Aprile 2011 Anno XXIX n. 4 ... · speranza oltre il buio della morte, verso la luce della Pasqua....

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L’ esistenza è dram- maticamente segnata dal con- flitto tra il nostro desiderio di vita e l’inevitabilità della morte questo il dramma che caratteriz- za l’umanità di ogni tempo. La Resurrezione è la risposta a questa tragica battaglia tra la morte e la vita e per il cristia- no è il fondamento di ogni autentica speranza. La vittoria di Cristo sulla morte ci dona la certezza che tutti i nostri mali saranno sconfit- ti e nessuna sofferenza, nessu- na umiliazione potrà spegnere la gioia – un giorno – di “abitare con Dio” e di ritrovare in Lui per persone che abbiamo amato. Forte della fede nella Resurre- zione, il cristiano guarda con speranza oltre il buio della morte, verso la luce della Pasqua. Nella vita gioia e dolore sono inestricabilmente intrecciate, LA LUCE DELLA PASQUA Aprile 2011 Anno XXIX n. 4 www.basilicasantambrogio.it - [email protected] - C.C.P. 26958207 Molti cristiani si fermano davanti alla resurrezione: intuiscono nel cuore che que- sta speranza c’è, intravedono il desiderio di questa luce, ma non oltrepassano la soglia. Affidiamoci al Signore Risorto, cerchiamo la vera gioia, la vera luce, senza più ombre. Vivere con questa speranza, trasfigura tutta l’esistenza. Ce lo ricorda anche il papa, nel suo bellissimo recente libro-intervista: “Luce del mondo”. continua a pag. 2

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L’esistenza è dram-m a t i c a m e n t esegnata dal con-flitto tra il nostrodesiderio di vita e

l’inevitabilità della morte: èquesto il dramma che caratteriz-za l’umanità di ogni tempo.

La Resurrezione è la rispostaa questa tragica battaglia trala morte e la vita e per il cristia-no è i l fondamento di ogniautentica speranza.

La vittoria di Cristo sullamorte ci dona la certezza chetutti i nostri mali saranno sconfit-ti e nessuna sofferenza, nessu-na umiliazione potrà spegnerela gioia – un giorno – di “abitarecon Dio” e di ritrovare in Lui perpersone che abbiamo amato.

Forte della fede nella Resurre-zione, il cristiano guarda consperanza oltre il buio dellamorte, verso la luce dellaPasqua.Nella vita gioia e dolore sonoinestricabilmente intrecciate,

LA LUCE DELLA PASQUA

Aprile 2011 Anno XXIX n. 4

www.basilicasantambrogio.it - [email protected] - C.C.P. 26958207

Molti cristiani si fermano davanti alla resurrezione: intuiscono nel cuore che que-sta speranza c’è, intravedono il desiderio di questa luce, ma non oltrepassano lasoglia. Affidiamoci al Signore Risorto, cerchiamo la vera gioia, la vera luce, senzapiù ombre. Vivere con questa speranza, trasfigura tutta l’esistenza. Ce lo ricordaanche il papa, nel suo bellissimo recente libro-intervista: “Luce del mondo”.

continua a pag. 2

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ma la Resurrezione annuncia che “le sof-ferenze della vita presente non sonoparagonabili alla gioia futura che dovràessere rivelata in noi… saremo libertidalla schiavitù, dalla corruzione perentrare nella libertà dei figli di Dio”. Eancora: “Non ci sarà più la morte, il lutto,il lamento, l’angoscia, perché Dio saràtutto in tutti”.

Nulla potrà più spegnere in noi la gioiache ci viene donata dalla Resurrezione.

* * *

L’attesa di questa gioia però non cideve rendere inoperosi e passivi difronte al male.

Il cristiano non deve fuggire dalle proprieresponsabilità nel nome della speranzaultraterrena, anzi! Proprio perché atten-diamo la vera beatitudine, ci impegniamoa dare segni di questa felicità futura nelnostro presente, lottando ogni giornocontro il male, contro la disperazione e latristezza. In questo modo rinsaldiamo nelcuore quella gioia vera che attende didiventare eterna.

* * *

Inoltre la gioia della Pasqua è un donocosì grande che non è possibile tener-la solo per noi.

Chi crede nella gioia della Pasqua, develasciarsi guidare da questa luce in ogniaspetto della propria vita, annunciandocosì a tutti la propria speranza.

I cristiani tristi e malinconici non annun-ciano la Resurrezione.I cristiani prigionieri delle proprie egoisti-

che preoccupazioni terrene, possedutidai propri beni e incapaci di condivisione,non annunciano la Resurrezione.

Le comunità cristiane lamentose e pessi-miste non sono in grado di annunciare lagioia della Pasqua: in esse non brilla laluce della Resurrezione.

