dipendenti che anche a se-guito della riforma previdenziale mantiene i connotati di un piano a prestazione definita. All’estero, gli altri piani pensionistici equivalenti e i fondi pensione si riferiscono a società operanti in Francia, Grecia, Germania, Svezia, Turchia, Norvegia, Messico, Svizzera e Sta-ti Uniti d’America.

Le principali caratteristiche di alcuni tra i piani più importan-ti sono:• In Francia: Retirement Indemnity Plan (Piano d’indennità

di pensionamento). Il piano è basato sulla contratta-zione collettiva e conferisce il diritto di ricevere una somma di denaro all’atto della cessazione del rapporto di lavoro per pensionamento, in relazione all’anzianità aziendale maturata, all’ammontare dello stipendio e al fatto che la cessazione dall’attività lavorativa sia volontaria o meno. Per esempio, in base al contratto del settore commercio, un impiegato con un’anzianità di servizio presso la società di oltre 20 anni ha diritto di percepire, all’atto della cessazione volontaria del rapporto di lavoro, un importo pari a tre mensilità del proprio stipendio (calcolato sulla media dei 12 mesi pre-cedenti l’uscita), più 1/5 dello stesso per ogni anno oltre il ventesimo.

• In Grecia: Retirement Indemnity Plan (Piano d’inden-nità di pensionamento). Il piano prevede il pagamen-to di un’indennità da parte dell’azienda al lavoratore in caso di raggiungimento dell’ordinaria età pensio-nabile oppure di uscita non volontaria dall’azienda.

Tale indennità dipende da diversi fattori, quali l’an-zianità aziendale maturata, lo stipendio (compresi i bonus) dell’ultimo mese di lavoro e la ragione della cessazione del rapporto. È inoltre prevista una scala di multipli, che ha lo scopo di graduare il numero di mensilità da corrispondere in funzione dell’anziani-tà aziendale, considerando inoltre la ragione della cessazione del rapporto (il 65% della scala nel caso di pensionamento “ordinario” e il 100% della scala nel caso di uscita non volontaria). Per esempio, un impiegato con dieci anni di servizio presso la società ha diritto a percepire, all’atto del pensionamento, un importo pari al 65% dell’ultimo stipendio mensile moltiplicato per 6.

• In Germania: Pension Plan (Piano pensione). Il piano prevede la corresponsione di una prestazione pensioni-stica e non di un’indennità una tantum. Esso si sviluppa applicando una percentuale prefissata al salario annuale e prevede la corresponsione della prestazione in caso di pensionamento per anzianità e in caso di invalidità, oltre alla reversibilità a favore del coniuge.

• Negli Stati Uniti: Post-Retirement Medical Plan. Il piano prevede la copertura delle spese mediche (per tipologia di prestazione) a vantaggio degli ex dipendenti, con un’età tra i 55 e i 65 anni e con almeno 10 anni di ser-vizio, e dei loro familiari. Oltre il 65° anno d’età il diritto decade. Il beneficio è rapportato alla composizione della famiglia del beneficiario. La copertura a vantaggio del coniuge è prevista sino al compimento da parte di quest’ultimo del 65° anno di età.

Le passività per benefici ai dipendenti sono determinate con metodologia di valutazione attuariale, attraverso il supporto di una società attuariale terza, e adeguate in relazione al ve-rificarsi di eventi che ne richiedano l’aggiornamento. La data dell’ultima valutazione attuariale è il 31 dicem-bre 2011 e il metodo di valutazione attuariale utilizzato per la maggior parte dei piani è il Metodo della Proiezione Uni-taria del Credito, in base al quale viene determinato il valore attuale dell’obbligazione per l’azienda relativa ai benefici da corrispondere ai dipendenti successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro.

31/12/2011 31/12/2010

Saldo iniziale 156.563 145.596

Costi per servizi 2.823 8.348

Oneri finanziari 2.473 8.259

(Utili)/Perdite attuariali a riserva (1.451) 4.924

Differenze cambio dell’esercizio (11) 2.483

Benefici erogati (12.583) (13.047)

Saldo finale 147.814 156.563

di cui:

Entro l’esercizio 7.728 11.692

Oltre l’esercizio 140.086 144.871

La voce “Costi per servizi” è composta dall’accantonamen-to dell’esercizio. Nel corso dell’esercizio 2011 si sono registrati comples-sivamente degli utili attuariali, dovuti a un generalizzato aumento dei tassi di sconto.

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Le ipotesi utilizzate per la determinazione delle obbligazioni a benefici definiti sono:

Italia 4,60% n.d. 3,15% 2,00%

Germania 2,70% - 5,30% 2,54% 2,50% 2,00%

Francia 4,90% - 5,40% 4% 2,50% 2,00%

Grecia 4,60% n.d. 3,00% 2,50%

Messico 8,50% n.d. 3,50% 3,50%

Norvegia 2,60% 4,80% 4,00% 2,00%

Svezia 3,50% n.d. 3,00% 2,00%

Turchia 4,36% n.d. 5,10% 5,10%

Svizzera 2,25% 2,50% 3,00% 1,50%

Stati Uniti 4,70% n.d. n.d. n.d.

Tasso di inflazione

2011 Tasso disconto

Tasso di rendimentoatteso delle

attivitàdel piano

Tasso di incremento retributivo

atteso

Tasso di inflazione

2010 Tasso disconto

Tasso di rendimentoatteso delle

attivitàdel piano

Tasso di incremento retributivo

atteso

Italia 4,45% n.d. 3,15% 2,00%

Germania 2,50% - 5,15% 4,92% 2,50% 2,00%

Francia 4,6% - 5,4% 5% 2,50% 2,00%

Grecia 5,15% n.d. 3,00% 2,00%

Messico 7,75% n.d. 3,50% 4,25%

Norvegia 4,00% 5,40% 4,00% 2,25%

Svezia 3,75% n.d. 3,00% 2,00%

Turchia 4,66% n.d. 5,10% 5,10%

Svizzera 2,75% 2,75% 6,10% 2,00%

Stati Uniti 5,56% n.d. n.d. n.d.

Il costo per “Benefici futuri ai dipendenti” addebitato a con-to economico è rilevato nelle seguenti voci:

31/12/2011 31/12/2010

Costo del venduto 2.564 6.035

Costi logistici 192 1.419

Spese di vendita 742 4.767

Spese di marketing 287 302

Spese generali e amministrative, costi tecnici e di sviluppo 1.511 4.084

Totale 5.296 16.607

6.18 Debiti per imposte correntiI debiti tributari per imposte correnti pari a 4.796 euro (15.424 euro) sono rappresentati dai debiti per lo stanzia-mento delle imposte correnti dell’esercizio. Per le società italiane facenti parte del consolidato fiscale il debito per imposte correnti è relativo al solo saldo per IRAP. Il saldo per IRES è stato ceduto alla controllante CO.FI.BA. S.r.l. in seguito all’adesione al consolidato fiscale.

6.19 Altri debitiLa composizione della voce “Altri debiti” è la seguente:

31/12/2011 31/12/2010

Debiti verso controllanti 5.413 18.102

Debiti verso il personale 103.080 115.456

Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 26.950 27.115

Ritenute a dipendenti, professionisti e lavoratori autonomi 17.353 13.895

Debiti IVA 834 2.221

Altre imposte 4.473 5.316

Debiti verso clienti 4.377 3.099

Altri debiti diversi 8.359 16.727

Ratei e risconti passivi 10.262 11.397

Totale 181.101 213.328

I debiti verso controllanti si riferiscono principalmente ai sal-di relativi al consolidato fiscale. Fra i “Ratei e risconti passivi” si evidenziano principal-mente ratei per interessi passivi maturati. Il fair value degli altri debiti approssima il valore di bilancio.

