Aspettando il Giro Rosa a Corbetta

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Anno 24 - N. 5 - GIUGNO 2018 numero Associazioni - Nuova serie www.comune.corbetta.mi.it Aspettando il Giro Rosa a Corbetta Aspettando il Giro Rosa a Corbetta

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Anno 24 - N. 5 - GIUGNO 2018 numero Associazioni - Nuova serie www.comune.corbetta.mi.it

Aspettando il Giro Rosa a CorbettaAspettando il Giro Rosa a Corbetta

la voce di CorbettaPeriodico del Comune di CorbettaAnno 24, numero 5, giugno 2018(numero delle associazioni)

Direttore responsabileMarco Ballarini

RedazioneStefania De Ciechi, Greta MasperiMassimo Meloni, Donata Negretti, Chiara Ragusa

Pubblicità, grafica, impaginazione e stampaSO.G.EDI. srl Busto Arsizio - via Seneca, 12 Tel. 0331.302590 - [email protected]@gmail.com

Autorizzazione Tribunale di Milanon. 35 del 28/1/1995

Stampato in 8.300 copie, distribuito gratuitamente a tutte le famiglie residenti

Lettere e segnalazioniI lettori che volessero inviare interventi o segnalazioni sono pregati di farli pervenire a:Redazione La voce di Corbetta presso Urp, alla seguente mail: [email protected]

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In questo numeroDal Sindaco3 Editoriale del SindacoDalle Associazioni4 Premiati i Devoti della Madonna dei Miracoli5 Giro Rosa a Corbetta6 La battaglia di Magenta

rubrica a cura di Anselmo Pagani

7 I ragazzi di Scuola d’Arte il mosaiko vincono la XX edizione del Franco Agostino Teatro Festival e sbarcano al Piccolo di Milano!

8 Storie di... vita!10 Luna Park 2018

rubrica a cura di Gepi Baroni “Parliamone”

11 Correre per agonismo e perché... fa bene12 Grandi conquiste per le ginnaste del C.I.E.F.13 50esimo anniversario della società

“Progetto CBC Basketschool” Farmacia15 La nostra Farmacia Comunale

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Dal Sindaco

on grande soddi-sfazione apro que-sto numero della

Voce di Corbetta antici-pando un grande eventosportivo nella nostra cit -tà: IL GIRO ROSA. Si tratta del Giro d’Italiaal femminile che è ormaidiventato un appunta-mento fisso per le miglio-ri atlete del mondo e cheper il nostro Comune, de -signato Comune Europeodello Sport, riveste un’im -portanza particolare perl’aggregazione di cittadi-ni, associazioni e impre-se che ci hanno aiutatoper il buon esito dell’ini-ziativa. L’appuntamento a cuinon potete mancare èper domenica 8 luglio inp.zza Beretta alle ore11.30. Un doveroso ringrazia-mento al Presidente del -l’Equipe Corbettese, En -

rico Sangalli, per la pas-sione e il lavoro a soste-gno di questo storico eamatissimo sport, il cicli-smo, che da sempre uni-sce tutta l’Italia.In omaggio a questo im -portante evento sportivoabbiamo voluto abbellireil nostro amato centrostorico con tanti ombrel-lini rosa, sponsorizzatidal le imprese che hannocontribuito alla realizza-zione dell’iniziativa, cherendono ancora più fe-stosa l’attesa del Giro edel la stagione estiva im-minente.Dal 20 di giugno prendo-no il via le manifestazio-ni di “E...state a Cor -betta” per cinque merco-ledì con secutivi, in colla-borazione con i commer-cianti che hanno aderitoagli eventi, nel centro sto-rico, tante iniziative serali,fia be, la serata vintage,

pic nic in rosa, Corbetta’sgot talent, la via Verdi infe sta, bancarelle e gonfia-bili, musica e divertimentoassicurato per tutti. Vi invito a seguire gli ag -giornamenti delle inizia-tive sulla pagina face-book del Comune di Cor-betta.

Buona estate a tutti!

