Autorevolezza e audience

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Stefano Mariano [email protected] 1 Riproduzione riservata a.a. 2012/2013 Autorevolezza e Audience 13 - 14 maggio, ore 14.00 - 16.00, via Salaria 113, Roma Relatore: dott. Stefano Mariano 1. Panoramica sull’offerta informativa - Dalla tv generalista alla proliferazione di “fonti informative”: il cambiamento, conseguenze e criticità 2 . Informare: un mestiere che cambia - Da news-hunter a news-maker: conseguenze e criticità - Oltre il citizen journalism: l’informazione implementata dagli esperti 3 . La fruizione dell’informazione: Share e Audience - Ascolto. Fidelizzazione e partecipazione - Un “mercato” statico o dinamico? 4 .Internet e social networks - Da elementi di minaccia a strumenti di lavoro, - Il concetto di Diffusione - La “virality

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I mutamenti nel mondo dei Media.TV. Per i Broadcast, il fruitore e l'informazione stessa. Strategie di sopravvivenza in un mercato che cambia, la fidelizzazione attraverso un modello di analisi sistemica. Il giornalismo televisivo ha subito profonde trasformazioni nel momento in cui all'offerta “in chiaro” si è affiancata quella digitale satellitare. Nonostante gli iniziali scetticismi, nel corso del primo decennio degli anni Duemila si è imposto un nuovo modello di fruizione, figlio di una diversa disponibilità degli italiani verso una tipologia di consumo informativo “aggiuntivo” (o “premium”, per usare una categoria che invece ha fatto la fortuna del digitale satellitare in altri campi della comunicazione). In conseguenza di questa “rivoluzione satellitare” gli assetti di mercato hanno subito un radicale riposizionamento, e i player dell'informazione si sono trovati in una nuova condizione di competizione delle fonti, paragonabile solo a quella emersa con il passaggio al duopolio. Da qui la necessità per le imprese televisive di “fare i conti” con una dieta mediale incrementata e raffinata, e per le professioni giornalistiche di acquisire autorevolezza nei confronti di questi nuovi pubblici in forme e con strategie innovative. Questi temi saranno al centro del ciclo di lezioni “ Autorevolezza e audience ”, tenuto da Stefano Mariano , Giornalista, esperto nell'editing dell'informazione multimediale propria delle Testate "All news", che avrà luogo lunedì 13 e martedì 14 maggio, dalle ore 14.00 alle ore 16.0 presso l'aula Oriana , piano terra via Salaria 113, entro il corso di Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo .

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a.a. 2012/2013

Autorevolezza e Audience

13 - 14 maggio, ore 14.00 - 16.00, via Salaria 113, Roma

Relatore: dott. Stefano Mariano

1. Panoramica sull’offerta informativa

- Dalla tv generalista alla proliferazione di “fonti informative”: il cambiamento, conseguenze e criticità

2 . Informare: un mestiere che cambia

- Da news-hunter a news-maker: conseguenze e criticità - Oltre il citizen journalism: l’informazione implementata dagli esperti

3 . La fruizione dell’informazione: Share e Audience

- Ascolto. Fidelizzazione e partecipazione - Un “mercato” statico o dinamico?

4 .Internet e social networks

- Da elementi di minaccia a strumenti di lavoro, - Il concetto di Diffusione

- La “virality

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Appunti per il seminario

1. Panoramica sull’offerta informativa

- Dalla tv generalista alla proliferazione di “fonti informative”: il cambiamento , conseguenze e criticità

Nel corso di questi ultimi cinquant’anni1, si è passati dalla

Televisione2 mono-canale degli anni Sessanta, con funzione

prevalentemente educativa, alle Televisioni distraenti degli anni Ottanta, sino alla molteplicità delle fonti informative, con la diffusione sempre più capillare di internet a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, ove le Televisioni (generaliste e non) sono soltanto uno degli strumenti per conoscere e formarsi un’opinione.

Relativamente al quadriennio 1976-19803

è doveroso inoltre osservare l’inizio di un duplice fenomeno. Da un lato, la nascita delle cosiddette Televisioni commerciali ha prodotto il già accennato effetto distraente, con l’offerta da parte di questi nuovi soggetti nel panorama televisivo italiano di programmi mirati al puro intrattenimento e assecondanti i gusti del pubblico, divenendo in tal modo veri e propri contenitori per inserzioni pubblicitarie; dall’altro, si può registrare il definitivo abbandono dell’informazione unica e governativa,

4 con la nascita di una

1 Vedremo nel corso della trattazione che i periodi in cui si sono avuti mutamenti profondi, sia di

tecnologie e offerte, sia di comportamenti da parte dei potenziali fruitori, occupano spazi temporali assai più

ridotti

2 Qui s’intende nell’accezione più ampia, come insieme della programmazione veicolata attraverso

l’apparecchio televisivo. Più oltre il sostantivo viene usato per indicare sia le Emittenti televisive (Broascasting e

Network televisivi), sia i singoli canali appartenenti a una medesima emittente

3 Nel ristretto periodo che inizia con il 1976, quando una sentenza della Corte Costituzionale, la 202 del

28 luglio, autorizza le trasmissioni via etere purché di ambito locale (Da questa esperienza nasce Telemilano 58,

che successivamente diventa Canale 5) e il 15 dicembre 1979, data di inizio delle trasmissioni di Rai3 e del

relativo telegiornale

4 In primis con l’attuazione della legge 103/75, la cosiddetta legge di riforma della RAI, che segna un

cambiamento nella storia della televisione; da questo momento la TV di Stato passa dal controllo del Governo a

quello del Parlamento: nasce così ufficialmente la lottizzazione.

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pluralità di notiziari televisivi sia pubblici che privati5

La diffusione di internet

L’ultimo periodo di questa sommaria divisione cronologica, ossia quello che è stato individuato dalla metà degli anni Novanta in poi, è caratterizzato da una grande diffusione di internet quale bacino di “contenuti” e dalla contemporanea crescita esponenziale del numero dei suoi possibili utenti, trasformando il “World Wide Web” da prerogativa di pochi (“tecnici e informatici”) in luogo pubblico e condiviso nel quale reperire, fornire e scambiarsi informazioni.

Tale fenomeno ha determinato una serie di problematiche legate alla libertà di espressione, al diritto d’autore, al diritto all’informazione, all’attendibilità dei dati e delle notizie, a un diverso modo di fruizione dell’informazione stessa, al ruolo dei Media e alle necessarie o inevitabili trasformazioni dei Media stessi e di chi ci lavora. Alcuni di questi aspetti saranno osservati nel prosieguo della trattazione.

Anche le innovazione tecnologiche6 di questo stesso

periodo hanno permesso e contribuito significativamente a mutare l’offerta informativa televisiva.

In primo luogo lo sviluppo della trasmissione satellitare, unitamente ad internet, ha permesso la creazione di Network con nuovi modelli informativi: quello delle Testate All news”. Queste emittenti trasmettono notiziari e informazioni, di contenuto generale, o riguardanti uno specifico argomento, 24 ore su 24, sette giorni su sette, ossia si caratterizzano per l’adozione del flusso informativo continuo come forma di programmazione. La diffusione poi del segnale, tramite un

5 Nel 1980, con la nascita del primo telegiornale privato (Contatto, direttore Maurizio Costanzo) sul

Network Primarete Indipendente del gruppo Rizzoli, futuro acquisto di Silvio Berlusconi).

6 Oltre al già ricordato sviluppo di internet, ci si riferisce qui alla diffusione della tecnologia per la

trasmissione satellitare del segnale video e, successivamente, alla tecnologia digitale.

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satellite geostazionario, le rende anche strumento che travalica i confini nazionali e contribuisce a creare una “rete mediatica” che raggiunge e mette in relazione una vasta parte del mondo. Nelle Redazioni dei canali televisivi “all news”, tranne che per gli inviati (qualora la Testata li preveda), il lavoro giornalistico consiste, in prevalenza, nella cosiddetta “cucina redazionale” sfruttando tutte le possibilità di reperimento delle notizie; si esplica perciò nella redazione di “pezzi” audio-video tramite la selezione, l’integrazione, la cernita e la verifica tra l’insieme del materiale informativo scritto e/o audio proveniente in Redazione, unito a quello di ricerca, selezione e montaggio del materiale video che diviene parte integrante della notizia.

7

In secondo luogo, l’introduzione della tecnologia del digitale terrestre

8 oltre a ridurre lo spazio occupato da ciascun segnale

sulle frequenze dedicate alla trasmissione televisiva, così da moltiplicare la possibilità di accesso a più soggetti emittenti

9,

determina anche altri cambiamenti. Sono necessarie apparecchiature di dimensioni più ridotte rispetto al passato, più leggere e meno onerose; con costi industriali, da parte dell'emittente televisiva, relativamente più contenuti rispetto a quelli degli impianti analogici e quindi anche per quest'aspetto il digitale terrestre favorisce il pluralismo.

Per gli utenti, poi, i principali benefici derivanti dall’introduzione della DTT sono:

7 Il lavoro giornalistico è prevalentemente di desk (selezione, integrazione cernita e confronto tra

l’insieme del materiale informativo scritto e/o audio proveniente in Redazione) e post-produttivo. Con l’ausilio di

programmi di post produzione video si ha sullo schermo del proprio computer materiale che viene selezionato e

montato dal giornalista senza la presenza di altre figure professionali, ciò facilita una più stretta corrispondenza

tra testo e immagine e riduce in misura sensibile tempi e costi di produzione. Inoltre è ormai una realtà l’uso, da

parte di alcuni redattori della Testata, di un sistema di ripresa video, montaggio e trasmissione del materiale

audio-video tramite comunicazione satellitare o per mezzo di internet (protocollo ftp). L’inviato dispone di una

telecamera digitale, quindi molto più leggera, maneggevole e di dimensioni ridotte rispetto alle telecamere

tradizionali e di una valigetta delle dimensioni di una “ventiquattrore” contenente un computer portatile che

permette il montaggio delle immagini acquisite, il mixaggio di più piste audio e la compressione dei file in modo

da essere inviate tramite telefono satellitare a un indirizzo internet per poi essere riversati su qualsiasi supporto e/o

trasmessi nei notiziari.

8 Per alcune informazioni tecniche sul digitale terrestre si veda anche l’Appendice

9 Ciascuna frequenza può ospitare sino a cinque segnali televisivi distinti

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Una migliore qualità sia dell’immagine che dell’audio: la trasmissione digitale, rispetto a quella analogica, è particolarmente resistente a disturbi quali echi e interferenze, anche se generalmente si è notata una maggiore sensibilità alle condizioni atmosferiche;

La possibilità di partecipazione attiva e immediata ai programmi televisivi (come esprimere preferenze o selezionare prodotti) tramite un collegamento telefonico, per mezzo di un modem (letteralmente: modulatore/demodulatore), una linea ISDN oppure ADSL o fibra ottica.

La possibilità di adoperare il mezzo televisivo per la fruizione di servizi di informazione e di pubblica utilità ora accessibili solo con mezzi più complessi (ad esempio reti aziendali oppure PC domestico collegato a Internet);

Anche se attualmente ancora poco sfruttata, l’interattività può consentire di “leggere” ed “ascoltare” un notiziario iniziando dagli argomenti che interessano maggiormente, oppure selezionarli secondo personali criteri eliminando quelli che si ritengono inutili. E’ inoltre da poco attivo, e soltanto per alcuni canali televisivi, il sistema denominato Epg

10 che fornisce

informazioni dettagliate sul programma che è in onda in quel momento; un sistema che agevola quindi una scelta consapevole da parte dell’utente fra la molteplice offerta televisiva.

10

Il termine Guida EPG è utilizzato per indicare una funzione nei televisori digitali di nuova generazione.

La sigla EPG è l'acronimo di Electronic Program Guide, ossia "guida elettronica dei programmi". La funzione

Guida EPG possiamo ritrovarla nei decoder digitali e negli apparecchi televisivi iDTV. Consiste nella capacità

dell'apparecchio di ricevere informazioni sui programmi di una emittente televisiva. La guida EPG permette di

conoscere il titolo della trasmissione, l'ora di inizio e di fine, il programma successivo. Il sistema EPG può essere

utilizzato anche per trasmettere informazioni sulla guida settimanale dei programmi televisivi dell'emittente, la

trama del film ed altri dati utili per il telespettatore. Non tutte le emittenti tv utilizzano il sistema della Guida

EPG..

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Conseguenze.

