Inno X V i n — N. 18. TORINO, 4~Maggio 1919. C E N T E S I M I 15.

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I grandi matches di foot-bali in Inghilterra.

Il Principe di Galles ed il Principe Alberto si congratulano col Capitano della squadra vincitrice in un match di foot-ball fra canadesi ed australiani.

(Fot. Ardila • lastre Tenai — Oliehéi Carlo Crespi - Torino).

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LA STANILA SPORTIVA K L'ILLUSTRAZIONE D'ITALIA 3

c p

La Borsa Roma-Trento-Trieste è etata vinta da Oirardengo.

Girardengo è Lui IMINI - 1° Girardengo

TRENTO - 1° Girardengo TRIESTE - 1° Girardengo

lettori assidui avranno letto nei numeri scorsi quanto nemmo di questo campione, il migliore corridore che i canti lo sport ciclistico italiano. Secondo, per poco, a Milano-Sanremo, primo facile nella Milano-Torino, emimo nella Roma-Trento-Trieste. I suo arrivo a Trento e Trieste è stato salutato con un lo di gioia da quelle popolazioni liberate, e Trieste, nei giorni scorsi aveva ai concorrenti militari della ' cu Ustica Pavia- Gorizia riservate le più entusiastiche «glienze, ha ricevuti non meno festosamente gli uomini f divisa sportiva,

ecco che questa volta Vavvenimento sportivo, dato il Mo e Cambiente in cui si è svolto, ha assurto a vera

rande manifestazione patriottica. I Trento un grande corteo si forma e va incontro agli "»ii venienti dalla madre Roma. Il sindaco saluta gli iti graditi dello sport, riceve da Oirardengo il mes-'•'"> dei sindaci di Roma e Rimini ed a lui stesso ne wgiia altro per il sindaco di Trieste.

campione di Novi Ligure riprende la via di Trieste 'r d primo vi giunge. Ma se l'avvenimento organizzalo colleghi del Messaggero Sportivo, raccolse Volta nota cottica, il suo risultato sportivo fu non meno signifi-co.

Alla gara parteciparono tutti i migliori attuali nostri elementi del professionismo. La lotta fu dura ovunque e tutti si impegnarono nel miglior modo, per cui il vincitore che si dimostrò di gran lunga superiore ai concorrenti, specie negli spunti finali, non mancò spesso di notare la presenza in gara di forti concorrenti. Apmi ed Oliveri, che rappresentavano due promesse per questa gara, dovet-tero abbandonare per incidenti di macchina.

Girardengo fu supetbol C'i piace a questo riguardo riportare il giudizio di un

compe lentissimo, quale il collega Colombo, che di lui scrive: « La presente corsa ha dato occasione a Girardengo

di riconfermare le sue grandi doti di campione for-tissimo ed eccezionale.

« Lungo il periodo della sua carriera questo atleta mai fa, come attualmente, in una forma cosi com-pleta. Egli è migliorato, rafforzato ed irrobustito in modo incredibile, non subisce più le sue famose mo-mentanee défaillances. Le sue gambe si sono fatte più ricche di muscoli, la sua posizione in macchina, sen-sibilmente raccorciata, gli permette un'azione più po-tente e redditizia, sebbene lo stilo appaia meno pla-stico.

« Queste sue doti fisiche, accomunate alla innata scaltrezza; allo spirito di decisione alla orgogliosa presunzione nelle proprie forze, alla pronta intelli-genza ed allo studio della tatt ica per la oorsa, ne for-mano un atleta superbo, un campione completo.

« E'difficile ritrovare nella memoria esempi di tanta continuità di vittoria in nna corsa a tappe; bisogna risalire ai Giri di Francia e ricordarsi di uomini come Pottier, Petit Breton, Faber, Lapize ed anche Mar-cello Buysse».

Degli altri, si è assai ben condotto il Belloni come si è ga Buysse. 'assifica generale: 1. Girardengo C. ; 2. Bel-

distinto il belga Buysse. Eccone la classifica genere

Ioni G. ; 3. Buysse M.; 4. Canepsri C . ; £ Sivocci A.; ioni vi. , ci. uuj/oan i ,c . , e. o t v u c p i o u. involici n . , 6. Agostoni U . , 7. Gaietti C. ; 8. Poicl R. ; 9. Torri-celli L. ; 10. Corlaita E. ; 11. Lucotti L. ; 12. GremoA.; 13. Pifferi.

Ih complesso la Roma-Trento Trieste è un avvenimento sportivo riuscito a pieno.

Da esso si possono detrarre alcune considerazio à. La organizzazione, per quanto improvvisata, fu ottima; il mo-mento scelto per la gara, indicatissimo; Velemento dei con-correnti, tut'O il migliore della stagione; la velocità otte-nuta non inferiore alle precedenti prove. E così, dopo la terza mova ciclistica del 1919, ci prepariamo al nuovo Giro d'Italia la gara più importante del nuovo programma sportivo che raccoglierà le forze più vive del ciclismo non solo di Italia, ma di tutti i l'aesi alleati. Lo sport eie i-stico è tulVadiro che in decadenza, dome scrivemmo nel numero scorso, ad esso sarà sempre riservato il più cla-moroso dei successi.

Rallegriamoci di questa inspera'a ripresa della vita sportiva italiana che ci conferma la passione che ermane nella gioventù nostra per ogni esercizio fisico, per la vita alVar/a a/ erta. Sappiano gli organizzatori cimentare sem-pre più nella lotta per il primato sportivo questi atleti che sono Vemanazione d altrettanta preparazione da parte • di società, di clubs e di l'use industriali, ed il giornalismo sportivo italiano continui compatto a svolgere opera di con-cordia e di incoraggiamento. Tutto si operi per il più grande successo dello sport italiano.