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Editoriale del Sindaco

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Associazione Devotidel la Madonna dei Mi -racoli di Corbetta ha

vin to l’Undicesimo PremioCul tura Città di Corbetta, nel -la serata del 9 giugno 2018,durante la festa “Aspettandol’Estate nel Borgo”, promos-sa dal Comitato di Castel laz -zo de’ Stampi, l’As socia zione

ha ritirato il premio da vanti alpubblico partecipante e allapresenza del Sindaco MarcoBallarini, della Consi glieraKa tia Delfino e dell’As ses- so re alla Cultura GiulianoGubert. Un premio che corona anni diimpegno, profusi dal presi-dente Enzo Alemani ed i suoi

collaboratori, che si prodiga-no per promuovere, alla citta-dinanza e ai visitatori, la bel-lezza della Chiesa Santuario;i devoti sono conosciuti, so -prattutto, per la gestione delmuseo, relativo al Santuario,sempre più meta di turisti, cheraggiunge il picco durantel’annuale Festa del Per dono. Il Presidente Alemani si im -pegna anche nell’organizza-zione di gite e viaggi culturalinelle più belle regioni d’Italia,dove arte, cultura e religionesi fondono. Il Presidente Alemani, insie-me ai suoi collaboratori, haritirato il premio accompa-gnato da un ringraziamento:in primis per l’Am mini stra -zione Comunale, per l’attivitàsvolta in tutti questi anni“ponendoci al servizio deglialtri e portando con noi il no -me di Corbetta e della nostraMadonna”; ai sostenitori inquesto percorso Emilio Ale -mani e le due guide del mu -seo Andrea Balzarotti e An -drea Lovati; un pensiero an -che a Don Mario Motta, stori-co rettore del Santuario, co -me sottolineato dal Pre si -dente “colui che è stato tra iprimi a volere fortemente lanascita di questa Associa -zione di cui è stato socio ono-rario e che da lassù saràcompiaciuto di questo belmomento”. Un risultato meritato per l’As -sociazione, per l’impegno ela passione che da sempre licontraddistingue.

Premio ai Devoti della Madonna dei Miracoli

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Giro Rosa 2018 - 8 luglioomenica 8 luglio sisvolgerà a Corbetta laterza tap pa del Giro

Rosa - Giro Ci clistico d’ItaliaFemminile 2018.Corbetta ospita, la manifesta-zione, la più prestigiosa nelcampo del ciclismoal femminile; la ga -ra si svilupperà lun -go un circuito (8giri) per un totale di132 km.Il ritrovo è alle ore10.00 presso Piaz -za BerettaLa partenza è alleore 12.00Arrivo - fine garaore 16.00 a segui-re premiazioniIl percorso si svol -gerà partendo daCor betta, Via Eu -ro pa, Via Milano(ex. SS 11) dire-zione Vit tuonesino intersezionecon S.P. 227, svol-ta a destra indiS.P. 226 verso Ci -sliano sino inter-sezione Corbetta,Via Fogazzaro, ViaVer ga, Via Croce,Via Del la Repub -blica, Via Ceriani,Via Ver di, Via Ro -ma, Via S. Am -brogio, Via Volta,P.zza Beretta, ViaMazzini, Via Gari -bal di, P.zza DelPo polo, Via S. Vit -tore, Via Brera,

Via 4 Novembre, Arrivo inVia Europa. 8 Giri, Totale132 Km.SI INFORMANO I CITTADINIDEL LE VIE INTERESSATECHE DURANTE TUTTO LOSVOLGIMENTO DELLA COR -

SA IL PERCORSO SARàCHIU SO ALLA CIRCOLAZIO-NE PER PERMETTERE ILPASSAGGIO DELLE ATLETE.Il Comune e l’Organizzazioneringraziano sin d’ora per lacol laborazione.

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Rubrica a cura di Anselmo Pagani

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La battaglia di Magental primo passo che condusse al -l’Unità d’Italia fu mosso il 4 giugnodel 1859 a Magenta, dove nel po -

