Bedano, Gravesano e Manno

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Bedano, Gravesano e Manno Inverno 2013/14

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Celebrazioni liturgiche della Comunità di Bedano, Gravesano e Manno

Lunedì Gravesano: Madonna del Buon Consiglio ore 08.30

Martedì Bedano: santa Maria ore 17.30

Mercoledì Gravesano: Madonna del Buon Consiglio ore 17.30

Giovedì Manno: santi Rocco e Sebastiano ore 08.30

Venerdì Bedano: san Rocco ore 08.30

Sabato Bedano: Casa di riposo Stella Maris ore 16.00 Manno: santi Rocco e Sebastiano ore 17.30

Domenica Bedano: santa Maria ore 08.30 Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00

(Celebrazioni particolarmente solenni che cadono nei giorni feriali si terranno di norma alle ore 19.30. Per ogni cambiamento, di orario o di sede, ne sarà pron-tamente dato avviso durante le messe domenicali. Per sicurezza si consiglia di consultare gli albi parrocchiali o il sito della parrocchia).

Parroco-priore:

don Massimo Braguglia Via san Pietro 6929 Gravesano telefono 091 604 53 23 e-mail: [email protected]

sito parrocchia: parrocchia-gravesano.ch

Conto corrente postale della parrocchia: Consiglio parrocchiale di san Pietro - Gravesano

ccp 69-3397-9

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Lettera del parroco

Cari parrocchiani, ogni volta che mi metto davanti al computer per scrivere il pensiero con il quale si apre il bollettino, davanti alla pagina bianca, le domande che si rin-corrono dentro di me sono sempre le stesse: quale riflessione donare a chi mi legge? che cosa scrivere? ma soprattut-to da dove iniziare?Questa volta lo spunto mi viene dato da due belle e molto comprensibili storiel-le. La prima si intitola “Quando finisce la notte”: Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno.“Forse da quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora?”.“No”, disse il rabbino.“Quando si distingue un albero di dat-teri da un albero di fichi?”. “No”, ripeté il rabbino. “Ma quand’è, allora?”, domandarono gli allievi. Il rabbino rispose: “È quando guardan-do il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Fino a quel punto, è ancora notte”.La seconda storiella s’intitola: “Dio parla la lingua dell’amore”:Il desiderio più grande di un ragazzo di nome Emanuele era quello di sapere che lingua parlasse Dio. Questo deside-rio era più che lecito dal momento che il suo stesso nome significa “Dio è con noi”.Qualcuno gli aveva assicurato che Dio parlava aramaico. Per avere conferma di questo dato si mise a peregrinare un po’ dappertutto, dall’Africa all’Euro-

pa. Ovunque arrivasse poneva la stessa domanda: “Dio, che lingua parla?”. La risposta cambiava però di volta in volta: “Dio parla igbo”, gli risposero in Nige-ria. “Italiano”, gli dissero a Roma. “Nor-vegese” a Oslo. Attraversò in lungo e in largo l’America latina, l’Asia ma ovunque la risposta fu sempre la stes-sa: Dio si esprimeva in spagnolo, ingle-se, cinese, e così via. A questo punto in Emanuele nacque la determinazione di recarsi a Gerusalemme. Aveva il desi-derio di fermarsi per un po’, dopo tanto viaggiare. Purtroppo però, a Gerusa-lemme, non trovò alcun alloggio dispo-nibile poiché non aveva prenotato per tempo. Che fare? Decise di spostarsi di qualche chilometro. Arrivò a Betlemme, fermandosi nelle vicinanze del paese, là dove pascolavano le pecore e alcune grotte offrivano riparo per la notte. Ad un tratto si sentì chiamare per nome: “Emanuele”. Una giovane donna con un bambino in braccio lo salutò cordial-mente: “Benvenuto, entra”. Non fece neppure in tempo a rendersi conto di quanto stesse succedendo che Maria, la mamma di quel bambino, lo stava già ricoprendo di premure. “Il tuo viaggio è finito, Emanuele. Tu desideri sapere in che lingua parla Dio. Dio, caro Emanue-le, parla la lingua dell’amore”. Emanue-le sussultò di gioia ed esclamò: “Vera-mente Dio è con noi”. Quando finisce la notte, quando scom-paiono le tenebre? Quando anch’io inizierò a parlare la lingua di Dio? Tutto dipende da me! Tutto dipende da noi! Quando inizierò a non giudicare, a non parlare male dell’altro, a perdonare, ad accogliere, a condividere, a ringraziare.

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Solo allora inizierà a scomparire la notte dal mio cuore ed inizierò a parlare la lingua di Dio. Difficile, impossibile? No, impegnativo certo. Da dove iniziare? Il salmo 118 racchiude in sé una bellissi-ma esortazione: “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammi-no”.Gesù Cristo, la luce vera, è venu-to nel mondo per vincere l’oscu-rità che ottene-bra tutti i cuori: il mio, il tuo, il nostro. Se ciascuno di noi sarà capace di accogliere questa luce nel proprio cuore, perché disposto a lasciarsi guida-re dalla Parola di Dio, in poco tempo si accorgerà di saper parlare la lingua più bella che ci sia: quella dell’amore e spe-rimenterà che le promesse di Dio non sono promesse da marinaio. Guidati da Lui la vita acquisterà sapore, bellezza, gioia, diventerà una divina avventura. Anche il dolore, la sofferenza, la scon-fitta diventeranno occasioni per speri-mentare che Dio non è assente, non si tira indietro, ma al contrario, apre il suo cuore e il mondo entra in esso. Perché Dio abbraccia la nostra sofferenza, il nostro dolore, la nostra sconfitta e le fa sue e con esse s’immedesima. Lo leg-giamo così spesso nei Vangeli: Dio non sfugge la sofferenza di nessuno; anzi in Cristo Dio è attratto dalla sofferenza di ogni persona e la fa propria. La passio-

