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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 73 B.2: Opere di protezione e consolidamento superficiale Queste tipologie di opere riguardano il consolidamento e la stabilizzazione dei versanti attraverso il contenimento delle coltri di terreno più superficiali. Per ottenere questo obiettivo si sfruttano le capacità antierosive delle piante cercando di ottenere un ripristino della vegetazione sulla scarpata, con tecniche di ingegneria naturalistica. Seguendo la classificazione introdotta da Schiechtl (1986) si possono distinguere gli interventi di bioingegneria applicati alla protezione e al consolidamento superficiale in tre diversi gruppi: 1. INTERVENTI DI RIVESTIMENTO O DI COPERTURA, hanno lo scopo fondamentale di proteggere il terreno dall’erosione superficiale dovuta alle piogge intense, dal ruscellamento superficiale, dal vento e dal gelo. Questi metodi vengono utilizzati dove è necessaria una protezione rapida, agente in superficie per garantire lo sviluppo di una copertura vegetale del terreno, permettendo il miglioramento del bilancio idrico e termico del pendio. 2. SISTEMAZIONI STABILIZZANTI sono impiegati laddove si temano movimenti franosi, all’interno del pendio da consolidare. Le specie vegetali sono chiamate a stabilizzare e a consolidare il terreno in profondità grazie alla compenetrazione delle radici, e alla sottrazione di acqua dal terreno. L’effetto dell’intervento dipende dal tipo di specie impiegata e dalla modalità di esecuzione dell’intervento, in particolare dalla profondità raggiunta e dalla densità dell’impianto. Spesso queste tecniche vengono combinate con gli interventi di rivestimento e copertura, in questo modo le specie piantate vengono protette dal rotolamento di massi e dai fenomeni di erosione che si hanno su un pendio non vegetato. Solitamente quando si affronta il problema della stabilità di una scarpata si ricorre a interventi combinati, in cui gli elementi costruttivi vivi utilizzati per la copertura della scarpata o con funzioni stabilizzanti vengono affiancati ad altri materiali come il legname e materiali inerti. Nelle prime fasi della realizzazione dell’opera sono proprio le strutture realizzate con questi materiali che stabilizzano il versante, mentre con il passare del tempo, quando si ottiene la radicazione e la crescita delle piante, si ottiene un miglioramento della stabilità globale del pendio e un miglior inserimento nel contesto ambientale. In ogni caso, ognuna delle tecniche esposte può essere completata con interventi di tipo complementare allo scopo di arricchire e differenziare in senso floristico le associazioni vegetali pioniere che sono state impiantate per stabilizzare il versante. B.2.1: Interventi di rivestimento e di copertura: semine La protezione delle zone in erosione mediante la sola semina di specie erbacee viene utilizzata solo su frane ed erosioni superficiali, su pendii caratterizzati da pendenze non molto elevate. In genere le semine vengono combinate con gli interventi di tipo stabilizzante, fatta eccezione per le zone più alte. Le semine di specie

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 73

B.2: Opere di protezione e consolidamento superficiale

Queste tipologie di opere riguardano il consolidamento e la stabilizzazione deiversanti attraverso il contenimento delle coltri di terreno più superficiali. Per ottenerequesto obiettivo si sfruttano le capacità antierosive delle piante cercando di ottenereun ripristino della vegetazione sulla scarpata, con tecniche di ingegneria naturalistica.Seguendo la classificazione introdotta da Schiechtl (1986) si possono distinguere gliinterventi di bioingegneria applicati alla protezione e al consolidamento superficiale intre diversi gruppi:

1. INTERVENTI DI RIVESTIMENTO O DI COPERTURA, hanno lo scopo fondamentale diproteggere il terreno dall’erosione superficiale dovuta alle piogge intense, dalruscellamento superficiale, dal vento e dal gelo. Questi metodi vengono utilizzatidove è necessaria una protezione rapida, agente in superficie per garantire losviluppo di una copertura vegetale del terreno, permettendo il miglioramento delbilancio idrico e termico del pendio.

2. SISTEMAZIONI STABILIZZANTI sono impiegati laddove si temano movimentifranosi, all’interno del pendio da consolidare. Le specie vegetali sono chiamate astabilizzare e a consolidare il terreno in profondità grazie alla compenetrazionedelle radici, e alla sottrazione di acqua dal terreno. L’effetto dell’interventodipende dal tipo di specie impiegata e dalla modalità di esecuzionedell’intervento, in particolare dalla profondità raggiunta e dalla densitàdell’impianto. Spesso queste tecniche vengono combinate con gli interventi dirivestimento e copertura, in questo modo le specie piantate vengono protette dalrotolamento di massi e dai fenomeni di erosione che si hanno su un pendio nonvegetato. Solitamente quando si affronta il problema della stabilità di unascarpata si ricorre a interventi combinati, in cui gli elementi costruttivi viviutilizzati per la copertura della scarpata o con funzioni stabilizzanti vengonoaffiancati ad altri materiali come il legname e materiali inerti. Nelle prime fasidella realizzazione dell’opera sono proprio le strutture realizzate con questimateriali che stabilizzano il versante, mentre con il passare del tempo, quando siottiene la radicazione e la crescita delle piante, si ottiene un miglioramento dellastabilità globale del pendio e un miglior inserimento nel contesto ambientale.

In ogni caso, ognuna delle tecniche esposte può essere completata coninterventi di tipo complementare allo scopo di arricchire e differenziare in sensofloristico le associazioni vegetali pioniere che sono state impiantate per stabilizzare ilversante.

B.2.1: Interventi di rivestimento e di copertura: semine

La protezione delle zone in erosione mediante la sola semina di specie erbaceeviene utilizzata solo su frane ed erosioni superficiali, su pendii caratterizzati dapendenze non molto elevate. In genere le semine vengono combinate con gliinterventi di tipo stabilizzante, fatta eccezione per le zone più alte. Le semine di specie

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erbose permettono di agire rapidamente sulle superficie consolidando in brevissimotempo aree minacciate, evitando l’erosione di altre superficie e sono preparatorie peraltre tecniche quali i cespugliamenti e rimboschimenti.

