Articolo Performazione Full

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"Se la cooperazione di migliaia di milioni di cellule nel cervello può produrre la nostra capacità di coscienza, diviene maggiormente accettabile l'idea che una qualche cooperazione dell'intera Umanità o di una frazione di questa, determini ciò che Comte chiamava un Grande Essere super- umano" J.B.S. Haldane. Cos’è la Performazione? La Performazione (Performaction) è una forma di Improvvisazione Totale la cui pratica e concezione teorica è stata creata e sviluppata da Antonio Bilo Canella dal 1991 ad oggi. Sebbene lo studio e la teoria della Performazione siano iniziati dal 1991, dal 1997 lo sviluppo pratico e un notevole numero di spettacoli vengono condotti con il fondamentale aiuto di Hossein Taheri, attore- artista italo-iraniano. Dopo il 2011 si sperimentano altri e vari ensambles performativi; l’ultima formazione è in collaborazione con Alessia D’Errigo, poetessa oltre che performatrice, Giovanni Greco,

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"Se la cooperazione di migliaia di milioni di cellule nel cervello pu produrre la nostra capacit di coscienza, diviene maggiormente accettabile l'idea che una qualche cooperazione dell'intera Umanit o di una frazione di questa, determini ci che Comte chiamava un Grande Essere super-umano" J.B.S. Haldane.

Cos la Performazione?

La Performazione (Performaction) una forma di Improvvisazione Totale la cui pratica e concezione teorica stata creata e sviluppata da Antonio Bilo Canella dal 1991 ad oggi.Sebbene lo studio e la teoria della Performazione siano iniziati dal 1991, dal 1997 lo sviluppo pratico e un notevole numero di spettacoli vengono condotti con il fondamentale aiuto di Hossein Taheri, attore-artista italo-iraniano. Dopo il 2011 si sperimentano altri e vari ensambles performativi; lultima formazione in collaborazione con Alessia DErrigo, poetessa oltre che performatrice, Giovanni Greco, regista, scrittore e attore e David Fiandanese, regista.Avendo definito la Performazione come una forma particolarmente evoluta di Improvvisazione totale, bene andare a specificare ci che si intende con Improvvisazione.Ma per far ci dobbiam fare un piccolo passo indietro.Tentando un'ontologia semplificata potremmo dire che la creazione artistica, da sempre, ha oscillato tra due opposte polarit: logico-razionale, cio lestrema sofisticazione artigianale, il lavoro consapevole e protratto nel tempo per definiremo la e cristallizzare una FORMA, presentabile allesterno e conservabile nel tempo. analogico-irrazionale, cio il furor, la mania, lispirazione che crea in uno stato alterato di coscienza, estemporaneamente.

In qualche modo potremmo assimilare queste due polarit alla costituzionale polarit dei nostri emisferi cerebrali, destro e sinistro e quindi alleterna lottadanza tra logica e follia.Difatti ci sembra di poter dire che lispirazione (Furor, Mania), da sola, non possa garantire un risultato che abbia valore estetico-artistico; come daltronde, meno che mai lo pu la tecnica artigianale, come lo stesso Platone ci ricorda: "colui che senza un siffatto Furore picchia alluscio delle Muse, persuaso che basti larte a renderlo poeta, non conseguir lintento e la poesia di chi ragiona sar eclissata dalla poesia di chi delir.ya.(...) Questa follia ci concessa dagli dei come la maggiore delle fortune. La nostra dimostrazione non trover fede presso i ragionatori di mestiere, ma la trover presso i sapienti." (Fedro 444-446).Invece la non settorializzazione, e cio lintegrazione dellartigianato ( lavoro logico-razionale) allinterno del furor-mania-ispirazione (condizione analogica-irrazionale ) pu generare le pi alte manifestazioni artistiche. E in effetti i risultati di indubbio valore artistico, l'improvvisazione, in tutte le arti, li raggiunge quando viene praticata come vetta di un percorso artistico-artigianale, oltre, al di l della pi alta specializzazione artistica-artigianale. Per la Performazione diviene quindi necessario definire dei punti di riferimento che salvino dal rischio in cui spesso cade lImprovvisazione: il luogo dove chiunque pu far qualunque cosa.E appunto attraverso questi punti di riferimento definiremo la Performazione (Performaction).

