Assodimoda Marzo

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Pubblicazione mensile digitale Registrata presso il tribunale di Milano il 27/11/2008 nr 702 Distribuzione gratuita. Editore Grafiche Milani s.p.a. Milano P.le Cadorna 6 Direttore responsabile Massimo Costa. [email protected] organo ufficiale di ASSOMODA Notizie su aziende, showroom, distribuzione e novità ..... 3 numero Pubblicazione mensile Editoriale Azienda del mese Stilista del mese Showroom del mese Temporary news Fashion designers Giovani Notizie Assomoda Moda/Economia La Vetrina annunci Manifestazioni /09 E... C O NV E N ZIONI IL CAMINETTO DEL PRESIDENTE Manuele Malenotti di Belstaff Giulio di Sabato incontra Da sinistra Manuele Malenotti, Brad Pitt, George Clooney, Michele Malenotti

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Magazine Marzo

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Pubblicazione mensile digitale Registrata presso il tribunale di Milano il 27/11/2008

nr 702 Distribuzione gratuita. Editore Grafiche Milani s.p.a.

Milano P.le Cadorna 6 Direttore responsabile Massimo Costa.

[email protected]

organo ufficiale di ASSOMODA Notizie su aziende, showroom, distribuzione e novità .....

3 numero

Pubblicazione mensile

Editoriale Azienda del mese

Stilista del mese Showroom del mese

Temporary news

Fashion designers Giovani

Notizie Assomoda

Moda/Economia La Vetrina annunci

Manifestazioni /09

E...

CONVENZIONI

IL CAMINETTO DEL PRESIDENTE

Manuele Malenotti di Belstaff Giulio di Sabato incontra

Da sinistra Manuele Malenotti, Brad Pitt, George Clooney, Michele Malenotti

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sono convinto che alcuni valori tipici del marchio Belstaff, come qualità – autenticità e tradizione – nel futuro saranno sempre più apprezzati. Io amo dire che “non c’è futuro senza radici”. Noi abbiamo rilevato Belstaff nel 2004 e da subito abbiamo cercato di non perdere il rapporto con le origini del marchio: un marchio britannico, che pur divenuto italiano, ha mantenuto il suo allure british nonché l’impronta tecnico-qualitativa originale.

La prima domanda è di carattere generale e riguarda la crisi: che cosa ne pensi e soprattutto come la af-fronti?

Inevitabile la risposta: la crisi indubbiamente c’è e an-che la moda ne è stata colpita, perché è di natura strut-turale e, soprattutto, riguarda tutto il mondo e tutti i settori. Però non posso negare che il nostro successo continua e l’entusiasmo non ci ha abbandonato; anzi

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smante. In pochi anni un aumento esponenziale della rete vendita e una crescita del retail nel suo complesso superiore al 70%

Lo sviluppo distributivo sta proseguendo con costanza e discreta rapidità: se si pensa che nel 2005 avevamo un solo punto vendita, e oggi contiamo 9 negozi diretti e 7 outlet, non si può negare che la crescita sia stata entusia-

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A proposito di negozi, parliamo un po’ della distribuzione.

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Insomma per Belstaff la crisi non è così nera come la dipinge certa stampa.

Ritengo che la crisi c’è e si sente ovunque nel mondo. Però non bisogna drammatizzare, anche perché nei periodi di crisi si può crescere. Ho sempre pensato che ciò che conta è avere idee e voglia di innovare: “le idee non hanno tempo” è un altro dei miei slogan preferiti.

Quali sono attualmente i mercati più interessanti?

Come sai anche tu, il mercato più interessante degli ultimi anni è stato quello russo e dei Paesi dell’Est: un mercato che attualmente è in calo ma sul quale siamo ben radicati. La situazione è invece positiva per quan-to riguarda Medio ed Estremo Oriente e anche diversi Paesi Europei, in particolare la Spagna dove la recen-te apertura del nostro monomarca è stata accolta posi-tivamente e con risultati significativi.

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Per quanto riguarda la comunicazione, come vi muovete? Direi innanzitutto che i negozi sono anche investimen-ti nella comunicazione, oltreché nella vendita: avere vetrine in città importanti consente infatti di elevare il quoziente di vi-sibilità e appea-ling. In generale circa l’8% del budget viene mediamente de-dicato alla co-municazione; non trascuriamo alcun mezzo e operiamo anche on line sia a li-vello pubblicita-rio sia, soprat-tutto, come shop on line. La visibilità globa-le è sicuramente aumentata in modo straordinario: pen-sa che in 3 anni le nostre vendite che erano per il 100-% in italia oggi sono equamente suddivise: 50% Italia e 50% estero.

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I fratelli Malenotti con alcuni personaggi dello Star System

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Il rapporto col cinema è legato alla vostra storia, come procede? Indubbiamente il legame con il mondo del cinema è stata una scelta strategica che si è rilevata fondamenta-le per consolidare il successo del-l’Azienda.Abbiamo “partecipato” a 70 produzioni cine-matografiche e i nostri capi hanno vestito alcune tra le star più amate di Hollywood; “Aviator” con Leo-nardo Di Caprio, pellicola che ha vinto l’Oscar nel 2004 per i miglio-ri costumi, è stato il film più incisi-vo sul piano degli esiti commercia-li. Ma anche l’ultimo Indiana Jones ci ha consentito straordinari risulta-ti di vendita. Ora nelle sale c’è il film con Brad Pitt, “Il curioso caso di Benjamin Button” e, nel prossimo futuro, diversi film importanti con personaggi come Johnny Depp. Belstaff è un mar-chio glamour ma, non dimentichiamolo, è anche un ca-po tecnico che va apprezzato per le sue qualità di resi-stenza e versatilità: che cosa meglio del cinema per ve-rificare le straordinarie capacità dei nostri capi, come testimonia un film come “Mission Impossible”.

