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CONTRIBUTI DI ARCHEOLOGIA 5 archeologia medievale a trezzo sull’adda il sepolcreto longobardo e l’oratorio di san martino le chiese di santo stefano e san michele in sallianense a cura di silvia lusuardi siena e caterina giostra VITA E PENSIERO

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5 Dopo l’eccezionale scoperta delle tombe dinobili armati longobardi, possessori dianelli-sigillo aurei, avvenuta negli anni ’70 invia delle Rocche a Trezzo sull’Adda, tra il1989 e il 1991 in località Cascina San Martinoè stato riportato alla luce un nucleo funera-rio forse riconducibile al gruppo famigliaredei ‘Signori degli anelli’. Le tombe più pre-stigiose furono presto monumentalizzate insenso cristiano con la costruzione di unoratorio, che ebbe una lunga vita, con inter-venti di restauro medievali e moderni. Altrisaggi stratigrafici effettuati nel borgo all’in-terno della chiesa di Santo Stefano hannopermesso di accertare l’antichità del luogodi culto.Le scoperte hanno stimolato una ventennaleattività di ricerca, anche in relazione alla mi-gliore conoscenza del territorio e delle dina-miche insediative tra tarda antichità e me-dioevo. È stato così localizzato, al di fuoridell’odierno abitato, il vicus Salianensis e in-dagata la relativa chiesa di San Michele, conogni probabilità edificata in età longobardae utilizzata fino alla fine del medioevo,quando il villaggio fu abbandonato e la po-polazione si concentrò nel borgo in prossi-mità del castello. Questo volume presenta i risultati degli scavie lo studio dei reperti rinvenuti, inquadran-doli in uno scenario territoriale ricostruitosulla base delle fonti scritte e cartografiche.Un significativo contributo alla conoscenzadei Longobardi in Italia attraverso la letturacritica di importanti ritrovamenti in uncomparto territoriale già ben noto alla criticaspecialistica europea.

In copertina:Disegno a inchiostri policromi, acquarello, carboncinodi Giovanni Battista Clarici (1592). Reperti dalletombe longobarde: collana in vetro e ambra dalla t. 2e croce in lamina d’oro dalla t. 21.

Progetto grafico:Andrea Musso

La collana, diretta da Maria Pia Rossignani,Silvia Lusuardi Siena e Marco Sannazaro, siriallaccia idealmente ai «Contributi dell’Isti-tuto di Archeologia» avviati da Michelange-lo Cagiano de Azevedo e pubblicati tra il1967 e il 1975. A distanza di anni, ma nellostesso spirito di quella esperienza, con que-sta serie di pubblicazioni si vogliono presen-tare i risultati delle ricerche svolte nell’am-bito dell’Istituto di Archeologia e dellaScuola di Specializzazione in Beni Archeo-logici dell’Università Cattolica. Il progettoeditoriale prevede volumi monografici, Attidi incontri e seminari e ricerche miscellanee:riflessi della varietà di indirizzi metodologicie di ambiti di ricerca che caratterizzano glistudi archeologici dell’Ateneo che tradizio-nalmente prediligono analisi diacronichedei periodi compresi tra l’età romana e ilbasso medioevo.

1. Ricerche archeologiche nei cortili dell’Uni-versità Cattolica. La necropoli tardoantica,a cura di M. SANNAZARO.

2. Ricerche archeologiche nei cortili dell’Uni-versità Cattolica. Dall’antichità al medioe-vo, aspetti insediativi e manufatti, a curadi S. LUSUARDI SIENA e M. P. ROSSIGNANI.

3. Fonti archeologiche e iconografiche per lastoria e la cultura degli insediamenti nell’al-tomedioevo, a cura di S. LUSUARDI SIENA.

4. Ricerche archeologiche nei cortili dell’Uni-versità Cattolica. La Signora del sarcofago,una sepoltura di rango nella necropolidell’Università Cattolica, a cura di M. P.ROSSIGNANI, M. SANNAZARO, G. LEGROT-TAGLIE.

5. Archeologia medievale a Trezzo sull’Adda.Il sepolcreto longobardo e l’oratorio diSan Martino. Le chiese di Santo Stefano eSan Michele in Sallianense, a cura di S.LUSUARDI SIENA e C. GIOSTRA.

In preparazione:

- FURIO SACCHI, ‘Mediolanum’ e i suoi mo-numenti dalla fine del II sec. a.C. all’etàseveriana.

€75,00

CONTRIBUTI DI ARCHEOLOGIA

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archeologia medievalea trezzo sull’adda

il sepolcreto longobardo e l’oratorio di san martino le chiese di santo stefano e san michele in sallianense

a cura disilvia lusuardi siena e caterina giostra

VITA E PENSIERO

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archeologia medievalea trezzo sull’adda

il sepolcreto longobardo e l’oratorio di san martino le chiese di santo stefano e san michele in sallianense

a cura disilvia lusuardi siena e caterina giostra

VITA E PENSIERO

istituto di archeologiascuola di specializzazione in beni archeologici

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La pubblicazione del presente volume è stata resa possibile grazie ai fondiPRIN 2003 assegnati all’unità operativa dal titolo ‘Assetti insediativi, rela-zioni interetniche, organizzazione economica e produttiva in Italia setten-trionale tra Tardo Antico e Medioevo’ nell’ambito del progetto ‘Archeologiae archeometria per lo studio degli insediamenti e delle produzioni tardoantiche e medievali’ (responsabile nazionale prof.ssa Silvia Lusuardi Siena,Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano). La pubblicazione di questovolume ha ricevuto il contributo finanziario dell’Università Cattolica sullabase di una valutazione dei risultati della ricerca in esso espressa (linee D3.1,2005, 2008, 2009, 2011 per il progetto ‘Archeologia medievale a Trezzosull’Adda. Il sepolcreto longobardo e l’oratorio di S. Martino. Le chiese diS. Stefano e S. Michele in Sallianense’).Ci si è avvalsi anche del sostegno finanziario offerto dal Comune di Trezzosull’Adda.

Il volume ha previsto la collaborazione di:Università Cattolica del Sacro Cuore - Istituto di Archeologia - Laboratoriodi Archeologia ‘Michelangelo Cagiano de Azevedo’Soprintendenza per i Beni Archeologici della LombardiaComune di Trezzo sull’Adda

Coordinamento scientifico: Silvia Lusuardi SienaCuratela scientifica: Silvia Lusuardi Siena, Caterina GiostraRedazione: Filippo Airoldi, Caterina Giostra, Simona PlessiProgetto grafico: Istituto di ArcheologiaVideoimpaginazione: Studio Grafico Andrea Musso | Daria PasoliniRilievi di scavo: Antonello Ruggieri, Roberto Mella, Patrizia TaboneRilievi dei manufatti: Martina Bragagnini (classi di materiali),Caterina Giostra (corredi longobardi), Elena Monti, Paola Piva,Remo Rachini, Marco VignolaFotografie di scavo: Archivio Istituto di ArcheologiaFotografie dei materiali: Filippo Airoldi, Luigi Monopoli (corredi longobardi)Restauro dei materiali: Studio Formica (corredi longobardi),Annalisa Gasparetto (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia), Liliana Morlacchi

Analisi archeometriche: Centro di datazione e diagnostica (CEDAD) del-l’Università degli Studi di Lecce, Dipartimento di Ingegneria dell’Innova-zione; Centro Universitario Datazioni dell’Università degli StudiMilano-Bicocca, Dipartimento di Scienze dei Materiali; Dipartimento diBiologia evoluzionistica, Università degli Studi di Firenze; Laboratorio dianalisi dei materiali antichi (LAMA) IUAV - Venezia; Laboratorio di Ar-cheobiologia dei Musei Civici di Como.

I volumi pubblicati in questa collana sono sottoposti a double-blind peer review

www.vitaepensiero.it

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limitidel 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compensoprevisto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico ocommerciale o comunque per uso diverso da quello personale possonoessere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi,Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso diPorta Romana 108, 20122 Milano, e-mail: [email protected] esito webwww.clearedi.org

© 2012 Vita e Pensiero - Largo A. Gemelli, 1 - 20123 MilanoISBN 978-88-343-1415-9

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PRESENTAZIONI IX

INTRODUZIONE ‘Archeologia medievale a Trezzo sull’Adda’: primi risultati del progetto, Silvia Lusuardi Siena XIII

Trezzo e il suo territorioInquadramento geomorfologico del territorio di Trezzo, Claudio Corno 3Da ‘*Treitio’ a ‘Trecio’. La gestione del territorio tra romanità e medioevo, Mariavittoria Antico Gallina 8Insediamento e proprietà della terra nell’alto medioevo a Trezzo sull’Adda, Marilena Casirani 27L’assetto insediativo di Trezzo sull’Adda: l’abitato e il castello, Simona Sironi 40

La Cascina San MartinoLE INDAGINI ARCHEOLOGICHE

Lo scavo, Silvia Lusuardi Siena 73Analisi delle strutture murarie, Serena Strafella 119

LE PREESISTENZE ROMANE E TARDOANTICHE

Le fasi di frequentazione di età romana, Furio Sacchi 131Le attività artigianali, Elisa Grassi 142I resti botanici dalla cisterna romana e da altre strutture, Elisabetta Castiglioni, Mauro Rottoli 144

LE SEPOLTURE LONGOBARDE

Catalogo delle tombe e dei corredi, Caterina Giostra 152Gli individui inumati: studio antropologico, Annalisa Conzato, Luisa Gambaro, Andrea G. Drusini 202

L’analisi del DNA antico, David Caramelli 215Analisi dei corredi e delle offerte, Caterina Giostra 218

La tomba inviolata del giovane armato (t. 13) 218La tomba della fanciulla e le altre sepolture 235Le croci in lamina d’oro 246I vaghi di collana 255I pettini 274La ‘Blechkanne’, Margherita Bolla 288Il bacile di bronzo con piede traforato, Marina Castoldi 295

I resti organici dalle sepolture (legni, tessuti e cuoi), Mauro Rottoli, Elisabetta Castiglioni 308Le analisi archeozoologiche: consumi alimentari e offerte funerarie, Silvia Di Martino 321I fili d’oro dalla tomba 12, Mauro Rottoli 327I fili aurei longobardi: la tessitura con le tavolette e la lavorazione del broccato, Caterina Giostra, Paola Anelli 335Perle vitree dalle necropoli longobarde in Italia. Natura dei materiali e tecniche di lavorazione, Marco Verità 355

Le perle vitree: studio tipologico e analisi archeometrica a confronto, Caterina Giostra 379Il confronto con un sito bizantino: Cròpani (CZ), loc. Basilicata, Margherita Corrado 382

I vaghi di collana in ambra e almandino, Diego Bernini, Franca Caucia, Alessandra Spingardi 385L’intervento di restauro dei materiali con osservazioni sulle tecniche metallurgiche, Vittoria Castoldi Formica 392

INDICE

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L’ORATORIO FUNERARIO DI SAN MARTINO

Il capitello altomedievale reimpiegato nelle murature della sagrestia, Paola Piva 405La chiesa di S. Martino nella testimonianza degli Atti delle visite pastorali, Simona Sironi 410Chiese funerarie di fondazione privata in ambito rurale tra tarda antichità e alto medioevo: qualche spunto di riflessione, Elena Spalla 416