Innanzitutto, la Performazione si definisce come Forma dArte: ovvero ha come obbiettivo primario la creazione di Opere Artistiche. Questo il suo fulcro: non quindi divertente intrattenimento (come la maggior parte del teatro di improvvisazione), n strumento sociale o psicologico (vedi altre forme di teatro improvvisativo come Playback Theatre, o Teatro dellOppreso di Augusto Boal).In particolare la Performazione rigetta qualsiasi forma di "match" o competizione: non una dimostrazione di abilit o virtuosismo. Qualsiasi dote nella Performazione viene messa a servizio della creazione dell'Opera Artistica.I Performatori sono artisti che hanno raggiunto leccellenza artigianale nelle loro forme e hanno scelto di andare oltre: non sono attori, musicisti,danzatori etc improvvisati...La Performazione cerca la sintesi tra le succitate polarit: il performatore accede alla creazione attraverso uno stato alterato di coscienza ma crea una storia, per quanto surreale e onirica, cucendo con sapienza gli elementi follemente generati; inoltre usa la sua estrema padronanza artigianale per dare adeguato corpo, voce, musica allispirazione ( e quanto maggiori saranno le sue capacit tante pi possibilit di manifestazione avr lAltrove tramite lui).La Performazione si basa sullAscolto: un Ascolto totale, non solo logico-razionale, non si ascoltano solo le parole ma tutto linsieme di anime, corpi, voci, musica, luci, scena e pubblico; si vogliono creare delle Gestalt umane: non sono previsti assoli. La Performazione quanto pi totale possibile: gli Artisti Interni (attori, danzatori, cantanti) sono sempre in relazione con Artisti Esterni (musicisti, disegnatori luce, scenografi): tutti performano insieme nello stesso momento.La Performazione prevede un tema di STUDIO (per esempio, lOdissea , o l'Amleto) sul quale gli artisti lavorano per mesi, attraverso discussioni, letture, ricerche etc...per poi, alla fine andare in scena.La Performazione non re-citazione: nel senso che non si cita nulla del materiale studiato, ci che emerge frutto di un'elaborazione inconscia, stimolata dallo studio effettuato ma assolutamente non logicamente generata.La Performazione non si basa su alcun tipo di struttura (vedi nel teatro di improvvisazione le long form Harold e simili, oppure i match di improvvisazione, etc...), n canovacci, n format , n personaggi predefiniti: quando si va in scena non c assolutamente alcun appiglio, si va nel Vuoto.La Performazione usa tutti i linguaggi possibili: in particolare si riduce la presenza del Realismo Quotidiano ( su cui lavorano quasi tutte le improvvisazioni teatrali) a favore di creazioni oniriche surreali e poetiche: un artista pu divenire un felafel parlante, cos come Amleto, cos come una nuvola-salamandraLa Performazione una sorta di gioco-sacro, ovvero gli Artisti sono sempre totalmente coinvolti (diremmo in "trance") nelle trasformazioni che incarnano e non occhieggiano mai al pubblico (come accade per molte forme improvvisative teatrali).La Performazione include il pubblico ma lo lascia nel suo ruolo di testimone: il pubblico determina le condizioni date e diverso pubblico collaborer a generare diverse Performazioni, ma non si prevede alcun coinvolgimento strutturale; se un coinvolgimento diretto accade perch la creazione artistica lo ha voluto in quel momento, pu anche non accadere.

