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Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara Maggio Luglio 2012 3 L’ARATRO MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA TERREMOTO: TERREMOTO: due colpi al cuore due colpi al cuore TERREMOTO: due colpi al cuore Le due scosse di maggio che hanno colpito il cuore dell'Emilia

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Periodico di coldiretti Ferrara

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Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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2L’Aratro

Stampa: Origraf s.rl.Via Sgarbata, 170/172

San Bartolomeo in Bosco (FE)Edito da Coldiretti Ferrara

Direttore: Luigi ZepponiDirettore Responsabile: Riccardo CasottiComitato di Redazione: Marco Baldon,

Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice

Tagliaferri, Valeriano Tagliati.

Realizzazione Editoriale:Impresa Verde FerraraVia Bologna, 67 - Ferrara

Redazione: Via Bologna 637Chiesuol del Fosso (Ferrara)

Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458email: [email protected]

Registro al Tribunale di Ferrara al numero21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S.

Pubblicato a FerraraQuesto numero è stato chiuso in

redazione il 30/7/2012Abbonamento annuale per i soci

Euro 3,50

Numero 3 - Maggio Luglio 2012

SommarioColpiti ma non piegati, proviamo a guardare avanti.Mauro Tonello pag. 3

Annata disgraziata, ma non perdiamo la speran-za. Luigi Zepponi pag. 5

L'Italia non è un paese per giovani, a rischio il futuro. pag. 6

Le aziende giovani crescono il triplo con metà credito. pag. 7

L'Italia che fa l'Italia: dal Palalottomatica per cambiare modello. pag. 8

Palalottomatica: ci può essere un'Italia diversa. pag. 10

Marini:"C'è una ricchezza che non si misura con il PIL, diamo forza al nostro modello di sviluppo". pag. 12

Ortofrutta: in arrivo l'O.I. della pera. Occasione di rilancio per il settore. Riccardo Casotti pag. 14

Dopo terremoto, richieste modifi che al decreto 74.Riccardo Casotti pag. 15

Vongole e Parmigiano, parte da Goro "Campagna Amica nel Piatto" anche a Ferrara.Riccardo Casotti pag. 16

Gas & energia elettrica, confrontare per rispar-miare.Andrea Rimondi pag. 17

Siccità/1': sgravi fi scali. pag. 18

Siccità/2': la regione approva delibera per aggiun-tiva carburante agricolo. pag. 19

Rafforzare la fi liera: il punto vendita dei fratelli mi-gliari. pag. 19

Articolo 62, arriva (fi nalmente) il decreto applicativo. Marco Baldon pag. 20

Condizionalità 2012: rispetto fasce tampone.Alessandra Mariotti pag. 21

Sanatoria dei lavoratori extracomunitari non in re-gola con il permesso di soggiorno. pag. 22

Lavoro occasionale accessorio (voucher): ancora novità.Tagliati dott. Valeriano pag. 22

Sanzioni maggiorate per utilizzo lavoratori non in regola con permesso soggiorno per lavoro. pag. 23

Con "Saporidamare 2012" alla scoperta dei nostri prodotti e spazio all'agricoltura.Riccardo Casotti pag. 25

Mercatino. pag. 26

Creditagri iscritto nell'elenco speciale. pag. 28

Informazioni epaca.Beatrice Tagliaferri pag. 29

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Quando nel numero scorso, chiudendo il mio intervento, consideravo che "al peggio non c'è limite", non potevamo imma-ginare che per motivi naturali, tanto rilevanti quanto devastan-ti, ci trovassimo oggi a fare al-tre rifl essioni nel bel mezzo di una siccità conclamata che sta falcidiando le produzioni e co-stringendo a spendere somme enormi per tentare di salvare i nostri raccolti, e con una buona fetta del territorio provinciale, in particolare i sei comuni dell'alto ferrarese, oltre a quello stesso di Ferrara, devastati, in maggiore o minore misura, da due forti eventi sismici, che tra la nostra provincia e quella di Modena (oltre che in minor misura, ma sempre signifi catamente, anche per Reggio-Emilia, Bologna, Rovigo e Mantova) nel mese di maggio e tuttora ci fanno inten-dere drammaticamente quanto poco sappiamo del mondo sul quale viviamo e lavoriamo, e purtroppo di quale portata sia

un evento di questo genere per le popolazioni e le attività che lo subiscono e che in buona parte ancora, a distanza di oltre due mesi, non sanno ancora esatta-mente come andranno le cose, se potranno contare su un aiuto per ripartire e migliorare le proprie case, le proprie scuole, i magaz-zini, i capannoni dove lavorare.Un dramma che ha contorni "anomali", vuoi perchè inatte-so in un territorio considerato a basso rischio sismico, vuoi per-chè vasto e compreso di mol-te aree industriali, artigianali e naturalmente agricole, anzichè esclusivamente o quasi residen-ziale, come avvenuto in altre zone d'Italia interessate nel pas-sato dal medesimo evento.In più con la strana sensazione, ch essendo accaduto in Emilia, dopo tutto, visto come siamo fat-ti, più di tanto il problema non c'è, ce la possiamo fare senza

troppi aiuti: ma così non è.Come è strana a dire poco la se-quela di incontri, riunioni, ordi-nanze, circolari, decreti, che di giorno in giorno segnano cosa fare, in che modo, con letture af-fatto agevoli e chiare, che sotto sotto evidenziano quanto l'Italia (ma anche la nostra Regione) non abbia nessuno strumento per affrontare (e magari preve-nire) gli effetti di questi disastri naturali, ripartendo da zero o quasi, ogni volta che accade un terremoto, e quanto sia prezioso e indispensabile il lavoro dei vo-lontari, che a tutti i livelli hanno lavorato e continuano a lavora-re per dare una mano alla gente colpita da questo evento.Ed il tema delle risorse, di quan-to serva per ricostruire quello che esisteva e che in pochi mi-nuti è crollato o piano piano è collassato venendo meno il ter-reno per la liquefazione, ed an-

COLPITI MA NON PIEGATI, PROVIAMO A GUARDARE AVANTIOltre al sisma, siccità e crisi battono sulle nostre imprese. Diffi cile trovare

la forza, ma bisogna guardare avanti per ricostruire e far ripartire la nostra

economia. Accelerare sui progetti utili per le imprese agricole.

Oltre 500 nostri soci hanno subito danni dalle scosse del 20 e del 29 maggio.

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Ecora di quanto si mette a carico delle imprese nel portare in sicu-rezza anche quei fabbricati che non hanno subito danni ma che non sono in linea con le norma-tive proprie di aree a maggiore rischiosità sismica, tra l'altro in tempi molto stretti.Risorse che sempre nel capitolo delle calamità sono al lumici-no per poter rispondere all'altra emergenza che sta martoriando le nostre campagne, ovvero un lungo periodo siccitoso, a ben guardare forse più di un anno, che sta mettendo in ginocchio i nostri prodotti, dai cereali, agli ortaggi, alla frutta, agli alleva-menti.Un fenomeno che costringe a ripensare le stesse tecniche col-turali, le varietà da utilizzare, le colture da poter continuare ad utilizzare. E che oggi ci costa comunque in termini di aggra-vi di oneri di produzione, con il carburante sempre ai massimi, e poche certezze su un livello di prezzi che almeno in parte com-pensino i magri raccolti.A ciò aggiungiamo l'aumento dei mezzi tecnici, gli incremen-ti di tassazioni ed oneri (vedi IMU), il persistere di una bu-rocrazia che continua a pesare sulle imprese, le minori risorse pubbliche che rallentano tutto il sistema in un contesto di cri-si economica generale che pare congelare quasi tutte le attività economiche e delle famiglie.Dunque occorre trovare molta forza interiore prima di tutto e poi molta disponibilità per poter pensare a cosa fare per il doma-ni, per ripartire, o per continuare a fare gli agricoltori, per vedere ancora un futuro per le nostre aziende e per le nostre famiglie.Ma sapendo che non siamo soli, che nonostante l'economia vir-tuale ci stia imponendo le sue regole, possono esistere anche altri modi di approcciare la no-stra esistenza come imprenditori e come cittadini, che siano di-

versi dal PIL e dallo spread.Alla nostra assem-blea nazionale del 5 luglio scorso al Palalottomatica (a proposito, un grazie di cuore a tutti gli intervenuti), il presi-dente nazionale Ser-gio Marini ha riven-dicato a Coldiretti il ruolo di una grande organizzazione che vuole mettere in di-scussione questo modello di sviluppo puramente economi-cistico e fi nanziario, mettendo sul piatto della bilancia an-che altri valori, al-tri modelli, un altro spirito, che è quello che ha consentito all'Italia di diventare comunque la patria del gusto, dei sapori, della qualità, di quel "made in Italy" che muove miliardi di euro in ogni settore, che tutti ci copiano, e che avrebbe biso-gno di una nuova "Politica" per essere tutelato e continua-re ad essere fonte di ricchezza per molte imprese. Nel nostro piccolo stia-mo cercando, a tutti i livelli, di far emergere esperienze positi-ve, di mettere a sistema i proget-ti che sulla fi liera tutta agricola e tutta italiana possono dare gam-be alle nostre imprese. Progetti condivisi oggi anche da altri soggetti, con i quali si con-tinua a lavorare per ampliare la gamma dei nostri prodotti che nel modo più semplice possano essere identifi cati e quindi con-sumati, non solo dai cittadini ita-liani.Progetti che riguardano interi settori, oppure singoli prodotti,

come ad esempio le nostre pere.Abbiamo concluso da pochi giorni un giro di "consultazio-ni" con i nostri soci frutticoltori, ai quali abbiamo spiegato, nel corso di cinque assemblee nelle diverse zone, le possibilità ope-rative di un Organismo Interpro-fessionale che possa promuo-vere e tutelare il prodotto pera, determinando la gestione tecni-ca e di mercato di uno dei nostri prodotti di eccellenza, seppure reduce da una annata a dir poco pessima.

Mauro TonelloPresidente Coldiretti Ferrara

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I segnali che arrivano in questo 2012 non certo dei migliori, tra andamenti climatici anomali ed estremi, con una siccità che sta toccando livelli inusuali e dram-matici, temperature “africane”, prolungate e che non fanno che accentuare quello che la mancan-za di precipitazioni (meno 75% rispetto al giugno scorso, meno 90% rispetto ai primi giorni di luglio 2011 secondo i rilevamenti della Regione), mettendo in crisi tutte le colture. Abbiamo visto un raccolto di grano con rese signi-fi cativamente inferiori alla media della nostra provincia (pur se di qualità ottima), abbiamo riscon-trato problemi di tenuta per i me-loni, vediamo campi di mais che non saranno mai raccolti visto che non portano alcuna spiga e frutteti sofferenti. Però se non andiamo oltre a queste considerazioni non faremmo altro che piangerci ad-dosso, senza risolvere un granchè.Dobbiamo invece rimboccarci le maniche e continuare, con ancora maggiore impegno e concretezza quel processo di ottimizzazione che come Organizzazione ci sia-mo dati ormai da diversi anni e che di volta in volta compie passi signifi cativi.

Anche di fronte agli eventi più drammatici, come ad esempio i due terremoti che hanno interes-sato la nostra provincia, dobbia-mo metterci in gioco, fare davve-ro squadra ed essere utili ai nostri soci. E’ stato così, almeno credia-mo, dal giorno stesso di quella pri-ma tremenda scossa, con i nostri funzionari e tecnici che sono an-dati a rendersi conto, azienda per azienda di cosa fosse successo, mappando danni e necessità, sul campo, portando concretamente la vicinanza di Coldiretti alle fa-miglie così improvvisamente col-pite da un evento che ci dicevano non poter avvenire nei nostri ter-ritori.Abbiamo visitato tutti i nostri soci che ci hanno segnalato qualche problema, abbiamo raccolto circa 500 notifi che di danni ai fabbri-cati di servizio o alle case, per un danno stimato di oltre 50 milioni: e parliamo appunto solo dei nostri soci. Qualcosa di immenso nei suoi effetti, immediati e futuri.Ancora oggi le certezze sono po-che, si attende la defi nitiva con-versione in legge del decreto che assegna risorse per la ricostru-zione, ma sappiamo che occorre lavorare anche per tutti coloro i quali dovranno mettere a norma, rispetto alla nuova classifi cazione del territorio i propri fabbricati. Abbiamo partecipato a tutti gli in-contri, abbiamo portato su tutti i tavoli il nostro modo di vedere il problema e la necessità di rispon-dere chiaramente a chi il proble-ma, enorme, lo sta vivendo sulla propria pelle. Continuiamo a fare proposte, ad emendare bozze di decreti e di circolari, a volte con esito positivo, a volte non ancora.Ma continueremo nel nostro im-

pegno, torneremo a visitare una ad una le aziende colpite per capire insieme ai soci cosa ci sia da fare e come. Per chi è stato colpito fa-remo il possibile per contempera-re le possibilità di pagamento dei servizi e la necessaria solidarietà in un momento tanto complesso.Lo stesso impegno lo metteremo per affrontare l’altra grande crisi legata alla siccità, sia attraver-so gli strumenti, che sappiamo scarsamente dotati, del fondo di solidarietà, sia attraverso la ge-stione della crisi con gli strumen-ti del credito agevolato, oltre che dell’assicurazione. Stiamo lavo-rando e abbiamo già sottoscritto la costituzione dell’organismo interprofessionale per la pera, che potrebbe, se realmente chi parte-cipa ne ha la vera volontà, gover-nare uno dei comparti che posso-no ancora essere fonte di reddito per le nostre imprese. Stiamo af-fi nando le nostre attività di servi-zio per poter rispondere in modo adeguato alle necessità dei soci soprattutto su nuovi fronti, dove il valore aggiunto della nostra atti-vità sia più signifi cativo del sem-plice adempimento burocratico, pur necessario e da rendere snello ed effi ciente. Il bilancio che come Federazione ed Impresa Verde Ferrara abbiamo chiuso positi-vamente per l’anno 2011, ci è da sprone nel fare tutto ciò che serve affi nché Coldiretti e l’essere soci di Coldiretti, sia una opportunità per le imprese agricole, e dove si persegua in ogni caso l’interesse dei soci, dopo un serio confronto, senza rincorrere facile populismo ed obiettivi irrealistici.

