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Ricerca di Approfondimento: Carlo Magno e Aquigrana. Al confine tra Germania, Olanda e Belgio Aquisgrana corrisponde alla moderna Aachen in tedesco, Aix-la-Chapelle in francese. Si trova al centro delle stesse vie di comunicazione europee che l'hanno resa celebre nella storia. Di origine romana (Aquae Granni), occuparta dai galli ripuari (sec. V), acuistò importanza sotto Carlo Magno che la scelse come sede della propria corte, tenendovi le diete (assemblee) imperiali e fondandovi la Schola Palatina, centro della rinascita culturale carolingia e europea. Nel 794 Carlo Magno scelse l'Aquae Granni come sua residenza; ancora oggi tutto nella città sembra rimandare a questo fatto storico... Fu il clima favorevole e il valore terapeutico delle sue acque che la fecero prescegliere da Carlo Magno quale suo soggiorno, egli vi costruì il proprio palazzo e la cappella palatina, consacrata nell'805. Del palazzo, grandioso e sontuoso edificio rettangolare terminato da un'abside semicircolare e protetto ad E. da una torre quadrata (il Granusturm, ancora in parte esistente), rimane poco più della pianta nel palazzo civico sorto in suo luogo alla metà del '300, ed occupato al primo piano dalla cosiddetta sala imperiale, la più vasta delle aule medievali della Germania (m. 18,50 × 45), dove si serviva il tradizionale banchetto dopo l'incoronazione degl'imperatori nella cattedrale. Non si conosce con precisione la data in cui Carlo Magno diede inizio al nuovo palazzo monumentale in muratura; il palatium nel quale nell'inverno 788-789 l'imperatore emanò i suoi atti non poteva essere la nuova aula regia. Soltanto a partire dal 794 il monarca risiedette di frequente ad Aquisgrana, e ciò per le sorgenti termali, dimorandovi stabilmente dall'807 all'814, anno della sua morte. È probabile che egli avesse deciso la costruzione del palazzo imperiale solo nel 786; già nell'800 la costruzione della cappella era terminata e solo un po' più tardi si conclusero i lavori del palazzo, nel quale Carlo riuniva la sua corte, e del Granusturm, dove erano ubicati gli appartamenti imperiali. La costruzione seguì un piano esattamente predisposto. Il materiale da costruzione fu estratto da cave diverse e trasportato ad Aquisgrana da reparti dell'esercito; le pietre squadrate romane furono invece tolte dalle mura della città di Verdun. Si può presumere quindi che la cappella, agli occhi di Carlo l'elemento senza dubbio più importante della costruzione, sia stata edificata negli anni tra il 794 e l'800 e l'aula regia solo dopo l'incoronazione avvenuta a Roma nell'800. L'edificio, che consisteva in una basilica a un solo piano con tre absidi, presentava all'esterno una decorazione di arcate su lesene, si trattava del più grande edificio civile in pietra edificato a Nord delle Alpi dalla caduta dell'Impero romano. Davanti al palazzo era stata predisposta un'ampia area quadrata, un corridoio di pietra, che iniziava nel palazzo su un piano solo e terminava nell'atrio della cappella, articolandosi su due piani, divideva l'area in una corte interna di palazzo e in una corte a esso esterna; la Torhalle, che probabilmente serviva anche da aula del tribunale, conduceva da questa corte esterna, dove si trovavano gli edifici in legno per il seguito dell'imperatore, a quella interna. Un secondo corridoio di legno portava dal Granusturm alla Cappella Palatina; l'imperatore se ne serviva per accedere alla chiesa. La Cappella Palatina aveva tre funzioni: riservare al sovrano in trono una posizione elevata durante le solenni funzioni liturgiche, consentire alla 'cappella di corte' l'attività religiosa e custodire le reliquie appartenenti al monarca. Aquisgrana e i suoi monumenti: Cattedrale: La cattedrale di Aquisgrana, oggi è uno dei monumenti più importanti della città. Fu eretta per volere di Carlo Magno, dove fu sepolto, i suoi resti sono ancora conservati in uno

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Ricerca di Approfondimento: Carlo Magno e Aquigrana.

