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PASSEGGIATA DEL CANALE (1) La “Passeggiata del Canale” è così chiamata in quanto il suo percorso coin- cide con quello del canale, realizzato negli anni 1859/60 per addurre l’acqua del torrente Melezet (prelevandola sotto l’abitato di Les Arnauds) ai cantieri del tunnel del Frejus. Il canale attraversava con lieve pendenza il versante delle Tre Croci, il cam- po della Fiera, via Grandis, il torrente Merdovine per proseguire sul versante della Melmise sovrastante l’attuale centrale Enel. Il canale era realizzato con copertura in parte ad archi e in parte con lastroni di pietra e portava l’acqua ai dieci compressori che producevano l’aria compressa destinata alle perforatrici utilizzate per la realizzazione del primo “Traforo delle Alpi”, inaugurato il 17 settembre del 1871 dopo quattordici anni di lavori. Completati i lavori del Traforo del Frejus, il canale venne utilizzato, ancora sino agli anni ’60 del secolo scorso, per addurre l’acqua a una turbina per la pro- duzione di energia elettrica. Attualmente la “Passeggiata del Canale” è un piacevole e semplice percorso che, dal ponte delle “Tre Croci- loc. Condemine” confluisce con la strada pro- vinciale del Melezet. Una volta giunti al ponte delle Tre Croci occorre prendere la strada asfaltata in leggera discesa che si trova sulla sinistra, raggiungendo un gruppetto di case. A poca distanza dalle abitazioni inizia il sentiero che prosegue in piano fino a raggiungere le condotte forzate del Bacino “Paradiso” e poi, sempre in piano, fino alla strada provinciale del Melezet dalla quale è possibile rientrare comodamente in paese. Lungo questo itinerario si svolge da alcuni anni, nella stagione estiva, il “sim- posio internazionale Scultura nelle Alpi”, manifestazione che, riprendendo una tradizione radicata da secoli sul territorio di Bardonecchia, permette ad artisti di varie nazionalità di dimostrare la loro abilità nella lavorazione del legno. Le opere realizzate dai vari scultori sono posizionate lungo il tracciato della passeggiata, dando occasione a coloro che percorrono questo itinerario di apprezzarle pienamente grazie alla loro ambientazione “naturale”. SENTIERO MILLAURES-ISSARDS (VIA DEI COSETTI) (3) Piacevole e comoda passeggiata con una splendida vista sulla conca di Bar- donecchia, che, percorrendo in piano le pendici del monte Jafferau, attraversa affascinanti boschi di larici, pini e abeti. Raggiungere la frazione Millaures seguendo le indicazioni lungo la strada pro- vinciale per le Gleise. Superata la strettoia del paese, dopo circa 100 metri si incontra un bivio dal quale proseguire sulla sinistra verso la Chiesa Parroc- chiale. Giunti alla Chiesa, imboccare il largo sentiero a sinistra, da qui inizia la cosid- detta “Via dei Cosetti” (indicazioni) che, correndo a mezzacosta a monte della borgata Prerichard, raggiunge dapprima la condotta forzata che scende dal bacino dello Jafferau e successivamente la cabinovia. Da qui proseguire attra- verso il bosco sempre lungo l’evidente sentiero che, dopo alcune brevi salite alternate a tratti piani, si affaccia sulla strada provinciale per Rochemolles poco sotto alle case della borgata Issards. Per rientrare a Bardonecchia è possibile seguire la strada provinciale fino a raggiungere le prime case in Via Sommeiller oppure ripercorrere il sentiero al contrario. Da notare lungo il per- corso, oltre alle bellez- ze naturali, descritte da pannelli posizionati lungo il sentiero, an- che le vasche, che si incontrano poco oltre i tubi dei Bacini, nelle quali un tempo veniva messa a macerare la canapa, utilizzata per la tessitura di bianche- ria e di teli da lavoro e la cava, dalla qua- le vennero estratte le pietre utilizzate per la costruzione del tunnel ferroviario del Frejus. SENTIERO DEL MARMO VERDE (5) Facile e piacevole passeggiata che, compiendo un percorso ad anello, permette di apprezzare un ambiente naturale ancora piuttosto selvaggio. Il percorso è organizzato in una serie di tappe, provviste di pannelli informativi realizzati dai ragazzi delle scuole ele- mentari di Bardonecchia in collabora- zione con il Comune di Bardonecchia ed il Consorzio Forestale Alta Valle Susa. Dall’abitato di Bardonecchia raggiun- gere il Borgovecchio e proseguire sino alle ultime case di Via Cavour, oltre le quali si trova una cappella (Cappella delle Grazie). Superare il ponte e seguire la stradina a sinistra che, costeggiando il torrente Frejus porta in prossimità delle casca- te. Da qui il sentiero sale con dolce pendenza e costeggia per un breve tratto il letto del fiume per poi risalire lungo il versante. Ad un primo bivio si volge a sinistra (a destra si giungerebbe direttamente alle Grange della Muttë) dove, tra la boscaglia, si notano specchi d’acqua di cui il maggiore è detto “Lak d’ Bernabè”. Dopo una breve discesa si torna a salire in bosco misto di ontani, aceri, pioppi tremoli e larici, sino in prossimità di un poggio con pini e ginepri, detto “Ser Paran” (poggio pelato); da qui si prosegue attraverso prati erborati sino a raggiungere un secondo bivio, dove occorre svoltare a destra e proseguire in piano fino a raggiungere la strada del Chaffaux. Per rientrare a Bardonecchia prendere a destra, raggiungere le Grange Muttë, poi il ponte e infine l’abitato. Osservare la natura, attraversare gli spazi incontaminati che offre e percorrere le infinite sensazioni fatte di odori, sapori, forme e colori che la rendono speciale e insostituibile è un occasione che tutti devono poter avere. Come coloro che sono passati prima di noi anche chi passerà in futuro dovrà poter godere allo stesso modo delle meraviglie che la natura ci ha offerto. Pertanto si invitano tutti coloro che intendono percorrere questi splendidi itinerari a tenere un comportamento rispettoso dell’ambiente in cui si trovano. VI DU VIO’ (4) La Vi du Viò è un interessante percor- so pensato e attrezzato per diventare un “sentiero ecologico”, che permette di avvicinarsi all’ambiente naturale e di scoprirne i segreti. L’itinerario è scan- dito da una serie di pannelli informativi, corredati da testi all’interno dei quali sono descritte le bellezze naturali e le curiosità storiche che si incontrano percorrendo il sentiero. Inizialmente fu il GAC (Gruppo Attività Culturali di Bardonecchia) ad occu- parsi della valorizzazione di questo iti- nerario; il lavoro venne poi proseguito in anni più recenti dalle maestre e dai ragazzi delle scuole elementari di Bar- donecchia con il progetto “adotta un sentiero”. Coloro che intendono fare una pa- rentesi culturale percorrendo questo itinerario naturalistico, hanno la possi- bilità (con brevi varianti sul percorso) di visitare la cappella di Notre Dame du Coignet, tipica cappella di montagna dove ammirare raffinati affreschi del XV secolo e il Forte Bramafam, opera di architettura militare ottocentesca, che ospita al suo interno un interes- sante museo di storia militare. L’itinerario, che si sviluppa sulla parte inferiore delle pendici del Colomion, ha come punto di partenza la fonta- na Giolitti, (così nominata in onore del grande politico che qui amava pas- seggiare durante i suoi soggiorni estivi) facilmente raggiungibile oltrepassando il torrente Melezet grazie al ponte in prossimità di Via Pineta. Dalla fonta- na imboccare il sentiero che, superato il dislivello iniziale in lieve pendenza, porta alla località “Quattro Strade”, da qui il percorso piega leggermente verso destra e prosegue sempre in piano e all’ombra fino a raggiungere la frazione Les Arnauds, (è anche possibile inter- rompere prima il percorso e scendere verso Campo Smith). Dalla frazione Les Arnauds è possibile raggiungere l’abitato di Bardonecchia percorrendo Via Melezet oppure attraversando la strada provinciale e imboc- cando la “Passeggiata del Canale”. SENTIERO SOTTO LA ROCCIA (2) Il sentiero sotto la roccia, intitolato a Luciano Ferraris, vero amico di Bardo- necchia, scomparso alcuni anni fa, appassionato di natura e montagna, en- tusiasta animatore di gite ed escursioni per giovani, ragazzi e bambini è un affascinante percorso che mette in comunicazione due versanti, quello del Frejus e quello della Rho. Lungo questo itinerario è possibile osservare la tipica flora montana e con un po’ di fortuna anche incontrare uno dei numerosi animali che abitano la zona: caprioli, cervi, scoiattoli, volpi, lepri, ecc. L’itinerario offre anche l’opportunità, facendo una breve variante sul percorso, di recarsi alle Grange della Rho, caratteristica borgata alpina che mantiene pressoché inalterata la sua struttura originaria e dove è possibile apprezzare l’architettura alpina in tutti i suoi aspetti peculiari. Partendo dall’abitato di Bardonecchia, (Cappella della Madonna delle Grazie) percorrere la strada asfaltata che porta alle Grange del Frejus, fino ad un evi- dente bivio dal quale sulla sinistra si diparte la strada militare per le Grange Rho, seguire la militare fino all’ultimo tornante e svoltare sulla destra seguendo il cartello indicatore “sentiero Luciano Ferraris”. Percorrere ancora circa 200 mt. prima in piano, poi in leggera discesa fino a raggiungere un punto panoramico, in cui è stata posizionata una tavola orien- tativa (spostata di circa dieci metri a destra dall’asse del sentiero) e dal quale si può godere di un magnifico sguardo d’insieme sulla conca di Bardonecchia. Da qui, proseguire a sinistra lungo l’evidente sentiero che attraversa boschi misti e prati fino a raggiungere la dorsale che separa i due versanti, “ser dl’ Aleréë” dalla quale, dopo un breve tratto in discesa attraverso un fitto bosco di larici e latifoglie, si raggiungono le case delle Grange del Frejus. Da qui rientrare a Bardonecchia seguendo in discesa la strada asfaltata che in breve tempo riporta al bivio di partenza. Cinque passi a Bardonecchia Informazioni Turistiche IAT-BARDONECCHIA-TT&P Piazza De Gasperi - 10052 Bardonecchia (To) Tel./Fax 0122.99032 e-mail: [email protected] www.montagnedoc.it PRO LOCO Piazza Valle Stretta 1 - 10052 Bardonecchia (To) Tel./Fax 0122.902612 e-mail: [email protected]

