“Azione ProvincE giovani” Le idee e i progetti che … IL CONTESTOdi riferimento del progetto...

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40 PROGETTI PRESENTATI, 16 finanziati con i 2.700.000 euro disponibili: questi i numeri del suc- cesso del bando “Azione ProvincE- Giovani”, promosso grazie al proto- collo d’intesa tra il Ministero delle Politiche giovanili e l’Upi con lo sco- po di definire interventi integrati sul- le politiche giovanili. Un bando pilo- ta, i cui progetti sono stati destinati a promuovere azioni che consentiran- no la diffusione della cittadinanza attiva, il potenziamento dell’istruzio- ne e della formazione, lo sviluppo dell’occupabilità. Ecco i progetti di chi ha vinto, e perché, tra le tante buone idee che sono arrivate dalle Province, per riportare in primo pia- no i giovani nelle decisioni della poli- tica. NOTIZIARIO UPI - Agenzia di informazione dell’Unione delle Province d’Italia 24 giugno 2008 Anno IX numero 6 Euro 0,50 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n.46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA I progetti presentati e quelli che hanno vinto A pag. 2 Le istituzioni a favore dei giovani A pag. 3 Come contrastare la disoccupazione A pag. 5 Identità digitale a Perugia e Firenze A pag. 9 Le idee e i progetti che hanno vinto il bando “Azione ProvincE giovani” Le idee e i progetti che hanno vinto il bando

Transcript of “Azione ProvincE giovani” Le idee e i progetti che … IL CONTESTOdi riferimento del progetto...

40 PROGETTI PRESENTATI, 16finanziati con i 2.700.000 eurodisponibili: questi i numeri del suc-cesso del bando “Azione ProvincE-Giovani”, promosso grazie al proto-collo d’intesa tra il Ministero dellePolitiche giovanili e l’Upi con lo sco-po di definire interventi integrati sul-le politiche giovanili. Un bando pilo-ta, i cui progetti sono stati destinati a

promuovere azioni che consentiran-no la diffusione della cittadinanzaattiva, il potenziamento dell’istruzio-ne e della formazione, lo sviluppodell’occupabilità. Ecco i progetti dichi ha vinto, e perché, tra le tantebuone idee che sono arrivate dalleProvince, per riportare in primo pia-no i giovani nelle decisioni della poli-tica.

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24 giugno 2008 Anno IX numero 6Euro 0,50

Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004n.46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA

I progetti presentati e quelli che hanno vinto

A pag. 2

Le istituzioni a favoredei giovani

A pag. 3

Come contrastarela disoccupazione

A pag. 5

Identità digitalea Perugia e Firenze

A pag. 9

Le idee e i progettiche hanno vintoil bando

“Azione ProvincE giovani”

Le idee e i progettiche hanno vinto il bando

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Sperimentare e progettare puntando al futuro

Un bando per dare spazioalle nuove generazioni40 PROGETTI presentati, 16 finanziati con i2.700.000 euro disponibili: questi i numeri delsuccesso del bando “Azione ProvincEGiovani”,promosso grazie al protocollo d’intesa tra ilMinistero delle Politiche giovanili e l’Upi con loscopo di definire interventi integrati sulle politi-che giovanili.

Un bando pilota, i cui progetti sono statidestinati a promuovere azioni che consentiran-no la diffusione della cittadinanza attiva, ilpotenziamento dell’istruzione e della formazio-ne, lo sviluppo dell’occupabilità. Obiettivo pri-mario per la sperimentazione è stata la valoriz-

zazione delle strategie e delle politiche coordi-nate a favore dei giovani, in grado di coinvol-gere i diversi livelli istituzionali, l’associazioni-smo giovanile e tutti gli attori che a vario titolosi occupano di giovani, attraverso la messa abando del fondo politiche giovanili, a cofinan-ziamento dei progetti proposti da Province eUnioni Regionali.

Davvero positiva la risposta delle Province, siaper il numero dei progetti presentanti, sia per ilcoinvolgimento dell’intero territorio nazionale:il bando, infatti, ha riscosso successo sia al nord(undici candidature), sia al centro (undici candi-

dature anche qui) che al sud (diciotto candida-ture). Una distribuzione sul territorio che siritrova anche nel gruppo dei sedici progettifinanziati: sei assegnati a Province o Unioni diProvince regionali del centro, cinque a progettiprovenienti dal nord e cinque dal sud.

A caratterizzare le proposte finanziate, il temachiave dello sviluppo della cittadinanza attiva edella partecipazione giovanile, con un approcciointegrato che abbina la promozione del sensocivico all’evoluzione del dialogo interculturale edei processi di integrazione, oppure ancora allacrescita dell’occupazione.

