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    Tangenziale di Napoli : Opere di convogliamento delle acque meteoriche superficiali tratto km 1+000 al km 3+500:Relazione Tecnica Opere Stru tturali

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    RELAZIONE TECNICA OPERE STRUTTURALI

    1.0 PREMESSA ....................................................................................................... 2

    2.0 NORME DI RIFERIMENTO ............................................................................... 3

    3.0 MATERIALI ...................................................................................................... 4

    4.0 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE DEL SOTTOSUOLO .................................. 5

    5.0 METODO DI CALCOLO ................................................................................... 10

    6.0 DESCRIZIONE DELLE OPERE STRUTTURALI ................................................ 22

    6.1 VASCA 10A ..................................................................................................... 23

    6.2 VASCA 12 ....................................................................................................... 28

    6.3 VASCA 13 ....................................................................................................... 33

    6.4 VASCA 15 ....................................................................................................... 38

    6.5 VASCA 16 ....................................................................................................... 43

    7.0 CONCLUSIONI ............................................................................................... 47

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    1.0 PREMESSA

    Il presente documento illustra le scelte di carattere statico relativamente alle opere di

    smaltimento delle acque meteroriche superficiali che vengono intercettate dalla rete di

    smaltimento attualmente funzionante sul tratto della Tangenziale di Napoli dal km 1+000 al km3+500 ricadente nel comune di Pozzuoli.

    Nel tratto in esame sono state individuate complessivamente 17 vasche di smaltimento delle

    acque di piattaforma di cui solo 5 di esse necessitano di opere civili aventi una funzione

    strutturale; esse sono:

    1. Vasca N. 10A;

    2. Vasca N.12;

    3. Vasca N.13;

    4. Vasca N.15;

    5. Vasca N.16;

    la cui ubicazione riportata nellallegata tavola di inquadramento; per una maggiore

    comprensione nella figura 1 si riporta la parte di tracciato della tangenziale oggetto di studio

    con le sole 5 vasche oggetto di interventi strutturali messe in evidenza.

    Figura 1: Schema planimetrico dellarea oggetto di studio con ubicazione delle 5 vasche

    La forma, le caratteristiche geometriche, le dimensioni in termini di volumi e superfici in pianta

    sono state oggetto di uno specifico studio idraulico, che servito di input per la presente

    progettazione strutturale.

    Dallanalisi dello studio di carattere idraulico si evinto che, limitatamente alle 5 vasche oggetto

    del presente progetto strutturale, le vasche N.12, 13 e 16 sono impermeabilizzate sia

    perimetralmente che sul fondo e scaricano direttamente in fogna; le rimanenti, vasche N.10A e

    15, non necessario che siano impermeabilizzate in quanto scaricano direttamente nella falda

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    attraverso dei dreni opportunamente dimensionati e predisposti a partire dal fondo vasca,

    previa la necessaria depurazione delle acque che avviene allinterno della medesima vasca.

    2.0 NORME DI RIFERIMENTO

    La progettazione strutturale delle opere in oggetto stata eseguito con riferimento alle seguenti

    normative tecniche:

    L. 5 novembre 1971, n. 1086 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato

    cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica;

    Legge 2/2/1974 n. 64: Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le

    zone sismiche;

    D.M. 14/01/2008 Norme Tecniche per le Costruzioni;

    Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per l applicazione delle Nuove norme

    tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008.

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    3.0 MATERIALI

    Per la tenuta impermeabile delle vasche, il progetto idraulico delle stesse prevede la posa in

    opera di un doppio strato di malta bicomponente passata a pennello, sia sulle pareti che sul

    fondo; le pareti delle vasche, essendo realizzate attraverso delle paratie di pali, saranno

    preliminarmente completate con uno strato di c.a. di finitura realizzato attraverso calcestruzzo

    proiettato.

    Le vasche, quindi, vengono impermeabilizzate lungo le pareti verticali attraverso la realizzazione

    di paretine in c.a. di spessore minimo s=10cm e spessore medio sm=22 cm (cfr. tavole

    strutturali allegate) e doppio strato di malta bicomponente che resteranno quindi a contatto con

    le acque reflue e che pertanto, seppure non strutturali, dovranno avere una classe di

    esposizione adeguata.

    Grazie a tali scelte, il getto delle paretine, previa applicazione di rete elettrosaldate F8/20 cm

    e di altre armature come da progetto, dovr essere eseguito con una classe di esposizione

    XA1 - Contenitori di fanghi e vasche di decantazione. Contenitori e vasche per acque reflue, cui

    corrisponde un calcestruzzo proiettato CP35.

    La classe di esposizione del calcestruzzo strutturale, invece, deve essere XC2 - Bagnato,raramente asciutto. Parti di strutture di contenimento liquidi, fondazioni. Calcestruzzo armato

    ordinario o precompresso prevalentemente immerso in acqua o terreno non aggressivo.

    Superfici in cls a contatto con acqua per lungo tempo secondo il prospetto 2 della UNI EN 206-,

    essendo protette dagli strati di finitura; pertanto per tutti i calcestruzzi delle paratie,

    fondazioni e opere di sostegno in generale viene prescritta una classe C25/30

    (Rck=300).

    Si evidenzia che, per qualsiasi struttura non protetta da strati di finitura necessario utilizzare

    una classe di esposizione XA1, cui corrisponde, come detto una classe C28/35.

    Per quanto concerne lacciaio da c.a., previsto limpiego di barre ad aderenza migliorata tipo

    B450C. Le barre devono essere costituite da acciaio esente da scorie, soffiature, tagli e da

    qualsiasi difetto apparente o di fusione, laminazione, trafilatura e simili.

    Per l

    acciaio da carpenteria, invece, previsto l

    impiego dell

    acciaio S275 (ex Fe430).

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    4.0 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE DEL SOTTOSUOLO

    I risultati delle indagini geologiche-tecniche riportate nella relazione geologica redatta dal dott.

    Antonio Senatore che ha eseguito lanalisi della idoneit geologica e geotecnica dell area di

    sedime, vengono riassunti nella presente, facendo proprie le conclusioni, i risultati deicoefficienti, i parametri geomeccanici, i dati litologici e morfologici, le verifiche di stabilit, etc.,

    il tutto in funzione degli scarichi sul terreno di posa delle fondazioni, compatibilmente con il

    quadro normativo vigente.