Alla luce di queste innovazioni, cambia la dieta mediatica di chi quotidianamente cerca informazione. In parte abbandonati i vecchi tg, il palinsesto informativo oggi può essere un mosaico, composto di tanti singoli elementi, di cui lo stesso utente ne diviene un componente importante (si pensi ai social network, Facebook e Twitter in primo luogo; oppure alla diffusione di micro-informazioni che vengono diffuse nell’ambito degli “amici”, gruppi più o meno omogenei di persone collegate tra loro; oppure si considerino i blog, veri e propri “manifesti” personali lanciati nel mare magnum della rete, etc...).

Se fino a ieri l'informazione dipendeva ed era in parte “controllata” da chi la proponeva e la metteva in circolo, oggi, con la quantità di strumenti che sono a disposizione di un qualsiasi utente, l'informazione che si trova è spesso un insieme caotico di notizie, suggerimenti e illazioni su di un medesimo argomento, risultante da reiterati copia e incolla di cui è difficile trovare la fonte originaria.

Tutto ciò ha comportato e comporta una diminuzione dell'impatto mediatico della televisione tradizionale. Alcuni osservatori si sono spinti a dichiarare prossima la fine della tv in generale e dell'informazione televisiva in particolare, soprattutto di quella generalista, convinzione questa basata sull'esperienza di quanto è in atto nel mondo della carta stampata

11.

Attualmente, comunque, nonostante il calo costante degli ascolti registrato in questi ultimi anni, la posizione dominante della televisione è ancora netta, soprattutto per ciò che riguarda la sua funzione di orientamento al consumo

12. Probabilmente non

11

Fonte Auditel: Dal 2001, in dieci anni, le sei reti del duopolio RAI-Mediaset hanno perso quasi il 20%

di share del loro ascolto. Televisioni o Reti cosiddette generaliste, tutte preesistenti alla diffusione di internet,

hanno reagito con ritardo alle mutate condizioni di mercato, applicando sostanzialmente strategie già messe in

atto nei decenni precedenti; ad esempio, utilizzando sinergie tra televisione e carta stampata, giornali, riviste, libri.

12 Cfr. Nielsen-Politecnico di Milano: Italiani consumatori "multicanale" Ricerca 2012: la pubblicità

continua (comunque) a giocare un ruolo chiave nel processo decisionale d’acquisto, analizzando più in dettaglio i

mezzi, la televisione non solo si mantiene il mezzo che invoglia maggiormente all’acquisto, ma risulta anche in

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ci sarà alcuna morte dell’informazione televisiva, almeno in un futuro prossimo, in forza di tre considerazioni: un "effetto abitudine” sull'uso dell'apparecchio televisivo, rafforzato dal fatto che sta diventando “lo schermo-interfaccia” di numerosi dispositivi informatici

13; esiste poi quello che potremmo definire

"un effetto piazza", ossia la necessità di avere esperienze e cognizioni comuni da condividere per confrontarsi ed eventualmente dividersi con opinioni discordanti.

14 C'è infine

“un effetto traino e megafono” nei riguardi di un evento mediatico-televisivo, ossia l'amplificazione della popolarità dell'evento stesso da parte degli altri soggetti, giornali e radio, oppure dal passaparola e dal dibattito preventivo e successivo aperto sul web o su Twitter.

15

La controtendenza registrata nel 201216

, con il raggiungimento di un ascolto medio annuale mai registrato

aumento rispetto al 2011 (dal 37% al 40%). Al secondo posto, stabile, si trova il punto vendita (22%), seguito da

internet, che mostra una crescita quasi del 50%. Relativamente alla televisione come elettrodomestico si può

vedere anche quanto afferma Patrizia Licata http://www.itmedia-consulting.com: L’evoluzione del modello

broadcast verso un futuro broadband-and-mobile sempre connesso non intacca il successo della tv, perché se il

contenuto è ovunque e Internet è la piattaforma che può offrire la scelta più ampia, il televisore resta la

piattaforma preferita per guardare i programmi, che siano on-demand, imposti dal vecchio palinsesto

generalista, o, sempre più spesso, offerti dalla pay-tv.

13 Si vedano le cosiddette smartv, in grado di connettersi tramite collegamento wireless (senza fili) a pc,

fotocamere, tablet, smartphone, e direttamente alla rete internet.

14 E' noto un esperimento condotto negli anni Ottanta, durante il quale studiosi osservarono il

comportamento di un gruppo di scolari al quale era stata preclusa la visione di qualsiasi programma televisivo: la

loro socialità diminuì sensibilmente fino ad essere quasi completamente emarginati dal resto della scolaresca che

aveva continuato a guardare la televisione. Simili esperimenti sono stati più volte ripetuti, anche recentemente

(per esempio a Cavriglia (Arezzo) nel 2004 e nel 2010 in Francia, a Saint-Martin di Le Mans, nella regione

dell’Alsazia), ma per la maggior parte tesi a dimostrare gli effetti negativi della Televisione sugli adolescenti.

15 E' significativo a questo proposito quanto accaduto in occasione della partecipazione di Silvio

Berlusconi a “Spazio pubblico” condotto da Michele Santoro sull'emittente televisiva La7 andato in onda il 10

gennaio 2013 con un'audience di 8.670.000 spettatori e uno share di oltre il 33%. Lo show è stato anche il più

commentato di sempre sui social network. In particolare durante la trasmissione si sono registrati su Twitter

204.636 tweet riguardanti il dibattito, con un picco di 1.885 “cinguettii” al minuto (fonte Blogmeter)

16 Fonte MF: Il 2012 è stato l’anno dell’era Auditel con i più alti valori di ascolto di sempre. La media

della platea televisiva nelle 24 ore è stata di 10.369.000 ascoltatori, mentre nella fascia di prima serata, dalle

20h30 alle 22h30, si è superata per la prima volta la soglia dei 26 milioni di ascolto medio.

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prima, rappresenta probabilmente un fatto episodico derivante dalla contingente crisi economica, così come osservato da più parti

17.

In definitiva possiamo affermare di trovarci nel mezzo di una transizione da un sistema dominato dalla televisione (digitale terrestre) generalista, che si sostiene con il canone e la pubblicità, ad uno più diversificato, ove alla Tv tradizionale, si affiancano, oltre a differenti strumenti di informazione, anche canali televisivi con singole specificità e modelli di offerta diversi

18, segnati dalla progressiva convergenza tra televisione,

informatica e telecomunicazioni.

In questa situazione è in mutazione anche il modello di soggetto emittente, fino ad oggi previsto con un solo interprete che svolge l’intero arco delle funzioni: dalla creazione dei contenuti, alla aggregazione in palinsesti rigidi e preordinati, fino alla distribuzione del segnale.

Questi incontri hanno anche l'intento di aprire una riflessione-dibattito sulle possibili contromisure per “tenere il passo” dei concorrenti mediatici in campo.

17

Per Giovanna Cosenza del Fatto Quotidiano l’exploit senza precedenti della tv è strettamente connesso

alla crisi economica che imperversa nel Paese già di per se’ storicamente telecentrico. Hai meno soldi – scrive la

giornalista – non puoi permetterti il ristorante, il locale di grido e nemmeno il cinema, perciò te ne stai a casa e

festeggi – quando va bene – con la famiglia o gli amici. In ogni caso la televisione funge da sottofondo. Nei casi

peggiori è l’unica compagnia. Fonte: Il Fatto quotidiano

18 Canali monotematici e tendenzialmente orientati ad una maggiore interattività con l'utente provando a

sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia di trasmissione, contrariamente alla maggior parte delle

emittenti televisive che, almeno per ora tendono a trascurare l'interattività

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2. - Informare: un mestiere che cambia

- Da news-hunter a news-maker: conseguenze e criticità

- Oltre il citizen journalism: l’informazione implementata dagli esperti

Lo scenario fin qui descritto ha un impatto immediato sul modello produttivo degli operatori nel campo dell'informazione. In altre parole se il modo di informarsi e il modo di produrre notizie è cambiato, anche il modo di fare informazione deve cambiare e in parte sta già cambiando.

Un vecchio adagio sentenziava che il mestiere del giornalista si fa con le scarpe, per indicare che era essenziale, per essere un buon cronista, andare a scovare le notizie, cercare personalmente le fonti e le informazioni, anche le più nascoste. Parte del giornalismo d'inchiesta è ancora innegabilmente basato anche su una tale modalità, tuttavia è altresì incontestabile che questo rappresenti una minima percentuale rispetto all'intera attività giornalistica, prevalentemente svolta al desk. E' qui infatti, nella cosiddetta "cucina redazionale", della quale si è accennato in precedenza, che convergono tutte le possibili informazioni: note di agenzia, comunicati stampa, informative di eventuali corrispondenti e/o inviati, giornali a stampa, anteprime delle prime pagine delle prossime edizioni, agenzie video

19, giornali online, collegamenti

19

Le agenzie video sono agenzie di informazione che offrono servizi filmati semi-lavorati sui più

importanti avvenimenti che si verificano nel mondo. Insieme al documento filmato, l’agenzia fornisce un testo

scritto ad esso relativo, denominato dopesheet. Il dopesheet contiene:

- i dati identificativi del video: titolo, numero progressivo, data di emissione, lingua nella quale si

esprimono le persone riprese, dateline, ossia data e luogo nel quale si sono verificati gli episodi oggetto

del video;

- le eventuali restrizioni alla diffusione

- la shootlist, ossia la descrizione delle sequenze principali, con la traduzione in inglese di

eventuali dichiarazioni contenute nel video;

- la story, ossia la sintesi dell’avvenimento ripreso.

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alla rete di qualsiasi natura (http, ftp e simili, per la ricezione di contenuti audio-video, o più semplicemente a social network o blog).

L’intero sistema dell’informazione può essere schematicamente paragonato ad una clessidra. L'enorme quantità di informazioni disponibile giunge al collo della clessidra che rappresenta il Media (in questo contesto, la Redazione del broadcast televisivo), ma solo una parte (molto piccola) di questo materiale viene poi irradiato e diffuso, secondo specifici criteri di scelta.

E' quindi evidente che se le informazioni disponibili sono di gran lunga maggiori di quelle che possono essere rilasciate da un qualsiasi operatore, anche se questi diffondesse notizie sempre diverse nell'arco delle ventiquattrore, la prima caratteristica di differenziazione fra Media consiste nella scelta delle notizie da dare.

Tali criteri dipendono da molteplici fattori:

Illuminazione del segnale: ossia estensione dell'area nella quale il segnale televisivo viene captato, il bacino d'utenza teorico. Sarà certamente differente l'interesse suscitato dalla notizia di un nubrifragio sul lungomare di Ostia (Roma) per un utente di Rabah (Marocco) collegato ad una TV satellitare, rispetto all'interesse di uno spettatore di Fiumicino (provincia di Roma) sintonizzato su Canale 10 (emittente locale con sede nel litorale laziale).

Target di riferimento: tipologia di persone alle quali si

Sebbene siano a volte considerati come fossero fonti primarie, i filmati forniti dalle agenzie sono

sempre fonti secondarie. Inoltre, tali documenti video, tranne rare eccezioni, sono sempre dei semi-

lavorati; poiché prima della pubblicazione in agenzia, nel montaggio, vengono eliminate le sequenze dei

cambi di campo e degli spostamenti nel cambio dei soggetti ripresi.

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ipotizza di rivolgersi e/o ci si vorrebbe rivolgere20

.

Tipologia di emittente e quindi di palinsesto: lo spazio, ossia il tempo da dedicare all'informazione

21,

Linea editoriale: rappresenta l'orientamento e la sensibilità personale del direttore e dell'editore, sia quest'ultimo espressione della Proprietà del canale, oppure soltanto "di riferimento" come nel caso delle Reti della Tv pubblica o di Testate con una proprietà diffusa.

Ecco quindi che l’attività maggiore dell’operatore dell’informazione diventa sempre più quella di selezionatore e di “confezionatore” della notizia, con le responsabilità di sempre e anche maggiori del passato, soprattutto per ciò che riguarda l’attendibilità dei dati che vengono diffusi e il diritto d’autore.

Esemplare a proposito dell’attendibilità e del controllo delle fonti, è l’episodio avvenuto il 10 gennaio 2013: un redattore di Rainews24, abitualmente impegnato nei commenti della giornata politica, era circa l’una di notte, scrive su Facebook avvertendo la Redazione della diffusione in rete di un filmato di Beppe Grillo che dialoga con rappresentanti di Casa Pound. Cogliendo soltanto alcune sequenze-video del dialogo tra il comico genovese e il rappresentante del movimento di estrema destra, alcuni utenti della rete interpretavano il colloquio come “un’apertura” del Movimento 5 stelle a detti soggetti politici. In breve tempo, circa un’ora, inizia a diffondersi come certezza ciò che in un primo momento poteva essere soltanto un sospetto o un’illazione, che Grillo accogliesse rappresentanti di Casa

20

Apposite aziende di sondaggi forniscono le caratteristiche della platea di utenti di ciascuna emittente,

durante l’arco dell’intera giornata, suddivisa per classi di età, istruzione, occupazione lavorativa. Come vedremo

più avanti, questo criterio incide anche sul linguaggio stesso usato nella comunicazione.