Per la semina di specie erbacee si possono adottare diverse metodologie:

• semina con miscugli di specie ottenibili sul mercato o con fiorume

• semina con il metodo “nero-verde” o con il “sistema Schiechteln”

• semina con reti antierosive

• idrosemina

Per tutti i metodi di semina è importante l’utilizzo di miscugli di inerbimentoadatti, che non siamo troppo ricchi di specie aggressive con ciclo vegetativo tropporapido, poiché queste esercitano una forte concorrenza nei confronti di specie a piùlenta germinazione e crescita, che rappresentano però lo stato finale della coperturaerbacea. Non è possibile nemmeno il miscuglio in base ai rilievi vegetazionali in areelimitrofe, essendo le associazioni qui presenti lo stadio ecologicamente evoluto inquelle zone e mancando invece le specie pioniere.

B.2.1.1: Semina di miscugli di specie ottenibili sul mercato o con fiorume

Questa tecnica è utilizzabile solo su terreni accidentati, a debole pendenza,nelle situazioni in cui la pioggia non è in grado di dilavare il terreno e di asportare ilseme. In genere si utilizzano circa 0,5÷1 kg/m2 di fiorume o 20 ÷50 g/m2 di semente.Per evitare che i semi vengano portati via dal vento l’operazione di spargimento vafatta su terreno bagnato. La semina può essere durante tutto il periodo vegetativo, ilperiodo migliore è l’inizio dell’estate. Per quanta riguarda il fiorume (residui ricchi disemi provenienti dai depositi di fieno), esso può essere procacciato solo in piccolequantità nelle situazioni in cui nelle vicinanze del cantiere si trovino dei pratisfalciabili. Quindi questo intervento viene impiegato solo nelle regioni alpine, in genereal di sopra del limite della foresta allo scopo di ottenere un’associazione vegetale riccadi specie.Per favorire le semine con fiorume si usa mischiare i semi con altri sementiin commercio in modo tale da ottenere un pronto sviluppo della coltre erbosa, chealtrimenti fa fatica a crescere per la mancanza di specie pioniere all’interno delfiorume stesso. Il metodo della semplice semina per spaglio viene applicato in generesolo su piccole superficie, in quanto non fornisce risultati soddisfacenti ed immediati acausa dell’esposizione della superficie ai fenomeni di dilavamento e all’azione delvento, nelle situazioni in cui, per mancanza di umidità o a causa delle bassetemperature, non si ottiene una rapida germinazione.

Campo di applicazione

• Terreni a debole pendenza in cui la pioggia non sia in grado di asportare il semee dilavare il terreno

• La semina con fiorame viene impiegata solo nelle regioni alpine nei casi in cuinelle vicinanze del cantiere siano presenti prati sfalciabili

Vantaggi

• La semina con fiorume contiene semente che non si trova in commercio epermette di ricostruire associazioni vegetali tipiche della zona.

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Svantaggi

• Il fiorume si trova solo in piccole quantità nei casi in cui siano presenti pratisfalciabili nelle immediate vicinanze del cantiere. Inoltre nel fiorume in generemancano le specie pioniere per i terreni grezzi.

B.2.1.2: Semina con il metodo “nero verde” o con il sistema Schiechteln

Questo è il metodo maggiormente utilizzato per il rinverdimento di pendii escarpate ripide. Nella prima fase del lavoro si cosparge il pendio con paglia in quantitàdi 400÷800 g/m2 in modo tale da formare una coltre protettiva su cui poi si esegue lasemina a spaglio in quantità di 20÷50 g/m2 e lo spandimento di concime minerale oorganico. Successivamente lo strato di paglia viene ricoperto con uno strato diemulsione bituminosa diluita con acqua, non dannosa per le piante in modo tale daassicurare una protezione dagli agenti atmosferici. L’utilizzo del bitume è favorevolesoprattutto nelle zone di montagna in cui l’assorbimento di calore di questo materialenero è decisivo per il mantenimento di una temperatura atta a favorire lagerminazione dei sementi.

Campo di applicazione

• Rinverdimento di pendii e scarpate ripidi, semina in zone di montagna, anche supendii difficilmente accessibili

Vantaggi

• Procedimento semplice, rapido ed economico,• Permette il rinverdimento in zone a clima rigido, sfruttando la capacità di

assorbimento di calore del materiale bituminoso di colore nero• Metodo applicabile per difficili condizioni di terreno e per stazioni ostili alla

vegetazione

Svantaggi

• La semina con il metodo “nero-verde” presenta un rendimento giornaliero piùbasso rispetto alle idrosemine o alle semine a secco.

B.2.1.3: Idrosemina

L’idrosemina è un metodo utilizzato recentemente in luoghi raggiungibili conmezzi meccanici (raggio d’azione di 200 m circa) e consiste nella distribuzione apressione, con l’uso di una pompa, di una poltiglia acquosa contenente i semi, ilconcime, il substrato organico di protezione (paglia, torba, cellulosa, ecc) e sostanzeleganti in modo tale da formare uno strato continuo di spessore di circa 1-3 cm.Questo substrato risulta ideale per la germinazione essendo del tutto simile comeeffetto al ricoprimento con terreno vegetale, che sulle scarpate più ripide nonpotrebbe essere realizzato, anche se ha il difetto di rallentare la selezione delle specieseminate. L’idrosemina permette di realizzare inerbimenti in modo rapido ed efficaceanche nelle zone poco accessibili, come le scarpate stradali molto alte o le scarpate ditipo roccioso difficilmente percorribili a piedi. Questa tecnica dà buoni risultati solonelle zone migliori, poco esposte al sole e in condizioni di umidità ideali. Nelle altresituazioni, per favorire l’attecchimento si può adottare la stesura successiva di paglia efieno.