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Passeggiata del Canale (1)La “Passeggiata del Canale” è così chiamata in quanto il suo percorso coin-cide con quello del canale, realizzato negli anni 1859/60 per addurre l’acqua del torrente Melezet (prelevandola sotto l’abitato di Les Arnauds) ai cantieri del tunnel del Frejus.Il canale attraversava con lieve pendenza il versante delle Tre Croci, il cam-po della Fiera, via Grandis, il torrente Merdovine per proseguire sul versante della Melmise sovrastante l’attuale centrale Enel. Il canale era realizzato con copertura in parte ad archi e in parte con lastroni di pietra e portava l’acqua ai dieci compressori che producevano l’aria compressa destinata alle perforatrici utilizzate per la realizzazione del primo “Traforo delle Alpi”, inaugurato il 17 settembre del 1871 dopo quattordici anni di lavori.Completati i lavori del Traforo del Frejus, il canale venne utilizzato, ancora sino agli anni ’60 del secolo scorso, per addurre l’acqua a una turbina per la pro-duzione di energia elettrica.Attualmente la “Passeggiata del Canale” è un piacevole e semplice percorso che, dal ponte delle “Tre Croci- loc. Condemine” confluisce con la strada pro-vinciale del Melezet.Una volta giunti al ponte delle Tre Croci occorre prendere la strada asfaltata in leggera discesa che si trova sulla sinistra, raggiungendo un gruppetto di case. A poca distanza dalle abitazioni inizia il sentiero che prosegue in piano fino a raggiungere le condotte forzate del Bacino “Paradiso” e poi, sempre in piano, fino alla strada provinciale del Melezet dalla quale è possibile rientrare comodamente in paese. Lungo questo itinerario si svolge da alcuni anni, nella stagione estiva, il “sim-posio internazionale Scultura nelle Alpi”, manifestazione che, riprendendo una tradizione radicata da secoli sul territorio di Bardonecchia, permette ad artisti di varie nazionalità di dimostrare la loro abilità nella lavorazione del legno.Le opere realizzate dai vari scultori sono posizionate lungo il tracciato della passeggiata, dando occasione a coloro che percorrono questo itinerario di apprezzarle pienamente grazie alla loro ambientazione “naturale”.

