B Ì OLTRE LE MEI UN PASSO DECISIVO VÈRSO LÀ · PDF filetomi. Da iriano...

1
,L FULMINE CALZE MAGLIERIE CAMICERIE CORSO CAMPI, 18 • VIA MAZZOO, I ctmoM miHMO a. n-tt •* TORBf iE / ^mm ovo prodotto % / Chiedetelo i SABATO 30 LUGLIO 1955 CREMONA JSrT'AnBuoT^MÌi? if^SS.,^ I co 2 l 2c; B 55 aa ^ one: Tel - 1M & - Anuninisteazlone: Tel. 15-7* - Ufficio .Abbonamenti e Buona-Usanza,: via Bella Bocca (angolo Fià«&:Marconl). tei. 60-09. — ABBONA- A MATJZONI e r ron««^5SììS ^ 3,25 ? : **&*&*&* L. 1.700. - Per operai, artigiani e professionisti ^-a rate mensUl da ~U. 650 <'-' O. C. Postale 17/2348. — Spedizione In abbonamento postale. To'^ìTi «Tionrfaì- 'ÀOTIS V S Ì L ^ T l a £ w - ^ Pwonllcità: Galleria XXV Aprile. Tel. 1WS8. - Per avvisi urgenti dopo l'orarlo d'uffici» tele*; al 40-05 dalle 20 alle 2050. - TARIFFE: (per 1 mm. d'attesa, largn. ì colonnaj. nwm. comm. L..40; Necrologi i. 60; Partecip. al lutto L. 500 la riga; Finanz., assemblee, diiflde. aste, ecc. I* 100; Cronaca, lauree, sentenze, ecc. L. 80; Avvisi economici (vedi rubrica). ANNO NONO -NUMERO 181 LI R E 2 5 OLTRE LE MEI I partecipanti - occidentali alla conferenza di Uinevra, di ritorno nelle rispettive ca- pitali, espressero la loro pro- fonda soddisfazione per i ri- sultati psicologici raggiunti. Eisenhower, appena salutati i cari nipotini, annunciò che da ora innanzi bisogne- tener conto dello « spi" rito di Ginevra ». Eden e Faure, a Londra ed a Pari- gi, fecero dichiarazioni con- simili. Da parte loro, i gior- nalisti, in mancanza di noti- zie precise e nuove, diedero fondo alle metafore, atte ad indicare l'inizio di una nuo- va era. Così si parlò di « cli- ma nuovo», di «nuova at- mosfera» di «ritorno al se- reno». Due giorni fa, il no- stro ministro degli Esteri, Martino, aggiungendosi al coro, ha lanciato una meta- fora nuova: « Si è iniziato il disgelo fra Oriente ed Oc- cidente » (Verrebbe voglia di aggiungere, con troppo faci- le facezia: «Sfido! Con que- t-o caldo ! »). Soltanto nella dichiarazio- ni pronunciate alla radio avantieri sera, il Presiden- te Eisenhower, disceso final- mente dalla stratosfera, e toccata terra, diceva una frase non più metaforica, ma precisa. La seguente: « La prova finale della sin- cerità dei partecipanti alla Conferenza di Ginevra si avrà nel prossimo ottobre, quando i Quattro Ministri degli Esteri si riuniranno per tradurre in realtà le di- rettive generali che sono sta- te loro impartite •». * * * 'Proprio così. In ottobre saranno rimes- se sul tappeto, in sede di Conferenza dei Ministri de- gli Esteri, le questioni che i « Quattro Grandi » non han- no voluto, in pratica, nep- pure affrontare, quasi per ti- more d'incrinare l'incantesi- mo felice di quel loro incon- tro sulle rive del Lemano. E, prima di ogni altro, vi sa- rà rimesso il problema della sistemazione germanica, che è il più disperato puzzle del- la diplomazia mondiale. Ma chi verrà a rappresen- tare la Russia a Ginevra? Ci dovrebbero venire — se non sopraggiungono iatti nuovi — il ^compagno.*'. "Molotov. Ora. Molotov è probàbil- mente, in tutta l'Unione So- vietica, l'uòmo che rappre- senta meglio e più Integral- mente la tradizione -stalinia- na. Egli conobbe- Stalin nel 1912, anno in cui parecchi degli attuali j dirigenti del- l'URSS non erano neppure nati; e da allora fu sempre nella sua orbita. Come Se- gretario del Comitato Cen- trale del Partito, nei primi tempi della dittatura stali- nista, egli fu spietato come Stalin nel distruggere ogni movimento d'opposizione che volesse disputare il control- lo della macchina -statale so- vietica. Quando l'ala destra del partito si ribellò nel 1928- 1930, il movimento fu an- nientato da Molotov, esecu- tore fedelissimo degli ordini di Stalin. Egli è dal 1939 il primo responsabile della po- litica estera sovietica. Ha la- vorato dunque per lunghi anni in collaborazione stret- tissima con Stalin; anzi, fii per lunghi anni ..il primo vi- ce-dittatore della Unione So- vietica, e il solo che potesse prendere da solo decisioni di grande rilievo. Egli fu consa- pevole, e consigliere, di tut- ti i piani della politica èste- ra staliniana; fu l'inviato di fiducia del dittatóre nella Berlino di Hitler-'e nella Wà- shington di Roosevelt; fu dietro le spaile del dittato- re a Yalta cornea Potsdam; si applicò del suo meglio a realizzare le mire, quando questi, nel 1945, tirò il gran- de « colpo di rete » per cer- care di mettere la mano su tutta l'Europa- Occidentale;. fu il preparatore tecnico, per dire così, della divisione della Germania in due zone, come del colpo di Stato in Cecoslovacchia; fu il diret- tore diplomatico della « guer- ra fredda», e dimostrò, per dieci anni, di trovarvisi per- fettamente a suo agio, e di non sentire nessuna necessi- che essa dovesse finire ; è stato, in questi ultimi tem T pi, recisamente contràrio al- la politica di riconciliazione con la Jugoslavia; ha mosso, ancora recentemente, a San Francisco, le sue obiezioni è le sue riserve ai progetti di una « coesistenza » interna- zionale; è stato contrario fi- no all'ultimo alla riunione di Ginevra, perchè gli dove- va parere che Ginevra co- stituisse una specie di: devia- zione, e la più pericolosa di tutte, dalla grande <t linea » staliniana, da lui sempre se- guita. Egli, che un giorno Stalin definì graziosamente « il deretano di piombo » del Partito per la sua capacità di stare quanto tempo vuole a tavolino, doveva ritenere che sarebbe stato meglio re- stare a fare il «deretano di piombo » a Mosca... Ed a conférma di tutto ciò, si è avuto il suo .com- portamento a Ginevra. Do- ve egli, andatovi óbtorto col- lo, mostrò sempre una spe- cie di irritazione silenziosa; tale che ci devono essere vo- luti davvero tutto l'accorgi- mento, e tutte le buone ma- niere, dell'ambasciatore no- stro, Magistrati, per fare UN PASSO DECISIVO VÈRSO LÀ CONQUISTA DI ALTRI PIANETI schiavardare quelle mascelle Ano a dare una frase vaga; sulla sorte dei nostri prigio- nieri. E l'ultimo giorno, co- me è noto, Molotov tenjtò\di tirare un colpo di siluro ih chiglia alla Conferenza. Le dodici ore di discussioni ar- due, di assenza di spirito di conciliazione di una" attitù- dine sovietica rigida che ri- chiamava alla memoria degli spiacevoli ricordi di Berlino 1954, e di altre conferenze a quattro ancora più incon- cludenti, furono — a giudi- zio di tutti gli spettatori oc- cidentali di questo piccolo dramma opera esclusiva di Molotov. Costui si ritro- vava nel suo elemento, di- ventato connaturato per lui: recriminazioni cavillose, di- scussioni interminabili su de- gli avverbi, capelli tagliati accuratamente in quattro, e, come concessione ultima, la grande parola della diploma- zia molotoviana, la parola che ha costituito da un de- cennio ormai il contributo più valido ; di Molotov alla conciliazione dei contrasti mondiali: iVief, no. , Ora, un uomo simile, con un passato remoto e recente, di questo genere, non. può, psicologicamente non può, sedersi al tavolo di Ginevra con- l'intenzione verace di mandare innanzi le cose, e di accostarsi ad una soluzio- ne accettabile di qualunque problema pratico. Il «nuovo clima» per lui, deve-essere forzatamente soltanto una metafora da quattro soldi, come tutte le altre che ab- biamo sopra > citato. E* il «vecchio clima», il clima della « guerra' fredda > che egli " deve necessariamente volere, perchè è il clima dei suoi anni più vigorosi e più belli, dei suoi interventi per sonali più temuti, dei tempi in cui tutti i giornali del- l'Occidente parlavano di lui come del personaggio «nu- mero due » dell'Unione, co- me del successore più probà- bile di Stalin. E l'uomo ha un bell'essere comunista, e libero dunque, dai pregiudi- zii borghesi; ma per una legge duratura ha sempre rimpianto e nostalgia degli anni dei suoi successi più vivi, e; invecchiando/ ritorna^ .sempre sul ^binario che gli servì allora..."': ' .-'- . .v ., Stati Uniti annunciano il lancio Avranno le dimensioni di un pallone - Gireranno per vari giorni attorno al globo ad una altezza di 400 Km» e ad una velocità oraria di 28*000 K m * - Saranno dotati di radio trasmittenti - Consentiranno la raccolta di importantissimi dati scientifici che verranno divulgati in tutto il mondo - Il primo lancio nel luglio 1957 In queste condizioni, è chiaro .che là. prima, preli- minare prova, di « buona vo- lontà » che la Russia, e più precisamente il regime russò può dare. in. occasione della Conferenza di Ginevra, è quella di. non farsi rappre- sentare dal « compagno Molotov; ò, in altre parole, di sacrificare il «compagno» Molotov, mandandolo, per esempio ad accudire alla pro- duzione delle macchine da cucire, analogamente a quan- to fu fatto con Malenkov, che fu delegato... alle indu- strie elettriche. In tutti i Paesi del mondo, quando si vuole cominciare davvero un « nuovo corso » politicò, si li- quidano i rappresentanti ti- pici del «corso antico». Nei Paesi parlamentari ciò .siyfa? con un « rimpasto* : 0 una crisi; ne Paesi totalitarii, ciò' si può fare con procedimenti varii, che nel càs|| di Mòlo- tov ci auguriamo siano .i più fini ed eleganti; ma.'insom- ma, si fa; E-là cosa-'è tanto di buon senso, che èssa è ve; nuta. in mente a : ióoltiHtéstt monianzà cioè che pubblica- va due giorni fa la'stampa svizzera, sul prossimo allon- tanamento di Mòlotov... Che se, poi. di questo al- lontanamento non se he fa-. cesse niente, e ad ottobre Molotov, con il suo"«dereta- no di piombo» e la sua fac- cia di bronzo ricomparisse a Ginevra, delle due Puna: o Kruscev. Bulganin, Mikoyan, Caganovic ed i «grossi» del Cremlino si contentano dèlio «spirito di Ginevra» per i loro fini, e non vogliono da- re Seguito a nessuna delle direttive generiche adottate con tanta effusione a Gine- vra; o il vecchio Molotov, da solò, o forse con l'appoggio dei Marescialli dell'esercito più giovani, è contro di loro, e si impone loro, e conta più di loro. In un caso come nel- l'altro,-le metafore di cui sia- mo stati tutti sommersi re- sterebbero"-soltanto metafore.