Al confine tra Germania, Olanda e Belgio Aquisgrana corrisponde alla moderna Aachen in tedesco, Aix-la-Chapelle in francese. Si trova al centro delle stesse vie di comunicazione europee che l'hanno resa celebre nella storia. Di origine romana (Aquae Granni), occuparta dai galli ripuari (sec. V), acuistò importanza sotto Carlo Magno che la scelse come sede della propria corte, tenendovi le diete (assemblee) imperiali e fondandovi la Schola Palatina, centro della rinascita culturale carolingia e europea. Nel 794 Carlo Magno scelse l'Aquae Granni come sua residenza; ancora oggi tutto nella città sembra rimandare a questo fatto storico...Fu il clima favorevole e il valore terapeutico delle sue acque che la fecero prescegliere da Carlo Magno quale suo soggiorno, egli vi costruì il proprio palazzo e la cappella palatina, consacrata nell'805.Del palazzo, grandioso e sontuoso edificio rettangolare terminato da un'abside semicircolare e protetto ad E. da una torre quadrata (il Granusturm, ancora in parte esistente), rimane poco più della pianta nel palazzo civico sorto in suo luogo alla metà del '300, ed occupato al primo piano dalla cosiddetta sala imperiale, la più vasta delle aule medievali della Germania (m. 18,50 × 45), dove si serviva il tradizionale banchetto dopo l'incoronazione degl'imperatori nella cattedrale.Non si conosce con precisione la data in cui Carlo Magno diede inizio al nuovo palazzo monumentale in muratura; il palatium nel quale nell'inverno 788-789 l'imperatore emanò i suoi atti non poteva essere la nuova aula regia. Soltanto a partire dal 794 il monarca risiedette di frequente ad Aquisgrana, e ciò per le sorgenti termali, dimorandovi stabilmente dall'807 all'814, anno della sua morte. È probabile che egli avesse deciso la costruzione del palazzo imperiale solo nel 786; già nell'800 la costruzione della cappella era terminata e solo un po' più tardi si conclusero i lavori del palazzo, nel quale Carlo riuniva la sua corte, e del Granusturm, dove erano ubicati gli appartamenti imperiali. La costruzione seguì un piano esattamente predisposto. Il materiale da costruzione fu estratto da cave diverse e trasportato ad Aquisgrana da reparti dell'esercito; le pietre squadrate romane furono invece tolte dalle mura della città di Verdun. Si può presumere quindi che la cappella, agli occhi di Carlo l'elemento senza dubbio più importante della costruzione, sia stata edificata negli anni tra il 794 e l'800 e l'aula regia solo dopo l'incoronazione avvenuta a Roma nell'800. L'edificio, che consisteva in una basilica a un solo piano con tre absidi, presentava all'esterno una decorazione di arcate su lesene, si trattava del più grande edificio civile in pietra edificato a Nord delle Alpi dalla caduta dell'Impero romano. Davanti al palazzo era stata predisposta un'ampia area quadrata, un corridoio di pietra, che iniziava nel palazzo su un piano solo e terminava nell'atrio della cappella, articolandosi su due piani, divideva l'area in una corte interna di palazzo e in una corte a esso esterna; la Torhalle, che probabilmente serviva anche da aula del tribunale, conduceva da questa corte esterna, dove si trovavano gli edifici in legno per il seguito dell'imperatore, a quella interna. Un secondo corridoio di legno portava dal Granusturm alla Cappella Palatina; l'imperatore se ne serviva per accedere alla chiesa. La Cappella Palatina aveva tre funzioni: riservare al sovrano in trono una posizione elevata durante le solenni funzioni liturgiche, consentire alla 'cappella di corte' l'attività religiosa e custodire le reliquie appartenenti al monarca.

Aquisgrana e i suoi monumenti:

Cattedrale:La cattedrale di Aquisgrana, oggi è uno dei monumenti più importanti della città. Fu eretta per volere di Carlo Magno, dove fu sepolto, i suoi resti sono ancora conservati in uno

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scrigno all'interno dell'edificio. La Cappella Palatina costituisce il nucleo originale della cattedrale, che nel corso dei secoli venne più volte ampliata risultando in un curioso ed unico miscuglio di stili architettonici. Per 600 anni, dal 936 al 1531, la cattedrale fu luogo di incoronazione per re tedeschi e le loro regine.

Il Municipio:Di stile gotico, il Municipio di Aquisgrana fu costruito nel 14° secolo sulle fondamenta del palazzo reale di Carlo Magno, sotto la guida di Gerhard Chorus, sindaco di Aquisgrana. Solo la Torre Granus rispecchia l'architettura originale risalente a Carlo Magno. Al primo piano si trova la sala di incoronazione e cinque affreschi dell'artista Alfred Rethel -artista nativo di Aquisgrana- adornano le pareti, mostrando scene leggendarie della vita di Carlo Magno. Nel municipio sono inoltre da vedere le copie delle insegne imperiali,globo, corona imperiale, spade). Al piano terra vi sono invece camere riccamente adornate a testimoniare la gloria della città libera del 17° e 18° secolo, quando il municipio fu ricostruito in stile barocco.

Casa Lowenstein:La casa Löwenstein è stata costruita nello stesso periodo del municipio di Aquisgrana; fu completata probabilmente nel 1345. Si trova nella piazza del mercato ed è uno dei pochi edifici gotici insieme alla cattedrale e al municipio ad essere sopravvissuti al grande incendio del 1656. L'uso originale dell'edificio è sconosciuto; potrebbe essere stato una taverna ed in seguito divenuto residenza per i cittadini ricchi di Aquisgrana. Prende il nome da Anna Löwenstein: il suo primo proprietario conosciuto e di nobile famiglia. Una particolarità della casa è la figura del Santo Giovanni Nepomuceno, in una nicchia dell'edificio, risalente al 1747. Oggi la casa funge in particolar modo da archivio e museo del carnevale di Aquisgrana.

