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CLASSI 4 a AT - 5 a AT - 3 a BT PROGRAMMA _______________________________ 19/04 - Ritrovo davanti all’istituto e partenza in autobus alle ore 23.30 per l’aeroporto di Malpensa ( Va ) 20/04 - - - - - Partenza in aereo per Madrid alle ore 6.30 ( Volo Easy Jet ) Arrivo all’aeroporto di Barajas alle ore 8.45 Trasferimento e sistemazione in Hotel; pausa pranzo Pomeriggio: passeggiata in centro storico Visita guidata del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia Cena e pernottamento 21/04 - - - - - Partenza per Toledo dalla stazione di Atocha Visita di Toledo Pranzo Partenza per Madrid Cena e passeggiata nei dintorni 22/04 - - - - Visita guidata del Prado (1° gruppo) e passeggiata nei dintorni (2° gruppo) Pranzo Pomeriggio: Visita guidata del Prado (2° gruppo) e passeggiata nei dintorni (1° gruppo) Cena , passeggiata su Paseo del Prado e pernottamento 23/04 - - - - - Visita del Centro Storico Passeggiata su Gran Via Pranzo Visita guidata del Palacio Real de Madrid Cena e passeggiata nei dintorni 24/04 - - - - Ultimi acquisti Pranzo Trasferimento all’aeroporto di Barajas alle ore 13.00 e partenza per Bergamo alle ore 16.40 ( Volo Ryanair ) Arrivo a Chioggia previsto per le ore 23.30 _______________________________ Pernottamento presso: HOTEL CONVENCION Calle O’Donnell , 53, 28009 Madrid, Spain Telefono: +34 915 746 800 Fax: 915 745 601

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CLASSI 4a AT - 5a AT - 3a BT

PROGRAMMA _______________________________

19/04 - Ritrovo davanti all’istituto e partenza in autobus alle ore 23.30 per l’aeroporto di Malpensa ( Va ) 20/04 -

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Partenza in aereo per Madrid alle ore 6.30 ( Volo Easy Jet ) Arrivo all’aeroporto di Barajas alle ore 8.45 Trasferimento e sistemazione in Hotel; pausa pranzo Pomeriggio: passeggiata in centro storico Visita guidata del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia Cena e pernottamento

21/04 - - - - -

Partenza per Toledo dalla stazione di Atocha Visita di Toledo Pranzo Partenza per Madrid Cena e passeggiata nei dintorni

22/04 - - - -

Visita guidata del Prado (1° gruppo) e passeggiata nei dintorni (2° gruppo) Pranzo Pomeriggio: Visita guidata del Prado (2° gruppo) e passeggiata nei dintorni (1° gruppo) Cena , passeggiata su Paseo del Prado e pernottamento

23/04 - - - - -

Visita del Centro Storico Passeggiata su Gran Via Pranzo Visita guidata del Palacio Real de Madrid Cena e passeggiata nei dintorni

24/04 - - - -

Ultimi acquisti Pranzo Trasferimento all’aeroporto di Barajas alle ore 13.00 e partenza per Bergamo alle ore 16.40 ( Volo Ryanair ) Arrivo a Chioggia previsto per le ore 23.30

_______________________________

Pernottamento presso: HOTEL CONVENCION Calle O’Donnell , 53, 28009 Madrid, Spain Telefono: +34 915 746 800 Fax: 915 745 601

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VIAGGIO D’ISTRUZIONE A MADRID

Madrid capitale della Spagna è anche capitale della "marcha" della libertà, della gioia e del buon vivere. Visite indimenticabili a monumenti e musei, serate e notti divertenti, accompagnate da cibo appetitoso, buon vino e buona birra. Città maestosa dalle piazze sempre in fermento e dai musei immensi, Madrid conquista anche con il suo Parco, il Parque del Retiro, i negozi della Gran Via, Palazzo Reale, ma soprattutto per lo spirito del suo popolo, vitale aperto proprio come lo si immagina.

