ASPETTI TECNICI Il campionamento e la caratterizzazione dei...
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La disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo nel
regolamento di cui al D.M. 10 agosto 2012, n. 161:
principi ed applicazioni pratiche
ARPASardegna
Direzione Tecnico-Scientifica Roberto Dessì
ASPETTI TECNICI
Il campionamento e la
caratterizzazione dei
materiali da scavo
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Terre e rocce da scavo: aspetti tecnici
Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Campionamento e caratterizzazione dei materiali da scavo
• Attività di caratterizzazione:
Fase progettuale e Fase Esecutiva
• Metodiche campionamento
• Valori di fondo
DM 161/12 Art. 1 comma 41 g. "caratterizzazione ambientale dei materiali di scavo": attività svolta per accertare la sussistenza dei requisiti di qualità ambientale dei materiali da scavo in conformità a quanto stabilito
dagli ALLEGATI 1 e 2
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D.M. 161/2012 e smi: Caratterizzazione ambientale
Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
“La caratterizzazione ambientale dei materiali di scavo viene svolta a carico del proponente in fase progettuale e comunque prima dell'inizio dello scavo“
Le procedure devono essere illustrate nel PdU (Art.5 - Allegato 5), includendo l’eventuale
materiale di origine antropica (Allegato 9)
COME REALIZZARLA? • Analisi storico – documentale; • Inquadramento urbanistico e territoriale
• Caratterizzazione geologica – idrogeologica; • Risultati Caratterizzazione chimico-fisica (piano di campionamento)
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D.M. 161/2012 e smi: Caratterizzazione ambientale
Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
QUANDO REALIZZARLA?
• La caratterizzazione ambientale nel suo complesso è svolta in FASE PROGETTUALE (Art. 1
– Allegato 2);
La sola caratterizzazione chimico fisica può (deve) essere svolta o ripetuta in fase esecutiva;
•Campionamento in FASE ESECUTIVA (A) e per CONTROLLI (B) (Art. 14 –Allegato 8)
FASE PROGETTUALE (FP)
Prima dello scavo - Allegati 2 e 4) FASE ESECUTIVA (FE)
Se non eseguibile in FP - Allegato 8
CARATTERIZZAZIONE
AMBIENTALE
prevedono
CAMPIONAMENTO
CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA
RAPPORTO
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Caratterizzazione ambientale Fase Progettazione
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Campionamento ragionato o campionamento sistematico/casuale
Sulla base delle informazioni sul sito si
procederà con una campionatura sistematica a maglia regolare o casuale ,
di ampiezza adeguata alla tipologia ed alle dimensioni dell’opera di escavo, con lato da 10 a 100 metri.
Le strategie di campionatura proposte, densità ed ubicazione, dovranno derivare da
considerazioni motivate sulla base del Modello Concettuale preliminare delle aree interessate dall’opera,
oppure da considerazioni statistiche di rappresentatività della campionatura
Punti di indagine:
Minimo 3
Elaborare il Modello Concettuale
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Caratterizzazione ambientale Fase Progettazione
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Esposizione
Diretta
Acqua di Falda
Direzione Vento
prevalente
Leaching
Sorgenti
Contaminazione
Ecotossicità
Stream
Fiume
Infiltrazione
verso habitat
acquatici
Prodotto libero
Pennacchio
Dissoluzione
Lisciviazione
Acqua
potabile
Intrusione
Vapori
Suolo
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Caratterizzazione ambientale
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Privilegiare gli scavi esplorativi, in subordine sondaggi
SCAVI ESPLORATIVI Vantaggi
•osservazione diretta della struttura del sottosuolo;
•possibile determinare le proprietà geotecniche dei terreni
con prove in sito
•possibilità di prelevare campioni indisturbati di grande
dimensione ed alta qualità;
Svantaggi
Profondità modeste, specie se lo scavo è sotto falda;
• necessità di strutture di sostegno provvisorie;
• pericolo di cedimenti e decompressione del terreno;
Scopo: • ricostruire il profilo stratigrafico mediante l’esame dei campioni estratti;
• prelevare campioni indisturbati per la determinazione in laboratorio delle proprietà
fisiche e meccaniche;
• consentire rilievi e misure sulle acque sotterranee;
• esecuzione di prove in sito per la valutazione delle proprietà geotecniche del terreno in
sede.