- e non sarebbero indizio di nessuna prossima risoluzione di problemi concreti. - : GIOVANNI ANSALDO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON, 29. Di- nanzi- ad un folto gruppo di giornalisti, il capo dell'Uffi- ciò stampa della Casa Bian- ca James Hagerty ha aa- hunciatò .che il Presidente Eisenhower ha' approvato i piani in base ài quali gli Sta- ti Uniti lanceranno piccoli satelliti artificiali della Ter- rai ruotanti intorno alla Ter- ra medésima senza essere dotati di alcun equipaggio. ! I piani di cui si parla hel- t'annuncio della Casa Bian- ca sono stati messi a punto àairAccadémià Nazionale a- mericana delle scienze. : La fabbricazione ed il lan- cio di questi pianeti artifi- ciali : i quali finora esistono solo sotto forma di progètti ha proseguito HagertXr—. rappresenteranno la parteci- pazione americana all'anna- ta géofisica internazionale, n lanciò dei satèlliti nello spazio avrà, luogo, tra il. lu- glio .1957 è il dicembre 1958. Il lancio di questi pianeti il cui volume non supererà quello di un pallone da pal- lacanèstrio avrà come unico scopo quello di compiere stù- di scientifici al di', fuori del- l'atmosfera terrestre; i dati telativi saranno Comunicati àgli scienziati di tutto il mondo. I pianéti, artificiali che saranno lanciati da raz- zi interplanetàri gireranno ffér un' tèmpo limitato a quafesie.. giorno ..attorno. aHa- Terra ad-una-quota-varum-* te 320 a 480 chilòmetri dalla superficie terrèstre è ad .uhar velocita di c circa 28 mila chilometri orari.. La fabbricazione ed il lanciò dei satelliti: artificiali" saranno ìa r prima-esperienza realizza- ta nel mondò nel campòrdè^ gli stùdi al di fuori dèll'àt; mòsfeira: terrestre. Secondo calcoli prelimina- ri il costo del progetto ini-f ziale sarebbe di 10.000.000 di dollari comprèso il costò,dei razzi necessari' per pro- pulsione dei satelliti al di fuori dell'atmosfera terre- stre. Il proiettile sarà lan* ciato dagli Stati Uniti ed avrà la forma di un razzo in tre parti. Non verrà impie- gata l'eneigia atomica per il suo lancio. La prima parte del razzo porterà il proietti- ite fino .sr<2ff-25. chiloinètri dalia superficie terrestre; la seconda : parte del razzo lo porterai a circa 300 chilome- tri-dove ridiventerà pratica- mente un;'satellite dèlia Ter- ra, -là^terza •pa¥te"ael razzo servìrà^à mantenere il pro- ; iettile :-nèllarsua orbita. :Ané ohe;ad-una distanzadF-300 chilometri dalla superficie della Terra la forza d'attri- to è. sufficiente ad impedire che il satèllite mantenga un'orbita Completa perma- nente. Perciò "da 7 a 10. gior- ni dopo il lanciò dèi proiet- tile la forza di gravità co- mincerà a ricondurlo verso la Terra. Non vi sarà peral- tro alcun pericolo per la po- polazione della Terra poiché l'attrito atmosferico polve- rizzerà il proiettile allo stes- so modo delle stelle cadenti, a circa'50 chilometri dalla superficie, della Terra. Il sa- tellite avrà una circonferen- za di 50 centimetri e peserà, senza razzi, circa 50 chili. Non si sa ancora di quale troverà alcun essere umano. Questo progettò-iiàppresen- ta la partecipazione ameri- cana all'anno geofisìco inter- nazionale che avrà luogo tra il luglio- 1957 e 3 dicembre 1958. Per la prima volta nel- la storia questo programma consentirà agli uomini di scienza del mondò intero di procedere ad osservazioni prolungate nelle zone che si trovano al di là,dello strato atmosferico terrestre. Il Pre^ sidente tiene ad esprimere la sua alta soddisfazione perso- nale in merito al fatto che questo programma america- no fornirà agli scienziati di tutte le Nazióni una occa- sione importante ed unica'di far progredire la scienza. . Gli. scienziati che dopo Hagerty hanno fornito chia- rimenti alla conferènza stampa non hanno precisato di che materiali saranno co- struiti i satèlliti né il nume- ro precìso, dèi satelliti stessi. Essi ritengono che, subordi- natamente al peso e ai cri- teri di costruzione del satelr materia esattamente sarà costituito il satellite. ; La dichiarazione che il capo dell'ufficio stampa della Casa Bianca James Hagerty ha letto questo pomeriggio ai giornalisti americani e stra- nièri à nome del Presidente Eisenhower dice tra l'altro: «Il Presidente degli Stati Uniti ha approvato oggi la messa in esecuzione di piani americani per la fabbrica- zione e il lancio di piccoli satelliti gravitanti intorno alla Terrà e nei quali non si «iiiuiimHiiiiiiiaiHUimmiiiuumiiiiiuiiiMiiiiiiiuiiHiiiaatinnmm^ LENTA MA INESORABILE L'AZIONE DELLA GIUSTIZIA lite esso percorrerà la sua orbita attorno alla Terra in 90 minuti e ciò per alcuni giorni, forse alcune settima- ne, li satellite percorrerà; la sua orbita girando attorno alla Terra; nel senso della longitudine sorvolando cioè i due poli. Una delle facce del satellite guarderà costan- temente il sole. H satellite emetterà segnali radio con- cernenti temperatura, velocità, l'altezza e la densi- tà dell'aria. Tutte le Nazioni partecipanti all'annata geo- fisica internazionale istitui- ranno posti d'ascolto per raccogliere questi segnali. Non sarà mantenuto in pro- posito_ alcun segreto, trat- tandosi di esperimenti che non possono essere condotti da una sola Nazione. Ogget- to; dell'esperimento sarà lo studio della densità dell'aria tra i 250 e i 400 chilometri. Dalla superficie terrestre, esplorare la ionosfera e le sue conseguenze sulle tra- smissioni radio, raccogliere informazioni sugli effetti del- nimuiimiminuiiuiimiumumuminiHimiiii le radiazioni cosmiche e pos- sibilmente raccogliere ele- menti per facilitare le pre- visioni atmosferiche. Gli scienziati che si occupano di questo progetto sono d'accor- do anche nel ritenere che le informazioni raccolte po- tranno servire anche all'ob- biettivo ultimo del viaggio dell'uomo fuori dell'atmosfe- ra terrestre. Gli scienziati hanno inol- tre dichiarato che i satelli- ti si chiamano nel loro ger- go « uccelli » ma non hanno voluto rivelare di quale ma- teria sono composti ed in quale numero saranno lan- :iati. FRANCESCO STELLA assassino è stato Si tratta di un ex pàrticfiahQ, già condannato .per rapina - Tre anni di intensissime inda- gini - Rivelazioni "segrete,, hanno portato all'individuazione del colpevole - Egli stésso si è vantato del delitto con dei carabinieri in borghese che hanno registrato le sue dichiarazioni DAL. NOSTRO CORRISPONDENTE TORINO, ,29. — li Procura- tozejlella Repubbìiaa^doìtoT Nigtà ed U sostituto Procura^ tare Generale dottor Cassino,, hanno- annunciato stamane Varresto del 34enne Giuseppe Palétto già: residente a San Giltiq presso Pianezza ed at- tualmente abitante a Torino : L'arresto è stato eseguito il 10'luglio scorso da carabinie- H alle dirette dipendenze del- la; Procura Generale e la im- putazione contestata al Falet- to è stata: « omicidio m per- sona délVìmg. Erio Codeca, direttore di uno stabilimento della Fiat». Le indagini sulla uccisione dell'ino. Codeca non sono mai state abbandonate nel corso degli ultimi tre anni, nonostante che esse si presen- tassero molto difficili e pa- recchie volte avessero pnboc- cato vicoli ciechi. Wel 295?, Io ^Procura Gene- ìtale, avocò à"sè l'istruttoria poiché l'inchiesta si stava al- largando e pare che ad essa sj fossero interessate l'Inter- pol e iV; servizio : italiano ; di ctttre^piónaggiòi Sull'assassino era stata po- sta una staglia di 40 milioni & pltr'éccjiie pesane":attratte dal possibile guadagno forni- rono indicazioni false. Ele- menti positivi .furono poi da- ti da un investigatore privato di'Milano, e da Una persona che ha fornito indizi decisivi a patto di restare nell'ombra più assoluta e di avere un compenso di 15 milioni. Gli indizi si rivelarono e- satti. Questi, elementi giunti nel marzo àcorso in mano del Sostituto Procuratore Gene- rale dottor Cassina, elementi che fecero' pqnvergere. i. 's'o^ spetti sul Giuseppe Faletto. Quésti fece parte'. nel 1944, sotto il nome di « Briga*» del- la tredicesima, crigata Gari r baldi che agipà nel Canapesè. Dalla formazione partigiana egli sarebbe stato poi allonta- nato per, aver ea/^wiessO atti di banditismo. . . Successivamente egli avreb- be fatto parte di una sezione partigiana, a -Pianezza^ e an- che da questa sarebbe stato poi allontanato. Si vantò piti volte di avere uccìso numero- se persone durante il periodo della resistenza. . Il Faletto che è nato a Bu- sano il 26 febbraio 1919, ri- portò'una condanna il 24 a- prile 1946 dal Tribunale mi- litare straordinario istituito per combattere la recrude- scenza del banditismo mani- festatosi neVUmmedìato do- poguerra. Quel Tribunale lo condannò a 16 anni di reclu- sione per rapina a mano ar- mata. . Il ricorso presentato dal Faletto venne accolto il 28 febbraio 1950. Gli atti del processo furono rinviati al Trininole di. Torino dove H iiuaoà dibattiménto [si svolse nel maggio del 1950'. La pena furidotta a 6 an- ni di cui ire condonati. Sic- come il Faletto aveva già tra- scorso'quattro anni di carce- re fu immediatamente rila- sciato. Dopo la liberazione il Fa- letto aprì per qualche mese a Pianezza Un pìccolo laborato- rio per la lavorazione dei me- talli. liei '47 scontò una con- danna per rapina; nel 1951 si sposò> con una impiegata del- la Società Editrice «.Minerva Medica », Maria Tognatti, ed andò ad abitare con i suoceri in via Pollenzo 58, alla Bar- riera San Paolo, si diede al commercio del pesce ed ad- divenne molto noto al mer- cato di Porta Palazzo- còl so- prannóme di,, e Lambretta*. Fu appunto iti 'Quésti am- bienti che i carabinieri entra- rono in contatto-con lui, nel marzo scorso. Un misterioso indizio giunto alla Procura indirizzò le ricerche nell'am- biente del Faletto. Con dei carabinieri piemontesi chia- mati da varie regioni d'Italia venne formata una squadra speciale di investigazione e simulatisi commercianti o contadini i carabinieri riusci- rono ad entrare in confiden- za col presunto assassino. L'episodio che avrebbe da- to gli elementi per il suo ar- resto, sarebbe avvenuto du- rante una cena organizzata in una osteria diDruent (pic- colo centro a pochi chilome- tri da Torino): mangiando FIRENZE, 29. — La citta- dinanza sta seguendo col mas- simo interesse il dissidio sorto fra il sindaco-. La Pira e le autorità governative in me- rito alla destinazione - di sta- bili di proprietà del Dema- nio. Già ieri il tentativo di La Pira di requisire tre ex dase'del popolo (Firenze, Le- gnaie e Peretola) era