Perché il gufo di giorno si nasconde

Leggi e racconta.

Molto tempo fa il gufo faceva il tintore. Tutti gli uccelli anda-vano da lui per farsi tingere le penne nei colori più belli. Tutti erano soddisfatti all’infuori del corvo, che disprezzava l’arte del gufo e decantava il candore immacolato delle sue penne.Ma un bel giorno si stancò di tanta bianchezza e volò dal gufo dicendogli: – Tingi anche le mie penne. Però le voglio di un colore speciale, nessun altro al mondo lo deve avere.Il gufo ci pensò su un bel po’ e alla fine scelse il nero:– Ora le tue penne sono di un colore unico al mondo.Quando il corvo si accorse che erano completamente nere, montò su tutte le furie. Ma era troppo tardi. Da quel giorno, tutti i corvi anda-rono vestiti di nero ma non hanno mai perdonato il gufo e, ogni volta che lo vedono, gli si avventano addosso.Per questo motivo il gufo sta nascosto durante il giorno, e vola in cer-ca di prede soltanto di notte, quando tutti i corvi dormono.Gianni Rodari, Enciclopedia della favola, Editori Riuniti

Qual è lo scopo di questa leggenda? Spiegare perché i corvi sono neri e i gufi sono uccelli notturni. Spiegare il motivo per cui spesso gli uccelli litigano. Spiegare perché i gufi hanno gli occhi grandi.

Scegli un titolo e scrivi una leggenda.

Perché le rose hanno le spine Perché il porcospino ha gli aculei Perché il pappagallo è colorato

Descrivi l’elemento com’era prima di diventare com’è adesso. Racconta un fatto fantastico che ha determinato il cambiamento. Spiega com’è diventato adesso l’elemento, descrivendo le sue nuove caratteristiche.

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IL RACCONTO FANTASTICOUn tuffo nei miti e nelle leggende

Italiano: Leggere e comprendere il testo. Individuare lo scopo della leggenda. Produrre una leggenda.

La neve di Biancalatte Leggi e racconta. Poi trasforma la leggenda in una storia a fumetti.

Un tempo una nuvola amava così tanto il latte che le altre nuvole l’avevano soprannominata Biancalatte.Di notte, quando le nuvole dormivano, Biancalatte volava nelle stalle e suc-chiava il latte delle mucche.Al mattino tornava felice nel cielo.– Come sei bianca! – le dicevano le altre nuvole.– Perché bevo solo latte – rispondeva. – Voi, invece, che vi dissetate nell’ac-qua sporca, non sarete mai belle come me!Ma una volta nel cielo si presentò una nuvola rosa che era molto più bella di Biancalatte.– Chi sei? – le chiese Biancalatte tormentata dall’invidia.– Sono Rosa, detta anche la nuvola del tramonto – rispose la nuvola.– Il Sole mi bacia prima di tuffarsi nel mare, perché è pazzo d’amore per me – disse ancora.– E da dove ti viene questo colore stupendo? – chiese Biancalatte.– Dall’acqua di rosa che bevo da quando ero bambina.Rosa molto presto si sposò con il Sole ed ebbe tante bimbe: tutte nuvolette rosa come lei.Da quel giorno Biancalatte pianse tanto e le sue lacrime, anziché normale pioggia, diventarono morbidi batuffoli di neve bianchissima, quelli che oggi in inverno fanno la gioia di tutti i bambini.C. Cipriani

Qual è lo scopo di questa leggenda?

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IL RACCONTO FANTASTICO Un tuffo nei miti e nelle leggende

Italiano: Leggere e comprendere il testo.Arte e immagine: Rappresentare la leggenda con la tecnica del fumetto.