• Plaza Puerta del SoL Quella che nel Quattrocento fu la più importante porta d’accesso a Madrid non esiste più, ma il suo spazio urbano nei secoli seguenti è divenuto il nucleo della vita sociale cittadina. Scenario di eventi tragici e capillari della vita madrilena (l’insurrezione antinapoleonica, 2 maggio 1808; l’assassinio del primo ministro liberale José Canalejas, 1912; la proclamazione della Seconda Repubblica, 1931; l’esecuzione da parte franchista dell’esponente comunista Julián Cri-mau, 1963), la piazza fu ristrutturata (1859-68) in forma d’emiciclo da Lucio del Valle. Abbellita da tre monumenti (la Statua equestre di Carlo III; l’Oso y el Madroño (l’orso e il corbezzolo), stemma della città, all’angolo con calle del Carmen; la Venere detta Mariblanca, del 1967), la piazza ha il suo edificio più famoso nella Casa de Correos, eretta (1766-68) da Jaime Marquet come ufficio postale, poi sede del Ministero dell’’interno e oggi della Comunidad de Madrid; davanti alla sua torre col celebre orologio a quattro sfere (dove, tradizione benaugurale, la notte di San Silvestro la gente riunita in piazza mangia un acino d’uva ad ogni rintocco), un mosaico sul terreno in-dica il Chilometro Zero della rete stradale di Madrid.

• Plaza de la Villa Percorrendo a ritroso calle de Bailén fino a calle Mayor (a sinistra). Formata a partire dal XIV secolo, piccola, tranquilla e attorniata di antichi edifici, ha al suo centro il monumento (1891) all’ammiraglio Álvaro de Bazán, eroe della battaglia di Lepanto. I suoi palazzi più significativi sono la Casa de la Villa, progettata da Juan Gòmez de Mora (1644) e sede dal 1787 dell’Ayuntamiento (Comune); la Casa de Cisneros, fatta erigere neI 1537 da Benito Jiménez de Cisneros, in stile plateresco ma con dettagli rinascimentali; la Casa-palazzo e la Torre de los Lujanes, in stile mudéjar e con un bel portale gotico, dove per breve periodo fu tenuto prigioniero Francesco I di Francia (1526) e che ospita oggi l’Accademia di Scienze Morali e Politiche.

• Plaza Mayor Proprio nel cuore di Madrid si trova la più antica piazza della città, che è sempre popolata da turisti e madrileni. Al centro della piazza si trova la Statua equestre di Filippo III, e lungo i suoi lati si trovano numerosi edifici, tra cui spicca sicuramente la Casa della Panaderia. Nelle vicinanze della piazza si trovano la Plaza della Villa, che ospita la Casa della Villa (il municipio), Plaza della Provincia, con il Palazzo de Santa Cruz, sede del ministero degli esteri, il Teatro Reale e il Palazzo del Senato.

• Plaza de Oriente Vicino al Teatro Real e al Palacio Real c'è questa piazza con moltissime caffetterie. Fu disegnata da Giuseppe Bonaparte che governò il Paese dopo la vittoria del fratello. Il suo piano originale era quello di costruire un boulevard per emulare gli Champs Elyses partendo dalla piazza fino alla Fontana di Ciibeles.

Dopo la sconfitta di Napoleone, Giuseppe non riuscì a portare avanti il progetto e la piazza rimase così come la si vede oggi.

• Palazzo Reale Dietro la cattedrale, sul luogo dove sorgeva il cinquecentesco Alcázar, nel 1737 Filippo V fece costruire da Filippo Juvara e poi da Giovanni Battista Sacchetti il palazzo destinato a sua dimor; l’edificazione si protrasse fino al 1764, coinvolgendo un terzo architetto italiano, Francesco Sabatini, perché Carlo III ( il nuovo re, che l’abitò da quell’anno) volle integrare al barocco classicista cospicui elementi neoclassici. I monarchi Borboni vi risedettero fino al 1931, con Alfonso XIII. Giudicato uno dei più importanti e splendidi palazzi d’Europa, ha una superficie di 100.000 mq,