meriggio di quella giornata di tarda pri-mavera si affrontarono gli eserciti fran-co-piemontese, comandati dall’Impe -ratore Napoleone III e dall’allora Re diSardegna Vittorio Emanuele II, e quel-lo austriaco, agli ordini dell’anzianogenerale Gyulai. Le premesse di quel-la che sarebbe stata la II Guerra d’In -dipendenza furono poste l’anno prece-dente, quando il 21 luglio nella cittadi-na francese di Plombières si incontra-rono a quattr’occhi il Primo Ministrosabaudo Camillo Benso Conte diCavour, partito ufficialmente da Torinoper la Svizzera al fine di “respirare l’a-ria buona delle montagne”, e l’Im pe -ratore dei Francesi che stava sottopo-nendosi ad un trattamento termale. Quest’ultimo, memore del giovanileesilio in Italia dove aveva avuto mododi frequentare i Circoli della Car bo -neria ed intimamente avverso all’Au -stria cui non perdonava di aver impo-sto condizioni umilianti alla Francia aseguito del Congresso di Vienna, vole-va dimostrare al mondo che, pur es -sendo giunto al potere a seguito di uncolpo di stato, il suo regime era tutt’al-tro che illiberale ed oscurantista, mafavoriva anzi le legittime aspirazioniindipendentiste dei popoli oppressidalla tirannia, nel caso di specie ovvia-mente di matrice austriaca. Di conse-guenza non ci volle molta fatica alCavour per convincere un già convin-to Napoleone a supportare il piccoloRegno di Sardegna contro il giganteaustriaco in quella guerra di liberazio-ne e civiltà che avrebbe sostanzial-mente spartito l’Italia in zone d’influen-za: il Nord riunito sotto lo scettro deiSavoia; nel Centro sarebbe sorto unnuovo regno retto dalla Duchessa diParma, una Borbone filo-francese; aRoma e nel Lazio il Papa, cui sarebbeandata la presidenza della futura con-federazione degli Stati italiani; infine alSud, se il Borbone avesse abdicato, ilsuo regno sarebbe passato a LucienMurat, figlio del compianto re Gioac -chino. Come contropartita per il suo

aiuto fra Paesi “fratelli” la Francia chie-deva la cessione della Savoia e dellaContea di Nizza. Il suggello di un simileaccordo era infine costituito dal sacrifi-cio della povera principessa Maria Clo -tilde, figlia di Vittorio Emanuele, cheappena quindicenne avrebbe spostatoil principe Napoleone Carlo Bo naparte,cugino dell’Imperatore, che aveva circail triplo dei suoi anni. Per far funzionare tutto il piano ed arri-vare alla tanto auspicata guerra peròera necessario procurarsi un casusbelli che giustificasse davanti ad un’o-pinione pubblica interna ed internazio-nale decisamente pacifista una dichia-razione di guerra all’Austria. Quandoormai non ci sperava più, perché alcontrario ad inizio del 1859 temeva diessere stato irretito da un repentinocambio di strategia da parte di Na-poleone III che pareva aver aderitoalla proposta di matrice russa, ma

supportata anche dall’Inghilterra, diindire un Congresso internazionaleper dirimere pacificamente l’annosaquestione italiana, il 19 aprile del 1859Cavour ricevette dalla cancelleria distato viennese un telegramma cheintimava al Regno di Sardegna didisarmare entro tre giorni, senza pe-raltro essere invitato al ventilatoCongresso. Tutt’altro che preoccupa-to, il machiavellico Conte a detta deipresenti... “balzò da sedere fregando-si le mani con impeto maggiore delsolito”...: ecco infatti che la provoca-zione tanto attesa era arrivata seppu-re in “zona Cesarini”, e tanto peggioper le “colombe”! Assicuratosi il soste-gno francese, Cavour mise in moto lamacchina bellica del suo piccolo statoin attesa dell’arrivo dei Francesi, po -tendo anche contare sull’incredibilefor tuna che l’irresoluto generale au -

striaco Gyulai, che avrebbe potutotran quillamente marciare su Torino for -te del suo esercito di circa 120.000 ef -fettivi, perse invece tempo prezioso,trattenuto com’era da un lato dal timo-re che, spostato l’esercito in Pie mon -te, si sarebbe sollevata l’intera Lom -bardia, dall’altro dalla speranza chenel frattempo i Prussiani si sarebberoa loro volta mossi contro i Francesiattaccando sul Reno. Ecco dunqueche questi ultimi, grazie anche all’effi-ciente rete ferroviaria, ebbero il tempodi transitare col loro esercito in Italiaricongiungendosi con quello Sabaudonei pressi di Trecate, mentre gliAustriaci (secondo grave errore diGyulai) erano convinti che l’attaccoavrebbe avuto luogo più a Sud, nellecampagne della Lomellina. Quandofinalmente se ne resero conto e cerca-rono di rimediare, era già troppo tardiperché i Francesi avevano intanto var-cato il Ticino all’altezza di Turbigo,dividendosi in due colonne distinte agliordini la prima del generale MacMahon e la seconda del generaleEspinasse, ma aventi come obbiettivoentrambe, seppure per strade diverse,la città di Magenta, dove nel frattempogli Austriaci si erano ritirati dopo avercercato invano di far saltare il ponteferroviario sul Ticino nei pressi di Pon -tenuovo, che sarebbe stato utilizzato aloro volta per attraversare il fiume daparte dei Piemontesi, anch’essi direttisu Magenta da una terza direttiva.Intrappolati in questa manovra a tena-glia, inferiori di numero perché partedelle loro truppe si era attardata inLomellina, gli Austriaci furono attacca-ti duramente in una battaglia che dacampale si trasformò presto in un san-guinoso scontro casa per casa, spe-cialmente nella zona della stazioneferroviaria dove si trova la “Casa Gia -cobbe” che mostra ancora oggi i segnidei tanti colpi da fuoco sparati in quel-la tragica giornata. Verso le 19,00 fuchiaro a tutti che il primo mattoncinodella costruzione dell’Italia Unita erastato finalmente posto, seppure al ter-ribile prezzo di circa 6000 fra morti eferiti, due terzi dei quali austriaci.