Luigi ZepponiDirettore Coldiretti Ferrara

ANNATA DISGRAZIATA, MA NON PERDIAMO LA SPERANZA

Il 2012 si conferma un anno davvero diffi cile, tra problemi climatici, aumento delle tassazioni e dei costi di produzione, perdurare della crisi.

E'quindi ancora più necessario essere al fi anco dei soci per guardare avanti

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La classe dirigente italiana im-pegnata nelle politica, nell’eco-nomia e nella pubblica ammini-strazione ha una età media di 59 anni, la piu’ alta tra tutti i Paesi Europei. E’ quanto emerge dal primo report sull’età media del-la classe dirigente italiana nel tempo della crisi, presentato nel corso dell’Assemblea dei giova-ni della Coldiretti e realizzato in collaborazione con l’Università della Calabria. “La maggioran-za della classe dirigente attuale andrà probabilmente in pensio-ne prima che la crisi sia supera-ta, anche se si tiene conto della riforma del Ministro del Lavoro Elsa Fornero”, ha ironizzato il delegato nazionale dei giova-ni della Coldiretti Vittorio San-giorgio nel sottolineare che “la disoccupazione giovanile record non è solo un problema familia-re e sociale, ma provoca anche un invecchiamento della classe dirigente italiana che deve af-frontare la crisi con il Paese che sta rinunciando a energie e risor-se fondamentali per la crescita”. A conquistare il triste prima-to dell’anzianità nel momento

economicamente piu’ diffi cile per l’Italia dal dopoguerra sono - sottolinea la Coldiretti - le banche che hanno una età me-dia degli amministratori dele-gati e dei presidenti di circa 67 anni, pari addirittura a quella dei Vescovi italiani in carica. Nelle Istituzioni, tra i parlamen-tari l’età media dei senatori è di 57 anni e quella dei deputati 54. Ancora più alta è l’età media dei ministri del Governo guidato da Mario Monti: 64 anni. Nelle ul-time 3 legislature sono stati eletti soltanto 2 under 30 su circa 2500 deputati, anche se il peso dei 25-29enni è pari a circa il 28 per cen-to della popolazione eleggibile (con più di 25 anni). Attualmen-te - precisa la Coldiretti - solo un deputato su 630 ha meno di 30 anni e appena 47 sono quelli un-der 40 mentre quelli over 60 anni sono 157. Il presidente del Con-siglio, Mario Monti, ha 69 anni e i ministri più giovani, Renato Balduzzi e Filippo Patroni Griffi , hanno 57 anni. In Gran Bretagna David Cameron è diventato pri-mo ministro a 43 anni, Tony Blair a 44, John Major a 47 e Gordon

Brown a solo poco più di 50. Il problema della burocrazia è forse quello che piu’ colpisce cittadini e imprese che lamen-tano spesso la disattenzione nei confronti delle nuove tecnolo-gie che potrebbero portare piu’ effi cienza o snellimento delle procedure. Forse non è un caso che - sostiene la Coldiretti - l’età media dei direttori generali del-la pubblica amministrazione è di 57 anni mentre, se si guarda alle aziende partecipate statali, l’età media - precisa la Coldi-retti - sale a ben 61 anni. La si-tuazione migliora nelle imprese private, anche se rimane dram-matico il confronto con l’estero: l’età media degli amministratori delegati delle aziende quotate in Borsa a Milano è di 53 anni. A preoccupare particolarmente - continua la Coldiretti - è il mondo della formazione con i professori universitari italiani che hanno una media di 63 anni, i più anziani del mondo industrializzato. Un quar-to dei professori che ha più di 60 anni contro poco più del 10 per cento in Francia e Spagna e l’8 per cento in Gran Bretagna. Sono solo 3 su 16 mila circa i profes-sori ordinari con meno di 35 anni e appena 78 quelli under 40, pari ad un peso dello 0,5 per cento. I segretari regionali dei prin-cipali sindacati dei lavoratori hanno in media 57 anni, età solo leggermente inferiore a quella dei presidenti regionali delle or-ganizzazioni di rappresentanza dell’industria e del commercio che è di 59 anni mentre nell’a-

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IL'ITALIA NON È UN PAESE PER

GIOVANI, A RISCHIO IL FUTURODall'assemblea nazionale di Giovani Impresa l'allarme degli under 30 sulle

diffi coltà per le imprese e per il contesto in cui si devono muovere i nostri giovani

La delegazione di Giovani Impresa di Ferrara con il direttore Zepponi a Roma.

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LE AZIENDE GIOVANI CRESCONO IL TRIPLO CON META' CREDITO

Un sondaggio SWG/Coldiretti evidenzia la diffi coltà di accesso al credito per le imprese giovani, ma una "resa" quasi tripla rispetto alle imprese senior

L’IDENTIKIT DEI GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI

ITALIANI • 61mila• il 40 per cento ha aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno• il 33 per cento è in fase di espansione aziendale• Il 50 per cento ha una certifi cazione di qualità

Fonte: Elaborazioni Swg/Coldiretti Gio-vani impresa

Le giovani imprese hanno la metà delle possibilità di accedere al credito rispetto a quelle adulte, ma crescono il triplo. E’ quanto emerge dall’in-dagine Coldiretti/Swg presentata a Roma in occasione dell’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa, in rappresentanza delle 61mila imprese agricole condotte da giovani in Italia. L’esperienza del settore agricolo conferma che quando in azienda è presente un giovane la crisi si fa meno sentire, con risultati migliori in termini di reddito ed occupati. Il 33 per cento dei giovani agricoltori si trova in fase di espansione aziendale, al Nord come al Sud, contro il 10 per cento della media nazionale, e ciò nonostante le opportunità di ottenere fi nanziamenti dalle banche si ridu-cono della metà: il 17 per cento degli under 30 segnala, infatti, diffi coltà rispetto all’8 per cento degli adulti. Gli under 30 sono particolarmente attivi nell’export, con il 13 per cento dei giovani che vende oltre confi ne, contro una media nazionale dell’8 per cento. Il 40 per cento dichiara inoltre di aver aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno. Ancora, il 37 per cento vuole espandersi nei prossimi tre anni, attraverso l’affi tto (22 per cento) o l’acquisto di terreni (15 per cento). Un’azienda su due vanta anche una certifi cazione di qualità mentre il 63 per cento è multifunzionale contro il 37 per cento del campione nazionale. Non a caso, il principale settore di investimento per i giovani imprenditori (42 per cento) è la vendita diretta dei propri prodotti, seguita da agroenergie (24 per cento) e agriturismo (18 per cento). Ma la fi liera corta con la vendita diretta in azienda o nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica è anche il canale commerciale preferito (64 per cento contro il 36 per cento del campione nazionale). Sul fronte occupazionale, nelle gio-vani imprese agricole lavorano stabilmente in media tre persone all’an-no. Forte la presenza di lavoratori immigrati, in media del 18 per cento contro il 10-11 per cento generale. Non mancano però gli ostacoli: per il 36 per cento dei giovani la principale diffi coltà per lo sviluppo di im-presa è la burocrazia. “Per consolidare questi risultati serve una politica di creazione di im-prese giovani all’interno di un’idea precisa di crescita economica del Paese - sottolinea il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio - che si basi su intelligenti attività di promozione e di accompagnamento alla fase di progettazione; su innovative ipotesi per la messa a disposizione delle giovani imprese dei terreni e del credito necessario”. L’agricoltura è l’unico settore che non ha visto diminuire la presenza percentuale di giovani imprenditori agricoli under 30 negli ultimi quin-dici anni”, ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “nell’attività manifatturiera tale percentuale si è piu’ che dimezzata. La presenza di giovani agricoltori - ha concluso Marini - è rimasta percentualmente stabile a conferma che il ricambio generazionale in agricoltura è più alto che in altri settori.

gricoltura, in Coldiretti, l’età media dei presidenti regionali è di 47 anni. “Ad essere vecchie ed anche po-che sono soprattutto le idee con le quali si vuole affrontare la crisi”, ha sostenuto il presidente della Coldi-retti Sergio Marini nel sottolineare che “si cerca di riproporre modelli di sviluppo fondati sulla fi nanza e sulle economie di scala che hanno già fallito altrove e che non hanno nulla a che fare con le peculiarità del Paese”. L’Italia - ha concluso Marini - può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, il turismo, la cultura e il cibo che sono una leva competitiva formidabile per trai-nare il Made in Italy nel mondo"

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EL'ITALIA CHE FA L'ITALIA:DAL PALALOTTOMATICA

PER CAMBIARE MODELLOLa sintesi delle relazioni che nel corso dell'Assemblea hanno ridisegnato il modello di sviluppo al quale rivolgersi, considerando anche altri valori ed

obiettivi che non siano solo il PIL e la fi nanza creativa.

MARIANO CROCIATASegretario generale CEI

Il primo fra i saluti degli ospiti in sala è stato af-fi dato a Monsignor Mariano Crociata, Segretario generale della CEI, al quale – ha evidenziato il Se-gretario nazionale Coldiretti Gesmundo – il com-pito di portare il “respiro di un approfondimento di natura culturale e spirituale”, “buon viatico per i lavori” dell’Assemblea di una grande Organiz-zazione valoriale qual è la Coldiretti. “Sono par-ticolarmente contento di ritornare in mezzo a voi in occasione di questa Assemblea nazionale”, ha esordito Monsignor Crociata, nel salutare “i rap-presentanti delle Istituzioni, la cui presenza già dice l’attenzione che il Paese nutre nei confronti del mondo agricolo” e nell’esprimere “apprezza-mento al Presidente Sergio Marini e ai consulenti ecclesiastici che accompagnano da vicino il cam-mino della Coldiretti”.Rivolto alla foltissima platea, Mons. Crociata l’ha defi nita “espressione cara dei coltivatori delle campagne, di ogni regione e provincia dell’Italia tutta”. “La perdurante crisi economica e fi nanzia-ria, con le sue incognite, pone gli imprenditori di fronte a sfi de inedite e diffi cili, che siete chiamati ad affrontare da Cristiani, coltivando rinnovato e profondo senso di responsabilità, dando prova di condivisione e solidarietà”, ha evidenziato Mons. Crociata, riprendendo le parole stesse del Santo Padre, “che rilanciano con fi ducia un appello e un riconoscimento”. Questo l’appello ricordato dal Segretario generale della CEI: “tornare ai valori essenziali, alle stesse radici di fede, valori e radici cui, al di là di ogni sterile retorica, la Coldiretti si è sempre richiamata, in un’identità che ha saputo custodire e far germogliare, operando nel valore della carità e nel solco del magistero sociale della Chiesa”Poi, dalle parole di Mons. Crociata, “un riconosci-mento” rivolto a Coldiretti “per l’opera educativa

e sociale che portate avanti con generosità”. “Ne ravviso i rifl essi in alcuni fatti di cronaca – ha ag-giunto il Segretario Generale della Cei -, dalle ini-ziative della Coldiretti a fi anco delle popolazioni dell’Emilia e della Lombardia, provate dal terre-moto. A titolo di esempio un plauso alla dedizione di quanti si sono spesi per il recupero delle forme di grana dei magazzini distrutti dal sisma” e alle “forme diverse con cui avete contribuito a far ri-partire l’economia di questi territori”.Sul fronte occupazionale, Mons. Crociata ha dato atto che tanti giovani, e tanti immigrati, “anche grazie all’opera di Coldiretti si sono inseriti in agricoltura”. “Siete portatori di un’agricoltura at-tenta alla comunità, alla tutela dell’ambiente, del paesaggio, alla salubrità dei prodotti e degli alle-vamenti, garanzia di qualità”. “Rientra in questa cultura – ha aggiunto – la grande opportunità del progetto di Campagna Amica, che ha saputo cre-are nuovi rapporti tra chi produce e chi acquista”, ha dato spazio a un’educazione che parte dalla campagne, ha creato spazi, attraverso ad esempio le fattorie didattiche, a bambini, disabili, anziani.