Agrigento, Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Cagliari,Caltanissetta, Campobasso, Carbonia Iglesias, Caser-ta, Enna, Gorizia, Macerata, Napoli, Novara, Oristano,Padova, Perugia, Pesaro e Urbino, Rieti, Rovigo, Sira-cusa, Treviso, Upi Abruzzo, Upi Basilicata, Upi Calabria,Upi Emilia Romagna, Upi Liguria, Upi Lombardia, UpiToscana, Vercelli, Vicenza, Viterbo.

Le Province che hanno partecipato...

Ascoli Piceno, Cagliari, Caserta, Gorizia, Novara,Perugia, Pesaro e Urbino, Rovigo, Siracusa, Upi Basili-cata, Upi Calabria, Upi Emilia Romagna, Upi Liguria,Upi Toscana, Vercelli, Vicenza.

Nota bene: 7 progetti non sono stati ammessi alla valutazione di merito. Di questi, 4 sono statiesclusi per vizi formali, mentre 3 sono stati ritirati dalle Province proponenti per incompatibilitàrispetto alla congiunta presentazione di progetti da parte delle Upi regionali di riferimento.

...e quelle che hanno vinto

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L’IMPIANTO che ha sostenuto, fin dalla fase diavvio, le attività del Dipartimento per le Politi-che Giovanili e le Attività Sportive si è fondatosulla realizzazione del massimo livello di coope-razione tra il Governo centrale ed il sistema deglienti territoriali. L’Intesa raggiunta in Conferen-za Unificata il 14 giugno 2007 - confermata nelgennaio di quest’anno per la programmazionedelle risorse per le annualità 2008 e 2009 - hadeterminato l’impegno del Dipartimento per lepolitiche giovanili e per le attività sportive, delleRegioni e Province Autonome, delle Province edei Comuni per la definizione di obiettivi, crite-ri ed attività condivisi; l’intento comune è statovolto ad attivare e programmare direttamente avantaggio del territorio le azioni a favore dei gio-vani per una quota rilevante del Fondo per lePolitiche Giovanili, che ha visto complessiva-mente, nella finanziaria 2007, una dotazionepari a 130 milioni di euro, confermata nellafinanziaria 2008 per il triennio successivo. Inquesto ambito, si collocano le iniziative pro-grammate a valere sulla quota di risorse naziona-li, pari a 3 milioni di euro, destinate alle Provin-ce, con il raccordo dell’Unione Province d’Italianel ruolo di referente istituzionale, attraverso ilProtocollo d’intesa in materia di politiche giova-nili siglato il 19 dicembre 2007. Tale accordoinquadra le iniziative comuni finalizzate a pro-muovere la cittadinanza attiva dei giovani,migliorare l’istruzione e la formazione, sviluppa-re l’occupabilità, favorire il dialogo intercultura-le e l’integrazione, contribuire a garantire la sicu-

rezza e diffondere la cultura della legalità dellacittadinanza attiva delle giovani generazioni eattuare politiche volte a migliorarne l’istruzione,la formazione e l’inserimento nel tessuto attivo eproduttivo del Paese. La convenzione attuativadel Protocollo e orientata a promuovere una pri-

ma iniziativa denominata “Azione Province Gio-vani”, ha messo a bando 2.700.000 euro delFondo Politiche Giovanili quale quota di cofi-nanziamento dei progetti proposti dalle Provin-ce; il piano è volto a valorizzare strategie e poli-tiche coordinate a favore delle giovani generazio-ni, in grado di coinvolgere i diversi livelli istitu-zionali, l’associazionismo giovanile e tutti gli

attori che, a vario titolo, si occupano di giovani.Il successo dell’iniziativa, oggi in piena faseattuativa, e quello delle ulteriori iniziative pro-mosse in sede territoriale in partenariato con ilMinistero, è determinato dal reale interesse chele Province in questo caso, così come gli altri

enti e soggetti coinvolti,hanno manifestato neiriguardi di una program-mazione condivisa finaliz-zata alle politiche per i gio-vani. E’ un traguardosignificativo che ha visto ilMinistero, fin dalla suaoriginaria istituzione, nelmaggio 2006, rilanciare atutto campo le tematicheconnesse alle nuove gene-razioni, considerando igiovani come risorse pre-ziose con le quali operare apieno titolo per realizzarepolitiche di crescita e svi-luppo del Paese. La recen-te conferma di un Mini-

stero per le Politiche Giovanili rappresenta unsegnale importante di attenzione per sviluppareed ampliare i programmi di cooperazione istitu-zionale nelle iniziative a favore dei giovani.

Maria Grazia BellisarioDipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Positivo il grande interesse mostrato dalle Province

Le istituzioni nelle azioni a favore dei giovani

IL PRIMO BANDO Azione Province Giovani 2007 è stato un’occasioneunica per testare la capacità delle Province di mobilitare le risorse presentisui territori per realizzare interventi sui giovani dai 14 ai 30 anni aggregan-do soggetti di diversa natura attorno alla volontà di conseguire un obietti-vo ben definito. I partenariati hanno aggregato un’ampia gamma di sogget-ti sia pubblici sia privati operando una saldatura soprattutto orizzontale suiterritori tra l’ente pubblico e il mondo dell’associazionismo.

