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€ 0,50 Anno II - n. 49- Vemerdì 5 marzo 2010 quotidiano l Altro www.altroquotidiano.it Liste: sanatoria cercasi Dopo l’incontro avvenuto ieri sera al Quirinale tra Napolitano e Berlusconi Più di 50 navi, con migliaia di persone a bordo, tra cui traghetti con molti passeggeri, sono bloccate dai ghiacci nel Mar Baltico. Lo hanno annunciato le autorità marittime svedesi. La maggior parte delle imbarcazioni bloccate non potranno riprendere la navigazione prima di diverse ore. Le autorità marittime svedesi hanno definito quelle attuali le peg- giori condizioni meteo da 14 anni a questa parte nel Baltico. Oggi una decisione del Consiglio dei ministri Sì della Corte d’appello al “listino” Polverini Ora di punta di Moisè AstA Immondizia e perseveranza T orna in auge la trita e triste vicenda del pattume disse- minato e ammucchiato per le strade delle città, peraltro, a sentire la parte meno rasse- gnata delle popolazioni interes- sate, mai veramente risolta. La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia per l’ormai famosa emergenza Campania. «Adesso – è il com- mento dell’on. Sonia Alfano, eurodeputata IdV – Berlusconi, Bertolaso e soci possono smet- tere di recitare la parte degli eroi che hanno salvato i cittadi- ni campani, dato che l’Europa dice che tale situazione ha messo in pericolo la salute umana e recato pregiudizio all’ambiente». Né giovano i tentativi di arzigogolare sul prima o sul dopo Bertolaso del periodo considerato dall’Euromagistratura: il governo italiano – secondo la Alfano – era tenuto a creare una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento pro- muovendo tecnologie pulite e prodotti riciclabili e riutilizza- bili. Non lo ha fatto. Non solo, ma “il governo continua a voler imporre alle popolazioni la costruzione di inceneritori che non sono esattamente tecnolo- gie pulite ma fonte di grande guadagno peri soliti noti». A voler transigere sul prima di Bertolaso, c’è da inorridire sul dopo, perché “errare huma- num est, perseverare diaboli- cum”. be confidato ai suoi, pur ribadendo la volontà di trovare delle soluzioni per sbloccare la situazione, come ad esempio la messa a punto di un nuovo decreto interpretativo delle norme sulla presentazione delle liste. Un provvedimento al vaglio dei tecnici, che potrebbe essere esaminato nel pomeriggio dal Cdm. Ma la strada del provvedi- mento d'urgenza proprio non piace al Capo dello Stato, e rischierebbe di portare ad un muro contro muro tra governo e Colle. Tanto che in molti, nel Pdl, consigliano di confi- dare nella sentenza del Tar PAG. 4 Prigioniere del ghiaccio Silvio Berlusconi sale al Quirinale con un’ipotesi di decreto per riapri- re i termini di ammissione delle liste per le regionali, ma Giorgio Napolitano lo stoppa. Resta perciò ancora in alto mare, dopo un'ora di colloquio tra il premier ed il Capo dello Stato, la vicenda delle liste in Lazio e Lombardia e salta all'ulti- mo momento un consiglio dei ministri, mai convocato ufficial- mente anche se ai titolari dei vari dicasteri era stata chiesta la dispo- nibilità a partecipare ieri sera alle 22 ad una riunione del governo; riunione che è slittata a oggi pome- riggio, alle 18. Dal Colle, ufficial- mente un “no comment”, anche se trapelano da fonti della maggioran- za il no del Capo dello Stato allo strumento del decreto e le sue per- plessià sul mancato accordo con le opposizioni su un tema così delica- to. Il presidente del Consiglio, dopo una lunga riunione a Palazzo Chigi è rimasto da solo nel palazzo, nella notte, continuando a lavorare nel suo studio alla ricerca di una “sana- toria” del “pasticcio” combinato dalle sue truppe e dai suoi colon- nelli. Chi ha avuto modo di sentirlo lo descrive amareggiato e pessimi- sta. L'incontro al Quirinale ''è andato decisamente male'', avreb-

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€ 0,50

Anno II - n. 49- Vemerdì 5 marzo 2010

quotidianol’Altro

www.altroquotidiano.it

Liste: sanatoria cercasiDopo l’incontro avvenuto ieri sera al Quirinale tra Napolitano e Berlusconi

Più di 50 navi, con migliaia di persone a bordo, tra cui traghetti con molti passeggeri, sonobloccate dai ghiacci nel Mar Baltico. Lo hanno annunciato le autorità marittime svedesi.La maggior parte delle imbarcazioni bloccate non potranno riprendere la navigazioneprima di diverse ore. Le autorità marittime svedesi hanno definito quelle attuali le peg-giori condizioni meteo da 14 anni a questa parte nel Baltico.

Oggi una decisione del Consiglio dei ministriSì della Corte d’appello al “listino” Polverini

Ora di punta

di Moisè AstA

Immondiziae perseveranzaTorna in auge la trita e triste

vicenda del pattume disse-minato e ammucchiato per lestrade delle città, peraltro, asentire la parte meno rasse-gnata delle popolazioni interes-sate, mai veramente risolta. LaCorte di Giustizia dell’Unioneeuropea ha condannato l’Italiaper l’ormai famosa emergenzaCampania. «Adesso – è il com-mento dell’on. Sonia Alfano,eurodeputata IdV – Berlusconi,Bertolaso e soci possono smet-tere di recitare la parte deglieroi che hanno salvato i cittadi-ni campani, dato che l’Europadice che tale situazione hamesso in pericolo la saluteumana e recato pregiudizioall’ambiente». Né giovano itentativi di arzigogolare sulprima o sul dopo Bertolaso delperiodo consideratodall’Euromagistratura: ilgoverno italiano – secondo laAlfano – era tenuto a creareuna rete integrata e adeguatadi impianti di smaltimento pro-muovendo tecnologie pulite eprodotti riciclabili e riutilizza-bili. Non lo ha fatto. Non solo,ma “il governo continua a volerimporre alle popolazioni lacostruzione di inceneritori chenon sono esattamente tecnolo-gie pulite ma fonte di grandeguadagno peri soliti noti». Avoler transigere sul prima diBertolaso, c’è da inorridire suldopo, perché “errare huma-num est, perseverare diaboli-cum”.

be confidato ai suoi, pur ribadendola volontà di trovare delle soluzioniper sbloccare la situazione, comead esempio la messa a punto di unnuovo decreto interpretativo dellenorme sulla presentazione delleliste. Un provvedimento al vagliodei tecnici, che potrebbe essereesaminato nel pomeriggio dalCdm. Ma la strada del provvedi-mento d'urgenza proprio non piaceal Capo dello Stato, e rischierebbedi portare ad un muro contro murotra governo e Colle. Tanto che inmolti, nel Pdl, consigliano di confi-dare nella sentenza del Tar

PAG. 4

Prigioniere del ghiaccio

Silvio Berlusconi sale al Quirinalecon un’ipotesi di decreto per riapri-re i termini di ammissione delleliste per le regionali, ma GiorgioNapolitano lo stoppa. Resta perciòancora in alto mare, dopo un'ora dicolloquio tra il premier ed il Capodello Stato, la vicenda delle liste inLazio e Lombardia e salta all'ulti-mo momento un consiglio deiministri, mai convocato ufficial-mente anche se ai titolari dei varidicasteri era stata chiesta la dispo-nibilità a partecipare ieri sera alle22 ad una riunione del governo;riunione che è slittata a oggi pome-riggio, alle 18. Dal Colle, ufficial-

mente un “no comment”, anche setrapelano da fonti della maggioran-za il no del Capo dello Stato allostrumento del decreto e le sue per-plessià sul mancato accordo con leopposizioni su un tema così delica-to. Il presidente del Consiglio, dopouna lunga riunione a Palazzo Chigiè rimasto da solo nel palazzo, nellanotte, continuando a lavorare nelsuo studio alla ricerca di una “sana-toria” del “pasticcio” combinatodalle sue truppe e dai suoi colon-nelli. Chi ha avuto modo di sentirlolo descrive amareggiato e pessimi-sta. L'incontro al Quirinale ''èandato decisamente male'', avreb-

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5 marzo 2010 2VentiquattrOrel’Altroquotidiano

Direttore responsabile: Ennio simeoneRedazione: Viale Regina Margherita n. 232 int. 19

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Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa EditoriaMultimediale) - Presidente:stefano ClericiSede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma

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l’Altroquotidiano

L’OnOmasticO

accadde Oggi

Agata

strage di sarajevo

Sant’Agata nacque nei primi decenni del iii secolo a catania inuna ricca e nobile famiglia di fede cristiana. Verso i 15 anni volleconsacrarsi a Dio. il vescovo di catania accolse la sua richiestae le impose il velo rosso.

iL 5 febbraio 1994 si consuma la strage del mercato coperto dimula Mustafe Bašeskije nella Sarajevo assediata ormai da dueanni. Morirono 69 persone e almeno 200 rimasero ferite. Unastrage che sconvolse il mondo.

Terremoto:arrestati anchePiscicelli e Cerruti

FiRenze

I giudici della Corte d’assise di Perugia hannodepositato le motivazionidella condanna di RaffaeleSollecito e di Amanda Knoxper il delitto di Meredith.L’insieme degli elementiemersi nel processo, silegge, “evidenzia un quadrocomplessivo e unitario,senza vuoti e incongruen-ze”. Le motivazioni dellasentenza di condanna deidue imputati, sono conte-nute in un voluminosofascicolo. Si tratta di 427pagine firmate dal presi-dente della Corte GiancarloMassei e dal giudice a latereBeatrice Cristiani. “Quello di MeredithKercher è stato un omicidio compiuto senza

alcuna programmazione, senza alcuna animo-sità o sentimento rancoro-so contro la vittima che inqualche modo possanoessere visti quale prepara-zione-predisposizione alcrimine – scrive il collegio -. I fatti risultano esserestati realizzati in forza dicontengenze meramentecasuali”. Nel provvedimen-to si afferma inoltre che laKnox “accusò liberamentePatrick Diya Lumumba diavere ucciso Meredithnella consapevolezza del-l’innocenza dello stesso”.Amanda Knox e Raffele

Sollecito sono stati condannati rispettivamen-te a 26 e 25 anni di carcere.