L'assemblea nazionale ha ribadito la necessità di un diverso modello di sviluppo economico e sociale.

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CARLO PETRINIPresidente Slow Food International

“Ringrazio per l’emozione che mi sta regalando l’onore di partecipare a questa Assise e di far parte di un contesto che deve essere amato e che può fornire un’importante chiave di lettura per uscire dalla crisi”. E’ iniziato così l’intervento di Carlo Petrini, presidente di Slow Food, all’Assemblea nazionale della Coldiretti. Dopo aver messo in evidenza il prezioso ruolo svolto dal settore agri-colo anche dal punto di vista ambientale e aver ri-cordato la considerazione che giustamente merita, Petrini ha puntato il dito contro chi vuole un’agri-coltura produttrice di cibo scadente a basso prez-zo. Ha inoltre evidenziato come il 50% del cibo venga sprecato e si è soffermato sulla differenza tra prezzo e valore del cibo. “Negli ultimi 50 anni - ha detto – si è purtroppo persa la valorialità del cibo. In ogni angolo del pianeta il cibo ha invece un forte valore per chi lo produce”.Secondo il presidente di Slow Food il cibo è ener-gia per la vita e deve quindi avere il giusto valore. Rimarcando la necessità di rifi utare lo spreco, di fendere la Terra Madre e la biodiversità, di valo-rizzare la fi liera corta (ha avuto parole di elogio per i mercati dei produttori promossi dalla Coldi-retti), di difendere il suolo agricolo che nel nostro Paese è sotto attacco speculativo, Petrini ha affer-mato “che bisogna dare valore agli agricoltori per-ché presidiano un nuovo concetto di economia”.In conclusione ha quindi posto l’accento sulla ne-cessità di consolidare il rapporto tra produttore e consumatore nonché di difendere la biodiversità che rappresenta un valore forte e pertanto deve essere mantenuta nei campi. Per il presidente di Slow Food prioritaria deve essere anche la difesa della legalità. “Non è possibile – ha detto – che i contadini nel nostro paese vengano considerati come l’ultima ruota del carro. Essi sono presenti da oltre 10 mila anni e quindi meritano rispetto. Il loro lavoro è simbolo di una nuova economia e di una nuova giustizia sociale”.

VINCENZO TASSINARIPresidente COOP Italia

"Noi che associamo milioni di consumatori non possiamo non collaborare con una organizzazio-ne come la Coldiretti che rappresenta milioni di produttori. Viviamo un momento di recessione dei consumi, una recessione – ha esordito il pre-sidente di COOP Italia Vincenzo Tassinari - che riguarda tutte le nostre imprese. Un fenomeno –

ha puntualizzato che accomuna tutti i Paesi euro-pei. La stessa Germania ha il segno meno con un -1,5% dei consumi. Il consumatore europeo si sta impoverendo per l’infl azione, un’infl azione che a livello italiano sta superando il 4%. E il reddito dei cittadini cresce meno dell’infl azione. La cau-sa – ha detto Tassinari - è la speculazione che at-tacca la nostra produzione. Abbiamo una politica economica sbagliata che impoverisce le famiglie italiane. Serve invece una politica economica che punti al sostegno e alla solidarietà, soprattutto dei soggetti più deboli.Noi dobbiamo avere chiaro che in questa fase esi-ste una priorità assoluta: comprendere il cittadino consumatore italiano. Rilanciando i consumi noi puntiamo al rilancio delle produzioni. Ma il con-sumatore non ha bisogno di essere abbindolato. Il consumatore vuole scegliere. E i nostri prodotti – ha detto Tassinari - devono tenere conto del potere

Il Presidente di Coop Italia: possiamo lavorare insieme.

C'è un Italia che guarda oltre il PIL e lo spread: guardiamo alle nostre ricchezze e torniamo a "fare l'Italia", senza per-dere ancora tempo.

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di acquisto diminuito. Occorre utilizzare la formu-la del prezzo più giusto. Noi lavoriamo con 10.000 imprese agricole e conosciamo bene i problemi. La distribuzione non è più un’isola felice perché anche noi sentiamo pesantemente la crisi. Ci sia-mo messi a sedere con Coldiretti per collaborare insieme. Abbiamo lanciato la pasta “100% Ita-lia”, valorizzando il valore dell’italianità. Il 90% dei cittadini italiani riconosce il valore dell’equo compenso alla produzione. La Coop può sviluppa-re le produzioni italiane, può svolgere un ruolo da cerniera. Noi possiamo mettere delle barriere – ha aggiunto il presidente di COOP Italia - ma le dob-biamo mettere nella testa dei consumatori italiani, barriere che sono rappresentate dai nostri valori.Ognuno, nelle proprie responsabilità – ha con-cluso Tassinari - faccia delle proposte. Noi come distribuzione italiana siamo piccoli e non riuscia-mo ad essere internazionali. Dobbiamo provare a lavorare attorno ad un progetto, ad un’idea met-tendo in rete le nostre conoscenze e le nostre pro-fessionalità. Siamo convinti che la distribuzione di Coop italiana debba lavorare con il mondo della produzione, lavorare insieme con progetti idee e proposte.

CORRADO PASSERAMinistro dello Sviluppo economico

“L’Italia che fa l’Italia: solo se si ha coraggio e re-putazione ci si può proporre in questo modo”. Così

ha esordito il ministro delle Sviluppo economico Corrado Passera intervenendo all’Assemblea na-zionale di Coldiretti e sottolineando che “bisogna sentirsi parte della classe dirigente del Paese per poter dire una cosa così”. Il ministro ha ringrazia-to Coldiretti e i coltivatori perché “in un periodo così diffi cile il vostro mondo ha dimostrato capa-cità imprenditoriale e unità di intenti. Lo Sviluppo economico – ha detto – si sente impegnato verso il vostro mondo perché voi rappresentate un pezzo molto importante, quantitativamente e non solo, del Prodotto Interno Lordo. La società – ha pun-tualizzato - è molto più del Pil e molte cose che mandano avanti il mondo non si comprano e non si vendono”.Secondo Passera molti altri settori non ci sarebbe-ro senza l’agricoltura e “molto del ‘marchio Italia’ – ha detto – non esisterebbe senza l’agroalimenta-re. Un Paese si tiene se si riconosce in una identità che nasce da tradizioni, ma anche dalla condivi-sione di una idea di futuro. Molti momenti cupi sono stati superati grazie alla condivisione di un progetto, con valori come i vostri, che signifi cano competitività, ma anche coesione sociale”.Il ministro ha sottolineato che agricoltura signifi ca equilibrio ambientale e rapporto tra generazioni e che l’Italia dimostra di avere una forte ricetta di crescita e la possibilità di raddoppiare i 30 miliardi di esportazioni agroalimentari. In questa direzione Passera vede nella globalizzazione una opportu-

PALALOTTOMATICA: CI PUÒ ESSERE UN'ITALIA DIVERSA

Davanti a circa 15.000 soci provenienti da tutta Italia esponenti della società, dell'economia e del governo hanno condiviso il modello di sviluppo proposto

e praticato da Coldiretti con il suo progetto della Filiera tutta Agricola

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nità perché “chi ha cose uniche può conquistare i consumatori” e in questa direzione - secondo il ministro - va la ricostituzione dell’Ice, una delle prime cose fatte dal Governo tecnico.Passera ha poi sostenuto la necessità di superare la debolezza delle reti di distribuzione perché esiste la possibilità di conquistare i mercati. In questa di-rezione va la scelta del suo Ministero di ritirare il capitale pubblico dalla Simest. Sul fronte dell’in-ternazionalizzazione, il ministro ha sostenuto la necessità di favorire forme di aggregazione di fi -liera per la crescita internazionale e ha detto che sul fronte della semplifi cazione “possiamo impor-ci di più in Europa vista la credibilità ottenuta da Monti” e ha auspicato un lavoro insieme con Col-diretti su decreti in grado di semplifi care la vita del settore.Dopo aver sottolineato che “non c’è stato nessun incontro dove non ci siamo accordati sull’agri-coltura”, Passera ha anche affermato “che non è possibile che un mondo come il vostro non sia rappresentato, per diritto e non per concessione, nei luoghi dove si prendono decisioni importanti per il Paese”. “E’ anche una questione di model-lo di società – ha detto – di forza di coesione. Ad esempio la collaborazione con il mondo del turi-smo, dei beni architettonici e ambientali può far raddoppiare il Pil costituito dall’agroalimentare”.

MARIO CATANIAMinistro delle Politiche agricole,

alimentari e forestali

Intervenendo all’Assemblea nazionale di Coldiret-ti, il ministro delle Politiche agricole Mario Catania ha tenuto a sottolineare che nei suoi lunghi anni al ministero (prima come direttore generale, poi come ministro) ha sempre lavorato insieme con Coldiretti. “Per il futuro – ha detto – dobbiamo defi nire quale modello di sviluppo vogliamo per il Paese: ci siamo dimenticati quanto l’agricoltura può rappresenta-

re come traino sui mercati mondiali e troppe vol-te è stata considerata residuale”. Secondo Catania “dobbiamo partire dalla realtà dell’impresa agricola italiana che, come ha detto Marini, è ricca per pro-duzione e occupazione ad ettaro, ma non ha un ade-guato riconoscimento economico perché non ven-gono riconosciuti i prodotti, perché non si riconosce il prodotto italiano”.Catania ha detto che la sua sfi da sarà chiedere a Bru-xelles una normativa che riconosca in modo eviden-te qual è l’origine del prodotto fresco e trasformato. “Non faccio deviazioni – ha affermato – e resto sulla strada della tutela della qualità e dell’origine”. “Non sono contento di come funziona la fi liera in Italia – ha proseguito il ministro – perché ci sono prodotti ortofrutticoli freschi che arrivano sul mercato a 2 o 3 euro mentre ai produttori vengano corrisposti 30 centesimi. Non è giusto. Bisogna scardinare un sistema dove c'è troppa intermediazione parassita-ria. Rimuovere ostacoli per i produttori”. Secondo Catania “tutta la Gdo deve cercare un contatto diret-to con i produttori ed eliminare le intermediazione dannose. Tra le altre cose da fare, il ministro ha indi-cato la necessità di rimettere l’agricoltura al centro del modello di sviluppo e riannodare le interconnes-sioni con i fattori culturali, ambientali e paesaggisti-ci che contribuiscono allo sviluppo del Paese.”Negli ultimi 30 anni – ha ricordato – ci siamo mangiati 5 milioni di ettari agricoli: è una follia e per questo il 24 luglio presenteremo con Carlo Petrini un dossier su questo ‘delitto’ che dobbiamo fermare”.Catania ha affrontato anche la questione delle ener-gie rinnovabili “che – ha detto – non possono en-trare in competizione con l’agricoltura alimentare, facendo lievitare gli affi tti dei terreni. Per questo abbiamo riscritto la normativa indirizzando i fi nan-ziamenti ai sottoprodotti agricoli e non a produzioni no food”.Il ministro ha poi annunciato che i negoziati della nuova Pac sono molto diffi cili, ma che è sostenuto da tutto il Governo e che ha bene in mente gli inte-ressi dell’agricoltura italiana e che “la Pac che verrà – ha detto – sarà una Pac in cui le risorse andranno solo a chi fa veramente agricoltura e che lo sviluppo rurale verrà incentrato sulle esigenze delle imprese e non su altri interessi”. Infi ne, il Ministro ha soste-nuto che c’è molto da fare sul fronte della pubbli-ca amministrazione, ma assai presto si cercherà di “girare pagina” su questa vicenda. Per dare risposte alle imprese abbiamo bisogno di buona politica e non di cantastorie e antipolitica.

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MARINI: "C'È UNA RICCHEZZA CHE NON SI MISURA CON IL PIL, DIAMO FORZA AL

NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO"Il progetto della fi liera agricola e del modello di sviluppo alternativo a quello che ha ge-

nerato questa crisi profonda, al centro delle rifl essioni del presidente nazionale Coldiretti

“Noi rappresentiamo un’idea di crescita e di svi-luppo completamente diversa da quella dominan-te: l’Italia e il suo futuro sono legati alla capa-cità di tornare a fare l’Italia, cioè di essere l’Italia della grande creatività, delle piccole e medie im-prese agricole, artigiane, manifatturiere che poi sanno crescere e conquistare il mondo”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all’Assemblea naziona-le della principale organizzazione agricola italiana alla presenza di 15mila agricoltori provenienti a Roma dalle campagne di tutte le regioni e provin-ce. C’e’ una Italia del buon cibo e di quell’agroa-limentare che sa incontrare i bisogni profondi dei consumatori e dei cittadini, del turismo, dell’arte, della cultura, della bellezza, dell’innovazione in-telligente. E’ questa l’Italia futura, quella per cui - ha precisato Marini - il territorio è una miniera di opportunità, il cui modello di sviluppo è compati-bile - ha concluso Marini - con la salvaguardia di un capitale umano e sociale unico al mondo e con la sapiente ricerca della felicità e dello stare bene insieme. Non a caso l’agroalimentare italiano è

un riferimento per individuare strategie di svilup-po per l’intero Paese: il modello agricolo italiano è infatti vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per etta-ro di terreno ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superfi cie dall’agricoltura italiana è prati-camente il doppio di quella di Germania, Francia e Spagna e il triplo di quella Inglese.Siamo convinti - ha sostenuto Marini - che il no-stro Paese possa ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e glo-bali solo se saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia. Una via che - ha precisato Marini - saprà regge-re anche la competizione globale, contando sulla produzione e su fl ussi di merci speciali per bisogni speciali, percepiti dai consumatori sparsi in molti luoghi del mondo. Ma vi è anche un altro aspetto, forse più importante. L’agricoltura che rappresen-tiamo, fatta di dialogo diretto con la società attra-

Applauditissimo l'intervento del presidente Marini, che ha ribadito l'impegno di Coldiretti nello spronare economia e politica presentando idee e progetti concreti.