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6.20 Fondi rischi e oneriLa composizione della voce, sia per la parte corrente che non corrente, è la seguente:

Il “Fondo rischi personale” e i “Fondi di ristrutturazione” sono stati iscritti a fronte di programmi di ristrutturazione che prevedono, tra l’altro, incentivi all’esodo e altri oneri fu-turi nei confronti del personale. I decrementi nei “Fondi rischi fiscali” sono dovuti a utilizzi e rilasci a seguito della definizione di accertamenti tributari. I fondi rischi contrattuali sono principalmente riferiti a cause contro il Gruppo per cui non si è giunti a un accordo.

6.21 Debiti verso banche e altri finanziatoriLa composizione della voce “Debiti finanziari a medio e lun-go termine” è la seguente:

Nel corso dell’anno, sono stati emessi nuovi prestiti ob-bligazionari dalla controllata Barilla France S.A.S. in forma di Notes sottoscritte da investitori istituzionali (US Private Placement) nel mese di luglio 2011. Tali Notes si aggiungono a quelle già in essere, pure sottoscritte da investitori istitu-zionali nel dicembre 2003.

31/12/201131/12/2010 Accantonamento Decrementi/ Utilizzi/

Riclassifiche

Deltacambio

Fondi rischi personale 13.835 9.519 (12.418) 65 11.000

Fondo per ristrutturazioni 42.034 6.317 (22.286) 11 26.076

Fondi rischi fiscali 8.614 400 (8.413) – 601

Fondi per rischi su operazioni a premio 646 1.590 (604) – 1.632

Fondi rischi contrattuali 16.000 – – – 16.000

Fondo resi e prodotti invenduti 2.286 – – – 2.286

Fondi revocatorie 5.957 1.454 (3.148) (20) 4.243

Fondi cause legali 4.730 403 (4.142) (15) 976

Altri 8.517 8.925 (2.059) 4 15.386

Totale 102.619 28.608 (53.070) 45 78.201

di cui:

Entro l’esercizio 67.483 46.303

Oltre l’esercizio 35.136 31.898

31/12/2011 31/12/2010

Prestiti obbligazionari 382.828 202.748

Debiti verso banche e società di leasing 412.727 654.743

Totale 795.555 857.491

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I rischi di tasso e di cambio delle summenzionate Notes sono stati coperti con operazioni di Cross Currency and Interest Rate Swap per i cui dettagli si rinvia al successivo paragrafo 7. Il decremento della voce “Debiti verso banche e socie-tà di leasing” è riconducibile principalmente all’estinzione anticipata della linea di credito, in scadenza nel 2012, nella forma di prestito sindacato multi-tranche con un pool di 18 primari gruppi bancari e internazionali. Il suo valore alla chiusura del precedente esercizio era pari a 595.274 euro. Gli interessi del prestito sindacato erano variabili, legati a Euribor (ovvero Libor per eventuali utilizzi in valuta diversa dall’Euro) più un margine dipendente dal rapporto tra posi-zione finanziaria netta ed EBITDA del Gruppo. Si segnala che la medesima voce “Debiti verso banche e società di leasing” si è incrementata nel corso dell’esercizio, per 360.000 euro, a seguito della quota di utilizzo della nuo-va linea Committed Revolving Credit Facility, disponibile per un importo massimo di 850.000 euro e durata quinquennale, negoziata nel corso dell’esercizio con un pool di 12 primari gruppi bancari italiani e internazionali. Gli interessi della suddetta linea di credito sono variabili, legati a Euribor più un margine dipendente dal rapporto tra Debiti finanziari netti ed EBITDA del gruppo Barilla Iniziative. I relativi rischi di tasso sono stati parzialmente coperti con una operazione di Inte-rest Rate Swap, per il cui dettaglio si rinvia al paragrafo 6.22. All’interno di tale voce “Debiti verso banche e società di leasing” si sono inoltre decrementati la quota a medio e lungo termine dei debiti in relazione ai leasing finanziari per impianti di cogenerazione in Italia, per 35.213 euro (38.820 euro), e il finanziamento delle società di leasing del gruppo Lieken, per 17.354 euro (20.615 euro). Al 31 dicembre 2011 il Gruppo ha pertanto a disposizio-ne linee di credito non utilizzate e irrevocabili per 490.000 euro scadenti nel 2016. Per l’analisi delle politiche di gestione dei rischi di tasso del suddetto prestito sindacato si rimanda al successivo pa-ragrafo 7.

Di seguito si riporta il dettaglio dei prestiti obbligazionari in essere:

Valorenominale in euro

Valorenominale in

valuta(migliaia)

Cedolanominale

in $

Scadenza Valorein bilancio

Operazione di copertura Tassod’interesse effettivoin euro

Tassopagato

Senior Notes 2003 – Tranche B $ 180.000 5,55% 9 dic. 2013 138.579 153.978 4,15% 4,25%

Senior Notes 2003 – Tranche C $ 92.000 5,69% 9 dic. 2015 71.058 78.700 4,10% 4,19%

Totale Notes 2003 $272.000 209.637 232.678

Senior Notes 2011 – Tranche A $ 75.000 4,14% 15 lug. 2018 63.123 50.460 2,84% 2,99%

Senior Notes 2011 – Tranche B $ 75.000 4,76% 15 lug. 2021 65.479 50.562 2,95% 3,06%

Senior Notes 2011 – Tranche C $ 50.000 4,86% 15 lug. 2023 44.589 33.718 2,84% 2,93%

Totale Notes 2011 $200.000 173.191 134.740

Totale Notes $ 472.000 382.828 367.418

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Nella successiva tabella si riporta la composizione per sca-denza del debito a medio-lungo termine:

La spaccatura del totale dei debiti finanziari, inclusi gli stru-menti finanziari derivati, per scadenza e per tipologia di tas-so è la seguente:

Il dettaglio dei debiti finanziari entro e oltre l’esercizio sono denominati nelle seguenti valute (a prescindere dalle coper-ture effettuate):

Il dettaglio dei debiti per data di rideterminazione dei tassi di interessi è la seguente:

Valuta Importo in bilancio 2011 Importo in bilancio 2010

Euro 427.333 597.823

USD (Dollaro Americano) 366.543 225.892

Altre valute 6.152 6.743

Totale debiti finanziari entro e oltre l’esercizio 800.028 * 830.458

Scadenti fra 2 e 5 anni Scadenti oltre i 5 anni Totale

Prestiti obbligazionari 209.637 173.191 382.828

Debiti verso banche e società di leasing 379.434 33.293 412.727

Totale debiti finanziari a medio-lungo termine 589.071 206.484 795.555

Debitore Descrizione Tasso Saldo Scadenza d’interesse al 31/12/2011

Barilla France Prestiti obbligazionari (inclusi cross currency e interest rate swap) fisso-variabile 362.565 2013 – 2023

Barilla Iniziative Revolving Credit Facility (inclusi interest rate swap) variabile 361.951 2016

Barilla G. e R. Fratelli gruppo Banche variabile 17.462 2012 - 2013

Barilla G. e R. Fratelli gruppo Società di leasing fisso 38.813 2012 - 2028

Barilla G. e R. Fratelli gruppo Strumenti finanziari derivati – 588 2012

Lieken gruppo Banche (veicoli leasing) fisso 18.231 01/01/2018 - 01/01/2022

Lieken gruppo Strumenti finanziari derivati – 418 2012

Totale debiti finanziari entro e oltre l’esercizio 800.028 *

Periodo Importo in bilancio 2011 Importo in bilancio 2010

Entro 1 anno 385.351 548.130

Da 1 a 5 anni 381.349 242.267

Oltre 5 anni 33.328 40.061

Totale debiti finanziari entro e oltre l’esercizio 800.028 * 830.458

*Il totale dei debiti finanziari al 31/12/2011, entro e oltre l’esercizio, è espresso al netto del valore positivo dell’interest rate swap, pari a 37.883 euro, relativo al prestito obbligazionario sottoscritto nel 2011, il cui valore è classificato alla voce “Strumenti finanziari derivati – attività non correnti”, per il relativo dettaglio si rinvia al paragrafo 6.22.