21 Sarà differente per esempio, fra le reti generaliste, quello dedicato su Italia 1 rispetto a quello su Rai 1 o

su Canale 5, così come c’è differenza, fra le emittenti specifiche, fra un canale come Nuvolari e uno come Class

tv. Il tempo riservato all'informazione incide anche sulla lunghezza di ciascuna notizia

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Pound nelle proprie liste elettorali22

. I colleghi in Redazione cominciano ad effettuare le prime verifiche e a cercare una testimonianza-video “forte”, ossia inequivoca, per sostenere tale tesi e farne eventualmente un “pezzo”. In breve viene rintracciato il video integrale

23 e si accorgono che non si trattava

di alcuna “apertura” ma semplicemente di un civile confronto fra rappresentanti di liste diverse mentre attendono l’apertura degli uffici del Ministero dell’Interno per il deposito delle liste elettorali. In base a ciò hanno deciso di non preparare alcun “pezzo”.

24

L’attesa, che potrebbe da qualcuno essere scambiata per ritardo rispetto alla rete, ha permesso di verificare la fondatezza di quelle interpretazioni. La rapidità della risposta alla propagazione di una notizia, pur essendo molto importante, non per questo può essere minimamente sacrificata a favore della verifica delle fonti e al controllo sulla fondatezza delle informazioni che giungono. L’attestazione di veridicità e la contestualizzazione sono due delle funzioni che i Media nel loro complesso sono chiamati a svolgere

25. E sono la base fondante

sulla quale è costruita l’autorevolezza dei Media stessi.

Nell’attuale panorama, segnato da forte concorrenza26

, la

22

Filmato “postato”, ossia pubblicato in rete attraverso youtube.com, nella notte tra il 9 e il 10 gennaio

2013 dove Beppe Grillo dialoga con rappresentanti di Casa Pound davanti al Viminale in attesa del deposito delle

liste elettorali. Durata: 3’49”.

23 Durata del filmato 16’40”

24 Soltanto successivamente, nel servizio di commento alla giornata politica, sono state utilizzate,

contestualizzate, alcune scene del dialogo.

25 Funzioni comprese nella “mediazione giornalistica”, attività fondamentale questa, ma che è spesso

anche (a torto o a ragione) interpretazione, spiegazione, esegesi, e come tale non unanimamente accettata e

condivisa.

26 Fonte Adnkronos: La televisione generalista viene sacrificata sull’altare di Internet, in particolare dalla

generazioni più giovani, e su quello del digitale terrestre, che ha comportato l’esplosione dei canali gratuiti

disponibili. E’ quanto sottolinea il 24° Rapporto Italia dell’Eurispes, secondo il quale soprattutto fra

giovanissimi e giovani la Rete rappresenta uno strumento di erosione del primato televisivo sui tempi dello svago,

una valida alternativa ed un fortissimo polo di attrazione. Il 52,6% dei ragazzi tra i 12 ed i 18 anni afferma di

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sfida fra operatori dell’informazione si gioca anche sulla propria autorevolezza e credibilità, sulla “sintonia con l’utente”, sull’appeal del mezzo.

Se per appeal del mezzo possiamo considerare la risultante dell’aspetto grafico, la chiarezza e leggibilità della grafica di supporto, la riconoscibilità della Testata attraverso la scenografia del proprio studio, la facilità di individuazione per posizionamento fra i molteplici canali e la semplicità di consultazione del proprio sito internet, per “sintonia con l’utente” si intende la capacità di offrirgli le informazioni che cerca e/o di cui ha bisogno, facendo sì che le raggiunga nel minor tempo possibile. Si tratta quindi di “intercettare” le richieste di informazione espresse e implicite del target di utenza al quale si rivolge l’emittente. Non è un caso, infatti, che da alcuni anni si sia affermata anche una comunicazione per segmenti, ossia rivolta a gruppi omogenei di utenti. Una delle possibili risposte, già in uso, a una tale esigenza può essere quello di implementare “dal basso” l’informazione, facendo partecipare al processo mediatico anche l’esperto o lo stesso cittadino interessato al fatto di cui si parla

27.

Anche l’utilizzo di Twitter da parte di un numero sempre maggiore di operatori interessati alla diffusione di qualsivoglia informazione (commerciale, politica, ecc.) può essere letta, in ultima analisi, come una evoluzione su telefonini e smartphone della mailing list, ed essere considerata perciò una vera e propria comunicazione ad personam.

guardare meno la Tv da quando utilizza Internet. Solo per il 47,9% la televisione costituisce il principale canale

di informazione (dati Eurispes-Telefono Azzurro, 2011). La parcellizzazione degli ascolti ha poi investito, negli

ultimi anni, in misura crescente il mondo della televisione, ed è ben rappresentato dall‘erosione degli ascolti

delle reti generaliste, seguito al passaggio al digitale terrestre. «Mai come nell’ultimo anno si è presa

coscienza -sostiene l’Eurispes- del fatto che la televisione, come era stata intesa per tanti decenni, non esiste più

e che il meccanismo degli ascolti è già irreversibilmente mutato». (Adnkronos).

27 Partecipazione del cittadino a vario titolo coinvolto nel fatto: testimone, vittima, interessato. Oppure

attraverso il citizen journalism ossia il contributo audio-video prodotto dal testimone stesso (non giornalista)

preventivamente registratosi ed accreditatosi presso il broadcast, sull’esempio degli “Osservatori” di France24.

Oppure, come sempre più spesso accade, chiamare un esperto perché fornisca la propria interpretazione del fatto

descritto. Si vedranno in seguito altre possibili strategie per la fidelizzazione dell’utente.

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3 .- La fruizione dell’informazione: Share e Audience

- Ascolto. Fidelizzazione e partecipazione - Un “mercato” statico o dinamico?

- Il concetto di Diffusione Premessa

In un panorama radiotelevisivo di cosiddetto regime misto

28 quale quello italiano, e ancor più in un sistema ove tutti i

concorrenti si sostengono essenzialmente tramite la vendita di spazi pubblicitari, la rilevazione degli ascolti dei programmi televisivi consente in primo luogo alle emittenti di attribuire un valore economico all’unità di tempo per ciascuna fascia oraria nella quale sono suddivise le ventiquattr’ore di programmazione e, secondariamente, orienta gli inserzionisti pubblicitari verso trasmissioni in grado di richiamare un pubblico corrispondente alle loro attese, individuato sia per dimensioni, sia per configurazione tipologica (genere, età, istruzione, capacità di spesa, etc.). La necessità di dati di ascolto affidabili, oggi essenziale e indispensabile sia per le emittenti sia per i pianificatori di pubblicità e gli inserzionisti, è stata importante sin dagli albori della storia televisiva

29.

Tali indagini, che furono progressivamente raffinate nel corso degli anni, vennero condotte inizialmente dalla Rai, sino a quando, per rispondere in modo imparziale all’esigenza di conoscere l’impatto delle inserzioni pubblicitarie nei programmi delle emittenti commerciali, nel luglio del 1984 venne fondata un’apposita società: la Auditel, società di rilevazioni televisive, incaricata di raccogliere e pubblicare dati sull'ascolto televisivo italiano.

28

Per la presenza di Broadcasting pubblico e privati

29 Già nel 1959 la RAI diede inizio – tramite il Servizio Opinioni – a una indagine campionaria

quotidiana, chiamata “Barometro di ascolto”, di 1.000 persone con almeno 18 anni di età, con una propria rete di

intervistatori. Cfr: Giorgio Marbach*, Alfredo Rizzi**, LE RILEVAZIONI DEGLI ASCOLTI TELEVISIVI,

Passato, presente, prospettive., convegno Roma, maggio 2010, * Rettore di Universitas Mercatorum. **

Professore di Inferenza Statistica, Sapienza Università di Roma

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Costituita con tali esigenze, l’Auditel30

dal 7 dicembre 1986, data dei primi rilevamenti disponibili, ha decretato il successo o l'insuccesso delle trasmissioni del piccolo schermo semplicemente rendendo noto il numero, frutto di una proiezione matematica

31, di persone che “hanno seguito”

32 un determinato

programma in una data fascia oraria, ossia l’audience e la relativa percentuale rispetto al totale degli utenti davanti alla televisione in quella medesima fascia oraria, il cosiddetto share.

Nonostante le precisazioni della società in merito alla esattezza e al grado di affidabilità dei dati che fornisce

33

esistono contestazioni e forti perplessità34

.

30

La cui proprietà è divisa in quote del 33% per le tre componenti fondamentali: televisione pubblica

(RAI), emittenza privata (Mediaset, che detiene la quota di controllo), aziende che investono in pubblicità (UPA)

con agenzie e centrali media (AssoComunicazione, UNICOM); il restante 1% è di proprietà della Federazione

Italiana Editori Giornali (FIEG),

31 Il sistema di rilevazione avviene attraverso un dispositivo, installato nella casa di circa 5.200 famiglie

italiane (corrispondenti a 14.000 individui), collegato alla linea telefonica, che registra su quale canale è

sintonizzato il televisore. Il comportamento di tale campione di persone viene “proiettato” su tutto il bacino di

potenziali spettatori.

32 Il termine è stato messo tra virgolette poiché con l’auditel viene registrato il canale su cui è sintonizzato

il televisore, senza conoscere il modo, la partecipazione, con la quale il programma viene visto, né tantomeno il

gradimento.

33 Ogni membro della famiglia deve segnalare la propria presenza davanti al televisore tramite un

particolare telecomando: in questo modo il meter registra sia quale programma è visto, ed anche da chi è visto. Il

meter è composto da 3 unità: il monitor detection unit (MDU), che rileva lo stato di accensione e spegnimento

dell'apparecchio televisivo, il canale su cui esso è sintonizzato; l'handset ("telecomando"), attraverso il quale la

famiglia-campione seleziona il numero di persone che guardano la televisione; il meter vero e proprio, unità

centrale di memoria, che trasmette i dati degli MDU provenienti dai vari televisori della famiglia-campione alla

centrale attraverso la linea telefonica.

34 Può capitare che un programma trasmesso in particolari orari, abbia ascolti inferiori al monoscopio

trasmesso nel medesimo momento su un altro canale. Da più parti e con motivazioni diverse le scelte e i criteri

dell'Auditel per fissare i dati di ascolto sono stati contestati. I primi rilievi sono stati posti dalle Associazioni dei

Consumatori che hanno investito il Tar del Lazio (Sentenza n.200305024 del 04/06/2003). Alcuni studi effettuati

da istituti di statistica indipendenti hanno poi sostenuto la totale inattendibilità dei dati. Fra le numerose voci

critiche, cfr da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, di Roberta Gisotti (Portavoce del

'Tavolo permanente sulla questione Auditel') e autrice de ‘La favola dell'Auditel’ “…Nata nel dicembre 1986, per

spartire la torta degli investimenti pubblicitari, l’Auditel è il frutto di un‘malaugurato’ patto stretto tra la Rai ,

l’allora Fininvest SpA e l’Upa, la società che rappresenta gli utenti della pubblicità. Un patto che ha sancito il

duopolio televisivo e l’ha reso inattaccabile, impedendo di fatto la nascita di un terzo, quarto, quinto polo come

era auspicabile e impedendo lo sviluppo dell’emittenza locale, privata dei necessari finanziamenti pubblicitari,

assorbiti per circa il 97 per cento da Rai e Mediaset, che in base ai dati Auditel raccolgono il 90 per cento e più

dell’audience totale. Ma quali garanzie abbiamo sull’equità di spartizione di tali cospicui investimenti che

confluiscono nella Televisione? Alcuna garanzia, eppure l’Auditel è l’unico sistema di rilevamento accettato da

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Al di là di polemiche e critiche che possono anche essere conseguenza di strumentalizzazioni, è evidente che la metodologia fin qui utilizzata non riesce a cogliere il comportamento dell’utente, almeno di tutte le sue sfaccettature, ma in attesa di un diverso sistema di riscontro, questo rimane il metodo maggiormente condiviso

35.

E' da poco tempo che la piattaforma social Twitter e la società di demoscopica Nielsen hanno stretto un accordo pluriennale, negli Stati Uniti, per creare un parametro di valutazione della tv che si basi sul coinvolgimento degli utenti del social network, esso si chiamerà “Nielsen Twitter Tv Rating” e sarà disponibile dall’autunno 2013

36.

