Area Marina Protetta Isola di Bergeggi - Marinai d'Italiadell’Ambiente e della Tutela del...

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4 Marinai d’Italia Maggio 2014 B ergeggi è una rinomata località balneare, che a partire dagli anni ‘70 del secolo scorso, si distingue per la particolare trasparenza delle ac- que e per la sua straordinaria qualità am- bientale. Qui, infatti, a partire dal 1997 sventola la Bandiera Blu delle Spiagge, riconosci- mento ambientale destinato alle località turistiche che si impegnano in una ge- stione sostenibile del territorio. La Bandiera Blu non è solo testimonianza di un mare pulito ma è un riconoscimento all’operato delle Amministrazioni comu- nali che riescono a coniugare gestione del territorio rivierasco e salvaguardia dell’ecosistema marino, attraverso lo svi- luppo di forme di turismo eco-sostenibili e di qualità. Nella balneazione sono inclusi anche lo snorkeling ed il sea watching, cioè quelle attività che permettono l’osservazione de- gli organismi marini e dei fondali nuotando in superficie ”armati” semplicemente del- le attrezzature minime per andare sott’ac- qua, e cioè la maschera, il boccaglio e le pinne; fanno da corollario eventualmente muta e zavorra, nel caso in cui si sia fred- dolosi o si voglia godere delle bellezze sot- to marine per più tempo. Le frazioni di permanenza sott’acqua so- no minime, per questo motivo si presta particolarmente per quelle persone prive di brevetti vari (per esempio i più giova- ni), e per coloro che vogliono prendere visione del ”Sesto Continente” in punta dei piedi, riducendo cioè al minimo le in- terferenze con il biota. Il senso di libertà in acqua è massimo, vi- ste le ridotte attrezzature, ed i tempi di I Parchi marini Area Marina Protetta Isola di Bergeggi Marinai d’Italia Maggio 2014 AMP ISOLA DI BERGEGGI È stata istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con D.M. del 7 maggio 2007. La sua su- perficie, compresa interamente nel Comune di Bergeggi, rico- pre 2,1503 Kmq (215 ha) esten- dendosi dalla fascia costiera fi- no ai fondali. La sua gestione è stata affidata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al Comune di Bergeggi a cui spetta il com- pito di disciplinare le condizioni di esercizio delle attività con- sentite. www.comune.bergeggi.gov.it Responsabile dell’AMP Dott. Simone Bava Tel: 019.25790219 Fax: 019.25790220 [email protected] La sua istituzione persegue la protezione ambien- tale dell’area interessata con azioni di tutela e di valorizza- zione del patrimonio naturali- stico ed ambientale, la promo- zione dell’educazione ambien- tale e della divulgazione, la rea- lizzazione di programmi di stu- dio, monitoraggio e ricerca scientifica, la promozione dello sviluppo sostenibile dell’area, con particolare riguardo alla va- lorizzazione delle attività tradi- zionali, delle culture locali, del turismo eco-compatibile. LE ZONE L’AMP è suddivisa in zone sottoposte a diverso regime di tutela ambientale, tenendo conto delle caratteristiche ambientali e della situazione socio-economica del territorio interessato: ZONA A di riserva integrale (0,034 Kmq - 3,4 ha) dove tutte le attività che possono arrecare danno o disturbo al- l’ambiente marino sono interdette; comprende esclusivamente il tratto di mare prospiciente la costa sud dell’Isola di Bergeggi (area rivolta verso il mare aperto). ZONA B di riserva generale (0,4173 Kmq - 41,73 ha) dove le attività di fruizione del mare che non costituiscono di re- gola un pericolo per la salvaguardia dell’ambiente marino sono puntualmente regolamentate; comprende il tratto di mare circo- stante l’Isola di Bergeggi e il tratto di mare prospiciente la co- sta di Punta Predani ZONA C di riserva parziale (1,699 Kmq - 169,9 ha) dove le attività di fruizione del mare di modesto impatto am- bientale sono generalmente consentite e regolamentate dall’or- ganismo di gestione; comprende il residuo tratto di mare all’in- terno del perimetro dell’area marina protetta. 5 Numeri utili Bergeggi Municipio Via De Mari 28/d - 17028 Bergeggi (SV) tel. 019.257901 [email protected] www.comune.bergeggi.gov.it Polizia Municipale Via De Mari 28/e - tel. 019.859992 [email protected] Biblioteca Civica Via De Mari 28/g – tel. 019.25790216 [email protected] Farmacia Via De Mari 24/r – tel. 019.859338 Ufficio Informazioni Turistiche Via Aurelia – tel. 019.859777 aperto dal 1 maggio al 15 settembre Azienda Promozione Turistica “Riviera delle Palme” Viale Gibb 26 - Alassio (SV)- tel. 0182.647027 Emergenza sanitaria: 118 Pronto Intervento Carabinieri: 112 Soccorso Pubblico di Emergenza: 113 Vigili del Fuoco: 115 Corpo Forestale dello Stato: 1515 Capitaneria di Porto – Guardia Costiera: 1530

