Bastione Agosto 2011 - Santo Spirito

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Autorizzazione Tribunale Arezzo n. 2/92 del 25/1/92 - Dir. Resp.: Roberto Parnetti - IL BASTIONE - Tariffa Regime Libero: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DC/79/2004 - Arezzo Pubblicazione a cura del Quartiere di Porta Santo Spirito, via Niccolò Aretino, 4 - 52100 Arezzo Redazione: Zanobi Bigazzi, Sara Carniani, Roberto Cucciniello, Roberto Del Furia, Daniele Farsetti, Roberto Gomitolini, Ezio Gori, Franco Gori, Roberto Turchi. Hanno collaborato: Luca Caneschi, Giulia Fucini - Per le foto: Giulio Cirinei, Felice Rogialli, Chiara Romboli, Saimon Savini, Andrea Scartoni - Impaginazione: Pictura Studio (Ar) - Stampa: Centrostampa, via Galvani, 79/a, Arezzo Periodico di informazione del Quartiere di Porta Santo Spirito bimestrale - anno XXII n. 5 - agosto 2011 LA COLOMBINA È ALL’AVANGUARDIA Via Montefalco 50 - Arezzo [email protected] 0575.357195 (24h su 24h) 334.3278321 (24h su24h) BANCA DI ANGHIARI E STIA Sede: ANGHIARI Filiali: ANGHIARI - AREZZO - CITERNA - MONTERCHI - SAN GIUSTINO - SAN SEPOLCRO CITTA’ DI CASTELLO - CAPRESE MICHELANGELO - STIA - SOCI - SUBBIANO PIEVE SANTO STEFANO - PIEVE AL TOPPO ... un’attiva presenza nell’economia del territorio Uffici finanziari: CASTELLUCCIO DI CAPOLONA - PRATOVECCHIO - LAMA DI S. GIUSTINO www.portasantospirito.org Negli anni il Quartiere ha costruito un patrimonio di iniziative e tradizioni importanti per tutto il mondo della Giostra APPUNTAMENTO CON LA STORIA i sono appena con- clusi i festeggiamen- ti per la straordina- ria conquista della 27ª Lancia d’oro da parte del no- stro Quartiere - terminati con una bellissima Cena della Vitto- ria e con un suggestivo ed emo- zionante Te Deum di ringrazia- mento svoltosi nella suggestiva Cappella della Madonna del Conforto alla quale noi di Santo Spirito siamo particolarmente devoti - e ci ritroviamo improv- visamente a pochi giorni dalla Giostra di settembre. Le vittorie, e soprattutto quella nostra di giugno, sono il frutto di un importante lavoro curato nei minimi particolari, di un Consiglio che ha creduto forte- mente in un progetto, del soste- gno e dell’entusiasmo di tutto un popolo e di Marco e Daniele che ci hanno messo il loro sigillo fi- nale, dopo un’intensa e metico- losa preparazione sotto l’attenta e vigile supervisione del nostro preparatore Martino Gianni e di tutta la squadra tecnica. Preparazione che è ripresa subi- to il 20 giugno, dopo il meravi- glioso sabato di Gloria per il nostro Quartiere, a testimonian- za di quanto è grande la voglia di lavorare e la determinazione dei nostri ragazzi e di tutta la squadra - della quale natural- mente fanno parte anche Elia e Gianmaria - di andare a perfe- zionare e migliorare tutti i mini- mi particolari. Ciò a testimonian- za della grande maturità e professionalità raggiunta dal nostro Quartiere a livello tecni- co. Perciò sono sicuro che Mar- co e Daniele andranno ad affron- tare la Giostra di settembre con il morale alle stelle, caricati a mille dall’edizione di giugno e certi della loro forza! Con questa premessa possiamo anche pensare ad una nuova vit- toria. Vittoria che porterebbe al Cappotto, emozione che Santo Spirito ha potuto vivere una sola volta nel lontano 1934. Per que- sto motivo tutto il Quartiere deve farsi trovare pronto all’appunta- mento con la storia e deve stare vicino con ancora più calore ed affetto ai propri Giostratori, i quali sono consapevoli che gli avversari non staranno a guar- dare e saranno ancora più ag- guerriti che mai. Marco e Daniele, quindi, avran- no un motivo in più per portare la Lancia d’oro ai Bastioni, quello di farci provare questa ulteriore gioia ed entrare così per sempre nella storia del Quartiere di Por- ta Santo Spirito. Forza ragazzi! Il Rettore rovarsi in Piazza a fe- steggiare una Lancia d’oro vestendo i colori gialloblù è sempre una grande emozione, e visto che ero in tribuna lo dico con un pizzico di in- vidia. Non voglio però fare la storia di una vittoria della quale abbiamo già parlato, con frasi ed immagini, nel numero de “Il Bastione” a colo- ri; vorrei invece fare una cronistoria di tanti altri successi conseguiti dal nostro bel Quartiere. Parlare di Popolo Gialloblù è quan- to mai veritiero, sì, perché al di là delle mura dei Bastioni, o dei vari direttivi che si sono succeduti, il “Po- polo” non si identifica in un volto specifico e non invecchia mai, lo spi- rito che lo muove e corona i sogni è la voglia, che accomuna tutti i quar- tieristi, non soltanto di trattenere il fiato in quei 5 secondi di galoppo in lizza, ma di far sì che vi si possa ar- rivare preparati e speranzosi indipen- dentemente dal risultato che sarà. In questo la Colombina è sempre stata vincente, ed oggi che possia- mo urlare a gran voce la gioia per una Lancia d’oro di significato na- zionale (150 anni dell’unità d’Italia) e non solo territoriale, possiamo an- che sottolineare l’importanza sia del duro lavoro che si svolge per dodici mesi in tutte le attività proprie del nostro Quartiere, sia