Arco linguale o palatale a sezioni miste e variabili in cromo-cobalto sinterizzato

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Arco Linguale o Palatale a sezioni miste e variabili in cromo-cobalto sinterizzato Innovazione Tecnologica di Davide Decesari – Luisa Iannotti

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Arco Linguale o Palatale

a sezioni miste e variabili

in cromo-cobalto sinterizzato

Innovazione Tecnologica di

Davide Decesari – Luisa Iannotti

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Formato
2014

Arco Linguale o Palatale

a sezioni miste e variabili

in cromo-cobalto sinterizzato

Attualmente gli archi linguali e palatali utilizzati per espandere dall’interno

verso l’esterno gli elementi dentali in entrambe le arcate sono modellati a

freddo utilizzando pinze apposite e filo di cromo-cobalto o altro materiale, a

sezione circolare, solitamente con diametro di 0.36”

L’attivazione che viene data a questi archi per poterli azionare consiste in

un’operazione di taratura che avviene deformando plasticamente un tratto

di filo che li costituisce.

Così facendo gli archi vengono tarati della forza necessaria per agire sugli

elementi con i quali sono a contatto e provocarne lo spostamento.

A causa delle caratteristiche geometriche della sezione di filo utilizzato, che

come detto sopra è circolare, durante l’operazione di taratura si può

generare un sistema forze non simmetrico difficilmente controllabile che

sbilancia l’azione dell’arco.

Si rende pertanto necessario modificare il tratto di filo dove viene impressa

la taratura utilizzando una sezione quadrata anziché quella circolare come

ha il restante arco.

Si è provato a schiacciare il segmento di filo indicato con appositi stampi in

modo da rendere la sezione piatta, il risultato ottenuto se pur soddisfacente

mostra punti critici di possibile rottura agli estremi che determinano il

cambio di sezione, da piatta a circolare.

Lo stesso attraverso la rettifica della sezione tramite piccole mole abrasive.

Un altro tentativo riguarda l’unione delle due sezioni mediante saldatura, sia

questa brasatura che con macchina per la saldatura laser.

In entrambi i casi la soluzione non risulta soddisfacente in quanto ambedue

i metodi di saldatura alterano le caratteristiche fisiche del materiale nei punti

di giunzione di giunzione e pongono il problema di possibile distacco delle

parti unite.

Lo stesso discorso vale per la necessità di variare il diametro della sezione

circolare del filo dell’arco in relazione alla parte che lo compone, ad

esempio le parti di arco utilizzate per l’ancoraggio all’arcata.

Per tutto ciò si è deciso di realizzare gli archi attraverso la sinterizzazione

laser selettiva.

Ricevuto il file STL dell’arcata dentale, ottenuto con scansione 3D, l’arco

viene realizzato con un modellatore Cad, in questo modo si ottiene un

disegno molto preciso della forma inoltre, si possono ricavare forme più

complesse rispetto alla modellazione a freddo fatta con pinze e filo.

Terminato il disegno si creano su di esso le sezioni che possono variare in

base all’esigenza e con queste variare diametri e spessori, realizzando infine

un pezzo unico.

La stampa tramite sinterizzazione in seguito consente di ottenere il pieno

rispetto delle geometrie; il cromo-cobalto utilizzato è molto più performante

rispetto a quello utilizzato per la piegatura a freddo; questo materiale può

subire il trattamento termico pertanto reagire in modo ottimale, ma la cosa

più importante è che viene realizzato un prodotto di ottima qualità, dovuto

alla varietà delle sezioni di cui sopra ed è sicuro nell’applicazione in quanto

non rischia la disgiunzione delle parti o eventuali rotture da stress

meccanico.

Davide Decesari Luisa Iannotti