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B ergeggi è una rinomata localitàbalneare, che a partire dagli anni‘70 del secolo scorso, si distingue

per la particolare trasparenza delle ac-que e per la sua straordinaria qualità am-bientale.Qui, infatti, a partire dal 1997 sventola laBandiera Blu delle Spiagge, riconosci-mento ambientale destinato alle localitàturistiche che si impegnano in una ge-stione sostenibile del territorio.

La Bandiera Blu non è solo testimonianzadi un mare pulito ma è un riconoscimentoall’operato delle Amministrazioni comu-nali che riescono a coniugare gestionedel territorio rivierasco e salvaguardiadell’ecosistema marino, attraverso lo svi-luppo di forme di turismo eco-sostenibilie di qualità.

Nella balneazione sono inclusi anche losnorkeling ed il sea watching, cioè quelleattività che permettono l’osservazione de-gli organismi marini e dei fondali nuotandoin superficie ”armati” semplicemente del-le attrezzature minime per andare sott’ac-qua, e cioè la maschera, il boccaglio e lepinne; fanno da corollario eventualmentemuta e zavorra, nel caso in cui si sia fred-dolosi o si voglia godere delle bellezze sot-to marine per più tempo.Le frazioni di permanenza sott’acqua so-no minime, per questo motivo si prestaparticolarmente per quelle persone privedi brevetti vari (per esempio i più giova-ni), e per coloro che vogliono prenderevisione del ”Sesto Continente” in puntadei piedi, riducendo cioè al minimo le in-terferenze con il biota.Il senso di libertà in acqua è massimo, vi-ste le ridotte attrezzature, ed i tempi di

I Parchi marini

Area Marina ProtettaIsola di Bergeggi

Marinai d’Italia Maggio 2014

AMP ISOLA DI BERGEGGI

È stata istituita dal Ministerodell’Ambiente e della Tutela delTerritorio e del Mare con D.M.del 7 maggio 2007. La sua su-perficie, compresa interamentenel Comune di Bergeggi, rico-pre 2,1503 Kmq (215 ha) esten-dendosi dalla fascia costiera fi-no ai fondali.

La sua gestioneè stata affidata dal Ministerodell’Ambiente e della Tutela delTerritorio e del Mare al Comunedi Bergeggi a cui spetta il com-pito di disciplinare le condizionidi esercizio delle attività con-sentite. www.comune.bergeggi.gov.it

Responsabile dell’AMPDott. Simone BavaTel: 019.25790219Fax: [email protected]

La sua istituzionepersegue la protezione ambien-tale dell’area interessata conazioni di tutela e di valorizza-zione del patrimonio naturali-stico ed ambientale, la promo-zione dell’educazione ambien-tale e della divulgazione, la rea-lizzazione di programmi di stu-dio, monitoraggio e ricercascientifica, la promozione dellosviluppo sostenibile dell’area,con particolare riguardo alla va-lorizzazione delle attività tradi-zionali, delle culture locali, delturismo eco-compatibile.

LE ZONEL’AMP è suddivisa in zone sottoposte a diverso regime di tutelaambientale, tenendo conto delle caratteristiche ambientali edella situazione socio-economica del territorio interessato:

ZONA A di riserva integrale (0,034 Kmq - 3,4 ha)dove tutte le attività che possono arrecare danno o disturbo al-l’ambiente marino sono interdette; comprende esclusivamenteil tratto di mare prospiciente la costa sud dell’Isola di Bergeggi(area rivolta verso il mare aperto).

ZONA B di riserva generale (0,4173 Kmq - 41,73 ha)dove le attività di fruizione del mare che non costituiscono di re-gola un pericolo per la salvaguardia dell’ambiente marino sonopuntualmente regolamentate; comprende il tratto di mare circo-stante l’Isola di Bergeggi e il tratto di mare prospiciente la co-sta di Punta Predani

ZONA C di riserva parziale (1,699 Kmq - 169,9 ha)dove le attività di fruizione del mare di modesto impatto am-bientale sono generalmente consentite e regolamentate dall’or-ganismo di gestione; comprende il residuo tratto di mare all’in-terno del perimetro dell’area marina protetta.

