ASSOCIAZIONE BORGHI AUTENTICI D ITALIA · 2018. 7. 22. · ITALIA 73 La proprietà intellettuale è...

ASSOCIAZIONE BORGHIAUTENTICI D ITALIA 01 - 30 giugno 2018

INDICE

ASSOCIAZIONE BORGHI AUTENTICI D ITALIA

28/06/2018 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Lecce Le «vie del pane» e altri incanti a Melpignano

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26/06/2018 Il Secolo XIX - Levante Si parte da scuole, frazioni e sicurezza

6

24/06/2018 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Barletta Un paese ospitale si mette... in mostra

7

21/06/2018 Il Nuovo Quotidiano di Puglia - Lecce Per la Festa dei lampioni in programma concerti bandistici e degustazione deitipici taralli

8

21/06/2018 La Guida "C'è Fermento" a Saluzzo Da giovedì a domenica nell'ex caserma Musso

9

17/06/2018 Corriere della Sera - Torino Una bionda per un giorno

10

16/06/2018 Il Quotidiano del Sud - Calabria - Cosenza La ciliegia diventa un marchio identitario del territorio

11

14/06/2018 La Nuova Sardegna - Nuoro Tanti servizi in una applicazione utili per turisti e residenti

12

13/06/2018 Nuova Gazzetta di Saluzzo Social food nel parco di Villa Luppo con degustazioni e balli occitani

13

11/06/2018 La Nuova Sardegna - Oristano di Bernardo AsproniwLULAIl calendario degli eventi...

14

11/06/2018 Unione Sarda Percorsi di poesia e storie per valorizzare il paese

15

09/06/2018 Il Nuovo Quotidiano di Puglia - Lecce Salento Book Festival teatro, concerti e rassegne Parte l'Estate Galatea

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09/06/2018 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Brindisi S'alza il sipario sull'«Estate Galatea» ricca di spettacoli e rassegne culturali

17

08/06/2018 La Nuova Sardegna - Oristano Un cammino nel gusto più vero con il cibo e i vini del Parte Montis

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08/06/2018 That's Italia I TESORI DEL SALENTO

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08/06/2018 La Prealpina - Nazionale LEGGERE & VIAGGIARE

29

08/06/2018 Unione Sarda Nois, vetrina di storia locale e fotografia

30

07/06/2018 Gazzetta del Sud - Cosenza Festa delle ciliegie Si chiude la sesta edizione

31

07/06/2018 Corriere di Saluzzo Serata a Villa Luppo tra gastronomia e musica

32

07/06/2018 Unione Sarda iazza Alvinu, via Monti di Lizu, largo dell'Ordito...

33

03/06/2018 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Barletta Turismo, oggi si presenta un piano di sviluppo

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02/06/2018 Unione Sarda Apre la fiera del cavallo In mostra prodotti locali

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01/06/2018 Il Quotidiano del Sud - Calabria - Catanzaro La festa della ciliegia a Roseto Capo Spulico

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ASSOCIAZIONE BORGHI AUTENTICID ITALIA 23 articoli

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

28/06/2018Pag. 45 Ed. Lecce

diffusione:20140tiratura:27960

5ASSOCIAZIONE BORGHI AUTENTICI D ITALIA - Rassegna Stampa 01/06/2018 - 30/06/2018


26/06/2018Pag. 14 Ed. Levante



24/06/2018Pag. 38 Ed. Barletta





21/06/2018Pag. 33 Ed. Lecce




21/06/2018Pag. 71 La Guida tiratura:25000


17/06/2018Pag. 9 Ed. Torino





16/06/2018Pag. 29 Ed. Cosenza




14/06/2018Pag. 33 Ed. Nuoro




13/06/2018Pag. 11 Nuova Gazzetta di Saluzzo

diffusione:8000



11/06/2018Pag. 37 Ed. Oristano




11/06/2018Pag. 29




09/06/2018Pag. 24 Ed. Lecce



09/06/2018Pag. 46 Ed. Brindisi





08/06/2018Pag. 19 Ed. Oristano



t Speciale Puglia Salento

Rl DELSALENS iamo ormai giunti alle porte di Lecce, quando

percorrendo la strada provinciale che collegala località costiera di Casalabate a Squinzano,