ne di Gesù non comincia sulla Croce, ma inizia con la passione e la sofferenza del mondo. La passione di Gesù comin-

cia quando egli c i v e d e n e l l a nostra sofferen-za e si commuo-ve nel profondo del suo essere. Quando affer-r i a m o q u e s t a verità, arriviamo a comprende-re che non sof-fr iamo mai da soli. Le nostre aff l iz ioni sono afflizioni di Dio. La nostra soffe-renza è sempre sofferenza di Dio perché quando soffriamo, Dio apre il suo cuore

e accoglie in esso la nostra sofferenza.Carissimi tutti, l’augurio più sincero che mi sento di porgervi è quello di saper accogliere Gesù e la luce della sua Parola nella quotidianità della nostra vita, di lasciarci guidare da essa per-ché veramente la notte possa lasciare il posto ad un’aurora di fraternità e a quella civiltà dell’amore che è il disegno originario del Padre.

don Massimo

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Papa Francesco ha nominato nuovo Vescovo di Lugano don Valerio Lazzeri. Il Vescovo Pier Giacomo ne ha dato noti-zia al presbiterio e ai giornalisti in una conferenza stampa lunedì 4 novembre, festa di san Carlo, patrono della nostra diocesi. L’ordinazione si terrà sabato 7 dicembre, festa di sant’Ambrogio, alle ore 9.30 nella basilica del Sacro Cuore a Lugano.Ma chi è don Valerio?50 anni, di Dongio, in val di Blenio, carattere mite, uomo di profonda spiri-tualità, don Lazzeri è canonico della cat-tedrale, delegato per la vita consacrata

“Non disturbare la musica”Entra in punta di piedi il nuovo Vescovo Valerio

della diocesi di Lugano e padre spiritua-le del seminario san Carlo; è professo-re associato alla Facoltà di Teologia di Lugano, dove insegna teologia, patro-logia e teologia spirituale. A Gravesano abbiamo avuto la gioia di averlo quale relatore lo scorso 12 marzo in occa-sione delle serate d’approfondimento sulla figura del beato don Nicolò Rusca. Nel presentarlo, il Vescovo Grampa ha affermato: “Tutti conosciamo la prepa-razione teologica, la finezza spirituale, la bontà di questo nostro sacerdote, che ha avuto modo di fare esperienze in diocesi e a Roma, sul quale è caduta

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la scelta. Ringraziamo il Santo Padre per questa nomina, ringraziamo don Valerio che ha avuto la generosità di accetta-re. Ci disponiamo ad accoglierlo e ad offrigli tutta la nostra preghiera, il nostro sostegno, il nostro aiuto e la collabora-zione più piena e generosa.” Dal canto suo il nuovo vescovo ha dichiarato: “Esprimo il mio grazie a Lei, carissimo don Mino, per la Sua affettuosa, sempre paterna, e ora anche fraterna, vicinan-za. Ricevo dalle Sue mani operose un campo, certo, molto complesso, artico-lato, non facile da lavorare, ma anche ricco e affascinante. So con certezza, fin d'ora, che molte delle realtà buone che mi sarà dato di incontrare sono il frutto della sua straordinaria dedizione e della sua indefessa fatica pastorale di que-sti dieci anni. Mi viene in mente Eliseo, che con audacia chiese di ricevere due terzi della forza di Elia, suo maestro. Da parte mia, sarei grato al Signore di avere anche solo un terzo del fuoco generoso del mio predecessore!”Per chiarire il senso del proprio motto episcopale, don Valerio ha citato la frase del libro del Siracide dal quale l’ha trat-to: “"Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti. Comportati con gli altri come uno di loro. Pensa a loro e poi mettiti a tavola; quando avrai compiuto il tuo dovere, accomodati per far festa con loro... Parla, o anziano, poiché ti si addi-ce, ma con saggezza, e non disturbare la musica" (Sir 32,1-5). "Non impedias musicam". L’ha quindi commentato così : “È il monito che mi pare di dover tene-re sempre davanti agli occhi. Mi ricorde-rà costantemente che non ho scritto io la partitura di ciò che insieme dobbiamo suonare. Da parte mia, da solo, posso unicamente promettervi di servirla, que-sta musica del Vangelo di Gesù Cristo, di non disturbarla nella sua armonia. Sono però convinto che insieme, con la

forza dello Spirito Santo, potremo fare qualcosa di importante per rivelarne la bellezza.”A due anni dalla presentazione delle dimissioni da parte di mons. Grampa ecco che il papa ci ha dato il suo suc-cessore. Ringraziamo il Vescovo Pier Giacomo che fino all’ordinazione di don Valerio sarà ancora il titolare della nostra diocesi per l’instancabile lavoro svolto in questi anni per la nostra Chiesa partico-lare. A mons. Lazzeri gli auguri di tutti i par-rocchiani di Bedano, Manno e Gravesa-no.

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Pensieri di Natale

Il miracolo del Natale

“Il Natale è la nascita assoluta che riflette e assume, illumina e redime, benedice e consacra tutte le nascite di prima e tutte le nascite di poi. Ogni uomo che venga alla luce ripete il miracolo del Natale di Cristo; perché è Dio che decide quella nascita; è Lui che vuole quella vita. È proprio ciascuna di quelle nascite, ciascuna di quelle vite, nessuna esclusa, che l’ha spinto da sempre a incarnarsi”.

Giovanni Testori

Sono parole che invitano spontanea-mente a riflettere proprio su quel ver-bo finale così tipico del cristianesimo, l’«incarnarsi» di Dio. Non per nulla si ri-pete spesso che l’«incarnazione» è nel cuore stesso dell’annuncio cristiano, ne è – assieme alla risurrezione – quasi il vessillo tematico.