In 20 anni di ricerca e spettacolo ci si inoltre domandati: non avendo un testo , come possibile garantire ad ogni evento l'esito straordinario che si andava cercando? Una possibile risposta stata trovata studiando con attenzione i video di tutte le performazioni fatte e confrontando questo studio con la propria diretta esperienza spettacolare: abbiamo riconosciuto due particolari fenomeni scenici intrecciati, la Ricerca dell'Archetipo e l'Emergentismo Gestaltico. I Performatori si allenano a cercare delle particolari combinazioni di corpi, anime, oggetti, luce e musiche che "risuonino". Non le conoscono prima, non le hanno preparate, ma le cercano e ne fiutano l'enorme potenziale energetico: queste combinazioni sono gli Archetipi, organismi i cui elementi sono in una relazione tale che si genera un valore aggiunto ben superiore alla somma delle parti (emergentismo gestaltico). L'inanellamento di tanti Archetipi uno dopo l'altro porta ad avere un'alta temperatura spettacolare, superiore il pi delle volte, proprio perch creata l per l per la prima volta, alla temperatura raggiungibile con degli spettacoli scritti e provati. E tutto questo pu avvenire solo se si riesce a rimanere in una condizione di "furor" e non di logica razionale. Inoltre la stessa Storia che lo spettacolo racconta nasce proprio dal susseguirsi ed interagire di tutti gli Archetipi trovati volta per volta.Unaltra cosa da sottolineare, come effetto collaterale, il necessario abbattimento dell'ego: il risultato spettacolare lo si ottiene solo attraverso gli Archetipi, che per definizione sono delle creazioni di insieme: da soli in una Performazione non si arriva da nessuna parte.

Attualmente la Performazione viene praticata in numerose modalit che evolvono in continuazione, anche a seconda dei materiali su cui si sceglie di lavorare e dei componenti dell'ensamble artistico ( solo voce e musica; corpo, voce e musica; danza, voce e musica; video, danza, voce e musica; pittura, musica, voce e corpi; etc....).

Il linguaggio usato dalla Performazione include e riassume tutte le forme artistiche frequentate dall'essere umano, con l'unica fondamentale differenza che queste emergono secondo la necessit del momento e non vengono prestabilite: per cui possono accadere momenti di relazione piu' quotidiana, o grottesca o surreale o astratta; poesia, narrazione, musica, corpi che oltrepassano la quotidianit e inventano universi paralleli toccanti e incredibili.

Forse, tentando una sintesi finale, potremmo definire la Performazione come una sorta di rinato Mistero Teatrale, dove sacro e profano si mescolano e collaborano al fine di esplorare nuovi universi sconosciuti.

A titolo di esempio riportiamo alcuni titoli e relativi materiali di alcune Performazioni degli anni passati:De Eliogabalo, materiali dallEliogabalo di A. Artaud, Apollonio di Tiana di Filostrato, Historia Augusta, Storia di Roma di T. Mommsen.The Sacred Game, materiali da P.K. Dick, gli I-Ching e il Corano.UomOOmega, materiali da Opera omnia di T. Sturgeon, testi vari di Teillard De Chardin. Amleto e la Rivoluzione, materiali da Hamlet di W. Shakespeare, Saxo Grammaticus, Il Mulino di Amleto, Mitologia Norrena, teorie economiche contemporanee, Hamlet Machine di H. Muller, la rete fognaria moderna.La Performazione attualmente in preparazione sar sui materiali dellOdissea.