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Leonardo Di Caprio dal film “The Aviator”

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Chiudiamo con una domanda generale come la prima: che ne pensi del sistema moda italiano?

Penso anch’io, come altri imprenditori, che sarebbe nell’interesse del sistema cercare, da parte di tutti, di fare squadra; di lavorare con maggiore coesione crean-do le opportune sinergie.

Però penso che il nostro sistema moda, anche quello attuale, sia tra i più importanti a livello mondiale e che, grazie anche all’Expo 2015, possa ulteriormente svi-lupparsi sia a livello fieristico sia a livello di creatività

e di stile, qualità che sono connaturate nel DNA italiano.

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C’è innegabilmente, oltre alle difficoltà eco-nomiche oggettive, un chiaro fattore psicolo-gico che influisce negativamente sui consu-matori; una sorta di blocco che i media, sof-fiando sul fuoco, rendono ancora più serrato e duraturo. Veniamo ai mercati: quali bene e quali meno bene? Direi che il Medio Oriente è quello che con-

tinua ad andare bene, ma ci sono positività in Europa. Va meno bene la Russia e c’è un modesto mercato a-mericano che si mantiene stabile. Tra le realtà dinamiche per la nostra azienda c’è anche l’Italia, dove riscontriamo una crescita omogenea su tutto il territorio. Per gli abiti da sera, molto esclusivi e ricercati, abbiamo importanti presenze tra i top retailers di Milano, Roma, Napoli, Porto Cervo. Nel nord si vende bene anche il “corto”, mentre nel sud la richiesta è più sul “lungo”.

Intervistiamo il Ceo di Jenny Packham, Matthew Anderson, che della brava stilista inglese è anche marito. Mr. Anderson, ci dica che cosa ne pensa della crisi che stiamo vivendo? Direi che per la nostra azienda ci sono due linee di business: l’abito da sposa e quello da sera. Il primo è in netta crescita, superio-re al 20% complessivamente; mentre l’abito da sera patisce un calo di circa il 10%, so-prattutto a causa della debacle russa. C’è però un dato significativo, vale a dire che non ci sono mai stati tan-ti clienti nuovi come oggi: sono clienti di ottimo livel-lo che, attualmente, non fanno ordini straordinari ma che in futuro potranno incrementare le loro richieste. Peraltro anche i vecchi clienti, pur riducendo il budget di spesa, mantengono fedeltà al nostro brand. Non trova che ci sia un’eccessiva crudezza dei me-dia nel parlare della crisi, soprattutto nella moda? Si, sono d’accordo e osservo che i media inglesi non si differenziano di molto da quelli italiani.

Stilista del mese

Jenny Packham

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Stilista del mese

Jenny Packham

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Un ultima domanda sulla moda italiana. Che cosa ne pensa del sistema moda in Italia? Direi che il sistema italiano della moda è il più conge-stionato del mondo, ricco di talenti, di aziende e di showroom. È vero che molti designer provengono dalla Central Saint Martin School of Art & Design, come del resto Jenny, ma lo stile italiano rimane un dato di fatto incontrovertibile. Forse se c’è un settore in cui gli stilisti inglesi sono i più bravi è proprio quello degli abiti da sera.

Parliamo di distribuzione. Come siete organizzati? Operiamo sia con rete vendita diretta che indiretta. Per quanto riguarda la sposa abbiamo due flagship store in Belgravia, quartiere assai noto di Londra, mentre per la sera ne abbiamo uno in Kuwait e un altro a Londra in Myfairmount Street. Nell’ambito del franchising prevediamo prossime aperture a Beirut e Parigi, men-tre a Milano è in programma a medio termine. Inoltre con Sari Spazio lavoriamo da alcuni anni per la distri-buzione in Italia, Medio ed Estremo Oriente nonché per i Paesi dell’Est. E per la comunicazione? Innanzitutto la sfilata è un investimento importante per la comunicazione. Ci avvaliamo di un p.r. interna e di un’altra a Los Angeles. Inoltre, un occhio di riguardo l’abbiamo sempre riservato al “celebrity placement”, che crediamo sia un po’ la linfa vitale per la visibilità e il riconoscimento della nostra azienda. Basti pensare che un capo è diventato il best delle mostre collezioni perché è stato indossato da Elisabeth Hurley: oggi si chiama Elisabeth come lei.

Stilista del mese

Jenny Packham

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Stilista del mese

Jenny Packham

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Brandstorming, oggi membro del clan Ninjamarketing, nasce a metà del 200-8, all’interno di un palazzo di ringhie-ra di fine ‘800 nella zona dei Navigli a Milano. Brandstorming viene concepito come Temporary Store e Temporary Showroom e per volere dei suoi fon-datori, Paco Salvini e Jacopo Attardo, già soci in borderline-adv.com, ha da subito accolto e promosso attività di marketing esperienziale. L’idea nasce da un’esperienza reale, da un palazzo e dalla trasformazione di spazi privati in spazi da dedicare al-la condivisione, alla ricerca di nuove modalità di incontro tra marca e consumatore. L’idea nasce dal concetto che il modo migliore di comunica-re con i consumatori sia iniziare a considerarli come persone. Le persone amano incontrarsi, conversare, interagire e vivere esperienze sempre nuove, questo è l’obiettivo di Brandstorming: COINVOLGERE IN MANIERA INNOVATIVA E CREATIVA.

IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

Ognuno di noi ricorda: •10% di quello che legge •15% di quello che ascolta •80% delle esperienze personali

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(temporary store, concept store, pop-up store, nomad store, etc.). Tutte le nuove forme di interazione tra mar-ca e persone vengono catalogate sul blog www.brand-storming.it, dove possono essere consultate e analizza-te. Il progetto Brandstorming è in continua evoluzione, presto sperimenteremo nuove forme di dialogo e moda-lità di interazione. Come le vendite a contrattazione pensate sullo stampo dei suq marocchini, dove l’espe-rienza di acquisto va ben oltre la semplice transazione economica, uno spazio ed un

Nelle 4 mura di Brandstorming si racchiude un mondo con infinite situazioni, tante storie ed emozioni per tanti brand, ogni volta l’esperienza è diversa, i 5 sensi vengono attivati sempre con modalità differenti. Il network nazionale e internazionale che si è sviluppato intorno a questa struttura, rende possibile la creazione di mood sempre diversi e attività sempre innovative e suggestive. Il tutto è supportato da una ricerca e un monitoraggio costanti su tutte le attività di marketing esperienziale sviluppate nel mondo

IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

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renderemo i semplici cittadini autori e portavoce delle loro esperienze. Il Brandstorming viene utilizzato an-che come punto di contaminazione e interazione di nuovi business, uno spazio sfruttabile per incontrare differenti figure professionali, attività esclusivamente rivolte al BtoB.

tempo particolare, contrattatori professionisti, prodotti ricercati, e tanta voglia di divertirsi provocando in ma-niera positiva l’utente, facendogli vivere attivamente il processo d’acquisto e il prodotto stesso. Il coinvolgimento della comunità non si limiterà solo alle attività di vendita, a breve nel nostro blog, una se-zione dedicata allo sviluppo di contest, nella quale

IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

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IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

Come ad esempio è accaduto con i soci di Billboard, un’esperienza basata sui valori di unicità e creatività. Una vera e propria trasformazione dei materiali, una soluzione concreta di recupero e di riciclaggio creativo per tutte quelle aziende che utilizzano le affissioni pubblicitarie in pvc. Billboard, progetto di Creative Recycling Industry, si affianca al marketing delle aziende clienti creando

delle attività di riciclaggio ad hoc, dando continuità a investimenti già realizzati e un nuovo valore ad un ma-teriale che altrimenti sarebbe scartato. Brandstorming incontra Billboard, per creare un modo più attento per sviluppare valore, in termini di prodot-to, creatività e riciclaggio. Esempio della flessibilità.

Dal 9 al 23 Maggio 2009 Brandstorming

ospiterà un originale evento moda HUGGIES che coinvolgerà

neo-mamme e piccolissimi.

Un appuntamento destinato a rivoluzionare

il look dei più piccini.

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primi 11 mesi del 2008, con una flessione del-l'1,7% rispetto allo stesso periodo del 2007. I-nolte le stime per il primo quarter del 2009 so-no di un ulteriore -30%. Se si considerano sol-tanto le imprese di grandi dimensioni, la produ-zione stimata tra gennaio e febbraio è cresciuta del 16,55%, cioè 8 punti percentuali in meno ri-spetto allo stesso periodo di un anno prima. Le imprese a tutt'oggi giudicate in buona salute ammontano a un terzo del totale: registrano il 98% dei ricavi di tutto il comparto e nel perio-do gennaio-agosto hanno realizzato mediamen-te un +33% del fatturato. E se nel 2008 il tessile cinese ha segnato un +15,9% nelle esportazioni verso il resto del mondo, toccando un nuovo massimo

La Cina si riconferma leader indiscusso nelle esportazioni mondiali di tessile - abbigliamen-to, ma il calo globale dei consumi sta colpendo anche le aziende del settore che, per la prima volta in 10 anni, accusano una discesa nei pro-fitti. Intanto l'Italia chiude il 2008 con un +27% dell'export verso questo Paese, che nel 2015 dovrebbe avvicinarsi a quota 1,4 miliardi di abitanti. Come è emerso dal recente conve-gno organizzato da Smi e Intesa Sanpaolo, inti-tolato “Percorsi di internazionalizzazione del-l'industria tessile e moda italiana”, la manifat-tura tessile della Repubblica Popolare (concentrata nel sud-est, presso i distretti del Guangdong, Zhejiang, Jiangsu e Fujian) ha rea-lizzato 15,3 miliardi di dollari di fatturato nei

Moda/Economia

ANCHE IL TESSILE/ABBIGLIAMENTO CINESE PERDE COLPI CON LA CRISI GLOBALE

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provvedimenti per sviluppare i consumi, rende l'ex Celeste Impero sempre meno una minaccia e sempre più un'opportunità, come emerso al convegno. Sebbene i dati tra il 2000 e il 2006 rivelino che la spesa delle famiglie cinesi per il vestiario e la moda resta fissa intorno al 1-0%, confortano i numeri sull'interscambio commerciale Italia-Cina elaborati da Smi per l'intero 2008: le esportazioni di abbigliamento-moda made in Italy sono cresciute dal 27,3% a 129,5 milioni di euro. Tra le voci spiccano i ve-stiti (in tessuto e pelle), che hanno segnato un +34,3%, la maglieria e la calzetteria con un +18,8%, come pure il tessile per la casa con un +38%. Tratto da Fashion magazine del 18 febbraio 2009

consecutivo dal 2000, per la prima volta in no-ve anni l'export di abbigliamento è cresciuto a un tasso a cifra singola (+4% sul 2007). Molte di queste aziende oggi hanno deciso di concentrarsi meno su mercati quali gli Usa e l'Europa, per conquistare i consumatori dome-stici. Anche il governo ha in progetto un piano per supportare i consumi interni di tessile - ab-bigliamento, in parallelo con la messa a punto di un pacchetto di stimoli per le aziende del settore, a partire dai prestiti agevolati. L'orien-tamento delle autorità è, inoltre, quello di por-tare alla chiusura gli impianti obsoleti, di eli-minare quelli energy-intensive e inquinanti, nonché di riallocare la produzione dal sud-est verso aree più centrali e occidentali. L'ipotesi di aziende più in linea con i canoni europei, della creazione di nuovi posti di lavoro e di