Gianfranco Ravasi

Natale è sorpresa

“Che è oggi?” gridò Scrooge a un ra-gazzetto che passava con indosso gli

abiti della festa e che forse s’era ferma-to per guardarlo.“Eh?” fece il ragazzo spalancando la bocca dalla meraviglia.“Che è oggi, bambino mio?” ripeté Scrooge.“Oggi!” rispose il ragazzo. “È Natale, oggi”.

da “Il Canto di Natale”,di Charles Dickens

La sorpresa di Scrooge che scopre di essere ancora in tempo per vivere lo “spirito” del Natale è, forse, uno de-gli auguri più belli che si possano fare: nonostante il consumismo, le preoccu-pazioni, la noia e via dicendo riuscire a stupirsi del Natale, in qualunque modo lo si guardi, è una bella sfida per tutti.

Natale sempre nuovo

Allora? Quanti Natali nella tua vita!Forse cinquanta, forse settanta, ottan-ta! Duemila Natali! Ma ai Suoi occhi mille anni sono come un giorno che è già passato. L’importante è che ogni anno succeda qualcosa e tu possa di-re: ecco, questo è un Natale nuovo.

David Maria Turoldo

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Se ne avessi il potere, proibirei per legge l’immagine e il termine stes-so di Babbo Natale. Il ridanciano e scampanellante Babbo Natale è un segno della crescente scristianizza-zione; della perdita della memoria, del linguaggio, del senso che il Cri-stianesimo dà al mondo. Il fasullo scampanellìo della sua slitta cerca di sopraffare il coro degli ange-li che annunciano gloria a Dio nell’al-to dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Cerca di coprirlo perché, se lo si sente, si rimane sbi-

gottiti dalla smentita che quell’an-nuncio riceve sulla Terra, dove la pa-ce è quasi sempre negata agli uomini di buona volontà e semmai concessa ai farabutti. Quel canto da sempre smentito va invece sempre ascoltato e seguito, per continuare a credervi contro ogni evidenza, a sperare con-tro ogni vittoriosa negazione, con quell’autentica speranza che passa sotto le forche caudine della dispera-zione e rifiuta le stampelle del tronfio e menzognero ottimismo.

Claudio Magris

Babbo Natale: un falso ottimista

Ci sei Tu

Ogni giorno, per chi crede, è Natale.Cristo nasce anche oggi. Vado a veder-lo. Cosa Gli dirò?A Natale tutti gli possono parlare: qualche cosa tutti Gli dicono, perché quand’Egli nasce «nel mezzo della not-te si fa un gran silenzio, e alla Parola onnipotente che discende dalle sue sedi regali» le povere voci create s’ac-costano e parlano.Volete che non Gli parlino il bue, l’asi-no, le pecore del Presepio? E la paglia del suo giaciglio non Gli dirà nulla? E gli Angeli non volete che Gli portino il desiderio delle stelle e i sospiri della notte?Un bambino non dà soggezione. Per-fino i mendicanti parlano ai bambini che incontrano per la strada: perfino la gente che non sa o non osa rivolgere la parola ad anima viva, davanti a un bambino si fa coraggio. Un bambino capisce ogni lingua. Egli non è ancora salito sulla Torre di Babele.Capisco adesso perché l’onnipotente si fa bambino: perché l’onnipotenza si

veste della più grande impotenza, e chiede a tutti, ed ha bisogno di tutto, anche di una stalla abbandonata, del fiato di un asino, di un po’ di paglia, di una taverna...Voglio domandare al silenzio della not-te, alla desolazione dei campi, alle la-crime dei poveri, dei perseguitati, de-gli orfani, delle vedove, al lamento dei feriti, al grido degli esuli e degli op-pressi, ai morti di tutti i cimiteri vecchi e nuovi:… la voce che sola ha diritto di parlare a Cristo.Suonano le campane della mia Chiesa. Finalmente la pace in un suono di cam-pane: tutta la stanchezza che cede, in un suono di campane: tutta la sospen-sione dei cuori, in un suono di campa-ne; tutti i lutti, tutte le speranze in un suono di campane.Non Ti chiedo nulla: mi basta che Tu sia con noi. Noi possiamo divenire an-che più cattivi, ma se Tu resti, anche questo grosso male passerà. Signore, grazie! Mi sento meno male al cuore. C’è già qualche cosa di nuovo, oggi: ci sei Tu!...

don Primo Mazzolari

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Trenta consigli per genitori frettolosi

1. I primi anni di vita sono importanti: è in questo periodo che si posano le strutture fondamentali della persona.

2. I bambini sono persone con caratte-re, temperamento, bisogni, desideri, cambiamenti di umore proprio come voi. Lasciate che anche i vostri figli qualche volta diano in escandescen-ze.

3. I bambini imitano quello che fate voi. Non faranno mai quello che ordina-te. Soprattutto non fate prediche. I bambini imparano solo quello che vivono.

4. I due genitori devono avere la stes-sa idea di educazione. Questo non significa che devono fare le stesse cose o apparire un muro di cemento armato.

5. Non entrate in conflitto con i vostri figli. Ogni volta che entrerete in con-flitto con i vostri figli voi avrete già perso.

6. Siate pazienti. Anche con voi stessi. Nessuno ha mai detto che sia facile essere un genitore.

7. I genitori non sono i soli educatori: c’è anche la società in cui i figli sono immersi.

8. Dite “no”. In questo modo i vostri figli sapranno che li proteggete anche dai loro errori. Insegnate ai vostri figli che non possono avere tutto e subito. È prudente, perciò, usare con cautela il sistema di asse-condare: i bambini devono imparare a manovrare le frustrazioni, perché la vita dell’adulto ne è piena. È pura assurdità partire dal principio che il bambino sarà in grado di affron-tarle quando sarà più grande; che cosa, infatti, c’è di magico nella cre-scita per fornire una capacità che si dovrebbe rivelare fin dai primi anni di vita?