dell’ottima or- ganizzazione di eventi collaterali alla Piazza. Questo senza aver pau- ra di commenti ironici del tipo: “Voi pensate a fare bene quell’altre cose che noi si pensa a vincere le lance”, frase sentita fin troppe volte nell’ar- co dei (per fortuna lontani) dodici anni di digiuno. A proposito della cena propiziatoria nella quale ogni anno anche altri quartieri si fregiano di grandi nume- ri, mi piace sottolineare che fu San- to Spirito il primo a varcare la so- glia delle tre cifre, distanziando per qualche anno di molte centinaia di partecipanti le altre propiziatorie ed aprendo così la strada anche per gli altri a quello che un tempo con l’uti- lizzo di sole forze interne sarebbe parso impossibile dal punto di vista logistico ed organizzativo. È sempre grazie a Santo Spirito che a tutt’oggi il mondo della Giostra vive la bella manifestazione dell’Of- ferta dei Ceri, offerta che per noi nac- que spontanea nel 1996 in occasio- ne della Lancia dedicata alla Madonna del Conforto, destinataria appunto di un bel cero votivo dipin- to, destino volle che poi fummo pro- prio noi a vincere quel trofeo così tanto ambito e denso di significato. Ci guardiamo però bene dall’arrogar- ci la proprietà di questa tradizione che è e deve continuare ad essere mo- mento culturale e di devozione di tutti e quattro i Quartieri. Sempre mossi dallo stesso entusia- smo inaugurammo il Te Deum in Cattedrale, che oggi è divenuto an- ch’esso tradizione per chiunque por- ti a casa il prezioso “legno” e che ab- biamo rivissuto qualche settimana fa con l’emozione di sempre, quel mi- sto di sacro e profano che ti accarez- za la pelle facendotela accapponare al suono dei tamburi e delle chiari- ne, mettendo insieme la Marcia trion- fale dell’Aida con “Bianca Regina fulgida” per poi passare a “Terra d’Arezzo un cantico”, e a questo giro - esclusiva solo di questa volta - l’In- no di Mameli. Si aggiungono a questi eventi, ormai patrimonio di tutti, anche altre cose importanti più privatamente giallo- blù. Quello che state leggendo, con i suoi oltre vent’anni di continuità, è il giornale del comune di Arezzo più longevo dopo “La Nazione” (che però non è soltanto locale), e ultima- mente ai festeggiamenti del venten- nale ha ricevuto volentieri i compli- menti dai Rettori di Porta Crucifera, Porta Sant’Andrea e Porta del Foro. Abbiamo un Circolo, ormai denomi- nato “de’ Ghibellini”, funzionante tutto l’anno e, tornando a cose più giostresche, un campo di allenamen- to con rimessaggio cavalli che è per noi motivo di orgoglio e nel quale (con le risorse umane giuste) confi- diamo per il futuro dei nostri giostra- tori e per la “rastrelliera”. Vi sembrerà strano, ma tutti questi “frame” fotografici mi sono scorsi in breve tempo nella mente durante la ben riuscita Cena della Vittoria fatta al piazzale Eden il 16 luglio scorso, dove tra tanta gente, quartieristi di una volta e quelli di primo pelo, di- rigenze passate e attuali, tutti presenti “con antico ardore”, mi sono sentito fiero di appartenere a questo bel Quartiere ed ho capito che le cose importanti perché siano durature non sono mai frutto di un lavoro estem- poraneo, ma di un amore ad ampio spettro profuso nel tempo da tutti quanti. Roberto Del Furia ochi giorni dopo la nostra vittoria in Piazza Grande abbiamo raggiunto Saverio Ordine, Prefetto di Arez- zo, per fargli qualche domanda sulla Giostra appena disputata. La giostra di giugno è sempre particolarmente suggestiva per LA TRICOLORE, LANCIA SPECIALE Saverio Ordine, Prefetto di Arezzo, racconta le emozioni della Giostra di giugno l’atmosfera che ci offre la notte; questa edizione lo è stata più delle altre, visti i colpi di scena. A lei che emozioni ha trasmesso? “Sono rimasto ipnotizzato dalla meraviglia dei costumi e dal numero imponente di figuranti già durante il corteo; vedere persone giovani e meno giovani vestire quegli abiti con tanta fierezza e marciare compatti in maniera quasi militare è dav- vero suggestivo. La Giostra poi mi ha un po’ stupito: in molti mi avevano parlato di tempi morti, ma io non ne ho trovati, anzi, quello che ho visto io è una gara molto impegnativa dove emerge una forte intensità agonistica e sicuramente molta espe- rienza, allenamento, dedizione e disciplina. È un gesto sporti- vo che per se stesso genera emozione”. L’ambito trofeo di giugno era dedicato all’Unità d’Italia; cosa pensa di questa Lancia d’oro e di ciò che rappresenta? “La lancia era molto bella. Vedere il tricolore abbracciare una lancia, simbolo di una magnifica tradizione storica, è stato un bel messaggio e sicuramente questa lancia ha una rilevanza maggiore sulle altre. Non voglio essere frainteso: vincere una qualsiasi lancia d’oro è bello ed emozionante, ma magari vin- cerne una che rappresenta un evento tanto importante regala qualcosa in più. Tra le altre cose ho saputo che voi avete una particolare preferenza per queste occasioni speciali!”. Raccogliendo questa piacevole battuta salutiamo il Prefetto e lo ringraziamo per l’intervista concessaci. Sara Carniani 4 Settembre 2011