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cominciato tutto a gennaio, quandoun nuovo gruppo di ragazze dai 12ai 16 anni ha incominciato ad orga-

nizzarsi, all’interno della Scuola d’Arte ilmosaiko di Corbetta, per affrontare uno deiFestival di Teatro per ragazzi più importan-ti d’Italia: il Franco Agostino Teatro Festival.Sofia Fioccola, Valentina Peverelli, ChiaraOlivieri, Rebecca De Pascalis, Ylenia Fiori,Chiara Perroni, Benedetta Croci, MartinaFraccacreta, Maria Andreotti hanno inco-minciato a scrivere e mettere in scena,insieme al loro insegnante e regista Ales -sandro Stellacci, uno spettacolo sul bulli-smo, vero ed emozionante, che parla ai ra-gazzi e agli adulti. Sono andate in scena nella finale di Cre -ma, giovedì 24 maggio 2018, decise a farsentire a tutti la loro voce di adolescenti. Ece l’hanno fatta! Quello che a marzo sem-brava un sogno, andare al Piccolo, uno deiteatri più importanti della prosa europea, siè realizzato. “Una delle cose più belle della nostra vitto-ria” afferma Francesca Magistroni, Pre si -dente dell’Associazione Culturale il mo -saiko, “è stata ricevere il riconoscimentodella Giuria Popolare, un gruppo di 230ragazzi delle scuole superiori che, dopoaver visto tutti gli spettacoli in concorso, havotato unanime il nostro spettacolo!”. Se -gno quindi che le emozioni sono arrivate alpubblico. Lo spettacolo è stato ripetuto a Vittuone,presso il Teatro Tresartes, il giorno 17 giu-gno alle ore 17. E poi al Piccolo di Milano,nella prossima stagione teatrale per ragaz-zi in programma da ottobre. To “B” or not to“B”, questo il titolo, perché ognuno puòsce gliere da che parte stare.

Alcune immagini della serata:

I ragazzi di Scuola d’Arte il mosaiko vinconola XX edizione del Franco Agostino TeatroFestival e sbarcano al Piccolo di Milano!

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a donazione degliorgani è il gesto piùumano e generoso

che possiamo compiere altermine della vita!È il modo migliore per dareun senso ad essa, donan-do ad altri una nuova spe-ranza!Ogni intervento di trapian-to d’organo ha general-mente all’origine una deci-sione di grande valoreetico, la decisione di offri-re, senza ricompensa, unaparte del proprio corpo,per la salute ed il benes-sere di un’altra persona.Proprio in questo risiede lanobiltà del gesto, che si

con figura come un autenti-co atto d’amore. La storia del pic co lo Ni -cholas Green rimane forsela prima e più preziosatestimonianza di gratuitasolidarietà. Il piccolo bam-bino californiano, venutoin Italia per una vacanza,vi trovò la morte ad operadella malavita calabresenel 1994. Nonostante ilpeso della tragedia subitae il senso di rivalsa controil nostro Paese che avreb-bero potuto provare i geni-tori di Nicholas, essi ac -consentirono all’espiantodegli organi, che furonodo nati a sette italiani in at-

Storie di... vita!