In tutti i progetti approvati, fosse il proponente la Provincia oppurel’Unione regionale delle Province, l’ente pubblico si è fatto portatore del-l’interesse generale e diffuso – così come costituzionalmente previsto –

appoggiandosi ad organizzazioni attive nel settore di riferimento per quel-lo che riguarda il reperimento di competenze specifiche necessarie alla rea-lizzazione delle attività. Per le proposte approvate, si può dire che tra le Pro-vince del nord il partenariato ha assunto un carattere maggiormente istitu-zionale coinvolgendo spesso i Comuni presenti sul territorio provincialeoppure altre Province della stessa regione (in un solo caso di altre regioni).I proponenti del sud si sono, invece, appoggiati su una partnership piùrivolta alla società civile e al mondo del privato sostenendo iniziative piùesemplificative e di carattere pilota, non inserite in una programmazionestrategica.

Il valore aggiunto della rete

Giovani Partnership per Giovani Esperienze

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Sicurezza stradale e alcoolismo

La “Risorsa Giovani” in Calabria IL PROGETTO “Risorsa Giovani Calabria”, pre-sentato dall’Upi Calabria, affronta le problemati-che della sicurezza stradale e della prevenzione del-l’alcoolismo, dell’incidentalità e la riduzione delconsumo di alcool. Il progetto si articolerà indiverse fasi, alcune delle quali vedranno diretta-mente coinvolti i giovani in iniziative aperte alpubblico ed eventi di socializzazione. Spazio ancheall’utilizzo delle nuove tecnologie, con la costruzio-

ne di un portale web, per la promozione dell’edu-cazione stradale e della prevenzione alcolismo.

I RISULTATI ATTESII risultati attesi sono: formare i giovani allamobilità sicura e sostenibile cercando di recupe-rare quei ragazzi “rifiutati” che mettono in atto,ogni giorno, comportamenti socialmentedevianti. In particolare, l’attività di costruzione

del portale, ha un punto di forza che è la capil-larità del web, che permette di diffondere infor-mazioni senza necessità di spostamento fisico, esenza dover stampare il materiale informativo sucui studiare. L’impatto previsto, è notevole,infatti, il progetto è finalizzato alla mobilitazio-ne e sensibilizzazione di diversi attori: giovanistudenti, famiglie, Partners, associati e tutti gliutenti della strada.

LE PROVINCE DELLA LIGURIA, attraversol’Upi regionale, saranno impegnate in un pro-getto tutto dedicato all’occupabilità, anche percontrastare l’elevata flessibilità, precarietà, l’atti-vazione di contratti complessivamente di brevedurata che caratterizzano il mercato del lavoronella regione. Obiettivi del progetto sono migliorare l’istruzio-ne e la formazione dei giovani, obiettivi chesaranno raggiunti attraverso diverse azioni. Ilprogetto prevede l’attivazione di circa 350 per-corsi individualizzati di inserimento al lavororivolti a giovani con età compresa tra i 16 e i 25

anni e con titolo di studio basso o poco spendi-bile. I percorsi prevedono una forte presa in cari-co tramite il servizio di orientamento dei Centriper l’Impiego finalizzata a migliorare l’occupabi-lità dei giovani. Questo consentirà di potereattingere dal Kit di servizi per il lavoro disponi-bile sul territorio, in particolar modo tirocini evoucher formativi, favorendo la creazione digruppi di ricerca attiva del lavoro.

I RISULTATI ATTESII risultati attesi del progetto sono il migliora-mento dell’occupabilità, l’inserimento lavorati-

vo di almeno il 50% dei partecipanti e la stan-dardizzazione di una modalità comune di presain carico dei giovani tra tutti i Centri per l’Im-piego della Regione. Si auspica che gli stessiCentri diventino luoghi di riferimento dei gio-vani in cerca di occupazione, luoghi di socializ-zazione, confronto e messa in comune di risor-se.Come impatto a livello locale si prevede di otte-nere un miglioramento del livello di concerta-zione e coordinamento tra le istituzioni coinvol-te, favorendo il rafforzamento della rete territo-riale e del processo partecipativo conseguente.

Primo piano su istruzione e formazione

La Liguria si mobilita per il lavoro

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IL CONTESTO di riferimento del progetto“Giovani idee per la Provincia” è la Provincia diSiracusa con una popolazione di 396.167 abi-tanti. Il progetto intende contrastare il fenome-no della disoccupazione di lunga durata, in par-ticolare giovanile, nella Provincia di Siracusa.“Giovani idee per la Provincia” intende rispon-dere al bisogno territoriale attraverso un sistemastrategico di azioni di ricerca, sensibilizzazione,informazione, orientamento, assistenza, finaliz-zato ad aumentare la conoscenza sulle potenzia-lità di “micro-intraprendere” nel tessuto econo-mico produttivo locale, promuovendo e incenti-vando la cultura dell’autoimprenditorialità neigiovani.

