Basilea II

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Basilea II. Federlazio Confidi Lazio. Federlazio Confidi Lazio. Basilea II. Il comitato di BASILEA fu istituito nel 1974 dai governatori delle Banche Nazionali dei paesi maggiormente industrializzati, con lo scopo di rafforzare la cooperazione tra le autorità di vigilanza bancaria. - PowerPoint PPT Presentation

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Il comitato di BASILEA fu istituito nel 1974 dai governatori delle Banche

Nazionali dei paesi maggiormente industrializzati, con lo scopo di

rafforzare la cooperazione tra le autorità di vigilanza bancaria.

Le proposte del comitato sono accettate come normativa vincolante in

oltre 100 paesi.

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Il Comitato al fine di realizzare una convergenza internazionale

sull’adeguatezza patrimoniale delle banche stabilisce alcune norme,

note come:

“L’ACCORDO DI BASILEA SUI REQUISITI PATRIMONIALI” BASILEA I

ADEGUATEZZA PATRIMONIALEIl patrimonio deve essere adeguato ai rischi assunti.

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CONSEGUENZE

L’ impossibilità di differenziare a sufficienza la tipologia di clientela rende lo

schema troppo semplicistico ai fini di una corretta valutazione del rischio.

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.““THE NEW BASEL CAPITAL ACCORD” BASILEA IITHE NEW BASEL CAPITAL ACCORD” BASILEA II

Nuova regolamentazione sui requisiti patrimoniali delle banche.Le banche devono valutare in maniera più approfondita la solvibilità della loro clientela.

Basilea II propone una nuova regolamentazione per il calcolo del coefficiente prudenziale.

Due le soluzioni possibili:

1 APPROCCIO STANDARDISED

2 INTERNAL RATING APPROACH

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APPROCCIO STANDARDISEDAPPROCCIO STANDARDISED

L’approccio standard implica cambiamenti minimi da parte delle

banche nei confronti della precedente impostazione.

I coefficienti prudenziali - predefiniti dall’Autorità di Vigilanza - vengono

applicati sulla base dei rating espressi da agenzie esterne

specializzate nella valutazione del merito creditizio della clientela

affidata.

RATINGProcesso di valutazione da parte di agenzie specializzate per

assegnare uno standard comparativo ai fini della determinazione dell’affidabilità dell’impresa.

Ovvero voto che le società specializzate di rating assegnano alle imprese sulla base del quale quantificano l’ammontare

dell’affidamento.

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INTERNAL RATING APPROACHINTERNAL RATING APPROACH

La valutazione del merito creditizio avviene all’interno della banca

attraverso l’impiego di strumenti matematici statistici.

•INTERNAL RATING FOUNDATION APPROACH

•INTERNAL RATING ADVANCED APPROACH

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INTERNAL RATING FOUNDATION APPROACHINTERNAL RATING FOUNDATION APPROACH

Alla banca è consentita la stima della probabilità di insolvenza dell’imprenditore, mentre la perdita effettivamente subita viene fornita dalla Autorità di Vigilanza

Le banche devono adeguare i propri metodi di valutazione interni già esistenti ai requisiti dell’accordo di Basilea II.

Ciò significa che tutte le classificazioni di rating e tutte le valutazioni di solvibilità devono definire con precisione quanto sia elevata la probabilità che il potenziale creditore non riesca a far fronte ai suoi impegni di pagamento in futuro.

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INTERNAL RATING ADVANCED APPROACHINTERNAL RATING ADVANCED APPROACH

Completa il rating interno mediante un modello complesso, con

l’aiuto del quale, viene valutata l’entità della perdita nel caso di

mancato rimborso del prestito.

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LE NUOVE REGOLE IMPOSTE DA BASILEA II ALLE LE NUOVE REGOLE IMPOSTE DA BASILEA II ALLE IMPRESEIMPRESE

A livello generale le banche dovranno in futuro disporre di un quadro più dettagliato del proprio creditore.

L’odierna abituale analisi di bilancio va ampliata con un attenzione particolare per liquidità, chiarezza e veridicità di bilancio.