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Bastione Agosto 2011 - Santo Spirito

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Autorizzazione Tribunale Arezzo n. 2/92 del 25/1/92 - Dir. Resp.: Roberto Parnetti - IL BASTIONE - Tariffa Regime Libero: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DC/79/2004 - ArezzoPubblicazione a cura del Quartiere di Porta Santo Spirito, via Niccolò Aretino, 4 - 52100 Arezzo

Redazione: Zanobi Bigazzi, Sara Carniani, Roberto Cucciniello, Roberto Del Furia, Daniele Farsetti, Roberto Gomitolini, Ezio Gori, Franco Gori, Roberto Turchi.Hanno collaborato: Luca Caneschi, Giulia Fucini - Per le foto: Giulio Cirinei, Felice Rogialli, Chiara Romboli, Saimon Savini, Andrea Scartoni - Impaginazione: Pictura Studio (Ar) - Stampa: Centrostampa, via Galvani, 79/a, Arezzo

Periodico di informazione del Quartiere di Porta Santo Spirito

bimestrale - anno XXIIn. 5 - agosto 2011

LA COLOMBINA È ALL’AVANGUARDIA

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... un’attiva presenza nell’economia del territorioUffici finanziari: CASTELLUCCIO DI CAPOLONA - PRATOVECCHIO - LAMA DI S. GIUSTINO

www.portasantospirito.org

Negli anni il Quartiere ha costruito un patrimonio di iniziative e tradizioni importanti per tutto il mondo della GiostraAPPUNTAMENTOCON LA STORIA

i sono appena con-clusi i festeggiamen-ti per la straordina-ria conquista della

27ª Lancia d’oro da parte del no-stro Quartiere - terminati conuna bellissima Cena della Vitto-ria e con un suggestivo ed emo-zionante Te Deum di ringrazia-mento svoltosi nella suggestivaCappella della Madonna delConforto alla quale noi di SantoSpirito siamo particolarmentedevoti - e ci ritroviamo improv-visamente a pochi giorni dallaGiostra di settembre.Le vittorie, e soprattutto quellanostra di giugno, sono il fruttodi un importante lavoro curatonei minimi particolari, di unConsiglio che ha creduto forte-mente in un progetto, del soste-gno e dell’entusiasmo di tutto unpopolo e di Marco e Daniele checi hanno messo il loro sigillo fi-nale, dopo un’intensa e metico-losa preparazione sotto l’attentae vigile supervisione del nostropreparatore Martino Gianni e ditutta la squadra tecnica.Preparazione che è ripresa subi-to il 20 giugno, dopo il meravi-glioso sabato di Gloria per ilnostro Quartiere, a testimonian-za di quanto è grande la vogliadi lavorare e la determinazionedei nostri ragazzi e di tutta lasquadra - della quale natural-mente fanno parte anche Elia eGianmaria - di andare a perfe-zionare e migliorare tutti i mini-mi particolari. Ciò a testimonian-za della grande maturità eprofessionalità raggiunta dalnostro Quartiere a livello tecni-co. Perciò sono sicuro che Mar-co e Daniele andranno ad affron-tare la Giostra di settembre conil morale alle stelle, caricati amille dall’edizione di giugno ecerti della loro forza!Con questa premessa possiamoanche pensare ad una nuova vit-toria. Vittoria che porterebbe alCappotto, emozione che SantoSpirito ha potuto vivere una solavolta nel lontano 1934. Per que-sto motivo tutto il Quartiere devefarsi trovare pronto all’appunta-mento con la storia e deve starevicino con ancora più calore edaffetto ai propri Giostratori, iquali sono consapevoli che gliavversari non staranno a guar-dare e saranno ancora più ag-guerriti che mai.Marco e Daniele, quindi, avran-no un motivo in più per portare laLancia d’oro ai Bastioni, quellodi farci provare questa ulterioregioia ed entrare così per semprenella storia del Quartiere di Por-ta Santo Spirito. Forza ragazzi!

Il Rettore

rovarsi in Piazza a fe-steggiare una Lanciad’oro vestendo i colorigialloblù è sempre una

grande emozione, e visto che ero intribuna lo dico con un pizzico di in-vidia. Non voglio però fare la storiadi una vittoria della quale abbiamogià parlato, con frasi ed immagini,nel numero de “Il Bastione” a colo-ri; vorrei invece fare una cronistoriadi tanti altri successi conseguiti dalnostro bel Quartiere.Parlare di Popolo Gialloblù è quan-to mai veritiero, sì, perché al di làdelle mura dei Bastioni, o dei varidirettivi che si sono succeduti, il “Po-polo” non si identifica in un voltospecifico e non invecchia mai, lo spi-rito che lo muove e corona i sogni èla voglia, che accomuna tutti i quar-tieristi, non soltanto di trattenere ilfiato in quei 5 secondi di galoppo inlizza, ma di far sì che vi si possa ar-rivare preparati e speranzosi indipen-dentemente dal risultato che sarà.In questo la Colombina è semprestata vincente, ed oggi che possia-mo urlare a gran voce la gioia peruna Lancia d’oro di significato na-zionale (150 anni dell’unità d’Italia)e non solo territoriale, possiamo an-che sottolineare l’importanza sia delduro lavoro che si svolge per dodicimesi in tutte le attività proprie delnostro Quartiere, sia dell’ottima or-ganizzazione di eventi collateralialla Piazza. Questo senza aver pau-ra di commenti ironici del tipo: “Voipensate a fare bene quell’altre coseche noi si pensa a vincere le lance”,frase sentita fin troppe volte nell’ar-co dei (per fortuna lontani) dodici

