Aver Eun Cane in Pie Na Salute
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Avere Un Cane In
Piena Salute
Questo è il primo manuale italiano in
assoluto che ti insegna veramente a
decifrare e prevenire tutte le malattie a cui
sono soggetti i cani.
Inoltre ti fornirà centinaia di utilissimi
consigli che permetteranno al tuo cane di
essere più felice, più longevo e di vivere la
sua vita in modo sano.
By Dennis Pertini
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CLICCANDO IL LINK QUI DI SEGUITO PUOI SCARICARE
IMMEDIATAMENTE L'AUDIO EBOOK SULLA SALUTE DEL CANE:
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WARNING: Questo NON è un ebook gratuito. NON hai il
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permesso scritto dell’autore.
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Disclaimer/ Note Legali:Queste informazioni rappresentano
l’opinione ed il punto di vista dell’autore. Non sono
informazioni mediche. Queste informazioni sono solamente a
scopo informativo e culturale. Il testo non va inteso come
sostitutivo di un parere medico, di una diagnosi o di una cura
professionali. Cerca sempre il consiglio del medico o di una
altro professionista qualificato per qualunque dubbio relativo
ad una condizione patologica. Non ignorare mai il consiglio di
un medico e non ritardare nel richiederlo a causa di qualcosa
che tu possa aver letto.
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Indice Dei Contenuti
Introduzione
1. Il tuo cane ha qualche allergia?
2. Cos’è il cimurro canino?
3. Scegliere una dieta appropriata per il tuo cane
4. Cos’è la tosse da canile?
5. Igiene orale per il tuo cane
6. Devi dargli medicinali per il verme cardiaco?
7. Parassiti intestinali nel cane
8. Quali razze sono predisposte alla displasia dell’anca?
9. Tenere sotto controllo le pulci
10. Il parvovirus è mortale
11. Come praticare un massaggio cardiaco al tuo cane
12. I cani possono prendere l’epatite?
13. Proteggi il tuo cane dalla leptospirosi
14. Il tuo cane e le vaccinazioni
15. I migliori giocattoli per il tuo cane
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Introduzione
Dopo la nostra famiglia, niente può toccare le corde del nostro
cuore quanto i nostri amici animali.
Sia i gatti che i cani sono gli animali domestici preferiti dalla
maggior parte di noi, ma oggi parleremo di come fare a capire
se il tuo cane è in buona salute.
Il tuo cane non sa parlare e confida che tu sappia capire il suo
mondo. Con questo intendo tutto, dallo scegliere una dieta
appropriata al leggere i segnali di una malattia.
In Avere Un Cane In Piena Salute troverai le risposte alle
domande a cui il tuo migliore amico a quattro zampe non sa
rispondere.
Spero che queste informazioni creino le basi per una vita
lunga ed in salute per il tuo cane. Iniziamo subito!
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Capitolo 1.
Il tuo cane ha qualche allergia?
Se il tuo cane si gratta, rincorre la sua coda spesso, tossisce,
ha il respiro affannoso, gli occhi che lacrimano o il naso
gocciolante, è molto probabile che questi siano i sintomi di
un’allergia.
Sì, certo. Anche i cani, come i loro padroni, possono soffrire di
allergie.
Devi sapere che all’incirca il 20% dei cani che vivono nelle
nostre case ha questo tipo di problema.
Le allergie più probabili nei cani sono dermatite atopica,
allergia alle pulci, allergia alimentare o a qualche sostanza
inalabile.
Dermatite Atopica
La dermatite atopica è una malattia della pelle causata
dall’ipersensibilità sviluppata dal sistema immunitario del tuo
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cane, dovuta a varie sostanze molto comuni come gli acari
della polvere o del terreno.
Se il tuo cane si graffia o si lecca molto spesso (in particolare
se si morde le zampe, l’addome o le gambe) e le sue orecchie
sono calde, potrebbe avere una dermatite atopica.
Controlla se la saliva del tuo cane macchia. Una macchia da
rossa a marrone è un altro indicatore che il tuo cane abbia
una dermatite atopica.
Nei casi più gravi la pelle dell’addome cambia colore, da rosa
a rossa ed infine diventa nera.
Allergia alle pulci
L’allergia alle pulci è la forma più diffusa di allergia canina.
Precisamente il cane non è allergico alla pulce, ma alla sua
saliva.
Per scoprire questa allergia bisogna effettuare un test
allergico.
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Se questo risulta positivo, un regime di stretto controllo può
ridurre i sintomi.
Consulta il tuo veterinario per stabilire quale terapia sia la più
adatta al tuo cane.
C’è una vasta scelta di cure, da spray e shampoo specifici alle
pillole.
Allergia da inalazione
Come i loro padroni, i cani sono sensibili agli allergeni dispersi
nell’aria. I pollini che si sprigionano da alberi, piante e fiori o
gli acari della polvere sono solo alcuni degli agenti colpevoli.
Ma al contrario dei loro padroni, che reagiscono starnutendo o
tossendo, i cani mostrano la loro reazione con graffi, morsi,
leccandosi o mordicchiandosi le zampe.
Un’altra reazione, meno comune però, sono infezioni ricorrenti
nelle orecchie.
Puoi alleviare i sintomi passando spesso l’aspirapolvere o
spolverando le aree in cui il tuo cane passa tanto tempo (ad
esempio la cuccia in cui dorme).
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Allergia alimentare
I cani possono anche mostrare reazioni allergiche ai cibi che
mangiano.
Questa è forse l’allergia più difficile da diagnosticare, perché
le allergie alimentari producono sintomi che si confondono con
quelli delle altre allergie.
La prima cosa da fare è rimuovere tutti gli ingredienti che
possano causare allergia al tuo cane. Puoi farlo preparando un
pasto fatto in casa a base di amidi e proteine che il tuo cane
non abbia mai assaggiato prima.
Aggiungi gradualmente (uno alla volta e per una settimana)
altri ingredienti alla tua “zuppa”.
Se i sintomi ricominciano dopo aver inserito un particolare
ingrediente, allora forse hai identificato un allergene.
In ogni caso, la reazione allergica potrebbe non comparire per
circa una settimana dopo aver consumato l’allergene, quindi
conferma i tuoi sospetti parlandone con il tuo veterinario.
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Una volta che hai verificato e confermato la causa del
problema, elimina quell’ingrediente dalla dieta del tuo cane.
Altri sintomi delle allergie alimentari sono vomito, diarrea,
respiro affannoso e, alcune volte, persino disturbi del
comportamento.
Sollievo
Puoi alleviare i fastidi di un’allergia facendo spesso il bagno al
tuo cane e aggiungendo un prodotto specifico.
Al contrario di quello che dicono molte persone, puoi lavare il
tuo cane ogni volta che vuoi. L’acqua dà sollievo alla pelle e la
mantiene in salute.
Inoltre lava via tutti gli allergeni. Esistono diversi tipi di
shampoo specifici per trattare le allergie. Scegli quello più
adatto al problema del tuo cane.
Terapia
I corticosteroidi sono utili per tenere sotto controllo i sintomi
di un’allergia perché riducono le infiammazioni cutanee.
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Anche se questo indebolisce leggermente il sistema
immunitario, spesso si rivela indispensabile per curare
un’allergia.
Alcuni effetti collaterali possono essere aumento di appetito e
di sete e maggiori probabilità di contrarre infezioni. Per questo
motivo non sono raccomandati per l’uso a lungo termine.
Se è necessario utilizzarli per tempi più lunghi, il tuo cane
dovrà sottoporsi a regolari controlli del sangue e delle urine.
Il prednisone, uno steroide ad azione rapida, può essere usato
oralmente ed è più sicuro degli steroidi ad azione più lenta.
Preso in associazione con antistaminici e acidi grassi omega,
insieme a lavaggi frequenti, questo steroide può avere
un’ottima efficacia con il minimo dosaggio.
L’iniezione dell’allergene, detta immunoterapia, è una serie di
trattamenti volti a stimolare l’immunità del tuo cane verso le
sostanze a cui è allergico.
Prima di tutto viene eseguito un test cutaneo ed un esame del
sangue per verificare quale sostanza causi allergia al tuo
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cane. Successivamente questa sostanza viene iniettata in
piccole ma crescenti dosi al tuo cane.
Dopo un certo periodo, il cane si desensibilizza a questa
sostanza e non mostra più reazioni allergiche ad essa.
Scoprire il tipo di allergia del tuo cane e gli allergeni che la
causano può essere un processo lungo e faticoso.
Ma ne vale la pena, e te ne accorgerai quando vedrai che il
tuo cane avrà una migliore disposizione di spirito, sarà più
contento e ti sarà molto grato per il tempo che hai dedicato a
capire e ad occuparti di curarlo.
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Capitolo 2.
Cos’è il cimurro canino?
Il cimurro canino è una malattia molto seria causata da un
agente virale altamente contagioso che attacca i sistemi
respiratorio, gastrointestinale e nervoso del cane.
Questo virus può anche infettare volpi, lupi, coyote, procioni e
altri animali selvatici della famiglia dei canidi. I cani giovani
sono più soggetti a questo tipo di infezione.
Anche i cani più anziani possono ammalarsi, ma questo
avviene con minore frequenza.
Più del 50% dei cani che contraggono il cimurro canino
muoiono per questa malattia. La percentuale di sopravvivenza
si abbassa al 20% nei cuccioli.
E anche quando il cane sopravvive, è molto probabile che la
sua salute rimanga danneggiata per sempre.
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Un caso di cimurro canino lascia il sistema nervoso
dell’animale così devastato che ci sono poche probabilità che
questo si riprenda.
La paralisi parziale o totale sono conseguenze frequenti di
questa malattia, oltre ad altri danni ai sensi dell’udito,
dell’olfatto e della vista.
I cani che hanno contratto questo virus sono più soggetti ad
altre malattie come la polmonite. Il virus del cimurro canino
non si trasmette all’uomo.
Il virus si trasmette attraverso il contatto con il muco o le
lacrime di un cane infetto. Inoltre è possibile contrarlo con
l’esposizione ad urina o feci.
Ma anche se il cane non entra in contatto con animali malati,
un cane sano può contrarre l’infezione entrando in cucce o
altre aree in cui siano stati dei cani malati.