Moda/Economia

ANCHE IL TESSILE/ABBIGLIAMENTO CINESE PERDE COLPI CON LA CRISI GLOBALE

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Nel 2008 l’industria italiana della moda junior ha remato contro le turbolenze internazionali aumentando, secondo le stime Smi, il fatturato del 2,6% (a 2,74 miliardi) e l’export del 3,4% (a 737 milioni, quota che sfiora il 27%). La spesa per l’acquisto di capi junior si è dunque confermata sostanzialmente “incomprimibile” o, come segnala Smi, più indipendente rispet-to alla disponibilità di reddito. Per quest’anno il bimbo è uno dei pochi segmenti del sistema moda che non vede nero.

Le aziende dell’abbigliamento junior, fino a po-chi anni fa Cenerentola della moda italiana, stanno riscattando a suon di risultati un passato di scarsa attenzione all’ombra delle griffe per a-dulti.

Ora che tutti i grandi brand si sono lanciati a re-alizzare linee junior, e che il settore può contare su una linea internazionale con oltre 500 marchi com’è Pitti Bimbo, l’interesse del mercato cre-sce e le vendite pure.

Moda/Economia

LA MODA PER BAMBINI IN CRESCITA ANCHE NEL 2008

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Moda/Economia

NUOVE PROSPETTIVE PER I FILATI MADE IN ITALY

Per l’industria italiana dei filati la cosa più dif-ficile, ormai, non è fare campionari e listini ma prevedere l’andamento del mercato. In questa fase di crisi, particolarmente pesante per il comparto della filatura (-7,3% il fatturato 2008, -18% l’export secondo le stime di Siste-ma Moda Italia) schiacciato dalla concorrenza dei Paesi a basso costo della manodopera e dal deprezzamento del dollaro, le aziende sono co-strette a lavorare alla giornata, con scarsa pro-grammazione, piccoli ordini e molte incognite. Ma anche con una consapevolezza nuova: <<Andare a produrre in Cina non è la soluzio-ne ai nostri problemi – spiega Alfredo Botto di Zegna Baruffa, la più grande industria del set-tore con 800 addetti e 95

milioni di fatturato 2008 (in calo del 13% ri-spetto al 2007) – e chi lo ha fatto in passato a-desso sta ripensando la scelta>>. Anche perché i grandi marchi, che si erano affidati a maglifici orientali, hanno cominciato a fare marcia indie-tro. <<C’è un ritorno alle produzioni fatte in I-talia perché hanno un’immagine più forte e consentono maggiore flessibilità, evitando ai compratori di programmare con largo antici-po>>, spiega Piero Taddeucci Sassolini del La-nificio dell’Olivo, 17 milioni di fatturato 2008 (-7% sul 2007) e la volontà di continuare a in-vestire nella ricerca di nuovi prodotti. Il ritrovato appeal dei filati made in Italy è una buona cosa per un comparto che fattura tre mi-liardi di euro e che, nonostante la crisi, conta ancora parecchie eccellenze.

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di competenza, delle provvigioni, dei prodotti e della clientela affidati. «Fra le altre novità -afferma A-dalberto Corsi, presidente di FNAARC (e vicepresidente vicario dell’Unione del Commercio di Milano- vi è la precisa definizione del momento di pagamento delle provvigioni, si puntualizza meglio l’ap-plicazione del patto di non concorrenza post-contrattuale e si istituisce l’Ente Bilaterale per assicura-re la formazione professionale a tutti gli agenti e appresentanti. quest’ultimo punto èmolto importanteperché è l’intero sistema distributivo che richiede agli agenti una sempre maggiore qualità e professio-nalità». «L’accordo -conclude Corsi- è stato reso possibile dalla grande collaborazione e sensibilità dConfcommercio con il presidente Carlo Sangalli. Ora attendiamo pari attenzione e sensibilità anche daparte delle organizzazioni dell’industria».di competenza, delle provvigioni, dei prodotti e della cliente-la affidati. «Fra le altre novità -afferma Adalberto Corsi, presidente di FNAARC (e vicepresidente vi-cario dell’Unione del Commercio di Milano - vi è la precisa definizione del momento di pagamentodelle provvigioni, si puntualizza meglio l’applicazione del patto di non concorrenza post-contrattualee si istituisce l’Ente Bilaterale per assicurare la formazione professionale a tutti gli agenti e rappre-sentanti. Quest’ultimo punto è molto importante perché è l’intero sistema distributivo che richiede agli agenti u-na sempre maggiore qualità e professionalità». «L’accordo -conclude Corsi- è stato reso possibile dal-la grande collaborazione e sensibilità di Confcommercio con il presidente Carlo Sangalli. Ora atten-diamo pari attenzione e sensibilità anche da parte delle organizzazioni dell’industria».di competenzadelle provvigioni, dei prodotti e della clientela affidati. «Fra le altre novità -afferma Adalberto Corsipresidente di FNAARC (e vicepresidente vicario dell’Unione del Commercio di Milano - vi è la precisadefinizione del momento di pagamento delle provvigioni, si puntualizza meglio l’applicazione del pat-to di non concorrenza post-contrattuale e si istituisce l’Ente Bilaterale per assicurare la formazioneprofessionale a tutti gli agenti e rappresentanti. Quest’ultimo punto è molto importante perché è l’intero sistema distributivo che richiede agli agenti u-na sempre maggiore qualità e professionalità». «L’accordo -conclude Corsi- è stato reso possibile dal-la grande collaborazione e sensibilità di Confcommercio con il presidente Carlo Sangalli. Ora atten-diamo pari attenzione e sensibilità anche da parte delle organizzazioni dell’industria».di competenzadelle provvigioni, dei prodotti e della clientela affidati. «Fra le altre novità -afferma Adalberto Corsipresidente di FNAARC (e vicepresidente vicario dell’Unione del Commercio di Milano - vi è la precisad fi i i d l di d ll i i i i li li l’ li i d l