    Il programma di indagini eseguito ha previsto lesecuzione di N.10 sondaggi a carotaggio

    continuo, eseguiti allinterno della tratta oggetto di studio e quanto pi possibile prossimi alle

    vasche da realizzare.

    E stato eseguito il seguente programma di indagini:

    N. 8 prove penetrometriche dinamiche continue del tipo DPSH;

    N. 4 serie di prove geotecniche di laboratorio eseguite su campioni indisturbati;

    N. 4 prospezioni geofisiche mediante sismica a rifrazione (ReMI Refraction Microtremor).

    Il seguente schema grafico mette in evidenza la posizione dei sondaggi geognostici eseguiti.

    Figura 2: Schema planimetrico con ubicazione dei sondaggi

    Di seguito si riportano sinteticamente i risultati delle indagini geognostiche eseguite, attraverso

    le quali si desunto che i terreni in esame sono sostanzialmente terreni sabbiosi di medie

    caratteristiche meccaniche.

    Infatti gli strati pi superficiali si presentano pi leggeri e con minore resistenza attritiva,

    mentre quelli pi profondi presentano un peso unitario maggiore ed una conseguente maggiore

    resistenza meccanica. Dalle indagine eseguite, come si evince dalla relazione geologica, non

    stata rilevata la presenza della falda.

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    Con riferimento alla definizione degli effetti sismici locali, ai fini della definizione dell azione

    sismica di progetto lindividuazione della categoria di sottosuolo di riferimento si effettua in base

    ai valori della velocit equivalente Vs30 di propagazione delle onde di taglio entro i primi 30,00

    m di profondit dal piano di fondazione. Come si evince dalla relazione geologica, attraverso le

    N. 4 prove ReMi (Refraction Microtremor) i valori ottenuti consentono di classificare il

    sottosuolo di tipo C.

    Strato Spes-

    sore

    Angolo

    di

    attrito

    j

    Coesione

    drenata

    c

    Coesione

    non

    drenata

    cu

    Peso

    di

    volumg

    Peso

    volum

    secco

    g

    Modulo

    Young

    Mod

    Di

    Taglio

    Coeffic

    di

    Poisson

    Eed

    Modulo

    di

    compr.Edometr

    Terreni

    - cm Kg/cm2 Kg/cm2 g/cm3 g/cm3 Kg/cm2 Kg/cm2 - Kg/cm2 -

    1 100 23 - - 1.4 20 0.41 6 Suolo/Riporto

    2 200 27 0.3 1.45 100 0.36 35 Sabbia

    3 500 26 0.2 1.45 88 0.37 30 Sabbia

    4 250 28 0.4 1.5 135 0.35 45Sabbia

    limosa

    5 500 31 0.4 1.65 310 0.34 110 Sabbia

    6 450 32 0.5 1.70 390 0.33 140 Sabbia

    Dalla relazione geologica, unitamente agli allegati cartografici, si evince che larea oggetto di

    intervento viene classificata stabile, e che la stessa area caratterizzata da una serie

    stratigrafica di seguito sintetizzata.

    Per le profondit delle opere di sostengo in esame, sono stati individuati sostanzialmente due

    strati principali di caratteristiche omogenee; di seguito si riportano i due strati di terreno con

    caratteristiche meccaniche uniformi che, cautelativamente, ai fini del presente progetto

    geotecnico sono stati considerati:

    1 strato da 0m a 8m

    c=0

    f=26

    g=1,45 t/m3

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    2 strato da 8m a 22m

    c=0

    f=31

    g=1,65 t/m3.

    Seguendo le indicazioni delle NTC del 2008, si sono determinati i valori medi, minimi e massimi

    delle propriet meccaniche dei vari strati di terreno attraversati, scegliendo di seguire

    lapproccio 2.

    NellApproccio 2 si impiega ununica combinazione dei gruppi di coefficienti parziali definiti per le

    Azioni (A), per la resistenza dei materiali (M) e, eventualmente, per la resistenza globale (R). In

    tale approccio, per le azioni si impiegano i coefficienti gF riportati nella colonna A1 della

    successiva tabella. La combinazione dei gruppi di coefficienti parziali da utilizzare A1M1R3.

    La resistenza di progetto dei pali costituenti la paratia si determina con il metodo di calcolo

    analitico previsto dalle NTC, dove Rk calcolata a partire dai valori caratteristici dei parametri

    geotecnici; il valore caratteristico della resistenza Rc,k (o Rt,k) dato dal minore dei valori

    ottenuti applicando alle resistenze calcolate Rc,cal (Rt,cal) i fattori di correlazione x riportati nella

    Tab. 6.4.IV delle NTC, in funzione del numero n di verticali di indagine. La resistenza di

    progetto si ottiene dividendo la resistenza caratteristica cos ottenuta per il fattore parziale di

    sicurezza gR.

    In sostanza, le azioni alla base derivanti dalla struttura in elevazione, sono gi amplificati per i

    fattori parziali previsti nella colonna A1 della precedente tabella; i coefficienti parziali di

    sicurezza da applicare ai materiali dipendono dalle verticali indagate, che nel caso in esame

    sono n 10, per cui ci si riferisce allultima colonna della successiva tabella:

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    Infine, il fattore di sicurezza parziale che opera sulla resistenza globale, gR, differenziato a

    seconda della tecnologia esecutiva del palo e della resistenza globale cui ci si riferisce, come si

    evince dalla seguente tabella:

    Pertanto i coefficienti di sicurezza da applicare per il calcolo della resistenza dei pali nel caso

    specifico, sono riportati nella seguente tabella:

    gR per R3

    fatt. correlazioneres. caratteristiche

    PUNTA LAT. COMP. LAT. TRAZ. Foriz.