Il virus è a trasmissione aerea e può rimanere vivo senza un
animale da infettare per lunghi periodi, quindi qualunque
luogo frequentato da un cane malato è a rischio.
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È quasi impossibile prevenire l’esposizione al virus.
Alcuni scienziati ritengono che qualunque cane di almeno 12
mesi abbia avuto almeno un contatto con il virus.
I sintomi del cimurro canino non necessariamente sono facili
da decifrare e, per questo motivo, è raro che si possa
effettuare una terapia immediata.
In genere la malattia si presenta come un brutto raffreddore,
la maggior parte dei cani infettati presentano anche febbre e
mal di testa.
Poi possono svilupparsi serie complicanze come polmonite,
bronchite e infiammazioni gastrointestinali.
Quello che dovrebbe allarmarti e farti pensare al cimurro sono
segnali come lo strabismo e/o gli occhi che spurgano.
Se questo si abbina ad altri sintomi come perdita di peso,
vomito, tosse, naso intasato, e diarrea, c’è più di un motivo
per allarmarsi.
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Il virus poi colpisce il sistema nervoso in stadi più avanzati
della malattia, e questo può causare disturbi come dei tic o
delle contrazioni involontarie fino alla paralisi parziale o totale.
Il cane può mostrarsi svogliato ed inappetente.
Ci sono stati casi in cui si è verificato un aumento di cheratina
nella zampa che ha causato un improvviso indurimento del
piede.
Prevenzione
Il cimurro canino è talmente diffuso e i sintomi così vari, che
se il tuo cane mostra qualcuno dei sintomi che ti ho indicato,
dovresti portarlo immediatamente dal veterinario per
verificarli.
Come per molte infezioni virali, superare un’infezione produce
generalmente un’immunità sufficiente a proteggere il cane dal
virus per il resto della vita.
Purtroppo, molti cani (specialmente se cuccioli) non ce la
fanno.
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La vaccinazione rimane la più sicura protezione. E finché gli
scienziati non svilupperanno un vaccino per il cimurro che
garantisca un’immunità totale con una sola inoculazione, i
veterinari raccomanderanno le vaccinazioni per il tuo cane
ogni anno.
I cuccioli nati da cani che siano sopravvissuti all’infezione
acquisiscono una certa immunizzazione naturale attraverso il
colostro assunto dalla madre nei primi giorno dopo la nascita.
La qualità dell’immunizzazione dipende dalla quantità di
anticorpi che possiede la madre.
Ciononostante, non è mai completa e si dimezza rapidamente
entro gli 8 giorni e poi di tre quarti entro le due settimane.
È impossibile per il padrone di un cane sapere qual è il
momento migliore per la vaccinazione, perché questa varia da
un animale all’altro.
Il veterinario può meglio determinare il momento giusto
basandosi sulla sua esperienza e sulla salute generale del tuo
cane.
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Per mantenere ed assicurare una condizione di buona salute
generale, sono necessarie una cura costante ed un’attenta
osservazione di segni di eventuali disturbi.
Gli esperti suggeriscono di contattare immediatamente il
veterinario se un cucciolo mostra i seguenti segni:
- Secrezioni anormali dagli occhi o dal naso
- Inappetenza
- Fluttuazioni di peso
- Consumo eccessivo di acqua
- Scariche anormali ed incontrollate
- Letargia o comportamento aggressivo
- Zoppicamento
- Difficoltà ad alzarsi o sdraiarsi
- Continuo graffiarsi, muovere la testa, leccarsi o mordersi
- Perdita di pelo, ferite aperte, pelo arruffato o opaco
- Alitosi
- Depositi eccessivi di tartaro sui denti.
Può darsi che, anche se si verificano questi sintomi, non si
tratti di cimurro canino.
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Ma è sempre meglio rivolgersi ad un esperto in modo che si
possa prendere cura del problema immediatamente.
Anche con una malattia così seria, puoi superare il problema e
trasformarlo in un vantaggio per il tuo cane, se agisci in modo
corretto, prudente e tempestivo appena compaiono i sintomi e
rimani in stretto contatto con il tuo veterinario.
Capitolo 3.
Scegliere una dieta appropriata per il
tuo cane
Quello che diamo da mangiare al nostro cane ha un forte
effetto sulla sua salute e sul suo comportamento.
Ci sono così tanti prodotti commerciali per l’alimentazione dei
cani che fare la scelta giusta sembra quasi impossibile. Ma
affrontiamo comunque il problema.
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Anzitutto, guarda oltre l’etichetta e la pubblicità e controlla
quello che contiene esattamente il cibo per cani che usi di
solito.
Quella che segue è una lista non esaustiva per aiutarti a
capire se il tuo cane riceve l’apporto corretto di nutrienti.
Se il tuo cane fa grosse scariche, con un odore molto forte, fa
spesso gas, ruttini, fa molta pipì, è soggetto ad infezioni alle
orecchie o alla pelle, è iperattivo o ha poca energia, forse c’è
qualcosa che non va nella sua dieta.
Anche se uno qualunque o una combinazione di questi sintomi
può capitare occasionalmente, se ricorrono frequentemente
dovresti rivedere la sua dieta come prima azione per risolvere
il problema.
Prima di tutto, il cane ha bisogno di 45 elementi nutritivi per
funzionare correttamente. I gruppi più importanti tra questi
sono proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, oltre
all’acqua.
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Questi nutrienti devono essere nelle proporzioni corrette per
poter essere correttamente digerite ed assimilate
dall’organismo.
Proteine
Ricorda che il tuo cane, qualunque cane, è un animale
carnivoro e come tale, il suo corpo ha bisogno soprattutto di
carne.
Questo significa che verdure e cereali non dovrebbero avere
un grande contributo nella dieta del tuo migliore amico.
Sul cibo per cani viene indicata la percentuale di proteine
contenute, ma questo dato non è tanto importante quanto
sapere da quale fonte provengono queste proteine.
I produttori di cibo per cani hanno una vasta scelta di fonti di
proteine. Oltre alle carni (manzo, pollo, agnello etc) vengono
impiegati anche piante o cereali come mais, grano o soia.
Per scoprire la provenienza delle proteine leggi la lista degli
ingredienti.
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Per legge l’ingrediente principale deve essere indicato per
primo e gli altri che seguono sono in quantità decrescente.
Dovresti leggere almeno 3 carni tra i primi 5 ingredienti. Se
ce ne sono di meno, il tipo di proteine che stai dando al tuo
cane potrebbe non essere appropriato.
Carboidrati
Il tuo cane ha bisogno di carboidrati per produrre soprattutto
energia. Ma diversamente da noi, i cani non hanno bisogno di
molti carboidrati per essere sani.
Una dieta ad alto contenuto proteico ed a basso contenuto di
carboidrati è l’ideale per il tuo cane.
Siccome i cani sono carnivori, una dieta con molti carboidrati
richiederà più tempo alla digestione, per non parlare delle
scariche e dei gas intestinali.
I denti possono anche danneggiarsi e fare male a causa
dell’eccessiva masticazione e il cane potrebbe sviluppare
un’alitosi.
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Per questo usa piccole quantità di carboidrati, scegliendo
preferibilmente i cereali.
Grassi
Esistono due tipi di grassi: saturi (di origine animale) e
polinsaturi (di origine vegetale). Il tuo cane ha bisogno di
entrambi per mantenersi in buona salute.
Una quantità insufficiente di grassi può causare bassi livelli di
energia, problemi cardiaci e pelle secca.
Però una quantità eccessiva può causare obesità e persino
tumori e cancro. Nel leggere l’etichetta, cerca un prodotto che
abbia un buon equilibrio tra grassi vegetali ed animali.
Vitamine
Le vitamine sono necessarie per estrarre i nutrienti dal cibo in
modo che il corpo possa sfruttarli.
Ci sono due tipi di vitamine: idrosolubili e liposolubili. Il tuo
cane ha bisogno di entrambe.
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Le vitamine B and C sono idrosolubili. Se il cane ne assume
troppe non causerà alcun danno, perché verranno espulse con
l’urina entro 4-8 ore.
Ecco perché devono essere presenti in ogni pasto. Le vitamine
A, D, E e K sono liposolubili.
Vengono immagazzinate nel tessuto adiposo e nel fegato.
È importante ricordare che le vitamine si perdono facilmente
nel processo di fabbricazione di cibo per cani, e poi
diminuiscono ulteriormente appena apri la confezione ed
esponi il prodotto all’aria. Le vitamine B e C sono
particolarmente sensibili.
La vitamina C è necessaria per avere denti sani ed un forte
sistema immunitario.
Anche se i cani sono in grado di produrla, questa non è
sufficiente e deve essere integrata nella dieta.
La vitamina B serve per produrre energia e per digerire
proteine e carboidrati.
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Minerali
I minerali sono un componente essenziale della dieta ma
costituiscono solo il 2% dei prodotti industriali per cani.
Poiché metà dei minerali necessari si perdono durante la
lavorazione, ti raccomando di inserire integratori di minerali
nella dieta del tuo cane.
Acqua
Un facile accesso ad acqua fresca e pulita è indispensabile al
tuo cane per mantenere le funzioni vitali e per aiutare
l’organismo a digerire cibi complessi come la carne.
Sia che tu compri cibo per cani confezionato, sia che lo
prepari da solo, è necessario che ti assicuri che gli elementi
nutritivi siano nelle giuste proporzioni.
Un piccolo sforzo può davvero essere di grande aiuto per la
salute dei nostri amici cani.
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Capitolo 4.
Cos’è la tosse da canile?
La tosse da canile o tracheobronchite infettiva è una malattia
del tratto respiratorio ad alta contagiosità molto comune nei
cani.
È caratterizzata da una forte tosse secca che dà l’idea che ci
sia qualcosa dentro la gola del cane. Può essere così
insistente da causare nausea e vomito.
Un cane sano può facilmente contrarre l’infezione in una
clinica veterinaria, in una pensione per cani, in un parco, in
uno spettacolo canino...
Tutte le situazioni affollate in cui l’aria è calda e la
ventilazione è scarsa sono una fonte potenziale di tosse da
canile.
