Arte greco romana per le scuole medie

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ARTE ARTE GRECO-ROMANA GRECO-ROMANA La civiltà e l'arte La civiltà e l'arte L'arte greca e quella romana hanno molte analogie dovute all'influsso che la civiltà ellenica ha avuto sull'impero romano. Ma nella sostanza esistono profonde differenze nel modo di concepire l'arte e il suo ruolo nella società. Vediamone insieme gli aspetti fondamentali mantenendo un confronto serrato tra le due civiltà che hanno cambiato il

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ARTE ARTE GRECO-ROMANAGRECO-ROMANALa civiltà e l'arteLa civiltà e l'arteL'arte greca e quella romana hanno molte analogie dovute all'influsso che la civiltà ellenica ha avuto sull'impero romano. Ma nella sostanza esistono profonde differenze nel modo di concepire l'arte e il suo ruolo nella società. Vediamone insieme gli aspetti fondamentali mantenendo un confronto serrato tra le due civiltà che hanno cambiato il corso della storia.

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Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questoviene chiamato democrazia.Qui ad Atene noi facciamo così. Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle lorodispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza dialtri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come unaricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così. La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi nonsiamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostroprossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttaviasiamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alleproprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubbliciaffari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnatoanche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamoproteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte cherisiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che èbuon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così. Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo,ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad unapolitica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via dellademocrazia.Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertàsia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogniateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso,la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che lanostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così

DISCORSO AGLI ATENIESI (Pericle 461 a.c.)

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GLI ANTENATI DELL' ARTE GRECO-ROMANAGLI ANTENATI DELL' ARTE GRECO-ROMANAI POPOLI DELL' EGEO

La civiltà greca deve le sue origini a diverse popolazioni sorte lungo le isole del mediterraneo e nel Peloponneso dal III millennio a.c. In poi. Queste civiltà, spesso navigatori o migranti si sono allargate nei territori circostanti il Mediterraneo per occupare altre terre e fondare nuove civiltà. Per questo troviamo spesso elementi comuni che testimoniano sia il rapporto tra diversi popoli sia le radici che spesso legano l'una a l'altra dimostrando così che è opportuno parlare di una grande cultura e civiltà mediterranea sviluppatasi in diversi modi e i diversi luoghi nel corso degli anni.Vediamo adesso alcune di queste civiltà:- MINOICA – tra le più antiche occupano l'isola di Creta e prendono il nome dal celebre re Minosse.- MICENEA- deriva dalla città di Micene fondata nell'entroterra della Grecia intorno al 1500 a.c. Sarà la base su cui nascono le “polis”. A differenza degli isolani gli abitanti, detti “Achei” sono guerrieri e coltivatori.- FENICIA- provenienti dall'attuale Libano sono un popolo di mercanti e grandi navigatori fondatori della città di Cartagine.- CICLADICA- nelle isole di Santorini, Nasso e Delo abitano popoli di marinai che sviluppano un arte originale ancora avvolta da mistero.

I POPOLI DEL TIRRENO

Prima dell'avvento di Roma le terre d'Italia erano popolate da piccole comunità quali i latini e ancora prima dagli ETRUSCHI. Questi si svilupparono dal VII al I secolo a.c. lungo il territorio che comprende le attuali regioni della Toscana Emilia e del Lazio dando vita a numerose città fiorenti come Arezzo, Perugia, Volterra, Tarquinia ecc.La loro origine è incerta ma si pensa che ebbero scambi con la civiltà egizia e greca, come testimoniano anche gli elementi comuni che caratterizzano gli stili artistici di questi popoli. Gran parte del patrimonio artistico degli Etruschi pervenuto a noi fa riferimento alle necropoli rimaste intatte negli anni. Essi infatti credevano nella reincarnazione e quindi, come gli Egizi erano soliti adornare le tombe a “camera” o a “tumulo” con oggetti di varia natura di uso quotidiano quale vasellame, gioielli, ornamenti ecc. Gli Etruschi sono gli antenati dei Romani e del Popolo Italico insieme ai LATINI e al popolo dei NURAGICome vedremo l'arte etrusca pur assimilando caratteri di altre culture sviluppa uno stile personale su cui i romani costruiranno successivamente la loro cultura.