I MANUFATTI

Le monete, Claudia Perassi 446Le pareti sottili, Filippo Airoldi 450Le lucerne, Elisa Grassi 454Le terre sigillate norditaliche e galliche, Filippo Airoldi 456Il vasellame fine tardoantico. Importazioni mediterranee e produzioni norditaliche, Serena Massa 462Le anfore, Silvia Bocchio, Luca Villa 467La ceramica d’uso comune 472

Cronotipologia e corpi ceramici, Mariagrazia Vitali, Elena Monti 472La ceramica d’uso comune, Mariagrazia Vitali 475La ceramica longobarda, Mariagrazia Vitali 497

I vetri, Marina Uboldi 499La ceramica invetriata, Marco Sannazaro 507La pietra ollare, Marco Sannazaro 510Oggetti in metallo e in osso, Marco Vignola, Filippo Airoldi 516I prodotti laterizi, Marina Uboldi 520Gli intonaci dipinti, Angela Borzacconi 523

Indagini scientifiche su campioni di malta, Roberto Bugini, Luisa Folli 536Le ceramiche rivestite tardo e post-medievali, Sergio Nepoti 541

La chiesa di S. Stefano in ValverdeLa chiesa di S. Stefano in Valverde: lo scavo e le visite pastorali, Simona Sironi 553

I materiali scultorei della chiesa medievale, Paola Piva 568Gli individui inumati: studio antropologico, Annalisa Conzato, Luisa Gambaro, Andrea G. Drusini 573

Il ‘vicus Salianensis’ e le indagini presso la chiesa di S. MicheleLa localizzazione di Sallianense: dalle ricerche di archivio alle ricognizioni di superficie, Marilena Casirani 581

Il toponimo ‘vicus Salianensis’, Riccardo Chellini, Giovanni Uggeri 588‘In vico Salianense’: lo scavo presso la chiesa di S. Michele, Caterina Giostra 590

L’ottavo di siliqua di Pertarito, Claudia Perassi 607La ceramica, Elena Monti 610I metalli, Marco Vignola 616Tegola con bollo ‘†SENOALD†’, Marina Uboldi 618

Gli individui inumati: studio antropologico, Lanfredo Castelletti, Anny Mattucci, Valentina Monaldi, Adele Romeo 623Pratiche di seppellimento, Elena Dellù 629

L’ARISTOCRAZIA LONGOBARDA NEL TERRITORIO DI TREZZO SULL’ADDA: ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI, Silvia Lusuardi Siena, Caterina Giostra 635

Appendice documentariaIl testamento di Liutefredo (998 gennaio 15, Pavia), trascrizione e traduzione di Marilena Casirani 647Trezzo nelle fonti documentarie (VIII-XV secolo), Simona Sironi 650Le visite pastorali delle chiese di San Martino, Santo Stefano e San Michele, trascrizione di Simona Sironi 662

Bibliografia, a cura di Filippo Airoldi e Simona Sironi 673

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Alla memoria di Albertina Quadrigenius loci

e di Annamaria Ambrosioni con cui ha preso avvio

questo itinerario di ricerca.

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LE SEPOLTURE LONGOBARDE

Catalogo delle tombe e dei corrediCaterina Giostra

Si è ritenuto utile raccogliere di seguito i dati essen-ziali su ciascuna tomba e descrivere i reperti di corre-do, prima di commentarli organicamente nelle partia essi destinate.

Tomba 1 (us 399/398)

Tomba: fossa terragna di forma ovale (largh. cm 70),con alcuni ciottoli e frammenti di laterizi della recin-

zione lungo il margine occidentale; le porzioni centralee orientale sono state asportate da una buca moderna. Scheletro: restano frammenti del cranio, attribuibile aun individuo giovane, forse di sesso femminile.Oggetti di corredo: non vi era più traccia di un even-tuale corredo.

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Tomba 2 (us 407/410/403)

Tomba: fossa terragna di forma rettangolare (di-mensioni cons. cm 230 x 79 x 15) disturbata nelsettore centrale del lato meridionale. Nei lati lun-ghi è rimasta traccia di una recinzione in ciottolilegati con terra, mentre sul fondo frammenti di ta-velloni si trovavano all’altezza del cranio, al centroe all’altezza dei piedi; due lievi cavità lungo i latibrevi.Scheletri: la tomba conteneva due inumati sovrappo-sti, ambedue di sesso femminile e di 35 anni di etàca.; entrambi ancora in connessione anatomica, la de-

posizione dell’individuo superiore non ha intaccatoquello sottostante (altezza cm 156-159).Oggetti di corredo: l’individuo inferiore (b) fu sepoltocon una collana di vaghi in pasta vitrea – verosimil-mente indossata – e un pettine in osso; a quello supe-riore (a) è riconducibile solo un elemento di ferro tro-vato dietro la nuca.Nel riempimento vi erano semi combusti e non com-busti, oltre a frammenti ceramici non identificabili(inoltre, materiale romano, una lastrina in pietra e 12tessere musive).Datazione: metà VII secolo ca. o poco oltre.La sepoltura non appare violata.

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1. Collana Inv. St. 146110 (fig. 1)Collana composta da 73 vaghi, di cui 68 in vetro traslu-cido e opaco e 5 approssimativamente biconici in ambra(tra questi: nn. 6, 7, 9 nel rilievo di dettaglio; tipo 33della classificazione, cfr. infra); in vetro traslucido: 2 per-le biconiche bianche (nn. 4 e 28 nel rilievo; tipo 28), 2verdi (tipo 28), una verde con filamento giallo opaco ap-plicato a zig-zag (n. 27; tipo 24), una celeste con fila-mento ondulato bianco (n. 11; tipo 25) e 2 verde scurocon filamento bianco (n. 16; tipo 26); 3 cilindri sottili eallungati bianchi con superficie rigata o a spirale (n. 5;tipi 22 e 23); un vago emisferico bianco con filamento aspirale giallo (n. 11; tipo 27); in vetro opaco: 10 anellinibianchi (nn. 15, 22, 24, 26, 29; tipo 20), 18 gialli (nn.1, 8, 10, 13, 19, 25; tipo 16), 8 blu (nn. 14, 17, 21; tipo16), 2 azzurri (n. 23; tipo 16) e 11 verde scuro (nn. 12,20; tipo 20); 2 vaghi emisferici schiacciati rossi con fila-menti bianchi e blu (nn. 3, 18; tipo 15); uno biconicorosso e uno giallo (n. 2; tipo 19); un vago cilindrico cor-to bianco con filamento ondulato verde (tipo 21) e 2bianchi (tipo 20) (i vaghi non riprodotti nel rilievo didettaglio erano nel riempimento o maggiormente di-spersi).

2. Pettine Inv. St. 146112 (figg. 1-2)Pettine in palco di cervo a doppia fila di denti, l’una piùminuta e l’altra con denti più larghi; terminazione breverettilinea. La costa centrale, applicata su entrambi i latimediante chiodini in ferro a testa circolare piatta e stelo asezione circolare (se ne conservano tre), è decorata da fasci

di linee parallele e segmenti diagonali incrociati incisi. Ilreperto manca di una delle due terminazioni brevi, di unaporzione della dentatura più fitta e di gran parte della filadi denti più larghi.Lungh. cons. cm 7,5; largh. max cons. cm 3,4.

3. Elemento in ferroInv. St. 146111Elemento in ferro frammentario, di incerta identificazione.

Tomba 3 (us 379/378)

Tomba: di questa sepoltura infantile (sulla base delledimensioni) in fossa terragna larga cm 60 resta solola porzione più occidentale (lungh. cons. cm 40), acausa di un intervento successivo.Scheletro e oggetti di corredo: all’interno non restavanotracce dell’inumato né dell’eventuale corredo; nelriempimento vi erano poche ossa umane e alcuni ele-menti in ferro, una tessera musiva e frammenti cera-mici più tardi.

Tomba 4 (us 368/373/367)

Tomba: fossa terragna di cui è stata documentata laporzione occidentale, dal momento che è stata distur-bata da interventi successivi; è larga cm 90 e si è con-servata per una lungh. di cm 88 e una profondità dicm 7. Lungo il lato settentrionale era ancora presente

T. 2b

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Fig. 1. Corredo della t. 2 (individuo 2).

Fig. 2. Pettine della t. 2 (scala 1:1).

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parte della struttura costituita da un filare di ciottolie laterizi legati da argilla.Scheletro: dell’inumato restavano alcuni germi dentarie frammenti ossei non diagnostici dispersi nel riem-pimento.Oggetti di corredo: il corredo si componeva almenodella seguente suppellettile, trovata nella porzionemeridionale: un pettine in osso, un vasetto a sacco inceramica, due minuti elementi in bronzo pertinenticon forellini per il fissaggio, un frammento a baston-cello in resina naturale.Inoltre, nel riempimento: ceramica comune grezza edepurata non identificabile, 15 tessere musive. Datazione: fine VI secolo-prima metà VII.

1. PettineInv. St. 146097 (figg. 4 e 5,1)Pettine in palco di cervo a doppia fila di denti di differentegrandezza, fortemente lacunoso (soprattutto nelle denta-ture e per la mancanza di un lato breve) e in più frammen-ti, con costa centrale a sezione semicircolare priva di deco-razione sui due lati, fissata mediante rivetti in ferro a testacircolare ribattuti sul retro; terminazione breve apparente-mente rettilinea.Lungh. cons. cm 14.

2. Piccola fiascaInv. St. 146098 (fig. 3)Piccola fiasca a sacchetto in argilla depurata e micacea dicolore grigio, decorata a stralucido e con motivi a reticolorealizzati a stecca sulla spalla.(cfr. VITALI, infra)

3. Elementi in bronzoInv. St. 146099/1-2 (fig. 5,2-3)

Fig. 3. Piccola fiasca in ceramica decorata a stecca dalla t. 4.

Fig. 4. Pettine dalla t. 4.

Fig. 5. T. 4: 1. Pettine; 2-3. Elementi in bronzo; 4. Bastoncello in resina (scala 1:1).

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Due appliques in bronzo (verosimilmente pertinenti a unostesso elemento a due facce) di forma trapezoidale allun-gata con appendici inferiori in origine unite, recanti duefori per il fissaggio, mediante piccolissimi chiodi (se neconserva uno). La superficie anteriore di uno dei due ele-menti presenta tre leggeri tratti incisi.Lungh. cm 2; largh. cm 0,6.

4. BastoncelloInv. St. 146100 (fig. 5,4)Bastoncello in resina naturale a sezione circolare e anda-mento lievemente ondulato, rotto a entrambe le estremità.Lungh. cons. cm 1,9.

Tomba 5 (us 298/297)

Tomba: fossa terragna, molto disturbata da interventimoderni e della quale restava la porzione in corri-spondenza degli arti inferiori.Scheletro: si conservavano, in connessione anatomica,l’arto inferiore destro e, parzialmente, quello sinistrodi un individuo adulto.Oggetti di corredo: l’inumazione appariva priva di cor-redo; l’unico elemento in ferro rinvenuto non risultadefinibile.