si palesa in tutto il suo ritrovato splendore l'Abbazia diSanta Maria di Cerrate, un luogo dalla doppia anima,un tempo monastero di rito ortodosso, poi masseria,tornato a nuova vita dallo scorso aprile al termine di unlungo restauro ad opera del FAI. Il complesso abbaziale,aperto in estate tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle15.30 alle 19.30 (biglietto 5 euro - www.fondoambiente.it), sorge in aperta campagna, immerso tra gli ulivi, sulsito dove, secondo la leggenda, il principe normannoTancredi d'Altavilla ricevette l'apparizione dellaVergine. Un elegante pozzo del XVI secolo e una loggia

del Duecento con capitelli scolpiti nella bianca pietraleccese affiancano la millenaria chiesa dell'abbazia,uno dei più importanti esempi di architettura romanicapugliese, riaperta al culto in primavera dopo oltre 40anni con una messa officiata dal vescovo di Lecce,monsignor Michele Seccia. La chiesa, sottoposta aun accurato restauro che ha interessato le coperturele strutture portanti, i paramenti lapidei delle facciatee tutto il ciclo scultoreo del portale d'ingresso e delportico, sf presenta rinnovata negli arredi liturgici e,dall'8 settembre, tornerà ad accogliere anche il grandealtare barocco della Santissima Vergine di Cerrateche dal 1642 si ergeva a ridosso di una delie colonnedella navata sinistra, ma che nel 1971 venne smontato

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08/06/2018Pag. 72 N.24 - giu/lug 2018 That's Italia

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testo di Patrizia Bertolotti

I VISITATORIDELL ABBAZIA DI SANTAMARIA DI CERRATEHANNO A DISPOSIZIONEUN'AREA RISTORO DOVEPOTER ACQUISTAREPRODOTTI LOCALI PERUNO SPUNTINO E UNASALA DIDATTICA PERL'INTRODUZIONE ALLAVISITA DEL COMPLESSO,DOVETROVERANNOANCHE UNA SERIE DIITINERARI A PIEDI, INBICICLETTA E IN AUTONEI DINTORNI, TRACCIATISU MAPPE CARTACEEE DIGITALI IN LIBERACONSULTAZIONE.DA GIUGNO SARÀPOSSIBILE ANCHESOGGIORNARE NELLAQUIETE DELL'ABBAZIAPERNOTTANDO NELLANUOVA FORESTERIAREALIZZATA NELLACASA DEL MASSARO.A BREVE, PRENDERÀ ILVIA LA TERZA E ULTIMAFASE DEI RESTAURIDELL'ABBAZIA, CHERIGUARDERÀ I FRANTOIIPOGEI, I MURI DI CINTAE L'EDIFICO DELLEEX STALLE, DOVESARÀ ALLESTITO UNOSPETTACOLO CONVIDEOPROIEZIONIIMMERSIVE DEDICATEAL RACCONTO DELLASTORIA DELL'ABBAZIADI CERRATE E DEL SUOTERRITORIO.

In apertura, la chiesa,

appena riconsacrata,

dell'Abbazia di Santa

Maria di Cerrate. A

fianco, gli affreschi

bizantini restaurati.

Nelle pagine

successive, l'interno

della chiesa (a cui il

recente restauro ha

restituito la solidità

della sua struttura,

l'integrità dei suoi

arredi e lo splendore

delle sue decorazioni),

il forno e la macina

nella Casa Monastica e

il pozzo del XVI secolo

che affianca la chiesa.

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e da allora è conservato in pezzi. L'internodell'edificio ora gode anche di una nuovailluminazione che valorizza l'atmosfera e ipreziosi affreschi bizantini del XII secolo, aiquali il restauro appena concluso, condottosotto la supervisione della SoprintendenzaArcheologia, Belle Arti e Paesaggio della°uglia e la consulenza àeWIstituto SuperioreDer la conservazione e /'/ restauro di Roma,ha restituito la trasparenza e la brillantezzadei colori antichi, ripristinando la forzaiconica delle immagini sacre e recuperandoriportanti dettagli, come le iscrizioni in

greco. La vocazione agricola del luogo è,invece, testimoniata dai frantoi ipogei perle spremitura delle olive, ricavati in grottescavate nel tufo, e dal rinvenimento nellaCasa Monastica, nella parte più anticadell'abbazia, delle fondazioni di un mulinoper la macinazione del grano con adiacenteil forno dove i monaci basiliani producevanoil pane fin dal XII secolo, come attesta unraro stampo eucaristico rinvenuto nel 2016 inloco, che veniva utilizzato per la timbraturadel pane dell'Eucarestia. Sulle antichefondazioni, scavate nella roccia, adesso èstato ricollocato un mulino risalente al XVI!-XVIII secolo, perfettamente funzionante, chesi conservava in pezzi nei locali dell'Abbazia,mentre il forno è stato riallestito con arredi eoggetti della tradizione contadina.