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Il campo di Centocelle intitolato a Baracca

Un arco di legno, eretto per la circostanza, festo-nato da ritorte corone di lauro porta scritta : « Campo di aviazione militare Francesco Baracca» .

Nel prato prospiciente alla Tuscolana è eretto il palco per le autorità.

Un tappeto di velluto cremisi a frange d'oro, aloune

Il 21 Aprile a Roma, in memoria dell'eroe dell'aria, ni b inaugurato a Ver. tace Ile il Vampo di avi- rione Francesco Baracca. Aniitevnno alla cerimonia S. E Conti, ti Sindaco di Lugo, ti Generate JDc-Siebert la signora Baracca, la Signora Raimondi, ecc II Corpo d'Avi zione, era rappre-mtato dai m gli ori pi t. ti, fra i guai il colonnello Piccia, Ruffo di Calabria, Baracchini, ecc. — Mei t r - il S ndaco di Lugo egg» il suo discorso. (Fot. Gal eua San Marcello - Roma).

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poltrone, una grande fo-tografia dell'eroe che si festeggia.

Di fronte sono schierate le quattro ali da guerra, i quattro « caccia » che sauuo la battaglia eie ver-tiginose altezze, da do-narsi ai quattro assi.

Dietro questi agili ve-livoli, come mostri son-necchianti al'sole, vi souo quattro giganteschi « Ca-proni » transaerei, cui fanno corona quattordici aeroplani di tutte le di-mensioni, di tutti i tipi.

La cerimonia si svolge in forma austera, sem-plice, con un'impronta schiettaiio-nte soldatesca.

Sono presenti oltre i ge-nitori del Baracca i citta-dini di Lugo: comni. Rai-mondi, Succhia e Cavaz zutti; l 'on. Conti, sotto-segretario di Stato per l 'aviazione; il colonnello-brigadiere De Siebert, di-rettore generale dell'Ae-ronautica; il generale deh l'esercito francese addetto militare Julien ; il eo-mandantedel Corpo d'Ar-mata Luigi Fabbr i ; il marchese Monaldi in rap-presentanza del Prefetto di Roma; l'on. Padula. per la « Lega Navale » ; il colonnello Morelli, del-l ' « Aereo Club d' I tal ia» , in-rappresentanza dell'on. Montò e dell'Aviazioneci-vile i tal iana; il generale comandante la gloriosa brigata Cuneo e di due colonnelli dei suoi valo-rosi reggimenti, i membri tutt i del Comitato ed uno stuolo di valorosi ufficiali aviatori, sui- petti dei quali rifulge il valore, concretato m un nastrino azzurro. Con voce squil-lante il maggiore Martel-lucci, comandante in se-conda delgruppo, dà l'at-

tenti, e nel più religioso silenzio il colonnello^» diere De SieDert pronuncia il discorso ufficiale ^ eludendo, rivolto alla madre dell'eroe che, comue* ne segue il dire:

« Io prego quindi la signora Baracca di imporr, questo Campo il nome di Francesco Baracca». 1

L'on. Conti offre il braccio alla signora Barato seguiti dallo stuolo dei presenti si accostano al glione del Campo. Fa t ta la lettura dell'atto inaiì» rativo, la madre dell'eroe, prendendo con mano a mante uno dei lembi del lenzuolo che ricopre la lari commemorativa, la scopre mentre la musica del ;> ì? narieri suona l ' Inno reale.

La lapide è semplice nella sua esteriorità e L parole scolpite:

« Campo d'aviazione Francesco Baracca ». Si ritorna al palco. Il colonnello-brigadiere De Siti»

consegna al capitano Verona, comandante del Cani» la pergamena, per la quale il dott. Oreste Vitale, u valomso tenente osservatore decorato al valori- ci parole inspirategli dal fraterno amore che fra' lega i compagni di lotta e di vittoria, da dettato k leggenda :

« Gli Aviatori Italiani - che il ricordo mantenrnM - con fede ferma e devota - nel giorno del Natale4 Roma - dell'anno di Vittoria M C M X I X - Ans t̂, S. E. Ettore Conti - Sottosegretario per l'Aeronautici consacrano - nel nome di Francesco Baracca - ],un fiore di nostra stirpe - il Campo d'Aviazione di tocelle - da dove - Ali d'Italia - ancora e sempre i» vitte - guidate dallo Spirito dell'Eroe - si leverann - come stormo di Aquile Romane - per la oonquua - dei sicuri destini - della Patria immortale».

I l dott. Corelli-Crappadelli, nel nome di Lugo, ddlj terra di Romagna, come primo magistrato dnlk città che ha dato i natali all'eroe, cui è dedicata quns cerimonia, inneggiaall'avveniredell'aviazione italiani nel campo commerciale, dopo aver raggiunto i pi| alti vertici nel campo militare.

Dopo aver ricordato le vicende dell'eroe, le auà ed i patimenti, le battaglie ed i trionfi della noiu

fui-rra, conclude auspicando alla formazione dei fu ' I talia e al riconoscimento delle sue giuste ispia

zioni. Pronunciate brevi e calde parole, in cui scusa l'u

senza del Capo del Governo, lontano da Roma perei trattenuto da cure importantissime e gravissime ye la Patria, ma presente con noi in ispirito, l'on. Coni consegna ai quattro Assi le quattro ali di guerra A sono state i loro ordegni di battaglia, le lóro ara di caccia invitandoli ad accoglierle come un segno! gratitudine del Paese esultante nella vittoria. Mg

Il decalogo dell'Aviazione. ( Vedi numero precedente a pag. 7).

7. Questi aeroplani, su cui s ' impernia l'aviai ow industriale sono dovuti a Gianni C a p r o n i e perciò gloria essenzialmente italiana riconosciuta d» inondo intero.