9. Riservate del tempo per ridere insie-me e divertitevi insieme. Vivete i vostri valori nella gioia. Se fate la morale tutto il giorno ai vostri figli verrà voglia di scappare.

10. Scambiatevi dei regali.

11. Imparate a relativizzare i problemi, ma risolveteli.

12. Accogliete in casa gli amici dei vostri figli.

13. L’incoraggiamento è l’aspetto più importante nella pratica di educazio-ne del bambino. E’ tanto importan-te, che la mancanza di esso si può considerare quale causa fondamen-tale di certe anomalie del comporta-mento. Un bambino che si comporta male è un bambino scoraggiato.

Qualche semplice regola che può migliorare la vita familiare e l’educazione.

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14. Consentite ai vostri figli di non avere il vostro parere. E soprattutto ascol-tateli veramente. Fa parte del nostro pregiudizio comune sui bambini pre-tendere di capire quello che voglio-no dire senza in realtà ascoltarli. I figli hanno una diversa prospettiva e spesso soluzioni intelligenti da pro-porre. Il nostro orgoglio ci impedisce di ascoltarli. Quante volte potrem-mo approfittare della loro sensibilità se li trattassimo alla pari e li ascoltas-simo davvero.

15. Sottolineate i lati positivi dei vostri figli. I bambini non ne sono sempre coscienti. I complimenti piacciono a tutti, anche ai vostri figli.

16. Consentite loro di prendere parte alle decisioni della famiglia. Spiega-te bene i motivi delle vostre scelte. Rispondete ai loro «perché».

17. Mantenete la parola. Siate coerenti. Attenetevi alle decisioni prese. Non promettete o minacciate a vanvera.

18. Riconoscete i vostri errori e scusa-tevi. Abbiate il coraggio di essere imperfetti e consentite ai vostri figli di esserlo.

19. Giocate con i vostri figli.

20. Quando dovete fare un “discorso serio” con i vostri figli, aspettate che siano in posizione orizzontale. Non fatelo mai quando sono in posizione verticale.

21. Ricordate che ogni bambino è unico. Non esiste l’educazione al plurale.

22. Alcuni verbi non hanno l’imperativo. Non potete dire: «Studia!», «Metti in ordine!», «Prega!» e sperare che fun-zioni.

23. Spiegate ai vostri figli che cosa pro-vate. Raccontate come eravate voi alla loro età.

24. Aiutateli a essere forti e a riprendersi quando le cose vanno male.

25. Raccogliete la sfida della TV. La tele-visione non è tanto pericolosa per quello che fa quanto per quello che non fa fare.

26. Non siate iper/protettivi. Cercate le occasioni giuste per tirarvi indietro e consentire ai vostri figli di mettere alla prova la loro forza e le loro capa-cità.

27. Un bambino umiliato non impara nulla. Eliminate la critica e minimiz-zate gli errori. Sottolineando costan-temente gli errori, noi scoraggiamo i nostri figli, mentre dobbiamo ricor-darci che non possiamo costruire sulla debolezza, ma soltanto sulla forza.

28. Non giudicate gli altri genitori dai loro figli e non mettetevi in competi-zione per i figli con parenti e amici.

29. Date loro il gusto della lettura.

30. Raccontate loro la storia di Gesù. Tocca a voi.

Bruno Ferrero,Bollettino Salesiano 2006

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Le pietre d’inciampo del Vangelodi Gianfranco Ravasi, cardinale e biblista

“Costui sappiamo di dov’è. Il Cristo invece quando verrà, nessuno saprà di dove sia”. (Giovanni 7, 27)

Questa frase, a prima vista enigmati-ca, esprime il sospetto di «alcuni abi-tanti di Gerusalemme» nei confronti di Gesù. Il cuore del dubbio è nell’affer-mazione riguardante “il Cristo” che, come è noto, è la versione greca della parola ebraica “Messia”, che significa “consacrato”. Ebbene, due opinioni si opponevano per quanto concerneva la sua origine. Secondo alcuni, egli doveva nascere a Betlem-me, la patria del re Davide. È ciò che dichiarano anche alcuni della folla che rifiutano di identificare Gesù di Nazaret in Galilea col Messia con questo ragio-namento, sempre riferito da Giovanni: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?» (7,41-42). C’era, però, chi sosteneva un’altra tesi: l’origine del Messia sarebbe stata ignota e all’im-provviso egli si sarebbe reso presente a Israele. È interessante notare che l’e-breo Trifone, dialogando col teologo cristiano Giustino nel II secolo, affer-mava: «Il Messia, anche se è nato ed esiste effettivamente da qualche parte, è uno sconosciuto».

Per alcuni questa origine misterio-sa era celeste e il suo svelamento sarebbe stato senza indizi preparato-ri. Qualcosa del genere è riflesso nelle parole del Battista che presenta Gesù come Messia: «Dopo di me viene un

uomo che è avanti a me, perché era prima di me e io non lo conoscevo» (Giovanni 1,30-31). È facile compren-dere la reazione sospettosa di quei Gerosolimitani nei confronti di Gesù che sembra arrogarsi illegittimamente la qualità messianica: «Costui sappia-mo di dov’è». Egli, infatti, è conosciuto come collegato a un villaggio talmente insignificante da non essere citato nep-pure una volta nell’Antico Testamento, Nazaret.