La nuova misurazione rappresenta un significativo passo avanti per l’industria televisiva; in particolare per i broadcaster, per realizzare contenuti sempre più accattivanti e per gli inserzionisti per creare campagne pubblicitarie integrate e più persuasive.

Sin dai primi dati Auditel disponibili, la platea degli spettatori televisivi, e quindi il relativo mercato pubblicitario, è stata sostanzialmente ripartita in misura equivalente fra Rai e Mediaset che hanno assorbito circa il 90% dell’intero mercato delineando in tal modo un panorama pressoché statico. Ciò non Rai, Mediaset e Upa per contrattare i finanziamenti pubblicitari. Questo perché attraverso l’Auditel si è

instaurato di fatto un regime di finta concorrenza, dove le quote della pubblicità tra Rai e Mediaset sono rimaste

sostanzialmente invariate da 18 anni, offrendo stabilità ad un mercato lievitato di anno in anno e monopolizzato

da un gruppo ristretto di grandi Marchi, che producono beni di largo consumo. Poco importa dunque ai grandi

investitori che il dato Auditel sia veritiero o no e sapere con esattezza se un programma sia stato visto da un

milione in più o in meno di spettatori: l’importante è mantenere l’esclusiva del più vasto mercato mediatico…”

35 Oltre l’Auditel, esistono anche i dati AudiRai che, pur essendo elaborazioni prodotte dalla Rai,

mantengono ampia affidabilità, e forniscono valori sostanzialmente sovrapponibili con quelli dell'Auditel. Tale

consonanza fra le elaborazioni tuttavia non certificano l'esattezza dei dati stessi in quanto frutto di metodologie

sostanzialmente simili e non considerano altri device, ossia dispositivi atti a visualizzare contenuti televisivi, con

le quali si può fruire del programma televisivo..

36 Cfr: Social Tv: Twitter e Nielsen insieme per il rating di quezal (Matteo Bayre),

Pubblicato il 19 dic 2012 su www.digidivide,it

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significa che non vi siano state in passato trasmissioni che hanno riscosso un séguito di pubblico

37 molto maggiore delle

proprie dirette concorrenti, e altre che a causa dei modesti ascolti siano state spostate nel palinsesto o addirittura annullate, ma tali episodi non hanno modificato i rapporti di forza fra i due principali broadcast.

Tale situazione permane tuttora in larga misura ma, così come abbiamo visto

38, l’introduzione del sistema di

trasmissione del digitale terreste e le mutate abitudini di fruizione, da parte degli utenti italiani, sia per ciò che riguarda l’intrattenimento e sia nei confronti dell’Informazione, hanno determinato e determinano una parcellizzazione della platea che rende molto più fluido e dinamico l’attuale quadro di riferimento.

E’ evidente che oramai molto più di rado rispetto al passato vengono raggiunte elevate percentuali di share e in ogni caso, queste si realizzano con ascolti, assai più modesti in termini numerici

39.

In un tale contesto, da un lato sarà probabilmente sempre più marcata la tendenza degli inserzionisti pubblicitari a indirizzare messaggi via via più mirati verso gruppi di potenziali acquirenti ben individuati e definiti, dall’altro, anche spostamenti di pubblico non numericamente rilevanti in termini assoluti, da una trasmissione ad un’altra concorrente, potranno incidere in modo preponderante sulle scelte di palinsesto dei singoli broadcast.

Prima di fornire alcuni elementi concreti, valori assoluti e

37 La trasmissione più seguita nella storia dell'Auditel è la semifinale del Campionato mondiale di calcio

1990 la nazionale azzurra e l'Argentina: 27 milioni 537 000 telespettatori, con uno share dell'87,25%. Il

programma di informazione con maggiori ascolti è il TG1 del 6 aprile 2009, nell’edizione delle 9,30 (in occasione

del terremoto in Abruzzo) con uno share del 43,1%

38 Cfr. supra

39 Eccezion fatta per eventi mediatici di massimo impatto quali terremoti, catastrofi, conflitti, in atto in

luoghi relativamente vicini allo spettatore

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andamento, in merito all’audience dei principali contenitori informativi italiani, occorre precisare che:

- così come ricordato in precedenza,40

i dati forniti da Auditel e AudiRai sono generalmente pressoché sovrapponibili

41, e

anche ove si discostino con valori numericamente significativi, questa distonia non inficia le tesi del presente lavoro.

- le fasce orarie nella quale è suddivisa la programmazione sono le medesime per entrambe le fonti di rilevazione tranne che per la notte, tra le 02,01 e le 06,59, orario non previsto dall’Auditel e invece monitorato da AudiRai.

- un confronto puntuale degli ascolti fra i diversi contenitori informativi italiani risulta difficile a causa dei differenti orari di programmazione, sovrapposizioni, o mancate sovrapposizioni fra gli stessi, “traino” di trasmissioni di intrattenimento con maggiore o minore audience, eventuali polemiche o appuntamenti mediatici contingenti

42

Si riportano qui di seguito i grafici, suddivisi per Testata (generalista), di Tg1, Tg3, TG5, Tg La7, elaborati sulla base dei dati di ascolto, che mostrano il numero, in media, degli spettatori di ciascun broadcast considerato, nel periodo preso a campione della 4

a settimana del mese di gennaio per gli anni 2006-2013

43.

40

Cfr. nota 36

41 Tutte le tabelle di dati, sia di fonte Auditel che AudiRai, alla base del presente studio sono riportati in

Appendice

42 Per esempio una querelle legata a un direttore di Testata oppure una querela da parte di un esponente

politico, ecc..

43 La fonte dei dati è quella AudiRai.

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Tg1 Fonte: AudiRai, elaborazione dell’autore

7857

1

8454

75637413

7034

6349

55955988

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

9000

26/01/2006 31/01/2007 31/01/2008 29/01/2009 28/01/2010 31/01/2011 30/01/2012 30/01/13

Serie1 Tg1 20,00 dati x 1000

Come si nota dal grafico n°1, il Tg1 delle 20,00 negli ultimi sei anni risulta aver avuto una flessione degli ascolti di quasi 2,5 milioni di spettatori, (periodo 2007-2012), passando da circa 8,5 milioni del 2007 a circa 6.0 milioni del corrispondente periodo del 2012, recuperando poi quest’anno 400 mila unità.

44

Tg3 Fonte: AudiRai, elaborazione dell’autore

3107

1

2585

2392

2865

2449

2721

3148

2474

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

26/01/2006 31/01/2007 31/01/2008 29/01/2009 28/01/2010 31/01/2011 30/01/2012 30/01/13

Serie1 Tg3 19,00 dati x 1000

La curva dell’ascolto del Tg3 nel periodo considerato è

44

Recupero forse dovuto al particolare clima pre-elettorale di questo periodo

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assimilabile a una sinusoide, con valori oscillanti attorno ai 2,5 milioni di telespettatori. Attualmente il sèguito è di circa 3,0 milioni di individui.

Tg5 Fonte: AudiRai, elaborazione dell’autore

7930

1

7313

61816539

6023 5890 61345612

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

26/01/2006 31/01/2007 31/01/2008 29/01/2009 28/01/2010 31/01/2011 30/01/2012 30/01/13

Serie1 TG5 dati x 1000

Come si nota dal grafico n°3, il Tg5 delle 20,00 nel periodo considerato 2006-2013 fa registrare una flessione degli ascolti di quasi 2,3 milioni di spettatori.

TG La7 Fonte: AudiRai, elaborazione dell’autore

523

1

486 454 436

656

2563

2708

2090

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

26/01/2006 31/01/2007 31/01/2008 29/01/2009 28/01/2010 31/01/2011 30/01/2012 30/01/13

Serie1 Tg La7 dati x 1000

Dall’osservazione del grafico sopra riportato si può vedere

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come gli ascolti del principale telegiornale de La7 siano quadruplicati in concomitanza dell’arrivo di Enrico Mentana, in qualità di direttore e conduttore. Si può notare altresì che il periodo di minor conflittualità politica, coincidente con il Governo-Monti, ha fatto registrare una flessione in termini di audience di circa il 30% rispetto ai precedenti periodi condotti sempre da Mentana.

Si può rilevare inoltre che anche in Italia si sta verificando un fenomeno in parte simile a quello registrato Oltreoceano

45.

Le trasmissioni di approfondimento politico che registrano il maggior successo sono quelle dove è prevalente lo scontro e “la rissa verbale”. A questo proposito appare interessante l’analisi condotta da Christian Ruggiero, del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sulla puntata della trasmissione “Il raggio verde”, del 24/4/2009. In quella trasmissione, condotta da Michele Santoro, presenti in studio Marco Travaglio e Vittorio Feltri e con l’intervento telefonico di Indro Montanelli - osserva Ruggiero - nessuno dei partecipanti interrompe l’altro e la discussione è pacata, anche se le tesi sostenute sono contrarie.

46 Comportamento questo, di soltanto quattro anni fa,

assimilabile più a quello usuale durante le Tribune elettorali degli anni ’50 e ’60 piuttosto che al confronto acceso, con dialoghi costantemente interrotti, accuse reciproche, talvolta anche insulti e abbandoni dello studio a cui si è spesso assistito nelle trasmissioni di approfondimento politico andate in onda durante gli ultimi due anni, e in particolar modo nel corso del 2011. In generale, dall’esame dei dati di ascolto, si può registrare la tendenza da parte del pubblico a preferire programmi e notiziari ove vi è una semplificazione degli argomenti trattati, una riduzione della complessità, la spiegazione delle notizie e dei fatti, una caratterizzazione (a

45

Si veda infra, note 49 e 52

46 E’ evidente quindi il confronto con trasmissioni attuali, anche con medesimi partecipanti, tranne

naturalmente Montanelli scomparso il 22/7/2001

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volte anche esagerata) delle opposte fazioni al fianco dei quali lo spettatore è chiamato/indotto a schierarsi.

Per ciò che riguarda le Testate all news, è opportuno

notare che di queste raramente si conoscono i reali dati di ascolto

47 e che la grandezza maggiormente considerata è il

numero dei contatti giornalieri (RCH) di “utenti unici” 48

Tuttavia, seppur con detti limiti

e le consequenziali approssimazioni, si può osservare che:

- Il broadcast di all news più conosciuto al mondo, la CNN, ha dimezzato i propri ascolti nell’anno 2012

49. Oltre che a

causa della crisi generalizzata e di alcuni avvicendamenti fra i conduttori di Infotainment, quali i programmi di interviste

50, il calo di audience per la Tv di Atlanta, risulta

maggiore di quello dei suoi più diretti concorrenti51

, ed è 47

Ne’ France 24, ne’ 24 Horas hanno mai rivelato i dati dei loro ascolti, per BBC World news gli ascolti

sono accorpati a quelli degli altri canali della BBC; soltanto negli Stati Uniti (si veda infra) sono costantemente

pubblicate le performance d’ascolto dei tre principali concorrenti, CNN, Fox News e MSNBC. In Italia Audirai

esamina Rainews24 e SkyTg24, mentre Tgcom24 non ha fino ad oggi reso noti i propri dati di ascolto.

48 Numero di persone diverse che nell’arco della giornata hanno visto la TV per almeno un minuto. A

differenza dell’ascolto medio giornaliero (AMR) che è il prodotto fra i contatti giornalieri (RCH) e il tempo

medio di visione giornaliero in minuti di coloro che nell’arco della giornata hanno visto la TV (ATS), ossia AMR

= RCH x ATS/durata, per i RCH non viene distinto quanto l’ascoltatore sia rimasto a guardare il programma, ma

tale grandezza è la sommatoria, nel periodo di tempo considerato, di nuovi ascoltatori, anche se i primi hanno

abbandonato la rete. Cfr.: Misurazione degli ascolti televisivi , http://www.comunicazione.uniroma1.it/materiali

49 Rilevazioni Nielsen: dal 30 aprile al 27 maggio, la media registrata è stata di 389mila telespettatori in

prima serata. Solo un anno fa i dati, sebbene già premonitori di un declino, facevano segnare cifre più che doppie;

dal 2011, la Cnn ha perso, strada facendo, il 51% del suo pubblico

50 “In particolare, soffre la fascia che un tempo era occupata da Larry King e che oggi, ospita Piers

Morgan e le sue interviste con una media di 429mila spettatori, molto meno dei 657mila di Larry King della fine

del 2010. e anche la trasmissione di Anderson Cooper, uno dei volti più amati del canale, in onda alle 20, nello

stesso periodo considerato, ha attirato solo 352mila spettatori, di cui solo 95mila nella fascia fra i 25 e 54 ann”i.