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^Spec ia le Puglia SalentoAppena fuori dal recinto dell'abbazia, si

trovano alcune arnie per l'allevamento delle apie la produzione del miele installate dal FAI e ilcomodo parcheggio dove recuperiamo la nostraauto. Ripartiamo addentrandoci sempre di piùnell'entroterra, fino ad arrivare dopo circa mezz'oranel piccolo centro di Corigliano d'Otranto che sorgenel cuore della provincia leccese e fa parte della GreciaSalentina, l'area geografica e culturale ellenofona doveancora oggi si parla il griko. Iscritta all'associazioneBorghi Autentici d'Italia e premiata anche per il 2018con la Bandiera arancione dal Touring Club Italianoper la qualità dei servizi turistici offerti, Corigliano ciaccoglie con il suo mosaico di viuzze che si diramanoper tutto il centro storico, impreziosito dalle tipichecase a corte e dalla maestosità e fantasia dei portonidei palazzi gentilizi. Tra i più affascinanti, i! sontuosoPalazzo Comi (1755), nella centralissima Piazza SanNicola, un edificio a due piani dall'elegante facciatadecorata con motivi classici, di fronte al quale si trovala Fontana pubblica risalente al Ventennio fascista,con al centro la statua della dea Minerva. Dalla piazzasi ammira la Torre civica con l'orologio che secondola tradizione locale fu sottratto ai turchi nel 1536,dopo che essi furono sconfitti a Castro da Giorgiode' Monti, e si scorge nitidamente la quattrocentesca

A fianco, il Castellode' Monti, protettoagli angoli da torrionicircolari; l'interno delCastello de' Monti.A destra, in alto, lafacciata barocca delCastello de' Monti. Adestra, in basso: unconcerto durante ilSalento Book Festival;un particolare dellato sinistro dell'arcoLucchetti.

torre campanaria della Chiesa Madre di San NicolaVescovo, con agli angoli quattro marzocchi (leoni),che originariamente era una torre di vedetta inseritanelle mura urbane di epoca medievale. La chiesa èinvece sorta nel 1573 su una preesistente cappella,come conferma la data scolpita nell'architraved'ingresso; l'interno presenta una pianta a crocelatina a tre navate e merita di essere visitatosoprattutto per il meraviglioso mosaico pavimentaleraffigurante scene bibliche, che richiama quello dellaCattedrale di Otranto, realizzato nel 1877-1878 daiMaselli di Cutrofiano. A pochi metri di distanza, invico Freddo, si erge l'Arco Lucchetti, datato 1497, unportale in pietra leccese finemente intagliata che daaccesso a un cortile privato, sul quale sono scolpitisimboli che narrano dell'eterna lotta tra Bene e Male.Sul lato sinistro dell'arco si nota un cane con inbocca un anello, che rappresenta metaforicamentela fedeltà coniugale, dirigersi verso un uomo euna donna raffigurati nell'atto di sposarsi chesorreggono una grande stella a otto punte, di buonauspicio per la loro sorte, a fianco della quale c'è undrago, simbolo del maligno, tenuto a guinzaglio dauna principessa e domato da San Michele Arcangeloa cavallo. Sul lato destro, lo stesso messaggio vieneespresso utilizzando simboli della cultura orientale,

LA MASSERIA E FATTORIADIDATTICA SANT'ANGELODI CORIGLIANO D'OTRANTOORGANIZZA OGNI ESTATEALL'INTERNO DELLATENUTA SERATE DI PIZZICAE IL GRIKANTI FESTIVALCON GRUPPI MUSICALISALENTINIdVIVW

MASSERIASANTANGELO.H). DALLI AL S AGOSTO,INVECE, NELLA VICINACITTA DI MAGLIE SISVOLGE IL MERCATINODEL GUSTO. LA PIÙIMPORTANTE KERMESSEESTIVA DEDICATAALLE ECCELLENZEDELL'ENOGASTRONOMIAPUGLIESE (WWW.MERCATINODELGUSTO.IT).