    1,35 1,15 1,25 1,3

    media x31,40 1,9 1,6 1,8 1,8

    minimo x4

    1,21 1,7 1,4 1,5 1,6

    La resistenza di progetto del complesso fondazione terreno per le fondazioni superficiali

    viene determinata col metodo di calcolo analitico previsto dalle NTC 08, applicando i coefficienti

    parziali di sicurezza dei materiali desunti dalla seguente tabella:

    Le azioni alla base derivanti dalla struttura in elevazione, sono gi amplificati per i fattori parziali

    previsti nella colonna A1 della precedente tabella; infine, il fattore di sicurezza parziale che

    opera sulla resistenza globale, gR, si evince dalla seguente tabella:

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    5.0 METODO DI CALCOLO

    CALCOLO DELLA PROFONDIT DI INFISSIONE

    Nel caso generale l'equilibrio della paratia assicurato dal bilanciamento fra la spinta attiva

    agente da monte sulla parte fuori terra, la resistenza passiva che si sviluppa da valle verso

    monte nella zona interrata e la controspinta che agisce da monte verso valle nella zona

    interrata al di sotto del centro di rotazione.

    Nel caso di paratia tirantata nell'equilibrio della struttura intervengono gli sforzi dei tiranti

    (diretti verso monte); in questo caso, se la paratia non sufficientemente infissa, la

    controspinta sar assente.

    Pertanto il primo passo da compiere nella progettazione il calcolo della profondit di infissionenecessaria ad assicurare l'equilibrio fra i carichi agenti (spinta attiva, resistenza passiva,

    controspinta, tiro dei tiranti ed eventuali carichi esterni).

    Nel calcolo classico delle paratie si suppone che essa sia infinitamente rigida e che possa subire

    una rotazione intorno ad un punto (Centro di rotazione) posto al di sotto della linea di fondo

    scavo (per paratie non tirantate).

    Occorre pertanto costruire i diagrammi di spinta attiva e di spinta (resistenza) passiva agenti

    sulla paratia. A partire da questi si costruiscono i diagrammi risultanti.Nella costruzione dei diagrammi risultanti si adotter la seguente notazione:

    Kam diagramma della spinta attiva agente da monte

    Kav diagramma della spinta attiva agente da valle sulla parte interrata

    Kpm diagramma della spinta passiva agente da monte

    Kpv diagramma della spinta passiva agente da valle sulla parte interrata.

    Calcolati i diagrammi suddetti si costruiscono i diagrammi risultanti

    Dm=Kpm-Kav e Dv=Kpv-Kam

    Questi diagrammi rappresentano i valori limiti delle pressioni agenti sulla paratia. La soluzione

    ricercata per tentativi facendo variare la profondit di infissione e la posizione del centro di

    rotazione fino a quando non si raggiunge l'equilibrio sia alla traslazione che alla rotazione.

    Per mettere in conto un fattore di sicurezza nel calcolo delle profondit di infissionesi pu agire con tre modalit :

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    1. applicazione di un coefficiente moltiplicativo alla profondit di infissione strettamente

    necessaria per l'equilibrio;

    2. riduzione della spinta passiva tramite un coefficiente di sicurezza;

    3. riduzione delle caratteristiche del terreno tramite coefficienti di sicurezza su tan(f) e sulla

    coesione.

    CALCOLO DELLA SPINTE

    Metodo di Culmann (metodo del cuneo di tentativo)

    Il metodo di Culmann adotta le stesse ipotesi di base del metodo di Coulomb: cuneo di spinta a

    monte della parete che si muove rigidamente lungo una superficie di rottura rettilinea o

    spezzata (nel caso di terreno stratificato).

    La differenza sostanziale che mentre Coulomb considera un terrapieno con superficie apendenza costante e carico uniformemente distribuito (il che permette di ottenere una

    espressione in forma chiusa per il valore della spinta) il metodo di Culmann consente di

    analizzare situazioni con profilo di forma generica e carichi sia concentrati che distribuiti

    comunque disposti. Inoltre, rispetto al metodo di Coulomb, risulta pi immediato e lineare tener

    conto della coesione del masso spingente. Il metodo di Culmann, nato come metodo

    essenzialmente grafico, si evoluto per essere trattato mediante analisi numerica (noto in

    questa forma come metodo del cuneo di tentativo).

    I passi del procedimento risolutivo sono i seguenti:

    - si impone una superficie di rottura (angolo di inclinazione rispetto all'orizzontale) e si

    considera il cuneo di spinta delimitato dalla superficie di rottura stessa, dalla parete su cui si

    calcola la spinta e dal profilo del terreno;

    - si valutano tutte le forze agenti sul cuneo di spinta e cio peso proprio (W), carichi sul

    terrapieno, resistenza per attrito e per coesione lungo la superficie di rottura (R e C) e

    resistenza per coesione lungo la parete (A);

    - dalle equazioni di equilibrio si ricava il valore della spinta S sulla parete.

    Questo processo viene iterato fino a trovare l'angolo di rottura per cui la spinta risulta massima

    nel caso di spinta attiva e minima nel caso di spinta passiva.

    Le pressioni sulla parete di spinta si ricavano derivando l'espressione della spinta S rispetto

    all'ordinata z. Noto il diagramma delle pressioni si ricava il punto di applicazione della spinta.

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    SPINTA IN PRESENZA DI SISMA

    Per tenere conto dell'incremento di spinta dovuta al sisma si fa riferimento al metodo di

    Mononobe-Okabe (cui fa riferimento la Normativa Italiana).

    Il metodo di Mononobe-Okabe considera nell'equilibrio del cuneo spingente la forza di inerzia

    dovuta al sisma. Indicando con Wil peso del cuneo e con Cil coefficiente di intensit sismica la

    forza di inerzia valutata come

    Fi = W*C

    Indicando con Sla spinta calcolata in condizioni statiche e con Ss la spinta totale in condizioni

    sismiche l'incremento di spinta ottenuto come

    DS= S- Ss

    L'incremento di spinta viene applicato a 1/3 dell'altezza della parete stessa (diagramma

    triangolare con vertice in alto).

    ANALISI AD ELEMENTI FINITI

    La paratia considerata come una struttura a prevalente sviluppo lineare (si fa riferimento ad

    un metro di larghezza) con comportamento a trave. Come caratteristiche geometriche della

    sezione si assume il momento d'inerzia I e l'area A per metro lineare di larghezza della paratia.

