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Associazione Piazze Telematiche ® www.piazzetelematiche.it [email protected] Spazi pubblici, fisici e virtuali, per l'Europa del XXI secolo Giuseppe Silvi – Presidente Piazze Telematiche

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Spazi pubblici, fisici e virtuali,

per l'Europa del XXI secoloGiuseppe Silvi – Presidente Piazze Telematiche

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Spazi pubblici, fisici e virtuali, per l'Europa del XXI secolo

Tematiche illustrate nella presentazione

1. La Governance nell’era della virtualizzazione delle relazioni sociali ed economiche

2. Impatti dell’ICT : analisi critica.

3. Esempi di spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

4. Esempi di spazi per l’accesso agli strumenti ICT aperti al pubblico sotto la spinta del mercato

5. Innovativi servizi disponibili in spazi pubblici

6. Proposta di un “e-Governance EU-25 Act” per la diffusione di spazi di pubblica utilita’, fisici e virtuali, per l'accesso, l'educazione e la partecipazione alla e-Democracy.

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La Governance nell’era della virtualizzazione delle relazioni sociali ed economiche a livello globale

• Necessita’ del superamento del modello tradizionale di “Governance” basata sullo “Stato territoriale” individuato fisicamente dalle coordinate geografiche longitudine, latitudine e altitudine.

• La “Governance” dell’Europa del XXI secolo deve basarsi su Stati la cui realta’ territoriale fisica deve confrontarsi con un nuovo spazio che trascende le singole realtà territoriali geografiche e che ha come riferimento una quarta coordinata "sovra-territoriale o virtuale globale".

• Nel nuovo spazio "sovra-territoriale o virtuale globale“ si stanno sviluppando in modo dinamico, e caotico allo stesso tempo, relazioni che coinvolgono Istituzioni, Organismi internazionali, Società civile, Professionisti, Imprese dell'economia e della finanza: e' un fenomeno di virtualizzazione globale delle relazioni sociali ed economiche, che, inteso in questa dimensione sovra-territoriale, non ha precedenti nella storia dell'umanità

• Il nuovo modello di Governance dovra’ garantire trasparenza e democrazia, con riferimento all'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, sia nello spazio territoriale fisico sia nello spazio sovraterritoriale o globale virtuale.

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La Governance nell’era della virtualizzazione delle relazioni sociali ed economiche a livello globale

Dal Preambolo “Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea”

“Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l'Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell'Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia”

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• Necessita’ di un modello di Governance che garantisca uno spazio pubblico di libertà, sicurezza e giustizia, sia nello spazio fisico che in quello virtuale

• Nei processi di “Governance” dovranno essere coinvolti tutti gli attori del territorio: sia che essi siano presenti nello spazio sociale a multi-livelli territoriali fisici (locale, regionale, nazionale, internazionale), sia che lo siano nel nuovo spazio sovra-territoriale a multi-livelli virtuali (siti web, forum , comunità virtuali, ecc.)

• La realizzazione di spazi pubblici per l’accesso agli strumenti ICT in tutta l’EU-25 potra’ dare un contributo per far si che l’Unione Europea del XXI secolo ponga al centro della sua azione ogni persona istituendo la cittadinanza dell'Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia”.

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Impatti dell’ICT : analisi critica

Impatti dovuti alla diffusione ICT e alla virtualizzazione

delle relazioni sociali ed economiche

• Fenomeni di disuguaglianza, tra ricchi e poveri, tra chi ha l'accesso all'educazione e chi no, tra chi partecipa alla vita sociale ed economica e chi no.

• Impatti sull’identità individuale e collettiva delle persone, sui diritti e i doveri legati alla cittadinanza digitale, sulla democrazia in termini di partecipazione ai processi di formazione delle scelte della politica.

• Impatto riguarda anche i confini tra ciò che è pubblico e ciò che è privato: quali spazi fisici territoriali siano pubblici e quali privati, quali spazi virtuali globali siano pubblici e quali privati, quali siano i nuovi modi di essere comunità a livello locale e a livello sovra-territoriale o virtuale globale.