8. L 'aviazione è un' industria nostra. L ' 8 0 °/e de! lavoro è dato dalla mano d'opera nella quale g; operai i tal iani eccellono per doti intuitive, sopri tutto nel montaggio degli apparecchi . II 2 0 ° , < dato dalle materie prime di cui siamo importatoti per una minimissima percentuale .

9. L ' I t a l i a coti ima nuova politica aerea pi' r iprendere i l primato commerciale delle repnt" bliche marinare medioevali perchè l'aviazione < il solo grande mezzo dell 'espansione italiana nr mondo, che può essere iniziata subito coi Capro! tipi di guerra adattat i senza aumento di costo 1 scopi industriali .

10. L 'aviazione quindi, mater ia lmente e geo?"' bramente , come industr ia e per tradizione, è cui-quista italiana, che può dare alla nostra p»"1,?-quel primato mediterraneo di cni ha diritto. 0' tal iani di domani non ci accusino d 'aver rifiuta" oggi un posto di primo ordine nel l 'età che ' preaununcia sul mondo. L ' e p o c a aerea .

Gli I d r o - s k y al l a g h e t t o del Valentino.

E ' il nuovo, br i l lant iss imo sport destinato successo, al trionfo della futura stagione estiv-

"L 'apparecch io con cui si cammina sull'acqua' chiama « idro-sky ». P e r quanto il nome se®»" esotico, si t ra t ta di invenzione prettamente liana, come pure ital iani sono i costruttori .

L ' « i d r o - s k y » , nato e cresciuto durante la gnc1^ fu da questa quasi soffocato sul nascere ; n® costanza dei suoi protettori fece sì che ora rie0" pare al pubblico più florido ebe mai . I torinf hanno potuto vedere questa novità domenica. laghetto del V a l e n t i n o ; alcuni giovanotti ed un1 signorina eseguirono, camminando sull'acqua. cessantissimi esperimenti . L 'apparecchio è di smontabi le e portat i le ; pesa 8 chilog. e ne P° reggere 200 Con esso si può pat t inare alla T 6 l ° cità d i i 5 ; 6 chilometri orari .

L ' incasso andò a beneficio delie terre r e d e u !

LA STANILA SPORTIVA K L'ILLUSTRAZIONE D'ITALIA 5

C A C A 0 T A i n o n t

, È un futuro vincitore di Gare perchè usa il Cacao Talmone ».

,a mostra d'aeronautica a Taliedo

L»rg» consentimento ha ot tenuto l 'annuncio del incorso internazionale per un apparecchio avia-rio da turismo; bandito dalla Lega Aerea No-male in occasione della Mostra di Aeronaut ica Taliedo. Già numerosi industriali ed inventori hanno eanuunciato il loro intervento agli e> perimenti emulazione e di controllo che avranno luogo

prossimo luglio, e dai quali la L. A. N. si lu-ìga possa finalmente uscire il tanto desiderato roplano minuscolo. Mentre intanto, con la piena approvazione dei cnici per il regolamento del concorso stesso, si t» anche a l l 'Es tero un interessamento simpatico fervido, giungono annunzi di ricchi premi delle ntorità, come quelli del Ministero I . C. L. , del efetto di Milano, comm. Pesce , e del Comari-inte del I I I Corpo d 'Armata il generale Came-lia.

Alla cerimonia Baracca. — S. E. Conti consegna ai Capitani Baracchini e Ruffo di Calabria un areo-plano donato dal Qoverno ai valorosi. (Fot . Galleria S. Marcello - Roma).

Soggiungeremo che il successo della Mostra è ormai br i l lantemente assicuralo, con l ' in tervento dei più bei nomi e più noti del l ' industr ia i tal iana.

Da Tosi a Romeo, da Ansaldo a Caproni, da Macchi a Diat to uni tamente a Gnome, Pirell i , Isotta Franchini, Marelli, Franchi Gregorini, Ac-ciaierie Lombarde, Società Ossigeno, ecc. , per non dire delle, più importanti già iscritte, gli industriali i taliani riaffermeranno a Ta l iedo la loro potenza, la loro genial i tà ed il loro impeto.

L ' inaugurazione è fissata per il 18 maggio.

La traversata di Parigi in yole. ' Nella traversata di Par ig i per yole di mare ad

8 vogatori t ra i rappresentanti delle Armate al-leate, giunse 1° l 'equipaggio della Nuova Zelanda; 2" quello de l l 'Amer ica ; 3° quello del la F r a n c i a ; 4» quello di Terrannova .

Non p azzate le imbarcazioni del Portogal lo e dell 'Alsazia Lorena .

I l percorso di metri 2500 fu coperto dai vinci-tori in. 9 '28 ' .

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1 grandi spettacoli cinematografici di Torino

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In seguito alle insistenti domanda giustificate dall 'enorme successo, il Cinema Ambrosio mantenne in cartellone l ' A V A R I Z I A , la stupenda creazione di F r a n c e s c a Bertini, fino a giovedì 1" Maggio.

Da Venerdì 2 Maggio, si è iniziata la rappresentazione del sesto peccato:

l ' O R G O G E I O ,

Da Lunedi 28 Aprile, a Domenica 4 Maggio, splendida film della Tri angle americana

L ' A M M A L I A T R I C E B I O N D A ovvero

LA PICCOLA APACHE Dramma moderno in 4 atti di vita vissuta dell»

malavita dei «Cabarets» e sobborghi di Montmartre. Protagonisti:

La Piccalina ed II Buon ragazzo di Intolerance.