La tosse da canile può essere causata da uno o più dei
seguenti agenti aerei (che possono esserne la causa primaria
o secondaria): il virus del cimurro canino, l’adenovirus canino
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2, il virus della parainfluenza canina, la bordetella
bronchiseptica o qualche altro batterio Gram-negativo.
La condizione si scatena quando due o più tra questi agenti
patogeni attaccano contemporaneamente il cane,
infiammando la trachea ed i bronchi.
Altri segnali di tosse da canile sono muco nasale giallo o
verde, rinite e, in alcuni cani, congiuntivite.
Un cane mostrerà i sintomi dell’infezione tra 5 e 10 giorni
dopo l’esposizione agli agenti patogeni.
Anche se la condizione sembra seria, la natura auto-limitante
della malattia la rende generalmente innocua ed i cani malati
si riprendono senza complicazioni una o due settimane dopo i
primi sintomi.
I sintomi della tosse da canile possono persistere per un
massimo di 20 giorni, ma fai attenzione perché i cani molto
giovani o molto anziani possono avere serie complicazioni
respiratorie in seguito a questa malattia.
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La malattia viene generalmente diagnosticata da un
veterinario attraverso la storia personale del cane e l’esame
fisico.
La tosse caratteristica di questa patologia può venire
scatenata semplicemente massaggiando la trachea o la
laringe dell’animale.
Nei casi in cui il cane presenti febbre, depressione o
particolari rumori polmonari, il veterinario può prescrivere una
radiografia del torace, analisi del sangue complete ed altri
esami di laboratorio per verificare la presenza di
microrganismi nelle vie aeree.
Questi test serviranno a verificare se si sia già sviluppata una
polmonite, il cimurro canino o qualche altra infezione.
I cani colpiti da questa patologia rimangono generalmente
attivi e mantengono discreti livelli di appetito.
Comunque, poiché la trachea diventa altamente sensibile,
dovresti allentare o eliminare il collare per minimizzare il
rischio di danni, specialmente nei momenti in cui il cane ha
forti attacchi di tosse.
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Siccome i cani si riprendono facilmente da soli ed in breve
tempo dopo aver contratto l’infezione, la cura consiste
soprattutto nel tenere sotto controllo la tosse.
Il butorfanolo e l’idrocodone sono due principi attivi spesso
utilizzati a questo proposito, ma dovresti sempre consultare il
veterinario prima di dare un farmaco al tuo cane,
specialmente se sono necessari degli antibiotici.
In questi casi, che spesso si accompagnano al rischio di
polmonite, richiedono spesso anche l’isolamento del cane
malato onde evitare la diffusione della malattia.
Anche la vaccinazione è un buon metodo per la prevenzione.
È possibile effettuare un vaccino sottocutaneo per la
parainfluenza, il cimurro e l’adenovirus 2 e uno intranasale
per la broncochiseptica b.
Come per gli umani, i vaccini seguono tabelle che variano da
regione a regione con varianti a discrezione dei singoli
veterinari.
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I cani più aggressivi sono i pazienti ideali per vaccini
inoculabili, specialmente se tendono a mordere quando li si
tocca sul muso.
Ti ricordo che la vaccinazione non può prevenire al 100% la
tosse da canile ma questa può diminuire la gravità dei
sintomi.
I cuccioli di due settimane possono già ricevere il vaccino
intranasale, che gli dà 10-12 mesi di immunità e deve essere
seguito da dosi di richiamo annuali.
Questa forma offre un’immunità più rapida rispetto ai vaccini
inoculabili, perché stimola la reazione locale colpendo il luogo
dove normalmente avviene l’infezione.
Il vaccino DHLLP è lo standard per la prevenzione della tosse
da canile, ed include l’adenovirus 2 (che protegge anche
dall’adenovirus 1, l’agente dell’epatite canina).
Ricorda però che la vaccinazione non avrà alcun effetto se il
cane sta già incubando la malattia.
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Alcuni veterinari prescrivono un antibiotico depressivo della
tosse dopo la diagnosi.
Un antibiotico di recente creazione, l’azitromicina, si è rivelato
altamente efficace, in particolare per i casi di tracheobronchite
micoplasmica. Un altra possibilità è la trimetoprima.
Poiché la tosse da canile è causata da più organismi,
l’immunizzazione potrebbe non eliminare totalmente il
problema.
Considera la possibilità di limitare l’esposizione, compreso il
tenere altri cani lontani (sia quelli estranei che quelli della
famiglia) ed impedire loro di condividere cibo e giocattoli.
Inoltre, un discreto numero di veterinari trovano che la linea
d’azione migliore potrebbe essere non attuare nessuna cura,
perché gli antibiotici potrebbero indebolire il sistema
immunitario del cane aumentando il rischio di polmonite o
altre malattie più gravi.
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Capitolo 5.
Igiene orale per il tuo cane
L’igiene orale è importante per i cani. Infezioni dei denti o
delle gengive, denti rotti o perdita di denti e altri problemi
periodontali o del tessuto connettivo nella bocca del cane
possono aprire la strada ai batteri che possono così penetrare
nella circolazione sanguigna.
Questo può portare a infezioni cardiache, polmonari, epatiche,
intestinali, renali o di altri organi interni e ad altri effetti
collaterali.
Gli specialisti della cura dentale canina ritengono che l’80%
dei cani mostri problemi dentali entro i tre anni di vita in
assenza di una corretta igiene orale.
Abituare i cani alla cura dei denti il prima possibile è la chiave
per assicurargli salute a lungo termine.
Con i controlli periodici, si possono identificare con maggiore
tempestività problemi come maleocclusioni, irritazioni
gengivali, denti decidui o formazione di tartaro.
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Nei casi in cui fosse necessario un trattamento, il veterinario
potrebbe prescrivere un controllo pre-anestesia, un check-up
della salute generale del cane, un controllo della funzionalità
renale e di altri organi interni ed un esame del sangue
completo.
Il processo serve a stabilire se ci sono potenziali rischi prima
dell’anestesia.
É possibile che vengano somministrati degli antibiotici prima
di un trattamento dentale, per eliminare l’infezione e
minimizzare le complicazioni.
La notte prima dell’anestesia è richiesto anche il digiuno. Il
check-up stesso comprenderà la ricerca di carie, ascessi
gengivali, denti mobili, tartaro o crescita abnorme di palato e
gengive.
Vorrei farti notare che i cani di rado soffrono di problemi
dentali, grazie alla natura della loro saliva che non è acida,
alla forma conica dei denti e alla pulizia naturale derivante dal
loro masticare e rosicchiare.
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Se comunque noti che il tuo cane ha l’alito cattivo, dovresti
sospettare un’infezione nel cavo orale e la presenza di tartaro.
Il tartaro si forma sotto le gengive ed aiuta la riproduzione dei
batteri, portando all’infiammazione.
Se sai come crescono i denti del tuo cane sarai meglio
equipaggiato per gestire questo problema.
I cani nascono senza denti e lo sviluppo di questi inizia tra la
seconda e la terza settimana di vita.
A circa otto settimane i cuccioli possiedono già 28 denti
decidui, tra cui incisivi, premolari e canini che iniziano a
perdere intorno alle 12 settimane.
I cani adulti hanno in genere circa 42 denti permanenti che
iniziano a comparire a circa sei mesi.
Quando questo accade, alcuni cani provano disagio, mordono
e mordicchiano qualunque cosa per alleviare il fastidio.
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I cani sviluppano gli incisivi (12 piccoli denti frontali) che
usano per strigliarsi o per afferrare piccoli oggetti. Per pezzi
più grossi, incluso il cibo, usano i quattro canini (o denti a
cuspide) che sono lunghi e a punta.
La triturazione dei cibi più piccoli viene effettuata dai 16
premolari, mentre macinare è il lavoro dei 10 molari in fondo
alla bocca.
Ci sono alcuni passi fondamentali per mantenere in salute i
denti del tuo cane. Esistono sul mercato spazzolini e dentifrici
specifici per cani.
Lo spazzolino da dita, simile a quello che si usa anche per i
nostri neonati, è un cappuccio di gomma che si indossa su un
dito ed ha delle setole di gomma morbida che si usano per
pulire i denti e massaggiare le gengive del cane.
Questo può essere sostituito da un normale spazzolino appena
il cane si abitua al processo di pulizia.
I denti del cane dovrebbero essere spazzolati ad un angolo di
45 gradi sul punto in cui si incontrano con le gengive.
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Movimenti brevi e circolari, seguiti da altri in verticale sono
l’ideale, infatti aiutano a spingere via i residui di cibo,
impedendo la formazione di placca.
La pulizia dovrebbe essere effettuata diverse volte a
settimana, assicurandosi che tutti i denti vengano spazzolati.
Per i proprietari più agiati, portare il cane a fare una pulizia ed
una lucidatura dal veterinario ogni due o tre anni può anche
essere d’aiuto.
Poiché l’obiettivo è quello di rendere regolari i controlli, è
importante abituare il cane ad essere toccato in bocca fin da
cucciolo per evitare che si arrabbi o reagisca mordendo.
Dovresti anche stare attento alle cose che il tuo cane mangia
o con cui gioca.
Alcuni giocattoli di plastica o di cuoio sono ottimi per l’igiene
dentale del cane, perché sono della giusta consistenza ed
aiutano a tenere i denti puliti.
Fai attenzione però ai giocattoli piccoli o alle ossa vere,
perché potrebbero creare dei problemi se si rompono in piccoli
pezzi e se vengono inghiottiti.
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Capitolo 6.
Eliminare il verme cardiaco (dilofilaria)
Gli studi dimostrano che in diverse regioni Italiane si sono
riscontrati casi di infezione da verme cardiaco, una condizione
che può colpire qualunque cane, senza distinzione d’età, sesso
o habitat.
Tuttavia ci sono differenze sostanziali che variano da zona a
zona.
Questa differenza è legata a fattori ambientali, alla
popolazione canina ed alle zanzare, anche se tutti i cani, in
tutte le regioni, sono ancora considerati a rischio e devono
essere monitorati regolarmente dai veterinari e protetti dai
programmi di prevenzione.
I cani si infettano con il morso di una zanzara portatrice di
larve del verme cardiaco.
L’infezione viene così trasmessa, e le larve crescono fino a
diventare vermi maschi e femmine adulti che vivono e si
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riproducono non solo nel cuore, ma anche nei polmoni e nei
vasi sanguigni circostanti.