Il tasso di interesse effettivo relativo al debito finanziario è pari al 3,4% (2,5% per il 2010). Per il confronto tra il valore di Bilancio e il fair value dei debiti finanziari si rimanda al paragrafo 7.

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Covenant finanziari e altri impegni contrattualiI prestiti obbligazionari emessi e i contratti di finanziamento sottoscritti (i “Finanziamenti”) prevedono il rispetto di una serie di obbligazioni contrattuali e di requisiti finanziari (co-munemente definiti covenant). I principali tra questi, che di volta in volta sono richia-mati in uno o più contratti, in linea con la prassi di mercato applicabile a operazioni analoghe, sono i seguenti:

Covenant finanziari• rapportotradebitifinanziarinettiedEBITDA;• rapportotraEBITDAeinteressifinanziarinetti;• rapportotraindebitamentodellesocietàoperativepiù

indebitamento assistito da garanzie reali (salvo eccezio-ni contrattuali) e totale attivo di bilancio.

Altre limitazioni e impegni contrattuali• cambiodicontrollo;• impegnoanoncrearesubordinazionideifinanziamenti

rispetto a eventuali nuovi finanziamenti (cosiddetto pari passu) e/o a non creare pegni a favore di terzi (salvo ec-cezionicontrattuali);

• mantenimentodeicomponentifondamentalidell’attivoaziendale (inclusi taluni stabilimenti chiave, marchi, li-cenzeeproprietàintellettuali);

• disciplinadell’utilizzodeiproventidellecessioni,politi-che di acquisizione e dividendi (quando applicabile).

Eventi di default (casi di inadempimento che comportano la decadenza del beneficio del termine)I principali eventi di default, dalla cui applicazione sono escluse lesocietàminoridelGruppo,sonodiseguitoriassunti:• mancatopagamentodisommedovuteaisensidiunfinanziamento;

• mancatorispettodeicovenant finanziari nonché di talu-ne altre limitazioni e impegni contrattuali aventi carat-teredimaterialità;

• cross default (decadenza del beneficio del termine in al-tri finanziamenti per un importo superiore a certi limiti contrattuali);

• insolvenza,fallimentooaltraproceduraconcorsuale;• cambiamentosostanzialedell’attivitàdelGruppo.Alverificarsidiuneventodidefault, qualora non sanato nei tempi contrattualmente previsti, i finanziatori hanno la fa-coltàdirichiedereilrimborsodellesommeerogateaisensidei finanziamenti in oggetto, insieme al pagamento degli interessi e di ogni altra somma contrattualmente dovuta. Talicircostanzenonsisonoverificatenénelcorsonéafine esercizio.

6.22 Strumenti finanziari derivati

Apartiredal1 g̊ennaio2006ilGruppohadesignatoilde-rivato a copertura delle variazioni dei tassi di interesse e di cambiorelativeall’US Private Placement (sottoscritto nel 2003)comecash flow hedge. Il suo fair valueal31/12/2011ammontaa17.621euro. IlGruppohainoltredesignatoilderivatoacoperturadelle variazioni dei tassi di interesse e di cambio relative al nuovo prestito obbligazionario – US Private Placement, sot-toscrittonelcorsodel2011,comefair value hedge.Talefair value,al31/12/2011,paria37.883euro,èstatoimputatoalconto economico. In relazione alla nuova linea Committed Revolving Credit Facility, sono in essere:• uncontrattoderivatodiinterest rate swap, per un valo-renominaleparia50.000euroescadenza31/05/2016,

31/12/2011 31/12/2010 Attività Passività Attività Passività

Cash flow hedge - interest rate derivatives – 19.153 – 19.736

Fairvaluehedge-interestratederivatives 37.883 – – –

Detenutiperlanegoziazione-interestratederivatives – 419 – –

Detenutiperlanegoziazione-commodities 2.586 – 1.138 –

Totale quota non corrente 40.469 19.572 1.138 19.736

Detenutiperlanegoziazione-cambi 1.252 137 537 164

Detenutiperlanegoziazione-commodities 1.497 870 2.131 –

Totale quota corrente 2.749 1.007 2.668 164

Totale strumenti finanziari derivati 43.218 20.579 3.806 19.900

Page 52: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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La riserva di cash flow hedge include la parte di copertura considerataefficacerelativaaltassod’interesse. Il valore nozionale dei contratti cross currency and interest rate swapal31dicembre2011èparia232.678euro,perilprestitoobbligazionariosottoscrittonel2003,eparia50.000euro, per la Revolving Credit Facility. I rispettivi fair value sono paria17.621euroe1.532euro,peruntotaledi19.153euro. Perl’analisidellepolitichedigestionedeirischifinanzia-risirimandaalsuccessivoparagrafo7. 6.23 Altri debitiLavoce,paria4.616euro(5.499euro),èrappresentatapre-valentemente da un debito per contributi previdenziali.

6.24 Patrimonio nettoCapitale socialeAl31dicembre2011ilcapitalesociale,interamenteversato,erasuddivisoin13.100.000azionidanominali10euroca-dauna,dicui11.790.000ordinariee1.310.000dicategoriaB.LeazionidicategoriaBgodonodidirittodivotonelleassemblee ordinarie e straordinarie nella stessa misura delle azioniordinarieehannoprioritànellaripartizionedegliutiliperunimportoparial6%delvalorenominalepiùsovrap-prezzo di emissione ad esse relativo e comunque in misura non inferiore al dividendo attribuito alle azioni ordinarie. Sisegnalachelasocietànonpossiede,néhadetenutooacquisitoazionipropriedurantel’esercizio,nédirettamentenéindirettamentetramitesocietàcontrollateocollegate. Indata21giugno2011gliazionistihannodeciso,comedadeliberadell’assembleadeisoci,didistribuire,attingen-do dalla riserva straordinaria, un dividendo complessivo di 47.264.800euro,attribuitonelseguentemodo:. allenr.1.310.000azionidicategoriaB,aventiprioritànella

ripartizionedegliutili,undividendounitariodi19,88europerazione,pariauntotaledi26.042.800euro;

. allenr.11.790.000azioniordinarieundividendounitariodi1,80europerazione,pariauntotaledi21.222.000euro.

Indata6luglio2011sonostatipagatiisuddettidividendi.

Impegni contrattualiGliimpegnicontrattualiinessereafineesercizio,noniscrittinellepostepatrimoniali,ammontanoa670.716euro(587.436euro)eincludono:. impegni per acquisto prodotti finiti, grano, altre materie primeeimballi634.317euro(525.228euro);

. impegniperacquistoimmobilizzazioni6.894euro(6.640euro);

. impegniperacquistoenergieper29.505euro(55.568euro).

Passivitàpotenziali Sono in corso procedimenti legali e fiscali di varia natura che sisonooriginatineltemponelnormalesvolgimentodell’at-tivitàoperativadelGruppo.Nonsiritienechetaliprocedi-mentipossanodareorigineapassivitàsignificativeperlequalinonesistagiàunaccantonamentoinbilancio.

designato come cash flow hedge. Il suo fair value, al 31/12/2011,ammontaa1.532euro.

• uncontrattoderivatodiinterest rate swap, per un valo-renominaleparia50.000euroescadenza31/12/2013,designato come di negoziazione (non avendo le carat-teristiche per essere considerato efficace strumento di copertura). Il relativo fair value,paria419euro,èstatoimputato al conto economico.