anni di digiuno.A proposito della cena propiziatorianella quale ogni anno anche altriquartieri si fregiano di grandi nume-ri, mi piace sottolineare che fu San-to Spirito il primo a varcare la so-glia delle tre cifre, distanziando perqualche anno di molte centinaia dipartecipanti le altre propiziatorie edaprendo così la strada anche per glialtri a quello che un tempo con l’uti-lizzo di sole forze interne sarebbeparso impossibile dal punto di vistalogistico ed organizzativo.È sempre grazie a Santo Spirito chea tutt’oggi il mondo della Giostravive la bella manifestazione dell’Of-ferta dei Ceri, offerta che per noi nac-que spontanea nel 1996 in occasio-ne della Lancia dedicata allaMadonna del Conforto, destinataria

appunto di un bel cero votivo dipin-to, destino volle che poi fummo pro-prio noi a vincere quel trofeo cosìtanto ambito e denso di significato.Ci guardiamo però bene dall’arrogar-ci la proprietà di questa tradizioneche è e deve continuare ad essere mo-mento culturale e di devozione di tuttie quattro i Quartieri.Sempre mossi dallo stesso entusia-smo inaugurammo il Te Deum inCattedrale, che oggi è divenuto an-ch’esso tradizione per chiunque por-ti a casa il prezioso “legno” e che ab-biamo rivissuto qualche settimana facon l’emozione di sempre, quel mi-sto di sacro e profano che ti accarez-za la pelle facendotela accapponareal suono dei tamburi e delle chiari-ne, mettendo insieme la Marcia trion-fale dell’Aida con “Bianca Regina

fulgida” per poi passare a “Terrad’Arezzo un cantico”, e a questo giro- esclusiva solo di questa volta - l’In-no di Mameli.Si aggiungono a questi eventi, ormaipatrimonio di tutti, anche altre coseimportanti più privatamente giallo-blù. Quello che state leggendo, con isuoi oltre vent’anni di continuità, èil giornale del comune di Arezzo piùlongevo dopo “La Nazione” (cheperò non è soltanto locale), e ultima-mente ai festeggiamenti del venten-nale ha ricevuto volentieri i compli-menti dai Rettori di Porta Crucifera,Porta Sant’Andrea e Porta del Foro.Abbiamo un Circolo, ormai denomi-nato “de’ Ghibellini”, funzionantetutto l’anno e, tornando a cose piùgiostresche, un campo di allenamen-to con rimessaggio cavalli che è per

noi motivo di orgoglio e nel quale(con le risorse umane giuste) confi-diamo per il futuro dei nostri giostra-tori e per la “rastrelliera”.Vi sembrerà strano, ma tutti questi“frame” fotografici mi sono scorsi inbreve tempo nella mente durante laben riuscita Cena della Vittoria fattaal piazzale Eden il 16 luglio scorso,dove tra tanta gente, quartieristi diuna volta e quelli di primo pelo, di-rigenze passate e attuali, tutti presenti“con antico ardore”, mi sono sentitofiero di appartenere a questo belQuartiere ed ho capito che le coseimportanti perché siano durature nonsono mai frutto di un lavoro estem-poraneo, ma di un amore ad ampiospettro profuso nel tempo da tuttiquanti.

Roberto Del Furia

ochi giorni dopo la nostra vittoria in Piazza Grandeabbiamo raggiunto Saverio Ordine, Prefetto di Arez-zo, per fargli qualche domanda sulla Giostra appenadisputata.

La giostra di giugno è sempre particolarmente suggestiva per

LA TRICOLORE, LANCIA SPECIALESaverio Ordine, Prefetto di Arezzo, racconta le emozioni della Giostra di giugno

l’atmosfera che ci offre la notte; questa edizione lo è statapiù delle altre, visti i colpi di scena. A lei che emozioni hatrasmesso?“Sono rimasto ipnotizzato dalla meraviglia dei costumi e dalnumero imponente di figuranti già durante il corteo; vederepersone giovani e meno giovani vestire quegli abiti con tantafierezza e marciare compatti in maniera quasi militare è dav-vero suggestivo. La Giostra poi mi ha un po’ stupito: in moltimi avevano parlato di tempi morti, ma io non ne ho trovati,anzi, quello che ho visto io è una gara molto impegnativa doveemerge una forte intensità agonistica e sicuramente molta espe-rienza, allenamento, dedizione e disciplina. È un gesto sporti-vo che per se stesso genera emozione”.L’ambito trofeo di giugno era dedicato all’Unità d’Italia;cosa pensa di questa Lancia d’oro e di ciò che rappresenta?“La lancia era molto bella. Vedere il tricolore abbracciare unalancia, simbolo di una magnifica tradizione storica, è stato unbel messaggio e sicuramente questa lancia ha una rilevanzamaggiore sulle altre. Non voglio essere frainteso: vincere unaqualsiasi lancia d’oro è bello ed emozionante, ma magari vin-cerne una che rappresenta un evento tanto importante regalaqualcosa in più. Tra le altre cose ho saputo che voi avete unaparticolare preferenza per queste occasioni speciali!”.Raccogliendo questa piacevole battuta salutiamo il Prefetto elo ringraziamo per l’intervista concessaci.