La prole, detta microfiliaria, viene espulsa dalla femmina nella
circolazione sanguigna. Praticamente in tutti i cani infettati in
laboratorio sono stati riscontrati vermi adulti, in quantità
anche maggiori di 250 unità per singolo cane.
Maggiore è il numero di vermi presente nell’organismo,
maggiori sono le alterazioni a carico del cuore e dei polmoni.
L’infezione porta successivamente ad un’infiammazione che
interessa i polmoni e le arterie circostanti.
Il cuore viene così messo sotto pressione dall’aumento del
carico di lavoro, si ingrossa e si indebolisce ed alla fine
un’insufficienza cardiaca congestizia uccide il cane.
Il verme cardiaco è stato riscontrato anche nella vena caudale
cava (la vena principale che collega il fegato al cuore) dove
può causare insufficienza epatica.
L’obiettivo nel trattare i cani infetti è quello di eliminare sia i
vermi adulti che le larve usando rispettivamente un
microfilaricida ed un adulticida.
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Una condizione essenziale è inoltre minimizzare gli effetti
collaterali dei farmaci usati e mantenere ad un livello
tollerabile il disagio legato ai vermi morti.
I cani che non mostravano sintomi o che mostravano solo lievi
sintomi sono stati curati con successo, mentre quelli con
sintomi più gravi, nonostante le cure siano efficaci, sono più
soggetti a complicazioni e morte.
L’FDA ha già approvato un composto organico a base di
arsenico, la melarsomina diidrocloridrato, per uccidere i vermi
adulti.
I cani che vengono sottoposti a questa terapia richiedono
un’attenta valutazione prima del trattamento e devono
rimanere in ospedale durante la cura.
Questo farmaco si è dimostrato meno tossico e più sicuro dei
suoi predecessori, e viene somministrato con iniezione
intramuscolare.
Resta però il problema che nel periodo successivo al
trattamento c’è il rischio di tromboembolismo polmonare,
condizione in cui le lesioni nelle arterie e nei capillari
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polmonari causate dai vermi morti ostruiscono il passaggio del
sangue nelle arterie polmonari.
L’ostruzione aumenta in relazione al numero di vermi morti e
alla gravità delle lesioni, causando sintomi quali tosse, febbre
e emottisi.
I cani che mostrano questi sintomi devono essere messi a
riposo ed assumere corticosteroidi per ridurre
l’infiammazione.
Anche se l’eliminazione totale dei vermi adulti può dimostrarsi
impossibile, è dimostrato che i cani mostrino segni di
miglioramento dopo una terapia adulticida.
In genere dopo la cura viene effettuato un test per l’antigene
del verme cardiaco: questo si rivelerà negativo quattro mesi
dopo il trattamento se tutti o quasi tutti i parassiti sono stati
eliminati.
I cani che si mostrassero positivi al test potrebbero dover
ripetere il trattamento, ma solo dopo un’attenta revisione del
caso. Una possibilità è di utilizzare di nuovo l’arsenico in
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combinazione con ivermectina, un abbinamento che dovrebbe
eliminare tutti i vermi superstiti.
Nel frattempo, per il trattamento delle microfiliarie sono
disponibili selamectina, ivermectina e moxidectina.
Questi lattoni antelmintici macrociclici sono presenti nei
composti preventivi per il verme cardiaco come ingredienti
attivi anche se non hanno l’approvazione dell’FDA come
microfilaricidi.
Anche senza un’autorizzazione, questi farmaci vengono
spesso impiegati come cura a causa dell’assenza di medicinali
approvati per eliminare le microfilarie.
Per questo motivo, i cani che assumono questi farmaci
devono rimanere in ospedale in osservazione, per il
monitoraggio di possibili effetti collaterali legati alla rapida
morte delle larve.
L’uso di questi agenti dovrebbe rimuovere le larve in un arco
di tempo tra i sei ed i nove mesi.
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Per questo è necessario valutare bene i rischi della cura e
della possibile parziale o totale guarigione del cane.
Qualunque decisone venga presa, bisogna che tu sia sempre
parte attiva nell’assicurare al tuo cane le migliori cure
possibili.
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Capitolo 7.
Parassiti intestinali del tuo cane
Le statistiche dimostrano che un cane su tre contrae almeno
una volta un’infezione da parassiti intestinali di varie famiglie.
Prendersi cura dei nostri amici cani non consiste solo nel
tenerli puliti, ma anche nel controllare la presenza di eventuali
parassiti che possono essere dannosi per la sua salute.
Quella che segue è una lista dei parassiti intestinali più
comuni che possono infettare il tuo cane e spiega come li può
prendere, i loro effetti sul cane e su di te e naturalmente,
come puoi liberartene.
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ASCARIDI (Toxocara canis, Toxascaris leonine)
Descrizione
Infettano molto spesso il regno animale, gli ascaridi crescono
fino alla lunghezza di 5-10 cm e sono creature di colore
bianco o beige con estremità affusolate che somigliano a
spaghetti.
Come si contraggono
I cuccioli di solito nascono già con questi vermi. Quelli che
contraggono questa infezione hanno il ventre gonfio ed il pelo
secco e squamoso.
Quando il tuo cane si trova in condizioni di scarsa igiene, non
sorprenderti se gli capita di infettarsi. Al contrario degli
ancilostomi, le uova degli ascaridi sono molto resistenti
all’aridità alla luce ed agli antisettici.
Possono restare per anni sul terreno mantenendo la propria
infettività.
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Effetti sui cani
Se sono in gran numero, il cane può vomitare o scaricare con
le feci questi vermi.
Possono causare diarrea – l’infestazione è evidente nella
condizione generale del cane. Possono anche causare un
blocco intestinale impedendo alle scariche di passare se sono
troppi.
Effetti sull’uomo
Trattandosi di parassiti zoonotici, gli ascaridi possono essere
trasmessi all’uomo. Possono causare un’infezione nota come
“Larva Migrans viscerale”, che produce l’infiammazione dei
tessuti muscolari.
I bambini sono più soggetti al contagio e possono anche
contrarre infiammazioni oculari che portano alla cecità.
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Trattamento
In genere si utilizzano pirantel pamoato, fenbendazolo e
piperazina, classificati come farmaci antelmintici e
sverminanti.
VERME SOLITARIO (Dipylidium caninum)
Descrizione
Il verme solitario è diverso dagli altri parassiti. Alcuni
segmenti di questo parassita si trovano nelle feci o nel retto
del cane dopo che il verme adulto li ha eliminati.
Come si contrae
Le pulci sono portatrici delle uova di verme solitario, e
l’ingestione delle uova è l’unico veicolo di infezione.
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Effetti sui cani
Anche se non causano particolari danni ai nostri amici animali,
i proprietari spesso si spaventano al solo vederli. I cani
possono sentire alcuni crampi e a volte avere un po’ di gas.
Effetti sull’uomo
I bambini possono accidentalmente inghiottire le pulci che
portano le uova, avendone in cambio un intenso disagio.
Anche il pesce può essere un vettore di queste uova, quindi
attenzione al pesce crudo.
Trattamento
Si somministrano agenti antiparassitari come il praziquantel e
l’epsiprantel sia per iniezione che per via orale.
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VERMI UNCINATI O ANCHILOSTOMI (Ancylostoma
caninium)
Descrizione
Gli anchilostomi sono parassiti intestinali che succhiano il
sangue e sono invisibili ad occhio nudo.
Come si contraggono
I cuccioli possono contrarre l’infezione dalle madri o da
ambienti in scarse condizioni igieniche o dal suolo. Il calore e
la mancanza d’acqua uccide le uova velocemente.
Effetti sui cani
Se il tuo cane viene colpito da questa infezione, le sue feci
appariranno molto scure, quasi nere e particolarmente
acquose.
Nella prima settimana di infestazione i cani potrebbero non
manifestare particolari sintomi, ma un’infezione molto estesa;
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in un cane che abbia già delle ferite o che sia molto giovane
può essere letale.
Possono causare sanguinamento intestinale e quindi anemia e
diarrea sanguinante.
Effetti sull’uomo
Gli anchilostomi possono causare sanguinamento intestinale
anche nell’uomo, specialmente nei bambini.
Negli adulti possono causare un’infezione nota come “Larva
Migrans cutanea” or “eruzione strisciante”. Le larve degli
anchilostomi possono causare eruzioni molto pruriginose
quando penetrano nella pelle, generalmente nei piedi.
Quando l’infestazione è più intensa, possono causare dolori
addominali e problemi oculistici.
Trattamento
I vermi uncinati si possono diagnosticare con un test delle feci
del cane. Gli sverminanti utilizzati sono pirantel palmoato e
fenbedazolo.
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TRICOCEFALO (Trichuris vulpis)
Descrizione
Si tratta di un altro parassita invisibile, il più difficile da
sterminare. Non ha bisogno di abbandonare l’intestino per
completare il ciclo vitale.
Le uova passano nelle feci del cane e, dopo 2-4 settimane in
un ambiente caldo-umido, diventano infettive per un altro
cane.
Le uova si schiudono e i vermi maturano nell’area fecale
dell’intestino dove possono causare un’infezione cronica.
Come si contraggono
L’infezione è più comune negli animali adulti che vivono in
situazioni di gruppo o in canili perché diventano infettivi per
gli altri cani dopo poche settimane in un ambiente caldo-
umido.
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Effetti sui cani
I sintomi includono forte diarrea, flatulenza, perdita di peso e
malessere generalizzato.
Possono causare un’infezione cronica intestinale.
Effetti sull’uomo
Fortunatamente per noi questi parassiti colpiscono solo i cani.
Trattamento
In genere dopo la diagnosi viene prescritto il fenbendazolo.
Per tenere lontani questi parassiti sono necessarie anche dosi
mensili di milbemicina ossima, un medicinale preventivo del
verme cardiaco.
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Capitolo 8.
Quali razze sono predisposte alla
displasia dell’anca?
Di solito le razze di grandi dimensioni sono più soggette alla
displasia dell’anca. Labrador, cani dei Pirenei, alani, pastori
tedeschi, san bernardi, rottweiler sono solo degli esempi.