Cfr.: Angela Vitaliano, C’era una volta il mito della Cnn, oggi in crisi di ascolti, http://www.linkiesta.it/cnn

oppure www.blitzquotidiano.it/tv/cnn-crisi-ascolti-tv-stati-uniti-1253354

51 Nella fascia di prime-time, la tv con sede ad Atlanta è stata vista, in media, da soli 389 mila spettatori

dal 30 aprile al 27 maggio. In confronto, la progressista MSNBC ha avuto una media di 674.000 telespettatori

totali, mentre Fox News, nello stesso periodo ha potuto vantare una media di 1,692,000 telespettatori totali

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probabilmente legato a una disaffezione del pubblico verso uno stile equilibrato e moderato di trattare le notizie, soprattutto l’informazione politica

52.

- Le Testate all news, proprio per la loro specificità di essere un flusso informativo continuo, fanno registrare i maggiori ascolti durante il verificarsi di eventi eccezionali.

- In Italia il confronto tra i dati d’ascolto di Rainews24 e Sky Tg24 non è di immediata lettura poiché quest’ultimo è principalmente diffuso su satellite, non è gratuito ma all’interno di un bouchet di offerte in abbonamento53.

Si riporta qui di seguito l’intervento, espressamente redatto per il presente lavoro, di Claudio Borelli

54 quale analisi e

riflessione su alcuni aspetti delle Testate all news in generale, e su Rainews24 in particolare.

Una rete all news può essere considerata un canale distributivo mono prodotto. L’informazione, sebbene costituita da una pluralità di ‘oggetti’: dirette, telegiornali, approfondimenti, reportage, eccetera, soddisfa una domanda di informazione istantanea, cioè una domanda che non vuole essere soddisfatta nel tempo (negli orari canonici di diffusione 52

Cfr.: La Stampa del 28/6/2012. “Se la Cnn è andata peggio degli altri una ragione deve esserci. Le

spiegazioni abituali sono due: primo, per fare grandi ascolti la tv di Atlanta ha bisogno di crisi epocali tipo la

guerra in Iraq; secondo, la linea molto più partigiana scelta dalle rivali, con la «Fox» megafono della destra

repubblicana e la «Msnbc» portavoce della sinistra liberai, paga di più. La gente è stanca dell'informazione

obiettiva, anche se è più corretta, precisa e approfondita: vuole la rissa partitica, rispecchiando il clima politico

a Washington”. E ancora: Il Corriere della sera del 27/9/2012: “Le difficoltà della all news più famosa del mondo,

il cui modello di giornalismo (presenza continua 24 ore su 24 e imparzialità quasi istituzionale) avrebbe dovuto

fare scuola in tutto il mondo, ci aiutano però a capire meglio la crisi che l' informazione sta attraversando. Il

motivo principale è che sia Fox che Msnbc hanno costruito il loro successo su una squadra di commentatori

ultrapoliticizzati (da Glenn Beck a Keith Olbermann, a Chris Matthews), finendo per diventare rispettivamente la

rete della destra e della sinistra. In un momento in cui prevalgono la tv schierata, il giornale-partito e, con esso,

un giornalismo che chiede il sangue dell' avversario spesso con processi sommari e lapidazioni mediatiche, chi

conserva la vecchia idea liberal dell' informazione super partes fa la figura di non avere opinioni politiche”.

53

Soltanto di recente viene rilanciato “in chiaro”, in orari prestabiliti, sul canale Cielo del digitale

terrestre.

54 Vice caporedattore della Fascia notte di Rainews24

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dei telegiornali delle reti generaliste) e risponde quindi alle seguenti richieste del consumatore televisivo, indicativamente:

- cosa sta succedendo ora,

- come si sta evolvendo un certo fatto e, solo in via subordinata,

- qual è la sintesi degli avvenimenti della giornata.

In sostanza è come fosse un programma che dura 24 ore. Così come avviene per qualsiasi distribuzione di articoli mono-prodotto dove si scontano i costi delle mancate sinergie, anche per la diffusione del “prodotto informativo” si ha una carenza di “traino” di spettatori interessati ad altre tipologie di programmi (per chiarire, nelle Televisioni generaliste: il pubblico interessato all’intrattenimento diventa, per effetto traino, il pubblico che segue un telegiornale, un film o viceversa).

RaiNews24, un caso emblematico55

Per i motivi su esposti, al fine di misurare la performance della rete, appare più corretto utilizzare il concetto di contatti giornalieri di utenti unici piuttosto che non l’ascolto medio giornaliero, ma verrebbe precluso il confronto con i risultati delle altre reti generaliste negli orari di trasmissione dei notiziari. A parere di chi scrive risulta illogico il confronto tra due reti specialistiche. Confrontare l’offerta di informazione e l’offerta di intrattenimento è come confrontare l’offerta di generi alimentari con quella dei prodotti per la casa… dal punto di vista delle performance, del sèguito che crea nel proprio segmento di pubblico. Prendiamo brevemente in esame il confronto, in termini di ascolto, tra RaiNews24 e Rai3, una rete fortemente

55

anche per la scelta aziendale di non promuovere in misura adeguata l’attività della rete negli oltre 14 anni dalla sua nascita

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caratterizzata dalla missione di servizio pubblico sulle cui frequenze va in onda il segnale di RaiNews24 tra le 2.30 e le 7.00.

Tab 1, Rai3 - RaiNews24, periodo 11 Maggio 2012 - 10 Maggio 2013 Fonte: Audirai, Elaborazione dell’autore

I dati, espressi in termini di share, si riferiscono al periodo 10 Ottobre 2012 – 10 Maggio 2013. Il contributo di Rainews è determinante al risultato medio di Rai3 nella fascia mattutina (indicativamente nell’arco orario 5.00 – 7.00). I picchi di share raggiunti sono comparabili a quelli realizzati dal tg3 delle 19 e quello delle 14.20. Al momento del distacco del segnale di RaiNews24 da Rai3, com’è da attendersi, lo share precipita a valori che si mantengono comunque superiori all’1% nella mattina fino alle 11.00. Da questo momento i risultati peggiorano sistematicamente fino al minimi di ascolto ottenuti in seconda serata. Flessioni significative si notano soprattutto negli orari tradizionalmente occupati dai Tg delle reti generaliste: l’ora di pranzo, quella di cena e l’ora dopo la mezzanotte. Emerge qui la caratteristica di supplenza che la rete all news della RAI svolge nei confronti dell’informazione televisiva: riesce a trovare propri spazi di visibilità solo nelle fasce orarie meno presidiate. Ne risalta la propria capacità di intercettare la domanda di

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informazione istantanea, meno quella di fornire sintesi degli avvenimenti. Una possibile spiegazione è che i TG generalisti vanno in onda una sola volta, quelli di RaiNews24 vengono ripetuti ogni ora, per cui prevale la logica: “il tg di Rainews24 lo posso sempre vedere più tardi”.

Nella fascia oraria 5.00 – 6.30 RaiNews24 è in concorrenza con il cosiddetto ‘rullo’ di Canale 5 che, come noto, propone una rotazione molto veloce di notizie e rassegna stampa. I dati mostrano che Canale 5 ha uno share medio di oltre il 21% nettamente superiore rispetto al 14% di Rainews24. Ma solo 5 anni fa Canale5 otteneva un risultato superiore al 30% e RaiNews24 poco inferiore al 10%! (tab. 2)

Tab 2, RaiNews24 – Canale5, periodo 1 maggio 2012 - 1 maggio 2013 Fonte: Audirai, Elaborazione dell’autore

Negli ultimi anni RaiNews24 si è sempre più caratterizzata come rete che segue gli eventi in diretta. Eventi previsti ed eventi imprevisti. Le due circostanze riflettono un comportamento significativamente diverso da parte degli ascoltatori. Nel caso di eventi previsti: elezioni, processi, conferenze e più in generale grandi fatti di cronaca annunciati, la ricchezza dell’informazione fornita dipende fortemente dai mezzi tecnici impiegati e dalla possibilità di inviare molti

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giornalisti sul campo. Le testate tradizionali sono imbattibili nella capacità di dispiegare mezzi e uomini e trasformarli in un’informazione accattivante. Seppure non sia un testata tradizionale, tra questi può esser e annoverata anche SkyTg24. La velocità di reazione di una testata, la flessibilità della sua organizzazione del lavoro, è invece decisiva nell’affrontare in brevissimo tempo una catastrofe naturale, un incidente o tutto ciò che non è preventivabile. RaiNews24 ha saputo costruire, negli anni, un’immagine di velocità e credibilità anche in situazioni precarie. Mettere in piedi una diretta sulla base di poche informazioni frammentarie, con a disposizione solo poche immagini, è stato possibile avendo in gran parte rinunciato al requisito di ‘pulizia dell’immagine’. La risposta degli ascolti è stata esemplare: Rainews24 guadagna molto nei casi di eventi imprevisti, molto meno quando la concorrenza ha avuto tempo di organizzarsi.

Pur conservando le osservazioni testé elaborate da

Claudio Borelli in merito all’estrema difficoltà di operare un confronto puntuale e omogeneo fra Testate all news

56, si ritiene

comunque opportuno fornire qualche dato sul numero, in termini assoluti, degli spettatori che seguono questa tipologia di canale suddividendo i risultati delle rilevazioni in tre casi campione: A) assenza eventi eccezionali

57; B) eventi eccezionali previsti in

anticipo58

; C) eventi eccezionali non previsti59

.

56

Anche per una diversa composizione di pubblico, specialmente in termini di età, fra le Testate

57 Valore medio degli spettatori che hanno seguito un determinato notiziario in assenza di eventi

eccezionali

58 Valore medio degli spettatori che hanno seguito una particolare diretta preannunciata, come ad esempio

l’elezione del papa oppure del presidente della Repubblica.

59 Valore medio degli spettatori che hanno seguito una particolare diretta per raccontare un evento

imprevisto, come ad esempio l’annuncio delle dimissioni del papa oppure la cronaca di un terremoto.

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Caso A1

60:

Testata N° individui Share

Rainews24 193.000 4,23%

Sky Tg24 75.000 7.00-7.25 59.000 7.25-7.55

1,60% 0,98%

Fonte: Audirai Caso A2

61:

Testata N° individui Share

Rainews24 156.000 3,27%

Sky Tg24 50.000 valore approssimato 1,10%

Fonte: Audirai Caso B1

62:

Testata Utenti unici N° individui Share

Rainews24 135.000 0.54%

Sky Tg24 3.131.901 209.331 1,10%

60

Dati di ascolto relativi a giovedì 10 maggio 2012, nella fascia oraria 7.00-7.59

61 Dati di ascolto relativi a giovedì 9 maggio 2013, nella fascia oraria 7.00-7.59.

62 Dati di ascolto relativi a giovedì 18 aprile 2013, in occasione della prima giornata di votazione per

l’elezione del presidente della Repubblica, ora 20.30 (secondo scrutinio).

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Caso B263

Testata Utenti unici N° individui Share

Rainews24 106.000 0.66%

Sky Tg24 4.049.681 218.146 1,45%

Caso B364

Testata Utenti unici N° individui Share

Rainews24 500.000 2.21%

Sky Tg24 4.531.567 837.867 4.08%

63

Dati di ascolto relativi a martedì 26 febbraio 2013, durante la diretta per le elezioni politiche

64 Dati di ascolto relativi a martedì 13 marzo 2013, in occasione dell’elezione di papa Francesco

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Caso C165

Testata Utenti unici N° individui Share

Rainews24 4.194.000 140.000 1.14%

Sky Tg24 100.000 0.41%

Dall’analisi di queste tabelle risulta evidente che le all news, così come osservato precedentemente da Claudio Borelli, fanno registrare i valori di massima audience durante l’accadimento di eventi eccezionali, inusuali e fortemente coinvolgenti dal punto di vista psicologico. Nella comparazione fra Rainews24 e Sky Tg24 emerge poi che laddove la copertura mediatica dell’evento può essere programmata in anticipo, magari con la partecipazione di ospiti che intervengono durante la trasmissione in diretta, l’emittente guidata da Sarah Varetto raggiunge ascolti quasi doppi della Testata Rai.