LavoceDerivatisucommodities include principalmente con-trattidicoperturasulcostodell’energiaelettricaedelgrano.La movimentazione della riserva di cash flow hedgeèstatala seguente:

2011 2010 Riservalorda Effettoimposte Riservalorda Effettoimposte

Saldo di inizio esercizio 12.332 (4.006) 9.052 (3.513)

Variazionefairvalue 1.725 (611) 18.075 (5.984)

Porzionediinefficaciaacontoeconomico (25) 9 (43) 15

Differenzacambiorilasciataacontoeconomico (6.655) 2.291 (14.752) 5.079

Effettocambiamentoaliquotefiscali – – – 397

Saldo a fine esercizio 7.377 (2.317) 12.332 (4.006)

dicuiGruppo 6.270 (1.970) 10.482 (3.405)

Page 53: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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Acquisti di materie prime, semilavorati, prodotti finiti, materiali e variazione rimanenze 1.503.944 1.341.711

Altri materiali 43.788 42.728

Costo del personale 711.002 742.097

Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, immateriali 180.649 189.671

Svalutazione dell’avviamento e immobilizzazioni immateriali 23.000 53.526

Prestazioni di trasporto e magazzinaggio 372.206 373.289

Prestazioni promozionali e pubblicitarie 261.013 283.940

Lavori di manutenzione 62.957 64.292

Servizi 54.632 57.965

Consulenze 45.378 46.536

Lavorazioni di terzi 80.449 75.055

Provvigioni vendita 44.350 48.525

Acquisto fonti di energia 111.860 115.308

Spese viaggio e rimborsi spese 23.007 20.965

Affitti di immobili, noleggi e leasing operativi 42.350 43.369

Compensi ad amministratori e sindaci 5.573 5.911

Assicurazioni 14.131 13.313

Altre tasse 8.400 8.764

Costi per formazione personale 5.415 4.698

Postali e telefoniche 9.913 8.728

Dazi doganali 4.792 4.519

Commissioni e servizi di factoring 1.164 917

Altro 15.965 17.383

Totale 3.625.938 3.563.180

31/12/2011 31/12/2010

Conto economico consolidato

6.25 RicaviLa composizione dei ricavi è la seguente:

6.26 Dettaglio costi per natura Nella seguente tabella si espone la composizione per natura dei costi relativi al costo del venduto, costi logistici, spese di vendita, spese di marketing, costi tecnici e di sviluppo e spe-se generali e amministrative:

Totale vendita prodotti finiti 3.729.811 3.724.563

Vendita sottoprodotti 53.781 31.082

Vendita imballi e altri materiali 23.233 18.714

Ricavi per distribuzione prodotti e servizi di franchising 109.113 128.574

Totale 3.915.938 3.902.933

31/12/2011 31/12/2010

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I costi per ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali addebitati a conto economico sono rilevati nelle seguenti voci:

6.27 Altri oneri e proventiLa composizione degli altri oneri e proventi netti è la se-guente:

31/12/2011 31/12/2010

Oneri e proventi ricorrenti

Plusvalenze/(Minusvalenze) nette su cespiti (3.711) (2.130)

Rimborsi assicurativi 2.823 1.363

Accantonamenti al netto di rilasci di fondi rischi (3.100) (5.559)

Svalutazione e perdite su crediti (6.160) (27.745)

Imposte su beni immobili e altre tasse (5.159) (7.033)

Liberalità a terzi e a favore dei dipendenti (4.396) (4.485)

Contributi associativi (1.724) (1.778)

Incentivi all’esodo (11.803) (10.743)

Sopravvenienze attive/(passive) 3.746 8.083

Commissioni bancarie (1.002) (1.257)

Prestazioni nette di servizi e altro minore 13.503 16.565

Totale oneri e proventi ricorrenti (16.983) (34.719)

Proventi/(Oneri) netti di ristrutturazione (55.390) (93.638)

Oneri netti derivanti dalle cessioni di partecipazioni (1.889) –

Totale oneri e proventi non ricorrenti (57.279) (93.638)

Totale altri (oneri)/proventi (74.262) (128.357)

La voce “Oneri netti di ristrutturazione” include costi per il personale, svalutazione di impianti e altri costi di struttura per piani di ristrutturazione sostenuti nel corso dell’esercizio. Nell’esercizio precedente, la voce “Svalutazione e per-dite su crediti” era riconducibile all’aumento del “rischio di insolvenza” derivante dalla vulnerabilità finanziaria del trade, dovuta essenzialmente alla situazione del mercato del credito che ha confermato le riduzioni e i mancati rilasci di plafond di copertura rischi, nonché la revisione, al ribasso, delle copertu-re assicurative di alcuni paesi. La voce “Oneri netti derivanti dalle cessioni di partecipa-zioni” si riferisce alla cessione delle società Harry’s Manage-ment Services Ltd e Harry’s Russia (Denmark), avvenute nel corso dell’esercizio.

Costo del venduto 133.918 132.206

Costi logistici 14.271 14.438

Spese di vendita 2.611 7.485

Spese di marketing 183 66

Spese generali e amministrative, costi tecnici e di sviluppo 29.666 35.476

Totale 180.649 189.671

31/12/2011 31/12/2010

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L’esercizio precedente, la voce “Utili derivanti da ces-sioni di attività disponibili alla vendita”, pari a 1.500 euro, è riconducibile al plusvalore realizzato in seguito alla vendita del 20% della società Bart’s Retail Food Group B.V., avvenu-ta nel corso del 2010. Nelle voci “Altri proventi e oneri” sono inclusi gli inte-ressi per dilazioni dei pagamenti commeciali.

La composizione degli utili/perdite su cambio è la seguente:

La spesa per “interessi passivi su prestiti obbligazionari” è riconducibile alle emissioni effettuate nel 2003 e 2011. Le commissioni di sottoscrizione e utilizzo linee di cre-dito, come pure le commissioni di mancato utilizzo, sono principalmente riconducibili al prestito sindacato del 2007, estinto anticipatamente nel corso del 2011, e alla nuova linea Committed Revolving Credit Facility, di complessivi 850.000 euro, di durata quinquennale, negoziata nel corso dell’esercizio con un pool di 12 primari gruppi bancari italiani e internazionali. Gli interessi della suddetta linea di credito sono variabili, legati a Euribor più un margine dipendente dal rapporto tra Debiti finanziari netti ed EBITDA, del gruppo Barilla Iniziative. La voce “Oneri ammortizzati e rimisurazione oneri netti su finanziamenti” costituisce la contropartita a conto economico della variazione del valore di bilancio del prestito sindacato multi-tranche, conseguente a un miglioramento in un determinato momento nelle previsioni dei flussi di cassa futuri (spread verso Euribor non legato a cambiamenti del mercato), rispetto alla stima iniziale utilizzata per il calcolo del tasso d’interesse. La rimisurazione viene ammortizzata sulla vita residua dell’operazione e comprende oneri originari sui finanziamenti ammortizzati nell’anno per 3.899 euro (2.237 euro).