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Campo di applicazione

• Rinverdimento di pendii e scarpate difficilmente raggiungibili (nel raggio d’azionedei macchinari con tubi flessibili, cioè 200 m circa)

• Rinverdimenti rapidi ed efficaci grazie alla presenza di concime e sostanzaorganica

Vantaggi

• Permette il rinverdimneto di scarpate rocciose, anche con sassi di grossedimensioni, difficilmente percorribili a piedi

Svantaggi

• È un metodo applicabile solo per cantieri accessibili dai mezzi meccanici• Lo strato di coltre protettiva dei semi ha spessore modesto• L’attecchimento dà buoni risultati solo nelle zone migliori, poco esposte al sole e

con condizioni di umidità ideale

B.2.1.4: Semina con reti antierosive

È un intervento del tutto simile al metodo “nero-verde” nella prima parte,mentre la seconda fase prevede un consolidamento meccanico mediante la stesura diuna rete di juta, fissata al terreno con tondini di ferro o con paletti in legno. Unavariante è l’utilizzo di una più economica rete in polietilene che, una volta germinato ilprato può essere recuperata e riutilizzata. Lungo il versante possono essere realizzatedelle gradonature e la piantagione di specie cespugliose ad ottenere un interventocombinato (vedi scheda). Questa tecnica è molto utilizzata in Provincia di Trento.

Campo di applicazione

• Rinverdimento di pendii e scarpate accessibili

Vantaggi

• Consolidamento meccanico della scarpata e protezione dall’erosione,immediatamente dopo la realizzazione grazie alla presenza della rete;

• protezione dei semi dall’azione di dilavamento della pioggia e dall’azione delvento

Svantaggi

• Maggior utilizzo di manodopera, costi maggiori degli altri interventi di semina

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Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 77

Semina con reti antierosive

paglia con semi e concime

rete in juta

eventuale canaletta

in terra

gradonate con arbusti autoctoni

semina specie erbacee

paletti in legno per il fissaggio della rete

B.2.2: Sistemazioni stabilizzanti

Le sistemazioni stabilizzanti consistono nell’impiego di latifoglie con capacitàpollonifera per la stabilizzazione di un pendio e per favorire l’insediamento delle speciepioniere in grado di avviare ad una certa successione vegetale. Questi interventi diconsolidamento sfruttano l’effetto stabilizzante dovuto alla penetrazione delle radicinel terreno e la riduzione del deflusso idrico all’interno del pendio. Grazie all’impiantopiù profondo e all’uso di piante legnose, spesso riprodotte tramite talee, è possibileottenere un consolidamento del terreno fino a 2m circa di profondità. Gli interventi distabilizzazione dei versanti vengono realizzati tramite arbusti ed alberi o con ramagliadegli stessi, disposti linearmente o in modo puntuale. In genere per completarel’intervento si ricorre all’uso combinato con gli interventi di rivestimento cheassicurano una protezione del pendio contro l’erosione. Le specie legnose vengonoimpiegate secondo le seguenti metodologie:

1. semine di specie legnose

2. piantagioni e cespugliamenti con specie radicate

3. cespugliamenti con talee di specie pioniere

4. gradonate o cordonate

5. fascinate

6. viminate o graticciate

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Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo78

7. fascinata con messa a dimora di specie radicate

8. palizzate

9. grata in legname con elementi vivi

B.2.2.1: Semine di specie legnose

Le semine di specie legnose:vengono impiegate sui pendii ad alta quotamescolando direttamente le sementi delle specie cespugliose a quelle dell’erba. Inquesto modo i semi delle specie cespugliose vengono protette grazie alla crescitadell’erba. Questo permette di ottenere una copertura stabilizzante anche su pendiipoco accessibili, franosi con sassi e rocce. Un altro caso in cui viene utilizzata questatecnica è come intervento complementare su aree già sistemate dal punto di vistanaturalistico, in cui però sono presenti dei vuoti o delle aree di discontinuità. Lasemina può essere fatta a spaglio per i semi più piccoli, a buche per quelli più grossi,a piazzole o a righe. La semina di specie legnose ha lo stesso effetto del naturalerinnovamento del bosco, permette un aumento della varietà delle piante legnose equindi anche della varietà delle future strutture vegetazionali. Inoltre è un metodosemplice e conveniente che non reca alcun disturbo al terreno e quindi non innescafenomeni di erosione.

Campo di applicazione

• Utilizzo combinato di semi di specie erbacee e di piante cespugliose per ilrinverdimento di pendii ad alta quota, stabilizzazione di pendii poco accessibili,franosi con rocce e sassi

• Intervento di completamento su aree già sistemate con interventi di ingegnerianaturalistica

Vantaggi

• Stabilizzazione di pendii poco accessibili• Ha lo stesso effetto del naturale rinnovamento del bosco, permette un aumento

della varietà delle piante legnose e quindi anche della varietà delle futurestrutture vegetazionali

• Metodo semplice e conveniente che non reca alcun disturbo al terreno e quindinon innesca fenomeni di erosione

• La semina di specie legnose è più vantaggiosa della piantagione per quantoriguarda la radicazione profonda delle piante e provoca un’azione di disturbo alterreno minore e quindi un minor pericolo di erosione, ed una migliore selezione,a causa del più elevato numero di individui

Svantaggi

• È un procedimento di lavoro intensivo che non può essere meccanizzato senzaperdite qualitative (fatta eccezione per l’idrosemina e la semina con coltreprotettiva)

B.2.2.2: Piantagioni e cespugliamenti con specie radicate

L’intervento consiste nella piantagione e nel cespugliamento con specieradicate pioniere, ad elevata attitudine biotecnica, sotto forma di semenzali di uno odue anni o di trapianti sia a radice nuda che in pane di terra (vaso o fitocella). Per