di competenza, delle provvigioni, dei pro-dotti e della clientela affidati. «Fra le altre novità -afferma Adal- berto Corsi, presidente di FNAARC (e vice- presidente vicario del-l’Unione del Com- mercio di Milano - vi è la precisa definizione del momento di paga-mento delle provvi- gioni, si puntualizza meglio l’applicazione del patto di non con-correnza post- contrattuale e si isti-tuisce l’Ente Bilatera- le per assicurare la formazione professio- nale a tutti gli agenti e appresentanti. que- st’ultimo punto èmolto importante perché è l’intero sistema distri-butivo che richiede a- gli agenti una sempre maggiore qualità e professionalità». «L’accordo -conclude Corsi- è stato reso pos-sibile dalla grande collaborazione e sensi-bilità di Confcommer- cio con il presidente Carlo Sangalli. Ora attendiamo pari atten-zione e sensibilità an- che da parte delle or-ganizzazioni dell’in- dustria».di competen-za, delle provvigioni, dei prodotti e della clientela affidati. «Fra le altre novità -afferma Adalberto Corsi, presidente di FNAARC (e vicepresi- dente vicario dell’U-nione del Commercio di Milano - vi è la pre-cisa definizione del momento di pagamen-to delle provvigioni, si puntualizza meglio l’applicazione del patto di non concor-renza post-contrattuale e si istituisce l’Ente Bilaterale per assicurare la formazione professionale a

Manifestazioni

FIERE DI SETTORE

Pitti Immagine 2009

Uomo + W_Woman precollection 13 – 16 gennaio 

16 – 19 giugno 

Firenze

Bimbo 22 – 24 gennaio 

25 – 27 giugno 

Firenze

Filati 28 – 30 gennaio 

1 – 3 luglio 

Firenze

Touch! Neozone Cloudnine 1 – 3 marzo 

27 – 29 settembre 

Milano

Taste 14 – 16 marzo 

Firenze

Modaprima 23 – 25 maggio 

28 – 30 novembre 

Milano

Fragranze 11 – 13 settembre 

Firenze

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È stato siglato lunedì 16 febbraio a Roma tra FNAARC (la Federazione nazionale degli a-genti e rappresentanti di commercio) con le al-tre associazioni di categoria degli agenti e Confcommercio, Confcooperative (settore commercio) e Confesercenti, il nuovo accordo economico collettivo per il settore del com-mercio. L’accordo -che riguarda 120.000 agenti e rap-presentanti di commercio in tutta Italia - con-tiene alcuni punti molto innovativi: - gli agenti di commercio, rileva FNAARC, ot-tengono un significativo incremento economi-co dell’indennità meritocratica, una delle tre indennità di fine rapporto d’agenzia (le altre sono il FIRR, il Fondo indennità risoluzione rapporto e l’indennità di clientela) che vengo-no tutte confermate dal nuovo accordo. L’in-dennità meritocratica è parametrata sulla dura-

NUOVO ACCORDO NAZIONALE PER IL COMMERCIO RIGUARDA 120.000 AGENTI E RAPPRESENTANTI

Notizie da ASSOMODA

ta del rapporto d’agenzia e sull’incremento delle vendite ottenuto dall’agente; - si fissa -spiega FNAARC- un rapporto concreto molto più chiaro fra agente e casa mandante riguardo all’incarico di agenzia: dove esiste un rapporto di agenzia di fatto (cioè con vendite e pagamenti di provvigio-ni) l’agente viene comunque tutelato anche in as-senza di un preciso contratto scritto oppure se al-l’agente è stato conferito un contratto di natura diversa (esempio: incarico di collaborazione). I-noltre, in caso di contenzioso fra agente di com-mercio e casa mandante, si può chiudere la ver-tenza presso le associazioni sindacali con un valo-re definitivo per entrambe le parti; - è stato intro-dotta -aggiunge FNAARC- una migliore tutela, a vantaggio dell’agente, per le riduzioni della zona

Siglato a Roma tra FNAARC (e le altre organizzazioni di categoria) e Confcommercio, Confesercenti e Confcooperative

Page 22: Assodimoda Marzo

di competenza, delle provvigioni, dei prodotti e della clientela affidati. «Fra le altre novità -afferma Adalberto Corsi, presidente di FNA-ARC (e vicepresidente vicario dell’Unione del Commercio di Milano) - vi è la precisa defini-zione del momento di pagamento delle provvi-gioni, si puntualizza meglio l’applicazione del patto di non concorrenza post-contrattuale e si istituisce l’Ente Bilaterale per assicurare la formazione professionale a tutti gli agenti e rappresentanti. Quest’ultimo punto è molto importante per-ché è l’intero sistema distributivo che richiede agli agenti una sempre maggiore qualità e professionalità». «L’accordo -conclude Corsi- è stato reso possibile dalla grande collabora-zione e sensibilità di Confcommercio con il presidente Carlo Sangalli. Ora attendiamo pa-ri attenzione e sensibilità anche da parte delle organizzazioni dell’industria».