Davanti al Signore Gesù che muore erisorge, la stessa umanità si trova adun bivio: chi non oltrepassa il “sepolcrovuoto” non può che approdare ad unosguardo scettico o peggio disperato inmerito al significato della vita.

Chi invece si affida al Signore Risorto,che – unico – ci può condurre ad una esi-stenza senza fine e ad una felicità senzaombre, farà dell’evento pasquale l’ine-sauribile sorgente della propria gioia.

Di questa gioia, già fin d’ora, il credentefa una iniziale esperienza. Lo ricorda ilpapa, Benedetto XVI: “All’inizio del-l’essere cristiano non c’è una deci-sione etica o una grande idea, bensìl’incontro con un avvenimento, conuna persona – Gesù Risorto – che dàalla vita un nuovo orizzonte e con ciòla direzione decisiva” (Deus CaritasEst, 1).

Anche quest’anno la Pasqua ci offre lasua luminosa certezza: dalla Resurrezio-ne di Gesù, viene incontro una gioia chenon ci può essere sottratta da nulla e danessuno.

L’augurio è che essa abiti nel profondodel cuore di ciascuno di noi.

+ Erminio De Scalzi

LA LUCE DELLA PASQUA segue da pag. 1

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redo la risurrezione dellacarne”: così proclamiamonel Simbolo degli Apostoli.San Paolo ha avuto i lcoraggio di dire: “Se non vi

è risurrezione dei morti, neanche Cristo èrisorto. Ma se Cristo non è risorto, vuotaallora è la nostra predicazione, vuota anchela nostra fede” (1Cor 15,13-14). Esiste uninscindibile legame di continuità tra il destinodi Cristo e il destino dei credenti in Lui. Lanegazione della futura risurrezione dei credenti,comporterebbe logicamente la negazioneanche della risurrezione di Cristo. Gesù è risor-to non come l’unico, bensì come il primo, princi-pio e preannuncio della nostra risurrezione.

Diceva Sergio Quinzio: “noi cristiani siamouna compagnia di scandalosi e di folli, cheannunciano la stoltezza del Vangelo: non sol-tanto l’immortalità dell’anima, ma anche larisurrezione della carne”.

La sapienza umana dice: ricordati, uomo,che devi morire.

La sapienza cristiana dice: ricordati,uomo, che devi risor-gere.

Veramente “la morte èl’evidenza della storia; larisurrezione è il grandesegreto della fede”. Noicristiani, fidandoci dellaParola di Dio, crediamoche la totalità dellanostra persona, nellasua inscindibile unità dianima e corpo, sarà pie-namente redenta, trasfi-gurata… Crediamo chealla fine della storia, nel-l ’ult ima Pasqua delmondo, ci sarà la risur-rezione dei corpi. E que-sta non sarà la “riani-mazione” di un cadave-re, come avvenne per larisurrezione del giovanedi Nain o della figlia diGiairo o di Lazzaro: di

fatto, essi ritornano nella vita di prima, per poimorire definitivamente. Non sarà neppureuna specie di “reincarnazione”: io non sonoclonabile, sono unico, irripetibile. Avverràqualcosa di totalmente diverso… oggi inim-maginabile: il mio corpo verrà “trasformato”,oserei dire “pasqualizzato”, avvolto e vivifi-cato dalle “energie della Risurrezione”.Entrerò in un genere di vita totalmente nuovo:in “una nuova dimensione dell’essere uomi-ni…”: sarà una sorta di “mutazione decisiva…un radicale salto di qualità” (Benedetto XVI).Sarà lo stesso corpo di prima, ma totalmentetrasformato dalla potenza creativa dello Spiri-to di Cristo Risorto…

E vivremo una nuova forma di relazione conDio e di rapporto con gli altri e con il mondo.Gusteremo la Comunione con Dio e con inostri cari con tutti i sensi del nostro corporisuscitato. Sarà l’assoluto stupore ! Potremocantare come Paolo: “O morte, dov’è la tuavittoria?” (1Cor 15.55).

Gesù non ha vinto solo la sua morte ma laMorte.

Don Giovanni

LA RISURREZIONE DEL CORPO

“C

Il Cristo risorto, 1977, Pericle Fazzini, Roma, Aula Nervi in Vaticano

Questa gigantesca opera bronzea fa da sipario all’aula Vaticana delle Udienze, chiamata AulaNervi. La scultura, terminata in oltre dieci anni di lavoro, rappresenta un Cristo slanciato versol’alto, che protegge e benedice l’umanità, liberandosi dai legami terreni: è il Risorto. Così com-mentò il papa Paolo VI, nel 1977, inaugurando l’opera: “Spesso nella storia si solleva furioso ilvento, si piegano e si sradicano gli alberi: il Cristo però è l’unico che placa la tempesta e che puòinnalzarsi – risorgere – per indicarci la Speranza”.