Sara Carniani

4 Settembre2011

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2 Il Bastione - anno XXII - n. 5 - agosto 2011

Il risultato di giugno riequilibra la manifestazione e fa sperare per il futuro

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UNA VITTORIA CHE FABENE ALLA GIOSTRA

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on sono pochi i motiviche la Giostra di giugnoci ha regalato proiettan-doli direttamente su quel-

la di settembre. L’analisi non può chepartire dal risultato finale, la vittoriache esce dal binomio Sant’Andrea -Porta Crucifera che stava diventandoormai un ritornello. Sarà stata aiutatadalla fortuna la Lancia d’oro di San-to Spirito, ma il dato è comunque si-gnificativo e va a vantaggio dell’in-tera manifestazione, che è bellaquanto più è equilibrata e offre a tuttile possibilità di successo.Detto questo, è anche innegabile cheil gap tecnico tra il quartiere di PortaSant’Andrea e gli altri è tutt’altro cheriempito, ed il dieci messo insiemedai giostratori biancoverdi in Giostracome più volte in settimana in provaè al limite del disarmante. Vedovini eStefano Cherici hanno dato prova diclasse e abilità in sella, anche se han-no fatto prevalere un po’ troppol’amarezza nel dopo Giostra; purcomprendendo il dispiacere di chiperde facendo il massimo consenti-to, colpi di scena a parte, è anche veroche sono giostratori che hanno vintotanto, e con loro il quartiere, e chesono universalmente riconosciuticome i più forti. Qualche volta anchesaper perdere è una vittoria, ma Enri-

co e Stefano sono talmente bravi dapoter cancellare anche questa picco-lissima sbavatura.Diverso il discorso per l’altro quar-tiere favorito d’obbligo, Porta Cru-cifera, che a giugno in genere si con-cede qualche libertà in più soprattuttosui cavalli, salvo poi ripresentarsi asettembre puntando sulla logica e nonsulle suggestioni, pur lecite e com-prensibili. Su Porta del Foro il giudi-zio è rimandato, perché il coraggiostavolta non è bastato a GiovanniBracciali che comunque è un giostra-tore che non fa calcoli personali ecorre per il quartiere, pregio non dapoco; Giusti ha confermato di esseresugli stessi livelli di Vedovini e Ste-fano Cherici, come più volte si eradetto durante le prove.Chiudo con Marco Cherici e Danie-le Gori: hanno fatto benissimo, cor-rendo una Giostra di livello sicura-mente molto superiore a quellegialloblù del recente passato, e giàquesta è una vittoria. Il lavoro conMartino Gianni, forte del successo,potrà solo migliorare se non verràfatto l’errore di correre a settembre apancia piena. Il lungo digiuno prece-dente non lo giustifica, lo spirito vin-cente di Martino neanche, e quindic’è da stare certi che non succederà.

Luca Caneschi

E’ dedicata al pittore Spinello di Luca Spinello, detto SpinelloAretino, in occasione del sesto centenario della morte la Lanciad’Oro che sarà messa in palio nella Giostra della Madonna delConforto del prossimo 4 settembre. La lancia è stata realizzatadal maestro intagliatore Francesco Conti su bozzetto di MarcoAzzoni, vincitore dell’apposito concorso.

A come anche i ricchi piangono.E perdono (le lance). E chi li ha fattiricchi piange più di loro.

B come bravissimo Marco. Unacarriera impeccabile e un bel quat-tro dopo i disturbi, il nervosismodel cavallo, le sostituzioni di lan-cia. Non tutti ci sarebbero riusciti.Poi la fortuna ha fatto il resto.

C come cowboy. Ovvero JasonBuckingham, lo scudiero di CarloFarsetti. Con il suo cappello, i suoisperoni e il suo lazo è stato il pro-tagonista indiscusso durante le pro-ve in Piazza. Carlo diceva che iconsigli e l’esperienza del citatocowboy lo avrebbero aiutato a ri-portare la Lancia d’oro in Colcitro-ne. Sarà, ma per ora non ha ripor-tato nemmeno quella di legno allaGiuria...

D come distrazione. A molti nonpiace la poco spettacolare abitudi-ne di utilizzare l’ingresso in piazzadei giostratori all’inizio della ma-nifestazione come un’ultima provadi carriera, con le conseguenti lun-gaggini al pozzo. Questa volta peròi cavalieri di Colcitrone hanno ve-ramente esagerato: ci hanno fattovenire il latte ai ginocchi con finte,contro finte e false partenze. Pro-babilmente si erano distratti e pen-savano di avere già in mano la lan-cia per tirare (va bene che, perqualcuno, fra tenere la lancia e nontenerla non c’è differenza...).

E come Enola Gay. Chiamare uncavallo come l’aereo che sganciòla bomba su Hiroshima denota unafinezza simile a quella del nego-ziante napoletano che per carneva-le ha messo in vendita un costumeda “Zio Michele di Avetrana”.Amici turisti giapponesi, accorretefelici in massa a vedere la Giostra!