Non era, quindi, diffusa la notizia della sua nascita a Betlemme, avve-nuta quasi per una ragione estrinseca, ossia il censimento non residenziale ma etnico che aveva costretto la madre incinta a trasferirsi col suo sposo – di etnia betlemita e di clan davidico – a Betlemme, la patria del re Davide. Abbiamo già avuto occasione di spie-gare una strana dichiarazione del Van-gelo di Matteo. In essa l’evangelista aveva cercato in qualche modo (pro-babilmente attraverso un’allusione non geografica ma simbolica) di fondare la residenza di Gesù a Nazaret sulle Scritture: «Andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: “Sarà chiamato Nazareno”» (2,23). Questo legame nazaretano era diventato, comunque, un’obiezio-ne che i suoi avversari opponevano a Gesù per il suo riconoscimento come Cristo, cioè Messia.

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Un’esperienzaHo fame, mi compri da mangiare?

L’incontro con una ragazza senza soldi e senza prospettive e la reazione di Stefano: accogliere i bisogni di Anastasia o tornare a casa per la cena?

Il treno delle ore 22.00 proveniente da Roma lascia a Milano centrale dirigen-ti e funzionari che nella capitale hanno impegni, affari e uffici. Velocemente per-corrono le vie laterali della stazione per recuperare il proprio mezzo, lasciato in mattinata, e raggiungere la famiglia, cenare, e preparare il lavoro per il gior-no dopo. Stefano è quasi in prossimità del suo scooter, quando nella penom-bra scorge una ragazza che gli si avvi-cina. D’istinto e senza manco guardarla in viso, risponde: «Non ho monete». Ma Anastasia le risponde: «Fermati, non voglio soldi, ho fame, mi compri qualcosa?». Stefano ha in mente cosa lo aspetta a casa, deve cenare anche lui e poi preparare una relazione per un convegno che lo aspetta l’indomani, ma a questo punto è di fronte ad Ana-stasia ed entrambi si guardano dritto negli occhi. La ragazza è giovane, pic-cola, smagrita. «Non pensavo assolu-tamente, in quel momento, al Gesù in cui credo, è stato Lui a ricordarmelo. E insieme a farmi accorgere che accoglie-re il prossimo si declina in una infinità di modi». Anastasia cercava qualcuno che ascoltasse i suoi problemi, cercava una persona a cui “confidare” il suo vissu-to. Insieme si avviano in un locale pieno di giovani che consumano stuzzichini e primi piatti. Anastasia indica il piatto che gradirebbe, il barista con un gesto di disgusto domanda «Chi paga?», e all’assicurazione di Stefano le conse-gna il pasto. «Ti va di fermarti con me

mentre mangio? Usciamo e andiamo su quella panchina accanto alla fontanella» domanda Anastasia, facendo per usci-re, ma Stefano la invita a fermarsi ad un tavolo nel locale e a prendere una bibi-ta. Anastasia le domanda se non si ver-gogna a stare lì con lei, Stefano le assi-cura di no. Nel chiasso del locale inizia un dialogo intenso e Anastasia racconta la sua vita lunga appena diciotto anni. Parla della Romania, la sua terra, del suo bimbo di appena otto mesi, di un mari-to, disoccupato come lei. Racconta di lavori saltuari, di solitudini immense che feriscono e segnano i suoi diciotto anni. Di tante illusioni che si scontrano con la crudezza di una vita. Per Anastasia è ritrovare un momento di pace, l’unico in questa giornata, per Stefano è mettersi in un atteggiamento di accoglienza, di reciprocità. È far rimettere in moto il suo cuore di carne che accoglie, dà speran-za, consola, perché sa che in Anastasia ha incontrato Gesù. Il panino è finito da parecchio, quando entrambi – guardan-dosi fissi negli occhi umidi – si abbrac-ciano e si ringraziano a vicenda.

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Festa della beata Vergine Maria del Rosario

Cronaca parrocchiale

Un sentito grazie ai priori, la fami-glia Gabutti; agli operai delle squdre comunali di Bedano e Gravesano; all’equipe di cucina dell’FC Gravesa-no-Bedano; alla Filarmonica Medio Vedeggio; all’organista Luigi Gar-gantini; a Tilde e Monica Giandei-ni; alle donne che si sono occupate della lotteria, delle torte e del caffé; agli esploratori e a tutti coloro che hanno collaborato.

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Sardegna

Anche quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di passare cinque bellis-simi giorni in Sardegna grazie a Don Massimo. Abbiamo alloggiato alla Baja Sunajola che si trova a Lu Bagnu.Rispetto all’anno precedente il grup-po era più piccolo, ma il divertimen-to non è mancato lo stesso! Oltre ad aver passato molte ore nella nostra spiaggia, abbiamo visitato Castel Sardo e, a bordo di una barca, varie zone della Sardegna: tra cui l’Isola di Lavezzi da dove abbiamo attraversa-to il mare fino alla Corsica. Inoltre ci siamo recati alla bellissima spiaggia La Pelosa e, nonostante il tempo non

fosse dei migliori, ci siamo divertiti molto.Abbiamo passato anche momenti in comune in cui abbiamo letto un libret-to donatoci da Don Massimo, intitola-to Và e ripara la mia casa, il quale par-lava della vita di Francesco D’Assisi; ogni sera avevamo anche la possibilità di andare a Messa.Caro don Massimo, ti ringraziamo di cuore per la tua disponibilità e per aver organizzato questa splendida vacanza! Speriamo si possa ripetere anche nei prossimi anni.