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Le funzioni solenni della settimana Santa sonopresiedute da S. E. mons. Erminio De Scalzi.

L’accompagnamento musicale della Liturgia è dellaCappella Musicale Ambrosiana che propone l’anticocanto ambrosiano e canti polifonici di Bach, Gabrieli,

Haendel, Kodaly, Lotti, Perosi, Mapelli.

17 aprile DOMENICA DELLE PALMEOre 10.30 Benedizione dei rami di ulivo e di palma nell’atrio di

Ansperto, processione e santa Messa.Orario delle messe nella domenica delle Palme:8 - 10.30 - 12.15 - 18 e 19.

18 aprile Lunedì santo Confessioni ore 8 - 9.30 e 17 - 19.

19 aprile Martedì santo Ore 21 in Basilica: Preparazione comunitaria alla Riconci-

liazione e celebrazione individuale della Penitenza,per le parrocchie sant’Ambrogio, san Vincenzo esan Vittore.

20 aprile Mercoledì santoConfessioni ore 8 - 9.30 e 17 - 19.

21 aprile GIOVEDI’ SANTOOre 9.30 in Duomo, santa messa crismale.Ore 21 in Basilica, santa messa “nella cena del Signore” e

rito della lavanda dei piedi.

22 aprile VENERDI’ SANTOConfessioni ore 8 - 9.30 e 17 - 19.

Ore 9.30 in cripta, celebrazione della liturgia delle ore.Ore 15 in Basilica, celebrazione della Passione del SignoreOre 18 in Basilica, solenne Via Crucis

LE OFFERTE RACCOLTE IN QUESTA GIORNATASARANNO DESTINATE AI CRISTIANI DI TERRA SANTA

LA BASILICA RESTA APERTA PER LA PREGHIERA E LECONFESSIONI FINO ALLE ORE 22.

23 aprile SABATO SANTO confessioni lungo tutta la giornata.

Ore 9.30 in cripta, celebrazione della liturgia delle ore.Ore 21 in Basilica, solenne veglia pasquale presieduta

da mons. Abate.

24 aprile DOMENICA - PASQUA DI RESURREZIONE Sante messe ore 8 - 10 - 11* - 12.15 - 18 – 19*Alle ore 11, solenne pontificale in canto, presiedutoda mons. Abate.

25 aprile Lunedì dell’angelo.Sante messe ore 9.00 - 10.00 - 11.00 (con celebra-zione di un matrimonio) - 18.30.

BASILICA DI SANT’AMBROGIO

SETTIMANA SANTA 2011

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“... và e ripara la mia casa...”

C’È PIÙ GIOIA NEL DONARE CHE NEL RICEVERE (Atti 20, 35)

Tommaso daCelano (1200-1265) nella sua“Vita di sanFr a n c e s c o ” ,

r icorda che i l santo sitrovò, circa nel 1206, in unmomento di pensosainquietudine. Passeggian-do per Assisi sentì forte incuore il desiderio di prega-re e così, trovandosi a pas-sare davanti alla chiesa disan Damiano, vi entrò. Qui– l’episodio è molto noto –il Crocefisso dipinto mossele labbra e gli parlò, chia-mandolo per nome: “Fran-cesco, và e ripara la miacasa, che come vedi è tutta in rovina”. LaBasilica di sant’Ambrogio non è in rovina,anzi, e il commovente Crocefisso ligneo delXIII secolo – al centro dell’altare nella Quare-sima – non risulta abbia mai parlato a nessu-no di noi. Un cosa però è certa: il Crocefissoci ascolta, tutti, ogni giorno, senza stancarsi,senza sbuffare, senza respingere nessuno.Sempre ci guarda con immenso amore dallaCroce. La Basilica di sant’Ambrogio è la Sua casa,ma è anche la nostra… allora proviamo a farecome Francesco: contribuiamo alla riparazio-ne. In cima a questa pagina, davanti al titolo,ci sono dei puntini di sospensione: ciascunovi legga il proprio nome. Il Signore, che vedenel segreto, ricompenserà.

Il completamento dei lavori è previsto entro lafine di aprile: la spesa complessiva è di500.000 euro.

Sommando le offerte pervenute e il ricavato

della vendita dei “Tegolini”, abbiamo raccoltoad oggi circa 18.000 euro: quanta stradaancora da percorrere per giungere alla meta.