sentiero Millaures-issards (Via dei Cosetti) (3)Piacevole e comoda passeggiata con una splendida vista sulla conca di Bar-donecchia, che, percorrendo in piano le pendici del monte Jafferau, attraversa affascinanti boschi di larici, pini e abeti.Raggiungere la frazione Millaures seguendo le indicazioni lungo la strada pro-vinciale per le Gleise. Superata la strettoia del paese, dopo circa 100 metri si incontra un bivio dal quale proseguire sulla sinistra verso la Chiesa Parroc-chiale.Giunti alla Chiesa, imboccare il largo sentiero a sinistra, da qui inizia la cosid-detta “Via dei Cosetti” (indicazioni) che, correndo a mezzacosta a monte della borgata Prerichard, raggiunge dapprima la condotta forzata che scende dal bacino dello Jafferau e successivamente la cabinovia. Da qui proseguire attra-verso il bosco sempre lungo l’evidente sentiero che, dopo alcune brevi salite alternate a tratti piani, si affaccia sulla strada provinciale per Rochemolles poco sotto alle case della borgata Issards.Per rientrare a Bardonecchia è possibile seguire la strada provinciale fino a raggiungere le prime case in Via Sommeiller oppure ripercorrere il sentiero al contrario.Da notare lungo il per-corso, oltre alle bellez-ze naturali, descritte da pannelli posizionati lungo il sentiero, an-che le vasche, che si incontrano poco oltre i tubi dei Bacini, nelle quali un tempo veniva messa a macerare la canapa, utilizzata per la tessitura di bianche-ria e di teli da lavoro e la cava, dalla qua-le vennero estratte le pietre utilizzate per la costruzione del tunnel ferroviario del Frejus.