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ARTE MINOICA ARTE MINOICA

I cretesi come gli abitanti delle isole Cicladi adoravano la divinità femminile tipica delle antiche popolazioni. Non era ancora giunta l'epoca della mitologia greca .

Il Minotauro era un mostro metà toro e

metà uomo appartenuto secondo la

mitologia al re Minosse. Per i

cretesi il toro era simbolo di forza e di terrore della natura

indomita.

Come testimonia questo vaso la

civiltà minoica era strettamente

legata al mare e alle sue attività.

Spesso nelle decorazioni e

nelle pitture parietali troviamo

rappresentati animali marini.

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I PRIMI INSEDIAMENTI GRECIGli Achei, come venivano chiamati gli abitanti dell'antica grecia erano una popolazione di guerrieri che come i Dori occuparono le terre del Peloponneso dando origine insieme alla prima stirpe della civiltà ellenica. Dell'arte micenea non abbiamo molte testimonianze anche per le furenti battaglie che caratterizzano questa epoca storica. Sicuramente sappiamo che lavoravano il metallo e che le strutture possenti delle mura delle città rappresentavano il primo passo verso le caratteristiche architetture greche che sfoceranno nella “polis” ateniese e spartana. Oltre a Micene fondarono le città di Argo, Corinto e Pilo.

In questa epoca comincia la raffinata arte vascolare che costituisce uno dei patrimoni artistici di rilievo dell'artigianato mediterraneo per le sue forme e le pitture decorative di alto livello artigianale.

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Antico Egitto(sacerdote)

Grecia Arcaica (Kouros)

Grecia Classica(Doriforo di Policleto)

Grecia Ellenistica(Ermes di Prassitele)

400 a.c. 300 a.c.600 a.c.1000 a.c.

EVOLUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE

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DISCOBOLO di MironeDISCOBOLO di MironeStatua in marmo dello scultore Mirone risalente al 450 a.c. (periodo classico). Rappresenta un atleta dei giochi olimpici nell'atto di lanciare il disco. In realtà si tratta di una copia fedele di epoca romana. L'originale, andato perso sembra fosse in bronzo.

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NIKE di SamotraciaNIKE di SamotraciaE' una statua ellenica (200a.c.) ritrovata in fondo al mar Egeo mancante di testa e braccia. Rappresenta la dea alata figlia di Zeus che ha il compito di messaggera militare. La statua è rappresentata nell'atto di poggiarsi sulla prua di una nave.

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LAOCOONTE LAOCOONTE Si tratta di un gruppo marmoreo di epoca ellenistica (100a.c.) scolpito a Rodi e rappresentante il sacerdote di Apollo mentre lotta con i serpenti mandati da Poseidone per punirlo dopo aver respinto il dono del cavallo di Troia da parte dei greci.

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Disegnare gli ordini architettonici

LA COLONNA PORTANTESimbolo dell'architettura greca è il tempio celebrativo dedicato alle varie divinità. Esistono numerosi templi sparsi in tutte le colonie antiche del Mediterraneo come Siracusa (Magna Grecia), Cartagine, Tiro, Alessandria d'Egitto ecc. Tutti questi edifici hanno una struttura simile a seconda dell'epoca e dell'ordine architettonico. Ciò che differisce dipende dalla divinità a cui era dedicato. Sicuramente Afrodite (Venere) e Apolllo sono i personaggi mitologici più adorati nel mondo antico.

Gli elementi fondamentali del tempio e di tutte le strutture architettoniche della civiltà greca sono la pianta rettangolare e la colonna come elemento costitutivo. La colonna è una struttura massiccia ed elastica allo stesso tempo; sorregge il peso ma lascia passare luce ed aria. Durante i secoli si sono avvicendati 3 ordini di colonne(dorico, ionico e corinzio) che prendono il nome dai rispettivi popoli.

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Gli architravi dei templi greci come il Partenone sono spesso sormontati da fregi in bassorilievo sui quali lo scultore (Fidia) rappresentavi eventi mitologici narrati attraverso la sequenza di scene proprio come un film; soltanto che è l'osservatore a far scivolare l'occhio sulle immagini fisse. Come nel caso delle pitture parietali delle tombe egizie l'arte figurativa diventa strumento di narrazione.