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tesa di trapianto.La storia più recente inve-ce è quella di Rebecca, la18enne rugbista di ReggioEmilia morta in unità di ria-nimazione a seguito di unoscontro di gioco a Ra ven -na. “Abbiamo dato il con-senso alla donazione degliorgani perché sarebbestata la sua volontà. Cosìqualcosa del suo corpomortale aiuterà chi habisogno a continuare avivere”. Le parole sinteti-che ma profonde e com-mosse sono del padre diRebecca. Tanti sono i pazienti che,grazie al lavoro encomia-bile dei diversi centri dieccellenza italiani in mate-ria di trapianto di organi,

sono oggi considerati dei“messaggeri di speranza”.La generosità dei genitoridi Nicholas e di Rebecca,la generosità di chi oggi ha

deciso di dire sì alla dona-zione degli organi ci per-mette ogni giorno di rac-contare queste storie.I pazienti in lista d’attesain Italia però sono ancoratroppi. Le persone che og -gi sono in attesa di un tra-pianto sono più di 9.000.Vogliamo che anche perqueste storie ci sia il giu-sto lieto fine. Questo è ilmotivo che ci spinge ognigiorno, ogni anno, a lavo-rare per la nostra associa-zione. Difendere la spe-ranza di chi nella vita èsfortunato, in attesa di untrapianto, in attesa di unorgano donato, è il nostroobiettivo e il nostro tra-guardo.

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Rubrica a cura di Gepi Baroni

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Luna Park 2018nche quest’anno, co -me del resto ogni an -no, le Feste del Per -

dono hanno portato in Piazzadelle Giostre il consueto alle-stimento del grande “ParcoDivertimenti”. Quello di Cor -bet ta è un notevole gran belParco costituito da molte di -verse attrazioni, alcune giàcol laudate da anni di attività,ma c’è pur sempre qualche“novità” che attira l’interessedella gente. Certo, una comeme che di Feste del Perdonone ha già viste un certo rag-guardevole numero può ren-dersi conto di quanto le “gio-stre” siano cambiate nel tempoper le esigenze del pubblico, lemode e soprattutto per la tec-nologia che avanza. Ricordo,per esempio che quando eroragazza e cioè negli anni ses-santa, i “temerari”, me com-presa lo confesso, si esibivanosulla “giostra a catene” (allorasolo ed esclusivamente peradulti) e si misuravano con laforza centrifuga del “Roto” otuttalpiù giravano nelle “Gab -bie Volanti” dove si era velocisolo grazie alla propria coordi-nata forza di gambe e solodopo una iniziale spinta condi-scendente del giostraio. Neglianni cinquanta, purtroppo lemie tante primavere me neconsentono un lontano ricordod’infanzia, si poteva “volare”sulle “Barchette” in Piazza delPopolo e… la cella campana-ria del campanile sembrava co-sì vicina!… L’Autopista (“scoo-ter” in gergo) in passato non

era così grande e veloce e nonaveva gli odierni effetti specia-li ma era pur sempre entusia-smante mettersi in pista. Lamusica poi era davvero menoassordante ma pare che oggitutti abbiano forse la necessitàdi stordirsi. Ora sono spuntatianche gli stand e i padiglionicon i giochi elettronici e ognianno c’è attesa per qualche“mestiere” (altro termine ger-gale dello Spettacolo Viag -gian te) che è un’assoluta no-vità e sempre di più si tratta diqualche cosa di estremamentescioccante. L’anno scorso èstata la volta di una specie dipalla-paracadute che facevaschizzare gli utenti verso l’altoper poi rimbalzarli più volte suse stessi e invece quest’annosi è trattato ancora di una verae propria “roba da giovani”:

una specie di torre metallicaaltissima che gira in tantediverse direzioni e letteralmen-te “scekera” i suoi passeggerisenza pietà. Devo dire chealcuni li ho visti scendere piut-tosto provati ma non im portaperché l’importante è osare emettersi in gioco!Tutto a posto perciò, tutto alpasso coi tempi ma è anchebello fermarsi ogni tanto per“farsi” un pinnacolo di zucche-ro filato vecchio come il mondoo un croccante e, perché no,fare sosta a guardare la solitanuotata in tondo delle ochettedi plastica della “rotonda” apremi degli Zanfretta. Dopotutto si va al Parco Diverti -menti per divertirsi e per fortu-na non solo tutti quanti perallenarsi a diventare spericola-ti e intrepidi futuri astronauti!…