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Caratterizzazione ambientale
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SONDAGGI Vantaggi
•possibile attraversare qualsiasi terreno,
anche a grande profondità e sotto falda;
•possibilità di eseguire indagini anche in
mare o in fiume;
•Accuratezza nella ricostruzione
stratigrafica
•semplicità delle operazioni di occlusione
del foro
Svantaggi
• difficoltà di campionamento in terreni a
grana grossa incoerenti;
• impossibilità di eseguire prove in sito a
grande scala;
• possibile mascheramento dei terreni per
dilavamento, caduta di detriti sul fondo.
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Caratterizzazione ambientale
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Modalità di prelievo dei campioni:
esempio modulo/verbale prelievo
Contenuto minimo: Riferimenti progettuali, fase
Data, ora e luogo, coordinate e quota
Personale presente
Scopo prelievo
Descrizione condizioni sito
Descrizione eventuale processo di produzione del materiale
Descrizione materiale prelevato
Modalità di campionamento
Tipo di analisi a cui viene destinato il campione prelevato
Sigla campione
Modalità di conservazione e trasporto
Numero aliquote preparate
Nelle matrici solide, costituite daparticelle eterogenee, i campioni di piccole dimensioni inducono maggiori errori di rappresentatività rispetto a campioni più grandi
Campionamento errato: nei campioni blu e verde, di dimensioni non sufficienti, la proporzione delle particelle contaminate (“pepite”) nel campione mandato ad analisi non rappresenta la proporzione di queste nella popolazione complessiva
Particelle contaminate (“pepite”)
Sovrastima del
rapporto Sottostima del rapporto
Campione rappresentativo
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Caratterizzazione ambientale
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Campione non rappresentativo
Campione non rappresentativo
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Caratterizzazione ambientale
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Campione medio composito: insieme di più incrementi
Campione composito di fondo scavo
X – Esempio di Punti per campioni incrementali
x x x x x x x x
x x x x x x x x
x x x x x x x x
x x x x x x x x
Parete
Fondo scavo
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Campione composito sulle pareti in
relazione alla variabilità stratigrafica
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DM 161/2012 – Analisi chimiche
% passante
% trattenuto
Setacciatura a 2 mm
Analisi chimica
Concentrazione di
contaminante del
passante
Concentrazione
contaminante nel
campione
(conc. contaminante passante) X (% passante)
100
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ANALISI: condotte sulla frazione < 2 mm ed espressione del risultato sulla totalità dei
materiali secchi
Metodi ufficiali Limite Quantificazione DL = 1/10 CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione)
Confronto risultati con: colonne A e B (tab. 1 all. 5 parte V D.lgs 152/06)
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Caratterizzazione ambientale: Acque sotterranee
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Se lo scavo interessa la porzione satura del sottosuolo: un campione
di acqua sotterranea per ciascun punto
2500 mq = 3 piezometri
•pH
•Conducibilità
•Livello freatico
•Redox
•Temperatura
+ Analiti identici a quelli
richiesti per la
campionatura dei materiali
di scavo ed in funzione
delle conoscenze sul sito
Campionamento
dinamico con pompa
a basso flusso
(da 1 a 5 l/m) per
garantire la
significatività del
prelievo
Questo significa:
realizzazione di PIEZOMETRI nei punti
di campionamento
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Caratterizzazione ambientale
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Set minimo
Parametri DM 161/13
A Suoli residenziali
mg/kg B Suoli Industriali
mg/kg Acque sotterranee
mg/l
Arsenico 20 50 10
Cadmio 2 15 5
Cobalto 20 250 50
Nichel 120 500 20
Piombo 100 1000 10
Rame 120 600 1000
Zinco 150 1500 3000
Mercurio 1 5 1
Idrocarburi C>12 10 250 IdrocTot: 350
Cromo totale 150 800 50
Cromo VI 2 15 5
Amianto 1000 1000 -
S BTEX 1 100 101
S IPA 10 100 0,1
D.Lgs 152/06 CSC Tabelle di confronto per suoli ed acque sotterranee
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Caratterizzazione ambientale
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Per i materiali provenienti da dragaggi marini, da alvei e quant'altro, e nei casi in cui si effettuino ripascimenti ed interventi in mare, si dovrà tenere conto della normativa previgente in materia, ovvero l'articolo 5, comma 11-bis, della legge n. 84 del 1994 e s.m.i.. Siti oggetto di interventi di bonifica di interesse nazionale ai sensi dell’articolo 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il cui perimetro comprende in tutto o in parte la circoscrizione dell’Autorità portuale