RISULTATI ATTESIPer quanto attiene i risultati attesi, il progettoprevede: la costituzione di una rete di supportoall’iniziativa che possa favorire lo sviluppo armo-nico di progetto; la redazione di un Report di

ricerca sul tessuto economico produttivo e suisettori con maggiori potenzialità di sviluppo peril lavoro autonomo e l’autoimpiego in Provinciadi Siracusa; Percorsi di informazione per 60disoccupati/ inoccupati (1° livello); percorsi diassistenza alla autoimprenditorialità (2° livello)

da 20 ore l’uno per 30 disoccupati/inoccupati;assistenza alla redazione di trenta businessplan/idea imprenditoriale. Previsti infine cinquepremi da 2.500 ? per i migliori business planredatti per incentivare la creazione di nuove real-tà imprenditoriali.

Siracusa pensa all’occupabilità

Come contrastare la disoccupazione

IL PROGETTO UPIGITOS - Uniti Per i Giovani Toscani, promosso dall’Upi Toscana, si propone dicreare i presupposti e sperimentare le buone prassi per promuovere la cittadinanza attiva e la parteci-pazione giovanile nelle politiche che ad essa sono rivolte. Questo processo di empowerment si con-cretizza attraverso una serie di azioni, la prima delle quali è proprio quella di individuare 50 giovanidonne e uomini provenienti da tutte le province toscane per porre nelle loro mani lo sviluppo e larealizzazione del progetto stesso. Il progetto si sviluppa attraverso alcuni momenti di riunione plena-ria - durante le quali si elaborano le metodologie, si concordano le azioni, si apprendono e sperimen-tano i “linguaggi” - e attività di livello locale o sovralocale, che ciascun territorio propone, legati allanecessità di sentire i propri territori non ostili e, anzi, sicuri, accoglienti, propositivi, etc. Ognuno deidieci territori decide quali azioni sviluppare nell’ambito del quadro generale di cittadinanza attiva esicurezza, lasciando che a curare le metodologie siano i giovani, con i loro know how, le loro nonpoche competenze e mettendo a disposizione le strutture e gli esperti che essi vorranno di volta in vol-ta richiedere.

I RISULTATI ATTESIDa questo tipo di azioni - che spaziano dalle tematiche sulla Legalità e la Cittadinanza nel 60° anni-versario della Costituzione, alla Cooperazione internazionale - ci si attende come primo risultato chei giovani coinvolti prendano possesso effettivo delle loro potenzialità, sia in termini di potere nell’in-fluenzare e orientare le scelte delle Istituzioni sulle loro necessità, sia di acquisizione di un senso diappartenenza ai territori di riferimento. Ogni territorio potrà, al termine del progetto, avere un grup-po di giovani che da fruitori diverranno poi promotori di processi di cittadinanza attiva e partecipa-zione, al servizio di altri giovani dei loro territori e, più in generale, di tutta la Toscana.

I linguaggi della partecipazione

Uniti Per i Giovani ToscaniNotiziario Upi

Agenzia di informazionedell’Unione delle Province d’Italia

24 giugno 2008

Autom.Direzione e RedazioneUpi, Piazza Cardelli, 4 00186 RomaTel: 06.68.40.341 Fax: 06.68.73.720

E-mail: [email protected]

DirettorePiero Antonelli

Direttore Responsabile

Tiziana Ragni

Registrato presso il Tribunale di Roma

con il numero 583/99 del 13/12/1999

Anno IX numero 6

Spedizione in abbonamento postale 45%

art. 2 comma 20/b L. 662/96 Roma

Numero chiuso in redazione

il 24/6/2008 ore 9

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In Emilia Romagna i diritti e doveri dei giovani

Lavoro e sicurezza al centro LA DIFFICOLTÀ dei giovani ad inserirsi nelmondo del lavoro in modo stabile e il problemadell’abuso di alcol o di sostanze psicotrope, inparticolar modo in relazione agli incidenti stra-dali che derivano dalla guida in stato di alteratapercezione del reale. Questi i temi affrontati dalprogetto dell’Upi Emilia Romagna, che vuolecontribuire a favorire l’accesso dei giovani almondo del lavoro, attraverso percorsi innovatividi orientamento e attività di sostegno all’im-

prenditoria giovanile; contribuire a garantire lasicurezza dei giovani, attraverso attività di sensi-bilizzazione e di informazione sulle conseguenzedella guida in stato di alterazione psichica eattraverso servizi che limitino il numero e la gra-vità degli incidenti stradali dovuti a queste cau-se.