sentiero del MarMo Verde (5)Facile e piacevole passeggiata che, compiendo un percorso ad anello, permette di apprezzare un ambiente naturale ancora piuttosto selvaggio. Il percorso è organizzato in una serie di tappe, provviste di pannelli informativi realizzati dai ragazzi delle scuole ele-mentari di Bardonecchia in collabora-zione con il Comune di Bardonecchia ed il Consorzio Forestale Alta Valle Susa. Dall’abitato di Bardonecchia raggiun-gere il Borgovecchio e proseguire sino alle ultime case di Via Cavour, oltre le quali si trova una cappella (Cappella delle Grazie).Superare il ponte e seguire la stradina a sinistra che, costeggiando il torrente Frejus porta in prossimità delle casca-te. Da qui il sentiero sale con dolce pendenza e costeggia per un breve tratto il letto del fiume per poi risalire lungo il versante.Ad un primo bivio si volge a sinistra (a destra si giungerebbe direttamente alle Grange della Muttë) dove, tra la boscaglia, si notano specchi d’acqua di cui il maggiore è detto “Lak d’ Bernabè”. Dopo una breve discesa si torna a salire in bosco misto di ontani, aceri, pioppi tremoli e larici, sino in prossimità di un poggio con pini e ginepri, detto “Ser Paran” (poggio pelato); da qui si prosegue attraverso prati erborati sino a raggiungere un secondo bivio, dove occorre svoltare a destra e proseguire in piano fino a raggiungere la strada del Chaffaux.Per rientrare a Bardonecchia prendere a destra, raggiungere le Grange Muttë, poi il ponte e infine l’abitato.

Osservare la natura, attraversare gli spazi incontaminati che offre e percorrere le infinite sensazioni fatte di odori, sapori, forme e colori che la rendono speciale e insostituibile è un occasione che tutti devono poter avere. Come coloro che sono passati prima di noi anche chi passerà in futuro dovrà poter godere allo

stesso modo delle meraviglie che la natura ci ha offerto.Pertanto si invitano tutti coloro che intendono percorrere questi splendidi

itinerari a tenere un comportamento rispettoso dell’ambiente in cui si trovano.

Vi du Vio’ (4)La Vi du Viò è un interessante percor-so pensato e attrezzato per diventare un “sentiero ecologico”, che permette di avvicinarsi all’ambiente naturale e di scoprirne i segreti. L’itinerario è scan-dito da una serie di pannelli informativi, corredati da testi all’interno dei quali sono descritte le bellezze naturali e le curiosità storiche che si incontrano percorrendo il sentiero.Inizialmente fu il GAC (Gruppo Attività Culturali di Bardonecchia) ad occu-parsi della valorizzazione di questo iti-nerario; il lavoro venne poi proseguito in anni più recenti dalle maestre e dai ragazzi delle scuole elementari di Bar-donecchia con il progetto “adotta un sentiero”.Coloro che intendono fare una pa-rentesi culturale percorrendo questo itinerario naturalistico, hanno la possi-bilità (con brevi varianti sul percorso) di visitare la cappella di Notre Dame du Coignet, tipica cappella di montagna dove ammirare raffinati affreschi del XV secolo e il Forte Bramafam, opera di architettura militare ottocentesca, che ospita al suo interno un interes-sante museo di storia militare.L’itinerario, che si sviluppa sulla parte inferiore delle pendici del Colomion, ha come punto di partenza la fonta-na Giolitti, (così nominata in onore del grande politico che qui amava pas-seggiare durante i suoi soggiorni estivi) facilmente raggiungibile oltrepassando il torrente Melezet grazie al ponte in prossimità di Via Pineta. Dalla fonta-na imboccare il sentiero che, superato il dislivello iniziale in lieve pendenza, porta alla località “Quattro Strade”, da