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Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 79

l’esecuzione dell’intervento si ricavano nel terreno buche delle dimensionidell’apparato radicale delle piante, quando si impiegano piantine a radice nuda, odoppia se si utilizzano piantine in fitocella o con pane di terra, si eliminano i ramisecchi o le radici rotte e ferite delle piantine e si mettono a dimora, ricoprendo conterreno vegetale, facendo attenzione a non interrare la pianta fino al colletto, infine siirriga. Sui terreni più difficili e aridi si può eseguire un ricoprimento della partesuperiore della buca con uno strato di torba, paglia, cellulosa sminuzzata o altrasostanza organica,in modo da mantenere una certa umidità nel terreno. Sopra lostrato di sostanza organica va riportato uno strato di terreno proveniente dagli scaviin modo da evitare il dilavamento. L’uso di piante in fitocelle accresce le possibilità diattecchimento rispetto alle piante a radice nuda e permette di eseguire l’impiantodurante tutto il corso dell’anno a differenza delle piante a radice nuda che esseremesse a dimora solo nel periodo del riposo vegetativo

Campo di applicazione

• Interventi di consolidamento su pendii accessibili a piedi, non troppo ripidi• Le piantagioni con pane di terra o con piante in vaso si possono utilizzare per il

rimboschimento di tutte le superfici di difficile rimboschimento ad esempio nelleregioni aride su substrati sfavorevoli e terreni sassosi, in zone con breve periodovegetativo

• Intervento di completamento su aree già sistemate con interventi di ingegnerianaturalistica

Vantaggi

• Fatta eccezione per le prime fasi della realizzazione dell’opera, in cui l’azione diconsolidamento è puntuale, dopo alcuni anni subentra un’efficace azionesuperficiale, nei casi in cui la densità delle piante è corretta e si assiste allachiusura delle chiome

• La piantagione con pane di terra o in vaso presentano modeste crisi di trapiantoe quindi è realizzabile anche durante il periodo vegetativo

• Le piantagioni con pane di terra o con piante in vaso si possono utilizzare per ilrimboschimento di tutte le superfici di difficile rimboschimento ad esempio nelleregioni aride su substrati sfavorevoli e terreni sassosi, in zone con breve periodovegetativo

Svantaggi

• All’inizio la piantagione ed il cespugliamento esercitano solamente un’azionepuntuale

• La piantagione con pane di terra o in vaso presenta costi elevati

B.2.2.3: Cespugliamenti con talee di specie pioniere

I cespugliamenti con talee di specie pioniere vengono utilizzati per larivegetazione di rampe anche ripide, preventivamente stabilizzate. Il materiale dacostruzione per questo tipo di intervento sono talee, cioè cacciate non ramificate,sane, di uno o più anni, di specie vegetali adatte con diametro da 1 a 5 cm e con unalunghezza di almeno 40 cm. Esse vengono poste in opera nel terreno eseguendo unforo in esso ed infiggendo le talee. La talea può sporgere dal terreno al massimo perun quarto della sua lunghezza.

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Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo80

Campo di applicazione

• Interventi di consolidamento su pendii anche ripidi• Interventi su pendii privi di terra vegetale in corrispondenza di tagli estesi

Vantaggi

• Fatta eccezione per le prime fasi della realizzazione dell’opera, in cui l’azione diconsolidamento è puntuale, dopo alcuni anni subentra un’efficace azionesuperficiale, nei casi in cui la densità delle piante è corretta e si assiste allachiusura delle chiome

• Metodo semplice di piantagione che non necessita di terra vegetale

Svantaggi

• All’inizio la piantagione ed il cespugliamento esercitano solamente un’azionepuntuale

• Sono adatte solo le specie pioniere del terreno grezzo e quindi l’intervento è diimpiego limitato

B.2.2.4: Gradonata o cordonata

La sistemazione con gradonate o cordonate è un intervento di stabilizzazioneche consiste nello scavare lungo le curve di livello del pendio dei fossi o delle terrazze,della larghezza di circa 50-100 cm, iniziando dal piede del versante. Tradizionalmentelo scavo si esegue a mano, ma negli ultimi anni in Trentino è stato sperimentato consuccesso lo scavo meccanizzato con ragni meccanici, che permettono di otteneregradoni regolari e profondi. È consigliabile tenere una contropendenza trasversaledella trincea pari almeno al 10% e un interasse tra banchine pari a 1,5÷3 m.All’interno dei fossi così ottenuti viene disposto il materiale vegetale vivo. Sullescarpate profilate e per il recupero di versanti in frana in genere le gradonate ocordonate hanno disposizione orizzontale o leggermente pendente, mentre sullescarpate stradali e sulle trincee umide si ricorre ad una disposizione inclinata dei fossi.Normalmente gli interventi a gradonata o cordonata vengono completati con la seminae il rimboschimento degli spazi tra le file di talee. A seconda del materiale vegetaleinserito si possono distinguere:

1. gradonata o cordonata con talee (sistemazione a cespuglio secondo Schiechtl)

2. gradonata o cordonata con piantine (sistemazione a siepe secondo Schiechtl)

3. gradonata o cordonata con talee e piantine (sistemazione a siepe-cespugliosecondo Schiechtl)

4. gradonata o cordonata con rinforzo in ramaglia

Si analizzano di seguito le caratteristiche principali di queste tipologie siinterventi di stabilizzazione.

Gradonata con talee (Sistemazione a cespuglio secondo Schiechtl)

Questa variante consiste nella sistemazione all’interno dei fossi ottenuti lungoil pendio di talee poste a pettine, una accanto all’altra, in quantità di circa 10÷30talee/m. Per consentire il radicamento la ramaglia deve essere interrata per circa trequarti della sua lunghezza. Per ottenere orizzonti radicali di diverse profondità è

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Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 81

possibile mischiare diverse specie vegetali oppure rami di diametri differenti. Suiterreni più instabili si procede allo scavo di brevi tratti di terrazzamenti e all’infissionedelle talee in questi. In questo modo si evitano crolli ed un eccessivo disseccamentodel terreno. L’intervento può essere realizzato solo durante il periodo di riposovegetativo, tramite l’utilizzo di specie legnose dotate di capacità di ricaccio.