“Manuale per la movimentazione dei sedimenti
marini di ICRAM-APAT
La caratterizzazione dei materiali derivanti dalle operazioni di scavo di sedimenti marini,
fluviali, lacustri e palustri potrà essere effettuata sia in sito sia in banco dopo la loro
rimozione. Riferimenti normativi e tecnici nel D.M. MATTM del 7 novembre 2008 "Disciplina delle operazioni di
dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale…”
Materiali da dragaggi marini o alvei fluviali
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Caratterizzazione ambientale
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SEDIMENTI MARINI E FLUVIALI
Utilizzare Manuale APAT
Per la caratterizzazione in sito si potrà
effettuare un campionamento, a seconda
delle condizioni del corpo idrico, secondo
le seguenti modalità:
- transetti: caratterizzazione in aree di
notevole estensione, senza specifiche
indicazioni di attività contaminanti (linee
perpendicolari alla linea di costa o di riva);
- maglie: caratterizzazione di dettaglio
laddove sia atteso un medio-alto grado di
contaminazione in relazione alle attività sul
territorio;
- linee: lungo canali o fiumi, integrato con
transetti in situazioni particolari;
- misto: transetti-maglie-linee dove sono
presenti tutte o parte delle situazioni
precedentemente considerate.
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DM 161/2012 - Campionature
Numero punti di indagine: mai inferiore a 3
TIPO OPERA
Requisito N° punti indagine
AREALE Fondazioni
Superficie < 2.500 m2 minimo 3
Superficie compresa tra 2.500÷10.000 m2
3 + 1 ogni 2.500 m2
Superficie > 10.000 m2 7 + 1 ogni 5.000 m2
LINEARE Strade, reti distribuzione gas, elettricità, acquedotti e fognature, opere di sistemazione idraulica
Progettazione definitiva 1 ogni 500 metri lineari
Progettazione preliminare 1 ogni 2.000 m lineari
GALLERIE
Progettazione definitiva 1 ogni 1.000 m lineari
Progettazione preliminare 1 ogni 5.000 m lineari
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DM 161/2012 - Campionature
Numero campioni (per ogni punto): minimo 3
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Tipo di scavo N° min campioni (per ogni punto)
Profondità dei campioni
SCAVO STANDARD 3 Campione. 1:
da 0 a 1 m Campione 2: fondo scavo
Campione 3: zona intermedia
SCAVO SUPERFICIALE (< 2m )
2 Campione 1:
da 0 a 1 m
Campione 2: da 1 a 2 m
SCAVO ESPLORATIVO (rappresentatività media)
2 Campione 1: fondo scavo
Campione 2: su parete in relazione
agli orizzonti individuabili
SCAVO IN PORZIONE SATURA DEL TERRENO
Campioni come sopra 1-2-3 + 1 campione delle acque sotterranee (piezometro). Campionatura dinamica a basso flusso (1 l/m)
CAROTAGGIO Più spezzoni di carota rappresentativi dell’orizzonte individuato
al fine di considerare una rappresentatività media
RIPORTI 1 campione per ogni porzione di suolo interessata dai riporti
Campionamenti complessivi di tutte le frazioni granulometriche Valutazione % in massa degli elementi di origine antropica
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DM 161/2012 - Campionature
Preparazione del campione
Omogeneizzazione
Quartatura Prelievo aliquota
Setacciatura a 20 mm
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DM 161/2012 - Campionature
Preparazione del campione da carotaggio
1 m 0
2 m
3 m
1 m
2 m
3 m
4 m
4 m
5 m
Scartare i clasti > 20 mm
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DM 161/2012 - Campionature
Valutazione percentuale di terreno di riporto (Allegato 9)
Requisito di sottoprodotto:
riporto < 20%
Prevedere campionature
specifiche per il riporto
Sul tal quale (TQ) analisi
merceologica
Frazione < 2 mm Analisi chimica
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Concentrazione rappresentativa
Definizione della concentrazione di contaminanti nelle TeRS
Concentrazione rappresentativa CR
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Media pesata sulla lunghezza
(C2x100) + (C3x80)
(100+80)
Campione 1 (100 cm)
Campione 2 (100 cm)
CRSP =
Campione 3 (100 cm)
CRSS = C1 6 sondaggi valore MAX
La Concentrazione rappresentativa in un punto di esposizione rappresenta la esposizione media contratta da un recettore nel sito
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Concentrazione rappresentativa
Definizione della concentrazione di contaminanti nelle TeRS
Concentrazione rappresentativa delle terre e rocce da scavo
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13 sondaggi UCL95
Quando il numero di dati disponibili è superiore a 8 è possibile calcolare la CR con il descrittore statistico
UCL95 , che rappresenta una stima altamente conservativa del valore della media. Viene utilizzato poichè tiene conto dell’incertezza legata al calcolo
della media.