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Numeri utili Bergeggi

MunicipioVia De Mari 28/d - 17028 Bergeggi (SV)tel. 019.257901bergeggi@comune.bergeggi.sv.itwww.comune.bergeggi.gov.it

Polizia MunicipaleVia De Mari 28/e - tel. [email protected]

Biblioteca CivicaVia De Mari 28/g – tel. [email protected]

FarmaciaVia De Mari 24/r – tel. 019.859338

Ufficio Informazioni TuristicheVia Aurelia – tel. 019.859777aperto dal 1 maggio al 15 settembre

Azienda Promozione Turistica “Riviera delle Palme”Viale Gibb 26 - Alassio (SV)- tel. 0182.647027

Emergenza sanitaria: 118 Pronto Intervento Carabinieri: 112 Soccorso Pubblico di Emergenza: 113 Vigili del Fuoco: 115 Corpo Forestale dello Stato: 1515Capitaneria di Porto – Guardia Costiera: 1530

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sedimento inglobato. I danni causati dagliancoraggi variano secondo le dimensionie la forma dell’ancora e della catena, lecondizioni meteo marine, del modo concui si salpa l’ancora e inevitabilmentedalla frequenza.

La pesca oggi

Lo sfruttamento eccessivo delle risorseittiche e più in particolare la pesca diesemplari di specie economicamente edecologicamente importanti hanno deter-minato un pesante impatto con diminu-zione della densità e/o della taglia mediae scompensi di intere comunità naturali.Di qui l’esigenza di regolamentare le atti-vità di pesca. Nel caso in cui i predatori diricci di mare vengano pescati in largaquantità, i ricci possono aumentaredrammaticamente in densità e brucarequindi più intensamente le alghe fino allaformazione di substrati rocciosi nudi suifondali rocciosi sublittorali arrivando a

una “desertificazione” dei fondali roccio-si. Con una pesca non regolamentata, sinota una diminuzione della densità di in-dividui e della loro taglia media: ciò cau-sa una drastica diminuzione del potenzia-le riproduttivo dei singoli individui e quin-di la capacità delle popolazioni stesse dirinnovarsi e mantenersi.

Questi effetti divengono ancor più preoc-cupanti per le specie ermafrodite insuffi-cienti, che invertono il sesso ad una certataglia; ecclatante l’esempio della cerniabruna: pescando gli individui più grandi, siselezionano prevalentemente i maschi, la-sciando una densa popolazione di cerniecostituita da sole femmine che, ovviamen-te, non può assicurare il mantenimento diuna popolazione vitale nel tempo. Tecni-che di pesca che impiegano strumentiscarsamente selettivi possono causare loscarto di pesca (specie prive di valoreeconomico, specie protette e esemplarisotto-taglia cioè di lunghezza inferiore al-la lunghezza minima di cattura). Il divieto ela regolamentazione della pesca apporta-no benefici alle popolazioni con aumentodella densità e della frequenza di individuidi taglia maggiore.

La pesca nelle AMP

Le AMP attualmente istituite interessanoquasi 190.000 ettari di acque costiere.Queste superfici, oltre a rivestire un ruo-lo strategico per la conservazione, pos-sono avere una funzione rilevante ancheper la gestione delle risorse ittiche. Lapesca, che offre lavoro ad oltre 45.000 la-voratori, da alcuni anni ha una situazionedi stress che, ultimamente, ha portato aprofondi ripensamenti delle soluzioniadottate in passato. In realtà questo nonè un problema solo italiano. A livello mon-diale si sta sperimentando la chiusura al-la pesca di aree di particolare rilevanzaper le risorse alieutiche. Attualmente ap-plicato soprattutto negli Stati Uniti e inAustralia, e sembra fornire risultati effi-caci. Il sistema nazionale delle aree ma-

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permanenza in acqua sono decisamentepiù elevati delle immersioni in ARA.Per effettuare lo snorkeling o il sea wat-ching nell’AMP è necessario rispettare iminimi dettami di sicurezza e buon senso,e cioè sapere almeno nuotare ed utilizza-re sempre il pallone (boa) segna sub.