Esiste una variante alla gradonata con talee costituita da una gradonata conrinforzo longitudinale; in questo caso si riveste la trincea con una striscia di cartacatramata per una larghezza di circa 30 cm riducendo le erosioni superficiali epermettendo un miglior attecchimento grazie anche all’aumento dell’umidità nellatrincea. La gradonata con talee con rinforzo longitudinale risulta efficace per i pendiimolto pendenti e aridi.

La gradonata con talee (al pari della gradonata con talee e piantine) esercita,tra tutte le sistemazioni stabilizzanti la migliore azione in profondità; l’azione si esplicasubito dopo la messa a dimora ed aumenta con la radicazione. Un altro vantaggio diquesto intervento è la sua semplicità di realizzazione.

Dopo pochi mesi le talee formano delle dense file dette siepi o cordonate viveche con lo sviluppo dell’apparato radicale sono in grado di migliorare le condizioni distabilità del versante, fino a incrementi del coefficiente iniziale di stabilità pari a circa il30%.

Campo di applicazione

• La gradonata con talee è una tecnica molto utilizzata per il consolidamento difrane di materiale sciolto morenico ed alluvionale La variante con rinforzolongitudinale risulta efficace per i pendii molto pendenti e aridi

Vantaggi

• La variante con rinforzo longitudinale risulta efficace per i pendii molto pendentie aridi

• La gradonata con talee (al pari della gradonata con talee e piantine) esercita tratutte le sistemazioni stabilizzanti la migliore azione in profondità

• Intervento di facile realizzazione e a basso costo

Svantaggi

• Non è adatta a contenere la terra vegetale ad eccezione della variante conrinforzo longitudinale

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Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo82

Gradonata con talee

talee

1.5-3.0 m

Particolare gradone

3/4 L

1/4 L

Gradonata o cordonata con piantine (Sistemazione a siepe secondo Schiechtl)

Questo intervento prevede la messa a dimora sui terrazzamenti ricavati sulpendio di piante radicate in file più o meno lunghe in quantità di circa 5-20 piantineradicate per metro lineare. Le piantine devono sporgere per circa 1/3, 1/4 della lorolunghezza. In alcuni casi, qualora la stazioni risulti povera di sostanza nutritiva, si puòspargere sulle terrazze uno strato di paglia o di terra vegetale. Generalmente ladisposizione delle piante avviene per file orizzontali distanti circa 1-3 m una dall’altra.

Questo metodo di consolidamento richiede la disponibilità di notevoli quantitàdi piantine di vivaio, con effetto consolidante generalmente minore e più lento di altremetodologie più semplici, come la gradonata con talee. Per la riuscita dell’intervento ènecessario utilizzare delle piante radicate di latifoglie resistenti all’interrimento, chehanno la capacità di formare delle radici avventizie. Solitamente si utilizzano robustiastoni di 2 o 4 anni oppure nel caso di specie a rapido accrescimento come gli ontani,si può fare ricorso all’uso di semenzali di 2 anni. L’importante è che le piante utilizzatesiano caratterizzate da robusta formazione di radici. L’intervento può essere fatto solodurante il periodo del riposo vegetativo e risulta abbastanza caro per l’elevatofabbisogno di piante. Un altro svantaggio della gradonata con piantine è che essa è unintervento possibile solo su stazioni favorevoli, con terreni ricchi di sostanze nutritivein cui possa essere omesso il primo stadio pioniero arbustivo. Per contro ha ilvantaggio di formare senza colture preparatorie una associazione di latifoglie, perciò sidovranno mettere a dimora le specie che si desiderano per l’associazione finale.

Campo di applicazione

• La gradonata con viene impiegata per il consolidamento di pendii su terrenibuoni, dove il primo stadio pioniero può essere omesso (loess, ghiaie ricche di

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 83

sostanze nutritive, sabbie e limi) in località climaticamente favorevoli• Viene utilizzato per il consolidamento di scarpate nei casi in cui nelle vicinanze

non si abbiano a disposizione salici o dove essi non possano essere utilizzati permotivi fitosociologici (ad esempio substrati poveri di calcare e nelle Alpi su roccescistoso-cristalline).

Vantaggi

• Formazione senza colture preparatorie di una associazione di latifoglie (siconsiglia quindi di mettere a dimora le specie che si desiderano per l’associazionefinale).

• Con il tempo le piante sviluppano una radicazione più profonda delle talee.

Svantaggi

• Consolidamento mediocre del terreno, minore delle sistemazioni a gradonate contalee o miste con talee e piante radicate

• Richiede che si abbiano a disposizioni elevate quantità di piantine da vivaio,quindi presenta costi elevati

• È un intervento possibile solo su stazioni favorevoli, con terreni ricchi di sostanzenutritive in cui possa essere omesso il primo stadio pioniero arbustivo.

Gradonata con piantine

Particolare gradone

piantine radicate

min 10%

2/3 L 1/3 L

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Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo84

Gradonata o cordonata mista con talee e piantine (Sistemazione a siepe-cespugliosecondo Schiechtl)

Questa sistemazione è un intervento che riassume i pregi delle gradonaterealizzate solo con talee o solo con piantine. Infatti la gradonata realizzata con taleepermette di ottenere la migliore stabilizzazione di un versante franoso, già subito dopola messa a dimora delle talee. La copertura vegetale che si realizza sul pendiocostituisce però solo un primo stadio iniziale pioniero. Per questo si è pensato dimettere subito a dimora accanto all’associazione pioniera costituita da salici, anchedelle latifoglie radicate. Dal punto di vista esecutivo valgono le stesse considerazionifatte per la sistemazione con talee e con piantine rispettivamente, con l’unicadifferenza che le banchine ricavate nel terreno vengono vegetate alternativamentecon piantine radicate e con talee di specie a rapido accrescimento.