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Impatti dell’ICT : analisi critica

Il ruolo fondamentale dell’ICT nel ridistribuire la ricchezza materiale ed immateriale

• Educazione, conoscenza, partecipazione sono le vere ed uniche armi in grado di evitare emarginazione e conflitti d’ogni genere, ponendo la responsabilità sociale, l’economia sostenibile e il commercio equo e solidale alla base della e-Governance dell’EU-25.

• Ruolo degli spazi pubblici fisici per la ridistribuzione della ricchezza materiale tramite modelli gestionali avanzati basati sull’ICT per la condivisione di infrastrutture tecnologiche, di mezzi per la mobilita’ quali sistemi di noleggio di qualsiasi mezzo, car pooling, car sharing, ecc.

• Ruolo degli spazi pubblici virtuali per la ridistribuzione della ricchezza immateriale fatta di servizi, informazioni, conoscenze tecniche e scientifiche, ecc.

• In questa prospettiva anche il nuovo Quadro Regolamentare Comunitario delle Telecomunicazioni - in vigore dal 25 luglio 2003 - fornisce una grande opportunità per allineare le regole ad un simile scenario offrendo agli Stati dell’EU-25 gli strumenti di base affinché possano poi decidere in autonomia come utilizzare le potenzialità ICT per lo sviluppo sociale ed economico.

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Spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

GRAN BRETAGNAProgetto UK online

– Il progetto UK online ha l’obiettivo di consentire, entro il 2005 in tutto il Regno Unito, a chiunque lo desideri di poter accedere ad internet, posta elettronica e servizi della Pubblica Amministrazione in un luogo vicino a casa.

– Rete di 8000 centri costituita da 6000 UK Online Centre e 2000 Learn Direct Centre

– Il progetto UK online ha l’obiettivo di realizzare sinergie mirate, integrando in un'unica rete le risorse esistenti, sia istituzionali che private, sia sociali che professionali: valorizzando quindi risorse pubbliche e private che già esistono per metterle al servizio di tutti, tramite un'unica rete di luoghi collegati con la larga banda per l'accesso veloce ad Internet, la posta elettronica, i servizi di e-learning, ecc.

– A supporto di tale iniziativa è attiva una comunicazione istituzionale che utilizza tutti i media disponibili, sia quelli tradizionali (quali TV, radio e carta stampata) sia la rete web.

– Ad esempio il sito web a supporto delle attività dei 2000 Learn Direct Centre, promuove 700.000 corsi per l'alfabetizzazione digitale e per lo sviluppo professionale in ogni settore, ed è progettato in modo che ognuno possa selezionare on-line facilmente il tipo di corso più adatto alle proprie esigenze, sia che si tratti di un corso on-line, CD-ROM, videocassetta o DVD.I corsi sono realizzati da enti pubblici e privati dell'intero Paese, ma la promozione degli stessi è sempre effettuata a livello istituzionale, per mettere a sistema l'intera offerta, con grandi vantaggi per l'utente finale che può scegliere, tra le innumerevoli proposte, quella più rispondente alle proprie esigenze.

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FRANCIA Progetto Netpublic

A fine Ottobre 2003 il Governo francese ha lanciato una campagna informativa “Internet déclaré d'utilité tout public” e diffusi i principi della Carta “Netpublic”:

• ruolo preponderante delle collettività locali nelle Politiche per l'accesso pubblico ad Internet;

• visibilità del logo Netpublic nei luoghi pubblici per l'accesso ad Internet;

• consolidamento della rete Netpublic per l'accesso, l'alfabetizzazione di massa e la formazione continua.

• L'obiettivo fissato per il 2007 è quello di consentire, ad ogni cittadino che lo desideri, di essere in grado di utilizzare i servizi Internet di base (e-mail, navigazione e motori di ricerca) e quelli della PA.

• Ad oggi circa 250 dei 2500 “points d'accès publics à Internet” già esistenti, quali ad esempio gli EPN-Espaces Publics Numeriques, gli ECM-Espaces Culture Multimedia, i cyberbases, hanno aderito ai principi della Carta “Netpublic” e si fregiano del relativo logo “Netpublic” depositato a nome del Governo.