Chi desidera dare il proprio contributo per ilavori di ristrutturazione del tetto, può versaredirettamente un’offerta direttamente in segre-teria, oppure effettuare un bonifico bancario.Per la ricevuta di versamento occorre comu-nicare nome, indirizzo, codice fiscale o partitaIva: norme precise prevedono che, in alcunicasi, le offerte siano deducibili ai fini fiscali insede di Dichiarazione dei Redditi.

Bonifico Bancario intestato a:

Parrocchia sant’Ambrogio,Causale: Rifacimento TettiBanca Intesa san PaoloAgenzia 7, Corso Magenta 32Codice IBANIT16U0306909460000000426092

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Nel buio della veglia pasqualetante piccole luci illumineranno la notte perannunciare la resurrezione.Anche questa bianca colomba che vola nell’oscurità è un segno di resurrezione e di speranza.

Auguri diBuona Pasqua

a tutti! don Erminio, don Antonio,don Biagio, don Davide,

don Giovanni, don Umberto,don Jacopo.

Sant’Agostino: un parrocchiano di sant’AmbrogioTra gli innumerevoli illustri frequentatori dellanostra basilica merita particolare attenzione Ago-stino d’Ippona, che si trattenne in zona a lungo(assieme al figlio Adeodato e all’amico Alipio).Passeggiando per le nostre strade e ascoltando lapredicazione di Ambrogio, decise di dare una ster-zata alla propria vita ricevendo il battesimo nellaveglia pasquale del 386.E’ commovente pensare che Agostino sia statoqui! A volte cerco di immaginarne il volto: era unnordafricano, di madrelingua berbera. Oggi la TVci offre un’ampia gamma di fisionomie nordafrica-ne: in migliaia approdano alle nostre coste sui bar-coni (quando non affogano nel Mediterraneo).Chissà, magari qualcuno di loro assomiglia adAgostino…

E’ da poco uscito un piccolo libro (a lato) moltooriginale e utile per chi desidera un primo approc-cio – non accademico e non convenzionale – conquesto straordinario padre della chiesa e con ilsuo formidabile pensiero. E’ un libriccino gioioso earguto, per nulla noioso, con illustrazioni a fumetti.Di sicuro sarebbe piaciuto ad Agostino che ha feli-cemente notato: “nutre la mente solo ciò che la

rallegra”. Inrete è vastis-simo il mareagostiniano:è possibi letrovare t ral’altro l’OperaOmnia in lati-no e ini t a l i a n o(www.augu-stinus.it). Ung i o v a n ef u m e t t i s t a ,con la colla-borazione dialcuni monaciagost in iani ,ha realizzatoun sito moltobel lo, nelquale un testo efficace commenta alcuni fumettibasat i sul la vi ta e sul pensiero del santo(http://xoomer.virgilio.it/sant_agostino).

diac. Jacopo

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ORARI SS. MESSE

Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30Basilica: ore 18.30

Festive: Basilica: ore 8.00 - 10.0011.00 (Capitolare in lingua latina)12.15 - 18.00 - 19.00

17.00 Vespri

Feriali: Basilica: ore 8.00 - 9.00 - 18.30(la messa delle 8.00 è sospesa il sabato)

ORARI SS. CONFESSIONITutti i giorni dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 19.00

INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTIMons. ERMINIO DE SCALZI, Abate ParrocoPiazza S. Ambrogio, 15 Tel. 02.863866

[email protected]

Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete Piazza S. Ambrogio, 15Tel. 02.86451300 [email protected]

Don UMBERTO OLTOLINI Piazza S. Ambrogio, 15Tel. 02.72010716 [email protected]

Mons. GIOVANNI MARCANDALLI Piazza S. Ambrogio, 21Tel. 02.72095730 [email protected]

Mons. ANTONIO PAGANINI Via Lanzone, 13 Tel. 02.86451948

Don DAVIDE CARCANO P.za S. Ambrogio, 25Tel. 02.8057842 [email protected]

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Sede Operativa: Via Alberto Nota, 43 – 20126 Milano

ANAGRAFE PARROCCHIALEDI MARZO 2011

SONO DIVENTATI FIGLI DI DIO

Mariani RobertoDe Juliis GinevraMusini Luca AmbrogioCampo Dall’Orto LeonCampo Dall’Orto FridaDe Pascali Maria VittoriaSalvoni Adele MatildeZanella FrancescoLanza Giovanni

HANNO CELEBRATO IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

Tamos Igor con Arini MonicaGiordano Tommaso con Lucarini ChiaraPace Fabrizio con Tersalvi GaiaSimone Andrea con Ricotti Federica

SONO ENTRATI NELLA CASA DEL PADRE

Bossini Maurizio GiacomoPatroni Mario GiuseppeCirri ErminiaBevilacqua Giuliana