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verso la vendita diretta e di risposte concrete alle sue scelte di consumo sempre più consapevoli, racconta che si può ge-nerare nuova economia e nuova occupazione arricchendo nel con-tempo la comunità, ga-rantendo la nostra gente prima come cittadini e poi come consumatori. E’ tempo – ha concluso Marini - di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale.“Non vanno certo eliminati quegli adempimenti che garantiscono la sicurezza alimentare ed am-bientale che qualifi cano il nostro Made in Italy ma non c’è dubbio che troppo spesso - ha detto Marini ai rappresentanti del governo - la burocrazia si in-

venta pratiche per giusti-fi care se stessa (portando via 100 giorni di lavoro alle imprese). Bastereb-be ridimensionare questa micidiale spinta creativa per recuperare qualche punto di Pil. “Troppo spesso la politica ha smarrito il suo cammino: non media fra le spin-te confl ittuali dei ceti e degli stati, con sempre

maggior frequenza confonde gli interessi partico-lari con quelli generali – ha continuato Marini -, così in Italia e così in Europa. Si dice che stiamo vivendo una crisi fi nanziaria economica globale: questa è una “non verità” perché quella che stia-mo vivendo è una crisi “politica globale”. La re-sponsabilità è infatti della politica che ha fatto un passo indietro, accettando la globalizzazione dei

mercati senza globalizzarsi. In ciò - ha precisato Marini - non è mancata una certa supponenza: l’idea infatti che il mercato si sarebbe autoregola-mentato è stata puntualmente smen-tita dalla storia. La globalizzazione senza regole è diventata globalismo, il mercato senza regole mercatismo dove tutto è merce e il Pil è l’unico misuratore con la speculazione che vince sull’etica e sul lavoro. Dalla politica non si prescinde, oltre c’è il vuoto, lo sappiamo, ma sappiamo anche che “la cattiva politica” - ha sottolineato Marini - rischia di com-promettere il destino del paese e il destino dell’Europa. Abbiamo bi-sogno di tanta buona politica, che sappia intervenire tempestivamente, che sia rivolta al fare, che ritrovi una salda visione etica. Ne abbiamo bi-sogno a casa nostra e fuori. Per usare le parole di De Gasperi - ha continua-to Marini - “Lo sforzo di mediazione e di equità……è compito necessario dell'Autorità europea”. Ma ciò senza dimenticare gli interes-si nazionali, e che l’Italia puo’ tor-nare ad avere il ruolo che merita nei confronti degli altri Paesi membri.

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Il presidente Tonello: “siamo arrivati al punto in cui è necessario che i produttori sappiano cosa è stato fatto sino ad ora e che cosa ancora rimane da fare per organizzare concretamente il settore delle pere. E’ necessario decidere dopo aver ascoltato i soci, per noi è un passaggio fondamentale, senza il quale non sottoscriviamo impegni in bianco”. Con questa premessa, dopo che lo scorso 27 giu-gno è stata sottoscritta in Regione Emilia-Roma-gna la manifestazione di interesse per l’adesione al progetto di riorganizzazione e rilancio del com-parto delle pere in Emilia-Romagna, con la costi-tuzione del Comitato Promotore, che ha raccolto le fi rme dei principali protagonisti della fi liera che dovrà portare alla costituzione di un Organismo Interprofessionale, la nostra Federazione ha in-contrato nei giorni scorsi tutti i frutticoltori di tutte le zone per valutare insieme a loro la rispondenza di questo strumento agli obiettivi ed alle necessità degli operatori, in particolare ovviamente a partire dai produttori.Coldiretti ha seguito nei mesi scorsi con attenzione l’evoluzione del progetto, partecipando ai gruppi di lavoro e stimolando i percorsi che tenessero in

conto le aspettative e le necessità dei propri asso-ciati, in particolare della nostra provincia, che è il punto di riferimento per la produzione pericola, in particolare della varietà Abate, prodotto di eccel-lenza che purtroppo nella scorsa annata ha subito un tracollo delle quotazioni che ha messo in crisi moltissime aziende.“Dopo una serie di approfondimenti, necessari per evitare di costruire qualcosa di frettoloso ed ineffi cace a difendere gli interessi degli agricoltori – ricorda il presidente di Coldiretti Ferrara, Mau-ro Tonello – crediamo si sia arrivati ad un docu-mento sul quale poter avviare un confronto con i produttori e, con il loro conforto, poter procede-re all’adesione o sollecitare ulteriori affi namenti. L’importanza di questa coltura per tante aziende ferraresi è risaputa, non possiamo permetterci di confezionare qualcosa che non sia concreto o che, peggio, non dia risposte positive alle imprese agri-cole. Il lavoro predisposto dai tavoli tecnici va fat-to conoscere e va condiviso proprio con i diretti interessati, ecco perché come Coldiretti abbiamo voluto fare una serie di incontri con i nostri frutti-coltori nel territorio, ritenendo che il loro giudizio sia la premessa alla partecipazione all’Organismo Interprofessionale che vedrà rappresentati tutti i comparti della fi liera, compresi commercianti ed industriali”.Ed in effetti sarà sui fatti concreti che si misure-rà la reale volontà di lavorare in squadra, attorno al "prodotto pera", tra i diversi attori della fi liera commerciale. E se ancora l'Organismo Interpro-fessionale non è pienamente operativo, il fatto che esista il comitato promotore, può consentire a partire già da queste contrattazioni, di operare in sinergia tra i diversi protagonisti, puntando a dare valore, a partire dalla produzione, alla coltura, qualifi cando l'offerta e la successiva presentazione sui mercati.

Riccardo CasottiCapo Area Sindacale

ORTOFRUTTA: IN ARRIVO L'O.I. DELLA PERA. OCCASIONE DI RILANCIO PER IL SETTORE

Se tutti gli attori in gioco sapranno e vorranno fare la loro parte in un'ottica

di squadra ci potranno essere vantaggi per i produttori, altrimenti sarà dura.

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DOPO TERREMOTO, RICHIESTE MODIFICHE AL DECRETO 74

Maggiore chiarezza sulle aree del "cratere", più risorse, certezza sulla ra-

teizzazione degli oneri sino a ora sospesi e tempi più lunghi di sospensione dei

pagamenti nei comuni colpiti. Più tempo per gli adeguamenti alla norma?

A distanza di oltre due mesi dal primo evento sismico che ha inte-ressato sette comuni della nostra provincia e complessivamente 113 tra Emilia, Veneto e Lom-bardia, è ancora in corso l'iter di conversione in legge del decreto 74, attraverso il quale si sono in-dirizzate le direttrici di interven-to a favore di persone ed imprese colpite dal terremoto.Un evento non previsto nella no-stra provincia, ma già verifi catosi in tempi molto lontani ma ugual-mente con effetti catastrofi ci. Ed in effetti le due scosse principa-li e le centinaia di assestamento che tutt'ora interessano le zone di confi ne tra ferrarese e modenese e mantovano in modo particolare, hanno causato danni ingenti, sia alla popolazione, fortunatamente con un ridotto numero di morti, sia alle attività economiche di una delle zone più importanti del no-stro Paese nella produzione agri-cola, artigianale ed industriale.E se le somme disposte dal gover-

no, attraverso la protezione civile per i primi interventi di urgenza, sono sembrate da subito inade-guate ed insuffcienti, altrettanto si può dire per le risorse per la rico-struzione. Nell'iter di conversione in legge si sta cercando di apportare tutta una serie di correzioni ed integra-zioni che possano essere utili per far davvero ripartire questa terra ferita: e se è vero che già con i pri-mi provvedimenti di urgenza sono stati sospesi i pagamenti di tasse, imposte e contributi di ogni gene-re, è altrettanto vero che il termine di settembre appare troppo vicino per poter pensare di avere recu-perato redditi e risorse per pagare dopo un evento simile, che a tanti cittadini ha portato via la casa ed il posto di lavoro.E' quindi indispensabile che oltre ad un maggior periodo di sospen-sione dei pagamenti si dia anche la possibilità della rateizzazione non onerosa.Occorre poi una maggiore dota-

zione fi nanziaria, cosa non facile tenuto conto del diffi cile periodo economico ma sulla quale pare possano esserci buone notizie.Per le imprese agricole in modo specifi co si è ottenuto dalla com-missione europea la possibilità di un pagamento anticipato della PAC, che avrà corso nelle prossi-me settimane, portando un pò di liquidità ai produttori dei nostri sette comuni interessati(Cento, Bondeno, S. Agostino, Mirabel-lo, Vigarano Mainarda, Poggio Renatico e Ferrara), così come l'attivazione della misura 126 del PSR, implementato con risorse aggiuntive.Ancora al palo a tutt'oggi l'ope-ratività sul fronte creditizio, con una serie di problemi legati alle garanzie ed al rating aziendale che sino ad ora ha rallentato l'ero-gazione di prestiti e mutui per la ricostruzione (mentre è possibile congelare per 12 mesi le rate in scadenza, di ogni genere, compre-se quelle ISMEA).Sul tavolo ancora la semplifi ca-zione delle norme sul fronte edi-lizio ed autorizzativo, così come il problema dell'adeguamento dei fabbricati esistenti (anche se non danneggiati) della tipologia dei capannoni prefabbricati alle norme antisismiche nel corso dei prossimi 18 mesi (almeno al 60% di quelli nuovi). Invitiamo tutti gli interessati a tenersi in contatto con i propri uffi ci di riferimento, che giorno per giorno acquisisco-no le necessarie nuove informa-zioni.

Riccardo CasottiCapo Area SindacaleIl Presidente Marini in visita all'azienda Tartari di San Carlo.

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EVONGOLE E PARMIGIANO, PARTE DA GORO "CAMPAGNA AMICA NEL

PIATTO" ANCHE A FERRARA

Alla presenza del sindaco di Goro, Diego Viviani, dell’Assessore provinciale all’agricoltura, Stefano Cal-deroni e del presidente di Coldiretti Ferrara, domenica 22, in chiusura della sagra della vongola di Goro, una delle diciassette perle dell’agroalimentare ferrarese, il Ristorante “Ferrari” ha formalizzato l’adesione a Cam-pagna Amica nel piatto, l’iniziativa di Coldiretti e di Fondazione Campagna Amica per l’attribuzione di un marchio specifi co ai ristoratori che condividono un mo-dello di sviluppo e di consumo che privilegia i prodotti del territorio, di fi liera agricola e stagionali.Un’adesione che ha già prodotto un primo risultato, con l’utilizzo di vongole “doc”, raccolte nelle acque di Goro dalla cooperativa CLAMS, aderente a Coldiretti Pesca, e che sono state utilizzate per il menù che il Ferrari ha dedicato all’ultima giornata di sagra. “In questi momenti di diffi coltà economica complessiva – ha sottolineato Tonello – diventa importante sia per i produttori che per gli utilizzatori, rivolgersi ai consuma-tori con prodotti di qualità. Quella qualità che in realtà come il ristorante Ferrari, possono trovare uno sbocco interessante, valorizzando la fi liera agricola italiana, pe-sca compresa, e diversifi cando e qualifi cando la risto-razione che punta all’eccellenza ed ai prodotti del terri-torio come segno distintivo. In un ambito come questo di Goro, diventano utili ed interessanti le sinergie con i pescatori e produttori di vongole e mitili, che rientrano a pieno titolo nelle strategie della fi liera tutta agricola e tutta italiana che come associazione stiamo di giorno in giorno rendendo concreta, e che attraverso Campagna Amica abbiamo l’opportunità di far conoscere e rendere visibile ai consumatori”.Pensiero condiviso dall’assessore Calderoni e dal sinda-

co Viviani, che hanno auspicato la crescita dell’iniziati-va quale elemento di qualifi cazione del territorio e delle imprese, dell’agricoltura e della pesca, che costituiscono una parte fondamentale dell’economia e della società gorese.Buon riscontro anche per la vendita straordinaria di Par-migiano Reggiano proveniente da uno dei caseifi ci col-piti dal terremoto e che, abbinato alla vendita di vongole di Goro, ha consentito un buon incasso che contribuirà alla ricostruzione delle strutture produttive di questo ca-seifi cio che in pochi minuti ha visto crollare letteralmen-te anni di lavoro, come purtroppo molte altre imprese tra Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna.