    Il modulo elastico quello del materiale utilizzato per la paratia.

    La parte fuori terra della paratia suddivisa in elementi di lunghezza pari a circa 5 centimetri e

    pi o meno costante per tutti gli elementi. La suddivisione suggerita anche dalla eventuale

    presenza di tiranti, carichi e vincoli. Infatti questi elementi devono capitare in corrispondenza di

    un nodo. Nel caso di tirante inserito un ulteriore elemento atto a schematizzarlo. Detta L lalunghezza libera del tirante, Af l'area di armatura nel tirante ed Es il modulo elastico dell'acciaio

    inserito un elemento di lunghezza pari ad L, area Af, inclinazione pari a quella del tirante e

    modulo elastico Es. La parte interrata della paratia suddivisa in elementi di lunghezza, come

    visto sopra, pari a circa 5 centimetri.

    I carichi agenti possono essere di tipo distribuito (spinta della terra, diagramma aggiuntivo di

    carico, spinta della falda, diagramma di spinta sismica) oppure concentrati. I carichi distribuiti

    sono riportati sempre come carichi concentrati nei nodi (sotto forma di reazioni di incastro

    perfetto cambiate di segno).

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    SCHEMATIZZAZIONE DEL TERRENO

    La modellazione del terreno si rif al classico schema di Winkler. Esso visto come un letto di

    molle indipendenti fra di loro reagenti solo a sforzo assiale di compressione. La rigidezza della

    singola molla legata alla costante di sottofondo orizzontale del terreno (costante di Winkler).

    La costante di sottofondo, k, definita come la pressione unitaria che occorre applicare per

    ottenere uno spostamento unitario. Dimensionalmente espressa quindi come rapporto fra una

    pressione ed uno spostamento al cubo [F/L3]. evidente che i risultati sono tanto migliori

    quanto pi elevato il numero delle molle che schematizzano il terreno. Se (m l'interasse fra

    le molle (in cm) e b la larghezza della paratia in direzione longitudinale (b=100 cm) occorre

    ricavare l'area equivalente, Am, della molla (a cui si assegna una lunghezza pari a 100 cm).

    Indicato con Em il modulo elastico del materiale costituente la paratia (in Kg/cm2), l'equivalenza,in termini di rigidezza, si esprime come

    kDm

    Am=10000 x

    Em

    Per le molle di estremit, in corrispondenza della linea di fondo scavo ed in corrispondenza

    dell'estremit inferiore della paratia, si assume una area equivalente dimezzata. Inoltre, tutte le

    molle hanno, ovviamente, rigidezza flessionale e tagliante nulla e sono vincolate all'estremit

    alla traslazione. Quindi la matrice di rigidezza di tutto il sistema paratia-terreno sar data

    dall'assemblaggio delle matrici di rigidezza degli elementi della paratia (elementi a rigidezza

    flessionale, tagliante ed assiale), delle matrici di rigidezza dei tiranti (solo rigidezza assiale) e

    delle molle (rigidezza assiale).

    MODALIT DI ANALISI E COMPORTAMENTO ELASTO-PLASTICO DEL TERRENOA questo punto vediamo come effettuata l'analisi. Un tipo di analisi molto semplice e veloce

    sarebbe l'analisi elastica (peraltro disponibile nel programma PAC). Ma si intuisce che

    considerare il terreno con un comportamento infinitamente elastico una approssimazione

    alquanto grossolana. Occorre quindi introdurre qualche correttivo che meglio ci aiuti a

    modellare il terreno. Fra le varie soluzioni possibili una delle pi praticabili e che fornisce

    risultati soddisfacenti quella di considerare il terreno con comportamento elasto-plastico

    perfetto. Si assume cio che la curva sforzi-deformazioni del terreno abbia andamento bilatero.

    Rimane da scegliere il criterio di plasticizzazione del terreno (molle). Si pu fare riferimento ad

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    un criterio di tipo cinematico: la resistenza della molla cresce con la deformazione fino a quando

    lo spostamento non raggiunge il valore Xmax; una volta superato tale spostamento limite non si

    ha pi incremento di resistenza all'aumentare degli spostamenti. Un altro criterio pu essere di

    tipo statico: si assume che la molla abbia una resistenza crescente fino al raggiungimento di

    una pressione pmax. Tale pressione pmax pu essere imposta pari al valore della pressione

    passiva in corrispondenza della quota della molla. D'altronde un ulteriore criterio si pu ottenere

    dalla combinazione dei due descritti precedentemente: plasticizzazione o per raggiungimento

    dello spostamento limite o per raggiungimento della pressione passiva. Dal punto di vista

    strettamente numerico chiaro che l'introduzione di criteri di plasticizzazione porta ad analisi di

    tipo non lineare (non linearit meccaniche). Questo comporta un aggravio computazionale non

    indifferente. L'entit di tale aggravio dipende poi dalla particolare tecnica adottata per la

    soluzione. Nel caso di analisi elastica lineare il problema si risolve immediatamente con lasoluzione del sistema fondamentale (K matrice di rigidezza, u vettore degli spostamenti nodali,

    p vettore dei carichi nodali)

    Ku=p

    Un sistema non lineare, invece, deve essere risolto mediante un'analisi al passo per tener conto

    della plasticizzazione delle molle. Quindi si procede per passi di carico, a partire da un carico

    iniziale p0, fino a raggiungere il carico totale p. Ogni volta che si incrementa il carico si

    controllano eventuali plasticizzazioni delle molle. Se si hanno nuove plasticizzazioni la matrice

    globale andr riassemblata escludendo il contributo delle molle plasticizzate. Il procedimento

    descritto se fosse applicato in questo modo sarebbe particolarmente gravoso (la fase di

    decomposizione della matrice di rigidezza particolarmente onerosa). Si ricorre pertanto a

    soluzioni pi sofisticate che escludono il riassemblaggio e la decomposizione della matrice, ma

    usano la matrice elastica iniziale (metodo di Riks).