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gli inizi del 1977 un gruppo di amicisportivi con la passione per la corsa,ha iniziato a ritrovarsi durante il

tempo libero per trascorrere qualche orainsieme correndo. In pochi mesi il gruppo si èinfoltito e il 30 luglio 1977 è stata ufficializza-ta la nascita del GRUPPO PODISTICO COR-BETTESE.Da allora i colori bianco-azzurro della divisadella Società sono stati presenti in tutte lemanifestazioni podistiche della Lombardia edel Piemonte e per parecchie volte gli atletidella nostra Città sono saliti sul podio dellepremiazioni portando alto il nome di Corbetta.Con il passare degli anni il Gruppo si è con-solidato, grazie anche ad un notevole incre-mento delle iscrizioni da parte di giovanisportivi.Dagli anni novanta le gare sono diventatesempre più importanti ed impegnative con lapartecipazione dei nostri atleti a diversemaratone e mezze maratone in Italia ed all’e-stero.Dai primi anni del nuovo millennio però lasituazione stava cambiando. Complice anche

l’evoluzione normativa, le corse competitiveche eravamo abituati a vedere come unicaforma possibile, hanno iniziato a trasformarsied a rivolgersi ad un pubblico differente. Leper sone si stavano sensibilizzando sulla ne -cessità di fare sport ma senza necessaria-mente dover affrontare il lato agonistico masolo per puro piacere e per i benefici per lasalute. Sono così nate quelle che chiamiamo“tapasciate”. Corse, marce, camminate do-ve tutti vincono. Vincono perché alzarsidal divano e stare all’aria aperta a faresport è migliorare il proprio stile di vita ela salute, ed in compagnia è perfino piùbello perché la fatica si sente di meno.In questo contesto il Gruppo non poteva esi-mersi dall’accogliere anche chi non ha ob-biettivi agonistici in quanto, da statuto socia-le, noi promuoviamo la pratica e la diffusionedel no stro amato sport.Chi desidera provare l’esperienza di far partedi un gruppo può passare a trovarci ogni ve -nerdi sera dalle ore 21 alle 22 nella nostrasede di via Roma 17 oppure scriverci a [email protected].

Correre per agonismo e perché... fa bene

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lunedì 4 giugno si èsvolto presso la pa -lestra A. Moro a Cor -

betta il tradizionale saggiodi ginnastica artistica del-le ginnaste iscritte ai corsiC.I.E.F..Alla manifestazione hannopartecipato ben 85 ginna-

ste appartenenti a tutti ilivelli scolastici dai 4 ai 18anni.Le ginnaste guidate dalleistruttrici C.I.E.F. FedericaCorbani, Martina Pobbiato,Martina D’Aiuto e ChiaraCa sadei si sono alternatein pedana con dimostrazio-

ni e coreografie contenentii vari gradi di difficoltàacrobatiche di ginnasticaartistica a corpo libero edagli attrezzi. Capovolte avanti e dietro,ponti staccate per, poi, pro-seguire con elementi dimag giore difficoltà comever ticali ruote rovesciate,per terminare con esercizidi alta difficoltà.Durante l’anno le ginna-ste corbettesi hanno par -tecipato al Cam pio natoZonale Csen organizzatodalla C.I.E.F che ha vistopartecipare ol tre a Cor -bet ta anche i Co muni diMagenta, Arluno e Me -sero. Le nostre ginnaste in que-sta occasione hanno coltoimportanti risultati ed occu-pato più volte i tre gradinipiù alti del podio.

Grandi conquiste per le ginnaste della C.I.E.F.

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50esimo anniversario della società “Progetto CBC Basketschool”Grande festa a Corbetta: tanti ospiti illustri sono intervenuti alla serata

cominciata intorno alle 20.30 di sabato 19 mag-gio la grande festa per i 50 anni della società“PROGETTO CBC BASKETSCHOOL”, famosa

in tutto il paese e non solo per la grande serietà che dasempre la caratterizza. Atleti di tutte le età, insieme aparenti ed amici si sono radunati all’interno della palestradella scuola Aldo Moro, in via Europa 1 a Corbetta, perla grande festa organizzata da Andrea Annese, anima diquesta realtà sportiva. Per l’occasione sono stati montatinell’edificio due megaschermi, per permettere a tutto ilpubblico presente di poter godere appieno degli ospiti edegli eventi in programma per la serata.