Tomba 6 (us 299)

Tomba: di questa sepoltura restava solo una parte assailimitata, essendo stato asportato tutto il resto da in-terventi moderni.Scheletro: rimanevano, in connessione anatomica,parte dell’arto superiore destro e otto costole di unsoggetto giovane-adulto di sesso non determinabile.Oggetti di corredo: non vi era più traccia di un even-tuale corredo.

Tomba 7 (us 296/294)

Tomba: fossa terragna di forma sub-rettangolare di di-screte dimensioni (cm 171 x 125); lungo il margineoccidentale vi erano alcuni frammenti laterizi e unelemento litico.Scheletro: lo spazio interno era occupato solo parzial-mente da uno scheletro infantile (individuo di circa3 anni) di cui si conservavano, in posizione origina-ria, il cranio e gli arti inferiori.Oggetti di corredo: a destra del capo vi era un pettinein osso.

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Il riempimento conteneva anche frammenti in ferronon identificabili, che potrebbero essere pertinenti aun chiodo (e non pertinenti al corredo: un frammen-to di ceramica comune grezza non identificabile, unodi terra sigillata italica, uno di ceramica a pareti sottilie tre frammenti di lastrine di marmo).Datazione: VI-VII secolo.La sepoltura non appare violata.

1. Pettine Inv. St. 146039 (fig. 6)Pettine in osso o corno a doppia fila di denti, l’una più fit-ta e minuta e l’altra con denti più larghi, rastremate alleestremità; terminazioni brevi rettilinee. La costa centrale,applicata su entrambi i lati mediante sette chiodini in ferroa testa e sezione circolare, è decorata da fasci di tratti pa-ralleli e da linee longitudinali incise.Lungh. cm 15; largh. cm 5,3.

T. 6

T. 7

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Tomba 8 (us 375/388/374)

Tomba: fossa terragna di forma ovale irregolare, condue laterizi sul fondo al di sotto dei piedi e qualcheciottolo lungo i lati orientale e settentrionale; non re-sta traccia di una eventuale bara lignea. Della sepol-tura è stata asportata tutta la porzione occidentale daun intervento più tardo, mentre il resto (cm 160 x115) non mostrava segni di violazione.Scheletro: si conserva dal torace ai piedi ed è attribui-bile a un individuo di 35 anni ca. di età e di sesso ma-schile (alto cm 175-177).Oggetti di corredo: l’inumato recava sul bacino unafibbia bronzea a placca fissa per la chiusura dell’abitoe un puntale in ferro ageminato fra i femori; inoltre,sono stati rinvenuti un probabile snodo di catena inferro e i resti di una lamina bronzea.Il riempimento ha restituito numerosi frammenti diceramica comune grezza, in parte attribuibili al perio-do tra la metà del VI e il VII secolo (cfr. VITALI, in-fra); inoltre: 4 tessere musive.Datazione: prima metà VII secolo.

1. FibbiaInv. St. 146101 (figg. 7 e 8,1)Fibbia in bronzo fuso ad anello ovale con incavo in corri-spondenza della battuta dell’ardiglione e placca fissa a scu-

detto apicato. La placca presenta la superficie a vista privadi decorazione e il retro dotato di due maglie per l’appli-cazione. Dell’ardiglione resta la porzione avvolta all’anellotramite un foro nella piastra.Lungh. cm 3,5; largh. cm 2,5.

2. PuntaleInv. St. 146102 (figg. 7 e 8,2)Puntale in ferro ageminato, a becco d’anatra con decoro infili di ottone che disegnano due sequenze di spirali uniteal centro da tratti paralleli e da liaisons curvilinee, delimi-tato da una linea continua e da gruppi di tratti paralleli piùesterni. Non si conservano le borchie di fissaggio. Il retro èliscio.Lungh. cm 6,1; largh. cm 2.

3. Snodo per catenaInv. St. 146103 (figg. 7 e 8,4)Asta in ferro a sezione quadrata mancante di una delleestremità e divisa all’estremità opposta in due prolunga-menti ritorti a formare due occhielli (uno conservato permetà). Nell’occhiello integro è ancora inserito un anellocircolare, probabile inizio di una catena.Lungh. cons. cm 5,6.

4. Lamina ripiegataInv. St. 146104 (figg. 7 e 8,3)Lamina in bronzo apparentemente lacunosa su tre lati, conil quarto lato recante il margine ripiegato all’interno.Lungh. max cons. cm 5,4; largh. cm 3,4.

Fig. 6. Pettine della t. 7 (raffigurazione di entrambi i lati) (scala 2:3).

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Fig. 7. Corredo della t. 8. Fig. 8. Corredo della t. 8 (scala 1:2).

T. 8

1 2

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Tomba 9 (us 408/385/409)

Tomba: sepoltura di piccole dimensioni (cm 100 x65, ma il limite occidentale è stato asportato da unintervento più tardo) in fossa terragna, con fondo co-stituito da laterizi, lacerti di pavimentazione in grani-glia, porzioni di malta e frammenti di intonaco di-pinto riutilizzati; lungo la parete meridionale restavauna fila di ciottoli legati da argilla rossastra (us 409).Scheletro: dell’inumato, un individuo infantile, restava-no solo alcuni germi dentari e minuti frammenti ossei.Oggetti di corredo: indicazioni sul sesso femminile sonoofferte dai vaghi di collana in parte ritrovati ancora conla disposizione circolare nel settore più occidentale dellatomba, che ha restituito anche dei ribattini in ferro conresidui di osso lavorato, probabili resti di un pettine.Il riempimento conteneva anche 32 tessere di mosaicoe pochi frammenti vitrei e ceramici non identificabili.Datazione: VII secolo.

1. Vaghi di collanaInv. St. 146113 (fig. 9)Dodici vaghi di collana anelliformi o sferici schiacciati invetro opaco (due rossi con filamento giallo applicato, unobianco, uno blu, due gialli e quattro azzurri) e trasparente(due perle incolori); inoltre, frammenti di vetro incolore,giallo e blu pertinenti ad altri tre vaghi di collana.

2. Resti di pettineInv. St. 146114 (fig. 9)Tre rivetti in ferro a testa e sezione circolare, che dovevanofissare le componenti di un pettine in osso o corno, dellequali resta un frammento aderente a uno dei rivetti.Lungh. cm 1,3/1,5. Fig. 9. Corredo della t. 9.

T. 9

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Tomba 10 (us 405/413/404)

Tomba: ampia fossa terragna (cm 115; lungh. cons.cm 155; prof. cons. cm 40), disturbata lungo i latibrevi e nella porzione occidentale del lato sud da in-terventi moderni.

Scheletri e oggetti di corredo: la tomba accoglievaquattro individui: sul fondo vi erano un giovaneadulto di sesso maschile ancora in connessione ana-tomica (alto cm 163-165) con una fusaiola fittileall’altezza del bacino (individuo d) e, a nord di esso, loscheletro di una bambina (5-7 anni), in connessione

T. 10

a

b

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anatomica a eccezione del capo ritrovato sul bacino,con indosso una collana di vaghi in pasta vitrea eun’armilla in ferro e con un pettine posto accantoalla spalla destra (e). Essi furono forse deposti con-temporaneamente e dovevano essere separati da una

fila di ciottoli, di cui restava la porzione orientale.Al di sopra di questi due individui e separati da essida uno strato di terreno limoso-argilloso di colorebruno-verdastro (us 413) vi era un giovane (13-15anni) di sesso probabilmente maschile (alto cm 156-

T. 10e

T. 10e-d

e

d

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159) (b), disturbato in parte dall’inumazione sopra-stante, pertinente a un adulto di sesso femminile (altocm 163-164) deposto con le ginocchia flesse (a); en-trambi occupavano lo spazio centrale della tomba.Nel riempimento si trovava ceramica comune grezza(ciotola) di metà VI-VII secolo (cfr. VITALI, infra), ol-tre a 29 tessere musive.Datazione: fine VI secolo-prima metà del VII.

1. FusaiolaInv. St. 146105 (figg. 10 e 11,4)Fusaiola fittile di forma bitroncoconica asimmetrica, conforo passante a larghezza costante solo lievemente apertoalle estremità. Argilla semidepurata di colore arancio coninclusi litici di medie dimensioni.Ø cm 4,8; h. cm 3,7.

Fig. 10. Corredo della t. 10.

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2. CollanaInv. St. 146106 (fig. 10)Collana composta da 24 vaghi in pasta vitrea monocromae policroma di varie forme e dimensioni, oltre a un anelloin bronzo (tipo 35 della classificazione, cfr. infra): 1 ele-mento cilindrico con decorazione a piuma rossa, gialla everde (n. 18 del rilievo; tipo 7); 1 vago cilindrico con in-grossamento centrale nero, con applicazione di fili azzurrie bianchi e occhi a rilievo gialli e neri (n. 17; tipo 4); 6 per-le emisferiche lievemente schiacciate rosse con filamento aspirale bianco o giallo, con l’aggiunta in un caso di puntigialli e in un altro di filamenti verdi (nn. 1, 4, 6, 11, 12;tipi 9, 10 e 14); 5 vaghi analoghi ai precedenti, ma con piùcaotica applicazione di filamenti bianchi e verdi (nn. 7, 13,15, 19; tipo 13); 2 rossi con filamenti ondulati e intrecciatibianchi (nn. 9, 20; tipo 3); 4 piccoli anelli gialli (nn. 5, 8,10, 21; tipo 16); 2 vaghi verdi, di cui uno particolarmentesottile, e 1 blu (nn. 2, 16; tipo 16); 3 vaghi cilindrici bassicon decorazione confusa in un caso gialla e verde su fondobianco (tipo 8) e negli altri due bianca e verde su fondorosso (nn. 3, 8, 14).

3. Frammenti argenteiInv. St. 146107/1-2 (figg. 10 e 11,3)Due asticciole di argento, una piegata a ‘L’, a sezione cir-colare.Lungh. della maggiore: cm 1,4.

4. ArmillaInv. St. 146109/1-2 (figg. 10 e 11,2)Due segmenti curvilinei in ferro a sezione circolare, possi-bili porzioni di un’armilla.Ø magg. ricostruibile cm 4,8; spess. cm 0,3.

5. PettineInv. St. 146108 (figg. 10 e 11,1)Pettine in osso o corno a doppia fila di denti, l’una più fit-ta e minuta, fortemente lacunosa, l’altra con denti più lar-ghi; terminazioni brevi rettilinee, di cui ne resta solo una.La costa centrale, applicata su entrambi i lati mediantechiodini in ferro (ne restano quattro), è decorata da coppiedi linee parallele incise disposte nella direzione dei denti ein senso obliquo.Lungh. cons. cm 11; h. cm 4,8.

Tomba 11 (us 346/344)

Tomba: fossa terragna rettangolare di piccole dimen-sioni (cm 125 x 35), non violata ma della quale rima-neva solo il fondo per una profondità max di cm 10.Scheletro: si conservano ampie porzioni del cranio edegli arti inferiori, appartenuti a un individuo di 2-3anni.Oggetti di corredo: alcuni vaghi di collana in pasta vitreasul petto e un pettine in osso in prossimità del capo. Datazione: fine VI secolo-prima metà del VII.