qui il percorso piega leggermente verso destra e prosegue sempre in piano e all’ombra fino a raggiungere la frazione Les Arnauds, (è anche possibile inter-rompere prima il percorso e scendere verso Campo Smith). Dalla frazione Les Arnauds è possibile raggiungere l’abitato di Bardonecchia percorrendo Via Melezet oppure attraversando la strada provinciale e imboc-cando la “Passeggiata del Canale”.

sentiero sotto la roCCia (2)Il sentiero sotto la roccia, intitolato a Luciano Ferraris, vero amico di Bardo-necchia, scomparso alcuni anni fa, appassionato di natura e montagna, en-tusiasta animatore di gite ed escursioni per giovani, ragazzi e bambini è un affascinante percorso che mette in comunicazione due versanti, quello del Frejus e quello della Rho.Lungo questo itinerario è possibile osservare la tipica flora montana e con un po’ di fortuna anche incontrare uno dei numerosi animali che abitano la zona: caprioli, cervi, scoiattoli, volpi, lepri, ecc.L’itinerario offre anche l’opportunità, facendo una breve variante sul percorso, di recarsi alle Grange della Rho, caratteristica borgata alpina che mantiene pressoché inalterata la sua struttura originaria e dove è possibile apprezzare l’architettura alpina in tutti i suoi aspetti peculiari. Partendo dall’abitato di Bardonecchia, (Cappella della Madonna delle Grazie) percorrere la strada asfaltata che porta alle Grange del Frejus, fino ad un evi-dente bivio dal quale sulla sinistra si diparte la strada militare per le Grange Rho, seguire la militare fino all’ultimo tornante e svoltare sulla destra seguendo il cartello indicatore “sentiero Luciano Ferraris”.Percorrere ancora circa 200 mt. prima in piano, poi in leggera discesa fino a raggiungere un punto panoramico, in cui è stata posizionata una tavola orien-tativa (spostata di circa dieci metri a destra dall’asse del sentiero) e dal quale si può godere di un magnifico sguardo d’insieme sulla conca di Bardonecchia.Da qui, proseguire a sinistra lungo l’evidente sentiero che attraversa boschi misti e prati fino a raggiungere la dorsale che separa i due versanti, “ser dl’ Aleréë” dalla quale, dopo un breve tratto in discesa attraverso un fitto bosco di larici e latifoglie, si raggiungono le case delle Grange del Frejus.Da qui rientrare a Bardonecchia seguendo in discesa la strada asfaltata che in breve tempo riporta al bivio di partenza.

Cinque passi a

Bardonecchia

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Capp.la Cognet

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S.Ubaldo

R.Fosse

PIAN DEL SOLE

Chateaux

F.Bramafan

Quattro Strade

Campo Smith

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dTur 'Amun

B.go Vecchio

Paradiso

Gr.a Condemine

Les Granges

Vernets

Gr.a la Moutte

V.del

Frejus

T. Les Issards

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Challier

Comba

Horres

Bacini

Gr.a Garnier

S. Andrea

Prerichard

Millaures

Riveaux

Gleises

Blanc

SerreLe Frassinet

Citadelle

Andrieux

Bersac

C.se Medail

Rochas

Broue

P L A N C E S Grang

R. Perilie

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delle Sagne

Serbatoio

C O S T A D E L B O S C O

Fregiusa

Alb.o Belvedere

Alp.o Beatrix

Galleria del Frejus

COSTA SELLETTE

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Capp.la M. Aus

Galleria Autostradale del Frejus

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FERROVIA

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La carta è stata realizzata sulla base della CTR – Carta Tecnica Regionale. L’utilizzo dei dati è stato autorizzato dalla Regione Piemonte Settore Cartografico con autorizzazione 11/04.

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