La presentazioneA fare gli onori di casa e a dare inizio alla festa non pote-va non essere Andrea Annese, che saluta tutti e ringra-zia della presenza per questo evento, nonostante “siastato complesso organizzarlo”. A lui spetta anche l’o-nore di presentare i primi, importantissimi ospiti pre-senti alla serata: Sandro Gamba, Dino Meneghin, DanPeterson, Max Temporali (ex pilota e telecronistaSUPERBIKE per MEDIASET SPORT) e Massimo Me-neguzzo. Si tratta di personalità eccellenti che hanno fattola storia del basket italiano e internazionale, con sva-riati premi e riconoscimenti: l’applauso del pubblico è tuttoper loro, e bisogna rendere merito ad Annese di essere riu-scito a far venire queste celebrità, con cui lui stesso ha otti-mi rapporti la vorativi e personali, all’evento.Andrea è onorato di averli come ospiti e dichiara che“loro sono per me la pallacanestro italiana”, e parladel suo concetto di società di basket: “Per me il concet-to di PROGETTO CBC BA SKETSCHOOL deve inglo-bare più città possibili, per far vivere un concetto dimaglia.” A Sandro Gamba viene donata la maglianumero uno della CBC e inserito nella personale “Hallof Fame” della società, in virtù anche del suo curriculumimpeccabile: dieci volte campione d’Italia con la magliadell’Olimpia Milano, ha anche vinto un argento alleOlimpiadi di Mosca 1980. Sandro prende la parola e aproposito della sua esperienza di allenatore dice: “Hoimparato a fare l’allenatore insegnando ai ra gaz zini”.E rivolto ai giovani atleti della società afferma: “Insegnareè la mia passione: spero che questa stessa passionepossa arrivarvi nel cuore”.Insieme a Sandro Gamba viene poi inserita nella “Hall of

Fame CBC” Vilma Garavaglia, che Andrea ha volutofosse premiata direttamente da Dan, Dino e Sandro in unodei momenti più commoventi e toccanti della serata, vistail più importante match che la “nostra Vilma” - come lachiama Annese - sta portando avanti per sconfiggere lasua malattia.

I “Dunking Devils”Dopo le introduzioni di rito le luci in palestra vengonospente, e sui megaschermi viene proiettato un video dovegiovani in divisa da basket mostrano le loro abilità disalto e coordinazione, facendo canestro per mezzo ditrampolini elastici: sono i Dunking Devils, un team diacrobati sportivi che per ben tre volte durante il corsodella serata ha impressionato il pubblico con le sue esibi-zioni, coinvolgendo gli atleti della società e lo stessoAnnese. Nati nel 2004, sono arrivati in Italia grazie alPROGETTO CBC BASKETSCHOOL: per loro, una ma -glia dedicata CBC per l’occasione.

L’intervento del Sindaco di CorbettaPresente anche il Sindaco di Corbetta Marco Ballarini aquesto evento, e in suo onore viene suonato l’inno na -zionale. Il primo cittadino ha parlato di “serata bellissima“,dichiarando anche: “Questo è uno degli eventi che cisiamo proposti di fare quando ci siamo candidati comeComune Europeo dello Sport. Vogliamo utilizzare questanomina per fare qualcosa che rimanga, come progetti diinclusione sociale per ragazzi in comunità. Con SergioGrittini (consigliere delegato alle politiche per lo sporte strutture sportive) abbiamo coinvolto associazionisportive e di volontariato per creare una squadra di Ba -skin (una variante particolare del normale basket doveatleti normodotati giocano insieme ad atleti diversa-mente abili), affinché lo sport sia accessibile a tutti”. Sindaco, Vicesindaco e Assessore vengono premiati, in-sieme ai rappresentanti delle città di Boffalora e Albai-

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Dalle Associazioni

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rate. In questo frangente Annese si rivolge ai genitori, affer-mando che “lo sport è salute”, ma al contempo che “lascuola deve essere al primo posto, per i campioni chevedete ora lo sport è stato prima di tutto una passione”.