L’intervento ha gli stessi vantaggi della sistemazione a gradonata con talee,ma con il contemporaneo impiego di piante legnose radicate si evita di doverprocedere ad un successivo impianto sul versante. I costi sono leggermente piùelevati rispetto alla gradonata con talee, ma non eccessivamente in relazione aivantaggi offerti tra cui il raggiungimento di un’associazione vegetale più stabile, e lamaggior probabilità di attecchimento. Quindi si può concludere che questa tipologia diintervento stabilizzante su versante costituisce la tipologia di intervento più sicura edinteressante, anche perché essa può essere utilizzata in tutte le zone climatiche in cuicrescono gli arbusti e gli alberi.

Campo di applicazione

• La gradonata mista con talee e piantine si applica in tutte le zone climatiche incui crescono arbusti ed alberi

Vantaggi

• Buona stabilizzazione del versante franoso, già subito dopo la messa a dimoradelle talee, come la sistemazione a gradoni con talee

• Ha il vantaggio di insediare in un unico ciclo di lavoro la vegetazione successiva,con una migliore efficienza tecnica ed ecologica ed un rincaro non molto elevato.

Svantaggi

• Costo più elevato della sistemazione con sole talee• Non è adatta alla ritenuta della terra vegetale, fatta eccezione per la

sistemazione con posa in opera di talee e piantine, con rinforzi laterali.

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 85

Gradonata con talee e piantine

piantine radicate

2/3 L 1/3 L

Particolare gradoni

min 10%

talee

riempimento con

materiale di scavo

ramaglia o talee

(10 rami/ml)

0.5-2 m

Gradonata o cordonata con rinforzo in ramaglia

Questa sistemazione differisce dalle precedenti per il fatto che sulle banchinerealizzate sul pendio vengono poste longitudinalmente delle stanghe di legno(solitamente in larice o castagno) non scortecciato del diametro di circa 8 cm e dellalunghezza di 2 m, con la funzione di sostegno, coperte con rami di conifere ed infinecon uno strato di terreno dello spessore di 10 cm circa. Sul terreno verranno infisse letalee di salice, caratterizzate da una lunghezza pari alla larghezza della banchina più10 cm circa e poste ad una distanza di circa 2-3 cm l’una dall’altra. Infine la cordonataviene riempita con materiale proveniente dagli scavi e regolarizzata.

Questo metodo di consolidamento viene realizzato soprattutto nei terreni contendenza allo smottamento, infatti gli strati di ramaglia e le stanghe utilizzate nellacordonata costituiscono una specie di armatura del terreno, con formazione di unasorta di “terra rinforzata”. Il metodo si può utilizzare anche su terreni aridi,; in questocaso si sfrutta la capacità trattenimento dell’umidità da parte della ramaglia postaall’interno della banchina. Questa sistemazione, che è attuabile solo nel periodo delriposo vegetativo, ha il difetto di essere la sistemazione su pendio più cara.

Campo di applicazione

• Viene utilizzata soprattutto nei terreni con tendenza allo smottamento, grazie allacapacità di rinforzo della ramaglia

• Si può utilizzare su terreni aridi, con ristagno d’acqua; sfruttando le capacità ditrattenimento dell’umidità dei rami nella banchina

Vantaggi

• Parziale rinforzo del terreno da parte della ramaglia

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo86

• Si può utilizzare per la sistemazione di pendii in zone aride.

Svantaggi

• È la sistemazione su pendio più cara fra gli interventi di consolidamento contecniche di ingegneria naturalistica.

• Non è applicabile su pendii minacciati da frane, a causa del pericolo di ristagnodell’acqua.

• Richiede l’utilizzo di grandi quantità di ramaglia di conifera non sempre reperibilenelle vicinanze

Gradonata con rinforzo in ramagliag

Particolare gradone

stangame longitudinale

con corteccia

letto di ramaglia

di conifere

strato di terreno

(10 cm)

talea di salice

(10 talee/ml)terreno di riporto

3 m

B.2.2.5: Fascinata

Le fascinate vengono impiegate per drenare e stabilizzare versanti umidi,scarpate e pendii franosi con terreni di tipo limoso o argilloso. Le fascinate permettonodi ottenere un effetto stabilizzante della parte superficiale del pendio, in seguito allaradicazione e permettono l’allontanamento dell’acqua sia sotto forma di deflusso idrico(drenaggio), sia per effetto della traspirazione.A volte le fascine sono impiegate anchenei terreni aridi, perché permettono il ristagno dell’umidità nei solchi in cui vengonoposizionate le piante.

L’esecuzione delle fascinate è molto semplice ed efficace sui pendii di mediapendenza, mentre è da evitare nelle situazioni più estreme, sia per le difficoltà direalizzazione degli scavi, sia per gli effetti stabilizzanti limitati.

La sistemazione tramite fascinata viene eseguita praticando nel pendio deipiccoli fossati a sezione triangolare di larghezza ed altezza pari a circa 30-50 cm in cuivengono collocate le fascine realizzate con ramaglia di specie dotate di facoltàvegetativa. Le fascine vengono infisse con paletti di legno (solitamente salice o

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 87

maggiociondolo). In alcuni casi le ramaglie e le verghe di materiale vivo vengonoinserite nel fossato insieme a fondame di larice morto ottenendo un effettostabilizzante già nelle prime fasi del lavoro. L’infissione dei picchetti di legno puòavvenire a valle della fascina, oppure attraverso la fascina. In questo secondo casonon è necessario utilizzare del filo di ferro per fissare la fascine. L’intervento viene poicompletato con la ricopertura con uno strato di terreno allo scopo di evitare ildisseccamento e favorire la radicazione del materiale. Le fascinate vengono realizzatesia procedendo dal basso verso l’alto che viceversa, in file successive intervallate circa2-3 m; presentano un andamento orizzontale o leggermente inclinato con cambi didirezione in corrispondenza delle ondulazioni del pendio. La sistemazione può essereabbinata a fossi drenanti realizzati sempre con fascine.

L’intervento con materiale vegetale vivo può essere realizzato solo nel periododel riposo vegetativo.

Campo di applicazione

• Per il drenaggio e la stabilizzazione di versanti umidi, scarpate e pendii franosicon terreni di tipo limoso o argilloso.