fallito. I messi del sindaco non hanno difatti potuto rendere esecu- tive le' ordinanze di requisi- zione di ' La Pira, perchè agenti' : di P.S., carabinieri e guardie di Finanza li hanno respinti. La Pira voleva uti- lizzare i;ali stabili per siste- marvi famiglie sfrattate, ma tói^nmiimmiiimmiminiironiinmiiii^ punto per questo suo lavoro wiiMiuiummiiiiiniiHiiuHiiiiHiauiiimuuiiiiwiiiJiiM^^ LOTTA AflRENZEPERGLlSTABUrDEL DEMANIO Agenti e guardie di finanza sbarrano V accesso ai messi di Eden riferisce a cnurchiii sulla conferenza di Bineura LONDRA, 29. Sir Win- etoh Churchill è stato ospite a colazione oggi del Primo Ministro Eden, al n. 10 di Downing Street. Una densa folla ha applaudito l'ex Pre- mier al suo ritorno nella re- sidenza ufficiale, dei Primi Ministri, che è stato per cosi lunghi anni la sùa^esitìenza. Si ha motivo -di ritenere Òhe in tale occasione sk-An- tony abbia informato sir Winstoh Churchill in merito alla recente Conferenza gi- nevrina, a proposiio della prossima Conferenza dei quattro Ministri degli Esteri (in, ppograramà iper il mese di ottobre nénao citta lemana) e siila situazione ipternazioi. naie in genere. Concesso l'ingresso in a tré membri della commissioni; israeliana Reparti dell'esercito ; bulgaro-haona però già raccolto tutte le satóe dei passeggeri e tutti i relitti dell'aereo abbattuto gli immobili erano già stati destinati ai •carabinieri ed al- le guardie di Finanza. Falliti anche i tentativi di raggiungere un accordo, La Pira ha pensato di ritornare alla carica con altri colpi a i DAt NÒSf RO CORRISPONDENTE : -ATENE, 29. ±- La Bulgaria ha conòèsso questa sera, a tré membri della Camanissio- ne israeliana d'inchiesta, che già si -trova in territorio gre- cò7 di entrare in Bulgaria e ì di svolgere le indagini ohe desidera suH' abbattimento dell'aèreo di una compagnia israeliana. La Commissione èra composta di sei membri. Tre entreranno quindi in Bulgaria e tre rientreranno 'a Tel Aviv. ' I Si apprende intanto che reparti* deU'esercito e dèlia polizia -hanno portato a ter- •nrinè Ù reperimento delle i§ffiè e cliè alcune di que- ste, composte nelle bare, so- no già partite alla volta di Vienna." : Intanto Jà-compagnia aè- rea «El Ai» ha annunciato che i suoi aèrei in servizio sulla linea Tel Aviv-Vienna hon sorvoleranno più la Bul- garia, ma faranno tappa a Roma. - Il•. ministro degli .Esteri canadese ha chiesto al Go- verno bulgaro ampie spiega- zioni sulla morte.di : ;tre; cuv tadini canadesi. La richie- sta è stata inoltrata tramite la Svizzera non avendo il Canada rapporti diplomatici con la Bulgaria. I risultati dell'inchiesta svolta ièri al confine sono stati fissati in-un protocollo redatto in inglese e in fran- cese e firmato da personalità israeliane e greche. Dalle os- servazióni fatte dalla Com- missione mista greco-israe- liana e da quanto hanno ri- ferito i testimoni risulta che l'aereo è precipitato in fiam- me' ad est del villaggio bul- garo di Sirbanovo, nella val- lata' dello Strimon. La visi- bilità al di là della frontie- ra eira perfetta e i membri della - Commissione mista hanno - potuto distinguere nettamente, a quota 281, i rottami dell'apparecchio e constatare che dalle prime ore di ieri mattina sino a mezzogiorno numerose per- sone si trovavano sul luogo della sciagura ed.apparivano affacendate. FEDERICO MONELLI Società sportiva « Edera > in borgo Pinti, è del palazzo che in precedenza ospitava la se- de della DIC. in via Palaz- zuolo, quest'ultimo destinato a ospitare . uffici dell'E.CA.., ma in entrambi i casi non hanno potuto procedere alla esecuzione delle ordinanze di requisizione, in quanto gli immobili erano sotto il con- trollo della Finanza e di agen- ti di P.S. La Pira ha mandato allora un telegramma al ministro Andreotti per sollecitare il suo intervento. Il ministro ha chiesto agli uffici tutti gli elementi tecnici per poter va- lutare la questione. e bevendo assieme ai presun- ti aMci,r a Faletto isi sarebbe lasciata andare ad ammissio- ni compromettenti e un regir stratore magnetico nascosto sotto la tavola le avrebbe ri- prese fedelmente. Questa regi strazione verrà ascoltata nei prossimi giorni dai magistra- ti e da un esperto del dialetto piemontese, l'avv. Giulio Co- lombini, presidente della «Fa- mija turineisa » che per l'oc- casione fungerà da interprete giurato. Altro elemento che parreb- be accertato è che il Faletto sia un. tiratore infallibile: si racconta che colpisse con un colpo di pistola da venti me- tri di distanza un chiodo in- fìsso nel muro. Le risultanze dell'esame necroscopico com- piuto sulla salma àell'ing. Co- deca fecero pensare che sol- tanto un espertissimo tiratore potesse aver compiuto il de- litto. L'ingegnere infatti, che usciva alle 21J.5 del 16 aprile 1952 dilla sua abitazione di via Villa della Regina, fu raggiunto al petto da un uni- co- cólpo di « Sten » cai. 9 e- sploso da qualche metro di distanza. La pallottola, entra- ta nelVemitorace destro per- corse la traettoria dal basso aWaltro perforando il fega- to, il cuore ed un polmone, e usci dall'ascella sinistra. Nes- suno vide nulla, Quanto emerse dagli inter- togatori del Faletto costitui- sce segreto di istruttoria. Ol- tre al legale d'ufficio avv. Fu- si, l'arrestato ha nominato suo difensore di fiducia Vavv. Armando De Marchi, il quale non ha voluto fornire alcun particolare. Si assicura che il Falettì a- vrébbe fatto il nome di altri complici e che diversi arresti sarebbero imminenti. Quanto ai moventi dell'assassinio, pa- re debbano essere ricercati in motivi politici . GIORGIO FERRERÒ la Gonfagrlcoitura chiede un'organica poiniea agraria ROMA, 29. — Si è riunito cori la partecipazione di tutti i suoi componenti, il Consi- glio Nazionale della Confa- gricoltura. H presidente con- federale dott. Gaetani ha ri- ferito sugli ultimi sviluppi della situazione economica, politico-sindacale ed organiz- zativa, mettendo in luce l'a- zione svolta dalla presidenza nei riguardi di alcuni deter- minati settori. L'esposizione del presiden- te- si è soprattutto soffermata sui problemi: lattiero-caseari; per la risoluzione dei quali è in atto una vasta azione con- federale; del vino: del rìso; dei contributi unificati, per-i quali è stato ribadito il con- cetto che gli agricoltori non si oppongono ad una estensio- ne dell'assistenza sociale ma non hanno la possibilità di sopportarne gli oneri;pertanto per la parte eccedente le at- tuali contribuzioni si dovrà trovare il mezzo — come, del resto, venne già ufficialmen- te riconosciuto — di ripartir- lo in modo opportuno sulla collettività. Il presidente con- federale ha intrattenuto i convenuti anche sulla riforma fondiaria e sulla riforma dei contratti agrari, attraverso l'esame delle diverse dichia- razioni programmatiche del nuovo Governo. Alla fine della relazione, accolta con unanimi consensi, hanno preso la parola nume- rosi consiglieri, sottolineando la necessità che si arrivi alla formulazione ed alla conse- guente attuazione di una più organica politica agraria per fare uscire l'agricoltura ita- liana dallo stato di crisi e di incertezza nella quale si tro- va, anche in vista di una proficua attuazione, in campo agricolo, dello schema di svi- luppo dell'occupazione e del reddito formulata dal mini- stro del bilancio on. Vanoni. Segni ha ricevuto il Conte Gaetani ROMA 29. — Il Presi- dente della Confagricoltura dottor Gaetani è stato rice- vuto dal Presidente del Con- siglio, on. Segni con il qua- le ha avuto un lungo collo- quio sulla situazione agri- cola. Approvato il bilancio detta Giustizia la Camera ha Iniziato le ferie LA PIRA: il reqnteltore sorpresa. Stamane difatti al- cuni vigili urbani e funziona- ri dell'ECÀ in possesso di due ordine dello stesso sindaco hanno cercato di entrare al- Ll'interno dell'edificio della ROMA, 29. Con l'appro vaziòne del . bilancio Giustizia la Camera' ha com- pletato la discussione di tutti gli stati di previsione iscritti all'ordine del'^giorno, ed ha chiuso, questa sera i_suoi la- vori, entrando in ferie. Una dozzina di.deputati so- no intervenuti anche oggi nel dibattito dicendo che l'esigen- za più viva emersa dalla di- scussione è stata quella di una Giustizia rammodernata e sveltita. .. . "~ Ha parlato poi il nuovo mi- nistro on. Moro rispondendo a tutti gli oratori intervenuti nel dibattito. Egli ha detto che il problema essenziale è quello di spendere bene i po- chi fondi di cui dispone il Ministero, rammodernando.da' un lato i locali, ampliando dall'altro gli organici, e pro- seguendo in una meditata e-, voluzione degli ordinamenti A chi- gli aveva chiesta la abolizione della pena dell'er-1 di una proposta di legge del- dellal gastolò ha risposto che il prò- l'on. Malagodi per la tutela blema è di troppo grave en- tità per poter -essere risolto in un'affrettata soluzione, ma che verrà tuttavia studiato. Egli ha aggiunto che diversi ergastolani hanno avuto una riduzione di pena, e che sta personalmente esaminando la loro posizione, caso per caso. Egli ha inoltre affermato che la Giustizia si sta lentamente ma positivamente adattando alla nuova Costituzione e che attraverso un'opportuna ri- forma dell'organico, la revi- sione dei codici ed il perfe- zionamento dello schema dei collegi giudicanti, attualmen- te in corso, si faranno sostan- ziali progressi. La Camera ha poi appro- vato vari bilanci di previsio- ne. Fra gli altri provvedimen- ti adottati nella giornata odierna deve essere ricorda- ta la presa in considerazione della libertà di concorrenza e di mercato, e la conversione in legge di un decreto con- cernente nuove norme sulla negoziazione e la cessione delle valute estere allo Stato. Sono state inoltre modificate le tariffe erariali rendendole proporzionali e progressive, a ssconda del prezzo del bi- glietto. E' stata mantenuta una tariffa unica soltanto per il teatro. Il Presidente Leone, come vuole la consuetudine, ha poi tracciato un bilancio dei la- vori svolti nel corso della ses- sione, ed ha rivolto gli augu- ri auspicando la pace per tutto il mondo ed il benesse- re per il Paese. Si sono as- sociati il Presidente Segni ed il nuovo Presidente del grup- po parlamentare D.C. onore- vole Marazza. MARCO GUIDI