Il software di analisi statistica ProUCL elaborato da US-EPA, indirizzo http://www.epa.gov/osp/hstl/tsc/software.htm, permette l’elaborazione dell’UCL 95. Questo software, viene suggerito da ISPRA per ottimizzare le procedure di Analisi di Rischio e di elaborazione dei Valori di Fondo naturale .
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Caratterizzazione ambientale: Fondo naturale
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Allegato 4 IN CASO DI SUPERAMENTO DELLE CSC: Il proponente può dimostrare che tali superamenti sono dovuti a caratteristiche o fenomeni naturali del terreno e che le
concentrazioni misurate sono relative a valori di fondo naturale. L’utilizzo dei materiali da scavo sara' consentito nell'ambito dello stesso sito di produzione. In altro sito diverso rispetto a quello di produzione, solo a condizione che non vi sia un peggioramento della qualita' del sito di destinazione e che tale sito sia nel medesimo ambito territoriale di quello di produzione per il quale e' stato verificato che il superamento dei limiti e' dovuto a fondo naturale.
valori di fondo naturale ARPA deve verificare in
contraddittorio il piano di
accertamento del proponente,
o i dati presentati per la
definizione del fondo naturale.
A) Manuale APAT/ISS 2006 Protocollo per la determinazione Valori di Fondo di metalli /metalloidi nei Suoli dei SIN” B) Manuale ISPRA 2009 Protocollo per la Definizione dei Valori di Fondo per le Sostanze Inorganiche nelle Acque Sotterranee
C) DGR 39/30 del 23 09.2011 Linee Guida Bonifiche Aree Minerarie Dismesse
A e B 95° percentile
C 95% UPL
Caratterizzazione ambientale: Fondo naturale
25 Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Prelievo di campioni da 10÷30
stazioni di campionamento
Difficoltà di applicazione
in aree urbane
Manuale ISPRA 2006 Protocollo per la Definizione dei Valori di Fondo di metalli e metalloidi nei suoli dei siti di interesse nazionale
Definizione del valore di fondo
• verifica dell’adeguatezza del numero di dati utili disponibili (da 20 a 30);
• verifica del tipo di distribuzione statistica dei dati;
• costruzione della curva cumulativa di frequenza e individuazione di eventuali
punti di discontinuità;
• il valore di fondo potrà essere individuato, fra gli indicatori statistici, anche in
funzione del tipo di distribuzione ovvero tramite l’individuazione di punti di
discontinuità della curva cumulativa di frequenza. Si propone, nel caso di
valutazione basata sui percentili, di riferirsi al 95°percentile.