“Delitto meramente casuale”Depositate le motivazioni dell’omicidio di Meredith Kercher

“Sono costretto a puntare al Mondiale".Alessandro Del Piero non ha ancora abban-donato la speranza di conquistare unamaglia azzurra in vista dei Mondiali inSudafrica.

Arrestati l'imprenditoreFrancesco Piscicelli (in carcere) el'avvocato Cerruti (arresti domi-ciliari) nell'ambito dell'inchiestasui “grandi eventi”. Piscicelli, giàindagato per corruzione, è unodei personaggi che in una inter-cettazione telefonica ridevano delsisma avvenuto in Abruzzo. I duearrestati sono accusati di averaiutato l'imprenditore RiccardoFusi a riottenere l'appalto per lascuola marescialli di Firenze.

Scaglia chiedenuovointerrogatorio

RicicLAGGio

Silvio Scaglia, il fondatore diFastweb arrestato nell'ambito del-l'inchiesta sul riciclaggio, "prima dipresentare una istanza al tribunaledel riesame, vuole incontrare ipm". Lo ha riferito il suo avvocato,Antonio Fiorella dopo una lungachiacchietata con Scaglia.. Da partedel suo assistito, c'è totale collabo-razione con gli inquirenti, "al finedi chiarire la posizione e ribadirel'estraneità ai fatti, che sonoresponsabilità di altri soggetti".

Fatto a pezzie gettato nel canalegallerista Schubert

MiLAno

Contrasti negli affari per alcuniquadri. Un appuntamento perchiarirsi che si trasforma in una liteviolenta. Giovanni Schubert, titola-re della galleria Borgogna, nellacentralissima via Visconti diModrone a Milano, è stato massa-crato di botte e il suo assassino,Matteo Chigorno, 36 anni, che hagià confessato, ha fatto il cadaverea pezzi, poi infilati in sacchetti diplastica e buttati in un canale adia-cente al Naviglio Alzaia pavese.

Body scannerin funzionea Fiumicino

RoMA

Alex vuole i Mondiali

LA Foto

E' partita all'aeroporto diFiumicino la sperimentazione delprimo body scanner in Italia. Lamacchina è stata attivata alla pre-senza dei ministri dei trasporti edella salute, Altero Matteoli eFerruccio Fazio, e del presidentedell'Enac, Vito Riggio. La fasesperimentale durerà dalle 4 alle 6settimane: Non ci sono problemi,è stato assicurato, né per la salutené per la privacy: dunque, il tuttonella massima sicurezza.

Sollecito e Knox condannati a 26 e 25 anni

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5 marzo 2010 3VentiquattrOrel’Altroquotidiano

Tutto dipende dai neuroni spec-chio: quelli delle donne sono

più ''svegli'' di quelli degli uomini, ecosi' davanti a un errore o aun'azione inappropriata il cervellodel gentil sesso accende prima la''spia'' che indica che qualcosa nonsta andando per il verso giusto.L'uomo invece e' un po' più lento, eci arriva dopo.

La differenza la fa l'impulsivitàdelle donne contrapposta alla

razionalita' maschile, che fa sì chei neuroni specchio femminili siano

iL cASo

Le donne più sveglie degli uomini più reattivi.

Lo studio, condotto dal Cnr incollaborazione con

l'Universita' di Milano-Bicocca epubblicato sulla rivistaNeuropsychologia, spiega che ledonne si fanno guidare dall'istintonel rilevare le azioni incongruenti,e risultano quindi più rapide degli

uomini che invece sono piu' razio-nali e, quindi, più ''lenti'' nel perce-pire ciò che non va.

''I dati hanno evidenziato il rico-noscimento automatico delle

immagini dotate di scopo e ladistinzione da quelle inappropria-te - spiega Alice Mado Proverbiodell'Università di Milano-Bicocca,

che ha guidato lo studio - a partiredai 170-200 millisecondi post-sti-molo, soprattutto nel cervello fem-minile che evidenzia un'elabora-zione piu' rapida''. Dopo circa 450-600 millisecondi, spiegano i ricer-catori, si osserva il picco dellarisposta negativa ai gesti impro-babili e inappropriati, con unaconnotazione più ''affettiva'' nelladonna e più ''razionale'' nell'uomo.Insomma, per farla breve, si èarrivati alla conclusione che ladonna è più sveglia dell’uomo.

La Corte di giustizia Ue del Lussemburgo ha condannato l'Italia sul casodei rifiuti in Campania. Nella sentenza i giudici hanno accolto il ricorsopresentato dalla Commissione europea nel luglio 2008. In particolare, silegge nella sentenza, l'Italia, "non avendo adottato tutte le misure necessa-rie per evitare di mettere in pericolo la salute umana e di danneggiare l'am-biente, è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della diret-tiva rifiuti". "Né l'opposizione della popolazione, né gli inadempimenticontrattuali e neppure l'esistenza di attività criminali costituiscono casi diforza maggiore che possono giustificare la violazione degli obblighi deri-vanti dalla direttiva e la mancata realizzazione effettiva e nei tempi previ-sti degli impianti", si legge nella sentenza. La Corte di giustizia, constatan-do che l'Italia "non ha adottato tutte le misure necessarie, ha messo inpericolo la salute umana e recato pregiudizio all'ambiente". Non è statacreata una rete adeguata e integrata di impianti di recupero e di smalti-mento e non sono state adottate tutte le misure necessarie per evitare dimettere in pericolo la salute umana e di danneggiare l'ambiente nellaRegione Campania. L'Italia quindi, ancora una volta, è venuta meno aisuoi obblighi.

Rifiuti, la Corte Ue condanna l’Italia

LUSSeMBURGo

Avevano dato ai loro alunni fotogra-fie dell'ex campione di football O.J.Simpson come esempio di "eroenero" da ricordare tra quelli chehanno fatto la storia americana con-temporanea. Per questo, tre inse-gnanti di Los Angeles sono statisospesi. I professori dovevano pre-parare gli scolari ad una celebrazio-ne dedicata alla Black History ame-ricana. Così hanno inserito ancheSimpson, imputato anni fa perl'omicidio della moglie. La portavo-ce del distretto scolastico, GaylePollard-Terry, ha riferito che i tre insegnati saranno rimossi dalle rispetti-ve classi Ai maestri, tutti bianchi, era stato chiesto di organizzare unaparata per far conoscere ai bambini i personaggi di colore che hannosegnato la storia americana contemporanea.

“O. J. Simpson eroe”Sospesi tre docenti

StAti Uniti

Una fuga di massa causata dalla caduta di uncancello, durante un pranzo della comunità diKripalu Maharaj a Pratapgarh (Uttar Pradesh),ha causato la morte di 65 persone. Il grave inci-dente è avvenuto vicino al Ramjanki Temple,dove era convenuta una grande folla di seguacidella comunità del Kripalu Maharaj. Migliaia dipersone erano accorse al tempio in occasione diuna visita del loro leader spirituale. Secondo lapolizia, migliaia di seguaci erano accorsi perricevere dalle mani del guru Kripalji Maharaj ilPrasad (cibo offerto agli dei e poi consumato). Quando si è creato la calca e poi la tragedia.

Fuga di massada un tempio65 morti nella calca

inDiA

Riccardo Noury, portavoce di AmnestyInternational Italia, ha lanciato un appelloaffinché le forze internazionali presenti adHaiti vigilino sulla situazione nelle tendopoli,dopo le numerose denunce di stupri. "In unasituazione in cui non c'è più né legge, né ordine,né diritto, questo tipo di situazioni possonoaumentare. Avevamo lanciato l'allarme all'in-domani del terremoto, purtroppo si è rivelatofondato", ha spiegato. "E' fondamentale - haaggiunto Noury - che chi esercita un potere dimonitoraggio sulla ricostruzione si prenda curadei gruppi pi- deboli: donne e bambini”.

Amnesty Internationallancia l’allarme stupri su donne e bambini

HAiti

Dopo il sisma la popolazione di Haiti sta subendo la

violenza degli sciacalli e degli stupratori.

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5 marzo 2010 4il FattOl’Altroquotidiano

Solo ipotesidi salvataggiodelle liste Pdl

Tra Napolitano

e Berlusconi

Il capo dello Stato ha detto no a un decretoche cambi le regole dopo che è stato fattoil “pasticcio” . Oggi Consiglio dei ministri

L'ultima parola spetterà aGiorgio Napolitano. Sarà ilcapo dello Stato a dire se lasoluzione prospettata daSilvio Berlusconi per usciredal caos delle liste elettorali, ilgiorno in cui la corte d'appel-lo riammette a Roma il listinodi Renata Polverini, sia omeno percorribile. Il premierè salito ieri sera al Quirinale.Con in tasca diverse carte dagiocare per uscire dall'impas-se: la prima, quella su cuipunta per evitare l'esclusionedelle liste in Lombardia eLazio, è quella di un decretolegge che posticipi la scadenzadei termini per la presenta-zione delle liste elettorali,senza spostare la data delvoto. Se questa non dovesseandare bene, il premier met-terà in campo altre soluzioni:quella di un decreto 'interpre-tativo' che consenta di allen-tare le maglie delle normesulla presentazione delle listeo, come estrema ratio, quelladi un dl che sposti diretta-mente la consultazione eletto-rale di 15 giorni/un mese,almeno per le due regioni

interessate. Ma il suo jolly è laprima opzione. Anche perchési ha un precedente autorevo-le, quello del '95, quandoOscar Luigi Scalfaro, alloracapo dello Stato, firmò un dlche spostò la scadenza dei ter-mini per la presentazionedelle liste dalle ore 12 del 29marzo alle 20 del 31 marzo. Inpratica, poco più di 48 oredopo. Un'ipotesi che per ilcentrodestra ha più di qual-che possibilità di successo.Tanto è vero che un Consigliodei ministri straordinario ègià stato convocato per ierisera alle 22. Segno che il cen-trodestra confida nel buonesito del confronto con ilColle, ma anche sulla com-prensione dell'opposizione.Sul primo fronte si deve peròregistrare la massima cauteladel Quirinale. "Ancora non c'énulla di definito; quando arri-verò a Roma stasera, vedrò",si è limitato a dire il presiden-te della Repubblica pocoprima di lasciare il Belgio. "Sequalcuno mi spiega cos'è" lasoluzione politica prospettata