I RISULTATI ATTESIGli esiti attesi dal progetto sono, in generale, un

miglioramento dell’occupabilità giovanile eduna più diffusa consapevolezza dei rischi dell’usodi sostanze psicotrope e dei rischi connessi allaguida sotto l’effetto di tali sostanze. Per l’am-piezza dell’intervento, per il numero e l’eteroge-neità degli attori coinvolti e dei beneficiari diret-ti e, soprattutto, per il ruolo attivo dei giovani, ilprogetto avrà un significativo impatto, ancheattraverso accurate e diffuse attività di informa-zione e di disseminazione dei risultati.

LE FINALITÀ del progetto sono stimolare la cittadinanza attiva e preveni-re incidenti stradali, attraverso la partecipazione a progetti di servizio civi-le per stranieri e a progetti di produzione video e format televisivi. Le fina-lità del progetto sono state condivise all’interno dei Tavoli Provinciali del-le Politiche Giovanili che le Province di Biella e Novara hanno da anni atti-vato. Il progetto è articolato in quattro idee progettuali fra loro connesse:azione di rete fra partner e associati;: “Area Per” produzione di un formattelevisivo; “Non tutto in una notte” attività di prevenzione degli incidentistradali; “S2C – ServizioStranieriCivile” realizzazione di progetti di servi-zio civile per stranieri.

I RISULTATI ATTESII risultati attesi del progetto sono su più fronti, in particolare lo scambio dibuone prassi e il rafforzamento della collaborazione fra Province attigue, laproduzione e messa in onda di trasmissioni televisive prodotte dai giovani,la diminuzione degli incidenti stradali, la realizzazione di progetti di citta-dinanza attiva per 10 giovani stranieri. L’impatto del progetto sarà garanti-to dalla messa in onda su televisioni locali e nazionali dei prodotti video

Novara si impegna nell’informazione

Primo piano su cittadinanza attiva e sicurezza stradale

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STIMOLARE la partecipazione politica dei gio-vani attraverso l’attivazione di un percorso che liaccompagni nell’assunzione di ruoli di responsa-bilità, sia come momento di “palestra” per la vitaadulta, sia come effettiva possibilità di inciderenella propria quotidianità. Questo l’obiettivo delprogetto “Paino Vercelli Polis” presentato dallaProvincia, e che interesserà i temi della cittadi-nanza attiva e del dialogo interculturale e inte-grazione. Il progetto si rivolgerà direttamente aicirca 18.000 ragazzi e ragazze del territorio pro-vinciale tra i 14 ai 30 anni, coinvolti in diversefasi di attività. Con “CE L'HO,- CIELO - ,MANCA!...” sarà realizzata un’azione di scoper-ta e mappatura del territorio, centrata sul tema

“giovani e politiche giovanili”, realizzata ispiran-dosi alla metodologia della ricerca/azione;l’obiettivo è quello di realizzare una fotografiaaggiornata della situazione attuale, individuandociò che è presente sul territorio e ciò su cui il ter-ritorio risulta invece carente. In “PARTECIPODUNQUE… SONO!” si passerà all’attivazionedi alcuni percorsi all’interno dei quali i giovaniinteressati avranno occasione di sperimentaredirettamente modalità, strumenti e dinamichedi partecipazione attiva alla vita della propriacomunità locale. A chiudere il progetto “DIA-MO VALORE GLOBALE AD AZIONI LOCA-LI”, un vero e proprio momento strutturato dievaluation e follow-up del progetto.

Protagonisti della politica

Ecco il “PianoVercelli Polis”

“CITTADINI SI DIVENTA”, il progetto pre-sentato dalla Provincia di Pesaro e Urbino, ha treprincipali obiettivi. Anzitutto mira a conoscere econdividere metodi, strumenti e linguaggi chedanno concretezza alle politiche di promozionedella cittadinanza e della partecipazione attivadei giovani, sia a livello locale che nazionale, cer-cando anche un confronto aperto fra i vari livel-li istituzionali. In secondo luogo intende attiva-re, o rafforzare, sinergie operative e iniziativecongiunte fra i soggetti che, a diverso titolo, par-teciperanno al percorso progettuale. Molte asso-ciazioni, scuole e organismi pubblici, infatti,operano in forme e contesti diversi su tematicheche vanno a intersecarsi con il concetto di citta-dinanza. Risulta pertanto sempre più importan-te mettere a “sistema“ le varie esperienze valoriz-zando nel contempo la pluralità dei punti divista. Per ultimo, il progetto intende avviarealcune concrete azioni pilota all’interno dellescuole e sul territorio a cui dare continuità nelcaso siano valutate positivamente.