    Senza addentrarci troppo nei dettagli diremo che si tratta di un metodo di Newton-Raphsonmodificato e ottimizzato. L'analisi condotta secondo questa tecnica offre dei vantaggi immediati.

    Essa restituisce l'effettiva deformazione della paratia e le relative sollecitazioni; d informazioni

    dettagliate circa la deformazione e la pressione sul terreno. Infatti la deformazione

    direttamente leggibile, mentre la pressione sar data dallo sforzo nella molla diviso per l'area di

    influenza della molla stessa. Sappiamo quindi quale la zona di terreno effettivamente

    plasticizzato. Inoltre dalle deformazioni ci si pu rendere conto di un possibile meccanismo di

    rottura del terreno.

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    15

    ANALISI PER FASI DI SCAVO

    L'analisi della paratia per fasi di scavo consente di ottenere informazioni dettagliate sullo stato

    di sollecitazione e deformazione dell'opera durante la fase di realizzazione. In ogni fase lo stato

    di sollecitazione e di deformazione dipende dalla 'storia' dello scavo (soprattutto nel caso di

    paratie tirantate o vincolate).

    Definite le varie altezze di scavo (in funzione della posizione di tiranti, vincoli, o altro) si procede

    per ogni fase al calcolo delle spinte inserendo gli elementi (tiranti, vincoli o carichi) attivi per

    quella fase, tendendo conto delle deformazioni dello stato precedente. Ad esempio, se sono

    presenti dei tiranti passivi si inserir nell'analisi della fase la 'molla' che lo rappresenta.

    Indicando con ued u0 gli spostamenti nella fase attuale e nella fase precedente, con sed s0 gli

    sforzi nella fase attuale e nella fase precedente e con Kla matrice di rigidezza della 'struttura'

    la relazione sforzi-deformazione esprimibile nella forma

    s=s0+K(u-u0)

    In sostanza analizzare la paratia per fasi di scavo oppure 'direttamente' porta a risultati

    abbastanza diversi sia per quanto riguarda lo stato di deformazione e sollecitazione dell'opera

    sia per quanto riguarda il tiro dei tiranti.

    VERIFICA ALLA STABILIT GLOBALE

    La verifica alla stabilit globale del complesso paratia+terreno deve fornire un coefficiente di

    sicurezza non inferiore a 1.3.

    usata la tecnica della suddivisione a strisce della superficie di scorrimento da analizzare. La

    superficie di scorrimento supposta circolare.

    In particolare il programma esamina, per un dato centro 3 cerchi differenti: un cerchio passante

    per la linea di fondo scavo, un cerchio passante per il piede della paratia ed un cerchio passante

    per il punto medio della parte interrata. Si determina il minimo coefficiente di sicurezza su unamaglia di centri di dimensioni 6x6 posta in prossimit della sommit della paratia. Il numero di

    strisce pari a 50.

    Si adotta per la verifica di stabilit globale il metodo di Bishop.

    Il coefficiente di sicurezza nel metodo di Bishop si esprime secondo la seguente formula:

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    cibi+(Wi-uibi)tgfi

    Si ()

    m

    h =

    SiWisinai

    dove il termine m espresso da

    tgfitgai

    m = (1 + ) cosai

    h

    In questa espressione n il numero delle strisce considerate, bi e ai sono la larghezza e

    l'inclinazione della base della striscia iesima rispetto all'orizzontale, Wi il peso della striscia iesima ,

    ci e fi sono le caratteristiche del terreno (coesione ed angolo di attrito) lungo la base dellastriscia ed ui la pressione neutra lungo la base della striscia.

    L'espressione del coefficiente di sicurezza di Bishop contiene al secondo membro il termine m

    che funzione di h. Quindi essa risolta per successive approsimazioni assumendo un valore

    iniziale per h da inserire nell'espressione di med iterare finquando il valore calcolato coincide

    con il valore assunto.

    COMBINAZIONI DI CARICO

    Nella tabella sono riportate le condizioni di carico di ogni combinazione con il relativo

    coefficiente di partecipazione.

    Combinazione n 1 [DA1 - A1M1]

    Spinta terreno

    Combinazione n 2 [DA1 - A1M1]

    Spinta terreno

    Combinazione n 3 [DA1- A2M2]

    Spinta terreno

    Combinazione n 4 [DA1- A2M2]

    Spinta terreno

    Combinazione n 5 [DA1 - A1M1]

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    Spinta terreno

    Condizione 1 (Condizione 1) x 1.00

    Combinazione n 6 [DA1- A2M2]

    Spinta terreno

    Condizione 1 (Condizione 1) x 1.00

    Combinazione n 7 [DA1 - A1M1]

    Spinta terreno

    Combinazione n 8 [DA1 - A1M1]

    Spinta terreno

    Combinazione n 9 [DA1- A2M2]

    Spinta terreno

    Combinazione n 10 [DA1- A2M2]

    Spinta terreno

    Combinazione n 11 [DA1 - A1M1]

    Spinta terreno

    Condizione 1 (Condizione 1 / sisma V+) x 0.20

    Combinazione n 12 [DA1- A2M2]

    Spinta terreno

    Condizione 1 (Condizione 1 / sisma V-) x 0.20

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    IMPOSTAZIONI DI PROGETTO

    Spinte e verifiche secondo :

    Norme Tecniche sulle Costruzioni 14/01/2008

    Coefficienti di partecipazione combinazioni statiche

    Coefficienti parziali per le azioni o per l'effetto delle azioni:

    Carichi Effetto A1 A2

    Permanenti Favorevole gGfav 1,00 1,00

    Permanenti Sfavorevole gGsfav 1,30 1,00

    Variabili Favorevole gQfav 0,00 0,00

    Variabili Sfavorevole gQsfav 1,50 1,30

    Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno:

    Parametri M1 M2

    Tangente dell'angolo di attrito gtanf ' 1,00 1,25

    Coesione efficace gc' 1,00 1,25

    Resistenza non drenata gcu 1,00 1,40

    Resistenza a compressione uniassiale gqu 1,00 1,60

    Peso dell'unit di volume gg 1,00 1,00

    Coefficienti di partecipazione combinazioni sismiche

    Coefficienti parziali per le azioni o per l'effetto delle azioni:

    Carichi Effetto A1 A2Permanenti Favorevole gGfav 1,00 1,00

    Permanenti Sfavorevole gGsfav 1,00 1,00

    Variabili Favorevole gQfav 0,00 0,00

    Variabili Sfavorevole gQsfav 1,00 1,00

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    Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno:

    Parametri M1 M2

    Tangente dell'angolo di attrito gtanf ' 1,00 1,25

    Coesione efficace gc' 1,00 1,25

    Resistenza non drenata gcu 1,00 1,40

    Resistenza a compressione uniassiale gqu 1,00 1,60

    Peso dell'unit di volume gg 1,00 1,00

    Verifica materiali : Stato Limite Ultimo

    Impostazioni di analisi

    Analisi per Combinazioni di Carico.