Gli impatti della subacquea

Gli impatti della subacquea sull’ambientedipendono dalla frequentazione, dallavulnerabilità di specie e habitat presen-ti, ma soprattutto dalla coscienza am-bientale dei singoli divers.La vulnerabilità di specie e habitat è le-gata ai singoli individui che ne fanno par-te e quindi alla vulnerabilità dei singoliorganismi, alla loro sensibilità ai fattoriperturbanti, allo stato in cui versano e laloro probabilità di esposizione al fattoreperturbante.

L’impatto diretto della frequentazione su-bacquea sugli ecosistemi marini è dovutofondamentalmente a stress meccanici(urti, abrasioni, emissioni di bolle e riso-spensione del sedimento). L’attività su-bacquea è soprattutto dannosa nellegrotte marine in cui è facile provocare,anche involontariamente, danni e dove lebolle d’aria rilasciate dagli autorespira-tori si concentrano sulle volte, provocan-do l’inevitabile morte e successiva ne-crosi dei popolamenti presenti.

Gli impatti del diporto nautico

L’attività da diporto, associata all’incre-mento della pressione turistica, ha molteinterazioni con l’ambiente circostante. LaLiguria è la regione con il maggior nume-ro di posti barca (circa 23.500), pari al26% del totale nazionale. Il bacino ligureè uno dei più frequentati dai diportisti delMediterraneo, sia locali sia in transito.Fra i più importanti impatti del diporto sul-l’ambiente ricordiamo gli ancoraggi, il ri-lascio di rifiuti e di acque di scarico inmare. Le ancore danneggiano le bioce-nosi di fondo. In ambito Mediterraneo so-no ritenute di particolare pregio le bioce-nosi del coralligeno, delle praterie di fa-neragame (Posidonia oceanica, Cymodo-cea nodosa, Zoostera marina e Zoosteranoltii) e il letto di maerl (il termine ”maerl”indica una struttura biogenica risultanteda varie specie di alghe rosse coralline,dotate di scheletro rigido di carbonato dicalcio, che crescono sul fondale, comealghe coralline a ramificazioni libere, arametti o a noduli, formando sedimentinelle pieghe dei fondali melmosi o sab-biosi. Queste biocenosi risultano esserevulnerabili agli urti meccanici, poichè sial’ancora stessa sia la catena provocanodanno per urto sul fondale, in seguito al-la fase di cala: spostate dal vento e dallacorrente, le barche ruotano sull’ancora estrisciano sul fondo con la catena, chestrappa foglie di posidonia, spugne, gor-gonie e quanto altro. Durante il recupero,l’ancora può strappare per esempio bloc-chi di fasci fogliari di posidonia, rizomi e

I Parchi marini

Il Corallo Nero(savalia savaglia)

I sommozzatori dei carabinieri di Genovahanno trovato alcune grandi colonie dicoralli gialli, neri e rossi a oltre cento metridi profondità nel mare dell'isola diBergeggi, davanti a Savona, nell’areaMarina Protetta. L’operazione è stata condotta con l’utilizzodel robot subacqueo Pluto. Le colonie han-no notevoli dimensioni; nella zona, chiama-ta ‘dei Maledetti’, è stata rilevata anche lapresenza di gorgonie rosse e arancio e dizoantidei soffocati da decine e decine di re-ti da pesca di nailon.

Attività Zona A B CNavigazione a remi e pedali

Navigazione Unità Navali di L.F.T.fino a 10 m

Navigazione Unità Navali di L.F.T.> 10 m e >_ 24 m

Navigazione Unità Navali di L.F.T.oltre i 24 m

Ancoraggio di Unità Navali fino a 24 m

Ormeggio di Unità Navali di L.F.T.fino a 24 m

Moto d’acqua (o acquascooter) e simili

Sci nautico e sport acquatici similari

Attività professionali di ripresa(fotografica, cinematografica e televisiva)

n Consentiton Regolamentaton Non consentito

Attività Zona A B CVistite guidate subacquee

Vistite guidate subacquee notturne

Vistite guidate subacqueesenza ausilio di autorespiratori (apnea)

Attività subacquea individualesenza ausilio di autorespiratori (apnea)

Attività subacquea individuale diurnacon ausilio di autorespiratori

Attività subacquea individuale notturnacon ausilio di autorespiratori

Attività professionali di ripresa(fotografica, cinematografica e televisiva)

Navigazione Subacquea

Escursioni in canoaL’Ufficio IAT di Bergeggi – Via Aurelia organizza escursioni guidate in canoa all’internodell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi.L’escursione è adatta a tutti, grandi e piccini, l’unico requisito è saper nuotare.Ad ogni partecipante viene fornito un giubbotto salvagente omologato. La canoa è il mezzo ideale per esplorare tratti di mare come questo: ecologico, lento, attra-versa lo specchio di mare in silenzio con rispetto del luogo dove si trova, e nello stessotempo semplice e facile da utilizzare, del suo passaggio quasi non ci si accorge.La valenza educativa delle escursioni è fortissima in quanto associa la trasmissione diconoscenze ad un’esperienza diretta emozionante.