• Possono essere impiegate anche su terreni aridi, perché permettono il ristagnodell’umidità nei solchi in cui vengono posizionate le piante

Vantaggi

• Si tratta di una sistemazione stabilizzante molto rapida e di facile attuazione, conmodesti movimenti di terreno

• È un intervento caratterizzato da costi contenuti

Svantaggi

• L’intervento permette un modesto effetto in profondità e risulta sensibile allecadute di sassi

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo88

Fascinata

Particolare fascinata

Fascinata con messa a dimora di piantine radicate

Una variante della fascinata è la fascinata con messa a dimora di piantineradicate, che si differenzia dall’intervento a semplici fascine per il fatto che dietro laramaglia si mettono a dimora delle specie vegetali legnose. Il solco così ricavato nonviene riempito con materiale proveniente dallo scavo, ma con terreno vegetale o conun miscuglio dei due. Solitamente i solchi vengono disposti lungo il pendio con angolitra i 10 e i 30 gradi rispetto all’orizzontale. La disposizione obliqua dei solchi permettedi asciugare il pendio, mentre la presenza delle fascine permette una stabilizzazionedel terreno superficiale del pendio. Come nel caso delle fascine questo tipo diintervento può essere realizzato solo nel periodo del riposo vegetativo. Il vantaggiodella sistemazione mista con fascinate e piante radicate sta nel fatto che si ottiene lacontemporanea presenza sul pendio di un’associazione vegetale iniziale e di una finalericorrendo ad un’unica fase lavorativa. Quindi questa sistemazione può essereapplicata su versanti piani e umidi su terreni argillosi o argillo-limosi in erosione suiquali è prevista un’associazione arbustiva o arborea come associazione finale.

Campo di applicazione

• Questa sistemazione può essere applicata su versanti piani e umidi su terreniargillosi o argillo-limosi in erosione sui quali è prevista un’associazione arbustivao arborea come associazione finale

Vantaggi

• Si tratta di una sistemazione stabilizzante molto rapida e di facile attuazione, conmodesti movimenti di terreno

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 89

• È un intervento caratterizzato da costi contenuti• Permette di ottenere la contemporanea presenza sul pendio di un’associazione

vegetale iniziale e di una finale ricorrendo ad un’unica fase lavorativa

Svantaggi

• È un metodo di lavorazione intensivo, da impiegare solo su versanti non tropporipidi (pendenza minore di 30° circa), non è adatta ai pendii sassosi

Fascinata con messa a dimora di piantine radicatep

Particolare fascinata

riempimento con materiale di scavo e terreno vegetale

fascine vive

piantine radicate (1-2/ml)

B.2.2.6: Viminata o graticciata

Quest’opera di stabilizzazione di un versante si ottiene infiggendo una serie dipaletti di legno (castagno, larice), ma anche altre specie nel terreno ad una distanzadi circa 50-100 cm l’uno dall’altro ed intrecciando a forza delle robuste verghe insenso, solitamente di sorbo, salicone, maggiociondolo, nocciolo oppure salice.Solitamente si dispongono longitudinale circa 3-8 verghe legate con filo di ferrozincato. La parte terminale delle trecce va interrata. L’altezza definitiva dellegraticciate fuori terra deve essere modesta, intorno ai 15-30 cm circa in modo tale daconsentire un minimo di stabilizzazione fisica del versante e nel contempo permetterel’interramento ed il successivo radicamento delle talee. La distanza tra le file varia tra1,2 e 2 m. Successivamente alla posa delle viminate si riempie la parete fuori terracon il materiale rastrellato da monte in modo tale da creare un gradone, in cuisuccessivamente possono essere inserite delle piantine o delle talee. La disposizionedelle viminate sul pendio può avvenire lungo file orizzontali oppure secondo diagonalia forma di rombo.

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo90

Queste strutture non sono molto usate in quanto sono molto dispendiose intermini di manodopera per la realizzazione. Inoltre esse esercitano sul pendioun’azione portante minore rispetto alle altre tipologie (gradonate, ad esempio). Unaltro difetto è la necessità di utilizzare verghe lunghe e quindi non tutte le specie adelevata capacità vegetativa risultano adatte allo scopo. La sistemazione tramiteviminate ha però il pregio dell’elasticità e risulta molto drenante. Essa inoltre si adattamolto bene alle asperità del terreno. La viminata quindi sta progressivamenteperdendo importanza a favore delle gradonate, e rimane indicata per piccolismottamenti dove sia necessario avere un immediato effetto di tenuta del terreno.

Essendo le viminate dei sistemi di consolidamento di tipo lineare spesso èopportuno combinarle con altre tecniche di copertura superficiale come le semine e gliinerbimenti.

Campo di applicazione

• Questo tipo di opera viene impiegato nel caso di piccoli smottamenti per i quali èrichiesto un immediato effetto di ritenuta del terreno.

Vantaggi

• È una sistemazione elastica e molto drenante, che ben si adatta alle asperità delterreno

Svantaggi

• Consolida solo gli strati più superficiali del terreno, anche dopo la radicazionel’effetto in profondità risulta molto minore di quello di altre tipologie disistemazioni

• Sono opere molto dispendiose in termini di manodopera per la realizzazione• L’azione di rinforzo esercitata sul pendio è minore rispetto alle altre tipologie

(gradonate, ad esempio).• Per la realizzazione sono necessarie verghe lunghe; non tutte le specie ad

elevata capacità vegetativa risultano adatte allo scopo.