da alcuni esponenti del cen-trodestra "la esaminerò", haaggiunto Napolitano. Sulsecondo fronte, quello dellareazione dell'opposizione, isegnali non sono incoraggian-ti: "Qualsiasi intervento d'ur-genza in materia elettorale incorso d'opera sarebbe total-mente inaccettabile", harisposto gelido Pier LuigiBersani, segretario del Pd.Altrettanto duro Antonio diPietro, leader dell'Idv, che haparagonato l'ipotesi di un dlad un "golpe". Ma la maggio-ranza sembra confidare nelvia libera del Colle per placarele critiche dell'opposizione."Sbraiteranno ma se ci sarà ilconsenso del capo dello Statoalla fine si adegueranno",spiega un ministro del centro-destra. Quel che è certo è cheil centrodestra non sembraintenzionato a lasciare ai giu-dici del Tar la decisione su chicorrerà in due regioni fonda-mentali per l'esito del voto difine marzo. Tant'è che il presi-dente della regioneLombardia RobertoFormigoni ha annunciato cheverranno presentate denunceper irregolarità che sarebberostate commesse dall'ufficiocentrale regionale che haaccolto il ricorso dei radicali e

contro chi avrebbe potutomanomettere le liste con lefirme. Dopo un incontro con ivertici della Lega (doveUmberto Bossi ha auspicatouna "soluzione politica"),Berlusconi ha presiedutol'Ufficio di presidenza del Pdl.Davanti a ministri, coordina-tori nazionali e regionali delpartito, il premier ha difesogli esponenti locali e si è sca-gliato contro l'eccessivo fisca-lismo di alcuni magistrati chehanno avuto un atteggiamen-to troppo rigido. Il Pdl, hasostenuto il Cavaliere, è "vitti-ma di un sopruso" anche per-ché, ha aggiunto con una bat-tuta amara, è curioso che noimandiamo i militari italianiper garantire il voto inAfghanistan e poi non civenga garantito il diritto divoto in Italia. Anche il presi-dente della Camera,Gianfranco Fini, che ha lavo-rato per abbassare i toni, si èattivato per trovare una solu-zione che sia la più condivisapossibile. Fini, in questi duegiorni, ha lavorato per aprireun dialogo con le opposizionie adesso attende di capire cheaccoglienza avranno alQuirinale le proposte avanza-te da Berlusconi.

Berlusconi ha incontrato Napolitano ieri sera

di Federico Garimberti (Ansa)

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5 marzo 2010 5City & Sitil’Altroquotidiano

campania

Truffavanodisabili:in manetteavvocati

Contattavano le famiglie conragazzi disabili e presentavanoper loro un ricorso legale perottenere dalla RegioneCampania un sostegno econo-mico. Dopodiché intascavano isoldi, facendo credere alle fami-glie che dall’ente locale fossearrivato poco o nulla.Le truffe hanno fruttato a dueavvocati e alcuni funzionari dibanca oltre due milioni e200mila euro. Le vittime sonodecine di famiglie: lo stessogruppo aveva già messo le basiper truffarne almeno altre 40,per altri 2 milioni di euro.Sono finiti agli arresti domici-liari due avvocati, uno a Roma euna a Benevento, mentre sonoscattate le manette per il titola-re di una filiale di una banca aBenevento e l’obbligo di firmaper un funzionario della stessaagenzia. Gli avvocati infatti,non solo ingannavano le fami-glie inducendole a firmare unarinuncia a gran parte di quantoveniva erogato dalla Regione,ma andavano anche a riscuote-re gli assegni circolari intestatialle famiglie con documentifalsi, grazie alla complicità dialcuni funzionari degli istituti dicredito.Dopo la denuncia di una fami-glia che era andata a riscuotereun assegno accorgendosi cheera già stato pagato dalla bancasono scattate le lunghe indaginiall’alba del 4 marzo è scattatal’operazione “Camaleonte” cheha portato a perquisizioni aRoma, Benevento e Pozzuoli,all’esecuzione delle quattromisure cautelari e alla notificadell’avviso di garanzia per altriquattro indagati, accusati ditruffa, falso e riciclaggio.

carpineto romano

Il paese rivuole CaravaggioC ‘è una disputa che vede con-tendersi un capolavoro diCaravaggio: il quadro “SanFrancesco in meditazione”, del1606. Al cen-tro di questocontenziosoci sonoRoma eC a r p i n e t oR o m a n o ,una piccolacittadina chesi trova suimonti Lepininella provin-cia sud della capitale, città nata-le peraltro di papa Leone XIII.“Lavoreremo affinché si possa

presto salutare il ritorno aCarpineto Romano della pre-ziosa tela del Caravaggio pressoil Museo civico di Palazzo

Aldobrandini”,si legge nel pro-gramma digoverno delneoeletto sinda-co del PdQ u i r i n oBriganti. Il quadro è statoscoperto nel1968 e dopo unpiccolo soggior-

no nel paesino è stato portato aRoma per il restauro e da lì nonsi è più mosso, anche perché

Carpineto Romano non avevaun posto idoneo dove conser-varlo. Ora però la disputadovrebbe finire dato che laRegione Lazio ha dato 2,5milioni di euro per sistemare ilMuseo civico di PalazzoAldobrandini. Bisogneràcomunque aspettare il 2011 perla rentrée a Carpineto Romano,perché il quadro, nell'ambitodelle iniziative per l'anniversa-rio della morte dell'artista, è intournée per la Scandinavia, poitoccherà Helsinki e Bergen,mentre e a novembre sarà aPalazzo Venezia per la grandemostra "Roma al tempo diCaravaggio".

Una campagna pubblicitaria diun marchio di caffè italiano stasollevando un putiferio aNapoli. A protestare è l’UnioneDonne Italiane che ha chiesto alsindaco della città Rosa RussoIervolino l’immediata rimozio-ne dei cartelli pubblicitari.Napoli, infatti, è stata letteral-mente tappezzata da poster6X3 in cui una signorina, con inmano una macchina per fare ilcaffè espresso promette di…darla gratis. Il riferimento èovviamente alla macchina perfare il caffè ma il messaggio

pubblicitario è quantomenoambiguo.A leggerla nella sua interezza, loslogan è innocuo: «Compri lamacchina del caffè? Sei pazzo.Noi…Te la diamo gratis».Peccato però che l’effetto voluto(?) e raggiunto dalla campagnapubblicitaria sia del tutto diver-so e che, almeno da lontano, laprima parte dello slogan sia ille-gibile. Il risultato, quindi, è bendiverso: chi vede il cartellonepubblicitario nota solo un’avve-nente signorina e legge la scrit-ta “te la diamo gratis”.

Da qui la protesta dell’Udisecondo cui «si tratta di unacampagna che esprime e rias-sume la cultura combattutadalla politica delle donne e dalledonne, quelle così dette cittadi-ne comuni, che continuamenteci segnalano la loro offesa.Napoli dal mese di novembreha adottato una delibera cherende indisponibili gli spazipubblici a simili scempi “perchéoffensivi e lesivi della dignitàfemminile”, ed istituisce unacommissione ad hoc».

napoli

Femministe protestano per lo spot

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5 marzo 2010 6la tribunal’Altroquotidiano

La migLiOre deL giOrnO

Marassi su “il Mattino”

Sì. è il de profundisper l’articolo 18

Non credevo proprio che lagiornata di ieri, aperta dalla

dichiarazione del Sen.Treu didenunzia dell'attacco all'art.18dello Statuto dei Diritti deiLavoratori, si sarebbe chiusa conl'approvazione della legge volutada Sacconi e dalla destra checontrolla il Parlamento. Lo stes-so Senato che mercoledì ha salu-to con un applauso commosso ilsenatore Di Girolamo elettofraudolentemente dalla 'ndran-gheta all'estero ha congedatouna legge che segna il passaggiodai diritti e dalle tutele al proibi-zionismo. Ai lavoratori vieneproibito di adire il giudice incaso di licenziamento senza giu-sta causa e dovranno accettare ilverdetto inappellabile di un arbi-tro. Noto con sconcerto che laparola "obbligatorio" ricorresempre più frequentementenella legislazione voluta da que-sta generazione di giuslavoristiche da D'Antona a Biagi agliattuali Ichino e altri nel corso diquasi due decenni hanno disar-ticolato il sistema giuridico ita-liano, lo hanno americanizzatonei suoi aspetti peggiori e ribut-tanti. Il modello americanofiglio della sconfitta del sindaca-to ottenuta con l'uccisione deisuoi dirigenti dai killers dellaPinkerton (la famosa agenziaora diventata la

Campagne di falsificazione edi manipolazione della opi-

nione pubblica si sono svolte perl'affermazione della deregula-tion. Insigni personaggi comeMonti hanno contrapposto idiritti dei genitori alla condizio-ne precaria dei figli (da loro crea-ta) in nome della "modernità" edella "flessibilità". Autorevoliesponenti dell'ex Pci comeD'Alema hanno avvertito iragazzi di non aspettarsi il postofisso e di confrontarsi con il mer-cato. Ieri il ministro del Lavor siè spinto fino a dichiarare che i

lavoratori non sono "minushabent". Sono alla pari conl'azienda!! Un'affermazione chevorrebbe ribaltare la radice deldiritto del lavoro basata appuntosulla constatazione della dispari-tà tra imprenditore e lavoratoree quindi sulla tutela della partedebole. Mettere sullo stessopiano lavoratore e datore dilavoro significa chiudere la sto-ria del movimento sindacale etornare ai rapporti esistentiprima della sua nascita.Torniamo indietro di due secoli.

Anche se "Repubblica" parladi "rivolta "dei sindacati e

dell'opposizione alla leggeapprovata ieri dal Senato si hal'impressione che la legge sia giàstata metabolizzata e di fattosubita o accettata. Non c'è nes-suna rivolta! L'opposizione inParlamento anche se ha votatocontro è stata sostanzialmenteconsenziente. Non ha votato afavore perchè non era necessa-rio ma nel corso di questi dueanni ha partecipato a tutto illavorio di incubazione, limatura,elaborazione della normativa.Una normativa studiata da chiconosce a fondo il diritto e troval'escamotage leguleio per "aggi-rare" alle spalle quanto vuolepredare . L'articolo 18 delloStatuto resterà ma sarà unamaceria inerte, pronta a rovina-re ed unirsi alle tante altre mace-rie dei diritti perduti o ceduti inquesti anni.