Info e prenotazioni:Ufficio IAT Pro Loco Bergeggi - tel. 019.859777 - [email protected]

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Le grotte marine contengono depositimarini (sabbie, ghiaie, ciottoli arrotondatie resti di gusci) e depositi continentali(brecce a clasti spigolosi di varie dimen-sioni, concrezioni alabastrine).

Fauna

La presenza di fauna in mare è legata agradiente di luce, pH, idrodinamismo, se-dimentazione, tipo di fondale e presenzadi alghe o di piante. Nell’AMP, i fondi mol-li (entro i primi 10 m di profondità) sonocaratterizzati da diverse specie di bivalvi,

Flora

L’ambiente marino costiero tra Noli eBergeggi è interessato dal Sito di Impor-tanza Comunitaria IT 1323271, istituito pertutelare la prateria di Posidonia oceanicache si estende per circa 83 ettari da Nolifino all’Isola di Bergeggi, con batimetrie

comprese tra i 10 ed i 20 m di profondità. Sull’Isola è presente la macchia mediter-ranea, con specie endemiche come laCampanula sabatia. Le falesie della costasono caratterizzate dalla presenza di fi-nocchio marino, la barba di Giove, il pa-pavero delle spiagge.

La carta delle biocenosi

Una biocenosi è una comunità formatada organismi viventi che coabitano in unostesso ambiente con rapporti di interrela-zione ed interdipendenza creando dellecaratteristiche proprie , che non si ri-scontrano ai livelli di singolo individuo epopolazione.La cartografia ambientale tematica è diprimaria importanza per la gestione delterritorio.

rine protette italiane offre attualmentecirca 6.000 ettari di acque costiere nellequali è interdetta ogni forma di pesca(Zone A, di riserva integrale) e, soprattut-to, presenta oltre 180.000 ha (Zone B e C),che costituiscono i siti privilegiati per losviluppo di esperienze gestionali avanza-te consentendo solo ai pescatori residen-ti di operare nelle zone B e C oppure pre-vedendo la rotazione nella chiusura diaree o l’applicazione di limitazioni dell’im-piego di specifici mestieri in funzione del-la stagionalità delle catture. Queste ini-ziative possono contribuire a equilibrarele risorse e valorizzare la pesca artigia-nale direttamente coinvolta nella gestio-ne di risorse costiere.

Geomorfologia

La costa è varia e articolata, la rocciastratificata, fratturata con strutture carsi-

che. Nella falesia di Punta Grotte si apre laGrotta Marina; la falesia di Punta delMaiolo degrada in un profondo deposito dibrecce; quella di Punta Predan degrada inmare e riaffiora in 2 punti a pochi metridalla costa. Rientranze e cavità presenta-no sedimenti grossolani, sporgenze dispessi strati dolomitici e orizzonti a stratifogliettati parzialmente erosi. La spiaggiadel Lido delle Sirene e quella dei Predanicostituiscono due tra quelle più suggesti-ve della Liguria.L’Isola di Bergeggi (superficie 20476, peri-metro 650 m), che staglia maestosa da-vanti a Punta del Maiolo, presenta a E fa-lesie ripide e degrada a W più dolcemen-te; ha evidenti piattaforme di abrasioneanche sommerse. Nell’area sono presenti terrazzi marini ri-modellati dall’erosione che ha originatogrotte di varia mpiezza, forma e profondità.