Transcript of B Ì OLTRE LE MEI UN PASSO DECISIVO VÈRSO LÀ · PDF filetomi. Da iriano...

Page 1: B Ì OLTRE LE MEI UN PASSO DECISIVO VÈRSO LÀ  · PDF filetomi. Da iriano ve-epici de-la guerra i e toni da lei dintor-:o di Che-gea. volteggia

mmm T T O \\\\'\

tiag*f*s

\ \ \ \ ^ \ ^ ^™ -•i^-rV-' *'.>r-'v-'.:

rOOINE-SOBESlNA p . 11,30; 12.3Q (mata. ,1«; 14,20 « e s t . ) . — CASTEMiEONE-Piai [OVANNI IN CROCE-VIADANA p . : u j t e . ; 18 (fest .) - &.: 7.50 ( Guas t a l l a t e r . ) ; 8*05. 3LONGO-PIUBEGA-CEKESARA p . : ' i è 4 5 ,05 ( t e r . ) . - a . : 8,40 ( fer . ) , — CREMONA. 50 (fer.) ; 8,50 (fes t . ) ; 14,05. — CASTEL^ fest . ) ; 8,55 ( P a d e r n o ) ; 14,15. — PRALBoi ." - a.: 7.45; 8,35 ( fes t . ) ; 14,10. — GUASTAI^

1,30 (fer. Guas ta l l a ) ; 12 (fest . Torr icel la) . (fer. Tor r ice l la ) ; 18,10 ( fes t . Guas ta l la ) '

(fer. Guasta l la) ; 13,50 (fest . Torricel la) ' ). — QUINZANO p . : 6,40; 11,30; 1B ( fer . ) ' ) ; 13,50 (fest.) ; 14,20; 20,35. — T R I G O t o ' . (MAGGIORE: p . : 7,50; 8,05 ( f e s t . ) ; i2 t l 0" (fest .) . - a.: 7,25 ( fes t . ) ; 7,4*; 8^0 (Fior*.); — MONTICHIARI p . 5,1®; 5,45 (ven.) - à.': 20. - a. 11,40; 17,25; 17,55 ( fes t . ) ; 23,25 (fe^)

ERIA

to ese ;ese m c -

rice Ver -

ristìtuto e il suo

: T a i l l c , j s to cern­ie d i "a Iel le p r o -« f r ancese ; ia t i han-: i n e t i c o , c o n a p

c o m p l i -300 sog-

te d a i 18 o c o n s t a ­z ion i de l n o l e s e -; a p e r t u -,76; l u n -:m. 5 ,42 ;

p e s o 64 ; v o l u m e a 3 l i t r i i n , c h e si l t r e d iec i i u r a z i o n i , l a r e , p r e -o m u n i c a -s o g n a d i -

t e n d e n z e i d i z i o n a t e

m o r f o l o -"ge c h e l e « f r a n c e s e

a p p l i c a -•an ip i , cor i a t r i a , e n -a t r i a , c r i -

>hicago milione - I l t e s o -i s t r a z i o n e à d i Ch*-ì s , h a c o -oi c o n c j t -

n o t i z i a . n e l c o r s o

tali» c o n ­ivi , effet-:i b a n c a r i o n e c i t t a -r t a , d e p o -a, l a s o m -d ì d o l l a r i

a s t r a z i o n e n z a . ì a a g g i u n -n a r i s u l t a p e r i o d o di • inque ag l i

xiiiiiiimiiiiiuiuir

taglia icogne

Le l o t t e c o g n e c h e ; d i S m i r -Dno a v v e ­

d a o l t r e i a v e v a n o :nza e d e l ­ie s i s v o l ­t o m i . D a i r i a n o v e -

e p i c i d e -l a g u e r r a

i e t o n i d a lei d i n t o r -:o d i C h e -g e a .

v o l t e g g i a ­c e n e e si s s a l t i . P o i o t t e , le a -l o r o r i f u -

i l o r o n i d i ;gi . Ma a l -ì i l ' a l b a la i ccan i t a . I v e n t a t i i n ­tono le c i --•ampi e le

nestra a morte di

Marina è mani dopo lo sventu-

la.ee ato al-lentica po-strana, ir-

E' stata e, uscendo >n'ora dalla e h a nota-della Mari-79enne Gio-"Ecciato ad lell'apparta-cupato nel-in via Sac-

va i gomiti iavanza e e nte chinata n e se fos33 re in basso.

rientrando i osservava •» era rima-I tempo usi­ne e se ne preoccupare, prssare an-i e prima di Giungevano i quali rin-

nnello Tutti Era morto

naca.