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tra cui una coppia di due oche che bevono dalla stessa coppa,a indicare l'uomo e la donna uniti in matrimonio, e un alberodi fico che rappresenta il grande Albero della Vita. Insiemeall'Arco Lucchetti, Corigliano d'Otranto è conosciuta per ilmonumento che domina Piazza Castello, dove ci sentiamodavvero minuscoli al cospetto dell'imponente Castello de' Monti,d'impianto medievale, sede in estate di un ricco programma dieventi nell'ambito del progetto Castello Volante che da alcunianni ha trasformato la fortezza in un contenitore di concerti,dj-set, mostre, laboratori e manifestazioni dedicate a cinema,danza, cibo e artigianato. Raro esempio di architettura militaresalentina che conserva ancora intatto l'originario fossato che necirconda il perimetro, l'edificio fu completamente rimaneggiatotra il 1515 e il 1519 dal feudatario coriglianese Giovan Battista De'Monti, il quale rese più possente il maniero angioino dotandolodi quattro imperiosi torrioni circolari agli angoli della suapianta quadrangolare, di numerose cannoniere e casematte. Inseguito, nel 1662, quando venne meno la funzione difensiva, ilduca Francesco Trane decise di ingentilire il castello e ordinò lacostruzione dell'attuale facciata barocca, adornata con statueallegoriche, busti di illustri personaggi del passato e fregiche sembrano ricamati nella pietra. Al centro della struttura,attorniata dalle allegorie della Giustizia e della Carità, spiccaproprio la statua con l'effigie di Giovan Battista de' Monti ilquale, a ridosso del castello, fece edificare la cinquecentescaCaporta, "Porta a Sud", l'unica sopravvissuta delle due porteche costituivano in passato gli accessi al borgo murato.

NEL CUORE DI CORIGLIANO D'OTRANTO, PERCORRENDO VIA MONCENISIO, SIARRIVA IN UN GIARDINO PUBBLICO DOVE È CONSERVATO UN MONUMENTONATURALE CHE È POSSIBILE AMMIRARE SOLO NEL SALENTO: UN RAROESEMPLARE DI QUERCIA VALLONEA, APPARTENENTE ALLA FAMIGLIA DELLEFAGACEE. ALTA CIRCA 15 METRI E CON UN CHIOMA DI 20 METRI DI DIAMETRO.

SALENTO BOOK FESTIVALLe città di Corigliano d'Otranto, Galatina, Galatone, Gallipo-li e Nardo ospitano dal 7 giugno al 22 luglio l'ottava edizio-ne della rassegna itinerante ideata da Gianpiero Pisanello eorganizzata dall'associazione culturale Festival Nazionaledel Libro, a cui partecipano gli scrittori delle più importan-ti case editrici nazionali, ma anche personalità del mondodello spettacolo, della cultura, dell'arte, della musica, del-lo sport e della comunicazione. Un'occasione per lettori eturisti di incontrare i loro scrittori preferiti ira le bellezzearchitettoniche e artistiche dei cinque comuni salentini e diassistere agli incontri con gli autori, diretti dal giornalistae scrittore Luca Bianchini, che si svolgeranno nelle piazze,nei castelli, nelle corti e sui sagrati delle chiese. Tra gli ospitidel Salente Book Festival 2018 (www.facebook.com/salen-tobookfestival/) segnaliamo i giornalisti Federico Rampini,Pierluigi Pardo, Francesco Giorgine Marco Travaglio, Gian-luigi Paragone, Saverio Tommasi, Max Laudadio, l'attrice escrittrice Chiara Francini, il Ministro dei beni e delle attivitàculturali e del turismo Dario Franceschini, Piero Fassino, ilmagistrato Caterina Chinnici, il regista televisivo DuccioForzano e Don Antonio Mazzi. Il festival, che gode del pa-trocinio dell'Università del Salento, proporrà oltre alle pre-sentazioni dei libri anche un ricco programma di concerti,reading, live show, laboratori di lettura e iniziative legate almondo dei libri dedicate ai bambini e ragazzi.