SCULTURAI templi Greci erano ornati con statue e bassorilievi dedicate alle divinità. Tra gli scultori ricordiamo Fidia (Partenone), Mirone (Discobolo), Prassitele e Policleto, colui che per primo si occupò di definire canoni anatomici del corpo umano. Le statue e i bassorilievi erano per lo più in marmo e bronzo e raffiguravano un ideale di bellezza divinà con sembianze umane ma senza particolari fisiognomici. Nessuno dei personaggi storici dell'epoca infatti fu rappresentato se non sotto le sembianze divine.

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I CANONI ANATOMICIGià gli egizi seguirono delle regole ben determinate nell’esecuzione delle loro statue e anche i Greci si preoccuparono di trovare delle regole di proporzione del corpo per esaltarne la perfezione.Secondo alcuni studiosi gli Egiziani stabilirono come unità di misura (modulo), prima la lunghezza del piede, poi il dito medio. Anche i Greci utilizzarono canoni diversi; fra questi uno dei più importanti fu quello di Lipsio, tramandato da Vitruvio, che fu utilizzato anche in tutto il Medioevo.Il modulo di questo canone è la testa contenuta esattamente otto volte nel corpo umano.Gli artisti del Rinascimento seguirono i canoni Greci, ed in particolare diedero precedenza a quello di "Lipsio".Leonardo Da Vinci accettò la regola del "quadrato degli antichi", secondo la quale l’uomo con le braccia aperte può essere inscritto in un quadrato; inoltre egli dimostrò che, se le braccia sono leggermente sollevate dalla posizione orizzontale e le gambe alquanto divaricate, la figura umana può essere inscritta in un cerchio il cui centro corrisponde all’ombelico.

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VENERE DI MILO la bellezza più anticaLa Venere di Milo è

un opera scultorea di stile classico risalente al 130 a.c. La statua fu ritrovata presso l'isola di Milo senza le braccia. Malgrado ciò rappresenta una delle sculture più famose al mondo per il suo fascino misterioso, per la sensualità della posa e per le forme plastiche che ancora colpiscono i moltissimi osservatori che la visitano quotidianamente presso la galleria del Louvre di Parigi.

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NELLA MODA....

AL CINEMA... (the dreamers di Bertolucci)

IN PITTURA...

Ci sono capolavori che per la loro impareggiabile bellezza estetica sembrano non appartenere ad un epoca storica ma all'immaginario del genere umano; e ritornano oltre il tempo ad ispirare le generazioni del mondo..

NELLE TRADIZIONI..

OLTRE IL TEMPO...OLTRE IL TEMPO...

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BRONZI DI RIACE i gemelli degli abissi

Il 16 agosto 1972 Stefano Mariottini (un giovane sub dilettante romano) si immerge nel Mar Ionio a 300 metri dalle coste di Riace in provincia di Reggio Calabria; all'improvviso vede sbucare un braccio dal fondale e ritrova le statue dei due guerrieri che diventeranno famose in tutto il mondo come i Bronzi di Riace. Sono una coppia di statue bronzee di 2 metri d'altezza, di provenienza greca databili al V secolo a.C.Le due statue, di cui non si conosce l'autore, rappresentano un reperto artistico importante essendo tra le poche statue in bronzo rinvenute quasi intatte.

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ARTE VASCOLAREARTE VASCOLARE

Cratere a coppa Cratere tradizionale Anfora

I Greci furono abili artigiani nella produzione e decorazione di vasi. IL vaso rivestiva all'epoca un ruolo fondamentale perchè era il contenitore con cui si conservavano e trasportavano alimenti e altro. Inoltre era oggetto ornamentale ed artistico il cui valore individuava anche la ricchezza e la classe sociale. I vasi che avevano diverse forme venivano dipinti con scene e personaggi mitologici o figure geometriche decorative, usando la tecnica in positivo o in negativo. Solitamente si usavano il rosso, l'ocra e il nero per evidenziare con il contrasto le figure rappresentate.

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ARTE ETRUSCAGli etruschi, come dimostrano le testimonianze artistiche rinvenute, furono fortemente influenzati dalle altre civiltà presenti sul Mediterraneo. In particolare quella degli Egizi, da cui ereditarono alcune credenze come l'abitudine di ricreare l'atmosfera familiare nelle necropoli (tombe) attraverso affreschi parietali e manufatti. Ma anche la civiltà della Grecia verso cui manifestarono interesse; infatti essi condivisero in parte la mitologia greca come fecero i loro successori romani. Tutti i popoli italici in definitiva hanno dimostrato di assorbire e cogliere dalle altre civiltà elementi culturali per creare le proprie tradizioni.

