APPUNTI DI RAGIONERIA - web.uniroma1.it. le... · APPUNTI DI RAGIONERIA Dispensa n. 5: Rimanenze...

27
1 Prof. Alberto Incollingo APPUNTI DI RAGIONERIA Dispensa n. 5: Rimanenze Il presente materiale è di ausilio alla didattica frontale svolta in aula e viene utilizzato al solo scopo di favorire il proficuo apprendimento delle lezioni. Pertanto, non rappresenta materiale di studio autonomo e non sostituisce in alcun modo i contenuti trattati nelle lezioni, né quelli del libro di testo. Università La Sapienza – sede di Latina Facoltà di Economia Cattedra di RAGIONERIA a.a. 2013-2014 Prof. Alberto Incollingo

Transcript of APPUNTI DI RAGIONERIA - web.uniroma1.it. le... · APPUNTI DI RAGIONERIA Dispensa n. 5: Rimanenze...

1Prof. Alberto Incollingo

APPUNTI DI RAGIONERIA

Dispensa n. 5:

Rimanenze

Il presente materiale è di ausilio alla didattica frontale svolta in aula e viene utilizzato al solo scopo di favorire il proficuo apprendimento delle lezioni. Pertanto, non rappresenta materiale di studio autonomo e non sostituisce in alcun modo i contenuti trattati nelle lezioni, né quelli del libro di testo.

Università La Sapienza – sede di LatinaFacoltà di Economia

Cattedra di RAGIONERIAa.a. 2013-2014

Prof. Alberto Incollingo

2

LA CLASSIFICAZIONE CIVILISTICA

LE RIMANENZE IN MAGAZZINO

Prof. Alberto Incollingo

Nello Stato patrimoniale al numero I della lett. C) ”Attivo Circolante”, è prevista la classe delle rimanenze composta dalle

seguenti voci:

1.Materie prime, sussidiarie e di consumo;

2.Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;

3.Lavori in corso su ordinazione;

4.Prodotti finiti e merci;

5.Acconti.

3

LA CLASSIFICAZIONE CIVILISTICA

LE RIMANENZE IN MAGAZZINO

Prof. Alberto Incollingo

Nel conto economico civilistico appaiono le voci riferite alle variazioni delle rimanenze

dei vari elementi del magazzino:

A.2. variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;

A.3. variazione dei lavori in corso su ordinazione;

B.11. variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

Le suddette variazioni delle rimanenze derivano dalla differenza tra la rimanenza finale e quella iniziale dei beni.

4

LA VALUTAZIONE

Prof. Alberto Incollingo

Criterio base:

Costo storico di acquisto o di produzione (art. 2426, 1 comma,

punto 9 del C.C.)

o

valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato

se minore.

5

CRITERI DI VALUTAZIONE

Prof. Alberto Incollingo

(art. 2426, 1 comma, punto 10 del C.C.)per i beni fungibili:

METODO DELLA MEDIA PONDERATA;

METODO FIFO

METODO LIFO

se la valutazione non può essere fatta al loro effettivo costo di acquisto.

La valutazione a costi specifici è obbligatoria per i beni infungibili.

Per il documento n. 13 dell’OIC i tre metodi sopra descritti sono ugualmente ammissibili.

6

METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO

Prof. Alberto Incollingo

METODO DELLA MEDIA PONDERATA

DOCUMENTO CONTABILE N. 13

Prof. Alberto Incollingo

Per Periodo Per Movimento

Dopo ogni acquisto si determina il CMP e si “aggiorna” il valore del

magazzino

Magazzino valorizzato al CMP degli acquisti del

periodo

7Prof. Alberto Incollingo

METODO DELLA MEDIA PONDERATA

Prof. Alberto Incollingo

PER PERIODO

COSTO MEDIO PONDERATO DEL PERIODO= (2.000+6.000+12.000)/6.000=3,33

VALORE RIMANENZE FINALI 3,33*4.000=13.320 €

D a t a d e l m o v i m e n t o d i m a g a z z i n o Q u a n t i t à a c q u i s t a t e