Elisenbrunnen - Fontana di Elisa: Si tratta di un edificio neo-classico, opera degli architetti Johann Peter Cremer e Karl Friedrich Schinkel, completato nel 1827 e ricostruito in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale nel 1953. Insieme al duomo e alla cattedrale è uno dei simboli di Aquisgrana. Deve il suo nome alla principessa Elisabetta Ludovica di Baviera. L'edificio venne ideato per contornare le fontane di acqua termale e curativa provenienti dalla sorgente dell'imperatore. È costituito da un atrio aperto con un portico dorico e un padiglione a destra e a sinistra con più locali. L'acqua calda (della sorgente dell'imperatore) (52°C) scorre da due fontane. È ricca di zolfo, e per questo motivo è contraddistinta da un caratteristico odore di uova marce (solfuro di idrogeno). In passato veniva considerata acqua potabile e bevuta da numerosissime persone proprio per le sue proprietà curative. Lastre di marmo nell'edificio ricordano nomi di personaggi prominenti che hanno bevuto l'acqua termale dalle fontane di Elisa. Alcuni esempi sono:Pietro il Grande,Federico il Grande,Giacomo Casanova e Georg Friedrich Händel. Oggi tuttavia, in seguito a regolamentazioni EU, la potabilità dell'acqua è un argomento problematico; per la sua composizione l'acqua è infatti da considerarsi un farmaco e per questo non può essere più somministrata senza controllo. L'edificio oggi viene quindi adibito anche ad altre funzioni; ospita eventi culturali come ad esempio la salsa o il tango argentino.Le fontane:Aquisgrana è famosa anche per le sue innumerevoli fontane che sottolineano ed evidenziano l'importanza dell'acqua per questa città (antica stazione termale). Alcuni esempi sono:

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Karlsbrunnen - La fontana di Carlo MagnoLa fontana rappresenta Carlo Magno con in mano il globo e lo scettro imperiale; si trova nella piazza del mercato e volge le spalle al municipio. È la più antica fontana della città ancora in funzione. Risale al 1620, con alcuni elementi aggiunti del secolo successivo. Durante l'invasione francese nel 1792 la statua di Carlo Magno fu portata via come bottino di guerra, venne poi restituita grazie alle trattative del sindaco Johann Wilhelm Gottfried von Lommessem nel 1804. La statua di Carlo Magno è stata attualmente sostituita con una copia l'originale si può osservare nella sala di incoronazione del municipio.Puppenbrunnen – La fontana delle bamboleLa fontana si trova in Krämerstraße, nei pressi del duomo e della cattedrale. È stata creata nel 1975 dallo scultore Bonifatius Stirnberg. Rappresenta un invito per i bambini al gioco e raffigura i personaggi tipici della vita di Aquisgrana: un cavaliere e il suo cavallo, una donna del mercato, un prelato, un professore ed un arlecchino, bambole e maschere di carnevale. Infine vi è un gallo al di sopra di tutte le figure a simboleggiare probabilmente la dominazione francese. Tutte le figure hanno articolazioni mobili.Kreislauf des Geldes - Circolazione del denaroLa fontana è dietro l'angolo di Hartmannstraße / Ursulinerstraße, costruita nel 1977 dallo scultore Karl Henning Seemann. Finanziata dalla Cassa di Risparmio di Aquisgrana rappresenta la circolazione del denaro. L'acqua, proveniente dalle sorgenti termali si muove infatti costantemente in senso antiorario, anche d'inverno a mostrare il flusso continuo del denaro. Sul bordo della fontana vi sono inoltre sei figure in bronzo che hanno a che fare col denaro: rappresentano l'avarizia, l'avidità, la protezione e l'accattonaggio. Inoltre c'è la figura di un padre che spiega al bambino come adoperare il denaro.

Klenkes-Denkmal:

Questo monumento si trova a Holzgraben ad Aquisgrana e raffigura dei ragazzi con il mignolo della mano destra alzato (da qui il nome Klenkes, cioè mignolo). Risale al 1970, ed è un monumento dello scultore Hubert Löneke. Il mignolo della mano destra alzato è da anni un simbolo rappresentativo della città di Aquisgrana e cio' è dovuto al fatto che in passato Aquisgrana era nota per le sue industrie tessili e le fabbriche di aghi. Qui vi lavoravano principalmente bambini che usavano il mignolo per eliminare gli aghi difettosi. Anche in seguito al declino di questo settore il mignolo alzato è rimasto un segno distintivo della città, nonché anche una forma di saluto.

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Sarcofago in oro che contiene i resti di Carlo Magno nella Cattedrale di Aquisgrana.

Ricostruzio dell' antico palazzo reale di Carlo Magno.

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Cattedrale di Aquisgrana oggi.