dispone di 870 finestre 240 balconi, 44 scale e 110 porte, e possiede ben 30 saloni principali, con ambienti decorati da marmi, stucchi, magnifiche tappezzerie, enormi specchi e ricchissima mobilia, e affrescati da Corrado Gianquinto, Gianbattista Tiepolo, Antonio Raffaello Mengs, Antonio Gonzáles, Vicente Lopez, Antonio Bayeu e Mariano Maella. Spiccano la Sala del Trono ( con l’Allegoria della Monarchia spagnola del Tiepolo, e due leoni di bronzo dorato portati da Roma nel 1650 da Velázquez), la Sala Gasparini e la Sala di Porcellana ( tutte del periodo di Carlo III ), la Sala degli specchi ( del periodo di Carlo IV ) e la Sala da pranzo di Gala ( del periodo di Alfonso XII ). Tra le opere della sua Galleria ci sono il Polittico di Isabella I la Cattolica di Juan de Flandres, Salomè con la testa del Battista di Caravaggio, sette tele di Goya, un quartetto di strumenti ad arco di Antonio Stradivari e la collezione dell’Armeria Reale. Il primo mercoledì d’ogni mese, tra le 12 e le 13, si tiene la cerimonia del cambio della guardia, con accompagnamento musicale. Appartengono alla cornice del palazzo i Giardini di Sabatini e quelli del Campo del Moro, i secondi, realizzati negli anni 1844-90, ospitano al centro la Fuente de los Conchas (Fontana della Conchiglia, 1764) di Ventura Rodriguez. Oltre Plaza de Oriente, fronteggia il palazzo su calle de Bailén il Teatro Real. • Catedral de Nuestra Señora de la Almudena Percorrendo a ritroso calle de Segovia fino a calle de Bailén (dove all’angolo con calle Mayor, civ. 79, c’è il Palacio de Uceda, eretto nel 1611 da Juan Gòmez de Mora in stile tardo-rinascimentale post herreriano). La facciata fronteggia Palacio Real, il lato sinistro i giardini reali di Campo del Moro. Consacrata solo il 15 giugno 1993 da papa Giovanni Paolo II, la cattedrale ha una storia di secoli: già nei progetti di Carlo V e dei tre successivi sovrani, fu eretta da Francisco de Cubas (1883-85); i lavori di completamento (navate, cripta, chiostro e generale riassetto) terminarono alla fine del Novecento, occupando vari architetti fino a Fernando Chueca. All’interno, notevoli la seicentesca immagine della Virgen de la Almudena sull’altar maggiore e (sul mausoleo della regina Maria de la Mercedes d’Orléans-Galliera, morta diciottenne nel 1878 ) un retablo dipinto da Juan de Borgoña.

• Campo del Moro Il Palazzo Reale è circondato da stupendi giardini. Il più grande è il giardino del Moro, detto così perché realizzato nel XIX secolo sul suolo di un accampamento moresco. Vicino alla stazione di principe Pio della Metro di Madrid, quindi facilmente raggiungibile. Il colpo d’occhio del viale che porta alla vista della parte del retro del palazzo Reale è bellissima. Al suo interno tante differenti piante e vegetazioni. Se siete fortunati potrete trovare anche i bellissimi pavoni reali.

• Puente de Segovia Dopo calle de San Buenaventura e la cuesta de Javalquinto, a sinistra in fondo a calle de Segovia. Sul rio Manzanares, è il più antico e storico ponte cittadino (1) citato da Lope de Vega, Góngora e Quiñones de Benavente; poggia su otto grandi piloni sormontati da bugne ornamentali. Eretto da Juan de Herrera (1582) per volere di Filippo II, deciso a farne il luogo d’ingresso occidentale della città, nel 1682 è tato ricostruito e nel 1960 adattato per il transito autostradale. • Muralla árabe Resti delle fortificazioni moresche che cingevano la città nel Medioevo (2) . • Teatro real Sul palco del Teatro Real di Madrid si alternano diverse esibizioni durante la stagione dell’opera, con l’Orchestra sinfonica di Madrid e solisti (3).