NUOVO ACCORDO NAZIONALE PER IL COMMERCIO RIGUARDA 120.000 AGENTI E RAPPRESENTANTI

Notizie da ASSOMODA

Carlo Sangalli

Adalberto Corsi

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Il giorno giovedi 22 maggio 2008, presso la sede Circolo della Scherma di Torino, alle ore 14,20 si è riunita la prima Assem-blea Costituente della nuova Associazione che riunisce MODAMEETING e SPORT & MARKETING ASSOCIATION.

Con grande orgoglio annunciamo la costituzione della nuova Associazione denominata MODA&SPORT

PRIMA ASSEMBLEA A TORINO DI MODA & SPORT Notizie da ASSOMODA

Questo Atto corona gli sforzi iniziati diversi anni orsono, che alcuni Colleghi lungimiranti hanno portato avanti fino a ri-unire in una unica territoriale un centinaio di Agenzie or-ganizzate che impiegano circa trecento operatori del campo fashion e sport. E’ doveroso citare la serietà e l’im-pegno di personaggi come Leopoldo Rovera, Marco Turrini, Guido Ceva, Filippo Burzio, Giorgio Peres-son, Reinero Ranieri, Bruno Baron, Marcello Raz-zolini, Luciano Pilichi e soprattutto Massimo Billi e Marco De Albertis che assieme al sottoscritto hanno profuso sforzi per arrivare a questo risultato. L’unione di due entità “storiche” come Modameet-ing e Sport&marketing arriva dopo un percorso di iniziative portate a compimento in collaborazione e a una serie di incontri in commissione per approfon-dire a livello di Statuto,Regolamento e Codice mo-rale la fattibilità di un progetto che intendeva man-tenere gli originali diritti, doveri e spirito delle asso-ciazioni confluenti. In questo momento in questa

associazione scindendo le esigenze operative dei colleghi da quelle sin-dacali convivono due anime di rap-presentanza, l’USARCI e la FNARC che insieme collaborano per la difesa dei diritti della categoria. Lo studio e l’architettura conseguente delle regole che uniscono i nostri as-

sociati derivano quindi da una lunga e profonda analisi della situazione professionale attuale e ci rendono consapevoli e più forti nei confronti dell’ambiente operativo. La dote di iniziative come l’agenda catalogo, l’esperienza del sito internet, la costruzione del primo “Palazzo della moda” in Italia, l’organizzazione di fiere operative negli ambiti sport e fashion, l’organizzazione di convegni che coinvolgono operatori del settore e istituzioni, sarà messa a frutto nell’ot-tica di una continuità di lavoro e di principi con le Associ-azioni confluenti. Proprio in questo senso verranno svilup-pati importanti progetti di cui verrà data notizia. Certi della vostra soddisfazione.

Dott. Pierpaolo Porro - Presidente Moda&sport Con Dott.Barbara Aimar - Pubbliche relazioni Moda&sport

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RICERCA AGENTI Siamo una ditta di servizi spagnola. Il nostro obbiettivo principale è presentare ai produttori interessati ad esportare o importare prodotti in tutto il mondo attraverso agenti o rappresentanti commerciali. Noi lavoriamo con una ditta spagnola, che ricerca agenti di commercio in Italia e produce vestiti di cerimonia per donna. Contattare la Segreteria di Assomoda (Tel. 02.7750.363) LOCAZIONE IMMOBILE Situato in posizione estremamente centrale in palazzo d’epo-ca a pochi passi da Via V. Veneto e a ridosso di Villa Borghese in un punto strategico di Roma, di grande passaggio, e ben collegato, Vi proponiamo esclusivo locale commerciale di 230 mq fronte strada. L’immobile in oggetto ha n. 3 ingressi su strada ed essendo ottimamente posizionato gode di una elevata visibilità ed è particolarmente adatto per uffici finanziari , sportelli banca-ri o primaria attività commerciale.

Nei pressi del locale in oggetto c’è ampia possibilità di parcheg-gio pubblico e privato. (parcheggio di Villa Borghese, o il parking Ludovisi ). Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Assotemporary Tel. 02.7750.363/250 – Fax. 02.7750.409 E-mail: [email protected] RICERCA AGENTI Agente plurimarca cercasi per Italia e paesi europei, marchio prestigioso di cravatte “MILA SCHON”. Contattare - Dr. Aldo Milli - tel.02/4367971 – [email protected] ACQUISIZIONE STOCK Consulente moda, contatti a livello nazionale ed internazionale, valuta e definisce possibili acquisizioni di stock nell’ambito moda, abbigliamento, accessori, intimo. Esclusivamente quantitativi rilevanti, marchi e brand afferma-ti sul mercato. (Tel. 335.6666819) AGENTE MODA OFFRESI Agente specializzato nel settore moda valuta possibilità di nuo-vi mandati di agenzia e/o di collaborazioni nell’ambito di agen-zie e showroom lombarde. Contattare la Segreteria di Assomoda (Tel. 02.7750.363) STAGE IN SHOWROOM Assomoda valuta candidature da offrire ai propri associati per stage in showroom, anche attraverso la collaborazione con lo sportello Informagiovani del Comune di Milano.