F come fumogeni. Di qualsiasicolore, da evitare in Piazza. Inadat-ti, inopportuni e assolutamente fuo-ri luogo. Il proprio quartiere lo sisostiene cantando o urlando asquarciagola, sventolando un faz-zoletto o una bandiera, nel rispettoche richiede una manifestazionecavalleresca. P.S. Se poi a fine Gio-stra a qualcuno..”fumano”..anchesenza fumogeni, va beh, allora...

G come grande Daniele. Un tremillimetrico, utilitaristico ma sa-crosanto, che vale tutti i cinque delmondo.

H come “ha marcato punti otto”.Con quel che precede: “ha marca-to punti quattro, ma avendo spez-zato la lancia nell’impatto con ilburatto...”.

I come inno nazionale. Ne siamocerti, l’impeccabile esecuzione deiMusici che hanno suonato l’inno diMameli all’ingresso della Lanciad’Oro “tricolore” è di quelle coseche resteranno nella storia dellamanifestazione, anche perché irri-petibile.

L come lodi lodi lodi. A quei quar-tieristi biancoverdi che, grazie ailoro provvidenziali disturbi, hannopermesso a Marco Cherici di cor-rere la carriera con una lancia delsolito legno usato per la bacchetta

ALFABETODELLA GIOSTRA

magica di Harry Potter: dai poteridevastanti! Lodi lodi lodi! Santisubito!

M come Martino. Che è sempreil re. Andare in Piazza con lui ècome entrare in paradiso a braccettocol papa.

N come “Nonno”. Al secolo Mas-simo Bianchini che, nella Giostradi giugno, ha festeggiato 50 annidi Saracino. La Piazza intera ha tri-butato una caloroso applauso al suoingresso che precedeva gli Sbandie-ratori. Complimenti.

O come ora concentriamoci. Nonè finita, la giostra di settembre ciaspetta e dobbiamo arrivarci super-caricati.

P come palla volante. Con tantodi striscione con messaggio di ben-venuto proveniente da Sant’An-drea, che girava e girava durante lanostra Cena della Vittoria. Grazie,ma non c’era bisogno di scomodar-si. Che vi girano le palle ce ne sia-mo accorti da un bel po’...

Q come questa non è solo fortu-na. Le prestazioni di Marco e Da-niele lo dimostrano.

R come regolamento. Va applica-to e magari emendato, ma non in-ventato. Non si possono invocareregole tipo “Non si può risalire lalizza in attesa di una nuova lancia”,se non sono espressamente previste.

S come Scampia. Pare sia così cheCarlo Farsetti a volte usa definire“simpaticamente” il Quartiere diPorta Crucifera. Tranquillo Carlo:Scampia, quella vera, ha purtrop-po problemi ben più seri di quelliche ci sono a Palazzo Alberti. Pen-sa, Colcitrone è un Quartiere tal-mente ben messo che si permettedi rinunciare, cacciandoli, ai duegiostratori che poi hanno vinto laGiostra...

T come Tricolore. La lancia ver-de, bianca e rossa, per sempre no-stra.

U come uno Spinello innocuo.Gli hanno dedicato la lancia di set-tembre e ce lo vorremmo fumare.Meglio di qualunque droga.

V come: “Vince la CXXI edizio-ne della Giostra del Saracino, de-dicata ai 150 anni dell’Unità d’Ita-lia, IL QUARTIERE DI PORTASANTO SPIRITO!”

Z come zero. Questa voce non ri-chiede commenti. Certe perfide eintense gioie vanno gustate in si-lenzio.

La Lancia d’Oro per laGiostra di settembre

FACCE DA TREStesso gioco, stesso tiro,ma due prezzi (da pagare) diversi:TRE VA GO (ma di molto vago)

Marco Cherici totalizza otto con un bel quattro e la lancia spezzata.

Daniele Gori marca il tre della vittoria.

Carlo Farsetti colpisce il tre e perde la lancia.

Page 3: Bastione Agosto 2011 - Santo Spirito

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n. 5 - agosto 2011

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Anche Lei qui?!Le fantainterviste del nostro inviato Sgabellini

LA COLOMBINA DAL 1931 AD OGGIIl Bastione, in occasione dell’ottantesimo anno dalla ripresa della Giostra del Saracino, ripercorrela storia del Quartiere nelle Giostre dal 1931 ad oggi. Ad ogni uscita del 2011 sarà infatti pubbli-cata una scheda dove saranno riportati i nomi dei Giostratori, dei Rettori e dei Capitani gialloblù.

4ª parte (settembre1987 / giugno 1999)