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• Gran Via (4) Nel 1910 un intero quartiere e le sue 14 strade furono sacrificati per poter tracciare quest’immensa arteria ai cui lati si ergono edifici sontuosi e dagli stili ben definiti: una piccola storia dell’architettura! Qui si ha l’impressione di essere immersi in una scenografia onirica, sensazione amplificata dagli enormi cartelloni pubblicitari dei cinematografi. • Plaza de España (5) e (6) Dopo calle del Rio e, a sinistra, l’ultimo tratto di calle Leganitos. Concepita in epoca franchista, occupa la vasta area coperta fin dal Settecento da caserme e altri alloggi militari. La caratterizzano i due grattacieli più alti della città, progettati dai fratelli Otamendi e divenuti il simbolo dell’autarchia imposta dal Caudiflo: l’Edificio España (1947-53, alto 117 metri, con struttura centrale di 26 piani e due ali di 17 piani) e la Torre de Madrid (1954-59, 124 metri, 33 piani, detta ‘La Giraffa’, per qualche tempo l’edificio in calcestruzzo più alto del mondo). Al centro della piazza, con un obelisco in pietra del 1928 c’è il bellissimo Monumento a Cervantes (1915-29) di Lorenzo Coullaut Valera: dove il sommo scrittore, seduto, guarda dall’alto le figure dei suoi personaggi Don Chisciotte e Sancho Panza (6) sulle rispettive cavalcature. Il settecentesco palazzo della Real Academia Asturiana de Minas (n. civ. 8), di Manuel Martinez Angel, è sede della Consejeria de Cultura de la Comunidad de Madrid. • Telefónica (7) Concepito dall’architetto Ignacio de Cardenas, in collaborazione con l’americano Weeks, fu il primo grattacielo costruito a Madrid (1929). Alto 81 m, questo edificio bianco, con i suoi 14 piani e il suo rosso orologio luminoso, ricorda i primi grattacieli di Chicago. • Plaza dos de Mayo (8) Detta comunemente “Dos De” dai giovani che vi si danno convegno di notte, potrebbe anche chian “piazza degli Eroi”: al centro, infatti, le statue realizzate da Antonio Solé nel 1822 immortalano ufficiali d’artiglieria nell’atto di prestare giuramento di resistenza alle truppe napoleoniche.

(4) (5) (6) (7) (8) • Paseo del Prado Alimentate da un corso d’acqua sotterraneo, come quelle di Piazza Navona, tre fontane punteggiano il paseo del Prado: Cibele, Apollo e Nettuno.

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• Museo del Prado Uno dei più prestigiosi musei d’arte del mondo. Più di 6000 opere, di cui 500 sculture greco-romane, rinascimentali e barocche. Pregiati oggetti d’arte e, soprattutto, dipinti dei più grandi maestri europei (Greco, Rubens, Veronese, Tiziano, Rembrandt): solo per fare qualche esempio, le “pinturas negras” di Goya, li giardino delle delizie di Bosch e Los Meninas di Vélazquez.

• Centro de Arte Reina Sofia La direttrice del museo così lo definisce: “Antico ospedale, antico convento: un luogo austero che ben si addice alle stravaganze dell’arte contemporanea”. Il Reina Sofia è spesso paragonato al Beaubourg parigino per i suoi ascensori di vetro a vista e le sue mostre di grande valore (cubismo, surrealismo e arte concettuale). Artisti spagnoli del XIX-XX secolo (Miró, Tápies, Dalí, Picasso e il suo Guernica) sono accostati a quelli di altre nazionalità, quali Bacon, Arp, Ernst e Le Corbusier.

• Parque del buen Retiro Madrid non ha molti spazi verdi quindi il parco del Buen Retiro, che sorge alle spalle del Museo del Prado, è il posto migliore per passare qualche ora a contatto con la natura. Il Parco del Buen Retiro è una delle mete preferite dagli abitanti della città di Madrid, soprattutto di domenica, quando le famiglie escono per portare in giro i bambini. Il Parco si trasforma in un circo a cielo aperto con musicisti, saltimbanchi, giocolieri e tanta vitalità, colorata e contagiosa, che regala ai giardini la tipica atmosfera di Madrid. E’ la sede del Palazzo di Cristallo, con il bel laghetto, e del Palazzo di Velasquez, che ospita importanti mostre.