1. CollanaInv. St. 146095 (fig. 12)Cinque vaghi di collana in pasta vitrea monocroma e poli-croma: 1. vago anelliforme giallo (tipo 16 della classifica-zione, cfr. infra); 2. vago emisferico schiacciato rosso confilamento giallo applicato intorno al corpo (tipo 9); 3. va-go emisferico schiacciato rosso con filamento applicato aspirale intorno al corpo e punti gialli (tipo 10); 4. elemen-to cilindrico di maggiori dimensioni con decoro a piuma

Fig. 11. Fusaiola, pettine, frammenti argentei e di armilla della t. 10 (scala 2:3).

1 3

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giallo, rosso e verde (tipo 7); 5. vago anelliforme rosso confilamenti applicati di colore bianco e blu (tipo 14).Lungh. elemento cilindrico: cm 2,3; diametro vaghi emi-sferici: cm 1,2; 1,2; 0,9; 0,8.

2. PettineInv. St. 146096 (fig. 13)Pettine in osso o corno a due file di denti di diverso spes-sore, con costa centrale di rinforzo decorata mediante in-cisioni rettilinee e fissata sui listelli dentati mediante seichiodini in ferro. Il lato breve meglio conservato presentail profilo ondulato. Il reperto è mancante di ampie porzio-ni della dentatura più fine.Lungh. cm 14,5; largh. cm 5. Fig. 12. Collana della t. 11.

T. 11

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Tomba 12 (us 321/351/320)

Tomba: fossa terragna di ampie dimensioni (cm 215x 120), con struttura (us 351) in ciottoli disposti su

file e legati da argilla depurata, con alcuni grumi dimalta, conservata nella porzione occidentale; fondoin terra battuta.Scheletro: restano il cranio, la mandibola e ossa delle

Fig. 13. Pettine della t. 11 (scala 1:2).

T. 12

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braccia, non in connessione anatomica, attribuibiliper dimensioni a un individuo immaturo.Oggetti di corredo: nel riempimento successivo allaviolazione sono stati trovati, con ampia dispersione,ma con maggior concentrazione nella zona centraledella fossa, 307 piccoli vaghi di collana e numerosisegmenti di filo lamellare in oro relativo al broccatodella veste; inoltre, vi erano 3 chiodini in oro, la co-

stola di un pettine in osso si trovava in posizione me-diana lungo il lato settentrionale e, poco distanti, duelistelli con girali incisi e una piccola guarnizione dacalzatura in argento niellato; un chiodo in ferro conresti di legno mineralizzato. Inoltre, non relativi al corredo funebre: un frammen-to di ceramica comune grezza e uno di depurata, unatessera di mosaico.

Fig. 14. Corredo della t. 12.

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Fig. 15. Corredo della t. 12 (scala 1:1).

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Datazione: primo trentennio del VII secolo.La tomba è stata violata e svuotata in antico, forse inoccasione della costruzione di un pilastro in facciata(us 322).

1. Collana di minute perlineInv. St. 146050 (fig. 14)La collana si compone di 305 piccoli vaghi in vetro verdetraslucido, uno di analoghe dimensioni violaceo e uno, lie-vemente più grande degli altri, di granato (tipi 31, 32 e 34della classificazione, cfr. infra).Diametro: tra mm 1 e mm 4.

2. Chiodini in oroInv. St. 146049/1-3 (figg. 14 e 15,2)Tre piccoli chiodi d’oro con capocchia emisferica, lieve in-grossamento dello stelo nella pozione immediatamentesottostante la testa, stelo a sezione quadrangolare con estre-mità ribattuta.Lungh. cm 0,7; cm 0,5; cm 0,4.

3. Guarnizione da scarpa (controplacca)Inv. St. 146051 (figg. 14 e 15,1)Guarnizione in argento fuso, dorato e ornato con motivoravvivato da niello. Il decoro è articolato su tre fasce: quellamediana è data da un intreccio a due capi, mentre ai lati viè una teoria zoomorfa (due animali per parte, dei quali vie-ne riprodotto il capo con occhio e becco e la porzione ini-ziale del corpo nastriforme); il motivo è concluso a unaestremità da un medaglione anch’esso niellato. La superfi-cie triangolare del reperto presenta il profilo sagomato inmodo da seguire l’andamento del motivo raffigurato, men-tre sul lato breve, rettilineo, si nota l’incavo per la battutadell’ardiglione, che caratterizza la guarnizione come con-troplacca. Sul retro si trovano tre perni circolari per il fis-saggio al cuoio (uno quasi completamente perduto).Lungh. cm 2,9; largh. max cm 1,8.

4. PettineInv. St. 146053 (figg. 14 e 15,5)Presa superiore di pettine in osso o corno a una sola filadi denti (della quale rimane l’attacco di due denti), lacu-nosa: essa si compone di due coste a profilo incurvato alcentro e sezione lievemente bombata, fissate ai listelli tra-sversali mediani tramite chiodini in ferro (ne restanoquattro); il campo è delimitato da una coppia di lineecontinue lungo entrambi i profili longitudinali, interrotteda fasci di linee parallele trasversali, e riempito da due filedi occhi di dado incisi. Lungh. cons. cm 17,5; h. cm 2,9.

5. Listelli Inv. St. 146052/1-2 (figg. 14 e 15,3)Due listelli in osso (uno dei quali lacunoso) di forma ret-tangolare e analoga sezione; sulla faccia anteriore sono pre-senti lievi incisioni a sezione arrotondata che raffigurano untralcio, delimitato alle due estremità da tratti trasversali.Lungh. cm 6,4; largh. cm 1,1.

Tomba 13 (us 345/347/343)

Tomba: fossa terragna di forma rettangolare (cm 250x 100), con fondo rivestito da tavelloni riutilizzati giàin frammenti; la presenza di chiodi segnala l’impiegodi una bara lignea, con fondo che sopravanza le paretinei lati brevi; lungo il lato settentrionale una fila diciottoli appoggiati sul fondo poteva avere la funzionedi zeppa a riempimento dello spazio fra la bara e laparete della fossa. La parte superiore del riempimentoera costituita da ciottoli di medie e grandi dimensio-ni, soprattutto in corrispondenza del centro del ta-glio: potrebbe trattarsi di quanto resta di un origina-rio tumulo di sassi, ceduto in seguito alla decomposi-zione della cassa lignea e livellato in occasione dellacostruzione della facciata altomedievale, o essere per-tinenti alla stessa struttura soprastante.Scheletro: individuo ancora in connessione di circa11-12 anni.Oggetti di corredo: il corredo è stato rinvenuto com-pleto e in posto, dal momento che la sepoltura nonsembra essere mai stata riaperta. Esso comprendeva:– oltre la testa: cesoie in ferro, un pettine in osso (for-se con fodero) e un coltello in ferro;– sul cranio (poi scivolata al di sotto di questo): unacrocetta in lamina d’oro;– sul fianco sinistro, tra il capo e il bacino: spada inferro con resti dell’impugnatura in osso e del foderoin legno di ontano (foderato di pelliccia), con rinforzilaterali in ferro ageminato; due bottoni piramidali inosso, relativi al sistema di sospensione della spada etrovati accanto all’impugnatura, dovevano fissarestringhe legate al fodero; guarnizioni in ferro privo didecorazione pertinenti alla cintura per la sospensionedell’arma, appoggiata su di essa;– all’altezza del bacino: guarnizioni di cintura agemi-nate; due coltelli ai due lati del bacino; uno scramasaxcorto posto trasversalmente sulla vita;– sotto il coccige: una fibbia a placca fissa e un pas-sante, relativi alla chiusura dell’abito;– sul femore destro: una fiasca in bronzo tirato a mar-tello e un anello in ferro intorno alla base;– sulle caviglie: bacile in bronzo fuso (capovolto).Tre chiodi a testa a ‘T’ della bara lignea si trovavanoa sud del capo e tre a nord; altri tre chiodi dello stessotipo erano a nord dei piedi e due a sud degli stessi; iresidui di legno rintracciati sui chiodi indicano l’uti-lizzo di quercia per la bara. Dalla terra di svuotamen-to della fiasca bronzea sono stati distinti carboni dicastagno, olmo e frassino. Sui piedi dell’inumato so-no state lette le impronte delle fibre del tessuto, dilana, che doveva avvolgere gli arti. Segni di fibre in-trecciate che formavano cordicelle e un tessuto di tela

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T. 13

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(di origine vegetale) erano anche nella terra che ade-riva alla superficie esterna del bacile bronzeo, analo-gamente all’interno che mostrava tracce mineralizzatedi lino (cfr. ROTTOLI - CASTIGLIONI, infra).Nel terreno di riempimento campionato è stata riscon-trata la presenza di gasteropodi, di frammenti di guscid’uovo, di scaglie di pesce e di semi non combusti.Il riempimento ha restituito anche un orlo vitreo dibicchiere probabilmente a calice (fine V secolo-iniziVII; cfr. UBOLDI, infra) e ceramica comune grezza, dicui un frammento di olla tardoromana/altomedievale(cfr. VITALI, infra); inoltre: ceramica a pareti sottili etessere musive. Datazione: 610-630 d.C. ca.

1. CesoieInv. St. 146080 (figg. 17 e 18,4)Cesoie in ferro con molla a fascia e bracci a sezione circo-lare; le lame, a sezione triangolare, sono sottili e allungate. Lungh. cm 27.

2. PettineInv. St. 146079 (figg. 17 e 18,3)Vari frammenti relativi a un pettine in palco di cervo a unafila di denti con la sottile costa liscia fissata da chiodini inferro a testa emisferica; altri listelli, più alti, a sezione ret-tangolare e privi di fori per i chiodi di fissaggio, sono de-corati da fasci di rette disposti a spina di pesce e da occhidi dado incisi. Lungh. min. cm 13,5.

3. ColtelloInv. St. 146076 (figg. 17 e 18,2)Coltello in ferro mancante della punta, con dorso della la-

ma lievemente incurvato all’estremità e codolo a sezionerettangolare.Lungh. cons. cm 14,7; largh. cm 2 ca.

4. Croce Inv. St. 146054 (figg. 17 e 18,1)Croce d’oro di forma equilatera a estremità espanse, rica-vata da un’unica lamina; ciascun angolo esterno presentauno o due fori. Il decoro è dato dall’impressione medianteun modano da stampo di un intreccio zoomorfo ‘in rap-porto infinito’ che appare continuo lungo un asse e inter-rotto nel settore centrale nell’altro senso. La concatenazio-ne degli animali, piuttosto serrata e convulsa ma modula-re, è data da nastri a due o tre capi lisci che formano, a di-stanza regolare, teste in sequenza affiancate da zampe.Dimensioni: cm 5,7 x 5,8.

5. SpathaInv. St. 146055 (figg. 17 e 21,5)Arma lunga a doppio taglio in ferro, con tracce di damaschi-natura nel nucleo centrale che produce fasci di linee per am-pi tratti con andamento longitudinale, alternati a porzionicon brevi rette oblique, disposte probabilmente a spina dipesce. Entrambe le superfici della lama conservano ampieporzioni di resti lignei (ontano) del fodero, al quale dovevaappartenere anche la barretta metallica (forse parte del pun-tale) ancora fissata alla parte terminale. Il codolo ha sezionerettangolare e conserva chiare tracce dell’impugnatura.Lungh. complessiva cm 58,5; lungh. codolo cm 7,4.