Riccardo CasottiCapo Area Sindacale

Il sindaco di Goro consegna l'attestato di richiesta di Campagna Amica nel piatto a Paola Ferrari.

La titolare del ristoranti Ferrari di Goro sottoscrive gli impegni di Campagna Amica.

Il sindaco di Goro, l'assessore provinciale all'agricoltura ed il presidente Tonello agli stand di Coldiretti Pesca.

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GAS & ENERGIA ELETTRICA, CONFRONTARE PER RISPARMIARE

Con la convenzione Coldiretti - Unogas, è possibile verifi care il corretto inquadramento delle proprie forniture energetiche e rivolgersi al mercato libero

per cercare opportunità e risparmio. Verifi che in uffi cio e a domicilio.

Si chiama UNOGAS, è una primaria società operante sul mercato libero dell'energia (gas ed energia elettrica) ed è il partner convenzionato con Coldiretti per l'ap-provvigionamento energetico delle nostre imprese as-sociate.L'impatto delle spese per queste due fondamentali componenenti di spesa quotidiana, sia in famiglia che in azienda è andato via via crescendo in questi anni, e di pari passo si sono evolute normative per la "concor-renza" anche in questi settori. Tuttavia non è semplice poter entrare nel merito, con la necessaria competenza e conoscenza e strappare le migliori condizioni: ecco quindi l'opportunità, attraverso i nostri uffi ci ed in par-ticolare con l'area dei servizi innovativi, di compara-re i propri attuali fornitori e le condizioni di fornitura per poter eventualmente accedere al mercato libero e sfruttare la convenzione con UNOGAS, che offre alle imprese associate a Coldiretti uno sconto sulla compo-nente energia delle forniture, oltre che il corretto inqua-dramento delle accise e delle tassazioni connesse.Non si tratta di somme trascurabili, specie certi tipi di attività che devono fare ricorso in modo consistente a queste materie prime, e spesso anche solo la modifi ca di una voce contrattuale può signifi care un risparmio di centinaia di euro.Invitiamo quanti interessati ad una verifi ca o anche solo ad un chiarimento nel merito a contattare il proprio uf-fi cio di zona, che curerà il contatto con il responsabile provinciale per una prima presa visione della situazio-ne contrattuale di fornitura, per cui occorrono le bol-lette e fatture delle utenze aziendali, rispetto alle quali poter fare una prima valutazione sulla correttezza dei

contratti e quindi sul costo effettivo della componente energetica.Successivamente, laddove vi siano margini per appro-fondire il contatto, ci potrà essere un ulteriore verifi ca presso i nostri uffi ci di zona o della sede provinciale e se necessario anche un sopralluogo in azienda per la piena valutazione delle condizioni di fornitura e per le proposte alternative.E' importante sottolineare che il servizio è indirizzo alle imprese e non ai privati, in quanto alle stesse sono applicabili condizioni e tassazioni diverse, con conse-guente possibilità di adeguamenti tariffari specifi ci per il tipo di attività (ivi compreso agriturismi, attività di lavorazione e trasformazione dei prodotti, ecc.); per quanto riguarda il gas, si intende il gas di rete (metano), escludendo in linea di massima i cosiddetti "bombolo-ni". Per informazioni rivolgersi ai propri uffi ci di zona.

Andrea RimondiResponsabile servizi innovativi

MODIFICHE ED ADEGUAMENTI CATASTALI PER I CONSORZI

DI BONIFICA

Ricordiamo che ogni modifi ca in essere dell'inte-stazione catastale (proprietà) di fondi e pertinenze agricole od urbane soggette a tassazione di bo-nifi ca, devono essere sollecitamente comunicate ai Consorzi di pertinenza entro ogni 31 dicembre per la corretta emissione dei ruoli per l'anno suc-cessivo.Ogni consorzio ha una propria modulistica per

l'inoltro della segnalazione e della dcumentazione a corredo (rogiti, successioni divisioni, vendita, modifi che alla situazione catastale dei fabbricati, ecc.)

REQUISITI DI RURALITÀAnche il mantenimento della caratteristica di per-tinenza agricola dei fabbricati accatastati a catasto fabbricati, deve essere segnalata con apposita autocertifi cazione dei requisiti di ruralità.In mancanza di detta comunicazione i fabbricati possono essere assoggettati ad autonoma tassa-zione, con conseguente errato aumento del carico fi scale aziendale.

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I proprietari o i conduttori di fondi rustici che a seguito dell'andamento climatico calamitoso ri-scontrino danni alla propria produzione media aziendale non inferiore al 30% (ovvero un danno superiore al 30%), possono recarsi presso il pro-prio uffi cio zona per richiedere sgravio fi scale dei redditi (dominicale ed agrario o solo agrario o solo dominicale) ai fi ni della dichiarazione dei redditi 2012 che si farà nel 2013. La richiestra avrà anche funzione di segnalazione puntuale del danno per la Provincia, al fi ne di eventualmente, se ve ne sarà opportunità, attivare qualche forma di intervento pubblico o di risarcimento per la perdita di produ-zione.Non è ancora fi ssato alcun termine per la presen-tazione dello sgravio, dato che non vi è una data precisa ed univoca di inizio dell'evento "sbalzo termico e siccità", che ormai si prolungano da cir-ca un anno e stanno provocando danni e perdite su quasi tutte le colture.Maggiori informazioni presso gli Uffi ci Zona.

SICCITÀ/1': SGRAVI FISCALIÈ già possibile presso i nostri uffi ci segnalare la perdita di produzione media

ai fi ni reddituali causa sbalzi termici e siccità prolungata,se non inferiore al 30% della media aziendale.

ORARIO ESTIVO E CHIUSURA UFFICI PER FERIE AD AGOSTOCome di consueto nel periodo estivo cam-biano gli orari di apertura al pubblico degli uffi ci della Federazione provinciale e degli Uffi ci di Zona.Dallo scorso 16 luglio l'orario è fi ssato dal lunedì al venerdì, dalle 8,00 alle 14,00, sino a venerdì 14 settembre compreso.L'orario ordinario riprenderà quindi dal 17 settembre.

Si comunica inoltre che, dal 10 Agosto al 21 Agosto 2012 (compresi) è prevista la chiu-sura totale di tutti gli Uffi ci.Tuttavia sia il servizio Paghe che il Patrona-to EPACA manterranno una sia pur ridotta operatività per le sole emergenze.

Laddove possi-bile si invitano quindi i soci a voler predisporre le assunzioni e conseguenti adempimenti recandosi presso il proprio Uffi cio Zona pri-ma del periodo di chiusura e comunque a prendere nota, ciascuno per il proprio uffi cio di competenza territoriale, dei numeri tele-fonici per le eventuali emergenze nei giorni di chiusura al pubblico.Ogni altro servizio non sarà attivo, per cui si raccomanda di disporre in tempo utile ogni eventuale necessità o richiesta onde evita-re problemi.

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A seguito dell'anomalo anda-mento climatico, con punte di calore "africano" e mancanza di precipitazioni piovose, lal Re-gione Emilia-Romagna ha deli-berato la concessione di assegna-zioni aggiuntive di carburante ad accisa ridotta per le imprese agricole e della pescicoltura, ov-

vero allevamenti estensivi in ac-que salmastre, che ne abbiano i requisiti per l'anno 2012. La richiesta di ulteriore asse-gnazione di carburante si può fare presso i nostri Uffi ci Zona, una volta ultimata la preceden-te assegnazione, nel limite del 100% di quanto ottenuto prima,

a decorrere dalla data della de-libera stessa e comunque entro il prossimo 31 ottobre, in modo da poter disporre del carburante agevolato per poter eseguire le lavorazioni autunno-invernali, precluse visto l'uso a scopo irri-guo straordinario in questo pe-riodo primaverile-estivo.

Inaugurato lo scorso 27 maggio il nuovo punto vendita aziendale dei fratelli Roberto e Alberto Migliari, nostri soci del comune di Portomaggiore.Il punto vendita, perfettamente attrezzato e fornito per poter fare tutto il ciclo di lavorazioni delle carni ottenute dagli animali allevati, si trova in via Scolo Bolognese, 36 a Portoverrara e darà continuità alle esperienze altamente positive che i titolari hanno già matura-to, guadagnandosi una meritata fama di "bravi salumieri", concorrendo anche in manifestazioni ed eventi del territorio con ottimi risultati.L'azienda è accredita al circuito dei Punti Vendita di Campa-

gna Amica ed oltre a garantire l'orgine aziendale delle carni e dei salumi venduti, assicura anche la gran parte dei mangini e foraggi che derivano dai prodotti azien-dali. Fiore all'occhiello della produzione la salamina da sugo, ma anche i salami all'aglio e non, i prosciutti e le carni fresche, bovine, suine ed ovine.

Presenti all'inaugu-razione il Sindaco di Portomaggiore, il parroco ed i dirigenti e funzionari di zona e provinciali di Col-diretti e Campagna Amica.

Riccardo CasottiResponsabile

ProvincialeCampagna Amica

SICCITÀ/2: LA REGIONE APPROVA DELIBERA PER AGGIUNTIVA

CARBURANTE AGRICOLO

RAFFORZARE LA FILIERA: IL PUNTO VENDITA DEI FRATELLI MIGLIARI

I fratelli Migliari con il sindaco Minarelli ed il vice direttore della Federazione, Casotti.

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.ARTICOLO 62, ARRIVA

(FINALMENTE) IL DECRETO APPLICATIVO

Lo scorso 17 luglio è stato emanato il decreto che reca le modalità applicative del "famoso" art. 62 del decreto legge del 24 gennaio 2012 convertito in legge il 24 marzo 2012.Giova ricordare che si tratta di uno dei provvedi-menti invocati a gran voce da tutto il mondo pro-duttivo agricolo, in quanto con la fi ssazione di re-gole precise in ordine ai contratti di cessione dei prodotti agricoli, si rendono più trasparenti le tran-sazioni e si pongono limiti allo strapotere di pochi soggetti, che sino ad ora hanno fatto tardare norme in questo senso, paventando problemi e diffi coltà. Sono semmai le nostre imprese a subire diffi coltà di tempi di pagamento ormai dilatati oltre misura e di accordi e mai contratti che mettano fi nalmente, almeno su questo, le due parti su un piano parita-rio per la sua esecuzione, anche in sede giudiziaria se del caso.Ad ogni buon conto il decreto, sostenuto dallo stesso ministro Catania, è infi ne stato approvato e si applica ai contratti di cui al comma 1 dell’art. 62 e alle relazioni commerciali in materia di cessioni di prodotti agricoli e alimentari, la cui consegna avviene nel territorio Italiano.Non costituiscono cessioni ai sensi dell’art. 62 i conferimenti di prodotti agricoli e alimentari ope-rati dagli imprenditori alle cooperative, alle orga-nizzazioni di produttori se gli imprenditori risul-tano soci delle stesse. I contratti devono essere stipulati in forma scritta e indicare a pena di nullità la durata, la quantità, le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento; per forma scritta si intende qualsiasi forma di comunicazione scritta, anche trasmessa in forma elettronica o a mezzo fax, anche priva di sottoscrizione, avente la funzione di manifestare la volontà delle parti di costituire, regolare o estin-

guere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale avente ad oggetto la cessione dei prodotti.I termini di pagamento decorrono dall’ultimo gior-no del mese di ricevimento della fattura.Gli interessi legali di mora sono calcolati utiliz-zando il tasso di riferimento indicato dalla nor-mativa nazionale di recepimento delle direttive comunitarie.È in ogni caso vietato trattenere l’intero importo di una fornitura a fronte di contestazioni solo parziali relative alla fornitura oggetto di contestazione.Il decreto si applicherà a tutti i contratti di cessione di cui all’art. 62 comma 1 stipulati a decorrere dal 24 ottobre 2012, per quanto nulla vieti, sin da ora, che nel concreto si applichino già tra le parti i con-tenuti più rilevanti, tra i quali ricordiamo appunto la forma scritta, i termini di pagamento a 30 giorn i per i prodotti deperibili e 60 giorni per tutti gli altri, il divieto di pratiche commerciali scorrette, la vigilanza dell'autorità garante.Non è infi ne prevista nella norma in oggetto ma potrebbe avere un effetto positivo, l'inclusione nei contratti commerciali, della clausola di ricorso alla camera arbitrale o alla conciliazione in caso di controversie, ovvero il ricorso alla giustizia al-ternativa presso le Camere di Commercio, che ha il vantaggio di costi contenuti e di tempi decisa-mente più rapidi per la sentenza o l'accordo stra-giudiziale.Ovviamente occorre che entrambe la parti siano disponibili a questo percorso, che rivela già un approccio collaborativo e trasparente, mettendo in mora chi ritiene di poter far leva anche sui tempi lunghi dei tribunali italiani e sulle spese necessarie per le cause ordinarie.