Lunedi, 5 Maggio, nuova rentrée del grande attore americano, l 'Ercole, Artista, Atleta:

DOUGLAS

S A L O N E

BHERSI Il più importante O I N E M A

d' I ta l ia

"Simbad il marinaio,, IY Seri© del " Conte di Montecristo

La folla, ohe aveva seguito con entusiasmo le prime tre serie, attendeva questa quarta parte oon vera impazienza. Le straordinarie avventure del romanzo di Dumas incatenano e avvincono sempre più. l'animo degli spettatori; la loro curiosità è vivamente eccitata ad ogni serie cresce in tatti l'ammirazione per questa film meravigliosa, che h • la gran-diosità e la perfezione di un poema epico Simbad il marinaio contiene in piti larga misura delle serie precedenti, la scena di alta drammaticità. Così un pubblico sempre numeroso ospita il Salone Glie.ni.

ROYAL È stato tale il successo della graziosa film di

Lucio d'Ambra che essa ha tutt 'altro che esaurito il suo pubblico. Le richieste sono infinite perchè essa rimanga ancora in programma e la Direzi cie è stata ben lieta di consentirvi. La piacevolis-sima favola, ricca di bril lanti e impensati episodi, è un continuo godimento per gli spettatori e vi si interessano grandi e piccoli, giovani e signorine. La me»sa in scena é ricca, piena di garbo, di finezze, di quadretti e di « trovate » cosi come sono tutte le film che recano la firma di Lucio d'Ambra. L E M O G L I E L E A R A N C E continuano a far gremire il signorile ed elegantissimo CKnesf

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LA STANILA SPORTIVA K L'ILLUSTRAZIONE D'ITALIA 7

Varietà Sportive

L'ESTETICA NELLA LOTTA l a genitura greca nel le sne diverse e splendide

lu taz ioni ci lia dato i modelli più meravi-'lin8i della estet ica della lot ta e del movimento.

I,a tensione dei mnscoli, il giuoco delle membra liegate, sviluppate da una ginnastica efficace, i „.,vi stirati che acuiscono anche di più l ' intui to p||e facoltà pensanti per l ' a t to più svelto e più jrile che deve vincere l 'avversario, sono di per sè telai elementi di bellezza, e di una bellezza che 'umanità ha fatto a poco a poco scomparire con , trascuruggine che l 'esigenza di una meno spor-jv», la lotta della vita, hanno imposto inesora-,il niente.

La lotta, la scherma, il nuoto non fanno che saltare la purezza violenta della forza. L a forza i risolve in luce, in moto, in euergia. Si potrebbe li re che essa riassume tut te le manifestazioni più [ivrrse, tutte le apparenze e le appariscenze più omplesse della nainra .

E siccome la forza è anche bellezza, cantata e lignificata da tutt i gli estet i ant ichi e moderni, uesta troviamo in ogni capolavoro del l 'ar te sia ii scultura che di pittura, esal tata in ogni forma,

presa come principio, coinè punto di partenza i nna rappresentazione qualunque. E poiché oggi u n ; scoperta art ist ica sensazio-ne agita il mondo degli studiosi, voglio parlare

,«ch'io dal mio ponto di vista : un punto di vista isolatamente sportivo — mi perdonino gli inna-uorati ed i conservatori delle a n t i c h i t à ! — in rap-port» alla eleganza del movimento ed alla estet ica ella lotta. E ' stato un vero avvenimento scul-irico, il ritrovo del braccio destro che mancava 1 famoso gruppo in marmo di Agesandro di R M i : «oooonte. Tutta una espressione di spasimo, di impotenza,

i collera, di disperazione era in questo braccio tirato, gonfio, coi mnscoli tesi che la lot ta ren-ava turgidi nel la meravigl ia dello sforzo. ' • Mai come in questo saggio magnifico era balzata

iva e prepotente la visione rappresentata di un «tema di lotta e l 'apoteosi più bella della lotta, Ile dava atteggiamenti di nna umanità che r iduce i sua potenza di dominio e che si a t e i r i sce ap-ena sia consapevole della propria debolezza osti-ata davanti ad un volere più complesso. Così lo spirito dei tempi dava già la pr ima

liuta ed il primo impulso satanico ad nna forma sport per la quale tut t i i giovani diventavano

ù agili di membra e di pensiero, poiché se ne ano fatta nna occupazione tutta personale che reva una parte principalissima nel la loro esi-tanza.

r /

F I G L I 01 S I L V I O S A N T I N I F I , . . . ,

Oggi però la lotta non ha che pochi cultori, che hanno futto di lei un mestiere di campionato

fiiù o meno mondiale, che serve a « sbarcare il unario » come si dice volgarmente.

Ma il giuoco del disco, il pugilato, la ginnastica viva che fa dell 'uomo il dominatore sono e r iman-gono le manifestazioni più belle della forza animale.

La " S. A. R. I. „ durante la guerra Benché la maggior parte dei « Sal ini » si tro-

vasse alla fronte per compiere il proprio dovere, purtuttavia il Gruppo studentesco « S. A. R. I . » della Sezione di Tor ino del Club Alpino Ital iano, mantenne sempre vivo tra gli studenti torinesi l 'amore al le gite alpine, organizzando varie ma-nifestazioni che, benché modeste e dirette da elementi giovani, raccolsero sempre numerosi partecipanti .

I nostri migliori atleti. — Alberti, specialista per le corse a piedi di velocità.

(Fot, Strazza lastre Cappelli).