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I Parchi marini

La Grotta Marina

La grotta costituisce un ambiente di notevole interesse ar-cheologico e naturalistico. Frequentata fin dall’antichità,al suo interno sono stati rinvenuti numerosi reperti pa-leontologici, risalenti al Neolitico. Si tratta di una cavitàcarsica formatasi all’interno di un massiccio di calcari do-lomitici, di circa 200 milioni di anni fa.La parte emersa presenta un’ampia cavità principale nella quale oggi entra il mare e alcu-ne diramazioni poste a livelli superiori.Sotto il livello del mare si articola invece in diversi cunicoli, sale più o meno ampie e laghisalmastri, in cui l’acqua marina si mescola ad acqua di origine continentale proveniente dainfiltrazioni. Le indagini svolte sulle parti sommerse hanno dimostrato che la grotta costituisce un am-biente notevolmente diversificato e di grande valore naturalistico, oltre che per la ricchez-za di fenomeni carsici, anche per la varietà di popolamenti biologici.

L’accesso alla Grotta è consentito esclusivamentenell’ambito di visite guidate organizzate dal Comune di Bergeggi

info: 019. 25 7901 – [email protected]

Il pescecon le impronte digitali

di San PietroLo chiamano in tanti modi – pesce diCristo, zeus, ngitola (in Calabria) – ma ènoto soprattutto come pesce San Pietro.Comunque sia, è un pesce che può arriva-re anche ai 4,5 chili, carnivoro e vorace. Deve il suo nome più conosciuto (pesceSan Pietro) alla macchia nera presentesu entrambi i fianchi. Sarebbero leimpronte lasciate da San Pietro quando,su comando di Gesù, lo pescò a maninude per estrargli dalla bocca una mone-ta d’oro con cui pagare l’obolo al Tempiodi Gerusalemme. Esistono altre versionidella leggenda, che hanno sempre perprotagonista San Pietro. Ad esempio, c’èquella che racconta che un giorno, sullerive del mare, il Santo fu schernito daalcune persone. Allora San Pietro, cheera stato il più famoso pescatore dellaGalilea, mise una mano nell’acqua e netirò fuori un pesce, che liberò subito. Daquel giorno, per gratitudine, il pesce recasui fianchi l’impronta digitale del Santo.Leggenda a parte, gli esperti ritengonoche la macchia sul fianco abbia la funzio-ne di ingannare eventuali predatori chela scambierebbero per l'occhio di unpesce molto più grande.

tra cui spicca la vongola verace (Spisulasubtruncata). A partire dai 20 m circa do-minano i policheti. I fondi duri dell’Isola,scoscesi ed esposti verso il mare aperto,ospitano Coralligeno. Le grotte danno ri-fugio per molti animali vagili: corvine(Sciaena umbra), la caratteristica brotulanera (Grammonus ater = Oligopus ater),

sciami di triglie (Apogon imberbis); tra imolluschi spicca la ciprea mediterranea(Luria lurida); tra i crostacei, abbondanoil granchio-ragno di grotta (Herbstiacondyliata), il gambero meccanico (Ste-nopus spinosus), la magnosella (Scylla-rus arctus), la magnosa o cicala di mare(Scyllarides latus), il gamberetto di sco-glio (Palaemon serratus), ricci di mare(Paracentrotus lividus) e, nascoste neglianfratti, giovani aragoste (Palinuruselephas).Nella zona prospiciente l’ingresso princi-pale della grotta emersa e sulla falesiaesterna si ritrova la fauna tipica dellegrotte semi-oscure. I laghi interni, aven-do un minore ricambio idrico e acque sal-mastre hanno ampie zone di roccia nu-da). L’Isola e la falesia della costa sonosede di nidificazione del gabbiano reale(Larus cachinnans).

La grotta del TrenoLa grotta, scoperta accidentale nel 1870, durante i lavori di scavo di una galleria ferroviaria,ha uno sviluppo totale, considerando la lunghezza di tutti i rami che la compongono, di variecentinaia di metri. Le visite guidate consentono, in circa un’ora e mezza, di esplorare solouna porzione del complesso ed articolato sistema di gallerie, pozzi e saloni in cui si articolala grotta. in un “viaggio al centro della terra”, alla scoperta delle spettacolari manifestazio-ni della natura e della storia dell’uomo che da sempre plasma il territorio in cui vive. Graziea questi interventi, oggi è possibile vivere, in sicurezza, la magica esperienza di vedere laGrotta della Galleria del Treno di Bergeggi, così come si è presentata agli occhi dei primiesploratori dell’800: un mondo buio e silenzioso, ricco di fascino e di mistero.