65

Dati di ascolto relativi a lunedì 11 febbraio 2013, in occasione dell’annuncio di dimissioni di Benedetto

XVI

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Le ragioni di tali differenze, tralasciando le pur notevoli differenziazioni di pubblico

66, possono essere

ricercate in un vantaggio di Sky in termini di: - maggiore capacità organizzativa per mezzi tecnici e personale - maggiore riconoscibilità - maggiore cura dell’immagine e della veste grafica. Il confronto fra le tabelle A1 e A2 ci permette anche di osservare che la Testata della Rai ha perso, nella fascia oraria 7.00-7.59, dedicata alla Rassegna stampa, mediamente circa l’1% di share. Tale regressione coincide con l’abbandono della conduzione della Rassegna stessa da parte dell’allora direttore Corradino Mineo e conferma la tendenza, già sottolineata, dell’effetto “anchorman”, ove quindi il conduttore si fa carico della narrazione degli accadimenti, della loro spiegazione e, spesso, della loro semplificazione.

66

La platea di Sky Tg24 è tendenzialmente più giovane di coloro che seguono Rainews24

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4. - Internet e social networks

- Da elementi di minaccia a strumenti di lavoro, - Il concetto di Diffusione - La “virality

Da quanto visto finora, lo sviluppo di internet e le innovazioni tecnologiche hanno profondamente modificato quello che in misura omnicomprensiva possiamo chiamare “il mondo dei Media”, fornendo da un lato alcuni strumenti volti a migliorare l’attività informativa, e dall’altro producendo condizioni, già realizzate o in fieri,

67 che possono determinare

una completa revisione della funzione stessa della professione giornalistica, in special modo per quella televisiva. La sfida in atto e per il prossimo futuro è quindi quella di adeguare l’attività informativa televisiva alle mutate condizioni, introducendo e/o portando a compimento una trasformazione del linguaggio informativo, comprendendo con tale termine l’insieme di contenuti, il processo produttivo, gli strumenti di diffusione e l’atteggiamento verso il fruitore.

Di fronte a un programma televisivo, il comportamento dell’utente può essere molto diversificato: partecipazione passiva, semplice apatia, interesse, coinvolgimento attivo a diversi livelli.

Oltre al coinvolgimento “dal basso”, cui si è già accennato

68, altra strategia per una maggiore fidelizzazione

67

E’ in corso anche l’utilizzazione della Rete quale strumento per incrementare le capacità di

immagazzinamento dati e/o calcolo. Tali soluzioni permettono che sia specifiche applicazioni, sia ingenti quantità

di memoria, non siano più allocate su singoli elaboratori (personal computer o CED, centri elaborazione dati

aziendali) ma risiedano sul Web oppure su potenti elaboratori collegati alle singole utenze tramite reti internet o

intranet. Tali soluzioni comportano notevoli economie di scala e nel lungo periodo possono portare a una

destrutturazione del centro produttivo, anche di quello mediatico.

68 Cfr. supra, p.12

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dell’utenza è un coinvolgimento partecipativo attraverso uno strumento analogo, per esempio, a quanto avviene già per l’industria di beni di largo consumo e manifatturiera

69 con

l’utilizzo di Community e forum online specializzati su determinati argomenti.

Secondo le più recenti teorie psicologiche, laddove è maggiore la partecipazione dell’individuo nel sistema comunicativo, maggiore è la sua comprensione, sia questo un processo di apprendimento oppure uno spettacolo

70. Nel caso di

programmi televisivi, quindi, a una maggiore partecipazione corrisponderebbe una maggiore fidelizzazione dello spettatore al programma al quale ha assistito. Il raggiungimento di un tale obiettivo si può perciò ottenere anche attraverso l’adozione di uno schema produttivo mutuato dal modello comunicativo sistemico. Questo modello non è lineare ma circolare, analizza l’interazione continua, tra più soggetti, che si realizza all’interno di un sistema definito della comprensione e del feedback

71. Qui

il messaggio è la risultante di elementi che interagiscono reciprocamente e quindi il messaggio di ciascuno condiziona l'altro ed è da esso a sua volta condizionato; perciò l’analisi si sposta dal messaggio in se’ e la sua ricezione, alla comprensione di questo e a ciò che essa provoca nel soggetto ricevente.

In altre parole, secondo tale teoria la comunicazione si determina e si attua con il contributo e l’analisi 69

Un esempio in tal senso è la Community “InnoCentive” costituita da oltre un milione e mezzo di

partecipanti, tra i quali numerosi sono gli esperti scientifici e gli studenti di varie Facoltà scientifiche che è stata

più volte interpellata da grandi multinazionali quali, ad esempio, la Procter & Gamble.

70 Cfr.a vario titolo, tra i tanti: D.H. Jonassen; G.A. Miller e, in particolare, P. Watzlavich,

71 Cfr. Watzlavitck, Beavin, Jackson, “La Pragmatica della comunicazione umana”, Scuola di Palo Alto,

1971

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dell’atteggiamento, del comportamento, e della reazione dell’interlocutore; vi è quindi un passaggio dall’approccio “fisico” a quello psicologico e sociologico. Nell’applicazione pratica del sistema di comunicazione massmediatico si tratterebbe perciò, di focalizzare l’attenzione, anziché sul tipo di informazione trasmessa, su ciò che da quel messaggio viene compreso e di cui il destinatario ci rende partecipi attraverso le sue reazioni.

Si può così immaginare un sistema di circolarità imperfetta e spiraliforme ove l’informazione originata dall’emittente raggiunge un primo destinatario che con il proprio comportamento (positivo/negativo, consenso/dissenso) invia un feedback all’emittente e rimanda l’informazione ricevuta,

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modificandola e/o condizionandola, verso un secondo destinatario che può così ricevere una doppia informazione: quella originata dall’emittente e quella modificata dal primo destinatario, e così via per un terzo destinatario, un quarto, ecc..

Modello sistemico della comunicazione

Primo utente

Secondo utente

Terzo utente

Quarto utente

Settimo utente

Sesto utente

Quinto utente

Ottavo utente

Informazione

Feedback

Reazione primaria

Broadcast

Reazione secondaria

Elaborazione dell’autore

Al concetto di Diffusione usualmente adoperato nei Media quale estensione geografica e/o insieme di persone raggiunte da un determinato messaggio, viene da qualche tempo attribuito anche un ulteriore significato: il numero di persone che hanno creato un commento relativo al post di una determinata Pagina

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web, sia in numero assoluto, sia come percentuale del numero di persone che l'hanno visto. Tale concetto è, per estensione, applicato anche al numero di persone che hanno ri-twittato, ossia re-inviato sulla piattaforma Twitter, un determinato post. La diffusione può essere perciò considerata un parametro per misurare, in termini quantitativi, l’interesse suscitato da un determinato messaggio, quindi un esempio di feedback (positivo) in uno modello di analisi sistemica, ed è strettamente connesso con il fenomeno definito virality.

In questo contesto con il termine Virality si definisce il desiderio di parlare e condividere con altri, le proprie emozioni e le proprie riflessioni mentre le si stanno vivendo;

ossia quel comportamento sociale molto diffuso fra gli utenti del web di scambiarsi le impressioni e le suggestioni provocate da qualsiasi contenuto stiano osservando, e di esprimerle il più rapidamente possibile tramite social network.

Dalla ricerca TweeTelection, di Marzia Antenore per Mediamonitor Politica della Facoltà di Scienze Sociali dell’università di Roma, emerge chiaramente, per particolari trasmissioni, un’attività molto intensa su Twitter e su Facebook da parte degli spettatori relativamente al programma televisivo cui stanno assistendo

72.

Un tale scambio di impressioni e commenti si autoalimenta e coinvolge anche utenti che non stanno seguendo il programma in oggetto, inducendoli in qualche caso a sintonizzarsi a loro volta su di esso

73.

72

il numero di tweet comincia a crescere all’inizio di puntata, raggiunge il valore massimo in

corrispondenza di uno specifico evento (frase shock, scontro verbale o altro simile) e decresce rapidamente in

concomitanza con il termine della trasmissione. Cfr. pp. 8 e 10: Tweet Telection, Marzia Antenore, Mediamonitor

Politica, Università di Roma, La Sapienza,.

73 Cfr. supra, nota

14

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Assecondare e incoraggiare lo sviluppo di questi fenomeni, può rappresentare un ulteriore strumento per coinvolgere e fidelizzare il fruitore, consente al tempo stesso di analizzare le platee coinvolte e, soprattutto, permette di contribuire alla formazione autonoma di una consapevolezza della realtà da parte dell’utente. Funzione, quest’ultima, troppo spesso dimenticata fra le mission dei Media.

Per raggiungere tali obiettivi è necessario che all’interno di ciascuna Testata vi siano specifiche risorse dedicate a questa particolare modalità comunicativa: giornalisti che possano mantenere vivo il dialogo con gli utenti attraverso il sito internet e ogni piattaforma di social network coinvolta; piattaforme web che abbiano contenuti diversificati e complementari con quanto trasmesso dal broadcast, costanti aggiornamenti, ricerche, approfondimenti e inchieste che non trovano spazio altrove.

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Appendice

Panoramica su le principali “All news”

La prima e più nota esperienza di Testata televisiva mondiale, di sola informazione, è stata la CNN (Cable News Network), Televisione via cavo nata ad Atlanta (Georgia) nel 1980. Il canale fondato dall’editore statunitense Ted Turner raggiunse la sua maggior audience nel 1991 raccontando “in diretta” la cosiddetta Desert Storm, la Guerra del Golfo (Persico) che gli Stati Uniti combatterono contro l’Iraq che aveva occupato militarmente il Kwait.

In aperta concorrenza con la CNN, sempre negli Stati Uniti, nell’ottobre 1996 è stata creata Fox News, dell’imprenditore australiano Rupert Murdoch. Da molti osservatori statunitensi viene considerata filo-repubblicana.

Tra i canali “all news” monotematici, ossia dedicati ad un solo argomento, molto diffusa, specie negli ambienti finanziari statunitensi, è Bloomberg tv. La televisione, che si occupa di informazione economica e finanziaria, è di proprietà del finanziere statunitense Michael Bloomberg, attualmente anche sindaco di New York.

In Europa il primo esempio di “all news” è stata Euronews, nata il 1º gennaio 1993 con sede operativa a Ecully, vicino Lione (Francia). Frutto della collaborazione di diverse televisioni nazionali europee tra le quali la RAI e di alcuni Paesi del Continente africano che si affacciano sul Mediterraneo74, trasmette nelle lingue: italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo e arabo. Da gennaio 2001 la programmazione, diffusa in 102 Paesi nel mondo, è di 24 ore su 24 con telegiornali ogni 30 minuti, costituiti da servizi filmati senza giornalisti in video, ossia con il cosiddetto “fuori campo”75 e approfondimenti su temi di attualità e di interesse europeo.

Una delle più autorevoli “all news” a livello mondiale è la BBC World con sede a Londra, nata dalla più conosciuta BBC, la Televisione pubblica del Regno unito.

Dal novembre 1996 trasmette anche la televisione satellitare araba di sola informzione, Al Jazeera (La Penisola), con sede a Doha, capitale del Qatar, Stato degli Emirati Arabi Uniti. In alternativa <<alle tradizionali televisioni arabe oppresse da

74

Da notare che Euronews rappresenta anche il primo esempio di collaborazione tra emittenti televisive

europee e Televisioni arabe. Attualmente, le Televisioni partecipanti sono 19: Rai (Italia), France Television

(Francia), TMC-Monte Carlo (P.to di Monaco), RTBF (Belgio), RTE (Irlanda), SSR (Svizzera), TVE (Spagna),

RTP (Portogallo), ERT (Grecia), RTVSLO (Slovenia), CT (Rep. Ceca), PBS TVM (Malta), YLE (Finlandia),

RTR (Russia), TVR (Romania), ENT (Algeria), ERTV (Egitto), ERTT (Tunisia), CYBC (Cipro).

75 Servizi filmati con voce “fuori campo” del giornalista che legge il testo.

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tabù e censura76>> e che non superavano e superano i limitati confini nazionali, ora, le popolazioni arabe <<possono vedere loro stesse e il mondo attraverso gli occhi degli Arabi77>>. Al Jazeera rappresenta la prima televisione non occidentale che attraverso la sua programmazione dà voce e identità a larga parte dell’opinione pubblica araba. Dalle sue prime trasmissioni, quando è stata considerata dagli osservatori della realtà mediorientale come un primo esempio di Informazione libera e indipendente, l’emittente del Qatar è stata via via accusata di collusione con il terrorismo e l’estremismo islamico, in quanto strumento di diffusione e amplificazione dei comunicati di Osama bin Laden, e comunque portatrice di verità non sempre gradite al mondo occidentale78. La presenza poi nel suo Consiglio di Amministrazione dello sceicco al-Qardawi, importante figura dell’ortodossia islamica e il fatto <<che sia rimasta una certa ambiguità di fondo nel non denunciare chiaramente il fenomeno dei terroristi kamikaze (…) rendono complessa l’analisi del fenomeno Al Jazeera79>>. E’ comunque da considerare che buona parte del suo personale giornalistico e tutti i caporedattori, sino ad oggi, ha avuto esperienze presso la BBC inglese80.