Isindacati non hanno reagito.Hanno reso interviste di

malavoglia fatte sopratutto suiniziativa dei giornali. Epifani,dopo aver descritto tutti i malidella riforma, si è spinto fino apreannunziare ricorso alla CorteCostituzionale ( "se ce ne saran-no le condizioni"). Da quiall'eventuale pronunziamentodella Corte potrebbero passareanche tre anni o quattro anni edintanto la nuova normativa si

di PiEtro ANCoNA

Articoli e lettere per queste paginevanno indirizzati a

[email protected]

farà le ossa e diventerà partedella realtà dei rapporti sociali.La CGIl avrebbe potuto annun-ziare una riunione della suasegreteria, proclamare una qual-che mobilitazione nei posti dilavoro. Niente! si è limitata aconstatare quanto è amara epiena di fiele la medicina fabbri-cata in Senato. Cisl ed Uil hannorivendicato la loro esclusivanella materia forse temendoprese di posizione della sinistrapolitica. L'Italia vanta Sindacaticon oltre diecimilioni di iscritti.Una potenza! Ebbene, con ilconcorso attivo o soltanto passi-vo di questa potenza siamodiventati un paese in crisi per ibassi, bassissimi salari, un paesedi precari e di lavoratori senzadiritti. Abbiamo lavoratori sem-pre più poveri ed infelici !

La legge approvata non si èlimitata a liquidare l'art.18.

Ha ridotto la scuola dell'obbligodi un anno che potrà esserespeso per apprendistato.Naturalmente questo riguarderàsoltanto le famiglie povere. Hareintrodotto il discusso istitutodella staff leasing una possibili-tà di affittare interi gruppi di

lavoratori anche a tempo inde-terminato, una arma in più nelvantaglio delle possibilità offer-ta alle imprese. Il lavoro umanoviene totalmente disarticolato inun numero infinito di opzionipadronali!

Anche su questa questione, ilsilenzio dei Sindacati di

Regime è assordante. Per chinon avesse capito da oggi in poila politica sociale è fatta soltantodalla Confindustria. Il sindacatodeve soltanto concorrere alla suaesecuzione magari estendendola pratica degli enti bilaterali finoa farla diventare sostitutiva delwelfare. Deve tacere ed ubbidire.Prepararsi alle prossime cessio-ni. Perchè non privatizzarel'INPS e l'INAIL? Perchè nonpassare ai contratti individuali?

Ieri i giornali parlavano quasiesclusivamente del tormento-

ne delle liste elettorali di Roma eMilano. Le anime belle biparti-san si dedicano alla patata ecolo-gica. Nessuno sembra notareche la moviola ci rimanda all'in-dietro, agli anni cinquanta.Domani dell'art.18 non ne parle-rà più nessuno.

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venerdì

5 marzo 2010 7la tribuna

La storia di ogni nazione è ine-ludibilmente fatta, in buona

se non massima parte, dallepatrie vicende giudiziarie di piùampio respiro. In passato veniva-no ricordate le battaglie tra avver-se e contrapposte milizie, oggi siprovvede ad almanaccare e regi-strare le evoluzioni dei piùimportanti processi. Con lanecessaria precisazione che il cri-terio di attribuzione dell’impor-tanza è dato, si spera ovunque,non già dalla gravità ma dall’ap-partenenza partitica del presuntoinnocente autore del suppostoreato per cui si procede.

Ormai è stata da tutti metabo-lizzata la sentenza della

Cassazione con cui l’avvocatoMills è stato riconosciuto autoredel reato in relazione al quale erastato ritenuto colpevole ma nonpassibile di condanna penale perintervenuta prescrizione delreato medesimo. Molti hannopensato che questa sentenzaabbia significato, implicitamentee correlativamente, il riconosci-mento della responsabilità diSilvio Berlusconi in relazione allostesso reato, di cui gli stessi pub-blici stipendiati accusatori diMills ebbero a vedere proprio nelCavaliere (la cui posizione erastata stralciata per effetto dell’en-trata in vigore della fu “leggeAlfano”) l’oscuro ispiratore. Ehanno sbagliato!

In primis perché hanno omessodi considerare che, secondo il

dettato costituzionale, la respon-sabilità penale è personale indideve essere attribuita in via diret-ta anziché presuntiva e da un pre-ciso provvedimento giurisdizio-nale piuttosto che mercè articoligiornalistici.

Secondariamente in quanto laribattezzata sentenza “Mills”

premia Berlusconi e proclama la

In realtàla Cassazionepremia Berlusconi

l’Altroquotidiano

di MArio toCCi

La migLiOre deL giOrnO

Vauro su “il Manifesto”

Analizzando la sentenza Mills

bontà dei contenuti dei program-mi di governo del Popolo dellaLibertà in materia di giustizia.

Improcedibilità dei processipenali nei confronti delle quat-

tro più alte cariche statali consospensione del decorso dei ter-mini prescrizionali dei reati sotte-si (come previsto dalla cancellata“legge Alfano”) e processo brevesono due obiettivi che l’attualeEsecutivo si è prefisso di realizza-re entro la fine della legislatura.Orbene, se essi fossero stati giàrealizzati, di sicuro il reato (accer-tato) di Mills non avrebbe corso everosimilmente il reato (mera-mente supposto) di Berlusconinon correrà il rischio di cadere inprescrizione. Beninteso che,dipoi, la specifica responsabilitàdel Presidente del Consiglio èancora indimostrata e da dimo-strare.

Chi rema davvero contro lariforma della Giustizia?

Chissà cosa penserebbe la deaDike se realmente esistesse uncenacolo divino settorializzatosopra le nostre teste…

Inascoltata la “AssociazioneContro Tutte le Mafie” che dasempre ha denunciato che ilfenomeno è nazionale.Si riscontra che l’associazione“Libera” ha un rapporto privile-giato con le strutture prefettizie ascapito delle tantissime associa-zioni indipendenti che non fannocapo a quel coordinamento. Inquesto caso vi è silenzio assolutodelle Istituzioni e degli organi distampa su un fatto gravissimo.Allo stesso sodalizio nazionaledenominato “AssociazioneContro Tutte le Mafie”, iscrittapresso la prefettura di Taranto aln. 3/2006, è impedita l’iscrizionepresso altre prefetture pur ope-rando nel loro territorio, in virtùdel decreto del ministerodell’Interno n. 220 del24/10/2007, che prevede l’iscri-zione delle associazioni antirac-ket solo ed esclusivamente pres-so le prefetture competenti sullasede legale.A Manduria (TA), in data 3marzo 2010, anche grazie ad unalegge regionale, denominataappunto “Libera il bene”, attra-verso la quale la Regione Pugliasi assume il 90% dell’onere eco-nomico per la ristrutturazionedegli immobili, il commissariostraordinario prefettizio diManduria Giovanni D’Onofrio hapromosso ed ottenuto, con lafirma del protocollo di intesa, lacollaborazione della stessa asso-ciazione “Libera” (rappresentata

da Davide Pati e AnnamariaBonifazi) e della prefettura diTaranto (rappresentata dalladott.ssa Distante), finalizzataall’analisi dei beni confiscati agliesponenti mafiosi di Manduria ealla progettazione per la trasfor-mazione in centri di aggregazioneo per altro uso (da stabilirsi).Ma “Libera” è un coordinamento,non un’associazione, e come tale,in virtù del Decreto citato, nonpuò essere iscritta presso laPrefettura di Taranto, in quantoil coordinamento non ha la sedelegale in quella città, ma in via IVNovembre, 98, Roma, per cui ilprotocollo d’intesa è nullo e laPrefettura di Taranto e il Comunedi Manduria dovrebbero collabo-rare con le associazioni con sedelegale nella provincia di Taranto,e l’Associazione Contro Tutte leMafie, ha la sede legale inAvetrana, 15 Km da Manduria.Se passa il principio che chiun-que spenda il nome “Libera”possa essere iscritto e privilegiatodagli enti prefettizi, è normaleche in Italia si formi un monopo-lio illegale delle assegnazioni. Poi non si capisce come mai laRegione Puglia possa riconoscerefinanziamenti solo a “Libera”,escludendo le altre associazioniindipendenti, e.

Antonio Giangrandepresidente della “Associazione

contro tutte le mafie”Manduria (Taranto)

099.9708396 - 328.9163996

Chi gestiscein Puglia i beni confiscatialla mafia?

Il servizio di Stefania Petix, invia-ta di “Striscia la notizia”, per laprima volta in Italia ha sollevatoil problema della destinazioneclientelare dei beni confiscati allamafia.In quel caso si evidenziava che aPalermo la destinazione a finisociali dei beni confiscati erastata effettuata a favore di asso-ciazioni inesistenti o a fini dilucro.

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venerdì5 marzo 2010 8Diritti & DOVeri

Decalogo antitruffaper non esseremessi nel saccoVisto che la truffa è, tra i reati inascesa, quello che assicura mag-gior guadagno con minor rischioagli autori, l’Auser ( ha pensatobene di pubblicizzare sul propriosito un decalogo antitruffa.Decalogo che nasce dall’esperien-za di FederConsumatori e che siavvale del contributo delSindacato di Polizia e dell’Auser.La prima regola è quella di nonportare con sé grosse somme didenaro e di tener comunqueseparati i documenti e le chiavi dicasa dai soldi. In secondo luogooccorre tener presente che lebanche non mandano nelle casedei clienti i propri dipendenti,per nessun servizio. Può accadere, soprattutto dopo un consistenteprelievo, di essere contattati da

può neppure far valere il dirittodi recesso, che scatta per sommesuperiori ai 26 euro. I contrattitelefonici richiedono sempre unaraccomandata con ricevuta diritorno affinchè sia valido il dirit-to di recesso, entro 10 giornidalla ricezione del contratto car-taceo. Quest’ultimo spesso siconfonde con la pubblicità performato e colori, quindi bisognafare attenzione. Per il decalogocompleto:www.auser.it

f. f.

Malati rari: tanti e tanto disuniti

Si terrà oggi, venerdì 5marzo, dalle 8,30 alle 17

presso Palazzo Valentini diRoma, una giornata dedicataalle malattie rare ed alla disa-bilità dal titolo “Siamorari...ma siamo tanti”.L’evento è stato organizzatodall’ Associazione Giuseppe

Dossetti con la collaborazionedel Ministero della Salute edel Pontificio Consiglio dellaPastorale per gliOperatori Sanitari. L’intento èquello di superare la forteframmentazione esistente trale associazioni di malati rari,che purtroppo compromette

l’efficacia della comunicazio-ne e della pressione sulle isti-tuzioni. Sono oltre 10 anniche l’Associazione GiuseppeDossetti cerca di abbatteretali barriere proponendosicome realtà di coordinamen-to. In Italia i malati rari sonocirca due milioni ed è impor-

tante che siano adeguatamen-te rappresentati in modo uni-tario, altrimenti il loro dirittoalla salute non può essererispettato, laddove il tempo diattesa di una diagnosi corret-ta può arrivare persino a 10anni e laddove spesso è lacondizione economica delmalato a fare la differenza alivello di cure e trattamenti.Esiste un disegno di leggedell’Associazione che prevedela regolamentazioned e l l ’ A u t o r i z z a z i o n eTemporanea di Utilizzo di far-maci orfani e/o destinati allemalattie rare.