L E V I

ibile

Ì" Serenamente è mancata al­

l'affetto dei suoi cari

maria Ardemagni ued. unaramotii

Lo annunciano con profon­

do dolore i figli:

LICINIA col marito Prof%

PIETRO FERRAMI,

CESARE con l a moglie

WANDA;

la sorella ROSA;

i fratelli: LUIGI con la

moglie GIUSEPPINA,

CESARE

e ALESSANDRO;

i cognati CAMILLA e PA-

ZICRATE MARAMOTTI,

i nipoti,

i parenti tutti e la fedele

ADELIA CREMONESI.' •

I funerali avranno luogo

venerdì 29 c.m. alle ore 16

partendo dall'abitazione in'

via Manini, 65 per la Parroc­

chiale di S. Imerio.

Cremona, 28 luglio 1955.

Ed. Pizzorni

Impresa Pompe Funebri Pueroni Via'.e Tren to Trieste - Cremona

I DIPENDENTI della SOC.

P. AZ. O.T.S.U. prendono vi­

va parte al lutto che h a col­

pito il loro amato Direttore

Rag. CESARE MARAMOTTI

per la morte della Mamma

Signora

Maria Ardemagni ued. maramatli

Cremona, 29 luglio 1355.

ANNIVERSARIO

Domani 30 c.m. ricorre il

terzo triste anniversario -del­

ia perdita della nostra cara

Cristina Quarantanl ved. Gapelletti Ambrogio

I figli RINO e GINA La ri­

cordano con immutato dolo­

re a quanti La stimarono e

Le vollero bene.

L'Ufficio Funebre sarà ce-

ebrato alle ere 7 del giorno

20 nella Chiesa Parrocchia­

le di S. Ambrogio

Cremona, 29 luglio 1355.

Dott. CARLO ARISI Spec. Radiologia e Terap ìa FWc»

DA PCI V )T u t t e i*-'**««*• i l A u O l A f e cure fisiche. Spec. Stomaco, Intes t ino, Fegato Piazza Marconi , 7 - Téle! . 14-3» Ore : 8-12 e 14-17 (esclusi festivi)

D. P. 1413 (10-5-1949)

PULE-VENEREI Spec. Doti. Girardi VI» Chiar* Novell*. W

(Vie. P a a S. Paolo) FURIALI: 8-13 e 15-lfl (esci, f» redi) - F E S T I V I : 9-13 - Tftl. Jl-»1

D. P. 8409 (7-4-1955)

Dott. BRUNO MAZZOLI 3pee. STOMACO - INTESTINO

DIABETE - SANGUE CUORE - R A G G I X .

ELETTROCARDIOGBAEO Via Antico Rodano , 23

Ore 11-12 e 14.30-16,30 - fest. 11-» Abitai. C. Camol , fi - Tel . 16-73

D. P. 1495 (5-1-1936)

MALATTIE degli OCCHI Boli. B. FEIZMi

Assistente Clinica Oculistica Universi tà di Milano

giovedì 9-11 - saba to 15,30-17 Corso Garibaldi . 8 - CremOUk

D. P. 31681 (10-2-1954)

A V V I S O Le necrologie su l g iorna le a L»

Provincia» si' ricevono presso 1» Soc. An. A. Manzoni •• Galleria XXV Aprile, fino alle o re 18,30 di tu t t i i s torn i feriali .

Dalle 18,30 in noi rivolgersi- di­re t t amente al ia Redazione del giornale stesso presso l a Tipo­grafia Pizzorni, v i» Belcavezzo, 7 (vicino al Palazzo dell 'Arte -Piaaza Marcon i ) .

r U D I O D E N T I S T I C O .

[ADIRI «H» DOtL BARBIERI Odontoiatrica dell'Università di Botogn»

BOCCA e DENTI ioni BOB Iettivi: VI» Cadoltol, U - T & * * •

\Hb

,L FULMINE CALZE

MAGLIERIE CAMICERIE

CORSO CAMPI, 18 • VIA MAZZOO, I ctmoM • miHMO a. n-tt •*

TORBf iE

/

^mm ovo prodotto

% / Chiedetelo i

SABATO 30 LUGLIO 1955 CREMONA

J S r T ' A n B u o T ^ M Ì i ? i f ^ S S . , ^ I c o 2 l 2c; B 55 a a ^ o n e : T e l - 1 M & - Anuninisteazlone: Tel. 15-7* - Ufficio .Abbonamenti e Buona-Usanza,: via Bella Bocca (angolo Fià«&:Marconl). tei. 60-09. — ABBONA-A MATJZONI e r r o n « « ^ 5 S ì ì S ^ 3 , 2 5 ? : **&*&*&* L. 1.700. - Per operai, artigiani e professionisti ^-a rate mensUl da ~U. 650 <'-' O. C. Postale 17/2348. — Spedizione In abbonamento postale. To'^ìTi «Tionrfaì- 'ÀOTIS V S Ì L ^ T l7«a £ w - ^ Pwonllcità: Galleria XXV Aprile. Tel. 1WS8. - Per avvisi urgenti dopo l'orarlo d'uffici» tele*; al 40-05 dalle 20 alle 2050. - TARIFFE: (per1 mm. d'attesa, largn. ì colonnaj. nwm. comm. L..40; Necrologi i . 60; Partecip. al lutto L. 500 la riga; Finanz., assemblee, diiflde. aste, ecc. I* 100; Cronaca, lauree, sentenze, ecc. L. 80; Avvisi economici (vedi rubrica).

ANNO NONO -NUMERO 181 L I R E 2 5

OLTRE LE MEI I partecipanti - occidentali

alla conferenza di Uinevra, di ritorno nelle rispettive ca­pitali, espressero la loro pro­fonda soddisfazione per i ri­sultati psicologici raggiunti. Eisenhower, appena salutati i cari nipotini, annunciò che da ora innanzi bisogne­rà tener conto • dello « spi" rito di Ginevra ». Eden e Faure, a Londra ed a Pari­gi, fecero dichiarazioni con­simili. D a parte loro, i gior­nalisti, in mancanza di noti­zie precise e nuove, diedero fondo alle metafore, atte ad indicare l'inizio di una nuo­va era. Così si parlò di « cli­ma nuovo», di «nuova at­mosfera» di «ritorno al se­reno». Due giorni fa, il no­stro ministro degli Esteri, Martino, aggiungendosi al coro, ha lanciato una meta­fora nuova: « Si è iniziato il disgelo fra Oriente ed Oc­cidente » (Verrebbe voglia di aggiungere, con troppo faci­le facezia: «Sfido! Con que-t-o caldo ! »).

Soltanto nella dichiarazio­ni pronunciate alla radio avantieri sera, il Presiden­te Eisenhower, disceso final­mente dalla stratosfera, e toccata terra, diceva una frase non più metaforica, ma precisa. La seguente:

« La prova finale della sin­cerità dei partecipanti alla Conferenza di Ginevra si avrà nel prossimo ottobre, quando i Quattro Ministri degli Esteri si riuniranno per tradurre in realtà le di­rettive generali che sono sta­te loro impartite •».

* * * 'Proprio così. • In ottobre saranno rimes­

se sul tappeto, in sede di Conferenza de i Ministri de­gli Esteri, le questioni che i « Quattro Grandi » non han­no voluto, i n pratica, nep­pure affrontare, quasi per ti­more d'incrinare l'incantesi­mo felice di quel loro incon­tro sulle rive del Lemano. E, prima di ogni altro, v i sa­rà rimesso il problema della sistemazione germanica, che è il più disperato puzzle del­la diplomazia mondiale.

Ma chi verrà a rappresen­tare la Russia a Ginevra?

Ci dovrebbero venire — se non sopraggiungono iat t i nuovi — il ^compagno.*'. "Molotov.

Ora. Molotov è probàbil­mente, in tutta l'Unione So­vietica, l'uòmo che rappre­senta meglio e p iù Integral­mente la tradizione -stalinia­na. Egli conobbe- Stalin nel 1912, anno in cui parecchi degli attuali j dirigenti del­l'URSS non erano neppure nati; e da allora fu sempre nella sua orbita. Come Se­gretario del Comitato Cen­trale del Partito, ne i primi tempi della dittatura stali­nista, egli fu spietato come Stalin nel distruggere ogni movimento d'opposizione che volesse disputare i l control­lo della macchina -statale so­vietica. Quando l'ala destra del partito si ribellò nel 1928-1930, il movimento fu an­nientato da Molotov, esecu­tore fedelissimo degli ordini di Stalin. Egli è dal 1939 il primo responsabile della po­litica estera sovietica. Ha la­vorato dunque per lunghi anni in collaborazione stret­tissima con Stalin; anzi, fii per lunghi anni ..il primo vi­ce-dittatore della Unione So­vietica, e il solo che potesse prendere da solo decisioni di grande rilievo. Egli fu consa­pevole, e consigliere, di tut­ti i piani della politica èste­ra staliniana; fu l'inviato di fiducia del dittatóre nella Berlino di Hitler-'e nella Wà­shington di Roosevelt; fu dietro le spaile d e l dittato­re a Yalta c o r n e a Potsdam; si applicò del suo meglio a realizzare le mire, quando questi, nel 1945, tirò i l gran­de « colpo di rete » per cer­care di mettere la mano su tutta l'Europa- Occidentale;. fu il preparatore tecnico, per dire così, della divisione della Germania in due zone, come del colpo di Stato in Cecoslovacchia; fu il diret­tore diplomatico della « guer­ra fredda», e dimostrò, per dieci anni, di trovarvisi per­fettamente a suo agio, e di non sentire nessuna necessi­tà che essa dovesse finire ; è stato, in questi ultimi temT pi, recisamente contràrio al­la politica di riconciliazione con la Jugoslavia; h a mosso, ancora recentemente, a San Francisco, le sue obiezioni è le sue riserve ai progetti di una « coesistenza » interna­zionale; è stato contrario fi­no all'ultimo alla riunione di Ginevra, perchè gli dove­va parere che Ginevra co­stituisse una specie di: devia­zione, e la p i ù pericolosa di tutte, dalla grande • <t linea » staliniana, da lui sempre se­guita. Egli, che u n giorno Stalin definì graziosamente « il deretano di piombo » del Partito per la sua capacità di stare quanto tempo vuole a tavolino, doveva ritenere che sarebbe stato meglio re­stare a fare i l «deretano di piombo » a Mosca...