Può comunque capitare anche ai cani più piccoli. Se il tuo
cane appartiene ad una delle razze menzionate, forse queste
informazioni potrebbero esserti d’aiuto.
Cos’è la displasia dell’anca?
Si tratta di una condizione degenerativa che colpisce
l’articolazione dell’anca, in cui si riscontra uno sviluppo
anomalo dell’articolazione dovuta ad un’eccessiva lassità
dell’articolazione stessa.
Questo a sua volta causa un’usura eccessiva di queste ossa
cresciute in modo abnorme procurando al cane forti dolori ed
artrite.
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Inoltre l’osso può uscire dall’articolazione causando ulteriore
dolore.
Come l’ha contratta il mio cane?
La displasia dell’anca è una malattia di origine genetica, e
questo significa che un cucciolo la eredita dai suoi genitori.
Non tutti i cani che hanno questa predisposizione, però,
sviluppano questa condizione.
Ci sono altri fattori che possono contribuire, tra cui fattori
ambientali, rapide variazioni di peso ed altri fattori di
carattere ereditario.
Ricostruire l’albero genealogico del tuo cane può aiutarti a
determinare se è soggetto a questa malattia. Se non ci sono
casi di displasia dell’anca nella storia familiare del tuo cane,
allora lui non avrà questo problema.
Quali sono i sintomi?
Il problema è di difficile diagnosi perché a volte non presenta
alcun sintomo.
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I segnali più comuni sono lo zoppicare su uno o entrambi gli
arti posteriori, difficoltà ad alzarsi o camminare, saltellare
come un coniglio ed un calo nella mobilità generale.
Al termine dello sviluppo dell’articolazione, molti cuccioli
mostrano segni di disagio ancora prima del manifestarsi
dell’artrite.
Questa condizione può portare a gravi forme di artrite molto
dolorose per il tuo cane. Raramente i cuccioli di 5 o 6 mesi
mostrano già questi sintomi.
Quali sono le cure?
Se sospetti che il tuo cane soffra di displasia dell’anca, portalo
a fare una radiografia.
I piani di trattamento sono sostanzialmente due, da scegliere
in base all’età in cui si manifesta la malattia, se prima o dopo
lo sviluppo dell’articolazione dell’anca.
L’osteotomia tripla pelvica, cioè la ricostruzione chirurgica
dell’anca, è raccomandata nei cuccioli al di sotto dell’anno.
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Attenzione però, i sintomi legati alla displasia dell’anca
possono manifestarsi anche con altre malattie come
l’osteocondrosi, la stiratura o la slogatura di una delle
articolazioni, o da una ferita sulla schiena o sulle pelvi.
Comunque, nei cani che mostrano i sintomi dopo l’età della
crescita, è meglio verificare se possono essere curati con
farmaci o chirurgia.
Il trattamento farmacologico include aspirina, fenilbutazone,
glicosaminoglicano. È possibile utilizzare anche i narcotici nel
trattamento del dolore.
C’è una stretta connessione tra la somministrazione di
glicosaminoglicano ed una diminuzione considerevole
dell’artrite nel cane.
Anche se gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono
essere impiegati nel trattamento, diversi cani hanno reazioni
allergiche a questo tipo di farmaco.
Ecco perché la cosa migliore è consultare il tuo veterinario per
un parere sul medicinale più adatto al tuo cane. Se la
medicina si rivela insufficiente, potrai ricorrere alla chirurgia.
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La sostituzione totale dell’anca è il migliore trattamento,
specialmente nei casi più gravi.
È un trattamento molto efficace perché l’articolazione viene
completamente sostituita con parti artificiali, eliminando
completamente il dolore.
L’osteoctomia della testa femorale o l’eliminazione della testa
e del collo è un altra possibilità in cui viene rimossa solo la
testa del femore, e può essere effettuata a qualunque età.
Elimina la maggior parte del dolore associato all’artrite
dell’anca grazie alla riduzione del contatto tra le ossa. La
chirurgia è di sicuro la via più costosa, ma nel lungo termine
fa risparmiare molto denaro per gli antidolorifici.
Dopo l’operazione, sarà necessario un periodo di
convalescenza di 3-6 mesi a discrezione del medico.
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Altri consigli?
Questa malattia è molto dolorosa, quindi sarebbe opportuno
prendere delle misure per alleviare il dolore come dargli degli
analgesici e fornirgli un posto caldo e morbido dove riposare,
specialmente per i cani più anziani.
Passeggiate quotidiane ed esercizio fisico possono ridurre il
peso dell’animale, diminuendo il disagio.
Per i cuccioli, è raccomandabile introdurre gradualmente il
cibo da adulti per rendere più graduale l’accrescimento
ponderale.
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Capitolo 9.
Tenere sotto controllo le pulci
Le pulci sono parassiti che si nutrono del sangue del cane. Le
uova di pulce si trovano quasi ovunque:
divani, tappeti etc per cui la probabilità di infezione è molto
alta.
Per sapere se il tuo cane ha le pulci, cerca i loro escrementi:
piccoli punti scuri e arricciati conosciuti anche come “sporco
da pulce”.
Per trovarle, spazzola il tuo cane con un panno o un foglio
bianco e cerca queste macchie nere che contengono sangue
digerito che diventano marron-rossiccio una volta bagnate.
Se il tuo cane ha il pelo scuro è possibile vedere le uova,
simili a forfora, con la lente.
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Rischi delle pulci
Oltre ad essere molto fastidiose, possono causare reazioni
allergiche note come dermatiti da pulci, che portano alla
perdita di pelo, infiammazione ed irritazione cutanea.
Nei casi più gravi si può verificare persino l’anemia dovuta alla
carenza di sangue. Questa può rivelarsi fatale se il cane è
molto giovane o è debilitato.
Le pulci sono anche portatrici di verme solitario, che causa
crampi e gas addominali.
Prevenire l’infezione
Mettere dell’antipulci in polvere nell’aspirapolvere ucciderà
tutte le pulci nel sacco. Utilizzare mensilmente prodotti topici
è un modo semplice e poco costoso di proteggere la tua casa
dalle pulci.
Se vuoi, puoi costruire la cuccia in un punto elevato, perché le
pulci non saltano più in alto di 30 cm.
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Il peggior nemico delle pulci è l’acqua, per cui lava tutte le
zone in cui il tuo cane passi regolarmente, come il cortile ad
esempio.
Un contatto ridotto con erba e boschi diminuirà il rischio di
contagio. Se hai un giardino, spunta le foglie e cura le siepi e
mantieni le zone erbose sempre rasate.
Se hai un kit per la pulizia del cane, aggiungi un pettine per
pulci. Usalo regolarmente. I denti stretti e sottili cattureranno
la pulce.
Comincia a pettinare la zona posteriore e intorno alla testa,
dove in genere si trova più spesso lo sporco da pulce. Quando
catturi una pulce, immergila immediatamente in acqua e
sapone.
Le pulci prosperano con il caldo, quindi se vivi in un’area
molto calda, usa prodotti antipulci tutto l’anno.
Anche se lo stadio di pupa può diventare inattivo con il
freddo, questo aumenta la durata del ciclo vitale di una pulce,
che si compone di uovo, larva, pupa ed adulto.
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Trattamento
Uno shampoo antipulci è il primo passo per avere un cane
senza parassiti.
Stai attento però perché alcuni prodotti anti-parassitari sono
troppo forti per i cuccioli. Chiedi al veterinario qual è il
prodotto migliore per il tuo cane.
Anche il bagno può dare sollievo dall’irritazione e dal prurito.
Non utilizzare un normale shampoo perché questo non
protegge il tuo cane dalle pulci.
Una possibilità è una lozione antipulci che tiene a bada i
parassiti per qualche tempo, ma non è un metodo
raccomandato dai veterinari, perché rimane sul pelo.
Poi ci sono i collari antipulci, che però uccidono solo le pulci
sul collo e sul viso, non quelle su tutto il corpo. Alcuni cani
hanno reazioni allergiche a questi collari.
I medaglioni antipulci invece possono contaminare la ciotola
dell’acqua, dato che pendono dal collare.
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Una buona scelta sono gli spray e le polveri, ci sono sia quelli
adatti per il cane che quelli per la casa, leggi bene le istruzioni
per non confonderli.
Un prodotto per la casa è troppo forte per usarlo su un cane.
Usare più di un prodotto alla volta può essere tossico per il
cane.
Se le pulci che infestano il tuo cane sono molte, dovresti
trattare anche la casa.
Il metoprene ed il fenoxicarb sono principi attivi efficaci e
sicuri. Impediscono la crescita delle uova.
Come già detto, gli spray per la casa sono troppo forti per i
cani, quindi portalo fuori mentre esegui il trattamento.
Alcuni prodotti distruggono le pulci adulte,le uova e le larve.
Prima di applicare questi prodotti, passa l’aspirapolvere così le
uova e le larve escono dal bozzolo.
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I veterinari raccomadano questi principi attivi per il controllo
delle pulci: Piriproxifen , Imidacloprid, Lufenuron, Fipronil,
Citioato e Fention.
Capitolo 10.
Il parvovirus è mortale
Parvovirus è una parola che non deve essere presa alla
leggera. Per la maggior parte dei proprietari di cani, è quella
che hanno più paura di sentire dal veterinario.
Questo virus causa la malattia infettiva più comune tra i cani
in Europa. Oltre ad essere molto diffusa, questa malattia è
letale.
Ignorarne i sintomi porterà sicuramente alla morte del tuo
cane.
Devi rimanere attento ai segnali e ad i sintomi che indicano
questa malattia.
Il parvovirus canino (CPV-2) è un virus altamente contagioso
che si manifesta con diarrea e scariche sanguinanti.
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Sintomatologia
I sintomi del parvovirus sono variabili. Sfortunatamente alcuni
cani mostrano pochi sintomi, alcuni addirittura nessuno.
In genere, il parvovirus causa una grave enterite, cioè
un’infiammazione dell’intestino. Questo porta, in un secondo
momento, a vomito, diarrea (che può essere sanguinante),
feci scure, disidratazione e letargia.
Questo virus colpisce cani di qualunque razza, età e sesso. Si
manifesta con sintomi più gravi nei cuccioli.