    Rottura del terreno Pressione passiva

    Influenza (angolo di attrito terreno -paratia)

    Nel calcolo del coefficiente di spinta attiva Ka e nell'inclinazione della spinta attiva (non viene

    considerato per la spinta passiva)

    Stabilit globale

    Metodo di Bishop

    IMPOSTAZIONI ANALISI SISMICA

    Combinazioni SLU

    Accelerazione al suolo [m/s^2] 1.800

    Massimo fattore amplificazione spettro orizzontale F0 2.430Periodo inizio tratto spettro a velocit costante Tc* 0.370

    Coefficiente di amplificazione topografica (St) 1.200

    Coefficiente di amplificazione per tipo di sottosuolo (Ss) 1.200

    Coefficiente di riduzione per tipo di sottosuolo ( ) 0.995

    Spostamento massimo senza riduzione di resistenza Us [m] 0.083

    Coefficiente di riduzione per spostamento massimo ( ) 0.412

    Coefficiente di intensit sismica (percento) 10.827

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    Rapporto intensit sismica verticale/orizzontale (kv) 0.00

    Influenza sisma nella spinta attiva da monte

    Forma diagramma incremento sismico : Triangolare con vertice in alto.

    Il calcolo sismico della paratia viene eseguito con il metodo pseudo statico. Nei metodi

    pseudostatici lazione sismica definita mediante unaccelerazione equivalente costante nello

    spazio e nel tempo.

    Le componenti orizzontale e verticale ah e av dellaccelerazione equivalente devono essere

    ricavate in funzione delle propriet del moto sismico atteso nel volume di terreno significativo

    per lopera e della capacit dellopera di subire spostamenti senza significative riduzioni di

    resistenza.

    Le NTC 2008 stabiliscono che ah pu essere legata allaccelerazione di picco amax attesa nel

    volume di terreno significativo per lopera mediante la relazione:

    ah = khg = ab amax

    dove g laccelerazione di gravit, kh il coefficiente sismico in direzione orizzontale, a 1

    un coefficiente che tiene conto della deformabilit dei terreni interagenti con lopera e b 1 un

    coefficiente funzione della capacit dellopera di subire spostamenti senza cadute di resistenza.

    Per le paratie la norma consente di porre av = 0.

    Laccelerazione di picco amax valutata mediante unanalisi di risposta sismica locale, ovvero

    come

    amax = Sag = SS STag

    dove SS il coefficiente che comprende leffetto dellamplificazione stratigrafica (SS) e

    dellamplificazione topografica (ST), ed ag laccelerazione orizzontale massima attesa su sito di

    riferimento rigido.

    Il valore del coefficiente a pu essere ricavato a partire dallaltezza complessiva H della paratia

    e dalla categoria di sottosuolo mediante il diagramma di Figura 7.11.2 delle NTC08.

    Per la valutazione della spinta nelle condizioni di equilibrio limite passivo deve porsi a = 1.

    Il valore del coefficiente b pu essere ricavato dal diagramma di Figura 7.11.3 delle NTC08, in

    funzione del massimo spostamento us che lopera pu tollerare senza riduzioni di resistenza.

    Per us = 0 b = 1. Deve comunque risultare:

    us 0,005 H .

    Se ab 0,2 deve assumersi kh = 0,2 amax/g.

    Possono inoltre essere trascurati gli effetti inerziali sulle masse che costituiscono la paratia.

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    Figura 3: Figura 7-11-2 delle NTC2008

    Figura 4 : Figura 7-11-3 delle NTC2008

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    6.0 DESCRIZIONE DELLE OPERE STRUTTURALI

    Come detto in premessa, nel tratto in esame sono state individuate complessivamente 17

    vasche di smaltimento delle acque di piattaforma di cui solo 5 di esse necessitano di opere civili

    aventi una funzione strutturale; esse sono:

    6. Vasca N. 10A;

    7. Vasca N.12;

    8. Vasca N.13;

    9. Vasca N.15;

    10.Vasca N.16.

    Successivamente si riporta una descrizione dettagliata, ed una sintesi dei calcoli statici, di

    ciascuna singola vasca.

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    6.1 VASCA 10A

    La vasca N.10A adiacente al rilevato della Tangenziale (direzione Capodichino) e scarica

    direttamente nella falda attraverso dei dreni opportunamente dimensionati e predisposti a

    partire dal fondo vasca, previa la necessaria depurazione delle acque che avviene all interno

    della medesima vasca.

    Le sue dimensioni in pianta sono 40mx28m circa e la quota assoluta di fondo vasca Qfv=51.00

    m, mentre le quote esterne principali sono: 58.00 m circa per il rilevato stradale, 54.00 m circa

    le quote restanti.

    Per laccesso alla vasca dalla strada pubblica prevista una strada di collegamento per la

    realizzazione della quale necessario realizzare ai lati due paratie di micropali; previsto

    laccesso al fondo della vasca attraverso una rampa delimitata da un lato dalla paratia

    medesima, dallaltro da un muro di sostegno realizzato ad hoc.

    previsto, infine, laccesso carrabile, con mezzi di piccolo cabotaggio, alla zona impianti

    attraverso una passerella appositamente realizzata per le operazioni di manutenzione ordinaria.

    Anche tale passerella realizzata attraverso una struttura in c.a..