Elisa, Giulia e company

 Sardegna    

   Anche   quest’anno   abbiamo   avuto   l’opportunità   di   passare   cinque  bellissimi   giorni   in   Sardegna   grazie   a   Don  Massimo.   Abbiamo   alloggiato  alla  Baja  Sunajola  che  si  trova  a  Lu  Bagnu.  Rispetto  all’anno  precedente  il  gruppo  era  più  piccolo,  ma  il  divertimento  non   è  mancato   lo   stesso!   Oltre   ad   aver   passato  molte   ore   nella   nostra  spiaggia,  abbiamo  visitato  Castel  Sardo  e,  a  bordo  di  una  barca,  varie  zone  della   Sardegna:   tra   cui   l’Isola  di   Lavezzi  da  dove  abbiamo  attraversato   il  mare   fino   alla   Corsica.   Inoltre   ci   siamo   recati   alla   bellissima   spiaggia   La  Pelosa   e,   nonostante   il   tempo   non   fosse   dei   migliori,   ci   siamo   divertiti  molto.  Abbiamo   passato   anche   momenti   in   comune   in   cui   abbiamo   letto   un  libretto   donatoci   da   Don  Massimo,   intitolato   Và   e   ripara   la  mia   casa,   il  quale  parlava  della  vita  di  Francesco  D’Assisi;  ogni  sera  avevamo  anche  la  possibilità  di  andare  a  Messa.    Caro  Don  Massimo,  ti  ringraziamo  di  cuore  per  la  tua  disponibilità  e  per  aver  organizzato  questa   splendida  vacanza!  Speriamo  si  possa   ripetere  anche  nei  prossimi  anni.    

Elisa,  Giulia  e  il  gruppo              

 

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Vacanza per ragazzi, giovani e famigliea Lu Bagnu (Sardegna)

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Il sottoscritto: ___________________________________________________________________________________________

via: _____________________________________ indirizzo: ______________________________________________________

n° telefonico: _____________________________ e-mail: ______________________________________________________

si iscrive alla vacanza-insieme a Lu Bagnu.

Data: ____________________________________ Firma: ______________________________________________________

per i minorenni anche la firma dei genitori

Soggiorneremo sempre presso il cen-tro vacanze Baja Sunajola a Lu Bagnu (Castelsardo). Partenza: Domenica 29 giugno nel

primo pomeriggio.

Rientro: È previsto nella serata di venerdì 4 luglio.

Costo: € 350.- per persona ca. Per i bambini fino a 6

anni è previsto un prezzo speciale.

Chi è seriamente intenzionato a par-tecipare a questa vacanza mi ritorni l’iscrizione al più presto possibile, comunque entro il 10 gennaio, alle-

gando € 100.- e copia della carta d’identità o del passaporto (mi serve per indicare i nomi esatti alla com-pagnia aerea).

Programma: Visite di Castelsardo, della Maddalena con il suo stupendo arci-pelago. Giochi, bagni, sport e divertimento sulla spiaggia.

Il prezzo esatto (che potrebbe esse-re ancora più basso) lo potrò comu-nicare unicamente quando saprò il numero dei partecipanti.

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Inverno 2013/14Gravesano

Viaggio culturale-religioso in BavieraPartenza: Lunedì 21 aprile 2014 nella mattinataRientro: Venerdì 25 aprile 2014 nella serataCosto: Camera doppia: € 700.- per persona Camera singola: € 760.- (le camere singole sono 5 e verranno assegnate

ai primi che ne faranno richiesta)

La quota di partecipazione comprende:– Pullman da Gravesano e per tutto il viaggio;– 4 notti presso l’hotel Kolberbräu a Bad Tölz;– 4 pranzi e 4 cene (il pranzo e l’eventuale cena nel giorno del rientro sono a carico dei partecipanti); – guida per le visite;– entrate dove richieste.

Il numero dei partecipanti è di 49. Faranno stato le iscrizioni in ordine di entrata. Ogni giorno sarà possibile partecipare alla messa e saranno previsti momenti comunitari e di condivisione. Chi è seriamente intenzionato a partecipare a questa vacanza mi ritorni l’i-scrizione al più presto possibile, comunque entro il 20 dicembre. L’iscrizione è valida unicamente con il pagamento di € 300.- per persona quale anticipo (in caso di ritiro non verrà restituito).

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il/I sottoscritto/i Nome: ___________________________ Cognome: ____________________ Anno di nascita: ________

via: _____________________________________________ indirizzo: _____________________________________________

n° telefonico: ___________________________________ e-mail: ________________________________________________

si iscrive/ono al viaggio in Baviera e anticipano € 300.- (per persona)

Data: ____________________________________ Firma: ______________________________________________________

Viaggio culturale-religioso in Baviera

Partenza: Lunedì 21 aprile 2014 nella mattinata Rientro: Venerdì 25 aprile 2014 nella serata Costo: Camera singola: € 760.-- (le camere singolo sono 5 e verranno assegante ai primi

che ne faranno richiesta) Camera doppia: € 700.--

Visiteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neuschwanstein, Herrenchiemsee e Linderhof. La Wieskirche e il convento di Ettal. La cittadina di Oberammergau con le sue stupende case dipinte.

La quota di partecipazione comprende: - Pullman da Gravesano e per tutto il viaggio; - 4 notti presso l’hotel Kolberbräu a Bad Tölz; - 4 pranzi e 4 cene (il pranzo e l’eventuale cena nel giorno del rientro sono a carico dei

partecipanti); - guida per le visite; - entrate dove richieste.

Il numero dei partecipanti è di 49. Faranno stato le iscrizioni in ordine di entrata. Ogni giorno sarà possibile partecipare alla messa e saranno previsti momenti comunitari e di condivisione. Chi è seriamente intenzionato a partecipare a questa vacanza mi ritorni l’iscrizione al più presto possibile, comunque entro il 20 dicembre. L’iscrizione è valida unicamente con il pagamento di € 300.-- per persona quale anticipo (in caso di ritiro non verrà restituito). ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Il/I sottoscritto/i Nome: Cognome: Anno di nascita: via: domicilio: No. telefonico: e-mail: si iscrive/ono al viaggio in Baviera e anticipano € 300.—(per persona). Data: Firma:

Viaggio culturale-religioso in Baviera

Partenza: Lunedì 21 aprile 2014 nella mattinata Rientro: Venerdì 25 aprile 2014 nella serata Costo: Camera singola: € 760.-- (le camere singolo sono 5 e verranno assegante ai primi

che ne faranno richiesta) Camera doppia: € 700.--

Visiteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neuschwanstein, Herrenchiemsee e Linderhof. La Wieskirche e il convento di Ettal. La cittadina di Oberammergau con le sue stupende case dipinte.