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Spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

ItaliaPiazze Telematiche

MediatecheTelecentri

In Italia esistono iniziative locali ed isolate tra di loro e al momento sembra che non sia previsto alcun progetto di Sistema Paese, né a livello di comunicazione all'opinione pubblica, né di risorse finanziarie da destinare ad un progetto simile a quelli di UK online in Gran Bretagna o di NetPublic in Francia.

Progetto Piazze Telematiche di Napoli http://www.technapoli.it/piazza/piazze/piazzetelematiche.htmlhttp://www.comune.napoli.it/piazzetelematiche/

Biblioteca Mediateca Sala Borsa - Comune di Bolognahttp://www.bibliotecasalaborsa.it

Mediateca di S. Teresa http://www.mediabrera.it

Telecentrihttp://www.telecentri.net

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Spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

CanadaProgetto di 10.000 CAP (Community Access Program)

• Il CAP è un’iniziativa del Governo canadese gestita dal Ministero dell’Industria che ha l’obiettivo finale di consentire a tutti i cittadini canadesi l’accesso ad Internet da luoghi pubblici e di fornire agli stessi gli skill necessari per poterne utilizzare tutte le potenzialità.

• Una rete CAP è costituita da un gruppo di siti CAP (urbani e/o rurali) che condividono interessi e obiettivi comuni, e che sono d’accordo nel perseguire tali obiettivi in collaborazione con altri Partner/Enti pubblici quali librerie, scuole, camere di commercio, enti di sviluppo, comuni, community free nets, agenzie HRDC (Human Resources Development Canada), Ministero dell’Industria canadese e altri enti ed agenzie federali e provinciali.

• Nel marzo del 2001 il Ministero dell’Industria ha fissato l’obiettivo di realizzare fino a 10.000 CAP distribuiti tra aree rurali, aree remote isolate e centri urbani in tutto il Canada. Le “Community Resource / CAP Networks”, integrando eccellenze, assets e risorse del gruppo di partner e di partecipanti, sono in grado di rispondere alle istanze e alle richieste, a livello locale e regionale, per partecipare alla nuova economia della conoscenza, in cui il Canada intende primeggiare a livello mondiale.

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Spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

Stati Uniti d’AmericaCTCnet - Community Technology Centers' Network

• La rete degli oltre 1000 Community Technology Centers' è stata promossa dall'omonima Associazione no-profit CTCNet fondata nel 1990 da Antonia Stone, un'insegnante di una Scuola pubblica americana che già nei primi anni '80 aveva avviato un "Computer Technology Center" in una zona di Harlem.

• Nel 2000, CTCNet veniva registrata come organizzazione no-profit ed esentasse in Massachusetts con un Consiglio di Amministrazione Nazionale in rappresentanza delle sue organizzazioni affiliate. Nel Novembre 2003 ha spostato i propri uffici nazionali a Washington DC.

• La missione di CTCNet deriva dalla convinzione della Fondatrice che in una Società sempre più dominata dalle tecnologie, le persone socialmente e/o economicamente svantaggiate potrebbero diventare ulteriormente svantaggiate se non dovessero avere accesso ai computer e a tutte le tecnologie che vi ruotano intorno.

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Spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

BrasileRete di 90 Telecentri nelle zone più emarginate della città di San Paolo

Anche in America Latina sono in fase di sviluppo progetti per creare spazi pubblici per l'accesso ad Internet.

Ad esempio in Brasile il Comune di San Paolo ha un piano per la zona Est della Città per favorire l'accesso ad Internet ad un pubblico potenziale di 3,7 milioni di persone che vivono nelle zone maggiormente emarginate; il tutto nella prospettiva di favorirne l'inserimento nel mondo del lavoro.

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Spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

Africa: Mali, Mozambico e SenegalProgetto di 150 CMC - Centri Multimediali Comunitari

• L'UNESCO e la “Swiss Agency for Development and Cooperation” hanno annunciato in occasione del World Summit on Information Society (Ginevra-febbraio 2003), il finanziamento di un Progetto Pilota di CMC nel continente africano con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sociale ed economico tramite l'alfabetizzazione digitale (in particolare rivolta alle donne), diffondere messaggi per la prevenzione e la cura di malattie, raccogliere e disseminare informazioni sull'agricoltura.