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Puglia Salento

UNA VILLA SUL MARE

Una delle spiagge più belle eincontaminate del Salento èPunta Prosciutto, rinomataper le acque incredibilmentetrasparenti, dai bassi fon-dali, dove si può praticareil windsurf. Proprio sullaspiaggia sorge Villa La Tonnara, una residenza storiceperfettamente ristruttura-ta, con veranda privata om-breggiata e cinque apparta-menti di diverse metraturea disposizione di famiglie,coppie o gruppi di amici chedesiderano trascorrere unavacanza in riva al mare. Oltreil cancello della villa, infatti,si apre la spiaggia attrezza-ta dove è possibile rilassarsial Lido degli Angeli, conven-zionato con Villa La Tonna-ra. La sera, poi, si possonoraggiungere in pochi minuti icentri di Manduria, Torre La-pillo, Porto Cesareo e Nardoe in circa mezz'ora d'autoGallipoli e Lecce. I prezzi pergli appartamenti variano aseconda della stagionalitàe della metratura, da 350 a3.000 euro settimanali, conservizi di biancheria e puliziafinale (tei. 335 650 8 360 -www.W/lolotonnora.com).

La nostra marcia di avvicinamento verso la costaionica riprende con una sosta a Galatina, giusto il tempo diassaggiare il famoso pasticciotto della pasticceria Ascalonein via Vittorio Emanuele II, 17, dove il t ipico dolce salentinodi pasta frolla è stato inventato nel 1745, e di visitare il borgoantico camminando tra palazzi barocchi e settecenteschi sustrade rivestite con il basolato originale. La città deve la suabellezza architettonica alla dinastia degli Orsini Del Balzo, inparticolare a Raimondello che, fra il 1383 e il 1391, fece costruirela magnifica Basilica di Santa Caterina d'Alessandria (www.basilicaorsiniana.iO che fonde insieme lo stile romanico e gotico,mentre la moglie Maria d'Enghien commissionò gli affreschi cherivestono interamente le pareti e le volte della chiesa, realizzatifra il XV e il XVI secolo da maestranze di estrazione diversa (sitratta del ciclo medievale di affreschi più esteso d'Italia dopo laBasilica di San Francesco di Assisi). Galatina ospita anche dueinteressanti musei: il Museo Civico Pietro Cavoti che conservauna delle più ricche e preziose collezioni pugliesi di incunaboli,cinquecentine e pergamene originali di età orsiniana e il Museodel Tarantismo. Qui apprendiamo che, in passato, i tarantatiaccorrevano a Galatina per invocare la guarigione nel giornodella Festa di San Pietro e Paolo, i patroni della città, ai qualiè dedicata la Chiesa Madre. Alle persone morse dal ragnoveniva fatta bere l'acqua benedetta del pozzo di una casa dove,secondo la tradizione, l'apostolo Paolo si fermò durante il suoviaggio di evangelizzazione, in luogo della quale oggi sorge unachiesetta chiamata Cappella di San Paolo.

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In alto, a sinistra, la Chiesadei Santi Pietro e Paoloa Galatina. Sopra, iSantuario del SS. Crocifissoa Galatone e il monumentoad Antonio de Ferrahis,detto il Galateo, medicoe filosofo (1444-1517). Afianco, la Torre del PalazzoMarchesaie a Galatone, eun incontro con l'autore alSalento Book Festival.

LA FESTA DI SAN PIETROE PAOLO A GALATINA,DAL 28 AL 30 GIUGNO, ÈCARATTERIZZATA DA UNASUGGESTIVA PROCESSIONEPER LE VIE DEL BORGO, DABANCARELLE, LUMINARIEE TANTA MUSICA. INPASSATO, INVECE, INQUESTE GIORNATE ITARANTATI DANZAVANOFINO ALLO SFINIMENTO PERESORCIZZARE IL MOtSODELLA TARANTOLA.

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•Speciale Puglia SalentoA IO km da Galatina, i resti del Castello di

Fulcignano e le antiche mura testimoniano la funzionedifensiva che aveva avuto al tempo dei normanni ilborgo di Galatone, dove entriamo varcando la portamonumentale di San Sebastiano. Il potere feudaleera rappresentato dal Palazzo Marchesale, affiancatodalla torre angioina, che nel 1556 cambiò la suaconnotazione da fortilizio militare in palazzo gentilizio,successivamente decorato in stile barocco. All'internoospita un frantoio ipogeo dell'Ottocento ristrutturato direcente, il Museo delle Macchine di Leonardo da Vinci eil Museo delle Radio d'epoca, mentre di fronte all'edificiosi eleva il Santuario del Santissimo Crocifisso della Pietàin stile barocco leccese, costruito nel 1621 in carparo, unapietra locale di pregio. I lavori di restauro all'interno dellechiesa, terminati lo scorso anno, hanno svelato dettagli ecolori, rimasti a lungo celati, di molti apparati decorativie restituito l'originale splendore all'affresco di Sant'Elenae San Michele, posto sopra l'arco trionfale, e alla cupoladecorata da Mario Prayer.