Ed. Data Giostratori Rettore Capitano73 06 - 09 - 1987 Tabanelli - Gamberi S. Pieraccini Nocentini74 28 - 08 - 1988 Giacomoni M. - Gamberi S. Pieraccini Nocentini75 04 - 09 - 1989 Tabanelli - Gamberi S. Pieraccini Nocentini76 27 - 08 - 1989 Giacomoni M. - Gamberi S. Pieraccini Nocentini77 03 - 09 - 1989 Tabanelli - Gamberi S. Pieraccini Nocentini78 26 - 08 - 1990 Tabanelli - Gamberi S. Pieraccini Nocentini79 02 - 09 - 1990 Tabanelli - Giacomoni M. Pieraccini Nocentini80 25 - 08 / 08 - 09 - 1991 Giacomoni M. - Gamberi S. Pieraccini Berbeglia81 01 - 09 - 1991 Giacomoni M. - Cherici Pieraccini Berbeglia82 30 - 08 - 1992 Tredozi - Cherici Pieraccini Scortecci F.83 06 - 09 - 1992 Tredozi - Giacomoni M. Pieraccini Scortecci F.84 29 - 08 - 1993 Tredozi - Ricci Pieraccini Scortecci F.85 05 - 09 - 1993 Tredozi - Ricci Pieraccini Scortecci F.86 28 - 08 - 1994 Tredozi - Massimo Pratesi Barberini87 04 - 09 - 1994 Tredozi - Giacomoni W. Pratesi Barberini88 25 - 06 - 1995 Valeri - Vignoli Pratesi Barberini89 03 - 09 - 1995 Valeri - Vignoli Pratesi Barberini90 16 - 06 - 1996 Capacci – Vignoli Pratesi Barberini91 01 - 09 - 1996 Capacci - Vignoli Pratesi Barberini92 22 - 06 - 1997 Capacci - Vignoli Pratesi Barberini93 07 / 13 - 09 - 1997 Capacci - Vignoli Pratesi Barberini94 21 - 06 - 1998 Capacci - Farsetti Pratesi Barberini95 06 - 09 - 1998 Buti - Farsetti Pratesi Barberini96 20 - 06 - 1999 Gamberi G. - Farsetti Pratesi Barberini

N.B. in grassetto sono evidenziate le vittorie.

Il 19 luglio scorso pressol’Università di SienaAlessandro Angioli

ha conseguitola laurea in Economia.Al neodottore le nostre

congratulazioni e i miglioriauguri per una ottimacarriera lavorativa.

News dalla CicognaGialloblù

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anche quest’anno conl’inizio del campionatodi calcio riparte il trofeo“Cavallino d’Oro”. Sia-

mo ormai arrivati alla 55ª edizionedel più vecchio premio calcisticoaretino, e mai come quest’anno sirespira un’aria di sana competizio-ne nello spogliatoio amaranto perassicurarsi il prestigioso riconosci-mento.Grande interesse fu già testimonia-to dalla presenza di tanti giocatorialla consegna del premio per la sta-gione scorsa a Lorenzo Bucchi, equest’anno i suoi compagni promet-tono di darsi veramente battaglia pervedere scritto il proprio nome nel-l’albo d’oro della manifestazione.La commissione sarà composta da-gli ormai noti Francesco Ciardi, Ste-fano Turchi e Fabio Barberini che

In occasione della vittoria della Giostra di giugno è statarealizzata un’edizione straordinaria de “Il Bastione” che è statadistribuita durante la cena della vittoria. I soci che desiderano

prenotarne una copia possono inviare una richiesta, specificandonome e cognome, all’indirizzo [email protected]

il ritiro potrà avvenire presso il circolo ricreativo del Quartiere.

avranno il compito di individuare ilgiocatore amaranto che nel corsodella stagione avrà ottenuto il mi-

ome nella Giostra digiugno, diamo la li-nea al nostro inviatoin tribuna VIP, Tarlo

Sgabellini, che proverà a farequalche domanda a qualche ospi-te illustre. A te Tarlo!Grazie della linea, e subito abbia-mo qui davanti il ministro GiulioTremonti... Ministro, ci dica qual-cosa. “Devo fave i complimenti aiGiostvatovi di Povta Cvucifeva,pevchè, nel vispetto della manovaeconomica e del momento di cvi-si, si sono dimezzati lo stipendio.Ancova più bvavo è stato MavcoChevici; a lui non si è dimezzatolo stipendio, ma si è dimezzata lalancia...”.Gvazie... ehm, grazie. Qui accan-to abbiamo anche il ministro del-l’Istruzione Maria Stella Gelmini.Anche a lei chiedo un giudiziosulla Giostra. “Direi che la Gio-stra è una bellissima manifestazio-ne. La dovessi valutare con unvoto scolastico le darei un 10 elode... tranne che per quelli di Por-ta S. Andrea. Per loro mi sembrapiù appropriato un 10 e... rode”.Grazie ministro. Più avanti vedoun grande ospite sportivo, il pilo-ta della MotoGP Valentino Rossi.Vale, anche tu qui? “Sì, e mi è ser-vito a capire certe cose: da que-st’anno, in pista, la mia Ducati ol-tre che essere rossa ha anche il mionumero di colore giallo, e da quan-do ho abbinato questi due colori,cacchio, in pista non mi riesce piùsorpassare nessuno! Pure qui midicono che i giallorossi di Porta delForo è da anni che vogliono fareun sorpasso a S. Spirito, ma nongli riesce... Non saranno mica ‘sticolori accoppiati a portar sfiga?”.Grazie Valentino. Scendo qualchegradino e vedo Bruno Vespa, ciaoBruno, cosa ci dici della Giostra?“Penso che alla prossima puntatadi Porta a Porta chiamerò comeospiti i Giostratori di S.Andrea ePier Ferdinando Casini e il temadella puntata sarà: Vedovini, Che-rici e Casini ovvero tre modi distare nel Centro e di vedere vin-cere gli altri”.Grazie Bruno, ma qui c’è un per-