31/12/2011 31/12/2010

Oneri netti relativi alla posizione finanziaria netta

Interessi attivi su conti correnti bancari 2.384 1.920

Interessi passivi su operazioni bancarie/finanziarie a breve (1.732) (290)

Interessi passivi su operazioni bancarie a medio-lungo termine (9.856) (6.859)

Interessi passivi su prestiti obbligazionari (13.168) (12.375)

Interessi passivi su leasing finanziari (3.410) (3.369)

Commissioni di sottoscrizione e utilizzo linee di credito non a revoca (2.968) (1.363)

Proventi da titoli – 58

Totale oneri netti relativi alla posizione finanziaria netta (28.750) (22.278)

Altri (oneri)/proventi finanziari:

Oneri ammortizzati e rimisurazione oneri netti su finanziamenti (9.854) (6.224)

Utili/(Perdite) su cambio (1.583) (61)

Commissioni mancato utilizzo (1.433) (741)

Altri proventi e oneri 1.456 2.254

Utili derivanti da cessioni di attività disponibili alla vendita – 1.500

Utili/perdite variazione fair value attività finanziarie – (9)

Totale altri (oneri)/proventi finanziari (11.414) (3.281)

Totale oneri e proventi finanziari (40.164) (25.559)

6.28 Oneri e proventi finanziari La composizione degli oneri finanziari netti è la seguente:

31/12/2011 31/12/2010

Utili/(Perdite) su cambio nette realizzate – commerciali e finanziari 4.579 3.193

Utili/(Perdite) su cambio nette non realizzate – commerciali e finanziari (6.162) (3.254)

Totale utili/(Perdite) su cambio nette (1.583) (61)

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6.29 Imposte L’ammontare, pari a 99.672 euro (137.503 euro), è compo-sto da imposte correnti per 88.568 euro (136.807 euro) e da imposte differite passive per 11.104 euro (696 euro). Nel seguito si riporta il prospetto di riconciliazione delle imposte teoriche e le imposte di bilancio. L’incidenza percentuale sul risultato prima delle imposte al netto di costi non ricorrenti relativi prevalentemente alle sva-lutazioni delle immobilizzazioni risulta pari al 39,0% (41,3%).

Il maggior carico di imposta effettivo rispetto a quello teo-rico, calcolato ponderando le aliquote fiscali dei vari paesi in cui opera il Gruppo per risultati prodotti localmente, è dovu-to principalmente alla mancata attivazione di imposte diffe-rite attive non iscritte su perdite conseguite nell’esercizio da talune consociate, e a costi non deducibili. Le aliquote fiscali nominali dei paesi nei quali operano le principali società del Gruppo sono le seguenti:

Nella tabella seguente è riportato il dettaglio delle perdite fiscali in essere e delle imposte differite attive non iscritte:

Esercizio chiuso al 31 dicembre 2011

Risultato prima delle imposte 175.574

Imposta teorica 52.998

Imposte differite attive non iscritte 19.984

Diversa base imponibile (IRAP) 7.208

Costi non deducibili/(proventi) netti (non soggetti a tassazione) 26.011

Utilizzo di imposte attive non iscritte in esercizi precedenti e rimisurazione di imposte differite (6.529)

Carico d’imposta effettivo 99.672

Europa Nord America

Italia 31,40% USA 40,00%

Germania 29,83%

Svezia 26,30% Altro

Francia 34,43% Russia 20,00%

Austria 25,00% Brasile 34,00%

Turchia 20,00% Messico 30,00%

Grecia 23,00% Australia 30,00%

Società Perdite fiscali Durata periodo Aliquota % Imposte differite Imposte differite riporto a nuovo attive iscritte attive non iscritte delle perdite

Academia Barilla 13.613 Illimitata 31.40% – 4.275

Barilla America Inc. 49.314 20 anni 40,00% 11.597 8.128

Barilla America NY 12.502 20 anni 40,00% – 5.001

Barilla Do Brazil 930 Illimitata 34,00% 547 –

Barilla Sverige 18.174 Illimitata 26,30% 3.871 909

Harrys Cis Russia 45.853 10 anni 20,00% – 9.171

Barilla Canada 2.013 20 anni 32,00% – 644

Barilla Norge 299 Illimitata 28,00% 85 –

Barilla France 11.354 Illimitata 34,43% 4.098 –

Finba Bakery Holding GmbH 42.563 Illimitata 15,83% – 6.223

Totale 196.615 20.198 34.351

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(ii) Rischio di cambioOperando a livello internazionale, il Gruppo è soggetto al rischio che variazioni nel tasso di cambio di valute estere impattino sul valore di attività, passività e dei cash flow generati fuori dall’area euro. In pratica, non è particolarmente esposto al rischio di cambio: quello che si genera per effetto dell’attività caratteristica è gestito attraverso una politica di compensazione di attività e di passività, utilizzando quando necessario contratti derivati (principalmente in forma di compravendita a termine di valuta).

Sensitivity analysisNell’analisi sono inclusi i crediti e debiti in valuta oltre agli strumenti finanziari derivati. Al 31 dicembre 2011 e 2010 i potenziali effetti sul ri-sultato netto e sulle riserve di patrimonio netto, dopo le imposte, di un ipotetico apprezzamento/(deprezzamen-to) dell’euro contro le altre divise, mantenendo invariate tutte le altre condizioni, sarebbero stati pari a:

* L’effetto a patrimonio netto non include il risultato a conto economico sopra indicato.

(iii) Rischio di prezzoIl Gruppo persegue la riduzione dei rischi operativi con-nessi all’andamento delle quotazioni delle materie prime utilizzate nel processo produttivo prevalentemente at-traverso accordi quadro di acquisto di medio termine con i fornitori, utilizzando anche in modo marginale contratti derivati sul grano a completamento di quanto sopra. Nel mercato elettrico svedese vengono effettuate operazioni di copertura attraverso il meccanismo localmente deno-minato Nord Pool.

(b) Rischio di credito

Rappresenta il rischio che una delle parti che abbia assunto un’obbligazione pecuniaria non adempia a tale obbligazione. Tale rischio si manifesta in relazione ai crediti commerciali, a titoli e disponibilità liquide e nei rapporti con banche e altre istituzioni finanziarie, relativamente a: depositi e altre attivi-tà, strumenti derivati e capacità di rispettare il commitment legato a linee di credito irrevocabili. La concentrazione dei crediti del Gruppo è prevalente-mente riferita al canale della grande distribuzione. Il Gruppo valuta periodicamente il merito di credito delle controparti nel rispetto dei limiti di credito asse-gnati. Sono state stipulate polizze assicurative su parte dei crediti commerciali a copertura di eventuali perdite.

7. Strumenti finanziari e posizione finanziaria netta

Politiche di gestione dei rischi

Le attività del Gruppo sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari, tra cui rischi di mercato (di cambio, di tasso d’interesse e di prezzo), rischio di credito e rischio di liquidità. Nell’ambito della sua attività di gestione del rischio e al fine di ridurre l’eventuale impatto dei rischi di mer-cato, il Gruppo utilizza anche strumenti derivati con finalità di copertura (mentre non sono usati per finalità meramente speculative). Le operazioni di copertura sono gestite centralmente. Sono state inoltre diffuse linee guida che disciplinano la gestione del rischio e sono state introdotte procedure atte a controllare tutte le operazio-ni effettuate su strumenti derivati.

(a) Rischi di mercato

(i) Rischio di tasso d’interesseL’esposizione al rischio di mercato derivante dalla variazio-ne dei tassi è principalmente collegata alle variazioni dei tassi di interesse dell’euro, valuta che rappresenta la quasi totalità dell’indebitamento del Gruppo. Il Gruppo mantiene un corretto equilibrio tra esposizione a tasso fisso e a tasso variabile in particolare al 31 dicembre 2011, incluso l’effet-to dei derivati di copertura, circa il 48% (36%) dell’indebi-tamento finanziario lordo era a tasso fisso o con un limite al rialzo a tasso variabile. Il Gruppo analizza la propria esposizione al rischio tasso di interesse su base dinamica. In particolare, il Gruppo ricorre a simulazioni di fabbisogni e di genera-zioni di cassa prospettici, nelle quali sono previsti diversi scenari, sulla base delle aspettative economiche, delle posizioni esistenti e di eventuali rinnovi, del ricorso a fonti alternative, delle politiche di copertura e delle aspettative di rifinanziamento.