Comune di Bergeggi, tel. 019. 25 790 [email protected] - [email protected]

www.comune.bergeggi.gov.it

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Secca delle stelleImmersione adatta a tutti i livelli, la secca èsimile ad un vulcano sommerso, parte conuna discesa nel blu fino ad incontrare ilcappello ad una profondità di 12 metri. Ini-ziamo a scendere gradatamente su un fon-dale roccioso in senso antiorario raggium-gendo una profondità intorno ai 22 metri.Possibilità di fare incontri molto interes-santi, a partire dalla rana pescatrice, pesciluna nel periodo estivo, vari tipi di nudi-branchi tipo la thuridilla hopei o la dondicebaniulensis, spirografi e una bella parete dimargherite di mare alla base del cappello,ottimo spunto per fare foto ambiente.

Secca dei MarassiImmersione adatta a subacquei con bre-vetto (minimo) avanzato, la sommità diquesta secca si trova a 24 metri diprofondità per poi proseguire la discesasu una spaccatura verticale dove a volteè possibile incontrare un grongo di di-mensioni notevoli. Scendendo su una pa-rete verticale possiamo raggiungere un

grottino casa di aragostine e di musdeeseguendo la parete possiamo incontrarebellissimi spirografi, murene, parapan-dali ed altro ancora, la secca raggiungeuna profondità massima di 38 metri.

Altre immersioni molto interessantisono possibili nei paraggi dell’AreaMarina Protetta:

Secca PlateaImmersione adatta a tutti, su un’ampiadistesa a -18 metri; fondale è prevalente-mente roccioso e a farci compagnia, scor-fani murene, gronghi.

Secca del GarageImponente conformazione rocciosa pie-na di grottini e anfratti dove possiamo in-contrare musdee, pesci luna, nudibran-chi, planarie, profondità minima 16 metriprofondità massima 32.

Secca del magazzino est e ovestL’immersione parte da una profondità dicirca 15 metri…

Secca dei RamoniBellissimo pinnacolo avvolto da anthiase gorgonie; fondale da 52 metri a 42. Al-la base una bomba della seconda guerra.

Punta ProdaniFacile mmersione dalla superficie fino aduna profondità massima di 20 metri. Trale fenditure degli scogli microrganismi,piccoli gamberi, crostacei ed è certo l’in-contro con polpi di diversa taglia.

Relitto del SassariNave ausiliaria silurata il 1 Dicembre 1917al largo di Borghetto Santo Spirito du-rante il primo conflitto mondiale. Il relit-to è lungo 105 metri e conserva ancora ilfascino e il mistero del suo passato. È di-venuto tana preferita di saraghi e polpi.

Relitto del TiflysCostruita a Tolone, stazza di 1369 tonnel-late. Affondò il 14 Gennaio 1943 al largodel porto di Loano centrata da un som-mergibile inglese. Il relitto, adagiato sulfondo in assetto di navigazione, è visita-bile con le sue strutture e le varie dota-zioni in ottimo stato di conservazione. Lazona poppiera è ancora dotata di timoneed elica e sulla coperta si trovano ancoraingranaggi e rinvii della ruota del timo-ne. Profondità 45/51 metri.

Relitto dell’HavenLa superpetroliera Haven è uno dei piùgrossi relitti di tutto il Mare Nostrum.Lunga 334 metri e larga 26, affondò allargo di Arenzano il 14 Aprile 1991 a cau-sa di un incontrollabile incendio. Profon-dità 33/80 metri.

Secca degli scoglietti di fuoriQuattro scogli adagiati sul fondale sab-bioso che formano un grosso rombo. Nelpercorso non è raro imbattersi in saraghidi buona pezzatura, sogliole e nuvole diocchiate. Profondità 10/16 metri.

Barriere artificialiA poche centinaia di metri dalle spiaggedi Spotorno e poggiano su un fondalesabbioso.Margherite di mare e anemoniin simbiosi con granchi e gamberi.Profondità 14/20 metri.

Secca GemelliDallo scoglio maggiore, a 36 metri siscende fino a quota 42.Una piccola grotta, con sviluppo paralle-lo al litorale, ospita alcune aragoste.Nelle vicinanze un secondo scoglio allaprofondità massima di 46 metri, dove sitrovano grossi polpi e gronghi.

Secca dei RamoniUna particolare roccia dalla forma allun-gata abitata da una colonia numerosa dimagnifiche gorgonie rosse dai grossi ra-mi, da cui deriva il nome dell'immersio-ne. Ai piedi dello scoglio vi è una grandeancora incastrata, ora dimora della piùsvariata fauna marina. Nelle spaccaturedella roccia, talora, aragoste ed astici an-che di notevoli dimensioni oltre a nume-rosi pesci di passo come saraghi, denticied orate. Profondità 42/50 metri.