Note performative post-Lacaniane

La Performazione pone in atto un superamento del "tradimento" di Lacaniana memoria.I "personaggi", che l'attore medio finge, nella Performazione non pre-esistono, ma "emergono", sono delle Emergenze Gestaltiche, nel senso che comportano una fusione di pi elementi scenici (psych dei Performatori, psych del pubblico, luci, musiche e oggetti di scena) in una entit unica e superiore, da cui il Performatore viene detto e agito.Ma queste "potenzialit gestaltiche" non sono ovunque, n sono "qualunque"; galleggiano in alcuni "luoghi" dello spazio interiore/esteriore della scena tutta, come le nubi di quantistica memoria: i Performatori le devono fiutare attorno a loro, avvicinarsi e lasciarsene fagocitare, senza opporre la resistenza che il misero "io" sempre tenta. Quando ci accade, e dico quando accade, lo spazio tempo viene annullato e con esso non v' pi "tradimento", incomunicabilit n ritardo: tutto immediato e compreso, tutto Noi e non io, tutto quantisticamente correlato, aldil delle distanze pseudo-visibili.Queste nubi che il Performatore fiuta, una volta indossate ed "emerse" danno origine a ci che chiamiamo Archetipi. Ma questi Archetipi sono infiniti e imprevedibili e il Performatore deve essere pronto a tutto: non ci si affider (come nel caso di C. Bene) a solo alcuni archetipi vettori peraltro pre-decisi, ma si attender definitivamente che essi vengano a noi "non si sa da dove". Il pre-deciso nella Performazione si riduce al porsi in scena, all'offrirsi al vuoto. E se vogliamo anche allo scegliere il luogo, appendere le luci, scegliere i compagni e disseminare lo spazio di oggetti potenziali. Non v' alcun testo "da dire", da "re-citare", tutto ci accade. Ma come pu ci non scadere nel caos qualunquistico in cui sono incappati tanti seri esperimenti improvvisativi di sessantottina memoria? Per usare un parallelo potremmo figurarci gli astronauti che operano nello spazio: si pu sapere che c' lo spazio vuoto, si pu anche indossare una tuta, ma se non si profondamente e specificatamente allenati si andr caoticamente alla deriva. I Performatori devono allenare corpo e anima al fiuto per le Emergenze Gestaltiche, corpo e anima alla capacit di "lasciarsi assemblare" in un Archetipo che poi si manifester sulla scena. Sar inoltre il duro e profondo studio dell'universo all'interno del quale si (anche questo s) pre-deciso di stare che permetter l'inanellamento di tutti gli Archetipi in una "storia". Ricordiamo che quando parliamo di "storia", in questa pratica si intende sempre una narrazione deviante, surreale, imprevista perch impensata impensabile, dettata dagli Archetipi che tramite Noi hanno scelto di manifestarsi quella sera.E sempre una narrazione commovente e straordinariamente toccante.Presto, inoltre, parleremo del risultato di attivazione trasformativa che la Performazione ottiene sul pubblico e pi a fondo dell'attivit di contestualizzazione narrativa.

Necessit della Pre-disposizione

Nella Performazione non c' spettacolo, n c' alcun testo "pre-parato".Ci che si crea, si crea l, con una fusione l per l di tutti gli elementi.Negli spettacoli normali si va in scena con una Forma gi provata, un Prototipo (nel caso di spettacoli nuovi), od un Modello ( nel caso di spettacoli rodati).Al sicuro dietro queste forme, gli attori possono dedicarsi a spingere energeticamente in relativamente poche direzioni (prosodia della parola, intensit interpretativa, ritmo generale, ascolto, quando sono in grado...), con la tranquillit di una Forma che regge e che li contiene e trasporta.Per questo, laddove lo si ritenga opportuno (progetti artistici considerati validi dai loro autori), si pu "imporre" lo spettacolo (l'operazione artistica) al pubblico, sicuri che sar la Forma stessa a proteggere e ad affermare lo spettacolo.Al contrario, nella Performazione non c' nessun Modello pre-costruito e provato, nessuna "garanzia", nessuna Forma protettiva.Quel qualcosa che si spera accada dipende integralmente da un'ottima fusione di tutte le componenti sceniche, completamente sbrigliate in partenza. Il fenomeno Emergentistico si verifica solo se tutte le sue componenti si connettono in Gestalt perfetta: se questo non accade l'unico Uni-verso che si manifester sar il Caos. E la Performazione per sua Vocazione non desidera l'Uni-verso ma il Multi-verso.A questo fine la Pre-disposizione del pubblico nella Performazione fondamentale. Solo una "buona" pre-disposizione pu permettere la fusione (ricordiamo che il pubblico il pi forte tra gli elementi scenici che la Performazione aggrega in gestalt emergentistiche, gli Archetipi) e quindi un accadimento manifestativo.Lavorare quindi sulla pre-disposizione del Pubblico diviene NECESSARIO, pi di ogni altra cosa (non per motivi scenografici/spettacolari ma per motivi intrinsechi alla natura del lavoro performativo).Specialmente considerando quanto il pubblico occidentale odierno spesso parta sfiduciato e mal-disposto.