A partire dal 2007 l’emittente di Doha ha reso operativa un canale internazionale in lingua inglese che trasme da Londra notiziari 24 ore su 24 in tutto il mondo, costituendo in tal modo il primo esempio di televisione araba rivolta alla vasta platea occidentale che comprende la lingua inglese.

Sempre negli Emirati Arabi Uniti, dal 3 marzo 2003 trasmette un’altra emittente satellitare “all news”, Al Arabyia con sede a Dubai City, capitale del Dubai.

Le All news in Italia, l’esperienza di Rainews 24.

RAINEWS 24 è una Testata giornalistica televisiva digitale satellitare della Rai-Radiotelevisione italiana, che trasmette 24 ore su 24, 7 giorni su 781, ideata da 76

Wadah Khanfar, direttore generale di Al Jazeera, intervento in occasione della presentazione a Roma

del libro di Donatella Della Ratta, Al Jazeera. Media e società arabe nel nuovo millennio, Roma 2005, citato in

“InnovAzioni”, Rivista di cultura politica, gennaio-febbraio 2006, pag. 143.

77 Wadah Khanfar, Ibidem, pag. 145

78 E’ da ricordare a questo proposito che militari statunitensi hanno bombardato la sede di Al Jazeera a

Baghdad durante l’offensiva militare contro Saddam Hussein.

79 Khaled Fuad Allam, Una tv al di là della Koiné araba, in “InnovAzioni”, op.cit., pag. 148

80 Cfr. Wadah Khanfar, Op. cit., pag. 145

81 Tramite il satellite geostazionario “Hot bird”, il segnale può essere captato in tutta l’Europa

continentale, i Paesi del Maghreb e del Bacino del Mediterraneo, nel Vicino Oriente e nel Medio Oriente sino alla

regione occidentale del Pakistan.

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Michele Mezza e con Roberto Morrione che ne è stato il direttore, ininterrottamente, sino al 2 giugno 2006 giorno del proprio pensionamento per raggiunti limiti di età. Le trasmissioni regolari della Testata sono iniziate il 26 aprile 1999, con una programmazione che, pur coprendo le 24 ore, fino al luglio del 2000 è stata di cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì.

Il palinsesto “tipo” fu pensato in blocchi di 30 minuti: un notiziario di nove minuti, un appuntamento di 2 minuti con l’informazione meteorologica, un collegamento di 3 minuti con il CCISS – viaggiare informati, (Centro Coordinamento Informazione Sicurezza Stradale), uno spazio pubblicitario, un approfondimento di cinque minuti in diretta o in replica, su un argomento legato all’attualità e un magazine di 12 minuti che completa l’arco della mezz’ora. Nel corso degli anni la durata dei notiziari si è dilatata sino a raggiungere, di norma, i 30 minuti, con la prevalenza di approfondimenti in diretta per completare l’ora. Si è perciò accentuata la caratteristica di flusso informativo continuo.

L’immagine del canale, sul video, fu inizialmente caratterizzata dal multiscreen, ossia lo schermo suddiviso in riquadri. Accanto a quello principale, nel quale appare il conduttore, a destra ci sono altre due spazi sovrapposti, nel riquadro superiore vengono pubblicate le foto o le grafiche inerenti l’argomento trattato in quel momento nel notiziario, oppure da un titolo flash quale ultim’ora se c’è una notizia particolarmente importante. Nello spazio sottostante appaiono alternamente gli indirizzi internet su alcuni dei principali argomenti del giorno. Nella fascia alta del teleschermo scorrevano i dieci titoli di maggior evidenza e, in basso, gli indici delle principali borse mondiali. Attualmente l’immagine del canale è a schermo intero con, in basso, i titoli a scorrimento delle principali notizie e il logo della Testata in alto a destra.

Altra caratteristica di RAINEWS 24 è di essere un canale multimediale, nel senso che utilizza molteplici tipi di media, sia come fonti di informazione (agenzie stampa, agenzie video, immagini televisive, notiziari video o radiofonici italiani ed esteri, giornali, video e foto pubblicati via internet, web-cam), sia come strumento di diffusione (segnale televisivo, giornale on line, dotato di una propria Redazione, notiziario video in streaming82 su internet, invio di notizie in forma di sms (short message sistem) ricevibili sul telefono cellulare, notiziario video su videofonino in collaborazione con la compagnia telefonica Wind83).

Lo stesso segnale televisivo digitale viene diffuso con molteplici tecnologie: sia per mezzo di un satellite geostazionario, sia tramite il sistema digitale terrestre, sia su internet, così come già ricordato, in modalità streaming. L’utilizzo del digitale terrestre permette inoltre, attraverso comandi interattivi, una più immediata fruizione delle informazioni che maggiormente interessano l’utente con la possibilità di selezionare notizie e foto.

82

Tecnologia che permette di scaricare un file (audio o video) mentre lo si ascolta o lo si vede, evitando di

doverlo salvare interamente in precedenza e permettendo così un certo risparmio di tempo

83 Cfr. infra, stesso paragrafo

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La missione editoriale del canale, diversamente dai telegiornali tradizionali, è in buona parte rivolta a descrivere e raccontare gli eventi che avvengono in Italia e nel mondo in un flusso costante di informazioni, con un uso frequente della diretta, ossia della trasmissione dell’evento contemporaneamente a quando accade, per fornire una “copertura informativa”, immediata, per ogni emergenza e/o avvenimento.

La capacità innovativa dalla Testata si è tradotta anche nella realizzazione di prodotti informativi originali, in special modo per l’uso delle immagini:

- Decoder.

Programma giornalistico quotidiano della durata di 12 minuti in onda su RAINEWS 24, nato quindi nell’aprile del 1999. Il sottotitolo del programma è: “le immagini che fanno notizia”, infatti, si tratta di un filmato ininterrotto costituito dalle sequenze più significative tra quelle giunte in Redazione. Il giornalista autore di Decoder opera una selezione e giustapposizione delle immagini, con il loro audio originale, accompagnandole con semplici didascalie esplicative in sovrimpressione.

- Servizio Teleport.

Si tratta di un servizio televisivo nel quale il giornalista, in collegamento da una particolare postazione della Redazione, commenta un filmato, da lui stesso selezionato e montato, nel quale le immagini sono particolarmente significative e spettacolari (esempi: l’esplosione di un aereo in fase di atterraggio, l’eruzione lavica di un vulcano, ecc.).

- Rassegna Stampa.

Il “format” della rassegna stampa, già introdotto in tempi relativamente recenti all’interno di notiziari e programmi informativi televisivi, pur non essendo quindi un prodotto originale della Testata, viene qui ricordato poiché può offrire un proprio contenuto giornalistico anche soltanto con l’inquadratura dei singoli quotidiani, della loro prima pagina e di alcuni servizi interni, con l’esclusione di qualsiasi commento84.

La Rassegna viene realizzata in autonomia e svincolata da ulteriori figure professionali oltre quella del giornalista. Infatti, egli stesso, se prima scansionava85 le pagine dei quotidiani giudicate più interessanti, ora mostra le stesse evidenziandole sul touchscreen oppure tramite un tablet collegato direttamente alla regia video.

84

L’intervento giornalistico si realizza nella collazione e nella giustapposizione dei singoli articoli

all’interno del medesimo quotidiano e fra le diverse Testate

85 RAINEWS 24 rappresenta un’esperienza di avanguardia nell’integrazione delle potenzialità di Internet

nel canale televisivo. In quest’ottica, la rassegna stampa internazionale è, forse, uno dei prodotti più originali di

RAINEWS 24 proprio perché realizzata interamente navigando nel web e mandando in onda i siti online di

giornali e tv estere.

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Accanto al canale tv e internet, successivamente, si è aggiunta l’infomobilità ossia l’insieme di servizi informativi per i clienti di telefonia mobile (Gprs di Wind). Nello specifico si tratta di video-notiziari, della durata di circa 2 minuti, che sono prodotti giornalistici pensati e creati appositamente per i telefonini. RAINEWS 24 ha avuto parte, inoltre, nella sperimentazione della tecnologia Umts in collaborazione con Alcatel.

La Testata è stata inizialmente ideata senza Redazioni tematiche, tranne che per quella economica che ha sede a Milano, ma Redazioni dedicate al prodotto da realizzare: una per notiziari e approfondimenti, una per i magazine, una per internet, una per la sperimentazione e lo sviluppo dei servizi di infomobilità e una, creata nel primo semestre 2006, dedicata al giornalismo d’inchiesta e formata da soli inviati. Tutte queste Redazioni, tranne quella con sede a Milano e l’ultima nata, sono permeabili tra di loro prevedendo uno scambio di redattori. Attualmente, a queste suddivisioni, si sono aggiunte la Redazione interni, esteri e il nucleo politico.

Legato e simile a RAINEWS 24 è Rai Med, canale satellitare che trasmette su un trasponder di Eutelsat coprendo un’area nella quale vive una numerosa popolazione di religione e cultura musulmana, in buona parte di lingua araba. Dal punto di vista grafico, Rai Med ricalca le orme del fratello maggiore, RAINEWS 24, all’interno del quale ha anche una propria produzione operando in sinergia con questo nell’analisi di temi inerenti il mondo arabo e islamico.

Le altre “all news” nel panorama televisivo italiano.

Tralasciando l’esempio di Euronews, di cui si è già detto86, dopo Rainews24 la seconda Testata “all news”, nata in Italia, dedicata ad un’informazione generalista, ossia non dedicata a uno specifico argomento, è Sky TG24, della rete televisiva satellitare Sky facente capo all’editore australiano Rupert Murdoch. Questa trasmette dal 31 agosto 2003, con la direzione di Ennio Carelli fino al 3 luglio 2011, dal giorno successivo la direzione è affidata a Sara Varetto, già caporedattore della Redazione economica.

Dal 28 novembre 2011 è presente anche TGcom24 canale All news del gruppo Mediaset, direttore Mario Giordano, che assorbe e implementa la Redazione della Testata online Tgcom, nato l’8 marzo del 2001.

Tra le televisioni monotematiche che trasmettono 24 ore su 24, ossia che hanno un solo campo d’interesse informativo, una delle prime apparse in Italia è stata Ventiquattrore. tv. E’ un canale di informazione economica e finanziaria, appartiene alla medesima proprietà della Testata giornalistica de Il Sole 24 ORE, (maggior azionista: la Confindustria). Ha iniziato le proprie trasmissioni nell’aprile del 2001, affiancando i già presenti canale radiofonico e portale su internet. Attualmente

86

Cfr. supra.

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Ventiquattrore. Tv è trasmesso, oltre che tramite il satellite e per mezzo del digitale terrestre, anche su internet (in streaming), e a Siena attraverso una rete civica87.

Altra “all news” monotematica, anch’essa di informazione finanziaria è Class CNBC-Class News. Della medesima proprietà delle Testate giornalistiche MF/Milano Finanza e Italia Oggi, si avvale della collaborazione di istituzioni finanziarie e Media statunitensi quali CNBC e Down Jones Newswires. E’ presente, oltre che tramite il satellite e per mezzo del digitale terrestre, anche in 35 aeroporti italiani e nella metropolitana di Milano mediante il sistema di videocomunicazione del gruppo Telesia.

Da ricordare anche SportItalia, il primo canale italiano ed europeo interamente sportivo gratuito, in chiaro, finanziato dalla pubblicità; diffuso prima con tecnica analogica e ora in digitale, sia sul satellite che tramite digitale terrestre. Nato il 6 febbraio 2004 per volere dell’imprenditore tunisino Tarak Ben Ammar e di Patrick Le Lay, presidente del gruppo francese Tf1, intende diventare un canale all-sport sul modello di Eurosport e ha come obiettivo l'1% di ascolto con grande attenzione per i cosiddetti “sport minori88”, quali basket, sci, boxe, equitazione, golf, tennis, rugby, wrestling.

Tra i fattori che contraddistinguono Sportitalia vi sono la selezione delle informazioni fornite, l’uso frequente della trasmissione in diretta degli avvenimenti, il reperimento di notizie e dati tramite internet e da tutte le altre fonti disponibili alla Redazione, l’ampia programmazione delle manifestazioni sportive che non trovano spazio nelle Televisioni generaliste.

Cenni tecnici sull’immagine televisiva89

La televisione. In questo capitolo s’intende per “televisione” quella particolare tecnologia che ci permette di riprendere alcune immagini e suoni per mezzo di una telecamera e riprodurre su di un apparecchio televisivo, anche a diversi chilometri di distanza, ciò che è stato ripreso.