L’aLtrO sOciaLe

Una giornata dedicata all’unità delle associazioni di questa categoriaL’eventO

L’Associazione Giuseppe Dossetti ha organizza-to una giornata dal titolo “Siamo rari...masiamo tanti”, per sottolineare l’importanza e lanecessità di unire gli sforzi e superare le divi-sioni tra le associazioni esistenti.

Una valida iniziativa dell’ Auser

la truffa è uno dei reati più in aumento

falsi dipendenti della banca checercano di farsi consegnare ildenaro. Per ciò che concerne irapporti con chiromanti e astro-logi, benchè queste attività nonsiano vietate dalla legge, è sem-pre bene non fornir loro recapitipersonali e farsi mettere periscritto ciò che garantiscono conle loro pratiche. Non bisogna poipartecipare a quiz radiofonicitroppo facili la cui soluzione vacomunicata a numeri che inizia-no con 899 o 892, perchè il costodi ogni singola chiamata è di 15euro. E’ inoltre bene tener pre-sente che le società fornitrici diluce, acqua e gas non inviano maipersonale per ritirare denaro adomicilio.Riguardo poi agli inve-stimenti di qualsiasi genere

occorre ricordare che i miracolifinanziari non esistono e che lepromesse di rendimenti elevatiimplicano sempre alti rischi.Illavoro ed il guadagno facile adomicilio sono spesso dei mirag-gi: la proposta in genere è quelladi realizzare penne o piccolabigiotteria versando per il kitnecessario un importo di pocosuperiore ai 20 euro e al di sottocomunque dei 26 euro. In realtàsi tratta di una vendita, non siriceve quasi mai nulla e non si

A CurA di FidAlMA FiliPPElli

l’Altroquotidiano

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5 marzo 2010 9Diritti & DOVeril’Altroquotidiano

Diritto d’autore

L’incognita internetdietro le normeRisponde l’avvocato Guglielmo Lomannodocente a contratto di Informatica giuridica presso l’università Tor Vergata di Roma.Mandate i vostri quesiti a [email protected] nell’oggetto “avvocato”.

Come abbiamo già avutooccasione di accennare inaltre risposte a quesiti

riguardanti la rete e le innume-revoli piattaforme sulle qualigirano i contenuti in essa inseri-ti, districarsi nella complessitàinsita in un contesto planetarionon è facile.Senza entrare troppo approfon-ditamente in questioni relativealla disciplina giuridica dellarete e delle sue innumerevolipossibilità di accesso e fruizio-ne, mi soffermerò solo sugliaspetti pratici, più facilmenteindividuabili e comprensibili.Tutti sanno che per accederealla rete Internet è necessariofruire dei servizi di un ISP oInternet Service Provider, insostanza un operatore com-merciale che mette a disposi-zione degli utenti un accessoalla rete unitamente o meno aduna serie di piattaforme con lequali inserire o condividereinformazioni del più variogenere.Secondo alcuni gli ISP dovreb-bero sostanzialmente operareun controllo preventivo di ciòche gli utenti della rete (privatio professionali) in essa inseri-scono, evitando così la violazio-

ne delle norme ad es. sul dirittod’autore ed impedendo attivitàche con tali norme contrastino.Medesimo discorso potrebbevalere per eventuali lesioni didiritti od interessi di persone ogruppi e per ogni attività che,veicolata attraverso Internet,potrebbe risultare in contrastocon norme di legge italiane,europee od extraeuropee.

E’ abbastanza chiaro come nel“villaggio globale” così spessocitato la possibilità, almeno teo-rica, che un contenuto immessosulla rete violi il copyright o unaqualsivoglia legge è enorme.Il problema non è quindi ilrispetto delle norme giuridichein senso astratto ma la concretapossibilità di esercitare legitti-mamente un controllo preven-

tivo da parte di chi fornisce ilservizio di accesso o la piatta-forma multimediale sulla qualecaricare i contenuti.Altra questione non facile daaffrontare è quella connessaalla delocalizzazione – rispettoal fruitore od agli utenti dellarete – delle macchine sui qualivengono fatti transitare i conte-nuti. Ad esempio i server diGoogle si trovano quasi certa-mente fuori dal territorio italia-no ed allora: quando un sogget-to del nostro ordinamento puòintervenire in ambiti extraterri-toriali ed in quale misura o conquali strumenti?Infine occorre tenere presenteche molto spesso quanti opera-no su blog, forum, gruppi didiscussione e piattaforme mul-timediali varie sono privati cit-tadini coperti da un sostanzialeanonimato.Molti vedono qualsiasi inter-vento sulla rete come unaforma di censura a volte pre-ventiva a volte successiva edanche solo parlare – magari asproposito - di violazione dellalibertà di manifestazione delpensiero risveglia fantasmi, let-terari e non, che sarebbe meglionon prendere sottogamba.

L’avvOcatO

si è fatto un gran parlare in questi giorni della sentenza deltribunale di Milano che ha condannato Google e del nuovodecreto romani che vorrebbe mettere – secondo alcuni -un bavaglio ad internet. Non ci ho capito molto, può chia-rirmi le idee?Cecilia s. roma

dati persOnaLi Non occorre autorizzazione preventiva

In campagna elettorale privacy meno privataIn vista delle elezioni regiona-li e amministrative del 28 e 29marzo, e degli eventuali turnidi ballottaggio previsti peraprile, il Garante dellaPrivacy, con provvedimentopubblicato nella G.U. n.43 del22 febbraio 2010, ricorda leprescrizioni generali cuidevono attenersi partiti poli-tici, comitati promotori,sostenitori e candidati perl’utilizzo dei dati personali deicittadini ai fini di comunica-zione politica e propagandaelettorale. Fino al 31 maggio2010 è consentito utilizzare idati contenuti nelle liste elet-torali detenute dai Comuni,per esclusivi fini di propagan-da elettorale, senza obbligo di

rendere l’informativa, quindisenza che sia necessario ilpreventivo consenso dei citta-dini, nelle ipotesi in cui:- i dati siano raccolti diretta-mente da pubblici registri,elenchi, atti o altri documenticonoscibili da chiunque senzacontattare gli interessati;- il materiale propagandisticosia di dimensioni ridotte che,a differenza di una lettera o diun messaggio di posta elettro-nica, non renda possibileinserire un’idonea informati-va anche sintetica. I titolari dicariche elettive possono uti-lizzare dati raccolti nel qua-dro delle relazioni interperso-nali da loro avute con cittadi-ni ed elettori. Decorsa la data

del 31 maggio, partiti, comita-ti promotori, sostenitori ecandidati possono continuarea trattare i dati raccolti lecita-mente, anche semplicementeconservandoli, per esclusivafinalità di selezione di candi-dati, propaganda e comunica-zione politica, solo se infor-meranno gli interessati entroil 31 luglio 2010; in caso con-trario, cioè in mancanza diinformativa, i dati dovrannoessere cancellati. A meno chei dati personali siano stati for-niti direttamente dall'interes-sato, è necessario il consensoper particolari modalità dicomunicazione elettronicacome sms, e-mail, mms, pertelefonate preregistrate e fax.

Lo stesso nel caso si utilizzinodati raccolti automaticamentesu Internet o ricavati daforum o newsgroup, listeabbonati ad un provider, datipresenti sul web per altrefinalità. Sono utilizzabilianche i dati degli abbonatipresenti negli elenchi telefo-nici accanto ai quali figurino idue simboli che attestano ladisponibilità a ricevere postao telefonate. Sono ugualmen-te utilizzabili, se si è ottenutopreventivamente il consensodegli interessati, i dati relativia simpatizzanti o altre perso-ne già contattate per singoleiniziative o che vi hanno par-tecipato (es. referendum, rac-colte di firme).

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5 marzo 2010 10Culture & tenDenzel’Altroquotidiano

Storie di vitemigrantiin bilico

A pochi giorni

dallo sciopero giallo

Esce oggi il film di Marco SimonPuccioni. Stasera l’incontro con ilregista presso il Filmstudio a Roma

A pochi giorni dallo scioperodei migranti del 1° marzo - ilcosiddetto sciopero gialloche ha visto sfilare nelleprincipali piazze di tuttaItalia centinaia di migliaia diextra comunitari per difen-dere i propri diritti - propriooggi esce in sala Il Coloredelle Parole di Marco SimonPuccioni, già in concorso al66° Festival di Venezia nellasezione Orizzonti e vincitoredel premio per il migliordocumentario all’UmbriaInternational Film Festival2009.

Stasera al Filmstudio aRoma – in via degli OrtiD’Alibert 1/c al terminedella proiezione delle 20.30ci sarà un incontro con ilregista Marco SimonPuccioni e i testimoni delfilm Teodoro Ndjock Ngana,Justin Mvondo, Martin,Kongo, Steve Emejuru. Conloro, a salutare il pubblico insala, ci sarà anche la respon-sabile dell’AssociazioneKel’Lam Angela Plateroti. Lacondizione degli immigratiafricani in Italia, la loro cul-

E’ considerato il primopoeta italiano del socialnetwork più famoso delmondo. Lucio Freni, roma-no, classe 72, in soli tremesi ha raccolto "l’amici-zia" di oltre quattromilautenti di Facebook pubbli-cando sul suo profilo i suoicomponimenti, raccolti nellibro dal titolo "Vorrei"edito dalla A&B Editore. Iltesto contiene cento poesiee verrà presentato a Roma,stasera, presso la SalaSanta Rita di ViaMontanara, 8.

Alla presentazione, chegode del patrocinio delComune di Roma rappre-sentato per l’occasionedall’Assessore ai LavoriPubblici Fabrizio Ghera,saranno presentiAlessandro Meluzzi, autoredella prefazione del testo diFreni e l’attore GaetanoAronica, reduce dal succes-

so del film Baaria diGiuseppe Tornatore, cheleggerà, tra gli altri, il com-ponimento "Ali". Una poe-sia quasi taumaturgica perl’autore che sceglie didescrivere fatti della vitaquotidiana e miti di ieri e dioggi.