Marco BaldonCapo Area Tecnicavololonont de e pp t d cocost tu e, , egogo e oo est pp

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C.A

.A.

La fascia tampone è intesa come una fasce stabilmente inerbita spontanea oppure seminata, oppure arbustiva od arborea, spontanea od impiantata, di una larghezza di 5 metri .L’ampiezza della fascia tampone viene misurata pren-dendo come riferimento il ciglio di sponda; i 5 metri devono considerarsi al netto della superfi cie eventual-mente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche se parziale delle stesse (capezzagna) .E comunque rimangono esclusi da tale vincolo :• Le scoline , i fossi collettori e tutte le altre forme di strutture artifi ciali destinate alla raccolta e al convo-gliamento delle acque destinate ai campi coltivati.• Adduttori d’acqua per l’irrigazione. • Pensili corpi idrici in cui la quota del fondo risulta essere superiore rispetto al campo coltivato.• Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al cam-po coltivato che determinano una barriera.Di seguito riportiamo l’elenco completo che la Regio-ne Emilia Romagna ha reso disponibile dei corsi d’ac-qua che dovranno rispettare il vincolo suddetto della fascia tampone .I nostri uffi ci sono a disposizione per eventuali infor-mazioni

FIUME RENOPO DI GORO

FIUME POCANALE DIVERSIVO DI BURANA

CANAL BIANCOFOSSETTA VAL D'ALBERO

CANALE CITTADINO - NAVIGLIOFOSSA LAVEZZOLA

COLLETTORE GIRALDAPO DI VOLANO

COLLETTORE A.A. FERRARESICOLLETTORE A.B. FERRARESI

CANALE LEONECANALE BELLACANALE MALEA

CANALE MAESTRO ICOLLETTORE TREBBA

CANALE BURANA-NAVIGABILECANALE QUARANTOLI

CANALE BAGNOLI - RUSCO IFOSSA REGGIANA

CAVO DOGARO UGUZZONECANALE PILASTRESI

ALLACIAMENTO FELONICACANALE BAGLIANA - FELONICA

CAVO PORETTOCANALE ANGELINO

CONDOTTO TASSONECANALE NICOLINO

PO DI PRIMAROSCOLO OPPIO

COLLETTORE GENERALE S.ANTONINO - MONE-STIROLO

CANALE MAESTROCANALE CIRCONDARIALE BANDO - VALLE

LEPRICANALETTA DI BANDO

CANALETTA RIUNITA BENVIGNANTEFOSSO SABBIOSOLASCOLO BOLOGNESE

COLLETTORE S. ANTONINO - FOSSA DI PORTO-MAGGIORE

CANALE BRELLOFOSSO MARTINELLA

FOSSA MASI - BEVILACQUAFOSSA BERTOLDA

FOSSA GAMBALUNGACOLLETTORE MEZZANO

CANALE PEGACANALE EMISSARIO GUAGNINO - VALLE ISOLACANALE CIRCONDARIALE GRAMIGNE - FOSSE

SCOLO GRAMIGNESCOLO MENATE

FOSSA DELLA VALLECOLLETTORE FOSSE

Alessandra MariottiResponsabile Prov.le CAA Coldiretti Ferrara

CONDIZIONALITÀ 2012:RISPETTO FASCE TAMPONE

Novità del 2012 l'introduzione di fasce di rispetto lungo i corsi d'acqua

Ciglio di Sponda

Fascia Tampone

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Il Consiglio del Ministri ha approvato, oltre all’inasprimento delle sanzioni, anche una sanatoria per tutti i datori di lavoro che occupano, alle loro dipendenze, lavoratori extracomunitari provo di permesso di soggiorno.Si pongono in evidenza le principali procedure per poter accedere alla sanatoria:• i datori di lavoro potranno inviare la domanda di sanatoria a partire dal 15 settembre sino al 15 ottobre prossimi;• potranno inviare la sanatoria i datori di lavoro che all’entrata in vigore (il Decreto descritto è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Uffi ciale) del presente Decreto occupino alle loro dipendenze continuativamente da almeno 3 mesi il lavoratore extracomunitario irregolare;• il dipendente extracomunitario irregolare, oggetto di sanatoria, dovrà dimostrare di essere presente sul territorio italiano almeno dal 31/12/2011 con documenti derivanti da enti pubblici per avere una data certa (certifi cati medici, visite specialistiche, visti di ingresso per turismo antecedente, ecc.);• non saranno ammessi alla sanatoria i datori di lavoro che risultino condannati negli ultimi 5 anni per reati legati ad immigrazione clandestina, o per reati legati al favoreggiamento e/o sfruttamento della prostituzione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, ecc.; • saranno esclusi dalla sanatoria i rapporti di lavoro a tempo parziale ad esclusione dei lavoratori domestici (COLF, badanti ecc.) che svolgeranno almeno 20 ore settimanali e con ed una retribuzione non inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale del 2012;• la dichiarazione di emersione potrà essere inviata dopo aver effettuato un pagamento forfettario di euro 1.000,00; questo pagamento riguarderà i contributi degli ultimi

6 mesi: qualora il rapporto di lavoro sia iniziato in data antecedente il datore di lavoro dovrà versare i contributi pregressi;• lo sportello unico per l’immigrazione, presso la Prefettura, verifi cata l’ammissibilità delle dichiarazioni ed acquisito il parere della questura e della direzione del lavoro, territorialmente competenti, convocherà le parti per la stipula del “contratto di soggiorno”;• ai datori di lavoro hanno inviato domanda di sanatoria non si potranno applicare le sanzioni, anche penali, per i reati relativi all’impiego di lavoratori extracomunitari irregolari, anche se la domanda verrà archiviata per motivi indipendenti dalla volontà o dal comportamento del datore di lavoro; • Chiunque presenta false dichiarazioni, salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con sanzioni di carattere penale per falsa testimonianza. Se il fatto è commesso tramite contraffazione o alterazione di documenti si applica alla reclusione da1 a 6 anni. La pena è aumentata se il fatto è commesso da pubblico uffi ciale;

Queste, in sintesi, le principali indicazioni in merito alla procedura da seguire, dato che il decreto legislativo non è ancora stato pubblicato e che si attendono delle indispensabili circolari applicative invitiamo i nostri associati a comunicare, agli uffi ci di zona Coldiretti competenti, eventuali esigenze di sanatoria, sarà nostra cura, non appena pubblicati i decreti e chiariti i dubbi interpretati, contattare gli associati per una puntuale verifi ca ed invio delle domande di sanatoria.

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Uffi ciale, in data 3 luglio 2012, la legge 28/2012 n. 92 recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” (legge ribattezzata “Riforma del mercato del lavoro”).La nuova norma, in oggetto, và a riformare, praticamente, tutta la materia del lavoro; per il momento si vogliono porre in evidenza gli aspetti legati al lavoro occasionale

accessorio (Voucher)i:1) Il ministro del Lavoro, Fornero, inizialmente aveva intenzione di limitarli enormemente, grazie ad una pressante azione sindacale della Coldiretti i voucher rimarranno per il settore agricolo per i pensionati e studenti. Dopo il 18 di luglio prossimo, data di entrata in vigore della nuova norma, non potranno più essere assunti cassaintegrati, part-time, casalinghe. Resta inteso, comunque, che i rapporti

di lavoro con cassaintegrati, part-time e casalinghe assunti prima dell’entrata in vigore della nuova norma, potranno portare a “temine naturale” il loro rapporto di lavoro in quanto la nuova norma non può essere retroattiva. (esempio: invio della comunicazione di assunzione in data 15/07/2012 con inizio della prestazione occasionale di lavoro accessorio il 15/07/2012 e termine del periodo lavorativo 30/09/2012, il rapporto potrà

SANATORIA DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI NON IN REGOLA

CON IL PERMESSO DI SOGGIORNODall'assemblea nazionale di Giovani Impresa l'allarme degli under 30 sulle

diffi coltà per le imprese e per il contesto in cui si devono muovere i nostri giovani

LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO (VOUCHER):

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Il Consiglio del Ministri ha approvato, in attesa di pubblicazione sulla gazzetta uffi ciale, un decreto legislativo di attuazione della direttiva della Unione Europea 2099/52 in tema di “norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che impieghino cittadini di paesi terzi 8extracomunitari) il cui soggiorno è irregolare.

Si espongono le principali novità legislative che entreranno in vigore con la pubblicazione, a breve, del decreto legislativo in commento:- le attuali sanzioni per utilizzo i lavoratori extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno (art. 22, comma 12, D.Lgs 286/1998 chi occupa alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno per lavoro sono puniti con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da € 5.000,00 per ogni dipendente; oltre alle sanzioni civili per lavoro nero pari ad € 3.000,00, per ogni lavoratore, più € 50,00 per ogni giorno di lavoro occupato più i contributi sociali) sono aumentate da un terzo alla metà:

a) se i lavoratori extracomunitari sono in numero superiore a tre;b) se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa;c) se i lavoratori occupati sono sottoposti a condizioni particolari di sfruttamento (di cui al 3° comma dell’art. 603-bis CPP).- con la sentenza di condanna il giudice dovrà applicare anche la sanzione amministrativa accessoria al pagamento del costo medio del rimpatrio del lavoratore assunto illegalmente ( il costo medio sarà aggiornato annualmente in base a dati ISTAT);- nella ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo è rilasciato allo straniero che abbia presentato denuncia, contro il datore di lavoro, un permesso di soggiorno di 6 mesi rinnovabile;- il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dovrà provvedere ad effettuare controlli mirati, adeguati ed effi cienti sull’impiego di lavoratori extracomunitari irregolari.

Il Decreto Legislativo, in commento, dovrà essere pubblicato nei prossimi giorni ed introdurrà, anche, la sanatoria per i datori di

lavoro che occupano alle loro

dipendenze del personale

irregolare: date le sanzioni

estremamente pesanti sia dal punto

di vista penale che amministrativo

si consigliano gli associati a fare

particolare attenzione anche alla

documentazione trasmessa dai

dipendenti extracomunitari in

regola con il permesso di soggiorno:

è sempre opportuno visionare i

documenti originale (permesso di

soggiorno, passaporto, ecc.) e da

questi trarne copie fotostatiche.

SANZIONI MAGGIORATE PER UTILIZZO LAVORATORI NON IN REGOLA CON

PERMESSO SOGGIORNO PER LAVORO

legittimamente continuare anche dopo il 18/07/2012).2) I prestatori d’opera potranno essere retribuiti con il limite massimo di € 5.000,00, netti, anche da più committenti, per ogni anno solare (in precedenza il limite era di € 5.000,00 per ogni committente);, 3) La percentuale relativa alla contribuzione, comprensiva dei costi, attualmente del 25% dovrà essere rivista e rideterminata. Inoltre sarà introdotto un “voucher orario”

con apposito decreto ministeriale, sentite le pari sociali. In attesa dei nuovi voucher le nostre aziende possono acquistare i voucher con le attuali modalità. In questo clima di incertezza in attesa dell’entrata in vigore delle nuove norme.4) I voucher acquistati prima della introduzione del nuovo “voucher orario” potranno essere utilizzati entro il 31/05/2013; entro tale data dovrà essere inoltrata richiesta di rimborso per i voucher non

utilizzati.Dato l’argomento in continua evoluzione siamo a consigliare gli associati, prima di effettuare assunzioni con i voucher di chiedere informazioni presso gli uffi ci di zona in modo tale da non incappare in errori formali che potrebbero essere pesantemente sanzionati in caso di controllo ispettivo.

Tagliati dott. ValerianoCaposervizio Paghe

ANCORA NOVITÀ

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Coltiviamo gli stessi interessiConsumatori, cittadini, produttori agricoli

Campagna Amica è la Fondazione che sostienel’agricoltura e l’alimentazione “made in Italy”,l’ambiente e il turismo in campagna.Promuove e organizza nuove forme di venditae di consumo che accorciano la filiera agroalimentaree che sono sostenibili, responsabili e vantaggioseper produttori e consumatori.

Ovvero il più grande circuito in Europa,per dimensioni economiche ed estensione territoriale,di produttori in vendita diretta ma anche il più grandecanale di consumo consapevole e sostenibiledel nostro Paese.

Il nostro obiettivo è quello di realizzare una“filera agricola tutta italiana”, capace di crearepiù concorrenza e più trasparenza, più poterecontrattuale per gli agricoltori e più vantaggi per icittadini.

La Rete a marchio Campagna Amica, ad oggi,è già partecipata da migliaia di aziende agricole,agriturismi, cooperative, consorzi agrari e da centinaiadi farmer’s market diffusi capillarmente su tutto ilterritorio italiano.