- La tecnologia televisiva può essere: analogica, digitale satellitare, digitale terrestre. - La televisione analogica. Una telecamera riprende un’immagine e la trasforma in un segnale elettrico televisivo che va a un trasmettitore. Da qui il segnale elettrico viene diffuso via

87

Fonte: Il Sole 24 ORE. com

88 Ossia sport che pur godendo di un certo numero di appassionati, non hanno, in Italia, la medesima

audience del calcio.

89 Non essendo il presente un manuale scientifico, si sono semplificati gli argomenti più specificatamente

tecnici

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cavo (tv via cavo) oppure posto su di una determinata radiofrequenza e trasmesso via etere da un’antenna (trasmissione via etere). Per coprire lunghe distanze il segnale elettrico può essere inviato ad un satellite geostazionario che lo rimanda ad un’altra antenna, oppure ci può essere un sistema di antenne terrestri che “rilanciano” il segnale (ripetitori). Al termine di questo percorso un’antenna ricevente, sintonizzata sulla frequenza della stazione trasmittente, capta il segnale elettrico che l’apparecchio televisivo ritrasforma in immagine uguale a quella ripresa dalla telecamera. E’ la tecnologia ancora maggiormente diffusa.

- Riproduzione dell’immagine. Esistono tre differenti sistemi di riproduzione di immagini televisive a colori: quello secondo lo standard NTSC (National Television System Committee) creato negli Stati Uniti nel 195390; quello secondo lo standard SECAM (Sequentiel Couleur A Mèmoire) messo a punto in Francia nel 196791; quello secondo lo standard PAL (Phase Alternation Line), inventato dalla tedesca “Telefunken” sempre nel 196792. Nei sistemi di riproduzione che

usano uno dei tre standard, il segnale elettrico ricevuto dal televisore “illumina” lo schermo mediante un cosiddetto pennello elettronico che forma l’immagine costituita da 625 righe componendosi sullo schermo da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso. Queste righe appaiono alternamente, prima le dispari poi le pari con una frequenza di 50 volte, ottenendo in tal modo 25 immagini complete al secondo93. Nella frazione di un secondo vengono trasmesse quindi 625 x 25 = 15.625 righe94. Il video televisivo è formato perciò da una successione di immagini fisse e il movimento è dovuto al fenomeno della permanenza dell’immagine sulla retina dell’occhio umano, grazie al quale una successione più rapida di dieci immagini statiche per secondo dà la sensazione del movimento; ciò è analogo alla tecnica di proiezione nel cinema, ove è una successione di 24 immagini al secondo a conferire l’illusione del movimento

- La televisione digitale satellitare. Questa tecnologia è interamente basata sul sistema della codifica matematica binaria95 di ogni dato informativo. L’immagine televisiva ripresa dalla telecamera digitale viene scomposta in molteplici punti (pixel), aventi caratteristiche proprie definite da una sequenza numerica, che viene trasmessa sotto forma di impulsi

90

Diffuso, oltre che negli USA, anche in Canada, Giappone e parte dell’America Latina.

91 Utilizzato in Francia, Est europeo e Russia.

92 È adottato in Italia e nel resto dell’Europa.

93 Frequenza nota anche come 25 frame al secondo,.

94 Lo standard statunitense compone l’immagine con 525 righe con una frequenza di 60 volte ottenendo 30

immagini per secondo.

95 Costituito da due sole cifre numeriche: 0 e 1 variamente combinate tra loro.

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elettrici (positivo/negativo) mediante uno o più satelliti geostazionari sino all’antenna parabolica collegata all’apparecchio televisivo. Qui, tramite un decoder, (decodificatore) il codice matematico viene riconvertito in immagine composta dai medesimi punti (pixel) di quella ripresa dalla telecamera.

- La televisione digitale terrestre. La televisione digitale terrestre è un segnale televisivo digitale (audio e video) che viene trasmesso, per mezzo di una particolare codifica, via etere così come accade per il segnale analogico. La codifica che ha permesso lo sviluppo di tale tecnologia di trasmissione è la compressione di dati audio e video MPEG (Moving Pictures Experts Group)96, in particolare si tratta dello standard MPEG-297, per ridurre lo spazio occupato dal segnale. Il segnale digitale di un avvenimento, nei suoi dati video e audio, viene compresso in MPEG-2, (all’occorrenza si possono aggregare da quattro a otto differenti segnali da trasmettere sulla medesima frequenza), e posto su una frequenza intermedia (70 MHz); viene poi convertito a microonde per essere inviato dalla Stazione di emissione ad un ripetitore terrestre. Il segnale così ricevuto (a microonde) viene riconvertito ad una frequenza di 36 o 44 MHz e diffuso, sulle bande VHF e UHF98, dall’antenna di trasmissione in modo tale da poter essere captato per mezzo della normale antenna ricevente il segnale analogico. A questo punto un decoder collegato al normale televisore analogico permette di visualizzare e ascoltare i dati digitali trasmessi.

Nelle reti SFN tutti i trasmettitori operano sulla stessa frequenza e contribuiscono a determinare l’area di copertura totale; questa modalità operativa è consentita dalle particolari prestazioni della modulazione digitale multiportante COFDM che consente di operare su un canale di diffusione terrestre affetto da propagazione multicammino imputabile agli echi dovuti ai segnali provenienti dai vari trasmettitori isofrequenziali della rete. Nelle reti MFN, che caratterizzano l’attuale servizio televisivo analogico, ciascun trasmettitore impiega una frequenza diversa e quindi opera in modo indipendente e con una sua copertura; è ovviamente possibile utilizzare le stesse frequenze purché gli impianti siano sufficientemente lontani onde evitare possibili reciproche interferenze.

Le convenienze del sistema possono essere quindi così sintetizzate:

- aumento sostanziale e diversificazione dell’offerta;

- interattività e multimedialità;

96

Comitato formatosi nel 1988 per stabilire una serie di specifiche per la compressione dei dati, video e

audio, in digitale mediante algoritmi matematici.

97 Ideato dall’ingegnere italiano Leonardo Chiariglione

98 Bande di frequenza sulle quali usualmente si trovano i segnali analogici, rispettivamente, del primo

canale della Rai e i canali Rai 2, Rai 3 e delle emittenti private.

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- elevata qualità di ricezione anche con terminali portatili e possibilità di servire l’utenza mobile;

- diverse tipologie di servizi: su base nazionale, regionale e locale;

- sfruttamento ottimale dello spettro di frequenza con possibilità di introdurre reti a singola frequenza (SFN) oltre alle reti convenzionali multi-frequenza (MFN);

- ricezione degli impianti condominali in cavo con costi marginali per l’utente.

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Glossario

- AVI Acronimo di Audio Video Interleave. Formato standard di Microsoft per video e

audio digitali.

- AVI Type 1 Versione di base dei file AVI. I file AVI Type 1 aggiungono un’intestazione

AVI al flusso di dati e introducono il flusso di dati DV nel file AVI senza

apportare alcuna modifica.

- AVI Type 2 I file AVI Type 2 aggiungono un’intestazione AVI al flusso di dati. L’audio

viene rimosso dal flusso DV e inserito come flusso di formato AVI aggiuntivo

nel file AVI.

- CD-R Compact Disc - Recordable. Tecnologia per supporti CD-R (registrabili).

- CODEC (EnCOder/DECoder) Metodo grazie al quale un video viene codificato per la

registrazione o il salvataggio su disco e poi decodificato per la riproduzione.

- DV Acronimo di Digital Video, è il formato per la memorizzazione e il salvataggio di

video e audio per prodotti DV, quali ad esempio fotocamere e videocamere.

- DVD Acronimo di Digital Versatile o Video Disc.

- DVD-R Originariamente il DVD era noto solo per il mercato cinematografico e dei

videogiochi; attualmente, è possibile scrivere dati e registrare home video su un

disco DVD che può essere riprodotto da tutte le unità DVD-ROM. Il vantaggio è

che su questo disco possono essere archiviati molti più dati che su un normale

CD-R/RW. Il DVD-R è un formato non riscrivibile compatibile con le principali

unità DVD-ROM e con quasi tutti i lettori DVD.

- DVD+RWFormato riscrivibile sviluppato in collaborazione con Hewlett-Packard,

Mitsubishi Chemical, Philips, Ricoh, Sony e Yamaha. È un formato riscrivibile

che offre piena compatibilità con i lettori DVD Video e le unità DVD-ROM

esistenti sia per la registrazione di video in tempo reale sia per la registrazione

casuale di dati in molte applicazioni software PC e per il tempo libero.

- DVD-RW Acronimo di DVD ReWriteable. Il disco DVD-RW è riscrivibile e svolge le

stesse funzioni del DVD-R. Tuttavia, la compatibilità con diverse unità DVD-

ROM e lettori DVD è inferiore. Per eventuali problemi di compatibilità,

rivolgersi al produttore.

- Fotogramma Un fotogramma (o frame) è un’immagine fissa. Negli standard televisivi PAL

e SECAM sistema o ve ne sono 25 in un secondo; nel sistema televisivo NTSC

ce ne sono 30 nella medesima unità di tempo. Nel cinema, la pellicola è

costituita da 24 fotogrammi che scorrono in un secondo.

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- Video interlacciato Con questo formato il video viene suddiviso in due parti: la prima

parte visualizza e contiene una riga di tutte le righe, mentre la seconda parte si

sovrappone alla prima a righe alternate fino a completare l’immagine su

schermo. Questo metodo è più veloce della scansione progressiva, in cui tutte le

righe vengono visualizzate una alla volta fino a completare l’immagine su

schermo.

- JPEG Acronimo di Joint Photographic Experts Group. Si tratta di un gruppo

internazionale che ha creato uno standard per la compressione delle immagini.

- MiniDV Tipo di cassetta utilizzata dalla videocamera DV. È noto per la qualità

superiore.

- MPEG Acronimo di Motion Picture Experts Group. Si tratta di uno standard creato per

video a forte compressione, come ad esempio SVCD e Video CD.

- MPEG-1 Componente della famiglia di compressione MPEG con il più alto fattore di

compressione.

- MPEG-2 La differenza tra MPEG-1 e MPEG-2 è davvero minima, eccetto per il fatto che

MPEG-2 è più adatto per i televisori interlacciati ed è lo standard più diffuso.

- NTSC NTSC è lo standard video e televisivo negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone

e parte dell’America Latina. NTSC compone l’immagine con 525 righe altenate

ad una frequenza di 60 volte per secondo ottenendo in tal modo 30 fotogrammi

per secondo.

- PAL (Phase Alternation Line), inventato dalla tedesca “Telefunken” nel 1967, viene

utilizzato in Germania, Italia, Regno Unito e buona parte dell’Europa, tranne

Francia, Russia, ed Est europeo. Standard televisivo di riproduzione a colori. Il

segnale elettrico ricevuto dal televisore “illumina” lo schermo mediante un

cosiddetto pennello elettronico che forma l’immagine costituita da 625 righe

componendosi sullo schermo da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso.

Queste righe appaiono alternamente, prima le dispari poi le pari con una

frequenza di 50 volte in un secondo, ottenendo in tal modo 25 immagini

complete (fotogrammi) al secondo.

- QuickTime Formato video e audio Apple per computer Macintosh. È disponibile anche un

versione per PC.

- SECAM (Sequentiel Couleur A Mèmoire Standard televisivo di riproduzione a colori

messo a punto in Francia nel 1967, utilizzato in Francia, Est europeo e Russia.

Il segnale elettrico ricevuto dal televisore “illumina” lo schermo mediante un

cosiddetto pennello elettronico che forma l’immagine costituita da 625 righe

componendosi sullo schermo da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso.

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Queste righe appaiono alternamente, prima le dispari poi le pari con una

frequenza di 50 volte in un secondo, ottenendo in tal modo 25 immagini

complete (fotogrammi) al secondo.

- Super Video CD (SVCD) Il formato Super Video CD o SVCD è molto simile a quello di

un CD video, tuttavia si avvale dello standard di compressione MPEG per

memorizzare audio e dati. I dischi SVCD possono essere riprodotti su lettori

DVD e su PC dotati di unità DVD-ROM o CD-ROM con software che consenta

la visualizzazione di questo tipo di formato video.

- VHS Formato per videoregistratore con supporto cassetta/nastro per la visione di

filmati.

- Video CD Acronimo di “Video Compact Disc”; contiene filmati e audio/video in formato

stereo con standard di compressione MPEG. Un disco video può essere riprodotto

su quasi tutti i lettori DVD e sulle unità CD-ROM e DVD-ROM dotate di

apposito software.