    Figura 5: Vasca 10A, pianta

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    Figura 8:Vasca 10A, paratia A-A-B-B

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    Figura 9: Vasca 10A, inviluppo sollecitazioni paratia A-A-B-B

    Verifica a pressoflessione

    Sezione Circolare d = 70 cm (Af=24F26, staffe F10/20)

    Caratteristiche di sollecitazione:

    M = 90,00 tm

    N = 10,00 t

    Valori limiti:Mlim = 111,84 tm

    Nlim = 12,43 t

    N/Nlim = 0,8047

    Deformazioni:

    eps c sup = 0,0035

    eps s inf = -0,0056

    asse neutro x =25,0 cm

    Sezione verificata

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    Verifica a Taglio

    DATI

    b 620 mm

    h 620 mm

    d 580 mmRck 30 MPa

    fcd 16,60 MPa

    f'cd 8,3 MPa

    f 10 mm

    n. bracci 2

    Ast 157,08 mm2

    s 200 mm

    fyd 374 MPa

    VEd 288 kN

    NEd 0 kN

    scp 0 MPa

    ac 1

    VERIFICHE DI SICUREZZA

    cot(q) VRcd (kN) VRsd (kN) VRd (kN)

    2,5 926 383 383

    VERIFICA SODDISFATTA

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    6.2 VASCA 12

    La vasca N.12 adiacente al rilevato della Tangenziale (direzione Capodichino) e scarica

    direttamente in fogna essendo completamente impermeabilizzata sia perimetralmente che sul

    fondo, previa la necessaria depurazione delle acque che non avviene allinterno della vasca

    stessa.

    La sua forma in pianta a T, risultato dellampliamento di una vasca esistente (completamente

    demolita e sostituita); le sue massime dimensioni in pianta sono 15mx24m circa e la quota

    assoluta di fondo vasca Qfv=62.00 m, mentre le quote esterne principali sono: 71.00 m circa

    per il rilevato stradale, 65.00-68.00 m circa le restanti quote circostanti.

    Figura 10: Vasca 12, pianta

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    Figura 11: Vasca 12, sezione

    Anche in questo caso, laltezza fuori terra delle paratie abbastanza variabile, ma soprattutto

    varia notevolmente laltezza del rilevato da sostenere; pertanto per la realizzazione della vasca

    in esame sono previste le seguenti tipologie di pali:

    pali F800, i= 85cm p.i.= 12m;

    pali F600, i= 80cm p.i.= 7m;

    dove si indicato con i linterasse dei pali ed p.i. la relativa profondit di infissione.

    Di seguito si riporta il calcolo della paratia pi sollecitata, costituita dai pali F800.

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    Figura 12:Vasca 12, paratia H-A-B

    Figura 13:Vasca 12, paratia H-A-B

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    Figura 14: Vasca 12, inviluppo sollecitazioni paratia H-A-B

    Verifica a pressoflessione

    Sezione Circolare d= 80 cm (Af=32F26, staffe F12/20)

    Caratteristiche di sollecitazione:

    M =145,00 tm

    N = 10,00 t

    Valori limiti:Mlim = 172,28 tm

    Nlim = 11,88 t

    N/Nlim = 0,8417

    Deformazioni:

    eps c sup = 0,0035

    eps s inf = -0,0058

    asse neutro x =28,3 cm

    Sezione verificata

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    Verifica a Taglio

    DATI

    b 700 mm

    h 700 mm

    d 650 mmRck 30 MPa

    fcd 16,60 MPa

    f'cd 8,3 MPa

    f 12 mm

    n. bracci 2

    Ast 226,19 mm2

    s 200 mm

    fyd 374 MPa

    VEd 513 kN

    NEd 0 kN

    scp 0 MPa

    ac 1

    VERIFICHE DI SICUREZZA

    cot(q) VRcd (kN) VRsd (kN) VRd (kN)

    2,5 1172 619 619

    VERIFICA SODDISFATTA

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    6.3 VASCA 13

    La vasca N.13 ubicata in prossimit di via Fascione e scarica direttamente in fogna essendo

    completamente impermeabilizzata sia perimetralmente che sul fondo, previa la necessaria

    depurazione delle acque che non avviene allinterno della vasca stessa.

    La sua forma in pianta di tipo trapezoidale e costituisce lampliamento di una vasca esistente

    da cui risulta completamente giuntata da un punto di vista strutturale; le sue massime

    dimensioni in pianta sono 11mx13m circa e la quota assoluta di fondo vasca Q fv=61.04 m,

    mentre le quote esterne principali sono variabili tra 65.00 m circa e 66.00 m in corrispondenza

    del rilevato stradale.

    Figura 15: Vasca 13, pianta

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    Figura 16: Vasca 13, sezione

    Laltezza fuori terra delle paratie abbastanza costante; pertanto per la realizzazione dellavasca in esame prevista una sola tipologia di pali:

    pali F600, i= 70cm p.i.= 8m;

    dove si indicato con i linterasse dei pali ed p.i. la relativa profondit di infissione.

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    Figura 17:Vasca 13, paratia di pali

    Figura 18:Vasca 13, paratia di pali

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    Figura 19: Vasca 13, inviluppo sollecitazioni paratia

    Verifica a pressoflessione

    Sezione Circolare d= 60 cm (Af=16F22, staffe F10/20)

    Caratteristiche di sollecitazione:

    M = 45,00 tm

    N = 5,00 t

    Valori limiti:

    Mlim = 47,42 tm

    Nlim = 5,27 t

    N/Nlim = 0,9489

    Deformazioni:

    eps c sup = 0,0035eps s inf = -0,0067

    asse neutro x =18,9 c

    Sezione verificata

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    Verifica a Taglio

    DATI

    b 550 mm

    h 550 mmd 500 mm

    Rck 30 MPa

    fcd 16,60 MPa

    f'cd 8,3 MPa

    f 10 mm

    n. bracci 2

    Ast 157,08 mm2

    s 200 mm

    fyd 374 MPa

    VEd 210 kN

    NEd 0 kN

    scp 0 MPa

    ac 1

    VERIFICHE DI SICUREZZA

    cot(q) VRcd (kN) VRsd (kN) VRd (kN)

    2,5 708 330 330

    VERIFICA SODDISFATTA

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    6.4 VASCA 15

    La vasca N.15 adiacente al rilevato della Tangenziale (direzione Capodichino) e scarica

    direttamente nella falda attraverso dei dreni opportunamente dimensionati e predisposti a

    partire dal fondo vasca, previa la necessaria depurazione delle acque che avviene all interno

    della medesima vasca.