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Apollo di Veio ( VI sec. a.c.)Sarcofago degli Sposi (VI sec. a.c.)

QUESTE DUE STATUE TRA LE PIU' NOTE DELL'ARTE ETRUSCA TESTIMONIANO LA VICINANZA CON LA CULTURA EGIZIA E GRECA.

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POMPEI , la storia di una città scomparsa…….

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PITTURE PARIETALI NELLE VILLE ROMANE (POMPEI)A differenza dell'arte Greca di cui non abbiamo molte testimonianze pittoriche se non come decorazioni vascolari, quella romana introduce la pittura parietale con la quale attraverso la tecnica ad “affresco” si decoravano gli interni delle case patrizie delle città. Il maggior numero di questi dipinti si trovano a Pompei dove, a causa dell'eruzione vulcanica che l'ha sommersa, si sono conservati.I temi rappresentati sono di due generi: da un lato si rielaborano eventi mitologici greci che i romani ereditarono dalla tradizione (cambiando i nomi), dall'altro spesso si dipingono scene familiari e personaggi della vita quotidiana. A differenza dei greci infatti i romani utilizzano le arti per narrare e celebrare soggetti e personaggi veri sia della politica che della società più ricca. Queste pitture ci raccontano anche alcune abitudini particolari della vita di questi nostri antenati.

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IL MOSAICO (Piazza Armerina)

La Villa di Piazza Armerina è un sito archeologico di una villa romana di vacanze interamente ricoperta di mosaici che descrivono la vita e le abitudini della classe patrizia.

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EROS

E…….

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THANATOS

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SPORTTenersi in forma e curare il corpo al tempo dei romani. Piscina ginnastica e giochi di squadra….

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LA SCULTURA CELEBRATIVAColonna traianaStatua equestre di Marco Aurelio

Busto marmoreo di Augusto

La colonna Traiana è una delle opere monumentali più originali dell'antica Roma. Viene innalzata dall'imperatore Traiano per celebrare la conquista della Dacia (100 a.c.) Sul fusto della colonna sono rappresentati in bassorilievo a mo di striscia fumettistica le fasi essenziali della guerra come scene di un film. (zona dei fori imp.)

Una delle differenze sostanziali dell'arte romana rispetto alla precedente fu la sua funzione. Infatti se i Greci raffiguravano con sembianze umane le divinità in modo ideale, i romani usarono l'arte per celebrare i propri personaggi politici e culturali con sembianze vere. Così adesso sappiamo che faccia aveva, per esempio, Giulio Cesare o Marco Aurelio. L'arte quindi era funzionale alla società e al potere (era LAICA).Per questo troviamo nei musei numerosi BUSTI, RITRATTI, STATUE EQUESTRI, COLONNE E OBELISCHI, ARCHI ecc.In un certo senso inventarono la propaganda...

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Galata morente Afrodite

LE COPIE ROMANE DELLE SCULTURE ELLENISTICHEOltre a celebrare i propri personaggi e le loro imprese i romani erano dei fanatici imitatori dell'arte ellenistica. Disprezzata in un primo tempo, una volta conquistato il regno di Alessandro Magno divenne una fonte inesauribile di cultura e bellezze. Così di molte statue greche andate perse abbiamo fedeli ricostruzioni di epoca romana. I romani per un certo tempo assorbirono le tradizioni e le credenze dei popoli che sottomettevano e si dimostrarono liberali fino a quando non ci fu la necessità di controllare le dispute religiose sorte in seno alla società.

Mitra

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Oltre alle strutture architettoniche di stile greco-ellenistico come i templi, i romani introducono nelle città una serie di edifici e strutture basate sulla forma ad arco. E' il caso di anfiteatri, loggiati, finestre, archi di trionfo, porte di accesso, acquedotti, volute ecc. La forma circolare richiama alla centralità di Roma nel governo imperiale e contemporaneamente rende più funzionali e pratici gli edifici.