Si parte dalle origini del-l’uomo con un componi-mento ad Adamo, per pas-sare al mito di Atlante,Prometeo e Giano.Spiccano i versi dedicati aGiovanni Falcone. "Le poe-sie di Lucio Freni" - affermaAlessandro Meluzzi - "sonoparole di spirito che sifanno carne. Il poeta dicecon molta più brevità eforza, ciò che lo scienziato eil filosofo hanno bisogno diesprimere con lunghe allo-cuzioni. Per ciò, questepagine sono anche autenti-ca filosofia. Amore delsapere. Amore dell’amore".

Lucio Freni: la poesianasce su facebook

di MAriA GrAziA PAPA tura, l’integrazione, le leggisull’immigrazione varate dalgoverno, sono i temi intornoa cui ruota Il Colore delleparole. I protagonisti vivonoe lavorano in Italia da oltretrenta anni. Teodoro è poetae come Steve anche media-tore culturale, Martin èmusicista e informatico,Justin sindacalista.

Sono africani e non sonoancora cittadini italiani. Piùstranieri oggi di 30 anni fa,si battono per i diritti degliimmigrati nel nostro Paese.Nel corso degli anni hannovisto cambiare il loro status:da semplici studenti e citta-dini stranieri a “vu cumprà”.Le leggi, negli anni, evolvo-no in senso repressivo allar-gando la distanza tra italianie stranieri.

Il Colore delle Parole è pro-dotto da Mario Mazzarottoper Intel Film e da BrunoTribbioli e AlessandroBonifazi per Blue Film incollaborazione conAssociazione Kel’Lam eAamod e con il sostegno delProgramma Media. E’ unadistribuzione Blue Film.

una bellissima scena della pellicola

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5 marzo 2010 11Culture & tenDenzel’Altroquotidiano

Abolizione della corrida?

armi psicologiche, etiche e sen-timentali. I sostenitori dellafesta taurina ne hanno ricordatoil valore storico, culturale e arti-stico, sostenendo che nessunocome loro ama i tori, che vivonoprima della corrida come nes-sun altro animale. Le tesi degli“abolizionisti” sono facilmenteindovinabili: non è ammissibileuno spettacolo che richieda lasofferenza di un animale.Il dibattito è poi passato a que-stioni scientifiche. Un oratoredegli antitoros ha estratto tuttol’armamentario con cui vieneprima colpito e poi finito l’ani-male, mentre un etologo dimo-

strava scientificamente il dolore“fisico e psicologico” che soffre iltoro, dolore la cui portata vienemessa in dubbio dagli amantidella corrida.Lo scontro assume le tinte dellarivalità più ampia tra laCatalogna ed il resto dello Statoe la sua capitale Madrid. LaCatalogna in effetti non è maistata tra le zone di maggior tra-dizione taurina, tradizioneimportata soprattutto dai moltiimmigrati del sud del Paese. IlPartido Popular, ma anche adesempio il filosofo FernandoSavater, hanno accusato i parti-ti indipendentisti catalani di

dANiElE AdorNAto

DA SIVIGLIA

usare questa “limitazione dellalibertà” come arma politica permarcare ancora di più le distan-ze dall’”odiata” Spagna, e hannoricollegato la discussioneall’aspra battaglia accesasiintorno al nuovo Statutod’Autonomia della regione,sulla cui costituzionalità ilTribunale Costituzionale sidovrebbe pronunciare a breve. E in effetti la risposta da Madridnon si è fatta attendere, vistoche il governo regionale haannunciato di voler dichiararela fiesta de los toros a tutti glieffetti “Bene di InteresseCulturale”.

Per tutti gli italiani, la corridasta alla Spagna come gli spa-ghetti al Belpaese: un assolutosimbolo, un’indiscussa festanazionale. In realtà aumentasempre più la distanza tra afi-cionados e detrattori dello spet-tacolo: dovunque nel paese sinota un grande aumento diassociazioni e di manifestazionianitaurine. Negli ultimi annivarie città si sono ufficialmentedichiarate “antitaurine”, tra cuila stessa Barcellona, una misuraquesta però meramente simbo-lica, priva di qualsiasi valorelegale. Ma ora per la prima voltasi è arrivati a prendere seria-mente in considerazioneun’eventuale abolizione legaledella corrida.La Commissione Ambiente delParlamento Catalano discute damercoledì un’iniziativa di leggepopolare che prevede l’abolizio-ne appunto della corrida limita-tamente al territorio dellaCatalogna. La piattaforma“Prou !” (basta in catalano) hainfatti raccolto le 180 mila firmenecessarie affinché la propostadi legge potesse essere dibattutanel Parlamento regionale. Laproposta è stata successivamen-te approvata da una (risicata)maggioranza parlamentare, chepotrebbe anche cambiare se gliastenuti votassero per il no almomento della nuova votazio-ne, prevista per maggio.Ma quello che si sta celebrandoè un vero e proprio processo allospettacolo iberico più tipico eantico. Da una parte quindicirappresentanti del “mondo deltoro” a difenderlo, dall’altraaltrettanti a convincere i parla-mentari della necessità di abo-lirlo, tra toreri, politici, profes-sionisti e, soprattutto, filosofi.In primis sono state sfoderate le

La Catalogna prende il toroper le corna. Madrid dice no

il parlamentoregionale esa-mina l’ipotesi.Ma c’è chivuole la fiestade los toros“Beneculturale”

Alcune immagini dicorrida, un’arena e,in basso, un manife-sto per l’abolizionedella corrida

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5 marzo 2010 12ribaltel’Altroquotidiano

Insegno tra piccoloe grande schermo

La telefonata

Dopo “Insegnami a sognare” in tv con“Ciak si gira”. E al cinema esce con il filmdel fratello Claudio. Insieme pensano in 3d

di MAriA F. rotoNdAro

Telefonata a Pino Insegnoprima del debutto di"Insegnami a sognare".Risponde dalla sala di dop-piaggio: ultima messa apunto dello show "tecnologi-co" - in una sola puntataandata in onda lo scorso 25febbraio - nel quale l'attoreha portato in scena un vero eproprio viaggio nella televi-sione di oggi e di ieri.Inserendosi in spezzoni dellatv in bianco e nero Insegnoha duettato dal vivo con igrandi protagonisti del varie-tà, prendendo anche il postodi Alberto Sordi nell'ormaicult tuca tuca con RaffaellaCarrà.

Non nasconde l'emozionema ha anche tanta grinta:«Sono carico e già pronto adun nuovo debutto, quello con"Ciak si canta" affiancato daMiriam Leone». Non ci

saranno quindi nè EleonoraDaniele nè - per come si eravociferato - Maria Venier(destinata comunque a tor-nare in Rai), la primadonnadella trasmissione sarà laMiss Italia del 2008.

L'attore, però, non puntasolo a conquistare la reteammiraglia della Rai maanche il grande schermo.Intanto, dal 26 febbraio, ènelle sale "Alta infedeltà". Ilfilm girato in sole quattrosettimane con la regia del fra-tello di Pino, ClaudioInsegno. Tratto dallo spetta-colo teatrale ''Un marito perdue'', messo in scena nel2005 al Teatro Vittoria diRoma, la pellicola è stata pre-sentata proprio nellaCapitale. Pino Insegno, co-

sceneggiatore insieme aClaudio e interprete del fedi-frago Filippo, racconta: «Io emio fratello siamo una cop-pia consolidata, collaboriamonel teatro da almeno setteanni. "Alta infedeltà" vuoleriportare in auge il generedella farsa, mi auguro che gliaddetti ai lavori capiscanoquesto tentativo di sdogana-mento e che la gente nonvenga al cinema prevenuta».«40 copie non sono le 800 di"Avatar", ma noi cominciamoin punta di piedi; chi non riu-scirà a vedere Alice nel paesedelle meraviglie verrà da noi,l'importante è che ci dia linfaper poter continuare su que-sta strada», dice Pino.

Ed in effetti il percorsointrapreso dai due fratelli

All'Isola dei Famosi sonostati in due a lasciare CayosPerlas. Lo chef SimoneRugiati, che ha perso al tele-voto contro Aldo Busi eFederico Mastrostefano, eLuca Ward permotivi di salute.In nominationL o r e d a n aLecciso e la NonFamosa Tracy.Quasi al terminedella puntata la Ventura haannunciato una delle sor-prese di questa edizione:quattro "Figli di…" cheentreranno in gioco dallaprossima settimana e saran-no Guenda Goria (figlia diMaria Teresa Ruta e diAmedeo Goria), RobertoFiacchini (figlio adottivo diRenato Zero), DanieleBattaglia (figlio di DodiBattaglia dei Pooh) eManuela Boldi (figlia delcomico e attore Massimo).

La tv

Fuori luca Warddentro i “figli di...”

All’Isolac’è chi vae c’èchi viene

non si ferma qui: hanno incantiere anche un film comi-co in 3D che dovrebbe averecome titolo "Treddimovie".

«Vogliamo raccontare lastoria del cinema e i suoigeneri in 3D, dal western alporno, dal film d'autore allacommedia. Siamo orgogliosiperchè l'Italia arriva in que-sto progetto prima degli altri- aggiunge Pino -. Le ripresepartiranno a giugno in colla-borazione con Nuct, la ScuolaInternazionale di Cinema eTelevisione».

l’attore Pino insegno

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5 marzo 2010 13GranDe SChermO

Una giornalistaricorda...An EducationRegia: Lone Scherfig conCarey Mulligan, PeterSarsgaard, Alfred Molina

Londra inizi anni '60. Qualchetempo prima della rivoluzione cultu-rale e sessuale che cambiò l'approc-cio al mondo del genere femminile. Jenny ha sedici anni, è carina, intel-ligente, studiosa e presto andràall'università di Oxford. Un giornoperò un bel ragazzo elegante e ricco,con il doppio degli anni ed apparte-nente ad un ceto sociale molto diver-so dal suo, le dà un passaggio in mac-china. Se ne innamora e da allora lasua vita cambierà. Deliziosa commedia, tratta dallememorie della giornalista ingleseLynn Barber, candidata a tre Oscar,con un gruppetto di attori straordi-nari: dalla protagonista, la giovanis-sima Carey Mulligan, fino alla breveapparizione (quasi irriconoscibile) diEmma Thompson.