Il manuale suggerisce l’utilizzo di ProUCL/EPA
per le elaborazioni statistiche
26 Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Caratterizzazione ambientale: Fondo naturale
Lithology As (mg/kg) Cd (mg/kg) Hg (mg/kg) Pb (mg/kg) Zn (mg/kg)
MetaSandstone 38 12,7 1,3 1.493 1.887
Meta Carbonate 64 42,5 4,7 4.298 7.559
MetSschist 17 35,4 1,9 1.975 3.745
D.Lgs. 152/06 Tab 1A 20 2 1 100 150
D.Lgs. 152/06 Tab 1B 50 15 5 1.000 1.500
Esempio Fondo naturale
Valle San Giorgio Iglesias
ARPAS
27 Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Caratterizzazione ambientale: Fondo naturale
ARPAS
28 Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Fase progettuale - Piano di Utilizzo
Argomento Contenuti
PRODUZIONE
DEI MATERIALI DA SCAVO
• ubicazione siti di produzione
• volumi in banco suddivisi nelle diverse litologie
DESTINAZIONE
• ubicazione siti di utilizzo e individuazione degli eventuali processi
industriali di impiego
• progetto utilizzo nel sito destinazione
• volumi di utilizzo suddivisi nelle diverse litologie e in base ai siti di
produzione
• operazioni di normale pratica industriale
CARATTERIZZAZIONE
AMBIENTALE
(in fase progettuale)
• indagine conoscitiva dell’area (inquadramento territoriale, urbanistico,
geologico e idrogeologico; descrizione delle attività svolte sul sito) per
ogni sito dalla produzione alla destinazione
• piano di campionamento e analisi
• parametri analitici considerati
• eventuali superamenti CSC e proposta valori di fondo
• necessità o meno di ulteriori accertamenti in fase esecutiva
DEPOSITO • ubicazione e caratteristiche delle aree di deposito in attesa di utilizzo
• tempi di deposito
TRASPORTO • percorsi previsti per trasportare i materiali da scavo tra i diversi siti
• modalità di trasporto (mezzo strada, ferrovia, nastro , ecc.)
TEMPI
• Tempi di realizzazione dell’opera e durata del Piano.
Inizio lavori entro 2 anni dalla data di presentazione del Piano
altrimenti PdU decade e le TRS sono nuovamente rifiuti
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Caratterizzazione ambientale Fase Esecutiva
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Caratterizzazione ambientale in FASE ESECUTIVA solo se viene
dimostrata impossibilità esecuzione in fase progettuale. Se i sistemi di scavo sono potenzialmente contaminanti si deve comunque effettuare la caratterizzazione in fase esecutiva. Il trattamento dei campioni per la loro caratterizzazione analitica, il set analitico, le metodologie di analisi, i limiti di riferimento sono gli stessi della caratterizzazione in FASE PROGETTUALE
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Caratterizzazione ambientale Fase Esecutiva
Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
MODALITA’ CAMPIONAMENTO
CUMULI
Cumuli posizionati su piazzole impermeabilizzate, stabilizzati e segnalati
Volume dei cumuli compreso tra 3.000 e 5.000 m3
N° Cumuli da campionare = 5 x (N° totale cumuli) 1/3
(m = k n 1/3)
Campione composito costituito da 8 incrementi
( 4 in profondità e 4 in superficie) per ogni cumulo.
Si deve sempre campionare il primo cumulo costituito, così come in caso di variazioni
litologiche o evidenze di potenziale contaminazione
Procedura di campionamento secondo le modalità UNI 10802
AREA DI SCAVO
O
FRONTE DI
AVANZAMENTO
Caratterizzazione ad inizio scavo e successivamente
ogni 500 m di avanzamento
(salvo in casi di potenziale contaminazione)
Per ogni avanzamento prelievo di 8 incrementi per costituire
il campione composito da sottoporre ad analisi
INTERA AREA DI
INTERVENTO Secondo le procedure degli Allegati 2 e 4
Campionatura delle matrici solide
Nella figura una
esemplificazione di procedura
di campionamento da
mucchi con incrementi e le
definizioni di campioni
primari secondari e
compositi.
La norma entra quindi, con
estremo dettaglio in tutte le
fasi del campionamento
proponendo anche schemi e
schede.
Norma UNI 10802
su campionamento cumuli
31 Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Caratterizzazione ambientale Fase Esecutiva
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DM 161/2012 – Fase Esecutiva Controlli e ispezioni
Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Controlli e ispezioni su corretta attuazione del PdU
Competono all’ARPA territorialmente competente.