Promuove la Rete Nazionale di vendita direttadi Campagna Amica

www.campagnamica.itVia Nazionale 89/a - 00184 Roma (Italy)

Tel +39.06489931- Fax [email protected]

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Obiettivo del tour sui sette lidi comacchiesi, far co-noscere ed apprezzare i prodotti enogastronomici ferraresi e le produzioni del nostro territorio

Torna anche per il 2012 SaporidaMare, il conteni-tore di iniziative enogastronomiche e culturali, che toccherà i sette lidi comacchiesi animando le pros-sime serate estive, sino all’appuntamento di settem-bre, anche se sono previste iniziative anche sino ad ottobre.Verrà dato spazio ai prodotti ed ai cibi del nostro ter-ritorio, magari rivisitati in chiave moderna ed origi-nale, elaborati anche su ricette sfornate dai piccoli studenti delle scuole ferraresi che hanno preso parte alle iniziative di Educazione a Campagna Amica di Coldiretti Ferrara, e che saranno presentate (quelle selezionate per i premi e le menzioni che saranno uf-fi cialmente consegnati alla ripresa delle lezioni del prossimo anno vista la brusca interruzione del calen-dario a seguito dell’emergenza terremoto) nel cor-so delle varie serate all’insegna della merenda sana, locale e stagionale. Altro momento in avranno spa-zio aziende nostre associate “il festival della cucina contadina”, che vedrà confrontarsi, agriturismi ed aziende agricole, nella presentazione di un piatto il più possibile originale, dove siano utilizzati prodotti della stessa azienda e del nostro territorio. Al termi-ne delle sette puntate, il gioco – concorso premie-rà la migliore ricetta contadina con la presenza ad una importante fi era di settore. Coldiretti Ferrara nel condividere e supportare l’iniziativa 2012 ha posto attenzione nel dare opportunità di contatto diretto tra i consumatori, in questo caso i turisti dei nostri lidi, ed i produttori, sia attraverso le ricette, sia attraverso la fornitura di prodotti, sia con alcune ciclo-scampa-

gnate in aziende agricole del litorale, dove conoscere direttamente i prodotti che poi si trovano nei menù proposti.Il programma completo di SaporidaMare, che vede coinvolti anche il Consorzio dei Vini DOC del Bosco Eliceo di Ferrara, la Strada dei Vini e Sapori della provincia di Ferrara, l’A.I.S., Slow Food, ristoratori, attori, musicisti, teatranti, si può scaricare dal sito www.ferrara.coldiretti.it e consultare sul sito www.saporidamare.it Nel contempo ci sarà anche la pos-sibilità di partecipare alle “pedalate dei sapori”, che si svolgono in coincidenza con le sagre di prodotto della nostra provincia e che coinvolgono i ciclotu-risti interessati a conoscere prodotti e lavorazioni delle nostre campagne e del nostro mare, oltre che a gustare ottimi piatti realizzati con prodotti di alta qualità. Dopo le pedalate dell’asparago di Mesola e della vongola di Goro, spazio all’Aglio di Voghiera, al pesce di mare di Portogaribaldi, al riso di Jolanda, al vino di Bosco a San Giuseppe, al pomodoro di Co-digoro, alla pera di Copparo, al radicchio di Bosco Mesola ed infi ne all’anguilla di Comacchio.Partecipano nel corso dell’estate al festival della cucina contadina: Agriturismo Ca Nova di Tasca Andrea – Ro Ferrare-se; Quieto Vivere di Lido di Spina; Azienda Agricola Mirco Mariotti di Argenta; Agriturismo La Campa-nella di Voghiera; Agriturismo Il Serraglio di Ospital Monacale di Argenta; Azienda Agricola Castaldelli Stafania di Santa Maria Codifi ume; Azienda Agrico-la San Carlo di Tosi e Casari di Copparo.Verranno invece proposte le ricette “più” delle classi 1 di Pontegradella (folletto dei ghiacci); della clas-se 5 di Dogato (brazadela); della classe 3 di Dogato (muffi n alle mele e cannella); della classe 3 di Doga-to (pizza margherita); della classe 4 A di Bosco Me-sola (panzuccone), della classe 4B di Bosco Mesola (fi or di radicchio), della classe 5 di Bosco Mesola (i biscarò), all’insegna della “merenda sana, locale e stagionale”.

Riccardo CasottiResponsabile Provinciale Campagna Amica

CON “SAPORIDAMARE 2012 ” ALLA SCOPERTA

DEI NOSTRI PRODOTTI ESPAZIO ALL'AGRICULTURA

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B/1 Vendo trattore international 1055, 120 HP, impianto frenatura pneumatica omologato 80 q, cabina con piattaforma tre distributori idraulici; rimorchio Apollonio ribaltabile bilaterale omologato 60 q con frenatura pneumatica misure 2x4; seminatrice grano Gallignani, portata su sollevamento, m 1,80 di lavoro. Per informazioni tel. 333/2604191B/2 Vendo per cessata attività (periferia nord di Copparo-Fe) azienda agricola di circa 1,5 ha con produzione pere abate I.G.P. e ortaggi in serra e non. Il frutteto dispone di copertura antigrandine (i 2/3), impianto d'irrigazione e fertirrigazione in tutto il terreno. 200 mq di magazzini agricoli con possibilità di trasformarli in abitazione civile. Trattore e macchine per la lavorazione di tutta l'impresa (atomizzatore, carro raccolta, moto coltivatore, rimorchio, muletto, trincia stocchi, spedo,...). Il tutto confi nante con il canale di irrigazione seminato e dista dalla circonvallazione nord di Copparo 1 km. Tel. 348.2528571.C/1 Vendo Caterpillar D5 B, turbo, 150 cv, ore 4.217, anno 1981, catene lubrifi cate, ottime condizioni (sempre al coperto). Vendo erpice rotante tipo Sicma, metri 2,50 con protezione anteriore in ottimo stato. Tel. 0532/878236 ore pastiC/2 Giovane agricoltore disponibile ad eseguire vari lavori (semina, diserbo, sarchiatura, aratura, estirpatura, ripperatura, escavo fossi, livella laser e trebbiatura). Telefonare ore pasti 347/6889293 - Cristiano.C/3 Vendo mietitrebbia New Holland

8080 anno 1985 con barra grano e barra mais 10 fi le in 45; mietitrebbia New Holland 8080 anno 1987 con barra grano e barra soia snodata. Telefono 338/8076041C/4 Vendo vibro m 2,50, balestre doppie, come nuovo; botte diserbo tipo Botoli, con barra per frutteto; frangizolle con pantofrafo, n. dischi 16, attacco al sollevatore; erpice 3 pezzi da sollevatore; forca per sollevatore; rimorchio piccolo. Telefonare 0532/415241 ore pasti.C/5 Vendo trattore Same Deutz Fahr 185, immatricolato luglio 2009, 520 ore, motore Deutz common rail a 6 cilindri, equipaggiato con impianto di freni ad aria per trasporti, sollevatore anteriore. Si vende anche relativa attrezzatura quale: aratro trivomere, dissodatore a 5 punte a dischi, rimorchio Alberti trilaterale portata q 140 con cassone da m 6,10x2,50. Telefono 347/4250557.C/6 Vendo una cisterna per acqua da q 100. Telefono 0532/810079C/7 Vendo aratro bivomere Nardi fuori solco voltaorecchio, peso 20 q a prezzo interessante. Telefonare ore pasti 348/8520788 (Giampietro)C/8 Vendo aratro Ermo trivomere reversibile fuorisolco; seminatrice a righe Gaspardo m 4,50 con dischi d'apertura; barra grano o soia Case 1020 m 4,10; barra mais pieghevole Dominoni 6 fi le da 70 cm. Tel. 335/8387261C/9 Operaio agricolo esperto in potatura cerca lavoro. Telefono 0532/737022 ore pasti.C/10 Vendo estirpatore marca Rossetto con 11 ancore a balestra;

pressa ballette per paglia e foraggi marca Gallignani modello 6000. Telefonare ore pasti 0532/826728C/11 Ragazzo di 33 anni, proveniente dal Marocco, residente in Italia da oltre 15 anni, referenziato, capace alla fatica, volenteroso, gran voglia di lavorare, affi dabilissimo, puntuale, onesto e serio, cerca lavoro come raccogli frutta o altro in campagna, magazziniere, ecc., da subito. Tel. 328/1681579 (Magid).C/12 Residente a Ferrara, referenziata, volenterosa, affi dabile, puntuale, seria onesta, cerco lavoro come raccogli frutta. Tel. 348/2937695 (Flavia).C/13 Vendo archi (tipo Ferrioli) per tunnel da utilizzarsi per meloni, fragole, ecc. completi di porte. Telefonare al 340/3445726D/1 Vendo impianto di irrigazione aereo (gettini) per ha 3,00 di frutteto; pali in cemento 7x7 altezza m 3,50. Tel. cell. 348/6941034D/2 Vendo aratro portato, bivomere, reversibile, marca Annovi Aldo, entro-fuori-fi ne solco, con memoria inclinazione, ribaltamento con allineamento automatico, variabile, defl ettori mais, tutto in ottime condizioni, pronto all'uso. Contattare tel. cell. 328/5463867.D/3 Vendo impianto d'irrigazione: tubi 200 m diam. 80, 4 getti con cavalletti e pompa. Tutto a euro 300 trattabili. Per informazioni cell. 347/5722267.D/4 Vendo rotolone Marani, diametro 100, lunghezza m 250, motore ACME diesel per il riavvolgimento, carrello a tre ruote, con zavorre per il getto della SIME, tipo Ranger con prolunga per mais, con pompa Caprari; perfetto,

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Servizio riservato ai soci. Si prega avvertire quando non più validi.N.B. La pubblicazione, per dare spazio a tutti i soci, è garantita per soli tre numeri.

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usato poco, a chi interessa regalo 200 m di tubi diam. 100, il tutto a euro 5.000 trattabili. Tel. Andrea cell. 345/5716804D/5 Vendo vibrocoltivatore Schiroli m 2,00; materiale irrigazione: pompa Tinti 656; pompa Caprari; n. 30 tubi zincati per 6 m, diam. 80; irrigatore SIME tipo Big River; cavalletto 4 piedi 80/80/zs; n. 6 irrigatori Ibis a settore, completi di cavalletto; motocoltivatore Pasquali serie 900 con avantreno semplice (carrello), gruppo fresante da 90 cm; atomizzatore portato marca Caffi ni l 400 con pompa l 100, elica 700, supporto barra diserbo, barra diserbo m 10 inox; spandiconcime trainato/portato; sgranapannocchie cardano/manuale. Tel. Michele cell. 335/5456977D/6 Vendo/affi tto zona Dogato (FE), cinque ettari di terreno agricolo, quattro coltivati a frutteto, uno seminativo. Caratteristiche frutteto: varietà Abate Fetel, impianto alto densità (10.000 piante per ettaro), impianto di irrigazione a goccia computerizzato, antigrandine, messa a dimora delle piante: due ettari nel 2005, due ettari nel 2010; un fi enile rustico. Per informazioni Andrea Forlani, tel. cell. 328/0394105.

D/7 Vendo attrezzatura completa per cipolle, seminatrice Bassi, scava cipolle Carlotti, raccoglitrice Carlotti; barra trebbia per mais, attacco Claas, pieghevole, per 6 fi le, 75 cm; motore VM 75 cv. Tel. 0532/814116D/8 Vendo aratro Donegà per trattore cingolato cavalli 120-150. Perfetto funzionamento a euro 3.000.Telefono cell. 328.3599544.E/1 Vendo ruspina m 2,00. Tel. cell. 338/8533946E/2 Cerco azienda agricola in affi tto (casa e terreni) per coltivazioni fi ori e ortaggi. Tel. cell. 333/1247710.E/3 Vendo trattore Fiat 640 in buone condizioni, con impianto frenante ad aria 80 q e impianto idraulico a due vie; 9.000 ore di lavoro originali. Rimorchio agricolo con cassone fi sso 60 q di portata, 4 m x 2 m e sponde in ferro. Telefonare solo se interessati, ore pasti 340/2854487 (Luciano).E/4 Vendo Fiat 411 in buone condizioni, completo di gomme nuove, gabbie, appena verniciato e con motore rifatto a nuovo. Tel. ore pasti 347/5991859 (Lucio).E/5 Vendo compressore monocilindrico marca Grazia, conb bombola da 200 litri, completamente rinnovato e funzionante con motore monofase/trifase Euro 150,00; n. 20

lastre in alluminio (onduline) nuove, misura 150x100 a Euro 250,00. Telefonare 338/8236234.E/6 Giovane agricoltore cerca terreno a seminativo da prendere in affi tto, zona Copparo e dintorni. Tel. ore pasti cell. 348/6717276.E/7 Vendesi fresa multipla. Tel. cell. 338/8533946.E/8 Vendo fresa sarchiatrice m 2,5 6 fi le; spandiconcime q 4. Tel 0532/712653 ore pasti.E/9 Vendo botte q 30 completa di pompa per trasporto acqua; stendinylon per pacciamatura meloni. Tel 338/8533946.E/10 Vendesi trapiantatrice bietole da seme con punte regolabili, in buono stato. Tel. ore pasti 0532/800465.E/11 Vendo motopompa diesel su 2 ruote, mod. Fiderman 12 cv, con pescaggio e tubo fl essibile di mandata m 12 e con pezzi di ricambio. Euro 450,00 trattabili. Tel. 0532/812827E/12 Vendo pianale per il trasporto di attrezzi e macchine agricole , marca Zucchi , della larghezza di metri 2,50 e lunghezza di metri 7 e portata complessiva di qli 80 provvisto di dispositivo ad aria. Telefonare ore pasti al numero 0532/893279.