La quota di partecipazione comprende: - Pullman da Gravesano e per tutto il viaggio; - 4 notti presso l’hotel Kolberbräu a Bad Tölz; - 4 pranzi e 4 cene (il pranzo e l’eventuale cena nel giorno del rientro sono a carico dei

partecipanti); - guida per le visite; - entrate dove richieste.

Il numero dei partecipanti è di 49. Faranno stato le iscrizioni in ordine di entrata. Ogni giorno sarà possibile partecipare alla messa e saranno previsti momenti comunitari e di condivisione. Chi è seriamente intenzionato a partecipare a questa vacanza mi ritorni l’iscrizione al più presto possibile, comunque entro il 20 dicembre. L’iscrizione è valida unicamente con il pagamento di € 300.-- per persona quale anticipo (in caso di ritiro non verrà restituito). ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Il/I sottoscritto/i Nome: Cognome: Anno di nascita: via: domicilio: No. telefonico: e-mail: si iscrive/ono al viaggio in Baviera e anticipano € 300.—(per persona). Data: Firma:

Viaggio culturale-religioso in Baviera

Partenza: Lunedì 21 aprile 2014 nella mattinata Rientro: Venerdì 25 aprile 2014 nella serata Costo: Camera singola: € 760.-- (le camere singolo sono 5 e verranno assegante ai primi

che ne faranno richiesta) Camera doppia: € 700.--

Visiteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neuschwanstein, Herrenchiemsee e Linderhof. La Wieskirche e il convento di Ettal. La cittadina di Oberammergau con le sue stupende case dipinte.

La quota di partecipazione comprende: - Pullman da Gravesano e per tutto il viaggio; - 4 notti presso l’hotel Kolberbräu a Bad Tölz; - 4 pranzi e 4 cene (il pranzo e l’eventuale cena nel giorno del rientro sono a carico dei

partecipanti); - guida per le visite; - entrate dove richieste.

Il numero dei partecipanti è di 49. Faranno stato le iscrizioni in ordine di entrata. Ogni giorno sarà possibile partecipare alla messa e saranno previsti momenti comunitari e di condivisione. Chi è seriamente intenzionato a partecipare a questa vacanza mi ritorni l’iscrizione al più presto possibile, comunque entro il 20 dicembre. L’iscrizione è valida unicamente con il pagamento di € 300.-- per persona quale anticipo (in caso di ritiro non verrà restituito). ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Il/I sottoscritto/i Nome: Cognome: Anno di nascita: via: domicilio: No. telefonico: e-mail: si iscrive/ono al viaggio in Baviera e anticipano € 300.—(per persona). Data: Firma:

Visiteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neu-schwanstein, Herrenchiemsee e Linderhof. La Wie-skirche e il convento di Ettal. La cittadina di Obe-rammergau con le sue stupende case dipinte.

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Inverno 2013/14Gravesano

Sabato 7 e domenica 8 dicembre verrà organizzato il tradizionale

BANCO DEL DOLCEil cui ricavato andrà a favore delle opere parrocchiali.Grazie a tutti coloro che sosterranno questa iniziativa.

Luogo di consegna dei dolci: 7 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 16.00 pres-so la sala del camino al Centro san Pietro. Luogo di vendita: dopo le Messe a Manno (il 7 dicembre ), Bedano e Gravesano (l’8 dicembre).

Calendario liturgico – pastorale

Dicembre 2013

Prima domenica di Avventomessa per e con le famiglie

Domenica 1ºBedano: santa Maria ore 8.30 MessaGravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa per e con le famiglie

al termine della messale Paoline saranno presenti con una bancarella di libri e Dvd religiosi

Sabato 30 novembreGravesano: santi Pietro e Paolo ore 17.30 Messa con il conferimento del sacramento della Cresima

Cadendo di domenica la solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria viene posticipata a:

Lunedì 9Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 19.30 Messa nella solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine MariaMartedì 10Gravesano: centro san Pietro ore 20.30 Catechesi

Domenica 15Bedano: santa Maria ore 8.30 MessaGravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa “pro populo” con la benedizione delle statuette di Gesù bambino da mettere nel presepio (da portare da casa)

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Inverno 2013/14Gravesano

Celebrazione del Sacramento del perdono – ConfessioniPer prepararsi degnamente al Natale è data la possibilità in parrocchia di vivere la misericordia, il perdono e l’amore di Dio nostro Padre nel Sacramento della Riconciliazione o Penitenza.

Sabato 21Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore 14.00 alle ore 15.00

Confessione per bambini e ragazziMercoledì 11Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore 13.30

Celebrazione comunitaria con confessione individuale (saranno presenti più sacerdoti)

Martedì 17 Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore 20.00

Confessione per giovani e adultiMartedì 24 Bedano: santa Maria dalle ore 14.00 alle 15.30Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore 17.15 alle 19.15

TEMPO DI NATALESolennità del Natale del Signore

Martedì 24Bedano: Casa Stella Maris ore 16.00 Messa natalizia della vigiliaGravesano: santi Pietro e Paolo ore 23.30 Veglia e messa della notte

Mercoledì 25Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa dell’AuroraGravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa “pro populo”

Festa di santo Stefano, primo martire

Giovedì 26Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa

Festa della santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Sabato 28Manno: santi Rocco e Sebastiano ore 17.30 Messa

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Inverno 2013/14Gravesano

Domenica 29Bedano: santa Maria ore 8.30 MessaGravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa

Martedì 31Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 17.30 Messa e Te Deum di ringraziamento.