Si svolgono in contraddittorio con il proponente/esecutore sull'area di destinazione finale del materiale da scavo, a completamento o durante posa in opera. Criteri di accertamento: Uguali a quelli utilizzati per la caratterizzazione in FASE PROGETTUALE Punti di indagine mai < 3 ed in base alle dimensioni dell’area secondo la tabella dell’allegato 2 Profondità indagine sito riutilizzo: Camp. 1 da 0÷1 m da p.c. Camp. 2 zona intermedia Camp. 3 piano imposta materia scavo Prelievo in genere di campioni compositi, secondo le indicazioni dell’allegato 2, in relazione a tipologie ed orizzonti individuati Gli analiti sono gli stessi individuati nel PdU
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Gestione dei Dati
www.terrerocce.isprambiente.it
ISPRA ha elaborato il disciplinare che definisce
le informazioni da trasmettere, gli standard e le
modalità di trasmissione, da parte dell’autorità
competente.
Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
DM 161/2012 Articolo 13 Gestione dei dati
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DATABASE CAMPIONATURE
Cod_Staz Cod_Camp Est_m Nord_m Quota _m Da_m A_m As_mg_kg Cd_mg_kg Co_mg_kg Cr_mg_kg CrVI_mg_kg Cu_mg_kg Hg_mg_kg
ST_01 ST01/001 1569904 4883757 12.6 0.0 1.5 9.9 0.13 43.8 52.0 10 34.4 0.60
ST_01 ST01/002 1569904 4884461 12.6 1.5 3.0 10.4 0.15 43.9 64.8 5 166.9 0.60
ST_01 ST01/003 1569904 4883757 12.6 3.0 4.0 10.1 0.43 52.0 64.1 <0.5 55.3 0.60
ST_02 ST02/001 1569880 4883757 10.9 0.0 1.0 8.8 0.13 5.5 43.8 <.05 8.4 0.04
ST_02 ST02/002 1569880 4883757 10.9 2.0 3.0 8.6 0.15 52.0 43.9 <.05 9.4 0.04
ST_02 ST02/003 1569880 4883757 10.9 3.0 4.0 9.9 0.23 64.8 52.0 2.0 13.9 0.04
ST_03 ST03/001 1568076 4884461 25.8 0.0 0.5 10.4 0.43 60.0 64.8 5.0 58.7 0.62
ST_03 ST03/002 1568076 4884461 25.8 0.5 1.5 12.1 0.47 43.9 60.0 4.0 43.0 0.52
ST_03 ST03/003 1568076 4884461 25.8 1.5 2.5 12.9 0.56 62.3 62.3 <.05 45.7 0.78
Esempio tabella DATI sulla base dei parametri minimi richiesti dal DM 161/12
Cagliari 26 settembre 2013 Terre e rocce da scavo – Aspetti tecnici
Ni_mg_kg Pb_mg_kg Zn_mg_kg C>12_mg_kg BTEX_mg_kg S_IPA_mg_kg Amianto_mg_kg
12.0 66 12.0 189 <.01 <.01 <1000
60.6 47 60.6 462 <.01 <.01 <1000
42.2 51.0 105.4 377 <.01 <.01 <1000
23.8 8.4 23.6 158 <.01 <.01 <1000
25.3 9.0 25.2 161 <.01 <.01 <1000
31.4 12.0 34.4 189 <.01 <.01 <1000
42.1 60.6 166.9 462 <.01 <.01 <1000
38.8 39.3 82.4 358 <.01 <.01 <1000
41.3 48.0 87.2 377 <.01 <.01 <1000
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Requisiti di qualità ambientale
In quali casi l’Autorità competente può richiedere il parere di ARPA
sul PdU del proponente?
Alcuni casi, non esaustivi, in base ai quali l’intervento di ARPA può essere
richiesto:
• presenza di attività industriali o artigianali (in essere o dismesse);
• presenza di serbatoi o cisterne interrate, sia dismesse che rimosse che in uso e
che contengano o abbiano contenuto idrocarburi e/o sostanze pericolose;
• presenza di strutture viarie di grande traffico, situate a distanza inferiore a 20
metri;
• presenza di insediamenti che possano aver influenzato le caratteristiche del sito
stesso a causa della ricaduta delle emissioni in atmosfera posti entro una
distanza limitata dal sito.