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La Banca d'Italia iscrive Creditagri Italia all'elenco speciale degli intermediari fi nanziari Dall’ultima Assemblea nazionale, tenutasi il 5 lu-glio a Roma, ancora una volta è emerso come Col-diretti sia un’organizzazione in crescita che ha este-so la propria rappresentanza dalle singole imprese alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale ai mercati e alle botteghe di Campagna Amica, fi no al settore fi nan-ziario con Creditagri Italia, che dal 5 giugno scorso è diventata la prima “banca” degli agricoltori italiani. Con delibera della Banca d’Italia, infatti, Creditagri Italia è stata abilitata come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari fi nanziari ex Art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB). CreditAgri Italia è il risultato di un percorso socie-tario che dal 2008 al 2010 ha visto diversi confi di agricoli territoriali impegnati attivamente alla strut-turazione di un progetto di fusione promosso dalla Coldiretti al fi ne di dare vita ad un unico ente di ga-ranzia fi di specializzato nel settore agricolo e agro-alimentare. Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati ma il credit crunch ha colpito anche i campi dove sei imprese agricole su dieci hanno diffi coltà ad accedere al credito, con il costo del de-naro in agricoltura che ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale. Un ruolo determinante per supe-

rare queste diffi coltà causate dalla crisi può essere svolto ora da CreditAgri Italia, una realtà nazionale presente oggi in tutta Italia con oltre 50 fi liali e un volume storico di affi damenti di oltre 2 miliardi di euro distribuiti in 160 banche.“La riuscita di questo percorso – ha affermato l’at-tuale consigliere delegato Roberto Grassa – si è resa possibile grazie a Coldiretti e alle Imprese associate che hanno creduto in questo progetto di crescita in un momento particolarmente delicato per l’econo-mia del nostro Paese, con l’affermazione di un ente fi nanziario mutualistico che segna un momento di virtuosità nel panorama bancario e fi nanziario na-zionale”.Le imprese agricole ed agroalimentari non stanno attraversando certamente un buon periodo – ha sot-tolineato il presidente di CreditAgri Italia Giorgio Piazza - la nostra struttura anche in virtù di questo prestigioso riconoscimento potrà certamente rappre-sentare ancor di più un valido riferimento per ogni tipo di richiesta fi nanziario”. “Siamo impegnati in un progetto economico nei servizi e nelle opportunità offerti alle imprese che operano nell’agroalimentare che e’ una leva compe-titiva formidabile per superare la crisi e per trainare il Made in Italy nel mondo" ha affermato il presi-dente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, la cultura e il cibo, coniugando l’innovazione alla tradizione.CreditAgri Italia è nato dalla fusione dei 38 consorzi agricoli presenti sul territorio nazionale, attualmente è, tra l’altro, soggetto accreditato per l’attivazione dei fondi pubblici di garanzia Sgfa (Società di Ge-stione Fondi per l'Agroalimentare) per il rilascio di garanzie dirette - fi no al 70% - contro garantite dallo Stato.

Per informazioni:CreditAgri Emilia RomagnaReferente Impresa Verde Ferrara:Alessandro BallariniTel. [email protected]

CREDITAGRI ISCRITTO NELL'ELENCO SPECIALE

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ACCREDITO SERVIZIO MILITARE SU PENSIONE

Tutti i pensionati che nel corso della vita lavorativa hanno svolto attività sia come dipendenti che come lavoratori autonomi, ( Coltivatori Diretti, Artigia-ni e Commercianti), o in più gestioni autonomi, e hanno prestato servizio militare, sono invitati a re-carsi presso gli uffi ci del patronato EPACA, al fi ne di verifi care l’esatto accredito della contribuzione fi gurativa del servizio militare, e per presentare, nel caso l’accredito non fosse effettuato corretta-mente, apposita domanda di ricostituzione di pen-sione, che può portare ad un incremento dell’im-porto della prestazione. Tale verifi ca non riguarda coloro che nel corso della vita lavorativa, pur avendo prestato servizio militare, hanno lavorato esclusivamente come coltivatori diretti.

MOD 0 BIS M PENSIONI ANNO 2012I pensionati INPS che in queste settimane hanno ricevuto dall’Istituto una busta contenete il mod. 0BIS M, riportante tutti i dati relativi alla pensioni di cui sono titolari, sono invitati a recarsi presso gli uffi ci provinciale o zonali del patronato EPACA, per verifi care che tutti i dati e gli importi spettanti siano esatti. Nella medesima busta possono esservi anche i mod. RED, e per i titolari di prestazioni di invalidi-tà civile i modelli di dichiarazione ICRIC, ICLAV, ecc., da portare con sollecitudine in Federazione per tutti gli adempimenti necessari.

ESENZIONE TICKET PER POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO

La Giunta regionale Emilia Romagna ha adottato provvedimenti a favore delle persone colpite dal terremoto, prevedendo da lunedì 11/06/2012 e fi no al 30/09/2012 l’esenzione dai ticket sanitari per:1) tutti i cittadini residenti nei Comuni terremota-ti: Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda, ai quali l’e-senzione viene riconosciuta d’uffi cio, in base alla residenza, e registrata telematicamente.2) i lavoratori, e loro familiari a carico, residenti in comuni dell’Emilia Romagna diversi da quelli colpiti dal sisma e che lavorano in imprese colpi-te dal sisma e che sono inseriti negli elenchi delle richieste di sostegno al reddito, tipo cassa integra-

zione; per avere l’esenzione dovranno presentare il documento di identità, la copia della domanda di sostegno al reddito e, per i familiari a carico, copia dell’autocertifi cazione di stato di famiglia.3) I residenti nei comuni di Bologna, Ferrara, Mo-dena, Reggio Emilia, che abbiano fatto richiesta agli uffi ci preposti di “dichiarazione di inagibilità” della propria casa,della studio professionale o dell’azienda, presen-tando copia di tale richiesta.

Per i lavoratori dei casi ai punti 2 e 3 si può pre-sentare anche apposita autocertifi cazione, a dispo-sizione presso tutte le strutture sanitarie.

CONTRIBUTI CD/CM E IAP 2012Il recente decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 emanato dal Governo a seguito del sisma in Emilia Romagna ha previsto all’art. 8 c. 1 p. 1) che per i contributi previdenziali, sia autonomi che dipen-denti, è previsto una sospensione del pagamento, per ora, al 30 settembre 2012. Tale slittamento ri-guarderà le aziende agricole collocate nei comuni della provincia di Ferrara colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012: Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino e Vigarano Mai-narda. Per i residenti del comune di Ferrara, la so-spensione riguarda esclusivamente coloro che, in seguito a richiesta del soggetto interessato, hanno avuto la dichiarazione di inagibilità dell’abitazione o dell’azienda, da parte dell’Autorità competente.

IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTIDOVUTI DAI COLTIVATORI DIRETTI,

COLONI, MEZZADRI PER IL 2012

MAGGIORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALIFASCIA 1 € 2.641,63

FASCIA 2 € 3.230,74

FASCIA 3 € 3.819,86

FASCIA 4 € 4.408,98

MINORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALIFASCIA 1 € 2.461,62

FASCIA 2 € 2.990,73

FASCIA 3 € 3.519,85

FASCIA 4 € 4.048,96

INFORMAZIONI EPACA

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AULTRASESSANTACINQUENNI

PENSIONATI – ZONE NORMALIFASCIA 1 € 1.708,81

FASCIA 2 € 2.003,37

FASCIA 3 € 2.297,93

FASCIA 4 € 2.592,49

IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTIDOVUTI DAGLI IMPRENDITORI

AGRICOLI PROFESSIONALI

MAGGIORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALIFASCIA 1 € 1.766,76

FASCIA 2 € 2.320,42

FASCIA 3 € 2.874,08

FASCIA 4 € 3.427,74

MINORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALIFASCIA 1 € 1.562,20

FASCIA 2 € 2.047,68

FASCIA 3 € 2.533,16

FASCIA 4 € 3.018,63

ULTRASESSANTACINQUENNIPENSIONATI – ZONE NORMALIFASCIA 1 € 887,12

FASCIA 2 € 1.163,95

FASCIA 3 € 1.440,79

FASCIA 4 € 1.717,62

Quest’anno l’INPS non invia al domicilio i mod. F 24 da utilizzare per il versamento, ma una comu-nicazione, che gli interessati sono invitati a portare nei nostri uffi ci, per gli adempimenti necessari.

SOSPENSIONE DEL PAGAMENTODEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI

PER I COMUNI COLPITI DAL SISMA DEL MAGGIO 2012

Con la circolare n° 85 del 15.06.2012 l’INPS ha fornito le indicazioni per sospendere il pagamento dei contributi previdenziali nei comuni interessati dai recenti eventi sismici. Il periodo contributivo oggetto della sospensione è quello dal 20 maggio al 30 settembre 2012. I comuni interessati sono: Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda.I soggetti interessati sono: I datori di lavoro pri-

vati, anche agricoli e domestici, i lavoratori auto-nomi, quali artigiani, commercianti e agricoli, CD CM e IAP, e gli iscritti alla gestione separata (com-mittenti, liberi professionisti). La sospensione riguarda le prime due rate dei contributi CD CM e IAP 2012, in scadenza il 16.07.2012 e 16.09.2012, per i datori di lavo-ro agricolo il 4° trimestre 2011 in scadenza il 18.06.2012 ed il 1° trimestre 2012 in scadenza il 16.09.2012, per i lavoratori domestici il versamen-to relativo al 2° trimestre 2012, in scadenza dal 01 al 10.07.2012 e gli eventuali arretrati di nuova as-sunzione, se la scadenza del pagamento ricade nel periodo interessato.Per usufruire della sospensione, bisogna presen-tare all’INPS apposita domanda, disponibile nei nostri uffi ci.

MALATTIE PROFESSIONALI AGRICOLEA seguito di diverse sentenze della Corte di Cassa-zione e di specifi che disposizioni di legge, è stata ampliata la tabella delle malattie professionali ri-conoscibili dall’INAIL anche in ambito agricolo.Il riconoscimento della malattia professionale può dare origine, come per gli infortuni, ad una inden-nità giornaliera per astensione temporanea assolu-ta dal lavoro, e al riconoscimento di postumi per-manenti indennizzabili in capitale o, se superiori ad un grado percentuale del 15%, alla costituzione di una rendita mensile.Ci sembra opportuno evidenziare di seguito alcune malattie professionali piuttosto frequenti in agri-coltura (ma anche in altri ambiti lavorativi) per le quali è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indennizzo; coloro che ritengono di poter essere nelle condizioni per richiedere il benefi cio potran-no rivolgersi all’uffi cio zona Coldiretti più vicino

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per la valutazione, anche attraverso una consulen-za medica completamente gratuita.

TUNNEL CARPALELa sindrome del tunnel carpale viene riconosciu-ta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movi-menti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegnati nella potatura ovvero coloro che svolgono l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici.Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato ori-gine alla malattia.

DIMINUZIONE DELLA CAPACITÀUDITIVA

I lavoratori che sono affetti da ipoacusia percet-tiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavorazioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agricoltura hanno diritto alla richiesta di in-dennizzo per il riconoscimento della malattia pro-fessionale: a titolo esemplifi cativo, in ambito agri-colo, è una patologia che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in modo frequente macchinari piuttosto rumorosi.Può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato ori-gine alla malattia.

ERNIE E PROTUSIONI DISCALI DELLA COLONNA LOMBO SACRALE

I lavoratori affetti da patologie della colonna lombo sacrale, per avere svolto lavorazioni quali condu-zione abituale di trattori agricoli, movimentazioni manuali di carichi svolte in modo non occasionale ed in assenza di ausilii effi caci, posture incongrue.Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono delle lavorazioni che hanno cau-sato la malattia.

TENDINITISono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono lavora-zioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdura o la sessatura del pol-lame.

Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato ori-gine alla malattia.

PATOLOGIE DEL GINOCCHIOLe borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le me-niscopatie degenerative o le tendinopatie del qua-dricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimen-to di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabellate: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viti-coltori ed in genere coloro che sono costretti all’u-tilizzo prolungato della gamba come punto di ap-poggio per far leva su attrezzi di lavoro. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato ori-gine alla malattia.Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, invitiamo gli interessati a rivolgersi al Patronato Epaca della Coldiretti dove personale qualifi cato saprà fornire le corrette indicazioni del caso.

Beatrice TagliaferriResponsabile provinciale EPACA Ferrara

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