P r e z z o u n i t a r i o i n f a t t u r a C o s t o a c q u i s t oQ u a n t i t à s c a r i c a t eQ u a n t i t a i n r i m a n e n z a

1 ° g e n n a i o ( r i m a n e n z a d a a n n o p r e c e d e n t e )1 . 0 0 0 2 2 0 0 0 1 . 0 0 00 2 - a p r 2 . 0 0 0 3 6 . 0 0 0 3 . 0 0 00 3 - m a g 8 0 0 2 . 2 0 00 4 - g i u 3 . 0 0 0 4 1 2 . 0 0 0 5 . 2 0 01 0 - s e t 1 . 2 0 0 4 . 0 0 03 1 d i c e m b r e T o t a l i 6 . 0 0 0 2 0 . 0 0 0 4 . 0 0 0

METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO PER PERIODO

8Prof. Alberto IncollingoProf. Alberto Incollingo

VALORE RIMANENZE FINALI 3,4359*4.000=13.744 €

D ata d e l m o v im e n to d i m ag az z in o Q u a n ti tà acq u is tate

P re z zo u n ita rio in fa ttu ra C o s to acq u is to C o s to m e d io

1° ge n naio (rim ane nza da ann o pre ce de nte ) 1.000 2 2000 202-apr 2.000 3 6.000Calcolo d e l nuovo co sto m e dio 3.000 8.0008.000/3.000=2,66scarico 03/05/2010 -800 2,66 -2133Rim ane nza 2.200 2,66 5867 A cq uisto 04/06/2010 3.000 4 12.000Calcolo d e l nuovo co sto m e dio 5.200 17.86717.867/5.200=3,4359scarico 10/09/2010 1.200 3,4359 -4.12331 dice m b re Total i 4.000 3,4359 13.744

METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO PER MOVIMENTO

9Prof. Alberto IncollingoProf. Alberto Incollingo

Con tale metodo si scaricano le rimanenze da più tempo disponibili e

restano quindi in magazzino le quantità relative agli acquisti o produzioni più

recenti.

METODO FIFO

10Prof. Alberto IncollingoProf. Alberto Incollingo

Ne consegue che al 31/12 la rimanenza di 4.000 unità risulterà così formata:

1.000 ad un valore di 3 € = € 3.0003.000 ad un valore di 4 € = € 12.000

• II primo scarico è 800 e si riferisce interamente alla rimanenza esistente all’1/1 di 1.000 unità.

•il secondo scarico di 1.200 unità va ricondotto alle 200 unità che ancora residuano della rimanenza iniziale e per le rimanenti 1.000 unità a quanto acquistato in data 2/4.

valore rimanenze = € 15.000da cui valore unitario di rimanenze 15.000/4.000= 3,75

METODO FIFO

D a t a d e l m o v i m e n t o d i m a g a z z i n o Q u a n t i t à a c q u i s t a t e

P r e z z o u n i t a r i o i n f a t t u r a C o s t o a c q u i s t oQ u a n t i t à s c a r i c a t eQ u a n t i t a i n r i m a n e n z a

1 ° g e n n a i o ( r i m a n e n z a d a a n n o p r e c e d e n t e )1 . 0 0 0 2 2 0 0 0 1 . 0 0 00 2 - a p r 2 . 0 0 0 3 6 . 0 0 0 3 . 0 0 00 3 - m a g 8 0 0 2 . 2 0 00 4 - g i u 3 . 0 0 0 4 1 2 . 0 0 0 5 . 2 0 01 0 - s e t 1 . 2 0 0 4 . 0 0 03 1 d i c e m b r e T o t a l i 6 . 0 0 0 2 0 . 0 0 0 4 . 0 0 0

11Prof. Alberto IncollingoProf. Alberto Incollingo

Con tale metodo si scaricano le rimanenze più recenti e restano quindi in magazzino le quantità relative agli

acquisti o produzioni dei beni entrati per primi.