Sensitivity analysisI potenziali effetti sul risultato netto e sulle riserve di patrimonio netto, dopo le imposte, di un’ipotetica varia-zione dei tassi di interesse pari a +0,5/-0,25 punti per-centuali, calcolata sui debiti finanziari a tasso variabile del Gruppo al 31 dicembre, mantenendo invariate tutte le altre condizioni, sarebbero stati pari:

2011 2010

Ricavo/debito- (costo/credito) +0,5% -0,25% +0,5% -0,5%

Effetto sul risultato netto (782) 377 (1.368) 1.368

Effetto sulle riserve di patrimonio netto dopo le imposte* 478 (243) 229 (235)

* L’effetto a patrimonio netto non include il risultato a conto economico sopra indicato.

Per il calcolo dell’effetto imposte si è considerato il tax rate effettivo di Gruppo al 31 dicembre 2011 e 2010.

2011 2010

Ricavo/debito- (costo/credito) +10% -10% +10% -10%

Effetto sul risultato netto (5.316) 5.316 (5.088) 5.088

Effetto sulle riserve di patrimonio netto dopo le imposte* 574 (574) 858 (858)

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Da un punto di vista del rischio del credito relativo ad attività finanziarie e depositi bancari, il Gruppo ha fissato un limite di esposizione per ogni banca (che si evolve dinamicamente in relazione al rating, al livello dei credit default swaps e alle notizie di mercato).

(c) Rischio di liquidità

Il Gruppo persegue una politica volta a rendere ragio-nevolmente remoto il rischio di liquidità, attraverso la costante disponibilità di linee di credito irrevocabili non utilizzate, che consentono di poter fare fronte agli impe-gni finanziari futuri ragionevolmente prevedibili, tenuto anche conto della significativa generazione di cassa del Gruppo. Al 31 dicembre 2011, il Gruppo ha a disposizione linee inutilizzate con scadenza nel 2016, per 490.000 euro, oltre a disponibilità liquide per oltre 100 milioni di euro. La seguente tabella include un’analisi per scadenza delle passività finanziarie. Le varie fasce di scadenza sono deter-minate sulla base del periodo intercorrente tra la data di ri-ferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbli-gazioni. I saldi presentati nelle tabelle sono i flussi finanziari non attualizzati comprensivi degli interessi stimati sulla base dei tassi di fine periodo.

Strumenti finanziari per categoria

A completamento dell’informativa sui rischi finanziari, si riporta di seguito una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nello stato patri-moniale del Gruppo e tipologie di attività e passività finan-ziarie identificate sulla base dei requisiti dell’IFRS7:

Meno di 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale

Al 31 dicembre 2011

Debiti verso banche, altri finanziatori e leasing finanziari 34.774 643.735 192.309 870.817

Strumenti finanziari derivati con contropartita a conto economico 1.006 – – 1.006

Debiti commerciali e altri debiti 1.001.129 4.616 – 1.005.745

Totale 1.036.909 648.351 192.309 1.877.568

Meno di 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale

Al 31 dicembre 2010

Debiti verso banche, altri finanziatori e leasing finanziari 92.083 888.208 40.061 1.020.352

Strumenti finanziari derivati con contropartita a conto economico 164 – – 164

Debiti commerciali e altri debiti 1.001.187 5.498 – 1.006.685

Totale 1.093.434 893.706 40.061 2.027.201

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Il valore di mercato di “Debiti verso banche e altri finanziatori” è stato determinato:. per la linea bancaria revolving a tasso variabile, prendendo a

riferimento il valore nominale di rimborso, in quanto l’ade-guamento dei tassi debitori futuri al parametro Euribor, de-terminato dal mercato stesso, assicura il sostanziale allinea-mento dei valori (assumendo la parità di merito creditizio);

. per l’US Private Placement, emesso a tasso fisso e deno-minato in dollari USA:

- per la parte contabilizzata come cash flow hedge, con il metodo del tasso di interesse effettivo costante (c.d. costo ammortizzato), convertendo il tutto in euro al cambio corrente;

- per la parte contabilizzata come fair value hedge, calco-lando il valore attuale netto dei flussi futuri di cedole e capitale utilizzando il tasso Interest Rate Swap corrente incrementato per lo spread di emissione, tenuto conto

dei costi da ammortizzare e convertendo il tutto in euro al cambio corrente;

. per il restante indebitamento diverso dai precedenti, in considerazione del modesto valore assoluto e del fatto che si tratta prevalentemente di strumenti a breve sca-denza e/o a tasso variabile, si ritiene che i valori di bilan-cio rispecchino sostanzialmente il loro fair value.

Per il fair value delle attività finanziarie disponibili per la ven-dita, con riferimento alle partecipazioni in società non quotate non è possibile determinarne attendibilmente il fair value. Tali partecipazioni sono iscritte al costo al netto di eventuali perdi-te di valore. Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 6.13.

Posizione finanziaria netta (indicatore alternativo di performance non previsto dai principi contabili)La posizione finanziaria netta del Gruppo alla chiusura dell’eserci-zio è calcolata sommando algebricamente i debiti e i crediti finan-

31/12/2011 Attività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Crediti e finanziamenti

attivi

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Passività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Passività finanziarie

a costo ammortizzato

Derivati di

copertura

Fair value

31/12/2010 Attività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Crediti e finanziamenti

attivi

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Passività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Passività finanziarie

a costo ammortizzato

Derivati di

copertura

Fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita non quotate sul mercato – – 1.260 – – – n.d.

Derivati (attività) 1.272 – – – – 41.946 43.218

Crediti commerciali e altri crediti – 737.745 – – – – 737.745

Disponibilità liquide – 107.163 – – – – 107.163

Debiti verso banche e altri finanziatori – – – – 817.333 – 841.235

Debiti commerciali – – – – 815.232 – 815.232

Altri debiti – – – – 190.514 – 190.319

Derivati (passività) – – – 1.426 – 19.153 20.579

Totale 1.272 844.908 1.260 1.426 1.823.078 61.099

Attività finanziarie disponibili per la vendita non quotate sul mercato – – 1.238 – – – n.d

Derivati (attività) 853 – – – – 2.952 3.805

Crediti commerciali e altri crediti – 674.862 – – – – 674.862

Disponibilità liquide – 265.104 – – – – 265.104

Debiti verso banche e altri finanziatori – – – – 931.735 – 965.321

Debiti commerciali – – – – 772.435 – 772.435

Altri debiti – – – – 234.251 – 234.251

Derivati (passività) – – – 164 – 19.736 19.900

Totale 853 939.966 1.238 164 1.938.421 22.688

Page 60: Bilancio 2011Bilancio 2011 › ... › BarillaBilancioItaliano.pdfstrata nel 2010, il debito è rimasto pressoché invariato alla fine dell’anno scorso, a 688 milioni di euro. Nel

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ziari originati rispettivamente da operazioni di provvista di mezzi di terzi e di deposito, le disponibilità liquide, i titoli classificati nelle attività finanziarie al fair value con contropartita nel conto econo-mico. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicem-bre 2011 è pari a 687.530 euro, rispetto a 682.725 euro del 2010, valore che comprende il mark-to-market dei derivati. Tra di essi, i derivati di copertura su commodities esprimo-no un mark-to-market positivo di 3.213 euro (3.269 euro nel 2010).

Nel seguito si espone la composizione della posizione finan-ziaria netta del Gruppo:

31/12/2011 31/12/2010

Cassa e mezzi equivalenti 107.163 265.104

Attività finanziarie correnti al fair value 2.749 2.668

Debiti finanziari (include derivati passivi) (22.784) (74.408)

Posizione finanziaria netta di breve termine 87.128 193.364

Attività finanziarie non correnti al fair value 40.469 1.138

Debiti finanziari (include derivati passivi) (815.127) (877.227)

Posizione finanziaria netta di medio-lungo termine (774.658) (876.089)

Totale posizione finanziaria netta (687.530) (682.725)

Gestione del capitaleL’obiettivo del Gruppo nell’ambito della gestione del capitale è principalmente quello di salvaguardare la continuità aziendale in modo tale da garantire rendimenti agli azionisti e benefici agli altri portatori di interesse. Il Gruppo si prefigge inoltre l’obiettivo di mantenere una struttura equilibrata del capitale in modo tale da ridurre il costo dell’indebitamento e i rischi connessi. Tra l’altro, il Gruppo monitora il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA (indicatore alternativo di perfor-mance); rapporto indicatore della capacità di rimborso dei debiti finanziari, normalizzato per escludere gli effetti non ricorrenti.