È sospesa la messa a Manno

Gennaio 2014

Solennità di Maria Santissima Madre di Dio

Mercoledì 1ºBedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa “pro populo”

Solennità dell’Epifania del Signore

Lunedì 6 Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa “pro populo”

Festa del Battesimo del Signore

Sabato 11Manno: santi Rocco e Sebastiano ore 17.30 Messa

Domenica 12 Bedano: santa Maria ore 8.30 MessaGravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa

Martedì 28Gravesano: centro san Pietro ore 20.30 Catechesi

Dal 18 al 25 gennaio: settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

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Inverno 2013/14Gravesano

Febbraio

Venerdì 7 (primo venerdì del mese)Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 19.30 Messa e adorazione eucaristica

Martedì 25Gravesano: centro san Pietro ore 20.30 Catechesi

Marzo

TEMPO DI QUARESIMA

Le Ceneri – inizio della QuaresimaIn questo giorno sono prescritti l’astinenza dalle carni e il digiuno

Mercoledì 5Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 19.30 Messa con l’imposizione delle ceneriVenerdì 14Gravesano: centro san Pietro ore 12.00 Pranzo poveroGravesano: santi Pietro e Paolo ore 19.30 Via Crucis

Venerdì 21Gravesano: centro san Pietro ore 12.00 Pranzo poveroGravesano: santi Pietro e Paolo ore 19.30 Via Crucis

Domenica 23Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore 10.00 Messa con e per le famiglie

Martedì 25Gravesano: centro san Pietro ore 20.30 Catechesi

Venerdì 28Gravesano: centro san Pietro ore 12.00 Pranzo poveroGravesano: santi Pietro e Paolo ore 19.30 Via Crucis

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Inverno 2013/14Gravesano

Pranzo povero quaresimaleDurante i venerdì di Quaresima 14, 21 e 28 marzo e 4 aprile nella sala inferiore del centro san Pietro, a partire dalle ore 12.00, sarà possibile consumare un pran-zo povero, come segno di rinuncia e di penitenza, preparato a turno da alcune nostre parrocchiane che ringrazio di cuore. Le offerte che raccoglieremo saranno devolute a Sacrificio Quaresimale.

Via CrucisCelebrazione della Via Crucis nei venerdì di Quaresima 14, 21 e 28 marzo e 4 e 11 aprile alle ore 19.30 nella chiesa dei santi Pietro e Paolo a Gravesano.

CATECHESI PARROCCHIALEal centro san Pietro

“La fede è un’invenzione dell’uomo? Il cristianesimo è credibile?”

Catechesi dalle ore 20.30 alle ore 21.30:martedì 10 dicembre 2013; martedì 28 gennaio 2014 e martedì 25 febbraio.

Gruppo terza etàParrocchia di Gravesano, Bedano e Manno

Calendario degli incontri 2013 – 2014

18 dicembre: festa di Natale 26 marzo: tombola 29 gennaio: tombola 30 apile: tombola 26 febbraio: tombola 21 maggio: pranzo e tombola

Gli incontri avranno luogo nel primo pomeriggiopresso il Centro san Pietro a Gravesano

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Inverno 2013/14Gravesano

BattesimoÈ bene annunciarsi per tempo. Un in-contro con i genitori è indispensabile.Saranno celebrati la domenica durante la messa delle ore 10.00 oppure alle ore 11.15 o alle ore 15.00.Coloro che per motivi seri desiderano far bat-tezzare fuori parrocchia i loro figli (specialmen-te in Italia), necessitano di una dichiarazione scritta (nulla osta) da parte mia. La dichiarazio-ne verrà rilasciata unicamente dopo un incon-tro con i genitori. Si provveda dunque per tempo a contattarmi per fissare tale incontro.

MatrimonioIl matrimonio mi deve essere annunciato con almeno sei mesi di anticipo. La partecipazione alle cinque serate di prepa-razione è vivamente richiesta.Nessuno fissi la data del matrimonio e, tanto meno, faccia stampare le partecipazioni, senza essersi consultato dapprima con me. L’annun-ciare, almeno sei mesi prima il matrimonio serve anche ad evitare che la data sia già pre-notata da altri. La richiesta di celebrare il matrimonio fuori parrocchia non deve essere dettata da motivi futili, ma da situazioni serie e da motivi gravi.

FuneraliCon la più rispettosa cortesia vi faccio presen-te:

prima di stabilire e comunicare alla stampa l’o-rario del funerale, è bene accordarsi con me, infatti potrei avere degli impegni preceden-ti (soprattutto scolastici) e devo vedere se li posso spostare. Quando si scegliesse di portare la salma al crematorio, la celebrazione religiosa termina a Gravesano. Sarò presente alla cerimonia al crematorio, se desiderato, in forma privata.Se desiderate la mia presenza per la deposi-zione dell’urna siete pregati di contattarmi per concordare data e orario.

ConfessioniSono sempre a disposizione prima o dopo la celebrazione della messa.Secondo gli orari pubblicati in circostanze par-ticolari.Ogni volta che, sentendone il bisogno, ne farete richiesta.

Visita agli ammalati e agli anziani a domici-lio o presso gli ospedali, le cliniche o le case di degenzaFa parte del mio ministero. Quindi non distur-bate né mi arrecate fastidio se mi fate cono-scere il desiderio vostro o di qualche vostro parente e/o conoscente di essere visitato e ricevere l’Eucaristia. Sarebbe spiacevole sape-re che qualcuno desiderava un incontro ma poiché nessuno mi ha informato questo incon-tro non c’è stato.

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TBS, La Buona Stampa sa, Pregassona (Lugano)