_ i T R E C A P O N I flfllMNIi • A B R A D O R • • g i r a s o l e Noemlì 7 S O S T I T U I S C O N O "

.TUTTI I TIPI ESISTENTI *

Se non si svolsero gite di notevole importanza fu perchè si incontrarono sempre maggiori diffi-coltà, sia nel la riduzione delle corse ferroviarie, sia per la sospensione dei servizi automobil ist ic i , ed in ult imo per la poca probabi l i tà di t rovare vitto nelle vallate alpine, fatti tutt i che consi-gliarono la direzione pel Gruppo Studentesco * S . A. R, I . » ad organizzare gite brevi, in modo che i gitanti potessero portare seco le provvigioni necessarie. Ciononostante, le gite organizzate dalla « S. A. R . I . » ebbero sempre esito felicissimo, e servirono a preparare le giovani reclute della montagna a più ardui c iment i .

Ecco in ordine cronologico le varie manifesta-zioni della « S . A. R. I . » dorante la guerra :

Monte Roccia Corba (m. 1484). — Nov. 1916 -con 26 partecipanti .

P r a - F i e u l . — 10 dicembre 1916. - Esercitazioni sciistiche.

Monte Sapei (m. 1645). — 17 dicembre . - Gita sciistica con 35 partecipanti .

Convegno invernale a Bardonecchia. — 2 e 9 gennaio 1917 - L ' o r m a i abituale convegno inver-nale « Sarino » ebbe nn po' meno partecipanti che negli anni passati, ma non ebbe certo esito meno felice. Varie gite furono compiute durante la set t imana (partecipanti 26).

Colma di Mombarone (m. 2377). — 3-4 aer i le 1917. Punta del l 'Aquila (m. 2115). — 15-16 dicem-

bre 1917. - Gi ta sci ist ica. Convegno invernale a Bardonecchia . —- 2 e 9

gennaio 1918 (19 partecipanti) . Esercitazioni di Sci in collina. — 15 genn. 1918. P i a - F i e n i . — 19-20 gennaio 1918. - Gi ta scii-

stica con 28 partecipanti . Punta Lunc l le (m. 1387). — 10 febbraio 1918. Monte Servin (ni. 1756b — 17 marzo 1918. Picchi del Pagliaio (ni. 2250). — 5 maggio 1918. Croce Rossa (m. 3566). — 24-29 luglio 1918. -

Raggiunto ne l la prima giornata il rifugio di Pe-raciaval dove pernottava, la comit iva saliva l ' in-domani il colle della Val le t ta . Formate le cordate, raggiungeva quindi la vetta verso mezzogiorno. Dopo un secondo pernottamento al rifugio di Peraciavnl, il 26 luglio, i gitanti , per il colle Al-tare e il Collarin d 'Arnas, e tano al rifugio Ga-staldi d'onde però dovettero scendere a Balme, rinunciando al la salita al l 'Albarou-di-Savoia per il maltempo persistente.

W . R. M.

C'ausa la fes ta del 1° maggio il g iornale questa sett imana ant ic ipa l 'usci ta di un giorno. Siamo cos t re t t i a r inviare al prossimo numero la pub-blicazione di nna bel la serie di fotografie r i g u a r -danti la corsa Roma-Riminl -Trento-Tr ies te giun-tec i al momento di andare in macchina.

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La prima tappa della Corsa

ROMA-TRENTO-TRIESTE segna una brillante vittoria del corridore isolato

Leopoldo Torricelli che arriva a Rimini fra i primi, nel gruppo di testa com-posto dei migliori campioni delle più agguerrite équipes, dopo aver superato i passi delia Somma e della Scheggia, grazie alla sua fida Riciclelta

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I mondo, non v'è ohi non abbia sentito — ciò i „L Ja anni presentimmo . ] oerfetta e completa educazione fisica che di Lasso con quella intellettuale ci desse l'uomo, I e «vane, dal ragazzo, perfetto ed adatto a tutte I "r 'e funzioni della esistenza.

lcuno — che non è anoora al corrente con le e "aspirazioni del mondo — ha voluto confondere , movimento grandioso verso una felicità fatta

. fatta di organismo forte e sano, con la , /'suscitata dalla guerra, con quell'abito di r le mani ohe una guerra dà agli uomini che vi

', ci pino direttamente od indirettamente; ma non ',1 perchè non è stata questa una guerra come le »'di predominio, di spoliazione, di vendette ter-

o imp rialistiehe, ben-i una guerra nella popoli han voluto e si sono afi'r..no-iti dalle

hie formule, dai vecchi pregiudizi, da tutte quelle i eh" impedivano il ubero moto al mondo, al

Iprogr san, alla sua civiltà oonie nelle formule 1 gali, nelle formule che rego-i i traffici e la convivenza nel mondo di tante di-- razze, di tanti diversi popoli, si son dovute eer-• delie 1 ggi nuove, molte delle quali nel tutto

Iiesc. insperate, in confronto di qu Ile che finora Ivano retto i d.stini del mondo, cosi, p r la stessa lion- ohe in un contempo perm tte all'individuo liver intellettualmente e moralmente compleio, [volino, e si dovrà dare, all'individua nuovo quella k'-zione organica che gli conceda di vivere bene [uova vita della civiltà. »mo tutti ora, ma prima lo eravamo in ben pochi,

e convinti di quel vecchio adagio latino del iena sana in corpore sano », ed ognun di noi ora i attende ad altro eh a consigliare, a dimostrare,

Iropagandare, a pregettare perchè effettivamente 1 idivenga con tutt- le possibilità, le quali vengono Jii portato della volontà e della necessarietà di |vvedere all'ottenim nto dello scopo alto e sublime l la nuova umanità si propone, quello cioè della bgiore possibilità umana. [mezzi da adottarsi perchè questa educazione fisica

ragazzo, del giovane, dell adulto, maschio e fem-. si ottenga, si stanno presentando di giorno in io davanti a tutt gli uomini e gli »nti ed i go-

ni ili buona volontà, che finalmente hanno corn-ili proprio dovere, e noi vediamo — o come realtà

«me preparazione o come dimostrazione per un li lontano avven re — sorgere quà e là camp spor-I. scuole sportive, associazioni per là cultura fisica, [il. di propaganda per questo scopo; è insomma Ita una fioritura, tutto un movimento, tutta un'e-

| tione di parole e di fatti — e vorremmo eh" questi r-ssero ed integrassero sempre quelle — che ci

idnrrmno, come ci stanno conduo-ndo, verso lo It ilirsi di una educazione fisica comune, obbligatoria Tutti, estesa a tutti, perchè essa deve con quella [ellettuale concorrere alla formazione dell'uomo, di sta ere ,tura che come la pianta non va e non > essere abbandonata a sè stessa, ma bensì colti-i sempre dal principio.

delle op- razioni che troppo lentamente va svol-s è quella dell'educazione fisica nelle scuole.