Dettaglio dei margini operativi ricorrenti (EBIT-EBITDA):

2011 2010

Margine operativo* 215.738 210.950

Svalutazioni avviamento e immobilizzazioni immateriali 23.000 53.526

Oneri e proventi non ricorrenti 57.279 93.638

Margine operativo ricorrente (EBIT) 296.017 358.114

Ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni immateriali (attività ricorrente) 22.021 28.370

Ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali (attività ricorrente) 158.628 169.601

Margine operativo ricorrente al lordo degli ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni (EBITDA) 476.666 556.085

*Incluse le attività cessate.

Tale rapporto al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2010 era il seguente:

2011 2010

Posizione finanziaria netta 687.530 682.725

EBITDA 476.666 556.085

Rapporto Posizione finanziaria netta/EBITDA 1,44 1,23

8. Informativa ai sensi dello IAS 24 sulle parti correlate e sulla retribuzione del management con responsabilità strategiche

8.1 Retribuzione del management con responsabilità strategicheI dirigenti con responsabilità strategica nella gestione, pia-nificazione e controllo sono individuati negli amministratori esecutivi e non esecutivi, nelle figure dei Direttori Generali e dei Direttori Amministrativi e Finanziari della Barilla Holding e delle principali società operative del Gruppo.

I compensi dei summenzionati soggetti sono di seguito indicati:

(migliaia di euro)

Retribuzione del management 2011 2010

Benefici a breve termine 21.259 17.464

Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 982 689

Benefici a lungo termine 4.986 4.630

Totale 27.227 22.783

8.2 Parti correlateLe operazioni intervenute con le società del Gruppo e con le parti correlate non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando invece nell’ordinario corso degli af-fari delle società del Gruppo. Tali operazioni sono avvenute a condizioni concordate tra le parti considerando, ove possibile, le condizioni di mercato. L’incarico di revisione legale del bilancio consolidato è affidato, per gli esercizi dal 2010 al 2012, a Pricewaterhouse-Coopers S.p.A ai sensi dell’articolo14 del Decreto Legislativo 39/2010 e degli articoli 2409-bis e seguenti del Codice Civi-le. Si evidenzia che i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2011 per le attività di revisione legale del bilancio consolidato sono pari a 837 euro.

8.3 Rapporti con organi societariIl compenso degli amministratori della Barilla Holding Società per Azioni relativo all’esercizio 2011 è stato pari a 4.050 euro. I compensi attribuiti ai membri del Collegio sindacale di Barilla Holding per incarichi ricevuti all’interno del Gruppo per l’esercizio 2011 sono stati fissati complessivamente in 567 euro.

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Allegati Allegato 1 - Elenco delle società incluse nel consolidamento Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale % possesso Tramite

del Gruppo

Barilla Iniziative S.r.l. & Co. K.G.Prinzenallee, 13 - Düsseldorf (Germania) Euro 100.000 85,000 85,000 Barilla HoldingSocietà finanziaria Società per Azioni Barilla Iniziative S.r.l.Via Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 101.000.000 85,000 85,000 Barilla HoldingSocietà finanziaria Società per Azioni Logi - K S.r.lVia Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 10.000 85,000 100,000 Società di servizi Barilla Iniziative S.r.l.

Finba Bakery Holding GmbHPrinzenallee, 11 - Düsseldorf (Germania) Euro 25.000 85,000 100,000 Barilla Società finanziaria Iniziative S.r.l. Lieken AG 6,000 Barilla Prinzenallee, 11 - Düsseldorf (Germania) Iniziative S.r.l. & Co. KGSocietà finanziaria Euro 83.505.255 85,000 94,000 Finba Bakery Holding GmbH

Logi - K GmbHAuf’m Halskamp, 11 - Garrel (Germania) Euro 100.000 85,000 100,000Servizi logistici Lieken AG

Lieken IT Service GmbH Auf’m Halskamp, 11 - Garrel (Germania) Euro 25.565 85,000 100,000 Società di servizi Lieken AG Lieken Brot- und Backwaren GmbH Auf’m Halskamp, 11 - Garrel (Germania) Euro 535.000 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Lieken AG

Scherpel GmbHPrinzenallee, 11 - Düsseldorf (Germania) Euro 11.248.421 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Lieken Brot- und Backwaren GmbH Zimmermann GmbH Max-Planck-StraBe, Erkrath (Germania) Euro 50.000 85,000 100,000 Società di produzione e commercializzazione Lieken Brot- und Backwaren GmbH Kornmark GmbH Auf’m Halskamp, 11 - Garrel (Germania) Euro 25.000 85,000 100,000 Società di produzione e commercializzazione Lieken Brot- und Backwaren GmbH Julia Grundstuecksverwaltungsgesellschaft GmbH& Co. Vermietungs -KG Mannheim (Germania) Euro 135.492 79,900 94,000 Società di leasing Lieken Brot- und Backwaren GmbH Linda Grundstuecksverwaltungsgesellschaft GmbH Monaco (Germania) Euro 25.564 controllo di fatto Lieken AG Società di leasing perso nel corso dell’esercizio 2011 Silur Grundstuecks - Vermietungsgesellschaft GmbH & Co. KG Eschborn (Germania) Euro 1.000 Società di leasing controllo di fatto Lieken AG Barilla G. e R. Fratelli Società per AzioniVia Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 180.639.990 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Barilla iniziative S.r.l.

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Barilla Servizi Finanziari S.p.A.Via Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 30.000.000 85,000 100,000 Società di leasing Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Academia Barilla S.p.AVia Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 100.000 85,000 100,000 Società di commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

F.I.R.S.T. Retailing S.p.A.Via Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 5.000.000 85,000 100,000Società commissionaria Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

F.I.R.S.T. Commerciale S.r.l.Via Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 10.000 85,000 100,000Società di commercializzazione F.I.R.S.T. Retailing S.p.A.

Barilla Hellas S.A.26 Pappou & Akragantos Str. - Atene (Grecia) Euro 5.634.440 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Barilla America Inc. 1200 Lakeside Drive60015-1243 - Bannockburn, Illinois (Usa) USD 1.000 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Barilla Do Brasil LTDA 99,99999 A.V. Pinzon, 144 - 7° Andar CJ 71 e 72 Barilla G. e R. Fratelli Società per AzioniVila Olimpia - San Paolo (Brasile) BRL 4.396.068 85,000 0,000001 Società di commercializzazione Barilla Servizi Finanziari S.p.A. Barilla Japan K.K.Minami - Aoyama Minato - ku, Tokyo (Giappone) JPY 10.000.000 85,000 100,000Società di commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Barilla Austria GmbH Grabenweg 64 - 6020 Innsbruck (Austria) Euro 436.000 85,000 100,000 Barilla G. e R. Fratelli Società di commercializzazione Società per Azioni Barilla Mexico S. A. de C. V.Calzada San Bartolo Naucalpan360 Col. Argentina PonenteDeleg. Miguel Hidalgo, MXN 227.348.096 42,500 50,00011230 Città del Messico (Messico) Barilla G. e R. Fratelli Società per AzioniSocietà di produzione e commercializzazione Serpasta Pastificio S. A. de C. V. Calzada San Bartolo Naucalpan 2,000 360 Col. Argentina Ponente Barilla G. e R. Fratelli Società per AzioniDeleg. Miguel Hidalgo,11230 Città del Messico (Messico) MXN 50.000 42,500 96,000 Società di produzione e commercializzazione Barilla Mexico S. A. de C. V. Number 1 Logistics Group S.p.A. Via Mantova, 166 - Parma (Italia) Euro 5.000.000 85,000 100,000 Servizi logistici Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Barilla España S.L. Zurbano, 43 - Madrid (Spagna) Euro 3.100 85,000 100,000 Società di commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Barilla Canada Inc. 26, Yonge Street, 1500Toronto on m5c 2w7 (Canada) CAD 10.000 85,000 100,000 Società di commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale % possesso Tramite del Gruppo

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Barilla Gida A.S. Kosifler Plaza, serin Sk, No:9, A Blok, Kat: 6 Icerenkoy 34752 Istanbul - (Turchia) TRL 2.940.000 84,996 99,995 Società di produzione prodotti alimentari Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Barilla Switzerland A.G. Ruetistrasse, 32 - 8702 Zollikon (Svizzera) CHF 1.000.000 85,000 100,000 Società di commercializzazione Barilla Netherlands B. V.