Ed a conférma di tutto ciò, si è avuto il suo .com­portamento a Ginevra. D o ­ve egli, andatovi óbtorto col­lo, mostrò sempre una spe­cie di irritazione silenziosa; tale che ci devono essere vo­luti davvero tutto l'accorgi­mento, e tutte le buone ma­niere, dell'ambasciatore no­stro, Magistrati, per fare

UN PASSO DECISIVO VÈRSO LÀ CONQUISTA DI ALTRI PIANETI

schiavardare quelle mascelle Ano a dare una frase vaga; sulla sorte dei nostri prigio­nieri. E l'ultimo giorno, co­me è noto, Molotov tenjtò\di tirare un colpo di siluro ih chiglia alla Conferenza. Le dodici ore di discussioni ar­due, di assenza di spirito di conciliazione di una" attitù­dine sovietica rigida che ri­chiamava alla memoria degli spiacevoli ricordi di Berlino 1954, e di altre conferenze a quattro ancora più incon­cludenti, furono — a giudi­zio di tutti gli spettatori oc­cidentali di questo piccolo dramma — opera esclusiva di Molotov. Costui s i ritro­vava nel suo elemento, di­ventato connaturato per lui: recriminazioni cavillose, di­scussioni interminabili su de­gli avverbi, capelli tagliati accuratamente in quattro, e, come concessione ultima, la grande parola della diploma­zia molotoviana, la parola che ha costituito da un de­cennio ormai il contributo più valido ; di Molotov alla conciliazione dei contrasti mondiali: iVief, no.

, Ora, un uomo simile, con un passato remoto e recente, di questo genere, non. può, psicologicamente non può, sedersi al tavolo di Ginevra con- l'intenzione verace di mandare innanzi le cose, e di accostarsi ad una soluzio­ne accettabile di qualunque problema pratico. Il «nuovo cl ima» per lui, deve-essere forzatamente soltanto una metafora da quattro soldi, come tutte le altre che ab­biamo sopra > citato. E* il «vecchio cl ima», il clima della « guerra' fredda > che egli " deve necessariamente volere, perchè è il clima dei suoi anni più vigorosi e più belli, dei suoi interventi per sonali più temuti, dei tempi in cui tutti i giornali del­l'Occidente parlavano di lui come del personaggio « n u ­mero due » dell'Unione, co­me del successore più probà­bile di Stalin. E l'uomo ha un bell'essere comunista, e libero dunque, dai pregiudi-zii borghesi; m a per una legge duratura h a sempre rimpianto e nostalgia degli anni dei suoi successi p iù vivi, e; invecchiando/ ritorna^ .sempre sul ^binario che gli servì allora..."': ' .-'- . .v . ,

Stati Uniti annunciano il lancio

Avranno le dimensioni di un pallone - Gireranno per vari giorni attorno al globo ad una altezza di 400 Km» e ad una velocità oraria di 28*000 K m * - Saranno dotati di radio trasmittenti - Consentiranno la raccolta di importantissimi dati scientifici che verranno divulgati in tutto il mondo - Il primo lancio nel luglio 1957

In queste condizioni, è chiaro .che là. prima, preli­minare prova, di « buona vo­lontà » che la Russia, e più precisamente il regime russò può dare. in. occasione della Conferenza di Ginevra, è quella di . non farsi rappre­sentare dal « compagno Molotov; ò, in altre parole, di sacrificare il «compagno» Molotov, mandandolo, per esempio ad accudire alla pro­duzione delle macchine da cucire, analogamente a quan­to fu fatto con Malenkov, che fu delegato... alle indu­strie elettriche. I n tutti i Paesi del mondo, quando si vuole cominciare davvero un « nuovo corso » politicò, si li­quidano i rappresentanti ti­pici del «corso antico». Nei Paesi parlamentari ciò .siyfa? con un « rimpasto* : 0 u n a crisi; n e Paesi totalitarii, ciò' si può fare con procedimenti varii, che ne l càs| | di Mòlo­tov ci auguriamo siano .i più fini ed eleganti; ma. ' insom­ma, si fa; E- là cosa-'è tanto di buon senso, c h e èssa è ve; nuta. in mente a : ióoltiHtéstt monianzà cioè che pubblica­va due giorni fa la ' s tampa svizzera, sul prossimo allon­tanamento di Mòlotov...

Che se, poi. di questo al­lontanamento non se he fa-. cesse niente, e ad ottobre Molotov, con il suo"«dereta­no di piombo» e la sua fac­cia di bronzo ricomparisse a Ginevra, delle due Puna: o Kruscev. Bulganin, Mikoyan, Caganovic ed i «gross i» del Cremlino s i contentano dèlio «spirito di Ginevra» per i loro fini, e non vogliono da­re Seguito a nessuna delle direttive generiche adottate con tanta effusione a Gine­vra; o il vecchio Molotov, da solò, o forse con l'appoggio dei Marescialli dell'esercito più giovani, è contro di loro, e s i impone loro, e conta più di loro. In un caso come nel­l'altro,-le metafore di cui sia­mo stat i tutti sommersi re­sterebbero"-soltanto metafore.-e non sarebbero indizio di nessuna prossima risoluzione di problemi concreti. - :

GIOVANNI ANSALDO

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

WASHINGTON, 29. — Di­nanzi- ad un folto gruppo di giornalisti, i l capo dell'Uffi­ciò s tampa della Casa Bian­ca James Hagerty h a aa-hunciatò .che il Presidente Eisenhower h a ' approvato i piani in base ài quali gli Sta­t i Uniti lanceranno piccoli satelliti artificiali della Ter­rai ruotanti intorno alla Ter­ra medésima senza essere dotati di alcun equipaggio. ! I piani di cui s i parla hel-t'annuncio della Casa Bian­ca sono stati messi a punto àairAccadémià Nazionale a-mericana delle scienze. : La fabbricazione ed il lan­

c io di questi pianeti artifi­ciali : i quali finora esistono solo sotto forma di progètti — h a proseguito HagertXr—. rappresenteranno la parteci­pazione americana all'anna­ta géofisica internazionale, n lanciò dei satèlliti nello spazio avrà, luogo, tra il. lu­glio .1957 è il dicembre 1958. Il lancio di questi pianeti il cui volume n o n supererà quello di un pallone da pal-lacanèstrio avrà come unico scopo quello di compiere stù­di scientifici al di', fuori del­l'atmosfera terrestre; i dati telativi saranno Comunicati àgli scienziati di tutto il mondo. I pianéti, artificiali che saranno lanciati da raz­zi interplanetàri gireranno ffér un' tèmpo limitato a quafesie.. giorno ..attorno. aHa-Terra ad-una-quota-varum-* te dà 320 a 480 chilòmetri dalla superficie terrèstre è ad .uhar velocita dic circa 28 mila chilometri orari . . La fabbricazione ed i l lanciò dei satelliti: artificiali" saranno ìarprima-esperienza realizza­ta nel mondò nel campòrdè^ gli stùdi a l di fuori dèll'àt; mòsfeira: terrestre.

Secondo calcoli prelimina­ri i l costo del progetto ini-f ziale sarebbe di 10.000.000 di dollari comprèso il costò,dei razzi necessari' per là pro­pulsione dei satelliti al di fuori dell'atmosfera terre­stre. Il proiettile sarà lan* ciato dagli Stat i Unit i ed avrà la forma di u n razzo in tre parti. Non verrà impie­gata l'eneigia atomica per il suo lancio. La prima parte del razzo porterà il proietti-ite fino .sr<2ff-25. chiloinètri dalia superficie terrestre; la seconda : parte del razzo lo porterai a circa 300 chilome­tr i -dove ridiventerà pratica­mente un;'satellite dèl ia Ter­ra, -là^terza •pa¥te"ael razzo servìrà^à mantenere il pro-; iettile :-nèllarsua orbita. :Ané o h e ; a d - u n a distanzadF-300 chilometri dalla superficie della Terra la forza d'attri­to è. sufficiente ad impedire che i l satèl l i te mantenga un'orbita Completa perma­nente. Perciò "da 7 a 10. gior­ni dopo il lanciò dèi proiet­tile la forza di gravità co­mincerà a ricondurlo verso la Terra. Non vi sarà peral­tro alcun pericolo per la po­polazione della Terra poiché l'attrito atmosferico polve­rizzerà il proiettile allo stes­so modo delle stelle cadenti, a c irca'50 chilometri dalla

superficie, della Terra. Il sa­tellite avrà una circonferen­za di 50 centimetri e peserà, senza razzi, circa 50 chili. Non si sa ancora di quale

troverà alcun essere umano. Questo progettò-iiàppresen-ta la partecipazione ameri­cana all'anno geofisìco inter­nazionale che avrà luogo tra il luglio- 1957 e 3 dicembre 1958. Per la prima volta nel­la storia questo programma consentirà agli uomini di scienza del mondò intero di procedere ad osservazioni prolungate nelle zone che si trovano al di là,del lo strato atmosferico terrestre. Il Pre^ sidente tiene ad esprimere la sua alta soddisfazione perso­

nale in merito al fatto che questo programma america­no fornirà agli scienziati di tutte le Nazióni una occa­sione importante ed unica'di far progredire la scienza.