• Museo Thyssen-Bornemisza Il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid è una importante pinacoteca e centro culturale della capitale spagnola. Si trova lungo il Paseo del Prado, a pochi passi dal museo del Prado. È stato acquistato dal governo spagnolo nel luglio del 1993 e della sua collezione facevano parte ulteriori ottanta pezzi di arte medievale, rinascimentale e barocca, poi successivamente trasferiti al Palazzo Reale di Pedralbes (Barcellona). Le circa ottocento opere che vi sono attualmente conservate spaziano dal rinascimento italiano, alla pittura moderna. L'apparato pittorico del museo proviene da una raccolta privata della famiglia del magnate tedesco dell'acciaio Thyssen-Bornemisza, che conobbe poi fasti economici nel periodo bellico del secondo conflitto mondiale. Le opere attualmente presenti erano precedentemente collocate in un museo a Lugano, in Svizzera. Con il matrimonio del barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza con una donna spagnola la raccolta venne trasferita in un palazzo di Madrid dono del governo.

• Stazione di Atocha Questa mirabile realizzazione in vetro e acciaio è opera dell’architetto Alberto del Palacios, assistito da Gustave Eiffel, ma fu Rafael Moneo ad avere l’idea geniale di trasformare la hall di una stazione in un gigantesco palmeto.

• Calle de Alcalá e Puerta de Alcalá (17) Parte della Puerta del Sol e lungo di essa si trovano la Casa de Aduanas (12), che ospita il Ministero delle Finanze, la Sede centrale del Banco Espanol de Credito (13), il Circolo e l’Accademia Reale delle Belle Arti (14). Continuando lungo la strada si incontra la Fuente del Cibeles (9), uno dei simboli di Madrid, che si trova nell’omonima piazza, che ospita anche il Palazzo delle Comunicazioni (15). Poco distanti si trovano la Casa America e il Palazzo Buenavista (16), sede dell’Esercito spagnolo.

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• Torri Kio La Plaza de Castilla è caratterizzata dalla suggestiva visione delle Torri Kio, chiamate anche Puerta d’Europa: due grandi blocchi di cristallo, opera dell’architetto giapponese Minoru Yamaski, autore anche della Torre Picasso ( 1989 ) nella piazza omonima. Inclinate l’una verso l’altra di ben 14,3 gradi, esse si innalzano sul Paseo de la Castellana.

• Plaza de Toros de Las Ventas La più grande plaza de toros al mondo ( 23.000 posti ) dopo la Monumental de Mexico: qui hanno trionfato Manolete, Dominguin, Bienvenida … Durante la féria di San Isidoro ( in maggio-giugno), nell’arena in stile neomudéjar (1931) la folla palpita ogni giorno alle 18, quando i più famosi toreri affrontano i toros dei migliori allevamenti.

Allestito in un’ala dell’arena, c’è il museo taurino, che mantiene viva la leggenda dei grandi toreri e la storia della corrida; custodisce tra l’altro il trae de luz (“ vestito di luce “) indossato da Manolete nel giorno in cui morì incornato da Islero.

• Estadio Santiago de Bernabeu Il celebre stadio, costruito nel 1947 e rinnovato per i Mondiali di calcio del 1982, è la sede della squadra del Real madrid