• Il progetto prevede la creazione di 150 CMC tra Mali, Mozambico e Senegal e il punto chiave del successo dei CMC, secondo l'UNESCO, risiede nel fatto che appartengono alla comunità locale e che sono gestiti dalla stessa comunità a cui forniscono i servizi.

• I progetti nei tre Paesi africani verranno implementati dall'UNESCO tramite un Consorzio di Partner nazionali ed internazionali che includono Organizzazioni Non Governative (ONG), governi, società civile e almeno una banca.

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Spazi pubblici in Europa e in altri continenti per l’accesso agli strumenti ICT

Stato di Kerala in IndiaProgetto Akshaya di 6000 Information Center

Il progetto Akshaya ("indistruttibile", "dura in eterno o senza fine") e' stato sviluppato dal Dipartimento

IT del Governo di Kerala con la partecipazione del settore privato e rappresenta uno dei più ambiziosi

progetti ICT che siano stati mai tentati in un Paese in via di sviluppo.

Obiettivi principali del Progetto Akshaya:– promuovere lo Stato di Kerala come la Società della conoscenza più avanzata;

– impartire l'alfabetizzazione digitale almeno ad uno dei membri di tutte le famiglie;

– estendere la rete IT anche nelle aree rurali;

– produrre e distribuire contenuti digitali prodotti localmente;

– migliorare l'erogazione dei servizi pubblici;

– fungere da catalizzatore di tutti i settori dell'industria IT dello Stato;

– dare vita a 30.000 opportunità di impiego nella sola rete dei 6.000 Centri Akshaya.

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Spazi per l’accesso agli strumenti ICT aperti al pubblico sotto la spinta del mercato

Access Academyhttp://www.accessacademy.com

A Parigi ha aperto i battenti da giugno 2003 una "moderna" Accademia dell'Accesso con 400 postazioni dotate di schermo piatto e collegate con larga banda in fibra ottica.

Per l'acquisto del ticket (con i credits prepagati e il numero della login/userid per l'accesso ai vari servizi) e’ stata predisposta una specie di reception elettronica self-service dotata di schermo touch-screen per poter selezionare tre tipologie di servizi (e quindi pagare in modo differenziato a seconda del minore o maggiore valore aggiunto):

- Internet;

- Internet + Office 2000;

- Internet + Office 2000 + servizio data storage;

La stampa può essere pagata direttamente dalla postazione, autorizzando con un click l’addebito di credits ancora disponibili sul ticket acquistato.

Orario apertura: dalle 08.00 alle 02.00 di notte 7 giorni su 7

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Spazi per l’accesso agli strumenti ICT aperti al pubblico sotto la spinta del mercato

Easyeverything - Easyinternetcafe’www.easyeverything.com - www.easyinternetcafe’.com

A Londra, verso la metà del 1999 nacque il primo Easyeverything con oltre 300 postazioni, tutte con schermo piatto e collegamento a larga banda in fibra ottica. Attualmente la catena in franchising degli Easyinternetcafes e' presente in 9 paesi: UK (27), USA (7), Cipro (1), Germania (5), Grecia (4), Iralanda (1), Italia (4), Spagna (6), Olanda (6). Il numero di utenti al mese e’ di oltre 2.000.000.

Per l'acquisto del ticket (con i credits prepagati e il numero della login/userid per l'accesso ai vari servizi) sono a disposizione all’ingresso degli easyinyternetcafe’ dalle due alle tre “vending machines” per poter selezionare il numero di ore o di giorni per il quale si richiede la userid / login d’accesso.

L’interfaccia utente e’ uguale su tutte le postazioni e una volta effettuato il log in si hanno a disposizione le seguenti applicazioni: Internet explorer - Word Pad - Microsoft word viewer 97 - Microsoft Power Point viewer 97 - Microsoft excel viewer 97 - Paints - Windows imaging.

Non c’e’ la possibilita’ di effettuare download o upload dei files, ne’ la possibilita’ di stampare.