6. Rinforzi del foderoInv. St. 146056 (figg. 17 e 21,4)Quattro elementi tubolari frammentari, con sezione a U, inferro decorato da fasci di linee parallele in argento ageminato.Lungh. cons. cm 5,1/5,3; largh. cm 0,7.

Fig. 16. Corredo della t. 13.

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Fig. 17. Parte del corredo della t. 13.

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7. Guarnizioni di cintura in ferro privo di decorazionea) Inv. St. 146062 (figg. 17 e 19,1)Fibbia a placca mobile in ferro privo di decorazione. L’anello,ovale, si conserva rotto in due segmenti; ad esso si articolanol’ardiglione ricurvo, con sezione circolare e base a scudetto, ela placca triangolare a estremità circolare che accoglie l’unicaborchia conservata, a testa emisferica. Il retro è liscio.Lungh. cm 7,7; largh. cons. cm 3,3.

b) Inv. St. 146063 (figg. 17 e 19,2)Controplacca in ferro privo di decorazione, in due fram-menti. Di forma triangolare, essa presenta una terminazio-ne circolare e tracce dell’incavo per la battuta dell’ardiglio-ne lungo il lato breve; restano due delle tre borchie in ferroa testa circolare. Il retro è liscio.Lungh. cm 5,4; largh. cm 2,1.

c) Inv. St. 146064 (figg. 17 e 19,5)Puntale principale in ferro privo di decorazione, mancantedell’estremità inferiore. A forma di ‘U’ allungata, il repertoconserva le tre borchie per il fissaggio lungo il lato breve.Il retro è liscio.Lungh. cons. cm 4,3; largh. cm 2,3.

d) Inv. St. 146065 (figg. 17 e 19,4)Placca dorsale in ferro privo di decorazione. Di formaromboidale, il reperto conserva tre delle quattro borchie difissaggio poste agli angoli. Il retro è liscio.Lungh. cm 4; largh. cm 3.

e) Inv. St. 146069 (figg. 17 e 19,3)Placca dorsale in ferro privo di decorazione. Il reperto, diforma romboidale, si conserva fortemente lacunoso e privo

Fig. 18. 1: crocetta aurea; 2: coltello; 3: frammenti di pettine con fodero; 4: cesoie della t. 13 (1: scala 1:1; 2-4: scala 1:2).

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delle borchie di fissaggio. Il retro è liscio.Lungh. cons. cm 2,7; largh. cons. cm 2,5.

f ) Inv. St. 146066 (figg. 17 e 19,10)Anello di fibbia in ferro. Di forma ovale a sezione appros-simativamente laminare arcuata, conserva la porzioneiniziale dell’ardiglione e i ganci di snodo della placca mo-bile, perduta, avvolti attorno alla traversa.Lungh. cm 3,1; largh. anello cm 2,5.

g) Inv. St. 146067 (figg. 17 e 19,9)Placca di fibbia in ferro priva di decorazione. Il reperto siconserva solo nella porzione verso l’anello, perduto (nonè da escludere che sia il manufatto precedente); conside-rando la posizione della borchia conservata e il fatto chein genere essa si trova vicino alla terminazione della plac-ca, in questo caso la guarnizione presenta un prolunga-mento piuttosto insolito tra la borchia e il lato breve. Ilretro è liscio.Lungh. cons. cm 3,1; largh. cm 2,1.

h) Inv. St. 146068 (figg. 17 e 19,6 e 9)Passante in ferro privo di decorazione. Il reperto, di formarettangolare, a fascia con ingrossamento ovale sul retro, siconserva in due frammenti, di cui uno ancora saldato alla

placca di fibbia.Lungh. cm 2,7; largh. cm 0,5.

i) Inv. St. 146070 (figg. 17 e 19,8)Porzione di anello di fibbia in ferro, ovale a sezione semi-circolare, che conserva un breve tratto del gancio per l’ar-ticolazione. Lungh. cons. cm 1,9.

8. Bottoni piramidali Inv. St. 146071-146072 (figg. 17 e 19,11)Due bottoni troncopiramidali in osso piuttosto consunti,di differenti dimensioni, con foro passante centrale.Dimensioni del primo: cm 1,5 x 1,2; dimensioni del se-condo: cm 1,9 x 1,8.

9. Guarnizioni di cintura in ferro ageminatoa) Inv. St. 146057 (figg. 17 e 20,1)Fibbia a placca mobile in ferro ageminato e pseudo-plac-cato. L’anello ovale, a sezione laminare arcuata, presenta ildecoro diviso in due campi speculari, delimitati da perli-natura in argento e bronzo alternati; essi accolgono unamatassa a due capi con l’inserzione di teste zoomorfe neipunti di intersezione, date da semplici tratti rettilinei ter-minanti a occhiello. L’ardiglione, con estremità decorata da

Fig. 19. Guarnizioni del sistema di sospensione della spatha (scala 1:2).

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Fig. 20. Guarnizioni di cintura ageminate (scala 1:1).

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un tratteggio di materiali alternati, ha la base a scudettocon la raffigurazione di un animale bicefalo con corpo na-striforme a ‘U’; la placca, di forma triangolare con profilosagomato, mostra un intreccio di quattro animali con cor-po nastriforme, dato da due coppie speculari in ciascunadelle quali l’animale superiore costituisce il prolungamentodel corpo dell’animale inferiore. Negli spazi interni al de-coro della placca, come anche dell’anello, la superficie ècoperta da pseudo-placcatura in argento. Il margine ester-no presenta un tratteggio a fili di materiali alternati; delletre borchie di fissaggio se ne conservano due, con ghiera dibase d’argento perlinata e capocchia emisferica percorsa dafili d’argento disposti a croce. Il retro è liscio. Lungh. cm 9,9; largh. anello cm 4,5.

b) Inv. St. 146058 (figg. 17 e 20,2)Controplacca in ferro ageminato e pseudo-placcato di for-ma triangolare. La superficie anteriore presenta il decoroarticolato in due intrecci zoomorfi: l’uno, analogo al mo-tivo della placca della fibbia, è dato da due coppie di ani-mali sovrapposti legate mediante l’intersezione dei nastrinelle anse centrali; l’altro, lungo il lato breve, vede la pre-senza di un animale bicefalo con il corpo nastriforme ri-torto al centro. Delle tre borchie di fissaggio ne resta una,del tutto simile a quelle della placca della fibbia, come ana-logo è anche il tratteggio marginale. Il retro è liscio.Lungh. cm 5,3; largh. cm 3.

c) Inv. St. 146059 (figg. 17 e 20,5)Puntale principale in ferro ageminato e pseudo-placcato aforma di becco d’anatra, con tre borchie sommitali per ilfissaggio al cuoio del tutto simili a quelle conservate nelleguarnizioni precedenti. Il campo centrale accoglie un in-treccio zoomorfo che vede una sequenza di tre coppie so-vrapposte di animali nastriformi concatenati nella fasciamediana, che mordono il loro corpo e generano l’animalesuccessivo in una composizione speculare e modulare rigo-rosamente regolare, delimitata da perlinatura. Il marginereca un tratteggio di materiali alternati e divisi in gruppidi due o tre linee parallele. Il retro è liscio.Lungh. cm 6; largh. cm 3.

d) Inv. St. 146060 (figg. 17 e 20,4)Placca dorsale quadrangolare in ferro ageminato e pseudo-placcato, con quattro borchie angolari del tutto simili aquelle conservate nelle guarnizioni precedenti. Il campocentrale è delimitato da quattro elementi ondulati che di-segnano uno spazio romboidale, nel quale è raffigurato unmotivo a 8 dato da un animale bicefalo con il corpo na-striforme ritorto e concluso dalle teste con lunghi becchiche mordono il corpo stesso. Anche in questo caso le testesono date da tratti rettilinei con terminazione a occhiello.Il retro è liscio.Lungh. cm 3,1; largh. cm 2,7.

e) Inv. St. 146061 (figg. 17 e 20,6)Puntale secondario in ferro ageminato e pseudo-placcato, abecco d’anatra mancante della porzione superiore. Il campocentrale, delimitato da linee continue circondate da gruppi

di tre trattini paralleli, accoglie una matassa zoomorfa a duecapi, con tre teste nei punti d’intersezione, date da trattirettilinei a terminazione ricurva. Il retro è liscio.Lungh. cons. cm 4,1; largh. cm 1,8.

f-g) Due frammenti ageminati (figg. 17 e 20,3)Frammenti con retro e limiti non finiti, in ferro con resi-dui di decorazione zoomorfa ageminata sul lato anteriore.Potrebbero essere pertinenti alla seconda placca dorsale.

10. ScramasaxInv. St. 146073 (figg. 17 e 21,3)Arma corta a un taglio in ferro, con dorso lievemente ri-curvo verso l’estremità e dotato di quattro scanalature pa-rallele; alla base del codolo, a sezione rettangolare, vi è ilfermo dell’immanicatura rilevato, a sezione pentagonale.Lungh. cm 25,4; lungh. lama cm 18,1.

11. ColtelloInv. St. 146074 (figg. 17 e 21,1)Piccolo coltello in ferro con lama con dorso rettilineomancante della punta e parte del codolo; si riconosconotracce del fodero ligneo.Lungh. cons. cm 11,1; largh. media della lama cm 1,6.

12. ColtelloInv. St. 146075 (figg. 17 e 21,2)Piccolo coltello in ferro con dorso della lama lievementeincurvato; è mancante della punta e di parte del codolo; siriconoscono tracce del fodero ligneo.Lungh. cons. cm 10,4; largh. media della lama cm 1,5.

13. Fibbia a placca fissaInv. St. 146077 (figg. 17 e 22,1)Fibbia in ferro priva di decorazioni, lacunosa. Di sagomaapprossimativamente ovale a estremità apicata, presentalungo i lati due tacche. Dell’anello, solidale con la placca,resta una minima porzione; l’articolazione dell’ardiglioneavveniva mediante un foro passante nella placca.Lungh. cons. cm 4,6; largh. placca cm 1,6.

14. Passante Inv. St. 146078 (figg. 17 e 22,2)Passante in ferro a fascia di forma rettangolare, di cui re-stano tre lati.Lungh. cm 2; largh. cm 0,6.

15. BottigliaInv. St. 146093 (fig. 16)Bottiglia in lamina probabilmente di rame, sagomata me-diante martellatura.Cfr. BOLLA, infra (con figure).

16. Cerchio Inv. St. 146094 (fig. 16)Cerchio in ferro frammentario, dato da una fascia piegatae chiusa mediante un cappio a un’estremità e un gancioall’altra.Cfr. BOLLA, infra (con figure).

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Fig. 21. 1-2: coltelli; 3: scramasax; 4-5: spatha e rinforzi del fodero della t. 13 (1-4: scala 1:2; 5: scala 1:3).

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17. BacileInv. St. 146092 (fig. 16)Bacile in bronzo fuso con piede traforato e manici mobili,uno dei quali sostituito in antico con sottile verga di bronzo. Cfr. CASTOLDI, infra (con figure).