LA VETRINA DEGLI ANNUNCI Per inserire i vostri annunci [email protected]

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Scuola di Moda Burgo

Fashion designer giovani

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PROFILO AZIENDALE Presidente – Dott. Giulio di SABATO Presidente di Assomoda dal 2003 e Presidente di Assotem-porary, Membro della Camera Nazionale della moda, sie-de nel Consiglio Direttivo di Fnaarc, la più importante or-ganizzazione italiana degli agenti di commercio. Ha fon-dato nel 1988 Sari Spazio una delle più famose showroom di Milano.

Negli anni ha sviluppato un’importante attività di distri-buzione e rappresentanza non solo sul territorio italiano ed europeo, ma anche nei mercati in continua crescita come Medio ed Estremo Oriente, CIS & Russia, Paesi dell’Est Europa espandendo il suo business e svilup-pando un network distributivo in oltre 50 paesi nel mondo.

Showroom del mese

SARI SPAZIO

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Showroom del mese

SARI SPAZIO

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Ad oggi, vanta un portafoglio di 3.000 clienti tra bou-tique, department store e luxury shop. La sua forza sta nel saper rappresentare, con la stessa professionalità ed entusiasmo, marchi conosciuti e giovani brand su cui negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione. La sua ca-pacità è quella di tradurre in realtà concrete le esigenze in costante evoluzione del mercato, creando una strate-gia ad hoc per i suo brand e andando instancabilmente alla ricerca di nuovi potenziali clienti. STRUTTURA AZIENDALE SARI SPAZIO ha creato uno STAFF Team di giovani e volenterosi professionisti, che con il loro “motto” A-ZIONE & PASSIONE contribuiscono e trascinano l’-Azienda al successo finale. - Ufficio amministrativo - Ufficio commerciale Italia & Estero - Ufficio PR & Marketing - Segreteria DISTRIBUZIONE Oggi lo sviluppo delle aree di distribuzione di SARI SPAZIO compresi i mercati dell’Europa, del Medio O-riente, dell’Estremo Oriente, dei Paesi dell’Est Europa, della Russia & CSI è in costante crescita.

DISTRIBUZIONE E VENDITA

MEDIO ORIENTE ISRAELE LIBANO ARABIA SAUD. EMIRATI ARABI QATAR KUWAIT SIRIA GIORDANIA OMAN BAHREIN EGITTO MAROCCO TURCHIA ESTREMO ORIENTE CINA HONG KONG MACAO COREA SINGAPORE MONGOLIA TAIWAN INDONESIA THAILANDIA MALESIA

Showroom del mese

SARI SPAZIO PAESI DELL’EST EUROPA

SLOVENIA REPUBBLICA CECA POLONIA CROAZIA SERBIA MONTENEGRO UNGHERIA BULGARIA ROMANIA SLOVACCHIA

CSI RUSSIA ARMENIA AZERBAIJAN BIELORUSSIA KAZAKISTAN KIRGHIZISTAN MOLDAVIA TAGIKISTAN TURKMENISTAN UCRAINA UZBEKISTAN GEORGIA

REPUBLICHE BALTICHE ESTONIA LETTONIA LITUANIA

Page 31: Assodimoda Marzo

PROSPETTIVE

SARI SPAZIO attraverso lo studio e l’analisi delle aspettative dei clienti riesce a comprendere le reali esigenze degli stessi raggiungendo un ottimo risulta-to operativo. SARI SPAZIO ha costruito durante gli anni passati e presenti la sua credibilità nella clientela e non ha mai smesso di approfondire la ricerca di nuovi clien-ti potenziali nei mercati in espansione. Per molti an-ni SARI SPAZIO ha sviluppato il suo business con-cretizzando un network distributivo in più di 50 pae-si nel mondo. Oggi sta focalizzando i suoi obiettivi nel CSI, nella Russia e nei Paesi dell’Est Europa, mercati nei quali il Fashion business è in grande cre-scita. - Mercato Estero - più dell’80% del fatturato annua-le dell’azienda - Le aspettative per lo sviluppo del business che pos-sano dare risultati a medio e lungo termine sono – campagne pubblicitarie, progetti di PR, etc.

VALUTAZIONI

Le primarie valutazioni per il successo del business della SARI SPAZIO, sono la rapida ricerca di nuovi marchi, facendo attenzione a soddisfare le esigenze dei diversi mercati di riferimento, dando al nuovo

Brand un’ immagine forte che possa catturare l’atten-zione e le aspettative dei nuovi clienti potenziali.

NUOVO MARCHIO

Seguendo la sua visione, grazie ai molti anni di conso-lidata esperienza commerciale di successo nel “mondo” della moda, SARI SPAZIO è pronta a creare la giusta strategia per ogni nuovo marchio.

SHOWROOM

SARI SPAZIO ha consolidato le sue collaborazioni con i migliori punti vendita nei mercati di sua compe-tenza, svolgendo le vendite tramite la sua showroom di Milano. SARI SPAZIO coopera anche con numerosi uffici ac-quisti dislocati sia in Italia che all’Estero.

MARKETING E PUBBLICITA’

SARI SPAZIO ha sempre valorizzato le innovazioni e le nuove idee nella promozione di ogni Marchio. Co-noscenza, comprensione e adattamento ai bisogni di ogni singolo mercato sono le parole chiave per svilup-pare un’attività commerciale di successo a livello in-ternazionale. I traguardi della strategia di Marketing e Pubblicità della SARI SPAZIO sono:comprendere e seguire il concetto di ogni nuovo marchio, influenzare e convincere il singolo cliente potenziale attraverso il programma di marketing.