Generazioniin conflitto

Genitori e figliagitare bene prima dell’usoRegia: Giovanni Veronesi conSilvio Orlando, LucianaLittizzetto. Michele Placido,Margherita Buy, Max Tortora,Elena Sofia Ricci, PieraEsposti

cinico affrescodel Bel Paese

il figliopiù piccoloRegia: Pupi Avati con ChristianDe Sica, Laura Morante, LucaZingaretti, Nicola Nocella

il “riscatto”del maestro il concerto

Regia: Radu Mihaileanu conAleksei Guskov, Miou-Miou

UmorismoyiddishA serious manRegia: Joel & Ethan Coen conMichael Stuhlbarg

luciana littizzetto e silvio orlando in “Genitoi e figli”

Con la scusa di completare latrilogia sulla paternità (dopo"La cena per farli conoscere" e"Il papà di Giovanna"), Avatiracconta l'Italia di oggi e lo facon particolare cattiveria edironia, aiutato anche da un piùche brillante cast di attori.Apparentemente parla dibeghe familiari, in realtà dàvita ad un preciso affresco delBel Paese: cinico, corrotto ecorruttore, egoista, disposto atutto in nome del dio denaro.Un insospettabile De Sica(dopo tanti cine-panettoni)riesce finalmente a dare corpoad un personaggio complessoe spietato, il "furbetto delquartierino" di turno che purdi salvarsi dalla galera per isuoi guai finanziari, non si fascrupolo di riversare le suecolpe sull'ingenuo figlio.

Una indaginepsicologicail riccioRegia: Mona Achache conJosiane Balasko

Sarà anche una banalità, però ècosì. Quando si trae un film daun best-seller, alla fine la consi-derazione è sempre la stessa: sì ilfilm è bello, però il libro è meglio.Ovvio. Difficile concentrare 321pagine in una pellicola di un'orae quaranta. Impossibile ridurre a

Il confronto-scontro tra il mondodegli adulti e quello dei giovani dioggi attraverso lo sguardo dellaquattordicenne Nina. E' credibileil quadro che il regista toscanotraccia delle nuove generazioni,riesce a fotografarne bene ilmalessere e l'incapacità di capirsifino in fondo. Certo, in un conte-sto da commedia e con i toni leg-geri del genere, a volte con profiliappena tratteggiati ma decisa-mente convincenti. Decisamentemigliore invece il fronte dei cosid-detti "grandi", dove si capisce cheVeronesi ha maggiore conoscenzadella materia. Avvalendosi di uncast di attori di alto profilo,abbandona per il momento il filmad episodi per raccontare una sto-ria più strutturata e ricca di sfu-mature rispetto ai precedentilavori.

"Il concerto" è quello per orchestra eviolino di Cajkovskij. Bello e com-movente il nuovo film del regista di"Train de vie". La storia di AndreiFilipov, celebre direttore russo d'or-chestra licenziato in tronco ai tempidi Breznev per non aver cacciato isuoi musicisti ebrei. Trent'annidopo, caduto in disgrazia, l'uomolavora ancora al Bolshoi ma comecustode. Grazie ad uno stratagem-ma riunisce la sua vecchia orchestraper tornare a suonare nel Teatro diChatelet a Parigi. Parte alla ricercaspasmodica degli artisti che nellosfacelo dell'Unione Sovietica tuttofanno meno che suonare. Riuscirà amettere insieme un consistentegruppo di varie etnie, dalla ebraicaalla rom, nel tentativo di riscattareuna "dignità umana calpestata".

Il film è ambientato nel 1967 in unacomunità ebraica di una non beneidentificata cittadina del Mid West.Larry Gopnik è un docente univer-sitario e cerca di vivere secondo leregole della collettività. Tenta difare del suo meglio nonostanteabbia il figlio che fuma erba, lafiglia che vuole rifarsi il naso, lamoglie che lo lascia per un altro etanta sfiga lo perseguita. Il tuttocondito da un tagliente umorismoyiddish. Gli stessi Coen, intervenu-ti al festival del cinema di Roma,hanno ammesso di aver attinto apiene mani dai ricordi della loroinfanzia. Grande prova dell'attoreprotagonista, Michael Stuhlbarg, inItalia del tutto sconosciuto, delquale però si intuisce l'enormecapacità interpretativa per cui ènoto nell'universo teatrale Usa.

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poche scene, pagine e paginescritte con raffinata maestria daMuriel Barbery. L'acuto e minu-zioso diario di una geniale dodi-cenne, figlia di un ministro, cheintende suicidarsi il giorno delsuo tredicesimo compleanno. La descrizione della complessapersonalità di una (apparente)banale e sciatta portinaia, che hatrascorso ogni istante della vita asottrarre tempo al lavoro per leg-gere, lontana da occhi indiscreti:saggi, trattati di economia e psi-canalisi, guardare film ed ascol-tare musica classica.

Appena dieci inverni per dirsi tiamo? Buon esordio per il giova-ne regista romano, uscito da unpaio d’anni dal CentroSperimentale diCinematografia, che scrive edirige una storia d'amore nellacittà più romantica del mondo:Venezia. Tuttavia, evita (quasi)accuratamente i luoghi comunie cerca di raccontare, tra reali-smo e fiaba, l'incontro tra duediciottenni, Camilla e Silvestro,che solo dopo dieci anni sarannoin grado di confessare i loro verisentimenti. Cameo musicale diVinicio capossela con ilbrano "Parla piano" nel ruolo diinvitato a un matrimonio in unadacia nella campagna moscovi-ta.

Storia d’amoretra diciottennidieci inverniRegia: Valerio Mieli conIsabella Ragonese e MicheleRiondino

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venerdì5 marzo 2010 14GranDe SChermO

Un romanzofamiliarela prima cosa bellaRegia: Paolo Virzì con ValerioMastandrea, StefaniaSandrelli, Claudia Pandolfi,Micaela Ramazzotti.

Svolta intimista per il registatoscano che si allontana decisa-mente dalle tematiche sociali chehanno caratterizzato le sue prece-denti pellicole, per concentrarsisui sentimenti e sulla psicologiadei personaggi in una sorta diromanzo famigliare. Un percorsotutto nuovo per il quale scegliel'attrice simbolo della commediaall'italiana, la splendida StefaniaSandrelli che insieme ad unMastandrea in grande forma(una delle migliori interpretazio-ni dell'attore romano nel ruolo diBruno e del suo mal di vivere) davita ad un duetto recitativo diottimo livello, riuscendo a coin-volgere l'intero cast. Costruito sudue piani temporali, il film per-corre circa quarant'anni di vitalivornese, la storia di unamamma bellissima e svampita edei suoi due figlioli dagli anni70/80 fino ai nostri giorni

L’amoreinterrotto

A single manRegia: Tom Ford con ColinFirth e Julianne Moore

Pezzo di storiasenza retorica

invictusRegia: Clint Eastwood conMorgan Freeman e MattDamon

commediadegli equivoci

il MissionarioRegia: Roger Delattre conJean-Marie Bigard

Morgan Freeman nei panni di Nelson Mandela in “invictus”

Il capitano Francois Pienaarentra nella minuscola cella doveper 27 anni è stato reclusoNelson Mandela. Allarga lebraccia, come per prenderne lemisure e dalla finestra lo imma-gina nel cortile, in catene, inten-to a spaccare pietre sotto il solecocente. Perché un uomo che hadovuto subire tanto dolore parladi perdono? Forse l'eccesso diretorica, inusuale per un film diEastwood, può in un primomomento generare qualche atti-mo di smarrimento. Poi con loscorrere delle immagini prevalel'emozione, quella di veder rap-presentato un momento crucia-le della storia del Sudafrica maforse anche del mondo. Le inter-pretazioni di Freeman nei pannidi Nelson Mandela e Damon inquelli del biondissimo capitanodella squadra di rugby sonoappassionanti.

il migliorVerdone

io, loro e laraRegia: Carlo Verdone conCarlo Verdone, Laura Chiatti,Anna Bonaiuto, Marco Giallini,Sergio Fiorentini, AngelaFinocchiaro

E' il miglior film del regista roma-no. Equilibrato e maturo. Quellopiù riuscito e, contrariamente aquanto si possa credere, il menoreligioso, anche se il protagonistaè un prete missionario. In realtà

parla di noi, delle nostre famiglie,di come siamo diventati. Senzautilizzare toni troppo altisonanti,con il solito garbo e gentilezza eduna buona dose di umorismo.Ottimo cast di attori, sapiente-mente diretto. In mezzo a tantaprofessionalità anche la Chiatti fala sua bella figura. Da guardarecon attenzione una delle scene piùdivertenti del film, dove si fronteg-giano, da un punto di vista recita-tivo, una grande AngelaFinocchiaro nei panni dell'assi-stente sociale tutta intenta asedurre il sacerdote Verdone, aliaspadre Carlo Mascolo

Patinato e forse stilisticamentetroppo perfetto (poteva esserediversamente?), ma con ungrande Colin Firth nei panni diun professore universitario chenon riesce a dare un senso allavita dopo la morte del suo com-pagno per un incidente strada-le. Discreto esordio alla regiaper il celebre stilista texano cheè riuscito a fare un film conparecchie imperfezioni, eppurecoinvolgente ed emozionante.Libero adattamento del roman-zo di Christopher Isherwood"Un uomo solo", è un raccontosull'amore interrotto, sull'isola-mento della condizione umanae l'importanza dei momentiapparentemente insignificantidella vita.