Madrid: storia e cultura La Castiglia, il cuore della Spagna La Castiglia è una terra leggendaria paragonabile ad un cocktail di cui è difficile definire gli ingredienti. In essa culture totalmente differenti tra loro sono convissute e si sono alternate, dai popoli antichi del mediterraneo, i Fenici e i Cartaginesi, alle popolazioni nordiche, gli Iberi e i Celti. Successivamente fortissima è stata l’influenza della cultura medievale, della quale è ancora oggi possibile visitare i suggestivi castelli gotici di Penafiel, Cuellar, Coca, Turegano, Castilnovo, Pedraza. Nonostante questo, però, la morfologia attuale delle città mostra ancora l’influenza della dominazione romana. La Castiglia è divisa in due parti: la vecchia Castiglia o Castiglia del Nord che comprende le province di Santander, Logrono, Burgos, Soria, Segovia, Avila, Valladolid e Palencia. La Nuova Castiglia o Castiglia del Sud, che comprende le province di: Madrid, Toledo, Ciudad Real, Guadalajara, Cuenca ed Albacete. L’eclettica Madrid Madrid è di sicuro tra le città più poliedriche dell’intero continente Europeo e a nessuno può sfuggire la grande varietà di stili artistici e culturali presenti in essa. Nacque nel 854 d.C. dalla fortificazione musulmana Magerit, della quale oggi è ancora possibile visitare i resti delle mura. La dominazione musulmana cessò definitivamente nel 1132 grazie all’opera dei re Fernando I di Castiglia (1047) e di Alfonso VI (1083), che distrusse Magerit. Importante, per Madrid e per tutta la Spagna, fu il matrimonio tra Isabella d’Aragona e Ferdinando di Castiglia nel 1474 che unì i due regni e donò alla città e alla regione un nuova stabilità politica. Il 1492 fu l’anno della svolta sia per la scoperta dell’America di Cristoforo Colombo, sia per la caduta dell’ultima roccaforte musulmana presente sul territorio spagnolo, avvenimenti che permisero di ampliare le ricchezze economiche della città. Questo fu anche l’anno in cui Carlo I nipote d’Isabella e Ferdinando d’Aragona, fu incoronato oltre che re di Spagna anche Imperatore del Sacro Romano Impero. Nel 1561 il nuovo re Filippo II proclamò Madrid Capitale dell’Impero Romano. Fu grazie a lui che si costruì l’Escurial e al figlio, Filippo III, si deve la Plaza Mayor. A Filippo IV, invece, si deve la costruzione del Palazzo e del Parco del Buen Retiro. Il loro impegno in queste grandi opere li portò a trascurare il resto della città sia a livello architettonico che organizzativo, e si creò una grande differenza tra il lusso sfrenato delle costruzioni dei reali e quelle del popolo e della chiesa. Nell’arco di un secolo Madrid divenne perciò la città più sporca e mal considerata dell’Europa. Dal Rinascimento al Contemporaneo Il XVIII secolo fu un susseguirsi di numerosi eventi altalenanti per Madrid. Nel 1701 Filippo V fu il primo re borbonico in Spagna. All’inizio del secolo la morte di Carlo II portò nuova disorganizzazione politica. La rinascita della città ci fu grazie a Carlo III nel 1759, che promosse creazioni di giardini e grandi palazzi ai quali parteciparono anche due artisti italiani, Sacchetti e Sabatini. Il periodo di dominazione napoleonica, con la Battaglia di Trafalgar, contribuì alla perdita di numerose colonie americane come quelle di Portorico, Cuba e le Filippine, e verso la fine del secolo la pestilenza portò la città alla povertà assoluta. Nel 1875 fu restaurata la Monarchia Borbonica che segnò una lieve ripresa. Nel XX secolo la città riprese il suo vigore, e fu il re Alfonso XIII che firmò la sua rinascita facendo costruire alberghi, grattacieli, e con l’apertura della Gran Via, della Metropolitana e la creazione della città universitaria. Dopo di lui fu proclamata la seconda repubblica nel 1931, e Madrid fu dichiarata capitale della Nazione Spagnola. La stabilità politica in città durò pochi anni, infatti, la discordanza tra i vari partiti politici, il F.P. (fronte popolare) e il F.N. (fronte nazionale) creò uno stato di anarchia assoluta che sfociò in 3 anni di guerra (1936-1939) e nella dittatura di Francisco Franco. La dittatura di Franco sopravvisse alla fine della Seconda Guerra Mondiale e durò per un altro trentennio. Morto quest’ultimo, e incoronato nel 1975 il nuovo re democratico Juan Carlos di Borbone, Madrid ritornò al suo splendore e con lei tutta la Castiglia. Nel 1979 furono effettuate le prime libere elezioni, e risale al 1986 l’entrata della Spagna nella Comunità Europea. La Madrid Contemporanea Negli ultimi anni Madrid, riconosciuta a livello europeo nel 1992 come Capitale della Cultura, oscilla ancora nella sua instabilità politica come in passato, il conflitto tra sinistra e centrodestra è ancora molto forte. Madrid in tempi recenti è stata vittima del terrorismo, bersaglio dei numerosi attentati dei separatisti baschi, ed è impossibile non ricordare l’attacco alla stazione ferroviaria di Atocha nel 2004 dove sono morte più di 200 persone. Al momento la situazione politica vede al potere la sinistra, con Zapatero, e il problema degli attentati, sia dei baschi che degli arabi, sembra risolto. A livello economico è la prima città della nazione per popolazione e attività bancaria, e anche a livello culturale è la prima città con la miglior formazione universitaria.