18. Chiodi da bara St. 146081-146091 (figg. 17 e 23)Undici chiodi in ferro con stelo a sezione quadrata e testarettangolare allungata, ben sporgente su due lati rispettoallo stelo. Si conservano frequenti resti di legno.Lungh. fra cm 8,8 e 11,5; spessore mediano cm 0,6 ca.; te-sta cm 3,6 x 0,6 x 0,5 ca.

Fig. 22. Fibbia e passante di cintura dell’abito (scala 1:2).

Fig. 23. Chiodi della bara della t. 13 (scala 1:2).

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Tomba 14 (us 313/123/312)

Tomba: la sepoltura è stata messa in luce parzialmente(cm 148 x 68 x 40), dal momento che due muri piùtardi ne hanno compromesso la lettura dei lati meridio-nale e occidentale. Dei restanti, la porzione più orien-tale presenta una struttura in laterizi legati da malta,mentre quella più occidentale vede l’impiego di ciottolidi medie dimensioni anch’essi legati da malta (us 123).Scheletro: qualche frammento osseo, non significativoai fini dell’analisi antropologica.Oggetti di corredo: nel riempimento della sepoltura,già violata in antico, sono stati recuperati una crocein lamina d’oro e un elemento in ferro. Non pertinenti al corredo funerario: un frammentodi ceramica comune grezza di età romana e otto tes-sere di mosaico.

Datazione: VII secolo.

1. CroceInv. St. 146046 (fig. 24)Croce in lamina d’oro con bracci equilateri di larghezzacostante ricavata da un’unica lamina; all’estremità di cia-scun braccio vi sono due fori per la cucitura al sudario. Ildecoro è dato dall’impressione mediante modano da stam-po di una treccia a quattro capi con tratteggio centrale in-corniciata da una perlinatura continua; il motivo è ripro-dotto intero e continuo sui due bracci orizzontali e parzial-mente sui due bracci verticali. Misure (approssimative a causa dello stato di conservazio-ne): cm 7 x 7.

2. Elemento in ferroInv. St. 146047Elemento in ferro frammentario, di incerta identificazione.

Fig. 24. Crocetta aurea della t. 14 (scala 1:1).

T. 14

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Tomba 15 (us 193/192)

Tomba: fossa terragna rettangolare, con porzioni difondo e di pareti in cocciopesto appoggiato su terra;per le dimensioni (cm 135 x 70 x 30) deve trattarsi diuna tomba infantile.Scheletro: già riaperta e sconvolta in antico, nel suoriempimento vi erano ossa umane sparse, apparte-nenti ad almeno un infante di età compresa tra i

0,5/1,5 anni e a un individuo adulto-maturo di sessomaschile, che raggiungeva la statura di cm 177; ca-ratteri epigenetici permettono di ipotizzare rapportidi parentela fra l’individuo adulto del riempimentodi questa tomba, l’inumato della t. 16 e un soggettorideposto nell’ossario t. 29.Oggetti di corredo: una croce in lamina d’oro e 11 va-ghi di collana in pasta vitrea; due chiodi potrebberoessere pertinenti alla bara lignea, mentre sono di più

Fig. 25. Crocetta aurea della t. 15 (scala 1:1).

T. 15

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incerta attribuzione due lamine frammentarie conmargine ripiegato.Nel riempimento erano presenti anche frammenti divetro e di ceramica comune grezza non identificabili;tessere di mosaico. Datazione: fine VI secolo-inizio del VII.

1. Croce Inv. St. 146004 (fig. 25)Croce d’oro ricavata da un’unica lamina, di forma equi-latera a estremità espanse dotate ciascuna di due coppiedi forellini. Il decoro è dato da una fila di punti lungol’intero perimetro e lungo la linea mediana di ciascunbraccio. Misure: cm 5,8 x 5,7.

2. CollanaInv. St. 146005 (fig. 26)Undici vaghi di collana in pasta vitrea, tre dei quali rimastisaldati: un elemento cilindrico di dimensioni maggiori edecorazione a piuma rossa, bianca e blu (tipo 6 della clas-sificazione, cfr. infra); una perla anelliforme blu (tipo 16)e 9 di forma sferica schiacciata rosse con filamenti intrec-ciati bianchi (3 dei quali saldati) (tipo 3).

3. Laminetta ripiegataInv. St. 146006 (fig. 27,1)Lamina bronzea in due frammenti, con margine lievemen-te ricurvo e ripiegato verso l’interno.Lungh. max cons. cm 6,6; spess. cm 0,1.

4. ChiodiInv. St. 146007-146008 (fig. 27,2)Due chiodi frammentari in ferro a testa circolare e stelo asezione quadrangolare.Lungh. min. cm 6,2 e 4,3.

Tomba 16 (us 237/238)

Tomba: fossa terragna di forma ovale, delle dimensionidi cm 200 x 80 x 65, priva di segni di violazione, senon superficiali. Due chiodi rinvenuti uno alla testa el’altro ai piedi del defunto potrebbero essere relativi al-la bara o barella lignea; gli incavi longitudinali lungo ilati brevi potevano essere funzionali al suo appoggio. Scheletro: completo e ancora in connessione anatomi-ca – a eccezione del cranio ruotato di 180° – presen-tava la gamba sinistra accavallata sulla destra e le brac-cia ripiegate, il destro sotto la gabbia toracica e il si-nistro sotto il bacino. L’individuo, un giovane adulto(35-39 anni) di sesso maschile, era alto cm 166-169;aveva il radio sinistro più corto del controlaterale, conestremità inferiore deformata per esiti di frattura. Lamandibola presenta tracce di carbone, un probabileresiduo di materiale organico vegetale a contatto conil viso o il collo del defunto.Oggetti di corredo: due chiodi in ferro alle due estre-mità della fossa.Nei campioni di terra analizzati erano presenti alcunisemi o frutti combusti (graminacee e un vinacciolo)ed elementi fiorali anch’essi combusti; tuttavia, non èpossibile una sicura attribuzione di questi resti vege-tali a un’offerta rituale, escludendo un apporto casua-le. Inoltre, sono state individuate conchiglie di mol-luschi gasteropodi, un frammento di guscio d’uovo ealcuni carboni di quercia e castagno.Il riempimento ha restituito: un altro chiodo; fram-menti vitrei non identificabili; ceramica comunegrezza e depurata non più tarda del IV secolo; altromateriale ceramico di età romana; una tessera di mo-saico e frammenti di marmo.

Fig. 26. Collana della t. 15. Fig. 27. Lamina e chiodi della t. 15 (scala 1:2).

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1. ChiodiInv. St. 146032 (fig. 28,1)Chiodo in ferro con stelo a sezione quadrata ed estremitàappuntita e testa schiacciata con profilo superiore allunga-to e sottile. La porzione inferiore conserva tracce di legno.Lungh. cm 8,8; largh. media stelo cm 0,5; testa cm 2,1 x0,2 ca.

Inv. St. 146033 (fig. 28,2)Chiodo in ferro con stelo a sezione quadrangolare e testaschiacciata con profilo superiore allungato e sottile. Laporzione inferiore conserva tracce di legno.Lungh. cm 8,3; largh. media stelo cm 0,5; testa cm 1,3 x0,3 ca.

Inv. St. 146034 (fig. 28,3)Chiodo in ferro con testa pressoché ovale (lievemente de-formata) e stelo a sezione quadrata.Lungh. cm 6 ca.; largh. stelo cm 0,4. Fig. 28. Chiodi della t. 16 (scala 1:2).

T. 16

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Tomba 17 (us 235/234)

Tomba: stretta fossa terragna lunga cm 175, messa inluce solo parzialmente a causa della sovrapposizionedi un muro moderno lungo il lato meridionale, conciottoli allineati lungo l’angolo nord-ovest, possibileresiduo di un’originaria struttura.Scheletro: individuo infantile di circa 5 anni, la cuiparte sinistra era ancora in connessione anatomica.Oggetti di corredo: pochi piccoli elementi metallici ir-riconoscibili.Nel riempimento sono stati rinvenuti frammenti diceramica comune grezza e depurata non classificati enumerosi frustuli di carbone.La tomba affianca la grande fossa con tracce di strut-tura lignea t. 18, circostanza che la accomuna alla t.19 sul lato opposto.

Tomba 18 (us 332/331/341)

Tomba: fossa terragna pressoché rettangolare delle di-mensioni di cm 270 di lunghezza, almeno cm 150 dilarghezza (il lato settentrionale è stato tagliato da un

muro moderno) e cm 65 di profondità conservata,con struttura lignea segnalata dall’impronta di travidormienti perimetrali, con buchi quadrangolari agliangoli e uno quasi al centro della fossa.Scheletro: - Oggetti di corredo: -Datazione: ultimo trentennio del VI secolo.La tomba è stata violata in antico e completamentesvuotata. Il riempimento in argilla limosa (us 341)del taglio delle travi conteneva frequenti carboni epochi frammenti di vetro e ceramica non identifica-bili. Nel riempimento della sepoltura successivo allasua riapertura vi era un frammento di ceramica co-mune tardoantica (cfr. VITALI, infra).

Tomba 19 (us 310/311)

Tomba: stretta fossa terragna di forma ovale, lunga cm205 e larga non molto più di cm 54 (larghezza massi-ma leggibile, dal momento che il lato meridionaledella tomba si trova al di sotto del perimetrale suddella chiesa).Scheletri: al suo interno si trovavano due individui

T. 19

a

b

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sovrapposti: quello superiore (a), in connessione ana-tomica, apparteneva a un adulto di sesso maschile, al-to cm 174-176, dotato di un omero sinistro più cortodel controlaterale con testa deformata da probabiliesiti di artrite degenerativa e interessato da una frat-tura mediodiafisaria dell’ulna sinistra. Lo scheletroinferiore (b), lievemente scomposto dalla deposizionesuperiore, era di un individuo giovane adulto di sessoprobabilmente maschile.Oggetti di corredo: -Nel riempimento si sono rinvenuti frustuli di carbonedi quercia (rametti del diametro di cm 2); inoltre,una tessera di mosaico.

Tomba 20 (us 319/318; riapertura us 293/292)

Tomba: ampia fossa terragna già riaperta e completa-mente svuotata; del taglio e del riempimento origina-ri rimaneva una ridotta porzione nord-orientale. Ledimensioni del taglio di asportazione sono: cm 240 x145 x 80 (profondità parziale).Scheletro: le ossa umane rinvenute nel riempimentosono frammentarie e attribuibili a tre individui diver-si: un infante, un giovane e un adulto (in quest’ulti-mo caso esse sono compatibili con i resti ossei del so-prastante inumato della t. 28).Oggetti di corredo: nel riempimento della violazione è

T. 20

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stato trovato un coltellino, unico probabile residuodel corredo originario.Il riempimento conteneva anche: ceramica comunegrezza e depurata non classificabile; due frammenti

d’anfora; terra sigillata italica; pietra ollare; frammen-ti in pietra, laterizio e intonaco; ossa animali.Al di sopra della tomba si impostò una sepolturacon orientamento nord-sud: la riapertura interessò

T. 21

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contemporaneamente entrambe le tombe, risultan-do così posteriore anche alla soprastante t. 28.