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 91

Viminata o graticciata

2 m

PROSPETTO

SEZIONE

B.2.2.7: Palizzate in legname con elementi vivi

Queste opere sono utilizzate per il consolidamento superficiale di rampe eversanti franosi, anche ripidi ed accidentati, in alternativa alle graticciate che didisseccano e marciscono troppo velocemente. La palizzata ha un pronto intervento diconsolidamento del terreno, che aumenta nel tempo, grazie alla radicazione deglielementi vegetali. Per la loro realizzazione viene usato del tondame di larice deldiametro di 10-20 cm, posizionato, parzialmente interrato, a monte di pali di legno opicchetti in ferro, infissi nel terreno a distanze di 1-2 m, a seconda della lunghezza delfondame. In alternativa al fondame possono essere usati degli sciaveri (mezzi tronchi)o quarti di pali. Sul fondame, disposto orizzontalmente e con altezze non superiori a20-30 cm, si appoggiano delle piantine radicate o delle talee di salice, che vengonopoi ricoperte con terra, come nel caso delle gradonate vive. In questo modo si evita ildilavamento del terreno e il franamento del terreno e si favorisce la stabilità e laradicazione del materiale vegetale. Queste opere sono quindi indicate per ilcontenimento superficiale del terreno e per ottenere un certo grado diconsolidamento; rappresentano una buona tecnica per realizzare gradoni fuori terra suversanti molto ripidi ed accidentati determinando un’apprezzabile riduzione dellapendenza locale. Le palizzate possono essere realizzate partendo da valle o da montecon disposizione per file continue oppure con elementi discontinui, posizionati ascacchiera. Come nel caso delle gradonate si ottiene un pendio con filari o cordonatevive, in cui gli spazi aperti vanno sistemati con semina e successivo rimboschimento.

Campo di applicazione

• Vengono utilizzate per il consolidamento superficiale di rampe e versanti franosi,

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo92

anche ripidi ed accidentati,• Sono una buona tecnica per realizzare gradoni fuori terra su versanti molto ripidi

ed accidentati determinando un’apprezzabile riduzione della pendenza locale

Vantaggi

• La presenza del fondame evita il dilavamento ed il franamento del terreno efavorisce la stabilità e la radicazione del materiale vegetale.

Palizzata in legname con elementi vivi

Particolare palizzata

pali in legno (1 ogni 2 m) sciaveri refilati disposti

longitudinalmente (L>2m)

talee e

piantine

B.2.2.8: Grata in legname con elementi vivi

Attualmente la grata viva costituisce uno dei più validi metodi di sistemazionea verde impiegati per il risanamento dei versanti e delle scarpate franose molto ripide,soprattutto nei casi in cui non sia possibile effettuare delle operazioni dirimodellamento e scoronamento del pendio. Le grate vive o grate a camera vengonorealizzate utilizzando del fondame di larice avente lunghezza variabili (fino a 10 m) ediametro compreso tra i 10 e i 30 cm, a seconda delle caratteristiche del dissesto.Normalmente le grate richiedono una stabile base d’appoggio al piede della rampa, adesempio possono essere impiegate delle scogliere, delle gabbionate, delle palificate disostegno. Queste strutture possono essere impiegate con successo fino ad unosviluppo massimo di 15-20 m, misurati lungo il versante. L’esecuzione dell’opera èabbastanza laboriosa e richiede personale esperto in grado di lavorare conimbracatura e corda di sicurezza. Inizialmente viene posizionato il fondame verticale,che va posto parzialmente incassato nel terreno e ben ancorato alla struttura diappoggio. Successivamente sui tondami verticali viene inchiodato de tondame diminor diametro, con andamento perpendicolare ai sostegni, in modo tale da formareuna struttura reticolare, a maglie quadrate o rettangolari di lati compresi tra 1 e 2 m a

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 93

seconda della pendenza e del tipo di terreno. La struttura viene poi ancorata alterreno tramite pali di legno, picchetti di ferro e spezzoni di rotaia. Sul fondameorizzontale vengono appoggiate delle talee di salice (circa 10-15 talee per metro) edelle piantine di latifoglie a radici nuda (circa 5-10 per metro), avendo cura diricoprire poi con terreno vegetale.

La struttura della grata agisce come sostegno e con l’attecchimento delmateriale vivo aumenta l’azione di consolidamento e trattenimento del terreno graziealla presenza delle piante, che inoltre agiscono sottraendo acqua dal terreno.

In fase esecutiva, a seconda del tipo di dissesto si possono adottare numerosevarianti al metodo descritto. Quando c’è scarsità di terreno vegetale per ricoprire lagrata, è possibile riempire gli interstizi della grata tramite fascine e ramaglia viva;oppure nelle grate di piccole dimensioni il fondame di larice può essere sostituito dastangame e da astoni di piante dotate di capacità vegetativa.

Su pendii molto ripidi o caratterizzati da profilo concavo la grata può essererealizzata con profilo a pendenza variabile o con strutture a grata doppia, con due filesovrapposte di elementi verticali convergenti verso l’alto. In questi casi aumenta lospessore e quindi il volume del materiale che deve essere trattenuto negli interstizi ein alcune situazioni (terreno sciolto, presenza di acqua) è opportuno “armare” la gratamediante reti metalliche (elettrosaldate o a filo intrecciato) che vengono posizionatesui correnti verticali, parallelamente al versante, per favorire l’appoggio del materialevivo e per contrastare la tendenza al franamento del materiale vivo e del terreno diriempimento. Se l’intervento viene effettuato durante il periodo vegetativo èopportuno procedere al solo rinverdimento del materiale di riporto. Rimandandol’impianto delle talee e delle piante radicate al successivo periodo di riposo.

Campo di applicazione

• Si utilizza per il risanamento dei versanti e delle scarpate franose molto ripide,soprattutto nei casi in cui non sia possibile effettuare delle operazioni dirimodellamento e scoronamento del pendio

Vantaggi

• Permette il sostegno di tutto il pendio. Esistono molte varianti a livello esecutivoche permettono la ricostruzione di diversi tipi di pendio.

• L’opera ha un effetto di sostegno immediato, grazie alla grata in legname

Svantaggi

• L’esecuzione dell’opera è abbastanza laboriosa e richiede personale esperto

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Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo94

Palizzata in legname con elementi vivi

PROSPETTO SEZIONEtondame di larice

Ø=10-30 cm

talee di salice o specie radicate

muro in legname e pietrame

5-10 piantine radicate/m

paletti di

sostegno

10-15 talee/m