sonaggio diventato famoso qui inPiazza, ovvero il cowboy di Col-citrone Jason Buckingham. Jason,cosa hai da dire al tuo amico Car-lo Farsetti? “Gli sto insegnando adusare i miei lazi che porto sul miocavallo, ma deve stare attento, per-ché se a settembre non fa 5, sa-ranno... lazi suoi...”.Ma vediamo che vicino a Jasonc’è anche Martino Gianni, l’alle-natore dei Giostratori gialloblù.Martino, puoi dare un consiglio aituoi ex colleghi di S. Andrea?“Certo, sia a Enrico che al Bricci-ca dico che si devono allenaremoltissimo, fino a tardi la sera, edi non finire prima delle 11, per-ché ormai è chiaro che... fare le10 non basta più”.Grazie Martino. Ma, un momen-to, c’è pure una grande ospite in-ternazionale, la popstar LadyGaga. Che onore averla alla Gio-stra! “Sì, devo ringraziare quellidi Porta del Foro che mi hanno in-vitata alla loro cena propiziatoria.Infatti quella cena non la... Gagamai nessuno”.Mi sposto e vedo il primo cittadi-no, il sindaco Fanfani, che ci vuoldire qualcosa: “Certo, stavolta ilquadro da me realizzato andrà inpremio a Carlo Farsetti. Visto chequesta Giunta, sul problema deltraffico, sta favorendo la campa-gna per far allontanare le auto dalcentro, lui sono ormai tre anni checon la sua Lancia nel centro nonc’è più tornato..Un vero esempioper tutti”.Grazie sindaco, ma come la voltascorsa vediamo ancora VittorioSgarbi che sembra avercela pro-prio con lei, gli chiediamo perché.“Certo che ce l’ho con lui. Comefa a parlare di traffico uno chechiama ‘La Due Mari’ un tratto distrada che va da Palazzo del Perofino a Sansepolcro! Ma compratiun atlante, impara! Ignorante! Ca-pra! Capra! Capra!”.Scusate, ma anche questa volta,come la scorsa, visto il nervosi-smo che cresce credo sia meglioridare la linea allo studio...

Tarlo Sgabellini

Gli auguri della Colombina ainuovi nati sono sempre validi,anche se arrivano in ritardo.

E allora auguri al piccoloFabio

nato proprio il giornodi Natale 2010

per la gioia di Lorena Germanie Stefano Berbeglia.

opo tanto tempo... tantafatica... tante lacrime...finalmente Lei è nostra!Questa vittoria, forse una

delle più belle, una delle più inaspet-tate, è per me una gioia che non èdescrivibile a parole. Sono passati piùdi due mesi da quel fantastico 18 giu-

Fiorid’Arancio

Il Quartiere e la redazione sicongratulano per l’unione in

matrimonio degli amici:

Simone Innocentie Federica Del Lamasposi nella chiesa di

San Zeno sabato 23 giugno

Simone Zacchei e Sara Feidomenica 24 giugno nella

chiesa di Santa Maria a Pigli

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Il prestigioso trofeo guadagnatosi sulcampo dal portierone amaranto Bucchi.

glior rendimento complessivo.Come al solito potrete seguire l’an-damento delle classifiche parzialiagli indirizzi:

www.portasantospirito.orgwww.cavallinodoro.it.

La conferma dei migliori elementidella rosa e gli acquisti mirati effet-tuati dal direttore Walter Martuccipotrebbero regalare ai sostenitoriamaranto un campionato da prota-

gonisti e quell’agognato ritorno frai professionisti. Insomma sembra-no esserci tutti i presupposti perchéquest’anno il popolo amaranto tor-ni ad assaporare quei successi cheda tanto tempo mancano e possagodersi tante sane domeniche disport in uno stadio che ci auguria-mo sia sempre più affollato di gen-te e passione.

Roberto Cucciniello

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Questa è anche la vittoria del Gruppo Giovanile

BRAVISSIMI, RAGAZZI!gno, e nonostante il gran da fare e lastanchezza abbiamo ancora voglia difesteggiare.Dopo la vittoria, volevo semplice-mente ringraziarvi; ringrazio il Con-siglio direttivo, Ezio Gori, PaoloAgnoletti, Fabio Niccolini, per losplendido lavoro che hanno fatto in-

sieme a noi. Ringrazio i coordinatoriRachele Mencaroni, Fabiana Tenti,Matteo Gambini, Luca Testa, Jaco-po Bartolini, Simone Sinatti perché,nonostante sia il primo mandato pertutti, si sono dimostrati all’altezzadella situazione, non hanno avuto pa-ura di rimboccarsi le maniche e di

darsi da fare, svolgendo un lavorosplendido al campo gara, al servizio,al banchino e in qualsiasi altra atti-vità svolta in questi mesi.Ma il ringraziamento più grande vaa tutti voi; a chi ha fatto le notti alcampo gara, a chi ha annaffiato ognisingolo centimetro di lizza, a chi haservito le pizze, a chi ha cucinato, achi, nelle ore più improbabili, hapulito e sistemato i giardinetti, a chiha fatto il turno di notte alla Bicchie-raia, a chi ha fatto il turno alla casi-na, al banchino, a chi ha messo lebandiere, a chi si è occupato dellecoreografie, a chi nonostante la piog-gia montava i casottini, a chi si è oc-cupato della cena propiziatoria...Il vero grazie va a tutti voi, ragazzi,che ci avete reso fieri di avere accantodei giovani così volenterosi e appas-sionati. Questa giostra è la vostragiostra!!! Bravissimi.

Giulia Fucini

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