Di conseguenza ARPA, basandosi sulle proprie conoscenze del territorio e delle
attività antropiche presenti e passate ed evidenze sul sito, può richiedere
integrazioni di campionatura e modifiche al set analitico
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In cosa consiste la verifica in contradditorio dell’esecuzione del
piano per la definizione dei valori di fondo che ARPA è tenuta a
eseguire ai sensi dell’art. 5 comma 4?
Il decreto non specifica i criteri di verifica in contradditorio.
ARPA deve controllare che il piano sia conforme a quanto previsto dalle
Linee guida di ISPRA ed eseguire una validazione delle campionature e
analisi.
Queste fasi sono da intendersi preliminari alla presentazione del PdU perchè
i dati relativi ai valori di fondo saranno necessari per la redazione dello
stesso documento
Requisiti di qualità ambientale
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In cosa consiste la validazione delle campionature da parte di
ARPA?
Il decreto non specifica i criteri di validazione.
Nelle procedure di bonifica queste attività vengono richieste dalle conferenze
di Servizi ad ARPA per garantire le procedure di campionamento ed analisi
chimica eseguite dal proponente. Si ritiene che nel caso del DM 161/12 la
validazione debba essere richiesta dall’autorità proponente.
In pratica consiste generalmente in una campionatura eseguita in
contraddittorio in situ e nella verifica dei risultati analitici del laboratorio di
parte con le analisi del laboratorio ARPA.
Questo tipo di verifica è a titolo oneroso da parte del proponente.
Requisiti di qualità ambientale
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Nei siti oggetto di procedura di bonifica, è necessario eseguire
le determinazioni analitiche per tutti i contaminanti elencati nella
tabella 1 dell’allegato 5 alla parte quarta del D.Lgs. 152/06 e smi?
L’articolo 5 comma 5 recita testualmente che l’Arpa o Appa, entro sessanta
giorni dalla data della richiesta, comunica al proponente se per i materiali da
scavo, ivi compresi i materiali da riporto, i valori riscontrati per tutti gli
elementi e i composti di cui alla tabella 1 dell'allegato 5, alla Parte quarta
del decreto legislativo n. 152 del 2006, non superano le CSC.
Si ritiene che il set analitico possa essere quello previsto dal piano di
caratterizzazione approvato (se esistente).
Requisiti di qualità ambientale
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Classificazione dei materiali di scavo)
Come si classifica il materiale residuo di uno scavo storico?
È possibile applicare il DM 161/12 a materiale scavato precedentemente?
L’art. 185 del D.Lgs 152/06 prevede un’esclusione dal campo di applicazione
della normativa sui rifiuti per le sole attività di escavazione avvenute durante
un’attività di costruzione e subordinatamente all’accertamento di specifiche
condizioni.
Il DM 161/12 prevede la classificazione di sottoprodotti esclusivamente per i
materiali ancora da scavare e definiti da uno specifico Piano di Utilizzo.
I materiali di uno scavo storico sono rifiuti e non è possibile applicare il DM
161/2012.
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Le TeRS di scavi da opere NON sottoposte a VIA o AIA
Procedura suggerita per l’invio della dichiarazione resa all’ARPA
a) Analizzare le terre oggetto di scavo ed effettuare con un set analitico adeguato alle caratteristiche del sito di scavo (l’analisi chimica non è
obbligatoria ma il dichiarante si assume la responsabilità,
anche penale, del rispetto dei limiti di legge)
b) Allegare alla dichiarazione:
• Estratti cartografici dai progetti di scavo e di utilizzo con ubicazione delle aree di intervento
• Certificati del laboratorio chimico
• Descrizione dell’eventuale trattamento di normale pratica industriale applicato alle terre e rocce scavate
• Estratto del progetto dell’opera di utilizzo, che evidenzi l’utilizzo di terre e rocce dal sito di scavo
o, in alternativa,
Dichiarazione del Committente dell’opera che utilizzerà le terre scavate che affermi di essere a conoscenza che le terre e rocce provengono dal sito di scavo + Dichiarazione del Direttore dei lavori del sito di utilizzo che attesti la conformità delle terre del sito di scavo all’opera da realizzare
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