DA VEDERE A TOLEDO

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Toledo fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Per iniziare la visita della città si può percorrere la strada panoramica oltre il fiume Tago. E' attivo anche un trenino turistico che parte ogni ora da Piazza Zacodover e attraversa il centro, esce dalle mura, oltrepassa i ponti dell’Alcantara e di San Martin offrendo vedute mozzafiato su tutta la città. Dopo questo assaggio panoramico si può passare alla visita a piedi ai monumenti. I monumenti della città sono molti e tra di essi merita una menzione la bellezza della fortezza di Alcazar (1), sede dell’accademia militare, che durante la guerra di Spagna fu teatro di sanguinosi scontri, quando gli allievi ufficiali dell'esercito si schierarono con gli insorti franchisti resistendo all'assedio dell'esercito regolare. Gli altri monumenti importanti sono la piazza Zocodover (2) che era un antico mercato nel periodo arabo e la cattedrale in stile Gotico. Partendo dalla Piazza Zocodover si percorre la pittoresca e medievale Calle del Commercio che si apre improvvisamente nella piazza dove si trovano il Municipio e l’imponente Cattedrale. La Cattedrale di Santa Maria di Toledo (3), chiamata anche Catedral Primada del Toledo con la sua maestosità domina dall’alto il centro storico della città ed è la sede dell’Arcidiocesi di Toledo, la data d’inizio della sua costruzione è il 1226 ed è considerata il massimo esempio di arte gotica in tutta la Spagna. La Cattedrale è molto ricca e sontuosa all'interno, in particolare la pala dell'altare in marmo e la cappella che custodisce l'ostensorio fatto con 18 Kg d’oro e oltre 100 Kg d’argento. Nel giorno del Corpus Christi l'ostensorio viene portato in processione nelle vie della città. Altra visita da non perdere quella del monastero de San Juan de los Reyes. Nel periodo della dominazione Musulmana la località divenne famosa per la grande tolleranza religiosa perché gli ebrei, i Cristiani e i Musulmani convivevano pacificamente. Tuttavia tale tolleranza durò solamente fino al 1492 quando gli ebrei vennero espulsi dalla città. Come testimonianza di quel periodo sono rimasti diversi monumenti religiosi come la Sinagoga (Sinagoga di Santa Maria la Bianca e la Sinagoga del Transito), la Moschea ed il ghetto ebraico, dove si trova anche la casa museo di El Greco. La Sinagoga di Santa Maria la Blanca (4), successivamente convertita (dopo la cacciata degli ebrei) in chiesa cattolica è un edificio risalente al XII secolo. Uno dei particolari più interessanti di questo edificio è il contrasto immediato tra le pareti esterne, modeste e umili e il lusso a cui ci si trova di fronte una volta entrati, come a significare che non importa l’esteriorità, quanto l’interiorità sia delle cose, che delle persone. Nel complesso, l’architettura dell’edificio influenzo nei periodi successivi anche le altre sinagoghe della penisola. Un altro edificio che vale la pena visitare è la Sinagoga del Transito (5) situata nel quartiere tradizionalmente ebraico della città e nel quale, a partire dal 1964 è stato insediato il Museo Sefardì. Costruita tra il 1356 e il 1357 come tempio ebraico, subisce lo stesso destino della Sinagoga di Santa Maria la Blanca, diventando un luogo cristiano con il nome di Chiesa di San Benito. La Moschea del Cristo della Luce (6) è una delle moschee risalenti al periodo musulmano (venne costruita nel 999) che si sono meglio conservate fino ai giorni nostri. Questa moschea è particolarmente interessante dal punto di vista architettonico, visto che il suo stile è il mudejar, ovvero, quel particolare stile architettonico adottato dai musulmani che vivevano in terre cristiane, infatti in esso si fondono elementi di tipo cristiano-ispanico (fusione di stili romanico e gotico) a elementi tipicamente islamici. La particolarità del mudejar è che non esiste un unico mudejar per tutta la Spagna, ma lo stile varia da regione a regione e gli studiosi ancora oggi sono indecisi se definirlo uno stile arabo con influenze cristiane e viceversa.