"Toppo e per troppi anni in qu"8'i amb enti, che |->nerale non rispondevano neppure alle più s-rn-

elem ntari norme di igiene, i nostri bamb ni, ragazzi, si erano abituati a qu Ha cosiddetta

«tica che tutto è fuorché educazione fisica; una oretta o poco più di esercizi piùo menomilitari,

be movimento di braccia o di gambe, qualche f«0 inavant ed ind etro ed il programma era svolto P grande soddisfazione di maestri e supermaestri,

grande sollievo delle cinematografie quando in J proto, in un recinto, in una piazza Si potevan tagliere m gliaia e migliaia di giovani esistenze a |we un inno, una canzone, ed a formare i disegni [metrici a squadre come le pianticelle che il giar-

diniere allinea nei giardini a consolazione della vista della padroncina santimentale.

"5 Immondo, non v'è chi non abbia sentito — ciò Purtroppo, e per troppi anni, noi abbiamo assistito * i. «ani Viresentimmo — il prepotente bisogno a questo strazio, a questa turlupinatura ohe governi,

J > — J ' munioipii, enti morali, associazioni etc. offrivano in pasto ad un popolo ignaro delle sue sorti, dei suoi bisogni delle sue necessità, ma ora le cose del mondo hanno dato una luce alle menti e tutto si chiarisce, tutto si modifica, tutto si pr -senta nella più vera e perfetta realtà. Non si può quindi — e non si deve — dire ai popoli : noi ti vogliamo concedere una per-fetta educazione fi-sica del tuo organi-smo, e poi dargli la mezza oretta di ele-vamento di braccia e di gambe', ma con-cedergli quello che la cultura fisica mo-derna richiede, con tutta la pienezza dei mezzi, con tutta la siourezza delle risul-tanze.

Tutto ciò ha fatto lo sport, questo vi-vificatore della vita umana, questo vero e potente soffio di civiltà, che vera-mente rinnoverà il mondo, perchè rin-noverà le creature che alla sua forma-zionee composizione concorrono.

Badiamo q u i n d i a questo elementare ma sacrosanto prin-cipio: ogni opera nostra ai ta e pre parata a favorire la rinascenza sportiva sia tale da vera-mente concorrere al-lo scopo, onde non si ricada — come troppo spesso si è ricaduto — in di-spersione di forze e d volontà. Stabilire dei sani e completi princ pii di qu'-llo che si vuole e si deve ottenere, e dopo questi stabilire i mezzi veram-nte a-datti peichè ciò si possa ottenere. Con-cordia nella idea, coordinazione nello svolgimento dell'a-zione; non unifor-mità vera e propria perchè si ricadrebbe nei vecch sistemi dei vecchi program-mi, i quali lascia-rono pergenerazioni e generazioni che l'educazione fisica fosse un mito, una speranza ed una di-sillusione, ma unio-ne di pensiero pri-ma, e concordia di azione dopo. L'edu-cazione fisica deve essere, considerata,

come par che tutti ormai siamo persuasi a considerarla, come il primo e più vero bisogno per assicurare alla creatura umana una esistenza per quanto è possibile sicura e felice. Questo il principio esatto, quali sa-ranno i mezzi per ottenerla?

Dall'accordo di tutte le volontà che vogliono sa-premo trarre le conclusioni, i mezzi, i programmi, le realizzazioni.

E la via ci sarà aperta ampia e sicura. Enrico Fortin.

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Le Corse ai Parioli, Meissonier, della Svudrta JVsio, vince il Derby Beale. (Fot. Cav, Morano-Pisculli B o m a ) .

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C o s e l i e t o . Il cav. Giuseppe Varet to , l 'amico e compagno

di lavoro di tauti anni , il maggiore più volte de-corato al valore mil i tare , il noto sportsman con-sigliere della Federazione I. G. C. , lia di quest i giunti sposato la gent i le signorina Margheri ta Maria Galautini .

Ai giovani sposi giunga gradito il migliore degli auguri che a loro rivolgono i redattor i e collaboratori della Stampa Sportiva.

* 1 • «

Su proposta del senatore conte Secondo Frola , sindaco di Tor ino, il cav. uff. avv. nobile Giovanni Durelli è s lato di questi giorni nominato commen-datore della Corona d ' I tal ia . L e sue benemerenze nel campo dell 'educazione fisica giustamente me-ritavano per purte del Governo un segno di rico-noscimento. L 'a l ta onorificenza decretata al l 'avvo-cato D irelli r iscuote oggi il compiacimento di quanti apprezzano ia lunga opera disinteressata da lui spiegata in modo particolare nell ' ist i tuzione del tiro a segno. Al neo commendatore a l l 'amico di tanti anni di vita sportiva, i migliori ral legra-menti della nostra famiglia giornalistica.