Il Guinness World RecordParla anche del tentativo di superare il record attual-mente detenuto dai Dallas Mavericks (famosa squadramilitante nella NBA, la principale lega professionistica dibasket americano) il numero uno del Basket corbettese: lagara consiste in una sfida di tiri a canestro, il cui nu merodi partecipanti deve essere superiore a 701 presenze.“Non è facile avere possibilità di questo genere,siamo a 670 iscritti e abbiamo il permesso di un cam-bio data” avvisa Annese al pubblico presente, lanciandola sfida ai “mostri sacri della NBA”. Evento rinviato adomenica 16 settembre, data che potrebbe segnare quel-lo che è stato definito come un “segnale che quello chestia mo facendo è importante”. Viene anche mostrato uncontributo video di Flavio Portaluppi, amico storico diAndrea, che invita tutti a iscriversi online all’evento perbattere questo record. Un altro contributo video è statorealizzato da Mino Taveri, famoso giornalista sportivoMediaset, che saluta i presenti. Viene anche data la noti-zia che un servizio sulla serata verrà trasmesso su Me-diaset Premium e SkyTg.

La Mascotte della SocietàA metà serata viene presentata la nuova mascotte delCorbetta Basket Club: sulle note di “Per colpa di chi?”,celebre canzone di Zucchero, entra in scena il Bigallo,un enorme gallo con la maglia numero otto. Nome enumero non sono casuali, ma sono una dedica a DaniloGallinari, giovane cestista italiano attualmente in NBA,che in un video preparato per l’occasione si dichiara“ono rato per la dedica.” Annese mostra in anteprimaan che il peluche e il portachiavi dedicato al Bigallo.

I contributi degli ospitiPer tutta la serata gli ospiti si alternano e parlano delleloro esperienze: Dino Meneghin, presentando la ma -glietta della Nazionale che verrà donata al vincitore dellagara di tiro in occasione del 16 settembre, parla della suaesperienza in Nazionale. “La nazionale l’ho vissutaper anni” dichiara il campione ricordando un evento le -gato alla sua gioventù, un torneo in Germania a 16 anni,in cui furono osannati dagli emigrati italiani giunti a vede-re la partita. “Mi hanno fatto capire cosa vuol dire vesti-re quella maglia” ammette emozionato. Dan Peterson,con cui Andrea ha un rapporto di amicizia molto stretto,scherza con il padrone di casa, ricordando alcuni suoispot tv che hanno reso celebre, sottolineati dalla sua par-lata inconfondibile. Verso fine serata Annese premia un

altro ospite per lui importante a livello personale, il gior-nalista di Mediaset Max Temporali, che si occupa soli-tamente della SuperBike ma appassionato anche diBasket. Scherzando Max sfida Andrea a segnare uncanestro, sfida raccolta e vinta al quarto tentativo.

Il BaskinDurante la serata Annese parla con gioia del progetto chelo vede coinvolto da qualche mese, insieme al Co munedi Corbetta, La Quercia Onlus e la Fondazione TicinoOlona: la formazione di una squadra di Baskin, con cuil’anno prossimo si iscriveranno al campionato apposito.Qui Annese manda un contributo video che lascia tuttia bocca aperta, visto che a presentare la squadra è ilsuo Amico AMADEUS. Andrea dichiara che si potrebberoformare addirittura due squadre e mostra poi un video peresplicitare meglio questa disciplina, le sue caratteristiche ele sue dinamiche. Viene anche premiata la squadra diBaskin del PROGETTO CBC BASKETSCHOOL, che ri-ceve una medaglia direttamente dagli ospiti presenti. Andrea ne approfitta per ringraziare due suoi cari Amici,Paolo Rossin (ditta IN DUTEX) e Matteo Magugliani(ditta MAGUGLIANI Srl), che collaborano con lui in que-sto progetto e non solo (Paolo e Matteo aiuteranno An-drea anche negli allenamenti dei bambini ricoverati all’o-spedale Niguarda malati di tumore e cancro).

La conclusioneVerso la fine vengono premiati tutti gli atleti militanti nellasocietà, e viene loro mostrato un video tratto dal film“Ogni maledetta domenica”, in cui Al Pacino motiva isuoi giocatori parlando dell’importanza di lottare su ognicentimetro, sia in campo che nella vita. Andrea affermache lo spezzone di film in questione “è importante per iragazzi, voi genitori spiegateglielo in settimana”. Unultimo ringraziamento viene fatto anche allo staff che hapermesso l’evento, alla protezione civile e ai soccorritoripresenti, nonché al pubblico venuto così numeroso. Se èquesto il clima in cui si svolgerà il tentativo di entrare nelGuinness, sicuramente Andrea Annese e tutta Cor bettaavranno altro da festeggiare a settembre.

Andrea LovatiTesto di Lovati Andrea per AltomilaneseFoto di Giancarlo Lovati Alberto dello Jaconose

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