Dicono della Performazione:

Antonio Bilo Canella apre le ferite (anche le proprie, per chi come me lo conosce e lo ha visto urlare a volto trasfigurato nella rappresentazione di un suo odio/amore invivibile eppure indirimibile) e le cosparge di sale, non lenisce il dolore lo mette in scena, si offre come veicolo, te lo mette l, ai piedi, come un cocker scodinzolante, ma che poi viene risucchiato dal gorgo dellaccadere, cadere, pervadere, invadere, crollare. Andateci, se potete, a mente aperta e col cuore in mano.Il teatro di Bilo Canella, fatto di tantissima tecnica e pignoli dettagli, lopposto dellintellettualizzazione del teatro indipendente di certa Italia. La corporeait della suaperformazione lopposto della sessualizzazione: anzi, puro dolore animale, atavico, primordiale, universale. Evviva, vuol dire che c ancora una speranza.Paolo Fusi

La Performazione come nuova forma di teatro; progetto serio e rivo- luzionario che utilizzando stili e linguaggi diversi, provenienti dal teatro e dalla danza, conduce a una realt visiona- ria, rompe con schemi, giudizi e pregiudizi, mostra la miriade di possibilit che in ogni istante la vita ci offre.Amleto e la Rivoluzione di Antonio Bilo Canella uno spettacolo che va visto, o meglio, unesperienza che va vissuta.Il pubblico coinvolto nellaccadimento estemporaneo, catturato da testi vivi e intensi, voci pro- fonde, dazioni sorprendenti, fisicit animale: tutto cambia continuamente, ogni oggetto, ogni parola, pu diventare altro, meravigliando lo spettatore, il quale contribuisce egli stesso alla trasformazione, condizionando lo spettacolo con la propria presenza.Sara Maddalena

Si creata dunque una situazione che rimandava alle funzioni sciamaniche e lentamente lintero pubblico entrato in questatmosfera che evocava in qualche modo il deserto. Luomo e la donna diventavano amanti, animali, madre e figlio, nemici e flusso di ununica materia allargata anche al pubblico chepartecipava attivamente alla Performazione. Sul finale cera Antonio Bilo Canella accovacciato tra le mie braccia, in qualche modo mi sono sentita parte di ci cui stavo assistendo e di cui ormai ero parteIlaria Palomba

Immensa stima a uno dei pochissimi coerenti artisti di ricerca a Roma, l'eccezionale Antonio Bilo Canella. Sempre emozionante ogni suo lavoro.Fabio Massimo Franceschelli

Non saprei dirlo meglio: grande Antonio Bilo Canella e la sua Performazione.Emanuela Cocco

Link di riferimento e approfondimento:

Note post-Lacaniane sulla Performazione

Pre-disposizione in Performazione

Sito Performazione

Trailer Performazione: http://youtu.be/gwCEu4yD7Bw

Estratti (2-4 min) dal progetto Amleto

Amleto e la Conoscenza del bene e del male

Amleto e la Rosselli 1

Amleto e la Rosselli 2

Amleto e la Rosselli 3

Intervista video sulla Performazione:http://youtu.be/XDeq0RVuVis

Articoli sulla Performazione:http://www.psychodreamtheater.org/rivista-passparnous-videg-numero---psychodream-review---amleto-e-la-rivoluzione---di-sara-maddalena.htmlhttp://www.succedeoggi.it/2013/10/il-teatro-dal-nulla/

http://www.omero.it/omero-magazine/why/la-chiamano-performazione/

http://paolo-fusi.it/category/2013/febbraio-2013/

http://taccuinodiwatson.altervista.org/il-destino-del-teatro/?doing_wp_cron=1392580618.2844519615173339843750

http://www.omero.it/omero-magazine/interviste/conversazione-con-il-fondatore-di-cineteatro-antonio-bilo-canella/