Alcune razze sono più soggette al virus di altre, tra queste ci
sono Rottweiler, Labrador e Dobermann.
I cuccioli con meno di sei mesi di solito manifestano una
forma più grave di questa malattia.
Dai primi sintomi, il cane può morire in due giorni se non
viene curato in modo immediato e corretto.
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Il virus richiede un periodo di incubazione di 7-14 giorni. Dal
terzo giorno è possibile che il cane inizi ad espellere il virus
attraverso le feci.
Come si diffonde
Il parvovirus può sopravvivere anche su oggetti inanimati fino
a cinque mesi, ma prospera su animali come ratti e insetti.
Per prevenire l’infezione, è necessario mantenere pulita la
cuccia e le aree circostanti. Il virus si diffonde attraverso
oggetti infetti come tessuti, ciotole per il cibo, gabbie etc...
Per disinfettare questi articoli è necessaria una diluizione di
1:32 di candeggina, oppure l’esposizione ai raggi ultravioletti,
la luce solare può essere d’aiuto per eliminare il virus.
L’ideale sarebbe assicurarsi che qualunque cosa entri in
contatto con il cane sia pulita e cercare di evitare che si
avvicini a cani o articoli infetti.
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Diagnosi e cura
Anche se non sempre vomito e diarrea sono causati dal
parvovirus, sarebbe meglio fare comunque un controllo dal
veterinario se questo accade.
L’unico modo per verificare se il tuo cane ha contratto
l’infezione è la diagnosi clinica e di laboratorio. Su questo
punto è sempre meglio esagerare con i controlli, se hai un
sospetto, un salto del veterinario non sarà un problema.
Come cura, probabilmente il veterinario raccomanderà una
terapia di supporto. Questa include ricostituire i liquidi persi
con il vomito e la diarrea, in genere con una soluzione
somministrata per via endovenosa.
Nei casi meno gravi, la somministrazione sarà per via orale.
Per controllare eventuali infezioni secondarie verranno
impiegati degli antibiotici, mentre sarà possibile l’uso di
medicinali per controllare il vomito.
Quando i sintomi del parvovirus si affievoliscono, il veterinario
potrebbe prescrivere un farmaco sverminante ed una dieta
ristretta.
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Per fortuna, i cani che hanno superato il virus sono immuni
per i venti mesi successivi ed hanno una buona probabilità di
mantenere questa immunità per il resto della loro vita.
Forse vorrai considerare il vaccino per i tuoi cuccioli. Parla con
il tuo veterinario riguardo alle circostanze ed agli effetti di un
vaccino sul tuo cane.
Le vaccinazioni potrebbero dimostrarsi la miglior linea di
difesa contro il parvovirus.
In conclusione
Il parvovirus non è una malattia da prendere con leggerezza.
Si tratta di una patologia con un alto tasso di mortalità,
specialmente tra i cuccioli.
Anche se non è il caso di farsi prendere dal panico ai primi
segni di malattia, bisognerebbe almeno prenderla sul serio.
Per fortuna, con le giuste cure, le possibilità di sopravvivenza
sono relativamente alte, ma sappi che in alcuni casi, anche
con le cure migliori, la malattia può rivelarsi fatale.
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La migliore opportunità per prevenire questa malattia è
essere informati e fare attenzione all’igiene.
Capitolo 11.
Come praticare la rianimazione al tuo
cane
Cosa? La rianimazione ad un cane? Stai scherzando? No,
neanche per sogno. Potresti salvare la vita al tuo cane.
Ci sono casi in cui un cane potrebbe avere qualcosa di
incastrato nelle vie aeree e questo può causargli soffocamento
e quindi, morte.
Inoltre la tecnica di rianimazione si rivelerà vitale se il cane
non respira o non ha più polso. Se questo accade è essenziale
mantenere o ripristinare la respirazione e la circolazione.
Per effettuare questo, c’è una specifica procedura conosciuta
da quasi tutti i veterinari.
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Forse vorrai consultare il tuo veterinario per saperne di più
sulle procedure che sto per spiegarti.
A. Vie aeree
Dopo aver constatato che l’animale non è reattivo, la prima
cosa da fare è assicurarsi che le vie aeree siano libere, prima
di fare qualunque altra cosa.
Senza ossigeno il cane può morire in pochi minuti.
Tira fuori la lingua del cane con attenzione, e sottolineo con
attenzione. Anche se in stato di incoscienza, il cane può
reagire mordendo d’istinto.
Mantieni il collo dritto ed allinealo con la schiena. Se c’è stato
un trauma al collo, non estenderlo in modo eccessivo.
A questo punto, usa la respirazione bocca a naso. Per
effettuarla, appoggia la bocca sul suo naso mantenendogli
chiusa la bocca e soffia un paio di volte.
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Se riesci a soffiare, puoi continuare. Se invece l’aria non
riesce ad entrare, significa che c’è un’ostruzione delle vie
aeree.
In questo caso, ispeziona le vie aeree e cerca di estrarre
quello che impedisce il passaggio d’aria. Se non ci riesci,
prova a fare una specie di manovra di Heimlich.
Solleva l’animale con la schiena contro il tuo addome e la
testa verso terra stringendo con le mani a pugno chiuso.
Assesta cinque colpi sull’addome, immaginando di sbloccare
l’oggetto con ogni colpo.
Non usare troppa forza altrimenti puoi causare dei danni.
Non smettere finché le vie aeree sono libere. Anche se
sopraggiunge un arresto cardiaco, il primo obiettivo deve
essere quello di mantenere libere le vie aeree.
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B. Respirazione
Quando le vie aeree sono libere, verifica se l’animale sta
respirando da solo.
Tiragli fuori la lingua (con MOLTA attenzione) in modo che non
ostruisca le vie aeree ed effettua la respirazione bocca a naso.
Fallo venti volte al minuto, finchè l’animale riprende a
respirare da solo.
C. Circolazione
L’ultimo passo della rianimazione sul cane dovrebbe essere
effettuato solo se le vie aeree sono libere e la respirazione è
stabile.
Prima di tutto assicurati che non ci siano ferite che stanno
sanguinando. Se ce ne sono, ferma il sanguinamento prima di
procedere.
Stendi l’animale sul fianco sinistro e appoggia le mani nel
punto in cui il gomito sinistro del cane tocca il torace.
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Questo è un indicatore del punto centrale della cassa toracica.
Comprimi questo punto quindici volte, poi soffia due volte
nelle narici ogni minuto.
Queste cifre potrebbero cambiare in base alle dimensioni
dell’animale.
Se il cane è di piccola taglia, le compressioni dovranno essere
della profondità di un centimetro o poco più, un paio di
centimetri per cani medi, e per i cani più grandi intorno ai
quattro centimetri.
Ripeti finché arrivano i soccorsi.
Se pratichi la rianimazione, devi riuscire ad essere calmo e
concentrato. Praticarla in stato di panico potrebbe farti
prendere decisioni errate che possono mettere ancora più in
pericolo la vita del tuo cane.
Il tuo cane potrebbe non avere un battito molto forte alla
carotide, quindi potrebbe essere necessario affidarsi alle
pulsazioni femorali quando ti occupi di ristabilire la
circolazione.
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Ricorda che le manovre di rianimazione che effettui sono solo
un primo aiuto e che il tuo cane avrà comunque bisogno delle
cure di un esperto.
Assicurati di avvisare il veterinario appena sorge il problema.
La rianimazione del cane è un’abilità importante per chi si
trova a dover affrontare un’emergenza medica su di un cane.
Anche se non tutti la imparano, chi lo fa ha in mano una
chiave per salvare la vita di molti animali a noi cari.
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Capitolo 12. I cani possono prendere
l’epatite?
Epatite è un termine molto vasto. Letteralmente indica un
infiammazione del fegato, anche se le cause di fatto possono
variare.
Siccome il fegato è un organo complesso e vitale, una
malattia che lo renda inefficiente si rivelerà fatale. Le funzioni
primarie del fegato sono detossificare, mantenere il
metabolismo, immagazzinare i glicogeni e sintetizzare le
proteine del plasma.
Inoltre si occupa di produrre la bile che interviene nei processi
di digestione. La cosa positiva del fegato è che ha grandi
riserve, ma, proprio per questo motivo, non mostra sintomi
apparenti finché non è seriamente danneggiato.
Anche i cani contraggono l’epatite, ma può essere molto
diversa sia per le cause che per gli effetti rispetto a quella
umana.
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C’è quella che si chiama Epatite Infettiva Canina, che è
causata da un virus e può rivelarsi fatale in alcuni cani.
Di cosa si tratta?
La malattia è causata dal virus CAV-1, un adenovirus. I cani
generalmente contraggono l’infezione attraverso il contatto,
sia per inalazione che per ingestione, di urine, secrezioni
oculari o nasali di cani malati.
Questo virus non colpisce l’uomo o altri animali, ma solo i
cani.
Il virus attacca il fegato, gli occhi, i reni e le cellule dei vasi
sanguigni appena entra nell’organismo del cane.
Fortunatamente non tutte queste infezioni sono letali. Alcuni
cani, dopo aver preso il virus, manifestano tosse, letargia,
perdita di appetito, sbalzi di umore e febbre non elevata.
In alcuni casi non si manifestano sintomi apparenti.
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Alcuni sviluppano l’occhio blu. L’occhio blu è una colorazione
azzurrognola della cornea.
I cani che superano l’infezione rimangono immuni a nuove
infezioni dallo stesso virus. Questo succede spesso a cani
adulti con un efficiente sistema immunitario.
Alcuni cani però, e specialmente i cuccioli, si ammalano
gravemente a causa di questo virus. Questi sperimentano
emorragie interne, disturbi al fegato, tonsilliti ed
infiammazioni di occhi e bocca.
Se non trattata, questa condizione porta rapidamente alla
morte.
Si sono riscontrati anche attacchi del virus al midollo spinale
ed al cervello.
Dopo l’infezione, il virus impiegherà da 5 a 7 giorni per
manifestarsi.
A questo punto sarà presente nelle evacuazioni del cane, nelle
urine, nella saliva e nelle secrezioni nasali.
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Nell’arco di due settimane il cane muore o sviluppa epatite
cronica in combinazione a cirrosi epatica.