A fianco: la facciata instile neoclassico-ecletticodel Castello di Nardo;sotto, il Sedile con duebassorilievi circolari ai latidell'arco che raffiguranoun toro, simbolo di Nardo,e un teschio, in ricordodelle teste mozzate di trerivoltosi che GiangirolarrAcquaviva fece issaresul portale del Sedilecome ammonimento allacittadinanza; la partesuperiore del Sedilepresenta, invece, volutee addobbi barocchi ele statue dei protettoridi Nardo, San MicheleArcangelo, Sant'Antonioda Padova e San GregorioArmeno. Al centro,dall'alto in basso: laCittà Vecchia di Gallipolisi erge su una penisolacalcarea collegata conun ponte alla terrafermae alla parte nuova diGallipoli; il Castellodi Gallipoli, a piantaquadrata con torrioniangolari, circondato quasicompletamente dal mare;la Spiaggia Rivabella,compresa tra Gallipolie Lido Conchiglie. Adestra, in alto, la spiaggiacittadina della Purità, esotto, la mostra #Selfati.

Quando arriviamo a Nardo, solo una manciatadi chilometri ci separa dal mare del Salento che bagnale frazioni di Santa Caterina, Santa Maria al Bagno eSant'lsidoro e il Parco regionale di Porto Selvaggioe Palude del Capitano, un'area di interesse storico-naturalistico. Ma di Nardo, più che il lungo litoraledelle sue marine, ci affascina il centro storico chevanta un castello strutturato con torrioni a mandorla,voluto da Giovanni Antonio Acquaviva nel XV secolo etrasformato nel 1806 dai baroni Persone in una residenzaaristocratica che oggi ospita uffici comunali e ungiardino mediterraneo. Il luogo più suggestivo, tuttavia,è la scenografica Piazza Salandra, al centro della qualesvetta la Guglia dell'Immacolata (1769), un'opera in cuiè evidente il contrasto tra l'intenso colore giallastro delcarparo con il quale è fatta la struttura e il biancoredelle sue statue in pietra leccese. La piazza è cinta daeleganti edifici barocchi, tra cui la Chiesa di San Tritone,il Palazzo di città e il cinquecentesco Sedile riservato allediscussioni del governo cittadino. Fulgido esempio di

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barocco leccese è anche la Chiesa di San Domenico (1580-86) conla facciata in carparo scuro, ricca di colonne e bizzarre cariatidi, cosìcome barocca è la facciata della Cattedrale dell'Assunta, sorta suiresti di un'antica chiesa basiliana e dichiarata Monumento Nazionale,all'interno della quale è custodito un Crocifisso Nero del Duecento incedro del Libano. Dopo la breve visita lasciamo Nardo e in meno di20 minuti la SS 101 ci proietta sulla costa di Gallipoli, dove sfoghiamola voglia di mare accumulata durante il viaggio rimbalzando da unaspiaggia all'altra e tuffandoci nelle acque trasparenti che bagnanol'incantevole Baia Verde, la spiaggia di sabbia bianca di Rivabella(www.lidorivabella.it) e la Spiaggia della Purità, completamentelibera, che si estende in città ai piedi della seicentesca Chiesa diSanta Maria della Purità. Solo all'ora del tramonto ci avventuriamonell'intricato labirinto della Città Vecchia fatto di vicoli, case bianche,palazzi nobiliari e architetture barocche (splendida la Cattedrale diSant'Agata), dove la giornata si conclude con l'aperitivo di pesce aipiedi del Castello angioino-aragonese che per tutta l'estate ospiterà#Selfati: la prima mostra in Italia dedicata al Selfie, inteso comefenomeno sociologico e manifestazione artistica, con opere sitespecific e una stravagante Optical room {www.castellogaHipoli.it). -V

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07/06/2018Pag. 34 Ed. Cosenza





07/06/2018Pag. 2 Corriere di Saluzzo tiratura:18000


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03/06/2018Pag. 38 Ed. Barletta




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01/06/2018Pag. 19 Ed. Catanzaro



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