Secca dei TusiMolto vasta, adagiata su un fondale sab-bioso dove si possono incontrare sara-ghi, salpe, castagnole, polpi e murene.Profondità 14/20 metri.

Storia

In origine la zona di Bergeggi fu abitatadagli antichi popoli liguri, come hanno di-mostrato gli scavi archeologici in zonadel Castellaro, che hanno portato alla lu-ce buche da palo, pietre molari, cerami-che e monili.L’altura del Castellaro, per la straordina-ria panoramicità, fu infatti prescelta dalletribù liguri preromane come sito strategi-co per il controllo della viabilità costieratra Vado e Noli. Altre testimonianze del-l’antica frequentazione di questo tratto dicosta vanno ricercate nella storia dell’i-sola che racchiude i resti di una torre ci-lindrica d’epoca romana e di una torrequadrata medioevale.La leggenda narra che presso l’isola diBergeggi abbiano trovato rifugio i santiEugenio (vescovo di Cartagine) e Ven-demmiale in fuga dai Vandali che li ave-vano tenuti prigionieri. In seguito Ven-demmiale partì per la Corsica ed Eugeniorimase fino alla morte, quando il suo cor-po fu trasportato alla diocesi di Noli (do-ve anni dopo si sarebbe “rianimato” pertornare al suo eremo). La chiesa del IVsecolo, di cui rimangono tracce dellapianta sulle alture dell’isola, fu eretta insua venerazione, come il monastero fattocostruire da Bernardo, vescovo di Savo-na (992), e donato ai benedettini di Lerins(fino al 1252). Successivamente i Genove-si vi insediarono una colonia di deportati(1385).Sulla terraferma numerose sono le torridi avvistamento e i forti, costruiti a parti-re dal medioevo, che testimoniano la ne-cessità di proteggere la costa, e soprat-tutto l’antico porto di Vado, dagli attacchisferrati dal mare nelle diverse epoche.Ancora completamente integre sono Tor-re d’Ere e Torre Rovere, il Forte S. Giaco-mo e il Forte S. Sebastiano, anche dettobatteria, mentre sono andati quasi com-pletamente distrutti i Forti S. Elena e S.Stefano.

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D a quando è diventata Area MarinaProtetta l’AMP di Bergeggi si colloca

tra le immersioni più rinomate della zonadel ponente Ligure e non solo, il cambia-mento (in meglio) si è potuto notare giàdai primi tempi, quando nuvole di sara-ghi, barracuda, svariate specie di nudi-branchi, dentici, cernie e tanti altri abi-tanti del mondo sommerso hanno trovatoil loro habitat ideale per vivere la loro ac-quatica vita sommersa e dove possiamotrovare diversi punti d’immersione…

Il PifferaioSemplice ma allo stesso tempo interes-sante con i suoi grottini dove si possonoincontrare vari tipi di nudibranchi, sara-ghi (tra cui il sarago Faraone) nuvole dicastagnole, bughe , latterini e tanto altroancora, massima profondità 18 metri.

La FranataImmersione fattibile partendo da un altropunto d’immersione, raggiunge unaprofondità massima di 32 metri, la tipolo-gia del fondale è rocciosa per quasi la to-talità del sito con pareti piene di anfrattidove potremmo vedere gronghi, murene,nudibranchi, spirografi e tanto altro perpoi degradare su un fondale sabbioso.

Il CanaloneIl più rinomato punto d’immersione diBergeggi, adatto sia ai principianti sia alivelli più avanzati è ricca di pesce in ognisuo punto, angolo, anfratto, ovunque tigiri hai qualcosa da ammirare, dentici acaccia, nudibranchi in fase di accoppia-mento o mentre rilasciano le uova, polpidentro le tane, barracuda che si muovonocome un corpo di ballo all’unisono, unospettacolo da ammirare non solo in unasingola immersione, profondità massimaraggiungibile 30 metri.

11Marinai d’Italia Maggio 201410 Marinai d’Italia Maggio 2014

I Parchi marini

Divingnell’Area Marina Protetta di Bergeggi

Il testo e le foto provengono dai siti:www.divenjoy.it

www.lecavallettediving.com

Nell’AMP Isola di Bergeggi, prima dellosvolgimento delle visite guidate subacquee,il centro di immersione è tenuto a svolgereun adeguato briefing dell’immersione,all’interno del quale i contenuti relativiai comportamenti da adottare sott’acquasono prioritari!