V. G.

La Genova-Sori e ritorno organizzata dal Trionfo Ligure di Genova. — La partenza dalla Foce. (Fot. Guarneri - lastre Cappelli),

Nel mondo automobilistico e industriale La più bella novità per l'automobile è il Livelgraf,\ ndicatore luminoso a qualunque distanza de] quan-ativo di benzina contenuto nel serbatoio. L 'ut i l i tà questo apparecchi" è tale che non ha bisogno di mmenti. La Ditta costruttrice Giuseppe Batt i suo-nare alla Ditta Berry, prolunga fino al giorno 28 rt. l'esposizione nelle vetrine del suo negozio, posto via Roma, n. 1, di Un apparecchio dimostrativo 1 Livelgraf. Rimangono pertanto ancora aperte le notazioni per l'acquisto del Livelgraf, ma è oppor-qo affrettarle per avere l'applicazione gratuita. Nel M«imu maggio il Livelgraf sarà messo in vendita tutti i garages e p esso i principali commercianti articoli per automobili. - La Camera francese ha abolito la tassa sugli og-tti di lusso, allo scopo di favorire il commercio gli automobili. - A pochi giorni dalla vittoria, nella corsa cicli-ca su strada del Giro di Fiandra (Km. 206), i pneu-•tici ''trilli si sono aggiudicati in questi giorni il mo posto nella corsa ciclistica dei <i giorni svoltasi la pi-ita del Palaia dea Sporta di Bruxelles, dal 81 >rzn al 6 aprile. !cco infatti la classifica di detta gara : 1. Dupuy-ys (pneumatici 'ire/ti) coprendo 4.205 Km. e 560 tri; 2. A-rts Spiessens ad un giro; 3. Vandevelde-tayu: 4. Yanlerberghe-L. Buysse; 5. llos.-ius-Juse-'• Seguono altre 5 iquipea. - Il corridore Goux è partito per gli Stati Uniti (partecipare al meeting d ' In l ianop ' l i s . La sua par-"w sarà seguirà da quella di Andrea Boillot, fra-Io del grande conduttore morto in combattimento to. I d u - automobilisti piloteranno vetture Peu-Jj tre litri cilindrata tipo Coppa dell'Auto. • uà seconda casa francese sarà pui e rappresentata

RAPALLO I M P E R I A L P A L A C E H O T E L

Posta, T e l e g r a f o e S t a z i o n e Santa Margher i ta

CARLO GU IN DANI vropr. Medesima C a s a : Viareggio - I M P E R I A L H O T E L

B a l l a corsa americana e cioè la fabbrica Rallot dai cor-W r i d o r i Ballot, Guyot, Thomas e Wagner. ' ™ — Si annuncia che l'importazione delle automobili

in Inghilterra sta per essere limitatamente permessa ma a duro tasso (un terzo del valore della macchina).

— Il numero delle autovetture nel Canadà, dal prin-cipio della guerra, è cresciuto vertiginosamente. Nel 1914 nel Canadà circolavano solo 64.000 autovetture mentre nel 1917 salirono a 190.000 ed è assicurato da fonte attendibile che la fin" del 1918 abbia registrato ben un quarto di milione di autovetture, oifra che dà un'autovettura per ogni 30 abitanti .

Praticamente, tutte le vetture in uso nel Canadà sono prodotte nello stesso Canadà o montate con parti di produzione americana.

— Il Giappone è assai in arretrato in fatto di au-tomobili: fino a pochi anni fa, un piccolo numero di automobili circolavano in quel paese, ptante la com-parativa povertà della popolazione o la mancanza di buone strade e buoni ponti. La guerra, tuttavia, ap-portò grande prosperità al Giappone e ora, molti commercianti sono in grado di possedere un automo-bile, nello stesso tempo che si trovano mig ioni te le strade, come risultato delle passate esigenze militari.

E ' perciò facilmente comprensibile come l ' impor-tazione colà di automobili, che prima della guerra ammontava solamente a 100 all'unno, sia salita a 860 automobili nel 1917, per un valore di Lst. 170.000, insieme a pezzi di ricambio e accessori per un valore di Lst. 120.000.

L' intera importazione è praticamente esclusiva del-l 'America; le richieste sono ancora in aumento se si cons dera che negli ultimi dieci mesi del 1918 non meno di 1848 automobili valutati circa Lst. 490.000 furono imporrati insieme a pezzi e ac cessori per un valore di Ls t . 240.000 e, ancora, per la quasi totalità dagli Stat i Uniti.

— Il Governo del Paraguay ha ridotto recentemente i diritti doganali sulle automobili importate (i quali sorpassavano il 60"/o) al 40 01„ ad valorem. — Il Pa-raguay non è, ben inteso, un grande mercato al pre-sente, ma è destinato a divenirlo in un prossimo fu-turo essendo assai probabile che colà l'automobile sia un importante fattore dello sviluppo dell'incolto paese, ma ricco per natura.

L'America mandò 40 automobili nel 1917, che signi-fica già un aumento sul traffico negli anni precedenti. — Non vi sono notizie precise circa l ' importazione da altri Paesi.

I P ^ K U M A T I C I

che vinsero

tutte le principali corse dilettanti.

La Genova-Sori e r torno. — Il 1" arrivato, Nar-eito Rutti, del Trionfo Ligure.

(Fot. Guarneri - lastre Cappelli).