Orario di apertura: dalle 08.00 alle 23.00 7 giorni su 7

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Innovativi servizi disponibili in spazi pubblici

Servizi di data storage

• Servizi di data storage, come quello offerto sui propri server da Access Academy o quello offerto, sotto forma di spazio disco dell'ordine di 1 Gigabyte, dai servizi free Mail di Gmail (http://www.gmail.com/) e

di Spymac (http://www.spymac.com), potrebbero rendere non piu’ conveniente avere un collegamento ADSL su doppino di rame a casa o in ufficio.

Servizi a valore aggiunto per brani musicali e film

• La filosofia del sistema “My Emotion” (http://www.myemotion.it) permette a chiunque di realizzarre tramite una CD station accessibile in luoghi aperti al pubblico un proprio CD personalizzato, in pochi minuti, proponendo cosi’ una distribuzione legale e a prezzo contenuto di brani musicali.

• Anche per i film su DVD (come alternativa alle videoteche), è stato inaugurato di recente un servizio di recapito a domicilio di DVD che possono essere noleggiati via Internet scegliendo su un catalogo on-line di circa 1.800 titoli (dagli ultimi successi ai grandi classici del cinema). I DVD scelti saranno recapitati direttamente a casa tramite Poste Italiane e restituiti senza alcun termine fisso, utilizzando buste già affrancate.

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Barriere linguistiche all’accesso dallo spazio fisico a quello virtuale, dalla dimensione territoriale a quella sovraterritoriale

Dal 2 aprile sull'home page di numerosi siti dell’EU-25 e' possibile selezionare una delle 20 lingue in cui sono stati tradotti i contenuti dei siti. Anche i motori di ricerca piu’ diffusi come google, alltheweb, yahoo, altavista, ecc. sono configurabili in numerose lingue (google arriva a 35 ) e possono indicizzare i documenti in un numero ancora piu’ elevato di lingue (alltheweb arriva a 45 lingue); il sito della Free Software Foundation ha un home page che offre la possibilita' di accedere ai contenuti del sito in 30 lingue diverse.

Per quanto riguarda l'aspetto lingua e' piu' facile avere cittadinanza digitale nella dimensione WEB degli spazi pubblici virtuali, che non nella dimensione fisica degli spazi fisici pubblici (UK online, NetPublic, Piazze Telematiche, CAP, CTCnet, ecc.) o di quelli privati aperti al pubblico sotto la spinta del mercato (Access Academy, Easyinternetcafe’, ecc.), dove le interfacce sulle postazioni per l’accesso sono in lingua inglese nei Paesi dove si parla l’inglese, in francese nei Paesi dove si parla il francese, e cosi’ via, o al massimo bilingue sull'interfaccia e sulla tastiera (arabo e inglese, coreano e inglese, ecc.).

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Sistemi “OPEN” per superare le BARRIERE all’accesso agli spazi pubblici, fisici e virtuali

• In definitiva, mentre lo spazio sovra-territoriale o virtuale, sia pubblico che privato, è in rapida e caotica evoluzione, per le sue intriseche caratteristiche di natura virtuale, plasmabile e flessibile 24 ore su 24 e 365 giorni su 365, con impatti non facilmente prevedibili, gli spazi fisici, sia pubblici che privati, restano ancorati a schemi organizzativi urbanistici ed architettonici standard e chiusi, per cui l'accesso a Internet in spazi fisici aperti al pubblico e’ una corsa ad ostacoli, tra l’accesso disponibile solo in alcune zone del territorio europeo, interfacce utente sempre diverse, sia per grafica ed informazioni che per lingua utilizzata

• Forse conviene esaminare i modelli di sviluppo affermatisi nella dimensione WEB, e trasferirli

in modo adeguato alla dimensione fisica territoriale valorizzando i nuovi spazi pubblici fisici per l’accesso promossi sia dalle Istituzioni (top down), sia dalla spinta del mercato (bottom up)

• Numerose sono le Comunita’ virtuali affermatisi grazie ad Internet come quella degli sviluppatori della piattaforma Linux oppure Auction without borders – www.idealist.org" che accoglie nel proprio data base oltre 39.775 tra associazioni non profit, ngo, ecc..