Chi ama l’arte a Toledo può trovare molte opere del pittore Domenico Theotocopulos chiamato El Greco (1541-1614) che passo a Toledo gli ultimi 37 anni della sua vita. Uno dei capolavori di El Greco è custodito nella Iglesias de Santo Tomè a cui si arriva percorrendo la stretta calle de la Trinidad. Toledo è famosa da centinaia di anni per la produzione di oggetti in acciaio e in particolar modo, nel passato, per la costruzione di spade. Questa tradizione era stata importata dai Paesi Arabi ed è ancora attuale. Ancora al giorno d’oggi la città produce coltelli ed altri oggetti in acciaio. Durante una visita a Toledo non può mancare però anche il tempo dedicato allo shopping. Per questo le zone più consigliate sono il Barrio de Santa Teresa e il Barrio de Santa Maria de Benquerencia entrambi nella zona nuova, dove la maggior parte dei negozi offrono articoli di moda e abbigliamento. Se invece lo scopo dello shopping è trovare qualche oggetto di artigianato in particolare non c’è nulla di meglio di una passeggiata per le vie del centro storico di Toledo, particolarmente nella Plaza de Zocodover proseguendo per la Calle Comercio fino ad arrivare al quartiere ebraico percorrere la Calle de Santo Tomé e la Calle de San Juan de Dios, dove poter approfittare sia di scorci affascinanti, misteriosi e ricchi di storia dei numerosi vicoletti che si aprono ai lati del cammino, sia dei numerosi negozietti di antiquariato, prodotti tipici e gastronomia e artigianato locale. E se dopo lo shopping vogliamo sederci al tavolino di un bar per bere qualcosa, nessun problema, sia nel centro storico che nella zona nuova (soprattutto nel Barrio de Santa Teresa e nel Barrio de Santa Barbara), numerosi sono i locali che accompagnano al bicchiere di vino o alla caña (birra alla spina) le tapas, deliziosi spuntini sempre più varii ed elaborati che vanno dalla bruschetta alla paella, agli assaggi di formaggi e salumi tipici. Per mangiare le proposte sono molte. I caratteristici ristoranti offrono a pranzo menù a prezzo fisso a 10 euro. Per un pranzo più raffinato ne spenderete sui 25. Anche di notte è facile trovare qualcosa da fare a Toledo, soprattutto a partire dal giovedì sera quando le strade e i locali iniziano a farsi più animati. Ancora una volta il Barrio de Santa Teresa e la vicina Plaza de Cuba offrono numerosi locali di tendenza frequentati da giovani. Se invece si preferisce restare nel centro storico la maggior parte dei locali notturni si trova nella Calle Alfileritos, che offrono generi e musiche diverse, dalla musica pop, al jazz, al rock alternativo fino al più tradizionale flamenco. Per le festività a Toledo vanno citate: il Corpus Domini, considerato la festività più importante di Toledo che ha luogo durante il mese di maggio; le Romeria della Vergine della valle che ha luogo nel mese di maggio ma è una festa di soli pellegrini; famosa è pure la Fiesta dell’olivo che ha luogo durante l’ultima domenica di Aprile in un villaggio chiamato Mora de Toledo; il festival di San Isidro, celebrato dal 15 al 18 maggio con danze e processioni religiose; di antica tradizione sono anche le Fiestas de Danzantes y Pecados in Comunas; la Fiesta de Amistad in Polan infine che si celebra nel mese di Giugno. Il mezzo più rapido e comodo per raggiungere Toledo da Madrid è il treno veloce AVE, che collega le due città in 30 minuti esatti. Il biglietto è meglio prenotarlo prima on line sul sito della Renfe. La stazione ferroviaria è comodamente collegata al centro dagli autobus. Per approfondire meglio la storia di Toledo e dintorni, molto interessanti sono anche le Rutas de Don Quijote, dei percorsi tematici inaugurati in occasione del quarto centenario dalla pubblicazione del Don Chisciotte di Miguel De Cervantes che intendono proporre al turista degli itinerari alla scoperta dei luoghi dove lo scrittore spagnolo ambientò le vicende del mitico cavaliere errante e del suo fido scudiero Sancho Panza. Luoghi che nel complesso degli itinerari del Don Chisciotte, per la ricchezza culturale e ambientale aspirano a diventare come è già avvenuto alla città di Toledo, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, quali mete che da quattrocento anni fanno parte della memoria della collettività spagnola e mondiale.