Questo diminuirà drasticamente la capacità del cane di
trasformare il glucosio e di assorbire tossine.
Questa condizione riduce la capacità del fegato di svolgere
funzioni essenziali per la vita, cioè filtrare elementi dannosi e
tossici per l’organismo, immagazzinare gli zuccheri per poterli
convertire in energia e creare proteine necessarie
all’organismo.
Sfortunatamente non c’è modo di distruggere il virus una
volta entrato nell’organismo.
I veterinari usano una buona terapia di supporto, che
comprende fluidi per endovena, una buona dieta, riposo,
medicinali per alleggerire il carico del fegato, e buone cure
mirate ad aiutare il cane a recuperare.
Possono inoltre somministrare antibiotici per controllare
infezioni secondarie.
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C’è un vaccino per il virus e fa parte del ciclo di routine per i
cuccioli.
E, in parte grazie alla sua efficacia, i casi di epatite canina in
Europa sono molto rari.
Per questo il modo migliore per mantenere lontana questa
malattia è un corretto piano di vaccinazioni, insieme alle visite
periodiche dal tuo veterinario.
L’epatite canina è una malattia problematica che, se non
trattata, porta alla morte il cane.
Con le corrette informazioni, comunque, sarai in grado di fare
le giuste mosse per prevenirla..
Epatite cronica attiva:
Al contrario della malattia già descritta, questa forma di
epatite è più difficile da trattare e la prognosi non è molto
promettente.
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Colpisce generalmente cani in età avanzata ed è causata da
fattori quali tossine o muffe nella dieta del cane. Può anche
essere causata dall’epatite canina infettiva.
I sintomi sono difficili da identificare, ma in genere
comprendono letargia, diarrea, perdita di appetito, ventre
gonfio, itterizia (occhi, gengive e pelle gialli). Questa malattia
può colpire anche il sistema nervoso e condurre alla cecità.
In seguito si verificano colpo apoplettico, coma e morte.
Per evitare la malattia è necessario puntare sulle buone
abitudini, come una buona dieta a base di cibi privi di muffe e
tossine.
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Capitolo 13.
Proteggi il tuo cane dalla leptospirosi
La leptospirosi è una malattia che colpisce sia gli animali che
le persone, causata da un gruppo di microorganismi detti
leptospira interrogans (all’interno di questa specie ci sono
diversi ceppi) e che può portare a patologie croniche di fegato
e reni ed, a volte, alla morte.
A seconda del tipo di agente infettante e dell’animale colpito,
si manifestano diversi sintomi più o meno gravi. Questa
malattia causa problemi più gravi nei cani.
I vaccini,che fino a poco tempo fa erano disponibili solamente
per due ceppi: Leptospirosis canicola e L. icteremorrhagiae,
hanno praticamente eliminato questa malattia tra la
popolazione canina immunizzata.
Recentemente sono stati introdotti vaccini per altri due ceppi,
L. grippotyphosa and L. Pomona.
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Le leptospire crescono facilmente in acqua, ed hanno un corpo
dall’aspetto di spirali con degli uncini su entrambe le
estremità.
Vengono anche dette “sprirochete acquatiche”. Sono di due
specie, Leptospira biflexa e Leptospira interogans che causa la
malattia sia negli uomini che negli animali.
La leptospira interrogans si divide in ceppi a seconda del tipo
di antigene (che stimola la produzione di anticorpi).
Un cane che sia stato vaccinato o che abbia contratto
l’infezione attraverso un ceppo ha una piccola difesa verso gli
altri, ma non è in grado di evitare l’infezione se proveniente
da un altro ceppo del virus.
Fonti di infezione
I ratti ed altri roditori sono in genere portatori di batteri,
anche se un cane malato può essere un’altra fonte di
infezione.
Il mezzo di trasmissione più frequente è l’ingestione di urina e
il passaggio diretto attraverso la pelle di alcuni ceppi.
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Trasmissione della leptospirosi
La malattia si trasmette attraverso il contatto con le urine di
un animale malato, attraverso ferite causate da un morso o
l’assorbimento da un tessuto infetto.
La trasmissione indiretta avviene quando il cane attraversa o
beve acque contaminate o mangia cibi che sono entrati in
contatto con i batteri.
L’acqua stagnante offre un habitat perfetto per le leptospire,
quindi se un cane ci entra, si infetta.
Le infezioni sono più frequenti durante l’estate e l’autunno
perché questi organismi non sopportano facilmente il gelo.
Sintomi
Per i primi 4-12 giorni dopo l’infezione, il cane manifesterà
febbre, brividi, vomito, perdita d’appetito, depressione
congiuntivite e dolori.
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Nei casi più gravi il cane può sviluppare ipotermia
(temperatura corporea eccessivamente bassa) e finire col
morire a causa del collasso di fegato o reni.
Diagnosi
Si effettua un test di laboratorio su un campione di sangue
attraverso l’agglutinazione microscopica ed il livello (titolo) di
anticorpi, per scoprire se l’infezione esiste, da che ceppo
proviene e se sono presenti anticorpi per combatterla.
A seconda del titolo di anticorpi, può essere fatta una diagnosi
precisa.
Può essere d’aiuto effettuare un numero consistente di
prelievi, perché il titolo può dare riscontri negativi nei primi
dieci giorni dall’infezione e anche il fatto di aver ricevuto
qualche dose di un vaccino dovrebbe essere preso in
considerazione per una diagnosi accurata.
I cani in condizioni più gravi espelleranno le leptospire con
l’urina, quindi prendendone un campione e facendone la
coltura (urinocoltura) si otterrà un responso positivo
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Questo però è un metodo sconsigliabile, perché anche chi
prende o maneggia il campione di urina è a rischio di
infezione.
Trattamento
La cura consiste in genere di antibiotici, fluidi per endovenosa
per ristabilire l’idratazione, antiemetici per tenere a bada il
vomito e altri problemi legati a fegato e reni.
La disidratazione deve essere curata entro sei-dodici ore.
In genere si utilizzano penicillina o i suoi derivati per trattare
l’infezione, poi si passa alla doxicillina per prevenire le
ricadute ed eliminare eventuali microrganismi rimasti.
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Prevenzione con il vaccino
Al momento esistono diversi vaccini per una vasta gamma di
specie, suddivisi in vaccini chimicamente inattivati (non
tossici) e vaccini interi da coltura che però causano spesso
reazioni negative in molti cani.
Una volta esistevano solo i vaccini per le leptospire L. canicola
e L. icterohaemorrhagiae. Solo dal 2000 sono stati sviluppati
anche vaccini per la L. grippotyphosa e la L. pomona.
Altri modi per prevenire:
1. Risolvi eventuali problemi di roditori in casa e mantieni
la cosa sotto controllo.
2. Alla larga dalle acque stagnanti. Elimina qualunque
fonte di acqua stagnante dal tuo giardino, così il cane
non sarà tentato di bere o bagnarsi in acque impure.
3. Falcia l’erba del tuo prato molto frequentemente
4. Lascia sempre acqua fresca e pulita da bere per il tuo
cane
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5. Fai attenzione alla salute del tuo cane: se noti segnali di
qualcosa di anomalo, portalo dal veterinario.
Capitolo 14.
Il tuo cane e le vaccinazioni
La vaccinazione è un modo sicuro per proteggere il tuo cane
da malattie virali e gli assicura una vita più lunga e più felice.
Un cucciolo è protetto per 6-12 settimane dalla nascita grazie
agli anticorpi trasmessi dal latte della madre.
Questi si chiamano Anticorpi di Derivazione Materna (MDA)
oppure “immunità passiva”. Dopo queste poche settimane, il
valore di MDA decresce rapidamente e il cucciolo deve
proteggersi da solo, a questo punto la vaccinazione prende il
posto del latte materno.
Per immunità si intende che il rischio di contrarre una certa
malattia è minimo o nullo.
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Un cane adulto acquisisce questa immunità dopo aver
contratto e superato una malattia o attraverso il vaccino.
La vaccinazione stimola il sistema immunitario del cane a
produrre i propri anticorpi per proteggerlo dalla malattia.
Sono necessarie ripetute sedute vaccinali ed esiste una
tabella diversa per cani adulti e cuccioli.
Per la prima volta, in genere viene somministrato un vaccino
in due sedute. Questo avviene in genere a partire dalla sesta
settimana di vita del cane.
Il libretto delle vaccinazioni del tuo cane è un documento
importante. Se per caso ne sei sprovvisto non conosci quali
vaccini sono stati somministrati al cane, è meglio che consulti
il tuo veterinario immediatamente.
Un’altra cosa utile è un check-up generale per verificare le
condizioni del tuo cane prima di somministrargli un vaccino.
Essere in buona salute è un fattore essenziale affinchè i
vaccini funzionino.
Anche i richiami sono necessari, perché l’immunità diminuisce
nel tempo e aumenta il rischio.
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Ti verrà rilasciato un certificato una volta che il tuo cane avrà
completato un ciclo vaccinale, o comunque verrà segnalato
sul libretto quale vaccino viene somministrato all’animale.
Le cose più importanti da ricordare sono:
* ricordati di effettuare regolarmente i richiami per mantenere
l’immunità del cane.
* il libretto delle vaccinazioni deve essere conservato in un
posto sicuro per qualunque necessità
* chiedi consiglio al veterinario se il cane sembra stare poco
bene
Le vaccinazioni vengono effettuate per proteggere il tuo cane
da alcune malattie. Stai attento ad eventuali sintomi:
PARVOVIRUS
Causato da un virus estremamente resistente che sopravvive
molto a lungo nell’ambiente.
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La fonte primaria di infezione sono le feci di un cane già
malato.
È altamente contagiosa e pericolosa. I sintomi sono i
seguenti:
febbre alta, vomito grave, svogliatezza, rifiuto di cibo e
acqua, diarrea abbondante, sanguinante e con un odore molto
forte.
Comune tra i cuccioli e i cani più anziani. Un vaccino
combinato va somministrato tra la quinta e la nona settimana.
CIMURRO CANINO
Malattia difficile da curare e altamente contagiosa la cui
principale fonte di contagio è l’inalazione da cane a cane in un
contatto ravvicinato.