1. ColtellinoInv. St. 146038Quattro frammenti di lama in ferro, verosimilmente ap-partenuti a un coltellino.

Tomba 21 (us 209/207)

Tomba: fossa terragna rettangolare (cm 172 x cm100), con laterizi sul fondo in corrispondenza del ca-po e dei piedi. Otto chiodi da bara rinvenuti anchenel riempimento segnalano l’uso della cassa lignea.Scheletro: restavano porzioni della parte superiore(cranio e parte dello sterno) e degli arti inferiori (so-prattutto quello sinistro), mentre altre ossa erano nel

riempimento, tutte pertinenti a un individuo infan-tile femminile (4/5 anni).Oggetti di corredo: una croce in lamina d’oro sul capo(scivolata al di sotto di questo), una collana sul pettoe due orecchini, dei quali quello sinistro ancora inprossimità del lobo.Datazione: fine VI secolo-primi decenni del VII.Nel riempimento successivo alla riapertura dellatomba vi erano anche alcuni frammenti in vetro az-zurro quasi incolore, uno dei quali con un filamen-to biancastro applicato riconducibile a un calice dietà longobarda (cfr. UBOLDI, infra); inoltre, un agocrinale in osso di cui si conserva la porzione termi-nale (cfr. VIGNOLA - AIROLDI, infra); ossa animali;ceramica comune grezza e depurata non classifica-bile; tessere di mosaico in calcare grigio; una lastri-na litica.

Fig. 29. Corredo della t. 21.

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1. Croce Inv. St. 146009 (figg. 29 e 30,2)Croce equilatera a estremità espanse recanti ciascuna duefori praticati dal diritto, ricavata da un’unica lamina; la de-corazione, impressa a stampo sui due bracci orizzontali inmodo speculare e sui restanti secondo modalità più caoti-che, prevede un intreccio dato da nastri perlati, disposti asemicerchio e a cappio, di cui non è possibile leggere l’in-tero sviluppo, forse privo di una logica che ne regoli lacomposizione. Dubbia, ma possibile, la presenza di un pa-io di dettagli zoomorfi.Misure: cm 5,2 x 5,2.

2. Collana Inv. St. 146012 (fig. 29)Collana composta da 20 vaghi in pasta vitrea monocromae policroma. Sono presenti: 4 elementi cilindrici con de-coro a piuma bianco, rosso e verde (nn. 3, 5, 10 e 14 delrilievo di dettaglio; tipo 7 della classificazione, cfr. infra);1 perla sferica del tipo ‘millefiori’ (n. 9; tipo 1); 1 cilindroazzurro con filo giallo applicato a spirale (n. 12; tipo 2); 1vago verde traslucido con profili lineari bianchi che con-tengono un’altra linea a zig-zag dello stesso colore (n. 2; ti-po 5); 3 perle sferiche, due delle quali di dimensioni mag-giori della media, rosse, con filamento bianco a spirale e

due linee gialle intrecciate che, negli esemplari maggiori,accolgono occhielli a rilievo bianchi e azzurri (nn. 4, 6, 16;tipi 10 e 11); 4 perle sferiche schiacciate rosse con due li-nee intrecciate bianche (nn. 8, 15, 19, 20; tipo 9) e 6 gialle(nn. 1, 7, 11, 13, 17, 18; tipo 16).

3. Orecchini Inv. St. 146011-146012 (figg. 29 e 30,1)Coppia di orecchini a cerchio a sezione circolare conun’estremità appuntita e l’altra recante un’espansione cilin-drica modanata per la chiusura a pressione.Ø cm 2.

4. ChiodiInv. St. 146013-146020 (figg. 29 e 30,3)Otto chiodi in ferro del tipo a T, di cui uno rotto in dueporzioni, con stelo a sezione quadrata e testa rettangolareallungata, ben sporgente su due lati rispetto allo stelo. Siconservano resti di legno.Lungh. fra cm 10,5 e 11,4; spessore mediano cm 0,5 ca.;testa cm 3,2 x 0,6 x 0,5 ca.

5. Chiodi di medie dimensioniInv. St. 146021-146023 (figg. 29 e 30,4)Tre chiodi in ferro, di due dei quali si conserva solo parte

Fig. 30. Orecchini, crocetta aurea e chiodi della t. 21 (1-2: scala 1:1; 3-4: scala 1:2).

1

3 4

2

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dello stelo, con gambo a sezione quadrata e testa, doveconservata, piatta e circolare; i chiodi sono ribattuti.Lungh. cm 6,4; spess. medio stelo cm 0,3; Ø testa cm1,5 ca.

6. Piccoli chiodi Inv. St. 146024-146031Nucleo di otto piccoli chiodi in ferro frammentari, constelo a sezione quadrata; due esemplari sono ribattuti.Lungh. max cons. cm 5,7; largh. max cons. stelo: cm 0,5.

Tomba 22 (us 247/236)

Tomba: fossa terragna già violata e completamentesvuotata, delle dimensioni di cm 182 di lunghezza,cm 95 di larghezza, che si riduce a cm 74 a causa di

una sorta di gradino lungo il lato meridionale, cm76 di profondità rimasta. L’elemento in ferro rinve-nuto al suo interno, forse pertinente a un chiodo, hauna sezione troppo ridotta per permettere di ricono-scere un chiodo da bara e quindi non prova l’esi-stenza di una cassa lignea.Scheletro: -Oggetti di corredo: nel riempimento sono stati trovatialcuni reperti che potevano appartenere al corredotombale: fra i più chiaramente leggibili, metà anelloverosimilmente di fibbia e un frammento di spathion(cfr. BOCCHIO - VILLA, infra). Inoltre: otto frammentidi calice in vetro verdino con filamento biancastroapplicato ad arcate (fine V secolo-inizio VII; cfr.UBOLDI, infra) e uno di olletta-bicchiere in ceramica

T. 22

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con piccolo orlo estroflesso, gola tonda e corpo glo-bulare, con leggere tracce di fasce oblique a pennello(VI secolo-metà VII; cfr. VITALI, infra). Nel riempimento vi erano anche: un elemento in pa-sta vitrea nera scheggiato da tutti i lati; ceramica co-mune grezza e depurata non classificabile; ossa ani-mali; tessere di mosaico; intonaco; carbone.

1. Anello di fibbia (?)Inv. St. 146035 (fig. 31,3)Porzione di anello ovale in ferro, a sezione quadrangolare,probabilmente di fibbia.Largh. ricostruibile cm 3,5 ca.

2. Chiodo (?)Inv. St. 146036 (fig. 31,4)Asta in ferro a sezione quadrata che si restringe a una delleestremità, forse pertinente a un chiodo.Lungh. cons. cm 4; largh. media cm 0,3.

3. Elemento in bronzoInv. St. 146037 (fig. 31,2)Laminetta in bronzo di forma rettangolare, per metà con imargini ripiegati all’interno.Lungh. cm 2,2; largh. cm 0,6.

4. Elemento in ferro(fig. 31,1)Elemento in ferro di forma piramidale allungata a sezionequadrangolare.Lungh. cm 3,1; largh. cm 0,9.

5. SpathionUn frammento di spathion di piccole dimensioni. Cfr. BOCCHIO - VILLA, infra.

Fig. 31. Reperti dalla t. 22 (scala 1:1).

T. 23

1 2

3 4

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Tomba 23 (us 349/348)

Tomba: fossa terragna rettangolare, già violata in an-tico e completamente svuotata. Per le dimensioni (cm102 x 55 x 42) doveva appartenere a un infante.Scheletro: -Oggetti di corredo: -Nel riempimento relativo alla riapertura sono statirinvenuti frammenti ceramici e vitrei non identifica-bili, un frammento d’anfora e vari frammenti di pie-tra lavorata, laterizi e intonaco.

Tomba 24 (us 316)

Tomba: sepoltura di cui resta solo parte dello scheletro.Scheletro: acefalo e quasi integralmente conservato so-lo nella parte destra, apparteneva a un adulto di sessomaschile. Oggetti di corredo: -

Tomba 25 (us 127/122)

Tomba: fossa terragna della larghezza di cm 60 e chesi conserva per una lunghezza di cm 115, ma il set-tore più orientale è stato asportato, come gran partedei livelli superiori, risparmiando solo il fondo. Que-sto è costituito da un tavellone, frammenti laterizi,ciottoli e una piastrella pavimentale esagonale in cal-care grigio.Scheletro: ossa infantili, denti e germi dentari attri -buibili ad almeno un individuo della classe d’età 0-4 anni.Oggetti di corredo: una collana in prossimità del capoe i resti di un pettine nel riempimento.Il riempimento della tomba ha restituito anche cin-que frammenti vitrei e cinque di ceramica comunegrezza non classificabili; frammenti di intonaco.Datazione: metà VII secolo ca. o poco oltre.Sepoltura sconvolta e in gran parte asportata in antico.

T. 24

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T. 25

T. 25

Ingombro ipotetico del cranio

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1. Collana Inv. St. 146000 (fig. 33)Collana composta da 52 vaghi (alcuni dei quali costituitida due elementi saldati): compaiono vaghi cilindrici in ve-tro verde chiaro con analogo filamento applicato a spiralesull’intera superficie (nn. 4 e 10 del rilievo di dettaglio; ti-po 30 della classificazione, cfr. infra); cilindri in vetro verdea sezione quadrilobata (n. 7; tipo 29); perle biconiche irre-golari verde-giallastro (n. 8; tipo 28); un vago sferico in pa-sta vitrea bianca decorata da una linea ondulata verde (tipo21); perle ad anello singole o doppie in pasta vitrea gialla eazzurra (nn. 1, 2, 5, 12; tipo 16), blu con filamenti o puntiin rilievo bianchi (3, 6; tipo 18) o di vetro biancastro (nn.9, 13; tipo 16).

2. PettineInv. St. 146001 (fig. 32)Quattro frammenti in osso di costa centrale e listelli equattro ribattini in ferro pertinenti a un pettine.Lungh. rivetti cm 1,6/1,7. Fig. 33. Collana della t. 25.

Fig. 32. Resti di pettine della t. 25 (scala 1:1).

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Tomba 26 (us 309/308)

Tomba: fossa terragna, di cui è stata documentata laporzione più occidentale, mentre la parte restante èstata sconvolta da una buca più tarda; la tomba, vio-lata, doveva appartenere a un individuo adulto, sullabase della larghezza della fossa (cm 110). La presenzadi un chiodo nel riempimento suggerisce l’impiegodella cassa lignea.Scheletro: - Oggetti di corredo: il riempimento (non originario)conteneva una lama di coltello e alcuni chiodi di variedimensioni. Inoltre: ossa animali, ceramica graffita, frammenti dilaterizi e di piastrelle in pietra scistosa.

1. Lama di coltelloInv. St. 146040Coltello in ferro di cui si conserva una porzione della lama,con dorso lievemente ricurvo verso l’estremità.Lungh. cons. cm 6,2; largh. max cons. cm 1,9.

2. Chiodo in ferroInv. St. 146041Chiodo in ferro con stelo a sezione quadrata, appuntitoall’estremità, e testa piatta pressoché circolare.Lungh. cm 9,4; largh. testa cm 1,9.

3. Piccoli chiodi in ferroInv. St. 146042-146045Nucleo di 4 chiodi in ferro con stelo a sezione quadrango-lare e testa piatta circolare (dove conservata). L’esemplaremeglio conservato è ribattuto.Lungh. cm 5,6; largh. testa cm 1.