L’Internal rating dovrà servire:

• Nelle delibere di fido, nella fissazione dei limiti operativi e a supporto delle politiche di pricing dei crediti;

• Per l’analisi dell’adeguatezza patrimoniale, della redditività e deglim accantonamenti;

• Per la reportistica agli amministratori e all’alta direzione a sostegno delle decisioni strategiche sull’attività operativa della banca

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COSA SIGNIFICA BASILEA II PER LE COSA SIGNIFICA BASILEA II PER LE IMPRESEIMPRESE

• UNA MAGGIORE CAPITALIZZAZIONEUNA MAGGIORE CAPITALIZZAZIONE

• UNA MIGLIORE TRASPARENZA ED AFFIDABILITA’ UNA MIGLIORE TRASPARENZA ED AFFIDABILITA’ DEI BILANCIDEI BILANCI

• UNA MAGGIORE APERTURA AL MERCATO DEI UNA MAGGIORE APERTURA AL MERCATO DEI CAPITALICAPITALI

• UNA CRESCITA DIMENSIONALEUNA CRESCITA DIMENSIONALE

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UNA MAGGIORE CAPITALIZZAZIONEUNA MAGGIORE CAPITALIZZAZIONE

Le procedure di rating evidenzieranno l’equilibrio patrimoniale

dell’impresa e la storica sottocapitalizzazione delle aziende italiane

che, rappresenta un grave punto di debolezza del nostro sistema

produttivo che viene penalizzato a causa di un leverage eccessivo

Debiti finanziariMezzi propri

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UNA MIGLIORE TRASPARENZA ED AFFIDABILITA’ DEI UNA MIGLIORE TRASPARENZA ED AFFIDABILITA’ DEI BILANCIBILANCI

L’adozione di metodologie “oggettive” di valutazione del credito

determinerà un cambiamento delle relazioni banca-impresa in quanto,

l’accesso al credito sarà regolato da precisi parametri di valutazione del

bilancio aziendale, favorendo il passaggio da rapporti fiduciari tra

imprenditore e istituto bancario, a rapporti banca impresa dove, la

valutazione del merito di credito si baserà sull’impiego automatico di

informazioni standardizzate e di indici oggettivi.

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LA BANCA VALUTERA’ SOLO DATI CERTI PROVENIENTI DA BILANCI APPROVATI

I bilanci di periodo, che riflettono situazioni contabili relative ad un

intervallo temporale di pochi mesi non saranno oggetto di valutazione.

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UNA MAGGIORE APERTURA AL MERCATO DEI UNA MAGGIORE APERTURA AL MERCATO DEI

CAPITALICAPITALI

Le difficoltà che le PMI italiane incontreranno sul mercato del credito,

dovrà compensarsi con una maggiore facilità di accesso al mercato

dei capitali.

Occorre sviluppare e diffondere strumenti finanziari innovativi adeguati

alle esigenze finanziarie delle PMI (prestiti partecipativi, cambiali

finanziarie, ecc…)

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UNA CRESCITA DIMENSIONALEUNA CRESCITA DIMENSIONALE

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La nuova regolamentazione bancaria è stata elaborata come modello di

riferimento al sistema finanziario e imprenditoriale anglosassone dove, la

dimensione media delle imprese è sensibilmente più elevata del nostro

paese

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La valutazione della banca non si limiterà ai soli requisiti oggettivi (rating quantitativo), ma si estenderà anche al rating qualitativo.

 

        

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RATING QUALITATIVO

Mix di informazioni qualitative, andamenti congiunturali e previsioni di mercato per una valutazione d’impresa orientata al futuro.

La valutazione qualitativa si baserà sui seguenti elementi:• Tipologia della clientela• Grado di dipendenza da fornitori o clienti• Percentuale di crescita del fatturato• Precedente esperienza dell’imprenditore• Immagine aziendale • Efficacia della localizzazione• Titolo di proprietà dei locali dell’impresa

• Evoluzione dell’impresa rispetto al passato• Potenzialità finanziaria della proprietà• Giudizio del gestore sul rapporto fiduciario

  

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