I RISULTATI ATTESIDal progetto la Provincia di Pesaro e Urbino siattende l’attivazione di una “rete sostenibile direlazioni”, cioè una rete partecipata e con carat-teristiche di continuità, fatta di giovani e orga-

nizzazioni che hanno il comune interesse di ali-mentare e favorire sul territorio percorsi ed ini-ziative di educazione alla cittadinanza e anchecreare condizioni migliori affinché l’iniziativa el’impegno dei giovani possa agevolmente espri-

mersi. Ciò potrà sicuramente condurre ad unimpatto significativo sul territorio per ciò cheriguarda le politiche e gli interventi a favore del-la cittadinanza attiva, a partire dai risultati delleiniziative pilota previste nel progetto.

Confronto e partecipazione

A Pesaro e Urbino “Cittadini si diventa”

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Come costruire una comunità

A Rovigo si promuove la cittadinanza attivaCOSTRUIRE una comunità partecipata a parti-re dai giovani: questo il fine del progetto dellaProvincia di Rovigo, che considera il contestolavorativo come parte integrante e propulsiva diuna dimensione della partecipazione e quindicome luogo indispensabile per includere queisoggetti che, rischiano di essere marginalizzati.Per questo, il progetto punta a promuovere lacultura della partecipazione e dell’esercizio deidiritti fondamentali, a partire dal lavoro; identi-ficare gli scenari occupazionali del Polesine per ilprossimo futuro; favorire l’integrazione sociale,culturale e professionale tra giovani di diversaprovenienza; fornire informazioni, orientamentoe formazione ai giovani partecipanti.

Cinque le principali macrofasi che si sviluppe-ranno nel corso del progetto: CANTIERI DIFUTURO, un seminario residenziale per giovanisulle visioni e aspettative riguardo il mondo tra10-20 anni.; ORIENTATIVAMENTE, giornatedi orientamento nei diversi comuni della provin-cia, allo scopo di promuovere il bando di parte-cipazione ai percorsi di formazione; LAVORI INCORSO, cinque percorsi formativi volti a creareuna sensibilità e ad offrire strumenti concretiriguardo le “professioni del futuro” identificatenel seminario; DAL DIRE AL FARE, stage conborsa lavoro in partenrship con associazioni dicategoria, imprese e sindacati, che consentiran-no ai giovani partecipanti ai percorsi di forma-zione di misurarsi e sperimentare le competenzeacquisite; COSTRUIRE COMUNITÀ, l’elabora-zione di un documento/proposta che cerchi diconnettere con criticità e senso pratico le que-stioni della partecipazione attiva e del lavoro.

Tale proposta verrà prima presentata in unconvegno pubblico e poi portata alle Commis-

sioni interessate presso l’Unione Europea a Bru-xelles, da una delegazione.

IL PROGETTO “IDEALAVORO-MISURATI CRESCENDO”, presentatodall’Upi Basilicata, è un insieme di attività di orientamento al lavoro e disostegno dell’autoimprenditorialità, di studio e ricerca, di sostegno a pro-getti ideati e realizzati dai giovani, con l’obiettivo di realizzare in via speri-mentale un modello di sviluppo dell’autoimprenditorialità giovanile. Inol-tre, si vuole definire un programma di intervento nell’ambito del turismoe beni culturali, che rappresentano il maggiore potenziale di sviluppo delterritorio della Provincia di Matera.

I RISULTATI ATTESIIl principale risultato sarà rappresentato da un programma integrato diinterventi così costruito: generazione dell’idea; esame valutazione del-l’idea; ricerca e studio; sviluppo(analisi mercato,selezione prodotti e servi-zi; strategie di vendita; promozione e distribuzione;piani finanziari). L’im-patto previsto è la costruzione di reti partenariali stabili pubblico private ingrado di sostenere un governo sufficientemente efficace delle politiche disviluppo locali.

Dall’orientamento all’impresa

“Misurati crescendo” in Basilicata

Come prevenire l’esclusione

Caserta in cerca di talentiPUNTA SULLO SPIRITO d’iniziativa, sull’in-traprendenza e sulla creatività dei giovani nelprevenire l’esclusione sociale, politica e culturalee sull’importanza di rafforzare il potere e l’in-fluenza dei giovani sulle loro condizioni di vita,il progetto “Talents Raising”.

Il progetto vuole dimostrare che i talenti ven-gono in ogni caso premiati, che il talento non èuna dote necessariamente innata ma può esserefrutto di impegno e partecipazione attiva, e chele amministrazioni pubbliche riconoscono edincentivano il merito.

Due le fasi principali: “STORIE DI VITA”,

che intende destrutturate nei giovani false con-vinzioni rispetto alle vie per raggiungere il suc-cesso personale, grazie al racconto di esperienzedi vita di giovani casertani che si sono distintinei diversi campi. “IDEE IN MOVIMENTO”,che attraverso il mix di processi di sussidiarietàorizzontale e di social networking intende met-tere i giovani in grado di poter realizzare le pro-prie idee ed ottenere i conseguenti risultati, dan-do dimostrazione immediata di quanto possanoessi stessi essere fautori di un miglioramento del-le proprie condizioni di vita.