Divertente commedia degli equi-voci, senza troppe pretese maben costruita, prodotta da LucBesson. L'attore protagonista,che ha anche scritto la sceneggia-tura, nel raccontare il suo primoincontro con Besson sul set di unprecedente film, ha rivelato che

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in quell'occasione, prima di squa-drarlo da cima a fondo, gli hadetto che lo avrebbe visto benenei panni di un prete. Parole pro-fetiche. Bigard veste i panni diMario Diccara, ex galeotto appe-na uscito dalla prigione che haqualche conto in sospeso con lamalavita. Chiede aiuto al fratelloprelato che gli suggerisce di rag-giungere Padre Etienne in unpaesino dell'Ardèche, travestitoda sacerdote. Al suo arrivo scopreche il parroco è morto e gli abi-tanti lo scambiano per il sostitu-to.

sergio Fiorentini, Carlo Verdone, Anna Bonaiuto e MarcoGiallini in una scena di “io, lara e loro”

Un cane checommuove

HachikoRegia: Lasse Hallstrom conRichard Gere e Joan Allen

Un consiglio, anche per i più duri dicuore: portatevi parecchi fazzolettiperché si piange, inesorabilmente.Riadattamento di un famoso raccon-to giapponese ispirato ad una storiarealmente accaduta. Le curiosevicende di Hachiko, un cane di razzaAkita e la sua speciale amicizia con ilsuo padrone, il professor Parker. Ilprofessore incontra casualmente ilbel cucciolotto e se ne innamora. Loporta a casa, anche contro il pareredella moglie, lo addestra, vivonoquasi in simbiosi. Ogni mattina loaccompagna alla stazione dove pren-de il treno per andare al lavoro, edalle 5 in punto del pomeriggio aspet-ta nel medesimo luogo il suo ritorno.All'improvviso il professore muorema il “migliore amico dell’uomo”continuerà ad aspettarlo alla stazio-ne.

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15GranDe SChermO

Monster moviedi tutto rispetto

the WolfmanRegia: Joe Johnston conBenicio Del Toro, Emily Blunt,Anthony Hopkins

Monster movie di tutto rispet-to. Diretto con mano ferma edinterpretato con la stessa con-vinzione da un intenso BenicioDel Toro (bravo anche con ilpesante trucco da lupo) accan-to al sempre straordinarioHopkins, nel ruolo del padre.Remake del classico horror"L'uomo lupo" di GeorgeWaggner del 1941, costruzionedi un sanguinoso puzzle conun'antica maledizione che tra-sforma le persone in lupi man-nari durante le notti di lunapiena, che sta lentamente ucci-dendo gli abitanti diBlackmoor. Poco splatter madi certo non annoia, diligente-mente condensato in poco piùdi un'ora e mezzo con una ten-sione narrativa che non calamai. Interessante ricostruzio-ne d'epoca in stile vittoriano.

La Genovadi De Andrè

la boccadel lupoRegia: Pietro Marcello con ireali protagonisti della storia.

Un managersenza scrupoli

tra le nuvoleRegia: Jason Reitman conGeorge Clooney e VeraFarmiga

La stragedi Marzabottol’uomo che verràRegia: Giorgio Diritti con Alba

Rohrwacher e Maya Sansa

Buoni, cattivi eeffetti specialiAvatarRegia: James Cameron con SamWorthington, Sigourney Weaver

Benicio del toro, Emily Blunt e Anthony Hopkins in “the Wolfman”

Un film attraversato da un umori-smo fresco e leggero per affronta-re un tema di scottante attualità,dai risvolti inevitabilmente dram-matici. La storia di un "tagliatoredi teste", un manager molto ricer-cato in tempi di crisi, che le azien-de assumono per brevi periodicon il compito di licenziare il per-sonale in eccesso. Un grandeClooney nei panni del professio-nista senza scrupoli che dopotanti anni spesi felicemente trauna città e l'altra dell'America,improvvisamente sente di dovercambiar vita. La sfilza dei dipen-denti che passa sotto la mannaiadi Clooney sono veri disoccupatiprovenienti da Detroit e St. Louis,le città più colpite dalla recessio-ne. Il regista è il figlio di IvanReitman, quello che ha diretto"Ghostbusters".

Piccolo film di nicchia, per raffi-nati cultori del cinema d‘autore.Ricco di poesia e sentimento.Due anime perse raccontano leloro vite. Sullo sfondo la Genovastorica, descritta e fotografataalla De Andrè. Quella di ieri, delle"tripperie" ormai scomparse, equella di oggi percorsa dai dispe-rati e dagli ultimi. Enzo è appenauscito dalla galera e attraversa lacittà, alla ricerca dei luoghi di untempo ormai dismessi. Nella pic-cola casa nel ghetto, tra i vicolidel vecchio quartiere, l'aspetta daanni l’amatissima Mary, prostitu-ta transessuale. Nato da un'ideadella fondazione San Marcellino,gesuiti di Genova, che da anniassiste in diversi modi la comuni-tà dei senza tetto, degli emargina-ti.

Girato con assoluto rigore, nonscade mai nella retorica. Direttoin maniera magistrale, con atto-ri di grande spessore che recita-no i rari dialoghi in dialettobolognese (sottotitolati in italia-no). Meritatamente premiatoall'ultimo festival del cinema diRoma, ripercorre gli ultimi novemesi dalla strage di Marzabottodove furono massacrate dainazisti 770 persone, per la mag-gior parte donne, bambini edanziani. Il racconto cadenzatodei novemesi d'at-tesa per lanascita diun bambi-no inun'umilefamiglia dicontadini,attraversolo sguardodella sorel-lina mutadi ottoanni. Filmdi fortei m p a t t oemot ivo ,forse dinon facilefruizione,ma decisa-mente danon perde-re.

Cosa dire di più di quanto non sisia già sproloquiato su questo film.Gli effetti sono davvero speciali(l'animazione è splendida, in par-ticolare le figure dei Na'vi e l'am-bientazione di Pandora), la storiaperò, per quanto politicamentecorretta, è un po' banalotta. Ibuoni, i cattivi, l'amore, il lietofine, con pistolotto moralistico. Ilcattivo è così cattivo da sembrareuna caricatura. Già dalle primescene si capisce al volo dove andràa parare. Sembra un lungo déjà-

vu. A trattiviene inmente "Ballacoi lupi", "TheFountain" diAronofskye(ma l'alberodella vita nonè simile?),"Soldato blu","Il signoredegli anelli","ApocalypseNow". Unc o n s i g l i o :provate avederlo senzagli occhialini,nei cinemasenza 3D. Icolori sonomolto piùvivaci.

l’Altroquotidiano

Alba rohrwacher in “l’uomo cheverrà”

venerdì5 marzo 2010

Muccino in grande forma. La tra-sferta americana gli ha fatto bene,lo ha galvanizzato ed arricchito econ la macchina da presa fa favil-le. Corre letteralmente dietro agliattori, non li molla un istante neltentativo di estrapolare emozionie sentimenti. Dopo i trentenniracconta gioie e dolori della gene-razione dei quaranta. Il ritornoalle radici ma anche la voglia dirimettersi in gioco, l'amore perl'altra persona e quello per i figli.Un gruppo di amici impegnati inuna estenuante ricerca della felici-tà. Forse una costruzione un po'troppo adrenalitica ed affannata(in 2 ore e 19 di durata), ma deci-samente efficace nel delineare ipersonaggi. La new entry VittoriaPuccini non fa rimpiangereGiovanna Mezzogiorno.

Baciami ancoraRegia: Gabriele Muccino conStefano Accorsi, VittoriaPuccini, Pierfrancesco Favino,Claudio Santamaria, GiorgioPasotti, Marco Cocci, SabrinaImpacciatore

La generazionedei quarantenni

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venerdì

5 marzo 2010 16PerSOnel’Altroquotidiano

il calciatore

Balotelliinfatuatodella sorelladi Belen

La showgirl

Flavia Ventoha apertoun ristorantea Roma

Parte da Milano il tourdi Simone CristicchiParte il 9 aprile da Milano il nuovo tour diSimone Cristicchi,'Grand Hotel Cristicchi-Concerto da Camera per Quartetto,Pianoforte e Voce'.Il cantautore romanosara' accompagnato da un quartetto di musi-cisti classic, i genovesi Gnu Quartet. Il tourad aprile fara' tappa tra l'altro il 9 a Milano,il 10 a Torino, il 20 a Genova, il 23 a Parma, il 24 a Roma(Auditorium), il 27 a Bari. A maggio, il 3 a Verona e il 15 a Firenze.Sul palco anche il poli-strumentista Michele Ranieri.

Flavia Vento diventa impren-ditrice: la showgirl ha apertoun ristorante a Roma, in viaOstiense, una delle zone piùmovimentate e giovani dellacittà. E all'inaugurazione del"Flame" (questo il nome dellocale) sono accorsi tantiamici e volti noti, curiosi diassaggiare le specialità dellacasa. Tra pizze fumanti e anti-pasti golosi, anche mammaFrancesca, papà Roberto e lasorellina di Flavia, Sabina. Enon poteva di certo mancare ilfidanzato della padrona dicasa, il marchese Manuele diGresy.

E il nuovo tormentone dellanazionale di Marcello Lippi, maMario Balotelli rischia di diven-tare il nuovo re dei calciatoripure in fatto di flirt. Il giovaneattaccante dell'Inter è diventatomolto amico del chiacchieratis-simo Fabrizio Corona. Novella2000 li ha paparazzati insiemefelici e contenti. Pare addirittu-ra che il calciatore stia facendocarte false per conoscere laRodriguez. Non Belen, fidanza-tissima con Fabrizio, ma suasorella Cecilia.

Manca poco alla notte degli oscar, ma Elisabetta Canalis èancora a Milano. l'ex velina è stata paparazzata daGossipNews mentre fa shopping insieme ad un'amica. ledue incontrano anche Afef, che salutano frettolosamente. Poila caccia al capo più fashion riprende. Flavia Vento

le sorelle rodriguez

L’artista Imogen Heaparriva anche in ItaliaHa vinto la 52a edi-zione dei Grammynella categoria BestE n g i n e e r e dAlbum.Ora ImohenHeap, artista digrande talento, sara'in tour in Italia.Ilsuo ultimo lavoro, Ellipse, e'stato concepito col coinvolgi-mento di migliaia di fan attra-verso internet e social-net-

work: su TwitterImogen Heap ha1.435.677 seguacied ha piu' di370.000 amici suMySpace. Sara' il 5marzo al Circolodegli Artisti di

Roma, il 6 Marzo Al Bronsondi Madonna dell'Albero (RA)e l'8 marzo al CircoloMagnolia di Milano.

Record di Piombial premio regia tvSara' anche que-st'anno Carlo Contia condurre dal tea-tro Ariston diSanremo il PremioRegia Televisiva2010, che festeggiai 50 anni divita.Durante la grande primaserata in onda in diretta suRaiuno giovedi' 18 marzo, ilpadrone di casa celebrera'

anche il record diDaniele Piombi chedal 1961 e' stato ilprotagonista delpremio, lavorando atutte le edizioni.Anche per l'edizione2010 l'assegnazione

dei premi avviene attraversoun meccanismo che coinvolgemolti rappresentanti dellastampa.

il click

Shopping per Eli prima degli Oscar

Pagina a cura di Maria F. rotondaro