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'aviazione della Pace. e 9t» terribile guerra è finita. Ma ei ha lasciato somma di ammaestramenti che non devono

!. re perduti. Cosi, sino dai periodi più tr ist i oscuri, abbiamo potuto convincerci che grandi Vbilità sono aperte per la nostra aviazione, ì 'id oggi intenta a raggiungere i massimi fini i . guerra. . . . . . . ,,,)Ure in questo campo il laborioso passaggio I»guerra alla pace ci deve trovare impreparati , seno molti e gravi problemi da risolvere per I nnani radioso che ormai non è più l o n t a n o : ,. tra i più urgenti quello dell 'aviazione che, amento terribile di guerra, può e deve diven-B magnifico s trumento di civiltà, 'no dei nostri maggiori costruttori di appa-clii riaffermava, aucbe receutemeute, la sua In fede nell 'aviazione del tempo di pace come .ore-principe delle più ampie conquiste com-piali ed economiche del nostro paese. Di fronte [elivolo che s 'alza nel cielo azz.irro non vi sono riore che valgano. I confini segnati sugli emi-ri non sono che linee convenzionali , superabil i ogni momento e per ogni fine dalla macchina la. Noi pensiamo che conclusa la pace, le na-ii dovranno accordarsi con un mutuo patto per volare le une alle a l tre le comunicazioni at tra-iti le vie dell 'aria, intensificando così, con un raviglioso balzo che non sarebbero b a s t i t i cin-int'anni di vita comune a raggiungere, gli mbievoli rapporti econom ci ed intellettuali , 'i som» rami del l 'a t t ivi tà umana che dall ' in-litieato sviluppo dell 'aviazione di pace pos-i trarre larghissimo beneficio. Anzitutto la ispondenza postale. Esperi-

titi in proposito si sono fatti e con esito buono, crediamo che la sistema-

ne mondiale del dopo-guerra rivolgerà con larghissimo ure a questa speciale utiliz-one delia m a c h i n a aerea

uno dei pubblici servizi «pitele interesse. E non c ' è

chi non comprenda come da un'organica e posit iva sistemazione di esso debba venire il massimo be-neficio a coloro che vi sapranno ricorrere animati dai più larghi ed assoluti cr i ter i di modernità. Noi italiani, ad esempio, che abbiamo un grande debito di riconoscenza da pagare alla Sardegna, l ' isola madre di eroi, ci potremo sdebitare in parte se agevoleremo le sue comunicazioni, ora infel icissime, col c o n t i n e n t e ; ed uno dei mezzi per ot tenere questo scopo sarà appunto quello di r imettere parte del a soluzione del problema, che ha importanza nazionale, al l 'aviazione.

I trasporti aerei di passeggeri non dovranno a loro volta essere trascurat i . I grandi apparecchi italiani (si p a l l a d i un tipo in costruzione capace di portare cento passeggieri) potranno assumere codesta importante funzione. Ed anche l 'America, clie in fatto di progresso e di uti l i tarismo sensato sta certo al l 'avanguardia, costruisce sopratutto per il futuro i suoi grandi apparecchi .

C'è chi ha già visto, con l 'occhio della niente, flotte aeree varcare gli oceani portando carichi di uomini e di materia. Aucbe nelle conquiste civili l 'uomo * non facit saltus », come dicevano i latini della natura. E al massimo rendimento del l 'aereo impiegato come istruinento di c ivi l tà si giungerà dunque per gradi. Ma se qualche cosa già si è fatto (ora si può dire che negli ultimi tempi della guerra t ra la nostra costa e quella a lbanese erano sovente impiegati i velivoli per il trasporto dei passeggeri per le vie dell 'aria, vie sicure e non turbate da insidie), se duuqiie ciò si è fatto nelle coudizioni eccezionali «tei tempo di guerra, molto di più si potrà fare da oggi, raggiunta, dopo la vittoria, la pace.

Vecchi e nuovi « atayere » dello sport ciclistico italiano. — In alto Bruni; in basto a sinistra Danesi; a destra Qerbi.

Onlnmballo, il miglior stayer italiano del momento, degno emulo di Bmni. (> ot. Strazza - lastre Cappelli).

Quanto all 'organizzazione internazionale dei servizi aerei , saranno necessari , abbiamo det to , speciali accordi .

L a responsabil i tà di frisarli spetta agli uonyni che saranno allora a capo dei governi dei popoli e ai tecnici scelti da i s s i . Ma una delle condi-

zioni principali perchè la grandiosa visione delle rapide c o m u n i c a z i o n i aeree divenga real tà è q u e s t a : che ciascuna na-zione predisponga dentro i propri confini e nei luoghi più adatti grandi campi di a t terramento destinati ai velivoli che passeranno nel suo cielo e che in ogni c i t tà e in ogni b o r g a t a vengono istituiti posti di segnala-zione e di rifornimento, r icorrendo al le necessarie espropriazioni per le quali, com'è noto, i governi hanno mano l ibera.

Non intendiamo certo con questo di affrontare sin d'ora l 'arduo proble-ma. Ci bas ta solo averne accennato le linee prin-cipali ; prospettando gli importanti vantaggi che deriveranno a l l 'umani tà dalla sua rapida e razio-nale soluzione.

Ma certo fiu da oggi possiamo affermare che l 'aviazione, usata come strumento di pa e, affret-terà l 'avvento di una c ivi l tà superiore.

(Fine di « 3 anni di guerra aerea ».

LORENZO G I G L I .

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16. Cantiere Aeronautico N. 2. 17. Cantiere Aeronautico N. 3 (già SIT). 18. Cantiere Aeronautico N. 4. 19. Cantiere Aeronautico N. 5 (già POMILIQ). 20. Fabbrica di tubi Ansaldo. 21. Stabilimento per la fabbricazione di Bossoli d'Artiglieria-22. Cantiere Navale. 23. Cantiere per Navi di legno. 24. Proiettificio Ansaldo. 25. Fonderia di ghisa. 26. Officine allestimento navi. 27. Stabilimento per la lavorazione di Materiali refrattari-28. Cave e Fornaci. 29. Miniere di Cogne. 30. Stabilimento Elettrosidernrgico Alti forni, Acciaierie,

Laminatoi.

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