T. 26

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T. 27

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Tomba 27 (?) (us 164/168/168A)

Tomba: a nord dell’abside altomedievale vi era unastruttura in appoggio (us 164), con andamento a ‘L’,in ciottoli legati da malta tenace e qualche frammentolaterizio; al suo interno, uno strato (us 168/168A)contenente oggetti riconducibili a un corredo funera-rio permette di ipotizzare l’esistenza di una tomba dietà longobarda anche in questa posizione, forse a cas-sa con struttura us 164, posteriore alla costruzione delprimo oratorio in muratura; essa sarebbe stata scon-volta dalle successive vicende edilizie, che ne avrebbe-ro asportato il resto della struttura.Scheletro: in questo riempimento si trovavano ossarelative ad almeno due individui, uno adulto e unosenile, di probabile sesso maschile, e forse di un in-fante.Oggetti di corredo: resti di un pettine in osso e un col-tello in ferro, oltre a due elementi in ferro non iden-tificabili e a una grande quantità di ossa animali.

1. PettineInv. St. 146002 (fig. 34,1) Pettine in palco di cervo a una fila di denti con impugna-tura laterale, conservato solo parzialmente: restano untratto della dentatura e il manico (lacunoso). Questo èdato da una placca trapezoidale decorata sul lato anterio-re da gruppi di cerchi concentrici e delimitata da un fa-scio di linee parallele e da una sequenza di cerchi concen-trici, mentre il retro è liscio. Sul margine superiore di en-trambi i lati aderiscono due listelli fissati da chiodini inferro, anch’essi decorati da fasci di rette parallele alternatea cerchi che si intersecano; questi due elementi, verosi-milmente, proseguivano lungo la dentatura a costituire lacosta del pettine.Lungh. cm 9,7; largh. cm 3,8.

2. ColtelloInv. St. 146003 (fig. 34,2) Coltello in ferro privo della punta, con dorso solo lieve-mente curvilineo, codolo a sezione rettangolare e resti dilegno sia sul codolo che alla base dell’immanicatura.Lungh. conservata cm 16,3.

Fig. 34. Resti di pettine con impugnatura laterale e coltello dalla t. 27 (scala 1:2).

1 2

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Tomba 28 (us 315/314)

Tomba: fossa terragna con orientamento nord-suddisposta trasversalmente al di sopra della tomba 20;del taglio, presumibilmente ovale, si conservava solouna limitata porzione settentrionale, a causa dellariapertura di questa e della sottostante sepoltura.Scheletro: restava solo la parte superiore, nella quale èstato possibile riconoscere un individuo maturo dicirca 45 anni e di sesso maschile, deposto non in po-sizione orizzontale, ma lievemente incurvato e con ilcranio reclinato sul petto.Oggetti di corredo: -

Tomba 29 (ossario us 177/178)

Tomba: struttura di forma rettangolare (dimensioniinterne: lungh. cm 211; largh. cm 61; dimensioniesterne: cm 280 x 109), con pareti in laterizi legati damalta (si conservano almeno sei filari) e fondo in la-terizi legati da argilla.Scheletri: i resti, commisti e in gran parte frammentari,sono attribuibili a un numero minimo di 13 individui:tre adulti di sesso maschile, uno giovane e due infantilirispettivamente di 7/10 anni e di 4/5 anni di sesso nondeterminabile. Gli altri individui sono genericamenteadulti e il loro sesso non è sicuramente diagnosticabileanche se alcuni, per la gracilità degli elementi ossei e

T. 28

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per le caratteristiche dei coxali, suggerirebbero il sessofemminile. Il numero minimo di individui è così rias-sumibile: 2 infanti, 1 giovane e 10 adulti.Oggetti di corredo: -

Reperti in giacitura secondaria, ma verosimilmenteprovenienti da corredi

1. Due frammenti di pettine (us 278)Inv. St. 146115 (fig. 35,1-2)Due listelli terminali di due pettini a profilo rettilineo e adoppia fila di denti, con costola centrale che, nel caso incui è parzialmente conservata, presenta incisioni rettilineeparallele; ribattini in ferro.Lungh. cm 2,6 e 2,2; h. cons. cm 3,6 e 3,4.

2. Acciarino (us 284)Inv. St. 146118 (fig. 35,3)Acciarino in ferro a sezione rettangolare, porzione centraleinarcata ed estremità a punta rivolta verso l’alto.Lungh. cm 8,7; largh. cm 1,7.

3. Lama di coltello (us 309)(fig. 35,4)Lama a un taglio, rotta alle due estremità, ma con dorso lie-vemente curvo e interessato da leggere incisioni parallele.Lungh. cons. cm 8,6; largh. cm 1,8.

Fig. 35. Frammenti di pettini (1-2), acciarino (3) e lama di coltello(4) in origine verosimilmente parte di corredi funerari (scala 1:2).

T. 29

1 2

3

4

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inumato sepoltura access.e ornam. femm.

access.e armi masch. offerte variabili

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maschili8 375/374 M A d x xx xx

10b 405/404 M? G d x10d " M G x x13 345/347 M G I x 11 x xx x x x x xx x xxx x x x x xx x16 237/238 M A I 2? x x 1 x19 310/311 M G d19 " M A d x 124 316 M A d27? 168 MM? AS d x x x28 315/314 M A d

femminili1 399/398 F? G d x2 407/403 F A d x x x x x" " F A x x9 408/409 F b d x x x x x

10a 405/404 F A d x x10e " F b x x x x x11 346/344 F b d x x12 321/351 F b V x x x x x x x 115 193/192 F b V x 2? x x x x21 209/207 F b V x 8 x x x x x x x 125 127/122 F b d x x x x x

indefinibili3 379/378 b d x x4 368/367 b? d x x x xx x5 298/297 A d x6 299 G/A d7 296/294 b x x x x

14 313/312 V x x x x17 235/234 b d x? x x x18 332/331 V x20 293/318 G+b? V x22 247/236 V x x x x xx x x23 349/348 b V x26 309/308 A? d 1? x x x29 178/177 10 A, I x

1G,2b

LegendaEtà: b = bambino, G = giovane, A = adulto, S = senileStato del ritrovamento: V = violata in antico, d = disturbata (o distrutta) da lavori successivi, I = inviolataElementi della struttura: si segnala la presenza di qualunque elemento in modo indistinto (tavelloni, laterizi, ciottoli...).Vetro e ceramica dal riempimento: materiali di età longobarda, che potrebbero essere relativi alle offerte o al banchetto funebre.Altro: elementi e lamine in ferro o bronzo, salvo che per t. 12 (chiodini in oro).x orox argento (anche niellato)x bronzox ferro ageminato

x ferrox ceramicax vetrox osso o corno

Quadro sinottico delle tombe e dei corredi di Cascina S. Martino.

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Finito di stamparenel mese di giugno 2012

dalla rilegatoria Varzi Città di Castello (PG)

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5 Dopo l’eccezionale scoperta delle tombe dinobili armati longobardi, possessori dianelli-sigillo aurei, avvenuta negli anni ’70 invia delle Rocche a Trezzo sull’Adda, tra il1989 e il 1991 in località Cascina San Martinoè stato riportato alla luce un nucleo funera-rio forse riconducibile al gruppo famigliaredei ‘Signori degli anelli’. Le tombe più pre-stigiose furono presto monumentalizzate insenso cristiano con la costruzione di unoratorio, che ebbe una lunga vita, con inter-venti di restauro medievali e moderni. Altrisaggi stratigrafici effettuati nel borgo all’in-terno della chiesa di Santo Stefano hannopermesso di accertare l’antichità del luogodi culto.Le scoperte hanno stimolato una ventennaleattività di ricerca, anche in relazione alla mi-gliore conoscenza del territorio e delle dina-miche insediative tra tarda antichità e me-dioevo. È stato così localizzato, al di fuoridell’odierno abitato, il vicus Salianensis e in-dagata la relativa chiesa di San Michele, conogni probabilità edificata in età longobardae utilizzata fino alla fine del medioevo,quando il villaggio fu abbandonato e la po-polazione si concentrò nel borgo in prossi-mità del castello. Questo volume presenta i risultati degli scavie lo studio dei reperti rinvenuti, inquadran-doli in uno scenario territoriale ricostruitosulla base delle fonti scritte e cartografiche.Un significativo contributo alla conoscenzadei Longobardi in Italia attraverso la letturacritica di importanti ritrovamenti in uncomparto territoriale già ben noto alla criticaspecialistica europea.

In copertina:Disegno a inchiostri policromi, acquarello, carboncinodi Giovanni Battista Clarici (1592). Reperti dalletombe longobarde: collana in vetro e ambra dalla t. 2e croce in lamina d’oro dalla t. 21.

Progetto grafico:Andrea Musso

La collana, diretta da Maria Pia Rossignani,Silvia Lusuardi Siena e Marco Sannazaro, siriallaccia idealmente ai «Contributi dell’Isti-tuto di Archeologia» avviati da Michelange-lo Cagiano de Azevedo e pubblicati tra il1967 e il 1975. A distanza di anni, ma nellostesso spirito di quella esperienza, con que-sta serie di pubblicazioni si vogliono presen-tare i risultati delle ricerche svolte nell’am-bito dell’Istituto di Archeologia e dellaScuola di Specializzazione in Beni Archeo-logici dell’Università Cattolica. Il progettoeditoriale prevede volumi monografici, Attidi incontri e seminari e ricerche miscellanee:riflessi della varietà di indirizzi metodologicie di ambiti di ricerca che caratterizzano glistudi archeologici dell’Ateneo che tradizio-nalmente prediligono analisi diacronichedei periodi compresi tra l’età romana e ilbasso medioevo.

1. Ricerche archeologiche nei cortili dell’Uni-versità Cattolica. La necropoli tardoantica,a cura di M. SANNAZARO.

2. Ricerche archeologiche nei cortili dell’Uni-versità Cattolica. Dall’antichità al medioe-vo, aspetti insediativi e manufatti, a curadi S. LUSUARDI SIENA e M. P. ROSSIGNANI.

3. Fonti archeologiche e iconografiche per lastoria e la cultura degli insediamenti nell’al-tomedioevo, a cura di S. LUSUARDI SIENA.

4. Ricerche archeologiche nei cortili dell’Uni-versità Cattolica. La Signora del sarcofago,una sepoltura di rango nella necropolidell’Università Cattolica, a cura di M. P.ROSSIGNANI, M. SANNAZARO, G. LEGROT-TAGLIE.

5. Archeologia medievale a Trezzo sull’Adda.Il sepolcreto longobardo e l’oratorio diSan Martino. Le chiese di Santo Stefano eSan Michele in Sallianense, a cura di S.LUSUARDI SIENA e C. GIOSTRA.

In preparazione:

- FURIO SACCHI, ‘Mediolanum’ e i suoi mo-numenti dalla fine del II sec. a.C. all’etàseveriana.

€75,00

CONTRIBUTI DI ARCHEOLOGIA

5

archeologia medievalea trezzo sull’adda

il sepolcreto longobardo e l’oratorio di san martino le chiese di santo stefano e san michele in sallianense

a cura disilvia lusuardi siena e caterina giostra

VITA E PENSIERO

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