Barilla Sverige AB 80 Commune - Stoccolma (Svezia) SEK 5.000.000 85,000 100,000Società di produzione prodotti alimentari Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Barilla Norge AS Sandvikavegen 55 - 2312 Ottestad N – 2301 Hamar (Norvegia) NOK 1.950.000 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Barilla Sverige AB Barilla Danmark A/S Mileparken, 18 DK - 2740 Skovlunde (Danimarca) DKK 500.000 85,000 100,000Società di commercializzazione Barilla Sverige AB

Barilla Poland Sp. Z.o.o. ul. Poleczki, 23 - 822 Varsavia (Polonia) PLN 14.050.000 85,000 100,000Società di commercializzazione Barilla Sverige AB

Barilla Deutschland GmbHEttore Bugatti Strasse, 6 -14, D-51149 Colonia (Germania) Euro 51.100 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Barilla Sverige AB Barilla Australia PTY Ltd George Street – NSW Sidney (Australia) AUD 24.550.000 85,000 100,000 Società commerciale Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Barilla Netherlands B.V. Lange Dreef, 13i - 4131 NJ Vianen (Olanda) Euro 90.000 85,000 100,000 Società commerciale Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Barilla Adriatik d.o.o. Trzaska cesta, 315 - Lubiana (Slovenia) Euro 50.000 85,000 100,000 Società commerciale Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Barilla America N.Y. Inc. Livington County, New York (Usa) USD 1.000 85,000 100,000 Società di produzione e commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Harrys CIS LLC Butyrski Tupik 1 Solnechnogorsk141500 Mosca (Russia) RUB 500.000.000 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

ZAO KONDI 132 Mendeleeva - Ufa (Russia) RUB 10.198.050 85,000 100,000 Società di produzione Harrys CIS LLC Barilla France SAS 103 Rue de Grenelle - 75007 Parigi (Francia) Euro 126.683.296 85,000 100,000 Società di produzione e commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Barilla Singapore Pte Ltd. SGD 200.000 85,000 100,00080 Robinson Road, Singapore (Singapore) Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Società commerciale

Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale % possesso Tramite del Gruppo

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Harry’s Management Services Ltd 100,000 Bunnian Place, Basingstoke Barilla France SASRG 21 7 JE Hants (UK) GBP 0,25 85,000 Partecipazione ceduta Società finanziaria nel corso dell’esercizio 2011 Harry’s Restauration SAS 72 Route de Chauny - 02430, Gauchy (Francia) Euro 153.000 85,000 100,000Società di produzione e commercializzazione Barilla France SAS Barilla Belgium SA 71,200 19 Boulevard de France, Euro 693.882 85,000 Barilla Netherlands B.V.1420 Braine l’Alleud (Belgio) 28,800 Società di commercializzazione Barilla France SAS Harry’s Russia A/S 100,000 69St Kogenssgarde Barilla France SASDK 1264 Copenaghen (Danimarca) DKK 363.679.000 85,000 Partecipazione cedutaSocietà finanziaria nel corso dell’esercizio 2011

Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale % possesso Tramite del Gruppo

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Allegato 2 - Elenco delle società collegate e delle altre società del Gruppo

BRW S.p.A. Via Savona, 97 - Milano (Italia) Euro 6.306.121 24,650 29,000Società di produzione pubblicitaria Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Fiere di Parma S.p.A. Via delle Esposizioni, 393ABaganzola - Parma (Italia) Euro 21.741.950 0,2796 0,329Società gestione ente fiere Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

CE.P.I.M. S.p.A. Piazza Europa - 43010 Fontevivo - Parma (Italia) Euro 6.642.928 0,323 0,380Società gestione magazzini Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni Immobiliare Caprazucca S.p.A. Str. Al ponte Caprazucca, 6 - Parma (Italia) Euro 7.517.948 0,00002 0,00003Compravendita immobiliare Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni S.I.GRA.D. Scrl Via Domenico Chelini, 7 - 00197 Roma (Italia) Euro 40.000 2,125 2,500Consorzio di ricerca agro-alimentare Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni SOGEAP - Aeroporto di Parma Società per la gestione S.p.A.Via dell’Aeroporto, 44/a43010 Fontana (Parma) (Italia) Euro 19.454.528 0,0005 0,0006Gestione aeroporto Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Pallino Pastaria Company 1207 208th Avenue S.E. - Sammamish 98075 Washington (Usa) USD 501.500 11,747 13,820Società di produzione e commercializzazione Barilla America Inc. Italia del Gusto- Consorzio ExportLa gastronomia di marcaViale Mentana, 41 - Parma (Italia) Euro 95.000 4,477 5,263Società di commercializzazione Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni COMIECO Via Litta Pompeo, 5 - 20122 Milano (Italia) Euro 32.020 0,0343 0,0403 Altro Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni CO.NA.I.Via Tomacelli, 132 - Roma (Italia) Euro 12.941.029 0,083 0,098 Altro Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni

Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale % possesso Tramite del Gruppo

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Allegato 3 - Tassi di cambio I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione dei bilanci consolidati sono i seguenti:

Conto economico Stato patrimoniale cambio medio 2011 cambio al 31 dicembre 2011

AUD Dollaro - Australia 1,3484 1,2723

BRL Real - Brasile 2,3265 2,4159

CHF Franco - Svizzera 1,2326 1,2156

DKK Corona - Danimarca 7,4507 7,4342

GBP Sterlina - Inghilterra 0,8679 0,8353

JPY Yen - Giappone 110,9590 100,2000

MXN Pesos - Messico 17,2877 18,0512

NOK Corona - Norvegia 7,7934 7,7540

PLN Zloty - Polonia 4,1206 4,4580

RUB Rublo - Russia 40,8846 41,7650

SEK Corona - Svezia 9,0298 8,9120

TRY Lira - Turchia 2,3378 2,4432

USD Dollaro - USA 1,3920 1,2939

CAD Dollaro - Canada 1,3761 1,3215

SGD Dollaro di Singapore - Singapore 1,7489 1,6819

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Relazione della Società di revisione

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Informazioni legalie contatti

Barilla Holding - Società per Azioni

Sede legale e amministrativaVia Mantova, 166 - 43122 Parma, Italia

Capitale sociale: euro 131.000.000,00 i.v.Registro imprese di Parma, Codice fiscalee P. IVA n. 02068780341REA di Parma n. 208304UIC n. 31011

Tel. +39 0521 2621Fax +39 0521 270621relazioniesterne@barilla.itwww.gruppobarilla.itwww.barillagroup.com

Foto archivio Barilla

Stefano Zardini

Redazione e impaginazione

Studio Norma (Parma - Italia)

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Grafiche Step (Parma - Italia)

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Bilan

cio 2011B

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