Showroom del mese

SARI SPAZIO

Page 32: Assodimoda Marzo

COLLEZIONI Uomo Donna

Autunno Inverno 2009/2010

JENNY PACKHAM THES & THES GOLD

BELSTAFF JACOB COHEN

LE FULL FREDDY

FREDDY THE CLUB PARAJUMPERS

DIRTY ITALIAN JOB DE PUTA MADRE 69

DPM PRIVE’ LES PETIT EXPLORATEURS CA-

NADIENS LES EXPLORATEURS CANADIENS

GEORGE GINA & LUCY

Showroom del mese SARI SPAZIO CONCLUSIONE La strategia di Marketing e Pubblicità serve ad incrementare le vendite e ad ottenere

e supportare il marchio per renderlo competitivo nel mercato.

Gliulio di Sabato

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Di fronte a quanto visto domenica 15 Febbraio su Rai 3 a “Presa Diretta” ci sembra doverosa e necessaria una puntualizzazione. Come Associazione degli showroom della moda vogliamo denunciare la strumentalizzazione avvenuta con la trasmissione di Corrado Ia-cona. Da un paio di domeniche va in onda in se-conda serata su Rai3 un programma di at-tualità che si chiama “Presa diretta”. Dome-nica 15 febbraio il tema della puntata era la moda.

Nei giorni precedenti Assomoda era stata coinvolta nella preparazione dei contenuti della trasmissione e aveva indicato alcuni protagonisti della moda mila-nese come interlocutori disponibili e certamente in grado di fornire un contributo propositivo all’inchie-sta. Un’inchiesta sulla moda, nella situazione di crisi economica che attanaglia il nostro come gli altri pa-esi del mondo.

Nel corso del programma era previsto uno spazio “milanese”, nel quale mostrare il punto di vista e le riflessioni sullo stato del settore da parte di alcuni imprenditori, titolari di importanti showroom mene-ghini. Sono state fatte le riprese e le interviste nel corso del weekend precedente a quello della messa in onda e gli imprenditori hanno offerto ampia

EDITORIALE

disponibilità per fornire un quadro preciso e concreto della realtà che essi vivono. Una realtà nella quale la crisi c’è, si sente e pesa sensibilmente, ma che non li ha indotti ad abbandonare un ragionevole ottimismo sulle possibilità di ripresa del settore e, più in generale, della nostra economia.

Ma il ragionevole ottimismo, anche se suffra-gato da dati ed esperienze, non rientrava nel ca-novaccio di “Presa diretta”; a Corrado Iacona e alla sua trasmissione interessava soltanto “il di-sperato pessimismo”; interessava mostrare il

degrado ambientale e le violazioni di legge che, purtroppo, connotano una parte del sistema produttivo italiano; inte-ressava una fotografia univocamente tragica e compromes-sa dell’Italia della moda.

Partendo, come del resto altri ben più noti programmi, da una tesi “precostituita, incontrovertibile e politicamente opportuna” , “Presa diretta” non accetta voci fuori dal coro – quindi contrarie alla tesi – e se queste le trova le e-limina oppure, le uniforma professionisti della moda, i quali hanno speso tempo ed energie (ciascuno di loro ha infatti accolto la troupe del programma con la giornalista e lo staff preposto in showroom per più di un ora, anche con clienti presenti, dedicando molto tempo a rispondere alle domande) senza dare spazio alle loro voci ma scegliendone una soltanto, in modo parziale e fazioso, oltre che con una premessa opinabile e un giudizio assolutamente non

SMODATAMENTE FAZIOSI ASSOMODA DENUNCIA UN'INFORMAZIONE TELEVISIVA DISTORTA

Massimo Costa

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ammissibile da un punto di vista deontologico e pro-fessionale, è gravemente distorta ed inaccettabile. Una “presa in giro” e non una “ presa diretta”. Negli showroom milanesi, come in tante piccole e medie Una “presa in giro” e non una “ presa diret-ta”. Negli showroom milanesi, come in tante picco-le e medie imprese italiane, la crisi si avverte ma non ci si sottrae al problema, cercando scorciatoie furbesche e talvolta illegali, ma lo si affronta per intero e fino in fondo.

Vale a dire lo si affronta lavorando duro, ristruttu-rando e innovando le aziende, aprendosi a nuovi mercati e facendo fronte comune, auspicabilmente anche con le Istituzioni, che devono aiutare anche il settore della moda, se è vero come è vero che è il più importante, insieme al turismo, per l’economia nazionale. È importante che si sappia che l’Italia della moda non è solo quella di “Presa diretta”, ma è anche quella degli showroom di Milano e delle tante pic-cole e sane aziende che tengono alta la bandiera del “Made in Italy”. Giulio di Sabato Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Assomoda – Associazione Italiana de-gli Agenti, Rappresentanti e Showroom della Moda – C.so Venezia 47/49 – 20121 Milano. Tel. 02.7750.363/250 Fax. 02.775.409 – [email protected]

EDITORIALE

SMODATAMENTE FAZIOSI ASSOMODA DENUNCIA UN'INFORMAZIONE TELEVISIVA DISTORTA

Giulio di Sabato Presidente Assomoda Italia e titolare di Sari Spazio Antonella Lombroso Vicepresidente Assomoda Lombardia e titolare di StudioFinoRossi Sanzio Zappieri Imprenditore e titolare di ZMD S.p.A Flavio Massa Imprenditore e titolare di Gruppo F V Massa

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CONVENZIONI

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