. Gli. scienziati che dopo Hagerty hanno fornito chia­rimenti a l l a conferènza stampa non hanno precisato di che materiali saranno co­struiti i satèlliti né il nume­ro precìso, dèi satelliti stessi. Essi ritengono che, subordi­natamente al peso e ai cri­teri di costruzione del satelr

materia • esattamente sarà costituito il satellite. ; La dichiarazione che il capo dell'ufficio stampa della Casa Bianca James Hagerty ha letto questo pomeriggio ai giornalisti americani e stra­nièri à nome del Presidente Eisenhower dice tra l'altro: «I l Presidente degli Stati Uniti h a approvato oggi la messa i n esecuzione di piani americani per la fabbrica­zione e il lancio di piccoli satelliti gravitanti intorno alla Terrà e nei quali non si «iiiuiimHiiiiiiiaiHUimmiiiuumiiiiiuiiiMiiiiiiiuiiHiiiaatinnmm^

LENTA MA INESORABILE L'AZIONE DELLA GIUSTIZIA

lite esso percorrerà la sua orbita attorno alla Terra in 90 minuti e ciò per alcuni giorni, forse alcune settima­ne, l i satellite percorrerà; la sua orbita girando attorno alla Terra; nel senso della longitudine sorvolando cioè i due poli. Una delle facce del satellite guarderà costan­temente il sole. H satellite emetterà segnali radio con­cernenti là temperatura, là velocità, l'altezza e la densi­tà dell'aria. Tutte le Nazioni partecipanti all'annata geo-

fisica internazionale istitui­ranno posti d'ascolto per raccogliere questi segnali. Non sarà mantenuto in pro-posito_ alcun segreto, trat­tandosi di esperimenti che non possono essere condotti da una sola Nazione. Ogget­to; dell'esperimento sarà lo studio della densità dell'aria tra i 250 e i 400 chilometri. Dalla superficie terrestre, esplorare la ionosfera e le sue conseguenze sulle tra­smissioni radio, raccogliere informazioni sugli effetti del-

nimuiimiminuiiuiimiumumuminiHimiiii

le radiazioni cosmiche e pos­sibilmente raccogliere ele­menti per facilitare le pre­visioni atmosferiche. Gli scienziati che si occupano di questo progetto sono d'accor­do anche nel ritenere che le informazioni raccolte po­tranno servire anche all'ob­biettivo ultimo del viaggio dell'uomo fuori dell'atmosfe­ra terrestre.

Gli scienziati hanno inol­tre dichiarato che i satelli­ti si chiamano nel loro ger­go « uccelli » ma non hanno voluto rivelare di quale ma­teria sono composti ed in quale numero saranno lan-:iati.

FRANCESCO STELLA

assassino è stato

Si tratta di un ex pàrticfiahQ, già condannato .per rapina - Tre anni di intensissime inda­gini - Rivelazioni "segrete,, hanno portato all'individuazione del colpevole - Egli stésso si è vantato del delitto con dei carabinieri in borghese che hanno registrato le sue dichiarazioni

DAL. NOSTRO CORRISPONDENTE

TORINO, ,29. — li Procura-tozejlella Repubbìiaa^doìtoT Nigtà ed U sostituto Procura^ tare Generale dottor Cassino,, hanno- annunciato stamane Varresto del 34enne Giuseppe Palétto già: residente a San Giltiq presso Pianezza ed at­tualmente abitante a Torino : L'arresto è stato eseguito il

10'luglio scorso da carabinie-H alle dirette dipendenze del­la; Procura Generale e la im­putazione contestata al Falet-to è stata: « omicidio m per­sona délVìmg. Erio Codeca, direttore di uno stabilimento della Fiat».

Le indagini sulla uccisione dell'ino. Codeca non sono mai state abbandonate nel corso degli ultimi tre anni, nonostante che esse si presen­tassero molto difficili e pa­recchie volte avessero pnboc-cato vicoli ciechi.

Wel 295?, Io ^Procura Gene-ìtale, avocò à"sè l'istruttoria poiché l'inchiesta si stava al­largando e pare che ad essa sj fossero interessate l'Inter­pol e iV; servizio : italiano ; di ctttre^piónaggiòi

Sull'assassino era stata po­sta una staglia di 40 milioni & pltr'éccjiie pesane":attratte dal possibile guadagno forni­rono indicazioni false. Ele­menti positivi .furono poi da­ti da un investigatore privato di'Milano, e da Una persona che ha fornito indizi decisivi a patto di restare nell'ombra più assoluta e di avere un compenso di 15 milioni.

Gli indizi si rivelarono e-satti. Questi, elementi giunti nel marzo àcorso in mano del Sostituto Procuratore Gene­rale dottor Cassina, elementi che fecero' pqnvergere. i. 's'o^ spetti sul Giuseppe Faletto. Quésti fece parte'. nel 1944, sotto il nome di « Briga*» del­la tredicesima, crigata Garir baldi che agipà nel Canapesè. Dalla formazione partigiana

egli sarebbe stato poi allonta­nato per, aver ea/^wiessO atti di banditismo. . .

Successivamente egli avreb­be fatto parte di una sezione partigiana, a -Pianezza^ e an­che da questa sarebbe stato poi allontanato. Si vantò piti volte di avere uccìso numero­se persone durante il periodo della resistenza. . Il Faletto che è nato a Bu-

sano il 26 febbraio 1919, ri­portò'una condanna il 24 a-prile 1946 dal Tribunale mi­litare straordinario istituito per combattere la recrude­scenza del banditismo mani­festatosi neVUmmedìato do­poguerra. Quel Tribunale lo condannò a 16 anni di reclu­sione per rapina a mano ar­mata. . Il ricorso presentato dal

Faletto venne accolto il 28

febbraio 1950. Gli atti del processo furono rinviati al Trininole di. Torino dove H iiuaoà dibattiménto [si svolse nel maggio del 1950'.

La pena furidotta a 6 an­ni di cui ire condonati. Sic­come il Faletto aveva già tra­scorso'quattro anni di carce­re fu immediatamente rila­sciato.

Dopo la liberazione il Fa-letto aprì per qualche mese a Pianezza Un pìccolo laborato­rio per la lavorazione dei me­talli. liei '47 scontò una con­danna per rapina; nel 1951 si sposò> con una impiegata del­la Società Editrice «.Minerva Medica », Maria Tognatti, ed andò ad abitare con i suoceri in via Pollenzo 58, alla Bar­riera San Paolo, si diede al commercio del pesce ed ad­

divenne molto noto al mer­cato di Porta Palazzo- còl so­prannóme di,, e Lambretta*.

Fu appunto iti 'Quésti am­bienti che i carabinieri entra­rono in contatto-con lui, nel marzo scorso. Un misterioso indizio giunto alla Procura indirizzò le ricerche nell'am­biente del Faletto. Con dei carabinieri piemontesi chia­mati da varie regioni d'Italia venne formata una squadra speciale di investigazione e simulatisi commercianti o contadini i carabinieri riusci­rono ad entrare in confiden­za col presunto assassino.

L'episodio che avrebbe da­to gli elementi per il suo ar­resto, sarebbe avvenuto du­rante una cena organizzata in una osteria diDruent (pic­colo centro a pochi chilome­tri da Torino): mangiando

FIRENZE, 29. — La citta­dinanza sta seguendo col mas­simo interesse il dissidio sorto fra i l sindaco-. La Pira e le autorità governative in me­rito alla destinazione -di sta­bili di proprietà del Dema­nio. Già ieri il tentativo di La Pira di requisire tre ex dase'del popolo (Firenze, Le­gnaie e Peretola) era fallito. I messi del sindaco non hanno difatti potuto rendere esecu­tive le' ordinanze di requisi­zione di ' La Pira, perchè agenti': di P.S., carabinieri e guardie di Finanza l i hanno respinti. La Pira voleva uti­lizzare i;ali stabili per siste­marvi famiglie sfrattate, ma

tói^nmiimmiiimmiminiironiinmiiii^

punto per questo suo lavoro

wiiMiuiummiiiiiniiHiiuHiiiiHiauiiimuuiiiiwiiiJiiM^^

LOTTA AflRENZEPERGLlSTABUrDEL DEMANIO

Agenti e guardie di finanza sbarrano V accesso ai messi di

Eden riferisce a cnurchiii sulla conferenza di Bineura

LONDRA, 29. — Sir W i n -etoh Churchill è stato ospite a colazione oggi del Primo Ministro Eden, al n. 10 di Downing Street. Una densa folla h a applaudito l'ex Pre­mier al suo ritorno nella re­sidenza ufficiale, dei Primi Ministri, che è stato per cosi lunghi anni la sùa^esitìenza.

S i h a motivo -di ritenere Òhe in tale occasione sk -An­tony abbia informato sir Winstoh Churchill in merito alla recente Conferenza gi­nevrina, a proposiio della prossima Conferenza dei quattro Ministri degli Esteri (in, ppograramà iper i l mese di ottobre nénao citta lemana) e s i i l a situazione ipternazioi. naie in genere.

Concesso l'ingresso in a tré membri della commissioni; israeliana Reparti dell'esercito ; bulgaro-haona però già raccolto tutte le satóe dei passeggeri e tutti i relitti dell'aereo abbattuto

gli immobili erano già stati destinati ai •carabinieri ed al­le guardie di Finanza.