I RISULTATI ATTESIIl progetto mira ad essere una buona prassi chepuò avere importanti effetti moltiplicatori e per-tanto all’interno del partenariato si contano entiche operano in una dimensione europea, qualiEurope Direct e Eurodesk, e l’AssociazioneGIOSEF e l’AGP Caserta, che invece hanno unadimensione nazionale e locale e che operanoprincipalmente nel settore delle politiche giova-nili. Il progetto ha un fortissimo impatto in ter-mini di coinvolgimento giovanile, in termini disviluppo umano individuale ed in termini d cre-scita del territorio.

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IL PROGETTO Occupabilità e Identità Digitaledelle Province di Perugia e Firenze mira a sup-portare i giovani e la costruzione della loro iden-tità digitale, per aumentare le opportunità dicollocamento lavorativo. L’obiettivo è di inse-gnare a centinaia di giovani neodiplomati e neo-laureati umbri e toscani i fondamenti dellacomunicazione strategica e relazionale, a tradur-re questi elementi su formati digitali ed a realiz-zare per ciascun giovane un videocurriculum di5 minuti circa, nel quale il giovane potrà presen-tare se stesso in forma concisa ai suoi interlocu-

tori del mondo del lavoro. Realizzando un pro-dotto con il supporto di una équipe di esperti dicomunicazione, nuovi media e tecniche relazio-nali. La realizzazione dei videocurricula verràproposta agli allievi all’interno di un corso didue giornate nel quale verranno affrontati daprofessionisti di elevata qualità temi quali lacomunicazione strategica relazionale, la costru-zione del profilo digitale personale (videocurri-culum, sito personale di lavoro, social networ-king digitale), la realizzazione pratica del Video-curriclum con l’assistenza dei professionisti.

I RISULTATI ATTESIIl materiale digitale prodotto, che rimarrà adisposizione degli allievi nei server delle Provin-ce, così come inserito in un crescente numero disiti specializzati, potrà essere attivamente utiliz-zato per la ricerca di lavoro. Firenze e Perugia,città universitarie, si candidano a realizzare que-sto ambizioso progetto e contano di lanciarloall’interno di due grandi eventi di cittadinanzaattiva di giovani nelle due città capoluogo, even-ti che si effettueranno nel corso dell’autunno2008.

Le nuove tecnologie per il lavoro

Identità digitale a Perugia e Firenze

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Un progetto per crescere

Giovani energieper Ascoli Piceno PROMUOVERE la partecipazione sociale e ildiritto alla cittadinanza è lo strumento più effica-ce per stimolare e coinvolgere i giovani nellacostruzione dei propri spazi, nell’ampliamentodei propri orizzonti comunicativi e nella creazio-ne dell’autonomia individuale. Il territorio dellaprovincia di Ascoli Piceno parte da una serie difortunate esperienze di progettazione partecipatacon i giovani e di progetti che hanno riscossoseguito e successo tra i giovani. Sviluppati inambienti formali ed informali, come Centri diAggregazione Giovanile (CAG), Centri Informa-Giovani (CIG), Centri produzione Video AutoGestisti, sale prove, gruppi informali e associazio-ni giovani, sono diventati presto appuntamenti o“luoghi” (reali e virtuali) di incontro, scambio econfronto tra i giovani piceni.

GIOVANI ENERGIE PICENE (GEP), non èaltro che il sistematizzarsi di queste esperienze,che da tempo si intrecciano e si contaminano,per dare vita ad un unico progetto, destinato allepolitiche giovanili, caratterizzato dalla multime-dialità e dal rapporto con le nuove tecnologie.

I RISULTATI ATTESICon GeP si potranno moltiplicare le occasionitra i giovani del territorio rispetto all’impegnoad accogliere ogni “persona”, a valorizzare leoccasioni di contatto tra i giovani e a creare nuo-

ve reti di relazioni, che aiutino a superare le bar-riere culturali, sviluppando la comprensione

reciproca attraverso i linguaggi dell’arte, dellamusica, dello sport, della religione.

FARE NASCERE il FORUM DEI GIOVANI della Provincia di Gorizia,un organismo partecipativo in cui la Comunità locale riconosce il diritto dicittadinanza attiva dei giovani. Questo lo scopo prioritario del progettopresentato dalla Provincia, che intende, mediante una integrata e coordina-ta azione di capacity building, fare sviluppare tra i giovani dell’Isontino unacapacità di ideare, sviluppare e gestire progetti a rete.

Dopo avere svolto una analisi tra i giovani del suo territorio, infatti, laProvincia di Gorizia ha scelto di puntare su iniziative ed attività che imple-mentino l’aggregazione giovanile e sviluppino la partecipazione attiva deigiovani ai processi di natura artistico-culturale, contribuendo in tal modoal mantenimento ed allo sviluppo della coesione sociale.