I primi segnali sono febbre, tosse, diarrea, vomito seguiti da
insolita stanchezza e mancanza di appetito. In genere questa
malattia colpisce i cani sotto l’anno di vita.
Quelli che sopravvivono in genere sviluppano problemi al
sistema nervoso più tardi nella loro vita
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TRACHEOBRONCHITE (Tosse da canile)
Causata da vari batteri e virus aerei, questa bronchite è una
malattia che colpisce le alte vie respiratorie e si verifica con il
contatto ravvicinato tra cani.
I sintomi sono una tosse molto fastidiosa, stanchezza, perdita
di appetito e rialzo moderato della temperatura corporea.
Questa malattia può portare alla polmonite.
RABBIA
Una malattia incurabile di origine virale che attacca il sistema
nervoso centrale di quasi tutti i mammiferi (uomini inclusi).
Questa malattia si trasmette attraverso i morsi, quando la
saliva entra in contatto con la pelle.
Se si acquisisce la malattia, non esiste cura e porta
direttamente alla morte. Il vaccino nella dodicesima settimana
è un ottimo strumento preventivo.
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EPATITE CANINA INFETTIVA
Causata dall’ adenovirus canino di tipo 1. La trasmissione
avviene attraverso le secrezioni come saliva, urine o feci. I
primi sintomi sono: disagio generalizzato, perdita d’appetito,
febbre alta, gengive sbiancate, vomito, diarrea e dolori
addominali.
Può anche causare disfunzioni del fegato, annebbiamento
della cornea (detto anche occhio blu) e problemi respiratori.
I veterinari raccomandano anche altre vaccinazioni come:
LEPTOSPIROSI
malattia di origine batterica che colpisce i reni ed il fegato; il
vaccino si effettua tra la dodicesima e la quindicesima
settimana di vita.
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CORONAVIRUS CANINO
Il Coronavirus canino attacca l’apparato intestinale del tuo
cane.
LA MALATTIA DEL LYME
Una malattia di orgine batterica, trasmessa dalle zecche.
Provoca artrite cronica e, a volte, morte.
È importante consultare il veterinario per determinare una
tabella per la somministrazione dei vaccini che sia adatta al
tuo cane:
i consigli su quali vaccini effettuare variano a seconda dell’età,
della razza e della salute del cane e possono cambiare a
seconda del livello di rischio, tipo di vaccino o della
localizzazione geografica.
Sono state sollevate questioni sugli effetti collaterali dei
vaccini, ma i benefici superano in modo inequivocabile i rischi
di non effettuarne.
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L’efficacia potrebbe non coprire il 100%, ma associando una
corretta alimentazione e un ambiente igienicamente salutare,
la vaccinazione è un modo eccezionale per proteggere sia i
cani che altri animali domestici.
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Capitolo 15.
I migliori giocattoli per il tuo cane.
I cani vengono molto considerati in Europa. Ogni anno si
spendono più di 9 miliardi di euro solo per cibo per cani e cure
veterinarie.
Secondo un sondaggio effettuato nel 2003-2004
dall’Associazione dei Produttori di Articoli per Animali
Domestici su proprietari di animali, più della metà tra chi
possiede un cane compra giocattoli per il suo migliore amico.
I giocattoli non sono solo monopolio dei bambini ma anche dei
nostri amici animali. I cani hanno tutta una serie di giocattoli
con cui divertirsi.
Da questi ottengono benefici in termini di salute e di buon
addestramento.
Alcuni cani rafforzano i denti o diventano più intelligenti,
specialmente se frequentano speciali corsi con degli esperti.
Come l’uomo, il cane è un animale molto sociale.
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L’interazione con gli umani o con altri cani è essenziale per
evitare problemi comportamentali nel futuro.
Quando acquisti giocattoli per il tuo cane, potresti aver
bisogno di scegliere quelli più adatti alle sue necessità,
desideri o anche alla sua personalità.
Al tuo cane piace rincorrere e riportare gli oggetti, o preferisce
mordicchiare, o ancora spaparanzarsi? Forse dovrai fare
qualche esperimento per capire cosa piace di più al tuo cane.
Prima di metterti al lavoro, dai un’occhiata a questa lista che
ti può aiutare a identificare il tipo giusto di giocattolo per il
tuo cane.
GIOCATTOLI DA MASTICARE
Perfetti per i cani che amano mordicchiare, masticare e
mordere. Invece di lasciargli mordicchiare i tuoi mobili, perché
non provare con uno di questi gingilli?
Questi giocattoli sono fatti in genere di nylon o lattice.
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Puoi anche provare a spalmarli con burro o formaggio
spalmabile, poi congelarli e darli al tuo cane che così si
divertirà per ore a morderli e leccarli.
Altri giocattoli amati sono quelli tipo “patatine fritte”.
Questi giochi commestibili durano da un ora a un paio di
giorni e sono disponibili in diverse forme, tipo a orecchia o
naso di maiale, zampe di manzo, ossi, zoccoli... esistono
anche altri giocattoli a forma di ossi fatti con un mix di
verdure come carote.
Un altro materiale per far divertire il tuo cane a mordicchiare
è il cuoio. I giocattoli in cuoio sono resistenti e somigliano a
pelle, ma devi cambiarli quando cominciano a rovinarsi.
Alcuni di questi sono aromatizzati con vari gusti.
Assicurati di comprare giocattoli certificati ed approvati CE
che ha una bandierina sull’etichetta, perché non contiene
aromi o conservanti che possano danneggiare il cane.
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GIOCATTOLI CHE “emettono suoni”
Per questi giocattoli, scegli la gomma piuttosto che altri
materiali perché è più durevole ed evita i materiali sintetici.
Questo tipo di giochi rumorosi sono adatti per allenare le
capacità di caccia del tuo cane.
GIOCHI DA RIPORTO
Perfetta per i cani che amano rincorrere e riportare gli oggetti.
I cani amano questo tipo di gioco perché così giocano anche
con te.
Esistono freesbee e palle fatte specificatamente per questo
scopo, che sono la scelta migliore. Il tuo cane farà un bel po’
di ginnastica... e anche il tuo braccio.
GIOCHI DA TIRO
Sono i migliori giocattoli per i cani che amano prendere gli
oggetti e non lasciarli mai. Sono disponibili in forme tipo
corda.
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ROMPICAPO
Il massimo per i cani che rimangono soli a lungo. “Palle dei
biscotti” o “Cubi dei biscotti” sono esempi.
In questi giocattoli il cane deve risolvere un “enigma” per
avere dei biscottini o dolcetti.
Vari giocattoli di queste forme sono disponibili sul mercato.
1. Per mordicchiatori di tutte le taglie: MANGIA-
SCOIATTOLO – forte, resistente e molto divertente,
questo gioco di gomma è davvero innovativo.
Fa fare un bell’esercizio alle mascelle e poi i quattro denti di
gomma bloccano l’uscita così il cane deve fare un gran lavoro
per far uscire i dolcetti.
2. Per gli amanti del riporto
FRISBEES – un gioco tra i più amati da sempre,
specialmente nella sua versione più morbida che si può
piegare e mettere in tasca.
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Dal blu all’arancio, da 15 a 20 centimetri, da undici a sedici
euro.
LA PALLA MAGICA
Una palla dura avvolta in una membrana di circa un
centimetro di materiale soffice.
Flessibile, durevole, resistente, facile da afferrare, rimbalzante
e galleggiante e con il profumo di menta, ottima per giocare a
cercare la pista, costa da cinque a dodici euro a seconda delle
dimensioni e della forma.
3. Giochi che suonano
SQUITTENTI - disponibili in pacchi da dieci, i cani che
amano “farli tacere” sono quelli che li amano di più. Ottimi
anche per richiamare l’attenzione.
I prezzi si abbassano se li compri in confezioni multiple, da 5
a 3 euro a pacco.
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4. Giochi da tiro
DI PELLE – fantastico per fare il tiro alla fune con il tuo
cane, fatto di pelle resistente, spessa quasi un centimetro,
non trattata.
I cani li adorano, specialmente quelli che hanno una vita
molto attiva.
IL GIOCO DI MONGO
Un gioco che combina un “mastichino” e un gioco da tiro. Una
barra di gomma profumata alla vaniglia con una corda al
centro per poterla afferrare, con estremità di nappa per far
divertire il tuo cane... Taglia da media a grande, da cinque a 7
euro.
5. Rompicapo
CUBO – stimola l’intelligenza e la capacità di risolvere degli
“enigmi” del tuo cane.
Assicurati di essere presente. Disponibile in taglia junior e
jumbo, costa da 6 a undici euro
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UOVA DI PAPERA
E’ un giocattolo di lusso con tre ovetti squittenti all’interno,
con un’apertura nella parte inferiore in modo che il cane possa
prendere i tesori all’interno.
Sviluppa l’intelligenza e la capacità di risolvere i problemi.
I giochi sono un modo divertente per passare un giorno di
sole al parco con il tuo cane.
Assicurati però di prendere le giuste precauzioni specialmente
se giochi con palle, bastoni o pietre.
Non vuoi che il tuo cane si faccia male. In un mondo tanto
competitivo, persino un’attività innocua come giocare può
causare danni irrimediabili al tuo cane.
Puoi trovare questi giocattoli nei negozi riservati agli animali o
anche su Internet.
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Conclusione
Se seguirai questa guida il tuo cane diventerà molto più sano,
più felice e sono certo che vivrà molto più a lungo!
Se è la prima volta che leggi questo libro non dimenticartene
e non buttarlo su uno scaffale o in una cartella del computer a
fare la polvere..
Se credi rileggilo o stampalo per averlo sempre a portata di
mano quando ne avrai bisogno.
Usalo come un vademecum!
Grazie di cuore per aver acquistato questo libro...
Ti auguro tutta la fortuna del mondo sia a te che al tuo
splendido cane.
Dennis Pertini
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informazioni mediche. Queste informazioni sono solamente a
scopo informativo e culturale. Il testo non va inteso come
sostitutivo di un parere medico, di una diagnosi o di una cura
professionali. Cerca sempre il consiglio del medico o di una
altro professionista qualificato per qualunque dubbio relativo
ad una condizione patologica. Non ignorare mai il consiglio di
un medico e non ritardare nel richiederlo a causa di qualcosa
che tu possa aver letto.
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