METODO LIFO

12Prof. Alberto IncollingoProf. Alberto Incollingo

Ne consegue che al 31/12 la rimanenza di 4.000 unità risulterà così formata:

1.000 ad un valore di 2= 2.0001.200 ad un valore di 3= 3.6001.800 ad un valore di 4= 7.200

• II primo scarico è 800 e si riferisce all’acquisto immediatamente precedente compiuto in data 2/4

•il secondo scarico di 1.200 unità va ricondotto all’acquisto immediatamente precedente compiuto in data 4/6.

valore rimanenze = 12.800 € da cui valore unitario di rimanenze 12.800/4.000= 3,2

D a t a d e l m o v i m e n t o d i m a g a z z i n o Q u a n t i t à a c q u i s t a t e

P r e z z o u n i t a r i o i n f a t t u r a C o s t o a c q u i s t oQ u a n t i t à s c a r i c a t eQ u a n t i t a i n r i m a n e n z a

1 ° g e n n a i o ( r i m a n e n z a d a a n n o p r e c e d e n t e )1 . 0 0 0 2 2 0 0 0 1 . 0 0 00 2 - a p r 2 . 0 0 0 3 6 . 0 0 0 3 . 0 0 00 3 - m a g 8 0 0 2 . 2 0 00 4 - g i u 3 . 0 0 0 4 1 2 . 0 0 0 5 . 2 0 01 0 - s e t 1 . 2 0 0 4 . 0 0 03 1 d i c e m b r e T o t a l i 6 . 0 0 0 2 0 . 0 0 0 4 . 0 0 0

METODO LIFO

13

IL VALORE UNITARIO DELLE RIMANENZE

Prof. Alberto Incollingo

Valore unitario di rimanenze

Prof. Alberto Incollingo

LIFO continuo 3,20

Media ponderata per periodo 3,33

Media ponderata per movimento 3,53

FIFO 3,75

14

LIFO A SCATTI

Prof. Alberto IncollingoProf. Alberto Incollingo

La valutazione viene fatta non gradualmente in base ad ogni movimento di entrata e di uscita, ma soltanto a

fine periodo.

Nel primo esercizio la valutazione della quantità in rimanenza viene effettuata applicando il costo medio

ponderato di acquisto (o fabbricazione)

Negli esercizi successivi: è necessario verificare la quantità di rimanenza e confrontarla con quello

dell’esercizio precedente:

Se è aumentata, la quantità preesistente viene valutata come l’esercizio precedente mentre l’incremento ( “scatto” ) si valuta al costo medio ponderato dell’esercizio.

Se è diminuita, il decremento si imputa agli strati formatisi negli esercizi precedenti, a partire dal più recente.

15Prof. Alberto IncollingoProf. Alberto Incollingo

Per il primo esercizio(100 X 200) = 20.000 €

Nel secondo esercizio20.000 (quantità inalterata) +(50 X120) = 6.000

26.000 €

Nel terzo esercizio(100X 190) = 19.000 €

E s e r c i z i o C o s t o m e d i o p o n d e r a t o d e l l ' e s e r c i z i oS c a t t o " Q u a n t i t à "Q u a n t i t a i n r i m a n e n z a2 0 0 2 1 0 0 2 0 0 2 0 02 0 0 3 1 2 0 5 0 2 5 02 0 0 4 1 3 0 - 6 0 1 9 02 0 0 5 1 5 0 4 0 2 3 0

19.000 (quantità inalterata) +(40 X150) = 6.000

25.000 €

Nel quarto esercizio

LIFO A SCATTI

16

MATERIE PRIME SUSSIDIARIE E DI CONSUMO

DETERMINAZIONE DEL VALORE DI MERCATO

Prof. Alberto Incollingo

Il documento n. 13 specifica che il valore di realizzazione desumibile dall’andamento di mercato

coincide con il costo di sostituzione.