Attraverso il Forum si vuole promuovere il protagonismo giovanile all’in-terno della comunità a cui appartengono attraverso l’individuazione dinuovi strumenti di partecipazione alle scelte delle istituzioni e attraverso

l’attivazione di coordinamento delle azioni poste in essere dai soggettiattuatori delle politiche giovanili sulle tematiche della formazione, dellaprevenzione e dell’informazione sui giovani, riconosciuta come condizioneindispensabile per la realizzazione di una efficace partecipazione.

I RISULTATI ATTESIAl termine del progetto, la Provincia di Gorizia si aspetta una crescita delbenessere sociale in senso ampio: da una parte gli adulti avranno l’oppor-tunità di “fare rete”, per mirare alla crescita della popolazione giovanile, inun’ottica di promozione dell’agio.

Dall’altra, si prevede di aumentare la capacità dei ragazzi di sperimentaree realizzare attività da loro richieste o proposte, attraverso la partecipazio-ne attiva, favorendo la capacità di relazionarsi con il mondo adulto e isti-tuzionale.

Promuovere il diritto di cittadinanza

Gorizia costruisce il Forum dei Giovani

11www.upinet.it

IL PROGETTO coinvolgele Province di Cagliari edel Medio Campidano evuole elaborare strategiedi interventi preventivi econtenutivi del fenome-no del bullismo.

Si rivolge ai ragazzi dai14 ai 16 anni, sia a quelliche frequentano gli Isti-tuti superiori delle dueProvince, sia a quelli chenon li frequentano e chesaranno raggiunti graziealla collaborazione fra iservizi territoriali, attra-verso l’avvio e l’imple-mentazione di programmi di contrasto al bulli-smo pensati dai giovani e da loro gestiti.

L’intento è di “contaminare” le normali attivi-tà condotte dagli istruttori sportivi e dagli inse-gnanti di educazione motoria con temi legatialla prevenzione, grazie ad azioni informative eformative a loro dedicate e la messa in campo diprogrammi che aiutino i giovani a riprendere un

certo livello di protagonismo nei progetti a lorodedicati.

Per questo saranno coinvolti il CONI e il Cen-tro di Cultura Psicoanalitica. Prodotti del pro-getto saranno le azioni ideate dai ragazzi e daloro gestite (blog, materiale video, presenza inchat, partecipazione alla gestione di una lineatelefonica specializzata).

I RISULTATI ATTESI Tra i risultati attesi, grazie anche alla grandeenfasi posta sul livello comunicativo, vi è quellodi migliorare i programmi di prevenzione e con-trasto al bullismo grazie alla partecipazione deiragazzi alla loro elaborazione e al miglioramentodelle competenze degli insegnanti e degli istrut-tori.

La prevenzione passa dallo sport

Da Cagliari no ai “bulls”

LE PROVINCE di Vicenza e Verona, a cui si è affiancato il Comune diVicenza, hanno colto l’occasione offerta dal bando per avviare un percorsostabile di cooperazione istituzionale sui temi della sicurezza e della ‘promo-zione dell’agio’, per migliorare della condizione giovanile sull’intero terri-torio. L’obiettivo è quello di valorizzare le esperienze positive esistenti, con-dividerle e metterle a sistema in ottica di una maggiore organicità ed effi-cacia complessive. Le tre Amministrazioni intendono realizzare una retestabile nel tempo, anche grazie alla partecipazione degli stakeholders delterritorio, secondo una strategia complessiva sempre chiara e riconoscibile,sancita dal protocollo di intesa che le Amministrazioni firmeranno all’av-vio del progetto.

I RISULTATI ATTESIPrimo risultato atteso del lavoro di ‘rete’, sarà l’elaborazione di un’indagi-ne che restituisca la fotografia reale e aggiornata del rapporto tra i giovani

e la ‘sicurezza’ sul territorio. I dati reperiti, su studi già esistenti e su que-stionari somministrati ai giovani, diverranno patrimonio condiviso e saran-no utilizzati ai fini della sensibilizzazione e dell’informazione sul tema. Unconvegno destinato ai principali stakeholders e un portale web, saranno iprincipali canali di comunicazione in questo senso.

Il portale, costruito secondo le più moderne concezioni web 2.0, diverrà,da un lato, il punto di raccolta e di irradiazione di tutte le informazioni ele iniziative della ‘rete’ e, dall’altro, lo strumento principale per l’attivazio-ne di un processo di e-democracy nei confronti della comunità giovanilelocale. I risultati della discussione sul web andranno a costituire, infatti, labase per la realizzazione di un bando di concorso rivolto alle giovani impre-se creative del territorio. A queste si chiederà di sviluppare un piano dicomunicazione sociale integrato che tenga conto di ciò che è emerso dal-l’indagine e dal confronto sul web. Il piano selezionato sarà attuato dalla‘rete’.

Il territorio si mette a rete

Vicenza e Verona insieme nella lotta al disagio