Chiave di volta

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L'ARTE FINISCE NELLE CATACOMBEDalla caduta dell'Impero Romano al Medioevo

CristianoCon l'ascesa del Cristianesimo e la caduta dell'Impero Romano molti dei patrimoni espressi dall'Arte greco-romana vengono dimenticati e distrutti in nome del potere religioso. I corpi nudi delle divinità mitologiche diventano osceni perché si vuole separare l'uomo “mortale, peccatore e bestia” da un Dio visto come “redentore” ma anche “punitore”. L'uomo e la sua espressione artistica doveva piegarsi al potere ecclesiastico; così per tutto il periodo medioevale scompare l'idea ellenistica dell'arte come “estetica del Bello” e anche quella romana e repubblicana dell'Arte sociale che descrive la vita domestica. L'arte viene confinata nel buio delle catacombe e delle basiliche.

Per quasi mezzo secolo quindi, salvo pochi casi, nell'Europa Cristiana gli artisti sono impegnati a descrivere peccati e doveri del fedele, a raccontare con le immagini gli eventi biblici. La Dea-Madre sarà spodestata da una Madonna umile e asservita, il corpo gioviale di Eros da quello martoriato e sacrificale del Cristo per dirci che siamo stati messi al mondo per espiare i peccati carnali e obbedire al servitore. Io considero questa epoca la più buia della storia dell'arte perché l'Arte e tra le facoltà quella che si nutre dello spirito creativo e libero.

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NEL RESTO DEL MONDOCome succede nel resto del mondo mentre in Europa imperversa la cultura cristiana e cattolica che porta al Medioevo?..Nel continente asiatico ricordiamo si sviluppano due grandi imperi che per un certo periodo arriveranno anche a scontrarsi. Da una parte l'impero cinese con le “dinastie” familiari che si susseguono per secoli. Dall'altra l'impero dei guerrieri mongoli di Gengis Khan nomadi e cavalieri indomiti che tra il 1100 e il 1200 conquistarono gran parte dell'Asia fino alle porte d'Europa creando uno degli imperi più grandi. Se i Mongoli non svilupparono una cultura artistica di rilievo, la Cina dinastica ha invece prodotto numerose testimonianze artigianali e figurative di rilievo; ricordiamo tra l'altro il teatro delle ombre, le ceramiche, le stampe, le maschere ecc. La stessa scrittura a pennello era considerata un mestiere raffinato. Una parte del patrimonio artistico asiatico invece ha come tema le tendenze religiose che si affermarono contemporaneamente alla cultura greco-romana nel continente: il confucianesimo,il buddismo e l'induismo.

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Cina centrale, prima metà del VIII secolo d.c. Straniero dal volto velato

La cultura cinese è legata al succedersi delle Dinastie “celesti”: dal 221 a.C. al 960 A.D. il millennio fondante di quella civiltà, e da qui al 1368 la visione globalizzante dei Mongoli eredi di Gengis Khan, la raffinata parentesi dei Song spazzata da Khubilai negli anni del soggiorno di Marco Polo, l’apogeo dei Ming fino al 1644, e infine il grande Impero Manciù conclusosi nel 1911.

Part. Da “I tre imperatori” VII sec.

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A partire dalla dinastia Tang (618–907) i paesaggi furono il motivo centrale della pittura cinese; si parlava al riguardo dello shanshui, la pittura delle "acque di montagna". Scopo di queste opere generalmente monocromatiche non era tanto di relizzare la rappresentazione naturalistica quanto piuttosto di ridestare sentimenti nell'osservatore ed in particolare la sua sensibilità per l'armonia della natura.

In generale si utilizzava in questo caso la stessa tecnica dei calligrafi e si dipingeva su seta o su carta con pennelli a spazzola intinti in inchiostro di china nero o colorato; l'uso di colori da olio era sconosciuto. I dipinti di regola non erano tanto appesi al muro, bensì riposti arrotolati nei mobili e tirati fuori solo all'occorrenza, ad esempio per mostrarli ad ospiti particolarmente in grado di apprezzare l'arte.

SHAN SHUI

Dinastia Song 1000 d.c.

Dinastia Qing 1600 d.c.

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ARTE PRE-COLOMBIANA delle AMERICHE

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COSA ACCOMUNA QUESTE PITTURE ?

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Francisco GoyaDai “Disastri” 1800