Prof. Alberto Incollingo

17

PRODOTTI FINITI

Prof. Alberto Incollingo

LA FORMAZIONE DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE (art. 2426, 1 comma, punto 1):

Costo industriale diretto+

(facoltà)Quota dei costi indiretti

ragionevolmente imputabile

Costo industriale

LA VALUTAZIONE

18

PRODOTTI FINITI

LA VALUTAZIONE

Prof. Alberto Incollingo

LA FORMAZIONE DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE:

Il documento n. 13 raccomanda invece la valutazione al costo industriale.

Il documento n.13 fornisce una definizione di costo indiretto ragionevolmente imputabile.

Si tratta di considerare solo quei costi indiretti che hanno contribuito a portare le giacenze di magazzino nel luogo e nelle condizioni in cui

sono nel momento considerato.

19

PRODOTTI FINITI

Prof. Alberto Incollingo

LA FORMAZIONE DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE: I COSTI INDIRETTI

Alcuni esempi proposti dal documento n. 13:

Ammortamenti industriali, Manodopera indiretta industriale Materiali di consumoManutenzioni

Sono esclusi

Costi di distribuzione commercialeCosti di ricerca e sviluppoCosti amministrativiOneri straordinariOneri finanziari

LA VALUTAZIONE

20

PRODOTTI FINITI

Prof. Alberto Incollingo

DETERMINATO IL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE

SI APPLICANO I CRITERI DI STIMA DEL FLUSSO FISICO:

•FIFO•LIFO•COSTO MEDIO PONDERATO

LA VALUTAZIONE

21

LA VALUTAZIONE DEI PRODOTTI FINITI

Prof. Alberto Incollingo

La regola per valutare le rimanenze consiste nella scelta del minore tra

costo e valore di realizzo desumibile dall’andamento di mercato.

Il documento n. 13 ritiene che per i prodotti finitiil valore di mercato coincide con il valore netto di realizzo, cioè con il prezzo di vendita al netto dei costi di completamento e distribuzione ancora da

sostenere nella misura in cui sono prevedibili.

.

DETERMINAZIONE DEL VALORE DI MERCATO

22

MERCI

LA VALUTAZIONE

Prof. Alberto Incollingo

Le merci sono beni di sola commercializzazione, il cui acquisto

è documentato da fattura.

Valgono le stesse considerazioni svolte per i prodotti finiti.

23

I LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Il documento n. 23 dell’OIC, prevede che ai fini della qualifica di “lavori in corso su ordinazione”

Debbano sussistere alcune caratteristiche fondamentali:

• Carattere formale• Durata• Oggetto

Prof. Alberto Incollingo

24

LA VALUTAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Prof. Alberto Incollingo

Per i lavori in corso su ordinazione la valutazione può essere fatta, oltre che al

costo storico, in base ai “corrispettivi pattuiti”

Metodo della percentuale di completamento

25

METODO DELLA PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO

La valutazione avviene sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza

(art. 2426 del c.c., 1 comma, n. 11)

Con tale metodo si riconosce ad ogni esercizio una quota del ricavo pattuito a contratto, facendo in modo di distribuire il

margine reddituale lungo tutti gli esercizi nei quali si è protratta la costruzione del bene.

* * *Invece con il metodo del costo (che prende il nome, per tali

beni, di metodo della “commessa completata”) il margine reddituale sulla commessa si evidenzia tutto nell’esercizio di

consegna (vendita).

Prof. Alberto Incollingo

26

LA VALUTAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Il documento n. 23 OIC afferma che il criterio della percentuale di completamento è da preferire. In ogni

caso è ammesso il criterio della commessa completata in tre casi:

Quando il metodo della percentuale di completamento non è applicabile per incertezze tali da rendere inattendibili le stime dei costi e dei ricavi.

Quando le commesse hanno durata infrannuale.

Quando l’azienda pur potendo applicare il metodo della percentuale di completamento, opta per la commessa completata, ma fornisce in Nota Integrativa le informazioni derivanti dall’applicazione del metodo della percentuale di completamento.

Prof. Alberto Incollingo

27

IL CONTENUTO DELLA NOTA INTEGRATIVArelativamente alle rimanenze

Prof. Alberto Incollingo

Art. 2427, numeri:

1) 4)9)

Art. 2426, num.:

10)