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Evoluzione degli spazi pubblici e Societa’ civile locale e globale

• Trasferire la filosofia delle Comunita’ virtuali alle Comunita’ fisiche collegandole tra di loro tramite una rete / piattaforma Piazze Telematiche “free e open” alla condivisione di codici comportamentali ed etici universalmente riconosciuti, alla cooperazione e allo scambio di conoscenze

• Questa analogia potra’ trovare piena applicazione tramite la Societa' civile globale nel ruolo di “LINK” tra lo spazio pubblico fisico e lo spazio pubblico virtuale, tra le Comunita’ fisiche locali e le Comunita’ virtuali globali

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Proposta di un “e-Governance EU-25 Act” per la diffusione di spazi di pubblica utilita’, fisici e virtuali, per l'accesso, l'educazione e la partecipazione alla e-Democracy

• La sfida su cui si gioca lo sviluppo socio-economico e democratico dell'EU-25 e' nella corretta applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea alla nuova realta' che caratterizza le relazioni sociali ed economiche nel nascente nuovo spazio fisico-virtuale a quattro dimensioni (latitudine, longitudine, altitudine, web): uno spazio fisico-virtuale che va considerato come un tutt’uno e che non dovra’ essere scisso, come non puo’ essere scissa la trasparenza della democrazia passando dal mondo reale a quello virtuale e viceversa

• Attualmente una parte assai rilevante, degli oltre 450 milioni di abitanti della neonata EU-25, non ha alcuna possibilità fisica di accedere alle reti a larga banda e ai relativi servizi; e quindi è solo retorica il parlare a questi cittadini europei di educazione digitale o di partecipazione all’Economia della Conoscenza e all’e-Democracy

• Occorre una Politica a livello Unione Europea basata sui “fini sociali e i valori europei” richiamati all’inizio di questo Convegno: un "e-Governance EU-25 Act" basato non solo su norme regolatorie come quelle contenute nel Telecommunication Act 1996 (che sono indirizzate esclusivamente agli aspetti di mercato), ma anche su norme che tengano conto delle istanze globali in tema di diritti umani e di sviluppo sostenibile e piu’ in generale della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea

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Utopie Urbane e insorgenze contemporanee

• A distanza di 10 anni dal progetto Act Vill del 1994 (Utopie Urbane, nuovi strumenti per il Rinascimento delle Citta’ europee: citta’ agora’, glocale e sostenibile), sembra che insorgenze contemporanee dall’alto (progetti istituzionali di nuovi spazi publici) e dal basso (l’aumento della richiesta di mercato di luoghi d’accesso come gli internet cafe’) possano innescare la diffusione di spazi pubblici “fisico-virtuali o glocali” di interesse generale per l'accesso, l'educazione e la partecipazione alla e-Democracy

Il Progetto Pilota Urbano (PPU) “Piazza Telematica” del Comune di Napoli, finanziato in parte dall’UE, sembrerebbe l’unico progetto che prevede l’integrazione tra lo spazio territoriale fisico locale e quello sovra-territoriale o virtuale globale, per dare vita in questo modo ad una nuova e moderna realtà, definibile come “Glocale” (Globale-Locale), con precisi collegamenti sia al sistema territoriale fisico (urbano e architettonico) locale, sia al sistema sovraterritoriale o virtuale globale

• Sta per scoccare finalmente l'ora di quelle che Edgar Morin, in un'appendice a L'esprit du temps, ha battezzato utopie concrete: "Isolotti d'armonia e di pienezza", per navigare nel tempestoso mare della società dell'era digitale ?

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ANCORE: rete in rame, rete elettrica...... gsm, adsl, ecc., fino a quando ?

• Tra il 1997 e il 1998 un messaggio pubblicitario recitava “Con la rete in fibra ottica arriva in porto il futuro di questa citta’” e sullo sfondo c’era l’immagine del molo di un porto con una “bitta” a cui era saldamente ancorato un cavo in fibra ottica

• E’ arrivato il momento di rivedere quel messaggio in “Con la rete in fibra ottica& piazze telematiche si salpa dai vecchi porti, dalle vecchie reti, verso l’oceano dell’innovazione, del sapere e dell’ignoto”