    La sua principale forma in pianta abbastanza irregolare; le sue massime dimensioni in pianta

    sono 55mx40m circa e la quota assoluta di fondo vasca Q fv=73.50 m, mentre le quote esterne

    principali sono variabili tra 79.00 m circa e 83.50 m circa in corrispondenza del rilevato stradale

    della stessa Tangenziale.

    Figura 20: Vasca 15, pianta

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    Figura 21: Vasca 15, sezione

    Anche in questo caso, laltezza fuori terra delle paratie abbastanza variabile, ma soprattutto

    varia notevolmente laltezza del rilevato da sostenere; pertanto per la realizzazione della vasca

    in esame sono previste le seguenti tipologie di pali:

    pali F800, i= 85cm p.i.= 12m;

    pali F600, i= 80cm p.i.= 10m;

    pali F500, i= 60cm p.i.= 8m;

    pali F500, i= 55cm p.i.= 10m;

    dove si indicato con i linterasse dei pali ed p.i. la relativa profondit di infissione.

    Occorre subito evidenziare che la parte della vasca in cui saranno ubicati gli impianti sar

    oggetto di un riempimento definitivo, pertanto le relative opere di sostegno dovranno lavorare

    con tutta la parete a sbalzo solo nella fase transitoria di realizzazione; pertanto in prossimit di

    tale area si sono utilizzati pali F500 anche per la parte che sostiene il rilevato.

    Di seguito si riporta il calcolo della paratia pi sollecitata, costituita dai pali F800.

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    Figura 22:Vasca 15, paratia di pali

    Figura 23: Vasca 15, paratia di pali

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    Figura 24: Vasca 15, inviluppo sollecitazioni paratia

    Verifica a pressoflessione

    Sezione Circolare d= 80 cm (Af=32F26, staffe F12/20)

    Caratteristiche di sollecitazione:

    M =171,00 tm

    N = 10,00 t

    Valori limiti:

    Mlim = 172,03 tm

    Nlim = 10,06 t

    N/Nlim = 0,9940

    Deformazioni:

    eps c sup = 0,0035eps s inf = -0,0058

    asse neutro x =28,2 cm

    Sezione verificata

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    Verifica a Taglio

    DATI

    b 650 mm

    h 650 mmd 600 mm

    Rck 30 MPa

    fcd 16,60 MPa

    f'cd 8,3 MPa

    f 12 mm

    n. bracci 2

    Ast 226,19 mm2

    s 200 mm

    fyd 374 MPa

    VEd 504 kN

    NEd 0 kN

    scp 0 MPa

    ac 1

    VERIFICHE DI SICUREZZA

    cot(q) VRcd (kN) VRsd (kN) VRd (kN)

    2,5 1005 571 571

    VERIFICA SODDISFATTA

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    6.5 VASCA 16

    La vasca N.16 adiacente al rilevato della Tangenziale (direzione Capodichino) e scarica

    direttamente nellimpianto fognario svolgendo tuttavia una funzione di laminazione.

    La sua forma in pianta pressappoco rettangolare; le sue massime dimensioni in pianta sono

    12mx37m circa e la quota assoluta di fondo vasca Q fv=82.60 m, mentre le quote esterne

    principali sono variabili tra 89.00 m circa e 90.00 m circa.

    Figura 25: Vasca 16, pianta

    Figura 26: Vasca 16, sezione

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    Anche in questo caso, laltezza fuori terra delle paratie abbastanza variabile a causa della

    presenza dellopera di sfioro costituita da un muro a mensola in c.a. fondato su una paratia di

    pali di base che consentono di raggiungere una quota altimetrica pi bassa del fondo vasca,

    convogliando le acque alla scarico finale; per la realizzazione della vasca in esame sono previste

    le seguenti tipologie di pali:

    pali F700, i= 80cm p.i.= 10m;

    pali F700, i= 80cm p.i.= 13m;

    pali F500, i= 60cm p.i.= 7m;

    dove si indicato con i linterasse dei pali ed p.i. la relativa profondit di infissione.

    Di seguito si riporta il calcolo della paratia pi sollecitata, costituita dai pali F700.

    Figura 27:Vasca 16, paratia di pali

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    Figura 28:Vasca 16, paratia di pali

    Figura 29: Vasca 16, inviluppo sollecitazioni paratia

    Verifica a pressoflessione

    Sezione Circolare d= 70 cm (Af=24F26, staffe F10/20)

    Caratteristiche di sollecitazione:

    M = 90,00 tm

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    N = 10,00 t

    Valori limiti:

    Mlim = 111,84 tm

    Nlim = 12,43 t

    N/Nlim = 0,8047

    Deformazioni:

    eps c sup = 0,0035

    eps s inf = -0,0056

    asse neutro x =25,0 cm

    Sezione verificata

    Verifica a Taglio

    DATI

    b 600 mm

    h 600 mm

    d 550 mm

    Rck 30 MPa

    fcd 16,60 MPa

    f'cd 8,3 MPa

    f 10 mmn. bracci 2

    Ast 157,08 mm2

    s 200 mm

    fyd 374 MPa

    VEd 250 kN

    NEd 0 kN

    scp 0 MPa

    ac 1

    VERIFICHE DI SICUREZZA

    cot(q) VRcd (kN) VRsd (kN) VRd (kN)

    2,5 850 364 364

    VERIFICA SODDISFATTA

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    7.0 CONCLUSIONI

    Tutti i dati riportati nella presente relazione sono stati desunti dalla relazione geologica allegata

    redatta dal dott. Mario Coppola.

    Tanto le verifiche geotecniche quanto quelle strutturali sono ampiamente soddisfatte e

    rispettano tutti i codici normativi vigenti.

    Napoli, aprile 2011 il progettista

    Ing. Massimo ACANFORA