Falliti anche i tentativi di raggiungere un accordo, La Pira ha pensato di ritornare alla carica con altri colpi a

i D A t NÒSf RO CORRISPONDENTE

: -ATENE, 29. ±- L a Bulgaria h a conòèsso questa sera, a tré membri della Camanissio-n e israeliana d'inchiesta, che già s i -trova in territorio gre-cò7 d i entrare i n Bulgaria e ì

di svolgere le indagini ohe desidera suH' abbattimento dell'aèreo di u n a compagnia israeliana. La Commissione èra composta di sei membri. Tre entreranno quindi i n Bulgaria e tre rientreranno 'a Tel Aviv. ' I S i apprende intanto che reparti* deU'esercito e dèlia polizia -hanno portato a ter-•nrinè Ù reperimento delle i§ffiè e cliè alcune di que­ste , composte ne l le bare, so­

no g i à partite alla volta di Vienna." : Intanto Jà-compagnia aè­rea «El Ai» h a annunciato che i suoi aèrei in servizio sulla l inea Tel Aviv-Vienna hon sorvoleranno più la Bul­garia, m a faranno tappa a Roma. - Il•. ministro degli .Esteri canadese h a chiesto al Go­verno bulgaro ampie spiega­zioni sul la morte.di :;tre; cuv tadini canadesi. L a richie­sta è stata inoltrata tramite l a Svizzera n o n avendo i l Canada rapporti diplomatici con la Bulgaria.

I risultati dell'inchiesta svolta ièri al confine sono stati fissati i n - u n protocollo redatto in inglese e i n fran­cese e firmato da personalità

israeliane e greche. Dalle os­servazióni fatte dalla Com­missione mista greco-israe­l iana e da quanto hanno ri­ferito i testimoni risulta che l'aereo è precipitato in fiam­me' ad e s t del villaggio bul­garo d i Sirbanovo, nella val­lata' dello Strimon. La visi­bilità al di là della frontie­ra eira perfetta e i membri del la - Commissione mista hanno - potuto distinguere nettamente, a quota 281, i rottami dell'apparecchio e constatare che dalle prime ore di ieri matt ina sino a mezzogiorno numerose per­sone s i trovavano sul luogo della sciagura ed.apparivano affacendate.

FEDERICO MONELLI

Società sportiva « Edera > in borgo Pinti, è del palazzo che in precedenza ospitava la se­de della DIC. in via Palaz-zuolo, quest'ultimo destinato a ospitare . uffici dell'E.CA.., ma in entrambi i casi non hanno potuto procedere alla esecuzione delle ordinanze di requisizione, in quanto gli immobili erano sotto il con­trollo della Finanza e di agen­ti di P.S.

La Pira ha mandato allora un telegramma al ministro Andreotti per sollecitare il suo intervento. Il ministro ha chiesto agli uffici tutti gli elementi tecnici per poter va­lutare la questione.

e bevendo assieme ai presun­ti aMci,r a Faletto isi sarebbe lasciata andare ad ammissio­ni compromettenti e un regir stratore magnetico nascosto sotto la tavola le avrebbe ri­prese fedelmente. Questa regi strazione verrà ascoltata nei prossimi giorni dai magistra­ti e da un esperto del dialetto piemontese, l'avv. Giulio Co­lombini, presidente della «Fa-mija turineisa » che per l'oc­casione fungerà da interprete giurato.

Altro elemento che parreb­be accertato è che il Faletto sia un. tiratore infallibile: si racconta che colpisse con un colpo di pistola da venti me­tri di distanza un chiodo in­fìsso nel muro. Le risultanze dell'esame necroscopico com­piuto sulla salma àell'ing. Co-deca fecero pensare che sol­tanto un espertissimo tiratore potesse aver compiuto il de­litto. L'ingegnere infatti, che usciva alle 21J.5 del 16 aprile 1952 dilla sua abitazione di via Villa della Regina, fu raggiunto al petto da un uni­co- cólpo di « Sten » cai. 9 e-sploso da qualche metro di distanza. La pallottola, entra­ta nelVemitorace destro per­corse la traettoria dal basso aWaltro perforando il fega­to, il cuore ed un polmone, e usci dall'ascella sinistra. Nes­suno vide nulla,

Quanto emerse dagli inter-togatori del Faletto costitui­sce segreto di istruttoria. Ol­tre al legale d'ufficio avv. Fu­si, l'arrestato ha nominato suo difensore di fiducia Vavv. Armando De Marchi, il quale non ha voluto fornire alcun particolare.

Si assicura che il Falettì a-vrébbe fatto il nome di altri complici e che diversi arresti sarebbero imminenti. Quanto ai moventi dell'assassinio, pa­re debbano essere ricercati in motivi politici .

GIORGIO FERRERÒ

la Gonfagrlcoitura chiede un'organica poiniea agraria

ROMA, 29. — Si è riunito cori la partecipazione di tutti i suoi componenti, il Consi­glio Nazionale della Confa-gricoltura. H presidente con­federale dott. Gaetani ha ri­ferito sugli ultimi sviluppi della situazione economica, politico-sindacale ed organiz­zativa, mettendo in luce l'a­zione svolta dalla presidenza nei riguardi di alcuni deter­minati settori.

L'esposizione del presiden­te- si è soprattutto soffermata sui problemi: lattiero-caseari; per la risoluzione dei quali è in atto una vasta azione con­federale; del vino: del rìso; dei contributi unificati, per-i quali è stato ribadito il con­cetto che gli agricoltori non si oppongono ad una estensio­ne dell'assistenza sociale ma non hanno la possibilità di sopportarne gli oneri;pertanto per la parte eccedente le at­tuali contribuzioni si dovrà trovare il mezzo — come, del resto, venne già ufficialmen­te riconosciuto — di ripartir­lo in modo opportuno sulla collettività. Il presidente con­federale ha intrattenuto i convenuti anche sulla riforma fondiaria e sulla riforma dei contratti agrari, attraverso l'esame delle diverse dichia­razioni programmatiche del nuovo Governo.

Alla fine della relazione, accolta con unanimi consensi, hanno preso la parola nume­rosi consiglieri, sottolineando la necessità che si arrivi alla formulazione ed alla conse­guente attuazione di una più organica politica agraria per fare uscire l'agricoltura ita­liana dallo stato di crisi e di incertezza nella quale si tro­va, anche in vista di una proficua attuazione, in campo agricolo, dello schema di svi­luppo dell'occupazione e del reddito formulata dal mini­stro del bilancio on. Vanoni.

Segni ha ricevuto i l Conte Gaetani

ROMA 29. — Il Presi­dente della Confagricoltura dottor Gaetani è stato rice­vuto dal Presidente del Con­siglio, on. Segni con il qua­le ha avuto un lungo collo­quio sulla situazione agri­cola.

Approvato il bilancio detta Giustizia la Camera ha Iniziato le ferie

LA PIRA: il reqnteltore

sorpresa. Stamane difatti al­cuni vigili urbani e funziona­ri dell'ECÀ in possesso di due ordine dello stesso sindaco hanno cercato di entrare al-

Ll'interno dell'edificio della

ROMA, 29. — Con l'appro vaziòne del . bilancio Giustizia la Camera' ha com­pletato la discussione di tutti gli stati di previsione iscritti all'ordine del'^giorno, ed ha chiuso, questa sera i_suoi la­vori, entrando in ferie.

Una dozzina di.deputati so­no intervenuti anche oggi nel dibattito dicendo che l'esigen­za più viva emersa dalla di­scussione è stata quella di una Giustizia rammodernata e sveltita. .. . "~

Ha parlato poi il nuovo mi­nistro on. Moro rispondendo a tutti gl i oratori intervenuti nel dibattito. Egli ha detto che il problema essenziale è quello di spendere bene i po­chi fondi di cui dispone i l Ministero, rammodernando.da' un lato i locali, ampliando dall'altro gli organici, e pro­seguendo in una meditata e-, voluzione degli ordinamenti

A chi- gli aveva chiesta la

abolizione della pena dell'er-1 di una proposta di legge del-dellal gastolò ha risposto che il prò- l'on. Malagodi per la tutela

blema è di troppo grave en­tità per poter -essere risolto in un'affrettata soluzione, ma che verrà tuttavia studiato. Egli ha aggiunto che diversi ergastolani hanno avuto una riduzione di pena, e che sta personalmente esaminando la loro posizione, caso per caso. Egli ha inoltre affermato che la Giustizia si sta lentamente ma positivamente adattando alla nuova Costituzione e che attraverso un'opportuna ri­forma dell'organico, la revi­sione dei codici ed il perfe­zionamento dello schema dei collegi giudicanti, attualmen­te in corso, si faranno sostan­ziali progressi.

La Camera ha poi appro­vato vari bilanci di previsio­ne. Fra gli altri provvedimen­ti adottati nella giornata odierna deve essere ricorda­ta la presa in considerazione

della libertà di concorrenza e di mercato, e la conversione in legge di un decreto con­cernente nuove norme sulla negoziazione e la cessione delle valute estere allo Stato. Sono state inoltre modificate le tariffe erariali rendendole proporzionali e progressive, a ssconda del prezzo del bi­glietto. E' stata mantenuta una tariffa unica soltanto per il teatro.

Il Presidente Leone, come vuole la consuetudine, ha poi tracciato un bilancio dei la­vori svolti nel corso della ses­sione, ed ha rivolto gli augu­ri auspicando la pace per tutto i l mondo ed i l benesse­re per i l Paese. Si sono as­sociati il Presidente Segni ed il nuovo Presidente del grup­po parlamentare D.C. onore­vole Marazza.

MARCO GUIDI

SS

t^-.^-^^" ì

. A*"-•••*>, | k / 1 y - , Vt •. V ' t V * * \ 1 • - * , . - -

!>•*'*» *f-:*nP*'M